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L’ordinamento dell’ Unione europea

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L’ordinamento dell’ Unione europea. Le tappe dell’integrazione europea • La struttura dell’Unione europea • Le istituzioni europee • Le fonti del diritto comunitario • I rapporti fra ordinamento italiano e ordinamento dell’Unione europea - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: L’ordinamento  dell’ Unione europea

L’ordinamento L’ordinamento dell’ Unione europeadell’ Unione europea

Page 2: L’ordinamento  dell’ Unione europea

• Le tappe dell’integrazione europea• La struttura dell’Unione europea• Le istituzioni europee• Le fonti del diritto comunitario• I rapporti fra ordinamento italiano e ordinamento dell’Unione europea• Natura e caratteri dell’ordinamento dell’Unione europea• Dalla “Costituzione” al Trattato di riforma (Vertice di Lisbona, ottobre 2007)

Page 3: L’ordinamento  dell’ Unione europea

I TRATTATI EUROPEI

Trattato di Parigi (1951)

Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA)

Trattato di Roma (1957)

Comunità economica europea (CEE)

Comunità europea dell’energia atomica (CEEA)

Atto unico europeo (1986)

Cooperazione politica europea, modifiche ai trattati istitutivi delle Comunità europee

Trattato di Maastricht (1992)

Unione europea (UE), Comunità europea (CE), Unione economica e monetaria

Trattato di Amsterdam (1997)

Modifiche al trattato UE e ai trattati istitutivi delle Comunità europee

Trattato di Nizza (2001)

Modifiche al trattato UE e ai trattati istitutivi delle Comunità europee

Page 4: L’ordinamento  dell’ Unione europea

DALLE COMUNITDALLE COMUNITÀÀ ALL’UNIONE: GLI STATI ALL’UNIONE: GLI STATI MEMBRIMEMBRI

• dal 1951dal 1951: Belgio, Francia, Germania, Italia, : Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi Lussemburgo, Paesi Bassi (6)(6)• dal 1973dal 1973: Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda : Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda (9)(9)• dal 1981dal 1981: Grecia : Grecia (10)(10)• dal 1986dal 1986: Portogallo, Spagna : Portogallo, Spagna (12)(12)• dal 1995dal 1995: Austria, Finlandia, Svezia : Austria, Finlandia, Svezia (15)(15)• dal 2003dal 2003: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, : Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria Ungheria (25)(25)• dal 2007dal 2007: Bulgaria, Romania : Bulgaria, Romania (27)(27)

Stati candidatiStati candidati (3): Croazia, Macedonia, Turchia (3): Croazia, Macedonia, Turchia

Page 5: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Unione europea - Trattati, Istituzioni, Storia dell'integrazione europea

 

1952 1958 1967 1987 1993 1999 2003 2007 ?

Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA)    

 

Euratom (Comunità Europea dell'Energia Atomica)

Comunità EconomicaEuropea (CEE) Comunità Europea (CE)

 

  Comunità europee: CECA, CEE, Euratom

Giustizia eaffari interni

(GAI)

 

Giustizia eaffari interni (GAI)

Politica estera e disicurezza comune (PESC)

U N I O N E   E U R O P E A   (U E)

Trattato diParigi

Trattati diRoma

Trattato difusione

Atto unicoeuropeo

Trattato diMaastricht

Trattato diAmsterdam

Trattato diNizza

Trattatodi riforma

 

I "Tre Pilastri" dell'Unione europea - Comunità Europee (CEE, CECA, Euratom), Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC), Cooperazione nei settori della Giustizia e degli Affari Interni (GAI)Da http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_europeaDa http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_europea

Page 6: L’ordinamento  dell’ Unione europea

I «PILASTRI» DELL’UNIONE EUROPEAI «PILASTRI» DELL’UNIONE EUROPEA

COMUNITÀ EUROPEE

(TCE, TCECA, TCEEA)

COOPERAZIONE DI POLIZIA E

GIUDIZIARIA IN MATERIA PENALE

(Titolo VI TUE)

COOPERAZIONE RAFFORZATA (Titolo VII TUE)

DISPOSIZIONI FINALI (Titolo VIII TUE)

