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Certificare l’impegno ambientale
I marchi di
sostenibilità
Marco Niro
Giugno 2021
La certificazione ambientale
Una parte terza e indipendente certifica la presenza di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) all’interno di un’organizzazione
E’ un modo per far conoscere al pubblico l’esistenza del proprio SGA
La certificazione ambientale non è un atto imposto, ma volontario, scelto dall’organizzazione per gli importanti vantaggi che comporta
Il Regolamento EMAS
Il Regolamento EMAS
EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) è lo schema di certificazione ambientale più importante a livello europeo
EMAS è definito da un regolamento comunitario del 1993 (revisionato nel 2001 e nel 2009)
EMAS è riconosciuto in tutta l’Unione Europea (e può essere ottenuto anche da organizzazioni extra-UE)
I 6 passi per registrarsi EMAS
Per aderire ad EMAS è necessario compiere 6 passi:
1. effettuare un'analisi ambientale iniziale2. definire una politica ambientale (PA)
3. elaborare un programma ambientale (PrA)
4. dare attuazione al Sistema di Gestione Ambientale
5. dare attuazione al programma di valutazione periodica (audit plan);
6. redigere una Dichiarazione Ambientale (DA)
L’Analisi Ambientale Iniziale (1)
L’Analisi Ambientale Iniziale (AAI) contiene:
un inquadramento del contesto territoriale nel quale l’organizzazione opera
l’elenco delle legislazioni ambientali applicabili, con indicazione delle modalità di applicazione e rispetto
un’analisi delle attività che si svolgono all’interno dell’organizzazione
l’analisi degli aspetti ambientali delle attivitàdell’organizzazione e degli impatti ambientali ad essi correlati
la valutazione degli aspetti ambientali individuati
Attività, aspetti e impatti ambientali
Attività Aspetto Impatto
Illuminazione pubblica Emissioni in atmosfera
ed uso dell’energia
Consumo delle fonti energetiche e
inquinamento atmosferico (impatto
diretto)
Gestione del territorio (definizione del
PRG)
Uso del suolo Cementificazione del suolo e possibile perdita
della biodiversità
Gestione delle attività industriali presenti
sul territorio (rilascio delle
autorizzazioni)
Emissioni in aria, acqua
e suolo
Inquinamento atmosferico, idrico e del suolo
Gestione della mobilità urbana
(definizione del piano della mobilità
urbana)
Emissioni in aria e
rumore
Inquinamento atmosferico e acustico
La politica (2) e il programma (3)
La Politica Ambientale (PA) di un’organizzazione è l’insieme di principi, valori e impegni generalicui l’organizzazione ispirerà la propria azione rispetto all’ambiente
Il Programma Ambientale (PrA) deve indicare le azioni specifiche che l’organizzazione vuole attuare per ridurre gli impatti ambientali valutati come significativi
Rispetto ad ogni azione specifica, bisogna indicare i traguardi da raggiungere
Impegni, azioni e traguardi ambientali
Impegno generico in Politica
Ambientale
Azione specifica in Programma
Ambientale
Traguardo in
Programma Ambientale
Risparmio idrico sul territorio
comunale
Ricerca di falde acquifere non
conosciute
Individuazione di nuove falde
acquifere
Risparmio idrico sul territorio
comunale
Sensibilizzazione delle aziende
agricole al risparmio idrico
Conversione degli impianti irrigui a
scorrimento in impianti a goccia
Gestione sostenibile dei rifiuti Sensibilizzazione dei cittadini alla
raccolta differenziata
Incremento della raccolta differenziata
Gestione sostenibile dei rifiuti Costruzione di un Centro Raccolta
Materiali (CRM)
Riduzione delle isole ecologiche e
incremento dei rifiuti conferiti al CRM
I dettagli di ogni traguardo
Azione: sensibilizzazione delle aziende agricole al risparmio idrico
Traguardo: conversione degli impianti irrigui a scorrimento in impianti a goccia
Chi Come Quando Risorse Indicatore
Assessorato
all’Ambien
te
Fase 1: organizzazione
di serate a tema
Entro il
30/06/20
08
5.000 euro (da
bilancio
2008)
Superficie in ettari dei terreni serviti
da irrigazione a goccia.
