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bine , inno orgo r arIe fa- Litro da da ?gal- i nzia vere vono a di (sto 3 eri- ); a nche Ve! i, etti. MEI ANNO X Num. 14 Giovedì 18 Febbraio 1875 uali ABBUONAILENTI NEL REGNO 01 L.10 anao — b sommo -- 2, gy0 trtatome Fuori Stato aumento spose postali iihd — Levigami* Ifor%ei , N.' 1. Olontseimi 10 il ziontern — Arretrato 1 pags=enti non sono validi se non tatti contro ricevuta firmate dal Arett,re proprieiario aia (Normale Avv. Ga,etnno treclian.t. - t '1 il] 1 L N i ANNUNZI 311 //(0211.2510N1 Atti giulidiri, aturníaiairativi avvisi particolari cent. 25 per linea o sposiU buia. Inserzioni nel corpo del giornale lire una per linea' o spazio corrispondente: dopo la Arma del gerente cent. 60 per lineaospario o:s rrie ra poa:eate. psmemmi Plabblicazions Giovedì • nomenioa Noi si, assume reeponeahilità che per associssienijanci ,ufllzio, del giornale 405 va- oc- i a a,te o r- GIORNALE POLITICO UFFICIALE 3 ER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PaOVINCIALE E - COMUNALE sc. con 04 Circolare ai Prefetti del Regno e . per intelligenza agli Ispettori forselali. Roma, addì 11 febbraio 1875. Il gierno 1.0 del prossiino mese di marzo t3i terrà in Rima, alle' ore 9 antimeridiane, nel locale di questo Ministero, un esame di ,concorso per la ammissione di alunni. : nel- l'istituto foresta'. di Vallomorosa. Qui imito si trasmette pertaito col relativo program- mi& la iudicazione delle condizioni di ammis- sione, facendo preghiera in pari tempo di darne pubblica notizia in codesta provincia. I signori Prefetti sono autorizzati a rice- vere le domande e ad accoglierle quando siano regolari, porgendone immediato avviso al laiuistero. Ad ogni candidato ammaino vorranno pur rilasciare una dichiarazione che lo abiliterà a presentarsi -ansimarne. Sono inoltre necessarie le seguenti avver- tenze ad opportuna norma degli interessati: Pel recente riordinamento della ammini- _Orazione forestale, se vennero miglierate sensibilmente le condizioni del persdnfile di cui essa è composta, furono nonpertanto toppressi vari poeti di ufficiali, ed è neeee- sada conseguenza di questa riduzione che nei più prossimi anni riesca "meno facile' di assegnare un posto nell' aMministrazione a tutti gli alunni dell'istituto forestale appena - abbiano compiute lodevolmente il corso triennale. 4i posti vacanti dovranno esser chiamati in qualità di sotto-ispettore forestale vari alunni già usciti dati' istituto e taluni uffi- ciali collocati in disponibilità per l'anzidetta ridazione. Saranno però gli alunni classifi- cati giusta il resultato degli esatni finali dell' ultimo corso triennale e nerainatidaer ordino di merito a seconda * che risulteranno posti vacanti. " Il forza di questi fatti deve il 'Ministero 'limitare a sei il 'numero delle anamissieai pel corrente anno. Questa limitazione non si riferisce a quei giovani che dichiarano di inscriversi quali alunni straordinari, in coaformità dellirt. 15 del Régo arnento approvato col R. decreto 4 aprile 1869, n.45, 4993, per apprendere le discipline forestali. Pél Ministro — E. MORPUlti>0. I. Programma delle isaerierrl'esame di contorto aW ammissiione nele foresta:à. 'di VaT/eaniírOsa. 1. 0 Lingua italiana; 2.° Lingua francese; 3. 0 Elementi di geografia; 4.° Elementi di stotia naturale; 5.- °' Aritmetica; - 6." -, lliebra 'sino all'equazione di secondo; grado; 7•0 Elementi di geometria pialla e solida; V Elementi di fisica; 9.° Elementi di chimica organica ed iner- ganica. Ministero di lericoltura, Industria e Concreto PARTE UFFICIALE Pisa, 17 febbraio 1. i .11.11002-. 'LT. Oggetti 'dei quali debbono essere forniti gli alunni al loro ingresso nell'Istituto. Una dozzina di camicie di tela. Quattro camicie ti lana. Cito paia 1i mutande, di cui quattro di lana. Dodici paia di ca,ze, di cui sei di lana. Diciotto fazzoletti di tela. 'Sei paia di lenzuola di tela. _Dodici fodere di guanciali. Sei asciug,ainani. Documenti . che de/honO corredare le donhdle onMeissiOni,' e condii-irriti rebititie. 1.0 Atto di nascita comprovante ehe l'a- spirante' ha compiuti i 18 anni e non oltre- - passati i 22; 2.° Fede di specchietto criminale e corre- zionale; 3.• Certificate medico; 4•0 Atto (li fiadeiussione pel pagamento annue lire 700 per tre anni. Nei casi in cui la Provincia od il Comune assumessero nel loro bilancio il mantenimento degli alunni, si esibirà invece un certificato della Depu- tazione provinciale o della Giunta municipale costatante la iscrizione in bilancio dell'ana- loga somma. le, respinge qualsiasi censura, esprimendo la fidncia che la Caikera avrebbe dimostrato chiaramente di non, credere ;a stia Inag- gigrauza, come aseerirone gli orditoti della sinistra, sia P.otto delle pressioai e degli ar- Litrii del governo, Agli onor. ba Porta e Bonoino, che citaro- no oei tatti, speciali ? diede spiegazioni l'onor. eaponendo le circostanze che Ai mostravano esser quei fatti od estranei alla lotta elettorale o risultati di provvedi- menti rasi neesss:ii dal rispettò delle leggi e delle istituzioni, La citazione che nella tornata precedente l'on. La Porta fase d'un discorso pronunvato dall'onorevole Lenza nel 1849 in questioni elettorali diede •ecasione quest'ultimo di pronunziare brevi parole, colle quali ha di- Chiarate di non aver mai negato al governo l'esercizio di quella azioue legittima, che, escludendo qualsiasi pressione, è necessaria in un regime costituzionale. L'onor. Cairoli svolse un ordine del gior- no con cui si dichiarava che. le .candidature ufficiali ed *i mezzi adoperati . dal ministero nelle elezioni sono incostituzionali e contra- rie alla libertà del voto. - Il presidente del Coneiglio difese la con- dotta del ministero, dimostrò che mai da esso furono propugnate candidature ufficiali, cc- citò l'opposizione a dar battaglia al gabi- netto sullo grandi quistioni finanziarie e sui , 'provveditnenti di pubblica sicurezza, e rivolsi alla Carriera calorosi eccitamenti ad un lavoro - legislaUvo proficuo al pubblico bene. Egli conchiuse rospingendo la preposta di biasi- mo dell'on. Cairoli. La 'votazione si fece dalla Camera sopra un ordine del giorno, proposto dopo la di- scussione dall'on. Codronchi, col quale si Deoreta: . prende atto delle dichiarazioni del ministero. Sono aggiunti all' ordine del giorno L'in. preponente spiegò con brevi ma chiare degli affari da trattarsi nell' attuale ses- parole il concetto del suo ordine del giorno, affermando che osso doveva significare che sione straordinaria del Consiglio provin- la Camere. era soddisfatta delle dichiarazio- ciale i seguenti:, ni dei ministri intorno all'attitudine del go- 1.0 Proposta . dei signori consiglieri Buo- Temo durante la lotta elettorale. narnici, Moschini e Folini per conferma, Canaer;a approvi per appello nominale, pel corrente anno 1975, del sussidio di con 147 voti favorevoli e 100 contrari, l'or- dine del giorno Codronchi, accettato lire 1250 alla Facoltà di Giurisprudenza dal Ministero. della locale R. Università per un corso — Nella tornata della Camera del 6 cor- libero e straordinario di Scienze giurìdi- regia l'on. Torrigiani diresse all'ou. Ministro che non dettate dalle Cattedre ordinarie, della pubblica istruzione una domanda intor- siccome pel titolo stesso fu accordato no alle nostre Università, e ne ebbe, circa dal Consiglio provinciale nell' anno pre- ai. mutamenti che l'on. Ministro pensa di cedente. 2.45 Ricorso' dei sigg. Fantacci Cammin Trattandosi di 'cosa tanto interessante, ri- o fare, risposta diffusa e importante. ed Odoardo eredi del già Carnarlingo portiamo per intiero, togliendole dagli atti l berazione della Deputazione provinciale Torrigiani. L'onorevolsxelatore )4eda- del Comune di Pomarance contro la deli- parag , si l'una che l'altra: . i ar de' 10 settembre 1874, che liqtìidri gli i a sa questo capitolo 7 d espresso in ss borso speSe ed,_ il pi. - 'etu r odo da qualificarlo fra i privilegiati della io dovute, al predetto CZniarlingo'Per la esazione del- Pubblica istruzióne, per gli studi, le discus- m l'Imprestito nazionale. 'ioni e i vari disegni di riordinamento or- Li 17 febbrajo 1875. 'kik:Ideo, di cui è sempre stato l'oggetto. Prefetto CORNERO. Libbre lo 'stesso onorevole relatore parla così: LaMsnttgeizerale del bilancio ha avuto Asta ,latdeMialb ad occuparsene, per così dire, ad 'ogni ,occasione. Io chi ho onore di appartenerle alla fikuptti gen,ca»e del bilancio, non so, nukuS i eko, gnesta ocellazont la Giunta se ne * 5,1 . ° 91'ìPi * — La lueatione dell! ingerenza Mi periodi, phe sanano i'dne volo rola-, tiva nelle elezioni, sorta:Sulla disciumione ge- govermi- tore connhiude . che, : 'onorevole minkstno, potrà aver agiodi esporre da nerale del:tbilancio del ministero dell'inter- alleheamerf!Asti% an2che in tal pro- no, assorbi interamente andati la tornata di POSita illgok . . sabato della, Camera. Chiunque leggerà questa relazione, vedrà Dopo ain discorso dell'oli. Lazzaro, Lqat. benis-imo.. quanto sia importante che k i ono- presentò un progetto cji legge,per, modificare royale ministro sviluppi i sneki divisamenti. la vigente legge elettorale . politica, parlò E la principale osservazione che intendo ri- l'oa. ministro dell) i volgere al ministro è precisamente qesta: nterno per respingere le accuse delle quati la sua attitudine nella lotta u elettorale fu fatta sega° dagli oratori della non basta che 14 Camera conosca le inten- zioni dell'onorevole ministro, ma . è nocesse- opposizione: rio che anche fuori ,del Parlamento, dopo Il ministro affermò che ai znunicipii do- quanto si dice dall' onorevole relatore su veva tIat3r* attribuita la colpa dei ritardi questo importante argomento, ai sappiano che si verificarono in alcune provincie, nella le sue idee intorno ad un lagomento di revisione delle liste, e non ai prefetti, e, tanta importanza. dopo aver ripetuto le idee già esposte nella Sarebbe un grave errori il credere che discussione dell'elezione del 1.0 collegio di egli debba in questo momento tacere piatto- Ravenna intorno alla legittima azione che il etochè parlare abbastanza diffusamente so- governo deve esercitare nella lotta elettora- pra un capitolo di cui, dopo tante discus- sioni passate nelle altre Legislature, non si. è ancora arrivati a nessun risultamento tìnitivo. Se l'onorevole presidente mi concederà la porola, dirò qualcosa dopo che l'onorevole ministro avrà sviluppate le sue idee intorno a quest'argomento. Paternostro Paolo. Io voglio faro una sem- plice ,racconiandazione all'onorevole ministro. dell'istruzione pubblica. L'onorevole relatore, parlan Io dei tre de- creti Scialoia, uno dei quali riguarda il personale delle Università, cioè l'organico, scrive che quei decreti non sono più in vi- gore; e più particolarmente, per quello che riguarda l'organico dello Università, disse che dovevasi considerare come sospeso, per- chè già qualche nomina al di là dell'orga- nico fissato dal aunnorninato decreto era stata fatta. Aggiunge l'onorevole relatore che l'am- ministrazione si occupa in questo momento di provvedere ad un riordinamento generalo degli organici per l'ingeguainento superiore. Ora, mi permetto una osiervazione che ho avuto occasione di fare in altra epoca a proposito di questo capitolo, poiche trovo che le lamentazioni che si mosìero relativa- mente all'Università di Palermo si possono muovere tuttavia, non essendosi rimediato fin oggi. Da un quadro comparativo, risulta che, in ragione dell'importanza della Università di Palermo, e degrinsegnamenti che vi s'iinpare tiscono, è ristrettiesimo il numero dei pro- fessori ordinari, mentre invece esuberante quello degli straordinari e degli incaricati.. Se si confronta l'Università di Palermo- con quelle di Napoli, Bologna, Torino, Pisa, si vedrà che nella prima le proporzioni dei professori ordinari sono minime, mentre c'è sproporzione relativa per i professori srtrao- dinari ed incaricati. Napoli, per esempio, ha 55 professori or- dinari, 12 straordinari, 9 incaricati. Bologna 46 professori ordinari, 7 straor- dinari, 10 incaricati. Palermo ci ha solamente 35 professori or- dinari, e poi 14 straordinari e 11 incaricati. La sproporzione è evidente. Io pregherei l'onorevole ministro perchè, nell'occnparai dell'organico delle Università, voglia provvedere affinché sia tolto questo sconcio, e ogni Università abbia il 3110; e specialmente poi gli radeomando che procuri di diminuire nell'Universita di Palermo, ed in proporzione delle altre, il numero dei professori straordinari ed incaricati, e di accrescere il numerò dei. professori ordinari, Spero che l'onorevole ministro non di- menti9hera questa mia ragionevole racco- mandazione. Ministro per ,ristruzione pubpliea. Io spero che l'onorevole Torrigiani non desidera mica che io Mi gettii oggi in un pelago a così lontane sponde corno' è il problema del rier- dinaxnento dell'insegnamento universitario, in Italia. Non essendo davanti a noi nesSutia legge,. nessuna propgsta determinati'', le di-. .chiarazioni che io' Potessi, fare avrebbero un valore forse del tutto accademico; e d'Altra parte, non eeieti . do dichiarazioni, per qdanto le mie idee possano essere determinate,' che si riferiscano a precise disposizioni di logge, Ma io credo che : potrebbero poi incitglie la libertà iiiessa delle mie risdluzioni, n'Ai 1 chi mi succederà' 4,41 è' così fitèlle'che cuíìo mi succeda'Inibito : seCoíiclo . quapio esponeva ieri` l'onorevole &tesili) a qiidito posto. Io credi) 'Oh() l'onorevole: íi contenterà di ,4t( ielle dichiaiaZioni che ló 0 - .tossi fare, 'per esempio, Sul .`próprlo soggetto al quale si tife 'ricóno le paróle dell'otibre- vele eelatore e quelle dell'onorevole Pater- nostro. Questo capitelo (l'ho detto una volta alla Camera, e molto lungamente, a proposito appunto, ed a difesa anche dell'egregio mio predecoasore Scialoja) manca di una base corta nel bilancio. Una base certa nel bilancio dovrebbe es- sere un allegato donde risultasse la spesa complessiva in conformità delle . leggi che reggono ciascuna Università del regno. Tale allegato in questa forma non è stato mai fatto; e per una ragione molto semplice, cioè che quest'allegato in tale forma sgo- menterebbe tutti quanti noi, perchè vorrebbe 57 sp. - i Li ' Il R. Prefetto della Provillcia i Pisa Decreta: Sono aggiunti all'ordine del giorno de- gli affari da trattarsi nell'attuale sessione straordinaria del Consiglio provincia le i seguenti : 1. 0 Proposta di cessione alla Provin- cia dei terreni littoranei da coltivarsi e pinete lungo il littorale di Cecina, e Vada. 2. 0 Instituzione del mandamento Collesalvetti. Istanza di quel Consiglio comunale al R. Governo. Pisa, ,dalla R. Prefettura Li 15 febbrajo 1875, 11 R. Prefetto — Colma°. Il R. Prefetto della Previucì di Pisa 4.1.1M■ , pAiért NOME UFFICIALE NOTIZIE 'PARLAMENTARI.

