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Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado ROGLIANO Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado PARENTI Scuola dell’infanzia e scuola primaria MARZI MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Oreste d’Epiro - 87054 ROGLIANO (CS) MIUR –UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA ISTITUTOCOMPRENSIVOSTATALE Via Oreste d’Epiro – 87054 Rogliano (CS) tel.0984/983109 -Fax0984/983383 C.F. 98077770786 C.M. CSIC87400Q e-mail:[email protected]@pec.istruzione.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 24/10/2016

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Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado ROGLIANO

Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado PARENTI

Scuola dell’infanzia e scuola primaria MARZI

MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

Via Oreste d’Epiro - 87054 ROGLIANO (CS)

MIUR –UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTOCOMPRENSIVOSTATALE Via Oreste d’Epiro – 87054 Rogliano (CS)

tel.0984/983109 -Fax0984/983383 C.F. 98077770786 C.M. CSIC87400Q

e-mail:[email protected]@pec.istruzione.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 24/10/2016

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Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado PARENTI

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado ROGLIANO

Scuola dell’infanzia e scuola primaria MARZI

INDICE

pag. Premessa Contesto territoriale di riferimento Caratteristiche dell’Istituto

Mission Curriculo verticale Programmazioni disciplinari e coordinate Progetti d’Istituto Visite guidate e viaggi d’istruzione

2 4 6 19 20 21 22 28

Priorità, traguardi ed obiettivi Piano Di Miglioramento Scelte organizzative e gestionali Azioni coerenti con il PNSD Fabbisogno di personale Organico d’Istituto

31 35 54 56 64 68

Piano Annuale Inclusività Conclusioni

Allegati Programmazione didattico-educativa coordinata Curriculo verticale infanzia Curriculo verticale primo ciclo Scheda alunno autobiografie cognitive Scheda docente autobiografie cognitive Griglia compiti di realtà Griglia osservazioni sistematiche

Documentazione BES Griglia scrittura, lettura, calcolo primo ciclo Griglia BES primo ciclo Rilevazione alunni BES secondaria PDP DSA primaria secondaria PDP BES primaria secondaria Griglia monitoraggio BES Monitoraggio progetto accoglienza

74 76

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

2

- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale di

Rogliano, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la

“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato rielaborato dal collegio dei docenti in funzione del personale assegnato

all’Istituto, e dunque delle professionalità presenti all’interno dell’Istituzione scolastica, le quali

hanno determinato una modifica delle attività della scuola e delle scelte di gestione e di

amministrazione definite dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 3719 del

13/10/2015;

- il piano triennale nella presente elaborazione include anche contenuti del POF che affiancava,

nell’a.s. precedente, il PTOF;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 24/10/2016;

- il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 24 /10/2016;

- il piano, dopo l’approvazione, viene inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in

particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

PREMESSA

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

3

PTOF

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa PTOF è il piano che il Collegio docenti e il Consiglio

d’Istituto dell’I. C. di Rogliano assumono come documento fondamentale costitutivo dell’identità

culturale e progettuale; esso esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed

organizzativa. E’ un documento di pianificazione didattica ma anche programmatorio di gestione ed

esprime così la duplice natura di pianificazione didattica a lungo termine -triennale- ma anche

strategico gestionale, ovvero di previsione e programmazione del fabbisogno di risorse umane e

materiali.

Il PTOF rappresenta il punto di incontro di un sistema complesso di relazioni, finalità, vincoli e

mette in rapporto le variabili che caratterizzano il sistema scuola, le finalità, gli obiettivi generali e

specifici di apprendimento, il curricolo orario, la realtà del contesto territoriale, le caratteristiche e le

richieste dell’utenza, gli organici della scuola, la professionalità e gli operatori, le attrezzature, le

risorse finanziarie, i rapporti con il Comune e gli Enti locali del territorio. Questi parametri misurano le

scelte e le decisioni dell’I.C. di Rogliano.

Il Piano propone un modello di scuola centrato sulla persona, nelle sue componenti socio-

affettive, relazionali e cognitive, attento al benessere individuale,

psicologico e culturale di ognuno e allo sviluppo cognitivo in termini di capacità, abilità

e competenze.

L’impegno dell’istituzione scolastica, che opera in sinergia con le altre agenzie educative del

territorio, è quello di offrire opportunità di crescita della persona, operando in modo collegiale nelle

scelte educative e formative per promuovere al meglio la qualità del servizio.

Page 5: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

4

Contesto territoriale di riferimento

Caratteristiche geografiche

L’Istituto comprensivo di Rogliano abbraccia un territorio collinare-montuoso con suolo

accidentato, caratterizzato da un ambiente naturale ricco di vigneti, uliveti, castagneti, querceti, boschi

di conifere; tale territorio si estende nella Valle del Savuto, che prende il nome dell’omonimo fiume

che lo attraversa. I Comuni dell’hinterland sono collegati al capoluogo dall’autostrada e da strade

statali e provinciali.

Attività economiche

La condizione economica della popolazione è legata a tutti i settori economici con piccole ma

significative variazioni all’interno del territorio: nella fascia montana prevale il settore primario, con la

presenza di aziende agricole organizzate in cooperative; nella fascia collinare la popolazione attiva

opera soprattutto nei settori secondario e terziario. Le fabbriche presenti nell’area industriale del

limitrofo comune di Mangone offrono delle opportunità lavorative, mentre la maggior parte degli uffici

è ubicata nel Comune di Rogliano e nel capoluogo.

Servizi

Servizi sanitari: ASP (Poliambulatorio, Consultorio familiare, Centro di igiene mentale, Azienda

ospedaliera.

Uffici pubblici: Poste e Telecomunicazioni, Banche, Giudice di Pace, Agenzia delle Entrate, Ufficio del

Lavoro, Comando dei Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato.

Agenzie ricreative: Volley, Calcio, Scuole di ballo/danza, Agesci, Filodrammatica “V.Gallo”. Agenzie culturali: Biblioteche comunali, Casa delle culture, Pro-loco, Aggregazione giovanile “G. Paolo

II”, Associazione culturale “La Via”, Centro Studi Cultura e Società “Nello Sicilia”, Associazione culturale

“Rinnovamenti”, Associazione culturale “LiberalAmente”, Radio libere. Servizi di accoglienza: “La

Calavrisella”, Fondazione “Piccola Casa dei Poveri”, Centro “Costruire il domani”, Gruppo

Appartamento Paidea, Casa–Famiglia di Marzi.

Altre scuole statali

Istituto d’Istruzione Superiore “ Marconi-Guarasci.”

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

5

Scuole comunali

Asilo Nido “Progetto Primavera”di Rogliano;

Asilo Nido “Progetto Primavera”di Marzi.

Caratteristiche antropiche

La popolazione che gravita sul territorio dell’Istituto Comprensivo di Rogliano, distribuita sui

comuni di Rogliano, Marzi e Parenti, è di circa 8000 abitanti. Il livello di istruzione raggiunto ha favorito

una crescita culturale alla quale però non sempre corrispondono opportunità lavorative: attualmente

si assiste pertanto ad una continua emigrazione giovanile.

La maggior parte dei genitori degli alunni dell’Istituto comprensivo ha un buon livello di

scolarizzazione e si registra in media il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado. Le

famiglie, in genere, sono attente ai bisogni e all’educazione dei figli, ma a volte delegano alla scuola

l’intera responsabilità educativa. Un disagio socio – affettivo – relazionale serpeggia tra i giovani, che

spesso non ne hanno piena coscienza e non riescono ad esplicitarlo e a confidarsi con adulti di

riferimento, i quali potrebbero aiutarli ad affrontare situazioni problematiche a volte complesse.

In tale contesto la Scuola si è sempre inserita come agenzia educativa e formativa privilegiata ed

ha operato in sinergia con le famiglie, che hanno il dovere sancito dalla Costituzione di provvedere

all’educazione dei figli, e con le Amministrazioni locali, che offrono servizi e strutture adeguate alle

esigenze e ai bisogni dei cittadini.

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

6

Caratteristiche dell’Istituto

L’Istituto Comprensivo di Rogliano, che attua una formula gestionale unitaria nei territori di

Marzi, Parenti e Rogliano, si caratterizza come scuola della comunità, tendente a costruire rapporti di

interazione con il territorio, ad agire come stimolo per lo sviluppo locale, anche nelle zone più lontane,

ad aggregare risorse sociali e culturali attorno all’educazione delle giovani generazioni, come

scuola del curricolo, “spazio di ricerca e innovazione” degli insegnanti, che progettano un percorso

educativo e curricolare verticale, dall’infanzia all’adolescenza, attento ai bisogni specifici delle

diverse età, come scuola dell’autonomia, che si impegna a sfruttare fino in fondo strumenti necessari

quali la flessibilità curriculare ed organizzativa, l’articolazione di funzioni di staff, i sistemi di

progettazione e valutazione, attraverso la partecipazione dell’intera comunità professionale e

l’impulso decisivo del Dirigente Scolastico.

Dati identificativi dell’Istituzione Scolastica

Codice meccanografico CSIC87400Q

Tipologia di scuola Istituto Comprensivo

Sede Via O. D’Epiro, Rogliano (CS)

Tel/Fax 0984983109 0984983383

Posta elettronica [email protected]

Sito http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

7

DATI GENERALI

Totale Infanzia Primaria Secondaria

1°grado

Alunni 814 201 377 236

Docenti 97 24 39 34

Assistenti Amministrativi

5

Collaboratori Scolastici

15

UFFICI AULE ATTREZZATE

Presidenza Segreteria

Biblioteca/Videoteca Laboratorio di Informatica Laboratorio Linguistico-multimediale Laboratorio di Educazione Musicale Palestra Aule per BES

BACINO DI UTENZA Rogliano, Marzi, Santo Stefano di Rogliano, Carpanzano, Mangone, Parenti e frazioni di Aprigliano

SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI ROGLIANO

SCUOLA DELL’INFANZIA

COMUNE PLESSO Sezioni TEMPO SCUOLA

Rogliano Via dei Mille n. 2 n. 40 ore settimanali

Via V. Gallo n. 2 n. 40 ore settimanali

Page 9: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

8

Via F. Roberti n. 2 n. 40 ore settimanali

Marzi Via Tano n. 2 n. 40 ore settimanali

Parenti Via Silana n. 2 n. 40 ore settimanali

SCUOLA PRIMARIA

Comune Plesso Classi Tempo scuola

Rogliano Via D’Epiro n. 8 n. 27 ore settimanali

Via Tien an

Men

n. 7 n. 27 ore settimanali

Marzi Via Tano n. 5 n. 31 ore settimanali

Parenti Via A. Moro n. 5 n. 31 ore settimanali

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Comune Plesso Classi tempo scuola

Rogliano Via O. D’Epiro n. 8 n. 30 ore settimanali

(Tempo Normale)+

Strumento Musicale

(Flauto Traverso,

Violino, Pianoforte,

Chitarra)

Parenti Via G. Falcone n. 3 n. 36 ore (Tempo

Prolungato)

ORGANIGRAMMA

Dirigente Scolastico Aldo Trecroci

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi Roberto Zimbo

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

9

Staff di Dirigenza

Franca G. Bartucci (1° collaboratore) Manuela Policicchio Leonildo Russo Danila Rizzuto

Responsabile di Plesso Sc. dell’Infanzia di Rogliano, via F. Roberti

Emilia Soda

Responsabile di Plesso Sc. dell’Infanzia di Rogliano, via Gallo

Caprino Anna Maria

Responsabile di Plesso Sc. dell’Infanzia di Marzi Giuseppina Canino

Responsabile di Plesso Sc. dell’Infanzia di Rogliano, via dei Mille

Franca Fontana

Responsabile di Plesso Sc. dell’Infanzia di Parenti Anna Domanico

Responsabile di Plesso Scuola Primaria di Rogliano, via O. D’Epiro

Garofalo Piera Paola

Responsabile di Plesso Scuola Primaria di Rogliano, via Tien-An-Men

Serafina Veltri

Responsabile di Plesso Scuola Primaria di Parenti Maria Perri

Responsabile di Plesso Scuola Primaria di Marzi Giovanna Valentina Campo

Responsabile di Plesso Scuola Secondaria Rogliano Franca Bartucci

Responsabile di Plesso Scuola Secondaria Parenti Danièle Ricioppo

Addetta alla vigilanza Scuola di Parenti Danièle Ricioppo

RSU Franca Bartucci Anna Conforti Danila Rizzuto

Comitato di Valutazione Danila Rizzuto –Nicola Daniele –Anna Domanico

FUNZIONI STRUMENTALI

Gestione e Valutazione POF Rizzuto Danila

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

10

Redazione PTOF Coordinamento rapporti scuola-famiglia Autovalutazione d’Istituto

Realizzazione progetti legati allo Sport Rapporti con Enti e Istituzioni esterni

Russo Leonildo

Sostegno al lavoro dei docenti

Gestione del sito della scuola

Informatizzazione e organizzazione formazione docenti Registro Digitale

Policicchio Manuela

Interventi e servizi per gli studenti ( Area BES)

Bartucci Franca

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Dirigente Scolastico Trecroci Aldo

Presidente Fiorentino Marcello

Segretario Franca G. Bartucci

Componente docenti Conforti Anna, Bartucci Franca, Domanico Anna Maria, Russo Leonildo, Veltri Serafina, Canino Maria Grazia, Limina Anna Maria, Rizzuto Danila

Componente genitori Gallo Maria Mouriel, Marsico Loredana, Fuoco Virginia, Fiorentino Marcello, Gabriele Emanuela, Fruci Francesco, Bocchinfuso Sandra, Guzzo Alessandra

Componente ATA Vignale Giuseppe, Pulice Luigi

Giunta Esecutiva Trecroci Aldo, Zimbo Roberto , Marsico Loredana, Fiorentino Marcello, Canino Maria Grazia, Conforti Anna

