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Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine 354 24 agosto 2016 Il primo capitolo muove dalla domanda che cosa è un’opera d’arte, ma prima ancora da che cos’è una cosa. Origine significa qui ciò da cui e per cui una cosa è ciò che è ed è come è (fa una specificazione importante oltre che interessante: “origine significa qui” cosa vuole dire questo? Non sta dicendo che cosa è origine, ma come la intende lui qui e adesso, e cioè l’origine non è, come qualunque altra cosa, un quid, non è un ente metafisico ma è un concetto, non è un ente di natura ma un ente di ragione. Per questo dice che “origine significa, qui e adesso” perché altrove significa altre cose, quindi non prende la cosa come oggetto metafisico ma come un concetto, quindi come una parola. su questo ci sarebbe parecchio da dire ma andiamo un po’ avanti) Ciò che qualcosa è, essendo così com’è, lo chiamiamo la sua essenza (di nuovo non dice che ciò che “qualcosa è, essendo così com’è” è la sua essenza, come vuole la metafisica, quella più comune, ma lo chiamiamo “la sua essenza” qui e adesso) L’origine di qualcosa è la provenienza della sua essenza, (da ciò che chiamiamo essenza, bisogna sempre tenere conto di questo) dunque il problema dell’origine dell’opera d’arte concerne la provenienza della sua essenza (come una qualunque cosa, l’origine è provenire dalla sua essenza). Secondo il modo comune di vedere l’opera nasce dall’attività e in virtù dell’attività dell’artista, ma in virtù di che cosa e a partire da che cosa l’artista è ciò che è? In virtù della sua opera. Che un’opera faccia onore a un artista significa infatti “solo l’opera fa dell’artista un maestro dell’arte”, l’artista è l’origine dell’opera, l’opera è l’origine dell’artista, nessuno dei due sta senza l’altro, tuttavia nessuno dei due da solo è in grado di produrre l’altro (senza l’artista non c’è l’opera d’arte ma senza l’opera d’arte che artista c’è?) artista e opera sono ciò che sono in sé e nei loro reciproci rapporti in base a una terza cosa, che è in realtà la prima e cioè in virtù di ciò per cui tanto l’artista quanto l’opera d’arte, traggono il loro stesso nome in virtù dell’arte. Così necessariamente come l’artista è l’origine dell’opera in un modo diverso da quello in cui l’opera è l’origine dell’artista, altrettanto l’arte costituisce un modo diverso ancora, l’origine ad un tempo e dell’artista e dell’opera. È dunque possibile che l’arte costituisca un’origine? (cioè a questo punto mette l’arte come l’origine e dell’artista e dell’opera) Dove e in qual modo sussiste l’arte? L’arte è ormai solo più una parola cui

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Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze La Nuova Italia 1968 Pagine 354

24 agosto 2016 Il primo capitolo muove dalla domanda che cosa egrave unrsquoopera drsquoarte ma prima ancora da che cosrsquoegrave una cosa Origine significa qui ciograve da cui e per cui una cosa egrave ciograve che egrave ed egrave come egrave (fa una specificazione importante oltre che interessante ldquoorigine significa quirdquo cosa vuole dire questo Non sta dicendo che cosa egrave origine ma come la intende lui qui e adesso e cioegrave lrsquoorigine non egrave come qualunque altra cosa un quid non egrave un ente metafisico ma egrave un concetto non egrave un ente di natura ma un ente di ragione Per questo dice che ldquoorigine significa qui e adessordquo percheacute altrove significa altre cose quindi non prende la cosa come oggetto metafisico ma come un concetto quindi come una parola su questo ci sarebbe parecchio da dire ma andiamo un porsquo avanti) Ciograve che qualcosa egrave essendo cosigrave comrsquoegrave lo chiamiamo la sua essenza (di nuovo non dice che ciograve che ldquoqualcosa egrave essendo cosigrave comrsquoegraverdquo egrave la sua essenza come vuole la metafisica quella piugrave comune ma lo chiamiamo ldquola sua essenzardquo qui e adesso) Lrsquoorigine di qualcosa egrave la provenienza della sua essenza (da ciograve che chiamiamo essenza bisogna sempre tenere conto di questo) dunque il problema dellrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte concerne la provenienza della sua essenza (come una qualunque cosa lrsquoorigine egrave provenire dalla sua essenza) Secondo il modo comune di vedere lrsquoopera nasce dallrsquoattivitagrave e in virtugrave dellrsquoattivitagrave dellrsquoartista ma in virtugrave di che cosa e a partire da che cosa lrsquoartista egrave ciograve che egrave In virtugrave della sua opera Che unrsquoopera faccia onore a un artista significa infatti ldquosolo lrsquoopera fa dellrsquoartista un maestro dellrsquoarterdquo lrsquoartista egrave lrsquoorigine dellrsquoopera lrsquoopera egrave lrsquoorigine dellrsquoartista nessuno dei due sta senza lrsquoaltro tuttavia nessuno dei due da solo egrave in grado di produrre lrsquoaltro (senza lrsquoartista non crsquoegrave lrsquoopera drsquoarte ma senza lrsquoopera drsquoarte che artista crsquoegrave) artista e opera sono ciograve che sono in seacute e nei loro reciproci rapporti in base a una terza cosa che egrave in realtagrave la prima e cioegrave in virtugrave di ciograve per cui tanto lrsquoartista quanto lrsquoopera drsquoarte traggono il loro stesso nome in virtugrave dellrsquoarte Cosigrave necessariamente come lrsquoartista egrave lrsquoorigine dellrsquoopera in un modo diverso da quello in cui lrsquoopera egrave lrsquoorigine dellrsquoartista altrettanto lrsquoarte costituisce un modo diverso ancora lrsquoorigine ad un tempo e dellrsquoartista e dellrsquoopera Egrave dunque possibile che lrsquoarte costituisca unrsquoorigine (cioegrave a questo punto mette lrsquoarte come lrsquoorigine e dellrsquoartista e dellrsquoopera) Dove e in qual modo sussiste lrsquoarte Lrsquoarte egrave ormai solo piugrave una parola cui

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non corrisponde nulla di reale non si tratta che di una rappresentazione unitaria in cui facciamo rientrare ciograve che lrsquoarte include ancora di reale lrsquoopera e lrsquoartista (qui egrave come se insistesse sulla questione sulla quale si confronta e si confronteragrave anche dopo e cioegrave della distanza che crsquoegrave adesso la dico in modo molto spiccio tra lrsquoente di natura e lrsquoente di ragione Se egrave un ente di natura allora egrave un oggetto metafisico che egrave quello che egrave se egrave un ente di ragione allora egrave un concetto fatto di parole ma queste parole dicendo la cosa dicono sempre qualche cosrsquoaltro E quindi ci si trova di fronte a un problema che adesso mano a mano illustreragrave) Crsquoegrave lrsquoopera e crsquoegrave lrsquoartista solo in quanto crsquoegrave lrsquoarte come loro origine Qualunque risposta si dia a questi interrogativi il problema dellrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte assume la forma dellrsquoessenza dellrsquoarte (cioegrave prima dobbiamo chiarire che cosa lrsquoarte sia ammesso che sia qualcosa) Ma poicheacute deve restare in pre-giudicato se e come lrsquoarte in generale sia (quindi dagrave per assunto che lrsquoarte sia metafisicamente cioegrave lrsquoarte egrave poi si tratta di vedere che cosa naturalmente) cercheremo di rintracciare lrsquoessenza dellrsquoarte lagrave dove arte domina indubitabilmente reale lrsquoarte si trova nellrsquoopera drsquoarte ma che cosrsquoegrave unrsquoopera drsquoarte Solo lrsquoopera ci puograve dire che cosa sia lrsquoarte si potragrave osservare che ci andiamo muovendo in un circolo vizioso lrsquointelletto comune esige che si esca da questo circolo contrario alla logica tale intelletto pretende che si ricavi la comprensione dellrsquoessenza dellrsquoarte da unrsquoanalisi comparativa delle opere drsquoarte viste nella loro semplice presenza ma unrsquoindagine di questo genere come potragrave esser certa di basarsi su autentiche opere drsquoarte quando non sa ancora in che cosa sussiste lrsquoessenza dellrsquoarte Ma se egrave impossibile raggiungersi per questa strada lrsquoessenza dellrsquoarte non egrave neppure deducibile da concetti generali infatti anche una deduzione di questo genere non puograve non presupporre come acquisite le determinazioni costitutive di ciograve che deve essere assunto come opera drsquoarte Il muovere da opere assunte come semplicemente presenti e la deduzione da principi sono procedimenti ugualmente impossibili che quando sono addottati non producono che illusioni (per dirla in un altro modo per quanto a noi interessa e ci riguarda partire da un oggetto metafisico non puograve produrre che illusioni) Dobbiamo quindi muoverci nel circolo (come dire manteniamo il circolo visto che non crsquoegrave uscita) ma non si tratta neacute di un ripiego neacute di un difetto (egrave il ldquocircolordquo di cui parlavamo anche rispetto alla questione di Kant) nel percorrere questo cammino sta la forza del pensiero e nel non uscire da esso la sua festa posto che il pensiero sia un mestiere non fa circolo soltanto il passo decisivo dallrsquoopera allrsquoarte in quanto passo dallrsquoarte allrsquoopera ma ognuno dei passi che arrischiamo circola in questo circolo (di nuovo siamo presi in un circolo vizioso Qui passa in rassegna una serie di opere e dice) Tutte le opere (di tutti i tipi che vogliamo) hanno questo carattere di ldquocosardquo (sono cose) Che sarebbero senza di esso Ma forse ci arrestiamo di fronte a un carattere dellrsquoopera troppo grossolano ed estrinseco con una simile visione delle opere drsquoarte possono aggirarsi in un museo gli spedizionieri o la donna addetta alle pulizie noi dobbiamo prendere le opere quali appaiono a coloro che ne vivono e ne godono ma anche la tanto invocata immedesimazione estetica nellrsquoopera non potragrave mai prescindere dal carattere di ldquocosardquo che inerisce allrsquoopera (comunque si tratta di una cosa) Lrsquoessere pietroso egrave dellrsquoedificio lrsquoessere legnoso della scultura di legno il carattere di ldquocoserdquo egrave talmente radicato nellrsquoopera drsquoarte che noi addirittura capovolgiamo queste affermazioni dicendo lrsquoedificio egrave in pietra la scultura lignea egrave in legno eccetera bisogna guardarsi dalle evidenze grossolane certo ma che cosrsquoegrave questo carattere di cosa cosigrave potentemente presente nellrsquoopera drsquoarte Lrsquoopera drsquoarte egrave sigrave una cosa fabbricata ma dice anche qualche cosrsquoaltro oltre la pura cosa ἄλλοἀγορεύει Lrsquoopera drsquoarte rende noto qualche cosrsquoaltro rivela qualcosrsquoaltro egrave allegoria (ἄλλο ἀγορεύει egrave lrsquoetimo secondo Heidegger di allegoria) Alla cosa fabbricata lrsquoopera drsquoarte riunisce anche qualche cosrsquoaltro riunire si dice in greco συμβαλεῖν (da cui simbolo) Lrsquoopera drsquoarte egrave simbolo allegoria e simbolo costituiscono il campo entro cui si muove giagrave da tempo la caratterizzazione dellrsquoopera drsquoarte ma questo qualcosa che manifesta nellrsquoopera qualche cosrsquoaltro che riunisce a qualche cosrsquoaltro egrave proprio la cositagrave dellrsquoopera drsquoarte il suo esser cosa (quindi lrsquoesser cosa dellrsquoopera drsquoarte egrave il riferirsi a qualche cosrsquoaltro il rinviare a qualche cosrsquoaltro che potremmo anche generalizzare a questo punto dicendo che ciograve che fa sigrave che la cosa sia esser cosa egrave lrsquoesser cosa in quanto riferentesi a qualche cosrsquoaltro che egrave la definizione di segno) Egrave necessario sapere chiaramente che cosa significa ldquocosardquo

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solo a questo patto ci saragrave possibile stabilire se lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa cui inerisce anche qualche cosrsquoaltro oppure se egrave alcuncheacute di completamente diverso da cosa e quindi in nessun caso una cosa (perograve chiaramente se non egrave una cosa egrave niente) Che cosrsquoegrave in veritagrave una cosa percheacute sia una cosa Ponendo questa domanda miriamo a stabilire lrsquoesser cosa la cositagrave della cosa bisogna cogliere il carattere di cosa della cosa al tal fine egrave necessario conoscere la regione in cui rientra ogni ente che diciamo ldquocosardquo (cioegrave tutte queste cose che chiamiamo ldquocoserdquo rientrano allrsquointerno di una qualche altra cosa) La pietra nella strada egrave una cosa la zolla nel campo egrave una cosa (e fa tutta unrsquoaltra serie di esempi) anche queste sono cose come lo sono la nuvola in cielo il carro nel campo eccetera tutto questo infatti deve essere detto ldquocosardquo se viene designato con lo stesso nome anche ciograve che a differenza delle cose dette non si manifesta e perciograve non appare una cosa che non appare cioegrave una cosa in seacute (ricordate che secondo Kant il mondo nella sua totalitagrave e perfino dio sono cose perograve dice Heidegger una cosa che non appare cioegrave una cosa in seacute egrave ad esempio secondo Kant il mondo nella sua totalitagrave e perfino dio) Cose in seacute e cose che appaiono tutti gli enti in generale sono detti nel linguaggio filosofico ldquocoserdquo aeroplani stazioni radio eccetera Anche se quando parliamo delle cose ultime alludiamo a tuttrsquoaltro (almeno apparentemente) le cose ultime sono la morte e il giudizio in generale il termine ldquocosardquo indica tutto ciograve che non egrave il mero nulla pertanto anche lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa per il fatto di differenziarsi dal nulla Ma questo concetto di ldquocosardquo non ci offre aiuto alcuno immediatamente almeno in vista del nostro compito e cioegrave della differenziazione del modo di essere della cosa dal modo di essere dellrsquoopera (dice sigrave certo lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa ma tutte le cose sono cose questa che cosrsquoha di particolare percheacute la distinguiamo dal posacenere) hellip Ci ripugna designare dio come cosa e definire cosa il contadino nel campo il fuochista dinnanzi alla caldaia il maestro eccetera Lrsquouomo non egrave una cosa Dal piugrave ampio dominio in cui tutto egrave cosa cosa uguale a res uguale a ens uguale a ente comprese le supreme e ultime siamo cosigrave sospinti verso il ristretto dominio delle mere cose mero significa qui per un verso la pura cosa quella che egrave semplicemente cosa e nullrsquoaltro ma ldquomerordquo significa anche soltanto piugrave cosa (questa egrave soltanto piugrave una cosa) in un significato prossimo al peggiorativo Le mere cose con lrsquoesclusione delle stesse cose drsquouso valgono come le vere e proprie cose in che consiste il carattere di cosa di queste cose Egrave da esse che dobbiamo muovere per determinare la ldquocositagraverdquo delle cose Tale determinazione ci porragrave in grado di individuare lrsquoessenza del carattere di cosa saremo allora in grado di muovere alla ricerca di quella realtagrave dellrsquoopera in cui consiste quel qualcosrsquoaltro oltre alla cosa di cui abbiamo parlato hellip Le interpretazioni della cositagrave delle cose predominanti nel corso del pensiero occidentale e divenute in esso ovvie e di impiego abituale si possono ridurre a tre (fa lrsquoesempio del blocco di granito ma dice) tutti i tratti caratteristici non fanno che indicare ciograve che appartiene alla pietra in questo caso (che ha le sue proprietagrave la cosa le possiede) La cosa A che pensiamo in questo momento dicendo ldquocosardquo (quando diciamo che la cosa possiede tutte queste proprietagrave la cosa dice cosrsquoegrave la cosa A che cosa ci stiamo riferendo esattamente) Evidentemente la cosa non egrave semplice riunione delle sue caratteristiche e neppure il sommarsi delle proprietagrave da cui soltanto risulterebbe lrsquoinsieme (questa egrave la fisica cioegrave lrsquooggetto la cosa egrave lrsquoinsieme delle sue proprietagrave proprietagrave sulle quali possiamo lavorare manipolare calcolare eccetera ma la cosa non egrave quelle proprietagrave Quando io descrivo questo aggeggio il registratore se io volessi dire che cosrsquoegrave cosa dovrei fare Oltre a interrogarmi su che cosa sto dicendo nel dire che cosa posso fare posso soltanto stabilirne delle proprietagrave delle funzioni egrave fatto in un certo modo con un certo materiale serve a una certa cosa eccetera ma ci sta dicendo Heidegger tutte queste cose che sto dicendo non sono quella cosa ligrave non sono il registratore sono altre cose ecco percheacute dicevamo altre volte di ciograve che accade quando mi riferisco a qualcosa per dire che cosrsquoegrave qualcosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave dicendo che cosrsquoegrave ldquoquestordquo dico una serie di cose che non sono quella cosa ligrave quindi per dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave con tutto ciograve che questo comporta Questo egrave il problema ma nellrsquoaccezione heideggeriana cioegrave la questione del linguaggio) Evidentemente la cosa non egrave la semplice riunione delle sue caratteristiche e neppure il sommarsi delle proprietagrave da cui soltanto risulterebbe lrsquoinsieme la cosa come ognuno crede di sapere egrave ciograve intorno a cui le proprietagrave si

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raccolgono (io elenco delle proprietagrave queste proprietagrave si raccolgono intorno alla ldquocosardquo che resta comunque non quelle cose ligrave che io dico) I greci lo intesero come τό ὑποκείμενον questo nocciolo della cosa era per loro ciograve che sta nel fondo che precede ogni determinazione (un porsquo come dicevamo lrsquoaltra volta rispetto al discorso che faceva Heidegger intorno a Kant diceva che occorre che ci sia qualcosa percheacute io possa giudicare intorno a questo qualcosa se non percepisco se non crsquoegrave un qualche cosa non posso giudicare niente) Le caratteristiche sono invece τά συμβεβηκότα ciograve che nei singoli noccioli egrave giagrave sempre incluso e quindi si presenta sempre con essi hellip Queste denominazioni non sono casuali in esse parla cosa che qui non crsquoegrave bisogno di dimostrare la sperimentazione fondamentale dellrsquoessere dellrsquoente da parte dei greci in queste determinazioni trova fondamento la successiva interpretazione della cositagrave delle cose e in esse si fonda lrsquointerpretazione occidentale dellrsquoessere dellrsquoente questa incomincia con lrsquoassunzione dei termini greci nel pensiero romano latino ὑποκείμενον diviene subjectum ὑπόστασις diviene substantia συμβεβηκός diventa accidens Questa traduzione latina dei termini greci non egrave per nulla quel processo ldquoinnocuordquo che egrave ancor oggi ritenuto dentro a questa traduzione letterale e quindi apparentemente garantita si nasconde invece il tradursi in un modo di pensare diverso dalla sperimentazione greca dellrsquoessere (sta dicendo che il modo in cui i greci pensavano lrsquoessere in queste parole in ciograve che loro intendevano in queste parole tradurre ὑποκείμενον con subjectum comporta un pensare diverso egrave unrsquoaltra cosa non pensa piugrave lrsquoessere nel modo in cui lo pensano i greci) Il pensiero romano assume i termini greci senza la corrispondente sperimentazione originaria di ciograve che essi dicono (senza la parola greca traducono in un altro modo senza ciograve che il greco sperimentava dicendo quelle parole quindi ciograve che il greco intendeva effettivamente quando pronunciava la parola ldquoὑποκείμενονrdquo che non egrave ciograve che il latino pensava dicendo la parola ldquosubjectumrdquo egrave unrsquoaltra cosa egrave questo che dice ma lo dice dappertutto) La mancanza di base del pensiero occidentale incomincia proprio con questo genere di traduzione La determinazione della cositagrave della cosa (cioegrave dellrsquoessenza della cosa lrsquoessere della cosa) come sostanza degli accidenti come ciograve che sta sotto a ciograve che accade sembra corrispondere alla nostra concezione naturale delle cose niente di strano quindi che questa concezione abituale della cosa abbia fatto da norma anche al comportamento verso la cosa e cioegrave alla chiamata in questione della cosa e al parlare intorno ad essa (sta dicendo che noi parliamo della cosa oggi in seguito alla traduzione latina il modo in cui pensava il latino egrave ancora oggi il modo in cui viene pensata lrsquoessenza della cosa la cositagrave della cosa) la proposizione piugrave elementare consiste di un soggetto che egrave la traduzione latina di ὑποκείμενον e come tale la sua re-interpretazione latina (percheacute sono re-interpretazioni non traduzioni) e di un predicato che enuncia le caratteristiche della cosa (quindi abbiamo il subjectum e poi di un predicato che dice che cosrsquoegrave) Chi potrebbe mai pensare di porre in dubbio questi rapporti fondamentali fra cosa e proposizione Fra costituzione della proposizione e costituzione della cosa ma noi non possiamo fare a meno di chiederci se la costituzione della proposizione semplice (che egrave la connessione tra soggetto e predicato) egrave il rispecchiamento della costituzione della cosa (cioegrave lrsquounione di sostanza e accidenti egrave questa unione Cioegrave rispecchia questa unione tra soggetto e il suo predicato Percheacute egrave questa lrsquoillusione la fantasia che nella proposizione la relazione tra soggetto e predicato sia come un rispecchiare un qualche cosa che crsquoegrave che egrave ligrave) oppure egrave la costituzione della cosa cosigrave rappresentata e progettata in base alla struttura della proposizione (cheacute egrave diverso un conto egrave se la proposizione rispecchia il dato di fatto altro se la proposizione egrave ciograve che struttura questa relazione tra soggetto e predicato cambia tutto la domanda egrave questa la proposizione egrave il rispecchiamento della costituzione della cosa ldquocosardquo qui egrave lrsquounione di sostanza e accidenti cioegrave la proposizione rispecchia questa cosa soggettopredicato questa cosa la rispecchia La proposizione dice come sta la cosa oppure si chiede Heidegger la costituzione di questa cosa ndashsoggettopredicato ndash questa cosa dunque cosigrave rappresentata ldquoegrave progettata in base alla struttura della proposizionerdquo Quindi viene progettata questa cosa non egrave ciograve che viene preso come normale soggettopredicato e quindi la proposizione che lrsquoesprime rispecchia soltanto un dato di fatto Heidegger si chiede se questa proposizione sia quella che costruisce questa relazione tra soggetto

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e predicato) Che cosa sembra piugrave ovvio del fatto che lrsquouomo trasferisca nella cosa stessa la struttura della sua asserzione relativa alla cosa (io affermo qualche cosa e immagino che questa mia affermazione stia dentro la cosa cioegrave riveli ciograve che sta dentro alla cosa la sua essenza) Questo modo di pensare apparentemente critico ma in realtagrave avventato dovrebbe anzi tutto far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosa ancor prima che la cosa si sia in se stessa rivelata (che egrave quello che diceva prima ldquoquesto modo di pensare dovrebbe far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosardquo era il problema di Husserl se tolgo tutto ciograve che crsquoegrave tra me e la cosa ndash cioegrave la parola il linguaggio - per Husserl si sarebbe arrivati direttamente alla cosa la percezione trascendentale ma se tolgo questo mezzo questo medium allora non crsquoegrave piugrave neacute la cosa neacute io non crsquoegrave piugrave niente Dice Heidegger che occorrerebbe mostrare che cosrsquoegrave questo mezzo questo medio che consente di cogliere questo passaggio fra me e la cosa fra la mia proposizione intorno alla cosa e la cosa dice lui ldquoancor prima che la cosa si sia rivelatardquo cioegrave cosa mi garantisce che ciograve che io dico di questa cosa corrisponde a questa cosa) La questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quello della cosa egrave tuttrsquooggi insoluta (cioegrave il problema se ldquoil primo e il normativordquo la prima proposizione che si dice di qualche cosa la prima impressione diciamola cosigrave questa cosa che dico della cosa dice della cosa o dice soltanto della proposizione Vi rileggo ldquola questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quella della cosardquo parlando costruisco una proposizione o definisco la cosa Egrave perfino dubbio se il problema posto in questi termini percheacute questa egrave la chiave di tutto ldquoposto in questi terminirdquo sia risolvibile Basta porlo in altri termini perograve posto in questi termini non egrave risolvibile) In ultima analisi neacute la struttura della proposizione offre la norma per la struttura della cosa (la struttura della proposizione il soggettopredicato) neacute questa (la cosa) viene in quella semplicemente rispecchiata (quindi neacute la proposizione mi dice che cosrsquoegrave la cosa neacute la cosa si rispecchia nella mia proposizione cioegrave restano due cose distinte e tra un porsquo diragrave che occorre un medio fra le due cose percheacute si diano) Lrsquouna e lrsquoaltra derivano in seacute e nel loro reciproco rapporto da una comune sorgente piugrave originaria comunque questa prima interpretazione della cositagrave della cosa la cosa come portatrice delle sue caratteristiche non egrave cosigrave naturale come la sua accettazione abituale potrebbe far credere ciograve che ci si presenta come ldquonaturalerdquo non egrave che lrsquoabituale di una lunga abitudine che ha dimenticato il disabituale da cui deriva (ldquodisabitualerdquo sarebbe lrsquoinsolito il δαίμων lrsquoinconsueto lrsquoinusuale) e tuttavia un giorno colto lrsquouomo di sorpresa come qualcosa di straordinario che ha riempito il pensiero di meraviglia (che cosrsquoegrave lrsquoabituale adesso Pensare che ciograve che io dico corrisponda alla cosa cosa crsquoegrave di piugrave banale E invece occorre ripensare la cosa nei termini dellrsquoantico pensatore cioegrave di quello che si egrave trovato per la prima volta sorpreso dal fatto di dire qualcosa di qualche cosa e di vedere che cosa succede Dopo tutto i presocratici Anassimandro Anassimene eccetera erano un porsquo in questo modo il fatto di porre per esempio i quattro principi ldquoaria acqua fuoco terrardquo per noi sono una stupidaggine una banalitagrave cosa che non egrave per altro ma per loro crsquoera la novitagrave non tanto del fuoco e dellrsquoacqua ma il fatto di trovare un principio questo era il sorprendente il fatto che le cose potessero avere un principio un principio da cui sorgono egrave con questo che si sono trovati ad avere a che fare da dove vengono le cose Questione a tuttrsquooggi come direbbe Heidegger irrisolta) La fiducia nellrsquointerpretazione abituale della cosa non ha che un fondamento apparente inoltre il concetto di cosa che essa introduce la cosa come il supporto delle sue caratteristiche (dicevamo prima la ldquocosardquo come un qualche cosa appunto che fa da supporto di caratteristiche che non sono comunque la cosa qualunque cosa dica di questo aggeggio tutto ciograve che dico non potragrave che essere tutto ciograve che questa cosa qui non egrave) non vale soltanto per mere cose ma per ogni ente in genere di conseguenza non egrave possibile stabilire sulla sua scorta una distinzione fra lrsquoente-cosa e lrsquoente-non-cosa anche il vivo soggiornare presso le cose anteriore a ogni riflessione basta ad avvertirci che questo concetto della cosa non coglie nella sua effettiva natura il carattere di cosa delle cose ciograve che vi egrave in esse di spontaneo e autonomo (ecco lasciar cogliere lasciare essere le cose lasciarle apparire lasciare lrsquoἀλήθεια lasciar essere ciograve che

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Heidegger chiama Gelassenheit lasciar essere che viene tradotto anche come ldquoabbandonordquo ma non nel senso di lasciarle perdere ma di abbandonarle lasciandole essere abbandonarle cioegrave non volerle afferrare manipolare dominarle in questo senso lasciarle essere) Dunque abbiamo a volte la sensazione che giagrave da tempo si sia usata violenza al carattere di cosa della cosa e che il pensiero ne sia il responsabile si rinnega allora il pensiero anzicheacute sforzarsi di far sigrave che il pensiero diventi effettivamente pensante (il modo in cui si intende la cosa oggi egrave un modo che esclude il pensare nel senso che la cosa non egrave piugrave pensata egrave data come un fatto acquisito abituale appunto ha perso il disabituale e il disabituale nella cosa egrave trovarsi di fronte a questo concetto di ldquocosardquo con la stessa meraviglia con lo stesso stupore del pensatore antico del δαίμων) Forse ciograve che in noi in questo caso e in altri chiamiamo sensazione e sentimento egrave piugrave razionale cioegrave piugrave penetrante percheacute piugrave aperto allrsquoessere di ogni ragione percheacute decaduta a ratio sia stata interpretata razionalmente (quindi ricordate le pagine sulla logica la logica come fondamento della ratio) Il vagheggiamento dellrsquoir-razionale quale frutto abortivo del razionale non pensato porta quindi scarsi risultati Il concetto abituale di ldquocosardquo si confagrave certamente ad ogni cosa ma la sua capacitagrave comprensiva anzicheacute abbracciare lrsquoessenza della cosa la sopraffagrave (poi si chiede ldquocome egrave possibile evitare questa sopraffazionerdquo Ma questa sopraffazione egrave la volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che ha costretto per cosigrave dire a tradurre ὑποκείμενον con subjectum ὑπόστασις con substantia eccetera per potere esattamente come veritas ha tradotto ἀλήθεια al fine di dominare la cosa percheacute egrave questo lrsquoobiettivo dominare la cosa e che cosa crsquoegrave di piugrave sfuggente della cosa Per quanto ne dica mi affanni mi sforzi di circoscriverla con tutte le mie proposizioni immaginabili e inimmaginabili rimane sempre fuori portata percheacute per dire che cosrsquoegrave questa cosa devo dire ciograve che questa cosa non egrave e quindi sono votato al fallimento Dunque si chiede) Come egrave possibile evitare questa sopraffazione (cioegrave lrsquoirruzione della volontagrave di potenza) Solo a patto che noi in un certo modo garantiamo alla cosa un campo libero in cui essa possa manifestare immediatamente il suo carattere di cosa (egrave ciograve che indicavo prima come Gelassenheit cioegrave il ldquolasciar essererdquo Lasciar essere che non egrave lasciare che le cose vadano come devono andare ma il ldquolasciar essererdquo egrave esattamente il non volere trasformare la cosa che ho di fronte in un oggetto di dominio Egrave chiaro che la definisco ma egrave il modo in cui io mi pongo nei confronti della cosa che egrave totalmente differente o la voglio dominare cioegrave sono travolto dalla volontagrave di potenza oppure lascio che la cosa appaia ma come egrave la cosa La cosa si disvela nel suo significato cioegrave nel mio progetto che dagrave a questa cosa il suo significato un progetto in cui mi trovo ogni volta gettato Io colgo quella cosa che per me egrave quella cosa unicamente allrsquointerno del progetto in cui quella cosa egrave cosigrave come mi appare Questo egrave lrsquoessere per Heidegger cioegrave il significato autentico della cosa) A tal fine deve essere eliminata ogni sorta di concezione e di asserzione che possa frapporsi fra noi e la cosa (lrsquoasserzione lrsquoaffermazione Lrsquoaffermazione dice questo ldquoquesto egrave questordquo ldquoquesto egrave questrsquoaltrordquo Dice ldquoeliminata ogni sorta di concezione e di asserzionerdquo questa egrave la condizione per lasciar essere ldquola cosardquo cioegrave percheacute io possa coglierla nel progetto e quindi accogliere il significato che mi viene da questa cosa nel momento in cui mi accorgo che egrave quella che egrave allrsquointerno del mio progetto) Decidere di tradurre il greco ὑποκείμενον con substantia ovviamente non va senza implicazioni si decide di tradurlo con ldquosubstantiardquo percheacute in questo modo si puograve garantire dellrsquoesser cosa della cosa percheacute egrave sostenuta da qualcosa che sta sotto ldquosub starerdquo ldquostare sottordquo che egrave la stessa traduzione di ὑποκείμενον Ciograve che il greco antico pensava quando diceva la parola ὑποκείμενον cosigrave come ciograve che pensava quando pronunciava la parola ἀλήθεια non era per Heidegger ciograve che pensiamo oggi noi dicendo ldquoveritagraverdquo ma pensava unrsquoaltra cosa) Ma questo venire incontro immediato della cosa non abbisogna neacute di essere sollecitato neacute di essere approntato questo lo fa essere avviene giagrave da gran tempo in ciograve che la vista lrsquoudito il tatto apportano nella sensazione dei colori dei suoni della ruvidezza della durezza le cose ci investono alla lettera nel nostro corpo la cosa egrave lrsquoαἰσθητόν ciograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagrave (badate bene ldquociograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagraverdquo ma egrave la sensibilitagrave a lasciar essere le cose non egrave la sensibilitagrave nel senso del tatto di

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questo ne ha parlato prima cioegrave dove dice ldquoattraverso le sensazionirdquo che sono quelle del corpo ldquoegrave percepito dai sensi attraverso le sensazioni della sensibilitagraverdquo egrave come questa sensibilitagrave questi sensi e quindi in definitiva questa percezione avessero come ldquogaranterdquo il lasciar essere la cosa solo a questa condizione posso percepire la cosa Qui siamo abbastanza lontani da Kant non egrave piugrave ovviamente lrsquoatto puro che coglie il qualcosa che poi questo qualcosa anche per Kant egrave un problema lrsquoatto puro coglie qualche cosa ma per cogliere qualche cosa occorre che ci sia un qualche cosa prima) Diviene cosigrave abituale considerare la cosa semplicemente come lrsquounitagrave di un molteplice di dati sensibili (cioegrave le sue caratteristiche le sue proprietagrave eccetera) Non cambia nulla in questa concezione il fatto che lrsquounitagrave venga concepita come somma o come totalitagrave o come forma questa interpretazione della ldquocositagraverdquo della cosa egrave esatta ndash quella fisica diciamo ndash e con provabile non meno della precedente il che basta giagrave a far dubitare della sua veritagrave se riflettiamo infatti con attenzione su ciograve di cui andiamo alla ricerca anche questa soluzione ci lasceragrave perplessi la sua pretesa infatti che nella manifestazione delle cose noi incominciamo con il percepire ndash critica Kant ndash innanzi tutto e propriamente un presentarsi di sensazioni ad esempio suoni e rumori egrave priva di fondamento (tutta la Critica della ragion pura di Kant egrave fondata su qualcosa che non ha fondamento lrsquoatto puro percepisce che cosa come Di nuovo ci troviamo nella difficoltagrave di trovare il mezzo che consente a me lrsquoio puro di compiere quellrsquoatto puro che egrave la percezione della cosa in seacute non la coglierograve mai perograve hellip qualche cosa percepisco ma che cosa Egrave la domanda che si faceva Heidegger percepisco qualcosa sigrave ma cosa) Ciograve che udiamo egrave la tempesta che sibila nel camino il rombo del bimotore la Mercedes dalla sua evidente diversitagrave dalla Adler ciograve che ci egrave piugrave vicino non sono le sensazioni ma le cose stesse (curioso che usi questo termine kantiano ldquole cose stesserdquo) in casa udiamo sbattere la porta e non udiamo mai sensazioni acustiche o anche solo semplici rumori noi non udiamo il ldquorumorerdquo udiamo sbattere la porta (come dire che questo rumore incomincia come rumore ma non crsquoegrave crsquoegrave quando diventa lo sbattere della porta allora lo sbattere della porta egrave un rumore egrave il discorso che faceva Derrida grosso modo) per potere udire un semplice rumore dobbiamo non udire le cose distogliere da loro il nostro orecchio cioegrave ascoltare astrattamente non egrave questo che dobbiamo fare il concetto di cosa che stiamo esaminando non consiste tanto in una sopraffazione della cosa quanto nel tentativo esagerato di portarcela vicina nella massima immediatezza (cosrsquoegrave la massima immediatezza della cosa Ciograve che quella cosa egrave per me in questo momento allrsquointerno del Dasein percheacute solo in questo modo io la determino in quanto cosa) Ma la cosa continueragrave a sfuggirci fincheacute ci chiuderemo nel tentativo di risolvere il suo carattere di cosa in ciograve che egrave percepito dalle sensazioni (la fisica continua a fare i suoi giochi con i calcoli ma la questione in quanto tale continueragrave a sfuggirgli per sempre) mentre le prime interpretazioni della cosa in un certo modo ce lrsquoallontana troppo rendendocela totalmente estranea la seconda la rende troppo incombente e incalzante nellrsquoun caso come nellrsquoaltro la cosa hellip egrave quindi opportuno evitare ambedue gli eccessi occorre far sigrave che la cosa riposi in seacute stessa e si faccia innanzi nel suo riposare in se stessa Gelassenheit lasciare essere egrave ciograve che sembra fare la terza interpretazione che egrave vecchia quanto le precedenti Ciograve che installa la ldquocosardquo nella sua persistenza e nel suo nocciolo e a un tempo determina la modalitagrave della sua presentazione sensibile ldquocolorerdquo ldquosuonordquo ldquodurezzardquo eccetera egrave lrsquoelemento materiale della cosa In questa determinazione della cosa come materia ὕλη egrave giagrave compresa anche la forma μορφή lrsquoelemento costitutivo della cosa la sua consistenza sta nellrsquounione di una materia con una forma la cosa egrave materia formata Questa interpretazione della cosa si rifagrave allrsquoimmediatezza visiva attraverso cui la cosa ci si presenta nel suo aspetto lrsquoεἶδος Con la sintesi di materia e forma egrave finalmente trovato un concetto di ldquocosardquo ugualmente valido per le cose di natura e per quelle drsquouso 7 settembre 2016 Pagina 23 Che cosa nellrsquoopera egrave in opera Lrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave (ovviamente parla dellrsquoopera drsquoarte ma forse potremmo anche estendere la questione e porla in

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questi termini che cosa egrave in opera parlando ldquoLrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave cioegrave lrsquoavvenire lrsquoaccadere della veritagraverdquo Egrave questo che fa di un qualche cosa unrsquoopera drsquoarte Quando parla del ldquomondordquo in cui per esempio crsquoegrave la famosa scarpa della contadina il ldquomondordquo non egrave solo lrsquoutilizzo che fa la contadina della scarpa ma il ldquocomerdquo viene utilizzata da questa contadina allrsquointerno del suo mondo cioegrave il significato ciograve che fa dellrsquoopera lrsquoopera drsquoarte egrave il suo significato ma significato nellrsquoaccezione dellrsquoessere cioegrave del ldquomondordquo lrsquoopera drsquoarte fa vedere esibisce mette in luce il mondo in cui ciograve che egrave rappresentato esiste cioegrave il modo in cui esiste nel mondo che lo fa esistere) Ma se la realtagrave dellrsquoopera non puograve essere determinata che attraverso ciograve che nellrsquoopera egrave in opera (cioegrave lrsquoapertura dellrsquoente il suo farsi evento della veritagrave) come staranno le cose per quanto concerne il nostro assunto iniziale (che era la domanda) la determinazione della realtagrave dellrsquoopera drsquoarte (Che cosa qui determina la realtagrave dellrsquoopera drsquoarte Che cosa fa dellrsquoopera drsquoarte unrsquoopera drsquoarte Dice poco dopo che due cose sono apparse chiare) Da un lato gli strumenti per comprendere il carattere di ldquocosardquo dellrsquoopera i concetti di ldquocosardquo predominati ma questi sono apparsi inadeguati (cioegrave il sapere come egrave fatta la scarpa eccetera) dallrsquoaltro ciograve che presumevamo di poter assumere come piugrave prossima alla realtagrave dellrsquoopera il basamento ldquocosalerdquo non rientra a questo modo nellrsquoopera drsquoarte (il basamento cosale cioegrave il materiale di cui egrave fatto) Se non si tiene conto di quanto sopra si finisce di vedere nellrsquoopera un mezzo a cui viene aggiunto una sovra struttura che dovrebbe portare con seacute lrsquoartistico (cioegrave la cosa e appiccico sopra unrsquoaltra cosa che sarebbe lrsquoldquoartisticordquo cioegrave la faccio diventare unrsquoopera drsquoarte che non egrave propriamente) Ma lrsquoopera non egrave affatto un mezzo fornito aggiuntivamente di un valore estetico lrsquoopera non egrave qualcosa di simile cosigrave come la mera cosa non egrave affatto una cosa a cui manchino i caratteri del mezzo cioegrave lrsquousabilitagrave la fabbricazione hellip Ciograve che conta di piugrave di tutto egrave il primo aprirsi di una prospettiva secondo cui egrave possibile accedere al carattere di opera dellrsquoopera al carattere del mezzo del mezzo e al carattere di cosa della cosa solo se ci impegniamo a pensare lrsquoessere dellrsquoente (cioegrave il significato di tutte queste cose) A tal fine egrave necessario che crollino le barriere dellrsquoovvio e che siano messi da parte i falsi concetti abituali Pagina 25 Lrsquoopera drsquoarte apre a suo modo lrsquoessere dellrsquoente (questa egrave la questione centrale di tutta la questione dellrsquoopera drsquoarte) nellrsquoopera ha luogo questa apertura cioegrave lo svelamento cioegrave la veritagrave dellrsquoente nellrsquoopera drsquoarte egrave posta in opera la veritagrave dellrsquoente lrsquoarte egrave il porsi in opera della veritagrave che cosrsquoegrave dunque la veritagrave percheacute si realizzi temporalmente come arte Che cosrsquoegrave questo porsi in opera (qui dice esattamente che cosrsquoegrave per lui lrsquoopera drsquoarte ciograve in cui si pone si mette in opera la veritagrave dellrsquoente ma qual egrave la veritagrave dellrsquoente La veritagrave dellrsquoente egrave il suo manifestarsi nellrsquoessere se volete trasporre la cosa in termini semiotici ldquola veritagrave del significante egrave il significatordquo percheacute egrave il significato che dagrave luce al significante cioegrave lo fa essere significante Percheacute dice) Ricerchiamo in primo luogo la realtagrave dellrsquoopera in che consiste se pur in modi diversi le opere drsquoarte rivelano tutte un carattere di cosa (sono cose) il tentativo di concepire il carattere di cosa dellrsquoopera con lrsquoaiuto dei concetti abituali di cose egrave andato incontro al fallimento non solo percheacute questi concetti non afferrano la cositagrave ma percheacute ponendo in questione lrsquoopera sul fondamento del suo substrato cosale lrsquoavvolgono in pre concetti che impediscono lrsquoaccesso allrsquoesser opera dellrsquoopera (ci fissiamo su dei dettagli su dei particolari come se dovessimo comprendere per esempio la ldquostatua del Berninirdquo facendo a pezzi il marmo e vedendo dentro cosa crsquoegrave Non sapremo mai nulla della statua del Bernini dopo che lrsquoabbiamo spaccata) Non egrave dunque possibile scoprir nulla circa la ldquocositagraverdquo dellrsquoopera fincheacute non si egrave chiarito il puro stare in seacute dellrsquoopera (il puro stare in seacute non egrave nientrsquoaltro che lrsquoopera che si manifesta che si mostra che attraverso lrsquoessere cioegrave ciograve che la pone in luce questa opera si mostra per seacute stessa Egrave il concetto di Gelassenheit di cui dicevamo lrsquoaltra volta del ldquolasciar essererdquo che come dicevamo non egrave abbandonare qualcosa ma lasciare che la cosa possiamo dirla cosigrave ldquoparli da seacuterdquo senza volerla sezionare senza volerla manipolare ldquoParli da seacuterdquo cioegrave mostri il suo essere vale a dire mostri ciograve per cui quella cosa che mi appare egrave quella che egrave per me nel progetto egrave quella che egrave per me in questo momento cioegrave mi appare cosigrave in questo momento percheacute la sto guardando in questo momento e questo momento egrave storico cioegrave tiene conto di una quantitagrave di questioni di

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 2: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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non corrisponde nulla di reale non si tratta che di una rappresentazione unitaria in cui facciamo rientrare ciograve che lrsquoarte include ancora di reale lrsquoopera e lrsquoartista (qui egrave come se insistesse sulla questione sulla quale si confronta e si confronteragrave anche dopo e cioegrave della distanza che crsquoegrave adesso la dico in modo molto spiccio tra lrsquoente di natura e lrsquoente di ragione Se egrave un ente di natura allora egrave un oggetto metafisico che egrave quello che egrave se egrave un ente di ragione allora egrave un concetto fatto di parole ma queste parole dicendo la cosa dicono sempre qualche cosrsquoaltro E quindi ci si trova di fronte a un problema che adesso mano a mano illustreragrave) Crsquoegrave lrsquoopera e crsquoegrave lrsquoartista solo in quanto crsquoegrave lrsquoarte come loro origine Qualunque risposta si dia a questi interrogativi il problema dellrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte assume la forma dellrsquoessenza dellrsquoarte (cioegrave prima dobbiamo chiarire che cosa lrsquoarte sia ammesso che sia qualcosa) Ma poicheacute deve restare in pre-giudicato se e come lrsquoarte in generale sia (quindi dagrave per assunto che lrsquoarte sia metafisicamente cioegrave lrsquoarte egrave poi si tratta di vedere che cosa naturalmente) cercheremo di rintracciare lrsquoessenza dellrsquoarte lagrave dove arte domina indubitabilmente reale lrsquoarte si trova nellrsquoopera drsquoarte ma che cosrsquoegrave unrsquoopera drsquoarte Solo lrsquoopera ci puograve dire che cosa sia lrsquoarte si potragrave osservare che ci andiamo muovendo in un circolo vizioso lrsquointelletto comune esige che si esca da questo circolo contrario alla logica tale intelletto pretende che si ricavi la comprensione dellrsquoessenza dellrsquoarte da unrsquoanalisi comparativa delle opere drsquoarte viste nella loro semplice presenza ma unrsquoindagine di questo genere come potragrave esser certa di basarsi su autentiche opere drsquoarte quando non sa ancora in che cosa sussiste lrsquoessenza dellrsquoarte Ma se egrave impossibile raggiungersi per questa strada lrsquoessenza dellrsquoarte non egrave neppure deducibile da concetti generali infatti anche una deduzione di questo genere non puograve non presupporre come acquisite le determinazioni costitutive di ciograve che deve essere assunto come opera drsquoarte Il muovere da opere assunte come semplicemente presenti e la deduzione da principi sono procedimenti ugualmente impossibili che quando sono addottati non producono che illusioni (per dirla in un altro modo per quanto a noi interessa e ci riguarda partire da un oggetto metafisico non puograve produrre che illusioni) Dobbiamo quindi muoverci nel circolo (come dire manteniamo il circolo visto che non crsquoegrave uscita) ma non si tratta neacute di un ripiego neacute di un difetto (egrave il ldquocircolordquo di cui parlavamo anche rispetto alla questione di Kant) nel percorrere questo cammino sta la forza del pensiero e nel non uscire da esso la sua festa posto che il pensiero sia un mestiere non fa circolo soltanto il passo decisivo dallrsquoopera allrsquoarte in quanto passo dallrsquoarte allrsquoopera ma ognuno dei passi che arrischiamo circola in questo circolo (di nuovo siamo presi in un circolo vizioso Qui passa in rassegna una serie di opere e dice) Tutte le opere (di tutti i tipi che vogliamo) hanno questo carattere di ldquocosardquo (sono cose) Che sarebbero senza di esso Ma forse ci arrestiamo di fronte a un carattere dellrsquoopera troppo grossolano ed estrinseco con una simile visione delle opere drsquoarte possono aggirarsi in un museo gli spedizionieri o la donna addetta alle pulizie noi dobbiamo prendere le opere quali appaiono a coloro che ne vivono e ne godono ma anche la tanto invocata immedesimazione estetica nellrsquoopera non potragrave mai prescindere dal carattere di ldquocosardquo che inerisce allrsquoopera (comunque si tratta di una cosa) Lrsquoessere pietroso egrave dellrsquoedificio lrsquoessere legnoso della scultura di legno il carattere di ldquocoserdquo egrave talmente radicato nellrsquoopera drsquoarte che noi addirittura capovolgiamo queste affermazioni dicendo lrsquoedificio egrave in pietra la scultura lignea egrave in legno eccetera bisogna guardarsi dalle evidenze grossolane certo ma che cosrsquoegrave questo carattere di cosa cosigrave potentemente presente nellrsquoopera drsquoarte Lrsquoopera drsquoarte egrave sigrave una cosa fabbricata ma dice anche qualche cosrsquoaltro oltre la pura cosa ἄλλοἀγορεύει Lrsquoopera drsquoarte rende noto qualche cosrsquoaltro rivela qualcosrsquoaltro egrave allegoria (ἄλλο ἀγορεύει egrave lrsquoetimo secondo Heidegger di allegoria) Alla cosa fabbricata lrsquoopera drsquoarte riunisce anche qualche cosrsquoaltro riunire si dice in greco συμβαλεῖν (da cui simbolo) Lrsquoopera drsquoarte egrave simbolo allegoria e simbolo costituiscono il campo entro cui si muove giagrave da tempo la caratterizzazione dellrsquoopera drsquoarte ma questo qualcosa che manifesta nellrsquoopera qualche cosrsquoaltro che riunisce a qualche cosrsquoaltro egrave proprio la cositagrave dellrsquoopera drsquoarte il suo esser cosa (quindi lrsquoesser cosa dellrsquoopera drsquoarte egrave il riferirsi a qualche cosrsquoaltro il rinviare a qualche cosrsquoaltro che potremmo anche generalizzare a questo punto dicendo che ciograve che fa sigrave che la cosa sia esser cosa egrave lrsquoesser cosa in quanto riferentesi a qualche cosrsquoaltro che egrave la definizione di segno) Egrave necessario sapere chiaramente che cosa significa ldquocosardquo

