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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO SCIENTIFICO STATALE “AMEDEO AVOGADRO” - Roma www.liceoavogadro.it 2 a I Documento di programmazione didattica 2019 / 20 Docente coordinatore prof.ssa Rosanna Iannarilli

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA · Prove strutturate e semi strutturate. Fisica Risoluzione di esercizi e problemi; Prove strutturate e semi strutturate,

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

LICEO SCIENTIFICO STATALE

“AMEDEO AVOGADRO” - Roma

www.liceoavogadro.it

2a I

Documento di programmazione didattica 2019 / 20

Docente coordinatore

prof.ssa Rosanna Iannarilli

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PROFILO DELLA CLASSE

La classe è composta da 23 alunni, di cui 12 maschi e 11 femmine.

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MATERIA DOCENTE ORE SETTIMANALI

Italiano V. E. Vernole 4

Latino V. E. Vernole 3

Geostoria S. Mancini 3

Matematica E. Cozzi 5

Fisica E. Cozzi 2

Inglese A. Latessa 3

Scienze R. Iannarilli 2

Disegno e Storia dell’arte I. Rapisarda 2

Educazione fisica M. L. Viale 2

Religione N. Moscato 1

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GLI ALUNNI DELLA CLASSE

1. ACIERNO Mantilla Giovanna Francesca

2. ANDREOLI Sara

3. BERTINI Agnese

4. CALVOPINA Paredes Liszeth

5. CARBONE Emma

6. COSCO Santo Salvatore

7. D’ANTONI Filippo

8. DE FEO Luca

9. DE PACE Sofia

10. DEL BRAVO Valerio

11. DESSY Sofia

12. DONATI Francesco

13. GASPARETTO Marta

14. GIGLIOTTI Pietro

15. LORETI Leonardo

16. MAGGIO Giulia

17. MELCHIORRE Antonio

18. PANARIELLO Andrea

19. PENNA Lorenzo

20. PERRONE Mario

21. SARTORETTI Stefania

22. SENESE Davide

23. TOZZI Beatrice

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RAPPRESENTANTI DEGLI ALUNNI:

Sofia DESSÌ

Antonio MELCHIORRE

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI:

Vedi affissione all’albo del plesso scolastico.

SITUAZIONE INIZIALE

In merito al percorso formativo della classe la situazione attuale è quella dei risultati conseguiti dagli

anni al termine dello scorso anno. Possiamo notare un sensibile divario tra alcuni alunni che hanno

raggiunto pienamente gli obiettivi del precedente anno scolastico ed altri che mostrano ancora

difficoltà sia nelle competenze di base, sia nell’espressione. Dev’essere segnalata anche la presenza

di allievi diligenti ed attivamente partecipi al dialogo educativo. Dal punto di vista disciplinare la

classe manifesta un comportamento vivace, ma nel complesso corretto.

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

▪ Educare alla responsabilità personale in merito agli impegni presi, al rispetto della persona

▪ Sviluppo delle capacità di concentrazione, discussione, argomentazione

OBIETTIVI FORMATIVI (TRASVERSALI A TUTTE LE DISCIPLINE)

1. padronanza della lingua, corretta esposizione e competenza lessicale

2. capacità di storicizzazione dei contenuti delle varie discipline

3. capacità di consultare autonomamente manuali, testi, ecc., per approfondire temi e contenuti

4. capacità di utilizzare ed elaborare i dati in modo autonomo

5. capacità di utilizzare e collegare conoscenze e competenze in diversi ambiti disciplinari

6. capacità analitico – sintetiche e di elaborazione critica

7. capacità di giudizio autonomo

OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI

Gli obiettivi specifici delle singole discipline sono riportati nelle programmazioni annuali allegate al

presente documento.

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COMPORTAMENTI COMUNI DA TENERE NEI CONFRONTI DELLA CLASSE

Il Consiglio ritiene che la definizione di comportamenti comuni da parte dei docenti faciliti

l'instaurarsi nella classe di un contesto relazionale positivo e, di conseguenza, il conseguimento di

migliori risultati nel processo di apprendimento. Quindi viene concordato quanto segue:

• mantenere trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione

• favorire la partecipazione attiva degli alunni ed incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità,

rispettando la specificità individuale del modo di apprendere

• accettare ed utilizzare l'errore per rendere l'allievo capace di comprenderne le cause prossime o

remote e, conseguentemente, modificare e migliorare i propri comportamenti

• utilizzare metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da raggiungere

• correggere gli elaborati scritti con rapidità in modo da utilizzare la correzione come momento

formativo

• favorire l'autovalutazione

• esigere la puntualità nella esecuzione dei compiti

• favorire il rispetto delle regole, delle persone, dell’ambiente e dei beni comuni

METODOLOGIE D’INSEGNAMENTO

Le metodologie utilizzate saranno molteplici e differenziate in riferimento alle diverse situazioni

didattiche che si verificano nel processo di insegnamento / apprendimento. Ad esempio:

lezione frontale

❑ lezione dialogata

❑ problem solving

❑ esercitazioni collettive o individuali su temi affrontati nella lezione frontale

❑ schede o brevi esercizi individuali seguiti da discussione

❑ esercitazioni individuali, esercitazioni in piccoli gruppi.

Denominatore comune delle metodologie che di volta in volta saranno scelte è la loro efficacia nel

promuovere l'apprendere ad apprendere e che procedano, pertanto, dalla problematizzazione alla

costruzione della conoscenza da parte degli allievi stessi.

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STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE

MATERIA TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE

Italiano Produzione di articoli di giornale, relazioni, recensioni, temi argomentativi.

Prove strutturate e semi strutturate.

Latino Versioni. Prove strutturate e semi strutturate.

Storia - Geografia Prove strutturate e semi strutturate.

Matematica Risoluzione di esercizi e problemi. Prove strutturate e semi strutturate.

Fisica Risoluzione di esercizi e problemi; Prove strutturate e semi strutturate,

trattazione sintetica.

Inglese Prove strutturate e semi strutturate, domande a risposta aperta; produzione di

testi; riassunti, lettere, dialoghi.

Scienze Prove strutturate e semi strutturate.

Disegno e storia

dell’arte Prove strutturate e semi strutturate. Prove di disegno.

Educazione Fisica

Religione Questionari.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE ORALI

LIVELLI INDICATORI: Capacità - Conoscenze - Competenze

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

(1 - 4)

❑ Rifiuto di sottoporsi a verifica

❑ Conoscenze sommarie

❑ Lessico improvvisato

❑ Espressione scorretta ed inadeguata

INSUFFICIENTE

(4 - 5)

❑ Conoscenze superficiali

❑ Lessico approssimativo

❑ Difficoltà nella comprensione dei testi

❑ Insicurezza e imprecisione nell'espressione

SUFFICIENTE

( 6 )

❑ Conoscenze corrette

❑ Espressione corretta

❑ Lessico appropriato

❑ Rielaborazione assente

DISCRETO - BUONO

(7-8)

❑ Conoscenze rielaborate

❑ Capacità di operare scelte personali meditate e

corrette

❑ Esposizione chiara e scorrevole

❑ Uso articolato ed appropriato del lessico

specifico

OTTIMO - ECCELLENTE

(9-10)

❑ Conoscenze complete e arricchite da contributi

personali

❑ Capacità di operare interventi fondati e

criticamente motivati

❑ Ricchezza espressiva

❑ Padronanza del lessico

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STRUMENTI DI VERIFICA

Il Consiglio di classe prevede di effettuare:

a) verifiche formative

b) verifiche sommative

Le verifiche vengono suddivise in due categorie, non tanto in base alla tipologia quanto in vista delle

loro funzioni e del supporto informativo di ritorno che devono garantire a ciascun docente l'efficacia,

la chiarezza, l'esaustività e la coerenza del proprio approccio. Le verifiche formative saranno

frequenti e rapide per misurare il ritmo dell'apprendimento dei singoli, ma anche l'efficacia delle

procedure seguite dai docenti e verranno realizzate attraverso: lavori di gruppo, correzione dei

compiti assegnati per casa, discussioni collettive, esercitazioni individuali, test, questionari, ecc..

