22
Via delle Pandette, 32 – 50127 Firenze Tel. 0552759047 Orientamento in itinere METODO DI STUDIO E PERCORSO UNIVERSITARIO (per gli Studenti della Scuola di Giurisprudenza di Firenze) di William Chiaromonte, Stefano Dorigo, Antonio Gorgoni (delegato per l’orientamento in itinere), Giulia Mannucci, Alessandro Motto, Orlando Roselli, Deborah Russo, Filippo Ruschi, Francesca Tamburi e Maria Luisa Vallauri; condiviso con il Presidente della Scuola di Giurisprudenza (Paolo Cappellini), il Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche (Patrizia Giunti), i Presidenti e i Coordinatori dei Corsi di Laurea (Remo Caponi, Beatrice Gambineri, Irene Stolzi e Simone Torricelli) e con gli ex Presidenti dei Corsi di Laurea Alessandra Serenella Albanese e Riccardo Del Punta. SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Un metodo di studio. - 3. Esempi di schema in alcune materie: diritto privato, diritto costituzionale generale, istituzioni di diritto romano, diritto del lavoro, diritto dell’Unione europea, diritto processuale civile, filosofia del diritto, diritto amministrativo e diritto tributario. - 4. Suggerimenti. 1. Premessa* La qualità e la regolarità del percorso universitario dipendono soprattutto dal metodo di studio. Vi sono indubbiamente altri elementi concorrenti, tra cui la continuità del tempo dedicato all’apprendimento, la forza di volontà, la passione. Ma la padronanza di un efficace metodo di studio è un fattore decisivo per il superamento degli esami di profitto con una valutazione soddisfacente. Non è facile suggerire come studiare, perché – si potrebbe affermare – ognuno studia come vuole, adottando quelle tecniche a sé più congeniali. Inoltre, l’apprendimento non è garantito dal mero ossequio a regole metodologiche applicate pedissequamente. Essenziale è comprendere, ma anche avere interesse per i «fenomeni sociali e di costume, per le vicende politico-istituzionali, per il continuo divenire degli strumenti e delle relazioni economiche, per l’organizzazione

METODO DI STUDIO E PERCORSO UNIVERSITARIO (per gli ... · dal metodo di studio. Vi sono indubbiamente altri elementi concorrenti, tra cui la continuità del tempo dedicato all’apprendimento,

  • Upload
    vuanh

  • View
    227

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Via delle Pandette, 32 – 50127 Firenze Tel. 0552759047

Orientamentoinitinere

METODODISTUDIOEPERCORSOUNIVERSITARIO(pergliStudentidellaScuoladiGiurisprudenzadiFirenze)

di William Chiaromonte, Stefano Dorigo, Antonio Gorgoni (delegato perl’orientamento in itinere), Giulia Mannucci, Alessandro Motto, Orlando Roselli,DeborahRusso,FilippoRuschi,FrancescaTamburieMariaLuisaVallauri;condivisocon il Presidentedella ScuoladiGiurisprudenza (PaoloCappellini), ilDirettoredelDipartimentodiScienzegiuridiche(PatriziaGiunti),iPresidentieiCoordinatorideiCorsidiLaurea(RemoCaponi,BeatriceGambineri,IreneStolzieSimoneTorricelli)econgli exPresidentideiCorsidi LaureaAlessandraSerenellaAlbaneseeRiccardoDelPunta.SOMMARIO:1. Premessa. - 2.Unmetododi studio. - 3. Esempidi schema inalcunematerie:dirittoprivato, diritto costituzionale generale, istituzioni di diritto romano, diritto del lavoro, dirittodell’Unione europea, diritto processuale civile, filosofia del diritto, diritto amministrativo e dirittotributario.-4.Suggerimenti.

1.Premessa*La qualità e la regolarità del percorso universitario dipendono soprattutto

dalmetododistudio.Vi sono indubbiamente altri elementi concorrenti, tra cui la continuità del

tempo dedicato all’apprendimento, la forza di volontà, la passione. Ma lapadronanzadiunefficacemetododistudioèunfattoredecisivoperilsuperamentodegliesamidiprofittoconunavalutazionesoddisfacente.

Non è facile suggerire come studiare, perché – si potrebbe affermare –ognunostudia comevuole,adottandoquelle tecnichea sépiùcongeniali. Inoltre,l’apprendimento non è garantito dal mero ossequio a regole metodologicheapplicate pedissequamente. Essenziale è comprendere,ma anche avere interesseper i «fenomeni sociali e di costume, per le vicende politico-istituzionali, per ilcontinuodiveniredeglistrumentiedellerelazionieconomiche,perl’organizzazione

2

delpotereedellerelazionisociali»1.Tutto vero, ma c’è anche un’altra verità, forse più pratica. Dopo aver

compresooccorreorganizzareleconoscenzeeprepararsiadesporle.Edèquicheentraingiocoilmetododistudio.

L’esperienza pluriennale dei docenti, i risultati degli esami di profitto e icolloquiconglistudentiindifficoltàhannofattoemergere,conevidenza,lascarsaconsapevolezza dell’importanza del metodo di studio nel percorso universitario,quando non addirittura l’assenza di esso. Si consideri che, generalmente, chi silimitaaunameraletturadiuntestogiuridico,anchedueotrevolte,difficilmentesaràingradodiriferirneorganicamenteilcontenutoinsedediesame.

Quandoalloralostudentepuòdirsipreparato?Quando egli, su ogni argomento, è capace di svolgere, con proprietà di

linguaggio, un discorso puntuale, conseguenziale, sintetico, tendenzialmentecompleto.

Edèperraggiungerequestorisultatochesipropone,senzaalcunapretesadiassolutezza, il seguentemetodo di studio (che, si ribadisce, è solo uno deimoltimetodichepossonoessereutilizzati).

2.UnmetododistudioPrima di procedere con lo schema che si propone in queste pagine, può

essere utile leggere interamente il manuale o le dispense oggetto dell’esame.Parallelamente, devono essere letti gli articoli di legge (codici, provvedimentilegislativi,almenoperquantorichiamatidalmanuale/dispense).

*I§§1e2sonostatiscrittidaAntonioGorgonierevisionatidaAlessandraSerenellaAlbanese,

WilliamChiaromonte,StefanoDorigo,GiuliaMannucci,AlessandroMotto,OrlandoRoselli,DeborahRusso,FilippoRuschi,FrancescaTamburieMariaLuisaVallauri.I§§3e4sonostatiscrittidatuttigliautorideldocumento.

Inqualitàdidelegatodell’Orientamento in itineredesideroringraziaretutti iColleghichehannoimpiegatounpo’ del loro tempoper contribuire, inmodo lucidoepropositivo, alla formazionediquestoscritto,finalizzatoafornireunpiccolosostegnoaglistudentinellapreparazionedegliesami.

1O.ROSELLI,Studiareagiurisprudenza.Guidaall’orientamentoneglistudigiuridici,Torino,2002,4,afferma, con puntuale realismo, che «chi ama poco leggere, chi non ha l’abitudine di informarsileggendoancheunquotidiano,chinonèaffascinatodaglistudistorici,chinonpercepiscedentrodisé la curiosità per le vicende umana (oserei dire per tutto ciò che è umano), può incontrare unamaggioredifficoltàneglistudigiuridici.Proprioperchéquestinonsono,comecomunementevienecredutodai non giuristi, un’arida acritica disaminadi normeprivedi vita,ma comprensionedi unmododiorganizzarsideirapportisociali,interindividualiestatuali».