MEI 4 8 Fbbr 8 - opac.bibliotecauniversitaria.pi.itopac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac/pisa/96/La... · bn, nn r r r f Ltr d d l i nz vr vn d (t 3r nh V , tt. MEI NN

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ANNO X Num. 14

Giovedì 18 Febbraio 1875

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ABBUONAILENTI NEL REGNO

01 L.10 anao — b sommo -- 2, gy0 trtatomeFuori Stato aumento spose postali

iihd — Levigami* Ifor%ei , N.' 1.

Olontseimi 10 il ziontern — Arretrato

1 pags=enti non sono validi se non tatticontro ricevuta firmate dal Arett,re proprieiario

aia (Normale Avv. Ga,etnno treclian.t.

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ANNUNZI 311 //(0211.2510N1

Atti giulidiri, aturníaiairativi avvisi particolaricent. 25 per linea o sposiU buia. Inserzioninel corpo del giornale lire una per linea' o spaziocorrispondente: dopo la Arma del gerente cent.60 per lineaospario o:srrierapoa:eate.psmemmi

Plabblicazions Giovedì • nomenioa

Noi si, assume reeponeahilità che perassocissienijanci ,ufllzio, del giornale

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o r- GIORNALE POLITICO

UFFICIALE 3 ER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVIE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PaOVINCIALE E - COMUNALE

sc.

con

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Circolare ai Prefetti del Regnoe . per intelligenza agli Ispettori forselali.

Roma, addì 11 febbraio 1875.Il gierno 1.0 del prossiino mese di marzo

t3i terrà in Rima, alle' ore 9 antimeridiane,nel locale di questo Ministero, un esame di,concorso per la ammissione di alunni. : nel-l'istituto foresta'. di Vallomorosa. Qui imitosi trasmette pertaito col relativo program-mi& la iudicazione delle condizioni di ammis-sione, facendo preghiera in pari tempo didarne pubblica notizia in codesta provincia.

I signori Prefetti sono autorizzati a rice-vere le domande e ad accoglierle quandosiano regolari, porgendone immediato avvisoal laiuistero. Ad ogni candidato ammainovorranno pur rilasciare una dichiarazioneche lo abiliterà a presentarsi -ansimarne.

Sono inoltre necessarie le seguenti avver-tenze ad opportuna norma degli interessati:

Pel recente riordinamento della ammini-_Orazione forestale, se vennero miglieratesensibilmente le condizioni del persdnfile dicui essa è composta, furono nonpertantotoppressi vari poeti di ufficiali, ed è neeee-sada conseguenza di questa riduzione chenei più prossimi anni riesca "meno facile' diassegnare un posto nell' aMministrazione atutti gli alunni dell'istituto forestale appena

- abbiano compiute lodevolmente il corsotriennale.

4i posti vacanti dovranno esser chiamatiin qualità di sotto-ispettore forestale varialunni già usciti dati' istituto e taluni uffi-ciali collocati in disponibilità per l'anzidettaridazione. Saranno però gli alunni classifi-cati giusta il resultato degli esatni finalidell' ultimo corso triennale e nerainatidaerordino di merito a seconda *che risulterannoposti vacanti." Il forza di questi fatti deve il 'Ministero'limitare a sei il 'numero delle anamissieaipel corrente anno.

Questa limitazione non si riferisce a queigiovani che dichiarano di inscriversi qualialunni straordinari, in coaformità dellirt. 15del Régo arnento approvato col R. decreto4 aprile 1869, n.45, 4993, per apprendere lediscipline forestali.

Pél Ministro — E. MORPUlti>0.

I.Programma delle isaerierrl'esame di contorto

aW ammissiione nele foresta:à. 'diVaT/eaniírOsa.

1.0 Lingua italiana;2.° Lingua francese;3. 0 Elementi di geografia;4.° Elementi di stotia naturale;5.-°' Aritmetica; -6." -,lliebra 'sino all'equazione di secondo;

grado;7•0 Elementi di geometria pialla e solida;V Elementi di fisica;9.° Elementi di chimica organica ed iner-

ganica.

Ministero di lericoltura, Industria e Concreto

PARTE UFFICIALE

Pisa, 17 febbraio

1. i .11.11002-.

'LT.Oggetti 'dei quali debbono essere forniti gli

alunni al loro ingresso nell'Istituto.Una dozzina di camicie di tela.Quattro camicie ti lana.Cito paia 1i mutande, di cui quattro di lana.Dodici paia di ca,ze, di cui sei di lana.Diciotto fazzoletti di tela.'Sei paia di lenzuola di tela._Dodici fodere di guanciali.Sei asciug,ainani.

Documenti . che de/honO corredare le donhdleonMeissiOni,' e condii-irriti rebititie.