Le verifiche sommative, che hanno la funzione di bilancio consuntivo dell'attività didattica e degli

apprendimenti che la stessa ha promosso, saranno effettuate alla fine di ogni unità didattica attraverso

prove scritte, quesiti teorici; prove strutturate composte da test a risposta multipla, domande a

completamento, alle quali sarà attribuito un punteggio in relazione al grado di difficoltà ed alla qualità

degli obiettivi di cui dimostrare il raggiungimento.

In particolare, per accertare il raggiungimento dell’obiettivo minimo, si concorda quanto segue:

• verifiche orali: la difficoltà delle domande sarà calibrata sulla base delle conoscenze e competenze

raggiunte sino a quel momento dal singolo studente.

• verifiche scritte: saranno strutturate in modo che partano dall’accertamento degli obiettivi minimi

e proseguano con l’accertamento di quelli superiori.

Sono previste, inoltre, due ulteriori verifiche: la prima, circa a metà anno, la seconda verso la fine,

destinate agli studenti che nel corso delle prove precedenti non abbiano raggiunto gli obiettivi

minimi.

Da un punto di vista quantitativo il Consiglio decide di effettuare per ciascun trimestre o pentamestre

il numero di prove di verifica stabilito per ciascuna materia in sede di Dipartimento.

VALUTAZIONE

La valutazione accompagna la programmazione nell'arco di tutto il suo sviluppo, in quanto è presente:

a) nella fase iniziale, come valutazione diagnostica che

• definisce il livello di partenza per avviare il processo formativo del singolo allievo e della classe

• definisce il percorso didattico più utile all'interno di ogni area disciplinare mediante test d'ingresso

che diano le informazioni necessarie sulle competenze e abilità già in possesso dell'alunno

b) nella fase intermedia, come valutazione formativa che

• indica il grado di assimilazione delle conoscenze

• registra il grado di apprendimento

• individua le lacune e gli ostacoli del percorso didattico

• permette di apportare le dovute modifiche al programma di insegnamento

c) nella fase finale, come valutazione sommativa che

• si colloca al termine di un processo di apprendimento

• evidenzia gli effettivi risultati conseguiti dallo studente

• esprime un giudizio complessivo sulla qualità delle conoscenze, competenze e abilità

• fornisce la verifica dell'efficacia del programma educativo svolto

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Perché la valutazione risponda a criteri fondamentali di validità e affidabilità, ne vengono esplicitati

i parametri di riferimento:

a) livelli di partenza dello studente

b) livelli di partenza della classe nel suo insieme

c) livelli raggiunti in relazione agli obiettivi fissati

d) attitudini specifiche dello studente

e) qualità delle conoscenze e quantità

f) elementi comportamentali

VALUTAZIONE FINALE

Le valutazioni finali terranno conto, oltre che dei risultati delle prove di verifica vere e proprie

(compiti, interrogazioni, ecc.) anche dell'impegno dimostrato, della partecipazione al dialogo

educativo, e di tutti quegli elementi emersi di volta in volta durante lezioni e discussioni, in quanto

non falsati dall'ansia da prestazione che caratterizza molto spesso le verifiche "ufficiali".

INTERVENTI DIDATTICI INTEGRATIVI

Nel corso dell’anno, compatibilmente con le risorse finanziarie dell’Istituto e la disponibilità dei

docenti, saranno effettuati interventi integrativi di recupero e sostegno.

Il presente documento, integrato con le programmazioni individuali allegate, è condiviso in tutte le

sue parti dai docenti del Consiglio di classe.

Roma, 31 ottobre 2019

Il docente coordinatore

Rosanna Iannarilli

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L.S.S. “A. AVOGADRO” PROGRAMMA DI ITALIANO classe 2^ I

a.s. 2019/2020

docente: Vittorio Emanuele Vernole

A) Presentazione La classe si compone di 23 studenti. Il livello di competenze nella disciplina di Italiano risulta piuttosto diversificato: riguardo alle conoscenze della morfosintassi, a cui è stato dedicato ampio spazio nel precedente anno scolastico, si registra un complessivo miglioramento, mentre nelle capacità espressive generali e nelle competenze di analisi emergono ancora difficoltà e incertezze.

La partecipazione consapevole e critica al dialogo educativo e agli impegni di studio rimane limitata ad un gruppo ristretto di studenti, ma l’impegno e la puntualità nel lavoro didattico sono abbastanza omogenei. Nel comportamento alcuni studenti manifestano di tanto in tanto superficialità o agiscono in modo immaturo.

B) Obiettivi: Gli obiettivi didattici curricolari sono indicati nella programmazione di dipartimento, consultabile sul sito della scuola. Si presenta qui una sintesi degli stessi:

• Padroneggiare gli strumenti espressivi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

• Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo;

• Produrre testi scritti di vario tipo in relazione a diversi scopi comunicativi. C) Metodologie:

• Lezioni frontali

• Lezioni partecipate

• Laboratori, lavori e ricerche di gruppo

• Partecipazione a spettacoli teatrali

• Uso di tecnologie informatiche, multimediali, risorse on line.

D) Contenuti:

1) Educazione linguistica:

• Recupero e consolidamento dell’analisi del periodo,

• Sviluppo e consolidamento delle capacità espressive orali. 2) Educazione letteraria:

• i generi letterari: caratteristiche formali e tematiche: poesia e teatro

• la poesia: gli aspetti retorici e stilistici, l’aspetto metrico strutturale, tematiche, simboli e messaggi; , distinzione tra significante e significato

• il teatro: nascita e caratteristiche peculiari; la tragedia, la commedia, il teatro popolare;

• la letteratura delle origini: dalla formazione del volgare allo sviluppo della lirica della scuola siciliana e toscana

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3) Lettura e analisi de “I promessi sposi”

• tematiche del romanzo

• importanza del romanzo nella cultura italiana

• lettura e analisi di un ampio numero di capitoli del romanzo. 4) Educazione alla produzione testuale:

• l’analisi del testo poetico: la parafrasi, la comprensione, le parole chiave; l’analisi degli aspetti retorici e tematici (vedi moduli precedenti), il commento personale;

• il testo argomentativo: caratteristiche del testo argomentativo, struttura e

composizione di una tesi;

Il numero di prove risulta così strutturato: un minimo di 2 prove scritte ed una orale per il trimestre e tre scritte e 2 orali per il pentamestre. NB: Si precisa che la programmazione potrà essere suscettibile di eventuali modifiche sia da parte del Dipartimento sia del singolo docente, nel corso dell’anno scolastico, qualora il livello di apprendimento, i requisiti della classe o particolari condizioni lo richiedano. Roma 30 ottobre 2019

il docente

Vittorio Emanuele Vernole

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “A. AVOGADRO” PROGRAMMAZIONE di LATINO Classe 2 I

Anno scolastico 2019-2020 Insegnante: Vittorio Emanuele Vernole

A) Presentazione

La classe si compone di 23 studenti. Il livello di competenze nella disciplina di

Latino alla fine del precedente anno scolastico è risultato molto diversificato: alcuni allievi non hanno raggiunto gli obiettivi minimi ed hanno effettuato le prove di recupero a settembre. Un altro gruppo è riuscito a raggiungere tali obiettivi solo parzialmente e, pur

non dovendo effettuare le prove di recupero, non hanno pienamente raggiunto le competenze necessarie ad affrontare le difficoltà della programmazione per il secondo

anno. Le capacità di traduzione risultano quindi non ancora pienamente acquisite dalla

classe che dovrà migliorare l’attenzione in classe, il lavoro di esercizio a casa e il proprio

metodo di studio; la partecipazione consapevole al dialogo educativo e agli impegni di studio risulta nel complesso adeguata, l’impegno e la puntualità nel lavoro a casa sono

abbastanza omogenei. Nel comportamento alcuni studenti manifestano di tanto in tanto superficialità o agiscono in modo immaturo.

B) Obiettivi: Gli obiettivi didattici curricolari sono indicati nella programmazione di

dipartimento, alla quale si rimanda.

C) Metodologie, strumenti e materiali:

• Lezioni frontali

• Lezioni partecipate

• Laboratori, lavori e ricerche di gruppo

• Partecipazione a spettacoli teatrali

• Uso di tecnologie informatiche, multimediali, risorse on line.

