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LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 Anno 11 ° Numero 7 pagina 1 “L’eco della comunità parrocchiale di S.Giacomo Apostolo in Calvizzano - NA VOI CERCATE GESU’ IL CROCIFISSO ? NON E’ QUI, E’ RISORTO ! “ nianza. Anche ogni cristiano attraverso l’effusione dello Spirito, soprattutto nel- la Cresima riceve la forza della testimo- nianza. Nella domenica successiva alla Pentecoste, siamo portati a meditare sul mistero fondante della nostra Religione, sul Mistero del Dio Uno e Trino rivela- toci da Gesù: in questo Mistero non sia- mo estranei, siamo immersi in esso per- ché mediante il Battesimo siamo dive- nuti Figli del Padre, Fratelli del Figlio e Dimora dello Spirito Santo. Per comuni- carci appieno questa vita divina, Gesù oltre che darci il suo Spirito, ci ha dona- to anche il suo Corpo come cibo e il suo Sangue come bevanda. La festa del Cor- pus Domini, quarta del mese di giugno, celebra questo altro grande mistero. Quest’anno questa festa che come co- munità siamo abituati a celebrare con grande solennità non soltanto con la celebrazione delle Messe domenicali, ma anche con la solenne processione Eucaristica, con partecipazione di popo- lo, ci ha visti coinvolti in un avvenimen- to eccezionale e particolare: la proces- sione diocesana presieduta dal Cardina- le Arcivescovo è stata assegnata al 10° decanato, comprendente i Comuni di Calvizzano, Marano, Melito, Mugnano e Villaricca. La Santa Messa concele- brata dai 16 parroci e dagli altri sacer- doti del decanato dai sacerdoti tutti di Calvizzano anche se operanti fuori del decanato presieduta dal Cardinale arci- vescovo, con la presenza di S.Ecc. Mons. Lucio Lemmo, Vescovo Ausilia- re e Vicario Generale è stata vissuta dai fedeli, con raccoglimento e devozione. La Parola del Cardinale all’Omelia è stata coinvolgente: “l’Eucaristia è vita, è vita vissuta, non è un mistero lontano, è il segno dell’amore di Dio che ha dato per noi il suo unico Figlio. Quando ci cibiamo di Gesù siamo chiamati a far ciò che Dio ci chiede. Ogni volta, che sa I l tempo Pasquale che si chiude con la Pentecoste ha però al suo inter- no oltre le sei domeniche chiamate “di Pasqua”, anche la solennità dell’Ascensione che andrebbe celebra- ta il giovedì dopo la sesta domenica, e cioè al termine dei QUARANTA giorni di cui ci parla Luca negli Atti degli Apostoli “Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, appa- rendo loro e parlando delle cose ri- guardanti il regno di Dio” (At, 1,3). Ma che in Italia e in altri paesi che non la riconoscono come festa, si celebra la settima domenica. Ci ricorda l’evento descritto sempre da Luca negli stessi atti degli apostoli : “mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro oc- chi. Essi stavano fissando il cielo men- tre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentaro- no a loro e dissero: «Uomini di Galile- a, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo” ,e da Marco nel suo vangelo: “Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio”. Gesù, pero salendo al cielo non ci lascia soli, “Non vi lasce- rò orfani: verrò da voi.” E resta con noi donandoci lo Spirito Santo. La festa di Pentecoste ci fa rivivere quella solenne effusione dello Spirito descrit- ta sempre negli Atti. E’ l’inizio della Chiesa, con essa comincia l’annuncio del kerigma, la buona notizia: “quel Gesù che voi avete crocifisso è risorto da morte, e noi ne siamo testimoni”, ripeterà Pietro in ogni circostanza. Lo stesso Pietro che non volle riconoscere Gesù di fronte ad una serva, riceve dallo Spirito la forza della testimo- remo di aiuto ad un malato, ad un car- cerato, ad un disoccupato, ad una per- sona abbandonata, faremo la volontà di Dio. L'eucarestia ci trasforma, e noi uomini di Dio, dobbiamo donare amo- re, affinché la nostra società possa salvarsi dall'egoismo, dall'indifferen- za, dalla solitudine. La comunità ri- prenda il suo cammino di speranza. Il Cristiano deve vivere per Cristo con Cristo e in Cristo, come Egli, Cristo, è vissuto per il Padre, nel Padre e col Padre. E la vita dal Padre, attraverso Cristo Eucaristia, viene donata a noi”. La Parola del Cardinale è stata seguita e accolta con particolare attenzione e devozione segnalata dall’applauso finale. La schola cantorum interpar- rocchiale (particolarmente San Giaco- mo Ap. San Castrese e San Francesco) diretta magistralmente da Giuseppe Taglialatela ha animato la santa messa mentre i seminaristi hanno prestato il servizio liturgico. Dieci diaconi hanno distribuito l’Eucaristia alla folla: 1500 particole predisposte non sono bastate a saziare la fame di Gesù, è stato ne- cessario spezzarne molte. Descrivere la processione che è seguita alla messa e che ha raggiunto la villa del Ciaurro di Marano, partendo dal parcheggio di via Galiero di Calvizzano dove si era celebrata la messa, mi riesce difficile, per le associazioni con labari e ban- diere che precedevano, per i ministri straordinari della Comunione, per le Suore , per i seminaristi, lettori e ac- coliti, i diaconi e sacerdoti presenti, che precedevano il Baldacchino sotto il quale il Cardinale portava l’Ostensorio col SS. Sacramento con ai lati i Cavalieri di Malta e le disce- pole di Gesù Eucaristico in abito bian- co. Seguivano il Baldacchino i 5 sin- daci dei comuni del decimo decanato con i Gonfaloni comunali e a seguire ( continua a pagina 3)

LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 Anno 11 “L’eco della … 2011.pdf · avventisti del settimo giorno i quali gli fecero studiare la Bibbia e la dottrina protestante e lo nominarlo

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LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 Anno 11 ° Numero 7 pagina 1

“L’eco della comunità parrocchiale di S.Giacomo Apostolo in Calvizzano - NA

“VOI CERCATE GESU’ IL

CROCIFISSO ? NON E’ QUI, E’

RISORTO ! “

nianza. Anche ogni cristiano attraverso

l’effusione dello Spirito, soprattutto nel-

la Cresima riceve la forza della testimo-

nianza. Nella domenica successiva alla

Pentecoste, siamo portati a meditare sul

mistero fondante della nostra Religione,

sul Mistero del Dio Uno e Trino rivela-

toci da Gesù: in questo Mistero non sia-

mo estranei, siamo immersi in esso per-

ché mediante il Battesimo siamo dive-

nuti Figli del Padre, Fratelli del Figlio e

Dimora dello Spirito Santo. Per comuni-

carci appieno questa vita divina, Gesù

oltre che darci il suo Spirito, ci ha dona-

to anche il suo Corpo come cibo e il suo

Sangue come bevanda. La festa del Cor-

pus Domini, quarta del mese di giugno,

celebra questo altro grande mistero.

Quest’anno questa festa che come co-

munità siamo abituati a celebrare con

grande solennità non soltanto con la

celebrazione delle Messe domenicali,

ma anche con la solenne processione

Eucaristica, con partecipazione di popo-

lo, ci ha visti coinvolti in un avvenimen-

to eccezionale e particolare: la proces-

sione diocesana presieduta dal Cardina-

le Arcivescovo è stata assegnata al 10°

decanato, comprendente i Comuni di

Calvizzano, Marano, Melito, Mugnano

e Villaricca. La Santa Messa concele-

brata dai 16 parroci e dagli altri sacer-

doti del decanato dai sacerdoti tutti di

Calvizzano anche se operanti fuori del

decanato presieduta dal Cardinale arci-

vescovo, con la presenza di S.Ecc.

Mons. Lucio Lemmo, Vescovo Ausilia-

re e Vicario Generale è stata vissuta dai

fedeli, con raccoglimento e devozione.

La Parola del Cardinale all’Omelia è

stata coinvolgente: “l’Eucaristia è vita, è

vita vissuta, non è un mistero lontano, è

il segno dell’amore di Dio che ha dato

per noi il suo unico Figlio. Quando ci

cibiamo di Gesù siamo chiamati a far

ciò che Dio ci chiede. Ogni volta, che sa

I l tempo Pasquale che si chiude con

la Pentecoste ha però al suo inter-

no oltre le sei domeniche chiamate

“di Pasqua”, anche la solennità

dell’Ascensione che andrebbe celebra-

ta il giovedì dopo la sesta domenica,

e cioè al termine dei QUARANTA

giorni di cui ci parla Luca negli Atti

degli Apostoli “Egli si mostrò a essi

vivo, dopo la sua passione, con molte

prove, durante quaranta giorni, appa-

rendo loro e parlando delle cose ri-

guardanti il regno di Dio” (At, 1,3).

Ma che in Italia e in altri paesi che non

la riconoscono come festa, si celebra

la settima domenica. Ci ricorda

l’evento descritto sempre da Luca

negli stessi atti degli apostoli :

“mentre lo guardavano, fu elevato in

alto e una nube lo sottrasse ai loro oc-

chi. Essi stavano fissando il cielo men-

tre egli se ne andava, quand’ecco due

uomini in bianche vesti si presentaro-

no a loro e dissero: «Uomini di Galile-

a, perché state a guardare il cielo?

Questo Gesù, che di mezzo a voi è

stato assunto in cielo, verrà allo stesso

modo in cui l’avete visto andare in

cielo” ,e da Marco nel suo vangelo: “Il

Signore Gesù, dopo aver parlato con

loro, fu elevato in cielo e sedette alla

destra di Dio”. Gesù, pero salendo al

cielo non ci lascia soli, “Non vi lasce-

rò orfani: verrò da voi.” E resta con

noi donandoci lo Spirito Santo. La

festa di Pentecoste ci fa rivivere quella

solenne effusione dello Spirito descrit-

ta sempre negli Atti. E’ l’inizio della

Chiesa, con essa comincia l’annuncio

del kerigma, la buona notizia: “quel

Gesù che voi avete crocifisso è risorto

da morte, e noi ne siamo testimoni”,

ripeterà Pietro in ogni circostanza. Lo

stesso Pietro che non volle riconoscere

Gesù di fronte ad una serva, riceve

dallo Spirito la forza della testimo-

remo di aiuto ad un malato, ad un car-

cerato, ad un disoccupato, ad una per-

sona abbandonata, faremo la volontà

di Dio. L'eucarestia ci trasforma, e noi

uomini di Dio, dobbiamo donare amo-

re, affinché la nostra società possa

salvarsi dall'egoismo, dall'indifferen-

za, dalla solitudine. La comunità ri-

prenda il suo cammino di speranza. Il

Cristiano deve vivere per Cristo con

Cristo e in Cristo, come Egli, Cristo,

è vissuto per il Padre, nel Padre e col

Padre. E la vita dal Padre, attraverso

Cristo Eucaristia, viene donata a noi”.

