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Sintesi delle attività svolte da MMI e Lvia a dicembre 2013
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Lotta alla malnutrizione in Burkina. Le attività di MMI e Lvia
Medicus Mundi Italia ONG
www.medicusmundi.it
https://www.facebook.com/medicusmundiitalia
Lvia ONG
http://www.lvia.it/
https://www.facebook.com/pages/LVIA/196455657079061
Dicembre 2013
Ogni anno, la malnutrizione
provoca la morte di oltre 3
milioni di bambini sotto ai 5 anni
di età.
La sua forma piu’ grave e mortale
è la malnutrizione acuta severa
complicata, in cui le carenze
alimentari in vitamine, sali
minerali e aminoacidi essenziali
si manifestano in genere con
l’estrema magrezza del bambino.
Nei casi ancora piu’ gravi, pero’, il
metabolismo é talmente alterato
che il corpo non riesce più a
eliminare i liquidi ed il bambino si
gonfia; la pelle si depigmenta e
presenta lesioni che non
guariscono; i capelli si decolorano,
prendendo un tinta rossastra, e
cadono : é il cosiddetto
kwashiorkor, che nella lingua degli
Ashanti, significa « bambino
rosso ».
Per salvare la vita di questi bambini, é in primo luogo
necessario trovarli, perché le famiglie raramente li
portano al dispensario.
La malnutrizione, nelle campagne del Burkina Faso,
non é infatti considerata malattia da curare ma effetto
di stregoneria, punizione per aver infranto un tabù –
oppure vergogna da nascondere, in quanto rivela che
in famiglia non c’é da mangiare.
Inoltre, fino a qualche anno fa nelle strutture sanitarie
non c’erano i prodotti adatti per la presa in carico
nutrizionale di questi bambini: inutile quindi
portarceli.
Da due anni MMI, in partenariato con LVIA e con le strutture
sanitarie locali, organizza nel Centro Ovest, una delle 13 Regioni
del Burkina Faso, delle campagne porta a porta di screening
della malnutrizione infantile.
Lo screening é realizzato da volontari - gli Agenti di Salute
Comunitaria – che in ogni villaggio identificano i malnutriti severi
tramite la ricerca di gonfiori – in primo luogo gli edemi ai piedi - e
la misura della circonferenza del braccio
Nel mese di Luglio 2013, la campagna di screening ha permesso di
misurare tutti i circa 260.000 bambini di meno di 5 anni della
Regione e ne ha identificato oltre 10.000 affetti da malnutrizione
acuta, di cui quasi 2.000 nella sua forma severa.
La maggioranza dei malnutriti
ha potuto essere presa in carico
a livello dei dispensari, con un
trattamento ambulatoriale
gratuito a base di alimenti
speciali che dura circa 5 mesi.
Un centinaio di casi complicati, tra cui 30 kwashiorkor sono stati
invece inviati negli ospedali della Regione, che le due ONG supportano
con il loro personale, assicurando anche la gratuità delle cure.
All’ospedale di Leo, ai
confini tra Burkina e
Ghana, il Dr. Ismael
Zungrana ha
fotografato alcune
bambine, al momento
del ricovero e della
dimissione, per
documentare la
riuscita del
trattamento.
Le bambine presentavano i segni fisici del
kwashiorkor, ma anche l’assenza di
appetito, l’apatia e la tristezza che
caratterizzano questa forma di
malnutrizione.
Il giorno dell’arrivo
all’ospedale
La causa principale della malnutrizione è la la povertà. Ma nel caso
di questi bambini, spesso altri elementi si sono aggiunti:
la mamma é rimasta di nuovo incinta quando il bambino aveva
appena un anno o poco più. E quindi il bambino non solo è
stato svezzato bruscamente, in quanto il latte di una donna
gravida é considerato « avvelenato », ma è stato anche
trascurato, in quanto già « condannato» perché i genitori
avevano infranto un tabù, avendo rapporti sessuali nei due
anni che seguono la nascita di un figlio;
Oppure, papà è poligamo. Ha molte mogli e molti figli ed è
difficile dare da mangiare a tutti. E spesso in famiglia ci sono
mogli e bambini « preferiti » ed altri trascurati.
Le bambine sono
state dimesse dopo
circa tre settimane,
quando le condizioni
cliniche erano in
netto miglioramento
e l’appetito ed il
sorriso erano
ritornati.
Potranno pero’ essere considerate guarite solo dopo 5 mesi
di trattamento ambulatoriale, assicurato dal dispensario
del loro villaggio.