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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA
FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA
Master Universitario di II livello in
Medicina dei Trapianti d’Organo
Eseguito da:
Dr.ssa Carola Maria Morell
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
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Indice Indice ...................................................................................................................... - 1 - Medicina dei trapianti in Italia ................................................................................. - 2 - Direttive Europee circa la formazione di trapiantologi altamente qualificati ............ - 5 - Master in Medicina dei Trapianti d’Organo presso l’Università degli Studi di Milano - Bicocca ................................................................................................................... - 6 - Esperienza degli ex-discenti – analisi carriera lavorativa ....................................... - 9 - Docenti...................................................................................................................- 14 - Tesi ...................................................................................................................... - 17 - Analisi delle schede qualità redatte dagli studenti – anni accademici 2007/2008, 2008/2009, 2009/2010 ......................................................................................... - 20 - Esperienza degli ex-discenti – giudizi sulla qualità del master ............................. - 29 - Referenze…...........................................................................................................- 30 - Riconoscimenti.......................................................................................................- 31 -
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Medicina dei trapianti in Italia
La medicina dei trapianti d’organo rappresenta una delle principali conquiste della
medicina moderna. I trapianti sono oggi una realtà clinica importante e sono
considerati il migliore approccio curativo a disposizione per un numero crescente di
condizioni cliniche che portano alla insufficienza acuta o cronica d’organo. Il
successo di questa terapia ha portato ad un costante incremento del numero di
trapianti effettuati, ma anche al concomitante incremento delle liste di attesa,
stimolando la ricerca di innovazioni biologiche e chirurgiche atte ad aumentare la
disponibilità di organi ed ottimizzare i risultati. In Italia i risultati sono ottimi, come
testimoniato dai recenti dati pubblicati sul sito WEB del Centro Nazionale Trapianti
(CNT). Il numero di trapianti eseguiti cresce di anno in anno; nel 2010 sono stati
eseguiti 2876 trapianti (incremento di 490 unità rispetto al 2000) e nel corso del 2011
ne sono stati oltre 2902 (i dati in figura 1 sono aggiornati ad aprile 2011; fonte Sit-
CNT).
Figura 1: Attività di trapianto in Italia 1992-2011. Fonte: Sit-CNT
Dalla valutazione dell’attività dei trapianti nel periodo 2000-2009, si evince che in
Italia, ad un anno dal trapianto, la sopravvivenza del paziente raggiunge l’84% e
quella d’organo l’83,5% sulla casistica media nazionale. Queste percentuali
Attività di trapianto 1992-2011
N° Totale trapianti (inclusi i combinati)
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casistica globale fegato renepaziente 84% 86% 97,2%organo 83,5% 81,6% 91,9%
% sopravvivenza ad un anno dal trapianto
Periodo 2000-2009 (dati CNT)
raggiungono, rispettivamente, 86% e 81,6% relativamente al trapianto di fegato, e
97,2% e 91,9% relativamente al trapianto di rene (tabella 1).
Tabella 1: Attività di trapianto 2000-2009. Fonte: CNT
La medicina del trapianto richiede conoscenze altamente specifiche, venendosi
sempre di più a configurare come una branca a sè. La necessità di competenze
multidisciplinari è la caratteristica fondamentale e peculiare dell’attività
trapiantologica. Infatti i medici coinvolti nei Centri Trapianto debbono:
1) conoscere le implicazioni mediche e chirurgiche
2) avere esperienza e duttilità nel gestire i numerosi tipi di protocolli
immunosoppressivi
3) avere conoscenze di farmacologia, farmacodinamica e di interazioni
farmacologiche
4) avere una approfondita conoscenza della fisiopatologia e clinica dell’organo
trapiantato
5) possedere una competenza clinica nella cura del paziente con insufficienza
d’organo terminale
6) conoscere i criteri di indicazione al trapianto, gli indici prognostici per i diversi
organi, le procedure di selezione, i criteri di allocazione degli organi ed i criteri di
timing del trapianto
7) avere conoscenze di medicina intensivistica
8) conoscere la gestione post-chirurgica
9) essere in grado di gestire le complicanze a breve e lungo termine del trapianto
10) conoscere come prevenire e trattare la recidiva di malattia
11) essere in grado di riconoscere i problemi clinici intercorrenti del trapianto, che
spesso hanno modalità di presentazione e storia naturale molto diversa rispetto al
paziente non-immunodepresso
12) conoscere le problematiche dei trapianti multiorgano
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13) avere familiarità con gli aspetti etici e medico-legali della donazione e della
gestione delle priorità.
Non vanno infine dimenticati gli aspetti scientifici di questa pratica medica. La
medicina del trapianto è in continua e rapida evoluzione: condizioni che prima
venivano considerate controindicazioni, ora sono indicazioni a tutti gli effetti, i
protocolli immunosoppressivi si modificano costantemente, e si può cominciare a
vedere un futuro vicino in cui i protocolli chirurgici innovativi consentiranno di
aumentare il numero di trapianti eseguibili da un singolo organo ed in cui alcune
patologie metaboliche saranno trattate con infusioni di cellule, invece che con
trapianti d’organo.
Sino ad oggi questo corpus di conoscenze non è stato sistematizzato in un corso
accademico specialistico o di formazione post-laurea. Le possibilità di formazione dei
trapiantologi sono limitate a stage in centri esteri o alla frequentazione assidua di un
centro trapianti. Ad esempio, negli Stati Uniti d’America il sistema di formazione
trapiantologica si basa su una Fellowship in Trapianti d’Organo controllata
dall’American Society of Transplant Surgeons, che stabilisce i criteri di
accreditamento ed il percorso formativo: la preparazione tecnico-chirurgica è
obbligatoriamente affiancata all’attività clinica e alla ricerca. Le Facoltà di medicina in
Italia dovranno pertanto essere in grado di formare personale specificamente
addestrato alla medicina dei trapianti.