DISPOSIZIONI COMUNI (Titolo I TUE)

POLITICA ESTERAE DI SICUREZZA

COMUNE(Titolo V TUE)

Preambolo

Metodo comunitarioMetodo comunitarioMetodo intergovernativoMetodo intergovernativo

Metodo intergovernativoMetodo intergovernativo

Page 7: L’ordinamento  dell’ Unione europea
Page 8: L’ordinamento  dell’ Unione europea

IL PRIMO «PILASTRO»:IL PRIMO «PILASTRO»:LE POLITICHE DELLA COMUNITLE POLITICHE DELLA COMUNITÀÀ EUROPEA EUROPEA

Parte terza TCE (artt. 23-181)

• Libera circolazione delle merciLibera circolazione delle merci• AgricolturaAgricoltura• Libera circolazione delle Libera circolazione delle persone, dei servizi e dei persone, dei servizi e dei capitalicapitali• Visti, asilo, immigrazione e Visti, asilo, immigrazione e altre politiche connesse con la altre politiche connesse con la libera circolazione delle personelibera circolazione delle persone• TrasportiTrasporti• Norme comuni sulla Norme comuni sulla concorrenza, sulla fiscalità e sul concorrenza, sulla fiscalità e sul ravvicinamento delle legislazioniravvicinamento delle legislazioni• Politica economica e Politica economica e monetariamonetaria• OccupazioneOccupazione

• Politica commerciale comunePolitica commerciale comune

• Cooperazione doganaleCooperazione doganale

• Politica sociale, istruzione, formazione Politica sociale, istruzione, formazione

professionale e gioventùprofessionale e gioventù

• CulturaCultura

• Sanità pubblicaSanità pubblica

• Protezione dei consumatoriProtezione dei consumatori

• Reti transeuropeeReti transeuropee

• IndustriaIndustria

• Coesione economica e socialeCoesione economica e sociale

• Ricerca e sviluppo tecnologicoRicerca e sviluppo tecnologico

• AmbienteAmbiente

• Cooperazione allo sviluppoCooperazione allo sviluppo

Page 9: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Le istituzioni europeeLe istituzioni europee

CONSIGLIO EUROPEO

PRESIDENTEPRESIDENTE

(Capi di Stato o di Governo)(Capi di Stato o di Governo)

CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA

PRESIDENZA PER ROTAZIONE

(Ministri nazionali)

COMMISSIONE EUROPEA

PRESIDENTE

PARLAMENTO EUROPEO

PRESIDENTE

BANCA CENTRALE EUROPEA CORTE DEI CONTI

COMITATO DELLE REGIONI

COMITATO ECONOMICO E SOCIALE

EUROEURO CONTROLLO DEI CONTICONTROLLO DEI CONTI CONSULTAZIONECONSULTAZIONE CONSULTAZIONECONSULTAZIONE

CORTE DI GIUSTIZIATRIBUNALE DI PRIMO GRADO

Diritto di iniziativa legislativa, funzione Diritto di iniziativa legislativa, funzione esecutiva, custode dei Trattatiesecutiva, custode dei Trattati

Impulso, orientamento, prioritàImpulso, orientamento, priorità

Controllo giudiziarioControllo giudiziario

Adozione congiunta Adozione congiunta della legislazione e della legislazione e del bilancio europeidel bilancio europei

Potere normativo, adotta atti CEPotere normativo, adotta atti CE

Funzione consultiva e di partecipazione al Funzione consultiva e di partecipazione al processo per l’adozione degli atti comunitari, processo per l’adozione degli atti comunitari, funzione di controllo sulla Commissionefunzione di controllo sulla Commissione

BANCA CENTRALE INVESTIMENTI

(BEI)

FINANZIAMENTIFINANZIAMENTI

Page 10: L’ordinamento  dell’ Unione europea

LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEAEUROPEA

Istituzioni politicheIstituzioni politicheConsiglio europeo capi di Stato o di governoConsiglio rappresentanti dei governi a livello ministerialeParlamento europeo rappresentanti dei popoli eletti a suffragio universale direttoCommissione membri nominati dai governi