1.0 Atto di nascita comprovante ehe l'a-spirante' ha compiuti i 18 anni e non oltre- -passati i 22;

2.° Fede di specchietto criminale e corre-zionale;

3.• Certificate medico;4•0 Atto (li fiadeiussione pel pagamento

annue lire 700 per tre anni. Nei casi incui la Provincia od il Comune assumesseronel loro bilancio il mantenimento degli alunni,si esibirà invece un certificato della Depu-tazione provinciale o della Giunta municipalecostatante la iscrizione in bilancio dell'ana-loga somma.

le, respinge qualsiasi censura, esprimendo lafidncia che la Caikera avrebbe dimostratochiaramente di non, credere ;a stia Inag-gigrauza, come aseerirone gli orditoti dellasinistra, sia P.otto delle pressioai e degli ar-Litrii del governo,

Agli onor. ba Porta e Bonoino, che citaro-no oei tatti, speciali ? diede spiegazioni l'onor.

eaponendo le circostanze cheAi mostravano esser quei fatti od estraneialla lotta elettorale o risultati di provvedi-menti rasi neesss:ii dal rispettò delle leggie delle istituzioni,

La citazione che nella tornata precedentel'on. La Porta fase d'un discorso pronunvatodall'onorevole Lenza nel 1849 in questionielettorali diede •ecasione quest'ultimo dipronunziare brevi parole, colle quali ha di-Chiarate di non aver mai negato al governol'esercizio di quella azioue legittima, che,escludendo qualsiasi pressione, è necessariain un regime costituzionale.

L'onor. Cairoli svolse un ordine del gior-no con cui si dichiarava che. le .candidatureufficiali ed *i mezzi adoperati . dal ministeronelle elezioni sono incostituzionali e contra-rie alla libertà del voto.- Il presidente del Coneiglio difese la con-dotta del ministero, dimostrò che mai da essofurono propugnate candidature ufficiali, cc-citò l'opposizione a dar battaglia al gabi-netto sullo grandi quistioni finanziarie e sui,'provveditnenti di pubblica sicurezza, e rivolsialla Carriera calorosi eccitamenti ad un lavoro

- legislaUvo proficuo al pubblico bene. Egliconchiuse rospingendo la preposta di biasi-mo dell'on. Cairoli.

La 'votazione si fece dalla Camera sopraun ordine del giorno, proposto dopo la di-scussione dall'on. Codronchi, col quale si

Deoreta: . prende atto delle dichiarazioni del ministero.Sono aggiunti all' ordine del giorno L'in. preponente spiegò con brevi ma chiare

degli affari da trattarsi nell' attuale ses- parole il concetto del suo ordine del giorno,affermando che osso doveva significare che

sione straordinaria del Consiglio provin- la Camere. era soddisfatta delle dichiarazio-ciale i seguenti:, ni dei ministri intorno all'attitudine del go-

1.0 Proposta .dei signori consiglieri Buo- Temo durante la lotta elettorale.

narnici, Moschini e Folini per conferma, Canaer;a approvi per appello nominale,

pel corrente anno 1975, del sussidio di con 147 voti favorevoli e 100 contrari, l'or-

dine del giorno Codronchi, accettatolire 1250 alla Facoltà di Giurisprudenza dal Ministero.della locale R. Università per un corso — Nella tornata della Camera del 6 cor-libero e straordinario di Scienze giurìdi- regia l'on. Torrigiani diresse all'ou. Ministroche non dettate dalle Cattedre ordinarie, della pubblica istruzione una domanda intor-siccome pel titolo stesso fu accordato no alle nostre Università, e ne ebbe, circadal Consiglio provinciale nell' anno pre- ai. mutamenti che l'on. Ministro pensa dicedente.

2.45 Ricorso' dei sigg. Fantacci Cammin Trattandosi di 'cosa tanto interessante, ri-o fare, risposta diffusa e importante.

ed Odoardo eredi del già Carnarlingo portiamo per intiero, togliendole dagli atti

lberazione della Deputazione provinciale Torrigiani. L'onorevolsxelatore )4eda-del Comune di Pomarance contro la deli- parag , si l'una che l'altra:

.iar

de' 10 settembre 1874, che liqtìidri glii

a sa questo capitolo 7 d espresso inss

borso speSe ed,_ il pi.-'etur odo da qualificarlo fra i privilegiati dellaio dovute, alpredetto CZniarlingo'Per la esazione del- Pubblica istruzióne, per gli studi, le discus-

m

l'Imprestito nazionale. 'ioni e i vari disegni di riordinamento or-

Li 17 febbrajo 1875.'kik:Ideo, di cui è sempre stato l'oggetto.

Prefetto CORNERO.Libbre lo 'stesso onorevole relatore parla

così:LaMsnttgeizerale del bilancio ha avuto

Asta ,latdeMialb ad occuparsene, per così dire,ad 'ogni ,occasione.

Io chi ho onore di appartenerle allafikupttigen,ca»e del bilancio, non so,nukuS i eko, gnesta ocellazont la Giunta se

ne *5,1. ° 91'ìPi*

— La lueatione dell! ingerenzaMi periodi, phe sanano i'dne volo rola-,

tiva nelle elezioni, sorta:Sulla disciumione ge-govermi- tore connhiude . che, : 'onorevole

minkstno, potrà aver agiodi esporre da sènerale del:tbilancio del ministero dell'inter- alleheamerf!Asti% an2che in tal pro-no, assorbi interamente andati la tornata di POSita illgok

. .

sabato della, Camera. Chiunque leggerà questa relazione, vedràDopo ain discorso dell'oli. Lazzaro, Lqat. benis-imo.. quanto sia importante che k i ono-

presentò un progetto cji legge,per, modificare royale ministro sviluppi i sneki divisamenti.la vigente legge elettorale . politica, parlò E la principale osservazione che intendo ri-l'oa. ministro dell) i

volgere al ministro è precisamente qesta:nterno per respingere leaccuse delle quati la sua attitudine nella lotta

u

elettorale fu fatta sega° dagli oratori della non basta che 14 Camera conosca le inten-zioni dell'onorevole ministro, ma . è nocesse-

opposizione: rio che anche fuori ,del Parlamento, dopoIl ministro affermò che ai znunicipii do- quanto si dice dall' onorevole relatore su

veva tIat3r* attribuita la colpa dei ritardi questo importante argomento, ai sappianoche si verificarono in alcune provincie, nella le sue idee intorno ad un lagomento direvisione delle liste, e non ai prefetti, e, tanta importanza.dopo aver ripetuto le idee già esposte nella Sarebbe un grave errori il credere chediscussione dell'elezione del 1.0 collegio di egli debba in questo momento tacere piatto-Ravenna intorno alla legittima azione che il etochè parlare abbastanza diffusamente so-governo deve esercitare nella lotta elettora- pra un capitolo di cui, dopo tante discus-

sioni passate nelle altre Legislature, non si.è ancora arrivati a nessun risultamentotìnitivo.

Se l'onorevole presidente mi concederà laporola, dirò qualcosa dopo che l'onorevoleministro avrà sviluppate le sue idee intornoa quest'argomento.

Paternostro Paolo. Io voglio faro una sem-plice ,racconiandazione all'onorevole ministro.dell'istruzione pubblica.

L'onorevole relatore, parlan Io dei tre de-creti Scialoia, uno dei quali riguarda ilpersonale delle Università, cioè l'organico,scrive che quei decreti non sono più in vi-gore; e più particolarmente, per quello cheriguarda l'organico dello Università, disseche dovevasi considerare come sospeso, per-chè già qualche nomina al di là dell'orga-nico fissato dal aunnorninato decreto erastata fatta.

Aggiunge l'onorevole relatore che l'am-ministrazione si occupa in questo momentodi provvedere ad un riordinamento generalodegli organici per l'ingeguainento superiore.

Ora, mi permetto una osiervazione che hoavuto occasione di fare in altra epoca aproposito di questo capitolo, poiche trovoche le lamentazioni che si mosìero relativa-mente all'Università di Palermo si possonomuovere tuttavia, non essendosi rimediatofin oggi.

Da un quadro comparativo, risulta che, inragione dell'importanza della Università diPalermo, e degrinsegnamenti che vi s'iinparetiscono, è ristrettiesimo il numero dei pro-fessori ordinari, mentre invece esuberantequello degli straordinari e degli incaricati..

Se si confronta l'Università di Palermo-con quelle di Napoli, Bologna, Torino, Pisa,si vedrà che nella prima le proporzioni deiprofessori ordinari sono minime, mentre c'èsproporzione relativa per i professori srtrao-dinari ed incaricati.

Napoli, per esempio, ha 55 professori or-dinari, 12 straordinari, 9 incaricati.

Bologna 46 professori ordinari, 7 straor-dinari, 10 incaricati.

Palermo ci ha solamente 35 professori or-dinari, e poi 14 straordinari e 11 incaricati.

La sproporzione è evidente.Io pregherei l'onorevole ministro perchè,

nell'occnparai dell'organico delle Università,voglia provvedere affinché sia tolto questosconcio, e ogni Università abbia il 3110; especialmente poi gli radeomando che procuridi diminuire nell'Universita di Palermo, edin proporzione delle altre, il numero deiprofessori straordinari ed incaricati, e diaccrescere il numerò dei. professori ordinari,

Spero che l'onorevole ministro non di-menti9hera questa mia ragionevole racco-mandazione.

Ministro per ,ristruzione pubpliea. Io speroche l'onorevole Torrigiani non desidera micache io Mi gettii oggi in un pelago a cosìlontane sponde corno' è il problema del rier-dinaxnento dell'insegnamento universitario, inItalia. Non essendo davanti a noi ‘ nesSutialegge,. nessuna propgsta determinati'', le di-..chiarazioni che io' Potessi, fare avrebbero unvalore forse del tutto accademico; e d'Altraparte, non eeieti. do dichiarazioni, per qdantole mie idee possano essere determinate,' chesi riferiscano a precise disposizioni di logge,Ma io credo che :potrebbero poi incitglie

la libertà iiiessa delle mie risdluzioni, n'Ai 1chi mi succederà' 4,41 è' così fitèlle'checuíìo mi succeda'Inibito : seCoíiclo . quapioesponeva ieri` l'onorevole &tesili) a qiiditoposto. Io credi) 'Oh() l'onorevole: íicontenterà di ,4t(ielle dichiaiaZioni che ló 0-

.tossi fare, 'per esempio, Sul .`próprlo soggettoal quale si tife'ricóno le paróle dell'otibre-vele eelatore e quelle dell'onorevole Pater-nostro.

Questo capitelo (l'ho detto una volta allaCamera, e molto lungamente, a propositoappunto, ed a difesa anche dell'egregio miopredecoasore Scialoja) manca di una basecorta nel bilancio.

Una base certa nel bilancio dovrebbe es-sere un allegato donde risultasse la spesacomplessiva in conformità delle . leggi chereggono ciascuna Università del regno. Taleallegato in questa forma non è stato maifatto; e per una ragione molto semplice,cioè che quest'allegato in tale forma sgo-menterebbe tutti quanti noi, perchè vorrebbe

57

sp.

