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pag. 02-04 Battleheart Maturandi, viaggio intorno al mondo per capire come si festeggia 30.4.2011 anno VII n. 8 Pittsburgh... I’am coming/ Sto arrivandooooo.... pag. 06-07 pag. 05 p anorama g iovani

Maturandi, viaggio intorno al mondo per capire come si ... · molto più importante il ballo di matu-rità rispetto all’ ultimo giorno di scuo-la. Il ballo infatti avviene dopo

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Page 1: Maturandi, viaggio intorno al mondo per capire come si ... · molto più importante il ballo di matu-rità rispetto all’ ultimo giorno di scuo-la. Il ballo infatti avviene dopo

pag. 02-04

Battleheart

Maturandi, viaggio intorno

al mondo per capire

come si festeggia

30.4.2011 anno VII n. 8

Pittsburgh... I’am coming/ Sto arrivandooooo....

pag. 06-07pag. 05

panorama giovani

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vettoni d’ acqua a non finire e le ra-gazze venivano buttate nella fonta-na. Comunque solo dietro e davan-ti la scuola, anche se il preside chia-mava sempre i carabinieri. Non si va in giro per città, sennò ci arrestano. (A.G.)

Serbia, Zrenjanin: Non c’è nes-suna particolare tradizione per l’ ul-timo giorno dei maturandi. Comun-que, negli ultimi anni gli alunni hanno cominciato a pagare ad una banda di modo che questi suonino, seguendo-li, mentre loro passeggiano in gruppo per la città. (V.P.)

Slovacchia, Bratisla-va: L’ ultimo giorno di scuola noi maturandi siamo andati a pren-dere un caffé e man-giarci un dolce. For-se negli anni qualco-sa è cambiato, ma gli alunni non fanno si-curamente baldoria in città. (O.Z.)

Repubblica Ceca, Praga: Da noi è molto più importante il ballo di matu-rità rispetto all’ ultimo giorno di scuo-la. Il ballo infatti avviene dopo la fine delle lezioni e sin dalla prima media gli alunni vanno a corsi di ballo per

con le magliette firmate, cantando il nostro inno, per poi andare a far bal-doria a casa di un amico. (Maurizio)

La Scuola di musica Ivan Matetić Ronjgov: L’ ultimo giorno di scuola i maturandi hanno le magliette con scritte riguardanti la musica e poi vanno al mare o a fare festa da qual-cuno, ma dicono che la tradizione del-la farina non gli appartenga. L’ anno scorso sono andati in una spiaggia e hanno festeggiato bevendo, suonan-do la chitarra e cantando. (io)

Ma vediamo come fanno i nostri vicini...

Italia, Reggio Calabria: I matu-randi si fanno stampare le magliet-te come da noi, poi vanno a cena e rimangono fuori a far festa. Ovvia-mente ci si diverte, e si beve, ma non si fa scandalo per la città. (S.M.M.)

Reggio Emilia: C’era un par-co dietro la scuola, dove si tiravano uova, farina, passata di pomodoro... In pratica facevamo la pizza. Poi ga-

Usi e costumi

di Martina Sanković foto di Zlatko Majnarić

Si avvicina la fine delle lezioni per noi maturandi. Il 17 maggio

dovremmo festeggiare e secondo una mia non troppo infondata ipotesi, le strade dovrebbero essere tutte ricoperte da farina, uova e altri generi alimentari e non. “Che špica“ direbbe un mio amico... Ma purtroppo non condivido la sua opinione, che poi è quella della maggioranza.

Trovandomi infatti in netta mi-noranza e non potendo convince-re i miei compagni di fare qualcosa di più interessante, ho deciso di fare un ricerchina informativa. In un’ epo-ca segnata dalla GLOBALIZZAZIO-NE (parola modestamente adorabi-le), com’è che si comportano gli altri paesi in un giorno che a noi appare di vitale importanza?