Istituzioni giudiziarieIstituzioni giudiziarie

Corte di giustizia e Tribunale di primo grado giudici e avvocati generali nominati dai governiCorte dei conti membri nominati dal Consiglio

Istituzioni monetarieIstituzioni monetarie

Banca centrale europea membri nominati dai governi e governatori centrali

Page 11: L’ordinamento  dell’ Unione europea

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEACONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA

Funzioni e responsabilità

Il Consiglio - definito anche Consiglio dei ministri - è la principale istituzione decisionale dell'Unione europea e l'autorità legislativa finale. Il Consiglio dell'Unione europea, è un' istituzione europea che non va confusa con il Consiglio europeo - che riunisce i capi di Stato o di governo degli Stati membri dell'Unione europea, nonché il presidente della Commissione europea - o con il Consiglio d'Europa che è un'organizzazione internazionale.

Page 12: L’ordinamento  dell’ Unione europea

In virtù del trattato che istituisce la Comunità europea, le In virtù del trattato che istituisce la Comunità europea, le principali principali competenze del Consigliocompetenze del Consiglio sono le seguenti: sono le seguenti:

• è è l'organo legislativol'organo legislativo della Comunità; per un gran numero di competenze della Comunità; per un gran numero di competenze comunitarie, esso esercita tale potere legislativo in codecisione con il Parlamento comunitarie, esso esercita tale potere legislativo in codecisione con il Parlamento europeo; europeo;

• provvede al provvede al coordinamento delle politiche economichecoordinamento delle politiche economiche generali degli Stati generali degli Stati membri; membri;

• concludeconclude, a nome della Comunità europea, gli , a nome della Comunità europea, gli accordi internazionaliaccordi internazionali (che (che vengono negoziati tra quest'ultima e richiedono il consenso del Parlamento) tra vengono negoziati tra quest'ultima e richiedono il consenso del Parlamento) tra quest'ultima e uno o più Stati ovvero un'organizzazione internazionale; quest'ultima e uno o più Stati ovvero un'organizzazione internazionale;

• assieme al Parlamento europeo costituiscono assieme al Parlamento europeo costituiscono l'autorità di bilanciol'autorità di bilancio che adotta il che adotta il bilancio della Comunità. bilancio della Comunità.

In virtù del Trattato sull'Unione europea: In virtù del Trattato sull'Unione europea:

• prende le decisioni necessarie per la prende le decisioni necessarie per la definizione e l'attuazione della politica definizione e l'attuazione della politica estera e di sicurezzaestera e di sicurezza comune in base agli orientamenti generali adottati dal comune in base agli orientamenti generali adottati dal Consiglio europeo; Consiglio europeo;

• provvede al provvede al coordinamento dell'azione degli Stati membricoordinamento dell'azione degli Stati membri e adotta le e adotta le misure nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. misure nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.

Il Consiglio è un organo che riunisce nello stesso tempo le Il Consiglio è un organo che riunisce nello stesso tempo le caratteristiche di caratteristiche di un'organizzazione sovrannazionale e intergovernativaun'organizzazione sovrannazionale e intergovernativa.

Page 13: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Parlamento europeo Riunisce i rappresentanti dei 492 milioni di cittadini dell'Unione europea. Essi sono eletti a suffragio universale diretto dal 1979 ogni cinque anni dagli elettori dei 27 Stati membri

. Il Parlamento europeo conta 785 deputati, suddivisi in funzione della dimensione della popolazione degli Stati membri.

Le funzioni principali del Parlamento europeo sono le seguenti:

• potere legislativo: il Parlamento condivide perlopiù il potere legislativo con il Consiglio dei ministri, in particolare mediante la procedura di codecisione;

• potere finanziario: il Parlamento condivide il potere finanziario con il Consiglio, votando il bilancio annuale, rendendolo esecutivo mediante la firma del presidente del Parlamento, e controllando la sua esecuzione;

• controllo politico delle istituzioni europee, in particolare della Commissione: il Parlamento può approvare od opporsi alla designazione dei membri della Commissione ed è abilitato a rovesciare la Commissione nel suo insieme, con una mozione di censura. Con le interrogazioni scritte o orali, dirette alla Commissione e al Consiglio, esso esercita inoltre un potere di controllo sulle attività dell'Unione. Il Parlamento ha anche la possibilità di costituire commissioni temporanee e di inchiesta, i cui poteri non si limitano all'attività delle istituzioni comunitarie, ma possono anche riguardare l'azione degli Stati membri nell'attuazione delle politiche comunitarie.