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Li '

Il R. Prefetto della Provillcia i PisaDecreta:

Sono aggiunti all'ordine del giorno de-gli affari da trattarsi nell'attuale sessionestraordinaria del Consiglio provincia le iseguenti :

1. 0 Proposta di cessione alla Provin-cia dei terreni littoranei da coltivarsi epinete lungo il littorale di Cecina, e Vada.

2.0 Instituzione del mandamentoCollesalvetti. Istanza di quel Consigliocomunale al R. Governo.

Pisa, ,dalla R. PrefetturaLi 15 febbrajo 1875,

11 R. Prefetto — Colma°.

Il R. Prefetto della Previucì di Pisa

4.1.1M■ ,

pAiért NOME UFFICIALE

NOTIZIE 'PARLAMENTARI.

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h9-54 t• ..~111■11.0.0.0

sognava eccitare il comune e la provincia avenire in aiuto agli istituti universitari, e arenderli più efficaci che si possa; dopo chela Camera ebbe votato un ordine del giornoin questo senso, ed io mi vi opposi, io cre-do che bisogna aspettare un poco, bisognavedere che sviluppo, che muto si ecciti nelpaese. Qualche moto c'è; per esempio, iittor-ne all'Università di Pavia, il emuli° di Pa-va, la provincia di Pavia a alcuni consorzi

b-scuole normali, e quali no? E quelle che noi hanno fatto proposte utili ed accettevoli; ebene, bisogna considerarle a parte a parte eione, che cosa devono fare? U111110 volete che

per caso; non bisogna procedere conla scuola normale si ordini? In che manierala scuola nermale si possa incardinare nella ragioni troppo teoriche ed assolute.

facoltà di lettere? L'Università di Siena anch'essa dice: io

Quando avrete determinato il fine, gli in- non voglio altro insegnamento oltre quellosegnatnenti, i professori saranno determinati Il che he; voglio farlo più vigoroso, più etti-

del pari in ciaseheduu caso. E questo è quello cace; voglie fornire io ciò che manca al vo-che bisogna etiche fate per le facoltà di die stro bilaucio dello Stato. Ebbene bisognaritto e di medicina. stare a vedere, intendersi sin dove è possi-

bile ed utile; non bisogna neanche qui pro-cedere con idee troppo teoriche; bisogna 3/e-dera ciò che in ciaseheduaa città può esserefatto per 'l'istituto universitario che vi esi-ste; e bisogna via via perdere se questisforzi che intorno a ciascheduna Universitàsi vogliono fare siimi* utili, siimi() pratici etali da condurla ad una migliore organizza-zione, ad une. più efficace operosità.

Io dico eh* nel modo che la questione èposta, non si ileve andare troppo a priori,non si deve essere troppo teorici.

degli ingegneri e metterli altresì in grado difficile il giorno che non abbiamo prese oe-di conseguire la laurea.. catione dal rinnoyarnento dell'Università di

Roma per eeioglierlo. Allora forge era il mo-mento opportuno. Ora è divenuto, ripeto,difficilissimo. Abbiamo un overchio, un ec-cesso vero d'insegnamento universitario; ab-biamo una spesa soverchia per i contribuenti;abbiamo usa mancanza di studenti, e dovegli studenti mancano ai produce l'effetto in-verso, ma egualmeete nocivo, che dove ab-bondano, vale a dire mancano alcune condi-

E questo lavoro appunto ho cominciato a , .• Ioni di vita scientifica al professori ed allofare, e spero di venirne a capo per il mese studente stesso. Come procedere?pressi tuo.

La fa !città di lettore però è più difficile Io credo, per dire il vero, che soprattuttod c

forse a determinare, ed è più difficile per- appoichè la Camera ebbe deliberato he bi-

che deve essere messa in connessione con unaltro organismo, quello dalla scuola normaleche, come forava ieri l'onorevole Fiorentino,è nie to imperfetto in Italia, e ha bisognodi molto studio per essere riordinato a do-vere e messo iu grado di dare il frutto chegli si dotnauda.

Questo è dunque, rispetto alla facoltà dilettera, il problema che bisogna sciogliere:quali facoltà di lettere voi volata che situi()

Quando avremo determinato dove voglia-mo che la facoltà matematica compia soloil primo fine, dove vogliamo che compiasolo il secondo, allora potremo soltanto de-terminare del numero d'insegnamenti che inciascuna facoltà matematica occorrouo, e de-terminare poi il numero dei professori chesono necessari in ciascheduna.

Quan lo io era più giovane, quando sonvenuto sul principio in questa Camera, avevaidee molto più ass_olute (1 t o 15 anni fa)che sono state imeedite dalla legislazioneche si'è andata' svíluepaedo; ma per quanteio sia stato contrario al alcuna delle leggiche si sono pur latte, il giorno in cui sonechiamato a I anaminietrare non mi propongogià, di disfarle e di ricominciare da capi). ;Aipare che il meglio sia di andare ritnentlandoe correggendo senza cominciare troppobiziosi.disegni e troppo assoluti nei tratti'loro, i quali 'hanno, - tra altri difetti, quelloprincipalieeimo che non' riescono .a tradursiin atto.

Buco la in;a maniere, di , vere in generesopra questa qeestione: riordinamento via viadolle faeoltie e degli insegnamenti, fiesazionedel numero dei professori e delle spese, conqiiel prieceditnento che vi ho detto più in-nanzi; a rispetto alle condizioni dell'insegna-mento universitario nell'Italia centrale, dovedavvero il problema appare più difficile,aspettare, guardare e procurare cha gli sforziche sono fatti dai detIsorzi loSali -Siano fattibene, eon Cli fine pratico ed utile. Io speroche queste mie diehiarazioni potranno ba-stare aldopoee,vole Torrigiaui.„

Torrigiane Io sono lieto di avere direttouna domanda all' onorevole ministro dellapubbfica ieteuZione, a cui egli ha ainpiaanenterisposto. •

Io naturalmente non' credo di dover ari-dare avanti ed essere accusato, come forsedapprinciltip.,ae,ennava, 'l'onorevole in iubtro,di voler fare acleSso usa discussione accade:-mica.

lare il Più brffitaMelits elek s:a possibile. Ma ,

le risposte gate dal neeee mi sembranodégii e di - coissinitacirein devo Conten-tarmi, non taloa° 'simile ciascun deputatoraccogliere. le idee del ministro ed aggiun-gerà le proprie, quanto eziandio perche an-

dire che noi dovremmo spendere in quotocapitolo una gomma di naolto maggiore diquella che spendiamo. Queet'allegato si po-trà fare dal Ministero nel momento stessoin cui vi proporrà la. riforma di questa spesa;dappoiche, quando noi l' avessimo fatto inquesta forma, e aveedimo portata la spesa diquesto capitolo in conformità di un allegatocosiffato, si troveremmo non solo davantialla difficoltà della spesa, ma davanti alladifficoltà della scelta degli uomini, la qualeultima difficoltà è tanta, che neanche ogginoi, con tutta la buona volontà che ci met-tiamo, riesciaino a spendere a gran pezzaciò che in questo capitolo e stanziato.

Ponete il caso, per esempio: nel 1873erano stanziate 4,163,729 lire; abbiamo ri-sparmiate 308,000 lire su questo capitolo.Nel 1874 erano stanziate 4,231,628 lire, edabbiarne risparmiate 152,100 lire su questocapitolo; e rananzinistrazione si è affrettata,come si vede, giacche l'economa è statatanto minore, a nominare professori. Ma lamaggior parto forse dell' aumento di spesenel 1874, non è dipeso tanto dal numeroaumentato dei professori ordinari, quantoda,gl'incarichi aggiunti ai professori ordinariche già vi erano, incarichi aggiunti agli unio agii altri di loro per rendere loro menodifficile il vivere, soprattutto in alcune cittàdello Stato.

Questo capitolo adunque ha bisogno diuna compiuta riforma per essere in confor-mità esatta dei bisogui dell'inseguamento,delle leggi che Io regolano e della possibi-lità che un peese come l'Italia offre per ele-vare delle persone al un grado così culi-

. nente nella 3chuza, C01113 è e dovrebbe es-sere il grado di professore.

Qaesta riforme, secoli lo che ha aecennatol'onerevole relatore, io intendo di farla; nonso se sarò a tempo per il bi temei° deduitivoo p.-r il biancie di prime previsione dell'an-no prossim e Io intendo di stabilir3 in unamaniera ..esatta, secondo i criteri i più giu-sti che io potrò ritrovare, intendo, dico, sta-bilire lo stanzlainento necessario di questocapitolo, e io ere lo che aeplicando siffatticriteri, conformandoci ai bisogni deli'insegna-mento, la semina occorrente per il serviziodelle Università potrà essere contenuta inquella che è stata la spesa effettiva da qual-che anno in quà, correggetelo gli abusi, le-vando le esuberanze soprattutto di concettoanziohe di fatto che lesesene essere state in-trodotte.

COC110 procedere a questa riforma? Comeprocedere a costituire un allegato di questo.capitoio?

Nen bisigna proce lere a case. non biso-gna procedervi con dei criteri misti, come siè pieneluto nell'ellegato che a questo capi-tolo era amiesso nel bilancio del 1870, e.come :si è -proce lato, debb i anche dirlo, nel„decreto dell"onoravole Scialsia, • secondo ho

espesto altra volta.

Qeesti, criteri erano un pochino e forsenecess -ariamente confusi; vi è un miscugliodi seercne di diritto é4i fatto nella deter-minazione del numero dei professori in cia-scune, ITniversità, e dà questo miseitglio è

'risultata qu la dieuguaelianza, non sempre"giustificata, tra le vari' Universetà 'rispetto- al nuni terei dei profe'sseri che vi posikonei es-sere iustallati. Queste disuguaglianze hannoferito, dainer proprio elelle Università, e delleitt:1 (leve eisialone; ed avevano ragione di

terir t.s, perchè, Cenneno demandamo a tuttecenante fis reiverdte' IO stese prodotto, ènecessario' che tutte gemete le Universitàsiano, alinstei teoricamente, m ,sse da 'noi in

fornire del pari, a nelle steesacon-dizioni, questo - predotto:

Biseeme aduuque rifare queete lavoro. Ecome? Io credo ch`e biogna rirerlò . ripren-dello tutto l (Organieinomnieersitario, comediceva il relatore, facoltà per fac&tà, ricer-cando e detertnivando i fini che noi, in cia-scheduna faeoltà vegliamo raggiungere, epoi determinare il namero insegnamentiche psr raggiungere coleiti fini sono neces-sari in ogni fecoltà. ed ,itefine il 'autnero ela qualità dei professori che per dare quegliinsegnamenti ci bisognano. Ecco il processoteorico che noi dobbiamo seguire. Per citareun esempio, noi abbiamo le fecoltà matema-tiche, le quali non possono compiere che duefini, oggi, nel noetro orlineinento dell'istru-zione _ pubblica; uno dì Tieni fini è quellodi preparare i giovani, dopo due anni o trealla scuola d', aeplicazione degli ingegneri;l'altro è di mettere i giovani in grado diraggiugnere il dottorato qua iruplice, se vo-gliamo mantenerlo tale, che in queste facoltàsi può conesguire, e dà a lito alla professionedell'insegnamento secondario.

