20
«La Voce» - Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto e-mail: [email protected] - Responsabile Angelo Gargiuli Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Garibaldi, 31 - Tel. 3397933012 - 0761.826066 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via Paternocchio, 35 - Montefiascone - Tel. e Fax: 0761.826297 - e-mail: [email protected] ANNO 49 - N°4 - APRILE 2016 - Via Garibaldi, 31 - Tel. 0761.826066 - Montefiascone (VT) - “Poste Italiane SpA - Sped. in A.P. - Art. 1 Comma 2 D.L. 353 del 24/12/2003 - DCB Centro Viterbo” “Lodate il Signore perché è buono: perché eterna è la sua misericordia” (Sal 135,1) Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua! Gesù Cristo, incarnazione della misericordia di Dio, per amore è morto sulla croce e per amore è risorto. Per questo oggi proclamiamo: Gesù è il Signore! La sua Risurrezione realizza pienamente la profezia del Salmo: la misericordia di Dio è eterna, il suo amore è per sempre, non muore mai. Possiamo confidare totalmente in Lui, e gli rendiamo grazie perché per noi è disceso fino in fondo all’abisso. Di fronte alle voragini spirituali e morali dell’umanità, di fronte ai vuoti che si aprono nei cuori e che provo- cano odio e morte, solo un’infinita misericordia può darci salvezza. Solo Dio può riempire col suo amore questi vuoti, questi abissi, e permetterci di non sprofondare ma di continuare a camminare insieme verso la Terra della libertà e della vita. L’annuncio gioioso della Pasqua: Gesù, il crocifis- so, non è qui, è risorto (cfr Mt 28,5-6) ci offre la consolante certezza che l’abisso della morte è stato varcato e, con esso, sono stati sconfitti il lutto, il lamento e l’affanno (cfr Ap 21,4). Il Signore, che ha patito l’abbandono dei suoi discepoli, il peso di una ingiusta condanna e la vergogna di una morte infame, ci rende ora partecipi della sua vita immortale e ci dona il suo sguardo di tene- rezza e di compassione verso gli affamati e gli assetati, i forestieri e i carcerati, gli emarginati e gli scartati, le vittime del sopruso e della violen- za. Il mondo è pieno di persone che soffrono nel corpo e nello spirito, mentre le cronache giorna- liere si riempiono di notizie di efferati delitti, che non di rado si consumano tra le mura domesti- che, e di conflitti armati su larga scala che sotto- mettono intere popolazioni a indicibili prove. Cristo risorto indica sentieri di speranza alla cara Siria, Paese dilaniato da un lungo conflitto, con il suo triste corteo di distruzione, morte, disprezzo del diritto umanitario e disfacimento della convivenza civile. Alla potenza del Signore risorto affidiamo i col- loqui in corso, affinché con la buona volontà e la col- laborazione di tutti si possano raccogliere frutti di pace e avviare la costruzione di una società fraterna, rispettosa della dignità e dei diritti di ogni cittadino. Il messaggio di vita, risuonato per bocca dell’Angelo presso la pietra ribaltata nel sepolcro, sconfigga la durezza dei cuori e promuova un incontro fecon- do di popoli e di culture nelle altre zone del baci- no del Mediterraneo e del Medio Oriente, in parti- colare in Iraq, nello Yemen e in Libia. L’immagine dell’uomo nuovo, che splende sul volto di Cristo, favorisca in Terrasanta la convi- venza fra Israeliani e Palestinesi, come anche la paziente disponibilità e il quotidiano impegno ad adoperarsi per edificare le basi di una pace giusta e duratura tramite un negoziato diretto e sincero. Il Signore della vita accompagni pure gli sforzi intesi a raggiungere una soluzione definitiva alla guerra in Ucraina, ispirando e sostenendo anche le iniziative di aiuto umanitario, tra cui la liberazione di persone detenute. Il Signore Gesù, nostra Pace (Ef 2,14), che risorgen- do ha vinto il male e il peccato, stimoli in questa festa di Pasqua la nostra vicinanza alle vittime del terrorismo, forma cieca ed efferata di violenza che non cessa di spargere sangue innocente in diverse parti del mondo, come è avvenuto nei recenti atten- tati in Belgio, Turchia, Nigeria, Ciad, Camerun, Costa d’Avorio e Iraq; volga a buon esito i fer- menti di speranza e le prospettive di pace dell’Africa; penso in particolare al Burundi, al Mozambico, alla Repubblica Democratica del Congo e al Sud Sudan, segnati da tensioni politi- che e sociali. Con le armi dell’amore, Dio ha sconfitto l’egoi- smo e la morte; il suo Figlio Gesù è la porta della misericordia spalancata per tutti. Il suo messaggio pasquale si proietti sempre più sul popolo venezue- lano nelle difficili condizioni in cui si trova a vivere e su quanti hanno in mano i destini del Paese, affinché si possa lavorare in vista del bene comune, cercan- do spazi di dialogo e collaborazione con tutti. Ovunque ci si adoperi per favorire la cultura dell’incontro, la giustizia e il rispetto reciproco, che soli possono garantire il benessere spiritua- le e materiale dei cittadini. Il Cristo risorto, annuncio di vita per l’intera umanità, si riverbera nei secoli e ci invita a non dimenticare gli uomini e le donne in cammino alla ricerca di un futuro migliore, schiera sempre più numerosa di migranti e di rifugiati - tra cui molti bambini - in fuga dalla guerra, dalla fame, dalla povertà e dall’ingiustizia sociale. Questi nostri fratelli e sorelle, sulla loro stra- da incontrano troppo spesso la morte o comunque il rifiuto di chi potrebbe offrire loro accoglienza e aiuto. L’appuntamento del prossimo Vertice Umanitario Mondiale non tralasci di mettere al centro la perso- na umana con la sua dignità e di elaborare politiche capaci di assistere e proteggere le vittime di conflitti e di altre emergenze, soprattutto i più vulnerabili e quanti sono perseguitati per motivi etnici e religiosi. In questo giorno glorioso, “gioisca la terra inondata da così grande splendore” (cfr Preconio pasquale), eppure tanto maltrattata e vilipesa da uno sfrutta- mento avido di guadagno, che altera gli equilibri della natura. Penso specialmente a quelle aree col- pite dagli effetti dei cambiamenti climatici, che non di rado provocano siccità o violente inondazioni, con conseguenti crisi alimentari in diverse parti del pia- neta. Con i nostri fratelli e sorelle che sono perseguitati per la fede e per la loro fedeltà al nome di Cristo e dinanzi al male che sembra avere la meglio nella vita di tante persone, riascoltiamo la consolante parola del Signore: “Non abbiate paura! Io ho vinto il mondo!” (Gv 16,33). Oggi è il giorno fulgido di questa vittoria, perché Cristo ha calpestato la morte e con la sua risurrezione ha fatto risplendere la vita e l’immortalità (cfr 2 Tim 1,10). “Egli ci ha fatto passare dalla schiavitù alla libertà, dalla tristezza alla gioia, dal lutto alla festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla redenzione. Perciò diciamo davanti a Lui: Alleluja!” (Melitone di Sardi, Omelia Pasquale). A quanti nelle nostre società hanno perso ogni speranza e gusto di vivere, agli anziani sopraffatti che nella solitudine sentono venir meno le forze, ai giovani a cui sembra mancare il futuro, a tutti rivol- go ancora una volta le parole del Risorto: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose... A colui che ha sete darò gratuitamente acqua dalla fonte della vita” ( Ap 21,5-6). Questo rassicurante messaggio di Gesù, aiuti ciascuno di noi a ripartire con più corag- gio e speranza per costruire strade di riconciliazione con Dio e con i fratelli. Ne abbiamo tanto bisogno! Cari fratelli e sorelle, desidero rinnovare i miei auguri di Buona Pasqua a tutti voi, venuti da Roma e da diversi Paesi, come pure a quanti sono collegati attra- verso la televisione, la radio e gli altri mezzi di comunicazione. Possa risuonare nei vostri cuori, nelle vostre famiglie e comunità l’annun- cio della Risurrezione, accompagnata dalla calda luce della presenza di Gesù Vivo: pre- senza che rischiara, conforta, perdona, rasse- rena... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché ognu- no possa trovare misericordia. Vi ringrazio per la vostra presenza e la vostra gioia in questo giorno di festa. Un ringra- ziamento particolare per il dono dei fiori, che anche quest’anno provengono dai Paesi Bassi. Portate a tutti la gioia di Cristo Risorto. E per favore, non dimenticate di pregare per me. Buon pranzo pasquale e arrivederci! “Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pace che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole”. “Quando siamo stanchi, delusi, tristi, sen- tiamo il peso dei nostri peccati, pensiamo di non farcela? Non chiudiamoci in noi stes- si”, “non perdiamo la fiducia, non rassegna- moci mai”. “Gesù non è morto, è risorto, è il Vivente. Non è semplicemente tornato in vita, ma è la vita stessa, perché è il Figlio di Dio, che è il Vivente”. Il Pontefice Facciamo nostre queste parole di auguri di papa Francesco. Valgono per me e voi tutti. Riportiamo il testo completo del tradizionale messag- gio di auguri “Urbi et Orbi” recitato da papa Francesco dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica Vaticana e trasmesso in mondovisione. Messaggio di auguri del Papa Francesco

Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

«La Voce» - Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto e-mail: [email protected] - Responsabile Angelo GargiuliDirezione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Garibaldi, 31 - Tel. 3397933012 - 0761.826066 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982

Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via Paternocchio, 35 - Montefiascone - Tel. e Fax: 0761.826297 - e-mail: [email protected]

ANNO 49 - N°4 - APRILE 2016 - Via Garibaldi, 31 - Tel. 0761.826066 - Montefiascone (VT) - “Poste Italiane SpA - Sped. in A.P. - Art. 1 Comma 2 D.L. 353 del 24/12/2003 - DCB Centro Viterbo”

“Lodate il Signore perché è buono:perché eterna è la sua misericordia”

(Sal 135,1)

Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua!Gesù Cristo, incarnazione della misericordia di Dio,per amore è morto sulla croce e per amore è risorto.Per questo oggi proclamiamo: Gesù è il Signore!La sua Risurrezione realizza pienamente la profeziadel Salmo: la misericordia di Dio è eterna, il suoamore è per sempre, non muore mai. Possiamoconfidare totalmente in Lui, e gli rendiamo grazieperché per noi è disceso fino in fondo all’abisso.Di fronte alle voragini spirituali e morali dell’umanità,di fronte ai vuoti che si aprono nei cuori e che provo-cano odio e morte, solo un’infinita misericordiapuò darci salvezza. Solo Dio può riempire col suoamore questi vuoti, questi abissi, e permetterci dinon sprofondare ma di continuare a camminareinsieme verso la Terra della libertà e della vita.L’annuncio gioioso della Pasqua: Gesù, il crocifis-so, non è qui, è risorto (cfr Mt 28,5-6) ci offre laconsolante certezza che l’abisso della morte è statovarcato e, con esso, sono stati sconfitti il lutto, illamento e l’affanno (cfr Ap 21,4). Il Signore, che hapatito l’abbandono dei suoi discepoli, il peso diuna ingiusta condanna e la vergogna di unamorte infame, ci rende ora partecipi della suavita immortale e ci dona il suo sguardo di tene-rezza e di compassione verso gli affamati e gliassetati, i forestieri e i carcerati, gli emarginati egli scartati, le vittime del sopruso e della violen-za. Il mondo è pieno di persone che soffrono nelcorpo e nello spirito, mentre le cronache giorna-liere si riempiono di notizie di efferati delitti, chenon di rado si consumano tra le mura domesti-che, e di conflitti armati su larga scala che sotto-mettono intere popolazioni a indicibili prove.Cristo risorto indica sentieri di speranza alla caraSiria, Paese dilaniato da un lungo conflitto, con ilsuo triste corteo di distruzione, morte, disprezzo deldiritto umanitario e disfacimento della convivenzacivile. Alla potenza del Signore risorto affidiamo i col-loqui in corso, affinché con la buona volontà e la col-laborazione di tutti si possano raccogliere frutti dipace e avviare la costruzione di una società fraterna,rispettosa della dignità e dei diritti di ogni cittadino. Ilmessaggio di vita, risuonato per bocca dell’Angelopresso la pietra ribaltata nel sepolcro, sconfigga ladurezza dei cuori e promuova un incontro fecon-do di popoli e di culture nelle altre zone del baci-no del Mediterraneo e del Medio Oriente, in parti-colare in Iraq, nello Yemen e in Libia.L’immagine dell’uomo nuovo, che splende sulvolto di Cristo, favorisca in Terrasanta la convi-venza fra Israeliani e Palestinesi, come anche lapaziente disponibilità e il quotidiano impegno ad

adoperarsi per edificare le basi di una pace giusta eduratura tramite un negoziato diretto e sincero. IlSignore della vita accompagni pure gli sforziintesi a raggiungere una soluzione definitiva allaguerra in Ucraina, ispirando e sostenendo anche leiniziative di aiuto umanitario, tra cui la liberazione dipersone detenute. Il Signore Gesù, nostra Pace (Ef 2,14), che risorgen-do ha vinto il male e il peccato, stimoli in questafesta di Pasqua la nostra vicinanza alle vittime delterrorismo, forma cieca ed efferata di violenza chenon cessa di spargere sangue innocente in diverseparti del mondo, come è avvenuto nei recenti atten-tati in Belgio, Turchia, Nigeria, Ciad, Camerun,Costa d’Avorio e Iraq; volga a buon esito i fer-menti di speranza e le prospettive di pacedell’Africa; penso in particolare al Burundi, alMozambico, alla Repubblica Democratica delCongo e al Sud Sudan, segnati da tensioni politi-che e sociali.Con le armi dell’amore, Dio ha sconfitto l’egoi-smo e la morte; il suo Figlio Gesù è la porta dellamisericordia spalancata per tutti. Il suo messaggiopasquale si proietti sempre più sul popolo venezue-lano nelle difficili condizioni in cui si trova a vivere esu quanti hanno in mano i destini del Paese, affinchési possa lavorare in vista del bene comune, cercan-do spazi di dialogo e collaborazione con tutti.Ovunque ci si adoperi per favorire la culturadell’incontro, la giustizia e il rispetto reciproco,che soli possono garantire il benessere spiritua-le e materiale dei cittadini. Il Cristo risorto,annuncio di vita per l’intera umanità, si riverbera neisecoli e ci invita a non dimenticare gli uomini e ledonne in cammino alla ricerca di un futuro migliore,schiera sempre più numerosa di migranti e dirifugiati - tra cui molti bambini - in fuga dallaguerra, dalla fame, dalla povertà e dall’ingiustiziasociale. Questi nostri fratelli e sorelle, sulla loro stra-da incontrano troppo spesso la morte o comunque ilrifiuto di chi potrebbe offrire loro accoglienza e aiuto.L’appuntamento del prossimo Vertice UmanitarioMondiale non tralasci di mettere al centro la perso-na umana con la sua dignità e di elaborare politichecapaci di assistere e proteggere le vittime di conflittie di altre emergenze, soprattutto i più vulnerabili equanti sono perseguitati per motivi etnici e religiosi.In questo giorno glorioso, “gioisca la terra inondatada così grande splendore” (cfr Preconio pasquale),eppure tanto maltrattata e vilipesa da uno sfrutta-mento avido di guadagno, che altera gli equilibridella natura. Penso specialmente a quelle aree col-pite dagli effetti dei cambiamenti climatici, che non dirado provocano siccità o violente inondazioni, conconseguenti crisi alimentari in diverse parti del pia-neta. Con i nostri fratelli e sorelle che sono perseguitatiper la fede e per la loro fedeltà al nome di Cristo e

dinanzi al male che sembra avere la meglio nellavita di tante persone, riascoltiamo la consolanteparola del Signore: “Non abbiate paura! Io hovinto il mondo!” (Gv 16,33). Oggi è il giorno fulgidodi questa vittoria, perché Cristo ha calpestato lamorte e con la sua risurrezione ha fatto risplenderela vita e l’immortalità (cfr 2 Tim 1,10). “Egli ci ha fatto passare dalla schiavitù allalibertà, dalla tristezza alla gioia, dal lutto allafesta, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù allaredenzione. Perciò diciamo davanti a Lui:Alleluja!” (Melitone di Sardi, Omelia Pasquale). Aquanti nelle nostre società hanno perso ognisperanza e gusto di vivere, agli anziani sopraffattiche nella solitudine sentono venir meno le forze, aigiovani a cui sembra mancare il futuro, a tutti rivol-go ancora una volta le parole del Risorto: “Ecco, iofaccio nuove tutte le cose... A colui che ha setedarò gratuitamente acqua dalla fonte della vita”(Ap 21,5-6). Questo rassicurante messaggio diGesù, aiuti ciascuno di noi a ripartire con più corag-gio e speranza per costruire strade di riconciliazionecon Dio e con i fratelli. Ne abbiamo tanto bisogno!

Cari fratelli e sorelle,desidero rinnovare i miei auguri di Buona

Pasqua a tutti voi, venuti da Roma e da diversiPaesi, come pure a quanti sono collegati attra-verso la televisione, la radio e gli altri mezzi dicomunicazione. Possa risuonare nei vostricuori, nelle vostre famiglie e comunità l’annun-cio della Risurrezione, accompagnata dallacalda luce della presenza di Gesù Vivo: pre-senza che rischiara, conforta, perdona, rasse-rena... Cristo ha vinto il male alla radice: è laPorta della salvezza, spalancata perché ognu-no possa trovare misericordia.

Vi ringrazio per la vostra presenza e lavostra gioia in questo giorno di festa. Un ringra-ziamento particolare per il dono dei fiori, cheanche quest’anno provengono dai Paesi Bassi.

Portate a tutti la gioia di Cristo Risorto. Eper favore, non dimenticate di pregare per me.Buon pranzo pasquale e arrivederci!

“Se ti sembra difficile seguirlo, non averepaura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti èvicino, è con te e ti darà la pace che cerchi ela forza per vivere come Lui vuole”.“Quando siamo stanchi, delusi, tristi, sen-tiamo il peso dei nostri peccati, pensiamo dinon farcela? Non chiudiamoci in noi stes-si”, “non perdiamo la fiducia, non rassegna-moci mai”.“Gesù non è morto, è risorto, è il Vivente.Non è semplicemente tornato in vita, ma èla vita stessa, perché è il Figlio di Dio, che èil Vivente”.

Il Pontefice

Facciamo nostre queste parole di auguri dipapa Francesco. Valgono per me e voi tutti.

Riportiamo il testo completo del tradizionale messag-gio di auguri “Urbi et Orbi” recitato da papaFrancesco dalla Loggia delle Benedizioni dellaBasilica Vaticana e trasmesso in mondovisione.