Valore attuale: 100 ettari
Valore obiettivo: incremento del 10%Fase 2: definizione
Protocollo di intesa
tra Consorzio
Agrario e Comune
Entro il
31/12/20
08
L’attuazione del Sistema di Gestione Ambientale (4)
Bisogna stabilire procedure gestionali, che stabiliscano chi debba svolgere, e in che modo, le attività che si legano al funzionamento del SGA: il coordinamento dell’intero SGA la valutazione della conformità alla legislazione ambientale il coordinamento del Programma Ambientale e la verifica del suo
stato di attuazione la gestione della documentazione il monitoraggio del SGA la gestione della formazione e del coinvolgimento dei dipendenti la gestione della comunicazione esterna
… e procedure operative, che stabiliscano chi debba svolgere, e in che modo, le attività dell’organizzazione che si legano agli aspetti/impatti ambientali
Nell’attuazione del SGA l’organizzazione deve tenere conto delle migliori pratiche individuate dai documenti di riferimento settoriali (ove disponibili)
La valutazione (5)
Bisogna stabilire e svolgere un programma di valutazioni della conformità del SGA al Regolamento EMAS
Le valutazioni devono essere: periodiche (almeno annuali) sistematiche documentate obiettive (affidate a un consulente esterno o
anche a un soggetto interno)
L’obiettivo è quello di rilevare le eventuali
non conformità e di poterle correggere
La Dichiarazione Ambientale (6)
Al termine del processo, bisogna redigere un documento rivolto al pubblico che descriva:
le attività dell’organizzazione
gli aspetti ambientali significativi e i relativi impatti
la politica ambientale
il programma ambientale
il Sistema di Gestione Ambientale (in sintesi!)
le prestazioni ambientali (l’organizzazione deve sempre fare riferimento a un set di indicatori generici e, se elaborati dall’UE, alle buone pratiche settoriali)
le prescrizioni legali applicabili
La Dichiarazione Ambientale deve essere comprensibile a qualunque cittadino, anche a chi non ha competenze tecniche
Le peculiarità di EMAS
a) conformità normativab) coinvolgimento dei dipendentic) comunicazione esternad) valutazione delle prestazioni
ambientali
Le peculiarità di EMAS:
la conformità normativa
La norma ISO 14001 chiede all’organizzazione di identificare le prescrizioni legali per valutarne il rispetto
Il Regolamento EMAS chiede esplicitamente il rispetto continuo delle prescrizioni legali
Le peculiarità di EMAS:
il coinvolgimento dei dipendenti
Il Regolamento Emas pone l’accento sulla necessità di coinvolgere attivamente i dipendenti nel SGA
Ecco alcuni strumenti: gruppi di lavoro su singoli progetti a tema
ambientale; un libro o una cassetta dei suggerimenti; un sistema di consultazione dei dipendenti un sistema di premiazione dei dipendenti
Le peculiarità di EMAS:
la comunicazione esterna
La comunicazione esterna deve avere per oggettole prestazioni ambientali dell’organizzazione
L’organizzazione non si deve limitare a essere il mittente della comunicazione, ma deve anche mirare al coinvolgimento degli attori esterni
Ecco alcuni strumenti: questionari attivazioni di forum digitali consultazioni focus group sportelli che accolgano osservazioni, richieste e
reclami (l’organizzazione che chiede il rinnovo della ragistrazione non deve avere reclami irrisolti)
Le peculiarità di EMAS:
la valutazione delle prestazioni ambientali
Il Regolamento EMAS del 2009 ha disciplinato in modo ancora più stringente l’obbligo di valutare le prestazioni ambientali dell’organizzazione
Riferimento ad un set di indicatori applicabili a tutte le organizzazioni
Definizione da parte dell’UE di “documenti di riferimento” settoriali con le indicazioni delle migliori pratiche, di cui le organizzazioni dovranno tener conto, eventualmente motivando il mancato allineamento