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solo a questo patto ci saragrave possibile stabilire se lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa cui inerisce anche qualche cosrsquoaltro oppure se egrave alcuncheacute di completamente diverso da cosa e quindi in nessun caso una cosa (perograve chiaramente se non egrave una cosa egrave niente) Che cosrsquoegrave in veritagrave una cosa percheacute sia una cosa Ponendo questa domanda miriamo a stabilire lrsquoesser cosa la cositagrave della cosa bisogna cogliere il carattere di cosa della cosa al tal fine egrave necessario conoscere la regione in cui rientra ogni ente che diciamo ldquocosardquo (cioegrave tutte queste cose che chiamiamo ldquocoserdquo rientrano allrsquointerno di una qualche altra cosa) La pietra nella strada egrave una cosa la zolla nel campo egrave una cosa (e fa tutta unrsquoaltra serie di esempi) anche queste sono cose come lo sono la nuvola in cielo il carro nel campo eccetera tutto questo infatti deve essere detto ldquocosardquo se viene designato con lo stesso nome anche ciograve che a differenza delle cose dette non si manifesta e perciograve non appare una cosa che non appare cioegrave una cosa in seacute (ricordate che secondo Kant il mondo nella sua totalitagrave e perfino dio sono cose perograve dice Heidegger una cosa che non appare cioegrave una cosa in seacute egrave ad esempio secondo Kant il mondo nella sua totalitagrave e perfino dio) Cose in seacute e cose che appaiono tutti gli enti in generale sono detti nel linguaggio filosofico ldquocoserdquo aeroplani stazioni radio eccetera Anche se quando parliamo delle cose ultime alludiamo a tuttrsquoaltro (almeno apparentemente) le cose ultime sono la morte e il giudizio in generale il termine ldquocosardquo indica tutto ciograve che non egrave il mero nulla pertanto anche lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa per il fatto di differenziarsi dal nulla Ma questo concetto di ldquocosardquo non ci offre aiuto alcuno immediatamente almeno in vista del nostro compito e cioegrave della differenziazione del modo di essere della cosa dal modo di essere dellrsquoopera (dice sigrave certo lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa ma tutte le cose sono cose questa che cosrsquoha di particolare percheacute la distinguiamo dal posacenere) hellip Ci ripugna designare dio come cosa e definire cosa il contadino nel campo il fuochista dinnanzi alla caldaia il maestro eccetera Lrsquouomo non egrave una cosa Dal piugrave ampio dominio in cui tutto egrave cosa cosa uguale a res uguale a ens uguale a ente comprese le supreme e ultime siamo cosigrave sospinti verso il ristretto dominio delle mere cose mero significa qui per un verso la pura cosa quella che egrave semplicemente cosa e nullrsquoaltro ma ldquomerordquo significa anche soltanto piugrave cosa (questa egrave soltanto piugrave una cosa) in un significato prossimo al peggiorativo Le mere cose con lrsquoesclusione delle stesse cose drsquouso valgono come le vere e proprie cose in che consiste il carattere di cosa di queste cose Egrave da esse che dobbiamo muovere per determinare la ldquocositagraverdquo delle cose Tale determinazione ci porragrave in grado di individuare lrsquoessenza del carattere di cosa saremo allora in grado di muovere alla ricerca di quella realtagrave dellrsquoopera in cui consiste quel qualcosrsquoaltro oltre alla cosa di cui abbiamo parlato hellip Le interpretazioni della cositagrave delle cose predominanti nel corso del pensiero occidentale e divenute in esso ovvie e di impiego abituale si possono ridurre a tre (fa lrsquoesempio del blocco di granito ma dice) tutti i tratti caratteristici non fanno che indicare ciograve che appartiene alla pietra in questo caso (che ha le sue proprietagrave la cosa le possiede) La cosa A che pensiamo in questo momento dicendo ldquocosardquo (quando diciamo che la cosa possiede tutte queste proprietagrave la cosa dice cosrsquoegrave la cosa A che cosa ci stiamo riferendo esattamente) Evidentemente la cosa non egrave semplice riunione delle sue caratteristiche e neppure il sommarsi delle proprietagrave da cui soltanto risulterebbe lrsquoinsieme (questa egrave la fisica cioegrave lrsquooggetto la cosa egrave lrsquoinsieme delle sue proprietagrave proprietagrave sulle quali possiamo lavorare manipolare calcolare eccetera ma la cosa non egrave quelle proprietagrave Quando io descrivo questo aggeggio il registratore se io volessi dire che cosrsquoegrave cosa dovrei fare Oltre a interrogarmi su che cosa sto dicendo nel dire che cosa posso fare posso soltanto stabilirne delle proprietagrave delle funzioni egrave fatto in un certo modo con un certo materiale serve a una certa cosa eccetera ma ci sta dicendo Heidegger tutte queste cose che sto dicendo non sono quella cosa ligrave non sono il registratore sono altre cose ecco percheacute dicevamo altre volte di ciograve che accade quando mi riferisco a qualcosa per dire che cosrsquoegrave qualcosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave dicendo che cosrsquoegrave ldquoquestordquo dico una serie di cose che non sono quella cosa ligrave quindi per dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave con tutto ciograve che questo comporta Questo egrave il problema ma nellrsquoaccezione heideggeriana cioegrave la questione del linguaggio) Evidentemente la cosa non egrave la semplice riunione delle sue caratteristiche e neppure il sommarsi delle proprietagrave da cui soltanto risulterebbe lrsquoinsieme la cosa come ognuno crede di sapere egrave ciograve intorno a cui le proprietagrave si

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raccolgono (io elenco delle proprietagrave queste proprietagrave si raccolgono intorno alla ldquocosardquo che resta comunque non quelle cose ligrave che io dico) I greci lo intesero come τό ὑποκείμενον questo nocciolo della cosa era per loro ciograve che sta nel fondo che precede ogni determinazione (un porsquo come dicevamo lrsquoaltra volta rispetto al discorso che faceva Heidegger intorno a Kant diceva che occorre che ci sia qualcosa percheacute io possa giudicare intorno a questo qualcosa se non percepisco se non crsquoegrave un qualche cosa non posso giudicare niente) Le caratteristiche sono invece τά συμβεβηκότα ciograve che nei singoli noccioli egrave giagrave sempre incluso e quindi si presenta sempre con essi hellip Queste denominazioni non sono casuali in esse parla cosa che qui non crsquoegrave bisogno di dimostrare la sperimentazione fondamentale dellrsquoessere dellrsquoente da parte dei greci in queste determinazioni trova fondamento la successiva interpretazione della cositagrave delle cose e in esse si fonda lrsquointerpretazione occidentale dellrsquoessere dellrsquoente questa incomincia con lrsquoassunzione dei termini greci nel pensiero romano latino ὑποκείμενον diviene subjectum ὑπόστασις diviene substantia συμβεβηκός diventa accidens Questa traduzione latina dei termini greci non egrave per nulla quel processo ldquoinnocuordquo che egrave ancor oggi ritenuto dentro a questa traduzione letterale e quindi apparentemente garantita si nasconde invece il tradursi in un modo di pensare diverso dalla sperimentazione greca dellrsquoessere (sta dicendo che il modo in cui i greci pensavano lrsquoessere in queste parole in ciograve che loro intendevano in queste parole tradurre ὑποκείμενον con subjectum comporta un pensare diverso egrave unrsquoaltra cosa non pensa piugrave lrsquoessere nel modo in cui lo pensano i greci) Il pensiero romano assume i termini greci senza la corrispondente sperimentazione originaria di ciograve che essi dicono (senza la parola greca traducono in un altro modo senza ciograve che il greco sperimentava dicendo quelle parole quindi ciograve che il greco intendeva effettivamente quando pronunciava la parola ldquoὑποκείμενονrdquo che non egrave ciograve che il latino pensava dicendo la parola ldquosubjectumrdquo egrave unrsquoaltra cosa egrave questo che dice ma lo dice dappertutto) La mancanza di base del pensiero occidentale incomincia proprio con questo genere di traduzione La determinazione della cositagrave della cosa (cioegrave dellrsquoessenza della cosa lrsquoessere della cosa) come sostanza degli accidenti come ciograve che sta sotto a ciograve che accade sembra corrispondere alla nostra concezione naturale delle cose niente di strano quindi che questa concezione abituale della cosa abbia fatto da norma anche al comportamento verso la cosa e cioegrave alla chiamata in questione della cosa e al parlare intorno ad essa (sta dicendo che noi parliamo della cosa oggi in seguito alla traduzione latina il modo in cui pensava il latino egrave ancora oggi il modo in cui viene pensata lrsquoessenza della cosa la cositagrave della cosa) la proposizione piugrave elementare consiste di un soggetto che egrave la traduzione latina di ὑποκείμενον e come tale la sua re-interpretazione latina (percheacute sono re-interpretazioni non traduzioni) e di un predicato che enuncia le caratteristiche della cosa (quindi abbiamo il subjectum e poi di un predicato che dice che cosrsquoegrave) Chi potrebbe mai pensare di porre in dubbio questi rapporti fondamentali fra cosa e proposizione Fra costituzione della proposizione e costituzione della cosa ma noi non possiamo fare a meno di chiederci se la costituzione della proposizione semplice (che egrave la connessione tra soggetto e predicato) egrave il rispecchiamento della costituzione della cosa (cioegrave lrsquounione di sostanza e accidenti egrave questa unione Cioegrave rispecchia questa unione tra soggetto e il suo predicato Percheacute egrave questa lrsquoillusione la fantasia che nella proposizione la relazione tra soggetto e predicato sia come un rispecchiare un qualche cosa che crsquoegrave che egrave ligrave) oppure egrave la costituzione della cosa cosigrave rappresentata e progettata in base alla struttura della proposizione (cheacute egrave diverso un conto egrave se la proposizione rispecchia il dato di fatto altro se la proposizione egrave ciograve che struttura questa relazione tra soggetto e predicato cambia tutto la domanda egrave questa la proposizione egrave il rispecchiamento della costituzione della cosa ldquocosardquo qui egrave lrsquounione di sostanza e accidenti cioegrave la proposizione rispecchia questa cosa soggettopredicato questa cosa la rispecchia La proposizione dice come sta la cosa oppure si chiede Heidegger la costituzione di questa cosa ndashsoggettopredicato ndash questa cosa dunque cosigrave rappresentata ldquoegrave progettata in base alla struttura della proposizionerdquo Quindi viene progettata questa cosa non egrave ciograve che viene preso come normale soggettopredicato e quindi la proposizione che lrsquoesprime rispecchia soltanto un dato di fatto Heidegger si chiede se questa proposizione sia quella che costruisce questa relazione tra soggetto

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e predicato) Che cosa sembra piugrave ovvio del fatto che lrsquouomo trasferisca nella cosa stessa la struttura della sua asserzione relativa alla cosa (io affermo qualche cosa e immagino che questa mia affermazione stia dentro la cosa cioegrave riveli ciograve che sta dentro alla cosa la sua essenza) Questo modo di pensare apparentemente critico ma in realtagrave avventato dovrebbe anzi tutto far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosa ancor prima che la cosa si sia in se stessa rivelata (che egrave quello che diceva prima ldquoquesto modo di pensare dovrebbe far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosardquo era il problema di Husserl se tolgo tutto ciograve che crsquoegrave tra me e la cosa ndash cioegrave la parola il linguaggio - per Husserl si sarebbe arrivati direttamente alla cosa la percezione trascendentale ma se tolgo questo mezzo questo medium allora non crsquoegrave piugrave neacute la cosa neacute io non crsquoegrave piugrave niente Dice Heidegger che occorrerebbe mostrare che cosrsquoegrave questo mezzo questo medio che consente di cogliere questo passaggio fra me e la cosa fra la mia proposizione intorno alla cosa e la cosa dice lui ldquoancor prima che la cosa si sia rivelatardquo cioegrave cosa mi garantisce che ciograve che io dico di questa cosa corrisponde a questa cosa) La questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quello della cosa egrave tuttrsquooggi insoluta (cioegrave il problema se ldquoil primo e il normativordquo la prima proposizione che si dice di qualche cosa la prima impressione diciamola cosigrave questa cosa che dico della cosa dice della cosa o dice soltanto della proposizione Vi rileggo ldquola questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quella della cosardquo parlando costruisco una proposizione o definisco la cosa Egrave perfino dubbio se il problema posto in questi termini percheacute questa egrave la chiave di tutto ldquoposto in questi terminirdquo sia risolvibile Basta porlo in altri termini perograve posto in questi termini non egrave risolvibile) In ultima analisi neacute la struttura della proposizione offre la norma per la struttura della cosa (la struttura della proposizione il soggettopredicato) neacute questa (la cosa) viene in quella semplicemente rispecchiata (quindi neacute la proposizione mi dice che cosrsquoegrave la cosa neacute la cosa si rispecchia nella mia proposizione cioegrave restano due cose distinte e tra un porsquo diragrave che occorre un medio fra le due cose percheacute si diano) Lrsquouna e lrsquoaltra derivano in seacute e nel loro reciproco rapporto da una comune sorgente piugrave originaria comunque questa prima interpretazione della cositagrave della cosa la cosa come portatrice delle sue caratteristiche non egrave cosigrave naturale come la sua accettazione abituale potrebbe far credere ciograve che ci si presenta come ldquonaturalerdquo non egrave che lrsquoabituale di una lunga abitudine che ha dimenticato il disabituale da cui deriva (ldquodisabitualerdquo sarebbe lrsquoinsolito il δαίμων lrsquoinconsueto lrsquoinusuale) e tuttavia un giorno colto lrsquouomo di sorpresa come qualcosa di straordinario che ha riempito il pensiero di meraviglia (che cosrsquoegrave lrsquoabituale adesso Pensare che ciograve che io dico corrisponda alla cosa cosa crsquoegrave di piugrave banale E invece occorre ripensare la cosa nei termini dellrsquoantico pensatore cioegrave di quello che si egrave trovato per la prima volta sorpreso dal fatto di dire qualcosa di qualche cosa e di vedere che cosa succede Dopo tutto i presocratici Anassimandro Anassimene eccetera erano un porsquo in questo modo il fatto di porre per esempio i quattro principi ldquoaria acqua fuoco terrardquo per noi sono una stupidaggine una banalitagrave cosa che non egrave per altro ma per loro crsquoera la novitagrave non tanto del fuoco e dellrsquoacqua ma il fatto di trovare un principio questo era il sorprendente il fatto che le cose potessero avere un principio un principio da cui sorgono egrave con questo che si sono trovati ad avere a che fare da dove vengono le cose Questione a tuttrsquooggi come direbbe Heidegger irrisolta) La fiducia nellrsquointerpretazione abituale della cosa non ha che un fondamento apparente inoltre il concetto di cosa che essa introduce la cosa come il supporto delle sue caratteristiche (dicevamo prima la ldquocosardquo come un qualche cosa appunto che fa da supporto di caratteristiche che non sono comunque la cosa qualunque cosa dica di questo aggeggio tutto ciograve che dico non potragrave che essere tutto ciograve che questa cosa qui non egrave) non vale soltanto per mere cose ma per ogni ente in genere di conseguenza non egrave possibile stabilire sulla sua scorta una distinzione fra lrsquoente-cosa e lrsquoente-non-cosa anche il vivo soggiornare presso le cose anteriore a ogni riflessione basta ad avvertirci che questo concetto della cosa non coglie nella sua effettiva natura il carattere di cosa delle cose ciograve che vi egrave in esse di spontaneo e autonomo (ecco lasciar cogliere lasciare essere le cose lasciarle apparire lasciare lrsquoἀλήθεια lasciar essere ciograve che

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Heidegger chiama Gelassenheit lasciar essere che viene tradotto anche come ldquoabbandonordquo ma non nel senso di lasciarle perdere ma di abbandonarle lasciandole essere abbandonarle cioegrave non volerle afferrare manipolare dominarle in questo senso lasciarle essere) Dunque abbiamo a volte la sensazione che giagrave da tempo si sia usata violenza al carattere di cosa della cosa e che il pensiero ne sia il responsabile si rinnega allora il pensiero anzicheacute sforzarsi di far sigrave che il pensiero diventi effettivamente pensante (il modo in cui si intende la cosa oggi egrave un modo che esclude il pensare nel senso che la cosa non egrave piugrave pensata egrave data come un fatto acquisito abituale appunto ha perso il disabituale e il disabituale nella cosa egrave trovarsi di fronte a questo concetto di ldquocosardquo con la stessa meraviglia con lo stesso stupore del pensatore antico del δαίμων) Forse ciograve che in noi in questo caso e in altri chiamiamo sensazione e sentimento egrave piugrave razionale cioegrave piugrave penetrante percheacute piugrave aperto allrsquoessere di ogni ragione percheacute decaduta a ratio sia stata interpretata razionalmente (quindi ricordate le pagine sulla logica la logica come fondamento della ratio) Il vagheggiamento dellrsquoir-razionale quale frutto abortivo del razionale non pensato porta quindi scarsi risultati Il concetto abituale di ldquocosardquo si confagrave certamente ad ogni cosa ma la sua capacitagrave comprensiva anzicheacute abbracciare lrsquoessenza della cosa la sopraffagrave (poi si chiede ldquocome egrave possibile evitare questa sopraffazionerdquo Ma questa sopraffazione egrave la volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che ha costretto per cosigrave dire a tradurre ὑποκείμενον con subjectum ὑπόστασις con substantia eccetera per potere esattamente come veritas ha tradotto ἀλήθεια al fine di dominare la cosa percheacute egrave questo lrsquoobiettivo dominare la cosa e che cosa crsquoegrave di piugrave sfuggente della cosa Per quanto ne dica mi affanni mi sforzi di circoscriverla con tutte le mie proposizioni immaginabili e inimmaginabili rimane sempre fuori portata percheacute per dire che cosrsquoegrave questa cosa devo dire ciograve che questa cosa non egrave e quindi sono votato al fallimento Dunque si chiede) Come egrave possibile evitare questa sopraffazione (cioegrave lrsquoirruzione della volontagrave di potenza) Solo a patto che noi in un certo modo garantiamo alla cosa un campo libero in cui essa possa manifestare immediatamente il suo carattere di cosa (egrave ciograve che indicavo prima come Gelassenheit cioegrave il ldquolasciar essererdquo Lasciar essere che non egrave lasciare che le cose vadano come devono andare ma il ldquolasciar essererdquo egrave esattamente il non volere trasformare la cosa che ho di fronte in un oggetto di dominio Egrave chiaro che la definisco ma egrave il modo in cui io mi pongo nei confronti della cosa che egrave totalmente differente o la voglio dominare cioegrave sono travolto dalla volontagrave di potenza oppure lascio che la cosa appaia ma come egrave la cosa La cosa si disvela nel suo significato cioegrave nel mio progetto che dagrave a questa cosa il suo significato un progetto in cui mi trovo ogni volta gettato Io colgo quella cosa che per me egrave quella cosa unicamente allrsquointerno del progetto in cui quella cosa egrave cosigrave come mi appare Questo egrave lrsquoessere per Heidegger cioegrave il significato autentico della cosa) A tal fine deve essere eliminata ogni sorta di concezione e di asserzione che possa frapporsi fra noi e la cosa (lrsquoasserzione lrsquoaffermazione Lrsquoaffermazione dice questo ldquoquesto egrave questordquo ldquoquesto egrave questrsquoaltrordquo Dice ldquoeliminata ogni sorta di concezione e di asserzionerdquo questa egrave la condizione per lasciar essere ldquola cosardquo cioegrave percheacute io possa coglierla nel progetto e quindi accogliere il significato che mi viene da questa cosa nel momento in cui mi accorgo che egrave quella che egrave allrsquointerno del mio progetto) Decidere di tradurre il greco ὑποκείμενον con substantia ovviamente non va senza implicazioni si decide di tradurlo con ldquosubstantiardquo percheacute in questo modo si puograve garantire dellrsquoesser cosa della cosa percheacute egrave sostenuta da qualcosa che sta sotto ldquosub starerdquo ldquostare sottordquo che egrave la stessa traduzione di ὑποκείμενον Ciograve che il greco antico pensava quando diceva la parola ὑποκείμενον cosigrave come ciograve che pensava quando pronunciava la parola ἀλήθεια non era per Heidegger ciograve che pensiamo oggi noi dicendo ldquoveritagraverdquo ma pensava unrsquoaltra cosa) Ma questo venire incontro immediato della cosa non abbisogna neacute di essere sollecitato neacute di essere approntato questo lo fa essere avviene giagrave da gran tempo in ciograve che la vista lrsquoudito il tatto apportano nella sensazione dei colori dei suoni della ruvidezza della durezza le cose ci investono alla lettera nel nostro corpo la cosa egrave lrsquoαἰσθητόν ciograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagrave (badate bene ldquociograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagraverdquo ma egrave la sensibilitagrave a lasciar essere le cose non egrave la sensibilitagrave nel senso del tatto di

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questo ne ha parlato prima cioegrave dove dice ldquoattraverso le sensazionirdquo che sono quelle del corpo ldquoegrave percepito dai sensi attraverso le sensazioni della sensibilitagraverdquo egrave come questa sensibilitagrave questi sensi e quindi in definitiva questa percezione avessero come ldquogaranterdquo il lasciar essere la cosa solo a questa condizione posso percepire la cosa Qui siamo abbastanza lontani da Kant non egrave piugrave ovviamente lrsquoatto puro che coglie il qualcosa che poi questo qualcosa anche per Kant egrave un problema lrsquoatto puro coglie qualche cosa ma per cogliere qualche cosa occorre che ci sia un qualche cosa prima) Diviene cosigrave abituale considerare la cosa semplicemente come lrsquounitagrave di un molteplice di dati sensibili (cioegrave le sue caratteristiche le sue proprietagrave eccetera) Non cambia nulla in questa concezione il fatto che lrsquounitagrave venga concepita come somma o come totalitagrave o come forma questa interpretazione della ldquocositagraverdquo della cosa egrave esatta ndash quella fisica diciamo ndash e con provabile non meno della precedente il che basta giagrave a far dubitare della sua veritagrave se riflettiamo infatti con attenzione su ciograve di cui andiamo alla ricerca anche questa soluzione ci lasceragrave perplessi la sua pretesa infatti che nella manifestazione delle cose noi incominciamo con il percepire ndash critica Kant ndash innanzi tutto e propriamente un presentarsi di sensazioni ad esempio suoni e rumori egrave priva di fondamento (tutta la Critica della ragion pura di Kant egrave fondata su qualcosa che non ha fondamento lrsquoatto puro percepisce che cosa come Di nuovo ci troviamo nella difficoltagrave di trovare il mezzo che consente a me lrsquoio puro di compiere quellrsquoatto puro che egrave la percezione della cosa in seacute non la coglierograve mai perograve hellip qualche cosa percepisco ma che cosa Egrave la domanda che si faceva Heidegger percepisco qualcosa sigrave ma cosa) Ciograve che udiamo egrave la tempesta che sibila nel camino il rombo del bimotore la Mercedes dalla sua evidente diversitagrave dalla Adler ciograve che ci egrave piugrave vicino non sono le sensazioni ma le cose stesse (curioso che usi questo termine kantiano ldquole cose stesserdquo) in casa udiamo sbattere la porta e non udiamo mai sensazioni acustiche o anche solo semplici rumori noi non udiamo il ldquorumorerdquo udiamo sbattere la porta (come dire che questo rumore incomincia come rumore ma non crsquoegrave crsquoegrave quando diventa lo sbattere della porta allora lo sbattere della porta egrave un rumore egrave il discorso che faceva Derrida grosso modo) per potere udire un semplice rumore dobbiamo non udire le cose distogliere da loro il nostro orecchio cioegrave ascoltare astrattamente non egrave questo che dobbiamo fare il concetto di cosa che stiamo esaminando non consiste tanto in una sopraffazione della cosa quanto nel tentativo esagerato di portarcela vicina nella massima immediatezza (cosrsquoegrave la massima immediatezza della cosa Ciograve che quella cosa egrave per me in questo momento allrsquointerno del Dasein percheacute solo in questo modo io la determino in quanto cosa) Ma la cosa continueragrave a sfuggirci fincheacute ci chiuderemo nel tentativo di risolvere il suo carattere di cosa in ciograve che egrave percepito dalle sensazioni (la fisica continua a fare i suoi giochi con i calcoli ma la questione in quanto tale continueragrave a sfuggirgli per sempre) mentre le prime interpretazioni della cosa in un certo modo ce lrsquoallontana troppo rendendocela totalmente estranea la seconda la rende troppo incombente e incalzante nellrsquoun caso come nellrsquoaltro la cosa hellip egrave quindi opportuno evitare ambedue gli eccessi occorre far sigrave che la cosa riposi in seacute stessa e si faccia innanzi nel suo riposare in se stessa Gelassenheit lasciare essere egrave ciograve che sembra fare la terza interpretazione che egrave vecchia quanto le precedenti Ciograve che installa la ldquocosardquo nella sua persistenza e nel suo nocciolo e a un tempo determina la modalitagrave della sua presentazione sensibile ldquocolorerdquo ldquosuonordquo ldquodurezzardquo eccetera egrave lrsquoelemento materiale della cosa In questa determinazione della cosa come materia ὕλη egrave giagrave compresa anche la forma μορφή lrsquoelemento costitutivo della cosa la sua consistenza sta nellrsquounione di una materia con una forma la cosa egrave materia formata Questa interpretazione della cosa si rifagrave allrsquoimmediatezza visiva attraverso cui la cosa ci si presenta nel suo aspetto lrsquoεἶδος Con la sintesi di materia e forma egrave finalmente trovato un concetto di ldquocosardquo ugualmente valido per le cose di natura e per quelle drsquouso 7 settembre 2016 Pagina 23 Che cosa nellrsquoopera egrave in opera Lrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave (ovviamente parla dellrsquoopera drsquoarte ma forse potremmo anche estendere la questione e porla in

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questi termini che cosa egrave in opera parlando ldquoLrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave cioegrave lrsquoavvenire lrsquoaccadere della veritagraverdquo Egrave questo che fa di un qualche cosa unrsquoopera drsquoarte Quando parla del ldquomondordquo in cui per esempio crsquoegrave la famosa scarpa della contadina il ldquomondordquo non egrave solo lrsquoutilizzo che fa la contadina della scarpa ma il ldquocomerdquo viene utilizzata da questa contadina allrsquointerno del suo mondo cioegrave il significato ciograve che fa dellrsquoopera lrsquoopera drsquoarte egrave il suo significato ma significato nellrsquoaccezione dellrsquoessere cioegrave del ldquomondordquo lrsquoopera drsquoarte fa vedere esibisce mette in luce il mondo in cui ciograve che egrave rappresentato esiste cioegrave il modo in cui esiste nel mondo che lo fa esistere) Ma se la realtagrave dellrsquoopera non puograve essere determinata che attraverso ciograve che nellrsquoopera egrave in opera (cioegrave lrsquoapertura dellrsquoente il suo farsi evento della veritagrave) come staranno le cose per quanto concerne il nostro assunto iniziale (che era la domanda) la determinazione della realtagrave dellrsquoopera drsquoarte (Che cosa qui determina la realtagrave dellrsquoopera drsquoarte Che cosa fa dellrsquoopera drsquoarte unrsquoopera drsquoarte Dice poco dopo che due cose sono apparse chiare) Da un lato gli strumenti per comprendere il carattere di ldquocosardquo dellrsquoopera i concetti di ldquocosardquo predominati ma questi sono apparsi inadeguati (cioegrave il sapere come egrave fatta la scarpa eccetera) dallrsquoaltro ciograve che presumevamo di poter assumere come piugrave prossima alla realtagrave dellrsquoopera il basamento ldquocosalerdquo non rientra a questo modo nellrsquoopera drsquoarte (il basamento cosale cioegrave il materiale di cui egrave fatto) Se non si tiene conto di quanto sopra si finisce di vedere nellrsquoopera un mezzo a cui viene aggiunto una sovra struttura che dovrebbe portare con seacute lrsquoartistico (cioegrave la cosa e appiccico sopra unrsquoaltra cosa che sarebbe lrsquoldquoartisticordquo cioegrave la faccio diventare unrsquoopera drsquoarte che non egrave propriamente) Ma lrsquoopera non egrave affatto un mezzo fornito aggiuntivamente di un valore estetico lrsquoopera non egrave qualcosa di simile cosigrave come la mera cosa non egrave affatto una cosa a cui manchino i caratteri del mezzo cioegrave lrsquousabilitagrave la fabbricazione hellip Ciograve che conta di piugrave di tutto egrave il primo aprirsi di una prospettiva secondo cui egrave possibile accedere al carattere di opera dellrsquoopera al carattere del mezzo del mezzo e al carattere di cosa della cosa solo se ci impegniamo a pensare lrsquoessere dellrsquoente (cioegrave il significato di tutte queste cose) A tal fine egrave necessario che crollino le barriere dellrsquoovvio e che siano messi da parte i falsi concetti abituali Pagina 25 Lrsquoopera drsquoarte apre a suo modo lrsquoessere dellrsquoente (questa egrave la questione centrale di tutta la questione dellrsquoopera drsquoarte) nellrsquoopera ha luogo questa apertura cioegrave lo svelamento cioegrave la veritagrave dellrsquoente nellrsquoopera drsquoarte egrave posta in opera la veritagrave dellrsquoente lrsquoarte egrave il porsi in opera della veritagrave che cosrsquoegrave dunque la veritagrave percheacute si realizzi temporalmente come arte Che cosrsquoegrave questo porsi in opera (qui dice esattamente che cosrsquoegrave per lui lrsquoopera drsquoarte ciograve in cui si pone si mette in opera la veritagrave dellrsquoente ma qual egrave la veritagrave dellrsquoente La veritagrave dellrsquoente egrave il suo manifestarsi nellrsquoessere se volete trasporre la cosa in termini semiotici ldquola veritagrave del significante egrave il significatordquo percheacute egrave il significato che dagrave luce al significante cioegrave lo fa essere significante Percheacute dice) Ricerchiamo in primo luogo la realtagrave dellrsquoopera in che consiste se pur in modi diversi le opere drsquoarte rivelano tutte un carattere di cosa (sono cose) il tentativo di concepire il carattere di cosa dellrsquoopera con lrsquoaiuto dei concetti abituali di cose egrave andato incontro al fallimento non solo percheacute questi concetti non afferrano la cositagrave ma percheacute ponendo in questione lrsquoopera sul fondamento del suo substrato cosale lrsquoavvolgono in pre concetti che impediscono lrsquoaccesso allrsquoesser opera dellrsquoopera (ci fissiamo su dei dettagli su dei particolari come se dovessimo comprendere per esempio la ldquostatua del Berninirdquo facendo a pezzi il marmo e vedendo dentro cosa crsquoegrave Non sapremo mai nulla della statua del Bernini dopo che lrsquoabbiamo spaccata) Non egrave dunque possibile scoprir nulla circa la ldquocositagraverdquo dellrsquoopera fincheacute non si egrave chiarito il puro stare in seacute dellrsquoopera (il puro stare in seacute non egrave nientrsquoaltro che lrsquoopera che si manifesta che si mostra che attraverso lrsquoessere cioegrave ciograve che la pone in luce questa opera si mostra per seacute stessa Egrave il concetto di Gelassenheit di cui dicevamo lrsquoaltra volta del ldquolasciar essererdquo che come dicevamo non egrave abbandonare qualcosa ma lasciare che la cosa possiamo dirla cosigrave ldquoparli da seacuterdquo senza volerla sezionare senza volerla manipolare ldquoParli da seacuterdquo cioegrave mostri il suo essere vale a dire mostri ciograve per cui quella cosa che mi appare egrave quella che egrave per me nel progetto egrave quella che egrave per me in questo momento cioegrave mi appare cosigrave in questo momento percheacute la sto guardando in questo momento e questo momento egrave storico cioegrave tiene conto di una quantitagrave di questioni di

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 3: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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solo a questo patto ci saragrave possibile stabilire se lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa cui inerisce anche qualche cosrsquoaltro oppure se egrave alcuncheacute di completamente diverso da cosa e quindi in nessun caso una cosa (perograve chiaramente se non egrave una cosa egrave niente) Che cosrsquoegrave in veritagrave una cosa percheacute sia una cosa Ponendo questa domanda miriamo a stabilire lrsquoesser cosa la cositagrave della cosa bisogna cogliere il carattere di cosa della cosa al tal fine egrave necessario conoscere la regione in cui rientra ogni ente che diciamo ldquocosardquo (cioegrave tutte queste cose che chiamiamo ldquocoserdquo rientrano allrsquointerno di una qualche altra cosa) La pietra nella strada egrave una cosa la zolla nel campo egrave una cosa (e fa tutta unrsquoaltra serie di esempi) anche queste sono cose come lo sono la nuvola in cielo il carro nel campo eccetera tutto questo infatti deve essere detto ldquocosardquo se viene designato con lo stesso nome anche ciograve che a differenza delle cose dette non si manifesta e perciograve non appare una cosa che non appare cioegrave una cosa in seacute (ricordate che secondo Kant il mondo nella sua totalitagrave e perfino dio sono cose perograve dice Heidegger una cosa che non appare cioegrave una cosa in seacute egrave ad esempio secondo Kant il mondo nella sua totalitagrave e perfino dio) Cose in seacute e cose che appaiono tutti gli enti in generale sono detti nel linguaggio filosofico ldquocoserdquo aeroplani stazioni radio eccetera Anche se quando parliamo delle cose ultime alludiamo a tuttrsquoaltro (almeno apparentemente) le cose ultime sono la morte e il giudizio in generale il termine ldquocosardquo indica tutto ciograve che non egrave il mero nulla pertanto anche lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa per il fatto di differenziarsi dal nulla Ma questo concetto di ldquocosardquo non ci offre aiuto alcuno immediatamente almeno in vista del nostro compito e cioegrave della differenziazione del modo di essere della cosa dal modo di essere dellrsquoopera (dice sigrave certo lrsquoopera drsquoarte egrave una cosa ma tutte le cose sono cose questa che cosrsquoha di particolare percheacute la distinguiamo dal posacenere) hellip Ci ripugna designare dio come cosa e definire cosa il contadino nel campo il fuochista dinnanzi alla caldaia il maestro eccetera Lrsquouomo non egrave una cosa Dal piugrave ampio dominio in cui tutto egrave cosa cosa uguale a res uguale a ens uguale a ente comprese le supreme e ultime siamo cosigrave sospinti verso il ristretto dominio delle mere cose mero significa qui per un verso la pura cosa quella che egrave semplicemente cosa e nullrsquoaltro ma ldquomerordquo significa anche soltanto piugrave cosa (questa egrave soltanto piugrave una cosa) in un significato prossimo al peggiorativo Le mere cose con lrsquoesclusione delle stesse cose drsquouso valgono come le vere e proprie cose in che consiste il carattere di cosa di queste cose Egrave da esse che dobbiamo muovere per determinare la ldquocositagraverdquo delle cose Tale determinazione ci porragrave in grado di individuare lrsquoessenza del carattere di cosa saremo allora in grado di muovere alla ricerca di quella realtagrave dellrsquoopera in cui consiste quel qualcosrsquoaltro oltre alla cosa di cui abbiamo parlato hellip Le interpretazioni della cositagrave delle cose predominanti nel corso del pensiero occidentale e divenute in esso ovvie e di impiego abituale si possono ridurre a tre (fa lrsquoesempio del blocco di granito ma dice) tutti i tratti caratteristici non fanno che indicare ciograve che appartiene alla pietra in questo caso (che ha le sue proprietagrave la cosa le possiede) La cosa A che pensiamo in questo momento dicendo ldquocosardquo (quando diciamo che la cosa possiede tutte queste proprietagrave la cosa dice cosrsquoegrave la cosa A che cosa ci stiamo riferendo esattamente) Evidentemente la cosa non egrave semplice riunione delle sue caratteristiche e neppure il sommarsi delle proprietagrave da cui soltanto risulterebbe lrsquoinsieme (questa egrave la fisica cioegrave lrsquooggetto la cosa egrave lrsquoinsieme delle sue proprietagrave proprietagrave sulle quali possiamo lavorare manipolare calcolare eccetera ma la cosa non egrave quelle proprietagrave Quando io descrivo questo aggeggio il registratore se io volessi dire che cosrsquoegrave cosa dovrei fare Oltre a interrogarmi su che cosa sto dicendo nel dire che cosa posso fare posso soltanto stabilirne delle proprietagrave delle funzioni egrave fatto in un certo modo con un certo materiale serve a una certa cosa eccetera ma ci sta dicendo Heidegger tutte queste cose che sto dicendo non sono quella cosa ligrave non sono il registratore sono altre cose ecco percheacute dicevamo altre volte di ciograve che accade quando mi riferisco a qualcosa per dire che cosrsquoegrave qualcosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave dicendo che cosrsquoegrave ldquoquestordquo dico una serie di cose che non sono quella cosa ligrave quindi per dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave con tutto ciograve che questo comporta Questo egrave il problema ma nellrsquoaccezione heideggeriana cioegrave la questione del linguaggio) Evidentemente la cosa non egrave la semplice riunione delle sue caratteristiche e neppure il sommarsi delle proprietagrave da cui soltanto risulterebbe lrsquoinsieme la cosa come ognuno crede di sapere egrave ciograve intorno a cui le proprietagrave si

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raccolgono (io elenco delle proprietagrave queste proprietagrave si raccolgono intorno alla ldquocosardquo che resta comunque non quelle cose ligrave che io dico) I greci lo intesero come τό ὑποκείμενον questo nocciolo della cosa era per loro ciograve che sta nel fondo che precede ogni determinazione (un porsquo come dicevamo lrsquoaltra volta rispetto al discorso che faceva Heidegger intorno a Kant diceva che occorre che ci sia qualcosa percheacute io possa giudicare intorno a questo qualcosa se non percepisco se non crsquoegrave un qualche cosa non posso giudicare niente) Le caratteristiche sono invece τά συμβεβηκότα ciograve che nei singoli noccioli egrave giagrave sempre incluso e quindi si presenta sempre con essi hellip Queste denominazioni non sono casuali in esse parla cosa che qui non crsquoegrave bisogno di dimostrare la sperimentazione fondamentale dellrsquoessere dellrsquoente da parte dei greci in queste determinazioni trova fondamento la successiva interpretazione della cositagrave delle cose e in esse si fonda lrsquointerpretazione occidentale dellrsquoessere dellrsquoente questa incomincia con lrsquoassunzione dei termini greci nel pensiero romano latino ὑποκείμενον diviene subjectum ὑπόστασις diviene substantia συμβεβηκός diventa accidens Questa traduzione latina dei termini greci non egrave per nulla quel processo ldquoinnocuordquo che egrave ancor oggi ritenuto dentro a questa traduzione letterale e quindi apparentemente garantita si nasconde invece il tradursi in un modo di pensare diverso dalla sperimentazione greca dellrsquoessere (sta dicendo che il modo in cui i greci pensavano lrsquoessere in queste parole in ciograve che loro intendevano in queste parole tradurre ὑποκείμενον con subjectum comporta un pensare diverso egrave unrsquoaltra cosa non pensa piugrave lrsquoessere nel modo in cui lo pensano i greci) Il pensiero romano assume i termini greci senza la corrispondente sperimentazione originaria di ciograve che essi dicono (senza la parola greca traducono in un altro modo senza ciograve che il greco sperimentava dicendo quelle parole quindi ciograve che il greco intendeva effettivamente quando pronunciava la parola ldquoὑποκείμενονrdquo che non egrave ciograve che il latino pensava dicendo la parola ldquosubjectumrdquo egrave unrsquoaltra cosa egrave questo che dice ma lo dice dappertutto) La mancanza di base del pensiero occidentale incomincia proprio con questo genere di traduzione La determinazione della cositagrave della cosa (cioegrave dellrsquoessenza della cosa lrsquoessere della cosa) come sostanza degli accidenti come ciograve che sta sotto a ciograve che accade sembra corrispondere alla nostra concezione naturale delle cose niente di strano quindi che questa concezione abituale della cosa abbia fatto da norma anche al comportamento verso la cosa e cioegrave alla chiamata in questione della cosa e al parlare intorno ad essa (sta dicendo che noi parliamo della cosa oggi in seguito alla traduzione latina il modo in cui pensava il latino egrave ancora oggi il modo in cui viene pensata lrsquoessenza della cosa la cositagrave della cosa) la proposizione piugrave elementare consiste di un soggetto che egrave la traduzione latina di ὑποκείμενον e come tale la sua re-interpretazione latina (percheacute sono re-interpretazioni non traduzioni) e di un predicato che enuncia le caratteristiche della cosa (quindi abbiamo il subjectum e poi di un predicato che dice che cosrsquoegrave) Chi potrebbe mai pensare di porre in dubbio questi rapporti fondamentali fra cosa e proposizione Fra costituzione della proposizione e costituzione della cosa ma noi non possiamo fare a meno di chiederci se la costituzione della proposizione semplice (che egrave la connessione tra soggetto e predicato) egrave il rispecchiamento della costituzione della cosa (cioegrave lrsquounione di sostanza e accidenti egrave questa unione Cioegrave rispecchia questa unione tra soggetto e il suo predicato Percheacute egrave questa lrsquoillusione la fantasia che nella proposizione la relazione tra soggetto e predicato sia come un rispecchiare un qualche cosa che crsquoegrave che egrave ligrave) oppure egrave la costituzione della cosa cosigrave rappresentata e progettata in base alla struttura della proposizione (cheacute egrave diverso un conto egrave se la proposizione rispecchia il dato di fatto altro se la proposizione egrave ciograve che struttura questa relazione tra soggetto e predicato cambia tutto la domanda egrave questa la proposizione egrave il rispecchiamento della costituzione della cosa ldquocosardquo qui egrave lrsquounione di sostanza e accidenti cioegrave la proposizione rispecchia questa cosa soggettopredicato questa cosa la rispecchia La proposizione dice come sta la cosa oppure si chiede Heidegger la costituzione di questa cosa ndashsoggettopredicato ndash questa cosa dunque cosigrave rappresentata ldquoegrave progettata in base alla struttura della proposizionerdquo Quindi viene progettata questa cosa non egrave ciograve che viene preso come normale soggettopredicato e quindi la proposizione che lrsquoesprime rispecchia soltanto un dato di fatto Heidegger si chiede se questa proposizione sia quella che costruisce questa relazione tra soggetto

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e predicato) Che cosa sembra piugrave ovvio del fatto che lrsquouomo trasferisca nella cosa stessa la struttura della sua asserzione relativa alla cosa (io affermo qualche cosa e immagino che questa mia affermazione stia dentro la cosa cioegrave riveli ciograve che sta dentro alla cosa la sua essenza) Questo modo di pensare apparentemente critico ma in realtagrave avventato dovrebbe anzi tutto far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosa ancor prima che la cosa si sia in se stessa rivelata (che egrave quello che diceva prima ldquoquesto modo di pensare dovrebbe far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosardquo era il problema di Husserl se tolgo tutto ciograve che crsquoegrave tra me e la cosa ndash cioegrave la parola il linguaggio - per Husserl si sarebbe arrivati direttamente alla cosa la percezione trascendentale ma se tolgo questo mezzo questo medium allora non crsquoegrave piugrave neacute la cosa neacute io non crsquoegrave piugrave niente Dice Heidegger che occorrerebbe mostrare che cosrsquoegrave questo mezzo questo medio che consente di cogliere questo passaggio fra me e la cosa fra la mia proposizione intorno alla cosa e la cosa dice lui ldquoancor prima che la cosa si sia rivelatardquo cioegrave cosa mi garantisce che ciograve che io dico di questa cosa corrisponde a questa cosa) La questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quello della cosa egrave tuttrsquooggi insoluta (cioegrave il problema se ldquoil primo e il normativordquo la prima proposizione che si dice di qualche cosa la prima impressione diciamola cosigrave questa cosa che dico della cosa dice della cosa o dice soltanto della proposizione Vi rileggo ldquola questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quella della cosardquo parlando costruisco una proposizione o definisco la cosa Egrave perfino dubbio se il problema posto in questi termini percheacute questa egrave la chiave di tutto ldquoposto in questi terminirdquo sia risolvibile Basta porlo in altri termini perograve posto in questi termini non egrave risolvibile) In ultima analisi neacute la struttura della proposizione offre la norma per la struttura della cosa (la struttura della proposizione il soggettopredicato) neacute questa (la cosa) viene in quella semplicemente rispecchiata (quindi neacute la proposizione mi dice che cosrsquoegrave la cosa neacute la cosa si rispecchia nella mia proposizione cioegrave restano due cose distinte e tra un porsquo diragrave che occorre un medio fra le due cose percheacute si diano) Lrsquouna e lrsquoaltra derivano in seacute e nel loro reciproco rapporto da una comune sorgente piugrave originaria comunque questa prima interpretazione della cositagrave della cosa la cosa come portatrice delle sue caratteristiche non egrave cosigrave naturale come la sua accettazione abituale potrebbe far credere ciograve che ci si presenta come ldquonaturalerdquo non egrave che lrsquoabituale di una lunga abitudine che ha dimenticato il disabituale da cui deriva (ldquodisabitualerdquo sarebbe lrsquoinsolito il δαίμων lrsquoinconsueto lrsquoinusuale) e tuttavia un giorno colto lrsquouomo di sorpresa come qualcosa di straordinario che ha riempito il pensiero di meraviglia (che cosrsquoegrave lrsquoabituale adesso Pensare che ciograve che io dico corrisponda alla cosa cosa crsquoegrave di piugrave banale E invece occorre ripensare la cosa nei termini dellrsquoantico pensatore cioegrave di quello che si egrave trovato per la prima volta sorpreso dal fatto di dire qualcosa di qualche cosa e di vedere che cosa succede Dopo tutto i presocratici Anassimandro Anassimene eccetera erano un porsquo in questo modo il fatto di porre per esempio i quattro principi ldquoaria acqua fuoco terrardquo per noi sono una stupidaggine una banalitagrave cosa che non egrave per altro ma per loro crsquoera la novitagrave non tanto del fuoco e dellrsquoacqua ma il fatto di trovare un principio questo era il sorprendente il fatto che le cose potessero avere un principio un principio da cui sorgono egrave con questo che si sono trovati ad avere a che fare da dove vengono le cose Questione a tuttrsquooggi come direbbe Heidegger irrisolta) La fiducia nellrsquointerpretazione abituale della cosa non ha che un fondamento apparente inoltre il concetto di cosa che essa introduce la cosa come il supporto delle sue caratteristiche (dicevamo prima la ldquocosardquo come un qualche cosa appunto che fa da supporto di caratteristiche che non sono comunque la cosa qualunque cosa dica di questo aggeggio tutto ciograve che dico non potragrave che essere tutto ciograve che questa cosa qui non egrave) non vale soltanto per mere cose ma per ogni ente in genere di conseguenza non egrave possibile stabilire sulla sua scorta una distinzione fra lrsquoente-cosa e lrsquoente-non-cosa anche il vivo soggiornare presso le cose anteriore a ogni riflessione basta ad avvertirci che questo concetto della cosa non coglie nella sua effettiva natura il carattere di cosa delle cose ciograve che vi egrave in esse di spontaneo e autonomo (ecco lasciar cogliere lasciare essere le cose lasciarle apparire lasciare lrsquoἀλήθεια lasciar essere ciograve che

