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LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 Anno 11 ° Numero 7 pagina 1
“L’eco della comunità parrocchiale di S.Giacomo Apostolo in Calvizzano - NA
“VOI CERCATE GESU’ IL
CROCIFISSO ? NON E’ QUI, E’
RISORTO ! “
nianza. Anche ogni cristiano attraverso
l’effusione dello Spirito, soprattutto nel-
la Cresima riceve la forza della testimo-
nianza. Nella domenica successiva alla
Pentecoste, siamo portati a meditare sul
mistero fondante della nostra Religione,
sul Mistero del Dio Uno e Trino rivela-
toci da Gesù: in questo Mistero non sia-
mo estranei, siamo immersi in esso per-
ché mediante il Battesimo siamo dive-
nuti Figli del Padre, Fratelli del Figlio e
Dimora dello Spirito Santo. Per comuni-
carci appieno questa vita divina, Gesù
oltre che darci il suo Spirito, ci ha dona-
to anche il suo Corpo come cibo e il suo
Sangue come bevanda. La festa del Cor-
pus Domini, quarta del mese di giugno,
celebra questo altro grande mistero.
Quest’anno questa festa che come co-
munità siamo abituati a celebrare con
grande solennità non soltanto con la
celebrazione delle Messe domenicali,
ma anche con la solenne processione
Eucaristica, con partecipazione di popo-
lo, ci ha visti coinvolti in un avvenimen-
to eccezionale e particolare: la proces-
sione diocesana presieduta dal Cardina-
le Arcivescovo è stata assegnata al 10°
decanato, comprendente i Comuni di
Calvizzano, Marano, Melito, Mugnano
e Villaricca. La Santa Messa concele-
brata dai 16 parroci e dagli altri sacer-
doti del decanato dai sacerdoti tutti di
Calvizzano anche se operanti fuori del
decanato presieduta dal Cardinale arci-
vescovo, con la presenza di S.Ecc.
Mons. Lucio Lemmo, Vescovo Ausilia-
re e Vicario Generale è stata vissuta dai
fedeli, con raccoglimento e devozione.
La Parola del Cardinale all’Omelia è
stata coinvolgente: “l’Eucaristia è vita, è
vita vissuta, non è un mistero lontano, è
il segno dell’amore di Dio che ha dato
per noi il suo unico Figlio. Quando ci
cibiamo di Gesù siamo chiamati a far
ciò che Dio ci chiede. Ogni volta, che sa
I l tempo Pasquale che si chiude con
la Pentecoste ha però al suo inter-
no oltre le sei domeniche chiamate
“di Pasqua”, anche la solennità
dell’Ascensione che andrebbe celebra-
ta il giovedì dopo la sesta domenica,
e cioè al termine dei QUARANTA
giorni di cui ci parla Luca negli Atti
degli Apostoli “Egli si mostrò a essi
vivo, dopo la sua passione, con molte
prove, durante quaranta giorni, appa-
rendo loro e parlando delle cose ri-
guardanti il regno di Dio” (At, 1,3).
Ma che in Italia e in altri paesi che non
la riconoscono come festa, si celebra
la settima domenica. Ci ricorda
l’evento descritto sempre da Luca
negli stessi atti degli apostoli :
“mentre lo guardavano, fu elevato in
alto e una nube lo sottrasse ai loro oc-
chi. Essi stavano fissando il cielo men-
tre egli se ne andava, quand’ecco due
uomini in bianche vesti si presentaro-
no a loro e dissero: «Uomini di Galile-
a, perché state a guardare il cielo?
Questo Gesù, che di mezzo a voi è
stato assunto in cielo, verrà allo stesso
modo in cui l’avete visto andare in
cielo” ,e da Marco nel suo vangelo: “Il
Signore Gesù, dopo aver parlato con
loro, fu elevato in cielo e sedette alla
destra di Dio”. Gesù, pero salendo al
cielo non ci lascia soli, “Non vi lasce-
rò orfani: verrò da voi.” E resta con
noi donandoci lo Spirito Santo. La
festa di Pentecoste ci fa rivivere quella
solenne effusione dello Spirito descrit-
ta sempre negli Atti. E’ l’inizio della
Chiesa, con essa comincia l’annuncio
del kerigma, la buona notizia: “quel
Gesù che voi avete crocifisso è risorto
da morte, e noi ne siamo testimoni”,
ripeterà Pietro in ogni circostanza. Lo
stesso Pietro che non volle riconoscere
Gesù di fronte ad una serva, riceve
dallo Spirito la forza della testimo-
remo di aiuto ad un malato, ad un car-
cerato, ad un disoccupato, ad una per-
sona abbandonata, faremo la volontà
di Dio. L'eucarestia ci trasforma, e noi
uomini di Dio, dobbiamo donare amo-
re, affinché la nostra società possa
salvarsi dall'egoismo, dall'indifferen-
za, dalla solitudine. La comunità ri-
prenda il suo cammino di speranza. Il
Cristiano deve vivere per Cristo con
Cristo e in Cristo, come Egli, Cristo,
è vissuto per il Padre, nel Padre e col
Padre. E la vita dal Padre, attraverso
Cristo Eucaristia, viene donata a noi”.
