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LUNEDI’ 7 Ore 7.30 —
MARTEDI’ 8 Ore 7.30 Def. Bortignon Stefano e Mario (Anniv.)
MERCOLEDI’ 9 Ore 7.30 Def. Zulian Alfredo (Anniv.)
Def. Basso Assunta
GIOVEDI’ 10 Ore 7.30 Def. Sartoretto Romeo (Anniv.) e familiari
Ore 20.00 Adorazione Eucaristica
VENERDI’11 Ore 7.30 Benefattori vivi e defunti della Parrocchia
SABATO 12
Ore 18.30 Def. Pietrobon Angelo ed Amelia (Anniv.)
Def. Comacchio Norma e Guidolin Angelo
Def. fam. Rizzardo - Andreatta
Def. Vial Giuseppe
Def. Fabian Arcangelo e Lorenzo
Def. Guidolin Tranquillo, Caon Amabile e Mariarosa
Def. famiglia Cenci
Def. Bortignon Costantino ed Augusto
DOMENICA 13 Ore 8.30 Famiglia Rebellato - Pietrobon
Def. Didonè Narciso (Anniv.) e Martina
Def. Corso Vittorio
Def. suor Nicodema e don Giovanni
Def. Basso e Andreatta
Ore 10.30 Per la Comunità parrocchiale
Famiglia Torresan Giovanna e Giuseppe
Def. De Marchi Corrado (Anniv.)
Def. Morellato Lino (Anniv.)
Def. Cazzaro Bruno
Def. Pietrobon Michela
Def. Bergamin Guido
Def. Guglielmin Giuliano
TINA ANSELMI
Prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica: fu nominata nel
luglio del 1976 titolare del dicastero del lavoro e della previdenza sociale.
Figlia di antifascisti, da ragazza entrò nella Resistenza operando da staffetta partigiana
con il nome di “Gabriella”. Da sindacalista, prima con la Cgil e successivamente, dal
1950, con la Cisl, si è occupata dei lavoratori del tessile e della scuola. E’stata deputata
dal 1968 al 1992 e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Na-
zionale. Nel 1981, nel corso dell'ottava legislatura, fu nominata presidente della Com-
missione d'inchiesta sulla loggia massonica P2, che termina i lavori nel 1985.
Da molti è stato ricordato il suo ruolo di apripista nel campo delle Pari opportunità e
dell'impegno femminile in politica. Unanime il cordoglio delle istituzioni.
In un recente documentario di Anna Vinci intitolato '’Tina Anselmi, la grazia della nor-
malità", Tina dice: "Dico alle mie nipoti: attente, fate la guardia. Perché le conquiste
non sono mai definitive". E ancora: "Quando le donne si sono impegnate nelle bat-
taglie, le vittorie sono state vittorie per tutta la società. La politica che vede le donne
in prima linea è politica di inclusione, di rispetto delle diversità, di pace".