Dapprima volevo fare una ricer-ca molto approfondita, ma infine mi sono rassegnata ad accumulare dei dati rappresentativi per un grande numero di paesi. Mi sono accorta, però, che pure nella mia città (Fiu-me) non tutte le scuole si divertono allo stesso modo:

Il nautico di Buccari: L’ ultimo giorno di lezione gli alunni prendono il battello che li porta fino a Fiume, con le torce di segnalazione accese e cantando l’ inno della scuola. Vole-vamo dimostrare di essere al di so-pra dei ‘colti’ ginnasiali che facevano scandalo per la città, per cui abbiamo fatto soltanto un giretto per il corso

Maturandi, viaggio intorno al mondo per capire come si festeggia

Page 3: Maturandi, viaggio intorno al mondo per capire come si ... · molto più importante il ballo di matu-rità rispetto all’ ultimo giorno di scuo-la. Il ballo infatti avviene dopo

fare bella figura terminata la quarta. L’ ultimo giorno delle lezioni invece, gli alunni passeggiano per strada con dei cappelli in mano, in modo ad ac-consentire ai passanti a offrirgli il loro piccolo contributo alle grandi spese del ballo di maturità. E poi si va a far festa in qualche birreria. (la guida del viaggio di maturità)

Germania, Innsbruck: “I matu-randi tornano a scuola il primo gior-no dopo la fine delle lezioni e fanno una festa nel giardino della scuola. Due anni fa nella mia scuola han-no ballato la polonese attorno alla scuola gettando caramelle alla gen-te. L’ anno scorso hanno fatto un party nel giardino scolastico. A volte si fanno pure scherzi... Ricordo che una volta hanno messo uno striscio-ne sulla macchina di un professore con uno scherzo (battuta) scritto sopra.“

Per quanto riguarda l’ alcool, ci piace la birra, ma aspettiamo la sera per andare a bere. Ubriacarsi di gior-no non sarebbe la cosa più normale, qui.“ (J.S.)

Grecia, Cipro: „Da noi in gene-re gli alunni usano gettarsi a vicenda schiuma da barba e acqua...E quel giorno non abbiamo lezione, ma c’è una conferenza in cui i professori ci salutano e raccontano dei risultati ottenuti alle varie gare. Quel giorno, inoltre, indossiamo magliette bian-che e passeggiamo per la scuola con pennarelli colorati, scrivendoci a vi-cenda dediche. In genere cantiamo in coro qualcosa.

La sera dobbiamo tornare a scuo-la, con le nostre uniformi, e parteci-piamo ad una cerimonia seria. Ogni alunno riceve il diploma e una pia-stra con scritti i nomi dei maturan-di.“ (R.S.)

Poi la ricerca si è estesa oltre oceano...

Canada, Guelph: „Per noi è sem-pre stato molto importante il ballo di

maturità, non l’ ultimo giorno di scuo-la. Avviene dopo la fine delle lezioni, si spendono cifre astronomiche (che probabilmente mai più nella vita po-tranno essere spese) e si sta fuori tutta la notte.

L’ ultimo giorno di scuola come tale non accade niente di particola-re...Se da noi qualcuno gettasse fa-rina e uova per strada con tutta pro-babilità verrebbe arrestato per van-dalismo.“

(S. e R. P.)USA, Atlanta: “Non si festeggia

in un modo speciale. Tutti gli alunni si incontrano nella palestra e salutano i professori ed il direttore. Dopo esse-re usciti dalla scuola, gli alunni can-tano e si salutano davanti all’entra-ta augurandosi buone vacanze esti-ve.” (S.S.)

Argentina: Gli alunni si colorano con i colori a tempera e poi si getta-no addosso acqua e farina.(P.M.)

Gli studenti del Nautico di Buccari

Maturandi, viaggio intorno al mondo per capire come si festeggia

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2. Con tutta quella farina mi sa che non riuscirò a rendere l’ immagi-ne del nero.

Per concludere, mi interessereb-be sapere da dov’è che abbiamo ri-cavato questa nostra abitudine dell’ ultimo giorno di scuola.