La Parola del Cardinale è stata seguita

e accolta con particolare attenzione e

devozione segnalata dall’applauso

finale. La schola cantorum interpar-

rocchiale (particolarmente San Giaco-

mo Ap. San Castrese e San Francesco)

diretta magistralmente da Giuseppe

Taglialatela ha animato la santa messa

mentre i seminaristi hanno prestato il

servizio liturgico. Dieci diaconi hanno

distribuito l’Eucaristia alla folla: 1500

particole predisposte non sono bastate

a saziare la fame di Gesù, è stato ne-

cessario spezzarne molte. Descrivere

la processione che è seguita alla messa

e che ha raggiunto la villa del Ciaurro

di Marano, partendo dal parcheggio di

via Galiero di Calvizzano dove si era

celebrata la messa, mi riesce difficile,

per le associazioni con labari e ban-

diere che precedevano, per i ministri

straordinari della Comunione, per le

Suore , per i seminaristi, lettori e ac-

coliti, i diaconi e sacerdoti presenti,

che precedevano il Baldacchino sotto

il quale il Cardinale portava

l’Ostensorio col SS. Sacramento con

ai lati i Cavalieri di Malta e le disce-

pole di Gesù Eucaristico in abito bian-

co. Seguivano il Baldacchino i 5 sin-

daci dei comuni del decimo decanato

con i Gonfaloni comunali e a seguire

( continua a pagina 3)

LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 2

<< La Vergine della Rivelazione >> alle Tre Fontane

Santuario della Grotta delle Tre

Fontane

Q uesta volta siamo in Italia e

precisamente a Roma località

Tre Fontane, sobborgo della pe-

riferia della capitale , molto noto

per un’antica abbazia trappista

che da secoli rappresenta per

quella zona un significativo punto

di riferimento religioso. Il 12 a-

prile del 1947 per Bruno Cornac-

chiola fu un giorno particolare, si

trovò inaspettatamente davanti

ad un evento soprannaturale

“l’apparizione della Vergine”. Bru-

no , che alla data dell’apparizione

aveva 34 anni, era un uomo che

aveva vissuto una vita tribolata e

avventurosa, trascorsa sin

dall’infanzia in estrema povertà

vivendo di espedienti e dormendo

spesso per strada. Durante il

servizio militare il giovane aderì

al marxismo e al termine della

leva, nel 1936, nonostante fosse

sposato e avesse già una figlia,

decise di arruolarsi, come infil-

trato per conto dei comunisti,

nelle truppe italiane che combat-

tevano nella guerra civile Spagno-

la. A Toledo, nel 1938, incontrò un

soldato tedesco protestate che lo

indottrinò contro la Chiesa roma-

na, al punto di fargli comprare un

pugnale e a fargli incidere sulla

lama <<A MORTE IL PAPA>> . Nel

1939, rientrò a Roma e trovò la-

voro come uomo delle pulizie

nell’Azienda romana dei trasporti

pubblici e successivamente vinse

un concorso per bigliettaio. In

questo periodo prese contatti

prima con i battisti e poi con gli

avventisti del settimo giorno i

quali gli fecero studiare la Bibbia

e la dottrina protestante e lo

nominarlo direttore della gioventù

missionaria avventista del Lazio.

Quel 12 aprile 1947 era sabato,

giorno in cui gli avventisti al mat-

tino si riuniscono nel Tempio per

la riflessione delle Sacre Scrittu-

re, ed era prevista, in una piazza

di Roma, una conferenza pubblica

dove proprio Cornacchiola avreb-

rimasto in attesa nella radura

dinanzi ad una grotta, inginoc-

chiato con le mani giunte in

atteggiamento di preghiera e

diceva : < < BELLA SIGNORA

>> - < < BELLA SIGNORA >>.

Subito dopo anche Isola e

Carlo caddero in ginocchio e

cominciarono a ripetere le

medesime parole. Il papà stu-

pefatto e incollerito, pensò ad

una scherzo dei ragazzi e co-

minciò a scuoterli per farli

alzare in piedi, ma erano di-

ventati pesanti come fossero

di piombo. Spaventato gridò

<<CHE COSA STA’ ACCADEN-

DO ? DIO SALVACI TU ! >>

Subito dopo vide due mani

candide e trasparenti uscire

dalla grotta che gli toccarono

gli occhi dai quali caddero del-

le squame. Dopo un momento

di accecamento, Cornacchiola

vide anche lui la Madonna in

piedi sopra un blocco di tufo

avvolta in una luce dorata. Ella

fra le mani non aveva il consu-

eto rosario ma una Bibbia

dalla copertina di colore grigio

chiaro. Le prime parole che

Maria gli rivolse furono espli-

cite << Sono colei che sono

nella Trinità divina. Sono la

Vergine della rivelazione >> <<

Perché mi perseguiti ? Ora

basta >> << Torna nell’ovile san-

to, corte celeste in terra >> .