Messaggio di auguri del Papa Francesco

Page 2: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 2

ORARIO FESTIVO EESSTT IIVVOOSANTE MESSE

Corpus Domini - Le CosteS. Giuseppe - Le MosseS. Maria del Giglio - Zepponami

S. Flaviano (ultima del mese e ultimosabato del mese: Battesimi)

S. Flaviano

S. Francesco

7,30

8,00

9,00

9,30

10,00

11,00

MESSA VESPERTINA FESTIVA DEL SABATO16,30

18,00

Divino Amore

S. Maria delle GrazieCorpus Domini - Le CosteS. Pietro - BenedettineVilla S. Margherita

S. FrancescoS. Maria del Riposo (Fiordini)Villa S. Margherita

Corpus Domini - Le CosteS. Maria del Giglio - Zepponami

S. FlavianoS. Giuseppe - Le MosseS. Maria della Vittoria (P. Cappuccini)Villa S. Margherita

S. Margherita (ogni 1ª domenicaSantuario S. Lucia - Battesimi)

11,30

12,00

18,00

19,00

MONTEFIASCONE

S. Maria del Giglio - Zepponami

S. Margherita (ogni 1° sabatoSantuario S. Lucia - Battesimi)

ORARIO FERIALE

ore 7,30:ore 9,00:

ore 18,00:

BenedettineSan Flaviano(sabatoMadonna delle GrazieChiesa del Divino Amore

Udienza 4 febbraio 2016 Udienza 17 marzo 2016

Cari fratelli e sorelle, buongiorno. La Sacra Scrittura ci presenta Dio come misericordia infinita, maanche come giustizia perfetta. Come conciliare le due cose? Come siarticola la realtà della misericordia con le esigenze della giustizia?Potrebbe sembrare che siano due realtà che si contraddicono; in realtànon è così, perché è proprio la misericordia di Dio che porta a com-pimento la vera giustizia. Ma di quale giustizia si tratta?Se pensiamo all’amministrazione legale della giustizia, vediamo che chisi ritiene vittima di un sopruso si rivolge al giudice in tribunale e chiedeche venga fatta giustizia. Si tratta di una giustizia retributiva, che infliggeuna pena al colpevole, secondo il principio che a ciascuno deve esseredato ciò che gli è dovuto. Come recita il libro dei Proverbi: «Chi pratica lagiustizia è destinato alla vita, ma chi persegue il male è destinato allamorte» (11,19). Anche Gesù ne parla nella parabola della vedova cheandava ripetutamente dal giudice e gli chiedeva: «Fammi giustizia controil mio avversario» (Lc 18,3).Questa strada però non porta ancora alla vera giustizia perché in realtànon vince il male, ma semplicemente lo argina. È invece solo rispon-dendo ad esso con il bene che il male può essere veramente vinto.Ecco allora un altro modo di fare giustizia che la Bibbia ci presenta comestrada maestra da percorrere. Si tratta di un procedimento che evita ilricorso al tribunale e prevede che la vittima si rivolga direttamente al col-pevole per invitarlo alla conversione, aiutandolo a capire che sta facendoil male, appellandosi alla sua coscienza. In questo modo, finalmente rav-veduto e riconoscendo il proprio torto, egli può aprirsi al perdono che laparte lesa gli sta offrendo. E questo è bello: a seguito della persuasionedi ciò che è male, il cuore si apre al perdono, che gli viene offerto. È que-sto il modo di risolvere i contrasti all’interno delle famiglie, nelle relazionitra sposi o tra genitori e figli, dove l’offeso ama il colpevole e desiderasalvare la relazione che lo lega all’altro. Non tagliare quella relazione,quel rapporto.Certo, questo è un cammino difficile. Richiede che chi ha subìto il tortosia pronto a perdonare e desideri la salvezza e il bene di chi lo ha offeso.Ma solo così la giustizia può trionfare, perché, se il colpevole riconosce ilmale fatto e smette di farlo, ecco che il male non c’è più, e colui che eraingiusto diventa giusto, perché perdonato e aiutato a ritrovare la via delbene. E qui c’entra proprio il perdono, la misericordia.È così che Dio agisce nei confronti di noi peccatori. Il Signore continua-mente ci offre il suo perdono e ci aiuta ad accoglierlo e a prenderecoscienza del nostro male per potercene liberare. Perché Dio non vuolela nostra condanna, ma la nostra salvezza. Dio non vuole la condannadi nessuno! Qualcuno di voi potrà farmi la domanda: “Ma Padre, la con-danna di Pilato se la meritava? Dio la voleva?” – No! Dio voleva salvarePilato e anche Giuda, tutti! Lui il Signore della misericordia vuole salvaretutti!. Il problema è lasciare che Lui entri nel cuore. Tutte le parole deiprofeti sono un appello appassionato e pieno di amore che ricerca lanostra conversione. Ecco cosa il Signore dice attraverso il profetaEzechiele: «Forse che io ho piacere della morte del malvagio […] o nonpiuttosto che desista dalla sua condotta e viva?» (18,23; cfr 33,11), quel-lo che piace a Dio!E questo è il cuore di Dio, un cuore di Padre che ama e vuole che isuoi figli vivano nel bene e nella giustizia, e perciò vivano in pienez-za e siano felici. Un cuore di Padre che va al di là del nostro piccoloconcetto di giustizia per aprirci agli orizzonti sconfinati della sua miseri-cordia. Un cuore di Padre che non ci tratta secondo i nostri peccati enon ci ripaga secondo le nostre colpe, come dice il Salmo (103,9-10). Eprecisamente è un cuore di padre che noi vogliamo incontrare quandoandiamo nel confessionale. Forse ci dirà qualcosa per farci capire meglioil male, ma nel confessionale tutti andiamo a trovare un padre che ciaiuti a cambiare vita; un padre che ci dia la forza di andare avanti; unpadre che ci perdoni in nome di Dio. E per questo essere confessori èuna responsabilità tanto grande, perché quel figlio, quella figlia che vieneda te cerca soltanto di trovare un padre. E tu, prete, che sei lì nelconfessionale, tu stai lì al posto del Padre che fa giustizia con la suamisericordia.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno.Nel libro del profeta Geremia, i capitoli 30 e 31 sono detti “libro della consolazione”, per-ché in essi la misericordia di Dio si presenta con tutta la sua capacità di confortare eaprire il cuore degli afflitti alla speranza. Oggi vogliamo anche noi ascoltare questo mes-saggio di consolazione. Geremia si rivolge agli israeliti che sono stati deportati in terra straniera e preannuncia ilritorno in patria. Questo rientro è segno dell’amore infinito di Dio Padre che nonabbandona i suoi figli, ma se ne prende cura e li salva. L’esilio era stata un’esperien-za devastante per Israele. La fede aveva vacillato perché in terra straniera, senza il tem-pio, senza il culto, dopo aver visto il paese distrutto, era difficile continuare a crederealla bontà del Signore. Mi viene il pensiero della vicina Albania e come dopo tantapersecuzione e distruzione è riuscita ad alzarsi nella dignità e nella fede. Così avevanosofferto gli israeliti nell’esilio.Anche noi possiamo vivere a volte una sorta di esilio, quando la solitudine, la sof-ferenza, la morte ci fanno pensare di essere stati abbandonati da Dio. Quante volteabbiamo sentito questa parola: “Dio si è dimenticato di me”: sono persone che soffronoe si sentono abbandonate. E quanti nostri fratelli invece stanno vivendo in questo tempouna reale e drammatica situazione di esilio, lontani dalla loro patria, con negli occhiancora le macerie delle loro case, nel cuore la paura e spesso, purtroppo, il dolore perla perdita di persone care! In questi casi uno può chiedersi: dov’è Dio? Come è possibi-le che tanta sofferenza possa abbattersi su uomini, donne e bambini innocenti? E quan-do cercano di entrare in qualche altra parte gli chiudono la porta. E sono lì, al confineperché tante porte e tanti cuori sono chiusi. I migranti di oggi che soffrono il freddo,senza cibo e non possono entrare, non sentono l’accoglienza. A me piace tanto senti-re quando vedo le nazioni, i governanti che aprono il cuore e aprono le porte!Il profeta Geremia ci dà una prima risposta. Il popolo esiliato potrà tornare a vedere lasua terra e a sperimentare la misericordia del Signore. È il grande annuncio di consola-zione: Dio non è assente neppure oggi in queste drammatiche situazioni, Dio è vicino, efa opere grandi di salvezza per chi confida in Lui. Non si deve cedere alla disperazione,ma continuare ad essere sicuri che il bene vince il male e che il Signore asciugherà ognilacrima e ci libererà da ogni paura. Perciò Geremia presta la sua voce alle parole d’a-more di Dio per il suo popolo: «Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo aesserti fedele. Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata, vergine d’Israele. Di nuovoprenderai i tuoi tamburelli e avanzerai danzando tra gente in festa» (31,3-4).Il Signore è fedele, non abbandona alla desolazione. Dio ama di un amore senza fine,che neppure il peccato può frenare, e grazie a Lui il cuore dell’uomo si riempie di gioia edi consolazione. Il sogno consolante del ritorno in patria continua nelle parole del profe-ta, che rivolgendosi a quanti ritorneranno a Gerusalemme dice:«Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion, andranno insieme verso i beni delSignore, verso il grano, il vino e l’olio, i piccoli del gregge e del bestiame.Saranno come un giardino irrigato, non languiranno più» (31,12).Nella gioia e nella riconoscenza, gli esuli torneranno a Sion, salendo sul monte santoverso la casa di Dio, e così potranno di nuovo innalzare inni e preghiere al Signore cheli ha liberati. Questo ritornare a Gerusalemme e ai suoi beni è descritto con un verboche letteralmente vuol dire “affluire, scor rere”. Il popolo è visto, in un movimento para-dossale, come un fiume in piena che scorre verso l’altura di Sion, risalendo verso lacima del monte. Un’immagine ardita per dire quanto è grande la misericordia delSignore! La terra, che il popolo aveva dovuto abbandonare, era divenuta preda di nemi-ci e desolata. Adesso, invece, riprende vita e rifiorisce. E gli esuli stessi saranno comeun giardino irrigato, come una terra fertile. Israele, riportato in patria dal suo Signore,assiste alla vittoria della vita sulla morte e della benedizione sulla maledizione.È così che il popolo viene fortificato e consolato da Dio. Questa parola è importante:consolato! I rimpatriati ricevono vita da una fonte che gratuitamente li irriga.A questo punto, il profeta annuncia la pienezza della gioia, e sempre a nome di Dio pro-clama: «Cambierò il loro lutto in gioia, li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni»(31,13).Il salmo ci dice che quando tornarono in patria la bocca gli si riempie di sorriso; è unagioia tanto grande! E’ il dono che il Signore vuole fare anche a ciascuno di noi, con ilsuo perdono che converte e riconcilia.Il profeta Geremia ci ha dato l’annuncio, presentando il ritorno degli esiliati comeun grande simbolo della consolazione data al cuore che si converte. Il SignoreGesù, da parte sua, ha portato a compimento questo messaggio del profeta. Ilvero e radicale ritorno dall’esilio e la confortante luce dopo il buio della crisi difede, si realizza a Pasqua, nell’esperienza piena e definitiva dell’amore di Dio,amore misericordioso che dona gioia, pace e vita eterna.

È il perdono la vera giustizia Il bene vince il male

Papa Francesco

Page 3: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

pag. 3LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016

VECCHIE FOTO1952

Castrum Montis Flasconisdi GIANCARLO BRECCOLA

L’assedio della rocca di Montefiascone

I presupposti della vicendasembrano scaturire dalle ten-sioni che - dopo la drammati-ca battaglia del 29 agosto1315, combattuta nei pressi diMontecatini e vinta a sorpresadalle forze ghibelline – sorse-ro tra le due fazioni. Contrastiche costrinsero non soloFirenze, ma anche lo StatoPontificio e il Regno di Napolia rivedere le proprie mireespansionistiche. Allo stessotempo la sconfitta fu, per leforze guelfe, un forte stimoloalla rivincita e al riscatto1. Orvieto, che costituiva il cen-tro della potenza guelfa nelPatrimonio, divenne il riferi-mento politico di una ribellio-ne contro il malgoverno delvicario Bernard di Coucy econtro la supremazia ghibelli-na nella provincia. La conqui-sta del castrum diMontefiascone - in quantoresidenza di Bernard e quindiobiettivo strategico primario - costituiva un’azione certamente temeraria in quan-to dalla rocca di Montefiascone, che era la più forte e munita fra tutte quelle delPatrimonio, si poteva opporre una strenua resistenza, e anche perché l’atto in sési palesava come oltraggio al rappresentante del potere ufficiale, nonché delittodi lesa maestà e quindi le conseguenze spirituali e temporali che tali colpe pote-vano comportare si potevano prevedere gravi.Ciò nonostante, il 24 novembre 1315, un agguerrito esercito - il cui maggior con-tingente era costituito da orvietani con elementi della famiglia Monaldeschi inprima linea - mosse alla volta di Montefiascone. Altri ribelli provenivano daBolsena, San Lorenzo e Grotte di Castro, tutte località della Val di Lago in partedipendenti da Orvieto. Tra i nobili vi erano Poncello Orsini, signore nel viterbesedei castelli di Soriano, Vallerano, Bulsignano, Corgnenta nuova, Corgnenta vec-chia e Corchiano; i signori “de Farneto”; i signori di Bisenzo e Capodimonte; isignori di Capalbio e quelli d’Alviano. Partecipavano all’impresa anche i comunidi Toscanella e Montalto.Va da sé che, a fronte di un tale schieramento di forze, la conquista del borgo diMontefiascone non creò particolari difficoltà, mentre ciò che non andò secondo ipiani fu l’espugnazione della rocca. Questa è la ricostruzione del fatto dalle paro-le dell’Antonelli.

L’occupazione di Montefiascone da parte delle milizie confederate, stantel’accordo coi maggiorenti del luogo, riuscì facile e pronta. Penetrate dappri-ma nei borghi, che si allungavano per il declivio del monte e che costituiva-no la parte inferiore e più nuova del “castrum”, le soldatesche si gettaronocon furore selvaggio sopra i devoti al vicario ivi dimoranti, commettendoogni sorta di eccessi. Si spinsero quindi nel “castrum” più antico addossatoalla rupe in cima a cui sorgeva la rocca, e diviso per un grande arco dall’in-feriore, e vi ripeterono il saccheggio e la strage. Giunte finalmente a tocca-re la meta agognata, le mura di quella rocca, ove colto di sorpresa erasidovuto rinchiudere Bernardo di Coucy, la cinsero di durissimo assedio.Innalzarono tutt’attorno grandi barricate di legname e di pietre, per toglierleogni comunicazione coll’esterno, e poi con grande impeto l’assaltarono,molti malmenando ed uccidendo di quelli che stavano alla difesa, ed appic-cando perfino il fuoco alla porta del palazzo; nel qual trambusto molti libri di

sentenze e di sbandimenti, ed i registri stessi della curia del Patrimonio,documenti di un esecrato governo agli occhi dei ribelli, andarono dispersi edistrutti. Tornarono più volte all’attacco, in modo che la rocca stretta daogni parte era per cedere, ed il vicario con i pochi suoi fidi ridotto a cibarsidi scarso pane e di acqua [Pane açimo et aqua cisterne] disperava omaidella propria sorte. Ma all’ultimo momento i ghibellini, che non appena dif-fusasi pel Patrimonio la nuova del fatto inaudito si erano adoperati a rauna-re le loro forze, vennero in aiuto degli assediati.

In perfetto stile "arrivano i nostri", giunsero quindi in soccorso del legato Bernardmolti viterbesi agli ordini del prefetto Manfredi di Vico. A loro si erano uniti i fuo-riusciti politici di Orvieto, i ghibellini cornetani, i conti di Anguillara, di Santa Fiora,Guittuccio di Bisenzo e i signori di Baschi. Il 29 novembre, cioè cinque giornidopo l’inizio dell’attacco, le forze ghibelline piombarono sugli assedianti guelfiche, presi di sopresa, si sbandarono dandosi alla fuga e abbandonando armi,cavalli e ordigni bellici. Così nella cronaca di Cipriano Manente.

Et in tempo di notte li Ghibellini presero la terra, et fecero prigione Monaldo[di Catalano Monaldeschi] con molti altri, et molti ne furon occisi, et alcunifuggirono in camiscia. Monaldo per liberarsi pagò trecento fiorini d’oro. Indetta battaglia fu occiso il Conte Francesco di Parulfo Monte Marte [CeccoFarolfo di Montemarte], dal Sig. Ugolino da Monte Marano nella groppa delcavallo del Signor Silvestro Gatto2.

E così in quella decisamente più “leggera” e scanzonata di Niccola della Tuccia.

Il dì penultimo di novembre [1315], di sabato fu pigliato Monteflascone emesso a sacco da Viterbesi; e per derisione andavano tutti festeggiandoper la terra a cavallo su l’asini3.

La reazione delle autorità ecclesiastiche fu severa e immediata. Tutti i ribelli ven-nero citati a comparire avanti al giudice generale del Patrimonio nel palazzodella curia in Montefiascone. Nessuno si presentò e quindi, con sentenza del 24dicembre 1315, tutti furono condannati in contumacia. La punizione più gravosa,una multa di 50.000 marche d’argento, fu quella di Orvieto, quindi di Toscanellacon 25.000 marche. Le sanzioni colpirono anche tutte le terre del distretto diOrvieto e quelle terre fuori distretto che lo avevano aiutato. Analoghe pene,opportunamente dimensionate, furono decretate per i nobili di Orvieto, per i loroseguaci e per tutti i suoi abitanti. Anche un considerevole numero di montefia-sconesi vennero condannati a pagare ammende. Furono poi comminate altrepene non pecuniarie, come l’esilio e la conseguente confisca dei beni; la perditadella facoltà di far testamento e di ereditare; l’annullamento delle franchigie edelle concessioni feudali; il proscioglimento dei debitori da qualsivoglia obbligonei confronti dei condannati; l’atterramento delle torri e dei palazzi; l’interdizioneai giudici e ai notai delle località che erano insorte. Ai ribelli furono concessi cin-que giorni di tempo per fare atto di sottomissione e impostare una difesa, dopo diche la sentenza sarebbe divenuta definitiva.Per quanto riguarda Montefiascone, c’è da dire che, espulso il podestà, esiliati inobili e i popolani ribelli che avevano accolto le truppe guelfe, nel castrum eranorimaste poche famiglie fedeli al Vicario. Il 6 dicembre, alla presenza del Coucy edel pubblico parlamento, Montefiascone fece quindi atto di sottomissione aViterbo per dieci anni. Fu probabilmente in questo contesto che l’epigrafe dellachiesa di Sant’Andrea, relativa al un precedente accordo polit ico traMontefiascone, Viterbo e Orvieto [vedi la puntata precedente], dovette subire ledannose conseguenze di una rabbiosa damnatio memoriae, venendo scalpellatae resa parzialmente leggibile.

