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Ministero delle finanze Ufficio per l’informazione del contribuente Direzione per gli affari giuridici e il contenzioso Ministero dei lavori pubblici Direzione per il coordinamento territoriale 9 Le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e i mutui edilizi In che consistono come si ottengono In allegato: • le circolari ministeriali • il modulo da utilizzare per la comunicazione di inizio lavori serie speciale LA RIFORMA DEL FISCO Nuova edizione aggiornata con la Legge Finanziaria 2000

Ministero dei lavori pubblici Direzione per il ... · cati rurali che hanno perso i requisiti di ruralità e non ancora accatastati in forza dell’articolo 7, comma 5, della legge

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Ministero delle finanzeUfficio per l’informazionedel contribuenteDirezione per gli affari giuridicie il contenziosoMinistero dei lavori pubbliciDirezione per il coordinamentoterritoriale

9Le agevolazionifiscali per leristrutturazionie i mutui ediliziIn che consistonocome si ottengonoIn allegato:• le circolari ministeriali• il modulo da utilizzare per la

comunicazione di inizio lavori

serie specialeLA RIFORMADEL FISCO

Nuova edizioneaggiornata con la LeggeFinanziaria 2000

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MINISTERO DELLE FINANZEDIPARTIMENTO DELLE ENTRATE

L449/97 01

Riservato all’ufficio

COMUNICAZIONE PER LA DETRAZIONE DEL 36 PER CENTO AI FINI IRPEFRegolamento emanato ai sensi dell’art. 1, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449

DATI DEL DICHIARANTE

CODICE FISCALE PROPRIETÀ PRIVATA(barrare la relativa casella)

POSSESSORE

DETENTORE

PROPRIETÀ COMUNE(barrare la relativa casella)

AMMINISTRATORE

CONDOMINO

COGNOME SESSO

NOME DATA DI NASCITA

COMUNE DI NASCITA PROV.

CODICE FISCALE DEL CONDOMINIO (da compilare nel caso di proprietà comune) CODICE FISCALE SOGGETTI ART. 5 DEL TUIR

DATI DELL’IMMOBILE

INDIRIZZO

SITO IN (Comune)

N. CIVICO

SUBNUMERO/PARTICELLAFOGLIOPARTITA

DATA NUMERO UFFICIO

C.A.P.PROV.

DATI DELCATASTO

URBANO

TERRENI

OPPURE: PRESENTATA DOMANDA DI ACCATASTAMENTO

ESTREMI DI REGISTRAZIONE DI ATTO (per il detentore):

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA (Barrare le relative caselle)

COPIA DELLA CONCESSIONE EDILIZIA

COPIA DELLA AUTORIZZAZIONE EDILIZIA

COPIA DELLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ

COPIA DOMANDA DI ACCATASTAMENTO

Si No

COPIA RICEVUTE I.C.I. DAL 1997 (se dovuta)

COPIA DELIBERA ASSEMBLEARE E TABELLA MILLESIMALE

DICHIARAZIONE DI CONSENSO DEL POSSESSORE

Comunicazione ASL: Data di inizio lavori: //Data: //Firma

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Contribuenti con domicilio fiscale in un comune della

Regione LombardiaRegione ToscanaRegione UmbriaRegioni Puglia e BasilicataRegione Emilia RomagnaRegione LiguriaRegione SiciliaRegioni Abruzzo Marche MoliseRegione LazioRegioni Campania e CalabriaRegioni Piemonte e Val D’AostaRegione Trentino Alto AdigeRegioni Veneto e F.V. GiuliaRegione Sardegna

Centro di Servizio delle Imposte Dirette e Indirette

Milano - Via M. del Vascello, 14 - 20138Bologna - Via Marco Polo, 60 - 40 131Pescara - Via Rio Sparto, 52/B - 65100Bari - Via Gentile, 52/B - 70100Bologna - Via Marco Polo, 60 - 40131Genova - Via Morego, 30 - 16163Palermo - Via Konrad Roentgen, 3 - 90139Pescara - Via Rio Sparto, 52/B - 65100Roma - Via F. Depero (La Rustica) - 00155Salerno - Via Uff. Finanziari - 84194Torino - Strada della Berlia, 20 - Collegno 10093Trento - Viale Verona, 187 - 38100Venezia - V. G. De Marchi, 16 - Marghera 30175Cagliari - S.S. 554 Km 1,600 - Loc. S Lorenzo 09100

Il modulo è predisposto per la lettura ottica e, pertanto, va compilato con la massima chiarezza a macchina o a stampatello,utilizzando una penna biro nera o blu; è necessario inoltre:- riempire ogni casella con un solo carattere- scrivere i caratteri all’interno delle caselle- annerire la casella o segnare un trattino orizzontale quando sul modello è richiesto di rispondere barrando la casella.

• Dati del dichiaranteNella sezione devono essere indicati il codice fiscale e i dati anagrafici del soggetto che trasmette la comunicazione; dovrà,inoltre, essere specificato, barrando la relativa casella, se il soggetto è “possessore” (cioè proprietario o titolare di altro dirittoreale) ovvero “detentore” (cioè locatario, comodatario o soggetto cui si imputano i redditi a norma delll’articolo 5 del Tuir) del-l’immobile.In caso di interventi da parte di uno dei soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, devono essere, invece, indicati il codice fiscalee i dati anagrafici della persona fisica che trasmette il modulo e, nell’apposito spazio, il codice fiscale del soggetto di cui al-l’articolo 5 del Tuir; dovrà, inoltre, essere specificato, barrando la relativa casella, che il soggetto che trasmette la comunica-zione è un detentore dell’immobile.In caso di interventi su parti comuni di edifici residenziali, devono essere, invece, indicati il codice fiscale e i dati anagraficidella persona fisica che trasmette il modulo e, nell’apposito spazio, il codice fiscale del condominio; dovrà, inoltre, esserespecificato, barrando la relativa casella, se il soggetto che trasmette la comunicazione è l’amministratore del condominio ouno dei condomini.

• Dati dell’immobileNella sezione devono essere indicati i dati relativi agli immobili sui quali sono eseguiti i lavori, rilevabili dal certificato catasta-le o dell’atto di compravendita. In mancanza dei dati catastali identificativi dell’immobile, deve essere indicato se è stata pre-sentata domanda di accatastamento, barrando la relativa casella.I dati relativi ai fabbricati rurali che conservano i requisiti di ruralità, sono rilevabili dalle certificazioni del catasto dei terreni.Non devono essere indicati i dati relativi ai fabbricati rurali che hanno perso i requisiti di ruralità non ancora accatastati in for-za dell’articolo 7, comma 5, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, che ha prorogato al 31 dicembre 2000 il termine per pro-cedere l’accatastamento di detti fabbricati.Se i lavori sono eseguiti dal locatario o dal comodatario devono essere indicati gli estremi di registrazione del contratto di lo-cazione o di comodato.

• Documentazione allegataNella sezione deve essere indicata la documentazione allegata alla comunicazione, barrando le relative caselle. Per i fabbri-cati rurali che hanno perso i requisiti di ruralità e non ancora accatastati in forza dell’articolo 7, comma 5, della legge 23 di-cembre 1999, n. 488, la copia della domanda di accatastamento deve essere trasmessa non appena presentata.

Dovrà, infine, essere indicato se è stata effettuata la comunicazione dell’inizio dei lavori alla Azienda sanitaria locale e la da-ta di inizio degli stessi.

Roma - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - S.

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL MODELLO

Il presente modulo va utilizzato per la comunicazione della data di inizio lavori concernenti gli interventi di recupero del pa-trimonio edilizio (oltre che di ripristino delle unità immobiliari dichiarate o considerate inagibili a seguito degli eventi sismi-ci verificatisi nelle Regioni Emilia-Romagna e Calabria), al fine di fruire della detrazione d’imposta del 36 per cento e deveessere compilato dai soggetti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobiile sul quale sono statieffettuati gli interventi e che hanno sostenuto le spese in questione, se le stesse sono rimaste a loro carico.In caso di comproprietà, contitolarità di diritti reali o di coesistenza di più diritti reali su uno stesso immobile, se più di uncontribuente, avendo sostenuto le spese, intende fruire della detrazione, il modulo, con allegata la documentazione, puòessere trasmesso da uno soltanto di essi. Per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali e per quelli realizzati daisoggetti individuati nell’articolo 5 del Tuir, deve essere trasmesso, dall’amministratore del condominio o da uno qualunquedei condomini, ovvero da uno dei soggetti di cui all’articolo 5 del Tuir o da uno dei soggetti cui si imputano i redditi a nor-ma dello stesso articolo, un unico modulo.

Il modulo debitamente compilato, datato e sottoscritto, corredato degli allegati, deve essere spedito, in busta chiusa di di-mensioni idonee a contenerlo senza piegarlo, per raccomandata e senza ricevuta di ritorno, ai Centri di Servizio delle Im-poste dirette e indirette di seguito specificati:

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Sommario

Introduzione: le novità per il 2000 .................................................... 2

I. Le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie1. In che consistono ................................................................................ 32. A chi spettano ..................................................................................... 43. Per quali lavori .................................................................................... 54. La riduzione dell’Iva al 10 per cento.................................................. 85. Cosa occorre per fruire della detrazione............................................ 116. Attenzione: si può anche decadere dai benefici................................ 137. Se varia il possesso.............................................................................. 148. Quando si applica l’agevolazione....................................................... 15

II. Gli interessi passivi sui mutui9. I mutui stipulati per gli interventi relativi alla sicurezza statica........ 15

Appendice1. I quesiti più frequenti ........................................................................ 182. Legge e Regolamento .......................................................................... 223. Legge Finanziaria 2000 (modifiche alla Legge 449/97).......................... 284. Circolari ministeriali:

• Circolare n. 57 del 24 febbraio 1998.................................................... 32• Circolare n. 121 dell’11 maggio 1998................................................... 51• Circolare n. 71/E del 7 aprile 2000....................................................... 61

5. Le tipologie di interventi ammessi alla detrazione ................................ 69

AllegatoModello da utilizzare per la comunicazione di inizio lavori

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Introduzione:le novità per il 2000

L’andamento positivo del numerodelle domande presentate nel 1998 enel 1999 per fruire della detrazioned’imposta del 41 per cento ai fini Ir-pef - quasi 500mila al 31 dicembre‘99 - e l’esigenza di favorire l’ulterio-re emersione di sacche di lavoro “ne-ro” nel comparto edilizio hanno fat-to maturare la decisione di proroga-re fino al 31 dicembre 2000 gli in-centivi fiscali per i lavori di recuperodel patrimonio edilizio.La proroga si accompagna ad alcunenovità sostanziali:- scende dal 20 al 10 per cento l’ali-quota Iva applicabile alle prestazio-ni relative agli interventi di recupe-ro edilizio effettuati sugli immobilia prevalente destinazione abitativaprivata (in adesione a quanto con-tenuto nella direttiva comunitaria1999/85/CE del 22 ottobre 1999);

- la detrazione Irpef per le spese so-stenute nel corso del 2000 spettanella misura del 36 per cento;

- tra le spese per le quali compete ladetrazione vengono ammessequelle relative alla documentazioneobbligatoria atta a comprovare lasicurezza statica dei fabbricati non-ché quelle sostenute per la realiz-zazione degli interventi necessari atali fini;

- viene prevista la detrazione dall’Ir-pef, nella misura del 19 per cento,degli interessi passivi e oneri ac-cessori pagati in relazione ai con-tratti di mutuo stipulati nel 2000 per

eseguire gli interventi necessari alrilascio della documentazione ob-bligatoria idonea a comprovare lasicurezza statica degli edifici;

- in relazione ai requisiti richiesti perfruire della detrazione d’impostadel 36 per cento deve essere docu-mentato il pagamento dell’Ici (perl’immobile oggetto dei lavori) pergli anni a decorrere dal 1997 (inprecedenza l’onere veniva riferitoal solo 1997).

In pratica, in materia di agevolazioniper le ristrutturazioni edilizie convivo-no attualmente i seguenti regimi:A - contribuenti che hanno sostenuto

le spese nel ’98 e hanno fatto vale-re l’agevolazione del 41% nel mo-dello di dichiarazione presentatonel ’99, ripartendola in rate (5 o 10anni);

B - contribuenti che hanno sostenuto lespese nel ’99 e fanno valere l’age-volazione del 41% nella dichiarazio-ne del 2000;

C - contribuenti che sostengono lespese nel 2000 e che faranno vale-re l’agevolazione del 36% nella di-chiarazione del 2001.

Naturalmente, i contribuenti indicati aipunti A e B, relativamente alle rima-nenti rate, potranno continuare a fruiredella detrazione nella misura del 41%.

N.B.: Poiché per le detrazioni vale il cri-terio di cassa, quella che contanon è la data di inizio e neppurequella della fine dei lavori, ma so-lo quella del pagamento median-te bonifico. Pertanto potrebbe ve-rificarsi che alcuni contribuentiabbiano sostenuto parte delle spe-

2 ■ Le agevolazioni per le ristrutturazioni

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se nel ’99 (e le porteranno in de-trazione nel 2000 al 41%) e partenel 2000 (e le porteranno in de-trazione nel 2001 al 36%).

I. Le agevolazioni perle ristrutturazioniedilizie

1. In che consistonoI contribuenti hanno la possibilità didetrarre dall’imposta sul reddito del-

Attenzione: A questo fascicolo èallegato il modello per la comuni-cazione al Centro di servizio del-l’inizio dei lavori aggiornato conle novità della Finanziaria 2000.Con la circolare 247/E del 29 di-cembre 1999 il Ministero delle fi-nanze ha tuttavia chiarito che, alfine di usufruire della detrazioneprevista per il periodo d’imposta2000, i contribuenti possono con-tinuare ad utilizzare il modello dicomunicazione al Centro di servi-zio già predisposto per la prece-dente detrazione del 41 per cento. Restano pure applicabili, con lemodifiche indicate nei punti pre-cedenti, le istruzioni fornite dalMinistero delle finanze e dal Mini-stero dei lavori pubblici con le cir-colari n. 57/E del 24 febbraio 1998e n. 121/E dell’11 maggio 1998 (ri-portate in Appendice insieme alRegolamento approvato con D.M.41/’98 e alle nuove norme intro-dotte dalla legge finanziaria).

le persone fisiche (Irpef) il 36% del-le spese sostenute per la ristruttura-zione di case di abitazione e parti co-muni di edifici residenziali situati nelterritorio dello Stato.Il beneficio spetta fino a un tettomassimo di spesa di 150 milioni di li-re (77.468,53 euro) per anno d’im-posta e per ogni immobile sul qualevengono eseguiti gli interventi di re-cupero edilizio, da suddividere incinque anni (o, alternativamente, indieci); l’importo detraibile, quindi, èal massimo di 54.000.000 lire (36% di150 milioni) per ogni immobile og-getto di lavori di manutenzione o ri-strutturazione e per ciascun soggettoche ha sostenuto le spese.

Esempio: la casa ha bisogno di al-cuni interventi di manutenzionestraordinaria, come il rifacimentodell’impianto elettrico, idraulico edel bagno. La spesa sostenuta è di100 milioni (Iva compresa). A frontedi questa cifra si possono detrarre 36milioni in cinque anni, con un ri-sparmio d’imposta di 7.200.000 lireper ogni anno.Per i lavori eseguiti sull’abitazione esulla pertinenza, la detrazione com-pete nel limite massimo di 150 milio-ni per ciascuna delle due unità. Sel’accatastamento è unico il limitemassimo detraibile resta fissato in150 milioni complessivi.Sempre in tema di limiti di spesa, oc-corre tenere conto del numero diunità immobiliari esistenti all’iniziodei lavori: se l’intervento riguarda unasola unità immobiliare, il limite massi-mo detraibile resta fermo a 150 milio-

Le agevolazioni per le ristrutturazioni ■ 3

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ni anche se al termine dei lavori sonostate realizzate due o più unità.A proposito della detrazione dall’Ir-pef del 36% della spesa sostenuta,va precisato che si tratta effettiva-mente di una detrazione dall’impo-sta e non di rimborso. Ciascun con-tribuente ha perciò diritto a detrarreannualmente la quota spettante neilimiti dell’imposta dovuta per l’annoin questione.

Esempio: se la quota annua detrai-bile è di 7.200.000 lire, come nell’e-sempio formulato, e l’Irpef (trattenu-ta o comunque da pagare) nell’annoin questione ammonta a 6.800.000 li-re, la parte residua, 400.000 lire, nonpuò essere recuperata in alcun mo-do. L’importo eccedente, infatti, nonpuò essere richiesto a rimborso, népuò essere conteggiato in diminuzio-ne dell’imposta dovuta per l’annosuccessivo.

Attenzione: la detrazione compe-te per le spese sostenute nell’annoe rispetta rigorosamente, pertanto,il criterio di cassa. Per gli interven-ti effettuati sulle parti comuni del-l’edificio la detrazione competecon riferimento all’anno di effet-tuazione del bonifico bancario daparte dell’amministratore del con-dominio. In tale ipotesi la detra-zione compete al singolo condo-mino nel limite della quota a luiimputabile, sempreché quest’ulti-ma sia stata effettivamente versataal condominio entro i termini dipresentazione della dichiarazionedei redditi.

2. A chi spettanoTrattandosi di una detrazione dall’Ir-pef sono ammessi a fruirne tutti co-loro che sono assoggettati all’impo-sta sul reddito delle persone fisiche,residenti o meno nel territorio delloStato.Più in particolare possono beneficia-re dell’agevolazione non solo i pro-prietari degli immobili ma anche tut-ti coloro che sono titolari di dirittireali sugli immobili oggetto degli in-terventi e che ne sostengono le rela-tive spese, nonché le altre categoriedi soggetti indicate di seguito.Hanno quindi diritto alla detrazione:- il proprietario o il nudo proprietario;- il titolare di un diritto reale di godi-mento (usufrutto, uso, abitazione osuperficie);

- chi occupa l’immobile a titolo di lo-cazione o comodato;

- i soci di cooperative divise e indivise;- i soci delle società semplici;- gli imprenditori individuali, limita-tamente agli immobili che nonrientrano fra quelli strumentali omerce.

Ha diritto alla detrazione anche il fa-miliare convivente del possessore odetentore dell’immobile oggetto del-l’intervento, purché sostenga le spe-se e le fatture e i bonifici siano a luiintestati. Sono definiti familiari, aisensi dell’art.5 del Testo unico delleimposte sui redditi, il coniuge, i pa-renti entro il terzo grado, gli affinientro il secondo grado.In questa ipotesi (e ferme restando lealtre condizioni) la detrazione spettaanche se le abilitazioni comunali so-no intestate al proprietario dell’im-

4 ■ Le agevolazioni per le ristrutturazioni

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mobile e non al familiare che usu-fruisce della detrazione.Se è stato stipulato un contratto pre-liminare di vendita (compromesso),l’acquirente dell’immobile ha dirittoalla detrazione qualora sia stato im-messo nel possesso ed esegua gli in-terventi a proprio carico.In questo caso è però necessarioche:a) il compromesso sia stato registra-

to presso l’Ufficio competente;b) l’acquirente indichi gli estremi

della registrazione nell’appositospazio del modulo di inizio lavori.

Ha diritto alla detrazione del 36% an-che chi esegue in proprio i lavori sul-l’immobile, per le sole spese di ac-quisto dei materiali utilizzati.

3. Per quali lavoriI lavori per i quali spetta lo sconto fi-scale sono innanzitutto quelli elenca-ti dall’art. 31 della legge 5 agosto1978, n. 457. In particolare, la detra-zione del 36% riguarda le spese so-stenute per eseguire gli interventi dimanutenzione straordinaria, le operedi restauro e risanamento conservati-vo e i lavori di ristrutturazione edili-zia per i singoli appartamenti e pergli immobili condominiali.

Tra le spese per le quali compete ladetrazione, oltre a quelle per l’ese-cuzione dei lavori, sono comprese:

Gli interventi di manutenzione or-dinaria sono ammessi all’agevola-zione solo se riguardano le particomuni di edifici residenziali.

• le spese per la progettazione e lealtre prestazioni professionali con-nesse;

• le spese per prestazioni professio-nali comunque richieste dal tipo diintervento;

• le spese per la messa in regola de-gli edifici ai sensi della legge 46/90(impianti elettrici) e delle normeUNI-CIG per gli impianti a metano(legge 1083/71);

• le spese per l’acquisto dei materia-li;

• il compenso corrisposto per la re-lazione di conformità dei lavori al-le leggi vigenti;

• le spese per l’effettuazione di peri-zie e sopralluoghi;

• l’imposta sul valore aggiunto, l’im-posta di bollo e i diritti pagati perle concessioni, le autorizzazioni ele denunzie di inizio lavori;

• gli oneri di urbanizzazione;• gli altri eventuali costi strettamente

collegati alla realizzazione degli in-terventi nonché agli adempimentistabiliti dal regolamento di attua-zione degli interventi agevolati (de-creto n. 41 del 18 febbraio 1998).

Non possono invece ritenersi compre-si tra le spese oggetto della detrazionegli interessi passivi corrisposti a fron-te di mutui eventualmente stipulatiper sostenere le spese dei lavori di re-cupero nonché le spese di trasloco ecustodia dei mobili per il periodo ne-cessario all’effettuazione degli inter-venti di recupero edilizio.

La manutenzione ordinaria. Gliinterventi di manutenzione ordinaria

Le agevolazioni per le ristrutturazioni ■ 5

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sono ammessi alla agevolazione, co-me già chiarito, solo quando riguar-dano le parti comuni. Gli stessi inter-venti, eseguiti sulle singole proprietàprivate (appartamenti, villette) o sul-le loro pertinenze (garage, cantine,soffitte), non danno diritto ad alcu-na agevolazione.

Esempio di interventi di manu-tenzione ordinaria: le opere di ri-parazione, rinnovamento e sostitu-zione delle finiture degli edifici,quelle necessarie a integrare o man-tenere in efficienza gli impianti tec-nologici esistenti, la sostituzione dipavimenti, infissi e serramenti, la tin-teggiatura di pareti, soffitti, infissi in-terni ed esterni, il rifacimento di in-tonaci interni, l’impermeabilizzazio-ne di tetti e terrazze, la verniciaturadelle porte dei garage.Se questi interventi fanno parte di unintervento più vasto come la demoli-zione di tramezzature, la realizza-zione di nuove mura divisorie e lospostamento dei servizi, l’insiemedelle opere è comunque ammesso albeneficio delle detrazioni fiscali.

La manutenzione straordinaria.Sono considerati interventi di manu-tenzione straordinaria le opere e le

☞ Poiché gli interventi di manu-tenzione ordinaria danno dirittoalla detrazione d’imposta soltantose effettuati sulle parti comuni de-gli edifici condominiali, la detra-zione spetterà ad ogni condòmi-no in base alla quota millesimale.

modifiche necessarie per rinnovaree sostituire parti anche strutturali de-gli edifici e per realizzare ed inte-grare i servizi igienico-sanitari e tec-nologici, sempre che non vadano amodificare i volumi e le superficidelle singole unità immobiliari e noncomportino mutamenti delle desti-nazioni d’uso.

Esempio: l’installazione di ascenso-ri e scale di sicurezza, la realizzazio-ne e il miglioramento di servizi igie-nici, la sostituzione di infissi esternie serramenti o persiane con serran-de e con modifica di materiale o ti-pologia di infisso, la sostituzione ditramezzi interni senza alterazionedella tipologia dell’unità immobilia-re, il rifacimento di scale e rampe,gli interventi finalizzati al risparmioenergetico, la recinzione dell’areaprivata, il ripristino e la sostituzionedel tetto, la costruzione di scale in-terne.

Restauro e risanamento conser-vativo. Sono compresi in questa ti-pologia gli interventi rivolti a conser-vare l’immobile e ad assicurarne lafunzionalità per mezzo di un insiemedi opere che, rispettandone gli ele-menti tipologici, formali e strutturali,ne consentono destinazioni d’usocon esso compatibili.

Esempio: gli interventi mirati all’eli-minazione e alla prevenzione di si-tuazioni di degrado, l’adeguamentodelle altezze dei solai nel rispettodelle volumetrie esistenti, l’aperturadi finestre per esigenze di aerazionedei locali.

6 ■ Le agevolazioni per le ristrutturazioni

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Ristrutturazione edilizia. Tra gliinterventi di ristrutturazione ediliziasono compresi quelli rivolti a trasfor-mare un fabbricato mediante un in-sieme di opere che possono portaread un fabbricato del tutto o in partediverso dal precedente.

Esempio: la demolizione e la fedelericostruzione dell’immobile, la modi-fica della facciata, la realizzazione diuna mansarda o di un balcone, la tra-sformazione della soffitta in mansardao del balcone in veranda, l’apertura dinuove porte e finestre, la costruzionedei servizi igienici in ampliamentodelle superfici e dei volumi esistenti.

Altre categorie di interventi am-messi alla detrazioneSono pure ammessi al beneficio del-la detrazione gli interventi finalizzati:- alla realizzazione di autorimesse oposti auto;

- all’eliminazione delle barriere ar-chitettoniche, sia sulle parti comu-ni degli immobili che nei singoliappartamenti;

- al conseguimento di risparmi ener-getici;

- alla cablatura degli edifici;- al contenimento dell’inquinamentoacustico;

- all’adozione di misure di sicurezzastatica e antisismica degli edifici;

- all’esecuzione di opere interne.

☞ In Appendice sono riportate lerisposte ai quesiti più frequenti suldiritto alla agevolazione sottopostial Ministero.

Questi interventi sono comunque am-messi al beneficio della detrazione,indipendentemente dalla corrispon-denza alle categorie di cui all’art. 31della legge 5 agosto 1978, n. 457.Possono avvalersi della detrazioneanche gli acquirenti di box o postiauto pertinenziali già realizzati: in talcaso, però, la detrazione spetta limi-tatamente alle spese sostenute per larealizzazione, sempreché le stesse ri-sultino comprovate da apposita atte-stazione rilasciata dal venditore. Inquesto caso, il modello di comunica-zione al Centro di servizio può esse-re inviato anche successivamente al-la data di inizio lavori (che sono ef-fettuati dal concessionario o dall’im-presa di costruzione) purché entro itermini di presentazione della di-chiarazione dei redditi relativa all’an-no d’imposta nel quale s’intendefruire della detrazione.

Attenzione: per effetto delle novitàintrodotte con la legge finanziaria2000 la detrazione Irpef del 36%spetta anche per le spese sostenuteper provvedere alla redazione delladocumentazione obbligatoria atta acomprovare la sicurezza statica deifabbricati e per quelle sostenute perla realizzazione degli interventi ne-cessari in tal senso.La norma è stata introdotta per in-centivare i proprietari di immobili ad

In Appendice è riportato un elencodei principali interventi ammessial beneficio della detrazione.

Le agevolazioni per le ristrutturazioni ■ 7

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impegnarsi in misure e lavori di ma-nutenzione mirati a scongiurare i ri-schi dovuti alle situazioni di instabi-lità strutturale dei fabbricati.

4. La riduzione dell’Iva al 10 percento

Fino al 31 dicembre 2000 scende dal20 al 10 per cento l’aliquota Iva ap-plicabile alle prestazioni relative al-la realizzazione, su fabbricati a pre-valente destinazione abitativa priva-ta, degli interventi di recupero elen-cati nelle lettere a), b), c) e d) del-l’articolo 31, primo comma, dellalegge n. 457 del 5 agosto 1978. Sitratta, in pratica, degli interventi dimanutenzione ordinaria e straordi-naria, di restauro e risanamentoconservativo e di ristrutturazioneedilizia.Va precisato che la norma innovati-va, contenuta nell’articolo 7, comma1 della legge finanziaria 2000, fa sal-ve le disposizioni più favorevoli giàpreviste in precedenza, e a regime,per le prestazioni di recupero edili-zio, che includevano gli interventidi restauro e risanamento conserva-tivo e di ristrutturazione edilizia fraquelli per i quali si applica l’aliquo-ta ridotta del 10 per cento: la veranovità della finanziaria 2000 è quin-di l’applicazione dell’aliquota ridot-ta per gli interventi di manutenzio-ne ordinaria e straordinaria per iquali le prestazioni di servizi venga-no fatturate dal 1° gennaio al 31 di-cembre 2000.Quanto al significato della locuzionefabbricati a prevalente destinazioneabitativa privata, con la quale la

norma circoscrive l’ambito oggettivodi applicazione dell’agevolazione,essa ricomprende:1. singole unità immobiliari a desti-

nazione abitativa (categorie ca-tastali da A1 ad A11, esclusoA10), a prescindere dall’utilizzoeffettivo, e relative pertinenze(anche se gli interventi riguarda-no la sola pertinenza e se questaè situata in un edificio non aprevalente destinazione abitativaprivata);

2. interi fabbricati con più del 50%della superficie dei piani sopraterra destinata ad abitazione priva-ta (l’aliquota ridotta si applica an-che per le quote millesimali relati-ve alle unità non abitative situatenell’edificio);

3. edifici di edilizia residenziale pub-blica a prevalente destinazioneabitativa;

4. edifici assimilati alle case di abita-zione non di lusso che costitui-scono stabile residenza di colletti-vità (es. orfanotrofi, ospizi, con-venti).

Considerato che la disposizione age-volativa fa riferimento ad edifici adestinazione abitativa privata, ne re-stano esclusi i fabbricati destinati adutilizzazioni pubbliche.L’applicazione dell’aliquota agevo-lata si riferisce alla prestazione diservizi intesa nel suo complesso e siestende, quindi, anche alle fornitu-re delle materie prime e semilavora-te e degli altri beni necessari per ilavori, a condizione:1. che non vengano forniti da un

soggetto diverso da quello che

8 ■ Le agevolazioni per le ristrutturazioni

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esegue la prestazione o che nonvengano acquistati direttamentedal committente dei lavori;

2. che tali beni non costituiscanouna parte significativa del valoredelle cessioni effettuate nel qua-dro dell’intervento. Per i beni cheinvece costituiscono una parte si-gnificativa di detto valore l’aliquo-ta ridotta si applica solo fino aconcorrenza della differenza tra ilvalore complessivo dell’interven-to di recupero e quello dei benistessi.

Al fine di semplificare l’applicazionepratica dell’agevolazione, con il de-creto ministeriale del 29 dicembre1999 sono stati individuati a titolotassativo i seguenti beni per i qualiricorre la definizione di “valore si-gnificativo”:• ascensori e montacarichi;• infissi esterni ed interni;• caldaie;• videocitofoni;• apparecchiature di condiziona-

mento e riciclo dell’aria;• sanitari e rubinetterie da bagno; • impianti di sicurezza.

Quanto illustrato finora si riferisceai beni significativi consideratinella loro interezza. Per le compo-nenti staccate degli stessi (ad es. ilbruciatore di una caldaia) fornitenell’ambito di un intervento di re-cupero si applica il trattamento fi-scale previsto per la prestazione(sia che si tratti di parti di notevolerilevanza che di parti di scarso va-lore).

Un esempio può servire a definiremeglio il comportamento da seguirein occasione di interventi nei qualivengono forniti beni rientranti traquelli indicati in precedenza:- un contribuente si avvale di un’im-

presa per la ristrutturazione dei ba-gni nel proprio appartamento. Ilpreventivo proposto ed approvatoprevede una spesa complessiva (alnetto di Iva) di 34 milioni, costitui-ta da: fornitura di sanitari e rubi-netterie per 19 milioni; altri mate-riali per 6 milioni e mano d’operaper 9 milioni;

- per la fornitura del bene di “valoresignificativo” (sanitari e rubinette-rie per 19 milioni), l’aliquota ridot-ta si applica per la parte pari alladifferenza tra il valore complessivodell’intervento (34 milioni) e quellodel bene stesso (19 milioni), quindisu 15 milioni;

- l’aliquota del 10 per cento si appli-cherà pertanto sui 15 milioni dellafornitura “significativa” e sui resi-dui 15 milioni (altro materiale emano d’opera). Sui 4 milioni re-stanti graverà invece l’aliquota or-dinaria del 20 per cento.