Il marchio
Ecolabel
Una scelta strategica per chi produce e per chi consuma
Il marchio Ecolabel
Ecolabel è un marchio di qualitàecologica
Nasce da un Regolamento comunitariodel 1992, sostituito nel 2000 e poi nel 2010
E’ riconosciuto in tutta l’Unione Europea(oltre che in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera)
Caratteristiche del marchio
1. Basato su LCA. Viene assegnato valutando l’impatto ambientale in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto/servizio
2. Verificato da terza parte. Viene assegnato solo dopo parere positivo di un ente terzo indipendente e pubblico, ovvero l’Organismo Competente nazionale per l’Ecolabel
1. Selettivo. Viene assegnato solo a prodotti che rispettano criteri ambientali fissati in maniera scientifica dal Comitato europeo per l’Ecolabel(partecipato da associazioni industriali, commerciali, ambientaliste, sindacali e dei consumatori), revisionati al massimo ogni 5 anni
I benefici ambientali del marchio
I prodotti Ecolabel: promuovono l’innovazione verde e le industrie sostenibili; generano meno rifiuti e CO2 sia nella costruzione che nell’uso; usano energia, acqua e materie prime in modo più assennato;
durano più a lungo e sono più facili da riparare; sono più facili da riciclare.
Esempi:
I detergenti Ecolabel per il lavaggio dei capi devono funzionare a 30°C,risparmiando energia e denaro ad ogni lavaggio
8 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli oceani. I criteri di idoneità per gli imballaggi dei prodotti Ecolabel vietano le microplastiche e limitano i rifiuti da imballaggio
Le calzature devono essere assemblate in condizioni eque e sicure: curare l’aspetto non vuol dire non curarsi degli altri!
Le vernici Ecolabel contengono meno della metà delle emissioni di solventi rispetto ai prodotti convenzionali.
A chi può essere assegnato
Il marchio Ecolabel può essere assegnato a tutti i prodotti e i servizi per i quali la Commissione europea, dopo apposito iter, abbia approvato i criteri ambientali
Eccezioni: i medicinali e i prodotti tossici
Oggi sono attivi criteri Ecolabel per più di 30 categorie di prodotti e servizi, in questi ambiti: prodotti per la cura del corpo, prodotti per la pulizia, prodotti tessili, vernici, coperture per pavimenti, arredi, materassi, prodotti cartacei, servizi di ricettività turistica, servizi di pulizia
Guarda i video informativi
Il progetto EcoristorazioneTrentinodella Provincia autonoma di Trento
gli obiettivi
aumentare e valorizzare l’attenzione
ai temi ambientali del servizio offerto dai ristoratori trentini, in particolare mediante:
la riduzione dei rifiuti (in particolare della frazione organica)
la promozione di prodotti del territorio “a
filiera trentina”, biologici, solidali
la riduzione dei consumi energetici ed
idrici
l’utilizzo di prodotti ecologici
il coinvolgimento della clientela
nell’attuazione di “buone pratiche”
l’Accordo e il Disciplinare
Il Disciplinare è frutto dell’esito delle fasi di analisi ambientale e di sperimentazione
individua complessivamente 38 criteri
ambientali suddivisi tra 9 obbligatori, requisiti indispensabili per l’ottenimento del marchio, e 29
facoltativi (dopo la revisione del settembre 2014)
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
1. Alimenti e bevande > Menù a filiera
trentina/1
Garantire e promuovere una proposta di “menùa filiera trentina" composta da: almeno 3 portate (un primo piatto, un secondo
piatto e un dessert)
oppure almeno 3 pizze
che siano preparate con almeno 2 ingredienti principali derivanti da filiera trentina.