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Direttive Europee circa la formazione di trapiantol ogi altamente qualificati
La “Union Européenne des Médicins Spécialistes” (UEMS), fondata nel 1958, è
l’organizzazione dei medici specialisti dei paesi dell’Unione Europea. Nel 2006
l’UEMS ha stabilito i canoni per la formazione di medici specialisti durante corsi post-
laurea (post-graduate training, PTG). Sono state definite delle linee guida per
standardizzare la formazione degli specialisti al fine di garantire un training
eccellente riconosciuto a livello europeo. In particolare, per valutare il percorso
formativo degli studenti, è fondamentale eseguire degli accertamenti sulla
formazione dei discenti non solo al termine del PTG, quanto anche durante il training,
così da garantire la massima qualità. Al termine del PTG, un medico deve essere in
grado di dimostrare di avere acquisito le competenze necessarie per operare
indipendentemente nel proprio campo di specializzazione. Relativamente alla
formazione di trapiantologi altamente qualificati, l’UEMS in collaborazione con
l’European Society of Organ Transplantation (ESOT) ha fondato un’organizzazione
no-profit, la European Board of Transplant Medicine of the Division of
Transplantation (EBTM). L’obiettivo primario dell’EBTM è di garantire i migliori
standard per la cura dei pazienti trapiantologici in Europa, stabilendo i requisiti
fondamentali di una eccellente formazione in medicina dei trapianti. A tal scopo,
emette certificazioni di qualità professionale a trapiantologi eccellentemente formati. I
parametri valutati nella candidatura di un trapiantologo riguardano:
1) il percorso universitario: il candidato deve aver frequentato Università e/o
successivo PGT trapiantologico in uno dei paesi membri dell’UEMS
2) la continuità del percorso formativo
3) un training in medicina dei trapianti di minimo due anni
4) la partecipazione a corsi specifici per trapiantologi (tra cui la partecipazione ad
un corso di Master)
5) la partecipazione a congressi
La formazione trapiantologica dei candidati, relativamente alla propria area di
specialità, viene esaminata seguendo le linee guida riassunte nel “European Board
of Transplant Medicine, UEMS-ESOT Proposal” (visualizzabile presso il sito WEB
della UEMS elencato in “bibliografia”, sezione EBTM).
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# iscritti nel corso degli anni accademici
5
7
5
7
5
10
1211
0
2
4
6
8
10
12
14
2002/2003 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2011/2012
# di
scen
ti
Master in Medicina dei Trapianti d’Organo
presso l’Università degli Studi di Milano -
Bicocca
L’Università degli Studi di Milano Bicocca dal 2002 propone con cadenza annuale un
Master di Secondo Livello in Medicina dei Trapianti d’Organo con indirizzo medico e
chirurgico, al fine di formare i professionisti medici e chirurghi che lavoreranno nel
campo del trapianto di organi solidi addominali. Il Master si sviluppa nell’arco di 12
mesi e prevede due indirizzi principali: medicina del trapianto epatico e chirurgia dei
trapianti addominali. La proposta di questo corso Master nasce per cercare di dare
una risposta all’esigenza di formare personale specificatamente addestrato alla
medicina dei trapianti, e trae vantaggio dalla vicinanza geografica e dai rapporti
collaborativi in atto tra l’Università di Milano-Bicocca, l’Azienda Ospedaliera
“Ospedali Riuniti di Bergamo”, l’Azienda Ospedaliera Niguarda di Milano (i due
ospedali lombardi in cui vengono eseguiti il maggior numero di trapianti d’organi
addominali), l’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza e la Fondazione IRCCS
Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Il successo di questa iniziativa è testimoniato
dall’aumento progressivo del numero di iscritti al Master nei vari anni accademici.
Nelle ultime 3 edizioni (a.a. 2008/2009, 2009/2010, 2011/2012) è stato registrato un
notevole aumento del numero di discenti, come riportato nel grafico in figura 2.
Figura 2: Iscritti al Master in Medicina di Trapianti d’Organo presso l’Università degli Studi di Milano-
Bicocca
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Viene di seguito riportato un piano didattico tipo degli insegnamenti del Master:
PIANO DIDATTICO Master di II Livello in Medicina dei Trapianti d’Or gano
denominazione insegnamenti CFU Settore scientifico
multidisciplinare Ore di attività
Tipo di verifica
Obiettivi formativi Contenuti
Aspetti logistico-organizzativi del
trapianto d'organo. La donazione,
legislazione,criteri di allogazione, priorità, aspetti etici e medico-
legali.
5 MED/9 53 Orale
Conoscenza delle leggi e delle normative legati alla donazione,
prelievo, criteri di allocazione.
Approfondimento aspetti etici e
medico-legali dei trapianti.
Illustrazione aspetti
legislativi e normativi ruolo
dei comitati etici . Etica del
trapianto.
Elementi di terapia immunosoppressiv
a. Schemi, complicanze,
interazioni farmacologiche,typ
ing, tolleranza,aspetti fisiopatologici del
trapianto
5 MED/9 53 Orale
Conoscenza fisiopatologica e
capacità applicative dei
principi di immunologia del
trapianto.
Presentazione di studi clinici,
aspetti di farmacocinetica
, interazione farmacologica
nel campo degli immunosoppre
ssori
Tecnica chirurgica dei trapianti d'organo.
6 MED/18 57 Orale
Conoscenza delle tecniche chirurgiche di base utilizzate nell'ambito dei
trapianti d'organo solido.
Visualizzazione di procedure
chirurgiche con illustrazione pratica delle
differenti metodiche.
Indicazioni e controindicazioni,
selezione dei pazienti, check
list,indici prognostici nei
trapianti di fegato e multiorgano.
7 MED/12 65 Orale
Conoscenza delle patologie
d'organo solido e loro indicazioni
cliniche alla valutazione per
trapianto. Applicazione dei criteri prognostici, di selezione e di valutazione nel
trapianto di organi solidi.
