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Meditazioni del mattino e della sera

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Un classico devozione scritto dal "principe dei predicatori"

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Page 1: Meditazioni del mattino e della sera

ADI MediaServizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”

ISBN 88 86085 96 6

ADI Media

Questa ristampa delle Meditazioni del Mattino e della Seraè un’ulteriore testimonianza di come gli scritti del “principedei predicatori” siano costantemente apprezzati nel tempoda ogni generazione di credenti. Charles Haddon Spurgeon, nato in Inghilterra nel 1834,non ha bisogno di particolari presentazioni, in quanto ap-partiene a quel filone di scrittori evangelici dell’area delRisveglio che credevano nell’opera insostituibile dello Spi-rito Santo per la salvezza e la santificazione dei credenti.Come molti altri servitori di Dio, egli ha svolto il suo fedeleministerio della Parola prima dell’inizio del Risveglio Pen-tecostale; in ogni caso, non possiamo dimenticare che ilsuo messaggio autorevole ha conquistato a Cristo migliaiadi uomini e donne, indirizzandoli sulla via della santità.Questo volume costituisce un caposaldo della letteraturadevozionale evangelica, infatti, è noto in tutto il mondo.Le meditazioni in esso contenute sono state di ispirazioneper generazioni di credenti, fonte di consiglio e di sproneper il culto personale e familiare.Le Meditazioni del Mattino e della Sera sono state scritteper incoraggiare ogni serio credente a leggere e meditarela Bibbia almeno due volte al giorno. In questo modol’applicazione delle verità che Dio ci trasmette attraversola Sua Parola diventa il motivo ispiratore di ogni nostropensiero ed il presupposto di tutte le nostre azioni.

“Il Signore, l’Eterno, ... risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perch’io ascolti, come fanno i discepoli”

(Isaia 50:4)

“E udirono la voce dell’Eterno Iddio ... sul far della sera ...”(Genesi 3:8)

Questa ristampa delle Meditazioni del Mattino e della Seraè un’ulteriore testimonianza di come gli scritti del “principedei predicatori” siano costantemente apprezzati nel tempoda ogni generazione di credenti. Charles Haddon Spurgeon, nato in Inghilterra nel 1834,non ha bisogno di particolari presentazioni, in quanto ap-partiene a quel filone di scrittori evangelici dell’area delRisveglio che credevano nell’opera insostituibile dello Spi-rito Santo per la salvezza e la santificazione dei credenti.Come molti altri servitori di Dio, egli ha svolto il suo fedeleministerio della Parola prima dell’inizio del Risveglio Pen-tecostale; in ogni caso, non possiamo dimenticare che ilsuo messaggio autorevole ha conquistato a Cristo migliaiadi uomini e donne, indirizzandoli sulla via della santità.Questo volume costituisce un caposaldo della letteraturadevozionale evangelica, infatti, è noto in tutto il mondo.Le meditazioni in esso contenute sono state di ispirazioneper generazioni di credenti, fonte di consiglio e di sproneper il culto personale e familiare.Le Meditazioni del Mattino e della Sera sono state scritteper incoraggiare ogni serio credente a leggere e meditarela Bibbia almeno due volte al giorno. In questo modol’applicazione delle verità che Dio ci trasmette attraversola Sua Parola diventa il motivo ispiratore di ogni nostropensiero ed il presupposto di tutte le nostre azioni.

€ 16,50

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“Il Signore, l’Eterno, ... risveglia, ogni mattina risveglia il mio orecchio, perch’io ascolti, come fanno i discepoli”

(Isaia 50:4)

“E udirono la voce dell’Eterno Iddio ... sul far della sera ...” (Genesi 3:8)

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Titolo originale:“Morning and Evening”Charles Haddon SpurgeonMacDonald Publishing CompanyMcLean - Virginia 22102 - U.S.A.

Edizione italiana:“Meditazioni del Mattino e della Sera”© ADI-MediaVia della Formica, 23 - 00155 RomaTel. 06 2251825 - 06 2284970Fax 06 2251432Email: [email protected]: www.adi-media.it

Servizio Pubblicazioni delleChiese Cristiane Evangeliche“Assemblee di Dio in Italia”

2005 - Tutti i Diritti Riservati2009 - Seconda ristampa

Traduzione e adattamento:a cura dell’Editore

Tutte le citazioni bibliche, a meno che non sia indicato diversamente, sono tratte dalla Bibbia Versione Riveduta, Libreria Sacre Scritture - Roma

Stampa: Produzioni Arti Grafiche S.r.l. - Roma

ISBN 88-86085-96-6

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PREFAZIONE

Queste meditazioni di Charles H. Spurgeon sono note in tuttoil mondo evangelico e sono state di ispirazione a milioni di cristia-ni. Sono ora pubblicate nell’ambito del programma di letture quo-tidiane dalla Sacra Scrittura perché siano usate per il culto perso-nale e per quello di famiglia.

