Media e globalizzazione

Teoria e tecniche dell’informazione

Che cos’è la globalizzazione

• La globalizzazione come fenomenoeconomico?

– la globalizzazione “è al cuore della culturamoderna: le pratiche culturali sono al cuoredella globalizzazione” (Tomlinson Sentirsi acasa nel mondo, 2001, p. 13)

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Che cos’è la globalizzazione

• La globalizzazione come fenomenonuovo?

– La modernità è “globalizzante” (Giddens, Leconseguenze della modernità, 1994, p. 70)

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Che cos’è la globalizzazionePossiamo quindi definire la globalizzazione come l’intensificazione di

relazioni sociali mondiali che collegano tra loro località distantifacendo sì che gli eventi locali vengano modellati dagli eventi che

si verificano a migliaia di chilometri di distanza e viceversa.(Giddens, Le conseguenze della modernità, 1994, p. 70)

la globalizzazione riguarda l’intersecarsi di presenza e assenza,l’intrecciarsi ‘a distanza’ di eventi sociali e relazioni sociali con

contesti locali(Giddens, Modernity and Self Identity 1991)

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Che cos’è la globalizzazione

• Due aspetti interrelati– i meccanismi di disembedding e re-

embedding: la trasformazione dei legamisociali

– deterritorializzazione e riterritorializzazione:la trasformazione del luogo

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la società delle reti

• Manuel Castells La nascita della networksociety (1996)

– Convergenza di due processi• la rivoluzione tecnologica• la ristrutturazione del capitalismo

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la società delle reti

• La società delle reti come società dellaconoscenza e dell’informazione

– capitalismo informazionale

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la società delle reti

• La società delle reti come emergenza diun nuovo modello associativo

– La rete come “insieme di nodi interconnessi”– Pervasività della rete:

• i nodi sono: stati, organismi transnazionali,imprese, città, istituzioni, gruppi, persone

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la società delle reti

• La socialità di rete:– origine: meccanismi di disembedding

• Dalla società delle “little boxes” alla società direte:

– dalla comunità “porta a porta” alla comunità “luogoa luogo” (modello di socialità fondato sul nucleofamigliare)

– la comunità “person to person” (modello di socialitàfondato sull’individuo) (Wellman 2001)

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la società delle reti

• Il network sostituisce il luogo qualesupporto di socialità:

– nuova definizione sociologica di comunità:• dalla comunità “territoriale” alle comunità

personalizzate e specialistiche, cioè “reti dilegami personali che forniscono socialità,supporto, informazione, un senso diappartenenza e di identità sociale” (Wellman2001: 2).

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la società delle reti

• internet come supporto materiale delnuovo tipo di socialità, e meccanismo dire-embedding

il ruolo più importante di Internet nella strutturazione delle relazionisociali è il suo contributo al nuovo modello di socialità basatosull’individualismo. […] Così, non è Internet a creare unmodello di individualismo in rete, ma è lo sviluppo di Internet afornire un supporto materiale adeguato per la diffusionedell’individualismo in rete come forma dominante di socialità.(Castells Galassia Internet, 2001, tr. it 2002: 129)

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la società mobile

• La società globale come network, flussi epaesaggi

benché i contemporanei fenomeni socio-fisici sianoinnegabilmente intercon-nessi, non dovrebbero

essere visti soltanto come reti. Il concetto diCastells di “società in rete” non è in grado dicatturare le proprietà dinamiche dei processi

globali (Urry Global Complexity 2003: 15).

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la società mobile

• cinque dimensioni dei flussi culturaliglobali

a) etnorami (ethnoscape)b) mediorami (mediascape)c) tecnorami (technoscape)d) finanziorami (financescape)e) ideorami (ideoscape)

Appadurai, Modernità in Polvere, 2001

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la società mobile

• Mobilità– come movimento fisico di persone o

travelling peoples• meccanismi di “compressione spazio-temporale”

(Harvey 1989) e di “distanziazione spazio-temporale” (Giddens 1990)

• “L’esperienza paradigmatica della modernità èquella della mobilità rapida su distanze spessolunghe” (Lash-Urry 1994: 253)

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la società mobile• Mobilità materiali e simboliche:

– merci, oggetti, denaro, simboli, immagini,informazioni, rischi ambientali e sanitari

• Le mobilità dei media– Mobilità immaginative– Mobilità virtuali

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Media e mobilità• I media come moltiplicatori di luoghi, relazioni

e mobilità:– dalla perdita del senso del luogo (Meyrowitz 1985) e

dall’annullamento dello “spazio dei luoghi” nello“spazio dei flussi” (Castells 1996)

– alla “duplicazione del luogo” (doubling of place,Moores 2003) nelle mobilità immaginative e virtuali

– La fantasmagorizzazione del luogo (Giddens Leconseguenze della modernità 1994)

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Media e mobilità• Prossimità virtuale (Urry 2003) e viaggi in

poltrona come stimolo al viaggio– Convergenza di mobilità fisiche, comunicazioni

interpersonali mediate e comunicazione di massa

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Media e globalizzazione• comunicazione di massa e migrazioni

esercitano un effetto combinatosull’immaginazione, che diventa un fattosociale

i media elettronici forniscono risorse perl’immaginazione del sé come progetto sociale

quotidiano. (Appadurai 2001: 17)

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Media e globalizzazione

• la globalizzazione è un fenomenoculturale

– ha a che fare con il modo in cui percepiamoe organizziamo categorie ontologichefondamentali: spazio, tempo, prossimità,distanza

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Media e globalizzazione

• la globalizzazione è un fenomenoculturale

– ha a che fare con il modo in cui costruiamola nostra identità personale e sociale• Mondi immaginati• Sfere pubbliche diasporiche (Appadurai 2001)

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Media e globalizzazione

• la globalizzazione è un fenomenoculturale

– La globalizzazione è sempre localizzante(Appadurai 2001: 34)• Omogeneizzazione vs resistenza• Universalizzazione del particolare e

particolarizzazione dell’universale (Boccia ArtieriI media-mondo)