Page 14: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Con il trattato di Amsterdam (entrato in vigore nel 1999), i poteri del Parlamento europeo si sono rafforzati, in particolare grazie al fatto che la procedura di codecisione è stata notevolmente estesa. Questa evoluzione verso un potenziamento del ruolo di colegislatore del Parlamento si è rafforzata con il trattato di Nizza (entrato in vigore nel 2003), che gli ha attribuito un diritto di ricorso davanti alla Corte di giustizia delle Comunità europee.

La Costituzione europea, in via di ratifica, prevede inoltre di rafforzare i poteri di colegislatore del Parlamento europeo. Si prevede in effetti di estendere il campo di applicazione della procedura di codecisione a nuovi settori e di riconoscere al Parlamento, in materia di bilancio, un diritto di decisione pari a quello del Consiglio. Con decorrenza dal 2009, inoltre, il numero di deputati europei non potrà superare i 750.

Page 15: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Commissione europea Istituzione collegiale politicamente indipendente, la Commissione europea incarna e difende l'interesse generale dell'Unione europea. Grazie al diritto di iniziativa quasi esclusivo sugli atti legislativi, la Commissione è considerata il motore dell'integrazione europea.

Funzioni:

• in virtù del suo diritto di iniziativa formula proposte per provvedimenti legislativi;

• è custode dei trattati;

• gestisce le politiche dell'UE e negozia accordi internazionali in materia di scambi e cooperazione.

La Commissione è nominata a maggioranza qualificata per 5 anni dal Consiglio in accordo con gli Stati membri, ed è soggetta al voto di investitura del Parlamento europeo, dinanzi al quale è responsabile. Il collegio dei commissari è assistito da un'amministrazione composta da direzioni generali e da servizi specializzati.

Page 16: L’ordinamento  dell’ Unione europea

GOVERNIDesignazionedel presidente

della Commissione

PARLAMENTO EUROPEO

Approvazione del presidente designato

IL RAPPORTO PARLAMENTO EUROPEO-IL RAPPORTO PARLAMENTO EUROPEO-COMMISSIONECOMMISSIONE

GOVERNI(di comune accordo

con il presidente designato)

Designazione degli altri membri della

commissione

PARLAMENTO EUROPEO

Voto di approvazione della commissione

GOVERNINomina del presidente e degli altri

membri della commissione

Nomina dei membri della Commissione

Mozione di censura

Revoca dei membri della CommissioneRevoca dei membri della Commissione

PARLAMENTO EUROPEO

COMMISSIONE

Page 17: L’ordinamento  dell’ Unione europea

COMITATO ECONOMICO E SOCIALECOMITATO ECONOMICO E SOCIALE

Funzioni e responsabilità

Il Comitato economico e sociale (CES) ha una funzione consultiva. In qualità di organo non-politico il CES dà l'opportunità agli interlocutori economici e sociali europei (imprenditori, lavoratori, sindacati, consumatori ecc.) di formulare un parere formale sulle politiche dell'UE e partecipare quindi ai processi decisionali dell'UE. La composizione del CES riflette l'obiettivo generale di garantire che i vari interessi economici e sociali vengano tenuti in considerazione in tutti gli Stati membri.

Il ruolo del Comitato economico e sociale nel processo legislativo

Il CES consiglia la Commissione, il Consiglio ed il Parlamento europeo illustrando il suo parere su problemi particolari. Questi pareri vengono redatti dai rappresentanti del CES dei vari settori di attività economica e sociale dell'Unione europea.

