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::: CLAUDIO ANTONELLI ■■■ Il primo semestre del 2014 si chiude con numeri d'oro per il mondo del risparmio gestito. Il si- stema dei fondi ha realizzato com- plessivamente un saldo di 57,4 mi- liardi di euro. Poco meno di quan- to raccolto in tutto il 2013. Il trend non solo è buono ma è convergen- te sull'Italia. «Nel 2011 siamo stati i primi a puntare sulla penisola», spiega a «Libero» Piermario Mot- ta, amministratore delegato di Ban- ca Generali, «e adesso appare chia- ro che non solo il trend è buono, ma anche che il mercato è conver- gente sull'Italia. I tassi prossimi al- lo zero, il cambio drastico di ap- proccio ai titoli di Stato che non so- no più percepiti a rischio zero e non sono più redditizi come un tempo hanno dato il via a un friz- zante cambiamento. Il risparmia- tore guarda sempre più al di là del perimetro delle banche tradiziona- li e ha compreso che per non far erodere il patrimonio deve rivol- gersi a personale professionale in grado di aggiornarsi continuamen- te». Dottor Motta, le banche tradizio- nali stanno affrontando per via della disintermediazione allo sportello una riqualifica profes- sionale mirata a trasformare i banchieri in consulenti. Concor- renza? «La concorrenza è sempre un bene. Negli ultimi mesi tra i promo- tori entrati nella nostra rete, molti erano provenienti dalle banche tra- dizionali. Nel perimetro di chi fa ri- sparmio gestito si sentono molto stimolati e motivati e soprattutto riescono a mantenere livelli di ag- giornamento elevati per via della tipologia e del target di asset gestiti. Molto diversi da quelli retail». Nei prossimi anni quanto cre- scerà il perimetro del private banking? «Secondo dati Eurisko il rispar- mio gestito è circa il 9% della ric- chezza finanziaria, ovvero circa 330 miliardi. Nel 2017 dovrebbe ar- rivare al 17%, pari a 630 miliardi. A mio avviso il 15% è un traguardo molto verosimile tenendo conto che negli Usa la percentuale supe- ra il 50. In questo panorama anche le banche tradizionali si adegue- ranno: o creerenno delle divisioni ad hoc o accelereranno sulla for- mazione del personale. Ritengo ve- rosimile immaginare che il private banking mantenga 4 o 5 anni di vantaggio». All'interno del comparto come essere più efficienti? «Nel 2005 abbiamo avviato una cernita dei promotori, allontando quelli che non garantivano gli stan- dard. La scelta poi è stata quella di reclutare personale con portafogli ben dimensionati. La media è di circa 20 milioni di euro a promoto- re perché riteniamo che sia una ta- glia in grado di garantire alta pro- fessionalità, dialogo ad alti livelli e performance concorrenziali. Rite- niamo anche che il numero dei promotori debba essere sempre proporzionato». Negli ultimi anni avete incame- rato diverse reti. Da Bsi Italia, Gottardo fino a Credit Suisse. Un'indiscrezione di questi gior- ni racconta anche di Simge- nia… «Confermo e rientra sempre nel- la nostra logica di crescita». In cantiere acquisizione di altri asset? «In cantiere no. Però osservia- mo. E se dovessimo trovare taglie giuste per una facile fusione - inten- do sotto i cinque miliardi di asset - valuteremo». Che cosa si aspetta dalla volun- tary disclosure? «Vediamo innanzitutto su quali pilastri si svolgerà. Di certo non mi aspetto un ritorno di capitali come nei passati scudi. Al contrario do- vremo dimostrare di essere più effi- cienti e performanti per convince- re i clienti italiani a lasciare la Sviz- zera o gli altri Paesi». Dai dati che fornite ai mercati si vede una costante crescita del prodotto assicurativo. Beneficia- no del trend? «Il prodotto assicurativo tradizio- nale, in questo momento e nel me- dio termine, offre tassi molto inte- ressanti. Resta attrattivo, ma in for- te crescita c’è quello unit linked che permette una flessibilità finan- ziaria adeguata ai tempi, un discre- to vantaggio fiscale, la possibilità di