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Mark Up 2014 – Frutta&VerduraSintesi della presentazione del rapporto
Vorremmo prima di tutto ringraziare gli sponsor di questo evento, a partire sponsor rappresentato dalla campagna “nutritevi dei colori della vita” promossa da Unaproa e finanziata con il contributo dell’unione europea e dello stato italiano, per arrivare a tutti gli executive sponsor
Frutta&VerduraSintesi della presentazione del rapporto
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prima di tutto ringraziare gli sponsor di questo evento, a partire sponsor rappresentato dalla campagna “nutritevi dei colori della vita” promossa da Unaproa e finanziata con il contributo dell’unione europea e dello stato italiano, per arrivare a tutti gli executive sponsor qui sopra rappresentati.
prima di tutto ringraziare gli sponsor di questo evento, a partire dal main sponsor rappresentato dalla campagna “nutritevi dei colori della vita” promossa da Unaproa e finanziata con il contributo dell’unione europea e dello stato italiano, per
Mark Up 2014 – Frutta&VerduraSintesi della presentazione del rapporto
Dobbiamo anche ringraziare tutti gli investitori che hanno ancora una volta scommesso sul prodotto credendo in noi, investendo in un momento così difficile anche per permetterci di continuare a realizzare questa ricercadiventata un punto di riferimento nelsarebbe stato possibile.
L’ultimo editoriale di Italiafruitsul comparto che per la prima volta Mark Up per curare questo rapporto,incetta di click e dimostra non solo che il temaattualità ma che cela interessi Repubblica arriva a preoccupanazionale che della salute dei suoi concittadini. Incredibile? Neanche per sogno, quello che vi diremo oggi valida quanto è successo perché è quello che sta accadendo da tempo sotto i nostri occhi mce ne accorgiamo.
C’è infatti uno scenario, apparentemente non cruento,
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e ringraziare tutti gli investitori che hanno ancora una volta scommesso sul prodotto credendo in noi, investendo in un momento così difficile anche per permetterci di continuare a realizzare questa ricercadiventata un punto di riferimento nel comparto. Senza di loro quanto segue non
taliafruit di lunedì 1 Dicembre, la nostra newsletter giornaliera per la prima volta con la sua redazione ha affiancato il team di
curare questo rapporto, “…. E adesso sono zuccheri amarinon solo che il tema che abbiamo scelto
che cela interessi di rilievo se un Ministro della Salute di questa cuparsi prima della salute dei marchi dell’agroalimentare
nazionale che della salute dei suoi concittadini. Incredibile? Neanche per sogno, quello che vi diremo oggi valida quanto è successo perché è quello che sta
da tempo sotto i nostri occhi ma spesso in modo così strisciante che
apparentemente non cruento,
e ringraziare tutti gli investitori che hanno ancora una volta scommesso sul prodotto credendo in noi, investendo in un momento così difficile
che è ormai Senza di loro quanto segue non
, la nostra newsletter giornaliera cato il team di
…. E adesso sono zuccheri amari!” ha fatto che abbiamo scelto è di assoluta
alute di questa prima della salute dei marchi dell’agroalimentare
nazionale che della salute dei suoi concittadini. Incredibile? Neanche per sogno, quello che vi diremo oggi valida quanto è successo perché è quello che sta
strisciante che non
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che coinvolge la nostra mente con i suoi interessi, il emozioni, il nostro portafoglio e il nostro tempo, chiamato metamercato e che influenza ciò che mettiamo nella nostra panciainvece il vero campo di battaglia delle dimensioni precedenti. Quindi se non siamo capaci di ritstrategico nel metamercato dellecuore, nella loro mente e nel loro portafoglioconsumatori una quota stabileche stiamo facendo visto il continuo calo dei consumidi pancia.
Perché abbiamo aggiunto il suffisso meta alla parola successive sono illuminanti al riguardo.
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tra mente con i suoi interessi, il nostro cuore conemozioni, il nostro portafoglio e il nostro tempo, uno scenario
che influenza ciò che mettiamo nella nostra panciainvece il vero campo di battaglia - perché ha una dimensione finita e molto più rigida
. Quindi se non siamo capaci di ritagliarci uno spazio delle priorità, prima, che ci permetta di vincere
cuore, nella loro mente e nel loro portafoglio, ottenendo con gli acquisti stabile della loro pancia, avremo perso la guerra. Ed è quello
che stiamo facendo visto il continuo calo dei consumi, che significa calo della quota
abbiamo aggiunto il suffisso meta alla parola mercato? Le due diapositive successive sono illuminanti al riguardo.
cuore con le sue uno scenario che abbiamo
che influenza ciò che mettiamo nella nostra pancia - che èha una dimensione finita e molto più rigida
agliarci uno spazio che ci permetta di vincere nel loro
con gli acquisti dei perso la guerra. Ed è quello e significa calo della quota
Le due diapositive
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Per tentare di capire nella pratica operativa metamercato per le quote di pancia, che il Garante della pubblicitàconsiderato ingannevole.
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Per tentare di capire nella pratica operativa cosa voglia dire competereper le quote di pancia, vi presentiamo un recente spot
pubblicità ha censurato, obbligandone il ritiro perché
competere nelrecente spot commerciale
ha censurato, obbligandone il ritiro perché
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Il messaggio è forte: "Tuo figlio non mangia le verdure? Ci pensa il Formaggino Mio agli Spinaci o alle Carote". Peccato però che l'equivalente di una carota (70di formaggini (12 pezzi x 6,7 grpiace il gusto delle carote? Abitualo tramite il Formaggino Mio alle carote". Che cambiando scenario potrebbe anche esseredell'albicocca? Abitualo con la merendina confezionata ripienaalbicocca".
Combattere con no slogan cosìAnzi, se ci pensate bene è quasi non competiamo con i formaggi e con la carnegrande soddisfazione dei nostri veri competitori, quando diciamo mangia più verdura e meno carne, salumi e formaggifonti di carboidrati.
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"Tuo figlio non mangia le verdure? Ci pensa il Formaggino Mio lle Carote". Peccato però che per dare da mangiare al proprio figlio
(70-80 gr) bisognerebbe fargli ingurgitare circa 2 scatole (12 pezzi x 6,7 gr di purea a formaggino). E ancora: "A tuo
piace il gusto delle carote? Abitualo tramite il Formaggino Mio alle carote". Che cambiando scenario potrebbe anche essere: "A tuo figlio non piace il gusto
on la merendina confezionata ripiena di marmellata di
Combattere con no slogan così è almeno anacronistico. Ecco perché non funziona. Anzi, se ci pensate bene è quasi ridicolo. In più occorre evidenziare che non competiamo con i formaggi e con la carne, come qualcuno ancora credegrande soddisfazione dei nostri veri competitori, quando diciamo mangia più verdura e meno carne, salumi e formaggi. La competizione vera oggi
"Tuo figlio non mangia le verdure? Ci pensa il Formaggino Mio er dare da mangiare al proprio figlio
bisognerebbe fargli ingurgitare circa 2 scatole "A tuo figlio non
piace il gusto delle carote? Abitualo tramite il Formaggino Mio alle carote". Che : "A tuo figlio non piace il gusto
di marmellata di
Ecco perché non funziona. In più occorre evidenziare che in realtà noi
, come qualcuno ancora crede, con grande soddisfazione dei nostri veri competitori, quando diciamo mangia più
è con le altre
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La frutta in realtà compete con tutti i derivati dei cereali, non tanto direttamente con pane e pasta che sono tradizionalmente usati in diversi momenticonsumo, almeno in Italia, quanto con cereali da prima colazione, merendine, con biscotti, gelatioccasioni di consumo della frutta
Così come la verdura compete con altri companatici unico, sotto forma di insalatoneda forno salati, ecc..