Quando la fornitura comprende be-ni cosiddetti di “valore significativo”,ed è necessario procedere al calcoloillustrato in precedenza, all’atto dellafatturazione occorre indicare distin-tamente la parte del valore dei benistessi cui è applicabile l’aliquota ri-dotta e l’eventuale parte soggetta in-vece all’aliquota del 20 per cento.L’aliquota del 10 per cento si applicaalle operazioni fatturate tra il primogennaio ed il 31 dicembre 2000, a

Le agevolazioni per le ristrutturazioni ■ 9

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prescindere dalla data di inizio deilavori o della loro conclusione.Per i lavori iniziati in data preceden-te al 1° gennaio o che terminerannoin data successiva al 31 dicembre2000, l’agevolazione si applica allerate o agli acconti fatturati nell’anno2000.La fattura emessa dal prestatore d’o-pera deve indicare anche gli even-tuali beni di valore significativo for-niti nell’ambito dell’intervento, inquanto gli stessi, come si è visto inprecedenza, possono essere assog-gettati a due diverse aliquote.Come chiarito nella Circolare ministe-riale n. 71/E del 7 aprile 2000, l’IVAagevolata al 10 per cento non può ap-plicarsi:

• alle prestazioni professionali, an-che se inerenti agli interventi di re-cupero edilizio, in quanto essenon hanno ad oggetto la realizza-zione materiale dell’intervento mavi risultano connesse in manieraindiretta;

• alle prestazioni di servizi rese inesecuzione di subappalti, ovveroche configurano fasi intermedienella realizzazione dell’intervento(cessioni di beni e prestazioni diservizi rese nei confronti dell’ap-paltatore o del prestatore d’opera).

Resta inteso, naturalmente, che benie servizi verranno assoggettati all’a-liquota del 10 per cento nella suc-cessiva fase di riaddebito al commit-tente.

10 ■ Le agevolazioni per le ristrutturazioni

DOVE SPEDIRE LA COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORIRegione di residenza Centro di Servizio competente

Regioni Piemonte e Val d’Aosta Torino - Strada della Berlia 20 - Collegno10093

Regione Liguria Genova - Via Morego 30 - 16163Regione Lombardia Milano - Via M. del Vascello 14 - 20138Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia Venezia - Via G. De Marchi 16 - Mar-

ghera 30175Regione Trentino Alto Adige Trento - Viale Verona 187 - 38100Regione Emilia Romagna Bologna - Via Marco Polo 60 - 40131Regione Toscana Bologna - Via Marco Polo 60 - 40131Regione Umbria Pescara - Via Rio Sparto 52/B - 65100Regioni Marche Abruzzo Molise Pescara - Via Rio Sparto 52/B - 65100Regione Lazio Roma - Via Fortunato Depero (La Rusti-

ca) - 00155Regioni Campania e Calabria Salerno - Via Uffici Finanziari - 84194Regioni Puglia e Basilicata Bari - Via Gentile 52/B - 70100Regione Sicilia Palermo - Via Konrad Roentgen 3 -

90139Regione Sardegna Cagliari - S.S. 554 - Km 1,600 - Loc.

S. Lorenzo - 09100

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5. Cosa occorre per fruiredella detrazione

Per fruire della detrazione del 36% icontribuenti sono tenuti ad osserva-re i seguenti adempimenti:

Comunicazione di inizio lavoriPrima dell’inizio dei lavori è neces-sario inviare al Centro di Serviziodelle imposte competente per terri-torio (l’elenco è riportato nella pagi-na precedente), con raccomandata,la comunicazione di inizio lavori re-datta su apposito modello, a cui deb-bono essere allegate:• la copia della concessione, auto-

rizzazione o della comunicazionedi inizio lavori, se previste dalla le-gislazione edilizia (v. paragrafo se-guente);

• i dati catastali (o, in mancanza, lafotocopia della domanda di acca-tastamento);

• la fotocopia delle ricevute di pa-gamento dell’ICI pagata a decor-rere dal 1997, se dovuta. Se, però,il contribuente che chiede di frui-re della detrazione è un soggettodiverso da quello tenuto al paga-mento dell’Ici (ad esempio, l’in-quilino), non è necessario tra-smettere le copie delle ricevute.Anche per i lavori eseguiti sulleparti comuni condominiali non vaallegata la ricevuta di pagamentodell’Ici;

• la fotocopia della delibera assem-bleare e della tabella millesimaledi ripartizione delle spese nel casoin cui i lavori vengono eseguiti sul-le parti comuni di edifici residen-ziali. Se in seguito l’importo dei la-

vori eseguiti supera quello inizial-mente preventivato, è necessariotrasmettere la nuova e ulteriore ta-bella di ripartizione delle spese al-lo stesso ufficio che ha ricevuto lacomunicazione originaria;

• la dichiarazione del proprietario diconsenso all’esecuzione dei lavori,nell’ipotesi in cui questi venganoeseguiti dal detentore dell’immobi-le (locatario, comodatario).

Per gli interventi realizzati sulleparti comuni condominiali il contri-buente, in luogo di tutta la docu-mentazione prevista, può utilizzareuna certificazione rilasciata dal-l’amministratore del condominio,in cui lo stesso attesti di avereadempiuto a tutti gli obblighi previ-sti e indichi la somma di cui il con-

La dichiarazione è esente da im-posta di bollo. Anche nel caso ri-corrano alla dichiarazione sosti-tutiva, i contribuenti sono tenuti abarrare le caselle del modulo re-lative alla documentazione ri-chiesta.

Attenzione: in luogo di tutta ladocumentazione prevista, i con-tribuenti possono produrre unadichiarazione sostitutiva di attonotorio, ai sensi dell’art. 4 dellalegge n. 15 del 1968, attestante ilpossesso della stessa e la disponi-bilità ad esibirla se richiesta dagliuffici finanziari.

Le agevolazioni per le ristrutturazioni ■ 11

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tribuente può tenere conto ai finidella detrazione.

Comunicazione alla ASLContestualmente alla comunicazio-ne agli uffici finanziari, a cura deisoggetti interessati alla detrazione odell’impresa che esegue i lavori de-ve essere inviata all’Azienda sanita-ria locale competente per territoriouna comunicazione con raccoman-data A.R. con le seguenti informa-zioni:• generalità del committente dei la-

vori e ubicazione degli stessi;• natura dell’intervento da realizzare;• dati identificativi dell’impresa

esecutrice dei lavori con esplicitaassunzione di responsabilità, daparte della medesima, in ordineal rispetto degli obblighi postidalla vigente normativa in mate-ria di sicurezza sul lavoro e con-tribuzione;

• data di inizio dell’intervento di re-cupero.

La comunicazione non deve essereeffettuata in tutti i casi in cui i de-creti legislativi relativi alle condizio-ni di sicurezza nei cantieri non pre-vedono l’obbligo della notifica preli-minare alla ASL.

Pagamento mediante bonificoPer fruire della detrazione è necessa-rio che le spese detraibili venganopagate tramite bonifico bancario dacui risulti la causale del versamento,il codice fiscale del soggetto che pa-ga e il codice fiscale o numero dipartita Iva del beneficiario del paga-mento. Se vi sono più soggetti che

sostengono la spesa e intendonofruire della detrazione, il bonificodeve riportare il numero di codice fi-scale di tutti coloro che sono interes-sati al beneficio fiscale. Se il bonificobancario contiene l’indicazione delcodice fiscale del solo soggetto cheha presentato il modulo di comuni-cazione al Centro di servizio, la de-trazione viene riconosciuta agli altriaventi diritto se questi indicano nel-l’apposito spazio della dichiarazionedei redditi il codice fiscale riportatosul bonifico bancario. Per gli interventi realizzati sulle particomuni condominiali, oltre al codicefiscale del condominio è necessarioindicare quello dell’amministratore odi altro condòmino che provvede alpagamento.Per le spese sostenute nel corso del2000, la scelta della ripartizione del-la detrazione in cinque o dieci quoteannuali costanti deve essere irrevo-cabilmente effettuata nella dichiara-zione dei redditi che verrà presenta-ta nel 2001.Se le spese sono state sostenute an-che nel 1998 o nel 1999, la scelta giàeffettuata per la ripartizione del be-neficio fiscale in 5 o 10 anni non èvincolante per le spese sostenute nel2000; gli interessati possono perciòripartire in 5 anni le spese sostenutenel 2000 e in 10 anni quelle sostenu-te nel 1999 o viceversa.

Attenzione: alla norma che prevedeche le spese vengano inderogabil-mente sostenute tramite bonificobancario fanno eccezione quelle re-lative agli oneri di urbanizzazione,

12 ■ Le agevolazioni per le ristrutturazioni

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alle ritenute di acconto operate suicompensi corrisposti ai professioni-sti, all’imposta di bollo e ai diritti pa-gati per le concessioni, le autorizza-zioni e le denunce di inizio lavori.

Altri adempimentiAl termine dei lavori i contribuentiinteressati debbono:• per i lavori di ammontare comples-

sivo superiore a 100 milioni di lire,produrre la dichiarazione di esecu-zione dei lavori sottoscritta da unprofessionista iscritto negli albi de-gli ingegneri, architetti e geometrioppure da altro tecnico abilitato al-l’esecuzione dei lavori. La dichiara-zione deve essere trasmessa entroil termine di presentazione delladichiarazione dei redditi relativa al-l’anno d’imposta in cui sono ese-guiti i lavori in questione;

• conservare le fatture o le ricevutefiscali relative alle spese per la rea-lizzazione dei lavori di ristruttura-zione e la ricevuta del bonificobancario di effettuazione del paga-mento (la documentazione, chedeve risultare intestata alle perso-ne che fruiscono della detrazione,

I controlli tramite le banche.

Le banche presso le quali vengonoeseguiti i bonifici sono tenute acomunicare agli uffici finanziaricitati in precedenza, entro il 31luglio dell’anno successivo, glielenchi dei soggetti che hannoeseguito i bonifici e dei relativi de-stinatari.

deve essere esibita a richiesta de-gli uffici finanziari).

6. Attenzione: si può anchedecadere dai benefici

Nelle ipotesi che seguono non vienericonosciuta la detrazione e l’impor-to eventualmente fruito viene recu-perato:– la comunicazione non viene tra-

smessa preventivamente al Centrodi Servizio;

– la comunicazione non contiene idati catastali relativi all’immobileoggetto dei lavori (o quelli relativialla domanda di accatastamento);

– non vengono allegate le abilitazio-ni amministrative richieste dalla le-gislazione edilizia vigente;

– in assenza dei dati catastali, nonviene allegata la fotocopia delladomanda di accatastamento;

– non vengono allegate le fotocopiedei versamenti dell’Ici relativa aglianni a decorrere dal 1997, se dovuta;

– non è allegata la copia della delibe-ra assembleare e della tabella mille-simale per gli interventi eseguiti suparti comuni di edifici residenziali;

– non è allegata, quando richiesta, ladichiarazione di consenso del pos-sessore all’esecuzione dei lavori;

– per i lavori di ammontare superio-re a 100 milioni di lire non vieneallegata la prevista dichiarazione diesecuzione degli stessi, sottoscrittacome indicato in precedenza;

– non è stata effettuata la comunica-zione preventiva all’A.s.l. compe-tente, quando obbligatoria;

– non vengono esibite le fatture o ri-cevute relative alle spese, non è

Le agevolazioni per le ristrutturazioni ■ 13

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esibita la ricevuta del bonifico ban-cario oppure questa è intestata apersona diversa da quella che ri-chiede la detrazione;

– il pagamento non è stato eseguitotramite bonifico bancario;

– le opere edilizie eseguite sono diffor-mi da quelle comunicate al Centro diServizio e non rispettano le normeurbanistiche ed edilizie comunali;

– vengono violate le norme relativealla sicurezza nei luoghi di lavorononché quelle relative agli obbli-ghi contributivi.

Attenzione: per tutte le spese paga-te entro il 28 marzo 1998, data di en-trata in vigore del regolamento at-tuativo delle norme dettate dal-l’art.1della legge n.449/1997, la de-trazione è consentita anche se que-ste sono state assolte con strumentidiversi dal bonifico bancario.Si precisa, inoltre, che la trasmissio-ne del modulo di comunicazione alCentro di servizio deve essere effet-tuata prima di iniziare i lavori manon necessariamente prima di avereffettuato tutti i pagamenti delle spe-se relative alla ristrutturazione. Infat-ti, alcuni pagamenti possono essereprecedenti all’invio del modulo co-me ad esempio quelli relativi allepratiche di abilitazione amministrati-va all’esecuzione dei lavori.

È opportuno precisare che la mancataallegazione dei documenti o l’inesattacompilazione del modello di comuni-cazione comporta la decadenza daldiritto alla detrazione soltanto se ilcontribuente, invitato a regolariz-

zare la comunicazione, non viprovveda entro il termine indicatodall’Ufficio.

Inoltre, in relazione alle violazionidelle norme relative alla sicurezza neiluoghi di lavoro e agli obblighi con-tributivi il contribuente non decadedal diritto alla detrazione se è in pos-sesso della dichiarazione di osservan-za delle suddette disposizioni resadalla ditta esecutrice dei lavori ai sen-si dell’art.4 della legge n.15 del 1968.

7. Se varia il possessoL’articolo 1 della legge 449/97 e laCircolare ministeriale n. 57/E hannoanche disciplinato l’ipotesi di varia-zione della titolarità dell’immobilesul quale vengono effettuati gli inter-venti di ristrutturazione e manuten-zione prima che sia trascorso l’interoperiodo prescelto - cinque o diecianni - per fruire della detrazione.In proposito è necessario fare riferi-mento alle diverse ipotesi in cui siverifica la variazione nel possessodell’immobile:• vendita: nel caso in cui viene ven-

duto l’immobile sul quale è statoeseguito l’intervento di recuperoedilizio prima che sia trascorso l’in-tero periodo di godimento delladetrazione - cinque o dieci anni - ildiritto alla detrazione delle quotenon utilizzate viene trasferito all’ac-quirente dell’immobile (solo se sitratta, però, di persona fisica);

• morte del titolare: se muore ilcontribuente titolare di diritti sul-l’immobile oggetto dell’interventodi recupero, il diritto a godere del-

14 ■ Le agevolazioni per le ristrutturazioni

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le quote residue della detrazione sitrasmette agli eredi;

• donazione: se il contribuente cheha eseguito l’intervento (donante)effettua la donazione dell’immobilead altro soggetto (donatario), il dirit-to a godere della detrazione per lequote residue spetta a quest’ultimo;

• trasferimento dell’inquilino odel comodatario: del tutto di-versa la conclusione quando l’in-tervento di recupero edilizio èstato eseguito dal soggetto con-duttore dell’immobile ad altro ti-tolo, come nei casi di locazione ocomodato.

In entrambi i casi, la cessazione dellostato di locazione o comodato non favenire meno il diritto alla detrazionein capo all’inquilino o al comodatarioche hanno eseguito gli interventi og-getto della detrazione, i quali conti-nueranno quindi a fruirne fino allaconclusione del periodo di godimen-to prescelto (cinque o dieci anni).

8. Quando si applica l’agevolazioneLa detrazione del 36% delle spese re-lative agli interventi edilizi è consenti-ta solo per quelle effettivamente so-stenute nel corso del 2000 (con effettidalla dichiarazione dei redditi cheverrà presentata nel 2001): la detrazio-ne del 41% per le spese sostenute ne-gli anni d’imposta 1998 e 1999 ha ini-ziato a produrre effetti dalla dichiara-zione dei redditi presentata nel 1999.Questo principio di carattere genera-le ha conosciuto eccezioni solo per icontribuenti che hanno sostenutospese per il ripristino degli immobilidanneggiati dagli eventi sismici del

1996 nelle regioni Emilia Romagna eCalabria.

II. Gli interessi passivisui mutui

9. I mutui stipulati per gli interven-ti relativi alla sicurezza statica

Come anticipato in precedenza, ven-gono ammesse alla detrazione del36% anche le spese sostenute nel2000 per la redazione della docu-mentazione obbligatoria atta a com-provare la sicurezza statica dei fab-bricati, nonché quelle per la realiz-zazione degli interventi di manuten-zione necessari in tal senso.La legge finanziaria 2000 ha intro-dotto la detrazione dall’Irpef per gliinteressi passivi e gli oneri accessoripagati in dipendenza dei mutui con-tratti nell’anno 2000 per effettuare gliinterventi necessari al rilascio delladocumentazione obbligatoria idoneaa comprovare la sicurezza statica de-gli edifici.La detrazione compete nella misuradel 19 per cento, calcolata su un am-montare complessivo non superiorea 5 milioni di lire (2.582,28 euro); incaso di contitolarità del contratto dimutuo, o di più contratti di mutuo, ilsuddetto limite è riferito all’ammon-tare complessivo degli interessi, one-ri accessori e quote di rivalutazionesostenuti.Un apposito decreto ministeriale, an-cora da emanare al momento in cuiquesta Guida va in stampa, stabiliràmodalità e condizioni per fruire del-la detrazione.

Gli interessi passivi sui mutui ■ 15

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A PPENDICE1. I quesiti più frequenti2. Legge, regolamento e decreto ministeriale3. Legge finanziaria 2000 e relativa circolare4. Circolari ministeriali5. Le tipologie di interventi ammessi

alla detrazione

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1. I quesiti più frequenti

1. Marito e figli conviventi; affit-tuario dell’appartamento

Se l’abitazione è intestata alla mo-glie, priva di altri redditi, possono ilmarito (o il figlio convivente) soste-nere le spese di ristrutturazione eusufruire della detrazione del 36%?

Possono, perché la detrazione spettaanche a chi non ha la proprietà mala semplice detenzione dell’immobi-le. Può quindi usufruire della detra-zione anche il semplice affittuario echi (come il marito o il figlio convi-vente) detiene l’appartamento a se-guito della coabitazione.Nel caso dell’affittuario, la condizio-ne di detentore deve risultare da uncontratto di affitto regolarmente re-gistrato (e gli estremi della registra-zione vanno indicati nell’appositacasella del modello di comunicazio-ne). Nel caso del marito, o del figlioconvivente, non c’è bisogno di alcunatto che formalizzi la condizione didetentore dell’immobile.

2. Ristrutturazione cantina o po-sto macchina

È possibile ristrutturare la cantina o ilposto macchina senza effettuare la-vori nell’abitazione?

Sì, è possibile, se si tratta di cantina oposto macchina che sono pertinenzedi un’abitazione.

3. Materiale per la sicurezzaÈ agevolato l’acquisto di materialeelettrico per la sicurezza (rilevatori digas, antifurti)?

Sì, purché sia certificata la conformitàalle normative tecniche applicabili.

4. Comproprietà, bonifico banca-rio

Nell’ipotesi di comproprietà è possi-bile effettuare il pagamento con ununico bonifico bancario?

Sì, purché su questo vengano indica-ti tutti i comproprietari.

5. Lavori eseguiti da compro-prietari

Come opera il limite dei 150 milioninell’ipotesi di un appartamento incomproprietà tra due fratelli rispetti-vamente proprietari del 90% e del10% del fabbricato?

l limite è di 150 milioni per ciascunodei fratelli, indipendentemente dallaquota di proprietà.

6. A chi spetta la comunicazioneall’Asl

La comunicazione all’Asl deve esserefatta dal committente i lavori o dal-l’impresa esecutrice degli stessi?

È indifferente, se non è previsto unospecifico obbligo di legge.

7. Compromesso In presenza di un contratto prelimi-nare di vendita il promissario acqui-rente può detrarre i costi per i lavoridi manutenzione straordinaria primadel rogito?

Sì, se è stato regolarmente immessonel possesso e se esegue, a proprio ca-rico, le spese per gli interventi agevo-labili.

18 ■ I quesiti più frequenti

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8. Amministratore inadempienteQualora l’amministratore non effettuiregolarmente i pagamenti all’impre-sa appaltatrice dei lavori condomi-niali i singoli condomini che hannoversato le quote dei lavori all’ammi-nistratore possono portarle in detra-zione?

No, quelli che valgono sono i versa-menti fatti tramite bonifico dall’am-ministratore alla ditta.

9. Pagamenti pre-regolamentoI pagamenti effettuati prima della da-ta di entrata in vigore del regola-mento di attuazione dovevano avve-nire anch’essi necessariamente conbonifico bancario?

No.

10. Lavori effettuati direttamentedal proprietario

Nell’ipotesi di lavori effettuati in eco-nomia dal proprietario dell’abitazio-ne l’agevolazione si applica?

Sì, limitatamente all’acquisto deimateriali utilizzati per l’intervento ecomunque alle spese effettivamentesostenute.

11. Acquisto di fabbricato in viadi ristrutturazione

Nell’ipotesi di acquisto di un fabbri-cato in corso di ristrutturazione èpossibile fruire delle agevolazioniper i lavori di ultimazione della ri-strutturazione?

Sì, purché vi sia un compromesso re-gistrato presso l’Ufficio del registrocompetente. Il beneficio della detra-

zione è applicabile, ovviamente, aisoli costi delle opere di recupero age-volabili e documentabili.

12. Lavoratore tassato intera-mente alla fonte

Un lavoratore dipendente che pagal’Irpef con le ritenute effettuate daldatore di lavoro sul salario in chemodo può recuperare l’importo de-traibile per i lavori?

Presentando la dichiarazione deiredditi (preferibilmente il 730).

13. IncendioA seguito di incendio sono andati di-strutti completamente il tetto-man-sarda e il sottostante appartamento.È possibile, per coprire parzialmentele spese, rientrare nella detrazione fi-scale del 36%, sia per le parti comu-ni che per l’appartamento?

Sì, è possibile.

14. Usufrutto e nuda proprietàSono usufruttuaria di uno stabile, lacui nuda proprietà appartiene aduna s.a.s. A chi spetta la riduzionedell’Irpef per gli interventi ammessi?

La detrazione del 36% spetta a chi so-stiene le spese, purché gli immobili suiquali sono effettuati i lavori non sia-no strumentali all’esercizio dell’im-presa e a condizione che siano postiin essere gli adempimenti richiesti.

15. Lavori sulle parti condomi-niali

I lavori che vengono effettuati solosu parti condominiali (intendendo

I quesiti più frequenti ■ 19

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per tali le parti comuni del fabbrica-to) possono usufruire della detrazio-ne Irpef?

Sì.

16. Cancello automaticoRientrano nell’agevolazione anche lespese per l’impianto di automazionedel cancello?

Sì.

17. Cancellata nel condominioLe spese per l’installazione di unacancellata in un condominio sonodetraibili?

Sì.

18. Realizzazione di nuovi edificiLa realizzazione di nuovi edifici abi-tativi rientra nell’agevolazione se ef-fettuata nell’ambito di un interventodi ristrutturazione urbanistica?

No.

19. Lavori di completamentoSono agevolati anche i lavori di com-pletamento di un fabbricato acqui-stato al grezzo?

No, in quanto si tratta del completa-mento di una nuova costruzione.

20. PluriproprietarioNell’ipotesi di un proprietario di tre di-verse unità immobiliari facenti parte diun unico condominio è necessario tra-smettere all’Ufficio delle imposte unmodello per ciascun appartamento?

Sì, per gli interventi effettuati sullesingole unità immobiliari.

21. Pagamento tardivo dell’IciLa detraibilità delle spese competeanche nell’ipotesi di tardivo paga-mento dell’Ici?

Sì.

22. Ampliamento del fabbricatorurale

È possibile fruire di benefici fiscaliper interventi di ampliamento di unfabbricato rurale?

Non è possibile.

23. Iva sui materiali vendutiL’aliquota Iva ridotta si applica ancheper i materiali acquistati direttamen-te per i lavori di ristrutturazione?

No, la cessione di beni è esclusa.L’agevolazione si applica limitata-mente alla prestazione di servizi,come incentivo per l’occupazione, ealla fornitura di beni e materie pri-me impiegati nell’ambito dell’inter-vento.

24. Iva ridotta per l’autorimessaL’Iva agevolata spetta anche per lasola manutenzione dell’autorimessa?

Sì, se questa è pertinenza di unaunità immobiliare a destinazioneabitativa.

25. Beni significativiSi ha diritto all’Iva ridotta, se il valo-re dei beni “significativi” supera lametà di quello complessivo?

20 ■ I quesiti più frequenti

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Sì, in questo modo: occorre scorpora-re il costo della manodopera (es. 3 mi-lioni di lire) - che comunque è al 10%di Iva - dall’importo complessivo del-l’intervento (es. L. 8 milioni): la diffe-renza è il costo del bene “significati-vo” (es. L. 5 milioni). Quindi sulla dif-ferenza fra il valore del bene “signifi-cativo” e quello della manodopera (L. 2 milioni) si applica l’Iva ordina-ria al 20%; tutto il resto (L. 3 milioni),gode dell’agevolazione.

26. Beni significativiL’agevolazione Iva si applica all’inte-ra fattura, se il valore dei beni “signifi-cativi” non supera la metà dell’importocomplessivo, o ne è inferiore?

Sì, perché detratto dal valore com-plessivo (es. L. 8 milioni) il costo del-la manodopera (es. L. 4 milioni) ladifferenza fra il valore del bene “si-gnificativo” (es. L. 4 milioni) e quellodella manodopera risulta uguale oinferiore a zero e l’aliquota ordina-ria al 20% è ininfluente.

27. Lavori iniziati nel 1999Si può fruire dell’Iva ridotta per i lavorieseguiti sul finire del 1999 e per i qualinon è ancora stata emessa la fattura?

Sì. La norma prevede l’applicazionedell’Iva agevolata per gli interventifatturati entro il 31 dicembre 2000,a prescindere che siano iniziati pri-ma del 1° gennaio 2000.

28. Adempimenti per l’Iva agevo-lata

Quali adempimenti occorre eseguire

per fruire dell’aliquota Iva agevolata?Nessuno. Si avvalgono del beneficiocoloro che ritengono di averne i re-quisiti. Resta inteso che l’Ammini-strazione finanziaria si riserva disvolgere i controlli necessari.

29. Iva e interventi di restauroL’Iva agevolata si applica anche pergli interventi di restauro e risana-mento conservativo?

Sì, ma questo già avveniva in virtùdelle vigenti disposizioni di maggiorfavore.

30. Impianto elettrico condominialeSi può fruire dell’Iva agevolata pergli interventi all’impianto elettricocondominiale?

Sì, purchè l’edificio sia a preva-lente destinazione abitativa pri-vata.

31. Acconti versati nel 1999 e la-vori terminati nel 2000

In presenza di una comunicazione diinizio lavori inviata nel corso del1999 e di acconti versati tramite bo-nifico bancario nel corso dello stessoanno, si può fruire della detrazioneper il 2000 o è necessario inviare unanuova comunicazione?

Non è necessario inviare una nuovacomunicazione nelle ipotesi di lavorie/o di pagamenti a cavallo di dueanni. Resta inteso, tuttavia, che ai fi-ni del calcolo della detrazione le spe-se devono essere imputate secondo ilcriterio di cassa.

I quesiti più frequenti ■ 21

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2. Legge e regolamento

LEGGE 27 dicembre 1997, n. 449.Misure per la stabilizzazione della finanzapubblica

TITOLO IDISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTRATA

CAPO IINCENTIVI ALLO SVILUPPO E SOSTEGNO

ALLE CATEGORIE SVANTAGGIATE

Art. 1.(Disposizioni tributarie concernenti inter-venti di recupero del patrimonio edilizio).

1. Ai fini dell'imposta sul reddito delle per-sone fisiche, si detrae dall’imposta lorda, fi-no alla concorrenza del suo ammontare, unimporto pari al 41 per cento delle spese so-stenute sino ad un importo massimo dellestesse di lire 150 milioni ed effettivamenterimaste a carico, per la realizzazione degliinterventi di cui alle lettere a), b), c) e d)dell’articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n.457, sulle parti comuni di edificio residen-ziale di cui all’articolo 1117, n. 1), del codi-ce civile, nonché per la realizzazione degliinterventi di cui alle lettere b), c) e d) del-l’articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n.457, effettuati sulle singole unità immobilia-ri residenziali di qualsiasi categoria catasta-le, anche rurali, possedute o detenute e sul-le loro pertinenze. Tra le spese sostenutesono comprese quelle di progettazione eper prestazioni professionali connesse all’e-secuzione delle opere edilizie e alla messaa norma degli edifici ai sensi della legge 5marzo 1990, n. 46, per quanto riguarda gliimpianti elettrici, e delle norme UNI-CIG, dicui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1083, pergli impianti a metano. La stessa detrazione,con le medesime condizioni e i medesimi li-miti, spetta per gli interventi relativi alla rea-lizzazione di autorimesse o posti auto perti-nenziali anche a proprietà comune, alla eli-minazione delle barriere architettoniche, al-

la realizzazione di opere finalizzate alla ca-blatura degli edifici, al contenimento del-l’inquinamento acustico, al conseguimentodi risparmi energetici con particolare ri-guardo all’installazione di impianti basatisull’impiego delle fonti rinnovabili di ener-gia, nonché all’adozione di misure antisi-smiche con particolare riguardo all’esecu-zione di opere per la messa in sicurezza sta-tica, in particolare sulle parti strutturali. Gliinterventi relativi all’adozione di misure an-tisismiche e all’esecuzione di opere per lamessa in sicurezza statica devono essererealizzati sulle parti strutturali degli edifici ocomplessi di edifici collegati strutturalmen-te e comprendere interi edifici e, ove ri-guardino i centri storici, devono essere ese-guiti sulla base di progetti unitari e non susingole unità immobiliari. Gli effetti deri-vanti dalle disposizioni di cui al presentecomma sono cumulabili con le agevolazio-ni già previste sugli immobili oggetto di vin-colo ai sensi della legge 1° giugno 1939, n.1089, e successive modificazioni, ridottenella misura del 50 per cento.

2. La detrazione stabilita al comma 1 è ri-partita in quote costanti nell’anno in cuisono state sostenute le spese e nei quattroperiodi d’imposta successivi. È consentito,alternativamente, di ripartire la predettadetrazione in dieci quote annuali costantie di pari importo.

3. Con decreto del Ministro delle finanzedi concerto con il Ministro dei lavori pub-blici, da emanare entro trenta giorni dalladata di entrata in vigore della presentelegge ai sensi dell’articolo 17, comma 3,della legge 23 agosto 1988, n. 400, sonostabilite le modalità di attuazione delle di-sposizioni di cui ai commi 1 e 2 nonchéle procedure di controllo, da effettuareanche mediante l’intervento di banche, infunzione del contenimento del fenomenodell’evasione fiscale e contributiva, ovve-ro mediante l’intervento delle aziendeunità sanitarie locali, in funzione dell’os-

22 ■ Legge e regolamento

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servanza delle norme in materia di tuteladella salute e della sicurezza sul luogo dilavoro e nei cantieri, previste dai decretilegislativi 19 settembre 1994, n. 626, e 14agosto 1996, n. 494, e successive modifi-cazioni ed integrazioni, prevedendosi intali ipotesi specifiche cause di decadenzadal diritto alla detrazione. Le detrazioni dicui al presente articolo sono ammesse peredifici censiti all’ufficio del catasto o dicui sia stato richiesto l’accatastamento edi cui risulti pagata l’imposta comunalesugli immobili (ICI) per l’anno 1997, sedovuta.

4. In relazione agli interventi di cui ai com-mi 1, 2 e 3 i comuni possono deliberare l’e-sonero dal pagamento della tassa per l’oc-cupazione di spazi ed aree pubbliche.

5. I comuni possono fissare aliquote age-volate dell’ICI anche inferiori al 4 per mil-le, a favore di proprietari che eseguano in-terventi volti al recupero di unità immobi-liari inagibili o inabitabili o interventi fina-lizzati al recupero di immobili di interesseartistico o architettonico localizzati neicentri storici, ovvero volti alla realizzazio-ne di autorimesse o posti auto anche per-tinenziali oppure all’utilizzo di sottotetti.L’aliquota agevolata è applicata limitata-mente alle unità immobiliari oggetto didetti interventi e per la durata di tre annidall’inizio dei lavori.