E’ obbligatorio consigliare in abbinamento a tali portate o pizze almeno un vino o una birra derivanti da filiera trentina.
E’ inoltre obbligatorio comunicare l’origine del/gli ingrediente/i principali derivanti da filiera trentina esplicitandone la provenienza.
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
1. Alimenti e bevande > Menù a filiera trentina/2
Nel caso degli esercizi ristorativi ubicati all’interno di Comuni che confinano con Comuni non trentini, il 50% degli ingredienti principali possono essere acquistati direttamente da un produttore locale (o consorzio di produttori locali), anche se non trentino.
Con produttore locale si identifica un’impresa agricola che coltivi e produca alimenti o allevi e macelli animali in un raggio di 30 chilometri in linea d’aria dalla sede dell’esercizio ristorativo; con consorzio di produttori locali s’intende un soggetto giuridico che associ produttori locali, a sua volta collocato entro il raggio di 30 chilometri in linea d’aria dalla sede dell’esercizio ristorativo
In tal caso, andrà inserita nel menù la seguente dicitura: “Nel menù a filiera trentina, possono essere impiegati fino al 50% di prodotti non trentini, purchéacquistati direttamente da produttori locali collocati a un massimo di 30 km dall’esercizio: in questo modo, manteniamo attivo l’impegno di ridurre i trasporti”.
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
2. Alimenti e bevande > Alimenti biologici
Inserire nel menù almeno 3 tra ingredienti principali, alimenti o bevande certificati da agricoltura biologica, comunicando opportunamente tale scelta ai clienti.
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
3. Rifiuti > Prodotti monouso
Eliminare tutte le stoviglie monouso (bicchieri, piatti, forchette, ecc.).
Solo stoviglie riutilizzabili: non sono ammessi nemmeno i monodose compostabili
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
4. Rifiuti > Confezioni monodose
Eliminare, ove non richieste per legge, tutte le confezioni monodose, ad eccezione di: zucchero (se in bustine monodose di carta), maionese, ketchup, senape, salse da condimento, infusi e cialde per il caffè decaffeinato non in plastica.
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
5. Rifiuti > Asporto cibo non consumato
Offrire ai clienti la possibilità di portare a casa cibo e bevande avanzate utilizzando l'apposito contenitore indicato dalla Provincia autonoma di Trento (o simili), comunicando tale possibilità in forma scritta ed evidente.
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
6. Rifiuti > Acqua da bere
Informare il cliente della possibilità di richiedere acqua di rete specificandolo nel menù e, come eventuale unica alternativa all’acqua di rete, offrire acqua in bottiglia esclusivamente di vetro con vuoto a rendere da filiera trentina (naturale e frizzante).
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
7. Energia > Illuminazione
Utilizzare solo sistemi di illuminazione a rendimento energetico di classe A (Direttiva 98/11/CE).
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
8. Prodotti non alimentari > Prodotti per le pulizie
Utilizzare per le pulizie almeno 2 linee di prodotti ecologiche certificate (Ecolabel o etichetta ambientale assimilabile), identificate tra: detersivo pavimenti, detersivo piatti, detersivo lavastoviglie, detersivo superfici, panni lavapavimenti e superfici, sgrassatori, detergente lavamani e detergente lavamani professionale
il Disciplinare – le azioni obbligatorie
9. Informazione, formazione ed educazione ambientale > Informazione
Informare i principali portatori d’interesse (amministrazioni, associazioni di categoria, fornitori, clienti, personale, ecc.) dell'ottenimento del marchio “Ecoristorazione Trentino”.
Inoltre, informare i clienti della possibilità di adottare comportamenti ambientalmente sostenibili (ad esempio attraverso supporti adesivi) e di raggiungere l’esercizio, ove possibile, con i mezzi di trasporto pubblico.
Logo Ecoristorazione Trentino: va inserito con relativo rimando al sito web www.eco.provincia.tn.it sull’eventuale sito web dell’esercizio e su tutti i prodotti informativi dell’esercizio, realizzati su qualunque supporto (cartaceo, elettronico, audiovideo, ecc.).