3

Successivamente,insecondalettura2,dopoaverbencompresouncapitoloouna parte di questo particolarmente articolata, si può procedere redigendo unoschemascrittocosìstrutturato:

- perpunticonseguenti (vedi infra §3gli esempi inalcunematerie),

scanditi da un numero. L’incedere conseguenziale del discorsoinfluenza positivamente la valutazione dell’esame. Ad esempio, larispostaalladomandasullanullitàdelcontrattononpuòesordireconl’imprescrittibilitàdell’azioneocon i soggetti legittimatiall’eserciziodella medesima. Ogni argomento è contrassegnato da un ordineespositivochevarispettato;

- ciascun punto deve corrispondere, nella sua intitolazione, a unaspettodell’istitutogiuridicoodeltemachevieneinrilievo.Esserein grado di fissare più intitolazioni postula già una discretacomprensionedell’argomento;

- ognipuntodovràesserecorredatodaunasintesi(cheèpreferibilea

unriassunto)esplicativadellostesso3o,semplicemente,dataluneparolechiave4;

- puòessereutileripetereloschemaavocealta,piùvolteduranteil

2Sesipreferisce,invecedileggereperinteroilmanualeoledispense,sipuòprocederearedigere

lo schema discorsivo fin da subito, capitolo dopo capitolo. Certo, la lettura integrale delmanualefornisceunavisioned’insiemedellamateria,utilequando, inseconda lettura,si inizia laredazionedegli schemi, che potranno, pertanto, tener conto anche di elementi presenti in parti diverse delmanuale.

3 O. ROSELLI, Studiare a giurisprudenza, cit., 37, rileva come lo schema predisposto e tratto dalmanualedi riferimento«deveavereuncontenutoprevalentementediscorsivo»;ciòè funzionaleapreparareuna«fluenteesposizione».

4Lasintesiesplicativadelpuntopresentailvantaggiodiprecostituire,siapurinbreve,ildiscorsoda svolgere. La ripetizione frequente dello schema consentirà allo studente di memorizzareinteramente la risposta che è stata sintetizzata per iscritto. Ciò può essere rassicurante e aiuta arendere consapevoli del proprio livello di preparazione. Diversamente, ove si scelga di esplicare ilpuntosoltantoattraversol’impiegodiparolechiave,lostudentedovràessereingradodiarticolarel’esposizioneevocatadasingoleparole.Ma–sibadi–peressere ingradodi fareciò,occorreunostudiopiùintensodelmanualeeunaconsiderevolepadronanzadellamateria.

Lostudentepotrebbeancheadottareentrambiquesti tipidi schema:quellocaratterizzatodallasintesiesplicativapergliargomentipiùcomplessi;l’altro,conlesoleparolechiavedidescrizionedelpunto,conriguardoaquelletematichepiùsemplicimapursempreabbastanzaarticolate.

4

tempo dedicato alla preparazione dell’esame. La memorizzazionesaràagevolatadallasuddivisioneperpunti.

Uno schema formulato correttamente e memorizzato dà sicurezza allostudentenell’affrontarel’esame.

Tornandoallanullitàdelcontratto,si riporta il seguenteschemaperpunti,senza l’esplicazione con la sintesi di ciascun punto: 1) nullità quale causa diinvaliditàdelcontratto;2)effettidelcontrattonulloedelcontrattoannullabile;3)casi di nullità; 4) nullità virtuale e nullità testuale; 5) la nullità parziale; 6)inammissibilità della convalida e conversione del contratto nullo; 7) legittimatiall’eserciziodell’azione;8)prescrizionedell’azione.Nonè facilepredisporreuno schemaefficaceedesaustivo,ma labussoladeve

essere il manuale e la terminologia in esso adoperata; anche gli appunti presi alezionepossonoessereunbuonpuntodiriferimento.Primadisvolgerealcuniesempidiattuazionedelloschemaquiproposto,preme

sottolineareunabasedipartenza,forseunaveritàautentica,riportandoleparolediunnotopsicoanalista5:«ildesideriodi sapere [costituisce la] lacondizionediognipossibilesapere».Essere animati dalla voglia di sapere e padroneggiare un metodo di studio

rappresentanoelementidigranderilievoperaffrontareglistudiuniversitari.Anchedi più: essi favoriscono la sintonia con l’oggetto del proprio studio6, quale viaticoperottenereottimirisultatieperamarelaprofessionedelgiurista7.

5M.RECALCATI,L’oradilezione,Torino,2014,65.6G.BENEDETTI,Lacontemporaneitàdelcivilista,inScienzaeinsegnamentodeldirittocivileinItalia,

Milano, 2004, 1238, ci ricorda che Platone considerava l’«affinità con l’oggetto» la condizioneimprescindibileperl’esistenzadelpensieroscientifico

7 P. GROSSI, Prima lezione di diritto, Bari, 2003, 103 ss., scrive pagine uniche sulla funzione deldiritto e del giurista-interprete; pagine che ogni studente dovrebbe leggere per capire quanto ildiritto sia legato alla vita della persone e quanto grande sia il contributo che il giurista può dare,attraverso la sua tecnica, per risolvere i problemi e le tensioni del nostro tempo, accrescendo illivellodellaciviltà.

5

3.EsempidischemainalcunematerieA)Dirittoprivato(A.Gorgoni)–Lasimulazionedelcontratto1.NozionedisimulazioneLa simulazione è un fenomeno di apparenza giuridica, in base al quale le

parti,d’accordotraloro,fannoapparireuncontrattoicuieffettiinrealtàessenonvogliono.L’interessesottesoallasimulazionepuòessere ilpiùdisparatocome,adesempio, in una vendita simulata, mostrarsi ai propri creditori nullatenente perevitareespropriazioneforzata.

Poichélepartinonvoglionoglieffettidelcontrattosimulato,l’art.1414c.c.,coerentemente, stabilisce che “Il contratto simulato non produce effetto tra leparti”.

2.TipidisimulazioneSidistinguetrasimulazioneassolutaesimulazionerelativa.Nellaprima le

parti si limitano a simulare un contratto (ad esempio la vendita). Nella seconda,invece, le parti simulano un contratto,ma in realtà ne vogliono un altro diverso,tenuto nascosto (ad es: si simula una compravendita che cela una donazione). Ilcontrattocelatoèdenominatocontrattodissimulato.

Ilcontrattodissimulato,essendoquellorealmentevolutodalleparti(ignotoai terzi), è efficace, ma a determinate condizioni. L’art. 1414, comma 2, c.c.stabilisceche“Se lapartihannovolutoconcludereuncontrattodiversodaquelloapparente, ha effetto tra stesse il contratto dissimulato, purché ne sussistano irequisiti di sostanza e di forma”. Quindi, tornando all’esempio della vendita chedissimulaunadonazione,quest’ultimaèefficacetrapartisoltantose lavendita(ilcontratto che appare) contiene tutti i requisiti di sostanza e di forma delladonazione.

Lasimulazionepuòriguardareoltrelacausadelcontratto,comesièappenavisto, anche i soggetti; in tal caso siparladi interposizione fittiziadipersona (ades.: nel testodel contratto figura comeacquirenteunapersonadiversadaquellacheharealmenteacquistato).

3.ElementoessenzialedellasimulazioneL’elementoessenzialedella simulazioneè l’accordo simulatorio, inbaseal

quale le parti escludono che il contratto simulato abbia effetto tra di loro,prevedendocheabbiaeffetto,sedelcaso,unaltrocontratto(quellodissimulato).