La Parola del Cardinale è stata seguita
e accolta con particolare attenzione e
devozione segnalata dall’applauso
finale. La schola cantorum interpar-
rocchiale (particolarmente San Giaco-
mo Ap. San Castrese e San Francesco)
diretta magistralmente da Giuseppe
Taglialatela ha animato la santa messa
mentre i seminaristi hanno prestato il
servizio liturgico. Dieci diaconi hanno
distribuito l’Eucaristia alla folla: 1500
particole predisposte non sono bastate
a saziare la fame di Gesù, è stato ne-
cessario spezzarne molte. Descrivere
la processione che è seguita alla messa
e che ha raggiunto la villa del Ciaurro
di Marano, partendo dal parcheggio di
via Galiero di Calvizzano dove si era
celebrata la messa, mi riesce difficile,
per le associazioni con labari e ban-
diere che precedevano, per i ministri
straordinari della Comunione, per le
Suore , per i seminaristi, lettori e ac-
coliti, i diaconi e sacerdoti presenti,
che precedevano il Baldacchino sotto
il quale il Cardinale portava
l’Ostensorio col SS. Sacramento con
ai lati i Cavalieri di Malta e le disce-
pole di Gesù Eucaristico in abito bian-
co. Seguivano il Baldacchino i 5 sin-
daci dei comuni del decimo decanato
con i Gonfaloni comunali e a seguire
( continua a pagina 3)
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 2
<< La Vergine della Rivelazione >> alle Tre Fontane
Santuario della Grotta delle Tre
Fontane
Q uesta volta siamo in Italia e
precisamente a Roma località
Tre Fontane, sobborgo della pe-
riferia della capitale , molto noto
per un’antica abbazia trappista
che da secoli rappresenta per
quella zona un significativo punto
di riferimento religioso. Il 12 a-
prile del 1947 per Bruno Cornac-
chiola fu un giorno particolare, si
trovò inaspettatamente davanti
ad un evento soprannaturale
“l’apparizione della Vergine”. Bru-
no , che alla data dell’apparizione
aveva 34 anni, era un uomo che
aveva vissuto una vita tribolata e
avventurosa, trascorsa sin
dall’infanzia in estrema povertà
vivendo di espedienti e dormendo
spesso per strada. Durante il
servizio militare il giovane aderì
al marxismo e al termine della
leva, nel 1936, nonostante fosse
sposato e avesse già una figlia,
decise di arruolarsi, come infil-
trato per conto dei comunisti,
nelle truppe italiane che combat-
tevano nella guerra civile Spagno-
la. A Toledo, nel 1938, incontrò un
soldato tedesco protestate che lo
indottrinò contro la Chiesa roma-
na, al punto di fargli comprare un
pugnale e a fargli incidere sulla
lama <<A MORTE IL PAPA>> . Nel
1939, rientrò a Roma e trovò la-
voro come uomo delle pulizie
nell’Azienda romana dei trasporti
pubblici e successivamente vinse
un concorso per bigliettaio. In
questo periodo prese contatti
prima con i battisti e poi con gli
avventisti del settimo giorno i
quali gli fecero studiare la Bibbia
e la dottrina protestante e lo
nominarlo direttore della gioventù
missionaria avventista del Lazio.
Quel 12 aprile 1947 era sabato,
giorno in cui gli avventisti al mat-
tino si riuniscono nel Tempio per
la riflessione delle Sacre Scrittu-
re, ed era prevista, in una piazza
di Roma, una conferenza pubblica
dove proprio Cornacchiola avreb-
rimasto in attesa nella radura
dinanzi ad una grotta, inginoc-
chiato con le mani giunte in
atteggiamento di preghiera e
diceva : < < BELLA SIGNORA
>> - < < BELLA SIGNORA >>.
