24
domani SERGIO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVII - N. 9 - NOVEMBRE 2012 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] Sport e scuola: noi primi in Italia Basket - Il nuovo Comitato regionale Fip Cultura Nel teatro : alla Mole Vanvitelliana l’imponente antologica dedicata a Valeriano Trubbiani : la Stagione del Teatro Sanzio di Urbino celebra la ricorrenza con un ricco programma A Porto Potenza Picena il progetto immobiliare eco- sostenibile che vede il recupero di un’ex area industriale a ridosso del mare Presentato il bilancio sociale 2011: raccolte aumentate di oltre il 50%. Taglio del nastro per La Casa di Sabrina”: al famiglie dei piccoli pazienti La missione economico-istituzionale della Regione in Cina: rafforzati i rapporti L’ 11 e il 18 novembre Appassimenti apertia Serrapetrona marchigiane della Fondazione Aristide Merloni Sport Parliamo di politica La parola a: ENZO GIANCARLI, SILVANA AMATI, GIOVANNI ZINNI Nostro speciale Task Force italo-russa: gioco di squadra contro la crisi Le Marche hanno ospitato la XXI Sessione. Edizione del decennale dai numeri record: oltre 500 presenze, 200 progetti, centinaia di incontri b2b e 6 accordi privati Ponte con lo Shandong La Vernaccia si mette in mostra Indesit Company sugli scudi Ecocittà, dove il vivere è green Fondazione Salesi, donazioni e trasparenza

Marche domani

Embed Size (px)

DESCRIPTION

il periodico regionale di attualità, politica, cultura e sport

Citation preview

Page 1: Marche domani

domaniSERGIO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVII - N. 9 - NOVEMBRE 2012Spedizione in A.P. 70% Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]

Sport e scuola: noi primi in Italia

Basket - Il nuovo Comitato regionale Fip

Cultura��Nel teatro ������������� �: alla Mole Vanvitelliana l’imponente antologica dedicata a Valeriano Trubbiani

�������������� ��: la Stagione del Teatro Sanzio di Urbino celebra la ricorrenza con un ricco programma

A Porto Potenza Picena ilprogetto immobiliare eco-sostenibile che vede il recupero di un’ex area industriale a ridosso del mare

Presentato il bilancio

sociale 2011: raccolte

aumentate di oltre il 50%.

Taglio del nastro per

“La Casa di Sabrina”: al ���������

famiglie dei piccoli

pazienti

La missione economico-istituzionale della Regione in Cina: rafforzati i rapporti

L’11 e il 18 novembre “Appassimenti aperti”

a Serrapetrona

����� ������������������������������marchigiane della Fondazione Aristide Merloni

Sport

Parliamo di politica

La parola a:

ENZO GIANCARLI, SILVANA AMATI, GIOVANNI ZINNI

Nostro speciale

Task Force italo-russa:gioco di squadra contro la crisi

Le Marche hanno ospitato la XXI Sessione. Edizione del decennale dai numeri record: oltre 500 presenze, 200 progetti, centinaia di incontri b2b e 6 accordi privati

Ponte con lo Shandong

La Vernacciasi mette in mostra

Indesit Company sugli scudi

Ecocittà, dove il vivere è green

Fondazione Salesi,

donazioni e trasparenza

Page 2: Marche domani

2PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

Sostegno a giovani, lavo-ro e sviluppo attraver-so rigore ed equilibrio

dei conti: sono le priorità che emergono dalla propo-sta di legge Assestamento del bilancio per il 2012 che la Giunta regionale ha approvato e trasmesso all’Assemblea legislativa. “E’ una manovra di qua-lità e selettiva - commenta il presidente Gian Mario Spacca - perché realizzata in un contesto ‘di guerra’ a causa dei tagli straordinari nazionali e della difficoltà persistenti del ciclo econo-mico: la diminuzione delle risorse centrali ammonterà solo nel 2012 a oltre 320 milioni di euro per la ri-duzione di trasferimenti, l’irrigidimento del patto di stabilità e i tagli nazionali alla sanità. Nel triennio i tagli ammonteranno addi-rittura a oltre 1,3 miliardi di euro. Nonostante ciò con l’assestamento 2012, attraverso una rigorosa spending review regionale e la lotta all’evasione fiscale, riusciamo a reperire oltre 30 milioni di euro e quindi a liberare risorse dagli appa-rati e dalla burocrazia per destinarle a progetti con-creti in favore dei giovani, del lavoro e dello sviluppo. Questo ripaga la comunità, che può contare, anche in questo momento di crisi, su maggiori risorse del Gover-no regionale per sostenere

“Rigore per destinare risorse a giovani e sviluppo”

in modo selettivo l’occu-pazione, le piccole imprese e la coesione sociale. Un esempio significativo è l’in-tervento di 2 milioni di euro

previsto nell’assestamento a sostegno dell’assunzione di giovani laureati e diplomati da parte delle Pmi: un pro-getto concreto che prevede un abbattimento fino al 50% del costo di ogni nuovo assunto per un biennio”.

“Tra le principali opera-zioni che hanno consentito di liberare risorse per la copertura finanziaria di nuovi interventi di sostegno e sviluppo – afferma l’as-sessore al Bilancio, Pietro Marcolini - va evidenziata

la riduzione della spesa del personale (oltre 1 mi-lione di euro) e degli oneri inerenti all’attività ammini-strativa (1 milione di euro),

l’attività di controllo fiscale in materia di Irpef ed Irap (circa 7 milioni di euro recuperati)”.

In merito alle operazio-ni finanziarie più importan-ti, l’assessore segnala “il potenziamento dell’attività di sviluppo della piattafor-ma integrata del trasporto regionale, mediante aumen-to della propria quota di capitale nella società Aer-dorica con circa 3,3 milioni di euro; la razionalizzazio-ne e l’efficientamento della

gestione del patrimonio immobiliare regionale (1 milione di euro); l’auto-rizzazione di 3 milioni di euro a titolo di overboo-king per il pieno utilizzo dei fondi comunitari Fesr 2007/2013; il finanziamento di circa 800 mila euro per la copertura degli oneri non rendicontabili ai fini del programma Psr 2007/2013”.

Anche altri sono gli in-terventi significativi dell’as-sestamento, non solo per fronteggiare gli effetti del-la crisi ma per stimolare lo sviluppo: 1,3 milioni per il piano delle politiche abitative a favore delle fa-miglie disagiate; circa 700 mila euro per l’aumento dei contributi per le borse di studio; oltre 1 milione di euro per la promozione economica delle imprese; 530 mila euro per il rilancio dei centri storici attraverso lo sviluppo dei centri com-merciali naturali. Il Go-verno regionale inoltre ha stanziato, per potenziare il settore turistico, 1,2 milioni di euro per il completamen-to della riqualificazione e ammodernamento delle strutture alberghiere.

Altre risorse sono sta-te destinate allo sviluppo dell’eco efficienza energeti-ca e delle fonti energetiche rinnovabili (2 milioni e 432 mila euro) e alla difesa della costa (1 milione e 315 mila euro).

Approvato dalla Giunta regionale l’assestamento di bilancio 2012

Il ministro Corrado Passera e i presidenti delle Regioni Marche e Um-bria, Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini, han-no firmato a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, il nuovo ac-cordo di programma per lo sviluppo dell’economia regionale. L’accordo dura fino al 2015 e stanzia 35 milioni di euro nazionali a sostegno degli inter-venti di rilancio e reindu-strializzazione delle aree colpite dalla crisi dell’ex Antonio Merloni che in-teressa alcune migliaia di lavoratori e un indotto di 12 mila piccole imprese. Potranno beneficiare degli interventi 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del Fabrianese, dello Je-sino, dell’entroterra pesa-rese e maceratese. Le due Regioni cofinanziano il programma con 46 milio-ni di euro, con interventi che in parte sono stati già realizzati negli ultimi due anni a sostegno dei lavoratori attraverso gli ammortizzatori sociali.

La firma, come ha sot-tolineato il governatore Spacca, segna una svol-ta: “Ora un imprenditore potrà ricevere sull’inve-stimento che crea occu-pazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al ca-

Per le aree in crisi 35 mln

L’accordo siglato al Ministero

pitale del 5%. I lavoratori in Cigs possono essere riassunti con un bonus di 5 mila euro per l’impresa o creare cooperative e altre nuove iniziative contando sul sostegno finanziario e di tutoraggio dell’accordo. Le piccole imprese dell’in-dotto possono utilizzare il fondo di garanzia regiona-le per l’accesso al credito, realizzare progetti in rete, accedere alle stesse agevo-lazioni della legge 181/89 attraverso il Fas regionale. E tanti altri interventi che Regione e Ministero dello Sviluppo si sono impegna-ti a promuovere attraverso un’azione di animazione economica del territorio.

In questo momento difficilissimo per il Paese - ha commentato Spacca - credo che veramente più di così non si potesse fare. Siamo soddisfatti ma an-che realisti: la firma è un punto di partenza e non di arrivo perché il lavoro e l’impresa non si creano per decreto: sono necessari progetti e investimenti im-prenditoriali per utilizzare le risorse rilevantissime che l’accordo di program-ma mette a disposizione con strumenti molto ge-nerosi, avendo confermato le priorità del lavoro, del reimpiego occupazionale dei lavoratori dell’ex An-tonio Merloni, del rilancio dell’indotto di Pmi”.

Da sinistra: l’assessore Pietro Marcolini e il governatore Gian Mario Spacca (foto Rillo)

Parla Enzo Giancarli, consigliere regionale Partito democratico

“Il governo Monti ha salvato il Paese”

Enzo Giancarli

1 - A fronte delle decisioni prese dal Governo Monti, quali sono le prospettive per il prossimo futuro nel nostro territorio?

2 - Come valuta la recente Legge di stabilità?

3 - Spending review: è giusto o no che sia stata attivata?

4 - L’Imu è una tassa da confermare?

5 - Un giudizio sul taglio degli Enti (Regioni, Province e Comuni).

6 - Elezioni politiche nazionali 2013. Si ritiene opportuno modificare la Legge elettorale?

1 – “In questi giorni, in cui ricorrono i cinquant'an-ni dalla morte di Enrico Mattei, abbiamo avuto più volte modo di riflettere sulle potenzialità delle Marche. Cogliere una delle eredità che Mattei ci ha lasciato, ossia la lungimiranza e la capacità di affrontare sempre i problemi in modo innovativo, con scelte audaci per costruire il futuro, ci aiuterà a superare le difficoltà del momento. Al governo Monti va costruita nel 2013 un’alternativa poli-tica, con un programma che metta al primo posto lavoro, equità, sviluppo qualitativa-mente diverso; occupazione e crescita che non sono dun-que contrapposte al risana-mento, ma anzi costituiscono la condizione perché questo sia possibile. Va dato merito al governo Monti di aver sal-vato un paese a un passo dal precipizio e ridato dignità all'Italia. Purtroppo, anche nelle Marche aumentano le persone in cerca di occupa-zione, nonostante siamo la regione più manifatturiera d'Italia e il sistema produt-tivo della piccola e media impresa e dell’artigianato, ricco di creatività e pro-iettato all’export, dimostri una maggiore capacità di adattamento alla congiun-tura sfavorevole. Il supporto al mondo del lavoro, con le protezioni sociali da un lato e il sostegno all'innovazio-ne, alla ricerca, agli inve-stimenti dall’altro, insieme allo sviluppo della strategia dell’internazionalizzazione per rafforzare il Made in Italy e il Made in Marche, è la scelta chiara della Regione Marche. Voglio ricordare due grandi fatti appena accaduti

per la nostra regione: la Task Force italo-russa, con il pro-tagonismo di tantissime im-prese e di tutto il territorio, da Urbino ad Ascoli Piceno; la firma dell’accordo di pro-gramma per l’ex Ardo con il ministero dello Sviluppo eco-nomico (35 milioni di euro

per rilanciare l’area in crisi, estesa anche a Jesi e alla Vallesina). Sulle infrastrut-ture, sono in fase avanzata - alcune addirittura in via di ultimazione - importanti progetti, come la terza corsia dell’autostrada, che deve interessare tutte le Marche, e la grande viabilità come la Civitanova-Foligno e l’An-cona-Jesi-Fabriano-Perugia. Altre scelte sono in via di definizione; sulle grandi reti infrastrutturali europee c’è monitoraggio continuo per il prolungamento del corridoio baltico-adriatico da Ravenna alla dorsale adriatica, la velocizzazione della linea

ferroviaria adriatica, l’uscita del porto di Ancona e, come previsto dal decreto sviluppo, l’utilizzo del bonus fiscale per la realizzazione della Fano-Grosseto”.

2 – “La legge di stabilità ha subìto una profonda mo-difica rispetto all’impostazio-

ne iniziale: è saltato il taglio delle aliquote Irpef, rimane la sterilizzazione dell'aliquo-ta Iva al 10%, ci sono risorse destinate al cuneo fiscale, ovvero la differenza fra il costo del lavoro e l’importo netto che arriva nelle tasche dei lavoratori, con un benefi-cio generalizzato sulle buste paga che potrebbe favorire la domanda interna. Positivo anche lo stop alle misure sulla scuola”.

3 – “Ridurre la spesa pubblica, colpire inefficienze e sprechi, è azione giusta e doverosa. Vanno evitati in ogni caso tagli lineari e privilegiate le realtà vir-

tuose, sia al centro che nei territori. Per rendere efficace e trasparente la spesa della pubblica amministrazione è fondamentale a mio avvi-so stabilire costi standard. Questi provvedimenti vanno sempre adottati con il dia-logo sociale, non solo per

la responsabilità dimostrata dalle parti sindacali e sociali, ma perché contribuisce a costruire la competitività del Paese. Forte preoccupa-zione voglio esprimere per la sanità, in quanto le misure contenute nella legge per la revisione della spesa si sommano a quelle adottate in precedenza dal ministro Tremonti e ad altri provve-dimenti precedenti e in corso dell’attuale governo. C’è il rischio davvero che si metta in discussione il carattere universale del sistema sani-tario pubblico”.

4 – “Senza Imu avremmo visto i Comuni soccombe-

re. Ritengo, però, che le tasse vadano viste nel loro insieme: bisogna ripartire dall’articolo 53 della Co-stituzione (‘Tutti sono te-nuti a concorrere alle spese pubbliche, in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informa-

to a criteri di progressi-vità’). L’evasione fiscale in Italia ha raggiunto percentuali molto al di là del fisiologico. Siamo in presenza di una di-storsione grave, che non permette di concentrare lo sconto fiscale sulle detrazioni alle famiglie e sulla riduzione forte del cuneo fiscale per chi lavora”.

5 – “L’autonomia costa meno ed è più ef-ficiente del centralismo. Pertanto, tagli così ele-vati non sono accettabili; qualche volta, anzi, si è registrato un pretestuoso accanimento. Concordo con chi sostiene che il sistema delle autonomie non è la malattia, ma

parte della possibile medici-na, che ha prodotto e pro-duce oggi a fatica coesione, presidi sociali e culturali e investimenti diffusi. Lo sviluppo locale ha costitui-to tanta parte della qualità della crescita dell’Italia, pri-vilegiando saper-fare, inven-tiva, flessibilità, creatività, tutela dell'ambiente, green economy, gestione del terri-torio, produzione culturale, offerta turistica. Inoltre, il welfare locale riduce le di-suguaglianze. Il Paese deve essere vicino ai territori e non deve dimenticare il mini-sterialismo inconcludente dei passati decenni. Altra cosa è

la semplificazione dei troppi livelli di governo e quella mi-riade di enti. società, aziende,

consorzi, che vanno superati, come abbiamo fatto nelle Marche”.

6 – “Un’esigenza è an-che quella di superare il bicameralismo perfetto con la conseguente riduzione al-meno della metà del numero dei parlamentari, così come giustamente è stato fatto per i consiglieri regionali e come senza buon senso è stato fat-to per i consiglieri comunali (vi sono dei consigli comuna-li giunti all’assurdo di essere composti da sei persone). La legge elettorale va modifi-cata, il Porcellum non può rimanere in vigore; a mio avviso la soluzione migliore è il doppio turno di collegio. Sono consapevole, però, che per realizzare la riforma è in-dispensabile trovare un’intesa fra forze politiche diverse. È comunque importante che i cittadini possano scegliere i parlamentari, che ci sia un premio alla coalizione che ottiene il maggior numero di voti, e una soglia di sbarra-mento che non escluda però il diritto di tribuna”.

Page 3: Marche domani

3PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

1 - A fronte delle decisioni prese dal Governo Monti, quali sono le prospettive per il prossimo futuro nel nostro territorio?

2 - Come valuta la recente Legge di stabilità?

3 - Spending review: è giusto o no che sia stata attivata?

4 - L’Imu è una tassa da confermare?

5 - Un giudizio sul taglio degli Enti (Regioni, Province e Comuni).

6 - Elezioni politiche nazionali 2013. Si ritiene opportuno modificare la Legge elettorale?

“Faccia a faccia”

“Una prospettiva di giustizia e di sviluppo”

“E’ ora che torni un governo politico”

Silvana Amati, senatrice Pd Giovanni Zinni, consigliere regionale Pdl

1 - “Non vedo rose e fiori... anzi sono un po’ preoccupato. La menta-lità di un tecnico come Monti è pragmatica: ri-solvere il problema che gli viene sottoposto è la sua missione. E il proble-ma sottoposto a Monti fu di non rischiare in alcun modo il default della contabilità nazionale e di non uscire dall’Eu-rozona. Per risolverlo Monti ha adottato una linea semplice e chiara: aumentare la liquidità di cassa stabilizzando il più possibile il debito pubbli-co. In parole semplici, ha aumentato la pressione fiscale iniziando a ta-gliare la spesa pubblica. Un’operazione traumati-ca, priva anche di una re-ale strategia politica nelle scelte dei tagli, che vedrà protagonista in negativo anche la nostra Regio-ne. Nei prossimi mesi arriveranno molti meno fondi dallo Stato... ce la faremo? Speriamo di sì. Una cosa è certa: l’alle-gria assistenzialistica con la quale il centrosinistra marchigiano ha gestito la regione finirà”.

2 - “Questa legge, che è ancora in corso d’opera in parlamento mentre noi parliamo, potrebbe essere suscettibile di ul-teriori mod ifiche. La proposta base nasce sulla scia di tutto quello che ho già detto di Monti: si interviene a casaccio per reperire le coperture necessarie alla quadra-tura dei conti pubblici. E allora ecco che si vo-gliono tassare le pensioni di guerra, si vuole alzare l’Iva, si tagliano le risorse per le sanità regionali, eccetera. Tutto è lecito nella misura in cui si salvano i conti pubblici senza uccidere le imprese e le famiglie. E qui ho molti dubbi che la legge di partenza sia valida. Anzi, credo che alzare l’Iva, ad esempio, sia paragonabile ad un omi-cidio preterintenzionale: si aggrediscono i consumi sperando che le imprese si salvino a prescinde-re dalle ferite inferte... In Italia se colpiamo i consumi, uccidiamo le imprese. Le famiglie già spendono meno e non ri-sparmiano più, se aumen-tiamo i costi dei consumi e le tasse, arriveremo alla paralisi. E’ ora che torni un governo politico in

Italia che si assumi la re-sponsabilità di fare delle scelte chiare e precise”.

3 - “Diciamoci la veri-tà: era necessaria ma non l’ha iniziata Monti, era già partita con l’ultimo Governo Berlusconi. La spesa pubblica in Italia è troppo alta e gli interessi del debito pubblico da pagare limitano troppo la capacità dello Stato di intervenire positivamente in qualche questione. L’I-talia è un carrozzone di burocrazie e di interessi contrapposti e paraliz-zanti e quando si inizia a tagliare sono sempre do-lori. Oggi in Italia manca un progetto politico di prospettiva e di sviluppo che ci indichi delle scelte chiare per il futuro. Per le giovani generazioni questo non può basta-re. Comprimere la spesa pubblica non vuol dire annullarne gli effetti ne-gativi nel tempo: ci vuole una strategia progettuale, anche comunicativa, per i cittadini”.

4 - “L’Imu è una tas-sa indegna, figlia della schiavitù ideologica del centrosinistra di far di-pendere le quadrature di cassa sempre dalle entra-te e mai dalla riduzione delle spese. Ma è figlia anche dell’incapacità po-litica del centrodestra di aver retto al governo della Nazione. Nella sua natura giuridica l’Imu è, a mio avviso, una so-vratassa su tasse già pa-gate: chi paga le rate di un mutuo sulla prima casa lo fa con i soldi di uno stipendio già tassato con l’Irpef... L’Imu è il simbolo di un’ingordigia tributaria cui la politica ha il dovere senza mez-zi termini di soffocare. Detto questo, se non si taglia la spesa pubbli-ca razionalizzando temo che rimarrà anche l’an-no prossimo... speriamo

che il nuovo Parlamento, che sarà eletto nel 2013, affronti con coraggio il problema”.

5 - “Io sono per l’a-bolizione delle Province. A maggior ragione, oggi che sono state trasforma-te dal Governo Monti in enti governati da Consigli eletti di secondo grado dai consiglieri comunali e non più dal popolo. Cioè resta la burocrazia, si avvilisce la democrazia, si frustra il personale con meno fondi da ge-stire. Meglio chiuderle in fretta con una riforma costituzionale portando il personale in regione insieme alle competenze amministrative dell’en-te... Ma non sono così restio nemmeno ad un ragionamento di aboli-zione delle Regioni, a patto che si costruisca un nuovo Ente che racchiuda le competenze ammini-strative e legislative di Regioni e Province per quel determinato terri-torio, che ovviamente dovrebbe essere diverso rispetto al passato. Una cosa è certa: non pos-siamo chiudere tutti gli Enti di un territorio e poi ritrovarci un arcaico centralismo dello Stato. Un marchigiano ha dirit-to a decidere dove vanno a finire i propri soldi e a come si spendono... Il federalismo in Italia è un’incompiuta ma non è certo tutto da buttare, tutt’altro...”.

6 - “Qui occorre fare un distinguo: un conto è il sistema politico e un conto la selezione della classe dirigente. Sul si-stema politico non mi stancherò mai di dire che l’unica grande novità della Seconda Repubblica è stata proprio l’introdu-zione del bipolarismo e della logica dell’alternan-za di governo. Un prin-cipio che è stato senza dubbio ben assimilato dagli elettori dati alla mano... e questo fu fatto proprio attraverso una legge elettorale e non una modifica costituzionale. Io sono per la reintrodu-zione delle preferenze: il cittadino deve scegliere le persone senza se e senza ma. Le mie parole d’ordine, in definitiva, sono democrazia diretta, bipolarismo, primarie, preferenze, moderazione dei costi delle campagne elettorali”.

nell’opera di reperimento e gestione delle risorse lo è. Anzi, per noi quest’ultimo è prioritario. Le difficoltà finanziarie del Paese, l’ec-cesso di debito, il permane-re di livelli di spesa troppo alti sono temi da affrontare non secondo un’asettica logica di rigore e di tagli indiscriminati. Chiaro que-sto, poi la spending review va bene, ma solo secondo una logica selettiva impron-tata a maggiore equità e in vista dello sviluppo. Per noi è indispensabile e possibi-le tenere insieme rigore e sviluppo. Il centrosinistra si candida a governare il Paese disimpegnando una funzione di risanamento finanziario davvero attenta ai problemi dello sviluppo, della tutela dello stato so-ciale e dei diritti dei più deboli. Per non restare nel generico, tengo a dire che come Pd abbiamo indicato anche una precisa ripar-tizione delle risorse una volta reperite nel modo che si è detto: 50% per la diminuzione del debito; 25% per la crescita, 15% per ridurre il cuneo fiscale sul costo del lavoro e per incentivare il salario di produttività, il 10% per il welfare. Non un ‘libro dei sogni’ ma un programma di governo intorno al quale costruire una maggioranza capace di salvare il Paese, dandogli una prospettiva di giustizia e di sviluppo”.

4 – “L’introduzione di una tassa come l’Imu è stata pensata anche per ri-dare autonomia finanziaria agli Enti locali. Il punto è che così come sono la portata e la distribuzione del prelievo finiscono con il penalizzare le famiglie meno abbienti. Per questo, noi pensiamo ad una serie di misure improntate a giu-stizia ed equità. Ad esem-pio, andrebbero esentati gli anziani nelle case di riposo e chi possiede case in aree colpite da calamità natura-li; ma si dovrebbero anche

prevedere rateizzazioni in 2 o 3 tranche dell’acconto Imu sulla prima casa e agevolazioni per le case af-fittate a canone concordato. Più positivamente andrebbe valutata, invece, la recente revisione del catasto se il provvedimento costituirà un pilastro della progressi-vità del prelievo e, dunque, della stessa democrazia. Ci auguriamo infatti che serva a superare le sperequazioni delle attuali rendite e di conseguenza rendere più bassa per molti immobili proprio la nuova aliquota di equilibrio dell’Imu”.

5 – “Debbo dire che sono contraria ad una ten-denza generalizzata al ‘ta-glio’ degli Enti locali. È un problema di democrazia. La crisi della democrazia si combatte con la demo-crazia, non con la dema-gogia. Per questo ritengo mio dovere esternare la mia contrarietà al taglio delle Province, istituzioni che invece hanno ancora un senso e una funzione importante negli equilibri fra Comuni e territorio da una parte e i superiori livel-li regionali e statali. Così, come è sbagliato ridurre drasticamente il numero dei consiglieri comunali. La rappresentanza non si ‘taglia’. Anche qui è un problema di democrazia, di possibilità delle istituzioni più vicine ai cittadini di meglio rappresentarne e interpretarne le esigenze e le aspettative. Poi, certo bisogna combattere sprechi e corruzione, ma è altro di-scorso, che non si affronta amputando l’istituzione rappresentativa”.