6. Le disposizioni del presente articolo siapplicano alle spese sostenute nel periodod’imposta in corso alla data del 1° gennaio1998 ed in quello successivo.

7. In caso di vendita dell’unità immobilia-re sulla quale sono stati realizzati gli inter-venti di cui al comma 1 le detrazioni pre-viste dai precedenti commi non utilizzatein tutto o in parte dal venditore spettanoper i rimanenti periodi di imposta di cui alcomma 2 all’acquirente persona fisica del-l’unità immobiliare.

8. I fondi di cui all’articolo 2, comma 63,lettera c), della legge 23 dicembre 1996, n.662, vengono destinati ad incrementare lerisorse di cui alla lettera b) del citato com-ma 63 e utilizzati per lo stesso impiego econ le stesse modalità di cui alla medesimalettera b).

9. I commi 40, 41 e 42 dell’articolo 2 dellalegge 23 dicembre 1996, n. 662, sono so-stituiti dai seguenti:«40. Per i soggetti o i loro aventi causa chehanno presentato domanda di concessioneo di autorizzazione edilizia in sanatoria aisensi del capo IV della legge 28 febbraio1985, n. 47, e successive modificazioni, edell’articolo 39 della legge 23 dicembre 1994,n. 724, e successive modificazioni, il manca-to pagamento del triplo della differenza tra lasomma dovuta e quella versata nel termineprevisto dall’articolo 39, comma 6, della leg-ge n. 724 del 1994, e successive modifica-zioni, o il mancato pagamento dell’oblazio-ne nei termini previsti dall’articolo 39, com-ma 5, della medesima legge n. 724 del 1994,e successive modificazioni, comporta l’appli-cazione dell’interesse legale annuo sullesomme dovute, da corrispondere entro ses-santa giorni dalla data di notifica da parte deicomuni dell’obbligo di pagamento.41. È ammesso il versamento della sommadi cui al comma 40 in un massimo di cin-que rate trimestrali di pari importo. In talcaso, gli interessati fanno pervenire al co-mune, entro trenta giorni dalla data di no-tifica dell’obbligo di pagamento, il pro-spetto delle rate in scadenza, comprensivedegli interessi maturati dal pagamento del-la prima rata, allegando l’attestazione delversamento della prima rata medesima.42. Nei casi di cui al comma 40, il rilasciodella concessione o dell’autorizzazione insanatoria è subordinato all’avvenuto paga-mento dell’intera oblazione, degli onericoncessori, ove dovuti, e degli interessi,fermo restando quanto previsto dall’artico-lo 38 della citata legge n. 47 del 1985, esuccessive modificazioni».

Legge e regolamento ■ 23

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10. L’articolo 32 della legge 28 febbraio1985, n. 47, e successive modificazioni, de-ve intendersi nel senso che l’amministra-zione preposta alla tutela del vincolo, ai fi-ni dell’espressione del parere di propriacompetenza, deve attenersi esclusivamen-te alla valutazione della compatibilità conlo stato dei luoghi degli interventi per iquali è richiesta la sanatoria, in relazionealle specifiche competenze dell’ammini-strazione stessa.

11. Nella tabella A, parte III (Beni e servi-zi soggetti all’aliquota del 10 per cento), al-legata al decreto del Presidente della Re-pubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e succes-sive modificazioni, dopo il numero 127undecies) è inserito il seguente:«127-duodecies) prestazioni di serviziaventi ad oggetto la realizzazione di inter-venti di manutenzione straordinaria di cuiall’articolo 31, primo comma, lettera b),della legge 5 agosto 1978, n. 457, agli edi-fici di edilizia residenziale pubblica;».

(omissis)

DECRETO 18 febbraio 1998, n. 41.Regolamento recante norme di attuazione eprocedure di controllo di cui all’articolo 1della legge 27 dicembre 1997, n. 449, in ma-teria di detrazioni per le spese di ristruttura-zione edilizia.

Art. 1.1. I soggetti che ai fini dell’imposta sul red-dito delle persone fisiche intendono avva-lersi della detrazione d’imposta del 41 percento delle spese sostenute per la esecu-zione degli interventi di cui all’articolo 1,comma 1, della legge 27 dicembre 1997,n. 449, sono tenuti a:a) trasmettere, prima dell’inizio dei lavori,al centro di servizio delle imposte dirette eindirette, individuato con decreto dirigen-ziale, mediante raccomandata, comunica-

zione della data in cui avranno inizio i la-vori redatta su apposito modello approva-to con il medesimo decreto dirigenziale;copia della concessione, autorizzazioneovvero della comunicazione di inizio deilavori, se previste dalla vigente legislazio-ne in materia edilizia; i dati catastali iden-tificativi dell’immobile o, in mancanza, co-pia della domanda di accatastamento; co-pia delle ricevute di pagamento dell’impo-sta comunale sugli immobili relativa all’an-no 1997, se dovuta; nel caso in cui gli in-terventi siano effettuati su parti comunidell’edificio residenziale di cui all’articolo1117 del codice civile, copia della deliberaassembleare e della tabella millesimale diripartizione delle spese; se i lavori sono ef-fettuati dal detentore, gli estremi di regi-strazione dell’atto che ne costituisce titolo,nonchè la dichiarazione del possessore diconsenso all’esecuzione dei lavori;b) comunicare preventivamente all’azien-da sanitaria locale territorialmente compe-tente, mediante raccomandata, la data diinizio dei lavori;c) conservare ed esibire, previa richiestadegli uffici finanziari, le fatture o le ricevu-te fiscali comprovanti le spese effettiva-mente sostenute negli anni 1998 e 1999per la realizzazione degli interventi di re-cupero del patrimonio edilizio e la ricevu-ta del bonifico bancario attraverso il qualeè stato effettuato il pagamento, ai sensidell’articolo 3, comma 4, del decreto delPresidente della Repubblica 29 settembre1973, n. 600. Se le cessioni di beni e le pre-stazioni di servizi sono effettuate da sog-getti non tenuti all’osservanza delle dispo-sizioni di cui al decreto del Presidente del-la Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, laprova delle spese puo’ essere costituita daaltra idonea documentazione;d) trasmettere, per i lavori il cui importo com-plessivo supera la somma di L. 100.000.000, di-chiarazione di esecuzione dei lavori sottoscrit-ta da un soggetto iscritto negli albi degli inge-gneri, architetti e geometri ovvero da altro sog-getto abilitato all’esecuzione degli stessi.

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2. Per i lavori iniziati prima della data dientrata in vigore del presente regolamentogli adempimenti di cui al comma 1, letterea) e b), sono effettuati entro quaranta gior-ni da questa ultima data.3. Il pagamento delle spese detraibili è di-sposto mediante bonifico bancario dalquale risulti la causale del versamento, ilcodice fiscale del beneficiario della detra-zione ed il numero di partita IVA ovvero ilcodice fiscale del soggetto a favore delquale il bonifico è effettuato.

Art. 2.1. Il contribuente opera irrevocabilmentela scelta della ripartizione della detrazionein cinque o dieci quote annuali costanti edi pari importo nella dichiarazione dei red-diti relativa al periodo d’imposta in cui laspesa è stata sostenuta.

Art. 3.1. Ai fini dei controlli concernenti la detra-zione, le banche presso le quali sono di-sposti i bonifici comunicano all’ufficio del-l’amministrazione finanziaria di cui all’arti-colo 1, entro il trentuno luglio dell’annosuccessivo a quello di effettuazione del bo-nifico, gli elenchi dei beneficiari della de-trazione e dei destinatari dei pagamenti. Ta-li elenchi, predisposti su supporti magneti-ci aventi le caratteristiche ed il tracciato re-cord stabiliti con decreto dirigenziale, sonotrasmessi unitamente ad una nota, sotto-scritta dal legale rappresentante della bancao altro soggetto autorizzato, contenente idati identificativi del mittente, il numero disupporti, il numero di soggetti in esso con-tenuti e il totale dei bonifici effettuati.

Art. 4.1. La detrazione non è riconosciuta in ca-so di:a) violazione di quanto previsto all’artico-lo 1, commi 1 e 2;b) effettuazione di pagamenti secondo mo-dalità diverse da quelle previste dall’articolo1, comma 3, limitatamente a questi ultimi;

c) esecuzione di opere edilizie difformi daquelle comunicate ai sensi dell’articolo 1;d) violazione delle norme in materia di tute-la della salute e della sicurezza sul luogo dilavoro e nei cantieri, nonchè di obbligazionicontributive accertate dagli organi compe-tenti e comunicate alla direzione regionaledelle entrate territorialmente competente.

DECRETO 6 marzo 1998.Approvazione con le relative istruzioni, delmodulo da utilizzare per trasmettere alCentro di servizio delle imposte dirette edelle imposte indirette la comunicazioneconcernente la data di inizio lavori.

Art. 1.Approvazione del modulo

di comunicazione1. È approvato l’annesso modulo, con le re-lative istruzioni (allegato A), da utilizzareper la comunicazione della data di inizio deilavori concernenti gli interventi di recuperodel patrimonio edilizio e di ripristino delleunità immobiliari dichiarate o considerateinagibili a seguito degli eventi sismici verifi-catisi nelle regioni Emilia-Romagna e Cala-bria, da trasmettere al Centro di servizio del-le imposte dirette e delle imposte indirette.

Art. 2.Trasmissione del modulo

di comunicazione1. Per usufruire della detrazione i contri-buenti devono preventivamente trasmette-re, mediante raccomandata, al Centro diservizio delle imposte dirette e delle impo-ste indirette, la comunicazione concernentela data in cui avranno inizio i lavori, redattasul modulo di cui all’allegato A. Al modulova allegata la documentazione prevista nelregolamento citato in premessa. Per i lavo-ri iniziati prima dell’entrata in vigore del ci-tato regolamento, il modulo, corredato del-la documentazione, deve essere spedito en-tro 40 giorni dalla predetta data.

Legge e regolamento ■ 25

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2. In caso di comproprietà, contitolarità didiritti reali o di coesistenza di più dirittireali su uno stesso immobile, se più di uncontribuente, avendo sostenuto le spese,intende fruire della detrazione, il modulo,con allegata la documentazione, può esse-re trasmesso da uno soltanto di essi. In se-de di presentazione della dichiarazione deiredditi, il contribuente che non ha tra-smesso il suddetto modulo deve indicare ilcodice fiscale del soggetto che ha adem-piuto l’obbligo anche per suo conto. Pergli interventi su parti comuni di edifici re-sidenziali e per quelli realizzati dai sogget-ti indicati nell’art. 5 del testo unico delleimposte sui redditi, approvato con decretodel Presidente della Repubblica 22 dicem-bre 1986, n. 917 (TUIR), è trasmesso ununico modulo a cura, rispettivamente, del-l’amministratore del condominio o di unoqualunque dei condomini, ovvero di unodei soggetti cui s’imputano i redditi pro-dotti in forma associata. In queste ipotesi,nella dichiarazione dei redditi non va indi-cato il codice fiscale del soggetto che hatrasmesso il modulo.

Art. 3.Spese sostenute negli anni 1998 e 1999

1. Per fruire della detrazione di cui all’art.1, commi 1 e seguenti, della citata legge n.449 del 1997, è necessario che le spese sia-no pagate negli anni 1998 e 1999 ed esclu-sivamente mediante bonifico bancario dalquale risulti la causale del versamento, ilcodice fiscale del beneficiario della detra-zione ed il numero di partita IVA o il codi-ce fiscale del soggetto a favore del quale ilbonifico è effettuato. In caso di compro-prietà, contitolarità del diritto reale o dicoesistenza di più diritti reali, in presenzadi più soggetti che intendono fruire delladetrazione relativamente agli stessi inter-venti, il bonifico deve recare l’indicazionedel codice fiscale di tutti i soggetti che in-tendono fruire della detrazione. Per gli in-terventi realizzati su parti comuni di edifi-ci residenziali e per quelli realizzati dai

soggetti indicati nell’art. 5 del citato TUIR,il bonifico deve recare il codice fiscale del-l’amministratore del condominio o di unoqualunque dei condomini, ovvero del sog-getto dell’art. 5 del TUIR o di uno dei sog-getti cui si imputano i redditi in forma as-sociata, che provveda al pagamento.

Art. 4.Centri di servizio competenti

a ricevere il modulo1. I Centri di servizio cui vanno indirizzatii moduli dei contribuenti con domicilio fi-scale nelle relative circoscrizioni sono:

Contribuenti con Centro di serviziodomicilio fiscale delle impostein comune della: dirette e indirette:

Regione Lombardia 20138 Milano, via M. delVascello, 14

Regione Toscana 40131 Bologna,via Marco Polo, 60

Regione Umbria 65100 Pescara,Via Rio Sparto, 52/B

Regione Puglia 70100 Bari,e Basilicata via Gentile, 52/B

Regione Emilia- 40131 Bologna,Romagna via Marco Polo, 60

Regione Liguria 16163 Genova,via Morego, 30

Regione Sicilia 90139 Palermo,via Konrad Roentgen, 3

Regioni Abruzzo, 65100 Pescara,

Marche e Molise via Rio Sparto, 52B

Regione Lazio 00155 Roma,via F. Depero (La Rustica)

Regioni Campania 84194 Salerno,e Calabria via Uff. Finanziari

Regioni Piemonte 10093 Collegno (Torino),e Valle d’Aosta strada della Berlia, 20

Regione Trentino - 38100 Trento,Alto Adige viale Verona, 187

Regioni Veneto 30175 Marghera (Venezia),e Friuli-Venezia via G. De Marchi, 16Giulia

Regione Sardegna 09100 Cagliari,s.s. 554 - km 1,600località S. Lorenzo

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Art. 5.Spese sostenute negli anni 1996 e 1997

1. I contribuenti che si avvalgono delle di-sposizioni contenute nell’art. 13, comma 3,della citata legge n. 449 del 1997 devono ri-spettare gli adempimenti di cui agli articoliprecedenti, con le seguenti precisazioni:a) è ammesso qualunque mezzo di paga-mento;b) relativamente alle spese sostenute nel1997, la detrazione, suddivisa, a scelta delcontribuente, in cinque o dieci rate di pariimporto, è fruita a partire dalla dichiarazio-ne dei redditi del 1997, presentata nel 1998;c) qualora le spese siano state sostenuteanche nel 1996, i contribuenti devono pre-sentare, in aggiunta al modulo di cui al-l’art. 1, corredato della documentazioneprescritta, un’apposita istanza, contenentel’indicazione del numero delle rate in cuiintendono suddividere la detrazione e larichiesta di rimborso della prima rata, finoa concorrenza dell’imposta dovuta per lostesso anno 1996. Per fruire delle rimanen-ti quote della detrazione queste dovrannoessere indicate nella dichiarazione dei red-diti, a partire da quella dei redditi del 1997,presentata nel 1998.

Art. 6.Distribuzione del modulo

1. Il modulo di cui all’art. 1 del presentedecreto è disponibile presso gli uffici del-le entrate e presso quelli del territorio.

Art. 7.Autorizzazione alla stampa

del modulo1. E autorizzata la stampa del modulo dicui all’art. 1 con le caratteristiche tecnichedi cui all’allegato B.2. Per la stampa dei moduli deve essere uti-lizzato il colore nero e, per le quadrettatu-re contenenti i dati, il colore rosso cieco.3. Il formato e le dimensioni del modulodevono essere le seguenti:formato A4 su carta uso mano da 90 gr permq di opacità compresa tra l’86 e l’88 percento;larghezza: cm 21,0;altezza: cm 29,7.4. Sul retro devono essere stampate leistruzioni per la compilazione.5. Le coordinate si intendono espresse inmillimetri partendo dall’origine zero postasul vertice alto a sinistra del foglio.(Allegati omissis)

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3. Legge finanziaria 2000, decretie circolare applicativi

LEGGE 23 dicembre 1999, n. 488.Disposizioni per la formazione del bilan-cio annuale e pluriennale dello Stato (leg-ge finanziaria 2000)

omissis…

TITOLO IIDISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTRATA

CAPO IIALTRE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTRATE

omissis

Art. 6(Disposizioni in materia di imposte sui

redditi)omissis

15. All’articolo 1 della legge 27 dicembre1997, n. 449, sono apportate le seguentimodificazioni:a) nel comma 1, le parole: “un importo pa-ri al 41 per cento” sono sostituite dalle se-guenti: “una quota”;b) dopo il comma 1, è inserito il seguente:“1-bis. La detrazione compete, altresì, perle spese sostenute per la redazione delladocumentazione obbligatoria atta a com-provare la sicurezza statica del patrimonioedilizio, nonché per la realizzazione degliinterventi necessari al rilascio della sud-detta documentazione”;c) al comma 3, le parole: “e di cui risultipagata l’imposta comunale sugli immobili(ICI) per l’anno 1997” sono sostituite dalleseguenti: “e di cui risulti pagata l’impostacomunale sugli immobili (ICI) per gli annia decorrere dal 1997”;d) il comma 6 è sostituito dal seguente:“6. La detrazione compete, per le spese so-stenute nel periodo d’imposta in corso al-la data del 1° gennaio 1998 e in quellosuccessivo, per una quota pari al 41 percento delle stesse e, per quelle sostenute

nel periodo d’imposta in corso alla datadel 1° gennaio 2000, per una quota pari al36 per cento”.

16. Ai fini dell’imposta sul reddito dellepersone fisiche si detrae dall’imposta lor-da, e fino a concorrenza del suo ammon-tare, un importo pari al 19 per cento del-l’ammontare complessivo non superiore a5 milioni di lire degli interessi passivi e re-lativi oneri accessori, nonché delle quotedi rivalutazione dipendenti da clausole diindicizzazione pagati a soggetti residentinel territorio dello Stato o di uno Statomembro dell’Unione europea, ovvero astabili organizzazioni nel territorio delloStato di soggetti non residenti in dipen-denza di mutui contratti nell’anno 2000 pereffettuare interventi necessari al rilasciodella documentazione obbligatoria atta acomprovare la sicurezza statica del patri-monio edilizio. Nel caso di contitolarità delcontratto di mutuo, o di più contratti dimutuo, si applica quanto stabilito dal com-ma 1, lettera b), dell’articolo 13-bis del te-sto unico delle imposte sui redditi, appro-vato con decreto del Presidente della Re-pubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Condecreto del Ministro delle finanze sono sta-bilite le modalità e le condizioni alle qualiè subordinata la detrazione di cui al pre-sente comma.

omissis

Art. 7(Disposizioni in materia di imposta sul

valore aggiunto, di altre imposte indirettee per l’emersione di base imponibile)

1. Ferme restando le disposizioni più fa-vorevoli di cui all’articolo 10 del decretodel Presidente della Repubblica 26 ottobre1972, n. 633, e delle tabelle ad esso alle-gate, fino alla data del 31 dicembre 2000sono soggette all’imposta sul valore ag-giunto con l’aliquota del 10 per cento:

omissis

28 ■ Legge finanziaria 2000

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b) le prestazioni aventi per oggetto inter-venti di recupero del patrimonio edilizio dicui all’articolo 31, primo comma, lettere a),b), c) e d), della legge 5 agosto 1978, n. 457,realizzati su fabbricati a prevalente destina-zione abitativa privata. Con decreto del Mi-nistro delle finanze sono individuati i beniche costituiscono una parte significativa delvalore delle forniture effettuate nell’ambitodelle prestazioni di cui alla presente lettera,ai quali l’aliquota ridotta si applica fino aconcorrenza del valore complessivo dellaprestazione relativa all’intervento di recupe-ro, al netto del valore dei predetti beni.

2. L’aliquota di cui al comma 1 si applicaalle operazioni fatturate a decorrere dal 1°gennaio 2000.

omissis

DECRETO 29 dicembre 1999.“Individuazione dei beni costituenti partesignificativa del valore delle forniture ef-fettuate nel quadro degli interventi di re-cupero del patrimonio edilizio realizzatisu fabbricati a prevalente destinazioneabitativa, ai sensi dell’art. 7, comma 1, let-tera b), della legge n. 488/99”.

Sono soggette all’imposta sul valore ag-giunto con l’aliquota del 10% le cessionidei seguenti beni che costituiscono unaparte significativa del valore delle fornitu-re effettuate nell’ambito delle prestazioniaventi per oggetto interventi di recuperodel patrimonio edilizio di cui all’art. 31,comma 1, lettere a), b), c) e d) della legge5/8/78, n. 457, realizzati su fabbricati aprevalente destinazione abitativa privata:• ascensori e montacarichi• infissi esterni e interni• caldaie• video citofoni• apparecchiature di condizionamento e

riciclo dell’aria• sanitari e rubinetterie da bagni• impianti di sicurezza.

CIRCOLARE n. 247/E del Ministero del-le Finanze, Dipartimento delle entrate,del 29 dicembre 1999.“Legge finanziaria 2000 e altri recentiprovvedimenti normativi di natura tribu-taria. Primi chiarimenti”.

omissis

1.6 Ristrutturazioni edilizieCon l’articolo 6, comma 15, l.f. sono stateapportate modificazioni a quanto prece-dentemente disposto dalla legge 27 dicem-bre 1997, n. 449, con riferimento alle spe-se sostenute per gli interventi di recuperodel patrimonio edilizio esistente. La detra-zione prevista dall’articolo 1, della sopraci-tata legge n. 449 del 1997, compete ancheper le spese sostenute nel periodo d’impo-sta in corso alla data del 1° gennaio 2000,per una quota pari al 36 per cento. La di-minuzione della misura della detrazione ri-spetto a quella precedentemente previstadel 41 per cento è compensativa del con-testuale decremento dell’aliquota Iva per ilavori di manutenzione, che varia dal 20 al10 per cento. La modifica, pertanto, si tra-duce in un più ampio beneficio per il con-tribuente.Con l’introduzione del comma 1-bis al ci-tato articolo 1, della legge n. 449 del 1997,si estende anche la tipologia delle speseche danno diritto alla detrazione in que-stione, inserendo, oltre a quelle già previ-ste, anche le spese sostenute per la reda-zione della documentazione obbligatoriaper comprovare la sicurezza statica deifabbricati, nonché per la realizzazione de-gli interventi di manutenzione necessari intal senso.Tale norma risponde alle esigenze emer-genti da recenti eventi eccezionali, che in-ducono i proprietari di immobili ad impe-gnarsi in misure e in lavori di manutenzio-ne mirati a scongiurare i rischi dovuti a si-tuazioni di instabilità strutturale dei fabbri-cati.Risulta, inoltre, modificata la disposizioneprevista dal comma 3 dell’art. 1 della legge

Legge finanziaria 2000 ■ 29

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n. 449 del 1997, concernente l’obbligo diallegazione delle copie delle ricevute dipagamento dell’ICI al modello di comuni-cazione della data di inizio lavori (se taleimposta era dovuta) con riferimento all’an-no 1997. Sulla base della nuova disposi-zione normativa occorre, infatti, forniredocumentazione del pagamento della sud-detta imposta per gli anni a decorrere dal1997.E’ necessario chiarire che, al fine di usu-fruire della detrazione prevista per il pe-riodo d’imposta 2000, si può continuare adutilizzare il modello di comunicazione alCentro di Servizio già predisposto per il 41per cento. Inoltre, si rendono applicabili leistruzioni fornite dal Ministero delle finan-ze e dal Ministero dei lavori pubblici conle circolari n. 57/E del 24 febbraio 1998 en. 121/E dell’11 maggio 1998. Va sottoli-neato che, le spese in questione costitui-scono, come è noto, un onere e, pertanto,ai fini della detrazione, si applica il criteriodi cassa. Così tutti i pagamenti effettuati adecorrere dal 1° gennaio 2000, sia in ac-conto che a saldo di fatture emesse nel1999, vanno considerati ai fini della detra-zione dall’imposta relativa ai redditi del2000 e fruiscono dell’aliquota di detrazio-ne del 36 per cento.Resta fermo che qualora gli interventi sia-no eseguiti su immobili storici ed artisticidi cui alla legge 1° giugno 1939, n. 1089, ilcontribuente può fruire per le spese soste-nute anche della detrazione del 19 percento prevista dall’articolo 13-bis del Tuirridotta del 50 per cento.

1.7 Interessi passivi relativi a mutui sti-pulati nel 2000 per effettuare gli inter-venti necessari al rilascio della docu-mentazione obbligatoria idonea acomprovare la sicurezza statica degliedificiCon l’articolo 6, comma 16, l.f. è stata in-trodotta una detrazione dall’imposta sulreddito per le persone fisiche per gli inte-ressi passivi e per gli oneri accessori paga-

ti in dipendenza di mutui contratti nell’an-no 2000 per effettuare gli interventi neces-sari al rilascio della documentazione ob-bligatoria idonea a comprovare la sicurez-za statica degli edifici.La detrazione compete nella misura del 19per cento calcolata su un ammontare com-plessivo non superiore a lire 5 milioni; incaso di contitolarità del contratto di mutuo,o di più contratti di mutuo, il suddetto li-mite è riferito all’ammontare complessivodegli interessi, oneri accessori e quote dirivalutazione sostenuti.La disposizione prevede l’emanazione diun apposito decreto ministeriale per stabi-lire modalità e condizioni per fruire delladetrazione.

omissis

2. Imposta sul valore aggiunto

2.1 Interventi di manutenzione ordina-ria e straordinaria su fabbricati a desti-nazione abitativaL’art. 7, comma 1, lettera b), l.f., riduce al10%, per l’anno 2000, l’aliquota Iva appli-cabile alle prestazioni relative alla realizza-zione, su fabbricati a prevalente destina-zione abitativa privata, degli interventi direcupero elencati nelle lettere a), b), c) ed) della legge n. 457 del 5 agosto 1978. Sitratta degli interventi di manutenzione or-dinaria e straordinaria, di restauro e risa-namento conservativo e di ristrutturazioneedilizia.La norma fa espressamente salve le dispo-sizioni più favorevoli già previste, in mate-ria di Iva, per le prestazioni concernenti ilrecupero edilizio. Nella tabella A, parte ter-za, allegata al D.p.r. n. 633 del 1972 (n.127-quaterdecies), sono attualmente elen-cati, tra i servizi cui l’imposta si applica aregime con l’aliquota ridotta del 10 percento, quelli, dipendenti da contratti d’ap-palto, aventi ad oggetto gli interventi di re-cupero edilizio di cui alle lettere c) e d)della citata legge n. 457 del 1978 (rispetti-vamente il restauro e risanamento conser-

30 ■ Circolare n. 247/E

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Circolare n. 247/E ■ 31

vativo e la ristrutturazione edilizia), effet-tuati su qualsiasi tipologia di immobile. Neconsegue che la portata innovativa dellanorma riguarda in sostanza gli interventi dimanutenzione ordinaria e straordinaria ef-fettuati su immobili a prevalente destina-zione abitativa, ai quali si applicherà, perl’anno 2000, l’aliquota Iva del 10 per centoanziché quella del 20 per cento.L’agevolazione riguarda la prestazione diservizi complessivamente intesa, per cui siestende anche alle forniture delle materieprime e semilavorate e degli altri beni ne-cessari per i lavori, a condizione che tali be-ni non costituiscano una parte significativadel valore delle cessioni effettuate nel qua-dro dell’intervento. Per i beni che invececostituiscono una parte significativa del det-to valore l’aliquota ridotta si applica solo fi-no a concorrenza della differenza tra il va-lore complessivo dell’intervento di recupe-ro e quello dei medesimi beni. Per facilita-re la gestione dell’agevolazione, è previstoche i beni per i quali ricorre la condizionedel “valore significativo” siano identificaticon decreto del Ministro delle Finanze.Tale decreto individua i seguenti beni divalore significativo:- ascensori e montacarichi;- infissi esterni ed interni;- caldaie;- videocitofoni;- apparecchiature di condizionamento e ri-ciclo dell’aria;

- sanitari e rubinetterie da bagno;- impianti di sicurezza.

L’agevolazione si applica alle prestazionidi servizi fatturate a decorrere dal 1° gen-naio 2000.E’ necessario chiarire il significato della lo-cuzione “fabbricati a prevalente destina-zione abitativa privata”, utilizzato dallanorma per circoscrivere oggettivamentel’ambito di applicazione del beneficio.Si ritiene che la detta espressione sia atta aricomprendere:1. singole unità immobiliari a destinazione

abitativa (categorie catastali da A1 adA11, escluso A10) – a prescindere dal-l’effettivo utilizzo – e relative pertinenze;

2. interi fabbricati con più del 50% della su-perficie dei piani sopra terra destinata adabitazione privata (non è necessario chericorra l’altra condizione richiesta dallalegge n. 408 del 1949 – c.d. Tupini – esuccessive modificazioni, ossia che la su-perficie destinata a negozi non ecceda il25% della superficie dei piani sopra terra).

Dal momento che la disposizione fa riferi-mento ad edifici a destinazione abitativa pri-vata restano esclusi dall’agevolazione i fab-bricati destinati ad utilizzazioni pubbliche.Nell’ipotesi in cui siano utilizzati, nel qua-dro dell’intervento, beni di “valore signifi-cativo” ricompresi nell’elenco recato dalcitato decreto ministeriale il contribuentedeve indicare in fattura il corrispettivo delservizio al netto del valore dei detti beni,ed inoltre, distintamente, la parte del valo-re dei beni stessi cui è applicabile l’aliquo-ta ridotta e l’eventuale parte soggetta all’a-liquota del 20 per cento.

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4. Circolari ministeriali

CIRCOLARE n. 57/E del 24 febbraio 1998

Articoli 1 (commi 1, 2, 3, 6 e 7) e 13 (com-ma 3) della legge 27 dicembre 1997, n. 449 -Interventi di recupero del patrimonio edili-zio e di ripristino delle unità immobiliari di-chiarate o considerate inagibili in seguitoagli eventi sismici verificatisi nelle regioniEmilia-Romagna e Calabria.

1. Generalità

L’articolo 1, comma 1, della legge 27 dicem-bre 1997, n. 449, ha introdotto una specialedetrazione dall’imposta lorda e fino a con-correnza del suo ammontare da far valere, aifini dell’imposta sul reddito delle persone fi-siche, a fronte delle spese sostenute nel1998 e 1999, ed effettivamente rimaste a ca-rico, per la realizzazione sulle parti comunidi edifici residenziali e sulle singole unitàimmobiliari residenziali di qualunque cate-goria, anche rurale, di taluni interventi illu-strati nei successivi paragrafi. La detrazioneè pari al 41 per cento delle spese sostenuteper la realizzazione di detti interventi. L’am-montare delle spese sul quale calcolare ladetrazione non può superare una sogliapredeterminata dal legislatore.Come disposto dal comma 3 dello stessoarticolo 1, è stato emanato il decreto delMinistro delle finanze, di concerto con ilMinistro dei lavori pubblici, con il qualesono state dettate le modalità di attuazionedella disposizione, nonché le procedure dicontrollo. Nello stesso regolamento, perespressa previsione dell’articolo 1, comma7, della legge in argomento, sono state fis-sate alcune cause di decadenza dal dirittoalla detrazione d’imposta.Con decreto dirigenziale è stato approvatoil modulo da presentare ai Centri di servi-zio delle imposte dirette e indirette compe-tenti, individuati con lo stesso decreto, nelquale devono essere indicati tutti i dati ne-cessari per fruire della detrazione in esame.

L’articolo 13, comma 3, della stessa leggen. 449 del 1997, ha stabilito l’applicabilità,tra le altre, delle disposizioni contenute nel-l’articolo 1, commi 1, 2 e 3, anche per lespese sostenute nel 1996 e 1997 per gli in-terventi di ripristino delle unità immobiliaridichiarate o considerate inagibili in seguitoagli eventi sismici verificatisi nelle regioniEmilia-Romagna e Calabria nell’anno 1996.Con la presente circolare vengono fornitigli opportuni chiarimenti in merito alle di-sposizioni in questione al fine di garantir-ne una uniforme interpretazione.