Algoritmi diagnostici, prognostici
applicabili ai criteri di
valutazione per trapianto.
Gestione della lista d'attesa, priorità,
gestione del paziente
epatopatico end-stage.
6 MED/12 57 Orale
Conoscenza della gestione della malattia
epatica terminale, della lista d'attesa
in funzione dell'ottimizzazione dell'outcome del trapianto.
Algoritmi prognostici e di gestione della lista d'attesa.
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- 8 -
Aspetti intensivistici e
radiologia interventistica.
5 MED/41 49 Orale
Conoscenza delle metodiche intensivistiche e
di radiologia interventistica dedicate alla gestione del
paziente pre e post trapianto
d'organo solido.
Criteri di allocazione e gestione in
unità intensiva .Adeguata
indicazione ed utilizzo delle metodiche di
radiologia interventistica nel pre e post
trapianto
Le complicanze a breve e lungo
termine dei trapianti, Gestione
del rigetto, Anatomia
patologica.
6 MED/9 57 Orale
Conoscenza delle
complicanze mediche e
chirurgiche dei trapianti d'organo
e loro gestione.Diagnosi e gestione del
rigetto d'organo , conoscenze di
istopatologia del trapianto.
Prevenzione delle
complicanze, gestione
integrata delle procedure
diagnostiche e terapeutiche del rigetto d'organo.
La recidiva di malattia,il
ritrapianto, il futuro dei trapianti d'organo.
4 MED/12 67 Orale
Conoscenza dei meccanismi alla
base della ricorrenza di
malattia, prevenzione ,
diagnosi etrattamento
della stessa.Nuove prospettive in
tema di tecnologia ed innovazioni
nell'ambito del trapianto.
Applicazione di corretti criteri diagnostici in
tema di ricorrenza di
malattia.
TOTALE ORE/CFU
(escluso stage) 44 458
STAGE 18 450 PROVA FINALE
(19) 0 Orale
TOTALE ORE/CFU 62 908
Tabella 2: Piano didattico tipo dell’insegnamento del corso Master con relativi CFU.
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Esperienza degli ex-discenti – analisi carriera lav orativa
Dopo 8 edizioni e 63 discenti diplomati, nell’ottica del miglioramento della qualità del
corso di Master di II Livello in Medicina dei Trapianti d’Organo, è stata eseguita
un’indagine telefonica e telematica rivolta agli ex-discenti per comprendere la qualità
dell’insegnamento proposto, le aree di potenziamento del corso e l’impatto che il
Master ha avuto sulla loro carriera professionale. Il tasso di risposta registrato per
l’indagine ha raggiunto il 78%. Dove possibile, i dati sono stati integrati con ricerche
telematiche, per una più completa analisi. I risultati, come si vedrà, appaiono
complessivamente molto positivi.
Per quanto riguarda la condizione occupazionale, dai dati raccolti si evince che una
percentuale minore di ex-discenti (6%) deve ancora terminare il ciclo di studi
(prevalentemente dottorato di ricerca), mentre la maggior parte di coloro che hanno
partecipato al Master (94%) risulta attualmente impiegata. Di questo 94%, l’85%
riveste una posizione dirigenziale (suddivisa tra dirigente medico, 78%, e dirigente
medico universitario, 7%), il 7% svolge attività libero professionale e il 2% è
ricercatore (dati riportati in figura 3).
Figura 3: Attuale posizione lavorativa degli ex-discenti
78%
7%
7%
2%
2%
4%
dirigente medico
dirigente medico universitario
libero professionista
ricercatore
dottorato di ricerca
studente specializzando
dirigente medico 35 78%dirigente medico universitario 3 7%
libero professionista 3 7%
ricercatore 1 2%
dottorato di ricerca 1 2%studente specializzando 2 4%
posizione lavorativa # discenti % relativa al numero di
discenti analizzati
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Da una più approfondita analisi sulle carriere degli ex-discenti attualmente impiegati,
è emerso che il Master in Medicina dei Trapianti d’Organo ha avuto un importante
impatto sulla carriera per gran parte di essi. Infatti, questo corso di studi per molti si è
tradotto in uno sbocco occupazionale immediato al termine del corso, se non
addirittura durante il periodo di formazione, a sottolineare l’importanza della
preparazione fornita. Dai dati raccolti (visualizzabili in figura 4) si evince che il 64%
degli studenti ha beneficiato di un avanzamento di carriera durante il corso Master o
al termine di esso, contro un 39% che attualmente occupa la stessa posizione
raggiunta prima del conseguimento del titolo.
Figura 4: Condizione occupazionale ex-discenti pre/post Master
In particolare, gli ex-allievi risultano occupare posizioni lavorative soprattutto in ambiti
inerenti ai trapianti. Infatti, come riportato in figura 5 A, il 92,5% lavora tutt’ora in
tematiche relative ai trapianti di organi addominali, mentre solo il 7,5% ha intrapreso
una strada non trapiantologica. Nonostante sia difficile nella realtà medica poter
sfruttare le conoscenze ottenute nel corso Master se non si è direttamente coinvolti
nella tematica dei trapianti, la percentuale di ex-discenti non più nell’ambito
trapiantologico ha evidenziato come la formazione prettamente inerente ai trapianti
sia comunque utile quotidianamente nella professione di medico, ad esempio per chi
si occupa di epatologia, anche solo a livello ambulatoriale. Infatti nel corso degli anni
accademici, il Master ha dato una rilevanza sempre maggiore al tema dei trapianti di
fegato. Questo incremento di formazione relativamente all’ambito dell’epatologia
nasce sia dalla stretta vicinanza geografica e collaborativa dell’Università degli Studi
di Milano-Bicocca con centri di eccellenza per trapianto di fegato del nord Italia, sia
39%
64%
posizionelavorativainvariata
avanzamento dicarriera
Posizione lavorativa invariata 16 39%Avanzamento di carriera 25 64%
Analisi carriera ex-discenti # discenti % relativa al numero di
discenti analizzati
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- 11 -
7,5%
92,5%
% no
% si
19%
81%
% trapiantoepatico
% trapiantoaltri organi
A B
A – percentuale di ex-discenti attualmente coinvolta in trapianti d’organo
B – percentuale di ex-discenti attualmente coinvolta in trapianto epatico
7,5%
92,5%
% no
% si
19%
81%
% trapiantoepatico
% trapiantoaltri organi
A B
A – percentuale di ex-discenti attualmente coinvolta in trapianti d’organo
B – percentuale di ex-discenti attualmente coinvolta in trapianto epatico
dalla necessità lavorativa degli studenti del Master. Relativamente alla percentuale di
ex-discenti che lavorano in tematiche trapiantologiche, l’81% si occupa di trapianto di
fegato, contro il 19% che svolge un’attività di trapianto addominale non epatica,
prevalentemente in ambito nefrologico (figura 5 B).
