12
Macerata Feltria

Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

Macerata Feltria

Page 2: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,
Page 3: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

44 45

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 8

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 8

Veduta di Macerata Feltria.

Page 4: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

46 47

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 8

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 8

Il territorio di Macerata Feltria (321 m s.l.m.) fu sede dell’importan-te municipio romano di Pitinum Pisaurense. L’antico castello (XI -XV secolo) sorge su un poggio; durante il bassomedioevo fu centro

fiorente. Al suo interno restano oggi la torre castellana, il Palazzo delPodestà (sede del museo archeologico e paleontologico), la chiesa dellaconfraternita di San Giuseppe, le porte castellane ed il Palazzo degli Agli,mentre sulla strada che collega il castello al borgo (XV secolo) si posso-no ammirare il complesso di San Francesco (chiesa convento del XIVsecolo) e la chiesa di Sant’Antonio (XII secolo).

Macerata era posta su importanti crocevia che collegavano Romagnae Marche, apparteneva alla nobile famiglia locale dei Gaboardi, restandocomunque sempre legata ai Malatesti di Rimini. Occupata da Federico diMontefeltro nel 1463, Macerata di Montefeltro seguirà le sorti del Ducatodi Urbino e, dopo la devoluzione, dello Stato pontificio.

Macerata oggi vuole essere punto di riferimento di questo tratto diMontefeltro che comprende parte della valle del Foglia e l’alta Valconca.Qui vi è il tribunale ed ancora resistono le scuole, dalle classi elementa-ri alle medie.

Ma è l’aria di cittadina respirabile tra le sue vie, che conferisce a que-sto centro un vezzo di superiorità, rispetto ai luoghi vicini, piuttostomalcelato. Macerata non è un umile borgo, è accentratrice e intende,con forza, capitalizzare servizi a scapito dei piccoli comuni che la circon-dano, che spesso soffrono questa vicinanza. Va da sé che quello diMacerata, con il territorio circostante, è un rapporto di amore e odio.D’altra parte c’è un imprescindibile bisogno di questo centro, ancoraoggi crocevia di traffici.

Qui si trovano spesso servizi essenziali, difficilmente riscontrabili inalcuni comuni vicini, come l’umile copisteria, o la cartoleria, per nonparlare dei servizi maggiori. Così Macerata tende a tirare tutto verso disé, come un enorme vortice, forte di una storia millenaria che già inepoca romana la vedeva luogo più importante di questo lembo diMontefeltro.

Importanza mantenuta nel medioevo, visto che nel corso del ‘400

Macerata FeltriaIl senso del luogo

La facciata della Pieve di San Cassiano.

Page 5: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

49

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

Castello di Certalto – Ca Madìa – Castello di Cerignano – MonteAlberigo – Fagnano – Santa Lucia – Cisterna

Alle spalle di Macerata Feltria, nel versante sinistro del torrenteApsa si apre un territorio di colline e vigneti che merita di esse-re percorso, forse, in bicicletta o a piedi. L’auto non permette-

rebbe, infatti, di cogliere i profumi di una campagna ancora attiva, dovela terra è costantemente lavorata e lambita da essenze di resina, fieno e,nei mesi autunnali, di mosto.

Si parte dunque, alla volta di Certalto che un tempo fu castello edoggi una piccola frazione a cavallo di un poggio boscoso. Sale la via, dai300 m s.l.m. di Macerata Feltria ai 530 di Certalto. Questa frazione, nelmedioevo, fu vero e proprio castello con cinta di mura e porta cittadi-na. La porta è ancora presente; sebbene l’intonaco, steso in epocamoderna, non permetta oggi di cogliere la sua reale antichità, eracomunque parecchio stretta ed affiancata da murature scarpate. La vec-chia cinta è, per gran parte, crollata, ma procedendo verso sinistra, all’e-

sterno dell’abitato se nepossono ancora scorgere iruderi, che sono in pietraarenaria. Dopo il crollodel paramento dellamuratura resta a vista ilretrostante sacco, appog-giato alla cima stessa delpoggio.

Una volta entratiall’interno dell’abitato sinotano alcune case in pie-tra a vista, recentementerestaurate e la chiesettadel borgo al culmine dellasalita che fende l’abitato.

Tornando da Certalto48

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 8

Macerata, con la sua corte, era uno dei castelli più rilevanti e popolosidi queste terre.

Ciò è oggi Macerata: un vortice, una “città” grande poco più di unpaese che dalle sue vie lascia affacciare palazzi storici di rara bellezza.

