M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 1 Corso di Scienza delle Finanze A.A. 2010-11 Prof. Mario...
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M. Cassetti: Sci enza delle Finan ze, Lez. 5 1 Corso di Scienza delle Finanze A.A. 2010-11 Prof. Mario Cassetti Lezione 5: Indebitamento e debito pubblico
M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 1 Corso di Scienza delle Finanze A.A. 2010-11 Prof. Mario Cassetti Lezione 5: Indebitamento e debito pubblico
M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 1 Corso di Scienza
delle Finanze A.A. 2010-11 Prof. Mario Cassetti Lezione 5:
Indebitamento e debito pubblico
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 2 Relazione tra
indebitamento netto (disavanzo) e debito pubblico B t-1 = Stock del
debito pubblico alla fine del periodo t-1 alla fine del periodo t-1
D t = Disavanzo del periodo t B t = Stock del debito pubblico alla
fine del periodo t alla fine del periodo t B t-1 + D t = B t
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 3 N.B. I ricavi
delle privatizzazioni vanno a ridurre il debito, ma non
lindebitamento. B t-1 + D t - Ricavi Privatizz. = B t N.B. Il
rapporto Debito/Pil nominale b t = B t /(P t *Y t ) Pil
nominale=Livello medio dei prezzi (P) x livello del reddito reale
(Y)
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 4
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5 Disav.Prim/Pil
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 6 Fasi
dellevoluzione del debito pubblico in Italia Dagli anni 70: aumento
a ritmo sostenuto fino al 1994 (121% del Pil) Lenta discesa fino al
2005 Preoccupante impennata nel 2009 Negli anni 70 e 80 principale
causa il disavanzo primario Mentre negli anni 70 la crescita del
Pil attenua la crescita del debito negli anni 80 la caduta del
tasso di crescita del Pil accentua gli effetti dei disavanzi
primari Dal 1985 si intensifica anche leffetto del peso degli
interessi: il rap- porto debito/Pil risulta pericolosamente
alimentato dal corcolo vizioso debito interessi debito
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 7 Dal 1995
cominciano a manifestarsi gli effetti delle operazioni di
risanamento finanziario iniziate nel 1992. Da tale anno si
realizzano avanzi primari (fino al 2008). Inoltre effetti benefici
si ricavano dalla riduzione del costo del debito (tasso di
interesse reale) Purtroppo anche la crescita del Pil si esaurisce
dagli anni 90 !
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 8 Uno sguardo
allEuropa
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 9
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10 I principali documenti ufficiali Relazione generale sulla
situazione economica del Paese (marzo) Relazione unificata
sulleconomia e la finanza pubblica (marzo) Relazione annuale della
Banca dItalia (maggio) Documento di programmazione economica e
finanziaria (giugno/luglio)
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 11 Altri documenti
utili Bollettino economico della Banca dItalia (febbraio e ottobre)
www.tesoro.it www.tesoro.it www.bancaditalia.it www.bancaditalia.it
www.istat.it www.istat.it Siti Internet
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 12 Variabili
fondamentali: Y t = PIL del periodo t; INT t = interessi
corrisposti alla fine del periodo t ai possessori di debito
pubblico; di debito pubblico; B t = stock del debito pubblico
accumulato alla fine del periodo t; D t = disavanzo di bilancio
creatosi nel periodo t; i= tasso di interesse; T t, G t =entrate e
uscite pubbliche nel periodo t. Ipotesi: (A) Y t = Y t-1 (1+n)
n=tasso di crescita annuo del PIL (B) INT t = i B t-1 (B) INT t = i
B t-1 Equazione fondamentale: B t =B t-1 + D Equazione
fondamentale: B t =B t-1 + D t La dinamica e i limiti del Debito
pubblico
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 13 periodo t-1
periodo t periodo t+1 B t-1 + D t =B t Equazione del disavanzo: D t
=G t + i BT t Equazione del disavanzo: D t =G t + i B t-1 T t
Disavanzo primario costante: G t T t =a Y t Lequazione fondamentale
diventa, in questo caso: B t =B t-1 + aYB t-1 + aY B t =B t-1 + aY
t +i B t-1 = (1+i)B t-1 + aY t Dividendo per Y avremo: Dividendo
per Y t avremo:
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 14
Dinamicasostenibile inclinazione= btbtbtbt b t-1 b t =b t-1 a b t
=b t-1 =b*
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 15
Dinamicainsostenibile: inclinazione= btbtbtbt b t-1 b t =b t-1 a
Conclusione: un valore costante del disavanzo primario sosteni-
bile solo se n>i. In caso contrario si avr una esplosione del
debito con conseguente crisi finanziaria.
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 16 Problema: qual il
valore del disavanzo che stabilizza il rapporto Debito/PIL (b t =b
t-1 ) ? Affinch b t -b t-1 =0 occorre che:
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 17 La precedente
espressione ci dice che: (A)se i>n allora a deve essere
negativo; si dovr avere un avanzo primario; avanzo primario; (B) se
i
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 18 Alcune
simulazioni: N.B. a= Disavanzo stabilizzante
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 19
Disav.Prim./Pil
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 20 N.B. : se
sps>spe, allora il rapporto B/Y aumenta
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 21 Patto di stabilit
e crescita (1997) Una risoluzione che fissa la cornice politica Due
regolamenti: uno che stabilisce il rafforzamento delle politiche
macro-economiche e uno che riguarda le procedure da attuare contro
i deficit eccessivi.
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 22 Patto di stabilit
e crescita (1997) obiettivo di un saldo di bilancio a medio termine
prossimo al pareggio o positivo; nel caso di fluttuazioni cicliche
il saldo non pu superare il 3%, tenendo conto della normale
flessibilit automatica del bilancio e delle politiche discrezionali
che i vari paesi potranno intraprendere per fare fronte ad
eventuali recessioni;
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M. Cassetti: Scienza delle Finanze, Lez. 5 23 Trattato di
Maastricht i disavanzi di finanza pubblica non sono eccessivi se:
debito pubblico non > 60% PIL; disavanzo (indebitamento AP): non
> 3% PIL NB Al secondo criterio stata data interpretazione pi
rigida, (fino ad oggi). Tuttavia, stato ora proposto dalla
Commissione europea lobbligo di abbattimento di 1/20 ogni anno del
debito che supera il 60%. Il che significa per lItalia una
riduzione del debito pari al 3% allanno! [(120-60)/20=3%; Nel 2009:
1520,9 mld (Pil)*0.03=45 mld !] n = 5,26% con i = 0 !!! Con quale
tasso di crescita sono compatibili questi due criteri?