ORGANIGRAMMA PER LA SICUREZZA

Dirigente Scolastico

Trecroci Aldo

Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione-Esterno

Augello Santo

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

11

Rappresentante dei Lavoratori

Conforti Anna

Preposti

N.O. Nominativo Scuola Plesso

1 Caprino Anna Maria Infanzia Via Gallo

2 Soda Emilia Infanzia Via Roberti

3 Fontana Franca Infanzia Via dei Mille

4 Garofalo Piera Paola Primaria Via D’Epiro

5 Veltri Serafina Primaria Via Tien-an-Men

6 Canino Giuseppina Infanzia Marzi

7 Campo Giovanna Primaria Marzi

8 Domanico Anna Maria Infanzia Parenti

9 Perri Anna Maria Primaria Parenti

10 Bartucci Franca Secondaria Vigilanza- Rogliano

11 Ricioppo Daniele Secondaria Vigilanza- Parenti

Squadra di emergenza

Addetti alle Emergenze-Antincendio-evacuazione di emergenza

N.O. Nominativo Scuola Plesso

1. Garofalo Piera Paola Primaria Via D’Epiro

2. Grillo Raffaella Primaria Via D’Epiro

3. Cardamone Anna Maria Primaria Via D’Epiro

4. Bartucci Franca Secondaria Via D’Epiro

5. Daniele Nicola Secondaria Via D’Epiro

6. Pulice Luigi Secondaria Via D’Epiro

7. Mancuso Ludovico Secondaria Via D’Epiro

Page 13: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

12

8. Caprino Anna Maria Infanzia Via Gallo

9. Mazzei Francesca Infanzia Via Gallo

10. Ungaro Maria Infanzia Via dei Mille

11. Leo Luigi Infanzia Via dei Mille

12. Veltri Serafina Primaria Via Tien-an-Men

13. Rizzuto Danila Primaria Via Tien-an-Men

14. Minardi Raffaele Primaria Via Tien-an-Men

15. Vizza Erminia Infanzia Via Roberti

16. Soda Emilia Infanzia Via Roberti

17. Campo Giovanna Primaria Marzi

18. Cozza Rosina Primaria Marzi

19. Berardi Maria Secondaria Parenti

20. Domanico Anna Maria Infanzia Parenti

21. Calfa Angelo Primaria Parenti

22. Garofalo Rosalia Infanzia Parenti

23. Ricioppo Daniele Secondaria Parenti

Addetti alle Emergenze di primo Soccorso

N.O. Nominativo Scuola Plesso

1 Garofalo Piera Paola Primaria Via D’Epiro

2 Vetere Rosaria Silvana Primaria Via D’Epiro

3 Ambrogio Assunta Secondaria Via D’Epiro

4 Conforti Anna Secondaria Via D’Epiro

5 Magliocco Rosetta Secondaria Via D’Epiro

6 Caprino Anna Maria Infanzia Via Gallo

7 Fontana Franca Infanzia Via dei Mille

8 Ponterio Luigina Primaria Via Tien-an_Men

Page 14: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

13

9 Sicilia Concetta Primaria Via Tien-an-Men

10 Minardi Raffaele Primaria Via Tien-an-Men

11 Vignale Giuseppe Primaria Via Tien-an-Men

12 Soda Emilia Infanzia Via Roberti

13 Altimari Manfredi Grazia Infanzia Marzi

14 Canino Giuseppina Infanzia Marzi

15 Cozza Rosina Infanzia Marzi

16 Berardi Maria Secondaria Parenti

17 Garofalo Rosalia Infanzia Parenti

18 Romano Wanda Secondaria Parenti

19 Maletta Rosaria Infanzia Parenti

20 Maletta Angela Primaria Parenti

21 Rota Maria Primaria Parenti

22 Calfa Angelo Primaria Parenti

23 De Cicco Anna Maria Primaria Parenti

24 Maletta Manuela Secondaria Parenti

25 Ricioppo Danièle Secondaria Parenti

Addetti al SPP

N.O. Nominativo Scuola Plesso

1 Pulice Luigi Secondaria Via D’Epiro

2 Vignale Giuseppe Primaria Via Tien-an-Men

Totale Lavoratori

Preposti n.11

ASPP n.2

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

14

Addetti alle Emergenze Antincendio ed Evacuazione n. 23

Addetti alle Emergenze di Primo Soccorso n.25

Personale ATA

Rogliano: (Primaria) Minardi Raffaele, Vignale Giuseppe, Grillo Raffaella,

(Secondaria) Pulice Luigi, Mancuso Ludovico

(Infanzia) Vizza Erminia, Leo Luigi, Mazzei Francesca

Parenti: (Infanzia) Garofalo Rosalia

(Primaria) Calfa Angelo

(Secondaria) Berardi Maria

Marzi: (Primaria) Cozza Rosina

Docenti Coordinatori della Scuola Secondaria di I grado

- Plesso di Rogliano

Coppa Maurizia I A

Conforti Anna II A

Ciampalini Isabella III A

Ambrogio Assunta I B

Ruzzo Leonildo II B

Benincasa Angela III B

Magliocco Rosetta II C

Conforti Anna II D

Page 16: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

15

- Plesso di Parenti

Venneri Elia I A

Maletta Manuela II A

Romano Wanda III A

Docenti Responsabili dei Laboratori

Sede Docente

Plesso Marzi Policicchio Manuela

Plesso Parenti Ricioppo Danièle

Tutti gli altri plessi Responsabili di Plesso

Commissione Orario

Scuola Primaria Docenti Garofalo P. – Limina AM. - Veltri S.- Sicilia C.-

Vetere S., Campo G., Scilingo C., Perri M.- De Cicco AM.

Scuola Secondaria Parenti Ricioppo D. – Bartucci F. Rogliano Daniele N.

Commissione Valutazione Alunni formazione classi prime

Scuola Docenti Scuola Primaria e dell’Infanzia Docenti delle classi terminali Scuola Primaria e Secondaria Docenti delle classi prime non impegnati in altre

commissioni Commissione Viaggi d’Istruzione e Uscite Didattiche

Docenti Bartucci F., Nardelli I., Tuscano D., Arcuri C.

Page 17: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

16

Commissione Continuita’- Accoglienza - Orientamento

Scuola Secondaria Docenti Franca G. Bartucci

Anna Conforti Scuola Primaria Veltri Serafina

Sicilia Concetta Scuola dell’Infanzia Domanico Anna Maria

Canino Giuseppina

Commissione Progetti

Curriculari Extracurriculari Wanda Romano Conforti Anna Magliocco Rosetta Russo Leonildo, Veltri Serafina, Arcuri Claudia

Cardamone Anna, canino Maria Grazia, Daniele Nicola, Piro Maria

INVALSI

Referente Canino Maria Grazia

GLI

Dirigente Scolastico Trecroci Aldo

Funzione Strumentale per i BES Bartucci F.

Coordinatori di Classe Tutti

Docenti di Sostegno Tutti

Genitori interessati

Membri dell’Equipe Multidisciplinare Tutti

QUADRO ORARIO

GIORNO SCUOLA SECONDARIA I GRADO

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

STRUMENTO MUSICALE Scuola Secondaria di I Grado

LUNEDI’ Rogliano 8.30-13.30 Parenti 8.30-16.30

Rogliano Via Tien an Men 8.15-12.45 Via O. D’Epiro

8.00-16.00 Rogliano 13.30-16.30

Page 18: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

17

8.30-13.00 Parenti 8.30-16.30 Marzi 8.30-16.30

MARTEDI’ Rogliano 8.30-13.30 Parenti 8.30-13.30

Rogliano Via Tien an Men 8.15-12.45 Via O. D’Epiro 8.30-13.00 Parenti 8.30-13.30 Marzi 8.30-13.30

8.00-16.00 Rogliano 13.30-17.30

MERCOLEDI’ Rogliano 8.30-13.30 Parenti 8.30-13.30

Rogliano Via Tien an Men 8.15-12.45 Via O. D’Epiro 8.30-13.00 Parenti 8.30-13.30 Marzi 8.30-16.30

8.00-16.00 Rogliano 13.30-17.30

GIOVEDI’ Rogliano 8.30-13.30 Parenti 8.30-16.30

Rogliano Via Tien an Men 8.15-12.45 Via O. D’Epiro 8.30-13.00 Parenti 8.30-16.30 Marzi 8.30-13.30

8.00-16.00 Rogliano 13.30-17.30

VENERDI’ Rogliano 8.30-13.30 Parenti 8.30-13.30

Rogliano Via Tien an Men 8.15-12.45 Via O. D’Epiro 8.30-13:00 Parenti 8.30-13.30 Marzi 8.30-13.30

8.00-16.00 Rogliano 13.30-16.30

SABATO Rogliano 8.30-13.30 Parenti 8.30-13.30

Rogliano Via Tien an Men 8.15-12.45 Via O. D’Epiro 8.30-13.00

Page 19: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

18

Criteri per la formazione delle classi

La commissione designata dal Collegio Docenti, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, procede

alla formazione delle classi secondo i seguenti criteri guida:

- classi trasversalmente omogenee, con equivalente numero di alunni a livello alto, a livello

medio, a livello basso;

- alunni provenienti dalla stessa classe della scuola dell’infanzia o primaria ridistribuiti a

gruppetti su tutte le classi, evitando casi di alunni soli, a meno che ciò non sia espressamente

richiesto dalla famiglia;

- equa distribuzione nelle classi degli alunni diversamente abili e dei ripetenti;

Tenendo presenti le diversità di numero tra maschi e femmine, si cerca di mantenere in ogni classe

un’uguale proporzione tra i due sessi.

Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi

L’assegnazione del personale docente alle classi, sezioni staccate e plessi, finalizzata alla piena

attuazione di quanto dichiarato nel POF, è di competenza esclusiva del Dirigente Scolastico, secondo

quanto previsto dal D. Lgs 150/2009 e dal D.Lgs 141/2011. Si tiene comunque conto di criteri generali

condivisi con il Collegio dei Docenti e sottoposti al vaglio del Consiglio d’Istituto.

Per le assegnazioni di personale docente già in servizio nel plesso è di norma considerato

prioritario il criterio della continuità didattica, salvo casi particolari che impediscano oggettivamente

l'applicazione di tale principio.

Alle classi deve essere garantita, per quanto possibile, pari opportunità di fruire di personale

stabile.

I docenti specializzati vengono assegnati agli alunni e alle classi in base ai seguenti criteri:

– continuità didattica, per quanto è possibile, con l’alunno diversamente abile, salvo diverso

parere dell’équipe multidisciplinare;

– valorizzazione delle specifiche competenze professionali possedute in relazione alla tipologia e

alla gravità della diversità;

– costituzione di cattedre il meno possibile frazionate.

Page 20: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

19

Mission La mission dell’Istituto è la realizzazione di una scuola inclusiva nel senso più ampio del termine

e, quindi, dove ogni studente è posto nelle condizioni ideali e senza eccessivi vincoli, per esprimere al

meglio le proprie potenzialità di apprendimento. Nello stesso spirito viene privilegiato il pensiero

creativo e divergente favorendo la libera espressione e sviluppando le capacità propositive e critiche

degli studenti.

Gli impegni profusi per il raggiungimento della mission trovano la loro strutturazione in un

curriculo verticale che esplicita le scelte dell’intera comunità scolastica e che è stato definito in

funzione delle competenze chiave europee.

Secondo la “Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006” le

“competenze per l'apprendimento permanente” sono una combinazione di conoscenze, abilità e

attitudini appropriate al contesto e sono necessarie per:

- la realizzazione e lo sviluppo personali; - la cittadinanza attiva; - l’inclusione sociale; - l’occupazione. Esse sono tutte interdipendenti e devono essere acquisite:

- dai giovani alla fine del loro ciclo d’istruzione obbligatoria e formazione, perché siano

preparati alla vita adulta, alla vita lavorativa e come base per l’apprendimento futuro;

- dagli adulti in tutto l’arco della loro vita, attraverso un processo di sviluppo e aggiornamento

delle loro abilità.

Il quadro di riferimento delinea 8 competenze chiave:

1. Comunicazione nella madre lingua

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. Competenza digitale

5. Imparare ad imparare

6. Competenze sociali e civiche

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. Consapevolezza ed espressione culturale

Page 21: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

20

I traguardi per lo sviluppo delle competenze, da raggiungere al termine di ciascun segmento

del percorso curriculare, dai tre ai quattordici anni, sono prescrittivi nella loro scansione temporale e

aiutano a finalizzare l’azione educativa nello sviluppo integrale dell’alunno.

“Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più

opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati.”

Curriculo Verticale Nell’anno scolastico 2015/2016 con la costituzione di una rete di scuole (Ist. Omnicomprensivo

Bianchi-Scigliano , IC Rogliano, IC Nocera Terinese, IC Grimaldi) si è inteso lavorare alla realizzazione di

un curriculo verticale

(http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2016/curricolo_verticale_inf

anzia e

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2016/curricolo_verticale_pri

mo_ciclo ), proposto in allegato, finalizzato all’acquisizione delle competenze chiave europee e

declinato nei vari ordini di scuola e classi secondo obiettivi specifici. La rilevazione di dette competenze

sarà monitorata attraverso schede autobiografiche cognitive alunno e docente, griglie compiti di

realtà, griglie osservative sistematiche in allegato compendiate e rinvenibili ai seguenti indirizzi:

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/scheda_alunno_autobiografie_cognitive

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/scheda_docente_autobiografie_cognitive

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/griglia_compiti_di_realta

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/griglia_osservazioni_sistematiche

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

21

Programmazioni disciplinari e coordinate

Il curriculo verticale trova, nel nostro Istituto, una prima applicazione nella programmazione

annuale dei tre ordini di scuola, infanzia, primaria e secondaria di primo grado, che viene

concisamente esplicitata in un format, di seguito proposto, sia per quanto attiene agli ambiti

disciplinari che per quanto concerne una programmazione coordinata di classe.

Il modello proposto risulta univoco per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado,

nel suo assetto generale; esso rimane specifico di ogni ordine di scuola solo per la parte afferente ai

traguardi di competenze raggiunti dagli allievi. All’uopo si rimarca come nel modello sia presenti

discipline quali strumento musicale o francese esclusive della scuola secondaria di primo grado e

che la scuola primaria avrà cura di tralasciare.