6

L’accordo simulatorio, che deve essere contemporaneo o anteriore alcontrattosimulato,nonrichiedeunaformaparticolare.Selepartiloformalizzanoinuna scritturaprivata si ha la cosiddettacontrodichiarazione. Laqualeperònonèelementoessenzialedellasimulazione;essapuòanchemancare,avendounrilievomeramenteprobatoriodellasimulazione.

Sidiscute sullanaturagiuridicadell’accordo simulatorio.E’ stata sostenutasialatesidelladichiarazionediscienza,sialatesidellanaturanegoziale.

Lacontrodichiarazioneèunadichiarazionediscienzaepuòessereredattaanchedopoilnegoziosimulato.

4.EffettidellasimulazioneneiconfrontideiterziSièdettocheilcontrattosimulatononproduceeffettotraleparti,maesso

puòprodurreeffettineiconfrontideiterzi.Ciòsispiegainragionedellanecessità,avvertita dal legislatore, di tutelare l’affidamento e l’interesse di chi subisca unpregiudiziodallasimulazione.Occorredistingueretrecategoriediterzi:

a) i terzi pregiudicati dalla simulazione: stabilisce l’art. 1415 comma 2 c.c.che“Iterzipossonofarvalerelasimulazioneinconfrontodelleparti,quandoessapregiudicailorodiritti”.Terzoè,adesempio,coluichehaacquistatoundirittodalsimulatoalienante,echehainteresseafaremergerelasimulazione;

b) i terzi aventi causa dal simulato acquirente: sono quelli che hannoacquistatoinbuonafededirittidaltitolareapparente.Controdiessilasimulazionenon può essere opposta né dalle parti contraenti, né dagli aventi causa o daicreditoridelsimulatoalienante(art.1415,comma1,c.c.);

c) i creditori: l’art. 1416 distingue due casi: 1) ai creditori del titolareapparente, i quali in buona fede (cioè ignorando la simulazione) hanno compiutoattidiesecuzionesuibenioggettodelcontrattosimulato,nonpuòessereoppostalasimulazionedaicontraenti(cioèdagliautoridellasimulazione);2)“icreditoridelsimulatoalienantepossonofarvalerelasimulazionechepregiudicailorodiritti,e,nelconflittoconicreditoridelsimulatoacquirente,sonopreferitiaquesti,seillorocreditoèanterioreall’attosimulato”.

5.LaprovadellasimulazioneL’art.1417c.c.dettaregolediverseinordineallaprovadellasimulazionea

secondadelsoggettocheproponeladomandadisimulazione.a)Seladomandadisimulazioneèpropostadaicreditoriedaiterzi,laprova

pertestimonièammissibilesenzalimiti.Èstatoosservatocheseillegislatorenonavesse previsto questa regola, i terzi e i creditori non avrebbero potuto avvalersidellaprovapertesti,stanteildispostodell’art.2722c.c.(l’accordosimulatorionon

7

è altro che un patto aggiunto e contrario al contratto e come tale non avrebbepotutoessereprovatopertesti);diconseguenzaessinonavrebberopotutoprovarelasimulazione,nonpossedendolacontrodichiarazione.

b)Lepartidellasimulazione,invece,sonoassoggettateall’art.2722c.c.Esseperò sono ammesse alla provaper testi solo se intendono far valere l’illiceità delcontrattodissimulato.

B)Dirittocostituzionalegenerale(O.Roselli)–Larevisionecostituzionale1.Ragioni costituzionalidellaprevisionediunprocedimentoaggravatoper

modificarelaCostituzioneLanostraèunaCostituzionerigida(oltrechelungaedanalitica),inquantoa

sua garanzia ha previsto un organo di giustizia costituzionale (la Cortecostituzionale) e un procedimento complesso (nei tempi, nelle procedure, nellemaggioranzerichieste)perprovvedereadeventualimodifiche. Questogarantisceuna effettiva supremazia della Costituzione rispetto ad ogni altra fontedell’ordinamento,compresalalegge.

2. Il procedimento (cioè il modo) che occorre seguire per modificare la

CostituzioneIl procedimento di revisione costituzionale è puntualmente descritto

dall’art.138dellaCostituzionecheattribuiscealParlamentotalefunzione.L’art.138stabilisceche“LeleggidirevisionedellaCostituzioneelealtre

leggicostituzionali”sonovotatedaCiascunacameraduevolte,adistanzadialmenotremesi,enellasecondavotazioneèrichiestalamaggioranzaassoluta(cioèil50%piùunodeicomponenti)diciascunaCamera.

Nonsolo:ladeliberacostituzionalecosìapprovatapuòesseresottopostaareferendumpopolare,entrotremesidallapubblicazionenellaGazzettaUfficiale,se“ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera, cinquecentomilaelettori o cinque Consigli regionali.” “La legge sottoposta a referendum non èpromulgata”dalPresidentedellaRepubblica“senonèapprovatadallamaggioranzadei voti validi”. E’da sottolineare cheper la validitàdiquesto tipodi referendumnonèrichiestounquorumdipartecipazione.

Però non vi è possibilità di richiedere referendum se il testo della leggecostituzionaleodirevisionecostituzionaleèstatoapprovato“daciascunadelledueCamereamaggioranzadeidue terzi dei suoi componenti”, ritenendo cheun taleconsenso parlamentare sia una garanzia sufficiente rispetto ad arbitrari

8

orientamentidellamaggioranzapoliticadelmomento.3.IlimitiallastessarevisionecostituzionaleNontutta laCostituzionepuòesseremodificata.Loaffermaesplicitamente

lastessaCostituzionequandoall’art.139stabilisceche“Laformarepubblicananonpuòessereoggettodirevisionecostituzionale”.

Mac’èdipiù:laCortecostituzionalehaaffermatochenonpossonoesseresottoposti a revisione costituzionale “i principi supremi dell’ordinamentocostituzionale”.Cosasonotaliprincipi?sonoquellicaratterizzantiilnostrosistemacostituzionale, la nostra complessiva forma di Stato: il principio democratico, ilprincipiodiuguaglianza,idirittifondamentali,ilprincipiodilaicità,lagaranziaedilriconoscimentodelleautonomie territoriali edal contempo l’unitàed indivisibilitàdella Repubblica. Si tratta, in altre parole, di quei principi che, se ne venisse lesoanche uno solo, ne risulterebbe stravolta l’intera Costituzione. Lo stessoprocedimento aggravato di cui all’art. 138 della Costituzione non può esseredepotenziato,perchéaltrimentisenedepotenzierebbeilcaratteredigaranziadellarigiditàcostituzionale.

Post scriptum: nello studiare un argomento come la revisionecostituzionale occorreporreparticolare attenzione (e tutto il temponecessario)perché senza una sua puntuale conoscenza non si ha consapevolezza dellarilevanzadelcaratteredirigiditàdellaCostituzione.

C) Istituzioni di diritto romano (F. Tamburi) – Emptio-venditio

(compravendita)1.Inquadramentoedefinizione-Contrattoche,secondolaclassificazionegaianadeicontratti,sicollocatra

leobbligazioniconsensucontractae (obbligazioni chederivanodacontratti che siperfezionanoconilconsensocontratto);

-Rapportodiiusgentium,cheevolveinunatutelabasatasuunapretesadiiuscivile;

-Contrattonelqualeunsoggetto,dettovenditor (venditore),siobbligaadassicurare a un soggetto, dettoemptor (compratore), il pacifico godimento di unbene(merx);l’emptor(compratore)asuavolta,siobbligaariconoscereunpretium(prezzo),trasferendonelaproprietà.