Infine, le nostre spremute, frullati e centrifughe zuccherate, anche quelle a base frutta visti i modesti quantcontenuti.
All’estero se ne sono accorti da tempo e l’opinione pubblicadell’ortofrutta, si sta opponendo metodi per attuarle.
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con tutti i derivati dei cereali, non tanto direttamente con pane e pasta che sono tradizionalmente usati in diversi momenticonsumo, almeno in Italia, quanto con cereali da prima colazione,
, gelati e altri dolciumi, che hanno potenzialmente le stedella frutta: colazione, fine pasto, merenda, spuntini
a verdura compete con altri companatici industriali e nonunico, sotto forma di insalatone, con piatti veloci come pizze, panini farciti, prodotti
remute, frullati e centrifughe competono conzuccherate, anche quelle a base frutta visti i modesti quantitativi della stessa
All’estero se ne sono accorti da tempo e l’opinione pubblica, più che il mondo si sta opponendo alle strategie delle imprese industriali
con tutti i derivati dei cereali, non tanto direttamente e occasioni di
consumo, almeno in Italia, quanto con cereali da prima colazione, con snack e dolciumi, che hanno potenzialmente le stesse
, spuntini.
o come piatto , con piatti veloci come pizze, panini farciti, prodotti
con le bevande itativi della stessa
più che il mondo delle imprese industriali e ai loro
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Questi due signori sono fra i nostri più grandi alleati nello scenario vincere quote di pancia contro i prodotti industriali. York Time che ha vinto il premio Pulitzer nel 2010smascherare i comportamenti scorretti dell’industria alimentare, arrivando poi a scrivere questo libro “Grassi, dolci e salatifonte di ispirazione per produrre questo rapporto insieme a
Michael Pollan, invece, è un professore di giornalismo all’università di Berkeleyfamoso per le sue ricerche sull’industria alimentare che lo hanno portato a scrivere”In defense of food”.
Dalle loro ricerche, l’industria punta tutto sulla soddisfazione del palato della nostra salute, non dico che non ci tenga ma non è la prioritàad individuare la dose perfetta di zucchero, quellabeatitudine,
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uesti due signori sono fra i nostri più grandi alleati nello scenario vincere quote di pancia contro i prodotti industriali. Moss è un giornalista delYork Time che ha vinto il premio Pulitzer nel 2010 per il suo impegno nello smascherare i comportamenti scorretti dell’industria alimentare, arrivando poi a
Grassi, dolci e salati” che è un best seller ed è stato per noi fonte di ispirazione per produrre questo rapporto insieme a tante altre fonti
un professore di giornalismo all’università di Berkeleyle sue ricerche sull’industria alimentare che lo hanno portato a scrivere
l’industria punta tutto sulla soddisfazione del palato , non dico che non ci tenga ma non è la priorità. Spinge la ricerca
ad individuare la dose perfetta di zucchero, quella che da il massimo piacere, la
uesti due signori sono fra i nostri più grandi alleati nello scenario mondiale per Moss è un giornalista del New
r il suo impegno nello smascherare i comportamenti scorretti dell’industria alimentare, arrivando poi a
r ed è stato per noi altre fonti.
un professore di giornalismo all’università di Berkeleyle sue ricerche sull’industria alimentare che lo hanno portato a scrivere
l’industria punta tutto sulla soddisfazione del palato prima che. Spinge la ricerca
che da il massimo piacere, la
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“il Bliss Point” come viene chiamato tecnicamente e poco importacorrisponde a un quantitativo doppio o triplo dstudiare questo l’Istituto Monell di dalle industrie ogni anno. I prodotti industriali sono irresistibili, i nostri spesso inaccettabili. Ecco perché perdiamonemmeno dei cambiamenti che sta facendoimpietosamente dalle nostre analisi.
I dati del nostro Monitor ortofrutta annuale, giunto alla sua nona edizione, lo evidenziano senza ombra di dubbio.
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liss Point” come viene chiamato tecnicamente e poco importa se per i bambini corrisponde a un quantitativo doppio o triplo di zuccheri di quello di un adulto. Per studiare questo l’Istituto Monell di Philadelphia riceve decine di milioni di Dollari
ndustrie ogni anno. I prodotti industriali sono irresistibili, i nostri spesso inaccettabili. Ecco perché perdiamo e, spesso, il consumatore non
dei cambiamenti che sta facendo. Questo, almeno, è quanto analisi.
dati del nostro Monitor ortofrutta annuale, giunto alla sua nona edizione, lo evidenziano senza ombra di dubbio.
se per i bambini i zuccheri di quello di un adulto. Per
riceve decine di milioni di Dollari ndustrie ogni anno. I prodotti industriali sono irresistibili, i nostri spesso
e, spesso, il consumatore non si accorge è quanto emerge
dati del nostro Monitor ortofrutta annuale, giunto alla sua nona edizione, lo
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Duemila responsabili acquisti rappresentativi della popolazione italiana, il più grande campione statistico continuativo oggi soci danno un riscontro molto preciso della situazionefocus per la parte speciale di quest’anno
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Duemila responsabili acquisti rappresentativi della popolazione italiana, il più grande campione statistico continuativo oggi sotto specifico monitoraggio nel nostro paese
un riscontro molto preciso della situazione della nutrizione che è il tema di quest’anno.
Duemila responsabili acquisti rappresentativi della popolazione italiana, il più grande tto specifico monitoraggio nel nostro paese,
della nutrizione che è il tema
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Anche nel 2014, infatti, si denota un evidente scollamento tra la realtà e il percdal consumatore. Il calo dei consumi ortofrutticoli negli ultimi 15 anni è un fenomeno oramai acclarato che ha continuato il suo inesorabile corso anche quest’anno con un -2,2% nel periodo preso in esame rispetto al suo corrispettivoperiodo precedente. Il consumatore, da parte sua, dichiara consumi nel corso dell’ultimo anno nel 21% dei casi, mentre ammette di averlo ridotto solo nel 9%, con la rimanente parte che lo indica costante. Un percepito matematicamente incompatibileconsumati.
Inoltre, malgrado sia appurato che al sud si consumino meno porzioni di ortofrutta rispetto al nord, il trend sembra essere totalmente opposto nel campo del percepito. Chi reputa la propria famiglia37%, al centro il 44% mentre al Sud ben il 49%. Rimarcando ancora lo scollamento tra realtà e percepito.
