Meno Grano Per i Nostri Agricoltori

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  • 8/7/2019 Meno Grano Per i Nostri Agricoltori

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    Meno grano per i nostri agricoltori

    di Maurizio MazzieroCopyright 2011 Tutti i diritti riservati

    Meno grano, pi soia e pi mais, queste le intenzioni di semina degli agricoltori italiani,secondo quanto riportato dalla rilevazione Istat per lannata agraria 2010-2011.Lincremento di mais (+5,8%) e soia (+ 15,3%) nelle semine si accompagna a quello dialtri cereali impiegati come mangimi quali orzo (+18,4%) e sorgo (+54,8%); segno che gliagricoltori credono pi in una ripresa dei consumi zootecnici che dalla presenza in tavoladi proteine vegetali.

    Infatti, il calo del frumento nelle coltivazioni sensibile sia per quanto riguarda ilgrano tenero (-5%) sia per il grano duro (-13,5%), di cui siamo forti importatori per laproduzione di pasta. In particolare il forte calo maggiormente guidato dalle regioni delCentro con una riduzione che supera il 20%.Un aspetto per certi versi anomalo, dato che il frumento ha visto un incremento del prezzonel 2010 di circa il 50% al CME di Chicago e oltre un raddoppio in Europa, al Matif diParigi, a causa dei devastanti incendi estivi in Russia e delle inondazioni nel CentroEuropa.

    Pur essendo la dinamica dei prezzi agricoli influenzata dai sussidi europei, lacosiddetta PAC, evidentemente i nostri agricoltori non confidano in un lungo mantenersi dielevati prezzi del frumento o scontano un possibile incremento del raccolto da parte di altriPaesi.Ulteriore segno di scetticismo da parte degli agricoltori giunge dallincremento dellesuperfici lasciate a riposo (+19,1%), motivate per una met dalla rotazione agronomica eper ben un terzo dagli andamenti del mercato.

    Anche questo dato emblematico dellattuale situazione agricola, pur in presenza disignificativi aumenti dei prodotti da coltivazione questi non sono sufficienti ad assorbire inmodo adeguato i costi di produzione, anchessi lievitati in particolare per energia e

    concimi, e non forniscono il necessario incentivo alla coltivazione. Una situazione cheperpetua la carenza strutturale di materie prime alimentari e la scarsa attenzione verso ilmondo agricolo; il tutto mentre, nei grandi tavoli internazionali, si continua a puntare il ditoverso la speculazione.

    Vanzago, 14 febbraio 2011

    Gli articoli dellautore, non rappresentano nel modo pi assoluto una testata giornalistica inquanto vengono redatti senza alcuna periodicit. Non possono pertanto considerarsiprodotti editoriali ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

    Maurizio Mazziero Copyright 2011 Tutti i diritti riservati