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Heidegger chiama Gelassenheit lasciar essere che viene tradotto anche come ldquoabbandonordquo ma non nel senso di lasciarle perdere ma di abbandonarle lasciandole essere abbandonarle cioegrave non volerle afferrare manipolare dominarle in questo senso lasciarle essere) Dunque abbiamo a volte la sensazione che giagrave da tempo si sia usata violenza al carattere di cosa della cosa e che il pensiero ne sia il responsabile si rinnega allora il pensiero anzicheacute sforzarsi di far sigrave che il pensiero diventi effettivamente pensante (il modo in cui si intende la cosa oggi egrave un modo che esclude il pensare nel senso che la cosa non egrave piugrave pensata egrave data come un fatto acquisito abituale appunto ha perso il disabituale e il disabituale nella cosa egrave trovarsi di fronte a questo concetto di ldquocosardquo con la stessa meraviglia con lo stesso stupore del pensatore antico del δαίμων) Forse ciograve che in noi in questo caso e in altri chiamiamo sensazione e sentimento egrave piugrave razionale cioegrave piugrave penetrante percheacute piugrave aperto allrsquoessere di ogni ragione percheacute decaduta a ratio sia stata interpretata razionalmente (quindi ricordate le pagine sulla logica la logica come fondamento della ratio) Il vagheggiamento dellrsquoir-razionale quale frutto abortivo del razionale non pensato porta quindi scarsi risultati Il concetto abituale di ldquocosardquo si confagrave certamente ad ogni cosa ma la sua capacitagrave comprensiva anzicheacute abbracciare lrsquoessenza della cosa la sopraffagrave (poi si chiede ldquocome egrave possibile evitare questa sopraffazionerdquo Ma questa sopraffazione egrave la volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che ha costretto per cosigrave dire a tradurre ὑποκείμενον con subjectum ὑπόστασις con substantia eccetera per potere esattamente come veritas ha tradotto ἀλήθεια al fine di dominare la cosa percheacute egrave questo lrsquoobiettivo dominare la cosa e che cosa crsquoegrave di piugrave sfuggente della cosa Per quanto ne dica mi affanni mi sforzi di circoscriverla con tutte le mie proposizioni immaginabili e inimmaginabili rimane sempre fuori portata percheacute per dire che cosrsquoegrave questa cosa devo dire ciograve che questa cosa non egrave e quindi sono votato al fallimento Dunque si chiede) Come egrave possibile evitare questa sopraffazione (cioegrave lrsquoirruzione della volontagrave di potenza) Solo a patto che noi in un certo modo garantiamo alla cosa un campo libero in cui essa possa manifestare immediatamente il suo carattere di cosa (egrave ciograve che indicavo prima come Gelassenheit cioegrave il ldquolasciar essererdquo Lasciar essere che non egrave lasciare che le cose vadano come devono andare ma il ldquolasciar essererdquo egrave esattamente il non volere trasformare la cosa che ho di fronte in un oggetto di dominio Egrave chiaro che la definisco ma egrave il modo in cui io mi pongo nei confronti della cosa che egrave totalmente differente o la voglio dominare cioegrave sono travolto dalla volontagrave di potenza oppure lascio che la cosa appaia ma come egrave la cosa La cosa si disvela nel suo significato cioegrave nel mio progetto che dagrave a questa cosa il suo significato un progetto in cui mi trovo ogni volta gettato Io colgo quella cosa che per me egrave quella cosa unicamente allrsquointerno del progetto in cui quella cosa egrave cosigrave come mi appare Questo egrave lrsquoessere per Heidegger cioegrave il significato autentico della cosa) A tal fine deve essere eliminata ogni sorta di concezione e di asserzione che possa frapporsi fra noi e la cosa (lrsquoasserzione lrsquoaffermazione Lrsquoaffermazione dice questo ldquoquesto egrave questordquo ldquoquesto egrave questrsquoaltrordquo Dice ldquoeliminata ogni sorta di concezione e di asserzionerdquo questa egrave la condizione per lasciar essere ldquola cosardquo cioegrave percheacute io possa coglierla nel progetto e quindi accogliere il significato che mi viene da questa cosa nel momento in cui mi accorgo che egrave quella che egrave allrsquointerno del mio progetto) Decidere di tradurre il greco ὑποκείμενον con substantia ovviamente non va senza implicazioni si decide di tradurlo con ldquosubstantiardquo percheacute in questo modo si puograve garantire dellrsquoesser cosa della cosa percheacute egrave sostenuta da qualcosa che sta sotto ldquosub starerdquo ldquostare sottordquo che egrave la stessa traduzione di ὑποκείμενον Ciograve che il greco antico pensava quando diceva la parola ὑποκείμενον cosigrave come ciograve che pensava quando pronunciava la parola ἀλήθεια non era per Heidegger ciograve che pensiamo oggi noi dicendo ldquoveritagraverdquo ma pensava unrsquoaltra cosa) Ma questo venire incontro immediato della cosa non abbisogna neacute di essere sollecitato neacute di essere approntato questo lo fa essere avviene giagrave da gran tempo in ciograve che la vista lrsquoudito il tatto apportano nella sensazione dei colori dei suoni della ruvidezza della durezza le cose ci investono alla lettera nel nostro corpo la cosa egrave lrsquoαἰσθητόν ciograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagrave (badate bene ldquociograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagraverdquo ma egrave la sensibilitagrave a lasciar essere le cose non egrave la sensibilitagrave nel senso del tatto di

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questo ne ha parlato prima cioegrave dove dice ldquoattraverso le sensazionirdquo che sono quelle del corpo ldquoegrave percepito dai sensi attraverso le sensazioni della sensibilitagraverdquo egrave come questa sensibilitagrave questi sensi e quindi in definitiva questa percezione avessero come ldquogaranterdquo il lasciar essere la cosa solo a questa condizione posso percepire la cosa Qui siamo abbastanza lontani da Kant non egrave piugrave ovviamente lrsquoatto puro che coglie il qualcosa che poi questo qualcosa anche per Kant egrave un problema lrsquoatto puro coglie qualche cosa ma per cogliere qualche cosa occorre che ci sia un qualche cosa prima) Diviene cosigrave abituale considerare la cosa semplicemente come lrsquounitagrave di un molteplice di dati sensibili (cioegrave le sue caratteristiche le sue proprietagrave eccetera) Non cambia nulla in questa concezione il fatto che lrsquounitagrave venga concepita come somma o come totalitagrave o come forma questa interpretazione della ldquocositagraverdquo della cosa egrave esatta ndash quella fisica diciamo ndash e con provabile non meno della precedente il che basta giagrave a far dubitare della sua veritagrave se riflettiamo infatti con attenzione su ciograve di cui andiamo alla ricerca anche questa soluzione ci lasceragrave perplessi la sua pretesa infatti che nella manifestazione delle cose noi incominciamo con il percepire ndash critica Kant ndash innanzi tutto e propriamente un presentarsi di sensazioni ad esempio suoni e rumori egrave priva di fondamento (tutta la Critica della ragion pura di Kant egrave fondata su qualcosa che non ha fondamento lrsquoatto puro percepisce che cosa come Di nuovo ci troviamo nella difficoltagrave di trovare il mezzo che consente a me lrsquoio puro di compiere quellrsquoatto puro che egrave la percezione della cosa in seacute non la coglierograve mai perograve hellip qualche cosa percepisco ma che cosa Egrave la domanda che si faceva Heidegger percepisco qualcosa sigrave ma cosa) Ciograve che udiamo egrave la tempesta che sibila nel camino il rombo del bimotore la Mercedes dalla sua evidente diversitagrave dalla Adler ciograve che ci egrave piugrave vicino non sono le sensazioni ma le cose stesse (curioso che usi questo termine kantiano ldquole cose stesserdquo) in casa udiamo sbattere la porta e non udiamo mai sensazioni acustiche o anche solo semplici rumori noi non udiamo il ldquorumorerdquo udiamo sbattere la porta (come dire che questo rumore incomincia come rumore ma non crsquoegrave crsquoegrave quando diventa lo sbattere della porta allora lo sbattere della porta egrave un rumore egrave il discorso che faceva Derrida grosso modo) per potere udire un semplice rumore dobbiamo non udire le cose distogliere da loro il nostro orecchio cioegrave ascoltare astrattamente non egrave questo che dobbiamo fare il concetto di cosa che stiamo esaminando non consiste tanto in una sopraffazione della cosa quanto nel tentativo esagerato di portarcela vicina nella massima immediatezza (cosrsquoegrave la massima immediatezza della cosa Ciograve che quella cosa egrave per me in questo momento allrsquointerno del Dasein percheacute solo in questo modo io la determino in quanto cosa) Ma la cosa continueragrave a sfuggirci fincheacute ci chiuderemo nel tentativo di risolvere il suo carattere di cosa in ciograve che egrave percepito dalle sensazioni (la fisica continua a fare i suoi giochi con i calcoli ma la questione in quanto tale continueragrave a sfuggirgli per sempre) mentre le prime interpretazioni della cosa in un certo modo ce lrsquoallontana troppo rendendocela totalmente estranea la seconda la rende troppo incombente e incalzante nellrsquoun caso come nellrsquoaltro la cosa hellip egrave quindi opportuno evitare ambedue gli eccessi occorre far sigrave che la cosa riposi in seacute stessa e si faccia innanzi nel suo riposare in se stessa Gelassenheit lasciare essere egrave ciograve che sembra fare la terza interpretazione che egrave vecchia quanto le precedenti Ciograve che installa la ldquocosardquo nella sua persistenza e nel suo nocciolo e a un tempo determina la modalitagrave della sua presentazione sensibile ldquocolorerdquo ldquosuonordquo ldquodurezzardquo eccetera egrave lrsquoelemento materiale della cosa In questa determinazione della cosa come materia ὕλη egrave giagrave compresa anche la forma μορφή lrsquoelemento costitutivo della cosa la sua consistenza sta nellrsquounione di una materia con una forma la cosa egrave materia formata Questa interpretazione della cosa si rifagrave allrsquoimmediatezza visiva attraverso cui la cosa ci si presenta nel suo aspetto lrsquoεἶδος Con la sintesi di materia e forma egrave finalmente trovato un concetto di ldquocosardquo ugualmente valido per le cose di natura e per quelle drsquouso 7 settembre 2016 Pagina 23 Che cosa nellrsquoopera egrave in opera Lrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave (ovviamente parla dellrsquoopera drsquoarte ma forse potremmo anche estendere la questione e porla in

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questi termini che cosa egrave in opera parlando ldquoLrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave cioegrave lrsquoavvenire lrsquoaccadere della veritagraverdquo Egrave questo che fa di un qualche cosa unrsquoopera drsquoarte Quando parla del ldquomondordquo in cui per esempio crsquoegrave la famosa scarpa della contadina il ldquomondordquo non egrave solo lrsquoutilizzo che fa la contadina della scarpa ma il ldquocomerdquo viene utilizzata da questa contadina allrsquointerno del suo mondo cioegrave il significato ciograve che fa dellrsquoopera lrsquoopera drsquoarte egrave il suo significato ma significato nellrsquoaccezione dellrsquoessere cioegrave del ldquomondordquo lrsquoopera drsquoarte fa vedere esibisce mette in luce il mondo in cui ciograve che egrave rappresentato esiste cioegrave il modo in cui esiste nel mondo che lo fa esistere) Ma se la realtagrave dellrsquoopera non puograve essere determinata che attraverso ciograve che nellrsquoopera egrave in opera (cioegrave lrsquoapertura dellrsquoente il suo farsi evento della veritagrave) come staranno le cose per quanto concerne il nostro assunto iniziale (che era la domanda) la determinazione della realtagrave dellrsquoopera drsquoarte (Che cosa qui determina la realtagrave dellrsquoopera drsquoarte Che cosa fa dellrsquoopera drsquoarte unrsquoopera drsquoarte Dice poco dopo che due cose sono apparse chiare) Da un lato gli strumenti per comprendere il carattere di ldquocosardquo dellrsquoopera i concetti di ldquocosardquo predominati ma questi sono apparsi inadeguati (cioegrave il sapere come egrave fatta la scarpa eccetera) dallrsquoaltro ciograve che presumevamo di poter assumere come piugrave prossima alla realtagrave dellrsquoopera il basamento ldquocosalerdquo non rientra a questo modo nellrsquoopera drsquoarte (il basamento cosale cioegrave il materiale di cui egrave fatto) Se non si tiene conto di quanto sopra si finisce di vedere nellrsquoopera un mezzo a cui viene aggiunto una sovra struttura che dovrebbe portare con seacute lrsquoartistico (cioegrave la cosa e appiccico sopra unrsquoaltra cosa che sarebbe lrsquoldquoartisticordquo cioegrave la faccio diventare unrsquoopera drsquoarte che non egrave propriamente) Ma lrsquoopera non egrave affatto un mezzo fornito aggiuntivamente di un valore estetico lrsquoopera non egrave qualcosa di simile cosigrave come la mera cosa non egrave affatto una cosa a cui manchino i caratteri del mezzo cioegrave lrsquousabilitagrave la fabbricazione hellip Ciograve che conta di piugrave di tutto egrave il primo aprirsi di una prospettiva secondo cui egrave possibile accedere al carattere di opera dellrsquoopera al carattere del mezzo del mezzo e al carattere di cosa della cosa solo se ci impegniamo a pensare lrsquoessere dellrsquoente (cioegrave il significato di tutte queste cose) A tal fine egrave necessario che crollino le barriere dellrsquoovvio e che siano messi da parte i falsi concetti abituali Pagina 25 Lrsquoopera drsquoarte apre a suo modo lrsquoessere dellrsquoente (questa egrave la questione centrale di tutta la questione dellrsquoopera drsquoarte) nellrsquoopera ha luogo questa apertura cioegrave lo svelamento cioegrave la veritagrave dellrsquoente nellrsquoopera drsquoarte egrave posta in opera la veritagrave dellrsquoente lrsquoarte egrave il porsi in opera della veritagrave che cosrsquoegrave dunque la veritagrave percheacute si realizzi temporalmente come arte Che cosrsquoegrave questo porsi in opera (qui dice esattamente che cosrsquoegrave per lui lrsquoopera drsquoarte ciograve in cui si pone si mette in opera la veritagrave dellrsquoente ma qual egrave la veritagrave dellrsquoente La veritagrave dellrsquoente egrave il suo manifestarsi nellrsquoessere se volete trasporre la cosa in termini semiotici ldquola veritagrave del significante egrave il significatordquo percheacute egrave il significato che dagrave luce al significante cioegrave lo fa essere significante Percheacute dice) Ricerchiamo in primo luogo la realtagrave dellrsquoopera in che consiste se pur in modi diversi le opere drsquoarte rivelano tutte un carattere di cosa (sono cose) il tentativo di concepire il carattere di cosa dellrsquoopera con lrsquoaiuto dei concetti abituali di cose egrave andato incontro al fallimento non solo percheacute questi concetti non afferrano la cositagrave ma percheacute ponendo in questione lrsquoopera sul fondamento del suo substrato cosale lrsquoavvolgono in pre concetti che impediscono lrsquoaccesso allrsquoesser opera dellrsquoopera (ci fissiamo su dei dettagli su dei particolari come se dovessimo comprendere per esempio la ldquostatua del Berninirdquo facendo a pezzi il marmo e vedendo dentro cosa crsquoegrave Non sapremo mai nulla della statua del Bernini dopo che lrsquoabbiamo spaccata) Non egrave dunque possibile scoprir nulla circa la ldquocositagraverdquo dellrsquoopera fincheacute non si egrave chiarito il puro stare in seacute dellrsquoopera (il puro stare in seacute non egrave nientrsquoaltro che lrsquoopera che si manifesta che si mostra che attraverso lrsquoessere cioegrave ciograve che la pone in luce questa opera si mostra per seacute stessa Egrave il concetto di Gelassenheit di cui dicevamo lrsquoaltra volta del ldquolasciar essererdquo che come dicevamo non egrave abbandonare qualcosa ma lasciare che la cosa possiamo dirla cosigrave ldquoparli da seacuterdquo senza volerla sezionare senza volerla manipolare ldquoParli da seacuterdquo cioegrave mostri il suo essere vale a dire mostri ciograve per cui quella cosa che mi appare egrave quella che egrave per me nel progetto egrave quella che egrave per me in questo momento cioegrave mi appare cosigrave in questo momento percheacute la sto guardando in questo momento e questo momento egrave storico cioegrave tiene conto di una quantitagrave di questioni di

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 4: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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raccolgono (io elenco delle proprietagrave queste proprietagrave si raccolgono intorno alla ldquocosardquo che resta comunque non quelle cose ligrave che io dico) I greci lo intesero come τό ὑποκείμενον questo nocciolo della cosa era per loro ciograve che sta nel fondo che precede ogni determinazione (un porsquo come dicevamo lrsquoaltra volta rispetto al discorso che faceva Heidegger intorno a Kant diceva che occorre che ci sia qualcosa percheacute io possa giudicare intorno a questo qualcosa se non percepisco se non crsquoegrave un qualche cosa non posso giudicare niente) Le caratteristiche sono invece τά συμβεβηκότα ciograve che nei singoli noccioli egrave giagrave sempre incluso e quindi si presenta sempre con essi hellip Queste denominazioni non sono casuali in esse parla cosa che qui non crsquoegrave bisogno di dimostrare la sperimentazione fondamentale dellrsquoessere dellrsquoente da parte dei greci in queste determinazioni trova fondamento la successiva interpretazione della cositagrave delle cose e in esse si fonda lrsquointerpretazione occidentale dellrsquoessere dellrsquoente questa incomincia con lrsquoassunzione dei termini greci nel pensiero romano latino ὑποκείμενον diviene subjectum ὑπόστασις diviene substantia συμβεβηκός diventa accidens Questa traduzione latina dei termini greci non egrave per nulla quel processo ldquoinnocuordquo che egrave ancor oggi ritenuto dentro a questa traduzione letterale e quindi apparentemente garantita si nasconde invece il tradursi in un modo di pensare diverso dalla sperimentazione greca dellrsquoessere (sta dicendo che il modo in cui i greci pensavano lrsquoessere in queste parole in ciograve che loro intendevano in queste parole tradurre ὑποκείμενον con subjectum comporta un pensare diverso egrave unrsquoaltra cosa non pensa piugrave lrsquoessere nel modo in cui lo pensano i greci) Il pensiero romano assume i termini greci senza la corrispondente sperimentazione originaria di ciograve che essi dicono (senza la parola greca traducono in un altro modo senza ciograve che il greco sperimentava dicendo quelle parole quindi ciograve che il greco intendeva effettivamente quando pronunciava la parola ldquoὑποκείμενονrdquo che non egrave ciograve che il latino pensava dicendo la parola ldquosubjectumrdquo egrave unrsquoaltra cosa egrave questo che dice ma lo dice dappertutto) La mancanza di base del pensiero occidentale incomincia proprio con questo genere di traduzione La determinazione della cositagrave della cosa (cioegrave dellrsquoessenza della cosa lrsquoessere della cosa) come sostanza degli accidenti come ciograve che sta sotto a ciograve che accade sembra corrispondere alla nostra concezione naturale delle cose niente di strano quindi che questa concezione abituale della cosa abbia fatto da norma anche al comportamento verso la cosa e cioegrave alla chiamata in questione della cosa e al parlare intorno ad essa (sta dicendo che noi parliamo della cosa oggi in seguito alla traduzione latina il modo in cui pensava il latino egrave ancora oggi il modo in cui viene pensata lrsquoessenza della cosa la cositagrave della cosa) la proposizione piugrave elementare consiste di un soggetto che egrave la traduzione latina di ὑποκείμενον e come tale la sua re-interpretazione latina (percheacute sono re-interpretazioni non traduzioni) e di un predicato che enuncia le caratteristiche della cosa (quindi abbiamo il subjectum e poi di un predicato che dice che cosrsquoegrave) Chi potrebbe mai pensare di porre in dubbio questi rapporti fondamentali fra cosa e proposizione Fra costituzione della proposizione e costituzione della cosa ma noi non possiamo fare a meno di chiederci se la costituzione della proposizione semplice (che egrave la connessione tra soggetto e predicato) egrave il rispecchiamento della costituzione della cosa (cioegrave lrsquounione di sostanza e accidenti egrave questa unione Cioegrave rispecchia questa unione tra soggetto e il suo predicato Percheacute egrave questa lrsquoillusione la fantasia che nella proposizione la relazione tra soggetto e predicato sia come un rispecchiare un qualche cosa che crsquoegrave che egrave ligrave) oppure egrave la costituzione della cosa cosigrave rappresentata e progettata in base alla struttura della proposizione (cheacute egrave diverso un conto egrave se la proposizione rispecchia il dato di fatto altro se la proposizione egrave ciograve che struttura questa relazione tra soggetto e predicato cambia tutto la domanda egrave questa la proposizione egrave il rispecchiamento della costituzione della cosa ldquocosardquo qui egrave lrsquounione di sostanza e accidenti cioegrave la proposizione rispecchia questa cosa soggettopredicato questa cosa la rispecchia La proposizione dice come sta la cosa oppure si chiede Heidegger la costituzione di questa cosa ndashsoggettopredicato ndash questa cosa dunque cosigrave rappresentata ldquoegrave progettata in base alla struttura della proposizionerdquo Quindi viene progettata questa cosa non egrave ciograve che viene preso come normale soggettopredicato e quindi la proposizione che lrsquoesprime rispecchia soltanto un dato di fatto Heidegger si chiede se questa proposizione sia quella che costruisce questa relazione tra soggetto

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e predicato) Che cosa sembra piugrave ovvio del fatto che lrsquouomo trasferisca nella cosa stessa la struttura della sua asserzione relativa alla cosa (io affermo qualche cosa e immagino che questa mia affermazione stia dentro la cosa cioegrave riveli ciograve che sta dentro alla cosa la sua essenza) Questo modo di pensare apparentemente critico ma in realtagrave avventato dovrebbe anzi tutto far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosa ancor prima che la cosa si sia in se stessa rivelata (che egrave quello che diceva prima ldquoquesto modo di pensare dovrebbe far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosardquo era il problema di Husserl se tolgo tutto ciograve che crsquoegrave tra me e la cosa ndash cioegrave la parola il linguaggio - per Husserl si sarebbe arrivati direttamente alla cosa la percezione trascendentale ma se tolgo questo mezzo questo medium allora non crsquoegrave piugrave neacute la cosa neacute io non crsquoegrave piugrave niente Dice Heidegger che occorrerebbe mostrare che cosrsquoegrave questo mezzo questo medio che consente di cogliere questo passaggio fra me e la cosa fra la mia proposizione intorno alla cosa e la cosa dice lui ldquoancor prima che la cosa si sia rivelatardquo cioegrave cosa mi garantisce che ciograve che io dico di questa cosa corrisponde a questa cosa) La questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quello della cosa egrave tuttrsquooggi insoluta (cioegrave il problema se ldquoil primo e il normativordquo la prima proposizione che si dice di qualche cosa la prima impressione diciamola cosigrave questa cosa che dico della cosa dice della cosa o dice soltanto della proposizione Vi rileggo ldquola questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quella della cosardquo parlando costruisco una proposizione o definisco la cosa Egrave perfino dubbio se il problema posto in questi termini percheacute questa egrave la chiave di tutto ldquoposto in questi terminirdquo sia risolvibile Basta porlo in altri termini perograve posto in questi termini non egrave risolvibile) In ultima analisi neacute la struttura della proposizione offre la norma per la struttura della cosa (la struttura della proposizione il soggettopredicato) neacute questa (la cosa) viene in quella semplicemente rispecchiata (quindi neacute la proposizione mi dice che cosrsquoegrave la cosa neacute la cosa si rispecchia nella mia proposizione cioegrave restano due cose distinte e tra un porsquo diragrave che occorre un medio fra le due cose percheacute si diano) Lrsquouna e lrsquoaltra derivano in seacute e nel loro reciproco rapporto da una comune sorgente piugrave originaria comunque questa prima interpretazione della cositagrave della cosa la cosa come portatrice delle sue caratteristiche non egrave cosigrave naturale come la sua accettazione abituale potrebbe far credere ciograve che ci si presenta come ldquonaturalerdquo non egrave che lrsquoabituale di una lunga abitudine che ha dimenticato il disabituale da cui deriva (ldquodisabitualerdquo sarebbe lrsquoinsolito il δαίμων lrsquoinconsueto lrsquoinusuale) e tuttavia un giorno colto lrsquouomo di sorpresa come qualcosa di straordinario che ha riempito il pensiero di meraviglia (che cosrsquoegrave lrsquoabituale adesso Pensare che ciograve che io dico corrisponda alla cosa cosa crsquoegrave di piugrave banale E invece occorre ripensare la cosa nei termini dellrsquoantico pensatore cioegrave di quello che si egrave trovato per la prima volta sorpreso dal fatto di dire qualcosa di qualche cosa e di vedere che cosa succede Dopo tutto i presocratici Anassimandro Anassimene eccetera erano un porsquo in questo modo il fatto di porre per esempio i quattro principi ldquoaria acqua fuoco terrardquo per noi sono una stupidaggine una banalitagrave cosa che non egrave per altro ma per loro crsquoera la novitagrave non tanto del fuoco e dellrsquoacqua ma il fatto di trovare un principio questo era il sorprendente il fatto che le cose potessero avere un principio un principio da cui sorgono egrave con questo che si sono trovati ad avere a che fare da dove vengono le cose Questione a tuttrsquooggi come direbbe Heidegger irrisolta) La fiducia nellrsquointerpretazione abituale della cosa non ha che un fondamento apparente inoltre il concetto di cosa che essa introduce la cosa come il supporto delle sue caratteristiche (dicevamo prima la ldquocosardquo come un qualche cosa appunto che fa da supporto di caratteristiche che non sono comunque la cosa qualunque cosa dica di questo aggeggio tutto ciograve che dico non potragrave che essere tutto ciograve che questa cosa qui non egrave) non vale soltanto per mere cose ma per ogni ente in genere di conseguenza non egrave possibile stabilire sulla sua scorta una distinzione fra lrsquoente-cosa e lrsquoente-non-cosa anche il vivo soggiornare presso le cose anteriore a ogni riflessione basta ad avvertirci che questo concetto della cosa non coglie nella sua effettiva natura il carattere di cosa delle cose ciograve che vi egrave in esse di spontaneo e autonomo (ecco lasciar cogliere lasciare essere le cose lasciarle apparire lasciare lrsquoἀλήθεια lasciar essere ciograve che

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Heidegger chiama Gelassenheit lasciar essere che viene tradotto anche come ldquoabbandonordquo ma non nel senso di lasciarle perdere ma di abbandonarle lasciandole essere abbandonarle cioegrave non volerle afferrare manipolare dominarle in questo senso lasciarle essere) Dunque abbiamo a volte la sensazione che giagrave da tempo si sia usata violenza al carattere di cosa della cosa e che il pensiero ne sia il responsabile si rinnega allora il pensiero anzicheacute sforzarsi di far sigrave che il pensiero diventi effettivamente pensante (il modo in cui si intende la cosa oggi egrave un modo che esclude il pensare nel senso che la cosa non egrave piugrave pensata egrave data come un fatto acquisito abituale appunto ha perso il disabituale e il disabituale nella cosa egrave trovarsi di fronte a questo concetto di ldquocosardquo con la stessa meraviglia con lo stesso stupore del pensatore antico del δαίμων) Forse ciograve che in noi in questo caso e in altri chiamiamo sensazione e sentimento egrave piugrave razionale cioegrave piugrave penetrante percheacute piugrave aperto allrsquoessere di ogni ragione percheacute decaduta a ratio sia stata interpretata razionalmente (quindi ricordate le pagine sulla logica la logica come fondamento della ratio) Il vagheggiamento dellrsquoir-razionale quale frutto abortivo del razionale non pensato porta quindi scarsi risultati Il concetto abituale di ldquocosardquo si confagrave certamente ad ogni cosa ma la sua capacitagrave comprensiva anzicheacute abbracciare lrsquoessenza della cosa la sopraffagrave (poi si chiede ldquocome egrave possibile evitare questa sopraffazionerdquo Ma questa sopraffazione egrave la volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che ha costretto per cosigrave dire a tradurre ὑποκείμενον con subjectum ὑπόστασις con substantia eccetera per potere esattamente come veritas ha tradotto ἀλήθεια al fine di dominare la cosa percheacute egrave questo lrsquoobiettivo dominare la cosa e che cosa crsquoegrave di piugrave sfuggente della cosa Per quanto ne dica mi affanni mi sforzi di circoscriverla con tutte le mie proposizioni immaginabili e inimmaginabili rimane sempre fuori portata percheacute per dire che cosrsquoegrave questa cosa devo dire ciograve che questa cosa non egrave e quindi sono votato al fallimento Dunque si chiede) Come egrave possibile evitare questa sopraffazione (cioegrave lrsquoirruzione della volontagrave di potenza) Solo a patto che noi in un certo modo garantiamo alla cosa un campo libero in cui essa possa manifestare immediatamente il suo carattere di cosa (egrave ciograve che indicavo prima come Gelassenheit cioegrave il ldquolasciar essererdquo Lasciar essere che non egrave lasciare che le cose vadano come devono andare ma il ldquolasciar essererdquo egrave esattamente il non volere trasformare la cosa che ho di fronte in un oggetto di dominio Egrave chiaro che la definisco ma egrave il modo in cui io mi pongo nei confronti della cosa che egrave totalmente differente o la voglio dominare cioegrave sono travolto dalla volontagrave di potenza oppure lascio che la cosa appaia ma come egrave la cosa La cosa si disvela nel suo significato cioegrave nel mio progetto che dagrave a questa cosa il suo significato un progetto in cui mi trovo ogni volta gettato Io colgo quella cosa che per me egrave quella cosa unicamente allrsquointerno del progetto in cui quella cosa egrave cosigrave come mi appare Questo egrave lrsquoessere per Heidegger cioegrave il significato autentico della cosa) A tal fine deve essere eliminata ogni sorta di concezione e di asserzione che possa frapporsi fra noi e la cosa (lrsquoasserzione lrsquoaffermazione Lrsquoaffermazione dice questo ldquoquesto egrave questordquo ldquoquesto egrave questrsquoaltrordquo Dice ldquoeliminata ogni sorta di concezione e di asserzionerdquo questa egrave la condizione per lasciar essere ldquola cosardquo cioegrave percheacute io possa coglierla nel progetto e quindi accogliere il significato che mi viene da questa cosa nel momento in cui mi accorgo che egrave quella che egrave allrsquointerno del mio progetto) Decidere di tradurre il greco ὑποκείμενον con substantia ovviamente non va senza implicazioni si decide di tradurlo con ldquosubstantiardquo percheacute in questo modo si puograve garantire dellrsquoesser cosa della cosa percheacute egrave sostenuta da qualcosa che sta sotto ldquosub starerdquo ldquostare sottordquo che egrave la stessa traduzione di ὑποκείμενον Ciograve che il greco antico pensava quando diceva la parola ὑποκείμενον cosigrave come ciograve che pensava quando pronunciava la parola ἀλήθεια non era per Heidegger ciograve che pensiamo oggi noi dicendo ldquoveritagraverdquo ma pensava unrsquoaltra cosa) Ma questo venire incontro immediato della cosa non abbisogna neacute di essere sollecitato neacute di essere approntato questo lo fa essere avviene giagrave da gran tempo in ciograve che la vista lrsquoudito il tatto apportano nella sensazione dei colori dei suoni della ruvidezza della durezza le cose ci investono alla lettera nel nostro corpo la cosa egrave lrsquoαἰσθητόν ciograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagrave (badate bene ldquociograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagraverdquo ma egrave la sensibilitagrave a lasciar essere le cose non egrave la sensibilitagrave nel senso del tatto di

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questo ne ha parlato prima cioegrave dove dice ldquoattraverso le sensazionirdquo che sono quelle del corpo ldquoegrave percepito dai sensi attraverso le sensazioni della sensibilitagraverdquo egrave come questa sensibilitagrave questi sensi e quindi in definitiva questa percezione avessero come ldquogaranterdquo il lasciar essere la cosa solo a questa condizione posso percepire la cosa Qui siamo abbastanza lontani da Kant non egrave piugrave ovviamente lrsquoatto puro che coglie il qualcosa che poi questo qualcosa anche per Kant egrave un problema lrsquoatto puro coglie qualche cosa ma per cogliere qualche cosa occorre che ci sia un qualche cosa prima) Diviene cosigrave abituale considerare la cosa semplicemente come lrsquounitagrave di un molteplice di dati sensibili (cioegrave le sue caratteristiche le sue proprietagrave eccetera) Non cambia nulla in questa concezione il fatto che lrsquounitagrave venga concepita come somma o come totalitagrave o come forma questa interpretazione della ldquocositagraverdquo della cosa egrave esatta ndash quella fisica diciamo ndash e con provabile non meno della precedente il che basta giagrave a far dubitare della sua veritagrave se riflettiamo infatti con attenzione su ciograve di cui andiamo alla ricerca anche questa soluzione ci lasceragrave perplessi la sua pretesa infatti che nella manifestazione delle cose noi incominciamo con il percepire ndash critica Kant ndash innanzi tutto e propriamente un presentarsi di sensazioni ad esempio suoni e rumori egrave priva di fondamento (tutta la Critica della ragion pura di Kant egrave fondata su qualcosa che non ha fondamento lrsquoatto puro percepisce che cosa come Di nuovo ci troviamo nella difficoltagrave di trovare il mezzo che consente a me lrsquoio puro di compiere quellrsquoatto puro che egrave la percezione della cosa in seacute non la coglierograve mai perograve hellip qualche cosa percepisco ma che cosa Egrave la domanda che si faceva Heidegger percepisco qualcosa sigrave ma cosa) Ciograve che udiamo egrave la tempesta che sibila nel camino il rombo del bimotore la Mercedes dalla sua evidente diversitagrave dalla Adler ciograve che ci egrave piugrave vicino non sono le sensazioni ma le cose stesse (curioso che usi questo termine kantiano ldquole cose stesserdquo) in casa udiamo sbattere la porta e non udiamo mai sensazioni acustiche o anche solo semplici rumori noi non udiamo il ldquorumorerdquo udiamo sbattere la porta (come dire che questo rumore incomincia come rumore ma non crsquoegrave crsquoegrave quando diventa lo sbattere della porta allora lo sbattere della porta egrave un rumore egrave il discorso che faceva Derrida grosso modo) per potere udire un semplice rumore dobbiamo non udire le cose distogliere da loro il nostro orecchio cioegrave ascoltare astrattamente non egrave questo che dobbiamo fare il concetto di cosa che stiamo esaminando non consiste tanto in una sopraffazione della cosa quanto nel tentativo esagerato di portarcela vicina nella massima immediatezza (cosrsquoegrave la massima immediatezza della cosa Ciograve che quella cosa egrave per me in questo momento allrsquointerno del Dasein percheacute solo in questo modo io la determino in quanto cosa) Ma la cosa continueragrave a sfuggirci fincheacute ci chiuderemo nel tentativo di risolvere il suo carattere di cosa in ciograve che egrave percepito dalle sensazioni (la fisica continua a fare i suoi giochi con i calcoli ma la questione in quanto tale continueragrave a sfuggirgli per sempre) mentre le prime interpretazioni della cosa in un certo modo ce lrsquoallontana troppo rendendocela totalmente estranea la seconda la rende troppo incombente e incalzante nellrsquoun caso come nellrsquoaltro la cosa hellip egrave quindi opportuno evitare ambedue gli eccessi occorre far sigrave che la cosa riposi in seacute stessa e si faccia innanzi nel suo riposare in se stessa Gelassenheit lasciare essere egrave ciograve che sembra fare la terza interpretazione che egrave vecchia quanto le precedenti Ciograve che installa la ldquocosardquo nella sua persistenza e nel suo nocciolo e a un tempo determina la modalitagrave della sua presentazione sensibile ldquocolorerdquo ldquosuonordquo ldquodurezzardquo eccetera egrave lrsquoelemento materiale della cosa In questa determinazione della cosa come materia ὕλη egrave giagrave compresa anche la forma μορφή lrsquoelemento costitutivo della cosa la sua consistenza sta nellrsquounione di una materia con una forma la cosa egrave materia formata Questa interpretazione della cosa si rifagrave allrsquoimmediatezza visiva attraverso cui la cosa ci si presenta nel suo aspetto lrsquoεἶδος Con la sintesi di materia e forma egrave finalmente trovato un concetto di ldquocosardquo ugualmente valido per le cose di natura e per quelle drsquouso 7 settembre 2016 Pagina 23 Che cosa nellrsquoopera egrave in opera Lrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave (ovviamente parla dellrsquoopera drsquoarte ma forse potremmo anche estendere la questione e porla in

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questi termini che cosa egrave in opera parlando ldquoLrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave cioegrave lrsquoavvenire lrsquoaccadere della veritagraverdquo Egrave questo che fa di un qualche cosa unrsquoopera drsquoarte Quando parla del ldquomondordquo in cui per esempio crsquoegrave la famosa scarpa della contadina il ldquomondordquo non egrave solo lrsquoutilizzo che fa la contadina della scarpa ma il ldquocomerdquo viene utilizzata da questa contadina allrsquointerno del suo mondo cioegrave il significato ciograve che fa dellrsquoopera lrsquoopera drsquoarte egrave il suo significato ma significato nellrsquoaccezione dellrsquoessere cioegrave del ldquomondordquo lrsquoopera drsquoarte fa vedere esibisce mette in luce il mondo in cui ciograve che egrave rappresentato esiste cioegrave il modo in cui esiste nel mondo che lo fa esistere) Ma se la realtagrave dellrsquoopera non puograve essere determinata che attraverso ciograve che nellrsquoopera egrave in opera (cioegrave lrsquoapertura dellrsquoente il suo farsi evento della veritagrave) come staranno le cose per quanto concerne il nostro assunto iniziale (che era la domanda) la determinazione della realtagrave dellrsquoopera drsquoarte (Che cosa qui determina la realtagrave dellrsquoopera drsquoarte Che cosa fa dellrsquoopera drsquoarte unrsquoopera drsquoarte Dice poco dopo che due cose sono apparse chiare) Da un lato gli strumenti per comprendere il carattere di ldquocosardquo dellrsquoopera i concetti di ldquocosardquo predominati ma questi sono apparsi inadeguati (cioegrave il sapere come egrave fatta la scarpa eccetera) dallrsquoaltro ciograve che presumevamo di poter assumere come piugrave prossima alla realtagrave dellrsquoopera il basamento ldquocosalerdquo non rientra a questo modo nellrsquoopera drsquoarte (il basamento cosale cioegrave il materiale di cui egrave fatto) Se non si tiene conto di quanto sopra si finisce di vedere nellrsquoopera un mezzo a cui viene aggiunto una sovra struttura che dovrebbe portare con seacute lrsquoartistico (cioegrave la cosa e appiccico sopra unrsquoaltra cosa che sarebbe lrsquoldquoartisticordquo cioegrave la faccio diventare unrsquoopera drsquoarte che non egrave propriamente) Ma lrsquoopera non egrave affatto un mezzo fornito aggiuntivamente di un valore estetico lrsquoopera non egrave qualcosa di simile cosigrave come la mera cosa non egrave affatto una cosa a cui manchino i caratteri del mezzo cioegrave lrsquousabilitagrave la fabbricazione hellip Ciograve che conta di piugrave di tutto egrave il primo aprirsi di una prospettiva secondo cui egrave possibile accedere al carattere di opera dellrsquoopera al carattere del mezzo del mezzo e al carattere di cosa della cosa solo se ci impegniamo a pensare lrsquoessere dellrsquoente (cioegrave il significato di tutte queste cose) A tal fine egrave necessario che crollino le barriere dellrsquoovvio e che siano messi da parte i falsi concetti abituali Pagina 25 Lrsquoopera drsquoarte apre a suo modo lrsquoessere dellrsquoente (questa egrave la questione centrale di tutta la questione dellrsquoopera drsquoarte) nellrsquoopera ha luogo questa apertura cioegrave lo svelamento cioegrave la veritagrave dellrsquoente nellrsquoopera drsquoarte egrave posta in opera la veritagrave dellrsquoente lrsquoarte egrave il porsi in opera della veritagrave che cosrsquoegrave dunque la veritagrave percheacute si realizzi temporalmente come arte Che cosrsquoegrave questo porsi in opera (qui dice esattamente che cosrsquoegrave per lui lrsquoopera drsquoarte ciograve in cui si pone si mette in opera la veritagrave dellrsquoente ma qual egrave la veritagrave dellrsquoente La veritagrave dellrsquoente egrave il suo manifestarsi nellrsquoessere se volete trasporre la cosa in termini semiotici ldquola veritagrave del significante egrave il significatordquo percheacute egrave il significato che dagrave luce al significante cioegrave lo fa essere significante Percheacute dice) Ricerchiamo in primo luogo la realtagrave dellrsquoopera in che consiste se pur in modi diversi le opere drsquoarte rivelano tutte un carattere di cosa (sono cose) il tentativo di concepire il carattere di cosa dellrsquoopera con lrsquoaiuto dei concetti abituali di cose egrave andato incontro al fallimento non solo percheacute questi concetti non afferrano la cositagrave ma percheacute ponendo in questione lrsquoopera sul fondamento del suo substrato cosale lrsquoavvolgono in pre concetti che impediscono lrsquoaccesso allrsquoesser opera dellrsquoopera (ci fissiamo su dei dettagli su dei particolari come se dovessimo comprendere per esempio la ldquostatua del Berninirdquo facendo a pezzi il marmo e vedendo dentro cosa crsquoegrave Non sapremo mai nulla della statua del Bernini dopo che lrsquoabbiamo spaccata) Non egrave dunque possibile scoprir nulla circa la ldquocositagraverdquo dellrsquoopera fincheacute non si egrave chiarito il puro stare in seacute dellrsquoopera (il puro stare in seacute non egrave nientrsquoaltro che lrsquoopera che si manifesta che si mostra che attraverso lrsquoessere cioegrave ciograve che la pone in luce questa opera si mostra per seacute stessa Egrave il concetto di Gelassenheit di cui dicevamo lrsquoaltra volta del ldquolasciar essererdquo che come dicevamo non egrave abbandonare qualcosa ma lasciare che la cosa possiamo dirla cosigrave ldquoparli da seacuterdquo senza volerla sezionare senza volerla manipolare ldquoParli da seacuterdquo cioegrave mostri il suo essere vale a dire mostri ciograve per cui quella cosa che mi appare egrave quella che egrave per me nel progetto egrave quella che egrave per me in questo momento cioegrave mi appare cosigrave in questo momento percheacute la sto guardando in questo momento e questo momento egrave storico cioegrave tiene conto di una quantitagrave di questioni di

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 5: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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e predicato) Che cosa sembra piugrave ovvio del fatto che lrsquouomo trasferisca nella cosa stessa la struttura della sua asserzione relativa alla cosa (io affermo qualche cosa e immagino che questa mia affermazione stia dentro la cosa cioegrave riveli ciograve che sta dentro alla cosa la sua essenza) Questo modo di pensare apparentemente critico ma in realtagrave avventato dovrebbe anzi tutto far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosa ancor prima che la cosa si sia in se stessa rivelata (che egrave quello che diceva prima ldquoquesto modo di pensare dovrebbe far vedere come sia possibile il trapasso dalla struttura della proposizione a quella della cosardquo era il problema di Husserl se tolgo tutto ciograve che crsquoegrave tra me e la cosa ndash cioegrave la parola il linguaggio - per Husserl si sarebbe arrivati direttamente alla cosa la percezione trascendentale ma se tolgo questo mezzo questo medium allora non crsquoegrave piugrave neacute la cosa neacute io non crsquoegrave piugrave niente Dice Heidegger che occorrerebbe mostrare che cosrsquoegrave questo mezzo questo medio che consente di cogliere questo passaggio fra me e la cosa fra la mia proposizione intorno alla cosa e la cosa dice lui ldquoancor prima che la cosa si sia rivelatardquo cioegrave cosa mi garantisce che ciograve che io dico di questa cosa corrisponde a questa cosa) La questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quello della cosa egrave tuttrsquooggi insoluta (cioegrave il problema se ldquoil primo e il normativordquo la prima proposizione che si dice di qualche cosa la prima impressione diciamola cosigrave questa cosa che dico della cosa dice della cosa o dice soltanto della proposizione Vi rileggo ldquola questione se il primo e il normativo sia la costituzione della proposizione oppure quella della cosardquo parlando costruisco una proposizione o definisco la cosa Egrave perfino dubbio se il problema posto in questi termini percheacute questa egrave la chiave di tutto ldquoposto in questi terminirdquo sia risolvibile Basta porlo in altri termini perograve posto in questi termini non egrave risolvibile) In ultima analisi neacute la struttura della proposizione offre la norma per la struttura della cosa (la struttura della proposizione il soggettopredicato) neacute questa (la cosa) viene in quella semplicemente rispecchiata (quindi neacute la proposizione mi dice che cosrsquoegrave la cosa neacute la cosa si rispecchia nella mia proposizione cioegrave restano due cose distinte e tra un porsquo diragrave che occorre un medio fra le due cose percheacute si diano) Lrsquouna e lrsquoaltra derivano in seacute e nel loro reciproco rapporto da una comune sorgente piugrave originaria comunque questa prima interpretazione della cositagrave della cosa la cosa come portatrice delle sue caratteristiche non egrave cosigrave naturale come la sua accettazione abituale potrebbe far credere ciograve che ci si presenta come ldquonaturalerdquo non egrave che lrsquoabituale di una lunga abitudine che ha dimenticato il disabituale da cui deriva (ldquodisabitualerdquo sarebbe lrsquoinsolito il δαίμων lrsquoinconsueto lrsquoinusuale) e tuttavia un giorno colto lrsquouomo di sorpresa come qualcosa di straordinario che ha riempito il pensiero di meraviglia (che cosrsquoegrave lrsquoabituale adesso Pensare che ciograve che io dico corrisponda alla cosa cosa crsquoegrave di piugrave banale E invece occorre ripensare la cosa nei termini dellrsquoantico pensatore cioegrave di quello che si egrave trovato per la prima volta sorpreso dal fatto di dire qualcosa di qualche cosa e di vedere che cosa succede Dopo tutto i presocratici Anassimandro Anassimene eccetera erano un porsquo in questo modo il fatto di porre per esempio i quattro principi ldquoaria acqua fuoco terrardquo per noi sono una stupidaggine una banalitagrave cosa che non egrave per altro ma per loro crsquoera la novitagrave non tanto del fuoco e dellrsquoacqua ma il fatto di trovare un principio questo era il sorprendente il fatto che le cose potessero avere un principio un principio da cui sorgono egrave con questo che si sono trovati ad avere a che fare da dove vengono le cose Questione a tuttrsquooggi come direbbe Heidegger irrisolta) La fiducia nellrsquointerpretazione abituale della cosa non ha che un fondamento apparente inoltre il concetto di cosa che essa introduce la cosa come il supporto delle sue caratteristiche (dicevamo prima la ldquocosardquo come un qualche cosa appunto che fa da supporto di caratteristiche che non sono comunque la cosa qualunque cosa dica di questo aggeggio tutto ciograve che dico non potragrave che essere tutto ciograve che questa cosa qui non egrave) non vale soltanto per mere cose ma per ogni ente in genere di conseguenza non egrave possibile stabilire sulla sua scorta una distinzione fra lrsquoente-cosa e lrsquoente-non-cosa anche il vivo soggiornare presso le cose anteriore a ogni riflessione basta ad avvertirci che questo concetto della cosa non coglie nella sua effettiva natura il carattere di cosa delle cose ciograve che vi egrave in esse di spontaneo e autonomo (ecco lasciar cogliere lasciare essere le cose lasciarle apparire lasciare lrsquoἀλήθεια lasciar essere ciograve che

