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Master 1° livello in Management per funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie Insegnamento: Sociologia della famiglia e della reti assistenziali dott. ssa Francesca Gennai

Master 1° livello in Management per funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie Insegnamento: Sociologia della famiglia e della reti assistenziali

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Master 1° livello inManagement per funzioni di coordinamento delle

professioni sanitarie

Insegnamento: Sociologia della famiglia e della reti assistenziali

dott. ssa Francesca Gennai

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Programma

La famiglia e le sue trasformazioni: strutture familiari nel passato e nella società contemporanea (22 aprile).

Famiglia e politiche sociali: modelli di politiche familiari e politiche di cura per gli anziani (5 maggio 9:00 – 13:00).

Il lavoro di cura della e nella famiglia: come cambia il concetto di cura familiare nel ciclo di vita della famiglia (9 giugno 14:00 – 17:15).

Le risorse familiari: la figura del care giving e l'impatto sulla famiglia (10 giugno 9:00 – 13:00).

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...altre informazioni

Ricevimento: giorno: 5 maggio, 9 e 10 giungoh 13:00 – 14:00aula della lezione.

Esame orale: data da concordarsi nel mese di giugno.

Testo adottato:Saraceno C., Naldini M., (2007) Sociologia

della Famiglia, Il Mulino, Bologna.

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Argomenti del giorno: Definizioni di famiglia; Dalla struttura familiare del passato

a quella contemporanea; Strutture e tendenze delle e nelle

famiglie contemporanee

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Che cos'è la famiglia?

Famiglia come costruzione sociale;Famiglia definita in termini funzionali: istituzione per

la cura e l'allevamento dei piccoli, definita da precisi confini spaziali e relazioni e i cui membri sono legati da particolari vincoli affettivi (Malinowski, 1913);

Famiglia definita come struttura sulla base dei vincoli che legano i loro membri (tipologia di Laslett, 1972): Gruppi domestici così detti “senza struttura”;Gruppi domestici semplici;Gruppi domestici estesi;Gruppi domestici multipli.

Distinzione fra struttura della famiglia e relazioni familiari (Barbaglia, 1984)

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Che cos'è la famiglia?

Modello circonflesso di Olson (1993)

Adattabilità

Coesione

Disimpegnata

Separata connessa

Invischiata

caotica

flessibile

Strutturata

Rigida

Famiglie bilanciate

Famiglie intermedie

Famiglie estreme

Alta Bassa

Alta

Bassa

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Che cos'è la famiglia?

Il modello di Donati, (1998)

Referenziale

Strutturale

Generativa

Relazioni sociali

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Che cos'è la famiglia?

Relazioni Religo (strutturali) Refero (referenziali)

Intersoggetive (faccia a faccia)

Aspettative reciproche e legami

creati nella comunicazione

Senso empatico, intenzionale,

orientato ai simboli nella relazione uomo

e donno

Esterni Aspettative del sistema societario.

Legami di tipo associativo

Sub cultura di appartenenza

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Che cos'è la famiglia?Legame moglie –

marito Ruolo coniugale Cura della

differenza

Legame genitore – figlio

Ruolo genitoriale Cura del dialogo(azione socio –

educativa)

Legame figlio adulto – genitore anziano

Ruolo filiale Cura della riconoscenza

(debito del figlio adulto)

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Che cos'è la famiglia?

Struttura della famiglia e ciclo di vita di Mc Goldrick e Carter (1980)

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Strutture familiari nel passato Mutamenti della famiglia italiana urbane dal XVI – XX (Barbagli,

1984): Una stabilizzazione dovuta dal 1660 in poi ad una diminuzione della

frequenza e dell’intensità della mortalità per la riduzione delle epidemie;

Diminuzione delle famiglie incomplete; Riduzione delle differenze nel grado di complessità delle famiglie e un

mutamento nelle regole di trasmissione patrilineari nei ceti notabili (da patrilineare divisibile, a patrilineari indivisibile a quello delle divisibilità )

Riduzione del personale domestico nelle abitazioni a partire dal XVII secolo e più lunga presenza dei figli a casa.

Italia centro settentrionale XV- XVI secolo: Frattura città – campagna: nascita dell’organizzazione produttiva

poderale Organizzazione della famiglia contadina a seconda del ceto

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Strutture familiari nel passato Francia: XVI secolo forte presenza di

famiglie nucleari – coniugali, ma nel meridione presenza massiccia di nuclei multipli o estesi;

Austria: stessa situazione, forti tensioni per l’eredità

Mutamenti lungo il ciclo di vita di una famiglia (Pitkin 1985).

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Instabilità delle strutture familiari nel passato

Elevato tasso di mortalità = Numero importante di famiglie ricostituite

(fenomeno della ricomposizione)

Elevata migrazione (fenomeno della dispersione della famiglia)

Teoria della stabilizzazione

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Industrializzazione e trasformazione della famiglia Urbanizzazione – divisione del lavoro – fenomeni demografici:

quali di questi fenomeni producono quali effetti sulla famiglia? Composizione sociale della popolazione e della distribuzione fra

campagna – città; Trasformazione dei rapporti familiari (riduzione del potere di

controllo dei genitori sui figli; permanenza dei figli a casa, uso strategico della parentela)

Dalla famiglia – unità produttiva alla economia familiare salariata (conseguenza sulla divisione dei ruoli familiare);

Nascita dello spazio della produzione e quello della riproduzione (uomini e donne occupano in modo diverso i differenti spazi nel corso del loro ciclo di vita; operaio vs casalinga)

Solidarietà economica intergenerazionale forte; Transizione demografica: abbassamento tassi di mortalità,

aumento tasso di fecondità e di matrimoni Mutamenti nella condizione di costituzioni della famiglia.

