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N. 6 Giugno 2007 Anno 13 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - art. 1, comma 1 DCB Milano - contiene I.P. MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MILANO informa giugno 4-06-2007 10:34 Pagina 1

MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI … · pesano oggi in termini di valore aggiunto quasi per il 47% del totale, contro il 26,5% dell’industria e creano valore

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N. 6 Giugno 2007 Anno 13 - Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - art. 1, comma 1 DCB Milano - contiene I.P.

MENSILE DELL’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI DELLA PROVINCIA DI MILANO

informagiugno 4-06-2007 10:34 Pagina 1

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Unioneinformagiugno 2007

Unioneinforma è stato ultimato il 4 giugno

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In Unione è stato celebrato il decennale del corso di laurea in“Economia e gestione aziendale e gestione delle imprese del terzia-

rio e dei servizi commerciali”, promosso dalla Scuola Superiore conl’Università Cattolica di Milano (vedi a pagina 11 n.d.r.).Decennale che costituisce l’occasione per sottolineare l’importanza diiniziative formative di investimento sul capitale umano e sociale.Ancor più importanti perché, come sappiamo,il terziario oggi, nel mondo globalizzato in cuiviviamo, è strategico. Un tema che vede prota-gonisti i giovani, gli studenti appunto, che sonoper vocazione, ma anche per necessità, “cittadi-ni del mondo”. E il corso di laurea della ScuolaSuperiore e dell’Università Cattolica ben siinserisce in questa “sfida” della globalizzazio-ne: il settore dei servizi nell’economia globaleha infatti accresciuto il suo mercato propriograzie all’abbattimento dei confini. Oggi le piccole e medie imprese costituisconol’elemento caratterizzante, oltre che il supportopiù solido, della nostra economia. In Italia,infatti, le imprese sono per oltre il 90% conmeno di 10 dipendenti, e di queste il 70% èimpegnato nel terziario. A Milano, su unapopolazione di imprese attive di 338 mila unità, più del 26% è nelcommercio e addirittura più del 42% nei servizi. E il settore dei servi-zi cresce di anno in anno più della media delle altre imprese: nel 2005è cresciuto del 3%, su una media provinciale dell’1,6%. Il terziario hafatto aumentare l’occupazione del 3,5% contro una media del 2,5%, el’1% dell’industria. Questi imprenditori sono i “motori” della compe-titività e dell’innovazione diffusa.Ed è questo diffondere l’innovazione che rappresenta la nostra assicu-razione per il futuro e insieme costituisce il nostro tessuto economico.Sono queste le imprese che meglio incarnano l’essenza del made inItaly, mettendo insieme tradizione e innovazione, locale e globale, conun’attenzione costante alla qualità.La realtà milanese diventa anche in questo caso un punto di riferimento,non solo come porta di accesso per l’intero Paese, ma anche per il suomodello imprenditoriale che coniuga dinamicità culturale con quell’im-pegno imprenditoriale diffuso che ci rende famosi in tutto il mondo.Il nuovo made in Italy è, dunque, un mix di fattori spostato decisa-mente, però, sulla dimensione di una qualità “simbolica”, di una“identità produttiva” che è senza confini, su quelle eccellenze di persé moderne perché globali.Promuovere il made in Italy in modo nuovo significa investire neigiovani, nelle università, nei nuovi corsi. Ecco perché un corso di lau-rea come quello che si è festeggiato è tanto necessario. E’ necessarioperché stimola e accresce il livello di conoscenza del nostro paese, edè necessario perché è il mercato a chiederlo. E fa di più che mettere incontatto domanda e offerta, perché crea relazioni: quella tra le istitu-zioni, quella tra formazione e tecnologia, quella tra sviluppo e libertà.

editoriale

sommariosommariogiugno 2007giugno 2007

n. 6 - anno 12n. 6 - anno 12

CARLO SANGALLI Presidente dell’Unione di Milano

Scuola Superiore-CattolicaI dieci anni del corso di laurea

Ilcommercio“racconta”

MilanoLa storia del nostro territorio attraverso

le imprese più antiche chehanno saputo rinnovarsiarrivando ad oggi senza

perdere la propria identità

al centro del giornale

AssiemeAssiemea questo giora questo giornalenale

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Presentato da Confcom-mercio (in occasione di un

incontro con Pierluigi Bersani eGiulio Tremonti) il Rapporto2007 sul terziario. Ecco, in sin-tesi, il quadro che emergesecondo l’analisi dell’Ufficiostudi di Confcommercio chefornisce un profilo, aggiornatoal 2006, delle principali varia-bili economiche che caratte-rizzano i settori produttivi tradi-zionalmente indicati comeservizi (commercio, trasporti,comunicazioni, consumi fuoricasa, servizi alle imprese,ecc.), sia considerati nel loro

insieme che per singoli com-parti.Il Rapporto sul Terziario eviden-zia come oggi la sfida siaquella di incrementare la pro-duttività in ciascuno e in tutti isettori, dal momento chemutamenti nella composizio-ne settoriale dell’occupazionepossono fornire solo modestespinte al Pil italiano. La fortecrescita dei servizi, sia in termi-ni di occupazione che di valo-re aggiunto, ha portato il pesodella produzione basata sulleconoscenze e sulla dimensio-

ne immateriale del valore, aessere di gran lunga la com-ponente più importante delsistema. Affinché cresca laproduttività dei servizi - è laconclusione che emerge dalRapporto dell’Ufficio Studi - ènecessario effettuare investi-menti in istruzione e formazio-ne del capitale umano, veropilastro di una crescita robu-sta e duratura.

Cresce il peso dei serviziIn Italia i servizi incidono in per-centuale sia sulla composizio-ne del valore aggiunto chedell’occupazione con deivalori vicini o superiori al 70%.

I comparti rappresentati daConfcommercio (di fatto tuttiquelli del terziario, esclusi quellifinanziari e bancari e quelliofferti prevalentemente dalleamministrazioni pubbliche)pesano oggi in termini divalore aggiunto quasi per il47% del totale, contro il 26,5%dell’industria e creano valoreper quasi 600 miliardi di euro.Analogamente, oggi l’occu-pazione prodotta dall’areaservizi rappresentata daConfcommercio pesa quasiper il 40% dell’occupazione,

contro il 27,9% dell’industria,capovolgendo la situazionedagli anni ’70 ad oggi.Innegabile, infine, la dinami-cità del settore dei servizi: oltreil 51% degli oltre 5 milioni diimprese operanti oggi in Italiaappartiene al settore dei servi-zi e il 45,8% all’area rappresen-tata da Confcommercio; edin questo settore nasce oltre il67% delle nuove imprese.

I datiEcco i principali dati settorialidel 2006. Commercio. 1 milione e600mila imprese, pari al 26%del tessuto imprenditorialeitaliano, oltre 3 milioni e 500mila unità di lavoro, di cui 1milione e 792mila alle dipen-denze (51% del totale); ilcommercio ha prodotto il12,7% del valore aggiuntoitaliano.Trasporti, comunicazioni, turi-smo e consumi fuori casa.Oltre 582.000 imprese, pari al9,5% del tessuto imprendito-riale, quasi 3,5 milioni di unitàdi lavoro, di cui 1,5 milioni nelsettore alberghi e pubblici

attualità

Unioneinformagiugno 2007

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Il Rapporto sul terziario: l’analisi dell’Ufficio studi Confcommercio

Si gioca sui servizila scommessa del sistema-Italia

I comparti rappresentati

da Confcommerciopesano oggi in termini

di valore aggiuntoquasi per il 47% del totale contro

il 26,5% dell’industria

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esercizi, 1,6 milioni nel settoretrasporti, magazzinaggio ecomunicazioni e 362mila nelsettore delle attività ricreati-ve e culturali; i tre settori rap-presentano il 13,1 % del valo-re aggiunto complessivo. Servizi alle imprese. 630 milaimprese registrate, pari al10,3% del tessuto imprendito-riale, oltre 2 milioni e 800 milaunità di lavoro (pari all’11,5%dell’occupazione complessi-va); il settore contribuisceper il 20,6% alla formazionedel valore aggiunto prodottodal Paese.

Consumi delle famiglie: il punto criticoCausa ed effetto del ridi-mensionamento dei tassi dicrescita dell’economia ita-liana negli ultimi anni è lariduzione del tasso di svilup-po dei consumi delle fami-glie. Si è infatti passati davalori medi annui, in quan-tità, del 3,9% negli anni ’70ad incrementi medi dello0,6% nel periodo 2000-2006.In questi ultimi anni si è com-pressa la domanda per ibeni commercializzati, conriflessi sulle dinamiche dellevendite effettuate dalleimprese del commercio aldettaglio in sede fissa chehanno registrato complessi-

vamente nel periodo 2000-2006 una crescita in valoredel +8,6%, dato che, se

depurato dalla componentedel prezzo, evidenzia in ter-mini reali una variazionenulla.Questa evoluzione è deriva-

ta da andamenti molto arti-colati a livello di canali distri-butivi in considerazione di

una crescita cumulata nelperiodo in esame del 19,2%per la grande distribuzione edel 2% per le altre tipologiedi punto vendita.

attualità

Unioneinformagiugno 2007

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Commercio – La scheda (anno 2006)● 1milione e 600mila imprese, pari al 26% del tessuto imprenditoriale italiano.● 6,6 imprese su 10 sono ditte individuali.● Il 55% opera nella distribuzione al dettaglio attraverso 770 mila punti vendita

in sede fissa e 163 mila esercizi ambulanti.● Nel canale moderno operano oltre 8 mila supermercati, 459 ipermercati e

1200 grandi superfici specializzate.● Oltre 3 milioni e 500 mila Unità di Lavoro, di cui 1 milione e 792mila alle

dipendenze (51% del totale).● Il commercio ha prodotto il 12,7% del valore aggiunto italiano.● Le vendite al dettaglio in sede fissa: +1,2% rispetto al 2005 le vendite totali in

valore; +1,9% le vendite della grande distribuzione; +0,7% le vendite dei pic-coli esercizi.

Fonte: Ufficio studi Confcommercio

Trasporti, comunicazioni e consumi fuori casa La scheda (anno 2006)

Oltre 582.000 imprese, pari al 9,5% del tessuto imprenditoriale.■ Il 51,5% opera nella ricettività e nella ristorazione.■ Il 36,7% nei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni.■ Il 12% nelle attività ricreative e culturali.■ Quasi 3,5 milioni di unità di lavoro, di cui 1,5 milioni nel settore alberghi e

pubblici esercizi, 1,6 milioni nel settore trasporti, magazzinaggio e comuni-cazioni e 362mila nel settore delle attività ricreative e culturali.

■ I tre settori rappresentano il 13,1% del complessivo valore aggiunto prodottonel 2006.

Fonte: Ufficio studi Confcommercio

I servizi alle imprese – La scheda (anno 2006)◆ 630mila imprese registrate, pari al 10,3% del tessuto imprenditoriale:◆ il 46% appartiene al settore delle attività immobiliari e noleggio di macchine

e attrezzature (4,8% del totale delle imprese).◆ il 15% appartiene al settore dell’informatica, ricerca e attività connesse (1,5%

del totale delle imprese).◆ il 39% appartiene al settore delle attività professionali e imprenditoriali (4%

del totale delle imprese).◆ oltre 2 milioni e 800 mila unità di lavoro (pari all’11,5% dell’occupazione

complessiva), di cui:◆ 193 mila nel settore delle attività immobiliari, noleggio di macchine e attrez-

zature◆ 567mila nel settore dell’informatica, ricerca e attività connesse◆ oltre 2 milioni nel settore delle altre attività dei servizi alle imprese◆ il settore contribuisce per il 20,6% alla formazione del valore aggiunto pro-

dotto dal Paese.Fonte: Ufficio studi Confcommercio

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Una manovra finanziaria peril 2007 che si riassume in po-

che, ma emblematiche cifre:39 miliardi di euro di cui ben il67%, cioè 26 miliardi, risultatodelle maggiori entrate.