Subito dopo anche Isola e
Carlo caddero in ginocchio e
cominciarono a ripetere le
medesime parole. Il papà stu-
pefatto e incollerito, pensò ad
una scherzo dei ragazzi e co-
minciò a scuoterli per farli
alzare in piedi, ma erano di-
ventati pesanti come fossero
di piombo. Spaventato gridò
<<CHE COSA STA’ ACCADEN-
DO ? DIO SALVACI TU ! >>
Subito dopo vide due mani
candide e trasparenti uscire
dalla grotta che gli toccarono
gli occhi dai quali caddero del-
le squame. Dopo un momento
di accecamento, Cornacchiola
vide anche lui la Madonna in
piedi sopra un blocco di tufo
avvolta in una luce dorata. Ella
fra le mani non aveva il consu-
eto rosario ma una Bibbia
dalla copertina di colore grigio
chiaro. Le prime parole che
Maria gli rivolse furono espli-
cite << Sono colei che sono
nella Trinità divina. Sono la
Vergine della rivelazione >> <<
Perché mi perseguiti ? Ora
basta >> << Torna nell’ovile san-
to, corte celeste in terra >> .
La madre Chiesa. Questa ap-
parizione, fra la varie partico-
l a r i t à , m os t r ò a nc h e
un’attenzione specifica alla
pietà popolare, in quanto la
Vergine - pur avendo fornito
una drastica motivazione sul
perché si fosse rivolta proprio
a Cornacchiola << Non ho tro-
vato nessuno più peccatore di
te ! … >> Spiegò precedente-
mente :<< Il giuramento di Dio
è e rimane immutabile : i nove
venerdì del Sacro Cuore che
tu facesti amorevolmente
be dovuto tenere un discorso contro i dogmi della Chiesa
cattolica, e in particolare quelli mariani. Per poter prepara-
re con tranquillità il testo aveva pensato di portare i figli,
che intanto erano diventati tre “ Isola (11 anni) , Carlo (7
anni) e Gianfranco (4 anni)” sulla spiaggia di Ostia. Ma
l’imprevisto irruppe nella sua vita . Vediamo cosa successe
alla località Tre Fontane, e perché questo nome. Le Tre
fontane è il luogo dove nell’anno 67 venne martirizzato San
Paolo e, secondo la tradizione, proprio dai tre rimbalzi sul
terreno, della sua testa decapitata, scaturirono tre zampil-
li d’acqua.. Come Saulo così anche il Cornacchiola ha vissuto
la stessa conversione e da nemico della Chiesa divenne una
colonna portante dell’evangelizzazione missionaria. Quel
giorno , il 12 aprile 1947 , dopo aver pranzato, l’uomo si era
recato con i figli a prendere il treno per il litorale di Ostia,
ma il treno partì quando arrivarono alla stazione . A seguito
di questa circostanza modificò il programma e decise di
condurre i ragazzi nel bosco di eucalipti, di fianco
all’abbazia delle Tre Fontane, per farli giocare a pallone,
mentre lui cercava nella Bibbia protestante le citazioni per
il discorso che avrebbe avuto tenere. Ma un tiro fece ca-
dere il pallone nella scarpata e costrinse Bruno e i due figli
maggiori ad andarlo a cercare. Al ritorno trovò Gianfranco,
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 3
Domanda : sento parlare spesso di vangeli apocrifi, cosa sono? Conviene leggerli?
Risposta : ci vorrebbe molto spazio per questa risposta, ma mi limito all’essenziale. Si tratta di scritti di carattere religioso com-posti a partire dalla metà del secondo secolo e cioè dopo quasi cent’anni dalla stesura dei Vangeli di Matteo, Marco e Luca e almeno cinquanta dalla stesura di quello di Giovanni, dopo la morte quindi dell’ultimo Apostolo e quindi a Rivelazione chiusa, che vengono attribuiti come autori a questo o a quell’apostolo per dare loro credibilità. Hanno come scopo sottolineare una verità di fede o negarla. Spesso usano un linguaggio molto semplicistico magari attingendo ai Vangeli Canonici ma travisan-done il significato. Qualcuno di essi, come il “protovangelo di Giacomo” ha avuto largo uso nella Chiesa, sia nella predicazio-ne che nell’arte, ma mai come fondamentale per il dogma. Possono essere testimoni di una verità di fede (ad esempio della Verginità di Maria), professata nel momento della scrittura del vangelo, ma la verità di fede non si basa su quell’affermazione). È bene leggerli? Se ti senti pronto a saper distinguere il vero dal falso e non lasciarti condizionare, leggili pure.