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Strutture familiari nella società contemporaneaIstat dal 1981: Unipersonali; Coppie senza figli Coppie o singoli con figli Estese

Definizione anagrafica della convivenza familiare, i tratti caratteristici la famiglia sono:

Relazione di parentela, affinità o affettività che unisce fra di loro le persone;

La coabitazione, cioè la convivenza di tutti i membri nello stesso alloggio e la conseguente condizione della loro dimora abituale nello stesso comune

L’unità di bilancio (requisito scomparso).

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Definizione EUROSTAT A fini censuari la famiglia dovrebbe essere definita nel senso stretto

di nucleo familiare, cioè le persone entro un aggregato domestico che sono tra loro legate come marito e moglie, o genitore e figlio/i (di sangue o di adozione) celibe o nubile. Perciò un nucleo familiare comprende una coppia sposata con o senza figli celibi/nubili di qualsiasi età, o un genitore solo senza o con figli celibi o nubili di qualsiasi età. L’espressione coppia sposata dovrebbe includere ove possibili coppie che dichiarano di vivere in unione consensuali e, dove possibile, si dovrebbe dare dati distinti sulle coppie legalmente sposate e quelle consensuali. Una donna che vive con i propri figli celibi/nubili deve essere considerata come facente parte dello stesso nucleo dei figli, anche se essa stessa è nubile e se vive con i propri genitori. Lo stesso vale per un uomo in situazione analoga. Per figli si intendono anche i figli del coniuge/conviente e i figli adottivi, ma no i figli in affidamento.

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Le strutture familiari contemporaneeFattori caratteristici: Aumento del numero delle famiglie

(nuclearizzazione): aumento del numero delle famiglie maggiore di quella della popolazione;

Riduzione delle nascite e modifica del ciclo di vita di una famiglia (anche dovuta ad un allungamento della durata della vita);

Fenomeno della ricoabitazione: famiglie che dopo aver vissuto un periodo per conto proprio tornano a vivere nuovamente insieme (che incide sulle famiglie nucleari) .

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Famiglie per tipologie e ripartizione geografica (Saraceno, Naldini, 2007, 42)

Dal 1961 al 2001…

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Famiglie per tipologia25 – 34 anni: diminuita la % di coloro che

sono già genitori e aumentata % di coloro che vivono ancora in famiglia (fenomeno del pendolarismo familiare);

Gli anziani rappresentano una quota consistente delle persone che vivono da sole (più donne che uomini);

Emergenza di nuove famiglie;Sviluppo di famiglie monogenitoriali;

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Altre tendenze Istat 2003, famiglie ricostituite al 4,8%; Crescita della convivenza more uxorio:

In Svezia quasi il 99% delle coppie sposate ha coabitato prima di sposarsi;

Italia, 2001, mezzo milione di coppie conviventi; In taluni casi “convivenze fittizie”

• Famiglie miste: marito italiano e moglie straniera al 77%;• “Comuni”: Scandinavia e Olanda ;• Francia, PACS – Pacte civil de solidarietè (solidarietà orizzontale

fra chi vive insieme);

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Istat, 2007

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Istat, 2007, famiglie

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Istat, 2007, famiglie

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Istat, 2007, famiglie

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Meno matrimoni

In Italia il matrimonio continua a rappresentare per i giovani un’istituzione di grande importanza; tuttavia nel nostro paese il tasso di nuzialità è in costante calo. Ci si sposa meno e ci si sposa sempre meno giovani. E inevitabilmente, in un paese in cui si lascia la famiglia di origine soprattutto a seguito delle nozze, il rinvio del matrimonio contribuisce alla lunga permanenza dei giovani in famiglia. In Italia appaiono del tutto peculiari rispetto, al resto d’Europa, i comportamenti relativi a separazioni e divorzi.

Tassi generici di nuzialità, 2005

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Meno divozi..

Uno dei fenomeni sociali per i quali il comportamento degli italiani si distingue nettamente da quello degli altri cittadini europei è senz’altro la divorzialità. Nonostante, infatti, dal 1970 nel nostro paese sia prevista dalla legge la possibilità di divorziare e nonostante l’andamento crescente di separazioni e divorzi, l’Italia presenta il tasso di divorzialità più basso tra i paesi dell’Unione Europea. Le differenze tra l’Italia e i paesi dell’Europa settentrionale sono davvero molto ampie: si registrano valori del tasso di divorzialità intorno al 3 per mille nei paesi del Nord e dell’Est Europa e minori all’1 per mille in Italia. In generale sono i paesi mediterranei e/o di religione a maggioranza cattolica a presentare i tassi di divorzialità più bassi.