Anno Giubilare della Misericordia : chiusura della Porta santa
Domenica 13 novembre alle ore 16.00 in Cattedrale a Treviso
PARROCCHIA SANT’ANDREA AP. IN SALVAROSA
32^ domenica. del tempo ordinario anno C 6 novembre 2016
G ià ai tempi di Gesù i giudei si pone-vano domande sull’immortalità: i morti risuscitano, sì o no? Così si rivolsero a Gesù. Per lui, che possie-
de la ferma certezza della vita dopo la morte, con grande facilità spazza via l’obiezione che i sadducei avevano avanzato nei suoi confron-ti: nell’altra vita di chi sarà moglie la donna che ha sposato sette uomini diversi? Il fatto è che l’altra vita sarà completamente diversa: non ci si sposerà, non si morirà; si sarà in tut-to simili agli angeli, per sempre figli di Dio. Gesù afferma la resurrezione, ma non la di-mostra. Egli trae dalle Scritture un’argomentazione che presenta come prova. Fa notare che quando Dio ha parlato a Mo-sè nel roveto ardente, si è definito Dio di A-bramo, Dio di Isacco e Dio di Giacob-be.Dunque Dio non è Dio dei morti, ma dei viventi, perché tutti vivono per lui, dice Ge-sù. Che significa? Che la prova della resurrezione è in Dio stesso e in questo legame straordina-rio che egli ha voluto creare tra se stesso e l’uomo. Dio è pienezza assoluta di vita, vale a dire di conoscenza e di amore. Ed egli ha vo-luto condividere questa vita con l’uomo al quale ha dato la possibilità di conoscerlo e amarlo. Ora una creatura legata a tal punto a
Dio – io sono Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe – una creatura che appar-tiene a tal punto a Dio, e alla quale Dio appar-tiene, non può più cessare di esistere. Questa creatura partecipa della pienezza di vita rice-vuta da Dio. E’ Dio stesso che fornisce la cer-tezza della resurrezione, mediante il legame d’amore che ci lega a lui. Nella morte e resur-rezione del Figlio suo, Dio ce ne ha fornito la prova eclatante e definitiva. Per chi vive di Gesù, per chi si è legato a Gesù con i legami dell’amore, può ogni giorno ripetere con Pao-lo: Vivi, però non più io, ma vive in me Cri-sto, il dubbio non è più possibile. Anche se la resurrezione, rispetto alla fredda ragione, re-sta sempre da dimostrare e conserva il suo lato inverosimile, il legame d’amore che lega il credente a Gesù, gli impone, dall’interno, la prova del contrario: sarà proprio Gesù che un giorno di porterà, insieme a lui, attraverso la morte e verso la vita eterna, in sua compagni-a. Là dove è Gesù è anche il suo discepolo e il suo amico. Infatti tutto ormai è cambiato per l’amico di Gesù: la vita, ma anche la morte. Qualunque cosa succeda, noi apparteniamo a Gesù. E Gesù appartiene a noi. E’ sempre il Signore che ci precede, che ci ha legato a sé, che ci porta con sé, ovunque egli vada.
(liberamente adattato da un commento di A. Louf)
L uca 20, 27.34 –38 In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione ] – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha mo-glie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al pro-prio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette mori-rono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: [ «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono mari-
to; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indi-cato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». ]
MORTI VIVENTI
Preavviso RIFUGIATO A CASA MIA Giovedì 17 novembre presso il bar NOI di Bella Venezia alle ore 20.45: incontro informativo sullo stato del progetto. Ringraziamo quanti in varie forme hanno dato il loro contributo.
Domenica 6 Novembre - Domenica della Carità
Le parrocchie della Collaborazione dedicano alla Carità ogni prima domenica del mese
Lunedì 7 novembre alle ore 20.30 al Palazzetto III° Incontro formativo proposto
dalla Caritas Tarvisina, aperto a tutti, sul tema “Ascoltare: fare spazio all’altro”
Corso Base di formazione per Catechisti - I° Incontro
Martedì 8 novembre alle ore 20.45 al Centro Bordignon.
Il secondo incontro si terrà martedì 15, stessa ora e luogo.
