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via Manzoni 21, 20121 Milano | [email protected] | www.atelierlescopains.com MICHELE CHIOSSI, #ITSMILANOBABY Dal 8 aprile al 30 maggio, 2014 Vernissage: lunedì 7 aprile, 2014 dalle ore 19.00 alle ore 22.00 A cura di Gloria Maria Cappelletti e Fabrizio Meris Oh mia bela Madunina, 2014 pennarelli, pigmento d’oro su carta da lucido 23x33 cm La sua è una pratica artistica squisitamente analogica, ma con un’impostazione formale post-concettuale e quasi digital, partendo da queste premesse, lo scultore Michele Chiossi, in occasione della settimana del Salone Internazionale del Mobile, raccoglie in una mostra personale di nuove sculture e disegni, presso ATELIER Les Copains, simboli ed icone milanesi, passati e presenti, per un omaggio alla capitale creativa italiana. Il percorso semantico della narrativa di Chi- ossi è così preciso che questo breve testo introduttivo potrebbe essere composto solo da un ordinato flusso di hashtags: #Arengario, #Brera, #Corrieredellasera, #Design, #Expo, #Fiera, #Galleria, #grandHoteldemIlan, #Isola, #barJamaica, #Knam, #L.O.V.E., #Madunina, #Naviglio, #Osservatorio, #Panettone, #Quadrilatero, #Rinascente, #Scala, #Triennale #Università, #Visconti, #Wildt, #Zanotta... Una catalogazione di luoghi, momenti storici, mode e stili di vita, leggende e miti metropolitani, ma anche di tecniche e nomi di oggetti comuni; fra tutti uno, Lui, l’über meneghino: il #panettone. Chiossi si appropria dell’iconografia che sta dietro al dolce della tradizione natalizia, la studia, la seziona, la rimpasta letteralmente e la ricompone in resina dandogli una forma di colonna – omaggio a Brancusi – componendola con moduli di calchi di panettoni impilati ed alternati nel verso, in una gradazione di grigi, che potrebbe essere infinita. I grigi dei cieli invernali di Milano, delle architetture post- belliche, dei bollenti asfalti estivi e di una certa filosofia di stile che fa del greyish la sensibilità elettiva del vestire urbano. Il percorso di ricerca artistica di Chiossi passa attraverso la costante rilettura di codici estetici in cui nulla avviene per caso, al contrario ogni cromatura, ottonatura, lucidatura è funzionale a tessere un complesso sistema di riferimenti e simmetrie, dall’arte barocca, che ci continua a nutrire con la vanitas, a quell’Arte Povera di Alighiero Boetti, alto mentore di Chiossi, dalla cui familiarità con l’uso della carta a quadretti, utilizzata sia per i bozzetti degli arazzi che per lo storico lavoro del 1969, “Cimento dell’armonia e dell’invenzione”, Chiossi ha sviluppato la sua personale tecnica calligrafica di disegno a zig-zag. Ma ritorniamo al nostro innocuo e banale panettone diventato nelle mani di Chiossi, inaspettato e monumentale. “Panet- tone” assume il ruolo di opera manifesto, che racconta le contraddizioni della vita moderna; la costante ricerca di una perfetta convergenza tra un antico heritage culturale, che potremmo oggi anche etichettare con aggettivi come bio, slow o local, e una tradizione più recente di tipo industriale, in un contesto oramai già post-industriale e post-consumistico. É l’estetica della pubblicità anni ’50, la retorica del miracolo italiano, i luoghi che hanno fatto la storia cittadina - anche dell’arte - come il Bar Jamaica a Brera, ma che ora sono poco più che gusci vuoti. #ITSMILANOBABY è una guida a icone disegnate, come un piccolo album di Instagram di una Milano ricordata, amata, da conoscere. Ma è anche un monito, stampato in un blocco di cemento, a memoria di qualcosa di vivo e pulsante che forse è stato dimenticato, come i successi di una diva del muto le cui mani sono per sempre impresse nel freddo viale del tramonto… Storie di potenti e potere, dalle corti viscontee ai salotti della finanza, di futurismi e nostalgie, un flusso di dati che si confondono con la memoria collettiva ed aneddoti personalissimi. Comunicato Stampa, marzo 2014