Vetrofania Ecoristorazione Trentino: va affissa all’ingresso dell’esercizio
Materiali informativi Ecoristorazione Trentino: vanno utilizzati all’interno dell’esercizio (fino ad esaurimento scorte)
Nel menù: vi vanno inseriti, oltre a tutte le informazioni richieste specificamente dai singoli criteri del disciplinare, anche un riferimento al possesso del marchio Ecoristorazione da parte dell’esercizio e al suo significato
Eco-Eventi Trentino
Progetto dellaProvincia autonoma di Trentoper la sostenibilitàdegli eventi in Trentino
Cos’è un evento sostenibile
Evento
E’ un incontro pianificato di persone, in un determinato luogo e momento, in cui un’esperienza viene condivisa e/o un messaggio comunicato (norma ISO 20121, 2013)
Evento sostenibile
Un evento è sostenibile quando è ideato, pianificato e realizzato in modo da minimizzare
l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare una eredità positiva alla comunità che lo ospita (United Nations Environment Programme UNEP, 2009)
Gli impatti ambientali di un evento
Un evento può generare impatti ambientali anche importanti.
Esempi
Mediamente un partecipante ad una conferenza produce in 3 giorni 27 kg di CO2 mentre ne produrrebbe solo 6, nello stesso lasso di tempo, rimanendo a casa (US-EPA, 2000)
Il partecipante ad una conferenza di 3 giorni produce indirettamente una quantità di gas serra equivalenti alle emissioni prodotte da un auto
in un mese intero (US-EPA, 2000)
Perché promuovere gli eventi sostenibili
I benefici di un evento sostenibile sono i seguenti:
ridurre gli impatti ambientali dell’evento (l’impronta ecologica, idrica e di carbonio, la produzione di rifiuti, ecc.)
ridurre i costi dell’evento grazie all’uso razionale delle risorse
ridurre i rischi associati alla gestione degli eventi
coinvolgere, rispettare e soddisfare le aspettative dei partecipanti
aumentare l’appeal nei confronti di tutti i portatori d’interesse (inclusi sponsor)
In Trentino, prima del marchio Eco-Eventi
Marchio “Ecofesta Trentino”: la Provincia autonoma di Trento aveva già creato il marchio Ecofesta Trentino (Delibera di Giunta provinciale 1783/2008) portata ridotta (solo le feste in senso stretto)
contenuto ridotto (poche azioni per la riduzione e la gestione dei rifiuti)
Quarto aggiornamento del Piano provinciale
di gestione dei rifiuti (Delibera di Giunta provinciale 2175/2014): gli eventi sostenibili erano stati inseriti tra le “azioni per il futuro” che la Provincia autonoma di Trento intende promuovere per la riduzione dei rifiuti urbani in Trentino
Il progetto Eco-Eventi Trentino
Con lo scopo di attivare un progetto per la
sostenibilità degli eventi, denominato "Eco-Eventi Trentino“,
la Provincia autonoma di Trento ha avviato nel 2016 un tavolo di lavoro presieduto dall’Agenzia
provinciale per la protezione dell’ambiente
(APPA)
Hanno dato la propria adesione soggetti in grado di rappresentare il variegato mondo degli organizzatori di eventi in Trentino
Gli obiettivi
Il progetto “Eco-Eventi Trentino” ha come obiettivo generale quello di ridurre l’impatto
ambientale, sia diretto che indiretto, dovuto all’organizzazione degli eventi in Trentino prima, durante e dopo il loro svolgimento
Gli obiettivi specifici rispetto a ciascun evento sono: ridurre l’inquinamento atmosferico, idrico e
sonoro
ridurre il consumo di energia e di acqua
ridurre la produzione dei rifiuti e migliorare la loro gestione
coinvolgere i partecipanti nell’impegno per l’ambiente
La sperimentazione
È stata costruita e condivisa una bozza di disciplinare sottoposta a sperimentazione nell’ambito di 11 diversi eventi, di varia natura, svoltisi in Trentino dal giugno all’ottobre 2016, ed in particolare:
Arcadia (18-giu-16/19-giu-16), organizzato da APT Val di Sole Passeggiata gastronomica (02-lug-16), organizzato da Pro Loco
Carisolo Ala Città di velluto (08-lug-16/10-lug-16), organizzato da Comune di
Ala
Charly Gaul (15-lug-16/17-lug-16), organizzato da APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi
Giornata Europea del paesaggio (30-lug-16/31-lug-16), organizzato da Pro Loco Cà Comuna del Meanese
Festa in malga (31-lug-16), organizzato da Pro Loco Ronchi Valsugana Festa d’agosto (06-ago-16), organizzato da Pro Loco Mezzolago
I Suoni delle Dolomiti (02-lug-16/30-ago-16), organizzato da Trentino Marketing
Marcialonga running (04-set-16), organizzato da Marcialonga soc. coop.
