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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE EMILIA ROMAGNA DIREZIONE DIDATTICA I° CIRCOLO DI MODENA VIA GIARDINI 468-SCALA I 41100 MODENA 1 IL GIARDINO CHE VORREI Laboratorio di progettazione partecipata scuola primaria Don Milani

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’ UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE EMILIA ROMAGNA DIREZIONE DIDATTICA I° CIRCOLO DI MODENA VIA GIARDINI 468-SCALA I 41100 MODENA1

IL GIARDINO CHE VORREI

Laboratorio diprogettazione

partecipata

scuola primaria

Don Milani

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Gruppo di lavoro composto da:

Marco Aicardi, Caire Urbanistica Silvia Boschi, Caire Urbanistica

Andrea Panzavolta, Caire Urbanistica Ana Maria Solis, Caire Urbanistica

Uno ringraziamento per la continua e efficace collaborazione a: Antonella Cavoli, referente del progetto per la scuola Don Milani,

Marco Bertoni, comitato genitori scuola Don Milani, le insegnanti del plesso Don Milani e i genitori degli alunni

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Indice

Premessa ……………………………………………………………………………………… pag. 4

Il progetto ………………………………………………………………………………… pag. 5

Il focus group docenti e il focus group genitori:

punti critici e proposte …………………………………………………………… pag. 6

Il laboratorio “il giardino che vorrei” ………………………………… pag. 9

Il laboratorio sull’energia ………………………………………………………. pag. 12

Considerazioni conclusive …………………………………………………………. pag. 13

Allegati …………………………………………………………………………………………. pag. 15

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Premessa

L’iniziativa nasce dall’impegno della Direzione Didattica del Primo Circolo delle Scuole Elementari di Modena, che ha deciso di inserire nella propria offerta formativa un progetto di laboratorio volto all’educazione civica, ambientale e della qualità urbana. L’idea è di collegare concretamente il laboratorio all’ambiente circostante, ovvero il quartiere Saliceta San Giuliano, in cui si colloca la struttura scolastica. L’iniziativa è stata portata avanti nel corso degli anni scolastici 2007/08 e 2008/09 e interrotta nel corso dell’anno scolastico 2009/10 a causa di mancanza di risorse economiche. Il percorso, che è ripartito nel corso dell’anno scolastico 2010-2011, affronta concretamente il tema della riorganizzazione, progettazione e funzionalità degli spazi dell’intorno della scuola primaria Don Milani. Il laboratorio ricade nelle esperienze di formazione ed è orientato ai temi dell’educazione civica, della cittadinanza attiva e partecipazione, della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. Si occupa di sensibilizzare i bambini sulla percezione della qualità urbana degli spazi e dei valori affettivi dei luoghi inseriti nel contesto urbano quotidiano. Sono stimolate e affrontate esperienze di progettazione partecipata su spazi e luoghi individuati come degradati all’interno della scuola e nell’intorno della stessa, tra cui aree dequalificate, percorsi sicuri casa-scuola e nodi critici della viabilità “dolce” e veicolare.

Pertanto il laboratorio coinvolge trasversalmente numerose aree disciplinari, tra quali: educazione alla cittadinanza, educazione ambientale, geometria, matematica, scienze, lingua italiana, educazione all’immagine, informatica, storia locale (dalla storia della nascita del quartiere alla storia dell’edificio scolastico). Il laboratorio nello specifico tratta azioni volte a: • Coinvolgere i bambini nel riconoscere il proprio spazio di vita quotidiano nei suoi diversi

aspetti e accrescere il loro senso di appartenenza. • Cogliere gli aspetti positivi e quelli negativi dell’intorno della scuola e del quartiere, in

relazione alle esigenze dei bambini. • Individuare proposte e soluzioni progettuali innovative mirate al miglioramento della

qualità urbana dell’intorno della scuola e al riconoscimento della propria identità negli ambienti di vita.

• Creare una diffusa sensibilità sui temi della qualità urbana, della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico.

• Ricercare il consenso dei bambini intorno all’identificazione dei problemi e delle soluzioni, favorendo nello stesso tempo il rafforzamento del senso di appartenenza ai luoghi, la responsabilità verso la cosa pubblica e il senso civico.

• Sostenere la dimensione di “scuola trasparente”, che si apre all’intorno e agli spazi esterni fisici e della comunità locale.

