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Lezione 4
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Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
© 2006 Politecnico di Torino 1
Misura di impedenze
2
Misure di impedenze
Tecniche volt-amperometriche in DC
Tecniche volt-amperometriche in AC
Tecniche di zero: ponte in DC
Tecniche di zero: ponte in AC
Tecniche di risonanza: Il Q-metro
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
© 2006 Politecnico di Torino 2
Tecniche di zero: ponte in AC
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Obiettivi della lezione
Metodologiciproblematiche nel passaggio dal regime DC al regime in ACscelta di un campione di impedenza in AC: variazione di capacitàmetodo di sostituzione gli elementi parassiti: come neutralizzare il loro effetto
Proceduralitecnica di misura per sostituzionetecniche di schermatura
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
© 2006 Politecnico di Torino 3
5
Prerequisiti per la lezione
Concetti base dell’elettrotecnica:
calcolo delle impedenze in regime sinusoidale
analisi di un circuito in regime sinusoidale
concetto di elementi parassiti
il principio del trasformatore di tensione
Fondamenti di misure elettroniche:
incertezze di misura e loro stima
voltmetro in AC
6
Bibliografia per la lezione
“Misure Elettriche - Metodi e strumenti”G.ZingalesUtet Libreria-Torino, 1992“Fondamenti di misure e strumentazione elettronica”A. Carullo, U. Pisani, A. VallanEdizioni C.L.U.T.-Torino, 2006
capitolo 4
“Misure Elettroniche”U.PisaniEd. Politeko,Torino, 2000
capitolo 3
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
© 2006 Politecnico di Torino 4
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Contenuti della lezione
Tecniche di zero: ponti in AC
Ponte in AC per misura di impedenze
Ponte di Schering
Uso del ponte per misure di impedenza
Problematiche del ponte
Schermatura del ponte
Alimentazione con trasformatore
Tecniche di zero: ponte in AC
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Dal ponte in DC al ponte in AC 1/2
Il ponte di Wheatstone è limitato alla DC e alle basse frequenza alle quali gli elementi resistivi sono considerati ideali
Se si alimenta il ponte in AC non è più possibile; mediante un solo elemento resistivo variabile, compensare eventuali componenti reattive della impedenza incognita
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Dal ponte in DC al ponte in AC 2/2
I ponti in AC utilizzano elementi variabili che hanno un comportamento il più possibile ideale
Questi sono i condensatori variabili specie se in aria (per le basse perdite)
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Il condensatore variabile
I condensatori variabili non possono essere utilizzati come elemento campione assoluto di capacità
Il valore assoluto di Ceq non è noto con accuratezza perchè dipende dalla capacitàparassita Cp
Cv CpCeq
12
Variazione di capacità tarata
Si può invece tarare con accuratezza la variazionetra due valori Cv2 e Cv1 : ∆Ceq=Cv2-Cv1
∆Ceq è infatti indipendente da Cp (se ovviamente quest’ultima rimane costante)
Cv Cp
Ceq = Cv+Cp
∆Ceq=Cv2-Cv1
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Tecniche di zero: ponte in AC
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Sono state proposte numerose topologie circuitali di ponte in AC tutte riconducibili agli schemi seguenti
Considerazioni generali 1/3
Z1
Z2
Z3
Z4
RG
Z1
Z2
Z3
Z4
RGequivalenti
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Tra queste analizziamo il ponte di Shering
C1 R1
C3
C2
R4
R3R
G
Z1
Z2
Z4
Z3
Considerazioni generali 2/3
16
L’azzeramento è ottenuto mediante variazioni di capacità tarate
Adatto a funzionare con particolari accorgimenti anche a frequenze di alcune decine di megahertz
Considerazioni generali 3/3
C1 R1
C3
C2
R4
R3R
G
Z1
Z2
Z4
Z3
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Per una data frequenza di eccitazione l’equilibrio si ottiene se:
