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manuale per l’installatore - 1/3 tipologie d’installazione - 2/3 manuale del software - 3/3 TA010976 - N. 10 del 25.01.2006 M.T.M. s.r.l. Via La Morra, 1 12062 - Cherasco (Cn) - Italy Tel. +39 0172 4860140 Fax +39 0172 488237

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TA010976 - N. 10 del 25.01.2006

M.T.M. s.r.l.

Via La Morra, 112062 - Cherasco (Cn) - ItalyTel. +39 0172 4860140Fax +39 0172 488237

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INDICE

RIFERIMENTI UTILI

1. PRESENTAZIONE1.1 DESCRIZIONE DEI KIT DI TRASFORMAZIONE

1.1.1 SEQUENT STANDARD E SEQUENT FAST

1.1.2 SEQUENT FASTNESS

1.1.3 SEQUENT 24 1.1.4 SEQUENT 56

2. PERCHÉ SCEGLIERE SEQUENT

3. COMPRENSIONE DEI SISTEMI SEQUENT

3.1 SEQUENT STANDARD3.1.1 STRUTTURA SEQUENT STANDARD

3.1.2 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO SEQUENT STANDARD

3.1.3 COMMUTAZIONE SEQUENT STANDARD

3.1.3.A Commutatore in posizione benzina3.1.3.B Commutatore in posizione gas3.1.3.C Indicatore di carburante: funzionamento a GPL3.1.3.D Indicatore di carburante: funzionamento a METANO

3.2 SEQUENT FAST3.2.1 STRUTTURA, PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO E COMMUTAZIONE SEQUENT FAST

3.3 SEQUENT FASTNESS3.3.1 STRUTTURA E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO SEQUENT FASTNESS

3.3.2 COMMUTAZIONE SEQUENT FASTNESS

3.4 SEQUENT 243.4.1 STRUTTURA E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO SEQUENT 243.4.2 COMMUTATORE SEQUENT 24

3.4.2.A Commutatore in posizione benzina3.4.2.B Commutatore in posizione GAS3.4.2.C Segnalazione di errore3.4.2.D Indicatore di carburante GPL e METANO

3.5 SEQUENT 563.5.1 STRUTTURA E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO SEQUENT 563.5.2 COMMUTAZIONE SEQUENT 56 ED INDICATORE DI CARBURANTE GPL E METANO

4. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI COMPONENTI4.1 RIDUTTORE GENIUS SEQUENT STANDARD/ FAST GPL (800-1200-1500 mbar)4.2 RIDUTTORE GENIUS MAX SEQUENT STANDARD/ FAST GPL4.3 RIDUTTORE GENIUS.M SEQUENT STANDARD/FAST METANO (2500 mbar)4.4 RIDUTTORE ZENITH SEQUENT FASTNESS METANO (1600-2000-2500 mbar)4.5 RIDUTTORE GENIUS SEQUENT 24 GPL (800-1200-1500 mbar)4.6 RIDUTTORE GENIUS SEQUENT 56 GPL (1500 mbar)4.7 RIDUTTORE GENIUS MAX SEQUENT 56 GPL

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4.8 SENSORE DI TEMPERATURA GAS (PER RIDUTTORE GENIUS)4.9 SENSORE DI TEMPERATURA ACQUA (PER RIDUTTORE ZENITH)4.10 SENSORE DI TEMPERATURA ACQUA (PER RIDUTTORI SEQUENT 24 E 56)4.11 FILTRO ALTA EFFICIENZA “FJ1 HE”4.12 FLAUTO “RAIL”4.13 INIETTORI

4.13.1 INIETTORE BRC4.13.2 INIETTORE KEIHIN

4.14 SENSORE DI PRESSIONE GAS E DI PRESSIONE ASSOLUTA DEL COLLETTO-RE (MAP-P1)

4.15 SENSORE DI PRESSIONE E TEMPERATURA GAS4.16 SENSORE DI PRESSIONE ASSOLUTA DEL COLLETTORE4.17 CENTRALINA “FLY SF” (SEQUENT STANDARD/FAST E SEQUENT FASTNESS)4.18 CENTRALINA SEQUENT 244.19 CENTRALINA SEQUENT 564.20 COMMUTATORE CON INDICATORE DI LIVELLO SEQUENT STANDARD, FAST

E FASTNESS4.21 COMMUTATORE CON INDICATORE DI LIVELLO SEQUENT 24 E 564.22 SENSORE DI LIVELLO4.23 EMULAZIONE DEGLI INIETTORI DEI SISTEMI SEQUENT4.24 CABLAGGIO SEQUENT STANDARD, FAST E FASTNESS4.25 CABLAGGIO SEQUENT 244.26 CABLAGGIO SEQUENT 564.27 ELETTROVALVOLA GPL “ET98 NORMAL” WP4.28 ELETTROVALVOLA GPL “ET98 SUPER” WP4.29 VALVOLA METANO ELETTROASSISTITA “VM A3/E”

5. INSTALLAZIONE DELLA PARTE MECCANICA

5.1 RIDUTTORE SEQUENT GPL5.2 RIDUTTORE GENIUS MAX SEQUENT GPL5.3 RIDUTTORE ZENITH METANO5.4 RIDUTTORE GENIUS SEQUENT 24 GPL5.5 RIDUTTORE GENIUS SEQUENT 56 GPL E GENIUS MAX SEQUENT 565.6 FILTRO ALTA EFFICIENZA “FJ1 HE”5.7 GRUPPO FLAUTO ED INIETTORI

5.7.1 MONTAGGIO DEGLI INIETTORI BRC SUL FLAUTO

5.7.2 MONTAGGIO DEGLI INIETTORI KEIHIN SUL FLAUTO

5.7.3 MONTAGGIO DEGLI INIETTORI BRC SUL FLAUTO CON SENSORE PRESSIONE E

TEMPERATURA GAS (SEQUENT FASTNESS, 24 E 56)5.7.4 INSTALLAZIONE FLAUTO INIETTORI SU VETTURA

5.8 SENSORE DI PRESSIONE (P1-MAP, P1-MAP TURBO)5.9 SENSORE DI PRESSIONE ASSOLUTA DEL COLLETTORE5.10 TUBI5.11 UGELLI

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5.12 CENTRALINA5.13 COMMUTATORE5.14 CABLAGGIO SISTEMI SEQUENT5.15 TIPOLOGIE D’INSTALLAZIONE

6. COLLEGAMENTI ELETTRICI 6.1 AVVERTENZE E DIFFERENZE RISPETTO A PRECEDENTI SISTEMI6.2 CABLAGGIO PRINCIPALE SEQUENT STANDARD E FAST

6.2.1 CONNETTORE 56 POLI

6.2.2 COLLEGAMENTI DELLE ELETTROVALVOLE

6.2.3 GENIUS SEQUENT E SENSORE DI TEMPERATURA GAS

6.2.4 ALIMENTAZIONI E MASSE DA BATTERIA

6.2.5 FUSIBILI E RELÈ

6.2.6 COMMUTATORE

6.2.7 PRESA DIAGNOSI

6.2.8 SENSORE DI LIVELLO

6.2.9 ELETTROVALVOLE

6.2.10 SENSORE DI TEMPERATURA GAS

6.2.11 SENSORE DI PRESSIONE RAIL “P1” E SENSORE DI PRESSIONE ASSOLUTA “MAP”6.2.12 INIETTORI GAS

6.2.13 SEGNALE GIRI

6.2.14 SEGNALE TPS6.2.15 SEGNALE SONDA LAMBDA

6.2.16 POSITIVO SOTTO CHIAVE

6.2.17 CONNETTORE 10 POLI CONNESSIONE CABLAGGIO INIETTORI BENZINA

6.2.17.A Polarità degli iniettori6.2.17.B Modular LD

6.2.18 CONNETTORE 10 POLI CONNESSIONE CABLAGGIO COLLEGAMENTI AUSILIARI

6.2.18.A Segnale Ruota Fonica6.2.18.B Segnali per Variazione dell’Anticipo di Accensione6.2.18.C Segnale Temperatura Acqua Motore6.2.18.D Segnale Sonda Lambda

6.3 CABLAGGIO PRINCIPALE SEQUENT FASTNESS6.3.1 ZENITH SEQUENT FASTNESS E SENSORE DI TEMPERATURA ACQUA

6.3.2 SENSORE DI PRESSIONE E TEMPERATURA GAS

6.3.3 SENSORE DI PRESSIONE ASSOLUTA MAP6.3.4 SEGNALE SONDA LAMBDA BANCATA 1 E BANCATA 26.3.5 CONNETTORE 5 POLI COLLEGAMENTO SENSORE RUOTA FONICA PER GESTIONE ANTICI-

PO E/O LETTURA GIRI

6.3.5.A Segnale Ruota Fonica6.3.5.B Segnali per Variazione dell’Anticipo di Accensione

6.4 DESCRIZIONE DEL CABLAGGIO 5-6-8 CILINDRI (VALIDA PER LE CONFIGURAZIONI

SEQUENT STANDARD E FAST)6.4.1 MASSA DA BATTERIA

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6.4.2 ALIMENTAZIONE

6.4.3 SENSORE DI PRESSIONE RAIL “P1” E SENSORE DI PRESSIONE ASSOLUTA MAP6.4.4 INIETTORI GAS

6.4.5 CONNETTORE 10 POLI CONNESSIONE CABLAGGIO INIETTORI BENZINA

6.5 CABLAGGIO PRINCIPALE SEQUENT 246.5.1 CABLAGGIO 24 POLI

6.5.2 COLLEGAMENTI DELLE ELETTROVALVOLE

6.5.3 ALIMENTAZIONI E MASSE DA BATTERIA

6.5.4 FUSIBILI E RELÈ

6.5.5 COMMUTATORE

6.5.6 PRESA DIAGNOSI

6.5.7 SENSORE DI LIVELLO

6.5.8 ELETTROVALVOLE

6.5.9 GENIUS SEQUENT 24 E SENSORE DI TEMPERATURA ACQUA

6.5.10 SENSORE DI PRESSIONE ASSOLUTA MAP6.5.11 INIETTORI GAS

6.5.12 SEGNALE GIRI

6.5.13 SEGNALE SONDA LAMBDA

6.5.14 CONNETTORE 6 POLI CONNESSIONE CABLAGGIO INIETTORI BENZINA

6.5.14.A Taglio Iniettori e Positivo sotto chiave6.5.14.B Polarità degli iniettori

6.6 CABLAGGIO PRINCIPALE SEQUENT 566.6.1 CONNETTORE 56 POLI

6.6.2 COLLEGAMENTI DELLE ELETTROVALVOLE

6.6.3 ALIMENTAZIONE E MASSE DA BATTERIA

6.6.4 FUSIBILI E RELÈ

6.6.5 COMMUTATORE SEQUENT 566.6.6 PRESA DIAGNOSI

6.6.7 SENSORE DI LIVELLO

6.6.8 ELETTROVALVOLE

6.6.9 GENIUS SEQUENT 56 E SENSORE DI TEMPERATURA ACQUA

6.6.10 SENSORE DI PRESSIONE ASSOLUTA MAP6.6.11 SENSORE DI PRESSIONE E TEMPERATURA GAS

6.6.12 INIETTORI GAS

6.6.13 SEGNALE GIRI

6.6.14 POSITIVO SOTTO CHIAVE

6.6.15 SEGNALE TPS6.6.16 SEGNALE SONDA LAMBDA BANCATA 1 E BANCATA 26.6.17 CONNETTORE 10 POLI CONNESSIONE CABLAGGIO INIETTORI BENZINA

6.6.17.A Polarità degli iniettori

7. GLOSSARIO DEI TERMINI ED ACRONIMI USATI NEL MANUALE

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• Manuali del software 3/3Versioni:- Sequent Standard/Fast GPL eMetano- Sequent Fastness- Sequent 24- Sequent 56Sono le guide indispensabili perchi vuole imparare a gestire ilsistema tramite personal com-puter, fare mappature, program-mare le centraline, effettuarediagnosi, modificare i parametridi funzionamento. Essi descrivo-no il funzionamento dei softwa-re “SEQUENT” che girano suPersonal Computer, guidandol’utente nei vari passi di ciascu-na funzione.

Ulteriori Manuali dedicati aisistemi Sequent:

• Tipologie di installazione 2/3 Versioni:- Sequent Standard/Fast GPL- Sequent Standard Metano- Sequent Fastness- Sequent 24- Sequent 56Questi manuali contengono glischemi elettrici e di montaggiogenerici riferiti agli svariati tipi diinstallazione che si possonoincontrare. I casi elencati sonodistinti principalmente sulla basedel numero di cilindri della lorodisposizione e sulla potenza delveicolo.

Sequent è una famiglia di siste-mi di controllo della carburazionead iniezione sequenziale in fasegassosa che si suddivide in 5 diver-si complessivi di trasformazione,che soddisfano i requisiti richiestidal livello sempre più tecnologicodella presente e future generazionidi automobili.

SEQUENT STANDARDI l primo nato della famigliaSequent destinato alla trasforma-zione a GPL o Metano di veicolida 3 a 8 cilindri.SEQUENT FASTCalibrazione e Mappature piùrapide e semplificate per questaversione “veloce” del softwareSequent Standard.SEQUENT FASTNESSIl complessivo di trasformazionedestinato all ’al imentazione ametano di veicoli 3 e 8 cilindri.SEQUENT 24Destinato a vetture 3 e 4 cilindritrasformate a GPL, introduce lanuova filosofia di integrazionecomponentistica, con connessionie mappature più rapide.SEQUENT 56Il sistema dedicato per la trasfor-mazione a GPL di veicoli 5, 6 e 8cilindri.

Per ulteriori informazioni suisistemi “SEQUENT”, si consiglia diconsultare questo e gli altri manualie fogli informativi pubblicati daBRC.

RIFERIMENTI UTILI

Il Common Rail modulare per il gas

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Gentilissimo installatore,nel congratularci con Te per la

scelta compiuta, desideriamosegnalarti alcune particolaritàriguardanti l’iniezione sequenzialefasata di GPL o Metano in fasegassosa della nostra famiglia“SEQUENT”.

Si tratta di sistemi di iniezionealtamente evoluti, frutto dell’espe-rienza e della continua ricerca diBRC nel campo dell’iniezione gas-sosa, installabili su vetture adiniezione benzina multipointsequenziale. Grazie all’elevatogrado di integrazione, i sistemiSEQUENT possono garantire pre-stazioni superiori senza sacrificarela facilità di montaggio. All’internodella centralina sono infatti presentidiverse funzioni che consentono,nella maggior parte dei casi, di evi-tare fastidiosi ed ingombranti dispo-sitivi che ormai tutti gli installatori sierano abituati a dover montare,come i modular, il variatore d’antici-po, l ’adattatore ruota fonica, imemory, ecc.

Dal punto di vista delle funzionie prestazioni, i sistemi SEQUENTmantengono le caratteristiche fon-damentali che contraddistinguonotutti i sistemi di iniezione BRC, qualiminima perdita di potenza, assenzadel miscelatore, riduttore-vaporiz-zatore di piccole dimensioni, nes-sun problema di ritorno di fiamma;aggiungendo però nuove importanticaratteristiche, come:

• iniezione di tipo sequenzialefasata, ottenuta con l’utilizzo diun elettroiniettore per ciascuncilindro;• elevata precisione di dosaturadel gas, dovuta all’utilizzo diiniettori molto precisi;• autodiagnosi degli ingressi /

uscite della centralina;• protezione da corto-circuitidegli ingressi/uscite della cen-tralina;• comunicazione su linea K e suCAN bus;Le differenze rispetto ad altri tipi

di impianti non si fermano qui: alcu-ne convenzioni a cui eri abituato,specialmente nell’impianto elettrico,sono state riviste radicalmente. E’per questo motivo che ti raccoman-diamo di leggere attentamente imanuali d’installazione anche semagari sei già un vero esperto nelmontaggio di impianti di iniezione digas.

Per la trasformazione di un vei-colo, l’installatore dovrà procederealla trasformazione utilizzando ilcorretto kit di montaggio, ed in alcu-ni casi dovrà ricordarsi di acquista-re un commutatore ad incasso adue posizioni. Dovrà disporre nelvano motore i componenti del kitsecondo le regole generali di instal-lazione contenute nel presentemanuale, oltre a realizzare perso-nalmente tutte le staffe di fissaggio.

1.1 DESCRIZIONE DEI KITDI TRASFORMAZIONESEQUENT

1.1.1 SEQUENT STANDARD E

SEQUENT FAST

Il kit base GPL contiene:• 1 Centralina FLY SF priva dicartografie,• 1 cablaggio (dedicato per iniet-tori BRC o per iniettori Keihin),• 1 rotolino di tubo di rame ø 6 oø 8,• Tubo acqua 16x23,• 1 riduttore di pressioneGENIUS SEQUENT GPL oGENIUS MAX SEQUENT GPLcon sensore di temperatura gasa termistore,• 1 filtro “FJ1 HE” alta efficienza,• 1 sensore di pressione P1MAP o P1 MAP Turbo,• 1 elettrovalvola GPL ET98Normal WP o ET98 Super WP,• 1 sacchetto contenente viti,dadi e raccordi vari.

Il kit base Metano contiene:• 1 Centralina FLY SF priva dicartografie,• 1 cablaggio (dedicato periniettori Keihin),• 1 cablaggio ausiliario,• 1 rotolino di tubo di rame oacciaio,• Tubo acqua 8x15,• 1 riduttore di pressioneGENIUS SEQUENT Metano consensore di temperatura gas atermistore,• 1 filtro “FJ1 HE” alta efficienza,• 1 sensore di pressione P1-MAP 2,5-4 bar,• 1 valvola metano elettroassisti-ta VM A3/E “WP” Classic,• 1 manometro con sensore dipressione resistivo metano,• 1 sacchetto contenente viti,dadi e raccordi vari.

Il kit standard BRC contiene:• 3 (4, 5, 6 o 8 secondo il nume-ro di cilindri) iniettori gas BRCcon relativi ugelli calibrati,• 1 rail di raccordo per iniettoriBRC con minuteria allegata,• Tubo gas 10x17,• Tubo gas 5x10,5 da utilizzaresugli iniettori e per le prese dipressione,• Sacchetto contenente: ugellominimo, biforcazione in nylon,dadi attacchi e fascette click pertubi gas 5x10,5 e 10x17, fascet-te click per le prese pressione,tappo M8x1 per eventuale chiu-sura RAIL.

Il kit standard Keihin contiene:• 3 (4, 5 o 6 secondo il numerodi cilindri) iniettori gas Keihincon relativi ugelli calibrati,• 1 rail di raccordo per iniettoriKeihin con minuteria allegata,• Tubo gas 10x17,• Tubo gas 5x10,5 da utilizzareper gli iniettori e per le prese dipressione,• Sacchetto contenente: ugellominimo, biforcazione in nylon,dadi attacchi e fascette click pertubi gas 5x10,5 e 10x17, fascet-te click per le prese pressione,tappo M8x1 per eventuale chiu-sura RAIL.

1. PRESENTAZIONE

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Le combinazioni Iniettori Gas/Riduttori (per le quali si rimanda a quanto indicato nel manuale Tipologie di Installazione 2/3), permette daoggi di trasformare a gas GPL o Metano i veicoli come da tabella sotto indicata.

1.1.2 SEQUENT FASTNESS

Il kit base Metano (versioneSequent Fastness) contiene:

• 1 Centralina FLY SF priva dicartografie,• 1 cablaggio (dedicato per iniet-tori BRC),• 1 cablaggio ausiliario,• 1 rotolino di tubo acciaio,• Tubo acqua 8x15,• 1 riduttore di pressione ZenithMetano con sensore di tempera-tura acqua a termistore,• 1 sensore MAP,• 1 valvola metano elettroassisti-ta VM A3/E “WP” Classic,• 1 manometro con sensore dipressione resistivo metano,• 1 sacchetto contenente viti,dadi e raccordi vari.

Il kit standard BRC (versioneSequent Fastness) contiene:

• 3 (4, 5, 6 o 8 secondo il nume-ro di cilindri) iniettori gas BRCcon relativi ugelli calibrati e sen-sore di pressione e temperaturagas• 1 rail di raccordo per iniettoriBRC con minuteria allegata,• Tubo gas 10x17,• Tubo gas 5x10,5 da utilizzaresugli iniettori e per le prese dipressione,• Sacchetto contenente: ugellominimo, biforcazione in nylon,dadi attacchi e fascette click pertubi gas 5x10,5 e 10x17, fascet-te click per le prese pressione,tappo M8x1 per eventuale chiu-sura RAIL.

INIETTORIBBRRCC

GPL

GPL

GPL

GPL

METANO

KKEEIIHHIINN

GPL

GPLGPLGenius GPL

Genius MAX GPL

Genius SEQUENT 24 GPL

Genius SEQUENT 56 GPL

Genius MAX SEQUENT 56 GPL

Zenith Metano

SEQUENT STANDARD/FAST

SEQUENT 24

SEQUENT 56

SEQUENT 56

SEQUENT FASTNESS

SEQUENT STANDARD/FAST

SEQUENT STANDARD/FASTMETANOGenius.M

RRIIDDUUTTTTOORRII

Tab.1

1.1.3 SEQUENT 24

Il kit anteriore SEQUENT 24contiene:

• 1 Centralina Sequent 24priva di cartografie,• 1 riduttore di pressioneGENIUS SEQUENT 24 GPLcon sensore di temperaturaacqua,• 1 elettrovalvola GPL “ET98NORMALE O SUPER WP”,• 3 o 4, secondo il numero dicilindri, iniettori gas BRC conrelativi ugelli calibrati,• 1 rail di raccordo per inietto-ri BRC con inserito un senso-re di temperatura e pressionegas nella versione normale oturbo e con minuteria allega-ta,• 1 filtro “FJ1 HE” alta effi-cienza• 1 Commutatore Sequent 24• 1 cablaggio dedicato periniettori BRC Sequent 24,• 1 rotolino di tubo di rame ø6 o ø 8,• Tubo acqua 16x23,• 1 sacchetto contenente viti,dadi e raccordi vari.• Tubo gas 10x17,• Tubo gas 5x10,5 da utilizza-re sugli iniettori e per la presadepressione,• Sacchetto contenente: ugel-lo minimo, biforcazione innylon, dadi attacchi e fascet-te click per tubi gas 5x10,5,10x17, fascette click per leprese pressione.

1.1.4 SEQUENT 56

Il kit anteriore SEQUENT 56contiene:

• 1 Centralina Sequent 56priva di cartografie,• 1 riduttore di pressioneGENIUS SEQUENT 56 GPLo GENIUS MAX SEQUENT56 GPL con sensore di tem-peratura acqua,• 1 elettrovalvola GPL “ ET98SUPER WP”,• 5, 6 o 8, secondo il numerodi cilindri, iniettori gas BRCcon relativi ugelli calibrati,• 1 rail di raccordo per inietto-ri BRC con inserito un senso-re di temperatura e pressionegas nella vesione normale oturbo e con minuteria allega-ta,• 1 filtro “FJ1 HE” alta effi-cienza• 1 Commutatore Sequent 56• 1 cablaggio dedicato periniettori BRC Sequent 56,• 1 rotolino di tubo di rame ø6 o ø 8,• Tubo acqua 16x23,• 1 sacchetto contenente viti,dadi e raccordi vari.• Tubo gas 10x17 o 12x19,• Tubo gas 5x10,5 da utilizza-re sugli iniettori e per la presadepressione,• Sacchetto contenente: ugel-lo minimo, biforcazione innylon, dadi attacchi e fascet-te click per tubi gas 5x10,5,10x17 e 12x19, fascette clickper le prese pressione.

SEQUENT BRC

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I sistemi SEQUENT rappresen-tano il più elevato grado di evolu-zione degli impianti di iniezione delgas, e possono essere definiti atutti gli effetti dei veri e proprisistemi “COMMON RAIL”.

Infatti per primi introducono nelsettore dell'alimentazione a gas l’e-voluzione vincente utilizzata per imoderni motori Diesel: una "linea-binario" in pressione (il rail) che for-nisce il combustibile a tutti gli iniet-tori (veri iniettori) destinati ad iniet-tarlo in ciascun cilindro del motore.

I sistemi SEQUENT introduconoinoltre il concetto di modularità delcablaggio. Questa caratteristicaconsiste nella possibilità di installa-re l’impianto SEQUENT sull’auto-vettura mediante la connessione disoli tre fili elettrici e di aggiungereulteriori collegamenti elettrici soloed esclusivamente nel caso diautovetture particolarmente sofisti-cate.

Nei sistemi SEQUENT, a diffe-renza che in un’iniezione a flussocontinuo, la centralina esegue i cal-coli dei tempi di apertura degli iniet-tori, cilindro per cilindro, e li attuaseparatamente su ciascun iniettoreper il gas con la massima precisio-ne e con la migliore fasatura rispet-to all’istante di apertura della valvo-la di aspirazione. La gestionesequenziale fasata consente quindidi ottenere la massima tempestivitàe precisione di dosaggio del carbu-rante.

