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MANUALE-DIARIO
DEL PAZIENTE CON
SCOMPENSO CARDIACO
CRONICO
A cura di
Dr. Cristina Opasich, Divisione di Cardiologia
Fondazione S. Maugeri- IRCCS- Istituto di Pavia
e
Dr. Stefania De Feo, Servizio di Cardiologia
Casa Di Cura Dr. Pederzoli di Peschiera del Garda (VR)
2
COS’E’ LO SCOMPENSO CARDIACO?
Per capire cos’è lo scompenso
cardiaco, dobbiamo fare un passo
indietro e vedere come funziona il
cuore normalmente. Il cuore sano è
una pompa: raccoglie il sangue
venoso (blu) che torna al cuore da
tutto il corpo attraverso le vene, lo
spinge ai polmoni dove raccoglie
ossigeno (l’ossigeno è la benzina del
nostro corpo) e lo pompa nelle arterie
per distribuirlo a tutti gli organi.
Possiamo paragonare il nostro
cuore all’asinello di questa
figura ed il nostro corpo al
carretto. Un cuore sano è
quindi un asinello pimpante
che senza fatica traina un
carretto carico di pesi.
Quando il cuore si ammala, è
come se l’asinello si
ammalasse e quindi non ce
la facesse più a trainare il
carretto; fa quindi fatica e
rallenta il passo.
3
Lo scompenso cardiaco è una tappa avanzata, comune a molte
malattie di cuore. Le malattie più frequenti sono:
1) l’ aterosclerosi coronarica,
che riduce il flusso nelle arterie (le
coronarie) che forniscono il sangue
al muscolo cardiaco; nella storia di
molti pazienti con scompenso di cuore vi è stato un infarto o
l’angina pectoris;
2) la cardiomiopatia dilatativa, una malattia del muscolo
cardiaco che si indebolisce e, perdendo il tono, si dilata.
Le cause possono essere
numerose, raramente è
familiare, più spesso rimane
senza causa nota.
3) la malattia valvolare: una o più valvole
cardiache (più frequentemente l’aorta o la
mitrale) cambiano la loro forma, diventano
troppo strette o non si chiudono più bene;
4) l’ ipertensione arteriosa, che può causare
dapprima ingrossamento (ipertrofia) e poi
sfiancamento del cuore.
4
Il cuore scompensato non è più capace di pompare il sangue,
nella quantità richiesta, agli altri organi che quindi svolgono male
la loro funzione. Questo spiega perché possono comparire sintomi
non solo “cardiaci” ma anche disturbi differenti che originano
dagli altri organi.
Ad esempio molto frequente è la riduzione
della quantità di urina che porta
all’accumulo di acqua nelle parti più basse
del corpo (generando gonfiore ai piedi, alle
caviglie,..), oppure nei polmoni (rendendo
difficile la respirazione).
Lo scompenso cardiaco è una malattia “cronica”: ciò significa che
dura nel tempo e, spesso, non può essere guarita.
E’ caratterizzata da un
andamento ondulante con fasi di
stabilità e fasi di crisi che talvolta
richiedono il ricovero ospedaliero.
5
QUALI SONO I SINTOMI DELLO SCOMPENSO?
I sintomi che è bene lei sappia riconoscere per segnalarli al
medico affinché valuti la situazione e la gravità del problema
sono:
AFFANNO O MANCANZA DI RESPIRO: in termine tecnico
“dispnea”, può essere presente solo quando si fanno sforzi di una
certa entità (es: correre, salire le scale,…) oppure anche per sforzi
minimi (lavarsi, allacciarsi le scarpe, camminare,….). Può
manifestarsi a riposo o aggravarsi sdraiandosi, costringendo alla
posizione seduta o semiseduta. Talvolta può manifestarsi in
forma grave ed improvvisa durante la notte. E’ bene che lei impari
a riconoscere il livello di sforzo che può fare senza affanno e che
quindi si preoccupi, e ne parli con il medico, se le mancasse il
fiato per sforzi prima ben tollerati.
AFFATICAMENTO E STANCHEZZA: oltre alla dispnea può
accusare un affaticamento più o meno marcato facendo sforzi,
oppure un senso di stanchezza anche a riposo.
CAPOGIRO: è frequente e non preoccupante se compare solo
quando si passa bruscamente dalla posizione sdraiata a quella in
piedi (è bene che il passaggio venga fatto lentamente). Segnali al
medico invece se il capogiro è presente anche a riposo o non è
associato a cambio di posizione.
6
BATTITO CARDIACO IRREGOLARE: può avere la sensazione di
battito lento, di tuffo al cuore o di battito molto veloce.
TOSSE: faccia attenzione se compare tosse, specie se più marcata
in posizione sdraiata. A volte la tosse è solo un effetto collaterale,
non pericoloso, di farmaci (esempio degli ACE-INIBITORI).
EDEMI (=gonfiore) ed AUMENTO INSPIEGATO E RAPIDO DI
PESO: osservi se compare gonfiore ai piedi, alle caviglie (necessità
di allargare i lacci delle scarpe,..), alle gambe, all’addome
(necessità di allargare la cintura dei pantaloni o della gonna) e se
aumenta rapidamente di peso. Se questo avviene è perché sta
accumulando acqua (un litro di acqua = 1 Kg di peso corporeo).
1 litro
= 1 chilo
Nella tabella della pagina successiva trova i
sintomi e le situazioni per i quali è consigliabile
lei contatti il medico o l’infermiere di riferimento.
7
CHIAMARE L’AMBULATORIO
SCOMPENSO QUANDO…
aumento di peso di più di 2 Kg in 1-3 giorni
incertezza su quanto diuretico prendere
comparsa o aumento di gonfiore ai piedi – alle gambe
comparsa o aumento di tensione o gonfiore alla pancia e/o al fegato
comparsa o peggioramento di mancanza di fiato, affanno, difficoltà a respirare:
a riposo durante attività che prima venivano svolte
tranquillamente
necessità di aumentare il numero di cuscini per non
sentire mancanza di fiato, affanno, difficoltà al respiro quando si va a letto
risveglio brusco la notte con la sensazione di difficoltà a
respirare
comparsa di tosse quando ci si sdraia
tosse insistente, difficile da sopportare, con o senza catarro
giramento di testa anche da sdraiato o seduto
giramento di testa anche dopo essersi alzati da molto
tempo
sensazione di battito cardiaco irregolare, o più irregolare
8
del solito
sensazione frequente di dolore o oppressione o morsa al petto o alla gola
disturbi della parola o riduzione della forza di un braccio o di una gamba, durati solo qualche minuto e passati spontaneamente
nausea frequente o persistente dopo mangiato, o durante il cammino o durante l’attività fisica
riduzione di appetito, alimentazione ridotta, vomito frequente
dubbi su nuove medicine prescritte, o presenza di altri disturbi non cardiaci per i quali è richiesta terapia
febbre alta (>38°C) da più di 2 giorni.