Noi * dobbiamo deterinivare dove vegliali!,che la fa2oltit matematica compia il suo

_ primo fine, solo il primo fine, quello di pre-parare ì giovani alla scuola d' aeplicazionedegli ingegneri, dove vogliamo invece checompia :mentine i fini, cioè a dire quello dipreparare i giovani alla scuola d'applicazione

lata (DELLA SCUOLA PISANA DEL DIRITTO RO■

MANO, O dei più chiari professori di Di-ritto Romano nella Università di Pisa,dalla sua origine all'anno 1870 s.

È questo un interessantissimo lavorodi cui ci disponevamo a render conto,quando ci è giunto il fascicolo di febbraio

della Nuova Antologia, nel quale ab-biamo trovato l'autorevole giudizio che ci

piace riportare, e che è il seguente:< Il risorgimento del Diritto Romano nel

medio evo si collega così strettamentecolla storia delle nostre Università, cheSavigny nella sua classica opera dovettedestinare gran parte delle sue ricerche ainos tri pubblici studii di Diritto. Pisa tieneinnegabilmente un posto notevolissimonella storia del rinascimento degli studiigiuridici e, quello che più preme, lo con-servò attraverso a tante e così varie vi-vicende sino agli ultimi tempi. Quindi è ,t4che il professore Buonamici, solerte inda-gatore delle nostre antichità giuridiche,fece opera eccellente e altamente onorevolep er la sua città, facendo una breve, macompleta storia dei più illustri Dncenti

di Diritto Romano in quella Università.Dei più antichi tempi ragionò con mol-

to acume e molto discernimento, senzalasciarsi trasportare, come molti eruditidel secolo scorso, da stolta passione dimunic ipalisrno. (Se la brevità di una ras-segna ce lo permettesse, ameremmo moltonarrare la ridicola storia della cavai-catura del monaco Marsigliese!) Aggiun- •se poi qua e là delle notizie assai iute-ressanti tratte da carte o memorie medi-te. Benissimo illustrò poi l'epoca Mediceae Lorenese, nella quale al Tigrino, alBartolo ed ai suoi seguaci, fra cui note-volissimi . il Decio e il Del Mayno, sue-cessero sulle cattedre pisane Niccolò Buo-naparte, che pel primo vi professò le dot-trine di Cuiacio, Bartolonnueo Chesi, Gin--seppe Averani, Bernardo Tauucci, e Leo-poldo Andrea Guadagni, notissimi ambe-due per la loro dotta controversia intor-no all'uso del Diritto Romano nelle epo-

eho barbariche. Accettissime poi riescirannoad ognuno le estese ed esatte notizie su-gli ultimi Romanisti di quella Università,sul Quartieri, sul Del Rosso, uomo degnocl;. essere conosciuto da tutti gli Italiani sta-diosi del RODAA110 Diritto; stil Capi egregioricercatore di cose storiche di Diritto; sul Do-veri e sul Conticini, discepolo quest' ultimo

ndel Savigny, e del quale Si stano ora pub-blicando le Lezioni per cura del prof. Sera-fini. A int, sia lecito Fggivagere come degnicontinuatori della 'serie degli illustri do-cem.ta Diritto Romano nella RegiaUniversità. di Pisa e il prOfesSOPre Serafinie lo stesso autore di questa. interessante

da •

memoria ». ;aeae. "

ARCIIISIOa GIURIDICOiodiretto da FILIPPO SERAFINI unita-

mente agli altri Professori ai giurispruden-za della -Università pisana.

Volume XIV. --eb Fascicolo lfts, .

Vidari Note sul definitive • progetto dilegge intorno alle società di commercio. —Buonamici — Sopra una nuova lezione della

ritto di accrescimento fra collegatart con spe-cielo riguardo ad un' opera recentissim.a delprof. Arndt" su questa materia — Getteschi --Studi sul diritto di pesca con speciale ri-

guardo al recente progetto di legge del neiui-stero Finali. — Rivista generalealfebetica della giurisprudenza civile e com-merciale — Dalla cessiotie secondo il codicecivile italiano. — Serafini Riaesunto delleIM1314ifIle recentissime della giurieprudenzapratica italiana. — Scolari e Geyer — Rivis-te bibliografica: Biblioteca dell' Economista,

Io spero da qui a quattro o cinque mesi,coll'aiuto del Consiglio superiore, Ui poterearrivare a questa determinazione, ed alloral'aelegato a questo capitolo di bilancio potràessere perfettamente logico e connesso; e cia-scheduna Uuiversità ritrovaneo, in questoallegato, determinato il fine a cui lo Statovuole che essa supplisca cogli insegnamentiche, nella coeeienza di tutti, saeauno suffi-cienti a raggiungerlo, ciascheduna Uni versitàcredo sarà contenta di quello che sarà fatteper essa, e si risolverà a credere Cile la di-gnità, sua sta nel raggiungere qu,est) fineil megeio e il più efficacemente che sia pos-sibile.

Eco quello che io farò e come procederòa determinare l'allegato a questo capitolo dibilaucio.

Io non so ora se l'on.Torrigiani desidera che ioesprima il mio parere rispetto all'esistenza el'ordi nam -3uto i elle varie Università italiane; seegli lo desidera io gli eirò „quello che pensi,mie è un soggetto molto delicato che davveronon crede Sia, utile l'approfendire prima cheil ministro possa venirvi a dire: „ecco, si puòfar questo e questo. 1.3 un soggetto, e ripeto,metto delicato e elle è divenuto anehe piùcomplicato dopo quello che à stato fette datre anni in qua, perchò noi, discorrendo sem-pre di _diminuire, abbiamo poi sempre au-ineetat'o, e non sempre per concetti moltodefiniti e chiari.

Si deva diminuire o no l' insegnamentouniversitario? E sa si deve, dove?. Sono que-stioui messe cosi cene, troppo:, poca ,eletereei-

. nazione, e quindi non capaci di alcuna éhiararisposta.

Vi sono delle regioni in Italie in cui l'in-segnamento uuiversitario''è scarsissimo. Quellaappunto a cui più particoltirin4nte io appar-tengo, la regioè,0 nepolotana, èeescarsisein,mente loruita d'inseguaineato un iversieno.Ha una sola Uuiversità per sette e piùmi-lioni di abitanti.

Là l'insegnamento universitari o non pro.cede boia per eoverehio uumero di. studenti,mentre in altri luoghi nUn p roceae bene, perineeceuza di stude.nti. Ineece nella yegionesettentrionale . d'rtalia; %ella vallo del Po,l'insegnamento universiterio non è povero, segees - La—Cekeie; • ba Weire,ittei da"The6iii3arST;ma neanche si potrà dire asso lutamente so- fa bene, di .chiseere anche ai deputati di par-vrabUndante. • "

Une. Uuiversit?s Inoderne, una Universitànella quale Voi avete, fiiibgn o di prerarei giovani, mediante esperi menti, medianteesercizi,' alla professiotte ch e voghino con-seguire, una Università ineddr na difficilmenteriesce a funzionar bene se il numero degli che fuori della Camera è troppo naturaleetlidenti oltrepassa i 1200 o 1300. Soprat- f cho il discorso dell'onorevole ministro sia datutto per ateismi faeolte, so il numero degli molti accuratamente meditato.stildenti eccede di troppo, l'insegnamento non In modo speciale poi mi piace che egli non L. 4 §. ie • Dig- de ,usurpationibus et US1G.si può più fer eftisacemente, o almeno biso- abbia trascurato di fare allusione al moto •gnerebiero Uníseereità di propor zioui affatto i che si danno intorno all'istruzione e comuni - cnpionibus, proposta dal prof. lhering. — Se-

eccessive. ; e provincie. L'onorevole ministro mi ha ri- - rafini — Nuovi studi sul diritto romano — Di-E così. .non si' può neanche affermare che I sposto molte più confecentemente ala mia

un'Univetesità in citi il numero degli scolari I domanda, di quello Cilt3 noi fece il suo pre-sia di 600, 700 od 800, sia un'Università che i deceesore, l'onorevole Scialoja, quando io ore-non dia profitto allo Stato. • cisainente tocai il tema che stato così

eNon si può a -

lunga° dire che nell'Alta •4' bene svolto da!Ponorevole ministro dela pub-Ita ia questo insegnartiento universitario so. linea istruzione, al tillait3 per conseguenzaverchi il bisogno; sderattutto se sia dote.- debbo porgere i miei riugraziamenti.minato nelle sue funzioni con quella preci-sione che io diceva, riìe ioni() e determinan- BIBLIOGRAFIAde i fini di ciaecnna fa„eolte, stabilendo gliinsegnamenti e i professori secondo questadeterminazione.

imo professore F . Buonamicilt.ista l'Italia centrale. Qui il problema è I Il chiarissimogravissimo, difficilissimo, ed è divenuto più ha pubblicato una sua dissertazione iutito-

• ...91.114... 1111/111,11311~.~.~1. •

n.fflaw. ••••...~.1••••••••■•••••••••••■•• • •• • - ••—•

r oronto,•aioab-

he ci

o nellente

1111—err'vette .le aitiene _ "Comizio Agrario di Pisaesi.. •Scssione ordinaria.

;tudiicon- .Adunanza del di 17 febbraio..

Ti- .Nell'alunauza suddetta il Comizio Agrario

idi è deliberava:nda,- 1.0 Di concorrere con lire 150ja11'Esp3si-iche, zione Agraria regionale che si terrà in Fi-evole .renze nel corrente anno 1875.

ma2.0 Approvava il bilancio preventivo per

ceniità

la gestione del corrente anno; e riinetteva';.mol-

.all'alunanza del venturo mercoledì 24 cori-.

enzatil segaito della discussione delle materie an-

euditi cora all'ordine del giorno.

le diras-

noltoaval-

iute-nedi-

diceaLo,note-

Buo-dot-Gin-Leo-

mbe-ntor-

e sa-sità, I

3guoi sta-regio

Do-ltimopub-S'era-legni

do-Legiarafinisante

nita-l3C14-

tnno

to di!dv,A0.n—della74Stt-

- sa«— Di-l spa-la dal;hi --la ri-rgilii-

tiraleCO in-odicedella

lenzaEtivis-nista

epo-

SU C-

diretta dal prof. - Girolame Boccardo — LaStoria e l'Economia Politica del prof. T.Por

rigiaui — Lezioni di Diritto Costituzionaledel prof. L. Casatiova con introduzione e vo-

to dell'.Avy. E. Brusa — Rivi,sta di diritto pe-

71014 diretta del Dott. Lucchini — Thillettino

biblografico. Esame delle opere di Sa/a, Le-

v4, Rovetti, Sacerdoti, Giannelli-Castiglioni e

Buonanziei ( Supino ). Annunzi delle *pere di

pacifici-M: De Filippis, Supino, Brinr,

van Ben:3721v1, de G-eer, (-7-regory, Fo-

-ckenia Andreae ec. ( Serafini ) . = Elenco

dei periodici italiani di giurisprudenza.