6 – “Una riforma della legge elettorale è indub-biamente indispensabile. L’unica cosa che mi pare da tener ferma è infatti che non si può tornare a votare con il ‘porcellum’. Per il resto, diversi sono i modelli per sostituirlo. Il Partito democratico propone col-legi uninominali, magari circoscritti nell’estensione, così da porre l’eletto più vicino ai cittadini e alla loro capacità di controllo. Certamente problematica l’introduzione delle prefe-renze. La verità è che non esiste il sistema elettorale perfetto, si tratta dunque di sceglierne uno nuovo, avendo chiaro, però, che le cose non miglioreranno finché non crescerà lo spi-rito pubblico improntato all’onestà e alla dedizione all’interesse generale”.

1 – “Vogliamo sempre ricordare che al Governo Monti dobbiamo la ripresa della credibilità del nostro Paese nel quadro interna-zionale e, quindi, l’arresto di quel declino economico gravissimo di cui oggi ve-diamo gli effetti in Grecia. Monti ha indubbiamente dato un contributo a salva-re il Paese dalla bancarotta e dal discredito internazio-nale in cui l’aveva gettato Berlusconi, ma ormai il barile è stato raschiato, il canone del rigore non può più essere l’unico, biso-gna spostare il baricentro sull’equità e la crescita. E’ ancora presto per valutare seriamente, al netto dei tagli, la ricaduta delle de-cisioni del Governo sulla dimensione regionale”.

2 – “Nel merito della legge di stabilità: andare nella direzione di una pri-ma riduzione della pressio-ne fiscale è condivisibile. L’abbattimento delle prime due aliquote della curva dell’Irpef rischia di risol-versi in un boomerang e neanche tanto per il cor-relativo aumento di un punto di Iva, quanto per la contestuale riduzione delle franchigie sulle detrazioni e deduzioni dalla stessa imposta personale. A con-ti fatti questa operazione su Iva e Irpef aumenta la pressione fiscale, di un miliardo e 400 milioni nel 2013, fino agli oltre due miliardi del 2015. Esiste un problema di tutela dei più deboli e degli ‘incapienti’, che bisognerebbe tutelare meglio con un regime di aliquote più basse, agevo-lazioni mirate, maggiore sostegno al reddito. Altri due aspetti sono per noi decisivi. La scuola, dove non è accettabile alcun ulteriore taglio di risorse, dopo quelli devastanti della Gelmini; né è accettabile l’aumento dell’orario di lavoro degli insegnanti. E poi gli esodati. Altro che ‘diritti di cittadinanza’! Qui abbiamo centinaia di migliaia di cittadini che da un giorno all’altro hanno visto cancellata la loro vita, la loro identità civile; non solo il futuro ma pure il presente. Occorre che il Governo metta a disposi-zione le risorse risparmiate con la riforma del sistema previdenziale”.

3 – “Il problema del reperimento delle risorse in una fase difficile come questa è reale. Ma anche il problema della giustizia

Page 4: Marche domani

4PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

Accordo con lo ShandongPiù forte il legame delle Marche con la Provincia cinese; avviate collaborazioni nel corso della missione nel Paese asiatico. Incontro di Spacca con il presidente di Weichai Group

Le Marche rafforzano la penetrazione del sistema regionale in Cina. Dopo

la municipalità di Shanghai negli anni Novanta e, in tempi più recenti, le Province dello Jangsu (Nanchino - 2009), Hunan (Changsha - 2011) e Liaoling (Dalien - 2012), ora si rafforza il legame con

la Provincia dello Shandong. Una realtà dinamica, con oltre 96 milioni di abitanti, che vanta un Pil in crescita annua del 9,5% e un aumento del reddito pro capite annuo del 10%.

Fortemente bus iness oriented la missione economi-co-istituzionale della Regione Marche in Cina, guidata dal

governatore Gian Mario Spac-ca e fi nalizzata all’attrazione degli investimenti, indirizzata alle aziende marchigiane dei settori dell’agroalimentare, abbigliamento, calzature, fashion, accessori, total look, turismo, meccanica, compo-nentistica, arredamento, can-tieristica navale. La missione

si è aperta a Pechino con l’inaugurazione di Vinchina, la rassegna internazionale dedicata al vino. Lo stand istituzionale dell’Italia, rea-lizzato dalla Regione Marche insieme all’Umbria, è stato inaugurato dal presidente Spacca e dall’ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Popolare Cinese, Attilio Mas-

simo Iannucci.Da Pechino allo Shan-

dong, dove Spacca ha in-contrato le massime autorità di governo e di partito e il presidente di Weichai Group (la società cinese che all’i-nizio del 2012 ha acquisito la maggioranza azionaria del Gruppo Ferretti), Tan Xuguang. Spacca e il gover-natore della Provincia dello Shandong Jiang Daming (che il presidente ha invitato nelle Marche per il prossimo anno) hanno sottoscritto un accor-do di partenariato. Di parti-colare signifi cato la presenza del governatore Daming alla fi rma: impegnato nel Con-gresso nazionale del Partito comunista cinese che dovrà eleggere il Comitato centrale e il segretario generale del Pcc, il governatore ha la-sciato i lavori appositamente per incontrare il presidente Spacca e la delegazione mar-chigiana, per poi rientrare nella capitale.

In coerenza con le linee guida dettate dal Comita-to governativo Italia-Cina in merito alle relazioni di partenariato territoriale tra governi locali italiani e ci-nesi, l’accordo, che avrà una durata iniziale di tre anni, prevede un rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali ed una serie di impegni reciproci per l’avve-nire. Diversi gli ambiti di in-

teresse: universitario, ricerca tecnologica ed innovazione, turismo e cultura, urbani-stico e della valorizzazione ambientale, formativo.

La Regione Marche, inol-tre, potrà contare d’ora in avanti su uno stabile punto di assistenza tecnica alle im-prese, ospitato presso la Ca-mera di commercio di Jinan. Hanno seguito il presidente Spacca a Jinan 31 imprese, molte delle quali avvieranno primi importanti contatti di cooperazione. Con l’accordo, i due governi regionali si sono impegnati a sostenere e agevolare le imprese nella cooperazione per lo sviluppo dei rapporti commerciali e degli investimenti; a favorire la cooperazione economico-commerciale tra i rispettivi territori, sostenendo l’utilizzo di sistemi informativi comuni e la realizzazione di workshop ed altre iniziative commer-ciali, al fi ne di facilitare gli investimenti diretti nei rispet-tivi territori, la formazione di società miste e stimolare opportunità commerciali re-ciprocamente vantaggiose; a favorire gli scambi di tecno-logie innovative tra le rispet-tive industrie manifatturiere di eccellenza, nonché tra i rispettivi centri di ricerca, in modo da facilitare lo sviluppo di innovazioni di processo e prodotto. Una commissione di lavoro congiunta, nominata

dal Dipartimento Affari esteri del Governo Popolare della Provincia dello Shandong e dal servizio Internazionalizza-zione della Regione Marche, monitorerà e favorirà l’attua-zione degli impegni.

Accordi paralleli sono stati sottoscritti dal sistema regionale delle Camere di commercio, guidato dal pre-sidente di Fermo Graziano Di Battista, e sono in via di defi nizione (nelle ore in cui pubblichiamo il nostro giornale) anche a livello uni-versitario (fanno parte della delegazione le Università Politecnica delle Marche e Camerino). Incontri profi cui si sono svolti anche tra gli operatori turistici e culturali marchigiani e i loro omologhi

cinesi. Con il presidente della

Weichai Group Spacca ha parlato degli orizzonti dell’a-zienda, sia in ambito globale che locale; è stata condivisa la prospettiva di una strategia di investimenti che consenta al gruppo Ferretti di accrescere le sue attività sia nelle Mar-che e in Italia che in Cina. Nell’ambito della missione, il governatore delle Marche ha anche incontrato il sindaco di Quingdao, la capitale econo-mica dello Shandong, Zhang Xinqi, e Han Zhendong, pre-sidente del cda dell’Haier Group Company, colosso del-la domotica in Asia: discusse le prospettive di sviluppo di un settore strategico per l’e-conomia marchigiana.

Il presidente Gian Mario Spacca fi rma l’accordo con il governatore della Provincia dello Shandong, Jiang Daming

Il presidente Spacca con il presidente di Weichai Group, Tan Xuguang

SCALDIAMO L’ACQUACON L’ENERGIA

PIÙ PURA. L’ARIA.

Scegli il design italiano e il comfort di Nuos Evo Split, nel rispetto dell’ambiente e delle tue esigenze. Perché Nuos, per scaldare l’acqua, utilizza un’energia interamente rinnovabile: l’aria. nuosariston.it

NUOS EVO SPLIT SCALDACQUA A POMPA DI CALORE

*Risparmio del costo dell’energia elettrica, rispetto a uno scaldacqua elettrico tradizionale, stimato sulla base di un consumo medio annuo di 1.500 kWh, per la produzione di acqua calda a Roma, con una tariffa di 0,22 €/kWh.**Costo della chiamata da telefono fisso rete Telecom: 0,144 €/min. in fascia oraria intera e 0,056 €/min. in fascia oraria ridotta (iva incl.). Per chiamate originate da altro operatore i prezzi sono forniti dall’operatore utilizzato.

ARISTON.COMRISCALDAMENTO | ACQUA CALDA | RINNOVABILI | CLIMATIZZAZIONE

Con Nuos Evo risparmi fino al 70% delle spese annuali per l’acqua calda* e puoi anche detrarre dalla dichiarazione fiscale il 55% dei costi sostenuti. 199.111.222**

SUPER SILENT

Page 5: Marche domani

E’ stato un ‘bentornato’ il saluto del governatore Gian Mario Spacca a Tho-mas Hong-Soon Han, am-basciatore di Corea presso la Santa Sede e rettore dell’Università di Seoul, riconosciuto nella scorsa edizione della Giornata delle Marche con il premio del presidente della Regio-ne Marche. Una visita nel segno dell’amicizia e della stima reciproca, alla vigilia della missione esplorativa economico-istituzionale in Cina e in Corea, a Seul nella regione dello Gye-onggi-do.

“Un incontro partico-larmente prezioso: l’amba-sciatore Han è un cittadino onorario a cui siamo legati da profonda amicizia - ha detto Spacca –. La Corea è un Paese di straordinaria importanza nello scenario

economico mondiale, nel settore della meccanica e dell’elettronica in partico-lare. Vogliamo rafforzare la collaborazione commercia-le e culturale e apprendere dalla loro straordinaria capacità manageriale nei sistemi complessi che con-sentono alle grandi imprese di essere leadership a livello mondiale”. L’incontro rien-tra quindi nella strategia di apertura e sviluppo della Regione verso una delle più potenti economie del mon-do, dal mercato ricco e ma-turo. “Modelli organizza-tivi e intraprendenza degli imprenditori che dobbiamo imitare - ha ribadito Spac-ca - ; in questa direzione va il consolidamento dei rap-porti, il rafforzamento delle collaborazioni economiche, accademiche e culturali nel segno, ancora una volta,

di Padre Matteo Ricci, figura di riferimento per la Corea di cui van-tiamo le origini”.

Per l ’amba-sciatore Hong-Soon Han, “è un onore essere citta-dino onorario del-le Marche, regione che ha dato un grande contributo allo sviluppo del-la Corea. Ciò che ha seminato Padre Matteo Ricci in Cina è fiorito in Corea e ha dato frutti proprio in virtù del suo in-segnamento”.

S u l l a b a s e d e l l ’ a m i c i z i a , quindi, la missio-ne nella regione dello Gyeonggi-do, ricca di

prospettive e sviluppi futuri perché fondata su simili-

tudini e complementarietà tra realtà che potranno

alimentare gli scambi, le relazioni strutturali per in-vestimenti reciproci e joint venture. “Le Marche am-biscono ad essere sempre di più protagoniste nello scenario internazionale – ha rimarcato Spacca - ; aprirsi alle economie mon-diali che oggi continuano a crescere a ritmi sostenuti come la Corea, oltre ad essere una via d’uscita, una risposta concreta alla crisi, è un segnale di grande maturità del nostro sistema economico”.

I rapporti commerciali con la Corea del Sud sono stati già avviati da alcuni anni: il made in Marche è molto apprezzato nel set-tore calzature e pelletterie, elettrodomestici, meccanica e tessile, principalmente. Interesse che va consoli-dato e promosso.

Le primarie se non ci fossero andrebbero inventate”. E’ l’attac-

co del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, nel corso del suo intervento svoltosi nel tardo pomeriggio in un gremito auditorium del-la Mole Vanvitelliana ad Ancona, dopo la presenza, nel primo pomeriggio ad Urbino, nella giornata di mercoledì 31 ottobre. “Ar-riviamo alla sfida – ha det-to Renzi – con una grande volontà e decisione politi-ca, attraverso uno schema improntato su tre temi: la rottamazione; la ricerca delle soluzioni agli attuali problemi nel momento in cui vinceremo le elezioni; riflessione su questa gran-de esperienza delle pri-marie, che si svolgeranno domenica 25 novembre”. Nel tracciare i vari aspetti collegati ai tre temi annun-ciato, Renzi ha potenziato la sua campagna politica sostenendo che: “Conti-nuando a vedere una folta partecipazione di persone, già a fronte di un percorso effettuato in quasi tut-ta l’Italia, è una grande soddisfazione. Parto nel descrivere i tre punti prima elencati. La rottamazio-ne: il punto centrale è di

modificare la nostra politica con nuove per-sone al Parla-mento dopo un quarto di secolo. Il mon-do in questi ultimi 25 anni è cambiato, in Italia sono stati modifica-ti i partiti ma non sono però state sostituite le facce di chi ci ha rappresentato in questo lungo periodo. La classe politica deve dimostrarsi all’altezza del-le problematiche odierne nell’impegnarsi a provare a risolverle. Rottamare, secondo il modo di vedere le cose, significa dare un segnale per creare le cose attraverso una richiesta di buon senso, non facendo, comunque, leva sull’età. Si deve essere capaci di attivare ciò che non è stato ancora fatto. Noi ci proviamo serenamente”. Il secondo punto: “Tor-nare ad affermare che il futuro è un piacere è un nostro segnale. Una caratteristica: finora si è sempre speso di più ri-spetto a quello che l’Italia ha prodotto, quindi, per risolvere questa partico-larità economica, il nostro è un paese che va cam-biato. Il futuro non ci fa paura. Una precisazione:

noi italiani abbiamo una regione fantastica come le Marche da prendere d’esempio nel cercare di risolvere i vari problemi”. Una indicazione: “Il tema delle infrastrutture è sta-to gestito male in questi ultimi anni. Aiutare a fi-nanziare le pmi-piccole e medie imprese è un effetto importante che andreb-be attivato. Inoltre: è da semplificare la burocrazia, mettere le mani sui proble-mi fiscali ed aiutare le pmi a crescere: i punti sui quali intervenire per risolvere le critiche situazioni. Rispet-to a quanto è stato deciso dal Governo Monti, non sono d’accordo sulla deci-sione presa sulla riduzione delle Province, che stanno passando dalle attuali 86 alle prossime 51, attra-verso il riordino che sarà ufficialmente in vigore dal 2014, da gennaio verranno soppresse le giunte. Poi, bisogna snellire lo Stato intervenendo sulle tasse.

Una frase d’obbligo: il no-stro Stato è forte con i de-boli e debole con i forti”. Ultimo punto, le primarie: “Noi cambieremo questo Paese in modo radicale; costruiremo, se eletti, un Paese dove la scuola sarà un modo per realizzare i

nostri sogni. Abbiamo un patrimonio di cultura che non viene utilizzato nel modo giusto ed adeguato. Noi vogliamo una politica che risolva le situazioni più importanti per far ri-salire il Paese. Le primarie sono una partita bella ed affascinante. Per quanto ci riguarda, stiamo operando per una battaglia a viso aperto e trasparente”.

5PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSILa Giunta regiona-

le, dopo aver definito i criteri, ha approvato il riparto degli 82 milioni di euro di capacità di spesa trasferita dalla Regione a Comuni e Province per il pagamento delle imprese che hanno compiuto la-vori ma che non possono essere saldate per i vin-coli del patto di stabilità nazionale. Ai Comuni vengono trasferiti 51,2 milioni di euro, alle Pro-vince 30,8 milioni.

“Il patto verticale re-gionale di 82 milioni - afferma il presidente Gian Mario Spacca - è un atto di solidarietà istituziona-le molto oneroso per la Regione che aiuterà la liquidità dell’economia e gli enti locali consenten-do i pagamenti bloccati dai vincoli nazionali. Per la Regione, che affronta quest’anno tagli nazionali di 323 milioni di euro, si tratta di un sacrifi-cio enorme. Nonostante ciò abbiamo ugualmente scelto di innalzare di 20 milioni la previsione ini-ziale del patto regionale, arrivando a trasferire 82 milioni di capacità di spe-sa della Regione per dare sostegno alle imprese, ai Comuni e alle Province delle Marche, in questa fase difficilissima per gli equilibri dei bilanci locali. Si considera la priorità

dell’emergenza neve, come condiviso con gli enti locali, soprattutto di fron-te al silenzio assordante del governo nazionale. Si tratta di un impegno straordinario e originale del governo delle Mar-che, utile per stimolare lo sviluppo di tutta la comunità regionale, che ci auguriamo sarà com-preso e apprezzato dalle imprese, dai Comuni e dalle Province”.

Secondo l’assessore al Bilancio, Pietro Mar-colini, il provvedimento rappresenta “una boccata d’ossigeno per le finanze esauste dei Comuni e delle Province e un sostegno concreto all’economia marchigiana, in quanto consente il pagamento delle forniture di beni e servizi dove le ammini-strazioni locali registra-no ritardi anche di due anni per l’impossibilità di spendere, a seguito dei vincoli posti dal Patto di stabilità nazionale, pur avendo i soldi in cassa”.

Il ripartodegli 82 mln

Il presidente Spacca: “Atto di solidarietà

per la liquidità delle imprese

e degli enti locali”

Patto di stabilità verticale

Marche – Corea del Sud: l’ambasciatore Thomas Hong-Soon Han in visita

Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha di recente ricevuto l’ambasciatore della Repubblica della Corea del Sud Thomas Hong-Soon Han (foto Rillo)

“Cambiamo l’Italia”

Primarie Pd – Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, nella Dorica, all’auditorium della Mole Vanvitelliana

“Semplificare la burocrazia, mettere mano

ai problemi fiscali, aiutare

le pmi a crescere: i

punti sui quali intervenire

per risolvere le situazioni

critiche”

Si sono aperte le porte del lavoro per 307 disoccupati o inoccupati di lunga durata e soggetti disabili grazie alle borse finanziate dalla Provincia di Ancona. Scattate il 1° novembre, della durata di otto mesi e prevedendo un compenso mensile di 650 euro, le borse sono finalizzate alla realizzazione di esperienze professionali in aziende, studi professionali e associazioni riconosciute con sede legale o produttiva nel territorio della provincia. Per i borsisti è previsto anche un percorso formativo di 36 ore riguardante l’orientamento, i contratti e la sicurezza sul luogo di lavoro. Il progetto è di quelli su cui la Provincia ha investito maggiormente, tanto da aver aumentato considerevolmente lo stanziamento iniziale portandolo da circa 1 milione di euro a oltre 1 milione 700 mila euro, con un incremento del numero di borse dalle originarie 185 alle attuali 307. “Costruire momenti di formazione direttamente all’interno delle aziende – afferma il commissario straordinario Patrizia Casagrande – rappresenta il modo migliore per co-struire concrete opportunità di lavoro. Con questo tipo di interventi, infatti, riusciamo a soddisfare sia i reali fabbisogni delle nostre imprese, sia l’esigenza di acquisire esperienza da parte di coloro che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro. Il tutto coniugando l’attenzione per le soggettività più fragili, disoccupati di lunga durata e persone affette da disabilità, alla necessità di dare un minimo di reddito a chi non lo ha”. A breve saranno emanati due nuovi bandi a sostegno dell’occupazione; uno per gli incentivi alle imprese che assumono disoccupati o stabilizzano i lavoratori con contratto di lavoro precario, l’altro per il sostegno alla creazione di nuove imprese.

Lavoro, al via le 307 borse finanziate dalla Provincia di Ancona

Un percorso didattico per formare tecnici esperti nella gestione dell’emergenza sismica: è quanto prevede il protocollo tra la Regione e la Federazione Ordine degli ingegneri Marche siglato dall’assessore Luigi Viventi, in rappresentanza della Regione, e da Pa-squale Ubaldi, presidente della Federazione, in occasione della consegna degli attestati agli ingegneri. “La Regione Marche - ha dichiarato Viventi – si conferma come modello di riferimento per le politiche legate alla prevenzione e gestione dei fenomeni sismici. Il protocollo si propone infatti di fornire gli strumenti necessari per formare un valido numero di professionisti e per affrontare con adeguata competenza e preparazione le problematiche legate alla pianificazione e gestione tecnica dell’emergenza, al rilievo del danno e al giudizio di agibilità. I pro-fessionisti così formati sono in grado di fornire un ausilio altamente qualificato alle squadre di tecnici e di integrarsi con il loro lavoro”.

Il Dipartimento per le Politiche integrate di Sicurezza e per la Protezione civile, spe-cifica il documento, si impegna dunque a fornire indirizzi e criteri generali, garantire una supervisione complessiva delle attività, collaborare nell’individuazione, all’interno del personale dipendente, dei docenti più idonei; rende inoltre disponibili le pubblicazioni sull’argomento, promuove l’utilizzo degli ingegneri nelle squadre di rilevamento danni ed agibilità post-evento, nonché nelle funzioni di supporto alle au-torità locali per la gestione dell’emergenza e il conseguente ripristino dell’ordinarietà. Sarà poi il Diparti-mento a conservare un elenco regionale dei tecnici specialisti che hanno frequentato i corsi coerentemente con quanto stabilito dal protocollo.

Emergenza sismica, un protocollo per la formazione di esperti

Page 6: Marche domani

Marche, le imprese assumono sempre meno. E quelle che lo fanno cercano precisi profili pro-fessionali e non tutti facili da reperire sul mercato del lavoro regionale. Secondo l’indagine Excelsior rea-lizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro, alla fine del 2012 i nuo-vi posti di lavoro creati dalle aziende marchigiane saranno 16.670 mentre lo scorso anno si erano avute 23.490 assunzioni. A cessare l’attività lavorativa perché licenziati o in pen-sione, saranno in 21.150. I conti, dunque, non torna-no. Alla fine della giostra si avranno 4.480 posti di lavoro non ricoperti. A pagare il conto più salato saranno soprattutto gli operai e il personale non qualificato (3.500 posti in meno) mentre per gli impiegati la flessione sarà più contenuta (-970) e sarà irrisoria per i diri-genti (-10 posti di lavoro).

La precarietà del la-voro risulta evidente an-che analizzando i tipi di contratto offerti ai nuovi assunti. Nel 43,8 per cento si tratta di assunzioni sta-gionali mentre i contratti a tempo determinato non stagionali saranno il 28,9 per cento e i contratti a tempo indeterminato ri-guarderanno solo il 17,8 per cento del totale. L’ap-prendistato si ferma al 5,4 per cento del totale e le altre forme contrattuali saranno utilizzate solo dal 3,4 per cento del totale.

“La riduzione del va-lore aggiunto nel settore industriale e in particolare nelle costruzioni, unita a un deciso calo delle spese in investimenti fissi - commenta il presidente di Unioncamere Marche, Adriano Federici - ha in-ciso negativamente sulla disponibilità delle aziende ad assumere personale. Una disponibilità manife-stata soltanto dal 12,7 per cento delle imprese. Una quota pressoché dimezza-ta rispetto all’anno scorso, quando il 24,6 per cento delle imprese era pronto ad assumere. Tra le impre-se più propense ad assu-mere quelle che esportano (20,6 per cento) e quelle che nel corso dell’anno hanno introdotto inno-vazioni (22,1 per cento). Dati che confermano la necessità di continuare a puntare sulle politiche di internazionalizzazione, ricerca e innovazione per far ripartire il sistema produttivo marchigiano”.

Insomma, le imprese marchigiane assumono poco e soltanto certe figu-re professionali. Chi sono i fortunati che hanno tro-vato o troveranno un lavo-ro entro la fine dell’anno? Il mestiere più richiesto è quello del commesso nelle vendite al minuto. Ne servono 850. Così come servono 360 cuochi, 310 elettricisti, 310 operai calzaturieri e 190 fabbri. Inoltre ben 560 addetti ai servizi di pulizia negli esercizi commerciali, 190

operatori di mezzi pesanti e camion, 300 magazzi-nieri e 490 contabili.Non tutte queste assunzioni sono destinate ad andare a buon fine. Infatti, secondo l’indagine Excelsior, le im-prese segnalano difficoltà a reperire il 20,7 per cen-t o d e i d i p e n -d e n t i . In par-ticolare t r a i l p e r s o -nale da adibire a lavo-r i d a impian-t i s t a ( 4 0 , 3 per cen-to ), su macchinari (35,8), sanità e assistenza (35,6). Per ovviare alla difficoltà di reperire personale, il 18,3 per cento delle impre-se assumerà lavoratori immigrati. Per quanto riguarda i titoli di studio, il diploma di scuola me-dia superiore è richiesto nel 48,8 per cento delle assunzioni e la laurea nel 12,5 per cento dei casi.