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Il progetto Il piano di lavoro è stato articolato secondo le seguenti tappe: 1) Focus group rivolto al corpo docente, 18/10/2010 2) Focus group rivolto al comitato genitori, 4/11/2010 3) Attività di laboratorio che ha coinvolto le 10 classi del plesso Don Milani (250 alunni),

organizzata dal mese di ottobre al mese di dicembre 2010; nello specifico prevedeva: 1. Incontro di presentazione del progetto, con assegnazione di un compito da svolgere per

il successivo incontro. Il compito: osservare l’intorno della scuola e individuare “i tesori” e i problemi, disegnandoli o appuntandoli su un note book, diario, post-it, ponendo l’attenzione in particolare su alcuni temi: spazi verdi, accessi all’edificio scolastico, parcheggio esterno.

2. L’indagine sul campo: confronto dei compiti svolti dai bambini rispetto ad una mappa cartografica del territorio. I bambini disegnano i ”tesori” e i problemi da loro individuati e li collocano, incollandoli, ad una mappa/ortofoto di grandi dimensioni. Visita a piedi dell’intorno della scuola, con l’ausilio di una mappa: problemi, minacce, opportunità.

3. Compito di realtà ”Il giardino che vorrei”, ipotesi e proposte a confronto per la progettazione dell’intorno della scuola a dimensione di bambino. Progettazione su di uno spazio individuato dai bambini all’interno dell’area pertinente all’istituto scolastico e/o esterno allo stesso (spazi verdi, accessi, parcheggio esterno) e soluzioni rispetto ai “punti di criticità”.

4. Il risparmio energetico: l’efficienza energetica dell’edificio scolastico e le possibili soluzioni con l’uso di strumenti per ridurre i consumi e lo spreco e di strumenti per la produzione di energie da fonti rinnovabili. Introduzione ai temi dell’energie rinnovabili e non, e alle buone pratiche di sostenibilità ambientale.

4) Presentazione finale, 27/1/2011

Presentazione del progetto e mostra degli elaborati da parte dei bambini alle Istituzioni Scolastiche, all’Amministrazione Comunale, ai docenti e ai genitori (150 presenti). Confronto sugli esiti del percorso di progettazione partecipata e delle attività utili all’attivazione del progetto.

Per lo svolgimento delle attività sono stati utilizzati supporti cartacei esplicativi e di facile lettura per i bambini, quali: uno stradario, le ortofoto, le cartografie tecniche rielaborate graficamente e a differenti scale di grandezza, planimetrie dell’edificio e fotografie del territorio circostante. Inoltre si è fatto uso di supporti video, materiale per esperimenti e bussole. Il progetto prevede alcuni possibili sviluppi futuri per dare continuità all’attività che ha coinvolto i bambini, tra cui: partecipazione all’autocostruzione dell’intervento progettuale proposto e disegnato dai bambini; coinvolgimento dell’Associazione Alpini nella gestione di una porzione di area verde ad orto; invio del progetto e delle richieste degli alunni agli organi competenti (Circoscrizione IV, Comune di Modena).

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Il focus group docenti e il focus group genitori: punti critici e proposte La scuola e l’area cortiliva In generale dal percorso di partecipazione emerge che nella scuola sono poco riconoscibili i segni della presenza di bambini, ad esempio è poco colorata, manca un dipinto, un murales che dia maggiore “vitalità” all’istituto. All’interno dell’area cortiliva e nella scuola in generale mancano strutture gioco per i bambini, un’area attrezzata a parco giochi. Eventualmente tale spazio potrebbe essere progettato in modo partecipato insieme ai bambini, ai genitori e agli insegnanti per realizzare strutture più accattivanti e innovative, senza utilizzare i soliti giochi di plastica pre-strutturati. Per esempio è stato proposto di realizzare un labirinto di siepe, con legno oppure con materiale riciclabile, ispirandosi al libro il Giardino Segreto, eventualmente sfruttando lo spazio del “boschetto”. Nella scuola manca uno spazio adibito a feste, eventi, spettacoli, ed è stato proposto di realizzare una struttura fissa esterna, ad esempio un gazebo con pavimentazione. Inoltre uno spazio che può essere sfruttato meglio è il “portichetto/scacchiera”; in tal caso sono necessari interventi per attrezzare il locale con l’impianto di riscaldamento, l’impianto elettrico e l’insonorizzazione. Il piano di uscita e entrata degli alunni è poco funzionale e crea disagi ai docenti nell’accompagnare gli alunni all’uscita e ai genitori che li attendono. In tal senso l'orario di ingresso alla scuola viene indicato come un punto critico, poiché la fascia di apertura è molto limitata (tra le 8,25 e le 8,30). Nell’area esterna l’edificio scolastico sono riscontrati problemi di sicurezza nella zona prospiciente l’uscita delle classi prime, dove vi sono muretti in cemento che risultano pericolosi durante la ricreazione, quando i bambini corrono; inoltre sono presenti delle siepi con spine pericolose e l’impianto di irrigazione non è occultato e i bambini spesso ci inciampano. Tuttavia è stato segnalato dal corpo decente che non tutti i bambini ritengono quegli spazi poco sicuri, ma che per loro rappresentano degli spazi di aggregazione sia per chiacchierare sia quando devono appoggiarsi per realizzare qualche disegno. Sono segnalati problemi di allagamento in parte dovuti alla manutenzione e pulizia della grondaie. Gli interventi effettuati dal Comune di Modena sull’area cortiliva hanno migliorato la condizione attuale e sono stati apprezzati dal comitato genitori, tuttavia devono essere verificati e ripetuti con cadenza annuale (in particolare rispetto alla pulizia delle grondaie). In generale per una migliore gestione del giardino è stata proposto il coinvolgimento dell’Associazione Alpini, che risiede accanto alla scuola, ad esempio nella gestione dello spazio ad orto, eventualmente prevedendo un’apertura nella recinzione della scuola verso la proprietà dell’Associazione Alpini e formalizzando una collaborazione con il Comune o la Circoscrizione come lavoro “socialmente utile”.