I modelli di programmazione soprammenzionati saranno compilati ad ogni avvio di anno

scolastico; ogni docente completerà il format relativo alla propria disciplina o ambito disciplinare

poi, in seno ai Consigli di classe, saranno stilate le programmazioni coordinate che

rappresenteranno la summa delle varie programmazioni disciplinari e che espliciteranno il percorso

annuale della classe.

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

22

Progetti d’Istituto

La mission inclusiva d’istituto e l’acquisizione di competenze trasversali con particolare

riguardo alle competenze di cittadinanza, si esplica anche mediante l’adesione a progetti curriculari

ed extracurriculari oltreché con l’integrazione delle medesime competenze nella programmazione

curriculare.

Il progetto che risulta maggiormente rappresentativo della mission inclusiva d’istituto è

Special Olympics.

Tale progetto intende primariamente affermare il valore culturale dello sport quale

strumento relazionale e sociale. Riunire persone con e senza disabilità intellettive giocando e

gareggiando insieme può portare ad un reale cambiamento culturale, combattendo l’inattività, il

pregiudizio e la discriminazione. Allenarsi e giocare insieme è un modo semplice ed immediato per

far comprendere valori come l’integrazione e l’amicizia abbattendo barriere e pregiudizi talora

persistenti. Il progetto si pone l’obiettivo di:

fornire esperienze di integrazione pratica mediante attività che sollecitano la stretta

collaborazione tra alunni con e senza disabilità,

proporre il modello collaudato di lavoro in TEAM Special Olympics sviluppando iniziative che

favoriscano la multidisciplinarietà e l’integrazione utilizzando tutte le possibilità offerte dalle

abilità culturali e sportive,

organizzare eventi e manifestazioni sportive che mirino a valorizzare l’autonomia,

l’autodeterminazione e l’autostima della persona con disabilità intellettiva per il

miglioramento della qualità della vita,

stimolare, attraverso la sensibilizzazione degli studenti, un costruttivo dialogo tra le famiglie

degli alunni con e senza disabilità,

aumentare i servizi finalizzati all’integrazione utilizzando tutte le potenziali risorse umane e

professionali presenti nella scuola, pur con ruoli e compiti diversi.

Destinatari dello Special Olympics sono sia alunni con disabilità intellettiva che possono

sperimentare l'esperienza dello sport e del gioco interagendo con i compagni ma anche alunni senza

disabilità che diventano protagonisti di esperienze di integrazione.

Nello specifico aderiscono al progetto:

- Scuola dell’infanzia Via Felice Roberti, Rogliano

- Scuola dell’infanzia Via Gallo, Rogliano

- Scuola dell’infanzia Marzi

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

23

- Scuola primaria Via O. D'Epiro- Rogliano (classe IIA)

- Scuola primaria Via Tien an Men – Rogliano (classe IIB)

- Scuola secondaria di primo grado –Rogliano (gruppo classe IIB*)

- Scuola secondaria di primo grado –Parenti (gruppo classe IIA*)

*Secondo quanto riportato nella scheda di adesione al progetto Special Olympics Italia

Vengono di seguito compendiate tutte le attività progettuali previste per l’anno in corso.

ATTIVITÀ PROGETTUALI A.S. 2016/17

Il Collegio dei docenti del 9 settembre 2016, sulla base dei bisogni formativi degli allievi, ha proposto

ed approvato per l’anno scolastico 2016/17 le attività progettuali sottoelencate .

I progetti si realizzeranno in rapporto alle reali esigenze della classe.

Progetti in prosieguo dall’anno scolastico 2015/16

titolo tipologia Scuola referente Oggetto

Special Oyimpics Extracurricolare Infanzia

Primo ciclo

Rizzuto

Danila

Progetto di inclusione- sviluppo delle

competenze di cittadinanza attiva

Shuttle Time Curricolare Primaria Serafina

Veltri

Attività sportiva: badminton

Sport di Classe Curricolare

Esperto esterno

Finanziato dal

MIUR

Primaria Russo Attività ludico sportiva

Libriamoci/Maggio

dei libri

Curricolare Secondaria

di primo

grado

Bartucci

Avvicinare gli alunni al piacere della

lettura con due momenti

fondamentali: settimana della lettura

ad ottobre e maggio dei libri ultima

settimana del mese di maggio –

competenza linguistica

Accoglienza

continuità

curricolare Infanzia Bartucci Progetto con impianto sul curricolo

verticale – clima apprenditivo –

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24

orientamento Primo ciclo benessere a scuola – attenzione alle

fratture delle classi ponte –

orientamento scolastico Competenza

cittadinanza e imparare ad imparare

Campionati sportivi

studenteschi

(Atletica leggera

campestre,

Badminton, Calcio a

5, Calcio,

Orientamento,

Pallavolo, Trail-

o/orientamento

precisione,

Triathlon)

Extracurricolare Scuola

secondaria I

grado

Russo Attività sportiva giochi di squadra,

conoscenza del territorio

acquisizione abilità di relazione e

competenze sociali e civiche

Nuovi progetti a.sc. 2016/17

Scrittori in erba curricolare Classi 2^

scuola

Secondaria

Conforti Competenza linguistica, scrittura

creativa competenza imparare ad

imparare

Il mare e le sue

meraviglie

curricolare Scuola

dell’infanzia

Arcuri

Claudia

Sviluppo delle competenze di

cittadinanza : amicizia e condivisione

Compiti di realtà curricolare Scuola

dell’infanzia

Arcuri

Claudia

Osservare la realtà, manipolazione di

materiale giochi di finzione.

Competenza sociale, spirito di

iniziativa

Libriamoci/Maggio

dei libri

Curricolare Primaria

Classi II

Tien an

Men

Rizzuto

Avvicinare gli alunni al piacere della

lettura con due momenti

fondamentali: settimana della lettura

ad ottobre e maggio dei libri, ultima

settimana del mese di maggio con

letture e discussioni mediante l’ausilio

di stakeolders generazionali

Sicura-mente a

scuola

curricolare Scuola

primaria

Aiello A

Limina A

Educazione alla sicurezza,

promuovere comportamenti

responsabili

Competenza sociale cittadinanza

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

25

Sto sicuro se

conosco

curriculare Scuola

primaria

Rizzuto Educazione alla sicurezza

Competenza sociale e civica

Collaborazione con Amministrazione

Comunale Rogliano

A scuola di sicurezza Curriculare Scuola

primaria

Rogliano

Rizzuto Sensibilizzazione tema sicurezza e

comportamenti responsabili

Competenza sociale e civica

Collaborazione con Associazione

Volontari di Protezione Civile Rogliano

Mangiare bene per

vivere meglio

curricolare I ciclo Romano

Wanda

Competenza sociale e civica

Coding Curriculare Primaria e

Secondaria

di I grado

Policicchio Sviluppo del pensiero computazionale

Ora del codice Curriculare Primaria

(classi III,

IV, V) e

Secondaria

I grado

Policicchio Sviluppo del pensiero computazionale

(Collaborazione con ITE Rogliano)

Settimana europea

del codice

Curriculare Primaria

(classi III,

IV, V) e

Secondaria

I grado

Policicchio Sviluppo del pensiero computazionale

(Collaborazione con ITE Rogliano)

RosaDigitale Curriculare Primaria Policicchio Sviluppo del pensiero computazionale

Scracht con ntdata Curriculare Primaria

classi IV e V

Marzi

Policicchio Sviluppo del pensiero computazionale

Guerra e pace Curricolare Scuola

secondaria

Parenti

Romano

Wanda

Attualizzazione delle tematiche

storiche e recupero della cultura

popolare. Competenza di cittadinanza

La robotica:

Meraviglie per il

futuro

Curricolare Classi 3°

della scuola

Secondaria

Fabio

Presta

Realizzazione di un artefatto dotato di

cervello elettronico e dispositivi

sensoriali Competenza digitale ,

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

26

I grado scientifico tecnologica

Cosenza differenzia Curriculare Scuola

primaria

Rizzuto

danila

Acquisizione di competenze di

cittadinanza: la raccolta differenziata

Progetto Sorrisi Curriculare Classi 4°

scuola

Primaria

Rizzuto

Danila

Realizzazione di elaborati di scrittura

creativa, rappresentazioni teatrali e di

e-book

Alla scoperta della

musica

curricolare 1 e 2 classe

primaria

Con

esperto

esterno

Esperto

esterno

Nardelli

Ivan

Stimolare la creatività con

l’apprendimento pratico della musica,

l’ascolto il confronto e

l’interpretazione. Competenza di

iniziativa consapevolezza ed

espressione culturale

La quinta… giusta!! curricolare cl.5

Primaria

Nardelli

Ivan Esperti

interni

docenti di

strumento

Stimolare la creatività con

l’apprendimento pratico della musica,

l’ascolto il confronto e

l’interpretazione. Competenza:

consapevolezza ed espressione

culturale, spirito di iniziativa

Emergency

raccontare la pace

curricolare Primo ciclo Ricioppo

D. con

esperte

esterno

La testimonianza come strumento di

formazione e informazione rispetto

dei diritti universali, rifiuto della

violenza promozione di gesti di pace.

Maturazione di competenze sociali e

civili .

Nuovi progetti extracurricolari

Natale Curricolare

extracurricolare

Scuole

Infanzia e

primaria

Garofalo

Paola

Cardamone

Anna

Recupero della tradizione e della

cultura popolare regionale e locale

Competenza Spirito di iniziativa

Le microstorie Curricolare

extracurricolare

Classi 3°

scuola

secondaria I

grado

Bartucci Comprendere aspetti e strutture

dei processi storici considerando la

storia locale. Competenze sociali e

civile

Olimpiadi di Extracurricolare Scuola

secondaria I

Policicchio,

Maletta,

Sviluppo del pensiero logico-

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

27

Problem Solving grado Conforti computazionale

Racchette di classe Curricolare con

esperto esterno

CONI MIUR

cl. 4 e 5

Scuola

Primaria

Esperto

esterno MIUR

Policicchio

Manuela

Attività sportiva di tennis e di

badminton con eventuale

partecipazione a manifestazione

nazionale: Competenze sociali e

civiche

Ragazze in gioco Extracurricolare Scuola

secondaria I

grado

Russo Attività sportiva calcio a 5

femminile acquisizione abilità di

relazione e competenze sociali e

civiche

PON “Scuole aperte” Extracurricolare Primo ciclo Nr. 6 moduli Potenziamento abilità

linguistiche, logico-matematiche,

sportive, Coro e Musica – robotica

competenze comunicazione nella

madre lingua, matematica ,digitale,

imparare ad imparare sociali e

civiche, consapevolezza ed

espressione culturale .

Pomeriggio

Coderdojo

Extracurricolare Primo ciclo Policicchio Sviluppo del pensiero

computazionale con Massimiliano

Aiello

Si sottolinea come sia stata attuata un’opera di disseminazione in ambito coding mediante l’organizzazione di

tre convegni in collaborazione con USR Calabria, ITE Rogliano e Università della Calabria.

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28

Visite guidate e viaggi d’istruzione

Nel mese di settembre la commissione viaggi costituita dai docenti Bartucci Franca, Nardelli

Ivan, Tuscano Domenica e Arcuri Claudia Mariantonia, si è riunita e, dopo aver ascoltato le varie

richieste e proposte degli insegnanti dei tre ordini di scuola nonché le relative disponibilità degli

stessi ad accompagnare gli alunni e tenendo presente le specifiche esigenze didattiche, ha rese note

le uscite che seguono:

Infanzia

Caserma dei Carabinieri

Panificio/forno

Laboratorio di ceramica

Laboratorio di falegnameria

Laboratorio fotografico

Azienda Fontenoce

Azienda insacchettamento patate

Azienda funghi

Laboratorio pasticceria

Tali attività si svolgeranno nei mesi di Aprile-Maggio.

Primaria

Classi prime dei plessi di via D’Epiro, Marzi, Tien an Men e Parenti:

Cantina sociale

Agriturismo

Panificio

Fruttivendolo

Calabria food

Classi seconde dei plessi di via D’Epiro, Tien an men e Marzi:

Dipignano

Azienda Agricola

Teatro

Fabbrica del cioccolato “Aiello”

Plesso di Parenti:

Università “Arcavacata” di Rende

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29

Visita a Papasidero (CS)

Parco della preistoria di Simbario (VV)

Classi terze i plessi di via D’Epiro, Tien an men e Marzi:

Università “Arcavacata” di Rende

Teatro

Visita a Papasidero (CS)

Plesso di Parenti:

Università “Arcavacata” di Rende

Visita a Papasidero (CS)

Parco della preistoria di Simbario (VV)

Classi quarte e quinte dei plessi di Tien an men, Marzi e Parenti:

Università “Arcavacata” di Rende

Teatro

Etna (CT)

Reggio Calabria

Paola (CS)

Classe quarta di via D’Epiro:

Università “Arcavacata” di Rende

Teatro

Etna (CT)

Reggio Calabria

Paola (CS)

Classi quinte di via D’Epiro:

Reggio Calabria

Teatro

Tali attività si svolgeranno nei mesi di Ottobre – Marzo – Aprile.

Secondaria di I grado

Per le classi prime si propone un viaggio d’istruzione di una giornata con uno dei

seguenti programmi:

Visita al Castello Ducale di Corigliano Calabro e al Museo Nazionale

Archeologico della Sibaritide.

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30

Visita allo Zoo Safari di Fasano (BR).

Anche per le classi seconde si propone un viaggio d’istruzione della durata di una giornata.

I programmi proposti sono i seguenti:

Visita alle grotte di Pertosa Auletta (SA) ed alla Certosa di Padula (SA).

Visita al Castello Mormanno o dei Borgia ed ai laboratori di ceramica di

Squillace (CZ).

Per le classi terze si propone:

Viaggio d’istruzione di 3 giorni nel Salento ed in particolare a Lecce, Gallipoli

ed Otranto.

Viaggio d’istruzione di 4 giorni col seguente itinerario: Grotte di Frasassi (AN),

Urbino e San Marino – Gradara, Cattolica (Acquario) e Rimini (Italia in miniatura).

Tali attività si svolgeranno nel mese di Aprile.

