175
Federazione Italiana Gioco Bridge Commissione Insegnamento – Sezione Scuola Bridge MANUALE DIDATTICO DELL INSEGNANTE SECONDO LIVELLO E BRIDGE AVANZATO L L A A D D I I C C H H I I A A R R A A Z Z I I O O N N E E EDIZIONE MAGGIO 2010 INDICE DEGLI ARGOMENTI PAG. 3 INDICE ANALITICO PAG. 169 INDICE GENERALE PAG. 171 A cura di Marina Causa e Claudio Rossi

Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Federazione Italiana Gioco Bridge Commissione Insegnamento – Sezione Scuola Bridge

MMAANNUUAALLEE DDIIDDAATTTTIICCOO DDEELLLL’’IINNSSEEGGNNAANNTTEE SSEECCOONNDDOO LLIIVVEELLLLOO EE BBRRIIDDGGEE AAVVAANNZZAATTOO

LLAA DDIICCHHIIAARRAAZZIIOONNEE

EDIZIONE MAGGIO 2010 INDICE DEGLI ARGOMENTI PAG. 3 INDICE ANALITICO PAG. 169 INDICE GENERALE PAG. 171

A cura di Marina Causa e Claudio Rossi

Page 2: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

Questo testo è riservato agli insegnanti (non agli allievi, nella maniera più assoluta) e tratta dell’insegnamento della dichiarazione (libera, interferita e d’intervento) dall’inizio del secondo anno1 fino al termine del percorso didattico. IN COSA CONSISTE QUESTO LAVORO

Questo libro intende proporre un MODELLO DIDATTICO, inteso come un insieme

ordinato di argomenti corredati dalla relativa giustificazione tecnica e dalle modalità didattiche con cui dovrebbero essere trasmessi.

L’ordine degli argomenti è ovviamente importante poiché, nella maggior parte dei casi, un tema è propedeutico ad un altro. Nella didattica pratica, però, licita e gioco dovrebbero procedere di pari passo (anzi, il gioco ha la precedenza): il lettore, pertanto, in alcuni casi viene avvisato quando la trattazione di un argomento deve essere preceduta da lezioni e sessioni al tavolo concernenti uno specifico tema di gioco propedeutico a quello licitativo2.

Deve essere chiaro che un modello didattico non è un corso. Un corso è un insieme di oggetti (fisici o informatici) che permettono all’insegnante di svolgere la sua attività pratica. Il modello didattico, invece, è l’insieme di idee organizzate che consentono di interpretare correttamente un corso preconfezionato o di costruirne uno nuovo per soddisfare specifiche esigenze.

Le definizioni di licite e sequenze costituiscono gli argomenti, quindi il modello didattico presuppone un sistema cui fare riferimento. Quando si costruisce un sistema, o lo si adotta e modifica, occorre chiedersi quale obiettivo si stia perseguendo. L’idea è che spetti al corpo insegnante il compito di “normalizzare” la dichiarazione nazionale. Al momento attuale i sistemi giocati, anche se quasi tutti a base naturale, sono generalmente un’accozzaglia di accordi e convenzioni che sovente hanno poca validità tecnica e altrettanto sovente sono inutili o non coerenti col sistema giocato.

Questo discorso non vale ovviamente per il mondo dei professionisti, ma nel pianeta della maggioranza regna una baraonda che fa mettere le mani nei capelli ai buoni giocatori, agli insegnanti (che vedono i loro allievi mal consigliati da sedicenti esperti) e agli arbitri (che devono gestire situazioni derivanti da accordi complicati e male interpretati). Poiché però il Bridge è soprattutto un gioco, la soluzione di questo problema non può essere affidata a editti o regolamenti restrittivi che non farebbero altro che gettare malumore. La soluzione consiste nell’immettere sul mercato un prodotto che unisca semplicità ed efficacia, tali da creare attorno a esso un adeguato consenso. Il sistema proposto in queste pagine, pertanto, cerca di rispondere a due requisiti: 1) Coerenza logica: è vero che un sistema, per offrire una buona navigazione nelle

varie situazioni, deve prevedere molti accorgimenti, tuttavia il criterio informatore è quello di cercare di ridurre al minimo le eccezioni mnemoniche al fine di ricondurre la maggior parte delle sequenze a principi generali. L’idea è che chi pratica il bridge per hobby o per sport preferisca ragionare piuttosto che studiare (del resto, studiare senza ragionare non serve a niente).

1 Si tratta, ovviamente, di un confine teorico. L’ipotesi è che nel primo anno si sia svolto un primo corso di Avvicinamento e Introduzione al Bridge, e un secondo corso atto a consolidare le poche nozioni acquisite tramite lezioni e, soprattutto, sedute di gioco che abbiano permesso all’allievo di fare un po’ d’esperienza. 2 Per esempio, prima di trattare la valutazione dell’apertore quando deve decidere a quale livello rialzare una risposta 1 su 1, gli allievi dovrebbero aver appreso le tecniche base del gioco in atout nella 4-4: conoscere le potenzialità di questo fit aiuta l’apertore a decidere, a seconda delle carte che ha, se rialzare a livello 2, 3 o 4.

1

Page 3: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

INTRODUZIONE

2) Efficacia: il sistema proposto deve essere agonisticamente valido se vuole proporsi come modello nazionale. La costruzione del cosiddetto “sistema per allievi” è un’idea fragile che ha dimostrato tutti i suoi limiti: la comunità dei giocatori bravi (o che si sentono tali) lo ignora e gli allievi, terminati i corsi, lo abbandonano per affidarsi alle strampalate soluzioni che circolano. Ma se un allievo possiede un valido strumento (che vede applicato con buoni risultati dai “bravi”) difficilmente lo abbandona. Va detto, infine, che occorre dissipare un equivoco che circola nel mondo della

didattica e che si manifesta in frasi del tipo: “questo è troppo difficile”, oppure “come faccio a insegnare le cue bid ai miei allievi che ancora contrano il compagno?”. L’idea è che spetta alla professionalità dell’insegnante, e non al modello didattico, rapportarsi alle specifiche esigenze della sala. Se svolgete un corso pomeridiano per persone che intendono usare il bridge come passatempo vi guarderete bene dal trattare certi argomenti, e altri cercherete di schematizzarli nella maniera più semplice possibile (anche a costo di svilirne un po’ la portata). Tutto questo è sacrosanto e fa parte del bagaglio di un insegnante, ma in alcun modo può ergersi a modello didattico3. Il modello didattico parte da “l’asso mangia il re” e termina con la doppia compressione al taglio. La professionalità dell’insegnante, invece, suggerisce quando e quanto dire a seconda che l’esigenza che deve soddisfare sia semplicemente ludica o esista invece la possibilità di creare uno “sportivo” appassionato (oltre, ovviamente, a tutte le considerazioni che si devono fare sull’età e il tempo libero del soggetto cui si insegna).

LA DIDATTICA

L’esposizione del sistema e i commenti tecnici, in questo libro, sono ovviamente

sintetici in considerazione del fatto che il lettore è un esperto di questo gioco e quindi, anche se è abituato a qualcosa di diverso, non ha difficoltà a comprendere le motivazioni di una licita o di una sistemazione. Gran parte del testo è invece riservato alla didattica, cioè alle domande “quando dire una cosa?”, “come dirla?” e “come addestrare gli allievi a usare ciò che hanno imparato?”.

Ogni argomento, in modi differenti a seconda delle esigenze del tema trattato, è corredato da un’ampia sezione didattica che individua tre momenti: passato, presente, e futuro. L’idea è che la nostra esperienza didattica deve avere anche una capacità retroattiva: le difficoltà che noi e gli allievi incontriamo affrontando un argomento possono sovente essere alleviate se, nell’anno precedente, abbiamo usato particolari accorgimenti. Un esempio: trattando terzo e quarto colore alcuni allievi mal digeriscono l’idea di introdurre colori terzi o addirittura inesistenti, come nel caso proprio del quarto colore. In situazioni come queste vi sarà un paragrafo intitolato “un passo indietro” ove, per il nostro esempio, si suggerirà di non usare mai, durante il primo anno, le parole “mostra” oppure “descrive” per definire i nuovi colori del rispondente, ma piuttosto di dire “chiede” o “interroga”. In questo modo l’allievo che, pur ignaro di bridge, conosce la lingua italiana assimila gradualmente l’idea fondamentale che i colori detti dall’apertore rappresentino delle realtà, mentre quelli del rispondente siano degli strumenti per indagare su quelle realtà. Il nostro presente, inoltre, deve tener conto del futuro: nel trattare un argomento, pertanto, dobbiamo prestare la massima attenzione a dire le cose in modo da spianarci la via per tutti i futuri approfondimenti.

Le parti didattiche affrontano anche argomenti generalmente ignorati in questo tipo di pubblicazione: l’ambiente e l’etica.

3 Se così fosse, e purtroppo di questi tempi a volte lo è, si contravverrebbe a uno degli scopi istituzionali della Federazione che è l’accrescimento tecnico dei suoi associati.

2

Page 4: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

INTRODUZIONE

Per quanto riguarda l’ambiente va detto che l’idea della “grande scuola bridge metropolitana” (che trattiene e addestra gli allievi fino al momento dello sdoganamento) riveste scarso interesse perché la maggior parte degli insegnanti vive una realtà diversa, in piccole associazioni ove l’integrazione tra allievi e giocatori avviene precocemente e, spesso, senza che l’insegnante possa controllarla. Anche se tale integrazione è di per sé un fatto positivo, costituisce un problema delicato che l’insegnante deve affrontare per tutelare i propri allievi sia dai suggerimenti di chi poco capisce, sia da quelli dei bravi giocatori che, però, non hanno nessuna idea didattica. Abbiamo cercato, quando si è rivelato opportuno, di segnalare sia le situazioni in cui l’insegnante può essere tollerante, sia quelle in cui deve usare tutto il suo carisma e sbattere il pugno sul tavolo per evitare contaminazioni.

Per quanto riguarda l’etica, invece, abbiamo cercato di evidenziare quelle situazioni nelle quali un’iniziale incertezza tecnica (assolutamente normale nell’allievo) rischia, col tempo e con un percorso inconsapevole, di divenire scorrettezza. L’insegnante deve essere pronto, in questi casi, a intervenire immediatamente segnalando che il vero divertimento del bridge consiste nel ragionare e dedurre4: aggirare queste difficoltà significa svilire ciò che si sta facendo. Volete un esempio? Il concetto che “un giocatore che passa e poi contra avversari non fittati sia in Passo Forte” non è facile e l’allievo, le prime volte, esita. Poi lo assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non per segnalare un Passo Forte. Il suo partner capisce l’antifona e dichiara.

uando questo accade dovete intervenire tempestivamente e in maniera decisa. Q I CONTENUTI

Le aperture del sistema: tecnica e valutazione pag. 4Dopo apertura minore pag. 12Dopo apertura in un maggiore pag. 38Accostamento a manche e slam pag. 55Le aperture bilanciate pag. 77Le aperture oltre il livello 1 pag. 91L’avversario interviene pag. 101

’intervento pag. 116L C i sono inoltre tre appendici e un eserciziario: La Legge delle Prese Totali pag. 142La comunicazione didattica pag. 152D efinizioni e Glossario italiano inglese pag. 161Quiz dichiarativi commentati (allegato)

La legge delle Prese Totali è uno strumento di analisi che permette all’insegnante di dare un inquadramento organico alle soluzioni che propone e all’allievo di accelerare la propria esperienza analizzando le mani che ha giocato.

Nell’appendice “Comunicazione didattica” si analizzano tutti gli strumenti con cui si dà attuazione pratica al modello didattico: proiezioni, test, esercitazioni.

Il Glossario italiano-inglese è diventato una necessità; per gli allievi che sempre in maggior numero si buttano nella rete per giocare a bridge, oltre alle definizioni italiane sono sovente utili alcune traduzioni in inglese.

4 Posticipare il tema dell’informazione illecita per consentire agli allievi delle sedute di gioco senza regole (col buon proposito di fare didattica) determina situazioni imbarazzanti nell’immediato futuro, quando l’allievo che ha commesso un’irregolarità (cui si è abituato) sente messa in dubbio la propria integrità. L’informazione illecita va trattata da subito, presentandola per quello che è: un incidente che non fa colpa ma di cui non si deve approfittare. Lo scopo è sempre il medesimo: preparare gli allievi a godersi la futura attività bridgistica senza traumi.

3

Page 5: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture del sistema

1. LE APERTURE DEL SISTEMA ARGOMENTI 1. Nozioni acquisite nei primi corsi pag. 4 2. Lo schema definitivo pag. 4

3. Commento tecnico pag. 54. LA DIDATTICA pag. 7

1 Nozioni acquisite nei primi corsi

Aperture 1 colore • Forza Onori: da 12 a 20 punti.

• Con le mani sbilanciate si apre nel seme più lungo; con due semi almeno quinti nel più alto di rango.

• Con le mani bilanciate si apre di 1 a maggiore con 5 carte, di 1♦ con 4 carte, di 1♣ in tutti gli altri casi.

• L’apertura di 1 a colore non è forzante. Aperture 2 a colore • Forza Onori: 21+ punti.

• Le aperture di 2♦, 2♥ e 2♠ mostrano almeno 5 carte in mano sbilanciata.

• L’apertura 2♣ è ambigua: o sbilanciata base fiori o bilanciata di 24+ punti onori.

• Le aperture di 2 a colore sono Forzanti Aperture a Senza • L’apertura 1NT mostra 15-17 punti e quella di 2NT 21-23.

• Tutte le 5332 sono mani bilanciate. Aperture di barrage • Forza inferiore all’apertura, buon colore settimo o ottavo. 2 Lo schema definitivo

Aperture 1 colore • Le aperture di 1 a colore minore possono essere bilanciate

nella fascia 12-14 o 18-20. (con 15-17: 1NT) • Le aperture di 1 a colore maggiore possono essere 5332

nelle fasce 12-14, 17-18 e 19-20. (con 15-16: 1NT) • Con 4 carte di quadri e 4 carte di fiori l’apertura è 1♦. • Con una quinta e una sesta di rango inferiore l’apertura è

nella quinta, eccetto le mani con 5 picche e 6 fiori che possono essere aperte di 1♣.

Aperture 2 a colore • Le aperture di 2♦, 2♥ e 2♠ sono sotto-aperture monocolori. • L’apertura 2♣ è Artificiale Forzante. Se la mano è bilanciata

oppure a base minore la situazione è Forzante Manche; se la mano contiene una sesta maggiore la dichiarazione si può arrestare a 3 nel maggiore.

Aperture a Senza • L’apertura 1NT può contenere una quinta maggiore se la forza è minima (15-16 punti). La distribuzione può essere anomala: mani 5422 con quinta minore e quarta superiore oppure 6322 minore quando i semi lunghi sono inconsistenti e quelli corti onorati.

• L’apertura di 2NT può contenere qualsiasi 5332. Aperture di barrage • Le aperture di 3 e 4 a colore sono barrage classici.

• L’apertura di 3NT è gambling, senza fermo laterale. • Le aperture di 4♣ e 4♦ mostrano un buon barrage

rispettivamente a cuori e a picche.

4

Page 6: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture del sistema

3 Commento tecnico

Lo schema delle aperture si discosta da quello proposto nei primi corsi solo per quanto riguarda il livello 2. Quando introdurre la sistemazione definitiva è una scelta dell’insegnante.

Da un punto di vista strettamente tecnico vanno fatte alcune osservazioni riguardo ai criteri distribuzionali con cui le varie aperture vengono scelte.

L’APERTURA DI 1♦ CON LA 4- 4 MINORE

Giocando quinta maggiore (e a maggior ragione quinta maggiore con quadri

quarto) la scelta di aprire le 4-4 minori (sia bilanciate, sia tricolori) di 1♦ è pressoché obbligata in quanto, rispetto all’apertura alternativa di 1♣, ha rilevanti vantaggi e nessuno svantaggio (le deduzioni e le esclusioni che il rispondente può fare sono esattamente identiche con l’uno o l’altro metodo).

Il primo vantaggio, banale ma non irrilevante, è che quando apriamo di 1♦ il partner sa che le abbiamo e quindi tale colore non crea nessun imbarazzo. Giocando “quadri quarto” l’unica apertura su cui c’è da fare un po’ di lavoro è quella di 1♣.

Il secondo vantaggio è che, nelle situazioni competitive, l’apertura di 1♦ permette una ridichiarazione economica. Carte di Sud:

♠ 832 ♥ A5 ♦ KJ74 ♣ KQ83 S O N E S O N E

1X 1♠ Dbl P 1X 1♠ Dbl 2♠ ? P P Dbl P ?

Se Sud ha aperto di 1♦ ha adesso un’agevole ridichiarazione con le fiori, offrendo al compagno una scelta nello stesso livello5. L’apertura di 1♣, viceversa, porterebbe a una situazione di stress perché costringerebbe l’apertore ad “arrampicarsi” con le quadri, colore per il quale Nord non ha garantito interesse. Una rassicurante deduzione che deriva dall’apertura di 1♦ è che in queste situazioni l’apertore che apra di 1♣ e poi mostri le quadri descrive implicitamente almeno una 5-4.

Il terzo vantaggio è più sottile ma egualmente importante: la certezza che una bilanciata aperta di 1♣ non possa contenere 4 carte di quadri permette al rispondente di accelerare la ricerca dei maggiori, senza timore di perdere la possibilità di competizione in questo colore.

La risposta di 1♥ è più saggia: rispondendo 1♦ si potrebbe affrontare una situazione complicata se il quarto di mano intervenisse a picche (ricevendo magari l’appoggio dal compagno). Il fatto che il partner non possa avere 4 carte di quadri, a meno che non ne abbia 5 di fiori, ci permette questa

scelta senza timore di perdere la possibilità di competere nei minori. Chi di voi conosce il naturale internazionale sa che la scelta di aprire di 1♦ è

qualche volta estesa alle 4-5, tipo: ♠ K4 ♥ 54 ♦ AK72 ♣ Q8754

Le motivazioni sono evidenti (la possibilità di una ridichiarazione economica con o senza intervento), tuttavia sconsigliamo di proporre questa pur valida sistemazione, 5 Queste due sequenze danno buoni vantaggi purché il compagno si ricordi di prenderle con elasticità e non dia per scontata una bicolore 5-4.

O E E S T 1♣ ? ♠ 54

♥ A874 ♦ KJ76 ♣ J54

5

Page 7: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture del sistema

perché, in caso di silenzio avversario e indagine del rispondente (tipo 4° colore), occorrerebbe modificare qualche sistemazione, il che può essere complicato. L’APERTURA DI 1NT CON LA 5^ MAGGIORE E 15-16 PUNTI

Si tratta di mani tipo questa:

♠ K4 ♥ AQ754 ♦ KQ2 ♣ J54 Una 5332 maggiore di 15 punti è troppo forte per essere trattata come una

bilanciata di 14 (1♥-1♠-1NT)6 ma troppo debole per librarsi fino a 2NT; sul versante opposto una 5332 maggiore di 17 punti è probabilmente troppo pesante per l’apertura di 1NT. Suggerite pertanto di aprire le 5332 maggiori di 15-16 punti di 1NT, riservando alle mani 17-18 punti l’apertura di 1 a maggiore seguita dall’impegnativa replica di 2NT.

Il fatto che questa sistemazione possa incorrere in qualche occasionale disastro non deve ingenerare ansia, né indurvi a proporre agli allievi soluzioni convenzionali per stanare questa benedetta quinta (fornendo, nella maggior parte dei casi, informazioni utili solo agli avversari)7. Procediamo con logica, buon senso e un po’ di fiducia nella statistica. Se mai c’è una cosa da mettere in rilievo: questo tipo di scelta è determinata da considerazioni di linguaggio (aprendo di 1 a maggiore non si avrebbe una ridichiarazione soddisfacente) e non da fatti valutativi: che la quinta sia bella o brutta, pertanto, non fa differenza.

L’APERTURA CON LE BICOLORI 5-6

L e situazioni in cui non vorremmo mai trovarci sono queste:

La differenza tra una 5-6 di diritto e una di rovescio è irrilevante se si tiene conto di due altre considerazioni: la prima è che quando abbiamo una mano molto sbilanciata gli avversari dichiareranno; la seconda è che,

quando abbiamo una bicolore di 5-6 vogliamo mostrare ambedue i nostri colori, il che sarà ragionevole solo se potremo farlo con una sequenza discendente che offre al compagno la scelta nello stesso livello. L’ordine di scuderia è pertanto di trattare tutte le 5-6 come 5-5 (aprendo nel più alto di rango) con l’eccezione della mano con 5 picche e 6 fiori, che può essere aperta di 1♣.

IL REVER A SENZA ATOUT

Nel bridge agonistico esiste la tendenza a trasportare la dichiarazione delle mani

bilanciate di 18-20 punti nel livello 2, allo scopo di rendere più chiare quelle sequenze competitive nelle quali l’apertore, dopo intervento del quarto di mano, intende

6 Il dubbio che la replica di 1NT possa comportare anche il caso dei 15 punti rappresenterebbe una notevole pressione sul rispondente, che possedendo 10 punti si sentirebbe in dovere di fare ulteriori mosse di indagine; molte volte, purtroppo, un invito fatto con 10 troverebbe l’apertore con 11-12 … e il contratto sarebbe già a rischio. E’ un grande vantaggio giocare il Senza 15-17 proprio per poter limitare a 14 la mano dell’apertore che replica 1NT; creare un’eccezione per le aperture maggiori darebbe più danni che vantaggi. 7 Prevedere risposte a livello 3 che informino della quinta maggiore è compatibile in un sistema in cui il cambio di colore dopo texas sia forzante: ben poche sarebbero infatti le mani che transitano dalla Stayman. Ma in caso contrario si configurerebbero situazioni veramente imbarazzanti: il rispondente che facesse Stayman con una bicolore 5-5 rossa e visuale di slam … sulla risposta 3♠ (la quinta nel colore) vorrebbe buttar via le carte. Anche quando non si verifichi questa penosa situazione, resta il fatto che nella maggior parte dei casi al rispondente non interessa l’informazione, di cui resta però traccia indelebile nella strategia del controgioco avversario.

S U D S O N E ♠ 4 1♦ 1♠ P 4♠ ♥ AQJ54 ? ♦ KQ7542 ♣ 3

6

Page 8: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture del sistema

mostrare una mano forte. Le motivazioni tecniche sono valide, ciò nonostante tale scelta non è stata fatta perché implica varie sistemazioni convenzionali che non fanno parte della filosofia di questo sistema, che vuole affidarsi alla logica piuttosto che alla memoria. Tuttavia vogliamo rassicurare quelli di voi che amano il buon bridge che tali mani saranno sviluppate in modo corretto: in pratica eviteremo la barbarie di aprire di 1 a minore e poi ridichiarare indiscriminatamente 2NT.

La sistemazione sarà la seguente: dopo apertura di 1♣ o 1♦ e risposta 1 su 1 si ridichiarerà 2NT solo se non c’è fit quarto (avendo il quale si replica 3NT) e se non si possiedono colori da dire a livello 1.

4 LA DIDATTICA

APRIRE DI 1 A COLORE O NON APRIRE

Stiamo parlando delle mani di 11 punti onori: la prima cosa da mettere in chiaro è

che l’apertura di 1 a colore garantisce due prese difensive certe. A questo proposito è importante sottolineare che, così come il barrage dice

“quante prese faccio”, l’apertura di 1 dice “quante prese non fa l’avversario”; è improduttivo pertanto aprire con mani di 11 punti senza prese difensive, e poi farsi prendere dal panico se il compagno contra la manche avversaria. L’apertura di 1 è una cosa seria (tranne che da terzo di mano, in cui c’è più tolleranza purché l’apertura coincida con un buon colore, nell’ipotesi che il compagno debba attaccare), tanto quanto il Contro Informativo.

Tornando al problema della mani di 11 punti, i due criteri da suggerire sono la presenza di colori maggiori e la ridichiarabilità.

La presenza di un maggiore lungo aumenta le possibilità di aggiudicarsi il contratto; una 5422 di 11 punti ha più motivazioni di una 22548.

Avere una buona ridichiarazione non creerà imbarazzo al giro successivo; gli allievi dovrebbero ormai essere in grado di valutare i futuri possibili e chiedersi “cosa farò se…”. Ad esempio, con:

♠ AJ2 ♥ 4 ♦ KQ74 ♣ J8653 Dopo l’apertura di 1♣ non si avrà alcuna ridichiarazione decente su nessuna risposta del compagno.

Quando vocazione ai maggiori, ridichiarabilità, distribuzione e concentrazione di onori sono tutte presenti l’apertura di 1 è ammissibile anche con 10 punti:

♠ AQ982 ♥ A9864 ♦ 4 ♣ 63 … ma non mancate di rilevare che tali iniziative a volte conducono a dei pessimi risultati9.

Infine, non fate cenno alla rivalutazione meccanica di una mano che presenti singoli o vuoti: tali condizioni distribuzionali vanno svalutate o rivalutate strada facendo e solo quando si avrà un’idea della distribuzione del compagno10. La mentalità cui dovete gradatamente portare gli allievi è che la forza di una mano non è un fatto assoluto, ma cresce col fit e diminuisce col misfit.

8 Nello spiegare queste situazioni fate sempre riferimento alla possibile manche finale, sottolineando come i contratti a Senza richiedano requisiti “pieni” (25 P.O.) mentre in quelli a colore fattori distribuzionali possono compensare le carenze di punteggio. 9 Non appena ritenete che gli allievi abbiano sufficienti nozioni di intervento fate notare che alcune grandi bicolori, tipo ♠ x ♥ xx ♦ KQ1097 ♣ KQ954 possono essere rese in maniera perfetta passando in apertura e poi effettuando un intervento bicolore. 10 Agli allievi troppo ottimisti potete far notare che, da un punto di vista statistico, quando si possiede un singolo o vuoto la cosa più probabile è sentire il compagno dichiarare proprio quel colore.

7

Page 9: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture del sistema

Un caso particolare è rappresentato dalla apertura in terza posizione: pur garantendo sempre due prese certe di controgioco può essere effettuata anche con 10 punti, purché il colore annunciato sia onorato. L’apertura in terza posizione, in sostanza, può essere fatta con l’intento di dare un’indicazione di controgioco nel caso l’avversario si aggiudichi il contratto. In quarta posizione l’apertura è sempre a pieno valore, a meno che non si possieda lunghezza nel colore di picche (a parità di punti, vince l’asta per il parziale chi ha le picche).

PROBLEMI DISTRIBUZIONALI

L’input che gli allievi hanno ricevuto nei primi corsi è che la scelta dell’apertura

di uno a colore dipende esclusivamente dalla distribuzione (cioè dalle lunghezze dei colori, non dalla loro consistenza). A questo punto, però, l’esperienza che hanno accumulato, sebbene esigua, ha certamente insegnato loro che, dopo aver aperto, normalmente bisogna anche ridichiarare. Qualche cenno, allora, a come il problema di una buona ridichiarazione possa influenzare la scelta dell’apertura può essere fatto. Ecco dunque che potete meglio approfondire e motivare alcune situazioni: • L’apertura di 1NT può contenere una quinta maggiore se nella fascia di 15-16

punti (a prescindere dalla bellezza del colore). Solo con 17+ punti ci si può permettere di aprire di uno a maggiore e poi effettuare una replica forte a Senza.

• Le bicolori 5-6 (eccetto la 5-6 nera) vanno aperte nel seme di rango più alto per garantirsi una buona ridichiarazione nel probabile caso di intervento avversario.

• Una mano di 15-17 punti, senza singoli, a base minore, con concentrazione di onori nei semi corti, tipo:

♠ AJ2 ♥ AQ ♦ K4 ♣ Q98653 ♠ KQ ♥ Q754 AQ ♣ K8764 ♦

può essere aperta di 1NT in considerazione delle difficoltà dichiarative che nascerebbero a seguito dell’apertura minore, difficoltà che a questo punto del corso gli allievi dovrebbero essere in grado di prevedere (un rever fiori-cuori con la mano del secondo esempio racconterebbe colori in cui abbiamo meno di un terzo dei punti posseduti). Concludendo questo paragrafo dobbiamo ammettere che noi insegnanti siamo

sempre molto preoccupati della disciplina degli allievi, per evitare che inventino strafalcioni esercitando una fantasia che in realtà maschera insipienza. Giusto, tuttavia questa ansia non deve arrivare al punto di intorpidire le loro menti e nascondere la verità: molto spesso si è chiamati a scegliere la mossa meno peggiore, perché non ce n’è una perfetta. Siate quindi pronti a lodare iniziative solidamente motivate. Se ad esempio vedete l’apertura di 1♦ con:

♠ 4 ♥ J8654 ♦ AQJ872 ♣ A … indagate: se scoprite che l’allievo ha scelto di trattare questa mano come una 4-6 ditegli bravo: a chi piacerebbe giocare nella 5-3, essere accorciato e buttare via tutte le quadri? LE SBILANCIATE FORTI E ALCUNI PROBLEMI

Per prima cosa bisognerebbe evidenziare che le aperture di 2 sono un difetto

(inevitabile) del sistema in quanto sprecano spazio dichiarativo, e pertanto andrebbero evitate ogni volta che l’apertura di 1 è ragionevole11. Occorre quindi 11 Gli allievi hanno una pericolosa tendenza a esagerare con le aperture forzanti: le loro motivazioni sono l’ansia di mostrare immediatamente la forza e il timore che, aprendo a livello 1, non possano convincere il partner di

8

Page 10: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture del sistema

accertarsi che l’allievo comprenda il criterio unico che identifica una mano adatta all’apertura forzante: troppo forte per essere aperta di 1 (in pratica che non tollera il passo del compagno). Può sembrare vago, ma questo è l’input didattico che si deve fornire. Una mano può avere questo requisito o per punteggio o per numero di vincenti12. Questo tipo di analisi è un esercizio estremamente utile:

♠ AK54 ♥ KJ54 ♦ A ♣ AQ74 Questa mano va aperta di 1♣ per il semplice fatto che se il compagno passa non avremo perso nulla: è ben difficile, infatti, immaginare carte con cui lui passa (cioè meno di 5 punti, o 3 o 4 con un maggiore lungo) e noi realizziamo partita. Sul versante opposto:

♠ AKQJ876 ♥ 4 ♦ 5 ♣ AKJ4 Se il compagno ha due soli punti fatti dalla Dama di fiori, risponderà su 1♠? No, allora è opportuno aprire a livello 2. Il conto delle vincenti è sempre un’ottima “prova del nove” per valutare se una mano merita l’apertura forte: almeno 8 vincenti abbondanti se il colore base è maggiore, almeno 9 se è minore. La mano dell’esempio ha in effetti 9 vincenti indiscutibili.

Purtroppo l’allievo a volte fa confusione tra quelle che noi consideriamo mani forti (Punti Onori + Forza Giocabile13) e quelle che vanno trattate con le aperture di Barrage (sola Forza Giocabile):

♠ AKQ875432 4 ♦ 6 ♣ J2 ♥ E’ vero che facciamo 10 prese da soli, ma è anche vero che l’avversario potrebbe fare il Grande Slam in qualsiasi altro colore. Ecco quindi cosa l’allievo deve assolutamente sapere: l’apertura forzante sancisce il possesso del board, cioè una forza onori tale da rendere impossibile per l’avversario realizzare una manche (quindi, Passo Forzante e Contro Punitivo).

Le aperture forzanti, in qualunque modo vengano espresse, sono ovviamente rare, tuttavia hanno caratteristiche peculiari (e quindi degne di attenzione didattica) che andrebbero evidenziate il prima possibile, per potervi poi fare riferimento quando se ne approfondirà lo sviluppo. Eccole: • Sono forzanti: questo è il primo scoglio da superare. E’ opportuno qualche

esempio eclatante in cui, nonostante il rispondente abbia mano bianca, l’apertore realizza solo il Piccolo Slam.

• Al contrario delle aperture di 1, il Capitanato appartiene all’apertore: compito del Rispondente è di descrivere umilmente le poche carte utili che possiede. Il contratto finale verrà sancito dall’apertore.

• Sanciscono il possesso del Board: o giochiamo noi, o contriamo il contratto dell’avversario. Prima di abbandonare l’argomento, vorremmo fare qualche cenno ad alcuni

problemi inerenti le mani forti ma non forzanti. Siamo alle prese col problema delle grandi monocolori:

♠ AJ9754 ♥ AQ ♦ AKJ ♣ 54 ♠ A4 ♥ KQ6 ♦ K4 ♣ AQJ964

tutti i punti che hanno. Queste motivazioni, pur comprensibili, sono pessime e pertanto è essenziale porre seri avvertimenti sugli inconvenienti e i difetti delle aperture ad alto livello. 12 Per favore, non parlate di conteggio delle perdenti: poiché l’allievo deve cercare di immaginare il probabile piano di gioco già in fase dichiarativa (è più facile quando ha una mano molto forte), l’elemento fondamentale è la previsione delle prese che si faranno, non di quelle che si dovranno perdere. 13 Forza Giocabile: il numero di prese che faremo a condizione di imporre l’atout.

9

Page 11: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture del sistema

Poiché la ripetizione del colore d’apertura a salto mostra una mano di 15-17 e non è forzante, queste configurazioni non hanno una specifica replica che le descriva. Questo fatto va ben evidenziato all’allievo per evitargli grossolani errori, ma poi occorre anche suggerirgli qualche soluzione.

La nostra raccomandazione è di evitare soluzioni raffazzonate (come quelle di inserire le monocolori minori nell’apertura di 2♦ Multicolor e di aprire di 2 le monocolori maggiori) che hanno scarsissima validità tecnica (una dichiarazione che inizia a livello 2 o 3 è necessariamente imprecisa) e, per di più, obbligano a sviluppi convenzionali.

Il buon bridge è fatto o di soluzioni basate sulla logica e il buon senso (che è la scelta di noi insegnanti: quindi ridichiarando una manche, oppure effettuando un rever forzante in un colore di tre carte) oppure di ottimi sviluppi preconfezionati (come la Gazzilli e le repliche in Multirever che possono essere proposte successivamente a quegli allievi che hanno formato delle coppie di agonisti). UN METODO PER CONTARE LE VINCENTI

L’allievo deve saper riconoscere le mani i cui la concentrazione degli onori e le

lunghe suggeriscono un futuro più promettente di quanto il semplice conteggio Milton Work prevederebbe. Questo non è difficile perché è un fatto intuitivo: il compito arduo è invece quello di proporre un metodo di valutazione che sia attendibile ma allo stesso tempo non richieda l’uso di.…radici quadrate. Tale metodo è ovviamente importante (fino a che l’allievo non sarà divenuto un vero giocatore con un buon colpo d’occhio14) perché sottende scelte come ridichiarare in diritto, oppure in piccolo o grande rever, oppure aprire di 1 o di 2, o ancora fare barrage e a quale livello farlo.

Affrontando questo problema una cosa vi deve essere chiara (e, gradatamente, deve divenire chiara anche per i vostri allievi): il conto delle vincenti è un fatto convenzionale. In sostanza, non si tratta di produrre un numero a sei cifre decimali che rappresenti la capacità statistica di fare prese di una figura o di una mano. Si tratta di costruire un metodo semplice in base al quale, in presenza del medesimo colore, i due compagni estrapolino lo stesso numero con facilità. Non tollereremo quindi cifre decimali ma solo la “mezza presa” (impasse). Gli unici correttivi ai rozzi numeri interi saranno i concetti vaghi di “ottimismo” e “pessimismo”, vaghi ma didatticamente utili per introdurre considerazioni più sottili derivanti dall’andamento della licita.

Ecco quindi alcune idee per iniziare il discorso con gli allievi …. Il conto delle vincenti nei colori compatti è una questione di semplici sottrazioni:

AKx (2 vincenti), KQJ109xx (6 vincenti), QJ109xxx (5 vincenti). Le forchette, quelle che suggeriscono “mezza presa” (AQ, una presa e mezza,

AKJ, due prese e mezza, Kx, mezza presa ) richiedono qualche avvertenza. Prima di tutto vanno guardate con pessimismo quando sono in una mano molto forte per il fatto che non sappiamo quante sono le chance di andare al morto. Potete fare questo esempio estremo:

♠ AKQJ10 ♥ AQ ♦ AKQ ♣ KQJ E’ vero che la Dama di cuori ha il 50% di fare presa, ma per fare l’impasse occorre andare al morto, il che richiede che il compagno abbia l’Asso di fiori. Egualmente suggerite analogo pessimismo per i colori lunghi con una forchetta:

AQJ10xxx: è corretto il conto pessimistico di 6 prese e non di 6 prese e mezza, perché non solo non siete certi di poter andare al morto, ma non siete neppure

14 Ma i giocatori esperti sanno che il colpo d’occhio e la buona valutazione personale non sono sufficienti: ciò che conta, in una coppia, è che ambedue i giocatori, a fronte della stessa mano, producano la medesima valutazione (e quindi dichiarazione). Di nuovo una questione di metodo.

10

Page 12: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture del sistema

certi di poter fare e ripetere un eventuale impasse (se il partner ha zero o una carta).

Le lunghe (6+ carte) vanno valutate considerando la divisione più probabile dei resti e poi attribuendo la maggior lunghezza all’avversario (si tratta di una valutazione ottimista e l’allievo deve sapere che è tale):

9876543: la divisione più probabile delle sei carte mancanti è 3-2-1; attribuiamo tre carte all’avversario e arriviamo alla conclusione che, perdendo tre prese, sono vincenti le carte a partire dalla quarta. AK87654: 6 vincenti A76543: 4 vincenti (ipotesi di resti 3-2-2 o 3-3-1).

Infine, nessuna rivalutazione per i colori di 4 o 5 carte (AKxx, AKxxx) fino a che la dichiarazione non sveli un fit.

Il metodo non è certo super scientifico, ma è un buon inizio; i correttivi del “pessimismo” e dell’”ottimismo”, inoltre, vi permettono di suggerire sani comportamenti vincenti: • Quando siete in dubbio tra ridichiarare in diritto o con un Piccolo Rever (tipo,

dopo 1♥-1NT, replicare 2♥ o 3♥) valutate con ottimismo: le manche sono contratti remunerativi e andare down è sempre onorevole;

• Quando siete in dubbio tra l’apertura di 1 e l’apertura forzante, applicate una valutazione pessimista: se l’apertura di 1 avrà un seguito, avrete un dialogo più accurato.

• Quando siete in dubbio se passare o fare barrage, oppure se aprire di 3 o 4, siate ottimisti in prima (pagate poco e create scompiglio) ma pessimisti in zona. Per concludere, quando commenterete mani giocate e verificherete la valutazione

degli allievi, non mancate di stimolare considerazioni che li aiutino a formarsi un orecchio per sentire com’è la musica. Per esempio, avendo a picche AKxxxx, la valutazione (ottimista) da primo di mano è di 5 prese, ma se l’avversario alla nostra destra ha aperto di 4♥, prevedere 4 prese è già tanto, perché non stanno certo girando delle distribuzioni bilanciate.

11

Page 13: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

2. DOPO APERTURA IN UN MINORE

ARGOMENTI Nozioni acquisite nei primi corsi pag. 12 Lo schema definitivo pag. 12 pag. 13La meccanica dei Livelli di Guardia

Commento tecnico pag. 14pag. 16LA DIDATTICA

1 Nozioni acquisite nei primi corsi

La risposta 1 su 1 • Garantisce 5+ punti, 4+ carte; interroga su forza e distribuzione. • E’ forzante ma non autoforzante (quindi Forzante 1 Giro).

Le altre risposte • Le risposte a Senza negano quarte nobili e mostrano 5-10 punti (1NT), 11-12 (2NT), 13-15 (3NT). Non sono forzanti.

• Dopo apertura 1♦ le risposte 2♦ (5-9 punti) e 3♦ (10-11) sono naturali non forzanti.

• La risposta 2♣ è Forzante Manche sia dopo apertura 1♦ sia dopo apertura 1♣ (che è “non colore”).

Repliche dopo 1 su 1 • Dopo apertura 1 a colore il Livello di Guardia è 1NT oppure 2 nel seme d’apertura. Le repliche che superano 2 nel colore d’apertura mostrano Rever (16/17-20 punti) mentre quelle entro il Livello di Guardia mostrano diritto.

Repliche dopo 2 su 1 • L’apertore mostra i colori che ha, a prescindere da forza e distribuzione.

Prosecuzioni • Dopo risposta 1 su 1 le dichiarazioni del rispondente a Senza Atout o di vecchi colori non sono forzanti né a livello (5-10 punti), né a salto (11 punti) né a manche.

• Il Nuovo Colore del Rispondente è sempre forzante. 2 Lo schema definitivo

Ridefinizioni • La risposta 1 su 1 può essere più “leggera” (3-4 punti) se si ha

un buon colore ripetibile. O, comunque, se si ha un asso. • La risposta 1NT su 1♣ garantisce 8-10 punti, quindi la risposta

di 1♦ può venire da 2/3 carte in mano di 5-7 punti a base fiori. • Le risposte di un Nuovo Colore a salto mostrano 6+ carte

capeggiate da almeno 4 dei 5 onori. Sono Forzanti Manche. ECCEZIONE: la risposta 3♣ mostra 6 carte e 9-11 punti sia su apertura 1♦ sia su 1♣.

La forza (apertore) • La distinzione tra Diritto e Rever (unica possibile in alcune sequenze) è implementata da Piccolo Rever e Gran Rever.

Repliche dopo 1 su 1 • La ridichiarazione di un colore a livello 1 mostra Diritto, o anche Piccolo Rever, o bilanciata di 18-20 punti.

• La replica che coincide a un Livello di Guardia mostra Diritto. • Un colore discendente a livello 2 (unica sequenza: replica 2♣

dopo apertura 1♦) mostra mano di Diritto o Piccolo Rever. • La ripetizione a salto del colore d’apertura è Piccolo Rever. • Un colore ascendente a livello 2 è Rever. • Un Rever che implichi un salto mostra Gran Rever (18-20)

Repliche dopo la risposta 2♣

• La ridichiarazione di 2♦ è convenzionale e mostra mano di Diritto a prescindere dalla lunghezza delle quadri.

• Qualsiasi altra replica mostra mano di Rever. Prosecuzioni • Dopo risposta 1 su 1 tutti i nuovi colori del Rispondente sono

Forzanti Manche ad eccezione del 3° Colore discendente a livello 2 (Forzante 1 Giro) e del 4° Colore discendente a livello 2 (promette una ridichiarazione).

12

Page 14: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

3 La meccanica dei Livelli di Guardia

Un Livello di Guardia è il più elevato contratto superato il quale non c’è più certezza di un risultato ragionevole15. Normalmente un Livello di Guardia è

eterminato dalla logica: d Se il rispondente ha mano minima (5-10 punti), e non c’è un fit, 1NT è l’ultimo rifugio sicuro, superato il quale non è ben chiaro cosa si potrà giocare. Questo è un fatto logico, come logica è la conseguenza: una dichiarazione che supera il Livello di Guardia mostra mano massima.

Questa è la spiegazione più semplice e rigorosa del Rever16 anche se, in realtà, dopo apertura a colore e risposta 1 su 1 esistono tre possibili Livelli di Guardia: • 1NT, se l’apertore è bilanciato; • 2 nel seme d’apertura, se la mano è sbilanciata; • 2 nel seme di risposta, se c’è fit.

In presenza di un Livello di Guardia il linguaggio, qualsiasi situazione dichiarativa si presenti, segue precise regole: • la dichiarazione del Livello di Guardia mostra mano minima; • tutte le dichiarazione superiori al Livello di Guardia mostrano mano massima; • le licite “sotto” il Livello di Guardia sono ambigue: si tratta di descrizioni “gratuite”

della distribuzione che non definiscono la forza. 1 2 3

S N S N S N 1♦ 1♠ 1♦ 1♠ 1♦ 1♠ 2♦ 2♥ 2♣

Nella sequenza 1 l’apertore, replicando proprio uno dei Livelli di Guardia, mostra certamente mano di Diritto; altrettanto certo è il Rever nella sequenza 2 perché la replica di 2♥ supera il Livello di Guardia. Ambigua è invece la sequenza 3: poiché la replica di 2♣ mostra mano sbilanciata il Livello di Guardia è 2♦, e 2♣ sta “sotto”. L’apertore può avere sia una mano di Diritto sia una mano di Piccolo Rever (15-17).

Come vedremo, un Livello di Guardia non è sempre e solo un fatto logico: a volte è una questione di sistemazioni. Se, ad esempio, si definisce una dichiarazione come forzante fino a un determinato contratto, quel contratto diviene il Livello di Guardia:

La surlicita dopo intervento è definita forzante fino al ritorno nel colore d’intervento; in questo caso 2♠ diviene dunque il Livello di Guardia. Se Ovest lo dichiara mostra intervento

15 Non stancatevi di ripetere che per “ragionevole” non si intende solo un contratto che si mantiene, ma anche un contratto in cui si va down… pagando una cifra più o meno equivalente a ciò che l’avversario avrebbe realizzato se fosse stato lui a giocare col morto. 16 Quale sia il miglior meccanismo per spiegare una dichiarazione di rovescio è un dubbio che ancora noi tutti abbiamo. Il fatto è che gli allievi percepiscono con facilità il salto, ma non le dichiarazioni ascendenti senza salto (1♦-1♠-2♥). Il vecchio stile didattico si è affidato per anni alla definizione di “ascendente con cambio di livello, o discendente a salto” ; astruso e faticoso da recepire, perché richiede continuo sforzo di ragionamento sul rango dei colori annunciati, cosa che gli allievi (ci sono anche quelli che non si accorgono nemmeno che 1♣ - 2♦ non è una 2 su 1 ma un salto) non hanno sulla punta delle dita nemmeno dopo qualche mese. Parlare per LIVELLI aiuta invece, con la sua logica pratica, una intuizione più concreta e legata al buon senso, non solo per le repliche ma soprattutto per le prime risposte ( ad esempio, “sforare” nel livello 2 con poco e senza fit è “palesemente rischioso”).

O V E S T O E ♠ J5 1♦ 1♠ ♥ KJ84 ? ♦ A862 ♣ KJ5

S O N E 1♦ P 1♠ 2♦

13

Page 15: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

minimo; se invece dichiara 2NT o qualcosa di superiore mostra massimo; se dichiara 2♥, che è “sotto” 2♠, mostra semplicemente 4 carte di cuori senza definire minimo o massimo. E’ importante notare che quando esiste un Livello di Guardia, vale per tutti e due i giocatori: se, nella sequenza proposta, Ovest replica 2♥ ed Est dichiara 2♠ la licita si può fermare, perché il “riposo” nel Livello di Guardia ha mostrato tentativo minimo. 4 Commento tecnico

LA RISPOSTA 1 SU 1 CON 3-4 PUNTI

Il Passo sull’apertura del compagno deve ignorare completamente la situazione di

non fit (ansia che si manifesta dopo apertura 1♣ che può venire da due sole carte): il motivo per cui si passa è che si hanno carte con cui qualsiasi manche è esclusa, e non ci deve essere preoccupazione di lasciare il compagno in un colore in cui non c’è fit. Sfatate subito le leggende metropolitane del tipo “su 1♣ non si passa mai”: prima o poi gli allievi trovano qualcuno che, dimenticandosi che non stiamo giocando né fiori Forte né Corto-Lungo, sciorina queste perle di saggezza facendo dei danni. Si passa su qualsiasi apertura di 1 a colore, anche 1♣, se non c’è alcuna visuale di manche17.

Ci sono tuttavia situazioni nelle quali la risposta è opportuna con meno dei canonici 5 punti. L’introduzione dell’aperture di 2♣ artificiale che, quando è a base minore, è Forzante Manche fa sì che le aperture di 1 a colore minore possano essere effettuate anche con 21 punti (o 22 con le maledette tricolori). E’ pertanto conveniente suggerire che il rispondente, se ha un asso (presa certa, rientro sicuro), non passi.

Una mano anche povera ma contenente una lunga maggiore può meritare una risposta, se si sa in partenza che si avrà una ridichiarazione facile al giro successivo: ♠ QJ9xxx … e basta sono sufficienti per dire 1♠ (se il partner è in rever a picche la manche è possibile), colore che verrà poi imposto ad ogni costo (l’atout picche è l’unica salvezza perché questa mano porti 3 o 4 prese, quindi non ci si deve perdere d’animo dopo).

Unica avvertenza: sottolineare sempre che si dichiara per cercare una manche e non per migliorare il parziale.

IL LIVELLO DI GUARDIA, FARO DELLA DICHIARAZIONE

Gli allievi sanno che dopo apertura di 1 a colore e risposta 1 su 118 il Livello di

Guardia è 1NT se la mano è bilanciata e, invece, 2 nel colore lungo se sbilanciata. La meccanica della dichiarazione per Livelli di Guardia dice che una licita sotto il

Livello di Guardia è una descrizione “gratuita” della distribuzione che non definisce la forza. Questa è la spiegazione delle “repliche ambigue”: le ridichiarazioni dell’apertore “sotto” il Livello di Guardia” possono essere effettuate sia con mani di Diritto sia con mani di Piccolo Rever (e anche, se la licita è a livello 1, con bilanciate o tricolori di 18-20 punti).

Nella sequenza:

17 Un buon modo per spiegare tutto questo è dire che, con mano pressoché nulla, si passa non nel timore che l’apertore sia debole (in questo caso il nostro parziale a livello 1, per brutto che sia, sarà vantaggioso rispetto ad un avversario che certamente può conseguire manche) ma nel timore che il partner sia forte: in questo caso la sua replica di rever ci trasporterebbe a livelli in cui l’aria è troppo rarefatta per sopravvivere. 18 Anche se il Livello di Guardia è un concetto universale che governa tutte le sequenze, dovreste essere puntigliosi nel sottolineare che le distinzioni che si applicano dopo risposta 1 su 1 non valgono dopo 2 su 1, per il semplice fatto che tale risposta è Forzante Manche, e quindi il primo Livello di Guardia è 3NT.

14

Page 16: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

S N 1♦ 1♥

… in cui i possibili Livelli di Guardia sono 1NT o 2♦, la replica di 1♠, oltre che da tutte le bilanciate o sbilanciate di Diritto, può venire da mani sbilanciate di Piccolo Rever, tipo: 1♠

♠ AQ65 ♥ 4 ♦ AK853 ♣ K76 … o anche da bilanciate o tricolori forti:

♠ AJ65 ♥ Q43 ♦ KQ52 ♣ AK ♠ AKJ5 ♥ 4 ♦ ♣ KQJ4 A875

Tutto questo significa che si tratta di repliche forzanti? La risposta è un definitivo no! Quando il rispondente può ragionevolmente escludere la manche anche a fronte della più forte delle possibilità passa.

Anche se l’apertore ha una bilanciata di 20 punti, il contratto di 3NT con un solo rientro e senza colori di sviluppo è un miraggio. Notate che Nord aveva risposto 1♥ perché la manche sarebbe stata possibile se Sud avesse avuto un Gran Rever in questo seme: appena

esclusa questa ipotesi, si passa19. E’ proprio da queste considerazioni che na ce la miglior definizione di Gran Rever: s

La ridichiarazione di 2♠ significa: “Poiché hai risposto, so di poter fare manche anche se hai un ciuffo di cicoria in mano. Cerchiamo questa manche!”. Più seriamente: le repliche di Gran Rever sono forzanti. Notate che la caratteristica di queste mani è un

monumentale colore lungo (che sarà la vera sorgente di prese): ecco perché si tende a ridichiarare a livello uno con le bilanciate e le tricolori di 18-20 punti (punti non significa necessariamente prese).

Nella pratica, quando l’apertore effettua una replica ambigua, il rispondente riporta nel Livello di Guardia con tutte le mani di 5-9 punti. Ad esempio:

♠ 65 ♥ AJ43 852 ♣ J865 ♦ Dopo aver risposto 1♥ sull’apertura di 1♦ e aver ricevuto la replica di 1♠, quale motivo c’è di lasciar languire l’apertore in questo stupido contratto? Il rispondente, ovviamente, riporta nel primo livello di guardia: 1NT. E’ proprio questa la meccanica della licita:

A questo punto l’apertore passerà con le mani di Diritto (o correggerà in un altro Livello di Guardia), mentre con forza maggiore dichiarerà ancora descrivendo la distribuzione.

Le varie sequenze sono sviluppate nella parte dedicata alla didattica; quello che qui vogliamo che sia ben chiaro è che queste descrizioni in tre tempi sono il punto di forza dei sistemi naturali, e pertanto va fatto ogni sforzo per insegnarle.

19 Il Passo ha un’ulteriore giustificazione. Il silenzio avversario fa presagire una mano forte da parte del compagno: meglio allora giocare 1♠ nella 4-3 che ritrovarsi a 2NT o a 3 a colore, cosa che probabilmente avverrebbe se correggessimo nel parziale di 1NT. Ovviamente, con meno di 3 carte a picche sarebbe stato conveniente ridichiarare.

S N N O R D 1♦ 1♥ ♠ J65 1♠ P ♥ A874

♦ 92 8542 ♣

S U D S N ♠ AQJ5 1♦ 1♥ ♥ 4 2♠ ♦ AKQ862 ♣ K5

APERTORE RISPONDENTE apertura 1 su 1

replica ambigua riporto (L.d.G)

15

Page 17: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

IL REVER A SENZA

Le mani di 18-20 punti bilanciati, dopo risposta 1 su 1, hanno il seguente trattamento: • con fit quarto nel maggiore di risposta si ridichiara 3NT (convenzionale); • con un maggiore dichiarabile a livello 1 lo si mostra, per poi ridichiarare 2NT (18

punti) o 3NT (19-20) sull’eventuale riporto del partner; • la ridichiarazione immediata di 2NT mostra quindi una bilanciata forte senza fit

quarto e senza maggiori licitabili a livello 1 (il rispondente, finalmente, può fare accurate deduzioni sulla distribuzione e anche gli slam nei colori minori smettono di essere un miraggio).

5 LA DIDATTICA

LA RISPOSTA 1 SU 1: CARATTERISTICHE NUOVO COLORE DEL

La risposta 1 su 1 è probabilmente l’argomento più “pesante” di tutta la didattica dichiarativa sia per la varietà di situazioni che presenta sia per i molteplici sviluppi che può avere (parziale, invito a manche, manche o accostamento a slam). Iniziamo allora con una serie di concetti che devono essere portati all’attenzione degli allievi, a seconda dei casi come specifici argomenti di lezione oppure come mentalità che va instillata in modo subliminale con il ricorso costante a termini ed espressioni durante i dialoghi. AVVERTENZA: anche se l’argomento è “sviluppo delle aperture di 1 a minore”, per quanto riguarda le risposte 1 su 1 vi saranno anche esempi della sequenza 1♥-1♠ che, per logica e per tecnica, appartiene a questa area. COLORE NUOVO: UNA RISPOSTA CHE CHIEDE.

Presentare le risposte 1 su 1 come una “domanda” (hai fit in questo colore?), anziché come una descrizione, è tecnicamente più corretto e aiuta a introdurre il Principio del Capitanato. Inoltre, come effetto collaterale, ha il vantaggio di alleviare l’ansia del Rispondente che, per paura di essere abbandonato, risponde a salto o effettua altre sconsiderate dichiarazioni. Il concetto di Nuovo Colore è ovviamente in antitesi con quelle di Vecchio Colore20 (seme già mostrato in precedenza dall’apertore o dal rispondente) e ciò è utile per fornire un ulteriore input, ancor più tranquillizzante: dopo 1 su 121, ogni volta che il rispondente dichiarerà un nuovo colore, l’apertore dovrà descrivere ancora. I MAGGIORI IN TESTA ALLE PRIORITÀ.

E’ essenziale mettere in rilievo che, quando l’1 su 1 è un maggiore, tale colore è in testa alle priorità di descrizione dell’apertore non solo in questo momento, quando la domanda è “hai 4 carte?”, ma rimane prioritario anche in seguito: OVEST EST

1♦ 1♠ Hai quattro carte a picche ? 1NT 2♣ Hai tre carte a picche ? 2♦ 3♠ Nelle tue due picche, c’è un onore maggiore ?

20 Qui c’è il problema delle fiori: la sequenza 1♣-1♥-1NT-2♣ è passabile perché fiori è un Vecchio Colore, oppure è forzante perché fiori è un “non colore”? A questo proposito dovreste fornire un preciso (anche se un po’ grossolano) input per semplificare le cose: fiori è un non colore solo in fase d’apertura. Questo significa che i successivi appoggi delle fiori non sono forzanti, anche se il rispondente deve avere una lunghezza compatibile col minimo numero di carte che ha dedotto l’apertore debba avere. 21 Questa precisazione (dopo 1 su 1) è importante affinché gli allievi non facciano confusione con sequenze tipo: 1♠-1NT-2♣-2♦.

16

Page 18: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

E’ vero, questa sequenza presenta un meccanismo particolare (nuovo colore poi vecchio colore non è forzante, ma nuovo colore poi nuovo colore poi vecchio colore è forzante), tuttavia può essere anticipata come esempio per tranquillizzare quegli allievi che, avendo una quinta, percepiscono come non risolutiva la domanda immediata (hai 4 carte?).

Evidenziare poi come un nuovo colore minore non si pone in testa alle priorità (quindi 1♣-1♥-1♠ nega 4 carte di cuori, ma 1♣-1♦-1♥ può venire da una mano 0445, tipo ♠- ♥Kxxx ♦AJxx ♣KQxxx) ci spiana la via ad una più facile comprensione dei “colori nuovi” (come poteva essere 2♣ nell’esempio precedente) che, essendo minori, non garantiscono reale lunghezza.

Come al solito, enunciati brevi e chiari possono aiutare molto. Eccone due su questo argomento: 1. Dopo aperture a colore la chiave forzante del rispondente è il nuovo colore; (così come dopo le aperture a Senza la chiave forzante è la Stayman). 2. Un nuovo colore maggiore chiede di sé, un nuovo colore minore lascia inalterate le precedenti priorità. LA SCELTA DEL COLORE DI RISPOSTA.

Questo è un argomento molto delicato e di straordinaria importanza, per cui va affrontato con l’allievo facendo riferimento immediatamente al vero bridge. Per quanto riguarda la scelta della risposta, l’idea è che non ci sono regole meccaniche ma scelte strategiche. La parola “immediatamente” che abbiamo evidenziato sta a indicare che già al primo corso è sbagliato dire “con 4 cuori e 4 picche si risponde 1♥”, ma è opportuno stimolare immediatamente il ruolo di protagonista del rispondente dicendo “Con 4 cuori e 4 picche è conveniente iniziare con 1♥ perché …”. Se l’allievo percepisce la scelta della risposta come un fatto meccanico (il che è vero per l’apertura) avrà enormi difficoltà a gestire le situazioni, mentre se percepisce le sue licite come strumenti atti a conseguire gli obiettivi che si è prefissato avrà molte più chance di progredire. Vediamo alcuni esempi. Il compagno apre di 1♣ e l’avversario passa:

♠ 54 ♥ A654 K854 ♣ J54 ♦ Nulla da commentare se un principiante assoluto risponde 1♦, ma ad un allievo che sta progredendo potremmo chiedere: “Cosa serve rispondere 1♦, visto che se il compagno ha 4 carte di quadri ne ha certamente almeno 5 a fiori?22 Non è meglio anticipare la ricerca delle cuori (1♥) prima che un eventuale intervento a picche del quarto di mano la renda problematica?”. Se l’allievo ha una percezione meccanica del suo ruolo si sentirà spiazzato, ma se invece sa di essere in plancia di comando apprezzerà queste osservazioni. Tutto questo è importante non solo quando il problema è la scelta tra due risposte 1 su 1, ma anche quando l’alternativa è un altro tipo di risposta. Questa volta il compagno apre di 1♦:

♠ AQ54 ♥ J4 874 ♣ AQ54 ♦ ♠ AKJ4 ♥ 54 K54 ♣ AQ54 ♦

Come vanno commentate queste situazioni con un allievo sensibile che sa di dover operare delle scelte e vorrebbe quindi dei criteri guida? Più o meno in questo modo: “Queste sono due mani forzanti manche. Chiediti se, a fronte di una mano di diritto, lo slam sarebbe possibile. Se la risposta è no (la prima mano) rispondi 1♠ e, se il partner descrive un diritto, concludi a manche. Se la risposta è si, inizia con un 2 su 1 (2♣)”. Quando lui si chiederà perché 1♠ non sarebbe conveniente con la seconda

22 Questa deduzione è resa possibile dalla scelta di aprire di 1♦ con la 4-4 minore.

17

Page 19: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

mano, la risposta sarà semplice: “Se inizi con 1♠ metti questo colore in testa alle priorità per sempre, e successivi cambi di colore (2♣) potrebbero risolversi in sgraditi appoggi nella tua quarta di picche. La risposta immediata di 2♣, trattandosi di un colore minore, non pone ipoteche su nessun colore: semplicemente chiede di descrivere ancora”.23

IL RISPONDENTE HA FIT A CUORI E LE PICCHE DA DICHIARARE

Stabilito che, come vedremo, il rialzo a 2♥ è costruttivo (8-10 punti), il dilemma da evitare è questo:

La mano non giustifica un rialzo invitante a 3♥, ma il riporto a 2♥ potrebbe far perdere manche. Il compagno si figurerebbe qualcosa come:

♠ K875 ♥ 73 ♦ Q72 ♣ J42 … e anche con 16 punti ben formati passerebbe. Conclusione: col fit a cuori e le picche, se siamo

nella fascia 8-10, è opportuno fornire un appoggio immediato. LA RISPOSTA 1 SU 1 NON È AUTOFORZANTE

A differenza della risposta 2 su 1, chi risponde a livello uno non promette una seconda dichiarazione: l’ovvia conseguenza è che, nella sua descrizione, l’apertore deve essere pronto a mostrare eventuale maggior forza per evitare il Passo del rispondente in situazioni in cui la coppia ha forza di manche. Stiamo quindi parlando della distinzione tra diritto e rever24. Poiché l’argomento è tutt’altro che semplice occorrono molte cautele nel trattarlo.

Per prima cosa dovreste sottolineare che una sequenza di rever è per sua natura una licita diseconomica in quanto supera il Livello di Guardia25: quando tale superamento avviene con una ridichiarazione a salto c’è automaticamente uno spreco di spazio licitativo. Tale spreco trova motivazione nel timore che il partner abbandoni prima di manche e ha ragion d’essere solo quando il rispondente non ha promesso una ridichiarazione: le sequenze di rever, pertanto, esistono solo dopo risposta a livello 1, ma non trovano applicazione dopo risposta 2 su 1.

Il secondo punto importante, ma difficile, è che non si deve suggerire una corrispondenza biunivoca tra mani di rever e sequenze di rever, altrimenti si perviene a un pessimo bridge:

♠ AQ53 ♥ 2 ♦ KJ4 ♣ AQ854 Dopo aver aperto di 1♣ e ricevuto la risposta di 1♦ o 1♥ nessun giocatore competente replicherebbe 2♠, ma queste situazioni sono un po’ problematiche per gli

23 Gli insegnanti desiderano che i loro allievi commettano pochi errori: nulla di male in questo, purché non si risolva nel tentativo di prevenire tali immancabili errori fornendo pacchetti di regole in situazioni in cui, invece, un giocatore deve prendere decisioni basate su logica, strategia e tattica. Qualunque cosa voi pensiate su questo argomento, ricordatevi che il bridge si ribella alle regolette e propone sempre situazioni anomale che nessun algoritmo preconfezionato può risolvere da solo (questo è il motivo per cui, a differenza degli scacchi, non ci sono programmi al computer che possano simulare il comportamento di un forte giocatore, a meno che la linea di gioco non sia stata inserita dal programmatore). Il divertimento del bridge è pensare, analizzare e progettare: se un vostro allievo trova esasperante tutto questo, rassegnatevi al fatto che questo gioco non fa per lui. 24 Nel gergo bridgistico la parola rever indica sia una mano di 16/17-20/21 punti, sia una ridichiarazione dell’apertore che mostri tale forza. Tale ambivalenza può generare un po’ di confusione, pertanto suggeriamo di dire sempre “mano di rever” e “sequenza di rever”. Il motivo per essere così meticolosi sta nel fatto che non esiste una corrispondenza biunivoca tra i due significati: se è vero che una sequenza di rever sottende sempre una mano forte, non è altrettanto vero che tutte le volte che si possiedono 16-17 punti si replichi in rever. 25 Come già detto, dopo risposta 1 su 1 il Livello di Guardia è 1NT (se l’apertore è bilanciato) o 2 nel suo colore lungo (se è sbilanciato).

S N N O R D 1♥ 1♠ ♠ AQ54 2♣ ? ♥ K87

♦ 9762 85 ♣

18

Page 20: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

allievi all’inizio. La replica di 1♠ è corretta perché “sotto” il Livello di Guardia26, ma la distinzione tra diritto e rovescio viene proposta in un momento in cui i futuri sviluppi non sono molto chiari, e pertanto è opportuno partire col piede giusto. In analogia con quanto abbiamo visto riguardo alla scelta se aprire di 1 o 2, il dilemma tra replicare in diritto o rever può essere risolto non facendo riferimento a un comportamento meccanico (“quando hai da … a … allora …”) ma affidandosi a una domanda logica assai più formativa. Ecco la domanda: “E’ possibile che il compagno, dopo una replica di diritto, passi pur avendo una mano con la quale la manche sarebbe ragionevole?”. Ed ecco la risposta in questo specifico caso: “Perché manche sia possibile, il compagno deve avere almeno 8 punti. Se replichi 1♠ perché mai lui, con 8 punti, dovrebbe passare? Se ha 4 carte di picche dirà 2♠, e se non le ha dirà 1NT o qualcos’altro”. Un esempio di mano con la quale il rispondente passa e 1♠ è proprio un buon contratto (♠Kxx ♥Jxxx ♦Qxxx ♣xx) è opportuno. L’APERTORE DOPO RISPOSTA 1 SU 1: LA FORZA

La replica dopo risposta 1 su 1 è, dal punto di vista didattico, una sfida notevole e

affascinante poiché presuppone l’incastro perfetto tra temi logici e grammaticali (senza dimenticare gli aspetti strategici, che a volte sono decisivi per scegliere tra due opzioni entrambe corrette). Procediamo con ordine: LA LOGICA.

L’allievo deve avere chiara percezione che dopo risposta 1 su 1 si muove ancora su un terreno tutt’altro che solido perché la coppia potrebbe avere 17 punti (12+5) e quindi non essere neppure “destinata” a giocare il board27. La distinzione tra situazioni solide e situazioni precarie è didatticamente molto potente e ci servirà in molte altre situazioni28: • situazione precaria: la coppia può avere meno di 21 punti. Siamo nel regno dei

Livelli di Guardia (da qui la definizione di sequenza di rever come replica che supera il livello di guardia di 1NT e di 2 nel colore d’apertura);

• situazione solida: la coppia ha certamente 21+ punti (o perché l’apertore ha mostrato rever, o perché il rispondente ha risposto 2 su 1) e quindi è ragionevolmente certa di poter mantenere almeno un contratto parziale e comunque di avere poca convenienza a lasciar giocare l’avversario.

La risposta 1 su 1 genera pertanto una situazione precaria in cui l’apertore non deve superare il Livello di Guardia se non è certo che, in realtà, la situazione sia solida: quindi almeno 16 che, sommati ai possibili 5 del rispondente, facciano 2129. 26 Come già accennato, le repliche “sotto” il livello di guardia provengono sia da mani di diritto sia da mani di Piccolo Rever (15-17) e sono quindi dette “elastiche”. 27 Sottolineare questo punto è importante anche per evitare i classici strafalcioni: apertura, passo, risposta e intervento del quarto di mano e …. l’apertore ridichiara anche con 12. L’allievo deve percepire l’intervento del quarto di mano come “liberatorio” di una situazione che, per obbligo statistico (aprire con 12 e rispondere con 5) ci stava per portare a un cattivo risultato. A questo punto la nostra coppia dichiarerà ancora solo sa ha i valori per farlo. 28 Un esempio per chiarire come l’aver distinto le situazioni in solide e precarie ci possa venire in aiuto. L’allievo meno attento fa sovente confusione tra queste due sequenze: 1♥-1♠-2♣-3♥ e 1♥-2♣-2♥-3♥. Ecco come le nostre definizioni ci vengono in soccorso: “nelle situazioni precarie (dopo 1♥-1♠- 2♣ sono possibili 12 + 5 punti-coppia) un rialzo di un colore dell’apertore a livello 3 è non forzante ma invitante a manche; nelle situazioni solide, invece, (1♥-2♣ è già quanto basta per sancire 23+) è forzante manche e invitante a slam”. Quando l’allievo avrà dei dubbi dovrà semplicemente chiedersi: “In che situazione siamo?”. 29 Ecco perché è così importante che le sedute di gioco degli allievi siano fatte in forma di torneo (anche semplici duplicati): il desiderio di non essere ultimi aiuta a inibire dichiarazioni casuali e scriteriate al grido di “tanto è un gioco”.

19

Page 21: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

LA GRAMMATICA. La dichiarazione è anche un linguaggio, per cui all’allievo si richiede quel minimo

di buona volontà che serve a memorizzare il significato delle singole sequenze30. Prima di tutto è opportuno concordare con gli allievi alcuni termini che definiscono

le possibili mani dell’apertore in questa situazione. Queste definizioni ci aiutano ad avere un linguaggio più efficace e conciso per non essere costretti a portarci dietro numeri che definiscono intervalli di punteggio: • mano di Diritto: 12-14 punti. In pratica, carte con le quali, perché la manche sia

possibile31, è necessario che il rispondente abbia anche lui un’apertura; • mano di Piccolo Rever: 16-17 punti. Per fare manche occorre che il Rispondente

abbia qualcosa più del minimo (8+ punti); • mano di Gran Rever: 19-20 punti. La manche è ragionevole per il solo fatto che il

rispondente ha fiatato. Ora rilassatevi e attendete l’immancabile obiezione: “Ti sei dimenticato 15 e 18”. “No – rispondete – non li ho dimenticati: quelli li lascio alla vostra coscienza. Quando avete 15 o 18 decidete in quale area metterli, applicando i criteri di valutazione che abbiamo usato fino ad ora”.

E ora le definizioni delle possibili sequenze, definizioni che debbono essere memorizzate (certo, si tratta anche di fatti logici, tuttavia è opportuno sottolineare che una conoscenza decente del linguaggio è un dovere verso il compagno). SEQUENZE DEFINITE: • La dichiarazione di un Livello di Guardia (1♥-1♠-2♥, 1♦-1♠-1NT) mostra

certamente mano di diritto. • L’appoggio a 2 del colore di risposta (1♦-1♠-2♠) mostra certamente mano di

diritto. • La ripetizione del colore d’apertura a salto (1♥-1♠-3♥) mostra certamente mano

di piccolo rever. • L’appoggio a 3 del colore di risposta (1♦-1♥-3♥) mostra certamente mano di

piccolo rever. • La ridichiarazione di un nuovo colore a salto ascendente a livello 2 (1♦-1♥-2♠)

oppure discendente a livello 3 (1♦-1♠-3♣) mostra certamente mano di gran rever. • L’appoggio a manche del colore di risposta (1♦-1♠-4♠) mostra certamente mano

di gran rever32. SEQUENZE AMBIGUE: • Ogni ridichiarazione “sotto” il livello di guardia, quindi un colore ascendente a

livello 1 (1♦-1♥-1♠) o discendente a livello 2 (1♦-1♠-2♣) può venire sia da una mano di diritto, sia di piccolo rever.

• Un nuovo colore ascendente senza salto (1♦-1♠-2♥) può venire da una mano sia di piccolo rever sia di gran rever, in quanto esiste una sola scelta.

SEQUENZE IMPOSSIBILI: • I salti ascendenti a livello 3 (1♦-1♠-3♥) o discendenti a livello 4 (1♦-1♠-4♣) non

sono contemplati come strumenti di descrizione dei colori33.

30 Agli allievi che obbiettano “ci toccherà mica studiare?” potete rispondere che è vero che un gioco deve essere divertimento, ma per divertirsi occorre sapere cosa si sta facendo. 31 Fare riferimento ad uno specifico obiettivo (la manche) dà una connotazione operativa a questi intervalli di punteggio molto utile anche quando il ruolo è quello di rispondente. 32 E’ vero, nel bridge agonistico questa sequenza mostra una mano estremamente sbilanciata connotata da una gran forza giocabile piuttosto che da un vero punteggio (♠ KQJx ♥ x ♦ AKJ10xx ♣ xx), perché in quel clima esistono strumenti convenzionali per mostrare i gran rever di punteggio. In attesa di quegli strumenti, però, dobbiamo accontentarci di questa rozza definizione che tratta sullo stesso piano forza onori e forza giocabile. E’ già una buona cosa aver sgombrato il campo dalle bilanciate 18-20, con le quali l’appoggio quarto viene mostrato dal salto a 3NT.

20

Page 22: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

Sgomberato il campo dalle “sequenze impossibili”, la distinzione tra sequenze

definite e sequenze ambigue ci consente di dare, per ciascuna di esse, un preciso input didattico.

Il primo input è questo: quando stai per fare un replica definita, assicurati che il punteggio della tua mano rientri certamente nella fascia promessa. Definita, lo dice la parola stessa, implica che il compagno farà una precisa somma punti.

Gli errori in queste situazioni sono generalmente irreversibili: ♠ AQ54 ♥ 5 ♦ KJ7 ♣ AQ954

Appoggiare a 2♠ l’eventuale risposta di 1♠ del compagno significa giocare il parziale invece della manche, quando lui ha 8-10 punti. Questo è ovvio, tuttavia rimane il fatto che una dichiarazione trasmette un messaggio il cui contenuto va attentamente valutato. Questo è il motivo per cui la didattica di approfondimento della dichiarazione non deve assolutamente precedere quella del gioco, ma almeno andare di pari passo. Se un allievo ha approfondito le tecniche di gioco nel fit 4-4 e ne ha esplorato le molte possibilità, sarà portato a rialzare a 3♠ anche con queste carte:

♠ AQ54 ♥ 5 ♦ 854 ♣ AKJ96 … il che è sacrosanto perché questa mano, di diritto, è divenuta di piccolo rever nel momento in cui il compagno ha risposto 1♠. Per essere certi che gli allievi abbiano familiarità con queste sequenze da entrambi i punti di vista, sottolineate all’apertore che questo tipo di rialzo mostra sempre una mano sbilanciata (quindi valori di taglio e lunga di sviluppo) mentre non è mai giustificato da una bilanciata (con la scusa che si hanno 14 punti e AKQx nel seme di risposta), e assicuratevi che il rispondente abbia percepito la lunghezza reale delle fiori; fate notare che, siccome la forza promessa è 15-17, e l’apertura non è stata 1NT, è implicito che l’apertore sia sbilanciato e che l’unica lunga (eccetto il caso della tricolore 4-4-4-1) sia il colore di apertura.

