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PERIODICO D’INFORMAZIONE DI COMUNITÀ Spini continua a pag 2 Come redazione, cogliamo l’occasione nel primo numero dell’anno per farvi il no- stro migliore augurio di buon 2015: che questo anno porti ancora una ventata di creatività e voglia di partecipare come nel 2014 e che si riesca a fare tesoro della bella esperienza per non annoverarla tra i bei ricordi, ma che possa essere la base per una vera trasformazione di essere, di porsi e stare nel proprio quartiere! Nel numero di febbraio abbiamo alcuni nuovi redattori che hanno gentilmente scritto per tutti noi un pezzetto di sé per poter far parte di quel racconto comuni- tario che ci piace tanto proporvi tra que- ste pagine. Potrete trovare un articolo che descrive il percorso di preparazione, impegno e creatività che ha dato vita al pranzo di comunità del 21 dicembre scorso e un articolo che racconta la toc- cante cerimonia in ricordo di Franco Dalvit e a Roberto Mattedi, avvenuta lo stesso giorno e ai quali è stata intitolata la sala della piazza. All’interno del piccolo periodico troverete anche uno spazio dedicato ad una neo- nata associazione socio-culturale Do- menicana desiderosa di presentarsi al proprio quartiere d’appartenenza. L’Ora di… vuole inoltre proseguire con la se- zione storica che in questo numero ac- coglie l’articolo di Alberto Mattedi, “spi- narolo” d’adozione, che ha realizzato a Spini a inizio gennaio una mostra stori- co fotografica che ripercorreva un even- to successo 70 anni fa, precisamente il 4 gennaio 1945. Non potevamo poi non inserire il racconto di due ragazze alle prese con l’ardua scelta delle superiori, salto tanto desiderato quanto temuto. In fine avrete la possibilità di stupirvi insie- me a noi del talento di due giovanissime poetesse di Spini! Buona lettura a tutti e ancora un augurio di buon 2015! La Redazione D omenica 21 dicembre, la Comunità di Spini si è ritrovata in occasione del pranzo natalizio propiziato dalla Circoscrizione e inserito nelle iniziative di socializzazio- ne di fine anno realizzate grazie alla preziosa collaborazione del Comitato Amizi del Pont dei Vodi e della Cooperativa Arianna. Non poteva esserci momento migliore che la tersa mattinata di festa per la sempli- ce ma toccante cerimonia in ricordo di Franco e di Roberto; due dei soci ispiratori e fondatori del Comitato stesso che fin dai primi anni 90 e fino alla loro immatura scom- parsa, si sono distinti per l’impegno con il quale hanno sostenuto le attività ricreative ma soprattutto le azioni volte a favorire un più armonico sviluppo dell’area di Spini. All’inizio dell’anno, ha spiegato il vice Presidente Ottavio Campestrini, su proposta di alcuni Consiglieri, la Circoscrizione di Gardolo ha inteso avviare con uno specifico bando un percorso per l’ intitolazione di quattro sale pubbliche e del ristrutturato Te- atro di Gardolo. I necessari passaggi amministrativi si sono svolti con celerità e lode- vole è stata la sensibilità e disponibilità dimostrata da parte degli organi competenti nel proseguo dell’iter. Walter Lenzi e Luciano Casotti in qualità di copromotori dell’iniziativa hanno poi voluto sottolineare l’importanza del riconoscimento e della memoria per coloro come Franco e Roberto che si sono adoperati a far crescere il senso di Comunità nella realtà di Spini. Sala pubblica intitolata a Franco Dalvit e a Roberto Mattedi Febbraio 2015 Arianna S O C I E T À C O O PE R A TIV A S O C I A L E EDUCATIVA DI STRADA L’Ora di…“Spini” - Periodico d’informazione di Comunità iscritto al Registro Stampa del Tribunale di Trento in data 18 dicembre 2013, n. 24 del 2013; Proprietà: Cooperativa Sociale Arianna; via Marco Pola, 7 38121 Gardolo (TN); Direttore responsabile Alessandro Graziadei In redazione in questo numero: Walter Lenzi, gli Educatori di Strada, Noelia, Sunita, Angela Andreatta, Micaella Garcia, Joel Capelan, Alberto Mattedi Stampa: Tecnoitalia Srl. Anno 3° n.1 R E D A Z I O N E La redazione si ritrova ogni mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 presso la sala di via del Loghet, 63 (al primo piano). Per info e/o inviare articoli: [email protected] È possibile consultare i numeri precedenti sul sito: www.arianna.coop C’era una volta… S i è svolta a Spini, sabato 3 gennaio 2015 una mostra storico fotografica che ripercorreva un evento successo 70 anni fa, precisamente il 4 gennaio 1945. Gli appassionati storici Mattedi Alberto e Devigili Claudio sono riusciti ad al- lestire la sala civica di Spini con parecchie foto e materiale originale quale materiale in dotazione della FLAK, giubbotti ,berretti, mostrine cuffie e altro materiale vario tra il quale un’ ogiva del motore di un B25. Ecco la storia: Il 4 gennaio del 1945, alle 12.05, venne colpito sopra Gardolo un appa- recchio bimotore B-25J Mitchell (nominativo Sad Sack) del 310° Bombardment Group, uno dei tanti bombardieri ame- ricani giunti dalla base di Ghisonaccia (Corsica) per attac- care, come spesso accadeva in quei mesi il Ponte dei Vodi ed il vicino ponte ausiliario o diversivo. La FLAK, artiglieria antiaerei tedesca con serventi trentini, quel giorno fu però più precisa del solito: il velivolo, colpito al motore sinistro proprio di fronte alla Paganella, uscì dalla formazione infilan- dosi in valle dei Laghi, verso sud. Dopo aver lanciato l’ultimo messaggio radio sopra Vezzano, il grosso aereo bimotore (superava i 16 metri con peso da carico superiore a 15 ton- nellate) impattò con l’ala destra sulle ripide pareti del monte Casale, prima di schiantarsi sui pendii sottostanti, vicino a Pietramurata. Un evento spaventoso, ricordato e tramanda- to dai testimoni sia a Gardolo, sia a Sarche e dintorni. Gli aviatori americani a bordo erano ben sei: solo due riusci- rono a salvarsi. Quell’episodio bellico, è stato ricostruito in un anno di lavoro da Luigi Rodighiero, appassionato ricer- catore di origini veronesi ma residente da anni a Terlago il quale è riuscito pure a contattare i nipoti texani del co-pilota Nolan Pickett, perito nell’incidente.. Sabato 3 gennaio c’è stato con i nipoti Pickett, giunti appositamente dal Texas,un bel momento di commemorazione comprendente: la visi- ta al Ponte dei Vodi, il “Lavis railroad bridge” sulle mappe del tempo e la mostra fotografica. La storia del “Sad Sack” (era il nome di un personaggio comico sergente marmittone dell’esercito americano) è proseguita domenica 4 gennaio a Pietramutata, luogo dello schianto. Un grazie particolare all’ associazione culturale” il Gruppo” e l’associazione “amizi del Pont dei Vodi” Alberto Mattedil Gennaio 1945 gennaio 2015 Q uest’anno ci siamo trovate in grande difficoltà perché abbia- mo dovuto fare una grande scelta: la scuola superiore! Quale scegliere- mo? Faremo la scelta giusta? Mille domande e mille preoccupa- zioni ci hanno tormentato fino ades- so, ma con l’aiuto della scuola e della famiglia, che ci hanno fornito dei con- sigli, siamo riuscite ad arrivare alla nostra scelta. A inizio anno ci siamo trovate difron- te a molte possibilità: molte sono le scuole superiori che il territorio offre e sempre più confuse erano le nostre idee. Canossa (CMC), Rosmini, Pertini, Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Don Milani... Quale sarà la scuola giusta per noi? Per iniziare a schiarirci le idee, la scuola ci ha proposto delle ore di orientamento durante le lezioni, nelle quali ci sono state illustrate le Scuole Superiori: materie, orari, professori,... Con la classe, inoltre, siamo andati in al- cune scuole con la possibilità di fare dei laboratori in cui ci hanno introdotto alcune materie. Finalmente siamo riuscite a prendere la nostra decisione! Sarà quella giusta? Sicuramente affronteremo la nuova avven- tura con il massimo dell’entusiasmo e del- la voglia di fare bene il nostro lavoro. Ora manca solo l’iscrizione ufficiale e l’esame di terza media. Facciamo a tutti il nostro ‘in bocca al lupo’ augurandovi di aver fatto la scelta migliore. Noelia e Sunita Siamo in terza media!!! 4