Figura 5: Percentuale di ex-discenti attualmente coinvolti in tematiche relative al trapianto
L’importanza del trapianto di fegato in Italia è testimoniata dai dati del CNT, che
rivelano negli anni un incremento continuo della necessità di trapianto epatico; come
riportato in figura 6, i pazienti sottoposti a trapianto di fegato in Italia sono addirittura
quadruplicati nel corso di un ventennio.
Figura 6: Trapianti di fegato in Italia 1992-2011. Fonte: Sit-CNT
Trapianti di FEGATO – Anni 1992/2011
Inclusi i trapianti combinatiInclusi i trapianti combinati
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- 12 -
Come già evidenziato in precedenza, il Master in Medicina dei Trapianti d’Organo
trae vantaggio dalle collaborazioni in atto tra l’Università degli Studi di Milano-
Bicocca e i maggiori centri trapianto di fegato in Lombardia, quali l’Azienda
Ospedaliera “Ospedali Riuniti di Bergamo” e l’Azienda Ospedaliera Niguarda di
Milano. L’eccellenza di questi centri trapianto nell’ambito dell’epatologia è confermata
dai dati del CNT, relativi all’anno solare 2010, mostrati in figura 7. In particolare, nel
2010, l’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti di Bergamo” e l’Azienda Ospedaliera
Niguarda di Milano si sono posizionate al 3° e al 6 ° posto della classifica nazionale
dei centri trapianto del fegato per numero di trapianti eseguiti (rispettivamente 77 e
62 trapianti di fegato). Questo dato è molto importante dal punto di vista didattico,
infatti maggiore il livello di attività del centro trapianti frequentato, più adeguata ed
efficiente la formazione dei futuri trapiantologi.
Figura 7: Centri trapianto di fegato in Italia e numero di trapianti eseguiti. Fonte: Sit-CNT
Il corso di Master in Medicina dei Trapianti d’Organo prevede una frequenza full-time
in un centro trapianti; inoltre nel piano didattico sono previsti livelli di attività sufficienti
a fornire una preparazione più che adeguata. L’eccellente formazione fornita da
questo corso è testimoniata dalla distribuzione degli ex-discenti nei centri trapianto
presenti sul territorio nazionale. Relativamente all’epatologia, il 67% degli ex-discenti
possiede un impiego occupazionale in uno dei centri trapianto elencati in figura 7.
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A B
A – percentuale di ex-discenti attualmente coinvolta in ricerca clinica/di base
B – percentuale di ex-discenti attualmente coinvolta in ricerca in ambito epatico
35%
65%
% no
% si
73%
27%
% ricerca inambito epatico
% ricerca in altricampi
A B
A – percentuale di ex-discenti attualmente coinvolta in ricerca clinica/di base
B – percentuale di ex-discenti attualmente coinvolta in ricerca in ambito epatico
35%
65%
% no
% si
73%
27%
% ricerca inambito epatico
% ricerca in altricampi
Un altro aspetto fondamentale del Master in Medicina dei Trapianti d’Organo,
riguarda la formazione rivolta alla ricerca clinica e/o di base. La medicina dei trapianti
è in continua evoluzione, ed un’adeguata educazione alla ricerca applicata alla
clinica è molto importante per una corretta interpretazione del dato clinico. Questo
corso prevede un collegamento fra pratica clinica e ricerca, permettendo un
approccio più critico e scientifico al paziente trapiantologico. Dai dati raccolti, risulta
che il 65% degli ex-discenti è attualmente coinvolto in protocolli di ricerca clinica/di
base (figura 8 A); di questi, il 73% si occupa di tematiche relative all’epatologia
(figura 8 B). Nel complesso la ricerca è mirata ad ottimizzare il follow-up del paziente
trapiantologico per una migliore gestione delle fasi post-operatorie. Grande rilievo
viene dato quindi agli studi circa l’immunosoppressione con l’attuazione di protocolli
clinici sull’utilizzo di farmaci quali Everolimus o Azatioprina, per citarne alcuni.
Relativamente all’epatologia, sono in corso studi multicentrici osservazionali sui
pazienti trapiantati (un esempio, lo studio “Value Based Medicine in Hepatology”) per
lo studio di indicatori di esito delle cure; sono inoltre allo studio protocolli per terapie
antivirali, come nel caso del Telaprevir per la gestione di pazienti trapiantologici
affetti da epatite C. Gli studi clinici sono inoltre affiancati da studi di base riguardo ai
meccanismi di progressione del danno epatico nell’epatocarcinoma e nelle
colangiopatie neoplastiche.