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Heidegger chiama Gelassenheit lasciar essere che viene tradotto anche come ldquoabbandonordquo ma non nel senso di lasciarle perdere ma di abbandonarle lasciandole essere abbandonarle cioegrave non volerle afferrare manipolare dominarle in questo senso lasciarle essere) Dunque abbiamo a volte la sensazione che giagrave da tempo si sia usata violenza al carattere di cosa della cosa e che il pensiero ne sia il responsabile si rinnega allora il pensiero anzicheacute sforzarsi di far sigrave che il pensiero diventi effettivamente pensante (il modo in cui si intende la cosa oggi egrave un modo che esclude il pensare nel senso che la cosa non egrave piugrave pensata egrave data come un fatto acquisito abituale appunto ha perso il disabituale e il disabituale nella cosa egrave trovarsi di fronte a questo concetto di ldquocosardquo con la stessa meraviglia con lo stesso stupore del pensatore antico del δαίμων) Forse ciograve che in noi in questo caso e in altri chiamiamo sensazione e sentimento egrave piugrave razionale cioegrave piugrave penetrante percheacute piugrave aperto allrsquoessere di ogni ragione percheacute decaduta a ratio sia stata interpretata razionalmente (quindi ricordate le pagine sulla logica la logica come fondamento della ratio) Il vagheggiamento dellrsquoir-razionale quale frutto abortivo del razionale non pensato porta quindi scarsi risultati Il concetto abituale di ldquocosardquo si confagrave certamente ad ogni cosa ma la sua capacitagrave comprensiva anzicheacute abbracciare lrsquoessenza della cosa la sopraffagrave (poi si chiede ldquocome egrave possibile evitare questa sopraffazionerdquo Ma questa sopraffazione egrave la volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che ha costretto per cosigrave dire a tradurre ὑποκείμενον con subjectum ὑπόστασις con substantia eccetera per potere esattamente come veritas ha tradotto ἀλήθεια al fine di dominare la cosa percheacute egrave questo lrsquoobiettivo dominare la cosa e che cosa crsquoegrave di piugrave sfuggente della cosa Per quanto ne dica mi affanni mi sforzi di circoscriverla con tutte le mie proposizioni immaginabili e inimmaginabili rimane sempre fuori portata percheacute per dire che cosrsquoegrave questa cosa devo dire ciograve che questa cosa non egrave e quindi sono votato al fallimento Dunque si chiede) Come egrave possibile evitare questa sopraffazione (cioegrave lrsquoirruzione della volontagrave di potenza) Solo a patto che noi in un certo modo garantiamo alla cosa un campo libero in cui essa possa manifestare immediatamente il suo carattere di cosa (egrave ciograve che indicavo prima come Gelassenheit cioegrave il ldquolasciar essererdquo Lasciar essere che non egrave lasciare che le cose vadano come devono andare ma il ldquolasciar essererdquo egrave esattamente il non volere trasformare la cosa che ho di fronte in un oggetto di dominio Egrave chiaro che la definisco ma egrave il modo in cui io mi pongo nei confronti della cosa che egrave totalmente differente o la voglio dominare cioegrave sono travolto dalla volontagrave di potenza oppure lascio che la cosa appaia ma come egrave la cosa La cosa si disvela nel suo significato cioegrave nel mio progetto che dagrave a questa cosa il suo significato un progetto in cui mi trovo ogni volta gettato Io colgo quella cosa che per me egrave quella cosa unicamente allrsquointerno del progetto in cui quella cosa egrave cosigrave come mi appare Questo egrave lrsquoessere per Heidegger cioegrave il significato autentico della cosa) A tal fine deve essere eliminata ogni sorta di concezione e di asserzione che possa frapporsi fra noi e la cosa (lrsquoasserzione lrsquoaffermazione Lrsquoaffermazione dice questo ldquoquesto egrave questordquo ldquoquesto egrave questrsquoaltrordquo Dice ldquoeliminata ogni sorta di concezione e di asserzionerdquo questa egrave la condizione per lasciar essere ldquola cosardquo cioegrave percheacute io possa coglierla nel progetto e quindi accogliere il significato che mi viene da questa cosa nel momento in cui mi accorgo che egrave quella che egrave allrsquointerno del mio progetto) Decidere di tradurre il greco ὑποκείμενον con substantia ovviamente non va senza implicazioni si decide di tradurlo con ldquosubstantiardquo percheacute in questo modo si puograve garantire dellrsquoesser cosa della cosa percheacute egrave sostenuta da qualcosa che sta sotto ldquosub starerdquo ldquostare sottordquo che egrave la stessa traduzione di ὑποκείμενον Ciograve che il greco antico pensava quando diceva la parola ὑποκείμενον cosigrave come ciograve che pensava quando pronunciava la parola ἀλήθεια non era per Heidegger ciograve che pensiamo oggi noi dicendo ldquoveritagraverdquo ma pensava unrsquoaltra cosa) Ma questo venire incontro immediato della cosa non abbisogna neacute di essere sollecitato neacute di essere approntato questo lo fa essere avviene giagrave da gran tempo in ciograve che la vista lrsquoudito il tatto apportano nella sensazione dei colori dei suoni della ruvidezza della durezza le cose ci investono alla lettera nel nostro corpo la cosa egrave lrsquoαἰσθητόν ciograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagrave (badate bene ldquociograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagraverdquo ma egrave la sensibilitagrave a lasciar essere le cose non egrave la sensibilitagrave nel senso del tatto di

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questo ne ha parlato prima cioegrave dove dice ldquoattraverso le sensazionirdquo che sono quelle del corpo ldquoegrave percepito dai sensi attraverso le sensazioni della sensibilitagraverdquo egrave come questa sensibilitagrave questi sensi e quindi in definitiva questa percezione avessero come ldquogaranterdquo il lasciar essere la cosa solo a questa condizione posso percepire la cosa Qui siamo abbastanza lontani da Kant non egrave piugrave ovviamente lrsquoatto puro che coglie il qualcosa che poi questo qualcosa anche per Kant egrave un problema lrsquoatto puro coglie qualche cosa ma per cogliere qualche cosa occorre che ci sia un qualche cosa prima) Diviene cosigrave abituale considerare la cosa semplicemente come lrsquounitagrave di un molteplice di dati sensibili (cioegrave le sue caratteristiche le sue proprietagrave eccetera) Non cambia nulla in questa concezione il fatto che lrsquounitagrave venga concepita come somma o come totalitagrave o come forma questa interpretazione della ldquocositagraverdquo della cosa egrave esatta ndash quella fisica diciamo ndash e con provabile non meno della precedente il che basta giagrave a far dubitare della sua veritagrave se riflettiamo infatti con attenzione su ciograve di cui andiamo alla ricerca anche questa soluzione ci lasceragrave perplessi la sua pretesa infatti che nella manifestazione delle cose noi incominciamo con il percepire ndash critica Kant ndash innanzi tutto e propriamente un presentarsi di sensazioni ad esempio suoni e rumori egrave priva di fondamento (tutta la Critica della ragion pura di Kant egrave fondata su qualcosa che non ha fondamento lrsquoatto puro percepisce che cosa come Di nuovo ci troviamo nella difficoltagrave di trovare il mezzo che consente a me lrsquoio puro di compiere quellrsquoatto puro che egrave la percezione della cosa in seacute non la coglierograve mai perograve hellip qualche cosa percepisco ma che cosa Egrave la domanda che si faceva Heidegger percepisco qualcosa sigrave ma cosa) Ciograve che udiamo egrave la tempesta che sibila nel camino il rombo del bimotore la Mercedes dalla sua evidente diversitagrave dalla Adler ciograve che ci egrave piugrave vicino non sono le sensazioni ma le cose stesse (curioso che usi questo termine kantiano ldquole cose stesserdquo) in casa udiamo sbattere la porta e non udiamo mai sensazioni acustiche o anche solo semplici rumori noi non udiamo il ldquorumorerdquo udiamo sbattere la porta (come dire che questo rumore incomincia come rumore ma non crsquoegrave crsquoegrave quando diventa lo sbattere della porta allora lo sbattere della porta egrave un rumore egrave il discorso che faceva Derrida grosso modo) per potere udire un semplice rumore dobbiamo non udire le cose distogliere da loro il nostro orecchio cioegrave ascoltare astrattamente non egrave questo che dobbiamo fare il concetto di cosa che stiamo esaminando non consiste tanto in una sopraffazione della cosa quanto nel tentativo esagerato di portarcela vicina nella massima immediatezza (cosrsquoegrave la massima immediatezza della cosa Ciograve che quella cosa egrave per me in questo momento allrsquointerno del Dasein percheacute solo in questo modo io la determino in quanto cosa) Ma la cosa continueragrave a sfuggirci fincheacute ci chiuderemo nel tentativo di risolvere il suo carattere di cosa in ciograve che egrave percepito dalle sensazioni (la fisica continua a fare i suoi giochi con i calcoli ma la questione in quanto tale continueragrave a sfuggirgli per sempre) mentre le prime interpretazioni della cosa in un certo modo ce lrsquoallontana troppo rendendocela totalmente estranea la seconda la rende troppo incombente e incalzante nellrsquoun caso come nellrsquoaltro la cosa hellip egrave quindi opportuno evitare ambedue gli eccessi occorre far sigrave che la cosa riposi in seacute stessa e si faccia innanzi nel suo riposare in se stessa Gelassenheit lasciare essere egrave ciograve che sembra fare la terza interpretazione che egrave vecchia quanto le precedenti Ciograve che installa la ldquocosardquo nella sua persistenza e nel suo nocciolo e a un tempo determina la modalitagrave della sua presentazione sensibile ldquocolorerdquo ldquosuonordquo ldquodurezzardquo eccetera egrave lrsquoelemento materiale della cosa In questa determinazione della cosa come materia ὕλη egrave giagrave compresa anche la forma μορφή lrsquoelemento costitutivo della cosa la sua consistenza sta nellrsquounione di una materia con una forma la cosa egrave materia formata Questa interpretazione della cosa si rifagrave allrsquoimmediatezza visiva attraverso cui la cosa ci si presenta nel suo aspetto lrsquoεἶδος Con la sintesi di materia e forma egrave finalmente trovato un concetto di ldquocosardquo ugualmente valido per le cose di natura e per quelle drsquouso 7 settembre 2016 Pagina 23 Che cosa nellrsquoopera egrave in opera Lrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave (ovviamente parla dellrsquoopera drsquoarte ma forse potremmo anche estendere la questione e porla in

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questi termini che cosa egrave in opera parlando ldquoLrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave cioegrave lrsquoavvenire lrsquoaccadere della veritagraverdquo Egrave questo che fa di un qualche cosa unrsquoopera drsquoarte Quando parla del ldquomondordquo in cui per esempio crsquoegrave la famosa scarpa della contadina il ldquomondordquo non egrave solo lrsquoutilizzo che fa la contadina della scarpa ma il ldquocomerdquo viene utilizzata da questa contadina allrsquointerno del suo mondo cioegrave il significato ciograve che fa dellrsquoopera lrsquoopera drsquoarte egrave il suo significato ma significato nellrsquoaccezione dellrsquoessere cioegrave del ldquomondordquo lrsquoopera drsquoarte fa vedere esibisce mette in luce il mondo in cui ciograve che egrave rappresentato esiste cioegrave il modo in cui esiste nel mondo che lo fa esistere) Ma se la realtagrave dellrsquoopera non puograve essere determinata che attraverso ciograve che nellrsquoopera egrave in opera (cioegrave lrsquoapertura dellrsquoente il suo farsi evento della veritagrave) come staranno le cose per quanto concerne il nostro assunto iniziale (che era la domanda) la determinazione della realtagrave dellrsquoopera drsquoarte (Che cosa qui determina la realtagrave dellrsquoopera drsquoarte Che cosa fa dellrsquoopera drsquoarte unrsquoopera drsquoarte Dice poco dopo che due cose sono apparse chiare) Da un lato gli strumenti per comprendere il carattere di ldquocosardquo dellrsquoopera i concetti di ldquocosardquo predominati ma questi sono apparsi inadeguati (cioegrave il sapere come egrave fatta la scarpa eccetera) dallrsquoaltro ciograve che presumevamo di poter assumere come piugrave prossima alla realtagrave dellrsquoopera il basamento ldquocosalerdquo non rientra a questo modo nellrsquoopera drsquoarte (il basamento cosale cioegrave il materiale di cui egrave fatto) Se non si tiene conto di quanto sopra si finisce di vedere nellrsquoopera un mezzo a cui viene aggiunto una sovra struttura che dovrebbe portare con seacute lrsquoartistico (cioegrave la cosa e appiccico sopra unrsquoaltra cosa che sarebbe lrsquoldquoartisticordquo cioegrave la faccio diventare unrsquoopera drsquoarte che non egrave propriamente) Ma lrsquoopera non egrave affatto un mezzo fornito aggiuntivamente di un valore estetico lrsquoopera non egrave qualcosa di simile cosigrave come la mera cosa non egrave affatto una cosa a cui manchino i caratteri del mezzo cioegrave lrsquousabilitagrave la fabbricazione hellip Ciograve che conta di piugrave di tutto egrave il primo aprirsi di una prospettiva secondo cui egrave possibile accedere al carattere di opera dellrsquoopera al carattere del mezzo del mezzo e al carattere di cosa della cosa solo se ci impegniamo a pensare lrsquoessere dellrsquoente (cioegrave il significato di tutte queste cose) A tal fine egrave necessario che crollino le barriere dellrsquoovvio e che siano messi da parte i falsi concetti abituali Pagina 25 Lrsquoopera drsquoarte apre a suo modo lrsquoessere dellrsquoente (questa egrave la questione centrale di tutta la questione dellrsquoopera drsquoarte) nellrsquoopera ha luogo questa apertura cioegrave lo svelamento cioegrave la veritagrave dellrsquoente nellrsquoopera drsquoarte egrave posta in opera la veritagrave dellrsquoente lrsquoarte egrave il porsi in opera della veritagrave che cosrsquoegrave dunque la veritagrave percheacute si realizzi temporalmente come arte Che cosrsquoegrave questo porsi in opera (qui dice esattamente che cosrsquoegrave per lui lrsquoopera drsquoarte ciograve in cui si pone si mette in opera la veritagrave dellrsquoente ma qual egrave la veritagrave dellrsquoente La veritagrave dellrsquoente egrave il suo manifestarsi nellrsquoessere se volete trasporre la cosa in termini semiotici ldquola veritagrave del significante egrave il significatordquo percheacute egrave il significato che dagrave luce al significante cioegrave lo fa essere significante Percheacute dice) Ricerchiamo in primo luogo la realtagrave dellrsquoopera in che consiste se pur in modi diversi le opere drsquoarte rivelano tutte un carattere di cosa (sono cose) il tentativo di concepire il carattere di cosa dellrsquoopera con lrsquoaiuto dei concetti abituali di cose egrave andato incontro al fallimento non solo percheacute questi concetti non afferrano la cositagrave ma percheacute ponendo in questione lrsquoopera sul fondamento del suo substrato cosale lrsquoavvolgono in pre concetti che impediscono lrsquoaccesso allrsquoesser opera dellrsquoopera (ci fissiamo su dei dettagli su dei particolari come se dovessimo comprendere per esempio la ldquostatua del Berninirdquo facendo a pezzi il marmo e vedendo dentro cosa crsquoegrave Non sapremo mai nulla della statua del Bernini dopo che lrsquoabbiamo spaccata) Non egrave dunque possibile scoprir nulla circa la ldquocositagraverdquo dellrsquoopera fincheacute non si egrave chiarito il puro stare in seacute dellrsquoopera (il puro stare in seacute non egrave nientrsquoaltro che lrsquoopera che si manifesta che si mostra che attraverso lrsquoessere cioegrave ciograve che la pone in luce questa opera si mostra per seacute stessa Egrave il concetto di Gelassenheit di cui dicevamo lrsquoaltra volta del ldquolasciar essererdquo che come dicevamo non egrave abbandonare qualcosa ma lasciare che la cosa possiamo dirla cosigrave ldquoparli da seacuterdquo senza volerla sezionare senza volerla manipolare ldquoParli da seacuterdquo cioegrave mostri il suo essere vale a dire mostri ciograve per cui quella cosa che mi appare egrave quella che egrave per me nel progetto egrave quella che egrave per me in questo momento cioegrave mi appare cosigrave in questo momento percheacute la sto guardando in questo momento e questo momento egrave storico cioegrave tiene conto di una quantitagrave di questioni di

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 6: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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Heidegger chiama Gelassenheit lasciar essere che viene tradotto anche come ldquoabbandonordquo ma non nel senso di lasciarle perdere ma di abbandonarle lasciandole essere abbandonarle cioegrave non volerle afferrare manipolare dominarle in questo senso lasciarle essere) Dunque abbiamo a volte la sensazione che giagrave da tempo si sia usata violenza al carattere di cosa della cosa e che il pensiero ne sia il responsabile si rinnega allora il pensiero anzicheacute sforzarsi di far sigrave che il pensiero diventi effettivamente pensante (il modo in cui si intende la cosa oggi egrave un modo che esclude il pensare nel senso che la cosa non egrave piugrave pensata egrave data come un fatto acquisito abituale appunto ha perso il disabituale e il disabituale nella cosa egrave trovarsi di fronte a questo concetto di ldquocosardquo con la stessa meraviglia con lo stesso stupore del pensatore antico del δαίμων) Forse ciograve che in noi in questo caso e in altri chiamiamo sensazione e sentimento egrave piugrave razionale cioegrave piugrave penetrante percheacute piugrave aperto allrsquoessere di ogni ragione percheacute decaduta a ratio sia stata interpretata razionalmente (quindi ricordate le pagine sulla logica la logica come fondamento della ratio) Il vagheggiamento dellrsquoir-razionale quale frutto abortivo del razionale non pensato porta quindi scarsi risultati Il concetto abituale di ldquocosardquo si confagrave certamente ad ogni cosa ma la sua capacitagrave comprensiva anzicheacute abbracciare lrsquoessenza della cosa la sopraffagrave (poi si chiede ldquocome egrave possibile evitare questa sopraffazionerdquo Ma questa sopraffazione egrave la volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che ha costretto per cosigrave dire a tradurre ὑποκείμενον con subjectum ὑπόστασις con substantia eccetera per potere esattamente come veritas ha tradotto ἀλήθεια al fine di dominare la cosa percheacute egrave questo lrsquoobiettivo dominare la cosa e che cosa crsquoegrave di piugrave sfuggente della cosa Per quanto ne dica mi affanni mi sforzi di circoscriverla con tutte le mie proposizioni immaginabili e inimmaginabili rimane sempre fuori portata percheacute per dire che cosrsquoegrave questa cosa devo dire ciograve che questa cosa non egrave e quindi sono votato al fallimento Dunque si chiede) Come egrave possibile evitare questa sopraffazione (cioegrave lrsquoirruzione della volontagrave di potenza) Solo a patto che noi in un certo modo garantiamo alla cosa un campo libero in cui essa possa manifestare immediatamente il suo carattere di cosa (egrave ciograve che indicavo prima come Gelassenheit cioegrave il ldquolasciar essererdquo Lasciar essere che non egrave lasciare che le cose vadano come devono andare ma il ldquolasciar essererdquo egrave esattamente il non volere trasformare la cosa che ho di fronte in un oggetto di dominio Egrave chiaro che la definisco ma egrave il modo in cui io mi pongo nei confronti della cosa che egrave totalmente differente o la voglio dominare cioegrave sono travolto dalla volontagrave di potenza oppure lascio che la cosa appaia ma come egrave la cosa La cosa si disvela nel suo significato cioegrave nel mio progetto che dagrave a questa cosa il suo significato un progetto in cui mi trovo ogni volta gettato Io colgo quella cosa che per me egrave quella cosa unicamente allrsquointerno del progetto in cui quella cosa egrave cosigrave come mi appare Questo egrave lrsquoessere per Heidegger cioegrave il significato autentico della cosa) A tal fine deve essere eliminata ogni sorta di concezione e di asserzione che possa frapporsi fra noi e la cosa (lrsquoasserzione lrsquoaffermazione Lrsquoaffermazione dice questo ldquoquesto egrave questordquo ldquoquesto egrave questrsquoaltrordquo Dice ldquoeliminata ogni sorta di concezione e di asserzionerdquo questa egrave la condizione per lasciar essere ldquola cosardquo cioegrave percheacute io possa coglierla nel progetto e quindi accogliere il significato che mi viene da questa cosa nel momento in cui mi accorgo che egrave quella che egrave allrsquointerno del mio progetto) Decidere di tradurre il greco ὑποκείμενον con substantia ovviamente non va senza implicazioni si decide di tradurlo con ldquosubstantiardquo percheacute in questo modo si puograve garantire dellrsquoesser cosa della cosa percheacute egrave sostenuta da qualcosa che sta sotto ldquosub starerdquo ldquostare sottordquo che egrave la stessa traduzione di ὑποκείμενον Ciograve che il greco antico pensava quando diceva la parola ὑποκείμενον cosigrave come ciograve che pensava quando pronunciava la parola ἀλήθεια non era per Heidegger ciograve che pensiamo oggi noi dicendo ldquoveritagraverdquo ma pensava unrsquoaltra cosa) Ma questo venire incontro immediato della cosa non abbisogna neacute di essere sollecitato neacute di essere approntato questo lo fa essere avviene giagrave da gran tempo in ciograve che la vista lrsquoudito il tatto apportano nella sensazione dei colori dei suoni della ruvidezza della durezza le cose ci investono alla lettera nel nostro corpo la cosa egrave lrsquoαἰσθητόν ciograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagrave (badate bene ldquociograve che attraverso la sensazione egrave percepito dai sensi della sensibilitagraverdquo ma egrave la sensibilitagrave a lasciar essere le cose non egrave la sensibilitagrave nel senso del tatto di

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questo ne ha parlato prima cioegrave dove dice ldquoattraverso le sensazionirdquo che sono quelle del corpo ldquoegrave percepito dai sensi attraverso le sensazioni della sensibilitagraverdquo egrave come questa sensibilitagrave questi sensi e quindi in definitiva questa percezione avessero come ldquogaranterdquo il lasciar essere la cosa solo a questa condizione posso percepire la cosa Qui siamo abbastanza lontani da Kant non egrave piugrave ovviamente lrsquoatto puro che coglie il qualcosa che poi questo qualcosa anche per Kant egrave un problema lrsquoatto puro coglie qualche cosa ma per cogliere qualche cosa occorre che ci sia un qualche cosa prima) Diviene cosigrave abituale considerare la cosa semplicemente come lrsquounitagrave di un molteplice di dati sensibili (cioegrave le sue caratteristiche le sue proprietagrave eccetera) Non cambia nulla in questa concezione il fatto che lrsquounitagrave venga concepita come somma o come totalitagrave o come forma questa interpretazione della ldquocositagraverdquo della cosa egrave esatta ndash quella fisica diciamo ndash e con provabile non meno della precedente il che basta giagrave a far dubitare della sua veritagrave se riflettiamo infatti con attenzione su ciograve di cui andiamo alla ricerca anche questa soluzione ci lasceragrave perplessi la sua pretesa infatti che nella manifestazione delle cose noi incominciamo con il percepire ndash critica Kant ndash innanzi tutto e propriamente un presentarsi di sensazioni ad esempio suoni e rumori egrave priva di fondamento (tutta la Critica della ragion pura di Kant egrave fondata su qualcosa che non ha fondamento lrsquoatto puro percepisce che cosa come Di nuovo ci troviamo nella difficoltagrave di trovare il mezzo che consente a me lrsquoio puro di compiere quellrsquoatto puro che egrave la percezione della cosa in seacute non la coglierograve mai perograve hellip qualche cosa percepisco ma che cosa Egrave la domanda che si faceva Heidegger percepisco qualcosa sigrave ma cosa) Ciograve che udiamo egrave la tempesta che sibila nel camino il rombo del bimotore la Mercedes dalla sua evidente diversitagrave dalla Adler ciograve che ci egrave piugrave vicino non sono le sensazioni ma le cose stesse (curioso che usi questo termine kantiano ldquole cose stesserdquo) in casa udiamo sbattere la porta e non udiamo mai sensazioni acustiche o anche solo semplici rumori noi non udiamo il ldquorumorerdquo udiamo sbattere la porta (come dire che questo rumore incomincia come rumore ma non crsquoegrave crsquoegrave quando diventa lo sbattere della porta allora lo sbattere della porta egrave un rumore egrave il discorso che faceva Derrida grosso modo) per potere udire un semplice rumore dobbiamo non udire le cose distogliere da loro il nostro orecchio cioegrave ascoltare astrattamente non egrave questo che dobbiamo fare il concetto di cosa che stiamo esaminando non consiste tanto in una sopraffazione della cosa quanto nel tentativo esagerato di portarcela vicina nella massima immediatezza (cosrsquoegrave la massima immediatezza della cosa Ciograve che quella cosa egrave per me in questo momento allrsquointerno del Dasein percheacute solo in questo modo io la determino in quanto cosa) Ma la cosa continueragrave a sfuggirci fincheacute ci chiuderemo nel tentativo di risolvere il suo carattere di cosa in ciograve che egrave percepito dalle sensazioni (la fisica continua a fare i suoi giochi con i calcoli ma la questione in quanto tale continueragrave a sfuggirgli per sempre) mentre le prime interpretazioni della cosa in un certo modo ce lrsquoallontana troppo rendendocela totalmente estranea la seconda la rende troppo incombente e incalzante nellrsquoun caso come nellrsquoaltro la cosa hellip egrave quindi opportuno evitare ambedue gli eccessi occorre far sigrave che la cosa riposi in seacute stessa e si faccia innanzi nel suo riposare in se stessa Gelassenheit lasciare essere egrave ciograve che sembra fare la terza interpretazione che egrave vecchia quanto le precedenti Ciograve che installa la ldquocosardquo nella sua persistenza e nel suo nocciolo e a un tempo determina la modalitagrave della sua presentazione sensibile ldquocolorerdquo ldquosuonordquo ldquodurezzardquo eccetera egrave lrsquoelemento materiale della cosa In questa determinazione della cosa come materia ὕλη egrave giagrave compresa anche la forma μορφή lrsquoelemento costitutivo della cosa la sua consistenza sta nellrsquounione di una materia con una forma la cosa egrave materia formata Questa interpretazione della cosa si rifagrave allrsquoimmediatezza visiva attraverso cui la cosa ci si presenta nel suo aspetto lrsquoεἶδος Con la sintesi di materia e forma egrave finalmente trovato un concetto di ldquocosardquo ugualmente valido per le cose di natura e per quelle drsquouso 7 settembre 2016 Pagina 23 Che cosa nellrsquoopera egrave in opera Lrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave (ovviamente parla dellrsquoopera drsquoarte ma forse potremmo anche estendere la questione e porla in

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questi termini che cosa egrave in opera parlando ldquoLrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave cioegrave lrsquoavvenire lrsquoaccadere della veritagraverdquo Egrave questo che fa di un qualche cosa unrsquoopera drsquoarte Quando parla del ldquomondordquo in cui per esempio crsquoegrave la famosa scarpa della contadina il ldquomondordquo non egrave solo lrsquoutilizzo che fa la contadina della scarpa ma il ldquocomerdquo viene utilizzata da questa contadina allrsquointerno del suo mondo cioegrave il significato ciograve che fa dellrsquoopera lrsquoopera drsquoarte egrave il suo significato ma significato nellrsquoaccezione dellrsquoessere cioegrave del ldquomondordquo lrsquoopera drsquoarte fa vedere esibisce mette in luce il mondo in cui ciograve che egrave rappresentato esiste cioegrave il modo in cui esiste nel mondo che lo fa esistere) Ma se la realtagrave dellrsquoopera non puograve essere determinata che attraverso ciograve che nellrsquoopera egrave in opera (cioegrave lrsquoapertura dellrsquoente il suo farsi evento della veritagrave) come staranno le cose per quanto concerne il nostro assunto iniziale (che era la domanda) la determinazione della realtagrave dellrsquoopera drsquoarte (Che cosa qui determina la realtagrave dellrsquoopera drsquoarte Che cosa fa dellrsquoopera drsquoarte unrsquoopera drsquoarte Dice poco dopo che due cose sono apparse chiare) Da un lato gli strumenti per comprendere il carattere di ldquocosardquo dellrsquoopera i concetti di ldquocosardquo predominati ma questi sono apparsi inadeguati (cioegrave il sapere come egrave fatta la scarpa eccetera) dallrsquoaltro ciograve che presumevamo di poter assumere come piugrave prossima alla realtagrave dellrsquoopera il basamento ldquocosalerdquo non rientra a questo modo nellrsquoopera drsquoarte (il basamento cosale cioegrave il materiale di cui egrave fatto) Se non si tiene conto di quanto sopra si finisce di vedere nellrsquoopera un mezzo a cui viene aggiunto una sovra struttura che dovrebbe portare con seacute lrsquoartistico (cioegrave la cosa e appiccico sopra unrsquoaltra cosa che sarebbe lrsquoldquoartisticordquo cioegrave la faccio diventare unrsquoopera drsquoarte che non egrave propriamente) Ma lrsquoopera non egrave affatto un mezzo fornito aggiuntivamente di un valore estetico lrsquoopera non egrave qualcosa di simile cosigrave come la mera cosa non egrave affatto una cosa a cui manchino i caratteri del mezzo cioegrave lrsquousabilitagrave la fabbricazione hellip Ciograve che conta di piugrave di tutto egrave il primo aprirsi di una prospettiva secondo cui egrave possibile accedere al carattere di opera dellrsquoopera al carattere del mezzo del mezzo e al carattere di cosa della cosa solo se ci impegniamo a pensare lrsquoessere dellrsquoente (cioegrave il significato di tutte queste cose) A tal fine egrave necessario che crollino le barriere dellrsquoovvio e che siano messi da parte i falsi concetti abituali Pagina 25 Lrsquoopera drsquoarte apre a suo modo lrsquoessere dellrsquoente (questa egrave la questione centrale di tutta la questione dellrsquoopera drsquoarte) nellrsquoopera ha luogo questa apertura cioegrave lo svelamento cioegrave la veritagrave dellrsquoente nellrsquoopera drsquoarte egrave posta in opera la veritagrave dellrsquoente lrsquoarte egrave il porsi in opera della veritagrave che cosrsquoegrave dunque la veritagrave percheacute si realizzi temporalmente come arte Che cosrsquoegrave questo porsi in opera (qui dice esattamente che cosrsquoegrave per lui lrsquoopera drsquoarte ciograve in cui si pone si mette in opera la veritagrave dellrsquoente ma qual egrave la veritagrave dellrsquoente La veritagrave dellrsquoente egrave il suo manifestarsi nellrsquoessere se volete trasporre la cosa in termini semiotici ldquola veritagrave del significante egrave il significatordquo percheacute egrave il significato che dagrave luce al significante cioegrave lo fa essere significante Percheacute dice) Ricerchiamo in primo luogo la realtagrave dellrsquoopera in che consiste se pur in modi diversi le opere drsquoarte rivelano tutte un carattere di cosa (sono cose) il tentativo di concepire il carattere di cosa dellrsquoopera con lrsquoaiuto dei concetti abituali di cose egrave andato incontro al fallimento non solo percheacute questi concetti non afferrano la cositagrave ma percheacute ponendo in questione lrsquoopera sul fondamento del suo substrato cosale lrsquoavvolgono in pre concetti che impediscono lrsquoaccesso allrsquoesser opera dellrsquoopera (ci fissiamo su dei dettagli su dei particolari come se dovessimo comprendere per esempio la ldquostatua del Berninirdquo facendo a pezzi il marmo e vedendo dentro cosa crsquoegrave Non sapremo mai nulla della statua del Bernini dopo che lrsquoabbiamo spaccata) Non egrave dunque possibile scoprir nulla circa la ldquocositagraverdquo dellrsquoopera fincheacute non si egrave chiarito il puro stare in seacute dellrsquoopera (il puro stare in seacute non egrave nientrsquoaltro che lrsquoopera che si manifesta che si mostra che attraverso lrsquoessere cioegrave ciograve che la pone in luce questa opera si mostra per seacute stessa Egrave il concetto di Gelassenheit di cui dicevamo lrsquoaltra volta del ldquolasciar essererdquo che come dicevamo non egrave abbandonare qualcosa ma lasciare che la cosa possiamo dirla cosigrave ldquoparli da seacuterdquo senza volerla sezionare senza volerla manipolare ldquoParli da seacuterdquo cioegrave mostri il suo essere vale a dire mostri ciograve per cui quella cosa che mi appare egrave quella che egrave per me nel progetto egrave quella che egrave per me in questo momento cioegrave mi appare cosigrave in questo momento percheacute la sto guardando in questo momento e questo momento egrave storico cioegrave tiene conto di una quantitagrave di questioni di

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 7: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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questo ne ha parlato prima cioegrave dove dice ldquoattraverso le sensazionirdquo che sono quelle del corpo ldquoegrave percepito dai sensi attraverso le sensazioni della sensibilitagraverdquo egrave come questa sensibilitagrave questi sensi e quindi in definitiva questa percezione avessero come ldquogaranterdquo il lasciar essere la cosa solo a questa condizione posso percepire la cosa Qui siamo abbastanza lontani da Kant non egrave piugrave ovviamente lrsquoatto puro che coglie il qualcosa che poi questo qualcosa anche per Kant egrave un problema lrsquoatto puro coglie qualche cosa ma per cogliere qualche cosa occorre che ci sia un qualche cosa prima) Diviene cosigrave abituale considerare la cosa semplicemente come lrsquounitagrave di un molteplice di dati sensibili (cioegrave le sue caratteristiche le sue proprietagrave eccetera) Non cambia nulla in questa concezione il fatto che lrsquounitagrave venga concepita come somma o come totalitagrave o come forma questa interpretazione della ldquocositagraverdquo della cosa egrave esatta ndash quella fisica diciamo ndash e con provabile non meno della precedente il che basta giagrave a far dubitare della sua veritagrave se riflettiamo infatti con attenzione su ciograve di cui andiamo alla ricerca anche questa soluzione ci lasceragrave perplessi la sua pretesa infatti che nella manifestazione delle cose noi incominciamo con il percepire ndash critica Kant ndash innanzi tutto e propriamente un presentarsi di sensazioni ad esempio suoni e rumori egrave priva di fondamento (tutta la Critica della ragion pura di Kant egrave fondata su qualcosa che non ha fondamento lrsquoatto puro percepisce che cosa come Di nuovo ci troviamo nella difficoltagrave di trovare il mezzo che consente a me lrsquoio puro di compiere quellrsquoatto puro che egrave la percezione della cosa in seacute non la coglierograve mai perograve hellip qualche cosa percepisco ma che cosa Egrave la domanda che si faceva Heidegger percepisco qualcosa sigrave ma cosa) Ciograve che udiamo egrave la tempesta che sibila nel camino il rombo del bimotore la Mercedes dalla sua evidente diversitagrave dalla Adler ciograve che ci egrave piugrave vicino non sono le sensazioni ma le cose stesse (curioso che usi questo termine kantiano ldquole cose stesserdquo) in casa udiamo sbattere la porta e non udiamo mai sensazioni acustiche o anche solo semplici rumori noi non udiamo il ldquorumorerdquo udiamo sbattere la porta (come dire che questo rumore incomincia come rumore ma non crsquoegrave crsquoegrave quando diventa lo sbattere della porta allora lo sbattere della porta egrave un rumore egrave il discorso che faceva Derrida grosso modo) per potere udire un semplice rumore dobbiamo non udire le cose distogliere da loro il nostro orecchio cioegrave ascoltare astrattamente non egrave questo che dobbiamo fare il concetto di cosa che stiamo esaminando non consiste tanto in una sopraffazione della cosa quanto nel tentativo esagerato di portarcela vicina nella massima immediatezza (cosrsquoegrave la massima immediatezza della cosa Ciograve che quella cosa egrave per me in questo momento allrsquointerno del Dasein percheacute solo in questo modo io la determino in quanto cosa) Ma la cosa continueragrave a sfuggirci fincheacute ci chiuderemo nel tentativo di risolvere il suo carattere di cosa in ciograve che egrave percepito dalle sensazioni (la fisica continua a fare i suoi giochi con i calcoli ma la questione in quanto tale continueragrave a sfuggirgli per sempre) mentre le prime interpretazioni della cosa in un certo modo ce lrsquoallontana troppo rendendocela totalmente estranea la seconda la rende troppo incombente e incalzante nellrsquoun caso come nellrsquoaltro la cosa hellip egrave quindi opportuno evitare ambedue gli eccessi occorre far sigrave che la cosa riposi in seacute stessa e si faccia innanzi nel suo riposare in se stessa Gelassenheit lasciare essere egrave ciograve che sembra fare la terza interpretazione che egrave vecchia quanto le precedenti Ciograve che installa la ldquocosardquo nella sua persistenza e nel suo nocciolo e a un tempo determina la modalitagrave della sua presentazione sensibile ldquocolorerdquo ldquosuonordquo ldquodurezzardquo eccetera egrave lrsquoelemento materiale della cosa In questa determinazione della cosa come materia ὕλη egrave giagrave compresa anche la forma μορφή lrsquoelemento costitutivo della cosa la sua consistenza sta nellrsquounione di una materia con una forma la cosa egrave materia formata Questa interpretazione della cosa si rifagrave allrsquoimmediatezza visiva attraverso cui la cosa ci si presenta nel suo aspetto lrsquoεἶδος Con la sintesi di materia e forma egrave finalmente trovato un concetto di ldquocosardquo ugualmente valido per le cose di natura e per quelle drsquouso 7 settembre 2016 Pagina 23 Che cosa nellrsquoopera egrave in opera Lrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave (ovviamente parla dellrsquoopera drsquoarte ma forse potremmo anche estendere la questione e porla in

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questi termini che cosa egrave in opera parlando ldquoLrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave cioegrave lrsquoavvenire lrsquoaccadere della veritagraverdquo Egrave questo che fa di un qualche cosa unrsquoopera drsquoarte Quando parla del ldquomondordquo in cui per esempio crsquoegrave la famosa scarpa della contadina il ldquomondordquo non egrave solo lrsquoutilizzo che fa la contadina della scarpa ma il ldquocomerdquo viene utilizzata da questa contadina allrsquointerno del suo mondo cioegrave il significato ciograve che fa dellrsquoopera lrsquoopera drsquoarte egrave il suo significato ma significato nellrsquoaccezione dellrsquoessere cioegrave del ldquomondordquo lrsquoopera drsquoarte fa vedere esibisce mette in luce il mondo in cui ciograve che egrave rappresentato esiste cioegrave il modo in cui esiste nel mondo che lo fa esistere) Ma se la realtagrave dellrsquoopera non puograve essere determinata che attraverso ciograve che nellrsquoopera egrave in opera (cioegrave lrsquoapertura dellrsquoente il suo farsi evento della veritagrave) come staranno le cose per quanto concerne il nostro assunto iniziale (che era la domanda) la determinazione della realtagrave dellrsquoopera drsquoarte (Che cosa qui determina la realtagrave dellrsquoopera drsquoarte Che cosa fa dellrsquoopera drsquoarte unrsquoopera drsquoarte Dice poco dopo che due cose sono apparse chiare) Da un lato gli strumenti per comprendere il carattere di ldquocosardquo dellrsquoopera i concetti di ldquocosardquo predominati ma questi sono apparsi inadeguati (cioegrave il sapere come egrave fatta la scarpa eccetera) dallrsquoaltro ciograve che presumevamo di poter assumere come piugrave prossima alla realtagrave dellrsquoopera il basamento ldquocosalerdquo non rientra a questo modo nellrsquoopera drsquoarte (il basamento cosale cioegrave il materiale di cui egrave fatto) Se non si tiene conto di quanto sopra si finisce di vedere nellrsquoopera un mezzo a cui viene aggiunto una sovra struttura che dovrebbe portare con seacute lrsquoartistico (cioegrave la cosa e appiccico sopra unrsquoaltra cosa che sarebbe lrsquoldquoartisticordquo cioegrave la faccio diventare unrsquoopera drsquoarte che non egrave propriamente) Ma lrsquoopera non egrave affatto un mezzo fornito aggiuntivamente di un valore estetico lrsquoopera non egrave qualcosa di simile cosigrave come la mera cosa non egrave affatto una cosa a cui manchino i caratteri del mezzo cioegrave lrsquousabilitagrave la fabbricazione hellip Ciograve che conta di piugrave di tutto egrave il primo aprirsi di una prospettiva secondo cui egrave possibile accedere al carattere di opera dellrsquoopera al carattere del mezzo del mezzo e al carattere di cosa della cosa solo se ci impegniamo a pensare lrsquoessere dellrsquoente (cioegrave il significato di tutte queste cose) A tal fine egrave necessario che crollino le barriere dellrsquoovvio e che siano messi da parte i falsi concetti abituali Pagina 25 Lrsquoopera drsquoarte apre a suo modo lrsquoessere dellrsquoente (questa egrave la questione centrale di tutta la questione dellrsquoopera drsquoarte) nellrsquoopera ha luogo questa apertura cioegrave lo svelamento cioegrave la veritagrave dellrsquoente nellrsquoopera drsquoarte egrave posta in opera la veritagrave dellrsquoente lrsquoarte egrave il porsi in opera della veritagrave che cosrsquoegrave dunque la veritagrave percheacute si realizzi temporalmente come arte Che cosrsquoegrave questo porsi in opera (qui dice esattamente che cosrsquoegrave per lui lrsquoopera drsquoarte ciograve in cui si pone si mette in opera la veritagrave dellrsquoente ma qual egrave la veritagrave dellrsquoente La veritagrave dellrsquoente egrave il suo manifestarsi nellrsquoessere se volete trasporre la cosa in termini semiotici ldquola veritagrave del significante egrave il significatordquo percheacute egrave il significato che dagrave luce al significante cioegrave lo fa essere significante Percheacute dice) Ricerchiamo in primo luogo la realtagrave dellrsquoopera in che consiste se pur in modi diversi le opere drsquoarte rivelano tutte un carattere di cosa (sono cose) il tentativo di concepire il carattere di cosa dellrsquoopera con lrsquoaiuto dei concetti abituali di cose egrave andato incontro al fallimento non solo percheacute questi concetti non afferrano la cositagrave ma percheacute ponendo in questione lrsquoopera sul fondamento del suo substrato cosale lrsquoavvolgono in pre concetti che impediscono lrsquoaccesso allrsquoesser opera dellrsquoopera (ci fissiamo su dei dettagli su dei particolari come se dovessimo comprendere per esempio la ldquostatua del Berninirdquo facendo a pezzi il marmo e vedendo dentro cosa crsquoegrave Non sapremo mai nulla della statua del Bernini dopo che lrsquoabbiamo spaccata) Non egrave dunque possibile scoprir nulla circa la ldquocositagraverdquo dellrsquoopera fincheacute non si egrave chiarito il puro stare in seacute dellrsquoopera (il puro stare in seacute non egrave nientrsquoaltro che lrsquoopera che si manifesta che si mostra che attraverso lrsquoessere cioegrave ciograve che la pone in luce questa opera si mostra per seacute stessa Egrave il concetto di Gelassenheit di cui dicevamo lrsquoaltra volta del ldquolasciar essererdquo che come dicevamo non egrave abbandonare qualcosa ma lasciare che la cosa possiamo dirla cosigrave ldquoparli da seacuterdquo senza volerla sezionare senza volerla manipolare ldquoParli da seacuterdquo cioegrave mostri il suo essere vale a dire mostri ciograve per cui quella cosa che mi appare egrave quella che egrave per me nel progetto egrave quella che egrave per me in questo momento cioegrave mi appare cosigrave in questo momento percheacute la sto guardando in questo momento e questo momento egrave storico cioegrave tiene conto di una quantitagrave di questioni di

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 8: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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questi termini che cosa egrave in opera parlando ldquoLrsquoapertura dellrsquoente nel suo essere il farsi evento della veritagrave cioegrave lrsquoavvenire lrsquoaccadere della veritagraverdquo Egrave questo che fa di un qualche cosa unrsquoopera drsquoarte Quando parla del ldquomondordquo in cui per esempio crsquoegrave la famosa scarpa della contadina il ldquomondordquo non egrave solo lrsquoutilizzo che fa la contadina della scarpa ma il ldquocomerdquo viene utilizzata da questa contadina allrsquointerno del suo mondo cioegrave il significato ciograve che fa dellrsquoopera lrsquoopera drsquoarte egrave il suo significato ma significato nellrsquoaccezione dellrsquoessere cioegrave del ldquomondordquo lrsquoopera drsquoarte fa vedere esibisce mette in luce il mondo in cui ciograve che egrave rappresentato esiste cioegrave il modo in cui esiste nel mondo che lo fa esistere) Ma se la realtagrave dellrsquoopera non puograve essere determinata che attraverso ciograve che nellrsquoopera egrave in opera (cioegrave lrsquoapertura dellrsquoente il suo farsi evento della veritagrave) come staranno le cose per quanto concerne il nostro assunto iniziale (che era la domanda) la determinazione della realtagrave dellrsquoopera drsquoarte (Che cosa qui determina la realtagrave dellrsquoopera drsquoarte Che cosa fa dellrsquoopera drsquoarte unrsquoopera drsquoarte Dice poco dopo che due cose sono apparse chiare) Da un lato gli strumenti per comprendere il carattere di ldquocosardquo dellrsquoopera i concetti di ldquocosardquo predominati ma questi sono apparsi inadeguati (cioegrave il sapere come egrave fatta la scarpa eccetera) dallrsquoaltro ciograve che presumevamo di poter assumere come piugrave prossima alla realtagrave dellrsquoopera il basamento ldquocosalerdquo non rientra a questo modo nellrsquoopera drsquoarte (il basamento cosale cioegrave il materiale di cui egrave fatto) Se non si tiene conto di quanto sopra si finisce di vedere nellrsquoopera un mezzo a cui viene aggiunto una sovra struttura che dovrebbe portare con seacute lrsquoartistico (cioegrave la cosa e appiccico sopra unrsquoaltra cosa che sarebbe lrsquoldquoartisticordquo cioegrave la faccio diventare unrsquoopera drsquoarte che non egrave propriamente) Ma lrsquoopera non egrave affatto un mezzo fornito aggiuntivamente di un valore estetico lrsquoopera non egrave qualcosa di simile cosigrave come la mera cosa non egrave affatto una cosa a cui manchino i caratteri del mezzo cioegrave lrsquousabilitagrave la fabbricazione hellip Ciograve che conta di piugrave di tutto egrave il primo aprirsi di una prospettiva secondo cui egrave possibile accedere al carattere di opera dellrsquoopera al carattere del mezzo del mezzo e al carattere di cosa della cosa solo se ci impegniamo a pensare lrsquoessere dellrsquoente (cioegrave il significato di tutte queste cose) A tal fine egrave necessario che crollino le barriere dellrsquoovvio e che siano messi da parte i falsi concetti abituali Pagina 25 Lrsquoopera drsquoarte apre a suo modo lrsquoessere dellrsquoente (questa egrave la questione centrale di tutta la questione dellrsquoopera drsquoarte) nellrsquoopera ha luogo questa apertura cioegrave lo svelamento cioegrave la veritagrave dellrsquoente nellrsquoopera drsquoarte egrave posta in opera la veritagrave dellrsquoente lrsquoarte egrave il porsi in opera della veritagrave che cosrsquoegrave dunque la veritagrave percheacute si realizzi temporalmente come arte Che cosrsquoegrave questo porsi in opera (qui dice esattamente che cosrsquoegrave per lui lrsquoopera drsquoarte ciograve in cui si pone si mette in opera la veritagrave dellrsquoente ma qual egrave la veritagrave dellrsquoente La veritagrave dellrsquoente egrave il suo manifestarsi nellrsquoessere se volete trasporre la cosa in termini semiotici ldquola veritagrave del significante egrave il significatordquo percheacute egrave il significato che dagrave luce al significante cioegrave lo fa essere significante Percheacute dice) Ricerchiamo in primo luogo la realtagrave dellrsquoopera in che consiste se pur in modi diversi le opere drsquoarte rivelano tutte un carattere di cosa (sono cose) il tentativo di concepire il carattere di cosa dellrsquoopera con lrsquoaiuto dei concetti abituali di cose egrave andato incontro al fallimento non solo percheacute questi concetti non afferrano la cositagrave ma percheacute ponendo in questione lrsquoopera sul fondamento del suo substrato cosale lrsquoavvolgono in pre concetti che impediscono lrsquoaccesso allrsquoesser opera dellrsquoopera (ci fissiamo su dei dettagli su dei particolari come se dovessimo comprendere per esempio la ldquostatua del Berninirdquo facendo a pezzi il marmo e vedendo dentro cosa crsquoegrave Non sapremo mai nulla della statua del Bernini dopo che lrsquoabbiamo spaccata) Non egrave dunque possibile scoprir nulla circa la ldquocositagraverdquo dellrsquoopera fincheacute non si egrave chiarito il puro stare in seacute dellrsquoopera (il puro stare in seacute non egrave nientrsquoaltro che lrsquoopera che si manifesta che si mostra che attraverso lrsquoessere cioegrave ciograve che la pone in luce questa opera si mostra per seacute stessa Egrave il concetto di Gelassenheit di cui dicevamo lrsquoaltra volta del ldquolasciar essererdquo che come dicevamo non egrave abbandonare qualcosa ma lasciare che la cosa possiamo dirla cosigrave ldquoparli da seacuterdquo senza volerla sezionare senza volerla manipolare ldquoParli da seacuterdquo cioegrave mostri il suo essere vale a dire mostri ciograve per cui quella cosa che mi appare egrave quella che egrave per me nel progetto egrave quella che egrave per me in questo momento cioegrave mi appare cosigrave in questo momento percheacute la sto guardando in questo momento e questo momento egrave storico cioegrave tiene conto di una quantitagrave di questioni di