(segue-28)

A ricompensa dell’aiuto concesso dai viterbesi in occasione dell’assedio di Montefiascone,

Bernardo di Coucy dona a Viterbo lo stendardo dellaChiesa (Sala Regia del Palazzo dei Priori - Viterbo)

1 Le notizie che seguono sono prevalentemente tratte dal testo di MERCURIO ANTONELLI,Una ribellione contro il Vicario del Patrimonio Bernardo di Coucy, in “Archivio della RealeSocietà Romana di Storia Patria”, vol. XX, 1897, fasc. 1-2, pp. 177-215. 2 MANENTE, pp. 193-194.3 CIAMPI, p. 33.

Sono le insegnanti dell’Istituto Magistrale Femminile, cheaveva la propria sede presso il Monastero delle Benedettine delSS.mo Sacramento in Montefiascone. Preside era Madre Giovanna, preparata, seria e buona nellostesso tempo. Riconoscibili sono: la prof.ssa di matematica, Maria Fabbris, lapiù anziana, alla sua destra la prof.ssa di lettere, GesuinaMurtas, che vive in Sardegna ed ha ora 93 anni. Alla destra diMadre Giovanna, la prof.ssa di ginnastica Agatina Neri, ora incielo.Poi ci sono la prof.ssa Franca Cipriano, Concetta d’Ippolito ealtre che non riusciamo a riconoscere.

Page 4: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 4

Carissimi confratelli, amici e benefattori vicini e lontani,dopo i giorni impegnativi e faticosi di queste due ultime settimane culmi-

nati ieri con la festa di Pasqua, un poco di riposo. Molti hanno compreso ilsignificato del giubileo della misericordia e si sono presentati per ilsacramento della riconciliazione. Le bellissime e significative liturgie deltriduo pasquale ancora non hanno una forte tradizione di partecipazione,qui in Albania, ma la notte ed il giorno di Pasqua c’è stata una numerosissi-ma presenza di fedeli alla santa Messa. Per noi è stato un poco faticosoavendo la responsabilità pastorale di 7 comunità, in sette villaggi diversi eanche abbastanza lontani da Bardhaj nostra sede, con l’aggiunta del cam-bio dell’ora legale il 26 che ha accorciato di un’ora il sonno della notte. Oravogliamo fare a tutti voi i più cari auguri di Buona Pasqua con la bene-dizione e la gioia del Signore Risorto.

I tempi che stiamo vivendo ci danno un senso di oppressione, di insicu-rezza: attentati, kamikaze, morti, feriti, distruzione, odio, integralisti, fanati-smo religioso, guerra, distruzione, profughi, razzismo, è un mondo che nonha pace, ed i mezzi di comunicazione non fanno altro che accrescere que-ste preoccupazioni. Papa Francesco “di fronte alle voragini spirituali emorali, di fronte ai vuoti che si aprono nei cuori e che provocano odio emorte solo una infinita misericordia può darci la salvezza”. La Pasqua con ilsuo mistero di morte e resurrezione è il grande segno di Misericordia e diamore del Padre, attraverso Gesù, per tutta l’umanità. Gesù è il volto dellamisericordia di Dio, “Dio di misericordia, Dio misericordioso. La miseri-cordia è la carta d’identità del nostro Dio” (Papa Francesco).

Cristo è risorto! Ma è anche in mezzo a noi, è sempre con noi per asciu-gare ogni lacrima e trasformare tutti i dolori in amore. Leviamo lo sguardodella fede, o fratelli: ecco Cristo che viene, vivo con i vivi, a darci vita con lasua vita, nell’effusione copiosa della redenzione. Egli procede raggiante,avvolto nel gran manto della misericordia, e avanza amabile e possente“con segno di vittoria incoronato”. Avanza al grido angoscioso dei popo-li, Cristo viene portando sul suo cuore la Chiesa e, nella sua mano, le lacri-me e il sangue dei poveri: la causa degli afflitti, degli oppressi, delle vedove,degli orfani, degli umili, dei reietti.

E dietro a Cristo si aprono nuovi cieli: è come l’aurora del trionfo di Dio!Sono genti nuove, nuove conquiste, è tutto un trionfo non più visto di gran-de, di universale carità, poiché l’ultimo a vincere è Lui, Cristo, e Cristovince nella carità e nella misericordia. Infondi in noi o Signore, in questigiorni, lo spirito della tua carità e che la virtù del sacramento Pasquale per-severi costante nelle nostre anime” (S. Luigi Orione). Parole profetiche,parole di speranza, parole che uscite dal cuore del nostro padre fondatoreci aprono verso orizzonti, inesplorati di grazia e di gioia, ci fanno guardare aldi là delle tristi situazioni che abbiamo sotto i nostri occhi e ci svelano la vianuova inaugurata da Cristo con la sua Resurrezione: la via della pace, la viadell’amore, la via della misericordia che vince sul male e sulla morte è stataaperta ed inaugurata, percorriamola!!!

BUONA PASQUA carissimi confratelli, benefattori ed amici, ilSignore vi benedica.

Don Rolando, don Dorian e don Giuseppe Testa

28/03/2016 - ore 09:48

Rolando Reda ha scrittodall’Albania

Don Angelo Pulicari

D. Angelo in fase di partenza lo vediamo sul terrazzo della ex casa parrocchialedi S. Margherita (abitata da Mons. Latino Salotti e poi da D. Agostino per diversianni e infine da D. Angelo per circa 15 anni) insieme ad una sua nipote venuta

ad aiutarlo per portare via la roba che può essergli utile.

L’amico don Angelo, dopo essere stato responsabile dellaScuola Salotti, è stato nominato vice parroco per i giovani adAcquapendente, poi parroco a Celleno, quindi a Canino, e infinea Marta per circa 23 anni, è venuto a Montefiascone, abitando perpiù di 15 anni nella casa parrocchiale di S. Margherita, come aiutodel parroco.

Ora, data l’età non più giovanile, ha chiesto al Vescovo dipotersi ritirare a Frascati, in una struttura per pensionati, gestita dasuore francesi.

D. Angelo è stato sempre una per-sona intelligente, mite, buono con tutti,disponibile a tutte le necessità dellacomunità parrocchiale. Per cui la suadipartita è stata un vero danno per laparrocchia di S. Margherita, ma ancheper le altre parrocchie perché era sem-pre disponibile, ogni qualvolta ne aveva-no bisogno.

Grazie D. Angelo per essere statodiversi anni con noi nella città falisca...Ci manchi in modo particolare a noisacerdoti, anche perché perdiamo ungrande amico “tifoso della juventus”.

Ti auguriamo di vivere felice ancora per tanti anni... rimarremosempre legati da stima ed amicizia vera. Grazie, di nuovo di cuoreD. Angelo!

Nella ricorrenza dell’Anno Santo straordinario, le classi prime,seconde e terze dei corsi A, B, C, E della Scuola Media “A.Manzoni”, hanno partecipato ad un progetto avente per titolo“Francigena: la via dell’identità”.

Il tutto è stato curato dalla nostra professoressa di religioneBartoli Anna Vittoria, che ci ha coinvolto in lavori di gruppo in cuiabbiamo trattato ognuno argomenti diversi. Tutto ciò, non solo èstato utile a farci conoscere ed apprezzare il nostro territorio, ma igruppi hanno avuto l’occasione di confrontarsi e rafforzare le amici-zie del gruppo classe.

Tali lavori saranno esposti in una mostra, aperta a tutti, chesarà allestita nei saloni della Rocca dei Papi dal prossimo 23 apri-le, dopo la prima passeggiata sulla Via Francigena, al 21 maggioquando si effettuerà la seconda passeggiata.

Nei giorni 21 e 22 marzo u.s. tutte le classi hanno partecipatoad una conferenza tenuta dal dott. Renato Trapè, ed in tal modoabbiamo potuto approfondire le nostre ricerche, anche attraversogli interventi. Noi alunni siamo ansiosi di fare questa esperienzadella mostra per noi, per i nostri genitori, ma soprattutto per lanostra professoressa che, con tanta passione, ha proposto edattuato un progetto del genere.

Asia Onofri - 3ªB

Progetto sul Giubileo e Via Francigena

D. Angelo, sacerdoteabbastanza giovane

Page 5: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016 pag. 5

Di quel Dio che sempre aspetta e ci precede. E con-tinuamente la vita cristiana per essere vera esige laconversione. Ma da che cosa dobbiamo convertir-ci? Da che cosa si devono convertire coloro che siproclamano cristiani? Papa Francesco in una dellesue omelie mattutine ha indicato tre chiamate allaconversione, e continuamente le ripete. Sono quelleche ha fatto Cristo stesso: «Ai tiepidi, quelli dellacomodità; a quelli dell’apparenza, che si credonoricchi ma sono poveri, non hanno niente, sono morti;ai corrotti». Il tepore è tipico di quelli che vivono nella «spiri-tualità della comodità»: «Faccio le cose comeposso e che nessuno venga a disturbarmi». Chi vivecosì pensa che non gli manchi niente: «Vado aMessa le domeniche, prego alcune volte, mi sentobene, sono in grazia di Dio, sono ricco» e «non hobisogno di nulla». Questo stato d’animo è inveceuno stato di peccato perché «la comodità spirituale èuno stato di peccato». E a questi - ha ricordato ilPapa - «il Signore non risparmia parole» e glidice: «Perché sei tiepido sto per vomitarti dallamia bocca». Ci sono poi quelli che vivono delle apparenze, icristiani delle apparenze e gli ipocriti. «Non honiente da rimproverarmi: ho una buona famiglia, hotutto il necessario, sono sposato in chiesa… sonotranquillo». Ma le apparenze sono «il sudario di que-sti cristiani: si credono vivi, ma sono morti. E ilSignore li chiama alla conversione». Poi ci sono icorrotti, «quelli che invece di servire sfruttano,per servire se stessi, passano la vita in mezzoalle scorciatoie dell’opportunismo a prezzo dellaloro stessa dignità e quella degli altri e maschera-no sempre in modo di salvare le apparenze… è unacondizione uno stato personale e sociale nel qualeuno si abitua a vivere». E anche su questo, in riferi-mento al Vangelo, Papa Francesco non ha lesinatosulle parole nella sua predicazione. Tutte questecondizioni sono contro il comandamentodell’Amore. Contro Dio e contro il prossimo e ilnostro peccato sempre ha una ricaduta sociale.La Parola di Dio, ha detto il Papa, «è capace di cam-biare tutto», ma «non sempre abbiamo il coraggio dicredere nella Parola di Dio, di ricevere quella Parolache ci guarisce dentro». «Dobbiamo perciò prenderecoscienza del nostro stato, essere onesti con noistessi, e non leccarci le ferite perché se soltantoalziamo lo sguardo ripiegato sul nostro io e lasciamoalmeno uno spiraglio all’azione della sua Grazia,Gesù fa miracoli anche con il nostro peccato, con lanostra miseria». Il suggerimento di Francesco: «Pensiamo perciòmolto, molto seriamente alla nostra conversione,perché possiamo andare avanti nel cammino dellanostra vita cristiana». Nessuno può porre un limiteall’amore di Dio che perdona. E per questo il Papaindica continuamente il confronto con il passo diMatteo 25 sul Giudizio finale, perché alla fine sare-mo giudicati solo sull’amore, con le Beatitudini chesono le colonne del Vangelo e le sette opere dimisericordia corporali e spirituali, mettere in pra-tica le quali significa anche realmente cambiarela società. Vivere la conversione è vivere questo.Da qui l’Anno Santo speciale, il Giubileo dellamisericordia che sia «per ognuno genuina espe-rienza della misericordia di Dio, la quale a tutti vaincontro con il volto del Padre che accoglie e perdo-na, dimenticando completamente il peccato com-messo». Il che non vuol dire allargare le braccia dellassismo, ma le braccia di chi sa «che il perdono diDio, a chiunque è pentito, non può essere negato».E se la Chiesa non è al mondo per condannare, maper permettere l’incontro con quell’amore visceraleche è la misericordia di Dio che permette di viverenella conversione al Vangelo e nelle Beatitudini, iSacramenti, luoghi della vicinanza di Dio agli uomini,sono perciò «il modo concreto che Dio ha pensato,

ha voluto per venirci incontro, per abbracciarci». Etra i Sacramenti, certamente quello dellaRiconciliazione o «della Guarigione», come lo hadenominato Francesco nell’udienza del 19 febbraio2014, «rende presente con speciale efficacia il voltomisericordioso di Dio»: lo concretizza e lo manifestacontinuamente, senza sosta. «Sono un peccatoreperdonato» questa è la definizione che più volte hadato Francesco di se stesso. Il misero e la misericor-dia. E la grazia che passa anche per un confes-sionale, perché attraversare le periferie dell’umanitàe le periferie dell’anima vuol dire anche praticare alungo il ministero della riconciliazione. Spesso, prima della sua elezione, papa Francescorestava per ore nei confessionali dei santuari maria-ni, i porti di mare della nostra umanità smarrita,dolente, ferita e umiliata dal male. Di tanti ha potutovedere le lacrime e la pace, il ritorno, la conversione.La misericordia che oggi testimonia con la sua vitaprima ancora che con le parole - ha davanti tuttoquesto, ma anzitutto il suo vissuto di uomo che sacos’è il peccato e la grazia, la miseria e il perdono,che sa cosa significa essere abbracciati dallo sguar-do di amore di Dio. «Sono un peccatore perdona-to»: tutto il cristianesimo, la storia della salvezzaè qui. E questa è la cifra distintiva del ministeropetrino che è chiamato a svolgere e dell’infinitoamore di Dio verso tutti che è chiamato ad annuncia-re. «Dio non si stanca di perdonare» ripete dall’ini-zio del suo ministero «perché Dio non vuole lanostra condanna, ma la nostra salvezza. Dio nonvuole la condanna di nessuno!». «Dio - ha dettoancora - voleva salvare Pilato e anche Giuda, tutti!Lui il Signore della misericordia vuole salvare tutti!. Ilproblema è lasciare che Lui entri nel cuore. Tutte leparole dei profeti sono un appello appassionato epieno di amore che ricerca la nostra conversione». Ei confessionali sono illuogo dove si può fareesperienza di questoabbraccio di Dio. IlSacramento dellaRiconciliazione «è unSacramento di guarigio-ne» ha detto in un’udienzae «celebrare il sacramentodella Riconciliazione signi-fica essere avvolti in unabbraccio caloroso: è l’ab-braccio dell’infinita miseri-cordia del Padre». Per questo ha usato direche il confessionale «nonè una tintoria», «non èuna sala di tortura» e«confessare i nostri pec-cati non è andare ad unaseduta di psichiatria».Insomma: «Nel confessio-nale tutti andiamo a trovare

un Padre, che ci aiuti a cambiare vita e che ci dia laforza di andare avanti, un Padre che ci perdoni innome di Dio». Ed ha sottolineato la dimensioneecclesiale del sacramento che scaturisce diretta-mente dal mistero pasquale: «Il perdono dei nostripeccati non è qualcosa che possiamo darci noi. Ionon posso dire: mi perdono i peccati. Il perdono sichiede, si chiede a un altro e nella Confessionechiediamo il perdono a Gesù. Il perdono non è fruttodei nostri sforzi, ma è un regalo, è un dono delloSpirito Santo ed è necessario confessare umilmentee fiduciosamente i propri peccati al ministro dellaChiesa». Già all’udienza generale del 20 novembre2013 Papa Francesco ha sottolineato il servizio e laresponsabilità del sacerdote confessore, che dev’es-sere «mite, benevolo e misericordioso», perché«è precisamente un cuore di padre che noi vogliamoincontrare quando andiamo nel confessionale». E suquesto ha molto insistito anche attraverso gli esempidi santi confessori come Leopoldo Mandic e padrePio le cui reliquie ha voluto a Roma. «Il servizio che il sacerdote presta come mini-stro, da parte di Dio, per perdonare i peccati èmolto delicato», e richiede alcune condizioni:primo, «che il suo cuore sia in pace, che il sacerdo-te abbia il cuore in pace»; secondo, «che non mal-tratti i fedeli, ma che sia mite, benevolo e misericor-dioso»; terzo, «che sappia seminare speranza neicuori e, soprattutto, sia consapevole che il fratello ola sorella che si accosta al sacramento dellaRiconciliazione cerca il perdono e lo fa come siaccostavano tante persone a Gesù perché le guaris-se». Parole anche dure: «Il sacerdote che non abbiaquesta disposizione di spirito è meglio che, finchénon si corregga, non amministri questoSacramento», perché «tutti i fedeli hanno il dirittodi trovare nei sacerdoti dei servitori del perdonodi Dio».

Esempio del PapaPapa Francesco punterà di nuovo il confessionale,inginocchiandosi faccia a faccia di fronte a un sacer-dote. Confessandosi lui per primo e dando l’e-sempio di che cosa vuol dire essere attraversatidall’amore di Dio, come ha fatto a partire dalprimo anno del suo pontificato. Ed è questo chefa di Papa Francesco un uomo libero, felice di quellapace che viene da Dio. A prova di bomba. Se nefanno una ragione anche i suoi detrattori. Domani indiretta ribadirà quanto gli è naturale per grazia equanto predica da sempre. Siamo peccatori.Anche il Papa lo è. Ma Dio è più grande del pec-cato. E solo abbandonandosi al suo abbracciopossono rinascere a nuova vita tutte le cose.

Stefania Falasca

Confessarsi almeno una volta all’anno. L’esortazione è di Papa Francesco.

Facciamolo almeno una volta all’anno: è Pasqua!

“Riconoscersi peccatori è una grazia!” “Convertirsi è una grazia, una visita di Dio”

Il Papa inginocchiato dinanzia al sacerdote confessore

Page 6: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 6

Lo Psicologo risponde...Taccuino economico e tributario

Potete scrivere a:Dott.ssa Monia Cosimi, Via Zepponami n. 6/F - 01027 Montefiascone (VT)

www.centromind.it - Email: [email protected] - 0761831212

In questo numero del taccuino proseguiamo con lenovità relative alla compilazione del modello 730 allaluce della circolare dell’agenzia delle entrate del2/3/2016 che ha fornito chiarimenti ed interpretazioniin merito ad alcune spese che si possono portare indetrazione.