(dalla prima pagina - GIUGNO, MESE DI FESTE)
tutto il popolo santo di Dio da non potersi contare. Balconi
addobbati con coperte, drappi e luci, fiori al passaggio di
Gesù Sacramentato, coriandoli e sementa dai balconi sono
stati i segni della partecipazione di chi non potendo seguire
la processione vi ha partecipato rimanendo a casa e pre-
gando, si perché si è pregato e cantato lungo tutto il percor-
so a lode di Dio e a edificazione del popolo santo. Lode sia
a Dio Padre, a Gesù suo Figlio che si è fatto Pane per noi, e
allo Spirito Santo che ci fa vivere nell’unità della Chiesa.
Il Parroco
(dalla seconda pagina - SUI PASSI DI MARIA)
spinto dalla fedele sposa prima di iniziare la via dell’errore, ti
hanno salvato >>. Qui come in altre apparizioni la Vergine fece
un preciso riferimento al futuro. Dinanzi agli occhi del veggen-
te si presentarono un drappo nero, una talare e una croce
spezzata accostata come un mucchio di legna. La Vergine poi
disse :<< Ecco questo è il segno che la Chiesa soffrirà, sarà
perseguitata e spezzata. Questo è il segno che i miei figli si
spoglieranno. Tu sii forte nella fede >>. Bruno raccontò in se-
guito che la Madonna aveva proseguito a raccontargli << di
quello che sta accadendo nel mondo e di quello che dovrà suc-
cedere, di come va la Chiesa e di come va la vera fede, che gli
uomini non crederanno più >>. Tante cose si stanno già avveran-
do ma altre dovranno ancora succedere >>. Prima di andare via,
la madonna chiarì al veggente il motivo di quel titolo << VERGI-
NE DELLA RIVELAZIONE >> La rivelazione è la parola di Dio,
questa rivelazione parla di me. Cornaccchiola fu incaricato dal-
la Vergine di portare al papa un particolare messaggio che non
è stato mai rivelato. Si pensa al dogma dell’Assunzione procla-
mato da Pio XII il 1° novembre 1950 tre anni dopo le appari-
zioni delle TRE FONTANE. La Vergine rivolgendosi al veggen-
te con parole esplicite disse . Il mio corpo non poteva marcire
e non marcì. << Mio figlio e gli angeli mi vennero a prendere
nel momento del mio trapasso >>. Apparendo nuovamente a Cor-
nacchila il 23 febbraio 1982 la Vergine chiese esplicitamente.
<< Qui voglio una casa/santuario con questo titolo << VERGINE
DELLA RIVELAZIONE MADRE DELLA CHIESA >> La mia casa
sarà aperta a tutti, perché tutti entrino nella casa della sal-
vezza e si convertano. Qui verranno a pregare gli assetati e gli
smarriti. Qui troveranno amore, comprensione, consolazione e
il vero senso della vita >>. Il lascito al veggente fu molto preci-
so nella sua drammaticità << dovrai formare un’opera per
l’insegnamento del catechismo e della verità per aiutare la
Chiesa, perché verrà un tempo in cui sarà dimenticata la
VERITA’ >>. La Vergine dissa a Bruno << La scienza ha tradito
Dio >> L’apparizione delle TRE FONTANE mi ha sempre molto
colpito fin da quando ne venni a conoscenza, ma più
l’approfondisco e la medito , tanto più la trovo ricca teologica-
mente. Bisogna farla conoscere a tutti, perché è attuale e rap-
presenta quello che viviamo oggi, anche se la Chiesa ufficial-
mente non le ha ancora approvate. Però il Vicario di Roma ha
permesso il culto della Vergine della Rivelazione, affidando ai
frati minori conventuali la cura pastorale della cappella che
ingloba la grotta dell’apparizione già dal 1956. Andiamo insieme
alla grotts a pregare !......
Candida Trinchillo
Dal libro dei Proverbi
Chi è intelligente vuole imparare e sapere, chi è stolto
gode della sua ignoranza.
Il Signore è lontano dai malvagi, ma ascolta la preghiera
dei giusti.
Il timore di Dio è una scuola di sapienza,
prima della gloria c'è l'umiltà
Poco con onestà è meglio
di molte rendite senza giustizia.