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Il parcheggio e l’area esterna alla scuola L’accesso all’area dell’istituto è uno dei problemi principali riscontrati nei due focus groups, ed è un disagio che si concentra principalmente nelle fasce orarie di entrata e uscita degli alunni. Rispetto all’accessibilità veicolare emerge che non viene rispettato il divieto di accesso ai mezzi non autorizzati nell’area parcheggio esterna alla scuola. In tal senso è chiesto un maggiore controllo da parte della Polizia Municipale ed una maggiore demarcazione identificativa dell'area antistante la scuola ad esempio utilizzando una segnaletica orizzontale colorata o ancora meglio inserendo dei paletti con delle catene e dei simboli stradali ideati dai bambini che trasmettano messaggi chiari e diretti (ad es.“qui entro solo io”). Inoltre è stato proposto di organizzare attività di sensibilizzazione, ad esempio prevedendo alcune giornate in cui i bambini, insieme al corpo della Polizia Municipale, possono dare multe simboliche ai conducenti dei veicoli che sono poco rispettosi delle regole di accesso all’istituto. Nell’area esterna di accesso alla scuola si segnala che non è ben utilizzata la rotatoria per il carico e scarico dei bambini, in parte a causa delle ristrette dimensioni; in merito è chiesto di allargare la rotatoria, ricavando spazio, ad esempio spostando i cassonetti della raccolta differenziata. La posizione dei cassonetti limita la svolta delle automobili dirette alla scuola, ne diminuisce la visibilità e interferisce anche con l’uso della pista ciclo pedonale che viene spesso usata come area sosta durante l’entrata/uscita degli alunni. In merito è stato proposto di inserire dei paletti sulla pista ciclabile per migliorare la percezione di sicurezza da parte dei bambini. Inoltre è segnalato che l’area per la sosta dello scuola-bus non è in sicurezza.

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Una soluzione proposta potrebbe essere di identificare alcuni “parcheggi remoti”, ovvero delle aree sosta prossime all’istituto scolastico (50 - 150m) per la sosta temporanea delle autovetture nelle ore di entrata e uscita dalla scuola, ove i genitori possono scaricare i bambini, i quali dopo si recano a scuola a piedi in gruppo, accompagnati da un unico genitore. I genitori propongono di farsi portavoce con gli altri genitori della scuola per informare sulla attivazione dei parcheggi remoti e chiedere la collaborazione nel far partecipare i bambini nonché collaborare facendo da accompagnatori al meno 1 o 2 volte al mese. In questo senso, per la miglior riuscita del progetto, sarebbe opportuno coinvolgere i referenti della Circoscrizione IV chiedendo la presenza dei vigili urbani (o dei volontari formati) per accompagnare, ad esempio una volta alla settimana, i bambini dai parcheggi remoti alla scuola. Alcune aree possibili possono essere il parcheggio di Via Donatori di Sangue, Via del Luzzo/centro commerciale Cometa, i parcheggi dell’area residenziale di Via delle Costellazioni, presso la Chiesa San Paolo, il Modena 2/Direzionale 70 sfruttando il sottopasso della tangenziale (il sottopassaggio da Modena 2/Direzionale 70 è percepito come poco sicuro, quindi si propone di lavorare specificamente su questa area per renderla più sicura, ad esempio con interventi per migliorare l’illuminazione, l’accessibilità per le biciclette e l’estetica). L’ipotesi di individuare i parcheggi remoti riscuote ancora maggiore consenso valutando la prossima apertura dell’edificio del Filo d’oro in via del Luzzo, che porterà ad un incremento del traffico nell’area di pertinenza all’istituto scolastico. Questa azione andrebbe sostenuta con l'attivazione di progetti di educazione alla mobilità sostenibile ed alla attuazione di azioni concrete da parte della scuola quali: l'attivazione di percorsi a piedi dai parcheggi remoti fino alla scuola, l’utilizzo della bicicletta, anche in relazione all'importanza dal punto di vista della salute, dell'attività fisica e dell'ambiente, il mangiare in modo salutare, ecc… Per quanto riguarda l'area verde esterna alla scuola è stato segnalata la presenza di persone che portano a passeggio i cani proprio nell'area dove giocano i bambini e senza adottare misure di igiene; si propone di pensare ad una apposita zona dedicate ai cani dotata di recinzione e di distributori di sacchetti. In generale si propone di elaborare una cartellonista, disegnata dai bambini, con indicazioni per i genitori e peri residenti riguardanti i buoni comportamenti da seguire, i cartelli sarebbero da collocare nell'area di accesso alla scuola, nella zona dei parcheggi remoti e nell'area utilizzata dai cani.