9
ATTENZIONE! CHIAMARE LA
GUARDIA MEDICA O IL 118
IN CASO DI …
Grave difficoltà al respiro, sensazione di soffocamento che non passa stando seduto
Dolore, oppressione, morsa al petto o alla gola, che non passa in pochi minuti spontaneamente o prendendo Trinitrina sublinguale o spray, o Carvasin sublinguale
Svenimento, perdita di conoscenza
Improvvisi disturbi della parola, della vista della durata
di più di qualche minuto
Improvvisa perdita di forza di un braccio, o di una gamba, o di un lato del corpo
Battito cardiaco molto veloce o molto lento per più di qualche minuto.
10
Per verificare se ha capito, provi a rispondere a queste
domande.
Troverà alla fine del Manuale-Diario le risposte esatte.
1. Cosa pensa che sia lo scompenso cardiaco?
1 un altro modo per dire attacco di cuore 2 un altro modo per dire disturbo del ritmo del cuore 3 debolezza del cuore come conseguenza naturale dell’invecchiamento 4 quando il cuore diventa meno efficiente nel pompare il
sangue a tutto il corpo
2. Come può essere curato lo scompenso? Con ……
1 farmaci 2 pace-maker 3 interventi chirurgici al cuore 4 altro, cioè …………….. 5 NON può essere curata 6 non so
Sono possibili più risposte
3. Le persone che soffrono di ipertensione hanno maggiori probabilità di essere colpite da scompenso cardiaco.
1 si 2 no 3 non so
11
4. Le persone che hanno avuto un infarto hanno maggiori probabilità di
essere colpite da scompenso cardiaco.
1 si 2 no 3 non so
5. Le persone con uno stile di vita non salutare, che ad es. fumano, bevono e mangiano troppo, hanno maggiori probabilità di essere colpite da scompenso cardiaco.
1 sono d’accordo 2 non sono d’accordo 3 non so
6. La comparsa di capogiro quando ci si alza bruscamente dalla sedia è preoccupante?
1 si 2 no 3 non so
7. In caso di mancanza di respiro quando ci si sdraia a letto bisogna avvisare il medico o chiamare l’ambulatorio scompenso?
1 si
2 no 3 non so
8. Lo scompenso cardiaco è una malattia che inesorabilmente peggiora?
1 si
2 no 3 non so
12
COME SI CURA LO SCOMPENSO ?
Il trattamento dello scompenso ha come scopo quello di ridurre i
sintomi, rallentare la progressione della malattia e
complessivamente migliorare il suo stato di salute.
a. CON FARMACI
ACE-INIBITORI
INIBITORI RECETTORIALI DELL’ANGIOTENSINA
Nomi commerciali più frequenti: ACCUPRIN, ACEPRESS, ACEQUIN,
ALAPRIL, BIFRIL, CAPOTEN, CIBACEN, CONVERTEN, COVERSYL, DELAKET,
ELITEN, ENAPREN, FEMIPRES, FOSIPRES, GOPTEN, INIBACE, INITISS,
NAPRILENE, PRIMOXIL, PRINIVIL, PROCAPTAN, QUARK, QUINAZIL,
RENORMAX, SETRILAN, TANATRIL, TENSANIL, TENSOGARD, TRIATEC,
UNIPRIL, ZESTRIL, ZINADRIL
APROVEL, BLOPRESS, KARVEA, LORTAAN, LOSAPREX, MICARDIS, NEO
LOTAN, PRITOR, RATACAND, TAREG, TEVETENZ, VALPRESSION
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
Riducono il carico di lavoro
del cuore, dilatano i vasi
venosi e arteriosi. Tolgono
sacchetti al carretto
alleggerendolo.
Il Capoten e l’Acepress sono
gli unici che vanno assunti
a stomaco vuoto; gli altri
possono essere assunti
13
indipendentemente dai pasti.
A seconda del tipo, devono essere presi una o più volte al giorno.
Generalmente quando si avvia la terapia si inizia con una dose
bassa che gradatamente si aumenta fino ad ottenere il massimo
beneficio senza problemi.
Alcuni farmaci contengono l’ ACE inibitore o l’inibitore recettoriale
associato a un diuretico.
Effetti collaterali Avvisi il medico se compare capogiro, facilità a
stancarsi, oppure tosse insistente, prevalentemente secca.
Possono cambiare i sapori del cibo e avere arrossamenti della
pelle.
DIURETICI
Nomi commerciali più frequenti: LASIX, ZAROXOLIN, TORADIUR,
DIURESIX, DIUREMID, TAULIZ, ESIDREX, IGROTON, NATRILIX, REOMAX,
KADIUR, MODURETIC, LASITONE, FLUSS 40, SPIROFUR, ALDACTONE,
URACTONE, KANRENOL, DIUREK, LUVION.
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
Aumentano l’eliminazione di
acqua e sale con le urine;
alcuni permettono il
risparmio di potassio.
Riducendo la quantità di
acqua che tende ad
accumularsi, riducono il
carico di lavoro del cuore.
Quindi tolgono sacchetti dal
carretto alleggerendolo.
Si tratta di pastiglie o fiale da fare in vena o intramuscolari.
14
La dose del mattino è più efficace se dopo averla assunta si resta
sdraiati ancora per circa un’ora.
Nel caso in cui l’assunzione del diuretico le creasse disagio
nell’ambito delle attività quotidiane (esempio al lavoro ecc.), non
“salti” la somministrazione prescritta, ma concordi con il medico
la modifica dell’orario di somministrazione.
Si ricordi che in caso di vomito, diarrea, sudorazione eccessiva
(tutte situazioni che contribuiscono alla perdita di liquidi) si
incorre nel rischio di disidratazione, e di conseguenza in questi
casi è opportuno che il medico le confermi o riduca il dosaggio del
diuretico.
La dose del diuretico non deve essere considerata “fissa”, ma
flessibile.