Condizione di equilibrio
Z1 Z3= Z2 Z4
C1 R1
C3
C2
R4
R3R
G
Z1
Z2
Z4
Z3
Tecniche di zero: ponte in AC
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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La misura può essere fatta con l’inserzione di ZX in parallelo a Z1
Oppure con inserzione di ZX in serie a Z3
Con il criterio che la scelta dell’inserzione di ZX minimizzi le perturbazioni introdotte nel circuito del ponte, cosicché queste possano essere recuperate con variazioni di C1 e C3
Misura di una Zx
C1 R1
C3
C2
R4
R3G
ZX
R
Z1
C1 R1
C3
C2
R4
R3R
G ZX
Z3
20
La misura di ZX = RX+jXX
alla pulsazione ω si esegue in due fasi:
si cortocircuitano 1-2, siazzera il ponte regolandoC1 e C3: si leggono rispettivamente C11 e C31
si inserisce ZX e si riazzera il ponte mediante C1 e C3: si leggono C12 e C32
Inserzione di Zx in serie 1/2
C1 R1
C3
C2
R4
R3R
G ZX
1
2
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Imponendo le condizioni di equilibrio nelle due situazioni, si ricavano due equazioni con due incognite Rx e Xx
Risolvendo il sistema si ottiene
Inserzione di Zx in serie 2/2
( )11122
4x CC
CRR −= ⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛−=
3231x C
1C1
jωjX 1
22
La misura di ZX = GX+jBX alla pulsazione ω si esegue in due fasi:
senza ZX (ca tra 1-2) si equilibra il ponte regolandoC1 e C3: si leggono rispettivamente C11 e C31
si inserisce ZX e si riazzera il ponte mediante C1 e C3: si ottengono C12 e C32
Inserzione di Zx in parallelo 1/2
C1 R1
C3
C2
R4
R3G
ZX
R
1
2
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Imponendo le condizioni di equilibrio nelle due situazioni, si ricavano due equazioni con due incognite Gx e Bx
Risolvendo il sistema si ottiene
Inserzione di Zx in parallelo 2/2
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛−=
313
11CCR
CG24
2x ( )1211 CCjωBj x −=
Tecniche di zero: ponte in AC
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Capacità parassite
Problemi realizzativi: capacità parassite
Le capacità parassite verso massa dei vari rami, non potendo essere eliminate devono essere mantenute costanti in tutte le due fasi della misurazione
C1 R1
C3
C2
R4
R3R
G
26
Riferimento di terra
Problemi realizzativi: morsetto di massa
Il generatore di segnali G ed il rivelatore R (che non può essere un semplice galvanometro) devono avere entrambi un morsetto a massa
C1 R1
C3
C2
R4
R3R
G
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Le capacità parassite verso massa influenzano l’equilibrio del ponte: sono infatti in parallelo alle impedenze dei rami
Effetti delle capacità parassite
C1 R1
C3
C2
R4
R3RGCp1
Cp2 Cp3
Cp4
28
Per superare il problema delle Cpi incognite si adotta la tecnica di:
mantenere costanti le capacità parassite Cpi
mediante schermature dei rami del ponte
fare la misura in due fasi, misurando l’impedenza incognita per differenza di capacità
Soluzioni adottabili
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Si introduce il componente in un contenitore metallico (schermo) che, se ha dimensioni piccole rispetto alla lunghezza d’onda del segnale di eccitazione, risulta tutto equipotenziale
Il contenitore è posto a potenziale di terra
La geometria definita dello schermo determina una capacità parassita costante verso terra
Schermare un’impedenza 1/2
30
La presenza di un operatore, che normalmente introduce un’impedenza verso terra, non perturba la situazione
Infatti la corrente I derivata tra schermo e operatore (che sono equipotenziali) è nulla
Z
I=0
Schermare un’impedenza 2/2
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Tecniche di zero: ponte in AC
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I rami sono schermati e lo schermo e connesso ad un estremo dell’impedenza
In condizioni di equilibrio del ponte VAB=0 e quindi tutti gli schermi sono equipotenziali con la terra
Le capacità parassite verso terra sono definite e costanti
Schermi e loro connessione
RG
A
B
C D