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Il laboratorio “il giardino che vorrei”

Il principale punto di forza del progetto di partecipazione è la scelta di coinvolgere nel laboratorio gli alunni delle classi prime, seconde, terze e quarte del plesso Don Milani, per stimolare la percezione, attivare la creatività e il senso di progettualità di bambini dai 6 ai 10 anni. Dal report si evince come le criticità e le proposte raccolte durante gli incontri con gli alunni possono essere ricondotte alle specifiche esigenze dei bambini coinvolti in relazione alla proprio età; tuttavia emergono numerosi elementi comuni, condivisi e trasversali tra le differenti classi di età coinvolte. Di seguito è riportata una sintesi degli elementi trasversali, suddivisi in elementi e luoghi che piacciono ai bambini, elementi che non piacciono (e da migliorare) e proposte e soluzioni. Gli elementi e i luoghi che ci piacciono interni all’edificio scolastico: - la nostra aula, - le aule polivalenti (informatica, pittura, musica, ecc…), - la mensa, - la palestra. - nel giardino: - l’orto (il girasole), - la montagnola, - il portabiciclette, - i muretti, - il boschetto, - il pratone, - la scacchiera, - gli alberi da frutto. esterni alla scuola: - il parchetto giochi, - la siepe del parco giochi perché ci si può nascondere. Gli elementi e i luoghi che non ci piacciono o da migliorare Nella scuola e nel giardino: - la recinzione, - il cancello perché stretto per l’uscita di tutti i bambini, - il cancello e la recinzione perché arrugginiti, - il porta biciclette perché buio e sporco, - i muretti, - la scala di emergenza, - la porta della caldaia arrugginita. esterni alla scuola: - il parcheggio e la rotatoria, - le strade e in particolare la tangenziale, - il parchetto giochi perché non ha uno spazio specifico per i cani.

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La scuola che vogliamo, proposte e soluzioni interne all’edificio scolastico: - una aula per le favole e le feste, - un acquario, - una aula computer più grande, - un laboratorio attrezzato per studiare le lingue, le scienze e per gli esperimenti. nel giardino: - più alberi e più cespugli, - piantare nel prato più fiori e/o prevedere delle aiuole, - prevedere un laghetto, - sistemare con erba sintetica o pavimentazione le aree di fango nel pratone, - uno spazio per giocare all’aperto e al coperto (ad es. un tendone sul prato), - un angolo coperto con un barbecue e un forno per mangiare all’aperto, - un sentiero in mattoni che gira in torno alla scuola, - lasciare spazi liberi, senza giochi per inventarsi le attività, - panchine per i genitori che aspettano all’uscita, - una fontana per innaffiare e bere (ad es. nel grande prato vicino all’ingresso principale), - pulire e pitturare lo spazio del porta biciclette e potenziare l’illuminazione della zona

soprattutto durante l'inverno che fa buio presto, - pitturare il cancello e la recinzione d’ingresso, - sgomberare dal materiale inutile la zona sotto la scala di emergenza, - sistemare e alzare la recinzione del boschetto, - allargare l’orto, includendo anche i tre alberi da frutto, aggiungere un altro cancello e

collocare una compostiera, - prevedere la possibilità di ascoltare musica anche all’aperto. i giochi che vogliamo: - costruiti dai bambini come i giochi di una volta (i giochi dei genitori e dei nonni), - un labirinto, - un percorso vita con anelli, panche, parallele da utilizzare con le maestre e protetti da una

rete, - tavoli da ping pong, - rete da pallavolo, - porta per giocare a pallamano, - realizzare uno spazio esterno adatto per i piccoli delle prime e delle seconde (ad

esempio tra la scacchiera e il grande prato), in cui mettere ad esempio una tenda degli indiani, un castello di legno, altalene e scivoli,

- disegnare il “gioco della settimana” sull’asfalto di fianco al porta biciclette, - una casa sull’albero, - giochi per stare all’aperto, - campo sportivo e/o piscina, - percorsi avventurosi per biciclette, - nel boschetto: realizzare giochi costruiti dai bambini ad esempio una altalena con la ruota e

creare un percorso avventura con i copertoni delle auto; destinare uno spazio ad aula all’aperto con tavoli e sedie perché è uno spazio ombreggiato dagli alberi e molto fresco ad esempio da sfruttare d’estate.

