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MATRIX RELOADED “Matrix Reloaded” affronta tematiche volte a criticare la società moderna quali: ➢ L’inquietante situazione della razza umana a cui viene sottratta la libertà in quanto sottomessa completamente alle macchine. ➢ La consapevolezza che in alcuni casi la verità può fare tanto male che si preferisce vivere in un illusorio mondo virtuale. ➢ Il bisogno di trasgredire le regole per non farsi sottomere dal sistema in cui tuttavia ci si trova intrappolati. Smith e gli altri agenti sono programmi appositamente creati per eliminare qualsiasi minaccia al sistema grazie ai loro incredibili poteri sovrumani. Questi programmi hanno elevate abilità nelle arti marziali e sono dotati di una forza devastante, possono sfondare muri a pugni e saltare per diversi metri in altezza. Inoltre, sono in grado di schivare le pallottole della maggior parte delle armi da fuoco convenzionali rimanendo sempre indenni. Essi non sono dotati di un proprio corpo ma possono “insediarsi” in quello di qualunque essere umano “non liberato” collegato al sistema. Non appena vengono eliminati ricompaiono impossessandosi del corpo di un’altra persona; sono sempre in contatto tra di loro e tengono costantemente sotto controllo il sistema grazie agli auricolari che hanno in dotazione. Inizialmente gli agenti sono tre come tre sono le radici dell’ego e i livelli in cui si manifesta: livello delle emozioni, dei pensieri e della volontà intesa come cattiva volontà. Simboleggiano il mondo delle regole ed allo stesso tempo i demoni interiori: in “Matrix” lo sono tutti e non lo è nessuno, questo perché la radice è la stessa: l’egoismo. Inoltre essi rappresentano i guardiani della soglia del nostro risveglio, sono gli aspetti astrale e mentale dei nostri difetti, dei nostri aggregati psichici, che ci tengono prigionieri e addormentati nel nostro sistema di credenze, ecco perché hanno tutte le chiavi di accesso alle nostre stesse catene interiori. Nel momento in cui Neo distrugge Smith libera il suo doppio opposto, dando inizio ad una lotta senza quartiere in sé stesso, ecco perché solo lui può fermarlo, perché Smith è Neo stesso. La guerra che avviene in Matrix tra Neo e i tanti cloni di Smith è la guerra interiore di Neo per rivoluzionare sé stesso ma simboleggia anche la lotta perenne della gente che cerca la libertà da quel sistema di credenze del mondo in cui tutti noi viviamo, dai sistemi economici e di sfruttamento dell’uomo sull’uomo e infine la libertà dalla tirannia occulta del “Grande Fratello” teorizzato da George Orwell. Quest’ultima si può ottenere solo attraverso una battaglia contro sè stessi: se ogni uomo distruggesse l’egoismo in sé stesso, quell’ egoismo che nel film è rappresentato da Smith, la guerra tra gli uomini nel “mondo vero” finirebbe “domani”. In Matrix, agenti lo sono tutti e non è lo è nessuno, perché siamo tutti addormentati nelle stupide credenze che ci rendono ancora dipendenti ed assuefatti al sistema socio-economico in cui siamo immersi, chiunque cerchi di aprirci gli occhi, se non siamo pronti ad ascoltare cosa ha da dirci, finiremmo per aggredirlo, attaccarlo e quant’altro pur di impedirgli di parlare, in quanto per noi sarebbe una minaccia: in un istante potrebbe distruggere ogni nostra effimera certezza. Neo è l’anagramma di One, ovvero l”Unico”, che simboleggia come lui sia l”Eletto”, il prescelto per compiere la missione di liberare l’umanità, il che rende l’agente Smith, con la sua natura molteplice, l’antagonista ideale.

Matrix reloaded

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MATRIX RELOADED“Matrix Reloaded” affronta tematiche volte a criticare la società moderna quali:

➢ L’inquietante situazione della razza umana a cui viene sottratta la libertà in quanto sottomessa completamente alle macchine.➢ La consapevolezza che in alcuni casi la verità può fare tanto male che si preferisce vivere in un illusorio mondo virtuale.➢ Il bisogno di trasgredire le regole per non farsi sottomere dal sistema in cui tuttavia ci si trova intrappolati.