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si denota un evidente scollamento tra la realtà e il percdal consumatore. Il calo dei consumi ortofrutticoli negli ultimi 15 anni è un fenomeno oramai acclarato che ha continuato il suo inesorabile corso anche
2,2% nel periodo preso in esame rispetto al suo corrispettivote. Il consumatore, da parte sua, dichiara però di aver aumentato i
consumi nel corso dell’ultimo anno nel 21% dei casi, mentre ammette di averlo ridotto solo nel 9%, con la rimanente parte che lo indica costante. Un percepito matematicamente incompatibile con l’erosione strutturale dei quantitativi
Inoltre, malgrado sia appurato che al sud si consumino meno porzioni di ortofrutta rispetto al nord, il trend sembra essere totalmente opposto nel campo del percepito. Chi reputa la propria famiglia alta consumatrice di ortofrutta al nord è il 37%, al centro il 44% mentre al Sud ben il 49%. Rimarcando ancora lo scollamento
si denota un evidente scollamento tra la realtà e il percepito dal consumatore. Il calo dei consumi ortofrutticoli negli ultimi 15 anni è un fenomeno oramai acclarato che ha continuato il suo inesorabile corso anche
2,2% nel periodo preso in esame rispetto al suo corrispettivodi aver aumentato i
consumi nel corso dell’ultimo anno nel 21% dei casi, mentre ammette di averlo ridotto solo nel 9%, con la rimanente parte che lo indica costante. Un percepito
con l’erosione strutturale dei quantitativi
Inoltre, malgrado sia appurato che al sud si consumino meno porzioni di ortofrutta rispetto al nord, il trend sembra essere totalmente opposto nel campo del
alta consumatrice di ortofrutta al nord è il 37%, al centro il 44% mentre al Sud ben il 49%. Rimarcando ancora lo scollamento
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Un altro importante concetto è la sulla salute. Mentre il 3% della popolazione è sottopeso, il 31%è obesa, se si chiede invece alla popolazione italiana se “Ritiene di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata”non la pensa così.
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Un altro importante concetto è la discrepanza dell’effetto del regimel 3% della popolazione è sottopeso, il 31% è sovrappeso e l’11%
e si chiede invece alla popolazione italiana se “Ritiene di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata”, ben l’87% risponde di si, mentre solo il 13%
ell’effetto del regime alimentare è sovrappeso e l’11%
e si chiede invece alla popolazione italiana se “Ritiene di seguire , mentre solo il 13%
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“Ma l’ortofrutta e i cibi sani constano sempre più cari?terminato a giugno 2014 si è assistito ad oltre 2 prezzi, quindi di deflazione, che diventano 4 se si considerano solamente i primi 6 mesi dell’anno. Quando però si interpella il consumatore, solo per il 3% c’è stata deflazione, il 33% considera i prezziitaliana crede di consumare più ortofrutta, tra l’altro più costosa e di mangiare sano ed equilibrato, mentre accade tutto il contrario.
Guardando questa scenario verrebbe da dire che laandare tutti a casa; in realtà nodi debolezza che potremmo utilizzare a nos
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bi sani constano sempre più cari?” In realtà, nell’anno mobilegiugno 2014 si è assistito ad oltre 2 punti percentuali di riduzione dei
che diventano 4 se si considerano solamente i primi 6 ’anno. Quando però si interpella il consumatore, solo per il 3% c’è stata
prezzi costanti e ben il 64% aumentati. La popolazione italiana crede di consumare più ortofrutta, tra l’altro più costosa e di mangiare sano
brato, mentre accade tutto il contrario.
verrebbe da dire che la guerra è già persa in realtà non è proprio così anche perché il nemico ha tanti punti
che potremmo utilizzare a nostro vantaggio.
” In realtà, nell’anno mobilepunti percentuali di riduzione dei
che diventano 4 se si considerano solamente i primi 6 ’anno. Quando però si interpella il consumatore, solo per il 3% c’è stata
costanti e ben il 64% aumentati. La popolazione italiana crede di consumare più ortofrutta, tra l’altro più costosa e di mangiare sano
persa e ci conviene anche perché il nemico ha tanti punti
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Ad esempio, l’opinione pubblica si è svegliata: salute è stato più evidente, l’America, cambiamento che avanza, guidato dalla First Lady Michelleperché i più importanti distributori alimentardisponibilità di cibi freschi e salutari in tutte le aree del paeseoggi la presenza dei negozi è troppo limitata e la distanza dai centri abitati obbliga a fare provviste per lungo tempo, da cui l’impossibilità di acquistare cibi freschi.
Va sottolineato, per dovere di obiettivitàsono sorretti dalla scienza, cheideologie o dogmi, ma per evidenzedare una spiegazione, anche se sempre provvisoria e parzialetempo. Al momento, però, il vento prevalente parlaindice glicemico e di ridurre l’apporto di energia tramite presentano alti indici glicemicialtri alimenti ma dobbiamo vincerecogliendo le opportunità che si presentanoquesto è perdente, come si vederetribuiti e orientati da noi, e non solo dagli Stati Uniti
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’opinione pubblica si è svegliata: là dove l’effetto dei Junk food sulla stato più evidente, l’America, c’è un grande fermento, un grande vento di
che avanza, guidato dalla First Lady Michelle Obama che ha insistito i più importanti distributori alimentari, a partire da Walmart
disponibilità di cibi freschi e salutari in tutte le aree del paese, anche in quelle in cui oggi la presenza dei negozi è troppo limitata e la distanza dai centri abitati obbliga a fare provviste per lungo tempo, da cui l’impossibilità di acquistare cibi freschi.
, per dovere di obiettività, che non necessariamente questi moti , che non avanza per sensazioni o emozioni
dogmi, ma per evidenze che devono generare dubbi su cui tentare di re una spiegazione, anche se sempre provvisoria e parziale, spesso smentita
il vento prevalente parla di preferire carboidrati a basso di ridurre l’apporto di energia tramite alimenti
presentano alti indici glicemici. In questo scenario non dobbiamo demonizzare gli ma dobbiamo vincere nella competizione per le quo
che si presentano. Non si può essere buonisti e bastacome si vede. Di alleati ne abbiamo tanti, per giunta
e non solo dagli Stati Uniti.
l’effetto dei Junk food sulla grande vento di che ha insistito
i, a partire da Walmart, assicurino la anche in quelle in cui
oggi la presenza dei negozi è troppo limitata e la distanza dai centri abitati obbliga a fare provviste per lungo tempo, da cui l’impossibilità di acquistare cibi freschi.
non necessariamente questi moti sensazioni o emozioni, ne per
devono generare dubbi su cui tentare di so smentita nel
di preferire carboidrati a basso alimenti raffinati che
dobbiamo demonizzare gli ote di pancia
può essere buonisti e basta, Di alleati ne abbiamo tanti, per giunta non
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Fra i tanti lavori che abbiamo analizzato piùgiovane medico, Kris Verburgh
che con il suo linguaggio da uomo della strada ha portato nelle case di persone in tutto il mondo (è stato tradotto in l’endocrinologia – lo studio del metabolismo glicemico, il carico glicemico, fino al famigerato ormone insulino simile GF1, stimolato dall’insulina e, quindi, dagli zuccheri cellulare con correlazioni con le malattie occidentalia dire tumori, diabete 2, Alzheimer, cardio
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Fra i tanti lavori che abbiamo analizzato più di tutti ci ha colpito quello di h
he con il suo linguaggio da uomo della strada ha portato nelle case di persone in tutto il mondo (è stato tradotto in 7 lingue) la biochimica e
studio del metabolismo – rendendo facili concetti come l’indice glicemico, il carico glicemico, fino al famigerato ormone insulino simile GF1,
na e, quindi, dagli zuccheri – stimolerebbe lacon correlazioni con le malattie occidentali - come le chiama
eimer, cardiopatie.