Strumenti e materiali: oltre all’uso sistematico del libro di testo in adozione, L.Pepe e M.Vilardo, “Grammatica Picta”, Einaudi, potranno essere adoperati materiali integrativi

per esercitazioni, approfondimenti, verifiche e per l’enucleazione dei contenuti tramite mappe concettuali, strumenti e tecnologie digitali.

D) Contenuti: Anche per i contenuti si rimanda alla programmazione di dipartimento consultabile sul

sito della scuola. Il numero di prove risulta così strutturato: un minimo di 2 prove scritte e di una orale per il trimestre e tre scritte e 2 orali per il pentamestre.

NB: Si precisa che la programmazione potrà essere suscettibile di eventuali modifiche sia

da parte del Dipartimento sia del singolo docente, nel corso dell’anno scolastico, qualora il livello di apprendimento, i requisiti della classe o particolari condizioni lo richiedano.

Il docente

Vittorio Emanuele Vernole

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Liceo Scientifico Avogadro - Roma

A.S. 2019-2020

Programmazione classe 2 I

GEOSTORIA

Prof.ssa Simona Mancini

La presente programmazione è stata concepita con lo scopo di armonizzare gli obiettivi comuni contemplati

dalla programmazione del Dipartimento di Lettere per il secondo anno del I biennio - in termini di

competenze, abilità e conoscenze - con le esigenze specifiche della classe emerse in questa prima fase del

trimestre in corso. Si precisa che la docente di Geostoria ha preso servizio presso il Liceo Avogadro il giorno

30 settembre 2019: è questa, perciò, l’effettiva data di inizio del corso che qui si intende presentare.

La 2I è composta da 23 alunni. La classe manifesta vivo interesse per la proposta formativa partecipando

molto attivamente alla lezione attraverso domande sempre pertinenti e interessanti richieste di

approfondimento. Dalle prime verifiche (scritte e orali) è emersa una situazione di partenza comunque

eterogenea, caratterizzata da livelli di competenza che vanno da quello base a quelli intermedio e avanzato.

I contenuti disciplinari proposti saranno ricompresi in un arco cronologico che va dal Principato augusteo a

Federico II, e includeranno anche cenni sulle Crociate. Particolare importanza sarà accordata alla nascita e

all’espansione dell’Impero Romano, alla sua cristianizzazione, alle cause del suo declino. Le evidenze

monumentali e artistiche fruibili nelle aree archeologiche e nei musei della Capitale costituiranno un fil

rouge costante che guiderà gli studenti alla scoperta delle proprie radici culturali, idealmente anche

attraverso l’esperienza diretta delle testimonianze antiche.

Nel corso dell’anno scolastico saranno analizzati i fattori geografici trasversali la cui conoscenza è richiesta

nel primo biennio, perché strettamente connessa e complementare allo studio della storia tout court. In

particolare, ci soffermeremo sulle caratteristiche fisiche e climatiche di territori opportunamente

selezionati - dedicando una trattazione monografica alla geo-topografia del Lazio e di Roma - e sul tema dei

diritti umani - che sarà oggetto di una specifica U.D.A. (Schiavitù e diritti umani nella Roma di età imperiale)

i cui dettagli sono illustrati in allegato e che potrà essere sviluppata anche in collaborazione con altri

docenti del cdc.

La principale metodologia didattica che si intende adottare sarà la lezione frontale partecipata, durante la

quale la docente accoglierà o, laddove necessario, solleciterà l’intervento critico degli alunni. Non

mancheranno i lavori di gruppo e, se possibile, le visite guidate (almeno una) attraverso le rovine della

Roma antica e/o nelle sedi espositive presenti sul territorio anche in collaborazione con docenti di discipline

affini come il Latino e/o la Storia dell’Arte.

Per quanto concerne la verifica e la valutazione, tipologia e numero di prove saranno in linea ancora una

volta con i parametri stabiliti dal Dipartimento di Lettere, cui si rimanda. Oltre agli strumenti tradizionali

(interrogazione frontale/interventi, prove strutturate e/o semi-strutturate, produzione di testi anche

multimediali e relazioni) verrà considerata ogni altra occasione utile per misurare la crescita dei ragazzi, ivi

comprese proposte originali opportunamente argomentate dagli stessi. I criteri di attribuzione del

punteggio (da 0 a 10) terranno conto dei descrittori indicati nella Programmazione di dipartimento.

Roma, 30 ottobre 2019 Prof.ssa Simona Mancini

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “AMEDEO AVOGADRO”

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA

ANNO SCOLASTICO 2019-2020

Classe: II Sezione: I INDIRIZZO LICEO MATEMATICO

Docente: E. Cozzi

Disciplina: MATEMATICA

ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE.

La classe è caratterizzata da un comportamento vivace e generalmente adeguato ai vari momenti dell’attivita’ d’aula e

alle situazioni comunicative. Quest’anno si procederà nell’acquisizione di una metodologia di lavoro sempre più

sistematica e finalizzata a sviluppare le capacità logiche e ad acquisire nuovi strumenti matematici per lo studio che si

affronterà nel triennio del liceo.

OBIETTIVI E CONTENUTI

La seguente programmazione è modificabile sia per quanto riguarda i tempi di realizzazione sia per quanto riguarda

l’ordine di spiegazione di alcuni argomenti (che non richiedono particolari prerequisiti) in base alle necessità che la

classe di volta in volta presenterà.

Secondo le indicazioni ministeriali negli scrutini trimestrali come in quelli finali, la valutazione dei risultati raggiunti è

formulata mediante un voto unico, che deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie,

coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti; si stabilisce che il numero minimo di prove da

svolgere siano tre nel trimestre (di cui almeno una scritta e una orale) e quattro nel pentamestre (di cui almeno tre

scritte e una orale) . Verranno effettuate alcune esercitazioni in laboratorio di informatica utilizzando alcuni programmi

applicativi .

Nella programmazione sono indicate con C1, C2,..C6 le competenze di base che ciascun modulo/unità didattica concorre

a sviluppare, secondo la legenda riportata di seguito.

C1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico . C2. Utilizzare i simboli e il linguaggio

specifico

C3. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. C4. Individuare le strategie

appropriate per la soluzione di problemi.

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C5. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi , usando consapevolmente gli

strumenti di calcolo

C6. Utilizzare il piano cartesiano

ALGEBRA

Primo periodo

Modulo Unità

didattica

Obiettivi Competenze

Sistemi di equazioni

di primo grado

Sistemi di

primo grado • Comprendere il concetto di sistema di

equazioni

• Acquisire i metodi per risolvere un

sistema di primo grado a due incognite(

sostituzione,confronto, riduzione e

Cramer)

• Riconoscere un sistema determinato,

indeterminato e impossibile

• Saper discutere i sistemi letterali

• Saper risolvere un sistema di primo

grado di tre equazioni in tre incognite

( sostituzione e Cramer)

• Saper rappresentare un sistema di primo grado nel piano cartesiano

• Utilizzare un sistema di primo grado per

risolvere problemi

C1,C4,C5,C6

Approfondimento

concetto di funzione e

Geometria analitica

Piano

cartesiano(pri

ma parte)

• Saper riconoscere una funzione

• Punto medio di un segmento

• Distanza tra due punti

• Formule di traslazione

• Rette:forma implicita ed esplicita

• Rette parallele e perpendicolari

• Punto d’incontro tra due rette

C1,C3,C4,C5,C6

Radicali numerici Radicali

numerici • Richiami sull’ampliamento numerico.

• Numeri reali

• Concetto di radicale

• Comprendere il significato di potenza

ad esponente frazionario

• Saper risolvere espressioni con le

operazioni tra i radicali numerici: Semplificazione,portar dentro e fuori dal

C1

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radicale, somma algebrica, prodotto,

divisione,potenza,radice di

radice,radicali doppi

• Saper risolvere equazioni e sistemi a

coefficienti irrazionali

Equazioni e sistemi di

secondo grado

Equazioni di II

grado e sistemi

di II grado

• Riprendere il concetto di equazione e i

principi di equivalenza

• Saper riconoscere e risolvere

un’equazione monomia, spuria, pura e

completa

• Conoscere e saper applicare la formula

risolutiva di un’equazione di II grado e

la formula ridotta

• Capire il significato di discriminante di

un’equazione di II grado

• Saper risolvere equazioni di II grado

fratte

• Comprendere e saper utilizzare le

relazioni tra radici e coefficienti di

un’equazione di II grado

• Saper risolvere i sistemi di II grado

• Saper riconoscere e risolvere sistemi

simmetrici

• Saper applicare equazioni e sistemi di II

grado per la risoluzione di problemi

algebrici e geometrici

C1,C4,C5

Secondo periodo

Equazioni e

disequazioni con

i moduli

Equazioni e

disequazioni con

i valori assoluti

• Comprendere il concetto di modulo.