La madre Chiesa. Questa ap-

parizione, fra la varie partico-

l a r i t à , m os t r ò a nc h e

un’attenzione specifica alla

pietà popolare, in quanto la

Vergine - pur avendo fornito

una drastica motivazione sul

perché si fosse rivolta proprio

a Cornacchiola << Non ho tro-

vato nessuno più peccatore di

te ! … >> Spiegò precedente-

mente :<< Il giuramento di Dio

è e rimane immutabile : i nove

venerdì del Sacro Cuore che

tu facesti amorevolmente

be dovuto tenere un discorso contro i dogmi della Chiesa

cattolica, e in particolare quelli mariani. Per poter prepara-

re con tranquillità il testo aveva pensato di portare i figli,

che intanto erano diventati tre “ Isola (11 anni) , Carlo (7

anni) e Gianfranco (4 anni)” sulla spiaggia di Ostia. Ma

l’imprevisto irruppe nella sua vita . Vediamo cosa successe

alla località Tre Fontane, e perché questo nome. Le Tre

fontane è il luogo dove nell’anno 67 venne martirizzato San

Paolo e, secondo la tradizione, proprio dai tre rimbalzi sul

terreno, della sua testa decapitata, scaturirono tre zampil-

li d’acqua.. Come Saulo così anche il Cornacchiola ha vissuto

la stessa conversione e da nemico della Chiesa divenne una

colonna portante dell’evangelizzazione missionaria. Quel

giorno , il 12 aprile 1947 , dopo aver pranzato, l’uomo si era

recato con i figli a prendere il treno per il litorale di Ostia,

ma il treno partì quando arrivarono alla stazione . A seguito

di questa circostanza modificò il programma e decise di

condurre i ragazzi nel bosco di eucalipti, di fianco

all’abbazia delle Tre Fontane, per farli giocare a pallone,

mentre lui cercava nella Bibbia protestante le citazioni per

il discorso che avrebbe avuto tenere. Ma un tiro fece ca-

dere il pallone nella scarpata e costrinse Bruno e i due figli

maggiori ad andarlo a cercare. Al ritorno trovò Gianfranco,

LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 3

Domanda : sento parlare spesso di vangeli apocrifi, cosa sono? Conviene leggerli?

Risposta : ci vorrebbe molto spazio per questa risposta, ma mi limito all’essenziale. Si tratta di scritti di carattere religioso com-posti a partire dalla metà del secondo secolo e cioè dopo quasi cent’anni dalla stesura dei Vangeli di Matteo, Marco e Luca e almeno cinquanta dalla stesura di quello di Giovanni, dopo la morte quindi dell’ultimo Apostolo e quindi a Rivelazione chiusa, che vengono attribuiti come autori a questo o a quell’apostolo per dare loro credibilità. Hanno come scopo sottolineare una verità di fede o negarla. Spesso usano un linguaggio molto semplicistico magari attingendo ai Vangeli Canonici ma travisan-done il significato. Qualcuno di essi, come il “protovangelo di Giacomo” ha avuto largo uso nella Chiesa, sia nella predicazio-ne che nell’arte, ma mai come fondamentale per il dogma. Possono essere testimoni di una verità di fede (ad esempio della Verginità di Maria), professata nel momento della scrittura del vangelo, ma la verità di fede non si basa su quell’affermazione). È bene leggerli? Se ti senti pronto a saper distinguere il vero dal falso e non lasciarti condizionare, leggili pure.

(dalla prima pagina - GIUGNO, MESE DI FESTE)

tutto il popolo santo di Dio da non potersi contare. Balconi

addobbati con coperte, drappi e luci, fiori al passaggio di

Gesù Sacramentato, coriandoli e sementa dai balconi sono

stati i segni della partecipazione di chi non potendo seguire

la processione vi ha partecipato rimanendo a casa e pre-

gando, si perché si è pregato e cantato lungo tutto il percor-

so a lode di Dio e a edificazione del popolo santo. Lode sia

a Dio Padre, a Gesù suo Figlio che si è fatto Pane per noi, e

allo Spirito Santo che ci fa vivere nell’unità della Chiesa.

Il Parroco

(dalla seconda pagina - SUI PASSI DI MARIA)