La commissione s’impegna a contattare le agenzie di viaggi e le ditte di trasporti per

la realizzazione dei sopracitati viaggi proposti nonché si occuperà dei vari aspetti

amministrativi necessari.

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31

Priorità, traguardi ed obiettivi

Il presente Piano non può che avere le sue radici nel precedente Piano dell’Offerta Formativa

che rappresentava il documento di identità di ciascuna istituzione scolastica, esplicitava la

progettazione curricolare extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola.

Detto Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale

Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile

all’indirizzo: cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/CSIC87400Q/ic-

rogliano/valutazione/documenti nonché da una presa di coscienza degli esiti delle prova nazionali

INVALSI somministrate nell’a.s. 2015/2016.

Pur rimandando al RAV l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse

materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, si sottolinea in tale sede, dati gli esiti

documentati delle prove INVALSI, la necessità di intervenire in maniera repentina ed efficace su taluni

aspetti degli apprendimenti degli studenti primariamente per ciò che attiene alle competenze

linguistiche nella lingua madre e, nello specifico, alla comprensione del testo e, per di più, per ciò che

riguarda le competenze trasversali.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli

elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Nell’ottica di una mission dell’Istituto individuata in un’inclusività nell’accezione più ampia del

termine, le priorità che la scuola ha individuato per il triennio in corso sono:

1) Continuità tra ordini di scuola e monitoraggio dei risultati scolastici;

2) Competenze digitali e inclusione.

I traguardi per gli studenti che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1. punteggi generali più alti delle prove Invalsi di almeno due punti percentuali nelle prove di

italiano della classe quinta della scuola primaria e sostanziale mantenimento o miglioramento

nei punteggi generali delle altre prove;

2. successo scolastico nella classe prima delle scuole secondarie di secondo grado per almeno il

70% degli alunni in uscita dalla scuola secondaria di primo grado;

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

32

3. riduzione del cheating nella scuola secondaria di primo grado di almeno due punti percentuali

rispetto alle prove 2016 e riduzione della varianza tra classi nella scuola primaria;

4. utilizzo del coding e acquisizione delle metodologie di lavoro digitali di base per almeno il 50%

degli alunni dell’Istituto frequentanti la scuola secondaria di primo grado.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei

traguardi sono:

1. Adottare un Curricolo Verticale tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado basato

sulle competenze chiave europee, declinato nei vari ordini di scuola e classi secondo obiettivi

specifici anche strutturando la continuità tra ordini e gradi di scuola mediante attività comuni tra

classi ponte; monitorare a campione il successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola

secondaria di I grado creando momenti di confronto tra i docenti referenti per l’orientamento;

2. Migliorare gli esiti degli apprendimenti mediante azioni di programmazione, monitoraggio,

verifica per classi parallele e adozione di criteri di valutazione comuni;

3. Promuovere l’inclusione e l’acquisizione di competenze di cittadinanza mediante l’adesione a

progetti curriculari ed extracurriculari e l’integrazione delle medesime nella programmazione

curriculare (Progetti in atto: Special Olympics, Mangiare bene per vivere meglio, Sicura-Mente a

scuola, Emergency: raccontare la pace, Cosenza differenzia);

4. Sviluppare il pensiero computazionale attraverso attività afferenti al progetto “Programma il

futuro” con la creazione di classi virtuali e realizzazioni di laboratori di coding/robotica e favorire

la condivisione tra docenti e tra docenti e alunni (FIDENIA).

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti.

Dall'autovalutazione interna, ponendosi il fine ultimo di un’inclusività ad ampio respiro, è

emersa l opportunità di intervenire sulle competenze digitali degli studen a raverso la formazione ed

il potenziamento dei medesimi mediante l'utilizzo regolare dei laboratori e degli strumenti digitali a

supporto della didattica.

L'utilizzo di metodologie didattiche inclusive risulta prioritario per incrementare la sinergia tra

docenti, il lavoro di gruppo, le classi aperte, la partecipazione a va degli studen , il brainstorming, le

classi capovolte e in generale tu e quelle azioni dida che che u lizzano la diversità come risorsa e non

come limite.

Per ciò che riguarda la strutturazione di una con nuità tra ordini di scuola si è deciso di adottare

un curriculo verticale, di seguito proposto, che tiene in gran conto le competenze trasversali oltreché

quelle disciplinari nella convinzione che tale percorso di vita contribuisca a formare cittadini attivi e

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

33

consapevoli. Sulla stessa ottica di una cittadinanza consapevole rimane l’obiettivo individuato nella

diminuzione del cheating che, come risulta dagli esiti delle prove nazionali INVALSI, si attesta ancora su

livelli elevati. Per il monitoraggio dell’uniformità tra le valutazioni della scuola primaria e della scuola

secondaria di primo grado nonché per un controllo costante tra le classi parallele dei differenti plessi

dell’istituto si è deciso di proporre alle classi di passaggio ed alle classi parallele delle prove

standardizzate similari al fine di avere un immediato raffronto tra gli esiti. Per il monitoraggio del

successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado ci si propone di agire

in maniera più organica e strutturata intervenendo con incontri con i docenti referenti per

l’orientamento.

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove

standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza e di

debolezza relativamente all’anno 2016.

Punti di forza: Nelle prove standardizzate nazionali di matematica la scuola ha raggiunto nel

complesso risultati paragonabili al valore medio nazionale. Per un solo plesso di scuola primaria, i

risultati sia di italiano che di matematica sono decisamente positivi.

Punti di debolezza: Nelle prove standardizzate nazionali di italiano la scuola, ed in particolar

modo due plessi della scuola primaria, ha ottenuto risultati decisamente bassi soprattutto nella

comprensione del testo. In generale, i risultati ottenuti sono parzialmente corrotti da comportamenti

opportunistici (cheating). Il cheating è confermato dall’evidenza riscontrabile nell’analisi del profitto e

delle competenze degli studenti.

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti ricercati contatti

con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire eventuali proposte da utilizzare nella

redazione del piano. Specificatamente sono state raccolte le istanze provenienti innanzitutto dai

rappresentanti dei genitori del Consiglio d’Istituto, dai rappresentanti istituzionali dei Comuni di

Rogliano, Parenti, Marzi e Carpanzano, dal Comitato dei genitori istituito recentemente.

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34

Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:

partecipazione agli eventi digitali promossi da “Programma il Futuro”;

utilizzo delle applicazioni della piattaforma FIDENIA;

introduzione negli ultimi tre anni della scuola primaria e nella scuola secondaria di primo

grado al coding ed alla robotica come metodologia di approccio al problem solving;

potenziamento del linguaggio artistico-espressivo-musicale nei primi due anni della

scuola primaria;

ampliamento della pratica di strumento musicale nella quinta primaria;

potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari (L. 107 comma

3 lett. b.). Specificatamente prolungamento del tempo scuola delle classi della primaria

dalle attuali 27 ore a 30 ore.

Allo stato attuale le tali proposte trovano accoglienza nei seguenti termini:

negli ultimi tre anni della scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado sono

state avviate, e proseguiranno, attività di coding e di robotica come metodologia

inclusiva e di approccio al problem solving;

nei primi due anni della scuola primaria è stato avviato un potenziamento musicale

favorito dalla collaborazione con professionisti del territorio. Inoltre è stato avviato un

potenziamento artistico-espressivo da parte degli insegnanti curriculari nelle ore di

compresenza o di potenziamento dedicate;

l’incremento del quadro orario nella Scuola Primaria è stato possibile nei plessi di Marzi,

dove si è passati dalle 28 alle 31 ore, e di Parenti dove si è passati da 29 a 31 ore

settimanali. Nei plessi della scuola Primaria di Rogliano l’orario rimane attualmente

invariato per esigenze dell’Amministrazione Comunale ma resta in attesa di

cambiamento;

nessuna modifica nel quadro orario della Scuola Secondaria di I grado;

Per venire incontro alle richieste del territorio permane la volontà di un’apertura

pomeridiana ed estiva dell’Istituto che ci si auspica di raggiungere mediante l’adesione al

progetto PON Scuole Aperte.

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

35

Piano di Miglioramento (PdM)

Sommario

1. Obiettivi di processo

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV)

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato

3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

3.2 Tempi di attuazione delle attività

3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di

processo

4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione

scolastica

4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

1. Obiettivi di processo

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione

(RAV)

Priorità 1: Continuità fra ordini di scuola e monitoraggio dei risultati scolastici

- Traguardo 1.: punteggi generali più alti delle prove Invalsi di almeno due punti percentuali nelle prove

di italiano della classe quinta della scuola primaria;

Page 37: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

36

- Traguardo 2.: successo scolastico nella classe prima delle scuole secondarie di secondo grado per

almeno il 70% degli alunni in uscita dalla scuola secondaria di primo grado;

- Traguardo 3.: riduzione del cheating nella scuola secondaria di primo grado di almeno due punti

percentuali rispetto alle prove 2016 e riduzione della varianza tra classi nella scuola primaria;

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

Adottare un Curricolo Verticale tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado basato sulle

competenze chiave europee, declinato nei vari ordini di scuola e classi secondo obiettivi specifici anche

strutturando la continuità tra ordini e gradi di scuola mediante attività comuni tra classi ponte;

monitorare a campione il successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di I grado

creando momenti di confronto tra i docenti referenti per l’orientamento;

migliorare gli esiti degli apprendimenti mediante azioni di programmazione, monitoraggio, verifica per

classi parallele e adozione di criteri di valutazione comuni.

Priorità 2: Competenze digitali per l'inclusione e l'innovazione della didattica

- Traguardo 4: utilizzo del software di base (word, excel) dal 50% degli alunni dell’Istituto frequentanti la

scuola secondaria di primo grado;

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

promuovere l’inclusione e l’acquisizione di competenze di cittadinanza mediante l’adesione a progetti

curriculari ed extracurriculari e l’integrazione delle medesime nella programmazione curriculare

(Progetti in atto: Special Olympics, Mangiare bene per vivere meglio, Sicura-Mente a scuola,

Emergency: raccontare la pace, Cosenza differenzia);

Sviluppare il pensiero computazionale attraverso attività afferenti al progetto “Programma il futuro”

con la creazione di classi virtuali e realizzazioni di laboratori di coding/robotica e favorire la

condivisione tra docenti e tra docenti e alunni (FIDENIA).

Page 38: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

37

1.2 - Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivo di processo elencati

Fattibilità

(da 1 a 5)

Impatto (da

1 a 5)

Prodotto: valore che

identifica la rilevanza

dell'intervento

Adottare un Curricolo Verticale

tra scuola dell’infanzia, primaria

e secondaria di I grado basato

sulle competenze chiave

europee, declinato nei vari ordini

di scuola e classi secondo

obiettivi specifici anche

strutturando la continuità tra

ordini e gradi di scuola mediante

attività comuni tra classi ponte;

monitorare a campione il

successo scolastico degli studenti

in uscita dalla scuola secondaria

di I grado creando momenti di

confronto tra i docenti referenti

per l’orientamento

3

4

12

Migliorare gli esiti degli

apprendimenti mediante azioni

di programmazione, innovazione

didattico-metodologica,

monitoraggio, verifica per classi

parallele e adozione di criteri di

valutazione comuni

4

4

16

Page 39: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

38

Promuovere l’inclusione e

l’acquisizione di competenze di

cittadinanza mediante l’adesione

a progetti curriculari ed

extracurriculari e l’integrazione

delle medesime nella

programmazione curriculare

(Progetti in atto: Special

Olympics, Mangiare bene per

vivere meglio, Sicura-Mente a

scuola, Emergency: raccontare la

pace, Cosenza differenzia)

4 4 16

Sviluppare il pensiero

computazionale attraverso

attività afferenti al progetto

“Programma il futuro” con la

creazione di classi virtuali e

realizzazioni di laboratori di

coding/robotica e favorire la

condivisione tra docenti e tra

docenti e alunni (FIDENIA)

4 5 20

1.3 ELENCO DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO ALLA LUCE DELLA SCALA DI RILEVANZA

OBIETTIVO DI PROCESSO IN VIA DI ATTUAZIONE N. 1

Adottare un Curricolo Verticale tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado basato sulle

competenze chiave europee, declinato nei vari ordini di scuola e classi secondo obiettivi specifici anche

strutturando la continuità tra ordini e gradi di scuola mediante attività comuni tra classi ponte; monitorare a

campione il successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di I grado creando momenti di

confronto tra i docenti referenti per l’orientamento.

Page 40: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

39

Risultati attesi

Maggiore incisività dell'azione didattica e progettazione di percorsi formativi condivisi. Miglioramento degli

esiti di apprendimento degli studenti sia in ambito disciplinare che per ciò che attiene alle competenze

trasversali. Innalzamento dei punteggi generali di almeno due punti percentuali nelle prove Invalsi di italiano

della scuola primaria.

Stima del successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado presso le classi

prime delle scuole secondarie di secondo grado.

Indicatori di monitoraggio

Esiti di apprendimento degli studenti e stima delle attività formative condivise. Grado di partecipazione dei

docenti. Collaborazione degli IIS nel fornire i dati di monitoraggio degli studenti in uscita.

Modalità di rilevazione

Prove Nazionali e prove strutturate condivise tra classi parallele e classi ponte. Condivisione dei criteri di

valutazione tra docenti. Adozione di una programmazione unitaria basata sulle competenze chiave europee,

declinata nei differenti ordini di scuola e funzionale al Curriculo Verticale con verifica periodica della

strutturazione della medesima. Somministrazione di schede di monitoraggio degli esiti del successo scolastico

degli studenti presso gli IIS per elaborazione, diagrammazione e controllo nel tempo dei dati medesimi.

OBIETTIVO DI PROCESSO IN VIA DI ATTUAZIONE N. 2

Migliorare gli esiti degli apprendimenti mediante azioni di programmazione, innovazione didattico-

metodologica, monitoraggio, verifica per classi parallele e adozione di criteri di valutazione comuni;

Risultati attesi

Maggiore incisività dell'azione didattica e riduzione del fenomeno della varianza tra classi e del cheating.