BETABLOCCANTI
Nomi commerciali più frequenti: LOPRESOR, CARVIPRESS,
CONCOR, DILATREND, SELOKEN.
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
Riducono il consumo di energia dell’asinello, che
può così camminare più a lungo mangiando la
stessa quantità di biada. Il farmaco viene dato
iniziando a dosi bassissime che andranno
aumentate ogni 1-2 settimane, sotto controllo
medico (visita, frequenza cardiaca, pressione arteriosa), fino alla
dose giusta per ciascuno che poi verrà proseguita.
Effetti collaterali: Specie nella fase iniziale di aggiustamento del
dosaggio segnali al medico qualsiasi disturbo del tipo: mancanza
di respiro, molta stanchezza, capogiri. I betabloccanti possono far
15
venire incubi notturni. Raramente possono ridurre la potenza
sessuale.
DIGITALE
Nomi commerciali più frequenti: LANITOP, LANOXIN, CARDIOREG,
EUDIGOX.
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
E’ un farmaco che stimola il
cuore a contrarsi e riduce la
frequenza cardiaca. E’ come la
carota messa di fronte
all’asinello.
Possono essere compresse o gocce.
Di solito si prendono una volta sola al giorno, al mattino.
Effetti collaterali: Avvisi il medico se compare nausea, vomito,
diarrea, perdita di appetito, alone (o ombra) verde o giallo intorno
alle luci, capogiri.
NITRATI O NITRODERIVATI
Nomi commerciali più frequenti: ADESITRIN, CARVASIN, DEPONIT,
DINIKET, DURONITRIN, ELAN, MINITRAN, MONOCINQUE, MONOKET,
NITRODERM TTS, NITRO-DUR, NITROSYLON, NITROSORBIDE, TOP-NITRO,
VENITRIN.
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
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Riducono il lavoro del
cuore; dilatano i vasi
arteriosi ed i vasi venosi,
incluse le arterie coronarie.
Tolgono sacchetti dal
carretto, alleggerendolo.
Si tratta di pastiglie o di
capsule che si prendono
una o più volte al giorno,
non importa se a digiuno o meno.
Possono anche essere cerotti da mettere sulla pelle, in qualsiasi
zona purché non abbia peli. Ci si può lavare regolarmente, anche
con il cerotto. Il posto dove mettere il cerotto va cambiato così da
evitare arrossamenti cutanei. Il medico le dirà a che ora il cerotto
va messo e a che ora va tolto: se ne ricordi! Tenere il cerotto 24 ore
al giorno crea abitudine al farmaco, che così perde efficacia!
Conservazione: i contenitori dei farmaci devono essere a tenuta
d’aria, ben chiusi e vanno conservati al freddo.
Effetti collaterali: Avvisi il medico in caso di pressione bassa e
capogiro, continuo mal di testa (spesso infatti è presente nelle
prime somministrazioni ma scompare con il proseguire della
terapia), arrossamento cutaneo al volto, alito cattivo.
AMIODARONE
Nomi commerciali più frequenti: AMIODAR, CORDARONE
17
Riduce le aritmie del cuore.
Il farmaco ha un tempo di accumulo nel
corpo di alcune settimane durante le quali
l’azione va gradualmente crescendo. Per
questo non è rilevante il momento della
giornata in cui il farmaco viene assunto. Altrettanto lenta è
l’eliminazione del farmaco dal corpo.
Si tratta di pastiglie che si possono prendere anche tutte insieme
se più di una, meglio se a stomaco pieno.
A volte il medico le prescrive per alcuni giorni alla settimana (es:
per cinque giorni alla settimana: non si prendono il sabato e la
domenica).
Effetti collaterali: Spesso si sviluppano piccoli depositi di
farmaco nella cornea, che solo molto raramente danno disturbi
visivi (per es. aloni, ombre). Frequentemente la pelle esposta al
sole diventa più scura.
Poiché l’amiodarone può causare sia eccesso che riduzione del
funzionamento della ghiandola tiroidea il medico le chiederà di
controllare ogni tanto gli esami del sangue di funzionalità
tiroidea.
ANTICOAGULANTI E ANTIAGGREGANTI
Nomi commerciali più frequenti: COUMADIN, SINTROM; ASPIRINA
(varie formulazioni), IBUSTRIN, TICLOPIDINA e CLOPIDOGREL (generici).
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
18
Riducono la capacità del sangue di
coagulare e quindi la possibilità di
formazione di trombi (o coaguli) all'interno
del cuore. Si tratta sempre di pastiglie,
somministrate in genere una volta sola al
giorno (2 volte per la ticlopidina), preferibilmente a stomaco pieno.
Solo per gli anticoagulanti (SINTROM e COUMADIN) il dosaggio va
stabilito in base al risultato di un esame del sangue che si chiama
INR (Rapporto Internazionale Normalizzato). Il valore di INR deve
essere compreso tra 2.0 e 3.0, salvo diverse prescrizioni del
medico.
Effetti collaterali. Faccia attenzione alla comparsa di pallore
della pelle accentuato o protratto nel tempo. Controlli se le feci
diventano nere od acquistano un odore forte e sgradevole
(potrebbe essere un segnale di perdita di sangue dallo stomaco o
dall’intestino), o se compare sangue nella bocca (esempio quando
spazzola i denti), o se perde sangue dal naso, o se l’urina diventa
rossa. Inoltre controlli se compaiono lividi senza traumi o colpi.
In tutti questi casi avvisi il medico.
ALTRI FARMACI A VOLTE UTILIZZATI
Oltre quelli finora elencati, altri farmaci a volte possono essere
prescritti su indicazioni particolari. Da alcuni di questi non deriva
necessariamente un miglioramento dei suoi sintomi perché
hanno lo scopo di prevenire gli effetti collaterali di medicine
necessarie o di rallentare il peggioramento della malattia
coronarica o di prevenirne la comparsa. Sono quindi farmaci
importanti e vanno assunti regolarmente. Ad esempio:
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CALCIOANTAGONISTI
Nomi commerciali più frequenti: ADALAT, ANIFED, CITILAT, CORAL,
NIFEDICOR, NIFEDIN, NIFEDIPINA DOROM, ANTACAL, MONOPINA,
NORVASC.
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
Servono a ridurre la pressione arteriosa e ad aiutare a curare
l’angina pectoris.
INTEGRATORI DI POTASSIO
Nomi commerciali più frequenti: LENTOKALIUM, POLASE,
POTASSION, KADALEX, KCL RETARD.