Seconda la Relazione Unifica-ta sull’economia e la finanzapubblica, la pressione fiscale siattesterà, quest’anno, intornoal 43%, mentre ormai la spesapubblicacom-plessivaha oltre-passatoil 50% delProdottointernolordoTra apriledel 2006e marzodi que-st’annole entra-te del-l’Erariosono cresciute per circa 35miliardi di euro passando cosìdal 25,6% al 26,9% del Pil, senzatener conto dell’impatto cre-scente dei tributi locali. Il prelie-vo marginale complessivo,cioè fiscale e contributivo, sui

redditi personali da attivitàd’impresa sfiora, intanto, il livel-lo del 58% già per un redditodi circa 35.000 euro.C’è n’è a sufficienza – lo ha

rilevato il presidente di Conf-commercio Carlo Sangalli nel-l’incontro del Consiglio direttivoconfederale con il viceministroall’Economia e finanze Vincen-zo Visco - per una prima con-clusione politica: siamo di fron-te ad un vero e proprio “corto-circuito” fra una troppo eleva-ta pressione fiscale e una trop-po elevata spesa pubblica.

attualità

Unioneinformagiugno 2007

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Ici e Iva i tributi più “ingiusti”Confcommercio ha commissionato la realizzazio-ne di un sondaggio sulla pressione fiscale e contri-butiva percepita da parte della popolazione attivainterrogando tanto i lavoratori autonomi (impren-ditori, commercianti, artigiani, professionisti),quanto i lavoratori dipendenti, pubblici e privati.Cosa dicono gli italiani delle tasse e dei contributiprevidenziali?Per più del 59% si tratta di un peso troppo elevatoe circa il 74% ritiene che, con l’ultima finanziaria,la pressione fiscale e contributiva sia aumentata.Ici ed Iva sono considerati i tributi più “ingiusti”.Cattiva gestione e spreco delle risorse, evasionefiscale, spesa pubblica troppo alta, debito pubblicoelevato sono indicati come i principali motivi delpeso della tassazioneQuanto alla qualità dei servizi pubblici che otten-gono a fronte delle tasse pagate, il giudizio degliitaliani salva un po’ la scuola, la sanità e l’ordinepubblico, ma non le funzioni amministrative, tantodello Stato quanto degli enti locali, la previdenza el’assistenza, i trasporti e, soprattutto, la giustizia.

Come è stata effettuata l’indagineTipo di indagine: a campione sulla pressione fisca-le percepita dai contribuenti italiani (solo popola-zione attiva). Criteri seguiti per il disegno del campione: cam-pione nazionale, statisticamente rappresentativodell’universo della popolazione italiana “attiva”,stratificato per area geografica e settore di attività. Persone coinvolte: 1450 interviste effettuate Quando: maggio di quest’annoModalità di raccolta delle informazioni: intervistetelefoniche realizzate con il Sistema Cati

Sondaggio Confcommercio presso la popolazione attiva

Troppe tasse per 59 italiani su 100

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Il ricorso del Governo allaCorte Costituzionale e la

mancata emanazione deiregolamenti ministeriali per i fil-tri antiparticolato per i mezziprivati impediscono alla Re-gione Lombardia di emanarei provvedimenti attuativi dellalegge regionale sulla qualitàdell’aria nella parte che ri-guarda le limitazioni perma-nenti al traffico veicolare privato. Lo hanno affermato in unaconferenza stampa il presi-dente della Regione Lombar-dia Roberto Formigoni e l’as-sessore alla Qualità dell’am-biente Marco Pagnoncelli. La limitazione prevista dallalegge regionale verrà invece

attuatasul tra-sportopubblicolocale: apartiredal 1°luglio non potranno più circo-lare gli autobus a gasolio“Euro 0” che dovranno essereo sostituiti o dotati di filtro anti-particolato. Non è invece pos-sibile, per ora, dare attuazionealle limitazioni permanenti pre-viste, sempre dal 1° luglio, perle moto a due tempi Euro 0 ;dal 1° ottobre, per tutti gli altriveicoli diesel o benzina Euro 0(vedi UnioneInforma di mag-gio a pagina 11).

Per quanto riguarda i i filtri antiparticolato, il ministero haemanato la direttiva solo per ibus di trasporto pubblico loca-le e non per i pullman: pertan-to, ad oggi, i cittadini non pos-sono installare i filtri, che pureesistono, sulle loro auto, cosìcome gli autobus privati e anoleggio.Tutte le altre parti della legge,come ha chiarito Pagnoncelli,sono già in fase di attuazioneo lo saranno presto. Per megliochiarire, dunque, la situazionesugli altri provvedimenti in vigo-re della legge 24, l’assessoreha ricordato: la promozione dimisure per il rinnovo del parcoveicolare; la promozione del-l’utilizzo di carburanti a bassoimpatto ambientale; il miglio-ramento della mobilità urbanatramite il potenziamento deltrasporto pubblico locale, l’in-tegrazione dei sistemi di tra-sporto, il car pooling e car sha-ring; il controllo gas di scarico;il divieto su tutto il territorioregionale dell’utilizzo dell’oliocombustibile per gli impianti diriscaldamento; nuove regoleper l’utilizzo della legna e per ilcomparto agricolo; il prosegui-mento dell’attività di ricerca,anche in collaborazione conla Commissione Europea.

attualità

Unioneinformagiugno 2007

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Veicoli privati Lombardia: retromarcia

sugli “Euro 0”

La Regione Lombar-dia ha concluso l’i-struttoria approvan-do, con decreto deldirettore generale della Direzionecommercio fiere e mercati (n. 5607del 28 maggio), la graduatoria dellaprima fase “Istruttoria del program-ma di sviluppo” del Bando per laconcessione di contributi per la pre-disposizione ed attuazione dei Pianiintegrati per la competitività di siste-ma: i cosiddetti Pics.Sono stati dichiarati ammissibili efinanziabili 69 progetti per più di 49milioni di euro. Dei 69 progetti ammissibili e finan-ziabili, 52 sono stati condivisi, sup-portati e validati dalle Ascom pro-vinciali della Lombardia. La prossi-ma fase (fase II “Istruttoria delpiano degli interventi”) prevede, ora,che i soggetti capofila predisponga-

no il “Piano degliinterventi” dei soliPics ritenuti ammis-sibili e finanziabili.

Il piano dovrà contenere le specifi-che informazioni necessarie a valu-tare l’effettiva finanziabilità dei sin-goli interventi approvati e previstinel Piano integrato (in coerenza conquanto indicato nel Programma disviluppo, capacità finanziaria deisoggetti, rispetto degli impegni edei tempi previsti). I comuni capo-fila dovranno, quindi, predisporrela prevista documentazione tra-smettendola esclusivamente per viatelematica (pena la non ammissibi-lità), tramite la procedura on lineattiva all’indirizzo www.picslom-bardia.it sino al 16 luglio.L’erogazione del contributo potràavvenire solo a seguito della positi-va conclusione della Fase 2.

Ammissibili e finanziabili69 progetti per più

di 49 milioni di euro

Pics: conclusa l’istruttoria

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Il Consiglioregionale ha

approvato lalegge sull’agritu-rismo inLombardia.Direttamente in aula consiliareè stato recepito un emenda-mento, già proposto e presen-tato dall’Unione Regionale insede di audizione, per effettodel quale la quotadi prodotti che puòessere direttamen-te acquistata dalleaziende agricoledella zona deveessere costituita daprodotti trasformatiutilizzando materieprime di originelocale. InLombardia sonoattualmente opera-tivi 856 agriturismi,57 nella provincia di Milano.Il 35% degli agriturismi lombar-di offre servizio di ristorazione ealloggio, nel 68% degli agrituri-smi lombardi si effettuanoescursioni in bicicletta, nel 17%escursioni a cavallo, nel 16%la raccolta funghi, nel 12% cisono fattorie didattiche e nel7% si pratica caccia e pesca. La “Disciplina regionale dell’a-griturismo” (approvata a largamaggioranza con il voto afavore anche di parte dell’op-posizione) è un provvedimen-to legislativo che evita la con-trapposizione con il settore tra-dizionale della ristorazione edegli alberghi grazie alla pun-tuale definizione di settoreagrituristico. La legge introdu-ce la multifunzionalità nell’a-zienda agricola favorendo il

permaneredegli agricoltorisul territorio, lavalorizzazionedel patrimoniorurale, ora in

disuso, e dei prodotti agricolitipici e di qualità. Viene favorito in modo parti-colare l’esercizio dell’attivitàagrituristica in forma familiare

per un numero limitato di ospi-ti (60).Tra le novità, l’istituzione di unalbo degli agriturismi cui pos-sono iscriversi solo coloro chehanno un’impresa agricola.L’esclusività comporta anchecriteri rigorosi, come la possibi-lità di utilizzare solo edifici giàin essere nell’azienda, soggettia regole urbanistiche relativeal settore agricolo più che aquello della ristorazione.Sussiste, inoltre, il vincolo di uti-lizzare per almeno il 70% i pro-dotti della zona, di cui almenola metà derivanti da materieprime o da lavorazioni prove-nienti dalla stessa azienda.

B.B.

attualità

Unioneinformagiugno 2007

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Agriturismo in Lombardiaapprovata la legge

Nella stesura definitivaaccolte numerose

osservazioni propostedall’Unione Regionale

Tra le modifiche più significative, introdotte dagliemendamenti presentati e che hanno tenuto conto diquanto espresso in sede di audizione dall’UnioneRegionale Lombarda del Commercio del Turismo e

dei Servizi e dalle categorie interessate, si segnalano:✔ è definita attività agrituristica quella che dà ospitalità in alloggi, o in spazi aperti

attrezzati per la sosta dei campeggiatori, fino a un massimo di 60 ospiti al giorno; ✔ è definita attività agrituristica quella volta a somministrare pasti e bevande fino a un

massimo di 160 pasti/giorno (è stato recepito l’emendamento proposto dall’unioneRegionale in Commissione che introduce il criterio di un limite massimo per i pastiserviti quotidianamente);

✔ l’attività agrituristica può essere esercitata in forma familiare utilizzando anche l’abi-tazione e la cucina dell’imprenditore quando la somministrazione dei pasti non supe-ra i 40 pasti/giorno e la ricezione non supera i 10 ospiti al giorno (è stato conservato,come richiesto dall’Unione Regionale, il limite di 10 ospiti al giorno anziché 20);

✔ è stato eliminato il disposto con cui veniva dato per presunto il rapporto di prevalen-za per le attività agrituristiche in forma familiare;

✔ l’imprenditore agrituristico è tenuto a esporre nei locali destinati alla ristorazione laprovenienza dei prodotti di acquistati direttamente dalle aziende agricole della zona(sempre come richiesto dall’Unione Regionale);

✔ non è più richiesto l’esame di idoneità per ottenere il certificato di abilitazione;✔ per quanto riguarda i documenti da allegare alla dichiarazione di avvio attività

D.A.V. (la dizione D.A.V. sostituisce la previgente D.I.A. - Denuncia inizio attività)nel caso di vendita di prodotti, non è più richiesto che venga allegato quanto previstodall’art. 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 “Esercizio dell’attività divendita”.

Per il perfezionamento del provvedimento si attende ora il Regolamento di attuazioneche dovrà essere approvato entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge.

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Il 54% dei 307laureati ha tro-

vato un’occupa-zione subitodopo il periododi stage. E’ ilbiglietto da visitadel corso di laurea di primolivello in Economia e gestioneaziendale (gestione delleimprese del terziario e dei servizicommerciali) promosso daUniversità Cattolica di Milano eScuola Superiore delCommercio del Turismo deiServizi e delle Professioni, istitu-zione che fa riferimentoall’Unione di Milano. Corso chequest’anno compie 10 anni:decennale celebrato inUnione, a Palazzo Castiglioni,con il seminario “Un progettoper il futuro” (vedi UnioneIn-forma di maggio a pagina 30n.d.r.) con testimonianze diaziende e studenti laureati. Analizzando gli stage commer-cio e servizi sono i settori più

“ricettivi” ed è nei servizi chesi è registrato il maggioreincremento di occupati:dal 13% degli anni in cui ilcorso era diploma univer-sitario al 34%. Percorso

inverso per il com-mercio – comunqueprevalente – passato

dal 77 al 51%degli occupati.La diversificazio-ne delle posizioniaziendali presen-ta un analogopassaggio.