Figura 8: Percentuale di ex-discenti attualmente coinvolti in protocolli di ricerca
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Docenti
I nostri piu’ sentiti ringraziamenti vanno ai numerosi docenti che nel corso delle varie
edizioni del master hanno dato un prezioso apporto alla didattica. In particolare:
• Mirko Acquati - Ospedale San Gerardo (MB)
• Roberto Agazzi - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Sistiana Aiello - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (BG)
• Daniele Alberti - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Donatella Barisani - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Luca Belli - Ospedale Niguarda Cà Granda (MI)
• Elena Benazzi - Fondazione IRCSS Cà Granda - Ospedale Maggiore Policlinico (MI)
• Anna Maria Bernasconi - Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto - ANED
ONLUS (MI)
• Sherrie Bhoori - Fondazione IRCSS Istituto Nazionale dei Tumori (MI)
• Gaetano Bonini - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Michela Bravi - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Raffaele Bruno - Università degli Studi di Pavia
• Alberto Burlina - Università degli Studi di Padova
• Patrizia Burra - Università degli Studi di Padova
• Massimo Calabrò - Ospedale S. Maria di Cà Foncello (TV)
• Manila Candusso - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (ROMA)
• Anna Rosa Cappelleri - Ospedale San Gerardo (MB)
• Massimo Cardillo - Fondazione IRCSS Cà Granda - Ospedale Maggiore Policlinico (MI)
• Bruno Carrara - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Maria Rosa Caruso - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Federica Casiraghi - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (BG)
• Valeria Casotti - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Paola Cassis - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (BG)
• Dario Cattaneo - Ospedale Luigi Sacco (MI)
• Giorgio Cattoretti - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Regiane A. Cavinato - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (BG)
• Massimo Cazzaniga - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Michele Colledan - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Vittorio Corno - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Rocco Corso - Ospedale San Gerardo (MB)
• Monica Cortinovis - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (BG)
• Mariangelo Cossolini - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Paolo Cravedi - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (BG)
• Daniela Cugini - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Lorenzo D'Antiga - Ospedali Riuniti di Bergamo
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 15 -
• Luciano De Carlis - Ospedale Niguarda Cà Granda (MI)
• Tullia De Feo - Fondazione IRCSS Cà Granda - Ospedale Maggiore Policlinico (MI)
• Roberto De Franchis - Università degli Studi di Milano
• Massimo De Giorgio - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Marco Dinelli - Ospedale San Gerardo (MB)
• Luca Fabris - Università degli Studi di Padova
• Stefano Fagiuoli - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Marina Figliuzzi - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (BG)
• Annarosa Floreani - Università degli Studi di Padova
• Fumagalli Roberto - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Giovanna Gaffuri - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Alessandro Giacomoni - Ospedale Niguarda Cà Granda (MI)
• Cristina Giannattasio - Ospedale San Gerardo (MB)
• Marina Giovanelli - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Eliana Grotti - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Paolo Grossi - Università degli Studi dell'Insubria
• Michela Guizzetti - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Martino Introna - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Florence Lacaille - Hopital Necker (Paris, France)
• Pietro Lampertico - Università degli Studi di Milano
• Giuseppe Locatelli - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Maria Grazia Lucà - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Alessandro Lucianetti - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Giulia Magini - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Mario Mandalà - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Maddalena Marasà - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Vincenzo Mazzaferro - Fondazione IRCSS Istituto Nazionale dei Tumori (MI)
• Franca Meloni - Ospedale San Gerardo (MB)
• Maria Luisa Melzi - Ospedale San Gerardo (MB)
• Giovanni Montini - Policlinico S. Orsola - Malpighi (BO)
• Paolo Muiesan - University Hospitals Birmingham (UK)
• Luigi Naldi - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Gabriella Nebbia - Fondazione IRCSS Cà Granda - Ospedale Maggiore Policlinico (MI)
• Francesco Negrini - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Angelo Nespoli - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Marina Noris - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (BG)
• Patrizia Ondei - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Piercarlo Parigi - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Norberto Perico - Ospedali Riuniti di Bergamo
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 16 -
• Giorgio Perilongo - Università degli Studi di Padova
• Domenico Pinelli - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Giovambattista Pinzello - Ospedale Niguarda Cà Granda (MI)
• Alberto Piperno - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Guido Polese - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Cav. Leonida Pozzi - Associazione Italiana Donazione di Organi, tessuti e cellule - AIDO regionale
Lombardia
• Massimo Pozzi - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Massimo Puoti - Università degli Studi di Milano
• Alessando Rambaldi - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Antonio Rampoldi - Ospedale Niguarda Cà Granda (MI)
• Laura Ratti - Ospedale San Gerardo (MB)
• Giuseppe Remuzzi - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Laura Riello - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Giorgio Rossi - Università degli Studi di Milano
• Alfredo Rossi - Ospedale Niguarda Cà Granda (MI)
• Francesco Salerno - Università degli Studi di Milano
• Marco Senzolo - Università degli Studi di Padova
• Aurelio Sonzogni - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Valter Sonzogni - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Andrea Stella - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Mario Strazzabosco - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Fredy Suter - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Alessandra Tebaldi - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Carlo Tondini - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Giuliano Torre - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Roberto Trevisan - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Paola Trombini - Ospedale San Gerardo (MB)
• Franco Uggeri - Università degli Studi di Milano-Bicocca
• Giuliana Verga - Ospedali Riuniti di Bergamo
• Raffaella Viganò - Ospedale Niguarda Cà Granda (MI)
• Giulio Zanasi - Ospedale Niguarda Cà Granda (MI)
• Massimo Zeviani - Fondazione IRCCS Istituto Neurologico "Carlo Besta" (MI)
• Pietro Zoncheddu - Ospedali Riuniti di Bergamo
Un rigrazimento particolare anche ai Primari delle strutture cliniche coinvolte: Il Dr.