2.Originestorica

9

Cometuttiglialtri contratticonsensuali, lacompravenditaeraprivadiunatutelaautonoma(edefficace)nelprocessoperlegisactiones.

Essatrovaunriconoscimentoinseguitoallarecezione(IV-IIIsec.a.C.),nellagiurisdizione del pretore (nell’ambito della iuris dictio inter cives e peregrinos,“giurisdizione tra cittadini e stranieri”), delle proto-formule arbitrali stratificatesinellaprassimercantilemediterranea,evoltea risolverecontroversie tracittadiniromaniestranieriotrastranieri(formuledallequaliprendeavvioilnuovoprocessoformulare).

3.ObblighidelvenditoreedelcompratoreIl venditore è tenuto a garantire il pacifico godimento (habere licere)

dell’oggettodellacompravendita*:perciò il contrattodicompravendita, indirittoromano, nonha effetti reali,ma effetti obbligatori; il venditore non trasferisce laproprietàdelbenemaunpossessoesentedaturbative(pertrasferirelaproprietàsisarebbedovutoprocedereacompiereunattoditrasferimentodiproprietàidoneo,in relazione al bene:mancipatio, traditio, in iure cessio), dunque la proprietà delbenematurainragionedellausucapionebiennale,seoggettodellacompravenditaèbeneimmobile,annualeseèbenemobile.

Ilcompratorehal’obbligodiconferireunpretium**,ilprezzo,stabilitoperilperfezionamentodellacompravendita.

*Oggettodella compravendita potevaessereogni cosa commerciabile (incommercium),siapresentechefutura(emptioreisperataeeemptiospei),corporaleeincorporale;

**Ilpretiumdovevaesserecostituitodaunasommadidenaro: ildibattitogiurisprudenziale sulla possibilità che il pretium potesse essere costituito da unbene:ilconfinetracompravenditaepermuta.

4.ConsensoMomento perfezionativo del contratto di compravendita è il consensus in

idem placitum: il dibattito giurisprudenziale riguardo all’error in corpore, insubstantia,inqualitate.

5.GaranzieIlvenditoreètenutoaprestareduegaranzie:A. garanzia per evizione: garanzia che il venditore deve prestare al

compratore per l’eventuale evizione subita da un terzo riguardo al bene oggettodella compravendita. E’ il punto finale (all’incirca risalente al I secolo a.C.) di unaelaborazione progressiva: esclusa la possibilità di applicare alla compravendita

10

l’actioauctoritatisutilizzatasolonelcasodimancipatio;studio,trailIIIeilIIsecolo,di una serie di apposite stipulationes (stipulatio secundum mancipium; stipulatioremhaberelicere;stipulatioduplae),conilqualiivenditorisiassumevanol’obbligodi garantire i compratori nel caso in cui i compratori avessero subito una reivindicatiodelbene.

B.garanziaperiviziocculti:lagaranziacheilvenditoreètenutoaprestare:inrelazioneall’assenza,nelbene,divizinonevidentialmomentodelloscambiodelconsenso, e che il venditore sarebbe stato obbligato a esplicitare (ma avevadolosamente omesso di indicare); in relazione alla fallace dichiarazione, delvenditore,direquisiticheilbenenonaveva.

Anchelagaranziaperiviziègiuntaadessereconsideratapartenaturaledelcontratto di compravendita solo dopo una lunga evoluzione, collocabile in epocaimperiale:

- originario ricorso, da parte del compratore, alla actio ex empto (azionegeneraleatuteladelcompratore)neiconfrontidelvenditore;

- inepoca imperiale,e insenoallagiurisdizionedell’edile,vengonoprevisedueazioni:

a.actioredhibitoria:esperibileentro6mesidall’emersionedelvizio,evoltaalla restituzione del bene oggetto della compravendita, previa restituzione delpretium;

b. actio quanti minoris: esperibile entro l’anno dall’emersione del vizio, evolta a ottenere una riduzione del pretium proporzionale al valore che il beneassumedopolavalutazionedelvizioocculto;

6.Azioniatuteladellacompravendita.Actio empti e actio venditi: azioni in ius ex fide bona, che danno luogo a

iudiciadibuonafede(iudiciabonaefidei).D)Dirittodel lavoro (W.Chiaromonte)– Il poteredisciplinare (nel lavoro

privato)1.NozionedipoteredisciplinarePerpoteredisciplinaresiintendeilpotere,postoincapoaldatoredilavoro,

echerappresentauncorollariodelpoteredirettivo,disanzionareconl’irrogazionediretta di misure dal contenuto afflittivo, dette sanzioni disciplinari, il lavoratoresubordinatocheabbiapostoinessereuninadempimentocontrattuale.

11

2.Ipresuppostidell’eserciziodelpoteredisciplinareAi sensi dell’art. 2106 c.c., i presupposti sostanziali di esercizio del potere

disciplinareconsistononell’inosservanza,dapartedellavoratore,deitreobblighidicui agli artt. 2104 e 2105 c.c., ossia degli obblighi di diligenza, obbedienza efedeltà. Lo stesso art. 2106 c.c. afferma che il concreto esercizio del poteredisciplinare deve conformarsi al principio di proporzionalità della sanzioneall’infrazionecommessa,rinviandoaicontratticollettivicirca leulterioricondizionidieserciziodelpotere.

L’art. 7 dello Statuto dei lavoratori (l. n. 300/1970), inoltre, afferma alcomma 1 che il datore di lavoro è tenuto ad applicare le norme dei contratticollettivicheprevedono(generalmentealivellodiCCNL)ilc.d.codicedisciplinare,nel quale sono preventivamente stabilite, in via esemplificativa, le possibiliinfrazioni (che possono comunque sempre essere ulteriormente specificate daldatoredilavoro)elecorrispondentisanzioni,edilrapportodicorrispondenzafraleunee lealtre. Il codicedisciplinare,ex art.7, comma1,deveessereaffisso inunluogoaccessibileatuttiilavoratori.

ICCNLprevedono, ingenere, le seguentisanzioni: il rimproveroverbale, ilrimproveroscritto, lamulta(che,exart.7,comma4,nonpuòesseredispostaperunimportosuperiorea4oredellaretribuzionebase)elasospensionedallavoroedallaretribuzione(che,exart.7,comma4,nonpuòprotrarsiperpiùdi10giorni).L’art. 7, comma4,disponeanche chenonpossonoessere inflitte al lavoratore (aparte il licenziamento)sanzionichecomportinomutamentidefinitividel rapporto.Al giudice è comunque sempre consentito di sindacare la congruità del codicedisciplinaresottoilprofilodelrispettodelprincipiodiproporzionalità.