L'ora di spini n.1 2015

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Page 1: L'ora di spini n.1 2015

PERIODICO D’INFORMAZIONE DI COMUNITÀ

Spini

continua a pag 2

Come redazione, cogliamo l’occasione nel primo numero dell’anno per farvi il no-stro migliore augurio di buon 2015: che questo anno porti ancora una ventata di creatività e voglia di partecipare come nel 2014 e che si riesca a fare tesoro della bella esperienza per non annoverarla tra i bei ricordi, ma che possa essere la base per una vera trasformazione di essere, di porsi e stare nel proprio quartiere!

Nel numero di febbraio abbiamo alcuni nuovi redattori che hanno gentilmente scritto per tutti noi un pezzetto di sé per poter far parte di quel racconto comuni-tario che ci piace tanto proporvi tra que-ste pagine. Potrete trovare un articolo che descrive il percorso di preparazione, impegno e creatività che ha dato vita al pranzo di comunità del 21 dicembre scorso e un articolo che racconta la toc-cante cerimonia in ricordo di Franco Dalvit e a Roberto Mattedi, avvenuta lo stesso giorno e ai quali è stata intitolata la sala della piazza.

All’interno del piccolo periodico troverete anche uno spazio dedicato ad una neo-nata associazione socio-culturale Do-menicana desiderosa di presentarsi al proprio quartiere d’appartenenza. L’Ora di… vuole inoltre proseguire con la se-zione storica che in questo numero ac-coglie l’articolo di Alberto Mattedi, “spi-narolo” d’adozione, che ha realizzato a Spini a inizio gennaio una mostra stori-co fotografica che ripercorreva un even-to successo 70 anni fa, precisamente il 4 gennaio 1945. Non potevamo poi non inserire il racconto di due ragazze alle prese con l’ardua scelta delle superiori, salto tanto desiderato quanto temuto. In fine avrete la possibilità di stupirvi insie-me a noi del talento di due giovanissime poetesse di Spini!

Buona lettura a tutti e ancora un augurio di buon 2015!

La Redazione

Domenica 21 dicembre, la Comunità di Spini si è ritrovata in occasione del pranzo natalizio propiziato dalla Circoscrizione e inserito nelle iniziative di socializzazio-

ne di fine anno realizzate grazie alla preziosa collaborazione del Comitato Amizi del Pont dei Vodi e della Cooperativa Arianna.

Non poteva esserci momento migliore che la tersa mattinata di festa per la sempli-ce ma toccante cerimonia in ricordo di Franco e di Roberto; due dei soci ispiratori e fondatori del Comitato stesso che fin dai primi anni 90 e fino alla loro immatura scom-parsa, si sono distinti per l’impegno con il quale hanno sostenuto le attività ricreative ma soprattutto le azioni volte a favorire un più armonico sviluppo dell’area di Spini.