2. Soggetti che possono fruire della de-trazione e limite di spesa

Tenuto conto del tenore letterale del comma1, che introduce la detrazione d’imposta aifini dell’Irpef a favore dei contribuenti chesostengono spese per la realizzazione degliinterventi ivi previsti senza porre ulterioricondizioni né soggettive né oggettive, si de-ve ritenere che possano fruire della detrazio-ne tutti i soggetti passivi dell’Irpef, residentie non residenti nel territorio dello Stato, chepossiedono o detengono, sulla base di un ti-tolo idoneo, l’immobile sul quale sono statieffettuati gli interventi previsti dalle disposi-zioni in argomento e che hanno sostenuto,nei periodi d’imposta 1998 e 1999, le spesedi cui trattasi, se le stesse sono rimaste a lo-ro carico. Hanno, quindi, diritto alla detra-zione, se hanno sostenuto le spese in que-stione e queste sono rimaste a loro carico, ilproprietario o il nudo proprietario dell’im-mobile, il titolare di un diritto reale sullo stes-so (uso, usufrutto, abitazione), ma anchel’inquilino e il comodatario. Tra i possessoridell’immobile sono compresi i soci di coo-perative non a proprietà indivisa, assegnata-ri di alloggi anche se non ancora titolari dimutuo individuale. I soci di cooperative aproprietà indivisa, assegnatari di alloggi so-no compresi, invece, tra i detentori dell’im-mobile. Va, inoltre, precisato che il posses-sore o detentore dell’unità immobiliare resi-denziale può anche assumere la qualifica diimprenditore individuale, anche agricolo, se

32 ■ Circolare n. 57/E

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l’immobile relativo all’impresa sul quale ven-gono realizzati gli interventi non costituiscebene strumentale per l’esercizio dell’impre-sa, né bene alla cui produzione o al cuiscambio è diretta l’attività dell’impresa me-desima e, conseguentemente, a norma del-l’articolo 57 del Tuir, concorre a formare ilreddito secondo le disposizioni relative airedditi fondiari. La norma in esame trova, al-tresì, applicazione nei confronti dei soggettidi cui all’articolo 5 del Tuir, che produconoredditi in forma associata. Si tratta delle so-cietà semplici, in nome collettivo e in acco-mandita semplice e dei soggetti ad essi equi-parati, nonché delle imprese familiari. Per isoggetti che svolgono attività commerciale informa associata, valgono i chiarimenti forni-ti a proposito degli imprenditori individualicon l’ulteriore precisazione che per l’indivi-duazione dei soggetti che hanno diritto alladetrazione e dell’importo spettante, determi-nato sulla base delle quote di partecipazio-ne, si osservano le previsioni contenute nel-lo stesso articolo 5 del Tuir.Il limite di spesa su cui applicare la percen-tuale del 41% al fine di determinare la sud-detta detrazione va riferito alla persona fisicae alla singola unità immobiliare sulla qualesono stati effettuati gli interventi di recupero.A tale conclusione si perviene sulla base didiverse argomentazioni. In primo luogo, lanorma, a differenza di altre disposizioni chehanno previsto agevolazioni fiscali in occa-sione della realizzazione di particolari operesulle unità immobiliari, come, ad esempio,l’articolo 29 della legge 9 gennaio 1991, n. 9(norme per l’attuazione del piano energeticonazionale) che consentiva una deduzione afronte delle spese per interventi atti a realiz-zare il risparmio energetico negli edifici, noncorrela il limite di spesa per la fruizione del-la detrazione al fabbricato sul quale sonoeseguite le opere né al relativo reddito. Inol-tre, è previsto che, a fronte del sostenimentodi dette spese compete una detrazione nellamisura del 41 per cento sino ad un importo“massimo” delle stesse di 150 milioni. La for-mulazione “sino ad un importo massimo” la-

scia chiaramente intendere che, trattandosidi imposta personale, ciascun contribuentenon può superare, ai fini della detrazionestessa, l’importo di 150 milioni. Va osservato,inoltre, che la locuzione “sulle singole unitàimmobiliari” assume rilievo autonomo ai finidel limite di 150 milioni ed è utilizzata incontrapposizione all’espressione relativa“sulle parti comuni degli edifici residenziali”.Pertanto, il limite soggettivo di 150 milioni vacorrelato al limite oggettivo relativo alla rea-lizzazione degli interventi di ristrutturazionesulle unità immobiliari. Ciascun contribuenteha, quindi, diritto a calcolare la detrazione suun importo massimo di 150 milioni per ogniunità immobiliare sulla quale sono realizzatigli interventi previsti nella disposizione inesame. Inoltre, la detrazione compete perciascun periodo d’imposta. L’Irpef è, infatti,una imposta personale, dovuta per anni so-lari, a ciascuno dei quali corrisponde un’ob-bligazione tributaria autonoma.Dalle considerazioni sopra svolte conse-gue che:– il limite di 150 milioni deve intendersi ri-ferito separatamente a ciascun anno d’im-posta. Quindi, la detrazione può esserecalcolata nel 1998 fino a un importo com-plessivo di 150 milioni per ciascuna unitàimmobiliare relativamente alla quale, nellostesso anno, sono sostenute e rimaste a ca-rico le spese e nel 1999 fino ad un ulterio-re importo complessivo di 150 milioni perciascuna unità immobiliare relativamentealla quale le spese sono sostenute e rima-ste a carico nello stesso anno;– la detrazione compete a ciascuno deisoggetti, possessori o detentori dell’immo-bile che abbia sostenuto le spese in que-stione, effettivamente rimaste a carico,sempre nel limite massimo, per ciascunaunità immobiliare sulla quale sono realiz-zati gli interventi, di 150 milioni;– nello stesso limite di 150 milioni per ogniunità immobiliare ciascun avente diritto puòcalcolare la detrazione anche per le spese so-stenute per gli interventi sulle parti comunicondominiali indicate al paragrafo 3, attribui-

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te sulla base delle quote millesimali, nonchéper gli interventi relativi a ogni unità immo-biliare posseduta o detenuta da società di cuiall’articolo 5 del Tuir e soggetti ad essi equi-parati, cui il soggetto interessato partecipa;– in caso di comproprietà, di contitolaritàdel diritto reale o di coesistenza di più di-ritti reali, ciascun comproprietario o conti-tolare, indipendentemente dalla percentua-le di possesso, ha diritto a calcolare la de-trazione sempre, nei limiti sopra indicati, inrelazione alle spese sostenute ed effettiva-mente rimaste a carico. Analogamente, inpresenza di un proprietario e di un inquili-no o di un comodante e un comodatario,così come in presenza di un nudo proprie-tario e di un usufruttuario, la detrazionepotrà essere calcolata sulla base delle spe-se da ciascuno sostenute, e rimaste a cari-co, fermo restando il limite individuabile diL. 150.000.000 per gli interventi realizzatisu ciascuna unità immobiliare.Va, inoltre, precisato che qualora gli inter-venti elencati nei paragrafi successivi sianorealizzati su unità immobiliari residenzialiadibite promiscuamente all’esercizio dell’ar-te o della professione, ovvero all’eserciziodell’attività commerciale, la detrazione spet-tante va ridotta al 50 per cento in ossequioai principi generali applicabili agli immobi-li promiscui.

3. Interventi che danno diritto alla de-trazione

Ai sensi della disposizione in commentodanno diritto alla detrazione le spese so-stenute per:a) interventi di manutenzione ordinaria, dimanutenzione straordinaria, di restauro erisanamento conservativo, di ristrutturazio-ne edilizia realizzati sulle “parti comuni diedificio”, così come definite all’art. 1117C.C., “residenziale”;b) gli interventi di cui alla precedente let-tera a) - con l’esclusione della sola manu-tenzione ordinaria - realizzati sulle “singo-le unità immobiliari residenziali”.

Si tratta, evidentemente, degli interventi direcupero del patrimonio edilizio esistentedi cui all’art. 31 della legge 5 agosto 1978,n. 457, con l’esclusione, pertanto, degli in-terventi di nuova costruzione, salvo il casodi parcheggi pertinenziali.Nell’ambito delle categorie del recupero delpatrimonio edilizio esistente e della desti-nazione residenziale, la legge prevede unampio ventaglio di interventi che possonobeneficiare delle disposizioni tributarie inquestione, che vanno dalla messa a normadegli edifici, alla realizzazione di posti auto,alla eliminazione delle barriere architettoni-che, alle misure antisismiche e di messa insicurezza statica degli edifici, ecc., e chevengono meglio descritti più avanti.Va precisato che gli interventi in questionedevono riguardare edifici destinati alla resi-denza o singole unità immobiliari residen-ziali. Sono, quindi, esclusi gli edifici a de-stinazione produttiva, commerciale e dire-zionale. Per espressa previsione normativa,è necessario, inoltre, che gli edifici sui qua-li vengono realizzati gli interventi siano“censiti dall’ufficio del catasto”, oppure siastato chiesto l’accatastamento; e che sia sta-ta pagata l’Ici per l’anno 1997, ove dovuta.Gli immobili sui quali possono essere effet-tuati gli interventi agevolabili devono esseresituati nel territorio nazionale, in quanto il le-gislatore, riferendosi espressamente agli in-terventi di cui all’art. 31 della legge 5 agosto1978, n. 457, ha inteso prevedere l’agevola-zione solo per detti immobili. I lavori, inve-ce, possono essere eseguiti anche da impre-se non residenti nel territorio dello Stato.

3.1. Unità immobiliari residenzialiLa formulazione della norma in commento,che prevede la possibilità di calcolare unadetrazione a fronte delle spese per gli inter-venti realizzati nelle “singole unità immobi-liari residenziali di qualsiasi categoria cata-stale, anche rurali”, porta a comprenderenell’ambito applicativo della disposizione gliinterventi realizzati sulle unità immobiliaridestinate ad abitazione di qualunque cate-

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goria catastale. Al riguardo, si precisa che vautilizzato un criterio d’uso dell’unità immo-biliare “di fatto”, ferma restando l’applicabi-lità di eventuali sanzioni per mancata varia-zione catastale o per infrazioni di natura edi-lizia ed urbanistica. Ai fini della disposizio-ne in commento, per l’individuazione degliedifici ammessi all’agevolazione, non puòessere utilizzato un principio di prevalenzadelle unità immobiliari destinate ad abita-zione rispetto a quelle destinate ad altri usied è, quindi, ammessa al beneficio fiscaleanche la singola abitazione, realmente uti-lizzata come tale, ancorché unica all’internodi un edificio. In tale fattispecie può esserericompresa anche l’unità immobiliare adibi-ta ad alloggio del portiere per le cui spese diristrutturazione i singoli condomini possonocalcolare la detrazione in ragione delle quo-te millesimali di proprietà.

3.2. Parti comuni degli immobiliQuanto esposto al punto precedente com-porta che in caso di interventi realizzati sul-le parti comuni di un edificio, le relativespese possono essere considerate ai finidel calcolo della detrazione soltanto se ri-guardano un edificio residenziale conside-rato nella sua interezza. Utilizzando, quin-di, un principio di “prevalenza” della fun-zione residenziale rispetto all’intero edifi-cio, è possibile ammettere alla detrazionefiscale, nel caso delle spese sostenute perle parti comuni di un edificio anche il pro-prietario e il detentore di unità immobiliarinon residenziali (purché soggetto passivodell’Irpef) qualora la superficie complessi-va delle unità immobiliari destinate a resi-denza ricomprese nell’edificio sia superio-re al 50 per cento. Qualora tale percentua-le sia inferiore, è comunque ammessa ladetrazione per le spese realizzate sulle par-ti comuni da parte dei possessori o deten-tori di unità immobiliari destinate ad abita-zione comprese nel medesimo edificio.

3.3. PertinenzeLa possibilità di calcolare una detrazionerelativamente alle spese sostenute per gli

interventi in questione è estesa, nella di-sposizione in commento, anche alle perti-nenze delle unità immobiliari residenzialipossedute o detenute. La detrazione com-pete anche se gli interventi sono realizzatisoltanto sulle pertinenze in questione.La nozione di pertinenza, nel caso in esa-me, deve essere intesa in senso ampio, pur-ché esistano le condizioni oggettive e sog-gettive, previste all’art. 817 C.C., che dannovita al rapporto di pertinenza. L’elementooggettivo è costituito dalla destinazione du-revole e funzionale di servizio od orna-mento tra l’elemento di pertinenza e l’ele-mento principale, per il miglior uso od or-namento di quest’ultima. L’elemento sog-gettivo è dato dalla volontà del proprietariodell’elemento principale o di chi ne abbiasulla medesima un diritto reale o la deten-zione, di porre la pertinenza in rapporto dicomplementarietà o strumentalità funziona-le dell’elemento principale. Ne consegueche sono compresi nell’ambito applicativodella disposizione tutti gli interventi, ancheinnovativi, realizzati su pertinenze o su areepertinenziali (senza alcun limite numerico)già dotate del vincolo di pertinenzialità conl’unità immobiliare principale. È esclusa,quindi, in via generale, la possibilità di rea-lizzare volumi autonomi rispetto ad unaunità immobiliare principale.

3.4. Categorie di intervento edilizioGli interventi edilizi rubricati nella legge diincentivazione sono, innanzitutto, quellidefiniti dall’art. 31 della legge 5 agosto1978, n. 457, ma anche altri, che traggonola loro definizione da specifici provvedi-menti legislativi. Risulta necessario, per-tanto, esaminare le varie definizioni intro-dotte nel 1978 al fine di specificare la di-versa portata di ciascuna categoria di in-tervento. È necessario, comunque, integra-re la disciplina generale di ogni singola ca-tegoria definita nella legge n. 457/1978con le eventuali maggiori specificazioni olimitazioni contenute negli strumenti urba-nistici generali o nei regolamenti edilizi. Di

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seguito si riporta la nozione di ogni cate-goria di intervento con una elencazioneesemplificativa dei lavori ammissibili.

Manutenzione ordinaria(lett. a), art. 31, legge n. 457/1978)Gli interventi di manutenzione ordinariasono quelli che riguardano le opere di ri-parazione, rinnovamento e sostituzionedelle finiture degli edifici e quelle necessa-rie ad integrare o mantenere in efficienzagli impianti tecnologici esistenti.Dalla definizione di legge sopra riportata sideduce che gli interventi di manutenzioneordinaria riguardano le operazioni di rinno-vo o di sostituzione degli elementi esistentidi finitura degli edifici, nonché tutti gli inter-venti necessari per mantenere in efficienzagli impianti tecnologici, con materiali e fini-ture analoghi a quelli esistenti. Caratteristicadella manutenzione ordinaria è il manteni-mento degli elementi di finitura e degli im-pianti tecnologici, attraverso opere sostan-zialmente di riparazione dell’esistente.A titolo esemplificativo, sono ricompresinella manutenzione ordinaria i seguenti in-terventi:– la sostituzione integrale o parziale di pa-vimenti e le relative opere di finitura econservazione;– la riparazione di impianti per servizi ac-cessori (impianto idraulico, impianto per losmaltimento delle acque bianche e nere);– rivestimenti e tinteggiature di prospettiesterni senza modifiche dei preesistentioggetti, ornamenti, materiali e colori;– rifacimento intonaci interni e tinteggiatura;– rifacimento pavimentazioni esterne emanti di copertura senza modifiche ai ma-teriali;– sostituzione tegole e altre parti accesso-rie deteriorate per smaltimento delle ac-que, rinnovo delle impermeabilizzazioni;– riparazioni balconi e terrazze e relativepavimentazioni;– riparazione recinzioni;– sostituzione di elementi di impianti tec-nologici;

– sostituzione infissi esterni e serramenti opersiane con serrande, senza modifica del-la tipologia di infisso.

Manutenzione straordinaria(lett. b), art. 31, legge n. 457/1978)Gli interventi di manutenzione straordina-ria riguardano le opere e le modifiche ne-cessarie per rinnovare e sostituire parti an-che strutturali degli edifici, nonché perrealizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alte-rino i volumi e le superfici delle singoleunità immobiliari e non comportino modi-fiche alle destinazioni d’uso.La manutenzione straordinaria si riferiscead interventi, anche di carattere innovati-vo, di natura edilizia ed impiantistica fina-lizzati a mantenere in efficienza ed ade-guare all’uso corrente l’edificio e le singo-le unità immobiliari, senza alterazione del-la situazione planimetrica e tipologicapreesistente, e con il rispetto della superfi-cie, della volumetria e della destinazioned’uso. La categoria di intervento corri-sponde quindi al criterio della innovazio-ne nel rispetto dell’immobile esistente.A titolo esemplificativo, sono ricompresinella manutenzione straordinaria i seguen-ti interventi:– sostituzione infissi esterni e serramenti opersiane con serrande, con modifica dimateriale o tipologia di infisso;– realizzazione ed adeguamento di opereaccessorie e pertinenziali che non com-portino aumento di volumi o di superficiutili, realizzazione di volumi tecnici, qualicentrali termiche, impianti di ascensori,scale di sicurezza, canne fumarie;– realizzazione ed integrazione di serviziigienico-sanitari senza alterazione dei vo-lumi e delle superfici;– realizzazione di chiusure o aperture inter-ne che non modifichino lo schema distribu-tivo delle unità immobiliari e dell’edificio;– consolidamento delle strutture di fonda-zione e in elevazione;– rifacimento vespai e scannafossi;

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– sostituzione di solai interpiano senzamodifica delle quote d’imposta;– rifacimento di scale e rampe;– realizzazione di recinzioni, muri di cintae cancellate;– sostituzione solai di copertura con mate-riali diversi dai preesistenti;– sostituzione tramezzi interni, senza alte-razione della tipologia dell’unità immobi-liare;– realizzazione di elementi di sostegno disingole parti strutturali;– interventi finalizzati al risparmio energe-tico.

Restauro e risanamento conservativo(lett. c), art. 31, legge n. 457/1978)Gli interventi di restauro e risanamentoconservativo sono quelli rivolti a conserva-re l’organismo edilizio e ad assicurarne lafunzionalità mediante un insieme siste-matico di opere che, nel rispetto degli ele-menti tipologici, formali e strutturali del-l’organismo stesso, ne consentano le desti-nazioni d’uso con essi compatibili. Tali in-terventi comprendono il consolidamento,il ripristino ed il rinnovo degli elementi co-stitutivi dell’edificio, l’inserimento deglielementi accessori e degli impianti richiestidalle esigenze dell’uso, l’eliminazione dielementi estranei all’organismo edilizio.La norma descrive due gruppi di interven-ti analoghi nei contenuti, ma differenti perquanto attiene le finalità e, soprattutto, ri-guardo alle caratteristiche degli edifici sucui tali interventi sono eseguiti.Gli interventi di restauro consistono nellarestituzione di un immobile di particolarevalore architettonico, storico - artistico, aduna configurazione conforme ai valori chesi intendono tutelare. Gli stessi interventi,attraverso la preliminare analisi storica eartistica delle trasformazioni subite dall’e-dificio nel corso del tempo, sono effettua-ti principalmente attraverso la conserva-zione degli originari elementi di fabbricaovvero con la sostituzione di elementi ri-correndo a tecnologie e materiali coerenti

con quelli originari di impianto dell’edifi-cio stesso.Il risanamento conservativo si riferisce alcomplesso degli interventi finalizzati adadeguare ad una migliore esigenza d’usoattuale un edificio esistente, sotto gli aspet-ti tipologici, formali, strutturali, funzionali.A titolo esemplificativo, sono ricompresinel restauro e risanamento conservativo iseguenti interventi:– modifiche tipologiche delle singole unitàimmobiliari per una più funzionale distri-buzione;– innovazione delle strutture verticali eorizzontali;– ripristino dell’aspetto storico-architetto-nico di un edificio, anche tramite la demo-lizione di superfetazioni;– adeguamento delle altezze dei solai, conil rispetto delle volumetrie esistenti;– apertura di finestre per esigenze di aera-zione dei locali.

Ristrutturazione edilizia(lettera d), art. 31, legge n. 457/1978)Gli interventi di ristrutturazione edilizia so-no quelli rivolti a trasformare gli organi-smi edilizi mediante un insieme sistemati-co di opere che possono portare ad un or-ganismo edilizio in tutto o in parte diversodal precedente. Tali interventi comprendo-no il ripristino e la sostituzione di alcunielementi costitutivi dell’edificio, la elimi-nazione, la modifica e l’inserimento dinuovi elementi ed impianti.Gli interventi di ristrutturazione edilizia so-no caratterizzati da due elementi fonda-mentali: il primo determinato dalla “siste-maticità” delle opere edilizie e il secondo,più rilevante, riguarda la finalità della tra-sformazione dell’organismo edilizio chepuò portare ad un edificio parzialmente ocompletamente diverso dal preesistente.Pertanto, gli effetti di tale trasformazionesono tali da incidere sui parametri urbani-stici al punto che l’intervento stesso è con-siderato di “trasformazione urbanistica”,soggetto a concessione edilizia e sottopo-

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sto al pagamento di oneri concessori. At-traverso gli interventi di ristrutturazioneedilizia è possibile aumentare la superficieutile, ma non il volume preesistente.A titolo esemplificativo, sono ricompresinella ristrutturazione edilizia i seguenti in-terventi:– riorganizzazione distributiva degli edificie delle unità immobiliari, del loro numeroe delle loro dimensioni;– costruzione dei servizi igienici in amplia-mento delle superfici e dei volumi esistenti;– mutamento di destinazione d’uso di edi-fici, secondo quanto disciplinato dalle leg-gi regionali e dalla normativa locale;– trasformazione dei locali accessori in lo-cali residenziali;– modifiche agli elementi strutturali, convariazione delle quote d’imposta dei solai;– interventi di ampliamento delle superfici.È il caso di rilevare che gli interventi previ-sti in ciascuna delle categorie sopra richia-mate sono, di norma, integrati o correlati adinterventi di categorie diverse; ad esempio,negli interventi di manutenzione straordina-ria sono necessarie, per completare l’inter-vento edilizio nel suo insieme, opere di pit-tura e finitura ricomprese in quelle di ma-nutenzione ordinaria. Pertanto, occorre te-ner conto del carattere assorbente della ca-tegoria “superiore” rispetto a quella “inferio-re”, al fine dell’esatta individuazione degliinterventi da realizzare e della puntuale ap-plicazione delle disposizioni in commento.

Eliminazione delle barriere architettoniche(legge 9 gennaio 1989, n. 13 e D.M. 14 giu-gno 1989, n. 236)Trattasi di opere che possono essere rea-lizzate sia sulle parti comuni che sulleunità immobiliari e si riferiscono a diversecategorie di lavori: la sostituzione di finitu-re (pavimenti, porte, infissi esterni, termi-nali degli impianti), il rifacimento o l’ade-guamento di impianti tecnologici (serviziigienici, impianti elettrici, citofonici, im-pianti di ascensori), gli interventi di naturaedilizia più rilevante, quali il rifacimento di

scale ed ascensori, l’inserimento di rampeinterne ed esterne agli edifici e di servo-scala o piattaforme elevatrici. In linea ge-nerale le opere finalizzate all’eliminazionedelle barriere architettoniche sono inseri-bili nella manutenzione straordinaria.

Opere finalizzate alla cablatura degli edifici(legge 31 luglio 1997, n. 249)Le opere finalizzate alla cablatura degliedifici sono quelle previste dalla legge 31luglio 1997, n. 249, che ha concesso age-volazioni per realizzare, nelle nuove co-struzioni o in edifici soggetti ad integraleristrutturazione, antenne collettive o retivia cavo per distribuire la ricezione nellesingole unità abitative. Ai fini delle agevo-lazioni fiscali la tipologia di intervento am-missibile è limitata al caso di lavori, in edi-fici esistenti, che interconnettano tutte leunità immobiliari residenziali.Inoltre, possono essere oggetto di agevo-lazione fiscale gli interventi di cablaturadegli edifici per l’accesso a servizi telema-tici e di trasmissione dati, informativi e diassistenza, quali, ad esempio, la contabi-lizzazione dell’energia da centrali di teleri-scaldamento o di co-generazione, la te-leassistenza sanitaria e di emergenza.

Opere finalizzate al contenimentodell’inquinamento acustico(legge 26 ottobre 1995, n.447 e D.P.C.M. 14novembre 1997)La normativa di riferimento è quella previ-sta dalla legge quadro sull’inquinamentoacustico, e dal recente D.P.C.M. 14 novem-bre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficia-le del 1° dicembre 1997, n. 280. Le opere fi-nalizzate al contenimento dell’inquinamen-to acustico possono essere realizzate anchein assenza di opere edilizie propriamentedette: (ad es. sostituzione di vetri degli in-fissi). In tal caso occorre acquisire idoneadocumentazione (ad es. scheda tecnica delproduttore) che attesti l’abbattimento dellefonti sonore interne o esterne all’abitazione,nei limiti fissati dalla predetta normativa.

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Opere finalizzate al risparmio energetico(legge 9 gennaio 1991, n. 10 e D.P.R. 26agosto 1993, n. 412)Le tipologie di opere ammesse ai beneficifiscali sono quelle previste dall’art.1 del de-creto del Ministro dell’Industria, del com-mercio e dell’artigianato del 15 febbraio1992 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del9 maggio 1992, n. 107. Anche le opere fi-nalizzate al risparmio energetico possonoessere realizzate in assenza di opere edili-zie propriamente dette e vale quanto dettoa proposito dell’inquinamento acustico.

Opere finalizzate alla sicurezza staticaed antisismica(legge 2 febbraio 1974, n. 64)La normativa tecnica regolamentare a cuifare riferimento è contenuta nel decreto delMinistro dei lavori pubblici, di concertocon il Ministro dell’interno, del 16 gennaio1996 pubblicato nel Supplemento Ordina-rio alla G.U. n. 29 del 5 febbraio 1996. Gliinterventi di messa in sicurezza statica equelli relativi all’adozione di misure antisi-smiche sono, in genere, riferiti ad opere diconsolidamento statico riconducibili allamanutenzione straordinaria o alla ristruttu-razione edilizia. Gli interventi possono in-teressare anche le strutture di fondazionenonché la rete dei servizi ed in particolareacquedotti, fognature, elettricità. Ma la leg-ge, oltre a disporre che gli interventi inquestione devono essere realizzati sulleparti strutturali degli edifici o complessi diedifici collegati strutturalmente e compren-dente interi edifici, stabilisce che nell’ambi-to dei centri storici essi “devono essere ese-guiti sulla base di progetti unitari e non susingole unità immobiliari”. La norma rendenecessario non solo la cooperazione traproprietari interessati, ma anche l’interven-to attivo degli enti locali. La rilevanza degliinterventi - che interessano edifici e am-bienti tutelati e chiamano direttamente incausa i comuni, anche per la necessità diintervenire, come si è detto, sulla rete deiservizi - non può, infatti, essere sottovalu-

tata. Pertanto, è da ritenere che, ai fini del-l’applicazione della disposizione, debbanoessere i privati, di norma, a predisporre“progetti unitari”, ed a sottoporli all’esamedel comune, per una approvazione di tipo“edilizio": ovverosia mediante una conces-sione, stante che non si tratta, nel caso inesame, di piano urbanistico. Ma non puòessere esclusa l’iniziativa dei comuni, inte-sa a fornire, quanto meno, le linee di indi-rizzo per la formazione dei progetti unitari.È appena il caso di rilevare che le disposi-zioni in questione, per ovvi motivi tecnicied esecutivi, deve essere estesa a tutti i ca-si di miglioramento o di adeguamento del-la sicurezza statica ed antisismica, doven-do interpretare l’ulteriore specificazionedel legislatore nel caso dei centri storici co-me una indicazione di metodo circa la par-ticolare cautela da tenere nel caso di edifi-ci realizzati con tecnologie e materiali og-gi non utilizzati correntemente.

Interventi di messa a norma degli edifici(legge 5 marzo 1990, n. 46 e legge 6 di-cembre 1971, n. 1083)La normativa regolamentare di riferimento,nel caso degli impianti tecnologici, è quellaprevista dal D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447,pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 feb-braio 1992, n. 38. Ai fini del beneficio fisca-le sono richiamate le norme applicabili alleunità immobiliari abitative e alle relative par-ti comuni, soggette all’applicazione dellalegge 46/1990, Si tratta, quindi, di interventiche riguardano la pluralità degli impiantitecnologici dell’abitazione meglio individua-ti all’articolo 1 della legge 46/1990 e definitinel successivo regolamento attuativo. Sonoquindi compresi tutti gli interventi effettuatie debitamente dotati di certificato di confor-mità, rilasciato da soggetti abilitati, anche sedi entità minima, indipendentemente dallacategoria edilizia di intervento edilizio.

Opere interneLa definizione di “opere interne” si riferi-sce, come è noto, alle diverse categorie ru-

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bricate nell’art. 31 della legge 457/1978, lecui caratteristiche principali ed unificantisono, in sintesi, l’assenza di alterazionedell’aspetto esterno degli edifici, nonché lanatura di interventi edilizi che non com-portino trasformazioni urbanistiche, ogget-to di concessione edilizia. Sulla natura ed ilimiti delle opere interne è intervenuta lalegge n. 662/1996, all’art. 2, comma 60,laddove si assoggettano a denuncia di ini-zio attività le opere interne di singole unitàimmobiliari che non comportino modifi-che della sagoma e dei prospetti e non re-chino pregiudizio alla statica dell’immobi-le. Si tratta di una definizione che chiarisceil limite delle potenzialità dell’intervento“interno” il quale, in conformità del titoloabilitativo necessario, non deve eccedere illimite dell’intervento meramente edilizio,potendosi realizzare, quindi, opere com-prese nella manutenzione straordinaria odi restauro e risanamento conservativo,anche connesse con opere di manutenzio-ne ordinaria. Pur non essendo espressa-mente citata nell’articolo 1 della legge449/1997, è evidente come la modalità diintervento in commento riguardi la mag-gior parte delle opere eseguibili all’internodi una singola unità immobiliare, per lequali le opere stesse devono essere consi-derate nell’insieme della categoria di inter-vento edilizio di maggior rilievo, comeidentificata all’art. 31 della legge 457/1978.

Parcheggi pertinenziali(legge 24 marzo 1989, n. 122)La legge 24 marzo 1989, n. 122 e successi-ve modificazioni, relativa a disposizioni inmateria di parcheggi, consente, anche inderoga agli strumenti urbanistici ed ai re-golamenti edilizi vigenti, la realizzazionedi parcheggi, in due condizioni:a) a privati proprietari di immobili (comma1), nel sottosuolo degli stessi e nei locali alpiano terreno, oppure nel sottosuolo diaree private esterne agli edifici, purché ciònon sia in contrasto con i piani urbani deltraffico e nel rispetto dell’uso della superfi-

cie soprastante e con la tutela dei corpiidrici;b) su aree pubbliche (comma 4), per lequali le amministrazioni comunali indivi-duano privati o società cooperative con-cessionari del diritto di superficie, i quali,in conformità al piano urbano dei par-cheggi, realizzano parcheggi in superficieo interrati, da “destinare a pertinenza diimmobili privati”.La norma ha origine dalla riscontrata caren-za di parcheggi, sia privati che pubblici, econsente, con una serie di agevolazioni dinatura regolamentare e finanziaria la pro-mozione degli interventi di realizzazione diimmobili destinati a parcheggio. In ambe-due le fattispecie la legge prevede l’obbligodi pertinenzialità ad una unità immobiliaree di inalienabilità della pertinenza dall’im-mobile principale, essendo considerato ilparcheggio spazio “asservito”, indispensa-bile all’uso dell’unità immobiliare. In gene-re, le amministrazioni locali hanno impostoun limite massimo di distanza del parcheg-gio dall’unità immobiliare da asservire.Ciò premesso, è evidente che l’ipotesi a)non comporta particolari problemi inter-pretativi, ed è, quindi, consentito usufruiredei benefici fiscali sia per interventi di rea-lizzazione di parcheggi che per opere direcupero degli stessi, purché esista o ven-ga creato un vincolo di pertinenzialità conuna unità immobiliare abitativa. Viceversa,nel caso dell’ipotesi b), la detrazione puòessere concessa se ricorrono contempora-neamente le seguenti condizioni:1. qualora si sia instaurato un rapporto diproprietà o di patto di vendita di cosa fu-tura del parcheggio realizzato o in corso direalizzazione da parte di un contribuentesoggetto all’Irpef;2. qualora vi sia un vincolo di pertinenzia-lità con una unità immobiliare, di proprietàdel contribuente soggetto all’Irpef, oppu-re, se il parcheggio è in corso di costruzio-ne, vi sia una obbligazione per la creazio-ne di un vincolo di pertinenzialità con unimmobile esistente;

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3. qualora siano contabilizzati distintamen-te i costi imputabili alla sola realizzazionedei parcheggi, e quelli relativi ai costi ac-cessori, non ammissibili a beneficio fiscale.Nella ipotesi sopra descritta, appare evi-dente che la comunicazione all’Ufficio fi-nanziario da parte del contribuente sogget-to all’Irpef può intervenire successivamen-te all’inizio dei lavori, iniziati, dal conces-sionario. Al concessionario, quindi, è fattoobbligo di fornire la documentazione da al-legare alla richiesta di detrazione fiscale.