Spese mediche: da quest’anno sono detraibili nellamisura del 19% anche le spese sostenute per pre-stazioni di mesoterapia e ozonoterapia ma solo adeterminate condizioni, la prima è che tali trattamentivengano eseguiti da personale medico o autorizzatidalle autorità sanitarie, la seconda è che ci sia laprescrizione medica che attesti il collegamento tra lapatologia esistente e la prestazione resa. Restanoescluse dalla possibilità di essere portati in detrazio-ne le spese per i trattamenti di haloterapia e grotte disale poiché il ministero della salute non li ha ancorainseriti tra le procedure sanitarie. Sono escluseanche le spese sostenute per il ricorso al pedagogi-sta poiché come ribadito dall’agenzia delle entratetale qualifica non rientra tra le professioni sanitarie epertanto i relativi oneri sostenuti per tali prestazioninon godono della detrazione d’imposta.

Spese per ristrutturazioni e risparmio energeticosostenute nei condomini minimi: per i condominiminimi, che sono quelli composti da due proprietari,non è più necessario richiedere il codice fiscale perportare in detrazione le spese di ristrutturazione erisparmio energetico sostenute per interventi realiz-zati sulle parti comuni degli edifici. Sarà infatti possi-bile portare in detrazione sulla dichiarazione lespese sostenute, anche se il relativo bonifico è statoeseguito direttamente dal singolo condomino. Insede di dichiarazione il contribuente dovrà produrreun’autocertificazione nella quale attesti la natura deilavori eseguiti e indichi i dati catastali degli edificifacenti parte del condominio minimo.

Spese d’istruzione detraibili nel 730/2016: Lalegge 107 del 2015, nota come “buona scuola”, pre-vede la detrazione a partire dal 1° gennaio 2015delle spese sostenute per la frequenza di scuolematerne, elementari, medie e secondarie superiorientro il tetto massimo di 400 euro.La circolare precisa, inoltre, quali sono le spese d’i-struzione che potranno godere della detrazionefiscale del 19% citando, a titolo d’esempio, le giànote spese d’iscrizione e frequenza e aggiungendoquelle sostenute per la mensa scolastica.Continuano invece a essere escluse le spese riguar-danti l’acquisto di testi scolastici e di cancelleria. L’agenzia delle entrate distingue, inoltre, quelle chesono le erogazioni liberali a favore degli istituti scola-stici che sono agevolabili senza nessun limite dispesa. Rientrano in questa tipologia di oneri, adesempio, i contributi volontari finalizzati all’acquistodi cartucce e stampanti, il sostenimento di piccolilavori di manutenzione edilizia e l’acquisto di fotoco-pie.

a cura della Dott.ssa Paola Ciripicchioe del Dott. Luca Radicati

... a varie richieste su argomento ansia e stressCapita molto spesso di essere più soggetti a questi fenomeni durante icambi di stagione. Lo stress e l’ansia sono una caratteristica dellasocietà contemporanea e le manifestazioni ansiose, anche attraverso ilsoma come lo sconvolgimento dei ritmi sonno veglia, irrequietezza,disturbi della pelle o caduta eccessiva di capelli, rappresentano ciò chel’essere umano quotidianamente subisce.Pensiamo alle richieste al lavoro, al traffico, agli impegni da rispettare,il poco tempo a disposizione per se stessi e la crescente richiesta diessere sempre perfetti e al massimo. Inoltre, pensiamo agli eventi trau-matici causati dalle calamità naturali, agli atti di criminalità, alla violenzao al terrorismo che basa la sua forza sulla creazione di un clima socialedi paura e ansia. Tutto questo genera in tutti uno stato di tensione subdolo, non apparen-te, che potrebbe sfociare poi in manifestazioni d’ansia di vario genere.Quando siamo stressati avvertiamo tensione, sovraccarico, qualcosanon funziona come dovrebbe al nostro organismo (mente e corpo) acausa di un sovraccarico di stimoli da pressioni ambientali che compor-tano un’usura e uno scompenso psicofisico e minano l’abituale equili-brio interno. Qualsiasi tipo di stimolazione positiva o negativa determinanell’individuo una reazione di stress atta a ripristinare l’adattamento conl’ambiente. Lo stress è la risposta o la reazione del corpo e dellamente a un evento, combiamento o minaccia reali o immaginarie.Lo stress è costituito da quella reazione interna di tensione, ansia, per-turbazione dello stato cognitivo ed emotivo che segue il fallimento di unsoddisfacente adattamento ad un fattore esterno (fisico, chimico, rela-zionale) o interno (emotivo). La reazione di stress può contribuire allosviluppo di patologie. Per sopravvivere gli esseri umani si creano un mondo interiore e unavita mentale. A produrre lo stress non è tanto lo stimolo in sé ma la rea-zione cognitiva ed emotiva del soggetto. Alcune conseguenze dellostress: disordini digestivi, mal di testa, tensioni, insonnia, perdita fre-quente della calma, dolori cronici (rigidità muscolare del collo, spalle,schiena, viso, bruxismo, emicranie e cefalee da week-end), patologieda stress (raffreddori, influenze, ulcere, coliti, asma). Per il mese di aprile il Centro MIND ha organizzato due corsi. Il primoincontro è gratuito per entrambi.

TISANE PER IL TUO BENESSEREUn aiuto naturale07 Aprile: Introduzione alle piante officinali14 Aprile: Le piante officinali utilizzate nelle tisane21 Aprile: Disturbi in cui le tisane risultano più efficaci28 Aprile: Le tisane per i disturbi più frequenti05 Maggio: Le tisane per il sovrappeso, l’obesità e la celluliteEsame GRATUITO su richiesta dello stato nutrizionale attraverso l’ana-lisi bioimpedenziometrica. Ed uno specifico per l’ansia e lo stress.

ANSIA E STRESSAutostima e sicurezza

Lo stress di ogni giorno aumenta la tensione e lo stato di allarme.Riprendi il tuo equilibrio imparando ad essere tu al centro della vita. Incinque incontri imparerai a essere sicuro delle tue scelte e sereno nellaquotidianità.08 Aprile: Stress e ansia, capiamo cosa sono e come nascono15 Aprile: Primo passo: consapevolezza e Meditazione22 Aprile: Secondo passo: Strumenti per l’autostima29 Aprile: Terzo passo: Noi e gli altri06 Maggio: Quarto passo: Assertività

Gli incontri si svolgeranno dalle ore 17,30 alle ore 19,00. Posti limitati, siconsiglia la prenotazione.

Dott.ssa Monia Cosimi(Psicologo, Consulente familiare, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale)

Disponibile per lavoro, Sig.ra Luigina.Tel.3270430841

Page 7: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016 pag. 7

Tra le molte presenze di religiose e religiosi della nostra Cittadina - un unicum,come è stato sottolineato in cattedrale il 7 febbraio scorso, quando per la messafestiva delle ore 11,00 tutti loro si sono riuniti per il giubileo della vita consacrata -due riportano ai tempi del Card. Barbarigo: le Maestre Pie e le Suore delDivin Amore. Le loro origini mostrano come egli seppe non solo essere “santo”per se stesso ma stimolare alla misura alta della sequela del Signore altre esisten-ze donate a Dio e al prossimo.Di questo intreccio si è parlato sabato 5 marzo dalle Benedettine ricorrendo250 anni dalla morte di Maria Cecilia Baij, nonaca e badessa di “San Pietro”,che ha lasciato opere agiografiche, ancora oggi lette, e un epistolario, che sareb-be importante valorizzare nella storia della spiritualità cristiana. Nata aMontefiascone, nella sua infanzia fu educata però da santa Rosa Venerini aViterbo. L’attuale madre generale di quelle Maestre Pie, sr. Eliana Massimi, haillustrato l’esperienza della piccola Cecilia nella scuola aperta dalla “signora Rosa”al “Carluccio” a Viterbo. Il Card. Barbarigo chiamò Rosa nel 1692 aMontefiascone perché le giovanette e le donne del popolo della sua diocesibeneficiassero di questa innovazione rivoluzionaria per il futuro delle donne edella famiglia. Nessuno fino ad allora, infatti, si era interessato dell’educazione edistruzione dei ceti meno abbienti.In seconda battuta sr. Emanula Vanich, madre generale delle Maestre PieFilippini, ci ha messo dinanzi la paternità e la lungimiranza carismatica delCardinale verso la futura santa Lucia (Filippini), che egli scelse come aiuto diRosa e poi la sostituì quando ella rientrò a Viterbo. La figura di Lucia, nella suadedizione per la “carità della scuola” e per ogni altra opera di misericordia cheincontrò sul suo cammino, è stata sbalzata con passione davanti ai nostri occhi.Dal cuore pieno di Dio di Lucia fiorì tutto il bene che profuse con le sue maestre:Cecilia Baij, ritornata a Montefiascone nella preadolescenza, ne beneficiòessendo stata alunna anche di Lucia Filippini. Infine sr. Martina Messedaglia, madre generale delle suore agostiniane del DivinoAmore, ha spiegato cosa avvenne tra le mura e nella comunità vivente in quello cheoggi è il “Divino Amore” - originariamente era il Conservatorio di S. Chiara -: lì perun periodo abitò Lucia, lì donne innamorate del Signore, sostenute dal confessoredel Cardinale, da don Biagio Morani e da sr. Caterina Comaschi, vissero la lorosequela evangelica e affrontarono le trasformazioni della loro forma di vita, che loSpirito Santo e i tempi indicarono. Cecilia Baij fece due volte gli esercizi spirituali al“Divino Amore” prima di monacarsi, perché anche in quel monastero si svolgevaopera di catechesi e istruzione verso le donne.Sabato 16 aprile, pomeriggio, leggeremo la “Vita interna di Gesù Cristo” cheCecilia scrisse dopo vent’anni di vita monastica e ritroveremo aspetti dellaspiritualità che le care madri intervenute hanno evocato per noi. Ringraziamotutti coloro che ci hanno onorato della loro presenza e li aspettiamo per ilprossimo appuntamento del 16 aprile, ore 15-18.

Sr. Maria CarlaBenedettina

Il Barbarigo “vivo” e Cecilia Baij

M. Cecilia Baij (dipinto su porcellana di Rossana Mari)

Rossana sta spiegando il suo capolavoro

PAX!Lodato e adorato il Santissimo Sacramento

La Madre Priora, la Comunità Monastica e le famiglie annunziano con gioia che nell’anno della Misericordia

Venerdì 28 aprile 2016alle ore 16,30

durante la celebrazione Eucaristica

Sr. M. Maddalena della Risurrezione(Maria Hortencia Aviles Vidal)

e

Sr. Benedetta dell’Eucaristia(Alba Yolanda Aguirre Diaz)

saranno consacrate per sempre a Dio secondo la Regola di San Benedetto e il carisma di Madre Mectilde de Bar

Vi invitiamo a condividere la nostra preghiera e la nostra gioia

Benedettine del Santissimo SacramentoMonastero San Pietro - Montefiascone (VT)

Seduta vicino alla porta è Sr. Luigina che ha compiuto i 100 anniil 12 gennaio 2016, in piedi Sr. Benedetta, che il 29 aprile insieme

a Sr. Maria Maddalena sarà consacrata per sempre a Dio secondo la regola di S. Benedetto; seduta in ascolto

è la Madre Priora Sr. Maria, e al suo fianco seduta sulla sua “fuori serie” Sr. Agnese, Madre Vice priora della Comunità

Page 8: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 8

UN PONTIFICATO CAPACE DI SORPRENDERE13 MARZO 2013

4 OTTOBRE 2013

Sulla loggia delle Benedizioni della Basilica di SanPietro si affaccia Jorge Mario Bergoglio, eletto Papacon il nome di Francesco. “Fratelli e sorelle, buonase-ra” le sue prime parole, “Voi sapete che il dovere delConclave è di dare un vescovo a Roma. Sembra chei miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasialla fine del mondo”.

8 GIUGNO 2014

24 MAGGIO 2015

Un incontro di preghiera per la pace inMedio Oriente. Un gesto significativo che ha riuni-to nei Giardini Vaticani, assieme a Francesco, il pre-sidente palestinese Abu Abbas e il presidente diIsraele Shimon Peres, presente il patriarca ecume-nico di Costantinopoli Bartolomeo I, che si èincontrato spesso con Bergoglio.

25 SETTEMBRE 2015

“Tutti possono disporre della base minima materialee spirituale. Questo minimo assoluto, a livello mate-riale ha tre nomi: casa, lavoro e terra; e unnome a livello spirituale: libertà di spirito, che com-prende la libertà religiosa, il diritto all’educazio-ne e tutti gli altri diritti civili”.Tra i momenti più significativi del viaggio che dal 19al 28 settembre scorsi ha portato Francesco a Cubae negli Stati Uniti, la visita al Congresso e,a New York, i l discorso ai membridell’Assemblea generale delle NazioniUnite . Un intervento molto art icolato in cuiBergoglio ha invitato a trovare risposte efficaci aicambiamenti climatici, i cui effetti si ripercuotonosoprattutto sui più poveri, con la loro esclusione eco-nomico-sociale.

12 FEBBRAIO 2016

“Abbiamo parlato come fratelli, abbiamo lo stessoBattesimo, siamo vescovi. Abbiamo parlato dellenostre Chiese, e concordiamo sul fatto che l’unità sifa camminando”.È il giorno dello storico incontro a Cuba traFrancesco e Kirill, patriarca ortodosso diMosca e di tutta la Russia, che porta alla firmadi una Dichiarazione comune.

(vedi La Voce, pag. 3)

23 SETTEMBRE 2015

L’incontro con il presidente degli UsaBarack Obama, nello studio ovale della CasaBianca. Dopo quattro giorni a Cuba, Francesco ha iniziatocosì la seconda metà del suo viaggio apostolico. Il giorno successivo ha tenuto un discorso alCongresso degli Stati Uniti: la prima voltaper un Pontefice.

8 DICEMBRE 2015

Il Papa apre la Porta Santa in San Pietro inau-gurando il Giubileo della misericordia.“Dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio - hadetto Francesco durante la Messa - e in ogni caso ilgiudizio di Dio sarà sempre nella luce della sua mise-ricordia”.

22 GIUGNO 2015

La prima volta di un Papa in un Tempio valde-se, quello di Torino. Francesco ha fatto questa storica “tappa” nel corsodella sua visita di due giorni nella città sabauda, inoccasione dell’Ostensione della Sindone e del secon-do centenario della nascita di san Giovanni Bosco.

Momento estre-mamente toccan-ten del primoanno di pontifica-to è stato il viag-gio ad Assisi,nel giorno incui si celebrasan Francescop a t r o n od’Italia . InVescovado, nellaSala del laSpoliazione, l’in-vito all’autenticitàe al rifiuto dellamondanità. Nella foto un momento della giornata.

Porta la data della solennità di Pentecoste, ma è statapubblicata il 18 giugno successivo, l’enciclica“Laudato si” che il Papa ha dedicato alla cura dellacasa comune, la Terra. Il titolo, come sempre nelle enci-cliche, riporta le prime parole del testo che prende lemosse dal “Cantico delle creature” di sanFrancesco d’Assisi.

Page 9: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016 pag. 9

Riferendomi al “caso Vendola”, come lo chia-merei, in cui si è permesso, con i soldi cheprendono i signori Deputati, di prendere, inCalifornia, un utero di una donna in “affitto”ed il figlio che ne è nato, gli è stato datocome tale. Ora quel bimbo innocente, ha duebabbi ed uno funge da “mammo”. Cosa sarà ilfuturo di quel bambino senza una mammanaturale! Che concetto si farà dalle vita?Penserà che uno dello stesso sesso puòdare alla luce un essere umano.Stiamo arrivando proprio al punto più infimodella morale! I bambini non possono essereparagonati ad orsacchiotti di pelouche acqui-stati, poi, in seguito, gettati nel dimenticatoio!Non sono merci commerciabili!È stato un ennesimo pugno alla già tantoperseguitata infanzia. Perché, come il solito,devono pagare gli innocenti per le nefandezzedegli adulti in un Mondo che tutto sembraandare, meno che andare nella giusta direzio-ne. Oggi sembra proprio che ciò che una voltaera considerata cosa contro natura, andare dimoda è: coloro che sono normali, sembranoessere passati dalla parte opposta. Se è nor-male il “caso Vendola” e lo si renderà, speria-mo mai, legale, è l’inizio di una serie di casianaloghi ed allora la domanda sorge sponta-nea: dove andrà la famiglia vera, quellaeterosessuale?Non bastavano le vessazioni, le odissee dimolti bambini in mano a reti di pedofili, usaticome scudo umano o di quelli nei campi pro-fughi, dove il futuro non arride loro e si limiteràa vane promesse, poi inattuabili dagli stessiGoverni. Guai a chi tocca i bambini!... Le fiammedell’Inferno non tarderanno a bruciarlo...“Lasciate che i bambini vengano a me”, diceGesù nel Vangelo ed è perciò che definireiempio satanico e sacrilego, usare l’innocenzaper i più loschi scopi. Spero proprio in leggiben più protettive per l’infanzia e di serieapplicazioni penali a chi si macchia di questiveri delitti. Ci si auspica, inoltre che la “step adop-tion” cioè la concessione agli omosessualidi adottare un bambino, non venga appro-vata proprio per le stesse ragioni riportaresopra. Che concetto si fa un bimbo con duegenitori dello stesso sesso, di quello che è lavera famiglia, sorta dall’amore tra uomo-donna, indiscutibile ed unico esempio di fami-glia? L’innocenza dell’infanzia resta sempresacra ed inviolabile ed a nessuno passi inmente di sfiorarli e che, col solo fatto diavere soldi, possono fare e disfare a loro pia-cimento di vite umane in formazione o comun-que di esseri su cui non si possono arrogarediritti e poteri senza dubbi deleteri allo svilup-po di esseri umani, formati non solo dal puntodi vista fisico ma soprattutto psichico, chedeve vivere in un mondo già molto difficile inse e per se.Si deve guardare soprattutto al futuro di questibambini. Come rimarranno quando scopriran-no che significa una vera famiglia? La societàfutura necessita, di cambiamenti positivi, ma iveri valori etici, devono restare inalterati.

Paparello Gianluigi

I bambini non sono giocattoli di pelouche

Veri martiri moderni per Gesù Cristo4 MARZO 2016

Nessuno ne parla, solo la stampa cattolica (Avvenire del 4 e 13 marzo) nedà notizia, riportando le foto delle 4 suore martirizzate mentre assistevanopersone anziane, alcune non vedenti, altre con handicap mentali o fisici. Riporto l’articolo di Luca Miele su Avvenire di sabato 5 marzo.

Yemen, trucidate 4 suore di Madre TeresaAssaltato l’ospizio gestito dalle religiose ad Aden. Scomparso un prete salesiano.

Hanno sparato. Senzapietà. Da una parte, uomini innon meglio precisate uniformi,armati fino ai denti. Dall’altra, unmanipolo di suore, minute,avvolte negli inconfondibili saribianchi, bordati di azzurro, delleSuore Missionarie della Carità.L’eccidio è avvenuto nella mar-toriata Aden, seconda città diun Paese - lo Yemen - doveormai da anni si incrociano esovrappongono troppe guerre.