All’inizio dell’anno, ha spiegato il vice Presidente Ottavio Campestrini, su proposta di alcuni Consiglieri, la Circoscrizione di Gardolo ha inteso avviare con uno specifico bando un percorso per l’ intitolazione di quattro sale pubbliche e del ristrutturato Te-atro di Gardolo. I necessari passaggi amministrativi si sono svolti con celerità e lode-vole è stata la sensibilità e disponibilità dimostrata da parte degli organi competenti nel proseguo dell’iter.

Walter Lenzi e Luciano Casotti in qualità di copromotori dell’iniziativa hanno poi voluto sottolineare l’importanza del riconoscimento e della memoria per coloro come Franco e Roberto che si sono adoperati a far crescere il senso di Comunità nella realtà di Spini.

Sala pubblica intitolata a Franco Dalvit e a Roberto Mattedi

Febbraio 2015

Arianna

SO

C

IETÀ COOPERATIVA SOCIALE

EDUCATIVA DI STRADA

L’Ora di…“Spini” - Periodico d’informazionedi Comunità iscritto al RegistroStampa del Tribunale di Trentoin data 18 dicembre 2013,n. 24 del 2013;

Proprietà: Cooperativa Sociale Arianna;via Marco Pola, 7 38121 Gardolo (TN);Direttore responsabileAlessandro GraziadeiIn redazione in questo numero:Walter Lenzi, gli Educatori di Strada, Noelia, Sunita, Angela Andreatta, Micaella Garcia, Joel Capelan, Alberto MattediStampa: Tecnoitalia Srl.Anno 3° n.1

R E D A Z I O N ELa redazione si ritrova ogni mercoledìdalle 17.00 alle 19.00 presso la saladi via del Loghet, 63 (al primo piano).Per info e/o inviare articoli:[email protected]È possibile consultare i numeri precedenti sul sito: www.arianna.coop

C’era una volta…

Si è svolta a Spini, sabato 3 gennaio 2015 una mostra storico fotografica che ripercorreva un evento successo

70 anni fa, precisamente il 4 gennaio 1945. Gli appassionati storici Mattedi Alberto e Devigili Claudio sono riusciti ad al-lestire la sala civica di Spini con parecchie foto e materiale originale quale materiale in dotazione della FLAK, giubbotti ,berretti, mostrine cuffie e altro materiale vario tra il quale un’ ogiva del motore di un B25. Ecco la storia: Il 4 gennaio del 1945, alle 12.05, venne colpito sopra Gardolo un appa-recchio bimotore B-25J Mitchell (nominativo Sad Sack) del 310° Bombardment Group, uno dei tanti bombardieri ame-ricani giunti dalla base di Ghisonaccia (Corsica) per attac-care, come spesso accadeva in quei mesi il Ponte dei Vodi ed il vicino ponte ausiliario o diversivo. La FLAK, artiglieria antiaerei tedesca con serventi trentini, quel giorno fu però più precisa del solito: il velivolo, colpito al motore sinistro proprio di fronte alla Paganella, uscì dalla formazione infilan-dosi in valle dei Laghi, verso sud. Dopo aver lanciato l’ultimo messaggio radio sopra Vezzano, il grosso aereo bimotore (superava i 16 metri con peso da carico superiore a 15 ton-nellate) impattò con l’ala destra sulle ripide pareti del monte Casale, prima di schiantarsi sui pendii sottostanti, vicino a Pietramurata. Un evento spaventoso, ricordato e tramanda-to dai testimoni sia a Gardolo, sia a Sarche e dintorni. Gli aviatori americani a bordo erano ben sei: solo due riusci-rono a salvarsi. Quell’episodio bellico, è stato ricostruito in un anno di lavoro da Luigi Rodighiero, appassionato ricer-

catore di origini veronesi ma residente da anni a Terlago il quale è riuscito pure a contattare i nipoti texani del co-pilota Nolan Pickett, perito nell’incidente.. Sabato 3 gennaio c’è stato con i nipoti Pickett, giunti appositamente dal Texas,un bel momento di commemorazione comprendente: la visi-ta al Ponte dei Vodi, il “Lavis railroad bridge” sulle mappe del tempo e la mostra fotografica. La storia del “Sad Sack” (era il nome di un personaggio comico sergente marmittone dell’esercito americano) è proseguita domenica 4 gennaio a Pietramutata, luogo dello schianto. Un grazie particolare all’ associazione culturale” il Gruppo” e l’associazione “amizi del Pont dei Vodi”