17 febbraio.

— Nella seduta di ieri del Consigliorovinciale, il consigliere Simouelli Ra-

'aiieri espose il conto morale della Depu-tazione; dipoi il Consiglio stesso deliberòil passaggio in seconda categoria del fiume»Tora; ed infine, sulla proposta della Com-missione, proclamò a Consigliere provin-

ciale il sig. Mario , Rizzavi ad unanimità.di voti, astenendosi i Membri della Depu--tazione che erano presenti , avendo di-chiarato il consigliere Pieri Dirzio che in

. assenza • della maggioranza - dei membri,della Deputazione intervenuti all'adunanzain cui fu dichiarato l'anullameuto, i mem-bri presenti a questa seduta si sarebbero-astenuti.

Oggi il Consiglio provinciale si aduna,..muovamente.

>..oft— Sindacato Assuntore delle Banche

del Popolo del Circolo di Pisa,-costituito sotto la Ragione so-da»

R SIMONELLI e'!)

Il Sindacato suddetto, avendo assunta

-la liquidazione delle sedi dellaBarica del

Popolo di Firenze poste nelle città di

Spezia, GAthQ e Napoli, prene il pub-

blico che, a partire dal giorno 20 corrente,

saranno ricevuti effetti all' incasso e si

rilasceranno mandati di pagamento anche

sulle piazze indicate.

Pisa, 17 febbraio 1875.

— Nell' ultima adunanza del Consigliodell' Ordine degli Avvocati della provinciadi Pisa , sono state elette le cariche nelseguente modo : rqprg, • i

Presidente, li cla,inissimq„aav. AugustoPalamidessi;

Segretario, il cav.' *Felice ; Tribolati; iTesoriere, 1' avv. Giuseppe Della Chio-

stra.a/los

C.11,40 -1NA_CA_

41111~111,1

# t», 40101 ."""441 -4.4111""Tgr

— L' eredità del carnovale è stata, \come lo avevamo preveduto, una bella ericca eredità, raccolta e epesa nella dome-nica della Pentolaccia, che può dirsi ilprimo, il solo e l'ultimo giorno di allegriadella stagione delle follie e del piacerein quest'anno.

Il tempo fu magnifico; uno splendidosole irradiava nel Lungarno quella dolcetemperatura per cui Pisa va celebrata, edinvitava a prender parte al corso di gala.Le carrozze vi intervennero in buon nu-

mero e vi si notavano alcuni equipaggi

di case aristocratiche. LI finestre ed i,balconi erano pieni di gentili siguore; lafolla dei pedoni era wtraorclinaria, Qua-feti., fiorì é boubouiere non niancaròuò,e vi preeiedà quella cordiale allegria cheti belli questi ritrovi.

aérà ebbe luogo nel E. Teatro deiRavvivati la festa da ballo che la socie-tà dei Negozianti dava ai suoi azionisti,e questa pure riuscì splendida e gaia ol-tremodo.

I palchi erano tutti pieui di signore:'nessuna restò a casa.' in quella sera, o,diciamo meglio, vi restarono quelle sol-tanto che vi erano trattenute per causadi lutto: salvo questa eccezione, vi eranotutte, ed i palchi presentavano uu aspettoveramente abbagliaute. Gemine e fiori aprofusione , toitettes ricche ed elegantiadornavano ,belle e spiritosa signore, cheliete (è sorrideuti .erano la vit L di quellafesta e l' oggetto di ammirazione peipoveri mortali, che le conteifiplava,no comedivinità degne di essere adorate.

La sala presentava un aspetto anima-tissimo; le maschere in generale eranobene ed elega,uteinente , vestite: le danze sierotrassero sino alle sei della, mattina dellunedì.

L'orchestra Piccola Strauss stinse,f

,t • L•d

••

icome sempre, per la buona ed inappunta-bile esecuzioalie ed incontrò il plauso ditutti.

A. proposito della orchestra, avvertiamoche le eiguere che erauo nei palchi diprimo ; ordina si, lameutarono assai,: e conragione, perchè, collocata com'era nel da-vanti dei proscenio, impediva loro di vede-re sul palco seenico.

Qaesta osservazione la troviamo giustis-sima; 'ma crediamo che tale incon-veniente possa beniasitno e facilineute ripa-rarsi iu avveuire, mettendo -il palco,-del-l'orchestra in . unti dei lati.del •,palco scaa.nico e collocandovi i suonatori su cfradi-ui sovrapposti. h.

osserva.zicirib, dellaCon questasperiamo verrà tenuto enúto uell' annoprossimo, parche si tratta di far còsagrata a tute gentili signore; abbiamo''finito .di occuparci di inanitt di corsi

A •e di balli; ma non possiamo posare lapenna senza rivolgere una parola fodealla Società elei Negozianti, la quale conquesta festa ha. compiuto beinseimo e congenerale soddisfacimento la t inaission.e..

1• • g • • • •• • . IM.......11~.1111■

— A proposito della statua di Miche-laugiolo, della quale è fortunato posses-sore il conte Lodovico Rosselmini-Gualan-di, riferimmo nel uostro num. 8 il giu-dizio che valenti artisti ne davano a con-'ferma di quanto ave4as già dichiarato l'e-gregio prof. Salvini, che primo la designòcome opera del Buonarroti.

Riceviamo oggi dal sig. Salvini stessoi seguenti edocuineuti, che ci affrettiamo apubblicare, non senza congratularci colconte Rosselmini.

< Onorevole Signore,

Non appena fu da me veduta in Pisa,nel settembre scorso, la Statua che era at-tribuita a Donatello, e nella quale credeiinvece ravvisare chiaramente un'opera del

Buonarroti nella figura di un San Gio-vannino, che poi trovai aver egli fattoper Lorenzo di Pier Francesco de' Medici;il signor conte Ludovico Rossehnini-Gua-landi possessore della :t'tatua si affrettò aprovocare intorno a quella il giudizio divalentissimi artisti e di etneriti professoridell'Accademia Fiorentina di Belle Arti.

<Rimetto oggi a Lei, onorevole Signore,la relazione dei sullodati signori, la qualeconferma attualmente il primo mio giu-dizio, e prego che Ella voglia inserirlanel pregiato giornale da lei diretto: pa-rendomi che il ritrovamento di una Statuadel Buouarroti debba, interessare, quantihalln.4 amore alla gloria dell'arte italiaua.

anticipandole i miei ringraziamenti,

è grato dichiararmeleBologna, li 15 febbraio 1875 1

Lieti che oggi sia resa all'ammirazio-ne degli intelligenti amatori dell'arte uniropera di così distinta bellezza, ci firmia-mo, col desiderio che altri si rechi a vi-sitarla, ed abbia una conferma il nostroverdetto,

Prof. Enrico Pollastrini.•Prof. Stefano 1Jssi.Prof. Eruilio Bnrci.Ulisse Cambi.Giovanni Paganucci.C. F.

c A dì 4 febbraio 1875.Visto per la verità delle precedenti 6 finte

Prof. Emilio De FabriaPresidente dell'Accaaeinia delle Arti di

Disegno 1il Firenze.Alessa,pdro Lanfredini

Direttore deirAc"`13 1el .4rhi di ?i" '' •41>

.•••

— Nelle elezioni avvenute 'domenicafebbraio nella Associazione di mutuo soccorsofra gli opsrai ui risi, vennero eletta alleearieho per la gestione 1875, i soci seguenti:

Retnaggi cav. Matteo presidente; RossiLeopoldo e Punel Ferdinando vice-prosidenti;si uda generale Giuseppe ManocciL Di ColoFerdinando, &mai Francesco u Pilade Me-.aocci segretari; Pellegrini. Giuseppe, -TaddeiLuca, econoini; Bellani Dario ragioniere; cena-puti«ti Montefiori Perdinando, Affilio Fascit-ti, Luigi Matloggi • &Inciti Gherardo; Saba-tino Famosi, cassiere; consiglieri BucchioniMatteo, Gherarli Angielo, Matteoli Ernesto,Lotti Gio. B ktta., Citi 'Lorenzo, Pini Gin-liano, Tognotti Giuseppe, Mathneci Florido,Giudici Giuseppe , Luparini Giuseppe, DiColo Ferdinando, Pascetti Vincenzo, Monte-fiori Leopoldo, Frosini Ranieri, Sbrana Gu-stavo, Pieri Agostino, Beliata,11a, Ranieri,Tacciai Gisberto, Roechi Totu:naeo, BartaliniPietro, e Roberti Augiolo vessillifere.

Riceviamo, con preghiera di pubblica-zione, la seguente:

Onorevole sig. Direttore del giornaleLa Provincia di Pisa;

La prego inserire, se crede, nelaiSuoaccreditato giornale queste* poche paroledi ringraziamento.

,Ho ricevuto in questi 'giorni da molte

persone dimostrazioni singolari di affetto.(_s di simpatia.. Sono netta materiaA 'im-possibilità di riti graziare personalmenteuno ad uno tanti ardici noti ed ignoti.Desidero che' questa mia valga a mandarea tutti le mie vivissime grazie, d ad assi-curarli cl l'o' terrò viva dell'animo lagratitudine pea cosiffatte dimostrazioniche' mi furono di non lieve Conforto.

),Pb1Me le confermò con stima

.ìlstfte -DevotissimoP fslit.> _41c

DEI-UGO PEVERADA., tre'T

Ecco ,la uotay. \Agi .Pred,icatori per laQuaresimae in Pisa.

A tnl!a Ptiaiiale: il M. R. P. Seisienzamkgostinian6, prediú, tutti i giorni a ore 11,eccettuato il sabato.

A. S. Stefano. dei Cavalieri: il M. E. sig.canoeieo Degiovanui preaica tutti giornia ore 11, eccettmato il lunedì.

A. S. Maria del Carinine: il reverendiss imo P.Pisani Carmehtano calzato predica tutti igiorni a ore 23, eccettuato il sabato.

— La sera del 12 stante corto BaalbianiPaolo di Peutedera, già guardiano ferroviario,allorchò giungóva a tutto varare il trenoproveniente da Pisa, ponevasi sul binario,precisamente fra i cascai 44 e Ci, o ricevevaa piò fermo tale urto dalla macchina, che lorendeva istantaneamente cadavere. Si suppo-le che fosse spinti) al snieidio dalla miseria;egli era stato riformato per vecchiezza, eavea continuato le poche lire che gli eranostate gratificate dall'Amministrazione ferro-viaria, dopo circa 30 anni di servizio.