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 4
L 'attività umana nel mondo, si esplica in molteplici culture, nel-le quali il genio umano produce diversi beni propri e caratteri-
stici delle stesse, ma che sono anche patrimonio universale dell'u-manità. Tra questi beni culturali occupano un posto particolare i prodotti attinenti alla sfera religiosa: essi sono beni di valore speci-fico, in quanto rappresentano ed esprimono, mediante l'opera dell'ingegno umano, il legame stesso che unisce a Dio creatore gli uomini continuatori della sua opera nel mondo. (Gaudium et spes, 57: EV 1/1504)
Sandro Botticelli 1487 c. Firenze Galleria degli Uffizi.
I gnoriamo l’originaria collocazione del dipinto, che può
essere situato cronologicamente nell’immediatezza del
viaggio romano del pittore (1481). La scena sembra
svolgersi accanto a un oculo architettonico, di cui risultano
visibili in alto i conci della cornice in pietra; la Vergine è
incoronata da due angeli ed è l’inclinazione del suo capo a
strutturare il ritmo circolare della composizione, segnata
dall’intreccio delle mani di madre e bambino. L’opera pren-
de il nome del canto biblico che Maria è intenta ( o ha ap-
pena terminato) di vergare guidata dalla mano del piccolo
Gesù; ritorna il motivo del frutto della melagrana, noto
riferimento alla Resurrezione di Cristo. Il formato del ton-
do, tipicamente fiorentino, esalta il carattere intellettuale,
raffinato della pittura di Botticelli. Il dipinto presenta una
deformazione dell’immagine, simulando rispettivamente
l’effetto di uno specchio convesso e di uno concavo. Nella
profusione dell’oro e dei particolari preziosi dei tessuti e
dei veli è stata riconosciuta l’impronta della formazione
avvenuta presso Filippo Lippi.
a cura di Franesco Cirillo
Insegnamento religione cattolica
L a presidenza della Cei ha diffuso un messaggio in vista della scelta di avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica (Irc) nell’anno scolastico 2011-2012: «Siamo persuasi che la dimensione religiosa è costitutiva dell’essere uma-no e che l’insegnamento della religione cattolica può aiutare i giovani a interrogarsi e riflettere, per elabo-rare un progetto di vita capace di arricchire la loro formazione, con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, stimolandoli a inter-pretare correttamente il contesto storico, culturale e umano della società, in vista del loro coinvolgimento
nella costruzione della convivenza umana». Alcuni dati -riportati su Avvenire- sono stati accompagnati a questo messaggio: nell’anno scolastico 2009-2010, l’insegnamento della religione cattolica è stato scelto dal 90% delle famiglie e degli alunni delle scuole statali (si sale al 90.80% se si tiene conto anche di quanti frequentano scuole cattoliche). Questo alto tasso di adesione, per la Chiesa italiana “attesta la forza di attrazione di questa disciplina, di cui gli stes-si avvalendosene sono i testimoni più efficaci. Pro-prio a questi studenti e alle loro famiglie chiediamo
di incoraggiare positivamente quanti non l’hanno ancora scelta, affinché scoprano la ricchezza della dimensione religiosa della vita umana e la sua valen-za educativa, finalizzata al pieno sviluppo della per-sona”. I dati sono confermati dall’Osservatorio socio-religioso Triveneto che fra pochi giorni pubblicherà quelli del 2010-2011: la decisione di avvalersi dell’Irc è stata scelta dal 92,5% dei bambini (famiglie) della scuola dell’infanzia, e dal 93,7% da quelli della scuo-la primaria. Nella scuola media i dati si aggirano at-torno al 91,6%. Gli studenti della scuola superiore che hanno scelto di partecipare all’ora di religione -
continua un altro articolo di Avvenire- sono l’83,5%. Nei licei è scelta dall’86,6%, mentre si scende all’82,6% negli istituti tecnici e 79,8% nei professio-nali. I dati nelle scuole superiori sono molto positivi poiché rimangono alti nonostante la possibilità di entrata/uscita (utilizzata dal 42,5% degli studenti che non desiderano partecipare all’Irc, mentre gli altri preferiscono l’ora alternativa).
Massimo S.