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 9: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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interrogazioni di saperi eccetera che intervengono tutti qui e adesso ldquoiordquo sono tutte queste cose) Ma egrave possibile accedere allrsquoopera in seacute stessa Percheacute ciograve potesse felicemente riuscire bisognerebbe poter sottrarre lrsquoopera a tutti i rapporti che essa ha con ciograve che essa stessa non egrave (per esempio il rapporto con me) onde lasciarla da seacute riposare in se stessa ma questo egrave proprio lo scopo ultimo dellrsquoartista stesso lasciare essere lrsquoopera nel suo puro sussistere in se stessa Egrave proprio della grande arte e di questa soltanto qui si discorre il porsi dellrsquoartista di fronte allrsquoopera come qualcosa di indifferente come una specie di momento passeggero annullantesi nellrsquooprare stesso in vista della produzione dellrsquoopera (cosa vuole dire che lrsquoartista si pone in modo indifferente Che lascia essere ciograve che il suo progetto lo guida a fare per usare i termini di Heidegger) hellip Ma lrsquoopera egrave ancora opera se egrave sottratta a ogni sorta di rapporto Non egrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapporti Certamente bisogna perograve stabilire di che genere di rapporti si tratta (prima aveva detto che cosa succede se si tolgono tutti i rapporti egrave un problema e infatti dice ldquoegrave proprio dellrsquoopera essere al centro di rapportirdquo) In che rientra lrsquoopera A quanto pare essa rientra unicamente nel dominio che in virtugrave sua risulta dischiuso infatti lrsquoessere opera dellrsquoopera egrave presente soltanto in questo dischiudimento (il dischiudimento non egrave nientrsquoaltro che il venire in luce ἀλήθεια uscire dal nascondimento) Abbiamo detto che nelle opere egrave in opera il farsi evento storico della veritagrave il rinvio al dipinto di Van Gogh si proponeva di indicare questo evento solo cosigrave il problema dellrsquoessenza e delle storicizzazioni possibili della veritagrave (qui fa lrsquoesempio del tempio che viene eretto costruito ed egrave presente in seacute) Eretto lrsquoedificio riposa sul suo basamento di roccia questo suo supporto saldo e tuttavia non costruito stando ligrave lrsquoopera tien testa alla bufera Il suo sicuro stagliarsi (del tempio) rende visibile lrsquoinvisibile regione dellrsquoaria la soliditagrave dellrsquoopera fa da contrasto al moto delle onde rivelandone lrsquoimpeto con la sua immutabile calma lrsquoalbero e lrsquoerba lrsquoaquila e il toro il serpente e il grillo assumono cosigrave la loro figura evidente e si rivelano in ciograve che sono (In seguito allrsquoerezione del tempio tutte queste cose che vivono insieme con il tempio diventano parte integrante non del tempio ma del ldquomondordquo del tempio) Questo venir fuori e questo sorgere come tali e nel loro insieme egrave ciograve che i greci chiamavano originariamente φύσις (questo egrave molto interessante tutte le cose che diciamola cosigrave convivono con il tempio sono tuttrsquouno non crsquoegrave il tempio e poi crsquoegrave il grillo e poi crsquoegrave lrsquoaquila e poi crsquoegrave lrsquoaggeggio ma tutte queste cose costituiscono un tutto un insieme costituiscono la veritagrave del tempio che egrave fatta di tutte queste cose cioegrave del mondo in cui questo tempio si trova) Essa (la φύσις) illumina a un tempo ciograve su cui e ciograve in cui lrsquouomo fonda il suo abitare noi la chiamiamo ldquola terrardquo (la φύσις dice dunque ldquoillumina a un tempo ciograve su cui e in cui lrsquouomo fonda in suo abitarerdquo cioegrave attraverso tutto ciograve che lo circonda lrsquouomo egrave tutto con ciograve che lo circonda non egrave isolabile dai rapporti che ha con tutto ciograve che lo circonda questa egrave un questione molto importante da intendere percheacute egrave la questione dellrsquoessere in Heidegger egrave la questione centrale in tutto il pensiero di Heidegger e interessa anche la questione psicanalitica e cioegrave la persona per lui lrsquouomo il parlante potremmo dire esiste egrave quella serie di rapporti che intesse nel suo mondo cioegrave non solo con la terra con le cose che gli stanno appresso immanenti cose intangibili ma con il suo mondo e cioegrave con quello che prima indicavo con ldquotuttordquo che dagrave un senso alla terra cioegrave alle cose che ci sono lrsquoessere sarebbe il mondo e la terra lrsquoente Quindi si tratta di rapporti cioegrave il parlante esiste percheacute non egrave allrsquointerno di questa serie di rapporti egrave questa serie di rapporti se preferite di connessioni di rinvii cioegrave lrsquouomo egrave questa serie di connessioni di rinvii non egrave che lui egrave ligrave da una parte e dallrsquoaltra ci sono i rinvii no lui egrave questi rinvii questo egrave molto vicino a ciograve che diceva Peirce Peirce dice che lrsquouomo egrave un segno un segno fra segni ma un segno particolare percheacute egrave lrsquounico segno per il quale altre cose sono segni per una pietra che sta in un ruscello il ruscello che le scorre sopra la testa non egrave un segno ma lo egrave per lrsquouomo che osserva il sasso Questi segni hanno di particolare che sono segni per altri segni per esempio sono segni per lrsquouomo il quale egrave un segno il quale egrave segno per altri segni e gli altri segni sono segni per altri segni e cosigrave via allrsquoinfinito che egrave quella cosa che comunemente si chiama semiosi infinita Quindi vedete che la questione che pone qui Heidegger non egrave marginale egrave una questione centrale e ne va di tutto il pensare Considerare il parlante non come un qualche cosa

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

Page 10: Martin Heidegger interrotti.pdf · 2021. 3. 16. · Martin Heidegger Sentieri interrotti (Holzwege) Presentazione e traduzione di Pietro Chiodi Firenze, La Nuova Italia, 1968 Pagine

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preso in mezzo a varie relazioni cioegrave lui sta qui e ligrave ci sono le relazioni che intesse con tutte le altre storie no lui egrave questa connessione lui egrave questa combinatoria il segno dopo tutto egrave una connessione Intervento quindi io potrei anche dire che lrsquouomo egrave differance Per Derrida lrsquouomo in quanto segno procede dalla differance la differance per Derrida egrave ciograve che avvia il dire egrave quella linea muta che egrave la condizione del segno si potrebbe pensare ovviamente che la linea sia fuori dal linguaggio fuori dalla parola ma Derrida se ne accorge ligrave infatti vacilla un pochino percheacute da una parte egrave costretto a dire che non puograve essere fuori dal linguaggio perograve al tempo stesso se egrave la condizione del dire pone questa linea in una posizione difficile da sostenere quindi per Derrida egrave un effetto una produzione della differenza) Noi la chiamiamo la ldquoterrardquo (tutte queste cose che sono significanti) Da ciograve che intendiamo con questo termine occorre tener ben lontano ogni idea di massa materiale stratificata o di pianeta in senso astronomico (lrsquoenergia egrave uguale alla massa moltiplicata per la velocitagrave della luce al quadrato E = MC2 che egrave la celeberrima formula di Einstein Einstein ha intuito e anche realizzato entro certi limiti un progetto straordinario e cioegrave la trasformazione della massa in energia Idea che egrave stata la direttrice per altri fisici insieme con lui per la costruzione della bomba atomica) La terra egrave ciograve in cui il sorgere riconduce come tale tutto ciograve che sorge come nel proprio nascondimento protettivo in ciograve che sorge egrave presente la terra come la nascondente proteggente (egrave semplice la terra protegge e nasconde il significante protegge e nasconde che cosa Il significato lo protegge percheacute lo comporta necessariamente percheacute egrave ligrave insieme con il significante ma lo nasconde percheacute il significante non egrave il significato lo nasconde e per Heidegger lo ha nascosto da sempre dal momento che tutto il pensiero occidentale da quando esiste ha scambiato lrsquoessere per lrsquoente pensando di parlare dellrsquoessere si egrave sempre parlato dellrsquoente) Eretto sulla roccia il tempio apre un mondo e lo riconduce nello stesso tempo alla terra solo allora si rivela come suolo natale (erigo un tempio e sta piantato ligrave sulla roccia bello saldo da quel momento quel tempio apre il mondo per tutto ciograve che lo circonda tutto ciograve che in qualche modo ha a che fare con quel tempio lrsquoinsetto che gli cammina sopra ecco dice lui solo allora si rivela come suolo natale cioegrave soltanto in quel momento in cui costruisco il tempio tutto ciograve che esiste insieme con il tempio nasce concetto che adesso va a spiegare) Non accade mai che uomini animali piante e cose siano dapprima semplicemente presenti e conosciuti come semplici oggetti (badate bene non accade mai che delle cose siano riconosciute come semplici oggetti non accade mai dice) per divenire poi casualmente il contorno adeguato del tempio che a sua volta si sarebbe un giorno semplicemente aggiunto alla restante realtagrave Ci avviciniamo invece a ciograve che egrave solo procedendo al rovescio posto che abbiamo occhi per vedere come tutto ciograve avvenga al rovescio ma il semplice capovolgimento per seacute preso non chiarirebbe nulla stando ligrave eretto il tempio conferisce alle cose il loro aspetto e agli uomini la visione di se stessi questa visione resta attuale fincheacute lrsquoopera egrave tale fincheacute dio non fugge via da essa (percheacute prima diceva che dio esiste in quanto dio percheacute egrave dentro il tempio allora egrave dio percheacute acquista ligrave la sua funzione se lo metto fuori egrave niente) Lo stesso vale per la statua di dio votatagli dal vincitore durante la lotta non si tratta affatto di una specie di ritratto eseguito percheacute sia possibile sapere come il dio egrave fatto ma di unrsquoopera che lascia essere presente dio stesso e pertanto egrave dio (questa statua messa dentro il tempio acquista una funzione mentre messa ligrave rivela un qualche cosa rivela la presenza del dio ma non percheacute chiama il dio da qualche parte ma percheacute da quel momento il mondo che il tempio ha costruito comporta la presenza di dio e allora da quel momento crsquoegrave il dio) Lo stesso dicasi delle opere in parole nella tragedia eccetera hellip allora di nuovo in che cosa consiste lrsquoesser opera dellrsquoopera Quando unrsquoopera egrave ospitata in una collezione o presentata in una mostra si dice che essa viene esposta ma questa esibizione egrave radicalmente diversa dalla esposizione vera e propria cioegrave dalla costruzione di un palazzo dallrsquoerezione di un monumento dalla rappresentazione di una tragedia durante un celebrazione lrsquoesposizione vera e propria egrave erezione nel senso del votare e del celebrare esporre non significa in questo caso il semplice collocare votare significa consacrare nel senso che nellrsquoesposizione dellrsquoopera viene aperto il sacro in quanto sacro e viene invocato il dio nellrsquoaperto del

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suo essere presente (cioegrave tutto ciograve esiste acquista un suo senso allrsquointerno del progetto in cui accade tutto ciograve egrave questo che sta dicendo la cosa si manifesta non percheacute la espongo non percheacute la metto ligrave percheacute passino le persone a guardare no lrsquoesposizione vera e propria egrave il rivelare il progetto entro il quale tutto questo egrave stato attuato rivelare questo progetto egrave rivelare lrsquoessere fare sorgere lrsquoessere allrsquointerno del quale poi appaiono compaiono tutti i significanti le cose) Il ldquomondordquo non egrave il mero insieme di tutte le cose numerevoli innumerevoli note ignote il mondo non egrave neppure una semplice rappresentazione aggiunta alle somma delle cose semplicemente presenti (tutte le cose presenti tutte queste le chiamiamo ldquomondordquo generalmente si considera cosigrave ma Heidegger no) Il mondo si mondifica (diventa mondo nella sua propria essenza) ed egrave piugrave essente dellrsquoafferrabile e del percepibile in cui viviamo fiduciosamente il mondo non egrave un possibile oggetto che ci stia innanzi e che possa essere intuito il mondo egrave il costantemente inoggettivo a cui sottostiamo fin che le via della nascita e della morte e della grazia e della maledizione ci mantengono estetizzati nellrsquoessere (ci mantengono vivi nellrsquoessere) il mondo dunque dove cadono le decisioni essenziali della nostra storia (sta parlando del mondo come del Dasein) da noi raccolte e lasciate perdere disconosciute e nuovamente ricercate e ligrave si ldquomondificardquo il mondo (cioegrave ligrave crsquoegrave lrsquoldquoessercirdquo tutte queste cose le decisioni prese non prese rinviate e attuate tutto tutto ciograve che mi riguarda tutto ciograve di cui sono fatto tutto ciograve che mi ha condotto come dicevo tempo fa in questo istante a essere qui con voi a leggere queste cose) La pietra egrave priva di mondo le piante gli animali sono senza mondo essi appartengono al velato afflusso di un ambiente di cui fanno parte la contadina al contrario ha un mondo in cui soggiorna nellrsquoaperto dellrsquoente (cioegrave per lei le cose significano per il sasso dentro al ruscello le cose non significano percheacute non sono segni) il mezzo con il suo affidamento (allrsquoaffidarsi al mezzo dare fede) a questo mondo una necessitagrave e una vicinanza appropriate Con lrsquoaprirsi di un mondo ogni cosa acquista il ritmo del suo sostare e il suo muoversi la sua lontananza e la sua vicinanza la sua ampiezza e il suo limite (cosa vuole dire con ldquolrsquoaprirsi di un mondordquo Quando il mondo si apre Quando io avvio un progetto Quando sono progettato allora si apre il mondo se sto nella chiacchiera faccio niente) nel farsi mondo del Mondo si delinea lrsquoampiezza in cui si dona o si rifiuta il custodente favore degli dei (questa ampiezza egrave lrsquoapertura lrsquoapertura dellrsquoessere in cui lrsquoente si manifesta) Lrsquoopera in quanto egrave opera dispone lrsquoampiezza (ecco che comincia a delinearsi ma in fondo lrsquoaveva giagrave detto percheacute unrsquoopera drsquoarte egrave unrsquoopera drsquoarte Percheacute fa questo) in quanto lrsquoopera dispone quellrsquoampiezza ldquodisporrerdquo significa qui in primo luogo porre in libertagrave la pienezza dellrsquoaperto e ordinare questa pienezza nellrsquoinsieme dei suoi tratti in una sola parola Gelassenheit ldquolasciar essererdquo hellip Lrsquoopera in quanto opera se egrave opera espone un mondo (quale mondo Per esempio quello della contadina il suo mondo cioegrave tutto ciograve che appartiene a quel mondo a quel significato a quella rete di connessioni allrsquointerno della quale quella scarpa egrave quella scarpa particolare che evoca tutte quelle cose percheacute quella scarpa egrave quella rete di connessioni che la rendono ciograve che egrave) Lrsquoopera in quanto opera mantiene aperta lrsquoapertura del mondo (e questo egrave il motivo per cui affascina per cui attrae percheacute mantiene aperta lrsquoapertura egrave come unrsquointerrogazione egrave come un domandare lrsquoopera drsquoarte se egrave tale egrave una domanda una domanda che apre verso un mondo verso un significato verso un progettare Anche per esempio elaborando delle questioni quando si trova una questione interessante una domanda interessante questa domanda apre un mondo cioegrave apre un progettare in quella direzione in questo senso apre un mondo un mondo cioegrave una rete di connessioni di relazioni di interrelazioni hellip Intervento hellip Egrave come se venisse risucchiata in quel mondo non egrave la scarpa in quanto tale Per Heidegger se lrsquoopera drsquoarte egrave tale allora questa opera drsquoarte egrave come se in qualche modo seducesse nel senso letterale di ldquose-durrerdquo cioegrave trae a seacute chi la guarda mostrandogli esponendogli lrsquoapertura di un mondo Egrave chiaro che Heidegger si riferisce prima di tutto a unrsquoopera drsquoarte che sia tale e che chi la guarda sia una persona che abbia una certa sensibilitagrave infatti una scolopendra non ci vede nessun mondo) hellip Lrsquoopera in quanto opera egrave ponente qui nella sua stessa essenza (lrsquoopera pone qui

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il suo mondo lo mette sotto gli occhi lo espone lo illumina) Ma che cosrsquoegrave ciograve che lrsquoopera pone-qui (pone-qui come se fosse un tuttrsquouno indissolubile) hellip Allrsquoesser opera dellrsquoopera appartiene lrsquoesposizione di un mondo (adesso lrsquoha detto in un modo che piugrave chiaro non si puograve) in base a questo principio qual egrave la natura di ciograve che solitamente si chiama il materiale di lavoro dellrsquoopera (Cioegrave ciograve di cui egrave fatto) Il mezzo in quanto determinato dallrsquousabilitagrave e dal bisogno subordina a seacute ciograve di cui egrave fatto la materia la pietra ad esempio egrave impiegata e usata nella fabbricazione di quel mezzo che egrave la scure la pietra egrave assorbita nella usabilitagrave (qui sta parlando della tecnica) la materia egrave tanto migliore e adatta quanto piugrave si subordina senza resistenza allrsquoesser mezzo del mezzo (ogni cosa deve essere subordinata e lrsquoessere subordinata alla sua usabilitagrave egrave la tecnica) il tempio al contrario in quanto espone un mondo non fa sigrave che la materia scompaia ma la fa emergere nellrsquoaperto del mondo dellrsquoopera (qui possiamo giagrave cogliere la distanza abissale tra lrsquoopera drsquoarte intesa come la intende lui ovviamente e la tecnica tra il progetto autentico e la chiacchiera del si dice) Nel tempio (cioegrave nellrsquoopera drsquoarte) la materia scompare (come nel quadro la materia di cui egrave fatto la tela il materiale il colore eccetera) la roccia (del tempio) si immedesima nel sorreggere e nel riposare in se stessa e diviene cosigrave roccia i metalli si fanno lampeggianti e lucenti i colori splendenti i suoni risonanti la parola dicente tutto ciograve si fa innanzi percheacute lrsquoopera si ritira nella massa e nel pesantore della pietra nella saldezza e nella flessibilitagrave del legno Ciograve in cui lrsquoopera si ritira e ciograve che in questo ritirarsi essa lascia emergere la chiamiamo la ldquoterrardquo (lrsquoimmanente lrsquoopera drsquoarte si ritira nella sua materia cosa vuole dire che si ritira Che scompare in quanto opera drsquoarte per diventare materiale di cui egrave fatta) la terra egrave la emergente custodente la terra egrave lrsquoassidua infaticabile non costretta (sarebbe lrsquoente il significante che egrave ciograve che egrave sempre ligrave assiduo non costretto immanente contingente ciograve che appare ciograve che viene incontro) Sulla terra e in essa lrsquouomo storico fonda il suo abitare nel mondo esponendo un mondo (non la terra ma un mondo) lrsquoopera pone qui la terra il porre qui egrave assunto nel significato rigoroso del termine lrsquoopera porta e mantiene la terra nellrsquoaperto di un mondo lrsquoopera lascia che la terra sia una terra (lasciare che la terra sia una terra cosrsquoegrave che lascia che un ente sia un ente cioegrave lo lascia essere Torniamo alla Gelassenheit egrave lrsquoessere che fornendo allrsquoente la sua enticitagrave lo lascia essere quello che egrave cosigrave come il significato fornendo al significante il suo significato lo lascia essere quel significante che egrave quindi dice che lrsquoopera lascia che la terra sia una terra lascia che le cose siano quelle che sono cioegrave lascia essere riposare in se stesse e cioegrave tutte le cose cosigrave come la roccia su cui posa il tempio anche quella roccia rimane quella che egrave ma percheacute io possa lasciarla essere questa roccia che sorregge il tempio occorre che tutto questo sia allrsquointerno di un mondo cioegrave sia allrsquointerno di quel significato che fa essere il tempio un qualche cosa che a quel punto fa parte di ciograve che lo sostiene fa parte di ciograve che lo circonda tutto ciograve che interviene La terra egrave tutto ciograve che costituisce gli enti e che affiancano tutta la realtagrave che affianca il tempio lasciarla essere questa terra la realtagrave se volete o lrsquoente lasciarla essere significa non volerla dominare se non si desidera dominare ammesso che ciograve sia possibile allora si puograve lasciare essere la terra terra le cose cose gli enti lasciarli essere quello che sono anzicheacute volerli conoscere manipolare elaborare) Percheacute questo porre-qui la terra deve aver luogo in modo tale percheacute lrsquoopera si ritiri in essa che cosrsquoegrave la terra percheacute debba giungere al non nascondimento (cioegrave al disvelamento) proprio in questo modo La pietra egrave greve e denuncia cosigrave il suo pensatore ma questo pesantore mentre ci si contrappone ci rifiuta ogni penetrazione in se stesso (se tentiamo di coglierlo facendo a pezzi la pietra ecco il discorso di prima i frammenti non ci riveleranno mai qualcosa di interno) la pietra si ritira nella costante impenetrabilitagrave nella gravezza dei suoi frammenti (Questa egrave la terra che risulta nascondente e conservante che conserva il significato della cosa e non lo lascia mostrare se non attraverso il suo essere) Se cercheremo di raggiungere il nostro scopo ricorrendo a una bilancia il pesantore si perderagrave in un calcolo di un peso avremo senzrsquoaltro ottenuto una determinazione numerica ma il pesantore ndash lrsquoidea di pesantore il concetto ndash ci saragrave sfuggito Il colore splende e vuole solo splendere quando pretenderemo di scomporlo in un calcolo di vibrazioni (sapete che il colore egrave vibrazioni) ci saragrave giagrave sfuggito (il lasciar essere egrave queste cose) esso si manifesta solo integro e inesplicito (cioegrave se lo si lascia

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essere) La terra destina al fallimento ogni tentativo di penetrare in essa e condanna al fallimento ogni indiscrezione calcolatrice (questo egrave il fallimento della scienza il suo limite invalicabile) Questrsquoultima (indiscrezione calcolatrice) potragrave assumere lrsquoapparenza del dominio e del progresso sotto forma di oggettivazione tecnico-scientifica della natura tale dominio non egrave che unrsquoimpotenza della volontagrave aperta e illuminata in se stessa la terra appare soltanto se egrave garantita e conservata come la essenzialmente indischiudibile sottraentesi (rimane chiusa allo sguardo penetrante della scienza il pesantore lo posso misurare posso fare tutto quello che voglio ma il pesantore rimane chiuso) ad ogni dischiudimento e mantenentesi in un costante rifiuto (potremmo dirla cosigrave ldquola cosa si rifiuta alla scienzardquo ed egrave questo il limite invalicabile della scienza ligrave dove si infrange inesorabilmente e immancabilmente) Tutte le cose della terra essa stessa nel suo tutto scorrono in un reciproco accordo (questo egrave molto greco antico) ma questo scorrere non egrave un dissolversi ciograve che qui scorre egrave il pacato corso della delimitazione che confina ogni essente presente nel suo esser presente (ciograve che scorre egrave il continuo manifestarsi delle cose che appaiono nel loro apparire illuminate dallrsquoessere cioegrave del mio progetto) Cosigrave in ognuna delle cose chiuse in se stesse si accampa un identico non conoscersi la terra egrave lrsquoauto chiudentesi per essenza porre qui la terra significa porla nellrsquoaperto come lrsquoauto chiudentesi (porla nellrsquoaperto dellrsquoessere ma una volta che si pone si chiude lrsquoente mi impedisce di entrarci dentro e sapere che cosrsquoegrave se volete dirla in modo molto spiccio egrave come se dicesse che lrsquoente non posso conoscerlo se non alla luce dellrsquoessere e posso saperne percheacute mi appare 14 settembre 2016 Il Mondo egrave lrsquoautoaprentesi apertura delle ampie vie delle opzioni semplici e decisive nel destino di un popolo storico (pag33) Il Mondo egrave tutto ciograve che riguarda il popolo storico nel senso che un popolo non egrave preso separatamente da tutto ciograve che lo ha portato a essere quello che egrave ma il popolo egrave quello che egrave in base a tutto il percorso che ha fatto storicamente e quel popolo egrave tutta quella storia non che ha avuto quella storia egrave quella storia Invece dice La Terra egrave la non costretta apparizione del costantemente autochiudentesi cioegrave del coprente-custodente Detta cosigrave sembra una cosa astrusa ma in realtagrave sta semplicemente dicendo che la Terra egrave ciograve che custodisce la Terra cioegrave lrsquoente ciograve che egrave immanente dice che egrave autochiudente nel senso che ciograve che egrave immanente si chiude fincheacute non egrave illuminato dallrsquoessere dal significato Dice del coprente-custodente la Terra egrave il coprente-custodente copre lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce lo copre nel senso che lrsquoente non egrave lrsquoessere ma al tempo stesso lo custodisce percheacute egrave ciograve che viene aperto dallrsquoEssere Questo movimento di chiusura e apertura non egrave altro che il rinvio costante di cui parla de Saussure a proposito di significante e significato lrsquouno rinvia allrsquoaltro quellrsquoaltro rinvia allrsquouno in sorta di impossibilitagrave di arresto di questi rinvii Mondo e Terra sono essenzialmente diversi lrsquoun dallrsquoaltro e tuttavia mai separati (pag34) Sembra appunto che parli del significante e del significato sono diversi non sono la stessa cosa ma al tempo stesso non sono mai separati non puograve darsi un significante senza un significato e viceversa Il Mondo si fonda sulla Terra e la Terra sorge attraverso il Mondo Ma la relazione fra Mondo e Terra non si esaurisce affatto nella vuota unitagrave contrappositoria di elementi indifferenti Riposando sulla Terra il Mondo aspira a dominarla In quanto aprentesi esso non sopporta nulla di chiuso Lrsquoessere che illumina ovviamente Invece la Terra in quanto coprente-custodente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo Per Heidegger lrsquoessere illumina quindi fa apparire ma questo qualcosa che appare cioegrave lrsquoente tende ad assorbire e a risolvere in seacute il Mondo cioegrave fa sigrave che questo Mondo si fissi in ciograve che lrsquoente egrave in questo momento qui e adesso Infatti parla di lotta tra Mondo e Terra ecc Per ldquoveritagraverdquo srsquointende per lo piugrave questa o quella veritagrave Il che significa qualcosa di vero Puograve allora trattarsi anche di una conoscenza espressa in una proposizione Perograve non diciamo vera soltanto la proposizione ma anche la cosahellip(pag35) Questo egrave lrsquoinganno e cioegrave quando si afferma qualcosa che si ritiene vero questo qualcosa che si afferma non riguarda soltanto la proposizione ma la cosa che si immagina la proposizione indichi

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Che significa ldquoin veritagraverdquo La veritagrave egrave lrsquoessenza del vero Che intendiamo parlando di essenza Solitamente lrsquoessenza del vero viene intesa come qualcosa di comune a ogni vero Lrsquoessenza egrave ciograve che permane in ciascun mutamento degli enti Lrsquoessenza si presenta come concetto generale e universale che raffigura lrsquouno e vale per tutti Egrave lrsquoidea di Platone είδσς lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere del mondo Questa essenza indifferente (lrsquoessenza come essentia) egrave perograve lrsquoessenza inessenziale In che consiste invece lrsquoessenza essenziale di qualcosa Dice che questa essenza che riguarda tutte le cose lrsquoidea di posacenere vale per tutti i posacenere perograve non essenziale nel senso che non mi dice nulla dei vari posacenere in concreto Probabilmente essa consiste in ciograve che lrsquoessente egrave (ist) in veritagrave La vera essenza di una cosa si determina in base al suo vero essere in base alla veritagrave dellrsquoente concreto Quindi dellrsquoente in concreto non dellrsquoidea del posacenere Ma noi non cerchiamo qui la veritagrave dellrsquoessenza bensigrave lrsquoessenza della veritagrave Egrave questo che interessa a Heidegger Siamo presi dentro uno strano groviglio Ma questa stranezza egrave il semplice risultato di un giuoco di parole o nasconde un abisso La veritagrave egrave da pensarsi nel senso dellrsquoessenza del vero Noi la pensiamo ndash nel ripensamento della parola greca αλήϑεια ndash come il non-esser-nascosto dellrsquoente Ma ciograve costituisce giagrave una determinazione dellrsquoessenza della veritagrave (pagg 35-36) Poco dopo Lrsquoessenza della veritagrave come αλήϑεια non venne pensata autenticamente dal pensiero e tanto meno dalla filosofia successiva Il non-esser-nascosto egrave per il pensiero ciograve che di piugrave nascosto vi fu per lrsquoEsserci (Dasein) greco ma egualmente fin dallrsquoinizio lrsquoessente-presente (das Anwesende) Dice che egrave una cosa che non egrave stata pensata neanche dai Greci che pure utilizzavano questa parola tuttavia pur essendo ciograve che egrave di piugrave nascosto percheacute nessuno lrsquoha pensata tuttavia fin dallrsquoinizio egrave lrsquoessente-presente egrave sempre stato ligrave sotto gli occhi di tutti Ma percheacute non ci atteniamo a quellrsquoessenza della veritagrave che da secoli ci egrave familiare Veritagrave significa oggi e da gran tempo concordanza del conoscere con la cosa Come dire che la proposizione che afferma che siamo qui in questo momento egrave vera percheacute siamo qui in questo momento questo egrave il concetto di veritagrave come adaeligquatio Ma affincheacute il conoscere e la proposizione che dagrave forma ed espressione alla conoscenza si commisuri alla cosa affincheacute innanzitutto la cosa possa divenire costrittiva per la proposizione egrave necessario che la cosa stessa si manifesti come tale Questo egrave un problema che la cosa stessa si manifesti come tale giagrave Kant come abbiamo visto ci aveva rinunciato Heidegger dice del concetto di veritagrave come adeguamento io adeguo la mia parola alla cosa ma come so che questo adeguamento egrave corretto Devo conoscere la cosa e come la conosco Sarebbe necessario a che la mia proposizione corrisponda esattamente alla cosa che la cosa si manifesti come tale Ma come egrave possibile che ciograve avvenga se la cosa non esce fuori dallrsquoesser-nascosto se non sta nel non-essere-nascosto non sta cioegrave nella veritagrave La proposizione egrave vera se sta nel non-essere-nascosto Il non-essere-nascosto egrave lrsquoαλήϑεια La veritagrave della proposizione egrave sempre e sempre solo questa rettitudine (Rechtigkeit) I cosiddetti concetti critici della veritagrave che da Cartesio in poi assumono la veritagrave come certezza sono solo variazioni della determinazione della veritagrave come rettitudine Questa essenza abituale della veritagrave come rettitudine della rappresentazione sta o cade con la veritagrave come non-essere-nascosto dellrsquoente Concependo qui e altrove la veritagrave come non-essere-nascosto non ci rifugiamo nella traduzione letterale di un termine greco ma intendiamo riferirci proprio a ciograve che nella concezione comune e abituale della veritagrave come rettitudine sta alla base come non avvertito e non pensato (pagg 36-37) Che cosa egrave non avvertito e non pensato Che questa rettitudine di cui si parla dovrebbe essere giustificata dovrebbe essere provata stabilita con certezza ma come se la cosa non si manifesta da seacute Egrave poi quello che il pensiero successivo la semiotica stessa Peirce per esempio hanno rilevato lo stesso de Saussure non posso rapportarmi alla cosa percheacute crsquoegrave un medio percheacute per rapportarmi alla cosa devo dire la cosa devo pensarla cioegrave devo dire quindi crsquoegrave un medio tra me e la cosa Per questo dicevo qualche volta fa che per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire necessariamente ciograve che ldquoquestordquo non egrave percheacute io farograve delle descrizioni dirograve tutta una serie di cose parlerograve della forma del peso o della materia di cui egrave fatto parlerograve di cosa mi ricorda questo aggeggio posso parlare di tutto quello che voglio ma tutte queste cose non questa cosa qua Quindi per dire che cosa egrave ldquoquestordquo devo dire ciograve che questo non

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egrave Lrsquoente puograve essere come ente solo se si immerge ed emerge dal seno dellrsquoilluminato di questa illuminazione (pag 38) Sta parlando ovviamente dellrsquoessere Solo questa illuminazione apre e garantisce a noi uomini lrsquoaccesso allrsquoente che noi stessi non siamohellip nel senso che ci rivolgiamo a un ente che distinguiamo da noi anche lrsquouomo egrave un ente ma egrave un altro ente non egrave lo stesso cioegrave io non sono un posacenere per esempio Grazie a questa luce lrsquoente egrave non-nascosto in una misura particolare e mutevole Lo stesso esser-nascosto dellrsquoente egrave possibile solo nel dominio di questo illuminato Continua a dire che lrsquoente egrave nascosto solo a condizione che ci sia del non nascondimento e solo se crsquoegrave non nascondimento cioegrave lrsquoαλήϑεια allora lrsquoente diviene nascosto nel senso che nel momento in cui questa illuminazione non accade per qualche motivo ovviamente lrsquoente egrave nascosto ma non soltanto nel momento in cui lrsquoente viene illuminato dallrsquoessere lrsquoessere scompare si sottrae Infatti lui parla di questo continuo accadere e non accadere dellrsquoilluminazione nel momento in cui si illumina lrsquoente lrsquoessere scompare ma se scompare lrsquoEssere anche lrsquoente diventa nascosto esattamente con il significante e il significato torniamo sempre sulla stessa questione Che lrsquoente in quanto apparenza possa ingannarci egrave la condizione che rende possibile il nostro errore e non viceversa Il nascondimento puograve essere un rifiuto o semplicemente una simulazione Noi non abbiamo mai la certezza assoluta se si tratta dellrsquouno o dellrsquoaltro Il nascondimento nasconde e simula se stesso Il che significa il luogo aperto nel mezzo dellrsquoente lrsquoilluminazione non egrave mai uno scenario immobile a sipario costantemente sollevato in cui si svolge la rappresentazione dellrsquoente Lrsquoilluminazione ha invece luogo soltanto nellrsquoambito di questo duplice nascondimento Il non-esser-nascosto dellrsquoente - cioegrave la veritagrave dellrsquoente ndash non egrave un suo stato abituale ma un evento (pag 39) Non egrave che una volta illuminato lrsquoente egrave ligrave a disposizione di chiunque ne voglia usufruire E no lui dice egrave un evento accade ma scompare si nasconde di nuovo subito Egrave come se avessi un significante e poi il suo significato allora attribuisco al significante il suo significato dopodicheacute so che cosrsquoegrave il significante attribuendogli il significato No percheacute dopo che gli ho attribuito il mio significato al significante questo significante direbbe Heidegger si nasconde si nasconde dietro altri significati Conclude la frase Il non-esser-nascosto (la veritagrave) non egrave neacute una qualitagrave della cosa nel senso dellrsquoente neacute una qualitagrave della proposizione (pag 39) Non egrave una cosa che possa stabilirsi egrave un evento accade Potremmo dire cosigrave che il significato illumina il significante rendendolo significante ma nel momento in cui lo rende significante questo significante non egrave piugrave un significato egrave unrsquoaltra cosa Questo significante quindi per continuare a essere quello che egrave deve nascondersi per usare le parole di Heidegger dietro un altro significato per il quale saragrave la stessa cosa e cosigrave via allrsquoinfinito in questo rinvio continuo tra significante e significato Che poi egrave ciograve che de Saussure ha colto in modo molto preciso questa alternanza ininterrotta tra lrsquouno e lrsquoaltro per cui queste due cose il significante e il significato non sono mai la stessa cosa lui ci mette una barra in mezzo a indicare la assoluta inoltrepassabilitagrave cioegrave il significante non saragrave mai un significato e questo non saragrave mai un significante Ciograve non di meno non puograve darsi in nessun modo e in nessun caso lrsquouno senza lrsquoaltro Ora ritorna alla questione dellrsquoopera drsquoarte percheacute fin qui ha parlato della veritagrave percheacute a lui interessa in particolare in che modo questa apertura faccia apparire lrsquoopera drsquoarte questo egrave il suo progetto in questo capitolo Questo aperto si storicizza nel mezzo dellrsquoente (pag 40) Lrsquoessere illumina lrsquoente e questo ente viene storicizzato percheacute lrsquoessere egrave il tempo ma il tempo storico e quindi storicizza lrsquoente rende lrsquoente per me in questo momento con tutto quello che significa per me cioegrave tutto ciograve che io sono stato e che mi ha condotto qui in questo momento di fronte a questo ente Esso rivela un tratto essenziale di cui abbiamo giagrave parlato AllrsquoAperto appartengono il Mondo e la Terra Questa apertura questa illuminazione questa apertura aprentesi ovviamente appartiene sigrave allrsquoEssere ma anche allrsquoente percheacute lrsquoessere egrave ciograve che rende lrsquoente un ente pertanto allrsquoAperto appartengono tanto il Mondo quanto la Terra Nel mezzo dellrsquoente significa proprio la sua essenza Ma il Mondo non egrave senzrsquoaltro lrsquoAperto corrispondente allrsquoilluminazione e la Terra non egrave senzrsquoaltro il chiuso corrispondente al nascondimento Piugrave avanti nella stessa pagina Ma come si storicizza la veritagrave Rispondiamo la veritagrave si storicizza in poche

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maniere essenziali Una delle maniere in cui la veritagrave appare egrave lrsquoessere opera dellrsquoopera Esponendo un Mondo e facendo esser qui la Terra lrsquoopera egrave lrsquoattuazione di quella lotta in cui egrave conquistato il non-esser-nascosto dellrsquoente nel suo insieme la veritagrave Dice che uno dei modi con cui la veritagrave appare egrave questo esponendo il Mondo lrsquoopera egrave la messa in atto di quella lotta tra il significante e il significato in cui si conquista la veritagrave percheacute la veritagrave per Heidegger in questo caso egrave questo rapporto tra significante e significato non sta neacute da una parte neacute dallrsquoaltra non sta neacute nel Mondo neacute nella Terra ma sta in questo movimento continuo in questa dialettica per dirla hegelianamente Nella presenza del tempio si storicizza la veritagrave La presenza del tempio egrave la presenza di un mondo in cui il tempio egrave quello che egrave un mondo che per esempio comprende la grecitagrave la filosofia il loro modo di pensare la loro arte la loro estetica tutto ciograve che riguarda quel tempio questo egrave lo storicizzarsi della veritagrave Questo lo avevamo giagrave inteso quando Heidegger parla di tempo in effetti si potrebbe riscrivere il titolo della sua opera fondamentale Essere e tempo con Essere ldquoegraverdquo tempo LrsquoEssere egrave la storicitagrave in cui ciascuno egrave continuamente gettato come dicevamo la volta scorsa non puograve isolarsi dalla sua storia dalla sua storicitagrave che non egrave ciograve che egrave passato no egrave ciograve che egrave presente qui e adesso e che fa essere quello che egrave in questo momento A pag 41 Nellrsquoopera egrave quindi in opera la veritagrave ndash veritagrave storica la veritagrave che egrave lo storicizzarsi dellrsquoopera lrsquoopera che diventa segno della storicitagrave che ha reso quellrsquoopera ldquoquellrsquooperardquo quindi di tutto ciograve che egrave intervenuto a far sigrave che quellrsquoopera sia in questo momento quellrsquoopera che io guardo ndash e non soltanto qualcosa di vero Il quadro che mostra le scarpe da contadino la poesia che dice la fontana romana non si limitano a far conoscere anzi a rigor di termini non fanno conoscere nulla circa questi enti singoli ma fanno sigrave che si storicizzi il non-esser-nascosto come tale in relazione allrsquoente nel suo insieme (pag 41) Si storicizzi cioegrave si mostri il non-esser-nascosto cioegrave ciograve che appare la veritagrave Egrave questo il modo in cui viene illuminato lrsquoessere autonascondentesi Questa egrave unrsquoaltra questione importante Facciamo lrsquoesempio delle scarpe del contadino Nel momento in cui queste scarpe si storicizzano cioegrave diventano il Mondo del contadino la scarpa in seacute scompare lrsquoente scompare La scarpa disegnata cioegrave la Terra scompare di fronte al Mondo io guardo quella scarpa ma quella scarpa scompare percheacute vedo il Mondo in cui quel contadino vive quel Mondo che mi fa vedere la scarpa A pag 42 il capitolo si intitola Veritagrave e arte Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte e dellrsquoartista egrave lrsquoarte Lrsquoorigine egrave la provenienza dellrsquoessenza in cui egrave-presente lrsquoessere di un ente Qui dagrave la sua definizione di origine egrave la provenienza di quellrsquoessenza in cui egrave presente lrsquoessere di un ente cioegrave ciograve che fa di quellrsquoente quello che egrave egrave il provenire di quella essenza tale per cui un ente egrave quello che egrave Che cosrsquoegrave lrsquoarte Noi ne cerchiamo lrsquoessenza nellrsquoopera reale La realtagrave dellrsquoopera fu determinata in base a ciograve che nellrsquoopera egrave in opera in base allo storicizzarsi della veritagrave Questo storicizzarsi lo concepiamo come lrsquoattuazione della lotta tra Mondo e Terra Vale a dire tra la scarpa la Terra e il Mondo che questa scarpa sottraendosi mostra e cioegrave il Mondo del contadino percheacute io possa vedere il Mondo del contadino occorre che la scarpa si sottragga altrimenti la mia attenzione egrave fissata sulla scarpa Nellrsquoopera egrave in opera lo storicizzarsi della veritagrave cioegrave questa veritagrave che io colgo nellrsquoopera drsquoarte il Mondo in cui abita il contadino egrave il modo con cui la veritagrave si storicizza cioegrave la veritagrave di ciograve che mi viene incontro diventa storico vale a dire include in seacute tutto ciograve che quel Mondo rappresenta ha rappresentato e continua a rappresentare a mostrare Poco dopo a pag 43 Una cosa si fa finalmente chiara per acutamente che indaghiamo lo stare-in-se-stessa dellrsquoopera non ne coglieremo mai la realtagrave fin che non ci renderemo conto della necessitagrave di assumere lrsquoopera come qualcosa di oprato Nel capoverso successivo Ma lrsquoesser fatta dellrsquoopera egrave comprensibile solo in base al processo del fare La cosa stessa ci costringe quindi a esaminare lrsquoattivitagrave dellrsquoartista per rintracciarvi lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Parla poi della distinzione tra il fare qualche cosa e il fare unrsquoopera drsquoarte un falegname fa una sedia ma non per questo chiamiamo quella sedia unrsquoopera drsquoarte ci vuole qualche altra cosa e dice In che dunque il produrre come fare dellrsquoartista si distingue dal produrre come fabbricare Quanto la distinzione verbale egrave facile altrettanto difficile egrave la determinazione dei tratti distintivi essenziali A prima vista non crsquoegrave differenza fra il lavoro

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dello stovigliaio e quello dello scultore del falegname e del pittore La fattura dellrsquoopera drsquoarte presuppone il fare manuale I grandi artisti pregiano moltissimo la capacitagrave manuale hellip Si egrave spesso notato come i Greci che di opere qualcosa capivano usassero la medesima parola τέχνη per il lavoro manuale e per lrsquoarte e designassero lrsquoartigianato e lrsquoartista con la stessa parola τέχνίτης Sembra perciograve sensato determinare lrsquoessenza del fare artistico in base al suo aspetto manuale Ma proprio lrsquoallusione alla terminologia dei Greci esprimente la loro esperienza della cosa ci rende perplessi Per abituale ed illuminante che possa essere il rinvio alla comune designazione da parte dei Greci del lavoro manuale e dellrsquoarte con la stessa parola τέχνη esso rimane tuttavia oscuro e superficiale τέχνη infatti non significa neacute il lavoro manuale neacute lrsquoarte e meno ancora ciograve che egrave tecnico nel senso odierno τέχνη non ha mai il significato dellrsquooperare pratico La parola sta invece a designare una modalitagrave del sapere Sapere significa aver visto nel senso piugrave ampio di vedere e cioegrave percezione dellrsquoessente-presente come tale (pagg43-44) Cioegrave ciograve che si manifesta ciograve che non egrave nascosto lrsquoαλήϑεια Per il pensiero greco lrsquoessenza del sapere consiste nella αλήϑεια cioegrave nel disvelamento dellrsquoente Quindi egrave la veritagrave che per il greco antico guida verso lrsquoente non egrave lrsquoente a mostrare in seacute la veritagrave ma egrave la veritagrave che consente allrsquoente di disvelarsi La τέχνη come comprensione greca del sapere egrave un produrre (vollbringen) nella misura in cui trae fuori (vorbringen) dallrsquoesser-nascosto nel non-esser-nascosto del suo apparire lrsquoessente-presente come tale essa non egrave affatto unrsquoattivitagrave pratica Cioegrave la τέχνη per il greco antico dice Heidegger egrave ciograve che cessa di essere nascosto e si fa presente egrave vedere questo egrave vedere ciograve che cessa di essere nascosto e mi appare Egrave questa la produzione di cui parla Heidegger si produce un qualche cosa cioegrave esce dal nascosto e mi appare come illuminato mi appare in luce Lrsquoartista non egrave quindi un τέχνίτης percheacute egrave anche un artigiano ma percheacute tanto la produzione artistica quanto la produzione del mezzo avvengono in quel produrre traente-fuorihellip che trae fuori dal nascondimento hellipche sin dallrsquoinizio lascia rivelarsi lrsquoente ndash in base al suo aspetto ndash nel suo esser-presente Tutto ciograve ha perograve luogo in seno allrsquoente che sorge da seacute la ϕύσις Ricordate la ϕύσις egrave ciograve che si produce da seacute ciograve che sorge da seacute senza opera dellrsquouomo e difatti i Greci distinguono tra ϕύσις e τέχνη La τέχνη egrave ciograve che sorge non da seacute ma per opera dellrsquouomo la ϕύσις no La designazione dellrsquoarte come τέχνη non significa per nulla che lrsquoattivitagrave dellrsquoartista sia concepita a partire dallrsquoattivitagrave dellrsquoartigiano Al contrario ciograve che nella produzione dellrsquoopera ha lrsquoaspetto della fabbricazione artigianale egrave di tuttrsquoaltro genere Esso egrave determinato e sentito a partire dallrsquoessenza del fare dellrsquoartista e resta anche racchiuso in esso Scartato il lavoro artigiano quale filo conduttore dovremo assumere per determinare il fare artistico Come potremo rintracciarlo se non in base a ciograve che devrsquoessere fatto allrsquoopera Lrsquoopera si fa reale proprio nel corso del fare e per la sua realtagrave dipende da essohellip(pagg 44-45) Dice ancora Il divenir-opera dellrsquoopera egrave una maniera del divenire e dello storicizzarsi della veritagrave Tutto dipende dalla sua essenza Ma che cosrsquoegrave la veritagrave percheacute debba storicizzarsi in qualcosa di fatto In qual modo la veritagrave nel fondamento stesso della sua essenza implica unrsquoaspirazione verso lrsquoopera (pag 45) Poco piugrave avanti La veritagrave egrave non-veritagrave Nel non-esser-nascosto come veritagrave egrave presente ad un tempo lrsquoaltro ldquononrdquo del duplice rifiuto Nel momento in cui qualcosa si manifesta nel momento in cui lrsquoEssere mostra lrsquoente per quello che egrave questo ente si sottrae si nasconde e si nasconde percheacute mostrandosi apparendo mi impedisce di sapere che cosrsquoegrave percheacute non crsquoegrave piugrave lrsquoessere che lo illumina Egrave stato illuminato e questo mi ha consentito di vederlo ma nel momento in cui lo vedo vedo lrsquoente ma lrsquoessere Lrsquoessere si egrave sottratto Infatti quando compare lrsquoessere lrsquoente si sottrae lrsquoessere illumina sigrave lrsquoente per cui io lo vedo ma egrave un evento Cosigrave come per il significante io dico il significante ma dicendolo egrave giagrave scomparso Per questo dice che la veritagrave il disvelamento egrave non-veritagrave percheacute insieme al disvelamento crsquoegrave il coprimento esattamente come quando diceva che il Mondo svela e la Terra copre nasconde e conserva Piugrave avanti a pag 47 Lrsquoistituirsi della veritagrave nellrsquoopera egrave una produzione (traente fuori) un ente che prima non era ancora e che successivamente non saragrave mai piugrave Eccolo ligrave il gioco di cui parlavo prima fra lrsquoEssere e lrsquoente tra il mio essere gettato nel progetto e ciograve che mi appare in questo progetto questa posizione mi appare allrsquointerno di un progetto in questo istante come un qualche cosa che mi serve per

