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MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA Rete Scolastica INNOVARE RINNOVANDO LA RETE CHE ACCOGLIE RICERCA-AZIONE DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA Nome della scuola Istituto Comprensivo “O.Fragnito” di S. Giorgio La Molara Tipo di Scuola Scuola dell’Infanzia – Plesso di S. Giorgio La Molara Docenti Mirra Maria Luisa Borrelli Donatina Classe coinvolta Sezione bambini di tre anni (composta da 17 bambini, di cui 8 femmine e 9 maschi) PROCESSO COGNITIVO: CREATIVO Tipologia di esercitazione: SCRITTURE CREATIVE: creare storie con relazioni inconsuete. L’intento è stato quello di portare i bambini a produrre storie originali e a darvi un titolo. Modalità, fasi, tempi e strumenti di realizzazione L’esperienza è stata condotta attraverso l’ascolto, il gioco, l’attività di associazione, l’attività grafico-pittorica, l’approccio collettivo e individuale, coinvolgendo l’intero gruppo di bambini nelle varie fasi previste. - L’idea è nata dall’ascolto di una canzone, che l’intero gruppo di bambini ha desiderato spesso ascoltare e cantare durante l’anno scolastico, che è stata poi in parte riadattata alle esigenze, diventando il “leit -motiv”, il filo conduttore dell’intera esperienza: ... “Per entrare nel castello dimmi cosa sai far tu, sei un bambino, una bambina, hai tre anni o di più?”... “La mia testa sa pensare e con l’amica fantasia io INVENTO tante storie, credi a me, non è magia”! “INVENTARE LE STORIE”...“Come si fa?”...“E’ difficile?” Ecco il problema . Se ne è parlato e attraverso la conversazione clinica sono venute fuori tutte le preoccupazioni dei bambini. “E’ un lavoro da grandi”, riteneva la maggior parte di essi.

MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 S. Giorgio... · Tipologia di esercitazione: SCRITTURE CREATIVE: creare storie con relazioni inconsuete. L’intento è stato quello di portare

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MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014

PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA

Rete Scolastica

INNOVARE RINNOVANDO – LA RETE CHE ACCOGLIE

RICERCA-AZIONE

DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA

Nome della scuola

Istituto Comprensivo “O.Fragnito” di S. Giorgio La Molara

Tipo di Scuola

Scuola dell’Infanzia – Plesso di S. Giorgio La Molara

Docenti

Mirra Maria Luisa – Borrelli Donatina

Classe coinvolta

Sezione bambini di tre anni (composta da 17 bambini, di cui 8 femmine e 9

maschi)

PROCESSO COGNITIVO: CREATIVO

Tipologia di esercitazione: SCRITTURE CREATIVE: creare storie con

relazioni inconsuete. L’intento è stato quello di portare i bambini a produrre storie originali e a darvi un

titolo.

Modalità, fasi, tempi e strumenti di realizzazione

L’esperienza è stata condotta attraverso l’ascolto, il gioco, l’attività di

associazione, l’attività grafico-pittorica, l’approccio collettivo e individuale,

coinvolgendo l’intero gruppo di bambini nelle varie fasi previste.

- L’idea è nata dall’ascolto di una canzone, che l’intero gruppo di bambini ha

desiderato spesso ascoltare e cantare durante l’anno scolastico, che è stata poi in

parte riadattata alle esigenze, diventando il “leit-motiv”, il filo conduttore

dell’intera esperienza: ... “Per entrare nel castello dimmi cosa sai far tu, sei un

bambino, una bambina, hai tre anni o di più?”... “La mia testa sa pensare e con

l’amica fantasia io INVENTO tante storie, credi a me, non è magia”!

“INVENTARE LE STORIE”...“Come si fa?”...“E’ difficile?” Ecco il problema.

Se ne è parlato e attraverso la conversazione clinica sono venute fuori tutte le

preoccupazioni dei bambini. “E’ un lavoro da grandi”, riteneva la maggior parte

di essi.