3.4. Titoli abilitativiPer l’abilitazione alla realizzazione degli in-terventi di recupero, la legge non prevedeprocedure speciali o semplificate. Pertanto,procedure e procedimenti sono quelli stabi-liti dalle normative - a tutti i livelli - vigenti.È, tuttavia, appena il caso di sottolinearel’opportunità che i comuni e gli altri enti eduffici competenti adottino comportamentiidonei a rendere più agevole l’attuazionedella nuova normativa. Non è da sottovalu-tare, infatti, la potenzialità delle disposizionidi legge di creare sinergie tra lo Stato - attra-verso i benefici fiscali - e i comuni - che pos-sono operare sulle aliquote ICI - per incenti-vare, da parte dei privati, il recupero di am-pie zone del patrimonio edilizio esistente.Comunque, a solo titolo indicativo, e salva lanecessità di verificare le indicazioni dellenorme e dei regolamenti locali, si riportano,qui di seguito, i titoli abilitativi necessari inrelazione alle varie categorie di intervento:– la manutenzione ordinaria non necessi-ta di alcun titolo abilitativo o comunicazio-ne all’amministrazione comunale;– la manutenzione straordinaria e il re-stauro e risanamento conservativo sonosoggetti, nel caso di immobili non vincolatida leggi di tutela ambientale o monumenta-le, alla denuncia di inizio attività, previstadall’art. 2, comma 60, della legge 23 dicem-bre 1996, n. 662. Viceversa, nel caso di im-mobili soggetti a tutela, oltre all’acquisizio-ne del nullaosta di compatibilità delle ope-re da realizzare con la tutela del bene, è ne-

cessario presentare istanza di autorizzazio-ne edilizia, ai sensi dell’art. 48 della legge457/1978 e dell’art. 7 della legge 25 marzo1982, n. 94. In tale ultimo caso, tuttavia, il ri-lascio dell’autorizzazione edilizia dovrà av-venire in forma esplicita, non essendo pre-vista dalle norme citate, la formazione del“silenzio - assenso” sulle domande di auto-rizzazione edilizia che riguardino opere daeseguire su immobili soggetti a tutela;– la ristrutturazione edilizia è sottoposta alrilascio di concessione edilizia, tramite laprocedura stabilita nell’art. 4 della legge 4dicembre 1993, n. 493 e successive modifi-che ed integrazioni.Ai fini dell’individuazione del corretto tito-lo abilitativo per l’esecuzione delle opereda utilizzare per l’esecuzione delle mede-sime, le tipologie di intervento di seguitodescritte, devono, quindi, essere inseritenella categoria descritta all’art. 31 della leg-ge n. 457/1978, in base ad una verificaconcreta tra gli interventi da effettuare e lapossibile natura degli stessi.

4. Spese che danno diritto alla detra-zione e disciplina della detrazioned’imposta

Come già precisato le spese sostenute, ri-spettivamente, nei periodi di imposta 1998 e1999 per la realizzazione degli interventielencati nel paragrafo precedente, e rimasteeffettivamente a carico, danno diritto ad unadetrazione del 41 per cento dall’Irpef dovutaper gli stessi anni e l’importo massimo dellesuddette spese, sul quale è possibile calcola-re la detrazione, non può superare, per cia-scun avente diritto, il limite complessivo di150 milioni per ogni unità immobiliare sullaquale sono realizzati gli interventi.Ai fini della imputazione delle spese di cuitrattasi la disposizione in commento fa rife-rimento alle spese sostenute e, quindi, alcriterio di cassa, nel senso che occorre ave-re riguardo al loro effettivo pagamento. Ilmomento del pagamento può anche cade-

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re in un periodo d’imposta diverso, antece-dente o successivo, a quello in cui sonocompletati i lavori o è emessa la fattura. Alriguardo si precisa che, relativamente agliinterventi eseguiti sulle parti comuni di edi-fici residenziali, ovvero su unità immobilia-ri residenziali di proprietà di uno dei sog-getti di cui all’articolo 5 del Tuir, rileva, ai fi-ni dell’imputazione al periodo d’imposta, ladata in cui l’amministratore o altro soggettoincaricato procede al pagamento delle spe-se. Resta fermo, ovviamente, relativamentealle parti comuni, che ciascun condominopuò calcolare la detrazione tenendo contodelle sole quote effettivamente pagate alcondominio entro la fine del periodo d’im-posta. Così, ad esempio, se il pagamentodelle spese da parte dell’amministratore èavvenuto nel corso del 1998, ciascun con-domino, con riferimento al periodo d’impo-sta relativo a detto anno, può calcolare ladetrazione sulla parte di spese dal medesi-mo versate a tale titolo, in base alla riparti-zione millesimale e alla delibera assemblea-re. In tal modo rilevano i versamenti even-tualmente anticipati nel 1997 per consenti-re all’amministratore di procedere nel 1998al pagamento delle spese per gli interventieffettuati, mentre restano escluse le quotenon versate dal condomino entro il 31 di-cembre 1998 anche se l’amministratore haprovveduto al pagamento.Tra le spese che danno diritto alla detra-zione, nel limite già esposto, rientrano lespese per:– progettazione dei lavori;– acquisto di materiali;– esecuzione dei lavori;– altre prestazioni professionali richiestedal tipo di intervento;– relazione di conformità degli stessi alleleggi vigenti;– perizie e sopralluoghi;– imposta sul valore aggiunto, imposta dibollo e diritti pagati per le concessioni, leautorizzazioni, le denunzie di inizio lavori;– oneri di urbanizzazione;– altri eventuali costi strettamente inerenti

la realizzazione degli interventi e gli adem-pimenti posti dal regolamento di attuazio-ne delle disposizioni in esame.Non rientrano, invece, tra le spese chedanno diritto alla detrazione, gli interessipassivi pagati per mutui (o anticipazioni,scoperti di conto corrente, etc.) eventual-mente stipulati per sostenere le spese pergli interventi di recupero edilizio, né i co-sti di trasloco e di custodia in magazzinodei mobili per tutto il periodo di esecuzio-ne dei lavori di ristrutturazione.Una considerazione va svolta con riferi-mento alla disposizione contenuta nell’art.23 della legge n. 392 del 1978, la quale pre-vede che, in caso di esecuzione di lavori diristrutturazione su immobili concessi in lo-cazione, il proprietario ha diritto a ripetereall’inquilino il 5 per cento all’anno quale in-teresse legale. Al riguardo va precisato chetale previsione non esplica alcun effetto aifini del limite di 150 milioni. Infatti l’impor-to imputato all’inquilino entra a comporreil canone di locazione, che il proprietario,osservando le disposizioni contenute nel-l’articolo 129 del Tuir assoggetta a tassazio-ne quale reddito del fabbricato.La detrazione spettante va ripartita in quo-te costanti nell’anno in cui sono sostenutele spese e nei quattro periodi d’impostasuccessivi. In alternativa, il contribuentepuò scegliere di ripartire la detrazione spet-tante in dieci quote annuali di pari impor-to. L’opzione, in base all’articolo 2 del re-golamento di attuazione, è effettuata irre-vocabilmente nella dichiarazione dei reddi-ti relativa all’anno in cui sono sostenute lespese. L’importo della quota di detrazionespettante per ciascun periodo d’imposta,non fruito in uno degli anni perché supe-riore all’imposta dovuta per lo stesso anno,non può essere cumulato con la quotaspettante per un altro periodo d’imposta,non può essere richiesto in diminuzionedalle imposte dovute per l’anno successivoe non può essere richiesto a rimborso, néutilizzato in compensazione ai sensi del-l’articolo 17 del D.Lgs. n. 241 del 1997.

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In base a quanto disposto dal comma 7dell’articolo 1 in esame, in caso di vendi-ta dell’unità immobiliare sulla quale sonostati realizzati gli interventi elencati nelparagrafo precedente, le quote di detra-zioni non utilizzate in tutto o in parte dalvenditore spettano per i rimanenti perio-di d’imposta all’acquirente persona fisicadell’unità immobiliare. In pratica, il legi-slatore ha voluto stabilire che in caso divendita dell’unità immobiliare prima cheil venditore abbia fruito di tutte o di al-cune delle quote di detrazione spettantiper i singoli periodi d’imposta la detra-zione, invece di rimanere attribuita alsoggetto che ha posto in essere gli inter-venti si trasferisca all’acquirente. La rea-lizzazione degli interventi, aumentando ilvalore dell’immobile ne ha influenzato ilprezzo di acquisto ed ha comportato unatraslazione dell’onere economico soste-nuto per la realizzazione degli interventistessi e il pagamento delle imposte con-seguenti al passaggio di proprietà. Tenu-to conto della finalità perseguita dal legi-slatore, al fine di evitare che situazionianaloghe abbiano un diverso trattamentofiscale, che si tradurrebbe in una discri-minazione di alcuni tipi di passaggi diproprietà, si deve ritenere che, benché illegislatore abbia utilizzato il termine“vendita” la disposizione possa trovareapplicazione in tutte le ipotesi in cui si hauna cessione dell’immobile e, quindi, an-che nelle cessioni a titolo gratuito. Per-tanto, anche in caso di decesso del con-tribuente la detrazione che non può es-sere più fruita dal deceduto si trasmetteagli eredi del contribuente deceduto edin caso di donazione è attribuita al dona-tario. Analoghe considerazioni non pos-sono essere svolte nell’ipotesi in cui ladetrazione spetti al detentore dell’immo-bile (ad esempio, l’inquilino o il como-datario) in quanto lo stesso continua adavere diritto alla detrazione anche se ladetenzione cessa, mentre la detrazionestessa non si trasmette agli eredi.

5. Cumulabilità con altre agevolazioni

Per espressa previsione normativa, gli effet-ti derivanti dalle disposizioni in esame sonocumulabili con le agevolazioni già previsteper gli immobili oggetto di vincolo ai sensidella legge 1° giugno 1939, n. 1089 e suc-cessive modificazioni, ridotte nella misuradel 50 per cento.Al riguardo si precisa in primo luogo che iltermine “ridotte” risulta riferito alle “age-volazioni” e pertanto la riduzione al 50 percento riguarda evidentemente le agevola-zioni previste per gli immobili vincolati aisensi della citata legge n. 1089 del 1939.Inoltre, si deve ritenere che il legislatoreabbia inteso richiamare le altre agevolazio-ni per gli immobili storici e artistici già pre-viste in materia di Irpef (non quelle dispo-ste ai fini di altre imposte) e ciò al solo fi-ne di ridurre al 50 per cento l’importo spet-tante per le agevolazioni medesime. Si de-ve ritenere, pertanto, che il principio dellariduzione al 50 per cento sia applicabilesoltanto alle agevolazioni previste per gliimmobili storici e artistici e non ad altreagevolazioni come, ad esempio alle spesedi deambulazione, locomozione e solleva-mento di portatori di menomazioni funzio-nali permanenti con ridotte o impedite ca-pacità motorie, che costituiscono spesa sa-nitaria che dà diritto ad una detrazione aisensi dell’art. 13-bis, comma 1, lettera c),del Tuir, anche se talune di esse potrebbe-ro essere comprese contemporaneamentenell’intervento relativo al superamentodelle barriere architettoniche.Per quanto riguarda le altre agevolazionivigenti in materia di immobili vincolati inmateria di Irpef queste sono contenute, ingenerale, nell’articolo 13-bis, comma 1, let-tera g), del Tuir. La citata disposizione pre-vede, infatti, quale onere che dà diritto aduna detrazione d’imposta, le spese soste-nute dai soggetti obbligati alla manuten-zione, protezione o restauro delle cosevincolate ai sensi della legge 1° giugno1939, n. 1089 e nel decreto del Presidente

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della Repubblica 30 settembre 1963,n. 1409, nella misura rimasta a carico.Va, inoltre, sottolineato che l’articolo 12,comma 2, della stessa legge 27 dicembre1997, n. 449 stabilisce che il contributoeventualmente concesso ai soggetti dan-neggiati per effetto degli eventi sismici ve-rificatisi nel settembre e nell’ottobre 1997nelle regioni Umbria e Marche, corrispon-dente all’ammontare dell’Iva pagata a titolodi rivalsa, in relazione all’acquisto e all’im-portazione di beni utilizzati e di servizi, an-che professionali, ricevuti per la riparazio-ne o la ricostruzione degli edifici o delleopere pubbliche distrutti o danneggiati,non preclude il diritto a fruire della detra-zione del 41 per cento in commento, per-tanto, le spese si considerano interamentesostenute, benché sia concesso un contri-buto a fronte del sostenimento delle stesse.È appena il caso di precisare che, in casodi erogazione di contributi, sovvenzioni,etc. per l’esecuzione degli interventi di cuial paragrafo 3, tali contributi devono esse-re sottratti interamente dalle spese soste-nute prima di effettuare il calcolo della de-trazione in quanto, come è stato precisato,le spese che rilevano ai fini di che trattasisono quelle rimaste effettivamente a cari-co. Qualora i contributi in questione sianoerogati in un periodo d’imposta successivoa quello in cui il contribuente fruisce delladetrazione, si applica la disposizione di cuiall’articolo 16, comma 1, lettera n-bis), delTuir, che prevede l’assoggettamento a tas-sazione separata delle somme conseguitea titolo di rimborso di oneri per i quali si èfruito della detrazione in periodi d’impostaprecedenti.

6. Adempimenti richiesti dal regola-mento di attuazione per fruire delladetrazione

Come già precisato, con decreto del Mini-stro delle finanze, di concerto con il Mini-stro dei lavori pubblici, emanato in forma

di regolamento sono state dettate le moda-lità di attuazione delle disposizioni in ras-segna. Rispettando le prescrizioni contenu-te nel comma 3 dell’articolo 1, le modalitàdi attuazione contengono, altresì, le proce-dure di controllo, da effettuare anche me-diante l’intervento delle banche, in funzio-ne del contenimento del fenomeno dell’e-vasione fiscale e contributiva, ovvero me-diante l’intervento delle aziende unità sani-tarie locali, in funzione dell’osservanza del-le norme in materia di tutela della salute edella sicurezza sul luogo di lavoro e neicantieri, previste dai decreti legislativi 19settembre 1994, n. 626 e 14 agosto 1996, n.494, e successive modificazioni e integra-zioni e fissano alcune cause di decadenzadal diritto alla detrazione d’imposta.L’articolo 1, comma 1, lettera a), del regola-mento di attuazione stabilisce che per frui-re della detrazione i contribuenti devonotrasmettere, mediante raccomandata, alCentro di servizio delle imposte dirette e in-dirette, una comunicazione concernente ladata in cui avranno inizio i lavori, redatta suapposito modulo approvato con decreto di-rigenziale. Tale decreto, che contiene anchel’individuazione dei centri di servizio com-petenti a ricevere la comunicazione, è pub-blicato in gazzetta ufficiale unitamente alregolamento stesso. A norma dello stessocomma 1, per i lavori iniziati prima dell’en-trata in vigore del regolamento, che, cometutti gli atti pubblicati nella gazzetta ufficia-le entra in vigore decorsi 15 giorni dalla da-ta della sua pubblicazione, la comunicazio-ne va effettuata entro 40 giorni dall’entratain vigore del regolamento stesso.Il modulo per effettuare la comunicazioneè reperibile gratuitamente presso gli ufficidelle Entrate e presso quelli del Territorio.Va precisato che, in base allo stesso articolo1, comma 1, lettera a), al modulo, che deverecare i dati catastali dell’immobile sul qualesono eseguiti i lavori (rilevabili dai certificaticatastali o dagli atti di acquisto) o gli estremidella domanda di accatastamento, vanno ob-bligatoriamente allegati in fotocopia:

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1. le abilitazioni amministrative richiestedalla vigente legislazione edilizia per l’ese-cuzione dei lavori e cioè, a seconda dellatipologia di lavori, la denuncia di inizio at-tività, l’autorizzazione o la concessione. Inmerito alla corrispondenza tra le categoriedi intervento come definite all’articolo 31della legge 5 agosto 1978, n. 457 e il rela-tivo titolo abilitativo per l’esecuzione dellestesse, si rinvia a quanto già esposto alpunto 3.5, ribadendo la necessità di ope-rare il coordinamento tra la normativa na-zionale e quella regionale e comunale inmerito alle diverse possibilità di interventoammesse o limitate all’interno degli stru-menti urbanistici e nei regolamenti edilizi.è sufficiente inoltrare fotocopia della de-nuncia di inizio di attività, dell’autorizza-zione o della concessione edilizia. Nel ca-so della manutenzione ordinaria, non es-sendo previsto alcun titolo abilitativo, etrattandosi solo del caso di intervento sul-le parti comuni, è sufficiente inoltrarequanto indicato al successivo punto 4;2. la fotocopia della domanda di accatasta-mento in mancanza dei dati catastali. Per ifabbricati rurali che hanno perso i requisi-ti di ruralità e non ancora accatastati in for-za dell’articolo 14, comma 13, della leggen. 449 del 1997, la copia della domanda diaccatastamento deve essere trasmessa nonappena presentata;3. la fotocopia delle ricevute di pagamen-to dell’Ici relativa all’anno 1997, se dovuta.Non va allegata la copia, ad esempio, se lacomunicazione è trasmessa dall’inquilinoo dal possessore che nel 1997 non era te-nuto al pagamento dell’Ici in quanto nonpossedeva l’immobile;4. la fotocopia della delibera assembleareche ha approvato l’esecuzione dei lavori(se si tratta di interventi che richiedono lapreventiva delibera assembleare) e dellatabella millesimale relativa alla ripartizionedelle spese in caso di interventi di recupe-ro effettuati su parti comuni di edifici resi-denziali, indicate al paragrafo 3. Qualorasuccessivamente alla trasmissione della ta-

bella millesimale di ripartizione delle spe-se l’importo preventivato venga superato,è necessario spedire la nuova tabella di ri-partizione delle spese all’ufficio che ha ri-cevuto la comunicazione e non va tra-smesso nuovamente il modulo relativo al-la comunicazione di inizio lavori già pre-sentato preventivamente;5. la dichiarazione del possessore di con-senso all’esecuzione dei lavori, in caso dilavori eseguiti dal detentore dell’immobile,se diverso dal coniuge, dai figli e dai geni-tori conviventi.La lettera b) dell’articolo 1, comma 1, delregolamento prevede l’attivazione della vi-gilanza in materia di sicurezza dei cantieri.Dispone, infatti, che per poter fruire delladetrazione è necessario inoltrare preventi-vamente alla ASL, competente nel territo-rio in cui si svolgono i lavori, una comuni-cazione con raccomandata A.R., nella qua-le sono riportate le seguenti informazioni:a) ubicazione dei lavori da effettuare ecommittente;b) natura delle opere da realizzare;c) impresa esecutrice delle opere e assun-zione di responsabilità, da parte dell’im-presa, di aver adempiuto a tutti gli obbli-ghi imposti dalla normativa vigente in ma-teria di sicurezza del lavoro e in materia dicontribuzione del lavoro;d) data di inizio dei lavori.L’articolo 1, comma 1, lettera c), del rego-lamento impone al contribuente, ai sensidell’articolo 3, comma 4, del D.P.R. 29 set-tembre 1973, n. 600, di conservare ed esi-bire, a richiesta degli uffici finanziari, lefatture o le ricevute fiscali comprovanti lespese di realizzazione degli interventielencati al paragrafo 3 e la ricevuta del bo-nifico bancario mediante il quale è statoeseguito il pagamento. Se le cessioni di be-ni e le prestazioni di servizi sono effettua-te da soggetti non tenuti all’osservanzadelle disposizioni di cui al D.P.R. 26 set-tembre 1972, n. 633, la prova delle spesepuò essere costituita da altra idonea docu-mentazione. Al riguardo, è opportuno pre-

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cisare che i documenti giustificativi dellespese devono essere intestati al soggetto oai soggetti che intendono fruire della de-trazione. In caso di spese sostenute da unodei soggetti di cui all’articolo 5 del Tuir, lefatture o ricevute devono essere a questiintestate e, in caso di spese relative alleparti comuni, i documenti giustificativi de-vono essere intestati al condominio.In base all’articolo 1, comma 1, lettera d),del regolamento, in caso di lavori il cui im-porto complessivo supera la somma di lire100 milioni, va trasmessa, entro il termine dipresentazione della dichiarazione dei reddi-ti del periodo d’imposta in cui sono esegui-ti i lavori il cui importo supera il predetto li-mite, anche una dichiarazione di esecuzio-ne dei lavori sottoscritta da un soggettoiscritto negli albi degli ingegneri, architetti egeometri ovvero da altro soggetto abilitatoall’esecuzione degli stessi. Tale dichiarazio-ne va comunque trasmessa all’ufficio cheha ricevuto la comunicazione e non è ne-cessario trasmettere nuovamente il modulorelativo alla comunicazione di inizio lavorigià presentato preventivamente.L’articolo 1, comma 3, del regolamento sta-bilisce che per poter fruire della detrazio-ne è necessario che le spese siano pagateesclusivamente mediante bonifico banca-rio dal quale risulti:– la causale del versamento;– il codice fiscale del beneficiario della de-trazione;– il numero di partita Iva o il codice fisca-le del soggetto a favore del quale il bonifi-co è effettuato.Per quanto riguarda il codice fiscale delbeneficiario della detrazione, si precisache in caso di comproprietà, contitolaritàdel diritto reale o di coesistenza di più di-ritti reali, in presenza di più soggetti cheintendono fruire della detrazione relativa-mente agli stessi interventi, il bonifico de-ve recare l’indicazione del codice fiscale ditutti i soggetti che intendono fruire delladetrazione. Per gli interventi realizzati dasoggetti di cui all’articolo 5 del Tuir va in-

dicato il codice fiscale del soggetto stessoe di quello che provvede al pagamento.Per gli interventi realizzati su parti comunidi edifici residenziali il bonifico deve reca-re il codice fiscale dell’amministratore delcondominio o di uno qualunque dei con-domini che provvede al pagamento, non-ché quello del condominio.L’articolo 3 del regolamento prevede cheai fini dei controlli concernenti la detrazio-ne, le banche presso le quali sono dispostii bonifici devono comunicare al centro diservizio competente a ricevere la comuni-cazione, entro il 31 luglio dell’anno suc-cessivo a quello di effettuazione del boni-fico, gli elenchi dei beneficiari della detra-zione e dei destinatari dei pagamenti.

7. Decadenza dai benefici

L’articolo 4 del regolamento di attuazionestabilisce che la detrazione non viene rico-nosciuta e, quindi, l’importo eventualmen-te fruito dal contribuente è recuperato da-gli uffici finanziari nelle seguenti ipotesi:– la comunicazione di inizio dei lavori nonè trasmessa preventivamente al Centro diServizio delle imposte dirette e indirette,ovvero, per i lavori iniziati prima dell’en-trata in vigore del regolamento di attuazio-ne, la comunicazione non è trasmessa en-tro 40 giorni dall’entrata in vigore del re-golamento stesso;– la comunicazione è priva dei dati cata-stali dell’immobile sul quale sono eseguitii lavori o degli estremi della domanda diaccatastamento;– non vengono allegate le abilitazioni am-ministrative richieste dalla vigente legisla-zione edilizia per l’esecuzione dei lavori ecioè, a seconda della tipologia di lavori, ladenuncia di inizio attività, l’autorizzazioneo la concessione. Al riguardo si rinvia aquanto chiarito nel paragrafo precedente;– in mancanza dei dati catastali, non è al-legata copia della domanda di accatasta-mento, esclusi i fabbricati rurali che hanno

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perso le caratteristiche di ruralità e non so-no ancora accatastati in forza del citato ar-ticolo 14, comma 13, della legge n. 449 del1997, per i quali la copia della domanda diaccatastamento deve essere trasmessa nonappena presentata;– non sono allegate le copie delle ricevutedi pagamento dell’Ici relativa all’anno1997, se dovuta;– non è allegata copia della delibera as-sembleare e della tabella millesimale rela-tiva alla ripartizione delle spese in caso diinterventi di recupero effettuati su parti co-muni di edifici residenziali, o successiva-mente non è trasmessa la copia della nuo-va tabella di ripartizione delle spese se di-versa da quella preventiva;– non è allegata la dichiarazione del pos-sessore di consenso all’esecuzione dei la-vori, in caso di lavori eseguiti dal detento-re dell’immobile se diverso dal coniuge,dai figli e dai genitori conviventi;– non è trasmessa, in caso di lavori il cuiimporto complessivo supera la somma dilire 100 milioni, la dichiarazione di esecu-zione dei lavori sottoscritta da un soggettoiscritto negli albi degli ingegneri, architettie geometri ovvero da altro soggetto abili-tato all’esecuzione degli stessi;– non è stata effettuata preventivamente lacomunicazione alla ASL, al fine di attivarela vigilanza in materia di sicurezza dei can-tieri, della data di inizio lavori;– non sono conservate e trasmesse ed esi-bite, a richiesta degli uffici finanziari, le fat-ture o le ricevute fiscali idonee a compro-vare il sostenimento delle spese di realizza-zione degli interventi elencati al paragrafo 3da parte del soggetto che fruisce della de-trazione, oppure non è conservata e tra-smessa o esibita, a richiesta degli uffici fi-nanziari, la ricevuta del bonifico bancarioattraverso il quale è stato eseguito il paga-mento, ovvero questo risulta intestato a unsoggetto diverso da quello che fruisce delladetrazione, salvo quanto specificato per gliinterventi realizzati dai soggetti indicati nel-l’articolo 5 del Tuir e sulle parti comuni. Se

le cessioni di beni e le prestazioni di servi-zi sono effettuate da soggetti non tenuti al-l’osservanza delle disposizioni di cui alD.P.R. 26 settembre 1972, n. 633, va conser-vata altra idonea documentazione;– il pagamento non è stato effettuato me-diante bonifico bancario;– siano eseguite opere edilizie difformi daquelle comunicate all’ufficio finanziariocompetente;– siano violate le norme in materia di tute-la della salute e della sicurezza sul luogodi lavoro e nei cantieri, nonché obbliga-zioni contributive accertate dagli organicompetenti e comunicate alla DirezioneRegionale delle entrate territorialmentecompetente.È appena il caso di precisare che la man-cata allegazione dei documenti o l’inesattacompilazione del modello di comunicazio-ne comporta la decadenza dal diritto alladetrazione soltanto se il contribuente, invi-tato a regolarizzare la comunicazione, nonottemperi entro il congruo termine indica-to dall’ufficio.In merito alle opere edilizie difformi oc-corre fare una precisazione. Si possono di-stinguere, anche ai fini della legge in com-mento ed in relazione alla decadenza pre-vista in caso di realizzazione di opere edi-lizie difformi due situazioni:a) la realizzazione di opere edilizie nonrientranti nella corretta categoria di inter-vento, per le quali sarebbe stato necessarioun titolo abilitativo diverso da quello inpossesso, quali, ad esempio, opere sogget-te a concessione edilizia erroneamente con-siderate in una denuncia d’inizio di attività,ma, tuttavia, conformi agli strumenti urba-nistici ed ai regolamenti edilizi. Il caso inesame non può essere considerato motivodi decadenza dai benefici fiscali, purché ilrichiedente metta in atto il procedimento disanatoria previsto nelle normative vigenti;b) la realizzazione di opere difformi da tito-lo abilitativo ed in contrasto con gli strumentiurbanistici ed i regolamenti edilizi. Il caso inesame comporta la decadenza dai benefici

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fiscali, in quanto si tratta di opere non sana-bili ai sensi della vigente normativa.Qualora si ricada nella ipotesi a), al termi-ne della procedura di sanatoria è opportu-no comunicare all’Amministrazione finan-ziaria, integrando la comunicazione a suotempo inviata, l’avvenuto rilascio del titoloin sanatoria. Nel caso dell’ipotesi b), vice-versa, potranno essere attivati sistemi dicomunicazioni tra l’amministrazione finan-ziaria e le amministrazioni comunali, talida consentire a queste ultime, nell’ambitodell’attività di vigilanza di cui all’articolo 4e segg. della legge n. 47 del 1985, di tra-smettere all’amministrazione finanziariacopia dell’ordinanza di demolizione delleopere abusive, ai fini della declaratoriadella decadenza dai benefici fiscali.

8. Interventi effettuati nelle RegioniEmilia Romagna e Calabria negli an-ni 1996 e 1997

L’articolo 13, comma 3, della stessa leggen. 449 del 1997 stabilisce, tra l’altro, che ledisposizioni recate dall’articolo 1, commi1, 2 e 3, si applicano anche alle spese so-stenute nei periodi d’imposta 1996 e 1997,limitatamente agli interventi effettuati a se-guito degli eventi sismici verificatisi nelleregioni Emilia-Romagna e Calabria nell’an-no 1996 per il ripristino delle unità immo-biliari per le quali è stata emanata in se-guito al sisma ordinanza di inagibilità daparte dei comuni di pertinenza, ovveroche risultino inagibili sulla base di apposi-te certificazioni del Commissario delegatonominato, con ordinanza del Ministro peril coordinamento della protezione civile, aisensi dell’articolo 5 della legge 24 febbraio1992, n. 225. Le disposizioni dell’articolo 1richiamate sono quelle che prevedono:– la possibilità di calcolare, su un tettomassimo di 150 milioni per ciascuna unitàimmobiliare, la detrazione d’imposta del41 per cento per gli interventi edilizi illu-strati al paragrafo 3 (comma 1);

– l’obbligo di ripartire la detrazione in quotecostanti nell’anno in cui sono sostenute le spe-se e nei quattro successivi, ovvero di ripartirlain dieci rate di pari importo (comma 2);– l’emanazione del regolamento nel qualesono stabilite le modalità di attuazione del-le disposizioni dei commi 1 e 2, le proce-dure di controllo e le cause di decadenza(comma 3);– la possibilità per i comuni di deliberarel’esonero dal pagamento della tassa perl’occupazione di spazi ed aree pubblicheper la realizzazione degli interventi chedanno diritto alla detrazione del 41 percento.Ai fini dell’applicabilità delle disposizionicontenute nell’articolo 13, comma 3, inesame, valgono i chiarimenti forniti nei pa-ragrafi precedenti in merito all’articolo 1,comma 1 e seguenti, salvo quanto di se-guito specificato:a) è ammesso qualunque mezzo di paga-mento;b) relativamente alle spese sostenute nel1997, la detrazione, suddivisa, a scelta delcontribuente, in cinque o dieci rate di pariimporto, è fruita a partire dalla dichiara-zione dei redditi del 1997, presentata nel1998;c) qualora le spese siano state sostenuteanche nel 1996, i contribuenti devono pre-sentare, in aggiunta al modulo di cui al-l’articolo 1, corredato della documentazio-ne prescritta, un’apposita istanza, conte-nente l’indicazione del numero delle ratein cui intendono suddividere la detrazionee la richiesta di rimborso della prima rata,fino a concorrenza dell’imposta dovuta perlo stesso anno 1996. Per fruire delle rima-nenti quote della detrazione queste do-vranno essere indicate nella dichiarazionedei redditi, a partire da quella dei redditidel 1997, presentata nel 1998;d) non si applica la previsione contenutanel comma 7 dell’articolo 1, in base allaquale in caso di cessione dell’unità immo-biliare sulla quale sono stati realizzati gliinterventi illustrati al paragrafo 3, le detra-

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zioni non utilizzate dal cedente spettanoper i rimanenti periodi d’imposta all’acqui-rente persona fisica dell’unità immobiliare,stante il richiamo del citato art. 13, comma3, in commento soltanto all’art. 1, commi1, 2 e 3 della legge in esame.