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 5
CALVIZZANO
Corpus domini del X Decanato con Sepe
Il Cardinale: «La comunità riprenda il suo cammino di speranza»
di Giuliana Tambaro
CALVIZZANO. Domenica 26 giu-
gno, si è tenuta, presso la Villa
Comunale di Calvizzano la solenne
Messa, presenziata dal Cardinale
Sepe, in occasione del Corpus Do-
mini; solennità, che per quest'an-
no è stata vissuta insieme dai pae-
si di Melito, Mugnano, Marano,
Calvizzano, Villaricca, appartenen-
ti al X Decanato. Una folla di fe-
deli, di rappresentanti politici, di
associazioni cattoliche operaie, di
associazioni della Madonna dell'Arco, di associazioni dei Santi Patroni della città e del decanato hanno partecipato
con i relativi stendardi e le relative bandiere. Clima di festa e di gioia cristiana in onore del Corpus Domini del X
Decanato; per tale occasione i cori delle parrocchie dei cinque paesi si sono uniti per costituire un solenne coro,
con la partecipazione straordinaria di una violinista professionista, Marzia De Biase, appartenente alla Parrocchia
Santa Rita sita in Villaricca ed un trombettista professionista, Gregori Galatan, della Parrocchia San Giacomo di
Calvizzano. Il cardinale Sepe, nella sua omelia, si è soffermato a spiegare la necessità del corpo e sangue di Gesù
nella nostra società. "Quando ci cibiamo di Gesù siamo chiamati a far ciò che Dio ci chiede. Ogni volta, che saremo
di aiuto ad un malato, ad un carce-
rato, ad un disoccupato, ad una
persona abbandonata, faremo la
volontà di Dio"- così il Cardinale
Sepe, che, continua affermando:
"L'eucarestia ci trasforma, e noi
uomini di Dio, dobbiamo donare
amore, affinchè la nostra società
possa salvarsi dall'egoismo,
dall'indifferenza, dalla solitudine.
La comunità riprenda il suo cam-
mino di speranza". Alla conclusio-
ne della solenne celebrazione eu-
caristica, il Corpus Domini, ha at-
traversato, insieme al Cardinale
Sepe, a moltissimi sacerdoti, a
moltissimi seminaristi, ai sindaci
dei paesi appartenenti al X deca-
nato, a migliaia di fedeli, alcune
strade di Calvizzano e di Marano;
per, poi, concludere nella Villa del
Ciaurro a Marano. Dove il cardinale Sepe ha ringraziato il buon Dio e tutte le istituzioni cattoliche, sociali e politi-
che per un pomeriggio di grande fede. La festività del Corpus Domini si è conclusa con i fuochi d'artificio, organiz-
zati dal neo-sindaco di Marano, Antonio Cavallo.
Articolo tratto dall'edizione Num. 178 Anno 8 del 27/06/2011 dal quotidiano di informazione on-line InterNapoli.it.
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 6
O gni anno la città rivive le antiche tradizioni con la straordinaria festa
popolare dedicata alla "Madonna della
Pace" -la cui statua è venerata nel San-tuario dell'Annunziata. Nel mese di giu-gno i solenni festeggiamenti si protrag-
gono per circa nove giorni, durante i quali si acclama il suggestivo "Volo dell'Angelo", i carri trionfali, le artistiche
luminarie, le vendite all'asta ed i clamo-rosi fuochi d’artificio. L’origine del culto della Madonna della Pace risale ad
un'antica e discussa leggenda popolare, concernente il ritrovamento della statua raffigurante la Vergine; secondo alcuni,
infatti, gli Angeli trasportarono l'effigie della Madonna da Bisanzio in Campania -sulle spiagge di Cuma-; secondo altri,
invece, la statua fu trasportata in Giu-gliano da un gruppo di marinai e, se-
condo altri ancora, il simulacro fu ritro-vato da due contadini grazie ai loro buoi sicchè, postala su di un carro, la con-
dussero in Giugliano e si fermarono nell'attuale Piazza Annunziata; ivi, ap-punto, fu edificato il Santuario ove è
ubicata la Cappella intitolata a Maria SS. Della Pace ed ove è conservata l'an-tica statua di stucco ed argilla raffigu-
rante la Madonna con il Figlio sulle gi-nocchia. Le tradizionali celebrazioni civili e religiose, organizzate dalla Congrega
della Madonna della Pace, iniziano il sa-bato della vigilia di Pentecoste e si protraggono fino alla successiva domenica dedicata alla SS. Tri-nità. Durante il pomeriggio del primo giorno il simulacro della Madonna -posto sulla sommità di un
carro (raffigurante una nave, una carrozza o un tempio famoso) trainato da buoi- viene trasportato dai fedeli lungo le vie del centro storico e dell'immediata periferia della città. Durante il lunedì e l'ul-tima domenica, a seguito della celebrazione della Messa e del cosiddetto "Volo dell'Angelo", il carro
della Madonna -preceduto dalla banda musicale e dal clero- prose-gue la suggestiva processione che, durante la tarda notte, termina con lo sparo di spettacolari fuochi d’artificio.