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
Servono a correggere una riduzione del livello di potassio nel
sangue, spesso conseguente all’uso di diuretici.
IPOLIPEMIZZANTI
Classi di farmaci più frequenti: statine, fibrati, sequestranti degli acidi
biliari, acido nicotinico, altri.
Aiutano ad abbassare il livello dei grassi in associazione alla
dieta.
IPOURICEMIZZANTI
Nomi commerciali più frequenti: ALLURIT, URICEMIL, URICODUE,
ZYLORIC.
Attenzione! Non tutti i nomi commerciali sono riportati sopra
Hanno lo scopo di ridurre il rischio di attacchi di gotta, a volte
indotti dalla terapia con diuretico.
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Per verificare se ha capito, provi a rispondere a queste
domande.
Troverà alla fine del Manuale-Diario le risposte esatte.
9. La dose dell’ACEinibitore prescritta dal medico deve essere considerata una dose variabile a seconda dalle variazioni del peso quotidiano
1 si 2 no 3 non so
10. I farmaci per lo scompenso possono abbassare la pressione
1 si 2 no 3 non so
11. La digitale può fare venire nausea?
1 si 2 no 3 non so
12. E’ corretto tenere il cerotto di nitroderivato per tutto il giorno (24 ore)?
1 è indifferente 2 solo se viene sempre rinnovato 3 no, va tolto per qualche ora
13. Quando si sta bene si può ridurre un poco la dose delle medicine, ma non del diuretico.
1 vero 2 falso
3 non so
21
b. CON IL SUO CONTRIBUTO
1. L’ASSUNZIONE DEI FARMACI
I farmaci sono estremamente importanti: dimenticarsi di
assumerli o prenderli in quantità sbagliata può determinare
problemi anche seri. D’altra parte ci si può sbagliare se si
devono assumere numerosi farmaci, più volte al giorno. Per
evitare problemi potrebbe preparare o farsi preparare un
tabella scritta a caratteri grandi e comprensibili con gli orari,
il nome del farmaco e la dose, come nell’esempio presentato
qui sotto:
ESEMPIO DI FOGLIO DI TERAPIA
h 8 (a colazione)
- ENAPREN 20 mg ½ compressa (o pastiglia o pillola)
- DILATREND 6.25 mg 1 compressa
- LASIX 25 mg 1 compressa
h 13 (a pranzo)
- CARDIOASPIRIN 100 mg 1 compressa
dopo mangiato
h 20 (a cena)
- ENAPREN 20 mg ½ compressa
- DILATREND 6.25 mg 1 compressa
22
La tabella può essere appesa al muro, in casa, ma una copia
deve portarla sempre con sé.
Potrebbe esserle anche comodo preparare
i farmaci giornalmente prendendo una
scatoletta che contenga le pillole per
un’intera giornata, con tanti scomparti,
suddivisa in ore.
Inoltre potrebbe essere utile prendere le
medicine alla stessa ora ogni giorno, e
precisamente nel momento in cui si
effettua sempre una stessa attività, per
esempio quando ci si lava al mattino, o quando ci si siede a
tavola. Chieda sempre al medico o al farmacista quali
medicine possono essere prese ai pasti.
Importante è non restare mai senza
medicine, bisognerebbe comprare sempre
una nuova confezione prima di finire la
precedente; portare con sè le medicine e
le ricette di riserva quando si va in viaggio, e tenere un
elenco di tutte le medicine che si prendono.
I farmaci possiedono degli effetti collaterali che se rilevati
vanno segnalati al medico in occasione dei controlli o
telefonicamente. Ne prenda nota scritta quando li avverte,
così da poterli riferire al medico con esattezza.
23
2. IL CONTROLLO DEL PESO
Si pesi tutti i giorni, al mattino e a
digiuno, scriva il peso su un
apposito diario o sul calendario;
questo le permetterà non solo di
registrare il valore di quel giorno, ma anche di confrontarlo con i
valori dei giorni precedenti e così prendere decisioni su un
eventuale aumento della dose del diuretico da assumere. Si
ricordi di portare sempre con sé il diario o il calendario su cui ha
annotato il peso corporeo al successivo controllo medico.
3. L’AUTOGESTIONE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA
Va impostata solo se il medico è d’accordo.
Dose di diuretico: Se si accorgesse che il peso tende ad
aumentare (aumento di circa 2 chili in 1-3 giorni) deve porsi due
domande:
1) ha bevuto di più nei giorni scorsi?
2) ha urinato di meno nei giorni scorsi?
Nel caso fosse consapevole di avere bevuto di più si rimetta in riga
e controlli che il peso ritorni al valore usuale in un paio di giorni.
Nel caso fosse consapevole di
avere urinato di meno, può
aumentare la dose di diuretico
che sta assumendo. Si ricordi
che la dose di diuretico con la
quale è stato dimesso è
flessibile: aggiustamenti devono
DI QUANTO E’ AUMENTATO DI PESO?
DI 2 Kg IN 1-3 GIORNI
DI PIU’ DI 2KgIN 1–3 GIORNI
CONSULTIIL
MEDICO
PUO’, SE IL MEDICO E’ D’ACCORDO,
AUMENTARE DA SOLO LA DOSE DI DIURETICO
DA ASSUMERE
24
essere fatti in caso di ritenzione d’acqua. Si aumenta di solito il
LASIX perché questo agisce più rapidamente. Concordi con il
medico di quanto aumentare il diuretico e quale farmaco
utilizzare.
DI QUANTO AUMENTARE LA DOSE GIORNALIERA
DI DIURETICO ? Un esempio
Dose abituale di
furosemide (Lasix)
Concordato
incremento del 50% Dose da assumere
50 mg:
2 c ore 6 = 50 + 25 = 75 mg 2 c ore 6 e 1 c ore 12
75 mg:
2 c ore 6 e 1 c ore 12 = 75+37 = circa 100 mg
2 c ore 6 e 2 c ore 12
oppure
3 c ore 6 e 1 c ore 12
100 mg:
2 c ore 6 e 2 c ore 12 =100+50 = 150 mg
Lasix F. 500 mg ¼ c ore 6
e
Lasix 25 mg 1 c ore 12
Dose abituale di
furosemide (Lasix)
Concordato
incremento del
100%
Dose da assumere
50 mg:
2 c ore 6 = 50 + 50 = 100 mg
2 c ore 6 e 2 c ore 12
oppure
3 c ore 6 e 1 c ore 12
75 mg:
2 c ore 6 e 1 c ore 12 = 75+75 = 150 mg
Lasix F. 500 mg ¼ c ore 6
e
Lasix 25 mg 1 c ore 12
100 mg:
2 c ore 6 e 2 c ore 12 =100 +100 = 200 mg
Lasix F. 500 mg ¼ c ore 6
e
25
Lasix 25 mg 3 c ore 12
Se durante i giorni in cui aumenta il diuretico non nota un
graduale aumento della quantità di urina e riduzione del peso
corporeo, chieda aiuto al medico.