Ma come vengono scelti i nuovi assunti? Se-condo l’indagine Excel-sior, il criterio prevalente resta quello della cono-scenza diretta del can-didato (51,1 per cento), mentre il 26,2 per cento viene scelto attraverso banche dati aziendali. Alle segnalazioni di conoscenti e fornitori si affida il 10

per cento delle imprese.A non assumere perso-

nale nel 2012 sarà l’87,3 per cento delle imprese marchigiane. Una quota che sale al 90,5 per cento dei casi nelle piccole im-prese e scende al 26,1 per cento nelle grandi aziende.

La maggior parte di queste imprese non as-sumerà perché l’attuale dimensione dell’organico è adeguata (68,1 per cen-to) o per la domanda in calo (19,3) oppure per la mancata acquisizione di nuove commesse (10 per cento).

La fotografia di una

regione in cui le imprese assumono

sempre meno e solo per certi

mestieri

Spes, azienda con sede a Fabriano attiva nella progettazione elettro-

nica e informatica di soluzioni tecno-logiche innovative, ha siglato un ac-cordo quadro con Coop Adriatica per l’installazione di un sistema di monito-raggio e gestione dell’energia nei di-versi punti vendita. Si tratta di un si-stema, sia software che hardware, che controlla tutti gli utilizzi energetici: la cl imatizzazio-ne degli ambienti, i l riscaldamento, il raffrescamento, la deumidificazio-ne, l’illuminazione interna ed esterna, la produzione di acqua sanitaria, l’alimentazio-ne di forni e frigoriferi e degli uffici. Grazie a questo strumento, l’energy manager avrà sotto con-trollo, sia da remoto che in azienda, la quantità e le modalità di consumo di energia e potrà gestire di conseguenza i diversi im-pieghi, secondo i parametri definiti dalla certificazio-ne Iso 50001: aumento dell’efficienza e costante riduzione dei costi. Il pri-

mo supermercato dotato di questo sistema verrà inaugurato entro novem-

bre. “Efficienza energetica e riduzione dei consumi stanno diventando parole d’ordine – commenta il presidente di Spes, Fran-co Boldreghini –; perché questi concetti possano tradursi in realtà, sono ne-cessari sistemi tecnologici che consentano un’analisi continua delle modalità di utilizzo e una conse-guente gestione razionale dell’energia. Per questo abbiamo messo a punto il sistema Spes Energy Sui-

te. Il fatto che una realtà importante come Coop Adriatica abbia deciso di

attrezzare i propri punti vendita nella direzione di un consumo intelligente rappresenta un messaggio molto positivo”. L’accor-do è stato presentato ad Ecomondo, la Fiera in-ternazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile in corso a Rimini. Lo stand Spes ha ospitato anche il ministro dell’Am-biente Corrado Clini, a cui i responsabili dell’azienda hanno illustrato le ultime

innovazioni che possano generare ricadute signifi-cative in termini di soste-

nibilità ambientale. S p e s fo r n i s c e

servizi specialistici di progettazione e consulenza nel set-tore dell’elettronica e dell’informatica e di monitoraggio am-bientale, finalizzati allo sviluppo di pro-getti basati sull’im-piego di tecnologie altamente innovative. La Spes nasce in for-ma cooperativa nel 1997 da un gruppo di giovani professio-nisti con forti com-petenze in discipline tecnico-scientifiche e matura ben pre-sto la sua esperienza presso grandi gruppi

industriali nell’utilizzo di tecnologie altamente inno-vative nei settori Ricerca & Sviluppo, Automazio-ne Industriale, Domotica (Home & Building Au-tomation), Monitoraggio Ambientale, Sistemi di collaudo, Fornitura di de-vices elettronici, Active Ageing, Formazione. Spes, con sede a Fabriano (An), è oggi una realtà di circa 100 professionisti con un fatturato nel 2011 di 14 milioni di euro.

6PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

L’azienda di Fabriano ha presentato l’accordo a Ecomondo. E allo stand arriva anche il ministro dell’Ambiente Corrado Clini

Il presidente di Legacoop Marche, Mauro Angelini

La visita del ministro Clini allo stand di Spes a Ecomondo

Tecnologia Spes per Coop Adriatica

Indagine Excelsior: nelle Marche i più ricercati sono i commessi Servono anche cuochi, elettricisti, operai calzaturieri e fabbri

Ecco chi troverà lavoro

Mauro Angelini

“Integrare lenostre aree”

Da oltre un mese Mauro Angelini è alla guida della Lega Coop, che associa 328 imprese, con 232 mila soci, 11.430 addetti e un fatturato di 12.643 milioni di euro.

Quali sono gli obiettivi della Lega Coop?“E’ quello di rivendicare un ruolo da protagonisti

nel nostro sistema economico e sociale, perché possiamo portare dei numeri che evidenziano il valore e le capacità della cooperazione, fattori più che validi per essere attore primario di questa regione. La cooperazione ha tutte le carte in regola per essere protagonista delle Marche e rivendicare un ruolo sui tavoli strategici di questa regione”.

In questo continuo periodo di crisi economica, come si sta muovendo la Lega Coop?

“Per uscire dalla crisi la cooperazione deve essere soltanto se stessa, perché ha nel suo Dna elementi di antidoto alla crisi stessa, visto che si basa su principi di coesione sociale e sulla valorizzazione del capitale umano all’interno dell’impresa. La cooperativa è un’impresa, in forma cooperativa, ma che risponde a logiche d’impren-ditorialità. Il nostro futuro si giocherà sulla capacità di essere imprenditori di qualità”.

La sua associazione ha presenziato a Ecomondo?“Sì, sia come associazione che come cooperative.

L’aver partecipato a tale evento è stato particolarmente importante, con le nostre cooperative che hanno avuto l’opportunità di evidenziare, rappresentare e far conoscere i propri punti fondanti di attività economica, rilevan-

do i progetti che hanno creato co-esioni di precisi obiettivi”.

Legge stabili-tà: come stanno reagendo le coope-rative nella nostra regione?

“Certamente non bene. Consi-derato quanto sta producendo tale legge, le nostre cooperative, in questo particola-re periodo, stanno soffrendo a fronte di ogni forma di stabilità. Il siste-ma cooperativo avendo spalle lar-ghe sta provando a reagire per evi-tare ulteriori pro-blematiche. Una

legge che sta riducendo le opportunità di crescita. Il nostro obiettivo è di stimolare l’incremento dei servizi di ogni tipo”.

Quali sono i settori dove puntano di più le cooperative?“Attualmente stiamo improntando la nostra attività

nella valorizzazione socio-assistenziale e privatistica, puntando all’integrazione delle aree esistenti, trovando nuovi moduli di proposte, capendo al meglio in che modo le offerte possono essere attivate. Al momento stiamo realizzando dei progetti strumentali rivolti al mondo industriale, edile nello specifico, in una chiave di mercato non solo pubblicitario. In sostanza, il nostro sistema, in questi anni difficili, ha svolto un ruolo fon-damentale di tenuta e resistenza, essendo stato in grado di aumentare contemporaneamente fatturato, numero di imprese e occupati”.

Le cooperative oltre ad un fondamentale valore econo-mico ne hanno anche uno etico…

“Esattamente. Oltre che etico anche sociale. L’obiettivo è di imporre una maturazione del cooperatore attraverso elementi in possesso della forma cooperativa”.

Roberto I. Rossi

“L’obiettivo? E’ di rivendicare un ruolo da protagonisti nel nostro sistema economico e sociale, perché possiamo portare dei numeri che evidenziano il valore e le capacità della cooperazione, fattori più che validi per essere attore primario di questa regione”

Page 7: Marche domani

7PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

Qualità, innovazione e internazionalizza-zione sono le chiavi

per uscire dalla crisi eco-nomica”. E’ l’obiettivo sul quale punta Francesco Merloni, presidente della Fondazione Aristide Mer-loni, per superare le pro-blematiche e le difficoltà in cui versa la congiuntura nazionale e, in particolare, l’industria manifatturiera. “Per migliorare l’attuale situazione le nostre impre-se – ha evidenziato Fran-cesco Merloni- devono tenere le proprie antenne in massima funzione ed efficienza per vedere ed osservare come si svi-luppano le progressive crescite imprenditoriali in ogni parte del mondo. Per questi motivi bisogna incoraggiare gli imprendi-tori nel rilanciare i rispet-tivi progetti, puntando, soprattutto, sulle risorse umane”.

Oltre ai commenti del vice presidente di Banca Marche, Michele Ambro-sini, “gli imprenditori ci stanno chiedendo meno crediti e sono in aumento le necessità per recuperare le difficoltà economiche, va attivato uno stimo-lo alla sostenibilità dei progetti che ci vengono proposti; e se andrà in crisi anche il sistema ban-cario si precipiterà a tutti i livelli”, e del direttore commerciale dell’azien-da Spes, Mauro Angelini, “noi stiamo improntando sulla qualità e riteniamo che è indispensabile essere sempre più competitivi”, gli interventi di Donato Iacobucci, docente dell’U-niversità Politecnica delle Marche e di Valeriano Balloni, direttore scienti-fico Istao, nel corso della presentazione della XXVI edizione della “Classifica delle principali imprese marchigiane”, svoltasi, di recente, nell’Aula magna dell’Istituto Adriano Oli-vetti (Istao) ad Ancona, un’attività di ricerca che da oltre un quarto di seco-lo monitora ed analizza i risultati economici di oltre 200 imprese del territorio. “Le prime tre posizioni della Classifica – ha preci-sato Iacobucci – risultano saldamente occupate dalla Indesit Company, dalla Ariston Thermo e dalla Tod’s. La differenza nel valore delle vendite fra quest’ultima e le società che occupano le posizioni successive fa ritenere che difficilmente vi potranno essere modifiche a bre-ve termine nelle prime posizioni. Se consideria-mo le vendite delle prime 100 imprese presenti con continuità fra il 2007 e il 2011, emerge con evidenza che la debole ripresa os-servata nel 2010 e nel 2011 non è stata sufficiente a recuperare i livelli delle vendite del 2007. Malgra-do ciò, le imprese consi-derate hanno mostrato una notevole capacità di tenuta dei livelli occupa-zionali, anche sfruttando in modo considerevole gli ammortizzatori sociali”.

Indesit Company ancora leaderPresentata nella sede dell’Istao ad Ancona la XXVI edizione della “Classifica delle principali

imprese marchigiane”, elaborata dalla Fondazione Aristide Merloni

“Il 2011 – ha evidenziato Iacobucci – è stato carat-terizzato dall’interruzio-ne, nel secondo semestre, della fase di recupero che si era avviata dopo la crisi del 2009; il valore delle vendite delle imprese con-siderate nella Classifica è cresciuto del 3,5% rispetto al 2010.

La debole crescita del-le vendite nel 2011 non ha consentito al siste-ma industriale regionale di recuperare i livelli di attività pre-crisi, tenu-to conto che la pesante variazione negativa del 2009 (-15%) era stata solo in parte recuperata nel corso del 2010 (+ 9%). Malgrado ciò, le imprese regionali hanno mostra-to una maggiore tenuta dei livelli occupazionali (+ 0,5%), mentre a livel-lo nazionale si registra una leggera contrazione che ha interessato sia il complesso delle principali imprese (- 0,5%), sia le medie imprese (- 0,3%)”. “Il confronto fra il valore delle vendite al 2011 con i valori pre-crisi (2007) – ha aggiunto Iacobucci – evidenzia significative differenze settoriali. Pren-dendo in considerazione

le vendite delle prime 100 imprese, i settori che nel 2011 registrano un valore delle vendite superiore a quello del 2007 sono la Carta e stampa, la C h i m i c a e il Tessi-le e abbi-gliamento; r imango-no ancora lontani dai livelli pre-crisi le im-prese dei M i n e r a l i n o n m e -talliferi e dei Mezzi di traspor-t o ( c a n -tieristica), mentre le i m p r e s e delle Pel-li, cuoio e ca lzature hanno in-teramente recuperato i livelli di fat-turato pre-crisi. Quest’ul-timo risultato è dovuto alle ottime performance di crescita delle tre prin-cipali imprese: Tod’s, Bag e Imac. Si tratta delle imprese che con più de-cisione hanno investito

nell’ultimo decennio nel marchio e nel controllo della distribuzione”. “Gli andamenti settoriali – ha specificato Iacobucci –

mostrano una netta di-varicazione fra settori in crescita e settori che han-no registrato una contra-zione delle vendite. Fra i principali settori che han-no registrato performance di crescita superiori alla media sono: Prodotti in

metallo, Pelli cuoio e cal-zature, Chimica, gomma e plastica. Registrano, inve-ce, segni negativi i settori legati all’industria delle

costru-z i o n i e a l l a c a s a : M i n e -rali non m e t a l -l i f e r i , Mobi l i e a r -r e d a -mento, Elettro-d o m e -stici. La crescita m o d e -sta dei volumi di atti-vità s i è asso-ciata ad un ge-n e r a l e peggio-

ramento della redditività. La percentuale di im-

prese con risultato d’e-sercizio negativo è pas-sata dal 22% del 2010 al 27% del 2011”. Alcune considerazioni conclusive da parte di Balloni: “Il 2011 è stato caratteriz-

zato dall’interruzione del processo di recupero dei livelli di attività inizia-to nel corso del 2010. Ciò ha determinato una situazione di stagnazio-ne o regresso in alcuni importanti settori della regione ed una riduzione nei livelli di redditività delle imprese. I risultati conseguiti dalle impre-se nel primo semestre dell’anno e le previsioni di chiusura a fine anno fanno prevedere che tale situazione sia destinata a persistere nell’immediato futuro.

Le previsioni di chiu-sura per l’intero 2012 non modificano il dato medio ma riducono la variabilità dei risultati; diminuiscono le imprese che dichiarano variazioni o positive su-periori al 10% in valore assoluto, mentre aumenta in modo sensibile la per-centuale di imprese che ritengono di chiudere il 2012 con variazioni delle vendite contenute da 0 a + 10%.

Ponderando tali pre-visioni di chiusura con il valore delle vendite regi-strato nel 2011 si ottiene una previsione di crescita per il 2012 pari al 2,5%”.

Da sinistra: Valeriano Balloni e Francesco Merloni

Classifica delle principali società marchigiane 2011. Bilanci consolidati e ordinari

Page 8: Marche domani

che caratterizzavano le no-stre città, con il recupero del concetto di piazza”.

Riqualificazione ne-cessaria anche secondo il sindaco di Porto Potenza Picena, Sergio Paolucci: “Si avvia la modernizzazione urbanistica di Porto Potenza Picena con l’eliminazione di un fabbricato industriale che in passato ha causato

tanti disagi e tante proteste nella popolazione circo-stante, restituendo 2/3 della superficie occupata dalla ex Ceramica ai cittadini sotto forma di spazi verdi, strade e parcheggi. Un importante esempio di collaborazione tra pubblico e privato e di intervento sociale, sotto-lineato dalla convenzione stipulata con il Fondo Im-mobiliare Ecocittà, grazie al quale avremo una nuova scuola elementare e il 25% delle abitazioni vendute a prezzo convenzionato”.

8PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

Un intero quartiere eco-sostenibile, dove i concetti del vivere

green sono al centro di tutto il progetto, stimolo importante perché pensato e studiato fin dall’inizio come realizzazione integra-ta e non solo come singoli edifici abitativi senza la ‘vita’ intorno. Il progetto immobiliare Ecocittà preve-de la riconversione di un’ex area industriale a ridosso del mare a Porto Potenza Picena (Mc), tramite edi-fici in classe energetica A e A+ (sia residenziali che commerciali) accompagna-ti da una grande area a verde pubblico (10 mila mq), parcheggi, una piaz-za, piste ciclabili e servizi. L’impegno totale è di oltre cento milioni di euro, frut-to di un investimento del Fondo Immobiliare Eco-città, costituito da inve-stitori italiani e stranieri (provenienti dall’Europa occidentale e orientale e dal Medio Oriente) e gestito da Namira S.G.R.p.A.

I lavori sono cominciati nella primavera del 2011, con l’abbattimento dei fab-bricati della ex Ceramica Adriatica di Porto Potenza Picena, e la successiva boni-fica del terreno sottostante, su un’area di 60 mila metri quadrati. La bonifica è in corso di realizzazione da parte della F.lli Baraldi Spa, azienda leader del settore

Edifici in classe energetica A e A+, sia residenziali

che commerciali; una zona a verde pubblico di

10 mila mq; parcheggi, una piazza, piste ciclabili

e servizi. Impegno complessivo per oltre 100

milioni di euro

in Italia e all’estero, con procedure moderne: da una parte la raccolta differen-ziata dei rifiuti recuperati nell’abbattimento dei fab-bricati e nei diversi strati del terreno sottostante, dall’al-tra una barriera idrauli-ca con quattro pozzi per pompare l’acqua di falda da spedire al depuratore per i l s u c -c e s s ivo ri-pom-p a g g i o dell ’ac-qua pu-lita nel fosso a mare.

I l percorso dell’eco-s o s t e -nibi l i tà continua poi nel progetto architet-tonico, firmato dalla FIMA Engineering. Obiettivo pri-mario non consumare ter-reno agricolo e riqualifica-re una zona abbandonata attraverso una delle prime realizzazioni su ampia sca-la di edifici a emissioni zero, grazie all’utilizzo di tecnologie fotovoltaiche, ge-otermiche e l’ampio uso di materiali legati al territorio marchigiano. Costruzioni ad alta efficienza energetica (tutte in classe A e A+), con edifici multipiani resi-

denziali, urban villa e zone commerciali sotto i portici. Accorgimenti tecnici come i rivestimenti sulla facciata che ombreggiano ed evi-tano il surriscaldamento, l’impiantistica di alto livello ed elevati standard acustici.

Il commento di Guy Bertolozzi, rappresentan-te di Ecocittà: “Vogliamo

creare un nuovo concetto dell’abitare. Ad accompa-gnare le oltre 500 unità abitative ci saranno infatti 25 mila mq per i servizi e 10 mila mq di parco verde pedonale, oltre che una piazza attrezzata di 3 mila mq. Non dimentichiamo-ci di ciò che c’era prima! Un numero su tutti rende l’idea della trasformazione in atto: la nuova volume-tria edilizia che sorgerà al posto della ex Cerami-ca sarà pari solamente al

51% della volumetria del complesso industriale pre-esistente (148.950 mc anzi-ché 290.865 mc), potendo per il resto contare su ampi spazi verdi e comuni. Il progetto prevede anche la realizzazione di una scuola elementare a costo zero per la collettività all’interno del campus scolastico di Porto

Potenza Picena, la qua-le potrà b e n e -f i c i a r e a n c h e dell’ac-c o r d o stipula-to tra la proprie-tà e i l C o m u -ne per la messa in ven-

dita del 25% delle abitazioni a prezzo convenzionato”.

Al momento sono già in fase di realizzazione tre lotti, di cui uno residenziale e due promiscui residenziali e commerciali, affidati alla so-cietà di costruzioni Generale Costruzioni di Castelfidardo (An).

Entusiastici i commenti delle amministrazioni pub-bliche interessate: “Que-sto progetto - ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spac-

ca - si inserisce in maniera esemplare nella vita della nostra comunità, per diversi motivi. Siamo in presenza di un esempio virtuoso di inter-nazionalizzazione, che non significa solo esportazioni, ma anche integrazione della nostra economia con quelle degli altri Paesi. Qui siamo in presenza di risorse inter-nazionali investite nel nostro territorio, oltre cen-to milio-ni di euro che sono in grado di spinge-re la no-stra eco-n o m i a . A l t r o motivo di soddisfa-zione: il progetto è in linea con la programmazione urbanistica regionale che si fonda sul recupero e la riqualificazione dell’esisten-te e non sul consumo di nuovo suolo. E’ poi una sfida all’innovazione per migliorare la nostra qualità della vita. Nell’intervento vengono infatti applicate le migliori conoscenze per la riduzione dei consumi, il risparmio energetico, la domotica. Il progetto è inol-tre una sintesi tra passato e futuro, perché rispetta i canoni e i principi estetici

A Porto Potenza Picena il progetto immobiliare eco-sostenibile che vede il recupero di un’ex area industriale a ridosso del mare. Guy Bertolozzi: “Vogliamo creare un nuovo concetto dell’abitare”

Ecocittà, dove il vivere è green

“Ecocittà”: prima e dopo

Page 9: Marche domani

ammontano a 95.173 euro e vedono una prevalenza di donazioni da persone fisiche rispetto a quelle da imprese e banche, mentre le seconde ammontano a 178.384 euro, con una prevalenza di donazioni in natura. Delle risorse totali, circa il 93% è stato impiegato a favore delle attività di supporto all’O-spedale Salesi. Nel 2011, all’acquisto delle attrezza-ture sono stati destinati 26 mila euro, mentre 70.874 euro sono stati spesi per

Un esempio di traspa-renza e di efficacia della gestione. Deci-

samente in controtendenza i risultati che il bilancio sociale 2011 della Fonda-zione Salesi riconsegna, uno specchio non solo eco-nomico, ma anche sociale e valoriale, com’è emerso durante l’affollato incontro per la presentazione, in coincidenza con un “Open day” che ha assunto mol-teplici significati.

Dato saliente l’incre-mento, nonostante la crisi, delle raccolte fondi di oltre il 50%, con un ammontare complessivo delle donazioni 2011 di 273.557 euro (a fronte dei 170.162 euro del 2010). Interessante anche il dato relativo alle entrate derivanti dal 5 per mille, che hanno raggiunto quota 53.577 euro (1.934 le ade-sioni), costituendo il 30% delle donazioni libere.

Un successo che testi-monia dello stretto legame con il territorio della Fon-dazione Salesi presieduta da Paolo Galassi, attiva dal 2004 e operante in si-nergia con l’Ospedale per il miglioramento qualitativo dell’assistenza e del sog-giorno dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, come ha evidenziato il vicepre-sidente della Fondazione, Cesare Cardinali. Stilato

9PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

Aumento raccolte di oltre il 50%Fondazione Salesi, donazioni e trasparenza: presentato il bilancio sociale 2011

dal 2008 e voluto da Fran-co Dolcini, già presidente della Fondazione, come ha ricordato Annarita Settimi Duca direttrice operativa della stessa, il bilancio rap-presenta un atto di respon-sabilità e di consapevolezza della struttura, che si rende trasparente di fronte ai suoi volontari, donatori, professionisti ed utenti, ai quali viene riconosciuto il diritto di sapere come siano stati destinati e impiegati i fondi raccolti. “Dal 2009 la Fondazione Salesi è socio

aderente dell’Istituto ita-liano della donazione, ente che verifica la trasparenza a tutela del donatore -ha spiegato la Duca-: l’otteni-mento del marchio ‘Donare con fiducia’ a riprova che la nostra organizzazione non profit rispetta alti standard internazionali e mette al centro del proprio agire la credibilità e la chiarezza”. Il bilancio suddivide le donazioni in due tipologie: vincolate –destinate, cioè a specifici progetti- e libere. Per l’anno 2011 le prime

Taglio del nastro per i 5 alloggi situati a Colle Ame-no di Ancona: “La Casa di Sabrina” è diventata realtà ed ha messo un punto fer-mo nello standard di qualità dell’accoglienza alle famiglie di bambini malati. La Fonda-zione Salesi lavorava da tempo al progetto e, dopo numerosi ostacoli burocratici incontrati, ha potuto finalmente inau-gurare la struttura realizzata nell’ampio spazio della Casa per ferie Stella Maris in cui sono stati ricavati diversi am-bienti destinati ad accogliere i familiari dei piccoli ricoverati a lunga degenza nel presidio ospedaliero. Un modo per far sentire come a casa propria le famiglie che, sempre più numerose, provengono anche

da fuori regione. A richiamarle, l’alta specializzazione dei reparti dell’Ospedale Salesi, tra cui spiccano le eccellenze di cardio-chirurgia, terapia intensiva neo-natale, neuropsichiatria infanti-le, pediatria e onco-ematologia pediatrica. “Il fatto che molti scelgano il nostro presidio ci riempie di orgoglio – ha detto Paolo Galassi, presidente della Fondazione Salesi – ma al contempo ci ha mostrato la necessità di fornire un aiuto pratico a questi nuclei familiari che per lungo tempo devono soggiornare ad Ancona per assistere i loro bambini, magari dovendo contemporaneamen-te accudire anche i fratellini dei piccoli malati, o versando in condizioni economiche re-strittive”. “E’ nata così – ha

continuato Annarita Settimi Duca, direttrice operativa della Fondazione Salesi - l’idea della Casa di Sabrina, un modo per far sentire i pazienti e i loro genitori accolti e sostenuti, integrati nella nostra città e nei suoi spazi, attenuando così quel senso di spaesamento che si prova quando si è lontani dalla propria quotidianità”. Questo progetto è una delle tante attività in cui si è impe-gnata la Fondazione che, fin dalla sua nascita, si è posta come strumento operativo a fianco del Salesi, con il compi-to di sostenere la qualità della degenza dei piccoli ricoverati, supportandone le famiglie, e di intervenire finanziariamente per rafforzare l’innovazione tecnolo-gica dell’ospedale. Un risultato

concreto, alla cui realizzazio-ne hanno con-tribuito Ikea, che ha aiutato la Fondazione ne l l ’ar reda-mento della struttura, Pro-meteo, società in cui lavora-va Sabrina, la giovane cui il progetto è stato dedicato, e Carilo, con l’appog-gio del Centro pastorale Stella Maris. Il dottor Galassi ha ri-servato un grazie particolare a tutti colori che hanno destinato contributi alla Fondazione, sia vincolandoli direttamente a questo scopo, sia versandoli in modo libero. All’inaugu-

“La Casa di Sabrina”: al fianco delle famiglie dei piccoli pazienti

la realizzazione dei diversi progetti della Fondazione.