Inizio Corso di preparazione al Matrimonio
Oggi, Domenica 6 novembre alle ore 16.00, presso l’Oratorio al Cristo,
avrà inizio il corso fidanzati per 20 coppie che si preparano al matrimo-
nio. Gli incontri successivi si terranno il venerdì sera alle ore 20.30 ad
iniziare dall’11 novembre
LECTIO DIVINA in san Giacomo
Quattro appuntamenti importanti di vita spirituale
offerti a tutti
Gli appuntamenti di quest'anno con l'ascolto della parola in San Giacomo hanno come tema "Essere oggi una Chiesa che genera alla fede". Vogliamo cercare
quelle indicazioni su come la comunità dei cristiani è chiamata a vivere la sua missione di testimone del Cristo attraverso il suo cammino nel tempo, generando alla Fede nuovi fratel-li e con lo sguardo rivolto verso il domani del compimento della promessa di Dio. Il primo incontro sarà mercoledì 9 novembre sul tema "Emmaus: la Chiesa che cam-mina nel tempo". Don Stefano Didoné ci introdurrà al cammino ponendo le idee fonda-mentali sulla figura dei discepoli di Emmaus. Seguiranno: 14 dicembre: "è parso bene allo Spirito Santo e a noi..." una comunità che cammina insie-me in ascolto dello Spirito. Don Michele Marcato, biblista, ci introdurrà nel pensiero di san Paolo circa il discernimento da parte della Chiesa. 29 marzo: "Una comunità che genera alla fede". Padre Elia Citterio approfondirà il gene-rare alla fede da parte della chiesa, come e per quali strade la chiesa trasmette la fede. 3 maggio: "la chiesa del domani di Dio chiama e orienta la chiesa di oggi". Don Dario Vi-vian ci proporrà di alzare lo sguardo verso la chiesa escatologica, la chiesa che vive piena-mente la promessa di Dio, e come questa abbia qualcosa da dire alla chiesa di oggi e al suo cammino.
Tutti gli appuntamenti sono alla chiesa di san Giacomo con inizio alle ore 20.45. È opportuno portare qualcosa per prendere appunti e una bibbia.
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MESSA DELLA FAMIGLIA ore 10.30
Oggi: domenica 6 sono invitati i ragazzi di 5^ elem. e 1^ media
- domenica 12 sono invitati i fanciulli di 2^ e 3^ elementare
OGGI Domenica 6 Nov. - Domenica della Carità
Sono a disposizione le buste per il sostegno alle Adozioni a Vicinanza per aiutare le persone in difficoltà economica qui nelle nostre parrocchie di Castelfranco
e anche le buste a sostegno del progetto “Rifugiato a casa mia”.
In collaborazione con la Caritas Cittadina, viene chiesto, in particolare ai ragazzi del catechismo, di partecipare alla Colletta Alimentare chiamata: La Borsa della Spesa .Le famiglie hanno l’opportunità di educare i figli alla generosità portando in chiesa qualche alimento a lunga conservazione. Gli alimenti raccolti nella cesta sa-ranno poi consegnati alla Caritas e questa li metterà a disposizione delle famiglie in difficoltà economica. Ringraziamo quanti vorranno contribuire con generosità.
Caritas di Salvarosa (onlus Cagnin) oggi Domenica 6 novembre
FESTA DEL RINGRAZIAMENTO (Coldiretti)
La nostra Caritas anche quest’anno è in piazza Giorgione .
I volontari con tutti i loro dolci caserecci ci aspettano!! Collaboriamo.
celebrazione del Battesimo
domenica 13 settembre ore 11.30
Genitori e padrini : venerdì 11 ( in chiesa ) ore 20.30
BUSTE PRO ORGANO CHIESA (per manutenzione)
Buste raccolte tot. n.49 . Offerte tot. € 1.374,oo Ringraziamo.
SAGRA MADONNA DEL ROSARIO 2016
Carissimi, con la sagra sono stati realizzati dei bei momenti di vita insieme, nella sempli-cità e nell’allegria. Non sappiamo ancora del risultato economico, ma non è quello che deve interessarci primariamente. Ringraziamo i molti volontari, anche giovani, che con generosità hanno offerto alla Comunità la possibilità di incontrarsi anche al di fuori dei momenti più strettamente liturgici e di preghiera.
Elvis e Saikou (pronuncia Secù), i due giovani richiedenti asilo, mi hanno chiesto di rin-graziare per la bella accoglienza avuta in questa occasione da parte di molti della parroc-chia, in particolare per l’amicizia manifestata loro dai volontari impegnati nella cucina con i quali hanno avuto modo di collaborare e stare bene insieme. d.Domenico