• Saper risolvere semplici equazioni e

disequazioni con il valore assoluto

C1

Approfondimenti

sui radicali

Radicali in R • Comprendere il concetto di radicale in

R e la necessità di porre delle

condizioni di accettabilità

• Saper porre le condizioni di esistenza

dei radicali

• Saper risolvere espressioni con le

operazioni tra i radicali in R

C1,C5

Approfondimenti

sulle equazioni di

II grado

Approfondimento

sulle relazioni

tra coefficienti e

radici di

un’equazione di

II grado e

sistemi

simmetrici

• Regola di Cartesio

• Saper scomporre un trinomio di II

grado

• Sistemi simmetrici di grado superiore

al secondo

• Equazioni letterali

C1,C5

Equazioni

parametriche • Approfondire il concetto di parametro

• Risolvere semplici equazioni

parametriche utilizzando le proprietà di cui godono le equazioni di II grado

C1,C5

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Equazioni di grado superiore

al secondo

• Saper utilizzare tutte le scomposizioni

studiate per scomporre in fattori

un’equazione

• Saper risolvere equazioni numeriche e

letterali binomie,trinomie (in

particolare biquadratiche) e

scomponibili con la regola di Ruffini

C1,C5

Dati e previsioni Probabilità • Comprendere il concetto di variabile

aleatoria e di eventi dipendenti ed

indipendenti.

• Saper valutare la probabilità secondo

la definizione classica

• Saper applicare i primi teoremi sul

calcolo della probabilità.

C1,C2,C4,C5

Geometria

analitica

Piano cartesiano

( seconda parte) • Saper disegnare nel piano cartesiano

la parabola con vertice nell’origine

• Saper ricavare attraverso la

traslazione l’equazione della parabola

con asse parallelo all’asse Y di vertice qualunque

C1,C3,C6

Disequazioni di

grado superiore

al primo

Disequazioni di

II grado • Saper studiare il segno di trinomio di

II grado

• Saper risolvere disequazioni di IIgrado

intere, fratte e sistemi di disequazioni

• Saper risolvere una disequazione di II

grado con l’utilizzo della parabola

C1,C6

Disequazioni di

grado superiore

al secondo

• Saper risolvere disequazioni

biquadratiche e scomponibili con la

regola di Ruffini

C1

Equazioni e

disequazioni

irrazionali

Equazioni e

disequazioni

irrazionali

• Comprendere la necessità di porre

delle condizioni per la risoluzione

delle equazioni e disequazioni

irrazionali

• Saper utilizzare consapevolmente le proprietà delle disequazioni di i e II grado

C1,C5

GEOMETRIA

PRIMO PERIODO

Unità didattica Obiettivi Competenze

Equivalenza figure

piane

Equivalenza

delle figure

piane

Teoremi di

Euclide e

teorema di

Pitagora

• Comprendere il concetto di figure equivalenti ed equicomposte

• Saper dimostrare le proprietà

riguardanti i parallelogrammi , i

trapezi e i poligoni riconducibili a

triangoli equivalenti

• Saper dimostrare e saper applicare i

teoremi di Euclide e Pitagora in vari

tipi di problemi

• Area delle figure piane

C3,C4,C5

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Proprietà di alcune

figure particolari

Triangoli

particolari

Poligoni

regolari

• Conoscere e saper applicare le

proprietà del triangolo equilatero

• Conoscere e saper applicare le

proprietà del triangolo con angoli

notevoli(30°,60°,45°)

C3,C4,C5

Circonferenza e

cerchio

Proprietà della

circonferenza • Conoscere i concetti di cerchio,

circonferenza e di tutte i concetti di elementi geometrici inerenti ad essa

Conoscere le proprietà delle corde,

degli angoli al centro e alla

circonferenza,della tangente, della

secante e della retta esterna

C3,C4,C5

GEOMETRIA

SECONDO PERIODO

Approfondimenti sulle

proprietà della

circonferenza

Figure inscritte e

circoscritte ad

una circonferenza

• Conoscere e applicare le

proprietà dei quadrilateri

inscritti e circoscritti. In

particolari i trapezi

• Conoscere i punti notevoli

di un triangolo e le relative

proprietà

• Conoscere le proprietà dei

poligoni regolari

C3,C4,C5

Geometria analitica e

cenni di goniometria

Equazione della

circonferenza e

funzioni

goniometriche

fondamentali

• Saper ricavare l’equazione

della circonferenza

conoscendo centro e

raggio

• Saper ricavare l’equazione

della circonferenza per tre

punti

• Circonferenza

goniometrica

• Concetto di seno, coseno,

tangente e cotangente di

un angolo

• Conoscere la prima

relazione fondamentale

C3,C4,C5,C6

Proporzionalità delle

grandezze

Grandezze e Talete • Comprendere i concetti di

grandezza e della sua

misura

• Comprendere il significato

di grandezze

commensurabili e

incommensurabili: lato e

diagonale del quadrato

• Conoscere il concetto di

grandezze direttamente e

inversamente

proporzionali

• Teorema di Talete

• Teorema della bisettrice di un angolo interno

C3,C4,C5

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Similitudine

Triangoli simili • Comprendere il concetto

di similitudine

• Conoscere i criteri di

similitudine

• Saper riconoscere i

triangoli simili e saper

mettere i lati in

proporzione

• Conoscere e saper

applicare i teoremi di

Euclide anche con la similitudine

C3,C4,C5

• Conoscere e applicare le

relazioni tra perimetri, basi

e altezze e aree tra triangoli simili

Applicazioni • Conoscere e saper

applicare nei problemi le

proprietà delle corde delle

secanti ,della tangente e

delle secante

• Conoscere al sezione aurea

di un segmento

• Seconda e terza relazione

fondamentale della

goniometria

• Relazioni triangolo

rettangolo in trigonometria

C3,C4,C5

Area del cerchio e

lunghezza della

circonferenza

• Lunghezza della circonferenza e di un arco

• Area del cerchio e del

settore circolare

• Il numero π

C3,C4,C5

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La programmazione potrebbe subire modifiche in base all’andamento didattico della singola classe.

LICEO MATEMATICO

Per quel che riguarda le due ore laboratoriali specifiche del Liceo matematico si svolgeranno attività prevalentemente

di gruppo, sulle seguenti tematiche:

Ambiente Excel

1- Statistica descrittiva – Primi censimenti, indagini a campione ,statistica descrittiva e statistica

induttiva;foglio elettronico, indici centrali e di variabilità; diagrammi a torta, diagrammi a baffi

Power point finale

2- Analisi di alcune dimostrazioni presenti negli elementi di Euclide anche in lingua inglese

3- Fare matematica con i documenti storici – Il problema delle due torri (traduzione dal latino

medievale del problema tratto dal Liber abaci di Leonardo Pisano), risoluzione algebrica. Il

problema del tunnel di Erodoto ( ricerca storica su Erodoto), risoluzione algebrica. Ricerca di altri

problemi antichi

4- Allenamento prove Invalsi.

5- Produzione di poster scientifici con l’ausilio di software applicativi

6- Sezione aurea-costruzione con riga e compasso della sezione aurea, verifica analitica della

costruzione. Sezione aurea e successione di Fibonacci. Rapporto aureo. Costruzione di un rettangolo

aureo con geogebra. Proprietà del rettangolo aureo. Costruzione del compasso aureo. Costruzione

con geogebra della spirale logaritmica.

7- Teoremi di geometria piana e trasformazioni geometriche (isometrie) - costruzione con geogebra

della retta di Eulero.