Smith e gli altri agenti sono programmi appositamente creati per eliminare qualsiasi minaccia al sistema grazie ai loro incredibili poteri sovrumani.Questi programmi hanno elevate abilità nelle arti marziali e sono dotati di una forza devastante, possono sfondare muri a pugni e saltare per diversi metri in altezza.Inoltre, sono in grado di schivare le pallottole della maggior parte delle armi da fuoco convenzionali rimanendo sempre indenni. Essi non sono dotati di un proprio corpo ma possono “insediarsi” in quello di qualunque essere umano “non liberato” collegato al sistema.Non appena vengono eliminati ricompaiono impossessandosi del corpo di un’altra persona; sono sempre in contatto tra di loro e tengono costantemente sotto controllo il sistema grazie agli auricolari che hanno in dotazione.Inizialmente gli agenti sono tre come tre sono le radici dell’ego e i livelli in cui si manifesta: livello delle emozioni, dei pensieri e della volontà intesa come cattiva volontà. Simboleggiano il mondo delle regole ed allo stesso tempo i demoni interiori: in “Matrix” lo sono tutti e non lo è nessuno, questo perché la radice è la stessa: l’egoismo. Inoltre essi rappresentano i guardiani della soglia del nostro risveglio, sono gli aspetti astrale e mentale dei nostri difetti, dei nostri aggregati psichici, che ci tengono prigionieri e addormentati nel nostro sistema di credenze, ecco perché hanno tutte le chiavi di accesso alle nostre stesse catene interiori. Nel momento in cui Neo distrugge Smith libera il suo doppio opposto, dando inizio ad una lotta senza quartiere in sé stesso, ecco perché solo lui può fermarlo, perché Smith è Neo stesso.La guerra che avviene in Matrix tra Neo e i tanti cloni di Smith è la guerra interiore di Neo per rivoluzionare sé stesso ma simboleggia anche la lotta perenne della gente che cerca la libertà da quel sistema di credenze del mondo in cui tutti noi viviamo, dai sistemi economici e di sfruttamento dell’uomo sull’uomo e infine la libertà dalla tirannia occulta del “Grande Fratello” teorizzato da George Orwell.Quest’ultima si può ottenere solo attraverso una battaglia contro sè stessi: se ogni uomo distruggesse l’egoismo in sé stesso, quell’ egoismo che nel film è rappresentato da Smith, la guerra tra gli uomini nel “mondo vero” finirebbe “domani”. In Matrix, agenti lo sono tutti e non è lo è nessuno, perché siamo tutti addormentati nelle stupide credenze che ci rendono ancora dipendenti ed assuefatti al sistema socio-economico in cui siamo immersi, chiunque cerchi di aprirci gli occhi, se non siamo pronti ad ascoltare cosa ha da dirci, finiremmo per aggredirlo, attaccarlo e quant’altro pur di impedirgli di parlare, in quanto per noi sarebbe una minaccia: in un istante potrebbe distruggere ogni nostra effimera certezza.Neo è l’anagramma di One, ovvero l”Unico”, che simboleggia come lui sia l”Eletto”, il prescelto per compiere la missione di liberare l’umanità, il che rende l’agente Smith, con la sua natura molteplice, l’antagonista ideale.

Questo antagonismo non fa che rendere più scoperta la difesa dell’individuo contro l’omologazione della società, visto il potere di Smith di infettare gli altri. L’agente Smith svolge inizialmente la funzione di un programma antivirus, cercando di proteggere Matrix dai ribelli, che sono visti come vere e proprie schegge impazzite all’interno del sistema. Si scopre successivamente che l’agente si occupava di contrastare anche i programmi ribelli ma dopo essere entrato in contatto con Neo diventa una sorta di virus a sua volta e quindi i ruoli si ribaltano. E’ Neo a dover disinstallare il programma Smith e ciò può avvenire praticamente solo riformattando Matrix e salvandolo a sua volta.