Pomaria (06-ott-16/08-ott-16), organizzato da APT Val di Non e Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e Sole
Festival della polenta (09-ott-16/10-ott-16), organizzato da Pro Loco Storo
Il disciplinare
La sperimentazione ha avuto lo scopo di “pesare” le azioni sia dal punto di vista della loro fattibilità che dal punto di vista della loro efficacia ambientale.
Le 10 azioni rivelatesi più significative in tal senso sono state scelte come azioni
obbligatorie
Le restanti 60 azioni sono state lasciate facoltative, assegnando a esse un punteggio tanto più alto quanto più significativo fosse il loro apporto: l’organizzatore di eventi che voglia ottenere il marchio, oltre alle azioni obbligatorie, deve raggiungere un punteggio minimo tramite le azioni facoltative.
Il disciplinare “Eco-Eventi Trentino” è stato approvato con Delibera di Giunta Provinciale
n°686 del 20 aprile 2018 (che ha abrogato il marchio “Ecofesta Trentino”)
Le sezioni del disciplinare
Il disciplinare è suddiviso in 9 sezioni tematiche:
riduzione e gestione dei rifiuti
lotta allo spreco alimentare
consumi energetici sostenibili
mobilità sostenibile
sostenibilità alimentare
riduzione del rumore
sostenibilità sociale
altre azioni per la sostenibilità
cultura ambientale
Le azioni facoltative
Le 60 azioni facoltative sono associate ciascuna ad un punteggio (od un range di punteggio), sulla base dell’effettivo contributo alla riduzione degli impatti ambientali
Assegnano in totale 100 punti. L’organizzatore può scegliere quali azioni
facoltative implementare tra un’ampia gamma distribuita nelle varie sezioni tematiche: 13 azioni in “Riduzione e gestione dei rifiuti”
1 in “Lotta allo spreco alimentare”
10 in “Consumi energetici sostenibili”
4 in “Mobilità sostenibile”
6 in “Sostenibilità alimentare”
4 in “Riduzione del rumore”
7 in “Sostenibilità sociale”
12 in “Altre azioni per la sostenibilità”
2 in “Cultura ambientale”
1 “Bonus”
Il rilascio del marchio Il rilascio del marchio "Eco-Eventi Trentino" è
effettuato dall'Agenzia provinciale per la
protezione dell'ambiente (APPA)
Avviene con una procedura diversa a seconda che si tratti della prima richiesta o di richieste successive, distinguendo una categoria "Principiante" (procedura semplificata) e una categoria "Pro" (procedura completa).
Categoria “Principiante” (prima richiesta o richieste successive senza aver ottenuto il marchio): è sufficiente attuare le 10 azioni obbligatorie
Categoria “Pro” (richieste successive alla prima dopo aver ottenuto il marchio): è necessario inoltre raggiungere 10 dei 100 punti messi in palio dalle azioni facoltative
Vedi la Procedura di rilascio e la Domanda di rilascio: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
1. Le azioni obbligatorie:acqua del rubinetto
Durante l'evento, l'acqua del rubinetto è messa a disposizione e promossa in modo chiaro ed evidente,
nonché somministrata gratuitamente.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
2. Le azioni obbligatorie:raccolta differenziata
Durante l'evento, l'organizzatore dovrà effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti da esso stesso prodotti, inclusa la raccolta differenziata dell'olio usato.