spinto dalla fedele sposa prima di iniziare la via dell’errore, ti

hanno salvato >>. Qui come in altre apparizioni la Vergine fece

un preciso riferimento al futuro. Dinanzi agli occhi del veggen-

te si presentarono un drappo nero, una talare e una croce

spezzata accostata come un mucchio di legna. La Vergine poi

disse :<< Ecco questo è il segno che la Chiesa soffrirà, sarà

perseguitata e spezzata. Questo è il segno che i miei figli si

spoglieranno. Tu sii forte nella fede >>. Bruno raccontò in se-

guito che la Madonna aveva proseguito a raccontargli << di

quello che sta accadendo nel mondo e di quello che dovrà suc-

cedere, di come va la Chiesa e di come va la vera fede, che gli

uomini non crederanno più >>. Tante cose si stanno già avveran-

do ma altre dovranno ancora succedere >>. Prima di andare via,

la madonna chiarì al veggente il motivo di quel titolo << VERGI-

NE DELLA RIVELAZIONE >> La rivelazione è la parola di Dio,

questa rivelazione parla di me. Cornaccchiola fu incaricato dal-

la Vergine di portare al papa un particolare messaggio che non

è stato mai rivelato. Si pensa al dogma dell’Assunzione procla-

mato da Pio XII il 1° novembre 1950 tre anni dopo le appari-

zioni delle TRE FONTANE. La Vergine rivolgendosi al veggen-

te con parole esplicite disse . Il mio corpo non poteva marcire

e non marcì. << Mio figlio e gli angeli mi vennero a prendere

nel momento del mio trapasso >>. Apparendo nuovamente a Cor-

nacchila il 23 febbraio 1982 la Vergine chiese esplicitamente.

<< Qui voglio una casa/santuario con questo titolo << VERGINE

DELLA RIVELAZIONE MADRE DELLA CHIESA >> La mia casa

sarà aperta a tutti, perché tutti entrino nella casa della sal-

vezza e si convertano. Qui verranno a pregare gli assetati e gli

smarriti. Qui troveranno amore, comprensione, consolazione e

il vero senso della vita >>. Il lascito al veggente fu molto preci-

so nella sua drammaticità << dovrai formare un’opera per

l’insegnamento del catechismo e della verità per aiutare la

Chiesa, perché verrà un tempo in cui sarà dimenticata la

VERITA’ >>. La Vergine dissa a Bruno << La scienza ha tradito

Dio >> L’apparizione delle TRE FONTANE mi ha sempre molto

colpito fin da quando ne venni a conoscenza, ma più

l’approfondisco e la medito , tanto più la trovo ricca teologica-

mente. Bisogna farla conoscere a tutti, perché è attuale e rap-

presenta quello che viviamo oggi, anche se la Chiesa ufficial-

mente non le ha ancora approvate. Però il Vicario di Roma ha

permesso il culto della Vergine della Rivelazione, affidando ai

frati minori conventuali la cura pastorale della cappella che

ingloba la grotta dell’apparizione già dal 1956. Andiamo insieme

alla grotts a pregare !......

Candida Trinchillo

Dal libro dei Proverbi

Chi è intelligente vuole imparare e sapere, chi è stolto

gode della sua ignoranza.

Il Signore è lontano dai malvagi, ma ascolta la preghiera

dei giusti.

Il timore di Dio è una scuola di sapienza,

prima della gloria c'è l'umiltà

Poco con onestà è meglio

di molte rendite senza giustizia.

LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 4

L 'attività umana nel mondo, si esplica in molteplici culture, nel-le quali il genio umano produce diversi beni propri e caratteri-

stici delle stesse, ma che sono anche patrimonio universale dell'u-manità. Tra questi beni culturali occupano un posto particolare i prodotti attinenti alla sfera religiosa: essi sono beni di valore speci-fico, in quanto rappresentano ed esprimono, mediante l'opera dell'ingegno umano, il legame stesso che unisce a Dio creatore gli uomini continuatori della sua opera nel mondo. (Gaudium et spes, 57: EV 1/1504)

Sandro Botticelli 1487 c. Firenze Galleria degli Uffizi.

I gnoriamo l’originaria collocazione del dipinto, che può

essere situato cronologicamente nell’immediatezza del

viaggio romano del pittore (1481). La scena sembra

svolgersi accanto a un oculo architettonico, di cui risultano

visibili in alto i conci della cornice in pietra; la Vergine è

incoronata da due angeli ed è l’inclinazione del suo capo a

strutturare il ritmo circolare della composizione, segnata

dall’intreccio delle mani di madre e bambino. L’opera pren-

de il nome del canto biblico che Maria è intenta ( o ha ap-

pena terminato) di vergare guidata dalla mano del piccolo

Gesù; ritorna il motivo del frutto della melagrana, noto

riferimento alla Resurrezione di Cristo. Il formato del ton-

do, tipicamente fiorentino, esalta il carattere intellettuale,

raffinato della pittura di Botticelli. Il dipinto presenta una

deformazione dell’immagine, simulando rispettivamente

l’effetto di uno specchio convesso e di uno concavo. Nella

profusione dell’oro e dei particolari preziosi dei tessuti e

dei veli è stata riconosciuta l’impronta della formazione

avvenuta presso Filippo Lippi.

a cura di Franesco Cirillo

Insegnamento religione cattolica

L a presidenza della Cei ha diffuso un messaggio in vista della scelta di avvalersi

dell’insegnamento della religione cattolica (Irc) nell’anno scolastico 2011-2012: «Siamo persuasi che la dimensione religiosa è costitutiva dell’essere uma-no e che l’insegnamento della religione cattolica può aiutare i giovani a interrogarsi e riflettere, per elabo-rare un progetto di vita capace di arricchire la loro formazione, con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, stimolandoli a inter-pretare correttamente il contesto storico, culturale e umano della società, in vista del loro coinvolgimento