Quella sanguinaria, condottadalla leadership sunnita, soste-nuta dall’Arabia Saudita, contro i ribelli sciitiHouthi (circa il 35 per cento della popolazioneyemenita), spalleggiati dall’Iran.

Hanno pagato con la vita il loro impegnosuor Anselm, dell’India, suor Marguerite delRuanda, suor Judit del Kenya e Sr.Reginette, anche lei originaria del Ruanda. Unimpegno disarmato, quotidiano, silenzioso,coraggioso quello delle suore di MadreTeresa. Sempre in prima linea. A favore dianziani e disabili. Paul Hinder, vicario aposto-lico dell’Arabia meridionale, dice ad Asia Newsche non ci sono dubbi sul movente dell’aggua-to: un assalto “per motivi reli-giosi”. Il racconto è drammatico.“Alle 8,30 persone in uniformehanno fatto irruzione nel com-pound dove vivono le missionariedella Carità e hanno ucciso ilguardiano e tutti gli impiegatiche si sono frapposti sul lorocammino”. Nel mirino c’eranoloro, le religiose. “Hanno rag-giunto le suore - racconta ancora -e hanno aperto il fuoco, quattrosono morte e una di loro è riuscitaa nascondersi e si è salvata. Oraè in un posto sicuro”. I terroristiavrebbero separato le religiosedalle altre persone presenti nellacasa e avrebbero aperto il fuoco.Gli assalitori avrebbero poi sequestratopadre Thomas Uzhunnalil, un sacerdote

salesiano che viveva nella struttura, il qualeal momento dell’assalto “era nella cappellaa pregare”. Il sacerdote risiedeva presso ilconvento delle suore, dopo che la chiesa dellaSacra Famiglia a Aden era stata saccheggiatae data alle fiamme lo scorso settembre. Lacomunità dei Salesiani di Don Bosco di Torino,che ha raccolto informazioni dal superiore deisalesiani di Bangalore (India), si è raccoltanella preghiera.

Le vittime totali dell’assalto sono 16: lequattro religiose e alcuni laici, impiegatidella comunità che accoglieva anziani edisabili.

da sinistra: Anselm, Reginette, Judit e Marguerite

L’ORRORE.Le religiosemassacrateda un com-m a n d oes t rem is taad Aden, nelsud delloYemen

A quattro mie sorellePiango pensandoa quattro donnequattro suore di Madre Teresatrucidate.Piangoquattro mie sorelleuccise dall’odio.Piango con teSignore.Fa che il mio cuorenon smetta di piangeree di ricordare.Fa che continuicon tea volere

un mondo nuovodove il beneallarga la vistae il cuore,fino a cheil malelentamentescompaia.Fache il sacrificiodi quattro sorellesi trasformiper tuttiin seme di speranzae di amore.

Ernesto Olivero

Page 10: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 10

MAMME, PAPÀ APRITE GLI OCCHI...Seguite meglio le vostre figlie e figli, cercate di comprendere i loro atteggiamenti soprattutto quando stanno troppo tempo

fuori casa... specialmente la notte...

Leggete la testimonianza di un padre.Se volete veramente bene ai vostri figli (e) aprite gli occhi e seguitelisempre di giorno e.... soprattutto di notte!?! L’amore vero è esigente.

C’è oggi l’abitudine di uscire di casa alle ore 24!?!Inizio con una semplice dichiarazione,

nulla di quanto segue è stato inventato,aggiunto o enfatizzato al fine di rendereil racconto più credibile, in sostanza è lapura realtà dello svolgersi dei fatti.

w Sono un volontario e nel corso dei molte-plici anni di volontariato e anche di lavoro, hoavuto troppe volte a che fare con la gelida signo-ra con la falce in mano, come, con il dolore e lasofferenza, e credetemi invidio coloro che riesco-no a rimanere totalmente distaccati da tutto ciò.w Ma ora voglio raccontarvi, o meglio tentare

di trasmettervi le sensazioni che ho provato pocotempo fa fornendo assistenza sanitaria pressouna discoteca perché in orario notturno.

Si inizia intorno alla mezzanotte, macchine,tante macchine sul piazzale, bus, tanti bus. Laprima cosa che mi viene da notare, è nell’abbi-gliamento, erano vestiti come generalmente sifa il mese di luglio, agosto, strano, molto strano,in seguito mi verrà data una spiegazione som-maria, sudare durante la “danza” ecc.

Il secondo particolare che mi salta innanzi èl’età media intorno ai 15-16 anni, ripeto serata indiscoteca che inizia dopo le 24:00.

Terza osservazione, terza per nomenclatura,non certo per gravità, una percentuale di questiragazzi arriva già “fatta” di alcool e droghe, alpunto di attrarre la nostra attenzione e l’invito perun controllo dei parametri, invito elegantemen-te rifiutato. Per rendere l’idea parlo di ragazzi/e(14-15) trascinati da coetanei dentro la discote-ca.

Si avvicina le 01:00, faccio un giro dentro lasala, ma appena entrato vedo lì a terra, inmezzo a cicche di sigarette e rifiuti vari,

sdraiata in terra una ragazzina con un’amicache le faceva compagnia, capisco la situazionee la invito all’interno dell’ambulanza, dove alcaldo e all’asciutto, una infermiera avrebbe potu-to monitorarla in tranquillità. Ricordo non la fisio-nomia del viso, ma l’ingenuità, la giovanissimaetà, la sofferenza, quel viso sembrava chiama-re mamma dove sei.w Passano pochi minuti e me la segnalano

un’altra, stessa età e stesse condizioni, accoglia-mo e monitoriamo anche lei, e il mio cuorecomincia a gonfiarsi.w Mi volto a destra e stavolta è un ragazzo,

stessa età, stesse condizioni, lo faccio accomo-dare in cabina dove vomita per una mezzoretta;dando il cambio alla collega, cerco di farlo parla-re, lui cerca la mia mano, la stringe forte, io loguardo e ho gli occhi lucidi, meno male che èbuio, ogni volta che per un motivo o l’altro erocostretto a lasciare la sua mano, lui la cercavafisicamente e verbalmente per lasciarla definiti-vamente quando sprofondò in un sonno pesan-te. w Concludendo il quadro, due cose accomu-

navano la maggior parte di questi ragazzi, lecondizioni fisiche e il puro terrore che i proprigenitori fossero chiamati a riprenderli.w Mentre io, dal canto mio, avrei

voluto avere una ala grandissima sottola quale mettere questi e altri ragazzi,affinché i danni fossero limitati a quellidescritti; anche io sono padre e forte ditutte le esperienze, so già che sbaglierò,ma sarò vigile su tutti quelli che posso-no essere segnali post sbornia o dopol’uso di stupefacenti, con tutto quell’al-cool in corpo e solo loro sanno cosaaltro, il giorno dopo non ti senti bene equindi hai un comportamento insolito. Avoi genitori dico solo facciamo ciò chepossiamo, ma facciamolo.

R.D.

Page 11: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016 pag. 11

MONTEFIASCONE E L’IMPERO FASCISTA / 1ª partedi Normando Onofri

Nell’immaginario collettivo della storia italiana l’anno 1936 è strettamentelegato al grande evento della proclamazione dell’impero. Senza la pretesad'approfondite analisi, di seguito si riferiscono i fatti, i personaggi e gliaccadimenti piccoli e grandi avvenuti nella comunità montefiasconese giu-sto ottanta anni fa, allorché il fascismo stava vivendo il periodo di massi-mo splendore e di sommo entusiasmo popolare.Come accennato, gli eventiitaliani dell’anno 1936 sonograndemente sovrastatidalla “conquista coloniale”con la presa dell’Etiopiache s’aggiungeva a Libia,Somalia ed Eritrea, andan-do a costituire l’AOI(Africa Orientale Italiana).Nell’adunata fascista del 9maggio Mussolini orgo-gliosamente annunciò che,con il suo sangue, il popoloitaliano aveva nuovamentecreato l’impero che dopoquindici secoli riapparivasui colli fatali di Roma. Stante la dittatura fascistaalla guida della nazione,nella Montefiascone deltempo la gestione ammini-strativa era in perfetta sin-tonia con le disposizionidel governo centrale. Inalcuni casi, addirittura, igerarchi locali eccedevanoin zelo come accadde, ad esempio, nel mese di febbraio allorquando, in ricordodi Arnaldo Mussolini, fratello del Duce morto nel 1932, fu deciso di apporre unalapide preparata e messa in opera da Leonardi Giuseppe per il costo di £ 301.Ciò avvenne nonostante che, quattro anni prima, per onorare lo stesso defunto ilpodestà avesse già fatto piantare un albero su ordine della Milizia Forestale diViterbo. Chi erano i personaggi che componevano la gerarchia fascista di Montefiasconenell’anno 1936? Di seguito si riportano i loro nomi e le relative cariche, civili epolitiche. E’ appena il caso di ricordare che, ad ottanta anni di distanza da quegliaccadimenti, è opportuno considerare quei nostri concittadini senza alcun condi-zionamento sulle loro scelte politiche. Quello che segue, pertanto, non è un elen-co di soggetti da condannare per i propri convincimenti.

Nell’amministrazione locale, i fascisti erano stati molto attivi nell’agevolare e pro-muovere l’edificazione di Palazzo Frigo in Piazza Vittorio Emanuele e dell’edificioscolastico alla Porta del Borgo. In quel 1936, in particolare, erano molto impe-gnati nella distribuzione ai poveri del “ran-cio popolare” e nel promuovere laCampagna antitubercolare la cui raccoltafondi a livello nazionale tendeva a superarei diciassette milioni di lire. Essi, inoltre,seguendo le direttive di partito, furonoanche sensibili alla diffusione d’iniziativeper il miglioramento della maternità e per lalotta contro la mortalità infanti le.Periodiche, ad esempio erano le indaginisui principali metodi d’allattamento utilizzatiin città (seno materno, nutrici, artificiale,misto) per il controllo dell’aspetto pediatri-co.

Aldilà di queste piccolee marginali iniziative,avvenne che nei pri-missimi giorni di mag-gio l’intero apparatofascista fu messo inmoto per attuare una“Adunata del popoloitaliano e degli organiz-zati del regime” . I lraduno, come dadisposizioni gerarchi-che, doveva essere“veramente totalitario”e tutto fu enfaticamen-te predisposto poichédi lì a pochissimo eraprevista la cadutadella capitale etiopeAddis Abeba, eventoche avrebbe sancito lavittoria delle truppe ita-liane conquistatrici.

La partecipazione compatta alla citata manifestazione, pertanto, doveva “dareancora una volta la prova tangibile della vivacità del Partito [fascista] ed agli stra-nieri la dimostrazione evidente della coesione di tutte le forze della Nazione chedopo circa sei mesi di assedio economico è sempre più forte, decisa, irremovibi-le”. Di conseguenza, furono impartite disposizioni affinché in ogni sede delFascio un incaricato fosse sempre in ascolto della radio per riferire immediata-mente al Podestà gli ordini diramati. Inoltre, nei luoghi di adunata di ogni comu-ne, il Segretario del Partito doveva garantire e assicurare la perfetta audizionedella radio affinché la parola del Duce giungesse a tutti forte e chiara e, qualeu l t e r i o r emezzo dirichiamo all’a-dunata dellapopolazione,appena rice-vuto l’ordine sidovevano far“suonare lec a m p a n edella torrecivica e delleChiese3” . I gerarchifascisti localis’impegnaro-no al massimoper predispor-re la previstaadunata e duegiorni dopo, era il 6 maggio 1936, arrivarono le prime notizie della caduta diAddis Abeba e della conquista dell’Etiopia. Arrivò, quindi, anche l’ordine d’attua-zione dell’oceanica adunata fascista.

[email protected]

COGNOME nome, nascita, benemerenze fasciste: 1) SCIUGA Filippo, 1902, Podestà ; 2) MENGHINI Costantino, 1889,Consultore; 3) BORGHESI Umberto, 1886, Consult; 4) GIUSTI Luigi, 1882,Consult. Ex-combatt; 5) PEPPONI Antonio, 1906, Consult; 6) NAPOLI Pietro,1903, Consult; 7) BARTOLOZZI Guido, 1895, cng. Ex.combatt; 8) BACCHIGiulio, 1902, Consult.; 9) BASILI LUCIANI Giuseppe, 1884, Consult. Ex-com-batt; 10) CIUCCI Serafino, 1892, Consult. Ex-combatt; 11) ANTONELLIGiuseppe, 1902, Presid.Congr.Carità; 12) BACCHI Tommaso, 1874, Patrono;13) MENGHINI Costantino, 1889, Patr; 14) MARENGHI Vincenzo,1875, Patr;15) ROSETTO Umberto, 1892, Patro; 16) BASILI LUCIANI Felice, 1881,Segr.Politico, Ex-Combatt. Fascista dal 1921; 17) RUBBI Jolanda, 1904,Segr.Fascio Femm.; 18) PIERI Piero, 1886, Pres.Op.Balilla; 19) BASILILUCIANI2 Manfredo, 1881, Pres.Combatt. Volont.Guerra, Fascista dal 1921;20) PERUGINI Giulio, 1897, Pres.Muti lati; 21) RUBBI Ruffo, 1862,Pres.V.Guerra, Ex-Veterinario; 22) RICCA Francesco, 1887, Sind.Agric.Fascista dal 1921, Marcia su Roma; 23) BASILI Giuseppe, 1884,Sind:Lavor.Agric., Ex-Combatt; 24) FICARI Fernando, 1889, Sind.Artigiani.;25) PACERI Vincenzo, 1891, Sind.Commercio, Ex-Combatt; 26) BATTILOROGiuseppe, 1888, C/te MVSN, Ex-Combatt; 27) ERCOLI Luigi, 1905,Squadrista, Fasc.Giov.Combatt.

1 Mandato di pagamento n. 167 del 07-03-1936. Podestà Filippo Sciuga. 2 A Basili Luciani Manfredo, già nominato Cavaliere, S.M. il Re conferì anche l’onori-ficenza di Ufficiale all’Ordine della Corona d’Italia – ASCM fg.1875 del 4-11-1935.3 Circolare Nr. 35 della Federazione dei Fasci di Combattimento di Viterbo datata 04-05-1936-XIV

“Per celebrare entrata truppe italiane in Addis Abeba pregasidisporre esposizione bandiera nazionale edifici pubblici

giorni 6, 7 e 8 corrente alba tramonto - Prefetto Canovai”

Page 12: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 12

CAVALIERI: Maurizi Bruno e Ceccariglia Domenica, PeruginiAldo, Bianchi Maria, Porroni Eugenio, Bruni Franco, CollinvittiGaetano, Ricci Delio, Magno Antonio, Cipriani Luigi, BiancariniAlessandro, Danti Aurelia, Scuola Media S. Lucia Filippini,Bronzetti Perlorca Giovanna, Medori Margherita, Giorgini Silvia,Ceccarell i Agostino, Sensi Luigi, Morleschi Francesco,Ceccarelli Pio, Lotti Colombo, Belella Cesare, CastellaniCaterina, Micheletti Vittorio, Cicoria Graziella, Marozzi Graziella,Danti Giuliana, Andreani Italiano, Filiè Loretta,

BENEMERITI: Simombelli Elena, Pepponi Dario, CamiciaAlfredo e Morichetti Armida, Ranaldi Stefano, BevilacquaAngelo, Cicoria Alfiero, Brodo Onorio, Ferri Aldo, GianlorenzoRaffaela, Nami Diana, Chiodo Franco, Cosimati Antonio,Menichelli M. Luisa, Pezzato Gabriele, Pezzato Paolo, BronzettiAdriana, D’Onofrio Maddalena, Porroni Mario, Martini Quinta,Morano Giulio, Iacoponi Renato, Carelli Natale, TarantelloOtello, Manzi Elisabetta, Brachino Elio, Zerbini Piergiorgio,Zerbini Paolo, Cotemme Felice, Morleschi Fernando, Lozzi AnnaMaria, Tarantello Antonio, Coralloni Bruno, Coralloni Renata,Pezzato Tonino, Trapè Mirella, Onofri Donatella, AngeliOttaviano, Buroni Maddalena, Notazio Duil io, ManciniAntonietta, Ceccobello Franco, Torrigiani Gina, BurinelloFlaviano, Ceccarelli Giancarlo, Capaldini Luigina, TofanicchioSilvano, Frilicca Giampietro, Cicoria Dino, Carlaccini Franca,Manzi Gilda, Tarantello Vanda, Cicoria Flaviano, Burla Ernesto,Marianello Stefania, Pepponi Anna, Nami Lina, RoscaniTarcisio, Pepponi Ettore, Chiricotto Zena, Morincasa Paolo,Marianello Omero, Pezzato Enrico, Menichelli Gianni, SmaforaFranco, Castellani Angelo, Fetoni Iliana, Giubilei Enea e Vilma.

AMICI: Maurizi Giorgina, Fam. Giuliobello Mauro, SarapaAntonio, Tarantello Adelaide e Ceccarini Anna Rita, BellacimaAlessandro, Fazi Mario, Manzi Angela, Coscetti Giovanni,Crocetti Domenico, Tassoni Lina, Bruti Eugenia, Filiè Sandro,Romanelli Lino, Panichi Vincenzo, Filiè Luca, PiergiovanniVittorio, Catteruccia Crocetti Rita, Nami Giuseppe, TofanicchioMauro, Guerra Francesco, Cevolo Livio, Stefanoni Marco,Pontillo Emanuele, Dominici Quinta, Cappannella Maria,Amorosi Giovanni, Barcarolo Lucia, Bacchiarri Anna, FilièMarcella, Pelliccioni Maria Vincenza, Boccalini Antonella, FerrariFulvio, Boccalini Goffredo, Apolloni Lilia, Crocetti Augusto,Cevolo M. Teresa, Cacalloro Tiziana, Gregori Maria Antonella,Gianlorenzo Paola, Mocini Giuseppe, Pepparini Rosella,Marianello Corrado, Montagnini Filomena, Teodori Enzo,Ceccarelli Giuseppe, Fidati Giovanna, Bellacima Riziero,Bellacima Irma, Fiorelli Anna Maria, Cevolo Valentino, UgoliniVincenzo, Ugolini Giuseppe, Ciampicotto Alvaro, MarianelloMario, Pellegrini Rosa, Vittorini Gino.

“LA VOCE” È GRATA AI SUOI

Anagrafe cittadinaNATI: Gradinaru Giorgia Maricy di Cristi e Costa Do CarmoDamilli Maricy (2/3), Intoppa Diego di Marco e PascucciEleonora (26/2), Meccoli Sofia di Alessio e Canuzzi Valeria(17/3), Morganti Simone di Massimiliano e Baranoschi MirelaAdriana (20/2), Radu Davide di Daniel Nicolae e CeccarelliEnrica (29/2), Ricci Andrea di Fabio e Spolverini Erica (1/3),Rinonapoli Anna di Emanuele e Forese Chiara (17/3).