Come in tutti gli impianti di inie-zione elettronica, il carburante gas-soso non viene aspirato da unmiscelatore, ma la corretta quantitàè determinata attraverso i calcoli

eseguiti dalla centralina. Ciò con-sente di avere i vantaggi ben notidegli impianti di iniezione, quali:

• nessuna penalizzazione delleprestazioni a benzina, causatadall’assenza di miscelatore,• massime prestazioni a gas,tipiche degli impianti iniezione,• nessun ingombro supplemen-tare sui condotti di aspirazione,• soppressione dei rischi di ritor-no di fiamma, dovuto all’iniezio-ne in prossimità delle valvole diaspirazione ed accresciuto dalfatto che l’iniezione avviene inmodo fasato con l ’aperturadella valvola di aspirazione.Il risultato è che si mantiene

assolutamente inalterato il funzio-namento sequenziale fasato origi-nario dell’auto, per cui il motore èstato progettato, costruito ed otti-mizzato, raggiungendo i seguentirisultati pratici:

• migliore fluidità di guida,• ottimizzazione dei consumi,• riduzione dell’emissione diinquinanti.Altri vantaggi dei sistemi, propri

del funzionamento di tipo “serie”, equindi già noti agli installatori BRC,sono i seguenti:

• non occorre nessuna emula-zione specifica per gli iniettori.Questa solitamente viene effet-tuata dalla centralina stessa,• normalmente non occorreprovvedere a cancellare codicidi errore nella centralina benzi-na, perché questi non hanno piùoccasione di generarsi,• non è più necessario montare idispositivi “Memory” su vetturedotate di diagnostica OBD,• tutte le funzioni della centralinabenzina rimangono perfetta-mente efficienti anche durantel’uso del gas, garantendo i lrispetto delle norme OBD,

Grazie alla forte integrazionedella centralina elettronica inoltre:

• non è necessario montarealcun disposit ivo esterno di

emulazione ed interruzione degliiniettori in quanto i Modular LDvengono integrati nel cablaggiodel sistema nel caso delSequent Standard, SequentFast e del Sequent Fastness,mentre sono integrati nella cen-tralina nel caso del sistemaSequent 56. I modular LD nonsono presenti invece nel siste-ma Sequent 24,• possibilità di leggere i giridalla ruota fonica senza biso-gno di adattatori esterni,• la centralina è dotata di unvariatore di anticipo interno,adatto alla maggior parte dellevetture in commercio (tranneche per il SEQUENT 56 e per ilSEQUENT 24),• è possibile collegare duesonde lambda senza bisognodi adattatori (tranne che per ilSequent 24),• la centralina contiene i princi-pali adattatori per sonde lamb-da “in corrente” e “alimenta-te”, • possibilità di gestire veicolifino ad 8 cilindri (tranne cheper il Sequent 24).

2. PERCHÉSCEGLIERESEQUENT

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L’evoluzione dei sistemiSEQUENT ha permesso di intro-durre nuovi e sempre più sofisticaticomponenti, atti alla ricerca di pre-stazioni sempre più elevate.

Il sistema è utilizzabile in diver-se configurazioni dove all’internosono presenti differenti componenti(Genius GPL, Genius Sequent 56GPL, Genius Sequent 24 GPL,Genius.M, Genius MAX GPL,Genius MAX Sequent 56 GPL,Zenith, Rail BRC o Keihin ecc)(tab.1 pag. 7).

Sarà compito di questo manualeunitamente al manuale Tipologie diinstallazione 2/3, far apprendereall’installatore in maniera corretta ivari modi di impiego dei sistemiSEQUENT.

3.1 SEQUENT STANDARD

3.1.1 STRUTTURA SEQUENT

STANDARD

Il sistema SEQUENT STAN-DARD, a partire dal serbatoio gas efino al riduttore compreso, utilizzacomponenti già ben noti agli instal-latori BRC. Il riduttore di pressione,in particolare, sarà i l GENIUSSEQUENT (in alcune applicazioniverrà anche utilizzato il GENIUSMAX, descritto successivamente inquesto manuale). Si tratta dellostesso riduttore di dimensioni moltocontenute e di facile installazionegià montato su Flying Injection, conla differenza che sarà dotato dicurve acqua in ottone e di un nuovosensore di temperatura, non com-patibi le con quello del FlyingInjection. Le differenze rispetto ad

impianti di concezione precedenteiniziano col rail, collegato tramiteopportuna tubazione all’uscita delGENIUS SEQUENT, che ha loscopo di congiungere gli iniettoridel gas, fornendo loro il gas riscal-dato e vaporizzato. Al rail è connes-so un sensore di pressione chemisura la pressione assoluta delgas con cui gli iniettori vengono ali-mentati. Se si può affermare che lacentralina elettronica rappresenta ilcervello del sistema, gli iniettori nerappresentano il cuore. Si tratta dielettroiniettori il cui principio di fun-zionamento è del tutto simile aquello degli iniettori benzina, mache si differenziano da questi ultimiper:

• sezioni di passaggio molto piùgrandi, adatte al carburantegassoso,• impedenza elettr ica moltominore, per avere tempi di aper-tura rapidi,• pilotaggio elettrico di tipo “peak& hold”, per avere piccole cor-renti di pilotaggio senza sacrifi-care le prestazioni.All’uscita di ciascun iniettore, il

gas viene introdotto, tramite oppor-tune tubazioni, direttamente nel col-lettore di aspirazione, a valle dellavalvola a farfalla. Il commutatorecon indicatore di livello è di tipo adue posizioni, con segnalatore acu-stico (“buzzer”). Esso consente disvolgere le funzioni di commutazio-ne benzina/gas e viceversa, di indi-cazione della quantità di gas pre-sente nel serbatoio ed inoltre per-mette alcune segnalazioni diagno-stiche in caso di malfunzionamento,mancanza di carburante, program-mazione non corretta, ecc.

Infine, ma non per importanza,vi è la centralina elettronica FLY SF,molto potente, estremamente robu-sta, completamente stagna, testatasecondo le norme relative alla com-patibilità elettromagnetica, realizza-ta con componenti elettronici speci-fici per uso automotive, che neconsentono il montaggio anche nel

vano motore. La centralina racco-glie ed elabora tutte le informazionie controlla completamente le variefunzionalità del sistema, in partico-lare gli iniettori, gestendo l’istante incui avviene l’iniezione e la suadurata con la precisione di pochimicrosecondi (microsecondo =milionesima parte di secondo).

La centralina è stata progettataper sopportare cortocircuiti di dura-ta illimitata su ciascuno dei suoicavi di ingresso/uscita, sia versomassa sia verso il positivo dellabatteria. Ha subito severi test perverificarne la completa rispondenzaalle norme in campo automobilisti-co. Il sistema SEQUENT comunicacon l’esterno attraverso un compu-ter, mediante il quale, con un validoe potente programma di interfaccia,è possibile dialogare con la centra-lina, programmarla, tarare il siste-ma, verificarne il corretto funziona-mento, leggere e cancellare even-tuali codici di errore memorizzati edavere informazioni sull’installazionee sul contenuto della memoria dellacentralina stessa.

L’interfaccia su computer è per-tanto lo strumento attraverso ilquale l'installatore interagisce conl' intero sistema SEQUENT emediante il quale egli potrà "model-lare" l'impianto a gas per adattarloalle caratteristiche dell'autovetturanelle diverse condizioni di guida.

La raccolta ordinata dei file rela-tivi alle diverse installazioni esegui-te potrà costituire un vero e proprioarchivio storico molto utile, sia pertenere sotto controllo l’evoluzionedegli impianti nel tempo, sia percostituire un punto di partenza pernuove installazioni.

Al programma di interfaccia sucomputer è interamente dedicato ilrelativo manuale 3/3.

3.1.2 PRINCIPIO DI

FUNZIONAMENTO SEQUENT STAN-DARD

I l sistema SEQUENT

3. COMPRENSIONEDEI SISTEMISEQUENT

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STANDARD è un sistema che sipone “in serie” al sistema benzina,ossia fa sì che, anche durante ilfunzionamento a gas, sia ancora lacentralina benzina che determina laquantità di carburante da inviare almotore. Si può anche dire cheSEQUENT è un “sistema passivo”o “slave”, o che SEQUENT fa da“interprete” tra il sistema benzina ela gestione del carburante gassoso.Il funzionamento del sistemaSEQUENT è basato sul fatto che lacentralina Fly SF è collegata almorsetto o ai morsetti della centrali-na benzina che pilotano gli iniettori(fig. 1).

In tal modo essa riconosce iltempo di iniezione benzina (Ti).(Durante il funzionamento a gas, ilsegnale iniettori sarà riconosciutograzie alla presenza dell’emulazio-ne iniettori integrata nella centralinastessa). Grazie al Ti e al segnalegiri motore, la centralina Fly SF cal-cola la portata di benzina che lacentralina originaria intende fornireal motore, la converte in portata digas e la realizza pilotando opportu-namente gli iniettori gas.

Questa scelta è di grandeimportanza, perché il fatto di con-sentire alla centralina benzina diessere costantemente in funzione edi pilotare essa stessa il dosaggiodel gas, permette di realizzare inmodo chiaro e trasparente funzioniquali il controllo stechiometrico, l’ar-ricchimento in pieno carico e iltaglio in rilascio (cut-off) secondo icriteri previsti dalla casa costruttri-ce, la limitazione del regime massi-mo di rotazione, la gestione coe-rente di spurgo vapori benzina, ilcorretto colloquio con l’impianto dicl imatizzazione, ecc. Tutto ciòsenza che possano manifestarsicodici di errore fasulli. Quantoall’impianto benzina, tutto restainvariato, per cui l’eventuale appari-zione di un messaggio di errore,durante il funzionamento a benzinao a gas sarà da ritenersi vero e cre-dibile. Inoltre se la vettura presenta

dei problemi nel funzionamento abenzina essi vengono riportatianche a gas.

Tutto ciò si rende assolutamentenecessario quando si voglia sotto-stare anche nel funzionamento agas alle sempre più restritt ivenorme anti-inquinamento OBD.

Gli iniettori gas a bassa impe-denza vengono pilotati nella moda-lità peak & hold (picco e manteni-mento) (vedi paragrafo 4.13),tenendo conto dei parametri fisicidel gas (temperatura e pressioneassoluta) letti dalla centralina FlySF in tempo reale (fig. 2).

E’ importante sottolineare come

il Ti è un parametro preciso e pre-zioso, perché frutto di sofisticateelaborazioni di calcolo attuate dallacentralina benzina sulla base diuna sensoristica completa e specifi-ca.

Dato che le condizioni di tempe-ratura e di pressione del gas pos-sono variare in funzione delle con-dizioni di uso del veicolo, il sistemadispone di sensori di temperaturae di adeguati sensori di pressioneassoluta situati sull’alimentazionegassosa degli iniettori e sul colletto-re di aspirazione. La centralina FlySF può così adeguare in temporeale i propri calcoli e, soprattutto,

Fig. 01

Fig. 02

Iniettori/ebenzina

Emulatoreiniettori

ECU Benzina

TPS, MAP

Ti

BENZINA

RPM t

p1

portatagas

Ti Iniettoregas

GAS

calco

lo

porta

ta

benz

ina calcoloTi

gasca

lcolo

porta

ta

gas

Genius o Zenith

Rail

Ti

portata gas

p1

t

CentralinaFly SF

(t < 0,005 s)

Problema“sapendo la quantità in massa di gas

che si vuole ottenere,la temperatura e lapressione del gas,

calcolare il tempo di iniezione Ti degliiniettori gas

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può operare correttamente anchein presenza di forti derive di dettiparametri.

I riduttori utilizzati nelle varieconfigurazioni (GENIUS GPL,GENIUS MAX, GENIUS.M...) ten-dono a mantenere un differenzialedi pressione praticamente costantetra la pressione di uscita del gas e ilcollettore di aspirazione, esatta-mente come accade in moltiimpianti benzina. Ciò contribuiscead ottimizzare il funzionamento delsistema, ma non è un fatto indi-spensabile, in quanto l’elettronica dicontrollo agisce in modo molto piùrapido di quanto non avvenga intermini di regimazione delle pres-sioni.

Ad esempio, a seguito di unabrusca accelerata, la pressione nelriduttore sale impiegando una fra-zione di secondo. In questo lasso ditempo, la centralina compie nume-rosi cicli di calcolo e provvedeovviamente a compensare ogniritardo di natura meccanica.

Altro importante aspetto delsistema SEQUENT sono gli iniettorigas. Si tratta di elettroiniettori abassa impedenza con grossesezioni di passaggio, in grado diagire in modo molto rapido e congrande ripetitività ai comandi impar-titi dalla centralina Fly SF, consen-tendo di alimentare motori di note-vole potenza.

Come si può immaginare, lacentralina Fly SF, oltre al program-ma generale di funzionamento delsistema, deve contenere i dati spe-cifici del modello di auto su cuiviene installata (si tratta di un insie-me piuttosto complesso di cartogra-fie e di altri parametri di taratura). Idati di taratura possono essereottenuti direttamente dall’installato-re tramite opportuno procedimentodi auto-taratura, guidato passo apasso dal programma su PC. Il per-sonal computer serve anche qualestrumento di diagnosi per verificareil buon funzionamento del sistemao per individuare eventuali anoma-

Fig. 03Commutatore a dueposizioni con avvi-satore acustico escocca

lie. All’interno della centralina è inol-

tre presente un potente softwareautoadattativo, che accorgendosi dieventuali cambiamenti di funziona-mento nel veicolo è in grado di cor-reggerli automaticamente e senzabisogno di intervento esterno.

3.1.3 COMMUTAZIONE SEQUENT

STANDARD

Il commutatore (fig. 3) ha dueposizioni che consentono il funzio-namento a benzina ed il funziona-mento con avviamento a benzina ecommutazione automatica a gas.

Il secondo tipo di funziona-mento è quello da utilizza-

re per il normale uso a gas dellavettura.

3.1.3.A Commutatore in posizio-ne benzina

In questa posizione il LED bico-lore s’illumina di colore rosso, gliiniettori benzina sono in funzione,mentre quelli gas sono chiusi, leelettrovalvole gas sono chiuse, glianticipi vengono riportati a quellioriginali.

L’auto funziona regolarmente abenzina, come se l’impianto del gasnon fosse presente (normale fun-zionamento a benzina).

Questo è il tipo di funzionamen-to da utilizzare ad esaurimento delcarburante gas.

3.1.3.B Commutatore in posizio-ne gas

In questa posizione l’autoveicolosi avvia a benzina poi, non appenale condizioni di temperatura delriduttore e le condizioni di funziona-mento del motore (giri, pressionecollettore, ecc.) impostate nel pro-gramma vengono raggiunte, passaautomaticamente a gas.

Mentre il motore funziona a ben-zina, il LED bicolore s’illumina dicolore rosso; durante la fase dipassaggio da benzina a gas il LEDdiventa di colore arancio per unistante (rosso e verde contempora-neamente accesi); infine, quando lafase di commutazione è stata effet-tuata, il LED diventa verde ed ilmotore funziona a gas (normalefunzionamento a gas).

Il sistema è in grado di ricono-scere l’impossibilità di alimentarecorrettamente il motore a causadell’esaurimento del gas o a causadella bassa pressione di alimenta-zione del gas. In tale situazione,con il pulsante in posizione a gas(premuto verso il logo BRC), vieneattuato un passaggio automatico dagas a benzina (in tali situazioni ilveicolo può funzionare per breviperiodi a benzina). Il sistema puòritornare automaticamente al fun-zionamento a gas se riconosce dipoter alimnentare correttamente ilmotore. Se al contrario il sistemariconosce di non poter più alimenta-re il motore a gas, il guidatore viene

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3.2 SEQUENT FAST

3.2.1 STRUTTURA, PRINCIPIO DI

FUNZIONAMENTO,COMMUTAZIONE SEQUENT FAST

Le descrizioni della struttura, delprincipio di funzionamento, dellacommutazione e dell’indicatore dilivello sono uguali a quelle già indi-cate per i l sistema SequentStandard nel paragrafo 3.1.

Il sistema Fast si differenziaperò dal Sequent Standard perchèpermette metodi di calibrazione emappatura più rapidi e più facili dausare. Consente inoltre una rapidainstallazione, non essendo solita-mente necessario collegare i lsegnale dei giri, del TPS e dellasonda lambda.

Tutte le differenze software dicalibratura e mappatura tra il siste-ma Sequent Fast ed il SequentStandard sono descritte nel relativomanuale software 3/3.

3.3 SEQUENT FASTNESS

3.3.1 STRUTTURA E PRINCIPIO DI

FUNZIONAMENTO

SEQUENT FASTNESS è i lsistema di iniezione sequenzialefasata in fase gassosa di BRC,dedicato al metano.

Basato sulla consolidata struttu-ra SEQUENT, incorpora importantiinnovazioni, frutto dell’esperienza edelle recenti sperimentazioni BRC,col fine di rendere il sistema ancorapiù robusto, facile da installare e ingrado di risolvere anche le situazio-ni più problematiche.

L’innovazione e le modifiche cheverranno ampiamente descritte neiparagrafi successivi di questomanuale coinvolgono:

- i componenti del sistema(riduttore, sensori, ecc.)

- il software e il controllo motore(nuove strategie).

sente. Si consiglia di utilizzare il

contachilometri parziale pertenere sotto controllo l’autono-mia del veicolo.

Qualora si osservasse un lam-peggiamento contemporaneo deiquattro led verdi signif ica chepotrebbe essere presente all’inter-no del serbatoio una quantitàeccessiva di GPL. In questo caso siconsiglia di percorrere alcuni chilo-metri fintanto che il lampeggiamen-to non ha termine.

L’indicazione della quantità diGPL si ha sia con il funzionamentoa GPL che a benzina.

3.1.3.D Indicatore di carburante:funzionamento a METANO

Per conoscere il contenuto diMetano presente nelle bombole ènecessario collegare il connettoresensore livello al manometro BRCdotato di sensore di pressione.L’accensione dei quattro led verdiindica la massima pressione all’in-terno delle bombole; lo spegnimen-to graduale dei led corrisponde apressioni minori all’interno dellebombole.

Come per la versione GPLanche in questo caso l’indicazionedella riserva del carburante è otte-nuta mediante lampeggiamento delprimo led ed è puramente indicati-va. L’indicazione della quantità diGPL si ha sia con il funzionamentoa GPL che a benzina.

Si consiglia di utilizzare il conta-chilometri parziale per tenere sottocontrollo l’autonomia del veicolo.

Evitare che il serbatoiobenzina si svuoti comple-

tamente.Sia per la versione a G.P.L.

che per la versione a Metano ènecessario mantenere sempreuna quantità di benzina pari a 1/4o 1/2 del serbatoio e rinnovarlaperiodicamente.

avvisato da un segnalatore acusti-co che emette un suono ripetitivo edall’accensione del led rosso sulcommutatore. Il segnale acusticopuò essere disattivato premendo ilpulsante in posizione benzina(verso il logo della colonnina). Aquesto punto è necessario eseguireil rifornimento per ottenere nuova-mente il normale funzionamento delveicolo a gas. Inoltre, in caso dispegnimento accidentale del moto-re, la centralina compie automatica-mente la ricommutazione a benzi-na, indipendentemente dalla posi-zione del commutatore, e il LEDbicolore diventa rosso (funzionechiamata anche “Safety”).

Tale funzione impedisce che leelettrovalvole di intercettazione gasrimangano eccitate per un temposuperiore ai 5 secondi dopo l’arre-sto del motore.

Durante il funzionamento a gas,la centralina provvede al taglio eall’emulazione degli iniettori, le elet-trovalvole gas sono aperte e ven-gono comandati gli iniettori di gasin base alla richiesta di carburanteed alle tempistiche di attuazionecalcolate dalla centralina.

3.1.3.C Indicatore di carburante:funzionamento a GPL

Il commutatore ha inoltre funzio-ne di indicatore di livello mediante iquattro led verdi.

Per conoscere il contenuto diGPL presente nel serbatoio è suffi-ciente vedere quanti led sono acce-si. Quattro led accesi indicano ilriempimento completo del serbatoio(80% della capacità totale del ser-batoio), tre led i 3/4, due led metàserbatoio, un led 1/4 di serbatoio.

L’indicazione della riserva delcarburante è ottenuta mediantelampeggiamento del primo led ed èpuramente indicativa.

La segnalazione corretta siottiene con vettura in piano e dopoqualche tempo dall’avviamento,anche se l’indicazione è subito pre-

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Sia la componentistica sia ilsoftware sono pensati per la massi-ma semplicità d’uso.

3.3.2 COMMUTAZIONE SEQUENT

FASTNESS

Le funzioni del commutatore edell’indicazione del livello carburan-te Sequent Fastness sono analo-ghe a quelle descritte per il sistemaSequent Standard nel paragrafo3.1.3.

3.4 SEQUENT 24

3.4.1 STRUTTURA E PRINCIPIO DI

FUNZIONAMENTO

SEQUENT 24 è il sistema d'i-niezione sequenziale fasata infase gassosa di BRC, facile dainstallare, rapido da mappare econ costi ridotti, dedicato per vet-ture 3 o 4 cilindri trasformate aGPL.

L' installazione si semplif icagrazie alla nuova filosofia adottataper sensor i ed emulator i . I lSEQUENT 24 non prevede infattil'uso di nessun dispositivo aggiun-tivo, gli emulatori sono integratinella centralina e i sensori sonointegrati nei principali componenti(Genius e RAIL).

Le connessioni sono più rapidegrazie all'uso di connettori dedica-ti, inoltre non è più necessario col-legare il segnale del TPS mentrerimane opzionale la scelta di colle-gare il segnale della sonda lamb-da. Per il segnale giri si potrà sce-gliere di utilizzare un segnale giristandard o un segnale ruota foni-ca.

Il nuovo programma SEQUENT24 su PC descritto nel manuale3/3 è più facile da usare e comple-tamente separato dal SEQUENTStandard e dal SEQUENT FAST,anche per quanto r iguarda gl iarchivi, ma ne mantiene comun-que immutata la filosofia di base.

3.4.2 COMMUTAZIONE

SEQUENT 24

Simile al classico commutatorea due posizioni con avvisatoreacustico Buzzer, già utilizzato suSequent e Sequent Fast, tuttaviale differenze con i precedenti com-mutatori sono sostanziali.

Questo nuovo commutatorepuò essere considerato al pari diuna piccola centralina, infatti nonè sol tanto un interrut tore percomandare il passaggio benzina-gas, ma comunica con la centrali-na e gestisce la visualizzazionedel livello gas nel serbatoio sui 4led verdi.

3.4.2.A Commutatore in posizio-ne benzina

Quando il pulsante del commu-tatore è in posizione benzina il vei-colo funzionerà in forzato benzina(come in tutti i precedenti sistemi).L'utente è informato di questo dalled rettangolare acceso di colorerosso, mentre scompare l'informa-zione del livello gas, cioè i quattroled verdi di livello sono spenti.

3.4.2.B Commutatore in posizio-ne gas

In questa posizione il veicolo siavvia a benzina (quindi si avranno iled di livello spenti) e raggiunte lecondizioni di commutazioni impostedal programma, commuta automati-camente a GAS. L'utente è infor-mato dell'avvenuta commutazionedal led rettangolare che diventadapprima di colore arancione e poiverde (funzionamento gas). Solo infunzionamento a gas il livello di gaspresente nel serbatoio è visualizza-to sui 4 led verdi.

3.4.2.C Segnalazione di errore

Come già sottolineato, questocommutatore è un apparato “intelli-gente” che comunica con la centra-

lina. Quando la comunicazione viene

a mancare l'utente viene avvisatodel malfunzionamento con l'accen-sione dei due led centrali di livellodi colore verde lampeggianti ed illed rettangolare di colore arancioanch'esso lampeggiante. In questecondizioni è sempre possibile for-zare il funzionamento a benzinapremendo il commutatore sullaposizione benzina, così come èpossibile continuare a viaggiare agas lasciando il commutatore sullaposizione gas, perdendo peròl'informazione del livello. In questicasi è consigliato provvedere aduna diagnosi ed eventuale ripara-zione o sostituzione del commuta-tore.

3.4.2.D Indicatore di carburanteGPL e METANO

Seguire la descrizione dei paragrafi3.1.3.C del Sequent Standard.

3.5 SEQUENT 56

3.5.1 STRUTTURA SEQUENT 56E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

Sequent 56 è il sistema di inie-zione sequenziale fasata per GPLche affianca i già noti ed apprezzatisistemi di iniezione allo stato gas-soso per uso automobil ist ico,apportando migliorie in termini diprestazioni, semplicità ed economi-cità.

Sequent 56 è un sistema sem-plice e veloce da installare, dotatodelle più potenti strategie softwareper la messa a punto, abbinate adun veloce e facile software da utiliz-zare, grazie ai nuovi miglioramentidell’interfaccia PC.

La struttura è simile a quella delSequent Standard, ossia è costitui-to da un riduttore da un rail coniniettori BRC e da una centralinaSequent 56. Tutti i componenti peròsono di nuovissima concezione,proprio per questo sia dal punto di

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vista elettr ico che meccanico,Sequent 56 è studiato per consenti-re a chi lo installa un lavoro agevo-le, avendo ingombri sempre piùridotti.

3.5.2 COMMUTAZIONE SEQUENT

56 ED INDICATORE DI CARBU-RANTE GPL E METANO

Analoghe funzioni del commutatoreSequent 24 descritte nel paragrafo3.4.2.

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4.1 RIDUTTORE GENIUSSEQUENT STANDARD/FAST GPL (800-1200-1500mbar)

Nella versione GPL, il riduttoreGENIUS (fig. 1) è costituito da unsolo stadio, con una pressione diuscita variabile che si mantienesuperiore di circa 1,2 bar alla pres-sione del collettore di aspirazione.Nell ’ambiente all ’ interno delGENIUS si ha l’evaporazione delGPL grazie allo scambio termicocon il liquido di raffreddamento delmotore, come in un comune ridutto-re. La pressione di uscita del gas ècontrollata da un sistema molla-membrana-otturatore, corredato diopportuni sistemi antivibranti.