creare un perimetro dentro cui compensare plus e minusvalenze e, infine, di creare una piattaforma d’investimento costruita su misu- ra dell’investitore. Senza dimenti- care che a copertura del capitale si possono mettere diversi strumen- ti, compresi Btp a zero coupon ma a capitale crescente». ::: Intervento ::: ATTILIO BARBIERI ■■■ Generali diventa il proprietario unico di Ci- tylife, la società che gestisce il più grande progetto di riqualificazione urbana di Milano. Generali Properties, ha annunciato in una nota di aver siglato con Allianz Ita- lia l’accordo in base al quale acquisirà la torre Isozaki e parte della compo- nente residenziale del nuovo quartie- re. Allianz cederà la propria quota del 33%. Citylife, a sua volta, annuncia di aver raggiunto un «accordo vincolan- te con gli istituti finanziatori del proget- to per ridefinire in parte termini e con- dizioni dell’accordo originario». La chiusura dell’intera operazione è atte- sa nei prossimi giorni. «Oggi inizia un nuovo capitolo della storia di Citylife», commenta Alberto Minali, direttore finanziario di Gruppo del Leone di Trieste, «acquisendo l’intera proprietà di Citylife e il totale controllo del proget- to di sviluppo, Generali dimostra il suo impegno a portare a termine questo nuovo eccezionale quar- tiere di Milano. La società può ora contare sul pie- no supporto di una delle più grandi compagnie assicurative del mondo e su solide fonti di finan- ziamento, due fattori essenziali perché il piano di sviluppo si realizzi con successo». Il grattacielo Isozaki ha raggiunto l’altez- za massima di 202 metri e il suo com- pletamento è atteso per l’inizio del 2015. I lavori per costruire la torre Ha- did inizieranno appena dopo, per con- cludersi, secondo i piani, nel 2017. Ge- nerali trasferirà gli uffici presenti su tut- to il territorio milanese proprio in que- sto secondo grattacielo, a partire dal 2018. La prima parte della componen- te residenziale è prossima al completa- mento e si prevede che il parco pubbli- co, il terzo parco cittadino più esteso di Milano, venga completato nel 2016. Lazard ha affiancato Citylife nella rinegoziazione della componente debitoria che secondo Reuters, ammontava a un miliardo e mezzo. In base all’ac- cordo raggiunto ci sarà un riscadenziamento al 2020 e un miglioramento delle condizioni. ::: BRETT DIMENT* L’ad conferma l’acquisto di Simgenia Banca Generali si allarga «Altri 4 anni di crescita» Motta: «Il risparmiogestito raddoppierànel 2017 e il private banking è avvantaggiatorispettoagli istituti tradizionali.Boomdelle polizzeUnit» India, Russia e Messico nascondono occasioni per i bond corporate ■■■ San Marino come Wall Street? L’ambizio- ne è questa, se il progetto lanciato (partirà a set- tembre), per una Borsa merci internazionale con il sigillo (e la supervisione) della più antica Repubblica del globo avrà il successo che si at- tendono gli ideatori della più grande piattafor- ma di scambio sia tra Paesi che tra imprese. L’idea è semplice quanto geniale: far incontra- re - nella Borsa di San Marino - l’offerta e la domanda internazionale, scavalcando così in- comprensioni linguistiche (la piattaforma sarà in inglese e italiano), e problemi dimensionali nell’approcio all’intrenazionalizzazione. Il pro- getto - nato dall’idea visionaria del professor Giorgio Fiorenza (esperto di diritto Tributario) - è stato presentato ieri a Roma e potrebbe di- ventare uno dei più grandi poli di scambio al mondo. La nuova piattaforma, ha spiegato il segretario di Stato all’Industria di San Marino Marco Arzilli «sarà la prima del genere al mon- do e permetterà di tenere scambi di materie prime ma anche di servizi in cui sia chi acquista sia chi vende risulta garantito dagli Stati che ac- crediteranno gli operatori». Il polo sanmarine- se ha già raccolto l’adesione entusiastica di ben 11 Paesi (con un ex-import complessivo di 1.800 miliardi di dollari l’anno). I