Alberto Mattedil

Gennaio 1945gennaio 2015

Quest’anno ci siamo trovate in grande difficoltà perché abbia-

mo dovuto fare una grande scelta: la scuola superiore! Quale scegliere-mo? Faremo la scelta giusta?Mille domande e mille preoccupa-

zioni ci hanno tormentato fino ades-so, ma con l’aiuto della scuola e della famiglia, che ci hanno fornito dei con-sigli, siamo riuscite ad arrivare alla nostra scelta.A inizio anno ci siamo trovate difron-

te a molte possibilità: molte sono le scuole superiori che il territorio offre e sempre più confuse erano le nostre idee.Canossa (CMC), Rosmini, Pertini,

Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Don Milani... Quale sarà la scuola giusta per noi?

Per iniziare a schiarirci le idee, la scuola ci ha proposto delle ore di orientamento durante le lezioni, nelle quali ci sono state illustrate le Scuole Superiori: materie, orari, professori,...Con la classe, inoltre, siamo andati in al-

cune scuole con la possibilità di fare dei laboratori in cui ci hanno introdotto alcune materie.Finalmente siamo riuscite a prendere la

nostra decisione! Sarà quella giusta?Sicuramente affronteremo la nuova avven-

tura con il massimo dell’entusiasmo e del-la voglia di fare bene il nostro lavoro. Ora manca solo l’iscrizione ufficiale e l’esame di terza media.Facciamo a tutti il nostro ‘in bocca al lupo’

augurandovi di aver fatto la scelta migliore.

Noelia e Sunita

Siamo in terza media!!!

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Page 2: L'ora di spini n.1 2015

Alla presenza delle vedove Rosanna con il figlio Giorgio Dalvit e Pierangela con il figlio Claudio Mattedi, sono stati Claudio Bar-bacovi in qualità di ex Presidente della Circoscrizione di Gardolo e Gianpaolo Tezzon in qualità di Presidente del Comitato Amizi del Pont dei Vodi a ricordare ai presenti la dedizione e l’impegno con il quale entrambi si sono dedicati per la Comunità di Spini.

In quel periodo il solo organizzare delle azioni comunitarie rappresentava una vera avventura pioneristica specie in un territorio privo di strutture ed allora considerato di vera frontiera.

Franco Dalvit, dal 1990 e fino alla data delle sue forzate dimissioni per motivi di salute, è stato Consigliere Circoscrizionale a Gardolo e Presidente della Commissione Territorio. L’allora Presidente Barbacovi così lo ricorda: un uomo di grande valore, lea-le, serio, appassionato dei suoi ideali, impegnato e instancabile, che ha amato la sua Comunità con sensibilità. La sobrietà e la serietà sono stati i suoi stili di vita.

Roberto Mattedi, è stato ricordato dal Presidente Tezzon come un uomo che all’interno del Comitato e nella Comunità era sempre pronto con impegno e dedito con perseveranza in proposte per l’aggregazione sociale di Spini.

Toccante il momento della presentazione della targa ricordo posta all’ingresso della sala pubblica di via Loghet con i nipoti a fare da contorno gioioso e ben augurante.Il brindisi di rito ha poi fatto da preludio all’ottimo pranzo preparato e servito per il folto numero di presenti. dai volontari del Comi-tato e dagli operatori della Cooperativa Arianna.