quello di questo
he con il suo linguaggio da uomo della strada ha portato nelle case di oltre 300.000) la biochimica e
concetti come l’indice glicemico, il carico glicemico, fino al famigerato ormone insulino simile GF1, che -
proliferazione Polland - vale
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Ma sgombriamo subito il campo danon abbiamo nessuna pretesa di intervenire favore di questo o quel meccanismoquesta o di quella spiegazione,interpretare il percepito dell’opinione pubblica. contrapposte fra gli scienziati sul fatto che i cereali raffinati una concausa di alcune tipologie di malattiesi pensava di mangiare in modo sl’assioma scricchiola e l’opinione pubblica vacilla.
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gombriamo subito il campo da equivoci: noi siamo professionisti delnessuna pretesa di intervenire sulle tematiche della ricerca medica a
favore di questo o quel meccanismo, di questo o quell’effetto endocrinologico,questa o di quella spiegazione, rimaniamo nel nostro campo e tentiamo di
il percepito dell’opinione pubblica. Vi sono infatticontrapposte fra gli scienziati sul fatto che i cereali raffinati e zuccheri aggiunti una concausa di alcune tipologie di malattie. Resta il fatto che, mentre pochi anni fa
di mangiare in modo sano comprando prodotti industriali di qualitàl’assioma scricchiola e l’opinione pubblica vacilla.
noi siamo professionisti del marketing della ricerca medica a
di questo o quell’effetto endocrinologico, di e tentiamo di
infatti posizioni e zuccheri aggiunti siano
, mentre pochi anni faprodotti industriali di qualità, oggi
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Il nostro secondo grande punto di forzanostro cavallo di battaglia poiché fu introdotta dal medico americano
nel primo dopoguerra esaminando lGracia poi, ed è una dieta rustica, fatta di prodotti
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punto di forza potrebbe essere la dieta mediterranea:poiché fu introdotta dal medico americano Angel K
esaminando la salute delle popolazioni nel Cilentoed è una dieta rustica, fatta di prodotti a base di materie prime poco
a dieta mediterranea: è unAngel Keys
ilento prima e in materie prime poco
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raffinate, di prodotti semplici della tradizione agricola locale, della cucina contadina e non certo dell’industria alimentare moderna.
Malgrado i nostri encomiabili sforziognuno ha la sua verità.
Perché ai 5 colori del benessere posso contrapporre ilsponsorizzato dalle industrie alimentari,merendine fanno ingrassare” è falsa e, anzi, se ne consiglia il consumo dicendo che “sono sazianti con meno calorie rispetto ad altre merende” con una vasta scelta proposta e personalizzabile sui propri gusti.concorrono alla confusione in campo:provengono da riviste scientifiche e le divulgano selvaggiamentepossono approfittare della situazione
Pur in questa confusione e complessitàcerto tre evidenze scientifiche inoppugnabili alimenti con benefici effetti su
Frutta&VerduraSintesi della presentazione del rapporto
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di prodotti semplici della tradizione agricola locale, della cucina contadina e non certo dell’industria alimentare moderna.
ado i nostri encomiabili sforzi sul concetto di dieta sana ed equilibrata
ai 5 colori del benessere posso contrapporre il sito merendineitaliane.it, sponsorizzato dalle industrie alimentari, in cui si arriva a dire che l’affermazione “le
è falsa e, anzi, se ne consiglia il consumo dicendo che sazianti con meno calorie rispetto ad altre merende” con una vasta scelta
sonalizzabile sui propri gusti. Oltre alle industrie anche i media concorrono alla confusione in campo: fanno incetta di risultati anche parziali
scientifiche più o meno accreditate, o anche non accreditate,e le divulgano selvaggiamente. In questo panorama alcuni prodotti alimentari
della situazione.
e complessità, allo stato attuale delle conoscenscientifiche inoppugnabili sul fatto che frutta e verdura siano
alimenti con benefici effetti sulla salute. Il primo è l’alto contenuto in acqua
di prodotti semplici della tradizione agricola locale, della cucina contadina
sul concetto di dieta sana ed equilibrata, però,
sito merendineitaliane.it, a dire che l’affermazione “le
è falsa e, anzi, se ne consiglia il consumo dicendo che sazianti con meno calorie rispetto ad altre merende” con una vasta scelta
Oltre alle industrie anche i media risultati anche parziali che
accreditate, o anche non accreditate,cuni prodotti alimentari
allo stato attuale delle conoscenze, vi sono sul fatto che frutta e verdura siano
la salute. Il primo è l’alto contenuto in acqua.
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Una variabile importante per la salute e l’idratazione del corpo è appunto l’alto contenuto in acqua dell’ortofrutta, che in media è nell’ordine del 80punte del 95%. Si ricorda che l’organismo umano è composto di circa il 65% d’acqua e che 3 porzioni di frutta e verdura forniscono circa il 20% della dose raccomandata di acqua.
Frutta&VerduraSintesi della presentazione del rapporto
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Una variabile importante per la salute e l’idratazione del corpo è appunto l’alto contenuto in acqua dell’ortofrutta, che in media è nell’ordine del 80punte del 95%. Si ricorda che l’organismo umano è composto di circa il 65% d’acqua
orzioni di frutta e verdura forniscono circa il 20% della dose
Una variabile importante per la salute e l’idratazione del corpo è appunto l’alto contenuto in acqua dell’ortofrutta, che in media è nell’ordine del 80-90%, fino a punte del 95%. Si ricorda che l’organismo umano è composto di circa il 65% d’acqua
orzioni di frutta e verdura forniscono circa il 20% della dose giornaliera
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Il secondo elemento è la bassa densità caloricain tanto spazio, motivo per cui è un ottimo alimento che sazia e sopratl'assunzione di altri cibi magari meno salutari.spazio finito, se si preferiscono cibi a bassa densità calorica si riduce la possibilità di sforare con l’assunzione calorica giornalierapubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition
Come ultimo dei 3 punti alla base del perché frutta e verdura facciano benetraviamo l’alto contenuto in fibre solubili e insolubilidel nostre intestino è sicuramente la frazione solubile, ossia le Pectine che formano nell’intestino una massa gelatinosa che intrappola il glucosio limitandone l’assorbimento, riducendo così il picco glicemico.
Fin qui tutto chiaro, facile, trasmissibile anche all’uomo della sgrandi sforzi; forse serve solo una sistematizzazione della comunicazione che consenta di renderla più efficace. Più complesso diviene il tema dell’apporto positivo sulla nostra salute generato dai micronutrienti contenuti nell’ortofcomplesso anche solo nella terminologia ….