Fino a 10 anni fa a Fiume non veniva praticata la battaglia con la farina. L’ usan-za da noi era di fare il bagno nella “fon-tana di Kawasaki”e di andare a far festa altrove...

Ma allora, cos’è che rende qualco-sa una tradizione (dato che tutti cal-cano su questa parola)? Da dove de-rivano le ‘nostre’ tradizioni? Però que-sto sarà il tema di un’ altra ricerca...

Ringrazio in ordine sparso tutti coloro il cui aiuto è stato davvero in-dispensabile:

Sandra e Russel Parmegiani, Laurie e Peter Mazzieri, Johannes Shellhorn, Jasmin Smajić, Andrea Governari, Valentina Liao, Valeria Pijetlović, Stefan Mataja Mafrici, Oksana Zvinjekova, Stephani Ste-fan, Gabriella Marčelja, Ada Trbović Budisavljević, Raphaella Savva, Patrizio Marra, la guida di Praga e Maurizio.

Usi e costumi

Australia, Sydney: „I nostri usa-no fare stupidaggini, ma in genere restano nel nucleo della scuola. Si gettano fiori per la scuola e si fan-no scherzi ad alunni e professori. Noi avevamo unto la maniglia di una clas-se con miele, e mi ricordo che qual-cuno aveva avvolto la macchina di un professore con la carta da parati. Così si trascorre la mattinata, e poi si va a fare festa in spiaggia, cantan-do e bevendo attorno al fuocherello.“ (L. e P. M.)

Africa Algeria, Setif:“La scuola finisce un mese prima degli esami,ma mentre in Croazia bisogna prepararsi per tre materie, lì un ginnasiale deve superare in media 14 materie. Se ri-sulta negativo di una, deve ripetere tutte e 14 l’ anno successivo. E’ una prova dura, ma quando si ottiene il diploma, questo riflette eccome il tuo sapere. I risultati vengono annunciati tramite media e giornali. Per tale mo-tivo se non passi gli esami tutti i tuoi parenti sapranno cos’ hai combinato. Però, se li superi, invece, quel giorno diventa una festa incredibile. Le por-te delle case sono aperte e anche i passanti vengono a farti le congratu-lazioni. Ci sono molti cibi, dolci e be-vande e fa una grande impressione perchè sai che la ragione di tanti fe-steggiamenti sei tu.“ (J.S.)

Russia, San Pietroburgo: “L’ul-timo giorno di scuola (выпустники) viene chiamato “l’ultimo campanello’’ (последный звонок) durante il quale gli alunni si allineano e si fa squillare l’ultimo campanello. Di solito, in que-sto giorno i maturandi regalano i loro libri alle classi inferiori.Dopo la con-segna delle pagelle, i liceali parteci-pano a vari concorsi, a balli e a con-certi organizzati a scuola. Infine ogni classe va dove le pare...

Le città organizzano concerti, seguiti dall’occhio vigile delle forze dell’ordine. (G.M.)

Cina, Shangai: Gli alunni fanno festa l’ ultimo giorno di scuola, e in genere la sera vanno in discoteca. Si beve e si canta, ma non è previsto al-cun tipo di festeggiamento che coin-volga la gente/i passanti o la scuola (tipo sfilate per strada). L’ amico di Vale che ci fornisce queste informa-zioni alla notizia che noi gettiamo fa-rina chiede: „Perché?“ (V.L.)

Buona domanda, anch’io mi chie-do perché ?

In ogni caso, dopo aver ascoltato racconti di tante persone amiche in-formate sulle tradizioni di culture di-verse, dai più seri a quelli più birichi-ni, mi sono accorta che c’è una par-ticolarità in cui siamo negativamente unici. (Tendo a sottolineare che i pa-esi citati sono rappresentativi, e pro-babilmente ci sarà qualcuno al mon-do con le nostre strane abitudini, ma non è di mia conoscenza).