nella costruzione della convivenza umana». Alcuni dati -riportati su Avvenire- sono stati accompagnati a questo messaggio: nell’anno scolastico 2009-2010, l’insegnamento della religione cattolica è stato scelto dal 90% delle famiglie e degli alunni delle scuole statali (si sale al 90.80% se si tiene conto anche di quanti frequentano scuole cattoliche). Questo alto tasso di adesione, per la Chiesa italiana “attesta la forza di attrazione di questa disciplina, di cui gli stes-si avvalendosene sono i testimoni più efficaci. Pro-prio a questi studenti e alle loro famiglie chiediamo

di incoraggiare positivamente quanti non l’hanno ancora scelta, affinché scoprano la ricchezza della dimensione religiosa della vita umana e la sua valen-za educativa, finalizzata al pieno sviluppo della per-sona”. I dati sono confermati dall’Osservatorio socio-religioso Triveneto che fra pochi giorni pubblicherà quelli del 2010-2011: la decisione di avvalersi dell’Irc è stata scelta dal 92,5% dei bambini (famiglie) della scuola dell’infanzia, e dal 93,7% da quelli della scuo-la primaria. Nella scuola media i dati si aggirano at-torno al 91,6%. Gli studenti della scuola superiore che hanno scelto di partecipare all’ora di religione -

continua un altro articolo di Avvenire- sono l’83,5%. Nei licei è scelta dall’86,6%, mentre si scende all’82,6% negli istituti tecnici e 79,8% nei professio-nali. I dati nelle scuole superiori sono molto positivi poiché rimangono alti nonostante la possibilità di entrata/uscita (utilizzata dal 42,5% degli studenti che non desiderano partecipare all’Irc, mentre gli altri preferiscono l’ora alternativa).

Massimo S.

LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 5

CALVIZZANO

Corpus domini del X Decanato con Sepe

Il Cardinale: «La comunità riprenda il suo cammino di speranza»

di Giuliana Tambaro

CALVIZZANO. Domenica 26 giu-

gno, si è tenuta, presso la Villa

Comunale di Calvizzano la solenne

Messa, presenziata dal Cardinale

Sepe, in occasione del Corpus Do-

mini; solennità, che per quest'an-

no è stata vissuta insieme dai pae-

si di Melito, Mugnano, Marano,

Calvizzano, Villaricca, appartenen-

ti al X Decanato. Una folla di fe-

deli, di rappresentanti politici, di

associazioni cattoliche operaie, di

associazioni della Madonna dell'Arco, di associazioni dei Santi Patroni della città e del decanato hanno partecipato

con i relativi stendardi e le relative bandiere. Clima di festa e di gioia cristiana in onore del Corpus Domini del X

Decanato; per tale occasione i cori delle parrocchie dei cinque paesi si sono uniti per costituire un solenne coro,

con la partecipazione straordinaria di una violinista professionista, Marzia De Biase, appartenente alla Parrocchia

Santa Rita sita in Villaricca ed un trombettista professionista, Gregori Galatan, della Parrocchia San Giacomo di

Calvizzano. Il cardinale Sepe, nella sua omelia, si è soffermato a spiegare la necessità del corpo e sangue di Gesù

nella nostra società. "Quando ci cibiamo di Gesù siamo chiamati a far ciò che Dio ci chiede. Ogni volta, che saremo

di aiuto ad un malato, ad un carce-

rato, ad un disoccupato, ad una

persona abbandonata, faremo la

volontà di Dio"- così il Cardinale

Sepe, che, continua affermando:

"L'eucarestia ci trasforma, e noi

uomini di Dio, dobbiamo donare

amore, affinchè la nostra società

possa salvarsi dall'egoismo,

dall'indifferenza, dalla solitudine.

La comunità riprenda il suo cam-

mino di speranza". Alla conclusio-

ne della solenne celebrazione eu-

caristica, il Corpus Domini, ha at-

traversato, insieme al Cardinale

Sepe, a moltissimi sacerdoti, a

moltissimi seminaristi, ai sindaci

dei paesi appartenenti al X deca-

nato, a migliaia di fedeli, alcune

strade di Calvizzano e di Marano;

per, poi, concludere nella Villa del

Ciaurro a Marano. Dove il cardinale Sepe ha ringraziato il buon Dio e tutte le istituzioni cattoliche, sociali e politi-

che per un pomeriggio di grande fede. La festività del Corpus Domini si è conclusa con i fuochi d'artificio, organiz-

zati dal neo-sindaco di Marano, Antonio Cavallo.

Articolo tratto dall'edizione Num. 178 Anno 8 del 27/06/2011 dal quotidiano di informazione on-line InterNapoli.it.

LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 6

O gni anno la città rivive le antiche tradizioni con la straordinaria festa

popolare dedicata alla "Madonna della

Pace" -la cui statua è venerata nel San-tuario dell'Annunziata. Nel mese di giu-gno i solenni festeggiamenti si protrag-

gono per circa nove giorni, durante i quali si acclama il suggestivo "Volo dell'Angelo", i carri trionfali, le artistiche

luminarie, le vendite all'asta ed i clamo-rosi fuochi d’artificio. L’origine del culto della Madonna della Pace risale ad

un'antica e discussa leggenda popolare, concernente il ritrovamento della statua raffigurante la Vergine; secondo alcuni,

infatti, gli Angeli trasportarono l'effigie della Madonna da Bisanzio in Campania -sulle spiagge di Cuma-; secondo altri,