Un turbine che richiama al suo interno tutto ciò che la circonda, nelbene e nel male. Un po’ la funzione che è anche dell’altra città “feltria”,Novafeltria che, nella Valmarecchia, costituisce ormai il polo di aggrega-zione della media e alta vallata del fiume Marecchia.

Macerata FeltriaTurbinando attorno al capoluogo.

L’ingresso del Castello di Certalto. Le campagne di Macerata, borgo di Palazzo Dolcino.

Page 6: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

51

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

valle, circondata soltantoda qualche fratta ed unfosso spesso in secca.

Qui, nel medioevo, sitrovavano importanti per-corsi che permettevano achi proveniva dal vicinocastello di Montecerignone(dalla seconda metà del1300 sede del “Comunedi Montefeltro” e, dun-que, luogo importante) ditagliare verso Urbino,città comitale. In più,proprio alle spalle diCerignano, verso est, sitrovava l’importante cen-

tro di Valle di Teva (ora in comune di Montecerignone). Cerignano sorgedunque in un importante crocevia, come centro nelle mani dei Malatesti

50

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

verso Macerata è possibile imboccare una via in direzione Cerignano. Sioltrepassa così il minuscolo borghetto di Ca Madìa, lasciandoselo sullasinistra. Qui restano abitazioni rurali avvolte dalla leggenda che vorrebbe,in questo luogo, la presenza di alcune grotte che oltrepassavano il colledove, un tempo, gli abitanti locali vi riponevano attrezzi e formaggi.

Da Ca Madìa la strada prende a discendere; in alto, su un vicinocolle, compare il borgo di Palazzo Dolcino e, in basso, la torre diCerignano. Si tratta di una torre poligonale residua di una piccolissimafortificazione qui piantata a guardia della valle.

La torre ha subìtorecenti interventi direstauro ed oggi si presen-ta in buono stato di con-servazione. A prima vista,non prestando troppaattenzione a questo ma-nufatto, ci si chiede ilsenso di una torrettaposta praticamente inpiano, nel fondo di una

Il borghetto di Ca Madìa.

Le mura castellane di Certalto.

Veduta del Castello di Cerignano.

La torretta poligonale di Cerignano.

Page 7: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

53

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

di Rimini. La sua torretta, quattrocentesca, che però non doveva essereisolata, ma circondata da mura e, probabilmente, da altre torri simili,somiglia particolarmente a quella presente all’ingresso del castello diFrontino, sempre nel Montefeltro, appena superato il cimitero cittadino.

Da Cerignano, passando per i borghetti di San Martino, Ca Antonio,Palazzo di Ferro è possibile ritornare sulla via già percorsa, nei pressi delborghetto di Ca Madìa e discendere così verso il capoluogo comunale,ma non prima di avere notato, alla propria destra, un piccolo colleboscoso dal quale si elevano alcuni splendidi pini marittimi: è colleAlberigo.

Tornati a Macerata Feltria è possibile, questa volta, visitare la partedi territorio comunale che si trova alla destra del torrente Apsa. Si saleallora verso il borgo di Cisterna. Si tratta, probabilmente, del borgo piùsuggestivo rimasto nel territorio comunale. Oggi è interamente di pro-prietà privata e interessato da alcuni interventi di recupero, ma la suaantichità è perfettamente percepibile. Le abitazioni sono tutte in pietraarenaria ed alcune presentano cantonali molto antichi, che tradisconol’importanza di questo luogo. Oltrepassato il borgo si può visitare la pic-

52

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

I pini di Colle Alberigo. Particolare del borgo di Cisterna.

Page 8: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

55

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

54

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

Il borgo di Cisterna.

Page 9: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

57

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

56

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 9

cola chiesa di Santa Lucia che presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu-ni conci in gessite, caratteristica di questa zona del Montefeltro. Pietredel genere si rinvengono, infatti, anche presso il castello di Piagnano diSassocorvaro.

Infine, da Santa Lucia, la via conduce al borgo diroccato di CaFagnano a 453 m s.l.m., che si dice sia infestato da terribili spettri.

Particolare della canonica della Chiesa di Santa Lucia. Il borgo di Fagnano.

Page 10: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

59

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 10

Considerando che irilievi architettonici mura-ti nella pieve si riferisconoanche all’VIII-IX secolod.C., è ipotizzabile chel’insediamento non si siamai completamente spo-polato tra età romana emedioevo.

Il percorso della visitaalla città romana può ini-

ziare dalla Pieve medievale di San Cassiano “in Pitino”: all’interno e all’e-sterno di essa, negli anni Novanta del secolo scorso, sono state riporta-te alla luce alcune significative emergenze archeologiche, utili per com-prendere le caratteristiche dell’abitato di Pitinum Pisaurense.