Soltanto noi, tra tutti questi pae-si, ci ubriachiamo nel bel mezzo del-la giornata e sporchiamo l’ intera cit-tà, rendendo il centro a poco dir inac-cessibile al resto dei cittadini ‘norma-li’. Si è maturandi solo una volta nella vita... Però, la città passa lo stesso identico chaos ogni anno... Non sia-mo, forse, un po’ noiosi?

Ecco, volevo solamente dire la mia opinione... Anche se suppongo che, per queste dichiarazioni, mi at-tende un 17 maggio molto farinoso e attaccaticcio. Comunque, a questo punto, al mio amico che mi ha con-sigliato di non ‘fare la pecora nera’ rispondo

1. L’idea del gregge non mi è ap-partenuta mai

Farina, farina e ancora farina lungo le vie del centro a Fiume

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Hi-t

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Battlehearta cura di Igor Kramarsich

Per quanto riguarda il campo RPG, l’AppStore offre un parco titoli davvero numeroso: si passa da

veri e propri porting di vecchie glorie del passato, per arrivare a titoli più di nicchia.

Definire Bat-tleheart come un gioco di ruolo sa-rebbe probabilmen-te corretto, ma al tem-po stesso anche riduttivo: la produzione Mikamobile ha infatti una forte un’anima RTS, ben-ché al tempo stesso sia ricca di feature tipiche del gioco di ruolo. Alla vostra prima partita verrete intro-dotti alle dinamiche di gioco da un semplice e divertente tutorial, in cui una chierica e un cavaliere richiederanno il vostro aiuto in veste di condottiero per eliminare i cat-tivissimi mostri di turno. Battleheart punta tutto sull’im-mediatezza del sistema di controllo: per muovere uno dei vostri personaggi dovrete semplicemente tracciare una linea retta dai piedi del vostro eroe fino al luogo in cui volete si sposti. Questa dinamica si applica a tutte le azioni fondamentali: volete attaccare un nemico? Ba-sterà tracciare una linea che si muova dal vostro eroe fino al mostro di turno, che verrà attaccato a ripetizione da parte del solerte avventuriero, fino alla sconfitta di una delle due parti. La medesima azione vale anche nel caso delle cure di un chierico, basterà scegliere come bersaglio uno dei membri del vostro party. L’unica im-perfezione nel sistema di controllo si nota nel momento in cui due personaggi si ritrovano nella stessa posizione: potreste infatti avere delle difficoltà a selezionare l’eroe desiderato, ma il problema è agilmente aggirabile spo-stando uno dei due.

Per trarre massimo vantaggio da questa meccani-ca di gioco, gli sviluppatori di Mikamobile hanno inoltre deciso di circoscrivere l’azione di gioco a una scherma-ta statica: questa decisione riesce bene nell’obiettivo di permettere ai giocatori di concentrarsi su ciò che accade su schermo. Se infatti da un lato i ritmi dei primi livelli ri-sulteranno abbastanza blandi, dall’altro bisogna ricono-scere che la difficoltà aumenterà rapidamente, metten-do a dura prova la vostra rapidità di pensiero: i vari livelli di Battleheart si articolano come on-

date di ne-mici sempre più numero-

si e combat-tivi, che richie-

deranno un’atten-ta gestione del cam-

po di battaglia per uscire vittoriosi dagli scontri più avan-

zati. Il vostro scopo sarà quindi quello di sopravvivere ad ogni orda, al termine della quale otter-rete gli immancabili oggetti magici e monete d’oro: a questo proposito Battleheart si presenta sorprenden-temente completo anche dal punto di vista della perso-nalizzazione del party, in quanto i vostri quattro eroi po-tranno essere equipaggiati di tutto punto con un’arma, un’armatura e due accessori. Inoltre, un notevole ven-taglio di possibilità è stato garantito nella composizione del gruppo: mediante il denaro duramente ottenuto sul campo di battaglia potrete infatti assoldare dei merce-nari, i quali diventeranno a tutti gli effetti degli eroi al vostro servizio.