3.IlprocedimentodisciplinareL’art. 7 prevede anche una procedura di irrogazione della sanzione

disciplinare strutturata in 4 passaggi, che si applica sia alle sanzioni di tipoconservativo, sia al licenziamento disciplinare (con la sola esclusione, inquest’ultimocaso,dellaparterelativaall’impugnazioneinsedearbitrale).

a)Ilprimopassaggioconsistenellacontestazionedell’addebito:ildatoredilavoro che ritenga sia stato posto in essere dal lavoratore un inadempimentocontrattualeètenutoacontestargli,periscritto(trannechenelcasodelrimproveroverbale),lecircostanzemateriali,diluogoeditemporelativealfattocommesso.

b) Ilsecondopassaggioconsistenelladifesadel lavoratore: fra laricezionedella contestazione da parte del lavoratore e l’eventuale adozione della sanzionedisciplinare devono trascorrere almeno 5 giorni, durante i quali il lavoratore puòpresentare (per iscritto o oralmente, anche con l’assistenza di un rappresentante

12

dell’associazione sindacale cui aderisce o conferisce, nell’occasione, mandato adassisterlo)lepropriedifese.

c) Il terzopassaggioconsistenella irrogazionedellasanzione: ildatorecheresti convinto della responsabilità del lavoratore, ritenendo insufficiente oinattendibileladifesadellavoratore,ocomunquequalorasianotrascorsii5giornisenza che il lavoratoreabbiapresentato leproprie giustificazioni, puòadottare lasanzione disciplinare attraverso una comunicazione scritta. Altrimenti, ilprocedimentopuòconcludersiconl’archiviazione,ancheinviadimerofatto,dellacontestazione.

d) Il quarto passaggio consiste nella impugnazione della sanzione: illavoratore può impugnare la sanzione ricevuta sia per ragioni sostanziali, sia perragioni procedurali, allo scopo di farne valere la nullità per violazione dellanormativaimperativarilevante.L’impugnazionepuòesserepropostaalgiudicedellavorooalcollegioarbitraleistituitopressolaDTL;inquest’ultimocaso,lasanzionedisciplinarerestasospesafinoall’emissionedellododapartedelcollegioarbitrale.

E)Dirittodell’Unioneeuropea(D.Russo)–Ledirettive1.Caratteristichedelledirettivenelsistemadellefontididirittodell’UELe direttive sono atti normativi rivolti agli Statimembri dell’Unione. Come

prevedel’art.288TFUE,ledirettivevincolanogliStatilimitatamenteagliobiettividaraggiungere, lasciando intatta la competenza degli organi nazionali inmerito allaformaeaimezzi relativi all’attuazione.Pertanto,gli Stati sono tenuti ademanareuna normativa di attuazione che renda la legislazione nazionale pienamenteconforme agli obiettivi posti dalla direttiva entro il termine da essa stabilito. Ledirettive dunque non determinano un effetto di armonizzazione, ma tendono aravvicinare le legislazioni nazionali, orientandole al perseguimento di obiettivicomuni.

2.GlieffettidelledirettiveprimadellascadenzadelterminediattuazioneGli Statimembri devono assicurare la conformità del proprio ordinamento

nazionaleagliobiettivipostidalladirettivaallascadenzadeltermine.Tuttavia,comerisulta dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE, alcuni effetti delledirettive sono anticipati. Infatti a partire dalla data in cui la direttiva è entrata invigoreeinpendenzadelterminefissatoperl’attuazione,gliStatidevonoastenersidall’adottareprovvedimentiomisurechepossanocompromettere larealizzazionedegli obiettivi alla scadenza del termine (sent. Inter-Environnement Wallonie).

13

Anchel’attivitàdi interpretazionedeldirittonazionalerisultacondizionataperché,durante la pendenza del termine di attuazione di una direttiva, i giudici nazionalidevono astenersi da interpretazioni che compromettano la realizzazione delrisultatoprevistodalladirettivaallascadenzadeltermine(sent.Adeneler).

3.LeconseguenzedellamancataoinesattaattuazionedelledirettiveLamancataoinesattaattuazionediunadirettivaentroilterminestabilitoda

parte di uno Stato membro determina un’infrazione del diritto dell’Unione cheespone lo Stato inquestioneal rischiodi subireunaproceduradi infrazionee, inultimo,unasentenzadicondannadapartedellaCortedigiustiziadell’UE.

Perevitarechelesituazionigiuridichecheunadirettivatendeadassicurarea vantaggio delle persone fisiche e giuridiche vengano vanificate a causadell’inadempimentodiunoStatomembro,lagiurisprudenzadellaCortedigiustiziadell’UEhaelaboratoiseguentirimedi:

a) la teoria degli effetti diretti delle direttive. A partire dalla sentenza vanDuyn del 1974, la Corte di giustizia dell’UE ha affermato la possibilità di ricavaredalle disposizioni delle direttive che siano formulate in termini chiari, precisi eincondizionatideglieffettidirettichesisostanzianonellesituazionidivantaggiochele persone fisiche e giuridiche possono invocare davanti agli organi nazionali neiconfrontidegli Statimembri (cosiddetto“effettodirettoverticale”),nonostante lamancanzadiunanormativanazionalediattuazione.LaCortehasinoraesclusochele direttive producano anche un “effetto diretto orizzontale”, dato che esse sirivolgonosoltantoagliStatimembri.Lapossibilitàcheledisposizionidiunadirettivaproducanoeffettidirettinonescludeaffattol’obbligodegliStatimembridiemanarelarelativanormativadiattuazione.

b)l’interpretazioneconforme.ApartiredallasentenzaMarleasingdel1990,èstatoenunciato l’obbligodelgiudicenazionaledi interpretare ildirittonazionalealla luce della lettera e dello scopo della direttiva, garantendo in sostanza lapossibilità di rimediare all’inadempimento perseguendo, per quanto possibile, laconformitàdell’ordinamentonazionaleattraversol’interpretazione.

c)l’azionedirisarcimentodeldanno.ConlasentenzaFrancovichdel1991,laCorte di giustizia dell’UE ha elaborato il rimedio dell’azione del risarcimento deldannoneiconfrontidelloStatochelepersonefisicheegiuridichepossonoproporredavantialgiudicenazionaleinpresenzaditrecondizioni:

-cheladirettivatendaadattribuiredirittiallepersone;-cheilcontenutoditalidirittisiaricavabiledalledisposizionidelladirettiva;-cheildannosubitosiaconseguenzadell’inadempimentodelloStato.

14

F)Dirittoprocessualecivile(A.Motto)–Lanullitàdell’attodicitazione1.InquadramentogeneraleLa nullità dell’atto di citazione è disciplinata dall’art. 164 c.p.c. Questa

disposizioneprevede le causedi nullitàdell’attodi citazioneene indica il regimegiuridico; leregoledettatedall’art.164c.p.c.debbonoessere inquadratealla lucedeiprecettigeneraliintemadinullitàdegliattidicuiagliartt.156ss.c.p.c.

All’internodell’attodicitazionesono individuabili il sotto-attodivocatio inius (di instaurazione del contraddittorio), il sotto-atto di editio actionis (diindividuazione dell’oggetto del processo) e il sotto-atto di preparazionedell’udienza.

I commi1, 2 e 3 dell’art. 164 c.p.c. disciplinano la nullità del sotto attodivocatio in ius; i commi 4, 5 e 6 si occupano invece della nullità del sotto-atto dieditioactionis.