Charles H. Spurgeon non ha bisogno di alcuna presentazione,in quanto appartiene al filone degli scrittori evangelici dell’areadel Risveglio, che credevano nell’opera insostituibile dello SpiritoSanto per la salvezza e la santificazione dei cristiani.

Come molti altri servitori di Dio, egli ha svolto il suo fedeleministerio della Parola prima dell’inizio del Risveglio Pentecostalee, nonostante avesse su alcuni argomenti teologici una personalevisione, non possiamo dimenticare che il suo messaggio autorevoleha conquistato a Cristo migliaia di uomini e donne, spingendolisulla via della santificazione.

Questa edizione delle sue meditazioni possa essere un incentivoad amare ed ubbidire a “tutto l’Evangelo”.

Francesco Toppi

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1 GENNAIO - MATTINO

I FRUTTI DEL CIELO

“…mangiarono, quell’anno stesso, del frutto del paesedi Canaan” (Giosuè 5:12)

I sraele aveva terminato il suo pellegrinaggio, ed aveva raggiuntoil riposo promesso. Non più tende da nomadi, non più serpenti ve-

lenosi, né minacciosi Amalekiti, e neppure il terribile deserto:Israele raggiunse la terra in cui stillava il latte e il miele, e mangiòil grano del paese. Forse proprio quest’anno, caro lettore, tutto ciòpuò diventare vero nella tua e nella mia vita. La prospettiva è favo-revole, e se la fede è viva, la benedizione sarà grande. Riposare conGesù, esattamente come accadeva al popolo di Dio, è davvero unadolce speranza, e l’attesa di questa grazia gloriosa rappresenta unadoppia benedizione. L’incredulità si manifesta davanti al Giordanoche scorre ancora fra noi e la terra promessa, ma ci rassicura il fattodi aver già sperimentato mali peggiori di quelli che anche la più do-lorosa delle morti potrebbe procurarci. Mettiamo al bando ogni sen-timento di timore e rallegriamoci nel considerare che quest’annopotremmo cominciare ad essere “sempre con il Signore”.

Una parte dell’esercito celeste opererà anche quest’anno sullaterra per servire il Signore. Se le cose stanno così, non c’è ragioneper dubitare che il versetto citato in apertura del nuovo anno nonpossa diventare altrettanto reale nella nostra vita. “Noi che abbia-mo creduto entreremo nel riposo”. Lo Spirito Santo è la caparra del-la nostra eredità; Egli ci dona la gloria che inizia fin da quaggiù.Nel cielo i credenti sono al sicuro, come lo siamo noi in Cristo Gesù;hanno trionfato sul nemico ma anche noi quaggiù realizziamo lenostre vittorie. Gli angeli del cielo gustano la comunione con il loroSignore, la medesima che è concessa anche a noi; si riposano nelSuo amore, fruendo della stessa pace che noi sperimentiamo in Lui,essi cantano le Sue lodi, ma benedirLo è anche un nostro privilegio.Quest’anno raccoglieremo sulla terra i frutti del cielo laddove la fe-de e la speranza trasformano il deserto nel giardino del Signore.

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1 GENNAIO - SERA

I CANTORI DEL CIELO

“… Noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te …”(Cantico de’ Cantici 1:4)

N oi gioiremo e ci rallegreremo in Cristo. Non apriremo questonuovo anno sulle note gravi del trombone, ma su quelle dolci

dell’arpa gioiosa, accompagnata dal suono festoso dei cembali. “Venite, cantiamo con giubilo all’Eterno, mandiamo grida di gio-

ia alla rocca della nostra salvezza!”. Mettiamo da parte le afflizionie innalziamo gioiosi le nostre bandiere nel nome di Dio. Lasciamoche gli altri si lamentino dei loro problemi, noi che abbiamo un le-gno da gettare sulle acque amare di Mara, magnificheremo il Si-gnore con gioia. Lo Spirito Santo, il nostro vero Consolatore, dimorain noi, e non cesseremo mai di adorare e benedire il nome di Gesù.Noi desideriamo, e di questo ne siamo certi, che Gesù coroni la gioiadel nostro cuore con la Sua presenza. Non vogliamo disonorare ilnostro Sposo lamentandoci al Suo cospetto. Siamo chiamati ad es-sere cantori del cielo, esprimiamo fin d’ora il nostro canto, prima dielevarlo nelle stanze della Nuova Gerusalemme. Noi gioiremo e cirallegreremo: la gioia sarà raddoppiata, e sperimenteremo benedi-zione sopra benedizione. Dovrebbe esserci qualche limitazione allanostra gioia nel Signore? Gli uomini che vivono nella grazia nontrovano nel Signore “la canfora e lo spigo, il calamo e il cinnamo-mo”? E quale fragranza ancora migliore troveranno nel cielo! “Noigioiremo e ci rallegreremo a motivo di te”. Quest’ultima espressionerappresenta il nocciolo dell’intero discorso e l’essenza stessa del te-sto. Quale felicità è racchiusa in Gesù! Fiumi di benedizioni senzafine hanno in Lui la fonte, e ogni goccia contiene la Sua pienezza!