MORTI: Bassi Iolanda (n.28/4/25 m.14/3), Cevolo Iole (n.8/3/29m.23/2), Clementini Guido (n.1/1/33 m.29/2), Donati Felicita(n.13/4/33 m.22/2), Mocini Pia (n.14/11/26 m.13/3), Moisè Eligio(n.25/6/30 m.26/2), Pelabasto Teresa (n.28/12/26 m.24/2),Porroni Francesco (n.12/5/28 m.10/3), Presciuttini Domenica(n.5/10/25 m.2/3), Presciuttini Giuseppe (n.28/8/32 m.12/3),Savelli Rino (n.27/4/45 m.16/3), Scoparo Cesare (n.10/4/23m.2/3), Tofanicchio Armido (n.12/3/26 m.1/3).

AVVISORingraziamo tutti coloro che, più o meno, hanno fatto l’of-ferta per “La Voce”; intendiamo sollecitare chi ancoranon ci ha pensato.Siamo ormai al 49° anno de “La Voce”, se il Signore ciassiste vorremmo arrivare al MEZZO SECOLO... è uscitatutti i mesi dell’anno... poi si vedrà! È la storia civile e reli-giosa della nostra città!Chi desidera ricevere il giornale si può rivolgere al sig.Angelo Menghini, che gestisce l’ex negozio Castellani inVia S. Lucia Filippini, appena oltre la chiesa S. Andrea,lasciando il proprio indirizzo.

Riprendiamo la nostra piccola pagina di informazione finan-ziaria, sperando di fare cosa lieta e di fornire un piccolo aiutoa tutti quelli che vorranno leggerla.

Variazioni economico/finanziarie di rilievoIl tasso di inflazione è stato confermato nel mese di dicembre allo 0,2% subase annua, tenuto ancora verso il basso della discesa del prezzo del petro-lio. Hanno contribuito negativamente anche la discesa del prezzo dei generialimentari e dell’abbigliamento. L’indicatore si trova ancora abbondantemen-te al di sotto del target della BCE, che fissa l’incremento del prezzo di beni eservizi nell’interno del 2%. L’inflazione core (quella che esclude i beni piùvolatili, come appunto il petrolio) si attesta allo 0,9%, anche in questo casolontano dal target.L’indice ZEW che misura la fiducia di analisti ed investitori sull’economiaeuropea registra un forte calo a gennaio (passando a 22,7 punti da 33,9),come conseguenza del cattivo andamento dei mercati finanziari nei primigiorni del 2016. I PMI preliminari di gennaio sono scesi lievemente da dicembre, seppureoltre le attese, sia per il settore industriale che per quello dei servizi, riflessodella volatilità dei mercati finanziari e dei possibili effetti di rallentamento chepuò avere sul ritmo della ripresa economica dell’area.Nella riunione di politica monetaria la BCE ha lasciato come ampiamenteatteso i tassi ufficiali ai livelli attuali, ma ha preparato il terreno per nuovemisure espansive per il meeting del prossimo 10 marzo.In particolare, BCE ha ammesso che i rischi al ribasso sul quadro macrosono cresciuti ancora e nell’aggiornamento delle stime di crescita di marzoprossimo “servirà rivedere l’orientamento della politica monetaria”. A causadella dinamica fortemente correttiva dei prezzi del greggio - che non vieneconsiderata come fenomeno di breve - l’inflazione quest’anno potrebbeessere molto inferiore alle stime, e comunque moderata o addirittura negati-va nei prossimi mesi. Draghi ha affermato con enfasi che BCE ha la volontàe la determinazione necessarie ad agire, senza alcun limite in merito allafacoltà di utilizzo degli strumenti, ammettendo, in merito a ciò, la possibilitàche i tassi ufficiali possano scendere rispetto ai livelli attuali.L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha promosso il rating sovrano dellaGrecia, portando la propria valutazione da CCC+ a B-, con outlook stabilepoiché le riforme varate finora sono in sostanza in linea con le richieste deicreditori internazionali.In Cina la crescita economica del IV trimestre dell’anno scorso è cresciutadel 6,8%, il ritmo più basso dal 2009, in lieve rallentamento economico dal6,9% del III trimestre a appena al di sotto delle attese pari a 6,9%. Per il2015 il PIL è cresciuto del 6,9% in linea con il consensus e con il targetgovernativo del 7,0% ma in rallentamento dal 7,3% del 2014; si tratta dellaperformance economica è la più blanda dal 1990. Anche produzione indu-striale, vendite al dettaglio e investimenti fissi di dicembre subiscono lievirallentamenti da novembre, sebbene siano in linea con il consensus. La PBoC ha deciso di alzare il coefficiente di riserva sui depositi in yuan off-shore per quelle banche locali che operano intensamente sui mercati valuta-ri, al fine di limitare la speculazione sul cambio e per segnalare al mercato diavere la situazione sotto controllo. Il Fondo Monetario Internazionale, nelWorld Economic Outlook, ha aggiornato le sue stime di crescita economicaglobale in senso peggiorativo rispetto ad ottobre scorso.In Giappone, l’indagine congiunturale Tankan sulla fiducia delle grandiimprese manifatturiere mostra a gennaio un calo e dovrebbe restare deboleanche nei prossimi tre mesi, in un segnale che i timori per un rallentamentodell’economia mondiale, guidato dalla Cina, e per le turbolenze sui mercaticominciano ad avere impatti sull’export. L’indice Reuters Tankan per il mani-fatturiero è sceso a 6 a gennaio dal 9 di dicembre e dovrebbe restare inva-riato ad aprile.Il rendimento lordo dei titoli di Stato italiani a due anni si è attestatovenerdì scorso allo 0,00%, in diminuzione di 2 pb rispetto alla settimana pre-cedente; quello a dieci anni risulta pari all’1,57%, stabile rispetto a quellodella settimana passata. In calo il rendimento dei titoli di Stato tedeschi adieci anni, che chiude la settimana a quota 0,48%; in crescita lo spread direndimento Btp-Bund decennali, che si mantiene attorno alla soglia psicolo-gica dei 100 pb (109 pb). In aumento il Cds (a 5 anni), della Spagna a quota98 pb e quello dell’Italia a quota 113 pb. Sale anche il Cds dell’Irlanda, chescambia a quota 42 pb. In crescita quello tedesco, che chiude venerdì aquota 13 pb e quello della Francia, che viene scambiato a 27 pb. In aumen-to infine il Cds del Portogallo, che si attesta a fine settimana a quota 205pb.

Banca di Credito Cooperativo di RomaFiliale di Montefiascone

Mirco Marianello

Informazione finanziaria

Page 13: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016 pag. 13

Non sempre gli amicihanno le stesse opi-nioni, eppure è belloconfrontarsi poichédal contrasto e anchedal dubbio la con-scenza si accresce odiventa più certa.Non per questo ven-gono meno l’ammira-zione o il rispetto perl’altro. Per questo,consiglio il testo pro-posto.Corrado Augias,esperto saggista euomo di cultura, laicoe non credente, sem-bra inseguito dallefigure di Gesù eMaria che ha esami-nato in due operep r e c e d e n t i .Quest’ultimo testo hail fascino del romanzoe il rigore dell’inchie-sta; verità e immagi-nazione si integrano in un crescendo di pathos e tragedia: 18 ore cheveramente hanno sconvolto il mondo, notte di tenebre senzatempo, eppure irrimediabilmente piantata come un cuneo aspro nelcuore dei giorni, in cui accadde ciò che supera le menti umane.Noi crediamo di conoscere, possiamo indagare, leggere i pochi docu-menti, ma sempre i veli del mistero scendono sulle nostre povere, stor-te coscenze. Anno 33 della nostra era: un profeta di nome Joshuaviene giudicato condannato flagellato giustiziato in un turbine inarre-

stabile.L’autore ci racconta in diretta quella notte: noi ne sentiamo i profumi legrida, i rumori e la paura. Doveva accadere? Colpevole il popolo ebraico? Il potere politico roma-no? Il potere religioso del sinedrio? O tutti colpevoli innocenti nel gran-de enigma della storia? È Giuda il grande traditore o il complice diGesù? Augias non crede in Dio, è affascinato dall’uomo Gesù, da quelprofeta magro dai grandi occhi così che anche tu vorresti bucare iltempo e scorgerlo sanguinante fra la folla tumultuosa solo per unlungo istante. L’autore non crede alla Resurrezione, per lui Cristo apparve comeun defunto e poi l’abisso del tempo avrebbe tutto inghiottitocome su una grande nave si richiude il mare. Il testo ti interroga,ti provoca e scopri come brucia sulla tua pelle la verità dellaFede.Cristo non è un defunto, il “povero pazzo” lo sventurato, ma ilVIVENTE, non nell’abisso dell’ignoto, ma nel tunnel di LUCE il let-tore credente si inoltra con infinita soddisfazione.

Paola Sacco Egidi

Ti presento un amicoCorrado Augias

LE ULTIME DICIOTTO ORE DI GESÙ

C’è l’oro nel nostro territorio!!!Siamo noi: il nostro lavoro,le nostre aziende, cantine,oleif ici, prodotti t ipici,caseifici, salumifici, nuoveproduzioni biologiche,cibi.... Dobbiamo solo farciconoscere, raccontarci.Noi aspettiamo le vostreesperienze. Potete inviarci le rispostea questa intervista a distanza• La storia della vostra azienda• Punti di criticità e di soddisfazione• Progetti e timori per il futuroE poi liberamente esprimete la vostracreatività. Vi aspettiamo.

P.S.E.

Pene severe, da 8 a 12 anni di carcere, perchi uccide una persona guidando in statodi ebbrezza grave. Aumenti di pena, se ilconducente fugge dopo aver causato l’inci-dente. Altre aggravanti sono previste se vi è lamorte - in questo caso si arriva a 18 anni dicarcere - o lesioni di più persone oppure se siè alla guida senza patente o assicurazione. Mentre per riavere la patente, che viene auto-maticamente revocata in caso di condanna opatteggiamento, si dovranno attendere 15anni per l’omicidio (30 se il conducente è fug-gito) e 5 per le lesioni.Sono le principali novità della legge cheintroduce il reato di omicidio stradale. IlSenato ha approvato, mercoledì 2 marzo, ilprovvedimento - uscito da una lunga spolacon Montecitorio, che recentemente avevamodificato il testo - con 149 sì, 3 no e 15 aste-nuti. Un voto arrivato tra le polemiche per lafiducia posta dal governo. Non hanno parteci-pato al voto il centrodestra, il Movimento 5Stelle e Sel. Mentre Ala, il gruppo di DenisVerdini ha dapprima annunciato l’uscita dal-l’aula, poi ha virato verso l’astensione, che aPalazzo Madama equivale al voto contrario.L’ultimo tentativo di sospensiva e ritorno inCommissione, respinto dall’Aula, è stato fattoin mattinata da Carlo Giovanardi (Idea-Gal),che ha accusato l’esecutivo di “arroganza” edi aver posto la fiducia solo per evitare possi-bili imboscate con il voto segreto su tre emen-

damenti. Il ministro per le Riforme, MariaElena Boschi, ha replicato dicendosi “orgo-gliosa di porre la fiducia su un ddl a tuteladelle vittime della strada”. Il premier MatteoRenzi, subito dopo il voto twitta: “Per Lorenzo,per Gabriele, per le vittime della strada. Per leloro famiglie. L’omicidio stradale è legge, final-mente”. Lorenzo e Gabriele sono LorenzoGuarnieri e Gabriele Borgogni, due ragazzimorti ai quali sono intitolate due associazioni.Il primo caso è stato seguito da Renzi sin daquando era sindaco. E nel 2014 in un mes-saggio annunciava alla sua famiglia l’intenzio-ne di introdurre la legge. “Abbiamo mantenutoun impegno preso. È una legge di civiltà”, diceil viceministro alle Infrastrutture eTrasporti, Riccardo Nencini.Il reato viene “graduato” su tre varianti: restala pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’i-potesi base, quando cioè la morte sia statacausata violando il codice della strada. Ma lasanzione penale sale sensibilmente negli altricasi: chi infatti uccide una persona guidandoin stato di ebbrezza grave, con un tasso alco-lemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effet-to di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di car-cere. Sarà invece punito con la reclusione da5 a 10 anni l’omicida il cui tasso superi 0,8 g/lo abbia causato l’incidente per condotte diparticolare pericolosità (eccesso di velocità,guida contromano, infrazioni ai semafori, sor-passi e inversioni a rischio).

Omicidio stradale. Si rischiano 18 anni.

Page 14: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 14

E’ giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm 4,6)

Armido Tofanicchio12.3.26 - 1.3.16

Pia Mocini14.11.26 - 13.3.16

Assunta Ugolini31.1.14 - 2.2.16

La sua sposaDorina le èrimasta vici-na con tantoamore finoa l l ’ u l t i m ogiorno dellasua perma-nenza suquesta terra.Molti com-mettono l’er-rore di consi-derare lamorte comel ’ o p p o s t odella vita,dimenticando che l’opposto della morte è la nasci-ta, non la vita.La vita è un fiume: la nascita è la sua sorgente, lamorte è la sua foce. Entrambe, nascita e morte,non sono che soglie per l’incontro con Dio e lapace eterna. “La morte non è niente. Sono sola-mente passato dall’altra parte: è come fossinascosto nella stanza accanto. Il mio nome siasempre la parola familiare di prima: pronunciarlosenza la minima traccia d’ombra o di tristezza.Rassicuratevi, va tutto bene. Ritroverete il mio cuore, ne ritroverete la tenerez-za purificata. Asciugate le lacrime e non piangete,se mi amate: il vostro sorriso è la mia pace”. Un ricordo affettuoso dai figli Giancarlo e Mauro,le nuore Cristine e Laura ed i nipoti Riccardo,Lorenzo e Lucrezia.

È un pensiero veramente cristiano, bravo Armido,tu lo approvi e lo fai tuo, il tuo sorriso, che mostrala tua bocca quasi senza denti, lo sta a dimostra-re... Vivi felice in Dio e proteggi la tua sposa e tutti ituoi cari!

Rino Savelli27.4.45 - 16.3.16

Non piangete,

sarò l’angelo

invisibile della

famiglia.

Dio non saprà

negarmi niente

quando io pregherò

per voi.(S. Agostino)

Ti ricordiamo come marito e padre affettuoso, pre-sente in tutti i momenti in cui abbiamo avuto biso-gno. Ti vogliamo bene Laura, Raffaella, Emanuela.

Veniva da una famiglia numerosa,perché suo padre, Salvatore, avevasposato due volte, dalla primamoglie aveva avuto 5 figli, poi morta-gli la moglie, ha sposato un’altradalla quale ha avuto altri 5 figli, lapiù piccola dei quali è stata appuntoPia, che è stata professoressa, eanche preside nella scuola, d’uncarattere piuttosto difficile, sorella diMons. Luigi Mocini, un sacerdoteveramente buono, dal quale - anchese io molto più piccolo, venivo consi-derato come fratello e amico.

Giovanni Braguti19.4.48 - 22.3.10

Così pure ricordiamo il dr. Giovanni Braguti, dece-duto il 22 marzo 2010, medico specializzato a risol-vere i problemi legati alle fasi produttive delladonna.Durante la malattia ha lasciato perfino di esercitarela professione, perché non voleva sbagliare la dia-gnosi che sarebbe stato costretto a fare sui clienti.Buono come uomo, come sposo, come cristiano,come medico, come grande amico.È stata una grande perdita per la città, soprattuttoper la sua famiglia. Ancora è ben ricordato.

Siamo inpiedi con losguardo nelvuoto ognunocon la propriavisione dellavita a giudica-re la bellastoria dellanonna. L’inevitabilelacrima dagliocchi scendelen tamen tesolcando i lvolto, si len-ziosa verso il mento, bagnando la bocca. Leparole vengono meno pur avendo molto dadire.Qualcuno in quel silenzio accenna ad un malin-conico sorriso, dopo aver pensato per un fran-gente, meravigliato alla vita di lei. Pensa aisuoi 102 anni appena compiuti, al ruolo dimoglie, madre, nonna e bisnonna, riuscendocon naturalezza a conciliare affetti e doveri.Una donna minuta in cui la natura ha saputosintetizzare longevità e salute fino agli ultimigiorni della vita. Lei ti accoglieva con una parolagentile e ti congedava con un radioso sorriso. Noi tutti ti diciamo grazie, e ti salutiamo col direche sei nei nostri cuori.

Figli, nipoti, pronipoti

Don Luigi Squarcia11.12.44 - 24.3.10

Don Luigi Squarcia nato ad Acquapendentel’11 dicembre 1944, sacerdote dal 29 giugno1968. Parroco della sua città diAcquapendente dal 1980 è deceduto il 24marzo 2010, 6 anni fà, all’età di 66 anni.I funerali sono stati celebrati dall’alloraVescovo Diocesano Lorenzo Chiarinelli, il26 marzo alle ore 15,30, presenti quasi tutti isacerdoti della Diocesi ed anche S.E. Mons.Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto,amico di D. Luigi.Lo voglio ricordare perché un vero sacerdo-te, affabile, semplice, veramente buono. Così ne dava l’annuncio l’allora VescovoMon. Lorenzo Chiarinelli:

Carissimo don Luigi,all’alba della “Giornata dei Martiri”

il tuo cammino di fede e di sofferenza, di coraggio e di speranza,

si è compiuto, come quello di Gesù in croce,tra le braccia del Padre.

La consegna all’amore è stato il tuo dono generoso, sereno, totale:

per questa Chiesa che hai amato e per la tua Comunità di Acquapendente

spazio del tuo servizio, casa della tua preghiera,giardino dove è fiorita l’offerta della tua vita.

Don Luigi carissimo,tutti noi, insieme ai tuoi familiari,

ti abbiamo ammirato come “sacerdote e ostia”sull’altare che, con Cristo,

dice il suo amore e alimenta in noi la speranza.Grazie,

Il Pastore buono ti stringa per l’eternità beataal suo

24/03/2010 - Giornata dei martiri

Page 15: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016 pag. 15

Grande successo per le gare di Ginnastica ArtisticaIl 27 e 28 febbraio si è svolto presso il Palazzetto

dello Sport in Montefiascone il Campionato Regionale diginnastica artistica organizzato dall’A.S.D. CentroPolisportivo Libertas Montefiascone, con il patrocinio delcomune di Montefiascone - assessorato allo sport ed incollaborazione con la Federazione Ginnastica Italiana.

Ben 450 atlete/i provenienti da tutta la regionehanno partecipato alle gare, dando vita ad una manife-stazione di grande interesse, erano presenti tutte le piùimportanti società sportive di ginnastica della regione.