Trattando tali tematiche si cercherà di individuare degli agganci anche con altre discipline , in particolare l’italiano, il

latino , la storia dell’arte e l’inglese

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• Strumenti di verifica

Negli scrutini del primo trimestre come in quelli finali, la valutazione dei risultati raggiunti è formulata, in ciascuna

disciplina, mediante un voto unico che, secondo le indicazioni ministeriali, deve fondarsi su una pluralità di prove di

verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti e volte

ad accertare conoscenze, capacità e competenze specifiche; si stabilisce che il numero minimo di prove da svolgere

sono:

trimestre (primo periodo): tre (di cui almeno una orale)

pentamestre (secondo periodo): quattro (di cui almeno una orale)

Le prove scritte potranno essere potranno essere strutturate come esercizi o problemi. Nelle interrogazioni si darà peso

all'esposizione che dovrà essere scorrevole ed organica.

• Criteri di valutazione delle prove

Si prenderanno in considerazione i seguenti elementi:

conoscenza e comprensione degli argomenti

capacità di applicare quanto appreso

logicità dell’elaborato o dell’esposizione

uso del linguaggio specifico.

• Criteri di valutazione finali

Si prenderanno in considerazione i seguenti elementi:

situazione di partenza

grado di progressione del processo di apprendimento

raggiungimento degli obiettivi

continuità nell’impegno a scuola e a casa

partecipazione al dialogo educativo.

• Criteri di sufficienza (standard minimo)

Conoscere e comprendere la trattazione teorica dei nuclei fondanti del programma.

Esporre in modo corretto quanto appreso.

Applicare, in contesti algebricamente e concettualmente semplici, i contenuti appresi, con pochi errori e, comunque, di

calcolo

La docente

Professoressa Emanuela Cozzi

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “AMEDEO AVOGADRO”

PROGRAMMAZIONE DI FISICA

ANNO SCOLASTICO 2019-2020

Classe: II Sezione: I

Docente: E. Cozzi

Disciplina: FISICA

ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE.

La classe è caratterizzata da un comportamento vivace e generalmente adeguato ai vari momenti dell’attivita’

d’aula e alle situazioni comunicative. E’ necessario che gli alunni acquistino una certa sistematicità nel lavoro

da svolgere in classe e a casa.

Obiettivi e contenuti Nel piano di lavoro sono indicate con i numeri da 1 a 5 le competenze di base che ciascuna unita' didattica

concorre a sviluppare, secondo la legenda riportata di seguito.

1. Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie.

2. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche

caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse.

3. Spiegare le più comuni applicazioni della fisica nel campo tecnologico, con la consapevolezza della

reciproca influenza tra evoluzione tecnologica e ricerca scientifica.

4. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale delle

unità di misura.

5. Collocare le principali scoperte scientifiche e invenzioni tecniche nel loro contesto storico e sociale.

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Unita'

didattica OBIETTIVI

Competenze

di base Conoscenze Abilità

1 2 3 4 5

Il moto

rettilineo

X X X X ▪ Il punto materiale in movimento e la

traiettoria. ▪ I sistemi di riferimento. ▪ Il moto rettilineo.

▪ La velocità media. ▪ I grafici spazio-tempo. ▪ Il moto rettilineo uniforme.

▪ Analisi di un moto attraverso grafici

spazio-tempo e velocità-tempo. ▪ La velocità istantanea

▪ Accelerazione media e accelerazione

istantanea. ▪ Le caratteristiche del moto

uniformemente accelerato con

partenza da fermo. ▪ Il moto uniformemente accelerato con

velocità iniziale. ▪ Le leggi dello spazio e della velocità in

funzione del tempo. ▪ Grafici spazio-tempo e velocità-tempo

nel moto uniformemente accelerato.

▪ Utilizzare il sistema di riferimento

nello studio di un moto.

▪ Calcolare la velocità media, lo spazio

percorso e l’intervallo di tempo di un moto.

▪ Interpretare il significato del

coefficiente angolare di un grafico spazio-

tempo.

▪ Conoscere le caratteristiche del moto

rettilineo uniforme e risolvere problemi su di

esso.

▪ Interpretare correttamente i grafici

spazio-tempo e velocità-tempo relativi a un

moto.

▪ Calcolare i valori della velocità

istantanea e dell’accelerazione media di un

corpo in moto.

▪ Risolvere problemi sul moto

uniformemente accelerato.

▪ Interpretare i grafici spazio-tempo e

velocità-tempo nel moto uniformemente

accelerato.

▪ Calcolare lo spazio percorso da un

corpo utilizzando il grafico spazio-tempo.

▪ Calcolare l’accelerazione di un corpo utilizzando un grafico velocità-tempo.

2. I moti

nel piano e

moto

armonico

X X X ▪ I vettori posizione, spostamento e

velocità. ▪ Il moto circolare uniforme. ▪ Periodo, frequenza e velocità

istantanea nel moto circolare

uniforme. ▪ L’accelerazione centripeta.

1. Il moto armonico.

▪ La composizione di moti.

▪ Applicare le conoscenze sulle

grandezze vettoriali ai moti nel piano.

▪ Operare con le grandezze fisiche

scalari e vettoriali.

▪ Calcolare le grandezze caratteristiche

del moto circolare uniforme e del moto

armonico.

▪ Comporre spostamenti e velocità di

due moti rettilinei.

3. I

principi

della

dinamica

X X X X X ▪ Il primo principio della dinamica. ▪ I sistemi di riferimento inerziali.

▪ Il principio di relatività galileiana. ▪ Il secondo principio della dinamica. ▪ Unità di misura

▪ delle forze nel SI. ▪ Il concetto di massa inerziale.

▪ Il terzo principio della dinamica. ▪ Il moto di caduta libera dei corpi. ▪ Il moto lungo un piano inclinato.

▪ Analizzare il moto dei corpi quando la

forza risultante applicata è nulla.

▪ Riconoscere i sistemi di riferimento

inerziali.

▪ Studiare il moto di un corpo sotto

l’azione di una forza costante.

▪ Applicare il terzo principio della

dinamica.

▪ Risolvere problemi sul secondo

principio della dinamica.

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Unita'

didattica OBIETTIVI

Competenze

di base Conoscenze Abilità

1 2 3 4 5

▪ Analizzare il moto di caduta dei corpi.

▪ Studiare il moto dei corpi lungo un

piano inclinato.

4.

L’energia

X X X X X ▪ La definizione di lavoro. ▪ La potenza. ▪ Il concetto di energia.

▪ L’energia cinetica e la relazione tra

lavoro ed energia cinetica. ▪ L’energia potenziale gravitazionale e

l’energia potenziale elastica. ▪ Il principio di conservazione

dell’energia meccanica. ▪ La conservazione dell’energia totale.

▪ Calcolare il lavoro compiuto da una

forza.

▪ Calcolare la potenza.

▪ Ricavare l’energia cinetica di un

corpo, anche in relazione al lavoro svolto.

▪ Calcolare l’energia potenziale

gravitazionale di un corpo e l’energia

potenziale elastica di un sistema oscillante. ▪ Applicare il principio di

conservazione dell’energia

meccanica.

5. La

temperatu

ra ed il

calore

x x x x x ▪ Termoscopi e termometri. ▪ La definizione operativa di

temperatura. ▪ Le scale di temperatura Celsius e

Kelvin. ▪ La dilatazione lineare dei solidi.

▪ La dilatazione volumica dei solidi e dei

liquidi. ▪ Calore e lavoro come forme di energia

in transito. ▪ Esperienza di Joule ed unità di misura

per il calore. ▪ Capacità termica e calore specifico.

▪ Il calorimetro. ▪ I passaggi di stato: fusione e

solidificazione, vaporizzazione e

condensazione, sublimazione

▪ Comprendere la differenza tra

termoscopio e termometro.

▪ Passare da una scala di temperatura ad

un'altra.

▪ Risolvere problemi sulla dilatazione

lineare dei solidi.

▪ Risolvere problemi sulla dilatazione

volumica dei solidi e dei liquidi.

▪ Comprendere come riscaldare un

corpo con il calore o con il lavoro.

▪ Distinguere fra capacità termica dei

corpi e calore specifico delle sostanze.

▪ Calcolare il calore specifico di una

sostanza con l’utilizzo del calorimetro

▪ Calcolare la temperatura di equilibrio

in un calorimetro.

▪ Descrivere i passaggi tra i vari stati di

aggregazione molecolare.

▪ Calcolare l’energia impiegata nei

cambiamenti di stato ed interpretare il

concetto di calore latente.