Durante l ’ incontro, ampio spazio è stato de-dicato alle attività della Fondazione, che includono i progetti a sostegno della genitorialità ed i numero-sissimi progetti a sostegno dei bambini e delle loro famiglie come la musico-terapia e la clown terapia, la pet therapy, l’utilizzo di tecniche non farmaco-logiche, la preparazione psicologica all’intervento chirurgico, la banca del

latte, “La casa di Sabrina” e “Libellula”, rivolto a soggetti in età pediatrica con patologie del compor-tamento alimentare.

Offerto anche uno spac-cato riguardo ai progetti futuri della Fondazione: creazione di una newsletter, organizzazione di corsi di formazione per operatori sanitari e tavole rotonde, aiuto alla ricerca scienti-fica ed anche il progetto, che partirà a novembre, dedicato alle “Favole della buonanotte”.

razione sono intervenuti anche il vescovo di Ancona Edoardo Menichelli, la vicepresidente del Consiglio regionale Paola Gior-gi, il commissario straordinario della Provincia di Ancona Pa-trizia Casagrande e l’assessore al Comune di Ancona Andrea Nobili.

“La Casa di Sabrina”, il taglio del nastro

Page 10: Marche domani

Il complesso tema del-la questione dei rifi uti urbani è più che mai

attuale: ogni tonnellata di frazione organica dei rifi uti solidi urbani (quelli del con-tenitore marrone, per capir-ci), per essere trasportata e poi trattata attualmente costa nella nostra provin-cia dai 100 ai 140 euro, a seconda dell’impianto in cui può essere conferita. Il Co-mune di Ancona oggi paga circa 130 euro a tonnellata, perché nel suo bacino di rife-rimento non c’è un impianto per il trattamento di questa frazione di rifi uti, mentre i Comuni della media ed alta Vallesina pagano me-diamente un po’ meno, tra trasporto e conferimento circa 100 euro, grazie alla

presenza dell’impianto di compostaggio di Corinaldo.

Due anni fa la Multiser-vizi ha studiato un progetto per il trattamento di tutti i rifi uti organici prodotti dal territorio provinciale e lo ha portato all’attenzione dei Comuni soci (gran parte della provincia di Ancona): il progetto Forsu –Frazione organica dei rifi uti urbani, che prevede di mettere a sistema l’impianto di com-postaggio di Corinaldo con il depuratore di Jesi e, grazie alla produzione di biogas e alla conseguente possibilità di trasformazione in vapore ed energia elettrica, pro-durre signifi cativi risparmi nel ciclo di trattamento, stimabili in un costo medio per il trattamento di una

tonnellata di frazione or-ganica di 65 euro, a fronte di un investimento sugli im-pianti di circa 10 milioni di euro, ammortizzabili in dieci anni. Inoltre, legate a questo progetto vanno considerate ulteriori ricadute positive: il depuratore va attrezzato per legge con un bruciatore per essiccare e ridurre i fanghi di depurazione, obbligo per cui si stima che saranno bruciati a regime 800.000 metri cubi di gas metano l’anno; la produzione di gas dalla digestione della frazione organica potrebbe in parte fornire l’energia necessaria a questa opera-zione, riducendo l’acquisto di gas metano di circa il 50%. Dunque si prospetta un grande risparmio per

tutti i Comuni, che potreb-bero così diminuire la Tarsu e ampliare i servizi, ma si tratta anche di un sistema per produrre energia da fonti alternative e ridurre le emissioni in atmosfera dovu-te ai mezzi che attualmente percorrono migliaia di chi-lometri l’anno per portare i nostri rifi uti organici ne-gli impianti di trattamento dell’Emilia Romagna. Dal punto di vista operativo, il piano di attuazione del pro-getto prevede l’incorporazio-ne della società di gestione dell’impianto di Corinaldo, la Cir33 srl, nella Multiser-vizi spa e una conseguente rimodulazione delle quote della Multiservizi per tutti i Comuni soci (aumento delle quote sociali dei Co-

muni proprietari della Cir33 srl e diminuzione per gli altri Comu-ni). Attualmen-te, il progetto di Multiservizi è fermo poiché, da un lato, non tutti i Comuni soci di Cir33 hanno delibera-to la loro ade-sione; dall’al-tro, si palesano politiche a sca-la territoriale non congruenti, come dimostra il fatto che da parte degli enti preposti sono in via di conces-sione altre au-torizzazioni per la gestione della frazione organica dei rifi uti da parte di soggetti privati. La mancata attuazione del progetto sarebbe un danno serio per la comunità provin-ciale, anche in virtù del fatto che la Multiservizi è una spa a totale capitale pubblico che vanta buoni risultati gestionali, a garanzia di una politica di gestione dei rifi uti orientata all’ottimizzazione del servizio e non al profi t-to. Il Partito democratico

10PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

Il Forsu rischia di saltare? “Se così fosse sarebbe un grave danno economico”

Frazione organica dei rifi uti urbani, il progetto che prevede di mettere a sistema l’impianto di compostaggio di Corinaldo con il depuratore di Jesi, con risparmi nel ciclo di trattamento

Meta di un turismo per tutte le fasce sociali e di qualità. In un momento di crisi generale che registra performance negative in Italia, le Marche si pongono in continuità con gli anni passati e sono state elette dai turisti terra di eccel-lenza. I risultati presentati dalla Regione vedono premiate le attività messe in campo in Italia e all’estero sia nel 2011 che nel 2012: nonostante la forte contrazione generalizzata della spesa destinata alle vacanze, le Marche sono riuscite ad intercettare le esigenze dei turisti, sempre più propensi a prenotare o organizzare le loro vacanze nella nostra terra anche attraverso la formula ‘last minute’. Ma veniamo ai

dati: decisamente in controtendenza rispetto alla contrazio-ne negli arrivi (-5,6%) e nelle presenze (-6,9%) registrata in Italia dall’Osservatorio nazionale per il turismo, nel periodo gennaio – agosto 2012 le Marche vedono crescere in modo signifi cativo sia gli arrivi (+0,83), superando i 2 milioni di turisti, sia le presenze (+0,61%), superando la quota dei 14 milioni. Incrementati gli arrivi italiani (+0,90%, per un totale di 1.730.222 unità), così come le presenze italiane (+0,53%, per complessivi 12.302.013); bene anche i dati che riguardano gli arrivi e le presenze straniere (rispettivamente: +0,61%, per un totale di 327.502 unità, e 1,09% per complessivi 2.056.106).

Turismo contro la crisi di Ancona si augura che le istituzioni locali, dalla Re-gione fi no ai Comuni della provincia, non perdano una così importante opportunità.

Diego FranzoniCoordinatore Gruppo di

lavoro ‘Sviluppo sostenibi-le’ - Pd Ancona

Stefano PerilliSegretario Pd – Unione

comunale di Ancona

Page 11: Marche domani

Nel quadro di un raf-forzamento dei rap-porti bilaterali, si è

aperta, in modo uffi ciale, nella sede del Palariviera a San Benedetto del Tron-to, la XXI Sessione della Task Force italo-russa sui distretti e le piccole medie imprese. Ad inaugurare la Sessione il Forum presiedu-to dai Ministeri dello Svi-luppo economico di Italia e Russia, con la segreteria tecnica di Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e l’organizzazione della Re-gione Marche. Il Forum ha

centrato i propri impegni nell’obiettivo di favorire gli scambi commerciali, il partenariato industriale e gli investimenti sui reciproci mercati, evidenziando uno strumento privilegiato per favorire l'internazionaliz-zazione delle imprese nella Federazione Russa, merca-to strategico per l’Italia. Il nostro Paese è il quarto fornitore della Russia, con un interscambio cresciuto di oltre il 21% nel 2011; la Russia, inoltre, presenta tassi di crescita del Pil del 4,3% nel 2011, con previ-sioni del 3,8% per il 2012 e del 3,9 nel 2013. E’ il fulcro della XXI Sessione della Task Force italo-rus-sa, attraverso una serie di incontri istituzionali, tavoli tematici e visite ai distretti

produttivi del territorio. La XXI Sessione, che ha cele-brato i 10 anni di attività della Task Force, ha pre-sentato importanti novità: oltre alle riunioni plena-rie in un’unica sede sono stati promossi ed attivati incontri bilaterali svoltisi nei distretti regionali sulla base di oltre 200 progetti specifi ci. Inoltre, ha preso volume un apposito spazio, il Networking Open Space, con diversi incontri dei due Paesi, Italia e Russia, con le imprese marchigiane.

Avviata nel 2002, la Task Force italo-russa sui distretti e le pmi-piccole e medie imprese ha visto crescere in maniera espo-nenziale il numero delle presenze e la qualità dei progetti discussi ed avviati:

ogni sessione registra circa 500 partecipanti provenien-ti dal mondo istituzionale e imprenditoriale italiano e russo.

Nel corso delle sessio-ni plenarie si sono svolti dei seminari dedicati agli strumenti finanziari per l’internazionalizzazione e la promozione turistica. Al settore turismo quest’anno è stato dato un ampio spa-zio, con incontri bilaterali tra tour operator russi e italiani. Altre cinque loca-lità marchigiane (Osimo, Fermo, Fabriano, Pesaro e Jesi) hanno ospitato tavoli tematici, visite ai distretti produttivi e incontri bila-terali. I lavori sono stati incentrati sullo sviluppo della collaborazione nei seguenti settori: Energie

da fonti tradizionali e al-ternative; beni di consumo per la persona; Meccanica, meccatronica, apparecchia-ture elettromedicali, nano e biotecnologie; Nuove tecnologie e prodotti nei settori dell'edilizia, del le-gno, dell’arredo e della domotica; Logistica.

La regione ospitante, le Marche, da anni intrat-tiene rapporti intensi con la Federazione Russa. Tra le esperienze più signifi-cative, la ‘clonazione’ del distretto marchigiano della meccanica a Lipetsk, che ha aperto la strada a scambi sempre più stretti sul pia-no economico, ampliando la collaborazione anche in altri campi: un progetto rappresentativo della strate-gia di internazionalizzazio-ne adottata dalla Regione Marche che, in un'ottica di sistema, coinvolge nelle azioni di internazionaliz-zazione istituzioni, imprese e Centri per il trasferimen-to tecnologico. Durante il 2011, le Marche hanno esportato merci verso la Russia per un valore di 645 milioni di euro, dato in crescita del 9% rispetto all’anno precedente; il pri-mo trimestre del 2012 ha fatto registrare un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2011. Tra i set-tori maggiormente in cresci-ta, le calzature (in questo settore le Marche sono la prime regione italiana per esportazioni in Russia) e i mobili.

Nel corso della sessione plenaria di chiusura è stata annunciata la sede della prossima Task Force, in programma nella Regione di Nizhniy Novgorod nella primavera 2013; sono stati inoltre siglati il protocollo fi nale che sancisce il raf-forzamento della coope-razione, in particolare nei settori innovativi e delle alte tecnologie, e i 6 accordi pri-vati nei settori dell’energia alternativa e del turismo.

Le presenze.La XXI Sessione, che ha

celebrato il decennale della Task Force, è stata un’edi-zione record, sia sotto il profi lo della partecipazione che della qualità, quantità

e multisettorialità delle pro-poste: oltre 500 presenze, 200 progetti, centinaia di incontri business to busi-ness che hanno gettato le basi per future collabora-zioni e 6 accordi privati siglati.

La Russia è stata rap-presentata da: due muni-cipalità di Mosca e San Pietroburgo e 15 Regioni Russe, il Ministero dello Sviluppo economico della Federazione Russa, la Rap-presentanza commerciale della Federazione Russa in Italia, la Camera di com-mercio della Federazione Russa, l’Associazione degli imprenditori di Mosca, la Camera di commercio di Li-petsk, il Parco tecnologico di Sterlitamak (Repubblica di Bashkortostan), l’As-sociazione per il sostegno delle pmi e la zona econo-mica speciale “Titanovaya Dolina” della Regione di Sverdlovsk, 4 istituti ban-cari, nonché rappresentanti dell’imprenditoria, per un totale di 130 membri della delegazione.

Per l’Italia: Diparti-mento per gli Affari regio-nali, del Turismo e dello Sport della Presidenza del Consiglio; Agenzia delle Dogane; i Consolati ono-rari della Federazione russa di Ancona e di Bolzano, Agenzia Ice; Simest; Sace; Finest; InvItalia; Camera di commercio Italo-Russa; 7 regioni (Marche, Sicilia, Puglia, Liguria, Sardegna, Abruzzo e Piemonte); la Provincia di Pescara, tre Camere di commercio ita-liane e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, 8 Università (Università degli studi di Udine, Università della Tuscia, Scuola superiore dell’Economia, Universi-tà degli studi dell’Aqui-la, Politecnico di Milano, Università Politecnica delle Marche, Università degli studi di Urbino Carlo Bo e Università di Macerata); l’Abi; 8 Istituti bancari; 24 realtà tra Associazioni di categoria, Distretti e consorzi, e una nutrita rap-presentanza di 180 aziende italiane, per un totale di 380 partecipanti.

La XXI Sessione della Task Force italo-russa è scattata con il Forum presieduto dai Ministeri dello Sviluppo economico di Italia e Russia.

Il sottosegretario di Stato del Ministero dello Svilup-po economico, Massimo Vari, a capo della delegazione italiana, ha sottolineato l’attenzione del Governo verso questa iniziativa: “L’esperienza della Task Force con-ferma come in Italia soggetti pubblici e privati stiano imparando a giocare in squadra. Intendiamo rafforzare tali sinergie, pertanto il Governo pone grande attenzione ai risultati di questo lavoro. L’export – ha aggiunto il sottosegretario - sta mettendo a segno risultati brillan-ti, la via maestra è quella di usare risorse disponibili mettendo a frutto le eccellenze. Oggi ne vediamo qui alcune”. Rivolgendosi agli ospiti russi, Vari ha parlato dell’Italia come un Paese in forte cambiamento ed ha posto attenzione sugli indicatori economici: “L’inter-scambio con la Russia è uno dei valori più signifi cativi nel panorama del commercio estero italiano; nel 2011 il nostro Paese ha occupato la quarta posizione come fornitore della Russia, e la terza come cliente”. Il sotto-segretario ha inoltre accennato alle radici culturali che contribuiscono a nutrire le relazioni tra i due Paesi e alle opportunità che la Federazione Russa offre: zone economiche speciali, grandi progetti avviati (come le Olimpiadi di Sochi, l’ampliamento di Mosca, la realiz-zazione di nuovi gasdotti), il piano di privatizzazioni annunciato dal presidente Putin e l’ingresso nell’Or-ganizzazione mondiale del commercio, con riduzioni doganali e altri vantaggi per le imprese.

Gli ulteriori interventi, dopo i saluti del sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari e del console onorario della Federazione Russa di Ancona Armando Ginesi, hanno ribadito il progressivo rafforzamento della Task Force, come strumento effi cace per creare oppor-tunità concrete di internazionalizzazione alle piccole

e medie imprese. Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche - che ha il coordinamento delle Regioni per l'internazionalizzazione-, ha parlato dell’intensifi carsi dei rapporti tra Italia e Russia come “un’occasione straordinaria per affrontare la crisi. Un intensifi carsi di rapporti legato all’amicizia tra i due popoli, alla com-plementarietà dei sistemi economici (risorse energetiche dalla Russia, prodotti manifatturieri dall’Italia), e alla vitalità delle micro, piccole e medie imprese che hanno creato partnership in Russia con il sostegno delle Regioni italiane”. Spacca ha inoltre ricordato “lo storico legame economico e culturale tra Federazione Russa e Marche, prima regione italiana per export verso questo Paese nel settore delle calzature”. Natela Scenghelija, presidente della Rappresentanza commerciale della Federazione Russa in Italia e co-presidente russo della Task Force, ha segnalato l’imponenza della sua delegazione, con 130 persone e 20 regioni rappresentate ed ha fornito alcuni dettagli sulla Task Force: negli ultimi 3 anni, nel corso delle sei sessioni svolte, sono stati sottoscritti tra imprese decine di memorandum, accordi e contratti; la potenzialità nell’incremento dei fl ussi turistici tra i due Paesi è testimoniata dalla presenza di 35 tour operator che parteciperanno ai seminari e agli incontri business to business; i progetti sviluppati in questi anni nell’ambito della Task Force, ha detto Scenghelija, mostrano parti-colare interesse da parte delle imprese nei settori delle costruzioni, legno e macchinari. Questa forte impronta sui progetti, cresciuti negli anni anche a livello qualita-tivo, è la caratteristica principale della Task Force, ha precisato Pietro Celi, direttore generale per le Politiche di Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo economico e co-presidente italiano della Task Force; nel decennale, il Forum si conferma esperienza unica e strategica, citata dal presidente Putin come best practice nel quadro delle collaborazioni Russia-Italia.

Il Forum di San Benedetto - Gli interventi dei partecipanti

“Imparare a giocare in squadra”

11PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

Nelle Marche la XXI Sessione della Task Force italo-russa sui distretti e le piccole e medie imprese. L’edizione, che ha celebrato il decennale, ha riconsegnato numeri record,

per partecipazione e qualità. Nel quadro di un rafforzamento dei rapporti bilaterali

Obiettivo: favorire gli scambi commerciali

Il Forum che ha aperto la Sessione (foto Rillo)

Page 12: Marche domani

Task Force italo-russa12PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

A partire dagli anni ’90 il processo di integrazione eco-

nomico-commerciale tra Russia e Ital ia è stato progressivo, profondo, a volte impetuoso in tutti i comparti: l’interscambio commerciale, gli investi-menti, i flussi turistici. In un decennio, tra il 1999 e il 2008, l’interscambio è cresciuto di sei volte, da 4,5 a 26,5 miliardi di euro. Alla base di questa crescita record – che non ha riscon-tro con nessun altro caso nei rapporti dell’Italia con il resto del mondo - ci sono diversi fattori: l’amicizia e la simpatia, la capaci-tà di comprensione tra il popolo italiano e quello russo, la complementarietà economica”. E’ quanto ha dichiarato il governato-re Gian Mario Spacca , nell’intervento alla seduta di apertura della XXI task Force italo-russa.

“E poi – ha aggiun-to - la necessità dell’Ita-lia di importare prodotti energetici (in particolare gas) di cui la Russia ha abbondanza; la domanda crescente e sempre più sofisticata della Russia di beni manufatti, in settori (la meccanica, l’abbiglia-mento, le calzature e il mobile-arredo), nei quali l’Italia vanta alta specia-lizzazione e una posizione leader a livello mondiale. Migliaia di micro, piccole e medie imprese italiane si sono affacciate sul mercato russo; hanno avviato rap-porti commerciali; molte di loro hanno poi stretto alleanze strategiche con i loro partner, investen-do con continuità risorse umane e finanziarie in un mercato, caratterizzato per un decennio da tassi di crescita del Pil oscillanti tra il 6 e l’8 e una dina-mica delle importazioni molto vivace, con varia-zioni positive – da un anno all’altro - del 30-35%”. “La crisi finanziaria interna-zionale del 2008-2009 –ha precisato Spacca -, con

cui stiamo facendo anco-ra duramente i conti, ha spezzato questo processo lineare di sviluppo. Il 2009 è stato un anno di gravi difficoltà, sia per le impre-se russe, sia per le aziende italiane che con la Russia, e in Russia, operavano. La Russia, grazie anche alla straordinaria dotazione di risorse energetiche, è uscita abbastanza presto e bene dalla crisi: già il 2010 si è chiuso con una crescita del Pil del 4%, conferma-ta con un 4,3% nel 2011. Sono tornate a crescere le importazioni, il mercato di consumo si è rianimato, e la ricostituzione delle scorte e la ripresa degli investimenti hanno rimes-so in moto il meccanismo di integrazione tra Italia e Russia”. “L’interscambio, a fine 2011 – ha sottolineato il governatore -, ha supe-rato il massimo storico del 2008. Ma la posizione dell’Italia si è aggravata. Il saldo, strutturalmente defi-citario per il nostro Paese, è peggiorato sensibilmente, mentre le nostre espor-tazioni, seppure in netta e chiara ripresa, ancora non hanno recuperato del tutto il calo dovuto alla

crisi. La crescita, quindi, è in corso. Ma in modo diverso. La crisi ha la-sciato segni e ridefinito strutture e modalità: i l sistema distributivo russo si è modificato, in alcuni settori radicalmente; i con-sumatori e gli utilizzatori finali industriali prestano maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo; la concorrenza dei Paesi emergenti si è fatta più forte. Ma l’Italia non può fare a meno della Russia, ed i russi non possono fare a meno dei prodotti italiani. Bisogna ripren-dere le fila del discorso e rendere più efficienti e più efficaci tutti gli strumenti promozionali che abbiamo a disposizione”.

“La Task Force ita-lo-russa -ha evidenziato Spacca-, che in questa XXI Sessione plenaria celebra i dieci anni di vita, è uno strumento unico tra tutti quelli operanti, quali il Consiglio di Cooperazione e il Comitato imprendito-riale, perché mette in re-lazione distretti industriali e istituzioni regionali, im-prese e agenzie di sviluppo, Governi centrali e Governi regionali. La sua stessa

frequenza semestrale, ar-ricchita dall’alternanza dell’ospitalità (in prima-vera in Russia, in autunno in Italia) ha consentito in questi dieci anni – come inevitabile, tra alti e bassi - di coinvolgere migliaia di istituzioni, aziende, orga-nizzazioni russe e italiane in un processo di relazio-ni e di scambio ricco ed

articolato. Ha favorito la discussione di progetti di partenariato, arricchito la conoscenza delle realtà territoriali dei due mercati, fatto confrontare i Sistemi Paese, creato opportunità, portato a contatti e con-tratti”. “La Task Force – ha concluso Spacca - ha avuto il merito di colmare, almeno in parte, un vuoto

di conoscenza reciproca. E ha avuto anche un’al-tra grande importanza: far convergere l’attenzione delle aziende e delle istitu-zioni su un tema cardine per lo sviluppo equilibrato dei rapporti economico-commercial i, ovvero i l partenariato accanto alla promozione commerciale. Così alleanze strategiche, joint ventures, partner-ship commerciali, fran-chising, project financing, trasferimenti di tecnologia, diventano un insieme di strumenti e metodi non più eludibili, perché la crisi ci impone nuove scelte, nuove modalità e nuovi approc-ci. I rapporti economico-commerciali tra l’Italia e la Russia sono forti e inelu-dibili. Ciascuna delle parti ha bisogno dell’altra: sta a noi rendere più facile e più efficiente l’approccio; sta a noi indicare le soluzioni che rendano più efficace il lavoro di tutti i soggetti; sta a noi, infine, trovare i meccanismi che facciano crescere l’integrazione tra le economie dei nostri due Paesi, sfruttando la forza immensa delle regioni, dei nostri territori e dei nostri distretti”.

L’intervento del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca

“La crisi economica impone nuovi approcci”

La seconda giornata di lavori della XXI Sessione della Task Force italo-russa sui distretti e le piccole e me-die imprese si è concentrata sui diversi settori produttivi, con tavole tematiche, incon-tri business to business tra imprenditori italiani e russi e visite ai distretti marchi-giani: ad Osimo, focus su energia; a Fermo, Beni di consumo; a Fabriano, la meccanica; a Pesaro, edilizia, legno-arredo e domotica; a Jesi, la logistica. I tavoli e gli incontri business to business si basavano sugli oltre 200 progetti di imprese italia-ne e russe precedentemente vagliati e selezionati con il supporto dell’Agenzia Ice, in modo da favorire la nascita di collaborazioni. Operatori e piccole imprese hanno

avuto l’opportunità unica di entrare in contatto con istituzioni e operatori econo-mici di importanti territori della Federazione Russa. Per il settore energia, i progetti discussi hanno riguardato

in particolare il trattamento delle acque, tecnologie per il riciclo dei rifiuti e la boni-fica, illuminazione, impianti

ad energia rinnovabile e green building. È emerso un interesse crescente per il ri-sparmio energetico: malgra-do la Federazione Russa sia ricca di risorse, l’aumento dei consumi e l’esportazio-

ne di risorse fossili stanno accrescendo la sensibilità su questo tema. Nel settore beni di consumo, i progetti

di collaborazione riguardano in particolare pelletteria e calzature, alimentare, cosme-si e macchinari per la pro-duzione di pelletteria e capi d’abbigliamento. È emersa la necessità di costruire parte-nariati nella distribuzione, elemento strategico per cre-are relazioni strutturali tra imprese italiane e russe ed affrontare le oscillazioni del mercato. In Russia il mer-cato della moda è cresciuto del 10% nel 2011, portando il Paese a divenire il sesto mercato a livello europeo, con una attenzione crescente per il prodotto di qualità (fonte: Ice Mosca). Sul fron-te della logistica, sono state affrontate, in particolare, questioni legate all’attività doganale e alla prospettiva della graduale riduzione dei

dazi legata all’ingresso della Russia nell’Organizzazione mondiale del Commercio. Tra le esperienze più signi-ficative, quella del ‘corridoio verde’ per semplificare e velocizzare le pratiche doga-nali per l’import e l’export di merci fra l’Italia e la Russia, un progetto che vede coinvolti l’Agenzia delle Do-gane italiana, l’Interporto delle Marche e il Servizio Federale delle Dogane russe, affiancato dalla Rostek, Ente federale delle Dogane russe. Per la meccanica l’attenzione di possibili collaborazioni si è concentrata in particolare sui macchinari e sulla pro-duzione di componentistica. Nel settore edilizia, legno-arredo e domotica, i progetti discussi riguardano la filiera delle costruzioni a 360 gradi:

collanti e verniciatura per edifici, domotica, contract, servizi alla filiera produtti-va e servizi alle costruzio-ni, fino all’intermediazione sulle abitazioni di lusso. Emerge una prospettiva di crescita su mercato russo; l’export dall’Italia nel setto-re legno ha fatto registrare un +7,2% nei primi 8 mesi (elaborazione Agenzia Ice su dati Istat). Nel corso della chiusura della XXI Sessione plenaria della Task Force italo-russa. La Task Force italo-russa è stato un Fo-rum presieduto dai ministeri dello Sviluppo economico di Italia e Russia, nel quale sono state rappresentate Regioni, Università, Centri di ricerca, Associazioni e Federazioni di settore e imprese di entrambi i Paesi.