Stupisce in positivo il grande numero di classi a disposizione ognuna delle quali caratterizzata da uno skill tree unico di dodici abilità.

Da subito Battleheart catturerà la vostra attenzio-ne per il delizioso stile grafico, curatissimo, colorato e molto morbido: i vostri impavidi avventurieri sembreran-no simili a dei piccoli pupazzi, adorabili nelle loro fat-tezze cartoonesche. In maniera analoga anche il sonoro ben sposa la produzione Mikamobile, alternando musi-che epiche contro gli avversari più duri con melodie me-dievali nei menù di gestione del gruppo. Per quanto ri-guarda il comparto longevità, è difficile esprimere una valutazione in termini di ore: gli oltre trenta livelli della campagna potranno essere completati nell’arco di quat-tro ore circa,

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06Studiare all’estero

Lucia Giurini di Rovigno ha ottenuto una borsa di studio per andare negli USA

Pittsburgh... I’am coming / Sto arrivandooooo....Lucia Giurini, alunna

della II liceo generale della Scuola Media

Superiore Italiana di Rovigno è riuscita ad ottenere una borsa di studio per frequentare il prossimo anno d’insegnamento presso un’istituzione scolastica americana o britannica. La giovane e talentuosa rovignese è stata selezionata assieme ad altre 4 ragazze in rappresentanza della Croazia, ma questa conquista è stata preceduta da una lunga serie di prove scritte e orali che si sono svolte a Hreljino e a Zagabria.

Sabato 9 aprile c’è stato l’ultimo incontro con i responsabili del Fo-rum per la libertà di apprendimento che hanno organizzato il concorso. In quest’occasione Lucia ha avuto la possibilità di conoscere le alun-ne che hanno già partecipato negli anni scorsi a questo progetto ed è stata informata che la scuola dove frequenterà il terzo anno di istruzio-ne superiore è la “Shady side aca-demy” di Pittsburgh in Pennsylva-nia. L’instancabile Lucia, non ha avu-to nemmeno il tempo di festeggia-re perché il giorno dopo l’incontro a Zagabria si è riunita con le Majo-rette di Rovigno per partecipare ai campionati interregionali a Zaravec-chia, dove nella categoria dei gruppi senior le ragazze rovignesi si sono classificate al primo posto.

Si tratta di una riconferma di Lu-cia che già l’anno scorso all’età di 15 anni, assieme all’amica di lunga data Doris Petričević, è diventata campionessa europea nella catego-ria delle coppie senior ai campionati europei per le Majorette. Questo ri-sultato gli è valso un riconoscimen-to per gli eccezionali meriti sportivi della Città di Rovigno che gli è sta-to conferito dal sindaco Giovanni Sponza.

Come nasce l’idea di parteci-pare al concorso per la borsa di studio americana?

Tutto ha avuto inizio durante una lezione di inglese alla scuola privata “Ulix” a Rovigno. In quell’occasione la mia insegnate, Mia Lukić, ci ave-va informato del bando di concorso.

Considerato il mio amore per la lingua in-glese ho deciso di par-tecipare, senza troppe pretese, giusto per non perdere l’occasione.

Sono rimasta molto sorpresa, quando ho ricevuto l’e-mail che mi confermava l’assegnazione di uno dei 4 viaggi in America anche perché agli esami di valutazione per colpa di un disguido sono arrivata con di-verse ore di ritardo. Ma per fortuna gli organizzatori hanno avuto molta comprensione e mi hanno concesso la possibilità di partecipare.

Che cosa ti aspetti da questa esperienza?

Non vedo l’ora di partire e di co-noscere nuove persone e nuovi me-todi di studio. Sono felici di poter lasciare per un po’ di tempo la mo-notonia dei lunghi inverni rovigne-si, anche se mi dispiace lasciare la mia famiglia e i miei amici e il grup-po della Majorette. M’incuriosisce

la possibilità di scegliere da sola le materie che m’interessano e ho vi-sto che la “Shady side academy” è un’istituzione privata che mette a di-sposizione numerosi corsi e attività extra didattiche. Mi hanno spiegato che avrò anche la possibilità di po-ter, eventualmente, cambiare il pia-no di studi, siccome l’offerta didatti-ca è davvero impressionante.

