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Miur- Sala Europa- 2 ottobre Miur- Sala Europa- 2 ottobre 2012 2012 Antonella Zuccaro - Indire Monitoraggio Linee guida Monitoraggio Linee guida degli istituti tecnici e degli istituti degli istituti tecnici e degli istituti professionali per il passaggio professionali per il passaggio al nuovo ordinamento al nuovo ordinamento primo anno di applicazione primo anno di applicazione

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Monitoraggio Linee guida Monitoraggio Linee guida

degli istituti tecnici e degli istituti degli istituti tecnici e degli istituti

professionali per il passaggio professionali per il passaggio

al nuovo ordinamento al nuovo ordinamento

primo anno di applicazioneprimo anno di applicazione

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Introduzione Introduzione

Punti di forza e punti di criticitPunti di forza e punti di criticitàà

nell’attuazione delle linee guida nell’attuazione delle linee guida

Note a margine Note a margine

Schema della Schema della presentazionepresentazione

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IntroduzioneIntroduzioneMonitoraggio Linee Guida per il primo biennio degli istituti Monitoraggio Linee Guida per il primo biennio degli istituti tecnici e istituti professionali a.s. 2010/11tecnici e istituti professionali a.s. 2010/11

Sezione Sezione 11 - - AttivitAttivitàà dell’istituto scolastico dell’istituto scolastico• Azioni (interne ed esterne) per Azioni (interne ed esterne) per l’adozione l’adozione dei nuovi ordinamenti dei nuovi ordinamenti • Modelli organizzativi Modelli organizzativi

Sezione Sezione 22 - Attivit - Attivitàà della sede associata della sede associata• Struttura della scuolaStruttura della scuola• OrientamentoOrientamento• Predisposizione del curricoloPredisposizione del curricolo

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Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio :Punti di forza e punti di criticità nell’attuazione delle linee guida

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Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio :Valutazione e Competenze

Punti di forza Punti di miglioramento

Individuazione di nuove metodologie di valutazione.

Miglioramento della trasparenza e della chiarezza nella valutazione.

Valutare allievi per competenze tenendo conto in particolare il saper fare.

Valutazione competenze in uscita.

Valutazione dell’alunno maggiormente corrispondente alle personali inclinazioni.

La nuova modalità di valutazione basata sulle competenze e non sulle effettive conoscenze disciplinari.

La valutazione per competenze offre la possibilità all’alunno di inserirsi nel mondo del lavoro con un adeguato profilo professionale, non basato solo su contenuti e abilità, ma sulla capacità di adeguarle al contesto di riferimento.

Necessità di indicazioni relativamente alla valutazione delle competenze.Adozione di criteri condivisi per la valutazione degli apprendimenti.

Assenza di una valutazione per competenze comune alla stessa tipologia di istituto.

Difficoltà del passaggio dalla valutazione sommativa alla valutazione per competenze

Difficoltà a trasformare i voti in livelli di competenze.Conflitto tra voti e competenze.

Difficoltà ad introdurre forme di valutazione autentica fondate su compiti reali.

Difficoltà a valutare le competenze separatamente dalla valutazione disciplinare.

Difficoltà nell'attuazione di una valutazione di competenze in presenza di un curricolo organizzato per discipline.

Il lavoro di equipe e la realizzazione di metodologie che portano alla valutazione per competenze richiedono, per essere efficaci, tempi di condivisione lunghi e un notevole carico di lavoro.

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Gli istituti tecnici hanno

utilizzato principalmente test

misti (60,8%), seguiti da

esercitazioni pratiche (56%),

griglie di osservazione

(55,7%), prove di laboratorio

(54,8%) ed elaborati (51,9%).

Gli altri strumenti risultano

utilizzati con percentuali

inferiori al 50%.

Gli istituti professionali hanno

usato principalmente

esercitazioni pratiche (59,5%),

test misto (59%).

Gli istituti tecnici hanno

utilizzato principalmente test

misti (60,8%), seguiti da

esercitazioni pratiche (56%),

griglie di osservazione

(55,7%), prove di laboratorio

(54,8%) ed elaborati (51,9%).

Gli altri strumenti risultano

utilizzati con percentuali

inferiori al 50%.

Gli istituti professionali hanno

usato principalmente

esercitazioni pratiche (59,5%),

test misto (59%).