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a bassa densità calorica. L'ortofrutta possiede poche calorie in tanto spazio, motivo per cui è un ottimo alimento che sazia e sopratl'assunzione di altri cibi magari meno salutari. Ricordando che lo stomaco è uno spazio finito, se si preferiscono cibi a bassa densità calorica si riduce la possibilità di sforare con l’assunzione calorica giornaliera, come dimostrato da uno s
American Journal of Clinical Nutrition.
dei 3 punti alla base del perché frutta e verdura facciano bene’alto contenuto in fibre solubili e insolubili. Molto importante per la salute
sicuramente la frazione solubile, ossia le Pectine che formano nell’intestino una massa gelatinosa che intrappola il glucosio limitandone l’assorbimento, riducendo così il picco glicemico.
Fin qui tutto chiaro, facile, trasmissibile anche all’uomo della strada senza bisogno di grandi sforzi; forse serve solo una sistematizzazione della comunicazione che consenta di renderla più efficace. Più complesso diviene il tema dell’apporto positivo sulla nostra salute generato dai micronutrienti contenuti nell’ortofrutta. E’ un tema complesso anche solo nella terminologia ….
L'ortofrutta possiede poche calorie in tanto spazio, motivo per cui è un ottimo alimento che sazia e soprattutto evita
Ricordando che lo stomaco è uno spazio finito, se si preferiscono cibi a bassa densità calorica si riduce la possibilità di
come dimostrato da uno studio
dei 3 punti alla base del perché frutta e verdura facciano bene. Molto importante per la salute
sicuramente la frazione solubile, ossia le Pectine che formano nell’intestino una massa gelatinosa che intrappola il glucosio limitandone
trada senza bisogno di grandi sforzi; forse serve solo una sistematizzazione della comunicazione che consenta di renderla più efficace. Più complesso diviene il tema dell’apporto positivo
rutta. E’ un tema
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Tanta, troppa carne al fuoco, ma tanta confusione nell’associare i rapporti causavedremo nel caso dei polifenoli ha ancora tanto da studiare.emerge chiaramente dal nostro Monitor. l’ortofrutta
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carne al fuoco, ma – contemporaneamente – come comprensibile tanta confusione nell’associare i rapporti causa-effetto su cui la stessa scienza, come
nel caso dei polifenoli ha ancora tanto da studiare. Questa situazione emerge chiaramente dal nostro Monitor. Partiamo con il sottolineare che
come comprensibile effetto su cui la stessa scienza, come
Questa situazione Partiamo con il sottolineare che
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viene riconosciuta dal 69% degli italiani nutrizionale. Al secondo posto, sottolineare inoltre che l’ortofrutta viene citata come categoria e non come singolo alimento, il consumatore quindi vede i nostri prodotti come una squadra e non come singoli fuori classe. Andando però a
troviamo nella frutta vincente la mela, seguita da arance e agrumi in generale einfine, banane.
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degli italiani tra gli alimenti migliori dal punto di vista ale. Al secondo posto, molto distaccata, la nostra amata pasta. Da
sottolineare inoltre che l’ortofrutta viene citata come categoria e non come singolo alimento, il consumatore quindi vede i nostri prodotti come una squadra e non
Andando però alla classifica dei prodotti ortofrutticoli
troviamo nella frutta vincente la mela, seguita da arance e agrumi in generale e
tra gli alimenti migliori dal punto di vista , la nostra amata pasta. Da
sottolineare inoltre che l’ortofrutta viene citata come categoria e non come singolo alimento, il consumatore quindi vede i nostri prodotti come una squadra e non
prodotti ortofrutticoli
troviamo nella frutta vincente la mela, seguita da arance e agrumi in generale e,
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Per quanto riguarda la verdure brassicacee come cavoli, cavolfiori e broccoli ed infine gli spinaci. Quandochiede al consumatore il perché della loro scelta, spiccano per certezza il ferro degli spinaci, il potassio delle banane, la vitamina c degli agrumi, il potere antiossantitumorale di cavoli e cavolfiori, unico prodotto che si differenzia per una funzione e non per un elemento. La cosa interessante e le insalate, non si riescono a dare motivazioni univoche e, soprattutto, prevale il non saprei. Ambasciatori quindi del comparto ma senza riconosciuta.
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Per quanto riguarda la verdure troviamo al primo posto l’insalata, seguita da come cavoli, cavolfiori e broccoli ed infine gli spinaci. Quando
chiede al consumatore il perché della loro scelta, spiccano per certezza il ferro degli spinaci, il potassio delle banane, la vitamina c degli agrumi, il potere antioss
morale di cavoli e cavolfiori, unico prodotto che si differenzia per una funzione e non per un elemento. La cosa interessante è che per i primi due classificati, le mele
a dare motivazioni univoche e, soprattutto, prevale il . Ambasciatori quindi del comparto ma senza una motivazione
troviamo al primo posto l’insalata, seguita da come cavoli, cavolfiori e broccoli ed infine gli spinaci. Quando, però, si
chiede al consumatore il perché della loro scelta, spiccano per certezza il ferro degli spinaci, il potassio delle banane, la vitamina c degli agrumi, il potere antiossidante-
morale di cavoli e cavolfiori, unico prodotto che si differenzia per una funzione i primi due classificati, le mele
a dare motivazioni univoche e, soprattutto, prevale il na motivazione specifica
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Così come i primi classificati anche il terminedal consumatore (43%), specialmente se giovane e istruito, anche se anchenota una confusione sul significato
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Così come i primi classificati anche il termine Antiossidanti è abbastanza conosciuto dal consumatore (43%), specialmente se giovane e istruito, anche se anchenota una confusione sul significato.
è abbastanza conosciuto dal consumatore (43%), specialmente se giovane e istruito, anche se anche qui si
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Un’altra evidenza degna di nota per improntare nuovi canali comunicativi rappresentata dal fatto che ben il 25% della popolazione è andata almeno una voltanella sua vita da un Nutrizionista
Si conclude con gli integratori alimentari, conuna volta, senza particolari differenze tra uomini e donne, ma50% su persone giovani e istruite.
Gli integratori sono a pieno diritto il competitore più diretto dell’ortofrutta se parliamo di vitamine e micronutrienti
e stanno perciò nell’anello centrale del nostro metamercato, quello dove la competizione è più alta e diretta. Se prendi la pillola non serve mangiaverdura è la sintesi.
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Un’altra evidenza degna di nota per improntare nuovi canali comunicativi rappresentata dal fatto che ben il 25% della popolazione è andata almeno una volta
Nutrizionista.
gratori alimentari, con ben il 38% che li ha provati almeno differenze tra uomini e donne, ma con punte di quasi il
50% su persone giovani e istruite.
sono a pieno diritto il competitore più diretto dell’ortofrutta se parliamo di vitamine e micronutrienti
e stanno perciò nell’anello centrale del nostro metamercato, quello dove la competizione è più alta e diretta. Se prendi la pillola non serve mangia
Un’altra evidenza degna di nota per improntare nuovi canali comunicativi è rappresentata dal fatto che ben il 25% della popolazione è andata almeno una volta
li ha provati almeno punte di quasi il
sono a pieno diritto il competitore più diretto dell’ortofrutta se
e stanno perciò nell’anello centrale del nostro metamercato, quello dove la competizione è più alta e diretta. Se prendi la pillola non serve mangiare frutta e
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Un mercato in Italia di oltre 2 miliardi di considerare il canale erboristerie, negozi specializzati, emarketing multilevel. Il settore degli integratoriall'ortofrutta ed è a tutti gli effetti un concorrente
ma più spesso silenzioso.