Occorre osservare (fig. 2) che,sulla superficie della membranaopposta a quella su cui agisce lapressione del gas, si affaccia unambiente che viene collegato alcollettore di aspirazione tramite untubo. Questo accorgimento fa sìche la pressione di uscita del gasnon sia costante, ma segua l’anda-mento della pressione del collettoredi aspirazione. Ad esempio, in con-dizioni di minimo, la pressione delcollettore rispetto all’ambiente potràessere di - 0,6 bar e la pressione diuscita dal riduttore di + 0,6 bar.

Accelerando a fondo, invece, lapressione del collettore sarà circa 0bar (pressione atmosferica) e lapressione del gas circa +1 barrispetto all’ambiente. Nonostante ledimensioni particolarmente compat-te, il riduttore garantisce portate digas elevate, tali da soddisfarepotenze fino a 140 kW (190 CV).

Esso, essendo costituito da un solostadio, non necessita di operazionidi spurgo. In corrispondenza delforo di uscita del gas, è presente unsensore di temperatura (fig. 3) cheha il compito di fornire alla centrali-na Fly SF le informazioni necessa-

rie per una corretta gestione delflusso. Anche la commutazionebenzina-gas è condizionata dallatemperatura, per evitare il passag-gio di GPL non completamentevaporizzato.

Fig. 02Riduttore Genius -Vista in sezione -

4. DESCRIZIONEDETTAGLIATA DEICOMPONENTI

Fig. 01Riduttore GeniusSequentStandard/Fast

SENSORE DI TEMPERATURA

RETROAZIONE

ACQUA

GPL VAPORIZZATO

INGRESSO LIQUIDO

Fig. 03Sensore di tempe-ratura

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4.2 RIDUTTORE GENIUSMAX SEQUENT STAN-DARD/FAST GPL

Il riduttore GENIUS MAX è statoconcepito e progettato per essereinstallato su autoveicoli con poten-ze motore elevate per applicazioniGPL.

L'aspetto esteriore del riduttoreè diverso da quello del GeniusSequent, mentre i principi di fuzio-namento sono simili. Il riduttore ècostituito da un solo stadio con lapressione di uscita variabile mamantenuta superiore di circa 1,2bar alla pressione del collettore diaspirazione. Il passaggio di statodel GPL è ottenuto tramite un siste-ma otturatore-leva-molla-membra-na.

All'interno del riduttore è presen-te anche un circuito dove il liquidodi raffreddamento del motore con-sente lo scambio termico necessa-rio per una completa gassificazionedel GPL. Un sensore di temperatu-ra è presente sul riduttore. Questoconsente alla centralina di acquisirele informazioni necessarie sullecondizioni del gas per un suo cor-retto dosaggio.

Fig. 04Riduttore GeniusMAX Sequent

SENSORE DI TEMPERATURA

RETROAZIONE

ACQUA GPL VAPORIZZATO INGRESSO LIQUIDO

Fig. 06Sensore di tempe-ratura

Fig. 05Riduttore GeniusMAX Sequent -Vista in sezione -

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4.3 RIDUTTOREGENIUS.M SEQUENTSTANDARD/FAST METANO(2500 mbar)

Nella versione Metano il ridutto-re, denominato GENIUS.M (fig. 7),è costituito da due stadi di riduzio-ne, che hanno il compito di:

- fronteggiare il livello di pressio-ne del metano proveniente dal ser-batoio (pressione di carica di circa22 MPa corrispondenti a 220 bar),

- distendere il metano ad unapressione intermedia, dell’ordine di500 - 600 kPa (5 - 6 bar) in unprimo stadio,

- apportare il calore necessarioad evitare un eccessivo raffredda-mento del carburante dovuto all’im-provvisa espansione,

- distendere ulteriormente ilmetano ad una pressione finalevoluta, dell’ordine dei 200 kPa (2bar), utile per alimentare il sistemadi iniezione. Tale valore di pressio-ne in uscita è condizionato dalsegnale di pressione del collettoredi aspirazione: in pratica vienemantenuta costante la pressionedifferenziale tra il condotto delmetano in uscita dal riduttore e ilcollettore di aspirazione.

E’ da notare (f ig. 8), che i lsecondo stadio del r iduttoreMetano SEQUENT.M è molto simileal primo ed unico stadio del ridutto-re SEQUENT versione GPL.

Nonostante le dimensioni parti-colarmente compatte, il riduttoregarantisce portate di gas elevate,tali da soddisfare potenze fino a140 kW (190 CV).

Fig. 07Riduttore Genius.MSequent

Fig. 08Riduttore Genius.MSequent - Vista insezione -

Fig. 09Sensore di tempe-ratura

SENSORE DI TEMPERATURA

RETROAZIONE

ACQUA

INGRESSO GAS

I° STADIO

II° STADIO

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4.4 RIDUTTORE ZENITHSEQUENT FASTNESSMETANO (1600-2000-2500mbar)

E’ il riduttore per impianti a meta-no dedicato per il sistema SequentFastness.

Il riduttore è costituito da duestadi di riduzione, che hanno il com-pito di:

- fronteggiare il livello di pressio-ne del metano proveniente dal ser-batoio (pressione di carica di circa22 MPa corrispondenti a 220 bar),

- distendere il metano ad unapressione intermedia, dell’ordine di500 - 600 kPa (5 - 6 bar) in un primostadio,

- apportare il calore necessarioad evitare un eccessivo raffredda-mento del carburante dovuto all’im-provvisa espansione,

- distendere ulteriormente il meta-no ad una pressione finale voluta,dell’ordine dei 200 kPa (2 bar), utileper alimentare il sistema di iniezione.Tale valore di pressione in uscita ècondizionato dal segnale di pressio-ne del collettore di aspirazione: inpratica viene mantenuta costante lapressione differenziale tra il condottodel metano in uscita dal riduttore e ilcollettore di aspirazione.

Nonostante le dimensioni partico-larmente compatte, il riduttore garan-tisce portate di gas elevate, tali dasoddisfare potenze fino a 230 kW.

Il riduttore di pressione Zenithviene fornito con una regolazione delDelta p (∆p) pari a circa 2000 mbar.

Tale valore può essere modificatodall’installatore, se necessario, tra1600 e 2500 mbar, agendo sull’ap-posita vite.

Il riduttore Zenith si distingue peralcune particolartà quali:

- Raccordo orientabile con filtroalta efficienza integrato (*).

- Primo stadio di riduzione a leva.- Valvola di sicurezza sul 1° sta-

dio.- Secondo stadio di riduzione con

collegamento diretto e desmodromi-

Fig. 10Riduttore ZenithSequent Metano

Fig. 11 BRiduttore ZenithSequent Metano -Vista in sezione -

Fig. 11 ARiduttore ZenithSequent Metano -Vista in sezione -

SENSORE DI TEMPERATURA

ACQUA

INGRESSO GAS

I° STADIO

II° STADIO

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co.- Circuito acqua ricavato dal

corpo in alluminio (senza guarnizio-ni).

- Sensore di temperatura acquamontato sul riduttore (non necessitadi taratura) (fig. 16 pag.20).

- Fissaggio mediante due fori M6.- Sistema di compensazione

pressione regolata in funzione dellaportata.

- Collegamento in uscita a porta-gomme per tubo 12x19.

I vantaggi sono la regolazione piùprecisa e più stabile, i tempi di rispo-sta più rapidi, la possibilità di alimen-tare vetture più potenti (a parità diiniettori e di regolazione di base deldelta-p).

Per quanto riguarda l’installazio-ne di questo componente e le indica-zioni sulla potenza alimentabile, fareriferimento al manuale Sequent 2/3“TIPOLOGIE DI INSTALLAZIONE”.

(*) L’utilizzo del Riduttore Zenithesclude quindi l’impiego del filtrodescritto nel paragrafo 4.11.

E’ consigliabile sostituire la car-tuccia interna del raccordo orientabi-le con filtro integrato ogni 60.000 km.

4.5 RIDUTTORE GENIUSSEQUENT 24 GPL (800-1200-1500 mbar)

Il riduttore di pressione si presentacon le stesse caratteristiche del ridut-tore GPL GENIUS SEQUENT (para-grafo 4.1) con la differenza che èdotato di un nuovo e specifico sen-sore di temperatura acqua (fig. 16pag. 20), non compatibile con quellidegli impianti precedenti.

4.6 RIDUTTORE GENIUSSEQUENT 56 GPL (1500mbar)

Il riduttore è uguale a quellodedicato per il Sequent 24 (para-grafo 4.5).

Fig. 12Riduttore GeniusSequent 24

Fig. 13Riduttore GeniusSequent 56

Fig. 14Riduttore GeniusMAX Sequent 56

4.7 RIDUTTORE GENIUSMAX SEQUENT 56

Il riduttore di pressione si pre-senta con le stesse caratteristichedel riduttore GENIUS MAX GPLSEQUENT STANDARD descrittonel paragrafo 4.2 con la differenzache è dotato di un sensore di tem-peratura acqua già montato per ilgenius GPL Sequent 24 e 56 (fig.16 pag. 20), non compatibile con

quelli degli impianti precedenti.

4.8 SENSORE DI TEMPE-RATURA GAS (PERGENIUS)

Come già accennato nei para-grafi precedenti, sui riduttori dipressione del t ipo GENIUS eGENIUS MAX, utilizzato nei sistemiStandard, Fast, viene montato unsensore di temperatura gas. Il sen-

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Fig. 16Sensore di tempe-ratura acqua inseri-to sul riduttoreSequent 24 eSequent 56

gas del sistema.Questo sensore si differenzia dai

precedenti per la nuova strutturameccanica, è infatti più compatto eintegra al suo interno la parte relati-va al sensore e al connettore.

I vari sensori di temperatu-ra non possono essere

installati sui riduttori deversi daquelli per cui sono stati concepi-ti.

4.11 FILTRO ALTA EFFI-CIENZA “FJ1 HE”

Il filtro “FJ1 HE” che va a sosti-tuire il filtro “FJ1” e “FJ1 TWIN” èun filtro a cartuccia di ridotte dimen-sioni. Nonostante questo il filtropresenta al suo interno una cartuc-cia concepita con innovativi ele-menti di filtraggio, che gli permetto-no un potere filtrante superiore aglialtri filtri finora impiegati (fig. 17).

sore è di tipo resistivo, a due fili,basato su termistore NTC (fig. 3, 6e 9).

Sulla misura di temperatura gasrilevata dal sensore sono basatetutte le strategie di commutazione agas del sistema, oltre che i calcolidei tempi di iniezione gas. Si ricor-da che il sensore è diverso da quel-lo usato negli impianti di tipo FlyingInjection; confondendo i due senso-ri e montando quello sbagliato, lacentralina non sarà in grado dideterminare la corretta temperaturadel gas, di attuare correttamente lestrategie di commutazione previstee di effettuare le correzioni neitempi di iniezione che dipendonodalla temperatura del gas, duranteil funzionamento a gas.

4.9 SENSORE DI TEMPE-RATURA ACQUA (PERRIDUTTORE ZENITH)

Il sensore di temperatura indicato infigura 15, viene montato esclusiva-mente sul riduttore ZENITH delsistema FASTNESS METANO.

E’ un sensore di tipo resistivo, atre fili, basato su termistore NTC.Sulla misura di temperatura acquarilevata dal sensore sono basatetutte le strategie di commutazione agas del sistema.Questo sensore si differenzia dai

precedenti per la nuova strutturameccanica, è infatti più compatto eintegra al suo interno la parte relati-va al sensore e al connettore.

4.10 SENSORE DI TEMPE-RATURA ACQUA (PERRIDUTTORI SEQUENT 24 E56)Il sensore di temperatura indicato infigura 16, viene montato esclusiva-mente sui riduttori per il Sequent 24e per il Sequent 56.E’ un sensore di tipo resistivo, a trefi l i , basato su termistore NTC.Sulla misura di temperatura acquarilevata dal sensore sono basatetutte le strategie di commutazione a

Fig. 15Sensore di tempe-ratura acqua inseri-to sul riduttoreZenith

Fig. 17Filtro “FJ1 HE” conraccordi portagom-ma

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Fig. 20Versione con iniet-tori BRC, sensore dipressione e tempe-ratura gas e raccor-do portagomma perapplicazioniSequent Fastness

Fig. 21Versione con iniet-tori BRC, sensore dipressione e tempe-ratura gas e raccor-do portagomma perapplicazioniSequent 24 e 56

E’ consigliabile sostituire la car-tuccia interna del filtro ogni 20.000km.

Il filtro FJ1 HE non viene utiliz-zato sul sitema SEQUENTFASTNESS METANO.

4.12 FLAUTO “RAIL”

E’ l’elemento sul quale si monta-no gli iniettori; fa sì che il gas possaessere opportunamente distribuitosu tutti gli iniettori alla pressionedesiderata.

Disponibile nelle seguenti ver-sioni:- per iniettori BRC con uscita gascon raccordo filettato (fig. 18) o conraccordo portagomma (fig. 19),- per iniettori BRC con uscita gascon raccordo portagomma e con ilsensore di pressione e temperaturagas inserito nel corpo rail. Questaconfigurazione è presente in dueversioni. La prima dedicata per ilSequent Fastness metano (fig.20) e la seconda dedicata per ilSequent 24 e 56 GPL (fig. 21).- per iniettori Keihin con uscita gascon raccordo filettato (fig. 22) o conraccordo portagomma (fig. 23).

Il rail delle figure 18, 19, 22, 23,presentano un raccordo filettato peril tubo diretto al sensore di pressio-ne P1, mentre il secondo quellodedicato per i sistemi SequentFastness, Sequent 24 e 56 (figg. 20e 21) ne è sprovvisto, è presenta alsuo posto un tappo che ne chiude ilforo.Due fori filettati consentono un faci-le montaggio della staffa di fissag-gio al veicolo.

4.13 INIETTORI

4.13.1 INIETTORE BRCL’iniettore BRC è coperto da

un brevetto che ne tutela i detta-gli costruttivi.

E’ un iniettore di tipo “bottomfeed” (alimentato dal basso). Conriferimento alla fig. 24 il gas conte-

Fig. 18Versione con iniet-tori BRC e raccordoraccordo filettato

Fig. 19Versione con iniet-tori BRC e raccordoportagomma

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nuto nel flauto entra nella parteinferiore dell’iniettore e viene iniet-tato nel collettore d’aspirazionequando l’otturatore, mosso dall’elet-tro-calamita, libera la sezione dipassaggio.

La tenuta è garantita dalla parteterminale di gomma dell’otturatoreche va a premere su un vulcano.

Il differenziale di pressione cheagisce sull’otturatore fa sì che que-sto rimanga nella posizione di chiu-sura quando la bobina non è ecci-tata, impedendo al gas di scaricarsinel collettore di aspirazione.

L’iniettore è stato espressamen-te progettato per avere una lungadurata in condizioni estreme di uti-lizzo:

• Le membrane isolano la deli-catissima zona del circuitomagnetico, impedendo che idepositi del gas, di qualunquenatura, ne modifichino la geo-metria.• Temperature di esercizio: da–40 °C a +120 °C.• Accelerazioni di 15 g.• Grosse forze elettromagneti-che garantiscono l ’aperturaanche nel caso in cui olii o cere,presenti nel gas sporco e nontrattenute dal filtro, tendano adincollare l’otturatore alla sede.

E’ un iniettore a bassa impeden-za (2,04 ohm / 2,35 mH a 20 °C) ecome tale richiede un pilotaggio ditipo peak & hold (picco e manteni-mento).

La figura 25 mostra i l t ipicoandamento della corrente nell’iniet-tore. L’otturatore viene aperto appli-cando tutta la tensione della batte-ria durante la fase di picco (peak);poi la tensione con cui viene ali-mentato l’iniettore diventa quella dimantenimento (hold), sufficiente amantenerlo aperto per il tempovoluto. Il tempo che impiega l’ottu-ratore ad aprirsi è molto breve, fattoche consente di avere un buoncontrollo del gas iniettato anche inpiccole dosi, come nelle condizioni

Fig. 23Versione con iniet-tori Keihin e raccor-do portagomme

Fig. 24Iniettore BRC- vista in sezione -

Fig. 25Andamento dellacorrente nell’inietto-re BRC

Fig. 22Versione con iniet-tori Keihin e raccor-do filettato

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Fig. 27Iniettore Keihin -vista in sezione -

Fig. 26Iniettori BRC tipo“Normal”, “Max” e“Super Max”

di minimo. Le sezioni di passaggiodel gas, poi, sono tali da consentireuna corretta alimentazione anchedelle macchine più potenti oggidisponibili sul mercato.

Per soddisfare meglio le esigen-ze di un controllo fine al minimo edi una buona alimentazione agli altiregimi, esistono due tipi di iniettori,con sezioni di passaggio diverse.Gli iniettori (fig. 26) si distinguonoda una etichetta colorata che è Bluper gli iniettori BRC Normal,Arancione per gli iniettori BRC Maxe Gialla per gli iniettori BRCSUPER Max.

Nella tabella 2 vengono riportatele potenze alimentabili dagli iniettoriBRC in funzione del riduttore utiliz-zato*.

4.13.2 INIETTORE KEIHIN

E’ un iniettore di tipo “top feed”(alimentato dall’alto). Con riferimen-to alla figura 27, il gas entra dall’al-to e attraversa assialmente l’ottura-tore per raggiungere la camerainferiore. Quando l’otturatore siapre, attratto verso l’alto dall’elet-tro-calamita, il gas viene iniettatonel collettore d’aspirazione.

Il differenziale di pressione cheagisce sull’otturatore fa sì che que-sto rimanga nella posizione di chiu-sura quando la bobina non è eccita-ta, impedendo al gas di scaricarsinel collettore di aspirazione.

La gomma vulcanizzata sulfondo dell’otturatore garantisce siala tenuta sia una bassa rumorositàdell’iniettore (< 90 dB).

L’iniettore è stato espressamenteprogettato per resistere a più di 290milioni di cicli, equivalenti a 100.000km, in condizioni estreme di utilizzo:

• L’otturatore è rivestito di teflonin modo che l’iniettore possa fun-zionare senza problemi di usuracon il GPL ed il metano.• Temperature di esercizio: da–35 °C a +120 °C.• Accelerazioni di 15 g.• Grosse forze elettromagnetiche

Tab. 2

* I dati forniti intabella sonopuramenteindicativi.Per la scelta degliiniettori fareriferimentoal Manuale SequentTipologie diInstallazione

Potenze Alimentabili GPLGenius 800 1200 1500 MAX MAX 56Inj. Normal Type Asp. 17 kW/cil. 21 kW/cil. 23 kW/cil. - -

Sovral. 22 kW/cil. 26 kW/cil. 28 kW/cil. - -

Inj. Max Type Asp. - 26 kW/cil. 30 kW/cil. 30 kW/cil. 30 kW/cil.Sovral. - 32 kW/cil. 36 kW/cil. 36 kW/cil. 36 kW/cil.

Inj. Super Max Type Asp. - - 35 kW/cil. 35 kW/cil. 35 kW/cil.Sovral. - - 42 kW/cil. 42 kW/cil. 42 kW/cil.

Potenze Alimentabili MetanoZenith ∆p.1600 Zenith ∆p.2000 Zenith ∆p. 2500

Inj. Normal Type Asp. 15 kW/cil. 17 kW/cil. 20 kW/cil.Sovral. 18 kW/cil. 20 kW/cil. 23 kW/cil.

Inj. Max Type Asp. 19 kW/cil. 22 kW/cil. 25 kW/cil.Sovral. 22 kW/cil. 25 kW/cil. 29 kW/cil.

Inj. Super Max Type Asp. 22 kW/cil. 25 kW/cil. 29 kW/cil.Sovral. 27 kW/cil. 31 kW/cil. 34 kW/cil.

Fig. 28Andamento dellacorrente nell’inietto-re Keihin

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Fig. 29Iniettori Keihin tipo“Normal”, “Max” e“Super MAX”

Tab. 3** I dati forniti intabella sonopuramenteindicativi.Per la scelta degliiniettori fareriferimentoal Manuale SequentTipologie diInstallazione 2/3

Potenze Alimentabili GPLGenius 800 Genius 1200 Genius 1500 Genius Max

Iniettori Sup. Max Type Asp. - - 35 kW/cil. 35 kW/cil.Sovral. - - 42 kW/cil. 42 kW/cil.

Iniettori Max Type Asp. - 26 kW/cilindro 30 kW/cil. 30 kW/cil.Sovral. - 32 kW/cilindro 36 kW/cil. 36 kW/cil.

Iniettori Normal Type Asp. 17 kW/cil. 21 kW/cil. - -Sovral. 22 kW/cil. 26 kW/cil. - -

Potenze Alimentabili METANOGeniusM 2000 GeniusM 2500

Iniettori Super Max Type Asp. - 27 kW/cil.Sovral. - 29 kW/cil.

Iniettori Max Type Asp. 20 kW/cil. 23 kW/cil.Sovral. 23 kW/cil. 26 kW/cil.

Iniettori Normal Type Asp. 18 kW/cil. 20 kW/cil.Sovral. 20 kW/cil. 23 kW/cil.

garantiscono l’apertura anche nelcaso in cui olii o cere, presentinel gas sporco e non trattenutedal filtro, tendano ad incollarel’otturatore alla sede.E’ un iniettore a bassa impeden-

za (1.25 ohm/ 3,5 mH a 20 °C) ecome tale richiede un pilotaggio ditipo peak & hold (picco e manteni-mento). La figura 28 mostra il tipicoandamento della corrente nell’iniet-tore. L’otturatore viene aperto appli-cando tutta la tensione della batteriadurante la fase di picco (peak); poila tensione con cui viene alimentatol’iniettore diventa quella detta dimantenimento (hold), sufficiente amantenerlo aperto per il tempo volu-to.

Il tempo che impiega l’otturatoread aprirsi è molto breve, fatto checonsente di avere un buon controllodel gas iniettato anche in piccoledosi, come nelle condizioni di mini-mo. Le sezioni di passaggio del gas,poi, sono tali da consentire una cor-retta alimentazione anche dellemacchine più potenti oggi disponibilisul mercato.

Per soddisfare meglio le esigen-ze di un controllo fine al minimo e diuna buona alimentazione agli altiregimi, esistono tre tipi di iniettori,con sezioni di passaggio diverse.

Gli iniettori (fig. 29) si distinguonoda un segno di colore posto sull’eti-chetta che è Blu per gli iniettoriKeihin Normal, Arancione per gliiniettori Keihin Max e Giallo per gliiniettori Keihin Super Max.

Nella tabella 3 vengono riportatele potenze alimentabili dagli iniettoriKeihin in funzione del riduttore utiliz-zato**.

4.14 SENSORE DI PRES-SIONE GAS E DI PRESSIO-NE ASSOLUTA DEL COL-LETTORE (MAP-P1)

Il dispositivo P1-MAP (figg. 30 e31) contiene all’interno due sensori:il sensore P1 che misura la pressio-ne assoluta presente nel rail degli

iniettori, il sensore di pressioneassoluta del collettore (MAP) chefornisce alla centralina dei sistemiSequent l’informazione relativa allapressione assoluta che regna nelcollettore di aspirazione.

Il dispositivo è preamplificato inmodo tale che il segnale non siafacilmente disturbato. La connessio-ne precablata ne rende molto facilel’installazione. Viene utilizzato suisistemi Sequent Standard e Fast.

4.15 SENSORE DI PRESSIO-NE E TEMPERATURA GAS

Questo sensore (fig. 32) di nuovaconcezione, in un corpo compatto egià integrato con il connettore, rac-chiude il sensore di pressione P1 edil sensore di temperatura gas.

Disponibile nella versione pervetture aspirate e turbo-metano,come già accennato nel paragrafo4.12, viene montato direttamente

Fig. 30Sensore P1-MAPper applicazioneGPL aspirato

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sul rail iniettori per applicazioniSequent Fastness, Sequent 24 eSequent 56. In questa posizione lamisura della pressione e della tem-peratura del gas è più accurata econsente di intervenire più rapida-mente nelle correzioni di carbura-zione del gas.

4.16 SENSORE DI PRES-SIONE ASSOLUTA DELCOLLETTORE

Questo sensore (fig. 33) è leg-gero, di piccole dimensioni e facileda fissare alla carrozzeria.

Ha un corpo compatto e giàintegrato con i l connettore.Racchiude un sensore di pressioneche si adatta sia ai motori aspiratisia a quelli turbo-metano, consen-tendo una precisa messa a punto diogni tipo di veicolo.

Questo sensore viene inseritoall’interno del kit Sequent Fastness,mentre non viene fornito nei kitSequent 24 e 56 (ma vendutoseparatamente), perchè utilizzatosolo per effettuare le fasi di calibra-zione e auto-mappatura.

4.17 CENTRALINA “FLYSF” (SEQUENT STANDARD/FAST

E SEQUENT FASTNESS)

Una descrizione dettagliata esu-lerebbe dagli scopi del presentemanuale. L’importante è sapereche si tratta della centrale operativache controlla l’intero sistema. E’realizzata interamente con compo-nenti automotive, quindi è adatta asopportare la temperatura del vanomotore, seppure con la precauzio-ne di non montarla in prossimità didispositivi roventi quali il collettoredi scarico. E’ a tenuta stagna erisponde alle norme relative allacompatibilità elettromagnetica. Alsuo interno si trovano componentidi recentissima concezione (micro-processore Motorola a 32 bit), dota-ti di una velocità di elaborazione deidati superiore a quella della mag-

Fig. 31Sensore P1-MAPper applicazioneGPL turbo eMetano

Fig. 33Sensore MAP perapplicazioniSequent Fastness eper effettuare le fasidi calibrazione eauto-mappatura neiSequent 24 e 56

Fig. 34Centralina Fly SF

Fig. 32Sensore di pressio-ne e temperaturagas, inserito nelcorpo del rail perSequent Fastness,Sequent 24 eSequent 56

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per vetture 8 cilindri),• è possibile collegare duesonde lambda senza bisognodi adattatori,• la centralina contiene i princi-pali adattatori per sonde lamb-da “in corrente” e “alimenta-te”, da montare esternamentenegli altri impianti.