Sul versante opposto ci sono i timidi: la cura per questi allievi consiste nel chiedere loro di immaginare qualche carta. Nell’esempio fate osservare che la manche sarebbe ragionevole se il partner possiede il Re quarto di picche, il doubleton o la Dama di fiori, e qualcosa a quadri per non perdere tre prese: insomma, un ciuffo di punti. Questo esercizio di immaginare le carte è ancor più utile quando la distribuzione è 6-4:

♠ AQJ4 ♥ 5 ♦ AK8754 ♣ 86 La Dama di quadri + il Re di picche oppure il doubleton di quadri + K10 di picche sarebbero sufficienti per la manche. Dopo apertura 1♦ e risposta 1♠ saltare a 4♠ non sarebbe fuori luogo … ma a questo punto siamo entrati in un’area oscura. Di fatto abbiamo definito34 questi rialzi a 4 del maggiore del rispondente come Gran Rever. Il disagio non è solo didattico ma anche tecnico, perché si direbbero 4♠ anche con queste carte:

♠ AK64 ♥ A75 ♦ AKQ75 ♣ 8 La pressione sul rispondente, se ha qualche velleità di slam, diviene molto pesante a fronte di repliche così vaghe. Per questo motivo vi invitiamo, non appena ritenete che

33 E’ importante porre questo limite per evitare che oltre il gran rever gli allievi pensino che ci sia il “reverissimo” e “il più rever ancora”: non ridete, succede. Va anche detto che tali sequenze non rappresentano mani 5-6, con le quali si sarebbe aperto nel colore di rango maggiore. Potete lasciare queste sequenze senza significato, fintantoché non farete adottare le Splinter. 34 E’ raccomandabile, fin dall’inizio, dire sempre “descrive un Gran Rever con 4 carte nel colore del rispondente”, per evitare l’errore, grossolano ma comune, di percepire queste licite come conclusive.

21

Page 23: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

gli allievi siano pronti, a introdurre le Splinter (che trattiamo nella sezione di accostamento a slam) che, oltre a essere didatticamente valide, risolvono questi problemi.

Il secondo input riguarda le sequenze ambigue in cui l’apertore può avere sia un diritto sia un piccolo rever. Ciò che l’allievo deve chiaramente comprendere è che in queste situazioni, di norma, la descrizione della mano avviene in tre tempi: apertura, replica, terza dichiarazione (in caso di piccolo rever) dopo che il compagno avrà riportato nel Livello di Guardia.

Il concetto di riporto in situazioni a livello 2, tipo: … richiede, più che una precisa definizione, alcune esemplificazioni: trattandosi infatti di una scelta di convenienza, può venire da svariati tipi

i mano.

S N 1♥ 1♠

d 2♣ 2♥ L’importante è sottolineare fino alla nausea che questa dichiarazione non garantisce fit sufficiente: semplicemente si tratta della proposta di un atout ragionevole ad un ivello ragionevole. l

♠ A8654 ♥ 54 ♦ Q54 ♣ 932 Meglio un parziale in un atout maggiore nella 5-2 piuttosto che giocare in una 4-3 minore. Tuttavia è importante fare altri esempi, affinché l’allievo non pensi che il riporto venga sempre da una mano di 5-7 punti:

♠ KJ54 ♥ 65 A43 ♣ J954 ♦ Questa volta il riporto a 2♥ non è la scelta del miglior parziale (probabilmente 2♣ sarebbe meglio), ma una mossa sensibile del rispondente per tenere aperta la dichiarazione in caso la mano del compagno fosse di piccolo rever. In ogni caso, il riporto a due mostra una mano scarsamente entusiasmante: può provenire davvero da tre carte, e allora il punteggio è veramente scarso35, oppure da una mano di punteggio discreto (anche 8-9) scoraggiata da un fit di appena due carte. Ritorniamo al nostro tema: APERTURA, RISPOSTA, REPLICA E RIPORTO.

In queste situazioni l’apertore passerà con tutte le mani di diritto (o, nell’ultimo esempio, potrà “correggere” a 2♦ se sesto), mentre con le mani di piccolo rever dovrà valutare se fornire una terza dichiarazione. Quando questo avviene il rispondente deve avere l’immediata percezione di un piccolo rever, per il solo fatto che il compagno ha fiatato ancora. Lo scopo quindi di una terza dichiarazione dell’apertore è quello di mostrare maggior forza, e il suo significato è un’ulteriore descrizione della distribuzione. U n esempio completo:

L’apertore ha: ♠ KJ54 ♥ 6 AK843 ♣ AJ5 ♦

2♣, mostrando la 4153 (o la 4144): notate che questa terza licita, in una mano svalutata dal misfit a cuori, ha più lo scopo di giocare un parziale a colore che

35 Stiamo facendo riferimento a uno stile di “appoggi costruttivi”, per cui il rialzo a due nel maggiore presuppone forza onori 8-10.

S O N E 1♥ P 1♠ P 2♣ P 2♥ P ?

1♦ P 1♥ P 1♠ P 2♦ P ?

1♦ P 1♥ P 1♠ P 1NT P ?

S O N E 1♦ P 1♥ P 1♠ P 1NT P ?

22

Page 24: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

proporre una manche, manche che tuttavia il rispondente può dichiarare se le sue carte lo suggeriscono (♠xx ♥Q109x ♦Qxx ♣KQxx). Ovviamente, se il rispondente riporta a 2♦, si passa. Inoltre, non ci si deve stupire se il compagno passa su 2♣: saremmo in un caso in cui la nostra accuratezza ha consentito alla coppia di centrare il parziale migliore (Nord sarebbe felice di passare e avesse: ♠xx ♥Axxx ♦xx ♣Qxxxx). s

Proseguiamo con altre possibili mani dell’apertore: ♠ KJ54 ♥ 62 ♦ AK843 ♣ AQ

2NT, assolutamente intuitivo. Come intuitivo dovrebbe essere 2♥ con: ♠ KJ54 ♥ A76 ♦ AK843 ♣ 5

Non mancate di far notare, in presenza di un esempio come questo, che l’ambiguo “15” è stato rivalutato a 16 grazie alla situazione di fit.

♠ KJ54 ♥ 6 ♦ KJ1083 ♣ A5 A 3♦: ci vuole davvero poco a fare 3NT. Per i più disattenti fate notare che la ridichiarazione di 2♦ (invece di 3♦) mostrerebbe semplicemente una correzione di arziale, trattandosi di uno dei Livelli di Guardia. p

Quando esemplificate questo argomento e presentate accoppiate di mani (apertore-rispondente) in azione non mancate di far notare, caso per caso, come uno scriteriato rever a salto (1♦-1♥-2♠) avrebbe compromesso lo scambio di informazioni e, sovente, teletrasportato la coppia a una manche impossibile.

Per verificare che gli allievi abbiano compreso la situazione, consigliamo di proporre sempre questo quiz:

saprete di aver raggiunto l’obiettivo se gli allievi vi risponderanno che, dal momento che il riporto a 2♥ non ha garantito fit sufficiente, il 3♣ dell’apertore non è un tentativo di manche o slam (!?) con atout cuori, ma la naturale descrizione di un piccolo rever 5-5, qualcosa come:

S N 1♥ 1♠ 2♣ 2♥

3♣ ♠x ♥AQxxx ♦Ax ♣AQxxx36.

Per concludere, quando ritenete di essere riusciti a instillare sufficiente sensibilità

dichiarativa negli allievi, non mancate di far notare che, da un punto di vista statistico, in sequenze tipo 1♦-1♥-1♠, il passo non avviene quasi mai.

A questo proposito proponete e ribadite questa situazione:

36 Di questi tempi, se i vostri allievi sono frequentemente a contatto con altri giocatori, avrete qualche problema perché verrà loro suggerito che sequenze tipo 1♥-1♠-3♣ mostrano delle 5-5 di piccolo rever. Questo avviene perché ormai molti giocano (più o meno sensatamente) la convenzione Gazzilli, nella quale i Grandi Rever transitano dalla replica convenzionale di 2♣. Dovete affrontare questa situazione con decisione, cercando di sensibilizzare quei giocatori (che sovente, ma non diteglielo, giocano delle convenzioni perché non conoscono a sufficienza il naturale) affinché, quando si rapportano con i vostri allievi, facciano riferimento al bridge classico e non alle loro diavolerie. Ciò che vi deve essere assolutamente chiaro è che il transito da una sistemazione naturale a una convenzionale può avvenire, per scelta del giocatore e della coppia, solo quando la sequenza naturale è perfettamente assimilata e in essa si sono sperimentate delle falle. Questa operazione ha un valore agonistico ma nessun pregio didattico. L’ambiente del bridge italiano è pieno di giocatori che hanno preso le scorciatoie applicando precocemente delle convenzioni prima di essere pervenuti a una buona conoscenza del naturale (per cui molto spesso giocano delle convenzioni assolutamente inutili). Il vostro dovere non è tanto quello di tenere i vostri allievi lontani dal bridge convenzionale (quando saranno molto interessati all’agonistica potrete accompagnarli voi stessi verso alcune soluzioni artificiali), quanto quello di assicurare loro un percorso il più possibile formativo (scusate se insistiamo, ma quando un giocatore vi dice che il naturale degli allievi non se lo ricorda più, è molto probabile che il naturale non l’abbia mai conosciuto).

23

Page 25: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

Perché il rispondente dovrebbe essere così malinconico da passare? Un appoggio a 2♠, che è la semplice dichiarazione di un parziale, non promette nulla e ha l’effetto di rendere più problematico un rientro in licita dell’avversario, rientro che sarebbe pressoché certo se Nord

dicesse Passo su 1♠37. Il motivo per insistere su queste situazioni è che le repliche di rever enfatizzano forza e lunghezza nel seme di apertura. Purtroppo, a volte, tale colore è inconsistente pur essendo la mano di Gran Rever:..

♠ AQ54 ♥ 6 ♦ AJ76 ♣ AKJ2 Dopo aver aperto di 1♦, replicare 2♠ può portare a risultati pessimi (che facciamo se il compagno riporta a 3♦?) e impedire il ritrovamento del giusto contratto (in questa mano si potrebbe andar down a 3NT e fare slam a fiori se il rispondente ha qualcosa come: ♠ Kx ♥xxxx ♦Qx ♣Qxxxx). Se l’allievo ha chiara la situazione avrà anche il nervo saldo per replicare 1♠, riservando di saltare dopo a 3♣ per completare un quadro esatto di forza e distribuzione. In modo analogo, avendo:

♠ KJ54 ♥ K7 ♦ AQ8 ♣ AQ85 Dopo apertura 1♣ e risposta 1♥ bisogna evitare la barbarie (sono parole di Lebel) di replicare indiscriminatamente 2NT con tutte le bilanciate di 18-20, ponendo grossi problemi al compagno sia quando ha mani molto deboli sia quando potrebbe esserci qualche prospettiva di Slam. 1♠ è ancora la mossa giusta, pronti a dire 3NT su qualsiasi ridichiarazione del compagno38.

Il secondo tipo di replica ambigua che l’apertore può fare è il rever ascendente a livello due senza salto (1♦-1♠-2♥) che può venire sia da un piccolo sia da una grande rever. Da un punto di vista logico il rispondente non dovrebbe passare perché non può escludere somma 25 (20+5), tuttavia non conviene definire tale sequenza come “forzante per logica” perché, di fatto, qualche volta il Rispondente passa davvero:

♠ QJ954 ♥ 972 ♦ J53 ♣ 65 Dopo aver azzardato la risposta di 1♠ il passo a 2♥ ha l’effetto di arrestare apidamente le operazioni in un parziale ragionevole. r

Già che siamo nell’argomento del rever, qualche parola sullo sviluppo della dichiarazione è opportuna perché, pur trattandosi di una situazione derivante da un 1 su 1, la regola generale (solo i nuovo colori sono forzanti) non vale in toto in quanto questa è una situazione solida (almeno 16 l’apertore e almeno 5 il rispondente). Oltre al cambio di colore, ci sono allora due ridichiarazioni del rispondente che sono forzanti (mentre non lo sarebbero dopo replica di diritto):

37 Un buon giocatore cerca di ragionare “a 52 carte” ponendosi sempre il problema di ciò che l’avversario farà. Sicuramente l’esperienza è alla base di questa mentalità, tuttavia è necessario stimolare fin da subito queste considerazioni affinché gli allievi imparino, osservando ciò che gli accade mentre giocano. Commenti tipo: “Non ti preoccupare di essere andato down a 3♥: non vedi che l’avversario poteva fare 2♠?” devono essere all’ordine del giorno. Se non facciamo questo lavoro da subito (relazionandoci sempre, questo è ovvio, al livello degli allievi), la dichiarazione competitiva sarà un mistero per l’eternità. 38 Notate che in questo modo, quando in sequenze tipo quelle dell’esempio (1♣-1♥), l’apertore replica 2NT nega sia 4 picche (avrebbe dichiarato 1♠), sia 4 cuori (avrebbe dichiarato 4♥ o, se volete proporre una convenzione, 3NT), sia 4 quadri (avrebbe aperto 1♦) e quindi ha la 4333 o la 5332 a base ♣. Lo conoscenza della distribuzione consente di acchiappare anche gli slam a fiori che altrimenti sarebbero introvabili.

S N N O R D 1♦ 1♥ ♠ J654 1♠ ? ♥ A874

♦ 92 854 ♣

24

Page 26: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

Il rialzo a 3 del secondo colore dell’apertore è forzante manche e invitante a slam. Forzante è anche la ripetizione a salto del colore di risposta, che mostra una sesta con almeno 3 dei cinque onori:

♠ KQ10xxx ♥ Qx ♦ xxx ♣ xx La mano, ovviamente può essere più forte.

Quindi, dopo replica di rever, non sono forzanti la ripetizione a livello del colore di risposta, 2NT e la dichiarazione di 3 nel colore d’apertura39.

Prima di abbandonare l’argomento riguardante la prosecuzione dopo rever puntualizziamo che i Gran Rever (1♦-1♥-2♠ e 1♥-1♠-3♣) dovrebbero essere considerati Forzanti di Manche (non per semplicità ma perché è buon bridge e buona didattica) con una sola eccezione: il riporto a 3 nel seme lungo dopo rever discendente (1♥-1♠-3♦-3♥) è opportuno che sia considerato passabile. LA DISTRIBUZIONE

Noi insegnanti facciamo così tanti sforzi per trasmettere i concetti relativi alla

descrizione della forza che rischiamo di trascurare un po’ quelli relativi alla descrizione della distribuzione. Come giocatori, però, sappiamo che la distribuzione è un aspetto assai più importante del semplice conteggio Milton Work, perché la sua conoscenza ci permette di arrestarci a un parziale quando abbiamo 24 in linea, o di chiamare una buona manche con 22 o ancora uno slam con 26.

Sforziamoci allora di dare alla distribuzione il peso che merita, proponendo in continuazione quiz in cui si chiede di ricostruire le lunghezze dei colori dell’apertore in base a ciò che ha detto (informazione) e a ciò che non ha detto (esclusione).

Quello che vi deve essere chiaro, e che dovete trasmettere agli allievi, è che ciò che consente di dedurre e ricostruire la distribuzione dell’apertore è la distinzione tra bilanciate e sbilanciate.

In una sequenza di questo tipo: il rispondente deduce che le quadri siano seste (cosa che non sarebbe certa se la risposta fosse stata 1♠40) per il fatto che l’apertore ha negato quarte laterali (a cuori, picche e fiori) e perché non ha replicato 1NT (quindi non ha la 5-3-3-2). Purtroppo tutto il castello crolla se l’apertore

appartiene a quella categoria molesta di giocatori che ridichiarano i colori quinti perché sono belli.

39 Questa è la sistemazione classica, tuttavia è raccomandabile giocare forzante anche il riporto a 3 nel colore d’apertura (tipo: 1♣-1♠-2♥-3♣) lasciando alla sola ridichiarazione di 2NT il compito di trasmettere il messaggio-pietà: vorrei giocare un parziale. Anche senza entrare nei dettagli convenzionali di questa sistemazione (si chiama 2NT Moderatore), giocare forzante il 3 nel seme lungo dell’apertore consente indagini più accurate in situazioni in cui il 4° colore sarebbe troppo ingombrante.:

♠ Axxxx ♥ Kx ♦ xxx ♣ Qxx Dopo 1♣-1♠-2♥, in questa mano sono possibili i contratti di 4♠, 3NT, 5 o addirittura 6 fiori. La prosecuzione con 3♣, se mostra fit sufficiente e forza almeno di manche, è assai più agevole (coinvolge l’apertore nella scelta del contratto finale informandolo del fit nel suo colore lungo) del 4° colore a 3♦, che in questo clima dovrebbe porre come contratti possibili solo quelli a Senza e a picche. 40 Difficilmente gli allievi hanno le idee chiare sulla lunghezza promessa da una ripetizione, tanto più che è necessaria una distinzione sia per il rango del colore sia per il livello della risposta. Quando l’apertore ripete il suo nobile, a fronte di una risposta a livello 1 (1♠ o 1NT, che non promettono ridichiarazione), garantisce tassativamente almeno 6 carte, visto che tale replica può restare il contratto definitivo. Quando ripete il suo minore i casi sono due: o è sesto, o ha una 5-4 con la quarta non annunciabile. Se il colore mostrato dal rispondente è contiguo, la sesta è una certezza (come nell’esempio in esame).

S O N E 1♦ P 1♠ P 2♥ P 3♥

1♦ P 1♠ P 2♥ P 3♠

S N 1♦ 1♥

2♦

25

Page 27: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

Fate notare che in questo discorso non tutto è categorico: c’è una parte sacra e una, invece, che offre margine di valutazione. Il principio sacro è:

non elevate mai una bilanciata al rango di sbilanciata! ♠ 1074 ♥ 92 ♦ AKQ53 ♣ A85

Dopo apertura 1♦ e risposta 1♠ l’unica replica ammissibile è 1NT: se, con queste carte, fosse accettabile ridichiarare 2♦ crollerebbe tutta l’impalcatura logica che permette al rispondente di ricostruire la distribuzione dell’apertore. Due sono le argomentazioni che potete aggiungere a sostegno di questo corretto modo di dichiarare: la prima è che quasi sempre la replica 1NT, quando il compagno è debole e lungo nel colore di risposta, è la più gradita, perché gli dà la sicurezza di un minimo di fit e quindi il coraggio di ripetere il suo colore. La seconda è che l’opportunità di descrivere la quinta di quadri ce la può dare il compagno, se gli interessa sapere altro; su 1NT, se proseguirà con un cambio di colore forzante (ad esempio 2♣) e qualora il suo colore di risposta corrisponda al nostro doubleton si potranno ribadire le quadri, descrivendo con precisione assoluta la distribuzione (1♦-1♠-1NT-2♣-2♦ = 2-3-5-3).

Una bilanciata deve sempre essere descritta come tale, ma non è vero il contrario! Qualche piccola sbilanciata può essere declassata a bilanciata:

♠ 54 ♥ AJ ♦ KJ53 ♣ A8752 Dopo apertura 1♣ e risposta di 1♠ non c’è nulla di male a replicare 1NT, perché questa mano si comporterà da bilanciata: in alternativa, la replica di 2♣ potrebbe far superare alla coppia l’unico contratto ragionevole. Analogamente:

♠ K4 ♥ AJ ♦ KJ53 ♣ A8752 … non c’è nulla di esoterico nell’apertura di 1NT.

Anche la descrizione della distribuzione, quindi, richiede che l’allievo sappia quando deve essere rigido (le bilanciate si dichiarano come tali a prescindere dalla dislocazione degli onori) e quando invece ha un margine di discrezionalità. Le valutazioni riguardo alla distribuzione, però, sono leggermente più complesse rispetto a quelle relative alla forza, perché richiedono di immaginare le future mosse del rispondente. Potete quindi aiutarli fornendo loro qualche consiglio (o anticipatamente, o come commento a mani giocate). C ominciamo dalle.. MONOCOLORI MINIME Difficilmente gli allievi hanno le idee chiare sulla lunghezza promessa da una ripetizione. La regola assoluta (che vale sia per la quinta maggiore che per la quarta) è che “dopo apertura a maggiore, se la risposta è rimasta a livello uno (1♠ o 1NT), la ripetizione del nobile garantisce sempre almeno 6 carte”; “dopo apertura a minore, e risposta 1 su 1, la ripetizione del colore mostra o la sesta o una 5-4 con il secondo colore non dichiarabile nel livello uno”. Ciò che l’allievo deve poter escludere a priori è che una ripetizione nasconda una 5-3-3-2: nessuna ripetizione della quinta è legittima, qualunque essa sia. Se avrete sancito questo, potrete far notare, aiutandoli ad arrivarci da soli, che la ripetizione di un colore che sia contiguo con quello detto dal rispondente è sempre con certezza sesto, per esclusione: 1♦ - 1♥ - 2♦ : non 4♣, non 4♥, non 4♠, non 5-3-3-2: 6 carte 1♣ - 1♦ - 2♣ : non 4♥, non 4♠, non 4♦, non 5-3-3-2: 6 carte.

26

Page 28: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

E 6-4 DISCENDENTI MINIME, tipo: L ♠ 4 ♥ AQ9642 ♦ K3 ♣ K752

Queste mani, dopo risposta 1 su 1, andrebbero trattate come monocolori replicando 2♥, licita che mostrando una sesta fornisce al compagno una solida base per le sue decisioni (ma, ovviamente, con 6 picche e 4 cuori è opportuno replicare 2♥, data l’importanza del maggiore). In questo modo potrete far notare che in sequenze tipo:

S N 1♥ 1♠ 2♥ 2NT

…il 3♣ rappresenta un rifiuto dell’invito a manche e perfeziona la descrizione della distribuzione. Rovesciando l’ordine (1♥, poi 2♣, poi 3♥) l’apertore avrebbe mostrato invece una mano massima, ovviamente 6-4, ad esempio: 3♣

♠ 4 ♥ AJ9642 ♦ K3 ♣ AK52 Fate comunque sempre appello al buon senso: se la mano è di piccolo rever e la sesta è solida, tipo:

♠ 4 ♥ AKJ642 ♦ A3 ♣ A542 … la replica di 3♥ su 1♠, che definisce immediatamente una sesta di piccolo rever, è una soluzione saggia e descrittiva. L E TRICOLORI 4-4-4-1.

L’allievo è sovente perplesso e, dall’esterno, riceve qualche volta consigli che lo confondono ancora di più. Rassicuratelo che le tricolori si dichiarano benissimo, purché si siano assimilati i principi per descrivere diritti e rovesci. Si dichiarano bene, a meno che non abbiano il singolo di picche. Questa è la bestia nera che solleva perplessità e discussioni.

♠ 4 ♥ AJ62 ♦ KQ53 ♣ K542 Il problema è pressoché irrisolvibile quando il compagno risponde 1♠ dopo la vostra apertura di 1♦. Se replicate 1NT potreste vederlo entusiasta della sua sesta di picche (lui è convinto che abbiate almeno 2 carte nel colore) e assumere contratti elevati in un atout di lunghezza insufficiente. Ma se, in alternativa, replicate 2♣, potreste ritrovarvi a giocare il demenziale contratto di 2♦ nella 4-2 invece che il perfetto parziale di 2 o 3♥ nella 4-4, il che avverrà inevitabilmente quando il rispondente ha: ♠Kxxxx ♥Kxxx ♦xx ♣xx. Che altro può fare, se non riportare a 2♦? Quale consigli dare allora in questa situazione? Se ritenete che la sala abbia bisogno di input molto semplici, suggerite di replicare sempre 1NT (almeno, se fanno qualche Mitchell, non prenderanno sempre Zero). Se invece ritenete che i vostri allievi possano apprezzare qualche consiglio più variegato, dite loro di replicare 1NT in Mitchell ma 2♣ in un incontro a squadre (pazienza per il parziale ma evitiamo 6♠ nella 6-1). , LE 5-4-3-1 SCOMODE CON FIT TERZO. Ecco la mano:

♠ K74 ♥ 2 ♦ AQ53 ♣ A9842 Dopo apertura 1♣ e risposta 1♠, la replica di 2♠ è un buon bridge, soprattutto se paragonata all’insulsa alternativa del 2♣.

Tuttavia, in questi casi, vi raccomandiamo di essere molto cauti e di incoraggiare questi tipi di appoggio solo quando siete certi di aver fornito al rispondente strumenti di ulteriore indagine (per esempio 2NT, richiesta di conferma sulla lunghezza dell’appoggio) che gli evitino di giocare manche o slam nel fit 4-3 quando un contratto a Senza (o qualche volta a minore) sarebbe stato meglio. Se il rispondente era

assato di mano il rialzo terzo è invece sacrosanto. p

27

Page 29: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

L E 7- 4 E LE 8- 4. Dovete dissuadere gli allievi dal considerare queste mani come bicolori: è

inevitabile infatti che abbiano la tentazione di offrire scelta nel secondo seme, quello corto. Trattarle come monocolori è assolutamente conveniente, visto che un accorciamento sull’attacco del colore quarto, se tale è stato scelto come atout, rischia di rendere inutilizzabile la lunga laterale. E produce un disastro assoluto se si trova una cattiva divisione (tutt’altro che improbabile) del colore di atout.

IL RISPONDENTE DOPO REPLICA DI DIRITTO O AMBIGUA

Ogni volta che, da un punto di vista didattico, si affronta questo argomento,

l’approccio migliore è senz’altro quello di iniziare con i problemi che il rispondente affronta, piuttosto che con i significati delle dichiarazioni. Con questo inizio va evidenziato che ci sono due possibili situazioni. La prima si concretizza quando il rispondente conosce il tipo di contratto che vuole giocare (anche se potrebbe non sapere a che livello):

Il dubbio di Est è tra il parziale e la manche, d’accordo, ma il tipo di contratto gli è chiaro: atout picche. Quando il rispondente è in questa situazione ridichiara un Vecchio Colore (se è ad atout che intende giocare) oppure a Senza Atout41. Ecco dunque il principio: le dichiarazioni a Senza

o di Vecchi Colori non sono forzanti; il rispondente limita la propria mano e il comando passa all’apertore. Può essere molto utile fare un confronto di questo tipo:

Nel primo esempio il Rispondente ha limitato la propria mano e l’apertore ha deciso di giocare 1NT, mentre nella seconda sequenza il Rispondente ha continuato ad esercitare il comando e ha deciso, passando, che il contratto finale fosse 1NT.

Il criterio per stabilire se una ridichiarazione del rispondente sia o meno forzante è estremamente semplice, tuttavia è opportuno ribadire che il salto non è una strumento per forzare (1♦-1♥-1♠-3♠) ma per descrivere esattamente le proprie carte e demandare il comando all’apertore.

La seconda situazione, più delicata, si concretizza quando il rispondente non conosce ancora il tipo di contratto che vuole giocare (anche se ritiene la manche probabile o addirittura certa):

Tutte le manche sono possibili (4♥ se Ovest ha fit terzo), 3NT (se ferma a fiori) o ancora altre manche di ripiego come 5♦ o 4♠ nella 4-342. Per prendere una decisione Est necessita di ulteriori informazioni sulla distribuzione del compagno.

Ecco dunque che …

41 C’è un caso particolare che va trattato separatamente, e si verifica quando il rispondente conosce un fit e ha velleità di slam: il suo compito è, allora, istituire una situazione forzante con un cambio di colore (ogni “via lunga” tramuta una situazione precaria in situazione solida) e poi mostrare il fit. Questo argomento andrebbe introdotto solo dopo che i meccanismi che stiamo illustrando adesso saranno chiari, per evitare confusioni. 42 In tema di Nuovo Colore Forzante, è a nostro avviso un errore didattico iniziare con esempi “simil naturali” in cui il Rispondente ha lunghezza e/o forza nel seme. Questo tentativo di non sconvolgere gli allievi si risolve in una gran confusione. Iniziate subito mostrando un colore che non c’è. Lo slogan potrebbe essere questo: “Chi descrive dice i colori che ha; chi indaga usa i colori, che li abbia o no”.

O E E S T 1♦ 1♥ ♠ A654 1♠ ♥ K8642

♦ 83 K7 ♣

S N S N 1♦ 1♥ 1♦ 1♥ 1♠ 1NT 1NT P P

O E E S T 1♦ 1♥ ♠ AQ5 1♠ ♥ KJ642

♦ Q83 87 ♣

28

Page 30: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

Quando il rispondente necessita di ulteriori informazioni usa lo strumento del Nuovo Colore Forzante.

Sottolineate che il Nuovo Colore Forzante è un mezzo per indagare, quindi non vi è nessuna relazione tra tale seme e la figura di carte che vi si possiede (al contrario delle dichiarazioni che descrivono, le quali mostrano precisi requisiti nel colore43). A questo proposito vanno evitate affermazioni che, pur rappresentando delle verità statistiche, sono delle bugie logiche. Stiamo parlando di frasi tipo: “un nuovo colore allunga il primo”. Non è vero! E’ solo vero che in testa alle priorità del descrittore c’è il mostrare un eventuale fit terzo nel maggiore di risposta. L’esempio:

Il Nuovo Colore è stato usato per poter introdurre il fit a picche con una sequenza forzante. L’errore logico (che è quindi uno strafalcione didattico) consiste nell’attribuire a una dichiarazione interrogativa caratteristiche descrittive. Se Ovest mostrasse ora la terza di cuori non dovrebbe

affatto pensare di aver “fissato l’atout”: sarà Est, con la prossima dichiarazione, a spiegare “dove si gioca”; il fit da lui scelto potrebbe essere picche, o quadri, e non cuori! IL RISPONDENTE SI LIMITA

Una volta compreso il meccanismo, le dichiarazioni non forzanti sono

concettualmente semplici (più si dichiara, più forte è la mano che si mostra) tuttavia, poiché si tratta di descrizioni, dovreste sottolineare che va posta la massima attenzione nell’effettuare una descrizione attendibile perché, da questo momento in poi, la decisione finale sarà del partner. Alcuni criteri per valutare le mani e decidere il tipo di descrizione vanno senz’altro suggeriti. Sono inviti tutti i vecchi colori a livello tre, e 2NT. E’ su quest’ultima dichiarazione che occorre insistere perché è in agguato l’errore di “scappare a 2NT” con punteggio inadeguato tutte le volte che non c’è fit nei colori dell’apertore:

♠ K874 ♥ J4 ♦ KJ754 ♣ 104 dopo 1♥-1♠-2♣, alcuni (casi disperati) saranno propensi a dire 2♦, mentre altri (che si ricordano che è quarto colore) diranno 2NT; peccato che la replica corretta, che a quasi tutti sfugge, sia 2♥. Vi semplificherete la vita se, parlando una volta per tutte della dichiarazione 2NT, spiegherete che 2NT, come seconda dichiarazione del rispondente, è sempre un tentativo per 3NT e promette una forza onori che, aggiunta al il minimo garantito dal compagno, porta il punteggio coppia a 22-23 (che è quanto serve per mantenere il contratto).

Ammesso che il punteggio giustifichi un ottimistico invito, va evidenziato che la strada dell’invito a manche è cosparsa di pericoli:

♠ A103 ♥ KJ94 ♦ 1054 ♣ Q104 Dopo 1♦-1♥-1NT è vero che qualche volta la manche si farà (se l’apertore ha 14 e gli impasse entrano) pur avendo solo 24 punti, tuttavia sarebbe sbagliato invitare a 2NT. Sottolineate che ciò che bisogna temere non è tanto di andare down a 3NT se il compagno accetta (sarebbe una scommessa onorevole) ma di andare down a 2NT (avvilente: c’era poco da guadagnare), quando il compagno rifiuta l’invito44.

43 Anche se qualche allievo veramente vago e distratto può confondersi, è molto utile suggerire un paragone logico tra il Nuovo Colore Forzante e la Stayman: ambedue “chiedono” e non descrivono un bel niente. 44 Lo scopo di giocare l’apertura di 1NT nel range 15-17 invece che 16-18 è proprio quello di restringere la fascia del diritto bilanciato, rendendo meno gravoso il compito del rispondente.

O E E S T 1♦ 1♥ ♠ AQ52 1♠ 2♣ ♥ AK42

♦ A83 87 ♣

29

Page 31: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

Nelle situazioni in cui il rispondente intende riproporre il proprio colore di risposta, stimolate la massima attenzione alla sequenza dell’apertore e alle deduzioni che se ne possono trarre:

Se il rispondente è interessato alle cuori, deve sapere che, mentre nel secondo caso ne troverà due o tre in mano al partner, nel primo caso potrebbe fronteggiare il singolo o il vuoto perché l’apertore

potrebbe avere una sbilanciata. La lunghezza, ma soprattutto la solidità delle cuori saranno il parametro basilare.

♠ 54 ♥ QJ1087 ♦ 542 ♣ K65 Proporre 2♥ è corretto in ambedue le sequenze perché è l’unico modo di valorizzare questo colore. Ma con:

♠ J4 ♥ K8654 ♦ 654 ♣ Q54 2♥ va ancora bene se il compagno ha mostrato una bilanciata ma, se ha replicato 1♠, è più saggio proporre 1NT perché le cuori non reggerebbero a fronte di un singolo.

♠ 54 ♥ AQ10954 ♦ 54 ♣ K54 3♥ è comunque corretto perché le carte intermedie in questo colore resistono al

isfit, ma con AQ6432, sulla replica di 1♠, converrebbe limitarsi a 2♥. m Per ultima, un’idea un po’ più complessa. A differenza delle licite che descrivono

fatte dall’apertore, le quali si attengono scrupolosamente ai numeri (nel mostrare le lunghezze dei colori), le licite limitate del rispondente cercano anche di trasmettere il tipo di gioco per cui la mano ha vocazione. Un esempio da fare:

La ridichiarazione di 3♦ è perfetta. Certo, come sempre in presenza di un fit minore l’obiettivo della coppia è 3NT, ma se da un lato questa ridichiarazione rassicura il compagno circa lo sviluppo delle quadri, dall’altro tende a instillargli un forte preoccupazione per le fiori, colore non detto e

il cui attacco è stato caldamente suggerito all’avversario. Quindi, nella stessa sequenza, se Est avesse avuto:

♠ 54 ♥ A954 K854 ♣ KJ4 ♦ 2NT sarebbe stata la descrizione più attendibile, nonostante il fit nel minore.

IL RISPONDENTE CONCLUDE A MANCHE

Ci vuole tempo per ottenere che l’allievo, nel ruolo di apertore, si trattenga

dall’effettuare salti o affrettate conclusioni quando ha una mano di forza 16 e più: con pazienza gli abbiamo insegnato a non aver paura di essere abbandonato nelle sequenze forzanti, e a procedere con cautela nelle situazioni delicate. Sa che “verrà il momento” per mostrare la sua forza in più.

Bene, abbiamo appena visto quale sia il modo corretto di muoversi quando il compagno si limita, ma è ora il caso di dar loro strumenti per quando invece il ompagno dichiara una manche: c

S N S N 1♦ 1♥ 1♦ 1♥ 1♠ ? 1NT ?

O E E S T 1♦ 1♥ ♠ 85 1♠ ? ♥ KQ64

♦ AJ873 87 ♣

S N S N S N 1♦ 1♥ 1♥ 1♠ 1♣ 1♦ 1♠ 4♠ 2♣ 3NT 1♥ 3NT ? ? ?

30

Page 32: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

In tutti e tre i casi il rispondente mostra forza di manche (12-15); la sua dichiarazione non può essere definita “a passare” per il semplice fatto che la descrizione di forza dell’apertore è ambigua: in tutti e tre i casi può raggiungere (o superare) i 17 punti.

E’ corretto dire che le tre dichiarazioni di manche di cui sopra siano “a passare sul diritto”, ossia conclusive solo se l’apertore ha effettivamente una mano di forza normale45. In caso contrario, le vie per “riaprire” sono due: • se la conclusione a manche è stata a colore, qualunque ridichiarazione a colore

dell’apertore è cue bid, e 4NT è richiesta d’Assi; • se la conclusione a manche è stata 3NT, qualunque ridichiarazione a colore

mostra maggior lunghezza (4♥ nel secondo esempio), oppure fit terzo nel colore del rispondente (4♦ nel terzo esempio: 1435 o qualcosa di simile) e, in questo caso, certamente visuale di slam; però attenzione: nel secondo e terzo caso, non essendo stato trovato alcun fit, il 4NT non sarebbe richiesta d’assi ma “quantitativo”. Un esempio:

Questa è una buona sequenza, semplice e di buon senso: il 4NT dice “ho di più, bilanciato”, ed è quanto basta perché Sud per contare 33 punti in linea.

IL RISPONDENTE INDAGA

Il tema delle indagini tramite il nuovo colore forzante è uno degli scogli più duri sia

per l’allievo che per l’insegnante. Il motivo è che gli allievi sono poco propensi a dichiarare colori che non hanno, perché nel loro intimo hanno paura che il compagno passi o, peggio, che li appoggi a livelli non più gestibili.

Quello che conta è partire col piede giusto46. Il lavoro preliminare consiste quindi in due opere di convincimento: 1. la definizione dei ruoli: quando cambia colore (insistete nel chiedere sempre, dopo

una sequenza di tre licite, quali siano i colori vecchi) il Rispondente è in pieno comando, sta effettuando indagini, e non è affatto tenuto a possedere lunghezza effettiva nel colore nuovo che sta menzionando (questo però richiede precisazioni, vedremo oltre);

2. l’apertore che ha dichiarato in diritto, a fronte di un cambio di colore avrà solo il compito di descriversi e mai, per nessun motivo, di prendere iniziative: è il Subordinato! La chiave di pensiero da inculcare è che, per le mani almeno invitanti, il

rispondente deve sostituire il meccanismo “ti dico che ho” con “ voglio sapere se hai”. E l’introduzione di un nuovo colore è l’unico strumento che obbliga l’apertore a nuove descrizioni. Sul tema “nuovo colore” ci sono alcune trappole in cui non cadere.

Per prima cosa non dite che il nuovo colore allunga il primo, perché non sempre è vero. Non c’è affatto questa garanzia; quel che è giusto invece è dire che “l’apertore, se lo possiede, è invitato a mostrare il fit di tre carte nel primo seme

45 Qui sta la sottile differenza tra dichiarazione invitante (il Capitano, che conosce la forza del compagno, gli chiede se è minimo o massimo) e dichiarazione limite (la forza dell’apertore è ambigua e il rispondente descrive la propria affinché sia lui a decidere). 46 Qualche istruttore tende a trascurare un po’ questo argomento in considerazione del fatto che gli allievi, quando si avvicineranno all’agonistica, adotteranno altre sistemazioni convenzionali (Roudinesco, Checkback Baron, XYNoTrump, ecc.), ma questo sarebbe un grave errore. Le basi vanno costruite adesso: la non conoscenza dei problemi del bridge naturale è una lacuna che avrà effetto negativo su qualsiasi altra soluzione l’allievo deciderà di adottare.

O V E S T E S T O E ♠ AK92 ♠ 84 1♣ 1♦ ♥ Q10 ♥ AJ75 1♠ 3NT♦ A54 ♦ KQ73 4NT 6NT♣ AQ74 ♣ KJ9

31

Page 33: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

annunciato”. Anche quando questo avviene non è affatto detto che l’atout sia trovato: le intenzioni del rispondente si sveleranno solo al giro seguente. Se non ne sono convinti, chiedete loro cosa dovrebbe dichiarare il rispondente quando si trova in questa situazione:

C arte del rispondente: ♠ Kxx ♥AKJx ♦KQxx ♣xx ?

In secondo luogo non dite che il quarto colore chiede il fermo: è corretto dire che “la dichiarazione a senza è una delle opzioni dell’apertore, qualora vi possieda fermo”. Nel naturale non esiste nessuna dichiarazione che possa definirsi inequivocabilmente richiesta di fermo. Insistete perché l’apertore comprenda che nel momento in cui fornisce la sua replica gli obiettivi sono ancora sconosciuti, e solo in un secondo tempo il rispondente lo metterà al corrente delle sue intenzioni.

Ancora: non sottolineate troppo la distinzione tra terzo e quarto colore47. Da un punto di vista logico non c’è nessuna differenza e da un punto di vista pratico le deduzioni che l’apertore può trarre sono legate alla casualità della sequenze:

Sono tutti e due terzi colori, ma mentre nel primo caso l’apertore può intuire valori e fiori e preoccupazione per le picche (per il fatto che il rispondente non ha usato il terzo colore a 2♠), nel

secondo caso tale deduzione non è accessibile. Il rispondente infatti potrebbe avere qualcosa come:

♠ KQ754 ♥ AK4 ♦ 854 ♣ 84 Poiché le cuori sono un colore ancora in gioco48, le fiori sono l’unico strumento per forzare. Come sapete in questo campo la casistica è enorme e sarebbe una fatica improba (per noi e per gli allievi) procedere caso per caso. Meglio affidarsi a criteri logici o di buon senso …. • Stimolate negli allievi la prontezza nel riconoscere i colori vivi (quelli in cui la

coppia può avere un fit di 8 carte) e i colori morti (quelli dove tale fit è escluso). Nella prima delle nostre due sequenze le picche erano morte (l’apertore vi aveva negato quattro carte), ma nella seconda le cuori erano vive e vegete. Morale: un nuovo colore maggiore vivo garantisce reale lunghezza49.

• Sottolineate che i colori minori sono moribondi per definizione (giocare in questi colori non è obiettivo primario della coppia) e quindi possono essere usati con assoluta spregiudicatezza.

• I Nuovi Colori Forzanti sono strumenti d’indagine e, pertanto, l’apertore non deve mai assumere una posizione decisionale (“ho concluso a … perché tu mi hai promesso …”). L’unica cosa che un Nuovo Colore garantisce è la capacità di gestire qualsiasi descrizione arrivi.

47 Anzi, siate vigili e determinati nel combattere contro “ricette velenose” che gli amici e i parenti poco competenti si sentiranno in dovere di suggerire ai vostri allievi, tipo: “il quarto colore chiede il fermo, il terzo lo chiede nell’altro colore”. 48 Un cambio di colore con 2♥ (ricordate: “un maggiore chiede di sé”) produrrebbe un appoggio alle cuori da parte dell’apertore, anche qualora avesse la terza di picche accanto alla quarta di cuori. Scelta tecnicamente ovvia in quanto, a parità di rango, di due fit possibili quello 4-4 è preferibile a quello 5-3. 49 La sequenza 1♣-1♦-1♥-1♠ genera sempre qualche perplessità, ma non ce n’è motivo. Spiegate che 1♠, in quanto unico colore disponibile, non promette lunghezza ma non è neppure morto. Poiché il fit 4-4 a picche ci può essere l’apertore deve rialzare le picche se ha 4 carte. Nessuna preoccupazione: il rispondente può non avere 4 carte di picche, ma in questo caso è pronto a gestire la situazione.

S N 1♦ 1♥

? 1♠

S N S N 1♦ 1♥ 1♦ 1♠

1NT 2♦ 3♣ 2♣

32

Page 34: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

In una situazione come questa, fiori potrebbe essere il parziale migliore (addirittura con 9 atout) ma è inaccessibile: se si dichiarasse 2♣, la descrizione del compagno potrebbe annichilirci. Che faremmo su 2NT? E’ ovvio che bisogna rassegnarsi a concludere a 2♠50.

Le descrizioni dell’apertore sono naturali (né potrebbe essere altrimenti, dato il livello casuale del Nuovo Colore) ma regolate da precise priorità: 1) la ricerca del fit maggiore ha priorità assoluta, pertanto l’apertore mostrerà

obbligatoriamente un eventuale fit terzo nel nobile del rispondente51; questa mancata azione nega invece fit;

2) i Senza sono l’obiettivo più importante quando non c’è fit maggiore; unica avvertenza: sul 4° Colore l’apertore può dichiarare a Senza se e solo se ferma il quarto colore stesso;

3) con le mani sbilanciate e assenza di fit maggiore l’apertore descrive semplicemente la distribuzione. Gli archivi degli insegnanti sono zeppi di esemplificazioni canoniche di queste

situazioni, per cui ci limitiamo a suggerire qualche quiz aggiuntivo che ha valore didattico per stimolare un’analisi un po’ più approfondita da parte dell’allievo e per iutarlo a costruirsi uno “stile” di descrizione. a

Quando non esiste possibilità di descrizione, la ripetizione di un colore che per definizione è solo quarto mostra proprio questo disagio: la replica corretta è 2♠, su cui il rispondente visualizza una bilanciata senza 3 carte di cuori e senza fermo a fiori.

E la 6-5? Non scherziamo: anche ammesso di aver aperto nel seme più basso, su 2♣ si ridichiarerebbe 3♠. Questo esempio è importante perché situazioni analoghe si verificano nelle sequenze competitive, quando il Contro Informativo o la surlicita del artner ci chiedono un’ulteriore descrizione (e noi non abbiamo nulla da dire). p

La ridichiarazione corretta è 2♥, anche se (questa è l’obiezione che vi faranno gli allievi più attenti) il rispondente non dovrebbe essere interessato a questo colore (avrebbe forzato con 2♥). Spiegate che, nonostante le brillanti deduzioni che possono essere fatte, l’apertore ha il compito di descrivere al

meglio le sue carte perché non ha diritto a mettere ipoteche sul contratto finale. Ridichiarando 2♥ mostra esattamente la distribuzione52 2443 (ha infatti negato sia 3 carte di picche sia 5 di quadri): cosa può chiedere di più il rispondente53?

50 Notate la costante attenzione al linguaggio. In una situazione tipo 1♦-1♠-1NT diciamo “concludere a 2♠”, ma in una sequenza non limitata tipo 1♦-1♥-1♠ diciamo “proporre 2♥”. 51 Sul Nuovo Colore discendente, alcuni riportano a 2 nel maggiore del rispondente (1♣-1♠-1NT-2♦-2♠) pur avendo solo due carte per non superare questo Livello di Guardia quando hanno mano minima. Non incoraggiate questo stile: sottolineate, invece, che è responsabilità del rispondente il poter gestire qualunque descrizione l’apertore faccia. Poiché la sequenza del rispondente con cambio di colore è illimitata, e non esclude visuale di Slam, è una scelta assolutamente sconveniente il riporto con un onore secondo; non ci sarebbe più modo di correggere la falsa informazione in seguito. Il compagno ci chiede di mostrare tre carte, non di scegliere il parziale accettabile che ci piacerebbe giocare, se lui è debole. 52 Un esempio di questo tipo è importante anche per dissipare un equivoco disastroso, e cioè che anche l’apertore “faccia 4° Colore”. Tale licita è uno strumento a disposizione del rispondente per indagare, mentre se viene effettuata dall’apertore è una normale descrizione (anche da Axx o Kxx se si tratta di un colore morto).

O E E S T 1♦ 1♠ ♠ KJ765

1NT ♥ 4 ♦ 73 K9543 ♣

O V E S T O E AK54 1♦ 1♥ ♠ 74 1♠ 2♣ ♥ KQJ6 ? ♦ 854 ♣

O V E S T O E ♠ 62 1♦ 1♠ ♥ A754 1NT 2♣ ♦ KQJ6 ?

K54 ♣

33

Page 35: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

La differenza tra licite forzanti e non forzanti è ovviamente basilare, ma non sufficiente per uno sviluppo corretto. La domanda, a questo punto, è: il Nuovo Colore Forzante, fino a quanto è forzante? Si tratta di una questione fondamentale perché, fornita la prima descrizione, l’apertore deve sapere quali ulteriori mosse del ispondente gli permettono il Passo. Ecco le regole: r

TUTTI I NUOVI COLORI SONO FORZANTI MANCHE ECCETTO: • IL TERZO COLORE DISCENDENTE A LIVELLO 2, FORZANTE FINO AL RITORNO NEL SEME DI

RISPOSTA; • IL QUARTO COLORE DISCENDENTE A LIVELLO 2, CHE PROMETTE UNA RIDICHIARAZIONE. Quando il Nuovo Colore è discendente a livello 2 le successive licite del rispondente sono: • NON FORZANTI SE A LIVELLO 2; • FORZANTI A LIVELLO 3. Qualche sequenza per illustrare le ragioni di questa sistemazione:

Un’indagine delicata che non implica la manche e conduce a un ottimo parziale. Notate che il 2♥ del rispondente non è “a passare” ma “passabile”: se Ovest avesse avuto in più il

Fante di cuori e quello di picche avrebbe potuto dichiarare ancora 2NT. La ridichiarazione di 2♥ non è forzante perché nel livello 2. Invece …

Una qualsiasi ridichiarazione del rispondente a livello 3, preceduta da un cambio di colore, è forzante. Sottolineate che il 3NT dell’apertore (che sa di avere 8 cuori in linea) non è una

decisione ma una descrizione: nelle mie due carte di cuori NON c’è un onore maggiore. Se Ovest avesse avuto un onore di cuori avrebbe replicato 4♥ o, se sufficientemente esperto, avrebbe fatto una cue bid (quando l’apertore viene a conoscere 6 carte di cuori nella mano forte del partner, deduce anche che tale seme non sia chiuso o semichiuso: il compagno avrebbe risposto 2♥ su 1♣).

Abituate gli allievi a ragionare per Livelli di Guardia: poiché il 2♣ di Est è forzante fino a 2♥, l’apertore, che carte più belle non potrebbe avere, deve descrivere superando tale livello (su 2♥ il

compagno potrebbe passare). Anche se le definizioni date sono sufficienti, è comunque opportuno portare avanti

l’analogia tra Nuovo Colore Forzante e Stayman per far notare come ambedue questi strumenti non servono solo per indagare, ma anche per introdurre un colore del rispondente in modo forzante. Nella pratica sia la Stayman sia il Nuovo Colore Forzante hanno l’effetto di rassicurare l’apertore che la situazione è “solida):

53 Se intenderete proporre agli allievi più esperti la prosecuzione classica in New Minor Forcing (quando, dopo risposta 1♠, l’apertore ridichiara 1NT oppure ripete il minore, il 2♥ del rispondente non è forzante, per cui questi, intendendo indagare, ridichiara sempre il minore non detto), aver fatto esempi di questo tipo aiuta molto.

O V E S T E S T O E ♠ K73 ♠ 864 1♦ 1♥ ♥ 64 ♥ AQ932 1NT 2♣ ♦ KQ643 ♦ 95 2♦ 2♥ ♣ A83 KJ4 ♣ P

O V E S T E S T O E ♠ K73 ♠ AQ 1♦ 1♥ ♥ 64 ♥ AQ9732 1NT 2♣ ♦ KQ643 ♦ 95 2♦ 3♥ ♣ A83 KQ4 ♣ 3NT

O V E S T E S T O E ♠ 73 ♠ 864 1♦ 1♥ ♥ KJ5 ♥ AQ932 1NT 2♣ ♦ KQJ4 ♦ 95 3♥ 4♥ ♣ A832 KJ4 ♣

34

Page 36: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

In ambedue i casi, il Rispondente ha usato la Chiave Forzante (Stayman o Quarto Colore) per proporre le sue cuori e indagare sull’eventuale fit (5-3 nel primo caso e 6-2 nel secondo).

Una breve incursione nell’insegnamento avanzato

Il Nuovo colore Forzante è il pilastro della prosecuzione naturale e costituisce una palestra eccezionale per abituare gli allievi a gestire tutti i principi della licita. Bisogna però ammettere che da un punto di vista tecnico qualche difetto ce l’ha:

Se il rispondente è saggio passa … e gioca un contratto orrendo. Se è un Kamikaze prosegue con 2♥: è fortunato a trovare fit ma di cuori ne gioca 3 (l’apertore non può passare) e va 1 down

(stesso problema si sarebbe presentato se Ovest avesse deciso di replicare 1NT). Questo è uno dei motivi per cui la maggior parte delle coppie ha l’accordo di giocare la sequenza 1♠ poi 2♥ non forzante quando l’apertore ha ridichiarato 1NT oppure ha ripetuto il minore. D’accordo, ma la realtà è che gran parte di queste coppie, in seguito a questo accordo, adotta una serie di convenzioni piuttosto complicate (e qualche volta strampalate) per gestire le situazioni di indagine54.

Quando vi pongono questi problemi suggerite ai vostri allievi (o ex allievi) di giocare il New Minor Forcing, convenzione estremamente naturale che stabilisce che, dopo apertura a minore, risposta 1♠ e replica 1NT o ripetizione, solo la dichiarazione dell’altro minore sia forzante. Quindi, in sequenze tipo 1♣-1♠-1NT o 1♣-1♠-2♣, 2♥ non è forzante e l’indagine è affidata alla licita di 2♦ (il nuovo minore).

Unica avvertenza: questa indagine può sottintendere interesse alle cuori e l’apertore deve essere pronto a mostrare la sua eventuale quarta. Qualora lo faccia (2♥), non esclude il possesso del fit terzo a picche (pertanto il 2♠ del rispondente è ancora forzante); se invece dovesse dichiarare 2♠ oltre a mostrare riporto terzo escluderebbe 4 carte di cuori. E con 2NT escluderebbe entrambe le situazioni.

DOPO 1 SU 1: NUOVI COLORI A SALTO

La sistemazione internazionale è più o meno la seguente: un nuovo colore

discendente a salto mostra una 5-5 forcing manche55. Qualcosa tipo: ♠ 4 ♥ AKJ54 ♦ AQJ94 ♣ J4

Dopo apertura 1♣ e risposta 1♥ si replicano 3♦ sia su 1♠ sia su 1NT, chiedendo così al compagno di mostrare un eventuale fit anche a quadri (i colori minori sono inessenziali per la manche ma non per

lo slam). In pratica, mentre 2♦ significherebbe: “descrivi ancora, cuori in testa alle priorità”, 3♦ dice invece: “descrivi, cuori è quadri hanno la stessa priorità”. In alternativa, un Nuovo Colore ripetuto ha significati differenti:

54 Riteniamo sbagliata l’idea che l’insegnante non si debba interessare di cosa fanno i suoi allievi quando sono divenuti giocatori: a parte il fatto che continuare ad essere punto di riferimento è cosa gratificante, c’è un aspetto ben più importante. L’ambiente dei giocatori è quello in cui inseriremo i nostri futuri allievi. Se tale ambiente gioca un buon bridge, le probabilità che gli ex allievi continuino a migliorare è più alta. 55 Alcuni preferiscono giocare il cambio di colore discendente a salto per mostrare delle 5-5 invitanti: ci sono sottili pregi in questa sistemazione, tuttavia non è la scelta della maggioranza.

S N S N 1NT 2♣ 1♣ 1♥ 2♠ 3♥ 1♠ 2♦

2NT 3♥

O V E S T E S T O E 73 ♠ A9864 1♣ 1♠ ♠ K852 ♥ Q963 2♣ ? ♥ A4 ♦ 95 ♦ AJ732 64 ♣ ♣

S N 1♣ 1♥

1♠/1NT 3♦

35

Page 37: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

La ripetizione del Terzo Colore (primo caso) mostra una 5-5 invitante non forzante56. Il Quarto Colore ripetuto, invece, è forzante e continua ad indagare senza promettere reale lunghezza.

LA RISPOSTA DI 1NT SU 1♣ E LA STRANA RISPOSTA 1♦

Mentre nel primo corso si è sorvolato sull’argomento, trattando la risposta di 1NT

su apertura minore come “5-10 punti, non forzante, nega quarte maggiori”, a questo livello di approfondimento va precisato che tale risposta, se l’apertura è 1♣, è una scelta che andrebbe fatta con mani bilanciate, attitudine al gioco a Senza e 8-10 punti, qualcosa come:

♠ J76 ♥ KJ2 Q62 ♣ Q865 ♦ ♠ K52 ♥ K75 9542 ♣ QJ3 ♦

Con le mani di 5-7 punti a base fiori, invece, conviene evitare questa risposta impegnativa e, non potendo rispondere 2♣, si ripiega sulla risposta di 1♦, anche con due o tre cartine: ♠ 76 ♥ J62 ♦ Q62 ♣ QJ865 La risposta di 1♦57 andrebbe dunque alertata: naturale con le quadri oppure debole con le fiori.

LE RISPOSTE 2♣ E 3♣

La risposta 2♣ su apertura minore è un tema un po’ delicato (gli americani

definiscono la sequenza 1♦-2♣ “la bestia nera del naturale”), che richiede qualche sistemazione. Per questo motivo può convenire per un po’ di tempo lasciare inalterate le informazioni fornite al primo corso, riservandosi di sistemarle quando siamo certi che gli allievi possano apprezzare i suggerimenti dati.

A proposito del primo corso, sottolineiamo che si è suggerito agli allievi di dichiarare i colori che hanno, a prescindere da diritto o rovescio (questo in linea con il principio che dopo risposta 2 su 1 tale distinzione non ha senso) o da bilanciata o sbilanciata. Quindi, sequenze tipo …

… possono venire indifferentemente dalla 4-4 come dalla 4-6, da 12 come da 20 punti. E’ un bridge necessariamente impreciso, ma non blasfemo: ciò che si evita è di far dichiarare agli allievi 2NT con tutte le bilanciate, cosa che, invece, è davvero blasfema:

♠ 63 ♥ AJ76 ♦ AQ65 ♣ Q42 … dopo aver aperto 1♦, replicare 2NT sulla risposta di 2♣, non avrebbe solo l’inconveniente di spostare nel livello 3 il reperimento del fit a cuori (se fosse solo per questo, pazienza), ma avrebbe l’effetto devastante di orientare automaticamente i Senza Atout dalla parte sbagliata. Pensate che il compagno, con carte come queste:

♠ K6 ♥ 832 ♦ K72 ♣ AK865 … sarebbe contento di vedervi giocare 3NT e ricevere l’attacco picche? 56 Per alcune scuole sequenze come queste mostrano delle 4-6 deboli (♠x ♥Kxxx ♦xx ♣QJxxxx): è sconsigliabile adottare questa sistemazione perché si minerebbe la fiducia nel Nuovo Colore come licita costruttiva e si entrerebbe in un mondo semiconvenzionale (peraltro vi si entrerebbe dalla porta sbagliata: tutte le sistemazioni convenzionali serie prevedono che il rispondente usi il transfer a 2NT quando vuole giocare il parziale a fiori). 57 Fate notare che, se il compagno appoggia a 2♦, la situazione non è preoccupante: poiché con la 4-4 minore avrebbe aperto 1♦, la nostra coppia ha 10 carte di fiori (e l’avversario può forse fare manche in un maggiore).

S N S N 1♦ 1♥ 1♣ 1♥

1NT 2♣ 1♠ 2♦ 2♦ 3♣ 3♣ 3♦

S N 1♦ 2♣

2♥

36

Page 38: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un minore

Quando gli allievi hanno raggiunto sufficiente esperienza le cose possono essere perfezionate. Una sistemazione semplice e tecnicamente corretta è la seguente, e ad essa (o a similari) prima o poi li dovrete portare, in quanto si tratta di situazioni in cui deve essere agevolato il ritrovamento dei fit 4-4 maggiori e, contemporaneamente, precisato quanto prima è possibile il campo di forza dell’apertore. Il tutto, ovviamente, con un occhio all’orientamento dei contratti a senza.

Il perno della sistemazione artificiale è stabilire che significato dare alla replica 2♦: una soluzione è attribuirvi in generale “tutte le bilanciate” (quindi, ad esempio, 1♦-2♣-2♠ rappresenta mani di qualsiasi forza con 4 picche e quadri lunghe), un’altra è “tutte le mani di diritto” (nel qual caso la sequenza precedente garantirebbe un normale rever in lungo corto). Lo sviluppo del 2♦ con la seconda interpretazione è più facile, e prevede che: • l’apertore dica 2♦ con qualsiasi mano 12-15. Ogni altra dichiarazione mostra

rever, e il tipo di mano corrispondente (nota: 2NT sarebbe dunque la bilanciata 18-20);

• il rispondente, sul 2♦ che mostra diritto, proseguirà in modo assolutamente naturale, mostrando altri colori se ne possiede. La situazione è forzante manche e quindi il rispondente, interessato a ulteriori descrizioni, può sempre usare la dichiarazione di 2NT. Qualunque sistemazione adottiate (2♦ bilanciato oppure 2♦ minimo), gli allievi

avranno un decente strumento che potranno maneggiare con poche difficoltà. Tutto sembra abbastanza facile, tuttavia la nostra avvertenza (di proporre queste sistemazioni ad allievi sufficientemente esperti) trova motivazione nel fatto che la soluzione “2♦ = diritto” impone che la risposta di 2♣ su 1 a minore sia tassativamente forzante manche, e non “forzante manche salvo ripetizione”: con una monocolore forte a fiori il rispondente, infatti, non avrebbe “colori morti” per forzare.

La conseguenza è che la risposta 3♣ su apertura minore deve essere riservata alla sesta “limite” (9-11 punti e colore onorato)58.

58 Quando introducete questi argomenti specificate con la massima chiarezza che le soluzioni proposte valgono per l’apertura a minore. Dopo apertura di 1 maggiore e risposta 2♣ la replica 2♦ mostra banalmente tale colore. Scoraggiate sviluppi convenzionali dopo apertura 1 a maggiore e 2 su 1: questo non perché non ce ne siano in circolazione di validi, ma perché non sono necessari. E’ necessario invece che gli allievi si addestrino il più possibile nella palestra del 2 su 1 naturale.

37

Page 39: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

3. DOPO APERTURA IN UN MAGGIORE

ARGOMENTI Nozioni acquisite nei primi corsi pag. 38 Lo schema definitivo pag. 38 pag. 39Il Principio del Fast Arrival

pag. 40Commento tecnicopag. 50LA DIDATTICA

1 Nozioni acquisite nei primi corsi

Le informazioni date agli allievi durante il primo anno per quel che riguarda lo sviluppo

delle aperture di 1♥ e 1♠ sono sostanzialmente analoghe a quelle date dopo apertura minore (1 su 1 forzante un giro, due su uno forzante manche, risposte a Senza e appoggi naturali). Si è però approfondita la valutazione delle mani con fit in base alla Legge di Rivalutazione59: un principio cardine che gli allievi devono aver assimilato è che una mano con fit e 12 punti onori effettivi (cioè non rivalutati) non deve mai essere espressa con un appoggio diretto ma deve sempre transitare da una risposta 2 su 1 (o comunque da un cambio di colore). 2 Lo schema definitivo

AVVERTENZA

Le sequenze derivanti dall’apertura di 1♥, seguita dalla risposta di 1♠, rientrano nel tema “sviluppo delle risposte 1 su 1” e quindi va fatto riferimento alla sezione precedente. La risposta 1NT • Va da 5 a 11/12 punti onori e può contenere alcune mani di fit

terzo. E’ forzante 1 giro: l’apertore, con distribuzione 5332, ridichiara il minore terzo più economico.

Le risposte 2 su 1 • Sono forzanti manche salvo ripetizione. Le lunghezze promesse nei colori sono analoghe a quelle valide per l’apertura: 2♥ (su 1♠) è quinto, 2♦ quarto e 2♣ indeterminato.

Gli appoggi diretti • L’appoggio a 2 mostra fit terzo (o quarto molto bilanciato) e 7/8-10 punti.

• I rialzi a livello 3 e 4 sono barrage • La risposta 2NT è convenzionale: mostra fit almeno quarto e

forza per un invito a manche. PREMESSA

Lo schema proposto, che si basa sul binomio Senza Forzante e 2 su 1 Forzante Manche salvo ripetizione (nel gergo internazionale tutto questo viene identificato dall’etichetta “2 over 1”), è estremamente efficace, potente, semplice e, cosa sempre positiva, implementabile in futuro dalle coppie che praticheranno l’agonismo senza doverne stravolgere i principi.

L’allievo non farà fatica a entrare in questo mondo, purché lo si faccia passare dalla porta giusta, che non è quella “grammaticale” (“se dici questo significa che …”) ma quella della convenienza (“questa mossa è vincente perché …”) e della tattica (“se dichiari così l’avversario è in posizione di svantaggio perché …”). Per questo motivo ci raccomandiamo, dopo aver preso visione delle considerazioni tecniche che giustificano questa sistemazione, di esaminare con attenzione la parte relativa alla didattica (se non siete avvezzi a trattare questi argomenti), nella quale speriamo di avervi fornito strumenti per decidere quando e come fornire le informazioni.

59 La Legge di Rivalutazione dice che il rispondente, per decidere a che livello formulare il suo appoggio, deve sommare ai punti onori un valore x, pari alla differenza tra il numero d’atout che possiede e il numero di carte nel seme più corto. Nessuna rivalutazione per mani con fit terzo oppure distribuzione 4333.

38

Page 40: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

3 Il Principio del Fast Arrival

Questo principio (della “conclusione veloce”) dice che, quando la situazione è forzante fino a un determinato contratto, il raggiungimento immediato di tale contratto mostra le più debole delle mani. Gli allievi, anche se non ne hanno mai sentito parlare, sono già entrati in questo mondo quando hanno affrontato le licite di appoggio che derivano da situazioni solide la coppia ha 21+ punti): (

Un eventuale 4♥ del rispondente, in questa situazione forzante manche, limita la sua mano (più o meno a 12-14 punti) ed è più debole dell’appoggio a 3, che sarebbe illimitato e suggerirebbe lo slam. Una situazione analoga si verifica quando, su apertura di 2♥ forte, la risposta

di 4♥ spera di chiudere le operazioni mentre il 3♥ mostra velleità di slam. E’ importante mettere in rilievo che non si tratta di una regola di linguaggio, ma di

atteggiamento basato sulla convenienza: le mani più forti necessitano di più spazio per lo scambio di informazioni. La vera funzione di questo principio, però, è un’altra: mostrare una mano veramente minima aiuta il compagno a prendere la giusta decisione quando ha carte con le quali sta accarezzando obiettivi ad alto livello (e, sul versante opposto, il sapere che la mano del compagno è non minima aiuta in egual

isura). Due esempi: m Il raggiungimento immediato della manche in una situazione già forzante di partita mostra la più debole delle mani: “Non ho aperto di barrage perché ho due prese certe”. Compagno avvisato, mezzo salvato. 12 punti e il singolo nell’unico colore in cui il compagno può avere lunghezza rendono questa mano veramente minima. Sul 4° Colore, 3NT mostra buon fermo ed esprime tutta questa desolazione. Est, anche se ha 16, 17 o 18 punti dovrebbe darsi una calmata: con carte decenti

Ovest avrebbe replicato 2NT. Il principio del Fast Arrival trova più frequentemente applicazione nelle situazioni

i descrizione, tuttavia, a volte, se ne avvale anche il giocatore in comando: d Nonostante i 16 punti onori e la sesta carta di picche è corretto passare: il compagno dovrebbe avere singolo di picche e 12-13 punti. Con carte più belle, o sopportazione delle picche, avrebbe potuto dichiarare 2NT (interrogativo forzante) prima di concludere.

Tutto questo si riassume in uno slogan: più lunga è la via (di chi interroga) più forte è la mano.

1 2 3 S N S N S N

1♦ 1♠ 1♦ 1♠ 1♦ 1♠ 1NT 4♠ 1NT 2♣ 1NT 2♣

2♦ 4♠ 2♦ 3♠ Nella sequenza 1, 4♠ è tassativamente conclusivo. Nella sequenza 2 Nord ha certamente buone carte ma probabilmente delle picche orribili (tipo Axxxxx): se Sud ha il massimo, punteggio di testa e KQ secchi di picche può riaprire. La terza sequenza, invece, è ovviamente forzante: il rispondente sta chiedendo al compagno un’opinione circa la possibilità dello slam.

S N 1♥ 2♣ 2♥ …

O V E S T O E ♠ QJ98754 1♠ 2♣ ♥ AK 4♠ ♦ 873 ♣ 4

O V E S T O E ♠ KQ10 1♥ 2♣ ♥ A8743 2♦ 2♠ ♦ QJ87 3NT ♣ 4

O V E S T O E ♠ AJ7542 1♠ 2♣ ♥ KQ 2♠ 3NT ♦ A87 ♣ Q2

39

Page 41: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

4 Commento tecnico

LA RISPOSTA 1NT FORZANTE SULLE APERTURE DI 1♥ E 1♠

La risposta di 1NT Forzante è la chiave di volta di tutto lo sviluppo dopo apertura di 1 a maggiore: grazie a essa tutta la sistemazione degli appoggi e delle risposte 2 su 1 diviene semplice, efficace e precisa. Ovviamente ci sono dei prezzi da pagare: dal punto di vista tecnico il difetto è che non si può più giocare 1NT (ma tale inconveniente è statisticamente accettabile, anche in Mitchell60); per quanto riguarda l’insegnamento, occorre un approccio particolare, che affronteremo nella parte relativa alla didattica.

Questa sistemazione prevede di estendere la gamma delle mani con sui si risponde 1NT a due ulteriori gruppi: 1) tutte le mani “limite” da 10 punti belli fino 12 orrendi che, nei vecchi sistemi,

“sporcavano” le risposte 2 su 1; 2) alcune mani con fit, che mal si prestano a un appoggio diretto. Dire che il Senza è forzante significa che l’apertore deve ridichiarare: questo non è ovviamente un problema quando è sbilanciato (lo avrebbe fatto comunque); con le mani 5332, invece, replica nel minore terzo più economico61. Dopo apertura 1♠ e risposta 1NT:

♠ K9852 ♥ A3 ♦ AQ9 ♣ 842 … si replica 2♣62, mentre si direbbe 2♦ con:

♠ AQ852 ♥ KJ3 ♦ K75 ♣ 82 Quando l’apertore replica due a minore si determina automaticamente un Livello

di Guardia, che è 2 nel seme d’apertura: se il rispondente dichiara entro tale livello mostra la risposta di 1NT “classica” (5-9 punti), mentre se lo supera sta evidenziando una mano di 10-11 punti, qualche volta 12.

Il primo vantaggio del Senza Forzante è dunque quello di permettere al rispondente di giocare il parziale nel suo colore lungo:

Come vedete, la mossa “delicata” di ridichiarare 2♣ ha tolto la coppia dell’orrendo contratto di 1NT e le ha permesso di giocare quello perfetto di 2♥63.

60 Quando l’apertore ha distribuzione 5332 il contratto di 1NT è vantaggioso solo se si verificano contemporaneamente tre condizioni: che il rispondente sia bilanciato, che abbia esattamente due carte nel seme d’apertura e che la sua forza non sia minima (8-10). 61 L’unico problema che si presenta è quando l’apertura di 1♥ deriva da una mano con 5 cuori, 4 picche e i resti 2-2. Per evitare questo inconveniente gli americani usano l’apertura di 2♦ Flannery (4♠ e 5♥ in mani di diritto); in Italia molte coppie agoniste risolvono il problema invertendo il significato delle risposte di 1♠ e 1NT sull’apertura di 1♥ (funziona perfettamente, provare per credere). Ovviamente questa non è roba da allievi; per ora basta trattare tutto questo come un difettuccio del sistema: si replica 2♣ nel doubleton e si spera che tutto vada bene. 62 Notate che questa mossa sarebbe stata opportuno anche non giocando il Senza Forzante, per venire incontro al compagno che avesse una sesta in mano debole (in questo caso l’apertura di 1♠ sarebbe stata, per lui, un fastidioso barrage). 63 Per molte coppie la soluzione di questi problemi viene affidata a risposte 2 su 1 convenzionali in stile “forte o debole”. A parte il fatto che si tratta di sistemazioni artificiali non in linea col nostro lavoro, il punto è che saremmo in un cattivo bridge: la possibilità che una risposta 2 su 1 possa celare una mano debole obbliga l’apertore a una replica d’attesa senza significato, con la conseguenza che, quando invece il rispondente ha

O V E S T E S T O E ♠ KJ765 ♠ 4 1♠ 1NT♥ Q3 ♥ KJ8752 2♣ 2♥ ♦ AK5 ♦ 764 P ♣ 832 ♣ Q64

40

Page 42: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

Il secondo vantaggio consiste nell’inglobare le cosiddette mani “invitanti” rendendo così le risposte due su uno nettamente definite. Quando il rispondente è in questa situazione, ridichiara superando il Livello di Guardia (che, ripetiamo, è due nel maggiore d’apertura). Alcuni esempi (l’ultimo dei quali richiede immediatamente una precisazione didattica) …

1 2 3 4 S N S N S N S N

1♠ 1NT 1♠ 1NT 1♠ 1NT 1♥ 1NT2NT 2♣ 2♣ 3♥ 2♦ 3♦ 2♦ 2♠

1) Nord esprime un normale invito a senza (♠ xx ♥ KJxx ♦ AQxx ♣ Jxx). 2) Questa volta Nord sta mostrando una buona monocolore di cuori con forza

insufficiente per una risposta 2 su 1 (♠x ♥ KJ109xx ♦ xxx ♣ KJx); 3) Fit a quadri, mano invitante (♠ xx ♥ xx ♦ KQxxx ♣ AJxx); 4) Anche dopo la risposta di 1NT i colori “morti” possono essere usati per descrivere

fit e mano massima64. Nord ha: ♠ Axx ♥ xx ♦ KQJx ♣ xxxx. E’ ovvio che un caso di questo tipo va proposto dopo aver discusso con gli allievi le situazioni di accostamento a manche tramite “passaggi dichiarativi”. Il terzo vantaggio consiste nel poter rispondere 1NT anche con alcune mani di fit

(il partner ridichiara) ottenendo così di rendere più specifiche le risposte di appoggio diretto. Il primo tipo di mano è quella con fit terzo e 5-7 punti (anche fit quarto in distribuzione 4333):

♠ 852 ♥ KJ32 ♦ Q7 ♣ 8642 Su apertura 1♠ si risponde 1NT e, sull’eventuale ridichiarazione di 2 a minore, si riporta a 2♠: il partner percepirà una mano di 5-9 con 2 carte di picche (il classico riporto), sapendo che le picche possono però essere 3 in caso di minimo (5-7). Il secondo tipo di mano con cui, pur avendo fit, si transita da 1NT è quella di appoggio terzo e 11-12 punti65, tipo:

♠ AJ2 ♥ 32 ♦ KQ76 ♣ J642 Di nuovo, su 1♠, si risponde 1NT e poi, sulle repliche di 2♣, 2♦, 2♥ si salta a 3♠, invitante (ovviamente, però, se la replica fosse 2♠ si dovrebbe saltare a manche considerando il fit di 9 carte). Tutto questo ci porta alla teoria degli appoggi ma, prima di concludere questo paragrafo, occorre fare un’importante precisazione: il Senza Forzante è tale anche da parte di chi è passato di mano. A parte l’ovvia motivazione che un giocatore che non ha l’apertura vede le probabilità di avere una sbilanciata debole accrescersi (e quindi vorrebbe che l’apertore lo salvasse dall’imbarazzante contratto di 1NT), ci sono altre considerazioni da fare. Supponete di essere passati in apertura con una delle seguenti mani:

1 2 3 ♠ 4 ♠ 76 ♠ 7 ♥ A87 ♥ AQ65 ♥ K765 ♦ 962 972 97 ♦ ♦

KJ8754 KJ32 KQ7654 ♣ ♣ ♣

iniziato una seria indagine, un intero giro dichiarativo è andato perduto. In situazioni nelle quali sovente si ambisce allo slam, questa carenza informativa è intollerabile. 64 E’ intuitivo che sia stata la seconda dichiarazione dell’apertore a suscitare tanto entusiasmo, e che pertanto il fit sia nel secondo colore; se fosse stato a cuori sarebbe bastato semplicemente saltare a 3♥. 65 Ricordate che non è infrequente che l’aperture di 1 a maggiore sia un po’ “leggera”.