Se in 3-4 giorni il peso è tornato a quello usuale, può
gradualmente ritornare alla dose precedente di diuretico.
ACE-inibitori: In estate il caldo determina normalmente
vasodilatazione e la pressione arteriosa può abbassarsi. Se si
hanno sintomi, quali capogiri o stanchezza importante, o se i
valori di pressione arteriosa massima sono inferiori a 90 mmHg
NON sospenda l’assunzione dell’ACE-inibitore. Può invece ridurre
la dose giornaliera del farmaco. Appena l’estate sarà finita, però,
ritorni gradualmente alla dose prescritta. Per questi
aggiustamenti della dose contatti il medico.
Antinfiammatori o antidolorifici (FANS):
questi farmaci (esempio: Voltaren, Aulin,
Diclofenac, Feldene, Brufen, Ketoprofene, Orudis,
Zepelim, etc.) possono ridurre l’efficacia dei
diuretici (=quantità di urina ridotta): pertanto
qualora fosse necessario assumere antinfiammatori (esempio in
caso di influenza, dolori articolari,..), preferisca il paracetamolo
che non agisce sul rene (TACHIPIRINA, EFFERALGAN); altrimenti
riferisca al medico e concordi con lui l’eventuale dose e durata del
trattamento.
26
4. IL CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
Nel caso in cui il medico le
chiedesse di misurare la
pressione arteriosa la misuri
sempre agli stessi orari, lontano
dai pasti e segni il valore su un
apposito diario o sul calendario. Si ricordi di portare sempre con
sé il diario o il calendario su cui ha annotato la pressione
arteriosa al successivo controllo medico.
5. LA RIDUZIONE DELL’APPORTO DI LIQUIDI
Un altro dato importante è il controllo della
quantità di acqua che viene ingerita ogni giorno,
sia quella bevuta come tale, sia quella contenuta
in bevande, minestre, cibi e frutta. Durante
alcune fasi della malattia, lo scompenso porta ad avere molta
sete. Ciononostante è necessario ridurre l’ingestione di acqua ed a
volte anche soffrire la sete, perché, come si è già detto, l’acqua
non costituisce altro che un ulteriore peso sul carretto. In
assenza di altra prescrizione specifica, non beva più di 1,5-2 litri
al giorno.
Nel caso in cui la sete fosse più forte del buon senso, le
suggeriamo nella tabella alcuni accorgimenti che si possono
adottare per…”controllarla”….
27
ALCUNI ACCORGIMENTI PER COMBATTERE LA SETE
- mangiare o meglio succhiare dei
pezzetti di ghiaccio tritato
- sciacquarsi la bocca spesso
- bere piccole quantità di acqua in più
riprese anziché un'unica bevuta
- tenere in bocca l’acqua alcuni
secondi prima di ingoiarla
- bere lentamente
- mangiare qualche frutto
(ma attenzione: la frutta disseta
perché contiene acqua!)
- limitare le bevande gasate
- non mangiare salato
È corretto imparare a dosare i cosiddetti liquidi nascosti: non
tutti sanno, infatti, che un piatto di minestra contiene circa 100
cc di acqua, mentre uno di minestrina anche 150 cc;
un’abbondante tazza di colazione circa 200/300 cc, un bicchiere
da pasto circa 100/150 cc, un caffè circa 50 cc, un gelato dai 100
ai 150 cc, ecc. Si ricordi che frutta e verdura fresca sono alimenti
28
ricchi d’acqua. Acqua è presente anche nelle bevande quali coca-
cola, aranciata, chinotto,…vino, birra….
6. LA SCELTA DELLA DIETA
Il sodio provoca accumulo di liquidi
nell’organismo, fa quindi aumentare i sacchetti
sul carretto.
Il sodio è contenuto nel sale da cucina (cloruro
di sodio) e quindi in tutti i cibi che contengono
del sale. Pertanto segua una dieta iposodica, cioè povera di sale,
che non è una dieta assolutamente priva di sale. In questa
valutazione è anche necessario tenere conto del sale "nascosto",
cioè di quei cibi che contengono sale a causa della loro
preparazione (per esempio formaggi ed insaccati).
Normalmente la quantità massima consentita di sodio deve esser
inferiore a 2 grammi, pari a 5 grammi di sale.
I cibi ricchi di sale
Cibi in scatola
Cibi conservati in salamoia
Salumi ed insaccati
Spuntini (noccioline, salatini,
etc.)
Formaggi stagionati
Alcuni accorgimenti:
Non tenere il sale a tavola
Cucinare senza sale
(aggiungere il sale solo
nell’acqua di cottura della
pasta o del riso)
Salare dopo la cottura
Sciacquare i cibi conservati
Insaporire con le spezie e
aromi
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Nelle pagine seguenti può trovare alcuni consigli generali sui cibi
il cui consumo è consigliabile ridurre o limitare oppure
aumentare e preferire.
RIDURRE PREFERIRE
CARNE
·Grassa (maiale, oca,
anatra,..), selvaggina, frattaglie (fegato, cuore, rene,…), carne conservata
in scatola tipo Simmenthal.
·Carni magre tipo vitello,
manzo magro, pollo e tacchino (senza pelle), coniglio, cavallo, maiale
magro (lonza o filetto) cucinate alla griglia o tipo scaloppine o in umido o al forno.
SALUMI
·Sono tutti sconsigliati
(prosciutto crudo o cotto,
salame, coppa, salsiccia, mortadella, pancetta,…).
·Nessuno.
PESCI
·Molluschi (cozze,
vongole,…), crostacei (gamberi, aragoste,…),
pesci conservati in scatola (es. tonno sott’olio o in salamoia), salmone affumicato, merluzzo secco.
·Preferire il pesce di
acqua dolce (luccio, trota, carpa); sono consentiti
tutti i pesci magri tipo sogliola, merluzzo, dentice, orata, rombo cucinati alla griglia o al artoccio o a vapore.