MICHELE CHIOSSI, #ITSMILANOBABY

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MICHELE CHIOSSI, #ITSMILANOBABY Dal 8 aprile al 30 maggio, 2014 A cura di Gloria Maria Cappelletti e Fabrizio Meris

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MICHELE CHIOSSI, #ITSMILANOBABY

Dal 8 aprile al 30 maggio, 2014

Vernissage: lunedì 7 aprile, 2014dalle ore 19.00 alle ore 22.00

A cura di Gloria Maria Cappelletti e Fabrizio Meris

Oh mia bela Madunina, 2014pennarelli, pigmento d’oro su carta da lucido23x33 cm

La sua è una pratica artistica squisitamente analogica, ma con un’impostazione formale post-concettuale e quasi digital, partendo da queste premesse, lo scultore Michele Chiossi, in occasione della settimana del Salone Internazionale del Mobile, raccoglie in una mostra personale di nuove sculture e disegni, presso ATELIER Les Copains, simboli ed icone milanesi, passati e presenti, per un omaggio alla capitale creativa italiana. Il percorso semantico della narrativa di Chi-ossi è così preciso che questo breve testo introduttivo potrebbe essere composto solo da un ordinato flusso di hashtags: #Arengario, #Brera, #Corrieredellasera, #Design, #Expo, #Fiera, #Galleria, #grandHoteldemIlan, #Isola, #barJamaica, #Knam, #L.O.V.E., #Madunina, #Naviglio, #Osservatorio, #Panettone, #Quadrilatero, #Rinascente, #Scala, #Triennale #Università, #Visconti, #Wildt, #Zanotta...

Una catalogazione di luoghi, momenti storici, mode e stili di vita, leggende e miti metropolitani, ma anche di tecniche e nomi di oggetti comuni; fra tutti uno, Lui, l’über meneghino: il #panettone. Chiossi si appropria dell’iconografia che sta dietro al dolce della tradizione natalizia, la studia, la seziona, la rimpasta letteralmente e la ricompone in resina dandogli una forma di colonna – omaggio a Brancusi – componendola con moduli di calchi di panettoni impilati ed alternati nel verso, in una gradazione di grigi, che potrebbe essere infinita. I grigi dei cieli invernali di Milano, delle architetture post-belliche, dei bollenti asfalti estivi e di una certa filosofia di stile che fa del greyish la sensibilità elettiva del vestire urbano. Il percorso di ricerca artistica di Chiossi passa attraverso la costante rilettura di codici estetici in cui nulla avviene per caso, al contrario ogni cromatura, ottonatura, lucidatura è funzionale a tessere un complesso sistema di riferimenti e simmetrie, dall’arte barocca, che ci continua a nutrire con la vanitas, a quell’Arte Povera di Alighiero Boetti, alto mentore di Chiossi, dalla cui familiarità con l’uso della carta a quadretti, utilizzata sia per i bozzetti degli arazzi che per lo storico lavoro del 1969, “Cimento dell’armonia e dell’invenzione”, Chiossi ha sviluppato la sua personale tecnica calligrafica di disegno a zig-zag.

Ma ritorniamo al nostro innocuo e banale panettone diventato nelle mani di Chiossi, inaspettato e monumentale. “Panet-tone” assume il ruolo di opera manifesto, che racconta le contraddizioni della vita moderna; la costante ricerca di una perfetta convergenza tra un antico heritage culturale, che potremmo oggi anche etichettare con aggettivi come bio, slow o local, e una tradizione più recente di tipo industriale, in un contesto oramai già post-industriale e post-consumistico. É l’estetica della pubblicità anni ’50, la retorica del miracolo italiano, i luoghi che hanno fatto la storia cittadina - anche dell’arte - come il Bar Jamaica a Brera, ma che ora sono poco più che gusci vuoti.