Ci si è attivati. Innanzitutto è stato predisposto un spazio fisico, mediante l’angolo

destinato al racconto ed alla produzione di storie. Per rendere tale spazio più

attraente, è stato costruito “ad hoc” un castello, abitato da personaggi soliti e

insoliti. Poi, con l’aiuto dei bambini più grandi delle altre due sezioni sono state

realizzate delle cards di vario colore, da utilizzare nella fase di produzione delle

storie.

Sono state, infatti, predisposte cards di colore arancione (destinate a contenere

rappresentazioni di personaggi umani), di colore marrone (destinate alle

rappresentazioni degli ambienti), di colore rosso ( per gli elementi di pericolo), di

colore giallo (per gli elementi positivi, buoni, facilitatori).

Sono state predisposte anche delle cards di colore verde, con rappresentazioni di

personaggi non umani ( per es. animali) che, però, si è pensato di presentare in

seguito, per dare modo ai bambini di familiarizzare dapprima con tutte le altre.

- Si è passati, così, alla 1° Fase, relativa alla presentazione, uno per volta, dei vari

gruppi di cards.

- Si è passati, poi, alla 2° Fase, e al gioco dell’associazione casuale di un

personaggio ad un ambiente.

- Si è passati, quindi, alla 3° Fase, quella della scelta casuale di una carta, una per

ognuno dei quattro colori e, mediante l’approccio collettivo e la guida

dell’insegnante, alla creazione di un possibile collegamento tra esse,

- per passare, così, alla 4° Fase, quella della produzione individuale di una

semplice storia, mediante la scelta, sempre casuale, delle quattro carte. Attraverso

le combinazioni più strane e stravaganti, ciascun bambino è stato, cioè, sollecitato

a cogliere le relazioni più inconsuete, a produrre le idee più originali e, dunque, le

storie più inaspettate.

COMPITI DI REALTA’

Dopo aver disposto i bambini intorno ad unico grande tavolo, abbiamo raggruppato

tutte le carte (preparate con l’aiuto dei bambini più grandi delle altre due sezioni),

in quattro gruppi in base al colore.

- Abbiamo chiesto loro di seguire con molta attenzione ciò che stavamo per fare e

di osservare bene le carte che, una dopo l’altra, venivano presentate loro, a partire

da quelle di colore arancione (per es. il re che ha la corona, il pittore che ha la

tavolozza, il bambino dispettoso che tira i capelli, ecc.).

Dopo di che, abbiamo proposto il 1° gioco.

- Abbiamo raggruppato di nuovo tutte le carte e casualmente ne abbiamo

distribuita una ciascuno.

- Ognuno doveva cercare di dire con precisione di che personaggio si trattava.

Con la stessa strategia siamo passate a presentare anche le carte di colore

marrone, poi quelle di colore rosso, infine quelle di colore giallo.

Era importante che ognuno imparasse a riconoscerle tutte.

Il gioco, perciò, è stato ripetuto per tre giorni consecutivi.

Alla fine, tutte le carte si trovavano disposte in fila sul tavolo e distinte in base al

colore.

Ciascuno ormai a colpo d’occhio, sapeva riconoscerle.

Siamo passate, così, a proporre un gioco nuovo, quello delle associazioni.

Abbiamo preso soltanto le carte arancioni e quelle marroni.

Casualmente abbiamo distribuito a ciascuno di loro una carta arancione e, ad ogni

gruppo di tre bambini, una carta marrone.

Abbiamo chiesto a ciascuno di loro di inventare una possibile azione per il

personaggio che avevano ricevuto.

Per es. - Il re si trova in un prato, che fa? Che può fare?

- La nonna si trova in un prato, che fa? Che può fare?

- Il dottore si trova in un prato, che fa? Che può fare?

- Il pittore si trova al castello, che fa? Che può fare? ...ecc...