FORMAGGI
·Formaggi grassi, specie
se a pasta dura, fermentati o stagionati (gorgonzola, pecorino, formaggini, mascarpone,…), latte intero.
·Formaggi freschi tipo
mozzarella, ricotta, crescenza (una o due volte a settimana), yogurt magro, latte parzialmente o totalmente scremato.
UOVA
·Fritte in padella con olio
o burro.
·Fresche in camicia o alla
coque o in frittata cotta al forno o in padelle antiaderenti senza condimenti (si consiglia di non superare due uova alla settimana).
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PASTA
·Pasta all’uovo, pasta
ripiena (tortellini, ravioli,…), cereali precotti (corn-flakes) o a rapida
cottura (polenta precotta), pasta per pizza o focaccia…
·Pasta di semola e riso
conditi con pomodoro, poco olio, o con sughi di verdure. Si consiglia di
evitare il consumo di minestroni, passati, creme, … in quanto ricchi di liquidi.
PANE
·Pane confezionato,
grissini, fette biscottate e
crackers normali.
·Pane comune o senza
sale (toscano) o integrale,
fette biscottate e grissini senza sale.
VERDURE
·Verdure fritte con olio o
burro.
·Verdure crude o cotte
condite con olio e limone
o aceto.
LEGUMI
·Legumi in scatola ·Legumi freschi o
surgelati e secchi (fagioli, piselli, ceci, fave, lenticchie).
FRUTTA
·Frutta secca, oleosa,
farinosa (noci, nocciole,
mandorle, arachidi, datteri, castagne).
·Frutta fresca o cotta di
tutti i tipi.
CONDIMENTI
·Condimenti animali
(burro, lardo, strutto, margarina), margarina vegetale, condimenti cotti, fritture, salse grasse, maionese, salsa di soia, salsa Ketchup,
conserva di pomodoro, sughi pronti…
·Olio extravergine d’oliva
o di semi di soia o di mais (preferibilmente a crudo). Sono da evitare i fritti.
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DOLCI
·Tutti i tipi di dolci
dovrebbero essere ridotti.
·Zucchero, marmellata di
frutta, gelatina di frutta, miele, biscotti secchi, dolci fatti in casa senza
grassi e senza sale.
ALCOLICI
·Alcolici (vino, birra),
aperitivi, superalcolici (grappa, whisky, …),
BEVANDE
·Limitare l’uso di bevande gassate zuccherate
·Acqua, succhi di frutta.
CAFFE’ – TE’
·Limitare l’uso del caffè /
tè a 1-2 tazzine al giorno.
VARIE
·Spezie con sale, sale,
sott’aceti, dadi di carne o vegetali, senape, olive, capperi, cetrioli in salamoia, salsa di soia.
·Spezie ed aromi senza sale (prezzemolo, basilico, origano, peperoncino,…).
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Può trovare ora alcuni consigli sui metodi di cottura da utilizzare.
COTTURA DEGLI ALIMENTI
Carne e pesce
Uova Verdure Patate Primi piatti
· alla griglia · in umido · lessati · al cartoccio · arrosto
· alla coque · in camicia · sode · in frittata cotta al forno o in padelle antiaderenti
· lessate · al forno · alla griglia · al vapore
· bollite · lessati
ASCIUTTI: · olio · pomodoro fresco o tipo pelati · sughi di verdure
NO FRITTI NO FRITTI NO FRITTI NO FRITTI NO SUGHI SE FRITTI
E’ possibile che il medico le abbia fatto prescrizioni dietetiche
diverse da queste in base a sue esigenze particolari; in questo
caso, segua i consigli del medico.
Se lei è in sovrappeso: se il carretto è
sovraccarico, andrà attuata una “politica di
alleggerimento”. Il peso superfluo sarà il primo
che dovrà essere smaltito. Occorrerà però
seguire attentamente le prescrizioni dietologiche:
non faccia da sé!
Se si accorgesse di dimagrire molto (ad esempio un calo di 5 chili
o più in confronto al peso di sei mesi prima) lo segnali al medico.
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Insieme a questo segnali anche eventuale riduzione dell’appetito
e/o comparsa di diarrea, feci maleodoranti, residuo oleoso
nell’acqua dopo il lavaggio e flatulenza.
Alcool. Vi possono essere casi in cui il medico le
chiederà la totale abolizione dall’alcool.
Altrimenti la quantità giornaliera consentita è di
circa mezzo bicchiere di vino a pasto. E’
necessario non abusare di superalcolici.
7. L’ASTENSIONE DAL FUMO
Il fumo deve essere totalmente eliminato: riduce
le riserve di ossigeno nel sangue, danneggia le
pareti delle arterie, aumenta la frequenza
cardiaca e la pressione arteriosa. Aumenta i sacchetti sul carretto
e riduce la forza dell’asinello.
8. LE VACCINAZIONI
Anche una semplice influenza può peggiorare lo scompenso: si
ricordi tutti gli anni di chiedere al medico consiglio sul fare o
meno la vaccinazione antinfluenzale e quella antipneumococcica.
9. L’ORGANIZZAZIONE DEI VIAGGI E DELLE VACANZE
Quando programma un viaggio o le vacanze,
tenga in considerazione:
1. la durata del viaggio e la modalità: è
preferibile un breve viaggio in aereo
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che uno lungo in macchina, è sconsigliabile invece un lungo
viaggio in aereo.
2. le variazioni di clima a cui va incontro: sono sconsigliabili
bruschi sbalzi di temperatura e comunque l’esposizione a
temperature troppo alte o troppo fredde. E’ preferibile una
bassa percentuale di umidità.
3. le influenze geografiche quali altitudine (sono sconsigliabili
soggiorni in alta montagna, cioè oltre 1500 metri), abitudini
alimentari, disponibilità di ospedali o posti di soccorso
sanitario sul posto.
Vale sempre il consiglio di non esporsi al sole nelle ore più calde.
Ci sono poi vari fattori individuali che è meglio discutere con il
medico.
10. IL RIPOSO E L’ATTIVITA’ FISICA
In generale, mantenere lo stesso tipo di vita di prima che il cuore
si scompensasse è sbagliato. Equivale a mantenere sul carretto lo
stesso carico di prima che l’asinello si ammalasse. Il ridurre e
regolare lo stile di vita significa togliere qualche sacchetto dal
carretto. Segua la prescrizione che il medico le ha fatto riguardo
al tenore di vita e al lavoro. Cerchi di alternare periodi di lavoro e
di riposo. E’ utile fare un riposino (“pennichella”) dopo almeno 20-
30 minuti dal termine del pranzo.