#ITSMILANOBABY è una guida a icone disegnate, come un piccolo album di Instagram di una Milano ricordata, amata, da conoscere. Ma è anche un monito, stampato in un blocco di cemento, a memoria di qualcosa di vivo e pulsante che forse è stato dimenticato, come i successi di una diva del muto le cui mani sono per sempre impresse nel freddo viale del tramonto… Storie di potenti e potere, dalle corti viscontee ai salotti della finanza, di futurismi e nostalgie, un flusso di dati che si confondono con la memoria collettiva ed aneddoti personalissimi.

Comunicato Stampa, marzo 2014

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Sull’Artista

Michele Chiossi (1970, vive e lavora a Milano) da anni segue una singolare e approfondita ricerca sui mood che seg-nano il nostro vivere, dalle sue analisi sul cibo, intese come identità o elementi sociologici; alle attitudini sociali del bere, testimoniandone la Cocktail Generation, si interroga continuamente, attraverso un’attenta indagine scultorea, sugli strumenti della scultura stessa, sui significati dei nostri comportamenti e sulle nostre scelte quotidiane, rileggendo spesso noti brand, in propri e originali “still lives”. Pensati come must, primo fra tutti è stato il Parmigiano Reggiano, icona di una italianità globale, da cui ha attinto la tipica marchiatura d’origine, usandone il lettering per una riscrittura dei suoi codici estetici, un font che, come una costellazione, afferma soggetti nella riscrittura concettuale del nome stesso. Il punto è complementare alla linea, e la linea è il suo personale e peculiare trade‐mark: un originale tratto a mano lib-era, a zig‐zag, fatto appunto di semplici linee orizzontali e verticali, che spesso ha anche tradotto tridimensionalmente e che, filosoficamente rivela la complessità del pensiero contemporaneo. Il pixel é il suo elemento distintivo. Attento decodificatore delle tendenze globali e acuto osservatore dei costumi contemporanei realizza raccolte di disegni che af-frontano tutti i diversi temi della sua complessa indagine del vivere quotidiano e contemporaneo. Dopo aver conseguito gli studi di formazione artistica in Italia, ha soggiornato per sette anni a New York, compiendo numerosi viaggi, fra cui in Giappone, dove ha incontrato non solo l’Oriente, ma anche un vivere la tradizione in modo fortemente innovativo.

Su ATELIER Les Copains:

ATELIER Les Copains è uno spazio multidisciplinare che vuole fungere da richiamo ed eco per la realtà artistica e cul-turale contemporanea, un luogo dedicato alle più innovative tendenze dell’arte. 150 metri quadri di spazio espositivo in Via Manzoni 21, un laboratorio dove confrontare esperienze, valorizzare la creatività, elaborare progetti d’arte, organiz-zare eventi, incoraggiare nuove sinergie e collaborazioni con artisti, galleristi, critici e collezionisti.

ATELIER Les Copains è un luogo aperto al contemporaneo, in grado di fornire opportunità ai giovani talenti, uno spazio di comunicazione e promozione.

Sui Curatori:

Per la realizzazione del progetto ATELIER Les Copains l’azienda si avvale della consulenza di Gloria Maria Cappelletti e Fabrizio Meris, galleristi e curatori, impegnati sulla scena artistica di ricerca sperimentale internazionale. Cappelletti e Meris pongono attenzione al linguaggio dell’arte contemporanea per la sua capacità di esprimere e trasmettere i valori di innovazione, attenzione all’ambiente ed internazionalità che mai come ora costituiscono le tre direttrici fondamentali su cui si gioca la sfida di un futuro sostenibile. Questo percorso di ricerca continua quello intrapreso da Gloria Maria Gallery, fondata da Cappelletti nel 2009 e diretta da Meris dal 2010. “Ci sentiamo onorati di essere stati invitati ad usu-fruire degli spazi di ATELIER Les Copains e poter presentare il lavoro di artisti emergenti in cui crediamo fortemente. La consideriamo una fantastica opportunità per incontrare artisti, curatori, giornalisti, amanti dell’arte e creare un labo-ratorio ibrido, un work in progress”.