Walter LenziPresidente Commissione Politiche Sociali

Circoscrizione Gardolo

continua da pag 1

È importante non lasciar correre tra le pagine del calendario il racconto del tempo che non pochi abitanti hanno ritagliato e dedicato al proprio quartiere per rendere davvero magico e comunitario il Pranzo di Natale. La preparazione per dare vita a quella giornata, che ha visto presenti 130 persone nella sala circoscrizionale di via del Loghet, è partita circa un mese pri-ma. Un tempo nel quale il Gruppo di Adulti “Incontriamoci”, a partire da metà novembre, settimanalmente si è incontrato per progettare, creare e realizzare delle piccole opere d’arte che hanno reso bella e accogliente quella sala enorme della Cir-

coscrizione. Centri-tavola, porta- candele, addobbi sono stati realizzati in gran parte con materiali di riciclo e con il solo ac-quisto di alcuni nastri, colori e campanellini sono state portate a termine dei brillanti manufatti. Il sabato precedente al gran pranzo alcune signore partecipanti ai diversi laboratori han-no dedicato il loro pomeriggio, insieme ad alcuni ragazzi dello “spazio-adolescenti” e ad alcuni bambini del Giocastudiamo , per addobbare e fare della sala della Circoscrizione una mera-vigliosa sala da pranzo.

La mattina del giorno dopo tutto era pronto e ben presto la

Natale a Spini!sala si è riempita di profumi che salivano dalla cucina sapien-temente gestita dal Comitato degli Amizi del Pont dei Vodi. La mattinata si è svolta come da programma e a partire dalla ce-rimonia in ricordo di Franco Dalvit e a Roberto Mattedi ai quali è stata intitolata la sala della Circoscrizione ha proseguito con il servizio in tavola del pranzo anche quest’anno gestito dai ragazzi dello “spazio-adolescenti” dell’educativa di strada, e da alcuni abitanti del quartiere. Durante la giornata non è man-cato inoltre il momento di animazione gestito dagli adolescenti del quartiere con palloncini modellabili.

All’interno degli spazi comunitari di via del Loghet è stata inoltre allestita una piccola mostra dei piccoli manufatti che durante l’arco del 2014 sono stati realizzati dalle creativissime mani di alcune donne di Spini che da luglio si ritrova per cre-are insieme oggettistica, ma cosa più importante si incontra per parlarsi, scambiarsi idee e conoscersi. All’interno di que-sto piccolo incontro serale è nata l’idea di aprire e mostrare la propria creatività anche fuori da quello spazio e aprirlo anche al resto della comunità. Il pranzo di Natale è sembrata l’occa-sione ideale per mettersi a disposizione del proprio quartiere e rendere quell’incontro davvero comunitario. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato per rendere bella, acco-gliente e creativa questa giornata!

Gli educatori di Strada, Andrea e Licia

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Siamo un’Associazione socio-culturale Dominicana nata nel

2011 e residente a Spini di Gardo-lo. A causa di alcune vicissitudini abbiano iniziato la primavera scor-sa a perseguire gli scopi prefissati. Ci siamo messi in testa un obietti-vo tanto importante quanto ambi-zioso: quello di porsi come punto di riferimento sociale, con partico-

lare attenzione ai connazionali, cominciando anche a cercare una via, un’idea, che apra uno spiraglio in fondo a quel tunnel dell’in-differenza e la discriminazione.

L’idea base è quella di strutturarsi in modo tale da poter perse-guire diverse finalità a breve, medio e lungo termine riguardo ai temi interculturali che diventeranno quindi i nostri campi d’azione: Sport (softball, basketball, pallavolo, giochi da tavolo ecc.), Even-ti (feste nazionali, sagre, qualche appuntamento fisso che vada oltre l’unica attrazione che abbiamo, la Festa, come un festival annuale ecc.), Sociale (problematiche dei nostri connazionali, pro-poste riguardo l’organizzazione della nostra Associazione, ecc.).

Noi pensiamo di rispettare il suddetto profilo, siamo giovani e crediamo di poter raccogliere intorno a noi molta gente, tante donne e uomini, tra loro diversi, anche se opposti in alcune cose, ma che abbiano come scopo comune quello di essere un valore aggiunto, ognuno a suo modo, per l’associazione che abbiamo in mente, per l’integrazione e la convivenza.