Oltre 250 presenze tra imprese, associazioni e ope-ratori economici, ai seminari tecnici organizzati al Pa-lariviera di San Benedetto del Tronto nell’ambito della XXI Sessione della Task Force italo-russa sui distretti e le piccole e medie imprese. Il primo incontro era dedicato agli strumenti finanziari utili all’internaziona-lizzazione delle imprese ed ha visto la partecipazione di, tra le diverse realtà, Banca europea di Ricostruzione e sviluppo, Sace, Simest, Invitalia, oltre che di istituti di credito italiani e russi. Sace e Simest, due importanti pilastri del ‘Sistema Italia’ con il compito di agevolare l’internazionalizzazione delle imprese, evidenziano l’im-portanza strategica della Federazione Russa. Il gruppo assicurativo-finanziario Sace, in particolare, ha allo studio operazioni in Russia per 2 miliardi, confermando il trend positivo del portafoglio di operazioni assicurate nel Paese a sostegno degli esportatori italiani, che nel 2011 ha raggiunto 5,2 miliardi (in crescita dell’11% rispetto al 2010). Le attività in Russia, primo paese nel portafoglio di Sace, riguardano in particolar modo i settori oil & gas (39%), bancario (27%) e metallurgico

(25%), e registrano un crescente dinamismo nei settori legati allo sviluppo infrastrutturale e industriale. Anche Simest, finanziaria di sviluppo pubblica-privata, sottoli-nea l’attenzione crescente sulla Federazione Russa: “Si tratta di un Paese in cui crediamo molto, l’interesse per l’Italia è alto - precisa Luigi Antonelli del dipartimento sviluppo e advisory, dopo il seminario di San Benedetto –. Simest è fortemente impegnata nel promuovere l’in-ternazionalizzazione delle imprese verso la Russia; dagli anni ‘90 ad oggi ha deliberato 58 progetti con partner italiani in Russia, per investimenti complessivi attesi di quasi 1 miliardo di euro e strumenti di agevolazioni alle imprese per 3 miliardi di credito, pari a 322 progetti. La Task Force - prosegue Antonelli – è molto impor-tante per i contatti che riesce a creare anche a livello di amministrazioni territoriali italiane e russe e nelle Marche sta avendo grande successo”.

Focus nel pomeriggio anche sul settore turistico, con un seminario sugli aspetti di promozione e ben 330 incontri business to business tra tour operator italiani e russi.

Federazione Russa area strategica

Focus sui settori produttivi. Incontri tra imprese ed istituzioni in tavoli tematici e b2b

Prospettive di crescita sul mercato russo

Un momento del Forum (foto Rillo)

Il tavolo tematico sull’energia che si è svolto nella sede del Gruppo Astea (Osimo)

Page 13: Marche domani

La Task Force italo-russa sui distretti e le pmi rap-presenta un foro istituzio-

nale di cooperazione economica bilaterale, finalizzato a sostene-re la Russia nell’accelerazione del suo processo di industria-lizzazione e di diffusione di un clima imprenditoriale privato sul modello di quello italiano, costituito soprattutto da piccole e medie imprese e da “distretti industriali”. L’obiettivo per il quale è stata creata inizialmente la Task Force italo-russa era quello di verificare la sussi-stenza dei presupposti giuridici e tecnici per la costituzione di distretti industriali sul mercato russo, sul modello di quelli ita-liani, nel momento in cui era in discussione presso la Duma la proposta di legge relativa alla costituzione di “Zone econo-miche Speciali”, poi approvata con legge federale 116-3 del 22 luglio 2005. Successivamente, la Task Force ha gradualmente ampliato i suoi campi di atti-vità, sulla base delle esigenze rilevate nel corso dei diversi incontri. Il gruppo di lavoro ha finora avuto i seguenti obiettivi: 1) sviluppare la collaborazione tra le pmi italiane e quelle russe; 2) favorire lo sviluppo del leasing sul mercato russo, propedeutica alla costituzione di nuove pmi in loco; 3) fornire forme di assistenza doganale alle Autorità delle Regioni russe coinvolte nella costituzione di distretti nel proprio territorio; 4) agevolare il superamento delle eventuali problematiche connesse agli investimenti sui reciproci mercati; 5) sviluppare la presenza stabile delle pmi dei due Paesi sui reciproci mercati.

In occasione della V Ses-sione della Task Force - te-nutasi in Russia (Repubblica di Chuvascia) nel 2003 - è stato firmato un Memorandum, volto a favorire la creazione di distretti industriali nella Fede-razione russa.

I lavori della Task Forse italo-russa seguono gli obiettivi decisi dai due Governi centrali, contenuti in Programmi trien-nali di lavoro. A tale proposito, si segnalano quelli del 2004-2006 (Bologna, ottobre 2004); 2007-2009 (Trieste, novembre 2006); 2010-2012 (Venezia, di-cembre 2009). La Task Force ha cadenza semestrale e le riunioni si tengono generalmente in au-tunno in Italia ed in primavera in Russia. Gli incontri sono da alcune sessioni incentrati prevalentemente su: Settori innovativi e tecnologicamente avanzati: IT; meccanica e mec-catronica; aerospazio; logistica e cantieristica; ambiente, ener-gie rinnovabili ed alternative (comprese tecnologie smalti-mento rifiuti); biotecnologie; costruzioni; nuove tecnologie nel campo della lavorazione del legno; medicina e farmaceuti-ca; agroindustria e catena del freddo; eccetera; collaborazione “local to local” e tra sistemi imprenditoriali: incontro tra 2 Regioni/Enti/Associazioni di categoria/imprese italiane e Regioni/Associazioni/imprese russe; investimenti delle pmi: Zes (Zone economiche speciali); strumenti di sostegno finanzia-rio a supporto del partenariato economico-commerciale tra le pmi dei due Paesi.

Nell’ottica di assicurare continuità all'azione della Task Force, in occasione della XVII edizione, svoltasi a Bari (18-19 novembre 2010), è stata prevista la costituzione di un “Segreta-riato permanente della Task Force italo-russa”, insediatosi ufficialmente ad Ulyanovsk, nel maggio 2011. Il successo dell’attività della Task Force

italo-russa trae origine e forza da molteplici fattori: la mol-teplicità dei soggetti coinvolti; l’originalità del suo “format”, inclusivo di più livelli rappre-sentativi del mondo pubblico e

privato, sia italiano che russo; il matching incentrato su progetti concreti; la costanza dell’im-pegno profuso da entrambi le controparti istituzionali e, da ultimo, anche dalla frequenza

delle sue sessioni, che garanti-sce continuità alle attività e ai contatti ed ai progetti avviati. Negli ultimi anni, la Task Force ha visto crescere, in maniera esponenziale, il numero delle

presenze e anche la qualità dei progetti discussi ed avviati: ogni sessione registra la presenza di circa 500 partecipanti prove-nienti dal mondo istituzionale e imprenditoriale italiano e

russo. Di importanza notevole, anche la presenza di numerose Regioni italiane e russe per ogni sessione e la firma di alcuni Protocolli d’Intesa a carattere privato.

13PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

2007 2008 2009 2010 2011 2012(1) 2013(2)

1.300 1.661 1.223 1.487 1.858 1.936 2.0738,5 5,2 -7,8 4,3 4,3 3,8 3,9

14.870 16.056 14.947 15.667 16.682 17.620 18.7509,0 14,1 11,7 6,8 8,4 5,3 6,56,1 6,4 8,4 7,5 6,6 6,2 6,1

142,3 141,8 141,9 142,9 143,0 142,8 142,55,4 4,1 -5,9 -4,0 0,8 -0,8 -1,07,2 6,5 8,3 9,4 8,3 8,1 8,430,2 31,7 28,3 30,3 31,3 31,5 31,421,5 22,1 20,5 21,7 22,3 24,0 24,777,8 103,7 49,4 71,1 100,3 85,1 58,3361,3 402,7 373,4 384,7 423,4 455,2 491,9

pos. quota % pos. quota % pos. quota % pos. quota % pos. quota %6° 4,1 5° 4,9 5° 4,6 4° 4,3 6° 3,62° 9,1 2° 7,1 2° 6,5 3° 5,6 13° 2,1

pos. quota % pos. quota % pos. quota % pos. quota % pos. quota %7° 4,2 6° 4,1 6° 4,0 5° 4,5 5° 4,67° 2,8 12° 2,2 13° 2,3 11° 2,5 11° 2,4

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011Gen. - ago.

2011Gen. - ago

2012 *

Interscambio Italia 17.779 21.217 24.170 26.557 18.573 22.539 27.356 17.670 18.576

Variazione % rispetto al periodo precedente 21,1 19,3 13,9 9,9 -30,1 21,4 21,4 - 5,1

Export Italia 6.075 7.625 9.560 10.468 6.432 7.906 9.314 6.032 6.472

Variazione % rispetto al periodo precedente 22,4 25,5 25,4 9,5 -38,6 22,9 17,8 - 7,3

Import Italia 11.704 13.592 14.609 16.089 12.142 14.633 18.042 11.638 12.104

Variazione % rispetto al periodo precedente 20,5 16,1 7,5 10,1 -24,5 20,5 23,3 - 4,0

Saldi -5.628 -5.967 -5.049 -5.620 -5.710 -6.727 -8.728 -5.607 -5.632

mln euro % su export totale in Russia mln euro

% su import totale dalla

Russia499 10,8 3.367 37,7489 10,6 2.281 25,5392 8,5 1.728 19,3

283 6,1 496 5,6

282 6,1 313 3,5

222 4,8 168 1,9

I dati del 2011 e del 2012 sono provvisori

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012(1) 2013(1)

12.886 29.701 55.073 75.002 36.500 43.288 52.878 50.000 59.000

12.767 23.151 45.916 55.594 43.665 52.523 67.283 51.000 52.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

36 22 28 1.183 721 1.087 1.051

2 8 85 865 343 -319 26

Interscambio Italia

IDE netti in uscita (milioni di dollari US)

Altre macchine per impieghi speciali

GEN. - GIU. 20122011

Petrolio greggio

* Per la Russia i dati di interscambio dell'Italia sono disponibili fino ad Agosto 2012. Per tale periodo non sono disponibili tuttavia i dati a livello settoriale.

2009

Posizione occupata dalla Russia come fornitore e cliente dell'Italia e relativa quota di mercato

Popolazione (milioni)

CLIENTE

2011

Fonte: Economist Intelligence Unit e Fondo Monetario Internazionale

Per FORNITORE si intende la posizione occupata dall'Italia nella graduatoria dei paesi di provenienza dell'import della Russia

2008

(1) Stime (2) Previsioni

Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati FMI-DOTS Settembre 2012

Per CLIENTE si intende la posizione occupata dall'Italia nella graduatoria dei paesi destinari dell'export della Russia

2008

FORNITORE

Per CLIENTE si intende la posizione occupata dalla Russia nella graduatoria dei paesi destinari dell'export dell'Italia

2010

PIL pro capite alla parità del potere d'acquisto (dollari US)

Export beni & servizi (percentuale sul PIL)

Posizione occupata dall'Italia come fornitore e cliente della Russia e relativa quota di mercato 2010

Tasso di disoccupazione (%)

Import beni & servizi (percentuale sul PIL)

Indice dei prezzi al consumo (variazioni percentuali)

Debito Pubblico (percentuale sul PIL) Indebitamento netto (percentuale sul PIL)

RUSSIAPRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI

Debito totale estero (miliardi di dollari) Saldo di conto corrente (miliardi di dollari US)

PIL (miliardi di dollari US a prezzi correnti)Tasso di crescita del PIL a prezzi costanti (variazioni percentuali)

2009 GEN. - APR. 2012

FORNITORE

Prodotti della siderurgia

Variazione % rispetto al periodo precedente

Variazione % rispetto al periodo precedente

Calzature

Saldi

CLIENTEFonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Istat

Per FORNITORE si intende la posizione occupata dalla Russia nella graduatoria dei paesi di provenienza dell'import dell'Italia

Principali prodotti dalla Russia importati dall'Italia (Classificazione utilizzata: Ateco 2007 a 3 cifre) Periodo: Gennaio - giugno 2012

IDE netti italiani in Russia (milioni di euro)

Investimenti Diretti Esteri netti dell'Italia con la Russia

IDE netti in entrata (milioni di dollari US)

Metalli di base preziosi e non ferrosi; combus. nucleari

Gas naturale

Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

Principali prodotti italiani esportati in Russia (Classificazione utilizzata: Ateco 2007 a 3 cifre)Periodo: Gennaio - giugno 2012

Presenza di aziende italiane in Russia (Fonte: ex - ICE) circa 450-500 in particolare operanti nei settori energetico, automobilistico, agroalimentare e telecomunicazioni

Stock 1992 - 2011

4.237

1.022

Fonte: Eurostat e "Annuario commercio estero e attività internazionali delle imprese" - Istat e MiSE

Variazione % rispetto al periodo precedente

Altre macchine di impiego generale

Import Italia

Mobili

IDE netti della Russia in Italia (milioni di euro)

INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON L'ITALIA (valori in milioni di euro)

Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati ISTAT

Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia

Macchine di impiego generale

Prod. chimici di base, mat. plastiche e gomma sintetica

Fonte: Economist Intelligence Unit e UNCTAD (1) Previsioni

Investimenti Diretti Esteri netti della Russia con il mondo

Export Italia

Un foro di cooperazione per sostenere la Russia nel suo processo di industrializzazione

Sul modello delle Pmi

Task Force italo-russa

Page 14: Marche domani

L’inizio della col-laborazione tra la Regione Marche e

la Federazione Russa ri-sale alla fine degli anni ’90; da allora i rapporti si sono intensificati al di là dei semplici scambi di natura commerciale. Tra

gli eventi più significativi che hanno contribuito a costruire solide relazioni si possono citare: l’im-portante Convegno del 1998 ad Ancona “Quale Russia nel nostro futu-ro?”; l’esposizione nel 1999 a Loreto, per la

prima volta fuori patria, di 50 preziose icone rus-se; la visita di Mikhail Gorbaciov, Premio No-bel per la Pace, nel 2001 per la presentazione ad Urbino, con Rita Levi Montalcini, della Carta della Terra.

Nuove collaborazioni sono state avviate anche grazie al progetto ini-ziato in concomitanza con la nascita della Task Force e da sempre porta-to, nell’ambito di questo appuntamento, come mo-dello/esempio di clona-zione di un distretto ita-liano: il progetto Lipetsk del 2002. Il progetto era finalizzato a sostenere l’internazionalizzazione del distretto della mecca-nica ed in particolare del settore elettrodomestici. Ciò nell’intento di fornire alle imprese russe servizi innovativi nel settore tec-nologico e manageriale ed aumentare, di conse-guenza, la competitività delle Pmi locali, nonché sostenere investimenti stranieri. Sempre in am-bito di internazionalizza-zione, la Regione Marche ha realizzato progetti di “Scouting in Russia” (2005-2006) destinati alle regioni dell’area centrale e alle regioni meridionali di Krasnodar e Stavro-pol. In questi anni sono proseguite le relazioni

istituzionali: tra il 2004 e il 2007, il presidente Spacca ha incontrato va-rie volte l’ambasciatore russo in Italia Alexey Meshkov; nell’ottobre 2005, la Regione Marche ha ospitato la Task Force italo-russa e nell’agosto 2006 la Federazione Rus-sa ha istituito ad Ancona il Consolato onorario. Del 2008 un nuovo im-portante progetto con la sigla dell’intesa per un Parco industriale italia-no a Dmitrov, un polo logistico per le imprese marchigiane ma anche una piattaforma a dispo-sizione del sistema Italia in Russia.

Nel campo della pro-mozione, storica è la pre-senza agli appuntamenti fieristici di Mosca, in particolare all’Obuv ed al Mebel. Durante questi eventi, diverse sono state le iniziative di promo-zione integrata attivate per favorire una costante compenetrazione dei due sistemi e per promuovere le Marche in Russia: le “Giornate della Regione

Marche a Mosca” (no-vembre 2007), la “Valo-rizzazione del Sistema Marche” (aprile 2008) e l’evento “Luxury Mar-che, the Best of Made in Italy” a Sochi (ottobre 2008). Di notevole inte-resse anche il “Progetto interregionale per lo svi-luppo del made in Italy in vista delle Olimpiadi invernali di Sochi del 2014”, proposto, elabora-to e gestito da Ice Mosca, al quale hanno aderito anche la regione Abruzzo, la Lombardia e il Veneto.

Oggi gli scambi com-merciali con la Russia sono in crescita. La vita-lità produttiva delle Mar-che, con oltre 178 mila imprese, una ogni nove abitanti (un dato che rende le Marche la pri-ma Regione italiana per vocazione produttiva), ha da subito consentito uno stretto dialogo con la Russia, in particolare grazie ai quattro mag-giori distretti tradizionali (calzature/pelletterie, le-gno/mobile, meccanica, agroalimentare), a cui se ne sono aggiunti altri, contraddistinti da eleva-ti contenuti tecnologici (cartoni animati, giocat-toli intelligenti, prodotti di illuminotecnica, stru-menti musicali). Durante il 2011 la Regione Mar-che ha esportato merci verso la Russia per un valore di 645 milioni di euro, dato in crescita del 9% rispetto l’anno precedente; nel primo semestre del 2012 si re-gistra un’impennata del +21% rispetto allo stesso periodo dell'anno prece-dente. Nel 2011 la Russia si riconferma per le Mar-che la 4ª destinazione con una quota del 6,6% rispetto alle esportazioni regionali complessive. A livello nazionale, le Marche risultano la 5ª regione per esportazioni verso la Russia. L’ex-port verso la Russia ha il suo punto di forza nel calzaturiero: da diversi anni le Marche si con-fermano la prima regione italiana per esportazioni nel settore Calzature e pelletterie in Russia che, con un valore di 264 milioni di euro, rappre-senta per le Marche una fetta del 41%. Nel 2011, si registra un aumento del 20%, rispetto l’anno precedente; nel primo semestre 2012, il settore presenta un buon incre-mento del 25%, rispetto allo stesso periodo del 2011. Il 40% delle cal-zature italiane vendute in Russia proviene dalle Marche. Altro settore di punta quello del mobile – qui le Marche sono la 3ª regione italiana per esportazioni in Russia. Il settore dei mobili e prodotti in legno, con un incremento del 20%, sale di posizione nella gra-duatoria dei settori, con-quistando una quota del 14%. Nel primo semestre del 2012, continua la crescita con un +16,5%. La Russia acquista dalle imprese marchigiane il 13,5% dei mobili italiani.

Incontro del governatore Gian Mario Spacca con le delegazioni russe

Task Force italo-russa

La Russia? E’ sempre più vicina. Con la firma dell’accordo di gemellaggio con la città russa di Istra è stato aggiunto un altro importante tassello a quel progetto di orientamento di flussi di pellegrini or-todossi alla Santa Casa e alla città di Loreto e di altre iniziative, volte alla nascita di proficui rapporti di collaborazione con le città dell’Europa dell’Est, da tempo sostenuto dal Consolato russo di Ancona e che ha incontrato la piena disponibilità e la forte vo-lontà dell’Amministrazione comunale di Loreto nel perseguire questo obiettivo.

L’evento, organizzato in concomitanza della conclu-sione dei lavori della XXI Sessione Task Force italo–russa, ha visto la partecipa-zione di Natela Scenghelija, presidente della Rappresen-tanza commerciale della Federazione Russa in Italia, che, dopo aver ringraziato per l’invito e sottolineato “l’importanza della crea-zione di queste forme di collaborazione”, ricordan-do l’accordo sottoscritto in questi giorni tra il sindaco di San Benedetto del Tron-to, Giovanni Gaspari, e una decina di tour operator rus-si nell’ambito dei seminari tematici sulla “Promozione reciproca del settore turi-stico”, ha auspicato che lo stessa cosa possa essere fatta con la città di Loreto. “Questa - hanno detto il sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti, e l’assessore ai Gemellaggi, Maria Teresa Schiavoni – è una giornata molto importante per la nostra comunità. Con la firma di questo gemellag-gio, che ci lega ad Istra, situata e 58 Km da Mosca e conosciuta nel mondo

14PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

Rapporti intensificatiLe Marche e la Federazione Russa: costruite solide relazioni e avviate nuove collaborazioni. Vari progetti finalizzati a sostenere l’internazionalizzazione con servizi innovativi nei diversi settori

Siglato l’accordo durante la XXI Sessione Task Force

Loreto e Istra città gemelle

Il sindaco di Loreto Paolo Noccoletti e il capo dell’Amministrazione della città di Istra,Yury Savely, durante la firma dell’accordo

Loreto e Istra, le due città a confronto

in russo, significa ‘relazio-ne tra fratelli’ e noi oggi abbiamo trovato i nostri fratelli e le nostre sorelle”. “Ad oggi – ha ricordato il Consigliere delegato al turismo, Federico Guazza-roni - questo percorso di collaborazione ha già dato i primi frutti e Loreto è stata inserita in due pac-chetti turistici proposti da un’agenzia specializzata in viaggi con i Paesi dell’Est,

come la Larus Viaggi, con sedi a Mosca e a Comacchio. Tutto questo ci dà la spinta per con-tinuare con entusiasmo in questa direzione”. Da sottolineare la presenza in sala consiliare di molti lauretani che hanno già parlato con il console onorario per cercare di avere contatti per nuovi sbocchi commerciali in questo mercato russo.

perché ospita il monaste-ro ‘Nuova Gerusalemme’, si aprono per noi nuove strade e nuove forme di collaborazione che permet-teranno di definire obiettivi comuni che mirino ad una comune crescita culturale, economica e sociale delle nostre rispettive comunità. Grazie a questo gemellag-gio, che nasce proprio dal riconoscimento di alcune caratteristiche comuni che legano queste due città, tra cui un’analoga vocazione ad individuarsi quali luoghi di culto e pellegrinaggio a livello internazionale e l’affermazione di ciascu-na città quale importante mèta di turismo finalizzato a scopi religiosi legati alla Cristianità ed alla spiritua-lità cattolica, sarà possibile dare un’ulteriore visibilità internazionale alla città di Loreto e sarà possibile in-traprendere operazioni che possano intercettare tutto quel flusso turistico, per noi nuovo, che proviene dai Paesi dell’Est”. Grande sod-disfazione è stata espressa anche dal Console onorario

della Federazione Russa di Ancona, Armando Ginesi, anima di questo gemellaggio. “Oggi – ha detto il Console – il sogno iniziato un anno fa si realizza. Dobbiamo considerare questa giornata come il punto di partenza di un cammino che deve marciare verso lo sviluppo di quel tipo di turismo che caratterizza queste due città è cioè un tipo di turismo religioso”. Per l’Ammini-strazione comunale di Istra erano presenti Yury Savely, capo dell’Amministrazione della città, e il suo vice Olga Kuznetsova, che hanno espresso la loro gioia per la firma di un accordo “che saprà portare grandi benefici alle due città nel campo del turismo, della cultura e delle attività economiche”. Alla cerimonia hanno partecipa-to anche Leonov Gennady, direttore della rivista “Sa-moupravlenie” e Alexander Tarakanov, direttore della rivista “Russia Italia”. “In questi giorni – hanno detto – abbiamo potuto toccare con mano l’ospitalità italia-na. La parola gemellaggio,

Page 15: Marche domani

15PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

Il regista californiano Taylor Hackford di re-cente a Jesi per visitare

la sede di Energy Resources. Il legame tra Hackford e la realtà marchigiana di spic-co nel settore delle energie rinnovabili e dello svilup-po sostenibile riguarda la residenza in Puglia del regista e della moglie, l’at-trice premio Oscar Hellen Mirren: è stata infatti ER a realizzare nel Salento l’innovativa masseria a zero emissioni per la coppia di star. “Cinque anni fa con Enrico Cappanera abbiamo iniziato insieme un percor-so ed Enrico, con le sue capacità, ha dimostrato che si può unire il rispetto dello stile italiano e il fascino di una masseria del Cin-quecento con le migliori tecnologie green”. Così il noto filmaker - autore di grandi film come “Ufficiale e gentiluomo”, “L’avvocato del diavolo” , “Ray” e del thriller “Parker” con Jenni-fer Lopez e Nick Nolte in uscita a gennaio nelle sale cinematografiche america-ne – incontrando la stampa

Hellen Mirren e Taylor Hackford; sullo sfondo la loro masseria in Puglia

al fianco di Cappanera, amministratore delegato di Energy Resources. “ Il motivo della mia visita –

ha tenuto a sottolineare Hackford – perché sono cliente ed anche amico di una realtà suscettibile di pungolare la mia curiosità, che non ha limiti: sono molto interessato a capire se il sistema realizzato da ER nella mia casa pugliese possa funzionare anche in situazioni molto più grandi”.