4.18 CENTRALINASEQUENT 24

Come le precedenti è compati-bile con le norme automotive e dicompatibilità elettromagnetica ed èa tenuta stagna.

Si differenzia dalle precedentiper la scocca completamente pla-stica e per le dimensioni molto piùcompatte che favoriscono l'installa-zione su veicolo.

La connessione al cablaggioavvienen attraverso un unico con-nettore a 24 vie che contiene tutti isegnali necessari per le varie fun-

tiene tutti i segnali necessari per levarie funzioni svolte, limitatamenteal pilotaggio di 4 iniettori al massi-mo.

Nella versione con due con-nettori (fig. 35), uno a 56 vie el’altro a 24 vie sono disponibilidue ulteriori tipi di centralina FlySF: una per gestire veicoli fino a6 cilindri, ed un’altra per gestireveicoli fino a 8 cilindri.

La centralina integra al suointerno le seguenti funzioni, primaottenute tramite l’installazione didiversi componenti esterni:

• funzione “modular” per l’inter-ruzione ed emulazione iniettori,• funzione adattatore ruotafonica, sempre più utile sullemoderne macchine,• funzione variatore dianticipo, particolarmente utileper le installazioni a metano(tale funzione non è utilizzabileper le centraline Fly SF Sequente Sequent Fastness dedicate

gior parte delle centraline benzinaoriginali.

La memoria che ospita il pro-gramma e i dati di taratura non èvolatile, per cui, una volta program-mata, la centralina Fly SF (figg. 34e 35) può anche essere scollegatadalla batteria senza timore che idati vengano perduti. Può essereprogrammata più volte senza pro-blemi, ad esempio può essere tra-sferita da un’auto ad un altra eriprogrammata. Alcuni canali diacquisizione dati sono realizzati inmodo da poter essere collegati asegnali molto diversi da un modellodi auto ad un altro (esempio TPS,MAP, ecc.).

Il compito della centralina consi-ste nel raccogliere ed elaboraretutte le informazioni, e controllare diconseguenza le varie funzionalitàdel sistema; in particolare gli iniet-tori, gestendo l’istante in cui avvie-ne l’iniezione e la sua durata con laprecisione di pochi microsecondi(microsecondo = milionesima partedi secondo). La centralina è conte-nuta in una robusta scocca di allu-minio completamente stagna, ingrado di sopportare temperaturemolto elevate e di proteggere l’elet-tronica che si trova al suo interno,sia dagli agenti atmosferici esterni,sia dalle sollecitazioni meccanichea cui è sottoposta, sia dalle radia-zioni elettromagnetiche irradiate daicomponenti elettrici del motore o daaltre sorgenti (trasmettitori, ripetito-ri, cellulari, ecc.). Da segnalare chela centralina è stata progettata perresistere a cortocircuiti prolungati,sia verso massa sia verso il positi-vo della batteria, su ciascuno deipropri fili di ingresso/uscita (trannenaturalmente le alimentazioni e lemasse). Ciò consente di non rovi-nare la centralina anche quando cisi trova in presenza dei più comunierrori di cablaggio (inversione dellapolarità, collegamento errato di unoo più fili, ecc.) La connessione alcablaggio avviene attraverso ununico connettore a 56 vie che con-

Fig. 35Centralina Fly SF:versione a due con-nettori

Fig. 36Centralina Sequent24

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precedenza nei rispettivi paragrafi,consente di svolgere le funzioni dicommutazione, di indicazione dellivello di gas e di diagnostica e puòsegnalare situazioni anomale (man-canza gas, guasti, ricommutazioneautomatica a benzina, ecc.), siaattraverso i LED, sia con l’uso delsegnalatore acustico (buzzer).

4.21 COMMUTATORE CONINDICATORE DI LIVELLOSEQUENT 24 E 56

Simile al classico commutatorea due posizioni con avvisatore acu-stico Buzzer, già uti l izzato suSequent e Sequent Fast, tuttavia ledifferenze con i precedenti commu-tatori sono sostanziali. Come giàdescritto in precedenza nel para-grafo 3.4.1, questo nuovo commu-

zioni. Per l'installazione sono validitutti gli accorgimenti già validi perSequent standard e Sequent Fast egià noti agli installatori BRC.

4.19 CENTRALINASEQUENT 56

La centralina elettronica, com-pletamente riprogettata SEQUENT56, integra i più moderni compo-nenti ed un nuovo microprocesso-re, in grado di eseguire i calcolinecessari al controllo motore intempi brevissimi e quindi con rispo-ste precise e rapide. Il sistema èquindi in grado di garantire lamigliore integrazione a livello elet-tronico e di comunicazione (attra-verso linea seriale K e CAN BUS),mantenendo inalterate le strategiedi controllo a benzina e “traducen-do” i tempi di iniezione della centra-lina benzina in corrispondenti tempidi iniezione gas, in modo preciso eveloce, adattandosi automatica-mente alle variazioni pressione etemperatura del gas stesso.

Predisposta con un efficace efunzionale sistema di diagnosi suogni sensore ed attuatore del siste-ma, è adatta per soddisfare lenorme OBD.

La centralina prevede inoltrealtre funzioni, tra le quali la commu-tazione automatica e sequenzialeda benzina a gas in qualsiasi condi-zione di guida (accelerazione,decelerazione, minimo), e a qual-siasi numero di giri (brevetto BRC).

4.20 COMMUTATORE CONINDICATORE DI LIVELLOSEQUENT STANDARD,FAST E FASTNESS

Si tratta del commutatore BRC adue posizioni, nelle versioni adincasso oppure no, dotato di buzzer(avvisatore acustico) e led di indi-cazione del livello.

Il commutatore (fig. 38) dedicatoper i sistemi Sequent Standard,Fast e Fastness, come già detto in

Fig. 38Commutatore a dueposizioni con avvi-satore acusticosenza scocca dedi-cato per il SequentStandard, Fast eFastness

Fig. 39Commutatore a dueposizioni con avvi-satore acusticosenza scocca dedi-cato per il Sequent24 e 56

Fig. 37Centralina Sequent56 per vetture 5-6-8cilindri

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tatore può essere considerato alpari di una piccola centralina. Essoinfatti non è soltanto un interruttoreper comandare il passaggio benzi-na-gas, ma consente anche di indi-care il livello di gas e di segnalaresituazioni anomale (mancanza gas,guasti, ricommutazione automaticaa benzina, ecc.) attraverso lasegnalazione dei LED.

4.22 SENSORE DI LIVELLO

Le centraline Sequent gestisco-no l’indicazione del livello di gasmediante segnalazione sui LEDVERDI del commutatore. Per svol-gere tale scopo, la centralina è ingrado di elaborare il segnale prove-niente dal sensore di livello resisti-vo BRC (fig. 40) posto sulla multi-valvola del serbatoio (impianto aGPL), o dal sensore di pressioneresistivo BRC (fig. 41) dell’impiantoa metano. Le soglie di accensionedei LED sono programmabili libera-mente da PC (Vedasi Manuali deiSoftware 3/3 dei rispettivi sistemi),per consentire un’accurata precisio-ne dell’indicazione.

4.23 EMULAZIONE DEGLIINIETTORI DEI SISTEMISEQUENT

La funzione di interruzione degliiniettori benzina è completamentesvolta dalla centralina elettronicadei sistemi Sequent.

Anche la funzione di emulazionedegli iniettori è svolta sempre dallacentralina, che integra al suo inter-no un opportuno carico resistivo.

Con la parola “interruzione”, siintende la funzione che, interrom-pendo il collegamento elettrico trala centralina benzina e gli iniettori,impedisce a questi ultimi di intro-durre benzina nei cilindri del motoredurante il funzionamento a gas.

In questa fase, infatti, deveessere il sistema SEQUENT ad ali-mentare il motore col carburantegassoso e va evitata nella maniera

Fig. 43Cablaggio principa-le centralina Fly SFper applicazioniSequent Fastness

Fig. 42Cablaggio principa-le centralina Fly SFsistemi SequentStandard e Fast

Fig. 41Sensore di pressio-ne resistivo perriduttori metanoBRC

Fig. 40Sensore di livelloresistivo suMultivalvola BRCEuropa

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più assoluta un’introduzione con-temporanea di benzina, che risulte-rebbe dannosa per il motore e per ilcatalizzatore. Naturalmente la dia-gnostica della centralina benzina èappositamente studiata per accor-gersi di interruzioni nel collegamen-to con i suoi attuatori, in particolarecon gli iniettori.

Si rende quindi necessario“emulare” il carico che prima erarappresentato dagli iniettori benzi-na, cioè sostituire dal punto di vistaelettrico gli iniettori benzina, chesono stati scollegati, con “finti” iniet-tori, che la centralina benzina nondistingua da quelli veri.

Come abbiamo detto un’emula-zione di tipo resistivo è già presen-te nella centralina dei sistemiSequent, tuttavia alcune centralinebenzina, hanno bisogno di un cari-co non solo resistivo, ma resistivo-induttivo. Proprio per questo motivoall’interno del cablaggio SEQUENTSTANDARD, FAST e FASTNESS èstato appositamente inserito i ldispositivo Modular LD che provve-derà a fornire il carico induttivorichiesto dalla centralina benzina,durante il funzionamento a gas,quando gli iniettori benzina vengo-no scollegati tramite la centralinaFLY SF. Per ulteriori informazioni sirimanda al paragrafo 6.2.17.B.

Nel sistema Sequent 56 i modu-lar LD vengono direttamente inseritiall’interno dellla centralina Sequent56.

Nel sistema Sequent 24 l’emula-zione degli iniettori benzina avvienetramite opportune bobine simili aquelle già usate nei modular LD,che sono montate all’interno dellacentralina.

4.24 CABLAGGIOSEQUENT STANDARD,FAST E FASTNESS

Come già detto, il cablaggio èune delle principali novità introdottecon il sistema Sequent Standard.

In questo paragrafo ne verranno

analizzati due tipi con caratteristi-che differenti in base al tipo di con-figurazione utilizzata.

I l primo (f ig. 42) è i l solitocablaggio fino ad oggi impiegatoper l’applicazione Sequent, mentreil secondo (fig. 43) è il cablaggioutilizzato per la configurazioneSequent Fastness.

Questi innovativi cablaggimodulari permettono di installare leautovetture più semplici con il solocollegamento di tre fili (giri, + sotto-chiave, TPS: rispettivamente filogrigio, f i lo marrone e f i lobianco/viola), oltre naturalmente ilpositivo ed il negativo batteria. Pervetture più sofisticate, che di con-seguenza possono richiedere piùconnessioni, è possibile integrare ilcablaggio con ulteriori collega-menti che consentono via via diottimizzare la messa a punto e laguidabilità delle autovetture. Inentrambi i due tipi di cablaggi prin-cipale del sistema SEQUENT èpresente un connettore a 56 vie,

utilizzato da alcune delle più impor-tanti case automobilistiche euro-pee. Nel caso di utilizzo della cen-tralina con due connettori, sarànecessaria una seconda parte dicablaggio in cui verrà inserito unconnettore 24 vie (fig. 44).

Sono disponibili due tipi dicablaggio 5-6-8 cilindri: uno pergestire veicoli fino a 6 cilindri, edun altro per gestire veicoli fino a8 cilindri. Per sottostare alle nor-mative di compatibilità elettroma-gnetica sono stati utilizzati dei con-duttori di tipo schermato. I connet-tori presenti sul cablaggio sono sta-gni ad eccezione di quello del com-mutatore, che però viene alloggiatonell’abitacolo, ed è quindi protettodall’acqua. Per quanto riguarda icollegamenti dei cavi e dei connet-tori del cablaggio si rimanda al cap.6 del presente manuale.

NOTA: siccome il connettore 56poli usato dal sistema SEQUENT èlo stesso già usato per FlyingInjection, considerando anche la

Fig. 44Cablaggio collega-mento 5-6-8 cilindriper sistemi SequentStandard, Fast eFastness

Fig. 45Cablaggio Sequent24

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Fig. 47Elettrovalvola GPL“ET98” WP

similitudine della struttura esternadelle centraline dei due sistemi, èpossibile commettere l’errore discambiare la centralina di un siste-ma con quella dell’altro, inserendo-la nell’impianto sbagliato.

Tale errore è da evitare concura, pena il danneggiamento dicomponenti originari dell’auto.

Il cablaggio principale di fig. 42sia i cablaggi 5-6-8 cilindri di fig. 44sono disponibili sia nella versioneper iniettori BRC che nella versioneper iniettori Keihin. Si raccomandadi non invertire tali cablaggi. Inveceil cablaggio principale per applica-zioni Sequent Fastness è disponibi-le solo con iniettori BRC, quindi diconseguenza verrà abbinato all’ap-posito cablaggio 5-6-8 cilindri coniniettori BRC.

4.25 CABLAGGIOSEQUENT 24

Il cablaggio del SEQUENT 24 sipresenta più snello di quello deisistemi precedenti. Si passa da uncablaggio con connettore a 56 polidel SEQUENT Standard ad uncablaggio con connettore a 24 polidel SEQUENT 24. Per facilitare l'in-stallazione, i principali dispositividel sistema sono collegati tramiteconnettore dedicato e il numero difili a saldare è ridotto al minimo.Per sottostare alle normative dicompatibilità elettromagnetica sonostati utilizzati dei conduttori di tiposchermato. I connettori presenti sulcablaggio sono stagni ad eccezionedi quello del commutatore, cheperò viene alloggiato nell’abitacolo,ed è quindi protetto dall’acqua.Particolare attenzione va dedicataal taglio iniettori che rappresenta laprincipale novità del sistema e delcablaggio.

4.26 CABLAGGIOSEQUENT 56

Il cablaggio del SEQUENT 56 èstato ulteriormente semplificato per

Fig. 46Cablaggio Sequent56

permettere all’installatore di velo-cizzare le fasi di installazione dei kitdi montaggio.

Tutti i calbaggi fino ad ora descrittisaranno ampiamente analizzati nelcapitolo 6.

4.27 ELETTROVALVOLAGPL “ET98 NORMAL” WP

L’elettrovalvola GPL utilizzatacome da tabella 4 è di tipo WaterProof (con connettori stagni) ed èun’evoluzione dell’ormai collaudataelettrovalvola GPL BRC ET98 dallaquale si distingue esteriormente per

la zincatura bianca (f ig. 47).All’interno dell’elettrovalvola GPLsono state realizzate delle migliorienel sistema di filtraggio in particolarmodo delle particelle ferro-magneti-che. Vista la precisione di funziona-mento degli iniettori, è obbligatorio,l’uso di questo tipo di elettrovalvola.

4.28 ELETTROVALVOLAGPL “ET98 SUPER” WP

L'elettrovalvola ET98 Super èun dispositivo di intercettazione delGPL necessario e pensato peravere prestazioni più elevate rispet-to alle precedenti. Una migliorata

ELETTROVALVOLA NORMAL WP ELETTROVALVOLA SUPER WP

Sequent Standard

Sequent Fast

Sequent 24

Sequent Standard

Sequent Fast

Sequent 24

Sequent 56

Tab. 4

SIS

TE

MI

SIS

TE

MI

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Fig. 49Valvola metanoelettroassistita“VMA3/E” WP

Fig. 48Elettrovalvola GPL“ET98 SUPER” WP

bobina consente infatti a parità dicorrenti una forza di apertura piùefficace. Questo permette di averemaggiori sezioni di passaggio equindi un flusso maggiore di GPL.Anche in questo caso quindi l’elet-trovalvola è pensata per poter con-sentire l'alimentazione di motori conpotenze elevate, mantenendo unelevato grado filtrante. Dotata diconnettori Water Proof il corpo del-l’elettrovalvola è di colore ottonesenza rivestimenti superficiali, men-tre la bobina è di colore rosso (fig.48).

Tale dispositivo viene utilizzatonei sistemi come da tabella 4.

4.29 VALVOLA METANOELETTROASSISTITA “VMA3/E”

La valvola Metano elettroassisti-ta “VM A3/E” utilizzata nel sistemaSEQUENT (fig. 49) è di tipo WaterProof (con connettori stagni) ed èun’evoluzione dell’ormai collaudataelettrovalvola metano VMA3.

La valvola, da installare normal-mente all’interno del vano motorelungo le tubazioni che colleganola/e bombola/e metano al riduttore,se abbinata all’innesto di caricadella serie IM, permette il riforni-mento di carburante, consentendoal tempo stesso il libero transito delflusso di alimentazione.

L’utilizzo di questo tipo di elet-trovalvola di carica, nel contesto deisistemi SEQUENT Metano, assu-me notevole importanza in quantol'elettrovalvola viene comandata egestita dal sistema elettronico dicontrollo. Essa si apre al momentodell'avviamento e si chiude in casodi arresto del motore, anche se ilconducente non ha riportato lachiave di accensione in posizionedi chiusura (come può succederead esempio in caso di sinistro).

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Fig. 04Riduttore GeniusMAX Sequent GPL:possibile posizionedi montaggio

Quelle che seguono sonoregole per l’installazione di vali-dità generale.

Prima di effettuare l’installazionedei vari componenti del sistemaSequent è buona norma controllareil funzionamento dell’autovettura abenzina. In particolare occorre veri-ficare con cura lo stato dell’impian-to elettrico d’accensione, il filtro del-l’aria, il catalizzatore, la sondalambda.

5.1 RIDUTTORE SEQUENTGPL O METANO

I seguenti criteri generali d’in-stallazione sono da ritenersi vali-di sia per la versione GPL sia perquella metano.

Il riduttore dev’essere fissatoalla carrozzeria in modo solido etale che non sia soggetto a vibra-zioni durante il funzionamento. Conmotore sotto sforzo il riduttore nondeve urtare nessun altro dispositi-vo. I l GENIUS SEQUENT puòessere montato con qualsiasi orien-tazione (figg. 1, 2 e 3); non è impor-tante che la membrana sia parallelaalla direzione di marcia.

ll tubo che collega il riduttore alfiltro non dovrebbe superare la lun-ghezza di 200-300 mm. Per il colle-gamento vedere il paragrafo 5.10.

Se si deve serrare o allentare ilraccordo di ingresso gas oppure unaltro raccordo, si raccomanda diusare sempre due chiavi, in mododa tenere fermo il particolare cherisulta avvitato al corpo del ridutto-re.

Il filo del sensore di temperaturanon dev’essere troppo teso, néritorto, né formare brusche pieghe

Fig. 01Montaggio riduttoreGenius Sequentcon membranaparallela al senso dimarcia

Fig. 02Montaggio riduttoreGenius Sequentcon membrana per-pendicolare alsenso di marcia

Fig. 03Riduttore GeniusSequent: ulterioreposizione di mon-taggio

5. INSTALLAZIONEDELLA PARTEMECCANICA

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all’uscita dal sensore stesso.Il tratto di tubo in rame che va

dall ’elettrovalvola al GENIUSSEQUENT non deve passare inzone del vano motore troppo calde.

Dal momento che non sono pre-viste regolazioni di alcun tipo sulGENIUS SEQUENT, non è indi-spensabile che venga montato inuna zona facilmente accessibile.L’installatore eviterà comunquezone troppo scomode ai fini di potereffettuare eventuali interventi dimanutenzione senza troppe diffi-coltà. Per quanto riguarda poi laversione GPL occorre notare chedal lato acqua ci sono raccordi por-tagomma per i tubi 17x23; sonotubi abbastanza grossi perché ilGPL necessita di essere vaporizza-to e quindi ha bisogno di una buonaportata d’acqua. Il collegamentodell’acqua può essere effettuato inserie o in parallelo rispetto al circui-to di riscaldamento dell’abitacolo(figg. 6 e 7). E’ importante controlla-re, in fase di verifica funzionale del-l’impianto installato, che la tempe-ratura del gas non raggiunga valoribassi, specie dopo un prolungatouso in potenza.

Il Genius Sequent Metano, nondovendo assolvere al compito divaporizzatore, è dotato di porta-gomma per tubi acqua 8x15.

Il collegamento dev’esserenecessariamente di tipoparallelo: infatti un collegamentoserie fatto con tubi di tali dimensionifarebbe diminuire in modo pesanteil riscaldamento dell’abitacolo.

Si raccomanda in quest’ulti-mo caso di porre attenzione erispettare le indicazioni diingresso acqua “IN” ed uscitaacqua “OUT” poste sul riduttore.

5.2 RIDUTTORE GENIUSMAX SEQUENT GPL

I criteri generali d’installazio-ne descritti nel paragrafo prece-dente sono da ritenersi validianche per la versione GENIUS

MAX SEQUENT GPL.A differenza del riduttore Genius

Sequent, il Genius MAX presenta inuscita raccordi portagomma. Quindile tubazioni devono essere serratecon le apposite fascette click indotazione.

5.3 RIDUTTORE ZENITHMETANO

I criteri generali d’installazio-

ne descritti nel paragrafo 5.1sono da ritenersi validi ancheper il riduttore Zenith.

Come per i l Genius MAX, i lriduttore Zenith presenta in uscitaraccordi portagomma. Quindi letubazioni devono essere serratecon le apposite fascette click indotazione.

Fig. 05Riduttore ZenithSequent Metano:esempio di posizio-ne di montaggio

Fig. 06Circuitoriscaldamentoriduttore ditipo “parallelo”

Fig. 07Circuitoriscaldamentoriduttore ditipo “serie”

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Fig. 09

1

2

3

4

5

7

6

Versione con portagomme

Fig. 08Filtro alta efficienza“FJ1 HE”

5.4 RIDUTTORE GENIUSSEQUENT 24 GPL

I criteri generali d’installazio-ne descritti nel paragrafo 5.1sono da ritenersi validi ancheper la versione GENIUSSEQUENT 24 GPL.

Questo riduttore è solo disponi-bile nella versione con raccordi por-tagomma, pertanto per il serraggioutilizzare le fascette click.

5.5 RIDUTTORE GENIUSSEQUENT 56 GPL EGENIUS MAX SEQUENT 56

I criteri generali d’installazio-ne descritti nel paragrafo 5.1sono da ritenersi validi ancheper questa versione di riduttori.

Questi riduttori sono solo dispo-nibili nella versione con raccordiportagomma, pertanto per il serrag-gio utilizzare le fascette click.

5.6 FILTRO ALTA EFFICIEN-ZA “FJ1 HE”

Il filtro può essere fissato allacarrozzeria o al motore con unaqualsiasi orientazione.

Il tubo che collega il filtro al flau-to non dovrebbe superare la lun-ghezza di 200-300 mm. Si consigliadi posizionare il filtro in una zonaaccessibile in modo da poterneeffettuare agevolmente la sostitu-zione programmata.

N.B. Durante l’installazionedel filtro si raccomanda di rispet-tare il senso della freccia stam-pata sull’adesivo dello stesso.Essa rappresenta l’esatto percorsodel flusso di gas, ovvero dal ridutto-re Genius al flauto iniettori.

Il filtro descritto è disponibilesolamente nella versione con rac-cordi portagomma.

Il filtro FJ1 HE non viene utiliz-zato sul Sequent Fastness.

5.7 GRUPPO FLAUTO EDINIETTORI

5.7.1 MONTAGGIO DEGLI INIET-TORI BRC SUL FLAUTO

Il flauto porta sempre montato ilraccordo al quale si collegherà iltubo che va al sensore di pressioneP1 mentre è disponibile in due ver-sioni per quanto riguarda l’ingressogas, ossia con raccordo filettato o

con raccordo portagomme (fig. 09).Gli iniettori BRC devono essere

montati nel modo seguente:• Inserire l’O-Ring (1) nella sedesul flauto (2).• Inserire l’O-Ring (3) sulla partefilettata dell’iniettore (4).• Inserire l’iniettore (4) nellasede del flauto (2).• Fissare l’iniettore al flauto bloc-candolo con la rondella ed ildado (5).

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Fig. 10

2

4

1

3

5

7

6

Versione con portagomme

Durante il serraggio tenere conuna mano l’iniettore nella posi-zione voluta, impedendone larotazione. Non si deve tenerfermo l’iniettore con delle pinzeo con delle chiavi che vadanoad agire sul corpo di acciaio osulla ricopertura di plastica.Applicare una coppia di serrag-gio massima di 8 ± 0,5 Nm. • Montare la staffa di fissaggio(6) alla vettura utilizzando le dueviti e le due rondelle (7).

Si raccomanda di curaremolto la pulizia durante

questo montaggio per evitareche della sporcizia danneggi l’i-niettore.

L’iniettore termina con una partefilettata alla quale va fissato il tubosul quale bisogna montare il raccor-do come descritto nel paragrafo5.10.

5.7.2 MONTAGGIO DEGLI INIET-TORI KEIHIN SUL FLAUTO

Il flauto porta sempre montato ilraccordo al quale si collegherà iltubo che va al sensore di pressioneP1 mentre è disponibile in due ver-sioni per quanto riguarda l’ingressogas, ossia con raccordo filettato ocon raccordo portagomme (fig. 10).