Paesi che ade- riranno gratuitamente faranno confluire nella banca dati di San Marino domanda di merci e offerta. Il sistema farà il “matching” e se l’affare andrà in porto a San Marino, o meglio alla socie- tà che gestisce questa piattaforma, verrà ricono- sciuto un “gettone” per l’intermediazione. Il progetto è stato già anticipato anche al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. AN. C. Ai tedeschi la torre Isozaki E Generali prende tutta Citylife Allianz ela divisione Properties del Leone firmano accordo sulla parte residenziale A San Marino nasce la Borsa per materie prime e servizi ■■■ Le nuove emissioni di corporate bond dei mercati emergenti del mese di maggio ammontano a 32 miliardi di dolla- ri, di cui il 34% in America latina. Il mese precedente, con 56,7 miliardi, ha rappre- sentato un mese record. Un'attenta analisi su vari livelli dei mercati emergenti può ri- velare opportunità molto interessanti in questa asset class. Di seguito alcuni tra i Pa- esi che monitoriamo. In India, dopo la vittoria schiacciante di Narendra Modi, il cui governo è visto come più bendisposto nei confronti dei mercati, le società hanno dato il benvenuto al risul- tato delle elezioni attraverso l'annuncio di nuovi investimenti nel Paese. Il marchio au- tomobilistico Mahindra & Mahindra ha confermato il suo piano di investimenti per 685 milioni di dollari Usa in un nuovo im- pianto. British Petroleum e Reliance Indu- stries sono ricorsi all'arbitrato contro il go- verno indiano per i ritardi di natura buro- cratica e politica legati alla loro attività sul giacimento di gas cosiddetto "KG-D6" (do- ve le prime due lettere sono le iniziali di Krishna Godavari, i due fiumi che delimita- no l'area del giacimento, e D sta per Dhiru- bhai, nome dell'imprenditore indiano fon- datore dell'impero Reliance), ma il nuovo governo dovrebbe avere un atteggiamento più "fair" nel risolvere questioni pendenti come questa. In Ucraina, nonostante la vit- toria alle presidenziali dell'uomo d'affari miliardario Petro Poroshenko e le sue di- chiarate intenzioni di parlare con Putin per migliorare le relazioni tra i due Paesi, le ten- sioni tra i separatisti e la milizia ucraina per- mangono. Il governo russo ha infatti dichia- rato che Gazprom fornirà gas all'Ucraina solo dietro pagamenti anticipati. Secondo Gazprom, l'Ucraina avrebbe un debito di 5,3 miliardi di dollari, ma il governo ucrai- no si rifiuta di accettare l'aumento da parte del colosso energetico russo, che in aprile ha portato il prezzo da 268,5 a 485,5 dollari per mille metri cubi di gas. Gazprom ha firmato un contratto di 30 anni per la forni- tura di 38 miliardi di metri cubi all'anno alla Cina, cifra che rappresenta il 23% dell' attuale consumo cinese e il 16% delle attua- li esportazioni della società, e l'accordo po- trebbe aumentare la fornitura fino a 61 mi- liardi di metri cubi. Il conglomerato di im- prese messicano Grupo Alfa ha acquisito il 10% della compagnia petrolifera colombia- na Pacific Rubiales, diventando il terzo azionista. Alfa sembra impegnato a diversi- ficare le sue operazioni nel settore energeti- co in Messico, dato che si stanno aprendo delle opportunità in questo settore per le società private grazie ad alcune riforme nel Paese. Data la loro esperienza limitata a li- vello operativo nel settore energetico e pe- trolifero, Alfa ha bisogno di un partner che ne abbia e Pacific Rubiales rappresenta una buona idea. Dato che i tassi di interes- se continueranno ad essere bassi a lungo a livello globale, ci aspettiamo che le obbliga- zioni corporate dei mercati emergenti con- tinueranno ad essere attraenti e sperimen- teranno forti flussi, sia da parte di investito- ri dedicati che di investitori crossover. *Responsabile dei mercati emergenti e del comparto debito sovrano di Aberdeen AM Torre Isozaki [Ftg] 21 __Giovedì 24 luglio 2014__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it