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Generali e esterni alla scuola: - una richiesta che emerge dal percorso di progettazione è di porre all’interno o all’esterno

della scuola una targa che illustra chi era Don Lorenzo Milani, citando una frase e un suo pensiero,

- la scuola è poco colorata, manca un dipinto, un murales che dia maggiore “vitalità” all’istituto;

- i bambini propongono anche di realizzare una scuola unica per le scuole elementari, medie e superiori questo per poter essere più a contatto con i ragazzi grandi, tra cui amici, fratelli e sorelle,

- una particolare attenzione è richiesta dagli alunni rispetto all’inserimento di una divisoria e di barriere antirumore per proteggere la scuola dal rumore delle automobili e dall’inquinamento della tangenziale,

- In generale i bambini chiedono di rendere più funzionale l’uscita da scuola, critica a causa del cancello di uscita troppo stretto e della mancanza di un adeguato spazio di attesa per i genitori. In questo senso è stato proposto di prevedere un cartello plastificato (al cui disegno partecipa ogni classe), con scritto il nome della classe e attaccato a un paletto di legno, che sarà piantato in spazi prestabiliti vicino all’uscita della scuola come punto di ritrovo per ogni classe di età degli alunni; tracciare poi sul terreno le diverse linee che accoglierebbero i gruppi di genitori portandoli al punto di ritrovo. In questo modo i bambini, gli insegnanti e i genitori sapranno esattamente dove incontrarsi per l’uscita. In merito i bambini propongono di prevedere qualche panchina per i genitori in attesa all’uscita. Il cancello é stretto e una proposta è di realizzare un secondo cancello nello stesso lato dell’attuale cancello, a distanza di 10/20 metri nell’area del parchetto. In questo modo le classi 1°, 2° e 3° uscirebbero dal nuovo cancello perché più vicino alla loro uscita; le classi 4° e 5° continuerebbero ad utilizzare quello attuale.

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Il laboratorio sull’energia Il laboratorio sull’energia aveva come obiettivo di creare una diffusa sensibilità sui temi della qualità urbana, della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. Il laboratorio ha previsto tre lezioni, le prime due volte a stimolare la capacità di osservazione dei fenomeni naturali tramite semplici esperimenti, per comprendere i meccanismi di produzione e distribuzione dell’energia elettrica e le differenze tra fonti energetiche rinnovabili e non rinnovabili. La terza lezione affrontava i temi del risparmio energetico ed era indirizzata a diffondere la conoscenza degli accorgimenti necessari per ridurre il consumo energetico, a promuovere comportamenti sostenibili ed in particolare volti al risparmio energetico, a promuovere una cultura dell’efficienza energetica e a diffondere la conoscenza delle fonti rinnovabili di energia. Per lo svolgimento delle lezioni è stato utilizzato materiale didattico, una presentazione in powerpoint, alcuni video animati e una serie di esperimenti e simulazioni interattive.

Nello specifico gli alunni sono stati maggiormente coinvolti quando è stato introdotto il concetto di “risparmio energetico” e l’eccessivo utilizzo delle risorse energetiche esauribili; quindi è stato brevemente illustrato il funzionamento termico degli edifici e alcuni esempi di buone pratiche che gli alunni possono ripetere a casa, nonché le conseguenze dell’aumento dell’effetto serra. Alcuni di loro, già consapevoli di queste pratiche, affermavano di essere talvolta da esempio ai propri genitori. I bambini sanno che le scelte quotidiane sono importanti per diminuire l’impatto dell’uomo sull’ambiente e le buone pratiche sul risparmio energetico posso essere sintetizzate in quattro parole: riduci, cammina, ricicla e spegni. Gli alunni hanno potuto calcolare la produzione di CO2 pro capite giornaliera, esperimento che ha attirato particolarmente la loro attenzione. In tal senso è stato confrontato il consumo delle luci al neon presenti nella classe e nella scuola rispetto al consumo con le lampadine a risparmio energetico. Inoltre gli alunni hanno riscontrato come, ad esempio, potrebbe essere migliorata la gestione del riscaldamento termico dell’edificio scolastico, verificando che nell’inverno 2009 è risultato eccessivo paragonato con le loro abitazioni. Anche il tema dei trasporti casa scuola è stato valutato, e i bambini sono consapevoli di inquinare venendo a scuola accompagnati in automobile, ma spesso sono obbligati a causa della eccessiva distanza, o per la scarsa sicurezza del percorso casa-scuola. Parte degli alunni era consapevole di quali mezzi di trasporto pubblico (tipo e numero) collegano la propria abitazione con l’istituto scolastico. Per ultimo è stato studiato il tema delle energie rinnovabili ed è stato approfondito il fotovoltaico in quanto la scuola è dotata di un impianto, che è conosciuto e apprezzato da parte dei bambini coinvolti. Alcune delle proposte e consigli da parte dei bambini sono: sostenere di più forme di mobilità sostenibile, realizzando più percorsi sicuri per gli spostamenti ciclo pedonali; mangiare frutta di stagione e prodotti locali, per diminuire il trasporto delle merci.