Hai già deciso quali materie scegliere?

Sicuramente sono più portata per le materie umaniste che non per quelle scientifiche. Grazie alla mia scuola ho potuto studiare 4 lingue (italiano, croato, inglese e spagno-lo) e molto probabilmente continue-rò su questa strada. Per quanto ri-guarda le materia extra didattiche, vorrei provare un corso di danza mo-derna che è un’ altra delle mie pas-sioni.

Quali sono i consigli che hai ricevuto dalle ragazze che han-no già partecipato a questo pro-gramma ?

Prima di tutto ci hanno spiega-to che ci conviene partire con un bagaglio leggero, dato che la mag-gior parte delle cose che ci servo-

di Emili Petrić

Lucia Giurini prima di partire dovrà salutare anche le sue amiche majorette...

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Lucia Giurini di Rovigno ha ottenuto una borsa di studio per andare negli USA

Pittsburgh... I’am coming / Sto arrivandooooo....

07

dovrò prendere diversi. La partenza è prevista a metà agosto dall’aero-porto di Zagabria, per fare scalo pri-ma a Francoforte, poi a Parigi per arrivare poi a Boston, dove avrò un periodo di ambientamento prima di ripartire per la destinazione finale, Pittsburgh.

Ci sono delle persone che vor-resti ringraziare?

Prima di tutti la mia famiglia, i miei amici, i compagni di classe e le

Majorette di Rovigno con cui ha tra-scorso momenti bellissimi. Un rin-graziamento speciale va alle pro-fessoresse Mia Lukić della scuola “Ulix” e Silvana Turcinovich-Peter-col, professoressa di lingua inglese presso la SMSI (Scuola Media Su-periore Italiana di Rovigno) per aver sempre sostenuto la mia passione per l’inglese. Se ho ricevuto que-sta importante opportunità e anche merito loro.

no si possono acquistare in America a prezzi più convenienti rispetto alla Croazia. Inoltre, ci hanno avvertito che negli State si usano con mag-gior frequenza le carte di credito, meno i contanti e ci hanno dato le informazioni su come ricevere quelle che si adattano di più alle nostre ne-cessità. Per quanto riguarda la Città di Pittsburgh, mi hanno raccontato che è gemellata con la Città di Za-gabria e che ha una grande comu-nità croata su cui potrò fare affida-mento.

C’è qualcosa che ti preoccupa in questa avventura che stai per affrontare?

Non ho nessun timore, solo una gran voglia di partire, sono convinta che sarà un’esperienza indimentica-bile. L’unico problema è forse il viag-gio. Non mi piacciono troppo gli ae-rei e per arrivare a destinazione ne

Lucia Giurini

Lasciare Rovigno? Dispiace un po’, ma questa è un’occa-sione da non perdere. Parola di Lucia!

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La carta Youth on the Move (YoM card) è una delle 10 azioni prioritarie dell’iniziativa Youth on the Move. La carta dovrebbe favorire sia la mobilità che la partecipazione di tutti i giovani europei. At-tualmente esistono numerose carte che sostengo-no i giovani in vario modo (ad es. offrendo sconti). L’idea legata alla carta YoM non è quella di sostitu-ire queste carte, piuttosto quella di collaborare con esse, possibilmente sotto forma di etichetta. La consultazione è aperta a singoli cittadini ditutte le età, enti pubblici e privati, autorità locali, ministeri e tutti gli stakeholder attivi nel settore giovanile. Il vostro punto di vista è importante, siete pertanto invitati a spendere 10 minuti del vostro tempo per rispondere alle domande prima del 4 Giugno.

http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=EACYomCard

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Premio di componimento per giovani economisti

Dategli un nome!