9. Modalità di trasmissione e di compi-lazione della comunicazione

Con decreto dirigenziale è stato approvatoil modulo da utilizzare per la comunica-zione della data di inizio lavori concer-nenti gli interventi di recupero del patri-monio edilizio e di ripristino delle unitàimmobiliari dichiarate o considerate inagi-bili a seguito degli eventi sismici verificati-si nelle Regioni Emilia-Romagna e Cala-bria, al fine di fruire della detrazione d’im-posta del 41 per cento, e sono stati indivi-duati i Centri di Servizio delle imposte di-rette e indirette competenti a riceverlo. Ilmodulo deve essere compilato dai sogget-ti che possiedono o detengono, sulla basedi un titolo idoneo, l’immobile sul qualesono stati effettuati gli interventi e chehanno sostenuto le spese in questione, sele stesse sono rimaste a loro carico.In caso di comproprietà, contitolarità di di-ritti reali o di coesistenza di più diritti rea-li su uno stesso immobile, se più di uncontribuente, avendo sostenuto le spese,intende fruire della detrazione, il modulo,con allegata la documentazione, può esse-re trasmesso da uno soltanto di essi. Per gliinterventi su parti comuni di edifici resi-denziali e per quelli realizzati dai soggettiindividuati nell’articolo 5 del Tuir, deve es-sere trasmesso, dall’amministratore delcondominio o da uno qualunque dei con-domini, ovvero da uno dei soggetti di cuiall’articolo 5 del Tuir o da uno dei sogget-ti cui si imputano i redditi a norma dellostesso articolo, un unico modulo.Il modulo debitamente compilato, datato esottoscritto, corredato degli allegati, deveessere spedito, in busta chiusa di dimen-

sioni idonee a contenerlo senza piegarlo,per raccomandata e senza ricevuta di ritor-no, ai Centri di Servizio delle Imposte di-rette e indirette di seguito specificati:

Contribuenti con Centro di serviziodomicilio fiscale delle impostein comune della: dirette e indirette:

Regione Lombardia 20138 Milano, via M. delVascello, 14

Regione Toscana 40131 Bologna,via Marco Polo, 60

Regione Umbria 65100 Pescara,Via Rio Sparto, 52/B

Regione Puglia 70100 Bari,e Basilicata via Gentile, 52/B

Regione Emilia- 40131 Bologna,Romagna via Marco Polo, 60

Regione Liguria 16163 Genova,via Morego, 30

Regione Sicilia 90139 Palermo,via Konrad Roentgen, 3

Regioni Abruzzo, 65100 Pescara,Marche e Molise via Rio Sparto, 52B

Regione Lazio 00155 Roma,via F. Depero (La Rustica)

Regioni Campania 84194 Salerno,e Calabria via Uff. Finanziari

Regioni Piemonte 10093 Collegno (Torino),e Valle d’Aosta strada della Berlia, 20

Regione Trentino- 38100 Trento,Alto Adige viale Verona, 187

Regioni Veneto 30175 Marghera (Venezia),e Friuli-Venezia via G. De Marchi, 16Giulia

Regione Sardegna 09100 Cagliari,s.s. 554 - km 1,600località S. Lorenzo

Il modulo è predisposto per la lettura otti-ca e, pertanto, va compilato con la massi-ma chiarezza a macchina o a stampatello,utilizzando una penna biro nera o blu; ènecessario, inoltre:– riempire ogni casella con un solo carat-tere;– scrivere i caratteri all’interno delle caselle;– annerire la casella o segnare un trattinoorizzontale quando nel modello è richiestodi rispondere barrando la casella.Per quanto riguarda i dati del dichiarante,nell’apposita sezione devono essere indi-

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cati il codice fiscale e i dati anagrafici delsoggetto che trasmette la comunicazione;dovrà, inoltre, essere specificato, barrandola relativa casella, se il soggetto è “posses-sore” (cioè proprietario o titolare di altrodiritto reale, etc.) ovvero “detentore” (cioèlocatario, comodatario o soggetto cui siimputano i redditi a norma dell’articolo 5del Tuir, etc.) dell’immobile.In caso di interventi da parte di uno deisoggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, de-vono essere, invece, indicati il codice fi-scale e i dati anagrafici della persona fisicache trasmette il modulo e, nell’appositospazio, il codice fiscale del soggetto di cuiall’articolo 5 del Tuir; dovrà, inoltre, esse-re specificato, barrando la relativa casella,che il soggetto che trasmette la comunica-zione è un detentore dell’immobile.In caso di interventi su parti comuni di edi-fici residenziali, devono essere, invece, in-dicati il codice fiscale e i dati anagraficidella persona fisica che trasmette il modu-lo e, nell’apposito spazio, il codice fiscaledel condominio; dovrà, inoltre, essere spe-cificato, barrando la relativa casella, se ilsoggetto che trasmette la comunicazione èl’amministratore del condominio o uno deicondomini.Per quanto riguarda, invece, i dati dell’im-mobile, nell’apposita sezione devono esse-re indicati i dati relativi agli immobili suiquali sono eseguiti i lavori, rilevabili dalcertificato catastale o dall’atto di compra-vendita. In mancanza dei dati catastaliidentificativi dell’immobile, deve essere in-dicato se è stata presentata domanda di ac-catastamento, barrando la relativa casella.I dati relativi ai fabbricati rurali che conser-vano i requisiti di ruralità, sono rilevabilidalle certificazioni del catasto dei terreni.Non devono essere indicati i dati relativi aifabbricati rurali che hanno perso i requisi-ti di ruralità non ancora accatastati in forzadell’articolo 14, comma 13, della legge 27dicembre 1997, n. 449, che ha prorogato al31 dicembre 1998 il termine per procede-re l’accatastamento di detti fabbricati.

Se i lavori sono eseguiti dal locatario o dalcomodatario, devono essere indicati gliestremi di registrazione del contratto di lo-cazione o di comodato.Nel modulo, in apposita sezione, deve es-sere indicata la documentazione allegataalla comunicazione, barrando le relativecaselle. Per i fabbricati rurali che hannoperso i requisiti di ruralità e non ancora ac-catastati in forza del citato articolo 14, com-ma 13, della legge n. 449 del 1997, la copiadella domanda di accatastamento deve es-sere trasmessa non appena presentata.Dovrà, infine, essere indicato se è stata ef-fettuata la comunicazione dell’inizio dei la-vori alla Azienda sanitaria locale e la datadi inizio degli stessi.In calce al modello, infine, vanno appostela data e la firma.

10. Agevolazioni ai fini di altre imposte

I commi 4 e 5 dello stesso articolo 1 dellalegge n. 449 del 1997 prevedono ulterioriagevolazioni ai fini di altre imposte.In particolare, ai sensi del comma 4, richia-mato anche nella disposizione concernentegli interventi effettuati a seguito degli eventisismici nelle Regioni Emilia Romagna e Ca-labria i comuni possono deliberare l’esone-ro dal pagamento della tassa per l’occupa-zione di spazi ed aree pubbliche in relazio-ne all’effettuazione degli interventi che dan-no diritto alla detrazione del 41 per cento.In base al comma 5, invece, i comuni posso-no fissare aliquote agevolate dell’Ici, ancheinferiori al 4 per mille, a favore di proprietariche eseguono interventi volti al recupero diunità immobiliari inagibili o inabitabili o in-terventi finalizzati al recupero di immobili diinteresse artistico o architettonico localizzatinei centri storici, ovvero volti alla realizzazio-ne di autorimesse o posti auto anche perti-nenziali oppure all’utilizzo di sottotetti. L’ali-quota è applicabile limitatamente alle unitàimmobiliari oggetto degli interventi e per ladurata di tre anni dall’inizio dei lavori.

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CIRCOLARE n. 121/E dell’11 maggio 1998

Oggetto: Articoli 1 (commi 1, 2, 3, 6 e 7) e13 (comma 3) della legge 27 dicembre1997, n. 449.- Interventi di recupero delpatrimonio edilizio e di ripristino delleunità immobiliari dichiarate o considera-te inagibili in seguito agli eventi sismici ve-rificatisi nelle regioni Emilia Romagna eCalabria. Ulteriori chiarimenti.

1. Premessa

Nella Gazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana n. 60 del 13 marzo 1998 sono sta-ti pubblicati i decreti 18 febbraio 1998, n.41 (concernente il regolamento recantenorme di attuazione e procedure di con-trollo di cui all’articolo 1 della legge 27dicembre 1997, n. 449, in materia di de-trazioni per le spese di ristrutturazioneedilizia) e 6 marzo 1998 (di approvazio-ne, con le relative istruzioni, del moduloda utilizzare per trasmettere al Centro diServizio delle imposte dirette e delle im-poste indirette la comunicazione concer-nente la data di inizio lavori) nonché lacircolare 24 febbraio 1998, n. 57/E, delMinistero delle finanze e del Ministerodei lavori pubblici, illustrativa delle di-sposizioni riguardanti la detrazione del41% spettante per le spese sostenute pertaluni interventi di recupero del patrimo-nio edilizio e di ripristino delle unità im-mobiliari dichiarate o considerate inagi-bili in seguito agli eventi sismici verifica-tisi nelle regioni Emilia Romagna e Cala-bria.Considerato che, successivamente allapubblicazione dei citati atti amministra-tivi, sono pervenuti alcuni quesiti in me-rito ad aspetti particolari che interessanola materia di cui trattasi, con la presentecircolare vengono forniti ulteriori chiari-menti per consentire una uniforme ap-plicazione delle disposizioni in com-mento.

2. Soggetti ammessi ad usufruire delladetrazione

Con la richiamata circolare n. 57/E è statoprecisato che la detrazione ai fini dell’Irpefcompete, se hanno sostenuto le spese equeste sono rimaste effettivamente a lorocarico, al possessore o al detentore del-l’immobile sul quale sono eseguiti i lavorie cioè, al proprietario o al nudo proprieta-rio, al titolare di un diritto reale sullo stes-so (uso, usufrutto, abitazione), nonchè al-l’inquilino o al comodatario. È stato, inol-tre, specificato che tra i possessori dell’im-mobile sono compresi i soci di cooperati-ve non a proprietà indivisa, assegnatari dialloggi anche se non ancora titolari di mu-tuo individuale, mentre i soci di cooperati-ve a proprietà indivisa, assegnatari di al-loggi, sono compresi, tra i detentori del-l’immobile. Nella menzionata circolare èstato inoltre chiarito che il possessore odetentore dell’unità immobiliare residen-ziale può anche assumere la qualifica diimprenditore individuale, anche agricolo,se l’immobile relativo all’impresa sul qualevengono realizzati gli interventi non costi-tuisce bene strumentale per l’esercizio del-l’impresa né bene alla cui produzione o alcui scambio è diretta l’attività dell’impresamedesima.La stessa circolare ha precisato che la de-trazione trova, altresì, applicazione neiconfronti dei soggetti di cui all’articolo 5del Tuir, che producono redditi in formaassociata (cioè le società semplici, in nomecollettivo, in accomandita semplice e deisoggetti a questi equiparati, nonché delleimprese familiari), alle stesse condizionipreviste per gli imprenditori individualicon l’ulteriore precisazione che per l’indi-viduazione dei soggetti che hanno dirittoalla detrazione e dell’importo spettante,determinato sulla base delle quote di par-tecipazione, si osservano le previsioni con-tenute nello stesso articolo 5 del Tuir.Ciò premesso vengono ora forniti i se-guenti ulteriori chiarimenti.

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2.1. Familiari conviventiLa detrazione compete anche al familiareconvivente del possessore o detentoredell’immobile sul quale vengono effettua-ti i lavori, purché ne sostenga le spese (ibonifici di pagamento devono, quindi, es-sere da lui eseguiti e le fatture devono es-sere a lui intestate). A tale riguardo è op-portuno precisare che per familiari, ai finidelle imposte sui redditi, s’intendono, anorma dell’articolo 5, comma 5, del Tuir,il coniuge, i parenti entro il terzo grado egli affini entro il secondo grado. Va, inol-tre, chiarito che, in questa ipotesi, il titoloche legittima è costituito dall’essere “unfamiliare”, nel senso sopra chiarito, convi-vente con il possessore intestatario del-l’immobile. Non è richiesta l’esistenza diun sottostante contratto di comodato e,pertanto, nessun estremo di registrazioneva indicato nell’apposito spazio del mo-dulo di comunicazione dell’inizio dei la-vori che il soggetto che intende fruire del-la detrazione deve presentare al centro diservizio competente, né al predetto mo-dulo va allegata alcuna altra documenta-zione atta a comprovare tale situazione. Sifa tuttavia presente che la predetta docu-mentazione (consistente eventualmenteanche in una dichiarazione sostitutiva diatto notorio attestante i fatti in questione)dovrà invece essere esibita o trasmessa incaso di richiesta da parte dell’amministra-zione finanziaria. Si precisa, infine, chenella indicata ipotesi la detrazione compe-te, ferme restando le altre condizioni, an-che se le abilitazioni comunali risultanointestate al proprietario dell’immobile enon al familiare convivente che fruiscedella detrazione.

2.2. Futuro acquirenteLa detrazione compete, nel rispetto di tuttele altre condizioni previste, anche al pro-missario acquirente dell’immobile, immes-so nel possesso dell’immobile stesso, qua-lora detto soggetto esegua, a proprio cari-co, le spese per gli interventi agevolabili.

In tale ipotesi, per avere diritto alla detra-zione, è necessario che: a) sia stato rego-larmente effettuato un compromesso divendita dell’unità immobiliare; b) che perdetto compromesso sia effettuata la regi-strazione presso l’Ufficio del registrocompetente; c) gli estremi di registrazionesiano indicati nell’apposito spazio delmodulo di comunicazione dell’inizio deilavori che il promissario acquirente devepresentare al centro di servizio compe-tente. Non è richiesta l’autorizzazione adeseguire i lavori da parte del promittentevenditore e ciò in quanto l’autorizzazionestessa può ritenersi implicitamentre ac-cordata in conseguenza dell’anticipataimmissione nel possesso del futuro acqui-rente. È appena il caso di precisare che ladetrazione compete soltanto per le speserelative agli interventi di recupero e di ri-strutturazione effettuati sull’unità immobi-liare e che, pertanto, tali spese devono es-sere contabilizzate distintamente da quel-le relative all’acquisto dell’unità immobi-liare.

2.3. Opere eseguite da un imprenditoreedile su una propria abitazione

L’imprenditore edile che esegue dei lavoriagevolabili su una unità immobiliare tenutaa propria disposizione ha diritto alla detra-zione del 41% delle spese sostenute. Al ri-guardo si precisa che l’articolo 3, comma 3,del DPR n. 633 del 1972, prevede che co-stituiscono prestazioni di servizio verso cor-rispettivo anche quelle effettuate per usopersonale o familiare dell’imprenditore e,pertanto, nella predetta ipotesi l’imprendi-tore edile è tenuto, ai fini dell’Iva, a quanti-ficare l’importo dei lavori eseguiti secondoil valore normale e ad emettere la relativafattura.Analoga previsione non si rinviene ai finidella determinazione del reddito d’impre-sa; infatti l’articolo 53, comma 2, del cita-to Tuir stabilisce che tra i ricavi si com-prende il valore normale dei beni indicatinel comma 1 dello stesso articolo 53, de-

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stinati al consumo personale o familiaredell’imprenditore, assegnati ai soci o de-stinati a finalità estranee all’esercizio del-l’impresa, mentre su detto articolo non so-no menzionate le prestazioni di serviziorese per le stesse finalità. Pertanto, consi-derato che le predette prestazioni di servi-zio non rilevano nella determinazione delreddito d’impresa ne deriva, che le stessesono indeducibili ai fini del particolarereddito in quanto non inerenti all’attivitàsvolta.Tanto premesso si ritiene che l’imprendi-tore in questione ha diritto alla detrazionedel 41% sia relativamente all’acquisto deimateriali utilizzati per l’esecuzione deisuddetti lavori, sia per le spese sostenuteper il personale impiegato nonché, ovvia-mente, per le spese di interventi realizzatida altre imprese. Per quanto riguarda l’utilizzo di personaledella propria impresa, non è necessarioche le relative spese siano comprovate daun pagamento con bonifico poiché l’utiliz-zo risulterà comunque dalla contabilità te-nuta dall’imprenditore e dall’emissionedella fattura prevista dalla legislazione Iva.

2.4. Lavori eseguiti in proprioIl contribuente che esegue in proprio i la-vori ha comunque diritto alla detrazionedel 41%, sia pure limitatamente alle spesesostenute per l’acquisto dei materiali uti-lizzati.

2.5. Soci di cooperative a proprietà divisa ea proprietà indivisa

Come già detto, hanno diritto alla detra-zione del 41% anche i soci di cooperative,sia a proprietà divisa, in quanto possesso-ri dell’immobile, che a proprietà indivisa,in quanto detentori dell’immobile. Ciò pre-messo vengono di seguito forniti ulteriorichiarimenti.

2.5.1 Soci di cooperativa a proprietà divisaI soci di cooperative a proprietà divisa pergli interventi relativi alle singole unità im-

mobiliari possedute devono atteneresi alleistruzioni impartite per i possessori e,quindi, non devono allegare al modulo perla comunicazione all’Amministrazione fi-nanziaria della data di inizio dei lavori, ladichiarazione di consenso all’esecuzionedei lavori rilasciata dalla cooperativa.Per le spese effettuate sulle parti comunidell’edificio, comprese quelle di manu-tenzione ordinaria, il suddetto modulopuò essere inviato al Centro di servizio dauno qualunque dei soci ovvero dalla coo-perativa. In quest’ultimo caso, nello spa-zio del citato modulo riservato all’indica-zione del codice fiscale del condominiodeve essere indicato il codice fiscale del-la cooperativa. Devono inoltre essere os-servate le istruzioni e i chiarimenti fornitiper la realizzazione di opere sulle particondominiali, essendo irrilevante la circo-stanza che non sia formalmente costituitoun condominio e non sia stato nominatoun amministratore.Qualora invece i lavori siano eseguiti diret-tamente dalla cooperativa, i pagamenti daparte dei soci alla cooperativa devono av-venire tramite bonifico; per i lavori relativialle parti comuni degli edifici, i pagamentipossono essere effettuati tramite bonificooltre che dai singoli soci, direttamente dal-la cooperativa se commissionati a terzi e inquesto caso i relativi bonifici possono es-sere emessi a nome della cooperativa.Il possesso dell’unità immobiliare da partedel singolo socio deve almeno risultare dauno specifico verbale di assegnazione del-l’unità immobiliare da parte della coopera-tiva. Per avere diritto alla detrazione, è ne-cessario richiedere la registrazione delsuddetto verbale della cooperativa ed indi-care i relativi estremi nell’apposito spaziodel modulo di comunicazione all’ammini-strazione finanziaria dell’inizio dei lavori.

2.5.2 Soci di cooperative a proprietà indi-visa

Per gli interventi relativi alle singole unitàimmobiliari detenute, i soci di cooperative

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a proprietà indivisa devono osservare leistruzioni impartite per i detentori. Pertan-to tali soggetti devono allegare al modulodi comunicazione della data di inizio deilavori all’Amministrazione finanziaria an-che la dichiarazione di consenso all’ese-cuzione dei lavori rilasciata dalla coopera-tiva.Per le spese effettuate sulle parti comunidell’edificio, comprese quelle di manuten-zione ordinaria, il suddetto modulo puòessere inviato al Centro di servizio da unoqualunque dei soci ovvero dalla coopera-tiva. In quest’ultimo caso, nello spazio ri-servato all’indicazione del codice fiscaledel condominio deve essere indicato il co-dice fiscale della cooperativa. Devonoinoltre essere osservate tutte le istruzioni ei chiarimenti forniti per la realizzazione diopere sulle parti condominiali, essendo ir-rilevante la circostanza che non sia for-malmente costituito un condominio e nonsia stato nominato un amministratore.Qualora invece i lavori siano eseguiti diret-tamente dalla cooperativa, i pagamenti daparte dei soci alla cooperativa devono av-venire tramite bonifico; per i lavori relativialle parti comuni degli edifici i pagamentipossono essere effettuati tramite bonificooltre che dai singoli soci, direttamente dal-la cooperativa, se commissionati a terzi, ein questo caso i relativi bonifici possonoessere emessi a nome della cooperativa.La detenzione dell’unità immobiliare daparte del singolo socio deve almeno risul-tare a da uno specifico verbale della coo-perativa. Per avere diritto alla detrazione, ènecessario richiedere la registrazione delsuddetto verbale della cooperativa ed indi-care i relativi estremi nell’apposito spaziodel modulo di comunicazione dell’iniziodei lavori, che il soggetto che intende frui-re della detrazione deve presentare al cen-tro di servizio competente.

2.6. Unico proprietario di un intero edificioQualora un intero edificio sia possedutoda un unico proprietario e siano comun-

que in esso rinvenibili parti comuni a dueo più unità immobiliari distintamente acca-tastate, detto soggetto ha diritto alla detra-zione per le spese relative agli interventirealizzati sulle suddette parti comuni an-che se in questo caso, dal punto di vistagiuridico, non si configura la comunioneprevista dal codice civile. Infatti, tenutoconto che la detrazione, per espressa pre-visione legislativa, compete sia al posses-sore che al detentore dell’immobile, si ri-tiene che la locuzione utilizzata dal legi-slatore, “parti comuni di edificio residen-ziale di cui all’articolo 1117” del codice ci-vile, vada considerata in senso oggettivo enon soggettivo riferibile, pertanto, alle par-ti comuni a più unità immobiliari e non al-le parti comuni a più possessori.

3. Limite di spesa su cui calcolare la de-trazione

È stato già chiarito che il limite di spesa sucui applicare la percentuale del 41%, al finedi determinare la detrazione in esame, va ri-ferito alla persona fisica e alla singola unitàimmobiliare sulla quale sono stati effettuatigli interventi di recupero. Pertanto, se i la-vori sono eseguiti sia sull’abitazione che sul-la pertinenza dell’abitazione, il contribuentepuò calcolare la detrazione su un importomassimo di 300 milioni per ciascuno deglianni 1998 e 1999 qualora si tratti di unità im-mobiliari distintamente accatastate. Se, inve-ce, la pertinenza è accatastata unitamente al-l’abitazione e, quindi, è priva di rendita ca-tastale propria, trattandosi di una sola unitàimmobiliare il contribuente può calcolare ladetrazione d’imposta su un importo massi-mo di 150 milioni per ciascun anno.Va peraltro ribadito che la detrazione spet-ta anche nell’ipotesi in cui i lavori sonoeseguiti soltanto su una pertinenza di unaabitazione, autonomamente accatastata,senza che sull’abitazione stessa venga ese-guita alcuna opera. In tale ipotesi la detra-zione può essere calcolata su un importo

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massimo, per ciascun anno, di 150 milioni.Va, inoltre, chiarito che, ai fini dell’indivi-duazione del limite di spesa su cui calco-lare la detrazione, è necessario tener con-to del numero iniziale di unità immobiliarisul quale si eseguono i lavori. Pertanto,qualora vengono eseguiti interventi su unaunità immobiliare la detrazione spetta suun importo massimo di 150 milioni per cia-scun periodo d’imposta, anche se al termi-ne dei lavori saranno state realizzate due opiù unità immobiliari autonome.

4. Interventi che danno diritto alla de-trazione

Nella circolare 57/E è stato chiarito chedanno diritto alla detrazione le spese so-stenute per:a) interventi di manutenzione ordinaria estraordinaria, di restauro e di risanamentoconservativo nonché di ristrutturazioneedilizia realizzati sulle “parti comuni diedificio”, così come definite all’art. 1117del codice civile;b) interventi di cui alla precedente letteraa) - con l’esclusione della sola manuten-zione ordinaria - realizzati sulle “singoleunità immobiliari residenziali”.È stato precisato, inoltre, che si tratta degliinterventi di recupero del patrimonio edi-lizio esistente, di cui all’art. 31 della legge5 agosto 1978, n. 457, con esclusione, per-tanto, degli interventi di nuova costruzio-ne, salvo il caso di parcheggi pertinenzialie che gli interventi in questione devono ri-guardare edifici destinati alla residenza osingole unità immobiliari residenziali sitinel territorio dello Stato, rimanendo esclu-si gli edifici a destinazione produttiva,commerciale e direzionale. Per espressaprevisione normativa, è necessario, inol-tre, che gli edifici sui quali vengono realiz-zati gli interventi siano “censiti dall’ufficiodel catasto”, oppure sia stato chiesto l’ac-catastamento; e che sia stata pagata l’Iciper l’anno 1997, ove dovuta.

Va ribadito che danno diritto alla detrazio-ne gli interventi di recupero del patrimo-nio edilizio esistente con esclusione degliinterventi di nuova costruzione. In talecondizione ed in via generale si ritiene chepossono essere computati nella base dicalcolo della detrazione fiscale, nella mi-sura prevista dalla legge, i costi degli in-terventi di fedele ricostruzione degli edifi-ci demoliti, ferma restando, nel titolo abili-tativo, la corrispondenza di detti interven-ti alla categoria della ristrutturazione edili-zia. Si ritiene, inoltre, che possono essereammessi alla detrazione fiscale i costi degliinterventi di ampliamento degli edifici esi-stenti, purché con tale ampliamento non sirealizzino unità immobiliari utilizzabili au-tonomamente: a titolo esemplificativo, èammesso alla detrazione fiscale il costo so-stenuto per rendere abitabile un sottotettoesistente, purché ciò avvenga senza au-mento della volumetria originariamenteassentita.Occorre, inoltre, precisare che le categorieindividuate dall’art. 1 della legge 27 di-cembre 1997, n. 449 (finalizzate al conte-nimento acustico, messa a norma degliedifici, ecc.), sono da intendersi aggiunti-ve a quelle di cui all’art. 31 della legge 5agosto 1978, n. 457 e, pertanto, ai fini del-la detrazione fiscale, costituiscono fatti-specie autonome e indipendenti dalla cor-rispondenza alle categorie di cui al citatoart. 31. Ne deriva, a titolo esemplificativo,che i costi delle opere finalizzate al conte-nimento acustico, secondo i parametriprevisti dalla legge n. 447 del 1995, purcorrispondendo ad interventi di manuten-zione ordinaria, sono ammissibili alla de-trazione fiscale, a condizione che la sche-da prodotto dal costruttore certifichi l’ot-tenimento dei parametri fissati dalla pre-detta legge n. 447 del 1995; nell’ambito ditali norme specifiche è ammissibile, sem-pre a titolo esemplificativo, la detrazionefiscale per la realizzazione di un’antennacomune, in sostituzione delle antenne pri-vate, in quanto si ritiene che tale opera

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possa rientrare nella finalità di “cablaggio”degli edifici.In particolare, nelle ipotesi di interventi diadeguamento degli impianti alla legge n. 46del 1990, non è compresa la sostituzione in-tegrale dell’impianto ascensore, ma sola-mente le parti elettriche e le apparecchiatu-re soggette all’adeguamento predetto, men-tre invece tale sostituzione è ammissibile al-lo sgravio fiscale se realizza un adegua-mento alle normative sul superamento del-le barriere architettoniche.Per quanto riguarda la categoria dei par-cheggi pertinenziali, il richiamo alla leg-ge n. 122 del 1989 deve intendersi nelsenso che la realizzazione di nuove su-perfici di parcheggio, ai fini dell’applica-zione dello sgravio fiscale, deve esseresempre accompagnata dall’asservimentopertinenziale ad una unità immobiliareesistente.

5. Spese che danno diritto alla detra-zione e disciplina della detrazioned’imposta

Si è già detto che le spese sostenute, ri-spettivamente, nei periodi di imposta 1998e 1999 per la realizzazione degli interventielencati nella circolare 57/E e ulteriormen-te chiarite nel paragrafo precedente, se ri-maste effettivamente a carico, danno dirit-to ad una detrazione del 41 per cento dal-l’Irpef dovuta per gli stessi anni e che l’im-porto massimo delle suddette spese, sulquale è possibile calcolare la detrazione,non può superare, per ciascun avente di-ritto, il limite complessivo di 150 milioniper ogni unità immobiliare sulla quale so-no realizzati gli interventi. È stato, inoltre,chiarito, che la disposizione fa riferimentoalle spese sostenute e, quindi la detrazio-ne è effettuata al criterio di cassa. Pertantole spese devono intendersi sostenute allor-quando viene eseguito il pagamento e ilmomento del pagamento può anche cade-re in un periodo d’imposta diverso, ante-

cedente o successivo, a quello in cui sonocompletati i lavori o è emessa la fatturadelle spese.In merito agli interventi eseguiti sulle par-ti comuni di edifici residenziali, ovvero suunità immobiliari residenziali di proprietàdi uno dei soggetti di cui all’articolo 5 delTuir, è stato precisato che rileva, ai fini del-l’imputazione al periodo d’imposta, il mo-mento in cui l’amministratore o altro sog-getto incaricato procede al pagamento del-le spese e che ciascun condomino devecalcolare la detrazione tenendo conto del-le sole quote effettivamente saldate al con-dominio entro la fine del periodo d’impo-sta. Così, ad esempio, se il pagamento del-le spese da parte dell’amministratore è av-venuto nel 1998, ciascun condomino puòcalcolare la detrazione su tutte le quote dispese che, in base alla ripartizione millesi-male e alla delibera assembleare ha versa-to a tale titolo. In tal modo rilevano i ver-samenti eventualmente anticipati nel 1997o in anni precedenti per consentire all’am-ministratore di procedere nel 1998 al pa-gamento degli interventi, mentre restanoescluse le quote non saldate dal condomi-no entro il 31 dicembre 1998, anche sel’amministratore ha provveduto al paga-mento. È, pertanto, esclusa la possibilità dicalcolare la detrazione relativamente adopere eseguite negli anni considerati dallegislatore, ma, per effetto di rateazioniconcordate, pagate dopo il 1999.Nell’ambito delle spese che danno dirittoalla detrazione, nel limite già esposto, so-no state evidenziate le spese per:• progettazione dei lavori;• acquisto di materiali;• esecuzione dei lavori;• altre prestazioni professionali richieste

dal tipo di intervento;• relazione di conformità degli stessi alle

leggi vigenti;• perizie e sopralluoghi;• imposta sul valore aggiunto, imposta di

bollo e diritti pagati per le concessioni, leautorizzazioni, le denunzie di inizio lavori;

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• oneri di urbanizzazione;• altri eventuali costi strettamente inerenti

la realizzazione degli interventi e gliadempimenti posti dal regolamento diattuazione delle disposizioni in esame.

È stato, inoltre, chiarito che la detrazionespettante va ripartita in quote costanti nel-l’anno in cui sono sostenute le spese e neiquattro periodi d’imposta successivi. In al-ternativa, il contribuente può scegliere diripartire la detrazione spettante in dieciquote annuali di pari importo.L’opzione, in base all’articolo 2 del rego-lamento di attuazione, è effettuata irrevo-cabilmente nella dichiarazione dei reddi-ti relativa all’anno in cui sono sostenutele spese. L’importo della quota di detra-zione spettante per ciascun periodo d’im-posta, non fruita in uno degli anni perchésuperiore all’imposta dovuta per lo stessoanno, non può essere cumulata alla quo-ta spettante per un altro periodo d’impo-sta, non può essere richiesta in diminu-zione dalle imposte dovute per l’annosuccessivo e non può essere richiesta arimborso, né utilizzata in compensazioneai sensi dell’articolo 17 del D.Lgs. n. 241del 1997. Va ora chiarito che in casi dispese sostenute sia nell’anno 1998 chenel 1999, l’opzione effettuata in un annoper la ripartizione in 5 o 10 anni non vin-cola la scelta per la suddivisione dellespese nel secondo anno; e pertanto, èpossibile ripartire, ad esempio, in 5 annile spese sostenute nel 1998 e in 10 anniquelle sostenute nel 1999.