Indicatori di monitoraggio

Rilevazione periodica degli apprendimenti con analisi dei dati

Modalità di rilevazione

Prove Invalsi e prove strutturate condivise tra classi parallele. Condivisione delle linee programmatiche e dei

criteri di valutazione tra docenti.

OBIETTIVO DI PROCESSO IN VIA DI ATTUAZIONE N. 3

Promuovere l’inclusione e l’acquisizione di competenze di cittadinanza mediante l’adesione a progetti

curriculari ed extracurriculari e l’integrazione delle medesime nella programmazione curriculare (Progetti in

Page 41: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

40

atto: Special Olympics, Mangiare bene per vivere meglio, Sicura-Mente a scuola, Emergency: raccontare la

pace, Cosenza differenzia, etc)

Risultati attesi

Manifestazione delle potenzialità di apprendimento, del pensiero creativo e divergente di ogni studente;

acquisizione delle competenze trasversali, ed in particolar modo delle competenze di cittadinanza, mediante

la partecipazione ai progetti soprammenzionati.

Indicatori di monitoraggio

Questionari di ambito civico-sociale, osservazione e modifica dei comportamenti in merito alle competenze

sociali e civiche.

Modalità di rilevazione

Griglie di autorilevazione di comportamento su indicatori dati.

OBIETTIVO DI PROCESSO IN VIA DI ATTUAZIONE N. 4

Sviluppare il pensiero computazionale attraverso attività afferenti al progetto “Programma il futuro” con la

creazione di classi virtuali e realizzazioni di laboratori di coding/robotica e favorire la condivisione tra docenti

e tra docenti e alunni (FIDENIA)

Risultati attesi

Sviluppo per pensiero logico-computazionale e del pensiero divergente favorendo lo spirito di iniziativa, le

capacità propositive e critiche degli studenti ed educando al problem solving.

Indicatori di monitoraggio

Osservazione ed autonomia operativa nella risoluzione delle problematiche proposte

Modalità di rilevazione

Prove di verifica e griglie di osservazione/valutazione e di autovalutazione con indicatori dati.

2. AZIONI PREVISTE PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO

OBIETTIVO DI PROCESSO N. 1

Adottare un Curricolo Verticale tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado basato sulle

competenze chiave europee, declinato nei vari ordini di scuola e classi secondo obiettivi specifici anche

strutturando la continuità tra ordini e gradi di scuola mediante attività comuni tra classi ponte; monitorare a

campione il successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di I grado creando momenti di

Page 42: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

41

confronto tra i docenti referenti per l’orientamento

Azione prevista 1 - Definizione di un curricolo verticale condiviso.

Effetti positivi a medio termine

Maggiore condivisione delle pratiche di programmazione e progettazione di percorsi formativi con modalità

longitudinali. Raccordo tra ordini di scuola ed individuazione dei punti di forza e di debolezza

Effetti negativi a medio termine

Naturale resistenza al cambiamento.

Effetti positivi a lungo termine

Riferimenti a procedure condivise e concertate di programmazioni e progettazioni. Successo scolastico

Azione prevista 2 – Monitoraggio studenti in uscita

Effetti positivi a medio e lungo termine

Conoscenza dei punti di forza e di debolezza dell’attività formativa svolta anche attraverso i risultati in uscita

degli allievi.

OBIETTIVO DI PROCESSO N. 2

Migliorare gli esiti degli apprendimenti mediante azioni di programmazione, innovazione didattico-

metodologica, monitoraggio, verifica per classi parallele e adozione di criteri di valutazione comuni.

Azione prevista – Modalità di approccio al pensiero logico-computazionale attraverso il coding. Uso di

metodologie didattiche innovative (flipped classroom, peer tutoring, etc) in ambiente apprenditivo

favorevole

Effetti positivi a medio termine

Acquisizione di una metodologia di approccio ai problemi strutturata logicamente ed incremento della

capacità di analisi dei problemi

Effetti positivi a lungo termine

Raggiungimento dei traguardi di competenza prefissati, maturazione dell’autostima e acquisizione di meta

competenze quali una corretta metodologia di studio e di lavoro, acquisizione della capacità di risoluzione di

nuovi problemi utilizzando in maniera appropriata il pensiero divergente e logico.

Page 43: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

42

OBIETTIVO DI PROCESSO N. 3

Promuovere l’inclusione e l’acquisizione di competenze di cittadinanza mediante l’adesione a progetti

curriculari ed extracurriculari e l’integrazione delle medesime nella programmazione curriculare (Progetti in

corso: Special Olympics, Mangiare bene per vivere meglio, Sicura-Mente a scuola, Emergency: raccontare la

pace, Cosenza differenzia, etc.);

Azione prevista – Realizzazione progetto ed acquisizione di competenze trasversali

Effetti positivi a medio termine

Accettazione del sé e dell’altro ed acquisizione delle competenze di cittadinanza

Effetti positivi a lungo termine

Vivere la diversità come risorsa ed essere cittadini attivi e consapevoli

OBIETTIVO DI PROCESSO N. 4

Sviluppare il pensiero computazionale attraverso attività afferenti al progetto “Programma il futuro” con la

creazione di classi virtuali e realizzazioni di laboratori di coding/robotica e favorire la condivisione tra docenti

e tra docenti e alunni (FIDENIA)

Azione prevista 1. – Adesione al progetto “Programma il futuro”- laboratori di coding

Effetti positivi a medio termine

Sviluppo del pensiero logico-computazionale

Effetti positivi a lungo termine

Sviluppo di un pensiero divergente

Azione prevista 2. – Utilizzo della piattaforma FIDENIA

Effetti positivi a medio termine

Sviluppo delle capacità di apprendimento anche mediante l’utilizzo di metodologie didattiche innovative

Effetti positivi a lungo termine

Condivisione di risorse tra gli operatori della scuola e con le famiglie e gli studenti

Page 44: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

43

3. PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI PREVISTE PER CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO INDIVIDUATO

3.1 IMPEGNO DI RISORSE UMANE E STRUMENTALI

OBIETTIVO DI PROCESSO N. 1

Adottare un Curricolo Verticale tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado basato sulle

competenze chiave europee, declinato nei vari ordini di scuola e classi secondo obiettivi specifici anche

strutturando la continuità tra ordini e gradi di scuola mediante attività comuni tra classi ponte; monitorare a

campione il successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di I grado creando momenti di

confronto tra i docenti referenti per l’orientamento.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di

attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Attuare modalità di

progettazione

condivisa

0

0

Nessuna

Personale ATA Non previsto 0 0 Nessuna

Altre figure Non previste 0 0 Nessuna

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per

tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte finanziaria

Formatori 0 nessuna

Consulenti 0 nessuna

Attrezzature 0 nessuna

Servizi 0 nessuna

Altro 0 nessuna

Page 45: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

44

OBIETTIVO DI PROCESSO N. 2

strutturare la continuità tra ordini e gradi di scuola mediante attività comuni tra classi ponte e monitorare a

campione il successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di I grado creando momenti di

confronto tra i docenti referenti per l’orientamento

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Progettazione di griglie

osservative e di

rilevazione

40

700

FIS

Personale ATA Non previsto 0 0 0

Altre figure Non previsto 0 0 0

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per

tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 0 nessuno

Consulenti 0 nessuno

Altro 0 nessuno

Obiettivo di processo n.3

Migliorare gli esiti degli apprendimenti mediante azioni di programmazione, innovazione didattico-

metodologica, monitoraggio, verifica per classi parallele e adozione di criteri di valutazione comuni;

Page 46: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

45

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo

previsto

Fonte

finanziaria

Docenti

Analisi degli esiti

Invalsi

Didattica con

innovazione

metodologica

40

700

FIS

Personale ATA Non previsto 0 0

Altre figure Collaboratori

scolastici 0 0

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per

tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 0 nessuno

Consulenti 0 nessuno

Altro 0 nessuno

Obiettivo di processo n.4

Promuovere l’inclusione e l’acquisizione di competenze di cittadinanza mediante l’adesione a progetti

curriculari ed extracurriculari e l’integrazione delle medesime nella programmazione curriculare (Progetti in

atto: Special Olympics, Mangiare bene per vivere meglio, Sicura-Mente a scuola, Emergency: raccontare la

pace, Cosenza differenzia);

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure Tipologia di attività Ore aggiuntive Costo Fonte

Page 47: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

46

professionali

presunte previsto

finanziaria

Docenti

Didattica inclusiva

Realizzazione di

progetti

300

5250

FIS

Personale ATA

Non previsto

20

290

FIS

Altre figure

Collaboratori

scolastici

100

1250

FIS

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per

tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori

0

nessuno

Consulenti

0

nessuno

Altro

0

nessuno

Obiettivo di processo n.5

Sviluppare il pensiero computazionale attraverso attività afferenti al progetto “Programma il futuro” con la

creazione di classi virtuali e realizzazioni di laboratori di coding e favorire la condivisione tra docenti e tra

docenti e alunni (FIDENIA)

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure Tipologia di attività Ore aggiuntive Costo Fonte

Page 48: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

47

professionali

presunte previsto

finanziaria

Docenti

Laboratori di coding

Progetto

“Programma il

futuro”

Piattaforma FIDENIA

100

1750

FIS

Personale ATA

Non previsto

0

0

Altre figure

Collaboratori

scolastici

0

0

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per

tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori

1000

Fondo per funzionamento

didattico

Consulenti

500 euro

Fondo per funzionamento

didattico

Altro

0

nessuno

3.2 Tempi di attuazione delle attività

OBIETTIVO DI PROCESSO N. 1

Adottare un Curricolo Verticale tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado basato sulle

competenze chiave europee, declinato nei vari ordini di scuola e classi secondo obiettivi specifici;

Tempistica, tipologia e referenti delle attività

Page 49: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

48

Tipologia di

attività

Tempistica Modalità Monitoraggio Indicatori di

monitoraggio

Referente

Attuazione del

curriculo

verticale nelle

classi

Ottobre - giugno 2015 Lavoro nelle

classi,

programmazio

ne delle attività

in sinergia tra

docenti

Gennaio

2017/2018/2019

Maggio

2017/2018/2019

Strutturazione

della

programmazione

nelle classi iniziali

e finali di ciclo.

Livelli di

condivisione delle

prassi adottate.

Docente

referente

del progetto

curriculo

verticale

Definizione dei

criteri di

valutazione

comuni e

individuazione di

prove di

valutazione per

classi parallele

Ottobre 2016 Gruppi di

lavoro di

docenti dei

diversi ordini di

scuola

Ottobre, gennaio

e maggio di

ciascun a.s

Strutturazione

della

programmazione

Livelli di

condivisione delle

prassi adottate.

Questionario di

autovalutazione

Docente

referente

del progetto

curriculo

verticale

Individuazione

delle attività di

accoglienza degli

alunni

Settembre 2016 Gruppi di

lavoro di

docenti dei

diversi ordini di

scuola

Inizio a.s.

Strutturazione

dell’attività di

accoglienza.

Referente

progetto

continuità

OBIETTIVO DI PROCESSO N. 2

Strutturare la continuità tra ordini e gradi di scuola mediante attività comuni tra classi ponte e monitorare a

campione il successo scolastico degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di I grado creando momenti di

confronto tra i docenti referenti per l’orientamento;

Tempistica, tipologia e referenti delle attività

Tipologia di

attività

Tempistica Modalità Monitoraggio Indicatori di

monitoraggio

Referente

Incontri e attività

didattiche tra

classi ponte

Settembre

Dicembre

Aprile

Individuazione

di attività

comuni da

svolgere

durante

incontri stabiliti

Docente

coordinator

e del gruppo

Continuità e

Accoglienza

Stesura di un Ottobre -Dicembre - Lavoro di un Marzo di ciascun Numero di Docente

Page 50: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

49

questionario alle

scuole superiori

per la raccolta

dati

Contatto con i

referenti

orientamento

Gennaio gruppo

ristretto di

docenti in

rapporto con le

scuole

superiori

a.s. questionari inviati

e qualità del

questionario

progettato, anche

in funzione delle

risposte ottenute

coordinator

e del gruppo

Continuità e

Accoglienza

Analisi dei dati

raccolti sugli esiti

degli studenti in

uscita dalla

scuola

secondaria di

primo grado

Febbraio-Marzo di

ciascun a.s.

Lavoro di un

gruppo

ristretto di

docenti in

rapporto con le

scuole

superiori

Maggio di ciascun

a.s.

Numero e tipo dei

dati raccolti e loro

significatività

Docente

coordinator

e del gruppo

Continuità e

Accoglienza

Obiettivo di processo N. 3

Migliorare gli esiti degli apprendimenti mediante azioni di programmazione, innovazione didattico-

metodologica, monitoraggio, verifica per classi parallele e adozione di criteri di valutazione comuni;

Tipologia di

attività

Tempistica Modalità Monitoraggio Indicatori di

monitoraggio

Referente

Strutturazione di

una

programmazione

annuale

d’Istituto

Settembre Lavoro

commissione

programmazio

ne

Monitoraggio in

itinere

Livelli di

condivisione delle

prassi adottate.

Docente

referente

del progetto

curriculo

verticale

Definizione dei

criteri di

valutazione

comuni e

individuazione di

prove di

valutazione per

classi parallele

Ottobre Gruppi di

lavoro docenti

Ottobre, gennaio

e maggio di

ciascun a.s

Livelli di

condivisione delle

prassi adottate.

Questionario di

autovalutazione

Docente

referente

del progetto

curriculo

verticale

Individuazione

delle attività di

accoglienza degli

alunni

Settembre Gruppi di

lavoro docenti

Inizio a.s.

Strutturazione

dell’attività di

accoglienza.