Page 18: L’ordinamento  dell’ Unione europea

COMITATO DELLE REGIONICOMITATO DELLE REGIONI

Funzioni e responsabilità

Creato con il trattato di Maastricht come organo consultivo indipendente, l'obiettivo principale del Comitato delle regioni (CdR) è quello di difendere gli interessi comuni degli enti locali e regionali e dei cittadini dell'UE nel processo politico comunitario. Uno degli obiettivi del CdR è quello di rafforzare la coesione economica e sociale degli Stati membri e di agire da custode del principio di sussidiarietà.

Il Comitato delle regioni ha la funzione di :

• far conoscere alle altre istituzioni dell'UE la prospettiva locale e regionale contenuta nelle proposte e nelle politiche dell'Unione;

• informare i cittadini delle politiche comunitarie decise ed attuate dall'Unione europea.

La composizione del CdR è caratterizzata da una rappresentanza proporzionata delle autorità locali e regionali.

Il ruolo del Comitato delle regioni nel processo legislativo

Può approvare vari tipi di pareri, inviati in seguito al Consiglio, alla Commissione e al Parlamento europeo e pubblicati nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee:

•pareri emessi su richiesta di altre istituzioni (consultazione obbligatoria o facoltativa);

•pareri elaborati su iniziativa del CdR.

Page 19: L’ordinamento  dell’ Unione europea

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA E TRIBUNALE DI PRIMO CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA E TRIBUNALE DI PRIMO GRADOGRADO

Il diritto comunitario è direttamente applicabile nei tribunali di tutti gli Stati membri dell'UE. In questo contesto, il ruolo della Corte di giustizia unitamente al Tribunale di primo grado, è quello di fornire protezione giuridica al sistema giuridico comunitario.

Obiettivo principale è quello di garantire che il diritto dell'UE venga rispettato conformemente all'interpretazione ed all'applicazione di entrambi i trattati e di tutte le attività comunitarie.

Il Tribunale di primo grado è stato istituito nel 1989 per alleviare il crescente carico di lavoro della Corte di giustizia. L'obiettivo non era solo di rafforzare la protezione degli interessi individuali introducendo un doppio livello di organi giudiziari, ma anche di assumere parte del carico di lavoro della Corte per permetterle così di concentrarsi sul suo compito principale.

Page 20: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Funzioni e responsabilità della Corte di giustiziaFunzioni e responsabilità della Corte di giustizia

La Corte di giustizia in quanto istituzione giuridica ed organo di controllo dell'UE esercita un enorme influsso sullo sviluppo della legislazione comunitaria e le sono stati affidati compiti ed autorità che vanno oltre la sua funzione giuridica abituale. La composizione della Corte di giustizia riflette il suo obiettivo principale: rafforzare la protezione giuridica degli individui e garantire un'interpretazione uniforme del diritto comunitario.

Responsabilità e competenze:

• intervenire nei conflitti tra Stati membri;

• intervenire nei conflitti tra l'UE e gli Stati membri;

• intervenire nei conflitti tra le istituzioni;

• intervenire nei conflitti tra i cittadini e l'UE;

• emettere pareri su accordi internazionali.

I suoi interventi possono avere le seguenti forme:

•ricorsi per inadempienza;

•ricorsi d'annullamento;

•ricorsi in carenza;

•azioni di risarcimento;

•appelli;

•procedura pregiudiziale.

Page 21: L’ordinamento  dell’ Unione europea

DIRITTO PRIMARIODIRITTO PRIMARIO

Il diritto comunitario è un sistema giuridico indipendente che prevale sulle disposizioni giuridiche nazionali. Il diritto dell'UE si compone di tre tipi diversi, ma interdipendenti:

Il diritto primario include i trattati e altri accordi con uno status simile. Il diritto primario viene generato dai negoziati diretti tra i governi degli Stati membri. Questi accordi sono previsti sotto forma di trattati che sono poi soggetti alla ratifica dei parlamenti nazionali. La stessa procedura viene applicata per ogni successiva modifica dei trattati.

I trattati che istituiscono le Comunità europee sono stati modificati varie volte con i testi seguenti:

• l'Atto unico europeo (1987),

• il trattato dell'Unione europea chiamato il trattato di Maastricht (1992),

• il trattato di Amsterdam (1997) che è entrato in vigore il 1° maggio 1999.