6. Cumulabilità con altre agevolazioni

È stato precisato che, in caso di erogazio-ne di contributi, sovvenzioni, etc. per l’e-secuzione degli interventi agevolabili (di-versi dal contributo, corrispondente all’I-va pagata a titolo di rivalsa, concesso aisoggetti danneggiati a seguito degli even-ti sismici verificatisi nelle regioni Umbriae Marche a norma dell’articolo 12, comma

1, della legge n. 449 del 1997), tali contri-buti devono essere sottratti interamentedalle spese sostenute prima di effettuareil calcolo della detrazione. Detta riduzio-ne è connessa alla circostanza che perfruire della detrazione è necessario che lespese siano rimaste effettivamente a cari-co; ribadisce che qualora i contributi inquestione siano erogati in un periodod’imposta successivo a quello in cui ilcontribuente fruisce della detrazione, siapplica la disposizione di cui all’articolo16, comma 1, lettera n-bis), del Tuir, cheprevede l’assoggettamento a tassazioneseparata delle somme conseguite a titolodi rimborso di oneri per i quali si è fruitodella detrazione in periodi d’imposta pre-cedenti.Va ora ribadito che i contributi in questio-ne vanno sottratti dalle spese sostenute equelle eventualmente che residuano dan-no diritto alla detrazione fino al predetto li-mite di 150 milioni per ogni unità immobi-liare sulla quale sono eseguiti i lavori. Per-tanto dal congruo, in presenza di quattrounità sulle quali sono eseguiti i lavori perun importo complessivo di 800 milioni eper le quali è stato erogato un contributodi 300 milioni, la detrazione può esserecalcolata sui 500 milioni che residuano do-po aver sottratto il contributo.

7. Adempimenti richiesti dal regola-mento di attuazione per fruire delladetrazione

Come già precisato con decreto n. 41 del1998, del Ministro delle finanze, di concer-to con il Ministro dei lavori pubblici, sonostate dettate le modalità di attuazione del-le disposizioni in rassegna. Dette modalitàdi attuazione contengono, altresì, le proce-dure di controllo, da effettuare anche me-diante l’intervento delle banche, in funzio-ne del contenimento del fenomeno dell’e-vasione fiscale e contributiva, ovvero me-diante l’intervento delle aziende unità sa-

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nitarie locali, in funzione dell’osservanzadelle norme in materia di tutela della salu-te e della sicurezza sul luogo di lavoro enei cantieri, previste dai decreti legislativi19 settembre 1994, n. 626 e 14 agosto1996, n. 494, e successive modificazioni eintegrazioni; inoltre negli emendamentiprecedenti vengono fissate alcune cause didecadenza dal diritto alla detrazione d’im-posta.Come precisato nella circolare n. 57/E,l’articolo 1, comma 1, lettera a), del rego-lamento di attuazione stabilisce che perfruire della detrazione i contribuenti de-vono trasmettere, mediante raccomanda-ta, al Centro di servizio delle imposte di-rette e indirette, una comunicazione con-cernente la data in cui avranno inizio i la-vori, redatta su apposito modulo approva-to con il decreto dirigenziale 6 marzo1998. Tale decreto, che contiene anchel’individuazione dei centri di serviziocompetenti, è stato pubblicato nella gaz-zetta ufficiale n. 60 del 13 marzo 1998,unitamente al regolamento stesso. A nor-ma dello stesso comma 1, per i lavori ini-ziati (ed anche se già terminati) prima del-l’entrata in vigore del regolamento, (cioèche si verifica decorsi 15 giorni dalla datadella sua pubblicazione), la comunicazio-ne va effettuata entro 40 giorni dall’entra-ta in vigore del regolamento stesso e cioèentro il 7 maggio 1998.Al modulo, che deve recare i dati catastalidell’immobile sul quale sono eseguiti i la-vori (rilevabili dai certificati catastali o da-gli atti di acquisto) o gli estremi della do-manda di accatastamento, vanno obbliga-toriamente allegati in fotocopia:• le abilitazioni amministrative richieste

dalla vigente legislazione edilizia per l’e-secuzione dei lavori e cioè, a secondadella tipologia di lavori, la concessione,la autorizzazione o la comunicazione diinizio lavori. Nel caso della manutenzio-ne ordinaria, non essendo previsto alcuntitolo abilitativo e trattandosi solo del ca-so di intervento sulle parti comuni, è

sufficiente inoltrare la delibera assem-bleare di cui più avanti;

• in mancanza dei dati catastali, copiadella domanda di accatastamento. Per ifabbricati rurali che hanno perso i re-quisiti di ruralità e non sono stati an-cora accatastati in forza dell’articolo 14,comma 13, della legge n. 449 del 1997,che ha differito il termine originaria-mente previsto per l’accatastamento al31 dicembre 1998, la copia della do-manda di accatastamento deve esseretrasmessa non appena presentata, ciòanche nell’ipotesi che il suddetto acca-tastamento venga richiesto dopo lascadenza del termine previsto nell’arti-colo in questione in quanto i lavorinon siano ultimati a detta data. In que-st’ultimo caso, cioè per l’accatastamen-to oltre il termine previsto, si perdonoi benefici previsti dalle disposizionispecifiche in materia di accatastamentodi fabbricati che hanno perso i requisi-ti di ruralità;

• fotocopia delle ricevute di pagamentodell’Ici relativa all’anno 1997, se dovuta.Non va allegata la copia, ad esempio, sela comunicazione è trasmessa dall’in-quilino o dal possessore che nel 1997non era tenuto al pagamento dell’Ici inquanto non possedeva l’immobile. Persemplificare gli adempimenti dei contri-buenti, si ritiene opportuno precisareche in caso di effettuazione di lavori sul-le parti comuni, nessuna fotocopia del-le ricevute di pagamento dell’Ici even-tualmente dovuta sulle parti comuni de-ve essere allegata. Resta fermo che taledocumentazione dovrà essere esibita otrasmessa a richiesta degli uffici finan-ziari;

• fotocopia della delibera assembleareche ha approvato l’esecuzione dei lavo-ri (se si tratta di interventi che richiedo-no la preventiva delibera assembleare)e della tabella millesimale relativa allaripartizione delle spese in caso di inter-venti di recupero effettuati su parti co-

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muni di edifici residenziali. Qualorasuccessivamente alla trasmissione dellatabella millesimale di ripartizione dellespese l’importo preventivato venga su-perato, è necessario spedire la nuovatabella di ripartizione delle spese all’uf-ficio che ha ricevuto la comunicazionee non va trasmesso nuovamente il mo-dulo relativo alla comunicazione di ini-zio lavori già presentato preventiva-mente;

• dichiarazione del possessore di consen-so all’esecuzione dei lavori, in caso di la-vori eseguiti dal detentore dell’immobi-le, se diverso dai familiari conviventi delpossessore o detentore dell’immobilesul quale sono eseguiti i lavori.

Conformemente alle disposizioni recatedall’articolo 4 della legge n. 15 del 1968,il contribuente può allegare, in luogodella suindicata documentazione, una di-chiarazione sostitutiva di atto notorio nel-la quale attesti di essere in possesso ditutta la suddetta documentazione e di es-sere pronto ad esibirla o trasmetterla a ri-chiesta degli uffici finanziari. Tale dichia-razione, con firma autenticata, è esenteda imposta di bollo in applicazione del-l’art. 5, comma 1, della Tabella allegatoB, annessa al D.P.R. 26.10.1972, n. 642. Inquesto caso devono comunque esserebarrate le specifiche caselle del moduloanche se l’unica documentazione allega-ta è la dichiarazione sostitutiva di atto no-torio.Va precisato che vanno trasmesse al Cen-tro di servizio tante comunicazioni quan-te sono le unità immobiliari sulle qualisono eseguiti i lavori e per ogni abilita-zione amministrativa. Inoltre è opportu-no chiarire che, poiché la comunicazioneal Centro di servizio va fatta prima dell’i-nizio dei lavori (ovvero entro il 7 maggioper quelli già iniziati, anche se terminati),nessuna ulteriore comunicazione va tra-smessa se cambia la ditta che esegue i la-vori o se questi si protraggono per piùanni.

Qualora siano eseguiti congiuntamente la-vori su parti comuni e lavori su parti di sin-gole proprietà ma che generalmente sonoeffettuati insieme a quelli delle parti co-muni, (ad esempio i “frontalini” dei balco-ni), può essere trasmesso all’Amministra-zione finanziaria un solo modulo per la co-municazione della data di inizio lavori daparte di uno dei condomini o dall’ammini-stratore del condominio.La lettera b) dell’articolo 1, comma 1, delregolamento prevede l’attivazione della vi-gilanza in materia di sicurezza dei cantieri.Detta previsione normativa stabilisce, in-fatti, che per poter fruire della detrazioneè necessario inoltrare preventivamente al-la ASL, competente nel territorio in cui sisvolgono i lavori, una comunicazione conraccomandata A.R., nella quale sono ripor-tate le seguenti informazioni:• ubicazione dei lavori da effettuare e

committente;• natura delle opere da realizzare;• impresa esecutrice delle opere e assun-

zione di responsabilità, da parte dell’im-presa, di aver adempiuto a tutti gli ob-blighi imposti dalla normativa vigente inmateria di sicurezza del lavoro e in ma-teria di contribuzione del lavoro;

• data di inizio dei lavori.La comunicazione alla ASL effettuata a nor-ma dei decreti legislativi 19 settembre 1994,n. 626 e 14 agosto 1996, n. 494 libera il con-tribuente dall’obbligo dell’invio di questaulteriore raccomandata. Va, inoltre, preci-sato che la comunicazione in questionenon va effettuata nelle ipotesi in cui i de-creti legislativi richiamati non prevedonol’obbligo della notifica preliminare alla ASL.Per i lavori già iniziati o terminati primadell’entrata in vigore del regolamento n. 41del 1998 la comunicazione mediante lette-ra raccomandata può non essere effettuata.Si ricorda, tuttavia, che, come precisato alparagrafo 8, il contribuente decade dal di-ritto alla detrazione qualora risultino viola-te le disposizioni di cui ai citati decreti le-gislativi n. 626 del 1994 e n. 494 del 1996.

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In base all’articolo 1, comma 1, lettera d),del regolamento, in caso di lavori il cui im-porto complessivo supera la somma di lire100 milioni, va trasmessa, entro il termine dipresentazione della dichiarazione dei reddi-ti del periodo d’imposta in cui sono esegui-ti i lavori il cui importo supera il predetto li-mite, anche una dichiarazione di esecuzio-ne dei lavori sottoscritta da un soggettoiscritto negli albi degli ingegneri, architetti egeometri ovvero da altro soggetto abilitatoall’esecuzione degli stessi. Tale dichiarazio-ne va comunque indirizzata all’ufficio cheha ricevuto la comunicazione e non è ne-cessario trasmettere nuovamente il modulorelativo alla comunicazione di inizio lavorigià presentato preventivamente. Al riguar-do si precisa che il limite di cento milioni vavisto complessivamente in relazione all’in-tervento di recupero del patrimonio edilizioche s’intende realizzare.L’articolo 1, comma 3, del regolamento sta-bilisce che per poter fruire della detrazio-ne è necessario che le spese siano pagateesclusivamente mediante bonifico banca-rio dal quale risulti:• la causale del versamento (lavori di ri-

strutturazione o articolo 1, comma 3,Decreto n. 41 del 1998);

• il codice fiscale del beneficiario della de-trazione;

• il numero di partita Iva o il codice fisca-le del soggetto a favore del quale il bo-nifico è effettuato.

Si ritiene, inoltre, necessario consentire ladetrazione delle spese indipendentementedall’effettuazione del bonifico bancario,per tutte le spese pagate entro la data dientrata in vigore del regolamento in que-stione e cioè il 28 marzo 1998, 15 giornidopo la sua pubblicazione nella GazzettaUfficiale.

8. Decadenza dai benefici

L’articolo 4 del regolamento di attuazionestabilisce che la detrazione non viene rico-

nosciuta e, quindi, l’importo eventualmen-te fruito dal contribuente è recuperato da-gli uffici finanziari nelle ipotesi elencatenella circolare n. 57/E del 1998. A tale ri-guardo vengono forniti i seguenti ulteriorichiarimenti:• non è prevista la decadenza nell’ipotesi

che l’Ici risulti pagata tardivamente;• non è richiesta la dichiarazione del pos-

sessore di consenso all’esecuzione deilavori, in caso di lavori eseguiti dal de-tentore dell’immobile qualora questi siaun familiare convivente;

• l’omissione della preventiva comunica-zione alla ASL, al fine di attivare la vigi-lanza in materia di sicurezza dei cantie-ri, della data di inizio lavori provoca ladecadenza dalla detrazione solo qualorarisulti che per la tipologia di lavori ese-guiti o per le modalità di svolgimentodegli stessi il contribuente vi era tenutosulla base della legislazione extra-fiscalevigente;

• il pagamento non effettuato mediantebonifico bancario provoca la decadenzadella detrazione solo fuori dei casi diesonero dello stesso previsti nella circo-lare n. 57/E e nella presente circolare;

• qualora nell’esecuzione dello specificointervento presso l’unità immobiliaresiano violate le norme in materia di tu-tela della salute e della sicurezza sulluogo di lavoro e nei cantieri, nonché,con riferimento agli operai utilizzatidalla ditta durante l’esecuzione dei la-vori nella unità immobiliare, venganoviolate le obbligazioni contributive ac-certate dagli organi competenti e co-municate alla Direzione Regionale del-le entrate territorialmente competente,il contribuente perde il diritto alla de-trazione. La detrazione comunque nonsi perde se il contribuente è in posses-so di una dichiarazione della ditta ese-cutrice dei lavori, resa ai sensi dell’arti-colo 4 della legge 4 gennaio 1968, n.15, attestante l’osservanza delle suddet-te disposizioni.

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CIRCOLARE n. 71/E del 7 aprile 2000

Art. 7, comma 1, lett. b) della legge 23 di-cembre 1999, n. 488: Applicazione dell’a-liquota IVA del 10 per cento agli interventidi recupero del patrimonio edilizio a pre-valente destinazione abitativa privata.

Premessa

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2000, alleprestazioni aventi ad oggetto interventi direcupero del patrimonio edilizio, realizzatisu fabbricati a prevalente destinazione abi-tativa, si rende applicabile l’aliquota IVAdel 10 per cento, ai sensi dell’art. 7, co. 1,lett. b), della legge 23 dicembre 1999,n. 488 (d’ora in poi indicato brevementecome art. 7, comma 1, lett. b)). Sulla basedella citata disposizione la medesima ali-quota si applica, in linea generale, ancheai beni forniti dal prestatore del servizioper la realizzazione dell’intervento di recu-pero .In relazione a tale disposizione sono statiforniti i primi chiarimenti con la circolaren. 247/E del 29 dicembre 1999. Si ritiene,tuttavia, utile affrontare le ulteriori proble-matiche interpretative emerse in questoprimo periodo di vigenza dell’agevolazio-ne, introdotta, come noto, per recepire ladirettiva comunitaria 1999/85/CE del Con-siglio del 22 ottobre 1999, con la quale èstata concessa agli Stati membri la facoltàdi applicare, per un periodo di tempo de-terminato, una aliquota IVA ridotta sui ser-vizi ad alta intensità di lavoro.

l. Immobili interessati all’agevolazione

L’art. 7, co. 1, lett. b) fa espresso riferi-mento ai fabbricati a prevalente destina-zione abitativa.Devono ritenersi tali:a) Unità immobiliari classificate nelle cate-gorie catastali da A1 ad A11, ad eccezione

di quelle appartenenti alla categoria cata-stale A10, a prescindere dal loro effettivoutilizzo. L’agevolazione si applica ai lavorieseguiti sulle singole unità abitative indi-pendentemente dalla tipologia dell’edificiodel quale esse sono parte, e quindi anchenel caso in cui risulti prevalente la destina-zione non abitativa.b) Interi fabbricati a prevalente destinazio-ne abitativa i quali assumono rilievo, ai fi-ni dell’agevolazione in esame, per quantoconcerne gli interventi di recupero esegui-ti sulle parti comuni. A tali interventi l’ali-quota del 10 per cento si applica anche inrelazione alle quote millesimali corrispon-denti alle unità non abitative situate nell’e-dificio.Devono considerarsi “a prevalente desti-nazione abitativa” i fabbricati aventi piùdel cinquanta per cento della superficiesopra terra destinata ad uso abitativo pri-vato; in assenza di un espresso richiamoalla legge n. 408 del 1949 (Legge Tupini) esuccessive modificazioni, per classificare,gli immobili come edifici a prevalente de-stinazione abitativa non è, richiesta anchel’ulteriore condizione che non possa esse-re adibito ai negozi più del venticinqueper cento della superficie non abitativa.Se l’intervento di recupero viene realizza-to, anziché sulle parti comuni; su una sin-gola unità immobiliare dei fabbricato, l’a-gevolazione si applica solo se tale unità hale caratteristiche abitative descritte allaprecedente lettera a) o ne costituisce unapertinenza. Restano, pertanto, esclusi dal-l’agevolazione gli interventi che sono ese-guiti sulle unità immobiliari aventi diversadestinazione, pur se facenti parte di unfabbricato che unitariamente consideratoha prevalente destinazione abitativa.c) Edifici di edilizia residenziale pubblicaconnotati dalla prevalenza della destina-zione abitativa, individuata secondo i cri-teri di cui alle lettere precedenti. Tali edifi-ci, per la cui definizione si rinvia ai chiari-menti forniti con la circolare n. 151/E del 9luglio 1999, rientrano nella previsione age-

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volativa in esame, di cui all’art. 7, comma1, lett. b), in quanto il termine “privato”,contenuto nella norma, non è riferito allanatura pubblica o privata del possessoredell’immobile, ma alla circostanza chequesto venga adibito a dimora di soggettiprivati.Per l’anno 2000, pertanto, l’aliquota del 10per cento si applica anche agli interventi dimanutenzione ordinaria di cui all’art. 31,lett. a), della l. n. 457/1978 realizzati su ta-li edifici, fermo restando che per le altre ti-pologie di interventi contemplate dal cita-to art. 31, come si dirà al paragrafo se-guente, l’aliquota del 10 per cento si ap-plica in virtù delle disposizioni contenutenei n. 127-duodecies), 127-terdecies) e127-quaterdecies) della tabella A, parte ter-za, allegata al DPR 26 ottobre 1972, n. 633.d) Edifici assimilati alle case di abitazionenon di lusso ai sensi dell’art. 1 della legge19 luglio 1961, n. 659, a condizione che co-stituiscano stabile residenza di collettività.Possono considerarsi tali, ad esempio, gliorfanotrofi, gli ospizi, i brefotrofi, i con-venti. Per questi edifici non rileva la classi-ficazione catastale ma la circostanza og-gettiva di essere destinati a costituire resi-denza stabile delle collettività che vi allog-giano. Naturalmente se l’edificio è destina-to solo in parte a finalità abitative l’aliquo-ta ridotta è applicabile agli interventi cheinteressano le parti comuni dell’edificiosempreché la parte abitativa rappresentipiù del cinquanta per cento della superfi-cie e a quelli che vengono realizzati sullasola parte abitativa, secondo quanto preci-sato nelle precedenti lettere a) e b).Restano esclusi dall’ambito oggettivo dellanorma in esame, in quanto, come già chia-rito con la richiamata circolare n. 151/E,privi del carattere di stabile residenza, glialtri edifici assimilati alle case di abitazio-ne non di lusso ai sensi della citata leggen. 659 del 1961, quali scuole, caserme,ospedali.e) Pertinenze di immobili abitativi. Gli im-mobili funzionalmente connessi all’unità

abitativa, tali da costituirne pertinenza aisensi dell’art. 817 del codice civile, comegià precisato con la circolare n. 247/E, de-vono ritenersi compresi nell’ambito appli-cativo dell’agevolazione. Il beneficio com-pete anche se gli interventi di recuperohanno ad oggetto la sola pertinenza diunità ad uso abitativo ed anche nell’ipote-si in cui la stessa è situata in un edificioche non ha prevalente destinazione abita-tiva. Ciò in quanto l’agevolazione si esten-de alle pertinenze non in ragione della lo-ro classificazione catastale ma in quantocostituiscono parte complementare dell’u-nità abitativa.

2. Tipologia degli interventi agevolati

L’art. 7, comma 1, lett. b), prevede l’appli-cazione dell’aliquota IVA del 10 per centoagli interventi di recupero di cui all’art. 31,primo comma, lettere a), b), c), e d) dellalegge 5 agosto 1978, n. 457, consistenti, ri-spettivamente, in interventi di manutenzio-ne ordinaria, di manutenzione straordina-ria, di recupero e restauro conservativo edi ristrutturazione edilizia. Non vengonotuttavia abrogate le disposizioni che giàprevedono, in materia di aliquote IVA, untrattamento agevolato per gli interventi direcupero edilizio, le quali, in quanto piùfavorevoli, vengono espressamente fattesalve.Continuano quindi ad applicarsi, ancheper l’anno 2000, le disposizioni recate dain. 127-quaterdecies) e 127-terdecies) dellatabella A, parte III, allegata al DPR n. 633del 1972 le quali prevedono, tra l’altro, invia non transitoria e senza limiti attinentialla tipologia degli immobili, l’applicazio-ne dell’aliquota IVA del 10 per cento alleprestazioni di servizi dipendenti da con-tratti d’appalto relativi alla realizzazionedegli interventi di cui all’art. 31, lettere c)e d), della legge n. 457 del 1978, nonchéalle cessioni di beni, escluse le materie pri-me e smilavorate, forniti per la relativa rea-

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lizzazione. Resta, inoltre, salva l’applica-zione del n. 127-duodecies) della Tab. A,parte terza, che prevede l’applicazionedell’aliquota del 10 per cento agli inter-venti di manutenzione ordinaria realizzatisu edifici di edilizia residenziale pubblica.La portata innovativa della norma resta so-stanzialmente circoscritta agli interventi dimanutenzione ordinaria e straordinaria. Inordine alla individuazione di tali interven-ti sono stati forniti chiarimenti con la cir-colare n. 57/E del 24 febbraio 1998, para-grafo 3.4, emanata d’intesa con il Ministe-ro dei Lavori Pubblici. In tale occasione èstato precisato che caratteristica della ma-nutenzione ordinaria è il mantenimentodegli elementi di finitura e degli impiantitecnologici, attraverso opere sostanzial-mente di riparazione dell’esistente.Tra gli interventi di manutenzione ordina-ria possono essere comprese, a titoloesemplificativo, le piccole riparazioni ese-guite sul fabbricato o sui relativi impiantitecnologici.Il beneficio si rende inoltre applicabile al-le prestazioni di manutenzione obbligato-ria, previste per gli impianti elevatori e perquelli di riscaldamento, consistenti in veri-fiche periodiche e nel ripristino della fun-zionalità, compresa la sostituzione delleparti di ricambio (ad es. porte, pannelli,serrature, funi etc.) in caso di usura, a fron-te delle quali vengono corrisposti canoniannui. Resta inteso che, ove in base al con-tratto di manutenzione vengano rese an-che altre prestazioni, che non consistononella realizzazione degli interventi di recu-pero, per le quali non sia indicato un di-stinto corrispettivo (quali ad esempio lacopertura assicurativa della responsabilitàcivile verso terzi), l’agevolazione in que-stione non si rende applicabile poichél’oggetto del contratto è costituito da unaprestazione complessa a fronte di un cor-rispettivo unitario.Tra gli interventi di manutenzione straordi-naria sono compresi, sempre a titolo esem-plificativo, la sostituzione di infissi interni

e serramenti con modifica di materiale o ti-pologia di infisso, gli interventi finalizzatial risparmio energetico, la realizzazione el’adeguamento di centrali termiche e di im-pianti di ascensori.

3. Operazioni agevolate

L’agevolazione riguarda le prestazioni diservizi aventi ad oggetto la realizzazionedegli interventi suddetti. Non viene fattoesplicito riferimento al contratto di appaltoper cui la prestazione può essere oggettoanche di un contratto d’opera o di altri ac-cordi negoziali.

3.1 Prestazioni professionaliNon rientrano nell’agevolazione le presta-zioni rese da professionisti in quanto essenon hanno ad oggetto la materiale realiz-zazione dell’intervento ma risultano a que-sto collegate solo in maniera indiretta. Vatenuto presente del resto che tali presta-zioni esulano dalla ratio agevolativa delladirettiva comunitaria, tesa ad incentivarel’impiego di manodopera in determinatisettori ad alta intensità di lavoro, e che illegislatore nazionale, quando ha volutoestendere il beneficio di aliquota previstoper il settore edilizio anche alle prestazio-ni professionali, le ha espressamente ri-chiamate.Pertanto, le prestazioni rese da professio-nisti (ingegneri, architetti, geometri, ecc.),anche se inerenti agli interventi di recupe-ro edilizio, restano assoggettate alla ali-quota ordinaria del 20 per cento.

3.2 SubappaltiParticolari problemi interpretativi si sonoposti in relazione all’applicabilità dell’ali-quota ridotta alle prestazioni di servizi resein esecuzione di subappalti. In passatol’Amministrazione Finanziaria ha affermato(Circ. 21 febbraio 1973, n. 20, emanata dal-la soppressa Direzione Generale delle Tas-se e delle Imposte Indirette sugli Affari) che

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ai subappalti si applica lo stesso trattamen-to tributario previsto per gli appalti, consi-derato che essi concorrono alla realizzazio-ne dell’opera finale. Nel caso in esame tut-tavia si ritiene che tale orientamento nonpossa essere seguito in quanto la normaagevolativa introdotta dalla legge “finanzia-ria 2000” considera la prestazione avente adoggetto l’intervento di recupero nella suaunitarietà. Ciò si evince in particolare dal-l’espresso riferimento, contenuto nell’ultimaparte della disposizione, al “valore com-plessivo della prestazione”, valore con ilquale deve essere raffrontato quello dei be-ni significativi forniti per l’esecuzione del-l’intervento, al fine di determinare il limiteentro cui a tali beni può essere applicata l’a-liquota del 10 per cento. Nel rapporto tral’impresa appaltatrice ed il subappaltatore,non è evidentemente possibile realizzare ilraffronto tra il valore dei beni forniti nel-l’ambito del complessivo intervento di re-cupero ed il valore di quest’ultimo.In considerazione dei meccanismi applica-tivi previsti dalla norma di cui all’art. 7,comma 1, lett. b) e tenuto conto delle di-sposizioni comunitarie in attuazione dellequali essa è stata emanata, si deve ritenereche l’agevolazione sia diretta ai soggettibeneficiari dell’intervento di recupero,identificabili ordinariamente con i consu-matori finali della prestazione. Conseguen-temente, alle operazioni che configuranofasi intermedie nella realizzazione dell’in-tervento, e cioè alle cessioni di beni ed al-le prestazioni di servizi rese nei confrontidell’appaltatore o del prestatore d’opera,l’IVA resta applicabile con l’aliquota peresse prevista. Tali beni e servizi verranno,naturalmente, assoggettati all’aliquota dei10 per cento nella successiva fase di riad-debito al committente, in quanto conflui-ranno nel corrispettivo globale dell’inter-vento di recupero agevolato.

3.3 Fornitura di beniCome detto in premessa, i beni finiti e lematerie prime e semilavorate, utilizzati per

la realizzazione dell’intervento di recupe-ro, rientrano nella previsione agevolativa,salve le limitazioni previste per i beni divalore significativo (per le quali si rinvia alparagrafo 4) quando vengano forniti dalsoggetto che esegue l’intervento. L’art. 7,comma 1, lett. b), infatti, non agevola lecessioni di beni in quanto tali, ma in quan-to la realizzazione dell’intervento, che è ilvero oggetto dell’agevolazione, comportaanche la fornitura dei beni.In considerazione della ratio dell’agevola-zione deve ritenersi che l’aliquota IVA ri-dotta competa anche nell’ipotesi in cui l’in-tervento di recupero si realizzi mediantecessione con posa in opera di un bene,poiché l’apporto della manodopera assu-me un particolare rilievo ai fini della qua-lificazione dell’operazione. L’oggetto dellanorma agevolativa è infatti costituito dallarealizzazione dell’intervento di recupero, aprescindere dalle modalità utilizzate perraggiungere tale risultato.L’applicazione dell’aliquota agevolata nonè preclusa dalla circostanza che la fornitu-ra del bene assuma un valore prevalenterispetto a quello della prestazione. Ciò sievince dal fatto che lo stesso legislatore,disciplinando l’applicazione dell’agevola-zione in relazione ad alcuni beni cosiddet-ti di valore “significativo”, ha contemplatol’ipotesi in cui il valore dei beni forniti nel-l’ambito dell’intervento sia prevalente ri-spetto a quello della prestazione. La circo-stanza, inoltre, che soltanto in relazione adalcuni di tali beni la legge ponga dei limi-ti per l’applicazione dell’agevolazione,comporta che l’aliquota del 10 per cento siapplica agli altri beni forniti dal prestatore(dovendosi ritenere tale, ai fini dell’agevo-lazione in esame, anche colui che effettuala semplice posa in opera), a prescinderedal loro valore.Ad esempio, la sostituzione degli infissi in-terni ed esterni consiste in un lavoro edileche, a seconda che venga o meno mutatoil materiale rispetto a quello degli infissipreesistenti, configura una prestazione di

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manutenzione straordinaria o ordinaria equindi un intervento di recupero agevola-to. Conseguentemente, gli infissi che ven-gano forniti dal soggetto che esegue la re-lativa prestazione di sostituzione rientranonell’ambito della previsione agevolativaentro i limiti previsti per i beni di valorecosiddetto “significativo” di cui si dirà alparagrafo successivo. L’aliquota del 10 percento, invece, non si rende applicabile sei beni, anche se finalizzati ad essere im-piegati in un intervento di manutenzioneordinaria o straordinaria, vengono fornitida un soggetto diverso da quello che ese-gue la prestazione, o vengano acquistatidirettamente dal committente dei lavori. Intali ipotesi alle cessioni dei beni dovrà es-sere applicata l’aliquota del 20 per cento.In proposito si precisa che in base alla pre-visione recata dall’art. 7, comma 1, che fasalve le norme di maggior favore già vi-genti, continua ad applicarsi il n. 127-ter-decies) della tabella A, parte III, allegata alDPR n. 633 del 1972, che prevede l’appli-cazione dell’aliquota IVA del 10 per centoai beni, escluse le materie prime e semila-vorate, forniti per la realizzazione degli in-terventi di recupero e risanamento conser-vativo e di quelli di ristrutturazione ediliziadi cui alle lettere c) e d) dell’art. 31, leggen. 457 del 1978. Pertanto, le cessioni di be-ni finiti, utilizzati per realizzare tali tipolo-gie di lavori edilizi, restano assoggettate al-l’aliquota ridotta anche se acquistate diret-tamente dal committente dei lavori. Per laindividuazione dei beni finiti si rimanda aichiarimenti forniti con la circolare n. 1/Edel 1 marzo 1994.