41

Page 43: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

… e che il partner abbia aperto di 1♠, terzo di mano. Nel primo esempio risponderete certamente 2♣ e non avrete problemi se il compagno passa66 (ha una mano normale con una o due carte di fiori). Ma le altre situazioni sono complicate dalla presenza delle quattro carte di cuori. Nessuna paura: si risponde 1NT Forzante e se il partner replica 2♥ lo si invita a manche (con le carte del terzo esempio, se l’apertore non ridichiara le cuori, si propone il contratto di 3♣). LA TEORIA DEGLI APPOGGI

Giocando Quinta Maggiore, la distinzione tra fit terzo e fit quarto (o più) è

basilare perché, a parità di punteggio, il secondo fa mediamente una o due prese in più. Un solo esempio:

♠ AK ♥ 97632 ♦ AQ75 ♣ 82 Supponete che, sulla vostra apertura di 1♥, il compagno abbia formulato un invito

alla manche a cuori. Accettate? Se il compagno ha 3 carte di cuori la manche andrebbe rigettata: pericolo di perdere troppe prese in atout, difficoltà di fare tagli dalla parte corta (magari promuovendo atout alla difesa) e pericolo di accorciamento. Ma se il compagno ha fit quarto, la manche va senz’altro dichiarata perché tutti i pericoli appena enunciati svanirebbero. Tutta la teoria dell’appoggio, pertanto, si basa sulla necessità di distinguere tra il fit minimale e i fit più lunghi: questo argomento verrà ovviamente ripreso quando si parlerà di licita interferita, ove la lunghezza del fit è determinante per sapere quanto competere.

La base teorica di tutta la sistemazione è la Legge delle Prese Totali (che abbiamo riportato in appendice): raccomandiamo a quelli di voi che ne hanno poca dimestichezza di esaminarla con attenzione, prima di affrontare la Parte Didattica che affronta il problema di come far passare gli allievi dalla semplice applicazione della Legge di Rivalutazione a questo stile di gioco. Tornando alla distinzione tra i tipi di appoggio, il percorso per dichiarare il fit di 3 carte (o raramente quattro in mano molto bilanciata) è ormai delineato: • si dichiara 1NT e poi si riporta a 2 con 5-7 punti; • si appoggia a 2 con 8-10 punti; • si dichiara 1NT e poi si appoggia a livello 3 con 11 punti. • con le mani forzanti manche si inizia con un due su uno.

Con i fit più lunghi il comportamento del rispondente è ovviamente differente, con una sola eccezione: avendo certezza di manche in base a un’effettiva forza onori (12+), l’inizio è un cambio di colore in due su uno67, per poi appoggiare a 4 (12-14 punti) o a 3 (15+ punti).

La sistemazioni delle mani di fit con forza inferiore ai 12 punti è tecnicamente molto semplice (ma delicata da un punto di vista didattico).

Gli appoggi a livello 3 e 4, con o senza intervento, sono barrage con le seguenti caratteristiche: • mostrano fit quarto a livello 3 e quinto a livello 4; • la forza onori è inferiore a quella necessaria per un invito a manche68. • negano due prese certe di controgioco. 66 Il 2 su 1 da passati di mano, quello si che non è forzante! Troppe volte ci si dimentica che il compagno ama aprire un po’ leggero quando è terzo di mano. 67 In commercio ci sono svariate convenzioni per mostrare specifici appoggi in particolari configurazioni di mano. Tuttavia, con l’eccezione delle Splinter (i salti illogici che mostrano fit, una corta e forza di sola manche) che demandano all’apertore il compito di valutare la situazione, è opportuno insistere sull’uso del due su uno per conoscere la distribuzione del compagno prima di mostrare fit. 68 Nella sezione dell’appendice dedicata alla Legge delle Prese Totali troverete molte indicazioni e suggerimenti per insegnare una corretta valutazione della mano per quanto riguarda gli appoggi.

42

Page 44: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

Ecco due mani con le quali, sull’apertura di 1♠, si rispondono rispettivamente 3♠ e 4♠ sia che l’avversario passi, contri o intervenga:

♠ J1076 ♥ 2 ♦ 862 ♣ Q8652 ♠ AJ852 ♥ 5 9542 ♣ 873 ♦

Le mani invitanti, invece, vengono espresse con la risposta di 2NT Truscott: ♠ K976 ♥ A2 862 ♣ QJ52 ♦

Su apertura di 1♠ si risponde 2NT (forzante fino a 3♠) qualunque cosa faccia l’avversario (purché, ovviamente, nel livello 2). Per quanto riguarda l’appoggio invitante formulato con la Truscott, ecco i punti da sottolineare: • Il suo utilizzo è necessario perché il rialzo a salto del maggiore è diventato

barrage, in base alla Legge delle Prese Totali • 2NT è Truscott (fit quarto, invito a manche) sia che il compagno abbia aperto, sia

che sia intervenuto (a livello uno), a prescindere da ciò che l’avversario ha dichiarato. Ecco una serie di sequenze Truscott:

S O N E S O N E 1♥ 2♦ 2NT 1♦ 1♥ 2♦ 2NT

• La perdita del significato naturale della licita di 2NT è irrilevante: dopo apertura e passo dell’avversario, con 11 punti basta rispondere 1NT forzante e poi invitare con 2NT. Nelle situazioni competitive, invece, il Contro funziona perfettamente. Ecco la sequenza:

S O N E 1♥ 2♦ DBL P 2♥ P 2NT

• L’appoggio Truscott a 2NT è forzante fino a 3 nel colore del compagno. La licita, pertanto, segue la meccanica dei Livelli di Guardia.

L’apertore rifiuta l’invito e il rispondente non ha motivo di trasgredire (ricordando, tra l’altro, che le aperture di 1 a maggiore con 11 punti non sono certo rare). Ovest mostra le fiori come eventuale colore di sviluppo, ma non incontra complemento e la licita si ferma di nuovo al parziale. Est potrebbe dichiarare la Manche in virtù del complemento nel seme secondario del compagno, tuttavia nulla costa mostrare la reale situazione delle carte.

Abituate gli allievi a questa accuratezza. Dichiarazioni come quella di 4♣ sono nella maggior parte dei casi inutili, ma alcune volte si rivelano preziose:

O V E S T E S T O E ♠ AQ753 ♠ KJ64 1♠ 2NT ♥ 64 ♥ A732 3♠ P ♦ AQ5 ♦ J64 ♣ 863 ♣ Q5

O V E S T E S T O E ♠ AQ753 ♠ KJ64 1♠ 2NT ♥ 64 ♥ K732 3♣ 3♠ ♦ A5 K6 ♦ P ♣ K763 ♣ 542

O V E S T E S T O E AQ753 ♠ KJ64 1♠ 2NT ♠ 64 ♥ 9732 3♣ 4♣ ♥ A5 86 ♦ ♦ 4♠ P

♣ K763 ♣ AQ2

43

Page 45: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

Sapendo di essere chiuso a fiori, all’apertore non resta che verificare le Carte Chiave.

O V E S T E S T O E ♠ AQ753 ♠ KJ64 1♠ 2NT ♥ A ♥ 9732 3♣ 4♣

• Dopo apertura del compagno, la Truscott qualche volta viene effettuata con punteggio leggermente inferiore, quando la presenza di due prese certe di controgioco impedisce un appoggio diretto. Ecco una mano:

A5 86 4NT ♦ ♦ 5♥ ♣ KJ653 ♣ AQ2

Est usa la Truscott perché l’appoggio diretto a 4♥ negherebbe due prese certe (e si potrebbe mancare slam se l’apertore avesse una mano forte). Poi, però, rialza a 4 nonostante il rifiuto del compagno in ossequio alla Legge: dieci atout, dieci prese.

• Poiché, dopo apertura, la Truscott mostra un reale invito a manche (quindi una somma punti di almeno 20/21), se l’avversario raggiunge manche il Passo è Forzante69. N-S in zona, dichiarante Sud:

7♠

O E E S T 1♥ 2NT ♠ 54 3♥ A9874 4♥ ♥

♦ 92

Il singolo di picche e il punteggio di testa suggeriscono che il livello 5 sia possibile: il Passo, Forzante, chiede un’opinione al compagno. Con una mano peggiore Sud avrebbe detto Contro: il livello 5 è inaccessibile.

♣ A754

S U D S O N E ♠ 4 1♥ 1♠ 2NT 4♠ ♥ AQ874 P

A76 ♦ KJ54 ♣

Lo strumento del 2NT è delicato, e occorrerà che vi prepariate a correggere atteggiamenti non convenienti sia dell’apertore che del rispondente. Ecco alcuni punti da sottolineare: • l’apertore che abbia mano da manche, la dichiari direttamente senza “far uso” di

altre opzioni di indagine, che non lo dissuaderebbero dal dichiarare partita e otterrebbero solo il pessimo risultato di dare informazioni agli avversari;

• se la manche non è certa, o per ipotesi opposta se l’obiettivo potrebbe essere lo slam, l’apertore ha a disposizione tutti i cambi di colore stile “trial bid” per scoprire complemento nei colori laterali; va però evidenziato che, poiché il 2NT è “forzante fino al 3 in atout”, tale è il Livello di Guardia (e il rispondente passerà sempre se l’apertore, subito o dopo, sosta in tale contratto);

LA RISPOSTA 2 SU 1

CONSIDERAZIONI GENERALI

La risposta 2 su 1 è definita come Forzante Manche “salvo ripetizione”, il che significa che le uniche mani con sui si inizia con un 2 su 1 ma poi si potrà arrestare la licita a un parziale sono le monocolori seste di 9-11 punti; il seme lungo deve contenere due onori maggiori:

O V E S T E S T O L’apertore può passare senza problemi perché non apporta valori per sviluppare le fiori. Se, invece del Re di picche, Ovest avesse avuto il Re di fiori,

E ♠ AKJ75 ♠ 64 1♠ 2♣ ♥ AJ5 ♥ 32 2♠ 3♣

843 KJ6 P ♦ ♦ 72 AQ9543 ♣ ♣

69 Il tema del Passo Forzante appartiene ovviamente alla dichiarazione competitiva, e fa la sua comparsa qui solo per dare un’ulteriore specifica alla dichiarazione di 2NT Truscott.

44

Page 46: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

avrebbe potuto dire 3♥ (colore morto dopo la replica di 2♠) per sondare la possibilità della manche a Senza, qualora il rispondente fermi le quadri.

La monocolore onorata di 9-11 punti è l’unica mano non impegnativa di manche che transita dal 2 su 1. Tutte mani di 11 punti nella “terra di mezzo” tipo, se il compagno apre di 1♠:

♠ 43 ♥ KJ54 AQ94 ♣ J42 ♦ ♠ 4 ♥ AKJ54 Q874 ♣ 874 ♦

… vengono inglobate nella risposta di 1NT Forzante (pag. 40) e non “sporcano” le risposte 2 su 1.

Dunque, con l’eccezione delle monocolori invitanti, le risposte 2 su 1 impegnano alla manche e pertanto suggeriscono il possesso di 12+ punti. Non mancate però di stimolare valutazioni più elastiche in caso di grandi fit:

♠ K9863 ♥ 54 ♦ AQJ94 ♣ 2 Nonostante i soli 10 punti onori questa mano può produrre slam anche a fronte di un’apertura normale (♠Axxxx ♥Axx ♦Kx ♣xxx) e pertanto è opportuno iniziare con la risposta di 2♦.

RIDICHIARAZIONI DELL’APERTORE

L’apertore dispone di un ampio set di possibilità di cui alcune sono altamente descrittive (come la replica di 2NT o le ridichiarazioni a salto oppure a livello 3) e altre più vaghe che necessitano di almeno un ulteriore ciclo dichiarativo per essere completamente chiare. Iniziamo dalle repliche ben definite …

La replica di 2NT mostra una mano di diritto (12-14 punti) bilanciata e adatta ricevere l’attacco. Quindi, dopo apertura 1♠ e risposta 2♦, si dirà 2NT con: a

♠ K9863 ♥ AQ4 ♦ 94 ♣ KJ3 ♠ QJ863 ♥ AJ ♦ 74 ♣ AJ86

Alcune puntualizzazioni sono opportune. Prima di tutto la replica di 2NT non significa solo “bilanciata” ma “bilanciata con fermi laterali e gradimento per l’attacco”. Quindi con:

♠ 63 ♥ K9765 ♦ AK7 ♣ K86 Dopo 1♥ e risposta 2♣ la dichiarazione corretta è 2♥. Non sarebbe salutare dire 2NT e ricevere l’attacco a picche. E sarebbe una pessima invenzione dire 2♦: siamo in situazione subordinata, ci viene richiesto di descrivere e non di “inventare colori per far parlare il compagno”: è già lui che lo sta facendo con noi. Potremmo trovarci a 6♦ in un baleno, e non ci troveremmo bene. Questo esempio ci consente di evidenziare due cardini dello sviluppo del 2 su 1: • la ripetizione del colore d’apertura è l’unica dichiarazione poco descrittiva: non

garantisce sei carte né necessariamente un bel colore. La sua definizione è: ogni mano inadatta a un’altra replica;

• quando l’apertore può dichiarare un colore laterale a livello 2 (nell’esempio, dopo 1♥-2♣, le repliche di 2♦ o 2♠) e non lo fa, non ha quel colore. Un seme non detto a livello 2 (non importa se discendente o ascendente) è automaticamente “colore morto”.

Dal 2NT bisogna astenersi quindi sia nelle mani non adatte, sia nelle mani adatte ma non di diritto:

♠ K3 ♥ KQJ65 ♦ A87 ♣ KQ6

45

Page 47: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

Dopo 1♥-2♣ (o 2♦) le prospettive di slam sono alte, e il colore di atout potrebbe essere quello del rispondente; se si dichiarasse 2NT, il 3NT del rispondente chiuderebbe tutto lo spazio necessario per appurare se davvero il fit minore aveva lunghezza reale. Temporeggiando con 2♥ invece potremmo avere più spazi:

Ovest è riuscito a mostrare a basso livello l’interesse per le fiori, e quando Est (che si regola su una mano di diritto) dichiara 3NT a Ovest non resta che completare la descrizione della

forza. Due punti importanti: • sulla replica di 2♥ la ridichiarazione del rispondente di 3NT dovrebbe mostrare un

sovrano disinteresse per le cuori (singolo) mentre con le carte di Est 2NT, ovviamente forzante, è opportuno per consentire all’apertore di mostrare l’eventuale sesta.

• la dichiarazione di 4NT70 dell’apertore fa parte dei normali meccanismi di descrizione e viene effettuata quando, dopo aver descritto la distribuzione, questi intende mostrare una mano forte.

Prima di concludere, due parole sulla rara e ingombrante replica di 3NT: questa dovrebbe essere riservata alla 5332 di 17-18 punti col doubleton sguarnito nel seme di risposta. Per esempio, dopo 1♠-2♥, si replica 3NT con:

♠ KQ753 ♥ 65 ♦ AQ7 ♣ AQ6

Proseguiamo con le repliche altamente descrittive. Una ridichiarazione a salto ha lo scopo di mostrare, più che una forza onori generale, una grande solidità dei colori.

La ripetizione a salto del colore d’apertura, in particolare, garantisce sei carte capeggiate da almeno 4 dei 5 onori (quindi un seme che, a fronte del singolo, non può perdere più di una presa):

Conosciute le tre Carte Chiave il rispondente conta 13 prese. Se la replica fosse invece 2♥ sarebbe molto difficile per Est intuire la forza combinata delle due mani72.

La ridichiarazione a salto di un nuovo colore discendente a livello 3 garantisce i due colori almeno quinti capeggiati ambedue da almeno due onori maggiori più un integratore (J, 10 o 9). Dopo 1♥-2♣ si replica 3♦ con:

♠ 3 ♥ KQJ65 AKJ97 ♣ K6 ♦ Non stancatevi di suggerire parsimonia nell’uso di questa licite: sono rare e il loro pregio è quello, quando capitano, di schiudere la via a ottimi slam. Se usate in modo 70 4NT ha significato di richiesta di Carte Chiave (Roman Key Card Blackwood) solo quando è dichiarata dalla mano in comando ed esiste un atout fissato (o è il 4NT stesso a fissare l’atout perché dichiarato a fronte di una mano sbilanciata o di una grande monocolore). 71 L’aver “imposto l’atout” rende automatica l’interpretazione di questa dichiarazione: si tratta di cue bid, non di licita naturale. Così pure per il 4♠ di Ovest. 72 Nonostante appaiano come situazioni inusuali, esempi come questi vanno discussi con gli allievi per far loro notare come, in qualche modo intelligente, occorra recuperare l’imprecisione del conteggio Milton Work nel valutare la forza. Essi inoltre servono per sottolineare come, dopo risposta 2 su 1 forzante manche, non esista la necessità di fare salti diseconomici per mostrare la forza, ma sia opportuno prima di tutto descrivere la distribuzione e la solidità dei colori.

O V E S T E S T O E ♠ K3 ♠ A64 1♥ 2♣ ♥ KQJ65 ♥ 82 2NT2♥

A87 KJ64 3NT3♣ ♦ ♦ ♣ KQ6 ♣ A753 4NT P

O V E S T E S T O E ♠ A73 ♠ 964 1♥ 2♦ ♥ AKQ1065 ♥ J 4♣713♥

87 AKQJ4 4NT4♠ ♦ ♦ 96 A753 7NT5♣ ♣ ♣

46

Page 48: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

improprio (cioè senza i requisiti nei colori), distruggono spazio dichiarativo senza fornire alcun vantaggio. L’ansia di mostrare immediatamente una mano forte, probabilmente ingenerata dal fatto che, a qualunque livello, l’argomento della risposta 1 su 1 (quando effettivamente una mano di vero rever va dichiarata subito) viene prima del 2 su 1, va combattuta strenuamente. Lo slogan è: dopo risposta 2 su 1 prima si descrive esattamente la distribuzione, poi si pensa alla forza.

E’ il momento di affrontare le sequenze in cui l’apertore mostra un nuovo colore. Una volta che il rispondente è entrato nel livello “due”, tale livello è completamente libero e gratuito per l’apertore. Ragionare per “livelli” anziché per “ascendenti/discendenti” (come purtroppo è necessario fare dopo risposta 1 su 1) costituisce per gli allievi un metodo assai più immediato e intuitivo e, da un punto di vista tecnico, è molto più efficace. Ecco la semplice sistemazione: • un colore nuovo a livello 2 è naturale e mostra 12-20; • un colore nuovo a livello 3 mostra mano non minima (per forza onori o

prese). Semplice, ma che richiede una precisazione: dichiarare un colore a livello 2 è un obbligo, non una scelta. Quindi:

L’apertore ha negato sia 4 carte di quadri sia 4 carte di picche73: questi semi sono divenuti “colori morti” e possono essere usati (2♠ o 3♦) dal rispondente per effettuare le indagini che ritiene opportune. Non ha nessun valore la distinzione tra discendente (2♦) e ascendente (2♠):

dopo il 2 su 1 Forzante Manche l’apertore dichiara i colori che ha, se può farlo nel livello 2. La sequenza 1♥ seguito da 2♠ che mostra rever è un inutile retaggio di un vecchio stile di 2 su 1 in cui ci si poteva fermare al parziale (e quindi l’apertore tendeva a descrivere subito la forza). Avere invece sequenze assolutamente naturali dopo 2 su 1 consente descrizioni accurate della distribuzione e, in alcuni casi, tende a semplificare notevolmente il compito dei due compagni. A volte, per esempio, si evitano inutili acrobazie per giocare 3NT:

O V E S T

S N 1♥ 2♣ 2♥

E S T O E O E ♠ KQ73 ♠ J4 1♥ 2♦ 1♥ 2♦ ♥ AJ865 ♥ K2 2♠ 2NT 2♥ 3♣ ♦ K87 ♦ AJ543 3NT3♦ 3♦ 3♥ ♣ 6 KQ103 3NT ♣

Nella prima sequenza il rispondente ha saputo tutto in due giri (avrebbe potuto concludere a 3NT già in seconda battuta, ma ha giustamente concesso spazio all’apertore per mostrare l’eventuale sesta di cuori), mentre la seconda sequenza (che mostra un apertore d’antiquariato che non dichiara le picche) è inutilmente lunga e farraginosa.

A volte, poi, l’attitudine a dire i colori che si hanno risolve situazioni altrimenti impossibili:

Giocando uno stile in cui chi descrive dice i colori che ha, questo problema è banale: si risponde 2♣ e, se il partner replica 2♠, si conclude a 4♠, mentre su ogni altra replica diversa (che quindi nega le picche) si prosegue con 3♣ non forzante.

O E E S T 1♥ ? ♠ KJ54

73 Nulla vieta a un giocatore che ha sei carte di cuori e quattro cartine di quadri di replicare 2♥, abolendo la quarta di quadri: si tratta di valutazioni che ognuno è libero di fare. L’importante è che si sappia che da quel momento in poi le quadri non le abbiamo.

♥ 4 ♦ 92 ♣ AQ8754

47

Page 49: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

Questa volta l’apertore non ha 4 carte di picche, ma può averle a fiori: una dichiarazione che salga nel livello 3 mostra infatti mano massima (o 15+ punti onori oppure una buona 5-5). Esemplificate queste sequenze e chiedete agli allievi di riconoscere le differenze:

Nel primo esempio 3♣ mostra mano massima, cosa che accade anche nel secondo perché la risposta 2♣ non garantisce reale

lunghezza (e pertanto l’apertore sta volontariamente mostrando un seme proprio). Il terzo caso è un po’ diverso perché si sta rialzando un seme reale del rispondente: la mano può essere di diritto, purché “pura”, ossia con i punti nei colori dichiarati, tipo

♠ 32 ♥ AK865 ♦ KQJ4 ♣ 86 SECONDA DICHIARAZIONE DEL RISPONDENTE

Una volta stabilito che l’unica ridichiarazione non forzante che il rispondente può fare è la ripetizione del suo colore74, si configura per lui una vasta gamma di licite forzanti che gli permette ogni tipo di indagine: • 2NT, • tutti i nuovi colori “vivi” e “morti”, • il riporto a 2 nel maggiore dell’apertore.

Questo argomento va discusso in modo approfondito con gli allievi, non solo per il fatto che rappresenta uno dei punti di forza del sistema, ma anche e soprattutto perché evidenzia il ruolo progettuale del rispondente, il quale deve chiedersi quali siamo le vie più idonee per stanare le informazioni che gli servono.

Non siamo in un’area meccanica (tipo la Stayman) nella quale esiste un solo modo di chiedere e un solo modo di descrivere, né è sempre chiaro quale sia la strada perfetta. Ciò che conta è fissare dei principi di dialogo. Per prima cosa, possiamo dire che, quando sono disponibili due colori morti (l’apertore ha ripetuto il suo seme), la licita di uno di essi mostra in prima istanza valori nel colore e, tendenzialmente, preoccupazione per il fermo nell’altro. In questo clima la licita di 2NT del rispondente mostra invece un sovrano disinteresse per i fermi (perché li ha tutti e due il rispondente o perché il suo obiettivo è comunque slam) e chiede di descrivere, questa volta in modo meccanic , la distribuzione. Ecco una sequenza: o

2♠ e 3♦, colori morti perché negati dall’apertore, gli chiedono di descrivere in funzione del fermo nel quarto seme, mentre 2NT gli chiede di spegnere il cervello (non del tutto) e descrivere le lunghezze. Possiamo immaginare che 2♠ possa venire da:

♠ AK5 ♥ 65 ♦ 972 ♣ AQ753 … ma la mano potrebbe essere anche da slam:

♠ A53 ♥ K5 ♦ 97 ♣ AKJ764 Anche l’interrogazione col 2NT può venire sia da mani normali con le quali si vuole permettere al compagno di mostrare l’eventuale sesta maggiore prima di concludere a 3NT:

♠ AQ6 ♥ K5 ♦ KJ97 ♣ J964 … sia da qualsiasi mano da slam interessata alla distribuzione. Descrivere su 2NT è un po’ più complicato: ci sono due colori vivi (il seme d’apertura e quello di risposta) 74 Attenzione però a sequenze tipo: 1♥-2♦-3♣-3♦. Poiché l’apertore ha mostrato mano non minima il 3♦ del rispondente va considerato forzante.

O E 1♥ 2♦ 2♥

S N S N S N 1♥ 2♦ 1♥ 2♣ 1♥ 2♦

3♣ 3♣ 3♦

S N 1♥ 2♣

? 2♥

48

Page 50: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

che vanno privilegiati in modo assoluto. Se l’apertore ha sei carte nel suo maggiore lo deve obbligatoriamente ripetere, mentre con almeno un onore terzo nel colore di risposta (anche se si tratta delle fiori) è opportuno dichiararlo.

In questa situazione 3♥ mostra almeno 6 carte (con qualsiasi forza) e 3♣ quattro carte o almeno un onore terzo, in qualsiasi tipo di mano:

♠ K5 ♥ AQ764 ♦ J86 ♣ K75 Anche se questa mano non ha nulla di speciale, 3♣ vanno detti.

Dato poi che il rispondente, dichiarando 2NT, ha mostrato disinteresse per i fermi (e tendenzialmente meno di 3 carte nel maggiore) l’apertore, quando ha una 5332, può licitare a Senza a prescindere da dove abbia i suoi valori:

♠ AQ6 ♥ KQ875 ♦ 875 ♣ Q4 Su 2NT si ridichiara 3NT nonostante le quadri inconsistenti: interrogando con 2NT il partner ha sancito che i fermi non sono un problema75. A questo punto, però, è necessario puntare il riflettore su un principio basilare: l’apertore, nel descrivere, ignora la propria forza a meno che la sua descrizione non coincida con un ontratto di manche. c

La distribuzione impone una licita a Senza, ma è ovvio che la replica di 3NT fa troppe volte perdere lo slam (il compagno si regola in prima istanza su 13 punti!). Nei casi dunque in cui il partner potrebbe passare, ignaro del gran rever, occorre dichiarare di più: 4NT76.

Anche l’apertore, naturalmente può dichiarare colori “morti” (ovviamente solo per descrivere, e solo quando necessario). Questo avviene in genere quando c’è reoccupazione per un fermo: p

Anche se la ridichiarazione di 3♣ non è forzante, in questa mano, giocando a Senza, si faranno certamente almeno 9 prese. Sarebbe però seccante vedere l’avversario incassare le prime cinque quadri. 3♥ lancia questo allarme.

Prima di affrontare le situazioni in cui l’apertore ha dichiarato due colori, occorre sancire (o meglio anticipare) un principio: una dichiarazione “fissa77 l’atout” solo se effettuata a livello 3 (o 4, se minore). Quindi evitiamo la barbarie di pensare che licite come queste:

… diano il via alla fase d’accostamento a slam con atout cuori. Ecco invece la definizione: il riporto a due, preceduto da una risposta 2 su 1, non fissa l’atout e non limita la mano. E’ un tempo forzante che il rispondente può usare sia quando, con fit appena sufficiente (tre cartine

o onore secondo), vuol comunicare “qui ci potremmo anche giocare, ma raccontami

75 E’ ovvio che un tale grado di approfondimento non può essere perseguito al primo anno. Tuttavia, è di estrema importanza affrontare questi discorsi al momento opportuno per evitare che gli allievi pensino che viene loro insegnato un sistema rudimentale per il fatto che sono allievi. Se riuscite a fargli apprezzare l’alto grado di informazione che il buon naturale può produrre, e l’attenzione e la sottigliezza che richiede (con la relativa soddisfazione per aver fatto la cosa giusta), avrete maggiori probabilità di evitare che i vostri ex allievi cadano nella trappola di adottare sistemazioni pseudo-convenzionali (che sovente fa rima con demenziali), non appena iniziano a frequentare le baraonde dei tornei locali. 76 Non stancatevi di ripetere ai vostri allievi di secondo e terzo anno che, se qualcuno propone loro di dare a 4NT il significato di richiesta d’assi, sempre e comunque, devono denunciarlo come disturbatore della logica pubblica. 77 Nel gergo: comunica il fit e pone come obiettivo lo slam.

S N 1♥ 2♣ 2♥ 2NT ?

O V E S T O E ♠ AK754 1♠ 2♣

AQ5 ♥ 2♠ 2NT ♦ K87 ? ♣ K4

O V E S T O E ♠ AK754 1♠ 2♣

A105 ♥ 2♠ 3♣ ♦ 872 3♥

K4 ♣

S N 1♥ 2♣ 2♦ 2♥

49

Page 51: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

altro: il contratto potrebbe finire diversamente”, sia quando, pur avendo un fit solidissimo, necessita informazioni distribuzionali che non potrebbe più avere se fissasse l’atout a salto78. In pratica: “descrivi la distribuzione, mal che vada giochiamo a cuori”. Un esempio:

Quando l’apertore mostra la sua distribuzione 154379, Est non solo sa che il miglior fit è fiori, ma anche che il singolo di picche a fronte dell’Asso apre la via allo slam. Il 4♣ fissa l’atout. Da

notare che, invertendo la distribuzione dei colori neri dell’apertore, questi avrebbe replicato 2♠ su 2♥ e Est avrebbe saputo che 3NT era il traguardo.

Ciò di cui occorre convincere gli allievi è la necessità assoluta delle indagini distribuzionali: è la conoscenza che ne deriva ad aprire la via ad un ottimo slam … oppure a chiuderla!

O V E S T E S T O E ♠ 3 ♠ A754 1♥ 2♣ ♥ QJ764 ♥ K2 2♦ 2♥

Dopo aver indagato sulla distribuzione, Est fissa l’atout cuori. Conoscendo però la distribuzione del compagno, quando appurerà che manca il Re di fiori, rinuncerà al Grande,

che sarebbe un pessimo contratto al 50% (a meno che il compagno non abbia AQ secchi di picche).

♦ AQ85 ♦ K4 3♣ 4♣ ♣ A73 ♣ KQJ62 … …

O V E S T E S T O E ♠ A3 ♠ K42 1♥ 2♣ ♥ QJ764 ♥ AK105 2♦ 2♥

AQ85 K4 ♦ ♦ 2NT 3♥ ♣ J3 ♣

Per concludere, un breve riassunto. Dopo che l’apertore ha dichiarato due colori in linea discendente, il rispondente ha tre vie interrogative: • il riporto a 2: indaga sulla distribuzione, non fissa l’atout ma garantisce

tolleranza nel seme d’apertura. L’apertore descrive meccanicamente la distribuzione senza preoccuparsi dei fermi (quindi 2NT con la 5422, anche se il quarto colore è sguarnito).

• 2NT: interroga sulla distribuzione. Il colore d’apertura potrà essere atout solo se l’apertore ha una buona sesta o più. Anche in questo caso l’apertore descrive meccanicamente la distribuzione.

• il Quarto Colore (sovente diseconomico) ha l’unico scopo di chiedere il fermo. L’uso del quarto colore non esclude tolleranza del seme d’apertura (tipo l’onore secondo): il suo scopo è di garantirsi un corretto orientamento dell’eventuale gioco a Senza. Ovviamente rimane la strada veloce per sancire l’atout a livello 3 e avviare

mmediatamente l’accostamento a slam quando la distribuzione non interessa: i Est, con un colore pieno su cui scartare e ottimo fit, non ha bisogno di conoscere la distribuzione, ma solo urgenza di sentire se le picche sono controllate per poi chiedere le Carte Chiave.

AQ82 … …

O E E S T 1♥ 2♣ ♠ Q4

78 Quando si fissa l’atout, inizia la fase d’accostamento a slam e non è più possibile parlare della distribuzione, a volte con conseguenze pessime. Per esempio, può accadere che due giocatori fissino l’atout cuori e a picche abbiano uno il singolo e l’altro KQx: ambedue faranno cue bid nel colore, penseranno di essere felici mentre in realtà ci sono 5 punti persi nel nulla. 79 Va sottolineato il fatto che l’apertore, mostrando un terzo colore (sia esso nuovo, sia un riporto), evidenzia in automatico la corta nel quarto seme. Consapevoli di aver dato questo tratto distribuzionale già in maniera “naturale”, tale corta, se singolo, non dovrà più essere mostrata come cue-bid, se la dichiarazione proseguisse con un accostamento a slam. Ribadire una cue bid già implicitamente mostrata richiederebbe il vuoto, o l’Asso secco.

2♦ 3♥ AJ73 ♥ 9 … ♦

AKQJ54♣

50

Page 52: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

5 LA DIDATTICA

Ci sono due argomenti di questa sezione che richiedono particolari accorgimenti didattici: l’introduzione della risposta di 1NT Forzante e gli appoggi barrage. Lo sviluppo della risposta 2 su 1, infatti, è quanto di più naturale (in senso lato) si possa immaginare. Un’idea didattica fondamentale è che, in presenza di argomenti ritenuti di primaria importanza, il terreno va preparato: questo significa che, nei periodi antecedenti l’introduzione dell’argomento, gli allievi vanno invitati a osservare determinate situazioni (o a prendere atto di certi meccanismi) inerenti a ciò di cui si parlerà, per costruire un’adeguata rete d’esperienza su cui poggiare le nuove informazioni80. COME INTRODURRE IL SENZA FORZANTE

Il pericolo insito in questa definizione è che l’allievo percepisce la risposta di 1NT

forzante analoga al Nuovo Colore Forzante, il che sarebbe un disastro. L’1NT forzante va presentato non come un obbligo di sistema, come un gesto di affetto verso il compagno (o, se preferite, come una mossa dettata dalla convenienza); nella maggior parte dei casi infatti, anche quando dal punto di vista dell’apertore 1NT sarebbe un contratto accettabile (anche perché non ha altro da dire), dal punto di vista del rispondente non lo è affatto:

♠ 2 ♥ QJ10832 ♦ K72 ♣ 865 ♠ 96 ♥ 8 ♦ AJ87542 ♣ 973 ♠ 6 ♥ 2 ♦ KQ752 ♣ QJ8652

Bastano questi pochi esempi eclatanti per immaginare lo stato d’animo del rispondente, dopo che su 1♠ si è trovato costretto a dichiarare 1NT. Dal suo punto di vista, se lo rassicuriamo che avrà una seconda occasione, otterremo più facilmente che conservi la calma e si astenga da risposte diverse, foriere di sventura. La risposta di 1NT Forzante va presentata come UNA DICHIARAZIONE DI SOCCORSO. E’ assolutamente opportuno un esempio in cui l’apertore, con la 5-3-3-2, “dichiara la terza più economica” (quindi: non la terza più onorata), che ricordi agli allievi che il motivo per cui lo fanno non è descrivere ma soccorrere il compagno:

O V E S T E S T O E ♠ KJ765 ♠ 4 1♠ 1NT♥ Q3 ♥ A652

Se Ovest dichiarasse 2♦, la sua coppia finirebbe in un contratto ridicolo (per il meglio, Est passerebbe). Sul 2♣ invece tutto finisce in gloria con un bel verde.

? AK5 764 ♦ ♦ 842 QJ963 ♣ ♣

Anche il fatto che questa risposta, per sistema, inglobi mani in qualche modo anomale (tutte le bilanciate o sbilanciate di 10-11 punti, le mani con fit terzo e 5-7 oppure 11-12 punti) non va presentato come una serie di specifiche di sistema, ma come un percorso logico. Eccolo: 1) quando rispondo 1NT il mio compagno non passa perché mi vuole bene, quindi… 2) avrò una seconda opportunità di dichiarare, quindi … 3) se una mano mi crea imbarazzo perché non si adatta a una specifica risposta,

posso usare quella di 1NT. 80 La migliore delle lezioni è quella che viene incontro a precise esigenze che gli allievi pongono. Se, per esempio, durante il primo anno abbiamo esortato gli allievi a rispondere 1NT sulle aperture a maggiore con tutte le mani con cui non erano assolutamente certi di fare manche, qualche smazzata che li ha messi in imbarazzo l’hanno certamente giocata. Se questo è il clima, la lezione che introduce il Senza Forzante verrà percepita come una soluzione ai loro problemi, piuttosto che una serie di nuove informazioni.

51

Page 53: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

Evidenziare i tipi di mano più o meno “invitanti” che confluiscono in questa risposta non sarà un problema, mentre maggior cura deve essere posta nel presentare le mani di fit. Proponete questa mano in fase d’apertura:

♠ KJ872 ♥ AJ85 ♦ A72 ♣ 8 … e fate l’ipotesi che il compagno abbia appoggiato a 2♠ (con la definizione

iniziale: 5-9/10 punti). Non avrete nessuna difficoltà a costruire una mano del rispondente con la quale un eventuale ulteriore tentativo dell’apertore conduce al due o tre down; sul versante opposto non avrete neppure difficoltà a presentare un’altra mano a fronte della quale si fanno 10 prese di battuta. Una esemplificazione di questo tipo porta inevitabilmente alla conclusione che le specifiche di appoggio a livello 2 sono troppo vaghe, e alla soluzione di far confluire le mani più deboli nella risposta di 1NT. Di fatto, terminata la fase di “alfabetizzazione”, il percorso didattico ideale consiste nel proporre soluzioni ai problemi che gli allievi incontrano, ma questo è quasi un sogno: la maggior parte degli allievi, durante il primo anno, non ha quell’assiduità di gioco necessaria per fornire loro una vasta casistica di situazioni (imbarazzanti). Vero, ma la validità del metodo rimane: presentate voi il problema (che gli allievi non hanno incontrato o, se l’hanno vissuto, non ne hanno percepito le problematiche) e, quando si accorgono che una difficoltà c’è, allora siete pronti per la soluzione. In questo modo il “sistema” verrà percepito per quello che è: un insieme di accorgimenti logici per risolvere problemi pratici81.

PASSARE DALLA LEGGE DI RIVALUTAZIONE ALLA LEGGE DELLE PRESE TOTALI

La trattazione della Legge delle Prese Totali è stata messa in appendice: questo

paragrafo cerca di dare dei suggerimenti per decidere quando e come fare riferimento ad essa nelle vostre lezioni.

Entriamo subito nel cuore del problema didattico. Tutti in prima, il partner apre di 1♠, il secondo di mano passa e il rispondente contempla:

♠ J9872 ♥ 5 QJ72 ♣ 872 ♦ La risposta corretta è 4♠, mentre ogni mossa differente (ovviamente nell’ambito di un sistema naturale a base Quinta Maggiore) è sbagliata. D’accordo, ma qual è il percorso migliore per arrivare a questo?

La difficoltà didattica non risiede in fatti valutativi (mai fare barrage con una 4333, ribassare il livello del barrage in zona quando non ci sono singoli o si hanno valori persi, tipo QJx, nei semi avversari) ma nel salto di qualità che l’allievo deve fare. Una domanda: un’impresa didattica di questo tipo è necessaria? La risposta è un definitivo si, per il semplice fatto che a bridge si gioca così, ed è quindi dovere morale e professionale dell’insegnante preparare i suoi allievi a tutto questo. Non solo: tale preparazione, anche se in modo approssimativo, deve essere iniziata prima che l’allievo affronti i tornei al di fuori della struttura didattica. Quindi non al primo anno, ma dopo sì.

Sarebbe un errore pericoloso trattare questo argomento in modo grammaticale, proponendo le licite suggerite come dettami di sistema: a parte il fatto che, dopo la prima fase di “alfabetizzazione”, di ogni cosa detta dovrebbe essere spiegato il perché, c’è il problema che tutto quanto è tattico o strategico deve essere conosciuto 81 Anche se a volte le situazioni “ambientali” (come l’opportunità di introdurre quanto prima gli allievi nella vita dell’associazione) obbligano a soluzioni differenti, è certamente opportuno che la didattica del gioco e della dichiarazione procedano parallelamente (con precedenza, se mai, al gioco). Tornando al nostro esempio, l’immaginare mani del rispondente con cui si fa o non si fa manche è assai difficile se fatto in maniera astratta, ma molto più facile se l’allievo ha affrontato e approfondito il tema del gioco in atout nella 5-3, perché potrà condurre il suo ragionamento tramite semplici domande: Potrò tagliare una cuori? Il compagno avrà qualche copertura per le quadri? Cosa succede se il grosso dei suoi pochi punti è a fiori?

52

Page 54: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

nelle sue motivazioni, per evitare strafalcioni che portano a risultati disastrosi. La teoria degli appoggi (sia su apertura sia su intervento del compagno) si basa sulla Legge delle Prese Totali82 la quale compara due possibili eventi (gioca NS oppure gioca EO), lega il numero di prese fattibili al numero d’atout e confronta i risultati (in termini di punti vinti o persi) ottenuti.

Il salto di qualità consiste nel passare da una mentalità dichiarativa a 26 carte a una a 52 carte, il che non è poco. Ecco dunque alcune indicazioni.

Per prima cosa “preparate il terreno”. Abbiamo più volte suggerito di allenare sempre gli allievi (da subito, anche al primo anno, anche al primo corso) in una forma di gara (anche un semplice duplicato) proprio per questo motivo: lo score, i punteggi, il raffronto tra ciò che è successo che ciò che sarebbe potuto succedere (e magari è accaduto davvero all’altro tavolo) sono il fertilizzante. L’allievo deve apprendere quanto prima che non sempre è bello incassare 500, e non sempre pagare 300 è un disastro. Deve anche capire che lasciar giocare 2♠ quando la sua coppia poteva fare 3♥ è una iattura. Gli score, i punteggi corretti, i diagrammi delle mani con tutte le 52 carte segnate lo aiutano molto.

Quando decidete di affrontare l’argomento fatelo a tutto campo: le situazioni di fit dopo apertura e dopo intervento sono concettualmente identiche (anche se, ovviamente, sono diverse le somme punti) e, pertanto, sarebbe fuorviante legare la prima esposizione a una specifica situazione dichiarativa.

Prima di affrontare la lezione (meglio se “le lezioni”) sulla Legge potete fare una cosa. Scrivete o proiettate questo enunciato:

LA SOMMA DELLE PRESE CHE LE DUE COPPIE POSSONO FARE, SE IMPEGNATE NEI RISPETTIVI MIGLIORI CONTRATTI,

È UGUALE ALLA SOMMA DI CARTE CHE POSSIEDONO NEI RISPETTIVI ATOUT … e date agli allievi questo compito: verificare, in ogni mano che giocano, se l’enunciato si è dimostrato vero. Per sicurezza, chiedete loro di riportarvi i diagrammi delle smazzate in cui la Legge non si è verificata: scoprirete, e farete loro notare, che nella maggior parte dei casi è la loro analisi che non ha funzionato. Lasciateli “marinare” così per qualche settimana, poi …

Siete finalmente arrivati al momento della lezione: stimolateli ad analizzare e a contare e, soprattutto, siate pronti a tranquillizzarli. La domanda che inevitabilmente vi verrà posta è: “ma, al tavolo, dovrei fare tutti questi conti?”. Anche se sperate che in futuro ciò accada, sorridete e rispondete negativamente: “No, adesso stiamo analizzando le parti di un meccanismo che ci porterà a semplici regole di comportamento e linguaggio che vi permetteranno di navigare nei mari più tempestosi, e faranno di voi avversari tutt’altro che comodi”.

E’ ovvio che non basteranno una o due lezioni: gettate le fondamenta, ci sarà tutto il tempo per costruire l’edificio. D’accordo, ma dovete assicurarvi che tre cose siano rimaste scolpite nella mente degli allievi. La prima è una considerazione statistica: quando una coppia possiede 20 o meno punti, ha sempre vantaggio a giocare un contratto che prevede di fare tante prese quante sono le carte d’atout che possiede.

La seconda è invece una regola di linguaggio: quando c’è un fit, o si mostra fit, la dichiarazione diretta dell’atout nega punti ed è basata solo sulla Legge. Cominciamo quindi con l’eliminare queste nefandezze:

82 Alcuni giocatori, forti ed esperti, snobbano questa teorizzazione, ma se poi li guardate giocare vedete che applicano la Legge in modo rigoroso, anche se istintivo. Di fatto, la Legge delle Prese Totali è un potente strumento di analisi e quindi didattico: fornire dei precisi schemi di pensiero accelera l’esperienza di quei giocatori che non possono avere l’assiduità al tavolo che hanno i maniaci e i professionisti.

53

Page 55: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Dopo apertura in un maggiore

Il 3♥ di Sud è una mossa tattica basata sulla Legge: avere 6 carte nel colore ci trasporta immediatamente nel livello 3 (9 atout, 9 prese83), per rendere arduo il rientro in licita dell’avversario. Il 4♥ del rispondente invece non può esistere, a meno che non abbia sbagliato la prima

risposta. Se Sud avesse voluto sondare la possibilità di manche avrebbe potuto proseguire con 2NT o con una qualsiasi licita a colore.

La terza informazione cardine è questa: chi ha applicato la Legge, dichiarando direttamente il colore d’atout, ha perso il comando e rispetterà qualsiasi decisione del compagno.

Non mancate di ridicolizzare puntualmente quelli che appoggiano il compagno, poi sulla competizione rialzano ancora due o tre volte. Date pure, se volete, una connotazione religiosa alle tre indicazioni enunciate ma assicuratevi che le prendano veramente sul serio.

S N 1♥ 2♥ 3♥ 4♥!

83 Non stancatevi mai di sottolineare che frasi come: “dieci atout, dieci prese” non significano affatto che si manterrà il contratto. Significa invece che, assumendo tale impegno, il risultato sarà vantaggioso, che si facciano o meno le prese richieste.

54

Page 56: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

4. ACCOSTAMENTO A MANCHE E SLAM

ARGOMENTI Nozioni acquisite nei primi corsi pag. 55 Le domande chiave pag. 57 Obiettivo: la manche nel maggiore pag. 60 Obiettivo: la manche a Senza Atout pag. 62 Obiettivo: lo slam ad atout pag. 64

pag. 72Le SplinterApprofondimenti molto importanti pag. 75

1 Nozioni acquisite nei primi corsi

Quale percezione ha un allievo, che abbia terminato il primo anno, del dialogo

bridgistico? O, se vogliamo essere più elastici, qual è questa percezione dopo che avremo consolidato le sue nozioni? Proviamo con due schemi:

Nozioni acquisite • Conosce la “grammatica” delle dichiarazioni.

• Sa quali prime dichiarazioni siano forzanti e quali no. • Conosce gli obiettivi (parziale, manche o slam) e i requisiti di forza

e/o distribuzione che permettono di raggiungerli. • Ha capito che la dichiarazione è un dialogo “orientato”: in base al

Principio di Capitanato un giocatore descrive mentre l’altro indaga e decide.

Se tutto questo è andato bene, la successiva fase di consolidamento ha fatto qualche passo avanti:

Nozioni successive • Tramite la distinzione tra “situazioni solide” e “situazioni precarie”

è in grado di distinguere quali seconde o terze dichiarazioni del Capitano siano forzanti e quali no.

• Ha compreso che la conoscenza della distribuzione è un elemento determinante per stabilire non solo il tipo di contratto finale ma anche il livello (parziale, manche, slam). Essa infatti consente una seconda valutazione degli onori per stabilire se siano carte utili o sprecate.

• Ha compreso che, alcune volte, ci sono due fasi dichiarative distinte: la prima mirata a stabilire quale tipo di contratto giocare e la seconda a quale livello farlo.

L’ultimo punto richiede qualche parola. Già nella parti dedicate alla seconda o terza dichiarazione del rispondente, l’allievo ha incontrato situazioni nelle quali il rispondente “fissa”84 l’atout:

Il 3♥, appoggio a livello 3 in “situazione solida” (fissa l’atout e pone come obiettivo lo slam), conclude la prima fase e dà l’avvio alla seconda: il famigerato accostamento a slam. D’accordo, ma la difficile realtà è che forniamo sovente queste definizioni ad allievi che, però, non hanno la minima idea di come andare avanti. Questo difetto di sincronia

finisce per determinare sequenze licitative che, oltre ad essere strafalcioni tecnici, rischiano di diventare pessime abitudini: l’apertore, che non sa cosa fare, dichiara 4♥ e il rispondente, cui qualcuno ha detto che 4NT è richiesta d’assi85, li chiede per poi non saper più cosa dire. In questo caso si è commesso un errore didattico piuttosto

S N 1♥ 2♣ 2♥ 3♥ ?? ??

84 Siate pignoli su questi termini: per atout “concordato” si intende un colore in cui ambedue i compagni sanno di avere fit; per atout “fissato” si intende, in aggiunta, che la manche è certa ma l’obiettivo è lo slam. 85 Più tardi parlate di richiesta d’assi meglio è: fornire questa informazione in uno stadio precoce e non dire nient’altro sullo slam suggerisce l’idea che la Blackwood sia l’unico strumento per dichiarare gli slam, mentre in realtà è assolutamente marginale. In fondo, è solo una delle tante verifiche che è opportuno fare.

55

Page 57: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

grave: si è regalata un’automobile a uno che non ha la patente. Il principio è che se vogliamo che l’allievo s’innamori del dialogo, dobbiamo sempre fornirgli strumenti per attuarlo; non importa se tali strumenti sono rozzi, basta che siano bridgisticamente logici.

Per meglio chiarire il discorso, facciamo un ulteriore passo indietro e torniamo al Corso di Introduzione, l’allievo affronta il seguente problema:

Di certo non possiamo consigliargli la sequenza corretta, ma sarebbe anche sbagliato non dargli strumenti per gestire la situazione. La dichiarazione di 5♥ (che farebbe gridare allo scandalo giocatori che poco sanno della didattica) è invece il consiglio giusto, bridgisticamente logico (logico non è

sinonimo di efficace), didatticamente coerente (3♥ sarebbe invito a manche, quindi 5♥ è invito a slam) e rispettoso del concetto di dialogo.

Se la stessa situazione viene proposta al secondo corso durante il primo anno: possiamo insegnare a rispondere 2♣ e poi 3♥ (la logica è accessibile: 2♣ è forcing manche e 3♥ mostra un invito a slam per il fatto che il rispondente non ne dichiara 4), ma dobbiamo anche fornire strumenti affinché il povero compagno possa proseguire il dialogo. Poiché la teoria delle cue bid sarebbe probabilmente prematura, basta dare alcune semplici indicazioni affinché l’apertore possa descrivere ancora le sue carte. Ecco alcuni suggerimenti (che di nuovo farebbero inorridire quelli che nascono imparati) che consentono di stimolare il pia ere del dialogo: c

♠ A86 ♥ AQ876 ♦ K2 ♣ 852 3NT: sono bilanciato, senza alcun tratto saliente. Ancora:

♠ 86 ♥ AQ876 ♦ 72 ♣ AKJ2 4♣, faccio delle prese a fiori, ti interessa?

♠ A8 ♥ AQ8764 ♦ K2 ♣ K72 5♥: ho mano massima, prendo dappertutto. Orribile?. No, sensato e didatticamente potente perché inculca la mentalità del dialogo. L’obiettivo, cui vogliamo pervenire nel ciclo dei corsi, è che … • il Capitano effettui tutte le indagini del caso prima di concludere; • il Subordinato descriva le carte che ha, non solo dietro una precisa

sollecitazione, ma anche anticipando informazioni che potrebbero essere utili. Se non iniziamo da subito a stimolare la voglia di dialogo, non importa quanto gli

strumenti possano essere imprecisi, come possiamo pretendere che di punto in bianco, grazie a qualche miracolosa lezione, gli allievi ne sentano l’esigenza? I principi del dialogo sono facili se affrontati gradatamente e con costanza, altrimenti sequenze come la seguente divengono assolutamente misteriose:

O V E S T E S T O N ♠ AQ753 ♠ K64 1♠ 2♠ ♥ 6 ♥ 8732 3♦ 4♣ ♦ AKJ65 ♦ Q4 6♠ ♣ K3 ♣ A842

Vediamo i punti salienti: • 2♠ (8-10, fit terzo) conclude la prima fase, il Capitanato passa all’apertore; • 3♦, che mostra il colore di sviluppo, chiede al compagno se ha carte utili alla luce

di questa informazione;

O E E S T 1♥ ? 54 ♠

AQ87 ♥ KJ3 ♦ ♣ AQ54

56

Page 58: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

• Est percepisce 3♦ come tentativo di manche (non sa che Ovest ha una corazzata) e senz’altro vuole mostrare la sua collaborazione. Ma è un tipo meticoloso: invece di saltare a 4♠, considerando che non si può escludere a priori una mano da slam in Ovest, anticipa un’informazione (4♣, controllo) che sarà inutile nel 90% dei casi;

• tuttavia siamo nel restante 10%: per aver superato il livello di 3 in atout con una cue bid, Ovest sa che Est, oltre al controllo a fiori e complemento a quadri, deve avere un onore d’atout. Buon senso, esperienza e una ridda di principi (capitanato, contratto-goal, livelli di

guardia) sono entrati in azione, ed Est-Ovest si sono davvero divertiti. La strada è lunga, ma piena di soddisfazioni … 2 Le domande chiave

Affinché l’allievo non perda l’orientamento, una volta superata la fase della

dichiarazione strettamente “naturale” (quella cioè che descrive forza e distribuzione), è necessario che acquisisca l’abitudine a porsi sempre tre domande: 1) Chi comanda? 2) Qual è il tema del discorso? 3) Qual è il Livello di Guardia? CHI COMANDA ?

Individuare il giocatore che ha il compito di decidere il contratto finale è la

questione primaria. La risposta a questa domanda, infatti, consente di dare un preciso significato alle singole dichiarazioni: quelle di chi comanda indagano, quelle del giocatore subordinato descrivono. Il principio che sta dietro a tutto questo è il Capitanato: il giocatore che ha limitato la propria mano demanda al compagno il compito di decidere il contratto finale. Alcune situazioni sono molto semplici86:

1 2 3 4 S N S N S N S N

1♣ 1♦ 1♦ 1♥ 1♥ 2♥ 1♥ 2♣ 2♦ 3♥ 2♦ 4♥

Nei primi due casi il Comando è del rispondente, nei secondi due dell’apertore. L’esempio 2 evidenzia che il comando non si identifica con la forza: l’apertore ha mostrato 15-17 punti e il rispondente potrebbe averne solo 5, tuttavia il Capitano è lui, perché conosce la forza dell’apertore. L’esempio più macroscopico di questo fatto è l’apertura di 2NT.

Le situazioni di “invito” potrebbero generare qualche dubbio negli allievi più attenti, pertanto qualche parola va spesa:

Nella prima sequenza l’apertore si è limitato (12-14) e il comando appartiene al rispondente: la licita “invitante” di 2NT va spiegata come un preciso ordine: “se sei minimo passa, se sei massimo

dichiara 3NT”. La seconda sequenza è completamente differente: l’apertore potrebbe avere una sbilanciata che arriva a 17 punti o addirittura una bilanciata di 18-20 punti. Il 3♠ del rispondente (4 carte, 10-11 punti) è una precisa limitazione di mano e, pertanto, il comando appartiene all’apertore.

86 Un insegnamento corretto dovrebbe aver instillato questo principio già dal primo anno: il passo da compiere ora è quello di fornire dei criteri per dare significato a ogni dichiarazione, alla luce di questo principio.

1 2 S N S N

1♣ 1♥ 1♣ 1♥ 1NT 2NT 1♠ 3♠

57

Page 59: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

Alcune sequenze si evolvono senza limitazioni: Nessuno si è limitato, tuttavia non ci deve essere la percezione di una licita che si evolve incontrollata: dovreste evidenziare che, dopo qualsiasi apertura che non sia Forzante, il Capitano è il rispondente, fino a che non limita la propria mano. Dopo le

aperture di 2 Forzanti (o l’apertura di 2♣ Artificiale Forzante), il Capitano è l’apertore. Veniamo al punto: perché tanta ossessione per individuare il Capitano? Non

basta un po’ di buon senso? Il motivo per essere così precisi, e richiedere altrettanta chiarezza di visione agli allievi, sta nel fatto che, in sequenze un po’ più complesse, la stessa dichiarazione ha due significati completamente differenti a seconda che sia fatta dal Capitano o dal Subordinato:

Nella prima sequenza l’apertore si è limitato definitivamente con l’apertura di 1NT: sarebbe illogico che fosse lui, che non sa nulla del partner, a chiedergli gli assi. Come vedremo, 4NT, in quanto detto dal Subordinato, è una dichiarazione descrittiva: anch’io ho il controllo a picche. Nella seconda sequenza, invece, l’apertore non si è mai limitato, mentre il rispondente, quando ha “riposato”

nella manche a cuori (4♥ = tentativo minimo di slam, non forzante) ha perso il comando: 4NT è quindi detto dal capitano, ed è effettivamente richiesta d’assi.

Ecco dunque l’ordine di scuderia: preparate il terreno già dal primo anno, chiedendo sempre agli allievi di individuare il comando. QUAL È IL TEMA DEL DISCORSO ?

Tutti i giocatori sanno che le dichiarazioni che seguono la prima fase naturale

possono avere vari significati: colori lunghi, sorgenti di prese, fermi per i Senza, controlli per lo slam. Per individuare il reale messaggio occorre chiedersi: “quale obiettivo si sta ponendo la nostra coppia in questo momento?” Tale obiettivo è detto, nel gergo bridgistico, CONTRATTO-GOAL. Ecco i semplici dettami: 1) quando un atout maggiore è stato concordato a livello 2 l’obiettivo primario della

coppia, se dichiara ancora, è la manche nel maggiore; 2) quando un atout minore è concordato a livello 2 o 3 l’obiettivo primario della

coppia è 3NT; 3) quando un atout maggiore è stato fissato a livello 3 o, se minore, a livello 4,

l’obiettivo della coppia è lo slam. Si tratta di idee semplici perché basate su criteri di convenienza; tuttavia c’è una

complicazione: come avrete notato, nei primi due casi abbiamo parlato non di “obiettivo”, ma di “obiettivo primario”. Il motivo è che le sequenze di accostamento a manche possono essere un passaggio obbligato per poi indagare sullo slam. Ci raccomandiamo di non glissare su questo argomento, ma di trattarlo con cura e precisione: qui sta la differenza tra dichiarazioni insulse e polverose e, dall’altra parte, sequenze brillanti. Su questo tema dovrete precisare due cose. La prima è che un cambio di obiettivo non ha effetto retroattivo sulle precedenti mosse:

3♦ era un tentativo di manche che evidenziava il futuro colore di affrancamento. E’ evidente che, quando il rispondente ha accettato, la successiva cue bid a 4♠ pone come obiettivo lo slam, tuttavia non si deve pensare che, per questo, anche il precedente 3♦ vada interpretato come controllo. No: l’apertore ha una bicolore rossa con controllo a

picche, tipo: ♠ A ♥ AQ876 ♦ AKJ72 ♣ Q2

S N S N 1♥ 2♣ 2♣ 2♦ 2♦ 2♥ 2♥ 2♠

3♣

1 2 S N S N

1NT 2♣ 1♥ 2♣ 2♠ 3♥ 2♥ 3♥

4♥ 4♠ 3♠ 4♣ 4NT 4♦ 4♥

4NT

O E 1♥ 2♥ 3♦ 4♥ 4♠

58

Page 60: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

Gli allievi più attenti potranno chiedervi perché tanta ossessione nel decodificare le carte dell’apertore, che in questa sequenza è quello che deciderà il contratto finale (e se non lo fanno, proponete voi l’argomento). Non stancatevi di sottolineare che una buona descrizione segue a una buona valutazione delle proprie carte, valutazione che è possibile solo se si conosce la distribuzione del partner. Nella sequenza dell’esempio Est potrebbe aver accettato la manche con una delle seguenti figure nei colori rossi:

♥ Kxx + ♦ xx ♥ Kxx + ♦ Qx La prima è assai più debole della seconda e per la manche può destare entusiasmo, ma per lo slam no. Ecco le sequenze che si determinano:

O V E S T E S T O E ♠ A ♠ Q43 1♥ 2♥ ♥ AQ876 K94 ♥ 3♦ 4♥ ♦ AKJ72 ♦ 83 4♠ 5♣ ♣ Q2 ♣ A7654 5♦ 5♥ O V E S T E S T O E ♠ A ♠ 984 1♥ 2♥ ♥ AQ876 K94 3♦ 4♥ ♥

AKJ72 ♦ Q3 ♦ 4♠ 5♣ ♣ Q2 K7654 5♦ 6♥ ♣

Notate che nel secondo esempio c’è il Re di fiori al posto dell’asso. Se, infatti, Est avesse avuto:

♠ 984 ♥ K94 Q3 ♣ A7654 ♦ … su 3♦ avrebbe dovuto anticipare la cue bid di 4♣. Questo è un punto difficile per gli allievi, ma fondamentale per farne dei buoni dichiaratori: quando un obiettivo primario può nascondere una mano da slam, e si decide di accettare la manche, è sovente opportuno anticipare una cue bid per aiutare la valutazione del compagno (intanto, se questi vuole giocare solo manche, non deve far altro che dichiararla). Ecco un esempio molto più semplice di questa mentalità lungimirante:

A questo punto l’apertore, se ha tre carte di cuori, dovrebbe dichiarare 4♥ con mano minima, e fare cue bid con mano massima. E’ vero che nella maggior parte dei casi l’obiettivo del rispondente è la manche, tuttavia questa delicatezza di fare cue bid per descrivere mano massima è determinante quando Nord ha 14-15 punti ben formati e, sull’eventuale

rialzo indiscriminato a 4♥ dell’apertore, avrebbe l’atroce dubbio se passare o fare un tentativo.

Aver individuato con chiarezza l’obiettivo (o l’obiettivo primario) della coppia determina automaticamente un Livello di Guardia.

QUAL È IL LIVELLO DI GUARDIA ?

In queste situazioni il Livello di Guardia è quel contratto che non verrà superato se

a coppia ritiene di non poter conseguire l’obiettivo che si è posta. Due esempi: l Capitano: l’apertore. Obiettivo: 4♥ Livello di Guardia: 3♥ Capitano: il rispondente (per convenzione: nessuno si è limitato) Obiettivo: 6♥ Livello di Guardia: 4♥

S N 1NT 2♣ 2♠ 3♥ ?

S N 1♥ 2♥ 3♦

S N 1♥ 2♣ 2♥ 3♥

59

Page 61: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

Da un punto di vista didattico il tema è delicato perché, se da un lato occorre incoraggiare gli allievi a comunicare il più possibile, dall’altro è necessario obbligarli a verificare sempre la gratuità e la legittimità di una descrizione che stanno per fornire; questo per evitare sproloqui incontrollati. Ecco un esempio positivo:

E’ vero che Ovest ha chiesto collaborazione a fiori e non ce n’è neppure l’ombra, tuttavia l’indicazione dei valori a quadri (pronti a passare se il compagno ripiega a 3♥) non costa nulla87 e può essere utile al partner se ha:

♠ x ♥ KQJxx ♦ Axx ♣ AJxx E d ecco un esempio negativo:

La cue bid a 4♦ è tutt’altro che gratuita, perché Est ha negato controllo a picche: dire 4♦, invece di ritornare a 4♥, suggerisce che lo slam è ancora possibile, il che convincerebbe Est che è il partner a controllare le picche.

Un altro esempio di ingenuità: La cue bid a 4♣ di Ovest è una cortesia per mostrare il fit a cuori in mano massima (in caso Est avesse velleità di slam) ma non inizia affatto l’accostamento a slam. E’ invece il 4♦ che mostra tale velleità, che ovviamente non è compatibile con quelle carte.

3 Obiettivo: la manche nel maggiore

Quando una coppia trova fit nobile a livello di due, qualsiasi dichiarazione

entro il livello di 3 in atout è un tentativo di manche nel maggiore: diamo per scontato (ma verifichiamo che lo sia anche per gli allievi) che il “contratto goal” è la manche nel nobile concordato, quindi tutte le deviazioni da quel contratto (senz’atout o altri colori) sono forzanti fino al riporto e costituiscono un tentativo di manche88.

Lo spazio di indagine della coppia è compreso tra il 2 in atout e il 3 in atout (Livello di Guardia). Questo spazio viene sfruttato non solo per definire minimi e massimi, ma anche e soprattutto per scoprire se c’è complementarietà tra i colori dell’apertore e gli onori (o valori di taglio) del rispondente.

Avendo a disposizione questa gran quantità di strumenti, è il momento di ripetere un principio fondamentale: il rialzo nell’atout non è mai un invito a manche ma una dichiarazione interdittiva (Legge delle Prese Totali):

In entrambi i casi, il rialzo è solo motivato da una carta di atout in più. Lo scopo è evitare tardivi rientri in competizione della coppia avversaria.

87 Questo esempio ha un aspetto tecnico (non didattico) importante: alcuni propongono l’uso delle “trial di corta”, accordo per cui l’apertore dichiara il seme in cui è singolo, allo scopo di far rivalutare al rispondente la mani che non hanno valori persi nella corta del compagno. L’idea è invece che le lunghe sono più importanti delle corte perché fanno le prese; inoltre, come fa vedere questo esempio, chi ha una corta coltiva interesse in due colori laterali, e gli basta dichiarare il più economico. 88 Qualche volta, quando una 5332 fronteggia una 4333, la manche a Senza è preferibile a quella nel maggiore. E’ vero, ma non inficia gli assiomi proposti. Sequenze tipo 1♥-2♥-3NT oppure 1♥-2♥-2NT-3NT sono comunque possibili e facilmente comprensibili.

O E E S T 1♥ 2♥ 654 ♠ 3♣ 3♦ ♥ A87

♦ KQ32 ♣ 754

O V E S T O E ♠ 87 1♦ 2♣ ♥ AQ87 2♦ 2♥ ♦ AK875 3♥ 4♣ ♣ J8 4♦

O E E S T 1NT 4 2♣ ♠

AQ987 2♠ 3♥ ♥ 4♣ 4♦ ♦ A72

♣ 8754

S N S N 1♥ 2♥ 1♦ 1♥ 3♥ 2♥ 3♥

60

Page 62: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

Dopo i rialzi a livello 2 le dichiarazioni che puntano alla manche sono i cambi di colore (“Dopo aver battuto atout avrò a che fare con questo colore: mi aiuti?”), e 2NT che chiede invece un massimo generico. Queste licite sono sostanzialmente naturali, tuttavia dovete evidenziare agli allievi che, in quanto fatte dal Capitano, sono mosse interrogative, non descrittive: il Capitano89 ha quindi la responsabilità di fare la domanda giusta. Fate loro il seguente esempio:

♠ 84 ♥ AJ642 ♦ AKQ2 ♣ 54 Dopo aver aperto 1♥ e sentita la risposta 2♥ (8-10 punti), che senso ha dichiarare 3♦ per chiedere al compagno se ci aiuta a sviluppare questo colore? Non è questo il problema: la prosecuzione corretta è 2NT, che chiede al compagno di contare quanti punti e quanti onori d’atout ha.

Anche quando il tentativo di manche, dopo fit maggiore sancito a livello 2, avviene in sequenze diverse la connotazione distribuzionale è sempre quella dominante:

Il 3♣, pennellata che descrive con esattezza la distribuzione, implicitamente racconta il singolo a cuori: Est riguarda le sue carte e, non avendo punti “persi”, accetta l’invito. A parità di punti

onori, ma con valori inutili, avrebbe frenato a 3♠. Non mancate mai di evidenziare che il Livello di Guardia dei tentativi di manche è

il “tre in atout”: questo è il riferimento chiave per evitare confusioni tra tentativi di manche e di slam. I tentativi di manche nel nobile stanno tra il livello 2 e il livello 3, mentre lo spazio compreso tra il livello 3 e il livello 4 è quello destinato ai tentativi di Slam90; accorgersi d’aver passato il Rubicone è importante! Quando un giocatore supera il livello di 3 in atout nobile, ma anziché concludere a manche fornisce un'altra dichiarazione, la sua meta è lo slam, perché sta rendendo obbligatoria la manche, senza però concludere:

Il 3♣ cerca valori a fiori, il 3♦ ne mostra a quadri (senza specificare minimo o massimo), ma quando Sud dichiara 3♠ svela che il suo obiettivo non era affatto la manche, ma lo Slam: si tratta ora di una cue bid, che sposta il contratto goal più in alto.

89 Cercate di abbinare al ruolo di Capitano l’idea di responsabilità (che consiste nel fare le scelte giuste sia per quanto riguarda le indagini sia per le conclusioni) e al ruolo di Subordinato il dovere di precisione nel descrivere. Quando gli allievi sono più maturi sottolineate però che il ruolo di Subordinato è tutt’altro che meccanico: questi, infatti, deve saper decodificare le domande del compagno e, in base a ciò che ha chiesto e a quello che, invece, ha trascurato deve saper valutare correttamente le proprie carte e individuare il tipo di descrizione che più aiuterà le decisioni del Capitano. 90 Alcuni giocatori fanno un po’ di confusione in proposito: che un colore nuovo e illogico possa o debba essere inteso come “cue bid” anche a livello di due (o 3, se inferiore al riporto), non è solo una esasperazione del risparmio di spazio dichiarativo, il che sarebbe anche utile, ma è la soppressione di una fase di scambio di informazioni indispensabile, in cui la coppia deve prima di tutto raccontare in quale colore farà le prese, e quali onori saranno utili. Se non si conosce la conformazione della mano del partner è ben difficile poter operare valutazioni, e se l’apertore, a fit trovato, mostrasse in modo economico i suoi “controlli”, potrebbe indifferentemente trovarsi a mostrare un singolo come una quinta di AQ; il rispondente che avesse il Re nel colore non saprebbe se buttarlo via o considerarlo prezioso. Quindi, prima si raccontano le lunghezze e poi, se sarà il caso, si passerà ai controlli utilizzando lo spazio ad essi dedicato.

O V E S T E S T O E ♠ AK43 ♠ Q862 1♦ 1♥ ♥ 6 J754 1♠ 2♠ ♥

KQ872 ♦ J3 3♣ 4♠ ♦ A54 K62 ♣ ♣

S N 1♦ 1♥ 2♥ 3♣ 3♦ 3♠

61

Page 63: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

4 Obiettivo: la manche a Senza Atout

La manche a Senza Atout si configura come contratto-goal quando la coppia ha trovato fit in un minore (o nessun fit) e ha escluso la possibilità di trovare un fit di 8 carte in un maggiore:

In ambedue i casi il rispondente, mostrando la sua sesta in mano limite, ha escluso interesse per i colori maggiori. Se l’apertore decide di dichiarare ancora, l’obiettivo primario è 3NT (e non 5 a minore). Un eventuale colore laterale mostra quindi il fermo in funzione del gioco a

Senza. I fermi vengono mostrati secondo il Principio di Economia91. Ecco un esempio classico che potrebbe costituire un test finale per verificare la comprensione dell’argomento:

Cosa significa 3♠? Il percorso logico è il seguente. L’apertore, dichiarando 3♥, ha mostrato il fermo nel colore, ha lasciato indeterminato il fermo a picche ma ha tassativamente escluso quello a quadri. Se il rispondente non fermasse le quadri, farebbe una licita che

mostrerebbe l’impossibilità di conseguire l’obiettivo dei 3NT (4 o 5♣): se dichiara 3♠, dunque, comunica che l’obiettivo dei Senza è ancora conseguibile, e che quindi lui possiede il fermo a quadri. Perché allora, avendo il fermo escluso dal compagno, non conclude a 3NT? Perché non ha fermo a picche! Il 3♥ dell’apertore, infatti, ha lasciato la situazione delle picche indeterminata, e se il rispondente avesse qualcosa come: ♠xxx ♥xx ♦AJ ♣KQ10xxx non potrebbe azzardarsi a licitare i Senza.

Il precedente esempio aveva una notevole importanza tecnica e didattica perché illustrava molto bene la meccanica delle cosiddette stopper bid, tuttavia era irrilevante dal punto di vista pratico, perché situazione come quelle sono rare (nella sequenza, per esempio, 1♦-1♥-3♦ i fermi neri non si possono dare). Il discorso sui fermi è un po’ più complesso per cui, prima di procedere, è opportuna un’avvertenza: non affrontate il discorso sui fermi se pensate che gli allievi non abbiano una solida percezione della logica dichiarativa. Rischiereste solo di creare confusione (gente che dichiara i fermi quando dovrebbe dire i colori) e atteggiamenti paranoici (non aprire di 1NT perché c’è un colore sguarnito). Fino a che gli allievi non sono pronti, gli slogan al riguardo dovrebbero essere solo due: non preoccupatevi dei fermi nei colori che l’avversario non ha dichiarato e ogni cinque minuti si fanno 3NT.

La prima cosa da sottolineare è la differenza tra le sequenze in cui viene fissato un maggiore e quelle in cui viene fissato un minore. Le prime sono inequivocabilmente da slam:

Non c’è alcun dubbio che questa sia una sequenza da slam, perché seme concordato (♥), Livello di Guardia (4♥) e contratto-goal (6♥) sono dello stesso tipo (cuori). Più banalmente, con forza per la sola manche, Nord avrebbe potuto proporre 4♥. Le coincidenze che c’erano nella sequenza precedente qui non si verificano, perché il rispondente, con sola forza di manche, potrebbe trovarsi nell’impossibilità (o meglio, nella non opportunità) di raggiungere immediatamente il Livello di G ♦). uardia (dire 3NT invece di 3

91 Principio di Economia: dato un contesto dichiarativo, i requisiti nei colori vengono espressi dichiarando il primo seme nel quale tali requisiti sono presenti. Per contesto dichiarativo si intende il tema del discorso (stiamo cercando fit?, stiamo cercando di giocare a Senza?, tentiamo uno slam?). Il contesto dichiarativo determina i requisiti che vengono mostrati: colori quarti se si cerca fit, fermi per i Senza, controlli per lo slam. Per primo seme si intende il più basso di rango che si può dichiarare senza salire di livello. Il Principio di Economia determina la logica dell’esclusione: colore non detto, requisito mai avuto.