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di oltre 2 miliardi di € tra GDO, farmacie e para farmacie, senza sterie, negozi specializzati, e-commerce e soprattutto
Il settore degli integratori offre prodotti sostitutivi effetti un concorrente che si palesa direttamente
€ tra GDO, farmacie e para farmacie, senza commerce e soprattutto
offre prodotti sostitutivi palesa direttamente,
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Concedeteci un piccolo esempio che dovrebbe far capire l'avanzata strisciante di questo competitor: perché mai una fattura quasi 12 miliardi di dollari come Amway, brand di integratori alimentari di successo, ha sviluppato un report a livello mondiale, pubblicato sul British Journal of Nutritidovute al basso consumo di frutta e verdura?
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i un piccolo esempio che dovrebbe far capire l'avanzata strisciante di questo competitor: perché mai una grande azienda di Multi-level marketing che
quasi 12 miliardi di dollari come Amway, che ha in portafoglio Nutrilite, brand di integratori alimentari di successo, ha sviluppato un report a livello
tish Journal of Nutrition, sulle carenze di micronutrientidovute al basso consumo di frutta e verdura?
i un piccolo esempio che dovrebbe far capire l'avanzata strisciante di level marketing che
che ha in portafoglio Nutrilite, brand di integratori alimentari di successo, ha sviluppato un report a livello
on, sulle carenze di micronutrienti
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28A cura di: Prof. Roberto Della Casa, Dott.ssa Chiara Daltri, Dott. Michele Dall’Olio
La risposta è ovvia: si scrive "hai carenza di nutrienti a causa del tuo basso consumo di frutta e verdura" ma si legge "con gli integratori sarebbe tutto più facile". E così il mondo degli integratori si aggrappa a livello comunicativo al traino di tutti i grandi sforzi per far raggiungere le famose 5 porzioni di frutta e verdura alla popolazione mondiale.
Ma è proprio vero che gli integratori possono sostituire a pieno l’ortofrutta e gli altri alimenti fonte di micronutrienti? L’esempio più emblematico è quello della vitamina C: dalle arance e kiwi o da integratori alimentari? Ma sempre rimanendo nell’ambito degli agrumi e passando ai piccoli frutti, antocianine da arance rosse e mirtilli o da una bustina da sciogliere in acqua? Secondo gli scienziati l’effetto non è eguale e, spesso, nemmeno simile, sia per effetto del più ampio spettro di molecole presenti negli alimenti rispetto ai prodotti di origine chimica, sia per la forma in cui i nutrienti sono presenti negli alimenti rispetto agli integratori.
La scienza è comunque in continuo divenire, come dimostra proprio la storia della Vitamina C, la cui grande fama come antiossidante deriva dagli esperimenti del premio Nobel per la medicina del ’54, Linus Pauling, che dimostrò che iniettando grandi quantità di vitamina C in soggetti malati di tumore, questi vivevano quattro volte di più che quelli che non la ricevevano. Solo più tardi, vedendo che l’ingestione della vitamina C non aveva gli stessi effetti, si andò più a fondo sugli aspetti biochimici scoprendo che, in realtà, era l’effetto pro-ossidante della vitamina C che aveva impatto sulle cellule tumorali grazie alla reazione con il ferro che generava composti tossici per le cellule tumorali stesse. Una storia analoga riguarda i polifenoli, gli antiossidanti che sono oggi sulla bocca di tutti e che sono venduti come il rimedio ad ogni male. La teoria più accreditata in questo momento evidenzia che i polifenoli sono antiossidanti ma, allo stesso tempo, hanno effetti pro-ossidanti,dipende dalle dosi, cioè stimolano leggermente l’ossidazione attivando le naturali difese dell’organismo a produrre enzimi antiossidanti in quantità maggiori. In entrambi i casi l’effetto è benefico sull’organismo.
Se guardiamo però alla epidemiologia analitica, ovvero quella branca della scienza statistica che studia la relazione causa-effetto tra fattore di rischio e malattia, qui abbiamo di certo punti di forza non facilmente confutabili. Tradotto in parole povere, se guardiamo l’effetto sulla salute di abitudini alimentari diverse su popolazioni di grandi dimensioni, significative sul piano statistico, possiamo stabilire
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una relazione fra alimenti assunti e malattie svilgrande punto di forza
Tanti studi epidemiologici legano il consumo di ortofrutta alla riduzione della diffusione delle malattie croniche, malattie che generano costi sociali enormi anche nel nostro paese.
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una relazione fra alimenti assunti e malattie sviluppate. Questo è il terzo nostro
anti studi epidemiologici legano il consumo di ortofrutta alla riduzione della delle malattie croniche, malattie che generano costi sociali enormi anche
uppate. Questo è il terzo nostro
anti studi epidemiologici legano il consumo di ortofrutta alla riduzione della delle malattie croniche, malattie che generano costi sociali enormi anche
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Sempre per mantenere un approccio scientifico rigoroso, va sottolineato che sempre cambiando metodo di analisi e popolazione le evidenzepatologia sono confermate; ve ne èricorre in modo uniforme ovunque si guardi negli studi fino ad ora condotti. Citando due fra gli studi più accreditati in questo ambito, uno della Harvard School for public Health e quello condotto dall’Unione sulla relazione fra consumo di ortofrutta e malattie cardiache emerge che vi èper tutte le cause.
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Sempre per mantenere un approccio scientifico rigoroso, va sottolineato che sempre cambiando metodo di analisi e popolazione le evidenze per una singola
ve ne è una, però, che allo stato delle conoscenze rme ovunque si guardi negli studi fino ad ora condotti. Citando
due fra gli studi più accreditati in questo ambito, uno della Harvard School for public Health e quello condotto dall’Unione sulla relazione fra consumo di ortofrutta e
ge che vi è una correlazione inversa fra consumo e morti
Sempre per mantenere un approccio scientifico rigoroso, va sottolineato che nonper una singola
che allo stato delle conoscenze rme ovunque si guardi negli studi fino ad ora condotti. Citando
due fra gli studi più accreditati in questo ambito, uno della Harvard School for public Health e quello condotto dall’Unione sulla relazione fra consumo di ortofrutta e
one inversa fra consumo e morti
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Nella ricerca basata sul campione EPIC è emerso che frutta e verdura si ha una riduzione delle morti per tutte le patologie esaminateparticolare ogni 200 gr al giornouna riduzione delle morti per malattie cardiovascolari del
Considerate le forti evidenze preventive che intercorrono tra assunzione di frutta e verdura e le malattie cardiocircolatorie e considerati gli imponenti impatti che queste hanno sulle finanze del nostro sistema sanitario e sulle famiglie degli ammalati, Agroter ha istituito un nuovo osservatorioOrtofrutta, denominato “Salute & Benessere”.