Numeroso il pubblico, (migliaia di presenze), che haseguito le gare con interesse e passione, esprimendoapprezzamento per l’ottima organizzazione delle gare eper l’accoglienza avuta da parte di tutta la cittadinanza.Ottima prestazione delle atlete della LibertasMontefiascone: la squadra formata da Veronica Ferri,Gaia Lucci e Alice Napoli è salita sul gradino più altodel podio, conquistando la partecipazione alCampionato Nazionale di Ginnastica Artistica che sisvolgerà a Pesaro a fine giugno prossimo. Ottimosecondo posto per la squadra formata da Sara Galluzzo, GiorgiaMarianello e Michela Romano; eccellente prestazione per le squadrecomposte da Giulia Calandrelli, Sofia Fapperdue, Sofia Graffietti eSusanna Maria Bologna, Beatrice Micci Battaglini, Martina Scarponi, chealla loro prima partecipazione a gare di livello regionale hanno ottenutoottime posizioni. Pienamente soddisfatta la responsabile tecnica di gin-nastica artistica della Libertas Montefiascone Prof.ssa Teresa Fossatied il suo staff: Martina Ferri, Antonio Menchinelli, Sara Mocini, ValentinaNicolai, Adelaide Ranucci e Chiara Rubeca.

Attestati di apprezzamento sono stati rivolti agli organizzatori daparte di tutti i partecipanti e da parte del presidente regionale dellaFederazione di Ginnastica Prof. Paolo Pasqualoni e del vice presi-dente regionale Prof. Roberto Accili che sono rimasti entusiasti dell’or-ganizzazione della manifestazione sportiva ed hanno promesso asse-gnazioni al nostro paese di ulteriori gare. Tutti gli atleti hanno ricevutopremi dai dirigenti federali, dal presidente della Libertas MontefiasconeLodovico Mocini e dall’assessore allo sport e vice sindaco del comune

di Montefiascone Prof. Fernando Fumagalli che ha ringraziato iresponsabili regionali della Federazione per le assegnazioni di questeimportanti gare al nostro paese. “Mi complimento ancora una volta -spiega il vice sindaco Fernando Fumagalli - con tutto lo staff dell’A.S.D.Centro Polisportivo Libertas Montefiascone per la perfetta organizzazione delle gare del Campionato Regionale di ginnastica artistica svoltesabato 27 e domenica 28, dopo lo strepitoso successo avuto nel TorneoGpt 2° livello svoltosi nel primo fine settimana di febbraio. Questo tipo dimanifestazioni, oltre ad una valenza prettamente sportiva hanno un valo-re turistico molto importante portando a Montefiascone migliaia di perso-ne tra atleti, addetti delle società e famigliari. Da parte mia e dell’ammini-strazione comunale ci sarà sempre la massima collaborazione per inizia-tive di questa caratura ed importanza”. “Un ringraziamento è d’obbligo -conclude Fumagalli - al presidente della Libertas MontefiasconeLodovico Mocini, alla Prof.ssa Teresa Fossati, a tutto il suo staff per ilgrande impegno profuso nell’organizzazione di questo tipo di manifesta-zione sportive di alto livello e alla Solidarietà Falisca per la costante epreziosa presenza medica o di primo soccorso in tutte le manifestazioni”.

Associazione Venatoria CONFAVI di Montefiascone

Festa per il Ripopolamento - 6 marzo 2016

Anche quest’anno, come ormai è consuetudine, la Confavi di Montefiascone investe risorse e denaro per il ripopolamento del territorioComunale.

Si è svolta infatti il giorno 06.03.2016, in una giornata che si preannunciava tempestosa e dopo un’abbondante colazione a base di porchetta evino locale, la nostra iniziativa per ripopolare il territorio comunale impoverito dalla stagione venatoria appena conclusa.

Siamo quindi lieti di informare tutti i cacciatori locali che la nostra Associazione ha provveduto al lancio di n. 16 lepri e di n. 100 fagiani riprodutto-ri.

Il tutto ha avuto luogo grazie al ricavato del bellissimo pranzo degli “Amici della Caccia” tenutosi il giorno 28 febbraio 2016 presso il ristorante LaTenuta di Campolongo a Bagnoregio riempito in tutta la sua capienza.

La Confavi di Montefiascone, rammenta a tutti gli interessati che, il ricavato di tutte le sue iniziative, viene interamente investito in acquisto di sel-vaggina così come stabilito unanimemente dai suoi associati. Infine, un ringraziamento va a tutte quelle persone che ci hanno onorato con la loropresenza al nostro pranzo, a tutti i soci che si sono prodigati per l’organizzazione e la buona riuscita dell’evento con particolare riferimento al Sig.Mauro Materazzini che ha coordinato e reso possibile tutto questo.

Circolo CONFAVI di Montefiascone

Page 16: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 16

L’Amministrazione comunale nel consiglio convocato d’urgenza per venerdì11 marzo, si è espressa all’unanimità in maniera contraria all’istanza della dittaSolemme S.p.a. per la realizzazione nella zona “Madonnella”, di un impianto dicondizionamento e stoccaggio dei fanghi delle acque reflue urbane. Questaimportante decisione si allinea al parere contrario già esposto dal sindacoLuciano Cimarello nella conferenza dei servizi che si è tenuta il 1 marzo presso laProvincia di Viterbo.

Il primo cittadino Cimarello spiega: “Nell’assise comunale tutti i consiglieri pre-senti hanno ribadito un secco ‘no’ all’impianto in questione. Già nella conferenzadei servizi ho espresso la mia contrarietà poiché il progetto è in contrasto con lenorme del vigente piano regolatore, è incompatibile con le zonizzazione previstenello strumento urbanistico generale, è in contrasto con le previsioni del vigentepiano di zonizzazione acustica e non da ultimo, sussistono motivi di criticità dell’u-bicazione dell’impianto in relazione al contesto esterno”. “In merito al contrastocon le norme del vigente piano regolatore - aggiunge il sindaco Cimarello - ilcapannone esistente, ha destinazione D3 mentre il terreno circostante ha unadestinazione E4 agricola. Poiché il progetto prevede la realizzazione di operenell’area circostante il fabbricato tale previsione è in contrasto con lo strumentourbanistico. Inoltre una vasta superficie di circa quattro ettari, confinante con illotto, è destinata alla realizzazione di attività turistico-ricettive di tipo alberghiero equindi è impensabile pensare che attività turistiche e ricettive possano nascerenei pressi di un tale impianto”. “Un’ulteriore criticità - aggiunge Cimarello - èemersa in merito al piano di zonizzazione acustica: infatti l’area dove è ubicato lostabile ricade in una zona III dove è vietata la realizzazione di impianti industriali.Non da ultimo sorgono dubbi in merito all’ubicazione dell’impianto che dovrebberealizzarsi in una zona ad alta densità abitativa, con tantissime abitazioni adia-centi al capannone e tante altre in un raggio ristretto. Anche il responsabile del 3˚Settore del Comune di Montefiascone, con le stesse motivazioni, ha espressoparere negativo all’intervento che è stato protocollato presso la Provincia diViterbo”. “Come primo cittadino - continua Cimarello - ma, anche come massimaautorità sanitaria locale, non posso permettere che centinaia di persone (per l’e-sattezza oltre mille) siano costrette a subire le conseguenze negative causate dainquinamenti e cattivi odori provenienti dall’impianto. In aggiunta anche il traspor-to dei materiali da smaltire coinvolgerebbe l’intera popolazione, in particolare citroveremmo di fronte ad autotreni di grandi dimensioni che percorrerebbero, conquesti materiali, le strade interne del nostro paese”.

“Per questo - conclude il sindaco - cercheremo con qualsiasi mezzo legale anostra disposizione nella prossima conferenza dei servizi e nelle ulteriori riunioni,di fermare la realizzazione dell’impianto per il bene dei cittadini e dell’intera cittàdi Montefiascone. Alla luce della grande mobilitazione di cittadini e del parerenegativo espresso all’unanimità dall’intero consiglio comunale, garantisco il totalee massimo impegno mio e dell’amministrazione comunale al fine di bloccare larealizzazione dell’impianto in una zona ad alta densità di abitazioni e di cittadini”.

NOTIZIE DAL COMUNE DI MONTEFIASCONE

L’Amministrazione ha detto “no”all’impianto di condizionamento

e stoccaggio dei fanghi alla“Madonnella”

Novità sulle rette della mensa scolastica

Nuovi arredi per le scuole

“Dal 1 marzo fino al mese di dicembre 2016 le tariffe della mensa scolasti-ca scenderanno di un euro a pasto”. È questa la bella notizia, annunciata dalsindaco Luciano Cimarello per le famiglie degli oltre 160 ragazzi che frequenta-no il tempo prolungato o il tempo pieno presso l’istituto comprensivo AnnaMolinaro. Il primo cittadino prosegue: “La giunta comunale da me presieduta hadeciso di aiutare in modo concreto le famiglie che usufruiscono con i loro figlidel servizio della mensa scolastica per le classi del tempo pieno e del tempoprolungato abbassando di un euro a pasto la tariffa a partire dal primo marzo efino alla fine del mese di dicembre 2016. Abbiamo dato una risposta concretaalle richieste ed alle esigenze delle famiglie. Questo non è il primo interventoeffettuato dall’amministrazione nell’ambito della mensa: infatti abbiamo giàapprovato precedentemente altre agevolazioni, come per esempio il costo didue euro a pasto per il secondo e terzo figlio, ed ora si aggiunge questo ulterio-re beneficio”.

“L’abbassamento della tariffa - spiega il sindaco - è qualcosa di importantese si pensa al numero di pasti erogati al giorno e per l’intero periodo scolastico,soprattutto in relazione al periodo attuale dove i costi dei servizi per i cittadinivengono aumentati o addirittura, nel peggiore dei casi, lo stesso servizio vienetolto. Complessivamente le famiglie avranno un beneficio medio di 20 euro almese. L’impegno economico del Comune sarà importante. Si tratta infatti diuna maggiore spesa di circa 160 euro al giorno, ma siamo ben felici di farlo,risparmiando o tagliando altre spese nel bilancio comunale. Infatti io insiemealla giunta comunale abbiamo deciso questa importante azione per venire inaiuto delle famiglie e anche scongiurare un possibile calo delle iscrizioni nell’in-dirizzo del tempo prolungato e del tempo pieno dell’istituto comprensivo”.“Riteniamo - conclude Luciano Cimarello - che in questi periodi di crisi, è undovere dell’amministrazione fare interventi di questo tipo. In questo caso oltre160 famiglie avranno una minor spesa per i pasti e per l’istruzione dei loro figli”.

Nuovi arredi per le scuole dell’infanzia e primaria di Montefiascone. In questi giornisono stati consegnati dalla società cooperativa Camst, ditta vincitrice per il secondo annoconsecutivo dell’appalto presso le mense delle scuole, coloratissime sedioline a misura dibambino, tavoli ottagonali e sedie per gli insegnanti.

Questi materiali sono stati conferiti alle scuole dell’infanzia di Grazie, di Zepponamie di Mosse e alla primaria dei Zepponami. “Ringrazio - spiega l’assessore ai servizisociali Giulia Moscetti - la cooperativa Camst per avere consegnato questi materiali intempi brevi rispettando il progetto con cui si sono aggiudicati l'appalto delle mense. Tra gliinterventi previsti c'erano la consegna di sedie a misura di bambino ma anche tavolini e

sedie per gliinsegnanti. Imaterial i giàc o n s e g n a t ihanno reso gliambienti piùconsoni e sicuriper i bambini dando anche un tocco di colore e di allegria il che non guasta, sono stateinoltre installate una nuova lavastoviglie nella cucina del plesso di Zepponami e stoviglieriee attrezzature il più possibile funzionali all’utilizzo da parte dei piccoli utenti”.

“Sono inoltre seguiti - continua l’assessore - altri interventi, come la tinteggiatura nellascuola primaria di Zepponami e la realizzazione di una nuova pavimentazione presso lascuola dell’infanzia delle Mosse. Saranno inoltre affissi dei poster per rendere i refettori piùaccoglienti al fine di sensibilizzare i bambini alle buone regole legate all’alimentazione ededucazione e sani stili di vita”. “Tutte queste azioni - conclude l’assessore - non solo ren-deranno più accoglienti i refettori di Montefiascone dando una veste gioiosa e colorata, masoprattutto li faranno diventare più sicuri e più a misura dei bambini”.

Page 17: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016 pag. 17

I POETITerra bagnata profumo di naturaPioggia fine lavaggio delicato

Nuvole bianche velate di grigio

E dietro la collina vedo scura foschiaQuanto può durare una pioggiaQuanto può lavare una pioggia

E dietro la collina vedo scura foschiaFoglie zuppe grondano goccecome di sudor fronte perlatal’ombrello della mia speranza

mi offre rifugio mi tiene asciutto

E dietro la collina vedo scura foschiaDammi la mano

stringila forteFa che non mi sorprenda il tuono

Coprimi gli occhi il lampo mi acceca

E dietro la collina vedo scura foschiaAccompagnami per un pezzetto di strada

insieme a Te sarà meno scura

Ma... tu chi sei perché mi sorridiIo non ti conosco

perché cammini senza ombrellomi fai il gesto di guardare

dove... mi giro e...dietro la collina un arcobaleno.

Antonio Fontana

Dietro la collina

Na mattina un autista dal dottoreportava la moglie pe un malore,quando na lumaca su la strada,avant’a la Cantina gli si para:

na macchina con dentro un vigilessoch’annava a caccia di qualche fesso.‘L paesano appena può, pija e sorpassa,ma dal dottore arria chi lo tartassa.

“M’hai sorpassato do’ nun se poteva.La contravenzione mo chi te la leva?Pure che adesso so’ senza libretto,te la voglio scrive su un foglietto”.

“Ma la moglie col dolor di testa,voleva visitarsi e arrivar lesta”. “Non m’interessa, la multa hai beccato!”E la multa, entro due mesi, hanno mandato.

Ma l’autista capìa d’aver ragionee presentò al giudice la contestazione:la domanda con quarant’euro di bollo,appiccicato sul foglio protocollo.

Il giudice in pieno gli dette ragionee gli levò tutta la contravenzione.Il vigilesso andò via scornato,ché il giudice il torto gli aveva dato.

Ma il bollo che colui aveva pagato,da nessuno gli è stato rimborsato!Che giustizia è di far pagà,anche se il giudice la ragion ti dà?

Altri esempi si potrebber faredi multe che non eran da pagare,ché, per la prepotenza dello Stato,il cittadino è sempre tartassato.

C.L.

Giustizia italiana(Se uno ha ragione deve pagare uguale)

Guardami negli occhi

felici di amarti.

Ascolta la mia voce,

la voce felice di parlarti...

Ma, una volta almeno,

guarda e ascolta il mio cuore,

perché è felice di amarti e di parlarti.

Ascoltalo, solo a lui puoi credere.

È la voce della verità;

senti come canta?

Sei tu che lo fai cantare,

Per questo amore

il mio cuore è un cuore felice,

perché ci sei tu!!!

Virginia Solimeno

Cuore felice

Brillano le stelle su nel cielo

come lucciole nel buio,

brillano la sera,

come un tesoro che ammiri ma non tocchi,

brillano le stelle,

le vedo, sono già nei tuoi occhi!!!! V. S.

Lucciole nel buio

Fratelli e amici generosi eroiUccisi dal terrore micidiale,Morte improvvisa vi fece immortali,Il martirio vostro onora anche noi.

L’aureola santa che circonda voi,Nell’azzurro infinito universale,Si specchia il sole e la sua grazia valeOItre l’influsso dei pianeti suoi.

La pace in tanto bene era compresaNel vecchio Iraq in quella masseriaPrescelti a caso alla civile impresa.

Or siete in cielo e tra tanta armoniaLa vostra gloria è una fiammella accesaChe illumina dovunque e così sia.

Diodato Piciollo di anni 90

I nostri illustri martiri

Ogni dì si incontrano su strada,bussano nella porta della casa,parlano d’esser pronti per l’evento,vedono catastrofismo e morte dura.

Parlano di Diavolo e dei travestimenti,leggono loro Bibbia ai dissidenti,lasciano tanti opuscoli alla gente,ove Geova vivente fu, non fu mai?

Amici siamo in questo mondo di conflitti,lasciando pregar ad ognuno il proprio Dio,poiché di carità fu sommo Padre,viviamo sperando che si occupi di noi.

Pacificamente viviamo su terra d’egoismo,fra credente di Maumetto, Gova e Cristo,ogni giorno non pensiamo a morte dura,diciamoci soltanto che: morte è sicura.

L. P.

Testimoni di strada

Silente fede che in terra io vidi,mai di bronzo caricò sua mano,per rumoreggiar in piazze o case altrui.

Solitaria in cammino di sua strada,sol di pensiero, carità sua mente,mai ansiosa di lingua insolente.

Gode di giustizia tal persona,nella sordità dell’altrui dire,camminando sulla via a lei serena.

Della moralità, non ne fa legge,non rumoreggia nell’entrar la chiesa,non si batte il petto quando prega.

Lotta per l’ideal suo, guardando l’alto,mira quant’aspra sii lunga salita,convinta che ogni cammin nasce dal basso.

Ascolta Francesco che, grida non slinguate,solo pulpito che dà, voce sicura,basato sull’esperiente vecchile parola.

Lorenzo Presciuttini

La silente fede

Signore, alla sera della mia vita voglio ancora dirti grazie, sì grazie per le tue innumerevoli bontà, per le tue indulgenze senza limiti,per il tuo amore immenso.Ti rendo grazie di avermi dato nella prova e la sofferenzala tua forza e il tuo appoggio.La tua presenza rassicurante mi ha permesso di sperare senza mai dimenticare:la vita è il più grande dei beni.Riconosco volentieri che è da Te che vienela tengo tutta intera nelle mie mani mentre pian piano se ne va verso la sua fine.Come una coppa alzo le mie mani verso di teper offrirtela questa vita che Tu mi hai datocon quello che ho avuto di buono e di meno buono,con i suoi slanci di generosità, i suoi momenti di debolezzae anche delle sue disillusioni.Ti ringrazio specialmente della pace e dell’amicizia che vuoi dividere con me.Grazie anche per la gioiosa speranza di vederti un giornomentre il tuo amore e il mio saranno tutt’unoin questa nuova vita che non avrà più fine.Signore è con gioia che accolgo ogni mio giorno che ancora mi concedi,accetto quello che il tuo amore mi concederà di felicitàmalgrado l’inevitabile sofferenza.E quando sarà l’ultimo giorno, quando mi dirai “ vieni ti aspetto”fiduciosa dirò addio ai miei caripoi da Te andrò per la grande festa dell’eternità.Amen.

Alla sera della mia vita: GRAZIE!