Gli iniettori Keihin devono esse-re montati come di seguito indicato:

• Montare l’anello di gomma (1)e l’O-Ring (2) nella sua sedesull’iniettore (3),• Inserire l’iniettore (3) sul flauto(4) prestando molta attenzione anon tagliare o rovinare in qual-siasi modo l’O-Ring (2). E’ con-sigliabile applicare una minimaquantità di grasso sull’O-Ringprima di effettuare il montaggio. Attenzione a non eccederecon il grasso che potrebbestrabordare nel flauto e,durante il funzionamento, fini-re nell’iniettore.• Una volta montati, gli iniettorisi vincolano al flauto per mezzodi un’apposita staffa (5). Due viti

Fig. 11

2

8

4

1

3

5

7

6

9

10

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Fig. 13Esempio installazio-ne Rail con iniettoriKeihin

Fig. 12Esempio installazio-ne Rail con iniettoriBRC

e due rondelle (6) chiudono apacco la staffa di fissaggio allavettura (7) e la staffa (5).A montaggio completato, gliiniettori non dovranno avere gio-chi in direzione assiale.

Si raccomanda di curaremolto la pulizia durante

questo montaggio per evitareche della sporcizia vada ad inta-sare il filtro posto all’ingressodell’iniettore o, peggio, vada adanneggiare l’iniettore stesso.

L’iniettore termina con un porta-gomme sul quale va montato il tuboche dev’essere fissato utilizzandola fascetta cl ick fornita (comedescritto nel paragrafo 5.10).

5.7.3 MONTAGGIO DEGLI INIET-TORI BRC SUL FLAUTO CON

SENSORE PRESSIONE E TEMPE-RATURA GAS (SEQUENT FAST-NESS, 24 E 56)

La differenza che caratterizzaquesto nuovo flauto da quelli prece-denti è l’introduzione del nuovosensore di pressione e temperaturagas (già descritto nel paragrafo4.11) direttamente nel corpo delflauto come da figura 11.

Il flauto non presenta più il colle-gamento con il sensore di pressio-ne P1 (un tappo chiude il foro) edha sempre il raccordo portagommain uscita gas.

Gli iniettori BRC devono esseremontati nel modo seguente:

• Inserire l’O-Ring (1) nella sedesul flauto (2).• Inserire l’O-Ring (3) sulla partefilettata dell’iniettore (4).• Inserire l’iniettore (4) nellasede del flauto (2).• Fissare l’iniettore al flauto bloc-candolo con la rondella ed ildado (5). Durante il serraggiotenere con una mano l’iniettorenella posizione voluta, impeden-done la rotazione. Non si devetener fermo l’iniettore con dellepinze o con delle chiavi chevadano ad agire sul corpo di

acciaio o sulla ricopertura di pla-stica. Applicare una coppia diserraggio massima di 8 ± 0,5Nm. • Inserire la rondella (6) sullaparte filettata del sensore (7).• Inserire il sensore (7) nellasede del flauto (8).• Montare la staffa di fissaggio(9) alla vettura utilizzando le dueviti e le due rondelle (10).Si raccomanda di curare

molto la pulizia durante questomontaggio per evitare che dellasporcizia danneggi l’iniettore.

L’iniettore termina con una partefilettata alla quale va fissato il tubosul quale bisogna montare il raccor-do come descritto nel paragrafo5.10.

5.7.4 INSTALLAZIONE FLAUTO

INIETTORI SU VETTURA

I l f lauto con gli iniettori puòessere fissato sia alla vettura sia al

motore; non è importante l’orienta-zione (figg. 12, 13 e 14).

Il fissaggio dev’essere stabile;bisogna cercare di posizionare gliiniettori il più vicino possibile allatestata del motore in modo che itubi di collegamento con il collettoredi aspirazione siano della minorlunghezza possibile. E’ consigliabilenon superare la lunghezza di 150mm.

Nel caso degli iniettori BRC suun lato del tubo dev’essere montatol’apposito dado di raccordo comeindicato nel paragrafo 5.10.

Nel caso degli iniettori Keihin itubi devono essere fissati al porta-gomme mediante la fascetta clickfornita ed utilizzando le appositepinze. I tubi dovranno essere dellastessa lunghezza e non compierepercorsi tali da generare strozzatu-re.

Gli iniettori non devono trovarsia breve distanza dal collettore discarico. Tenere presenti i criteri di

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Fig. 16Esempio installazio-ne del SensoreMAP SequentFaastness

Fig. 15Esempio di installa-zione del sensoreP1-Map

buona installazione di tubi e fili elet-trici illustrati al paragrafo 5.10. e nelcapitolo 6.

Poiché gli iniettori non sonoesenti da rumorosità, è bene cerca-re di non fissarli alla paratia chesepara il vano motore dall’abitacoloperché questa potrebbe diventareuna cassa di risonanza che amplifi-ca il rumore. Nel caso in cui si siacostretti a scegliere quella posizio-ne, è necessario equipaggiare lastaffa di fissaggio con adeguatisistemi di smorzamento (silent-block).

5.8 SENSORE DI PRESSIO-NE (P1-MAP, P1-MAPTURBO)

Nelle applicazioni GPL permotore aspirato dev’essere utiliz-zato il Sensore P1-MAP.

Nelle applicazioni GPL permotore sovralimentato ed in tuttele applicazioni metano si deveinvece utilizzare sempre il sensoreP1-MAP TURBO.

Il sensore dev’essere fissatoalla carrozzeria (fig. 15) evitandozone a forte irraggiamento di calo-re. E’ bene che i tubi siano dellaminor lunghezza possibile e che inogni caso non superino la lunghez-za di 400 mm. Per il collegamentovedere i paragrafi 5.10.

I fili elettrici non devono esseretroppo tesi, né ritorti, né formarebrusche pieghe all’uscita dal senso-re stesso.

Il sensore appena descritto è dainstallare quando si utilizzano isistemi Sequent Standard e Fast.

5.9 SENSORE DI PRESSIO-NE ASSOLUTA DEL COL-LETTORE

Come già detto in precedenzaquesto sensore viene inserito all’in-terno del kit Sequent Fastness,mentre non viene fornito nei kitSequent 24 e 56 (ma vendutoseparatamente) perchè tale senso-

Fig. 14Esempio installazio-ne Rail con iniettoriBRC e sensoretemperatura e pres-sione gas

re viene utilizzato solo per effettua-re le fasi di calibrazione e auto-mappatura.

Per le operazioni di montaggiosono valide le indicazioni riportatenel paragrafo precedente.

5.10 TUBII tubi (figg. 17, 18 e 19) facenti

parte del sistema Sequent sonorealizzati dalla BRC. In base al kitSequent utilizzato, vengono forniti

tubi ø 10x17 mm con raccordi daambo i lati (fig. 17) e tubi ø 5x10,5mm con raccordo da un solo lato(fig. 18).

Nelle applicazioni per il sensoreP1 e per gli iniettori BRC viene uti-lizzata la tubazione ø 5x10,5, chedeve essere tagliata della lunghez-za desiderata, per poi montarvi unportagomme con un dado di raccor-do. In tali casi si procede al mon-taggio come segue (fig 19):

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con estrema chiarezza tutti i puntidel collettore che dovranno essereforati, prima di iniziare a forare.

Utilizzare gli attrezzi specificifacenti parte della valigetta attrezzimontaggio particolari SistemiIniezioni cod. 90AV99004048.

La foratura deve avvenire abba-stanza vicino alla testata del moto-re, ma salvaguardando la stessadistanza su tutti i rami del collettoree la stessa orientazione degli ugelli.Ogni ugello deve risultare perpendi-

Una volta montati i tubi nondevono essere troppo tesi, né pre-sentare pieghe o essere disposti inmodo tale da avere la tendenza agenerare pieghe col passare deltempo.

5.11 UGELLI

L’installazione degli ugelli costi-tuisce uno dei momenti più impor-tanti di tutto il lavoro.

Si raccomanda di individuare

• Si monta l’attacco con porta-gomme (1) sul dado apposito(2).• Si infila la fascetta click (3) sultubo (4).• Si inserisce a fondo il tubo sulportagomme montato preceden-temente.• Si serra il tubo sul portagom-me per mezzo della fascettaclick con l’apposita pinza.Quando invece si utilizzano gli

iniettori Keihin, si utilizza il tubo ø5x10,5 mm che deve però esserefissato dal lato libero con le apposi-te fascette click senza l’utilizzzo delportagomme e del dado di raccor-do.

Occorre prestare molta attenzio-ne a non lasciare residui di gommadurante il taglio del tubo o durantel’inserimento del portagomme; que-sti trucioli potrebbero otturare i tubiod altri elementi dell’impianto com-promettendone il funzionamento.Prima di montare il tubo è buonanorma soffiarlo con aria compres-sa, al fine di espellere eventualiimpurità o residui di lavorazione.Verificare che la fascetta garantiscala tenuta.

Si raccomanda di non usare tubidiversi da quelli forniti e di montarlifacendo uso di chiavi di ottima qua-lità, in buone condizioni, al fine dinon danneggiare gli esagoni.

Ogni volta che si desiderarimuovere un raccordo, usare duechiavi, in modo da tenere ferma laparte che non deve essere svitata. Iraccordi sono ermetici e fannotenuta su superfici conico-sferiche.Evitare di applicare coppie di ser-raggio eccessive per non danneg-giare i raccordi.

Non occorrono prodotti sigillanti.Devono poi essere rispettati i con-sueti criteri relativi ad una correttainstallazione dei tubi badando che,durante la marcia, non si abbianomovimenti relativi tali da generaresfregamenti e usure, contatti controspigoli vivi o cinghie di trasmissio-ne, ecc.

Fig. 17Tubazione gasø10x17, da utilizza-re nei kit aventi railcon raccordo filetta-to per l’uscita delgas

Fig. 19Montaggio porta-gomme su tubazio-ne

1234

Fig. 18Tubazione ø 5x10,5mm

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Fig. 21Orientazione fori sucollettori

Fig. 22Foratura collettore

Fig. 23Filettatura collettore

SI SI

NO

Fig. 20Inclinazione foratu-ra colletoreSI NO

Collettore

Mot

ore

colare all’asse del condotto di aspi-razione o, al più, formare un angolotale da indirizzare il flusso verso ilmotore e non verso la farfalla (figg.20 e 21).

Sui collettori in plastica indivi-duare zone di spessore di paretemeno sottile possibile. Dopo aversegnato in modo accurato con unpennarello i punti di foratura, primadi iniziare a forare, verificare, coltrapano equipaggiato di punta eli-coidale, che non vi siano ingombritali da impedire la corretta foraturadi tutti i rami secondo la direzionevoluta. Eseguire una bulinatura esolo allora eseguire la foratura (fig.22). Usare una punta elicoidale da5 mm correttamente affilata e suc-cessivamente filettare M6 (fig. 23).Durante la foratura e la filettatura,prendere i dovuti provvedimentionde evitare che i trucioli finiscanonel collettore.

In particolare, si raccomanda dirimuovere frequentemente i truciolidurante la foratura e di ungere digrasso la punta durante l’ultimafase di sfondamento della parete, inmodo che i trucioli rimangano attac-cati alla punta. E’ bene anche averecura di sfondare lentamente l’ultimaparte di parete, in modo che i tru-cioli siano molto fini: in tal modo siattaccano meglio alla punta e, sequalcuno dovesse cadere all’inter-no, non produrrebbe danni. Anchedurante la filettatura M6, occorreungere di grasso il maschio edestrarlo e pulirlo spesso.

Con l’ausilio di due chiavi da 10mm (fig. 24) avvitare ogni singolougello al raccordo della tubazioneutilizzata ø 5x10,5 mm. Previo uti-lizzo di un adeguato prodotto frena-filetti, come Loctite 83-21 (fig. 25),avvitare sul foro del collettore l’u-gello con la relativa tubazione (fig.26). Porre la massima attenzionenell’imboccare correttamente gliugelli, evitando di serrarli eccessi-vamente per non spanarli. Durantela fase di serraggio si raccomandadi usare sempre una chiave di

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Fig. 24Serraggio ugello suraccordo tubazioneSolo per iniettoriBRC

misura adeguata, come quella con-tenuta nella valigetta cod.90AV99004028.

Non modificare per nessun moti-vo il diametro interno degli ugelli,né la loro forma esterna.

N.B. In presenza di collettoridi aspirazione di piccolo diame-tro, può essere necessario ricor-rere al montaggio di ugelli spe-ciali, più corti di quelli standard.

5.12 CENTRALINA

Può essere fissata sia nell’abita-colo, sia nel vano motore (figg. 27 e28 pag. 42).

Utilizzare i fori di fissaggio rea-lizzati sulla scocca in alluminio evi-tando di sottoporre la struttura asforzi eccessivi (esempio: non fis-sare la centralina su una superficieconvessa, con la pretesa di serrarea fondo i bulloni e spianare il tutto).

Uti l izzare sempre, quandodisponibile, l’apposita staffa di fis-saggio.

Evitare zone esageratamentecalde o soggette a forte irraggia-mento termico.

Benché la centralina sia stagna,evitare l’installazione in zone sog-gette a continuo stillicidio in caso dipioggia, affinché l’acqua non si infil-tri e non ristagni nel cablaggio erelative guaine.

Nessuna regolazione è previstaper la centralina, per cui non è indi-spensabile che essa risulti facil-mente accessibile.

E’ importante, piuttosto, che ilcavo che parte dalla centralina eche reca la connessione per il com-puter venga messo in un postofacilmente accessibile e protetto dalcappuccio da possibili infiltrazionid’acqua.

5.13 COMMUTATORE

Scegliere una posizione benaccessibile e visibile al conducentee fissare il dispositivo con le viti for-nite in dotazione.

Fig. 25Prodotto frenafilettiSolo per iniettoriBRC

Fig. 26Serraggio ugellocon tubo sucollettore

Fig. 27Esempio di montag-gio centralina nell’a-bitacolo

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solo nel verso giusto.Importante: tutte le con-nessioni non precablate

devono essere effettuate tramitebrasatura dolce (saldatura a sta-gno) ed essere adeguatamenteisolate. Badare che le saldaturenon siano “fredde” e non rischi-no di staccarsi col tempo.Eventuali fili del cablaggio nonutilizzati devono essere accor-ciati ed isolati separatamente.Non usare saldatori che si colle-gano alla batteria della stessaauto, oppure saldatori di tiporapido.

5.15 TIPOLOGIE D’INSTAL-LAZIONE

Per le varie tipologie d’instal-lazione meccaniche ed elettrichesi rimanda al relativo manuale2/3.

Fig. 28Montaggio centrali-na nel vano motore

Sostituendo l'etichetta adesivacon quella di ricambio, il commuta-tore può anche essere montato inposizione verticale. Eliminando lascocca esterna il commutatore puòessere direttamente incassato nelcruscotto della vettura utilizzandol’apposito attrezzo di foratura cod.90AV99000043.

Sono disponibili inoltre opportu-ni commutatori ad incasso, specificiper le singole autovetture, da posi-zionare in luogo delle placchettecopri interruttore originali. Si riman-da al listino prezzi per i modellidisponibili.

Accertarsi comunque che si trat-ti sempre di un commutatore dedi-cato nella versione a due posizionicon avvisatore acustico.

5.14 CABLAGGIO SISTEMISEQUENT

Il cablaggio del sistema Sequentrisulta essere particolarmente cura-to per tutelare la corretta trasmis-sione di tutti i segnali di ingresso edi uscita della centralina. Da unpunto di vista “meccanico”, si rac-comanda di posare il cablaggio conmolta cura, evitando di forzare sulleconnessioni (mai tirare sui fili perfar passare un connettore in un foroo per disconnetterlo!!!). Evitare pie-ghe troppo marcate, serraggi esa-geratamente stretti con fascette,strisciamenti contro parti in movi-mento, ecc. Evitare che certi trattidi filo siano troppo tesi quando ilmotore è sotto sforzo. Fissare ade-guatamente i tratti di filo adiacentiai connettori, onde evitare che ilpenzolamento degli stessi possaprodurre logorio nel tempo. Evitareil contatto con spigoli vivi (sbavare ibordi dei fori e montare dei passa-cavi). Evitare di disporre i fili delsistema Sequent nelle immediatevicinanze dei cavi delle candele odi altre parti soggette ad alta ten-sione.

Ogni connettore è polarizzato,per cui si inserisce senza sforzo

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Le istruzioni che seguono sonodi validità generale e risultano indi-spensabili per una buona compren-sione del sistema.

Le centraline SEQUENT si col-legano con il resto dell’impiantoelettrico del sistema SEQUENT(alimentazioni, masse, segnali,sensori, attuatori, ecc.) attraversoun connettore 56 o 24 poli (in baseal sistema utilizzato) che contienetutti i segnali necessari per le variefunzioni.

La maggioranza dei f i l i deicablaggi sono terminati su connet-tori precablati, per cui diventa moltosemplice connettere gli elementidel sistema alla centralina, inoltre iconduttori sono divisi in più guainein modo da semplificare al massi-mo l’installazione ed il riconosci-mento dei vari fili.

Tutti i collegamenti relativi ai filinon terminati su connettore devonoessere effettuati tramite saldature astagno ben fatte e adeguatamenteisolate. Evitare nel modo più asso-luto di effettuare collegamenti attor-cigliando semplicemente i fili odusando altri sistemi di scarsa affi-dabilità. Per il montaggio meccani-co ed il posizionamento del cablag-gio, fare riferimento al capitolo 5 diquesto stesso manuale.

6.1 AVVERTENZE E DIFFE-RENZE RISPETTO A PRE-CEDENTI SISTEMI

Il sistema SEQUENT si differen-zia da altri sistemi BRC in alcunipunti sostanziali. E’ fondamentaleprendere visione delle avvertenzecontenute in questo paragrafo per

evitare errori di installazione, chepossono essere causa di rottura deicomponenti dell’impianto gas, oaddirittura di danni all’impianto ori-ginario della vettura. Tutti i terminalidel cablaggio della centralinaSequent sono di tipo Water Proof(connettori stagni), in conformitàcon le ultime disposizioni normativea livello europeo.

Nei paragrafi successivi,verranno analizzati i colle-

gamenti elettrici di tutti i sistemiSequent. Nell’ordine SequentStandard e Fast, SequentFastness, Sequent 24 e Sequent56.

6.2 CABLAGGIO PRINCIPA-LE SEQUENT STANDARD EFAST

6.2.1 CONNETTORE 56 POLI

Siccome il connettore 56 poliusato dal sistema SEQUENT è lostesso già usato per FlyingInjection, considerando anche lasimilitudine della struttura esternadelle centraline dei due sistemi, èpossibile commettere l’errore discambiare la centralina di un siste-ma con quella dell’altro, inserendo-la nell’impianto sbagliato.

Tale errore è da evitare concura, pena il possibile dan-

neggiamento delle centraline e/odell’impianto originale dell’auto.Se dopo aver montato l’impianto edinserito la centralina la macchina

non si mette in moto, un buon con-siglio è di non insistere, prima diaver controllato che la centralinasia del tipo corretto.

6.2.2 COLLEGAMENTI DELLE

ELETTROVALVOLE

Un’importante differenza rispettoad altri sistemi BRC, che può esse-re fonte di errori se non se ne tieneconto, è costituita dai collegamentidelle elettrovalvole. Nei precedentiimpianti un terminale dell’elettroval-vola era collegato perennemente amassa (di solito alla carrozzeria inprossimità dell’elettrovalvola stes-sa), mentre l’altro terminale prove-niva dalla centralina dell’impiantogas. In SEQUENT la filosofia èdiversa ed è simile a quella usataper il pilotaggio degli iniettori e dialtri attuatori sugli impianti originalibenzina. Nessun terminale dell’elet-trovalvola è collegato in modo per-manente a massa, ma un filo arrivadal +12V batteria (attraverso fusibi-le e relè), mentre l’altro è comanda-to dalla centralina FLY SF.

Evitare di collegare i termi-nali dell’elettrovalvola

direttamente a massa: questoprovocherebbe un corto-circuitocon l’effetto di bruciare i fusibilisul cablaggio e/o di compromet-tere il corretto funzionamentodell’impianto.

Un’altra differenza sta nel fattoche sono stati previsti fili di pilotag-gio separati per l’elettrovalvola

6. COLLEGAMENTIELETTRICI

(-) (+) (-)

(+)

Fig. 01Collegamento elet-trovalvole anterioree posteriore

Gua

ina

“E”

Gua

ina

“F”

Cavo di prolunga

cod. 06LB50010062

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+12V

So

tto

ch

iave

(Segnale TPS)

CentralinaIniezioneBenzina

Bia

nco/

Vio

la

Mar

rone

+ -

NeroNero

RossoRosso

Batteria

ATTENZIONE:- Seguire scrupolosamente la sequenza iniettori benzina ed iniettori gas come indicato nello schema.- Non collegare mai a massa i fili dell'Elettrovalvola anteriore e posteriore.- Per consentire una corretta diagnosi dell'Elettrovalvola anteriore e di quella posteriore non collegarle tra di loro.- Non sostituire mai i fusibili con altri di portata superiore o inferiore.

1 2 3 4

Sequenza iniettoriBenzina

Fusibile5A

Fusibile15A

"B"

123

Presa Diagnosi

"C"

Connettore Commutatore

"D"

Relé

Riduttore"GENIUS SEQUENT"

Sensore ditemperatura

gas

"G"

"A"

ElettrovalvolaGpl

(-) (+)

"F"

"H"

P1

Sensore di pressione

Rail oRail Turbo

MAP

Grig

io

1° Iniet. Benz.

2° Iniet. Benz.

3° Iniet. Benz.

4° Iniet. Benz.

(Segnale Contagiri)

FLY SF"L""M""N"

"P1" "P4"

"P3""P2"

Gia

llo

"O"

Seg

nal

e S

on

da

Lam

bd

a

Connettore10 Poli

collegamentiausiliari

"Q"

Connettore10 Poli

collegamento iniettori

"P"

ConnettoreSensore di livello

ConnettoreElettrovalvola Posteriore

MultivalvolaEuropa

"E"

Entrata gas P1

1 2 3 4

Sequenza iniettori GAS

"I1""I2"

"I3""I4"

Fig. 02Schema generaleSequent Standard/Fast

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anteriore e posteriore. Questaseparazione consente alla centrali-na FLY SF di capire se, ed even-tualmente quale delle due elettro-valvole è bruciata o in cortocircuito.Si deve perciò evitare di collegarein parallelo le due elettrovalvole:questo comprometterebbe la fun-zione di diagnosi della centralina(fig. 1).

6.2.3 GENIUS SEQUENT E SEN-SORE DI TEMPERATURA GAS

Il sensore di temperatura con-tenuto nel Genius Sequent,Genius.M e nel Genius MaxSequent è diverso da quellousato per Flying Injection.Confondendo i due sensori e mon-tando quello sbagliato, la centralinanon sarà in grado di determinare lacorretta temperatura del gas, diattuare correttamente le strategie dicommutazione previste e di effet-tuare le correzioni nei tempi di inie-zione che dipendono dalla tempe-ratura del gas, durante il funziona-mento a gas.

6.2.4 ALIMENTAZIONI E

MASSE DA BATTERIA

Nella guaina indicata con “A”nella figura 2 sono contenuti due filirossi e due fili neri, che andrannocollegati alla batteria dell’auto: i filirossi al positivo e quelli neri alnegativo. E’ importante collegare ifili così come sono, lasciando cheraggiungano separatamente i mor-setti della batteria, senza unificare ifili dello stesso colore in un unicofilo o collegarli insieme lungo ilcablaggio.

Le masse devono esserecollegate sempre al negati-

vo batteria, e non alla carrozze-ria, massa motore, o altre massepresenti sul veicolo.

6.2.5 FUSIBILI E RELÈ

All’uscita della guaina “B” (vedi

figura 2) sono rappresentati i duefusibili da 15A e 5A di cui è dotatol’impianto SEQUENT. Il cablaggioviene fornito con i due fusibili diamperaggio corretto, inseriti nelposto corretto. Si raccomanda dinon sostituire i fusibili con altri diamperaggio diverso e di non inver-tire la loro posizione. Il fusibile da5A andrà inserito nel portafusibilecon i fili di sezione inferiore, mentreil fusibile da 15A andrà inserito nelportafusibile con i fili di sezionemaggiore. Sempre all’uscita dellaguaina “B” è rappresentato ancheun relé che l’impianto SEQUENTutilizza per interrompere il positivobatteria che arriva agli attuatori.

A connessioni ultimate si racco-manda di fissare e proteggere ade-guatamente sia i fusibili che il relè.

6.2.6 COMMUTATORE

Il cavo multipolare a 10 poli “C”all’interno del cablaggio, terminatosu connettore a 10 vie, viene utiliz-zato per il collegamento della cen-tralina al commutatore posto nell'a-bitacolo (fig. 2). Per renderne piùagevole il passaggio attraverso leaperture nelle pareti, si consiglia dipiegare di lato il connettore di 90°per renderlo parallelo ai fili.

Nell’impianto SEQUENT vieneutilizzato il commutatore BRC adue posizioni, dotato di buzzer(avvisatore acustico) (listino prezziBRC per i codici di vendita).

6.2.7 PRESA DIAGNOSI

Il collegamento del computeralla centralina FLY SF si basa suuna presa diagnosi direttamenteuscente dal cablaggio. Si trattadella presa diagnosi con connettore3 vie (porta femmina sul cablaggio),dotato di tappo di protezione. Lapresa diagnosi si trova di solito vici-no al connettore 56 poli della cen-tralina. Il cavo di connessione “D”differisce, da quello usato per il col-legamento del PC sul sistema

Flying Injection, per il tipo di con-nettore.

Per il collegamento con il PC ènecessario utilizzare l’appositocavetto cod. DE512114.