4. Beni significativi ed altri beni forni-ti nell’ambito degli interventi di re-cupero

Come già chiarito l’agevolazione previstadall’art. 7, co. 1, lett. b), per le prestazionirelative agli interventi di recupero si esten-de, in linea generale, anche alle materie

prime e semilavorate ed agli altri beni ne-cessari per i lavori, forniti nell’ambito del-l’intervento agevolato. Detti beni, infatti,confluiscono nel valore della prestazione enon si rende necessaria una loro distinta in-dicazione ai fini del trattamento fiscale. Atale regola fanno eccezione i beni cosid-detti di “valore significativo”, la individua-zione dei quali è stata effettuata, con de-creto del Ministro delle Finanze 29 dicem-bre 1999 (pubblicato sulla G.U. 31.12.1999,n. 306 - Serie generale), emanato in attua-zione della previsione contenuta nell’art. 7,comma 1, lett. b) della legge finanziaria.Trattasi di:• ascensori e montacarichi;• infissi interni ed esterni;• caldaie;• videocitofoni;• apparecchiature di condizionamento e

riciclo dell’aria;• sanitari e rubinetteria da bagno;• impianti di sicurezza.L’elenco deve ritenersi tassativo, nel sensoche la limitazione del beneficio può veni-re in causa soltanto in relazione ai beni iviindicati. I termini utilizzati per l’individua-zione dei beni suddetti vanno intesi nel lo-ro significato generico e non in senso tec-nico, riferendosi anche ai beni che hannola stessa funzionalità di quelli espressa-mente menzionati ma che per specifichecaratteristiche o esigenze commerciali as-sumono una diversa denominazione (adesempio tra le apparecchiature di condi-zionamento e riciclo dell’aria devono com-prendersi anche gli apparecchi per la cli-matizzazione).Per tutti i beni diversi da quelli sopra elen-cati vale il principio generale che li consi-dera parte indistinta della prestazione diservizi.Ai beni elencati nel predetto decreto mini-steriale (per i quali in via normativa è sta-ta posta la presunzione che il loro valoreassuma una certa rilevanza rispetto a quel-lo delle forniture effettuate nell’ambito del-le prestazione agevolate), invece, l’aliquo-

Circolare n. 71/E ■ 65

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ta ridotta si applica solo fino a concorren-za dei valore della prestazione, considera-to al netto del valore dei predetti beni.Tale limite di valore deve essere indivi-duato sottraendo dall’importo complessivodella prestazione, rappresentato dall’interocorrispettivo dovuto dal committente, sol-tanto il valore dei beni significativi. Il valo-re delle materie prime e semilavorate, non-ché degli altri beni necessari per l’esecu-zione dei lavori, forniti nell’ambito dellaprestazione agevolata, non deve essere in-dividuato autonomamente in quanto con-fluisce in quello della manodopera.In sostanza, occorre considerare il valorecomplessivo della prestazione, individuareil valore dei bene o dei beni significativiforniti nell’ambito della prestazione mede-sima e sottrarlo dal corrispettivo. La diffe-renza che ne risulta costituisce il limite divalore entro cui anche alla fornitura delbene significativo è applicabile l’aliquotadei 10 per cento. Il valore residuo del be-ne deve essere assoggettato alla aliquotaordinaria del 20 per cento.Può affermarsi, per semplicità, che il “be-ne significativo” fornito nell’ambito dellaprestazione resta soggetto interamente allaaliquota del 10 per cento se il suo valorenon supera la metà di quello dell’interaprestazione. Per i beni aventi un valoresuperiore l’agevolazione si applica entro illimite sopra precisato.

4.1 Parti e pezzi staccati di beni significa-tivi

Il limite di applicabilità dell’agevolazioneprevisto per i beni significativi concerne ibeni, indicati nel decreto Ministeriale, con-siderati nella loro interezza e non è riferi-bile alle singole parti o pezzi staccati che licompongono.Le componenti staccate (ad esempio ilbruciatore di una caldaia) quando vengo-no fornite nell’ambito di una prestazionedi servizi avente ad oggetto un interventodi recupero agevolato, non assumono rile-vanza autonoma ma, al pari degli altri be-

ni diversi da quelli indicati nel decreto mi-nisteriale come beni significativi, conflui-scono nel trattamento fiscale previsto perla prestazione.Ciò sia che trattisi di parti aventi notevolerilevanza rispetto alla struttura ed alla fun-zionalità del bene sia che trattisi di parti discarso valore.

4.2 Valore dei beni significativiLa norma agevolativa non contiene alcunaprevisione in ordine alla quantificazionedell’imponibile, relativo alla fornitura deibeni di valore significativo, da assoggettareall’aliquota IVA del 10 per cento. Il valoredei suddetti beni deve quindi essere indivi-duato in base ai principi di carattere genera-le che disciplinano l’imposta sul valore ag-giunto. In particolare assume rilievo l’art. 13del DPR n. 633 del 1972 in base al quale labase imponibile all’IVA è costituita dall’am-montare dei corrispettivi dovuti al cedente oal prestatore secondo le condizioni contrat-tuali. Come valore dei beni elencati nel de-creto ministeriale 29 dicembre 1999 devequindi essere assunto quello risultante dal-l’accordo contrattuale stipulato dalle partinell’esercizio della loro autonomia privata.

5. Fatturazione delle operazioni agevo-late

L’agevolazione in esame si applica a tuttele operazioni effettuate nell’anno 2000. Aisensi dell’art. 6 del DPR n. 633 le presta-zioni di servizi si considerano effettuate almomento dei pagamento del corrispettivoe, se antecedente, al momento di emissio-ne della fattura. Per le prestazioni effettua-te nei confronti degli enti indicati nel-l’art. 6, quinto comma, del DPR n. 633 del1972 l’effettuazione è comunque da consi-derarsi avvenuta al momento di emissionedella fattura anche se l’esigibilità dell’im-posta è differita al momento successivo incui verrà pagato il corrispettivo (vedi cir. n.328/E del 24 dicembre 1997).

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Ai fini dell’applicazione dell’aliquota IVAdel 10 per cento, prevista dall’art. 7, com-ma 1, lett. b) rileva, quindi, la data di emis-sione della fattura, che deve essere com-presa tra il primo gennaio 2000 ed il 31 di-cembre di tale anno, a prescindere dalladata di inizio dei lavori o della loro con-clusione. Per i lavori che sono iniziati an-teriormente al 2000 o che terminerannosuccessivamente a tale anno, il beneficio sirende applicabile alle rate o agli accontifatturati nell’anno.Per le prestazioni per le quali ai sensi del-l’art. 22, n. 4, del DPR n. 633, l’emissionedella fattura non è obbligatoria se non è ri-chiesta dal cliente al momento di effettua-zione dell’operazione, occorre fare riferi-mento, ai fini dell’individuazione del mo-mento di effettuazione dell’operazione, alpagamento del corrispettivo ed all’assolvi-mento dell’obbligo di certificazione fiscalestabilito dall’art. 12 della legge 30 dicem-bre 1991 n. 413, secondo le modalità sta-bilite dal DPR 21 dicembre 1996, n. 696concernente il regolamento per la sempli-ficazione degli obblighi di certificazionedei corrispettivi.

5.1 Modalità di fatturazioneLa fattura emessa ai sensi dell’art. 21 delDPR n. 633 del 1972 dal prestatore che rea-lizza l’intervento di recupero agevolato de-ve indicare, oltre al servizio formante l’og-getto della prestazione, anche i beni di va-lore significativo (individuati con il decre-to del Ministro delle Finanze del 29 dicem-bre 1999), che vengono forniti nell’ambitodell’intervento stesso. Tale, distinta indica-zione si rende necessaria in quanto i sud-detti beni sono suscettibili di essere assog-gettati a due distinte aliquote, quella del 10per cento entro il limite di valore pari alladifferenza tra il prezzo della prestazionecomplessiva ed il valore dei beni medesi-mi e quella del 20 per cento per la parte divalore residua.Al fine di evidenziare la corretta applica-zione del beneficio occorre che in fattura

sia indicato sia il corrispettivo complessi-vo dell’operazione, comprensivo dei valo-re dei suddetti beni, che il valore di que-sti ultimi. La base imponibile da assogget-tare all’aliquota del dieci per cento risultacostituita dalla differenza tra i due impor-ti e dalla parte di valore dei bene signifi-cativo corrispondente a tale differenza.L’ammontare che residua deve, invece, es-sere assoggettato all’aliquota del venti percento.I suddetti dati devono essere evidenziati infattura anche nel caso in cui dal calcolo ri-sulti che l’intero valore del bene significa-tivo deve essere assoggettata all’aliquotaridotta.Nella ipotesi in cui l’emissione della fattu-ra non risulti obbligatoria, il documento dicertificazione fiscale emesso in luogo del-la stessa deve recare comunque le indica-zioni sopra menzionate, idonee a costitui-re strumento di supporto per la verificadella corretta applicazione dell’aliquotadel 10 per cento.

5.2. Modalità di fatturazione in caso dipagamento di acconti

Le modalità di fatturazione sopra descritte,comportano la necessità di particolari ag-giustamenti nel caso in cui il pagamentodei corrispettivo avvenga in più soluzioni.Rispetto a tale ipotesi si precisa che se larealizzazione dell’intervento di recuperocomporta anche la fornitura di beni signi-ficativi, il limite di valore entro cui appli-care l’aliquota del 10 per cento ai suddet-ti beni, dovrà essere calcolato in relazioneall’intero corrispettivo dovuto dal commit-tente e non ad un singolo acconto o al so-lo saldo. Il valore del bene significativodovrà poi essere riportato, nella quotapercentuale corrispondente alla parte dicorrispettivo pagata, in ogni fattura relati-va al singolo pagamento, indicando sia laparte di valore del bene significativo daassoggettare all’aliquota del 10 per centosia quella da assoggettare all’aliquota or-dinaria.

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In proposito si precisa che, ove per gli inter-venti di manutenzione ordinaria o straordi-naria, agevolati nell’anno 2000 ai sensi del-l’art. 7, comma 1, lett. b), siano già stati pa-gati degli acconti nell’anno 1999, a tali som-me non si applica l’aliquota IVA del 10 percento (salva come sopra detto l’applicazionedel n. 127-duodecies della Tabella A, parteIII, allegata al DPR n. 633 del 1972, relativaagli interventi di manutenzione straordinariarealizzati su immobili di edilizia residenzialepubblica per i quali si rinvia al paragrafo 1)in quanto la norma agevolativa entra in vi-gore a partire dal primo gennaio 2000.

Riprendendo l’ipotesi in cui l’intervento direcupero comporti anche la fornitura dibeni significativi, si fa presente che assumerilevanza, ai fini dell’applicazione dellanorma agevolativa, soltanto la parte di va-lore del bene corrispondente alla percen-tuale di pagamenti che verranno effettuatinell’anno di vigenza dell’agevolazione.Il limite entro cui applicare l’aliquota deldieci per cento alla parte di valore del be-ne significativo così individuata, deve es-sere poi calcolata in relazione alla sola par-te di corrispettivo che verrà fatturata in ta-le periodo.

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5. Le tipologie di interventi ammessi alla detrazione (*)

I - GLI INTERVENTI NELLE ABITAZIONI

Accorpamenti di locali spostamento di alcuni locali da una unità detraibileo di altre unità immobiliare ad altra o anche unione di dueimmobiliari unità immobiliari con opere esterne

Allargamento porte con demolizioni di modesta entitàrealizzazione di chiusure o aperture interne che detraibilenon modifichino lo schema distributivo delle unitàimmobiliari e dell’edificio

Allargamento porte e con demolizioni di modeste proporzioni di detraibilefinestre esterne muratura

Allarme sostituzione dell’impianto detraibilefinestre esterne o riparazione con innovazioni

Ampliamento con demolizione e/o costruzione (scale, vano detraibileformazione di volumi ascensore, locale caldaia, ecc.) con operetecnici interne

demolizione e/o costruzione con opere esterne detraibile

Ampliamento locali demolizione e/o costruzione ampliando detraibile, purché nonvolumetrie esistenti nuovo appartamento

Androne rifacimento modificando caratteristiche (materiali, detraibilefiniture e colori)

Antenna nuova installazione o sostituzione, anche con detraibilemodelli diversi, di antenna tv centralizzata

Apertura interna apertura vano porta per unire due unità detraibileimmobiliari o altri locali con opere interneo apertura sul pianerottolo interno

Ascensore nuova installazione o sostituzione di quello detraibilepreesistente (esterno o interno) con altroavente caratteri essenziali diversi, oppureper adeguamento L. 13/89

Balconi rifacimento con altro avente caratteri diversi detraibile(materiali, finiture e colori) da quelli preesistentie nuova costruzione

Barriere eliminazione detraibilearchitettoniche

Box auto nuova costruzione detraibile, purché resopertinenziale di una unitàimmobiliare

(*) L’elenco di interventi ammissibili a detrazione è a carattere esemplificativo. Deve, in ogni caso, essere verificata laconformità alle normative edilizie locali.

Gli interventi nelle abitazioni ■ 69

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

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INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

Cablatura degli edifici opere finalizzate alla cablatura degli edifici, detraibilea condizione che interconnettano tutte le unitàimmobiliari residenziali

Caldaia sostituzione o riparazione con innovazioni detraibile

Caloriferi e sostituzione con altri anche di diverso tipo e detraibilecondizionatori riparazione o installazione di singoli elementi nelle singole unità

immobiliari se si trattadi opere finalizzate alrisparmio energetico

installazione di macchinari esterni detraibile

Cancelli esterni nuova realizzazione o sostituzione con altri detraibileaventi caratteristiche diverse (materiali, dimensioni e colori) da quelle preesistenti

Canna fumaria nuova costruzione interna o esterna o detraibilerifacimento modificando i caratteripreesistenti

Cantine effettuazione di suddivisioni interne con detraibiledemolizioni e ricostruzioni tavolatiopere esterne con modifiche delle caratteristiche detraibiledille pareti, porte e finestre

Centrale idrica riparazioni varie con modifiche distributive detraibileinterne o esternenuova costruzione (volume tecnico) detraibilenell’ambito di un’operazione di manutenzione straordinaria,di un restauro o di una ristrutturazione

Centrale termica riparazione varie interne ed esterne, conservando detraibile nelle singolele caratteristiche (materiali, sagoma e colori) unità immobiliari se si trattauguali a quelle preesistenti (opere murarie) di opere finalizzate al

risparmio energeticocon modifiche distributive interne detraibilecon modifiche esterne (sagoma, materiali e colori detraibilenuova costruzione (volume tecnico) nell’ambito diun’operazione di manutenzione straordinaria,di un restauro o di una ristrutturazione

Citofoni, video citofoni sostituzione o nuova installazione con le detraibilee telecamere opere murarie occorrenti

Contenimento opere finalizzate al contenimento detraibile, purché siadell’inquinamento realizzate anche in assenza di opere edilizie certificato il raggiungimentoacustico propriamente dette degli standard di legge

Cornicioni nuova formazione o rifacimento con detraibilecaratteristiche diverse da quelle preesistenti

Davanzali finestre nuova realizzazione o sostituzione di quelli detraibilee balconi preesistenti con altri aventi caratteristiche

diverse (materiali, finiture e colori)

70 ■ Gli interventi nelle abitazioni

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INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

Facciata rifacimento, anche parziale, modificando detraibilemateriali e/o colori (o anche solo i colori),

Finestra nuova apertura o modifica di quelle preesistenti detraibilesostituzione con finestre di sagoma, materiale detraibilee colori diversi

Fognatura nuova costruzione o rifacimento con dimensioni detraibilee/o percorso diversi da quello preesistente, conopere interne o esterne (dal limite della proprietàfino alla fognatura pubblica)

Garage riparazioni varie e sostituzioni di parti detraibilecon caratteristiche diverse da quelle preesistentinuova costruzione detraibile, se reso

pertinenziale ad unaunità immobiliare

Gradini scale sostituzione gradini interni e esterni, modificando detraibilela forma, le dimensioni o i materiali preesistenti

Grondaie nuova installazione o sostituzione con modifiche detraibiledella situazione preesistene

Impianto di riscaldamento nuovo impianto, senza opere edilizie detraibileautonomo interno nuovo impianto con opere edilizie esterne detraibile(purché conforme (canna fumaria e/o altre opere interne oalla L. 46/90) esterne) per riscaldamento o ventilazione

riparazioni con ammodernamenti e/o detraibileinnovazioni

Impianto idraulico sostituzione o riparazione con innovazioni detraibilerispetto al preesistente

Inferriata fissa sostituzione con innovazioni rispettoalla situazione preesistente detraibilenuova installazione con o senza opere esterne detrabile

Infissi esterni nuova installazione o sostituzione con altri detraibileaventi sagoma, materiali o colori diversi(solo se riguarda l’intera facciata)

Intonaci esterni intonaci e tinteggiatura esterna con modifiche detraibilifacciata a materiali e/o colori

Lastrico solare rifacimento con materiali diversi rispetto detraibilea quelli preesistenti

Locale caldaia riparazione murarie varie con modifiche detraibilerispetto alla situazione preesistentenuova formazione (volume tecnico) o esecuzione detraibiledi interventi esterni che modificano materialifiniture colori

Gli interventi nelle abitazioni ■ 71

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Lucernari nuova formazione o sostituzione con altri detraibileaventi caratteri (sagoma e colori) diversida quelli preesistenti

Mansarda modifiche interne ed esterne con detraibileopere edilizie, senza modificarnela destinazione d’uso

Marciapiede nuova realizzazione su suolo privato detraibile

Messa a norma degli interventi di messa a norma degli edifici detraibile, purché compresaedifici nelle categorie di cui

all’art. 7 L. 449/97 e sianopresentate le certificazionidi legge

Montacarichi nuova installazione e sostituzione di quello detraibilepreesistente con altro aventecaratteristiche (materiali e colori) diverseda quelle preesistenti

Muri di cinta realizzazione e sostituzione con modificazioni detraibilerispetto alla situazione preesistente

Muri esterni di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione detraibilecontenimento in altra parte esterna o nello stesso luogo, ma

modificando dimensioni, sagoma materiali e colori

Muri interni nuova costruzione o demolizione e ricostruzione detraibilein altra parte interna

Parapetti e balconi rifacimento o sostituzione con altri aventi caratteri detraibilediversi da quelli preesistenti

Parcheggi innovazioni rispetto detraibilealla situazione preesistentenuova costruzione detraibile, purché resa

pertinenziale ad unaunità immobiliare

Parete esterna rifacimento anche parziale modificando detraibilemateriali e colori (o anche solo i colori)

Parete interna nuova costruzione demolizione e ricostruzione detraibilein altra parte interna

Pavimentazione esterna nuova pavimentazione o sostituzione della detraibilepreesistente modificando la superficie e i materiali

Pensilina protezione sostituzione di quella preesistente con altra detraibileautovetture avente caratteristiche (materiali e colori)

diverse da quelle preesistenti

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

72 ■ Gli interventi nelle abitazioni

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Persiana nuova installazione o sostituzione con altra avente detraibilesagoma, materiale e colori diversi

Pianerottolo riparazione struttura con dimensioni e materiali detraibilediversi da quelli preesistenti

Piscina rifacimento modificando caratteri preesistenti detraibile

Porta blindata esterna nuova installazione o sostituzione con altre detraibileaventi sagoma o colori diversi

Porta blindata interna nuova installazione detraibile

Porta-finestra nuova installazione o sostituzione con altra detraibileavente sagoma e colori diversitrasformazione da finestra a porta finestra detraibilee viceversa

Porte esterne nuova installazione o sostituzione con detraibilealtre aventi sagome o colori diversi

Recinzioni realizzazione di nuova recinzione o sostituzione detraibiledi quella preesistente con altra aventecaratteristiche diverse

Ricostruzione demolizione e fedele ricostruzione di edifici detraibile

Risparmio energetico opere finalizzate al risparmio energetico, detraibile, purché siarealizzate anche in assenza di opere edilizie certificato il raggiungimentopropriamente dette degli standard di legge

Salvavita sostituzione o riparazione con innovazioni detraibile

Sanitari sostituzione di impianti e apparecchiature detraibilerealizzazione di servizio igienico interno detraibile

Saracinesca nuova installazione di qualsiasi tipo o sostituzione detraibiledi quella preesistente con innovazioni

Scala esterna nuova installazione, rifacimento e sostituzione detraibilecon altra di caratteri (pendenza, posizione,dimensioni materiali e colori) diversi dai preesistenti

Scala interna nuova installazione, rifacimento e sostituzione detraibilecon altra, modificando pendenza e posizionerispetto a quella preesistente

Serramenti esterni nuova installazione o sostituzione con altri aventi detraibilefiniture e colori diversi dai precedenti

Sicurezza statica opere finalizzate alla sicurezza statica ed detraibileantisismica

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

Gli interventi nelle abitazioni ■ 73

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Solaio sostituzione dei solai di copertura con materiali detraibilediversi dai preesistentisostituzione di solai interpiano senza modifica detraibiledelle quoteadeguamento delle altezza dei solai, nel detraibilerispetto delle volumetrie esistenti

Soppalco innovazioni rispetto alla struttura preesistente detraibileo nuova costruzione

Sottotetto riparazioni murarie; riparazione o apparecchi non detraibilesanitari; sostituzione lucernari, conservando perle parti esterne (porte e lucernari) le caratteristicheprecedenti

riparazione modificando la posizione preesistente; detraibilesostituzione apparecchi sanitari, innovazioni concaratteristiche diverse da quelle preesistenti

modifiche interne ed esterne con varie opere detraibile,edilizie senza modificarne la destinazione d’uso

formazione di una unità immobiliare abitabile nel detraibile purché già sottotetto mediante l’esecuzione di opere edilizie compreso nel volumevarie

Strada asfaltata privata per accesso alla proprietà detraibile

Tegole sostituzione con altre di materiale e/o forma detraibilediverse da quelle preesistenti

Terrazzi rifacimento completo con caratteristiche diverse detraibileda quella preesistenti (dimensioni o piano)

Tetto sostituzione dell’intera copertura detraibilemodifica della pendenza delle falde con o detraibilesenza aumento di volume

Tinteggiatura esterna rifacimento modificando materiali e/o colori detraibile

Travi (tetto) sostituzioni con modifiche detraibilesostituzione totale per formazione nuovo tetto detraibite

Veranda innovazioni rispetto alla situazione precedente detraibilenuova costruzione con demolizione del muro detraibileche dà sul balcone creando aumentodi superficie lorda di pavimentotrasformazione di balcone in veranda detraibile

Vespaio rifacimento detraibile

Zoccolo esterno facciata sostituzione con altro avente caratteri essenziali detraibilediversi

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

74 ■ Gli interventi nelle abitazioni

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Aerosabbiatura su facciata detraibile

Allargamento porte interne con demolizioni di modesta entità detraibile

Allarme (impianto) riparazione senza innovazioni detraibileriparazione con sostituzione di alcuni elementi detraibile

Androne rifacimento conservando caratteristiche uguali detraibilea quelle preesistenti

Antenna antenna comune in sostituzione delle antenne detraibileprivate

Balconi riparazioni parti murarie e relativa detraibilepavimentazione, sostituzione di parapetti eringhiere conservando caratteristiche (materialisagome e colori) uguali

Box riparazioni varie e sostituzione di parti anche detraibilestrutturali conservando dimensioni ugualia quelle preesistenti

Caldaia riparazione senza innovazioni detraibileriparazione con sostituzione di alcuni elementi detraibile

Caloriferi e sostituzione con altri anche di diverso tipo e detraibilecondizionatori riparazione o installazione di singoli elementi

Cancelli esterni riparazione o sostituzione cancelli o portoni, detraibileconservando caratteristiche (sagoma e colori)uguali a quelle preesistenti

Canna fumaria riparazione o rifacimento, interno ed esterno detraibileconservando caratteristiche (materiali, sagomae colori) uguali a quelle preesistenti

Cantine riparazione conservando (materiali e colori) detraibileuguali a quelle preesistenti

Centrale idrica riparazioni varie interne ed esterne, conservando detraibilecaratteristiche (materiali, sagoma e coloriuguali a quelle preesistenti

Centrale termica riparazione varie interne ed esterne, conservando detraibilecaratteristiche (materiali, sagoma e colori)uguali a quelle preesistenti

Cornicioni rifacimento o sostituzione conservando i caratteri detraibileessenziali preesistenti (materiali, dimensioni)

II - INTERVENTI NELLE PARTI COMUNI CONDOMINIALI (*)

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

Gli interventi nelle parti condominiali ■ 75

(*) Riportiamo un elenco esemplificativo dei principali interventi sulle parti comuni condominiali ammessi alla detrazione(interventi che si aggiungono, per i soli condómini, alle altre tipologie di interventi ammessi per le abitazioni).

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Davanzali finestre riparazione o sostituzione conservando i caratteri detraibilee balconi essenziali preesistenti

Facciata piccola apertura per sfiatatoio gas detraibilerifacimento, anche completo, con materialie colori uguali a quelli preesistenti

Finestra sostituzione senza modifica della tipologia di detraibileinfissi

Fognatura riparazione o sostituzione della canalizzazione detraibilefognaria, fino al limite della proprietàdel fabbricato

Garage riparazione varie e sostituzione di parti anche detraibilestrutturali conservando dimensioni ugualia quelle preesistenti

Gradini scale sostituzione con gradini uguali a quelli detraibilepreesistenti, interni e esterni

Grondaie riparazione o sostituzione senza modifiche detraibiledella situazione preesistente

Impianto di riscaldamento riparazioni dell’impianto senza innovazioni detraibile(purché conforme riparazioni con ammodernamenti e/oalla L. 46/90) innovazioni

Impianto idraulico riparazione senza innovazioni o sostituzioni detraibile

Inferriata fissa sostituzione di quelle preesistenti detraibilesenza modificare la sagoma e/o i colori

Infissi esterni riparazione o sostituzione, conservando detraibilela sagoma, i materiali e i colori ugualia quelli preesistenti

Infissi interni sostituzione con altri infissi conservando detraibilele caratteristiche preesistenti

Intonaci esterni intonaci e tinteggiatura esterna conservando detraibilifacciata materiali e colori uguali a quelli preesistenti

Intonaci interni intonaci e tintaggiatura interna senza limitazioni detraibiledi materiale e colori

Lastrico solare rifacimento conservando materiali uguali detraibilea quelli preesistenti

Locale caldaia riparazioni murarie varie conservando detraibilele suddivisioni interne preesistenti

Lucernari sostituzione con altri aventi gli stessi caratteri detraibile(sagoma e colori) di quelli preesistenti

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

76 ■ Gli interventi nelle parti condominiali

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Marciapiede su suolo privato rifacimento come preesistente detraibile

Montacarichi riparazione conservando caratteristiche detraibile (interni ed esterni) uguali a quelle preesistenti

Muri di cinta riparazione conservando caratteristiche uguali detraibilea quelle preesistenti

Muri esterni di riparazione o rifacimento con materiali e sagoma detraibilecontenimento uguali a quelli preesistenti

Muri interni riparazione o rifacimento conservando la stessa detraibileposizione, anche con materiali diversi

Parapetti e balconi riparazione o rinforzo della struttura conservando detraibile caratteri uguali a quelli preesistenti

Parcheggi riparazioni varie e sostituzione di parti anche detraibilestrutturali conservando dimensioni ugualia quelle preesistenti

Parete esterna rifacimento, anche completo, con materiali detraibile e colori uguali a quelli preesistenti

Parete interna riparazione o rifacimento conservando la stessa detraibileposizione, anche con materiali diversi

Passo carraio realizzazione di nuovo passo carraio detraibile o modifiche di accesso a quello preesistante

Pavimentazione esterna rifacimento con dimensioni e materiali uguali detraibilea quelli preesistenti

Pavimentazione interna riparazioni senza innovazioni detraibile

Pensilina protezione rifacimento conservando sagoma e colori detraibileautovetture preesistenti

Persiana sostituzione conservando le caratteristiche detraibilepreesistenti (sagoma e colori)

Pianerottolo riparazione struttura conservando dimensioni detraibile e materiali uguali a quelli preesistenti(interno ed esterno)

Piscina riparazione e rinforzo di strutture, conservando detraibilele caratteristiche (materiali, sagoma e colori)preesistenti

Porta blindata esterna sostituzione conservando sagome e colori detraibilepreesistenti

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

Gli interventi nelle parti condominiali ■ 77

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Porta-finestra sostituzione con altra avente gli stessi caratteri detraibileessenziali

Porte esterne sostituzione conservando sagome e colori detraibilepreesistenti

Porte interne riparazione, conservando materiali colori detraibile dimensioni

Recinzioni riparazione e sostituzione conservando detraibile caratteristiche (sagoma, materiali e colori)preesistenti

Salvavita riparazione senza innovazioni o riparazione detraibilecon sostituzione di alcuni elementi detraiblle

Sanitari riparazione apparecchi sanitari e opere detraibileedilizie varie (tubazioni, piastrelle, ecc.)

Saracinesca sostituzione con altra purché vengano conservati detraibilidimensioni e colori uguali a quelli preesistenti

Scala esterna riparazione conservando pendenza, posizione, detraibilesagoma, colori e materiali uguali ai preesistenti

Scala interna riparazione e sostituzione conservando pendenza detraibilesagoma e posizioni preesistenti

Serramenti esterni sostituzione con altri aventi le stesse caratteristiche detraibile

Serramenti esterni riparazioni, conservando materiali caratteristiche detraibilee colori preesistenti

Solaio sostituzione dei solai di copertura con materiali detraibileuguali a quelli preesistenti

Tegole sostituzione con altre uguali a quelle detraibilepreesistenti

Terrazzi riparazione delle pavimentazioni, rifacimento detraibileo sostituzione conservando le caratteristichepreesistenti (dimensioni e piano)

Tetto riparazione con sostituzione di parte della detraibilestruttura e dei materiali di copertura, conservandole caratteristiche preesistenti

Tinteggiatura esterna rifacimento conservando materiali e detraibilecolori preesistenti

Tinteggiatura interna rifacimento senza limitazioni per materiali e colori detraiblie

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

78 ■ Gli interventi nelle parti condominiali

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Gli interventi nelle parti condominiali ■ 79

Tramezzi sostituzione tramezzi interni, senza alterazione detraibiledella tipologia dell’unità immobiliare

Travi (tetto) sostituzione con altre aventi materiali dimensioni detraibilee posizione uguale a quelle preesistenti

Veranda rifacimento parziale conservando i caratteri detraibileessenziali

Zoccolo esterno facciata rifacimento conservando i caratteri essenziali detraibile

INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ

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80 ■ Annotazioni

ANNOTAZIONI

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i

Gli strumenti per l’informazione al contribuentedel Ministero delle finanze

?

Fisco in linea.164.74 (automatico)informazioni su rimborsi Irpef, tasse auto, formalità doganali, calcoli dei tributi.164.75 (servizio organizzato dai Centri di Servizio e dalle Direzioni regionali delle entrate)iinformazioni su cartelle esattoriali, sgravi, sospensioni, dichiarazioni dei redditi.

Sportelli self service.Informazioni fiscali e previdenziali (rimborsi Irpef, elenco Caaf, ecc.).Rilascio duplicato codice fiscale

TelevideoPagine 389/398.Informazioni sull’attualità fiscale.Aggiornamenti dell’Agenda del contribuente

Indirizzo: www.finanze.it.Informazioni e documentazione.Modulistica.Programmi di calcolo per le dichiarazioni

I quesiti in materia di applicazione delle leggi fiscali vanno rivolti esclusivamente alle Direzioniregionali delle entrate (indirizzi sugli elenchi telefonici, alla voce “Uffici finanziari”e sull’“Agenda del Contribuente”).

TELEFONO IN COLLEGAMENTO CON LE BANCHE DATI

VIDEO-TERMINALI IN COLLEGAMENTO CON LE BANCHE DATI

AGGIORNAMENTI TRAMITE TV

COLLEGAMENTI ATTRAVERSO LA RETE INTERNET

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LA “GUIDA DEL CONTRIBUENTE”è una pubblicazione del

MINISTERO DELLE FINANZEUfficio per l’informazione

del contribuente

Casella postale 10811 - 00144 Roma-EURFax 06-5997.2934

Direttore responsabileGiancarlo Fornari

GraficaGiancarlo Dorelli

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 573 del 22-11-1996

Hanno partecipato alla redazione di questa Guida:Domenico Lacquaniti e Laura Zaccaria

I fascicoli della “Guida del contribuente”sono distribuiti, fino ad esaurimento,

dagli Uffici finanziari

I dati contenuti nel fascicolosono aggiornati al 30 aprile 2000

istituto poligrafico e zecca dello stato - salario