2)Lanullitàdellavocatioiniusa) Le causedi nullità: il comma1prevede che la citazione sianulla, se sia

omessoo incertounodei requisitidell’attodi citazionenecessarioper la correttainstaurazionedelcontraddittorio(elementidicuiainumm.1),2)e7)dell’art.163c.p.c.); con la precisazione, che la nozionedi parte rilevante a tal fine è quella diparteinsensoprocessualeeformale.

b) Il regime di rilevabilità della nullità: il comma 2 disciplina il regime dirilevabilità della nullità, stabilendo che, in caso di mancata costituzione delconvenuto,essasiarilevabiled’ufficiodalgiudice.

c) Sanatoria della nullità: il vizio processuale è sanabile, in modo daconsentire al processo di pervenire a una pronuncia di merito. Il giudice ordinaall’attore di procedere, in un termine perentorio, alla rinnovazione dell’atto dicitazione.Selarinnovazionenonèeffettuata,ilgiudiceordinalacancellazionedellacausadalruoloeilprocessosiestingue.

c) La sanatoriaper raggiungimentodello scopo:qualora il convenuto si siacostituito, si realizza una sanatoria della nullità per raggiungimento dello scopodell’atto,inapplicazionedelprincipiogeneraledicuiall’art.156,comma3,c.p.c.Lacostituzionenonsana l’attodicitazione,se l’invaliditàattienealmancatorispettodel termine di comparizione o alla mancanza dell’avvertimento di cui al n. 7)dell’art.163c.p.c.;intalcaso,ilgiudicedisponeilrinviodell’udienza.

d) Efficacia nel tempo della sanatoria: la sanatoria del vizio (secondo unadelle modalità alternative sopra indicate) determina la produzione con efficaciaretroattivadeglieffettisostanzialieprocessualidelladomandagiudiziale;talieffetti

15

si producono, quindi, sin dal momento del primo atto di citazione, benché essofosseinvalido.

3.Nullitàdell’attodieditio-actionisa) Le causedi nullità: il comma3prevede che la citazione sianulla, se sia

omessoo incerto il requisitodelnum.3) (determinazionedellacosaoggettodelladomanda)osemancal’esposizionedeifattidicuialnum.4)dell’art.163c.p.c.;sitratta, quindi, di una nullità che attiene (salvo quanto dovremo precisare inrelazionealladistinzionetradirittiauto-eeteroindividuati),aglielementinecessariper l’individuazionedeldirittodedotto ingiudiziocon ladomanda,checostituisceoggetto del processo e della emananda decisione. Agli elementi presi inconsiderazionedalladisposizione,occorreaggiungerel’omessaoincertaindicazionedelleparti(insensosostanziale),poichélasituazionegiuridicaazionatasiindividuaancheinbaseaisoggettichenesonoparti.

b) Il regime di rilevabilità della nullità: il comma 4 disciplina il regime dirilevabilitàdellanullità, stabilendo cheessa sia sempre rilevabiled’ufficio; quindi,anchenelcaso incui ilconvenutosisiacostituito. Ilcheè logico,poiché lanullitàdell’attodeterminalamancataindividuazionedell’oggettodelprocesso.

c) Sanatoria della nullità: anche in questo caso, il vizio processuale èsanabile,inmododaconsentirealprocessodipervenireaunapronunciadimerito.Ilgiudiceordinaall’attorediprocedere,inuntermineperentorio,allarinnovazionedell’attodicitazioneo,se ilconvenutoècostituito,allasua integrazione.La leggenonchiarisceintaleipotesiqualesialaconseguenzadellamancatasanatoria.

d)Efficacianel tempodellasanatoria:aseguitodellasanatoriadelvizio, ladomanda giudiziale produce i propri effetti con efficacia ex nunc (cioè nonretroattiva), di guisa che restano ferme le decadenze maturate e salvi i dirittiacquisiti prima della rinnovazione o integrazione. Questa differente disciplina sigiustifica,inragionedelfattochelanullitàdicuièaffettol’attodicitazione,intaleipotesi, è tale da avere impedito l’individuazione del diritto azionato, e ciòimpediscequindidiricollegarealladomandaglieffettisostanzialieprocessuali.

e)Dirittiauto-eeteroindividuati:ladisciplinadellanullitàdell’attodieditioactionisdevetenerecontodelladistinzionetradirittiperlacuiindividuazionenonènecessaria l’indicazione dei fatti costitutivi (diritti autoindividuati) e diritti per iquali, invece,ciòènecessario(dirittieteroindividuati). Infatti,soltantoinrelazioneaisecondi,lamancataesposizioneinattodicitazionedeifatticostitutivideterminalamancata individuazione della res in iudicium deducta; rispetto ai primi, invece,taledifettononimpediscel’individuazionedeldirittofattovalere,el’indicazionedeifatticostitutivirilevaaisolifinidellatrattazione(quindi,sottotaleprofilo,lanullità

16

noninficial’editioactionis,masoloilsotto-attodipreparazionedell’udienza).G)Filosofiadeldiritto(F.Ruschi)–AlfRosseilrealismogiuridico1.InquadramentogeneraledellaquestioneRossindividuatretradizionidipensieronellaJurisprudence:quellaanalitica

checoncentralasuaattenzionesulconcettodidiritto,quellaeticacheesaminalarelazionetraildirittoelagiustiziae,infine,quellastorico-sociologicacheanalizzalarelazionetradirittoesocietà.

Quest’ultimoapproccioguardaaldirittocomeadunfenomenosocialelacuievoluzionedipendedafattoricomel’economia,lapoliticaelacoscienzapopolare:occorre pertanto analizzare l’origine storica del diritto, ripercorrerne l’evoluzione.Occorre, ancora, riflettere in che modo le scelte del legislatore impattano sullasocietà.Occorre, infine,mettere a fuoco il rapporto tra il diritto ‘vivente’, ovveroquello che si manifesta in concreto all’interno della comunità, ed il dirittodottrinario.Rossaderisceaquestacorrentedipensieroinsistendosulfattoche,inquantofenomenosocialestoricamentedeterminato,ildirittodeveesserestudiatoadottando un approccio empirico: va assolutamente evitato qualsiasi riferimentoallametafisica,almondodelleidee,aconcettiapriori.Perloscienziatodeldirittol’unicaconoscenzapossibileèquellacheriguardalarealtàfattuale.

Allalucediquestepremessesipuòcomprenderecomelavaliditàdeldirittodipendadalsuogradodieffettività:inquantofattosocialeunanormaèvalidanellamisuraincuièingradodiregolarel’agiredeiconsociati.

2.IldibattitotralescuolegiusrealisticheChi sono coloro che con la propria condotta attestano l’effettività della

norma e, dunque, ne certificano la validità? Su questo punto le soluzioni offertedalleduemaggioricorrentigiusrealistichedivergono.

a) Secondo una prima corrente di pensiero, che Ross definisce “realismopsicologico” e che è legata alla cultura giuridica scandinava, la norma si rivolge atutti i membri della comunità: la sua validità, in altri termini, dipende dallapercezionedeiconsociati,dalfattochesiaavvertitacomevincolante,ovverodaunfatto puramente socio-psicologico. Non ha invece alcuna rilevanza, invece, laconcretaapplicazionedellanormastessadapartedellecorti.Sesivuoleaccertarelavaliditàdiunanorma,dunque,occorrefareriferimentounicamenteallacoscienzagiuridicapopolareo,secondoalcuniautori,aquelladeigiuristi.Ross,però,ritienequesta corrente di pensiero ha un grave limite: fare riferimento alla dimensione

17

psicologicasignificalegareilconcettodivaliditàadunambitochenecessariamenteèancheindividuale.Inaltritermini,quandosiparladicoscienzagiuridicapopolareoccorreessereconsapevolidelfattocheconquestaespressionetutt’alpiùsiindicala coscienza giuridica prevalente e che, piuttosto, ogni membro della comunitàpercepisce in maniera soggettiva la disposizione contenuta nella norma. Ora,conclude Ross, correlare la norma ad una dimensione individuale, fa perdere aldirittoilsuocarattereoggettivoelorendedeltuttoanalogoallamorale,ovveroaduncontestonormativoaltamentesoggettivo.