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spiegarvi qualche cosrsquoaltro per esempio Ma nel momento in cui io compio questa operazione questa cosa cessa di essere quella che egrave per diventare unrsquoaltra cosa per esempio un mezzo per spiegare delle cose Quindi lui dice che un ente prima non era ancora e successivamente non egrave piugrave prima che io mi riferissi a questa cosa non era ancora questo ente percheacute non era niente per me Quindi non stiamo parlando di qualche cosa che esiste indipendentemente dal linguaggio e cioegrave lrsquooggetto metafisico non egrave di questo che Heidegger sta parlando da nessuna parte sta parlando dellrsquoente che egrave per me qualche cosa Prima che quellrsquoente sia qualche cosa per me questo ente non egrave poi diventa qualche cosa per me e allora crsquoegrave ma nel momento in cui crsquoegrave mi si sottrae percheacute io non so che cosa sia questa cosa qui percheacute nel momento in cui egrave un ente non crsquoegrave lrsquoessere nel momento in cui dico un significante questo significante non egrave un significato si porta certo appresso un significato ma da questo significato egrave separato da una barra Non ci saragrave mai la sovrapposizione il significante saragrave sempre unrsquoaltra cosa ciograve che dico non egrave ciograve che volevo dire in ogni caso crsquoegrave una barra quella stessa barra che Heidegger chiamava differenza ontologica tra ente ed essere Non crsquoegrave mai la sovrapposizione per cogliere lrsquoente io dovrei sovrapporre questo ente che rimane ente e lrsquoessere ma questo non lo posso fare Ecco percheacute nel momento in cui compare nello stesso momento scompare La produzione pone questo ente nellrsquoAperto in modo tale che ciograve che nella produzione viene prodotto illumina lrsquoaprimento dellrsquoAperto in cui esso egrave prodotto Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Badate bene dice la produzione nel senso proprio di ποίησις pone un ente nellrsquoAperto in modo tale che venga illuminato come dire che dispone un qualche cosa che possa essere illuminato percheacute un ente possa diventare un ente possa cioegrave acquistare la sua enticitagrave possa essere quello che egrave Egrave chiaro che ciograve che consente tutto questo egrave il mio essere progettato in qualche cosa Prosegue Quando il produrre produce lrsquoaprimento dellrsquoente la veritagrave il prodotto egrave unrsquoopera Un tal produrre egrave il fare dellrsquoarte In quanto egrave un produrre di questo genere esso egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto col non-essere-nascosto (pag 47) Questa operazione dice egrave piuttosto un ricevere e un attingere allrsquointerno del rapporto con il non-essere-nascosto questa cosa che mi si rivela egrave qualcosa da cui attingo Ha a che fare con la Gelassenheit con il lasciar essere di cui parlavamo la volta scorsa egrave da questo che io attingo ed egrave per questo che poco dopo incomincia a parlare a pag 50 Quanto piugrave lrsquoopera fissata nella sua forma sta solitaria in se stessa quanto piugrave puramente essa sembra far dileguare ogni rapporto con gli uomini e tanto piugrave recisamente viene allrsquoAperto lrsquourto che tale opera egrave (ist) e ci colpisce lrsquourto del prodigioso respingendo ciograve che fino ad allora appariva normale Lrsquourto egrave la compresenza di Mondo e Terra di Essere ed ente Questa compresenza di Mondo e Terra dice respinge tutto ciograve che appare normale mostra qualcosa di inedito ciascuna volta ciograve che viene illuminato dallrsquoessere e cioegrave lrsquoapparire dellrsquoente questo egrave ciascuna volta qualcosa di non abituale Lrsquoabituale sarebbe il supporre che lrsquoente sia sempre illuminato ma egrave una follia per Heidegger lrsquoente appare a un certo punto egrave un evento egrave lrsquoevento della veritagrave dellrsquoessere quindi egrave quanto di meno abituale possa pensarsi non ci si puograve abituare percheacute questa illuminazione dellrsquoente per cui lrsquoente diventa quello che egrave egrave eventuale Infatti dice quanto piugrave puramente lrsquoopera si immedesima nellrsquoaprimento dellrsquoente da essa stessa aperto e tanto piugrave semplicemente essa ci immedesima in questo aprimento strappandoci allrsquoabituale (pagg 50-51) Che cosrsquoegrave lrsquoabituale nel quadro di Van Gogh Le scarpe la Terra la materia Che cosa ci mostra Ciograve che non vedevamo prima ci mostra ciograve che non crsquoera non crsquoera fincheacute questo ente non si egrave aperto allrsquoessere tramite lrsquoessere naturalmente Egrave solo in questa apertura che appare il non abituale cioegrave questa scarpa cessa di essere una scarpa si nasconde si sottrae e mi mostra ciograve che questa scarpa indica rappresenta il Mondo E infatti dice Acconsentire a questa immedesimazione significa trasformare i nostri rapporti abituali col Mondo e con la Terra sospendere ogni modo abituale di fare e di giudicare di conoscere e di vedere per soggiornare nella veritagrave che si storicizza nellrsquoopera (pag51) Come dire che di fronte allrsquoopera egrave come se sospendessimo il nostro modo abituale di vedere percheacute noi abitualmente vediamo la scarpa lrsquoopera drsquoarte invece mostra che la scarpa scompare per mostrare

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qualcosrsquoaltro che non crsquoera Non egrave molto lontano dallrsquooperazione che fece Freud e cioegrave ciograve che la persona dice mostra molto di piugrave di quanto sta dicendo crsquoegrave molto di piugrave in ciograve che sta dicendo di quanto vorrebbe semplicemente dire cosigrave come nel quadro crsquoegrave molto di piugrave di quanto immagino semplicemente di vedere percheacute vedo sigrave la scarpa ma anche non la vedo in un certo senso percheacute ciograve che vedo egrave il Mondo Parla a un certo dei salvaguardanti Questo lasciare che unrsquoopera sia lrsquoopera che egrave lo designiamo come la salvaguardia dellrsquoopera Egrave in virtugrave della salvaguardia che lrsquoopera crsquoegrave (nel suo essere-fatta) come reale cioegrave egrave-presente come opera (pag 51) Chi egrave il salvaguardante Egrave colui che riceve dallrsquoopera il Mondo che la scarpa del contadino manifesta Ora la cosa interessante che dice egrave che occorre che ci sia il salvaguardante percheacute ci sia opera drsquoarte cioegrave occorre che ci sia qualcuno per cui questo qualche cosa appare per quello che egrave come Mondo Infatti dice Salvaguardia dellrsquoopera significa star dentro nellrsquoaprimento dellrsquoente storicizzantesi nellrsquoopera Ma lo star dentro proprio della salvaguardia egrave un sapere Ma il sapere non consiste nella semplice conoscenza e nella rappresentazione di una cosa Chi sa veramente che cosa sia lrsquoente sa che cosa vuole nel mezzo dellrsquoente Che cosa puograve volere nel mezzo dellrsquoente nellrsquoessenza dellrsquoente Egrave la veritagrave dellrsquoente cioegrave lrsquoessere egrave questo che vuole Questo volere ndash che non egrave neacute un semplice impiego del sapere neacute una sua determinazione anticipata ndash egrave pensato in base allrsquoesperienza fondamentale del pensiero in Essere e tempo Il sapere che resta un volere e il volere che resta un sapere egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere (pag 51) Quindi il sapere che resta un volere che lascia aperto quindi il volere continua a volere egrave il lasciarsi essere estatico Estatico nel pensiero di Heidegger ha un significato letterale ex-stare stare fuori Stare fuori ma storicizzato che cosa vuol dire Vuol dire che il passato non sta tutto nel passato sta anche fuori nel presente come nel futuro il presente non sta tutto nel presente sta anche nel passato come sta anche nel futuro e cosigrave via Ciascuno di questi tre sta fuori di seacute egrave questo lo storicizzarsi per Heidegger cioegrave tutto ciograve che come presente passato e futuro come progetto egrave qui in questo momento in cui ne sto parlando Egrave questo sapere che lascia la cosa aperta Infatti dice egrave il lasciarsi essere estatico dellrsquouomo esistente nel suo non-esser-nascosto dellrsquoessere cioegrave nella veritagrave Egrave in questa estasi in questo stare fuori in cui consiste la storicitagrave ligrave sta lrsquoessere cioegrave di nuovo nellrsquoessere progetto gettato 28 settembre 2016 Supponiamo che le parole anzicheacute riferirsi avere come referente degli oggetti metafisici si riferiscano invece soltanto ad altre parole Supponiamo ancora di volerci attenere a questo criterio Queste sono le due premesse da cui muoviamo la prima dice che le parole hanno come referente altre parole e non oggetti metafisici la seconda egrave che ci atterremo a questo criterio Con oggetto metafisico intendo una qualunque cosa che sia immaginata puograve essere una matita una parola un concetto unrsquoesperienza unrsquoemozione qualunque cosa sia non egrave rilevante che sia quello che egrave indipendentemente dal linguaggio cioegrave qualche cosa che egrave fuori dal linguaggio che quindi non dipende dal linguaggio qualcosa che si pone come causa sui Ora se dobbiamo attenerci a questo criterio appena indicato cioegrave che le parole hanno come referente altre parole questo ha delle implicazioni quali Riguarda il significato delle parole o delle proposizioni o delle locuzioni percheacute se ciascuna parola ha come riferimento unrsquoaltra parola allora qual egrave il significato di quella parola Ovviamente si pone un significato ma questo significato se ci atteniamo al nostro criterio questo significato ci sposta immediatamente su altre parole percheacute per sapere cosa vuole dire quel significato che abbiamo trovato della prima parola dobbiamo spostarci su unrsquoaltra e cosigrave via allrsquoinfinito lungo quel processo che la semiotica chiama semiosi infinita Se le cose stessero cosigrave allora sarebbe impossibile affermare alcuncheacute percheacute qualunque cosa venga affermata nellrsquoaffermare questa cosa mi troverei immediatamente spostato su unrsquoaltra parola su un altro significato su unrsquoaltra proposizione un rinvio cioegrave inarrestabile dunque non potrei affermare

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nulla Tuttavia sappiamo che non egrave cosigrave che funziona parlando percheacute egrave esattamente quello che sto facendo in questo istante cioegrave continuo a fare affermazioni E allora che ne egrave di ciograve che dicevamo prima Per potere fare affermazioni dunque ho dovuto non attenermi al secondo criterio che abbiamo stabilito e cioegrave che ciascuna parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola e sottolineo ldquonecessariamenterdquo quindi per potere affermare ciograve che sto affermando io non devo attenermi a quel criterio se lo facessi cesserei di potere affermare qualunque cosa A questo punto ci si mostra una situazione singolare Prendiamo due personaggi percheacute egrave una questione antica non egrave di adesso Parmenide e Gorgia Lrsquouno Parmenide dice che lrsquoessere egrave e non puograve non essere ciascuna cosa egrave quella che egrave e non puograve non essere quello che egrave quindi fissata bloccata Gorgia dice il contrario ldquoNulla egraverdquo potremmo dire nulla egrave dicibile ldquonon si puograve dire niente se fosse dicibile non sarebbe comprensibile se fosse comprensibile non sarebbe comunicabilerdquo quindi egrave esattamente il contrario cioegrave le cose non solo non stanno come voleva Parmenide ma sono assolutamente impraticabili ma se fosse effettivamente cosigrave come dice Gorgia lui non avrebbe di fatto potuto dire niente e invece ha detto tantissimo Ma come egrave potuto accadere e comrsquoegrave che questa cosa continua ad accadere da quando gli umani esistono Ecco la questione che adesso risolviamo Come se le cose dunque per parlare fossero al tempo stesso sia come diceva Parmenide ma anche come diceva Gorgia percheacute effettivamente una parola non egrave niente se non egrave inserita allrsquointerno di una combinatoria non crsquoegrave nemmeno crsquoegrave in quanto presa e questo lo diceva benissimo De Saussure e tutta la semiotica in quanto presa allrsquointerno di una rete di connessioni Vi ricordate del nucleo semico Esige i semi contestuali solo a questa condizione crsquoegrave un semema se no non crsquoegrave niente quindi quella parola egrave quella che egrave ma anche ciograve che non egrave che egrave esattamente ciograve che dicevamo qualche volta fa per dire che cosa egrave una certa cosa devo dire ciograve che quella cosa non egrave Eppure continuiamo a parlare ad affermare continuamente cose questo ci fa riflettere sul funzionamento del linguaggio e cioegrave per potere affermare qualche cosa io devo prendere un elemento porlo come un oggetto metafisico Solo a questo punto solo a questa condizione posso utilizzarlo allrsquointerno di una combinatoria devo prenderlo come un oggetto metafisico cioegrave devo prenderlo come se fosse quello che egrave solo a questo punto posso utilizzarlo in tutti i modi che mi pare Vi faccio un esempio prendete la nozione di ldquodesideriordquo cosigrave cara ai lacaniani il desiderio per Lacan ldquoegrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Altro qui inteso come determinazione soggettiva cioegrave egrave lrsquoAltro che desidera A questo punto se dovessimo attenerci al primo criterio che abbiamo stabilito allrsquoinizio ovviamente qui ldquodesideriordquo questo termine questo significante questo lessema questo termine a seconda della teoria linguistica che lo approccia avrebbe un significato di volta in volta sfuggente non potrei sapere mai che cosrsquoegrave il desiderio percheacute ogni volta mi trovo preso in un rinvio per potere dire che cosrsquoegrave devo dire ciograve che non egrave Naturalmente in questo rinvio puograve accadere di affermare trovare un significato che dice il contrario e cioegrave posso anche affermare la proposizione contraria e la proposizione contraria della proposizione ldquoil desiderio egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo egrave la seguente ldquoil desiderio non egrave il desiderio dellrsquoAltrordquo Quindi se mi attenessi al primo criterio dovrei simultaneamente tenere conto di entrambe le proposizioni cioegrave che il desiderio egrave quella cosa ma anche non lo egrave e quindi cosa accade Che questo termine non egrave utilizzabile egrave questo che succede non egrave utilizzabile cioegrave non posso parlare per poterne parlare devo stabilire che il desiderio egrave quella cosa ligrave e non altro e cioegrave devo porre questo termine come un oggetto metafisico a questa condizione posso continuare a parlare ma a questa condizione io ldquodecidordquo che questo termine ldquodesideriordquo significhi quella cosa ligrave lo decido io ma non solo lo impongo Per potere usare il termine ldquodesideriordquo devo imporgli di essere quello che io voglio che sia che credo che sia che mi han detto che sia solo a questo punto posso inserire il termine ldquodesideriordquo allrsquointerno per esempio di una teoria di un discorso di una sequenza solo a questa condizione percheacute abbiamo visto che questo termine ldquodesideriordquo significa quello che significa ma anche il suo contrario se ci atteniamo al primo criterio Il secondo criterio ci diceva che dobbiamo attenerci al primo criterio ma abbiamo visto che se ci atteniamo davvero al primo criterio ci fermiamo

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subito non andiamo da nessuna parte cioegrave in quel senso avrebbe avuto ragione Gorgia ma sarebbe stato impossibile affermare quello che ha affermato A questo punto ecco che irrompe come una valanga la volontagrave di potenza percheacute per potere usare e con ldquousarerdquo intendo inserire un elemento allrsquointerno di una combinatoria nei modi e nei criteri stabiliti dal gioco linguistico che sto facendo per potere dunque usare un termine io devo imporre a quel termine di essere quella certa cosa questa imposizione che pongo in atto egrave esattamente la volontagrave di potenza la volontagrave che quella cosa sia quella che io dico che io voglio che sia Capite che qui si tratta di una potenza enorme stabilisco che le parole sono quelle che io dico che sono io Questa egrave la condizione per potere parlare e cioegrave ciascun termine per poter essere usato deve intervenire come un oggetto metafisico poi che cosa accade dopo che io ho posto questo oggetto metafisico quello che accade dopo sono altre questioni fantasie immagini ricordi tutto quello che vi pare ma per potere utilizzare quel termine io lo devo porre cosigrave non ho altra scelta A questo punto decade il secondo criterio non posso attenermi al primo che dice che ogni parola rinvia necessariamente a unrsquoaltra parola che egrave vero ma egrave condizionato dal fatto che per potere usarlo cioegrave per potere anche affermare questo e cioegrave i due criteri che ho stabiliti egrave necessario che ciascun elemento che egrave intervenuto nella formulazione di questi due criteri funzioni come un oggetto metafisico percheacute io ho detto ldquoci atteniamo al secondo criteriordquo questa formulazione esclude la contraria e cioegrave ldquonon ci atteniamo al primo criteriordquo Quali sono le implicazioni di una cosa del genere Adesso abbiamo considerato la struttura il funzionamento e cioegrave che la volontagrave di potenza interviene parlando necessariamente per potere usare dei termini ldquoLibrordquo egrave un termine qualunque questo termine deve essere posto come un oggetto metafisico ma non soltanto il libro in quanto tale sulla cui esistenza si potrebbe discutere a lungo ma il termine ldquolibrordquo deve essere un oggetto metafisico cioegrave deve essere quello che egrave non deve essere il posacenere il fatto che sia un libro esclude che sia questo questrsquoaltro questrsquoaltro ancora eccetera ma inserisce il libro allrsquointerno di un sistema relativamente chiuso che dice che il libro egrave soltanto quella cosa ligrave e nessun altra e allora posso utilizzare questa parola Posso dire a qualcuno ldquoprendimi quel librordquo mettendo lrsquoaltro nella condizione di trovarsi nellrsquoimpossibilitagrave di fare dire alcuncheacute da qui fino alla fine dei tempi percheacute non potragrave mai soddisfare la richiesta percheacute ldquoprendi il librordquo cioegrave che cosa e qui si trova di fronte a una serie di significati che rinviano ad altri significati e non mi daragrave quel libro A questo punto appare piugrave chiara la connessione tra il funzionamento del linguaggio e la volontagrave di potenza al punto che la volontagrave di potenza si manifesta allrsquointerno del funzionamento del linguaggio e ne rappresenta addirittura la sua utilizzabilitagrave potremmo dire che senza la volontagrave di potenza il linguaggio non funziona percheacute se tolgo la volontagrave di potenza e cioegrave tolgo la possibilitagrave da parte mia di dire che questa cosa egrave questa allora non crsquoegrave linguaggio quindi togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio Questa non egrave propriamente una intuizione di Nietzsche Nietzsche ha spalancato la porta certo perograve non egrave arrivato a tanto anche percheacute non aveva gli strumenti per farlo neacute lui neacute altri La volontagrave di potenza a questo punto egrave parte integrante del funzionamento del linguaggio per questo vi anticipavo qualche tempo fa che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio egrave il modo in cui funziona togliete la volontagrave di potenza e togliete il linguaggio per via del fatto che se voglio parlare se voglio usare un termine una proposizione devo porlo come un oggetto metafisico cioegrave devo porlo come un qualche cosa che egrave quello che egrave se voglio usarlo se no non lo posso usare percheacute mi scivola fra le dita Ci si troverebbe nel paradosso di Gorgia il quale semplicemente non ha tenuto conto del fatto che se le cose stessero cosigrave esattamente come stava dicendo lui lui non avrebbe potuto dire quello che stava dicendo percheacute se ldquonulla egraverdquo allora neppure quello che stai dicendo quindi non si pone neanche il problema se sia trasmissibile o non trasmissibile percheacute non crsquoegrave quindi non stai dicendo niente Non egrave cosigrave ovviamente percheacute al momento in cui ha affermato queste cose quelle cose quando lui scriveva ldquonulla egraverdquo questo ldquonullardquo e questo ldquoegraverdquo erano posti come oggetti metafisici Dicendo ldquonullardquo e non ldquoqualche cosardquo ha detto ldquoegraverdquo e non ldquonon egraverdquo Freud si egrave trovato di fronte a due questioni sulle quali ha sorvolato ma avrebbe

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forse fatto meglio a riflettere di piugrave e facendolo probabilmente la psicanalisi avrebbe preso unrsquoaltra direzione La prima quella che ho giagrave citato in varie occasioni che si trova in Aldilagrave del principio di piacere la questione del controllo Quando si chiede percheacute mai a uno a cui egrave scoppiata una granata a pochi metri percheacute mai deve ricordare questa cosa sgradevolissima allrsquoinfinito Mentre tutta la sua teoria precedente diceva che tutto ciograve che fa piacere si mantiene tutto ciograve che fa dispiacere cioegrave che interviene traumaticamente rispetto allrsquoIo deve essere rimossa percheacute invece questa cosa non viene rimossa Aggiungiamo un altro esempio percheacute nei bambini piccoli ma non solo si manifesta questo grandissimo piacere nellrsquoascoltare e riascoltare una storia sempre la stessa deve essere identica chi gliela racconta deve essere preciso senza inserire varianti se no viene subito ripreso La sa a memoria percheacute la fa raccontare La questione egrave la stessa percheacute questa vicenda della favola del racconto quello che egrave evidentemente comporta ha comportato un elemento straniante qualcosa di ldquoUnheimlicherdquo che nel primo racconto ha colto di sorpresa nel secondo meno nel terzo ancora meno nella quarta quinta sesta volta egrave totalmente gestita un controllo totale su quel racconto che magari la prima volta ha un porsquo inquietato deve essere qualcosa che ha dato qualche emozione Anche in questo caso la ripetizione serve al controllo cosa che a Freud egrave sfuggita e gli egrave sfuggita anche unrsquoaltra cosa a questa connessa e cioegrave lui ci dice che la rimozione egrave un processo psichico che ha una sua utilitagrave quella di cancellare eventi traumatici Lui ha costruita la sua teoria sessuale alla quale ha voluto attenersi fino alla fine nonostante ogni tanto ci sia stato qualche problema ma attenendosi alla teoria sessuale si egrave trovato di fronte a una domanda alla quale ha risposto molto rapidamente troppo rapidamente ldquopercheacute un trauma sessuale deve essere rimossordquo Percheacute egrave spiacevole Posso pensare mille cose spiacevoli eppure sono presentissime percheacute deve essere rimosso Lui dagrave la sua risposta ovviamente ldquopercheacute egrave incompatibile con la morale sessuale civilerdquo la quale impone che certe cose non debbano assolutamente neanche essere pensate figuriamoci desiderate Supponiamo che sia cosigrave ma percheacute tanta paura della riprovazione tanta paura di andare contro alla morale sessuale civile Quando poi sappiamo che ciascuno durante la sua vita fa cose che per la morale sessuale civile sarebbero inopportune Percheacute egrave spaventato dalla morale sessuale civile cioegrave dalla riprovazione La riprovazione cosa comporta Comporta lrsquoabbandono la paura di essere abbandonato ldquose faccio cosigrave la mamma mi abbandonardquo percheacute dovrebbe temere lrsquoabbandono Altra domanda e Freud non se lrsquoegrave mai fatta percheacute Forse percheacute senza la mamma muoio Che ne sa il bambino Lui non ha la piugrave pallida idea che se non crsquoegrave la mamma muore non egrave che controlla il suo conto corrente i prezzi ai supermercati neacute lrsquoandamento di flussi monetari perograve egrave spaventato da che cosa Lo spaventa la perdita della considerazione La cosa piugrave importante per gli umani non sono neacute i soldi neacute il sesso ma egrave la considerazione il rispetto il rispetto egrave la cosa che tengono al massimo grado il rispetto degli altri che non egrave altro che la considerazione da parte degli altri nei loro confronti e cosrsquoegrave questa considerazione Percheacute egrave cosigrave importante E qui ci riagganciamo alla questione di prima della volontagrave di potenza e anche della ripetizione di eventi traumatici cioegrave il controllo il controlla sullrsquoaltro il controllo che puograve avvenire in qualunque modo Il controllo sullrsquoaltro significa esattamente la stessa cosa di ciograve che dicevo prima rispetto alla parola e al porla come un oggetto metafisico quella cosa egrave esattamente cosigrave come egrave come io voglio che sia puograve essere la parola puograve essere ciograve che qualcuno pensa di me io ho il controllo su quella parola ho il controllo su di te su quello che pensi io ho il controllo su tutto Percheacute una cosa del genere Non avrebbe nessun senso una cosa del genere cosa te ne fai della considerazione di Pinco Pallino Niente e invece non egrave soltanto importante egrave la piugrave importante e su questo anche La Boeacutetie che lei citava ieri sera ha colto bene senza andare troppo nel dettaglio ma percheacute uno deve fare una cosa del genere Egrave la considerazione sigrave certo ma cosa se ne fa Percheacute egrave costretto a volere la considerazione e il rispetto dellrsquoaltro Egrave costretto non egrave che egrave una cosa opzionale che puograve esserci o non esserci Ciascuno deve per potere andare avanti potere contare che qualcosa sia esattamente cosigrave come lui pensa che sia come vuole che sia esattamente cosigrave come per andare

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avanti a parlare io devo considerare che le cose che sto dicendo siano quelle che siano e non altro La fantasia di abbandono egrave un modo per configurare la perdita della presa di potere su qualcosa e allora interviene quella cosa che si chiama ldquofantasia di abbandonordquo ma in seconda battuta dellrsquoabbandono in quanto tale a chiunque potrebbe non importargliene assolutamente niente E invece succedono le peggiori catastrofi Occorre che una parola sia quello che egrave percheacute solo a questa condizione posso fare qualcosa solo se la parola egrave presa come un oggetto metafisico Presa adesso diciamola cosigrave in modo molto rozzo per finta Io so che non egrave un oggetto metafisico io forse anche voi ma ma il sapere questo mi consente di potere usare questa parola un concetto senza essere travolto e questa egrave la condizione per potere giocare con le parole con i concetti con le proposizioni con la vita per dirla in breve Intervento anche il concetto di trauma a questo punto va messo in questione hellip Sigrave anche per esempio la granata che esplode egrave qualcosa che in quel momento fa perdere il controllo della situazione percheacute salta per aria tutto non crsquoegrave piugrave nessun controllo e tutte le ripetizioni di questa scena mano a mano egrave come se cercassero di recuperare questo controllo perduto Puograve essere la granata puograve essere qualunque cosa ovviamente una scena una fantasia una paura qualunque cosa egrave irrilevante perograve egrave comunque una situazione in cui si egrave avuta questa forte sensazione di perdere il controllo che va recuperato va recuperato percheacute solo a questa condizione io posso continuare a parlare proprio cosigrave come la parola ldquolibrordquo soltanto se egrave quella che egrave io posso continuare a usarla e quindi fare tutto quello che voglio se no non posso fare niente Quindi crsquoegrave un aspetto che egrave strutturale quello che indicavo prima con der Wille zur Macth la volontagrave di potenza di potere fare qualcosa lrsquoaspetto strutturale egrave la volontagrave di potenza come elemento del linguaggio senza il linguaggio non puograve procedere e cioegrave la volontagrave che una certa cosa sia quella che egrave per poterla usare questa egrave la volontagrave di potenza la volontagrave che una certa cosa una parola un concetto una certa cosa una ldquocosardquo sia quella che egrave per poterla usare come voglio io come dico io Pensate allrsquoesempio che facevo prima della parola ldquodesideriordquo nella teoria di Lacan egrave la manifestazione piugrave evidente ldquodesideriordquo significa quello che voglio io percheacute io possa continuare a usare questa parola e costruirci su tutte le belle storie che ci ha costruito Se si vuole parlare occorre che ciascun elemento che interviene sia preso o ldquocomerdquo un oggetto metafisico oppure ldquoin quantordquo oggetto metafisico che egrave molto diverso Si puograve tranquillamente dire che ciascuna cosa egrave differente da seacute senza sapere assolutamente di cosa si sta parlando senza rendersi conto che se fosse davvero cosigrave questa affermazione non sarebbe formulabile in nessun modo occorre che questa affermazione venga presa come un oggetto metafisico e allora posso farla Ecco tutte queste cose a mio avviso possono mostrare in modo piugrave evidente piugrave perspicuo come la volontagrave di potenza sia il linguaggio stesso e che togliere la volontagrave di potenza egrave togliere il linguaggio Torno a dire ovviamente la differenza sta nel sapere che io lo pongo ldquocomerdquo un oggetto metafisico per poterlo usare anzicheacute pensare che ldquosiardquo quella cosa ligrave che io voglio io che sia un ente che egrave quello che egrave e che non puograve neacute deve assolutamente cambiare deve essere cosigrave percheacute se no crolla tutto non resta piugrave in piedi niente Per riprendere lrsquoesempio di prima se il desiderio fosse sia il desiderio dellrsquoAltro ma anche non il desiderio dellrsquoaltro simultaneamente come faccio a usare questa proposizione Come faccio a usare questo termine ldquodesideriordquo cosa significa Mi scompare fra le dita non egrave piugrave nulla e quindi non lo posso usare e quindi non posso parlare se questa cosa viene ripetuta per ogni parola ed egrave proprio ciograve che dicevo dicendo che la volontagrave di potenza egrave il linguaggio neacute piugrave neacute meno Percheacute Gorgia possa affermare ldquonulla egraverdquo occorre che quella cosa che sta dicendo sia e sia quella che egrave cioegrave quella che lui vuole che sia e non altro e non il contrario percheacute se no questa formulazione non significa niente Sono io che impongo che qualcosa sia quello che egrave qui sta la volontagrave di potenza A questo punto forse abbiamo chiarito qualche cosa di piugrave rispetto alla volontagrave di potenza e al funzionamento del linguaggio a intendere come funziona il linguaggio mentre parlo cioegrave che deve porre ciascun elemento che interviene come un oggetto metafisico Crsquoeravamo vicinissimi quando dicevamo che per potere dire qualche cosa occorre che

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questa cosa sia quella che egrave anche se so che non lo egrave percheacute non lo posso dimostrare che sia quella che egrave ma volevo che fosse molto chiara la connessione strettissima anzi la coincidenza tra la volontagrave di potenza e il funzionamento del linguaggio cioegrave la sua struttura Intervento interessante egrave la questione della ripetizione hellip Egrave illuminante lrsquoesempio del bambino che vuole che si racconti la stessa storia percheacute prova piacere Ma quale piacere Non prova nessun piacere anzi magari crsquoegrave qualcosa nel racconto e qui Freud ha ragione che egrave risultato straniante lo ha disorientato gli ha fatto perdere il controllo che credeva di avere sul racconto cioegrave sulla scena che il racconto stava descrivendo cosigrave come si usa nei drammi nelle commedie il colpo di scena che interviene a spiazzare tutti fa perdere il controllo della situazione uno credeva di aver capito chi era per esempio lrsquoassassino e invece no Freud ha sfiorato questa cosa in Al di lagrave del principio di piacere ma non lrsquoha proseguita era troppo preso dalla sua teoria sessuale in effetti ligrave cambia un pochino idea infatti passa dalla prima alla seconda topica ma la teoria sessuale che egrave lrsquoimpianto di tutta la sua teoria questa non la molla Per cui si egrave soffermato sulla teoria sessuale senza mai rispondere a una domanda legittima percheacute qualcuno avrebbe cosigrave tanto timore di infrangere la morale sessuale civile per non essere abbandonato La questione egrave piugrave complessa e riguarda qualcosa che aveva sfiorato in Al di lagrave del principio di piacere e cioegrave il controllo della situazione Il controllo della situazione egrave fondamentale percheacute egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero essendo ciograve di cui egrave fatto il linguaggio egrave ciograve di cui egrave fatto il suo pensiero ecco percheacute non puograve non farlo se parla se parla si trova nella volontagrave di potenza inesorabilmente cioegrave nel volere che quello che dice sia quello che sia questa egrave la volontagrave di potenza Sono un porsquo di cose su cui riflettere naturalmente crsquoegrave tutto lrsquoaspetto fantasmatico da considerare questo potrebbe anche essere marginale o forse no cioegrave tutte le fantasie che vengono create da una cosa del genere ma tutte sono riconducibili a questo 5 ottobre 2016 Pagina 55 il capitolo Lrsquoorigine dellrsquoopera drsquoarte Lrsquoessenza dellrsquoarte venne da noi intesa come il porre in opera la veritagrave (lrsquoessenza dellrsquoarte consisteva nel fare apparire lrsquoessere che dagrave il significato allrsquoente che egrave il significato dellrsquoente egrave lrsquoessere che appare nellrsquoopera drsquoarte cioegrave il mondo per cui quellrsquoente egrave quello che egrave vi ricordate della scarpa della contadina che non egrave la scarpa in quanto tale ma il fatto che quella scarpa fatta in quel modo inserita in quel modo mostra tutto il mondo della contadina e ci attira in quel mondo) ma questa determinazione egrave volutamente ambigua Per un lato significa lrsquoarte e il fissarsi della veritagrave ordinantesi nella figura (cioegrave lrsquoarte mostra questa veritagrave del mondo che si ordina acquisisce un suo ordine nella figura che si mostra) il che ha luogo nel fare come produzione del non essere nascosto dellrsquoente ma porre in opera significa anche porre in moto e far essere storico lrsquoesser opera il che ha luogo come salvaguardia cosigrave lrsquoarte egrave la producente salvaguardia della veritagrave in opera (lrsquoopera egrave tale se crsquoegrave qualcuno che la guarda egrave qualcuno che la guarda che la storicizza che la salvaguarda salvaguarda la veritagrave che appare nellrsquoopera quindi si storicizza percheacute crsquoegrave un ente particolare che egrave lrsquouomo che la guarda e coglie lrsquoessere solo lrsquouomo puograve cogliere lrsquoessere cioegrave il significato delle cose) ma in tal caso lrsquoarte egrave il divenire e lo storicizzarsi della veritagrave (cioegrave la veritagrave che appare) la veritagrave sorge dunque dal nulla (nel senso che crsquoegrave unrsquoopera drsquoarte che fa sigrave che noi cogliamo la veritagrave della scarpa della contadina cioegrave il suo mondo appunto Dice ldquoma allora sorge dal nulla questa veritagrave) Sigrave se per nulla si intende la pura negazione dellrsquoente inteso come quella semplice presenza abituale che lrsquoopera il suo limpido sussistere denuncia e dissolve come lrsquoente solo presuntivamente vero (sorge dal nulla ma a condizione che si intenda la pura negazione dellrsquoente e allora sigrave viene dal nulla percheacute mostrando lrsquoessere dellrsquoente lrsquoente scompare La scarpa scompare allrsquointerno del mondo che sta mostrando non egrave piugrave la scarpa in quanto tale) La veritagrave non puograve mai esser letta presso ciograve che egrave semplicemente presente e abituale (non la cogliamo dallrsquoente dalla cosa) la veritagrave dellrsquoaperto e lrsquoilluminazione dellrsquoente si realizzano solo se egrave progettata lrsquoapertura

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che lrsquoesser gettato porta con seacute (cioegrave la veritagrave non la si coglie nellrsquoente che egrave quello che fa la scienza la scienza cerca la veritagrave nellrsquoente La veritagrave non la si coglie se non si coglie il progetto allrsquointerno del quale questo ente egrave quello che egrave cosa che la scienza non fa neacute puograve fare) Pagina 57 ogni lingua egrave lo storicizzarsi di quel dire in cui per un popolo si apre storicamente il suo mondo e per cui la terra egrave custodita nella sua chiusura (la lingua che ciascuno usa cioegrave ciograve in cui ciascuno egrave preso non egrave qualcosa che accade ligrave ma egrave qualcosa che si storicizza mentre si dice le cose che io sto dicendo in questo momento vengono da tutto ciograve che io ho fatto ho deciso ho intrapreso ho perseguito ho evitato questa egrave la mia lingua la lingua in cui io mi trovo) Pag 58 Unrsquoopera egrave reale come opera soltanto se noi stessi ci sottraiamo alla nostra abitudinarietagrave ed entriamo in ciograve che lrsquoopera drsquoarte apre per condurre il nostro essere stesso a soggiornare nella veritagrave dellrsquoente (ci dice che unrsquoopera egrave reale quando noi ci sottraiamo allrsquoabitudinarietagrave alla chiacchiera egrave il ldquosi dicerdquo cioegrave quando riusciamo in qualche modo a lasciare che la veritagrave del quadro ci si mostri senza pregiudizi) Pagina successiva Il soggettivismo moderno equivoca la creativitagrave intendendola come lrsquoazione geniale di un soggetto sovrano (vi ricordate qui le critiche che faceva Heidegger anche a Kant ma soprattutto a Cartesio che potremmo dire che egrave lrsquoinventore della soggettivitagrave anche se il termine non lrsquoha inventato lui ma lrsquoha inventato nellrsquoaccezione che interviene oggi nella modernitagrave) Lrsquoinstaurazione della veritagrave egrave instaurazione non solo nel senso di libera donazione ma proprio nel senso di fondamento che fonda (questo per dire che il soggettivismo immagina che la veritagrave sia il prodotto di un calcolo relativo allrsquooggetto che si auto contrappone io sono il soggetto lui egrave lrsquooggetto io lo calcolo e allora a questo punto traggo la veritagrave Lrsquoidea egrave che questa cosa si manifesti attraverso il calcolo e quindi questa sarebbe la veritagrave dellrsquooggetto il suo essere Questo per la metafisica quindi per la scienza cioegrave la veritagrave di questo aggeggio che fonda la possibilitagrave per me di immaginare che esista un soggetto che analizza un oggetto Sta dicendo che la veritagrave cosigrave come la intende lui ovviamente cioegrave come lrsquoaccorgersi che questa cosa qui egrave quella che egrave percheacute presa in un progetto ed egrave percheacute egrave presa in un progetto che io la considero e la vedo per quello che egrave che immagino che sia ed egrave questo che mi consente a questo punto di immaginare di essere io soggetto e che ci sia di lagrave un oggetto che comunemente si scambia per una cosa naturale ldquoio vedo questa cosa la peso la misuro ecceterardquo no dice Heidegger questo che sto facendo egrave solo un progetto non egrave nientrsquoaltro che un progetto Il pensiero della scienza non egrave altro che un particolare progetto allrsquointerno del quale le cose sono quelle che sono ma allrsquointerno di quello per questo Heidegger continua a insistere legittimamente a mio avviso cioegrave ldquole cose non sono quelle che sono come vuole la scienzardquo concetto su cui si basa cioegrave che le cose siano quelle che sono e rimangono cosigrave come sono Ma dice Heidegger noi immaginiamo che sia quello che egrave percheacute noi vogliamo che sia quello che egrave e lo vogliamo allrsquointerno di quel progetto ldquoio voglio che questo sia questa cosa qui con queste caratteristiche con queste proprietagrave voglio che sia un oggetto percheacute io sono il soggetto e quindi posso decidere mentre vi ricordate che la questione dellrsquoἀλήθεια come disvelamento in Heidegger pone le in modo radicalmente differente) Pagina 62 Oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissuta (prima dice ldquoLrsquoestetica assume lrsquoopera drsquoarte come un oggetto ndash estetica intesa in senso moderno- e precisamente come oggetto della αἴσθησις ndash la percezione ndash dellrsquoapprensione sensibile nel senso piugrave ampio oggi questa apprensione prende il nome di esperienza vissutardquo dice ldquoprende lrsquoopera drsquoarte come un oggetto lrsquooggetto della percezione e per fare questo occorre un soggettordquo ldquoil modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte ne decide lrsquoessenzardquo che egrave il contrario di ciograve che si pensa comunemente cioegrave si pensa che lrsquoarte abbia una sua essenza che io esperisco lrsquoarte dice qualcosa e io ricevo questa cosa Lui capovolge la cosa e dice che egrave il modo in cui lrsquouomo esperisce lrsquoarte che ne decide lrsquoessenza cioegrave di nuovo il modo in cui lrsquoarte entra nel progetto in cui egrave situata egrave questo che decide della sua essenza cioegrave decide che cosrsquoegrave non il contrario come fa la scienza che dice che cosrsquoegrave e una volta che ha stabilito che cosrsquoegrave allora percepisco rettamente) Pagina 64 La veritagrave egrave il non essere nascosto dellrsquoente in quanto ente La veritagrave egrave la veritagrave dellrsquoessere (percheacute il non esser nascosto dellrsquoente egrave lrsquoessere egrave lrsquoessere che consente allrsquoente di uscire dal nascondimento

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finchegrave il significante non ha un significato questo significante egrave niente egrave il significato che lo fa uscire dal nascondimento cioegrave che lo fa essere quello che egrave) La bellezza non egrave qualcosa che si accompagna a questa veritagrave ponendosi in opera la veritagrave appare lrsquoapparire in quanto apparire di questo essere opera e in quanto opera egrave la bellezza il bello rientra pertanto nel farsi evento nella veritagrave (quindi la bellezza non egrave qualche cosa che appartiene allrsquooggetto di nuovo ldquoil bello rientra nel farsi evento nella veritagraverdquo si fa evento cioegrave appare nella veritagrave nel suo significato quindi la bellezza per Heidegger egrave il manifestarsi della veritagrave nellrsquoente quando guardo il famoso quadro di Van Gogh la bellezza non la traggo dalle rifiniture di cui egrave fatta la scarpa della contadina ma la traggo dal significato di tutto il quadro dal mondo che mi pone davanti il suo significato cioegrave lrsquoessere) Il capitolo successivo ldquoLrsquoepoca dellrsquoimmagine del mondordquo Nella metafisica ha luogo la riflessione sullrsquoessenza dellrsquoente e la decisione circa lrsquoessenza della veritagrave (questo fa la metafisica vuole sapere qual egrave lrsquoessenza dellrsquoente e in base allrsquoessenza dellrsquoente decidere qual egrave la sua veritagrave) Questa metafisica dagrave fondamento a unrsquoetica in quanto le offre la base per la sua configurazione essenziale attraverso una sua determinata interpretazione dellrsquoente e una determinata concezione della veritagrave Questo fondamento domina tutte le manifestazioni che caratterizzano unrsquoepoca di conseguenza unrsquoindagine adeguata deve essere in grado di risalire da queste manifestazioni al loro fondamento metafisico la riflessione cosigrave intesa consiste nel coraggio di porre radicalmente in questione la veritagrave delle proprie presupposizioni e il campo dei propri obiettivi (sta dicendo che in qualunque epoca in qualunque situazione qualunque ricerca si faccia la prima cosa da fare egrave intendere qual egrave la portata metafisica di questa ricerca e del metodo che io sto utilizzando percheacute in base a questo e soltanto se faccio questo posso procedere con degli obiettivi che abbiano un senso altrimenti giro in tondo intorno alla metafisica Pagina 73) In che consiste lrsquoessenza della scienza moderna Quale concezione dellrsquoente e della veritagrave danno fondamento a questa essenza Se ci riusciragrave di penetrare nel fondamento metafisico che sta alla base della scienza moderna ci saragrave possibile da esso gettare uno sguardo sullrsquoessenza del mondo moderno (questo invito che fa in effetti si potrebbe rivolgere a qualunque cosa non solo alla scienza ma a tutto ciograve che egrave pensato come la scienza cioegrave tutto ciograve che egrave pensato metafisicamente) Quando noi oggi parliamo di scienza intendiamo qualcosa di assolutamente diverso dalla doctrina e dalla scientia del medioevo e anche dalla episteme greca la scienza greca non fu mai esatta e non lo fu percheacute per la sua stessa natura non lo poteva essere e non abbisognava di esserlo (sul fatto che la scienza moderna sia diventata esatta egrave una cosa sulla quale ha riflettuto anche Koyregrave nel suo libro Dal mondo del pressappoco allrsquoUniverso della precisione questo perograve ci rinvia a unrsquoaltra questione ancora la scienza moderna oggi senza la tecnica non fa niente provate a immaginarvi un laboratorio moderno di fisica e togliete tutti i computer non si fa piugrave niente Oggi la scienza senza la tecnica non fa un passo cosa che non era presso i greci) Perciograve non ha alcun senso affermare che la scienza moderna egrave piugrave esatta di quella antica sono cose totalmente differenti allo stesso modo non si puograve dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi egrave vera e che quella aristotelica secondo cui i corpi pesanti tendono al basso egrave falsa (sono modi di pensare diversi e dire che uno egrave vero e lrsquoaltro egrave falso potrebbe non essere cosigrave semplice) La visione greca della natura del corpo del luogo e dei loro rapporti riposa su una diversa interpretazione dellrsquoente che determina analogamente un diverso modo di vedere e di indagare i processi naturali (se vedo lrsquoente in un altro modo quindi non come un qualche cosa che per essere quello che egrave deve essere misurato soppesato analizzato eccetera ma come qualcosa appare per via di un disvelamento egrave chiaro che egrave posta in modo totalmente differente) Nessuno pretenderagrave che la poesia di Shakespeare sia piugrave gradita di quella di Eschilo Ma egrave ancora piugrave assurdo dire che la concezione moderna dellrsquoente egrave piugrave esatta di quella greca se vogliamo pertanto afferrare lrsquoessenza della scienza moderna dovremo liberarci dal luogo comune che pretende di cogliere la natura della nuova scienza procedendo gradualmente dallrsquoantica sotto la guida dellrsquoidea di progresso (cioegrave considerare la scienza dei greci a partire da quella di adesso non ha nessun senso appunto come prendere la poesia di Shakespeare e in base a questa confrontare quella di Eschilo) Lrsquoessenza di ciograve che oggi si chiama scienza egrave la ricerca In che