Signore Gesù, sei per il Tuo popolo la parte buona e preziosa,concedici dunque di afferrare in quest’anno il senso del Tuo valore,affinché dal primo all’ultimo giorno possiamo gioire e rallegrarci inTe. Fa che gennaio inizi nella gioia del Signore e che dicembre ter-mini nell’allegrezza in Gesù.

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2 GENNAIO - MATTINO

IL RESPIRO DELL’ANIMA

“Perseverate nella preghiera, vegliando in essa conrendimento di grazie” (Colossesi 4:2)

È interessante osservare come all’argomento della preghiera ven-ga dedicato così ampio spazio nella Sacra Scrittura, sia fornen-

do esempi, sia citando le promesse che sono ad essa legate. Fin dal-le prime pagine leggiamo: “Gli uomini cominciarono ad invocare ilnome del Signore” e, alla conclusione del Libro, possiamo ascoltare“l’amen” ad una fervente preghiera. Gli esempi sono numerosi. Tro-viamo Giacobbe che sta lottando, Daniele che prega tre volte il gior-no e Davide che invoca Dio con tutto il suo cuore. Incontriamo Eliasulla montagna, Paolo e Sila in prigione. Ci sono frequenti esorta-zioni e miriadi di promesse che riguardano la preghiera. Tutto que-sto non ci rammenta forse l’importanza della preghiera? Possiamoessere certi che tutto ciò che Dio ha considerato importante nellaSua parola, Egli intende realizzarlo nella nostra vita. Se il Signoreha insistito molto sulla preghiera vuol dire che sa quanto bisognone abbiamo. Le nostre necessità ci fanno sentire costantemente lanecessità della preghiera almeno fino a quando non saremo in cielo.

Ritieni di non aver bisogno di nulla? Allora temo che tu non ri-conosca la condizione di povertà nella quale ti trovi. Non hai favo-ri da chiedere a Dio? Allora, possa la misericordia del Signore mo-strarti la tua miseria! Un’anima senza preghiera è un’anima sen-za Cristo. La preghiera è il balbettìo del credente appena nato, ilgrido del fedele che combatte, il “requiem” del santo che si addor-menta in Cristo. È il sospiro, la parola d’ordine, il conforto, la for-za, l’onore di un credente. Se sei un figlio di Dio, allora desidericercare il volto di tuo Padre e vivere nel Suo amore. Prega affin-ché quest’anno tu possa essere santo, umile, zelante e paziente;perché tu possa realizzare una comunione più intima con Cristo egustare così in ogni istante il Suo amore. Prega affinché tu possaessere un esempio e una benedizione per gli altri, vivendo in fun-zione della gloria del tuo Maestro. Il motto di quest’anno dev’esse-re: “Perseverate nella preghiera”.

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2 GENNAIO - SERA

NUOVE FORZE

“… Riprendano nuove forze i popoli …”(Isaia 41:1)

T utte le cose sulla terra hanno bisogno di essere rinnovate. Nes-suna cosa creata continua a vivere per sé stessa. “Tu rinnovi la

faccia della terra”, dice il salmista. Perfino gli alberi, che non si lo-gorano per gli affanni né abbreviano la loro esistenza per la fatica,devono bere la pioggia del cielo ed estrarre i tesori nascosti nel suo-lo. I cedri del Libano che Dio ha piantato vivono soltanto perchéogni giorno assumono la linfa assorbita dal suolo. Anche l’esistenzaumana non è sostenibile senza il rinnovamento divino.

Come è necessario alimentare il corpo con il cibo, così dobbiamosostenere la nostra anima nutrendola con la Parola di Dio, osser-vando i Suoi comandamenti che sono un tavola imbandita di cibiprelibati. Come è abbattuta la nostra anima quando trascuriamoquesti mezzi! Come appaiono stremati alcuni credenti che vivonosenza usare diligentemente la Parola di Dio e la preghiera! Se lanostra spiritualità può fare a meno del Signore, allora non è fruttodella Sua opera ma è soltanto teoria, poiché se Dio l’ha suscitata,essa dipenderà interamente da Lui, come i fiori dipendono dalla ru-giada. Senza un ristoro costante non siamo in grado di respingere icontinui assalti del diavolo o le dure correzioni che ci provengonodal cielo, e neppure le lotte dentro di noi. Quando il turbine si scate-na, guai all’albero che non ha attinto la linfa fresca, e non ha intrec-ciato le sue radici alla roccia. Quando la tempesta si solleva, guai aquei marinai che non hanno rinforzato l’alberatura della nave, nonhanno cercato di raggiungere il porto, né hanno gettato l’ancora. Selasciamo che ciò che è buono s’indebolisca, il male certamente ac-quisterà forza e tenterà disperatamente di dominarci; questo po-trebbe generare una dolorosa afflizione e una situazione deplorevo-le. Avviciniamoci alla misericordia divina con umiltà, e realizzere-mo l’adempimento della promessa: “Quelli che sperano nell’Eternoacquistano nuove forze”.