[MILANO - 21] LIBERO/ECONOMIA/ECO02 24/07/14€¦ · «Nel 2005 abbiamo avviato una cernita dei promotori, allontando quellichenongarantivanoglistan-dard. La scelta

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Page 1: [MILANO - 21] LIBERO/ECONOMIA/ECO02 24/07/14€¦ · «Nel 2005 abbiamo avviato una cernita dei promotori, allontando quellichenongarantivanoglistan-dard. La scelta

:::CLAUDIOANTONELLI

■■■ Il primo semestre del 2014 sichiude con numeri d'oro per ilmondo del risparmio gestito. Il si-stemadei fondi ha realizzato com-plessivamente unsaldo di57,4mi-liardi di euro. Poco meno di quan-to raccolto in tutto il 2013. Il trendnonsoloèbuonomaèconvergen-te sull'Italia. «Nel 2011 siamo stati iprimi a puntare sulla penisola»,spiega a «Libero» Piermario Mot-ta,amministratoredelegatodiBan-caGenerali,«eadessoapparechia-ro che non solo il trend è buono,ma anche che il mercato è conver-gente sull'Italia. I tassi prossimi al-lo zero, il cambio drastico di ap-proccioaititolidiStatochenonso-no più percepiti a rischio zero enon sono più redditizi come untempo hanno dato il via a un friz-zante cambiamento. Il risparmia-tore guarda sempre più al di là delperimetrodellebanchetradiziona-li e ha compreso che per non farerodere il patrimonio deve rivol-gersi a personale professionale ingradodiaggiornarsicontinuamen-te».DottorMotta,le banche tradizio-nali stanno affrontando per viadella disintermediazione allosportello una riqualifica profes-sionale mirata a trasformare ibanchieri in consulenti.Concor-renza?

«La concorrenza è sempre unbene.Negliultimimesitraipromo-tori entrati nella nostra rete, moltieranoprovenientidallebanchetra-dizionali.Nelperimetrodichifari-sparmio gestito si sentono moltostimolati e motivati e soprattuttoriescono a mantenere livelli di ag-giornamento elevati per via dellatipologiaedeltargetdiassetgestiti.Molto diversi da quelli retail».Nei prossimi anni quanto cre-scerà il perimetro del privatebanking?

«Secondo dati Eurisko il rispar-mio gestito è circa il 9% della ric-chezza finanziaria, ovvero circa330miliardi.Nel2017dovrebbear-rivare al 17%, pari a 630 miliardi. Amio avviso il 15% è un traguardomolto verosimile tenendo contoche negli Usa la percentuale supe-rail50.Inquesto panorama anchele banche tradizionali si adegue-ranno: o creerenno delle divisioniad hoc o accelereranno sulla for-mazionedelpersonale.Ritengove-rosimile immaginare che il privatebanking mantenga 4 o 5 anni divantaggio».All'interno del comparto comeessere più efficienti?

«Nel 2005 abbiamo avviato unacernita dei promotori, allontandoquellichenongarantivanoglistan-dard. La scelta poi è stata quella direclutare personale con portafogliben dimensionati. La media è dicirca20milionidieuroapromoto-reperchériteniamochesiaunata-glia in grado di garantire alta pro-fessionalità, dialogo ad alti livelli eperformance concorrenziali. Rite-niamo anche che il numero deipromotori debba essere sempreproporzionato».Negli ultimi anni avete incame-

rato diverse reti. Da Bsi Italia,Gottardo fino a Credit Suisse.Un'indiscrezione di questi gior-ni racconta anche di Simge-nia…

«Confermoerientrasemprenel-la nostra logica di crescita».In cantiere acquisizione di altriasset?

«In cantiere no. Però osservia-mo. E se dovessimo trovare tagliegiusteperunafacilefusione-inten-do sotto i cinque miliardi di asset -valuteremo».Che cosa si aspetta dalla volun-

tary disclosure?«Vediamo innanzitutto su quali

pilastri si svolgerà. Di certo non miaspetto un ritorno di capitali comenei passati scudi. Al contrario do-vremodimostrarediesserepiùeffi-cienti e performanti per convince-re i clienti italiani a lasciare la Sviz-zera o gli altri Paesi».Dai dati che fornite ai mercati sivede una costante crescita delprodottoassicurativo. Beneficia-no del trend?«Il prodotto assicurativo tradizio-nale,inquestomomentoenelme-

dio termine, offre tassi molto inte-ressanti. Restaattrattivo, ma infor-te crescita c’è quello unit linkedchepermetteunaflessibilitàfinan-ziariaadeguataaitempi,undiscre-tovantaggiofiscale, lapossibilitàdicreare un perimetro dentro cuicompensare plus e minusvalenzee, infine, di creare una piattaformad’investimento costruita su misu-ra dell’investitore. Senza dimenti-care che a copertura del capitale sipossono mettere diversi strumen-ti, compresi Btp a zero coupon maa capitale crescente».