Siamo consapevoli che le brutte storie e fatti di cronaca ren-dano più arduo il nostro compito dal momento che le persone, giustamente, possano avere paura a frequentare gli ambienti lati-

“La Quisqueya Trentina” . . . . il nuovo vicino!!no-americano. per questo motivo siamo più carichi e motivati ad avvicinare le nostre culture affinché gli attriti vengano levigati poco a poco fino a quando non saranno completamente scomparsi.

L’integrazione non è altro che lo scambio e l’accettazione degli usi e dei costumi tra due o più culture.

Seguendo questa linea speriamo incentivare l’interazione grazie allo sport che, da sempre, unisce i Popoli. Infatti, siamo riusciti a formare una squadra di softball “Los Grandes Ligas de Tren-to” la quale rappresenta, a livello amatoriale, la Nostra Provincia. Quest’anno puntiamo ad averne anche una di basket.

Abbiamo come obiettivo favorire l’integrazione tra la nostra cultu-ra e quella del Paese che ci accoglie.

Ciò che abbiamo in mente è un cammino lungo e complesso e abbiamo anche l’obbligo morale riguardo al futuro…… Compatti e convinti possiamo arrivare a traguardi lontani.

Joel Capelan

Strada di-versi, Poetry-slam è un progetto nato dall’incontro tra gli educatori del Progetto di Educativa di Strada e un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 20 anni provenienti da diversi quartieri della città che amano ritrovarsi e stare assieme nel loro tempo libero. Da questa frequentazione quasi giornaliera, fatta di ascolto, ma anche di pensieri vogliosi di un “mi piacerebbe provare a…” che gli educatori hanno pensato di proporre alcuni momenti dove i ragazzi si sono raccontati ed hanno potuto raccontare di fronte ai coetanei e alla gente, il loro mondo, le loro emozioni, il loro modo di interpretare la vita, i quartieri e chi li abita, a volte in un modo nuovo per Trento…IN-VERSI. Ma che cos’è il poetry slam? ll Poetry Slam è una gara di poesia in cui diversi poeti leggono sul palco, ma anche in spazi meno formali come la strada, i propri versi e “competono” tra loro, valutati da una giuria composita estratta a sorte dal pubblico.

Lo slam è un modo nuovo e decisamente coinvolgente di pro-porre la poesia ai giovani, una maniera inedita di ristrutturare i rapporti tra il poeta e il ‘pubblico della poesia’ variegato nell’età e nella sensibilità d’ascolto. Strada di-versi ha generato incontri creativi tra mondo giovanile e adulti attraverso performance di po-esia, durante le quali i ragazzi sono stati chiamati a sfidarsi a colpi di versi e la gente in ascolto a farsi attiva, a scegliere, a schierarsi,

a pensare. Proprio in una di queste performance ha partecipato un gruppo di giovani di Spini tra i quali alcuni ragazzi hanno deciso di sperimentarsi e lanciarsi in questa sfida.

Ecco perché raccontarvi la nascita e la messa in pratica di que-sto progetto; ci piaceva l’idea che anche il loro quartiere d’appar-tenenza venisse a conoscenza di alcune delle piccole e grandi po-tenzialità dei ragazzi di Spini. Qui di seguito un breve testo scritto proprio da due poetesse del quartiere che hanno partecipato ad un poetry-slam in città!

ASSIEMEPER

RACCONTARVI I NOSTRI

SOGNIIncubi offuscano il futuroSognando senza limiti,incontriamo meraviglie

sperando che tutto si realizzie credere che sia possibile.

Comune sognareInfinite capriole di desideri

Con cui si curano i nostri raccontiImmaginiamo il futuro.

Angela Andreatta e Micaella Garcia

Anche Spini si sperimentain una…Strada di-versi

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