Referente

progetto

continuità

Page 51: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

50

Obiettivo di processo N. 4

Promuovere l’inclusione e l’acquisizione di competenze di cittadinanza mediante l’adesione a progetti

curriculari ed extracurriculari e l’integrazione delle medesime nella programmazione curriculare (Progetti in

atto: Special Olympics, Mangiare bene per vivere meglio, Sicura-Mente a scuola, Emergency: raccontare la

pace, Cosenza differenzia)

Tipologia di

attività

Tempistica Modalità Monitoraggio Indicatori di

monitoraggio

Referente

Adesione a

progetti

curriculari ed

extracurriculari

Intero a.s. Lavoro

commissione

progetti

Schede di

autovalutazione

alunni e docenti

Ricaduta didattica

ed acquisizione

competenze

sociali e civiche

Gradimento e

partecipazione

attiva alunni

Referenti di

progetto

Obiettivo di processo N. 5

Sviluppare il pensiero computazionale attraverso attività afferenti al progetto “Programma il futuro” con la

creazione di classi virtuali e realizzazioni di laboratori di coding/robotica e favorire la condivisione tra docenti

e tra docenti e alunni (FIDENIA).

Tipologia di

attività

Tempistica Modalità Monitoraggio Indicatori di

monitoraggio

Referente

Laboratori di

coding/robotica

Novembre/Giugno Lavoro team

animatore

digitale

Maggio-Giugno Acquisizione

competenze

trasversali e di

problem solving

Animatore

digitale

Creazione di

classi virtuali

Novembre/Giugno Lavoro team

animatore

digitale

Maggio-Giugno Miglioramento

delle competenze

curriculari e

socio-relazionali

Docente

referente

del progetto

curriculo

verticale

Page 52: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

51

Attività di

condivisione

(FIDENIA)

Novembre/Giugno Lavoro team

animatore

digitale

Maggio-Giugno Miglioramento

delle competenze

curriculari e

socio-relazionali

Referente

progetto

continuità

4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

In questa sezione si considera la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli

indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti.

4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

Momenti di condivisione interna

Passaggio dell'informazione all'interno degli organi istituzionali e creazione di momenti di confronto allargati

a tutti gli ordini di scuola.

Persone coinvolte

Tutti i docenti, il personale ATA e i collaboratori scolastici.

Strumenti

Report analitici e protocolli di osservazione e di analisi.

Considerazioni nate dalla condivisione

Da utilizzare quali ulteriori momenti di riflessione e condivisione anche per una futura ricalibrazione delle

azioni.

Page 53: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

52

4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/Strumenti

Diffusione dei risultati all'interno degli organi collegiali, report, protocolli di analisi e di osservazione, sezione

dedicata sul sito web dell’Istituto.

Destinatari

Docenti, personale ATA, genitori ed enti locali.

Tempi

Da Settembre 2016 e per gli a.s. successivi.

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti

Bilancio conclusivo redatto in forma di relazione da condividere nel Collegio dei Docenti e nel Consiglio di

Istituto.

Destinatari delle azioni

Docenti, Genitori.

Tempi

aa.ss. 2016/2017/2018/2019

Page 54: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

53

4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

Nome

Ruolo

Aldo Trecroci Dirigente Scolastico con compiti di

coordinamento.

Roberto Zimbo

DSGA con compiti di supporto organizzativo e

contabile.

Franca Bartucci Membro dell'Unità di valutazione con compiti

di coordinamento e raccordo.

Manuela Maletta Membro dell'Unità di valutazione con compiti

di coordinamento e raccordo.

Danila Rizzuto Membro dell'Unità di valutazione con compiti

di coordinamento e raccordo.

Annamaria Limina Membro dell'Unità di valutazione.

Mariagrazia Canino Membro dell'Unità di valutazione.

Annamaria Domanico Membro dell'Unità di valutazione.

Page 55: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

54

Scelte organizzative e gestionali

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

Profili professionali di middle management n. risorse umane

Esoneri n. 2 (Semiesonero)

Collaboratori DS n. 2

Responsabili di plesso n. 11

Funzioni Strumentali n. 4

Coordinatori di Classe (Scuola Secondaria I grado) n. 11

Responsabili Biblioteca e Laboratori n.6

Rapporti con il Territorio n.1

NIV (Nucleo Interno di Valutazione): Rav, PdM n.9

Area Invalsi n. 1

Area Amministrativa (DSGA) n.1 + 5 ATA

Area Sicurezza n.2

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, il Dirigente

Scolastico ha individuato quali prioritarie tali azioni prevedendone il coordinamento da parte dei relativi

referenti, come di seguito specificato:

AZIONE REFERENTE

Formazione in servizio dei docenti sulle TIC e sulle

metodologie didattiche connesse. Verifica e messa

a punto dei laboratori informatici della scuola

n. 1 referente che, per la messa a punto dei

laboratori informatici per la scuola secondaria di

primo grado, lavorerà in sinergia con la figura

Page 56: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

55

primaria e secondaria di primo grado.

Dematerializzazione e digitalizzazione dell’attività

amministrativa, messa a punto e attivazione del

registro elettronico.

Monitoraggio dei bandi, prima progettazione di

massima e inserimento in piattaforma dei progetti

PON

responsabile dei laboratori informatici

In collaborazione diretta con DS e DSGA

Didattica inclusiva, strutturazione delle procedure

per l’individuazione dei BES e monitoraggio dei PdP,

creazione dello sportello di ascolto

n. 1 referente in collaborazione con la funzione

strumentale area BES. Quest’ultima, in quanto

responsabile del gruppo H d’Istituto, si occuperà in

via esclusiva dei rapporti con famiglie e ASP e in

generale di tutte le azioni specifiche per gli alunni

con certificazione ai sensi della legge 104/92.

Programmazione e realizzazione di visite guidate e

viaggi di istruzione (Scuola Primaria)

Ampliamento dell’offerta formativa con il

potenziamento dell’attività musicale nella V classe

della scuola primaria.

Gestione progetti curriculari

Sviluppo di una verticalità per aree e azioni

didattiche di assoluta continuità all’interno

dell’Istituto comprensivo. Attuazione processuale di

orari didattici e di attività che flessibilizzino l’orario

dei docenti sulle esigenze degli studenti e

dell’apprendimento con avvio di percorsi modulari

per gruppi di livello, a classi aperte, per gruppi

elettivi nell’ambito di una personalizzazione del

percorso didattico e formativo unitario e verticale.

n. 1 referente della commissione viaggi

In collaborazione con la Funzione Strumentale PTOF

Attività laboratoriali di teatro, cinema in accordo e

collaborazione con associazioni del territorio

Promozione e potenziamento dell’attività sportiva

nella scuola primaria e dell’infanzia

Preparazione logistica di manifestazioni ed eventi

esterni anche in collaborazione con enti ed

n. 1 referente in collaborazione con il referente di

potenziamento di italiano come L2

Page 57: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

56

associazioni territoriali

Strutturazione dell’attività di accoglienza e

continuità didattica nella scuola, monitoraggio in

uscita dei risultati scolastici degli allievi, promozione

di attività che coinvolgano tutti gli studenti

indipendentemente dalla classe di appartenenza.

Attività di preparazione dei nCdC, CdD e CdI,

verbalizzazione e conservazione degli atti relativi.

Potenziamento della lingua italiana con corsi

appositi anche per stranieri.

n. 1 referente in collaborazione con i responsabili di

plesso e con la commissione continuità e

accoglienza.

Programmazione e realizzazione di visite guidate e

viaggi di istruzione (Scuola secondaria)

Ampliamento dell’offerta formativa con il

potenziamento dell’attività musicale nella quinta

classe della scuola primaria

Sviluppo di una verticalità per aree e azioni

didattiche di assoluta continuità all’interno

dell’Istituto comprensivo. Attuazione processuale di

orari didattici e di attività che flessibilizzino l’orario

dei docenti sulle esigenze degli studenti e

dell’apprendimento con avvio di percorsi modulari,

per gruppi di livello, a classi aperte, per gruppi

elettivi nell’ambito di una personalizzazione del

percorso didattico e formativo unitario e verticale.

n. 1 referente con l’ausilio della commissione viaggi

In collaborazione con la Funzione Strumentale PTOF

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

A partire dal 2016 tutte le scuole devono inserire nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni

coerenti con il PNSD ed attivarsi per sviluppare le competenze digitali degli studenti, potenziare gli strumenti

didattici laboratoriali e formare i docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale.

L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo,

avrà il compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF

triennale e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale. Individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

57

sarà fruitore di una formazione specifica affinchè possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il

processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica

attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano PNSD”.

In linea con il PNSD si è provveduto alla nomina dell’Animatore Digitale nella seduta del Collegio Docenti del

26/11/2015, nella persona della dott.ssa Policicchio Manuela.

INTERVENTI A. S. 2015/16 FASE PRELIMINARE

FORMAZIONE

INTERNA

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docenti.

Somministrazione di un questionario per rilevare, analizzare e determinare i diversi livelli di partenza al fine di organizzare corsi di formazione ad hoc per acquisire le competenze di base informatiche e/o potenziare quelle già esistenti.

Formazione specifica dell’Animatore Digitale.

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e

con la rete nazionale.

Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti

a scuola .

Formazione base ai docenti all’uso della LIM.

COINVOLGIMENTO Comunicazione dedicata al PNSD per garantire condivisione e collaborazione,

DELLA COMUNITA’ informare sul piano e sulle iniziative della scuola.

Coordinamento con le figure di sistema.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora del codice attraverso la realizzazioni di laboratori di coding.

Creazione di un gruppo di lavoro (Team dell’innovazione).

CREAZIONE DI Ricognizione della dotazione tecnologica dell’istituto e sua eventuale

implementazione.

Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi d’Istituto mediante il

progetto PON di cui all’azione #2 del PNSD .

Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati mediante la

partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del Progetto PON.

SOLUZIONI

INNOVATIVE

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

58

INTERVENTI A. S. 2016/17

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docenti.

Formazione specifica dell’Animatore Digitale.

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e

con la rete nazionale.

Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti

a scuola .

Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Formazione all’utilizzo del registro elettronico

FORMAZIONE

INTERNA

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione

delle azioni relative al PNSD.

Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per

COINVOLGIMENTO l’alfabetizzazione del PNSD e pubblicazione sul sito

DELLA COMUNITA’ Creazione di un gruppo di lavoro allargato.

SCOLASTICA Coordinamento con le figure di sistema.

Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione (FIDENIA) tra docenti e

con gli

alunni.

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni

sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, cyber

bullismo).

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora del codice attraverso la realizzazioni di laboratori di coding.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

SOLUZIONI Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della scuola (aula

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

59

INNOVATIVE informatica, LIM, computer portatili, videoproiettori, ecc…)

Selezione e presentazione di siti dedicati, App, Software e Cloud per la

didattica

Creazione e presentazione di strumenti di condivisione, di repository, forum e

blog .

Preparazioni di lezioni didattiche e condivisione di buone pratiche di classe in

cui sia stato utilizzato un programma di pensiero computazionale.

Aggiornamento dei curricola verticali per la costruzione di competenze digitali.

Sviluppo del pensiero computazionale attraverso l’iscrizione a “Programma il

futuro” con la creazione di classi virtuali.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

INTERVENTI A. S. 2017/2018

Creazione di uno sportello di assistenza.

Formazione specifica dell’Animatore Digitale.

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e

con la rete nazionale.

Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a

scuola e sull’uso di programmi di utilità e on line free per testi cooperativi,

presentazioni (ppt, ecc…), video e montaggi di foto ( anche per i docenti della

scuola dell’infanzia) o mappe e programmi di lettura da utilizzare nella didattica

inclusiva.

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e

collaborativa.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di

FORMAZIONE

INTERNA

Page 61: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

60

metodologie didattiche innovative.

Utilizzo di PC, tablet e LIM nella didattica quotidiana.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

COINVOLGIMENTO

DELLA COMUNITA’

SCOLASTICA

Coordinamento del gruppo di lavoro con lo staff di direzione e con le figure di

sistema.

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione

delle azioni relative al PNSD.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla

documentazione di eventi/progetti di istituto.

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e

consegna di documentazione

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora del codice attraverso la realizzazioni di laboratori di coding.

Presentazione e formazione laboratoriale per docenti su Fidenia, Classroom,

Drive e didattica collaborativa.

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni

sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, cyber

bullismo)

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale

integrazione/revisione..

Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete WI-fi di istituto mediante il

progetto PON di cui all’azione #2 del PNSD .

Creazione di repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree

tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Sperimentazione e utilizzo di alcune classi della piattaforma Fidenia

Preparazioni di lezioni da svolgere in ambienti digitali con l’utilizzo di tecniche

digitali di apprendimento digitale e cooperativo.

CREAZIONE DI

SOLUZIONI

INNOVATIVE

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

61

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le

attrezzature in dotazione alla scuola.

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.

FORMAZIONE

INTERNA

Mantenimento di uno sportello per assistenza.

Formazione specifica dell’Animatore Digitale.

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e

con la rete nazionale.

Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale

integrata.

Organizzazione e formazione per i docenti sull’utilizzo del coding nella

didattica ( in particolare con “Programma il Futuro”).

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

Coordinamento del gruppo di lavoro con lo staff di direzione e con le figure di

sistema.

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione

delle azioni relative al PNSD.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla

documentazione di eventi/progetti di istituto.

Raccolta e pubblicazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in

formato multimediale.

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e

consegna di documentazione.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’ora del codice attraverso la realizzazioni di laboratori di coding.

Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni.

Pubblicizzazione e organizzazione di laboratori per genitori e alunni con

linguaggio Scratch.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

COINVOLGIMENTO

DELLA COMUNITA’

SCOLASTICA

NTERVENTI A.S. 2018/19

Page 63: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

62

PRIMA ANNUALITÁ

Tempi di attuazione del piano di intervento

Le prime azioni dell’animatore digitale nel corso dell’anno corrente, in attesa della formazione prevista

dalla nota 17791 del 19/11/2015, si svolgeranno secondo il calendario seguente:

Novembre 2016/Giugno 2017:

● Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato PNSD per

informare sul piano e sulle iniziative della scuola.

● Utilizzo delle funzionalità base del registro elettronico: 2 incontri formativi per i

docenti.

● Formazione specifica per Animatore Digitale.

Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.

Aggiornamento di repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree

tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch).

Preparazioni di lezioni didattiche e condivisione di buone pratiche di classe in

cui sia stato utilizzato un programma di pensiero computazionale.

Laboratori sul pensiero computazionale.