6.2.8 SENSORE DI LIVELLO

Il sensore di livello di tipo resisti-vo si collega al cablaggio diretta-mente attraverso il connettore a 2poli, precablato (guaina “E” suldisegno di figura 2). Non ci sonopossibilità di errore perché quellodel sensore di livello è l’unico con-nettore di questo tipo. Il collega-mento tra centralina e sensore sipuò effettuare mediante l’appositocavo prolunga (06LB50010062) ter-minato sul connettore specifico delsensore resistivo per la multivalvolaEuropa. La guaina “E” contieneanche il connettore 2 poli per il col-legamento dell’elettrovalvola poste-riore (vedi par. 6.2.9).

6.2.9 ELETTROVALVOLE

Le elettrovalvole si collegano alcablaggio tramite i connettori pre-cablati connessi ai fili contenutinelle guaine “E” e “F”.

L’elettrovalvola anteriore andràcollegata al connettore della guaina“F”, mentre quella posteriore (multi-valvola “Europa”) si collegherà alconnettore della guaina “E” tramiteopportuno cavo di prolunga cod.06LB50010062 (figg. 1 pag. 42 e 3pag. 45).

La guaina “E” contiene anche ilconnettore per il collegamento delsensore resistivo descritto al para-grafo 6.2.8.

6.2.10 SENSORE DI TEMPERATU-RA GAS

Il sensore di temperatura, postosul riduttore di pressione, è di tiporesistivo, a due fili, basato su termi-store NTC. Si tratta di un sensorediverso da quello usato negliimpianti di tipo Flying Injection;

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confondendo i due sensori e mon-tando quello sbagliato, la centralinanon sarà in grado di determinare lacorretta temperatura del gas, diattuare correttamente le strategie dicommutazione previste e di effet-tuare le correzioni nei tempi di inie-zione che dipendono dalla tempe-ratura del gas, durante il funziona-mento a gas. Il collegamento colcablaggio avviene tramite l’appositoconnettore 3 vie (porta maschio sulcablaggio) su cui terminano i 2 filicontenuti nella guaina “G” delcablaggio.

6.2.11 SENSORE DI PRESSIONE

RAIL “P1” E SENSORE DI PRES-SIONE ASSOLUTA “MAP”

Il sensore di pressione P1-MAP,viene collegato al cablaggio tramiteopportuno connettore precablato,connesso ai fili contenuti nella guai-na “H”.

Il sensore di pressione P1-MAPè un dispositivo contenente nellastessa scatola due sensori: uno permisurare la pressione del gas all’in-terno del rail di alimentazione degliiniettori ed uno per misurare lapressione del collettore di aspira-zione.

6.2.12 INIETTORI GAS

Gli iniettori gas sono collegati alcablaggio tramite i fili con connetto-ri precablati contenuti nelle guaine“I1”, “I2”, “l3”, “I4” (vedi figura 2).

I connettori degli iniettori gassono numerati da 1 a 4 (o da 1 a 8se si usa la centralina con due con-nettori); allo stesso modo sononumerate le guaine dei fi l i cheandranno collegati con gli iniettoribenzina.

E’ molto importante mantene-re la corrispondenza tra gli iniet-tori gas e quelli benzina.

In pratica, l’iniettore gas a cuiverrà collegato il connettore n° I1deve corrispondere al cilindro in cuic’è l’iniettore benzina a cui colle-

(-)

(+)

Fig. 03

Gua

ina

“E”

Cav

o di

pro

lung

a

cod.

06LB

5001

0062

gheremo lo spinotto del CablaggioSequent Collegamento Iniettori (o ifili Arancio e Viola del CablaggioSequent Collegamento IniettoriUniversale) contrassegnato dal n°P1, e così via. Nel caso la corri-spondenza non venga rispettata, sipotranno notare peggioramentinelle prestazioni dell ’ impianto,come ad esempio: peggiore guida-bilità, maggiore instabilità del con-trollo lambda, commutazione benzi-na/gas meno “pulita”, ecc.

Si ricorda che il numero chedistingue i connettori degli iniet-tori gas è stampigliato sui fili delcablaggio che arrivano al con-nettore stesso.

6.2.13 SEGNALE GIRI

Il sistema SEQUENT è in gradodi acquisire il segnale di velocità dirotazione del motore (spesso indi-cato come “segnale giri” o “segnale“RPM”) collegandosi direttamenteal segnale del contagiri.

E’ sufficiente collegare il filoGrigio contenuto nella guaina “L” alfilo del segnale contagiri dell’im-pianto originario, che va dalla cen-tralina benzina al contagiri del cru-scotto; tale filo non va tagliato, masolo spelato, saldato con il filo delcablaggio SEQUENT ed isolato.

6.2.14 SEGNALE TPS

Nella guaina “M” c’è i l f i loBianco/Viola, da collegare al filo del

TPS (Sensore posizione valvola afarfalla) dell’impianto originale; talefilo non va tagliato, ma solo spela-to, saldato con il filo del cablaggioSEQUENT ed isolato. Il filo del TPSnon collegato correttamente potreb-be consentire al sistemaSEQUENT di funzionare ugualmen-te in condizioni circa stazionarie,ma potrebbe produrre un deteriora-mento della guidabilità, soprattuttonelle brusche accelerazioni e neirilasci.

6.2.15 SEGNALE SONDA

LAMBDA

Nella guaina “N” c’è il filo Giallo,da collegare eventualmente al filodel segnale sonda Lambda postaprima del catalizzatore. Tale filonon va tagliato, ma solo spelato,saldato con il filo del cablaggio“SEQUENT” ed isolato.

Il collegamento del filo Giallopermette una autoadattatività piùveloce da parte della centralina FlySF e risulta quindi molto utile neicasi in cui la fase di automappaturarichiede un ulteriore affinamentodella mappa (vedere manuale delsoftware 3/3).

6.2.16 POSITIVO SOTTO CHIAVE

I l f i lo Marrone dell ’ impiantoSEQUENT, che è contenuto nellaguaina indicata con la lettera “O”nella figura 2, deve essere collega-to al segnale del positivo sotto chia-

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ve dell’impianto originario.Tale filo non va tagliato, ma solo

spelato, saldato con i l f i lo delcablaggio “SEQUENT” ed isolato.

6.2.17 CONNETTORE 10 POLI

CONNESSIONE CABLAGGIO

INIETTORI BENZINA

L’interruzione degli iniettori ben-zina è resa possibile tramite laGuaina “P” che termina con un con-nettore 10 poli. A questo è sufficien-te connettere uno degli specificicablaggi di interruzione iniettori inbase al tipo di connettore presentesulla vettura (Bosch o Sumitomo).

Elenco dei codici dei cablaggicon connettore Bosch non fornitinei kit ma venduti separatamente:

• cod. 06LB50010102 CablaggioSequent Collegamento 4Iniettori Benzina DX,• cod. 06LB50010103 CablaggioSequent Collegamento 4Iniettori Benzina SX, • cod. 06LB50010105 CablaggioSequent Collegamento 2Iniettori Benzina DX, • cod. 06LB50010106 CablaggioSequent Collegamento 2 IniettoriBenzina SX, • cod. 06LB50010101 CablaggioSequent Collegamento 4 IniettoriBenzina Universale, • cod. 06LB50010104 CablaggioSequent Collegamento 2 IniettoriBenzina Universale, da scegliere in base alla polarità

degli iniettori benzina.Elenco dei codici dei cablaggi con

connettore Sumitomo non forniti neikit ma venduti separatamente:

• cod. 06LB50010113 CablaggioSequent Collegamento 4 IniettoriBenzina DX,• cod. 06LB50010114 CablaggioSequent Collegamento 4 IniettoriBenzina SX, • cod. 06LB50010115 CablaggioSequent Collegamento 2 IniettoriBenzina DX, • cod. 06LB50010116 CablaggioSequent Collegamento 2 Iniettori

Benzina SX, da scegliere in base alla polarità

degli iniettori benzina.Il collegamento è semplicissimo e

riprende la filosofia di interruzionedegli iniettori applicata negli anni daBRC. Per la scelta del giusto cablag-gio è sufficiente seguire le istruzionipresenti all’interno delle diverse con-fezioni.

E’ importante manteneredurante il funzionamento a

gas la stessa sequenza di iniezioneche si ha nel funzionamento a ben-zina. E’ quindi necessario interrom-pere i segnali degli iniettori benzi-na con lo stesso ordine con cuiverranno collegati gli iniettori gas.

Per fare questo si può associareun numero consecutivo a ciascuncilindro, per esempio da 1 a 4 per unmotore 4 cilindri (si noti che questoordine serve solo ai fini della realizza-zione dell’impianto SEQUENT, e quin-di può differire da quello eventual-mente assegnato dal costruttore del

veicolo). In genere, per un motoredisposto in senso trasversale nelvano motore, si sceglierà per conven-zione di assegnare il n° 1 al cilindroche si trova dal lato della cinghia didistribuzione (vedi figura 2).

L’iniettore benzina che spruzza nelcilindro n° 1 verrà interrotto con ilgrappolo 1 del Cablaggio SequentCollegamento Iniettori Benzina (o coni fili Arancio e Viola contrassegnati daln° 1 del Cablaggio SequentCollegamento Iniettori BenzinaUniversale), e così via.

I numeri che distinguono sia icollegamenti per gli iniettori gas,sia quelli benzina, sono stampatidirettamente sui rispettivi fili dicollegamento del cablaggio.

6.2.17.A Polarità degli iniettori

Per poter scegliere il correttocablaggio di interruzione degliiniettori (Cablaggio Destro oSinistro) o per sapere con certez-

Fig. 04aConnettore tipoBosch

Lampadina spiaaccesa oppure

LED “DX” Polar

Connettoreiniettoreoriginale

Connettoreiniettoreoriginale

Lampadina spiaaccesa oppureLED “SX” Polar

Usare uncablaggiosinistroo, se si utilizzaun cablaggioUniversale,intervenire sulfilo Negativosituato a destra

Usare uncablaggio

destroo, se si utilizza

un cablaggioUniversale,

intervenire sulfilo Negativo

situato a sinistra

Fig. 04bConnettore tipoSumitomo

Connettoreiniettoreoriginale

Lampadina spiaaccesa oppureLED “SX” Polar

Usare uncablaggiosinistroo, se si utilizzaun cablaggioUniversale,intervenire sulfilo Negativosituato a destra

Lampadina spiaaccesa oppure

LED “DX” Polar

Connettoreiniettoreoriginale

Usare uncablaggio

destroo, se si utilizza

un cablaggioUniversale,

intervenire sulfilo Negativo

situato a sinistra

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za quale sia il filo negativo (nelcaso si fosse optato per unCablaggio Universale), risultaimportante conoscere la polaritàdell’iniettore, ovvero da che parte èsituato il filo positivo, per poterintervenire tranquillamente su quel-lo Negativo.

Con riferimento alla figura 04 ènecessario quindi:

• Disinserire i connettori di tuttigl i iniettori e se necessarioeventuali altri connettori situati amonte degli stessi (previo con-tatto del servizio di assistenzaBRC).• Accendere il quadro• Individuare quale pin di ciascu-no dei connettori femmina appe-na smontati reca una tensionedi +12V (usare il dispositivoPOLAR cod. 06LB00001093oppure una lampadina spia).[Verificarli tutti!!]• Se guardando detto connettorecome in figura 4 (attenzioneall’orientamento dei dentini diriferimento!!!) il filo alimentato a+12V è a destra utilizzare unCablaggio DESTRO. Se invecesi sta installando un CablaggioUniversale bisognerà interrom-pere il filo Negativo (situato asinistra).• Se l’alimentazione è a sinistrautilizzare un Cablaggio SINI-STRO. Se invece si sta instal-lando un Cablaggio Universalebisognerà interrompere il filoNegativo (situato a destra).

6.2.17.B Modular LD

Come abbiamo già detto nelparagrafo 4.23 anche quando sidebba ricorrere ad un carico resisti-vo-induttivo supplementare, non ènecessario aggiungere moduliesterni ma semplicemente collega-re il connettore maschio del cablag-gio Sequent con il connettore fem-mina del cablaggio iniettori DX/SXo universali (fig. 5). Con questo col-legamento quindi viene fornito un

"Q"

Fig. 06

Connettore10 Poli

cablaggiocollegamenti

ausiliari

Ner

o

Bia

nco/

Ros

so

Gia

llo 2

Azz

urro

2

Azz

urro

1

Tem

per

atu

ra

Gas

2

Tem

per

atu

ra

Acq

ua

Seg

nal

e S

on

da

2

Ru

ota

Fo

nic

a e

Var

iato

red

’An

tici

po

Seg

nal

e S

on

da

2E

mu

lato

Seg

nal

e S

on

da

1E

mu

lato

FLY SF

1° Iniet. Benz.

2° Iniet. Benz.

3° Iniet. Benz.

4° Iniet. Benz.

"P1" "P4"

"P3""P2"

"P"

Fig. 05

FLY SF

Connettore10 Policablaggiocollegamentoiniettori

ModularLD

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49

carico resistivo-induttivo alla cen-tralina originale benzina.

6.2.18 CONNETTORE 10 POLI

CONNESSIONE CABLAGGIO

COLLEGAMENTI AUSILIARI

In caso di veicoli “particolari”Sequent offre la possibilità, tramitela guaina “Q” terminata con un con-nettore 10 poli, di prelevare altrisegnali che normalmente sullamaggior parte dei veicoli trasformatinon sono necessari.

In questo connettore è sufficien-te, dopo aver tolto il tappo di prote-zione, inserire lo specif icoCablaggio Sequent CollegamentiAusiliari cod. 06LB50010100, dalquale sono derivati 5 fili ed 1 con-nettore per eseguire le connessioniausiliarie (fig. 6).

Gli ulteriori collegamenti possibi-li grazie ai 5 fili ed al connettore delCablaggio Sequent collegamentiAusiliari sono i seguenti:

Connettore:Segnale Ruota Fonica eVariatore d’Anticipo

Filo Nero:Temperatura Gas 2

Filo Bianco/Rosso:Temperatura Acqua

Filo Azzurro (Banc.1):Segnale Lambda Emulato Sonda 1

Filo Giallo (Banc.2):Segnale Lambda Sonda 2

Filo Azzurro (Banc. 2):Segnale Lambda EmulatoSonda 2

Attenzione: per l’eventualecollegamento dei fili del

Cablaggio Ausiliario fare riferi-mento alle istruzioni presentinella confezione, agli schemidedicati delle singole autovettureo consultare il servizio diAssistenza Tecnica BRC.

Si raccomanda di isolare sin-golarmente i terminali dei fili ed ilconnettore eventualmente nonutilizzati.

Fig. 08Negativo

"Q"

Fig. 07

Ros

a

Blu

Ros

a/N

ero

Blu

/Ner

o

Negativo Ruota Fonica

Tagliare edEliminare

Isolare

Isolare

Positivo Ruota Fonica

CentralinaBenzina

FLY SF

Connettore10 Poli

cablaggiocollegamenti

ausiliari

Fig. 09Positivo

6.2.18.A Segnale Ruota Fonica

Il sistema SEQUENT è in gradodi acquisire il segnale di velocità dirotazione motore collegandosi conil filo Grigio direttamente al segnaledel contagiri.

Qualora tale segnale non fossedisponibile o non abbia le caratteri-stiche tali per essere interpretatodalla centralina Fly SF, si può ricor-rere, tramite il Connettore presente

sul Cablaggio CollegamentiAusil iari, al prelevamento delSegnale Ruota Fonica.

Per prima cosa è necessario eli-minare tale connettore. Si ottengo-no in questo modo i seguenti 4 fili:

BluRosaBlu/NeroRosa/NeroQuesti ultimi 2 fili unitamente ai

restanti 5 f i l i del Cablaggio

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50

Ausiliario dovranno essere isolatisingolarmente.

E’ sufficiente collegare i fili Blu eRosa del Cablaggio Ausil iarioSequent rispettivamente al negati-vo ed al positivo della ruota fonica(fig. 7), senza interromperli. Il nega-tivo ed il positivo della ruota fonicasi riconoscono dal segnale presen-te sui fili, che se visualizzato trami-te oscilloscopio, in corrispondenzadel “buco” di riferimento, ha l’anda-mento rappresentato nelle figure 8e 9.

Qualora non si disponga dioscilloscopio, si può procedere col-legando i f i l i al segnale senzapreoccuparsi della polarità, proce-dendo poi a verificare che in tutte lecondizioni di funzionamento delmotore i giri vengano letti corretta-mente; in caso contrario, o nel casoin cui si abbia un funzionamentoirregolare della vettura a gas, siproverà ad invertire la polarità.

Se si utilizza questo collega-mento, tagliare ed isolare il filogrigio "L" (par. 6.2.13).

6.2.18.B Segnali per Variazionedell’Anticipo di Accensione

Qualora si debba usare la fun-zione “variatore di anticipo” di cui èdotata la centralina FLY SF, ed ilconnettore del Sensore di PuntoMorto Superiore del veicolo è com-patibile con uno dei cavi di inter-faccia specifici forniti da BRC, loschema da seguire è quello rappre-sentato in figura 10.

In questo caso NON è necessa-rio eliminare i l connettore deICablaggio Collegamenti Ausiliari,ma su di esso è possibile connette-re uno dei Cablaggi per VariatoreBRC d’Anticipo, normalmenteimpiegati per il Variatore Aries (perla giusta scelta fare riferimento allaguida alla scelta del variatore o alListino Prezzi BRC: Variatorid’Anticipo).

Qualora si debba usare la fun-zione “variatore di anticipo” di cui è

dotata la centralina FLY SF, ed ilconnettore del Sensore di PuntoMorto Superiore del veicolo NON ècompatibile con uno dei cavi diinterfaccia specifici forniti da BRClo schema da seguire è quello rap-presentato in figura 11.

In questo caso è necessarioeliminare i l connettore deICablaggio Collegamenti Ausiliari,ottenendo in questo modo iseguenti 4 fili:

BluRosaBlu/NeroRosa/Nero

I fili che vanno dal sensore diruota fonica alla centralina benzinadevono essere interrotti e si colle-gheranno i fili Rosa e Blu al latoche va al sensore di ruota fonica,mentre i fili Blu/Nero e Rosa/Neroandranno collegati al lato che va

Fig. 11

✂✂

"Q"

"Q"

FLY SF

Ros

a

Blu

Ros

a/N

ero

Blu

/Ner

o

Negativo Ruota Fonica

Tagliare edEliminare

Positivo Ruota Fonica

CentralinaBenzina

Connettore10 Poli

cablaggiocollegamenti

ausiliari

"Q"

Fig. 10

FLY SF

Connettore PuntoMorto Superiore

Cavo Interfaccia BRC

Connettore10 Poli

cablaggiocollegamenti

ausiliari

ConnettoreCavo di Interfaccia

Fig. 12

Bia

nco/

Ros

so

Segnale Temp. Acqua Motore

CentralinaBenzina

FLY SF

Connettore10 Poli

cablaggiocollegamenti

ausiliari

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51

alla centralina benzina (fig. 11). Riguardo alla polarità dei fili

Rosa e Blu, vale quanto detto nelparagrafo precedente.

Per quanto riguarda il collega-mento dei fili Blu/Nero e Rosa/Nerobisogna porre attenzione che il filoBlu/Nero vada collegato al lato cen-tralina benzina del filo a cui dal latosensore ruota fonica abbiamo colle-gato il filo Blu; la stessa cosa valenaturalmente per i f i l i Rosa eRosa/Nero.

Attenzione: la funzione diVariatore d’Anticipo non è

disponibile per le centralinededicate per vetture 8 cilindri.

Nel caso in cui si utilizzi que-sto tipo di collegamento, tagliareed isolare il filo grigio "L".

6.2.18.C Segnale TemperaturaAcqua Motore

Tale segnale è utile in alcunicasi per compensare l’arricchimen-to a freddo previsto dal costruttoredel veicolo, che nel funzionamentoa gas può essere controproducen-te. Questo tipo di collegamento ènormalmente previsto per le appli-cazioni metano.

Per il suo corretto util izzo èopportuno attenersi alle indicazionidi BRC. Il segnale viene prelevatosul filo del sensore acqua motoredell’impianto originale del veicolo.

Si ricorda che tale filo non vatagliato, ma solo spelato e saldatocon i l f i lo Bianco/Rosso delCablaggio Ausiliario Sequent (fig.12).

6.2.18.D Segnale Sonda Lambda

Il sistema SEQUENT non preve-de normalmente che venga esegui-to il prelievo e l’emulazione delsegnale sonda Lambda.

L’eventuale collegamento delfilo Giallo uscente dal cablaggioprincipale permette una autoadatta-tività più veloce del veicolo. In casodi emulazione del segnale sonda è

necessario tagliare il filo direttodalla centralina alla sonda Lambda,collegare il f i lo Azzurro “1” delCablaggio Ausiliario dal lato centra-lina ed il filo Giallo “1” dal latosonda (fig. 13).

Tali collegamenti devonoessere effettuati solamente suveicoli particolari, su indicazionidel Servizio di AssistenzaTecnica BRC.

In caso di veicoli a due bancate,Sequent offre la possibilità di inter-venire sulla seconda sondaLambda, tramite i fili Giallo 2 eAzzurro 2 presenti nel CablaggioAusiliario.

Anche in questo caso i colle-gamenti devono essere effettuatisolamente su veicoli particolari,su indicazioni del Servizio diAssistenza Tecnica BRC.

6.3 CABLAGGIO PRINCIPA-LE SEQUENT FASTNESS

In questi successivi paragrafi, ver-ranno descritte solo le differenzecon il cablaggio Sequent preceden-temente descritto, per evitare inutiliripetizioni.

Come si può notare dai dueschemi generali di figura 2 pag. 44e 15 pag. 52 ci sono alcune sostan-ziali differenze.

Nello schema generale perapplicazioni Sequent Fastness (fig.15), viene eliminato il connettore 10poli collegamento ausiliari ed intro-dotto un connettore 5 poli per il col-legamento sensore ruota fonica pergestione anticipo e/o lettura giri.

Vengono eliminati inoltre il filoNero (temperatura gas 2) e il filoBianco/Rosso (temperatura acqua),inserito nel sensore applicato diret-tamente sul riduttore Zenith.

"Q"

"N"

Fig. 13

Connettore10 Poli

cablaggiocollegamenti

ausiliari

CentralinaBenzina

Segnale Lambda

Azz

urro

1

Gia

llo 1

"N1"

"N2"

Fig. 14

CentralinaBenzina

Segnale Lambda

N2N1

Azz

urro

1

Gia

llo 1

Azz

urro

2

Gia

llo 2

FLY SF

FLY SF

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1 2 3 4"I1"

"I2""I3"

"I4"

+ -

NeroNero

RossoRosso

Batteria

ATTENZIONE:- Seguire scrupolosamente la sequenza iniettori benzina ed iniettori gas come indicato nello schema.- Non collegare mai a massa i fili dell'Elettrovalvola "VM A3".- Non sostituire mai i fusibili con altri di portata inferiore o superiore.

(Segnale TPS)

CentralinaIniezioneBenzina

Bia

nco/

Vio

la

Mar

rone

Fusibile5A

Fusibile15A

"B"

123

Presa Diagnosi

"C"

Connettore Commutatore

"D"

Relé

Grig

io

(Segnale Contagiri)

"L""M"

"Q"

"O"

"A"

(-) (+)

E.V."VM A3"

FLY SF

Azz

urro

Gia

llo

Connettore10 Poli

collegamento iniettori

"P"

Entrata gas

1 2 3Sequenza

iniettoriBenzina

Sequenza iniettori GAS

Azz

urro

Gia

llo

Sensore MAP

ConnettoreSensore di livello

ConnettoreElettrovalvola Posteriore

Valvola bombolametano

Sonda2° bancata

Sonda1° bancata

(+12V Sotto chiave)

Sensore pressionee temperatura gas

Riduttore"ZENITH"

ManometroMetano

Sensoretemperatura

acqua

4

1° Iniet. Benz.

2° Iniet. Benz.

3° Iniet. Benz.

"P1" "P4"

"P3""P2"

4° Iniet. Benz.

"N1"

"N2"

"E"

"H"

"G"

"F"

Guaina termorestringentecolore grigio

Guaina termorestringentecolore giallo

Connettore 5 Policollegamento sensore

ruota fonica per gestioneanticipo e/o lettura giri.

Nel caso si utilizzi questocollegamento, tagliare

ed isolare il filo grigio "L".

"R"

Fig. 15Schema generaleSequent Fastness

1 1 2 2

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emulazione del segnale sonda ènecessario tagliare il filo direttodalla centralina alla sonda Lambda,collegare i l f i lo Azzurro delCablaggio principale dal lato cen-tralina ed il filo Giallo dal lato sonda(fig. 13 pag. 50).

Tali collegamenti devonoessere effettuati solamente suveicoli particolari, su indicazionidel Servizio di AssistenzaTecnica BRC.

In caso di veicoli a due bancate,Sequent offre la possibilità di inter-venire sulla seconda sondaLambda, tramite i f i l i Giallo eAzzurro presenti nella guaina “N2”

Anche in questo caso i colle-gamenti devono essere effettuatisolamente su veicoli particolari,su indicazioni del Servizio diAssistenza Tecnica BRC.

Si ricorda che il numero dibancata 1 e 2 è stampigliato suifili del cablaggio N1 ed N2.

6.3.5 CONNETTORE 5 POLI COL-LEGAMENTO SENSORE RUOTA

FONICA PER GESTIONE ANTICIPO

E/O LETTURA GIRI

In caso di veicoli “particolari”Sequent offre la possibilità, tramitela guaina “Q” terminata con un con-nettore 5 poli, di eseguire il collega-mento sensore ruota fonica pergestione anticipo e/o lettura giri.