Nei Trattati si definiscono le funzioni e le responsabilità delle istituzioni e degli Nei Trattati si definiscono le funzioni e le responsabilità delle istituzioni e degli organismi dell'UE che partecipano ai processi decisionali, nonché le procedure organismi dell'UE che partecipano ai processi decisionali, nonché le procedure legislative, esecutive e giuridiche che caratterizzano il diritto comunitario e la sua legislative, esecutive e giuridiche che caratterizzano il diritto comunitario e la sua applicazione.applicazione.

Page 22: L’ordinamento  dell’ Unione europea

REGOLAMENTOREGOLAMENTO• atto avente portata generale, obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli stati membri

DIRETTIVADIRETTIVA• atto che vincola lo stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi

DECISIONEDECISIONE• atto obbligatorio in tutti i suoi elementi per i destinatari da esso designati

RACCOMANDAZIONI E PARERIRACCOMANDAZIONI E PARERI• atti non vincolanti

LE FONTI COMUNITARIE DERIVATELE FONTI COMUNITARIE DERIVATE

Art. 249 TCE

Page 23: L’ordinamento  dell’ Unione europea

I PROCEDIMENTI DI FORMAZIONEI PROCEDIMENTI DI FORMAZIONEDELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIADELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

COMMISSIONECOMMISSIONE

CONSIGLIOCONSIGLIO PARLAMENTOPARLAMENTOEUROPEOEUROPEO

Iniziativa legislativaIniziativa legislativa

• Procedura di codecisione (art. 251 TCE)• Procedura di cooperazione (art. 252 TCE)• Procedura di consultazione (es. art. 83.1 TCE)

Page 24: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Procedura di codecisioneProcedura di codecisione (art. 251 TCE)(art. 251 TCE)

La procedura semplificata di codecisione ripartisce equamente tra il PE ed il Consiglio i poteri decisionali. Un atto giuridico viene approvato se in prima lettura c'è il consenso del Consiglio e del Parlamento. Se, invece, queste due istituzioni sono in disaccordo, un "comitato di conciliazione" - costituito da un numero pari di membri del Parlamento e del Consiglio, con la Commissione presente - si riunisce per arrivare ad un compromesso relativamente ad un testo che successivamente il Consiglio ed il Parlamento possono approvare. Qualora con tale tentativo non si raggiunga un accordo, il Parlamento può rifiutare completamente la proposta con la maggioranza assoluta.

La procedura di codecisione rafforza il ruolo del PE in quanto colegislatore e si applica ad un'ampia gamma di argomenti (39 basi giuridiche nel trattato CE), per esempio, libera circolazione dei lavoratori, protezione del consumatore, istruzione, cultura, salute e reti transeuropee.

Page 25: L’ordinamento  dell’ Unione europea

da Bin-Caretti, Profili costituzionali dell’Unione europea, il Mulino 2005

Page 26: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Procedura di cooperazioneProcedura di cooperazione (art. 252 TCE)

Permette al PE di migliorare la legislazione proposta introducendo emendamenti. Ciò richiede un parere e due letture del PE, dando così ai suoi deputati un'ampio margine per rivedere e modificare la proposta della Commissione e la posizione preliminare del Consiglio.

La Commissione indica quali emendamenti accetta prima di inoltrare la sua proposta al Consiglio. Il risultato è una posizione comune del Consiglio.

In seconda lettura, il Consiglio deve tener conto degli emendamenti del PE approvati con maggioranza assoluta nella misura in cui siano stati accettati dalla Commissione. Il trattato di Amsterdam ha semplificato le varie procedure legislative ampliando in modo significativo la procedura di codecisione che, in pratica, sostituisce la procedura di cooperazione.