La masseria di Tiggia-no, in provincia di Lecce, è stata infatti acquistata da Hackford e dalla sua consorte con l’idea di re-

cuperare la struttura fa-cendo incontrare le antiche tecniche di restauro con in più moderni sistemi energe-

tici da fonte rinnovabile. Della genesi del progetto ha parlato i l r e g i s t a americano, c o n t o n o col loquia-le, tradotto in simulta-nea da Guy Bertolozzi, m a n a g e r i s rae l i ano che, ne l le Marche per

“Quando la tecnologia green sposa la magia italiana della pietra”

Il regista californiano Taylor Hackford nella sede di Energy Resources: visita nelle Marche rilanciando uno stile di vita da esportare negli States

realizzare l’importante pro-getto “Ecocittà”, simpati-camente si è prestato a fare da interprete. “Ci siamo

tuffati nel progetto della masseria, sulla scia della magia della vecchia pietra italiana che aveva già fatto innamorare tanti miei amici attori ed anche componenti del mio staff”. L’incontro con ER, ha raccontato Hackford, su suggerimen-to dell’architetto Brizio Montinaro, che ha firmato il progetto della dimora pugliese; “Conservare una struttura com’era un tempo non significa vivere come a quell’epoca: il fascino dell’antico – ha sottolineato il cineasta - può essere anzi valorizzato secondo i prin-cipi del rispetto e della sal-vaguardia dell’ambiente”.

E di un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente si è parlato a lungo, toccando

i temi dell’educazione all’u-tilizzo dell’energia pulita con riferimento alle nuove generazioni.

Tra le star di Hollywo-od Taylor Hackford non è il primo a fare del “green concept” linea guida di uno stile di vita. Che in Italia, nel suo caso, ha trovato impronta ecosostenibile, “da esportare negli States”. Promosso dal regista l’at-teggiamento italiano verso le energie pulite: rispetto all’America, e con preciso riferimento al fotovoltaico, un’inclinazione decisamen-te maggiore, “anche se sem-bra incredibile considerati la tradizione di un Paese proiettato al design e il senso tutto italiano dell’e-stetica”.

Da sinistra: Guy Bertolozzi, Taylor Hackford, Enrico Cappanera

Cinque anni fa l’incontro con Enrico Cappanera, amministratore

delegato di ER, realtà di spicco nel settore delle rinnovabili

che nel Salento ha realizzato l’innovativa masseria a zero

emissioni per il noto filmaker e sua moglie, l’attrice premio Oscar

Hellen Mirren

Il “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, giunto alla sua quinta edizione, è una manife-stazione itine-rante, promossa e coordinata da U n i o n c a m e -re con il coin-volgimento del sistema came-rale e dei Comi-tati per l’Im-prenditorialità Femminile, che attraversa l’Ita-lia in nove tappe (da Imperia a Ca-tania) con l'obiettivo di richiamare l’attenzione sul contributo delle don-ne alla crescita del paese, tenendo conto della complessità ed eccezio-nalità dell’attuale contesto econo-mico e sociale. L'appuntamento an-conetano è dedicato, in particolare, al tema della creazione d'impre-sa e del supporto alle start-up, strumenti strategici per rilanciare lo sviluppo economico e l'occupazione, soprattutto di alcune categorie par-ticolarmente colpite dalla crisi, quali i giovani e, appunto, le donne. La ��������������������� ������������ra più attuale alla luce dell’entrata in vigore del cd "DL Crescita 2.0"

che introduce, per la prima volta, �������������� ����������������ne di "nuova impresa innovativa"

cui sono ricono-sciuti una serie di agevolazioni �� ������� ���������con l'intento di creare le condi-zioni favorevoli

per la nascita e lo sviluppo di start-up innovative. Al convegno/wor-kshop interverrà

un rappresentante della "Task Force sulle start-up" che ha assistito il Mi-nistro dello Sviluppo Economico nel-la elaborazione del provvedimento, ��������������������������������������contenuti dello stesso. Allo scopo di completare il quadro delle politiche e delle opportunità a sostegno della creazione d'impresa, sono previsti, inoltre, interventi di INVITALIA, Re-gione Marche, dell'Università Poli-tecnica delle Marche e della Fonda-zione Marche. L'iniziativa sarà anche l'occasione per la premiazione delle imprese femminili vincitrici del ban-do "Impronta d'Impresa Innovativa 2012" promosso dal Comitato I.F. della Camera di Commercio.

START UP! Ripartire dai giovani,

dalle donne, dalla nuova impresa

9,00 Registrazione9,30 Saluti e introduzioneRodolfo Giampieri, Presidente Camera di Commercio di AnconaSara Giannini, Assessore alla Attività Produttive, Pari Opportunità, Regione MarcheTiziana Pompei, Vice Segretario Generale UnioncamereAdriana Brandoni, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile 10,15 Misure ed opportunità per la creazione d’impresa: il quadro nazionale e localeAlessandro Fusacchia, Coordinatore Task Force sulle Start Up Ministero dello Sviluppo EconomicoMarco Pacetti, Rettore Università Politecnica delle MarcheFabio Montanini, Dirigente Servizi per l’Impiego, Mercato del lavoro, crisi occupazionali e produttive Regione MarcheMario Pesaresi, Vice Presidente Operativo Fondazione MarcheSabina de’ Dominicis�� �������� ��� ������ ������ � ������INVITALIA SPA

Testimonianze di giovani imprenditrici 12,30 Premiazione vincitrici bando di concorso “IMPRONTA D’IMPRESA INNOVATIVA 2012”

13,00 ConclusioniModera:Barbara Marini - Giornalista RAI

Al termine degustazione di prodotti a km 0 a cura delle imprenditrici del territorio

Il giro d'Italia delle donne che fanno

impresa

PROGRAMMA

20 novembre 2012Loggia dei Mercanti

ore 9.30

Page 16: Marche domani

16PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

Marche in movimento

Sono 24.339 gli apprendisti occupati nelle aziende marchigiane. Se pur in calo di 5.543 unità rispetto al 2008, ultimo anno prima della crisi, questa tipologia contrattuale resta comunque una porta importante aperta sul mondo del lavoro. Soprattutto nell’artigiana-to, che assorbe quasi il 40 per cento degli apprendisti marchigiani. Questi dati sono stati diffusi da Formart, l’ente di formazione della Cna Marche, in occasione del seminario nazionale sul “Nuovo apprendistato profes-sionalizzante”, che si è tenuto a Portonovo. “Rispetto agli altri contratti temporanei, l’apprendistato continua ad offrire maggiori possibilità di passare ad una con-dizione lavorativa stabile - ha sottolineato il presidente della Cna Marche Renato Picciaiola -: nonostante la crisi in atto, il numero di apprendisti il cui contratto è stato trasformato a tempo indeterminato è comunque rimasto stabile nel 2009 ed è aumentato negli anni successivi di quasi il 10 per cento”. Durante il seminario è stato presentato l’accordo stipulato tra la Regione Marche e le parti sociali per il sostegno all’apprendistato, con l’obiettivo di farne lo strumento principale per l’ingresso nel mondo del lavoro, dei giovani.

Apprendisti, l’accordo

“Una misura di stra-ordinaria importanza: un forte contributo all’assun-zione di giovani unito al sostegno all’internaziona-lizzazione delle imprese”. Così il governatore Gian Mario Spacca annunciando nel corso dell’Assemblea di Confindustria Ascoli, alla presenza del presidente nazionale Giorgio Squinzi, l’intervento varato dalla Regione Marche con un duplice obiettivo: sostenere l’occupazione, soprattut-to giovanile, da un lato; aiutare le micro e piccole imprese ad aprirsi ai mer-cati internazionali di mag-giore interesse, dall’altro. La misura favorisce infatti l’inserimento lavorativo di giovani laureati e diplomati fino a 35 anni di età e con formazione specifica nel settore dell’internaziona-lizzazione delle imprese. L’intervento si articolerà in due fasi. La prima prevede

Occupazione: intervento della Regione per l’assunzione di giovani laureati e diplomati

Da sinistra: Giorgio Squinzi e Gian Mario Spacca

l’emanazione di un avviso per la costituzione di un elenco, rivolto a giovani laureati e diplomati, in par t i -colare disoc-cupati, i n o c -cupati, in mo-bilità, coperti da am-m o r -t i z z a -t o r i sociali o oc -cupati, r e s i -denti o domi-ciliati (da almeno un anno) nelle Marche e in possesso di una formazione specifica nel settore dell’interna-zionalizzazione d’impresa. L’elenco sarà poi messo a disposizione delle micro,

piccole e medie imprese che intendano assumere i gio-vani selezionati. La secon-da fase riguarda l’emana-

zione di un b a n -d o p e r l’asse-g n a -zione di in-centi-vi alle i m -prese, anche i n forma aggre-g at a , s u

progetti di internaziona-lizzazione. L’incentivo sarà concesso all’impresa che assume a tempo indeter-minato (part-time o full time) o determinato (solo full time) almeno uno dei

giovani presenti nell’elenco. L’incentivo, che avrà du-rata biennale, sarà pari al 50% del costo salariale lor-do annuo fino ad un massi-mo di 20 mila euro annui. L’impresa avrà l’obbligo di mantenere l’assunzione per un periodo minimo di tre anni.

A tutela dell’occupa-zione regionale, nel prov-vedimento adottato si stabilisce che i progetti di internazionalizzazione delle imprese non devo-no prevedere interventi di delocalizzazione: se ciò avvenisse gli incentivi sa-rebbero revocati. Nel caso di un’assunzione a tempo determinato full time, se il dipendente verrà poi stabi-lizzato a tempo indetermi-nato l’impresa beneficerà di un ulteriore incentivo. Nel caso di assunzione di un lavoratore già occupato l’importo dell’incentivo è ridotto della metà.

In Europa per dare più forza al corridoio Baltico-Adriatico e, quin-di, al progetto della Fano-Grosseto e al porto di Ancona nell’ambito delle grandi reti infrastrutturali del continente: con que-sto obiettivo il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, è intervenuto a Bruxelles alla sessione del Comitato delle Regioni d’Europa dedicata alla strategia macroregionale. Spacca ha poi parlato di que-ste infrastrutture in un incontro riservato nella sede della Regione con il sottosegretario agli Esteri Marta Dassù. Prendendo

Spacca a Bruxelles per la Fano-Grosseto

parte alla sessione plenaria, il governatore ha posto l’attenzione sul tema delle reti nell’ambito del proget-to del corridoio Baltico-Adriatico, per un’efficiente accessibilità della Macrore-gione adriatico-ionica. In questo quadro, la centralità della Fano-Grosseto: “Il progetto – ha detto Spacca – è ormai entrato a pieno diritto, dopo l’inserimento nelle reti europee Ten-T, in una visione europea. Ora vogliamo compiere un nuovo passo: l’inserimento di questo corridoio anche nel core-network della rete stradale comunitaria. In questo modo, le oppor-tunità finanziarie per la

realizzazione dell’infra-struttura sarebbero mag-giori. Nuovi strumenti finanziari a livello europeo rendono disponibili ulte-riori risorse: è necessario che si pensi ad una linea specifica di finanziamento per nuove infrastrutture. Stiamo lavorando a livello europeo affinché anche la Fano-Grosseto possa go-dere di questi nuovi stru-menti, con innegabili van-taggi anche per il porto di Ancona”. Nel corso di un recente incontro con il ministro Corrado Passera, Spacca ha chiesto il pieno sostegno al progetto della Fano-Grosseto su scala nazionale ed europea.

E’ stato Rodolfo Giampieri, vice presidente del Forum delle Camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio, a ritirare a Malta il premio che l’As-semblea parlamentare del Mediterraneo ha riconosciuto alla lungimiranza delle Camera di commercio di Ancona e di Spalato nel costituire il network di 38 Camere di commercio che dal 2001 raggruppa gli enti camerali dei territori che si affacciano sulla Macroregione adriatico-ionica. Da ben dodici anni il Forum persegue il prioritario obiettivo di favorire la coesione economica e sociale dei territori rafforzando le relazioni tra i Paesi appartenenti all’area, promuovendo il confronto su problemi comuni, nonché realizzando congiuntamente programmi di cooperazione per lo sviluppo del ba-cino adriatico-ionico. L’attività realizzata

in questi anni ha consentito di ottenere preziosi riconoscimenti dalle istituzioni europee, tra cui l’ingresso in Eurochambres, prestigioso network di Camere nazionali europee.

Il Forum delle Camere di commercio Adriatico e Ionio

premiato a Malta

Adriano Federici, presidente della Camera di commercio di Ascoli Piceno, guiderà per i prossimi due anni l’Unioncamere Marche. E’ stato eletto alla guida dell’Unione regionale delle Camere di commercio con voto unanime dei compo-nenti dell’Assemblea. Per Federici si tratta di un impegno importante di fronte alle sfide della crisi.

Nato nel 1956 ad Ascoli Piceno, Adriano Federici dal 1997 è consigliere di am-ministrazione e direttore generale del gruppo Marconi, con sede a San Benedetto del Tronto e leader italiano nel settore della logistica integrata del freddo. E’ stato, inoltre, presidente della società Centro logistico Orlando Marconi fino al 2008.

Attualmente è consigliere delle sede di Ascoli Piceno della Banca d’Italia, consigliere di Assologistica, consigliere della “European Cold Storage and Logi-stics Association” e presidente della “International Association of Refrigerated Warehouses”.

In passato è stato anche presidente della Confindustria e dell’Ici di Ascoli Pi-ceno, nonché consigliere di Confindustria Marche con delega alle infrastrutture e consigliere nazionale Confindustria per la piccola e media impresa. Altri incarichi ricoperti sono stati quelli di presidente della Start Spa e vicepresidente di Asteria.

Unioncamere: Adriano Federici eletto alla guida

Definito il profilo pro-fessionale e lo standard formativo dell’operatore di nidi domiciliari. “Una risorsa in più per le fami-glie - spiega l’assessore regionale Luca Marconi – ed una grande oppor-tunità occupazionale per le tante donne che vo-gliono conciliare lavoro e famiglia”. Il percorso formativo prevede uno standard di 400 ore, al

Operatore di nidi domiciliari Ammonta a 100 mila euro il contributo stanziato dalla Regione per il finanzia-

mento di progetti destinati alle aree verdi di pertinenza scolastica, in connessione con le aree di verde pubblico urbano. La somma messa a disposizione nel bando è frutto del lavoro svolto in collaborazione tra vari assessorati regionali, sotto la regia dell’assessore all’Ambiente, Sandro Donati. “L’intento – ha detto Donati - è di mi-gliorare l’ambiente scolastico dei bambini, che può così diventare sia area di gioco e di svago, ma anche area di studio naturalistico e per l’educazione ambientale. Gli interventi sono complementari a quelli previsti per la messa in sicurezza e per l’effi-cientamento energetico degli edifici scolastici; essi, consentendo di riqualificare le aree verdi, forniranno un elevato contributo alla conservazione della biodiversità locale nei contesti più antropizzati”.

Queste azioni tendono a potenziare il complesso delle aree pubbliche che rappre-sentano per la Rete ecologica marchigiana una componente essenziale sulla quale si giocano le possibilità di mantenere e di ricostruire un livello accettabile di funzionalità dei sistemi ecologici nei sistemi insediativi.

Fondi per aree verditermine del quale l’ope-ratore dovrà possedere le competenze necessarie per offrire un servizio di qua-lità. I corsi si compongono di diversi moduli, divisi per aree di attività: giuridica, psicologico-sociale e tec-nico-organizzativa. Entro l’anno dovrebbero prendere il via i primi moduli di 30/40 ore su: elementi di primo soccorso, manipola-zione dei cibi e sicurezza;

mentre, entro i primi mesi del 2013 potrebbero essere avviati i primi nidi domi-ciliari. Requisiti di acces-so al percorso formativo sono: il diploma di scuola secondaria di secondo grado, età non inferiore ai 18 anni, selezione at-titudinale per verificare l’idoneità a seguire gli specifici compiti assisten-ziali ed educativi richiesti dall’attività professionale.

L’imprenditore Ric-cardo Tarantini è il nuovo presidente della Confcom-mercio Imprese per l’Ita-lia Marche. Tarantini, che ha preso il posto di Igino Cacciatori, è titolare di uno stabilimento balneare con ristorante a Porto San Giorgio, è presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia di Fermo ed è vice presidente della Camera di commercio di Fermo. Al nuovo presi-dente della Confcommer-

Confcommercio Marche, Tarantini

presidente

cio Imprese per l’Italia Marche sono arrivati gli auguri dell’Unione regio-nale dell’associazione.               

Da sinistra: Rodolfo Giampieri, il senatore Francesco Maria Amoruso, neo presidente dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo, e Michele de Vita, segretario generale della Camera di commercio di Ancona e del Forum

Adriano Federici

Riccardo Tarantini

Page 17: Marche domani

NOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

Lo scorso 5 ottobre è stato firmato il Decreto inter-ministeriale che riconosce, in via straordinaria, contributi alle aziende per sostenere il lavoro dei giovani (entro i 29 anni di età) e delle donne.

Questi incentivi sono finalizzati alla stabilizzazione ossia alla trasformazione dei contratti a termine in con-tratti a tempo indeterminato nonché alle nuove assunzioni con diverse modalità. Sono stati stanziati poco più di 196 milioni di euro per l’anno 2012 e altri 36 milioni di euro per il primo trimestre del 2013, infatti le assunzioni dovranno avvenire entro il 31 marzo 2013.

Il Decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 17 ottobre 2012, per cui i contributi sono attivati per assunzioni e stabilizzazioni che avvengano tra il 17 ottobre 2012 ed il 31 marzo 2013; dopo solo 24 giorni dalla pub-blicazione, tutti i fondi disponibili sono stati impegnati.

“Si tratta di un’azione positiva a sostegno dei precari, in maggioranza donne, che lavorano in modo sommerso o con contratti atipici e/o irregolari”, ha commentato la consigliera di Parità per la Regione Marche, Paola Petrucci.

Incentivi per donne e giovani: esauriti

i fondi

Marche in movimento

Aperto ad Acquala-gna nei giorni della com-memorazione dei 50 anni dalla morte di Enrico Mattei il primo museo in Italia a lui dedicato, sede la sua casa natale, in cui sono conservati intatti inediti stralci del-la storia personale del fondatore dell’Eni: l’ul-tima firma dell’ingegnere prima di essere ucciso; il tappo della bottiglia di champagne stappato nel febbraio 1953 a seguito della firma di approva-zione e fondazione Eni avvenuta in Corso Ve-

Acqualagna, inaugurata la Casa Museo Enrico Mattei; presentato il libro a fumetti

Enrico Mattei in una delle sue tante visite ad Acqualagna

nezia a Mi-lano, e poi cose perso-nali come la scrivania rimasta in-tatta, i suoi occhiali, le sue letture, il portasi-garette, gli s t rument i per la pe-s c a , c u i Matte i s i d e d i c av a q u a n d o non pensa-va al lavoro.

“Vogliamo dedicarci a l l ’uomo Matte i e alla gran-de passio-ne c iv i le che lo ha reso uno dei prin-cipali so-s t e n i t o r i dello svi-luppo in-dus t r ia l e post bel-l ico”, ha d e t t o i l sindaco di

Acqualagna Andrea Pie-rotti all’inaugurazione, presente il presidente dell’Eni Giuseppe Rec-chi.

In occasione della commemorazione è sta-to presentato il libro a fumetti su Enrico Mat-tei “Vita, disavventure e morte di un cavaliere solitario” di F. Niccolini e S. Cortesi. Al Palazzo della Cultura allestita la mostra fotografica “Ri-cordi di Enrico Mattei”, realizzata in collabo-razione con l’Archivio Storico Eni.

Meldolesi Sport vincitore dell’iniziativa “Vetrina D-Notte”, concorso promosso dal Comune di Ancona e svoltosi in occasione della Biancanotte; tema scelto per la personalizzazione dei negozi, l’universo femminile. Premiazione al Palazzo del Popolo, i riconoscimenti sono stati consegnati dall’assessore alle Attività economiche e alle Pari oppor-tunità, Adriana Celestini. Ad aggiudicarsi il secondo posto la Tabaccheria di piazza del Papa, seguita da Miss Love; quarto in classifica Papier, quindi il Biancospino e Collage. Una menzione speciale, secondo la giuria, da attribuirsi a Papier come galleria d’arte a tema più bella; Tabaccheria di piazza del Papa - premio simpatia (espresso dai votanti)- e Milton Uomo, una vetrina da uomo con tocchi di eleganza femminile.

Vetrina D-Notte, Meldolesi Sport vincitore

Foto di gruppo dei premiati

Volotea punta su An-cona e rafforza l’offerta di voli in partenza dallo scalo marchigiano. Dopo il successo delle tratte per Palermo e Cagliari, che saranno riproposte per tutta la stagione estiva 2013, dal prossimo 1° giu-

gno sarà avviato un nuovo collegamento alla volta di Catania. “Si tratta di una destinazione di forte interesse per tutto il nostro bacino di utenza, sia per lo sviluppo turistico che per il settore business”, commenta il direttore ge-

nerale di Aerdorica, Mar-co Morriale.

Le tratte sono già di-sponibili sul sito www.vo-lotea.com, nelle agenzie di viaggio e al call-center di Volotea, all’199.208.717, con tariffe a partire da 19 euro a tratta, tasse incluse.

Sanzio, dal 1° giugno volo per Catania

Dalle Marche un nuovo modo per tra-smettere l’Europa. In vista della programma-zione 2014-2020, la Re-gione ha presentato la sua nuova strategia per la comunicazione dei fondi strutturali. “In-sieme c’è futuro” lo slo-gan, cuore identitario di un’azione il cui obiettivo principale è di accompa-gnare in modo semplice e diretto il territorio nella costruzione di una sua nuova personalità europea, fondata sulla

Insieme c’è futuro

Direttore responsabile Sergio Moretti

Marche domani - Anno XXVII Numero 9 - Novembre 2012

Gestione editorialeGruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l.

C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082E-mail: [email protected]

Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodicaSpedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50%

Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE

Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail [email protected]

Aperto il Centro radioattività ambientale dell’Arpam

“La Regione svolge un lavoro straordinario per garantire la sicurezza dell’ambiente per la co-munità. Lo fa attraverso il monitoraggio costan-te dell’aria, dell’acqua, della terra, dei prodotti alimentari. I risultati di questa intensa attività, purtroppo non sempre

percepita dai cittadini, è testimoniato dai livelli di benessere che si registra-no nelle Marche, regione con la più alta aspettativa di vita in Europa e tra le più alte al mondo”. Così il presidente della Regio-ne, Gian Mario Spacca, inaugurando ad Anco-na (ex Crass) il Centro regionale radioattività ambientale dell’Arpam, recentemente ristruttura-to. Erano presenti all’i-naugurazione il presiden-te dell’Ispra Bernardo De Barnardinis, il direttore generale dell’Arpam Ro-berto Oreficini e il vesco-vo di Ancona Edoardo Menichelli.

La struttura fa parte della rete nazionale di

sorveglianza della ra-dioattività ambientale (Resorad) coordinata da Ispra (Istituto superio-re per la protezione e la ricerca ambientale) e svolge attività di sup-porto tecnico agli enti competenti e attività di controllo regionale, sia in campo che in laboratorio.

Una struttura che è un prezioso punto di rife-rimento per il controllo e la sorveglianza della radioattività ambientale. Quella di Ancona è l’ul-tima di una lunga serie di ristrutturazioni di labora-tori e strutture dell’Ar-pam in tutto il territorio regionale. Sostenibilità, sicurezza e salute sono le parole chiave per questa ‘cittadella dell’ambien-te’. “E’ nostro obiettivo prioritario – ha detto Spacca – offrire un li-vello sempre maggiore di sicurezza ambientale per tutti i cittadini delle Mar-che. In questo momento di difficoltà economiche e finanziarie, con una riduzione drastica dei trasferimenti statali, non vogliamo cedere di un passo su questo tema”.

Un momento dell’inaugurazione

piena consapevolezza del proprio ruolo di co-pro-tagonista nell’attuazione delle politiche di sviluppo e coesione. “Il processo di integrazione delle struttu-re che ci vede impegnati – commenta Paolo Petrini, vicepresidente e assessore alle Politiche comunitarie e Agricoltura della Regio-ne – è diretto a cogliere al meglio le opportunità del-la nuova programmazione comunitaria 2007 – 2014. C’è ancora incertezza sul-la quantità di risorse e sull’assetto istituzionale

che farà da base alla gestione dei fondi. La Regione è impegnata nel promuovere nuovi presupposti di svilup-po. Macroregione, gre-en economy, longevità attiva sono elementi di una nuova percezione del futuro, basata sul cam-biamento, piuttosto che sulla rassicurante difesa del passato. Il mutamen-to è fatica, ma oggi è importante comunicare all’opinione pubblica la concretezza di proposte pragmatiche”.