invece, la statua fu trasportata in Giu-gliano da un gruppo di marinai e, se-

condo altri ancora, il simulacro fu ritro-vato da due contadini grazie ai loro buoi sicchè, postala su di un carro, la con-

dussero in Giugliano e si fermarono nell'attuale Piazza Annunziata; ivi, ap-punto, fu edificato il Santuario ove è

ubicata la Cappella intitolata a Maria SS. Della Pace ed ove è conservata l'an-tica statua di stucco ed argilla raffigu-

rante la Madonna con il Figlio sulle gi-nocchia. Le tradizionali celebrazioni civili e religiose, organizzate dalla Congrega

della Madonna della Pace, iniziano il sa-bato della vigilia di Pentecoste e si protraggono fino alla successiva domenica dedicata alla SS. Tri-nità. Durante il pomeriggio del primo giorno il simulacro della Madonna -posto sulla sommità di un

carro (raffigurante una nave, una carrozza o un tempio famoso) trainato da buoi- viene trasportato dai fedeli lungo le vie del centro storico e dell'immediata periferia della città. Durante il lunedì e l'ul-tima domenica, a seguito della celebrazione della Messa e del cosiddetto "Volo dell'Angelo", il carro

della Madonna -preceduto dalla banda musicale e dal clero- prose-gue la suggestiva processione che, durante la tarda notte, termina con lo sparo di spettacolari fuochi d’artificio.

L'origine del "Volo dell'Angelo" è incerta, pur se anteriore all'anno 1749. Designato come uno dei momenti più suggestivi, durante le celebrazioni dedicate alla Madonna della Pace, durante il "Volo

dell'Angelo" -organizzato nella Piazza Annunziata- una bambina ve-stita da angelo e sostenuta da robusti cavi, viene sospesa in aria tra due palazzi -a circa trenta metri d'altezza-; ivi, intonando la tradi-

zionale canzone in onore della Madonna, ella libera dei colombi e viene calata sul carro della Vergine per riporvi un mazzo di fiori.

Angela Urzo

IL VOLO DELL’ANGELO A GIUGLIANO

LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 7

Il matrimonio rappresenta un momento fondamentale di

una storia iniziata da qualche tempo e destinata a conti-

nuare nel tempo

MARTORELLI Andrea - CALVANESE Teresa

CARRANO Antonio - ASCENZIO Antonia

RICCIO Carmine - PROVITO Rosita

SCOTTI Carlo - MIGLIACCIO Filomena

CERULLO Giuseppe - MUSELLA Alessandra

LETIZIA Antonio - MAURIELLO Flora

MADDALUNO Salvatore - COZZOLINO Anna

FIORUCCI Alfonso - PIRTO Luigia

AVOLIO Michele - CODA Valentina

MAROTTA Giuseppe - PEZZILLO Anna

IORIO Antonio - VISONE Immacolata

PETRILLO Enrico, MOIO Francesco, PURCARO Lorenzo,

GATTA Emiliano , COPPOLA Sara, ROSELLI Siria,

TAMBURINO Marcello Tammaro, CARANDENTE Martina

LOIERNO Cristina, CAPUOZZO Margherita, FURIANO Alice

congratulazioni alle mamme e ai papà

GENOVESE Antonio - ARMONIA Maria Grazia

CURABBA Michelangelo - CACCIAPUOTI Benedetto

CERULLO Leopoldo

A nche i giovani della nostra parrocchia saranno im-

pegnati nel mese di Luglio, e precisamente dall’11

al 17, per il progetto MISSIONE delle << SENTINELLE

DEL MATTINO >> Il cui logo simbolizza un pane spezza-

to (Eucaristia, Gesù vivo al quale vogliamo portare ogni

persona e dal quale partiamo per evangelizzare) e un pe-

sce (simbolo della pesca, ossia del processo di evangeliz-

zazione che mettiamo in azione obbedendo al mandato di

Gesù di fare discepoli tutti gli uomini). Questo progetto

consiste nell’annunciare e diffondere il vangelo non solo

nel proprio ambiente e nella propria parrocchia. Come i

discepoli mandati da Gesù, andranno a parlare con tutte

le persone di cui è composta la nostra società e il mes-

saggio che ci appresteranno a portare sarà quello

dell’amore di Gesù morto e risorto per ogni uomo e che

Lui, in qualunque momento della vita dell’uomo, è disposto

ad accoglierlo ed ascoltarlo. Anche tu puoi partecipare

ad una di queste missioni.

ORARI SANTE MESSE

durante i mesi di Luglio ed Agosto in Parrocchia si osserveran-no i seguenti orari : DOMENICA E FESTIVI (i n Parrocchia) ore 7,30 - 9,00 - 10,30 ore 19,00 (vespertina) FERIALI (in Parrocchia) ore 9,00 - 19,00 La Santa Messa delle ore 12,00 riprenderà la prima domenica di Settembre In occasione di S. ASPRENO (3 AGOSTO) la messa vespertina delle ore 19,00 si celebrerà nella Chiesetta in località S. Pietro.

R – Estate con DIO

L a nostra Chiesa è ancora aperta o è andata in vacanza ?