Domanda a risposta multipla

Strumenti

Istituto Tecnico

Istituto Professionale Totale

n. % n. % n. %

Griglie di osservazione 430 55,7 318 51,0 748 53,6Compiti di realtà 174 22,5 135 21,6 309 22,1Relazione finale 242 31,3 171 27,4 413 29,6Scheda di autovalutazione 132 17,1 101 16,2 233 16,7Elaborazione di gruppo 213 27,6 158 25,3 371 26,6Esercitazione pratica 432 56,0 371 59,5 803 57,5Presentazione di un progetto/prodotto

217 28,1 131 21,0 348 24,9

Prova di laboratorio 423 54,8 316 50,6 739 52,9Elaborato 401 51,9 312 50,0 713 51,1Relazione 308 39,9 223 35,7 531 38,0Simulazione 166 21,5 162 26,0 328 23,5Prova individuale di discussione/esposizione

290 37,6 216 34,6 506 36,2

Test a risposte aperte 301 39,0 214 34,3 515 36,9Test a risposte chiuse 306 39,6 218 34,9 524 37,5Test misto (risposte chiuse e aperte)

469 60,8 368 59,0 837 60,0

Altro 50 6,5 38 6,1 88 6,3Totale 772 100,0 624 100,0 1396 100,0

Strumenti utilizzati per la valutazione delle competenze

Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio: predisposizione del curricolo

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Area di istruzione generale ed area di indirizzo: ambiti di difficoltà di progettazione (val.%)

Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio: predisposizione del curricolo

Per ciò che riguarda gli

ambiti nei quali sono state

riscontrate le difficoltà di

integrazione progettuale tra

area di istruzione generale e

area di indirizzo, i due ordini

presentano analoga

distribuzione nelle risposte:

l’individuazione di

concetti guida comuni a

più discipline.

Per ciò che riguarda gli

ambiti nei quali sono state

riscontrate le difficoltà di

integrazione progettuale tra

area di istruzione generale e

area di indirizzo, i due ordini

presentano analoga

distribuzione nelle risposte:

l’individuazione di

concetti guida comuni a

più discipline.Domanda a risposta multipla. Le percentuali sono calcolate sulla base degli istituti monitorati: 1.134 tecnici e 917 professionali.

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Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio: azioni esterne per l’adozione dei nuovi ordinamenti Partecipazione dei Dirigenti Scolastici ad azioni organizzate a livello territoriale (val. %)

Il maggior numero dei dirigenti scolastici ha partecipato ad iniziative organizzate da soggetti collegati al MIUR (USR-ATP), da soggetti accreditati dal MIUR ad erogare formazione al personale in servizio, dalle Delivery Unit. Complessivamente le preferenze date alle iniziative organizzate da questi tre soggetti rappresentano l’82% delle scelte.

Il maggior numero dei dirigenti scolastici ha partecipato ad iniziative organizzate da soggetti collegati al MIUR (USR-ATP), da soggetti accreditati dal MIUR ad erogare formazione al personale in servizio, dalle Delivery Unit. Complessivamente le preferenze date alle iniziative organizzate da questi tre soggetti rappresentano l’82% delle scelte.

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Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio:Scienze Integrate Punti di forza Punti di miglioramento

Impegno condiviso tra i docenti per l’integrazione delle scienze anche con l’ausilio di strumentazioni multimediali in aula e in laboratorio: impegno per la progettazione per aree pluridisciplinari.

Integrazione trasversale con le discipline tecnico scientifiche.

Introduzione delle discipline di chimica e fisica anche se si ritiene più opportuno non suddividerle così nettamente, ma conglobarle con lo stesso monte ore sotto la voce scienza della materia da attribuire alla introduzione delle discipline fisica e chimica nel biennio.

Scienze integrate raccordate trasversalmente alle discipline linguistiche, nel tentativo di superare contestualmente la contrapposizione e separazione netta tra ambito umanistico e scientifica.

Aumento eccessivo delle ore di scienze integrate, a discapito delle materie professionali.

Area scientifica: introduzione di fisica con difficoltà iniziali di integrazione del curricolo.

Riorganizzazione didattica disciplinare in ottica integrata soprattutto per l'insegnamento delle scienze integrate.

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Iniziative promosse per i docenti all'interno dell’istituto scolastico (v.a.)

Attività scelte almeno una volta da tutti gli istituti

Le prime cinque attività sono

state scelte almeno una

volta da tutti gli istituti.

Soprattutto le iniziative

riguardano riflessioni

finalizzate all’integrazione

delle Scienze.

Le prime cinque attività sono

state scelte almeno una

volta da tutti gli istituti.

Soprattutto le iniziative

riguardano riflessioni

finalizzate all’integrazione

delle Scienze.

Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio: azioni interne per l’adozione dei nuovi ordinamenti

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Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio: Didattica laboratoriale

Punti di forza Punti di miglioramento

I docenti sono stati indotti, sollecitati, chiamati, convinti, motivati a riflettere sul proprio lavoro, a rinnovare le metodologie (soprattutto le laboratoriali, le TIC, le lingue straniere) a lavorare in team, a formarsi, a cambiare mentalità, a rimettersi in discussione sul piano professionale, a riflettere sul proprio operato per migliorare le proprie competenze.

Forte motivazione degli studenti per le attività laboratoriali, gli studenti si sono impegnati e hanno lavorato bene.

Metodologia e didattica con apertura alle richieste del mondo del lavoro per poter formare personale altamente qualificato.

Numero eccessivo di studenti per classe, che impedisce di attivare la didattica laboratoriale prevista dalle linee-guida.

A causa della scarsità delle ore laboratoriali e tecnico-pratiche, non sempre è possibile attivare percorsi didattici più indirizzati a valorizzare le attitudini e le competenze dei singoli alunni.Riduzione delle attività laboratoriali e di indirizzo (anche in termini di ore).

Alcuni docenti faticano a mettere in pratica la didattica laboratoriale e a staccarsi dallo schema della lezione frontale e dal programma Ministeriale quindi lezione frontale a scapito di quella laboratoriale. Difficoltà a modificare schemi consolidati di lavoro didattico.

A causa dell’orario frammentato di molte discipline, risulta difficoltoso poter mettere a disposizione aule speciali e laboratori per quasi tutte le discipline.A causa della grande frammentazione del quadro orario, risulta difficoltosa l’individuazione di concetti guida comuni a più discipline.

Apprendere e mettere in atto una nuova metodologia di insegnamento.

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MetodologieIstitutiTecnici

IstitutiProfessionali Totale

N. % N. % N. %

Simulazione 556 49,8 499 55,8 1055 52,4

Analisi di casi 447 40,0 345 38,5 792 39,4

Lavoro in sottogruppo

652 66,7 505 61,6 1157 64,4

Discussione in gruppo

674 58,4 507 56,4 1181 57,5

Problem solving

198 60,3 194 56,6 392 58,7

Project work 149 17,7 153 21,7 302 19,5

Role playing 419 13,3 360 17,1 779 15,0

Visita documentativa

110 37,5 360 40,2 779 38,7

Altro 556 9,8 97 10,8 207 10,3

Metodologie utilizzate in didattica laboratoriale

Sia negli istituti tecnici

che negli istituti

professionali la

metodologia prevalente

risulta essere il lavoro in

sottogruppo , seguito dal

problem solving.

Domanda a risposta multipla

Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio: predisposizione del curricolo

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Introduzione

Punti di forza e punti di criticità

nell’attuazione delle linee guida

Note a margine

Schema della presentazione

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Più che un sistema scuola emerge un intervento a livello istituzionale in cui amministrazione e dirigenti scolastici assumono la leadership dei processi di innovazione

Le azioni attivate dall’USR maggiormente partecipate dai dirigenti: linee guida e competenze

I dipartimenti sembrano essere un punto di riferimento rispetto ai processi di innovazione, alla ricerca curricolare e alla riflessione sugli apprendimenti

Lo sforzo necessario a coinvolgere altri soggetti rende l’innovazione dei CTS più faticosa

Per le attività di orientamento prevalgono gli incontri informativi Importante l’investimento sulla progettazione del primo biennio: i

tecnici concentrano le attività di progettazione sull’asse scientifico tecnologico, gli istituti professionali sull’asse dei linguaggi

Note a margine …

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Incerta la prospettiva sul fronte del rapporto tra discipline. Nel lavoro interdisciplinare la ricerca sulle attività didattiche sembra risentire della “difficoltà a individuare concetti guida comuni a più discipline”

Parte introduttiva delle linee guida come buona base di discussione dei punti essenziali di novità, assenza di programmi prescrittivi

La valutazione delle competenze sembra appoggiarsi su prove ed esercitazioni tradizionali integrate con griglie di osservazione, poco frequente il ricorso alle schede di autovalutazione e alla elaborazione di progetti o prodotti

Alta la probabilità che le scuole, in assenza di standard di riferimento per i diversi livelli di studio, interpretino in modo molto diverso tra loro l’impianto curricolare e i modelli di organizzazione del curricolo: il problema sembra ampliarsi nelle modalità di gestione della valutazione e certificazione

Note a margine …

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Il monitoraggio delle Linee guida del primo biennio

“Il confronto con i lavori presentati

nelle Delivery Unit induce

all’ottimismo ma sembrerebbe

mancare una linea comune a livello

nazionale”