- Abbiamo chiesto di disegnare il proprio personaggio nell’ambiente, così com’era

venuto fuori dall’associazione casuale, con l’intento di permettere loro di cogliere

più particolari e di consolidare l’esperienza.

Il giorno successivo tutti i bambini si sono disposti in cerchio intorno all’angolo

delle storie per cominciare a “produrre”.

- Abbiamo preso a caso quattro cards, una per ognuno dei quattro colori ed

abbiamo cominciato:

“C’era una volta...Chi?” (CARTA ARANCIONE). Ognuno ha dato la sua

risposta, riconoscendo il personaggio.

“Che si trovava...Dove?” (CARTA MARRONE). Anche il posto è stato

riconosciuto facilmente.

“E faceva... Che cosa?” Sono venute fuori le prime idee.

“Ad un certo punto, che successe?” (CARTA ROSSA). Tutti divertiti, hanno

fatto delle proposte, talvolta anche imitandosi reciprocamente.

“Infine, per fortuna...Chi arrivò?” (CARTA GIALLA). Ed ecco la gioia generale

per la fine del pericolo!!!

Il gioco era piaciuto tanto.

Il giorno seguente abbiamo spiegato che da ora in poi ciascuno di loro avrebbe

potuto inventare la “sua” storia, proprio come avevamo fatto tutti insieme il giorno

prima.

A turno, ognuno ha avuto il suo momento per scegliere a caso le quattro cards, una

per ogni colore, ed ha potuto provare a creare, mostrando un impegno ed un

entusiasmo incredibili, oltre che una gioia grandissima.

Conclusa la storia, bisognava dare un titolo.

Il bambino, da solo o con l’aiuto degli altri, proponeva un titolo, per lo più,

condiviso dalla maggioranza.

Tutti i bambini, infine, attraverso l’attività grafico-pittorica illustravano la storia

appena prodotta.

L’esperienza delle “Scritture creative”si è svolta nell’arco di circa due mesi di

lavoro piuttosto intenso, ma piacevole.

Prodotto ottenuto (l’elaborato degli alunni, le risposte degli alunni, schema, mappa concettuale,

diapositive)

Ciascun bambino ha prodotto individualmente una storia.

Per permettere ad ogni bambino di riuscirci, è stata data la possibilità, qualora

fosse in difficoltà oppure avesse timore di provarci, di farsi affiancare da un

coetaneo che spontaneamente si è proposto e lo ha aiutato a condurre l’esperienza.

Si tratta, in verità, di storie semplici, dallo schema “standard”, ciò anche con

l’intento di dare sicurezza ai bambini, data l’età.

Alla fine, dunque, sono state create 17 storie, con cui si è pensato di costruire un

libro illustrato da loro, da “leggere” e sfogliare ogni volta che si vuole.

Il titolo scelto per il libro: “LE STORIE DEL CASTELLO” non è un caso.

Intorno al castello ci si è riuniti per pensare e ... “con l’amica fantasia... inventare

tante storie”, che rappresentano, per tutti noi, l’inizio di un processo che ormai si è

avviato.

Storia n.1: Il folletto e gli alberi

inventata da Carmen

illustrata da Sofia

Carte utilizzate:

carta arancione La nonna

carta marrone Il bosco

carta rossa Il lupo

carta gialla Il folletto

Storia n.2: Il pagliaccio e il cavallo

inventata da Federico

illustrata da Federico

Carte utilizzate:

carta arancione Il pagliaccio

carta marrone Il fiume

carta rossa La pozione malefica

carta gialla L’anello magico

Storia n.10: La principessa nel prato

inventata da Antonio D’A. con l’aiuto di Chiara

illustrata da Ilaria

Carte utilizzate:

carta arancione La principessa

carta marrone Il prato

carta rossa Il serpente

carta gialla Il flauto

Le storie prodotte sono:

1) Il folletto e gli alberi (ideata da Carmen)

2) Il pagliaccio e il cavallo ( “ Federico)

3) La piccola strega e lo gnomo ( “ Emanuele M.)