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Il rivelatore R ha il morsetto B a terra
Invece il generatore di segnali G ha entrambi i morsetti C e D floating: le impedenze parassite ZC e ZD quindi influenzano l’equilibrio (sono in parallelo ai due rami)
Problemi di terra
RG
A
B
C D
ZCZD
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Il generatore G deve avere uno dei due morsetti (C o D) al potenziale di terra
Ma se si fa un collegamento diretto a terra si pone in cortocircuito un ramo del ponte
Messa a terra del generatore 1/2
RG
A
B
C D
ZCZD
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Il generatore può avere uno dei morsetti a terra
Però occorre accoppiare G alla diagonale del ponte mediante un trasformatore
D
G
ZCZD
I≠0I≠0
C D
Messa a terra del generatore 2/2
Tecniche di zero: ponte in AC
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Rimane però il problema delle impedenze parassite ZC e ZD che non sono definite in modo stabile
Occorre introdurre uno schermo nel trasformatore
Impedenze parassite del trasformatore
G
ZCZD
I≠0I≠0
C D
38
Si inseriscono due schermi tra primario e secondario, collegati ad un loro estremo come indicato in figura
Schermatura del trasformatore 1/4
C
G
D
ZDZC
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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ZC è definita in modo stabile dalla capacità fra i due schermi (è prevalente rispetto a impedenze esterne)
ZD è definita in modo stabile dalla capacità fra il punto D e lo schermo del secondario in serie con la capacità tra i due schermi
Schermatura del trasformatore 2/4
C
G
D
ZDZC
40
Lo schermo elettrostaticoè una fascia metallica, collocata tra i due avvolgimenti primario e secondario
La fascia è interrotta da un gap per evitare che in essa circolino correnti indotte
Schermatura del trasformatore 3/4
nucleo
secondarioprimario
schermoelettrostaticotra primarioe secondario
gap
G
C D
ZDZC
A
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Il doppio schermo consiste in due schermi fra loro isolati
Uno è connesso al capo A del primario che è messo a terra
L’altro è connesso ad un capo del secondario (C)
Schermatura del trasformatore 4/4
nucleo
secondarioprimario
schermoelettrostaticotra primarioe secondario
gap
G
C D
ZDZC
A
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In condizioni di equilibrio del ponte VAB=0 e quindi tutti gli schermi dei quattro rami sono equipotenziali con la terra
Eventuali impedenze in parallelo alla diagonale di rivelazione essendo tra due punti equipotenzialinon hanno effetto
La diagonale di eccitazione ha una impedenza definita e costante verso terra (per la schermatura del generatore)
Effetti della schermatura 1/2
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Si è risolto il problema di avere sia il generatore che il rivelatore con un morsetto a terra
L’equilibrio del ponte non viene influenzato dalla presenza o meno dell’operatore o di altri conduttori posti nelle vicinanze
Effetti della schermatura 2/2
Tecniche di zero: ponte in AC
Misure Elettroniche II Tecniche di zero: ponte in AC
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Approfondimenti
I seguenti concetti devono essere meditati e risultare chiari dallo studio della lezione:
nei metodi di misura di impedenza per confronto individuare il campione più adatto allo scopoil campione di confronto deve essere noto e quindi tarabile rispetto ad un campione di qualitàsuperioreoccorre inoltre che questo sia stabile e poco influenzato da elementi parassitisi deve rendere il sistema di misura immunedall’influenza di elementi esterni poco conosciuti e utilizzare un metodo che compensi tali effetti
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Sommario della lezione
Tecniche di zero: ponti in AC
Ponte in AC per misura di impedenzePonte di ScheringUso del ponte per misure di impedenzaProblematiche del ponteSchermatura del ponteAlimentazione con trasformatore
Domande di riepilogo