Seguendo i percorsi di carrieradei laureati si nota, infatti, cheiniziando nel comparto com-mercio si spostano verso quellodei servizi. “Un fenomeno inter-pretabile – spiega GaetanoMorazzoni, presidente dellaScuola Superiore - alla luce diuna visione più complessiva didiversificazione ed evoluzionedei settori. Il corso di laureadiventa la porta di accesso allealte professionidel terziariocreando le con-dizioni per speri-mentarsi in variearee aziendalidai ruoli di assi-stenza ai ruoli dileader di area”.Il corso di laurea(inaugurato nel-l’anno accade-mico 1996-1997come diplomauniversitario in economia eamministrazione delle impreseed inizialmente indirizzato inparticolare alle esigenze delladistribuzione commerciale) per-mette l’accesso ai master uni-versitari di primo livello e allelauree specialistiche e si carat-terizza, al terzo anno, per unostage di cinque mesi presso leaziende.Nell’ultimo anno accademicohanno collaborato per il corsodi laurea, in particolare, queste

aziende: Aig Life(Ireland) Limited,Aon Spa, AuchanSpa, BancaPopolare di Sondrio, Bank ofAmerica, Bmw Italia Spa,Co.Import Spa, Coty Italia Spa,Decathlon Italia Srl, Deloitte,Giochi Preziosi Spa, MercedesBenz Milano Spa, Penny MarketItalia Srl, RAS Riunione Adriaticadi Sicurtà Spa, RentHit Srl, RhiagSpa, Sib Spa Divisione LeroyMerlin, Standa CommercialeSrl, Unisys Italia Srl, Upim Srl. Glistage hanno costituito un buontrampolino di lancio per il pro-

seguimento del-l’attività profes-sionale dopo ilconseguimentodella laurea e,del resto, secon-do le rilevazionidella stessaScuolaSuperiore, lamotivazione peril 40% degli iscritti(nell’ultimo annoaccademico il

70% uomini e il 30% donne) èproprio la possibilità di accede-re allo stage. “Il corso di laureapromosso con l’UniversitàCattolica – afferma Morazzoni– conferma di essere un’ottimaopportunità per i giovani cheaspirano a lavorare nel terziarioed è una testimonianza con-creta di come a Milano, cittàvocata ai servizi e al commer-cio, possa funzionare al megliol’integrazione fra università emondo del lavoro”.

formazione

Unioneinformagiugno 2007

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Milano laurea in terziarioCon la Scuola Superioreil 54% trova subito lavoro

Compie 10 anni il corso in Economia e gestione

aziendale promosso con l’Università Cattolica:

seminario celebrativo a Palazzo Castiglioni

Per informazioni sul corsodi laurea contattare la Scuola Superiore tel. 0240305283/206

[email protected]

A partire da lugliosarà possibile presenta-re domanda per ilnuovo anno accademi-co: è di circa 2.200

euro il costo per tasse, contributi d’iscrizione efrequenza annuale. Il corso di laurea, di duratatriennale, è a numero chiuso (80 studenti). Lelezioni, con frequenza obbligatoria, si svolge-ranno dalla fine di settembre presso la sededella Scuola Superiore, a Milano, in vialeMurillo 17.

Gaetano Morazzoni,presidentedella Scuola Superiore

Al terzo anno cinque mesidi stage nelle aziende.Gaetano Morazzoni,

presidentedella Scuola Superiore:

“una testimonianza concretadi come a Milano possa

funzionare al meglio l’integrazione fra università

e imprese”. Da luglio le iscrizioni per il nuovo

anno accademico

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credito

Unioneinformagiugno 2007

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C’è tempo dal 15 giugnofino al 28 settembre per

le domande di contributo rela-tive al bando sicurezza anticri-mine del Comune di Milano(edizione 2007). Il contributo èin conto capitale a fondo per-duto pari al 50% delle spesesostenute (al netto di Iva) efino ad un massimo di 3 milaeuro per progetto. Il bando del Comune è ac-cessibile a tutte le piccoleimprese del commercio, dellasomministrazione in sede fissa,del turismo, dei servizi e dell’ar-tigianato. Imprese operanti sulterritorio del Comune diMilano, con non più di 15 di-pendenti e che provvedanoad acquistare ed installareimpianti di sicurezza anticrimi-ne. Se l’impresa richiedenteopera con più unità locali fraloro distinte e non adiacenti,andrà presentata una specifi-ca domanda per negozio(purché sia rispettato il limitefino a 15 dipendenti).

Complessivamente viene stan-ziata la somma di 1.800.000euro.Sono ammissibili le spese perl’acquisto e l’installazione dibeni e attrezzature: per ilvideocontrollo dei locali, larilevazione d’intrusione di per-sone non autorizzate in areeprotette, l’attivazione diapposite segnalazioni in casodi aggressione personale achi opera all’interno dei localidell’azienda, di protezionepassiva (comprese le operemurarie relative all’installazio-ne), in grado di rilevare esegnalare incendi e in gradodi difendere denaro, valori emerci da tentativi di furto.Le domande di contributovanno presentate sulla base:

- di preventivi di spesa, rilascia-ti dalle ditte installatrici, dasostituire entro il 31 marzo 2008con copia delle relative fat-ture quietanzate (necessarieper erogare il contributo);

- di fatture (per interventi rite-nuti ammissibili dal bando)relative a spese già sostenute(a partire dall’1 gennaio2006).

La domanda di contributo va

presentata al Comune diMilano, Uffici del SettoreSicurezza Urbana, via SilvioPellico 8 (quarto piano – scala16 – orario 9/12 14/16).

Milano: contributiper la sicurezza anticrimine

Domande al via per il bando del Comune:

fino a un massimo di 3 mila euro per progetto

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Anche que-st’anno il

Comune diMilano invia atutti gli operatorimilanesi delcommercio aldettaglio e deipubblici esercizila cartolina per“Milano aperta d’agosto edi-zione 2007”, con l’obiettivo digarantire ai milanesi ed ai turi-sti, nel mese di agosto ed intutte le zone del territoriocomunale, un’informazione lapiù possibile completa sui gior-ni di apertura dei negozi e deipubblici esercizi e, più ingenerale, su tutto ciò cheMilano può offrire nelle setti-mane d’agosto.Per l’edizione di quest’anno, ilComune di Milano, in collabo-razione con le associazionirappresentative del commer-cio e dell’artigianato e con laCamera di commercio, hapredisposto e sta inviandouna cartolina di facile compi-lazione con la possibilitàanche d’inserire, da partedegli operatori, informazioniaggiuntive (ad esempio: caniammessi, accessibilità ai disa-bili, consegne a domicilioecc.). Sono all’incirca 36.000le cartoline che vengo-no spedite.E’ importante che glioperatori associaticompilino la cartolinain ogni sua parte indi-cando i dati anagrafici,il periodo di apertura, ilgiorno di riposo, gli oraridi apertura, l’attività

prevalente eriportando ilnumero identifi-cativo dellacategoria piùadeguata all’at-tività svolta. Gli operatoridevono recapi-tare al Comune

la cartolina di adesione entroil 29 giugno: per informazionisi può contattare la propriaassociazione di riferimento. Gli esercizi commerciali checompilano e spediscono alComune le cartoline, hanno ilvantaggio di veder inseriti, atitolo gratuito, i loro nominativinella Guida pubblicatadell’AmministrazioneComunale che sarà distribui-ta in circa 800 punti strategicidella città. Per essere inseriti nella Guidacartacea è però necessarioche l’esercizio resti apertoalmeno una settimana adagosto. Nel caso l’apertura siainferiore a 7 giorni, l’eserciziocommerciale verrà comun-que inserito nella Guida online pubblicata sul sito internetdel Comune di Milano (esegnalato alle redazioni deiquotidiani).Dal sito internet del Comune

diMilano, alla sezione MilanoAperta, si possono comunquescaricare cartoline elettroni-che preimpostate, da utilizza-re per l’invio attraverso laposta elettronica. Analogaopportunità è presente anchenell’homepage del sito inter-net Unione: www.unionemila-no.itAttraverso i vari mezzi dicomunicazione tradizionali,telematici (sito internet co-stantemente aggiornato) estampa, sarà data un’infor-mazione la più possibile com-pleta dei negozi e dei pubbliciesercizi che aderiscono al pro-getto. Salvo casi di forza mag-giore, si raccomanda aglioperatori di rispettare le datesegnalate all’Amministrazionecomunale: così da poter evi-tare disservizi alla collettività inun periodo per il quale ilComune è impegnato, con

l’Assessorato al Turismo,marketing territoriale eidentità, a dare più slan-cio alla Milano d’agosto. Sarebbe, ad esempio, piùche auspicabile unaccordo sul periodo diferie fra gli operatori dellostesso settore e della stes-sa zona.

“Milano aperta d’agosto 2007”Cartoline al Comune

da inviare entro il 29 giugno

parliamo di...

Unioneinformagiugno 2007

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Inserimento gratuitonella Guida cartacea

rispondendo nei terminie con l’esercizio

commerciale apertoalmeno una settimana

nel mese d’agosto

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E’di 70 miliardidi euro il fat-

turato comples-sivo del sistema,40 dei quali perl’export: con70.000 impreseche vi lavoranoe oltre 850.000occupati. Eccoperché partedalla moda ilprimo dei pro-getti delle azioniriguardanti set-tori o ambitispecifici indica-te nella nuovalegge regionale1/2007“Strumenti dicompetitivitàper le imprese e per il territoriodella Lombardia”.Il presidente della RegioneLombardia, Roberto Formigonie l’assessore all’Industria, pic-cola e media impresa Mas-simo Corsaro hanno insediatoil Comitato “Lombardia per laModa”. Presieduto da Gio-vanni Bozzetti ha fra gli altri al

suo interno imprenditoridello styling e del “madein Italy”: da SantoVersace a Pierluigi Loro

Piana, a PaoloZegna. Nonché

rappresentantidella filiera

della moda:GiuseppeModenese(presidente

onorario dellaCamera dellaModa nazio-

nale) e RenatoBorghi (presi-dente Federa-zione ModaItalia e Ascomo-damilano e vi-cepresidenteUnione).Il “progettoLombardia perla moda” havisto, fra i suoipartecipanti,Giulio Di Sabato,presidente diAssomoda edEmanuele Vai,presidente del-l’AssociazioneOrafa Lombar-da. Il compito èquello di definire

una serie di azioni mirate adincentivare e sostenere le esi-genze del sistema, grazieanche ad un contributo regio-nale che potrà arrivare fino a25 milioni di euro all’anno per iprossimi tre anni, per un totaledi 75 milioni di euro nel triennio.Il finanziamento è destinatoad interventi nel campo del-l’innovazione, del credito,degli investimenti, dell’interna-zionalizzazione e delle iniziati-ve di comunicazione promos-se dalle stesse associazioni dicategoria in un’ottica di valo-rizzazione del capitale umano. All’incontro di presentazionedel Comitato Lombardia perla moda hanno partecipatoanche esponenti di Fnaarc, laFederazione nazionale degliagenti e rappresentanti dicommercio (il presidente diFnaarc Adalberto Corsi è il

vicepresi-dentevicario Unione).Secondo Renato Borghi unodei principi basilari su cui ilComitato dovrà basarsi perpoter sostenere adeguata-mente il “made in Italy” èquello di non aiutare con ulte-riori stanziamenti quelle impre-se italiane che invece stannoseguendo una politica didelocalizzazione.

B.B.

parliamo di...

Unioneinformagiugno 2007

14

Dalla Regione Lombardia 75 milioni di euro

per la moda “made in Italy”Insediato il Comitato

in difesa della moda “madein Italy”. Il vicepresidente

Unione (presidente di Federazione Moda Italia

e Ascomodamilano)Renato Borghi,

tra i componenti. Nel progetto “Lombardiaper la moda” con Borghi il presidente di Assomoda

Giulio Di Sabato e il presidente

dell’Associazione orafalombarda Emanuele Vai.

All’incontrodi presentazione intervenuti

anche rappresentanti di Fnaarc

(agenti di commercio)

Comitato moda: cosa faràL’area di intervento su cui il Comitato dovrà ope-rare, si compone di cinque direttrici: innovazio-ne, internazionalizzazione, investimenti, finanzad’impresa e comunicazione.Innovazione- sostegno a progetti di innovazione di alto livel-

lo sviluppati da Ati tra imprese- sostegno a progetti di innovazione sviluppati da

imprese (singole o aggregate) del sistema moda - sostegno all’innovazione di sistema promossa

da Ati tra imprese e/o associazioni imprendito-riali del sistema moda

- servizi di check-up delle pmi del sistemamoda, finalizzato ad evidenziare potenzialità ecriticità nel campo dell’innovazione, del mana-gement, dell’azione di mercato, della finanzad’impresa, e sviluppo di servizi conseguenti.

