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LR MmP 1.3 © P.Forster & B. B user 01/03 1 L'uomo tra natura e società 1. Modello 2. Natura e scienze naturali 3. Vita e scienze biologiche 4. Società e scienze sociali 5. L'uomo tra natura e società: “scienze umanistiche” 6. L'uomo tra fatti

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• L'uomo tra natura e società

1. Modello

2. Natura e scienze naturali

3. Vita e scienze biologiche

4. Società e scienze sociali

5. L'uomo tra natura e società:“scienze umanistiche”

6. L'uomo tra fatti biologici e pretese civilizzatorie

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1) Modello

La realtà è complessa. Questo rende difficile l'approccio. Per farlo gestibile, usiamo delle “stampelle”, dei modelli, "definiamo" la terminologia usata e/o illustriamo l'inteso.

In questo corso parleremo soprattutto dell'essere umano nei suoi ambienti, che sono:

– la società in cui vive,– la razza umana,– la vita,– la natura.

Parleremo di questo in modo razionale, basandoci sulle convenzioni di una società industrializzata occidentale.Ci baseremo quindi sui modelli razionali di questa società, la scienza e l'evidenza.

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2) Natura e scienze naturaliLa natura è quello che è "nato", quindi quasi tutto salvo l'opera umana. Comprende secondo i nostri concetti:

– dall'universo fino agli atomi;

– le galassie;

– il sistema solare;

– la terra;

– la vita.

Questi sono descritti nelle scienze naturali, in particolare nella fisica, nella chimica e per ciò che è vivo nella biologia. Occorrono quindi conoscenze basilari di queste tre discipline.

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3) Vita e scienze biologicheLa vita nella natura è un fatto molto speciale: funziona solo in un stretto ambito di condizioni fisiche (temperatura, pressione, …) e chimiche (composizione di elementi, acidità, …). A queste condizioni, materia ed energia si sono organizzate in forme strane, variatissime e complesse, capaci di riprodursi. Prima in “cellule”, poi in aggregati di cellule e organismi con organi (agglomerati di cellule) con funzioni specifiche e “limitate”. Sin dai monocellulari esistono diversi modi relazionali con l'ambiente, che negli organismi grossolanamente si sono espressi in forme micetiche, vegetali e animali.Gli animali (come le altre forme) si sono organizzati in diversissime forme fino ad arrivare ai vertebrati, ai mammiferi e alla razza umana.Di tutto questo si occupa la biologia (scienza della vita).

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4) Società, cultura e scienze sociali

La razza umana (come tante altre specie), chissà per quale motivo ha deciso di vivere in società). Sono stati poi scoperto dei modi efficaci di nutrirsi (cottura) e di organizzare il lavoro in modo “specializzato”, così che ognuno partecipava e sfruttava le doti e l'artigianato del prossimo. Questo ha man mano reso libero del tempo che venne usato per giochi di potere (politica), divertimenti contro la noia (arti) e opere “inutili” ma belle (arti figurative) e la riflessione su se stesso e gli altri (filosofia). Tutte attività “culturali”.Aumentando il grado di organizzazione divennero necessarie delle regole per ordinare le relazioni sociali, doveri, competenze, diritti e tantissime altre cose. Di queste si occupano le scienze sociali (religione, diritto, educazione, …). Sono ritenute anche loro “culturali” o “civilizzatorie”.

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5) L'uomo tra natura e società: scienze umanistiche

Le regole sociali sono per definizione “contro natura” o meglio “contro vita”, perché se fossero “istintive” non bisognerebbe far regole, costumi, morale, etica e un sacco di valori carissimi a tutti noi ma completamente estranei alla vita (p.es. il valore cristiano dell'amore, quello musulmano dell'onore o quello buddista del kharma).

Questo contrasto tra le esigenze vitali da una parte e le pretese e sanzioni sociali dall'altra, crea in continuazione conflitti. Da qui sono nate le scienze “umanistiche” che tentano di proporre comportamenti che evitano da una parte troppe frustrazioni biologiche e dall'altra troppe sanzioni sociali.

“Scienze umanistiche” sono etica, morale, religione, sistemi di valori, ideologie, costumi, comportamenti, political correctness, ecc.

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6) L'uomo tra esigenze biologiche e pretese civilizzatorie

Il singolo uomo moderno di stampo occidentale con giusta ragione si trova incastrato tra fatti biologici e pretese civilizzatorie. Per la sua “socializzazione” in tenera infanzia (e a mai finire grazie alle sanzioni sociali) gli vengono inculcati dei valori che talvolta sono altrettanto assurdi come inconsci. Secondo preferenze individuali egli tenta di gestirli, uno facendo tutto giusto, negando (e pagando caro) la biologia, l'altro furbo facendo il possibile per il suo comodo subendo senza accorgersene le tacite e sottili sanzioni sociali e in eterna lamentela sulla meschinità del mondo. Nessuno ti dice mai che:

– Le regole spirituali ti fanno morire di mancanze biologiche e brutte malattie corporee.– Il socialdarwinismo ti farà morire di isolazione umana e di brutte malattie mentali.– Che non c'è pace tra biologia e civilizzazione.– Che la tua “psiche” è chiamata a gestire i due opposti in modo che sia le esigenze biologiche che le pretese

civilizzatorie siano soddisfatte almeno in minima parte.– Che questo lavoro dipende da una tua autonoma decisione e che nessuno ha il diritto di influenzarti.

Ricordati che la vita è grande. Abbi rispetto di lei e del creato. Abbi rispetto delle pretese umane.Ti auguro più devozione davanti al miracoloso funzionamento di una cellula che davanti a tutti gli stupidi “spiritualismi” di uomini megalomani. Grazie a Dio sono ateo!