S N 1♣ 3♣ 1♦ 3♣

S N 1♣ 3♣ 3♥ 3♠

S N 1♥ 2♣ 2♥ 3♥

S N 1♦ 2♣ 2♦ 3♦

62

Page 64: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

♠ 84 ♥ 42 ♦ AQ72 ♣ AK954 3NT sarebbe una conclusione insensata, non solo perché potrebbe mancare un fermo, ma anche e soprattutto perché l’orientamento dei Senza sarebbe errato; immaginate che l’apertore abbia:

♠ A975 ♥ K3 K972 ♣ QJ4 ♦ Un 3NT in ghiaccio se giocate dall’apertore, ma solo al 50% se a manovrare è il rispondente. L’orientamento dei Senza è più importante della presenza dei fermi, di questo dovete convincere gli allievi: andare down a 3NT per mancanza di un fermo è cosa di tutti i giorni, mentre andare down quando si potevano fare (se giocati dal compagno) sarebbe un disastro.

La seconda questione da trattare, più delicata, riguarda i casi in cui il contratto- goal di 3NT viene superato. Cosa è accaduto? Se la situazione non era forzante di manche il 4 a minore mostra semplicemente che l’indagine dei fermi ha dato esito negativo:

4♣ mostra che 3NT non può essere giocato perché manca il fermo a quadri. Tale licita non è ovviamente forzante e, quindi, richiede che Est abbia valutato correttamente le sue carte. Se

avesse avuto: ♠ 432 ♥ K93 ♦ ♣ AQ9732 6

… avrebbe dovuto dichiarare la manche (5♣) in considerazione del fatto che il suo singolo a quadri fronteggiava tre cartine del compagno (che ha mostrato assenza di fermo) e quindi tutti i punti della coppia, in questa mano, erano utili. Diverso è il caso in cui la situazione è forzante fino a partita92:

E’ vero che la coppia sembra essersi allontanata da 3NT per mancanza di fermo a cuori, tuttavia la situazione è forzante manche: se Nord avesse davvero fatto un tentativo per 3NT, dichiarerebbe ora 5♦, mostrando così una mano con sola forza di manche. 4♦, invece, è forzante (perché la situazione lo era già prima) e quindi stabilisce una

situazione di accostamento a slam93: ♠ A2 ♥ KQ7 ♦ AQJ65 ♣ Q32

92 In alcuni stili di gioco una situazione forzante manche non è forzante fino al livello 5. In pratica, secondo questa sistemazione, se una coppia effettua un forzante manche e poi fa un’indagine sui fermi che si conclude in modo negativo, una successiva dichiarazione di 4 a minore non obbliga a salire nel livello 5 e ci si può fermare al parziale. C’è molto buon senso in tutto questo (5 è quasi slam), tuttavia è un accordo che andrebbe riservato a coppie molto, molto affiatate. In un normale contesto è meglio stabilire che forzante manche è definitivo e la coppia non può più giocare un parziale: in questo modo si evitano disastrose incomprensioni in cui un giocatore dichiara 4 a minore per sondare lo slam e il suo compagno passa. 93 Questi esempi andrebbero certamente ripresi dopo aver trattato l’accostamento a slam per approfondire due cose. La prima è che molte sequenze si svolgono “a buccia di cipolla”: 3♦ iniziava una sequenza di accostamento a manche, ma poteva nascondere velleità di slam, velleità che si manifestano quando Est supera 3NT senza concludere a 5 minore. La seconda è che, quando esiste un atout concordato, le dichiarazioni a livello di 4 sono già in piena fase di accostamento a slam: nella sequenza proposta il 4♦ di Nord suggerisce il controllo a cuori (se Sud non ha fermo, difficilmente controlla, a meno che non sia corto) e certamente nega controllo a fiori, avendo il quale Nord avrebbe detto 4♣ invece di 4♦.

O V E S T E S T O E AJ95 ♠ 432 1♣ 3♣ ♠ AQ76 K9 3♥ 4♣ ♥ ♥

854 ♦ 63 ♦ K8 AQ9732 ♣ ♣

S N 1♦ 2♣ 2♦ 3♦ 3♠ 4♦

63

Page 65: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

5 Obiettivo: lo slam ad atout

In questa sezione ci occupiamo solo della didattica dello slam in atout: lo slam a Senza Atout, dichiarato in virtù del punteggio, richiede solo che la coppia appuri di avere almeno 33 punti-onori in linea.

L’aver proposto, già da subito nei corsi di primo anno, l’uso della Roman Key Card Blackwood (nella quale il Re d’atout è equiparato a un asso: d’ora in avanti, per brevità, useremo la sigla RKCB) ha sancito un principio fondamentale: 4NT è richiesta d’assi solo e soltanto se ambedue i compagni sanno qual è l’atout94. Dunque, una fase di accostamento a slam inizia solo quando ambedue i compagni sanno qual è il contratto-goal, cioè qual è l’atout95. Questo avviene in tre modi: 1) L’ATOUT È STATO FISSATO IN MODO NATURALE; 2) IL CAPITANO RIAPRE SU UNA CONCLUSIONE A MANCHE; 3) IL SUBORDINATO HA MOSTRATO UNA MANO SBILANCIATA E IL CAPITANO USA LA RCKB:

PER ATOUT FISSATO SI INTENDE L’ULTIMO C LORE DETTO DAL SUBORDINATO. O Le situazioni in cui un atout è stato fissato a livello di 3 (o di 4 a minore) sono

quelle che danno luogo alle sequenze migliori perché sfruttano tutto lo spazio dichiarativo:

S N S N S N S N 1♠ 2♣ 1♦ 1♥ 2♣ 2♦ 1♣ 1♠

2♥ 3♥ 1♠ 2♣ 2♥ 3♥ 3♣ 4♣ 2NT 3♠

Trattare l’accostamento a slam costituisce una grande occasione per ripassare le nozioni acquisite e verificare le certezze degli allievi. Le batterie di quiz (forzante o non forzante?) che dovreste proporre agli allievi hanno lo scopo di inculcare loro l’idea che non si può affrontare la via dello slam se non si è capaci a fissare l’atout96.

I casi, invece, nei quali è una riapertura del Capitano a sancire l’accostamento a slam sono molto semplici:

Anche se gli allievi non conoscono ancora le cue bid, è per loro evidente che l’apertore, cui il 4♥ descrittivo ha demandato il comando, ritiene di poter realizzare più della semplice manche. In questo caso l’atout è stato concordato (per la manche) e 4♠, cue bid, ha sancito l’inizio dell’accostamento a slam.

Quando invece il giocatore in comando dichiara 4NT a fronte di un compagno che ha mostrato mano sbilanciata, la fase di accostamento a slam inizia automaticamente con la richiesta di Carte Chiave e l’atout è l’ultimo colore annunciato dal Subordinato:

1 2 3 4 S N S N S N S N

S N 1♥ 2♣ 2♥ 4♥ 4♠

4NT 1♠ 2♣ 3♥ 1♦ 1♥ 2♣ 2♠ 2♥ 4NT 3♦ 4NT 4NT

1) Atout cuori (se il rispondente ha fit a picche deve, se vuole chiedere le Carte Chiave, fissare prima tale atout dichiarando 3♠).

94 Per evitare la barbarie di “quelli che chiedono gli assi. poi si grattano la testa perché non sanno cosa fare”. 95 E’ vero, alcuni slam a Senza vengono chiamati perché esiste una lunga di sviluppo: in questi casi, però, la dichiarazione è in qualche modo ibrida. Il Capitano fissa prima come atout quel colore e alla fine, se lo ritiene opportuno, converte nello slam a Senza. 96 In effetti è un’esperienza abbastanza diffusa tra gli insegnanti che gli allievi accolgano con interesse ed entusiasmo le lezioni sull’accostamento a slam, ma siano poi molto restii ad applicarle. Uno dei motivi è proprio il fatto che hanno molte incertezze sulle licite che fissano l’atout.

64

Page 66: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

2) Atout cuori. 3) Atout quadri (se il rispondente vuole, invece, proporre l’atout cuori deve prima

ripetere questo colore, che dopo rever sarebbe forzante). 4) Atout picche.

PRIMA FASE: LA VERIFICA DEI CONTROLLI

Quando l’atout è fissato a livello 3 inizia la prima fase dell’accostamento a slam,

che consiste nella verifica dei controlli, ossia che l’avversario non possa incassare AK in nessuno dei colori laterali all’atout. A questo scopo si usano tutte le dichiarazioni comprese tra quella che ha iniziato l’accostamento a slam e la licita dell’atout nel livello successivo. Queste dichiarazioni sono dette cue bid e hanno lo scopo di mostrare, nel seme annunciato, un controllo di onore (Asso o Re) o di taglio (singolo o vuoto). Ecco le REGOLE: 1) le cue bid seguono rigidamente il Principio di Economia a prescindere dal

tipo di controllo (primo o secondo giro). Corollario: cue bid saltata = non controllo;

2) un giocatore che non concluda a manche, dopo che il compagno ha negato il controllo in un seme, garantisce implicitamente tale controllo;

3) non si fa cue bid nel seme d’atout: la dichiarazione dell’atout è sempre un tempo negativo che, a seconda dei casi, indica assenza di un controllo oppure mano minima. Ecco alcuni esempi sullo svolgimento di questa fase, che può concludersi

positivamente (i giocatori hanno appurato la presenza di tutti i controlli) oppure in modo negativo (è stata appurata la presenza di un colore scoperto).

3♥ ha fissato l’atout e ha concluso la “fase naturale”. L’ordine dei colori, secondo il principio di economia, è picche, fiori, quadri: Ovest, dichiarando 4♣. ha saltato le picche e

pertanto vi ha negato controllo. Se Est non controllasse le picche concluderebbe a 4♥ lanciando il messaggio “slam impossibile”. La sua cue bid di 4♦, invece, lascia aperta la via dello slam e pertanto garantisce controllo a picche. Notate ancora che Ovest ha mostrato il controllo più economico a prescindere dalla sua consistenza che, rispetto alle quadri, è molto più evanescente97. In questo caso la fase si è conclusa in modo positivo perché sono stati appurati tutti i controlli laterali. Cambiamo un po’ le carte di Est:

O V E S T E S T O E ♠ 82 ♠ A73 1♥ 2♣

QJ765 AK92 2♥ 3♥ ♥ ♥ AK4 3 4♣ 4♦ ♦ ♦ K82 ♣ AQ973 ♣

♠ QJ4 ♥ AK92 ♦ 3 ♣ AQJ73 In questo caso la fase si sarebbe conclusa in modo negativo, perché Est, sulla cue bid di 4♣ del compagno, avrebbe dichiarato 4♥ lanciando il seguente messaggio: “Pratica archiviata: slam impossibile per assenza di controllo a picche”.

La meccanica delle cue bid è molto logica e quindi piuttosto semplice: il modo migliore di proporla è illustrarne le regole e poi fare molte esercitazioni pratiche (per esempio fornendo due mani a ogni coppia di allievi affinché le dichiarino) per ovviare al fatto che la pratica al tavolo, per ovvi motivi statistici, offrirà poche opportunità di sperimentazione. Durante questi allenamenti avrete da fare ancora parecchio lavoro

97 Rimarcate sempre agli allievi che lo scopo del primo giro di cue bid è soltanto quello di verificare che gli avversari non possano incassare due prese veloci in alcun colore (che non sia atout), non quello di mostrare gli assi, che sarà compito di una fase successiva.

65

Page 67: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

per assicurarvi che gli allievi abbiano due certezze. La prima è che, durante questa fase, non si parla della forza generale della mano, pertanto il subordinato è tenuto a mostrare i suoi controlli anche se è extra minimo. Ecco un esempio classico:

Ovest, pentitosi (chi sa perché?) della sua apertura leggera, cerca di arrestare le operazioni “concludendo” (nelle sue intenzioni) a manche98. Spiegate ai vostri allievi che questa è una

efandezza per tutta una serie di motivi che sono:

O V E S T O E AQ742 1♠ 2♣ ♠ AJ53 ♥ 2♥ 3♥

♦ 5 n

1) il compagno si ritroverebbe nel livello 4 senza sapere quali controlli ci sono e quali mancano;

2) il compagno, se così forte da poter affrontare lo slam anche a fronte di un super minimo (magari anche il Grande), vedrebbe sprecato un intero giro dichiarativo;

3) sempre il compagno, se si fida di noi, trarrebbe deduzioni errate sulla nostra mano per il fatto che abbiamo negato tutti i controlli laterali. Nella sequenza dell’esempio Est si figurerebbe queste carte in mano a Ovest:

♠QJxxx ♥AKJx ♦xx ♣Qx. La seconda certezza che i vostri allievi devono avere è che il meccanismo delle

cue bid non tollera invenzioni né, tanto meno, ripensamenti. Ecco un esempio da proporre, dopo aver esaminato il tema del riposo-superamento:

4♦, che mostra implicitamente il controllo a picche99, saltato dall’apertore, conclude positivamente la fase di verifica dei controlli. Sud, che evidentemente ha una mano massima, “supera” il Livello di Guardia di 4♥ ed effettua la cue bid a 4♠. Non si tratta di un ripensamento: avendo già negato il controllo di primo o secondo giro, questa mossa mostra quello di terzo: la Dama. Quale può essere l’utilità

di questa informazione? Nello spiegare il funzionamento di questi marchingegni è importante legare i fatti logici alle esigenze pratiche, affinché gli allievi non percepiscano tutto questo come una trattazione solo teorica. Ecco perché mostrare una dama può essere importante:

4♥ ♣ 862

S

Est, sapendo che il suo compagno (che sarà giocante in un contratto a cuori) non controlla le picche, avrebbe avuto molta paura a riaprire su un eventuale 4♥, poiché il suo

Re di picche sarebbe stato soggetto all’attacco (probabile: si attacca dove il giocante non controlla). La riapertura a 4♠, oltre a mostrare mano non minima, rassicura Est sulla “non precarietà” del suo Re di picche.

N 1♥ 2♣ 2♥ 3♥ 4♣ 4♦ 4♠

O V E S T E S T O E ♠ Q2 ♠ K73 1♥ 2♣

KQ7653 AJ92 ♥ ♥ 2♥ 3♥ ♦ A8 ♦ 3 4♣ 4♦ ♣ K82 ♣ AQ973 4♠

Prima di passare all’argomento successivo, va detto che ci sono alcuni equivoci in

cui gli allievi possono cadere che sono banali ma che voi dovreste prevenire. Tali equivoci consistono nel pensare che un colore che si è mostrato in modo naturale, oppure nel quale si è garantito un fermo, debba avere anche il controllo. Questo ovviamente non è vero:

98 Nella definizione dei controlli in fase di accostamento a slam, e nella ridefinizione della forza, tutti i giocatori esperti sanno che le cose non sono sempre così facili come negli esempi dei libri. Quando siete certi che gli allievi abbiano una solida conoscenza dei concetti che avete trasmesso, potete affrontare gli inconvenienti e i problemi più sottili che si verificano in questa false, discutendo con loro delle soluzioni proposte nel paragrafo: “APPROFONDIMENTI MOLTO IMPORTANTI”. 99 Anche questa sequenza nasconde un problema: vedi la nota 98.

66

Page 68: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

Nella prima sequenza è vero che Nord ha garantito quadri reali, ma se ora non fa la cue bid di 4♦ nega comunque il controllo nel colore. E’ forse proibito rispondere 2♦ con QJ10xxx ? Nella seconda sequenza, dichiarando 3NT, Sud ha promesso il fermo a picche, ma potrebbe avere QJx; pertanto, se controlla il colore, su 4♥ deve dichiarare 4♠.

SECONDA FASE: RIPOSO O SUPERAMENTO

Se il primo giro di cue bid si è concluso in modo positivo, così che la coppia sa di

avere tutti i controlli, la situazione è a ridosso dell’atout, che costituisce il Livello di Guardia. La meccanica è sempre la stessa:

1 2 S N S N

1♠ 2♦ 1♦ 2♣ 2♠ 3♠ 3♣ 3♥

? 3NT 4♣ 4♣ 4♦ 4♥ ?

• la dichiarazione del Livello di Guardia (l’atout) è detta riposo, non è forzante e mostra mano minima (un “minimo” generale se dell’apertore, un tentativo di slam minimo se del rispondente);

• una dichiarazione “sopra” l’atout è detta superamento e mostra mano massima. Purtroppo, in queste situazioni, l’apertore può essere sia limitato sia illimitato e,

oltre tutto, è assolutamente casuale a chi tocchi dichiarare: 1 2 3 4

S N S N S N S N 1♥ 2♣ 1♥ 2♣ 1NT 2♣ 1♣ 1♥ 2♥ 3♥ 2♥ 3♥ 2♦ 2♥ 2♣ 4♣

3♠ 4♣ 4♣ 4♦ 3♥ 4♣ 4♥ 4♠ 4♦ ? ? ? 4♦ ?

Esaminiamo con attenzione le quattro sequenze proposte, nelle quali la coppia sa di avere tutti i controlli (o perché esplicitamente mostrati, o perché uno dei due ha proseguito nelle cue bid dopo che il partner ha negato un controllo) … 1) L’apertore è illimitato (può avere da 12 a 20 punti) e tocca al rispondente che, se

riposa a 4♥, dice: “Se hai una normale mano di diritto, lo slam è improbabile”. 2) L’apertore è illimitato e tocca a lui. Se dichiara 4♥, l’atout, mostra una normale

mano di diritto e il rispondente può decidere di passare. 3) L’apertore, che ha mostrato fit terzo, è limitato (e, per di più, ha negato sorgenti di

prese laterali, avendo le quali avrebbe dichiarato 3♣ o 3♦). Se ora il rispondente riposa a 4♥ lancia un messaggio più sottile: ”Se non hai punteggio di testa (Assi o Assi+Re) e onori d’atout lasciamo perdere”.

4) L’apertore è limitato e tocca a lui. Se dichiara l’atout (5♣) mostra mano di diritto minima. Il meccanismo è semplice ma la valutazione di minimo e massimo non è pane e

burro: approfondire questo argomento con molti test è assolutamente formativo per invogliare gli allievi a guardare le loro carte con maggiore attenzione. Se un giocatore ha limitato la propria mano, la valutazione è piuttosto semplice e intuitiva. Riprendiamo in esame la quarta sequenza, che ripetiamo per comodità:

L’apertore potrebbe avere:

♠xx ♥Ax ♦QJxx ♣KQxxx oppure:

♠Kx ♥Ax ♦xxx ♣AQxxxx … e la differenza balza subito agli occhi (6 atout, 2 assi, tre colori controllati rendono la seconda mano molto migliore della prima).

S N 1♣ 1♥ 2♣ 4♣ 4♥ 4♠ ?

67

Page 69: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

Più delicati sono i casi in cui l’apertore è illimitato e deve decidere se mostrare minimo o massimo col riposo-superamento, oppure se riaprire quando il Capitano ha riposato in atout. La distinzione tra Diritto e Rovescio è troppo grossolana, anche perché il rispondente, quando fissa un atout in sequenze tipo:

… sostanzialmente sta lanciando questo messaggio: “Posso fare slam anche se hai una mano di diritto, purché non minima”. Ricordiamo, infatti, che il rispondente avrebbe potuto dichiarare 4♥ garantendo comunque almeno 12 punti al pieno valore.

L’apertore, pertanto, più che limitarsi al mero conteggio Milton Work, deve individuare quali e quante delle sue carte costituiscano dei valori positivi in funzione dello slam: • gli onori d’atout (A, K, Q, J10) sono sempre plusvalori; • una o due carte d’atout in più di quanto promesso sono sempre positive; • gli onori maggiori (A, K, Q) in un colore lungo del compagno sono benvenuti; • una corta in un colore laterale mai dichiarato dal compagno valorizza

ulteriormente la mano. Ecco, riferendosi alla sequenza proposta, due esempi eclatanti di mani che vanno valutate in modo differente, anche se presentano ambedue 13 punti-onori (esempio che potreste presentare prima di altri un po’ più complessi):

♠ AJ4 ♥ KQ10962 ♦ K72 ♣ 7 ♠ KJ8 ♥ A8752 ♦ 2 ♣ KQ64

La prima mano è entusiasmante (due onori d’atout, la sesta carta di cuori, il Re di quadri, il singolo di fiori e un asso laterale) mentre la seconda è una vera schifezza (atout inconsistenti e di lunghezza minimale, KQ di fiori incerti, singolo nel colore del compagno e nessun asso laterale).

Un’altra cosa da far presente è che una grande consistenza delle atout deve far pensare che il compagno avrà molti dubbi. Sempre nella sequenza precedente:

♠ A84 ♥ AKQ62 ♦ 972 ♣ 75 E’ vero che questa mano non ha nulla di speciale tuttavia, quando si porrà il problema, “superare” sarà opportuno perché sappiamo che il nostro partner, che ha fissato l’atout con Jxx o Jxxx, avrà paura a salire nel livello 5 con un fit così misero TERZA FASE: IL SUPERAMENTO

Quando l’apertore “supera” il Livello di Guardia di 4 in atout mostra mano non

minima, mentre quando lo fa il rispondente garantisce di poter affrontare lo slam anche a fronte di un minimo assoluto. D’accordo, ma cosa significano le dichiarazioni che “superano”?

REGOLA AUREA La dichiarazione di 4NT è Richiesta di Carte Chiave (RKCB) solo se fatta dalla mano illimitata. 4NT dichiarato dalla mano limitata non è interrogativo, ma descrittivo. Prima di occuparvi di tutte le spiegazioni (quando convenga usare la RKCB o

procedere per cue bid, cosa significhi 4NT quando è descrittivo, ecc.) assicuratevi che gli allievi sappiano riconosce la mano illimitata da quella limitata e quindi dare significato interrogativo o descrittivo alla licita di 4NT. Non procedete se questo punto non è assolutamente chiaro: qui sta la differenza tra sequenze dichiarative da slam e farneticazioni senza senso.

Prendetevi tutto il tempo che ritenete necessario per svolgere i seguenti test, ove la domanda è “4NT è interrogativo o descrittivo?” a prescindere dagli specifici

S N 1♥ 2♦ 2♥ 3♥

68

Page 70: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

significati e dalle possibili mani che determinano le sequenze. E’ il meccanismo che, in questa fase, deve essere appreso.

1 2 3 4 S N S N S N S N

1♥ 2♣ 1♥ 2♣ 1NT 2♣ 1♣ 1♥ 2♥ 3♥ 2♥ 3♥ 2♦ 2♥ 2♣ 4♣ 3♠ 4♣ 4♣ 4♦ 3♥ 4♣ 4♥ 4♠ 4♦ 4NT 4NT 4♦ 4NT 4NT

5 6 7 8 S N S N S N S N

1NT 1♥ 2♣ 1♥ 2♣ 2♣ 1♣ 1♥ 2♥ 3♥ 2♥ 3♥ 2♦ 2♥ 2♣ 4♣ 3♠ 4♣ 4♣ 4♦ 3♥ 4♣ 4♦ 4♠

4NT 4NT 4♦ 4♥ 4♠ 4♦ 4♥ 4♠ 4NT 4NT

1) Interrogativo: il rispondente è Capitano e illimitato. 2) Interrogativo: l’apertore non si è mai limitato. 3) Interrogativo: il rispondente è Capitano e illimitato. 4) Descrittivo: l’apertore si è limitato quando ha replicato 2♣100. Normalmente 4NT

descrittivo ha valore responsivo: mostra cioè controllo nell’ultimo seme in cui il partner ha fatto cue bid (in questo caso picche).

5) Descrittivo: chi “riposa” in atout limita la mano. Nord, che ha riposato a 4♥, sta mostrando valori a picche (probabilmente la Dama, visto che la doppia cue bid di nord suggerisce AK).

6) Interrogativo: il rispondente non si è mai limitato. 7) Descrittivo: l’apertore si è definitivamente limitato quando ha aperto di 1NT.

Mostra un massimo generico, senza il controllo di primo giro a picche. 8) Descrittivo: l’apertore si è limitato quando ha replicato 2♣. Questo esempio fa

vedere come 4NT descrittivo sia una dichiarazione elastica che svolge vari ruoli. In questo caso, se l’apertore dichiarasse 5♣ mostrerebbe assenza di controllo a cuori, negato da nord. 4NT serve a comunicare la presenza del controllo che il compagno ha negato senza arrogarsi il diritto di superare il 5♣. Quando siete certi che gli allievi abbiano ben compreso la Regola Aurea appena

enunciata, è opportuno procedere con dei consigli riguardo a ciò che deve fare il giocatore che, ancora illimitato, ha il compito di scegliere se chiedere le Carte Chiave oppure procedere per cue bid.

Il consiglio da dare è il seguente: poiché la RKCB è, come vedremo, uno strumento facile e potente, conviene usarla a meno che non ci sia una buona ragione per non farlo101. E’ ovvio che tali ragioni vadano illustrate ed esemplificate.

Il primo motivo che scoraggia l’uso della RKCB è la presenza di un vuoto: si tratta di situazioni piuttosto rare ma istruttive.

100 Potete approfittare di esempi come questi per dare una spiegazione logica della regola che state esemplificando. Il potenziale in carte del giocatore che si è limitato, al contrario di quello del giocatore illimitato, è facile da ricostruire. E’ allora logico che sia quello illimitato a prendere le redini del comando per chiedere ciò che ancora gli serve. 101 Tutti gli sforzi, sacrosanti, che gli insegnanti affrontano per addestrare gli allievi nella meccanica delle cue bid rischiano però di creare dei “cuebid maniaci”. Non stancatevi mai di ripetere che gli strumenti che il sistema offre sono delle opportunità, non degli obblighi. Fate presente che affrontare sequenze di cue bid quando non è necessario, oltre a rischiare qualche incomprensione, consente all’avversario, tramite dei contri “direzionali”, di suggerire un buon attacco al compagno.

69

Page 71: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

Il compagno ha applicato il principio del Fast Arrival (che, questa volta, ci da un po’ fastidio) per mostrare mano minima con fit quarto a cuori. Il Grande è ovviamente possibile:

O E E S T A2 1♠ 2♥ ♠

? ♥ AK8762 4♥

♠Kxxxx ♥QJxx ♦Ax ♣Qx … tuttavia Ovest potrebbe avere una mano con la

quale anche il Piccolo (che comunque va chiamato) è a rischio: ♠KJxxx ♥Qxxx ♦xx ♣AQ

Dovete far notare che la RKCB non risolverebbe il problema: il compagno, con ambedue quelle mani, mostrerebbe una Carta Chiave e noi non sapremmo quale è. Le carte che interessano a Est sono il Re di picche (senza il quale il Grande Slam non si può giocare) e l’Asso di quadri. La prosecuzione corretta è allora la cue bid a picche: se il compagno dichiara 4NT (responsivo, perché dalla mano limitata) si prosegue con la cue bid a 5♣ e, se arriva il 5♦ (che, attenzione, potrebbe essere il singolo102), si prosegue ancora con 6♣ sperando che il partner confermi il primo giro a quadri (6♦).

La presenza di un vuoto sconsiglia la RKCB e questo è evidente; meno evidenti ma più importanti sono i casi in cui l’uso di questa convenzione porterebbe il giocatore che non sa nulla del compagno a decidere il contratto finale. Riprendiamo pari pari un esempio già fatto:

♦ KJ753 ♣ -

O V E S T O E

Si era detto che la dichiarazione di 4♠ (controllo di terzo giro) era opportuna per mostrare al compagno una mano non minima (cosa che invece sarebbe stata suggerita dal riposo a 4♥).

Q2 1♥ 2♣ ♠ KQ7653 2♥ 3♥ ♥

Ora possiamo evidenziare un altro motivo per riaprire con questa cue bid. Ambedue i giocatori

sono illimitati e pertanto possono chiedere le Carte Chiave, tuttavia Ovest non sa nulla della mano di Est, che potrebbe avere:

A8

♠ A74 ♥ AJ52 ♦ K72 ♣ A93

oppure ♠ A4 ♥ A842 72 ♣ AQJ75 ♦

Con la prima mano lo slam è al 50% (expasse a picche), mentre con la seconda ci sono 13 prese. Di fatto, dopo l’apertura il flusso di informazioni si è mosso da Ovest verso Est: a questo punto sarebbe poco opportuno invertirlo chiedendo gli assi. La cue bid di 4♠, invece, ottiene l’effetto di informare il compagno che la mano non è minima e al contempo gli lascia la scelta della prosecuzione, e quindi la possibilità di chiedere le Carte Chiave. SVILUPPO DELLA ROMAN KEY CARD BL CKWOOD A

Se questa convenzione è già stata introdotta durante il primo anno. gli allievi

sanno che le Carte Chiave sono 5 (i 4 assi e il Re d’atout) e che le risposte sono: • 5♣: 0 o 3 Carte Chiave, Dama d’atout indeterminata. • 5♦: 1 o 4 Carte Chiave, Dama d’atout indeterminata. • 5♥: 2 Carte Chiave senza la Dama d’atout. • 5♠: 2 Carte Chiave con la Dama d’atout.

102 L’ambiguità tra controllo di onore e controllo di taglio è sempre imbarazzante: raccomandiamo pertanto, non appena ritenete che gli allievi le possano apprezzare, di introdurre le splinter. Nella mano in esame, avendo l’accordo splinter, il 4♥ dell’apertore nega singoli (avrebbe dichiarato 4♣ o 4♦) e pertanto la successiva cue bid a quadri sarebbe senz’altro di asso.

♦ 4♣ 4♦ K82 4♠ ♣

70

Page 72: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

A questo punto conviene prendere in esame la eventuale prosecuzione. Se la risposta ha precisato la presenza (5♠) o meno (5♥) della Dama d’atout, il

primo gradino libero (cioè non coincidente con l’atout) chiede di mostrare i Re con ulteriori cue bid103.

Se invece la Dama è indeterminata (risposte 5♣ e 5♦), il primo gradino libero la chiede, mentre il secondo gradino libero chiede i Re (questo nel caso l’interrogante possieda lui la Dama d’atout e non intenda sprecare spazio).

L’interrogato, cui è stata chiesta la Dama, riporta in atout se non la possiede, mentre se ha questa carta inizia a mostrare eventuali Re laterali o, in assenza, salta a sei in atout.

Qualche esempio per illustrare il meccanismo e aggiungere ulteriori informazioni. In tutti i seguenti casi, l’apertore ha mostrato una buona 5-5 nobile e il rispondente, attivando la RKCB, fissa implicitamente come atout le cuori:

1 2 3 4 S N S N S N S N

1♠ 2♣ 1♠ 2♣ 1♠ 2♣ 1♠ 2♣ 3♥ 4NT 3♥ 4NT 3♥ 4NT 3♥ 4NT5♣ 5♥ 5♣ 5♦ 5♣ 5♦ 5♣ 5♦ 5♠ … 5♥ … 5♠ 5NT 5NT …

6♦ …

5 6 7 8 S N S N S N S N

1♠ 2♣ 1♠ 2♣ 1♠ 2♣ 1♠ 2♣ 3♥ 4NT 3♥ 4NT 3♥ 4NT 3♥ 4NT5♣ 5♦ 5♣ 5♠ 5♥ 5♠ 5♥ 5♠

… 5NT … 5NT 6♥ 6♣ 6♣ 7♥

1) Questo primo esempio è solo teorico, perché è impossibile che l’apertore abbia zero Carte Chiave, tuttavia è stato inserito per illustrare un meccanismo assoluto: quando, a fronte della risposta di 5♣ o 5♦, il compagno arresta la licita a 5 in atout, l’interrogato riapre se ha il massimo delle Carte Chiave (3 per 5♣ e 4 per 5♦). 5♠, pertanto, significa: “ho tre Carte Chiave, e il Re di picche”.

2) Nord chiede la Dama d’atout e Sud, riportando in atout, la nega (teoricamente la dichiarazione potrebbe finire adesso).

3) Nord chiede la Dama d’atout: Sud mostra la Dama e il Re di picche; 5NT chiede ulteriori Re e 6♦ mostra il Re di quadri (ma nega quello di fiori).

4) Nord chiede la Dama d’atout: Sud mostra la Dama e il Re di quadri (negando quello di picche e lasciando indeterminato quello di fiori). Regola: i Senza Atout mostrano il Re nel seme (in questo caso le quadri) che il compagno ha usato per interrogare.

5) Sud mostra la Dama d’atout ma nega Re laterali. 6) 5♠ è il secondo gradino libero: chiede di mostrare i Re, ignorando il problema

della dama d’atout (evidentemente in possesso del rispondente). Secondo la regola illustrata nell’esempio 4, 5NT mostra il Re di picche.

7) La dama d’atout è determinata (l’apertore l’ha negata) e, pertanto, il primo gradino libero (5♠) chiede i Re. Ovest mostra il Re di fiori, negando quello di picche ma lasciando indeterminato quello di quadri.

103 Il principio è che, in funzione di un eventuale Grande Slam, il numero dei Re è in genere poco importante, mentre può essere vitale la conoscenza di uno specifico Re.

71

Page 73: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

8) Regola: quando l’interrogato ha mostrato un re, un nuovo colore dell’interrogante chiede al compagno di dichiarare il Grande Slam se in possesso del Re in quel colore. Nell’esempio, Ovest ha mostrato il Re di picche (5NT) e poi salta a 7♥ perché possiede il Re di fiori.

AVVERTENZE • In nessun modo un singolo può essere equiparato a un re: il problema delle corte,

se esiste, deve essere risolto dalla dichiarazione naturale oppure, se le si adottano, dalle splinter.

Una maggior lunghezza in atout giustifica il mostrare la dama anche se non la si possiede, ma solo se si è certi che la coppia abbia almeno 10 atout (non è bello giocare il Grande Slam sperando nella divisione 2-2 delle atout).

6 Le splinter

Più che una convenzione, le splinter rappresentano uno stile di dichiarazione vero

e proprio. Per essere proposte, è necessario che l’allievo abbia raggiunto un buon grado di preparazione e di esperienza: 1) la preparazione tecnica è necessaria affinché l’allievo abbia ben chiare quali

dichiarazioni siano “fuori scala”. Esempio: nella sequenza 1♦-1♠-2♥ l’apertore ha mostrato una mano che va da 16 a 20/21 punti e quindi, poiché di più non può avere, licite superiori delle cuori (3♥, 4♥) non sono contemplate (“fuori scala”).

2) l’esperienza di molte mani giocate deve avergli fatto capire che una “corta” (singolo o vuoto) è un elemento incerto di valutazione; se sia utile o meno è il compagno che può valutarlo, non chi ha il singolo.

Una corta, infatti, è un tratto positivo se coincide con un seme debole del partner (cartine), ma assolutamente negativo se il compagno ha forza e/o lunghezza nel colore corto, perché si tratta di una situazione di generale misfit in cui le carte alte ella linea faranno fatica a produrre prese. Qualche esempio: d

QJx KQxx KJxx

x x x In tutti questi casi si dice che Nord ha dei “punti sprecati”; fate ancora notare che la seconda e terza figura, in un eventuale accostamento a slam, potrebbero produrre situazioni confuse: ambedue i giocatori farebbero cue bid in un colore che, nella realtà, rappresenta un tratto assolutamente negativo delle loro mani. Sul versante pposto: o

… queste sono combinazioni ottimali, soprattutto la prima nella quale nessun punto viene sprecato nel colore. Sottolineate per gli allievi che, in genere, ogni

dichiarazione descrittiva mostra un preciso intervallo di punteggio (tipo 12-14 oppure 15-17 o 16-20, ecc.), ma la questione fondamentale, dal punto di vista pratico, è quanti di quei punti serviranno effettivamente104.

Dal momento che una "corta" può essere valutata solo dal compagno di chi a possiede, l’obiettivo è trasmettere questa informazione. l Una SPLINTER è la dichiarazione di un nuovo colore effettuata con un salto “fuori scala” (ascendente a livello 3 o discendente a livello 4): mostra fit nell’ultimo (o unico) colore detto dal partner e singolo o vuoto nel seme dichiarato.

xxx Axxx

x x

104 Non è vero che per fare manche servono 25 punti: normalmente ne usiamo una ventina, sovente meno. E’ però opportuno chiamare manche con almeno 24/25 punti, perché siamo rassegnati al fatto che parte di essi non servirà a nulla.

72

Page 74: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

Vediamo qualche esempio.... 4♣ è una dichiarazione inutilmente elevata per servire a scopi naturali: già 2♣ e 3♣ avrebbero ampiamente soddisfatto le necessità descrittive del colore di fiori. Significa invece: “Ho fit e forza per giocare 4♥, ti informo di avere singolo/vuoto a fiori”. A questo punto l’apertore, se ha mano non

minima e punti utili (cioè nulla di sprecato a fiori), può intraprendere la via dello slam.

O E E S T 1♥ 4♣ ♠ AQ5

♥ K763 ♦ K9865 ♣ 2

O E E S T

2♦ sarebbe stato Quarto Colore Forzante e 3♦ avrebbe garantito una 5-5 almeno da manche: 4♦ è “fuori scala” ed è quindi splinter. Fit a picche (ultimo colore dichiarato dall’apertore) e corta a quadri.

1♣ 1♥ ♠ AJ52 1♠ 4♦ ♥ AK763

♦ 5

3♠ è certamente splinter: 2♠, infatti, sarebbe forzante manche e, qualora il rispondente avesse la 5-6 nera, potrebbe tranquillamente dichiarare 2♠ e poi ripeterle.

REGOLA: una splinter del rispondente mostra 11-14 punti (cioè forza con la quale si sarebbe dichiarato manche). Se “diretta” (il primo esempio) suggerisce una tricolore o falsa tricolore (4441, 5431) senza colori solidi; se ritardata suggerisce che il primo colore detto possa essere una sorgente di prese (cuori nel secondo esempio e fiori nel terzo).

♣ 843

O E E S T 2 1♥ 2♣ ♠

2♥ 3♠ ♥ K76 ♦ Q632 ♣ AKJ72

O V E S T O E

La replica di 4♣ è al di là di ogni plausibile necessità di descrizione delle fiori e significa “avrei detto comunque 4♠, sappi che sono corto a fiori”.

AQ72 1♥ ♠ 1♠ ♥ AKJ653 4♣ ♦ K75

REGOLA: una splinter dell’apertore mostra una forza proporzionale al livello cui obbliga il compagno a dichiarare (nel nostro esempio obbliga almeno al 4♠ e quindi garantisce forza e/o distribuzione per un Gran Rever).

La situazione è forzante manche e l’apertore, possedendo fit a cuori e mano di rever, può dichiarare tranquillamente 3♥. 4♦ è allora splinter e mostra una normale mano di diritto.

O V E S T

Arrivati a questo punto possiamo affermare che, quando un salto supera le normali esigenze di descrizione, “inverte” la logica della dichiarazione naturale: invece di mostrare le lunghe si dicono le corte. Questo principio può essere applicato in qualsiasi situazione in cui esista un fit:

Il rispondente potrebbe essere incerto se chiamare partita oppure avere addirittura intenzioni di Slam: questo come Apertori non lo sappiamo, quel che è certo è che, a questo punto, dobbiamo fornire un’ulteriore descrizione della nostra mano. Supponiamo di avere:

♠ K874 ♥ AQ2 ♦ KJ1072 ♣ 3

O E AQ872 1♠ 2♥ ♠ KJ65 4♦ ♥

5 ♦ K62 ♣

S N 1♦ 1♠ 2♠ 2NT

73

Page 75: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

3♥ a questo punto costituisce un'ottima descrizione di questa mano massima: si tratta di una dichiarazione seminaturale che mostra lunghezza nel colore di cuori (tratto saliente di questa mano dopo che abbiamo mostrato le quadri e le picche). Ora invece supponiamo di avere:

♠ AJ74 ♥ 742 ♦ AKJ72 ♣ 3 Con queste carte 3♥ sarebbe una pessima descrizione perché suggerirebbe al compagno delle possibili prese in questo colore, che invece non faremo. Il tratto saliente di questa mano, a lato dei colori già dichiarati, è la corta di fiori. La descrizione corretta è a questo punto è 4♣, salto illogico che inverte la logica della licita e mostra il singolo nel colore.

Un concetto che dovete scrupolosamente accertare che gli allievi comprendano è che le splinter non innescano la fase di accostamento a slam. Il messaggio che viene lanciato da una splinter è questo: "ho fit nel tuo colore e sono corto in quest'altro: se ti piace inizia l'accostamento a Slam, se non ti piace ripiega velocemente in atout ".

Tutto questo è perfettamente in sintonia con quanto abbiamo detto prima: lo scopo di una splinter è mostrare una corta di modo che il compagno possa valutarla; é quindi suo il compito di decidere se intraprendere un'azione di accostamento a Slam oppure no. In pratica, una splinter demanda al compagno il Capitanato.

L’importante conseguenza di questa definizione è che il Rispondente non dovrebbe ricorrere alla Splinter quando la sua forza è tale da nutrire ambizioni di Slam, anche se all'Apertore la "corta" non dovesse piacere:

Se adesso dovessimo fare splinter (saltando a 3♠) l'Apertore, che sicuramente qualche punto perso a picche ce l'ha, probabilmente "rifiuterebbe" riportando a 4♥ (non ha alcun obbligo a fornire una cue-bid): noi avremo ancora velleità di Slam, ma tutto il livello 4 sarebbe stato sprecato. Meglio dunque fissare

l’atout dichiarando 3♥. AVVERTENZE • Se la splinter è seguita da una fase di accostamento a slam, eventuali cue-bid

fatte dal compagno nel colore della splinter mostrano l’Asso. Se ribadite da chi ha fatto splinter, mostrano il vuoto.

• Non è conveniente (ma non proibito) mostrare un singolo costituito da un onore. Lo scopo della Splinter è aiutare il partner a rivalutare o svalutare le proprie carte, e a fronte di un singolo tutte le figure tipo KQxx, KJxx, AQJx, QJxx saranno da lui svalutate; ma se a fronte di KJxx portiamo la dama secca, o se a fronte AQJx o di QJxx avessimo il re secco, la svalutazione effettuata dal partner sarebbe sbagliata, perché in realtà il nostro onore valorizzerebbe a pieno quelli che ha lui e che pensa invece di buttar via.

• Le splinter possono essere proposte anche per implementare situazioni convenzionali (per esempio dopo apertura di 1NT o dopo l’apertura di 2♣ artificiale forzante) ma, in questi casi, devono essere presentate come precise convenzioni da memorizzare: la logica naturale che permette di individuare una licita “fuori scala”, infatti, non vale più se la partenza è stata convenzionale. Se, per esempio, suggerite che un cambio di colore a salto dopo Jacoby Transfer (es.: 1NT-2♦-2♥-4♣) sia splinter, va benissimo, purché non diate per scontato che si tratti di una cosa cui si può arrivare solo per logica: un giocatore che interpretasse questa sequenza come espressiva di una poderosa bicolore non commetterebbe alcuno strafalcione.

S N N O R D 1♥ 2♣ ♠ 5

? 2♥ ♥ AQ763 ♦ AQ5 KQ92 ♣

74

Page 76: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

7 Approfondimenti molto importanti

Il modo migliore per allenare i giocatori a gestire le sequenze da slam, rare nella pratica al tavolo, è probabilmente quello di proporre loro delle abbinate di mani105. Col passare del tempo, però, i nostri allievi inizieranno ad accorgersi che, a volte, il meccanismo si inceppa o comunque pone frequentemente dei problemi nei quali sembra di dover indovinare:

La situazione, dopo che il compagno ha negato il controllo di fiori, è imbarazzante. La mano è così minima che “superare” (non si capisce bene come) il livello di 4♥ per mostrare il controllo a fiori è fuori luogo. Tuttavia rimane il fatto che, riportando a 4♥, il messaggio potrebbe essere interpretato come

“neppure io controllo le fiori” . Date a Est queste carte: ♠ K4 ♥ KQ72 ♦ AKQ5 ♣ 763

… tagliando due picche lo slam ha ottime probabilità, ma sul vostro 4♥ vedreste il compagno grattarsi la testa. Certo, lui sa che il controllo di fiori lo potete avere, però potreste anche non averlo e con la 4513 il down sarebbe in agguato già nel livello 5:

♠AQxx ♥AJ10xx ♦x ♣Jxx. Purtroppo queste situazioni, tutt’altro che rare una volta entrati in area slam,

determinano anche qualche problema etico: nel nostro esempio, se Ovest dichiara 4♥ dopo un’evidente pensata (peraltro giustificata), Est percepisce subito che c’è il controllo a fiori (senza il quale Ovest avrebbe riportato immediatamente in atout) e può decidere di riaprire. Brutta cosa.

Un approfondimento che potete fare, quando gli allievi hanno un po’ di dimestichezza con l’accostamento a slam, consiste nel far loro notare che, quando un atout maggiore viene fissato a livello di 3, tra gli strumenti a disposizione non c’è la licita di 3NT. Il suggerimento che potete dare è questo: quando un atout maggiore è fissato a livello 3, la licita di 3NT si inserisce nel meccanismo delle cue bid (quindi rispetta il Principio di Economia) ed è il primo Livello di Guardia per mostrare mano minima. Questo accordo è tanto semplice quanto potente, perché risolve quasi tutti i problemi. Proviamo con gli allievi ….

1 2 3 4 S N S N S N S N

1♥ 2♣ 1♥ 2♣ 1♥ 2♣ 1♥ 2♣ 2♥ 3♥ 2♥ 3♥ 2♥ 3♥ 2♥ 3♥ 3♠ 3NT 3NT 4♦ 4♣ 4♥

1) Controllo a picche: nulla dice su minimo e massimo perché “sotto” 3NT. 2) Non controllo a picche e mano minima: il compagno, se ha un tentativo di slam

minimo, riporterà a 4♥. 3) Nord ha mostrato controllo a quadri e picche (saltato dal compagno) e una mano

così forte da avere ambizioni di slam anche a fronte del minimo dichiarato dal compagno. A questo punto il compito di Sud è semplice: senza controllo a fiori (negato dal compagno) deve riportare a 4♥, mentre col controllo a fiori deve superare, in quanto Nord ha detto che può reggere il livello 5 anche a fronte del minimo di Sud.

105 Un modo divertente e molto istruttivo di gestire le operazioni consiste nel presentare su una lavagna un’accoppiata di mani: due allievi, ognuno in possesso del diagramma di una mano, si pongono dietro la lavagna e dichiarano, mentre tutta la sala vede le due mani e lo svolgimento della licita. Al termine della dichiarazione si avvia la discussione.

O V E S T O E A872 1♥ ♠ 2♦

♥ AJ1053 2♠ 3♥ ♦ 87 3♠ 4♦ ♣ K5 ?

75

Page 77: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Accostamento a manche e slam

4) Sud (che ha mostrato massimo, controllo a fiori ma non a picche) deve passare, perché Nord ha negato controllo a picche. Questo è uno dei pregi di questo accordo: tentativo di slam + massimo dell’apertore = livello 5 accessibile. Nord, senza controllo a quadri ma col controllo a picche, avrebbe superato 4♥.

Ancora: 1 2 3

S N S N S N 1♥ 2♣ 1♥ 2♣ 1♥ 2♣

2♥ 3♥ 2♥ 3♥ 2♥ 3♥ 3♠ 3NT 3♠ 3NT 3♠ 4♣

4♦ 4♦ 4♥ 1) Nord ha mostrato un tentativo minimo, e questa mossa esenta l’apertore

dall’obbligo di mostrare i suoi controlli: con mano minima Sud può riportare a 4♥, anche se controlla un colore minore.

2) Sud ha mostrato controllo a picche e quadri, non controllo a fiori e mano massima, perché ha proseguito nell’accostamento a slam nonostante il partner abbia mostrato tentativo minimo. A questo punto, in base al principio visto nell’esempio 4 della precedente serie, se Nord dichiara 4♥ nega il controllo a fiori, avendo il quale deve invece “superare”.

3) La coppia ha mostrato tutti i controlli e di poter reggere il livello 5 (Nord ha superato 3NT, mostrando tentativo di slam massimo): cosa significa allora questo riposo nel Livello di Guardia di 4♥? Il primo Livello di Guardia parla della forza generale della mano, il secondo della consistenza delle atout. Nord sta mostrando un fit minimale, quindi al massimo un onore terzo. Questo evita che la coppia dichiari degli slam imbarazzanti, nei quali possiede tutto ma in atout si ritrova qualcosa come K7642 + Q83.

IL 5NT GRAN SLAM TRY: UNA CONVENZIONE ANTICA

Inventata da Josephine Curlbeston, questa convenzione prevede che, quando vi

sia un atout concordato (implicitamente o esplicitamente), la dichiarazione di 5NT, se non preceduta da 4NT, costituisca una richiesta di Onori Maggiori in atout. Per evidenti problemi di spazio dichiarativo, le descrizioni sono differenti a seconda del rango dell’atout concordato: • atout ♦, ♥ o ♠: l’interrogato dichiarerà 6♣ se non possiede onori maggiori in

atout, 6 in atout con un onore maggiore e 7 in atout se ha due onori; • atout ♣: l’interrogato dichiarerà 6♣ se possiede zero o un onore maggiore, e dirà

7♣ se ne possiede due. L’introduzione delle RCKB (che per mette di conoscere Re e Dama d’atout) ha un po’ oscurato questa convenzione, che tuttavia può essere utile in situazioni di stress dichiarativo:

Poiché sulle quadri verrà scartata ogni perdente il compagno possa avere, l’unica cosa cui Nord è interessato è il possesso, da parte del compagno, di AK di cuori, con il quali il Grande Slam sarebbe di battuta.

S O N E N O R D 1♥ - - 5NT 4♠ ♠

♥ Q874 ♦ AKQJ4 A542 ♣

76

Page 78: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

5. LE APERTURE BILANCIATE

ARGOMENTI Nozioni acquisite nei primi corsi pag. 77 Una problematica ambigua pag. 77 pag. 78Lo schema definitivo dopo 1NT pag. 83Lo schema definitivo dopo 2NT pag. 84Il 4NT quantitativo

pag. 85Commento tecnicopag. 86LA DIDATTICA

1 Nozioni acquisite nei primi corsi

• Sull’apertura di 1NT le risposte a colore sono limite (a passare) se al minimo livello,

invitanti se a salto e conclusive se a livello di manche; 2♣ è Stayman su 4 gradini (2♦: no maggiori, 2♥ e 2♠: la quarta, 2NT: entrambe i maggiori).

• Dopo intervento a colore sull’apertura di 1NT, il Contro è sputnik e un nuovo colore è forzante solo se a salto.

• Sull’apertura di 2NT le risposte di 3 a colore sono forzanti, e 3♣ è Stayman con lo stesso set di descrizioni previste dopo apertura 1NT.

2 Una problematica ambigua

Nel Corso di Introduzione al Bridge l’apertura di 1NT è, in genere, la prima di cui

si propone lo sviluppo per un semplice motivo: grazie alla semplicità della situazione, è possibile introdurre alcuni cardini della logica dichiarativa che poi troveranno applicazione in ogni altra sequenza, anche se molto più complicata. Eccoli: • in ogni situazione c’è un giocatore che descrive e l’altro che indaga e decide;

stiamo parlando del … • principio di capitanato, e l’apertura di 1NT determina da subito chi comanda; • il giocatore che comanda può concludere106, oppure indagare; • dopo ogni dichiarazione descrittiva il Capitano ha a disposizione una Chiave

Forzante (che gli serve per indagare, e dopo l’apertura di 1NT individuarla è semplice: la Stayman) e altre licite per comunicare la sua volontà.

In pratica possiamo affermare che approfittiamo della semplicità dello sviluppo dell’apertura di 1NT per usarlo come paradigma della dichiarazione. Allora è opportuno che ci poniamo una domanda: perché, a un certo punto, cambiare?107 Ci sono tre possibili risposte a questa domanda: 1) per migliorare l’assetto tecnico del sistema e quindi aumentare la resa agonistica

delle coppie di allievi; 2) per introdurre gli allievi più preparati alla logica della dichiarazione convenzionale; 3) per non far sentire gli allievi a disagio nei confronti dei “più esperti”.

E’ ovvio che le prime due motivazioni sono molto valide (anche se pongono seri problemi sia tecnici sia didattici) mentre la terza lo è molto meno108: di fatto, però, è certo che in Italia lo sviluppo convenzionale viene proposto precocemente (cioè quando gli allievi non hanno sufficiente tecnica ed esperienza) sulla spinta della terza

106 Anche le dichiarazioni invitanti a manche appartengono a questa categoria logica, perché di fatto sono dei precisi ordini: passa col minimo, rialza a manche col massimo. Certo, la valutazione di minimo e massimo non è sempre semplice e, a volte, tale valutazione porta a dirottare da una manche a colore verso quella a senza. Tutto questo è buon bridge, ma la logica non cambia. 107 Come un giocatore di bridge deve sempre chiedersi: “perché sto per giocare questa carta?”, così un insegnante deve sempre chiedersi: “perché voglio proporre questo argomento?”. 108 In paesi come la Francia, dove si gioca un sistema pressoché unico, questa motivazione può avere una giustificazione ambientale (non so perché, ma così fan tutti), ma non in Italia, dove è vero che tutti giocano le Jacoby, ma ognuno poi le sviluppa a modo suo (così come accade per la Stayman).

77

Page 79: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

motivazione. Il guaio è che in questo modo si crea una gran quantità di giocatori che non hanno chiaro quello che fanno. Ne volete la prova? Andate da qualche giocatore della vostra associazione e chiedetegli: “Qual è il vantaggio delle Jacoby Transfer?” (se vi guarda perplesso, traducete: Piccole Texas). La maggior parte vi risponderà: “per far giocare la mano forte”. Sbagliato: è vero che le Grandi Texas (e le South African Texas) sono nate per questo scopo, ma per quanto riguarda le Jacoby Transfer si tratta solo di un vantaggio collaterale. La vera funzione delle Jacoby è quella di essere dei moltiplicatori di dichiarazioni109. Siamo nel campo dell’algoritmo convenzionale: 1) si individuano una o più dichiarazioni interrogative (relay, e la Stayman ne è il più

semplice esempio) per avviare processi convenzionali di indagine; 2) si individuano poi tutte le mani che invece è opportuno descrivere e, poiché sono

troppe, le si “comprimono” in gruppi e le si fanno transitare da specifiche licite “di trasferimento”. Dal punto di vista didattico, poi, esiste una grossa differenza nel proporre una

sviluppo naturale rispetto a uno convenzionale: il primo, infatti, può essere abbozzato, comunicando le regole chiave che lo governano, e successivamente approfondito; il secondo, invece, deve essere fornito “a pacchetto completo”, per evitare vuoti e incongruenze gravi110. Insomma, cambiare precocemente lo sviluppo del Senza al solo scopo di adeguare da subito gli allievi al gioco corrente non è poi una grande idea; intendiamoci, conosciamo bene, per averli vissuti, i problemi d’integrazione degli allievi con la vita dell’associazione o col gioco in internet (e l’ansia di dire qualcosa noi, prima che altri propongano delle nefandezze), tuttavia ci preme ricordare che una delle doti principale dell’insegnante è il carisma: come in tutti gli altri sport, gli allievi devono aver piena fiducia in voi e saper aspettare.

Ecco, comunque, lo sviluppo del Senza e, nella parte riservata al Commento Tecnico, le motivazioni delle scelte fatte. Ripetiamo comunque che non è roba per allievi di primo pelo.

3 Lo schema definitivo dopo 1NT

LA STAYMAN

La Stayman è del tipo “forzante” (almeno 8 punti onori): dopo aver effettuato

l’interrogativa tutte le successive ridichiarazioni del rispondente sono forzanti manche eccetto 2NT, che è limite111. A questo proposito ricordiamo che la risposta diretta di 2NT è riservata a mostrare le quadri, pertanto chi effettua la Stayman non garantisce quarte maggiori. Per il fatto, poi, che dalla Stayman transitino le bilanciate invitanti, è necessario perfezionare le licite che mostrano ambedue le quarte maggiori: • 2♦ nega maggiori; • 2♥ e 2♠ con la quarta (o la quinta con 15-16 punti), negano l’altro maggiore; • 2NT mostra ambedue le quarte maggiori e mano minima112; • 3♣ e 3♦ mostrano ambedue le quarte maggiori, mano massima e tre carte nel

minore detto. 109 Il principale vantaggio della licita transfer è che chi la fa avrà una seconda opportunità di licitare. 110 Se, per esempio, si spiegano le Jacoby Transfer occorre contestualmente definire un cambio di colore a livello o a salto dopo transfer, bisogna dire cosa fare se l’avversario contra una Jacoby e, infine, occupare i posti lasciati liberi, ridefinendo le risposte di 3 a colore. 111 Sequenze tipo 1NT-2♣-2♥-3♥ sono state definite forzanti per rispettare il meccanismo delle situazioni solide e precarie, ma non è la sistemazione migliore: se avete dei bravi allievi potete suggerite che il rialzo del maggiore sia limite, e che, per fissare l’atout, il rispondente ricorra alla licita di 3♦ (sia dopo 2♥ sia dopo 2♠), che è inutile in senso naturale in quanto esistono i transfer per i minori. 112 Su questa dichiarazione, se il rispondente ha una bilanciata invitante senza maggiori, può passare.

78

Page 80: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

Prima di addentrarci in sequenze particolari precisiamo che, dopo Stayman, un nuovo colore da parte del rispondente (eccetto 3♣) è quinto, Forzante Manche e viene da mano sbilanciata (con tutte le 5332 si transita dai Transfer). Su questi nuovi colori l’apertore, se ha fit, appoggia col minimo, mentre con mano massima anticipa una cue bid (se superiore a 3 nell’atout) o una sorgente di prese (se nferiore). Esempi: i

Il 3♦ è “sotto” il livello di 3 in atout e pertanto non è cue-bid (e non nega i controlli saltati): mostra certamente fit a cuori (senza il quale si sarebbero detti 2NT) e indica nelle quadri una sorgente di prese. Se il rispondente avvierà l’accostamento a slam le licite superiori a 3♥ saranno cue bid113. Di nuovo l’apertore sta mostrando fit e mano non minima (avrebbe rialzato a 4♥): poiché 4♣ supera il 3 in atout va inteso come cue-bid114.

SE IL QUARTO DI MANO INTERVIENE SUL 2♣ STAYMAN • Dopo intervento di Contro: con il fermo a fiori l’apertore passa (il rispondente

può reiterare l’interrogazione usando il Surcontro115 e ricevere lo stesso set di descrizioni), mentre senza fermo a fiori effettua la sua normale descrizione.

• Dopo intervento di 2 a colore: un nuovo colore mostra la quinta; Contro promette almeno una quarta maggiore (non detta dall’avversario) e il Passo viene da tutte le altre mani. Un eventuale riapertura di Contro del Rispondente va inteso “a togliere” e non punitivo116.

L’APERTORE HA NEGATO QUARTE MAGGIORI (REPLICA 2♦) I nuovi colori del rispondente a livello (2♥, 2♠) sono naturali, quinti e forzanti a

manche; se detti a salto mostrano delle seste con almeno 4 dei 5 onori. Le ridichiarazioni a senza sono tutte naturali: 2NT è “limite”, 3NT conclusivo e

4NT invitante a slam (garantisce somma punti minima 31) non forzante117: ♠ KJ3 ♥ AJ106 ♦ AJ9 ♣ Q86

Con queste carte, dopo aver fatto Stayman e ricevuto la replica 2♦, non rimane che chiedere minimo o massimo.

La ridichiarazione di 3♣ indaga ancora sulla distribuzione (reStayman) e le repliche sono quelle solite118:

3♦ = 4/5 quadri 3NT = 4/5 fiori 3♥,3♠ = 4-4 minore e 3 nel maggiore

113 Questo esempio, in cui il rispondente può introdurre il suo colore a livello 2, evidenzia come la “vecchia Stayman italiana”, secondo la quale il 2NT dell’apertore mostrava mano massima senza nobili, imponesse degli inutili sprechi di spazio dichiarativo. 114 Nella parte riservata alla didattica si parlerà ancora di questo argomento, perché è opportuno instillare negli allievi il desiderio di essere massimamente accurati quando il compagno richiede loro una descrizione: i tavoli di tutte le associazioni sono pieni di giocatori che quando hanno fit rialzano il seme del compagno indifferentemente col minimo e col massimo, incuranti dei problemi che quello può avere. Ma noi vorremmo che i nostri allievi fossero migliori. 115 Una regola generale della dichiarazione competitiva: NON SI GIOCANO PARZIALI SURCONTRATI. 116 Nelle situazioni competitive la punizione di un contratto avversario avviene quasi sempre attraverso un Contro “a togliere” seguito dalla “trasformazione” del compagno. 117 Ricordiamo: 4NT è Roman Key Card Blackwood solo se esiste un atout concordato. 118 Esiste una variante che prevede di dichiarare 3♦ con una quinta minore (e quindi 3NT con tutte le 4333): è forse migliore, ma poi nessuno si ricorda, sul relay a 3♥, quale replica mostri le quadri e quale le fiori.

O V E S T O E 54 1NT 2♣ ♠ AQ3 2♦ 2♥ ♥ KQJ9 3♦ ♦ A653 ♣

O V E S T O E 9865 1NT 2♣ ♠ KQ3 2♠ 3♥ ♥ AKJ2 4♣ ♦

A6 ♣

79

Page 81: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

L’APERTORE HA MOSTRATO UN MAGGIORE Da parte del rispondente le dichiarazioni a senza sono naturali, un nuovo colore

(eccetto 3♣) è forzante e forzante è anche il rialzo a 3 del nobile dell’apertore. La ridichiarazione di 3♣, come al solito, è re-Stayman:

3♦ = 4 quadri 3NT = 4 fiori 3♥ = 5332 3♠ = 4333

L’APERTORE HA MOSTRATO I DUE MAGGIORI Se l’apertore ha mostrato mano massima (3♣ o 3♦) la sua distribuzione è

nettamente definita e pertanto tutte le dichiarazioni del rispondente sono naturali forzanti. Sulla replica di 2NT che mostra mano minima (e su cui, ripetiamo, il rispondente può passare se ha un tentativo bilanciato) il rispondente può ancora: • interrogare con la re-Stayman (3♣); l’apertore dichiarerà 3♦ tutte le volte che la

terza è a quadri, mentre qualsiasi altra licita (3♥, 3♠) mostrerà “valori” nel colore detto (A/K) e, implicitamente, la terza di fiori;

• trasferire nel maggiore in cui ha fit: il 3♦ obbliga l’apertore a dire 3♥ e il 3♥ obbliga al 3♠; in terza battuta il rispondente potrà passare, rialzare a manche o fare una cue bid iniziando così l’accostamento a slam.

LE JACOBY TRANSFER (2♦ = ♥, 2♥ = ♠)

Ci sono solo 5 tipi di mano con cui si effettua un transfer: assicuratevi che gli allievi comprendano bene questo fatto per evitare che, nel gioco, imbocchino una strada sbagliata (Stayman invece di transfer o viceversa), per poi scoprire di non avere una valida prosecuzione. 5/6 CARTE NEL MAGGIORE E 0-7 PUNTI:

♠ 3 ♥ Q98642 ♦ J75 ♣ 863 ♠ 83 ♥ QJ976 ♦ 8652 ♣ 43

Con queste mani si trasferisce nelle cuori e poi si passa119. 6 CARTE NEL MAGGIORE E MANO INVITANTE:

♠ 3 ♥ KJ10764 ♦ K75 ♣ 863 Con queste carte si trasferisce nelle cuori e poi si rialza a 3♥ 6 CARTE NEL MAGGIORE E MANO DA MANCHE:

♠ 3 ♥ KJ10764 ♦ K75 ♣ K63 Con questa mano si trasferisce nelle cuori e poi si rialza a manche. 5 CARTE NEL MAGGIORE IN MANO BICOLORE, CON 7-8 PUNTI:

♠ KJ83 ♥ A7643 ♦ 75 ♣ 86 Con queste mani si trasferisce nelle cuori e poi si dichiara 2♠, non forzante120.

♠ K9843 ♥ 3 75 ♣ KJ1086 ♦ Con queste mani si trasferisce nelle picche e poi si dichiara 3♣, non forzante. La definizione di una mano con cui si effettua un transfer in un maggiore e poi si dichiara un minore è questa: “facciamo manche solo se il grosso dei tuoi onori è nei

119 Approfittate di questi esempi per evidenziare quanto sia pericoloso, da parte dell’apertore, non rispettare il transfer, dato che l’unico modo per valorizzare la mano del compagno è quello di giocare nel suo colore lungo. 120 In pratica si definisce il cambio di colore a livello dopo transfer come non forzante.

80

Page 82: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

miei colori lunghi, e solo ad atout (non possiamo avere contemporaneamente onori nei semi lunghi e granitici fermi nei corti)”.

Esiste anche la 5-5 maggiore: se è da manche si trasferisce nelle picche e poi si dichiara 4♥121. TUTTE LE MANI 5332, INVITANTI O PIÙ:

♠ K3 ♥ Q10764 ♦ K105 ♣ 862 ♠ K3 ♥ A9764 ♦ Q105 ♣ J62 ♠ K3 ♥ AQ764 ♦ K105 ♣ A62

Con tutte queste mani si trasferisce nelle cuori e poi si dichiarano i Senza a un livello proporzionale alla forza: 2NT, 3NT, 4NT 122(invitante non forzante). RIASSUNTO

In fase didattica, per semplificare, questi 5 gruppi di mano possono essere ridotti a 3, dando le seguenti specifiche123: 1) le monocolori maggiori da 0 punti fino a forza per la manche (se la mano è

invitante o da manche il seme lungo deve essere sesto); 2) le bicolori limite; 3) tutte le 5332 deboli, o invitanti, o da manche, o da invito a slam. COMPORTAMENTO DELL’APERTORE

La definizione del comportamento dell’apertore è semplice: rispetta il transfer con tutte le mani con le quali sarebbe passato sul 2 naturale debole (quindi il 90% dei casi).

Solo con mano massima di teste e un buon fit (quattro carte o due onori terzi124) può dichiarare qualcosa di più: in questo caso si dice che “superaccetta”125. Come detto nelle note ci sono vari stili di super accettazione: la cosa importante, però, è che gli allievi non effettuino queste mosse pensando di essere obbligati a mostrare il fit (se volete semplificare le cose potete suggerire agli allievi che una super accettazione è ammessa solo con fit quarto: prudente e saggio). L’AVVERSARIO CONTRA UNA JACOBY

Il comportamento dell’apertore è improntato a un semplice slogan: “più dichiaro, più ho”. Supponendo che il compagno abbia dichiarato 2♦ per le cuori e che il quarto di mano abbia suggerito l’attacco con il Contro, avremo: • Passo (2 carte di cuori); • 2♥ (3 carte di cuori e mano minima); • Surcontro (3 carte di cuori e mano massima); • altro126 (4 carte di cuori).

121 La mano limite con 5 picche e 4 cuori non ha un trattamento perfetto: il transfer per le picche seguito dal 3♥ dovrebbe suggerire una 5-5 di 7-8 punti, mentre con la 5-4 conviene transitare dalla Stayman. 122 Le monocolori seste da slam passano attraverso le South African Texas, quindi non avrebbe senso in queste sequenze (in cui non c’è neppure certezza di fit di 8 carte) dare al 4NT il significato Blackwood. 123 Se avete trattato le Splinter, potete aggiungere un altro tipo: la monocolore almeno sesta da tentativo di slam con un singolo. 124 Fate notare agli allievi che una “superaccettazione” con quattro atout (perfezionamento del transfer a livello 3) non è rischiosa anche a fronte di una mano nulla, perché la Legge delle Prese Totali è rispettata (nove atout, nove prese) mentre con fit terzo di può andare incontro a dei veri e propri disastri. 125 Ci sono due stili per le “superaccettazioni” (entrambi presuppongono mano massima e fit terzo): alcuni privilegiano la sorgente di prese laterale ben onorata , quindi, ad esempio su 2♦, dicono 3♣ con: ♠Ax ♥KJx ♦Qxx ♣AKJxx; altri privilegiano la capacità di taglio, descrivendo la corta. Stessa sequenza, 2♠ con: ♠xx ♥KJx ♦AQxx ♣AKxx. Con le 4-3-3-3 qualsiasi tipo di superaccettazione dovrebbe essere evitata. 126 Con il termine “altro” si intende ogni altra licita descrittiva di sorgenti di prese che mostra implicitamente fit: è un tema didatticamente banale ma fondamentale, per cui verrà ripreso nella parte riservata alla didattica.

81

Page 83: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

LE TRANSFER PER I MINORI (2♠ = ♣, 2NT = ♦)

Ci sono 4 tipi di mano con cui si effettua un transfer per un minore, tuttavia uno di questi tipi è il punto di riferimento per il comportamento dell’apertore e quindi l’attenzione va focalizzata su di esso. Si tratta della mano con la quale, in uno sviluppo naturale, si sarebbe risposto 3 a minore:

♠ 83 ♥ 764 ♦ 05 ♣ AQ9862 1 Il “sentimento” di questa mano è: se il compagno ha il Re di fiori è corretto azzardare 3NT perché portiamo 6 prese (forse ci sono o forse l’avversario sbaglierà l’attacco127); ma se non abbiamo il Re è meglio giocare 3♣”.

Il comportamento dell’apertore si riferisce proprio a questo tipo di mano (anche se, ovviamente, il rispondente può avere carte differenti): se possiede un onore maggiore (Asso, Re, Dama) anche secondo nel seme lungo del rispondente dichiara il “gradino di mezzo” (2NT su 2♠ che mostra le fiori e 3♣ su 2NT che mostra le quadri); se l’apertore, invece, non ha almeno un onore dichiara semplicemente 3 nel seme del compagno. Notate, prima di proseguire, che l’informazione dell’onore maggiore è determinante rispetto alla mano dell’esempio, ma ha anche grande valore nelle situazioni in cui il rispondente nutre velleità di slam.

Torniamo alle possibili mani del rispondente: ALMENO 6 CARTE NEL MINORE E MANO NULLA:

♠ 3 ♥ 764 ♦ Q97532 ♣ J63 Con questa mano si dice 2NT e su 3♦ si passa, mentre su 3♣ si corregge a 3♦. MONOCOLORE CON DUE ONORI MAGGIORI SESTI E BASTA:

♠ 83 ♥ 764 ♦ 05 ♣ AQ9862 1 Con queste carte si dice 2♠ e su 3♣ (che nega onore maggiore) si passa, mentre su 2NT si rialza a manche. MONOCOLORE DA SLAM:

Con le monocolori da slam si trasferisce e poi si rialza il minore a livello 4 fissando l’atout. Notate come, in queste situazione, l’informazione fornita dall’apertore riguardo all’onore maggiore nel colore lungo sia preziosa128.

BICOLORE DA MANCHE CON SESTA MINORE E QUARTA MAGGIORE:

♠ 3 ♥ AJ64 ♦ 75 ♣ AJ9863 Con questa mano si dice 2♠ e poi si mostrano le cuori (3♥) rimettendosi alla valutazione dell’apertore se sia meglio giocare 3NT, 4♥ o 5♣ (questo esempio verrà ripreso nel commento tecnico perché esemplificativo della filosofia dei transfer)129.

127 Questa non è una battuta da giocatore ma una verità tattica che dovreste proporre agli allievi: data l’alta remunerazione del contratto di manche, quando siamo certi di fare le prese necessarie dovremmo dichiarare 3NT per il fatto che l’attacco è “cieco”. 128 Per questo motivo, e per il fatto che la mano più importante con cui si fa transfer è quella con due onori sesti e basta, dovreste suggerire agli allievi che il criterio per decidere se riportare in atout oppure superaccettare col “gradino di mezzo” è solo e soltanto la presenza di un onore maggiore, a prescindere dalla lunghezza del fit e dalla forza generica della mano. 129 NOTA SUPER TECNICA: il transfer per le fiori (2♠) seguito da 3♦ dovrebbe essere un’eccezione e mostrare una 5-5 minore che vuole far decidere all’apertore se sia meglio giocare a senza oppure a colore.

O E E S T 54 1NT 2♠ ♠ AKJ 2NT 4♣ ♥

92 ♦ AK8754 ♣

82

Page 84: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

LE ALTRE RISPOSTE

La nuova sistemazione crea una sovrabbondanza di spazio perché le risposte di 3 a colore, che mostravano delle monocolori invitanti, sono ora inutili in quanto quelle mani sono state inglobate nei quattro transfer. Questa è un’area in cui ci si diverte a creare dei giocattoli (crediamo che sia più divertente inventarli che giocarli) per prendersi cura di mani difficilmente esprimibili con la Stayman o con i transfer. Ecco i nostri giocattoli … 3♣ E 3♦ MOSTRANO DELLE MONOCOLORI CON MODERATA VISUALE DI SLAM:

♠ Q72 ♥ AQ4 5 ♣ AQ9862 ♦ L’obiettivo è mostrare qualche ambizione di slam senza superare il Livello di Guardia di 3NT. Non è ben chiaro quale sia il valore statistico di questa sistemazione, ma è certo che lo sviluppo della dichiarazione permette considerazioni didattiche interessantissime, per cui ne rimandiamo la discussione alla parte riservata alla idattica. d

3♥ E 3♠ MOSTRANO IL SINGOLO, 3 CARTE NELL’ALTRO MAGGIORE E LA 5-4 MINORE ♠ 2 ♥ Q84 ♦ KJ65 ♣ A9862

Con queste carte si risponde 3♠ rimettendosi alla valutazione del compagno, il quale otrà concludere a 3NT, a 5 a minore o anche a 4♥. p

4♣ ( = ♥) E 4♦ ( = ♠) SONO SOUTH AFRICAN TEXAS ♠ 2 ♥ AKJ1043 ♦ A65 ♣ 862

Con queste carte si risponde 4♣: l’apertore dichiarerà il gradino di mezzo (4♦) se ha un onore maggiore nel seme del rispondente, e se non lo ha riporterà a 4 in atout130.