:::Intervento

:::ATTILIOBARBIERI

■■■ Generali diventa il proprietario unico di Ci-tylife, la società che gestisce il più grande progettodi riqualificazione urbana di Milano.Generali Properties, ha annunciato inunanotadiaversiglatoconAllianzIta-lia l’accordo in base al quale acquisiràla torre Isozaki e parte della compo-nente residenziale del nuovo quartie-re. Allianz cederà la propria quota del33%. Citylife, a sua volta, annuncia diaver raggiunto un «accordo vincolan-tecongliistitutifinanziatoridelproget-toperridefinireinparteterminiecon-dizioni dell’accordo originario». Lachiusuradell’interaoperazione è atte-sa nei prossimi giorni. «Oggi inizia unnuovo capitolo della storia di Citylife»,commenta Alberto Minali, direttore finanziario diGruppo del Leone di Trieste, «acquisendo l’interaproprietà di Citylife e il totale controllo del proget-to di sviluppo, Generali dimostra il suo impegno aportareaterminequestonuovoeccezionalequar-

tiere di Milano.La società può ora contare sulpie-no supporto di una delle più grandi compagnieassicurative del mondo e su solide fonti di finan-ziamento, due fattori essenziali perché il piano di

sviluppo si realizzi con successo». IlgrattacieloIsozakiharaggiuntol’altez-za massima di 202 metri e il suo com-pletamento è atteso per l’inizio del2015. I lavori per costruire la torre Ha-didinizierannoappenadopo,percon-cludersi,secondoipiani,nel2017.Ge-neralitrasferiràgliufficipresentisutut-toil territoriomilaneseproprioinque-sto secondo grattacielo, a partire dal2018.Laprimapartedellacomponen-teresidenzialeèprossimaalcompleta-mentoesiprevedecheilparcopubbli-co, il terzo parco cittadino più estesodi Milano, venga completato nel 2016.

Lazard ha affiancato Citylife nella rinegoziazionedellacomponentedebitoriachesecondoReuters,ammontavaaun miliardoemezzo.Inbase all’ac-cordo raggiunto ci sarà un riscadenziamento al2020 e un miglioramento delle condizioni.

:::BRETTDIMENT*

L’ad conferma l’acquisto di Simgenia

Banca Generali si allarga«Altri 4 anni di crescita»Motta: «Il risparmio gestito raddoppierànel 2017 e il private bankingè avvantaggiato rispetto agli istituti tradizionali. Boom delle polizze Unit»

India, Russia e Messiconascondono occasioniper i bond corporate

■■■ SanMarinocomeWallStreet?L’ambizio-neè questa,se ilprogetto lanciato (partirà aset-tembre), per una Borsa merci internazionalecon il sigillo (e la supervisione) della più anticaRepubblica del globo avrà il successo che si at-tendono gli ideatori della più grande piattafor-ma di scambio sia tra Paesi che tra imprese.L’idea è semplice quanto geniale: far incontra-re - nella Borsa di San Marino - l’offerta e ladomanda internazionale, scavalcando così in-

comprensioni linguistiche (la piattaforma saràin inglese e italiano), e problemi dimensionalinell’approcio all’intrenazionalizzazione. Il pro-getto - nato dall’idea visionaria del professorGiorgio Fiorenza (esperto di diritto Tributario)- è stato presentato ieri a Roma e potrebbe di-ventare uno dei più grandi poli di scambio almondo. La nuova piattaforma, ha spiegato il

segretario di Stato all’Industria di San MarinoMarco Arzilli «sarà la prima del genere al mon-do e permetterà di tenere scambi di materieprimemaanchediservizi incuisiachiacquistasia chi vende risulta garantito dagli Stati che ac-crediteranno gli operatori». Il polo sanmarine-se ha già raccolto l’adesione entusiastica di ben11 Paesi (con un ex-import complessivo di

1.800miliardididollari l’anno).IPaesi cheade-riranno gratuitamente faranno confluire nellabanca dati di San Marino domanda di merci eofferta. Il sistema farà il “matching” e se l’affareandràinportoaSanMarino,omeglioallasocie-tàchegestiscequestapiattaforma,verràricono-sciuto un “gettone” per l’intermediazione. Ilprogettoèstatogiàanticipatoanchealministrodello Sviluppo Economico Federica Guidi.