Page 18: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

Le giornatededicate alledonazioni aMontefiascone, enegli altri paesidella nostraProvincia, vengo-no assegnate dalC e n t r o

Trasfusionale di Belcolle; l’assegnazione è frutto di program-mazione delle avis Comunali e della disponibilità del PersonaleSanitario in forza al Centro Trasfusionale; tenendo conto dellevarie richieste, cercando di non discostarsi molto dalle esigen-ze locali. Il Centro Trasfusionale è l’Ente Istituzionale prepostoalla raccolta e alla gestione del sangue donato.

Anche per questo mese di aprile siamo riusciti ad ottene-re tre giorni dedicati alle donazioni: lunedì 4, lunedì 18 esabato 30; lunedì 18 si potrà donare anche il plasma.

La programmazione dei giorni per le donazioni deve esserepresentato all’Ente competente nel mese di settembre/ottobredell’anno precedente. Nella nostra Provincia le avis Comunalisono 59, quelle equiparate Comunali sono 7; le avis equipara-te sono quelle che incidono in un luogo che non è Comune,per esempio Grotte Santo Stefano che è Comune di Viterbo.

Donare sangue dovrebbe essere un dovere di tutti, chiara-mente di tutti quelli che possono, ovvero che sono in buonasalute e che abbiano compiuto almeno 18 anni.

per l’avis Comunale MontefiasconeCarlo GIANVINCENZI

pag. 18 LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016

“Si è svolto il corso intensivo di fotografia per la terza etàa Montefiascone”. Ha illustrato il progetto l’assessore comu-nale ai servizi sociali Giulia Moscetti che analizza: “Comeannunciato è stato organizzato un nuovo corso dedicatoagli over 65, questa volta sulla fotografia. Sono state orga-nizzate tre lezioni intensive il 31 marzo, l’1 e il 5 aprile alleore 17 presso la biblioteca comunale tenute da esperti difotografia: Gianluigi Billi, Andrea Burla, GianmarcoMongardi e Luciano Zuccaccia, dopo le quali poi seguiràil concorso “Le stagioni del Cuore” incentrato sul rapportotra nonni e nipoti”. “Questa iniziativa - aggiunge l’assessore- si inquadra infatti nel progetto ‘Nonni e Nipoti’ promossodal l ’assessorato ai servizi sociali del Comune diMontefiascone, con il contributo della Regione Lazio per lapromozione e sostegno dell’invecchiamento attivo”.

“È per questo motivo - continua la Moscetti - che dopo ilbreve corso abbiamo deciso di indire un concorso per met-tere nuovamente a confronto le due generazioni e perimmortalare con un click il bellissimo rapporto che c'è traloro dando ampio spazio alla creatività. Le altre precedentiiniziative sono state il corso di informatica, che riproporre-mo a breve, la passeggiata nel centro storico diMontefiascone ed alcuni incontri degli ospiti di Villa Serenanelle classi dell’Istituto Comprensivo Anna Molinaro; tuttehanno riscosso successo”.

NOTIZIE DAL COMUNE DI MONTEFIASCONE

Il corso di fotografia per la terza età

Al via il secondo corso di informatica per la terza età a Montefiascone.A presentare l’iniziativa l’assessore comunale ai servizi sociali GiuliaMoscetti: “Dopo il successo del primo corso l’amministrazione comunaleha deciso di organizzare un nuovo corso gratuito, sarà un po' più breve delprimo ma verranno comunque trattati tutti gli argomenti base in 28 oreintensive e la novità che ho scelto di introdurre è che sarà aperto a tutti gliover 60 anni e non più agli over 65 in modo da coinvolgere un bacino d’u-tenza ancor più vasto”. Le lezioni si svolgeranno come per il primo corsopresso l'aula multimediale dell'I.I.S.S. C.A. Dalla Chiesa e saranno tenutida giovani esperti coadiuvati dagli studenti che faranno da tutor, ringrazioperciò fin da ora per la grande disponibilità dimostrata sia la scuola, la pre-side, gli alunni e i ragazzi del settore ‘servizi sociali’ che si sono resi dispo-nibili a dare una mano come insegnanti anche questa volta.

“Il programma - spiega ancora l’assessore - sarà strutturato in modo daguidare i partecipanti in 14 lezioni, dieci saranno base dedicate all’accen-sione, ai programmi principali, alla navigazione in internet e all’uso dellaposta elettronica, le ultime quattro saranno un po' più avanzate in modo dacoinvolgere anche chi ha già fatto il primo corso da settembre a novem-bre”.

I soggetti interessati potranno presentare domanda di iscrizione, utiliz-zando l’apposito modulo, che può essere ritirato presso l’ufficio turisticocomunale, o scaricato dal sito istituzionale www.comune.montefiasco-ne.vt.it. Al suddetto modulo, debitamente sottoscritto dovrà essere allega-ta fotocopia di un documento di identità in corso di validità. “Tutte ledomande di iscrizione - conclude l’assessore - dovranno pervenire entro l’8aprile 2016 all’ufficio protocollo del Comune di Montefiascone, la settimanasuccessiva partirà subito il corso e comunque la data di inizio sarà comu-nicata a tutti gli iscritti. Mi auguro che si replichi il successo del primo corsoe che sia una nuova occasione di socializzazione e di apprendimento pertutti... nonni e nipoti”.

Il secondo corso d’informaticaper la terza età

Le Donne che meritano una via/viale/piazza/piazzale/largo sonotantissime; tanto per fare un esempio: Tina ANSELMI, Nilde JOTTI,Marie CURIE, Oriana FALLACI, Maria MONTESSORI, Elena LucreziaCORNARO, Tamara DE LEMPICKA, Anna Maria MOZZONI, Donneche hanno lasciato un’impronta indelebile, occupandosi di politica,scienza, giornalismo, cultura, arte, diritti civili, studio.

Ma a Montefiascone la nostra Amministrazione Cittadina non sene è accorta; o fa finta di niente, mah!?!

Cari concittadini, la nostra città è una delle poche, se non l’unica,che non ha una via intitolata ad una donna; fatta eccezione di Santee del generico VIII marzo. Le Amministrazioni passate, sembra, chenon lo sapessero; noi tutti crediamo alla befana e vuoi che non cre-diamo che non lo sapessero; l’attuale Amministrazione è statamessa al corrente della grave mancanza ma non ha fatto niente. Nonvoglio pensare che si tratti di strisciante sessismo, ma non so pro-prio cosa pensare di questo immobilismo.

Alle tantissime Donne che meritano, aggingerei Anna DANTI,nata, vissuta e deceduta a Montefiascone, in vita ha “servito”Montefiascone e i Montefiasconesi; credo fortemente che non cisono donne Montefiasconesi parimenti ad Anna. Comunque miauguro che la prossima Amministrazione, sia più accorta di quellaattuale, anche perché ci vuole poco, molto poco.

Mi sembra che anche alle donne importi poco della cosa; nonsento voci e non vedo iniziative, neanche dalle donne del ConsiglioComunale; fatto che ritengo quantomeno spiacevole che mi rattristamolto. La vita delle donne non cambia se hanno o non hanno unavia intitolata a loro; è grave, molto grave, che non l’abbiano!!

Rossana BARTOLOZZI

Eppure sono tantissime....

I neo genitori Porroni Chiara e Pizzetti Giovanniannunciano la nascita del loro piccolo Mamante, nato aEschweiler il 18 febbraio 2016. Alla loro gioia si unisconotutti i parenti di Montefiascone e Cropalati (CS), in parti-colar modo della cuginetta Giorgia e della bisnonnaGiuseppa.

UN LIETO EVENTO DALLA GERMANIA

In form

Page 19: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016 pag. 19

Il prof. Sergio Ricossa ci ha lasciatoPurtroppo un’altra mente economica fra le più brillanti d’Italia, ha

deciso che fosse tempo di sciogliere le vele, proprio nel momento in cuici sarebbe stato bisogno del suo apporto culturale. Era nato a Torino nel1927, e per tutta la sua vita ha coltivato la materia economica, primacome Docente di Economia presso l’Università di Torino, poi comemembro autorevole della Mont Pelerin Society, la più importante asso-ciazione liberista mondiale. Molte le opere di un certo spessore che l’illu-stre economista ci ha lasciato, fra le quali il monumentale Dizionario diEconomia e la traduzione di varie opere di autori liberisti, fra i qualiNozich, von Mises e Hayek.

Il quotidiano “Il Giornale” diretto da Alessandro Sallusti, volendoricordare la memoria e l’opera dell’economista italiano ha dato alle stam-pe un libricino, a cura di Paolo Del Debbio, che farà molto discutere,ovvero: Elogio della cattiveria. Chissà quante volte ci siamo imbattutinei nostri discorsi con amici, parenti o conoscenti con frasi del tipo: qual-che volta ci sarebbe bisogno di una sana cattiveria. E cos’è la sana catti-veria? Ma esiste davvero moralmente parlando una cattiveria sana,quella cioè che messa in pratica non ci additerebbe al pubblico rimpro-vero o alla riprovazione morale?

In tempi in cui si parla molto di solidarietà, quello della sana cattiveriadovrebbe essere per i più un argomento tabù, non fosse altro che perrestare dentro i binari del politicamente corretto. Lo stesso Francesco,spesso e volentieri, è intervenuto e non a torto biasimando l’economiache uccide, anziché aiutare persone, famiglie e popoli. Ma siamo sicuriche si tratti di vera economia? Lo stesso prete di Caltagirone, donLuigi Sturzo, tanto citato ed acclamato dalla Balena bianca, quantodimenticato ed assai poco seguito nei suoi insegnamenti proprio dai suoifiglioli ed eredi di pensiero democratico cristiani, ha sempre predicatoche un’economia senza etica è diseconomia, quindi tutto il contrario oquanto meno lontano da quelle scelte economiche che dovrebbero aiu-tare una nazione a svilupparsi e a creare ricchezza per tutti. Dunque,

anche l’economia, come ci avrebbe insegnato un’altra illustre mente filo-sofico politica poco celebrata ed anzi messa in soffitta e subito dimenti-cata, come il prof. Augusto Del Noce, rivisitando il Benedetto Crocedella maturità, questa economia “se le viene tolta la sua anima morale...se alla continua creazione di nuove forme che essa richiede si toglie ilvalore oggettivo di tale creazione”, ecco che al culto di Dio si sostituiscequello del diavolo, che attrae come la malignitas, alla quale, secondo lasentenza di Tacito, “falsa specie libertatis inest”.

Il libricino che il prof. Sergio Ricossa ha tramandato ai posteri e che èstato curato da Paolo Del Debbio, vuole aiutare i lettori, non dico a risol-vere il dilemma di cui sopra. Attraverso i secoli tanti sono stati i dilemmidell’umanità di fronte ai quali gli uomini si son persi come davanti ad unasfinge o hanno invece trovato la pace che avevano seguito, insperata-mente cercato e finalmente trovato.

Sergio Ricossa, così come era stato in vita, anche da mortoresterà sempre una voce fuori dal coro. E per questo ritengo che ilsuo contributo parta e debba partire proprio dalla chiarificazione dei ter-mini, con buona pace ed anzi a dispetto dei nuda nomina del tantocelebrato Umberto Eco e della sua tanto amata ed oggi, purtroppodiffusa ed imperante dittatura del relativismo. E se è vero che comeha detto di recente lo scrittore francese, Renaud Camus, “l’eguaglian-za, quando lascia il suo dominio di legittimità, ovvero la politica,distrugge tutto ciò che tocca”, allora la preziosa eredità che il prof.Sergio Ricossa ci ha lasciato attraverso il suo studio ed il suo pensiero,anche in questo piccolo libricino, è che la questione di fondo, se cioè lascelta tra liberalismo e socialismo sia una scelta economica o morale,secondo il compianto Sergio Ricossa si tratta di una scelta morale, chemette al primo posto, come valore, il rispetto della libertà di tutti. Anchedella libertà economica, come veicolo trainante della crescita umana,sociale e morale.

Giuseppe Bracchi - [email protected]

Bestiale, semplicemente bestiale. Non ci sono altri aggettiviper definire l’omicidio di quel povero ragazzo da parte di suoi coeta-nei e quel che è peggio per un impeto di noia.

Altro movente non c’è, infatti, se non la noia, la noia di apparte-nere ad un mondo familiare, e sociale, senza alcun riferimento aivalori umani a cominciare da quel rispetto della vita altrui che è ilvalore universale cardine e fondamentale sul quale si fonda ogniconvivenza civile.

Un barbaro assassinio, i cui futili motivi ci allontanano e ci devo-no allontanare da ogni possibile comprensione ed esimente, nonfosse altro che per restituire ai familiari del giovane ucciso quellagiustizia che sicuramente ora invocano e che si aspettano dal colle-gio giudicante, che sarà chiamato a decidere della sorte futura deidue impietosi assassini.

Volevano vedere che effetto facesse uccidere una persona.Abbiamo capito a quale livello di bestialità è giunta la razzaumana? E non certo per colpa del destino o delle stelle, quando lafamiglia è stata continuamente oggetto di un’opera costante e conti-nua di corruzione e di distruzione, quando padri e madri nullahanno fatto per riappropriarsi di quella sovranità necessaria pereducare i propri figli, rivendicando questo diritto naturale davanti atutto e a tutti. Il risultato è che il sonno della ragione e dell’educazio-ne, aggiungo io, genera mostri. Altro che ragazzi di vita. Quelli diPasolini erano altri tempi, altri modelli sociali, modelli che l’incipien-te boom economico di un’Italia da poco uscita dalla guerra restituivasotto forma di ragazzi di borgata, dietro le cui gesta istintive di rube-rie, violenze e prostituzione, altro non erano che l’immagine riflessadi una gioventù preda di padri ubriaconi e maneschi, madri sotto-messe e rassegnate, quartieri dormitorio dove l’unico specchio colquale confrontarsi era il proprio dolore.

Oggi questi ragazzi hanno troppo e subito. E quando la vitanon offre più modelli di sacrificio, impegno, onore, lavoro, conqui-sta, a cominciare dall’interno del nostro nucleo familiare, allora tuttodiventa noia, quotidianità senza senso, volti imbrattati dalla vita pro-prio come quei due ragazzi trasformati in bestie, forse da una vitatroppo facile. Ai giudici il compito di stabilire la pena, a noi invecequello ancora più difficile di trasformare la tragedia ed il dolore didue famiglie, in un impegno senza quartiere perché simili morti nonabbiano più a ripetersi. È solo una possibilità, ma una possibilitàsulla quale possiamo e dobbiamo scommettere.

G. B.

Che effetto fa: uccidereuna persona?!?

Il Centro Anziani di Montefiascone, sotto la guida del PresidenteArcangelo Ugolini, prosegue la sua attività e si avvia verso importanti appun-tamenti.

Come ogni anno, nel mese di marzo, si sono svolti due incontri di partico-lare significato sociale e associativo. L’otto marzo è stata celebrata la festadella donna con la Santa Messa prima e il pranzo e ballo a seguire. La mani-festazione ha riscosso un notevole successo presso un numero sempre mag-giore di associati.

Il 19 marzo si è festeggiata la festa del babbo presso il locali del centro;molti partecipanti hanno dato vita ad un piacevolissimo pomeriggio. Inoltre ilCentro, sempre attento alle esigenze degli anziani, organizza conferenzemediche su temi sanitari relativi alla terza età, come quella sulla reumatologiasvoltosi di recente.

Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, si informa che il Centrodovrà provvedere al rinnovo delle cariche sociali ovvero del comitato di gestio-ne, dei revisori dei conti e del collegio dei probiviri. Tutti coloro che intendonocandidarsi potranno farlo dal 15 al 30 aprile 2016. Il 7 maggio si terrà l’assem-blea degli associati che, oltre ad approvare il conto consuntivo, dovrà nomina-re il comitato elettorale e gli scrutatori. Entro tale data potrà essere effettuato iltesseramento. Le votazioni si svolgeranno nella giornata di domenica 19 giu-gno 2016. Per il buon funzionamento del centro si confida in una massicciapartecipazione degli associati.

Il PresidenteArcangelo Ugolini

Notizie importanti dal Centro Anziani di Montefiascone

Il pallone a centro camposi comincia la partitai giocatori come un lamposono in gioco e non in gita.

Chi si piglia per la magliachi si fa qualche sgambettospesse volte il parapigliarende il gioco più scorretto.

I tifosi più accanitifanno un tifo scalmanatotra le risse ed i ferititutto ciò va condannato.

Il pallone rotolandosul rettangolo di giocopreso a calci rimbalzandoa gioco fermo ci sta poco.

Quando l’arbitro intervieneper i falli dentro il campoai giocatori non convieneprotestare più di tanto.

Terminata che è la garatra polemiche e commentiper chi ha perso è stata amaraper chi ha vinto i complimenti.

Vincenzo Severini

La partita di pallone

Page 20: Messaggio di auguri del Papa Francesco · festa, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù alla ... Cristo ha vinto il male alla radice: è la Porta della salvezza, spalancata perché

LA VOCE - n° 4 - Aprile 2016pag. 20

Potete versare:sul c.c. n° 1853/76 Banca Cattolica - Gruppo bancario Credito Valtellinesesul c.c. n° 537 Banca di Credito Cooperativo di Roma - Agenzia 176 - Via Card. Salotti, 21 - Montefiascone inviare tramite conto corrente postale n. 12158010 intestato Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiasconeconsegnare ad Angelo Menghini presso il negozio in Via S. Lucia Filippini preoccupandovi di mettere il vostro nomeper essere inseriti nella rubrica “La Voce è grata ai suoi”.

PER COMODITÀ DEI LETTORI DE “LA VOCE”

--oo

BUON COMPLEANNO!!!Adele Pecoroni

L’8 gennaio 1946 è entrata a far parte di questo mondo. È facile capireche ha festeggiato il suo 70° compleanno. Veramente la festa glielahanno fatta le figlie Paola e Loretta, insieme al genero Claudio e aidue bellissimi nipoti Giulia e Andrea.Nella monumentale torta c’è scritto “convento” sostenuto da alcunemonache benedettine, presso le quali lei lavora.Grazie, sig.ra Adele e le auguriamo altri 70 anni da vivere bene e inpace con tutti.

Bel traguardo!!

La signora Morincasa Rosa ha festeggiato il suo 92° compleannoancora arzilla ed in ottima salute, in compagnia dei suoi familiari.Arrivederci alla prossima!!

E perché non arrivare ai 100 anni!Complimenti, Rosina.

60° di matrimonio

Era il 1956 ricordato da molti come l’anno del “nevone” e pre-cisamente il giorno 4 febbraio quando convolarono a nozzeGuido Cicoria e Angelina Ricci; sono solo passati  60 annidi matrimonio, con il conforto dei familiari e una particolarebenedizione del Papa Francesco, hanno festeggiato l’eventoserenamente uniti come il primo  giorno.AUGURI!