Page 18: Marche domani

Lunghe pareti di grappoli d’uva appesi, storie che raccontano di un’antica

arte della vinificazione da tramandare con rigore, una cittadina che si copre dei colori dell’autunno e degli aromi intensi di vini pregiati. Tutto questo è “Appassimenti aperti”, tradizionale ed atteso appuntamento enologico ospi-tato a Serrapetrona, nel cuore del Maceratese, e giunto alla sua 7a edizione. Quest’anno la manifestazione, dedicata alla valorizzazione della Vernaccia di Serrapetrona docg e del Ser-rapetrona doc, e organizzata dall’Istituto marchigiano di tutela vini e dai Comitati di

tutela delle due denominazioni, si svolgerà nelle domeniche dell’11 e del 18 novembre. E’ sempre accolta con grande entusiasmo l’eccezionale pos-sibilità di visitare le cantine, che per l’occasione si apro-

no al pubblico, schiudendo i loro gioielli: intere pareti con grappoli appesi, i famosi “ap-passimenti”, che tramandano l’antica tradizione di mettere ad appassire le uve per mesi prima di procedere con la loro lavorazione, rendendo il vitigno autoctono Vernaccia Nera una vera eccellenza del territorio, un’eccellenza che sarà possibile degustare aggi-randosi tra gli stand apposita-mente allestiti nella cittadina. Spazio, dunque, alla Vernaccia di Serrapetrona docg, unico spumante rosso che subisce tre fermentazioni, conquistando una sorprendente aromaticità; e al Serrapetrona doc, vino dai particolari sentori speziati e dalla spiccata mineralità, per cui la maturazione delle uve ed il successivo affinamento richiedono molto tempo. “Ap-

passimenti aperti” promuove dunque la conoscenza di vini inconfondibili, ottenuti da vitigno autoctono e non ri-producibili altrove. Un evento di grande richiamo, che negli anni ha visto aumentare in

modo esponenziale la parte-cipazione turistica da tutta Italia. Merito anche della cornice che ospita la mani-festazione: Serrapetrona è infatti un vero gioiello tra i Monti Sibillini, un borgo medievale incastonato tra il verde, il cui centro cittadino è ricco di capolavori dell’arte e dell’architettura, tra cui numerose chiese e santuari che ospitano opere pittoriche di grande bellezza, il Mu-seo Pinacoteca d’arte sacra contemporanea ed il Museo dell’uomo, con strumenti da lavoro dell’età pre-industriale. In questo periodo Serrape-trona offre anche tante altre attività interessanti. Di parti-colare rilievo la mostra “La conquista del cielo”, ospitata a Palazzo Claudi: in esposizione reperti tra paleontologici, archeologici e numismatici

riferibili ad un arco cronolo-gico che va dalla Preistoria all’età romana. Sorprendente lo scheletro, che è possibile ammirare per la prima volta, di un dinosauro risalente a circa 75 milioni di anni fa. Sempre a Palazzo Claudi si potrà visitare anche “Favole pittoriche”, mostra dedicata alla pittrice Anna Claudi, ar-tista raffinata e fantasiosa, di cui sarà esposto un centinaio di tele tra paesaggi, nature morte e ritratti. Nel pomerig-gio di domenica 18 novembre, inoltre, Palazzo Claudi si animerà di musica, poesia e Vernaccia, ospiti i poeti Davide Rondoni e Andrea Di Consoli. Come ogni anno, anche per questa edizione sarà possibile raggiungere le cantine grazie ad un servizio navetta gratuito. Info: www.appassimentiaperti.it

NOVEMBRE 201218PAGINA MARCHEdomani

ROSEMARY MARTARELLI

La Vernaccia in mostra

L’11 e il 18 novembre settima edizione di “Appassimenti aperti” a Serrapetrona; degustazioni doc sotto un tetto di uve appese

Il turismo cambia faccia e si adegua ai bisogni e ai ritmi veloci della moder-nità. “Tagliato su misura” è la parola d’ordine per il futuro, quella che ha impe-rato al Ttg-Tti di Rimini, la fiera internazionale ‘b to b’ del turismo recentemente conclusasi. Non si è fatto sfuggire il nuovo trend il tour operator Maraviglia Travellers’ Company, che da tempo punta su un concetto innovativo di viaggio, che fa rima con flessibilità, perso-nalizzazione e facilità di pre-notazione. Ne sono esempio le tante novità presentate in fiera, dove l’operatore ha partecipato all’interno dello stand marchigiano. Un nuovo sito web (www.maravigliatravel.it), dalla veste grafica particolarmente accattivante e di forte impat-to emozionale, dotato di una nuova maschera di prenota-zione on line che permette di scegliere e prenotare con un semplice click le diverse proposte di viaggio, suddi-vise in pacchetti, escursioni e strutture ricettive. Una modalità semplice e dinami-ca per crearsi un itinerario personalizzato, scegliendo il pacchetto più adatto at-traverso aree tematiche di interesse, località e numero di partecipanti. Nuovo anche il catalogo, che si presenta con una versione più ampia e fortemente emozionale, corredata di numerose foto

del territorio marchigiano, in una vera e propria guida alla scoperta dei tesori di questa regione. Per il 2013 il catalo-go avrà anche una versione in inglese, con proposte ad hoc per l’estero che garan-tiscono un’ampia possibilità di personalizzazione e la modularità dell’offerta. E sono sempre più cuciti sulle diverse esigenze dei clienti anche i cofanetti Maraviglia Gift che, dai quattro inizia-li, sono diventati sei. Alle proposte “Red” (pacchetti da 59 euro), “Green” (99 euro), “Silver” (139 euro) e “White” (399 euro) si sono infatti aggiunti i cofanetti “Experience” (proposte da 239 euro) e “Charme” (499 euro), corredati di schede a quattro pagine che permetto-no di valutare attentamente le caratteristiche delle strut-ture ricettive e di seleziona-re eventuali escursioni ed esperienze facoltative, per confezionarsi la propria va-canza ad hoc.

Ro. Mar.

Vacanzesu misura

MARCHEdomani

Il nuovo viaggia con Maraviglia Travellers’

Serrapetrona

Sappiamo di essere grandiperché di noi si fidano i piccoli

Siamo cresciuti naturalmente,prendendoci cura dei nostri territori.

Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana:

la fiducia è tutto.

www.carifac.it

Page 19: Marche domani

19PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

Un’imponente antologica di 160 opere. Sculture

riunite in installazioni, ambientazioni, pirografie e disegni. Mezzo secolo di lavoro in uno stupefa-cente teatro dell’immagi-nifico. Demiurgo Valeria-no Trubbiani: la mostra che stanza dopo stanza si sviluppa alla Mole di An-cona ne restituisce tutta la complessità espressiva. La personalissima visione del mondo, i tanti mezzi di cui l’artista dispone: plastici, pittorici, grafici.

“De rerum fabula”, quasi un ossimoro: le cose, la loro concretezza; il mondo immaginato e reinventato privilegiando –unica realtà vera- l’irre-altà della visione. Titolo all’ammiccante gioco del latinorum che tanto af-fascina Trubbiani, la “fa-vola delle cose” si dipana con movenza teatrale: 20 ‘scene’ in successione cro-nologica e suddivise per i

cicli tematici; l’introduzione di un prologo e la conclu-sione di un epilogo, questi interamen-te affidati a citazioni dalla poetica di un autore rigo-

glioso nel-la scrittura così come in un’affa-bulazione plastica che nella dimensione narrativa è andata sempre più caratteriz-zandosi. Allesti-mento fir-mato dagli architetti Massimo Di Matteo e Mauro Tarsetti, un percor-so propo-sto come una “laica rappresen-tazione”, spiega il curato-re dell’antologica Enrico Crispolti (con la collabo-razione di Simone Dubro-vic), critico e storico che ha seguito l’intera vicen-da creativa di Valeriano Trubbiani (presentandone già la prima mostra per-sonale di sculture a Vene-zia, nel 1962), nelle sale

vanvitelliane documen-tata ampiamente, come mai finora. “Tributo di riconoscenza -sottolinea il sindaco del capoluogo Fiorello Gramillano - ad un artista che ha compiu-to la sua ricerca espres-siva in costante dialogo con il nostro territorio, cui ha lasciato segni e

opere di qualità immen-sa”, la rassegna che fino al 17 marzo 2013 sarà visitabi-le alla Mole rappre-senta per Ancona, continua l’asses-sore alla Cultura Andrea Nobili, “uno dei principa-li eventi

espositi-vi degli

ultimi anni, il punto più alto che la collaborazione con il Museo Omero ha raggiunto”. Protagonista un autore che “interroga la contemporaneità e ne interpreta il senso come pochi, uno dei più grandi scultori europei e del mondo”.

La Dorica celebra

dunque Trubbiani anco-netano d’azione (i natali a Macerata, nel 1937) e ne ricambia l’amore, ripo-sto dall’artista nei luoghi simbolo della città (dalla Cattedrale di San Ciriaco con la Croce del Millena-rio al Teatro delle Muse con il Sipario tagliafuoco, a Piazza Pertini con il gruppo scultoreo Mater amabilis, alla Chiesa dei S.S. Cosma e Damiano, alla Facoltà di Ingegneria dell’Università) e dichia-rato con la sorprendente raccolta di segni, colori e incisioni propo-sta in mostra nel 2008 alla Pi-nacoteca civica. “Intenso il dia-logo di Trubbia-ni con Ancona –ribadi-sce Cri-spolti -, vedendo rafforza-ta una dimen-sione imma-ginati-va che è diventata più complessa, articolata, ricca di riferimenti”. L’affaccio sul mare, “l’insistita componente di fascino del lontano, del viaggio; l’entrata in gioco

di un coefficiente immagi-nativo che non ha limiti”. Avventure d’Oriente, sul passo delle imprese di Ciriaco de’ Pizzecolli nei disegni della ‘scena’ inte-ramente dedicata al ciclo sul novello Odisseo e la sua Ancona, mentre nelle pirografie su legno è il culto leopardiano dell’ar-tista, altra componente di stimolo per la sua imma-ginazione. In mostra ope-re realizzate dagli anni Sessanta fino al primo decennio del Duemila, nelle sequenza dei quadri

scenici è il ritmo del percorso espo-sitivo, aperto da una signifi-cativa presenza di Mac-chine belliche. Possen-te la necessità iconica della scultura, seguen-do un preciso ban-

dolo di ordinamento: “Aruspici”,“T’amo pio bove ”,“Putti, gio-chi di mare, giochi di cielo”,“Mare, Corazzate e Federico Fellini”,“Città, Dimore, Turris”. Tappe

Valeriano Trubbiani, 160 opere nell’imponente antologica allestita alla Mole Vanvitelliana. Un tributo di riconoscenza al grande artista

Nel teatro dell’immaginifico

Due personalità di spicco della scena teatrale protagoniste dell’attività di produzione del Teatro Stabile delle Marche: Carlo Cecchi, legato allo Stabile da un ormai consolidato rapporto, e Arturo Cirillo, già applaudito per Le intellettua-li, Otello, L’avaro. Di e con Cecchi il dittico Abbastanza sbronzo da dire ti amo? di Caryl Churchill e Prodotto di Mark Ravenhill, proposto al Teatro Studio alla Mole dopo un periodo di prove ad Ancona. Le traduzioni di Giorgio Amitrano, sul palco con Carlo Cecchi nel primo atto unico Tommaso Ragno e nel secondo Barbara Ronchi. Alle prese con due testi contemporanei inglesi, doppio programma per Cecchi, che nell’ambito della Stagione di Ancona sarà di scena con Serata a Colono di Elsa Morante, diretto da Mario Martone. Regista e interprete de La purga di Georges Feydeau è Arturo Ciril-lo: la nuova produzione dello Stabile, presentata in anteprima nazionale allo Sperimentale, sarà proposta in abbonamento nell’ambito della prossima Stagione di prosa del capoluogo. Sul palco con il bravissimo Cirillo l’altrettanto brillante Sa-brina Scuccimarra, Rosario Giglio, Luciano Saltarelli, Giuseppina Cervizzi. Anche Cirillo è presente nel cartellone dell’at-tuale Stagione: dirige Ferdinando, testo di Annibale Ruccello portato in scena con Sabrina Scuccimarra e Monica Piseddu.

S.C.

Stabile, luci della ribalta per Cecchi e Cirillo

precise, ciascuna caratte-rizzata da forte identità tematica: di inquietante suggestione le installa-zioni ambientali, alcu-ne memorabili come “Stato d’assedio”,“Le morte stagioni”, “Rac-tus, ractus: stato d’assedio”,“Il silenzio del giorno”, “Turrita urbis pugnandi”,“Colosseo”.

Il genio del “favoloso favolista” (Pierre Restany) dispiegato in un lussureg-giante universo di libertà visionaria. La mostra (presentazione del catalo-go alla fine di novembre) osserva il seguente orario: dal martedì al sabato ore 16-20, domenica ore 10-13/16-20; la mattina aperto su prenotazione per gruppi e scuole. Info: www.museoomero.it.

“Stato d’assedio” , particolare (foto a corredo dell’articolo: Mosconi)

“Insula felix” , 1987

“Le morte stagioni” , 1973

Arturo CirilloCarlo Cecchi

Riapriva i battenti nell’ottobre del 2002 e Ancona festeggiava la restituzione, dopo quasi sessant’anni, del proprio tempio della cultura. Quella “cattedrale laica”, echeggiando le parole dell’assessore dorico Andrea Nobili, che il Massimo cittadino rap-

Muse, festeggiato il decennalepresenta: dieci anni, un’età giovanissi-ma, eppure le Muse hanno già storia densa, polo di riferi-mento con le sue tante prestigiose stagioni, un “archi-trave” nella regione, come lo ha definito l’assesso-re Pietro Marcolini, “fabbrica di cultura”,

ha ricordato il diret-tore della Fondazione Muse Velia Papa, con le circa 350 persone che vi lavorano. L’ “intuizione” della Dorica anche nello scommettere su “una programmazione nuova per un teatro nuovo”, ha sottolineato Alessio Vlad, direttore artistico della

Stagione lirica, “sapendo costruire un pubblico”: un milione di spettatori in dieci anni, e domenica 28 ottobre si è celebrata la ricorrenza, il teatro aperto alla città sin dal mattino. Molte le iniziative per il decennale, una festa che la Fonda-zione Muse ha voluto organizzare proponendo tutta una serie di ap-puntamenti, dalle con-ferenze tra musica e sto-ria al brunch a teatro, fino al grande concerto serale con le soprano Jessica Pratt, Carmela Remigio, Dimitra Theo-dossiou e il tenore Paolo Fanale, cui è stato conse-gnato sul palco il Premio internazionale “Franco

Corelli”, giunto alla ot-tava edizione. Il maestro Carla Delfrate a diri-gere la Form Orchestra Filarmonica Marchigiana in una serata che non ha lesinato le emozioni: arie

d’opera tra le più note, una carrel-lata anche nei ricordi, com’è stato passando in sequenza le cartoline de-dicate ai più suggestivi e spettacolari allestimenti che sono sta-ti realizzati in questi pri-mi dieci anni dalla Fonda-zione Muse, immagini bellissime dal passato

su cui è stato peraltro possibile immortalare l’annullo postale. Dopo il concerto, brindisi di buon compleanno nel piazzale del teatro: la

Da sinistra in senso orario: Dimitra Theodossiou, Carmela Remigio, Paolo Fanale e Jessica Pratt nell’immagine simbolo per il decennale delle Muse

frizzante con-clusione di una giornata che si è aperta con il saluto istituzio-nale del sindaco del capoluogo Fiorello Gramil-lano e cui ha fatto seguito la conferenza Il Te-atro delle Muse: breve storia per un decennale, a cura di Fabio Mariano. Nello spazio espositivo del Musecaffé inaugurazione della mostra di Paolo Annibali (dell’artista la scultura legata all’ottava edizio-ne del Premio Corelli), che re-sterà aperta fino al 2 dicembre, ad ingresso libero. Di Fabio Brisighelli la con-ferenza Dieci anni alle Muse: musica e canto al settimo cielo; in occasio-ne dei festeggiamenti, la presentazione del libro

“Dieci anni di emozioni”, un viaggio per immagini attraverso le produzioni liriche realizzate dalla Fondazione Muse dal 2002 al 2012.

Sil. Cor.

“Così fan tutte” (cartolina)“Un ballo in maschera” (cartolina)

Page 20: Marche domani

20PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

È una festa per tutti gli spettatori Urbi-noinscena 2012.2013,

Stagione del Teatro Sanzio di Urbino che nel 2012 celebra il trentennale dalla riapertura. E per festeggiare la ricorrenza il Comune di Urbino - assessorato alla Cultura e l’Amat, con il sostegno della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività culturali, pre-sentano un ricco program-ma da novembre a mag-gio, un percorso che tocca generi diversi che con-notano le sezioni in cui il cartellone si articola: teatro, danza, ragazzi, la città in scena e arte. Testi classici e moderni, rilet-ture, novità e piacevoli appuntamenti domenicali riservati ai più piccoli. La sezione dedicata al teatro prende avvio il 15 novem-bre con Paolo Poli che si ripresenta per stupire con

pungenti quadri recitati-cantati-danzati nel suo stile inconfondibile, che questa volta si apre con Aquiloni al mondo poetico di Giovanni Pascoli. Silvio Orlando porta in scena il 30 novembre Il nipote di Rameau, uno dei testi più divertenti e brillanti del Settecento francese di Denis Diderot. Una com-media brillante sul tema del sesso, del tradimen-to, dell’amore è Non c’è tempo amore al Sanzio il 18 dicembre con Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey, Edy Angelillo e Lorenzo Gioielli. Valerio Binasco, pluripremiato regista e attore, in scena con La tempesta di Shakespeare il 24 gennaio in veste di interprete e regista della neonata compagnia Popu-lar Shakespeare Kompany.

Il 26 febbraio nel cartellone è Un amore di Swan, spettacolo tratto

dalla seconda parte dell’o-pera Ricerca del tempo perduto di Proust; Fede-rico Tiezzi –grazie all’in-terpretazione di Sandro Lombardi, Elena Ghiaurov e Iaia Forte– restituisce la storia di un tormentato amore che diventa osses-sione, malattia, rovina, ritratto di una società in via di disfacimento. Servo di scena, uno dei più celebri testi teatrali di Ronald Harwood, appro-da, interpretato e diretto da Franco Branciaroli, al Sanzio il 7 marzo. L’11 aprile torna nella città ducale Anna Bonaiuto, protagonista dell’appas-sionato monologo La belle joyeuse, dedicato alla “bella e gioiosa” princi-pessa Cristina Trivulzio di Belgioioso.

Tre gli appuntamenti dedicati alla danza: il 13 dicembre con La boule de neige in prima italiana ad

Urbino al termine di una residenza di creazione. Lo spettacolo -creato nel 1985 da Fabrizio Monteverde per la Compagnia Baltica e danzato oggi dal Balletto di Toscana Junior- è con-siderato uno dei migliori brani coreografi ci di danza contemporanea italiani. Il 19 marzo torna la Nuova danza italiana con Anti-corpi Explo. Il 17 aprile il Balletto Teatro di Torino in Didone e Enea, creazio-ne del talentuoso coreo-grafo Matteo Lavaggi.

Il percorso dedicato ai bambini si articola in cin-que tappe. Nella sezione ‘la città in scena’ espe-rienze del territorio con la Compagnia dialettale urbi-nate. Il 5 maggio al Museo della Città il progetto Ho paura del vento, ideato dal-la compagnia Baku proprio per questo spazio.

Biglietteria del Teatro Sanzio (tel.: 0722 2281).

La Stagione del Sanzio di Urbino celebra la ricorrenza con un ricco programma: accattivante il percorso attraverso i generi

Trent’anni di scenaAnteprima nazionale di

Frankenstein Junior della Compagnia della Ran-cia il 24 e 25 novembre al Teatro dell’Aquila di Fermo: il debutto segue la residenza di allestimento con al lavoro Giampiero Ingrassia – nei panni del brillante e stimato dottor Frederick Frankestein - e tutto il cast nella prepara-zione di questo spettacolo considerato una delle migliori cento commedie

americane di tutti i tempi. La versione italiana è di-retta da Saverio Marconi con la regia associata di Marco Iacomelli.

L’eleganza e il fasci-no di Gandini Juggling, una delle compagnie di giocoleria più acclamate

in Inghilterra, approderà al Teatro dell’Aquila il 15 e 16 dicembre con l’esclu-siva regionale di Smashed. La compagnia – diretta da Sean Gandini e Kati Ylä-Hokkala - a Fermo arriverà con un omaggio a Pina Bausch e al suo Tanzthe-ater con nove stra-ordinari giocolieri che ricree-ranno una serie di immagini dal sapore cinema-���������ispira-te alle coreogra-��� �����Bausch.

Ap-puntamen-to succes-sivo nella Stagione 2012-2013 del Teatro dell’Aqui-la di Fermo -promossa dal Comune e dall’Amat con il contributo di Regione

Al Teatro dell’Aquila lo spettacolo della Rancia

Frankenstein Junior, anteprima nazionale

Marche e Ministero per i Beni e le Attività culturali - il 19 e 20 gennaio 2013 con Alessandro Preziosi in veste di interprete e regista di Cyrano de Ber-gerac di Edmond Rostand.

Antonio Latella� ��� ��la regia di Un tram che si chiama desiderio, in scena il 2 e 3 febbraio con Laura Marinoni e Vinicio Marchioni. Latel-la offre una lettura nuova del testo capolavoro di Tennessee Williams.

Dopo il successo di La parola ai giurati (2008), Alessandro Gassman tornerà il 5 e 6 marzo sul palcoscenico del Teatro dell’Aquila con Riccardo III. La nuova produ-zione del Teatro Stabile del Veneto, diretta dallo stesso Gassman, con la Fondazione Teatro Stabile di Torino vede l’attore impegnato in una gran-de prova di teatro, come protagonista e regista.

Conclusione della Sta-gione, il 16 e 17 marzo, ��������� �� Hedda Gabler, una delle più seduttive ������ � ������ ���������per la regia di Antonio Calenda che dirige nel ruolo del titolo Isabella Ragonese.

Il cartellone del Teatro dell’Aquila completa la

sua offerta con quattro appuntamenti fuori abbo-namento (10 novembre: Zoom –Spartito cine-���������, con Tosca,

testo e regia Massimo Venturiello; 4 dicembre: Occidente estremo. Vi racconto il nostro futu-ro di e con Federico Rampini; 24 gennaio: Balletto di Roma, The Arena Love; 5 aprile: Itis Galileo, di Francesco Niccolini e Marco Pa-olini) e la consolidata rassegna Classico contempo-raneo (3 spettacoli), dedicata alle esperienze più giovani

della scena.Info: biglietteria del

Teatro 0734 284295, Amat 071 2072439. www.amat.marche.it.

Saverio Marconi (foto: Enrico Vallin - Photomedia)

Ricordiamo che...

Resterà aperta fi no al 9 dicembre, al Palazzo Collio di San Severi-no Marche, la Mostra operativa su stampa ed editoria (Mose), che nasce dalla volontà dell’Associazione Archivio storico tipolitografi a C. Bellabarba (formata da Comune di San Severino, Tipografi a Bellabarba e Opera Pia Luzi) di rendere fruibile il fondo cartaceo, gli oggetti storici e gli strumen-ti dell’antica tipografi a Bellabarba nata nel 1883. L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Carima e dalla Confartigianato Macerata. A presentare la mostra una fi gura femminile in costume calata nell’epoca di Gutenberg che guida i visitatori in un affascinante viaggio nel tempo e fa sperimenta-re le antiche tecniche di stampa, oggi quasi cancellate dal computer e dalla stampa digitale, ma in corso di rivalutazione come arte ed abilità artigia-nale.

Nella seconda fase della mostra, che si terrà nel 2013, verranno attivate sezioni multimediali interattive sui documenti e gli incunaboli della Biblio-teca comunale di San Severino, sui documenti dell’Archivio tipografi co e un lavoro-video su Eugenio Montale, che stampò a San Severino l’edizione a tiratura limitata di Xenia.

Il progetto intende sperimentare la possibilità di sinergia operativa e partnership con le realtà artigianali e pro-duttive del territorio, secondo l’ottica del nascente Distretto culturale evoluto istituito dalla Regione Marche.

Orario mostra: domenica 10/12-16/18,30 - giorni feriali: su prenotazione (3341677429). Ingresso gratuito.

Stampa ed editoria: la mostra di San Severino

Presentati a Palazzo Madama, alla presenza della vicepresidente Emma Bonino e delle senatrici Silvana Amati e Cinzia Bonfrisco, il catalogo digitale di tutte le opere conosciute della pittrice Nori de’ Nobili (Pesaro, 1902 - Mo-dena, 1968) e le immagini della restaurata sede del nuovo museo a Ripe (An) a lei dedicato e che delle opere della pittrice ospita un’esposizione permanente, mentre nell’archivio sono depositati i dipinti, i disegni e tutto il materia-le in possesso del Comune di Ripe. L’obiettivo è quello di non disperdere il suo lavoro, come è accaduto fi no ad oggi, e di consentirne la visione e la consultazione.