4 Lo schema definitivo dopo 2NT

Lo schema definitivo dopo l’apertura di 2NT prevede l’uso della Stayman, le due

transfer per i colori maggiori e una dichiarazione che mostra i minori (slam sempre difficile da trovare in questi colori): • 3♣ è Stayman (l’apertore dichiara 3♦ senza maggiori, 3♥ o 3♠ con 4 o 5 carte,

3NT con ambedue le quarte maggiori); un eventuale 4♣ o 4♦ del rispondente dopo Stayman è naturale forzante;

• 3♦ è transfer per le cuori e 3♥ per le picche; • 3♠ mostra i minori: se la mano ha visuale di slam, i colori possono essere

ambedue quarti, ma la forza può essere di sola manche con bicolori 5-5 con cui si vuol far scegliere il giusto contratto all’apertore.

Ecco i due tipi estremi: ♠ 62 ♥ 84 ♦ KJ652 ♣ AQ86 ♠ 2 ♥ 83 ♦ K8765 ♣ K9862

130 Notate quanto esasperanti siano le sistemazioni convenzionali: a questo punto si è creata una sovrapposizione tra questa sequenza e quella derivante dalla Jacoby Transfer seguita dal rialzo a manche. Se volete definire meglio l’argomento potete suggerire che una South African Texas mostri sempre almeno una moderata visuale di slam, mentre il rialzo a Manche dopo Jacoby sia tassativamente a passare. Il motivo è che, dopo la Grande Texas, non siamo certi di riuscire a far giocare la mano all’apertore (se dichiara il gradino di mezzo siamo noi rispondenti a dover riportare in atout): essere certi di una buona mano in risposta evita il rischio dell’un down per aver giocato dalla parte sbagliata.

83

Page 85: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

NOTA 1: LA PUPPET STAYMAN Questa variante alla Stayman, che ha lo scopo di permettere al rispondente di

conoscere un’eventuale quinta maggiore in mano al compagno, è molto di moda ma ha degli svantaggi tattici131 e un grosso difetto tecnico.

Il difetto tecnico consiste nell’impossibilità, da parte del rispondente, di gestire le mani con 5 carte di picche e 4 carte di cuori (per cui occorre impegnare la risposta di 3♠ per mostrare questa mano, perdendo così la possibilità di dichiarare i minori). Noi riteniamo che la Puppet non sia una convenzione necessaria132, tuttavia potreste decidere di volerla insegnare, e allora vi suggeriamo di proporla in una variante più efficace: • 3♦: almeno una quarta maggiore (il rispondente dichiara il maggiore che non ha,

per far giocare in ogni caso la mano forte); • 3♥: nessuna quarta e nessuna quinta maggiore (se il rispondente aveva iniziato

con la 5-4 picche-cuori può ora dire 3♠ per indagare sul fit terzo); • 3♠ mostra la quinta di picche e 3NT la quinta di cuori.

NOTA 2: DOPO TRANSFER PER UN MAGGIORE

A seguito dell’apertura di 2NT conviene proporre che l’unica dichiarazione con cui il rispondente può giocare un parziale sia il Passo133. Quindi, quando viene fatta una transfer, si giocherà manche. La conseguenza di questo accordo è che dopo transfer per un maggiore (3♦=♥, 3♥=♠) l’apertore, senza fit, dichiara 3NT, mentre ogni altra licita mostra fit almeno terzo.

La contraddizione con quanto si è detto invece sulle transfer dopo 1NT è evidente, ma la situazione è diversa perché lo spazio è più compresso, e si deve privilegiare la possibilità per il rispondente di trovare altri eventuali fit. Ecco il vantaggio di questo accordo:

Nella prima sequenza l’apertore ha mostrato fit almeno terzo, quindi senza alcuna ambiguità il 4♦ del rispondente è cue bid; nella seconda sequenza 3NT nega fit e quindi 4♦ è la naturale descrizione di

una bicolore rossa.

5 Il 4NT quantitativo

Quando due mani bilanciate si fronteggiano e non c’è fit, l’unico requisito importante per lo slam è la forza onori: la statistica dice che la somma 33 (che esclude di pagare due assi: fatelo notare agli allievi!) è il minimo ragionevole per impegnarsi a fare 12 prese. La dichiarazione di 4NT Quantitativo serve a questo scopo: • garantisce somma-minima 31; • chiede somma 33 per giocare lo slam a Senza. Quindi, se il compagno apre di 1NT (15-17), l’invito a 4NT dovrebbe essere formulato con 16 punti ben formati: 131 Tutte le dichiarazioni stile “puppet” hanno il difetto, sull’interrogativa Stayman, di mostrare sovente tratti distribuzionali che al rispondente non interessano ma che possono essere molto utili ai controgiocanti. 132 La capacità di memorizzazione e gestione delle convenzioni di ogni allievo o giocatore è limitata. Superato questo limite (che, ovviamente, è individuale), non solo ci sono confusioni e incomprensioni, ma il gioco stesso si appanna sotto il carico della fatica di tenere a mente troppe cose. Per essere certi di non superare tale limite, siate molto parsimoniosi nel proporre giocattoli dal campo di applicazione piuttosto raro (come per esempio quelli in azione dopo aperture forti) e, se mai, chiedete il massimo dello sforzo nelle situazioni che veramente contano: la dichiarazione interferita. 133 Non si tratta di una novità: nel Naturale puro e senza convenzioni si insegna che una risposta a colore è non forzante su 1NT, ma forzante su 2NT.

S N S N 2NT 3♥ 2NT 3♥

3♠ 4♦ 3NT 4♦

84

Page 86: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

♠ KJ6 ♥ A87 ♦ KJ65 ♣ A108

Sull’apertura di 2NT (21-23), altro esempio, i punti dovrebbero essere 10. La dichiarazione di 4NT, con significato di invito a 6NT, non è necessariamente la

prima dichiarazione del rispondente (può essere effettuata dopo più turni licitativi), quindi occorre un criterio molto solido per identificare questa licita. 4NT è quantitativo se … 1) il “descrittore” ha mostrato una mano bilanciata; 2) non c’è un atout concordato. Vediamo qualche esempio (che potete proporre come quiz per allenare gli allievi a riconoscere correttamente le situazioni):

1 2 3 4 S N S N S N S N

1♣ 1♥ 1NT 2♣ 1♠ 2♣ 1♣ 1♠ 2♥ 4NT1NT 4NT 2♥ 3♣ 2♦ 3♦

4NT 3NT 4NT 3♦

Sequenza 1: 4NT è quantitativo. Avendo l’apertore mostrato una bilanciata con punteggio minimo 12, il rispondente dovrebbe avere una 4333 di 19.

♠ KJ6 ♥ AK87 ♦ K65 ♣ AJ8 Sequenza 2: l’apertore ha mostrato una mano bilanciata e nessun atout è stato concordato. 4NT è Quantitativo. Possiamo aspettarci da Nord, che ha indagato prima per i maggiori e poi per i minori, qualcosa come:

♠ AKJ6 ♥ 87 K65 ♣ AJ83 ♦ Sequenza 3: 4NT è Richiesta d’Assi perché c’è un atout concordato, le quadri. Sequenza 4: 4NT è Richiesta d’Assi perché l’apertore ha mostrato una mano sbilanciata. Quando questo avviene e il rispondente dichiara 4NT, l’atout concordato è automaticamente l’ultimo colore dichiarato dall’apertore. Un accordo facile da utilizzare a proposito del 4NT quantitativo è il seguente: il compagno Passa se ha il minimo, e risponde gli Assi (0-3, 1-4, 2) se ha il massimo; ricordate di precisare che il successivo 5NT è “a giocare”, e non richiesta di Re.

6 Commento tecnico

Per quanto riguarda lo sviluppo dell’apertura di 1NT, è ormai chiaro che tutto poggia sul binomio Stayman+transfer: la prima serve ad attivare sequenze d’indagine, mentre le seconde servono a esprimere specifici gruppi di mano. Se si fa eccezione per qualche sviluppo esoterico, nel mondo ci sono sostanzialmente due stili per gestire questo binomio: • Carico sulla Stayman: è lo stile proposto in queste pagine. La Stayman si fa

carico di gestire la maggior parte delle mani da manche o da slam, mentre le transfer esprimono pochi e ben definiti gruppi di mano.

• Carico sulle transfer: in questo stile la Stayman gestisce poche mani, ha descrizioni semplicissime (2♦ senza maggiori, 2♥ con 4 carte, possibili 4 picche, 2♠ con quattro carte senza quattro cuori), e può essere utilizzata dal rispondente anche con pochi punti per trovare il miglior parziale; in questo clima le transfer si fanno carico di molte mani forti e attivano sequenze complesse di indagine (il cambio di colore dopo transfer è, in queste sistemazioni, forzante manche134).

134 Badate: forzante manche! In Italia è frequente veder giocare uno strano compromesso per cui il cambio di colore dopo transfer è forzante fino a 3 nel primo colore del rispondente. A meno che non si adotti qualche strano

85

Page 87: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

Perché abbiamo scelto lo stile “carico sulla Stayman”? Per due motivi: 1) La tradizione italiana ha sempre fatto conto sulla Stayman per gestire mani forti:

tutti i giocatori e gli insegnanti sanno usare questo marchingegno, mentre con la “Stayman corta” e i “transfer forzanti” alcuni hanno poca dimestichezza.

2) Lo stile basato sulla “Stayman corta” o, se preferite, “Stayman debole” è probabilmente migliore da un punto di vista tecnico e diviene pressoché obbligatorio se si adotta l’apertura di Senza Debole (12-14). Tuttavia richiede l’uso di molteplici accorgimenti e convenzioni anomale per gestire mani deboli, limite e invitanti (convenzioni peraltro sovente poco note in Italia, tipo la Smolen). Dato che noi giochiamo il Senza Forte (15-17) non abbiamo necessità di imboccare questi sentieri contorti: giocare lo stile all’italiana è tecnicamente valido e molto, molto più facile.

7 LA DIDATTICA

LE IDEE, NON LE CONVENZIONI, DETERMINANO L’ORDINE DEGLI ARGOMENTI

L’esigenza primaria che le dichiarazioni in transfer soddisfano non è, come abbiamo avuto modo di dire, quella di far giocare la mano forte (questo è solo un piacevole effetto collaterale) ma di descrivere all’apertore particolari configurazioni sbilanciate, affinché egli possa valutare l’efficacia dei propri onori.

Si tratta di un progresso notevole rispetto all’idea iniziale dell’apertura di 1NT come di una descrizione immediata e globale sui cui il compagno indaga e decide.

Il principio che obbliga a questo cambiamento è assoluto: quando una sbilanciata fronteggia una bilanciata,

la sbilanciata dovrebbe descriversi e la bilanciata valutare. Riprendiamo un esempio che abbiamo già usato:

♠ 3 ♥ AJ64 ♦ 75 ♣ AJ9863 Supponiamo che, con una sequenza di Stayman e restayman (anche più sofisticata di quella che abbiamo proposto), il rispondente all’apertura di 1NT riesca ad appurare che il compagno ha esattamente 4 picche, 2 cuori, 4 quadri e 3 fiori. Vi sembra che abbia risolto qualcuno dei suoi problemi? Il compagno potrebbe avere:

♠ KQJ9 ♥ 93 ♦ 6 ♣ Q42 AKJ Un buon 3NT ma un pessimo 5♣ che, dopo l’attacco cuori, sarebbe condizionato a non perdere prese a fiori. Ma con:

♠ A954 ♥ K4 ♦ AK63 ♣ Q102 … lo slam a fiori sarebbe perfetto mentre, con l’attacco picche, 3NT potrebbero cadere. Aver conosciuto la distribuzione dell’apertore non è servito a nulla. Il transfer, invece, in qualche modo rovescia il processo: rispondendo 2♠ (transfer per le fiori) e poi introducendo le cuori si descrive la 6-4 e si permette all’apertore non solo di valutare le lunghezze dei fit, ma anche l’ubicazione degli onori (ci sono carte alte nei colori lunghi?) e il tipo (Dame nei semi lunghi e assi nei corti è bello, il contrario disastroso).

sviluppo convenzionale, questa è un’idea malsana. Da un lato, infatti, non si possono esprimere bicolori “limite” (7-8 punti), perché comunque la licita non si può fermare nel parziale nel secondo colore; dall’altro lato, se si attivano queste sequenze con mani forti, non si ottiene una descrizione soddisfacente, perché l’apertore, con mano minima, riporta nel primo colore sia con 2 sia con 3 carte. In pratica non si riesce ad appurare il fit di 8 carte con certezza.

86

Page 88: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

Fin qui tutto logico e, tra l’altro, formativo perché consente di verificare il grado di attenzione degli allievi verso gli onori che possiedono.

Il difficile viene dopo: è vero che, in situazione generale di misfit, l’apertore dichiara banalmente dei Senza Atout, tuttavia, quando dei fit esistono, occorre saperli comunicare.

La stessa sequenza dal punto di vista dell’apertore: Dire 4♥ è banale anche se poi giocarlo non sarà altrettanto semplice (un’eventuale 4-1 in atout o a fiori richiederà molta attenzione). Insomma una manche ragionevole e ben dichiarata: il rispondente, ovviamente, non ha esitato un attimo a dire Passo sul 4♥ del compagno.

Se però l’apertore avesse avuto: ♠ 975 ♥ KQ82 ♦ AK6 ♣ KQ2

La stessa sequenza avrebbe portato la coppia a un’avvilente manche mentre 12 prese sarebbero state di letterale battuta giocando con atout cuori o fiori. E’ ovvio (per i giocatori) che, su 3♥, Ovest avrebbe dovuto dichiarare 4♦, mostrando così il suo entusiasmo, il fit quarto a cuori (con super fit a fiori avrebbe detto 4♣135), il controllo a quadri e assenza di controllo a picche (con il quale avrebbe fatto la cue bid a 3♠).

Ovvio per i giocatori, ma insegnare tutto questo è una sfida tutt’altro che agevole. Riassumiamo la situazione: quando il rispondente mostra delle lunghezze sta chiedendo all’apertore di comunicargli la valutazione delle proprie carte. L’apertore può, grosso modo, trovarsi in una di queste situazioni: • lunghezze insufficienti per mostrare fit: dichiara a Senz’Atout; • lunghezze sufficienti, ma misfit generico (cioè alta probabilità di avere onori

inutili): dichiara il colore in cui ha fit; • lunghezze sufficienti e valori laterali utili: fa una cue bid.

Ecco dunque il nostro assunto: uno sviluppo accurato delle mani bilanciate va proposto solo dopo che le dichiarazioni di accostamento a slam136 sono state approfondite.

IL PUZZLE

Quando si costruisce uno sviluppo convenzionale, anche semplice come quello

proposto, si inventa un puzzle cercando di fare in modo che la maggior parte delle mani probabili abbiano una tessera del mosaico che le possa esprimere. In fase di gioco è necessario sapersi orientare in questo labirinto per poter decodificare le descrizioni o le intenzioni del compagno.

Purtroppo l’esperienza ci dice che una gran quantità di esemplificazioni o di quiz durante la lezione produce affaticamento e confusione137: è opportuno allora costruire 135 In alcuni stili, una dichiarazione “forcing manche” non è forzante al livello 5: in pratica, in questa sequenza, 4♣ vorrebbe dire: “non ho fermi adeguati per dire 3NT e non ho teste sufficienti per 5♣. Se vuoi, possiamo fermarci a 4♣”. TROPPO DIFFICILE! Al prezzo di qualche down in più, è meglio dire che forcing manche è forcing manche, punto. Quindi, in questa sequenza, per il Principio del Fast Arrival, 4♣ mostra una mano migliore rispetto a un eventuale 5♣. 136 Notate che siamo in un’area più complessa: in questo clima, fare una cue bid non significa mostrare genericamente un controllo in funzione dello slam (né si può pensare che l’accostamento a slam sia iniziato). Si tratta invece di uno strumento di descrizione per distinguere mani di fit in lunghezza e onori, rispetto a quelle che hanno solo fit sufficiente; il tutto anticipando un’informazione (il controllo) che sarà utile se, e solo se, il compagno deciderà di avviarsi allo slam. 137 Quando presentiamo un’esemplificazione o un quiz l’allievo, in quanto tale, non ha una percezione immediata delle carte come avverrebbe per un giocatore: gli occorre un po’ di tempo e un po’ di fatica, tanto più se lo

O V E S T O E AK76 1NT 2♠ ♠ Q853 2NT ♥ 3♥

♦ KQ2 4♥ ♣ Q7

87

Page 89: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

pochi quiz che permettano però di svolgere un lavoro approfondito al fine di verificare a capacità degli allievi di orientarsi in questo nuovo mondo. Proviamo: l

2♠ mostra un colore quinto ed è forzante manche: queste sono le definizioni da sistema. Tuttavia non sono sufficienti: il rispondente avrebbe potuto imboccare altre vie per esprimere le picche, e non l’ha fatto. E’ proprio questo che dovreste chiedere agli allievi: circoscrivere le possibili mani del

compagno non solo in base a quello che ha dichiarato, ma anche e soprattutto in base a quello che non ha dichiarato. Se l’apertore fa questo percorso scopre immediatamente che il compagno ha una mano sbilanciata (monocolore sesta o bicolore) perché, se avesse avuto una 5332 (o una 5422 amorfa), avrebbe fatto transfer per poi dichiarare dei Senza Atout. Dovreste sottolineare che, se è vero che l’apertore è in posizione subordinata, è altrettanto vero che le sue descrizioni saranno tanto più efficaci quanto più avrà compreso le esigenze del compagno. Nella situazione dell’esempio aver compreso che il partner è sbilanciato perché non ha fatto transfer consente di evitare il primo, grossolano errore: replicare 3NT. Se il rispondente ha:

♠ AQ752 ♥ 82 ♦ A6 ♣ KQ102 … su 3NT non può più cercare il fit a fiori, come invece potrebbe agevolmente fare su 2NT (lo slam a fiori è circa al 75%, mentre per realizzare 6NT occorre che tutto vada ene sia a picche sia a cuori). Bene, l’apertore ha ridichiarato 2NT: b

3♠ è un tentativo di slam: il solito percorso ad esclusione ci dice che il compagno, se avesse avuto una mano di sola manche, avrebbe fatto transfer per poi concludere a 4♠. Ovest sa anche che le picche di Est non sono chiuse o semichiuse per il fatto che questi non ha dichiarato 3♠

direttamente su 2♥. A questo punto Ovest dovrebbe guardare con un certo interesse il suo Fante: se Est avesse AQxxxx oppure KQxxxx il fante sarebbe importantissimo, e anche con AKxxxx permetterebbe una manovra di sicurezza aggiuntiva138.

Che deve fare a questo punto? Raccomandazione: per ogni tipo di situazione che affrontano, fornite agli allievi una precisa domanda che devono porsi. In questo caso Ovest dovrebbe chiedersi: “cosa potrei avere, a picche, in alternativa a quello che ho?”. Le possibilità, nelle due carte di picche, sono: xx, Jx, Hx.

Una volta disposte le possibilità in ordine crescente, le dichiarazioni vengono da sé: 3NT con due cartine, 4♠ col Fante secondo e una cue bid con l’onore maggiore. GLI INVITI E LA VALUTAZIONE DI MINIMO E MASSIMO

Dire che una dichiarazione è invitante a manche, e che l’apertore deve accettare

l’invito con mano massima, è sufficiente al primo anno ma, a questo punto, considerazioni più sottili (e molto formative) sono richieste.

strumento che stiamo usando è di tipo manuale (lavagne, slide o simili) e la nostra grafia è discutibile. Il risultato è che una parte delle loro energie viene usata solo per comprendere cosa è stato scritto o proiettato. 138 Notate che abbiamo ipotizzato figure piuttosto forti. Esiste infatti un’altra sottile deduzione da fare in questa sequenza: il rispondente avrebbe potuto dichiarare 4♠, invece di 3, su 2NT, e anche questa mossa avrebbe mostrato ambizioni (molto moderate) di slam, sempre per il fatto che non è stato fatto transfer. Possiamo quindi supporre che, con un colore inconsistente (AJxxxx, KJxxxx), il rispondente avrebbe scelto questa strada in base al principio: più lunga la via, più forte la mano.

O V E S T O E ♠ J6 1NT 2♣ ♥ AQJ3 2♥ 2♠ ♦ K72 … … ♣ AJ64

O V E S T O E J6 1NT 2♣ ♠ AQJ3 2♥ 2♠ ♥

2NT K72 3♠ ♦ AJ64 … … ♣

88

Page 90: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

Per prima cosa dovreste mettere in guardia gli allievi dai pericoli insiti in un invito “tirato”: ciò che si deve temere non è tanto di giocare manche e andare 1 down, quanto di andare down a un parziale inutilmente alto:

♠ 752 ♥ Q82 A976 ♣ Q92 ♦ Se il rispondente all’apertura di 1NT invita (2♣ e poi 2NT) molte volte gli accadrà che il partner rifiuti, e poi non riesca neppure a fare 8 prese. Un vero disastro. A questo proposito un allievo molto attento (di solito non c’è, quindi sollevate voi la questione) potrebbe obiettare che voi gli avete sempre parlato della “somma 23” come giustificativo dell’invito:

Il rispondente dovrebbe avere 11 punti, che uniti ai 12 minimi del compagno producono la somma 23, ragionevole per giocare 2NT se questo rimane il contratto finale. La domanda è dunque: perché questo ragionamento non vale quando c’è l’apertura di 1NT e il rispondente ha

8 punti? Avrete a questo punto l’occasione di evidenziare un fatto importante: un contratto ha tante più chance di essere mantenuto quanto più numerose sono le comunicazioni tra mano e morto. Quindi 3NT sono una buona scommessa con 13+12 punti, meno facile quando l’accoppiata di punti è 17+8 e quasi drammatica quando la ripartizione è 20+5.

S N 1♣ 1♥

1NT 2NT

Poi bisognerebbe portare l’attenzione sulla definizione stessa di “invito”, che è

una dichiarazione che chiede al partner di valutare se è minimo o massimo. Quindi, non si deve invitare quando il compagno non può valutare:

♠ 752 ♥ 82 ♦ 976 ♣ AKJ82 Se, sull’apertura di 1NT, il rispondente che abbia queste carte invita, in realtà sta chiedendo al compagno se ha la Dama di fiori: peccato che l’apertore non lo possa capire. Come si può pretendere che il poveruomo, guardando Qx di fiori, capisca che vale quanto cinque assi in fila? Morale: data l’elevata attribuzione di punteggio che viene data alla manche, quando il compagno non può valutare non si invita, ma si chiama manche.

Passiamo ora dall’altra parte. Gli allievi vanno sensibilizzati sul fatto che minimo e massimo non sono fatti assoluti, ma relativi al contratto-goal, quindi non vanno valutati una sola volta (quando si aprono le carte, e solo rispetto al punteggio) ma più volte alla luce degli obiettivi che si vanno configurando:

♠ A652 ♥ 82 AK42 ♣ KJ2 ♦ Quando con queste carte si apre di 1NT non bisognerebbe neppure porsi il problema se la mano sia minima o massima, perché non sappiamo dove il rispondente andrà a parare. Ovviamente, se questi formula un invito a Senza (2♣ e, sul nostro 2♠, 2NT) si passerà (punteggio minimo, nessuna carta intermedia, nessuna lunga di sviluppo). Se invece, dopo la Stayman e il nostro 2♠, invita con 3♠139, la manche va chiamata perché questa mano ha vocazione per il gioco in atout: un doubleton e ben quattro carte di testa.

Per concludere, i maledetti singoli in mano al rispondente: elementi di valutazione assolutamente nebulosi.

139 Nell’ipotesi che abbiate accolto il nostro suggerimento di giocare questa sequenza in senso invitante, demandando alla dichiarazione convenzionale di 3♦ il compito di fissare l’atout.

89

Page 91: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture bilanciate

Ecco due possibili mani dell’apertore che, senza bisogno di alcun commento, producono risultati opposti:

♠Axxx ♥Kx ♦Jxxx ♣AKJ ♠QJxx ♥xx AKQx ♣KJx ♦

Questo esempio, e i molti altri che si potrebbero fare, rafforza ulteriormente l’idea che l’approfondimento dello sviluppo dopo apertura di 1NT andrebbe affrontato dopo aver sufficientemente analizzato gli strumenti di accostamento a manche e slam. Il transfer (2♦), infatti, seguito dalla Splinter (4♦) risolve egregiamente questo problema. CONSIDERAZIONI FINALI

Le ultime righe di questo capitolo sono dedicate ancora al problema didattico

riguardante il momento in cui proporre la sistemazione basata sui transfer. Pur comprendendo le esigenze “ambientali” che portano a suggerire queste convenzioni il prima possibile per favorire (dal punto di vista psicologico, certamente non tecnico) l’inserimento degli allievi nella vita dell’associazione, rimaniamo dell’idea che sia tremendamente sbagliato fornire delle sistemazioni parziali e invitare gli allievi a scimmiottare convenzioni di cui non possono comprendere né la portata né le motivazioni. Il vero rischio non è che commettano errori giocando, questo non avrebbe importanza, ma che colmino le lacune che percepiscono di avere con soluzioni tecnicamente ridicole inventate da loro o suggerite dagli apprendisti stregoni dell’associazione. Tutti noi, infatti, sappiamo che è molto più facile trattare un argomento da zero piuttosto che correggere cattive abitudini acquisite da tempo. Riassumiamo allora le idee che stanno dietro a questa sistemazione e, di riflesso, le conoscenze e l’esperienza necessarie per affrontarle … • A fronte dell’apertura di 1NT il rispondente deve scegliere tra quattro vie:

stayman, transfer per un maggiore, transfer per un minore o risposta speciale (a livello 3 o 4). Si richiede allora da parte sua un visione generale delle possibilità, per stabilire in quale pacchetto la mano che possiede vada inserita.

• I transfer sono moltiplicatori di dichiarazioni che possono trasportare un numero di distribuzioni piuttosto ampio ma non infinito. Il rispondente deve esattamente sapere quali tipi di mano possano transitare da uno specifico transfer, per evitare di trovarsi senza dichiarazione al secondo o al terzo giro.

• Quando il rispondente ha una mano forzante di manche deve scegliere tra una via interrogativa (la stayman, che permette di acquisire informazioni distribuzionali ma estromette per sempre l’apertore dall’esprimere opinioni) e una via interrogativa (i transfer, con i quali la mano sbilanciata si descrive alla bilanciata che, è vero, rimane sempre mano subordinata, ma può adesso esprimere un’opinione basata sull’ubicazione dei propri onori). Il rispondente, dunque, deve avere una buona capacità di valutazione dei propri colori e l’apertore dei propri onori.

Intendiamoci, non stiamo dicendo che questo sviluppo non debba essere proposto se gli allievi non hanno tutti i requisiti necessari per affrontarlo: sappiamo benissimo che trattare determinati argomenti è un mezzo per accrescere alcune capacità (mnemoniche, logiche o valutative). Quello che bisogna valutare è semplicemente se l’allievo è in grado di apprezzare ciò che gli stiamo proponendo, condizione necessaria affinché ci dedichi tutta la sua attenzione.

O E E S T K9 1NT 2♦ ♠ AQJ974 ? 2♥ ♥ 1NT 2♣ ♦ 2

2♠ ♣ Q752 3♥ 3NT ?

90

Page 92: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

6. LE APERTURE OLTRE IL LIVELLO 1

ARGOMENTI pag. 91Nozioni acquisite nei primi corsi pag. 91I soliti problemi

pag. 92L’apertura di 2♣: tecnica e didatticapag. 97Le aperture interdittive: tecnica e didattica

1 Nozioni acquisite nei primi corsi

Aperture 2 a colore • Forza Onori: 21+ punti.

• Le aperture di 2♦, 2♥ e 2♠ mostrano almeno 5 carte in mano sbilanciata.

• L’apertura 2♣ è ambigua: o sbilanciata base fiori o bilanciata di 24+ punti onori.

• Le aperture di 2 a colore sono Forzanti. Aperture di barrage • Forza inferiore all’apertura, buon colore settimo o ottavo. 2 I soliti problemi

Purtroppo, il momento per passare dalle aperture forti alle sottoaperture non è

mai quello che l’insegnante vorrebbe, ma è sovente condizionato da pressioni esterne quali le abitudini dichiarative dell’associazione sportiva, internet ecc. In questo campo i problemi sono un po’ meno complessi rispetto a quelli che affrontiamo nello sviluppo transfer delle bilanciate, ma rimangono. Alcuni sostengono che, per evitare i disagi derivanti dai cambiamenti, sarebbe opportuno iniziare subito con le sottoaperture e con 2♣ Forzante Generico. Costoro ne fanno una questione di sistema, noi di idee (bridgistiche e didattiche). Ecco perché non siamo d’accordo: 1) lo sviluppo delle aperture forti che partono dal livello 2 è di per sé soffocato, e lo

diviene ancor di più quando tutte le mani forti transitano dalla sola apertura di 2♣: alla coppia è richiesta buona capacità di valutazione, esperienza e buon senso e, soprattutto, tanta tecnica. Si aggiunga poi il fatto che, nella pratica del gioco, è statisticamente improbabile imbattersi in mani che giustifichino un’apertura forte sui cui allenarsi140. Tanta difficoltà andrebbe affrontata con molta gradualità;

2) le sottoaperture non sono, come alcuni dicono, “piccole aperture”: esse appartengono all’area delle dichiarazioni interdittive, che hanno obiettivi, logica e sviluppo completamente diverso dalle altre aperture. Un solo esempio di questo fatto. Se le vostre carte sono:

♠AKx ♥Jxxxx ♦AJx ♣xx dovete aprire di 1♥ per obbligo statistico (13 punti); ma se avete:

♠AKx ♥Jxxxxx ♦xx ♣xx il Passo (nonostante la lunghezza e i punti che giustificano una sottoapertura) è opportuno per l’inconsistenza del colore lungo, la presenza di due prese difensive esterne e la lunghezza delle picche. Insomma, un barrage non è un obbligo ma un’opportunità che va valutata non solo rispetto a ciò che si dice al compagno, ma anche allo stress che si porta in campo nemico. Questa mentalità richiede un’esperienza di gioco che è fuori luogo pretendere da subito. Dunque ci sembra opportuno iniziare con le aperture naturali forzanti, riservandosi

di cambiare quando si ritiene che gli allievi siano pronti. La giustificazione di questo cambiamento è talmente semplice che gli allievi la comprenderanno immediatamente: 140 Quando trattate le aperture forti, in qualsiasi versione esse siano, dovreste predisporre una serie di accoppiate di mani da far dichiarare ai vostri allievi (magari al posto del gioco): non potendo sperare che capitino casualmente in misura sufficiente, dovete forzare un po’ la mano alla statistica per consentire ai vostri allievi di acquisire un po’ d’esperienza in questo campo.

91

Page 93: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

quattro aperture per descrive mani improbabili è uno spreco statistico. Qualunque cosa decidiate di fare, tenete lontani gli allievi dall’apertura 2♦ Multicolor: quando affronteranno i tornei insegnate loro qualche difesa, ma spiegategli che è una nefandezza141 bridgistica.

3 L’apertura di 2♣: tecnica e didattica

Il primo compito che abbiamo nell’insegnare la gestione delle mani forti è

stimolare la fantasia e la capacità di immaginazione del rispondente, che sovente contempla una mano bianca; il Passo su 2♣ non avverrà, ma la tentazione slitterà semplicemente nel momento del primo annuncio naturale dell’apertore. Per coltivare la capacità di valutazione e mostrare come una corta, una Dama utile, un fit quarto, una presa certa possano essere nel loro piccolo risolutive, suggeriamo di mostrare sempre esempi con le due mani abbinate.

La gamma delle mani che vengono espresse dall’apertura di 2♣ è semplice da definire: 1) tutte le mani sbilanciate forzanti manche per punteggio e/o prese di gioco; 2) tutte le bilanciate forzanti manche (24+ punti)142; 3) le monocolori nobili di 20-22 punti o 17-19 con almeno 8½ prese di gioco. L’ultima opzione evidenzia che l’apertura di 2♣ non è necessariamente forzante di manche: se la mano è del terzo tipo la dichiarazione può arrestarsi a 3 nel maggiore dell’apertore.

LE RISPOSTE

Tutto lo schema delle risposte è strutturato per facilitare l’apertore nel

compito di esprimere la sua mano, quella che statisticamente conta: il rispondente ha un set di risposte specifiche per mostrare precisi requisiti al compagno, ma tutte le volte che tali requisiti non ci sono ricorrerà alla risposta d’attesa di 2♦, quella che lascia maggior spazio.

Dal punto di vista didattico questo atteggiamento del rispondente (di subordinazione all’apertore) deve essere sottolineato con cura:

♠ 63 ♥ 86 ♦ Q87542 ♣ 986 Fate questo esempio per dire che, se il compagno apre di 2♣ e poi mostra una sbilanciata, con quelle carte il rispondente non dirà mai le sue quadri. “Il compagno non potrebbe avere AKJ secchi?”, potrebbe essere l’obiezione. Rispondete semplicemente che, visto che il mondo non è perfetto, non si può avere la pretesa che lo sia il bridge: più seriamente, sottolineate che tutto non si può avere, e che una sistemazione che favorisca la mano forte è alla lunga vincente. 141 Poiché i vostri allievi incontreranno molti giocatori che proporranno loro l’adozione di questa “graziosa” convenzione, dovete sbattere il pugno sul tavolo e usare tutto il vostro carisma. Di fatto la Multicolor, che in alcuni sistemi convenzionali è necessaria per esprimere nel livello 2 mani che non trovano altrimenti posto, è il cancro del bridge medio italiano. E’ all’ordine del giorno, nei tornei d’associazione, che una coppia apra di 2♦, l’avversario faccia qualche mossa scriteriata (perché non ha una buona difesa) e che la stessa coppia che ha aperto non sappia più cosa fare. Pessimo bridge, esitazioni, malumori e arbitri che si mettono le mani nei capelli: questo è il risultato. Dal punto di vista tecnico, poi, gli allievi possono essere attratti dall’inglobare nella Multi le monocolori minori di 18-20, ma non è certo buon bridge iniziare la descrizione di una mano forte dal livello 3. E poi, se c’è la Multi, amici e parenti si sentiranno in dovere di proporre ai vostri allievi quell’altra splendida nefandezza che sono le aperture di 2♥ e 2♠ bicolori. No, c’è un limite superato il quale bisogna estrarre il randello. 142 Una mano bilanciata di 24 punti non produce necessariamente la manche (difficile a fronte di 0-2 punti), tuttavia tale semplificazione è opportuna per evitare che l’apertore, con bilanciate più forti (26+) effettui dei salti diseconomici al secondo giro (3NT) che precludono ogni scambio di informazioni.

92

Page 94: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

Per quanto riguarda le risposte specifiche, ecco le possibilità: • 2♥ e 2♠ sono forzanti di manche (5+ punti) e promettono un colore almeno quinto

capeggiato da almeno un onore maggiore. Tutte e tre queste caratteristiche devono essere presenti.

• 3♣ e 3♦ sono forzanti di manche. Se il colore è quinto deve contenere i tre onori maggiori oppure due onori + il Fante; se il colore è sesto bastano due onori maggiori oppure AJ10 o KJ10.

• 3♥ o 3♠ mostrano colori sesti capeggiati dai tre onori maggiori oppure due onori + il Fante.

• 2NT dovrebbe restare inutilizzato, in quanto sconveniente e ben sostituito dal 2♦; volendo dare un significato, conviene che sia assolutamente preciso: la mano 4333 di 5-9, senza assi e non con due Re, almeno Jxx o 10xxx in tutti i colori; l’apertore potrà in tal modo considerare fittata, qualunque essa sia, la lunga che possiede. E’ estremamente importante consigliare il massimo rigore e scrupolo

nell’effettuare una risposta specifica. Poiché, infatti, DOPO L’APERTURA DI 2♣ L’APERTORE HA IL COMPITO DI DECIDERE IL CONTRATTO FINALE, i requisiti minimi di ogni risposta devono essere sempre presenti per evitare disastri.

Fate questo esempio: Il possesso di KJ di fiori rendono certi AQxxxx in mano al rispondente e 13 prese sono di battuta. Se Est ha avuto un attacco di ottimismo e si presenta con qualcosa di meno viene espulso dal campo di gioco. Evidenziate che regole così rigide sono necessarie

in queste situazioni ove lo spazio dichiarativo è assai ridotto. 2♦ è la risposta di attesa che viene data con tutte le bilanciate e tutte le

sbilanciate che non hanno i requisiti per una risposta specifica: ♠ 63 ♥ 542 ♦ 7542 ♣ 9863 ♠ AK83 ♥ J6 Q875 ♣ 986 ♦ ♠ 63 ♥ 86 ♦ Q87542 ♣ 986 ♠ 63 ♥ AQ86 ♦ J87542 ♣ 6

Se c’è stata una risposta specifica143 la situazione è forcing manche e la dichiarazione segue un andamento assolutamente naturale. Quello che ci resta da discutere è quindi lo sviluppo dopo la risposta di attesa … L’APERTORE RIDICHIARA UN MAGGIORE DOPO RISPOSTA 2♦

Queste sequenze vanno trattate con estrema cura perché presentano qualche

difficoltà. Di fatto, dopo apertura 2♣, risposta 2♦ e la replica di 2 in un maggiore ci sono due Livelli di Guardia.

Il Livello di Guardia principale è 3 nel maggiore (l’apertore potrebbe avere la monocolore di 20-22 punti e il compagno avere mano nulla). Quindi, se il rispondente non ha dato segni di vita e viene dichiarato (non importa da chi) 3 nel maggiore la

143 Per venire incontro alle esigenze del rispondente quando ha una mano molto sbilanciata e molto debole, potete arricchire il set di risposte specifiche aggiungendo le dichiarazioni che vanno da 3NT a 4♥, con significato di “sottocolori” (3NT per ♣, 4♣ per ♦, ecc.): queste dichiarazioni dovrebbero mostrare monocolori almeno settime capeggiate da niente o al massimo un onore maggiore, e nulla a lato.

O V E S T O E AJ86 2♣ 3♣ ♠ A 7NT ♥ AKQJ2 ♦ KJ4 ♣

93

Page 95: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

dichiarazione si può fermare. Il Livello di Guardia intermedio è 2NT: le dichiarazioni del rispondente entro 2NT non promettono (ma non negano) valori.

Supponiamo che la dichiarazione si sia svolta: 2♣-2♦-2♥. La dichiarazione di 2♠ (sotto il Livello di Guardia di 2NT) del rispondente può venire indifferentemente da una di queste mani:

♠ 6543 ♥ 42 7542 ♣ J63 ♦ ♠ J9873 ♥ 6 AQ75 ♣ 986 ♦ ♠ AK83 ♥ 86 Q875 ♣ 986 ♦

E la dichiarazione di 2NT (che non è necessariamente un tempo negativo, ma può venire da mani impossibilitate a un’altra mossa144) da una di queste:

♠ 63 ♥ 542 ♦ 7542 ♣ 9863 2NT, con l’intenzione di riportare a cuori al giro successivo, per scoraggiare del tutto l’apertore da qualsiasi velleità, anche solo di manche (4♥ immediato prometterebbe na presa, che queste carte non hanno, e 3♥ velleità di slam); u

♠ K83 ♥ J6 ♦ Q875 ♣ A986 2NT (e non 3NT), per lasciare all’apertore lo spazio per dichiarare un eventuale altro colore, nel qual caso ci sarebbero prospettive anche di slam;

♠ 63 ♥ 8 ♦ 87542 ♣ 98643 Ancora 2NT, perché l’inconsistenza del colori e la pochezza della mano ci vieta di annunciarli.

Se il rispondente supera il Livello di Guardia intermedio di 2NT dichiarando 3 a colore mostra una mano Forzante Manche e indica una possibile sorgente di prese a aggiungere a quelle dell’apertored

145. Nella sequenza proposta dichiara 3♣ con:

♠ 63 ♥ 42 ♦ Q542 ♣ KJ963 ♠ A83 ♥ 76 ♦ 9875 ♣ KQ86

Proviamo ora con una batteria di sequenze (che, arricchita, potete proporre agli allievi): il quesito è se la situazione sia o non sia forzante:

1 2 3 4 S N S N S N S N

2♣ 2♦ 2♣ 2♣ 2♦ 2♣ 2♦ 2♦ 2♥ 2NT 2♥ 2♥ 3♦ 2♥ 2♠ 3♣ 3♥ 3♣ 3♥ 3♦ 3♥ 3♥

1) Poiché il rispondente non ha mai promesso nulla, il 3♥ dell’apertore non è forzante: mostra la monocolore di 20-22 punti.

2) Questa è la sequenza più difficile: è vero che Nord non ha promesso nulla, ma il 3♣ di Sud suggerisce una bicolore e la situazione è quindi forzante146 (con la

144 Nello Standard America si usa un particolare accorgimento per evitare che la dichiarazione convenzionale del rispondente a 2NT orienti automaticamente il gioco dei Senza Atout dalla parte sbagliata (la mano debole). L’accorgimento consiste nel dichiarare 3♣ (sul 2 a maggiore dell’apertore) per mostrare mano nulla; in questo clima, un eventuale 2NT del rispondente mostra una bilanciata forzante manche. Senza alcun dubbio si tratta di un buon accordo. 145 Secondo la filosofia già illustrata, il rispondente dichiara non nella speranza di giocare in un proprio atout (come potrebbe avere dopo una risposta specifica), ma per comunicare al compagno il proprio potenziale di gioco.

94

Page 96: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

monocolore di 20-22 l’apertore avrebbe ripetuto le cuori). La situazione è forzante ma il 3♥ è comunque un riporto. Sud potrebbe avere: ♠Jxxxx ♥xx ♦xxx ♣xxx.

3) Forzante, il rispondente ha dato un tempo positivo. 4) Di nuovo forzante dopo il 3♣ che supera il Livello di Guardia intermedio di 2NT. Il

rispondente potrebbe avere: ♠xxx ♥Qx ♦xxxx ♣AQxx. Quando il rispondente ha fit nel maggiore dell’apertore deve ricordarsi che, dopo

l’apertura di 2♣, la situazione è solida per definizione (almeno 21 o equivalenti in distribuzione) e pertanto il rialzo a 3 è forzante. Con mano nulla si deve invece dare un colpo di freno, per poi riportare nel colore del compagno:

Attenzione, però: se il rispondente nutre una speranza anche vaga di portare una presa deve, sul 2 a maggiore, saltare a manche:

♠xx ♥xxxx ♦xxx ♣Jxxx Quattro atout e un doubleton suggeriscono che una presa la porteremo147.

L’APERTORE RIDICHIARA UN MINORE DO O RISPOSTA 2♦ P

Siamo in una situazione Forzante Manche e … un po’ scomoda. Il rispondente

potrebbe trovarsi in imbarazzo quando ha mano nulla: Il rispondente sa due cose: la prima che deve dichiarare (la situazione è forzante); la seconda che la sua dichiarazione non dovrebbe superare 3NT, che potrebbe essere l’unica manche fattibile. Purtroppo licitare 3NT e giocarli dalla parte della mano bianca sarebbe pessimo bridge. Questa è la

spiegazione per la seguente convenzione: quando, dopo risposta 2♦, l’apertore ridichiara 3 in un minore, la licita del 1° gradino da parte del rispondente (3♦ su 3♣ e 3♥ su 3♦) è un negativo assoluto (non per fermare la dichiarazione, che non può arrestarsi prima di manche, ma per evitare di dire 3NT dalla parte sbagliata).

L’APERTORE RIDICHIARA A SALTO DOPO RISPOSTA 2♦

Si tratta di situazioni rare in cui l’apertore, in possesso di una mano monumentale

e di un colore autonomo, impone l’atout e chiede al rispondente di mostrare con le cue bid148 eventuali valori laterali. Un esempio di tecnica e disciplina:

Quando Est, su 3♠, rialza a manche, nega il controllo (Asso, Re, singolo o vuoto) in tutti i controlli laterali. Sulla cue bid di 5♣ può allora mostrare la Dama di cuori, l’unica

carta che serviva a Ovest per dichiarare il grande.

146 Da questo esempio si evince che l’apertore, quando dichiara 3♣, può avere una gigantesca monocolore cui basta poco per fare slam: 3♣ può venire da un colore terzo in una situazione ove, se si ripetesse il maggiore, il rispondente potrebbe passare. 147 Se siete forniti di allievi attenti e volonterosi potete suggerire un’ulteriore definizione: dopo che l’apertore ha dichiarato 2 in un maggiore sulla risposta di 2♦, se il rispondente dichiara 3NT (illogico) mostra fit, almeno 7/8 punti ma nega 2 mezzi controlli (A oppure K+K), avendo i quali avrebbe rialzato a 3. 148 L’approfondimento delle aperture forzanti dovrebbe essere svolto dopo aver trattato le dichiarazioni di accostamento a slam: statisticamente, infatti, l’apertura di 2♣ porta a sequenze di cue bid.

O E E S T 2♣ 2♦ ♠ 542 2♥ 2NT ♥ 863 3♦ 3♥ ♦ 843

♣ J754

O E E S T 2♣ 2♦ ♠ 542 3♣ ♥ J63

♦ 8432 ♣ 754

O V E S T E S T O E AKQJ642 ♠ 83 2♣ 2♦ ♠ AKJ4 ♥ Q32 3♠ 4♠ ♥ AK 864 5♣ ♦ ♦ 5♥

♣ - - ♣ J10642 7♠

95

Page 97: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

L’APERTORE RIDICHIARA 2NT DOPO RISPOSTA 2♦

La dichiarazione, per quanto riguarda le convenzioni, prosegue esattamente come dopo apertura di 2NT, con una differenza: la mano dell’apertore è illimitata149. Questo fatto determina due importantissime conseguenze.

La prima è che il rispondente non può passare: con la 4333 bianca tira un sospiro e rialza a 3NT.

La seconda conseguenza è che si possono concretizzare delle sequenze che dopo l’apertura di 2NT sarebbero assurde:

Di fatto il rispondente, dopo la Stayman, non ha concluso a 4♥ (non ci può essere conclusione a fronte di una mano illimitata): ha semplicemente comunicato di ritenere questa manche ragionevole a fronte di una bilanciata di 24-25 punti. Evidentemente l’apertore ha invece una corazzata e inizia un sondaggio di slam. Tutto questo ci porta alla questione fondamentale, didatticamente rilevante …

DOPO APERTURA 2♣ IL CAPITANATO È DELL’APERTORE.

S N 2♣ 2♦

2NT 3♣ 3♥ 4♥

4♠

Che sia la mano forte a condurre la danza, acquisendo le informazioni dalla mano debole, è semplicemente buon senso. Tuttavia il fatto che il comando appartenga per definizione all’apertore ha una conseguenza cui bisogna portare l’attenzione. Il principio del Capitanato dice che la mano subordinata non può mai chiedere, ma solo descrivere (ovvio: sarebbe assurdo che un giocatore acquisisse una serie di informazioni per poi vedere il compagno chiedere qualcosa a lui):

5♥ non chiede proprio niente: descrive invece che nelle due carte di cuori (con 3 carte di fit e una mano consistente Est avrebbe detto 3♥ su 2♥) c’è una concentrazione di onori. Non c’è nulla di scientifico in queste licite, ma c’è tanto buon senso. Ancora un esempio: Dire 4NT con l’intento di chiedere gli assi (chissà poi con quale atout?) sarebbe come fare la multa a un vigile. 4NT vuol semplicemente dire: più di 3NT.

Forse, da un punto di vista tecnico, queste situazioni non hanno un’importanza tale da giustificare una trattazione speciale. D’accordo, ma hanno una grande importanza didattica: un allievo che sappia dichiarare in base al Principio di Capitanato si troverà a suo agio in tutte le situazioni (purché abbia un compagno come lui150).

149 E’ conveniente conservare un’unica dichiarazione per le bilanciate, e quindi dare la definizione di “24 o più”: questo evita che l’apertore sia costretto a saltare a 3NT quando ha 26/27+ punti. 150 I consiglieri indesiderati dei nostri allievi fanno sovente dei disastri, suggerendo per esempio che una licita abbia sempre un significato. Riferendosi al primo dei due esempi, qualche allievo potrebbe chiedervi (anche se voi non lo avete mai detto): “Ma 5♥ non chiede la consistenza delle atout?”. Sappiate mostrare tutto il vostro disappunto: “Se ogni dichiarazione avesse un significato univoco, ci vorrebbero i segnali di fumo per comunicare: il significato dipende solo e soltanto dalla sequenza che si sta svolgendo”.

O E E S T 2♣ 2♦ ♠ 542 2♥ 3♣ ♥ KJ 3♥ 5♥ ♦ 8432

KQ84 ♣

O E E S T K542 2♣ 2♦ ♠ 83 2♥ 2♠ ♥ QJ32 4NT 3♣ ♦

K82 ♣

96

Page 98: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

3 Le aperture interdittive: tecnica e didattica

E’ ovvio che, per quanto riguarda sottoaperture e barrage, non ci sia molto da dire riguardo agli sviluppi (l’alto livello permette poche sequenze), tuttavia l’argomento va trattato con molto entusiasmo perché ha grande rilevanza tattica e didattica: non suggerite che i barrage siano dichiarazioni in qualche modo marginali, perché non è vero. Una coppia che sappia farne buon uso pone seri problemi agli avversari, quindi vogliamo che i nostri allievi ne siano padroni.

NOZIONI RICHIESTE PRIMA DI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO

Rispetto ai barrage (e alle sottoaperture) gli allievi devono avere delle certezze:

assicuratevi che abbiano ben chiari i seguenti punti, prima di approfondire le sequenze dichiarative. • I barrage sono aperture che perseguono contemporaneamente due obiettivi:

informare il compagno e togliere spazio all’avversario. Poiché l’alto livello rende impossibili ulteriori definizioni, le carte devono essere quelle che il compagno si aspetta (fate notare che le azioni possibili del compagno, basate sulle vostre carte, non sono solo passare, andare a manche o a slam, ma anche difendere sulla licita avversaria o contrare).

• Le aperture di barrage demandano definitivamente il comando al rispondente (sia che l’avversario taccia sia che dichiari). Non stancatevi di ripetere slogan tipo: Chi ha fatto barrage va a prendere il caffé, oppure chi fa barrage e poi se lo rialza: se lo conosci lo eviti.

• La caratteristica dei barrage è l’elevata forza giocabile151 e la scarsa forza difensiva (una o zero prese in controgioco). Assicuratevi che gli allievi sappiano misurare la loro forza in prese con un metodo come quello illustrato a pagina 10.

LE APERTURE DI 3 E 4: DEFINIZIONI E SVILUPPI

Il criterio per decidere se aprire in barrage e a quale livello farlo dovrebbe riferirsi

alla regola del 2/3/4: in pratica, una volta calcolate le vincenti (si tratta, lo ripetiamo, di un calcolo teorico), si apre a un livello che prevede di andare 2 down se si è in sfavore di zona, 3 down a parità di zona e 4 down in favore di zona. Quando affrontate questo argomento e lo esemplificate con dei quiz, non mancate di far riferimento alla posizione, oltre che alla zona. Gli allievi avranno una buona percezione del barrage se sanno che: 1) il barrage primo di mano è il più utile di tutti, perché è quello che più imbarazza

l’avversario; quindi in questa posizione, nei casi dubbi, bisognerebbe esercitare una certa aggressività;

2) il barrage secondo di mano è meno efficace (perché il terzo di mano ha già sentito il Passo del compagno) e quindi, sempre nei casi dubbi, è opportuno essere prudenti;

3) il barrage del terzo di mano, che fronteggia un compagno che non ha l’apertura, è il regno della fantasia (ma, se temete di creare dei mostri, potete glissare su questo punto);

4) il barrage quarto di mano è una contraddizione in termini (che senso ha togliere spazio a chi non lo vuole usare?). In questa posizione un barrage è solidissimo: il dichiarare ad alto livello è giustificato dal timore che l’avversario abbia un buon fit da qualche parte e che, su un’apertura di 1, lo possa trovare.

151 Il numero di prese che si faranno a condizione di imporre l’atout.

97

Page 99: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

Poiché il vero momento magico di un barrage è esattamente quello in cui lo si fa, sottolineate in modo ossessivo che occorre essere estremamente disciplinati: paure o eccessivi entusiasmi dell’apertore portano il compagno a intraprendere azioni che poi si rivelano disastrose. Questo è il punto fondamentale (che, durante il primo anno non poteva essere evidenziato più di tanto, per mancanza di esperienza da parte degli allievi): il pericolo di un barrage sbagliato non è tanto nell’essere contrati e pagare, ma in tutte le tragiche conseguenze che derivano dal fatto che il compagno ci attribuisce carte diverse. Fate in modo che affrontino situazioni di questo tipo:

♠ AKJ98763 2 ♦ 42 ♣ 63 ♥ … e che, se presi da un attacco di malinconia aprono di 3♠ invece che di 4, le carte siano messe in modo da fare slam, slam che dopo l’apertura di 3 il compagno non può immaginare. DICHIARAZIONI DEL RISPONDENTE • Tutti i rialzi del colore d’atout, che l’avversario abbia o meno dichiarato, non sono

un problema dell’apertore: il rispondente è in comando e decide lui se giocare, quanto giocare o se contrare l’impegno dell’avversario. A fronte di questi eventi l’apertore non fa altro che fornire dei cartellini verdi.

• Un nuovo colore del rispondente dopo apertura 3♥ o superiore è cue bid (l’apertore ha mostrato un gran colore, e non ha senso che il compagno ne proponga uno suo): la fase d’accostamento a slam è iniziata e l’apertore deve mostrare eventuali controlli laterali.

• Le risposte di 3♥ o 3♠ sulle aperture di 3 a minore sono naturali forzanti: è infatti plausibile che il rispondente cerchi fit in un maggiore prima di concludere a 3NT o a 5 in un minore.

Trattando l’ultimo punto evidenziate che l’apertore, se non ha fit nel maggiore del ompagno, non deve mai superare 3NT: c

Lo scopo è permettere al rispondente di indagare su un fit maggiore, senza precludersi la possibilità di giocare 3NT (anche se dalla parte sbagliata). Fate notare che non possono esserci equivoci: un giocatore che apre in barrage non può, per definizione, avere fermi in due colori laterali.

LE SOTTOAPERTURE: DEFINIZIONI E SVILUPPI

Mostrano mani di 5-10 punti e sei carte nel colore dichiarato. Per quanto riguarda la consistenza del colore lungo, esso dovrebbe contenere: • due onori maggiori, oppure • un onore accompagnato da due “integratori (J, 10, 9). Quindi sì per: AQxxxx, KJ9xxx, Q109xxx, A109xxx, ma no per figure inferiori (a meno che l’apertura non avvenga terzo di mano). Per quanto riguarda la distribuzione, ci sono validi motivi per sconsigliare… • le sottoaperture con 7 carte: la settima carta rende la mano unicamente votata

al gioco e riduce la potenzialità difensiva (in un contratto avversario possiamo sperare in due prese con AKxxxx, ma non con AKxxxxx), inoltre non consente al compagno, in caso di competizione, il corretto conteggio delle prese totali. Meglio aprire in barrage, oppure passare; il fatto che esista uno strumento in più, oltre alle aperture di uno, non significa che tutte le mani con una sesta maggiore debbano essere aperte! Se le carte non si adattano a nessuna apertura né a una sottoapertura si passa e si rimanda il problema a un intervento successivo;

O V E S T O E 86 3♣ 3♥ ♠ 4 3NT ♥ 532 ♦ AKJ9864 ♣

98

Page 100: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

• le sottoaperture con mani che presentano 4 carte nell’altro maggiore; il fine implicito (e statistico) delle sottoaperture è inibire agli avversari il ritrovamento del fit nell’altro maggiore, e non di inibirlo a se stessi. Chiarirete meglio l’impossibilità di trovare ogni fit 4-4 dopo la sottoapertura, quando evidenzierete che il rispondente dichiara solo colori quinti (2♥- risposta 2♠). Al limite, si potrebbe anche dire che il possesso di 3 carte nell’altro maggiore sia un deterrente.

LE RISPOSTE Banalmente, ogni cambio di colore è naturale, forte e forzante, almeno quinto.

Ogni rialzo a manche nel colore è, come sempre dopo un’apertura interdittiva, “decisionale” (nel senso che il rispondente può saltare a 4 sia quando pensa di mantenere il contratto perché ha 16 punti e fit terzo, sia quando ha zero punti e fit quinto) e ogni rialzo a 3 è barrage e non invito. La via dell’invito è quella interrogativa, che consentirà poi al rispondente di valutare.

Per la risposta di 2NT, convenzionale interrogativa, suggeriamo lo svolgimento facile e diffuso delle risposte Ogust: • 3♣ = minimo con il colore brutto • 3♦ = minimo con il colore bello • 3♥ = massimo con il colore brutto • 3♠ = massimo con il colore bello • 3NT= AKQxxx . E’ colore bello un seme capeggiato da AK, AQ, KQ; brutto negli altri casi. Per “massimo” si intende la presenza di una presa certa esterna.

Per ovviare a confusioni, è necessario sancire un principio che trova applicazione in molti altre situazioni: quando un giocatore ha la possibilità di mostrare un colore in modo forzante, se sceglie invece di interrogare rinuncia per sempre a dichiarare il suo colore. Quindi, ad esempio, con:

♠ Kx ♥xx ♦AQJxxx ♣AKx …su 2♠, se si vuole proporre le quadri come atout alternativo bisogna rispondere 3♦; se si transitasse dal 2NT, dopo risposta 3♣, 3♦, 3♥ o altro, la dichiarazione delle quadri sarebbe da intendersi non più naturale ma cue bid con fit (anche 3♦ su 3♣). LA SOTTOAPERTURA 2♦

Per usare con criterio un gadget è necessario non solo sapere come funziona, ma soprattutto a cosa serve e dove ci porterà; quando presentate questo argomento fate in modo che ne comprendano gli obiettivi: otterrete che lo sforzo iniziale di “capire” sostituisca per sempre quello di “ricordare”.

Quando si sotto apre con la sesta di quadri, poiché tale azione non produce un granché come effetto interdittivo, la speranza è accentrata su un esito costruttivo, ossia trovare in mano al compagno abbastanza per andare a manche; visto che tale manche sarà nove volte su dieci 3NT, la necessità che il colore sia ben costituito è di importanza ben più vitale rispetto alle altre sottoaperture. Non serve quindi chiedere se il colore è bello o no, visto che lo deve essere per definizione (a meno che il compagno non sia già passato di mano).

Le risposte a colore nuovo sono naturali, forti e forzanti e almeno quinte: è quindi ammissibile sottoaprire con una 6-4 con le fiori, ma vietato (per propria convenienza, non per regola) farlo con accanto una quarta maggiore.

Il 2NT, non passabile, chiede in modo generico minimo e massimo; l’apertore riporterà sempre a 3♦ con il minimo, a 3NT con le quadri piene, e con un valore esterno (di pezzo, non di corta: siamo sulla strada del 3NT) lo mostrerà: 3♣, 3♥, 3♠.

99

Page 101: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Le aperture oltre il livello 1

BARRAGE E SOTTOAPERTURE: LA VALUTAZIONE È TUTTO

Affrontare approfondite conversazioni con gli allievi riguardo all’opportunità o meno di trattare una mano con un barrage (e, se si è deciso di farlo, a quale livello effettuarlo) ha un’enorme valenza didattica. L’effetto, infatti, non è solo quello di migliorare l’interpretazione delle carte possedute, ma anche di rafforzare la capacità degli allievi di fare ipotesi e previsioni. Le discussioni sui barrage sono costellate di frasi ipotetiche tipo: “Si, puoi aprire, ma se il compagno ha …”, e quindi obbligano a proiettarsi nel futuro imparando così molto bridge.

Purtroppo è estremamente faticoso parlare dei requisiti per un barrage in modo “positivo” (devi avere tot carte, tot punti, tot onori, ecc.) perché la casistica è troppo elevata (perché non dovrebbe aprire di 4♠ un giocatore cha ha QJ noni?). Il modo migliore per affrontare questi temi è quello di ragionare per elementi negativi o, se preferite, difetti. Ecco i passi: 1) individuare quali caratteristiche di una mano costituiscano un difetto rispetto al

barrage; 2) spiegare perché tale caratteristica è un difetto; 3) definire quanti difetti sono tollerabili in una mano aperta di barrage. Proviamo. • L’inconsistenza del colore lungo (quando mancano combinazioni di intermedie

tipo Fante, Dieci e Nove) è un difetto perché, in caso di misfit, rende più facile per l’avversario individuare l’opportunità di penalizzarci. Quindi: KJ10xxxx non ha difetti ma KJxxxxx è “brutto”.

• La presenza di un onore esterno (tipo Kx o Qx) è un difetto perché potrebbe produrre (da solo o in combinazione con le carte del partner) un’inaspettata presa difensiva: qualche volta il partner potrebbe fare un dichiarazione di sacrificio su un impegno avversario che sarebbe caduto.

• E’ un difetto avere lunghezza in un maggiore (tipo: Kxx) perché nello sviluppo di queste aperture è molto arduo indagare su eventuali fit laterali. Ovviamente avere lunghezza in un minore (tipo Jxxx) non costituisce difetto, data la scarsa importanza di questi colori.

Adesso siamo pronti per evidenziare i criteri con cui aprire: • UN BARRAGE PUÒ CONTENERE UN DIFETTO, MA NON DUE; • UNA SOTTOAPERTURA PUÒ CONTENERE DU FETTI MA NON TRE. E DI Qualche esempio. Conviene aprire in barrage a 3♠ con le seguenti mani?

♠ KQ109654 ♥ 2 ♦ K2 ♣ 632 ♠ KJ76543 ♥ K64 ♦ 4 ♣ 63

La prima mano ha un solo difetto (la presa esterna) quindi 3♠ va bene, la seconda invece è un disastro! Tre difetti: colore inconsistente, presa esterna, lunghezza a cuori. Conviene sottoaprire con le seguenti mani?

♠ 54 ♥ A107654 ♦ KJ2 ♣ 32 ♠ KJ7 ♥ A107542 ♦ 84 ♣ 63

La prima mano ha due difetti (inconsistenza del colore e presa esterna), che per una sottoapertura sono tollerabili. La seconda mano aggiunge un difetto (lunghezza nell’altro maggiore) e quindi non si dovrebbe sottoaprire.

100

Page 102: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

7. L’AVVERSARIO INTERVIENE ARGOMENTI Nozioni acquisite nei primi corsi pag. 101 pag. 101Dalla grammatica alle idee pag. 103L’avversario interviene a colore La didattica del Contro Sputnik pag. 107

L’avversario Contra pag. 110La baraonda dei tornei e l’etica pag. 113

1 Nozioni acquisite nei primi corsi

Dopo intervento a colore • Un nuovo colore è quinto e forzante

• Contro con 8+ punti, Sputnik, illimitato. • La surlicita promette fit

Dopo intervento di Contro • Surcontro con 11+ punti. • Nuovo colore: quinto non forzante.

2 Dalla grammatica alle idee

La dichiarazione competitiva è un’area difficile persino per i giocatori esperti,

figuriamoci per gli allievi. Durante il primo anno si sono date alcune semplici definizioni per quanto riguarda l’intervento e la difesa dall’intervento al fine di consentire agli allievi di affrontare il gioco e costruirsi un po’ d’esperienza: di più non si poteva fare.

Dal punto di vista didattico, approfondire l’argomento “prosecuzione dopo intervento avversario” non significa aggiungere nuove sistemazioni (quelle date al primo anno sono in effetti già definitive), ma costruire la mentalità giusta per affrontare le situazioni competitive: si tratta di idee generali che dovranno essere applicate con logica e buon senso alle più svariate situazioni. Quindi, non si può continuare a ribadire le definizioni date continuando l’insegnamento “grammaticale”: l’allievo si ritroverebbe impreparato in troppe situazioni. E’ il momento di spiegargli che nelle sequenze competitive la bussola è costituita da due domande: “cosa sta succedendo?” e “cosa sta per succedere?”. Solo in questo modo potrà reagire alle mosse dell’avversario e del compagno, e porsi in una situazione comoda rispetto alle mosse future.

APRIRE NON VUOL DIRE ESSERE I PIÙ FORTI

Aprire con 12 punti e rispondere con 5 è buon gioco e nella maggior parte dei casi

tutto andrà bene. Tuttavia, in questo preciso momento (aperture e risposta 1 su 1), la coppia sta camminando su un cornicione scivoloso e potrebbe precipitare nel baratro:

S U D N O R D S O N E J64 Q32 P 1♣ 1♥ ♠ ♠ 3 K8642 ♥ ♥

♦ AQ85 ♦ 764 ♣ AQ742 ♣ 86

Non vi sarà difficile costruire un’intera mano nella quale, dopo questo inizio, la coppia N-S paga 800 o 1100. Perché proporre una simile situazione agli allievi? Non si tratta di essere sadici o di voler mettere in dubbio le nozioni acquisite: lo scopo è quello di allertarli sul fatto che anche, nella più sacrosanta delle mosse, è insito un qualche rischio. Se ci riusciamo, l’allievo smetterà di percepire l’intervento avversario come una fastidiosa interferenza (e quindi di reagire con dichiarazioni inconsulte), ma come

101

Page 103: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

una liberazione da una situazione rischiosa. Nel nostro esempio, se Est interviene di 1♠, Sud dovrebbe tirare un sospiro di sollievo per il fatto di non essere più obbligato a dichiarare quell’ orribile 2♣.

L’idea è che l’intervento, in qualsiasi momento avvenga, libera la coppia dai suoi obblighi statistici e le consente di fare solo scelte di convenienza. Il passo successivo è quello di saper distinguere tra una dichiarazione obbligata e una dichiarazione fatta per convenienza.

Se, nella sequenza 1♣-1♥-2♣, siamo preparati al fatto che le fiori possano essere una disgustosa quinta, qualora ci sia stato l’intervento del quarto di mano (1♠ di Est), l’eventuale 2♣ dell’apertore viene invece da:

♠ 83 ♥ 85 ♦ AQ4 ♣ AQJ1076 Un altro esempio che è opportuno proporre agli allievi:

♠ 832 ♥ J85 954 ♣ A876 ♦ La domanda che dovreste fare è: “Il compagno ha aperto di 1♦ e voi avete

risposto 1NT: vi sentite bene?”. Certo, dovete sottolineare che la risposta è corretta, ma ciò non toglie che un po’ di ansia ci sia.

La seconda domanda è: “Se l’avversario alla vostra destra fosse intervenuto di 1♠, vi sareste sentiti meglio?”. Se gli allievi rispondono affermativamente, dicendo che così possono passare attendendo un’eventuale manifestazione di forza da parte del compagno, sapete che ce l’avete fatta. Il principio secondo cui, nelle situazioni competitive, una coppia dovrebbe proporre i Senza Atout solo se sa di avere almeno la metà dei punti disponibili (e quindi la risposta di 1NT dopo intervento mostra 8-10 e non 5-10) è stato raggiunto con un percorso di convenienza e non come un’astratta definizione grammaticale.

E’ questo, sempre e comunque, il lavoro da fare. Nel proporre questi temi dovete porre attenzione a non legare i fatti di

convenienza solo al punteggio: questo legame è valido quando si vuole dichiarare a Senza, ma quando si intende proporre un colore il parametro non sono solo i punti ma i punti + le prese.

S O N E S O N E 1♣ P 1♥ 1♠ 1♦ 1♥ 1♠ 2♣

Dire che nella prima sequenza l’apertore mostra Rever (perché col Diritto sarebbe passato) e che nella seconda il rispondente ha almeno 8 punti sarebbe una collezione di strafalcioni. Semplicemente, i giocatori stanno dichiarando dei colori che, per lunghezza e consistenza, è conveniente mostrare. Dopo apertura 1♦ e intervento di 1♥, se il rispondente ha:

♠ KQJ82 ♥ 85 ♦ 954 ♣ 876 … dovrebbe passare perché non ha 8 punti? Non scherziamo152.

152 E’ un dato di fatto che l’intervento avversario, anche se toglie spazio, offre alla coppia che ha aperto (e soprattutto all’apertore) l’opportunità di descrizioni più accurate. Nella dichiarazione libera non è infrequente che si dichiarino nello stesso modo mani con elevato punteggio e mani con grande forza in prese. Quando la situazione è competitiva le mani di prese si possono esprimere dichiarando i colori (a livello o a salto) e le mani di punti con il Contro o la Surlicita. Questo è un principio generale della dichiarazione competitiva (valido quindi anche quando è la nostra coppia a intervenire) che dovrebbe essere evidenziato agli allievi ogni volta che se ne presenti l’occasione.

102

Page 104: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

3 L’avversario interviene a colore

Gli allievi, con il vostro aiuto, si devono rassegnare al fatto che l’intervento dell’avversario cambia le regole del linguaggio: gestire l’intervento non significa porre rimedio a un evento fastidioso, ma cambiare il proprio linguaggio per adattarsi alla situazione che si è venuta a creare. Coloro che insegnano a proseguire la dichiarazione ignorando l’intervento avversario fanno una pessima didattica: l’intervento è avvenuto (ponendo nuove difficoltà e offrendo nuove opportunità) e lo si ignora solo se ci si è distratti e non si è visto il cartellino dell’avversario.

Il mondo della competizione è dominato da una regola generale (che, come tutte le regole, deve essere applicata con elasticità e buon senso):

IL CONTRO CERCA I FIT 4-4. LE DICHIARAZIONI A COLORE CERCANO I FIT 5-3

CONTRO E DICHIARAZIONI A COLORE: NEL REGNO DELLA COMPETIZIONE

E’ in base a questa regola generale, e non a un capriccio grammaticale, che un nuovo colore del rispondente è definito come quinto153 e forzante. La nostra esposizione procede rigorosamente per temi ma, nella pratica della didattica, dovreste essere pronti ad usare il grandangolo per evidenziare come determinati principi funzionino in svariate situazioni:

S O N E S O N E 1♣ 1♥ 1♠ 1♦ 1♠ 1♣ 1♥ Dbl Dbl 1♦

Con tutte le differenze di forza, distribuzione e consistenza dei colori che ci possono essere, l’analogia rimane ed è fondamentale: chi dice 1♠ sta proponendo il tratto saliente della sua mano, mentre chi Contra sta avviando la ricerca di un fit 4-4.

Il fatto che l’intervento cambi il linguaggio non è ristretto al binomio Contro o Colore: tante sono le situazioni in cui il comportamento licitativo ne risulta modificato, e voi le dovreste proporre e discutere per evitare che il riferimento a quello che gli allievi avrebbero fatto senza intervento porti confusione e imbarazzo.

S O N E S O N E 1♥ P 2♣ P 1♥ 1♠ 2♣ P ? ?

Le carte di Sud: ♠ xxx ♥ AKxxx ♦ xx ♣ AQx Ecco cosa dovreste mettere in rilievo. Nella prima sequenza si replica 2♥ per due

motivi: la risposta di 2♣ è un “non colore”, e la meccanica del linguaggio dopo 2 su 1 dice che un cambio di livello mostra mano massima. Nella seconda sequenza si dice 3♣, sempre per due motivi: le fiori del rispondente sono lunghe e reali, e un eventuale Rever può essere espresso dalla surlicita (2♠), la nuova opportunità offerta all’intervento avversario. Un altro esempio: d

Ovest non può far altro che dichiarare 2♥. L’allievo potrebbe chiedervi: “Il compagno non potrebbe pensare che sono in rever?”. La risposta a questa domanda è molto

153 Se lo ritenete opportuno, e avete allievi preparati e attenti, potete proporre che un nuovo maggiore a livello 1 dopo apertura di 1♣ e intervento 1♦ venga anche da sole 4 carte (per ovviare all’imbarazzo che un eventuale rialzo a 2♦ potrebbe creare). Ma quando l’intervento è 1♥ la risposta a seguire di 1♠ dovrebbe sempre essere quinta: in questa situazione il quarto di mano fornisce sovente appoggi violenti (3 o 4♥) e l’apertore, se ha una buona mano con un onore terzo a picche, deve sapere cosa fare.

S U D S O N E ♠ 743 1♦ 1♠ 2♣ P ♥ AQJ5 ? ♦ KQ65 ♣ J2

103

Page 105: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

importante: l’atteggiamento giusto in competizione consiste nel mettersi nei panni del compagno, chiedersi quali problemi possa avere e quali soluzioni abbia a disposizione. Nella sequenza proposta, con la mano di Sud non si può far altro che replicare 2♥154 perché, dopo intervento, i Senza garantirebbero il fermo nel seme avversario; se Sud avesse una mano di rever, potrebbe esprimerla con la surlicita155. NOTA: UNA VECCHIA QUESTIONE

Potrebbe accadervi che un giocatore della vostra associazione, accingendosi a giocare con un vostro allievo, vi chieda se insegnate “colore diretto forzante e colore dopo contro non forzante” oppure “colore non forzante e contro poi colore forzante”. Rispondetegli cortesemente “la prima che hai detto”, ma nel vostro intimo dovete sapere che non si tratta di due stili equivalenti: ciò che insegnate è sacrosanto, mentre colore dopo contro forzante è una nefandezza156. Lo stile di Contro che noi usiamo trova perfetta esemplificazione nelle seguenti due mani del rispondente:

S O N E N O R D ( 1 ) N O R D ( 2 ) 1♦ 1♠ ? ♠ 54 ♠ 54

♥ AQ74 ♥ A874 ♦ 9 ♦ 9 ♣ AK8754 ♣ KJ8754

Con la mano 1 rispondiamo 2♣ e poi introduciamo le cuori in una perfetta sequenza lungo-corto forzante manche. Con la mano 2, invece, iniziamo con il Contro: se il compagno non mostra le cuori e la licita ci torna a un livello ragionevole, proponiamo le fiori concedendo al partner la possibilità di passare. Detto questo, rimane però il fatto che il Contro Sputnik (che, per sua natura, rallenta la dichiarazione per cercare i fit 4-4) mal si presta a gestire mani sbilanciate con colori lunghi e solidi:

Dovremmo dire Contro e sperare di poter introdurre la cuori dopo: ma questa speranza verrà frustrata nelle situazioni dove ci giochiamo più punti. Se Est appoggia le picche a livello 3 o 4 ci troveremo in un

grosso dilemma (dire le cuori per scoprire che il compagno ha il singolo, o tacere e subire per poi scoprire che avevamo nove o dieci carte in linea?). Questa è un’altra situazione in cui la dichiarazione interferita deve differire da quella libera: ciò che dovreste proporre (e ripetere, perché se lo dimenticano) agli allievi è che un nuovo colore a salto dopo intervento mostra una buona sesta ma non è forzante157. 154 Fate notare che, in fondo, avrebbero fatto questa stessa dichiarazione a fronte di un Contro Sputnik che promette 8 o più, quindi non si vede il motivo per non farla quando la forza in linea offre ancora più garanzie. 155 E’ vero, noi insegnanti vorremmo che tutto fosse uguale per alleggerire il carico di fatica che imponiamo agli allievi: sotto questo aspetto, ben vengano quelle generalizzazioni a tutto campo dei principi in modo da consolidare le idee degli allievi. Ma il bridge non può essere violentato: situazioni differenti vanno trattate come tali, se non vogliamo che i nostri allievi divengano giocatori confusi e perdenti (candidati quindi ad abbandonare). 156 Nel DNA dei bridgisti italiani rimane il retaggio dei sistemi corto-lungo, nei quali chi apriva di 1♣ o 1♦ non poteva avere quarte maggiori (quinte si, ma quarte no): il Contro Sputnik, allora, non serviva a trovare i fit 4-4 ma, soprattutto, a esprimere una certa forza. Il naturale ha problemi completamente differenti; dare significato non forzante ai nuovi colori e ribaltare l’utilizzo del contro agevola le situazioni competitive in cui le coppie sono a pari punteggio, ma obbliga a ritardare l’azione proprio quando la coppia dell’apertore ha netta prevalenza di forza. E’ ragionevole scegliere che, se proprio dobbiamo essere tagliati fuori, è meglio che ciò accada quando abbiamo una mano da parziale piuttosto che quando abbiamo una mano da manche. Il problema infatti sorgerà quando il quarto di mano appoggerà a salto l’intervento; se il rispondente avrà già mostrato un colore in forcing l’apertore non si troverà avvolto nella nebbia e, al suo turno dichiarativo, potrà esprimere un’opinione. 157 Dal punto di vista tecnico non ci si perde quasi nulla: le probabilità che, dopo apertura e intervento, il rispondente abbia una mano forzante manche e un colore chiuso sono piuttosto esigue.