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Considerazioni conclusive I partecipanti al percorso di progettazione partecipata esprimono apprezzamento, in generale, nei confronti dell’istituto scolastico, delle strutture a disposizione degli alunni e, in particolare, del percorso di partecipazione attivato. Le problematiche riscontrate e le soluzioni proposte prevedono interventi che possono essere realizzati con bassi costi e, parzialmente, in modo autonomo da parte dell’istituto scolastico con il coinvolgimento e la collaborazione del comitato genitori. In particolare le principali segnalazioni e proposte di intervento per migliorare la qualità degli spazi interni e esterni alla scuola riguardano: - Migliorare l’aspetto estetico della scuola, per trasmettere “verso l’esterno” l’immagine

vivace, briosa e colorata di un edificio in cui svolgono attività i bambini, - ampliare l’offerta ricreativa e di svago per i bambini, - riqualificare e riorganizzare gli spazi verdi e i percorsi pedonali dell’area cortiliva, - riorganizzare gli accessi all’edificio scolastico in relazione al piano dell’uscita delle classi, - riorganizzare la viabilità di accesso all’edificio scolastico definendo la realizzazione di

parcheggi remoti - migliorare la sicurezza dell’area di parcheggio e accesso all’edificio scolastico e

riorganizzare l’offerta di spazi destinati alla sosta temporanea per i genitori, - implementare la mitigazione rispetto l’impatto della tangenziale, - prevedere interventi per migliorare l’efficienza energetica e gli sprechi dell’edificio, - sostenere le buone pratiche per ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente, - aumentare la collaborazioni degli gli alunni con le realtà associative del quartiere e le

istituzioni comunali. A seguire è riportato l’intervento conclusivo della maestra Antonella Cavoli, referente del progetto per la scuola Don Milani, tenuto in occasione dell’evento - mostra finale. “I bambini hanno concretizzato le sollecitazioni date dal progetto e attraverso l’esplorazione, la raccolta di dati e la progettazione, hanno definito le proposte presentate all’evento mostra f na e Un grande lavoro svolto da a unn ed insegnanti dal quale emerge forte la volontà di migliorare la nostra scuola, di renderla più abitabile, più addomesticata, più colorata, più vivace, più attenta alle istanze che vengono dall’ambiente.

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Una scuola nella quale le criticità emerse sono tante: tanti punti di debolezza che i bambini hanno saputo, con le loro rivisitazioni, trasformare in punti di forza.

E così questo progetto, a seconda delle diverse età, delle differenti esperienze e dei diversi angoli di visuale, come un lungo ponte che rappresenta l’arco dei cinque anni scolastici, traghetta le idee fino all’atto della loro concretizzazione, in una sorta di continuità virtuale da piccolo a grande. E così i piccoli si sono preoccupati di portare dentro alla scuola elementare quello che hanno lasciato alla materna: la sabbia, gli scivoli, la piscina.. a conferma della ricerca del volersi sentire come a casa; di seguito i più grandi hanno proposto l’elaborazione fantastica attraverso il colore, l’arredo, gli interventi strutturali e non, facendo richiami al passato, riferendosi al presente ed al futuro. Qui si apre un mondo e questo dimostra che quando si chiamano i bambini a dare voce ed immagine ai loro pensieri il raccolto è originale ed abbondante.