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Unita'

didattica OBIETTIVI

Competenze

di base Conoscenze Abilità

1 2 3 4 5

6. La luce

x x x x x ▪ La luce: sorgenti di luce, raggi

luminosi e velocità di propagazione. ▪ La riflessione della luce e le sue leggi. ▪ Gli specchi piani, gli specchi curvi e la

formazione delle immagini. ▪ La rifrazione della luce e le sue leggi.

▪ Il fenomeno della riflessione totale. ▪ Il prisma e le fibre ottiche.

▪ Le lenti sferiche: convergenti e

divergenti. ▪ Approfondimenti relativi al

funzionamento dell’occhio, il

microscopio e il cannocchiale

▪ Descrivere il fenomeno della

riflessione e le sue applicazioni agli specchi

piani e curvi.

▪ Risolvere semplici problemi sulla

legge di riflessione ed il funzionamento degli

specchi.

▪ Descrivere il fenomeno della

rifrazione.

▪ Comprendere il concetto di riflessione

totale, con le sue applicazioni tecnologiche

(prisma e fibre ottiche).

▪ Risolvere semplici problemi sul

fenomeno della rifrazione.

▪ Distinguere i diversi tipi di lenti e

costruire graficamente le immagini prodotte

da lenti sia convergenti che divergenti.

▪ Descrivere il meccanismo della

visione.

▪ Descrivere il funzionamento del

microscopio e del cannocchiale.

Si prevede di svolgere le prime 3 unità didattiche nel primo trimestre e le rimanenti nel pentamestre. La

programmazione potrebbe subire modifiche in base all'andamento didattico della singola classe (in particolare

sarà cura del docente stabilire se affrontare l’unità 6 alla fine del secondo anno o se introdurla nella

programmazione relativa al quarto anno, quando si affronta lo studio della luce anche come onda)

Sono previste almeno 4 esercitazioni di laboratorio a scelta tra le seguenti:

Moto sul piano inclinato

Moto armonico di un pendolo semplice.

Oscillatore armonico (massa appesa ad una molla).

Dilatazione termica.

Calcolo calore specifico con il calorimetro.

Verifica della temperatura di equilibrio raggiunta in un calorimetro.

La riflessione della luce.

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La rifrazione della luce.

Ogni docente potrà, in base alla situazione specifica della singola classe, scegliere di eseguire altre esperienze

di laboratorio non espressamente citate in questa programmazione.

STRUMENTI DI VERIFICA

Le verifiche saranno effettuate mediante prove scritte, colloqui orali e relazioni sulle esperienze di laboratorio.

Le prove scritte potranno essere strutturate come esercizi, problemi, test a risposta breve e/o a scelta multipla.

Nelle interrogazioni si darà molto peso all’esposizione degli argomenti che dovrà essere scorrevole ed

organica.

Numero di verifiche:

almeno 2 nel trimestre, di cui almeno una orale

almeno 4 nel pentamestre, di cui almeno una orale

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione complessiva terrà conto, oltre che dei risultati raggiunti dagli alunni, anche dell’attenzione e

interesse durante le lezioni, dell’impegno, dell’assiduità, e del progresso sviluppato nel tempo.

CRITERI DI SUFFICIENZA (Standard minimo)

Possedere le essenziali conoscenze di base, saperle utilizzare ed esporre in maniera corretta.

La docente

Prof.ssa Emanuela Cozzi

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Programmazione didattica 2^I a.s. 2019-2020

Insegnamento di LINGUA E CULTURA INGLESE

Classe 2^I

Insegnante Anna Latessa

OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

Conoscenze Conoscenza delle strutture della lingua e del loro uso pratico in contesti significativi, quanto più vicini a situazioni reali.

Competenze

Comprendere una varietà di messaggi orali in contesti diversi

Produrre semplici testi orali di tipo descrittivo, espositivo espressi correttamente ed in modo logico

Comprendere in modo globale semplici testi scritti specifici dell’indirizzo

Produrre semplici testi scritti diversificati per temi, finalità, ambiti culturali

Comprendere semplici testi collocandoli nel loro contesto culturale

Sviluppare ed integrare le quattro abilità fondamentali: listening speaking, reading, writing

Capacità

Sapersi esprimere in modo semplice ma corretto facendo uso della lingua straniera

Saper lavorare da soli ed in gruppo

Saper consultare il dizionario monolingua

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PERCORSO DIDATTICO

Argomenti che si prevede di svolgere

Present perfect Present perfect with for and since Present perfect and Present perfect continuous Dynamic and state verbs

Verb patterns

Past perfect

Past simple v past continuous

Modals of possibility, certainty and obligation (present and past)

Future time clauses Future continuous and Future Perfect

Used to and would

Articles; no article, no article a/an or the

Non- defining relative clauses

Second and Third Conditional

Comparative and superlative adjectives and adverbs Gerund v infinitive

Reported speech

Imperative

I wish/if only with Past simple

Passive form:

− Present simple

− Present continuous

− Past simple

− Present perfect

− Past perfect

− Past continuous

− Future simple

Passive form: questions and short answers

Have something done

Durante l’anno si leggerà il testo di Mary Shelley “Frankenstein” (level B2.2) e si svolgeranno le attività in esso contenute per il potenziamento delle quattro abilità linguistiche

Verranno esaminati brani relativi ad argomenti attinenti a problematiche attuali come spunto di discussione e revisione grammaticale. Per il liceo matematico si programmeranno nel corso dell’anno attivita’ interdisciplinari con l’insegnante di matematica e fisica. Esse saranno portate avanti attraverso video, articoli scientifici, traduzioni di terminologie matematiche e grafici statistici.

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METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO

Il metodo a cui ci si atterrà è quello comunicativo, ritenuto il più opportuno all’acquisizione non solo di una competenza strettamente linguistica, quanto di una vera competenza comunicativa, intesa come utilizzo creativo e diretto della lingua straniera in situazioni reali

L’uso della lingua straniera in classe sarà quanto più ampio possibile per abituare gli studenti all’esposizione e all’uso della L2 come strumento quotidiano. Le lezioni, prevalentemente frontali, coinvolgeranno costantemente tutti gli studenti con l’obiettivo di farli esercitare nell’uso della lingua e nell’ascolto di essa. Si farà ricorso alla didattica digitale ed a video in cui verranno rappresentate situazioni reali per stimolare l’apprendimento del lessico specifico. L’uso del dizionario monolingua verrà consigliato durante le esercitazioni in classe.

CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONI

Prove scritte Si prevede di effettuare due prove scritte nel trimestre, tre prove scritte nel pentamestre Valutazioni Orali Si prevede di effettuare minimo una prova orale nel trimestre, minimo due prove orali nel pentamestre

Valutazione La scala di valutazione sarà molto ampia: da gravemente insufficiente ad eccellente. Gli indicatori fondamentali della scala di valutazione sono i seguenti:

− padronanza delle strutture linguistiche e registro specifico relativamente all’anno di corso

− comprensione ed esposizione della lingua straniera

− capacità di analizzare un testo

− collegamenti disciplinari ed interdisciplinari

− assiduità nella frequenza, interesse, partecipazione ed impegno

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PROGRAMMAZIONE ANNUALE INDIVIDUALE

ANNO SCOLASTICO 2019 – 20

DOCENTE: Rosanna IANNARILLI

CLASSE: 2ª I

DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI

1. Analisi della situazione iniziale (livelli rilevati)

La classe ha mostrato di possedere le basi del metodo scientifico necessarie per affrontare il programma di Chimica e di Biologia di quest’anno.

2. Obiettivi formativi della disciplina

Acquisizione di un metodo di studio personale.

Uso ragionato e autonomo del libro di testo.

Conoscenza e uso del linguaggio specifico della disciplina.

Uso corretto della lingua italiana.

3. Obiettivi didattici.

❖ Acquisizione dei metodi e contenuti utili per un’adeguata interpretazione dei fenomeni naturali.

❖ Uso corretto del linguaggio specifico della disciplina.

❖ Capacità di comunicare le proprie conoscenze attraverso espressione orale, scritta, grafica.

❖ Comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica.

❖ Riconoscimento dell’importanza di formulare ipotesi, non solo per spiegare fatti e fenomeni, ma anche per organizzare l’osservazione in modo più corretto.

4. Contenuti.

Chimica:

• La quantità chimica: la mole.

• Le leggi dei gas.