L'origine del "Volo dell'Angelo" è incerta, pur se anteriore all'anno 1749. Designato come uno dei momenti più suggestivi, durante le celebrazioni dedicate alla Madonna della Pace, durante il "Volo
dell'Angelo" -organizzato nella Piazza Annunziata- una bambina ve-stita da angelo e sostenuta da robusti cavi, viene sospesa in aria tra due palazzi -a circa trenta metri d'altezza-; ivi, intonando la tradi-
zionale canzone in onore della Madonna, ella libera dei colombi e viene calata sul carro della Vergine per riporvi un mazzo di fiori.
Angela Urzo
IL VOLO DELL’ANGELO A GIUGLIANO
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 7
Il matrimonio rappresenta un momento fondamentale di
una storia iniziata da qualche tempo e destinata a conti-
nuare nel tempo
MARTORELLI Andrea - CALVANESE Teresa
CARRANO Antonio - ASCENZIO Antonia
RICCIO Carmine - PROVITO Rosita
SCOTTI Carlo - MIGLIACCIO Filomena
CERULLO Giuseppe - MUSELLA Alessandra
LETIZIA Antonio - MAURIELLO Flora
MADDALUNO Salvatore - COZZOLINO Anna
FIORUCCI Alfonso - PIRTO Luigia
AVOLIO Michele - CODA Valentina
MAROTTA Giuseppe - PEZZILLO Anna
IORIO Antonio - VISONE Immacolata
PETRILLO Enrico, MOIO Francesco, PURCARO Lorenzo,
GATTA Emiliano , COPPOLA Sara, ROSELLI Siria,
TAMBURINO Marcello Tammaro, CARANDENTE Martina
LOIERNO Cristina, CAPUOZZO Margherita, FURIANO Alice
congratulazioni alle mamme e ai papà
GENOVESE Antonio - ARMONIA Maria Grazia
CURABBA Michelangelo - CACCIAPUOTI Benedetto
CERULLO Leopoldo
A nche i giovani della nostra parrocchia saranno im-
pegnati nel mese di Luglio, e precisamente dall’11
al 17, per il progetto MISSIONE delle << SENTINELLE
DEL MATTINO >> Il cui logo simbolizza un pane spezza-
to (Eucaristia, Gesù vivo al quale vogliamo portare ogni
persona e dal quale partiamo per evangelizzare) e un pe-
sce (simbolo della pesca, ossia del processo di evangeliz-
zazione che mettiamo in azione obbedendo al mandato di
Gesù di fare discepoli tutti gli uomini). Questo progetto
consiste nell’annunciare e diffondere il vangelo non solo
nel proprio ambiente e nella propria parrocchia. Come i
discepoli mandati da Gesù, andranno a parlare con tutte
le persone di cui è composta la nostra società e il mes-
saggio che ci appresteranno a portare sarà quello
dell’amore di Gesù morto e risorto per ogni uomo e che
Lui, in qualunque momento della vita dell’uomo, è disposto
ad accoglierlo ed ascoltarlo. Anche tu puoi partecipare
ad una di queste missioni.
ORARI SANTE MESSE
durante i mesi di Luglio ed Agosto in Parrocchia si osserveran-no i seguenti orari : DOMENICA E FESTIVI (i n Parrocchia) ore 7,30 - 9,00 - 10,30 ore 19,00 (vespertina) FERIALI (in Parrocchia) ore 9,00 - 19,00 La Santa Messa delle ore 12,00 riprenderà la prima domenica di Settembre In occasione di S. ASPRENO (3 AGOSTO) la messa vespertina delle ore 19,00 si celebrerà nella Chiesetta in località S. Pietro.
R – Estate con DIO
L a nostra Chiesa è ancora aperta o è andata in vacanza ?
Dove possiamo trovare Dio nella nostra estate ? .. La cap-
pella del Santissimo Sacramento, un angolo di cielo sceso sulla
terra per farci compagnia ancora, fino a quando il Signore ver-
rà.. "Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".. ci
aveva detto Gesù,e lui c'è. Ma al solito, presi come siamo dalle
nostre belle vacanze, lasciamo Gesù, lì da solo ad aspettare che
magari un anima pia, rivolgesse a lui un saluto. Ma lui paziente,
ci aspetta e ci ama così tanto che non si secca di aspettare..