4) Il pittore al castello ( “ Priscilla)

5) Il bambolotto e il serpente ( “ Davide Pio)

6) L’unicorno e la spada ( “ Sofia)

7) Il cacciatore e il drago ( “ Emanuele B.)

8) Il cane ricco ( “ Antonio F. con l’aiuto di Sofia)

9) Il re e la regina in campagna ( “ Ilaria con l’aiuto di Davide Pio)

10) La principessa nel prato ( “ Antonio D’A. con l’aiuto di Chiara)

11) La nonna e l’unicorno ( “ Chiara)

12) La pietra preziosa del re ( “ Michela)

13) Un bambino nel prato ( “ Giulia)

14) La regina e la corona ( “ Antonio B. con l’aiuto di Emanuele B.)

15) La bacchetta “quasi” magica ( “ Desiree con l’aiuto di Sofia)

16) Il principe e la fatina ( “ Biagio)

17) La pozione malefica ( “ Christian con l’aiuto di Federico)

Valutazione degli alunni (libera, debriefing)

Emanuele B. “Mi è piaciuto tanto costruire storie, perché c’erano i personaggi

belli e anche i posti”.

Emanuele M. “Mi è piaciuto giocare con le carte per inventare una storia”.

Priscilla “Mi è piaciuto inventare la storia perché mi sentivo importante”.

Federico “Mi è piaciuta l’esperienza, però, le storie le volevo inventare

sempre io”.

Desiree “Era bello fare l’esperienza e scoprire le carte gialle”.

Ilaria “Mi è piaciuto il castello”.

Giulia “Mi è piaciuto girare le carte gialle”.

Sofia “Mi è piaciuto ascoltare le storie inventate dagli altri bambini, ma

d di più quando ho inventato io con le carte”.

Davide Pio “Mi piaceva di più scoprire le carte rosse”.

Antonio F. “Mi è piaciuto il castello delle storie perché c’erano le carte”.

Carmen “Mi piaceva di più quando si doveva pensare il titolo”.

Chiara “Mi è piaciuto tanto aiutare Antonio D’A. perché volevo sentire

un’altra storia”.

Michela “Mi è piaciuto tanto inventare la storia perché la volevo

r raccontare a casa”.

Christian “Mi è piaciuto tanto ascoltare tutte le storie”.

Biagio “Mi è piaciuto tantissimo perché mi piaceva costruire la storia”.

Antonio D’A. “E’ tutto bello”.

Antonio B. “Mi è piaciuto perché è bello”.

Valutazione delle insegnanti

Si è notato un notevole grado di coinvolgimento e partecipazione, da parte di tutti i

bambini, i quali ormai hanno compreso che inventare storie non è poi così difficile.

Si è notato, inoltre, che ognuno di loro attraverso l’esperienza ne ha guadagnato in

sicurezza, nel senso che mostra di aver acquisito maggiore fiducia in se stesso.

Altrettanto interessante è stato per noi notare il progressivo arricchimento, da parte

di ogni bambino, del “vocabolario attivo”. Molti di loro, anche nelle conversazioni

libere, parlano, per es. di pozioni, malefici, pietre preziose, ecc. e di espressioni: ...

“all’improvviso”, “ad un certo punto”, “per fortuna”, ecc.

C’è da dire che, durante l’anno, per lo più dopo pranzo, in maniera sistematica, si

è dato spazio al racconto di una storia o all’ascolto di una canzone e, a seguire, la

conversazione guidata. Il gruppo, cioè, ha maturato un approccio positivo

all’ascolto.

Non ci sarebbe stato spazio, con altrettanta sistematicità, anche in relazione all’età

del gruppo di bambini, alla fase della produzione, come, invece, è accaduto

attraverso l’esperienza delle “Scritture creative”.

Di tutto ciò noi docenti siamo davvero soddisfatte.

Docente sperimentatore

Mirra Maria Luisa