Educare al saper fare: making, creatività e manualità.

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le

attrezzature in dotazione alla scuola.

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.

CREAZIONE DI

SOLUZIONI

INNOVATIVE

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

63

● Formazione di base sull’utilizzo delle Google Apps for Education (2 incontri

formativi con i docenti).

● Formazione di base sull’utilizzo delle applicazioni della piattaforma FIDENIA (2

incontri formativi con i docenti).

● Incontri sulla possibilità di aderire al circuto EIPASS sia per docenti che alunni.

● Diffusione e partecipazione agli eventi digitali promossi da “Programma il Futuro”.

● Uso del coding nella didattica: sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del

pensiero computazionale (3 incontri formativi).

● Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

64

Fabbisogno di personale

Posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Numero classi e tempo-scuola Posto

comune Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17

n.20 n.2 n. 10 sezioni (Tempo scuola: n. 40 ore settimanali)

a.s. 2017-18

n. 20 n.2 n. 10 sezioni (Tempo scuola: n. 40 ore settimanali)

a.s. 2018-19 n. 20 n.2 n. 10 sezioni (Tempo scuola: n. 40 ore settimanali)

Scuola primaria

a.s. 2016-17

n. 31 n.2 n. 25 classi (Tempo scuola : n. 27 ore settimanali per Rogliano, 31 ore settimanali per Marzi e Parenti)

a.s. 2017-18

n. 31 n.3 n. 25 classi (Tempo scuola : n. 27 ore settimanali per Rogliano, 31 ore settimanali per Marzi e Parenti)

a.s. 2018-19 n. 31 n.3 n. 25 classi (Tempo scuola : n. 27 ore settimanali per Rogliano, 31 ore settimanali per Marzi e Parenti)

Page 66: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

65

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di concorso/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Numero classi e tempo-scuola

AD00

n. 2 n.2 n.1 n. 11 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 8 classi n. 30 ore settimanali)

A043 n. 8 (incluso il semiesonero del primo collaboratore del DS)

n. 8 (incluso il semiesonero del primo collaboratore del DS)

n. 8 (incluso il semiesonero del primo collaboratore del DS)

n. 12 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 9 classi n. 30 ore settimanali)

A059 n. 4 + 3 ore residue

n. 4 + 3 ora residue n. 4 + 3 ore residue

n. 11 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 8 classi n. 30 ore settimanali

Classe di concorso/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Numero classi e tempo-scuola

A245 16 ore + 6 ore n.1 + 6 ore n.1 + 6 ore n. 11 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 8 classi n. 30 ore settimanali

A345 n.1 + 6 ore + 9 ore

n.1 + 9 ore + 9 ore n.1 + 9 ore + 9

ore

n. 11 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 8 classi n. 30 ore settimanali

A028 16 ore + 6 ore n.1 + 6 ore n.1 + 6 ore n. 11 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 8 classi n. 30 ore settimanali

A033 16 ore + 6 ore n.1 + 6 ore n.1 + 6 ore n. 11 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 8 classi n.

30 ore settimanali

A032 16 ore + 6 ore n.1 + 6 ore n.1 + 6 ore n. 11 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 8 classi n.

30 ore settimanali

A030 n. 1 + 4 ore n. 1 + 6 ore residue n.1 + 6 ore n. 11 classi (tempo scuola: n. 3 classi n. 36 ore settimanali; n. 8 classi n.

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

66

residue residue 30 ore settimanali

AG77 – Flauto traverso

n. 1 n.1 n.1 Plesso di Rogliano (n. 9 classi , tempo scuola n. 30 ore settimanali)

AJ77-- Pianoforte

n. 1 n.1 n.1 Plesso di Rogliano (n. 9 classi , tempo scuola n. 30 ore settimanali)

AB77 - Chitarra

n. 1 n.1 n.1 Plesso di Rogliano (n. 9 classi , tempo scuola n. 30 ore settimanali)

AM77- Violino

n.1 n.1 n.1 Plesso di Rogliano (n. 9 classi , tempo scuola n. 30 ore settimanali)

FABBISOGNO DI PERSONALE ATA

Tipologia

DSGA n. 1

Assistente Amministrativo

n. 5

Collaboratore scolastico

n. 19

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

67

Calcolo del fabbisogno di collaboratori scolastici

L’Istituto Comprensivo di Rogliano consta di undici plessi dislocati in dieci edifici differenti: due a Marzi

(scuola primaria e dell’infanzia), un plesso centrale a Rogliano che comprende un plesso di scuola primaria

e uno di scuola secondaria di primo grado, un plesso di scuola primaria dislocato in via Tien An Men in

Rogliano e altri tre plessi di scuola dell’infanzia dislocati in tre edifici differenti nel comune di Rogliano e,

infine, tre plessi, uno di scuola dell’infanzia, uno di scuola primaria e uno di scuola secondaria di primo

grado ubicati in tre edifici diversi in Parenti.

Di seguito si rappresenta il fabbisogno di personale collaboratore scolastico in ciascun plesso/edificio in

termini di unità e di ore d’impegno lavorativo minimo.

1. Plesso centrale in via d’Epiro – l’edificio ha tre piani: il piano terra è adibito a scuola primaria (oltre l’ingresso separato per la scuola secondaria di primo grado) ed ha una superficie di circa 1100 mq. Attualmente l’orario di lezioni per la scuola primaria è di 27 ore settimanali per sei giorni alla settimana. Con il presente PTOF si prevede l’incremento da 27 a 30 ore settimanali. Computando che apertura e chiusura della scuola comportano rispettivamente un anticipo e un posticipo di almeno un’ora ciascuno per pulizie e preparazione dei locali, l’impegno orario settimanale dei collaboratori è attualmente di almeno 39 ore settimanali e, con il previsto incremento di ore, di 42 ore settimanali. La grande superficie, l’affollamento di circa 150 alunni oltre i docenti, le esigenze di vigilanza e assistenza di alunni anche molto piccoli, comportano l’impiego di almeno 1,5 unità di collaboratori scolastici (36 ore lavorative per unità).

2. La scuola secondaria di primo grado è dislocata sui restanti primo e secondo piano di superficie rispettivamente di 1500 e 1100 mq circa; il primo piano ospita anche i locali di presidenza e segreteria. Inoltre le vie di uscita sono due e molto distanti tra loro e, pertanto necessitano di due collaboratori per piano per la sorveglianza almeno nelle ore di lezione mattutina quando l’affollamento di studenti è massimo (circa 180 alunni). Il plesso è aperto dalle 7,30 alle 18,00 dal lunedì al venerdì e dalle 7,30 alle 14,00 il sabato; quindi complessivamente per 59 ore settimanali almeno (è attiva la sezione di strumento musicale che comporta lezioni pomeridiane). Tenuto conto della superficie complessiva, affollamento e necessità di sorveglianza e sicurezza la necessità è di almeno due collaboratori scolastici per piano.

3. Plessi dell’infanzia di Rogliano – sono dislocati in tre edifici differenti e ciascuno di questi ospita due sezioni con numero di alunni compreso tra circa 35 e oltre 50. I plessi sono aperti dalle 7,00 alle 17,00 dal lunedì al venerdì (lezioni dalle 8,00 alle 16,00 con ora di mensa, e un’ora di anticipo e posticipo per preparazione e pulizie), e, quindi per complessive 50 ore settimanali ciascuno. In totale sono quindi almeno 150 ore settimanali d’impegno lavorativo che comportano l’impiego a tempo pieno di almeno 4 collaboratori (144 ore lavorative).

4. Plesso di scuola primaria di Tien An Men – l’edificio è a tre piani per una superficie complessiva di almeno 600 mq ed è aperto dalle 7,15 alle 14,15 dal lunedì al sabato per, quindi 42 ore settimanali complessive. Tenuto conto del numero di piani, della superficie e delle esigenze di sorveglianza e sicurezza necessita di almeno 2,0 collaboratori a tempo pieno.

5. Edifici scuola primaria di Marzi –è articolato su due piani ed ospita 5 classi. Il plesso è aperto per complessive 41 ore settimanali circa per cinque giorni alla settimana (due volte a settimana è previsto il rientro pomeridiano e la mensa), cioè per le 31 ore di lezione più i tempi di pulizia prima e dopo delle lezioni. Necessita, pertanto, di almeno 1,0 unità di collaboratore scolastico.

6. Il plesso di scuola dell’infanzia di Marzi è aperto per almeno 50 ore settimanali dal lunedì al venerdì (lezioni dalle 8,00 alle 16,00 con ora di mensa, e un’ora di anticipo e posticipo per preparazione e

Page 69: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

68

pulizie). Necessita quindi di almeno 1,5 unità di collaboratore scolastico (54 ore lavorative che andranno a coadiuvare anche il collaboratore della scuola primaria).

7. Plesso di scuola dell’infanzia di Parenti – vale quanto detto per il plesso dell’infanzia di Marzi. Quindi la necessità è sempre 1,0 unità di collaboratore.

8. Plesso di Parenti scuola primaria – vale quanto rappresentato per il plesso di scuola primaria di Marzi. Quindi anche qui l’impegno è di almeno 1,5 unità di collaboratore scolastico.

9. Plesso di scuola secondaria di primo grado di Parenti – l’edificio è dislocato su due piani per una superficie complessiva di almeno 1000 mq oltre ampia palestra. Il funzionamento è articolato su 36 ore settimanali per 6 giorni a settimana (con due rientri pomeridiani) e, quindi, computando i tempi di apertura anticipata e chiusura posticipata, per 48 ore settimanali. Tenuto conto delle esigenze di sorveglianza e sicurezza (due uscite distanti tra loro), della superficie e dell’orario d’impegno occorrono almeno 2,5 unità di collaboratore scolastico.

Tenuto conto quindi di quanto descritto l’Istituto Comprensivo di Rogliano necessita di almeno 11,5 unità di

collaboratore scolastico per i plessi ubicati in comune di Rogliano, 2,5 unità di collaboratore scolastico per i

plessi ubicati in comune di Marzi e 5,0 unità di collaboratore scolastico per i plessi ubicati in comune di

Parenti. Complessivamente quindi di almeno 19 unità di collaboratore scolastico, a fronte delle sole 15

unità previste in organico attualmente.

Organico d’Istituto

Al Piano di potenziamento individuato e reso pubblico nella precedente edizione del PTOF è stato necessario

apportare delle sostanziali modifiche susseguenti alla destinazione, da parte delle autorità competenti, di

risorse umane differenti da quelle richieste e da quelle ottenute in prima battuta. Il potenziamento per il

prossimo triennio, pertanto, riguarderà:

a) attività in ambito artistico-espressivo-musicale per i primi due anni della scuola primaria;

b) attività di coding e pensiero logico-computazionale per gli ultimi tre anni della scuola primaria e per

la scuola secondaria di primo grado;

c) insegnamento dell’Italiano come lingua L2 e per attività di recupero in Italiano nella scuola

secondaria di primo grado. All’uopo si prevede l’impiego di un’unità di potenziamento, classe di

concorso A043, a copertura anche delle 9 ore di semiesonero del collaboratore vicario;

d) educazione musicale nell’ultimo anno della scuola primaria con la prevista compresenza di un

docente di strumento musicale dell’Istituto.

Nello specifico, all’I.C. di Rogliano gli organi competenti hanno assegnato tre unità di potenziamento per la

scuola primaria e una unità per la scuola secondaria di primo grado. La scelta della scuola è stata quella di

utilizzare tale organico anche per le discipline curriculari pertanto mentre nella scuola secondaria di primo

grado l’unità di potenziamento viene parzialmente utilizzata per coprire il semiesonero della vicaria e nella

scuola primaria ci si serve di un’altra mezza unità che completi il semiesonero della referente per la

primaria appunto, tutto il restante personale viene impiegato indifferentemente per discipline curriculari,

per compresenze e per potenziamento.

Viene di seguito compendiato l’organico dell’Istituto:

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Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

69

ORGANICO INFANZIA

Parenti

Via Gallo

Via Roberti

Via dei Mille

Marzi

De Fazio Criaco Maria Antonia Soda Emilia Citrigno Giovanna Canino Giuseppina

Maletta Rosetta

Cimmino Maddalena Arcuri Claudia

Ungaro Maria Manfredi Altimari

Grazia

Alessio Maddalena Caprino Anna MAria Crea Giovanna Fontana Franca Gabriele Maria Teresa

Domanico Anna Maria Pezzo Domenica Mauro Adele Brazzale Alessandra Villari Adriana

Moretti Sara Stumpo Maria R. Dodaro Ileana

Gentile Manuela

ORGANICO PRIMARIA

Plesso Classi Ore Docenti Ore coperte Docenti assegnati Compres. effettive

Via D' Epiro 8 216 10 227

Pagliaro, Aiello Angela, Limina, Cristiano, Cardamone, Nicoletti Irene, Alfano, Tuscano, Proietto (11), Mastroianni (11) 15

Inglese: Limina classi seconde, Mastroianni prima, due terze e una quarta, Aiello classi quinte

Tien An Men 7 189 9 198

Rizzuto, Sicilia, Canino M.G., Veltri, Ferrato, Laudadio, Ponterio, Leone, Di Maggio Antonella 13

Inglese: Rizzuto nelle seconde, Veltri nelle due prime, Di Maggio nella terza, quarta e quinta

Marzi 5 155 6,5 153

Policicchio (11), Campo, Calabrese Marina, Scilingo, Desiderato (11), Mafrica, Veltri Fabio, Mastroianni (11), Proietto (11) 7 Inglese: Veltri Fabio

Parenti 5 145 6,5 152

De Cicco, Fuoco, Maletta, Perri, Rota, Cerra, Pelle 7 Inglese: Pelle

Page 71: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

70

ORGANICO SECONDARIA PRIMO GRADO ROGLIANO

Ambrogio Assunta IB- IIIB

Benincasa Angela IA IIA IIIB

Bruno Anna Maria Tutte

Ciampalini Isabella IB IIB IIIA

Conforti Anna II C II D

Coppa Marurizia 1A- IIIA

Cristofaro Barbara CORSO A E CORSO B

Fiore Michelina Rossella SOSTEGNO IIB

Fiorentino Marcello IA IB IIB IIC IID

Guadagnoli Adriana TUTTE

Magliocco Rosetta IIB

Maletta Manuela TUTTE

Presta Fabio TUTTE

Russo Leonildo TUTTE

Scarpelli Gisella TUTTE

Scornaienchi Maria IIA IIIA IIIB

Tallarico Adalisa IIC-IID

Venneri Elia POTENZIAMENTO III B

Liise Bruno STRUMENTO MUSICALE

Daniele nicola STRUMENTO MUSICALE

Nardelli Ivan STRUMENTO MUSICALE

Piro Maria STRUMENTO MUSICALE

IRC Canino Assunta, Veltri Silvana, Petrone Caterina

Page 72: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

71

ORGANICO SECONDARIA PRIMO GRADO PARENTI

Bartucci Franca IA

Romano Wanda IIA IIIA

Venneri Elia IA

Maletta Manuela IIA

Ricioppo Danièle IA

Costanzo Anna Antonietta IIA

Lupia Carla TUTTE

Citrigno Maria TUTTE

Spina Emilia TUTTE

Mazza Mirko TUTTE

Marini Serra Francesco TUTTE

Fiorentino Marcello TUTTE

Page 73: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

72

Piano Formazione Docenti

Il 3 ottobre 2016 è stato presentato il Piano del MIUR per la formazione dei docenti per il triennio

2016-2019 che prevede la formazione obbligatoria, permanente e strutturale degli insegnanti in servizio

così come previsto dalla legge La Buona scuola (Art. 1 c.124 della L.107/2015).

