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Cu c in a It al i a n a Marco Gavius Apicius Marco Gavio Apicio Nacque intorno al 25 A.C. e morì suicida verso la fne del regno di Tibe- rio. Fu considerato il più grande gastronomo della Roma del basso Impe- ro. Era in grado di preparare sontuosi banchetti e, quando rimase con gli ultimi 10 milioni di sesterzi, si uccise per il timore di non poterne allestire più. Passò alla storia per li suoi piatti fantasiosi: manicaretti a base di tallo- ni di cammello, intingoli di creste tagliate a volatili vivi, triglie fatte morire nel garum della migliore qualità, oche ingrassate nei fchi secchi e ingoz- zate con mulsum, lingue di usignoli, di pavoni e di fenicotteri. Intorno al 230 D.C. un cuoco di nome Celio compilò una raccolta di ricette in dieci libri, il De re coquinaria (L’ arte culinaria), attribuendola ad Apicio. Si tratta di appunti frettolosi e disordinati, tuttavia è il più importante libro di cucina scritto in latino. I piatti, qui descritti, furono creati per i nobili ed i ricchi dell’epoca, ma, le ricette e gli accorgimenti per le preparazioni, risultano attuali.

Marco Gavius Apicius Marco Gavio Apicio...Cucina Italiana Marco Gavius Apicius Marco Gavio Apicio Nacque intorno al 25 A.C. e morì suicida verso la ine del regno di Tibe-rio. Fu considerato

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Cucina Italiana

Marco Gavius ApiciusMarco Gavio ApicioNacque intorno al 25 A.C. e morì suicida verso la fine del regno di Tibe-

rio. Fu considerato il più grande gastronomo della Roma del basso Impe-

ro. Era in grado di preparare sontuosi banchetti e, quando rimase con gli ultimi 10 milioni di sesterzi, si uccise per il timore di non poterne allestire più. Passò alla storia per li suoi piatti fantasiosi: manicaretti a base di tallo-

ni di cammello, intingoli di creste tagliate a volatili vivi, triglie fatte morire nel garum della migliore qualità, oche ingrassate nei fichi secchi e ingoz-

zate con mulsum, lingue di usignoli, di pavoni e di fenicotteri.Intorno al 230 D.C. un cuoco di nome Celio compilò una raccolta di ricette in dieci libri, il De re coquinaria (L’ arte culinaria), attribuendola ad Apicio.

Si tratta di appunti frettolosi e disordinati, tuttavia è il più importante libro di cucina scritto in latino. I piatti, qui descritti, furono creati per i nobili ed i ricchi dell’epoca, ma, le ricette e gli accorgimenti per le preparazioni, risultano attuali.