“Il restauro del nuovo museo – ha dichiarato la Amati - conclude un cammino intrapreso da anni per valoriz-zare una grande artista italiana del secolo scorso che con la sua opera ha rappresentato un simbolo del cammino compiuto dalle donne nel Novecento”.

Alla presentazione anche il commissario straordinario alla Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, il sindaco di Ripe Fausto Conigli, gli assessori alla Cultura dei Comuni di Ripe, Senigallia e Corinaldo e la presidente della Commissione Pari Opportunità regionale, Adriana Celestini.

Senato, presentato nuovo museo Nori de’ Nobili a Ripe

La scultura metafi sica di Francesco Gennari a Matera

La ricerca di Francesco Gennari (Fano, 1973; vive e lavora a Pesaro) ha un notevole sfondo metafi sico. L’artista marchigiano ha alle spalle un ricco curriculum di importanti esposizioni in Italia e all’estero; nel suo lavoro forte rilievo assume la componente “installativa”, che tradisce la sua forte esigenza di rapportarsi ad un “luogo” specifi -co, a volte immaginato ed artifi cialmente creato per ambientarvi il “vissuto”, oppure i voli della propria fantasia o delle proprie ossessioni.

Una serie cospicua e rappresentativa del suo lavoro è ora esposta (fi no al 17 novembre) nell’ambito della gran-de rassegna “Periplo della scultura italiana 3”, curata da Giuseppe Appella e Marta Ragozzino ed organizzata dal Circolo La Scaletta, negli spazi unici ed incredibili delle Chiese Rupestri di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù a Matera. Tra queste opere spiccano per la loro essenziale comunicatività Come se (2001), Il luogo dove non c’è più una coscienza (2008) e Quasi due sfere (2005).

M. De Luca

Alessandro Gassman

Isabella Ragonese in “Hedda Gabler”

Sulle scene di “Smashed”

“La tempesta”“Il nipote di Rameau”

Page 21: Marche domani

21PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

Un dramma a doppio intreccio in cui la trama

secondaria contribuisce a far risaltare i vari mo-menti dell’azione princi-pale. Il prossimo appun-tamento nel cartellone della Stagione teatrale di Ancona -curata dal-lo Stabile delle Marche in collaborazione con la Fondazione Muse e il Comune- è al Mas-simo dorico fino all’11 novembre con Re Lear di William Shakespeare, definita la migliore trage-dia del Bardo, interpre-tata e diretta da Michele Placido. Ricordiamo in breve gli appuntamenti successivi della Stagione (vedi Marche domani n. 6/7): dal 6 al 9 dicembre alle Muse Il discorso del Re di David Seidler, con e diretto da Luca Barbareschi; sempre alle Muse dal 20 al 23 dicembre con la regia di Leo Muscato Due di noi di Michael Frayn, protagonisti Emilio Sol-

Al Teatro delle Muse di Ancona

Placido è Re Lear: il tramonto del potere el’attualità di Shakespeare

frizzi e Lunetta Savino. Il cartellone prosegue dal 23 al 27 gennaio al Teatro Sperimentale con Il nipote di Rameau di Denis Diderot, adatta-mento di Silvio Orlando ed Edoardo Erba con Orlando anche in scena. Dal 6 al 10 febbraio allo Sperimentale Arturo Ci-rillo dirige Ferdinando un testo ricco di smasche-ramenti e passione di Annibale Ruccello porta-to in scena assieme alle attrici Monica Piseddu e Sabrina Scuccimarra. Dal 27 febbraio al 3 marzo sempre allo Sperimenta-le lo spettacolo Oscura immensità tratto dal romanzo “L’oscura im-mensità della morte” di Massimo Carlotto, prota-gonisti Giulio Scarpati e Claudio Casadio, regia di Alessandro Gassman: un noir che mescola ven-detta, perdono e voglia di giustizia, una pièce che non lascia scampo e dove il pubblico dovrà per forza di cose schie-

rarsi. Dal 20 al 24 marzo allo Sperimentale torna-no Enzo Vetrano e Stefa-no Randisi con L’uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello.

Dal 4 al 7 aprile al Teatro delle Muse arriva un evento europeo, in esclusiva per le Marche: la messa in scena di La Serata a Colono, l’unico testo teatrale di Elsa Morante. La regia è di Mario Martone che diri-ge Carlo Cecchi, veden-do così unite due delle sensibilità artistiche più significative della scena internazionale (la pro-duzione dello spettacolo è del Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma e Stabile delle Marche che prosegue il suo rap-porto ormai decennale con Cecchi). Serata a Colono si presenta come la parodia di una delle più famose tragedie del mondo antico, l’Edipo a Colono di Sofocle.

Dal 17 al 21 apri-le allo Sperimentale la

Stagione in abbonamento si chiude con Variazioni enigmatiche di Éric- Em-manuel Schmitt con Sa-verio Marconi e Giampa-olo Valentini per la regia di Gabriela Eleonori, produzione Compagnia della Rancia.

Nove spettacoli da novembre ad aprile compongono il cartello-ne 2012-2013 del Teatro Lauro Rossi di Macerata, promosso dal Comune e dall’Amat. Inaugurazione il 13 e 14 novembre con la danza del Balletto Tea-tro di Torino, formazione che s’impone come una delle più mature del pa-norama italiano contem-poraneo. Didone e Enea, creazione del coreografo Matteo Lavaggi, è il tito-lo del lavoro presentato al Lauro Rossi e che ri-prende in chiave contem-poranea l’amore narrato da Virgilio, nel quarto capitolo dell’Eneide, fra la regina di Cartagine ed Enea in un dialogo continuo tra il corpo e la struggente musica ba-rocca che il compositore Henry Purcell firmò nel 1689. Il “viaggio dan-zato” di Didone e Enea non si esaurisce a teatro: il secondo giorno, il 14 novembre, il Balletto Te-atro di Torino presenta, nella splendida location di Palazzo Buonaccorsi, dei frammenti di Didone ed Enea, una performace pensata per questo affa-

scinante luogo.Bella, brava, intel-

ligente e popolare. Un ritratto che ben si addi-ce sia a Mirandolina, il personaggio goldoniano, prima vera “donna mo-derna” a comparire sulle scene, sia a Nancy Brilli che è l’interprete de La Locandiera – in cartellone l’8 e il 9 gennaio - nel-la versione di Giuseppe Marini.

Il 17 e il 18 gennaio Alessandro Preziosi in ve-ste di interprete e regista di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand porta in scena questa comme-dia tenera e romantica, tutta puntata sul ritmo. Sarà poi la volta di Un tram che si chiama deside-rio, in programma il 4 e il 5 febbraio- per la regia di Antonio Latella.

Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi sono i protagonisti, il 13 e il 14 febbraio, di Due di noi per la regia di Leo Muscato. Lo spettacolo racchiude tre atti uni-ci, tre emblematiche e paradossali situazioni

Didone ed Enea … sulle punte

Cartellone Lauro Rossi

Un sito web speci-ficatamente dedicato a Lorenzo Lotto nelle Mar-che: è nato grazie alla collaborazione tra le città marchigiane che conser-vano le opere del genio rinascimentale ed enti pubblici e privati. Un’idea sulla scia della mostra romana alle Scuderie del Quirinale dedicata al Lotto e di eventi ad essa collegati, come il progetto di valorizzazione Terre di Lotto e il precedente convegno internazionale di studi organizzato in occasione del 450° anni-versario della morte del grande artista veneziano. Promosso dal Comune di Jesi, il sito www.loren-zolottomarche.it unisce le località lottesche della regione -Ancona, Cingoli, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati, Ur-bino-, la Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici delle Marche, la Delegazione pontificia per il Santua-rio della Santa Casa di Loreto e due soggetti privati: Lions Club di Jesi e Banca Popolare di An-cona che ha finanziato il progetto. Con i ventiquat-tro capolavori distribuiti su otto città, le Marche si collocano a pieno titolo tra i luoghi lotteschi di immediato interesse per vastità e preminenza arti-stica dei documenti che il pittore ha lasciato.

Lotto nelle Marche, il sito web

Il Palazzo Apostolico di Loreto ospiterà fino al 27 di gennaio 2013 la mostra “Giovanni XXIII pellegrino a Loreto e Assisi”. La rassegna, allesti-ta nelle Cantine del Bramante, è l’omaggio della Santa Casa alla memoria di Giovanni XXIII e alla recente visita di Benedetto XVI. Intento della mostra, che si pone nel panorama delle celebra-zioni per il Cinquantesimo del Concilio Ecume-nico Vaticano II, quello di documentare tutti i momenti salienti del viaggio-pellegrinaggio di Papa Roncalli attraverso l’esposizione di oggetti liturgici, d’arte, paramenti, foto, resoconti gior-nalistici, testimonianze e la proiezione di filmati storici. Esposti centinaia di oggetti e documenti storici che spiccano per preziosità, unicità o per importanza come, ad esempio, la Mercedes Benz 300d che condusse il Papa dalla stazione ferrovia-ria di Loreto al Santuario; le Corone della Vergine e del Bambino in oro puro e brillanti, smeraldi e rubino, dono personale di Giovanni XXIII alla Madonna di Loreto; il Triregno con cui fu in-coronato Giovanni XXIII; il faldistorio in legno dorato del XVIII secolo; il servizio in porcellana bianca realizzato in occasione del viaggio del Papa. Fra gli oggetti personali di Papa Roncalli: la Corona del Rosario, i suoi guanti bianchi ed i calzari, l’anello in oro con smeraldo e brillanti, la Mitria, il Razionale; la Croce pettorale dona-ta a Sua Santità dall’allora sindaco di Loreto e, soprattutto, il cappello papale e la stola con cui si recò in viaggio e che appartengono alla memoria essendo gli stessi con cui il Santo Padre appare in tutte le immagini storiche che lo ritraggono a bordo del treno. Fra gli oggetti sacri e d’arte, le Gestatorie di Pio IX e di Pio VII; la statua in ar-gento massiccio che raffigura la Vergine lauretana e il Bambino, dono dell’Episcopato marchigiano a Giovanni XXIII; il paravento giapponese –fogli au-rei su legno pregiato– omaggio del primo ministro del Giappone a Giovanni XXIII che a sua volta ne fece dono a Loreto. Molto ampia è la sezione documentale in cui sono proposti, fra gli altri, Gli Atti della Visita apostolica di San Carlo Borro-meo a Bergamo (1575) a cura di Angelo Giuseppe Roncalli; le Lettere di Giovanni XXIII (1958-1963) a cura di Mons. Loris Francesco Capovilla; il re-gesto dei documenti di Loreto, corrispondenza fra la Santa Casa e la Santa Sede.

Tutte le opere e gli oggetti provengono da importanti collezioni quali: i Musei Vaticani, la Sagrestia della Patriarcale Basilica di San Pietro, la Galleria d’arte Sacra di Villa Clerici, l’Archivio e Museo della Santa Casa di Loreto.

Giovanni XXIII, la mostra di Loreto

Sostegno capillare e assiduo della Re-gione ai beni cultu-rali del territorio: lo prevedono i decreti, emessi dal servizio Cultura, che assegna-no contributi a enti, istituti, fondazioni e associazioni culturali iscritte nel Registro regionale per oltre 250 mila euro, e la somma di oltre 97 mila euro destinata a progetti inerenti agli interven-ti conservativi e di restauro di biblioteche e beni librari e docu-mentali.

Sulla base dello stanziamento previsto dal Programma ope-rativo annuale della Cultura, 21 sono i soggetti ammessi al finanziamento regiona-le 2012 per un totale di 254.624 euro. Tra essi: Deputazione di Storia Patria, Accade-mia di Scienze Lettere ed Arti, Fondazione Rossini, Accademia Raffaello, Centro Stu-di Gentiliani, Accade-mia Georgica, Istituto Studi Cecco d’Ascoli.

Per quanto riguar-da le biblioteche, la Regione concede con-tributi come sostegno a specifici progetti per diverse attività di valorizzazione e tutela del patrimonio librario delle Marche.

DallaRegionefondi per i beni culturali

matrimoniali, tre storie diverse che i due brillanti attori interpretano co-gliendo le sfumature, gli sguardi, i gesti, le parole di un uomo e una donna nelle dinamiche di vita in comune.

Il 28 febbraio e il 1° marzo con Un amore di Swan, spettacolo tratto dalla seconda parte dell’o-pera Ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, Federico Tiezzi porta in scena – grazie all’in-terpretazione di Sandro Lombardi, Elena Ghiaurov e Iaia Forte - un romanzo nel romanzo: la storia di un tormento, di un amore che diventa ossessione, malattia, rovina. Insieme ritratto di una società in via di disfacimento e analisi accorata ma anche spietata dei moti dell’a-nimo e delle leggi dell’a-more.

Il 14 e il 15 marzo ap-puntamento con Rosso del glorioso Teatro dell’Elfo. Il testo di John Logan ap-proda – nell’allestimento diretto da Francesco Fron-gia - per la prima volta sui palcoscenici italiani con protagonisti Ferdi-nando Bruni e Alejandro

Bruni Ocaña; uno scontro umano e concreto che contrappone un allievo e il suo maestro, un giovane alla ricerca di un padre e uomo maturo, costretto a fare i conti con se stesso, emblemi di due generazio-ni d’artisti.

Anna Bonaiuto l’inten-sa protagonista il 9 e il 10 aprile dell’appassionato monologo La belle joyeuse dedicato alla principes-sa Cristina Trivulzio di Belgioioso.

Ascanio Celestini chiude il 14 aprile la Sta-gione con uno spettacolo fuori abbonamento: in Pro Patria, senza prigioni senza processi il cantasto-rie romano riesce a far convivere, attraverso un racconto intenso e denso di immagini, uomini e pa-esaggi, due storie: quella dei Risorgimenti e quella di un uomo comune, anzi di un detenuto, meno co-mune in verità dell’uomo comune.

Nuovi abbonamenti dal 24 ottobre presso la biglietteria dei Teatri tel. 0733 230735.

“Un amore di Swan”

Michele Placido

Luca Barbareschi

Page 22: Marche domani

22PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

L’età media supera di poco i vent’an-ni ma hanno già

tutte le caratteristiche di una vera live band, galvanizzante per le sue esplosive performance sul palco. Il loro album di debutto, con lancio in Europa, è un mondo sonoro in equilibrio tra potenza ed emozione. “This equipment must be hearted”: ritmi che mordono nella serrata sequenza dei riff, in un dettato che lascia traspa-rire la felice vena melo-dica. Quel sound che fa degli Speaking to the deaf esponenti d’interesse della scena metal-core. Quattro ragazzi: Tommaso Bian-chelli voce/chitarra, Gia-como Scortichini chitarra, Lorenzo Mezzalana basso, Michele Vitali batteria. Il loro primo disco, sotto l’etichetta Sg Records di Macera-ta, è svolta in un per-corso che ha ben im-pressionato e adesso la band di Ancona raccoglie i frutti di un impegno

capace di sviluppare la passione verso un appro-do all’attenzione degli addetti ai lavori per gli spunti di sperimentazione che offre.

Diffusione dell’al-

bum –accompagnato dal videoclip “Resolution”- in diversi Paesi tra cui Germania, Inghilterra, Svezia, Finlandia e Spa-

gna, per il gruppo la possibilità di esibirsi in Italia e all’estero, anche in forma di tour; “Più che un arrivo, un punto di partenza”, commenta Bianchelli. Dipanando

la complessità del leit-motiv che lega i nove brani del Cd: “Il senso di inadeguatezza in un mondo in costante muta-mento, dove tutto cambia per rimanere dov’è, al

pari della tecnologia che rincorre il futuro senza concedersi requie”. Così inizia un viaggio che spazia dal melodic death metal all’alternative, dal metal-core al funky senza dimenticare il rock d’oltremanica, collante tra le diverse infl uenze. Già nella struttura della canzone d’inizio tutta l’intensità di un lavoro ricco di sfumature che la tensione del genere trat-tato stempera in atmosfe-re evocative. Descrivendo scorci sospesi tra poetico e onirico: i temi del ricordo e dell’oblio (“A place for my memory”),

Uscito il primo disco della promettente band metal-core di Ancona

della perdita di una per-sona cara (“Strain of the mourning”, nel brano anche la voce di France-sca Bonvini) e del ritorno alla vita (“Hold your horizon”), della costrizio-

ne e della redenzio-ne (“My sacrifi ce”), del cam-biamento e della paura che ci frena (“Spe-aking to the deaf”), del tempo che sfugge inesorabi-le e di ciò che ci lascia dentro, alla fi ne di tutto (“Resolu-tion”). Trampolino per la registrazione del disco -al

Speaking, debutto in EuropaDpf Studios di Mauro ‘Ulag’ Mancinelli- la par-tecipazione della band al Mortal Kombat nel 2010, contest organizzato da Dpf Studios in collabo-razione con Sg Records e il Gioia Bar di Civitano-va: 24 band a confronto, la premiazione decretata da una giuria di esperti e conquistata per suc-cessive eliminazioni. La nascita del gruppo due anni prima –con Luca Recchia al basso nella prima formazione- e su-bito gli Speaking to the deaf superano (così come nel 2009) le selezioni na-zionali del Music Village, iniziativa dedicata agli artisti emergenti di tutta Italia, partecipando alle fi nali in Calabria. Nelle Marche la band si esibi-sce in numerose serate;

suo è il primo posto al Falko-MusicFe-stival. Adesso gli sce-nari che si aprono con il primo al-bum: un defl agrare di sug-gestioni nel brano

d’inizio. E che si sco-prono in tutta la loro intensità col proseguire dell’ascolto.

Gli “Speaking to the deaf”

Un frame del videoclip che accompagna il disco (YouTube: Speaking to the deaf – Resolution)

Il primo disco uf-fi ciale del musicista di Ancona Simone Borghi, “For many years”, è in distribuzione su iTunes e in tutti i maggiori negozi digitali presenti sul web.

Questo album di canzoni dal genere folk-rock composte da Borghi è stato inciso nel 2004 a Los Angeles con la collaborazione di alcuni musicisti di fama mondiale a cominciare da James Raymond, fi -glio del leggendario Da-vid Crosby dei Crosby, Stills, Nash & Young, che ha curato la pro-duzione presso il suo studio di registrazione a Pasadena. Gli altri importanti musicisti che hanno partecipato alla realizzazione di questo lavoro discografi co sono il batterista Vinnie Co-laiuta e David Santos. Nell’album è conte-nuto il singolo “State of grace”, prodotto in California nel 2003, che costituisce la prima esperienza discografi ca negli Stati Uniti di Si-mone Borghi. Oltre alla distribuzione in formato digitale, sul canale You-Tube un documentario con le immagini origi-nali girate in America durante la lavorazione di “For many years”.

Borghi: “For many years” su iTunes

La copertina del disco

APPASSIMENTI APERTI

domenica 11 e 18 novembre SERRAPETRONA - MC

degustazione della Vernaccia di Serrapetrona Docg e del Serrapetrona Doc

dalle 10.00 alle 19.00

www.appassimentiaperti.it

Le cantine aderenti:

Page 23: Marche domani

23PAGINANOVEMBRE 2012 MARCHEdomani

È sempre più radicata e diffusa l’attività mo-toria nelle scuole delle

Marche: nel 2012 ha coin-volto il 67% degli alunni della scuola primaria, grazie ai progetti “Alfabetizzazio-ne motoria e Giocosport”. Un dato che conferma la “regione plurale” al vertice nazionale per la presenza dell’attività fisica a scuo-la, con due progetti che promuovono stili di vita corretti e attivi e che sono ormai radicati nella realtà marchigiana.

I dati sono stati presen-tati, di recente, nel corso del convegno “Scuola: tra educa-zione e movimento”, all’inter-no di Sport Day a Rimini, la più importante fiera di settore in Italia. L’incontro è stato organizzato dalla Scuola dello Sport del Coni Marche, insieme a Regione Marche e al Centro sporti-vo italiano, con il ministero dell’Istruzione università e ricerca e il Coni Marche.

Fabio Sturani, presi-dente del Coni Marche, ha commentato così i risultati raggiunti da “Alfabetizzazio-ne motoria e Giocosport”: “Quando le istituzioni lavo-rano davvero insieme pro-ducono risultati positivi: le Marche sono la prima regione in Italia per per-centuale di ragazzi coinvolti nell’attività motoria a scuo-la. Questa è la strada giusta,

Sport e scuola: le Marche prima regione in Italia

ora si deve andare avanti: è certo di buon auspicio il rinnovo dei fondi anche per quest’anno da parte di Coni e Miur, così come mozio-ne unitaria dell’Assemblea regionale delle Marche per la riconferma delle risorse. La richiesta che facciamo a Governo e Parlamento è che ‘Alfabetizzazione motoria’, giunta al terzo e ultimo anno di sperimentazione, venga trasformata inattività curri-colare definitiva: sarebbe un

segnale davvero importante, visto che l’Italia è tuttora l’ultimo Paese in Europa per ore di sport a scuola. Da par-te nostra abbiamo la volontà di uniformare tutti i progetti in atto, con un coinvolgimen-to maggiore di Federazioni e società sportive, in modo da fare una proposta unitaria nei confronti del mondo della scuola”.

“La politica della Re-gione Marche ha come fon-damento le ‘3 S’-Scuola,

Sanità, Sicurezza: possiamo dire che lo sport le racchiude tutte, grazie al suo valore educativo e civile”, ha detto Paolo Eusebi, assessore allo Sport di Regione Marche. Massimo Achini, presidente nazionale Csi, ha sottoli-neato il valore educativo dello sport: “Il percorso che stiamo conducendo è la dimostrazione che insieme si vince, e questa è l’uni-ca partita che non possia-mo permetterci di perdere:

quella di sfruttare fino in fondo tutte le potenzialità dello sport come momento educativo”. Daniela Drago, dirigente Ufficio promozione del Coni, si è soffermata sul ruolo di “Alfabetizzazione motoria”: “Lo sport deve essere una risposta alla do-manda educativa dei giovani, deve essere un vero e proprio momento educativo infor-male: con questo obiettivo il Coni è al servizio della scuola italiana”.

Fabio Sturani, presidente Coni Marche

Nei giorni scorsi si sono svolte ad Ancona le elezioni per il rinnovo delle cariche della Fip-Federazione italiana pallacanestro Comitato regionale Marche. Le 139 società, aventi diritto al voto per l’elezione del presidente e dei sei componenti del Comitato regionale marchigiano, hanno espresso le loro preferenze ed hanno riconfermato presidente, all’unanimità, Davide Paolini. Affiancheranno il presidente 6 consiglieri: secondo mandato per Maurizio Biondini, Enzo Contigiani, Silvia Mondaini, Vittorio Perticarini e Davide Tonucci, ai quali si aggiunge Giuseppe Fusco. Ufficializ-zati anche i due delegati regionali che rappresenteranno le Marche a Roma per il rinnovo delle cariche federali. Le 122 società aventi diritto al voto (sono escluse le 17 società che militano nei Campionati nazionali maschile e femminile) hanno eletto Paolo Lanciotti e Roberto Tribuiani.

L’attività motoria 2012 presentata in un convegno a Rimini

Basket – Il nuovo Comitato regionale Fip

Davide Paolini

Nel 2012 sono stati 44.269 gli alunni coin-volti nei due progetti (ri-spettivamente 16.891 in “Alfabetizzazione moto-ria” e 27.378 in “Gio-coSport”), su un totale

I dati del progetto scattato nel 2010di 66.204 alunni presenti nella scuola primaria: la percentuale è del 67%. Le classi coinvolte sono state in tutto 2.234 (854 per “Alfabetizzazione mo-toria” e 1380 per “Gioco-

Sport”), i plessi scolastici 299 (115 per “Alfabetizza-zione motoria”, 184 per “GiocoSport”). Sono dati che confermano il radica-mento dell’iniziativa per l’attività motoria di base

per i più piccoli, anche in un momento di difficoltà economica generale per il Paese, grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. A testimoniarlo sono i trend di crescita di entrambi i progetti tra il 2011 e il 2012: “Alfabetizzazione motoria” ha incrementato del 4.8% il numero degli alunni coinvolti e addirit-tura del 5.8% quello delle ore di attività motoria nel-le scuole; “GiocoSport” ha visto aumentare del 4.6% gli alunni e del 5.6% le ore di lezione con insegnante specialista.

“Alfabetizzazione mo-toria” è un progetto par-tito in maniera sperimen-tale nel 2010, grazie alla sinergia di Coni, Miur,

Regione Marche, Province e Comuni. L’insegnante titolare è affiancato da un consulente esperto che per due ore a settimana propone attività didattiche semplici e divertenti diver-sificate per ciascuna classe, finalizzate all’acquisizione delle competenze motorie e di stili di vita attivi.

“GiocoSport” è rea-lizzato da Coni, Regione Marche, Province e Comu-ni. L’attività viene svilup-pata con l’ausilio di consu-lenti esperti che per un’ora a settimana affiancano gli insegnanti, con l’obiettivo di coinvolgere ed interes-sare tutti i bambini della classe, nel pieno rispetto dei loro naturali ritmi di maturazione, di crescita e di apprendimento.

Page 24: Marche domani

24PAGINA NOVEMBRE 2012MARCHEdomani