S O N E N O R D 1♦ 1♠ ? ♠ 54

♥ KQ10976 ♦ 92 J54 ♣

104

Page 106: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

CONTRO E SURLICITA: I VERI PROTAGONISTI

Il Contro e la Surlicita, dichiarazioni rese possibili dal fatto che l’avversario ha licitato, sono la chiave di volta di tutte le situazioni competitive. La difficoltà che gli allievi incontrano nel loro uso deriva dal fatto che queste licite non hanno un significato univoco e predeterminato, ma si colorano di volta in volta di significati e sfumature diverse: insomma sono dei veri e propri Jolly dichiarativi.

Il problema didattico, però, non è drammatico perché esiste una REGOLA AUREA per interpretare queste dichiarazioni. Questo è il tipico argomento che dovreste trattare a tutto campo. Nel momento in cui un giocatore sta per dichiarare ci sono due possibili situazioni: 1) PUÒ SIA CONTRARE SIA SURLICITARE (l’ultimo ad aver dichiarato è l’avversario): IL

CONTRO CERCA FIT E LA SURLICITA PROMETTE FIT. 2) PUÒ SOLO SURLICITARE (l’ultimo ad aver dichiarato è il compagno): LA SURLICITA

MOSTRA FORZA, CON O SENZA FIT. Nord può usare ambedue i Jolly: Contro è sputnik e la urlicita (2♠) mostra fit a cuoris

158. Est può usare ambedue i Jolly: Contro mostra punti generici, mentre sia 2♦ sia 2♠ mostrano fit a cuori

159. Ambedue i Jolly disponibili per Sud: Contro mostra rever generico, mentre la surlicita (3 ) mostra rever a picche. ♥ Un solo Jolly disponibile: un’eventuale surlicita di Sud (2♥) mostra una generica mano di rever, con o senza fit a picche. Il messaggio è solo: giochiamo manche. Quale manche giocare dovrà essere appurato dopo.

E’ su questa regola che dovreste richiamare l’attenzione dell’allievo quando ha delle perplessità, e chiedergli in quale delle due situazioni si trova.

Ecco ora alcune cose che dovreste puntualizzare, sempre con esempi a tutto campo. Prima di tutto va precisato che la surlicita non dà alcuna informazione sulla figura di carte posseduta nel colore avversario. A seconda dei casi, può mostrare punti+fit o punti generici, ma nulla dice sul colore che si sta surlicitando160.

La seconda cosa da precisare, e questa è tanto importante quanto delicata, è che questi strumenti non sono degli obblighi ma delle opportunità che arricchiscono il linguaggio e permettono di gestire situazioni in cui non si ha a disposizione una

uona licita naturale che, quando esiste, è sempre preferibile: b Non si deve intorbidare le acque mostrando un rever generico: questa mano gioca a fiori o a cuori e 2♥ la descrive bene. Contro, invece, con:

♠ x ♥ AKxx ♦ AJx ♣ AJxxx 158 Molti giocatori purtroppo, anche di datata esperienza, “sbagliano jolly” quando, con forza di manche e il 3NT come obiettivo, in situazioni come queste surlicitano. E’ il Contro che svolge questa funzione, abbinato semmai alla successiva surlicita:

1♥ 1♠ Dbl P 2♦ P 2♠

… questa è una sequenza corretta per il rispondente, se il suo obiettivo è la manche a senza. 159 Normalmente una surlicita che permette di fermarsi a livello due mostra fit terzo, mentre quella che obbliga al livello 3 fit quarto, il tutto in ossequio alla Legge delle Prese Totali. 160 E’ cosa ovvia, ma ahimé amici e parenti sono sempre pronti a propinare qualche stupidaggine, tipo: la surlicita mostra l’asso, la surlicita si fa col singolo, la surlicita chiede il fermo, ecc.

S O N E 1♥ 1♠ ?

S O N E ? 1♦ 1♥ 1♠

S O N E 1♦ 1♥ 1♠ 2♥ ? S O N E

1♦ 1♥ 1♠ P ?

S U D S O N E 7 P 1♦ 1♣ 1♠ ♠ AQJ5 ? ♥ J5 ♦

♣ AKJ1075

105

Page 107: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

Siamo nel cuore del problema: l’intervento avversario, rendendo possibile l’uso dei Jolly dichiarativi, ci permette di distinguere le mani che sono promettenti perché hanno una elevata forza giocabile (prese derivanti da colori lunghi e solidi) da quelle che hanno elevato punteggio, distinzione sovente impossibile se l’avversario tace. Ecco una batteria di esempi da fare agli allievi. L’ipotesi è di aprire di 1♣ e ricevere la risposta di 1♥:

Sebbene queste mani siano molto diverse, bisogna trovare ad esse una soluzione nel 3♥ (1 e 2) e nel 4♥ (3 e 4). Supponiamo invece che l’avversario quarto di mano sia intervenuto di 1♠: ora possiamo distinguere tra punti e prese: con la mano 1 diremo 3♥ e con la 3 4♥;

con le mani 2 e 4, invece, caratterizzate da forza onori, surliciteremo.

IL FIT NON PUÒ ASPETTARE

1 ♠ 8 ♥ AK76 ♦ 954 ♣ AQJ106 2 ♠ 8 ♥ K976 ♦ AK4 ♣ AQ875 3 ♠ 8 ♥ KQJ6 ♦ 95 ♣ AQJ1096 4 ♠ 8 ♥ AK76 ♦ AQ4 ♣ AQ976

Gli allievi hanno imparato che, quando c’è fit nel colore di apertura del compagno

e forza almeno di manche, è in genere opportuno iniziare con una risposta 2 su 1 e poi mostrare tale fit. Se però c’è intervento dovete convincerli a cambiare anche questo, e dovete spiegare loro perché:

Nord è nei guai: è vero che il Passo di Sud è forzante (non ha certo senso “sparecchiare” su 4♠ quando la nostra coppia ha almeno 24-25 punti), tuttavia il riferimento di Sud sono state le nostre fiori (alquanto

discutibili) e non le cuori, il fit nelle quali lui ignora. A questo punto, qualunque mossa di Nord è aleatoria e unilaterale e può risolversi in cattivo risultato. Osservate quanto diversa sarebbe la situazione a seguito di una surlicita (che mostra fit):

Ora il compagno sa che abbiamo fit, e l’opinione che esprime è proprio in funzione di salire o meno a 5♥. Se dichiara Passo mostra che gli piacerebbe salire nel livello 5 (e noi diremo Contro per mostrare mano minima

bilanciata), se dichiara Contro dice che desidera accontentarsi (e noi lo premieremo col passo) e se dice 5♥ saremo contenti d’aver fatto il nostro dovere.

Le mani con tanto fit e pochi punti non sono in genere ostacolate dall’intervento, perché si può appoggiare a livello 3 o 4 come se nulla fosse successo, ma con le mani di fit e forza almeno per un invito a manche bisogna usare immediatamente la surlicita o il 2NT Truscott161.

Una volta che gli allievi hanno compreso questa esigenza, assicuratevi però che usino gli strumenti suggeriti solo con mani in cui il fit è il tratto fondamentale. Nella stessa sequenza, se Nord avesse:

♠ K82 ♥ AJ5 542 ♣ KJ76 ♦ … dovrebbe, sull’intervento di 1♠, preferire il Contro Sputnik: la mano bilanciata fa supporre che non ci sarà un appoggio violento (tale da non poter mostrare fit) e,

161 La differenza tra l’una e l’altra è questione di stile e sta a voi scegliere quello che più vi piace. Si possono giocare ambedue con forza di invito a manche o più, la surlicita con fit terzo e la Truscott con fit quarto; oppure si possono giocare tutte e due con fit quarto, la surlicita come leggero invito a manche e la Truscott come “mano di serio invito o più”.

S O N E N O R D 1♥ 1♠ 2♣ 4♠ ♠ 54 P P ? AQ65 ♥ ♦ 942 ♣ AQ75

S O N E 1♥ 1♠ 2♠ 4♠

P ? P/D/5♥

106

Page 108: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

anche se dovesse accadere, sul 4♠ avversario si dirà Contro, non essendo igienico giocare ad alto livello col fit 5-3.

L’intervento dell’avversario modifica l’atteggiamento dichiarativo anche nelle situazione meno eclatanti. Se, per esempio, il compagno ha aperto di 1♠ l’allievo, con queste carte …

♠ K82 ♥ 85 ♦ Q854 ♣ J876 … ha imparato a rispondere 1NT forzante, sapendo che un eventuale appoggio diretto a 2♠ avrebbe mostrato qualcosa in più (8-10 punti). Ma se, su 1♠, l’avversario interviene a 2♥ la storia cambia: è opportuno dichiarare subito 2♠ per evitare che il compagno, se ha una mano decente, sia tagliato fuori dalla competizione.

4 La didattica del Contro Sputnik

Il Contro Sputnik (e le dichiarazioni successive) non rappresenta un tema

complesso, tuttavia riscontriamo difficoltà da parte degli allievi e, sovente, anche da parte di coppie di giocatori più smaliziati. Tutto il segreto sta nel presentare il Contro Sputnik in modo corretto. Nel trattare questo argomento c’è una parola che non dovreste mai dire: ”mostra”, e altre due parole da usare con cautela, che sono “promette”162 e “nega”. La vera definizione del Contro Sputnik, che va proposta immediatamente quando si affronta il tema per la prima volta, è questa: • il Contro Sputnik chiede un’ulteriore descrizione; • non promette nulla e non nega nulla, ma garantisce di poter gestire la

situazione dopo che l’apertore avrà descritto. Sud non dichiara 2♥ perché Nord, con il Contro Sputnik, le ha promesse. Mostra le cuori perché, essendo stato richiesto di un’ulteriore descrizione, sa che il ritrovamento dei fit 4-4 nei maggiori ha priorità assoluta.

L’unica certezza di Sud è che, dopo che lui avrà detto 2♥, il suo compagno saprà cosa fare. Nord potrebbe avere: ♠ xxx ♥ KJx ♦ xx ♣ AJxxx. Subire sapendo di avere più punti dell’avversario raramente conviene: Nord contra e si prepara a passare su qualsiasi descrizione che non mostri rever. Giocare 2♥ nella 4-3 non sarà certo una tragedia. Tragedie possono verificarsi solo se si hanno idee sbagliate:

Se Sud è convinto che il Contro del compagno garantisca quattro cuori, a questo punto le dichiara. Se il suo assunto fosse vero, non ci sarebbe nulla di male, ma non è vero! Il fatto che il Contro Sputnik sia lo strumento

per trovare i fit 4-4 nei maggiori dopo intervento, non vuol dire che ogni volta che si dice Contro sia per questo motivo. C’è poi un altro fatto: il contrante garantisce di poter gestire la descrizione dell’apertore solo nei livelli cui il Contro l’ha obbligata, non in tutti i livelli possibili. Nella sequenza:

Nord dice di poter gestire le cose su qualsiasi replica a livello: 1NT, 2♣, 2♦, 2♥, in pratica tutte le dichiarazioni inferiori a 2 nel colore d’intervento. Il modo migliore di

162 Il possesso dei colori impliciti è sempre meno necessario man mano che la mano aumenta di forza, e questo va fatto presente (per evitare che, con 10, si assentino perché non possiedono la distribuzione perfetta).

S U D S O N E ♠ J2 1♦ 1♠ Dbl P ♥ AQ75 2♥ ♦ KQJ7 ♣ 875

S O N S U D E J2 1♦ 1♠ Dbl 2♠ ♠

♥ AQ75 ? KQJ7 ♦

♣ 875

S O N E 1♦ 1♠ Dbl

107

Page 109: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

pensare il Contro Sputnik, e quindi di presentarlo, è come un’AUTORIZZAZIONE. Nella sequenza proposta, il Contro di Nord andrebbe tradotto così: “Ti autorizzo a fornire qualsiasi descrizione entro 2♠”. Se il livello dichiarativo si alza, perché il quarto di mano decide di dire la sua, l’autorizzazione decade:

Sud ha ricevuto l’autorizzazione a dichiarare al massimo 2♥, non di più. Se ha una mano “normale”, deve passare e attendere un’eventuale nuova autorizzazione (che potrebbe non arrivare se il compagno non regge un livello così alto):

Sud passa, non essendo autorizzato a dichiarare a livello 3, ma Nord lo gratifica di un’ulteriore autorizzazione e finalmente Sud mostra le cuori. Siamo adesso pronti a definire il comportamento dell’apertore dopo

intervento, Contro Sputnik e dichiarazione del quarto di mano…. • Con le mani bilanciate (e semibilanciate minime, tipo 5422 di 12-13 punti) passa

e attende un’eventuale nuova autorizzazione, come nell’esempio precedente. • Con le sbilanciate di diritto non minime per forza giocabile, descrive:

3♥ significa: se non hai 4 carte di cuori, ti garantisco delle quadri lunghe e solide in cui rifugiarti. Se Sud avesse avuto una quadri in più e una fiori in meno avrebbe ridichiarato 4♥163

• Con le mani di rever usa un Jolly dichiarativo (Contro o Surlicita)164:

Sud ha mostrato mano di rever e la situazione è divenuta forcing di manche: la coppia procederà alla ricerca di un fit.

Dunque, abbiamo bandito la parola “mostra” dalle definizioni del Contro Sputnik, e uindi dobbiamo bandire anche la parola “nega”: q

Se è stato detto che il Contro nega fit, questa sequenza sarà incomprensibile per Sud, mentre è invece assolutamente chiara: Nord ha certamente una mano invitante con 4 o 5 carte di quadri. Il fatto che abbia

anticipato il Contro Sputnik significa solo che stava cercando il fit 4-4 a cuori. Le parole “mostra” e “nega” andrebbero bandite anche quando si parla di

punteggio. “Il Contro Sputnik mostra 8+ punti”: chi l’ha detto?

163 L’aver definito un trattamento discendente anche per le 6-5 aiuta in questi casi a dare una buona chiave di interpretazione del salto: “più cuori dice Sud, e… più sono le quadri che ha”. 164 In una fase di ulteriore approfondimento per allievi molto attenti, potete dare un’informazione aggiuntiva: in queste situazioni la Surlicita dovrebbe mostrare rever con 4 carte nel maggiore non dichiarato dall’avversario (nell’esempio le cuori) e Contro, invece, un rever generico.

S O N E 1♦ 1♠ Dbl 2♠ ?

S U D S O N E ♠ J2 1♦ 1♠ Dbl 2♠ ♥ AQ75 P P Dbl P ♦ KQJ7 3♥ ♣ 875

S U D S O N E ♠ 2 1♦ 1♠ Dbl 2♠ ♥ AK75 3♥ ♦ KQJ107 ♣ J75

S U D S O N E ♠ 2 1♦ 1♠ Dbl 2♠ ♥ AK7 Dbl ♦ KQJ107 ♣ A654

S U D S O N E ♠ 73 1♦ 1♠ Dbl P ♥ 842 2♣ P 3♦ ♦ AK75 ♣ AJ54

108

Page 110: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

Perché Nord non dovrebbe usare il Contro Sputnik per trovare fit a cuori o picche? Nonostante i sei punti può tranquillamente reggere qualsiasi dichiarazione che ha autorizzato: 1♥, 1♠, 1NT, 2♣. E, sul versante opposto,

se avete 8 punti morti dal freddo, vi viene in mente di dire Contro sull’intervento di 3♠ avversario? Cerchiamo dunque di non proporre, per quanto riguarda il punteggio, dei numeri che di fatto sono casuali. L’unica cosa, del punteggio del contrante, che è certa è che ha una forza tale da reggere qualsiasi ridichiarazione dell’apertore, purché sia entro il livello autorizzato.

Un argomento che dovreste trattare, non solo per dovere didattico, ma anche per evitare che siano amici e parenti ad anticipare informazioni fasulle, è il Contro in alta quota:

Come sapete, girano individui pericolosi che diffondono la novella che il Contro a 4♠ è punitivo, e altri, più subdoli, che dicono che è opzionale, come se a bridge non fosse quasi tutto opzionale. Ecco cosa dovrebbero sapere i nostri

allievi: • Dopo apertura e intervento, il Contro è sempre Sputnik (o, se preferite,

informativo). • Più alto è il livello dell’intervento, più le garanzie distribuzionali sono vaghe. Un

Contro come quello dell’esempio dice semplicemente: Ho pagato l’iscrizione, e ho “troppo” per tollerare che gli avversari giochino indisturbati quando la mia coppia ha più punti di loro. Nord potrebbe avere: ♠ xxx ♥ Kx ♦ Axx ♣ AJxxx.

• La conseguenza dei due punti precedenti è che l’apertore “trasforma” con le bilanciate (o semibilanciate) e dichiara con le sbilanciate.

Nella sequenza dell’esempio l’apertore, con: ♠ 82 ♥ AQ85 KQ54 ♣ Q76 ♦

… passerà per due motivi analoghi: prima di tutto, non c’è nessuna garanzia che il compagno abbia 4 carte di cuori, poi perché una bilanciata non ha nessuna garanzia di sopravvivere nel livello 5. Invece con:

♠ 2 ♥ AJ85 ♦ Q10954 ♣ K6 K … dichiarerà, perché il rischio, con le mani molto sbilanciate, è di raggranellare un compenso troppo esiguo dalla penalizzazione. Tuttavia, si guarderà bene dal dire 5♥, perché potrebbe trovare il compagno con due o tre carte nel colore. La mossa corretta è 5♦, colore che si difende da solo.

Riguardo al Contro, c’è una puntualizzazione che dovreste fare per evitare quegli strafalcioni che si materializzano quotidianamente nei tornei d’associazione:

Il Contro di Nord (almeno 9-10 punti) non chiede una descrizione, auspica un massacro. Ecco le spiegazione che dovreste dare: le prese, a Senz’atout, si fanno con le carte alte e con gli impasse. In queste situazioni Ovest ha meno

punti di noi e, poiché il suo compagno ha mano bianca, non potrà neppure fare impasse”. Se volete, potete definire questo Contro come punitivo, purché spieghiate correttamente il significato di questa parola. “Punitivo” non significa: “compagno, passa!”, ma: “dal mio punto di vista conviene controgiocare”. L’apertore potrebbe avere:

♠ 82 ♥ AJ8765 ♦ AQ54 ♣ 6

S O N E N O R D 1♣ 1♦ ? K954 ♠

K865 ♥ ♦ 94 ♣ 875

S O N E Dbl P 1♦ 4♠

?

S O N E 1♥ 1NT Dbl P ?

109

Page 111: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

… e aver paura che l’avversario, fermando due volte a cuori, possa affrancare e incassare troppo fiori. 2♥ (o 2♦) non è criticabile. Notate che nel commentare queste ituazioni facciamo sempre riferimento alla fase di gioco: fatelo anche voi. s

PASSO FORTE O NO? Prima di abbandonare l’argomento, dobbiamo trattare le situazioni in cui il colore

iù lungo del rispondente coincide con quello d’intervento. Quando questo si verifica: p … il Contro Sputnik è fuori luogo, per il fatto che non esiste la garanzia di poter gestire la situazione dopo che il compagno avrà ridichiarato (certo, su 2♥ si potranno dire 2NT, ma potremmo essere già troppo in alto).

In queste situazioni si passa, sperando che il compagno abbia mano adeguata alla riapertura di Contro165 (bilanciata o semibilanciata con almeno una o due carte di picche e prese di controgioco).

Stiamo applicando uno dei principi base della dichiarazione competitiva: quando preferite controgiocare, non dichiarate. Tutto ok, ma nella pratica il cosiddetto passo forte viene percepito come una mossa egreta del karate che si attua tutte le volte che si ha lunghezza nel colore avversario: s

Ora Nord è nei guai: se passa, l’avversario potrebbe fargli la surlevée (in fondo, a picche Nord ha una sola presa) e, se dice 1NT, la percezione che avrà Sud sarà di una mano di 4-7 punti, per il fatto che 1NT non è stato

detto subito. Ecco cosa si dovrebbe dire agli allievi: “Quando avete lunghezza nel colore d’intervento, passate solo se, nell’ipotesi che il compagno riapra di Contro, siete contenti di trasformare. In caso contrario dite subito dei Senza Atout”. Se, nel nostro esempio, Nord avesse risposto immediatamente 1NT si sarebbe tolto dai guai.

5 L’avversario contra

Passare, dichiarare o surcontrare sono le tre opzioni che si presentano al

compagno dell’apertore. Dal surcontro transitano tutte le mani di 11 e oltre (con la sola eccezione del 2NT Truscott e, eventualmente, delle Splinter), mentre le dichiarazioni a colore sono non forzanti, sia a livello uno che a livello due o a salto.

Il Passo è ambiguo; nella maggioranza dei casi si tratterà di una mano che, semplicemente, non ha niente da dire per carenza di punti, di fit e di propri colori, ma non è da escludere che il Passo nasconda una mano di 8-10 punti (ai limiti del surcontro). Un successivo rientro in dichiarazione mostrerà proprio tale fascia di

rza: fo

165 L’apertore riapre con il Contro solo con le mani in cui, se tale contro venisse trasformato, ne sarebbe contento. Con le mani molto sbilanciate, o minime e senza prese difensive, l’apertore riaprirà sì, ma a colore. Va fatto notare che l’apertore, per proteggere il compagno in una situazione di eventuale Passo forte, rischia non poco: consigliamo quindi obbligatorie le riaperture nel livello 1, ma non obbligatorie quelle nel livello 2; dopo un intervento a livello due l’apertore riapre solo con maggior forza propria. Questo implica una cosa: il rispondente che abbia forza di manche non si deve imboscare! Ad esempio in presenza di : ♠ KJx ♥J ♦ KJ9xx ♣ AQxx dopo apertura 1♥ del compagno e intervento di 2♦, è meglio che spari subito 3NT, se non vuole rischiare un ridicolo 2♦-3 … in una mano in cui faceva manche.

S O N E N O R D 1♦ 1♠ ? ♠ KJ965

♥ 65 ♦ 74 AJ75 ♣

S O N E N O R D 1♦ 1♠ P P ♠ J6542 Dbl P ? K5 ♥

♦ 74 AJ75 ♣

110

Page 112: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

Qualunque cosa dichiari ora Nord (1NT, 2♣, 2♦, 2♥, Dbl) mostra implacabilmente 8-10. Le situazioni più complesse sono quelle che transitano dal Surcontro; poiché questa è la licita più delicata, le

dedicheremo una trattazione a parte. IL SURCONTRO

Normalmente, nelle prime fasi dell’insegnamento, il Surcontro viene tenuto un po’

in disparte, con il risultato che gli allievi ignorano il cartellino blu: trattandosi invece di uno strumento molto utile occorre parlarne.

Fatta salva qualche istruzione grammaticale che viene data nel primo anno166 (dopo apertura e intervento di Contro il Surcontro mostra 11+ punti) , occorre innanzitutto portare l’attenzione sul fatto che il Surcontro si può materializzare in due situazioni molto diverse …. SURCONTRO SU UN CONTRO INFORMATIVO O D RIAPERTURA: I

In nessuna di queste situazioni l’avversario ha mostrato l’intenzione di punire il contratto (anzi, il contrario: il Contro Informativo mostra la volontà di giocare un contratto alternativo) e, quindi, il Surcontro non da informazioni su quel contratto o colore. E’ semplicemente un messaggio di forza: nel primo esempio mostra 11+ punti (o anche 10 fatti da A+K+K oppure A+A+Q); nel secondo esempio l’apertore mostra una mano prossima ai

20 punti, tale da rendere la competizione ancora possibile nonostante il Passo di Nord; nel terzo caso Nord mostra d’aver detto 1♠ con almeno 10-11 punti.

Notate che, con l’eccezione del secondo caso che è molto particolare, il Surcontro sancisce che la coppia ha almeno 23 punti. Chiamiamo situazioni come queste possesso del board: ambedue i compagni sanno che possono giocare un contratto o penalizzare quello avversario, e quindi non hanno alcuna convenienza nel permettere all’avversario di giocare indisturbato. SURCONTRO S.O.S IN SITUAZIONE PUNITIVA:

In questo caso la coppia E-O ha mostrato la volontà di penalizzare il contratto di 1♣ (nella fattispecie Est, che ha “trasformato” il Contro Informativo del compagno). Che cosa significa il Surcontro di Sud? A questo punto, è

opportuno che introduciate una regola generale che vi servirà in tutte le situazioni competitive: non si giocano parziali surcontrati. Le motivazioni che dovreste dare sono le seguenti: • mantenere un contratto contrato rappresenta di per sé un buon risultato, pertanto

non è necessario quadruplicare i punteggi; • a volte l’avversario ha male interpretato le sue carte: il Surcontro lo avviserebbe di

questo fatto consentendogli di svolazzare verso un altro contratto.

166 Nelle sequenze 1♦-1♠- Dbl e 1♦-Dbl-Rdbl è facile che gli allievi equivochino, data l’assonanza di due giocattoli simili che sembrano esser stati costruiti insieme e in sostituzione l’uno dell’altro, il valore e il significato di queste due dichiarazioni gemelle. Esse sono concettualmente molto diverse, anzi estreme: il Contro dice “parla, che giochiamo noi” mentre il surcontro dice “taci, che giocano loro e io li vorrei contrare”; essendo queste le prospettive, è implicito che anche la fascia di forza sia differente. Entrambe sono illimitate, ma con requisiti inferiori un po’ diversi: se 7-8 punti bastano per il Contro, ne servono almeno 11-12 per il surcontro, il cui meccanismo è fatto per punire l’avversario, anche a livello di uno.

S O N E 1♣ Dbl P 1♠ P P …

S O N E 1♣ Dbl

R

Dbl

P P Dbl 1♣

R Dbl 1♣ 1♥ 1♠ P

1NT Dbl RDbl

S O N E 1♣ Dbl P P

RDbl

111

Page 113: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

Il Surcontro in situazione punitiva chiede al compagno di scegliere un contratto alternativo: in pratica è SOS. Sud potrebbe avere:

♠ A762 ♥ AJ87 ♦ KJ4 ♣ 65 Conscio che giocando 1♣ contrato verrà massacrato167, usa il Surcontro per chiedere al partner di dichiarare un contratto alternativo.

Anche se il Surcontro SOS non è frequente, è opportuno trattarlo con precisione per il fatto che illustra un principio generale della competizione: non bisogna precipitarsi a salvare il compagno, è capace di salvarsi da solo. Avere coscienza i questo fatto serve ad evitare strafalcioni: d

Passo168; dire 1♠ (colore peraltro suggerito dal Contro Informativo di Ovest) per paura di giocare 1♣ contrato è, alla luce di quanto appreso, fuori luogo: se 1♣ è un pessimo contratto, e se Est se ne

accorge e trasforma, l’apertore vi potrà chiede aiuto dichiarando Surcontro SOS. Questo esempio, o similari, può essere utile per sottolineare che una

dichiarazione, anche se non è forzante (nell’esempio, 1♠ non sarebbe forzante perché tutte le mani di 11+ punti transitano dal Surcontro), viene fatta sempre per dire qualcosa di utile, non per fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Se Nord avesse avuto:

♠ KQJ92 ♥ 987 ♦ 754 ♣ 65 … la risposta di 1♠ sarebbe stata corretta, sia in funzione della competizione (se il compagno ha tre carte si può battagliare fino a 2♠), sia in funzione del controgioco (se Est gioca le cuori o le quadri, il controgioco deve iniziare con l’attacco a picche). L o slogan dovrebbe essere: non forzante non è sinonimo di inutile.

I L SURCONTRO INFORMATIVO: “dopo un blu, tutti i rossi …legnano” Questa frase (di Tony Ferro) è uno slogan per ricordare che, quando una coppia

ha sancito il possesso del board con il Surcontro (ma vale anche per altre dichiarazioni, tipo la risposta 2 su 1), tutti i successivi Contro sono Punitivi:

Nel primo esempio Sud propone di penalizzare 2♦ e nel secondo Nord di penalizzare 1♠. E’ ovvio, che in fase di esemplificazione e di addestramento, dovrete sottolineare le differenze che ci sono tra penalizzare a livello 1 o 2 (anche in relazione alla zona) e tra avere le proprie atout “sotto” o “sopra” quelle

avversarie, ma il punto non è questo. Il punto è che gli allievi meno attenti tendono a ignorare queste situazioni, che percepiscono confuse e irritanti. Non è che stiamo facendo qualche errore didattico? Probabilmente si: trattiamo il Contro, mentre il vero fulcro logico della situazione è il Passo. La definizione di queste sequenze contiene già in sé la sequenza logica corretta: nelle situazioni di Possesso del Board il Passo è Forzante169, quindi il Contro è Punitivo170.

167 Questo esempio è eclatante, tuttavia Sud dovrebbe cercare di scappare anche se a fiori avesse un onore terzo o quarto frillato: si tratta di avere rispetto dell’avversario (Est) che, a fiori, ha certamente un monumento. 168 Questa è un’altra leggenda metropolitana che dovrete essere pronti a sfatare: il passo dopo il Contro NON PROMETTE NESSUN NUMERO DI CARTE nel colore dell’apertore ! 169 Il termine “Passo Forzante” appartiene da sempre al glossario del Bridge, tuttavia è leggermente fuorviante perché sembra suggerire che sia il Passo a obbligare la dichiarazione del compagno. Nei dialoghi con gli allievi sarebbe forse meglio dire: “Passo in situazione forzante”.

S O N E N O R D 1♣ Dbl ? ♠ J6542

♥ 8652 ♦ J74 7 ♣

S O N E Dbl RDbl 2♦ 1♥

Dbl Dbl RDbl 1♣ 1♠

P P Dbl

112

Page 114: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

Ecco dunque la sequenza di passaggi logici da proporre agli allievi: 1) quando la nostra coppia sa di avere 23+ punti, non ha senso far giocare

indisturbato l’avversario, quindi … 2) se l’avversario dichiara non può finire con “tutti passano”, quindi … 3) se al mio turno dico Passo, so che il compagno dichiarerà, quindi … 4) non ho bisogno del Contro per farlo dichiarare, allora …. 5 ) mi posso permettere il lusso del Contro Punitivo.

Il suggerimento che ne viene fuori è dunque questo: prima di affrontare la definizione di Contro Punitivo, sarebbe opportuno proporre agli allievi una lunga carrellata di quiz (non importa se un po’ noiosa e faticosa), nei quali debbano rispondere a una sola domanda: “se adesso tu dichiari Passo, è plausibile che anche l tuo compagno passi?”. i Una nota a proposito delle dichiarazioni successive al surcontro, da parte del ompagno dell’apertore, nel caso la coppia non possa o voglia punire l’avversario: c

• un nuovo colore (2♦, 2♠) è forzante; • il riporto a livello due nel colore dell’apertore (2♥) e le dichiarazioni a senza (2NT)

non sono forzanti: mostrano il minimo del surcontro (11).

6 La baraonda dei tornei e l’etica

Torneo settimanale dell’associazione sportiva, Nord e Sud sono due allievi che

affrontano una coppia di giocatori. La dichiarazione si svolge così: S O N E

1♣ 2♦(1) Pass(2) 2♥ Pass 2♠ Pass(3) Pass 3♣ ALT

1) convenzionale: monocolore debole a cuori oppure a picche; nessuno, tuttavia, chiederà qualcosa;

2) si gratta la testa, pensa un po’ e passa; 3) si gratta la testa, pensa un po’ e passa; Ovest, con calma e cortesia, chiama l’arbitro e gli espone la sua riserva per il fatto che le lunghe esitazioni di Nord potrebbero aver convogliato delle informazioni illecite. A questo punto Nord e Sud, che versavano in uno stato confuso e trasognato, alla parola “illecite” si rianimano improvvisamente e si indignano per il fatto che sia stata

170 Nel bridge agonistico moderno il Contro Punitivo, derivante da situazioni di Possesso del Board, è stato sostituito dal Contro Invertito (Inverted Double). Secondo questo stile, chi dichiara Contro in situazione forzante dice sostanzialmente questo: “Compagno, se tu hai lunghezza nel colore dell’avversario, io ho una mano adatta a controgiocare”. Quindi, chi vorrebbe davvero punire passa, attendendo l’Inverted del compagno il quale, se contra, garantisce a sua volta una determinata lunghezza in atout (due carte se il contratto è a livello 1 o 2). L’Inverted Double è uno strumento assai più potente del Contro Punitivo: prima di tutto è più “dialogante”, perché la punizione avviene dopo che chi è corto in atout ha però detto che la sua mano, per distribuzione e prese veloci, è adatta al controgioco; in secondo luogo, nelle situazioni di intervento convenzionale, garantisce sempre una buona descrizione di tutte le mani: quelle che vogliono giocare, deboli o forti, e quelle che sono adatte al controgioco. Tuttavia la nostra esperienza ha evidenziato un fatto: l’Inverted Double è un concetto facile e intuitivo per i giocatori forti ed esperti, mentre rappresenta fonte di confusione e incertezza per chi non ha il Bridge nel suo DNA, a prescindere da quanto tempo stia giocando. Per questo motivo suggeriamo di mantenere l’impostazione tradizionale.

S O N E Dbl RDbl1♥ 2♣

P P ?

113

Page 115: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

messa in dubbio la loro onestà (se poi si tratta di una coppia mista, l’uomo si sente in dovere di fare sfoggio di cavalleresca aggressività). Al termine del torneo se ne vanno borbottando: “che brutta gente, qui non ci vengo più”. Nel frattempo l’arbitro, già stremato, è al bar e cerca di difendersi dalle lamentele dell’istruttore. Non diteci che non avete mai assistito ad episodi di questo tipo, perché non ci crederemmo.

Si tratta ovviamente di situazioni che andrebbero prevenute ed evitate ma, attenzione, non bisogna puntare il dito su Ovest che, in quanto giocatore, avrebbe potuto risparmiarsi una chiamata d’arbitro nei confronti di allievi: Ovest ha fatto benissimo perché c’è un solo modo di giocare a bridge (senza le regole non ci sarebbe nessuna differenza tra bridge e briscola).

Intendiamoci, la responsabilità non è solo a carico del corpo insegnante: esistono delle incongruenze171 “strutturali” che non dipendono dagli istruttori; ma, come direbbe un burocrate, non è questa la sede, per cui ci occuperemo di quello che possiamo fare noi.

Innanzitutto qualche parola va sempre spesa, ovviamente al momento opportuno, per spiegare parole, situazioni e doveri. Riguardo ai doveri, a dire il vero, ce n’è solo uno: ogni giocatore è responsabile del buon andamento della gara e del divertimento di compagni e avversari. Riguardo a questo argomento noi insegnanti spesso predichiamo bene e razzoliamo male. Quando un giocatore pensa delle ore su ogni carta (limando i nervi al compagno, agli avversari e a tutti gli altri che andranno a casa tardi), lo fa perché gli è stato permesso di farlo da allievo, e trova il torneo angosciante e stressante perché gli fanno fretta. Quando questo accade è colpa degli insegnanti “chioccia” che, durante l’addestramento, permettono ai loro allievi di non muovere carta senza prima aver chiesto un parere o essersi consultati con il compagno o gli avversari. La realtà è che il giocatore di bridge al tavolo è solo e deve agire veloce. Insegnateglielo da subito (prima mano che gioca nella sua vita): deve giocare in silenzio e nel tempo regolamentare. Al termine della mano si potranno girare le carte e commentare per tutto il tempo che desiderano.

Poi bisogna spiegare il concetto di informazione lecita o illecita, evidenziando che, nel gergo del bridge, per informazione illecita non si intende qualcosa fatto con dolo, ma semplicemente una comunicazione convogliata attraverso mezzi estranei al gioco, cosa che avviene frequentemente per motivi assolutamente naturali e normali (come l’esigenza di riflettere). Durante l’addestramento, oltre a inibire qualsiasi manifestazione degli allievi che commenti ciò che sta accadendo, dovrete essere pronti a evidenziare quando un’informazione illecita è partita (una pensata) e dire al compagno che potrà dichiarare solo se le sue carte lo giustificano al di là di ogni

171 Di fatto, le regole che governano un torneo d’associazione (che è l’area di accoglienza degli allievi che stanno entrando nel bridge, oltre essere il luogo di divertimento di tutti i bridgisti medi) sono le stesse che valgono in una finale di campionato italiano a coppie. C’è qualcosa che non va. Intendiamoci, non stiamo dicendo che il bridge d’associazione (e anche i tornei provinciali, per esempio) debba obbligare all’uso di un sistema base. Non c’è nulla di male che gli allievi incontrino altre sistemazioni, o giochino contro il fiori Forte o il quadri Forte: devono imparare a chiedere e sfruttare le informazioni. In realtà però gli sforzi fatti per favorire il gioco dei meno esperti sono andati in una direzione sbagliata. Sono state proibite per esempio le psichiche, cosa incomprensibile: da un lato, infatti, esse sono parte integrante del gioco (Reese parlava delle quattro arti del bridge: gioco, controgioco, licita e psichica) e dall’altro il bridge tradizionale e classico ha strumenti semplici ed efficaci per sventare queste mosse. Per contro, le dichiarazioni multicolor (o questo o quello) e il Senza Debole (un po’ di tutto) non sono mai stati messi in discussione. Ma sono proprio le multicolor il cancro, perché richiedono una difesa convenzionale che deve essere studiata e applicata caso per caso. Tutta la fatica che abbiamo fatto per insegnare agli allievi i due strumenti principe della competizione (Contro a esclusione e Surlicita) svaniscono in una nuvola di fumo, perché non c’è un colore da escludere e neppure da surlicitare. Volendo essere “politicamente corretti” dovremmo ammettere che non spetta agli insegnanti determinare le regole dei tornei, ma allora dovremmo essere coerenti e ammettere che nei corsi di base debbano essere insegnate tutte le difese a ciò che nei tornei si può fare. Se qualcuno dice che questo è riservato alla “preparazione all’agonistica” ci mettiamo a ridere: marito e moglie di quarant’anni, allievi di secondo anno, si mettono la tuta e fanno due giri di corsa dell’isolato, prima di entrare nel circolo e partecipare all’agonismo del martedì sera?

114

Page 116: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’avversario interviene

ragionevole dubbio. Certo lui potrà chiedervi: “Come faccio a saperlo?”. Le risposta è: “Non ti preoccupare, fai ciò che ti sembra giusto: sarò poi io a dirti (mentre in un torneo sarà l’arbitro) se la tua decisione, magari inconsciamente, è stata influenzata dalla pensata del compagno”.

Tutto questo bisogna fare, e molto altro, tuttavia rimane un fatto: prima che affrontino un torneo … QUALCOSA BISOGNA PUR DIRE !

Sarebbe ovviamente fuori luogo proporre agli allievi difese convenzionali

complesse e mirate a contrastare una specifica convenzione. Tuttavia qualche strumento, tecnicamente valido, occorre darlo. A voi decidere quando proporre questi giocattoli …. QUANDO L’AVVERSARIO EFFETTUA UN INTERVENTO CONVENZIONALE (mostrando altri colori o lasciandoli indeterminati, tipo Landy, Multicolor, interventi bicolori): • Contro sancisce il possesso del board (10+ punti, anche 9 dopo apertura 1NT)

con qualsiasi mano. Tutti i successivi Passo saranno forzanti, i Contro punitivi e le dichiarazioni a colore forzanti.

• Un colore mostra un buon colore lungo, non forzante. • Passo poi Contro è competitivo, tipo Sputnik. Passo poi colore non è forzante. QUANDO L’AVVERSARIO APRE IN MULTICOLOR O EFFETTUA UNA RISPOSTA MULTICOLOR (tipo 1♠-2♥ = forte a cuori o debole a picche, o 1♥-2♦ = forte a quadri o debole a cuori):

Il miglior suggerimento che potete dare è, quando hanno mani che non si prestano a una dichiarazione immediata a colore, di aspettare che la dichiarazione si “naturalizzi”, svelando le vere mani dell’avversario e poi intervenire, se è opportuno, come se la licita fosse iniziata in quel momento. Non è la difesa migliore, perché si concede tempo all’avversario ma, onestamente, non crediamo che si possa fare di più172.

172 Le risposte “multicolor” , adottate solitamente da coloro che preferiscono giocare la risposta 1NT non forzante, funzionano bene solo quando l’apertore è in diritto e il rispondente ha la mano di appoggio debole; negli altri casi abbiamo già visto coppie super titolate arrivare a ridosso dello slam senza sapere quale fosse l’atout. Il difetto disastroso di queste risposte sta nel fatto che l’apertore, quando ha una mano da 14 belli fino a 16-17 punti, è costretto a riportare in atout, perché deve cautelarsi dall’appoggio debole in mano al compagno (che in questo caso avrebbe 4-7 punti). Quindi succede che, nelle sequenze più delicate che preludono allo slam (quando il rispondente ha un vero 2 su 1), è andato perduto un tempo (che in genere corrisponde a un ciclo dichiarativo). Senza poi contare i casi in cui, dopo che l’apertore ha invece dichiarato un suo rever, ci sono incomprensioni sul riporto in atout del rispondente: ha la mano debole o fissa l’atout? Nuovamente siamo in presenza di antichi retaggi: nei vecchi sistemi a base corto-lungo, o comunque quarta nobile, il Senza Forzante non si poteva giocare e, quindi, questi marchingegni convenzionali avevano una qualche utilità. Nella Quinta Maggiore, invece, il Senza Forzante risolve questo, e altri problemi: non si vede quindi quale motivo ci sia per sporcare licite così importanti come le risposte 2 su 1.

115

Page 117: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

8. L’ INTERVENTO ARGOMENTI pag. 116La didattica dell’intervento pag. 118Il Contro Informativo pag. 127L’intervento di 1 a colore

pag. 135Gli altri interventipag.Domande e approfondimenti 137

1 La didattica dell’intervento

Esistono delle analogie, di rilevante importanza didattica, tra gioco col morto e

dichiarazione in attacco da una parte, e controgioco e intervento dall’altra. Quando partecipiamo a un torneo di medio o basso livello possiamo incontrare molte coppie di giocatori che esprimono un decente gioco col morto e delle sequenze dichiarative in attacco logiche e soddisfacenti; queste stesse coppie, però, divengono incerte in intervento e molto fallose in controgioco173. La nostra mentalità didattica ci porta subito a pensare che queste persone abbiano trascurato questi aspetti del gioco ma, attenti, stiamo lanciando un boomerang: poiché al giorno d’oggi quasi tutti i nuovi giocatori provengono dai corsi, ne consegue che noi li abbiamo trascurati. Il perché diviene più chiaro se portiamo avanti la nostra analogia: • la dichiarazione in attacco è sostanzialmente un’attività logica, e il gioco col morto

è un esercizio di strategia: apprendere schemi logici (licita) e manovre (gioco) è una semplice questione di applicazione e studio;

• l’intervento ha un forte componente tattica, e il controgioco è essenzialmente un’attività deduttiva: schemi e regole servono a poco. Occorrono metodi di ragionamento che, dovendo essere applicati costantemente, richiedono impegno e fatica. Dunque se, per imparare a licitare in attacco e giocare col morto, basta trovare

divertente e piacevole il bridge, per quanto riguarda intervento e controgioco occorrono impegno e passione. Questo è il nostro compito: insegnare impegno e passione; stare lontano dai veri argomenti, o tentare di semplificarli oltre misura per timore che gli allievi si scoraggino, non fa altro che spostare il momento in cui questo evento accadrà174.

Purtroppo, per quanto riguarda l’intervento, siamo costretti a iniziare (con le informazioni che diamo durante il primo anno) col piede sbagliato, cosa che, purtroppo, appare inevitabile. Quando, durante il primo anno, forniamo informazioni sulla dichiarazione in attacco di fatto possiamo spiegare il perché di tutto, facendo sì che gli allievi sentano come propri gli argomenti trattati: perché si apre con 12 (statistica), perché si chiama manche con 25 (statistica), perché bisogna cercare i fit 4-4 maggiori (convenienza), perché una dichiarazione diseconomica mostra mano forte (logica), ecc.

173 Percepire la propria inadeguatezza al controgioco è uno dei motivi per abbandonare il bridge: una coppia di forti giocatori che, per quattro o cinque volte durante un torneo di venti mani, abbia controgiocato nel contratto di 1NT si è divertita molto e ha trovato spunti di discussione; se lo stessa cosa capita a una coppia inadeguata i giocatori, sommersi dalle surlevée, si sentono frustrati e annoiati. Allo stesso modo questi giocatori, sovente messi in difficoltà dagli interventi, quando provano ad inserirsi in modo aggressivo nel dialogo avversario vengono massacrati (o, più spesso, vengono massacrati quando passano). Non è illogico che, a un certo punto, queste persone decidano di smettere di soffrire. Dobbiamo insegnare intervento e controgioco di buon livello: se ci riusciamo abbiamo creato dei bridgisti per sempre. 174 Il timore dell’insegnante di perdere allievi è logico e comprensibile, ma dal punto di vista della comunità bridgistica la paura principale deve essere quella di perdere giocatori: in questo caso, infatti, il tempo, il denaro e la dedizione che sono stati spesi per creare un giocatore si rivelano un investimento fallimentare.

116

Page 118: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

Se poi siamo anche riusciti a giustificare le azioni licitative con considerazioni su ciò che avverrà nella successiva fase di gioco col morto, la base costruita sarà molto solida e i progressi abbastanza agevoli.

Tutto questo non è possibile quando si parla dell’intervento. Un intervento, infatti, è corretto quando, rispetto ai futuri possibili, è vincente in alcuni casi e non nocivo nei rimanenti. Chiedere a un allievo di primo anno di valutare dei futuri possibili sarebbe pura follia per il semplice fatto che non ha esperienza sufficiente: quello che si fa, allora, è fornire delle definizioni “grammaticali” e aiutarli ad applicarle per il tempo175 sufficiente ad acquisire l’esperienza necessaria per un passo in avanti.

Attenzione, anche quando facciamo qualcosa che ci piace poco, dobbiamo essere coerenti: insistere durante il primo anno nello spiegare le motivazioni dei vari interventi rischia di ingenerare idee sballate (le classiche pagine della dispensa che si sono incollate), per il fatto che tali motivazioni non possono essere comprese in tutta la loro complessità. Se, per esempio, insistete sul fatto che l’intervento a livello 1, quando viene fatto con mano minima, deve garantire un seme onorato perché il suo obiettivo è dare l’attacco, tale motivazione rischia di estendersi all’intervento in genere e potreste assistere ad un Passo sull’apertura avversaria di 1♣ con queste carte:

♠ J8753 ♥ 85 ♦ AK4 ♣ AQ2 … le pagine si sono incollate e l’allievo ha dimenticato che qualche volta si interviene nella speranza di giocare.

L’approfondimento dell’intervento, poi, ha anche un’altra difficoltà: risvegliare l’attenzione degli allievi. Questo avviene puntualmente quando trattate un “nuovo” tema (pensate alla prima lezione sulle cue bid, o sulle transfer): purtroppo, con qualche rara eccezione, tutti i discorsi sull’intervento vertono sul binomio “intervento a colore e intervento di Contro”, sempre più in profondità, ma nulla di nuovo. Tocca a voi rendere affascinante l’argomento (che, tecnicamente, lo è davvero), stimolare l’attenzione con quiz intriganti, fare commenti spiritosi: se volete fate spesso riferimento a Nostradamus, al Maestro Ioda, alle previsioni del tempo, fate quello che volete ma cercate di appassionarli176. LA DOMANDA CHIAVE: MI CONVIENE?

La domanda che si fa l’apertore, qualora abbia i requisiti necessari, non è se debba aprire oppure no: semmai è “come devo aprire?”. Ben diverso il carico di responsabilità e di scelta che spetta a un avversario, quando si appresta a fare un intervento: la domanda che si deve infatti porre, prima di tutto, è “mi conviene?”

E’ solo la risposta a questa domanda che può dissuadere da interventi fallimentari, quali siamo abituati a vedere ai tavoli; e non si sta alludendo agli strafalcioni “grammaticali” ma a quei tipi di rischi che un buon giocatore, abituato a distribuire mentalmente onori e lunghezze degli altri al tavolo, non si prenderebbe mai. Gli allievi non hanno questo senso del pericolo, né hanno ancora la capacità di immaginare i futuri possibili, ed è da questa ingenuità che vengono fuori interventi kamikaze sull’apertura avversaria di 1NT, o di barrage. Un criterio guida che, se recepito, li mantiene in carreggiata è questo: non si deve mai sfidare l’avversario con le sue stesse armi. Tradotto significa: su un avversario che mostra forza onori bilanciata (1NT, ad esempio) è vincente mettersi in competizione con l’arma opposta,

175 “Tempo” non è la parola giusta: l’unità di misura dell’esperienza è la mano giocata con impegno. Per un allievo di terzo anno, che ha solo seguito le vostre lezioni ma non ha trovato altre occasioni di gioco, il tempo non è mai passato, e non potrà comprendere quello che dite (di fatto, nel primo anno insegniamo a star seduti, negli anni successivi a vincere). Morale: esortate gli allievi a giocare, giocare, giocare. E a farlo con una qualsiasi forma di bridge che consenta un confronto di risultati. 176 Se, quando fate i giocatori, siete di quelli che passano quasi sempre quando l’avversario apre, prima di organizzare le vostre lezioni ripensate mestamente a tutti i tornei che avete perso e avreste potuto vincere.

117

Page 119: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

ossia la distribuzione. Tant’è che tutte le convenzioni nate per le interferenze prevedono sempre o monocolori almeno seste o bicolori, e folle sarebbe pensare di interferire con una 5332, che si difende troppo poco se “presa in sandwich”. Su un avversario che ha i punti, l’unica difesa è data dai tagli, pertanto ha senso interferire solo se molto sbilanciati, nella speranza di incocciare in un fit.

Quando è l’avversario ad anticiparci con una mano che confida solo nella distribuzione e nei tagli (barrage), mettersi in gioco significa automaticamente promettere al compagno il possesso dell’arma opposta: i punti, e una mano forte, sia che si contri sia che si dica un colore. Chi, su apertura 3♦, interviene con 3♠, sta mostrando una mano con cui è molto vicino a mantenere da solo il contratto che propone. E’ questo che si intende quando si ricorda il detto “non si fa barrage su barrage”, ed è solo con questi sani accordi di coppia che si può sopravvivere dopo le aperture di barrage, senza avere il dubbio se si è in attacco o in difesa.

La domanda “mi conviene?” obbliga a una analisi delle proprie carte in funzione di tutto quanto possa accadere nel seguito: il possesso di una bicolore minore, su apertura di 1 a maggiore, non darà quindi “automaticamente” luogo a un intervento di 2NT, se si è in zona contro prima e a compagno passato, ad esempio. Avere la consapevolezza fin da subito che non si avrà la forza per competere ad alto livello, e soprattutto la consapevolezza che di tale intervento resterebbe traccia (aiutando l’avversario a giocare a carte viste), dissuaderà gli allievi più sensibili dal fare interventi fallimentari. Ma l’aspetto più importante di questo tipo di considerazioni, che non dovete aver timore di affrontare, è che sono estremamente stimolanti, in quanto chiedono al giocatore di “metterci del suo” e non di seguire pedestremente i dettami del sistema.

Per le situazioni di ordinaria amministrazione i dettami del sistema sono comunque importanti e devono essere ben conosciuti i meccanismi e gli sviluppi, senza i quali la coppia si affossa al primo ostacolo. Ad esempio, quando sembrerebbero legittimi sia il contro sia l’intervento a colore, la scelta del tipo di intervento è già una scelta difficile per i principianti, finché non hanno piena consapevolezza di come potranno gestire il seguito. Quando un allievo, trasgredendo agli input che gli avete fornito, con ♠AKJx ♥Qx ♦xxx ♣Kxxx, dichiara Contro su 1♦ avversario, commette un errore che è strettamente connesso a una situazione futura: non ha ben chiaro che, su 1♥ del compagno, non potrà correggere con 1♠ o altro.

2 Il Contro Informativo

Facciamo un passo indietro, e riconsideriamo le informazioni date durante il primo anno. La prima volta che abbiamo parlato del Contro all’apertura avversaria (con un cenno nella lezione oppure come consiglio al tavolo) abbiamo detto: “promette la giocabilità (4 carte) dei maggiori non nominati dall’avversario177”; e abbiamo accompagnato questa informazione con una considerazione generale: “Il Contro serve a trovare i fit 4-4 nei maggiori”.

Poi, a seguito dell’inevitabile domanda: “quanti punti?” abbiamo precisato che, siccome il Contro Informativo obbliga il compagno a dichiarare anche se ha mano nulla, è opportuno avere almeno 12/13 punti e due prese certe di controgioco.

Con la pratica al tavolo e i nostri consigli (più che con la lezione) l’allievo ha poi cominciato a percepire che, quando la mano non è minima, la giocabilità dei maggiori può divenire imperfetta (onore terzo). Ecco i due casi estremi di Contro all’apertura avversaria di 1♦:

177 Da qualche parte bisogna cominciare, e questo è l’inizio giusto: non fare cenni alla forza serve a presentare il Contro Informativo come una licita distribuzionale, e non come un modo per dire “anch’io ho l’apertura”.

118

Page 120: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

♠ A763 ♥ K985 ♦ 4 ♣ A1076 ♠ AJ3 ♥ KQ52 ♦ 42 ♣ AJ87

D’accordo, ma nel frattempo abbiamo combattuto due dure battaglie. La prima per convincere il compagno a dichiarare. Questa è un’area in cui, al contrario di altre, fare sempi shock è molto utile: e

Un esempio di questo tipo non è affatto fuori luogo in un primo corso, perché ha due obiettivi. Il primo è convincere l’allievo che deve dichiarare. Se, come probabilmente accadrà, lui

dimostra perplessità, prima aggreditelo con questa domanda: “Quanto fa 1♦ contrato + 3 in zona?”. Dopo che avrà riposto il pallottoliere, consolatelo con questa considerazione: “Se il contratto che dichiari a fronte del Contro Informativo si rivela un disastro, può essere colpa del compagno o della sfortuna, ma mai colpa tua: sei stato obbligato”. Il secondo obiettivo che un esempio di questo tipo si propone è quello di far ricordare che il Contro è una dichiarazione distribuzionale che enfatizza i maggiori: con quelle carte è meglio dichiarare 1♥, quasi certi di giocare con sette atout, piuttosto che 2♣ che, qualche volta, potrebbe farci atterrare in una 4-2.

La seconda battaglia che abbiamo combattuto è stata quella di convincere gli allievi al Passo quando la mano non è adeguata al Contro. Su apertura 1♦:

♠ 63 ♥ K985 ♦ AQ3 ♣ A1076 Stiamo entrando nel mondo della competizione, in cui la bontà di un intervento va valutata considerando come potremo reagire alle probabili mosse del compagno. All’allievo che ha detto Contro chiederete: “Cosa farai quando il compagno dirà le picche pensando di trovarti la quarta?”. Purtroppo lui sa benissimo cosa farà: dirà dei Senza Atout178.

Infine perveniamo al terzo passo: i requisiti distribuzionali del Contro Informativo possono venire meno se la mano ha 17+ punti. Questa eventualità si manifesta con la rimozione. Purtroppo, nel primo anno, tendiamo a fornire una definizione di “rimozione” alquanto rozza e imprecisa: “quando il contrante non passa sulla dichiarazione del compagno, mostra una mano forte”. Nella realtà c’è molto di più, e anche qualcosa di diverso.

La prima cosa da trattare è dunque proprio la “rimozione”, perché l’eventualità che essa si verifichi influenza il comportamento del compagno del contrante nel momento in cui deve decidere la sua prima mossa. Dopo che siete riusciti a convincere gli allievi che devono dichiarare anche quando hanno zero punti, e che devono dare segni di vita quando la loro mano non è nulla, li vedrete esitare in queste situazioni:

♠ 632 ♥ KJ85 ♦ 973 ♣ KQ7 Dopo che il compagno ha detto Contro sull’apertura di 1♦, l’allievo potrebbe avere delle perplessità: ottimo, perché si rende conto che l’eventuale dichiarazione di 1♥ suggerirebbe anche zero punti, e lui ne ha nove; ma un giocatore esperto gli chiederebbe: “Se dici 1♥ e il compagno non ha carte per dichiarare ancora, dove

178 La sorte si accanisce sovente sugli istruttori: in situazioni come queste, accade che chi ha detto 1♠ ha 10 punti e la correzione a 1NT del contrante atterra a un contratto perfetto. Un consiglio per salvaguardare il vostro sistema nervoso: infarcite subdolamente i loro tornei d’allenamento con mani-disastro nella quali, dichiarando così, pagano una cifra anche se l’avversario non contra. Appostatevi, attendete e poi fate un gran risata: più efficace di qualsiasi rimprovero o correzione.

S O N E E S T Dbl P ? 1♦ ♠ 542

♥ 976 ♦ 932 ♣ J542

119

Page 121: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

credi di andare?”. Ecco dunque che avere le idee chiare su quello che fa il contrante a fronte di una licita a livello è il presupposto per poi trattare come si deve il comportamento del suo compagno.

LA RIMOZIONE

Per prima cosa va detto che il concetto di “rimozione”, inteso come licita che

mostra mano forte per il solo fatto che si dichiara, è tale solo se il compagno potrebbe avere mano bianca: se, invece, il compagno ha mostrato di essere “vivo”, una ventuale licita del contrante può venire da una mano normalissima: e

Durante il primo anno ci siamo sforzati di spiegare che una licita a livello sul Contro può rappresentare una mano bianca solo se si dichiara a colore. Invece, siccome per fare delle prese a Senza occorrono gli onori, le licite a

Senz’Atout sono sacre. 1NT, quindi, mostra una mano decente di 7/8-10 punti. Dovrebbe quindi essere chiaro che, nella sequenza proposta, il 2♣ di Ovest sta mostrando una mano normale. Se Ovest fosse in rever, sapendo di fronteggiare 8-10 punti, non avrebbe problemi di ridichiarazione: a seconda delle carte potrebbe urlicitare, dichiarare 2 o 3NT o saltare a 3♣. s

Poi va precisato che rimozione non significa semplicemente dichiarare ancora, ma dichiarare qualcosa di diverso dal tipo di contratto proposto dal compagno. Nella sequenza:

Oltre la surlicita, costituiscono rimozione le dichiarazioni di 1♠179, 1NT e 2♣. Ma i rialzi del colore del compagno (2♥ e 3♥) non sono rimozione, cioè non mostrano mani di 16/17+

punti. E’ vero, abbiamo fatto molta fatica a convincere gli allievi a passare con le mani normali, tipo:

♠ KQ72 ♥ KJ85 ♦ 97 ♣ A87 Abbiamo spiegato che queste sono esattamente le carte che il compagno si aspetta dopo il Contro e pertanto, se lui ha deciso di giocare 1♥, non c’è motivo di dire ancora qualcosa. Tuttavia mani distribuzionalmente interessanti devono essere dichiarate. Ecco la definizione: il rialzo mostra diritto massimo (13-15 punti), mano sbilanciata e fit quarto a livello 2, quinto a livello 3. Quindi, nella sequenza proposta, rialzeremo a 2♥ con:

♠ KJ2 ♥ AQ85 ♦ 3 ♣ A8753 E, invece, diremo 3♥ con:

♠ KJ52 ♥ AQJ53 ♦ 3 ♣ A87 Queste precisazioni impongono certo un po’ di fatica didattica, tuttavia sono di vitale importanza. Se il compagno del contrante, infatti, non fosse conscio di queste possibilità (e pensasse che con tutte le mani fino a 15 punti il contrante passi), sarebbe portato, con 8-9 punti e una quarta nobile, a dichiarare a salto oppure a surlicitare: il suo giustificato timore di perdere manche si risolverebbe troppe volte nell’andare fuori contratto.

179 1♠ è certamente rimozione e mostra mano buona, tuttavia, volendo essere accurati, non garantisce 5+ carte. Il contrante all’apertura di 1♦ potrebbe infatti trovarsi in questa situazione: ♠AQxx ♥x ♦Axxx ♣AKJx.

O V E S T O N E S ♠ KJ87 Dbl P 1NT 1♥

5 P 2♣ ♥ K75 ♦

AQ872 ♣

S O N E Dbl 1♦ P 1♥

P ?

120

Page 122: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

IL COMPAGNO DEL CONTRANTE

Durante primo anno abbiamo suggerito questo: “Se dichiari 1NT mostri 8-10 punti e disinteresse per i maggiori suggeriti dal compagno; per il resto dichiara il contratto che pensi di fare (o nel quale pensi di andare meno down)”. Questa definizione aveva il pregio di far percepire al contrante che le licite a livello potevano provenire da stati di vera disperazione: ok, ma ora occorre approfondire. UN COLORE A LIVELLO O A SALTO

Un colore a livello mostra da zero punti fino a una forza con la quale, se il contrante non ridichiara, non ci può essere partita; quindi, il range di punteggio di un colore a livello è piuttosto vasto, mentre un colore a salto presenta requisiti precisi in forza e lunghezza: 8-10 punti e 5 carte, non forzante. Dopo l’apertura di 1♦ e il Contro del compagno, con queste carte si dichiara 2♥:

♠ 92 ♥ A8752 ♦ 32 ♣ KJ75 E con le seguenti si salta a 3♣180:

♠ 942 ♥ 85 ♦ 732 ♣ AKJ53 Quando il compagno del contrante salta in un nuovo colore, la sua mano è

nettamente definita e l’apertore è generalmente in grado di prendere la decisione definitiva (Passo o conclusione a manche).

Il tema è semplice e l’unico punto (delicato) su cui va puntata l’attenzione è che un colore quarto non è mai degno di un salto. Quindi, con un colore maggiore quarto suggerito dal Contro del compagno, lo si dichiara a livello fino a 9-10 punti, mentre con forza maggiore si surlicita. Dopo 1♦-Contro-Passo ecco un esempio al confine:

♠ 62 ♥ AQ85 ♦ 732 ♣ KJ75 Questa è una mano problema181: si può dichiarare 1♥ o surlicitare a 2♦; quello che non si deve fare è saltare a 2♥.

Per quanto riguarda la dichiarazione di un colore a livello, c’è una certezza che dovete inculcare, e verificare che gli allievi ne siano perfettamente consci: un minore a livello nega maggiori dichiarabili.

Est non può avere 4 carte né a cuori né a picche, colori enfatizzati dal Contro di Ovest182.

S O N E 1♦ Dbl P 2♣

Fate notare che il compagno del contrante licita in funzione dei fit più probabili e convenienti che la linea possa avere, anche a discapito del principio di economia e fregandosene del lungo-corto. Esempio: 180 Mentre la solidità del colore per i maggiori è inessenziale, per effettuare un salto in un minore tale requisito è importante: se il compagno ha una mano consistente la probabile conclusione sarà 3NT, e quel minore costituirà la sorgente di prese. 181 La surlicita (2♦) porterebbe a una situazione imbarazzante se il compagno, con la 4/3 nei maggiori, ridichiara 2♠; purtroppo anche 1♥ non è esente da rischi: vi sono molte mani con le quali il compagno passerebbe e la manche sarebbe comunque ottima: ♠AKxx ♥ KJ10x ♦xx ♣ Qxx. In un corso di primo anno sarebbe pessima didattica presentare un caso come questo: sono infatti richieste valutazioni dei futuri possibili che non possono essere pretese dai neofiti. Tuttavia al secondo anno, a meno che non stiate svolgendo un corso consolatorio per ripetenti, gli esempi di mani-problema sono opportuni, non per insegnare loro cosa fare con quelle carte (a volte non lo sappiamo neppure noi) , ma per stimolare e correggere i ragionamenti che si fanno attorno ad esse (e per abituarli a distinguere tra mosse opinabili e mosse tecnicamente obbligate). 182 Quando gli allievi fanno confusione in queste situazioni è perché stanno facendo riferimento al sistema lungo-corto che giocano in attacco: non stancatevi mai di ripetere che si giocano due sistemi diversi, uno in attacco e uno in intervento.

121

Page 123: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

Est dichiarerà 1♠ (non 1♦) con ambedue queste mani: ♠Qxxx ♥xx ♦Axxx ♣xxx o ♠Qxxx ♥xx ♦Axxxx ♣xx

Il meccanismo naturale (“comincio a dire 1 quadri, e poi…”) non funziona, per il semplice fatto che un “poi” non ci sarà quasi mai.

Quando viene dichiarato un colore a livello il Contrante, se ha una mano di 16+ punti senza un tratto nettamente definito, indaga con la surlicita: questa mossa esercita un po’ di pressione sul compagno, soprattutto quando ha una mano poverissima. Il principio è: la ripetizione del colore chiede pietà. Ecco una equenza di esemplificazioni che dovreste fare per illustrare questo meccanismo: s

S O N E 1♣ Dbl P ?

1♥ mostrava da 0 a 9/10 punti; sulla prima surlicita la ripetizione delle cuori mostra la fascia minima: 0-6/7 punti; la terza ripetizione mostra di avere 13 carte bianche. Questo esempio è opportuno, anche per prevenire

l’illusione ottica che la ripetizione del colore lo “allunghi”: una dichiarazione che ostra il minimo tende ad accorciare il colore, piuttosto che allungarlo. m

Dopo aver mostrato il minimo con la prima ripetizione, occorre dare un segno di vita quando il compagno surlicita183 ancora, pur sapendo che abbiamo 0-6/7 punti. Dobbiamo dargli fiducia: lui pensa che se abbiamo 5-7

unti la manche è possibile, e noi li possediamo. p A questo punto l’opportunità di una descrizione che mostri il massimo possibile della prima dichiarazione (1♥) dovrebbe essere evidente. Poiché, purtroppo, non si dispone di una buona licita naturale, si surlicita (il

salto a 4♥ sarebbe inopportuno: il compagno non ha garantito 4 carte). Qualora sia l’avversario a ridare un’opportunità di una successiva dichiarazione,

tale occasione non dovrà andare perduta: Est, qualora abbia una bilanciata massima rispetto alla dichiarazione fornita, deve essere pronto a dare segni di vita con il Contro (o il Surcontro se Nord avesse contrato). Userà Contro e Surcontro per

descrivere una mano con i punti, e una dichiarazione a colore per raccontare invece maggior distribuzione:

183 La prima surlicita, nell’esempio 2♦, non garantisce fit quarto: l’apertore potrebbe avere una mano amorfa molto forte con due o tre carte di cuori, ma in questo caso sa come gestire la situazione che si concretizza quando il compagno ripete il colore. Con le mani di fit e 16 o più punti, invece, si verificano delle situazioni un po’ nebulose sul gradino pietà del rispondente. Se avete allievi molto attenti e volonterosi potete dare un suggerimento, che vale dopo il Contro Informativo a tutte le aperture di uno eccetto 1♠. Dopo Contro e maggiore a livello 1 del compagno, la surlicita a salto a livello 3 mostra fit quarto e 18-19 punti. In questo modo, quando l’apertore surlicita normalmente, se ha fit quarto possiede o 16-17 punti (passa sulla ripetizione del compagno) o 20+ punti (fa un tentativo rialzando a livello 3 il colore concordato).

S O N E E S T Dbl P 1♥ ♠ 542 1♦ 2♦ P 2♥ ♥ 976 P 3♦ P 3♥ ♦ 932 P

♣ J542

S O N E E S T Dbl P 1♥ ♠ 542 1♦ 2♦ P 2♥ ♥ 9762 P 3♦ P 3NT ♦ AJ2 P

♣ 854

S O N E E S T 1♦ Dbl P 1♥ ♠ 542 P 2♦ P 3♦ ♥ K762 ♦ 862 AJ4 ♣

S O N E E S T 1♦ Dbl P 1♠ ♠ A972 P K62 P ? 2♦ ♥ 86 ♦ ♣ QJ54

122

Page 124: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

♠ K9852 ♥ Q85 ♦ 7 ♣ J875 2♠; un risveglio che mostra certezza di fit sufficiente e mano non nulla;

♠ J9852 ♥ K985 ♦ 72 ♣ Q5 2♥; nuovamente una descrizione distribuzionale, che racconta una mano sotto i 7-8 punti ma “felice di dichiarare”. Test d’uscita per gli allievi:

Che carte ha Est? Gli allievi debbono pervenire alla risposta combinando due informazioni: la mano è massima perché Est non ha ripetuto il colore; Est non ha quattro carte di cuori. Questa è la sua mano: ♠ 872 ♥ K85 75 ♣ KJ753 ♦

S O N E 1♦ Dbl P 2♣ P 2♦ P 2♥

E’ importante che sottolineiate che 2♥, dichiarato per mostrare mano massima, è una licita “naturale” (non una stopper bid o una cue bid o un’altra diavoleria) che mostra una terza onorata: se il compagno non ha un solido doppio fermo a quadri, il contratto di 4♥ nella 4-3 potrebbe essere una valida alternativa a un precario 3NT o a un dispendioso 5♣. LA SURLICITA

La surlicita diretta del colore avversario sul Contro Informativo del compagno mostra semplicemente una mano troppo forte per essere espressa da un colore a livello o a salto. La surlicita non è forzante manche. La mano potrebbe essere di solo invito, tipo, dopo 1♦ e Contro:

♠ K872 ♥ J985 ♦ 75 ♣ AQ6 Ma, e questo è importantissimo, è autoforzante: chi surlicita promette di fornire ancora una dichiarazione. Questa situazione, che potete proporre agli allievi, llustra184 bene le motivazioni di questa sistemazione: i

Sulla surlicita autoforzante, il compito di Ovest (che sa che il compagno dichiarerà ancora) è molto semplice: inizia a descrivere in economia i suoi colori giocabili dichiarando 2♥. Se il compagno proseguirà con 3♥

(invitante) salirà a manche; su un eventuale 2♠ ne dirà 4 e su 2NT salirà a 3. A questo punto chiedete agli allievi se Ovest si sentirebbe altrettanto rilassato se la surlicita non promettesse una ridichiarazione: avendo 16 punti, dovrebbe mostrare immediatamente la sua forza e, non avendo colori lunghi, non potrebbe fare altro che surlicitare a sua volta (3♦). Sottolineate che le surlicite sono preziose, ma abusarne porta poi a estrarre a sorte il colore vero che si vuole giocare. Ecco tre mani paradigma con cui si surlicita dopo 1♦ e Contro:

♠ 872 ♥ J985 ♦ KQ5 ♣ AJ6 Mano invitante: se il compagno dichiara 2♥ si rialza a 3 (non forzante), mentre se dice 2♠ si propongono i Senza (2NT).

♠ AQ87 ♥ KJ85 ♦ A432 ♣ 6 Mano forzante manche, che però vuole essere certa di giocare in un fit 4-4: dopo la surlicita si rialzerà a manche il maggiore detto dal compagno. 184 Siamo al secondo anno: è il momento di spiegare il perché di ogni cosa.

O V E S T O N E S KJ87 ♠ 1♦ Dbl P 2♦

♥ AQ75 P ? ♦ K7

K72 ♣

123

Page 125: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

♠ Q7 ♥ K85 ♦ 32 ♣ AKJ876 Mano forzante manche: lo scopo è di poter introdurre le fiori senza che il compagno passi.

IL RISPONDENTE HA DICHIARATO

E’ il momento di trattare situazioni frequentissime nelle quali, dopo apertura e

Contro Informativo, il compagno dell’apertore ha dichiarato qualcosa: Durante il primo anno queste sequenze sono state, molto probabilmente, lasciate alla sperimentazione degli allievi, sottolineando solo che la mossa del rispondente ha esentato il compagno del contrante dall’obbligo di dichiarare. Giunti a questo livello di approfondimento è opportuno definire meglio alcune dichiarazioni. OBBLIGATO NO, MA NEPPURE TIMIDO

Il fatto che la risposta abbia esentato il compagno del Contrante dall’obbligo di dichiarare non significa che questi, per farsi vivo, debba aspettare di avere 7/8 o più unti: p

E’ vero che Est, in questa sequenza, non può avere mano bianca, tuttavia non sta neppure promettendo una mano costruttiva (avrebbe potuto dire le cuori a salto oppure usare il Contro). La dichiarazione libera di 1♥

significa semplicemente: “A fronte di un Contro normale faccio 1♥”. ANCHE IL CONTRO RESPONSIVO È UNA LICITA DISTRIBUZIONALE

E’ vero che il Contro Responsivo è teoricamente illimitato, tuttavia bisogna evitare che gli allievi pensino che la vera differenza tra contrare o dire un colore stia nel punteggio:

Se l’allievo ha delle idee sbagliate in questa situazione, passa (terribile) oppure dichiara 2♥ (pericoloso: si potrebbe istaurare una competizione con sole sette atout). Quello che deve sapere, invece, è che

Contro non vuol dire “anch’io ho i punti”, ma significa: “ho bisogno che sia tu a dire i tuoi colori”. Nulla vieta, ovviamente, che la mano possa essere più forte: successivamente si potrà rialzare il maggiore detto dal compagno a 3 (invitante) o a manche o addirittura surlicitare.