b)Unsecondoindirizzodipensiero,diffusoinparticolarenelNordAmerica,èrappresentatodalrealismobehavioristico,secondocuipermettereafuococosasiarealmentedirittooccorrefareriferimentoesclusivamenteall’attivitàdellecorti:lanormaèvalidaseèapplicatadaitribunali.Ladimensionepsicologica, inquestaprospettiva,èunfattoredeltuttosecondario.ComesottolineaRossnelmarcareledifferenze tra i due orientamenti, per il realismo psicologico il diritto è applicatoperchévalidomentreperquellobehavioristico ildirittoèvalidoperchéapplicato.Anchel’approcciobehavioristico,però,nonèsoddisfacente:ildirittoèqualcosadipiùdiunaregolarità,diunaprassiosservabiledall’esterno.Néèpossibiledesumerelavaliditàdellanormadalledecisionipassate:ilfattochelecortisisianoorientateafavore di una specifica soluzione non impedisce che si verifichino svolte legate anovelle legislativeodamutamenti sociopolitici. L’approcciobehavioristico, inaltritermini,cipermettediaccertareseunanormaèstataapplicatainpassato,manonèutileperverificareseèancoravalida.

3.LasoluzionediRoss:lanormavalidacomeschemadiinterpretazionePeraccertarelavaliditàdiunanormaoccorreunasintesitraiduerealismi,

quellopsicologicoequellobehavioristico:Rossdaunlatosuggeriscedifocalizzarel’attenzione sull’attività dei giudici (in conformità al realismo behavioristico), madall’altro lato invita a tenere conto dei loro schemi mentali (in analogia con ilrealismo psicologico). La nozione di diritto valido presuppone non solo unaregolarità nell’operato delle corti, ma anche il fatto che si sentano vincolate adapplicare lasingoladisposizioneallafattispecieconcreta.Lavaliditàdiunanorma,dunque, poggia tanto sudi un regolarità empiricamenteosservabile, quanto sullasperimentazione di un determinato comportamento come socialmente doveroso:solo tenendo assieme questa duplice prospettiva, puntualizza Ross, la norma, inquanto valida, potrà funzionare da schema di interpretazione della condotta deigiudici,rendendoinqualchemisuraprevedibililelorodecisioni.

18

H)DirittoamministrativoI(G.Mannucci)–L’annullamentodiufficio1.InquadramentogeneraleLaleggericonosceallepubblicheamministrazionilapossibilitàdirimediarea

unattoinvalido,attraversol’adozionediunnuovoprovvedimento(c.d.disecondogrado).

I provvedimenti di secondo grado possono essere volti sia a sanare ilprecedente provvedimento, eliminando il vizio che lo rende illegittimo (e, in quelcaso, il provvedimento di secondo grado normalmente assume la forma di unasanatoria o convalida), sia a eliminare l’atto invalido, come avviene quando siadotta un provvedimento di annullamento di ufficio: in questo caso, la pubblicaamministrazione mette fine alla illegittimità eliminando dal mondo giuridico ilprovvedimento viziato. L’annullamento di ufficio è oggi previsto in via generaledall’art. 21 nonies, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241 (legge sulprocedimentoamministrativo).

2.Ipresuppostiperl’eserciziodell’annullamentodiufficioIpresuppostiperl’eserciziodell’annullamentodiufficiosonoiseguenti:a) Illegittimità del provvedimento: il provvedimento amministrativo può

essereannullatod’ufficioseèaffettodaunodeitrevizidilegittimità:incompetenzarelativa,violazionedileggeoeccessodipotere.

b) Sussistenza di un interesse pubblico concreto: affinché la pubblicaamministrazionepossaadottareunprovvedimentodiannullamentodiufficiononbastachel’attosiainvalido,maèanchenecessariochevisiauninteressepubblicoconcretochegiustifichil’adozionedelprovvedimentodiannullamento.

c)Bilanciamentodell’interessepubblicocongliinteressideidestinatariedeicontrointeressati: la pubblica amministrazione che intende annullare d’ufficio unprovvedimentoillegittimodevebilanciarel’interessepubblicoall’annullamentocongli interessi privati rilevanti in quella fattispecie, che possono essere contrariall’annullamento: laprevalenzadell’uno (interessepubblico)odeglialtri (interessideiprivati)sposteràilsegnodelladecisioneinunsensoonell’altro.Sipensialcasodell’annullamento di ufficio di un permesso a costruire illegittimo: prima diannullare d’ufficio l’atto viziato, la pubblica amministrazione deve fare unavalutazione sul peso che assume, da un lato, l’interesse pubblico specifico allarimozionedell’atto; dall’altro, l’interessedel destinatario del provvedimento, che,facendo affidamento sull’atto amministrativo, potrebbe avere iniziato a costruire,investendotempoerisorse.

d) Termine: il provvedimento di annullamento di ufficio deve essere

19

adottatoentrountermineragionevole,cheinognicasononpuòsuperareidiciottomesinelcaso incui l’annullamentoconcernaprovvedimentidiautorizzazioneodiattribuzionedi vantaggi economici, comprese le ipotesi in cui l’attopositivo si siaformatotramiteilmeccanismodelc.d.silenzio-assenso.

3.Ilprocedimentodiadozionedelprovvedimentodiannullamentodiufficioa)Ilprovvedimentodiannullamentodiufficiopuòessereadottatosoltanto

dall’organochehaemanatol’attoinvalidoodaaltroorganoindicatodallalegge.b) Il procedimento per l’adozione del provvedimento di annullamento di

ufficio deve rispettare le previsioni di cui alla legge n. 241 del 1990:l’amministrazione deve cioè dare comunicazione dell’avvio del procedimento agliinteressatiedeveassicurarelegaranziepartecipative(intervento,dirittodiaccessoetc.)aisoggettilegittimati.

c) Efficacia temporale: il provvedimento di annullamento di ufficio haefficaciaextunc,ossiarimuoveglieffettiprodottimediotemporedall’attoinvalidocondecorrenzadalmomentoincuilostessoattoerastatoadottato.

H)Dirittotributario(S.Dorigo)–Lacapacitàcontributiva1.NozionedicapacitàcontributivaLa capacità contributiva si trova richiamata nell’art. 53 Cost.: “tutti sono

tenutiaconcorrereallespesepubblicheinragionedellalorocapacitàcontributiva”.Lanorma costituzionalenondefinisce, quindi, la nozionedi capacità contributiva,limitandosiavalorizzarlaqualenecessariofondamentodiqualsiasitributo.

Perprovareacomprenderechecosasialacapacitàcontributiva,inassenzadiunadefinizionenormativa,sipuòprenderelemossedallafunzionedell’imposta,cheèquelladi ripartire le spesepubbliche,necessarieper il funzionamentodelloStato e per il finanziamento delle sue funzioni sociali, tra i consociati. Poichél’imposta si sostanzia in un sacrificio del singolo che riguarda la sua sferaeconomica, si può allora affermare che la capacità contributiva è una forzaeconomica facente capo ad esso: in tanto un soggetto può essere chiamato apagare un’imposta, in quanto manifesti una forza economica che ad un tempogiustifichitalesacrificioenedelimitil’ammontare.