Concorso sull’uguaglianza di genere 2011

Indagine sulla situazione dei tirocinanti in Europa

Consultazione sulla carta “Youth on the Move”

Calendario del partenariato giovanile UE-CoE

Per il quinto anno consecutivo, la Commissio-ne Europea organizza un concorso internazionale sull’uguaglianza di genere. Il tema di quest’anno propone di riflettere su come i ragazzi e le ragaz-ze, le donne e gli uomini, possono insieme rendere il mondo un posto migliore. Il concorso intende mo-bilitare e sensibilizzare tanto i bambini, quanto gli adulti, sul tema dell’uguaglianza di genere. I bambi-ni dall’Africa, l’Asia, i Caraibi e il Pacifico, l’America Latina, il Mediterraneo e il Medio Oriente, e i Paesi Europei di Vicinato, possono presentare domanda di partecipazione alle Delegazioni UE per una pri-ma pre-selezione. La scadenza per la domanda di partecipazione è il 20 Maggio 2011.

Per ulteriori informazioni sul concorso:http://ec.europa.eu/europeaid/what/gender/

drawing-competition-2011_en.htm

L’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) invita alla partecipazione al Premio di Com-ponimento 2011 per giovani economisti. Il Premio intende promuovere la ricerca di alta qualità sui temi legati al WTO tra i giovani economisti e raf-forzare la relazione tra l’Organizzazione e il mondo accademico. Gli autori del componimento devono essere in possesso (o in fase di ultimazione) di un PhD o, qualora maggiori di 30 anni, non avere di-scusso la tesi del PhD da oltre due anni. Nel caso di componimenti di più persone, questo requisito vale per tutti gli autori. I componimenti devono es-sere presentati entro il 3 Giugno 2011.

Ulteriori informazioni (ammissibilità, premi, etc.) sono disponibili su:

http://www.wto.org/engl ish/news_e/news11_e/rese_15feb11_e.htm

Create un nome accattivante per il prossimo programma UE sulla ricerca e l’innovazione! Il nuo-vo programma intende offrire sostegno a ricercato-ri e innovatori in Europa, promuovere l’eccellenza e garantire che le buone idee raggiungano il mercato e generino una reale crescita economica e nuova occupazione. Tutto questo deve essere sintetizzato in un nome. Il concorso è aperto a tutti, tranne che ad impiegati delle istituzioni europee e i membri di-retti delle loro famiglie.

Scadenza: 10 Maggio 2011.Per ulteriori informazioni:http://ec.europa.eu/research/csfri/index_

en.cfm?pg=younameit

Il calendario del partenariato giovanile dell’Unio-ne Europea e il Consiglio d’Europa offre una pano-ramica di eventi legati alla cooperazione sulle poli-tiche giovanili e la conoscenza dei giovani in Euro-pa. Permette di avere uno sguardo di insieme men-sile sulle attività degli stakeholder (specificamente l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa) e intende in tal modo facilitare la pianificazione delle attivi-tà.Per ottenere ulteriori informazioni e consultare il calendario:

http://youth-partnership-eu.coe.int/youth-partnership/calendar.html

Avete mai svolto un periodo di tirocinio? Allo-ra questa indagine è per voi. Non fatevi sfuggire l’opportunità di partecipare e condividere le vo-stre idee. I tirocini dovrebbero offrire un’esperien-za di apprendimento per i giovani mirata a favorire la loro integrazione nel mercato del lavoro. Tutta-via, un numero crescente di tirocini rappresentano solo un’occupazione precaria per i giovani - un si-stema a basso costo per sostituire la forza lavoro. Per combattere questa tendenza, vi è una forte esi-genza di individuare con chiarezza il fulcro del pro-blema. A tale scopo il Forum Europeo dei Giovani ha lanciato questa indagine sulle esperienze di tiro-cinio in Europa. Inoltrate questo link ai vostri amici, conoscenti e compagni di tirocinio:

http://www.surveymonkey.com/s/Europe-In-ternships