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3 GENNAIO - MATTINO

L’ALLEANZA DEL POPOLO

“…Nel tempo della grazia io t’esaudirò, nel giornodella salvezza t’aiuterò; ti preserverò, e farò di tel’alleanza del popolo, per rialzare il paese…”(Isaia 49:8)

G esù Cristo è la somma e la sostanza stessa del patto. Ogni cre-dente possiede Cristo come dono che accompagna quel patto.

Sei in grado di valutare ciò che hai ottenuto in Cristo? “In Lui abitatutta la pienezza della deità”.

Considera la parola Dio e la Sua immensità, e poi medita sul’uomo perfetto e la Sua bellezza; e valuta come tutto ciò che Cristopossiede, in qualità di vero Dio e vero uomo, ti appartiene in quantotuo: per grazia ti è stato trasmesso per sempre. Il nostro benedettoGesù, come Dio, è onnisciente, onnipresente, onnipotente. Non ticonsola sapere che tutti questi attributi gloriosi ti appartengono?Gesù ha potenza? Quella potenza è per te, per sostenerti e rinfor-zarti, vincere i tuoi nemici e preservarti fino alla fine. Ha Egli amo-re? E non c’è nemmeno una goccia d’amore nel Suo cuore che nonsia per te; tu puoi nuotare nell’immenso oceano del Suo amore, e di-re: “È per me”. Possiede Egli la giustizia? Potrebbe sembrare un at-tributo severo, ma persino questo è per te, perché Egli per la Suagiustizia provvede affinché tutte le promesse del Suo patto di gra-zia siano certamente mantenute. Tutto ciò che Egli possiede, comeuomo perfetto, è tuo. Essendo uomo perfetto il diletto dell’Eternoera su di Lui. Egli fu accettato dall’Altissimo. Credente, l’approva-zione di Dio per Suo Figlio è anche per te, non sai che l’amore cheEgli ha dato a Cristo, il perfetto, lo dona anche a te adesso? Infatti,tutto ciò che Cristo ha fatto è tuo. Quella giustizia perfetta che Ge-sù realizzò, quando attraverso la Sua vita senza macchia Egli com-pletò la legge e la rese onorevole, è tua, ed è attribuita a te. Cristo ènel patto che Dio ha stabilito con te.

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3 GENNAIO - SERA

LA VIA DEL SIGNORE

“… V’è una voce d’uno che grida nel deserto:preparate la via del Signore, addrizzate i suoisentieri. Ogni valle sarà colmata ed ogni monte edogni colle sarà abbassato; le vie tortuose saran fattediritte e le scabre saranno appianate” (Luca 3:4, 5)

L a voce che gridava raccomandava di far luogo alla via del Signo-re; una voce dal deserto esortava a preparare la strada al Fi-

gliuolo di Dio. Desidero rivolgere la mia attenzione alla parola delMaestro e farGli strada nel mio cuore, consentendoGli di compiereazioni di grazia attraverso il deserto della mia natura. Sono quattroi luoghi menzionati in questo brano, e meritano di essere esaminaticon attenzione:

“Ogni valle sarà colmata”. I pensieri che non onorano Dio devonoessere allontanati, il dubbio e la disperazione devono essere rimossi,l’egoismo e i piaceri carnali devono essere abbandonati. Al di sopra diqueste valli profonde si deve innalzare una gloriosa strada di grazia.

“Ogni monte ed ogni colle sarà abbassato”. L’orgoglio umano, lavanagloria, e ogni giustizia personale devono essere livellati ondetracciare una strada per il Re dei re. La comunione divina non èmai accordata ai peccatori superbi e altezzosi. Il Signore rispettal’umile e visita colui che ha il cuore contrito, ma i superbi sono inabominio all’Eterno.

“Le vie tortuose saran fatte diritte”. Il cuore che vacilla deve im-boccare una strada dritta delineata dalla santità, decidendo ferma-mente per il Signore. Gli uomini di cuore doppio sono degli estraneiper il Dio della verità. Anima mia, cerca di essere onesta e sincera inogni cosa, poiché vieni esaminata da Colui che scruta i cuori.

“Le vie scabre saranno appianate”. Le pietre d’inciampo devonoessere rimosse, le spine della ribellione devono essere sradicate. Unospite così nobile non deve trovare paludi o pietraie quando verràad onorarci con la Sua presenza.

Possa il Signore questa sera trovare nel mio cuore una stradapronta a ricevere la Sua grazia, affinché Egli penetri nel profondodel cuore, dall’inizio alla fine di quest’anno!