A seconda delle sue
momentanee condizioni di
salute, il medico le prescriverà
riposo o attività fisica.
Quest’ultima non le sembri
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strana, infatti se da un lato attività fisiche eccessive sono
sconsigliabili, dall’altro un po’ di moto costante e regolare è utile
perché migliorerà la sua capacità di resistenza e il suo senso di
benessere fisico. In generale è consigliabile almeno una
passeggiata a piedi di 20-30 minuti in pianura ogni giorno.
Quantità e tipo di attività fisica le saranno prescritti in base alle
sue condizioni. In fondo, troverà gli schemi di esercizi consigliati.
E’ meglio che lei esegua la ginnastica o nel tardo mattino o nel
tardo pomeriggio, mai subito dopo pranzo o cena. Non esegua
ginnastica in un luogo caldo o all’aperto se molto caldo o molto
freddo. Se comparisse affanno riduca l’intensità dell’esercizio e, se
avvertisse stanchezza eccessiva, si fermi temporaneamente e
riprenda dopo il riposo ad un carico minore. Nel caso di
affaticamento eccessivo, disturbi particolarmente fastidiosi o se si
sentisse stanco ancora dopo mezz’ora dopo il termine della
seduta, riferisca al medico e concordi una nuovo programma di
allenamento più adatto.
Relativamente all’attività sessuale, sarà il suo medico a darle
indicazioni precise. Il consiglio è quello di liberamente discuterne
con lui in modo da non accrescere paure ingiustificate né in lei né
nel suo compagno o compagna.
11. LA VISITA AMBULATORIALE
Rispetti gli appuntamenti in ambulatorio
anche se sta bene e non le pare di avere
niente di nuovo da segnalare perché una
verifica della stabilità clinica è comunque
importante venga periodicamente fatta dal
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medico.
E’ una buona idea quella di controllare di aver capito quello che il
medico ha detto, ad esempio su come prendere le medicine.
Questo può essere fatto:
1. chiedendo al medico di ripetere o di spiegare
l’informazione non chiara,
2. ripetendo a voce alta quello che il dottore ha
detto,
3. riassumendo quello che ha capito di quanto il
dottore ha detto.
Qualche volta i malati si vergognano di dire che non hanno
capito. Ma controllare di avere capito è molto importante. Da una
parte si dimostra al dottore che si vuole essere sicuri di aver
capito l’informazione in modo completo e corretto. Dall’altra è
molto più probabile che lei ricordi l’informazione se riassume con
parole sue quanto il dottore ha detto. Chieda al medico di ripetere
con parole semplici, di farle un disegno, di scrivere l’informazione.
Se lei è timido, chieda a un parente o a un amico di venire con lei
all’appuntamento.
Qualche volta i malati hanno problemi a seguire le loro terapie e
possono modificarle, ridurle o sospenderle senza prima chiedere
al medico. Se lei avesse problemi, sia onesto con il medico e gli
parli delle sue perplessità o paure. Insieme al dottore, troverete
una soluzione.
E’ importante mantenere aggiornato il medico su eventuali
variazioni di terapie fatte da altri medici o specialisti di altre
malattie. A tutti i controlli ambulatoriali, porti con sé la
documentazione precedente, gli esami eseguiti nel frattempo, una
37
lista dei farmaci che sta assumendo o anche le scatole delle
medicine e, infine, il diario compilato a casa.
38
c. CON LA CHIRURGIA
In alcuni casi anche la chirurgia o comunque l’ interventistica
potranno essere d’aiuto nel trattamento dello scompenso.
Tenuto conto delle indicazioni e controindicazioni, dei rischi e
benefici, il medico potrebbe proporle ad esempio:
2) intervento di by pass aorto coronarico, se il problema
principale è quello di intervenire sulla malattia alle
arterie coronariche
3) intervento di sostituzione o riparazione di una valvola
cardiaca, se il problema è di una malattia valvolare
4) intervento di aneurismectomia o plastica del
ventricolo, se il problema è quello di ridurre una vasta
cicatrice del cuore
5) impianto di pace maker o di defibrillatore, se il
problema principale è costituito dalla presenza di
aritmie pericolose o di disturbi “elettrici” del cuore
6) trapianto di cuore, in rari e molto selezionati casi
quando la risposta alle altre terapie mediche e
interventistiche non sia considerata sufficiente.
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Per verificare se ha capito, provi a rispondere a queste
domande.
Troverà alla fine del Manuale-Diario le risposte esatte.
14. E’ bene pesarsi:
1 quando ci si sente gonfi 2 almeno 3 volte la settimana 3 due volte al giorno (prima e dopo colazione) tutti i giorni
15. In caso di dolore articolare, qualsiasi antidolorifico / antinfiammatorio può essere preso senza la necessità di chiamare ogni volta il medico
1 vero
2 falso 3 non so
16. I cibi cotti al vapore fanno male al cuore?
1 si 2 no 3 non so
17. La “pennichella” è un’abitudine dannosa al cuore?
1 si 2 no 3 non so
18. E’ bene mangiare
1 con poco sale 2 senza sale
3 salato normalmente
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19. Bisogna bere molto per fare molta pipì 1 vero
2 falso 3 non so
20. In caso di diarrea, vomito o febbre
1 bisogna aumentare la dose del diuretico
2 bisogna ridurre la dose del diuretico 3 chiedere al medico cosa fare Sono possibili più risposte
21. Quando si ha sete bisogna: 1 bere fino a dissetarsi 2 succhiare pezzetti di ghiaccio, sciacquarsi la bocca,…. 3 mangiare frutta succosa Sono possibili più risposte
22. Se il peso aumenta di 2 chili in 3 giorni:
1 è perché si sta meglio 2 è perché si è mangiato troppo 3 è perché si sta trattenendo liquidi
23. La dose del diuretico prescritta dal medico deve essere considerata una dose fissa, indipendente dalle variazioni del peso quotidiano?