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cosa consiste lrsquoessenza della ricerca (quando parliamo di ricerca stiamo parlando di qualcosa intanto quindi giagrave crsquoegrave un presupposto che la ricerca sia qualcosa) Nel fatto che si installa sottoforma di investigazione in un dominio dellrsquoente (quindi parto dallrsquoidea che la conoscenza segua alla possibilitagrave di dominare lrsquoente questo egrave il concetto di conoscenza della fisica moderna per esempio la conoscenza muove dal fatto che io possa misurare lrsquoente analizzarlo conoscenza manipolazione elaborazione dellrsquoente Quindi il dominio lui egrave preciso il dominio dellrsquoente mi dagrave la conoscenza egrave la volontagrave di potenza) Investigazione non significa semplicemente metodo procedimento infatti ogni investigazione richiede giagrave lrsquoapertura di una regione che possa muoversi (se voglio investigare qualcosa devo giagrave presupporre che ci sia intanto un qualche cosa da investigare e che poi ci sia unrsquoapertura che ho giagrave posta e allrsquointerno della quale investigo Questa apertura lrsquoho creata io cioegrave questa apertura non egrave altro che il mio progetto allrsquointerno del quale apro questa investigazione che comunque egrave giagrave limitata dal mio progetto egrave entro questi limiti) Egrave proprio nellrsquoapertura di una regione del genere che consiste lrsquoinvestigazione fondamentale propria della ricerca (la regione di cui parla egrave il progetto egrave questo che mi si apre egrave allrsquointerno di questo progetto che posso pensare a cercare qualche cosa che ci sia qualcosa da cercare valutare il metodo per trovarlo valutare il metodo per verificate eccetera ma egrave allrsquointerno del mio progetto del mio mondo) Essa (la ricerca) ha luogo quando in un dominio dellrsquoente la natura ad esempio (la scienza della natura) viene progettato un determinato piano di fenomeni naturali (io voglio indagare la natura stabilisco un piano stabilisco un sistema allrsquointerno del quale sistemo tutte le cose che ritengo siano parte della natura quelle e solo quelle le altre vengono escluse) Quindi il progetto delinea in qual modo lrsquoinvestigazione conoscitiva deve vincolarsi al dominio aperto (egrave il progetto che decide che cosa faragrave parte di questa apertura e cosa no cosa rientra nella natura e cosa no quindi vedete che la natura sigrave egrave diventata un oggetto ma sono io soggetto che decido che la natura egrave una certa cosa e poi in base al mio progetto cioegrave in base a ciograve che voglio fare stabilisco quali sono i limiti stabilisco che cosa mi serve e cosa no cosa che la scienza fa continuamente stabilisce che cosa egrave utile alla teoria) Questo vincolo egrave il rigore dellrsquoindagine attraverso il progetto del piano e la determinazione del rigore lrsquoinvestigazione si assicura entro il dominio dellrsquoessere il suo settore oggettivo (stabilisco entro quali termini questa cosa dovragrave comparire generalmente egrave il calcolo matematico) Uno sguardo alla scienza moderna piugrave vecchia e tuttavia piugrave autorevole la fisica matematica ci permetteragrave di chiarire ciograve che intendiamo dire Nei limiti in cui la fisica atomica moderna resta pur sempre fisica lrsquoessenziale a cui qui esclusivamente si mira vale anche per essa La fisica moderna si chiama fisica matematica percheacute applica in un senso caratteristico una matematica ben determinata essa puograve procedere soltanto matematicamente poicheacute in un senso piugrave profondo egrave giagrave di natura matematica (e non lo egrave per caso lo egrave diventata ovviamente percheacute allrsquointerno di questo progetto il metodo egrave un metodo matematico e quindi la fisica moderna non puograve che essere fisica matematica) τά μαθήματα (da cui matematica) significa per i greci ciograve che la considerazione dellrsquoente egrave nel commercio con le cose (cioegrave nel fare quelle cose) lrsquouomo conosce in anticipo dei corpi lrsquoesser corpi delle piante lrsquoesser piante degli animali lrsquoesser animali dellrsquouomo lrsquoesser uomo Ma questo ldquogiagrave conosciutordquo cioegrave al ldquomatematicordquo appartengono anche i numeri Se vediamo tre mele su un tavolo riconosciamo che sono tre il numero tre lrsquoesser tre lo conoscevamo giagrave e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico (percheacute matematico egrave ciograve che io so giagrave sarebbe lrsquoa priori infatti per Kant la matematica rientra nella conoscenza sintetica a priori e ciograve equivale a dire che il numero egrave qualcosa di matematico che sembra una stupidaggine pero sta dicendo che il numero egrave qualche cosa che noi conosciamo giagrave se vedo queste tre cose che sono sul tavolo dico che sono tre come faccio a dirlo In base a che cosa) Solo percheacute i numeri costituiscono il piugrave incontestabilmente e sempre giagrave conosciuto e quindi il piugrave noto nel dominio del matematico avvenne che il numero fosse assunto come designazione del matematico (percheacute il numero egrave stato pensato come ciograve che egrave naturale per tutti appunto il giudizio sintetico a priori e il numero egrave lrsquoemblema di questa conoscenza a priori per cui il matematico egrave diventato numerico) Ma lrsquoessenza del matematico non si risolve affatto

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nel numerico la fisica a sua volta egrave la conoscenza della natura in generale e in modo particolare la conoscenza della corporeitagrave materiale nel suo movimento (la fisica si occupa dei corpi e del loro movimento) questa corporeitagrave si rivela immediatamente e costantemente seppur in modi diversi in tutto ciograve che egrave naturale (ciascuno lo vede ci sono corpi e questi corpi si muovono e poi in base a questo si sviluppano forze eccetera) Che la fisica si sviluppi esplicitamente nel senso di una fisica matematica viene a significare che attraverso essa e per essa egrave determinato in anticipo e in modo precipuo qualcosa di giagrave conosciuto (sta dicendo che questo concetto di matematico come ciograve che egrave giagrave conosciuto o di numerico che viene associato a matematico come suo emblema egrave ciograve che fa sigrave che la fisica si muova in un certo modo come se presumesse un qualcosa di giagrave dato ma non al modo del greco antico ma al modo del metafisico e cioegrave che qualcosa egrave quello che egrave non egrave giagrave dato percheacute si egrave disvelato in anticipo prima La fisica matematica ritiene di avere a che fare con qualcosa che giagrave conosce cioegrave con enti con cose che sono qualcosa quindi egrave giagrave conosciuto se io vedo questo aggeggio magari non so che cosrsquoegrave ma so che egrave qualcosa Qui intendiamo con ldquoconoscenzardquo il dominio sullrsquoente) Questa determinazione riguarda niente meno che il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave lrsquoinsieme coerente in seacute chiuso dei movimenti dei punti massa in rapporto spazio temporale (questa determinazione del modo della metafisica di partire da qualcosa che suppone giagrave conosciuto determina il progetto se io muovo da questa idea che le cose ci sono giagrave e basta soltanto misurarle questo delimita il mio progetto anzi egrave il mio progetto a partire dalla quale cosa io incomincio a investigare ma a partire da questo Il progetto di ciograve che per la conoscenza della natura che si vuole raggiungere dovragrave costituire la natura stessa cioegrave la natura saragrave quella che io avrograve deciso che egrave percheacute rientra allrsquointerno di questo progetto di investigare la natura quindi la natura egrave determinata e esiste percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigarla egrave il mio progetto di investigarla che la fa esistere Heidegger non lo dice ma potremmo allargando un porsquo la questione dire che in effetti se mi metto a indagare la natura egrave il mio voler indagare la natura che immette qualche cosa che egrave la natura che deve essere indagata in un certo modo che egrave quello che io ho deciso che capovolge completamente la questione Crsquoegrave questo aggeggio e io voglio dominarlo e quindi lo investigo ma no egrave percheacute crsquoegrave il mio progetto di investigare percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza che poi egrave questa volontagrave di investigare egrave la mia volontagrave di potenza che decide che io investighi qualche cosa e da questo momento decide qual egrave il campo di investigazione decide che cosa egrave investigabile e che cosa no cioegrave ciograve che crsquoegrave e ciograve che non crsquoegrave A questo punto io trovo lrsquooggetto ma senza volontagrave di potenza questa cosa non sarebbe mai esistita neacute sarebbe mai potuta esistere alcuna investigazione percheacute non ci sarebbe stato nessun motivo per investigare alcuncheacute Qui ci riallacciamo alle cose che dicevamo la volta scorsa la volontagrave di potenza egrave il funzionamento stesso del linguaggio senza volontagrave di potenza non crsquoegrave nessun motivo per dire niente percheacute non crsquoegrave la necessitagrave di dominare alcuncheacute e quindi di stabilire che cosa egrave che cosa non egrave) In questo progetto della natura stabilita a priori si danno fra le altre anche le seguenti definizioni ldquomovimentordquo significa cambiamento di luogo ldquonessun movimentordquo e nessuna direzione di movimento sono privilegiati rispetto ad altri ogni luogo egrave identico a ogni altro nessun punto del tempo egrave privilegiato rispetto a un altro ogni forza si definisce a partire da ciograve che nellrsquounitagrave di tempo da essa deriva in fatto di movimento cioegrave di misura del mutamento del luogo (questi sono i principi fondamentali della fisica che sono i costituenti del progetto di investigazione infatti Heidegger egrave preciso in questo progetto la natura egrave stabilito a priorirdquo egrave in questo mio progetto che esistono queste definizioni che ldquomovimento significa cambiamento di luogo) Egrave nel quadro di questo progetto che un fenomeno naturale si rende visibile come tale (egrave allrsquointerno del mio progetto che questa cosa egrave questa cosa) Questo progetto della natura trova la sua garanzia nel fatto che lrsquoindagine fisica egrave vincolata anticipatamente ad esso in ognuno dei suoi passi nel cammino della ricerca (cioegrave ogni passo che faccio nella ricerca scientifica egrave vincolato al progetto egrave questa la garanzia Se ho stabilito che il movimento egrave un cambiamento di luogo di un punto a questo punto se verifico questa cosa questa cosa egrave vera ma questa cosa egrave ciograve che io ho

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stabilito prima come progetto) Questo vincolo che poi passa come il rigore della ricerca questo vincolo il rigore della ricerca assume di volta in volta il suo carattere specifico (in base al progetto ovviamente) cosigrave il rigore della scienza matematica della natura egrave lrsquoesattezza (percheacute dovrebbe essere lrsquoesattezza Percheacute cosigrave ho deciso cosigrave) Ogni fenomeno che pretenda valere come fenomeno naturale deve essere anticipatamente determinato come quantitagrave di movimento spazio temporale e in modo preciso hellip Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente ma deve calcolare a questo modo percheacute ciograve che la vincola alla sua regione oggettiva ha il carattere dellrsquoesattezza (e potremmo aggiungere qui percheacute ho preventivamente deciso che queste cose che faccio hanno il carattere dellrsquoesattezza le chiamo ldquoesatterdquo non crsquoegrave un altro motivo Lrsquoinvestigazione matematica della natura non egrave esatta percheacute calcola esattamente cioegrave il calcolare esattamente non egrave ciograve che precede lrsquoesattezza ma il contrario) deve calcolare in questo modo viceversa le scienze dello spirito (la filosofia) e anche le scienze che si occupano dei viventi lrsquoantropologia devono necessariamente essere inesatte per poter restare rigorose si puograve certo considerare anche il vivente come una quantitagrave di movimento spazio temporale ma in tal caso non si considera come ldquoviventerdquo la inesattezza delle scienze storiche dello spirito non egrave una deficienza ma la soddisfazione di un esigenza essenziale di questo tipo di indagine in veritagrave il progetto e la garanzia del campo di oggettivitagrave della scienza storica (della storia) non egrave solo di genere diverso ma di ben piugrave difficile realizzazione del rigore delle scienze esatte hellip La scienza si costituisce a ricerca in virtugrave del progetto e attraverso lrsquoassicurazione del medesimo nel rigore dellrsquoinvestigazione (la ricerca si costituisce in virtugrave del mio progetto di attenermi scrupolosamente rigorosamente a questo progetto se io decido che lrsquoesattezza egrave una certa cosa devo attenermi a questa definizione se voglio andare avanti) Rigore e progetto divengono perograve ciograve che sono soltanto nel procedimento esso costituisce il secondo carattere dellrsquoindagine (dice che il rigore e il progetto divengono ciograve che sono soltanto nel procedimento nel mettere in atto il mio progetto non esistono prima ma solo nel momento in cui le applico allrsquointerno del mio progetto) Se la regione progettata deve divenire oggettiva deve essere resa accessibile in tutta la varietagrave dei suoi livelli e delle sue connessioni lrsquoinvestigazione deve pertanto essere in grado di cogliere nella sua diversitagrave ciograve che essa incontra solo nellrsquoorizzonte della costante diversitagrave del mutamento si manifesta la pienezza del particolare dei fatti La costanza del mutamento nella necessitagrave del suo corso egrave la legge (la legge fisica cioegrave una costante che si manifesta sempre) solo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sono (ma come dicevamo prima queste regole e queste leggi sono state determinate allrsquointerno del mio progetto nellrsquoambito del mio progetto ldquosolo nellrsquoorizzonte della regola e della legge i fatti si manifestano cosigrave come i fatti che sonordquo quindi io posso dire che una cosa egrave quella che egrave percheacute ho stabilito allrsquointerno del mio progetto quali sono i criteri per stabilire che qualcosa crsquoegrave e per stabilire che cosrsquoegrave ldquolo studio dei fatti nel dominio della natura si risolve nella formulazione e nella verifica di regole e leggirdquo cioegrave una volta stabilita una certa cosa devo stabilire se questa cosa rientra nellrsquoambito di quelle leggi che ho stabilite che sono quelle che decidono dellrsquoesistenza di qualcosa) Il procedimento in virtugrave del quale una regione di oggetti accede alla rappresentazione ha il carattere della chiarificazione a partire da ciograve che egrave giagrave chiaro della spiegazione questa la spiegazione ha sempre un duplice aspetto da fondamento a qualcosa di non conosciuto mediante qualcosa di conosciuto e contemporaneamente verifica questo conosciuto attraverso quel non conosciuto (che egrave quello che fa la scienza la spiegazione aggiunge qualcosa di conosciuto allo sconosciuto in modo che divenga anche quello conosciuto) La spiegazione si compie nel corso della ricerca Nelle scienze della natura (la fisica egrave scienza della natura) essa si costituisce in conformitagrave al campo di indagine e in funzione della spiegazione concretandosi nellrsquoesperimento (la scienza della natura non diviene ricerca in virtugrave dellrsquoesperimento al contrario dice Heidegger) Lrsquoesperimento egrave possibile lagrave e solo lagrave dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricerca (ecco percheacute nella scienza dei greci antichi non crsquoera questo tipo di investigazione percheacute lrsquoesperimento che oggi egrave il fondamento della ricerca scientifica ldquolrsquoesperimento egrave possibile soltanto dove la conoscenza della natura ha assunto lrsquoandamento della ricercardquo cioegrave di quellrsquoinvestigazione determinata dal

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progetto che la fa esistere se nel mio progetto di investigare qualche cosa con tutte le regole e regolette che si dagrave questa investigazione a un certo punto dice Heidegger che necessita dellrsquoesperimento ma e qui interviene una cosa interessante) Solo essendo matematica nella sua stessa essenza la fisica moderna puograve essere sperimentale cosigrave la dottrina medioevale come lrsquoepisteme greca non sono scienze nel senso della ricerca ed egrave per questo che esse non conoscono lrsquoesperimento (occorre cioegrave che tutto sia inserito allrsquointerno di un progetto di investigazione nel senso che intendeva prima deve crearsi questo progetto di investigazione e solo allora crsquoegrave lrsquoesperimento ai greci di tutto questo non gliene importava niente) Egrave vero che fu Aristotele per primo a definire il significato di ἐμπειρία empiria lrsquoosservazione delle cose stesse le loro proprietagrave e loro modificazioni nel mutare delle condizioni e quindi la conoscenza dei modi in cui le cose si comportano nella regola (lo studio di come le cose si mutano) ma unrsquoosservazione diretta a conoscenze di questo genere lrsquoexperimentum egrave radicalmente diversa da quella propria della scienza come ricerca dallrsquoesperimento indagativo e ciograve vale anche per i casi in cui gli osservatori antichi e medioevali si servivano di numeri e di misure o di particolari apparecchiature e strumenti ciograve che qui manca in ogni caso egrave lrsquoaspetto decisivo dellrsquoesperimento questo comincia con la formulazione di una legge impostare lrsquoesperimento significa rappresentarsi le condizioni secondo cui un determinato complesso di movimenti puograve essere seguito dalla necessitagrave del suo svolgimento e quindi essere controllato anticipatamente col calcolo (uno dei compiti della scienza egrave quello di prevedere i fatti anticipatamente attraverso il calcolo) La formulazione della legge ha luogo in riferimento al progetto fondamentale della regione oggettiva (quindi la questione dellrsquoesperimento egrave strettissimamente connessa con il fatto di considerare un qualche cosa come un oggetto e quindi nella volontagrave di dominarlo lrsquoesperimento egrave uno dei modi della volontagrave di dominare lrsquooggetto) Questo progetto fornisce la misura e vincola la rappresentazione che anticipa la condizione questa rappresentazioni in cui e con cui ha inizio lrsquoesperimento non ha nulla in comune con lrsquoimmaginazione arbitraria per questo Newton diceva hypotheses non fingo le ipotesi non sono escogitazioni arbitrarie esse sono ricavate dal progetto fondamentale della natura e iscritte in esso Lrsquoesperimento egrave quel procedimento che nella sua impostazione e nella sua esecuzione egrave sorretto e guidato dalla legge ipotizzata e mira al reperimento di fatti che verifichino tale legge o ne neghino la verifica quanto piugrave esattamente egrave stato progettato il piano fondamentale della natura e tanto piugrave esatta diviene anche la possibilitagrave dellrsquoesperimento (questo per dire come ha incominciato a costruirsi la scienza moderna tutti i passi che sono stati necessari egrave necessario quindi avere un progetto stabilire allrsquointerno di questo progetto quali sono le regole gli algoritmi che dovrograve usare per rapportarmi allrsquooggetto naturalmente dopo che questo oggetto egrave stato presupposto dal mio progetto Heidegger ci sta dicendo come la scienza sia stata possibile a condizione di abbandonare il concetto greco di φύσις e di costruire allrsquointerno di un nuovo progetto una serie di regole e procedure che consentano di affermare che questa cosa egrave una cosa non solo ma egrave una cosa misurabile egrave una cosa conoscibile quindi dominabile Il concetto greco di φύσις non prevedeva necessariamente la dominabilitagrave sta insomma dicendo che la scienza moderna non egrave altro che una fantasia una volontagrave di potenza al massimo grado 12 ottobre 2016 Il discorso che sta facendo Heidegger intorno alla scienza egrave interessante per una serie di motivi di cui tra poco vi dirograve Pag 81 Che cosrsquoegrave che si annunzia nellrsquoestensione e nellrsquoapprofondimento del carattere di istituto della scienza Nientrsquoaltro che lrsquoassicurazione del primato del procedimento rispetto allrsquoente che di volta in volta egrave oggettivato nella ricerca (quindi questo per Heidegger egrave ciograve che caratterizza la scienza vale a dire il ldquoprimato del procedimentordquo egrave dal procedimento che procede lrsquooggettivazione dellrsquooggetto dellrsquoente) Lo sviluppo decisivo del carattere operativo della scienza crea pertanto un nuovo tipo di uomo lo studioso scompare il suo posto egrave preso da ricercatore tutto impegnato nei suoi programmi di ricerca Questi e non la coltivazione dellrsquoerudizione caratterizzano lrsquoorizzonte

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dinamico del suo lavoro (cioegrave non il sapere) il ricercatore non ha piugrave bisogno di biblioteche personali egrave sempre in viaggio delibera nelle riunioni eccetera hellip Il ricercatore assume necessariamente e da se stesso la figura del tecnico nel senso essenziale del termine (qui mostra come la scienza sia diventata ricerca e lo scienziato ricercatore da pensatore sia diventato un tecnico) Pag 83 Il conoscere come ricerca vuole che lrsquoente renda conto del come e del quanto della sua disponibilitagrave per la rappresentazione (occorre che lrsquoente venga rappresentato nella ricerca una qualunque cosa deve essere rappresentata per quella che egrave e quindi poi manipolata eccetera) La ricerca decide dellrsquoente sia calcolandone anticipatamente il corso futuro completandone il corso passato La scienza diviene ricerca quando si ripone lrsquoessere dellrsquoente in tale oggettivitagrave (e cioegrave quando viene rappresentato) Questa oggettivazione dellrsquoente si compie in un rappresentare in un porre innanzi (Vor Stellen) che mira a presentare ogni ente in modo tale che lrsquouomo calcolatore possa essere sicuro di seacute cioegrave certo dellrsquoente (quindi lo pone innanzi in modo che sia calcolabile solo a questo punto il ricercatore acquisisce la certezza Abbiamo visto che questo calcolare non dice che cosrsquoegrave la cosa ma egrave una delle procedure stabilite dal progetto egrave ciograve che rientra nel progetto ciograve che decide dellrsquoente e della sua esistenza Quindi la scienza come ricerca si costituisce soltanto se la veritagrave si egrave trasformata in certezza del rappresentare cosa significa questo parlare della scienza come ricerca Quando Heidegger parla di veritagrave intende lrsquoἀλήθεια il manifestarsi dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere quindi questa veritagrave si egrave trasformata in unrsquoaltra cosa ldquoin certezza del rappresentarerdquo quindi non egrave piugrave un qualcosa che appare che si svela ma egrave la certezza che questa rappresentazione sia corretta) Egrave nella metafisica di Cartesio che per la prima volta lrsquoente egrave determinato come oggettivitagrave del rappresentare e la veritagrave come certezza del rappresentare stesso (quindi lrsquoente come oggettivitagrave del rappresentare quello che mi rappresento egrave la rappresentazione della cosa e la veritagrave egrave appunto lrsquoadaeligquatio rei et intellectus la conformitagrave con ciograve che rappresenta la cosa) Il titolo della sua opera principale suona Meditationes de prima filosofia (meditazione sulla filosofia prima) egrave la designazione aristotelica di ciograve che piugrave tardi saragrave detta ldquometafisicardquo Ma se la scienza come ricerca egrave una manifestazione essenziale del mondo moderno ciograve che costituisce il fondamento metafisico della ricerca dovragrave prima di tutto e sin dalle origini costituire lrsquoessenza del mondo moderno (cioegrave il mondo moderno non egrave nientrsquoaltro che la metafisica cosigrave come si egrave prodotta) Decisivo non egrave che lrsquouomo si egrave emancipato dai ceppi precedenti ma che lrsquoessenza stessa dellrsquouomo subisce una trasformazione col costituirsi dellrsquouomo a soggetto (egrave soltanto se crsquoegrave il soggetto che crsquoegrave lrsquooggetto contrapposto) Dobbiamo senzrsquoaltro vedere in questa parola subjectum la traduzione del greco ὑποκείμενον la parola indica ciograve che sta prima ciograve che raccoglie tutto in seacute come fondamento questo significato metafisico del concetto di soggetto non ha originariamente alcun particolare riferimento allrsquouomo e meno ancora allrsquoio (la parola ὑποκείμενον per i greci antichi non si riferiva affatto allrsquouomo al soggetto lui traduce questa parola con ldquociograve che sta prima che raccoglie tutto in seacute come fondamentordquo ricordate il ldquoraccogliente raccogliererdquo il λέγειν) Ma il costituirsi dellrsquouomo al primo e autentico subjectum porta con seacute quanto segue lrsquouomo diviene quellrsquoente in cui ogni ente si fonda nel modo del suo essere e della sua veritagrave (questo egrave Cartesio cioegrave egrave il soggetto che a questo punto fa esistere e dagrave la certezza dellrsquooggetto) Lrsquouomo diviene il centro di riferimento dellrsquoente come tale ma ciograve egrave possibile solo se si trasforma la concezione dellrsquoente nel suo insieme (vale a dire che questo ente anzicheacute essere ciograve che si manifesta nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave che esce dal nascondimento e viene incontro diventa un oggetto io sono soggetto e ligrave lrsquooggetto) Riflettere sul mondo moderno significa cercare la moderna immagine del mondo essa egrave chiarita mediante la sua contrapposizione a quella medioevale e a quella antica ma percheacute lrsquointerpretazione di unrsquoepoca storica deve assumere la forma della determinazione di unrsquoimmagine del mondo (qui inserisce un elemento importante la questione dellrsquoimmagine del mondo che per i greci non crsquoera non esisteva nonostante Platone parlasse di εἶδος di immagine ma) Che cosrsquoegrave unrsquoimmagine del mondo una raffigurazione del mondo ma che significa qui ldquomondordquo e che significa ldquoimmaginerdquo ldquoMondordquo egrave qui la denominazione dellrsquoente nella sua totalitagrave (cioegrave qualunque cosa rientra nel mondo) Il termine non equivale a Cosmo e a Natura (infatti i greci avevano parole

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diverse) Del mondo fa parte anche la storia tuttavia la natura e la storia sono importanti questa denominazione ldquomondordquo abbraccia anche il fondamento del mondo comunque sia inteso il suo rapporto col mondo Col termine immagine si intende in primo luogo la riproduzione di qualcosa di conseguenza lrsquoimmagine del mondo sarebbe una pittura dellrsquoente nel suo insieme ma lrsquoimmagine del mondo significa qualcosa di piugrave con essa intendiamo il mondo stesso lrsquoente nella sua totalitagrave cosigrave come ci si impone nei suoi condizionamenti e nelle sue misure (qui sta parlando della scienza ha appena detto che lrsquoimmagine egrave il mondo stesso il mondo egrave unrsquoimmagine ma di che Immagine non significa qui qualcosa come imitazione ma ciograve che egrave implicito nellrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo fissarsi su qualcosa egrave il significato di immagine che lui sta usando adesso immagine egrave avere unrsquoidea fissa di qualcosa fissa inamovibile) il che significa la cosa sta cosigrave come noi la vediamo (avrete forse colto un richiamo a ciograve che andavo dicendo due mercoledigrave fa ma ne parleremo lrsquoidea fissa qualcosa che deve essere fissato) Avere unrsquoidea immagine fissa di qualcosa significa porre innanzi a seacute lrsquoente stesso cosigrave come viene a costituirsi per noi e mantenerlo costantemente cosigrave come egrave stato posto Manca perograve ancora allrsquoimmagine una determinazione essenziale farsi unrsquoidea fissa di qualcosa non significa soltanto rappresentarsi in generale lrsquoente ma anche porlo innanzi a noi come sistema cioegrave nellrsquounitagrave di ciograve che proprio di esso e si raccoglie in esso (quando mi faccio unrsquoidea fissa di qualche cosa questo qualche cosa comprende anche tutte le sue caratteristiche proprietagrave eccetera) Lrsquoespressione ldquoavere unrsquoidea fissa di qualcosardquo significa anche essere al corrente essere pronto per orientarsi nella cosa quando il mondo diviene immagine (con la scienza il mondo diviene immagine egrave la scienza che ha bisogno che il mondo sia unrsquoimmagine sia una rappresentazione di qualche cosa Per il greco antico il mondo non era affatto unrsquoimmagine) Un mondo diviene immagine quando il mondo nel suo insieme egrave assunto come ciograve in cui lrsquouomo si orienta e quindi come ciograve che egli vuole portare innanzi a seacute avere innanzi a seacute e quindi in un senso decisivo come ciograve che vuol porre innanzi (ciograve che vuole dominare ciograve che vuole porre innanzi a seacute appunto rappresentarsi quindi ldquorappresentarsirdquo qui scivola verso la questione della volontagrave di potenza rappresentare qualche cosa in modo da vedere fissare lrsquoimmagine quindi controllarla) Immagine del mondo in senso essenziale significa quindi non una raffigurazione del mondo ma il mondo concepito come immagine (che egrave diverso uno puograve farsi una raffigurazione del mondo ma non lo concepisco come immagine invece dice Heidegger ldquodel mondo concepito come immaginerdquo come dire che devo partire dallrsquoidea che il mondo sia unrsquoimmagine sicuro di questo allora lo concepisco come unrsquoimmagine) Lrsquoente nel suo insieme egrave perciograve visto in modo tale che diviene ente soltanto in quanto egrave posto dallrsquouomo che rappresenta e produce (a questo punto lrsquoente viene posto dallrsquouomo cioegrave lrsquoente egrave tale soltanto percheacute egrave concepito come unrsquoimmagine egrave in questo modo che lrsquoente appare nel mondo moderno non come poteva apparire nel mondo antico Ci sta dicendo che lrsquoente ci appare come unrsquoimmagine) Il sorgere di qualcosa come lrsquoimmagine del mondo fa tuttrsquouno con una decisione essenziale attorno allrsquoente nel suo insieme lrsquoessere dellrsquoente e cercato e rintracciato nellrsquoesser rappresentato dellrsquoente (badate bene ldquolrsquoesser dellrsquoente egrave cercato e rintracciatordquo in quanto esser rappresentato dellrsquoente ciograve che cerco egrave la sua rappresentazione ciograve che trovo egrave la sua rappresentazione) Ma quando lrsquoente non egrave interpretato a questo modo (cioegrave come una rappresentazione) il mondo non puograve divenire immagine e non egrave quindi possibile parlare di una immagine del mondo (come dire che lrsquoente in quanto rappresentazione in quanto immagine egrave unrsquointerpretazione di qualche cosa se io non lo interpreto a quella maniera allora il mondo non egrave immagine percheacute penso in un altro modo Egrave chiaro che non crsquoegrave la cosa che egrave quella che egrave e alla quale mi devo adeguare ovviamente in ciascuna situazione si parla sempre del modo in cui io vedo le cose cioegrave del progetto) Che lrsquoente sia fatto consistere nel suo essere rappresentato (dal soggetto sempre si intende percheacute chi lo rappresenta egrave il soggetto) egrave cosa che da un carattere di assoluta novitagrave allrsquoepoca in cui ciograve avviene (cioegrave il mondo moderno) le espressioni ldquoimmagine del mondo modernordquo e ldquoimmagine moderna del mondordquo esprimono in forme diverse la medesima cosa e alludono ad alcuncheacute di impensabile nelle epoche precedenti (dice non egrave che lrsquoimmagine del mondo da

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medioevale che era divenga moderna ma egrave ldquoil costituirsi del mondo a immagine ciograve che distingue e caratterizza il mondo modernordquo questo costituirsi del mondo come immagine non egrave stato un progresso un cammino a un certo punto il mondo si egrave costituito come immagine di qualche cosa allora a questo punto egrave come se fosse cambiata la prospettiva) Lrsquoente non diviene essente per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso della rappresentazione intesa come percezione soggettiva egrave piuttosto lrsquouomo a essere guardato dallrsquoente cioegrave dallrsquoaprentesi allrsquoesser presente in esso raccolto (dice che lrsquoente non diventa essente cioegrave le cose non appaiono in quanto essenti per il fatto che lrsquouomo lo intuisca nel corso di un suo pensiero come una percezione soggettiva no dice egrave piuttosto lrsquouomo che egrave guardato dallrsquoente questo naturalmente nella posizione di Heidegger ldquoguardato dallrsquoenterdquo nel senso che lrsquoente manifestandosi nellrsquoapertura dellrsquoessere mostra il progetto in cui egrave inserito e che lo fa essere quello che egrave) ldquoGuardato dallrsquoenterdquo compreso e mantenuto nellrsquoaperto dellrsquoente sorretto da esso coinvolto nei suoi contrasti e segnato dal suo dissidio ecco lrsquoessenza dellrsquouomo nel periodo della grandezza greca (questa egrave la differenza tra il pensiero greco e il mondo moderno il mondo moderno si egrave inventato il soggetto contrapposto a qualche cosa che ha chiamato oggetto dopo di che ha immaginato che questo oggetto fosse una rappresentazione unrsquoimmagine di qualche cosa e ha cominciato a manipolarlo Per il greco antico non era affatto cosigrave) ecco percheacute questo uomo per attuare la sua essenza deve raccogliere λέγειν salvare σῴζειν lrsquoaprentesi nella sua apertura deve coglierlo salvaguardandolo e rimanere esposto alla dilacerazione del disordine ἀληθεύειν Lrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoente (qui crsquoegrave la distanza immensa ldquolrsquouomo greco egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo capite che qui non crsquoegrave nessuna contrapposizione lrsquoente appare si manifesta ed egrave in questo manifestarsi dellrsquoente che lrsquouomo crsquoegrave in questo lasciarsi portare in un certo senso dallrsquoente e quindi dallrsquoessere ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo non in quanto si immagina un soggetto contrapposto allrsquooggetto che deve manipolare Egrave sempre Heidegger che sta parlando quindi quando lui dice che ldquolrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoenterdquo egrave da intendere che lrsquouomo egrave in quanto percepisce lrsquoente cosigrave come lo vede e lo vede cosigrave percheacute preso allrsquointerno del suo progetto solo a questa condizione lrsquouomo conosce il suo progetto e quindi conosce lrsquoessere il progetto egrave lrsquoessere) di conseguenza nella grecitagrave il mondo non puograve divenire immagine (non puograve percheacute non egrave oggetto semplicemente quindi non crsquoegrave rappresentazione) Per contro il fatto che in Platone lrsquoentitagrave dellrsquoente si definisca come eidos ndash aspetto egrave il presupposto storico e remoto operante una lunga e nascosta mediazione percheacute il mondo divenga immagine (dice che egrave stato Platone a dare lrsquoinnesco ha posto le basi percheacute dopo in seguito con tutta la metafisica si giunga alla scienza) Il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine (quindi il tratto fondamentale del mondo moderno egrave la conquista del mondo risolto in immagine) Il termine ldquoimmaginerdquo significa in questo caso la configurazione della produzione rappresentante (cioegrave di una produzione produco questa immagine con la quale rappresento il mondo) In questa pro-duzione lrsquouomo lotta per prendere quella posizione in cui puograve essere quellrsquoente che vale come regola e canone per ogni ente (il soggetto) poicheacute questa posizione si garantisce si articola e si esprime come visione del mondo il rapporta mento moderno allrsquoente al momento del suo sviluppo decisivo prende la forma di un confronto di visioni del mondo hellip Non certo di visioni qualsiasi ma solamente di quelle giagrave connesse in modo radicale alle situazioni estreme dellrsquouomo per questa lotta fra visioni del mondo (anche lotta fra teorie modo di pensare religioni) e in conformitagrave al senso di questa lotta lrsquouomo pone in gioco la potenza illimitata dei suoi calcoli della pianificazione del controllo di tutte le cose (quindi il mettere in atto calcoli tutte le cose che fa la scienza la tecnica hanno come obiettivo il porre in gioco una potenza illimitata) La scienza come ricerca egrave una forma indispensabile di questo insignorisi del mondo egrave una delle vie lungo le quali il mondo moderno va verso il compimento della sua essenza con una risolutezza che sfugge agli interessati (il compimento della sua essenza egrave la tecnica Volevo riprendere un accenno che ha fatto allrsquoinizio ciograve che sta dicendo qui Heidegger intorno alla scienza del fissarsi dellrsquoidea cioegrave dellrsquoimmagine di qualche cosa egrave la necessitagrave di porre qualche cosa come un oggetto metafisico per potere procedere qui Heidegger sta dicendo che la scienza quindi la metafisica

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non puograve non operare se non attraverso il fissarsi di una idea cioegrave una rappresentazione un rappresentarsi qualcosa La domanda che ci si puograve porre egrave se anche quellrsquooggetto metafisico di cui parlavamo lrsquoaltra volta non sia in qualche modo il fissarsi di unrsquoidea cioegrave di un immagine nel senso piugrave ampio del termine quando io pongo una qualunque cosa mercoledigrave parlavamo del desiderio quando io lo pongo come un qualche cosa cioegrave come un oggetto metafisico il desiderio non lo pongo piugrave come un qualche cosa che si manifesta allrsquointerno del mio progetto ma lo pongo come unrsquoidea fissa fuori dal progetto unrsquoidea fissa che egrave quella che egrave cioegrave compio quellrsquooperazione che qui Heidegger descrive come lrsquooperazione che fa la scienza Drsquoaltra parte la scienza per potere procedere deve fissare un aggeggio qualunque La rappresentazione egrave lrsquoidea fissa la rappresentazione di qualche cosa egrave quella che egrave ed egrave lrsquoidea fissa ora per questo lui dice che per il greco antico non crsquoegrave immagine del mondo percheacute non crsquoegrave la rappresentazione quindi non crsquoegrave lrsquoidea fissa ma al di lagrave di questo la scienza ha bisogno di queste cose per bloccare per fissare qualche cosa per poterlo manipolare esattamente cosigrave come il discorso il racconto ha bisogno di fissare un elemento per poterlo usare egrave questo ciograve di cui stavamo parlando se non lo fisso non lo posso usare Ma fissandolo cosa accade di questo elemento Ovviamente il piugrave delle volte accade ciograve che accade per la scienza cioegrave credo veramente che quello sia la cosa e si muove di conseguenza Tenendo conto dellrsquoimpossibilitagrave di uscire da questo procedere il fissare qualche cosa come immagine quindi come rappresentazione egrave la condizione stessa per potere parlare Quando Heidegger dice che il greco antico non pone il mondo come immagine ma lascia che la veritagrave si manifesti nellrsquoapparire dellrsquoente nellrsquoapertura dellrsquoessere cioegrave del progetto si trova in quella posizione che egrave esattamente quella che voleva evitare percheacute lui fissa un idea fissa un immagine lrsquoimmagine fissata egrave questa ldquoil greco antico non aveva un immagine del mondo percheacute lrsquoente egrave lrsquoente che mi guardardquo come diceva lui che poi riprese Lacan comunque ldquolrsquoente che mi guardardquo quindi ldquoio sono quello che sono in relazione con lrsquoenterdquo in questo uscire fuori dal nascosto dellrsquoente ma questa affermazione fissa unrsquoimmagine per questo Heidegger si accorge che non riesce a uscirne fuori che ci vuole ben altro che scrivere lrsquoEssere con la barra non puograve venirne fuori in nessun modo Heidegger pensava di dare nomi diversi lui pensava di non riuscire a venire fuori dalla metafisica percheacute le parole che utilizzava per descrivere le cose erano parole della metafisica la questione non si risolve cosigrave ovviamente cambiando le parole o inventandone di nuove Giagrave dicendo che lrsquoessere dellrsquoente egrave il progetto in cui lrsquoente esiste sta ponendo lrsquoessere come qualcosa ponendo lrsquoessere come qualcosa lo pone come un ente Poniamola in questo modo che per altro egrave una critica che egrave stata fatta a Heidegger che comunque se vogliamo parlare lrsquoessere dobbiamo porlo come ente non crsquoegrave modo di uscirne se voglio parlare di qualcosa devo fissarla come immagine come rappresentazione e allora devo bloccarla e solo allora posso farne qualche cosa cioegrave posso usarla allrsquointerno di una struttura di una combinatoria Come vedevamo due mercoledigrave fa se io tenessi sempre conto dicevamo ldquosupponiamo che la parola abbia come referente soltanto unrsquoaltra parolardquo allora questa parola nel momento in cui si dice non egrave quella parola e allora come la uso allrsquointerno di una combinatoria se non egrave quella cosa Quindi sono costretto a fissarla Lrsquoaltro mercoledigrave mettevamo a confronto Parmenide e Gorgia dicevamo che non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro percheacute Parmenide fissa ldquolrsquoessere egrave e non puograve non essererdquo e chiuso il discorso Gorgia dice ldquonulla egraverdquo perograve se fosse cosigrave come diceva Gorgia quello che ha detto non sarebbe mai potuto accadere se egrave accaduto egrave percheacute non egrave esattamente cosigrave Cosigrave come ciascuno di noi quando parla quando dice che per esempio ciascuna cosa egrave differente da seacute se puograve dire questo egrave percheacute non egrave vero o egrave anche ma non soltanto percheacute cosigrave questa proposizione sarebbe indicibile non sarebbe mai esistita percheacute il ldquoseacuterdquo non esisterebbe quindi ldquodifferente da chirdquo da niente e allora egrave come se avessimo in effetti raggiunto un punto importante in cui ci egrave apparso molto chiaro il funzionamento del linguaggio che per procedere egrave costretto a farsi un idea fissa di qualche cosa dopo che si egrave fatto un idea fissa allora puograve procedere Egrave chiaro che tutto questo egrave soltanto un meccanismo niente di piugrave perograve egrave quel meccanismo che ha costituito per millenni un problema insolubile per gli umani

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il problema di sapere che cosa qualche cosa egrave il problema della realtagrave ad esempio realtagrave sulla quale ciascuno di noi si basa Quando voglio accendermi una sigaretta prendo il pacchetto prendo lrsquoaccendino mi affido a cose che sono considerate reali tutta la mia vita egrave appoggiata su cose considerate reali per esempio mi appoggio sul tavolo sapendo in un certo senso che mi sosterragrave anzicheacute precipitare tuttavia nessuno egrave in condizioni di dire neacute che cosa sia la realtagrave neacute se la realtagrave sia ciograve non di meno ciascuno si affida su questo per tutta la sua vita Egrave singolare se ci pensate percheacute egrave esattamente ciograve che descrivevamo prima rispetto alla rappresentazione cioegrave se io rappresento qualcosa do per acquisito che ci sia qualcosa che sto rappresentando cioegrave che mi si presenti lo do per acquisito ma non egrave affatto cosigrave scontato ma devo farlo se voglio fissare qualcosa Il fissarsi di unrsquoidea egrave questo Gli umani vivono affidandosi a una realtagrave della quale neacute sanno che cosa sia neacute sanno se sia eppure tutta la loro esistenza egrave fondata su questo potrebbe apparire sorprendente quindi il prossimo mercoledigrave affronteremo il capitolo successivo che parla dellrsquoesperienza Non stiamo facendo nientrsquoaltro che ciograve che Heidegger ha suggerito di fare cioegrave riprendere la domanda piugrave antica piugrave essenziale e continuare a pensarla Cosrsquoegrave lrsquoessere Cosrsquoegrave una qualunque cosa Domanda che non ha risposta nel senso che non crsquoegrave modo di sapere che cosrsquoegrave una qualche cosa facevo lrsquoesempio della penna io posso dire di che cosrsquoegrave fatta di che colore del peso posso fare tutto quello che voglio ma tutte queste cose anche messe insieme non saranno mai la penna ma che cosrsquo questa penna Egrave soltanto ciograve che io mi rappresento Egrave soltanto qualche cosa che mi si presenta come immagine fissa Egrave possibile crsquoegrave da rifletterci su questo 19 ottobre 2016 Capitolo La sentenza di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo In questo capitolo Heidegger riprende la questione della volontagrave di potenza in modo articolato e puntuale Potremmo compendiarlo in questo enunciato la volontagrave di potenza egrave volere che ciograve che dico sia quello che dico questa egrave la volontagrave di potenza neacute piugrave neacute meno Heidegger Col capovolgimento determinato da Nietzsche non resta piugrave alla metafisica che il suo capovolgimento nel suo non essere Il soprasensibile noncheacute lrsquoinconsistente prodotto del sensibile (qui sta parlando di Nietzsche) ma con questo svilimento del suo opposto il sensibile rinnega il suo stesso essere la destituzione del soprasensibile sopprime anche il puro sensibile e perciograve la loro distinzione la destituzione del sovra sensibile sfocia in un ldquoneacute hellip neacuterdquo rispetto alla distinzione di sensibile αἰσθητόν e non sensibile νοητόν la destituzione si conclude nellrsquoinsensato Sin Loss tuttavia essa rimane il presupposto inavvertito e indispensabile del cieco tentativo di sottrarsi allrsquoinsensato attraverso un mero conferimento di senso (sta dicendo soltanto che se come ha voluto Nietzsche togliamo valore al sovrasensibile dallrsquoidea da ciograve che da sempre ha dato lrsquoessere al sensibile cioegrave alle cose se togliamo quello togliamo lrsquoessere e scompare anche lrsquoente se tolgo lrsquoessere a questo punto non crsquoegrave piugrave la possibilitagrave di distinguere ente ed essere egrave come se non ci fosse piugrave niente questo sarebbe il nichilismo in un certo senso Percheacute dice che il sovrasensibile si pone come lrsquoinconsistente prodotto del sensibile cioegrave dellrsquoente questo inconsistente vuol dire che non crsquoegrave se non crsquoegrave lrsquoessere non crsquoegrave nemmeno lrsquoente non crsquoegrave piugrave niente) In questo scritto la metafisica egrave sempre intesa come la veritagrave dellrsquoente come tale nel suo insieme e non come la dottrina di un pensatore (la metafisica ldquostoricamenterdquo come un percorso storico del pensiero umano non il pensiero di qualcuno) Il pensatore ha di volta in volta la sua posizione filosofica fondamentale nella metafisica ed egrave per questo che una metafisica puograve essere indicata col suo no ma se teniamo ferma la nostra concezione della metafisica (cioegrave della metafisica come un percorso di pensiero) non saragrave assolutamente possibile dedurne che le singole metafisiche sono il prodotto e il possesso di un pensatore inteso come un personalitagrave operante nel dominio pubblico dellrsquoattivitagrave culturale (continua a dire la stessa cosa cioegrave che la metafisica non egrave il prodotto di qualcuno di un pensatore neacute di Nietzsche neacute di altri egrave un percorso culturale della societagrave) In ogni caso della metafisica si rende di volta in volta visibile un tratto della via che il destino dellrsquoessere si traccia nel seno dellrsquoente nelle brusche epoche della

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veritagrave (dire che la metafisica la si trova esattamente nel destino del pensiero potremmo dire che il destino del pensiero egrave la metafisica) Nietzsche stesso spiega metafisicamente il corso della storia occidentale e precisamente come il sorgere e lo svilupparsi del nichilismo appunto (e quindi il nichilismo come la storia del pensiero occidentale) Lrsquoesame della metafisica di Nietzsche diviene allora una levitazione sulla situazione e sullo stato dellrsquouomo contemporaneo il cui destino rispetto alla propria veritagrave egrave ancora ben scarsamente compreso (il fatto che il nichilismo sia qualche cosa che riguarda il pensare stesso dellrsquouomo questo dice Heidegger non egrave ancora stato compreso ma giagrave Nietzsche se ne era accorto) Ogni riflessione di questo genere quando almeno non voglia essere una vuota ripetizione di nozioni deve andare al di lagrave di ciograve intorno a cui rifletta questo andare al di lagrave non egrave perograve un porsi al di sopra o un lasciare indietro ma un oltrepassamento la nostra riflessione attuale sulla metafisica di Nietzsche non significa che oltre alla sua etica alla sua gnoseologia alla sua estetica prendiamo in esame anche o prima di tutto la metafisica ma significa semplicemente soltanto che noi cerchiamo per prima cosa di prendere sul serio Nietzsche come pensatore ma pensare significa anche per Nietzsche rappresentare lrsquoente in quanto ente ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro (ldquorappresentare lrsquoente in quanto enterdquo che significa porsi di fronte allrsquoente e per cogliere la sua enticitagrave volgersi allrsquoessere percheacute egrave lrsquoessere che dagrave la sua enticitagrave lrsquoessere in quanto significato per questo dice ogni pensiero metafisico egrave ontologia e nullrsquoaltro percheacute ogni pensiero metafisico ma potremmo dire che ogni pensiero egrave ontologia cioegrave egrave una riflessione intorno allrsquoessere cioegrave al significato del significante pagina 194) Ciograve che ora ci proponiamo egrave la riflessione sulla metafisica di Nietzsche il suo pensiero vede se stesso sotto il segno del nichilismo (dice che vede il proprio pensiero come nichilismo) Si tratta del nome di una corrente storica riconosciuta da Nietzsche che dopo aver dominato i secoli precedenti caratterizza ora il nostro secolo Nietzsche ne riassume brevemente lrsquointerpretazione con lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo Pagina 197 il primo passo di questo libro si riferisce alla Gaia Scienza egrave intitolato ldquoCiograve che ne egrave della nostra serenitagraverdquo esso incomincia cosigrave Il quinto canto degli eventi recenti che Dio egrave morto cheacute la fede nel dio cristiano egrave divenuta inattendibile comincia giagrave a gettare le sue prime ombre sullrsquoEuropa Heidegger da questo passo risulta chiaro la posizione di Nietzsche circa la morte di dio riguardo al dio cristiano ma altrettanto certo e da tener presente fin drsquoora che le espressioni dio e dio cristiano sono usate nel pensiero di Nietzsche per indicare il mondo sovrasensibile in generale (che non egrave il dio cristiano egrave il mondo sovrasensibile il mondo delle idee infatti dice) questo mondo del sovrasensibile vale da Platone o meglio da una parte dellrsquointerpretazione greca e da quella cristiana della filosofia platonica come il mondo vero lrsquoautenticamente reale (di Platone ciograve che egrave autenticamente reale sono le idee le cose sono irreali) in opposizione ad esso il mondo sensibile egrave semplicemente il mondo di qua il mondo mutevole apparente e irreale Il mondo di qua egrave la valle di lacrime contrapposto allrsquoeterna beatitudine ultraterrena se intendiamo come ancora fa Kant il mondo sensibile come il mondo fisico nel senso piugrave ampio il mondo sovrasensibile diverragrave il mondo metafisico (fisico-metafisico) cosigrave lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo significa che il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale (se dio egrave il mondo ultrasensibile e Dio egrave morto non crsquoegrave piugrave lrsquoultrasensibile e cioegrave il mondo ultrasensibile egrave senza forza reale) non dispensa vita alcuna La metafisica per Nietzsche la filosofia occidentale intesa come platonismo egrave alla fine Nietzsche intende la sua filosofia come la controcorrente della metafisica cioegrave per lui del platonismo ma in quanto semplice controcorrente essa resta necessariamente conforme come ogni ldquoantirdquo alla natura contro ciograve cui si rivolge (questa egrave lrsquoobiezione che volge Heidegger a Nietzsche rispetto allrsquoidea che aveva Nietzsche di avere oltrepassato la metafisica no non puoi se fai un ldquoantirdquo metafisica continui a rimanere allrsquointerno della struttura metafisica) lrsquoldquoantirdquo metafisica di Nietzsche in quanto semplice capovolgimento della metafisica egrave un irretimento nella metafisica stessa siffatto che questa divorziando nella sua stessa natura non egrave piugrave in grado in quanto metafisica di pensare la propria essenza perciograve alla metafisica e in virtugrave sua resta nascosto ciograve che effettivamente succede in essa in quanto egrave se stessa (dice Heidegger che Nietzsche a questo punto non egrave piugrave in grado di fare in modo che la metafisica possa pensare se stessa percheacute gli toglie il fondamento quindi la metafisica non egrave piugrave in grado di