Page 27: L’ordinamento  dell’ Unione europea

da Bin-Caretti, Profili costituzionali dell’Unione europea, il Mulino 2005

Page 28: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Procedura di consultazioneProcedura di consultazione (es. art. 83.1 TCE)

Richiede un parere dal PE prima che il Consiglio possa approvare una proposta legislativa della Commissione. Né la Commissione, né il Consiglio sono obbligati ad accettare le modifiche proposte nel parere del PE. Una volta che il PE ha fornito il suo parere, il Consiglio può approvare la proposta con o senza emendamenti. Tuttavia, il PE può rifiutare di emettere un parere. La procedura di consultazione è necessaria per il settore agricolo (revisione dei prezzi), il regime delle imposte, la concorrenza, l'armonizzazione della legislazione che non riguardi il mercato unico, la politica industriale, gli aspetti sociali della politica socioambientale (obbligatoria l'unanimità), la maggior parte degli aspetti relativi alla creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia e l'adozione delle norme e dei principi generali di comitatologia. La suddetta procedura si applica anche alla nuova decisione quadro, strumento creato dal trattato di Amsterdam con il terzo pilastro, allo scopo di ravvicinare leggi e normative.

Page 29: L’ordinamento  dell’ Unione europea

da Bin-Caretti, Profili costituzionali dell’Unione europea, il Mulino 2005

Page 30: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Procedura del parere conforme Procedura del parere conforme

Si applica a quei settori giuridici in cui il Consiglio agisce con decisione unanime, limitandosi, con il trattato di Amsterdam, all'organizzazione ed agli obiettivi dei fondi strutturali di coesione. La procedura del parere conforme del PE è richiesta anche per importanti accordi internazionali conclusi tra l'Unione e uno Stato terzo o un gruppo di paesi, come per esempio nel caso dell'adesione di nuovi Stati membri e nel caso di accordi di associazione con paesi terzi (è richiesta la maggioranza assoluta della intiera assemblea del PE).

Page 31: L’ordinamento  dell’ Unione europea

ORDINAMENTO ITALIANOORDINAMENTO ITALIANOE ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEAE ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA

Art. 11 Cost.Art. 11 Cost.

• il fondamento costituzionale della partecipazione dell’Italia all’Unione europea

Legge 86/1989 – Legge 86/1989 – Legge 11/2005

• la partecipazione degli organi costituzionali italiani alla formazione (c.d. fase ascendente) e all’attuazione (c.d. fase discendente) del diritto comunitario

Sent. cost. 170/1984

• i rapporti fra norme comunitarie e norme interne e il primato del diritto comunitario

Page 32: L’ordinamento  dell’ Unione europea

Art.117 Cost.Art.117 Cost.L’espressione Unione europea compare nel testo costituzionale soltanto con la riforma del titolo V approvata con la L. cost. 28 ottobre 2001, n. 3.

Diverse disposizioni disciplinano la partecipazione italiana al processo di integrazione europeo, sia con riferimento allo Stato sia alle Regioni.

Il primo riferimento all'ordinamento comunitario si trova nel comma 1 dell'articolo 117 della Costituzione con la clausola generale di compatibilità della legislazione (nazionale e regionale) con i «vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario».

Si tratta di norma che non autorizza ulteriori limitazioni di sovranità, che restano comunque legittimate sulla base della previsione dell'art. 11, bensì riconosce la superiorità dell'ordinamento comunitario su quello interno, così come affermato dalla giurisprudenza comunitaria e interna.

La disciplina dei rapporti fra lo Stato e l'Unione europea è affidata alla legislazione esclusiva statale (art. 117 comma 2), mentre compete alla legislazione concorrente regionale quella dei rapporti fra l'Unione e le stesse Regioni (art. 117 comma 3).

L’art. 117 comma 5, inoltre, fissa i principi generali dell'attività diretta alla formazione e all'attuazione degli atti comunitari, affidando alla legislazione esclusiva statale la disciplina degli aspetti procedurali e dell'eventuale esercizio del potere sostitutivo statale in caso di inadempienza. In attuazione di tali ultime previsioni sono stati emanati l'art. 5 della legge n. 131 dei 2003 e la legge n. 11 del 2005, che definiscono le procedure per la partecipazione in sede comunitaria delle Regioni sia in via indiretta, cioè attraverso la formazione della volontà statale, che diretta. segue