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Nella ricerca basata sul campione EPIC è emerso che all’aumento del consumo di frutta e verdura si ha una riduzione delle morti per tutte le patologie esaminate
al giorno di maggior consumo, fino a circa 600 gr una riduzione delle morti per malattie cardiovascolari del 9%.
Considerate le forti evidenze preventive che intercorrono tra assunzione di frutta e malattie cardiocircolatorie e considerati gli imponenti impatti che
queste hanno sulle finanze del nostro sistema sanitario e sulle famiglie degli , Agroter ha istituito un nuovo osservatorio nell’ambito del suo Monitor
te & Benessere”.
all’aumento del consumo di frutta e verdura si ha una riduzione delle morti per tutte le patologie esaminate. In
fino a circa 600 gr circa, si ha
Considerate le forti evidenze preventive che intercorrono tra assunzione di frutta e malattie cardiocircolatorie e considerati gli imponenti impatti che
queste hanno sulle finanze del nostro sistema sanitario e sulle famiglie degli nell’ambito del suo Monitor
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Di seguito riportiamo il consumo proespressa come parte edibile,
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Di seguito riportiamo il consumo pro capite giornaliero nazionale che è passato da 361 g del 2000 a 303 del 2014
nazionale di ortofrutta che è passato da 361 g del 2000 a 303 del 2014,
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registrando un calo del 16%. Ebbeneportato a degli effetti: in via teorica, considerando un effetto preventivo rapido, se non fosse avvenuta la crisi consumi di € per la spesa sanitaria totale e ben 52.000 decessi da malattie cardiocircUna chiave di lettura d’impatto dell’ortofrutta in un sistema paese più sostenibile.
Veniamo quindi al presente e nostri 303 g e compariamoli con un differenziale di 200 g al giorno permetterebbe alla situazione ideale di risparmiare 1,5 miliardi sulla spesa sanitaria e ridurre potenzialmente 20.000 decessi da malattie cardio circolatorie all’anno.
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registrando un calo del 16%. Ebbene, questa erosione strutturale dei consuportato a degli effetti: in via teorica, considerando un effetto preventivo rapido, se non fosse avvenuta la crisi consumi si sarebbero potuti risparmiare ben 3,4 miliardi
€ per la spesa sanitaria totale e ben 52.000 decessi da malattie cardiocircd’impatto che fa ben intendere l’importanza del ruolo
dell’ortofrutta in un sistema paese più sostenibile.
Veniamo quindi al presente e facciamo uno sforzo d’immaginazionenostri 303 g e compariamoli con un consumo ideale di 503 g. Ebbenedifferenziale di 200 g al giorno permetterebbe alla situazione ideale di risparmiare 1,5 miliardi sulla spesa sanitaria e ridurre potenzialmente 20.000 decessi da malattie
questa erosione strutturale dei consumi ha portato a degli effetti: in via teorica, considerando un effetto preventivo rapido, se
ben 3,4 miliardi € per la spesa sanitaria totale e ben 52.000 decessi da malattie cardiocircolatorie.
che fa ben intendere l’importanza del ruolo
facciamo uno sforzo d’immaginazione. Prendiamo i consumo ideale di 503 g. Ebbene, questo
differenziale di 200 g al giorno permetterebbe alla situazione ideale di risparmiare 1,5 miliardi sulla spesa sanitaria e ridurre potenzialmente 20.000 decessi da malattie
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Intesa l’importanza del consumo di ortofrutta e del suo trend nel tempo analizziamo ora 3 possibili scenari nei prossimi 8 anni. Il primo è quello più plausibile in assenza di manovre impattanti, i consumi continueranno a calare fi277 g. Infatti, come potete intuire da grafico, il calo dei consumi non è figlio solamente della crisi economica ma è un processo strutturale che con tutta probabilità continuerà anche nel futuro. Il secondo scenario ipotizzato è quello del
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importanza del consumo di ortofrutta e del suo trend nel tempo analizziamo ora 3 possibili scenari nei prossimi 8 anni. Il primo è quello più plausibile in assenza di manovre impattanti, i consumi continueranno a calare fino a toccare nel 2022 i
ome potete intuire da grafico, il calo dei consumi non è figlio solamente della crisi economica ma è un processo strutturale che con tutta probabilità continuerà anche nel futuro. Il secondo scenario ipotizzato è quello del
importanza del consumo di ortofrutta e del suo trend nel tempo analizziamo ora 3 possibili scenari nei prossimi 8 anni. Il primo è quello più plausibile in assenza
no a toccare nel 2022 i ome potete intuire da grafico, il calo dei consumi non è figlio
solamente della crisi economica ma è un processo strutturale che con tutta probabilità continuerà anche nel futuro. Il secondo scenario ipotizzato è quello del
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ritorno al 361g del 2000, un obiettivocon adeguati interventi perché già realizzato,più ambizioso, +200 g in 8 anni, ossia +25g all’anno. Ebbene la differenza tra tornare ai consumi del 2000 rispetto a quella del continuo declino si materializza in un risparmio potenziale di 3,3 miliardi e in una riduzione 36.000 decessi in 8 anni. Se vogliamo invece essere più ambiziosi e confrontare lo scenario di declino rispetto a quello con l’obiettivo dei +200g si evidenzia un risparmio di 8,9 miliardi e una riduzione di quasi 100.000 decessi per malattie cardiocircolatorie.
Quindi l’obiettivo base potrebbe essere recuperare i 60 grammi persianni, ma se fossimo in po’ ambiziosi potremmo arriottengono i massimi benefici sulla salute e istati illustrati. Se partiamo dal presupposto che, come dicevamo all’inizio, la pancia è finita e, aggiungiamo, si sta restringendo, non c’spazio ad altri. Se lo misuriamo in termini di calorie, il principale apporto quantitativo dell’ortofrutta, considerando il paniere medio di frutta e verdura che mangiano gli italiani, il rapporto di sostituzione con i compderivati dei cereali,
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un obiettivo che dovrebbe essere facilmente raggiungibilecon adeguati interventi perché già realizzato, mentre il terzo rappresenta lo scenario più ambizioso, +200 g in 8 anni, ossia +25g all’anno. Ebbene la differenza tra tornare
petto a quella del continuo declino si materializza in un risparmio potenziale di 3,3 miliardi e in una riduzione 36.000 decessi in 8 anni. Se vogliamo invece essere più ambiziosi e confrontare lo scenario di declino rispetto a
200g si evidenzia un risparmio di 8,9 miliardi e una riduzione di quasi 100.000 decessi per malattie cardiocircolatorie.