Internazionalizzazione- sostegno alla partecipazione alle fiere interna

zionali all’estero ed a missioni commerciali- sostegno all’incoming di buyer esteri- sostegno ad iniziative promosse da associazioni

di categoriaInvestimenti- sostegno alla ricollocazione (investimenti di

imprenditori che riportano in Lombardia produ-zione precedentemente delocalizzate)

- fondo di rotazione a sostegno degli investimenti- servizi e sostegno investimenti a supporto della

continuità d’impresa (generazionale o subentro)Finanza d’impresa - bond dedicato al cluster moda, con orientamen-

to risorse da definire (es. capitalizzazione)- fondo di private equity dedi-

cato al sistema moda- fondo di garanzia

(I e Il livello)dedicato alle im-prese del sistemamoda

Comunicazione- sostegno ad

iniziativepromossedalle as-sociazio-ni di ca-tegoria.

Adalberto Corsi, presidente di Fnaarc(agenti di commercio) e vicepresidentevicario Unione. RappresentantiFnaarc hanno partecipato all’incontro di presentazione del Comitato

Renato Borghi, vicepresidente Unione e presidente di Federazione Moda Italia eAscomodamilano. Fa parte del Comitato in difesa della moda “made in Italy”insediato dalla Regione Lombardia

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AInzago in via Matteotti, a pochi passi dalponte sul Naviglio della Martesana, incontria-

mo Giuseppe Motta, la moglie Carla Fumagalli eil figlio Sergio.La famiglia Motta non ha un trascorso di genera-zioni nel commercio delle carni: questa è la primacosa che Giuseppe tiene a precisare, con la fie-rezza di chi ha saputo costruire nell’arco di pocopiù di cinquant’anni un’impresa non solo floridasul piano economico, ma che nel proprio settorerappresenta un vero punto di riferimento per laqualità e la selezione del prodotto.Giuseppe è del 1936, nato come ultimo di sette

fratelli pochi mesi dopo la morte disuo padre: la famiglia, in quegli anni,vive lavorando la terra in una cascinanei dintorni di Inzago. Dopo la guerra,via via che i fratelli di Giuseppe sisposano, si allontanano dalla cascinaper andare ad abitare in paeselasciando con la madre il fratellominore che, nel frattempo, poco piùche bambino, inizia a lavorare nellemacellerie di Inzago.Nel 1950, compiuti i quattordici anni,Giuseppe può fare il grande salto eandare a lavorare a Milano, assuntoin regola con la paga di 2.700 lire allasettimana. Il negozio era in via PanfiloCastaldi all’angolo con via Lazzaretto:Giuseppe tutte le mattine prende il

tram che da Inzago lo porta a Milano. I primi lavori sono da garzone, comeandare a portare la carne a domicilio ai clienti privati o negli alberghi dellazona di Porta Venezia. Oltre ad arrotondare lo stipendio con le mance, chericeve per le consegne, Giuseppe ottiene piccoli incarichi anche dai proprie-tari degli alberghi che gli affidano, per esempio, l’acquisto dei biglietti delteatro per i propri clienti. Anche i ristoranti della zona si servono di lui: quan-do organizzano dei banchetti Giuseppe lava i piatti in cambio della cena edi mille lire di paga. Sono anni di lavoro intenso per il nostro testimone chenon rifiuta mai un lavoro pur di portare a casa qualche lira in più: la sera,rientrato a Inzago, gli capita spesso di andare a macellare nei paesi del cir-condario.A Milano Giuseppe resta per tredici anni, dal 1950 al 1963, cambiandonumerosi negozi, con l’intervallo del servizio militare svolto a Napoli nel1957, durante il quale continua a fare il macellaio sotto le armi. Prima delservizio militare Giuseppe lavora sempre nella zona di Porta Venezia tra viaPanfilo Castaldi, via San Gregorio, via Lazzaretto. Nel 1958, dopo sei mesitrascorsi in piazza Irnerio, Giuseppe viene assunto in una macelleria diviale Lombardia dove resta a lavorare fino al 1963, anno del ritorno adInzago.

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

Macelleria Mottaa Inzago

CCLIII

GiuseppeMottacon alcunicolleghia Milano negli anni ‘50

Giuseppe con alcuni commilitoni durante il servizio militare nel 1957

Giuseppe Motta e Carla Fumagalli nel giorno delle nozze (1962)

eo

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CCLIV

Nel 1962 Giuseppe si sposa con Carla Fumagalli e i due si trasferiscono inpaese con la madre di lui lasciando definitivamente la cascina. Nello stessoanno, con il denaro messo da parte, Giuseppe decide di acquistare, per4.300.000 lire, una macelleria a Milano, proprio in via Castaldi dove avevainiziato a lavorare. Se non che, pochi giorni prima dell’acquisto, Carlaannuncia al marito la propria gravidanza e Giuseppe, spaventato dalle pos-sibili complicazioni, decide di rinunciarvi.I circa 1.500 macellai che lavorano a Milano negli anni ’60 si sono più chedimezzati in trent’anni, ma allora il mercato della carne era uno dei più ricchie apprezzati del continente: come ci racconta Giuseppe Motta citando l’expresidente della categoria Maggi: “A Milano c’era quotidianamente unavarietà di tagli che altrove, anche a Parigi, si poteva trovare solo per lefeste”. Lavorare a Milano, oltre che un motivo di orgoglio è, per un giovanemacellaio, un’occasione eccezionale di crescita professionale. Di lunedì almacello di via Lombroso, quando i commercianti si recano per scegliere icapi da acquistare, c’è oltre un migliaio di bestie. Una volta acquistate, il

veterinario ne autorizza la macellazione, ven-gono timbrate e poi macellate nei giorni suc-cessivi dalle squadre di addetti del macello. Seun macellaio non dispone di un proprio mezzo,c’è un camion del Comune che distribuisce lacarne ai negozi.Nei primi anni Cinquanta ci sono dodici giovanimacellai che con Giuseppe vanno a lavorare aMilano da Inzago e dai paesi vicini (Gessate,Cambiago, Vaprio, Canonica, Cassano d’Adda)e nel 1962 tutti hanno già aperto i propri nego-zi al paese. Motta è l’ultimo quando nel 1963,dopo aver abbandonato l’idea di aprire unapropria attività a Milano, acquista da MarioComelli per 2.750.000 lire le mura del negozioattuale, l’abitazione soprastante e un macelloattiguo per il quale Comelli non ha l’autorizza-zione. L’accordo tra i due prevedeva che, qua-

lora Motta non fosse riuscito ad ottenere il nulla osta per il macello, il prezzosarebbe stato ridotto di un milione. A Inzago, infatti, c’è un veterinario condottoche ha già autorizzato la vendita della carne, ma che per l’attività di macella-zione non ha voce in capitolo. Per fortuna l’esperienza maturata nei primi annidi carriera a Milano risulterà molto importante per Giuseppe per avviare la pro-

pria attività, a cominciare proprio dal-l’ottenimento dell’autorizzazione amacellare in proprio. Giuseppe ricor-da infatti come il dottor Fusar Poli,veterinario del macello pubblico diMilano, fosse molto favorevole alfatto che i giovani con un buon baga-glio di esperienza aprissero in pro-vincia le proprie attività commerciali:avvertito da Motta al martedì pome-riggio, si presenta ad Inzago merco-ledì alle sette del mattino per esami-nare il macello e rilasciare la propriaautorizzazione.Nel 1963, con l’avvio dell’impresacommerciale, inizia una nuova faseper la famiglia Motta. Con la possibi-lità di gestire in proprio l’attività di

Giuseppecon i duefigli Dino e Sergioalla fiera di Inzago(1971)

Giuseppe dietro al banco festeggia la vittoria del concorso vetrine (1970 c.a.)

Giuseppecon la figliaElena e il presidentedel CreditoCooperativodi Inzago(1980)

Giuseppe con Sergio (a destra) e due nipoti accanto ad alcuni buoi alla fiera di Inzago (1991)

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CCLV

Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

commercio e di macellazione, il lavoro di Giuseppe muta profondamente: è lui aquesto punto a dover seguire l’intero processo: dalla scelta dei capi, alla macel-lazione, al taglio e alla vendita della carne. Gli acquisti di bestiame vengono fattinelle cascine dell’Est milanese e della Bassa bergamasca, dove vengono alleva-te vacche della razza Bruna alpina: una razza versatile che consente la produ-zione di latte e la macellazione per scopi alimentari. In seguito nella pianura lom-barda la razza Bruna alpina viene abbandonata a vantaggio della Bianca e nera,vera miniera di latte, ma di scarsa resa per la macellazione e da allora Mottacomincia a rifornire il proprio macello con capi di razza piemontese provenientidalle province di Asti e Cuneo.

“Dal giorno dell’apertura finoad oggi il nostro negozio nonha mai fatto un giorno dichiusura, mai un giorno divacanza!”, ci confida conorgoglio Giuseppe.Sempre nel 1963 Carla eGiuseppe hanno il primofiglio Galdino, detto Dino, ecinque anni più tardi nasceSergio. Tutti e due comincia-no ben presto ad affiancare ilpapà, soprattutto in occasio-ne dell’annuale Fiera diInzago, quando allevatori emacellai della zona espongo-no i propri capi migliori, e idue posano fieri accanto aigenitori nelle foto che li ritrag-gono con i premi vinti daibuoi della Macelleria Motta.

Nel 1976 la famiglia Motta si completa con lanascita di Elena, mentre i due fratelli maggioricontinuano a seguire il papà nei suoi giri incamion per stalle e per fiere. Col passare deglianni Dino sceglie gli studi di veterinaria e oggiesercita la professione accanto al negozio doveSergio lavora con i genitori: anche se il suo ruolonella conduzione dell’impresa va aumentando con

il tempo, la titolarità della ditta indivi-duale continua a rimanere in capo alpadre Giuseppe.La frequentazione delle fiere e dellemostre di bestiame è stata, nella sto-ria della macelleria, un punto di forzacon cui la famiglia ha saputo farsiconoscere e apprezzare per la qua-lità dei propri capi nell’ambiente degliaddetti ai lavori: oggi le pareti delnegozio sono piene dei riconosci-menti vinti e su una bandiera sonoappuntate tutte le medaglie d’oroconseguite negli anni dalle bestie deiMotta.Giuseppe ci racconta che gli animalida esporre alle fiere sono selezionaticon cura: “Che abbiano la testa pic-

Bandiera con le medaglievinte dai capi di bestiameselezionatidalla Macelleria Motta

Giuseppe Mottariceve da CarloSangalli il diploma e la medaglia d’orodella Camera di commercio(2001)

Giuseppee Sergioin negoziomostranoalcuni taglidi carne

Sergioe GiuseppeMottain negozioaccantoad alcuniprosciuttidi loro produzione

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Il commercio “racconta” MilanoIniziativa realizzata in collaborazione con il Centro per la cultura d’impresa

cola, la pelle sottile e il giusto arco della schie-na, perché andare a prendere il secondo premionon ha senso, quindi io mi presento alle fieresoltanto se ho la bestia giusta per vincere”.Spesso nella scelta si rivela preziosa la cono-scenza di allevatori e mediatori: tra loroGiuseppe Motta, e oggi suo figlio Sergio, hannocostituito una rete di rapporti consolidati e affi-dabili che consente loro di selezionare i campio-ni per le fiere e soprattutto di avere garanzie diqualità nell’allevamento del bestiame.Solitamente la maggior parte degli acquisti vieneconcentrata in agosto, durante un ampio gironelle zone di allevamento; i capi vengono poitrasportati settimanalmente al macello dove,sulla base delle necessità del negozio, vengono

macellati uno o due buoi alla settimana. Lacapacità produttiva del macello è in partelimitata dal fatto di trovarsi in pieno centroabitato, ma del tutto commisurata alle esi-genze dell’attività commerciale. Nel 2000 l’e-dificio che ospita il macello, distante pochimetri dal negozio, è stato completamenteristrutturato per ottemperare alle nuovenorme igieniche e oggi si presenta con di-versi spazi funzionali alle varie fasi dellamacellazione: dallo scaricamento dell’anima-le vivo fino alla frollatura delle carni in appo-site stanze.Il bacino di clienti della macelleria è suddivi-so tra utenza privata e ristorazione di qua-lità: Sergio ci spiega il rapporto complemen-tare tra le due componenti, molto utile peruna gestione efficiente dei vari tagli del bovi-no. Un altro campo in cui i Motta hanno con-seguito ottimi risultati in termini di qualità delprodotto e di riscontro tra i clienti, è quellodella stagionatura delle carni bovine e suine.Partendo da carni di qualità selezionate e

talvolta allevate direttamente, viene affidata laproduzione di prosciutto crudo e cotto, di cula-tello, di bresaola e di salami a specialisti nellediverse località di produzione. Da uno di questifornitori, suo quasi omonimo che ha chiuso direcente, Sergio ha rilevato il marchio “S.Motta”che oggi utilizza sui prosciutti di sua produzio-ne. La cura per la qualità è il tratto distintivodel figlio che ha molto sviluppato i rapporti coni clienti ristoratori e che ci spiega le differenzetra la carne della filiera della distribuzione dimassa, macellata e venduta nell’arco di pocheore, e quella, invece, lasciata anche alcunimesi a frollare in apposite sale per acquistarela morbidezza e il gusto migliori.