— La notte del IO all' 1 I corrente ignotiladri, penetrati, previa, rottura, nella botte-ga di Lucchetti Camici°, in Laiatieo, viderubarono una quantità di tessuti ed altrioggetti poi valore di ,lire 3570 circa. L' au-torità informa.

t .DCOOtiSS;n0SilVir40 SILTINT

Prot. di Scitita•a Accademiadi Belle Arti ›.

< Fieense, 3' febbraio 1875.• Per invito dell' illustrissimo signor

«alte Lndovico Rosselrnini Gualaudi, noisottcyscritti ci recammo a Pisa il 26gennaio 1875 per giudicare di una Statuadi marino, di sua proprietà, rappresen-tante San Giovanuitio, dell'altezza di me-tri uno e centimetri trentacinque. La Sta-tua posa sulla gamba :sinistra, e a sinistrapure rivolge alquanto la . testa, [neutrecon la invio del inedeslino lato, a livellodell'anca, soStiene un favo, il cui mieleSpremuto in un coruettino si reca allelabbra con la mano destra. Una strisciadi cuojo, che scende a tracolla dalla spallasinistra, sorregge una pelle d' agnelloche si avvolge ai fianchi, e cade in belmodo dietro la gamba che posa, sopra iltronco d'albero che le fa da, sostegno. Lacallotta del cranio in circolo nel folto deicapelli, è rapportata.

«Confermiamo oggi in iscritto al prefato'Conte it risultato del nostro giudizio, cosìrispetto • all'auto:ire—ala—é -rispettò al iitétito

della - S •• Fu questa per lungo tempo attribuita

al Donatello, non sappiamo da gufi gio.-dici, tratti .forse in inganno dai principii.d'arte professati da quel sommo Maestro,che il Buonarroti in sua giovinezza stu-diava -con predilezione. 'datti, a chi beneosserva, la maniera, meno dina (e che ac-cenna a, quella larghezza in cui tanto si:tiVela 2311a originalità di Michel Augiolo)la gnInelissima, intelligenze, auatoinica, lamorbidezza ed elegaaszae dei contorui, la,

quale' -91gbatezza delle forme, qualità che così.bene rainineutauo e il Bacca e -la subli-me statua del DANd, rivestono quel ca-rattere speciale, che ci indusse ad attri-buirla_ .uenaniinemente a Michel Auctiolo.

, E per la stessa ragione forse il prof.Salvini, che fa primo a vederla, la dissee la sostenne opera del Buouarroti.

• Nel contemplarla per altro, ai prolun-garono le osservazioni e le discussioni

per meglio rilevarne i pregi, in cui sivede manifesta l'impronta di quel genioprepotente, che già vagheggia nel suopensiero e si studia di readere quellaforma, che poi portava nel -David allamaasima perfezione.

• Di che sono una riprova: primo, ilconfronto delle diverse parti della Statua,le quali dalla testa ai piedi vanno acqui-stando di bellezza e di originalità, quasicol progredire dell'opera siasi venuta edu-cando e la coscienza, che si rivela a sestessa, e la mano dell' artista; secondo,l'epoca nella quale, come narrano il Va-sani e il Condivi, fu eseguito il lavoro,cioè allorquando, ritornato il Buonarrotida Bologna, aveva di poco varcato l' anno

ventunesimo di età.

sia

010a , „ j Ltd) oi

— La mattina del 9 corrente i RR. cambi:4nieri di Collesalvetti rinvenivano nel Urne Ce, '~40 tremo Colognole il cadavere di csrta Si-movicini Alessandra, d'anni r70,Si 'Suppone the l'infelice vi fosse casualmentecaduta da ma alte burrone.

.11~111..

STATO CIVILE■■•■■•■•■•■■11,...

dal di 21 al 31 empili() .1875 4schesistNascite denunziati;

Maschi 24 - Femmine 24.

Nati morti I.Matrimoni.

Marrazzini Nicodemo fu Francisco, falegna-me, con R9relli Teresa fu Giovanni, attendente acase, ambedue celibi, di Pisa - Cianciii Giulianodell'avv. Niecola, celibe, impiegato, d'Empoli, conTrentanove Sofia del maggior Pietro, nubile, be-nestante, di Pisa - Sereni Arcangiolo di Vittorio,colono, con Mariani Elvira di Costantino, tessi-trice„ •mbedue celibi, di San Marco alle Cap-

Stefardni It!zieri d'Angiolo, piscatore, conPoggetto Maria Anna di Valente, tessitrice, am-bedue celibi, di san Gio. al Gitano Lippi Giu-seppe di Gio Patta, pescatore, con Grissini Donadi Barale" tessitrice, ambedue celibi, di san Gio.al Gitano - Mussi Egisto di Pietro, impiegato,con Ciotl Angioia di Pietro, attendente a casa,ambedue celibi, di Livorno - Pompane GiuSeppe

:falegname, con Galletti Ersilia di Mat-tto, sarta, ambedue celibi, di Riglione - Carmi-gnani Egidio fu iviitale, iinplegato, con TuriniArnabilia fu Angiolo, attendente sessa, ambedue

celibi, di risa drGioVanni, dr -

Gello (Bagni san Giuliano), con Giordani Assuntadi Ranieri, di tanto 5tefano extra macini, ambe-r -

due celibi coloni - Mazzotti Gaetanopasticeere, con Bertelli Teresa fu Natale, atten-dente a casa, ambedue celibi, di Pisa - GneriAngusto d'Alborigo, con Chiara Elisabetta 4i Ra-nieri, ambedue celibi,, colodi, di OratojoMeozzi Oreste di Giuseppe, ebanista, con SivieriElena di Carlo, attendente a casa, ambedue celibi,di Pisa.

'Manfredint nei Martelli Beatrice fu Giersinni,

di anni 65, di san Gidsto ih Cannicci - Monta-nari Matilde di- Luigi, nubile 18, attendente acasa, di Pisa - D'Achiardi i ,Francesco del pay.Autonio 5, ,di Pisa - Barsotti Joie del fu dottorEttore 5, dei Bagni san Gitiliiino - AmmannatiLuisa quond. Luigi,Jnubile23, bracciante, di sanPieni a Grado - Orsini Pio di Flamínio 3, di sanPiero a Grado - Benedettini Albina di Pietro 3,di Oratojo - Nannicini Leone di Ranieri 2, disan Piero a Grado i- Simonatti Gievenni

celibe 18, calzolas.o, d,i san Gio. al Gakno-muli Egle dei RR. Spedali 4, di Pisa - TognoniLuigi di Giuseppe, coniugato 42, bracciante, diSasso lionteckhrri di Val di Cecina)- D'AchiardiVirginia del cav. Antonio 4, di Pisa - Ceeca-reni Carrnina d'Enrico 8 ; di san Gio. al Gatano -Bertoli Giuseppe fu Michele, coniugato 60, pen-sionato Regio, di Fivizzano - Ristori vedovaFranciosi Maria fu Filippo 86, attendente a casa,di elSd — Rernardini Maria d'Egisto 4, di Pisa -Malloggi Gaetano fu Dornenico,coraugato55, pos-sidente, di Pisa Grida Pietro di Francesco 4,di Pisa - Guerrini Pio di Domenico, celibe 24,

macellare, di - san Biagio a Cisanello - BaldocchiGraduito quond. Rocco, coniugato 70, falegname,di Pisa - Veneziani nei Piselli Maria d'Antunio33,ceicitrice,Od i Pisa SabiniltranceSee tu iGiovac-chino, celibe 65, colono, di &Mancina - Giro-'ami Carlo quond. Francelico; vedovo 80, peusio-nato Regio, di Pisa 7-, Evangelisti Pietro graniti:Giacinto, coniugate 64, bòtfegaio, di Pisa - Bird'Emilia di lieliiiill1/110 4, di Pisa - Fdipp9Giovacchino 3; di san Gio. al Gatano -Rosa fu SabatinO, nubile 50, sarta, di ~te-dere - Burroni Antonio dJacopo, coniugato 40,braecienti+, di Crisélúa Castelli Giuseppe fa' Se-bastian°, coniugato 54, fornaciato, di Putitedera-Testai nei Gagliardi yortunata fu Antonio' 55,'bracciaate, di san Marco alle Cappede - Benve-nuti Caterina di Ranien 5, di Pisa - FranceseuniPasquale fu . Domenico, coniugato 83, colorai, diBorgo a Mozzano - Baneschi vedova Ve Neri.Fortunata quond. Giovanni 40 , bracciAlte,Pisa Guidi nehProsperi Settima di Natale $1+1,tessitrice, di Calci - Accorsini vedova LucchesiAntonia quond. Luigi 45, domestica, di eaSCilla-Casarosa Oreste di Giovanni 5, di san G.o. al G e

-lano - Tambellini nei 'Boricristium Prassedequond. Dornenico 72, di Pisad'A.,ritonio 42, di san marco alle Cappelle - TorriGiuseppe di Lorenzo, celibe 24, faieguanie, diPisa - Vanni Dosolina di Leopoldo 4, di-eisaOrsini Tominaso di Flamini° 4, di san Piero aGrado - Grassesciii.ltanien quood. Ranieri a, p&Pisa - Rhidi Arteinisia d'Antonio 4, di Pila -Mennucci Estovaii d'Emilio 1, di Pisa- Laseial-fare Angiolo fu Antonio, vedovo 75, di Pisa -Cantucci Ancilla dei RR. Speciali 4,,di:Pisa -Reduce, nei Giachetti Angioia quond. Albano 50,di Pisa - Berretti vedova Scatena Pellegrtina fuAndrea 67, attendente il essa, di PutignanoGabliiielloii Angiolo quond. iarco, coniugato 57,tintore, dei Bagni san Giuliano.

E più 13 al disotto di un anno.

Cambiamenti di residenza.

Gestanti Giacomo di GG.II., da' Bagni san

Giuliano a Pisa - Fiore pro!. Pasquale fu Anni.-bile, da Pisa a Livorno.

ALESSANDRO IIELLONI Gerente .Resp,

Avviso per vendita.In esecuzione del decreto proferito

dal R. Pretore del secondo manda-mento di Pisa sotto di 4 febbrajo.stantè„ nel 22 febbraio Corr.ore 10 antim. e giorni successiviocCoVrendo, coli' assistenza dél sotto-scritto notaro, sarà. proceduto allavendita all'incanto di vari oggetti an-Udii e moderni, libri, porcellane, piatti,bronzi, quadri, album francobolli stam-pé,-thedelie; e quant'altro ec. è rela-tivo alla eredità del defunto BiagioZani; cia rilaséiarsi detti oggetti apronti contanti- ai . maggiori e miglioriofferenti, e con i soliti diritti d'incanto,sul prezzo stabilito dal perito sig. Ra-fieri Castroni.