Page 33: L’ordinamento  dell’ Unione europea

L'art. 117 comma 5 costituzionalizza i L'art. 117 comma 5 costituzionalizza i principi che disciplinanoprincipi che disciplinano l'intervento delle Regionil'intervento delle Regioni nella formazione e nell'attuazione della nella formazione e nell'attuazione della normativa comunitaria:normativa comunitaria:

-- la previsione di una loro partecipazione nella la previsione di una loro partecipazione nella fase ascendentefase ascendente del diritto comunitario, vale a dire all'iter procedurale che porta del diritto comunitario, vale a dire all'iter procedurale che porta all'adozione da parte delle istituzioni comunitari di determinati atti;all'adozione da parte delle istituzioni comunitari di determinati atti;

-- la previsione di una loro partecipazione nella la previsione di una loro partecipazione nella fase discendentefase discendente del diritto comunitario, vale a dire nel momento in cui diventa del diritto comunitario, vale a dire nel momento in cui diventa necessario dare attuazione nel nostro Stato agli atti normativi necessario dare attuazione nel nostro Stato agli atti normativi comunitari ed in particolare in quelle materie in cui è prevista una comunitari ed in particolare in quelle materie in cui è prevista una potestà legislativa (esclusiva o concorrente) delle Regioni.potestà legislativa (esclusiva o concorrente) delle Regioni.

Ultimo richiamo comunitario è contenuto nell'articolo Ultimo richiamo comunitario è contenuto nell'articolo 120 Cost.120 Cost. (a cui è (a cui è stato dato attuazione dall'art. 8 della L. 131/2003), laddove si stato dato attuazione dall'art. 8 della L. 131/2003), laddove si attribuisce al Governo il potere di sostituirsi agli enti territoriali nel caso attribuisce al Governo il potere di sostituirsi agli enti territoriali nel caso dì dì mancato rispetto della normativa internazionale e mancato rispetto della normativa internazionale e comunitariacomunitaria..

Page 34: L’ordinamento  dell’ Unione europea

LA LEGGE COMUNITARIALA LEGGE COMUNITARIACon essa vengono raggruppate tutte le direttivedirettive delle Comunità Europee che devono ricevere attuazione nel nostro Paese. Deve essere presentata dal Governo alle Camere entro il 31 gennaio di ciascun anno.

(ultima Legge comunitaria) Legge 6 febbraio 2007, n. 13

«Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità

europee - Legge comunitaria... (anno)»

• Delega al governo per l’attuazione di direttive comunitarie con decreti legislativi• Autorizzazione all’attuazione di direttive comunitarie con regolamenti del governo

Page 35: L’ordinamento  dell’ Unione europea

UNA COSTITUZIONE PER L’EUROPA: dall’invenzione alla decostruzione

dicembre 2001: Dichiarazione di Laeken

febbraio 2002-luglio 2003: Convenzione sul futuro dell’Unione europea

ottobre 2003-giugno 2004: Conferenza intergovernativa

ottobre 2004: firma del Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa

novembre-dicembre 2004: prime ratifiche statali

aprile 2005: l’Italia è il quinto stato a ratificare il Trattato

maggio-giugno 2005: il Trattato è respinto nei referendum in Francia e Paesi Bassi

segue

Page 36: L’ordinamento  dell’ Unione europea

… la decostruzione: il TRATTATO DI RIFORMA

- - Dichiarazione di Berlino (25 marzo 2007)

- Conclusioni del vertice UE (21-22 giugno 2007) – - Conclusioni del vertice UE (21-22 giugno 2007) – Sintesi

- - Mandato della CIG del 2007 (26 giugno 2007)

- - Risoluzione del Parlamento europeo, dell'11 luglio 2007, sulla convocazione della conferenza intergovernativa (CIG): parere del Parlamento europeo (13 luglio 2007)

- - "La revisione dell'Europa per il XXI secolo", parere della Commissione europea in merito alla conferenza dei rappresentanti dei governi degli Stati membri convocata per la revisione dei trattati (13 luglio 2007) 

- - Progetto di trattato di riforma (Vertice di Lisbona 18-19.10.07)(Vertice di Lisbona 18-19.10.07)