Luca Belli, il Dr. Michele Colledan, il Dr. Lorenzo D’Antiga, il Dr. Luciano De Carlis, il
Dr. Stefano Fagiuoli, Il Dr. Vicenzo Mazzaferro, il Dr. Giovanbattista Pinzello,
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 17 -
Tesi
Al termine del corso Master, ogni studente ha redatto una tesi inerente all’ambito di
interesse nel campo dei trapianti addominali. A seguire, un elenco parziale dei titoli
delle tesi svolte:
• A case of a liver/kidney transplanted patient treated with pegylated-interferon and
ribavirin for recurrent HCV infection and cryoglobulinemic syndrome after transplantation
• Analisi della sopravvivenza dei pazienti adulti trapiantati di fegato: fattori di marginalità
matching donatore-ricevente, complicanze post-trapianto. Esperienza nel centro trapianti
di Bergamo
• Approccio pre-emptive nella gestione delle complicanze biliari maggiori nel trapianto di
fegato dell’adulto
• Autoimmunity after liver transplantation: a frequent event but a rare clinical problem
• Basiliximab associato a basse dosi di timoglobuline: una nuova strategia di induzione per
i riceventi di trapianto renale
• Basiliximab e basse dosi di RATG: una nuova strategia di induzione per ottimizzare la
terapia immunosoppressiva nel paziente con trapianto di rene
• Correlazione della stenosi dell’arteria del trapianto renale: aspetti emodinamici ed
ecografici
• Dieci anni di trapianto di fegato nell'adulto a Bergamo: gestione dell'immunosoppressore
• Doppio trapianto di reni marginali e nuovi regimi immunosoppressori: espansione del
pool di donatori e prolungamento della sopravvivenza del trapianto di rene
• EBV-DNA e modulazione dell’immunosoppressione nel controllo delle PTLD post-
trapianto di fegato pediatrico
• Effetti della formulazione di ciclosporina sull’incidenza del Sarcoma di Kaposi nel
trapianto di rene: studio retrospettivo in 688 pazienti
• Evoluzione della tecnica chirurgica di anastomosi bilio-digestiva nel trapianto pediatrico di
fegato split: esperienza di un centro trapianti
• Fattibilità ed Efficacia dello Shunt Porto-Sistemico Intraepatico Trangiugulare (TIPS) nel
bambino
• Fattori di rischi di perdita del graft a 90 giorni – dati studio liver match.
• Gestione delle complicanze biliari nei pazienti adulti sottoposti a trapianto di fegato
• Il trapianto di fegato “split” da donatore pediatrico: esperienza multicentrica
• Il trapianto di fegato in pazienti in età pediatrica affeti da epatocarcinoma
• Il trapianto pediatrico di fegato “split” da donatore di età superiore a 50 anni: risultati a
lungo termine
• Il trattamento del carcinoma epatocellulare mediante trapianto di fegato
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 18 -
• Il trattamento delle complicanze biliari dopo trapianto di fegato
• Il trattamento neoadiuvante dell’epatocarcinoma (HCC) nei pazienti sottoposti a trapianto
di fegato: efficacia delle terapie e accuratezza dell’imaging radiologico all’analisi
anatomo-patologica dei fegati espiantati
• Incidenza di patologie neoplastiche “de novo” e recidiva di HCC in un centro trapianti del
nord Italia
• Incidenza di rigetti acuti e ripresa della funzione renale dopo trapianto di rene da
donatore cadavere: risultati di un'analisi comparativa tra due gruppi di pazienti trattati con
basse dosi di timoglobuline somministrate prima o dopo l'intervento chirurgico
• Indicatori di Esito della Cirrosi Epatica nel contesto della Medicina Basata sul Valore
• La medicina basata sul valore in epatologia: alla ricerca di indicatori clinici di esito
• Long term follow-up in pazienti sottoposti a trapianto di fegato per malattia epatica
terminale colestatica ed autoimmune: studio italiano multicentrico retrospettivo
• Malformazione di Abernethy non solo un problema epatico
• Monitoraggio emodinamico in corso di trapianto di fegato: due sistemi a confronto
• Outcome del trapianto renale da donatori molto anziani
• Patogenesi molecolare delle colangiopatie genetico-malformative. Focus su: malattia
policistica renale autosomico dominante (ADPKD), sindrome di Alagille (AGS) e atresia
biliare (BA)
• Prognosi a breve e lungo termine del trapianto di fegato in pazienti pediatrici con shunt
artero-venosi intrapolmonari
• Rigetto cronico precoce: analisi dei fattori di rischio e studio pilota osservazionale di
trattamento con steroide e MMF
• rivascolarizzazione contemporanea (porta ed arteria epatica) vs rivascolarizzazione
portale al trapianto di fegato: risultati preliminari
• Ruolo del genotipo del recettore KIR delle cellule NK e della compatibilità KIR-HLA C
ligando nella ricorrenza e progressione dell’epatite C post trapianto di fegato
• Ruolo dell’emofiltrazione nel bambino con insufficienza epatica acuta
• Ruolo dell'immunosoppressore primario nella risposta al trattamento per l'epatite cronica
HCV nel post trapianto
• Sindome epatopolmonare: esperienza di un singolo centro trapianti di fegato pediatrico
• Sopravvivenza a lungo termine dell'atresia biliare nell'era del trapianto
• Terapia antivirale combinata con PEG-IFN e RIBAVIRINA nella recidiva dell’epatite C
dopo trapianto epatico: esperienza clinica
• TIPSS nel paziente sottoposto a trapianto di fegato: descrizione di una casistica
multicentrica e revisione della letteratura
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FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 19 -
• Trapianto da split liver: uno sguardo oltre la frontiera dei criteri di esclusione dei donatori
• Trapianto d'intestino e multiviscerale in età pediatrica: esperienza preliminare del Centro
Trapianto di Bergamo
• Trapianto sequenziale di polmoni e fegato per fibrosi cistica: case report e revisione della
letteratura
• Trattamento delle complicanze relative all’outflow venoso dopo trapianto di fegato
• Un caso di sindrome di Alagille in giovane adulto sottoposto a trapianto di fegato.