Il Contro non deve però essere preso come un modo comodo per scaricare le responsabilità: il compagno del contrante, se è quasi certo di un fit e se sa di avere in

185 Le frequenti modifiche ai regolamenti e, anche, il mutare della visione didattica rendono imbarazzante trattare sequenze di questo tipo. Nel bridge tradizionale un eventuale Contro di Est in questa situazione è inteso come “punitivo”: lo scopo, ovviamente, non è quello di penalizzare uno sfortunatissimo rispondente che ha detto le picche incappando nel vuoto dell’apertore, ma di sventare un’eventuale psichica, non infrequente dopo il Contro Informativo (♠ xx ♥ Jxx ♦ Qxxxxx ♣ Qxx). A prescindere da quello che voi pensate delle psichiche, in un clima dove esse sono ammesse (e non si capisce perché non dovrebbe essere così), queste indicazioni sono obbligatorie. Al momento attuale, invece, in alcune forme di torneo le psichiche, almeno al primo giro, sono proibite: il Contro, pertanto, dovrebbe essere “responsivo”.

S O N E S O N E 1♦ Dbl 1♠ ?185 1♦ Dbl ? 2♦

S O N E E S T 1♣ Dbl 1♦ 1♥ ♠ 54

♥ Q9762 ♦ 862 K84 ♣

S O N E E S T Dbl 2♦ Dbl ♠ KJ64 1♦

♥ Q976 ♦ 862 84 ♣

124

Page 126: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

linea almeno quanto hanno gli avversari, dichiarerà sempre un colore a livello di uno e qualche volta anche a livello due), pur con 4 sole carte: (

1♠ va detto, sia perché non costa niente (se Nord è quinto a cuori aumentano le probabilità di 4 carte di picche in Ovest) sia perché, avendo Est questa possibilità, l’alternativa del Contro escluderebbe il possesso di 4

carte; si direbbe infatti Contro con: ♠Kxx ♥Qx ♦xxxx ♣Axxx. COME COMPORTARSI SUL SURCONTRO

Quando il compagno dell’apertore surcontra la situazione si fa triste: se questi sono i presupposti, vuol dire che il quarto ha poco più di zero. Questo è scontato, ma ciononostante il suo dovere è proporre subito un salvataggio ogni volta che ha una unga, e comunque ogni volta che c'è un colore che assolutamente non vuol giocare. l

Carte di Est: ♠ 73 ♥ J872 ♦ J642 ♣ J76

1♥, per evitare che il partner, se possiede 4 picche e 3 cuori, dica 1♠. Quando il quarto di mano Passa ha dunque una mano con cui è “ugualmente disperato”, qualsiasi colore tiri fuori il partner:

♠ 732 ♥ 865 ♦ Q72 ♣ J876 Passo186. Nessun colore in cui “salvare”. IL CONTRO INFORMATIVO: PRIMA DI TUTTO I COLORI

Quando l’allievo ha maturato un certa esperienza riguardo a ciò che può accadere

dopo che ha messo sul tavolo un cartellino rosso, possiamo tornare indietro e fare ulteriori considerazioni sull’opportunità di questa mossa. Quello che l’allievo deve aver chiaro è che è la distribuzione, non il punteggio, a offrire garanzie. Sull’apertura di 1♥, ad esempio, non è pericoloso contrare con:

♠ A987 ♥ 5 ♦ A432 ♣ K642 … ma lo è con:

♠ A987 ♥ KJ8 ♦ K32 ♣ Q43 Se con queste carte, dopo il Contro, vediamo il rispondente deporre sul tavolo il cartellino blu ci vengono i brividi: dobbiamo sperare che il compagno abbia quattro carte di picche e che l’avversario non si accorga che non servono a nulla, perché non possiamo tagliare187.

Per evitare che gli allievi siano vittime di luoghi comuni, puntualizzate che queste considerazioni valgono anche, e di più, per il Contro del quarto di mano. E’ intuitivo comprendere che la coppia si trovi in una situazione più delicata: quando si Contra in seconda posizione, esiste almeno la speranza di poter trovare in mano al compagno buone carte; quando si contra in quarta posizione i presupposti sono già negativi: gli 186 Non si tratta di un accordo universale: questo problema è ripreso nel paragrafo “Domande e approfondimenti” a pagina 141. 187 Notate che stiamo gettando le basi per trattare anche l’intervento sull’apertura di barrage. Se l’avversario avesse aperto di 3♥ le considerazioni sarebbero simili: Contro ammissibile con la prima mano, vietato con la seconda. Il principio che sta dietro a tutto questo è che È IL GIOCATORE CORTO NEL COLORE AVVERSARIO QUELLO CHE DEVE RISCHIARE DI PIÙ.

S O N E E S T Dbl KJ64 1♦ 1♥ 1♠ ♠

76 ♥ 862 ♦ K974 ♣

S O N E 1♦ Dbl Rdbl ?

125

Page 127: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

avversari hanno parlato entrambi, e il compagno è passato. Questa considerazione impone maggior attenzione, non tanto per la forza onori quanto per il possesso delle lunghezze nei colori rimasti:

E’ vero che il cosiddetto “contro in sandwich” è leggermente più pericoloso, ma la conseguenza non è che per affrontare questo rischio occorra avere mano non minima (14+):

quello che conta è dare granitiche certezze distribuzionali. I colori non detti, maggiori o minori non conta, ci devono essere tutti. Ecco la mano ideale:

♠ 83 ♥ AQ86 32 ♣ AJ943 ♦ Rispetto alle scelte che si operano a fronte del Contro dato in seconda posizione

nulla cambia nel comportamento del compagno, a cui viene chiesto di dichiarare; ma quello che dovreste sottolineare è che, essendo già passati al giro precedente, un minimo di iniziativa in più va presa, non tanto per proporre delle manche (rare in ueste situazioni) ma per vincere la competizione. Ad esempio: q

Ovest, in possesso di: ♠KJxx ♥xx ♦xxx ♣KQxx, dovrebbe dire 2♠ sia sul Passo che sul 2♦ o 2♥ di Sud; la situazione di doppio fit, oltretutto, aumenta le probabilità di realizzare

un buon numero di prese. RISCHI E OBIETTIVI

C’è poi un’idea, assolutamente banale per i giocatori esperti, che deve essere costantemente verificata con gli allievi: un rischio non è dignitoso se non c’è chance di vittoria. Supponete l’apertura avversaria di 1♠:

♠ 83 ♥ AQ86 K62 ♣ K943 ♦ ♠ 83 ♥ AJ6 ♦ AQ72 ♣ K952

Queste non sono certo due mani che useremmo come esempi standard per l’uso del Contro Informativo: pochi punti la prima, distribuzione imperfetta la seconda, tenuto conto che il compagno che dovrà dichiarare a livello 2. Però, se dovessimo commentare l’eventuale Contro di un allievo, non gli diremmo certo che ha commesso uno strafalcione: sottolineeremo semplicemente che ha fatto una mossa estremamente aggressiva e azzardata e che, in caso d’insuccesso, dovrà chiedere la comprensione del compagno. Ma se la sequenza fosse stata questa:

Allora sì che dovremo gridare allo scandalo, perché dopo il passo del compagno si rischia di pagare 1100 senza la contropartita di un ingente guadagno: più che un parziale

non potremo fare, e anche questo è improbabile visto che l’avversario ha il colore dominante, le picche.

La morale che l’allievo dovrebbe trarre da queste discussioni è che non si dichiara perché si hanno determinate carte, ma per conseguire degli obiettivi. E’ sugli obiettivi che va dunque puntato il riflettore, anche per evitare l’errore opposto, he consiste nel non dichiarare anche se ce n’è motivo: c

E’ vero che le chance di aggiudicarsi un contratto sono pressoché nulle, dopo che il compagno è passato di mano, tuttavia uno degli obiettivi che l’intervento a livello 1 si prefigge è di fornire indicazioni per il futuro

controgioco. 1♥ va detto perché tale obiettivo è ancora valido.

S O N E P 1♦ 1♠ Dbl

S O N E 1♦ P 1♥ Dbl P ?

S O N E - P Dbl 1♠

S O N E E S T 64 - P 1♣ 1♥ ♠

AKJ76 ♥ 862 ♦ J74 ♣

126

Page 128: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

3 L’intervento di 1 a colore

Questo tipo d’intervento, sovente trascurato non solo nella didattica ma anche nei testi che parlano di dichiarazione, merita invece un paragrafo tutto per sé: da un punto di vista tecnico, infatti, ha un’enorme importanza per la sua frequenza e, soprattutto, per il fatto che getta le basi della successiva competizione e dell’eventuale controgioco; dal punto di vista didattico, poi, permette agli insegnanti di introdurre i loro allievi al vero bridge, quello fatto di obiettivi e di ipotesi vincenti, e soprattutto di bilanci preventivi (il confronto tra il rischio attivo che si affronta quando si dichiara, e il rischio passivo di subire un cattivo risultato per non aver dichiarato).

L’andamento di questo paragrafo cerca di riprodurre quello che dovrebbe essere il percorso di approfondimento: invece di fornire subito delle definizioni (partiamo tranquillamente dalle poche cose dette nei primi corsi), si cerca di individuare gli obiettivi e i relativi rischi, e in base ad essi portare gli allievi a costruire essi stessi le definizioni finali. Questo percorso, inoltre, consente di gettare le basi per affrontare l’argomento più complicato: il comportamento del compagno di chi è intervenuto. Tecnica e didattica, questa volta, coincidono esattamente.

I DUE OBIETTIVI POSSIBILI E I RELATIVI RISCHI

Quando l’avversario apre di uno a colore e contempliamo l’eventualità di un intervento a livello 1, possiamo configurare due obiettivi, ma di fatto essere in tre possibili situazioni.

♠ AKJ83 ♥ 86 ♦ 532 ♣ 943 Poche speranze di giocare (se ciò avverrà, è perché il compagno ha un monumento) ma, se dovessimo controgiocare, desidereremmo disperatamente che il compagno attaccasse a picche. Configuriamo quindi un obiettivo di controgioco, che si situa in un’area di punteggio tra gli 8 e i 9/10 punti, e determina la seguente definizione: il colore deve essere capeggiato da due onori maggiori (AK, AQ, KQ) oppure da un onore maggiore più due “integratori” (J10, J9, 109). Punti da spiegare e precisare: • queste limitazioni valgono solo quando l’obiettivo è soltanto dare l’attacco: se si

interviene con una mano consistente tali restrizioni non valgono; • la presenza di due integratori, quando si ha un solo onore maggiore, è opportuna

per evitare che l’attacco nel colore si risolva nell’affrancare prese per l’avversario. Su questo ultimo punto dovete essere piuttosto rigidi188:

♠ Q8753 ♥ K6 ♦ 532 ♣ K83 Sull’apertura di 1♦, l’intervento di 1♠ non è opportuno, per il semplice fatto che non siamo affatto certi che picche sia il miglior colore della nostra coppia: il compagno potrebbe avere delle buone cuori o delle buone fiori ed essere depistato dal nostro intervento.

Quali sono i rischi di un corretto intervento “per controgiocare”? L’unico rischio è che l’azione del compagno porti troppo in alto. Spiegate che questo rischio non riguarda chi interviene: deve essere cura del compagno tenere presente questa eventualità e agire con la dovuta prudenza. L’unico caso in cui, pur possedendo un buon colore, chi interviene deve valutare il rischio è quando sta contemplando di introdurre un colore quarto. L’avversario apre di 1♦:

♠ AKJ9 ♥ 86 ♦ 32 ♣ J9863

188 Dopo un primo periodo di incertezza, gli allievi percepiscono che i loro interventi gettano un po’ di scompiglio tra i loro avversari (cosa normale, essendo anch’essi allievi), e tendono a esagerare effettuando interventi al solo scopo di “disturbare”.

127

Page 129: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

Non si vede perché un giocatore non dovrebbe suggerire l’attacco a picche, tuttavia occorre considerare che a volte il compagno appoggerà con un onore terzo e questo porterà a giocare a livello 2 nella 4-3. Se si possono fare dei tagli va tutto bene: sottolineate che quando si ha qualcosa come AKJ9 + Q32, se l’avversario ci forza a fare due o tre tagli dalla parte lunga, faremo 5 o 6 prese in atout invece di quattro. Quindi mai un intervento quarto con la 4333, e quasi mai con la 4432.

Spostiamoci verso l’alto: quando si hanno 13-16 punti la speranza di giocare non è affatto fuori luogo. La consistenza del colore ha pertanto poca importanza:

♠ J87542 ♥ AQ4 ♦ 32 ♣ AK Su 1♦ si interviene di 1♠, nonostante il colore sia rarefatto: quello che stiamo cercando di fare è conquistare il tavolo con un contratto in attacco. I rischi connessi a questi interventi “per giocare” sono due. Il primo, veramente improbabile ma molto inquietante per gli allievi, è che tutti passino. Poiché questo timore li induce a volte ad abusare del Contro Informativo, è doveroso parlarne. Spiegate che il rischio che tutti passino, in una smazzata in cui la coppia che è intervenuta può realizzare manche, si concretizza quando la mano di chi interviene ha 17/18+ punti ed è poco sbilanciata (5332, 5422, 5431, 6332):

♠ K42 ♥ AKQ74 ♦ 32 ♣ AQ2 Con queste carte, sull’apertura di 1♦, è opportuno intervenire di Contro (anche se non si avrà una facile ridichiarazione al secondo giro) perché il rischio del passo generale sull’eventuale intervento di 1♥ è reale (18 + 13 dell’apertore lasciano 9 punti divisi tra rispondente e compagno). Quando invece la forza di una mano è nella sua distribuzione, il rischio del Passo generale è veramente remoto:

♠ 2 ♥ AQJ874 ♦ AQ1052 ♣ 2 Se qualche allievo è perplesso quando, sull’apertura avversaria di 1♣, gli suggerite di intervenire di 1♥ chiedetegli: “Dopo che la tua mano ha sottratto dal mazzo 11 carte rosse, è possibile che siano tutti bilanciati, in modo da non poter dichiarare?”.189

Il secondo rischio connesso all’intervento di 1 a colore con mani forti (16-17 punti) è quello di non poterle descrivere correttamente. Questo argomento ci consente di fare della didattica estremamente utile. Per prima cosa, ciò che dovete chiedere agli allievi è di fare un passo in avanti, non pensando alla bontà del loro eventuale intervento, ma focalizzando l’attenzione sulla sequenza di due licite che descriverà la loro mano. Le due possibilità sono:

COLORE, POI CONTRO oppure CONTRO, POI COLORE Dovrete inoltre avvisarli che, valutando la futura seconda dichiarazione, la loro vera preoccupazione dovrà essere ciò che faranno al secondo giro, se l’avversario soffocherà la licita. Ecco due mani che potete usare come esempio, nell’ipotesi che si debba intervenire sull’apertura avversaria di 1♦190:

♠ KJ4 ♥ AKJ87 ♦ 52 ♣ KJ7 ♠ A2 ♥ AKQ1074 ♦ 52 ♣ K75

189 Se pensate che gli allievi abbiano ormai una solida conoscenza del Contro Informativo, fate loro osservare che questa dichiarazione reca sempre con sé la possibilità (non importa quanto improbabile) di essere trasformata: quando un giocatore ha una mano sbilanciata (cosa che rende più probabile che il partner abbia molte carte nel seme avversario) rischia, con il Contro, di ritrovarsi a controgiocare a livello 1 quando poteva fare manche. 190 Con la prima mano è opportuno intervenire di 1♥: al secondo giro, se la licita non è a livelli impossibili, si potrà dire Contro mostrando così un intervento massimo a base cuori, ma con tolleranza per i colori neri. Se, con quelle carte, si dichiara Contro basta una modesta azione del rispondente (per esempio l’appoggio a 3♦) per metterci in difficoltà: non è certo rilassante dichiarare un colore quinto a livello 3. La seconda mano, invece, si presta al Contro Informativo, perché le cuori sono così lunghe e solide da poter essere dette a qualsiasi livello.

128

Page 130: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

Dunque, quando si contempla la possibilità di un intervento, gli obiettivi possono essere due: controgiocare (mani minime, bel colore) oppure giocare (mani massime). Nella pratica, però, si presentano delle mani nella terra di mezzo (10-11-12 punti, colori mediocri) con cui non è ben chiaro quale sia l’obiettivo. Sempre sull’apertura avversaria di 1♦:

♠ Q8754 ♥ A87 ♦ 52 ♣ KJ7 Su questo tipo di mani è opportuno dare solo due avvertenze191. La prima è che il colore deve presentare almeno un onore maggiore, per evitare di pilotare degli

ttacchi disastrosi. a La seconda è che, se il compagno ci chiede una ulteriore descrizione, queste mani devono essere descritte come minime (riservandoci di chiamare partita solo se il compagno farà ancora un ulteriore invito).

NON DITE DOPO QUELLO CHE POTEVATE DIRE PRIMA (Benito Garozzo) In alcuni testi (in genere piuttosto datati) che parlano della dichiarazione in

ntervento troverete esempi bucolici di questo tipo: i Il catechista di turno, ricordandoci che l’intervento di Contro sarebbe errato non avendo noi supporto per le cuori, ci fa vedere come, riaprendo, la nostra coppia possa tranquillamente recuperare il tempo perduto trovando

un fit in cui competere. Perché mai questi profeti del tutto andrà bene non ci fanno ai un esempio come il seguente? m

E adesso? Contro è ovviamente fuori luogo perché mostrerebbe un Passo Forte a quadri. E così i catechizzati dopo un po’, stufi di essere tagliati fuori, iniziano inconsapevolmente a rubare: con queste carte, su 1NT,

soffrono e si struggono, poi esalano Contro: il compagno comprende l’antifona e dichiara. Ecco un altro esempio con cui gli autori cercano di convincerci che viviamo el migliore dei mondi: n

Dopo che, disgustati dalle picche, abbiamo evitato di intervenire, rientriamo dopo in assoluta tranquillità, certi che il compagno, conscio del nostro mancato intervento, se è in misfit a picche tirerà fuori un colore

minore. Che bello! Peccato che noi viviamo in un altro mondo, e i nostri allievi arrivano raccontandoci questa esperienza: NS in zona, dichiarante Sud ….. 191 Solo due avvertenze, nella speranza che siate riusciti a convincere i vostri allievi che cominciano a fare tornei a mantenere il significato standard dell’ INTERVENTO A SALTO: 12-14 PUNTI, DUE ONORI SESTI. Se anche questo tipo di mano confluisse negli interventi a livello 1, le descrizioni sarebbero davvero problematiche. Sappiamo bene che alcuni allievi subiscono cattivi risultati a seguito di un intervento a salto debole (per loro insipienza, non perché questo accordo sia micidiale), e che quindi desiderano adottarlo. Cercate di dissuaderli ma, se proprio non riuscite a convincerli, almeno arginate la situazione: permettete i salti deboli solo in prima. Dite pure loro che chi fa salti deboli in zona, o non conosce i punteggi da gara, o ha una forte componente masochista.

O V E S T S O N E Q8754 1♦ 1♠ P 2♦ ♠ A87 P 2♠ P 3♠ ♥ 52 P 4♠ ♦ KJ7 ♣

O V E S T S O N E ♠ KJ104 1♦ P 2♦ P ♥ 87 P Dbl P 2♥ ♦ A54 P P 2♠ 3♣ ♣ AQ76 P P P

O V E S T S O N E ♠ KJ104 1♦ P 1NT P ♥ 87 P ? ♦ A54 ♣ AQ76

O V E S T S O N E ♠ J9764 1♥ P 2♥ P ♥ 8 P 2♠ ♦ 954 ♣ AKJ6

129

Page 131: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

S O V E S T E S T O N E

♠ J9764 KQ105 P P 1♥ 4♥ ♠ 8 7532 ♥ ♥ P P

♦ 954 63 ♦ AKJ6 ♣ Q75 ♣

Dopo aver inondato il tavolo di cartellini verdi e aver segnato 620 punti sulla colonna avversaria, scoprono che a 4♠ contrate avrebbero pagato solo 100 punti. Per fulgido che sia il nostro carisma, la terza volta che una situazione come questa si presenterà, se diciamo loro che sono stati sfortunati qualche dubbio inizierà a sorgere. Basta, parliamo di bridge: il parametro fondamentale per decidere un intervento è il rango del colore d’apertura. Gli allievi hanno ormai sufficiente esperienza per sapere che a seguito di un’apertura minore l’azione degli avversari è lenta, e pertanto il rischio di venire estromessi è piuttosto basso. Torniamo alla mano dell’esempio:

Sull’apertura avversaria di 1♦ il passo è corretto: la mano è minima e il colore di picche non è compatibile con l’obiettivo di ottimizzare il controgioco. Inoltre, se il rispondente nomina le cuori, il compagno può introdurre le picche a livello 1. Ma se l’apertura dovesse essere 1♥, l’intervento di 1♠ è tutt’altro che fantasioso: sappiamo che qualsiasi azione veloce del

rispondente (3♥, 4♥ o 2NT Truscott) ci taglierebbe fuori per sempre192. Le stesse, identiche considerazioni si possono fare per una mano come questa:

O V E S T ♠ J9764 ♥ 8 ♦ 954

AKJ6 ♣

♠ KJ54 ♥ 7 ♦ 952 ♣ AQ874 Passo su 1♦, ma 1♠ su 1♥.

Anche le mani con cui l’obiettivo è giocare col morto (12/13+ punti) pongono dei problemi. Gli allievi, che a questo stadio del loro apprendimento dovrebbero aver compreso quanto caro costi farsi tagliare fuori (l’avversario fa 2♥ quando noi potevamo fare 2♠: bilancio -220), devono far propri due importanti principi: 1) mai trattare con il Contro Informativo una mano che non ne abbia i requisiti; 2) mai pensare che esistano mani che possono essere dichiarate meglio

passando e poi rientrando in licita al giro successivo193. E cco di cosa stiamo parlando:

Stabilito che il Contro sarebbe una bestemmia dichiarativa, 1♥ è un intervento ragionevole: il colore ha i requisiti richiesti (2 onori maggiori oppure un onore + due integratori), la mano è solida e la distribuzione non è

“tomba” (cioè 4333). Spiegate agli allievi che dire Passo, aspettando gli eventi, non è bridge: quando si passa con una mano che per forza e/o distribuzione vorrebbe dire qualcosa, bisogna confrontarsi con i futuri possibili. Proviamo: 192 E’ pacifico che, prima di affrontare questa fase di approfondimento, dobbiamo essere certi che gli allievi abbiano definitivamente superato quello stadio iniziale in cui non era ben chiara la differenza tra sistema in attacco e sistema in intervento. 193 Sono stati scritti degli splendidi libri, anche se datati, sull’argomento del rientrare in licita dopo un Passo iniziale (vedi Overcalling e Balancing di Mike Lawrence) che sviscerano tutte le difficoltà e i pericoli di queste azioni ritardate. Tanto sforzo nasce dal tabù dell’intervento quarto che tanti, ancora oggi, ritengono sacro. Certo, l’intervento quarto richiede qualche cautela, ma nulla al confronto delle riaperture o dei rientri in licita. E’ molto più ragionevole pensare che il pericolo di un intervento a livello 1 sia infinitamente inferiore a quello di una riapertura a livello 2 (che, a volte, obbliga il compagno a inerpicarsi nel livello 3 per cercare un fit 4-4).

O V E S T S O N E ♠ 86 1♦ ? ♥ KQ104 ♦ A75 ♣ KJ62

130

Page 132: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

Certo, possiamo riaprire di Contro o di 2♥, pronti, se il partner dice 2♠, a dichiarare 2NT sperando che lui dica 3♣, unico salvataggio se non troviamo la 4-4 a cuori. Situazione impossibile: se riapriamo di Contro mostriamo un Passo Forte a quadri. Come sopra, con l’aggravante che Nord è illimitato e potrebbe essere pronto al massacro. Questa è angoscia pura: rientrare in dichiarazione potrebbe costare una cifra mai vista (magari su un avversario che si apprestava a segnare 110 o 140) e passare potrebbe gettare un velo di silenzio definitivo. Non ci possiamo certo

aspettare che, se Nord passa, il compagno riapra con: ♠ J75 ♥ A8652 ♦ 962 ♣ A7

(notate che, se le cuori sono 3-1, l’avversario ci farà 2♠ anche se realizziamo tre prese a fiori, in una mano in cui, se Sud ha la Dama di fiori, noi facciamo manche a cuori). Sia chiaro che queste considerazioni sono state fatte per quelli di voi che aborrono l’intervento quarto, ma che non c’è necessità alcuna di proporle agli allievi: se avete suggerito loro che, a patto di avere precisi requisiti, si può intervenire con quattro carte, dire 1♥ con la mano dell’esempio sarà per loro assolutamente naturale e ovvio.

Riassumiamo: partendo dalle informazioni date al primo anno abbiamo focalizzato l’attenzione degli allievi sugli obiettivi che, in fase di intervento, è opportuno perseguire, carte permettendo. Questo ci ha permesso di individuare i requisiti che rendono una mano adatta a tale intervento, usando come punto di riferimento proprio l’obiettivo che tale licita ha. Siamo dunque arrivati alla definizione di intervento a livello 1 con un processo logico e tattico che non la farà più apparire come un’astratta formuletta: • UN INTERVENTO CON 8-10 PUNTI HA LO SCOPO DI INDICARE L’ATTACCO: IL COLORE DEVE

AVERE DUE ONORI MAGGIORI O UN ONORE E DUE INTEGRATORI. SE LA MANO CONTIENE 11-12 PUNTI BASTA UN ONORE MAGGIORE;

• UN INTERVENTO CON 13-16/17 PUNTI NON RICHIEDE REQUISITI PARTICOLARI NEL COLORE;

• UN INTERVENTO QUARTO194 RICHIEDE SEMPRE DUE ONORI MAGGIORI O UN ONORE E DUE INTEGRATORI, MANO NON MINIMA (10/11+ PUNTI) E MAI DISTRIBUZIONE 4333;

• ECCEZIONE: L’INTERVENTO DI 1♠ SU 1♥, PURCHÉ LA MANO SIA SBILANCIATA, PUÒ ESSERE FATTO CON COLORI MENO CONSISTENTI. Siamo ora pronti per trattare il comportamento del compagno: nel momento

sbagliato si tratterebbe di un argomento assai impegnativo. Dopo aver esposto, invece, logica e strategia dell’intervento, la prosecuzione assume invece le caratteristiche di una ragionevole gestione delle possibilità che il compagno può avere. 194 Quando si autorizzano interventi quarti sorge una comprensibile ansia sia da parte di chi ha la coda di paglia per essere intervenuto con una carta in meno (il timore di ricevere appoggio terzo e giocare nella 4-3) sia da parte del compagno che, con fit solo terzo, diventa diffidente nell’appoggiare. Queste incertezze si risolvono premettendo una regola assoluta: dopo intervento a livello uno, il compagno che abbia fit terzo non dovrà MAI fornire un appoggio che superi il livello di DUE. Potrà dunque appoggiare a livello due, o surlicitare se oltre al fit terzo ha mano di 11 e oltre, ma mai spingersi a livello 3 o 4. Le situazioni che si creano se il compagno dell’apertore rialza sono trattate a pagina 140.

S O N E 1♦ P 2♦ P P ?

S O N E P 1NT P 1♦

P ? S O N E

1♦ P 1♠ P 1NT ?

S O N E 1♦ P 1♠ P 2♠ ?

131

Page 133: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

DOPO INTERVENTO A LIVELLO 1: PROSECUZIONE

Un’idea che va sempre ribadita, per ricordare che sistema in attacco e sistema in intervento sono cose diverse, è che dopo qualsiasi intervento, salvo rare eccezioni195, solo la surlicita è forzante. Questa affermazione, tuttavia, non implica che quando si fa una licita non forzante si stia scappando dal contratto che il partner ha proposto col suo intervento. Lo slogan è: non salvate mai il compagno se lui

on può capirlo. n Certamente 1♠ non sarà un bel contratto, ma dichiarando 2♥ si farebbero peggiori disastri: il partner percepirebbe un desiderio di andare avanti e dichiarerebbe ancora, (magari 2♠). E’ opportuno passare. Solo se

l’avversario manifestasse la volontà di punire 1♠: … si potrebbero introdurre le cuori, in una situazione nella quale il compagno capirebbe che giocare 1♠ non era una bella idea. Dunque, con le mani povere, soprattutto se in misfit, si passa. Ogni dichiarazione diretta, invece, pur non

essendo forzante, mostra una forza tale da poter sopravvivere anche a fronte di 8 punti (il minimo promesso dall’intervento a colore). E’ il caso dei nuovi colori …. IL COMPAGNO DICHIARA UN NUOVO COLORE

Nell’introdurre questo argomento dovreste iniziare con un quiz: Non vi sarà difficile, dialogando con gli allievi, far vedere come questa sia una mano problema: potrebbe esserci manche, certamente, ma potrebbe anche essere una situazione nella quale, oltre 2♥, non si sopravvive. Se

l’accordo fosse che il compagno, sull’eventuale 2♥, fosse obbligato a parlare si ovrebbe probabilmente passare, per evitare il macello: d

♠ AKJ75 ♥ 82 ♦ 873 ♣ J42 Ma così non è: il nuovo colore è forte ma non forzante. Est può tranquillamente sondare la manche dichiarando 2♥ e Ovest, con quella mano polare, passare. In questo clima Est ha dunque un’altra certezza: se, sul suo 2♥, Ovest dovesse ripetere le picche (azione non obbligata) mostrerebbe misfit a cuori e certamente almeno sei carte di picche.

Siamo pronti per la nostra definizione: dopo intervento a livello 1 un nuovo colore è forte (fino a 13 punti, o anche 14 se in misfit) ma non forzante.

Prima di abbandonare l’argomento spendiamo due parole sul nuovo colore a livello 1: alcuni sostengono che debba essere forzante, altri che debba essere quinto. Niente di tutto questo. Un nuovo colore a livello 1 può arrivare fino a 14 o 15 punti, ma non è forzante196. Il fatto, poi, che debba essere quinto è curioso: abbiamo spiegato agli allievi che l’obiettivo primario è il reperimento dei fit maggiori 4-4, e poi facciamo di tutto per ostacolare questo compito quando siamo intervenuti? Ecco un esempio paradigmatico: 195 Oltre ai casi in cui il compagno di chi è intervenuto ha effettuato una licita convenzionale (come la surlicita o il 2NT Truscott) l’eccezione è rappresentata da un nuovo colore a livello 3 senza salto, che è forzante 1 giro. 196 Il passo è veramente raro, tuttavia possibile.

S O N E E S T 1♣ 1♠ P ? ♠ -

♥ J98754 ♦ K762 ♣ J74

S O N E P P 1♣ 1♠

Dbl P P 2♥

S O N E E S T 1♣ 1♠ P ? ♠ 6

♥ AQ975 ♦ KJ62 ♣ K75

132

Page 134: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

O V E S T E S T S O N E J97 ♠ KQ85 P 1♣ 1♦ 1♠ ♠ 842 AKJ P P ♥ ♥ AKJ64 73 ♦ ♦ 52 J764 ♣ ♣

Notate che un’eventuale surlicita (2♣) seguita da 2♠ sarebbe stata forzante, e la coppia si sarebbe trovata nel livello 3 senza sapere cosa giocare in una mano nella quale, se si dovesse giocare a Senza e l’impasse a quadri andare male, si butterebbero via tutte le carte197. LA SURLICITA

La dichiarazione del colore avversario è lo strumento principe per effettuare indagini dopo che il compagno è intervenuto. Come al solito, per stabilire quali requisiti siano richiesti per questa dichiarazione, occorre esaminare come si comporterà il compagno198. La surlicita è forzante fino a 2 nel colore d’intervento, che è il Livello di Guardia. Chi è intervenuto, quindi, descriverà applicando la logica dei Livelli di Guardia. Ipotizziamo questa sequenza:

2♠ è il Livello di Guardia. La ripetizione delle picche, pertanto, mostrerebbe certamente intervento minimo, o comunque non massimo. Ecco alcune mani con cui Ovest ridichiarerebbe 2 : ♠ ♠ AKJ75 ♥ 82 ♦ 873 ♣ J42 ♠ Q9875 ♥ 82 ♦ Q73 ♣ AK2 ♠ KQJ9 ♥ 82 ♦ 87 ♣ A8653 199

Ogni licita superiore al Livello di Guardia mostra intervento massimo:

♠ AKJ75 ♥ 82 ♦ KQ3 ♣ J42 ♠ A98752 ♥ 82 ♦ 73 ♣ AKQ ♠ AQJ92 ♥ K82 ♦ 87 ♣ K53

Nell’ordine si ridichiara 2NT, 2♠, 3♦ (surlicita = mano forte senza nessuna ichiarazione naturale che la possa descrivere). d

Le dichiarazioni sotto il Livello di Guardia sono ambigue: ♠ AQ975 ♥ K872 ♦ 87 ♣ 42 ♠ AKJ95 ♥ KQ65 ♦ 73 ♣ 82

Con ambedue queste mani si replica 2♥. Problemi non ne esistono perché la situazione è forzante fino a 2♠: se il compagno prosegue con 2♠ (o 2NT), semplicemente con la prima mano si passa, e con la seconda si dichiara200. 197 Alcuni insegnanti, per aggirare tutte queste difficoltà, suggeriscono di effettuare interventi più consistenti in modo che il compagno si possa muovere su un terreno più solido. Questo è un esempio di pessima didattica: non è corretto, allo scopo di evitare le difficoltà, spiegare un bridge sbagliato (se non si interviene opportunamente nel livello 1 si regalano poi troppe prese in controgioco). 198 Notate come, parlando d’intervento, questo tipo di ragionamento “rovesciato” sia fondamentale: la correttezza di una dichiarazione è valutabile solo in relazione a ciò che il compagno potrà fare. 199 Non stancatevi di ripetere che quando una dichiarazione ha lo scopo di descrivere mano minima (il gradino pietà) nulla aggiunge alla lunghezza del colore. 200 Quegli insegnanti che, per rendere facile la vita agli allievi, spiegano che ogni dichiarazione diversa dalla ripetizione del colore d’intervento mostra mano massima fanno invece loro un pessimo servizio, perché rendono

S O N E 1♦ 1♠ P 2♦ P ?

133

Page 135: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

Dopo che avete illustrato il comportamento del compagno sulla surlicita, dovreste ortare gli allievi ad accorgersi da soli che c’è un problema: p

Arrivati a questo punto sanno che, sull’eventuale surlicita a 2♣, il partner ridichiarerà 2♠ per mostrare mano non massima, e qualche volta questa dichiarazione verrà da un colore di quattro carte.

Assicuratevi che gli allievi comprendano che la surlicita seguita da 2NT con mani come queste sarebbe sbagliata: avendo il compagno garantito un minimo di 8 punti, per proporre il contratto di 2NT ne servirebbero almeno 14/15, per essere sicuri di

iocare con 22/23 punti. g Siamo pronti: quando il compagno interviene a livello 1 …. • La surlicita viene effettuata con:

o 10/11+ punti e fit terzo201; o 14/15+ punti senza fit.

• La dichiarazione di 1NT mostra 9-14 punti. Di norma, con 8-9 punti non si dovrebbe passare mai, ma è doveroso farlo

quando si ha di meno: tenere aperto dichiarando 1NT , con la sola giustificazione del fermo nel colore avversario, è un errore tipico che nuovamente si riconduce alla situazione apparentemente simile di apertore-rispondente.

Fate notare, semplicemente, che i “giustificativi dei contratti” che hanno imparato nel primo corso restano validi, e che perché 1NT sia un contratto ragionevole la coppia deve avere non meno di 18-19 punti in linea.

Quindi poiché ci si deve basare sul valore minimo di un intervento a colore (che è 8-9), va da sé che chi dichiara 1NT non solo non sta scappando da un colore sgradito, ma garantisce “complemento a 18” a fronte del minimo del partner… il che significa all’incirca una decina di punti.

Ecco una serie di mani con le quali, nella sequenza proposta (apertura 1♣ e intervento 1♠) Est dichiara 1NT:

♠ 875 ♥ KJ72 ♦ Q32 ♣ KJ2 ♠ 62 ♥ AQ97 KJ62 ♣ Q72 ♦ ♠ 2 ♥ K872 ♦ AK63 ♣ A762

Come vedete, un crescendo di punti ma anche un crescendo di misfit, che impone sempre maggior prudenza.

La certezza che la prosecuzione di 1NT mostri almeno 8/9 punti consente a chi è ntervenuto ulteriori mosse senza rischio: i

Se le carte fossero: ♠AJ10xx ♥Kx ♦Jxx ♣AQx Ovest non dovrebbe avere alcuna esitazione nel saltare a 3NT. E, se avesse 12-13, nel rialzare a 2NT.

LE DICHIARAZIONI DI APPOGGIO In analogia con quanto si è spiegato parlando delle aperture di uno a maggiore,

gli appoggi a salto o a manche sono barrage e 2NT è Truscott.

problematico il reperimento dei fit 4-4. La logica dei Livelli di Guardia è l’anima della dichiarazione: fate in modo che gli allievi se ne approprino. 201 Anche dopo intervento di 1♥ o 1♠ è disponibile la Truscott (2NT) per mostrare fit quarto e un serio invito a manche.

S O N E E S T P ? ♠ 62 1♣ 1♠

♥ AQ97 KJ62 ♦ ♣ Q72

S O N E P 1NT 1♦ 1♠

P ?

134

Page 136: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

Per quanto riguarda il rialzo a livello 2, esortate gli allievi a non preoccuparsi che l’intervento del compagno possa essere occasionalmente quarto: in questo caso ha una mano non minima e sbilanciata.

Dopo apertura 1♦ e intervento 1♥, qualsiasi cosa faccia il compagno dell’apertore si dicono 2♥:

♠ 75 ♥ K72 ♦ KQ32 ♣ 8652 Anche se l’avversario dovesse lasciarci giocare 2♥, e anche se il compagno fosse quarto, giocare 2♥ nella 4-3 non sarà un dramma202. 4 Gli altri interventi

L’INTERVENTO A LIVELLO 2

Trattando questo argomento è opportuno distinguere tra l’intervento di 2♥

(sull’apertura di 1♠) e gli interventi di 2 a minore. L’intervento di 2 a minore garantisce sei carte. Se, per esempio, l’avversario

apre di 1♠ dovreste inibire l’intervento con carte come queste: ♠ 75 ♥ Q72 ♦ KJ3 ♣ AK752

… spiegando che i punti onori funzionano bene anche per controgiocare. Le motivazioni tecniche sono due: • se il compagno ha un po’ di fit e un po’ di punti il suo obiettivo sarà 3NT e deve

poter contare su una sorgente di prese di almeno sei carte; • se l’avversario dichiara manche in un maggiore, il compagno, a volte, vorrà

difendere a 5 minore: con 9 o 10 carte in linea questa mossa è frequentemente vantaggiosa, ma se il fit è 5-3 il disastro è pressoché certo. L’intervento di 2♥ (su 1♠) può essere fatto con 5 carte se la mano ha forza

d’apertura e il colore è almeno decente. I colori maggiori, come al solito, giustificano maggiore intraprendenza. Quando l’alternativa del Contro esiste, è la consistenza delle cuori a far decidere:

♠ 5 ♥ Q9872 ♦ AQJ3 ♣ KQ2 ♠ 5 ♥ AQJ72 ♦ A763 ♣ K72

Contro con la prima, 2♥ con la seconda. Per quanto riguarda la forza, il massimo, come al solito, è 16/17 punti, superati i

quali il Contro Informativo è opportuno. Il minimo, invece, richiede qualche parola. Rispetto all’intervento a livello 1, quando si impegna il livello 2 qualcosa in più si deve avere, tuttavia è importante precisare che questo “qualcosa in più” riguarda le prese,

on i punti. Con queste carte sarebbe discutibile dire 2♣ sull’apertura di 1♥: n ♠ A5 ♥ 872 ♦ A3 ♣ Q87652

… mentre con le seguenti sarebbe sacrosanto: ♠ 75 ♥ 872 ♦ K3 ♣ KQJ1072

L’INTERVENTO A SALTO

Per prima cosa occorre rendere solida la percezione della meccanica dei salti.

Esistono salti semplici (1♦-2♠, 1♥-3♣) e salti doppi (1♣-3♥, 1♠-4♦).

202 L’obiezione che a volte si sente è: “ma gli allievi vanno down!” è cosa poco seria se detta da un istruttore: è infatti responsabilità nostra insegnare loro a far le prese.

135

Page 137: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

• i salti doppi sono barrage; • i salti semplici mostrano due onori maggiori sesti203 e 12-14 punti onori204. Amici e parenti dei vostri allievi cercano di convincerli a giocare i salti deboli? Allargate le braccia e commentate: “Non sanno quello che fanno”.205

Sottolineate che, in analogia a quanto avviene con i salti forti in risposta, il compagno uò fare importanti deduzioni: p

Ovest ha certamente sei carte e l’apertura, tuttavia sappiamo, per il fatto che non è intervenuto di 2♠, che il suo colore è mediocre.

L’INTERVENTO DI 1NT

Viene presentato normalmente con gli stessi requisiti dell’apertura di 1NT, e fermo nel colore avversario. L’ipotesi di avere tutti gli onori posizionati dopo l’apertura avversaria potrebbe far ritenere che la mano debba essere rivalutata, e questo è vero, ciononostante poiché ci si sta mettendo in mezzo con carte che, per mancanza di colori lunghi, potrebbero non avere salvezza, non incentivate affatto una liberalizzazione del punteggio richiesto, anzi suggerite il contrario:

LA FASCIA MEDIA DELL’INTERVENTO DI 1NT È 16-18 Lo sviluppo, nel senso del seguito alle interrogative, non è esattamente simile a

quello dell’apertura per ovvi motivi: innanzitutto è “conveniente” utilizzare come Stayman l’unico colore morto, ossia quello dell’avversario. Questo non è difficile da ar comprendere: f

E’ molto improbabile che Ovest abbia carte per voler giocare 2♦, quindi attribuire a tale surlicita il valore di Stayman libera la dichiarazione naturale di 2♣, a volte

utilissima. Sistemato questo, restano le dichiarazioni esplicative del partner, che non corrispondono di certo alla scaletta prevista per l’apertura di 1NT; non sarà infatti 2NT la risposta che mostra i due maggiori206 (ma sarà 3♦: li gioco tutti e due).

Quando l’apertura avversaria è stata 1♠, la surlicita diventa alquanto scomoda e ingombrante; la soluzione è a monte: 1NT su 1♠ di norma esclude cuori giocabili. Possedendo la bilanciata con la quarta di cuori la via del contro è preferibile, seguita eventualmente dalla surlicita nel caso il compagno mostrasse a livello minimo il colore. INTERVENTI BICOLORI

Stiamo parlando di interventi convenzionali, come il 2♣ Landy su 1NT, oppure gli

interventi bicolori sulle aperture di uno (Michael, Ghestem o Crodo). Se e quando introdurre questi argomenti dipende solo da voi, in relazione al tipo di allievi che avete, alla loro preparazione e alle attività che fanno nell’ambito della scuola e dell’associazione. Quando, però, decidete di parlarne ci sono tre importanti passi che 203 Se il salto è a 3 in un minore dovrebbe esserci almeno anche il Fante o il 10, per aumentare l’affrancabilità della sorgente di prese nel caso che il compagno concluda a 3NT. 204 A compagno passato il punteggio minimo può scendere a 10-11 205 Effettivamente, molto spesso, non sanno davvero quello che fanno quando propongono il salto debole con 8-10 punti e la sesta: non si capisce perché queste mani debbano avere un trattamento così speciale, né quale terribile imbarazzo debbano suscitare contro una coppia che sa quello che fa. I salti distruttivi in prima (tipo 2♠ con KQJ10x e basta) quelli sì che hanno un senso in clima di agonismo di alto livello, soprattutto contro aperture convenzionali forti o preparatorie ma, onestamente, non ci sembra questo il contesto. 206 Sconsigliate vivamente l’intervento di 1NT su apertura a minore con mani che contengano entrambe le quarte maggiori: la via migliore per trovare fit nobile è il Contro, su cui il partner mostra colori anche con zero. Tali fit invece, se l’intervento fosse 1NT, affiorerebbero solo nei casi in cui il compagno avesse la forza per interrogare.

S O N E 1♦ 1♠ P 2♦ P 3♠

S O N E 1♦ 1NT P 2♦

136

Page 138: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

dovreste compiere. Il primo è spiegare che con i punti si controgioca e con le prese si gioca. Un atteggiamento di questo tipo può essere già trattato fornendo consigli sull’intervento naturale all’apertura i 1NT. Con queste carte si passa: d

♠ A5 ♥ AQ872 ♦ A32 ♣ 652 … e si spera che l’avversario giochi a Senza per attaccare cuori. Con questa mano, invece:

♠ 65 ♥ QJ10872 ♦ 3 ♣ KJ102 … si interviene di 2♥: 5 o 6 prese in attacco, ma zero in controgioco. Lo stesso discorso vale per gli interventi bicolori; l’avversario apre 1♦:

♠ A8754 ♥ 2 Q3 ♣ A7652 ♦ anche avendo un intervento che descriva la bicolore nera, con queste carte 1♠ cresce e avanza. L’intervento bicolore, invece, andrebbe bene con:

♠ KJ1095 ♥ 2 3 ♣ QJ10752 ♦ Il secondo punto è che, nel momento in cui suggerite un intervento

convenzionale, dovreste contestualmente trattare la valutazione delle carte in quello pecifico contesto: s S O N E E S T

1♥ 2♥* Dbl 2♠ ♠ K1072 ♥ 753 ♦ J862 ♣ Q7

(2♥ è Ghestem: bicolore picche-fiori) E’ evidente che Est, delle bicolori, non ha capito nulla: la sua mano configura una valanga di prese in attacco e nessuna in difesa, per cui la mossa corretta è saltare a 4♠.

L’idea è che l’inserimento di un intervento convenzionale è dettato dalla necessità di descrivere immediatamente mani che, in fase di gioco, avranno particolari potenzialità. E’ quindi opportuno, volendo per esempio inserire interventi bicolori, far precede una lezione di gioco e controgioco che tratti proprio il tema delle prese in presenza di una grande bicolore.

Il terzo punto è molto importante: quando introducete un intervento convenzionale parlate contestualmente delle contromisure. Questo secondo argomento è ancor più importante del primo, perché anche se i vostri allievi decideranno di non adottare le convenzioni proposte, sapranno almeno difendersi quando gli altri le applicano. La difesa dagli interventi convenzionali è illustrata a pagina 115 del capitolo 7. 5 Domande e approfondimenti

Le situazioni che derivano dall’intervento e dalla competizione in genere sono

infinite e, in fase di lezione, sarebbe controproducente approfondire l’argomento fino a coprire la completa gamma delle possibilità: gli allievi avrebbero la sensazione di assistere alla proiezione di un film polacco in bianco e nero sottotitolato in ungherese. Per fortuna le fasi pratiche di gioco costituiscono una fetta importante della didattica, ed è proprio durante il gioco che gli allievi, incontrando situazioni per loro inusitate, vi porranno delle domande. E voi dovrete essere pronti ad approfondire la lezione.

Alcune delle soluzioni che proponiamo per aiutarvi negli approfondimenti sono granitiche e hanno solide motivazioni tecniche e didattiche (in questo caso il titolo presenta tre asterischi); altre non costituiscono l’unica soluzione possibile e voi potete scegliere di dire qualcosa di un po’ diverso. L’importante è che ne parliate: è una pessima idea pensare che la didattica debba accompagnare l’allievo fino a un certo punto, e che poi questi prosegua da solo. Il rapporto, anche se in maniera meno formale, dovrebbe continuare e voi essere il referente tecnico dei vostri ex allievi. Tra

137

Page 139: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

le altre cose, in questo modo eviterete che gli ex allievi, lasciati da soli, adottino esilaranti soluzioni proposte da amici e parenti che non hanno una vera competenza tecnica207.

LA RIAPERTURA DI 1NT ***

La dichiarazione di 1NT, dopo apertura seguita da due Passo, dovrebbe mostrare

una bilanciata da 10/11 fino a 13/14 punti. La motivazione di questa sistemazione è olto pratica e va spiegata: m

In situazioni come queste, ove il Passo del rispondente ha accreditato un po’ di punti al nostro compagno, il Contro è sconsigliabile: se il compagno dovesse dichiarare un colore rosso a livello 2, supereremmo

quello che sembra essere l’unico contratto ragionevole: 1NT. LA RIAPERTURA DI CONTRO DEL SECONDO DI MANO

Quando il giocatore che segue l’apertore passa al suo primo giro e contra al secondo, è corretto attribuirgli una mano di “passo forte”, a meno che la coppia vversaria si sia appoggiata in quel colore. Quindi: a S O N E S O N E S O N E

1♦ P 1♥ P 1♦ P 1♥ P 1♦ P 1NT P 2♥ Dbl 1NT Dbl 2♦ Dbl

Queste sono situazioni in cui Ovest mostra mano con valori di apertura e lunghezza e forza a quadri. Occorre spiegare che però, mentre nel terzo caso il contro è comodo (l’avversario staziona proprio nel contratto da punire), nel primo e nel secondo il compagno sarà pressato a “togliere il contro”; pertanto è conveniente che Ovest si presenti con carte adatte a diversi futuri possibili (quelli in cui sarà la sua coppia a giocare in un altro colore).

Non mostrano invece Passo forte, ma solo una mano di Contro informativo ritardato, le situazioni in cui il Contro viene dato sulla coppia avversaria che abbia

ostrato fit: m Ovest, constatata la scarsa forza onori sulla linea avversaria, sta normalmente cercando una competizione negli altri colori, con una mano troppo leggera per il Contro immediato: ♠ KJ95 ♥ QJ73 ♦ 32 ♣ K72

QUANDO I SENZA SONO NATURALI?

Questa domanda assilla anche molte coppie di giocatori non affiatati. La prima

cosa che dovreste dire a questo proposito è che l’intervento di 1NT è sempre naturale, se chi lo fa non è passato di mano:

1NT è naturale. Dovreste però avvisare gli allievi meno esperti che questa è una situazione in cui si rischia molto (il compagno potrebbe essere “bianco”), per guadagnare poco

207 Anche se un insegnante dedica gran parte della sua attività al bridge di base, dovrebbe essere bridgisticamente colto e aggiornato. Conoscere problemi e soluzioni del bridge di medio-alto livello vi permette di essere un punto di riferimento per i vostri allievi, anche molto tempo dopo che abbiano terminato i corsi, e questa è una gran bella cosa.

S O N E E S T 1♠ P P ? ♠ K1072

♥ K87 ♦ J2 AJ98 ♣

S O N E P P 1♦ 2♦

P Dbl

S O N E 1♦ P 1♠ 1NT

138

Page 140: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

(normalmente la nostra coppia non ha più di 23 punti, pertanto la battaglia è per un parziale). La mano di chi interviene, pertanto, dovrebbe essere molto solida in punti e soprattutto in prese:

♠ KJ5 ♥ 86 ♦ AJ10 ♣ AKQ106 Totalmente differente è il caso in cui chi dichiara a Senza è precedentemente passato: in questo caso si tratta di un intervento distribuzionale che enfatizza il sicuro possesso dei restanti colori:

Est sta mostrando le cuori e le fiori. Trattando questo argomento avete l’occasione di suggerire un atteggiamento generale di grande importanza proponendo questa domanda: poiché anche il Contro avrebbe mostrato i

restanti colori, che differenza c’è? Quando dei colori possono essere mostrati sia con il Contro sia con una licita a Senza, il Contro (che implica la possibilità teorica di essere trasformato) mostra prese difensive, mentre i Senza suggeriscono prese in attacco. Nella sequenza proposta ci aspettiamo che Est intervenga di Contro con:

S O N E P

1♦ P 1♠ 1NT

♠ 95 ♥ AJ76 73 ♣ AJ864 ♦

… mentre direbbe 1NT con: ♠ 95 ♥ KJ108 73 ♣ QJ1086 ♦

… e addirittura 2NT con: ♠ 9 ♥ QJ1065 ♦ 3 ♣ KQ9864

Per quanto riguarda, invece, la dichiarazione di 2NT le cose sono un po’ più complicate quando questa licita viene fatta a fronte di un Contro Informativo del compagno:

S O N E S O N E Dbl 2NT1♠ 2♣ 1♦ Dbl 2♦ 2NT

S O N E S O N E 1♠ Dbl 2♠

2NT Dbl 2NT 1♥ 2♥

Per una coppia professionista tra queste sequenze ci sono grandi e piccole differenze, ma in un clima di sano buon senso potete suggerire questo: 1) se gli avversari non sono fittati o sono fittati in un minore (le prime due sequenze)

2NT è naturale: 10-12 punti e buoni fermi; 2) se gli avversari sono fittati in un maggiore, 2NT garantisce ambedue i minori

giocabili. ESISTONO CONVENZIONI PER DIFENDERSI DAI BARRAGE ? ***

Spiegate che la risposta è un definitivo NO: se esistessero buone convenzioni

per vanificare gli effetti di un barrage, nessuno rischierebbe di farlo. Riguardo a un eventuale intervento su un’apertura di barrage ci sono tre atteggiamenti che dovreste enfatizzare. Il primo è che la dichiarazione di un colore non promette necessariamente un seme monumentale (dato l’alto livello facciamo quello che possiamo), ma garantisce sempre forza di una buona apertura. Quindi su 3♥:

♠ AJ8643 ♥ 5 ♦ A87 ♣ KQ9 3♠ si dicono, ma si passa208 con:

♠ KJ8643 ♥ 52 ♦ 96 ♣ KQ9 208 I vecchi dicevano: non si fa barrage su barrage.

139

Page 141: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

Se, infatti, si intervenisse di 3♠ con ambedue quelle mani, si concretizzerebbe una baraonda in cui la coppia che interviene non sa quello che sta facendo, mentre la coppia che ha fatto barrage si trova su un terreno solidissimo: il compagno dell’apertore di barrage sa esattamente quali carte fronteggia.

Il secondo punto da sottolineare riguarda la forza di una mano che interviene di Contro Informativo su un barrage. E’ vero che, dato l’alto livello cui obbliga il compagno a dichiarare, dovrebbe avere maggiore solidità rispetto al Contro su un’apertura a livello 1, ma tale solidità riguarda la distribuzione, non il punteggio. Intervenire di Contro sull’apertura di 3♠ con queste carte:

♠ Q43 ♥ AJ72 ♦ AJ8 ♣ KJ9 … potrebbe provocare dei disastri biblici, mentre con:

♠ 3 ♥ AJ72 ♦ AJ82 ♣ Q975 … il Contro è ammissibile perché il compagno troverà un fit soddisfacente in qualsiasi colore decida di dire. Questo ci porta al terzo punto:

S O N E S O N E Dbl 3♠ P P Dbl 3♠

Dopo apertura di barrage non c’è differenza tra Contro Informativo e Contro di riapertura: è il giocatore corto nel seme avversario che deve rischiare per primo.

INVITANTE O COMPETITIVO ? ***

L’intervento ha tolto spazio per distinguere tra un appoggio competitivo (2♥), un appoggio barrage o un appoggio invitante (Truscott o surlicita). In queste situazioni vale una

semplice regola: con le mani invitanti si dichiara manche. Il motivo è semplice e va spiegato: giocare 4♥-1 è un’eventualità assai meno dannosa che subire 3♣, quando avremmo fatto 3♥. Sottolineate anche che un eventuale passo di Nord con una mano mediocre, tipo:

S O N E 1♥ 3♣ 3♥

♠ 832 ♥ K72 AJ82 ♣ 975 ♦

… rischierebbe di zittire l’apertore, se in possesso di una mano decente con le cuori brutte:

♠ AQ ♥ QJ8752 ♦ KQ8 ♣ 42 Dopo 1♥-3♣-Passo-Passo Sud dovrebbe ridirsi le cuori da solo? Questa accoppiata di mani può giocare un’ottima manche, ma se Nord passa il contratto finale sarà 3♣.

QUARTO O QUINTO ? ***

E st-Ovest in zona, dichiarante Sud:

L’eventualità che l’intervento di Ovest provenga da un colore di 4 carte (opportuno, con mano sbilanciata e un colore bello, se l’apertura è 1♥) può creare un certo imbarazzo per Est. La soluzione è questa: dopo apertura,

intervento di 1♥ o 1♠ e dichiarazione del rispondente a livello 3 o 4, il Contro mostra fit terzo e forza d’apertura: al compagno decidere se giocare manche o controgiocare.

S O N E E S T ? 1♥ 1♠ 4♥ ♠ K107

♥ 87 AJ102 ♦ AJ98 ♣

140

Page 142: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

L’intervento

In pratica il compagno di chi è intervenuto si porta nel livello 3 o 4 solo se ha almeno 4 atout. La stessa cosa vale anche se l’apertura è stata 1♦ e la risposta 3♦: è vero che in questo caso l’eventualità di un intervento quarto è meno probabile, ma non è impossibile:

♠ KQ107 ♥ 52 ♦ K83 ♣ A874 UN MAGGIORE O UN MINORE ? ***

Stiamo parlando del problema di scegliere l’intervento con una lunga minore e

una quarta maggiore. L’avversario apre 1♦ : ♠ K876 ♥ Q2 83 ♣ AK874 ♦ ♠ KQJ2 ♥ 5 ♦ 832 ♣ A8743 ♠ AQJ7 ♥ 2 ♦ 83 ♣ A98742 ♠ AQJ7 ♥ 5 ♦ 83 ♣ AQJ985

Le prime due mani non dovrebbero rappresentare un problema per i nostri allievi: avvisati che non si dovrebbe mai intervenire di 2 a minore con un colore quinto, dovrebbero passare con la prima mano e intervenire di 1♠ con la seconda. La terza e la quarta mano sono invece un problema. Ecco l’indicazione da suggerire: se la mano ha una tale forza di prese (è il caso del quarto esempio) per cui, dopo essere intervenuti di 2 a minore, dichiareremo ancora a qualsiasi livello la licita ci sia tornata (dicendo il maggiore o Contro), allora iniziamo col minore. Se tale forza non c’è (il terzo esempio), dobbiamo allora preventivare di parlare una sola volta, ed è quindi il caso di mostrare il tratto più importante della mano: il maggiore. PASSO PUNITIVO O …INDIFFERENTE?

Una situazione comune che procura molti grattacapi, anche agli arbitri che poi

vengono chiamati al tavolo: Cosa significa il Passo di Est? E’ un “vero Passo” che mostra impossibilità di scegliere, con carte come queste: ♠ 872 ♥ 953 ♦ Q32 ♣ J743

… oppure sta manifestando un intento nett mente punitivo? Ad esempio con: a ♠ 872 ♥ 95 ♦ 32 ♣ KQJ103 J

E’ ovvio che la differenza tra le due mani è abissale e Ovest vorrebbe sapere cosa fronteggia (e anche l’avversario, se chiede, lo vorrebbe sapere). Ecco il suggerimento da dare (targato Benito Garozzo): 1) se l’apertura è in un maggiore (che in quasi tutti i sistemi mostra 5+ carte) il Passo

mostra semplicemente impossibilità di scegliere: il contrante dichiarerà il suo miglior colore;

2) se l’apertura è in un minore, invece, il Passo è punitivo. In questo caso il compagno del contrante, se ha una mano amorfa, deve dichiarare il colore maggiore terzo più economico.

Qualunque cosa decidiate di suggerire su questo argomento, c’è però una sequenza he in non è opinabile: c

Il secondo Passo di Ovest è Punitivo: ha le quadri.

S O N E 1♣ Dbl Rdbl P

S O N E 1♦ P P Dbl

Rdbl P

141

Page 143: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

A. LA LEGGE DELLE PRESE TOTALI

ARGOMENTI Cos’è la Legge? pag. 142 Applicando la Legge pag. 143 Prese totali e buon senso pag. 146 Bonus e Malus nell’applicazione della Legge pag. 147 Sotto la protezione della Legge pag. 148

Prese totali e prese nostre pag. 149La Legge e il linguaggio pag. 149PUNTI CHIAVE pag. 151

1 Cos’è la Legge?

La Legge delle Prese Totali mette in relazione il numero di prese che le due

coppie avversarie faranno, se impegnate in contratti a colore, con il numero di carte di atout che possiedono.

Nonostante il termine assoluto (“Legge”), non si deve pensare che essa rappresenti un insieme di obblighi cui i giocatori debbano ottemperare. La Legge delle Prese Totali è semplicemente un modo di analizzare le mani, nelle quali ambedue le coppie possono giocare con un atout, e determina una serie di utili suggerimenti che i protagonisti debbono saper di volta in volta integrare con considerazioni tecniche e tattiche. La Quinta Maggiore, che velocizza per natura la conoscenza del numero di carte nel nobile il apertura, trova proprio nella Legge i suoi fondamenti. Cominciamo con una smazzata:

♠ KJ5 ♥ AQ108 ♦ QJ10

♣ K42 876 AQ32 ♠ ♠

♥ 543 ♥ K6 ♦

N

983 ♦ K42 ♣

O E

S AQ106 ♣ J987 ♠ 1094 ♥ J972 ♦ A765 ♣ 53

Il miglior atout per la linea N-S è cuori, in cui possiede 8 carte: impegnata in un contratto in tale seme la coppia farà 9 prese perdendo 2 picche, 1 cuori e 1 fiori.

Ora osserviamo E-O: il loro miglior colore è fiori, e impegnati in un contratto in tale seme realizzeranno 7 prese cedendo 1 picche, 1 cuori, 3 quadri e 1 fiori. A questo punto, se proviamo a sommare le atout possedute dalle due coppie, arriveremo ad un totale di 16 (8♥+8♣) e se proviamo a sommare il numero di prese che fanno il totale arà di nuovo 16 (9 N-S e 7 E-O). Ecco verificata la Legge delle Prese Totali: s

IL NUMERO TOTALE DI PRESE DISPONIBILI IN OGNI MANO È UGUALE AL NUMERO TOTALE DELLE ATOUT.

Per "Prese Totali" si intende il numero complessivo di prese disponibili per entrambe le linee, se giocano nel loro miglior fit (presupposto: un gioco e un controgioco ottimali).

142

Page 144: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

Alla comprensione del concetto di "Prese Totali" si frappone un ostacolo: la nostra abitudine a guardare le cose dall'angolazione dei nostri interessi, ma la Legge è indifferente a tutto questo. Più prese farà una coppia meno ne farà l'altra, quello che conta è che il totale è sempre lo stesso e coincide con il numero di atout complessivamente possedute dalle due linee. Torniamo allora alla mano iniziale e proviamo, lasciando inalterate le carte di N-S, a manipolare quelle di E-O in modo che a situazione sia per loro ottimale: l

♠ KJ5 ♥ AQ108 ♦ QJ10

♣ K42 876 AQ32 ♠ ♠

♥ 543 ♥ K6 ♦

N

K42 ♦ 983 ♣ J987

O E S ♣ AQ106

♠ 1094 ♥ J972 ♦ A765

♣ 53 Con questa posizione di carte N-S perderanno 2 picche, 1 cuori, 1 quadri e 2 fiori realizzando così sette prese; E-O perderanno invece, giocando con atout fiori, 1 picche, 1 cuori e 2 quadri mettendo insieme così 9 prese. Ora E-O sono un po' più contenti e N/S un po' meno, ma tutto questo non riguarda la Legge: quello che conta è che il totale fa sempre 16 e che corrisponde al numero di atout possedute dalle due linee.

Un altro ostacolo che si contrappone alla comprensione della Legge è che essa mette in relazione due eventi (N-S giocano con atout cuori, E-O con atout fiori) che non possono realizzarsi contemporaneamente (o N/S giocano a cuori o E-O a fiori). Questo è vero nella Partita Libera209 ma non nel Bridge da Torneo! Una stessa smazzata corre su più tavoli in un torneo a coppie o transita da una sala all’altra in una competizione a squadre: i due eventi si possono verificare contemporaneamente, anche decine di volte.

E’ dal confronto tra il risultato che si concretizza, scegliendo l’una o l’altra strada (giochiamo noi o facciamo giocare loro?), che nasce la nostra strategia. Questo è il regno della Legge. 2 Applicando la Legge

Se abbiamo compreso la Legge, siamo arrivati allora alla conclusione che le due

coppie al tavolo sono indissolubilmente legate l'una all'altra da un numero: la somma delle atout e quindi delle Prese Totali. La conoscenza di questo numero in fase dichiarativa consente di prendere decisioni delicate, basandosi su un solido fondamento statistico......

Dichiarante Sud, tutti in zona:

209 Fu Jean-René Vernes ad avere le prime intuizioni sulla Legge, ma il suo lavoro (“Bridge Moderne de la Défense” del 1966) passò quasi inosservato, proprio perché in quegli anni il bridge più diffuso era quello della partita libera. La Legge fu poi riscoperta e divulgata da Larry Cohen, con i suoi due lavori del 1992 e 1994. L’Italia poi ha avuto un ulteriore ritardo, dovuto alla maggior divulgazione di sistemi in corto lungo o, se naturali, in quarta maggiore. L’applicazione della legge è favorita dal giocare naturale, perché si apre nel colore dominante; l’apertura in quinta maggiore accelera ulteriormente l’azione.

143

Page 145: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

Il problema è se competere a 3♥ o passare. In questa smazzata dobbiamo assumere che le Prese Totali siano 16 (8♥ noi e 8♦ l'avversario) e non preoccuparci che possano essere di più: in questo

caso infatti quello che facciamo noi è indifferente perché, anche se passiamo, sarà il partner a competere ancora. Se, infatti, Nord ha quattro cuori dichiarerà in virtù della sua quarta atout, e se l'avversario ha nove quadri Nord competerà in virtù del suo singolo. Bene, ci sono 16 Prese Totali: e ora? Ora, sapendo che se io faccio X giocando a cuori l'avversario giocando a quadri ne farà 16-X, posso confrontare le attribuzioni di punteggio che competono ai possibili risultati e vedere cosa mi conviene. Osservate il seguente schema: non è necessario impararlo a memoria, ma il ragionamento che vi sta dietro è l'essenza di tutte le decisioni in cui compare le egge delle Prese Totali: L

SCHEMA PER 16 PRESE TOTALI Tutti in zona

Giochiamo 3♥ Giocano 3♦ Prese

9 8 7

Score +140 -100 -200

Prese 7 8 9

Score +200 +100 -110

Come si legge questo schema? Così: "Se gioco 3♥ e faccio 9 prese segno 140, se avessi lasciato giocare 3♦ sarebbero andati 2 down (16-9=7 prese) e avrei segnato 200; se faccio 8 prese vado 1 down e pago 100, se li lascio giocare vanno down loro e segno 100; se faccio sette prese loro ne fanno 9 segnando 110, ma io avrei pagato 200". Come vedete non conviene mai dire 3♥; notate poi che l'evento più probabile è quello in cui ambedue le coppie fanno 8 prese: se dichiaro 3♥ si dice che "rovescio la crema", perché pago invece di incamerare.

Ecco allora la prima indicazione generale che ci viene dalla Legge: QUANDO LE PRESE TOTALI SONO 16

NON COMPETETE 3 SU 3.

Notate un fatto importante: le prime mosse (apertura, intervento, risposta e

rialzo dell’intervento) sono “da sistema” e configurano una situazione di battaglia per il parziale; le mosse successive quindi rappresentano delle “decisioni”. Il fatto, tuttavia, che un giocatore decida o meno di muoversi ulteriormente è espressivo del numero d’atout che possiede e quindi veicola un’informazione precisa: in sostanza l’applicazione della Legge diventa linguaggio.

Ora, sempre nella stessa situazione, supponiamo che Sud, l’Apertore, abbia una cuori in più e una quadri in meno: ♠ KJ6 ♥ AQ7532 ♦ 86 ♣ K7 Ora che le Prese Totali sono divenute 17 (9 cuori N-S e 8 quadri E-O) si configura un ltro schema: a

SCHEMA PER 17 PRESE TOTALI Tutti in zona

Giochiamo 3♥ Giocano 3♦ Prese

9 8

Score +140 -100

Prese 8 9

Score +100 -110

S U D S O N E KJ6 1♥ 2♦ 2♥ 3♦ ♠

? AQ753 ♥ ♦ 864 ♣ K7

144

Page 146: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

Come vedete, nei due casi più probabili, conviene dichiarare 3♥: certo, in Mitchell l'avversario potrebbe innervosirsi e contrare regalandoci il "bacio della morte" (-200), ma per ora tralasciamo queste questioni tattiche tipiche del torneo a coppie; del resto se provate a costruire questo schema tutti in prima scoprirete che conviene sempre e omunque dichiarare. Ecco la seconda indicazione: c

QUANDO LE PRESE TOTALI SONO 17 COMPETETE 3 SU 3.

Avrete notato che nella mano dell'esempio tutti gli onori hanno buone probabilità di produrre prese.

Va detto onestamente che a volte, a complicare il delicato problema della competizione 3 su 3 in zona con 17 Prese Totali, si presentano carte "sporche", come nell'esempio potrebbero essere la Dama seconda di quadri o Dama e Fante secchi di fiori: troverete ulteriori indicazioni per quanto riguarda il problema più avanti.

Adesso dovrebbe essere evidente che, quando le Prese Totali sono 18, la ompetizione "3 su 3" va sempre fatta: c

SCHEMA PER 18 PRESE TOTALI Tutti in zona

Giochiamo 3♥ Giocano 3♦ Prese

10 9 8

Score Prese Score +170 8 +100

-110 +140 9 -100 10 -130

E' vero che nel caso più sfortunato l’avversario potrebbe, in mitchell, azzardare un contro speculativo e farci pagare 200, ma statisticamente è evidente che la competizione a 3 cuori sia vincente. In duplicato, in due casi su tre lasciar giocare 3♦ significherebbe pagare un doppio score da 250 punti (avremmo segnato 140 invece acciamo segnare 110) o almeno da 70. f D ICHIARANTE SUD, TUTTI IN ZONA:

L e Prese Totali dovrebbero essere 16 e questo è lo schema:

I casi estremi sono a sfavore (in prima invece anche i casi estremi sarebbero avorevoli) ma quelli più probabili sono a favore: f

QUANDO LE PRESE TOTALI SONO 16 COMPETETE 3 SU 2.

S O N E N O R D 1♥ 1♠ 2♥ 2♠ 65 ♠

Pass Pass ? K43 ♥ KJ64 ♦

9852 ♣

SCHEMA PER 16 PRESE TOTALI Tutti in zona

Giochiamo 3♥ Giocano 2♠ Prese

10 9 8

Score +170 +140 -100 -200

Prese 6 7

7 8 9

Score +200 +100 -110 -140

145

Page 147: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

Un punto importante su cui riflettere è questo: la decisione di competere a 3♥ dell’esempio precedente trovava il suo fondamento nella Legge, che compara lunghezze delle atout e attribuzione di punteggio nei vari contratti.

Altre volte, però, un giocatore dichiara perché sa che nella spartizione delle Prese Totali la sua coppia sarà avvantaggiata per il fatto che possiede la preponderanza del unteggio. Per esempio, nel caso precedente Nord, Rispondente, potrebbe avere: p

♠ 65 ♥ K43 ♦ AQ64 ♣ 9852 Con queste carte dichiarare 3♥ non sarebbe una buona mossa perché un eventuale 3♠ dell’avversario, indovinato o meno, porrebbe termine alle operazioni. Contro e la licita giusta, col seguente messaggio: “Dì pure 3♥, che faremo, ma se l’avversario proseguisse con 3♠ prendi in considerazione l’idea di calare la mannaia, a meno che, ovviamente, tu non abbia un’apertura ridicola”. 3 Prese Totali e buon senso

Nei problemi precedenti, alcuni di voi avranno pensato che si poteva arrivare alla

soluzione corretta semplicemente applicando un po' di buon senso: questo probabilmente è vero, perché si trattava di quiz molto facili. Nella pratica però si presentano sovente situazioni molto più complicate di quanto vorremmo: l'intuito a volte sbaglia, la Legge meno. DICHIARANTE SUD, TUTTI IN PRIMA:

S O N E E S T 4♥ Dbl P ? ♠ K753

♥ K42 ♦ A43 ♣ 532

Avete già la mano sul cartellino del 4♠? Aspettate un attimo e provate a fare due conti. Per stabilire quante siano le Prese Totali assumiamo che ognuno abbia la mano perfetta per la sua licita, e cioè che Sud abbia sette carte di cuori e Ovest la tricolore col singolo di cuori. In questa ipotesi, le Prese Totali sono 17: ora, se noi facciamo 4♠ significa che realizziamo dieci prese segnando +420, ma significa anche che l'avversario ne avrebbe fatte solo sette giocando 4♥, pagando 500! Come vedete, anche facendo Manche non c'è convenienza a dichiarare, figuriamoci poi nei casi in cui dovessimo fare solo nove prese.

Considerate inoltre che tutto questo ragionamento è stato fatto nell'ipotesi di mani perfette: nella pratica molte volte il compagno avrà due carte di cuori e altre volte solo tre carte di picche con una mano forte: ♠ AQ6 ♥ 75 ♦ KQJ6 ♣ AQ64 In tutte queste ipotesi le Prese Totali saranno ancora meno e quindi ancora minore la convenienza a dichiarare.

Intendiamoci, quando siamo alle prese con i barrage la Legge va integrata con altre considerazioni: nella situazione precedente molto spesso Sud avrà otto carte di cuori e quindi, solo in quel colore, farà 7 prese; se poi ha qualcosa d’infernale, tipo una 8-4, ci vorrà del bello e del buono per mandarlo down; per contro, però, poiché la sua mano ha già 7 o 8 carte occupate dalle cuori, ben difficilmente troveremo le picche ben divise, se giochiamo noi.