Dove possiamo trovare Dio nella nostra estate ? .. La cap-

pella del Santissimo Sacramento, un angolo di cielo sceso sulla

terra per farci compagnia ancora, fino a quando il Signore ver-

rà.. "Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".. ci

aveva detto Gesù,e lui c'è. Ma al solito, presi come siamo dalle

nostre belle vacanze, lasciamo Gesù, lì da solo ad aspettare che

magari un anima pia, rivolgesse a lui un saluto. Ma lui paziente,

ci aspetta e ci ama così tanto che non si secca di aspettare..

Sarebbe bello, utilizzare i giorni di vacanza, per riscoprire il

rapporto col Signore, dare senso alle nostre ferie, per far rifiori-

re un rapporto d'Amore con Gesù.. Lavoriamo e non abbiamo

tempo per il Signore, siamo in ferie e non abbiamo tempo per il

Signore.. ma allora, quando daremo un pò di spazio a Colui che

ci ha amati fino a morire per noi?? La fede non deve andare in

ferie, riflettiamo su questo, approfittiamo di questo periodo di

vacanza per ricaricare le nostre "batterie" spirituali.. e a settem-

bre partiremo con un marcia in più, anzi, con un' AMICO in

più.. Gesù è sempre pronto ad accoglierci a braccia aperte e a

darci il suo amore!

LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 2011 “Il Roveto Ardente “ Anno 11° Numero 7 pagina 8

CALENDARIO LITURGICO PARROCCHIALE LUGLIO - AGOSTO - SETTEMBRE

1V Sacro Cuore di Gesù

2S Cuore Immacolato di Maria

3D XIV T.O. S. TOMMASO

4L S. Elisabetta di Portogallo

5M S. Antonio M. Zaccaria

6M S. Maria Goretti

7G S. Edda, S. Claudio, Apollino

8V S. Adriano, S. Priscilla, Elisabetta

9S Ss. Agostino Zhao Rong e compagni

10D XV T.O. S. Felicita, S. Silvana, Rufina

11L S. BENEDETTO patrono d'Europa

12M S. Fortunato martire

13M S. Enrico

14G S. Camillo de Lellis

15V S. Bonaventura

16S B.V. Maria del Monte Carmelo

17D XVI T.O. S. Alessio di Roma, Tiziano

18L S. Calogero, S. Federico V.

19M S. Giusta, S. Simmaco

20M S. Apollinare

21G S. Lorenzo da Brindisi

22V S. Maria Maddalena

23S S. Brigida, patrona d’Europa

24D XVII T.O. S. Charbel Makhluf

25L S. GIACOMO

26M Ss. Gioacchino e Anna

27M S. Liliana, S. Aurelio, Asja, Natalia

28G S. Nazario, S. Innocenzo

29V S. Marta

30S S. Pietro Crisologo

31D XVIII T.O. S. Ignazio di Loyola

1L S. Alfonso Maria de' Liguori

2M S. Eusebio di Vercelli

3M S. ASPRENO

4G S. Giovanni M. Vianney

5V D.zione Basilica di S. Maria Maggiore

6S TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE

7D XIX T.O. S. Gaetano

8L S. Domenico

9M S. Teresa Benedetta della Croce

10M S. LORENZO

11G S. Chiara

12V S. Giovanna F.sca Frémiot de Chantal

13S Ss. Ponziano e Ippolito

14D XX T.O. S. Massimiliano M. Kolbe

15L ASSUNZIONE DELLA B.V. MARIA

16M S. Stefano di Ungheria

17M S. Giacinto S. Carlo

18G S. Elena «Augusta», Lauro, Tatiana

19V S. Ludovico, S. Italo

20S S. Bernardo

21D XXI T.O. S. Pio X

22L B.V. Maria Regina

23M S. Rosa da Lima

24M S. BARTOLOMEO

25G S. Ludovico ; S. Giuseppe Calasanzio

26V S. Alessandro martire

27S S. Monica

28D XXII T.O. S. Agostino

29L Martirio di s. Giovanni Battista

30M S. Faustina, S. Tecla, Rosa

31M S. Aristide martire, Aidano, Aida

1G S. Egidio abate

2V S. Elpidio vescovo S. Ingrid

3S S. Gregorio Magno

4D XXIII T.O. S. Rosalia S. Rosa

5L S. Vittorino vescovo S. Giordano

6M S. Petronio S. Umberto S. Eva

7M S. Regina S.Guido

8G NATIVITÀ DELLA B.V. MARIA

9V S. Pietro Claver

10S S. Maria della Vita

11D XXIV T.O. S. Diomede martire

12L Ss. Nome di Maria

13M S. Giovanni Crisostomo

14M ESALTAZIONE DELLA S. CROCE

15G B.V. Maria Addolorata

16V Ss. Cornelio e Cipriano

17S S. Roberto Bellarmino

18D XXV T.O. S. Sofia martire

19L S. Gennaro

20M Ss. Andrea Kim Taegon

21M S. MATTEO

22G S. Maurizio martire, Silvano, Tazio

23V S. Pio da Pietrelcina

24S S. Pacifico da Sanseverino Marche

25D XXVI T.O. S. Aurelia, Sergio

26L Ss. Cosma e Damiano

27M S. Vincenzo de' Paoli

28M S. Venceslao ; S. Lorenzo Ruiz

29G Ss. Arcangeli MICHELE, GABRIE-

LE e RAFFAELE

30V S. Girolamo

R – Estate con DIO