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“Mi piace la mia scuola.” (Jessica, 8 anni)
Jessica è una bambina rom la cui famiglia, di origine bosniaca, è arrivata in Italia negli anni ’90, durante la guerra nella Ex-Jugoslavia. E’ nata e cresciuta a Milano, dove, a 3 anni, ha iniziato a frequentare regolarmente la scuola materna. Poter accedere alla scuola materna, condizione
ancora poco frequente per i bambini rom, rappresenta un importante aiuto per il proseguimento della carriera scolastica. Attualmente, alla scuola primaria, le insegnanti di Jessica la considerano la
migliore alunna della classe.
Sezione 5“Mi piace la mia
scuola”
“Io voglio fare la maestra.” (Laura, 8 anni)
Non è raro trovare, tra le bambine rom, l’aspirazione a diventare insegnanti.
Sezione 5“Mi piace la mia
scuola”
“E’ molto bello avere una classe senza razzismo.”
(Alessia, 11 anni)
La scuola costituisce indubbiamente per i bambini rom il luogo principale di educazione alla convivenza.
Sono tuttavia da registrare episodi di razzismo e anti-gitanismo.
Sezione 5“Mi piace la mia
scuola”
“Sono felice di andare a scuola.” (Suzana, 9 anni)
E’ frequente a Milano trovare giovani rom nati e cresciuti in Italia che hanno terminato le scuole dell’obbligo
e intraprendono percorsi professionalizzanti o si iscrivono alle scuole secondarie superiori.
Sezione 5“Mi piace la mia
scuola”
“Poveri e pure ricchi, la scuola è per tutti.” (Jonathan, 8 anni)
Il diritto alla scuola è un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti i bambini, ovunque nel mondo.
Da notare nel disegno, la presenza della scritta “bagno” come prima cosa che si incontra entrando a scuola. Vivere in abitazioni che non possiedono regolari e sufficienti servizi igienici costituisce per
le famiglie rom uno dei più gravi problemi a cui è difficile adattarsi.
Sezione 5“Mi piace la mia
scuola”
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