• Le particelle dell’atomo.

Biologia:

• Le biomolecole.

• Il microscopio e la teoria cellulare.

• La cellula procariote ed eucariote.

• Struttura della cellula eucariote.

• Meccanismi di trasporto attraverso la membrana cellulare.

• Riproduzione cellulare, mitosi e meiosi.

• Origine della vita sulla Terra.

• Biodiversità e classificazione dei viventi.

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5. Metodologie e strumenti.

La didattica sarà modulare.

L’insegnamento sarà basato su lezioni frontali e lezioni partecipate. Le prime saranno costituite dalle introduzioni di carattere generale, dall’esposizione di concetti, dalla costruzione di mappe concettuali, dalla sistematizzazione dei risultati emersi dagli approfondimenti. Nelle lezioni partecipate si utilizzeranno soprattutto domande - stimolo e modi di risoluzione di casi o problemi specifici mediante applicazioni concrete delle conoscenze acquisite.

Come strumenti di lavoro si utilizzeranno libri di testo, sussidi quali enciclopedie e dizionari (anche multimediali), materiale di documentazione (libri, articoli di quotidiani e di riviste specializzate, siti web specialistici), audiovisivi.

Si userà il laboratorio di Scienze per esperienze e lezioni.

Sono previste anche uscite didattiche brevi con partecipazione a mostre ed incontri presso Enti scientifici.

6. Modalità di verifica.

Si effettueranno verifiche di diverso tipo:

domande dal posto effettuate dall’insegnante all’inizio di ogni lezione per saggiare la costanza nello studio degli argomenti in trattazione e valutare l’eventualità di una ripetizione o di un consolidamento delle lezioni precedenti

interrogazione classica che verrà effettuata al termine di ogni modulo affrontato

verifiche scritte.

Nel primo trimestre verranno effettuate almeno due verifiche; mentre nel pentamestre verranno effettuate almeno tre prove, fra scritte e orali.

7. Valutazione.

La valutazione verificherà complessivamente l’impegno, la partecipazione, l’interesse, il metodo di lavoro acquisito, i progressi raggiunti rispetto al livello di partenza, le competenze specifiche, le capacità espositive, la correttezza del linguaggio e l’abilità nella risoluzione di esercizi e problemi.

Il risultato di ciascuna verifica e, quindi, la valutazione verranno immediatamente comunicati allo studente, in modo da renderlo consapevole dei livelli raggiunti nella preparazione o dell’eventuale necessità di un’ulteriore verifica di recupero.

8. Modalità di recupero.

Recupero in itinere: per gli alunni il cui risultato, dopo le verifiche di fine modulo, non fosse almeno sufficiente. Sono previste, nel corso dell’anno, tre verifiche scritte di recupero (a dicembre, marzo e giugno).

Il recupero potrà essere supportato anche attraverso la frequenza allo sportello didattico, se organizzato dalla scuola.

Roma, 22 ottobre 2019

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PROGETTAZIONE DISEGNO E STORIA DELL'ARTE

Docente Prof. Arch. Isabella Lelù Rapisarda

Classe 2 a Sez. I a.s. 2019/2020

FINALITA'

Le finalità dell'insegnamento delle arti visive sono quelle di attivare nello studente attraverso

l'esperienza artistica un interesse coscienzioso e profondo verso il patrimonio artistico nazionale e

locale, basato sulla consapevolezza del suo valore estetico, storico e culturale. Così quelle del disegno

non sono ridotte solo all'acquisizione di regole di geometria - regole indispensabili che vanno acquisite

- ma devono anche fornire le conoscenze necessarie per la lettura critica dell'immagine. Quindi non

solo saper tracciare linee nel rispetto di determinate codificazioni teoriche e convenzioni grafiche, ma

l'apprendimento sottende anche il proposito di comunicare idee, attuare comparazioni, formulare

interrogativi circa la struttura della forma. Oltre a questi aspetti generici altri più consistenti e peculiari

sono:

• il rafforzamento della sensibilità estetica nei riscontri degli aspetti visivi della realtà e

dell'ambiente;

• il conseguimento di mezzi e metodi per l'analisi, la comprensione e l'apprezzamento dei manufatti

artistici;

• la crescita di un atteggiamento conscio e indagatore nei confronti di qualsiasi forma di

comunicazione visiva, anche quella di massa;

• indicare la funzione della raffigurazione e dello svolgimento storico e interpretarne il collegamento

con il complesso delle attività dell'uomo, accrescendo l'abilità di utilizzare i concetti, i mezzi e i

criteri propri del disegno, nelle sue molteplici forme, come strumenti di analisi e di sintesi nella

parafrasi della realtà;

• sensibilizzare alle questioni legate alla cognizione e alla conservazione del patrimonio artistico-

culturale nelle sue varie espressioni e stratificazioni, facendo capire l'impiego dei procedimenti

grafici come mezzi di conoscenza, lettura e documentazione delle testimonianze ambientali.

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OBIETTIVI

L'insegnamento della Storia dell'Arte si ripromette di conseguire obiettivi di tipo prettamente

disciplinare che servono poi a dar vita a competenze anch'esse specifiche, patrimonio culturale e

formativo dello studente.

Gli obiettivi peculiari dello studio della disciplina si compendiano sostanzialmente nel conseguimento

delle seguenti competenze:

• Acquisire e sviluppare il senso dell’ordine, inteso non solo a livello grafico, ma come capacità

di organizzazione del proprio lavoro secondo opportuni criteri e precise logiche;

• conoscere gli argomenti trattati;

• conoscere e utilizzare in modo idoneo i concetti, i metodi e le convenzioni propri della

rappresentazione grafica nonché delle terminologie tecniche appropriate;

• saper leggere un'opera d'arte nella sua conformazione linguistica e comunicativa utilizzando gli

elementi della grammatica visiva;

• saper riconoscere lo stile di un'opera, la sua appartenenza ad un periodo, ad un movimento, ad

un autore;

• conoscere le principali tecniche artistiche;

• sviluppare la capacità di osservare le immagini e saperne cogliere gli aspetti più significativi

secondo un codice formale (lettura iconografica dell’opera d’arte);

• conoscere e possedere un adeguato lessico tecnico nelle esposizioni ed enunciazioni generali e

peculiari.

STRUMENTI E METODOLOGIE

A supporto della lezione frontale e del libro di testo saranno utilizzati strumenti quali l'uso di

diapositive e/o audiovisivi, visite museali e culturali a monumenti e luoghi artisticamente rilevanti, uso

di spazi adeguatamente adibiti, quali laboratori, riproduzioni fotostatiche, lavagna luminosa, matite,

colori e quant'altro possa essere di sussidio all'attività disciplinare.

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VALUTAZIONE E VERIFICHE

La valutazione si risolverà non in un solo e semplice giudizio di merito attribuito in base ai risultati

ottenuti dallo studente, ma terrà conto in egual misura del suo processo evolutivo dettato anche dagli

influssi esercitati da altri fattori interagenti. Quindi la valutazione non sarà intesa come un semplice

momento a sé stante e in funzione prettamente selettiva, ma come momento di verifica della

programmazione didattica. Le prove di verifica saranno articolate almeno in complessive due

valutazioni per il trimestre e tre per il pentamestre.

Le tipologie di verifica della programmazione che si vuole adottare sono:

Storia dell'Arte

• verifiche orali;

• compiti scritti a risposta aperta;

• appropriati interventi e/o altro prodotto da parte dell'uditorio.

Disegno

• saggi grafici di variabile complessità in rapporto sia ai temi svolti che alle tecniche grafiche

desiderate, eseguibili tanto in classe quanto come esercitazioni pomeridiane;

• compiti in classe su temi svolti durante l'attività didattica.

CONTENUTI DI DISEGNO

MODULO - Proiezioni cilindriche tridimensionali

U.D. 1 - Proiezioni ortogonali di solidi geometrici

U.D. 2 - Rotazione di solidi: uso dei piani ausiliari

U.D. 3 - Proiezione ortogonale di solidi poggianti su un piano generico comunque inclinato

U.D. 4 - Sezione di solidi

U.D. 5 - Intersezioni e compenetrazione di solidi

Esercitazioni: elaborazioni di tavole raffiguranti solidi e/o a gruppi sovrapposti o meno.