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4 GENNAIO - MATTINO

CRESCERE NELLA GRAZIA

“Crescete nella grazia e nella conoscenza del nostroSignore e Salvatore Gesù Cristo” (II Pietro 3:18)

“C rescete nella grazia”, non con grazia soltanto, ma in tuttala grazia. Crescete in quella grazia che è fondamento della

fede. Credete alle promesse più fermamente di quanto abbiatemai fatto. Lasciate che la fede cresca in pienezza, costanza e sem-plicità. Crescete anche nell’amore. Pregate che il vostro amorepossa estendersi, diventare più intenso, più pratico e che influen-zi ogni pensiero, parola ed azione. Crescete allo stesso modo an-che nell’umiltà. Cercate di abbassarvi e riconoscere tutta la vo-stra nullità. Mentre vi abbassate nell’umiltà, cercate di crescereverso l’alto, avvicinandovi al Signore in preghiera e realizzandouna più intima comunione con Gesù. Possa lo Spirito Santo per-mettervi di “crescere nella conoscenza del nostro Signore e Salva-tore”. Chi non cresce nella conoscenza di Cristo rifiuta di esserebenedetto. ConoscerLo significa avere la vita eterna, progredirenella Sua conoscenza vuol dire ottenere una felicità maggiore. Chinon desidera conoscere maggiormente Cristo, non comprende an-cora nulla di Lui. Chiunque ha bevuto il Suo vino, ne vorrà ancoraaltro, poiché sebbene Cristo ci sazi, è comunque una soddisfazioneche non smorza il desiderio ma piuttosto lo stimola. Una volta co-nosciuto l’amore di Cristo anelerai sempre di più il Suo amore,proprio come la cerva brama i corsi d’acqua. Se non desideri cono-scerLo maggiormente, allora non ami il Signore, poiché l’amorespinge ad essere sempre più vicini alla persona amata. L’assenzadi Cristo è l’inferno; ma la presenza di Gesù è il paradiso. Non tiaccontentare di vivere senza conoscere più intimamente Cristo.Cerca di conoscerLo sempre di più nella Sua natura divina, nellaSua relazione umana, nella Sua opera compiuta, nella Sua mortee risurrezione, nella Sua attuale gloriosa intercessione e nel Suoprossimo ritorno. Un crescente amore per Cristo e una conoscenzasempre più perfetta del Suo amore per noi è una delle miglioriprove di un’evidente crescita nella grazia.

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4 GENNAIO - SERA

CONOSCENZA DIVINA

“E Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi nonriconobbero lui” (Genesi 42:8)

S e fin da questa mattina il nostro desiderio è stato quello di cre-scere nella conoscenza del Signore Gesù, sarebbe opportuno

stasera considerare un soggetto analogo, la conoscenza che il nostro“Giuseppe celeste” ha di ognuno noi. Essa era già perfetta moltotempo prima che noi avessimo la minima conoscenza di Lui: “I tuoiocchi videro la massa informe del mio corpo; e nel tuo Libro eranotutti scritti i giorni che mi erano destinati, quando nessuno di essiera sorto ancora” (Salmo 139:16). Ancor prima di essere creaturedel mondo, esistevamo da sempre nel Suo cuore. Quando eravamoSuoi nemici, Egli ci conosceva in tutta la nostra miseria, follia emalvagità. Quando piangevamo pentiti e Lo vedevamo soltanto co-me giudice e legislatore inflessibile, Egli ci vedeva come figli amati,e il Suo cuore era tenero verso di noi. Egli non ci ha confuso mai conaltri, ma ci considera da sempre l’oggetto del Suo infinito amore. “IlSignore conosce quelli che sono suoi”: questo vale sia per i figli pro-dighi che pascolano i maiali, sia per quelli che sono seduti a tavola.

Ma, ahimè! noi non conoscevamo il nostro Fratello divino, e per-ciò il peccato ha regnato nella nostra vita. Abbiamo rifiutato di darea Lui il nostro cuore, negandoGli il nostro affetto. Non ci siamo fida-ti di Lui e abbiamo dubitato delle Sue parole. Siamo stati ribelli enon Gli abbiamo offerto alcun tributo d’amore. Il Sole di Giustiziasplendeva e noi eravamo incapaci di vederlo. Il Regno dei Cieli èsceso sulla terra e non ce ne siamo accorti.

Sia lodato il Signore che per noi quei giorni sono terminati; maanche adesso conosciamo assai poco di Gesù. Abbiamo appena ini-ziato ad ammirarLo ed Egli conosce già tutto di noi. È una benedi-zione sapere che l’ignoranza è nostra anziché Sua, poiché diversa-mente saremmo senza speranza. Egli non ci dirà mai “non ti ho maiconosciuto”, ma ci chiamerà per nome nel giorno della Sua appari-zione.