Ma questa Legge non sbaglia proprio mai? A dire il vero alcune volte capitano mani in cui i conti non tornano (le Prese Totali cioè sono maggiori o minori della

146

Page 148: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

somma delle atout), tuttavia si tratta di casi riconducibili alla Legge e facilmente prevedibili....... 4 Bonus e Malus nell’applicazione della Legge

Cominciamo con una smazzata:

♠ KQJ7 ♥ 85 ♦ Q972

♣ Q64 982 105 ♠ ♠ N A1074 K963 ♥ ♥

♦ 1065 ♦ AK83 ♣ A72

O E S ♣ 985

♠ A643 ♥ QJ2 ♦ J4 ♣ KJ103

N-S, impegnati in un contratto a picche, perderanno quattro prese nei semi rossi e una a fiori realizzando otto prese; E-O dal canto loro, giocando a cuori, perderanno quattro prese nei semi neri e una in ciascun seme rosso, realizzandone sette.

Le Prese Totali sono dunque 15, mentre la somma delle atout dà 16: cosa succede? Il segreto è tutto nella figura di cuori di N-S: due cartine per Dama e Fante terzi non svolgono alcun ruolo quando N-S giocano con atout picche, perché vi perdono due prese e la vincente così creata non serve a nulla; se sono però E-O a giocare con atout cuori, la figura di Sud ritorna in gioco e produce implacabilmente una presa. In sostanza, ci troviamo di fronte ad una figura di carte la cui capacità di fare presa dipende dal contratto, e pertanto le Prese Totali sono una in meno del numero delle atout. Figure come queste vengono dette figure soft e sono composte da carte intermedie nel colore scelto dagli avversari come atout (o nel loro colore d’affrancamento). Eccone alcuni esempi:

Q 10 x J 10 x x J 9 x x Oppure, in "combinazione" col partner:

Q 10 x + J x K + J 10 x J + 10 9 x x Le figure soft sono, in sostanza, combinazioni di carte che fanno presa se gioca

l’avversario ma non se giochiamo noi. Attenzione pertanto a non confonderle con il emplice possesso di onori nel colore avversario: s

Il Re di Nord non farà presa, né se l'avversario giocherà con atout fiori, né se sarà la linea N-S a giocare con un altro atout: non è pertanto nella maniera più assoluta una figura soft. Se, in

dichiarazione, Nord ha elementi per accreditare l'Asso a Est, questo non cambierà la sua valutazione delle Prese Totali: semplicemente egli saprà che nella spartizione di quelle prese la sua coppia sarà svantaggia a. t

Dal concetto di figure soft deriva quello di purezza della mano: una mano si dice pura quando non ha figure soft, e in questo caso la Legge sarà puntualmente verificata; una mano impura ha figure soft e suggerisce sì di applicare la Legge, ma detraendo una presa dal conteggio.

Poi ci sono i doppi fit: questi aumentano le Prese Totali poiché implicano una notevole purezza della mano. Ecco due esempi:

K 5 J 10 9 7 ♣ A Q 8 3

6 4 2

147

Page 149: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

Questa è una mano di eccezionale purezza: nessuna figura soft nei semi avversari, carte intermedie nei nostri, la certezza quasi assoluta che l’apertore sia singolo o vuoto a picche, e un eccezionale doppio fit.

Dite 4♥: la scommessa che in questa mano le Prese Totali siano almeno una in più della somma delle atout è ragionevole. Un caso opposto:

S O N E N O R D 1♦ Pass 1♥ 1♠ ♠ 652 2♥ 3♠ ? ♥ A1094

Questa mano è un disastro: le atout mancano di carte intermedie (e quindi è possibile che il nemico vi abbia figure soft), figure soft nei semi avversari e misfit a quadri. Siate cauti! Qui le prese totali sono almeno

una in meno della somma delle atout… Per terminare l'argomento un'avvertenza: la Legge “esagera” (ossia non

funziona in modo perfetto) quando la somma delle atout è di 20 o più. L'eccezionalità dei fit implica infatti che le Prese Totali si impennino verso l'alto, poiché tutte le manovre di gioco (tagli, eliminazioni, ecc) sono accessibili; inoltre, quando avete 10 o 11 atout, è impossibile che vi siano figure soft. Quando siete in queste situazioni fate conto che ci siano una o due prese in più rispetto al numero delle atout e, nei limiti della ragionevolezza, esagerate tranquillamente.

5 Sotto la protezione della Legge

Un'ovvia conseguenza della Legge è che, quando le due coppie sono pressoché

in parità di punteggio, producano un numero di prese eguale al numero di atout che possiedono. Se ad esempio la linea N-S ha 19, 20 o 21 punti e nove carte di picche e la linea E-O ha otto carte di cuori, delle 17 Prese Totali nove verranno fatte da N-S che hanno nove atout e otto verranno vinte da E-O. Da qui la più importante delle ndicazioni che viene dalla Legge: i

QUANDO AVETE UN PUNTEGGIO UGUALE O INFERIORE A QUELLO DELL’AVVERSARIO, APPOGGIATE IL COMPAGNO AD UN LIVELLO CHE PREVEDA

DI FARE TANTE PRESE QUANTE SONO LE ATOUT CHE POSSEDETE.

Anche se vi contrano e andate down il risultato sarà quasi sempre positivo

perché siete sotto la protezione della Legge. Ipotizzate questa situazione: DICHIARANTE SUD, TUTTI IN PRIMA:

S O N E 1♣ 1♠ DBL ?

Le carte di Est : ♠ Q42 ♥ 54 ♦ KJ875 ♣ 873 Dichiarate 2♠: otto atout in linea giustificano un impegno per otto prese. Certo, il compagno potrebbe avere otto o nove punti, il che implica che se verremo contrati pagheremo sì, ma una cifra inferiore a quella che l'avversario avrebbe segnato giocando. Ipotizzate che il nemico abbia 25 punti e otto carte di cuori: sicuramente se gioca 4♥ segna 420; se ci contra, con 16 Prese Totali, noi ne faremo sei pagando solo 300 punti. ♠ Q432 ♥ 54 ♦ K9875 ♣ 87 ♠ Q7542 ♥ 54 ♦ K8765 ♣ 8

KJ953 ♦ 7 ♣

S O N E E S T 1♣ 1♦ 1♥ 1♠ A6542 ♠

♥ J96 ? 2♥ 2♠ 3♥ ♦ 7 ♣ KJ94

148

Page 150: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

3♠ con la prima mano (nove atout, nove prese) e 4 con la seconda: se fate i conti, nell'ipotesi che l'avversario abbia otto carte di cuori e 25 punti, scoprirete di essere comunque ben piazzati. Questo tipo di appoggio espressivo della lunghezza in atout è uno strumento estremamente potente nel Bridge da gara, perché fa sì che la coppia si assesti immediatamente in un contratto attendibile, quando l’avversario non ha avuto ancora il tempo di scambiarsi sufficienti informazioni per prendere una decisione corretta. Ora sovente gli tocca indovinare.

6 Prese Totali e Prese nostre

Il regno della Legge è il gioco con atout. I meccanismi attraverso cui si

concretizzano le prese tramite i tagli (il controllo di taglio, l'affrancamento di taglio e l'allungamento di taglio) a volte però si inceppano: questo avviene quando si è in resenza delle cosiddette distribuzioni "tomba", vale a dire la 5332 e la 4333...... p

Se queste due distribuzioni si fronteggiano, la coppia non avrà nessun reale vantaggio nel giocare con atout picche piuttosto che a Senza: non essendo possibili tagli dalla parte corta, né affrancamento di lunghe mediante il taglio, le

prese che si faranno saranno semplicemente quelle di onori e quelle di lunga a picche, che sia atout o che non lo sia. Questo significa che quando queste distribuzioni piatte si presentano la Legge rischia di non funzionare? No, la Legge funziona lo stesso: semplicemente, nella spartizione delle Prese Totali all’avversario ne spetteranno troppe e a noi troppo poche! Quindi prudenza:

E' vero che ci sono otto atout in linea, ed è anche vero che probabilmente il livello 2 con atout cuori è abbastanza tranquillo, ma un appoggio di Est a questo punto (2♥) tenderebbe a suggerire una mano con maggiore

vocazione al gioco in atout e potrebbe indurre il compagno, che avesse una mano interessante, ad una competizione eccessiva. Molto meglio mostrare i propri valori dichiarando 1NT: nulla vieta di mostrare successivamente l'appoggio. Ancora: D ICHIARANTE SUD, TUTTI IN ZONA:

Se fossimo in favore di zona sarebbe forse plausibile licitare 4♠, ma in zona ci sono due buoni motivi per svalutare la mano ed impegnare quindi solo il livello 3: il primo è la distribuzione "tomba" 5332 che

suggerisce troppe perdenti da sistemare; il secondo è che la Dama di cuori, se il nemico ha un fit di otto carte in questo seme, potrebbe essere un valore soft, potrebbe cioè far presa in difesa ma non in attacco. 7 La Legge e il linguaggio

R iprendiamo una situazione già vista:

Nord dovrebbe sapere a questo punto che l'Apertore ha solo cinque carte di cuori: se infatti ne avesse avute sei, conoscendo almeno 17 Prese Totali, avrebbe rialzato a 3♥.

♠ 0 0 0 0 0 ♥ 0 0 ♦ 0 0 0 ♣ 0 0 0

♠ 0 0 0 ♥ 0 0 0 ♦ 0 0 0 ♣ 0 0 0 0

S O N E E S T 1♣ 1♥ Dbl ? ♠ Q96

♥ K94 J54 ♦ ♣ KQ94

S O N E E S T ♠ Q9653 1♣ 1♠ Dbl ?

♥ Q9 ♦ 654 Q94 ♣

S O N E 1♥ 2♦ 2♥ 3♦ P P ?

149

Page 151: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

Come vedete, per una coppia che applichi la Legge, questa smette di essere solo un supporto per decidere, ma diventa un veicolo per convogliare informazioni, quindi un linguaggio. Tutto questo è abbastanza evidente, ma c'è un problema: supponete che, in questa situazione, l'Apertore abbia una di queste due mani: ♠ K765 ♥ AQ6543 ♦ 65 ♣ K4

♠ KJ6 ♥ AQ543 ♦ A5 ♣ K43 Con la prima dichiarerà senz'altro 3♥ in ossequio alla Legge, e sarà spiacevolmente sorpreso se Nord prenderà un'ulteriore iniziativa. Con la seconda invece l'Apertore nutrirà serie ambizioni di Manche, Manche che sarà senz'altro fattibile tutte le volte che Nord non si presenterà con una mano extra minima. D'accordo, ma se anche con questa si dichiarano 3♥, come fa il compagno a distinguere le volte in cui facciamo mera competizione in base alla Legge da quelle in cui stiamo invitando a Manche?

U n altro caso: il partner apre 1♥ e il nemico interviene 1♠. Avete: ♠ 65 ♥ AQ54 ♦ 65 ♣ KQ43 Se rispondete 3♥, come fa l'Apertore a capire che state invitando e non competendo? Per fortuna la regola è semplice:

REGOLA AUREA DEL FIT NELLE SITUAZIONI IN CUI SI MOSTRA FIT, O IN CUI IL FIT È GIÀ STATO CONCORDATO

OGNI DICHIARAZIONE DIRETTA DEL COLORE D’ATOUT MOSTRA UNA COMPETIZIONE BASATA SULLA LEGGE; OGNI COMUNICAZIONE DI FIT BASATA SUL PUNTEGGIO

DEVE INVECE TRANSITARE PER UN PASSAGGIO CONVENZIONALE. Applicare questa regola è facile: semplicemente basta ricordarsi che, quando si vuole invitare a Manche, non bisogna mai nominare direttamente il colore di atout:

In questa situazione, se l'Apertore vuole invitare a partita, ha a disposizione le dichiarazioni di 2NT, 3♣, 3♦ e Contro: sono tutti inviti a Manche, mentre 3♥ definitivamente non lo sarebbe. Un altro esempio:

I l partner apre 1♥ e l’avversario interviene 1♠: ♠ 65 ♥ AQ54 ♦ 6543 ♣ 742 ♠ 65 ♥ A854 ♦ A9764 ♣ 32

♠ 65 ♥ AQ54 ♦ AJ4 ♣ 7643

♠ 65 ♥ AQ54 ♦ AJ4 ♣ K643 Con la prima mano si risponde 3♥: nove atout, nove prese. Invito a Manche? Neanche a parlarne: Prese Totali e basta! Con la seconda (se si è scelto di usare la surlicita per esprimere le mani di invito sbilanciate) si surlicita a 2♠, mostrando fit sufficiente in mano sbilanciata e forza onori almeno per un serio invito a Manche. Dire 3♥ sarebbe delittuoso, data la presenza di due Assi. Con la terza e la quarta il 2NT Truscott è perfetto; notate che tale forma di appoggio promette “come minimo” una mano di serio invito a manche, ma non pone limiti superiori.

S O N E 1♥ 1♠ 2♥ 2♠ ?

150

Page 152: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 1: La Legge delle Prese Totali

8 PUNTI CHIAVE

• La Legge delle Prese Totali dice che la somma delle prese che le due coppie faranno, se impegnate nei rispettivi migliori contratti, è uguale alla somma delle atout che complessivamente possiedono.

• Conoscendo il numero di Prese Totali disponibili in una smazzata, è possibile prendere la decisione corretta in fase dichiarativa: il risultato infatti che si consegue vincendo N prese in un contratto da noi dichiarato è confrontabile col risultato che conseguirebbero gli avversari nel loro contratto vincendo le Prese Totali meno le nostre N prese.

• Quando le due coppie sono più o meno a parità di punteggio ognuna, se impegnata nel proprio contratto, farà tante prese quante sono le atout che possiede.

• Quando la nostra coppia ha fit e punteggio eguale o inferiore a quello avversario conviene dichiarare immediatamente un impegno che preveda di fare tante prese quante sono le atout che pensiamo di possedere in linea.

• In una smazzata le Prese Totali saranno inferiori alla somma delle atout quando sono presenti figure soft, combinazioni cioè di carte che fanno presa in difesa ma non in attacco.

• Le Prese Totali saranno superiori alla somma delle atout quando le mani sono "pure" e ci sono doppi fit, o quando le Atout Totali sono 20 o più.

• Le distribuzione piatte 5332 e 4333 non alterano la Legge, ma la coppia che le possiede deve agire con prudenza in quanto, nella spartizione delle Prese Totali, sarà svantaggiata.

• Una coppia che segua la Legge adotta automaticamente un linguaggio espressivo della quantità di fit.

• Una dichiarazione esplicita del colore di atout mostra che si sta dichiarando secondo la Legge: una dichiarazione convenzionale, in situazione di fit o espressiva di fit, mostra che si sta dichiarando in base ai punti onori.

151

Page 153: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica

B. LA COMUNICAZIONE DIDATTICA ARGOMENTI pag. 152Gli strumenti didattici pag. 152L’introduzione degli argomenti pag. 154La terminologia Definizioni e linguaggio pag. 155 pag. 157Gli esempi e le mani preparate

La gestione dell’errore pag. 159pag. 160Il torneo e la vita associativa

1 GLI STRUMENTI DIDATTICI

Il presupposto che il vostro pubblico sia ormai abituato a superare la fatica

dell’impatto visivo con il segno grafico e abbia tutta l’attenzione dedicata a ciò che dite è ottimistico: fatta eccezione per quei pochi che durante i primi corsi hanno giocato molto, la sala fa ancora parecchia fatica nel seguirvi. Certo, se avete 4, 6 o 8 allievi potete cavarvela bene con una lavagnetta ma, se non siete in questa malaugurata situazione (malaugurata non solo per il numero esiguo, ma soprattutto per le difficoltà che incontrerete nell’organizzare sessioni di gioco stimolanti210), gli strumenti didattici divengono importanti.

Per quanto riguarda la licita, se non disponete di strumenti di proiezione, l’ideale è disporre di due lavagne: su una scriverete la scaletta degli argomenti da trattare, e sull’altra potrete, di volta in volta, scrivere e cancellare situazioni ed esempi. Si ottiene inoltre un buon coinvolgimento abbinando un solo foglio (una fotocopia per ogni allievo) contenente una breve intestazione con le regole che governano la situazione di cui parlate, seguita da una batteria di quiz, commentando i quali potrete sia ribadire le dichiarazioni corrette sia verificare il livello di apprendimento.

Gioco e controgioco sono tutt’altra cosa: la fatica nel seguire situazioni che si evolvono è, per gli allievi, enorme: in quest’area gli strumenti di proiezione sono pressoché indispensabili, soprattutto se si tratta di proiezioni dinamiche che, con nessuna fatica da parte dell’insegnante, presentano vari stadi della stessa situazione di gioco memorizzati nel computer.

Il supporto del “foglio personale“ vi sarà ancora utile se, non avendo né slide né proiettore, dovete affrontare una lezione di gioco o controgioco; dopo aver affrontato il tema e aver fatto giocare le mani preparate, vi verrà molto più comodo commentarle se ognuno ha una copia con i diagrammi delle mani, piuttosto che scrivere 52 carte sulla lavagna. 2 L’INTRODUZIONE DEGLI ARGOMENTI

Quando introducete un nuovo argomento, o lo trattate in modo definitivo dopo

che, precedentemente, avete dato solo qualche indicazione, la vostra spiegazione sarà chiara se riuscirete in modo organico a definire “che cos’è”, “a cosa serve”, e “come funziona”.

Innanzitutto, chiedetevi dunque a quale “categoria” esso appartenga (è una regola? un meccanismo? un accordo? una manovra?): l’approccio varia e non

mpre iniziare dall’esempio è la cosa migliore… se

210 E’ un’idea sbagliata (se si escludono stage di alto livello per pochi agonisti) pensare che più esiguo è il numero degli allievi migliore risulti l’insegnamento. E’ il contrario: a parte il fatto che più sono più hanno probabilità di aggregarsi aggirando singole antipatie personali, una sala di dimensioni discrete consente a voi di proporre valide sessioni di gioco e addestramento, e stimola loro a fare la loro parte invece di essere coccolati. Il passaggio alla vita bridgistica vera e propria sarà una naturale conseguenza.

152

Page 154: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica

Un meccanismo dichiarativo: la sequenza corretta è: DEFINIZIONE – ESEMPIO DI SEQUENZA – SIGNIFICATO – ESEMPIO DI MANO.

Ipotizziamo che il tema sia “la ridichiarazione di un nuovo colore in rever da parte dell’apertore”. Prima la definizione (l’annuncio di un nuovo colore che supera il livello di due nel seme d’apertura), poi la sequenza (1♣-1♠-2♥ oppure 1♦-1♥-3♣), il significato (una mano sbilanciata con forza onori compresa tra 16/17 e 20/21) e, infine, un esempio di mano tipo (♠ x ♥ AQJx ♦ Kxx ♣ AKxxx). Un punto importante è che tutto quello che consegue (per esempio il comportamento del rispondente a fronte di un rever) dovrebbe essere trattato non con una sequela di ulteriori dettami ma con il solo ausilio della logica. Una batteria di quiz e la relativa discussione con la ala sono sempre un buon metodo. s Un principio dichiarativo: la sequenza dovrebbe essere:

SITUAZIONE – ESEMPIO DI SITUAZIONE – CONSEGUENZE. In pratica la forma è: quando … allora …. Ipotizzando di trattare il Passo Forzante avremmo: situazione (quando la coppia ha sancito d’avere la preponderanza del punteggio), esempio (1♣ - Contro – Surcontro - 1♠) e conseguenze (il Passo obbliga il partner a dichiarare). Ulteriori principi, che derivano da quello enunciato, possono di nuovo essere trattati facendo ricorso semplicemente alla logica: Quando il Passo è Forzante, il Contro è Punitivo, perché non serve come strumento per obbligare il ompagno a dichiarare (lo farà comunque, sul Passo). c Un accordo dichiarativo o una convenzione o un segnale difensivo: in questo

caso, contrariamente ai precedenti, è opportuno partire da un esempio, in forma di problema, affinché l’allievo abbia una chiara percezione del fatto che i suoi strumenti non sono adeguati. Così, oltre ad apprezzare maggiormente la soluzione che gli stiamo per proporre, egli acquisirà la tendenza a chiedersi sempre: a cosa serve? In questo modo lo stiamo già proteggendo dagli apprendisti stregoni (coniugi, amici, iocatori del torneo) che tenteranno di ammannirgli delle stupidaggini. g Un meccanismo (o manovra) di gioco: la sequenza dovrebbe essere:

ESEMPIO DEL MECCANISMO IN AZIONE - METODI DI DIAGNOSI. L’esemplificazione, che ha lo scopo di illustrare come le prese si concretizzano, dovrebbe essere il più possibile semplice (quindi non necessariamente un diagramma a 52 carte) e dinamica (di nuovo, gli strumenti di proiezione permettono all’allievo di seguire l’evolversi della situazione). Ma non basta: occorre aiutare gli allievi a riconoscere le situazioni in cui le manovre possono trovare applicazione. Per esempio, parlando di tagli incrociati, potremmo suggerire: quando possiedi prese corte nei semi laterali (Asso o Asso + Re) e puoi effettuare dei tagli, chiediti se prese corte + tagli possano far mantenere il contratto. Oppure, parlando di messa in mano, potremmo iniziare: quando c’è un seme in cui avresti vantaggio se fosse l’avversario a muoverlo, e puoi cedere presa…

Va detto che esistono altri argomenti che hanno la caratteristica di non poter essere trattati come “tema della lezione”: si tratta di aspetti essenziali del gioco che debbono essere inoculati in modo meno diretto ma più costante. Un esempio classico è la formulazione di un Piano di Gioco (contare le proprie vincenti, le affrancabili, individuare il colore o i colori da manovrare e, se le manovre richiedono cessione di presa, contare vincenti e affrancabili dell’avversario): fare una lezione sul piano di gioco lascia il tempo che trova, mentre in ogni vostro commento (parlato o scritto) dovreste seguire questa scaletta e, durante il gioco, verificare in modo ossessivo che gli allievi cerchino di eseguire questa procedura. Non preoccupatevi di esercitare una pressione eccessiva: se contare prese e tempi non diviene una seconda natura, smetteranno presto di giocare per eccesso di frustrazione.

153

Page 155: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica

Un altro tema particolare, poi, è la valutazione delle carte. La lezione teorica su singoli, onori sparsi o raggruppati, plusvalori, eccetera, è discutibile e piuttosto pericolosa, perché tende a trattare come assiomi degli aspetti che, di volta in volta, vanno invece rimeditati alla luce della sequenza in atto. Il modo migliore di trattare in modo continuo l’argomento non risiede nelle lezioni di licita, ma in quelle di gioco: approfittando delle smazzate che proponete per illustrare le tecniche della presa, potete sempre evidenziare come il possesso di una carta o di una distribuzione renda più o meno agevole il conseguimento del contratto. Gli allievi impareranno, senza accorgersene, come la 4333 debba destare poco entusiasmo quando si tratta di appoggiare, come una carta intermedia in un colore di sviluppo schiuda la possibilità di manovre proficue, come i singoli siano elementi incerti finché non si conosce la distribuzione del compagno, ecc. 3 LA TERMINOLOGIA

La terminologia è l’insieme delle “sigle” che identificano fatti bridgistici e che

consentono ai giocatori una comunicazione efficace e stringata: si tratta del gergo della comunità del bridge. E’ per questo motivo che il glossario allegato è bilingue (italiano-inglese): internet ha esteso (non solo per i giovani) la comunità a livello mondiale ed è opportuno che i vostri allievi non siano disorientati nel dialogo con i giocatori stranieri. Sulla terminologia, comunque, alcuni punti vanno evidenziati.

Proprio perché essa è lo strumento attraverso il quale un allievo deve essere in grado di dialogare del suo gioco preferito con tutto il mondo, è doveroso usarla così com’è, evitando di creare sinonimi personali che creerebbero comunità ristrette dal dialetto incomprensibile. E’ vero che alcuni termini possono generare confusione, come la parola punti che viene usata per identificare sia i Punti Onori (Honor Count Point) sia i Punti Partita (Match Points), oppure la parola forzante che ha una pericolosa assonanza con forza; nella realtà questo è il più piccolo dei vostri problemi e un po’ di chiarezza nelle definizioni è sufficiente. In questo campo, l’esperienza e l’attenzione (a ciò che gli allievi sbagliano frequentemente) vi aiuteranno a formulare definizioni più efficaci.

Facciamo un esempio. La definizione di dichiarazione forzante come “obbliga il compagno a dichiarare” fa sì che alcuni, quando sono apertori, non sappiano dire Passo in questa situazione:

Se, invece, avete definito una dichiarazione forzante come “chiede di riavere la parola” il margine di errore si sarà ridotto.

Non c’è dubbio, tuttavia, che alcuni termini siano realmente pericolosi: un classico esempio è dichiarazione conclusiva: una dichiarazione di parziale o di manche è conclusiva quando viene fatta a fronte di un compagno “limitato”, quindi 1NT-3NT è conclusiva, ma 1♥-4♥ no. In questi casi è molto meglio affidarsi a semplici spiegazioni logiche, piuttosto che appioppare delle sigle (1NT-3NT: l’apertore ha descritto forza e distribuzione e il Rispondente dichiara il contratto finale; 1♥-4♥: il Rispondente ha mostrato fit e limitato la propria forza, il contratto finale verrà deciso dall’apertore). Questo ci porta al punto seguente …..

La terminologia è un acceleratore di comunicazione, ma non è uno strumento didattico. Nella pratica, questo vuol dire che la dichiarazione andrebbe insegnata come un insieme di definizioni e fatti logici e non come un lunga casistica identificata da sigle misteriose che ricordano un testo di chimica. Proporre, per esempio, situazioni di Contro Informativo, Contro Sputnik o Negativo, Contro Collaborante, Contro Rafforzativo, Contro Opzionale, Contro Punitivo rende l’allievo schiavo delle etichette. L’unica distinzione che conta è tra Contro Informativo (Take Out Double:

S O N E P 1♣ 1♥ 1♠

?

154

Page 156: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica

vorrei giocare) e Contro Punitivo (Penalty Double, vorrei controgiocare): le differenti sfumature di forza e distribuzione tra le diverse situazioni sono solo fatti logici e come tali andrebbero trattati.

Per concludere, parliamo della terminologia del gioco della carta: con poche eccezioni (forchetta, impasse, expasse, vincente, affrancabile, rispondere, scartare) si tratta di un insieme di parole vaghe e in qualche modo pittoresche (caricare, coprire, tornare, incrociare, ecc.) che hanno scarsa utilità e sono pericolose perché suggeriscono all’allievo che a ogni situazione corrisponda un comportamento obbligato (a Senza il Giocante liscia l’attacco, il terzo carica, il secondo liscia, prendi e torna, ecc.). Ma voi sapete che l’unica cosa che conta è insegnare un metodo d’analisi e assicurarsi che l’allievo lo applichi, quindi tutti questi termini sono solo e soltanto gergo e non hanno utilità didattica.

4 DEFINIZIONI E LINGUAGGIO

Le definizioni, sia che spieghino termini, concetti o meccanismi, sono i mattoni

su cui fondiamo tutta la nostra comunicazione, e costituiscono i riferimenti logici per i ragionamenti degli allievi: è ovvio quindi che rivestano un ruolo estremamente importante. Non è questa l’area in cui l’Istruttore deve fare sfoggio della sua abilità oratoria o del suo humour: rigore e concisione dovrebbero essere d’obbligo.

A noi piace dire che … UNA BUONA DEFINIZIONE NON DOVREBBE MAI ANDARE A CAPO

… nel senso che dovrebbe essere la più breve possibile. Ci sono due motivi che giustificano questa preoccupazione. Il primo è che farete frequentissimi richiami ad una definizione data, o chiederete agli allievi di farlo, e nessuno di voi sarà felice di dover recitare una poesia. Il secondo è che sfidate la soglia dell’attenzione del vostro pubblico. Provate ad immaginare la seguente definizione di Contro Informativo all’apertura di uno a colore: “Il Contro Informativo all’apertura avversaria mostra forza almeno d’apertura e due prese di controgioco, senza limiti superiori. Se effettuato nella fascia 12-16 garantisce la giocabilità dei colori maggiori non nominati, anche se, con punteggio massimo (14-16) un maggiore può essere terzo. Tale giocabilità non è richiesta con mani di 17+ punti”.

E’ molto probabile che la maggior parte degli allievi si sia fermata alla prima riga, anche perché crederà che gli abbiate risolto il problema di cosa debba fare quando ha l’apertura, ma dichiara l’avversario prima di lui. Ora ogni volta che avranno 12 punti contreranno, fregandosene altamente della distribuzione, e voi ci metterete parecchio tempo a raddrizzare la situazione. Non c’era nulla di sbagliato in quello che avevate detto, tuttavia non si trattava di una definizione, ma del concetto globale di questo strumento dichiarativo, a cui volete portare gli allievi gradatamente.

Il vero vantaggio delle definizioni è che sono modulari (usano al proprio interno altre definizioni e sono parte di definizioni future): questo vi consente di procedere per gradi. Immaginate di aver già dato la definizione di colore giocabile come di un seme quarto, bene ecco la possibile sommaria definizione: “Il Contro all’apertura avversaria mostra la giocabilità dei maggiori non nominati e 12 + punti”.

L’input è semplice, non cade nel tranello dell’apertura e, con la sola condizione di modificare la forza onori richiesta, è applicabile anche ad altre situazioni di Contro (su un Barrage, quando si è compagni dell’apertore, o quarti di mano dopo intervento del compagno, ecc.).

Le definizioni sono fondamentali, ma anche il linguaggio quotidiano con cui descrivete fatti o rispondete alle domande è uno strumento potente. Potente ma delicato: i vostri allievi potranno essere insipienti di Bridge ma conoscono la lingua italiana e i più attenti (quelli che voi preferite) daranno molto peso alle vostre parole,

155

Page 157: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica

soprattutto a quelle che ripeterete sovente. Fatti salvi i momenti di relax in cui date sfogo al vostro humour per alleggerire la situazione, dovreste esercitare il massimo autocontrollo per usare (anche ripetendovi frequentemente) le parole giuste. Definire, per esempio, la dichiarazione come un dialogo (in realtà si tratta di una comunicazione orientata, anche se a orientamento variabile) e spiegare le singole licite sempre con parole tipo mostra … oppure ha … suggerisce agli allievi meno dotati che la dichiarazione sia un linguaggio incontrollato, in cui ognuno dice la sua e occorra l’arbitrato di un giudice di pace per stabilire quale sia il contratto finale. Un semplice esempio con i commenti appropriati:

Descrive da 12 a 20 con 4+♦ 1♦ 1♠ Chiede fit quarto a picche 1NT 2♣ Chiede ulteriori informazioni Mostra 12-14 bilanciati senza 4♠ 2♦ Descrive 5♦ e nega 3♠ 3♠ Chiede un’opinione circa lo Slam a ♠

Nega onori a picche 3NT Notate che alcuni fatti (chi dice 1♠ ha almeno 4 carte, e certamente almeno 6 quando ne ridichiara 3) sono legittime deduzioni dell’apertore (che gli allievi debbono essere stimolati a formulare), ma non rappresentano l’essenza logica della situazione: dire che la risposta di 1♠ mostra 4 carte non è sbagliato, ma non aiuta la comprensione di ciò che sta accadendo.

E’ opportuno ricordare sempre che ci sono delle parole comunissime nei discorsi di Bridge che sono didatticamente pericolose, e sono quelle che suonano tipo: “E’ obbligatorio…”, oppure “Si deve…”. L’insegnante deve avere ben chiaro che esistono diversi tipi di “dovere” che richiedono diverse spiegazioni: • obbligo “da regola”: “Devi rispondere a colore…”; • obbligo “di informazione”: “Con 13 punti è opportuno aprire”; • obbligo “statistico”: “E’ vincente (alla lunga!) fare l’impasse…”.

L’autocontrollo sul proprio linguaggio è dunque determinante (anche se un po’ faticoso) e va esercitato sempre.

Alcuni allievi poi, sia in fase di licita che di gioco, tendono a chiedere aiuto su cosa debbano fare, e cercano di “ricordare” regole che li aiutino, anche quando non esistono regole in proposito.

Ci sono due pericolose insidie dietro questo atteggiamento: la prima, caratteriale, è la pretesa di non commettere un errore. Molte persone, soprattutto se hanno successo in altri campi, hanno un pessimo rapporto con l’errore e lo considerano infamante; se vi accorgete di questa propensione avrete molto da lavorare, per presentare l’errore come ottima opportunità di apprendimento.

La seconda è l’approccio al gioco visto come esercitazione esclusivamente nozionistica, in cui solo il “sapere e ricordare” è fonte di buon risultato. A richieste d’aiuto di questo tipo non bisognerebbe dare la risposta, ma aiutare a trovarla, suggerendo le domande giuste da porsi: “A cosa devo pensare?”, “Cosa capisce il mio compagno se faccio così?” “Quale informazione mi interessa ricavare?” .

Ricordate che non pretendiamo di insegnare a giocare bene, vogliamo insegnare ad imparare! L’attenzione deve essere sull’analisi, non sulle mosse che in una specifica situazione risultino vincenti. Se volete avere una didattica efficace dovete abituare gli allievi ad affrontare da soli qualsiasi situazione e dopo, solo dopo, confrontare la loro analisi con quella corretta.

156

Page 158: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica

5 GLI ESEMPI E LE MANI PREPARATE

Gli esempi, strumenti potentissimi, vanno costruiti con estrema cura: non è la quantità di esempi che avete prodotto a contare ma la loro qualità. Su questo argomento è necessario fare una distinzione tra gioco e dichiarazione, poiché gli esempi svolgono un differente ruolo. Nel caso del gioco, servono ad illustrare dei meccanismi o a riprodurre una situazione problematica al tavolo; nel caso della licita invece svelano una realtà sottesa alla comunicazione dichiarativa. Sono cose diverse.

Per quanto riguarda la dichiarazione, la funzione primaria dell’esempio è quella di costituire un modello, richiamando il quale l’allievo potrà immaginare le carte del ompagno; è ovvio quindi che occorra scegliere con cura: c N O R D ♠ K3 ♥ AQ64 ♦ 9 ♣ AKJ9 65

Questo è un buon esempio di rever fiori-cuori, poiché non solo evidenzia il punteggio, ma anche l’allungamento del seme di apertura e la forza di gioco nei colori nominati. Non è un esempio esasperato, né banale quanto lo sarebbe una 5422.

In sostanza, evitate le mani-problema (quelle davanti alle quali anche un esperto

esiterebbe) a meno che non sia proprio quello specifico problema l’argomento della vostra lezione..

Evitate poi di sommergere gli allievi con una valanga di esempi sullo stesso argomento: slide che presentino decine di esempi hanno un effetto ipnotico devastante. L’ideale è una sola mano a dimensioni giganti; due, se proprio volete mettere in evidenza i limiti minimi e massimi di una situazione.

Ora una cosa importante: il modello ideale non è la mano perfetta, ma quella probabile. Ipotizzate di voler fornire un esempio di mano adeguata al Contro nformativo all’apertura avversaria di 1♦…. I

Se proponete come modello la mano 1, gli allievi saranno normalmente a disagio, poiché raramente incontreranno una simile situazione. La mano 2 è invece ‘normale’, e deve costituire il parametro di questa licita. Notate una particolarità

della mano 2 che ha una notevole importanza didattica: se diviene modello, avrete già posto le basi per spostarvi “dall’altra parte” e analizzare il comportamento del compagno. Questi saprà che cuori e picche sono tranquilli, ma fiori a rischio!

Nell’area del gioco della carta, l’istruttore deve avere ben chiaro quale scopo stia perseguendo il suo esempio. Se l’obiettivo è illustrare un meccanismo il contorno dovrebbe essere il più semplice possibile, affinché l’allievo arrivi al nocciolo del problema con le energie intatte. Se, ad esempio, stiamo parlando di impasse:

1 2 ♠ A654 ♠ KJ76 ♥ A874 ♥ AQ65 ♦ 9 ♦ 97 ♣ KQ54 ♣ K82

O V E S T E S T ♠ AK3 ♠ QJ54

Gioco a Senza. Attacco a picche. Ovest deve fare 12 prese. 64 AQ32 ♥ ♥

A85 Q64 ♦ ♦ AKQJ7 86 ♣ ♣

O V E S T E S T Gioco a Senza. Attacco a picche. AK3 654 ♠ ♠ Ovest deve fare 12 prese. 98 AKJ3 ♥ ♥

A73 K64 ♦ ♦ ♣ AKQJ7 864 ♣

157

Page 159: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica 158

Il secondo caso è indubbiamente più difficile (l’allievo deve individuare

l’opportunità di effettuare l’impasse al 10 di cuori prima di quello alla Dama) ma i due esempi sono accomunati dal fatto che arrivare a contare 11 prese e individuare le possibilità di affrancamento nei colori cuori e quadri del primo esempio, e cuori nel secondo, costa pochissima fatica. Intendiamoci: non stiamo dicendo che tutti i vostri esempi debbano essere elementari (e quasi irreali) come questi. Se state stimolando la capacità di analisi, i vostri esempi possono essere complicati finché volete: semplicemente non datevi la zappa sui piedi cercando di fare due cose a tempo.

Un caso particolare e delicato di esemplificazione è costituito dalle esercitazioni pratiche con il gioco di mani preparate. Le mani preparate sono utili quando si vuole presentare o approfondire una determinata situazione di gioco, e quindi ogni corso prevede generalmente qualche seduta di questo tipo, tuttavia non bisogna pensare che siano uno strumento didattico eccezionale: a parte il fatto che sono poco divertenti (l’allievo si sente sotto esame e limitato nelle sue scelte), presentano tre grossi difetti.

Il primo è che, se non le studiate con particolare cura, i difensori (abituati a un ruolo di semplici spettatori211) faranno l’impossibile per far andare la mano in modo diverso da come avrete previsto, prendendo iniziative inconsulte per vedere se, ribellandosi a quanto pare ovvio, otterranno di mandare in tilt il giocante.

Il secondo è che l’istruttore, per non dover esercitare un controllo ossessivo su ogni giocata, è costretto a introdurre situazioni innaturalmente palesi (chi attacca ha sempre un colore di KQJ10, o un bigliettino che gli dice quale carta muovere).

Il terzo, e questo è grave anche avendo una sala disciplinata, è che l’allievo cerca di applicare la manovra imparata piuttosto che analizzare la mano (e a noi è l’analisi che interessa, non le manovre); se proponete un set di smazzate sull’Eliminazione e Messa in Presa e ci infilate dentro un Grande Slam troverete qualcuno che cerca di realizzare il contratto con la messa in mano. D’accordo, questa è una battuta, ma non pensate che siamo molto lontani dalla realtà.

Il nostro consiglio è di usare questa forma di esercitazione solo quando è strettamente necessario, e cioè quando pensate che gli allievi non abbiano una sufficiente esperienza di gioco sul tema che state per trattare: date loro le smazzate con l’input di fare tutto ciò che vogliono, poi farete lezione commentandole. Ma resistete alla tentazione di interferire o suggerire, e imponete loro di giocare senza commenti al tavolo e in tempi regolamentari. In ogni momento del vostro percorso didattico dovete sempre pensare al futuro: le informazioni successive che prevedete di fornire richiederanno da parte dell’allievo una rete di esperienza adeguata.

Perché questa rete esista debbono aver fatto dei tornei. Tuttavia, molti sono reticenti ad accostarsi a questo tipo di attività, perché coltivano l’idea che prima si impara e poi si gioca, perché vogliono commenti e consigli durante il gioco, perché il ritmo di un torneo appare frenetico rispetto ai loro tempi da bradipi, ecc.

Fate in modo che i vostri allievi conoscano un solo modo di giocare (attento, veloce, senza aiuti e in silenzio) e loro troveranno il torneo un’attività naturale e divertente212.

211 Le mani preparate, per essere valide, debbono frequentemente coinvolgere i difensori presentando problemi anche per loro, se non altro per evitare di subire prese in più in caso il Giocante muova correttamente. Ma, cosa più importante, in un set di mani preparate deve esserci sempre una buona percentuale di situazioni in cui la difesa può battere il contratto. In questo modo si ottengono due buoni risultati: il primo è che, come al tavolo da gioco, tutti cercheranno di dare il massimo, non sapendo quale sia il reale par della mano; il secondo è che si aiuta gli allievi a comprendere che la dichiarazione è un fatto statistico e che quindi non ci si deve stupire se una licita tecnicamente corretta porta a un contratto infattibile. 212 Come vedremo al termine di questa parte introduttiva, questo è un punto molto importante per favorire l’ingresso degli allievi nella vita associativa.

Page 160: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica

6 LA GESTIONE DELL’ERRORE

L’errore è parte integrante di ogni attività didattica: questo dovete saperlo voi e dovete insegnarlo ai vostri allievi. Gli errori sono preziosi perché è dai propri errori che si impara, purché ci si ponga la domanda corretta, che non è mai: “Cosa avrei dovuto fare?”, ma sempre: “Come avrei dovuto pensare?”.

Per quanto allenati a non farsi… saltare il nervo, ci sono situazioni di errore più o meno frequenti che mettono in imbarazzo gli insegnanti.

Ogni tanto, qualche allievo usa volontariamente l’errore per sfidare quella forma di autorità che comunque un Istruttore esercita (e che deve esercitare, per salvaguardare la possibilità di apprendere da parte di tutti). Questo è un terreno ambiguo in cui bisogna semplicemente fare appello alla propria calma, esperienza e senso psicologico, per non far degenerare la situazione. Un solo piccolo consiglio: provate ad ignorare quegli errori e, a sorpresa, ad evidenziare le buone giocate del soggetto. Gli state suggerendo che il canale per dialogare con voi sta nelle cose buone, e che quelle cattive non sono importanti. Sovente è sufficiente questo. In caso contrario … buona fortuna!

Poi ci sono gli errori derivanti da un atteggiamento individualistico (dovuto a volte a fatti caratteriali, a volte a precedenti esperienze in giochi individuali) di chi fa fatica a sentirsi parte di una coppia. Prevenire e curare questo tipo di errore è compito del vostro modo di dire le cose. Per esempio, se state parlando della carta del terzo di mano, invece di dire “con Asso e Re dovete vincere la presa con il Re …”, dite “se vincete col Re il compagno saprà che avete l’Asso”. Di nuovo, se state correggendo un attacco di Dama da KQJ, non dite: “E’ sbagliato perché …”, ma chiedete: “Cosa credi che abbia capito il tuo compagno?”. In sostanza “guardarsi con gli occhi del partner” diventa input didattico, quindi parametro d’errore.

Infine ci sono gli errori diffusi, quelli che commette gran parte della sala: di fronte a queste situazioni l’Istruttore tende ad infastidirsi, perché in un angolo del suo cervello sa che è lui ad aver commesso un errore! Ma non c’è motivo di scoraggiarsi: anche noi abbiamo il diritto e il dovere di imparare dai nostri errori. Quello che conta è capire cosa sia accaduto. Generalmente possono essere successe due cose: o c’era un errore nell’input, o ce n’era uno nella comunicazione. Il primo è più facile da individuare, perché normalmente si concretizza nel fatto che avete chiesto troppo. Se, ad esempio, in un solo colpo avete spiegato regole di attacco, gradimento, conto e preferenziale e avete dato l’input di osservare le carte fornite dal compagno e ricostruire la sua mano, avrete come effetto che gli allievi le carte inferiori al Fante non le guarderanno neppure. E hanno ragione: il compito era impossibile. Non abbiate timore di dare input troppo semplici. Anche se qualche volta saranno davvero tarati troppo “verso il basso”, non accadrà nulla di male: semplicemente avrete fatto un ripasso e loro si sentiranno gratificati dalla facilità con cui svolgono il compito richiesto. Il disastro si verifica quando chiedete troppo: loro non ce la fanno e tendono a perdere fiducia in se stessi, o in voi.

Gli errori di comunicazione sono più sottili e difficili da individuare: abbiamo già rilevato come dobbiate esercitare il massimo controllo sul vostro linguaggio per evitare di creare confusioni. Se, per esempio, rassicurate distrattamente un allievo sul fatto che è corretto rispondere 1NT all’apertura di 1♠ con: ♠ xx ♥ Qxx ♦ Kxxx ♣ Qxxx …. “perché ha da 5 a 10 punti e una mano bilanciata (!?)”, questo allievo sarà assai perplesso quando gli direte che con: ♠ x ♥ x ♦ KJxxxx ♣ KQxxx … la dichiarazione corretta è ancora 1NT, e non 2♦ come lui vorrebbe dire; purtroppo, il termine “bilanciato” che vi era sfuggito è stato recepito come condizione, anche se al momento era solo la constatazione di un dato di fatto. Anche noi, dai nostri errori, impariamo.

159

Page 161: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 2: la comunicazione didattica

7 IL TORNEO E LA VITA ASSOCIATIVA

Il Torneo è un acceleratore di esperienza che ha una grande valenza didattica: • configura obiettivi; • abitua al confronto; • stimola alla concentrazione e a fare meglio; • insegna ad arrangiarsi in tutte le situazioni; • consente di far proprie le regole di gara in maniera divertente. Buon per voi se avete così tanti allievi da poter fare un torneo tra di loro, ma anche se così fosse, vi consigliamo di invitare comunque a partecipare anche giocatori non più allievi, limitandosi a quelli che, a vostro giudizio, si inseriscano in modo garbato e sensibile nel contesto. E’ un primo passo verso l’integrazione, che renderà meno traumatico il primo torneo vero (se non altro perché vedranno qualche faccia nota da salutare). Che gli allievi siano contenti di “giocare tra di loro” è un’idea falsa, che non proviene certo dagli allievi ma da chi ritiene, per un malinteso senso di protezionismo, che giocando sempre e solo tra loro “non si turbino”, ed escano poi dal bozzolo come agonisti fatti e finiti.

Esistono tuttavia molte realtà diverse in cui lo “sdoganamento” dell’allievo al torneo avviene precocemente (ma ciò è opportuno solo se l’istruttore non dispone di numeri sufficienti a gestire attività di torneo), e in questi casi il giocatore dei circolo che si offre di far giocare un allievo è sovente un’entità imbarazzante. Nonostante la buona volontà, pretenderà di fargli giocare cose che ancora non avete spiegato (”la Multicolor non la sai? E’ facile, te la spiego in due minuti…”) e gli creerà una gran confusione. Ma poiché un’infiltrazione graduale nell’attività del circolo è necessaria e inevitabile, starà al vostro carisma ottenere che l’allievo conservi solo i benefici di questi esperimenti e si rassicuri sul fatto che certe cose glie le spiegherete voi, con molta più chiarezza, quando sarà il momento; e altre …. non gliele spiegherete mai perché sono stupidaggini.

E’ ovvio che maggiore è il dialogo tra la sezione didattica di un’associazione e la sua dirigenza, migliore risulterà l’inserimento degli Allievi nella vita associativa. Ciò richiede che ognuno faccia la propria parte, arbitri compresi. Ecco cosa dovreste suggerire ai vostri dirigenti (buona fortuna!): • l’istituzione di almeno un torneo settimanale con calcolo a media ponderale, di

modo che sia il contratto dichiarato a rappresentare l’obiettivo piuttosto che le sottili speculazioni sul par della mano, tipiche del conteggio Mitchell;

• in tale torneo ogni sistema va bene (gli allievi si devono abituare a chiedere) ma andrebbero proibite le aperture e le risposte multicolored, perché richiedono difese convenzionali, mentre voi state insegnando che i cardini della dichiarazione competitiva sono il Contro e la Surlicita.

Ma anche voi dovete fare la vostra parte: • i vostri allievi debbono giocare in silenzio e velocemente; • i vostri allievi debbono essere assolutamente corretti, nei comportamenti e non

solo nelle intenzioni. Oltre al fatto che non è giusto obbligare i giocatori a subire comportamenti sbagliati dagli allievi, va anche tenuto conto che non si deve aggiungere allo stress delle prime gare anche quello della mancata conoscenza delle più elementari norme del codice: poter rispondere a tono ad un’osservazione inopportuna riguardante fatti procedurali può dare più soddisfazione di una surlevée a un contratto contrato. Quindi, una buona lezione sul Codice deve sempre precedere il loro “ingresso in società”.

160

Page 162: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 3: definizioni e glossario

C. DEFINIZIONI E GLOSSARIO

Questa terza appendice contiene un elenco di alcune definizioni dei termini più in uso (in questo manuale, e nel bridge italiano in generale) e, inoltre, un glossario inglese-italiano dei vocaboli più usati nelle competizioni internazionali; quest’ultimo è stato aggiunto con lo scopo di consentire anche agli insegnanti non pratici della lingua inglese di poter dare risposta ad eventuali domande degli allievi che praticano il bridge in Internet. TERMINI DI USO COMUNE E RELATIVE DEFINIZIONI

A passare (licita) Dichiarazione che obbliga il compagno, che si è precedentemente limitato, a passare.

Accordo (sistema) Variazione, concordata dalla coppia, di alcune caratteristiche (forza, lunghezza del colore, l’essere forzante o meno) di una licita che comunque permane naturale.

Barrage (licita) Dichiarazione fatta allo scopo di mostrare solo forza giocabile (e/o di taglio, se si sta mostrando fit) e, al contempo, togliere spazio licitativo all’avversario.

Bicolore (intervento) Intervento convenzionale che mostra due colori almeno quinti.

Bicolore (mano) Mano che contiene un colore almeno quinto e un altro almeno quarto.

Capitano Colui che non ha mai limitato la sua forza e fronteggia un compagno che si è limitato. Per convenzione, dopo apertura di 1 a colore, il Rispondente è Capitano fino a che non limita la propria mano. Sempre per convenzione, l’apertore di 2 forte è Capitano.

Chiuso (colore) Seme in cui sono presenti almeno quattro dei cinque onori.

Colori Morti Colori nei quali, in base alle precedenti dichiarazioni, è impossibile che la coppia abbia un fit di 8 carte.

Competitiva (licita) Proposta di un contratto parziale alternativo a quello avversario.

Complemento Situazione di fit in un seme che dovrà essere affrancato; nel gioco a Senza è rappresentato unicamente da onori, nel gioco ad atout può essere costituito anche da una “corta”, che consenta l’affrancamento di taglio.

Conclusiva (licita) Vedi “a passare”.

Contratto-goal L’obiettivo che una coppia si prefigge in un dato momento dello sviluppo dichiarativo.

Qualsiasi Contro che non abbia intenzioni punitive. Contro a togliere

Contro dato su una dichiarazione convenzionale per suggerire al compagno l’attacco.

Contro direzionale

161

Page 163: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 3: definizioni e glossario

Intervento di Contro sull’apertura avversaria, oppure dopo apertura, Passo e risposta.

Contro informativo

Accordo per cui, in situazione di Passo Forzante, il Contro viene dato per mostrare al compagno, qualora intendesse punire, una mano adatta al controgioco.

Contro invertito

Qualsiasi Contro che, per logica di gioco o per accordi di coppia, mostri l’intenzione di ottenere maggior guadagno controgiocando.

Contro punitivo

Contro dato per mostrare valori dopo apertura avversaria, Contro Informativo del compagno, e appoggio del rispondente.

Contro responsivo

Figura di carte che consente di non perdere due prese immediate. Si tratta dell’Asso, del Re e, nell’ipotesi di gioco ad atout, di singolo o vuoto.

Controllo

Convenzione (licita) Licita che dà o chiede informazioni non necessariamente correlate alla denominazione usata. Per il Regolamento: licita che ha un significato differente da quello normalmente attribuitole e quindi da alertare.

Ad atout concordato, dichiarazione di un colore laterale che, in previsione dello slam, garantisce il controllo nel seme annunciato.

Cue bid

Economia (principio) Dato un contesto dichiarativo, i requisiti nei colori vengono espressi dichiarando il primo seme nel quale tali requisiti sono presenti. Il contesto dichiarativo determina i requisiti che vengono mostrati: colori quarti se si cerca fit, fermi per i Senza, controlli per lo slam. Per primo seme si intende il più basso di rango che si può dichiarare senza salire di livello.

Figura di carte che impedisce all’avversario l’incasso di un colore lungo nel gioco a Senza.

Fermo

Capacità di produrre un certo numero di prese sia in gioco sia in controgioco, e in qualsiasi contratto.

Forza difensiva

Capacità di produrre un numero certo di prese alla sola condizione di poter imporre l’ atout.

Forza giocabile

Forzante (licita) Dichiarazione con cui per logica, sistema, convenzione o accordo, un giocatore chiede al compagno di fornirgli una seconda occasione per licitare.

Forzante (situazione) Un momento dello scambio dichiarativo in cui, alla luce della forza già espressa dalla coppia, sarebbe illogico che ambedue i compagni passassero.

Dichiarazione convenzionale il cui significato dipende dalla posizione che occupa tra quelle possibili (primo, secondo, terzo gradino, ecc.).

Gradino

Illogica (licita) Dichiarazione che non rappresenta una proposta di contratto.

162

Page 164: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 3: definizioni e glossario

Vedi rientro. Ingresso

Integratore (carta) Il Fante, il 10 o il 9 quando sono in combinazione con almeno un onore maggiore (A, K, Q).

Invitante (a manche) Licita fatta dal Capitanato a fronte di un compagno limitato, che gli ordina di passare col Minimo e di rialzare a manche col Massimo. (a Slam) Licita che sancisce la certezza di manche e suggerisce la possibilità di slam.

Libera (licita) Licita spontaneamente fornita da un giocatore in una situazione competitiva nella quale non era obbligato a dichiarare.

Limite (licita) Dichiarazione fatta dal rispondente che limita la sua mano, a fronte di un apertore ancora illimitato, demandandogli così il comando.

Livello di Guardia L’ultimo contratto superato il quale la coppia non ha nessuna garanzia di un risultato medio o vantaggioso.

Minimo/Massimo Rispettivamente la parte inferiore e superiore della fascia di forza di una mano limitata.

Multicolor (licita) Una qualsiasi dichiarazione (di apertura, risposta, intervento o replica) che possa prevedere tipi di mani diversi sia per forza che per distribuzione e possesso di colori.

Nuovo colore L’annuncio da parte del rispondente di un colore mai dichiarato né dall’apertore né da se stesso.

Par (della mano) Quel punteggio che viene segnato se ambedue le coppie dichiarano, giocano e controgiocano perfettamente. In un torneo Mitchell di alto livello il Par tende a coincidere con la Mano Media.

Passabile Dichiarazione non forzante sulla quale, tuttavia, il compagno, generalmente illimitato, può ancora dichiarare. Esempio: 1♦-1♥-1♠-1NT è “passabile”, mentre1♦-1♥-1NT-2♥ è “a passare”.

Passo detto quando si possiede forza e lunghezza nel colore mostrato dall’avversario di destra; chi si “mette in Passo forte” è intenzionato a passare qualora il partner riapra con il Contro.

Passo Forte

In situazione competitiva, Passo detto nel presupposto che il partner, che deve ancora dichiarare, non possa, per logica o accordo di coppia, passare anche lui.

Passo Forzante

Nella valutazione di una mano, gli Assi e i Re o le combinazioni di AK, AQ e KQ. Sinonimi: carte di testa o teste.

Prese di testa

Dichiarazione naturale (non forzante) a Senz'atout (4NT) o in un maggiore (5 Cuori, 5 Picche) che chiede al partner di rialzare a Slam se ha requisiti massimi.

Quantitativa

163

Page 165: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 3: definizioni e glossario

Seconda dichiarazione del rispondente quando siano stati licitati tre colori: chiede ulteriori informazioni e non promette requisiti nel seme.

Quarto colore

Rever (licita) Seconda dichiarazione dell’apertore che mostra una mano da 16 fino a 20/21 punti.

Rever (mano) Riferito all’apertore, indica una mano la cui fascia di forza va da 16 punti fino al limite massimo: 20-21.

Riapertura (generico) Dichiarazione effettuata in una situazione nella quale il Passo, in alternativa, terminerebbe la licita.

Riapertura (gergo) Ulteriore licita fatto a fronte di una dichiarazione passabile del compagno.

Una carta o combinazione di carte che consenta con certezza di far vincere la presa, al momento opportuno, nella mano in cui ci si vuole trasferire (per incassare un colore franco o effettuare una determinata manovra).

Rientro

Rimozione L’annuncio di un nuovo colore o dei Senza Atout fatto dallo stesso giocatore che precedentemente era intervenuto con il Contro informativo, dopo che il compagno ha dichiarato un seme. La rimozione garantisce sempre mano forte.

Riporto Dichiarazione a livello, da parte del rispondente, del primo colore proposto dall’apertore quando questi ne ha mostrato due. Garantisce almeno 7 carte in linea e coincide sempre con un Livello di Guardia.

Riposo Nella fase di accostamento a slam, la dichiarazione del seme d’atout allo scopo di mostrare l’assenza di uno specifico controllo oppure, in modo più generico, mano minima.

Risposta Prima dichiarazione effettuata dal compagno dell’apertore.

Rivalutazione (Legge) E’ un metodo di valutazione della capacità di taglio della mano del rispondente quando abbia fit almeno quarto nel colore maggiore d’apertura.; il suggerimento è quello di implementare il conteggio dei punti onori con un valore x, dato dalla differenza tra il numero di atout e il numero di carte del colore più corto, prima di decidere a quale livello fornire un appoggio diretto.

Salto Una qualsiasi dichiarazione fornita a un livello più alto del minimo necessario. E’ “salto semplice” quello che supera un solo livello, “doppio salto” quello che ne supera due.

Sandwich (licita) Intervento effettuato dal quarto di mano dopo apertura, passo del compagno e risposta. Il termine punta l’attenzione sul rischio di dichiarare dopo che l’avversario ha già effettuato uno scambio di informazioni.

Sequenza (licita) L’insieme di due o più dichiarazioni fatte da uno stesso giocatore o dalla coppia.

164

Page 166: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 3: definizioni e glossario

Situazione precaria Sequenza in cui la coppia potrebbe avere meno di 21 punti in linea.

Situazione solida Sequenza che ha evidenziato il possesso, da parte della coppia, di almeno 21 punti onori.

Stopper Bid Dichiarazione che mostra il fermo nel colore detto, in funzione del gioco a Senza Atout.

Subordinato In antitesi al Capitano, il giocatore che per logica (ha limitato la propria forza) o per convenzione (è rispondente all’apertura di 2 forte) ha il compito di descrivere la propria mano.

Superamento Qualsiasi licita, più elevata di un Livello di Guardia presente nella sequenza in atto, che ha lo scopo di mostrare maggior forza.

Surlicita Dichiarazione di un colore posseduto dall’avversario, anche se mostrato in modo convenzionale (transfer, interventi bicolori, ecc.).

Tempo (licita) Sinonimo di dichiarazione: tempo forzante, scoraggiante, negativo, ecc.

Trial bid Dopo che un maggiore è stato concordato a livello 2, dichiarazione che chiede complemento (di onori o di taglio) in un colore laterale, in funzione della manche.

PRONTUARIO DI TERMINI INGLESI Tipo: D (dichiarazione); G (gioco); R (Regolamento); A (Acronimo) Termine Tipo Significato Frasi usate Advance D Prosecuzione, Sviluppo

Attitude G Stile di segnalazione. Vedi: High-Low e Low-High

Auction DR Dichiarazione completa

Balanced D Bilanciata (mano)

Balancing D Riapertura

Bid G Dichiarazione

Blocked (suit) G Seme bloccato

Call R Ogni dichiarazione legale Call out of turn: licita fuori turno

Card DG Carta 5 Cards Suit: colore quinto

Cash G Incassare (un colore)

Claim R Richiesta di prese

Clear (a suit) G Affrancare (un colore) To C. a suit by ruffing: affrancare di taglio

Competitive (bid) D Dichiarazione compettiva

Control DG Controllo First round control: controllo di 1° giro

Count G Conto

Coup G Colpo Vienna C.: Colpo di Vienna

Cover (a honor) G Coprire (un onore)

165

Page 167: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 3: definizioni e glossario

Termine Tipo Significato Frasi usate Cross-ruff (play) G Tagli incrociati

Cue bid D Surlicita To c.b. an opponent’s suit: surlicitare

Cue bid (to show controls)

D Cue bid Cue-bidding diamonds: mostrare controllo a quadri

Deal R Distribuire (le carte) Dealer: dichiarante

Defeat R Battere (il contratto)

Discard G Scarto D. Signals: segnali in scarto

Discouraging DG Scoraggiante D. bid: dichiarazione debole D. signal: rifiuto (controgioco)

Double D Contro Lead-Directing D.: contro per l’attacco Negative D.: Contro Sputnik Penalty D.: Contro Punitivo Take-Out D.: Contro a togliere Responsive D.: Contro responsivo

Down-Side-Up G Vedi Low-High

Drawing G Battere (un colore) Drawing trumps: battere atout

Ducking G Lisciare (Colpo in Bianco) To duck 1 round: lisciare 1 giro

Dummy RG Morto D. Reversal: gioco a Morto Rovesciato

Echo (or Peter) G Vedi “High-Low”

Elimination (play) G Gioco di eliminazione

Endplay G Finale di gioco Squeeze E.: finale di Compressione

Entry G Rientro, Ingresso

Establishing (a suit) G Affrancare (un seme)

False-Carding G Giocata a inganno

Finesse G Impasse Double F.: doppio impasse Ruff-F.: impasse di taglio

Follow (suit) Rispondere a colore G

Forcing D Forzante F. game: forzante manche F. 1 round: forzante 1 giro F. Pass: Passo Forzante Fourth Suit F.: 4° Colore Forzante

Game R Manche

GF A Forzante Manche

Guard G Vedi “Stopper”

Hand RD Mano Passed H. : chi è passato in apertura Flat H.: mano piatta Mirror Hands: mani a specchio.

HCP A (Honor Count Point) Punti onori di una mano

High-Low G Segnale in Alto-Basso High-Low Attitude: chiamata Alto-Basso e Conto Diritto.

Hi-X A Nelle Convention Card chiede di indicare il significato di una giocata con carta alta seguita da una inferiore

Hold Up (play) G Non prendere To H.U. one’s ace: non prendere con l’asso

Honors D Onori Top H.: onori di testa, onori maggiori

Iron-made (contract) Contratto imbattibile G

166

Page 168: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 3: definizioni e glossario

Termine Tipo Significato Frasi usate Jeopardize G Compromettere (un contratto)

Jump D Salto J. Raise: appoggio a salto J. Ovelcall: intervento a salto J. Shift: cambio di colore a salto

Kibitzer R Angolista

Lead RG Uscita (in un colore) Opening L.: attacco L. Out of Turn: uscita fuori turno

Length D Lunghezza (di seme)

LHO A (= left hand opponent) Avversario a sinistra

Limit (bid) D Dichiarazione limitata L. raise: appoggio non forzante

Loser (card) G Perdente L. on L. Play: perdente su perdente

Low-High G Segnale in Basso-Alto Low-High Attitude: chiamata con la piccola e Conto Rovescio.

Lo-X A Nelle Convention Card chiede di indicare il significato di una giocata con carta bassa seguita da una superiore

LST A (= Long Suit Try). Trial di lunga

M’s / m’s A Ambedue i colori maggiori / minori

Major (suit) D Colore maggiore

Minor (suit) D Colore minore

MUD A (= Middle Up Down). Attacco di intermedia da tre cartine

No-Trump D Senza atout

Odd G Dispari

Odds DG Probabilità Against O.: sotto chance

One over One D Risposta 1 su 1

One-Suiter D Monocolore

Opening (bid) D Apertura 1NT O.: apertura di 1NT

Opponent R Avversario

Overcall D Intervento

Overtake G Superare (una carta)

Overtrick R Presa in più

Pair R Coppia P. Tournement: torneo a coppie

Part Score RD Parziale (contratto)

Pattern D Esatta distribuzione 5413 P.: 5picche/4cuori/1quadri/3fiori

Punteggio (di una mano) Point Count D

Pre-emptive (bid) D Barrage

Preference (bid) D Riporto

Raise D Rialzo, appoggio

Rank R Rango Lower/Higher Ranking Suit: seme di rango più basso/alto

Rebid D Ridichiarazione Opener’s rebid: replica

Redouble D Surcontro

Response D Risposta (all’apertura)

Reverse (bid) D Sequenza di rever

167

Page 169: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Appendice 3: definizioni e glossario

Termine Tipo Significato Frasi usate RHO A (= right hand opponent) Avversario a destra

RKCB A (= Roman Key Card Blackwood)

RONF A (= Raise Only Not Forcing) Stile di prosecuzione sulle sottoaperture per il quale le uniche risposte non forzanti sono i rialzi

Ruff G Taglio R. and Discard: taglio e scarto Over-R.: surtaglio

Rule R Regola

Safety DG Sicurezza S. Play: gioco di sicurezza S. Level: Livello di Guardia

Sequence G Sequenza (di carte)

Shuffle R Mescolare (le carte)

Side-Suit DG Colore laterale (all’atout)

Signal G Segnale di controgioco Suit Preference S.: preferenziale

Sign-off (bid) D A passare

SST A (= Short Suit Try). Trial di corta

Step D Gradino Negative S.: gradino negativo First S.: primo gradino In-Between S.: gradino di mezzo

Stopper (card) DG Fermo

Strong D Forte S. Two Opening: aperture di 2 forti

Support D Figura di fit 3 cards S.: fit terzo

Switch G Cambio di colore in gioco o controgioco

Tenace G Forchetta

Three-Suiter D Tricolore

Throw-In G Mettere in mano

Top R Miglior risultato

Trick G Presa Over-T.: presa in più Under-T.: presa in meno

Trump DG Atout T. Promotion: promozione in atout

D Risposta 2 su 1 Two over One T.o.O. Style: 2 su 1 forcing manche

Two-Suiter D Bicolore

UDCA A (=Upside Down Count Attitude) Vedi: High-Low

Unbalanced D Sbilanciata (mano)

Unblocking (play) G Giocata di sblocco

Up-Side-Down G Vedi: High-Low

Weak D Debole W.Two: sottoapertura W. No Trump: Senza debole

168

Page 170: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Indice analitico

INDICE ANALITICO 1 su 1 (risposta) 16-19

6, 77-82 1NT (apertura) 36 1NT (su 1♣ e 1♦) 40-42, 51-52 1NT Forzante (su 1♥ e 1♠) 44-50 2 su 1 (risposta su 1♥ e 1♠) 36-37 2 su 1 (risposta su 1♣ e 1♦) 8-10, 92-96 2♣ (apertura) 83-84 2NT (sviluppo dell’apertura) 25(nota 39) 2NT Moderatore 75-76 3NT Scoraggiante 31, 46, 79, 84-85 4NT Quantitativo 68-69 4NT Responsivo 76 5NT Gran Slam Try 14-15 Ambigua (Replica) 42-44, 52-54 Appoggi (su 1♥ e 1♠) 97-98, 100 Barrage 6 Bicolori (Grandi bicolori) 136-137 Bicolori (interventi) 57-58 Capitanato (principio) 58-59 Contratto-goal 110, 111, 140 Contro di Riapertura 118-126 Contro Informativo 125 Contro Responsivo 105-107, 107-110 Contro Sputnik 65 Controllo 65-67 Cue bid 115 Difese(da licite convenzionali) 62(nota 91) Economia (principio) 39 Fast Arrival 15, 20, 24 Gran Rever 127-134 Intervento 1 a colore 136 Intervento 1NT 135 Intervento 2 a colore 135-136 Intervento a salto 113 (nota 170) Inverted Double 105-107 Jolly (dichiarativo) 52-54, 142-151 Legge delle Prese Totali 13-15, 59-60 Livello di Guardia 26 Monocolori (trattamento) 35 New Minor Forcing 35 Nuovo Colore a salto 29, 31-35 Nuovo Colore Forzante 99 Ogust 110, 138 Passo Forte 112-113 Passo forzante 15, 20-24 Piccolo Rever 19 Precaria (situazione) 114 (nota 171), 124 (nota 185) Psichiche 84 Puppet Stayman 19-28 Replica (dopo 1 su 1)

169

Page 171: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Indice analitico

18, 20, 24-25 Rever 6, 16, 24 Rever a Senza 138 Riapertura 138 Riaperture (1NT) 138 Riaperture (Contro) 15, 22 Riporto 64, 68, 70-72 Roman Key Card Blackwood 40-42, 51-52 Senza Forzante (risposta) 19 Solida (situazione) 98-99, 100 Sottoaperture 72-74 Splinter 78-80, 83, 85-86 Stayman 62 Stopper bid 111, 125 Surcontro

Surlicita 105-107, 122, 123, 133-134 Transfer (Jacoby) 80-81, 85-86 Transfer (per i minori) 82 Trial bid 60-61 Tricolori 27 Truscott 43-44, 106 (nota 141) Vincenti (contare le …) 10

170

Page 172: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Indice

INDICE 1 . LE APERTURE DEL SISTEMA Nozioni acquisite nei primi corsi 4Lo schema definitivo 4Commento tecnico 5 L’apertura di 1♦ con la 4-4 minore 5 L’apertura di 1NT con la 5332 maggiore e 15-16 punti 6 L’apertura con le bicolori 5-6 6 Il Rever a Senz’atout 6 LA DIDATTICA . 7 Aprire di 1 a colore o non aprire 7 Problemi distribuzionali 8 Le bilanciate forti e alcuni problemi 8 Un metodo per contare le vincenti 10 2. DOPO APERTURA IN UN MINORE Nozioni acquisite nei primi corsi 12Lo schema definitivo 12La meccanica dei Livelli di Guardia 13Commento tecnico 14 La risposta 1 su 1 con 3-4 punti 14 Il livello di guardia come faro della dichiarazione 14 Il Rever a Senza 16

16LA DIDATTICA La risposta 1 su 1: caratteristiche del nuovo colore 16 19L’apertore dopo risposte 1 su 1: la forza La distribuzione 25 Il rispondente dopo replica di diritto o ambigua 28 Il rispondente si limita 29 Il rispondente conclude a manche 30 Il rispondente indaga 31 Una breve incursione nell’insegnamento avanzato 35 Dopo 1 su 1: nuovi colori a salto 35

36 La risposta 1NT su 1♣ e la strana risposta 1♦ Le risposte 2♣ e 3♣ 36 3. DOPO APERTURA IN UN MAGGIORE Nozioni acquisite nei primi corsi 38Lo schema definitivo 38Il Principio del Fast Arrival 39Commento tecnico 40 La risposta 1NT forzante sulle aperture di 1♥ e 1♠ 40 La teoria degli appoggi 42 La risposta 2 su 1 44LA DIDATTICA 50

51 Come introdurre il Senza forzante Passare dalla Legge di Rivalutazione alla Legge delle Prese Totali 52

171

Page 173: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Indice

4. ACCOSTAMENTO A MANCHE E SLAM Nozioni acquisite nei primi corsi 55

. 57Le domande chiave Chi comanda? 57 58Qual è il tema del discorso? Qual è il Livello di Guardia? 59Obiettivo: la manche nel maggiore 60Obiettivo: la manche a Senza Atout 61Obiettivo: lo slam ad atout 63 Prima fase: la verifica dei controlli 65 Seconda fase: riposo o superamento 67 68Terza fase: il superamento Sviluppo della Roman Key Card Blackwood 70Le Splinter 71Approfondimenti molto importanti 74 5. LE APERTURE BILANCIATE Nozioni acquisite nei primi corsi 77Una problematica ambigua 77

78Lo schema definitivo dopo 1NT La Stayman 78 Le Jacoby Transfer 80 Le Transfer per i minori 82 Le altre risposte 83Lo schema definitivo dopo 2NT 83Il 4NT quantitativo 84Commento tecnico 85LA DIDATTICA 86 Le idee, non le convenzioni, determinano l’ordine degli argomenti 86 Il puzzle 87 Gli inviti e la valutazione di minimo-massimo 88 Considerazioni finali 90 6. LE APERTURE OLTRE IL LIVELLO 1 Nozioni acquisite nei primi corsi 91

91I soliti problemi 92L’apertura di 2♣: tecnica e didattica

Le risposte 92 L’apertore ridichiara un maggiore dopo risposta 2♦ 93 95L’apertore ridichiara un minore dopo risposta 2♦ L’apertore ridichiara a salto dopo risposta 2♦ 95 L’apertore ridichiara 2NT dopo risposta 2♦ 96 Dopo apertura 2♣ il Capitanato è dell’apertore 96

97Le aperture interdittive: tecnica e didattica Nozioni richieste prima di approfondire l’argomento 97 Le aperture di 3 e 4: definizioni e sviluppi 97 Le sottoaperture: definizioni e sviluppi 98 Barrage e sottoaperture: la valutazione è tutto 100

172

Page 174: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Indice

7 . L’AVVERSARIO INTERVIENE Nozioni acquisite nei primi corsi 101Dalla grammatica alle idee 101 Aprire non vuol dire essere i più forti 101L’avversario interviene a colore 103 Contro e dichiarazioni a colore: nel regno della competizione 103 Contro e surlicita: i veri protagonisti 105 Il fit non può aspettare 106La didattica del Contro Sputnik 107

110L’avversario Contra Il surcontro 111La baraonda dei tornei e l’etica 113 Qualcosa bisogna pur dire! 115 8 . L’ INTERVENTO La didattica dell’intervento 116Il Contro Informativo 118 La rimozione 120 Il compagno del contrante 121 Il rispondente ha dichiarato 124 Il contro informativo: prima di tutto i colori 125L’intervento di 1 a colore 127 Dopo l’intervento a livello 1: prosecuzione 132Gli altri interventi 135 L’intervento a livello 2 135 Gli interventi a salto 135 136L’intervento di 1NT Interventi bicolori 136Domande e approfondimenti 137 La riapertura di 1NT 138 La riapertura di Contro del secondo di mano 138 138Quando i Senza sono naturali? 139Esistono convenzioni per difendersi dai barrage? Invitante o competitivo? 140 140Quarto o quinto? Un maggiore o un minore? 141 Passo punitivo o… indifferente? 141 A. LA LEGGE DELLE PRESE TOTALI Cos’è la Legge? 142Applicando la Legge 143

146Prese totali e buon senso 147Bonus e Malus nell’applicazione della Legge 148Sotto la protezione della Legge

Prese totali e prese nostre 149La Legge e il linguaggio 149PUNTI CHIAVE 151

173

Page 175: Manuale didattico dell'Insegnante - Pescara Bridge · Federazione Italiana Gioco Bridge ... assimila ed esita quando ha carte con cui vorrebbe riaprire di Contro per giocare e non

Indice

B . LA COMUNICAZIONE DIDATTICA 152Gli strumenti didattici 152L’introduzione degli argomenti 154La terminologia 155Definizioni e linguaggio 157Gli esempi e le mani preparate 159La gestione dell’errore 160Il torneo e la vita associativa

C . DEFINIZIONI E GLOSSARIO

161Termini di uso comune e relative definizioni 165Prontuario di termini inglesi

174