Partner:

ATELIER Les Copains è partner di Gloria Maria Gallery

Orari di Apertura al Pubblico:

ATELIER Les Copains è visitabile su appuntamento dal lunedì al venerdì. Per registrarsi, scrivere una mail a [email protected] indicando nome e cognome dei partecipanti, un recapito telefonico e la data desiderata per la visita.

Per ulteriori informazioni contattare:Gloria Maria GalleryFabrizio MerisM +39 347 46 34 965E [email protected]

Press Office Les CopainsBarbieri&Ridet M +39 02 58328232E [email protected]

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Michele Chiossi Bio:

Nato a Lucca nel 1970, vive e lavora a Milano

Exhibitions:

Principali Mostre Personali

2014 #ITSMILANOBABY, ATELIER Les Copains, Milano – (I)2013 BURNING FEELINGS, Hotel Byron, Forte dei Marmi – (I)2011 LOL Doll, Spazio Sintesi, Milano –(I)2009 Talking to Wittkower, Galleria EFFEARTE, Milano – (I)2008 NEON-CLASSIC, Galleria Z2o, Rome – (I)2007 LA MARIE 2000, Susanna Orlando Vetrina, Pietrasanta – (I)2007 LET THERE BE LIGHT, Galleria ZONCA&ZONCA, Milano – (I)2006 THE JAP DIPTYQUE ROOM, Spazio Bigli, Milano – (I)2006 ON SCULPTURE, Galerie METIS_NL, Amsterdam – (NL)2004 TWO SCULPTURES TO END THE SEASON, MAES & MATTHYS Gallery, Antwerp – (B)2004 MUST HAVE, Galleria del Tasso, Bergamo – (I)2004 L’ARTE E LO STUDIO, Università di Bologna, Palazzo Poggi, Bologna – (I)2003 WHITE STATUARY, Galleria Paola Verrengia- Salerno - (I)2003 TARGET FLOOR, Stand Assopiastrelle, Progetto Città, Milano - (I)2002 BEST BEFORE, Galerie METIS_NL, Amsterdam – (NL)2002 W.T.O., Galleria ZONCA&ZONCA, Milano – (I)2002 L’ECONOMIA DEL GUSTO, Certosa di San Giacomo, Capri – (I)2002 LABIRINTO, Galleria Claudio Poleschi, Lucca – (I)2001 PARETE BARIATTI, Loft Bariatti, Milano – (I)2001 INTERNATIONAL FUSION, Galerie METIS_NL, Amsterdam – (NL)2000 COCKTAIL GENERATION, Galleria NO CODE, Bologna – (I)2000 CHERRIE PIE+ MOVIE, Sala Truffaut, Modena – (I)2000 LA NASCITA DI VENERE, KAS, Firenze – (I)1999 Antica Macelleria Cecchini, Panzano in Chianti, Firenze – (I)1999 ANCHE A MANO, Galleria Maria Cilena, Milano – (I)