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Molte delle proposte sono sostenibili sul piano della realizzazione, altre rimangono nel campo dell’idealizzazione dello spazio. Quello che ci preme sottolineare, è che, al di là dei risultati conseguiti e di quelli che, speriamo, conseguiremo attraverso la realizzazione delle proposte, progetto ha avuto per la nostra scuo a una valenza ancora più grande perché ha messo in

campo in modo sinergico le istanze, le proposte e le forze di tutte le componenti della scuola: insegnanti, alunni e genitori si sono riuniti attorno allo stesso nucleo tematico dando vita a proposte e progetti condivisi. Questo ha portato ad una diffusa sensibilità sui temi della qualità della vita a scuola, dello spazio urbano in cui la scuola si trova, del risparmio energetico. Ha accresciuto il senso di appartenenza e ha contribuito alla crescita formativa dei nostri bambini di oggi- cittadini di domani. Per questo auspichiamo che le proposte messe in campo trovino riscontro in una loro realizzazione in modo che i bambini non ne restino delusi ed il lavoro prodotto non rimanga semplicemente attaccato a queste pareti.”

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Allegati Verbale focus group rivolto al corpo docente, del 18/10 presso la scuola Don Milani. All’incontro erano presenti tutti i docenti del plesso All’interno dell’area cortiliva e nella scuola in generale mancano strutture gioco per i bambini. Nella scuola manca uno spazio adibito a feste e eventi, ad esempio dove organizzare spettacoli; si propone di realizzare una struttura fissa ad esempio un gazebo con pavimentazione. Uno spazio che può essere sfruttato meglio è il “portichetto/scacchiera”, ad esempio come sala polivalente; prevedere il riscaldamento, l’insonorizzazione e l’impianto elettrico. Il piano di uscita e entrata degli alunni non è ben ordinato e crea disagi ai docenti nell’accompagnare gli alunni e ai genitori che li attendono. Vi sono problemi di allagamento in parte dovuti ala manutenzione e pulizia della grondaie. Sono riscontrati problemi di sicurezza nell’area prospiciente l’uscita delle classi prime, dove vi sono muretti in cemento che risultano pericolosi durante la ricreazione, quando i bambini corrono; inoltre sono presenti delle siepi con spine pericolose e l’impianto di irrigazione non è occultato e i bambini spesso ci inciampano. Si propone una maggiore integrazione con l’Associazione Alpini che risiede accanto alla scuola, coinvolgendoli nella gestione dello spazio ad orto, eventualmente prevedendo un’apertura nella recinzione della scuola verso la proprietà dell’Associazione Alpini. In generale la scuola è poco colorata, e non si riconoscono segni evidenti della presenza di bambini, manca un dipinto, un murales colorato che dia maggiore “vitalità” all’istituto. s Parcheggio area esterna: non viene rispettato il divieto di accesso ai mezzi non autorizzati e non è ben utilizzata la rotatoria studiata per il carico e scarico dei bambini; allargare la rotatoria, ricavando spazio, ad esempio spostando la raccolta differenziata. Prevedere alcune aree sosta prossime all’istituto scolastico (50-100m) per la sosta temporanea delle autovetture durante il carico e scarico degli alunni (“parcheggi remoti”); invitare e educare le famiglie ad utilizzare tali parcheggi. Alcune aree possono essere il parcheggio di Via Donatori di Sangue, Via del Luzzo centro commerciale Cometa, i parcheggi dell’area residenziale di via delle Costellazioni.

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Verbale del focus group rivolto ai genitori, del 4/11 presso la scuola Don Milani. Presenti: Grazia Nocetti 3°; Marco Bretoni 4°; Hanadi Chahine 2; Annamaria Iotti 1B; Alessandra Zini 1°; Massimo Centanni 3B-1°; Alberto Pirondi 5B.Nicoletta Ferrari 5B. All'incontro erano presenti anche l'insegnante referente del Progetto della Scuola Don Milani Antonella Cavoli e Maurizia Borghi, Andrea Panzavolta e Ana Maria Solis del CAIRE. L'incontro è iniziato con l'illustrazione di Andrea Panzavolta del progetto. Durante l'incontro la discussione si è incentrata sui seguenti punti:contributo libero dei genitori utili al progetto; area di accesso alla scuola/ parcheggio;viabilità nell'area di accesso alla scuola;cosa succede al mattino; Il giardino della scuola ed altri spazi utilizzati dai bambini durante l'orario scolastico sia durante le ore di lezioni che durante le ore di ricreazione. I genitori indicano punti critici e propongono interventi in particolare, rispetto a: • accesso all’edificio e circolazione • La posizione dei cassonetti della spazzatura nell'area antistante la scuola interferisce con la pista ciclabile e limitano

la svolta delle automobili dirette alla scuola. • La rotonda del parcheggio è molto stretta e va a complicare la viabilità nell'orario di ingresso/uscita. • L'area di sosta riservata ai docenti viene utilizzata da altre vetture che non hanno a che fare direttamente con la

scuola, si chiede una maggiore controllo da parte della polizia municipale. • Inserire dei paletti sulla pista ciclabile per evitare che venga usata dalle auto in sosta durante l’entrata/uscita degli

alunni. • La zona per parcheggio dello scuola-bus non è in sicurezza. • Una demarcazione ben identificata dell'area antistante la scuola che non consenta l'accesso dei veicoli non autorizzati,

ad esempio utilizzando dei paletti con delle catene e dei simboli stradali ideati dai bambini che trasmettano messaggi chiari e diretti (ad es.“qui entro solo io”).