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5 GENNAIO - MATTINO

UNA NETTA DISTINZIONE

“E Dio vide che la luce era buona; e Dio separò laluce dalle tenebre” (Genesi 1:4)

L a luce doveva essere necessariamente buona, essendo scaturi-ta dalla Sua Parola: “Sia la luce!”. Noi che godiamo della Sua

luce dovremmo essere più riconoscenti a Dio, scorgendo in essa etramite essa molti aspetti che riguardano il Signore. La luce fisi-ca, dice Salomone, è bella, ma la luce dell’Evangelo è infinitamen-te più preziosa, poiché rivela le cose eterne e provvede alla nostranatura immortale. Quando lo Spirito Santo ci dona la luce spiri-tuale, e apre i nostri occhi per riconoscere la gloria di Dio nel voltodi Gesù Cristo, noi vediamo il peccato nel suo vero aspetto, e noistessi nella nostra effettiva posizione. Vediamo l’Iddio altissimocome Egli stesso si rivela, il piano di salvezza com’Egli lo propone,nonché il mondo a venire nel modo descritto dalla Sua parola. Laluce spirituale presenta molte sfumature come quella naturaleche viene riflessa da un prisma. Siano esse conoscenza, gioia, san-tità o vita, sono tutte divinamente buone. Se la luce che riceviamoè così buona, quanto più deve esserlo la vera luce, e quanto glorio-so sarà il luogo in cui Egli si rivela!

Non appena viene in essere una cosa buona, nasce l’esigenzadi una distinzione. La luce e le tenebre non hanno comunione; Diole ha divise, noi non dobbiamo confonderle. I figli della luce nondevono aver nulla in comune con le opere, le dottrine e gli ingannidelle tenebre. I figli del giorno devono essere sobri, onesti e corag-giosi nell’opera del Signore, lasciando le opere delle tenebre a co-loro che in esse dimoreranno eternamente. Le nostre comunitàdovrebbero distinguere con estrema chiarezza la luce dalle tene-bre, e noi dovremmo fare la medesima cosa per quanto concernela nostra separazione dal mondo. Dovremmo discernere ciò che èpuro da ciò che non lo è, nel giudicare, nell’agire, nell’ascoltare,nell’insegnare, nell’associarci agli altri, rispettando così la grandedistinzione che il Signore fece in principio. Sia il Signore Gesù lanostra luce in questo giorno, poiché Egli è la luce degli uomini.

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5 GENNAIO - SERA

LUCE INTERIORE

“Dio vide … la luce …” (Genesi 1:4)

Q uesta mattina abbiamo considerato il beneficio della luce, ecome Dio l’abbia separata dalle tenebre; adesso analizziamo

lo sguardo speciale che Dio le rivolse. “Dio vide la luce”: guardan-dola se ne compiacque, l’ammirò con soddisfazione e disse di essache “era buona”.

Se il Signore ti ha dato la Sua luce, caro credente, Egli guardaad essa con particolare interesse. Infatti, Gli è preziosa non soltan-to in quanto è opera Sua, ma proprio perché è come Lui, poiché“Egli è luce”. È bello sapere che lo sguardo di Dio è così amorevol-mente rivolto all’opera di grazia che ha iniziato; Egli non perde maidi vista il tesoro che ha posto in noi che siamo vasi d’argilla. A voltenon riusciamo a vedere la luce, ma Dio la vede sempre, ed il Suosguardo è molto più importante del nostro. È meglio che il giudiceveda la mia innocenza, piuttosto che la veda io. È molto consolantesapere che appartengo al popolo di Dio, ma che io ne sia consapevo-le o meno, se il Signore lo sa, io sono comunque al sicuro. Questa èla cosa fondamentale: “Egli conosce quelli che son Suoi”.

Tu puoi sospirare e affliggerti per il peccato, addolorarti perl’oscurità in cui ti trovi, ma il Signore vede la “luce” nel tuo cuore,poiché è Lui che ve l’ha posta. Il turbamento e la tristezza nellatua anima non possono offuscare la tua luce al Suo sguardo. Puoiessere in preda allo sconforto, e magari vicino alla disperazione,ma se il tuo cuore desidera Cristo, se cerchi di riposare nella Suaopera completa, Dio vede la “luce”. Egli non soltanto la vede, maanche la preserva dentro di te. “Io, il Signore, la guarderò” (Isaia27:3). Questa è una verità preziosa per coloro che si sono sentitiimpotenti nel tentativo inutile di difendersi da soli. La luce cheDio custodisce per la Sua grazia, la trasformerà un giorno nellosplendore del mezzogiorno e nella pienezza della gloria. La luceinteriore è l’alba del giorno eterno.

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6 GENNAIO - MATTINO

AFFETTO PATERNO

“Gettando su lui ogni vostra sollecitudine, perchéEgli ha cura di voi” (I Pietro 5:7)

P ossiamo attenuare il nostro dolore quando comprendiamo che“Egli ha cura di noi”. Credente, non disonorare la tua fede

avendo sempre qualche sollecitudine; vieni, getta il tuo peso su diLui. Tu vacilli sotto un peso che il tuo Padre celeste non avverti-rebbe minimamente. Quello che a te pare un fardello schiaccian-te, per il Signore è meno di un velo di polvere che si deposita sulpiatto della bilancia.