La detta vendita sarà eseguita inPisa, via S. Frediano, in :un fondodello 'stabile . segnato di num. 6 e diproprietà del sig. Santi Muzzi.

Pisa li 12 febbrajo 18'75.(92) Notaro FILIPPO FOJANESL

001

de i

CO:

Esattoria Comunale di Pisa

Avviso per la vendita coatta

d' immobili.

Si fa noto al pubblico che alleore 10 antimeridiane del giorno 9marzo 1875 p. v., avrà luogo nellaPretura del secondo mandamentodi Pisa la vendita al pubblico in-canto dei seguenti beni, stati oppi-gnorati in danno dei signori

Lo GARZELLA Marc'Ansano eGiov. Battista q. Girolamo.

Una casa e resede posta in co-mune di Pisa in sez. 11.; particella

n.e 49, art. di stima n. 545, dellarendita catastale di lire 42, 61, va-lutata per il prezzo di lire 122, 94;livellare a c. 2672.

2.° CIN1 Giuseppe di Gherardo.Un appezzamento di terreno

veyativo vitato posto' in comunedi p iaain sez. .1, particella n.° 1402

art. di Stima n.' 158i: della renditacatastale di lire 4, 92, valutató peril prezzo di • lire 6107; livellaiie a

c. 3375.Se nel giorno suindicato non avrà

luogo l'aggiudicazione, si procedórèad un secondo e terzo incanto neigiorni 16 e 23 marzo stesso.

Coloro che vorianno • concorrereall'asta dovranno giustificare il de-pegto fatto' del 5 - pei cento sulprezzo minimo ehe si apre l'incanto.

Ali deliberatati° dovrà, entro tregierai dalr aggiudicaziorie, pagare -

l'intioro. prezzo. Lo spese 'd'iute.; ditassa di registro e contrattuali,sono a carico dell'aggiudicatario.

Pisa, li 15 febbrajo 1875.

L' EsattoreG. Cigola.

(85).

AVV 1 SO.

Si fa noto che con atto di questaeaucelleeia, del decorso giorno l'ilimo.ai& avv‹. Gervasie Sardi domicilia-te iu Lucca,„in proprio e come ere-da del di Atti figlio defunto Ago-.tino, ed in ; nome ed interesse delladi lui figlia minorenne Teresa Sardiha dichiarato di accettare, con be-aefizio di legge e d' inventario laeredità relitta dal fu sig. NiccolaGamba-Martelli, cessato di viverein questa *MAI il dì IO giugno 1870.

Dalla cancelleria della Pretura delprimo mandamento di Pisa

Queato di 17 febbraio 4875.Il Cancelliere

(91) Augusto Bardinì.

AVVISO.Si fa noto che il Tribunale civile

di Pisa all'udienza del 12 febbrajo1875, sulle istanze del sig. cavalierGiovan Battista Malateeta come Di-rettore delle Società anonime italia-ne per l'acquisto e vendita di beniimmobili, rappresentato dell' avv.Robustiano Morosoli, rinviò nellostato degli atti l' istcanto dei beni,da esso escussi a pregiudizio delsig. Ranieri di Merce Di Gadd°,all'altra udienza del 2 marzo 1875;per cui in quest'eltima udienza sa-ranno detti beni nuovamente espe-sti a.11' incanto per i medesimi prez-zi già stabiliti negli avvisi d' astadel 3 e 6 decembre 1874, ne'qualivennero i beni stessi dettagliata-neente descritti.(83) D. Ranieri Ce.ccarelli .Proc.

AVVISO.Si la noto che il Tribunale civile

di Pisa all'udienza del 12 febbraio1875, per mancanza di offerenti rin-viò all'altra udienza del 26 febbraiosuccessive:l' incanto dei beni escussia pregiudizio del sig. Gaetano Soldisulle istanze del signor cav. LuigiQuagliotti nella sua ciaalità d' In-tendente di finanza di Pisa, e ciòcon un secondo sbasso del 10 percento; ElC013 .1 saranno 'la detta udien-

za nuovamente esposti all' incantosul prezzo ridotto in lire 9294 ecent. 75.

Descrizione dei beni.Un orto posto i* PUNII con accesse

dalla via S. Anna, rappresentato al-1' estimo della comune di Pisa inSezione C, particelle di numero 334'e 452, con rendita imponibile d i

-lire 132 e cent. 2.(84) D. Ranieri Ceccarelli Proc.-

AVVIS O.Si fa pubblicamente nota corde

alla pubblica udienza dei.Tribibsele•civile di Pisa del di 9 febbirstiestante, sulle i'statize del sig. dott.Giovanni Ressini venne rinviatol'incaute, per, maricanza di offerenti,dei beni esprepriati a pregiudizio,dei signori Certo, Virgilio ed altrifratelli Leoncini, e di che nel bando'dol 20 ottobre 1874, alla pubblica.'udienza del dì 26 febbraio detto;con un nuovo sbasso del 10 percento; e così il L° lotto verrà esposteall'incanto per il prezzo di L.'1724,82;il 2.° per il prezzo di L. 2449, 42; il3.0 per il prezzo di L. 749, 30; il 4.•per il prezzo di L. 1208, 25; il 5..per il prezzo di L. 6177, 33:

Questo di 12 febbraio ,1875.

(72) D. Germano Severini.

AVVISO.Si fanoto, che ael dì 6 bbbrajo

corrente nen avendo avuto terminela verificazione dei crediti del fatti-mento di Cesare Cautucei, già ore-fico in Pisa, il giudice delegato adetto fallimento ha destinato il di lamarzo 1875 per una nuova adu-uauza dei creditori, all'oggetto diportare a termica) dotta verifica;quale avrà, luogo a ore dieci aati-meridiane' nella sala delle udienzecivili di questo tribunale.

Dalla Cancelleria del Tribunale diPisa,. li 16 febbraio 1875.(86) C. Razzetti.

Estratto d' 'istanza per nominadi perito.

Il signor dottore Giovarmi Lotti,possidente domiciliate a . Firenze ed'elettivamente ia Piga presso il sot-toecritto procuratore: A fine di es-sere pagato dal di lui debitore Sa-,batino Litri di .nn credito di liere 678, e frutti scaduti in ordineal contratto del dì 23 novembre1871, ha fatto istanza ad' Abile.signor Cav. Presidente del Tribu-nale civile Pisa per la nominadi ua perito, onde procedO alla pe-rizia e .stima dei beni situati nelcomune dei Bagni sanrappresentati al catasto della dettacomunità dalle particella di num.634 in parte, 835, 837, 840, 842 insezione B, con rendita imponibiledi L. 16;39 quanto ai terreni, i diL. 5, 50 quanto ai fabbricati.

Qiiestó dt'15 febbraio 1875.

(81)

D. German. Sej_erini. .

ATVISOiYASTA;

ai fa pubblicamente 'noto che nonavendo' avuto luoge, per mancanza .'di offerenti, nel di 12 febbrajo cor-rente, l'incauto dei' beni immobni

#~1111~_.

escimi a pregiudizio di , Luigi Coktoni di Pontedera , questo - Tribu-nale rinviò l'incatibe stesso all'udien-za del di 2 marzo prossimo con unottave ribasso del 10 per cento, acosì per .17 e 94.

Descrizione dell'immobile da vendersiUna casa situata in Pontedera,

in via Circondarla, cui confina a Lodetta strada; 2.° Tito Castelli; 3.•Carlo Gabbrielli;, 4.• Gelasio Mar..conciai, rappresentata al catasto didetta comunità in sezione / dalleparticelle 74 e 74 in parte, articolidi stima 99 e 101, con renditaimponibile di L. 121.

Dalla cancelleria del Tribunale •di Pisa, li 17 febbrajo 1875.(88) C. Razzetti.

'11■11■1■.111■11.

AVVISO D'ASTA. -

Si fa pubblicamente noto che nonavendo avuto luogo, per mancanzadi offerenti, nel di 12 febbokjo cor-rente, l'incanto dai beni immobiliescimi a pregiudizio di , LuigiaFreediani di Pontedera, questo Tribunalerinviò l' incaato staso all' udienzadel di 2 marzo prossimo futuro conun settimo sbasso del 10 per cento,e così per L. 3557, 78.Descrizione dell'immobile da vendersi

Una casa di recenti costruzione, atre 'pieni; posta in Petitedera„ fuori:di Porta Piéteng segnata di nani.19, ,

con, un pezzo di: terra annossed4i1r

misura centiari 54, ed al catasto didette- !comune in eirviotnecellp_ 529, i §36, con, Fenda& sxnponl-biLdi L3. 55 gravati il fabbri.cato, chi è livellarede1 eig. .114.11etti1i 1 "taitelii perre 14;50.

IXilia cancellerial.del Tribunaledi' Pi131% ' li 17 lebbraja. 1875.

,Razzotti.

Estratto di sentenza di dichliira-razione di fallimento del dì 12febbrajo, 1875.

Il tribunale di PisaDichiara il fallimento di Egisto e

Niccola fratelli Cini, possidenti enegozianti demiciliati in Pisa.

Delega il gindiAjo di questo Triebunale sig. Silvio Salvi per la pro-cedura relativa.

Ordina l' apposizione dei sigillisui, negozi, banchi e magazzini, casse,portafogli, libri, carte, mobili edaltri oggetti dei medesimi. Nominain sindaco provvisorio il gía.: Ra-uieri Fiaschi domiciliato in Pisa.

Determina che i creditori si adii-neranno avanti il sullodato giudice L

delegato nel giorno di giovedì quat-tro marzo prossimo futuro, a ore10 antirn. nella stanza all'uopo de-stinata in questo tribunale, per lanoinina di uno o più sindaci defi-iitivi.

Si riserva di stabilire, sulla re-lazione del giudice delegato e to-stochè avranno potuto raccogliersii necessari elementi, il giorno, incui ebbe principio la cessazione deipagamenti.

Li 12 tebbrajo 1875.(90) C. Razzgéi.

- AVVI SO.Si fa pubblicamente noto, cha

con ordinanza del signor avvocatoPlaei•fie -Ressi -, giudice dilagato' al

di" Isso 'Vale di Pia, Istato fissato il giOrnoi 12 znart4,1875a et‘tr40 antimiridisuo, perTadu.nanza dei creditori :tutti

passiie dei fallimento stesso, nel.lan9easera di,-sonsiglio di :questotrilienale, all'oggetto di deliraresulla formazione del concordateV

Dalla cancelleria del Tribunaledi Pitigll 17 rebbrajo 1875.(89) C. Razzett.t

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