Ma anche al di fuori della pieve restano importanti testimonianze.La parte più alta della collina di San Cassiano, posta tra il torrenteCacciarvello e il torrente Apsa, in età romana era sostenuta da un largo

muro. Di esso ci rimaneuna sicura testimonianzanell’abside della Pieve diSan Cassiano; i muri late-rali medievali dell’absideinglobano proprio questomuro romano nelle fon-dazioni.

Lo scavo è visibile die-tro l’altare. Qui è possibi-le riconoscere anche l’an-tica pavimentazione dellapieve che si trova allaprofondità di -80 cm dalpavimento moderno. Laquota antica della pieve è

58

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 10

L’area archeologica di Pitinum Pisaurense

Nei pressi del torrente Apsa, intorno al III secolo a.C, fu edifi-cato il municipium romano di Pitinum Pisaurense. L’abitatoromano doveva essere collocato nei pressi della medievale

Pieve di San Cassiano “in Pitino”, dove sono avvenuti i ritrovamentiarcheologici maggiormente significativi mentre una necropoli romana èstata identificata nella piana di Piandolce, sulla sponda destra del torren-te Apsa di fronte a Pitino (sud-ovest).

Le testimonianze epigrafiche attestano che la città era iscritta allatribù Oufentina ed era retta da quattro magistrati: due che amministra-vano la giustizia e due che, invece, erano addetti ai lavori pubblici. APitino erano venerati Saturno, Fortuna, Minerva, Matronae-Iunones, deipublici. La fine della città è da collocare in pieno altomedioevo: i datiarcheologici di cui si dispone sembrano suggerire una frequentazionedell’area abitata fino al VII secolo d.C..

Macerata FeltriaTra romanità e medioevo

La Pieve di San Cassiano.

Frammento lapideo altomedievale reimpiegato.

Una sepoltura dell’area archeologica.

Page 11: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

61

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 10

decumanus maximus. Della necropoli medievale restano alcune tombe visibili nel testimo-

ne addossato al muro nord della pieve, mentre altre sei tombe sono statericostruite nel Museo Civico di Macerata Feltria. Sulla facciata dellapieve si notano alcuni frammenti di rilievi scultorei altomedievali conmotivi a treccia e girali. Altri frammenti decorati, fra i quali uno aspor-tato di recente nel restauro di un angolo della torre medievale ingloba-

60

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 10

riconoscibile anche nell’ultimo pilastro della navata destra: essa è deter-minabile dal livello del plinto in pietra arenaria del pilastro e dalla sot-tofondazione in ciottoli di fiume.

All’esterno nord della pieve, le campagne di scavo 1990-1997 hannoportato alla luce un’ampia zona cimiteriale medievale (XII-XIII) cheobliterava una larga strada romana basolata con andamento est-ovest.Strada da identificare con un decumano di Pitinum Pisaurense, forse il

Il basolato romano.

Page 12: Macerata Feltria - Provincia di Pesaro e Urbino...cola chiesa di SantaLuciache presenta, tra le pietre delle sue mura, alcu - n ic og es t, a rdqu z lM f .P del genere si rinvengono,

62

MMaacceerraattaa FFeellttrriiaa

scheda 10

ta nella canonica, sono esposti nella controfacciata della navata destradella pieve. Inoltre, il restauro del tetto della canonica ha permesso dirintracciare lunghi tratti di una stretta scala (circa 67 cm) che correvaall’interno del largo muro (circa 200 cm) di una antica torre quadran-golare.

Lo scavo negli anni 1970e 1973 ha portato alla sco-perta di un edificio con carat-teristiche termali, nella zonapiù meridionale della cittàromana. Esso costituiva illimite sud dell’impianto urba-no ed era sfiorato dalle pienedel torrente Apsa. Per taleragione l’edificio risulta pro-tetto a valle da un alto muro,rinforzato in una secondafase con contrafforti. Loscavo ha messo in luce variambienti con quattro cana-lette che si incrociano nel

punto più meridionale dell’e-dificio e un’area scoperta adovest di essi. Tra questiambienti si riconosce unvano principale che ha subìtoin seconda fase una parzialeristrutturazione con l’innalza-mento della pavimentazioneche è stata dotata disuspensurae per il passag-gio dell’aria calda.

L’ambiente riscaldato e ilritrovamento di molti tubulifa supporre la pertinenzadelle strutture ad un edificiotermale.

Sepoltura medievale sul basolato dell’antica via romana.