BURLY BRAWL

I fratelli Wachowski hanno puntato fortemente sul lato tecnico e spettacolare realizzando scene d’azione davvero adrenaliniche per lo spettatore grazie all’utilizzo di effetti speciali sempre più sofisticati e sorprendenti. L’azione ipercinetica che hanno prodotto è stata aiutata inoltre da un montaggio molto serrato e vigorosamente sottolineato dagli effetti sonori in modo da non lasciare nè spazio nè tregua allo spettatore che resta in molte occasioni inchiodato alla poltrona. La sequenza più celebre e rappresentativa di “Matrix Reloaded” è senza dubbio il “Burly Brawl” ovvero una rissa tarchiata dove l’artista degli effetti speciali Gaeta e i suoi tecnici hanno utilizzato un’avveniristica scoperta tecnologica. Gaeta è passato a quello che definisce “cinematografia virtuale”, ossia a una tecnica di “Motion Capture” che ha permesso di catturare i movimenti delle rappresentazioni virtuali dei personaggi principali, portandoli al parossismo, in sede di montaggio digitale, per creare delle imprese sovrumane. Dopo 27 giorni di lavorazione e 72 ciak per ogni singola inquadratura, sono stati riversati su computer i dati ricavati dalle riprese effettuate mediante 5 telecamere ad alta definizione oltre all’utilizzo di 12 stuntmen vestiti da Smith.Il computer stesso ha permesso di ricreare algoritmicamente la scena ottenendo così la duplicazione virtuale degli attori completamente in digitale e consentendo alla cinepresa virtuale qualsiasi angolazione e libertà completa di movimento. Gli esiti di queste innovazioni tecniche comprendono uno straordinario “Universal Capture”, capace di estrapolare le espressioni facciali da applicare ai corpi, effetti, questi, tipici degli anime giapponesi che i fratelli Wachowski hanno fortemente voluto nel loro film. I fratelli Wachowski catturano alcune mosse incredibilmente impossibili offrendo un vasto range di inquadrature e tecniche di ripresa:

➢ INIZIO A VELOCITA’ NORMALE INQUADRATURE: Sia frontali che dall’alto verso il basso PIANI: Medio, americano e primo piano

➢ SUPER SLOWMOTION INQUADRATURA: Frontale PIANI: Figura intera

➢ VELOCITA’ SEMINORMALE GIRANDO ATTORNO ALLA SCENA PER UN ATTIMO INQUADRATURA: Frontale PIANI: Figura intera

➢ SI SCALA ALL’INDIETRO FINO ALLA NORMALITA’ INQUADRATURE: Frontale PIANI: Piano medio

➢ SI PASSA AL BULLET TIME CON UN SENSAZIONALE COLPO IN MOVIMENTO INQUADRATURE: Frontale PIANI: Campo d’insieme

➢ FINALE CON RITORNO A VELOCITA’ NORMALE INQUADRATURE: Frontale PIANI: Primo piano e figura intera

La sequenza ha la peculiarità di essere priva di campi in quanto non sono presenti inquadrature più larghe in cui la figura umana è un elemento secondario.Al contrario vi è una forte presenza di piani in cui le riprese sono più strette e vicine al soggetto in modo da rendere l’azione dei personaggi il soggetto principale della scena.Burly Brawl è anche il nome della traccia audio suonata sopra la scena: è stata creata dalla collaborazione tra il compositore della colonna sonora del film Don Davis e dai Juno Reactor, ovvero un progetto musicale conosciuto per la fusione cinematica di musica elettronica, musica sinfonica e musica etnica.La rapida accelerazione della musica techno scandisce il ritmo della lotta che si intensifica da uno stadio all’altro, sostenuta dalla colonna sonora orchestrale di Davis, rendendo la sequenza ancora più avvincente.Sono presenti frequenti cambi di inquadratura dettati dal ritmo della colonna sonora, ognuna delle quali è di breve durata, e vi sono anche alcuni passaggi carat-terizzati da deformazioni della temporalità. Il ritmo visivo è sia di tipo profilmico che filmico in quanto si manifesta nei movimenti dei personaggi ma anche nel montaggio e nei movimenti di camera.La sequenza appartiene al genere narrativo in quanto viene rappresentata una scena di combattimento la cui trama è individuabile dallo spettatore.Inoltre durante lo scontro tra Neo e i cloni di Smith sono stati utilizzati alcuni effetti sonori non convenzionali.Uno di questi si manifesta sotto forma di effetto domino quando Neo viene calciato e vola via facendo cadere il gruppo di Smith e anche alla fine della lotta quando Neo lancia uno degli agenti contro i suoi cloni e si sente il suono di una palla da bowling che colpisce i birilli. Sono presenti anche quattro sequenze completamente animate con assenza di qualsiasi azione dal vivo mentre per altre sezioni della lotta sono state utilizzate delle versioni digitali di Neo e Smith.