1 si 2 no 3 non so
24. Chiedere al medico di ripetere l’informazione avuta ….
1 è segno di maleducazione e di mancanza di rispetto per il poco tempo che il medico ha a disposizione
2 è segno di insicurezza 3 è segno di buona volontà
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ESEMPIO DI DIARIO
* Se richiesto
DATA Peso
(Kg)
Pressione
*
Aumento
diuretico
Diuresi
*
Variazioni
terapia
giovedi
22
novembre
64
120 su 80
No
1800
Presa una
pastiglia di
trinitrina
venerdi
23
novembre
64,5
110 su 85
No
1650
No
42
IL SUO DIARIO
* Se richiesto
DATA Peso
(Kg)
Pressione
*
Aumento
diuretico
Diuresi
*
Variazioni
terapia
43
IL SUO DIARIO
* Se richiesto
DATA Peso
(Kg)
Pressione
*
Aumento
diuretico
Diuresi
*
Variazioni
terapia
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Risposte esatte.
Domanda n 1 Risposta esatta la n 4 Lo scompenso cardiaco è un disturbo in cui il cuore non riesce a pompare sangue adeguatamente rispetto alle necessità del corpo. I sintomi sono difficoltà di respiro, stanchezza e gonfiore alle caviglie.
Domanda n 2 Risposte esatte la n 1,2,3 e 4 Il trattamento dello scompenso e farmacologico e non farmacologico: le armi sono tante!
Domanda n 3 Risposta esatta la n 1 L’ipertensione è una delle cause dello scompenso. Un corretto controllo farmacologico dell’ipertensione previene o ritarda lo scompenso.
Domanda n 4
Risposta esatta la n 1 La cardiopatia ischemica (l’infarto, l’angina,…) costituisce la causa più frequente dello scompenso cardiaco.
Domanda n 5 Risposta esatta la n 1 Uno stile di vita salutare previene lo sviluppo di molte malattia che possono col tempo sfociare nello scompenso. Una volta che si ha lo scompenso, un adeguato stile di vita diventa una terapia vera e propria, non più un consiglio.
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Domanda n 6 Risposta esatta la n 2 Il giramento di testa legato a bruschi passaggi dalla posizione sdraiata o seduta a quella in piedi è frequentemente legato ai farmaci per lo scompenso. E’ bene che il passaggio di posizione avvenga lentamente. Nel caso invece di frequenti capogiri o di capogiri non legati ai bruschi cambiamenti di posizione è bene avvisare il medico o chiamare l’ambulatorio scompenso.
Domanda n 7 Risposta esatta la n 1 La necessità di aumentare il numero dei cuscini per non sentire la
mancanza di fiato quando si va a letto è un altro sintomo di scompenso. Nel caso di comparsa o peggioramento di questi sintomi occorre avvisare il medico o chiamare l’ambulatorio scompenso. Domanda n 8
Risposta esatta la n 2 Lo scompenso è una malattia a decorso variabile, con alternanza di fasi di stabilità, spesso prolungate, e momenti di peggioramento clinico. Questi ultimi spesso fanno seguito a eventi (ad esempio dopo un’influenza, oppure dopo l’assunzione eccessiva di liquidi) o si possono verificare in caso di interruzione arbitraria della terapia.
Domanda n 9 Risposta esatta la n 2 L’ACEinibitore dovrebbe essere proseguito alla dose consigliata dal medico. Il peso corporeo è ininfluente sulla dose dell’ACEinibitore; è importante per la dose del diuretico.
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Domanda n 10 Risposta esatta la n 1 Quasi tutti i farmaci per lo scompenso abbassano la pressione. Valori di pressione arteriosa bassa se non sono accompagnati da sintomi, quali capogiro o svenimenti, sono voluti e non devono quindi indurre a ridurre le dosi dei farmaci. In caso di sintomi invece, va consultato il medico o l’ambulatorio scompenso. Domanda n 11 Risposta esatta la n 1 La nausea è uno degli effetti collaterali della digitale e va subito comunicata al medico o all’ambulatorio scompenso.
Domanda n 12 Risposta esatta la n 3 Tenere il cerotto per 24 ore provoca abitudine al farmaco e ne riduce l’efficacia. Occorre rimanere senza alcun cerotto per qualche ora ogni giorno (è il medico che dice per quante ore).
Domanda n 13 Risposta esatta la n 2 La dose del diuretico è flessibile, le altre no. Se si sta meglio, è anche grazie alle medicine assunte bene nelle dosi giuste. Domanda n 14 Risposta esatta la n 2 L’ideale è pesarsi al mattino, a digiuno, dopo avere urinato, sempre con lo stesso abbigliamento e segnare il peso sul diario o sul calendario.
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Domanda n 15 Risposta esatta la n 2 Alcuni farmaci possono interferire con i farmaci dello scompenso. Preferisca il paracetamolo o chieda al medico. Domanda n 16 Risposta esatta la n 2 I cibi fritti fanno male al cuore! Domanda n 17 Risposta esatta la n 2 Anzi! Introdurre momenti di riposo anche più volte nella giornata è utile
al nostro asinello! Domanda n 18 Risposta esatta la n 1 Bisogna ridurre il sale e il consumo di cibi salati. Non è necessario abolire completamente il sale. Domanda n 19 Risposta esatta la n 2 In generale è vero che bevendo molto si fa molta pipì, ma non è vero
per chi ha lo scompenso cardiaco. Bere molto è dannoso al cuore che non ce la fa a smaltire l’eccesso di liquidi. Le bevande ingerite in eccesso sono sacchetti in più sul carretto trainato dall’asinello malato. Il diuretico cerca di ridurre i sacchetti facendo urinare di più, ma se si beve troppo si vanifica ogni effetto del diuretico, aggravando sempre più le condizioni dell’asinello.
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Domanda n 20 Risposte esatte le n 2 e 3 Con il vomito diarrea e febbre si perdono liquidi dal corpo. In genere quindi va ridotta la dose del diuretico per evitare di disidratarsi: è bene chiedere consiglio al medico o all’ambulatorio scompenso. Domanda n 21 Risposte esatte le n 2 e 3 Bisogna combattere la sete, non bere molto. La sete deve essere vista come un’arma del nemico (=la malattia =lo scompenso). Se le si da corda, si da corda al nemico che vincerà la battaglia. Domanda n 22 Risposta esatta la n 3 Un incremento rapido di peso è solo segno del fatto che ci si sta gonfiando accumulando liquidi. Domanda n 23 Risposta esatta la n 2 La dose del diuretico ideale è la minima necessaria per mantenere il peso secco. Si può, se il medico è d’accordo, imparare a gestirsi autonomamente la dose in base al peso quotidiano. Domanda n 24 Risposta esatta la n 3 E’ solo attraverso la verifica di avere capito quello che il medico ha cercato di spiegare che si potrà aiutare il medico a curarla meglio.