Confronto con la casistica pediatrica in singolo centro trapianti
• Utilizzo dell’ ossido nitrico inalatorio (iNO) come trattamento dell’ipossiemia nel trapianto
di fegato pediatrico per sindrome epatopolmonare.
• Valutazione dell' efficacia del precondizionamento ischemico nei confronti del danno da
riperfusione nel trapianto epatico
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FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 20 -
Analisi delle schede qualità redatte dagli studenti – anni accademici 2007/2008,
2008/2009, 2009/2010
Il Sistema di Gestione di Qualità è stato avviato per il post-laurea a partire dall’anno
accademico 2007/2008, perciò è stato possibile valutare le schede qualità redatte
dagli studenti solo dei seguenti anni accademici:
- 2007/2008 (5 allievi iscritti, 5 elaborazioni)
- 2008/2009 (10 allievi iscritti, 9 elaborazioni)
- 2009/2010 (13 allievi iscritti, 12 elaborazioni).
Dall’analisi della Customer Satisfaction si evince un giudizio positivo generale del
Master in Medicina dei Trapianti d’Organo durante questi anni accademici. In
generale, il giudizio degli studenti sul Master in Medicina dei Trapianti d’Organo è
migliorato nel corso delle edizioni. In particolare, gli studenti risultano più soddisfatti
dell’organizzazione del corso di studi, e delle infrastrutture, con aumentato interesse
e soddisfazione. Per quanto alle “Attività didattiche e studio”, l’area in cui gli studenti
hanno manifestato minore soddisfazione riguarda le conoscenze preliminari da loro
possedute prima di affrontare il corso.
Segue il questionario proposto agli studenti, con relative percentuali di soddisfazione.
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FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 21 -
1) Organizzazione del corso di studi
- Il carico di studi complessivo degli insegnamenti ufficialmente previsti nel periodo di riferimento è accettabile? 2007/2008 80% decisamente si (20% più si che no) 2008/2009 66,7% decisamente si (33,3% più si che no) 2009/2010 100% decisamente si
- L’organizzazione complessiva (orario, esami intermedi e finali) degli insegnamenti ufficialmente previsti nel periodo di riferimento è accettabile? 2007/2008 100% decisamente si 2008/2009 60% decisamente si (30% più si che no; 10% più no che si) 2009/2010 83,3% decisamente si (16,7% più si che no)
82,217,80,00,0
100,00,00,00,0
66,733,30,00,0
80200,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Il carico di studio complessivo è accettabile?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
81,115,63,30,0
83,316,70,00,0
60,030,010,00,0
100,00,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
L'organizzazione complessiva (orario, esami) è accettabile?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 22 -
2) Organizzazione di questo insegnamento
- Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro? 2007/2008 80% decisamente si (20% più si che no) 2008/2009 55,6%decisamente si (22,2% più si che no, 22,2% più no che si) 2009/2010 75% decisamente si (16,7% più si che no, 8,3% più no che si)
- Gli orari di svolgimento dell’attività didattica sono rispettati? 2007/2008 100% decisamente si 2008/2009 0%decisamente si (87,5% più si che no, 12,5% più no che si) 2009/2010 91,7% decisamente si (8,3% più si che no)
70,219,610,20,0
75,016,78,30,0
55,622,222,20,0
80200,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Le modalità d'esame sono state definite in modo chiaro?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
63,931,94,20,0
91,78,30,00,0
0,087,512,50,0
100,00,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Gli orari di svolgimento della didattica sono rispettati?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 23 -
- Il personale docente è effettivamente reperibile per chiarimenti e spiegazioni?
2007/2008 100% decisamente si 2008/2009 37,5%decisamente si (50% più si che no, 12,5% più no che si) 2009/2010 83,3% decisamente si (16,7% più si che no)
73,622,24,20,0
83,316,70,00,0
37,550,012,50,0
100,00,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Il personale docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 24 -
3) Attività didattiche e studio
- Le conoscenze preliminari da me possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti trattati? 2007/2008 80% decisamente si (20% più si che no) 2008/2009 33,3%decisamente si (44,4% più si che no, 22,2% più no che si) 2009/2010 18,2% decisamente si (81,8% più si che no)
- Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina?
2007/2008 80% decisamente si (0% più si che no, 20% più no che si) 2008/2009 30%decisamente si (70% più si che no) 2009/2010 66,7% decisamente si (33,3% più si che no)
43,848,87,40,0
18,281,80,00,0
33,344,422,20,0
80,020,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Le conoscenze preliminari sono sufficienti per la comprensione degli argomenti?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
58,934,46,70,0
66,733,30,00,0
30,070,00,00,0
80,00,020,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 25 -
- Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?
2007/2008 80% decisamente si (20% più si che no) 2008/2009 22,2%decisamente si (66,7% più si che no, 11,1% più no che si) 2009/2010 83,3% decisamente si (16,7% più si che no)
- Il carico di studio richiesto da questo insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati? 2007/2008 80% decisamente si (20% più si che no) 2008/2009 22,2%decisamente si (77,8% più si che no) 2009/2010 50% decisamente si (50% più si che no)
61,934,43,70,0
83,316,70,00,0
22,266,711,10,0
80,020,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
50,749,30,00,0
50,050,00,00,0
22,277,80,00,0
80,020,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Il carico di studio è proporzionato ai crediti assegnati?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 26 -
- Il materiale didattico è adeguato per lo studio della materia?
2007/2008 80% decisamente si (0% più si che no, 20% più no che si) 2008/2009 22,2%decisamente si (55,6% più si che no, 22,2% più no che si) 2009/2010 75% decisamente si (25% più si che no)
- Le attività didattiche integrative sono utili per l'apprendimento?