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CONTENUTI DI STORIA DELL'ARTE

MODULO - Roma: da un villaggio nasce un impero

U.D. 1 - I Romani e l'arte– (approfondimento sul foro come “piazza”, luogo di incontro e di ritrovo di moleplici

funzioni)

U.D. 2 - La pittura romana: i quattro stili

U.D. 3 - Un genere tipicamente romano: il ritratto

U.D. 4 - L'arte nell'età repubblicana e giulio-claudia

U.D. 5 - L'arte della gens Flavia

U.D. 6 - L'arte degli imperatori "adottivi": da Nerva a Marco Aurelio

MODULO - La fine del mondo antico: l'affermazione del nuovo "credo"

U.D. 1 - L'arte Paleocristiana

U.D. 2 - L'arte bizantina

U.D. 3 - La cultura dei popoli barbari

MODULO - La rinascita dopo l'anno mille: la civiltà romanica

U.D. 1 - Il Romanico e il primato dell'architettura

U.D. 2 - Le varianti regionali dello stile romanico

U.D. 3 - La rappresentazione del sapere laico e religioso nella scultura

U.D. 4 - L'arte figurativa

MODULO - Il Gotico: l'arte che viene dal Nord

U.D . 1 - Il virtuosismo tecnico e il trionfo della luce nella cattedrale gotica

U.D. 2 - L'interpretazione italiana del Gotico

U.D. 3 - L'umanità e la cultura classica nelle figure scolpite

U.D. 4 - Dalle icone alla nuova umanità nella pittura

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Liceo Scientifico Statale “A. Avogadro”

ANNO SCOLASTICO 2019-2020

Materia: INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA

CLASSE 2i

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO DEL BIENNIO

Profilo generale:

L’insegnamento della Religione cattolica nel biennio concorre a promuovere il pieno sviluppo della

personalità degli alunni e, in ottemperanza alla normativa concordataria che riconosce all’Irc piene

dignità e finalità scolastiche, incentiva l'acquisizione della cultura religiosa in senso universale.

Tale insegnamento concorre, inoltre, a promuovere negli alunni l’acquisizione della cultura

religiosa secondo i princìpi recepiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana ed in senso

universale, offrendo contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico-culturale in

cui essi vivono; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita; contribuisce

alla formazione della coscienza morale ed offre elementi per scelte consapevoli e responsabili di

fronte ai vari problemi religiosi e civili odierni. Inoltre, in accordo agli obiettivi di apprendimento

all’ìacquisizione di una cittadinanza globale, l’Irc contribuisce a far maturare negli alunni le

competenze adatte per riconoscere e capire le differenze e le identità multiple, come per esempio la

cultura, la lingua, la religione, il genere e la nostra comune umanitàe sviluppare competenze utili a

vivere in un mondo sempre più ricco di diversità; nonchè per sviluppare valori di equità, giustizia

sociale e quelle competenze adatte ad analizzare in maniera critica le disuguaglianze basate sul

genere, sullo stato socio-economico, sulla cultura, la religione, l’età.

Obiettivi formativi:

La disciplina promuove l'acquisizione della cultura religiosa secondo il più alto livello di

conoscenze e di capacità critiche proprio di questo grado di scuola, offrendo contenuti e strumenti

che aiutino lo studente a decifrare il contesto storico, culturale e umano della società italiana ed

europea; concorre ad arricchire - insieme alle altre discipline - la formazione globale della persona e

del cittadino, in vista di un efficace inserimento nel mondo civile, universitario e professionale e di

una partecipazione attiva e responsabile alla costruzione della convivenza umana.

Poiché la scuola fornisce chiavi di lettura per la comprensione della realtà italiana, europea,

occidentale e – nei limiti del possibile – mondiale, l’insegnamento della religione promuove

anzitutto la conoscenza oggettiva e sistematica della Tradizione cristiana (in special modo cattolica)

e della Bibbia, in quanto parti rilevanti del patrimonio storico-culturale italiano ed europeo. Per lo

stesso motivo, la disciplina abbraccia lo studio delle differenti confessioni cristiane e delle

principali Tradizioni religiose mondiali (Ebraismo, Islam, Induismo, Buddismo) con i loro Testi

Sacri, che in epoche e con peso diverso hanno influenzato la cultura e lo sviluppo del pensiero

occidentale. In tal modo partecipa – specie nell’attuale contesto multiculturale della società italiana

ed europea - al dialogo e al confronto tra tradizioni culturali e religiose diverse.

Come ogni disciplina curricolare all’interno del proprio sapere, l’insegnamento della religione viene

incontro alle esigenze di a-letheia e di ricerca degli studenti, soprattutto in relazione alle domande

di senso che essi si pongono; contribuisce all’informazione circa gli aspetti spirituali ed etici

dell’esistenza e concorre a formare una coscienza etica e una propria spiritualità (credente, atea o

agnostica); offre elementi per scelte consapevoli di fronte al problema religioso.

Obiettivi di apprendimento – Biennio

Conoscenze Abilità Competenze Nuclei tematici

essenziali 1) La dimensione religiosa

come dimensione

antropologica ed

- Riconoscere il contributo

della religione, e nello

specifico di quella

- Porsi domande di senso in

ordine alla ricerca di

un’identità libera e

- Analisi interreligiosa

delle principali domande di

senso

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esperienziale cristiano-cattolica, alla

formazione dell’uomo e

allo sviluppo della cultura,

anche in prospettiva

interculturale

consapevole

confrontandosi con i valori

affermati dal Vangelo e

testimoniati dalla comunità

cristiana;

- Essere in grado di

spiegare l’interpretazione

religiosa della morte, della

vita e del male

- Dimensioni culturali e

interdisciplinari

dell’insegnamento

religioso scolastico

2) La Sacra Scrittura:

elementi fondamentali e

lettura di testi

- Dimostrare capacità di

confronto personale con i

testi biblici

- Essere in grado di

consultare il testo biblico.

- Analisi della dottrina

cristiana ed ebraica sulla

Sacra Scrittura.

3) Il fenomeno religioso

nella storia e nel mondo

- Dimostrare capacità di

rispetto e apertura

dialogante nei confronti

delle diverse tradizioni

religiose.

- Riconosce e usa in

maniera appropriata il

linguaggio religioso per

spiegare le realtà e i

contenuti della fede

cattolica.

- Individuare le principali

categorie interpretative del

fatto religioso.

- Riuscire a delineare le

principali caratteristiche

della ricerca di Dio

nell’uomo contemporaneo.

- Conoscere gli elementi

essenziali delle religioni

antiche.

- Le caratteristiche generali

del fenomeno religioso

- Caratteri generali delle

principali religioni antiche

- I caratteri

fondamentali della

tradizione ebraico –

cristiana e del

monoteismo islamico.

4) Gesù della storia - Impostare criticamente la

riflessione su Dio nelle sue

dimensioni storiche,

filosofiche e

teologiche;

- Delineare i tratti

fondamentali della

rivelazione di Dio in Gesù

Cristo.

- La biografia e gli

avvenimenti principali

della vita di Gesù

Metodologia:

- Lezione frontale

- Lezione partecipata

- Lezione multimediale

- Ricerca individuale

- Metodo induttivo

- Lavoro di gruppo

- Discussione

- Simulazioni

Valutazione:

In rapporto agli obiettivi didattici e disciplinari si osserverà, negli alunni, il loro interesse alle

attività della disciplina, le conoscenze acquisite, gli atteggiamenti maturi. Ciò potrà essere verificato

a un ritmo mensile, quadrimestrale e finale, con verifiche scritte, questionari, interviste su

specifiche tematiche, conversazioni ed interrogazioni. Oltre al raggiungimento degli obiettivi, delle

competenze e delle capacità sopra esposte, vengono valutate positivamente anche la disponibilità al

lavoro, all’attività didattica e al confronto; la presenza alle lezioni; la buona conduzione delle

relazioni interpersonali; la capacità di realizzare lavori in collaborazione; la capacità di

rielaborazione creativa e critica delle tematiche trattate.

La valutazione saprà comunque andare al di là della semplice quantificazione e cogliere il prodotto

finale del processo educativo e formativo promosso non solo dall’I.R.C., ma altresì dalle restanti

discipline in connessione tra loro.

Roma, Ottobre 2019 Prof.ssa Nicoletta Moscato