Principali Mostre Collettive

2013 WORDS OF ART, EDS Galeria, Mexico City – (MX)2013 ARTRISSIMA, Galleria ARTRA, Milano – (I)2013 FORTEMARMISSIMA SQUARE, Forte dei Marmi –(I)2013 CENTO la Lettura, Triennale, Milano - (I)2012 Personal Effectsonsale, Padiglione dell’Esprit Nouveau, Bologna – (I)2012 INSIDE-OUT, Piazzetta dei Marmi, Forte dei Marmi – (I)2012 OSSERVAZIONE DELLA NATURA IN STATO DI QUIETE, Museo Marino Marini, Firenze –(I)2011 VIDEO-WORKS, EDS Galeria, Mexico City – (MX)2011 L’AUR’AMARA, La Générale en Manufacture, Parigi – (F)2011 DOMESTICITY, PRAGUE BIENNALE, Prague – (CZ)2011 54° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA –PADIGLIONE TOSCANA, Museo Pecci, Prato – (I)2011 SCULPTURE SQUARE, Piazzetta dei Marmi, Forte dei Marmi – (I)2010 DI COTTI E DI CRUDI, Fiera del Levante, Bari – (I)2009 SECOND LOOK (AT THE SURFACE), Kuenstlerhaus Palais Thurn und Taxis, Bregenz – (A)2009 MATT DIVE GOLD, LipanjePuntin, Roma – (I)2007 ONCE UPON A TIME, Galleria ZONCA&ZONCA, Milano – (I)2006 SUPER WINDOW, Susanna Orlando Vetrina, Pietrasanta – (I) 2006 FOOD, Studio Guastalla, Milano – (I)2005 BEAUTY FREE SHOP, Divus, Prague – (CZ)2005 ING OFF, ING Headquarter Brussels, Brussels – (B)2004 S-VESTITI E USCIAMO, Sabatini Group, Cadriano, Bologna – (I)2003 FOCUS EMOTIONAL LIVING, Saidue, Bologna – (I)2003 PREMIO LISSONE 03, Civica Galleria d’Arte Contemporanea, Lissone, Milano - (I)2003 CIOCCOLARTS, Cavallerizza Reale, Torino – (I)2002 RED SPY, La Brunella, Aulla, Massa – (I)2002 DUBUFFET E L’ARTE DEI GRAFFITI, Palazzo Martinengo, Brescia – (I)2002 OUTDOOR, Kunst und Kulturverein, Aschersleber – (D)2002 LA SALA DA BAGNO: PERSONAGGI TRA’ SPERIMENTAZIONE E CREATIVITA’, Cersaie, Bologna – (I)2001 EMPORIO, Viafarini, Milano – (I)2001 IN-PRESSIONE, Officine del gas a Bovisa, Milano – (I)2001 CARTA, Galleria NO CODE, Bologna – (I)2001 IPERNATURA, Stamperia dell’Arancio, Grottamare, Ascoli Piceno – (I)2000 NO-RANDOM, Consortium, Amsterdam – (NL)2000 MATRIX, Galleria ZONCA&ZONCA, Milano – (I)2000 UBERSICHT, Galerie Luciano Fasciati, Chur – (CH)1999 TRIPPY WORLD, Gallery BaronBoisantè, New York – (USA)

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Ago, Filo e Nodo, 2014pennarelli e pigmento d’argento su carta da lucido

23x33cm

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Ambrosiana, 2014pennarelli e pigmento d’oro su carta da lucido

23x33 cm

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Untitled, 2014evidenziatori, pennarelli e pigmento d’argento su carta da lucido

23x33 cm

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Via Solferino, 28, 2014pennarelli e pigmento d’argento

23x33 cm

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FIORUCCI Loves you, 2014evidenziatori e pigmento d’argento su carta da lucido

23x33 cm

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Jamaica Like, 2014pennarelli e pigmento d’argento su carta da lucido

23x33 cm

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La Scala Like, 2014pennarelli e pigmento d’oro su carta da lucido

23x33 cm

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La Triennale Like, 2014pennarelli ed evidenziatori su carta da lucido

23x33 cm

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LOVE Like, 2014pennarelli e pigmento d’argento su carta da lucido

23x33 cm

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Oh mia bela Madunina, 2014pennarelli, pigmento d’oro su carta da lucido

23x33 cm

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MPP Like, 2014evidenziatori su carta da lucido

23x33 cm

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Piccolo Teatro Like, 2014pennarelli, evidenziatori e pigmento d’argento su carta da lucido

23x33 cm

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This is Plastics, 2014evidenziatori e pigmento d’argento su carta da lucido

23x33 cm

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Torre Branca, 2014pigmento d’argento su carta da lucido

23x33 cm

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W VERDI, 2014pennarelli su carta da lucido

23x33 cm

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Ca’ de l’ureggia, 2014pennarelli e pigmento d’oro su carta da lucido

23x33 cm