Nulla può essere di maggiore consolazione come il rimaneresereni nelle mani di Dio, e non seguire altra volontà che la Sua.Figlio della sofferenza, sii paziente; Dio non ti trascura nella Suaprovvidenza. Chi si prende cura dei passeri, provvederà anche altuo bisogno. Non abbandonarti alla disperazione; spera, sperasempre. Solleva le braccia della fede contro un mare di problemi,e la tua resistenza metterà fine alle distrette. C’è Qualcuno che sioccupa di te. Il Suo occhio sta fisso su di te, il Suo cuore palpitaper il tuo dolore, e la Sua mano onnipotente provvederà l’aiuto dicui necessiti. La nuvola più scura diventerà una pioggia di miseri-cordia. L’oscurità più fitta farà spazio al chiarore mattutino. Seappartieni alla Sua famiglia, Egli fascerà le tue ferite, e sanerà iltuo cuore rotto. Non dubitare della Sua grazia a causa della tribo-lazione, ma credi che Egli ti ama tanto nell’afflizione quanto nellafelicità. Potresti condurre una vita davvero serena e tranquilla selasciassi ogni cosa al Signore della Provvidenza! Con un po’ d’olionel vaso e una manciata di farina nella madia Elia sopravvisse al-la carestia, e tu potrai fare altrettanto. Se Dio si prende cura di teperché ti affanni? se puoi affidarGli la tua anima non puoi fare al-trettanto per il corpo? Egli non ha mai rifiutato di portare i tuoiaffanni e non ha mai vacillato sotto il loro peso. Vieni dunque ani-ma abbattuta, lascia ogni sollecitudine e abbandona ciò che ti tur-ba nelle mani del Dio misericordioso.

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6 GENNAIO - SERA

UNA MANO POTENTE

“La sera … la mano dell’Eterno era stata sopra dime …” (Ezechiele 33:22)

S e questo versetto parla di giudizio al mio cuore, è opportuno cheio consideri le ragioni delle prove in cui vengo a trovarmi, diven-

tando sensibile alla verga e a Colui che l’ha decretata. Non sonol’unico che viene rimproverato durante la notte. Devo sottometter-mi docilmente all’afflizione, cercando di riceverne qualche vantag-gio.

Ma la mano del Signore può anche essere percepita in un altromodo: può fortificare l’anima e sollevare lo spirito verso le cose eter-ne. Possa io oggi realizzare proprio questo! La percezione della pre-senza divina che dimora in noi trasporta l’anima verso il cielo comesu ali d’aquila. In momenti simili noi trabocchiamo di gioia spiri-tuale e dimentichiamo le sollecitudini e le afflizioni di questa terra;l’invisibile è vicino a noi e ciò che è visibile diventa effimero. Il corporende i suoi servigi e attende ai piedi del monte, mentre lo spiritos’innalza e adora sulla vetta alla presenza del Signore. Che momen-ti santi di divina comunione possano essermi concessi questa sera!Il Signore sa quanto ne abbia bisogno. I miei doni spirituali langui-scono, la mia corruzione infierisce, la mia fede è debole, la mia de-vozione è fredda. Queste sono le ragioni per cui la Sua mano guari-trice dovrebbe appoggiarsi su di me. La Sua mano può rinfrescarela mia fronte scottante e calmare il tumulto del mio cuore. Quellagloriosa mano che formò il mondo può rigenerare la mia mente;quella mano instancabile che regge gli enormi pilastri della terrapuò sostenere il mio spirito. La mano amorevole che conserva tutti isanti può accarezzare anche me; quella mano potente che sconfiggeil nemico può ridurre in schiavitù i miei peccati. Perché non dovreisentirmi sfiorare da quella mano proprio questa sera?

Vieni, anima mia, rivolgiti al tuo Dio e ricordati che le mani diGesù furono forate per la tua redenzione; e certamente sentirai sudi te la stessa mano che toccò Ezechiele, facendolo inginocchiare af-finché ammirasse le visioni di Dio.

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7 GENNAIO - MATTINO

VERA VITA

“Per me il vivere è Cristo, e il morire guadagno”(Filippesi 1:21)