Sarebbe bello, utilizzare i giorni di vacanza, per riscoprire il
rapporto col Signore, dare senso alle nostre ferie, per far rifiori-
re un rapporto d'Amore con Gesù.. Lavoriamo e non abbiamo
tempo per il Signore, siamo in ferie e non abbiamo tempo per il
Signore.. ma allora, quando daremo un pò di spazio a Colui che
ci ha amati fino a morire per noi?? La fede non deve andare in
ferie, riflettiamo su questo, approfittiamo di questo periodo di
vacanza per ricaricare le nostre "batterie" spirituali.. e a settem-
bre partiremo con un marcia in più, anzi, con un' AMICO in
più.. Gesù è sempre pronto ad accoglierci a braccia aperte e a
darci il suo amore!
LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 8
CALENDARIO LITURGICO PARROCCHIALE LUGLIO - AGOSTO - SETTEMBRE
1V Sacro Cuore di Gesù
2S Cuore Immacolato di Maria
3D XIV T.O. S. TOMMASO
4L S. Elisabetta di Portogallo
5M S. Antonio M. Zaccaria
6M S. Maria Goretti
7G S. Edda, S. Claudio, Apollino
8V S. Adriano, S. Priscilla, Elisabetta
9S Ss. Agostino Zhao Rong e compagni
10D XV T.O. S. Felicita, S. Silvana, Rufina
11L S. BENEDETTO patrono d'Europa
12M S. Fortunato martire
13M S. Enrico
14G S. Camillo de Lellis
15V S. Bonaventura
16S B.V. Maria del Monte Carmelo
17D XVI T.O. S. Alessio di Roma, Tiziano
18L S. Calogero, S. Federico V.
19M S. Giusta, S. Simmaco
20M S. Apollinare
21G S. Lorenzo da Brindisi
22V S. Maria Maddalena
23S S. Brigida, patrona d’Europa
24D XVII T.O. S. Charbel Makhluf
25L S. GIACOMO
26M Ss. Gioacchino e Anna
27M S. Liliana, S. Aurelio, Asja, Natalia
28G S. Nazario, S. Innocenzo
29V S. Marta
30S S. Pietro Crisologo
31D XVIII T.O. S. Ignazio di Loyola
1L S. Alfonso Maria de' Liguori
2M S. Eusebio di Vercelli
3M S. ASPRENO
4G S. Giovanni M. Vianney
5V D.zione Basilica di S. Maria Maggiore
6S TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
7D XIX T.O. S. Gaetano
8L S. Domenico
9M S. Teresa Benedetta della Croce
10M S. LORENZO
11G S. Chiara
12V S. Giovanna F.sca Frémiot de Chantal
13S Ss. Ponziano e Ippolito
14D XX T.O. S. Massimiliano M. Kolbe
15L ASSUNZIONE DELLA B.V. MARIA
16M S. Stefano di Ungheria
17M S. Giacinto S. Carlo
18G S. Elena «Augusta», Lauro, Tatiana
19V S. Ludovico, S. Italo
20S S. Bernardo
21D XXI T.O. S. Pio X
22L B.V. Maria Regina
23M S. Rosa da Lima
24M S. BARTOLOMEO
25G S. Ludovico ; S. Giuseppe Calasanzio
26V S. Alessandro martire
27S S. Monica
28D XXII T.O. S. Agostino
29L Martirio di s. Giovanni Battista
30M S. Faustina, S. Tecla, Rosa
31M S. Aristide martire, Aidano, Aida
1G S. Egidio abate
2V S. Elpidio vescovo S. Ingrid
3S S. Gregorio Magno
4D XXIII T.O. S. Rosalia S. Rosa
5L S. Vittorino vescovo S. Giordano
6M S. Petronio S. Umberto S. Eva
7M S. Regina S.Guido
8G NATIVITÀ DELLA B.V. MARIA
9V S. Pietro Claver
10S S. Maria della Vita
11D XXIV T.O. S. Diomede martire
12L Ss. Nome di Maria
13M S. Giovanni Crisostomo
14M ESALTAZIONE DELLA S. CROCE
15G B.V. Maria Addolorata
16V Ss. Cornelio e Cipriano
17S S. Roberto Bellarmino
18D XXV T.O. S. Sofia martire
19L S. Gennaro
20M Ss. Andrea Kim Taegon
21M S. MATTEO
22G S. Maurizio martire, Silvano, Tazio
23V S. Pio da Pietrelcina
24S S. Pacifico da Sanseverino Marche
25D XXVI T.O. S. Aurelia, Sergio
26L Ss. Cosma e Damiano
27M S. Vincenzo de' Paoli
28M S. Venceslao ; S. Lorenzo Ruiz
29G Ss. Arcangeli MICHELE, GABRIE-
LE e RAFFAELE
30V S. Girolamo
R – Estate con DIO