• Identificare alcune aree da adibire a parcheggio remoto perchè i genitori possano scaricare i bambini qualche metro prima della scuola (ad esempio 100-200 metri) e che dopo i bambini si rechino a scuola a piedi in gruppo, accompagnati da un unico genitore; alcune delle possibili aree evidenziate sono presso la Chiesa San Paolo o Centro Commerciale Cometa in Via del Luzzo, Modena 2/Direzionale 70 sfruttando il sottopasso della tangenziale, il parcheggio di Via Donatori di Sangue, i parcheggi dell’area residenziale di via delle Costellazioni. Questa considerazione riscuote maggiore consenso anche pensando alla prossima apertura dell’edificio del Filo d’oro in via del Luzzo, che porterà ad un notevole incremento del traffico nell’area di pertinenza all’istituto scolastico.

• Chiedere ai referenti della Circoscrizione n.4 la presenza dei vigili urbani (anche dei volontari) che aiutino ed accompagnino i bambini dai parcheggi remoti a scuola. Ci sono dei volontari formati dalla polizia municipale che potrebbero essere coinvolti attraverso la Circoscrizione n.4.

• I genitori propongono di farsi portavoce con gli altri genitori della scuola per informare sulla attivazione dei parcheggi remoti e chiedere la collaborazione nel far partecipare i bambini nonché collaborare facendo da accompagnatori al meno 1 o 2 volte al mese.

• L'orario di ingresso alla scuola viene indicato come un punto critico, poiché la fascia di apertura è molto limitata (tra le 8,25 e le 8,30), e in generale l'orario di inizio delle lezioni è molto vicino all'orario di ingresso ai propri lavori, il che non consente di avere il tempo necessario per accompagnare i bambini a piedi.

• Viene percepito come poco sicuro la zona di accesso alla scuola attraverso il sottopassaggio da Modena 2/Direzionale 70, quindi si propone di lavorare specificamente su questa area per renderla più sicura.

• I lavori effettuati dal comune di Modena sull’area cortiliva sono stati apprezzati dal comitato e devono essere verificati e ripetuti con cadenza annuale (in particolare rispetto alla pulizia delle grondaie)

• I genitori fanno presente la necessità di prevedere una area attrezzata/parchetto/giochi nella scuola perchè praticamente inesistente, quindi propongono una progettazione partecipata insieme ai bambini di un'area gioco, con strutture più accattivanti per i bambini e anche pensata in modo innovativo senza utilizzare i soliti giochi di plastica pre-strutturati. Propongono di fare qualche labirinto di siepe, con legno oppure con materiale riciclabile, ispirandosi al libro il Giardino Segreto, eventualmente sfruttando lo spazio del “boschetto”.

• Per quanto riguarda l'area verde esterna alla scuola è stato segnalata la presenza di persone che portano a passeggio i cani proprio nell'area dove giocano i bambini e senza adottare misure di igiene; si propone di pensare ad una apposita zona dedicate ai cani con appositi box e sacchetti .

• Si propone di elaborare una cartellonista, disegnata dai bambini, con indicazioni per i genitori riguardanti i buoni comportamenti da collocare nell'area di accesso alla scuola, la zona di parcheggi remoti e l'area utilizzata dai cani.

• L'area dei muretti è segnalata dai genitori come punto pericoloso poiché ci sono degli spigoli e pietre sporgenti, tuttavia la maestra segnala che i bambini non ritengono quegli spazi poco sicuri, ma che per loro rappresentano degli spazi di aggregazione sia per chiacchierare sia quando devono appoggiarsi per realizzare qualche disegno.

• I genitori si sono dimostrati soddisfatti della proposta progettuale e hanno dimostrato la disponibilità a collaborare ed a coinvolgere altri genitori della scuola.

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1° A e 1° B

CE

VORREI

VORREI

VO

CAP

VORREI

FATTA DI FARON ZUCCHERO FILATO TANTO CIOCCOLATO,VORREI UN CASTELLO

BALLERINO, UNO SCIVOLO SENZA

SPIGOLO, UN PERCORSO FATTO

AD ORSO,RREI ALTALENE SENZA

CATENE,RREI UN GROSSO

PELLO DA USARE COMEOMBRELLO.

UNA PISCINA

INA,LA’ SULLA COLLINA

VO

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2° A e 2° B

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3° A e 3° B

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4° B

4° A

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5° B

5° A

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