Si tratta di una forza economica qualificata dal riferimento ai principi diuguaglianza (art. 3) e solidarietà (art. 2) posti a fondamento del nostro sistemacostituzionale.

20

2. Iconfinidella forzaeconomicarilevanteai finidelgiudiziosullacapacitàcontributiva

Anchelanozionediforzaeconomicanontrovaunadefinizionepositivaneldirittotributario.Visono,alriguardo,dueorientamentiinterpretativicontrapposti.

Ilprimo(sostenutoinparticolaredaFalsitta)affermachelaforzaeconomicaassunta come fondamento della capacità contributiva deve avere un connotatofinanziario, nel senso che da essa il contribuente deve poter trarre le risorsemonetarieperpagarel’imposta:conseguentemente,possonorilevaresoloilredditoedilpatrimonio.Ilsecondo(dicuièesponenteGallo)sostieneinvecechecapacitàcontributiva si ha in presenza di qualsiasi posizione di vantaggio (purchéeconomicamentevalutabile) facentecapoal soggetto,aprescinderedal fatto cheessa possa fornirgli le risorse per il pagamento dell’imposta: ad esempio, virientranoibeniambientali,l’ambientesalubre,ecc.

L’esamedeiprincipalitributivigentinelnostroordinamentoevidenziacome,salvorareeccezioni,lemanifestazionidiforzaeconomicaassunteapresuppostodeltributohannounconnotatofinanziario,confermandoquindilaprimadelleduetesiinterpretative.

3.IcorollaridellacapacitàcontributivaLacapacitàcontributivadeveessereeffettivaedattuale.L’effettivitàcomportache i relativi indicinonpossonomaiesserepresunti;

l’attualitàsicollegaaldivietodiretroattivitàdellenormefiscali(affermatadall’art.3dellalegge212/2000Statutodeidirittidelcontribuente)edallatuteladeldirittodelcontribuente di confidare, con il decorso del tempo, nel fatto che la ricchezzaaccumulata in un certo periodo di imposta non possa più essergli sottratta perfinanziarelaspesapubblica.

4.IlminimovitalePoiché la capacità contributiva manifesta l’attitudine di un soggetto a

contribuireallespesepubbliche,essanonpuòritenersisussistente laddovequestidisponga esclusivamente delle risorse sufficienti al proprio sostentamento. Ilminimo vitale è dunque quel livello minimo di reddito/patrimonio che non puòcomportareilconcorsoallespesepubblichedelsuotitolare.

5.Esisteunlimitemassimoallacontribuzione?Non esiste nel nostro ordinamento una norma che vieti al legislatore di

applicare al medesimo contribuente un carico tributario superiore ad un limiteconsideratoragionevole.

21

Tuttavia, la stessa pacifica esistenza di unminimo vitale depone a favoredell’esistenzaditaledivieto.Nonèinfatticoncepibilechelaricchezzadelsoggettosia appresa dall’ente impositore in una misura tale che ciò che rimane adisposizionedelprimosiamenodelsuominimovitale.

Depone in tal senso anche la giurisprudenza costituzionale di altri Statieuropei (Germania,Francia)che indicanel50%unaragionevolealiquotamassimadelcaricofiscalecuipuòesseresottopostoilcontribuente.

N.B. Il metodo di studio, così importante in generale, può assumere una

rilevanzaancoramaggioreneldirittotributario:sitratta,infatti,diunamateriaprivadiuncodice,rispettoallaqualelanormazioneèspessopococoordinataedidifficileinterpretazioneedun ruolo centraleè rivestitodalla giurisprudenzaedallaprassidell’Amministrazione finanziaria. Occorre, quindi, sempre partire dalla lettura edalla comprensione della norma positiva – ove esistente –ma risulta il più dellevolte necessario integrare ciò che da essa emerge con gli orientamenti cheemergonoinsedeapplicativa,nontrascurandoleprincipalitesidottrinali.

4.Suggerimenti- Frequentare attivamente le lezioni, prendendo appunti, rivolgendo

domandealdocenteerispondendoallesuesollecitazioni.«Essenzialeèacquisireillinguaggiotecnicopropriodellascienzagiuridica»8.

- «Conviene studiare il testo per comprenderlo e poi ritrascriverne le frasipiù significative: in tal modo finiremo con assimilare i concetti e i termini che liesprimono»9.

- Riguardare e riorganizzare – alla luce del manuale di riferimento – gliappunti,sepossibileilgiornostessochesonostatipresi.

-Essereassiduiecontinuinellostudio:studiareèunallenamento.-Pianificareleoredistudiodurantelasettimana(ancherispettoalleoredi

frequenzadeicorsi)10,dandocosìunritmoallostudio.

8O.ROSELLI,Studiareagiurisprudenza,cit.,26.9O.ROSELLI,Studiareagiurisprudenza,cit.,36.10O.ROSELLI,Studiareagiurisprudenza, cit.,14,mette inguardia lostudentedaunaeventualità

piuttostodannosa:«Nientedipiùfacileall’Universitàcheutilizzareirrazionalmenteilpropriotempo,disperdere inutilmenteenergie.Vivere l’Universitàè importantesottopiùprofili:offreopportunitàdisocializzazioneedimpediscedivivereannidistudioinsolitudine;maancheandareinFacoltà[oggiDipartimento] non vuol dire sempre ‘fare Università’: occorre ridurre il più possibile le perdite di

22

-Redigereunoschemascrittocheconsentadipredisporrediscorsiorganici,scanditidapassaggiconseguenziali.

- Può essere utile ripetere a voce alta più volte lo stesso argomento,cercando di ripercorrere fedelmente quanto riportato nello schema scritto (lamemorizzazioneesigeripetizione).

-Ripetere,sepossibile,conuncompagnodistudi:lacondivisionediquantosiècompresoèessenzialeperverificaredinonavertravisatoqualcosa.

-Nellaripetizioneprestareparticolareattenzioneallaformadell’esposizioneealcorrettoutilizzodellinguaggiotecnico-giuridico.

-Assicurarsidiaverbencompresoiconcettieleragionideicollegamentitraun passaggio e l’altro della propria esposizione. Evitare assolutamente dimemorizzarediscorsiilcuisignificatononsiapienamentechiaro.Nelcasoincuilariletturadegliappuntieilconfrontoattentoconilmanualenonpermettadichiarireilsignificato,chiederespiegazionialdocentealezioneoalricevimento.

-Quandopossibile,utilizzareesempiocasiconcretipercomprenderemegliolanaturaeilfunzionamentodegliistitutichesistannostudiando.

-Utilizzaresenza timori l’opportunitàdel ricevimento,occasionedidialogodirettoconildocenteeisuoicollaboratori.

-Contestualizzarecorrettamenteogniargomentodelcorso,considerandosesi è in grado di inquadrarlo e definirlo in modo sintetico per i suoi elementiessenziali.

- Adattare lo schema alle peculiarità di ogni esame (aggiungendo, adesempio,uninquadramentostoricopergliesami“storici”).

-Nonscoraggiarsisel’esamenonèstatosuperatooseilvotononsoddisfaleproprieaspettative.Lasoluzionepuòesseretrovatanell’affinamentodelmetododistudioeattraversoildialogoconildocente,conisuoicollaboratorieconitutors.

tempo, recarvisi solo quando si hanno ragioni di studio concrete. Altrimenti, si corre il rischio diperdereanchel’interagiornatasenzauncorrispondentebeneficio».