2007/2008 66,7%decisamente si (33,3% più si che no) 2008/2009 14,3%decisamente si (85,7% più si che no) 2009/2010 50% decisamente si (50% più si che no)
59,126,914,10,0
75,025,00,00,0
22,255,622,20,0
80,00,020,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Il materiale didattico è adeguato per lo studio?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
43,756,30,00,0
50,050,00,00,0
14,385,70,00,0
66,733,30,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Le attività didattiche integrative sono utili per l'apprendimento?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 27 -
4) Infrastrutture
- Le aule in cui si svolgono le lezioni sono adeguate? 2007/2008 100% decisamente si 2008/2009 50%decisamente si (40% più si che no, 10% più no che si) 2009/2010 66,7% decisamente si (33,3% più si che no)
- I locali e le attrezzature per le attività didattiche integrative sono adeguati?
2007/2008 80%decisamente si (20% più si che no) 2008/2009 14,3%decisamente si (71,4% più si che no, 14,3% più no che si) 2009/2010 80% decisamente si (20% più si che no)
72,224,43,30,0
66,733,30,00,0
50,040,010,00,0
100,00,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Le aule in cui si svolgono le lezioni sono adeguate?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
58,137,14,80,0
80,020,00,00,0
14,371,414,30,0
80,020,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
I locali e le attrezature per le attività didattiche integrative sono adeguati?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
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FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 28 -
5) Interesse e soddisfazione
- Sono interessato agli argomenti di questo insegnamento? 2007/2008 100% decisamente si 2008/2009 70%decisamente si (30% più si che no) 2009/2010 100% decisamente si
- Sono complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo
insegnamento? 2007/2008 100% decisamente si 2008/2009 40%decisamente si (50% più si che no, 10% più no che si) 2009/2010 91,7% decisamente si (8,3% più si che no)
90,010,00,00,0
100,00,00,00,0
70,030,00,00,0
100,00,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Sono interessato agli argomenti di questo insegnamento?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
77,219,43,30,0
91,78,30,00,0
40,050,010,00,0
100,00,00,00,0
Dec. SI'Più SI' che NO
Più NO che SI'
Dec. NO
Sono complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo insegnamento?
0102030405060708090
100
Dec. NO Più NO che SI' Più SI' che NO Dec. SI'
%
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FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
- 29 -
Esperienza degli ex-discenti – giudizi sulla qualit à del master
L’esperienza personale degli allievi risulta di rilevante importanza per comprendere
quanto effettivamente il Master abbia influito sulla loro carriera e sulla loro
formazione professionale. Agli intervistati è stata richiesta una valutazione
complessiva circa l’educazione fornita dal corso Master. Nel complesso, dalle
risposte ottenute emerge un quadro assolutamente positivo. Per tutti, un’esperienza
altamente formativa, sia per l’eccellente livello dei docenti, sia per la completezza
delle tematiche affrontate, che hanno permesso l’approfondimento di ogni aspetto del
paziente trapiantologico. L’organizzazione del corso è stata molto apprezzata, grazie
all’ottima integrazione tra la teoria e la frequenza in reparto, permettendo una visione
diretta delle problematiche trapiantologiche affrontate durante le lezioni. Il percorso
educativo è stato valutato come completo e ben strutturato: 124 ore di lezioni frontali,
112 ore di lezioni multidisciplinari, 22 ore di meeting di specialità sono state
affiancate a 200 ore di esercitazione e 450 ore di stage presso i centri trapianto
convenzionati, permettendo ad ogni singolo discente una visione completa delle
problematiche inerenti al trapianto.
A dimostrazione di quanto sopra si elencano di seguito alcuni feedback raccolti
nell’indagine:
“Un’esperienza qualificante, indipendentemente dalla futura collocazione lavorativa”
“Un’esperienza molto formativa, che mi ha permesso di approfondire i vari aspetti
della gestione del paziente trapiantato”
“Il Master ha molto contribuito alla mia crescita professionale”
“Ha incrementato la mia preparazione teorico-pratica, migliorando la pratica clinica
che svolgo nell’ambito trapiantologico”
“ Mi ha consentito di dare alle conoscenze cliniche acquisite nella pratica quotidiana
una visione più organica ed un approccio metodologico”
“A mio avviso, un’esperienza assolutamente indispensabile ed irrinunciabile per poter
affrontare con l’adeguata competenza le diverse problematiche trapiantologiche, tra
le più complesse in ambito clinico, e che richiedono sistematicamente un approccio
di tipo multidisciplinare”
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
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REFERENZE
Sito WEB ufficiale del Centro Nazionale Trapianti: http://www.trapianti.salute.gov.it/
Sito WEB ufficiale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca: http://www.unimib.it/
Sito WEB ufficiale della Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti di Bergamo”:
http://www.ospedaliriuniti.bergamo.it/
Sito WEB ufficiale della Azienda Ospedaliera Niguarda di Milano:
http://www.ospedaleniguarda.it/
Sito WEB ufficiale della Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza:
http://www.hsgerardo.org/
Sito WEB ufficiale della ESOT: http://www.esot.org/
Sito WEB ufficiale della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano:
http://www.istitutotumori.mi.it/
Sito WEB ufficiale della UEMS: http://www.uems.net/
Università degli Studi di Milano-Bicocca
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
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RICONOSCIMENTI
Il Master in Medicina dei Trapianti d’Organo nel corso degli anni è stato realizzato
grazie al contributo “unrestricted” di:
• ASSOCIAZIONE AMICI DELLA PEDIATRIA ONLUS
• ASTELLAS PHARMA ITALIA S.p.A.
• FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI
• GILEAD SCIENCES S.r.l.
• NOVARTIS FARMA S.p.A.
• OSPEDALE NIGUARDA CA’ GRANDA
• ROCHE S.p.A.
e con il prezioso supporto di:
• A.I.D.O. regionale lombardia –
• Associazione Amici del Trapianto di fegato Onlus – Bergamo
• Fondazione FADE – Fondazione Amici Epatologia Onlus
e sotto l’ Egida di AISF