Quindi l’obiettivo base potrebbe essere recuperare i 60 grammi persi negli ultimi 10 nni, ma se fossimo in po’ ambiziosi potremmo arrivare ai +200 gr, quello
benefici sulla salute e i maggiori risparmi sulla spesa che. Se partiamo dal presupposto che, come dicevamo all’inizio, la pancia è
finita e, aggiungiamo, si sta restringendo, non c’è altra via che sottrarread altri. Se lo misuriamo in termini di calorie, il principale apporto
quantitativo dell’ortofrutta, considerando il paniere medio di frutta e verdura che mangiano gli italiani, il rapporto di sostituzione con i competitori diretti, ovvero i
facilmente raggiungibilementre il terzo rappresenta lo scenario
più ambizioso, +200 g in 8 anni, ossia +25g all’anno. Ebbene la differenza tra tornare petto a quella del continuo declino si materializza in un
risparmio potenziale di 3,3 miliardi e in una riduzione 36.000 decessi in 8 anni. Se vogliamo invece essere più ambiziosi e confrontare lo scenario di declino rispetto a
200g si evidenzia un risparmio di 8,9 miliardi e una
negli ultimi 10 quello dove si
maggiori risparmi sulla spesa che sono . Se partiamo dal presupposto che, come dicevamo all’inizio, la pancia è
sottrarre questo ad altri. Se lo misuriamo in termini di calorie, il principale apporto
quantitativo dell’ortofrutta, considerando il paniere medio di frutta e verdura che etitori diretti, ovvero i
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è 10:1, cioè serve togliere 20 gr di merendine, snack, ecc.. e mettere 200 gr di edibile di ortofrutta (240 grammi di totale è il 19%).
Come vedete non ho volutamente considerato i nostri must alimentari, ovvero pane e pasta, perché non è necessario, visto l’obiettivo che abbiamo ma, poiché frutta e
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è 10:1, cioè serve togliere 20 gr di merendine, snack, ecc.. e mettere 200 gr di (240 grammi di totale in quanto lo scarto medio del non edibile
Come vedete non ho volutamente considerato i nostri must alimentari, ovvero pane e pasta, perché non è necessario, visto l’obiettivo che abbiamo ma, poiché frutta e
è 10:1, cioè serve togliere 20 gr di merendine, snack, ecc.. e mettere 200 gr di del non edibile
Come vedete non ho volutamente considerato i nostri must alimentari, ovvero pane e pasta, perché non è necessario, visto l’obiettivo che abbiamo ma, poiché frutta e
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verdura occupano spazio nella pancia e quindi volesse abbassare le quantità di altro che assume, alimentare è facilitato. Quanto costa fare questo? Se consideriamo che il prezzo medio dell’ortofrutta è dell’ordine degli 1,7 Euro al kg mentre quello dei derivati che abbiamo considerato è dell’ordine sostituzione 10:1 vi sarà comunque un aggravio di costo, ma quanto
25 centesimi al giorno, cioè 1,75meglio e più a lungo? E questo senza che il pubblico reinvesta nulla del risparmio sulla spesa sanitaria in orientamento reali dei consumi verso l’ortofrutta.
Come faccio a prendermi quei 200 g, come convinco gli Italiani a sostituicome faccio a vincere la guerra?aumentare i consumi: non funziona. Dovrò competere sul valore e nelle diapo successive trovate alcuni esempi significativi di come si compete sul valore.
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verdura occupano spazio nella pancia e quindi potenzialmente sazianobassare le quantità di altro che assume, con questo tipo di regime
. Quanto costa fare questo? Se consideriamo che il prezzo medio dell’ortofrutta è dell’ordine degli 1,7 Euro al kg mentre quello dei derivati che
è dell’ordine degli 8 Euro al kg, per cui malgrado il rapporto di sostituzione 10:1 vi sarà comunque un aggravio di costo, ma quanto?
1,75 euro alla settimana, che sono troppi per vivere meglio e più a lungo? E questo senza che il pubblico reinvesta nulla del risparmio sulla spesa sanitaria in orientamento reali dei consumi verso l’ortofrutta.
Come faccio a prendermi quei 200 g, come convinco gli Italiani a sostituicome faccio a vincere la guerra? Non certo continuando a puntare sui prezzi per aumentare i consumi: non funziona. Dovrò competere sul valore e nelle diapo successive trovate alcuni esempi significativi di come si compete sul valore.
saziano di più, chi questo tipo di regime
. Quanto costa fare questo? Se consideriamo che il prezzo medio dell’ortofrutta è dell’ordine degli 1,7 Euro al kg mentre quello dei derivati che
Euro al kg, per cui malgrado il rapporto di
sono troppi per vivere meglio e più a lungo? E questo senza che il pubblico reinvesta nulla del risparmio sulla spesa sanitaria in orientamento reali dei consumi verso l’ortofrutta.
Come faccio a prendermi quei 200 g, come convinco gli Italiani a sostituire i 20 g, Non certo continuando a puntare sui prezzi per
aumentare i consumi: non funziona. Dovrò competere sul valore e nelle diapo successive trovate alcuni esempi significativi di come si compete sul valore.
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Fermiamoci un attimo alle precondizioni, coerente e costante rispetto alle aspettremunerarle, va chiarito che oggi possiamo fare un grande salto in avanti usando le tecnologie, che permettono di selezionare
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moci un attimo alle precondizioni, ovvero sulla consistent quality, coerente e costante rispetto alle aspettative del cliente e della sua disponibilità a remunerarle, va chiarito che oggi possiamo fare un grande salto in avanti usando le
che permettono di selezionare
consistent quality, una qualità ive del cliente e della sua disponibilità a
remunerarle, va chiarito che oggi possiamo fare un grande salto in avanti usando le
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la qualità in modo oggettivo, perché senza qualità coerente e costante contro il bliss point dell’industria non c’è nulla da fare. Con prodotti inaccettabili non si vince contro prodotti irresistibili.
Tornando alle strategie, ammettiamo di poter migliorare sulla coerenza qualitativa, cioè di aver soddisfatto la precondizione, senza pretesa di entrare nell’operativo ma cosa possiamo fare a questo punto a livello strategico, che linee guida possiamo suggerire?
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perché senza qualità coerente e costante contro il bliss point dell’industria non c’è nulla da fare. Con prodotti inaccettabili non si vince
mmettiamo di poter migliorare sulla coerenza qualitativa, cioè di aver soddisfatto la precondizione, senza pretesa di entrare nell’operativo ma cosa possiamo fare a questo punto a livello strategico, che linee guida possiamo
perché senza qualità coerente e costante contro il bliss point dell’industria non c’è nulla da fare. Con prodotti inaccettabili non si vince
mmettiamo di poter migliorare sulla coerenza qualitativa, cioè di aver soddisfatto la precondizione, senza pretesa di entrare nell’operativo ma cosa possiamo fare a questo punto a livello strategico, che linee guida possiamo
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La strategia per un nuovo marketingsul nutrizionismo come ideologia, cioècome somma di nutrienti contenuti,prodotti ortofrutticoli nel loro complesso, come prodotti buoni, sia per la salute che per lo spirito. In altre parole parliamo all’americana, o di prodotti che diventano giovani.
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nuovo marketing, basato si sugli aspetti nutrizionalisul nutrizionismo come ideologia, cioè incentrato nella scomposizione dei prodotti
contenuti, ma ancor più sul recupero del valore dei nel loro complesso, come prodotti buoni, sia per la salute che
parliamo junk food contro tasty healthy foodche diventano da “fighi” per usare il linguaggio dei nostri
nutrizionali non fondato nella scomposizione dei prodotti
l recupero del valore dei nel loro complesso, come prodotti buoni, sia per la salute che
food, per dirla da “fighi” per usare il linguaggio dei nostri
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