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pensare questo cosa comporta) Se dio come causa ultrasensibile e come fine di ogni realtagrave egrave morto se il mondo ultrasensibile dellrsquoidea ha perdura la sua forza normativa e soprattutto la sua forza di risveglio e di elevazione non resta piugrave nulla a cui lrsquouomo possa attenersi e secondo cui possa regolarsi (questo egrave ciograve che accade quando si toglie la metafisica) Egrave per questo che nel passo che abbiamo citato egrave scritto ldquonon andiamo forse errando nel nulla infinitordquo (questo egrave Nietzsche) (Heidegger) Lrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave constatazione che questo nulla dilaga ldquoNullardquo significa qui ldquoassenza di un mondo ultrasensibile e vincolanterdquo e il nichilismo il piugrave inquietante degli ospiti batte alla porta (abbiamo visto che togliendo lrsquoultrasensibile anche lrsquoente scompare e cosa rimane Nulla Ecco il nulla che batte alla porta) Il tentativo di interpretare il significato dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo egrave equivalente alla delucidazione di ciograve che Nietzsche intende per ldquonichilismordquo e quindi alla determinazione dellrsquoatteggiamento di Nietzsche di fronte al nichilismo In linea di massima occorre vedere se il termine ldquonichilismordquo rigorosamente pensato nel senso conferito ad esso dalla filosofia di Nietzsche abbia soltanto un significato nichilistico cioegrave negativo nel senso di un nulla radicale (come appariva qua) di fronte allrsquouso indeterminato e arbitrario del termine ldquonichilismordquo si rende perciograve necessario prima ancora di una esatta determinazione di ciograve che Nietzsche affermograve sul nichilismo il raggiungimento di una prospettiva adeguata alla stessa posizione del problema (come fa sempre Heidegger ldquovediamo di intendere bene di cosa stiamo parlandordquo) Il nichilismo egrave un movimento storico e non un modo di vedere o una dottrina qualsiasi sostenuta da qualcuno il nichilismo muove la storia in seno al destino dei popoli occidentali e la muove come un processo fondamentale appena avvertito il nichilismo non egrave dunque un fenomeno storico fra altri non egrave solo una corrente spirituale che si presenti nella storia occidentale accanto ad altre accanto al cristianesimo allrsquoumanesimo allrsquoilluminismo il nichilismo pensato nella sua essenza egrave piuttosto il movimento fondamentale della storia dellrsquooccidente esso rivela un corso cosigrave profondamente sotterraneo che il suo sviluppo non potragrave determinare che catastrofi mondiali Il nichilismo egrave il movimento storico universale dei popoli della terra nella sfera di potenza del mondo moderno non egrave quindi un fenomeno dellrsquoepoca attuale e neppure un prodotto del secolo XIX anche se in questo secolo si destograve una consapevolezza piugrave acuta nei riguardi di esso e il termine cominciograve ad essere usato neacute si puograve dire che il nichilismo sia soltanto il prodotto delle singole nazioni i cui pensatori e scrittori parlano espressamente di esso quelli che se ne ritengono esenti ne determinano lo sviluppo forse in modo piugrave radicale fa parte dellrsquoinquietudine che circonda questo ospite estremamente inquietane il fatto che esso non possa rivelare la sua provenienza (il nichilismo egrave come se non potesse rivelare la sua provenienza percheacute rivelare la sua provenienza significa renderlo piugrave potente significa mostrare come ha fatto Nietzsche che il nichilismo viene dalla metafisica cioegrave viene da Platone e che quindi tutto il pensiero occidentale egrave nichilista nel senso che tutto il pensiero occidentale il pensiero metafisico si porta in seacute in nuce per cosigrave dire la fine della metafisica nel momento in cui Platone disgiunge lrsquoente dallrsquoessere dal momento in cui crsquoegrave questa divisione allora egrave come se giagrave si ponesse il crollo del pensiero percheacute una cosa per essere quella che egrave ha bisogno di unrsquoaltra cosa lrsquoente per essere ente ha bisogno dellrsquoessere ma lrsquoessere senza lrsquoente non crsquoegrave Non dice cosigrave Heidegger ma crsquoegrave come in nuce in germe il nichilismo cioegrave la distruzione egrave chiaro che per renderla evidente occorreragrave pensarci Nietzsche lo ha fatto occorreva pensare che nella struttura stessa del pensare metafisico proprio ligrave crsquoegrave il suo annientamento cioegrave il suo essere sempre e comunque in vista di qualche cosrsquoaltro) Fincheacute noi intendiamo lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo hellip Lrsquoespressione ldquodio egrave mortordquo il termine ldquodiordquo pensato fino in fondo sta per il mondo ultrasensibile degli ideali che costituiscono il fine della vita terrena concepito come sussistenza al di sopra della vita terrena stessa e come tale da determinarla dallrsquoalto e quindi in un certo modo dal di fuori (questo egrave fondamentale ldquodal di fuorirdquo) qualcosa viene determinato non per seacute ma dal di fuori cioegrave da qualche cosrsquoaltro) Al posto dellrsquoautoritagrave di dio dileguata e dallrsquoammaestramento della chiesa subentra lrsquoautoritagrave della coscienza si impone lrsquoautoritagrave della ragione contro di questa si leva lrsquoistinto sociale lrsquoevasione nel mondo sovrasensibile egrave surrogato dal progresso storico Il fine ultraterreno della beatitudine eterna si trasforma nella felicitagrave terrena universale e le cure del culto religioso sono sostituite

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dallrsquoentusiasmo per le creazioni culturali e per la diffusione della civiltagrave la creativitagrave riservata un tempo al dio biblico caratterizza ora lrsquoagire umano il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare Tolto dio sovrasensibile che cosa va al suo posto la fede nel progresso la fede nella scienza la fede nella ragione quindi il suo fare finisce per risolversi nellrsquoaffare nel darsi da fare indaffararsi per qualche cosa Ciograve che in tal modo vuol prendere il posto del mondo ultrasensibile non egrave che costituito da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano chiesastica e teologica la quale a sua volta ha desunto il suo schema dellrsquoordo dellrsquoordinamento gerarchico dellrsquoente dal mondo ellenistico e ebraico la struttura fondamentale venne stabilita da Platone agli albori della metafisica occidentale (questa operazione che avviene oggi per cui non crsquoegrave dio ma crsquoegrave la fede nella scienza nella ragione nel progresso nel sociale eccetera tutte queste storie non spostano assolutamente niente la struttura rimane esattamente la stessa infatti dice che il mondo ultrasensibile non egrave costituito che da derivati dellrsquointerpretazione del mondo cristiano) Il dominio in cui sono possibili cosigrave lrsquoessenza come lrsquoesistenza del nichilismo egrave la metafisica stessa purcheacute noi vediamo in essa non una dottrina o addirittura una particolare disciplina filosofica ma quellrsquoordinamento dellrsquoente nel suo insieme in virtugrave del quale esso viene suddiviso in mondo sensibile e ultrasensibile facendo dipendere quello da questo (questa egrave sempre la questione centrale che poi egrave la questione linguistica il fatto che il mondo sensibile dipenda da qualche cosrsquoaltro drsquoaltra parte questo qualche cosrsquoaltro lrsquoultrasensibile se non ci fosse il sensibile sarebbe ldquoultrardquo niente se non crsquoegrave il sensibile egrave ultra che cosa) Noi designiamo questa rovina essenziale del sovrasensibile come la sua dissoluzione (questa egrave la rovina dellrsquoultrasensibile quella operata da Nietzsche che ha tolto lrsquoultrasensibile ha tolto dio) La miscredenza nel senso di allontanamento dalla dottrina cristiana della fede non egrave perciograve lrsquoessenza e il fondamento del nichilismo ma semplicemente la sua conseguenza Egrave cosigrave possibile rendersi conto anche dellrsquoestrema aberrazione a cui si va incontro nella sua interpretazione e nella presunta lotta contro il nichilismo poicheacute non si comprende che il nichilismo egrave un movimento storico che dura da molto tempo e che ha il suo fondamento essenziale nella metafisica si cede alla funesta tentazione di assumere come nichilismo alcune manifestazioni che sono giagrave state conseguenze o di definire come sue cause originarie quelle che sono giagrave suoi effetti e sue derivazioni Lrsquoaccettazione inconsapevole di questo modo di vedere ci ha abituati per decenni a considerare il predominio della tecnica e la rivolta delle masse come causa della situazione storica del nostro tempo e analizzare instancabilmente la situazione spirituale del nostro tempo da questo punto di vista (se non si tiene conto del fatto che il nichilismo procede dalla metafisica allora si cercano delle cause del nichilismo dove Nei disordini sociali nella tecnica senza rendersi conto che la tecnica egrave la metafisica tolta la metafisica il nichilismo egrave come se non avesse piugrave motivo e allora bisogna cercarlo in varie ragioni che sembrano essere la causa del nichilismo infatti dice)Ma tutte queste analisi raffinate e onniscienti dellrsquouomo e della sua situazione nellrsquoente sono prive di forza di pensiero e non provano che la superficialitagrave di una riflessione che non pone il problema del luogo dellrsquoessenza dellrsquouomo e del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere (Tutti questi pensieri in effetti non tengono conto dellrsquoessenza dellrsquouomo qual egrave lrsquoessenza dellrsquouomo Lrsquoessere ldquoEgrave del suo situarsi nella veritagrave dellrsquoessere del fatto che lrsquouomo egrave un progetto gettato Gettato percheacute il progetto in cui lrsquouomo si trova egrave sempre ciascuna volta un volere fare qualcosa egrave come dire che ci si trova ldquoparlatirdquo dal linguaggio che tra lrsquoaltro egrave una formulazione di Heidegger) In una nota dellrsquo1887 ldquoLa volontagrave di potenza ndash aforisma duerdquo Nietzsche si domanda Che cosa significa nichilismo E risponde che i valori supremi perdono ogni valore (il che egrave uguale a dire ldquoDio egrave mortordquo) La risposta egrave sottolineata e corredata dalla seguente aggiunta Manca il fine manca la risposta al ldquopercheacuterdquo (Nietzsche si pone la domanda ldquopercheacuterdquo Egrave soltanto unrsquoanalisi del funzionamento del linguaggio che puograve dare una risposta soddisfacente se no rimane ligrave che vagheggia ma senza potersi appigliare a nulla) Questa definizione di Nietzsche (che i valori supremi perdono ogni valore) presenta il nichilismo come un processo storico processo che egli interpreta come la perdita di valori di quelli che erano fino allora i valori supremi dio il mondo ultrasensibile quale mondo veramente essente e tutto determinante gli ideali e le idee i fini e le ragioni che determinano e

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reggono ogni ente e particolarmente la vita umana tutto ciograve fa parte dei valori supremi Secondo un modo ancor oggi in uso si intendono per valori supremi il vero il bene il bello Il vero ossia ciograve che egrave realmente il bene ossia ciograve che in ogni caso conta (il valore) il bello ossia lrsquoordine e lrsquounitagrave dellrsquoente nel suo insieme (cosa che aveva mostrata anche rispetto allrsquoopera drsquoarte) I valori supremi perdono valore giagrave quando si diffonde la convinzione che il mondo ideale non egrave mai realizzabile nel mondo reale Lrsquoobbligatorietagrave dei supremi valori comincia a vacillare Sorge la questione a che servono i valori supremi se non garantiscono con certezza la via e i mezzi di realizzazione dei fini che portano con seacute Se pretendessimo assumere questa descrizione di Nietzsche dellrsquoessenza del nichilismo come perdita dei valori dei supremi valori nel suo semplice significato verbale cadremmo in quella concezione dellrsquoessenza del nichilismo divenuta poi abituale e cioegrave di una abitualitagrave favorita giagrave dalla designazione di nichilismo secondo cui la perdita di ogni valore da parte dei valori supremi equivarrebbe alla decadenza generale (la decadenza dei valori non ci sono piugrave i valori la gente non crede piugrave in niente eccetera) Ma per Nietzsche il nichilismo non egrave affatto un fenomeno di questo genere esso egrave invece il processo fondamentale della storia occidentale e in primo luogo la legge di questa storia (quindi ciograve che governa questa storia ciograve che la pilota ciograve che la dirige) Perciograve Nietzsche nelle sue riflessioni sul nichilismo egrave meno incline a descrivere storiograficamente lrsquoandamento del processo della perdita di valori dei valori supremi e a dedurne la previsione del tramonto dellrsquooccidente che a pensare il nichilismo come la logica interna della storia occidentale (quindi non come un qualche cosa che saragrave la causa di tutti i mali ma come la logica interna di tutto il pensiero questo per Nietzsche egrave il nichilismo quindi non una catastrofe ma una logica che dirige che indirizza tutto il pensiero Pag 207 Lrsquoesame delle diverse forme dei diversi gradi di nichilismo mostra che il nichilismo quale Nietzsche lo intese egrave prima di tutto una storia in cui ne va dei valori della loro assunzione del loro venir meno del loro rovesciamento della loro riproposizione e in ultima analisi e soprattutto di una diversa concezione del principio della posizione stessa dei valori I fini supremi le cause e i principi dellrsquoente gli ideali e il sovrasensibile dio e gli dei tutto ciograve egrave assunto senzrsquoaltro come valore pertanto egrave possibile comprendere adeguatamente lrsquointerpretazione niciana del nichilismo solo se egrave chiaro ciograve che Nietzsche intende per valore (qui incominciamo ad arrivare alla questione centrale il valore ci porteragrave direttamente e immediatamente alla volontagrave di potenza) Perciograve potremmo stabilire il senso genuino dellrsquoespressione ldquoDio egrave mortordquo La determinazione rigorosa di ciograve che Nietzsche intende col termine ldquovalorerdquo egrave dunque la chiave della comprensione della sua metafisica Egrave nel secolo XIX che parlare di valori viene abituale pensare per valori normale (quindi egrave unrsquoinvenzione relativamente recente quella dei valori) ma con la diffusione delle opere di Nietzsche il fenomeno egrave divenuto addirittura popolare si parla di valori vitali di valori culturali di valori eternitari di valori spirituali pretendendo di trovarli magari anche presso gli antichi attraverso lrsquoesercizio erudito della filosofia e la rielaborazione del neokantismo nasce la filosofia dei valori Si costituiscono sistemi di valori e lrsquoetica studia la stratificazione dei valori anche la teologia cristiana definisce dio il summum ens qua summum bonum ndash dio somme ente in quanto sommo bene ndash cioegrave come supremo valore Si dichiara la scienza estranea al valore e si collegano i valori alle visioni del mondo il valore e di ciograve che ha valore divengono un surrogato positivistico del metafisico (cioegrave in questa operazione dice Heidegger il valore si mette al posto dellrsquoultrasensibile come valore assoluto questo porteragrave poi alla volontagrave di volere ma ci arriveremo) Al di cui impiego della nozione di valore fa riscontro lrsquoindeterminatezza del suo significato (come spesso accade tanto piugrave la parola egrave di uso corrente e tanto meno se ne conosce il significato la sua determinazione e tanto meno si sa di che cosa si sta parlando succede spesso) La nozione di valore da parte sua si connette allrsquooscuritagrave della provenienza essenziale del valore dallrsquoessere posto infatti che il valore a cui tanto ci si richiama in queste concezioni non sia un nulla deve pure avere la sua essenza nellrsquoessere (deve pur essere qualche cosa se non egrave un nulla egrave qualcosa) Cosa intende Nietzsche per valori In che si fonda secondo lui lrsquoessenza del valore Percheacute la metafisica di Nietzsche egrave la metafisica dei valori In una annotazione del 188788 Nietzsche ci informa su ciograve che intende con valore ldquoVolontagrave di potenza aforisma 715rdquo Il punto di vista del valore egrave il punto di vista

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delle condizioni di conservazione accrescimento in ordine alle formazioni complesse di relativa durata della vita in seno al divenire (il valore egrave il punto di vista cioegrave il luogo in cui ci si pone per vedere che cosa egrave funzionale allrsquoaccrescimento al super potenziamento quindi giagrave sta dicendo che vale ciograve che egrave funzionale al super potenziamento questo egrave un valore e solo questo) lrsquoessenza del valore consiste nellrsquoessere un punto di vista (cioegrave del luogo in cui mi metto interrogo le cose e a questo punto vedo che cosa mi egrave utile vedo che cosa egrave funzionale al mio superpotenziamento) il valore indica qualcosa che egrave preso di mira il valore egrave lrsquoangolo visuale di un vedere che mira a qualcosa o come diciamo che conta su qualcosa e deve quindi fare i conti con qualche cosrsquoaltro questa operazione egrave ldquoin vista dirdquo il valore egrave in un rapporto intrinseco col ldquotantordquo col ldquoquantumrdquo col ldquonumerordquo (quindi egrave qualche cosa che egrave numerabile calcolabile) i valori sono perciograve rapportati a scala numerativa e misurativa La designazione del valore come un punto di vista fa emergere lrsquoaspetto essenziale del concetto di ldquovalorerdquo in Nietzsche in quanto ldquopunto di vistardquo il valore egrave posto via via da un determinato vedere e per esso questo vedere egrave tale da vedere in quanto ha giagrave visto ed ha aver visto in quanto si egrave rappresentato ciograve che ha visto come tale e lrsquoha cosigrave posto (sta dicendo che questo vedere dice che egrave tale in quanto ha visto ciograve che si egrave rappresentato ciograve che ha posto lo ha visto e lo ha posto come un qualche cosa di utile per il super potenziamento ma per potere super potenziarsi deve porre qualcosa deve fermarlo fissarlo deve stabilirlo potremmo dire tenendo conto delle cose dette ultimamente deve porlo come un oggetto metafisico) E solo attraverso questo porre rappresentativo che a quel punto egrave necessario mirare a qualcosa che guida quindi il processo della visione diviene punto di vista diviene cioegrave ciograve da cui dipende il vedere ed ogni azione guidata dalla visione i valori non sono quindi dapprima qualcosa di in seacute suscettibile di essere assunto da punto di vista in un secondo momento e occasionalmente questo vuol dire che ciograve che io vedo egrave tale ed egrave quello che io vedo cosigrave come lo vedo in vista del super potenziamento in vista di un valore da raggiungere e da aggiungere Il valore egrave valore in quanto vale e vale in quanto egrave posto come ciograve che conta esso egrave posto attraverso un mirare e un appuntare lo sguardo a qualcosa con cui si devono fare i conti punto di vista riguardo ambito visivo implicano qui vista e vedere in un senso che deriva dai greci ma passando attraverso la trasformazione dellrsquoidea da εἶδος a perceptio (questo egrave il passaggio dallrsquoidea come immagine εἶδος alla percezione la nozione di percezione egrave recente nasce con Leibniz con Cartesio con il soggetto praticamente Non crsquoegrave per il greco antico la percezione cosigrave come la intendiamo noi cioegrave come un prendere un qualche cosa percheacute comporta il soggetto e lrsquooggetto se non ci sono soggetto e oggetto lrsquoidea egrave ciograve che dagrave forma a ciograve che appare allrsquoἀλήθεια a ciograve che si manifesta a ciograve che esce dal nascondimento Ciograve che dagrave forma egrave lrsquoidea lrsquoimmagine Per il greco antico lrsquooggetto non egrave lrsquooggetto di cui parliamo oggi ma lrsquooggetto egrave πρᾶγμα il pragma nulla a che fare con ciograve che egrave gettato neacute contro) Il vedere egrave qui quel rappresentare che egrave esplicitamente concepito da Leibniz in poi allrsquoinsegna del tendere dellrsquoappetitus del tendere verso qualche cosa (cioegrave il vedere egrave un rappresentare ldquoio vedo questa cosardquo ma questo rappresentare non egrave altro che un tendere verso qualcosa il mio vedere egrave un tendere verso qualcosa Qui egrave giagrave abbastanza esplicito il fatto che ciograve che fanno gli umani questo tendere verso qualcosa egrave un tendere verso la volontagrave di potenza cioegrave egrave la volontagrave di potenza questo tendere verso qualcosa) Ogni ente egrave rappresentante percheacute allrsquoessere dellrsquoente appartiene il nisus latino e cioegrave lrsquoimpulso al sorgere (per Freud sarebbe il Trieb cioegrave la pulsione) nisus che impone alla cosa di farsi innanzi apparire determinando in tal modo la presentazione (percheacute dice che ogni ente egrave rappresentante Rappresenta qualche cosa dice lui percheacute allrsquoessere dellrsquoente cioegrave ciograve che dagrave allrsquoente la sua enticitagrave appartiene lrsquoimpulso al sorgere come dire che lrsquoessere dellrsquoente ha questa sorta di impulso ad apparire a sorgere Quando Heidegger parlava della φύσις ldquociograve che sorge da seacuterdquo parlava di qualcosa del genere ciograve che non cessa di prodursi questo egrave il sorgere continuo) comunque impone a qualcosa di farsi innanzi determinandone in tal modo la presentazione Lrsquoessenza di ogni ente in quanto determinata dal nisus (da questo impulso) irraggia un angolo visuale questo offre la prospettiva che deve essere seguita lrsquoangolo visuale egrave il valore (sta dicendo che lrsquoessenza di ogni ente ciograve che appartiene necessariamente a ogni ente ciograve che fa

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dellrsquoente quello che egrave egrave determinato da questo impulso a sorgere qui dice ldquoimpulsordquo ma ovviamente egrave un termine un porsquo problematico questo impulso a sorgere non si sa bene da dove venga ma se intendiamo la questione come lrsquoimpossibilitagrave di arrestarsi del dire del linguaggio allora diventa piugrave chiaro questo impulso a sorgere e cioegrave a dirsi lrsquoimpulso egrave la struttura stessa del linguaggio che obbliga per cosigrave dire a costruire sempre nuovi elementi sempre nuove sequenze Dunque deve essere seguita questa prospettiva quella che mostra questo ente che sorge che appare egrave questa la direzione dice Nietzsche lrsquouomo deve seguire deve seguire ciograve che gli appare deve seguire ciograve che non puograve non apparirgli deve seguire ciograve che non puograve non dire nel senso che non puograve smettere di parlare egrave in questo dire continuo che crsquoegrave la direzione crsquoegrave il senso) Coi valori quali punti di vista sono posti secondo Nietzsche le condizioni di conservazione accrescimento (dicendo che il valore egrave il punto di vista sta dicendo che vale qualche cosa per me a seconda del modo in cui mi pongo di fronte alle cose del modo in cui io esisto della mia storicitagrave) Il valore come punto di vista egrave la mia posizione nei confronti delle cose (tenendo conto del progetto in cui mi trovo mettiamola cosigrave) hellip Pag 210 Conservazione accrescimento designano lrsquounitagrave reciproca dei tratti fondamentali della vita (cioegrave la vita egrave fatta di questo di conservazione e accrescimento che egrave la volontagrave di potenza) Allrsquoessenza della vita appartiene il voler crescere lrsquoaccrescimento ogni conservazione della vita egrave in funzione dellrsquoaccrescimento della vita ogni vivere che si limiti a essere mera conservazione egrave giagrave una diminuzione lrsquoassicurazione dello spazio vitale ad esempio non costituisce mai il fine per il vivente ma soltanto un mezzo per lrsquoaccrescimento della vita e al rovescio la vita accresciuta aumenta di nuovo il bisogno iniziale di ampliamento dello spazio ma lrsquoaccrescimento non egrave possibile dove non venga conservato qualcosa di persistente (occorre qualcosa su cui appoggiare il piede per dirla in modo molto rozzo) di garantito e quindi capace di accrescimento il vivente egrave perciograve sempre una connessione di accrescimento e conservazione e perciograve una formazione complessa della vita Questa visione egrave sempre la visione di uno sguardo vitale che domina ogni vivente in quanto prospetta gli angoli visuali per il vivente la vita rivela la sua essenza come ponente valori (dice che la vita rivela la sua essenza come ldquoponente valorirdquo il vivere per Nietzsche egrave questo porre valori come pongo un valore Lo pongo dal mio punto di vista che egrave un altro modo di dire che non ci sono valori assoluti valori supremi un valore egrave un punto di vista quindi non crsquoegrave il punto di vista ci sono vari punti di vista a seconda di ciograve che la persona egrave Prendete tutto questo per una specie di introduzione alla questione della volontagrave di potenza e dice che la volontagrave di potenza egrave la vita egrave lrsquouomo Lrsquouomo egrave questo non egrave nientrsquoaltro che questo e non crsquoegrave nientrsquoaltro che questo La realtagrave egrave volontagrave di potenza per questo dicevo allrsquoinizio quasi come esergo che la volontagrave di potenza egrave che le cose siano cosigrave come io voglio che siano e cioegrave che il volere sia quello che egrave io impongo a ciograve che dico di essere quello che egrave lo impongo egrave questo il valore che gli do ovviamente dal mio punto di vista 16 novembre 2016 Volevo dire alcune cose soprattutto intorno alla volontagrave di potenza di Nietzsche e a ciograve che Heidegger scrive intorno allrsquoenunciato di Nietzsche ldquoDio egrave mortordquo I ldquosentierirdquo lungo cui ci ha condotti Heidegger in questo ultimo testo ma possiamo riferirci anche ai precedenti egrave di grande interesse La lettura che ne abbiamo fatto non egrave sicuramente una lettura neacute esegetica neacute canonica neacute accademica ma abbiamo sfruttato Heidegger il suo pensiero per ripensare a delle questioni alle quali avevamo giagrave pensato ma abbiamo colto lrsquooccasione per ripensarle e trarre ancora altri elementi La questione fondamentale nella quale ci siamo imbattuti ormai da un porsquo di tempo riguarda sigrave il domandare che egrave fondamentale ma in un modo che risulta talmente radicale da essere in effetti abbastanza nuovo Ovviamente la lettura di Heidegger egrave stata da me condotta tenendo conto della psicoanalisi della semiotica della linguistica e marginalmente anche della logica soprattutto della linguistica e della semiotica questo sigrave e della psicoanalisi La psicoanalisi

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mostra in un modo differente da Heidegger che ciascuno egrave mosso da fantasie pensieri e che tutto ciograve che lo riguarda egrave non solo attraversato da fantasie ma prodotto dalle sue fantasie Le fantasie non sono altro che pensieri idee aspettative Ora Heidegger ha compiuto questa operazione ponendo lrsquouomo come problemahellip anche percheacute lui egrave soprattutto lrsquoEssere ma rivalutando la questione dellrsquouomo in quanto preso nel progetto ha mostrato che tutto ciograve che accade a chiunque egrave costruito dal suo progetto e cioegrave dal fatto che si trova preso continuamente inesorabilmente in pensieri in fantasie Ciograve che dice Heidegger non egrave poi cosigrave lontano da ciograve che dice Freud solo che differenza fondamentale mentre Heidegger cerca una via nel considerare tutto questo come lrsquoEssere dando quindi allrsquoEssere una connotazione totalmente differente da quella che esisteva prima di lui cioegrave lrsquoEssere come lrsquoesser-ci qui e adesso in ciograve che faccio per Freud che lrsquoEssere non sapeva nemmeno che cosa fosse la questione centrale almeno quella piugrave importante e che ci riguarda egrave che ciascuno si trova analogamente a ciograve che dice Heidegger nel progetto che lo riguarda progetto che egrave determinato da fantasie Freud ci mette dentro i ricordi le emozioni le sensazioni una serie di cose che ad Heidegger non interessano percheacute per lui si tratta soltanto dellrsquoesser-ci quindi del progetto progetto gettato in ciascun momento in effetti di fantasie lui non ne parla mai Tuttavia soprattutto nellrsquoultimo testo che abbiamo preso in considerazione ha aperto una via che mostra qualcosa che Freud non egrave mai riuscito a mostrare e cioegrave che il progetto che per Freud non era altro che il desiderio si potrebbe fare una sorta di equivalenza anche se vale sino a un certo punto Heidegger ha mostrato riprendendo Nietzsche che questo progetto egrave fatto dalla volontagrave di potenza e questo Freud non lrsquoha mai colto se non una volta sola di striscio come si suole dire in Al di lagrave del principio di piacere quando si accorge che le persone si trovano a ripetere eventi traumatici e non si dagrave ragione del motivo percheacute ciograve va contro il principio di piacere il quale invece dovrebbe indirizzare sempre verso ciograve che egrave piacevole ed eliminare ciograve che egrave sgradevole e invece si trovava di fronte esattamente al contrario cioegrave le persone perseguivano il dispiacere e quindi ha avuto lrsquoidea che ci fosse qualche cosa che andasse al di lagrave del principio di piacere e ciograve che va al di lagrave del principio di piacere egrave la volontagrave di potenza Come dire che riprendendo il caso di Freud ciograve che costringe a ripetere un evento traumatico egrave la necessitagrave di gestirlo di farne unrsquoeconomia di neutralizzarlo Gestendolo lo rende qualcosa di familiare domestico di non Unheimliche di non straniante rende lrsquoignoto cioegrave qualcosa di spaventoso e terribile noto familiare domestico manipolabile In effetti dicevamo che lrsquoevento traumatico rappresenta un momento in cui si egrave perso totalmente il controllo della situazione il trauma egrave questo perdere il controllo della situazione e temere di non poter recuperare questo controllo Quindi tutto ciograve che viene messo in atto in seguito non egrave che il tentativo riuscito oppure no di gestire questa cosa di cui si egrave perso il controllo in modo da recuperarne il controllo Una volta che si ha il controllo non crsquoegrave piugrave problema Questa questione consente anche di rileggere tutta la dottrina psicoanalitica la metapsicologia tutto lrsquoimpianto teorico psicoanalitico in un altro modo puograve essere considerato come un evento che puograve accadere ma il cui obiettivo non egrave togliere qualche cosa che produce dispiacere ma inserire nel proprio sistema un qualche cosa che consenta di avere il controllo di una certa situazione Ciograve che dice Freud rispetto alla rimozione e cioegrave di qualche cosa che urta lui fa lrsquoesempio classico della questione sessuale ciograve che viene rimosso egrave sempre qualche cosa che egrave sessualmente inopportuno inappropriato sconveniente e quindi viene rimosso perograve come dicevo qualche tempo fa non egrave molto chiaro percheacute qualcuno debba rimuovere cancellare una cosa del genere se non ci fosse lrsquoidea che perseguendo una certa via andando in una certa direzione si rischia di venire eliminati o allontanati o abbandonati Ora lrsquoabbandono come possiamo intenderlo a questo punto Se le persone mi abbandonano io non ho piugrave il controllo su queste persone non le posso piugrave gestire mi trovo in una situazione in cui sono in balia di altro che non gestisco piugrave come se ogni cosa ruotasse come diceva Nietzsche intorno alla volontagrave di potenza Ovviamente se non ci fosse la possibilitagrave di intendere la volontagrave di potenza in termini precisi direi quasi necessari relativamente al funzionamento del linguaggio

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anche questa volontagrave di potenza sarebbe un porsquo come la metapsicologia di Freud cioegrave una costruzione piugrave o meno fantastica che non ha di fatto un supporto argomentato e solido ma egrave unrsquoipotesi egrave possibile che sia cosigrave ma egrave anche possibile che non lo sia come dire che egrave possibile che ci sia la rimozione possibile che avvengano questi processi di cui parla Freud ma egrave anche egrave possibile che non avvengano Dopo tutto ciograve di cui parla Freud non egrave nulla di necessario assolutamente nulla sono congetture abduzioni per lo piugrave cioegrave quel modo di inferire qualche cosa che pur muovendo da un universale come la deduzione perograve al contrario della deduzione non procede necessariamente La deduzione parte da qualche cosa di necessario e giunge a una legge universale mentre lrsquoabduzione rimane unrsquoipotesi Lrsquoabduzione egrave la modalitagrave inferenziale delle indagini di polizia Lrsquoesempio classico di deduzione quello di Aristotele tutti gli animali sono mortali Socrate egrave un animale Socrate egrave mortale Ora lrsquoabduzione mantiene la premessa in quanto universale cioegrave tutti gli animali sono mortali ma Socrate egrave mortale quindi Socrate egrave un animale inverte il medio con la conclusione per cui non ha piugrave quella cogenza che ha la deduzione che mantiene la necessitagrave delle sue affermazioni percheacute se dico che tutti gli animali sono mortali e che Socrate egrave un mortale non compio una deduzione propriamente ma egrave unrsquoipotesi tutti gli animali sono mortali anche Socrate egrave un mortale sigrave egrave possibile per cui deduco che Socrate egrave un animale ma non egrave necessario infatti lrsquoabduzione egrave unrsquoipotesi e non una certezza mentre la deduzione se correttamente eseguita muove da una certezza e conclude con una certezza Questo il funzionamento della logica Ora per quale motivo dovremmo attenerci alla logica questo egrave un altro discorso molto complesso che in parte abbiamo fatto e che potremmo anche riprendere Comunque sia dicevo che Freud fa delle ipotesi il suo sistema teorico egrave ipotetico abduttivo Ovviamente lo egrave anche quello di Nietzsche forse persino di piugrave perograve a questo punto se non ci fosse la possibilitagrave di argomentare in modo forte intorno alla ineluttabilitagrave alla ineludibilitagrave della volontagrave di potenza anche questa rimarrebbe unrsquoipotesi al pari di qualunque altra cioegrave una spiegazione che potrebbe anche essere ma potrebbe anche non essere Come ci siamo mossi a questo riguardo Ecco la questione della semiotica della linguistica e cioegrave la constatazione che per potere funzionare il linguaggio necessita di fermare un qualche cosa mentre si parla adesso diciamola in modo molto rozzo di fare come se ciograve che dico fosse quella cosa ligrave in modo da potere proseguire percheacute se non fosse quella cosa ligrave non la potrei utilizzare per fare altre cose percheacute sarebbe come dicono taluni differente da seacute e in quanto differente da seacute sarebbe non utilizzabile percheacute non saprei cosa sto utilizzando Quindi crsquoegrave questa necessitagrave di imporre a ciograve che affermo di essere ciograve che io voglio che sia e su questo abbiamo posto lrsquoaccento riguardo alla volontagrave di potenza percheacute questa operazione che compio per potere parlare egrave una sorta di comando io impongo a questa che io dico sia quella e non altre cose ma sia quella ligrave Questo egrave il fondamento della volontagrave di potenza cioegrave per potere parlare occorre questo gesto questa messa in atto della volontagrave di potenza che dice che ciograve che io dico egrave ciograve che io dico e non altro A questo punto risulta chiaro che la volontagrave di potenza non egrave piugrave solo unrsquoipotesi ma mostra ciograve che accade in questo caso necessariamente mentre parlo e non puograve non avvenire percheacute se io non imponessi a una qualunque cosa di essere quella che egrave mentre la dico la cosa stessa non sarebbe utilizzabile allrsquointerno di una sequenza e quindi non potrei parlare non potrei proseguire Intervento Quindi questo egrave il paradigma di qualunque forma di potere Qual egrave la funzione del potere di qualunque genere Egrave quello di far sigrave che ciograve che dico sia ciograve che dico Anche nel luogo comune le cose stanno come dico io Intervento Il potere di qualunque genere economico politico familiare relazionale ha questa funzione di affermare ciograve che dice che ciograve che dice sia effettivamente quello Allrsquointerno di questa forma egrave possibile far rientrare qualunque forma di potere Certamente non puograve non essere cosigrave per questo dettaglio che siccome parlo allora mentre parlo ciograve che dico deve essere fermato deve essere come diceva Heidegger stabilizzato deve essere in

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effetti stabile percheacute se non fosse stabile non potrei usarlo non potrei inserirlo in nessuna combinatoria e dunque non potrei parlare Il fatto che il potere debba essere riconosciuto da altri egrave come se consentisse una conferma del fatto che ciograve che dico egrave quello che dico In effetti interviene a stabilizzare affermare a rendere certo che ciograve che dico egrave quello che dico Questa necessitagrave di condivisione o di riconoscimento del potere dice anche qualche cosa di piugrave e cioegrave il fatto che dicendo qualche cosa io stabilizzo fermo questa cosa e una volta stabilizzata questa cosa viene riconosciuta in prima istanza da me come essere quella cosa ligrave il fatto che altri debbano riconoscerla rientra in ciograve che Nietzsche chiamava superpotenziamento e cioegrave quella cosa egrave quella che egrave intanto mentre la dico per me che la sto dicendo ma non egrave sufficiente occorre che questa cosa vada oltre per superpotenziarsi e aggiunga potenza Come aggiunge potenza Attraverso il riconoscimento di altri piugrave sono le persone che riconoscono questa cosa piugrave il superpotenziamento egrave in atto Nietzsche su questo diceva cose interessanti Atteniamoci a questo esempio supponiamo che io dica un qualcosa e questa cosa egrave quella che io voglio che sia se la cosa rimanesse ligrave se si fermasse a qualcosa che io so essere cosigrave nel momento in cui io mi fermo ecco che Nietzsche direbbe che da ligrave ha inizio il depontenziamento percheacute questa cosa non ha piugrave lrsquoopportunitagrave di incrementare il mio potere che deve essere continuamente incrementato Intervento Volontagrave di potenza e rimozionehellip Quando Freud parla di nevrosi di guerra non parla di rimozione ma di ripetizione In effetti non egrave rimosso lrsquoevento traumatico egrave sempre presente ciograve che viene rimosso egrave qualche cosa che dagrave dispiacere ma dagrave dispiacere in seguito al fatto che ciograve che si vorrebbe fare il desiderio inconscio come direbbe lui urta va contro la morale sessuale civile egrave questo che innesca la rimozione Se non ci fosse la morale civile non ci sarebbe rimozione percheacute non avrebbe nessun senso Invece la ripetizione in questo caso dellrsquoevento traumatico egrave ciograve che gli ha fatto avvertire che la sua tesi precedente del principio di piacere non era cosigrave universale Qui si apre unrsquoaltra questione che non riguarda tanto Freud e nemmeno Nietzsche e cioegrave il fatto che ogni discorso che si fa quindi ogni costruzione di una qualunque teoria o elaborazione cosigrave come dicevamo la volta scorsa se non ci fosse la volontagrave di potenza non ci sarebbe motivo di parlare allo stesso modo e per lo stesso motivo egrave la volontagrave di potenza che fa costruire una teoria Una teoria non egrave costruita per intendere come stanno le cose se non in seconda battuta percheacute se io so come stanno le cose le manipolo le controllo ma per una volontagrave di potenza per lrsquoimpossibilitagrave di arrestare la volontagrave di potenza percheacute nel momento in cui lrsquoarresto si avvia un depotenziamento Per tornare allrsquoesempio che facevo prima dello stabilizzare ciograve che dico quellrsquoelemento che viene stabilizzato se rimanesse quello che egrave solo per me che lrsquoho detto lrsquoho pensato e non venisse divulgato ad altri si ritroverebbe nella stessa situazione in cui raggiunto un certo livello di potere ci si arresta Io ho potere su quella parola percheacute lrsquoho stabilizzata o creata cosigrave comrsquoegrave ma non basta Egrave questo che dice Nietzsche non basta mai percheacute a questo punto questa parola egrave come se non desse piugrave lrsquooccasione di produrre altro Qui la questione egrave ancora complessa percheacute si tratta di intendere bene come si puograve intendere il superpotenziamento rispetto alla parola come dice Heidegger stabilizzata percheacute se viene stabilizzata questa egrave la condizione come sappiamo per potere parlare Ci manca un elemento per potere intendere con maggiore precisione questo passaggio dalla parola stabilizzata alla necessitagrave che questa parola stabilizzata venga riconosciuta da altri da altri discorsi ovviamente Ciograve che abbiamo detto fino ad adesso va bene ma non basta ancora Innanzitutto occorre tenere conto del fatto che se si parla egrave percheacute crsquoegrave la volontagrave di potenza ma questa parola che si dice per via della volontagrave di potenza egrave diretta verso che cosa Percheacute se non crsquoegrave la volontagrave di potenza non si parla Sigrave percheacute non crsquoegrave un motivo ma di che cosa egrave fatto questo motivo Si parla per persuadere convincere Per adesso prendetela solo come unrsquoipotesi Parlare per persuadere cioegrave per imporre ciograve che io voglio che sia la parola stabilizzata su altri ma percheacute deve avvenire questo Egrave come se ci fosse implicitamente la volontagrave di potenza su altri di imporsi

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su altri ma percheacute Manca qualcosa che ancora non abbiamo raggiunto E se pensassimo come abbiamo giagrave fatto alla volontagrave di potenza come la tecnica cioegrave come la costruzione di strumenti in vista di fini da realizzare il linguaggio funziona in questo modo cioegrave costruisce delle cose in vista di altro per questo motivo avevamo detto che il linguaggio egrave una tecnica Quindi costruire qualche cosa in vista di altro che cosrsquoegrave questo altro Se dovessimo attenerci a Nietzsche egrave il superpotenziamento ovviamente Intervento Egrave lrsquoessere riconosciuti Egrave ciograve a cui stiamo arrivando La costruzione di strumenti in vista di scopi lo scopo egrave sempre il superpotenziamento Manca ancora il passaggio fra la parola stabilizzata e il superpotenziamento cioegrave ci manca ancora la cosa che ci consente di intendere percheacute egrave necessario che questa parola sia imposta debba cioegrave essere riconosciuta da altri Intervento Come dice Nietzsche se non ci fosse il superpotenziamento ci sarebbe immediatamente lrsquoindebolimento Si tratterebbe di intendere in termini linguistici che cosrsquoegrave il depotenziamento come rischio Per esempio una persona che raggiunge un potere ha immediatamente paura di perderlo in un primo tempo egrave preso dallrsquoentusiasmo che lo porta al potere e dal momento in cui lo raggiunge subentra la paura di perderlo da qui lrsquoesigenza di mantenerlo o meglio di incrementarlo per mantenerlo Si potrebbe dire che lrsquoincremento egrave in vista della stabilizzazione del potere Tutto quello che dice egrave vero perograve ancora non rende conto dellrsquoaspetto funzionale del linguaggio Egrave come se la parola stabilizzata non potesse rimanere una parola stabilizzata e allora che cosa diventa Intervento Non diventa obsoleta In alcuni casi sigrave in altri no puograve persino diventare una parola cardine come nelle religioni in politica le stesse istituzioni Basta pensare alla parola di Dio che deve essere quella deve essere sigrave stabilizzata percheacute deve essere quella che egrave perograve non deve modificarsi Intervento Perograve deve essere ripetuta per non depotenziarsi La volontagrave di potenza dice del motivo per cui si parla egrave qui che crsquoegrave qualcosa che ci sfugge ancora percheacute egrave come se ci stessimo domandando se si parla per persuadere qualcuno o per stabilizzare qualcosa in modo da poter proseguire e dire altro Una volta che io dico qualche cosa e questo qualche cosa egrave quello che io voglio che sia allora posso utilizzare questa cosa per proseguire a dire In effetti lrsquounico motivo per stabilizzare qualche cosa egrave per poter utilizzare quella parola utilizzarla per poter costruire altre cose altri discorsi E qui si apre la questione su cui stiamo riflettendo cioegrave questo stabilizzarsi della parola in che modo necessita dellrsquoessere imposta ad altri se necessita di questo che non egrave poi cosigrave sicuro Eppure egrave importante questo aspetto percheacute se abbiamo inteso come funziona lo schema della volontagrave di potenza cioegrave dellrsquoimposizione di qualcosa che io voglio che sia quello che sia ci manca il passo successivo cioegrave la necessitagrave che ciograve che io voglio che sia sia riconosciuto dallrsquoaltro Egrave necessario questo Parrebbe di sigrave ma se sigrave percheacute Egrave come se dovessimo inserire allrsquointerno del funzionamento del linguaggio un qualche cosa che propriamente non fa parte del suo funzionamento cioegrave fa parte sempre del linguaggio ma non propriamente del suo funzionamento Intervento Riflettevo in questi giorni sul fatto che il linguaggio per potere funzionare necessita di almeno due persone come dire che se mai fosse esistita una sola persona al mondo non ci sarebbe il linguaggio nel senso che esige almeno il due occorre che ci sia un altro Questo ldquoaltrordquo egrave comunque necessario al funzionamento del linguaggio Sigrave capisco quello che vuole dire Dicevamo tempo fa rispetto al fatto che ciascuno impara a parlare da qualcun altro cioegrave acquisisce il linguaggio da unrsquoaltra persona e rimane in qualche modo lrsquoidea che lrsquoaltro possa essere comunque il riferimento ciograve che stabilisce se ciograve che dico va bene oppure no Perograve volevo tralasciare questo aspetto attenendomi unicamente al funzionamento del linguaggio Se intendiamo con linguaggio qualcosa che appartiene unicamente

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agli umani e non alle macchine per esempio allora egrave possibile perograve una macchina puograve parlare dire delle cose in assenza di interlocuzione Sarebbe bello riuscire a trovare una soluzione che riguardi soltanto il funzionamento del linguaggio Bisogna pensarci bene Intervento Se riguarda solo il funzionamento del linguaggio questo ldquoaltrordquo puograve non essere un soggetto qualcuno ma una funzione linguistica Sigrave stavo pensando a qualcosa del genere Intervento Egrave come se stabilizzando la parola tutto ciograve che ne segue in qualche modo fosse ciograve che riconosce questa stabilizzazione cioegrave io posso affermare qualcosa ma ho bisogno di altro percheacute questa cosa abbia il valore che gli voglio attribuire Occorre che io prosegua a dire percheacute questo qualcosa che io ho stabilizzato sia veramente stabile Sigrave cioegrave che questa parola sia utilizzata Intervento Parlando di tecnica se io costruisco uno strumento per fare qualcosrsquoaltro il fatto che io sia riuscito a costruire questo qualcosrsquoaltro indica lrsquoutilitagrave di quello strumento vuol dire che quello strumento ha funzionato se invece non riesco a fare nulla ciograve vuol dire che quello strumento egrave inutilizzabile e lo abbandono Sigrave qualcosa del genere In effetti occorre trovare la necessitagrave della conferma non in ldquoaltrirdquo ma allrsquointerno della combinatoria linguistica Una via potrebbe essere questa non si tratta di altri cioegrave di altre persone ma di altri elementi che devono confermare lrsquoutilizzabilitagrave di un certo elemento Intervento hellip Quando si impone che quella cosa sia una certa cosa questa imposizione rende quella cosa esattamente quella cosa non ha bisogno di altro egrave come un comando tu sei questo punto Non crsquoegrave lrsquoeventualitagrave che possa non esserlo se sono io che gli impongo di essere quella cosa ligrave io dico che egrave quella cosa Perograve la direzione egrave questa ci penseremo

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