Attenzione: per l’eventualecollegamento dei fili del

cablaggio 5 poli fare riferimentoalle indicazioni dei seguentiparagrafi.

Si raccomanda di isolare sin-golarmente i terminali dei fili ed ilconnettore eventualmente nonutilizzati.

6.3.5 A Segnale Ruota Fonica

Il sistema SEQUENT è in gradodi acquisire il segnale di velocità dirotazione motore collegandosi con

6.3.1 ZENITH SEQUENT FAST-NESS E SENSORE DI TEMPERATU-RA ACQUA

Il collegamento col cablaggioavviene tramite l’apposito connetto-re 4 vie (porta maschio sul cablag-gio) su cui terminano i 3 fili conte-nuti nella guaina “G” del cablaggio.Nella parte finale dello stessovengono inseriti circa 10 cm ditermorestringente di colore gial-lo, per evitare di confonderlo conaltri connettori.

6.3.2 SENSORE DI PRESSIONE E

TEMPERATURA GAS

Il sensore di pressione e tempe-ratura gas come descritto nel para-grafo 4.15, è posto direttamente sulrail (dedicato per iniettori BRC). Ilcollegamento col cablaggio avvienetramite l’apposito connettore 4 vie(porta maschio sul cablaggio) sucui terminano i 4 fili contenuti nellaguaina “R” del cablaggio.

Anche in questo caso come inprecedenza, nella parte finaledel cablaggio vengono inseriticirca 10 cm di termorestringentedi colore grigio.

6.3.3 SENSORE DI PRESSIONE

ASSOLUTA MAP

Il sensore di pressione MAP, dinuova concezione viene collegatoal cablaggio tramite opportuno con-nettore precablato, connesso ai filicontenuti nella guaina “H”.

6.3.4 SEGNALE SONDA LAMBDA

BANCATA 1 E BANCATA 2

Il sistema SEQUENT non preve-de normalmente che venga esegui-to il prelievo e l’emulazione delsegnale sonda Lambda.

L’eventuale collegamento delfilo Giallo uscente dal cablaggioprincipale con la guaina “N1” (fig.15) permette una autoadattativitàpiù veloce del veicolo. In caso di

Fig. 17Negativo

"Q"

Fig. 16

Blu

Ros

a

Ros

a/N

ero

Blu

/Ner

o

Negativo Ruota Fonica

Tagliare edEliminare

Isolare

Isolare

Positivo Ruota Fonica

CentralinaBenzina

FLY SF

Connettore5 Poli

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il filo Grigio direttamente al segnaledel contagiri.

Qualora tale segnale non fossedisponibile o non abbia le caratteri-stiche tali per essere interpretatodalla centralina Fly SF, si può ricor-rere, tramite il Connettore dellaguaina “Q”, al prelevamento delSegnale Ruota Fonica.

Per prima cosa è necessario eli-minare tale connettore. Si ottengo-no in questo modo i seguenti 4 fili:

BluRosaBlu/NeroRosa/Nero

Questi ult imi 2 fi l i dovrannoessere isolati singolarmente.

E’ sufficiente collegare i fili Blu eRosa del cablaggio 5 poli rispettiva-mente al negativo ed al positivodella ruota fonica (fig. 16), senzainterromperli. Il negativo ed il positi-vo della ruota fonica si riconosconodal segnale presente sui fili, che sevisualizzato tramite oscilloscopio, incorrispondenza del “buco” di riferi-mento, ha l’andamento rappresen-tato nelle figure 17 e 18. Qualoranon si disponga di oscilloscopio, sipuò procedere collegando i fili alsegnale senza preoccuparsi dellapolarità, procedendo poi a verifica-re che in tutte le condizioni di fun-zionamento del motore i giri venga-no letti correttamente; in caso con-trario, o nel caso in cui si abbia unfunzionamento irregolare della vet-tura a gas, si proverà ad invertire lapolarità.

Se si utilizza questo collega-mento, tagliare ed isolare il filogrigio "L".

6.3.5 B Segnali per Variazionedell’Anticipo di Accensione

Qualora si debba usare la fun-zione “variatore di anticipo” di cui èdotata la centralina FLY SF, ed ilconnettore del Sensore di PuntoMorto Superiore del veicolo è com-patibile con uno dei cavi di inter-

faccia specifici forniti da BRC, loschema da seguire è quello rappre-sentato in figura 19.

In questo caso NON è necessa-rio eliminare il connettore 5 poli, masu di esso è possibile connettereuno dei Cablaggi per Variatored’Anticipo, normalmente impiegatiper il Variatore Aries (per la giustascelta fare riferimento alla guidaalla scelta dei variatori o al ListinoPrezzi BRC: Variatori d’Anticipo).

Fig. 18Positivo

Fig. 20

✂✂

"Q"

"Q"

Fig. 19

FLY SF

Qualora si debba usare la fun-zione “variatore di anticipo” di cui èdotata la centralina FLY SF, ed ilconnettore del Sensore di PuntoMorto Superiore del veicolo NON ècompatibile con uno dei cavi diinterfaccia specifici forniti da BRClo schema da seguire è quello rap-presentato in figura 20.

In questo caso è necessarioeliminare il connettore deI cablag-gio 5 poli, ottenendo in questo

Connettore PuntoMorto Superiore

Cavo Interfaccia BRC

Connettore5 Poli

ConnettoreCavo di Interfaccia

FLY SF

Ros

a

Blu

Ros

a/N

ero

Blu

/Ner

o

Negativo Ruota Fonica

Tagliare edEliminare

Positivo Ruota Fonica

CentralinaBenzina

Connettore5 Poli

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55

principale. Fare riferimento alle avvertenze

riportate nel paragrafo 6.2.4.

6.4.2 ALIMENTAZIONE

Nella guaina indicata con “BS”nella figura 20, è contenuto un filoVerde che andrà collegato al mor-setto centrale libero del relè facenteparte della guaina “B” del cablaggioprincipale (figg. 2 pag. 43 e fig. 15pag. 51).

6.4.3 SENSORE DI PRESSIONE

RAIL “P1” E SENSORE DI PRES-SIONE ASSOLUTA MAP

L’eventuale secondo sensore dipressione P1-MAP, può essere col-legato al cablaggio 5-6-8 cilindri tra-mite opportuno connettore preca-blato, connesso ai fili contenutinella guaina “HS” (fig. 20).

Nelle applicazioni per SequentFastness questo connettore nonviene utilizzato ma tagliato edisolato.

modo i seguenti 4 fili:BluRosaBlu/NeroRosa/NeroI fili che vanno dal sensore di

ruota fonica alla centralina benzinadevono essere interrotti e si colle-gheranno i fili Rosa e Blu al latoche va al sensore di ruota fonica,mentre i fili Blu/Nero e Rosa/Neroandranno collegati al lato che vaalla centralina benzina.

Riguardo alla polarità dei filiRosa e Blu, vale quanto detto nelparagrafo precedente. Per quantoriguarda il collegamento dei filiBlu/Nero e Rosa/Nero bisognaporre attenzione che il filo Blu/Nerovada collegato al lato centralinabenzina del filo a cui dal lato senso-re ruota fonica abbiamo collegato ilfilo Blu; la stessa cosa vale natural-mente per i fili Rosa e Rosa/Nero.

Attenzione: la funzione diVariatore d’Anticipo non è

disponibile per le centralinededicate per vetture 8 cilindri.

Nel caso in cui si utilizzi que-sto tipo di collegamento, tagliareed isolare il filo grigio "L".

Per tutti i collegamenti delleguaine non descritte in questoparagrafo 6.3 fare riferimento alledescrizioni precedentementeindicate nel paragrafo 6.2.

6.4 DESCRIZIONE DELCABLAGGIO 5-6-8 CILIN-DRI

Come accennato nel paragrafo4.17, oltre al cablaggio principaleche termina con un connettore a 56vie, utilizzato per la trasformazionedi veicoli 4 cilindri, è disponibile unulteriore cablaggio, da utilizzare sucentralina Fly SF (SequentStandard/Fast e Fastness) a dueconnettori che termina con unconnettore 24 vie (fig. 21).

Tale cablaggio consente quindidi eseguire, con una sola centralinaFLY SF a due connettori, la trasfor-

mazione di veicoli 5-6-8 cilindri,senza dover ricorrere all’impiego di2 centraline Fly SF standard.

Ovviamente sono disponibilidue tipi di cablaggio 5-6-8 cilin-dri: uno per gestire veicoli fino a6 cilindri, ed un altro per gestireveicoli fino a 8 cilindri.

La differenza sostanziale fra idue cablaggi sta nella quantità diconnettori “I” per la connessionedegli iniettori gas.

La versione di cablaggio deno-minata 5-6 cilindri è dotata di duesoli connettori “I” (specifica quindiper auto 5 e 6 cilindri).

La versione di cablaggio deno-minata 8 cilindri è dotata di quattroconnettori “I” (specifica quindi perauto 8 cilindri).

6.4.1 MASSA DA BATTERIA

Nella guaina indicata con “AS”nella figura 21, è contenuto un filoNero che andrà collegato alla batte-ria dell’auto unitamente ad uno deifili di colore Nero del cablaggio

5 6 7 8

5 6 7 8 "PS""I8""I7""I6""I5"

"HS" "AS"

"BS" Verde

Ner

o

Fig. 21Cablaggio 5-6-8Cilindri per SequentStandard/Fast eFastness

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6.4.4 INIETTORI GAS

Gli iniettori gas (dal 5° all’8°)sono collegati al cablaggio tramite ifili con connettori precablati conte-nuti nelle guaine “I5”, “I6”, “I7”, “I8”(vedi figura 21).

Ovviamente se si tratta di uncablaggio 5-6 cilindri le guaine indi-cate “I” saranno solamente due.

I connettori degli iniettori gassono numerati progressivamenteed allo stesso modo sono numeratele guaine dei fili che andranno col-legati con gli iniettori benzina.

E’ molto importante man-tenere la corrispondenza

tra gli iniettori gas e quelli benzi-na.

In pratica, l’iniettore gas a cuiverrà collegato il connettore n° I5deve corrispondere al cilindro in cuic’è l’iniettore benzina a cui colle-gheremo lo spinotto del CablaggioSequent Collegamento Iniettori (o ifili Arancio e Viola del CablaggioSequent Collegamento IniettoriUniversale) contrassegnato dal n°P5, e così via. Nel caso la corri-spondenza non venga rispettata, sipotranno notare peggioramentinelle prestazioni dell ’ impianto,come ad esempio: peggiore guida-bilità, maggiore instabilità del con-trollo lambda, commutazione benzi-na/gas meno “pulita”, ecc.

Si ricorda che il numero chedistingue i connettori degli iniet-tori gas è stampigliato sui fili delcablaggio che arrivano al con-nettore stesso.

6.4.5 CONNETTORE 10 POLI

CONNESSIONE CABLAGGIO

INIETTORI BENZINA

L’interruzione degli iniettori ben-zina (dal 5° all’8° cilindro) è resapossibile tramite la Guaina “PS”che termina con un connettore 10poli.

A questo è sufficiente connette-re uno degli specifici cablaggi diinterruzione iniettori descritti secon-

do le modalità del paragrafo 6.2.17.E’ importante manteneredurante il funzionamento a

gas la stessa sequenza di inie-zione che si ha nel funzionamen-to a benzina. E’ quindi necessa-rio interrompere i segnali degliiniettori benzina con lo stessoordine con cui verranno collegatigli iniettori gas.

I numeri che distinguono sia icollegamenti per gli iniettori gas,sia quelli benzina, sono stampatidirettamente sui rispettivi fili dicollegamento del cablaggio.

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57

PRINCIPALI DIFFERENZE TRA IL SISTEMA SEQUENT STANDARD/FAST ED IL SEQUENT 24

Sensori• P1-MAP (scatolino)• Tgas su riduttore

• P1-Tgas integrato sul rail• Tacqua integrato sul riduttore• MAP da usare solo in fase di automap-patura

Taglio Iniettori• Taglio sul negativo interno alla centralina• Emulazione con Modular LD

• Taglio sul POSITIVO interno alla centra-lina e contemporaneo per i 4 iniettori (i filiarancio non entrano in centralina)

Contatto Chiave e Positivo Iniettori Benzina

• Da collegare al positivo sotto chiave(marrone) al positivo iniettori benzina(bianco-verde)

• Il positivo sotto chiave diventa il positivoiniettori benzina, che entra ed esce dallacentralina. Accensione della centralinasolo se il positivo iniettori benzina è attivo

Centralina • Attiva con il positivo sotto chiave inserito

• Attiva con motore acceso, una voltaagganciata rimane attiva anche disinse-rendo il contatto chiave (se non si scolle-ga il PC o se non si sgancia la comunica-zione)

Commutatore • 10 pin collegati con la centralina • 3 pin collegati con la centralina più unoper il livello sul commutatore

Schermo • Collegato con la scocca della centralinacon un pin apposito • Collegato con la massa batteria

Collegamento TPS • Necessario o Opzionale • Non collegato

Collegamento GIRI • Necessario o Opzionale • Possibilità di usare il segnale contagiri,il segnale ruota fonica (un solo filo)

Archivio• File FSF+AAP oppure solo FSF perparametri vettura e mappatura

• File FLS per parametri vettura e map-patura. • Separato dai Sequent precedenti

Variatore D'anticipo • Interno • Esterno

SEQUENT/SEQUENT FAST SEQUENT 24

6.5 CABLAGGIO PRINCIPA-LE SEQUENT 24

6.5.1 CABLAGGIO 24 POLI

Il cablaggio del SEQUENT 24 sipresenta più snello di quello deisistemi precedenti. Si passa da uncablaggio con connettore a 56 poliad un cablaggio con connettore a24 poli. Per facilitare l'installazione,i principali dispositivi del sistemasono collegati tramite connettoridedicati e il numero di fili da salda-re è ridotto al minimo. Per sottosta-re alle normative di compatibilitàelettromagnetica sono stati utilizzatidei conduttori di tipo schermato. Iconnettori presenti sul cablaggiosono stagni ad eccezione di quellodel commutatore, che però vienealloggiato nell’abitacolo, ed è quindiprotetto dall’acqua. Particolareattenzione va dedicata al taglio

iniettori che rappresenta la princi-pale novità del sistema e delcablaggio.

6.5.2 COLLEGAMENTI DELLE

ELETTROVALVOLE

Si rimanda a quanto descritto alparagrafo 6.2.2.

6.5.3 ALIMENTAZIONI E MASSE

DA BATTERIA

Si rimanda a quanto descritto alparagrafo 6.2.4.

6.5.4 FUSIBILI E RELÈ

Si rimanda a quanto descritto alparagrafo 6.2.5.

6.5.5 COMMUTATORE

Il cavo multipolare a 4 poli “C”

all’interno del cablaggio, terminatosu connettore a 4 vie, viene utiliz-zato per il collegamento della cen-tralina al commutatore posto nell'a-

bitacolo (fig. 22). Per render-ne più agevole il passaggio

attraverso le aperture nelle pareti,si consiglia di piegare di lato il con-nettore di 90° per renderlo paralleloai fili. Nell’impianto SEQUENT 24viene utilizzato lo specifico commu-tatore BRC Sequent 24 a due posi-zioni, dotato di buzzer (avvisatoreacustico) (listino prezzi BRC per icodici di vendita).

6.5.6 PRESA DIAGNOSI

Si rimanda a quanto descritto alparagrafo 6.2.7.

6.5.7 SENSORE DI LIVELLO

Si rimanda a quanto descritto al

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58

ConnettoreSensore di livello

ConnettoreElettrovalvola Posteriore

MultivalvolaEuropa

Entrata gas

+ -

NeroNero

RossoRosso

Batteria

ATTENZIONE:- Seguire scrupolosamente la sequenza iniettori benzina ed iniettori gas come indicato nello schema.- Non collegare mai a massa i fili dell'Elettrovalvola anteriore e posteriore.- Non sostituire mai i fusibili con altri di portata inferiore o superiore.

1 2 3 4

Sequenza iniettori GAS

1 2 3 4Sequenza

iniettoriBenzina

Azz

urro

Fusibile5A

Fusibile15A

123

Presa Diagnosi

Connettore Commutatore

Relé

Grig

io

Gia

llo

Seg

nal

e S

on

da

Lam

bd

a

"I1""I2"

"I3""I4"

ElettrovalvolaGpl WP

(-) (+)

Riduttore"GENIUS SEQUENT 24 "

Sensore ditemperatura

acqua

CentralinaSequent 24

Collegare durante le fasi di mappatura della vettura

Seg

nal

e g

iri

Sensore ditemperatura gase pressione gas

"B" "C" "D"

"L"

"M"

"A"

"P"

"N"

"E"

"G"

"F"

"R"

1° Iniettore 2° Iniettore 3° Iniettore 4° Iniettore

"P1"

"P2" "P3"

"P4"

Fig. 22Schema generaleSequent 24

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59

paragrafo 6.2.8.

6.5.8 ELETTROVALVOLE

Si rimanda a quanto descritto alparagrafo 6.2.9.

6.5.9 GENIUS SEQUENT 24 E

SENSORE DI TEMPERATURA

ACQUA

Il collegamento col cablaggioavviene tramite l’apposito connetto-re 4 vie (porta maschio sul cablag-gio) su cui terminano i 3 fili conte-nuti nella guaina “G” del cablaggio(fig. 22).

6.5.10 SENSORE DI PRESSIONE

ASSOLUTA MAP

Questo sensore non viene inseri-to all’interno del kit Sequent 24, mavenduto separatamente, perchètale viene utilizzato solo per effet-tuare le fasi di calibrazione e auto-mappatura del sistema.

Si collega tramite il connettore“M” del cablaggio (fig. 22)

6.5.11 INIETTORI GAS

Gli iniettori gas sono collegati alcablaggio tramite i fili con connetto-ri precablati contenuti nelle guaine“I1”, “I2”, “l3”, “I4” (vedi figura 2).

I connettori degli iniettori gassono numerati da 1 a 4; allo stessomodo sono numerate le guaine deifili che andranno collegati con gliiniettori benzina.

E’ molto importante mantenerela corrispondenza tra gli iniettorigas e quelli benzina.

In pratica, l’iniettore gas a cuiverrà collegato il connettore n° I1deve corrispondere al cilindro in cuic’è l’iniettore benzina a cui colle-gheremo lo spinotto del CablaggioSequent 24 Collegamento Iniettori(o i f i l i Arancio e Viola delCablaggio Sequent 24Collegamento Iniettori Universale)contrassegnato dal n° P1, e così

via. Nel caso la corrispondenza nonvenga rispettata, si potranno notarepeggioramenti nelle prestazioni del-l’impianto, come ad esempio: peg-giore guidabilità, maggiore instabi-lità del controllo lambda, commuta-zione benzina/gas meno “pulita”,ecc. Si ricorda che il numero chedistingue i connettori degli iniet-tori gas è stampigliato sui fili delcablaggio che arrivano al con-nettore stesso.

6.5.12 SEGNALE GIRI

I l sistema SEQUENT 24 è ingrado di acquisire il segnale divelocità di rotazione del motore(spesso indicato come “segnalegiri” o “segnale “RPM”) collegando-si direttamente al segnale del con-tagiri o al segnale della ruota foni-ca.

Per quanto riguarda il segnale delcontagiri è sufficiente collegare il

(-)

(+)

ECU 24

Fig. 24

Gua

ina

“E”

Cav

o di

pro

lung

a

cod.

06LB

5001

0062

(-) (+) (-)

(+)

ECU 24

Fig. 23Collegamento elet-trovalvole anterioree posteriore

Gua

ina

“E”

Gua

ina

“F”

Cavo di prolunga

cod. 06LB50010062

Fig. 25Collegamento delfilo Grigio con ilsegnale contagiri

ECU 24

CentralinaBenzina

Segnale contagiri

Grig

io

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filo Grigio contenuto nella guaina“L” al filo del segnale contagiri del-l’impianto originario, che va dallacentralina benzina al contagiri delcruscotto; il filo non va tagliato masolo spelato, saldato ed isolato conil f i lo Grigio del cablaggioSEQUENT 24 (fig. 25 pag. 60).

Quando si acquisisce il segnaledella ruota fonica bisogna verificarese il sensore ruota fonica è adeffetto Hall o ad effetto resistivo.Nelle figure 26 e 27 i collegamentida effettuare nei due casi.

6.5.13 SEGNALE SONDA

LAMBDA

Nella guaina “N” ci sono il filoGiallo ed il filo Azzurro. Il filo Gialloè da collegare eventualmente alfilo del segnale sonda Lambdaposta prima del catalizzatore. Talefilo non va tagliato, ma solo spela-to, saldato con il filo del cablaggioSEQUENT 24 ed isolato.

Il collegamento del filo Giallo per-mette una autoadattatività più velo-ce da parte della centralinaSequent 24 e risulta quindi moltoutile nei casi in cui la fase di auto-mappatura richiede un ulteriore affi-namento della mappa (vederemanuale del software).

In caso di emulazione del segna-le sonda è necessario tagliare il filodiretto dalla centralina alla sondaLambda, collegare il filo Azzurro dallato centralina ed il filo Giallo dallato sonda (fig. 28).

Tali collegamenti devono esse-re effettuati solamente su veicoliparticolari, su indicazioni delServizio di Assistenza TecnicaBRC.

6.5.14 CONNETTORE 6 POLI

CONNESSIONE CABLAGGIO

INIETTORI BENZINA

6.5.14.A Taglio Iniettori e Positivosotto chiave

A differenza dei precedenti siste-

mi Sequent, in questo sistema gliiniettori sono tagliati sul positivo,consentendo così di avere meno filiche entrano in centralina.

Bastano infatti i due fil i dellaGuaina “P” per interrompere tutti gliiniettori: il filo Bianco/Verde (positi-vo iniettori, lato impianto originario)e il filo Bianco/Marrone (positivoiniettori, lato iniettori)(fig.30).

Per contro non sarà possibilecommutare da benzina a gas e

viceversa iniettore per iniettore,quindi la commutazione potrebbeessere più brusca e potrebbe esse-re il caso di commutare solo indecelerazione su alcune vetture.

Il filo Bianco/Verde, inoltre, haanche la funzione di positivo sottochiave, cioè è il filo che alimenta lacentralina gas. E' bene tener pre-sente, a tale proposito, che alcuneauto non attivano il positivo iniettorifino a quando non si fa avviamento:

Fig. 26Collegamento delfilo Grigio con ilsegnale ruota foni-ca effetto Resistivo

ECU 24

ECU 24

Fig. 27Collegamento delfilo Grigio con ilsegnale ruota foni-ca effetto Hall

ECU 24

Fig. 28

CentralinaBenzina

Segnale Lambda

Azz

urro

Connettoreruota fonica

PositivoNegativo

Grig

io

Connettoreruota fonica

PositivoSegnale

Negativo

Grig

io

Gia

llo

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non basta quindi inserire solo ilcontatto sotto chiave. In tale caso, ilsolo modo di alimentare la centrali-na gas è mettere in moto. Siccomedurante la programmazione, la cen-tralina gas ha bisogno che tale filosia a potenziale alto, la program-mazione dovrà essere effettuatacon la macchina in moto.

Il positivo iniettori normalmentenon va a potenziale basso appenaspento il motore e tolto il contattochiave, ma può rimanere alto peralcuni secondi a macchina spenta.In tal caso, anche la centralinarimarrà ancora accesa per alcunisecondi.

Il filo Bianco/Marrone viene colle-gato direttamente con gli iniettoribenzina. Esso fornisce la tensionesul positivo iniettori, durante il fun-zionamento a benzina, mentretoglie tale alimentazione durante ilfunzionamento a gas, in modo datagliare gli iniettori.

E' vivamente consigliato l'usodei cablaggi destri e sinistriappositamente studiati perSequent 24, tutte le volte che èpossibile. Con essi, infatti, i colle-gamenti con gli iniettori vengonoeseguiti rapidamente, senza salda-ture e riducendo al minimo la possi-bilità di errore (fig. 29).

Nei casi in cui i cablaggi destri esinistri non possano essere utilizza-ti, si può comunque usare il cablag-gio universale. Si ponga la massi-ma attenzione a seguire scrupolo-samente le istruzioni allegate. Inparticolare, si tenga presente che:

• Il fi lo Bianco/Verde può ingenere essere collegato con unsolo filo positivo, proveniente dalcablaggio originale benzina,anche se in genere è meglio chetutti i positivi dei vari iniettori (latocentralina) vengano riunificati suquesto f i lo, in modo da nonsovraccaricare di corrente un sin-golo filo del cablaggio originariobenzina.