AN. C.

Ai tedeschi la torre Isozaki

E Generali prende tutta CitylifeAllianz e la divisione Properties del Leone firmano accordo sulla parte residenziale

A San Marino nasce la Borsa per materie prime e servizi

■■■ Le nuove emissioni di corporatebond dei mercati emergenti del mese dimaggio ammontano a 32 miliardi di dolla-ri, di cui il 34% in America latina. Il meseprecedente, con 56,7 miliardi, ha rappre-sentato un mese record. Un'attenta analisisu vari livelli dei mercati emergenti può ri-velare opportunità molto interessanti inquestaassetclass.DiseguitoalcunitraiPa-esi che monitoriamo.

In India, dopo la vittoria schiacciante diNarendraModi, ilcuigovernoèvistocomepiù bendisposto nei confronti dei mercati,le società hanno dato il benvenuto al risul-tato delle elezioni attraverso l'annuncio dinuoviinvestimentinelPaese.Ilmarchioau-tomobilistico Mahindra & Mahindra haconfermatoilsuopianodiinvestimentiper685 milioni di dollari Usa in un nuovo im-pianto. British Petroleum e Reliance Indu-stries sono ricorsi all'arbitrato contro il go-verno indiano per i ritardi di natura buro-cratica e politica legati alla loro attività sulgiacimento di gas cosiddetto "KG-D6" (do-ve le prime due lettere sono le iniziali diKrishnaGodavari, iduefiumichedelimita-no l'area del giacimento, e D sta per Dhiru-bhai, nome dell'imprenditore indiano fon-datore dell'impero Reliance), ma il nuovogoverno dovrebbe avere un atteggiamentopiù "fair" nel risolvere questioni pendenticomequesta.InUcraina,nonostantelavit-toria alle presidenziali dell'uomo d'affarimiliardario Petro Poroshenko e le sue di-chiarateintenzioni diparlare conPutinpermigliorarelerelazionitraiduePaesi,leten-sionitraiseparatistielamiliziaucrainaper-mangono.Ilgovernorussohainfattidichia-rato che Gazprom fornirà gas all'Ucrainasolo dietro pagamenti anticipati. SecondoGazprom, l'Ucraina avrebbe un debito di5,3 miliardi di dollari, ma il governo ucrai-no si rifiuta di accettare l'aumento da partedel colosso energetico russo, che in aprileha portato il prezzo da 268,5 a 485,5 dollariper mille metri cubi di gas. Gazprom hafirmato un contratto di 30 anni per la forni-tura di 38 miliardi di metri cubi all'annoalla Cina, cifra che rappresenta il 23% dell'attualeconsumocineseeil16%delleattua-li esportazioni della società, e l'accordo po-trebbe aumentare la fornitura fino a 61 mi-liardi di metri cubi. Il conglomerato di im-prese messicano Grupo Alfa ha acquisito il10%dellacompagniapetroliferacolombia-na Pacific Rubiales, diventando il terzoazionista.Alfasembraimpegnatoadiversi-ficarelesueoperazioninelsettoreenergeti-co in Messico, dato che si stanno aprendodelle opportunità in questo settore per lesocietà private grazie ad alcune riforme nelPaese. Data la loro esperienza limitata a li-vello operativo nel settore energetico e pe-trolifero, Alfa ha bisogno di un partner chene abbia e Pacific Rubiales rappresentauna buona idea. Dato che i tassi di interes-se continueranno ad essere bassi a lungo alivelloglobale,ciaspettiamocheleobbliga-zionicorporatedeimercatiemergenticon-tinueranno ad essere attraenti e sperimen-teranno forti flussi, sia da parte di investito-ri dedicati che di investitori crossover.

*Responsabile dei mercati emergenti e delcomparto debito sovrano di Aberdeen AM

Torre Isozaki [Ftg]

21__Giovedì 24 luglio 2014__@ commenta su www.liberoquotidiano.it