Andrea Strambio De Castilla(con la collaborazione di Sara Zanisi)

Giuseppe con la moglie Carla Fumagalli

Sergio mentre macella un animale

La vetrina della Macelleria Motta

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Sopra il bancone, in bellamostra, un mosaico di

Enrico Prampolini, uno dei pro-tagonisti del futurismo e delleavanguardie artistiche del‘900. Il mosaico è del 1933,anno è cui nato il locale bar-bottiglieria-enoteca che sitrova in piazza Aquileia a Mi-lano, all’angolo con via PaoloGiovio. Un locale storico – èstato premiato con il ricono-scimento di bottega storica -non solo anagraficamente,ma per la qualità e la coeren-za nell’offerta; con il proprieta-rio, Walter Bulloni, che proprioin questi giorni ha compiuto “iprimi” 80 anni festeggiati conamici e clienti. Il locale, nato come Cantine

Fratelli Pa-racchini, èstato apertodal padre diWalter, Luigi,come gerente. “Era un’osteria– racconta Walter – dove sibeveva e si vendevano fia-schi di vino”. Il padre ha rileva-to l’esercizio nel ’45, sul finiredella guerra: Walter ha comin-ciato a lavorarci dopo il milita-re, alla fine degli Anni Quaran-ta. La trasformazione del loca-le in bar bottiglieria è avvenu-ta dopo la morte del padre,nel 1960, con Walter e, fin cheè vissuta, sua madre Ida Co-lombo.Walter Bulloni, dicevamo, ècoerente: “da me si beve e

basta”. Non cisono, ad esem-pio, gelati, cara-melle. Il “corebusiness”, comesi direbbe ades-so, è il bere: convini, champa-gne, liquori digrande qualitàper una cliente-la di target me-dio-alto compe-tente ed esigen-te. Una clientelache difficilmente viene delusa.

parliamo di...

Unioneinformagiugno 2007

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Per bere bene il locale storicoe “coerente”

di Walter Bulloni

A distanza di qualchetempo torniamo a par-lare di un originale“museo”, quello dellecaffettiere. Un museoche si è ulteriormenteingrandito per meritodel suo ideatore,Tommaso Colucci,pugliese di CeglieMessapico, proprieta-rio della Torrefazione

Colombia, in corso SanGottardo. La vicenda professionale di Tommaso Colucci hainizio nel 1966 mentre la Torrefazione Colombia esiste dal-l’immediato dopoguerra: “fino alla metà degli anni Sessanta –ricorda Colucci – il caffè veniva miscelato e tostato nei locali

interni”. Il bar Torrefazione Colombia è quello che si puòdefinire un locale dall’atmosfera familiare: tutti si conoscono,con i clienti c’è amicizia e cordialità. Entrando, le caffettieresi notano ovunque: dietro al bancone, in vetrina e, in alto, sumensole lungo i muri del locale. Ora sono 815: gli ultimi arri-vi sono la Pavoni monogruppo degli Anni Quaranta, laPeppina degli Anni Trenta, la Napoletana degli Anni Venti(ma c’è tutta la serie fino agli Anni Sessanta) e una più“recente” Quick Monogruppo degli Anni Settanta.Colucci (sempre pieno di iniziative: il suo locale, proprio l’ul-tima domenica di maggio, è stato protagonista di un raduno dimotociclisti giunti da ogni parte d’Italia) ha anche ideato unmanifesto programmatico di cosa offre, per quanto riguarda ilcaffè, il suo locale: “99 modi di chiedere un caffè”. E ladomenica mattina, ai tavolini del Colombia, si alternano, con iloro ritratti e schizzi, due artisti disegnatori: Erik Scheller eAdalberto Bertero.

Torrefazione Colombia in corso San Gottardo con “99 modi di chiedere un caffè”

Il “museo” di Tommaso Colucciarriva a 815 caffettiere

Tommaso Colucci

Walter Bulloni fra le sue bottigliee il mosaico di Enrico Prampolini

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Le imprese associateall’Unione di Milano posso-

no usufruire di particolari con-dizioni per l’acquisto di veicolicommer-ciali nuovidel mar-chio FiatProfes-sional gra-zie allarecenteconvenzione che Confcom-mercio ha sottoscritto conFiat. Agevolazioni sia perquanto riguarda il prezzo dilistino (vedi tabella) che suitempi di estensione dellagaranzia (sino a 5 anni o a120 mila chilometri).L’impresa, per usufruire dei

benefici della convenzione,deve, all’atto della prenota-zione del veicolo (firma con-tratto), consegnare una lette-

ra dell’associazione di riferi-mento a cui è iscritta (o copiadella tessera di iscrizione conl’anno di validità).

Le condizioni più dettagliate

della convenzionesono scaricabili anche

dal sito Unione:www.unionemilano.it

Unioneinformagiugno 2007

parliamo di...

L’Unione, per rendere sempre più immediate le informazionisulla propria attività e sulle iniziative delle associazioni che adessa aderiscono, ha allestito un sito Internet il cui indirizzo èwww.unionemilano.itOltre alla parte istituzionale e di presentazione della strutturaorganizzativa Unione, dal sito - costantemente aggiornato - sipossono trarre informazioni utili sui servizi erogati dall’Unione,dalle associazioni di categoria e territoriali, dagli enti e dallesocietà collegate, ed è possibile il link con enti, banche, giornali.

Le aziende associate, in regola con le contribuzioni previste,hanno a disposizione, con accesso codificato da password,tutti i riferimenti normativi e gli adempimenti su aree tematiche:

Le aziende interessate possono richiedere il codice “password” compilando on line l’apposito modulo presente all’internodella sezione “aree tematiche” del sito Unione.

L’azienda riceverà in breve tempo via e-mail l’attribuzione del codice d’accesso (login e password).

PER INFORMAZIONI SI PREGA DI TELEFONARE AL N° 02-7750.292/293

SITSITO INTERNETO INTERNET Unionewww.unionemilano.it

LE INFORMAZIONI IN TEMPO REALE

✓✓ del ladel lavvororoo

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Opportunità per i soci Unione con la convenzione Confcommercio

Veicoli commerciali Fiatsconti e garanzia estesa

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associazioni

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In questapagina le

immagini dellacampagnad’informazione“Quanto ticosta?” pro-mossa dai gestori degliimpianti di distribuzione car-buranti aderenti a Figisc edAnisa Confcommercio e allealtre organizzazioni deigestori (vedi UnioneInformadi maggio a pagina 9 n.d.r.).Una campagna dal grandesforzo organizzativo che sirealizza attraverso la diffusio-ne – su tutta la rete distributi-va italiana carburanti (25mila i punti vendita esistenti)– di manifesti e volantini:

un’iniziativarivolta ai con-sumatori perfar ben com-prenderecome il margi-ne del gestore

incida molto poco (menodel 3%) sul prezzo al litrodel carburante mentre latassazione costituisce il verofardello. “Verità – rilevanoFigisc ed Anisa – che trova-no poco spazio nel dibatti-to su questo tema”.

“Quanto mi costa” il carburanteCampagnadei gestori:

ecco le immaginiPromossa da Figisc

ed AnisaConfcommercio con

le altre organizzazionidi categoria

I “numeri” della campagna

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Un sogno… chi di noi non ha almenoun sogno che vorrebbe veder realizzato? Oggi i ritmi di vita sono diventati incal-zanti, frenetici, e spesso il poter viverein tranquillità, rientrando nella propriacasa la sera dopo una giornata di lavo-ro, è diventato un sogno.Con Faini Case questo sogno è possi-bile realizzarlo. Tra i comuni di Liscatee Vignate, servito dalle ferrovie, im-merso nel verde e nella natura, sorge ilnostro sogno: Cascine San Pietro (pub-blicità a pagina 24), un villaggio sugge-stivo e d’altri tempi, un cascinaledemolito ed interamente ricostruitodove passato e modernità si fondono

insieme per offrire tutto ciò che sipuò desiderare da un’abitazionemoderna e con tutti i comfort dioggi.Tranquillità e pace sono gli elementiche caratterizzano Cascine SanPietro, dove è possibile scegliere travarie tipologie di appartamento tracui monolocali, bilocali, trilocali e qua-drilocali, alcuni con soppalco, giardinoprivato e mansarde.Il tutto è valorizzato da una bellissimachiesetta sapientemente restaurata daartisti dell’Accademia di belle arti e dauno splendido laghetto e fontane conacqua corrente.

Il complesso, la natura, i suoni, crea-no un ambiente unico nel suo genereche si estende a solo pochi chilometrida Milano. Un “progetto” creato per chi non siaccontenta, ma vuole sempre il meglio.Realizzare il proprio sogno: che permolti è la casa.

Cascine San Pietro: come vivere in un sogno

Le aziende inforLe aziende informano: Faini Casemano: Faini Case

“Finalmente ha prevalsola logica”: è il com-

mento di Eugenio Paschet-ta, presidente dell’Associa-

zione dei pho-ne center ade-rente all’Unio-ne di Milano,dopo la sen-tenza del Tar diBrescia che haaccolto il ricor-so presentatoda gestori deiphone centercontro lalegge regiona-le entrata in

vigore a marzo.Legge che il Tar rinvia allaCorte Costituzionale per ilsuo profilo discriminatorio edi illegittimità.

“Una legge – ricorda Pa-schetta – che impone rego-le, come quella dell’obbligo– in alcune tipologie – diaddirittura tre bagni, inat-tuabili per le strutture esisten-

ti e che subordina l’aperturadi nuovi phone center allarealizzazione di piani che leamministrazioni comunalinon hanno mai predisposto.Una legge che, insomma,limita l’attività di impresa ediscrimina gli imprenditoriextracomunitari”.A Milano rischia di chiuderela gran parte delle 700 atti-vità esistenti: “Noi continuia-mo, come abbiamo finorafatto, a seguire la strada deldialogo con le istituzioni, mai legali dell’associazione –dichiara Paschetta – sonopronti, se si arrivasse allachiusura degli esercizi, a pre-sentare i necessari ricorsi alTar di Milano sulla base dellemotivazioni della sentenzadel Tar di Brescia”.