I partecipanti devono essere messi in condizione di effettuare agevolmente la raccolta differenziata, mediante presenza capillare di punti di raccolta adeguatamente capienti.
Prima dell'evento, l'organizzatore dovrà formare tutto il personale alla raccolta differenziata secondo le modalità di raccolta vigenti sul territorio dove l'evento ha sede.
Prima e durante l'evento, i partecipanti dovranno essere sensibilizzati in modo efficace alla raccolta differenziata.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
3. Le azioni obbligatorie:somministrazione controllata
L'organizzatore dovrà offrire al partecipante la possibilità di ordinare porzioni alimentari ridotte a prezzo ridotto, comunicando tale possibilità in modo chiaro ed evidente.
Non possono essere previste proposte di menùcompleti le cui portate non siano ordinabili singolarmente.
In caso di buffet, l'organizzatore dell'evento dovrà definire e applicare una procedura adeguata ed efficace per la somministrazione "controllata" di alimenti e bevande al fine di evitarne gli sprechi.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
4. Le azioni obbligatorie: asporto del cibo non consumato
L'organizzatore dell'evento dovrà promuovere in modo chiaro ed evidente al partecipante la possibilità di portare a casa il cibo avanzato,
mettendo a disposizione appositi contenitori per l'asporto che possano essere destinati alla frazione organica o cartacea.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
5. Le azioni obbligatorie:alloggi degli ospiti vicini
Gli alloggi degli ospiti (sportivi, artisti, ecc.) dovranno essere collocati nelle immediate vicinanze (max 1 km in linea d'aria) della sede dell’evento.
Laddove non siano disponibili alloggi nel raggio indicato, dovrà essere scelto l'alloggio più vicino alla sede dell'evento.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
6. Le azioni obbligatorie:prodotti e piatti a filiera locale
L'organizzatore dovrà utilizzare almeno 3 prodotti alimentari locali (da filiera trentina)
o proporre almeno un piatto i cui ingredienti principali siano locali (da filiera trentina) nella somministrazione di alimenti e bevande durante l'evento,
informando in modo chiaro ed evidente il partecipante.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
7. Le azioni obbligatorie:piatti vegetariani
L'organizzatore dovrà proporre almeno un piatto i cui ingredienti siano esclusivamente vegetariani nella somministrazione di alimenti e bevande durante l'evento,
informando in modo chiaro ed evidente il partecipante.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
8. Le azioni obbligatorie:responsabile della sostenibilità
L'organizzatore dell'evento dovrà nominare un responsabile in materia di sostenibilità col compito di sovrintendere all'attuazione di tutte le azioni di sostenibilità.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
9. Le azioni obbligatorie:informazione
L'organizzatore dell'evento dovrà informare in modo chiaro ed evidente tutti i portatori d'interesse della propria politica di sostenibilità, delle azioni di sostenibilità adottate e dell'ottenimento della certificazione,
prima, durante e dopo l'evento, utilizzando tutti i canali informativi in suo
possesso. Il marchio dovrà essere apposto sui supporti
informativi online e offline utilizzati dall'organizzazione dell'evento.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
10. Le azioni obbligatorie:formazione
L'organizzatore dell'evento dovrà partecipare, prima dell'evento, ad un incontro formativo organizzato dall'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente.
Vedi Manuale Eco-Eventi per l’applicazione: http://www.eco.provincia.tn.it/EcoEventi_Trentino/pagina1.html
Contatti
Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente
Tel.: 0461 497738
www.appa.provincia.tn.it
www.eco.provincia.tn.it