• Tutti i positivi degli iniettoribenzina devono essere tagliati,

1° Iniettore 2° Iniettore 3° Iniettore 4° Iniettore

ECU 24

Fig. 29Cablaggio Sequent24 collegamento 4iniettori benzinadestro o sinistro

1°Iniettore

2°Iniettore

3°Iniettore

4°Iniettore

ECU 24

Po

siti

vo

Neg

ativ

o

Po

siti

vo

Neg

ativ

o

Po

siti

vo

Neg

ativ

o

Po

siti

vo

Neg

ativ

o

Inj. 1 Benz

Inj. 1 Benz

Inj. 2 Benz

Inj. 2 Benz

Inj. 3 Benz

Inj. 3 Benz

Inj. 4 Benz

Inj. 4 Benz

Bianco/Verde

Bianco/Marrone

Ara

nci

o

Vio

la

Ara

nci

o

Vio

la

Ara

nci

o

Vio

la

Ara

nci

o

Vio

la

Fig. 30Cablaggio Sequent24 collegamento 4iniettori benzina uni-versale

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Fig. 31aConnettore tipoBosch

Lampadina spiaaccesa oppure

LED “DX” Polar

Connettoreiniettoreoriginale

Connettoreiniettoreoriginale

Lampadina spiaaccesa oppureLED “SX” Polar

Usare uncablaggiosinistroo, se si utilizzaun cablaggioUniversale,intervenire sulfilo Negativosituato a destra

Usare uncablaggio

destroo, se si utilizza

un cablaggioUniversale,

intervenire sulfilo Negativo

situato a sinistra

Fig. 31bConnettore tipoSumitomo

Connettoreiniettoreoriginale

Lampadina spiaaccesa oppureLED “SX” Polar

Usare uncablaggiosinistroo, se si utilizzaun cablaggioUniversale,intervenire sulfilo Negativosituato a destra

Lampadina spiaaccesa oppure

LED “DX” Polar

Connettoreiniettoreoriginale

Usare uncablaggio

destroo, se si utilizza

un cablaggioUniversale,

intervenire sulfilo Negativo

situato a sinistra

scollegandoli dal positivo origina-rio, e collegati col solo f i loBianco/Marrone. Se infatti ad uniniettore benzina arriva ancora ilpositivo originario, l'iniettore fun-zionerà anche quando siamo agas, procurando la cattiva combu-stione del cilindro ad esso relati-vo.

• Il positivo iniettori benzina chedeve essere tagliato deve essereil più vicino possibile agli iniettoribenzina stessi. Tagliando il positi-vo distante dagli iniettori benzina,si rischia infatti di tagliare, insie-me agli iniettori, anche altri attua-tori o sensori del veicolo alimenta-ti con lo stesso filo dell'impiantooriginario.

• I negativi iniettori vanno tagliatie collegati, come in passato ai filiviola (lato centralina benzina) earancio (lato iniettori), e vannocollegati nello stesso ordine, dall'1al 4, in cui sono collegati gli iniet-tori gas.Per un corretto collegamento fare

riferimento alla figura 30.

Elenco dei codici dei cablaggi conconnettore Bosch:

• cod. 06LB50010122 CablaggioSequent 24 Collegamento 4Iniettori Benzina DX,

• cod. 06LB50010123 CablaggioSequent 24 Collegamento 4Iniettori Benzina SX,

• cod. 06LB50010121 CablaggioSequent 24 Collegamento 4Iniettori Benzina Universale,

da scegliere in base alla polaritàdegli iniettori benzina.

Elenco dei codici dei cablaggi conconnettore Sumitomo:

• cod. 06LB50010124 CablaggioSequent 24 Collegamento 4Iniettori Benzina DX,

• cod. 06LB50010125 CablaggioSequent 24 Collegamento 4Iniettori Benzina SX,

da scegliere in base alla polaritàdegli iniettori benzina.

Il collegamento è semplicissimo eriprende la filosofia di interruzione

degli iniettori applicata negli anni daBRC.

Per la scelta del giusto cablaggioè sufficiente seguire le istruzionipresenti all’interno delle diverseconfezioni.

E’ importante manteneredurante il funzionamento a gas lastessa sequenza di iniezione chesi ha nel funzionamento a benzi-na. E’ quindi necessario inter-rompere i segnali degli iniettoribenzina con lo stesso ordine concui verranno collegati gli iniettorigas.

Per fare questo si può associareun numero consecutivo a ciascuncilindro, per esempio da 1 a 4 perun motore 4 cilindri (si noti che que-sto ordine serve solo ai fini dellarealizzazione dell ’ impiantoSEQUENT 24, e quindi può differireda quello eventualmente assegnatodal costruttore del veicolo). Ingenere, per un motore disposto insenso trasversale nel vano motore,

si sceglierà per convenzione diassegnare il n° 1 al cilindro che sitrova dal lato della cinghia di distri-buzione (vedi figura 22).

L’iniettore benzina che spruzzanel cilindro n° 1 verrà interrotto conil grappolo 1 del Cablaggio Sequent24 Collegamento Iniettori Benzina(o con i fili Arancio e Viola contras-segnati dal n° 1 del CablaggioSequent 24 Collegamento IniettoriBenzina Universale), e così via.

I numeri che distinguono sia icollegamenti per gli iniettori gas,sia quelli benzina, sono stampatidirettamente sui rispettivi fili dicollegamento del cablaggio.

6.5.14.B Polarità degli iniettori

E' necessario porre la massimaattenzione a non confondere icablaggi destri con quelli sinistri eviceversa, seguendo scrupolosa-mente la procedura indicata nelfoglio di istruzioni allegato a tali

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63

aver controllato che la centralinasia del tipo corretto.

Per evitare di confondere i lcablaggio e la centralina fare riferi-mento alle adesive che caratteriz-zano il sistema Sequent 56.

6.6.2 COLLEGAMENTI DELLE

ELETTROVALVOLE

Per i collegamenti della guaina“E” fare riferimento alla descrizioniedel paragrafo 6.2.2.

6.6.3 ALIMENTAZIONI E MASSE

DA BATTERIA

Nella guaina indicata con “A”nella figura 22 sono contenuti duefili rossi e tre fili neri, che andrannocollegati alla batteria dell’auto: i filirossi al positivo e quelli neri (tutti e3) al negativo. E’ importante colle-gare i fili così come sono, lasciandoche raggiungano separatamente imorsetti della batteria, senza unifi-care i fili dello stesso colore in ununico filo o collegarli insieme lungoil cablaggio.

Le masse devono essere col-legate sempre al negativo batte-ria, e non alla carrozzeria, massamotore, o altre masse presentisul veicolo.

6.6.4 FUSIBILI E RELÈ

Per i collegamenti della guaina“B” fare riferimento alle descrizionidel paragrafo 6.2.5.

6.6.5 COMMUTATORE SEQUENT

56

Il commutatore Sequent 56 è lostesso commutatore già utilizzatonel Sequent 24. Per la guaina “C”fare quindi riferimento alla descri-zione del paragrafo 6.5.5.

6.6.6 PRESA DIAGNOSI

Per i collegamenti della guaina“D” fare riferimento alla descrizione

cablaggi. L' inversione dei duecablaggi provoca il non funziona-mento della vettura, né a benzinané a gas, e il corto circuito delleuscite di pilotaggio iniettori dellacentralina benzina al posit ivo.Questo corto circuito sollecita lacentralina benzina solo quando ilmotore gira (ma comunque non èpossibile mettere in moto). Inoltre lacentralina benzina è generalmenteprotetta contro questo tipo di cortocircuito. Ciononostante si racco-manda la massima attenzione. Inparticolare si consiglia di non insi-stere eccessivamente se la vetturanon va in moto dopo aver ricollega-to gli iniettori, ma di controllaresubito la correttezza del cablaggiodi collegamento.

Per poter scegliere il correttocablaggio di interruzione degli iniet-tori (Cablaggio Destro o Sinistro)o per sapere con certezza quale siail filo negativo (nel caso si fosseoptato per un CablaggioUniversale), risulta importanteconoscere la polarità dell’iniettore,ovvero da che parte è situato il filopositivo, per poter intervenire tran-quillamente su quello Negativo.

Con riferimento alle figure 31a e31b è necessario quindi:

• Disinserire i connettori di tutti gliiniettori e se necessario eventualialtri connettori situati a monte deglistessi (previo contatto del serviziodi assistenza BRC).

• Accendere il quadro• Individuare quale pin di ciascu-

no dei connettori femmina appenasmontati reca una tensione di +12V(usare il dispositivo POLAR cod.06LB00001093 oppure una lampa-dina spia). [Verificarli tutti!!]

• Se guardando detto connettore(attenzione all’orientamento deidentini di riferimento!!!) il filo ali-mentato a +12V è a destra utilizza-re un Cablaggio DESTRO. Se inve-ce si sta installando un CablaggioUniversale bisognerà interrompereil filo Negativo (situato a sinistra).

• Se l’alimentazione è a sinistra

utilizzare un Cablaggio SINISTRO.Se invece si sta installando unCablaggio Universale bisogneràinterrompere il filo Negativo (situatoa destra).

I codici dei cablaggi di collegamen-to per 4 iniettori non forniti nei kitma venduti separatamente sono iseguenti:06LB50010121– Cablaggio UNIVERSALE

06LB50010122 - Cablaggio DESTRO

06LB50010123 - Cablaggio SINISTRO

L'emulazione degli iniettori benzinaavviene tramite opportune bobine,simili a quelle già usate nei modularLD dei sistemi Sequent Standard,che sono montate all'interno dellacentralina.

6.6 CABLAGGIO PRINCIPA-LE SEQUENT 56

In questi paragrafi successivi ver-ranno descritte solo le novità checaratterizzano il cablaggio Sequent56. Per i restanti collegamenti sifarà affidamento alle descrizioni deiparagrafi già effettuate, per i prece-denti sistemi Sequent Standard eSequent 24 per evitare inutili ripeti-zioni.

6.6.1 CONNETTORE 56 POLI

Siccome il connettore 56 poliusato dal sistema SEQUENT 56 èlo stesso già usato per FlyingInjection e per il SequentStandard, considerando anche lasimilitudine della struttura esternadelle centraline dei due sistemi, èpossibile commettere l’errore discambiare la centralina di un siste-ma con quella dell’altro, inserendo-la nell’impianto sbagliato.

Tale errore è da evitare concura, pena il possibile danneg-giamento delle centraline e/o del-l’impianto originale dell’auto. Sedopo aver montato l’impianto edinserito la centralina la macchinanon si mette in moto, un buon con-siglio è di non insistere, prima di

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del paragrafo 6.2.7.

6.6.7 SENSORE DI LIVELLO

Per i collegamenti della guaina“E” fare riferimento alla descrizionedel paragrafo 6.2.8.

6.6.8 ELETTROVALVOLE

Per i collegamenti delleElettrovalvole fare riferimento alladescrizione del paragrafo 6.2.9 rife-rite alla guaina “E” ed “F” (fig. 32).

6.6.9 GENIUS SEQUENT 56E SENSORE DI TEMPERATURA

ACQUA

Il collegamento col cablaggioavviene tramite l’apposito connetto-re 4 vie (porta maschio sul cablag-gio) su cui terminano i 3 fili conte-nuti nella guaina “G” del cablaggio.

6.6.10 SENSORE DI PRESSIO-NE ASSOLUTA MAP

Questo sensore non viene inseri-to all’interno del kit Sequent 56, mavenduto separatamente, perchètale viene utilizzato solo per effet-tuare le fasi di calibrazione e auto-mappatura del sistema.

Il sensore di pressione MAP nellefasi di automappatura, viene colle-gato al cablaggio tramite opportunoconnettore precablato, connesso aifili contenuti nella guaina “H” (fig.32).

Nella parte finale del cablag-gio vengono inseriti circa 10 cmdi termorestringente di coloregrigio.

6.6.11 SENSORE DI PRESSIONE

E TEMPERATURA GAS

Il sensore di pressione e tempe-ratura gas è posto direttamente sulrail (dedicato per iniettori BRC). Ilcollegamento col cablaggio avvienetramite l’apposito connettore 4 vie(porta maschio sul cablaggio) su

cui terminano i 4 fili contenuti nellaguaina “R” del cablaggio.

6.6.12 INIETTORI GAS

Gli iniettori gas sono collegati alcablaggio tramite i fili con connetto-ri precablati contenuti nelle guaine“I1”, “I2”, “l3”, “I4” (bancata 1) ed“I5”, “I6”, “l7”, “I8” (bancata 2)(vedi figura 32).

I connettori degli iniettori gassono numerati da 1 a 8; allo stessomodo sono numerate le guaine deifili che andranno collegati con gliiniettori benzina.

E’ molto importante mantene-re la corrispondenza tra gli iniet-tori gas e quelli benzina.

In pratica, l’iniettore gas a cuiverrà collegato il connettore n° I1deve corrispondere al cilindro in cuic’è l’iniettore benzina a cui colle-gheremo lo spinotto del CablaggioSequent 56 Collegamento Iniettori(o i f i l i Arancio e Viola delCablaggio Sequent 56Collegamento Iniettori Universale)contrassegnato dal n° P1, e cosìvia. Nel caso la corrispondenza nonvenga rispettata, si potranno notarepeggioramenti nelle prestazioni del-l’impianto, come ad esempio: peg-giore guidabilità, maggiore instabi-lità del controllo lambda, commuta-zione benzina/gas meno “pulita”,ecc.

Si ricorda che il numero chedistingue i connettori degli iniet-tori gas è stampigliato sui fili del

cablaggio che arrivano al con-nettore stesso.

6.6.13 SEGNALE GIRI

Per il collegamento della guaina“L” filo Grigio, fare riferimento alladescrizione del paragrafo 6.2.13.

6.6.14 POSITIVO SOTTO CHIAVE

Per il collegamento della guaina“M” filo Marrone, fare riferimentoalla descrizione del paragrafo6.2.16.6.6.15 SEGNALE TPS

Per il collegamento della guaina“N” filo Bianco/Viola, fare riferimen-to alle descrizioni del paragrafo6.2.14.

6.6.16 SEGNALE SONDA

LAMBDA BANCATA 1 E BANCATA

2

Il sistema SEQUENT 56 nonprevede normalmente che vengaeseguito il prelievo e l’emulazionedel segnale sonda Lambda.

Se necessario però il sistemaoffre la possibilità di prelevare oemulare il segnale delle due sondedelle due bancate.

L’eventuale collegamento delfilo Giallo 1 uscente dal cablaggioprincipale con la guaina “N1” (fig.33) con la sonda della bancata 1permette una autoadattatività piùveloce del veicolo. In caso di emu-

"N1"

"N2"

Fig. 33

CentralinaBenzina

Segnale Lambda

O2O1

Sondabancata 1

Azz

urro

1

Gia

llo 1

Azz

urro

2

Gia

llo 2

Sequent 56

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ConnettoreSensore di livello

ConnettoreElettrovalvola Posteriore

MultivalvolaEuropa

+ -

NeroNero

RossoRosso

Batteria

ATTENZIONE:- Seguire scrupolosamente la sequenza iniettori benzina ed iniettori gas come indicato nello schema.- Non collegare mai a massa i fili dell'Elettrovalvola anteriore e posteriore.- Per consentire una corretta diagnosi dell'Elettrovalvola anteriore e di quella posteriore non collegarle tra di loro.- Non sostituire mai i fusibili con altri di portata inferiore o superiore.

Sequent 56

Fusibile5A

Fusibile15A

123

Presa Diagnosi

Connettore Commutatore

Relé

1° Iniet. Benz.

2° Iniet. Benz.

3° Iniet. Benz.

"P1" "P4"

"P3""P2"

4° Iniet. Benz.

ElettrovalvolaGpl

(-) (+)

Connettore10 Poli

collegamento iniettori

Entrata gas

Sequenza iniettori GAS

1 2

"I1""I2"

3 4

Entrata gas

Sequenza iniettori GAS

5 6

"I5""I6"

7

"I7"

8

"I8"

Sensore MAP"Utilizzato solo in

fase di auto-mappatura"

Guaina termorestringentecolore grigio

Connettore10 Poli

collegamento iniettori

"I3"

5° Iniet. Benz.

6° Iniet. Benz.

7° Iniet. Benz.

"P5" "P8"

"P7""P6"

8° Iniet. Benz.

"I4"

Nero

Sequenza iniettoriBenzina

SXDX

1

3

5

7

2

4

6

8

Gia

llo

Azz

urro

Gia

llo

Azz

urro

SondaLambda

Bancata 1

SondaLambda

Bancata 2

Bia

nco/

Vio

la+12VSotto

chiave

Mar

rone

Grig

io(Segnale TPS)

CentralinaIniezioneBenzina

(Segnale Contagiri)

Riduttore"GENIUS MAX

SEQUENT 56 GPL"

Sensore ditemperatura

Acqua

Sensore pressionee temperatura gas

versione normale o turbo

"N1" "N2" "M" "O" "L"

"B" "C" "D"

"E"

"H"

"R"

"G"

"F"

"A"

Fig. 32Schema generaleSequent Fastness

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lazione del segnale sonda bancata1 è necessario tagliare il filo direttodalla centralina alla sonda Lambda,collegare i l f i lo Azzurro 1 delCablaggio principale dal lato cen-tralina ed il filo Giallo dal lato sondabancata 1 (fig. 33). Questi collega-menti sono da ritenersi validi ancheper collegare la seconda sondaLambda della bancata 2, però tra-mite i fili Giallo 2 e Azzurro 2 pre-senti nella guaina “N2”.

Tali collegamenti devonoessere effettuati solamente suveicoli particolari, su indicazionidel Servizio di AssistenzaTecnica BRC.

Si ricorda che il numero dibancata 1 e 2 è stampigliato suifili del cablaggio N1 ed N2.

6.6.17 CONNETTORE 10 POLI

CONNESSIONE CABLAGGIO

INIETTORI BENZINA

Per il collegamento delle guaine“P” fare riferimento alla descrizioniedel paragrafo 6.2.17.

6.6.17.A Polarità degli iniettori

Per il corretto riconoscimentodella polarità degli iniettori fare rife-rimento a quanto descritto nel para-grafo 6.2.17.A.

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Termine o acronimo Significato

Autodiagnosi Vedi Diagnostica.

Bottom Feed Letteralmente Alimentato dal basso. Confronta con “Top Feed”. Tipo particolare diiniettore, nel quale il percorso del carburante interessa solo la parte inferiore dell’i-niettore stesso.

Cablaggio In questo manuale è l’insieme dei cavi che partono dal connettore a cui si collegala centralina per raggiungere tutti gli altri punti dell’impianto elettrico del sistema.

CAN Bus Sistema di comunicazione tra centraline e dispositivi montati su un veicolo.Cartografia Vedi “Mappatura”Catalizzatore Dispositivo montato sul condotto di scarico che ha lo scopo di ridurre le emissioni

inquinanti.Catalizzatore trivalente Catalizzatore che riduce i valori di HC, CO e NOx.Centralina In questo contesto è l’unità elettronica di controllo del motore o della carburazione

a gas.Circuito magnetico Percorso in cui si concentra il flusso magnetico, solitamente realizzato in ferro o

altro materiale ferromagnetico. E’ una parte di un dispositivo elettromagnetico(elettrovalvola, iniettore, motore elettrico, ecc.).

Commutatore In questo manuale è il dispositivo posto nell’abitacolo che permette al guidatore discegliere il tipo di alimentazione desiderata (gas o benzina). Vedi anche paragrafo4.9

Connettore Dispositivo che ha lo scopo di connettere parti di cablaggi con altre parti di cablag-gi o con dispositivi elettrici.

Cut-Off Particolare condizione di funzionamento del motore in cui gli iniettori non fornisco-no carburante ai cilindri, che quindi aspirano aria pura. Tipicamente si è in cut-offdurante un rilascio dell’acceleratore, con eventuale decelerazione del veicolo(freno a motore), partendo da regimi non troppo bassi.

Diagnostica Il processo di identificazione della causa o natura di un problema, di un guasto, odi una particolare condizione o situazione da rilevare e segnalare come malfunzio-namento.

Duty Cycle In una forma d’onda rettangolare è il rapporto tra la durata del livello alto ed ilperiodo della forma d’onda stessa. In formule, se Ton è la durata del livello alto eToff è la durata del livello basso, allora Tp = Ton +Toff è il periodo e DC = Ton / Tp= Ton / (Ton+Toff) è il Duty Cycle.

Elettroiniettore Vedi iniettoreElettrovalvola Dispositivo elettromeccanico che ha lo scopo di interrompere il flusso di un fluido.

Nel presente manuale interrompe il flusso di gas quando non è alimentata, mentrelo lascia passare quando lo è.

EOBD Vedi “OBD”. European On Board Diagnostics. Implementazione a livello europeodi sistemi OBD, normato da enti come l’ISO.

7. GLOSSARIO DEITERMINI ED ACRO-NIMI USATI NELMANUALE

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Flauto iniettori E’ l’elemento sul quale si montano gli iniettori; fa sì che il gas possa essere oppor-tunamente distribuito su tutti gli iniettori alla pressione desiderata.

GPL Gas da Petrolio Liquefatti. E’ un combustibile ottenuto dalla distillazione del petro-lio costituito prevalentemente da Butano e Propano in proporzioni molto variabili.Si trova in forma gassosa a pressione e temperatura ambiente, mentre è perlopiùliquido all’interno del serbatoio.

Iniettore Dispositivo che ha lo scopo di fornire quantità dosabili con una buona precisione dicarburante in pressione, iniettandole nel collettore di aspirazione.

Iniezione sequenziale fasata Sistema di gestione dell’iniezione di un moderno veicolo ad iniezione elettronica dicarburante, che prevede che in ogni cilindro la fase di iniezione inizi e finisca intempi indipendenti dagli altri cilindri e controllati dalla centralina di controllo motorein modo che siano correlati con la fase e la posizione del cilindro stesso.

LED Light Emission Diod. Dispositivi elettronici a semiconduttore in grado di emettereluce se attraversati da corrente elettrica.

Linea K Linea di comunicazione della centralina controllo motore verso lo strumento ester-no di diagnosi.

Mappatura/Mappa L’insieme di dati che definiscono la quantità di carburante da dosare in funzionedelle condizioni di funzionamento del motore.

Massa Potenziale elettrico di riferimento (tensione relativa pari a zero Volt). Si intendeanche per massa l’insieme di cavi e conduttori elettrici collegati a questo potenzia-le. Il potenziale di massa è presente sul polo negativo della batteria del veicolo,che per estensione viene chiamata essa stessa “massa” della batteria.

MAP (Manifold Absolute Pressure) Pressione assoluta del collettore di aspirazione del motore (vedi pressione assolu-ta). Per estensione indica anche il sensore che la misura.

Multivalvola Dispositivo posto sul serbatoio che assolve molteplici funzioni, sovrintendendo alriempimento del serbatoio, misura di livello di carburante, protezioni di sicurezza,ecc.

OBD (On Board Diagnostics) Vedi anche “Diagnostica”. Sistema di monitoraggio di tutti o alcuni ingressi esegnali di controllo della centralina. Se viene rilevato che uno o più segnali sonofuori dei limiti prefissati, viene rilevato, segnalato e memorizzato un malfunziona-mento del sistema o dei sistemi correlati.

OR (O Ring) Guarnizione costituita da un anello di gomma.

PC Personal ComputerPeak & Hold (pilotaggio) Letteralmente Picco e Mantenimento. Vedi anche “Pilotaggio”. Pilotaggio particola-

re degli iniettori che prevede di fornire alla bobina una corrente iniziale maggiore infase di apertura, in modo da ridurre i tempi di apertura dell’iniettore (peak); succes-sivamente la corrente viene ridotta ad un valore inferiore, sufficiente per impedirela chiusura dell’iniettore (hold).

Pilotaggio In questo manuale indica l’azione ed il modo con cui vengono controllati gli attua-tori elettrici da parte della centralina o altro dispositivo elettrico, tramite segnalielettrici di potenza.

Positivo batteria Il polo con potenziale elettrico maggiore della batteria del veicolo. Normalmente sitrova ad una tensione compresa tra 8 e 16V rispetto a massa.

Positivo sotto chiave Tensione o nodo elettrico a valle dell’interruttore attivato dalla chiave di accensionedel veicolo. E’ a potenziale normalmente basso; raggiunge il potenziale del positi-vo batteria quando si chiude l’interruttore.

Portata Grandezza fisica che definisce la quantità di un fluido che passa per una determi-

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nata sezione nell’unità di tempo. La portata in massa definisce per esempio quantigrammi di un determinato fluido passano in un secondo per una data sezione.

Pressione assoluta Pressione misurata con riferimento (valore zero) al vuoto perfetto.Pressione differenziale Differenza di pressione tra due regioni, come ad esempio tra il collettore di aspira-

zione e la pressione atmosferica.Pressione relativa Pressione misurata con riferimento (valore zero) alla pressione atmosferica.

Rail iniettori Vedi Flauto iniettoriRelè Dispositivo elettromeccanico in grado di aprire e chiudere uno o più contatti elettri-

ci in seguito ad opportuno pilotaggio elettricoRPM (Revolutions per minute) Acronimo inglese che significa “giri al minuto”. Di solito è usato per indicare la

velocità di rotazione dell’albero motore.Ruota fonica (sensore di) Sensore montato in prossimità di una ruota dentata solidale con l’albero motore,

che produce un segnale elettrico che rappresenta la posizione dell’albero stesso.

Sensore Dispositivo che rileva il valore di una quantità fisica come temperatura, pressione,velocità, e li converte in un segnale elettrico usabile dalla centralina o da un qual-siasi circuito elettrico.

Sonda lambda Sensore che rileva la concentrazione di ossigeno nei gas di scarico. Consente allacentralina di determinare se la miscela aria/carburante è troppo ricca o troppopovera di carburante, permettendo il funzionamento in anello chiuso del sistema.

Top Feed Letteralmente Alimentato dall’alto. Confronta con “Bottom Feed”. Tipo particolaredi iniettore in cui il percorso del carburante attraversa assialmente l’intera lunghez-za dell’iniettore stesso, arrivando dall’alto ed essendo iniettato nella parte bassadel dispositivo.

TPS (Throttle Position Sensor) Sensore di posizione della valvola a farfalla. Fornisce un segnale elettrico che indi-ca l’apertura della valvola a farfalla (vedi Valvola a farfalla).

Valvola a farfalla Valvola che regola la portata di aria che viene aspirata dal motore. Normalmente ècomandata dal pedale dell’acceleratore ma è sempre più frequente che sia con-trollato direttamente dalla centralina benzina.