Phone center: il Tar di Bresciaboccia la legge regionale

Eugenio Paschetta, presidente

dell’Associazionemilanese dei phonecenter: continuiamo

sulla strada del dialogocon le istituzioni, ma siamo pronti,

se si arrivasse alla chiusura degli esercizi,

a presentare i ricorsianche al Tar di Milano

Eugenio Paschetta

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Corsi innova-tivi di alfa-

betizzazioneinformatica;realizzazione diun softwareche consentadi valutare laconvenienza ela remunerazio-ne dell’investi-mento in It,aggiornamentodell’indaginesullo stato del-l’arte del digitaldivide a Milanoe provincia conla presentazio-ne dei dati inun convegno:è entrato nellafase operativail progetto di Assintel(l’Associazione nazionaledelle imprese Ict) sugli stru-menti di innovazione per lepmi milanesi. “E’ stata pianificata pressole Ascom territoriali – spiegaGiorgio Rapari, presidente diAssintel – la realizzazione dicorsi di formazione studiatiper classi omogenee: detta-glio, ingrosso, pubblici eser-cizi e servizi; corsi che si pro-pongono di fornire non sol-tanto le conoscenze di baserelative all’uso degli stru-menti informatici di produtti-vità individuale, ma di favori-

re una gestio-ne più efficacedella propriaattività econo-mica. In piùverrà presenta-to un caso prati-co di successo”.Corsi sono giàprogrammati aMonza, Sesto,Melegnano,Legnano,Gorgonzola eAbbiategrasso.Il progetto for-mativo coinvol-gerà almeno300 persone.Nel progetto diAssintel “è pre-vista – prose-gue Rapari –

anche la messa a punto diun meccanismo di valutazio-ne del ritorno dell’investi-mento effettuato in It”: un

software corredato di unmanuale per l’utilizzo e dellapresentazione ed analisi dicasi concreti (business case)d’imprese appartenenti ai

diversi settori produttivi delterziario che adottano spe-cifici indicatori per calcolarel’efficacia e l’efficienzadegli investimenti effettuati. Intanto Assintel procede nel-l’aggiornamento dei datistatistici sul digital divide:“stiamo compiendo l’ag-giornamento dello stato del-l’arte del divario tecnologi-co nelle pmi milanesi – spie-

ga Rapari – cosìda avere unacomparazione dei

dati fra il 2005 e quest’anno.I risultati dell’indagine ver-ranno presentati a novem-bre in un convegno allaCamera di commercio”.

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Più competitivicon gli strumenti

informaticiMilano: operativo

il progetto di AssintelCorsi

di “alfabetizzazione”presso le Ascom

territoriali con anchela presentazione

d’un esempio praticodi successo aziendale

Uno strumento per valutare l’efficacia

dell’investimentoeffettuato in It

Aggiornamentodell’indagine

sul digital divide: dati presentati

in autunno

Giorgio Rapari,presidente di Assintel

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Avvicendamento al verticedi Fimaa Milano, il Colle-

gio degli agenti d’affari in me-diazione. Nuovo presidente èLionella Maggi (già vicepresi-dente vicario), mentre Dome-nico Storchi, presidente uscen-te, è ora il vicepresidente vi-cario. L’avvicendamento èstato annunciato direttamen-

te da Storchi inoccasione delrecente conve-gno annuale diFimaa Milanosvoltosi nellamagnifica cornice di PalazzoReale. Lionella Maggi è “figliad’arte”: suo nonno è statouno dei fondatori del Caam(così si chiamava in prece-denza Fimaa Milano) e suopadre ne è stato presidente.Lionella Maggi è la referenteper Fimaa Milano del settoreaziende (è stata con GianniLarini ideatrice del Listinoaziende di Fimaa), tiene i corsidi accesso al ruolo ed i corsi diaggiornamento sempre per ilsettore aziende. Ha fatto

parte per 16anni della Com-missione Ruolodella Camera dicommercio enegli ultimi 8 ne

è stata vicepresidente. E’ nelComitato di vigilanza dellaBorsa immobiliare dell’Entecamerale milanese. LionellaMaggi fa inoltre parte delconsiglio direttivo di Fimaanazionale, è consigliere delGruppo terziario donnadell’Unione ed è tra le sociefondatrici di Arel, Associazione“Real Estate Ladies”.

Mediazione creditizianasce Mediofimaa

Società tra Unicredit Banca e FimaaMediofimaa è una nuova società di mediazionecreditizia che nasce da un accordo quadro traUnicredit Group, Fimaa (la Federazione nazio-nale degli agenti d’affari in mediazione) eFimaa servizi. La nuova società – rileva unanota - vuole costituire un punto di riferimentosul mercato immobiliare per tutte le impreseassociate fornendo loro un servizio veloce e diqualità in grado di offrire vantaggi tangibili alcliente che richiede il mutuo.Mediofimaa è presieduta da Mauro Danielli,vicepresidente vicario di Fimaa, ed è guidatadall’amministratore delegato GiancarloVinacci. Attualmente le sedi sono aMilano e Roma, ma Mediofimaa sisvilupperà sul territorio nazionalenel prossimo triennio, potenziandol’interazione con le direzioni regio-nali di Unicredit Banca.“Grazie a Mediofimaa – diceDanielli – i nostri associatisaranno in grado di offrire aiclienti un servizio professiona-le completo. potranno affian-care la loro clientela e fornireanche una consulenza specia-listica potendo proporre pro-dotti complementari e sinergi-ci alla compravendita immobiliare, garantitinella loro qualità dalla presenza di una grande banca”.Unicredit Banca ha migliorato l’offerta nel set-tore dei mutui ed ha acquisito una quota dimercato del 18%, con un importo erogato al 31dicembre 2006 di 10,7 miliardi di euro.

Fimaa MilanoLionella Maggi alla presidenza

Il neopresidente di Fimaa Milano Lionella Maggi e Domenico Storchi (ora vicepresidente vicario) al meeting annuale svoltosi a Palazzo Reale

Avvicendamento con Domenico Storchi

ora vicepresidente vicario

Mauro Danielli,presidenteMediofimaa

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L’entrata in vigore in Italiadel complesso meccani-

smo che deve governare leattività di raccolta, ritiro e trat-tamento dei rifiuti da appa-recchiature elettriche ed elet-troniche (Raee) ponendo irelativi costi in capo ai produt-tori e importatori, non è anco-ra possibile. Lo sottolinea An-dec, l’Associazione nazionaleimportatori e produttori di elet-tronica civile.Infatti, benché l’ultima proro-ga di legge fissi al 30 giugnola data per l’effettiva operati-vità del sistema disegnatodalla direttiva 2002/96 dellaComunità europea (attuatadal decreto legislativo 151/2005), a tutt’oggi non è statoemanato nessuno dei 12decreti ministeriali attuativi.A parere di Andec almenodue decreti sono assoluta-mente indispensabili affinchési possa partire con le nuoveregole europee in tema diRaee: il decreto che istituisce il

Registro nazionale dei produt-tori di Raee e quello che istitui-sce il Comitato di vigilanza econtrollo.E’ d’altro canto altrettantovero – prosegue l’Associazio-ne - che alla data del 30 giu-gno i comuni potrebbero rite-nersi non più tenuti a coprire icosti di gestione dei Raee ol-tre la piazzola di raccolta etrattamento degli stessi.Alla luce di questa complessasituazione di stallo, che porte-rebbe ad una sorta di “rimpal-lo” delle responsabilità finan-ziarie tra i comuni (non piùobbligati ex lege) ed i produt-tori e importatori (impossibilitatia far fronte ai nuovi obblighi intotale assenza delle regole

minime), Andec ritiene che lapubblica amministrazione, glienti locali e le associazioniimprenditoriali possano con-cordare, su base volontaria,un “accordo di programma”che preveda un regime transi-torio di brevissima durata (90giorni). Regime che consentadi individuare le modalità dicopertura finanziaria delle atti-vità di trattamento dei Raee eal contempo di emanare e direndere operativi i decretiindispensabili all’operatività aregime del sistema.Ove questo accordo non vifosse o non fosse sufficiente-mente ampio da coinvolgeretutte le associazioni che rap-presentano le imprese interes-sate, non si vede – concludeAndec - come produttori eimportatori possano farsi cari-co di oneri obiettivamentenon gestibili a causa dei gravie reiterati ritardi della pubbli-ca amministrazione nella defi-nizione delle regole.

associazioni

Si è svolto presso ilCircolo del Commerciodi Milano l’incontro pro-

mosso dall’assessore al Turismodelle Regione Lombardia Pier Gianni Prosperini e organizzatoda Fiavet Lombardia tra Deo K. Rwabita, ambasciatore dellaRepubblica dell’Uganda e un selezionato gruppo di tour opera-tor italiani e internazionali specializzati sull’Africa. Tra i pre-senti, oltre all’assessore Prosperini, il presidente di FiavetLombardia Luigi Maderna, Francesco Simonetti di AfricanExplorer, Franco Gattinoni di Gattinoni & Co. Alvise Ranieri

Tenti di Drive Out e rappre-sentanti di Kel12, Hotelplan,Discovery/Kuoni e ilDiamante-QualityGroup. Nell’incontroè stata evidenziata lanecessità di unamaggiore e più

approfondita conoscenza del prodotto turisticougandese e dell’Uganda in sé quale meta diturismo da parte del pubblico italiano.L’Uganda è oggi un Paese sicuro, ha ribadito aipresenti l’ambasciatore Rwabita, con grandipotenzialità di crescita, una popolazione acco-gliente e risorse turistiche che vanno oltre glisplendidi parchi nazionali abitati dai gorilla. Inun continente che da sempre affascina i viaggia-tori italiani, l’Uganda offre panorami incompa-rabili e mete ancora sconosciute, fuori dai circuiti più battuti.

Turismo, obiettivo AfricaIn Unione l’incontro, organizzato da Fiavet

Lombardia, promosso dall’assessore regionale al Turismo Pier Gianni Prosperini con l’ambasciatore

dell’Uganda e tour operator specializzati

Rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche

Andec: sui Raee rischio caosA fine mese scade l’ultimaproroga prima dell’effettiva

operatività del sistema secondo il recepimentodelle norme europee. Ma i decreti attuativi

non sono stati emanati

Deo K. Rwabita,ambasciatoredella Repubblicad’Uganda

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NaviglioGrandePremio ai fioristi

per il migliorallestimento

Riconoscimento per il migliorallestimento alla Scuola

professionale dell’Associazio-ne fioristi milanesi con un pri-mo posto nel concorso orga-nizzato in occasione dellamanifestazione “Fiori e saporisul Naviglio Grande”. Con lacollaborazione di Interflora-Italia gli operatori dell’Associa-zione hanno decorato il Pontedei Sassi e adornato con origi-nali composizioni il Vicolo deiLavandai.

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Mensile di informazione dell’UNIONE DEL COMMERCIO DEL TURISMO DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONIDELLA PROVINCIA DI MILANO

PROPRIETA’Unione del Commercio del Turismo deiServizi e delle Professioni della Provincia diMilanowww.unionemilano.it

DIRETTORE RESPONSABILEGianroberto Costa

EDITOREPROMO.TER UnioneSede e amministrazione: corso Venezia 47/49 20121 Milano

REDAZIONEFederico Sozzani corso Venezia 47/49 20121 Milano

FOTOCOMPOSIZIONE e STAMPAAMILCARE PIZZI Spa20092 Cinisello Balsamo (Milano)

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEdi Milano n. 190 del 23 marzo 1996Poste Italiane s.p.a - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) -art. 1, comma 1 DCB Milano.

PUBBLICITÀEdicom Srl via Alfonso Corti, 28 20133 Milanotel. 02/70633429 (anche fax) 70633694-70602106E-mail:edicom@ iol.it http://www.edicom-mag.com

informaUnione

In Unione meeting dei librailombardi coordinato da

Ali (l’Associazione dei librai).Molti i temi in discussione:dalle iniziative intraprese daAli nel settore scolastico(scarico adottato da inter-net e vendita tramite il ser-vizio PosteScuola) ai nuoviaccordi commerciali con

gli editori di “varia”, alleproblematiche attinenti allefotocopie illegali, fino allacreazione del Centro per illibro e la lettura presso ilMinistero per i beni e le atti-vità culturali. Centro di cuifanno parte anche Ali e laScuola librai italiani diOrvieto.

Con Acad lo “stage” di toelettatura

Si è svolto a Melegnano il secondo stage dimo-strativo di toelettatura promosso da Acad (l’As-sociazione milanese dei commercianti di animalidomestici e toelettatori) con Apt (Associazioneprofessionisti toelettatori). La manifestazione èstata organizzata all’Oratorio Femminile con ilsupporto dell’Ascom territoriale di Melegnano.Agli operatori associati è stato rilasciato un di-ploma di partecipazione. Sono intervenuti comedimostratori i maestri toelettatori Paola Acco,Oscar e Serafino Ripamonti, Luciano Trivellato.