I l credente non ha sempre vissuto in Cristo. Egli inizia a vivere inLui quando lo Spirito Santo lo convince di peccato e quando per

grazia riesce a vedere il Salvatore morente che compie l’offerta pro-piziatoria per la sua colpa. Dal momento della nuova nascita celeste,l’uomo inizia a vivere in Cristo. Gesù rappresenta per i credenti unaperla di grande valore, per la quale sono disposti ad abbandonaretutto ciò che possiedono. Egli ha conquistato totalmente il nostrocuore, al punto che ora batte soltanto per Lui, desiderando viveresoltanto per la Sua gloria e morire unicamente per la difesa del-l’Evangelo. Gesù Cristo rappresenta il modello della nostra vita, adimmagine del quale vorremmo scolpire il nostro carattere. Le paroledell’apostolo Paolo hanno un significato più profondo di quello checomunemente si potrebbe pensare; esse mostrano come il propositoe lo scopo della vita dell’apostolo fosse Cristo, o meglio come la suavita stessa fosse il Signore. Detto con le parole di un antico servitoredi Dio: “Egli mangiava, beveva e dormiva la vita eterna”. Gesù era ilsuo respiro, l’anima della sua anima, il cuore del suo cuore, la vitadella sua vita. Puoi affermare, come cristiano professante, di viveresecondo questo modello? Puoi dire onestamente che per te il vivere èCristo? I tuoi affari sono fatti per Cristo? oppure sono volti all’arric-chimento personale o alla ricerca di qualche vantaggio familiare?Penserai: “Ma questa non è una ragione meschina”, per il credentecertamente lo è! Egli professa di vivere per Cristo; come potrebbeesistere per un altro scopo senza commettere adulterio spirituale?Molti sostengono in qualche misura questo principio, ma chi osa diredi aver vissuto interamente per Cristo, come fece l’apostolo? Eppuresoltanto questa è la vera vita di un credente, la sua fonte, il suo so-stegno, il suo modello, il suo scopo; tutto riassunto in un unico No-me: Cristo Gesù. Signore, accettami, sono qui! Prego di poter viveresoltanto in Te e per Te. Lascia che io sia come il bue che sta fra l’ara-tro e l’altare, per lavorare o per essere sacrificato, e fa’ che il miomotto sia: “Pronto per tutte e due le cose”.

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ADI MediaServizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”

ISBN 88 86085 96 6

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Questa ristampa delle Meditazioni del Mattino e della Seraè un’ulteriore testimonianza di come gli scritti del “principedei predicatori” siano costantemente apprezzati nel tempoda ogni generazione di credenti. Charles Haddon Spurgeon, nato in Inghilterra nel 1834,non ha bisogno di particolari presentazioni, in quanto ap-partiene a quel filone di scrittori evangelici dell’area delRisveglio che credevano nell’opera insostituibile dello Spi-rito Santo per la salvezza e la santificazione dei credenti.Come molti altri servitori di Dio, egli ha svolto il suo fedeleministerio della Parola prima dell’inizio del Risveglio Pen-tecostale; in ogni caso, non possiamo dimenticare che ilsuo messaggio autorevole ha conquistato a Cristo migliaiadi uomini e donne, indirizzandoli sulla via della santità.Questo volume costituisce un caposaldo della letteraturadevozionale evangelica, infatti, è noto in tutto il mondo.Le meditazioni in esso contenute sono state di ispirazioneper generazioni di credenti, fonte di consiglio e di sproneper il culto personale e familiare.Le Meditazioni del Mattino e della Sera sono state scritteper incoraggiare ogni serio credente a leggere e meditarela Bibbia almeno due volte al giorno. In questo modol’applicazione delle verità che Dio ci trasmette attraversola Sua Parola diventa il motivo ispiratore di ogni nostropensiero ed il presupposto di tutte le nostre azioni.

“Il Signore, l’Eterno, ... risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perch’io ascolti, come fanno i discepoli”

(Isaia 50:4)

“E udirono la voce dell’Eterno Iddio ... sul far della sera ...”(Genesi 3:8)

Questa ristampa delle Meditazioni del Mattino e della Seraè un’ulteriore testimonianza di come gli scritti del “principedei predicatori” siano costantemente apprezzati nel tempoda ogni generazione di credenti. Charles Haddon Spurgeon, nato in Inghilterra nel 1834,non ha bisogno di particolari presentazioni, in quanto ap-partiene a quel filone di scrittori evangelici dell’area delRisveglio che credevano nell’opera insostituibile dello Spi-rito Santo per la salvezza e la santificazione dei credenti.Come molti altri servitori di Dio, egli ha svolto il suo fedeleministerio della Parola prima dell’inizio del Risveglio Pen-tecostale; in ogni caso, non possiamo dimenticare che ilsuo messaggio autorevole ha conquistato a Cristo migliaiadi uomini e donne, indirizzandoli sulla via della santità.Questo volume costituisce un caposaldo della letteraturadevozionale evangelica, infatti, è noto in tutto il mondo.Le meditazioni in esso contenute sono state di ispirazioneper generazioni di credenti, fonte di consiglio e di sproneper il culto personale e familiare.Le Meditazioni del Mattino e della Sera sono state scritteper incoraggiare ogni serio credente a leggere e meditarela Bibbia almeno due volte al giorno. In questo modol’applicazione delle verità che Dio ci trasmette attraversola Sua Parola diventa il motivo ispiratore di ogni nostropensiero ed il presupposto di tutte le nostre azioni.

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