Librai lombardi incontro in Unione

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Da ottobreavrà inizio un

nuovo corso diformazione post-laurea organiz-zato da SdaBocconi in colla-borazione conAsso.it (fornitoriinformationtechnology) eXplor Italia (siste-mi documenti elettronici),associazioni aderentiall’Unione di Milano, dedica-to al tema della “demateria-lizzazione” dei processi docu-mentali e alle tematiche inte-grate tra gestione documen-tale e gestione di impresa.L’iniziativa si propone di crea-re e qualificare una figuramanageriale della quale giàmolte aziende hanno mani-festato il bisogno. Figura chesi dovrà occupare di ridise-gnare e snellire i processidocumentali interni ed ester-ni dell’azienda e di creare uncontesto tecnologico-orga-nizzativo che renda realmen-te disponibile tutte le infor-mazioni e i dati aziendalioggi presenti sotto varieforme (dati quantitativi,documenti ufficiali, email,

pagine web,file di Office,ecc.)La collabora-zione traAsso.it, XplorItalia e SdaBocconi è ini-ziata dopoun’analisi diricerche dimercato che

hanno evidenziato come unimpiegato spenda in media il40% del suo tempo in attivitàmanuali di trattamentodocumenti. I possibili risparmiottenibili con il passaggio auna gestione elettronica deiprocessi colle-gati ed alladigitalizzazio-ne degli stessidocumenti,sono nell’ordi-ne del 50-60%degli attualicosti. In Italia,la sostituzionedel cartaceo con l’equiva-lente digitale potrebbe con-sentire economie pari al 3%-5% del Prodotto interno lordo(equivalenti ad un risparmiocompreso tra i 42 e i 70 miliar-di di euro). Nel nostro Paese il

mercato dellagestione docu-mentale, graziealle recenti nor-mative a favoredella conservazio-ne sostitutiva, ha

avutonel 2006una

crescita del 3.9%. Da qui lanecessita di creare un corsopost laurea dedicato alla for-mazione di nuove figuremanageriali destinate a ruolicentrali nelle imprese e nellaPubblica amministrazione.Le prime tre giornate di lezio-ne avranno luogo all’internodi DocuBusiness, eventodedicato al documento digi-tale e inserito nella manife-stazione Inprinting (Vicenza,4-5-6 ottobre). Il programmaverrà poi svolto nelle aule diSda Bocconi.

S.M.

associazioni

L’impresa risparmiacon il “manager” del documento

Gruppo Terziario Donnaassemblea il 24 settembreSi svolgerà il 24 settembre in Unione (sala Turi-smo, dalle 10) l’annuale assemblea del GruppoTerziario Donna. Nella foto il presidente delGruppo Terziario Donna dell’Unione di MilanoMaria Antonia Rossini.

Nuova figura aziendale con il corso

di formazione post-laureaorganizzato

da Sda Bocconi con Asso.it e XplorItalia (associazioni

aderenti all’Unione)

Asso.It (Associazione italiana forni-tori information technology) rappre-senta a livello nazionale i maggiorivendor (produttori e fornitori) di peri-feriche, sistemi di stampa, di visualiz-zazione e di data processing e di solu-zioni di gestione documentale, per unfatturato totale di 12 miliardi di euro ecirca 11.500 dipendenti.

Xplor Italia (The electronicdocument system associa-tion), dal 2000 raggruppaaziende e professionisti cheproducono e utilizzano tec-nologie digitali nella stampae nella gestione documenta-le. Xplor italia è parte diXplor International, associa-zione mondiale nata negliStati Uniti nel 1980, contaattualmente più di 5.000 socie oltre 200 aziende che uti-lizzano i sistemi hardware esoftware del documento.

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Con l’intervento dell’avvo-cato Daniela Redolfi,

Asseprim – l’Associazione deiservizi professionali alle impre-se - ha organizzato in Unione unincontro per capire le possibilitàdi controllo di Internet e dellaposta elettronica, alla lucedella linee guida del Garante. “Il controllo del web e delle e-mail - ha detto il presidente diAsseprim Umberto Bellini -comporta una raccolta didati ed è quindi soggetto alledisposizioni sul rispetto della

privacy. In particolare, le lineeguida emanate dal Garantedanno indicazioni ai datori dilavoro sui trattamenti vietati esuggeriscono la redazione diun documento, chiamatoDisciplinare, per informare ilavoratori sui trattamenti chepossono riguardarli”.Risultano vietati hardware esoftware in grado di ricostruirel’attività dei lavoratori, comelettura e registrazione sistema-tica dei messaggio di postaelettronica o delle pagine deisiti visitati o analisi occulta dicomputer portatili affidati in uso. L’uso di programmi che per-mettono un controllo indirettoè definito legittimo per esigen-ze produttive - come rilevareanomalie ed effettuare la

manutenzione - e per preveni-re il rischio di un uso impropriodi internet o della posta elet-tronica. Nel caso di internet sipossono individuare categoriedi siti correlati o meno conl’attività lavorativa, configura-re filtri che impediscano azioninon compatibili con il lavoro;trattare i dati in forma anoni-ma e conservarli per esigenzeproduttive, organizzative o disicurezza. Per quanto riguardala posta si può ricorrere a indi-rizzi condivisi da più persone;ad apposite funzionalità disistema che, in caso di assen-za del lavoratore, permettanodi inviare la risposta automati-ca con i riferimenti di un altrosoggetto o le modalità dicontatto con la struttura; odelegare un fiduciario con lafacoltà di leggere i messaggi. Il Disciplinare deve contenerel’elenco delle informazioniche vengono memorizzatetemporaneamente, o perperiodi più lunghi, e delle per-sone che possono accedervi:i dati raccolti, infatti, devono

essere cancellati periodica-mente. Successivamentevengono esposte le misuredi controllo che il datore dilavoro intende attuare, con

l’indicazione delleragioni “specifiche enon generiche” e lerelative modalità, pre-

cisando eventualiprovvedimenti in caso

di abusi da parte dei dipen-denti.Il documento, infine, deveessere portato a conoscenzadegli interessati e aggiornatoregolarmente.

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E su e-mail e scrittura efficacidoppio workshop per le aziende

Doppio incontro di Asseprim rivolto al mondo della pubblicità e della comunica-zione. Dapprima le strategie dell’e-mail marketing con Roberto Ghislandi, consu-lente del settore; poi la scrittura efficace e creativa con Gianni Lombardi ePasquale Diaferia, copywriter, autori di campagne pubblicitarie.«L’e-mail rappresenta un eccellente mezzo di acquisizione e fidelizzazio-ne dei clienti» ha affermato il presidente di Asseprim Umberto Bellini.Particolarmente dibattuto il tema della normativa sulla privacy, nei suoirapporti con lo spam e l’acquisto o affitto delle liste. Secondo Ghislandi, in Italia la legge sulla privacy è stata letta in manie-ra restrittiva; è quindi sconsigliato, almeno nella fase iniziale, l’acqui-sto di un database poiché i destinatari devono ricevere una richiestadi permesso all’invio di informazioni commerciali. Anche l’affittopuò essere pericoloso: da quante aziende sarà stato usato prima?Per evitare di cadere, anche involontariamente, nello spam, è fon-damentale dotarsi di una struttura di invio affidabile e costruirerelazioni con gli isp (internet service provider) e con le principaliblack list e relay block list. Il resto è affidato alla composizione delmessaggio, che deve rispettare i filtri antispam, come limitare l’uso di parolemaiuscole, punti esclamativi e simboli; non utilizzare parole spaziate, ma eviden-ziare termini come “news” o “newsletter” e inserire l’identificativo del mittente. Nel secondo workshop Lombardi ha presentato le basi del know how della scrit-tura efficace, utili per redigere lettere, e-mail e documenti aziendali.Successivamente Diaferia ha tenuto un seminario interattivo sul lato creativo dellascrittura.

Internet e privacyil punto con Asseprim

Umberto Bellini presidente di Asseprim

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territorio

Per protestarecontro la de-

linquenza nor-malmente sichiude, si fasciopero.Abbiategrasso,invece, ha idea-to un’”anti-ser-rata”. Un segna-le preciso, positi-vo. Lo hannodato la sera del18 maggio icommercianti diAbbiategrasso per chiederepiù sicurezza dopo il recentegrave episodio di criminalità:un gioielliere del centro storicorapinato e malmenato bru-talmente (un altro episodio,successivamente, ha ri-guardato anche un operato-re di Soriano di Corbetta). Icommercianti perciò hannochiesto più sicurezza e lo han-no fatto con un’aperturastraordinaria fino alle 22.30.Una piccola “notte bianca” diAbbiategrasso con animazio-ne, luci, colori. L’iniziativa èstata promossa dall’Ascom diAbbiategrasso con l’Unione diMilano e con il supporto del-l’Amministrazione comunale.“Non è mancato e nonmanca – afferma FedericoKluzer, presidente dell’Ascomdi Abbiategrasso – un dibatti-to su come rispondere a fattidrammatici come quelloaccaduto. Anche abbassaresemplicemente le saracine-sche avrebbe potuto costi-tuire una protesta più chelegittima. Abbiamo invece

deciso di dimo-strare, assieme atutti i cittadinicome non vo-lessimo rinuncia-re alla libertà divivere”. Ad Abbiate-grasso ci sono500 fra negozi epubblici esercizi(circa il 30%):200 nel centrostorico cittadino.

“L’apertura straordinaria èstata – dichiara Kluzer - un’op-portunità per ‘riappropriarsi’degli spazi urbani e, nel con-tempo, l’occasione per sottoli-neare quanto il tessuto com-merciale rappresenti una risor-sa per tutta la città”.Il 18 maggio, quindi, i negozisono rimasti aperti e le vetrineilluminate, ma si è avutaanche l’animazione di artisti,giocolieri, trampolieri dellacompagnia de “Il teatro delcacao” più l’intrattenimentomusicale. E in piazza Marconisono stati allestiti due gazebodell’Unione.Abbiategrasso “aperta” perchiedere sicurezza: “una pri-ma proposta concreta – spie-ga Carlo Alberto Panigo, con-

siglieredi presidenza dell’Unione perla provincia milanese – è quel-la di arrivare anche adAbbiategrasso - come giàaccade a Milano dove è pre-visto uno stanziamento vicinoai 2 milioni di euro - alla possi-bilità di accedere, da partedelle piccole imprese attra-verso un bando del Comune,a finanziamenti per l’acquistoe l’installazione di impianti disicurezza anticrimine. E si pos-sono anche concordare solu-zioni che consentano di averele vetrine sempre illuminate disera”. La sicurezza è stato untema centrale anche dell’in-contro che l’Ascom diAbbiategrasso ha successiva-mente avuto con i candidatisindaco. “La sicurezza – haricordato Carlo Sangalli, presi-dente dell’Unione di Milano –è un tema reale, trasversale,percepito. E’ un prerequisitodella convivenza civile: untema di democrazia sostan-ziale perché in un contestosicuro si vive meglio. Non puòesserci sicurezza senza vivibi-lità e il riconoscimento delruolo fondamentale che ilpiccolo commercio assolvecon i tanti imprenditori, adAbbiategrasso come neglialtri centri della provinciamilanese, espressione diun’economia diffusa, di unosviluppo equilibrato. I com-mercianti sono i presidisociali dei nostri quartieri.”

Aperturastraordinaria dei negozi

per “riappropriarsi” della città. Iniziativa

dell’Ascom con l’Unione di Milano. Così

i commercianti hanno chiesto alle istituzioni

più sicurezza dopo il graveepisodio che ha avuto come

vittima un gioielliere del centro

Contro la criminalitàl’“anti-serrata”

di Abbiategrasso

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E’in programma dal 21 al 24settembre, nel quartiere

fieristico di Rho-Pero, Meet(“Music events and entertain-ment Technology”) Milano, lamanifestazione organizzatada EXPOcts, con la collabora-zione di Dismamusica, l’asso-ciazione di riferimento dei pro-duttori e distributori di strumen-ti musicali e degli operatoridell’editoria musicale. Meet Milano nasce comepunto d’incontro ideale ditutte le realtà che gravitanoattorno al settore discograficoed editoriale e si svolge incontemporanea con il Mi-To,festival internazionale dellamusica promosso dalle città diMilano e Torino.Meet Milano è diviso in duesaloni: Miv e On back stage(vedi box).Meet Milanoracchiude insé molti altriappunta-menti;accoglie-ranno i visi-tatori trepalchi prin-cipali e tantispettacolidisseminatiall’internodei padiglio-ni.Grandi epiccolimomenti diintratteni-mento e diascolto sisusseguiranno senza tregua:orchestre sinfoniche, band eartisti emergenti, show case,

concorsi, mostre fotografichee poi ancora concerti conrepertorio appositamente stu-diato, collaborazioni inedite.La stessa città di Milano saràcoinvolta nella manifestazio-ne; cisono

infatti circa cin-quanta parti-colari progettiin progress, tra iquali il“Magical

Mystery Bus”, uno specialeautobus che girerà la città,toccando i luoghi simbolo

della musica a Milano: dalTeatro alla Scala a via Gluck.Meet Milano è anchemomento di gioco per i bam-bini: sarà infatti allestita un’a-rea attrezzata per il gioco conla musica e gli strumenti; cisaranno incontri, dibattiti (alle-stiti all’interno di un vero e pro-prio “ring” con due sfidanti eun arbitro); e iniziative come ilCampionato italiano di Airguitar. “La pratica musicaleamatoriale – afferma il presi-dente di DismamusicaAntonio Monzino jr.- ha dimo-

strato di essere un eccel-lente metodo per miglio-rare le relazioni tra le per-sone, per costruire effi-caci percorsi di autosti-ma e, in genere, per

migliorare la qualità della vitarelazionale. Importanti studihanno dimostrato come lapratica musicale offra unaserie impressionante di effettipositivi, soprattutto a livellointellettivo e comportamenta-le”.

A.L.

fiere expocts

Milano: settembre in musica con Meet

Dal 21 al 24 (Fiera Rho-Pero)

con la collaborazionedi Dismamusica

ed eventi che coinvolgono la città.

Contemporaneacon il Mi-To: festival

internazionaledella musica

promosso da Milanoe Torino

Miv (25.000 mq. di area espositiva)è il salone della musica, degli stru-menti e delle edizioni musicali.Aperto al pubblico, propone unoscenario che interessa l’intera filie-

ra dell’industria musicale: dachi crea la musica a chi la pro-duce, da chi la diffonde a chila ascolta. I protagonisti sonoquindi lo strumento musicale,la discografia, le edizionimusicali, le scuole, le associa-zioni e la stampa specializzata.Ci saranno eventi, concerti,incontri con artisti, dibattiti,gare musicali, show case.

On back stage (30.000 mq.suddivisi in: Eventi e liveshow, New entertainment,Installazione, Engineering&, contracting, Produzione,Post produzione Av e Broad-casting) è il salone apertosolo agli operatori professio-nali, racchiude tutti gli ele-menti dei diversi ambiti lavo-rativi collegati alle tecnolo-gie professionali per lo spet-tacolo, l’intrattenimento e lacomunicazione. Gli ambientiapplicativi spaziano dai teatri aicentri commerciali, dai localipolifunzionali agli impiantisportivi, dal settore eventi e tou-ring, al mondo congressuale,dalla produzione video al setto-re broadcast e webcast.

Antonio Monzino jr.presidentedi Dismamusica

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Unioneinformagiugno 2007

Cordoglio del-l’Unione, di

Ascomodamila-no (l’Associazio-ne milanese deldettaglio eingrosso tessileabbigliamento,calzature e pel-letterie) e diFederazioneModa Italia per la scomparsadi Aristide Tesini. Tesini era natoa Milano l’11 gennaio 1913.Militante dell’Azione Cattolicaed iscritto alla DemocraziaCristiana, Tesini - titolare dellostorico negozio di abbiglia-mento “Pedraglio” in piazza

Cordusio aMilano - èstato presiden-te dell’ UnraTessile edell’Eca, l’Entecomunale diassistenza delComune diMilano.Nel 1971 Tesini è

stato eletto presidentedell’Associazione dettagliantitessili ed abbigliamento diMilano, carica che ha ricoper-to per 17 anni. Pochi annidopo è diventato anche pre-sidente della Federazionenazionale dettaglianti tessili

abbi-gliamento. Tesini è statoanche consigliere dell’Unione. Nel 1976 Aristide Tesini è statoeletto per la prima volta depu-tato nelle liste della Dc riconfer-mandosi alle elezioni politichedel 1979. Durante il suo man-dato parlamentare si è occu-pato principalmente del com-mercio ed in particolare è statoil proponente e firmatario della“legge Tesini”, primo provvedi-mento che ha regolamentatole vendite speciali di liquidazio-ni, saldi e promozioni.

in ricordo di...

La scomparsadi Aristide Tesini

E’ stato presidente milanese e nazionale dei dettaglianti

tessili abbigliamento; titolare dello storico

negozio di abbigliamento“Pedraglio” in piazzaCordusio a Milano.

L’impegno politico-parlamentare

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Fino al 10 luglio

ARIETE - (21/3 – 20 /4)Prima decade: il trigonodi Venere rallegra le vo-stre giornate e porta ar-

monia nei rapporti interpersonali.Preludio di un’estate carica di positivenovità.Seconda decade: giornate intensepiene di contatti e impegni piacevoli.L’energia non vi manca e siete in unabotte di ferro per qualunque progettovi stia a cuore.Terza decade: Marte gravita sul vostroSole e vi riempie di vigore e grinta.Giove, Saturno, Venere, Plutone eNettuno mandano influssi positivi in uncielo che in questo mese è “damanuale”.

TORO - (21/4 – 20/5)Prima decade: il mese èpiuttosto altalenante, legiornate in questo pe-

riodo si prospettano noiose, ma prestosarete raggiunti da Marte e vi ritroveretein un turbinio di cose da fare.Seconda decade: dopo la metà digiugno Venere e Saturno dissonantipreannunciano un luglio problematicoe carico di pesanti responsabilità.Pazientate: sono gli ultimi colpi dicoda.Terza decade: da fine mese Venere,Saturno e Nettuno - poco propizi adappoggiarvi - vi renderanno stanchi estressati. Evitate di farvi confondere leidee ed attenzione ai raggiri: il periodoè molto difficile, ma non fatevi scorag-giare dai problemi. Presto le cose sisistemeranno.

GEMELLI - (21/5 – 21/6)Prima decade: Venerepositivo favorisce i rapportiinterpersonali. Il periodo si

profila sereno, ma non dovete correredietro solo a traguardi materiali. Anchelo spirito ha le sue esigenze.Seconda decade: Venere è favorevo-le, ma siete ancora irrequieti e pocopazienti. La tendenza sarà quella diliberarvi da qualunque impegno olegame che limiti la vostra libertà.Terza decade: Venere, Marte eSaturno positivi garantiscono stabilitàed equilibrio ad ogni vostra iniziativa.

CANCRO - (22/6 – 22/7)Prima decade: Mercuriosul Sole per un lungoperiodo favorisce studi,

viaggi e comunicazioni. Lucidità men-tale e buona energia.Seconda decade: con Mercurio sulSole sentite l’esigenza di compiereesperienze nuove. Siete consci deivostri obiettivi e in grado di combatte-re per raggiungerli. Terza decade: Marte in aspetto conflit-tuale vi rende polemici. Riuscirete,però, a svolgere una gran mole dilavoro.

LEONE - (23/7 – 22/8)Prima decade: l’ultimasettimana di giugno e laprima di luglio con Marte

in quadratura al vostro Sole vi rendemolto nervosi e alle prese con qualchecontrattempo. E’ comunque un mo-mento passeggero. Seconda decade: Venere sul Sole pro-spetta un periodo armonioso con rap-porti facilitati e allegri. E’ un buonperiodo: più rilassato e grintoso dopoun inverno difficile anche se Saturno,ancora per qualche settimana, tendea infastidirvi.Terza decade: malgrado Saturno freniancora i vostri progetti, Venere sul Solee Marte positivo promettono un bellissi-mo periodo di grande energia, com-prensione e armonia nei rapporti conun’intensa vita sociale.

VERGINE - (23/8 – 22/9)Prima decade: arriva Mar-te a portare una ventatadi energia positiva e a ren-

dere armoniosi i rapporti interpersonali.Vi sentirete più disponibili e generosi.Seconda decade: Giove e Urano con-tinuano a darvi fastidio, cercate diessere più concilianti. Evitate sotterfugi,firme di contratti, atteggiamenti arro-ganti: potreste rimetterci non poco (sianel pubblico che nel privato).Terza decade: evitate tensioni inutili altri-menti dopo l’estate i rapporti potrebbe-ro diventare molto difficili da gestire.

BILANCIA - (23/9 – 22/10)Prima decade: Mercuriodissonante potrebbe por-tare qualche giornata

lavorativa dal ritmo un po’ frenetico.Seconda decade: Venere vi aiuta agiugno a ritrovare serenità e calma ead affievolire il nervosismo creato daicontrattempi delle scorse settimane.Terza decade: fino al 25 giugno Martein opposizione vi rende irritabili e stres-sati, presi da mille impegni, poi Venerea fine giugno alleggerisce di molto lasituazione e tutto si rasserena in attesadi un’estate divertente e brillante.

SCORPIONE - (23/10 – 21/11)Prima decade: il trigonodi Mercurio favorisce lacomunicazione e il lavoro

mentale. Marte da fine giugno, poi, virende superattivi e in grado di svilup-

pare una gran mole di lavoro.Seconda decade: Venere di traversoinsieme a Saturno non aiuta in questimesi estivi a sopportare caldo, stan-chezza e seccature varie. Il momentonon è dei migliori: pazientate.Terza decade: Venere e Saturno inquadratura rendono il periodo estivo,e il mese di luglio in particolare, moltofaticosi. Sarete ostacolati nei vostri pro-getti e molti nodi di questi ultimi mesiverranno al pettine. Stress e problemida affrontare. Siate disponibili: dopol’estate le cose si appianeranno.

SAGITTARIO - (22/11 – 20/12)Prima decade: Giove visostiene in questi mesi esti-vi, approfittatene per por-

tare avanti i vostri progetti.Seconda decade: Venere, Giove,Marte, Saturno… siete in un momentodi grande fortuna cosmica. E Urano vispinge a cambiar vita e a cercareambienti e persone più consoni allavostra personalità.Terza decade: Venere e Saturno positivia luglio vi aiutano a concretizzare moltescelte. Avete le idee chiare e la consa-pevolezza necessaria per scegliere lastrada più giusta in questo momento diriconoscimento dei vostri meriti.

CAPRICORNO - (21/12 – 19/1)Prima decade: il trigonodi Marte a fine giugnoporta energia e tanta

voglia di fare. Grande capacità orga-nizzativa e rapporti armoniosi.Seconda decade: si presenta più sere-no il periodo da fine giugno, siete me-no stressati fisicamente; avete, però,ancora molto lavoro da smaltire.Terza decade: Marte vi rende nervosi estressati. Sono contrattempi passegge-ri, solo un po’ di stanchezza.

ACQUARIO - (20/1 – 19/2)Prima decade: Marte dafine giugno vi ostacolaportando stanchezza e

poca sopportazione.Seconda decade: Venere e Saturnonon vi sorridono in questi mesi estivi.Responsabilità, contrattempi e personemoleste sono all’ordine del giorno.Terza decade: Venere e Saturno disso-nanti prospettano un’estate piuttostostressante e carica di responsabilità.Evitate litigi e prese di posizione nette.Sino a fine agosto dovrete sopportare,poi la situazione migliora.

PESCI - (20/2 – 20/3)Prima decade: bellissimo iltrigono di Mercurio cherende il periodo carico di

idee brillanti e viaggi interessanti. Seconda decade: con Urano sul Solee Giove ancora dissonante doveteassolutamente cercare di evitare colpidi testa e atteggiamenti arroganti chenon vi gioverebbero.Terza decade: più distesa e serenaappare la situazione in quest’inizio d’e-state. Evitate tensioni inutili sul lavoro ein famiglia.

oroscopo

Sagittario e Ariete Toro e Acquario

Il cielo del meseMercurio è nel Cancro. Venere ènel Leone. Marte è in Ariete, entranel Toro il 24 giugno. Giove è nelSagittario (11 gradi r ). Saturno è nelLeone (22° ). Urano è nei Pesci (18°r). Nettuno è nell’Acquario (21° r).Plutone è nel Sagittario (28° r). Nodolunare a 9° dei Pesci.

Il Sole è nella costellazionedei Gemelli, entra nelCancro il 21Giugno alle18.08. La Luna è

piena il 30 giugno alle15.48 a 8° del Capricorno.E’ favorevole per Vergine e Toro.

(A cura di E.T.)

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