Obiettivo del Piano è creare un sistema per lo sviluppo professionale, armonizzando le azioni

formative che il singolo docente realizza individualmente con i piani formativi delle singole istituzioni

scolastiche e con il contributo dei piani nazionali.

Il Piano mira a favorire uno sviluppo personale professionale continuo del docente basato

sull’acquisizione, il possesso e l’esercizio delle competenze relative all’insegnamento (didattica), alla

partecipazione scolastica (organizzazione) ed alla propria formazione (professionalità).

Intimamente legato al concetto di competenza è quello di competenza esperta o expertise. Il sistema

per lo sviluppo professionale consente di documentare, attraverso il portfolio professionale e il piano di

sviluppo professionale, il progressivo affinamento di competenze, attitudini ed expertise dei docenti.

Dal punto di vista dei contenuti il Piano individua nove priorità tematiche per la formazione del

prossimo triennio:

1. autonomia organizzativa e didattica,

2. didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base,

3. competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento,

4. competenze di lingua straniera,

5. inclusione e disabilità,

6. coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale,

7. integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale,

8. scuola e lavoro,

9. valutazione e miglioramento

Il Collegio dei docenti del 9 settembre 2016 ha proposto e approvato il Piano di formazione dell’I.C.

Rogliano per l’anno 2016/17 sulla base dei bisogni formativi dei docenti esplicitati nel C.d.D , espressi nel

monitoraggio effettuato nell’anno scolastico 2015/16, e del contesto scolastico.

Pertanto, nell’anno scolastico in corso, in rapporto ai fondi disponibili, si attiveranno corsi di

formazione su:

Page 74: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

73

A) Formazione TIC priorità nazionale 4.3 Competenze digitali e nuovi ambienti

per l’apprendimento

registro elettronico

piattaforma Fidenia

corsi Coding

B) Inclusione priorità nazionale 4.5 Inclusione e disabilità

Corso on line Dislessia amica

partecipazione a corsi esterni attinenti alla materia ( AID, Potenzia-menti, altro ) L’Istituzione

scolastica resta comunque attenta alle proposte formative del territorio e ministeriali, ed aderirà a

quelle che rispondono alle esigenze del PdM d’Istituto.

C) Dinamiche relazionali in classe priorità nazionale 4.6 Coesione sociale e prevenzione

del disagio giovanile globale

Rapporti alunno/alunno, alunno/docente, docente/docente

Clima di apprendimento proattivo

Studio di un caso: laboratorio di simulazione e applicazione di Strategie e metodologie

L’Istituto ha altresì deliberato la partecipazione alle reti di scuola di seguito menzionate e garantirà ai propri

docenti anche la formazione da esse offerta.

Scuola capofila Sede Tematica Referente

Centro territoriale

supporto B.E.S. Calabria

e rete provinciale di

scuole per l’inclusività

ITES V. Cosentino RENDE

(CS)

Opportunità del

software libero per

l’inclusione, la didattica

e l’innovazione

Bartucci Franca

Ricioppo Danièle

Istituto Comprensivo

Statale “Gullo” Cosenza

Learning whit CLIL Progetto “Food and

culture: We are what

eat”

Dirigente Scolastico

I.I.S.- L.S. ITCG IIS Castrolibero (CS) Insegnare a sviluppare

competenze

Rizzuto Danila

Istituto Comprensivo

Rogliano

Rogliano Progetto PON

Monitor440 legalità:

“Riappropriamoci del

Bartucci Franca

Page 75: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

74

nostro futuro”

Adesione a “RICERCA

NAZIONALE”

LIBERA UNIVERSITA’

BOLZANO

Indagine sull’inclusione

Piano Annuale Inclusività

Con la Nota Ministeriale prot.1551 del 27 giugno 2013 il Miur fornisce indicazioni sul Piano Annuale

per l’Inclusività, richiamando nello specifico la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la C.M. n.8 del

2013 prot.561 “Strumenti di interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale

per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative.

Per il tramite della Nota si affinano le caratteristiche salienti del PAI, che le istituzioni scolastiche,

come affermato nella C.M. n.8, sono tenute a redigere al termine di ogni anno scolastico, esattamente

entro il mese di giugno.

La scuola ha quindi l’onere di proporre il Piano Annuale per l’Inclusività, relazionando proprio sul

processo di inclusività agito, sullo stato dell’arte in merito agli interventi inclusivi attivati in itinere e ancor

di più presentare una proiezione globale di miglioramento che essa intende realizzare attraverso tutte le

specifiche risorse che possiede.

Nell’a.s. 2015/2016 è stato redatto il PAI d’Istituto. In esso si palesa l’agito inerente l’argomento:

Rilevazione BES

Raccolta documentazione

Verifica periodica delle pratiche didattiche inclusive

Aggiornamento e nuove stesure di PDP e PEI

Intensificazione dei rapporti tra l’Unità Multidisciplinare, la Scuola, la Famiglia e altri

Specializzati (come da L.104/92 art.13)

Per l’a.s. 2016/2017 il Dirigente Scolastico dell’I.C. Rogliano ha individuato nella prof.ssa Bartucci

Franca la docente referente per l’inclusione affidando alla medesima la Funzione Strumentale BES.

Di seguito sono compendiati i documenti afferenti all’area BES e rinvenibili nel link d’interesse sotto

riportato.

Page 76: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

75

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/pdpdsa_scuola_primaria_se

condaria

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/pdpbes_scuola_primaria_se

condaria

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/griglia_bes_primociclo

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/rilevazione_alunni_bes_seco

ndaria

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/griglia_scrittura_lettura_cal

colo_primo_ciclo

http://www.istitutocomprensivorogliano.gov.it/joomla/images/circolari_2015/griglia_DSA_secondaria

Page 77: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Rogliano PTOF

76

Il presente PTOF intende esplicitare le peculiarità organizzativo-gestionali e didattico-educative

dell’Istituto Comprensivo Rogliano.

La dimensione triennale del PTOF rende necessaria la sussistenza di due piani di lavoro tra loro

interconnessi; l’uno, destinato ad illustrare l’offerta formativa a breve termine comunicando all’utenza lo

status dell’Istituto scolastico, le linee pedagogiche e formative, l’altro orientato a disegnare lo scenario

futuro, l’identità dell’istituto auspicata al termine del triennio di riferimento, i processi di miglioramento

continuo che si intendono perseguire, un’anticipazione dei traguardi che si vogliono raggiungere. In virtù di

ciò il PTOF dovrà, inevitabilmente, essere un documento dinamico che definisce un orientamento ed una

direzione, che delinea un percorso evolutivo dell’istituzione scolastica. Si rende, di conseguenza, opportuno

evidenziare come il raggiungimento dei risultati e l’offerta di attività siano condizionati dall’effettiva

disponibilità delle risorse professionali e finanziarie dell’istituto.

All’uopo, si fa presente, dunque, che nel corso dell’anno scolastico potrebbero intervenire

cambiamenti o potrebbe presentarsi un incremento dell’offerta formativa funzione di proposte locali o

nazionali sopraggiunte, valutate ed accolte. Ci si riserva, pertanto, la possibilità di apportare cambiamenti in

itinere al documento in esame.

CONCLUSIONI

Page 78: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ALLEGATI

Page 79: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

1

Istituto Comprensivo Statale di Rogliano

Sede Centrale: Via O. D’Epiro 87054 Rogliano (CS) Tel./Fax 0984 983109

E-mail: [email protected] Cod. Mecc. CSIC87400Q

PROGRAMMAZIONE

DIDATTICO – EDUCATIVA COORDINATA

CLASSE____ SEZ. _____

Anno scolastico 2016-2017

Coordinatore Prof.

DISCIPLINE DOCENTI

Italiano

Storia

Geografia

Inglese

Francese

Matematica

Scienze

Tecnologia

Arte ed immagine

Musica

Page 80: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

2

BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe … è composta da n°…. alunni, tra i quali:

□ ripetenti (n°….)

□ diversamente abili (n°….)

□ DSA (n°….)

□ BES (n°….)

□ allievi che frequentano i corsi musicali con ampliamento dell’orario curricolare e studio teorico/pratico dei seguenti strumenti: pianoforte (n°….); chitarra (n°.….); flauto traverso (n°.…); violino (n°.…).

MODALITA’ DI RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

□ analisi del curriculum scolastico

□ colloqui con le famiglie

□ prove oggettive

□ prove soggettive

□ prove pratiche

□ altro:

Educazione Fisica

Religione Cattolica

Sostegno

Strumento - pianoforte

Strumento - chitarra

Strumento – flauto traverso

Strumento – violin

N. di allievi:

Femmine: Maschi:

Page 81: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

3

SITUAZIONE DI PARTENZA (dati per fasce di livello)

Discipline Livello Alto (9-10)

N° studenti

Livello Medio Alto(8)

N° studenti

Livello Medio (6 /7)

N° studenti

Livello Basso (fino a 5)

N° studenti

Italiano

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Inglese

Francese

Tecnologia

Arte e immagine

Musica

Educazione Fisica

Religione Cattolica

Strumento musicale

PROFILO DELLA CLASSE Sulla base dei dati rilevati dal confronto in seno al Consiglio di Classe si individuano quattro fasce di livello in relazione alle aree cognitiva e metacognitiva (impegno, interesse, comportamento, metodo di studio, partecipazione, situazione personale).:

• Livello alto (9-10) • Livello Medio Alto (8) • Livello Medio (6/7) • Livello Basso (fino a 5)

Dal confronto dei docenti in seno al Consiglio di Classe , risulta che

• al livello alto appartengono:.. N. Studenti ……………………………………………. • al livello medio- alto appartengono: …………………………………………………. • al livello livello Medio appartengono ........................................................................... • al livello basso appartengono ……………………………………………………….…

Page 82: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

4

In relazione allo stile di apprendimento la classe è così caratterizzata :

Stile di Apprendimento Nr. alunni Area Stile visivo verbale

Stile visivo non verbale Stile uditivo

Stile cinestetico Stile analitico Stile globale

Stile individuale Stile di gruppo

In base a tali elementi si stabiliscono gli obiettivi, le attività, le strategie di studio che possano

essere da stimolo all’acquisizione di conoscenze e maturazione di competenze

OBIETTIVI TRASVERSALI

Al fine di conseguire uno sviluppo armonico dell’essere in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, affettive, relazionali, operative, creative...), di imparare ad operare come cittadini attivi, si fissano gli obiettivi formativi e cognitivi di seguito indicati: FORMATIVI

1) Maturare atteggiamenti positivi verso la scuola. 2) Interagire correttamente con gli altri. 3) Acquisire un metodo di lavoro autonomo ed efficace. 4) Rafforzare la motivazione allo studio e potenziare la partecipazione attiva alle attività

scolastiche. 5) Maturare un impegno costante e produttivo. 6) Seguire le lezioni con attenzione ed intervenire in modo opportuno.

8) Sviluppare un’identità consapevole e aperta. 9) Acquisire le regole del vivere e del convivere. COGNITIVI

1) Sviluppare le capacità di espressione/produzione. 2) Orientarsi nello spazio e nel tempo. 3) Sviluppare le capacità logiche (analisi/sintesi – seriazione - classificazione/ordinamento

conoscenze - correlazioni/relazioni tra fenomeni – nessi causa/effetto – inferenze). 4) Comprendere ed utilizzare in modo adeguato i linguaggi specifici

disciplinari/interdisciplinari. 5) Sviluppare le capacità di riflessione, verifica, valutazione.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono indicati nel

Curricolo Verticale d’Istituto e nelle programmazioni relative alle singole discipline, secondo quanto

previsto dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo declinate per:

Page 83: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

5

-le classi quinte della scuola primaria

Page 84: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

6

-le classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado:

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello 1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli

di comprendere enunciati e testi, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………

2 Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

3 Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà .Affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi e ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse.

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………..

5 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

6 Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi nuove informazioni anche in modo autonomo

Imparare ad imparare.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Consapevolezza ed espressione culturale

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………..

8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali

Consapevolezza ed espressione cultural

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ……………

10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri

Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………

11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Competenze sociali e civiche

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………..

12 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

Page 85: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

7

-le classi terze della scuola secondaria di primo grado

Page 86: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

8

STRATEGIE

□Affidamento di incarichi di responsabilità. □Impulso allo spirito critico e alla creatività. □Attività con crescente livello di difficoltà. □Offerta di occasioni di gratificazione. □Attività di memorizzazione, assimilazione, rielaborazione, ricerca. □ Lavori di gruppo □Attività tutoriale. □Utilizzo di mediatori didattici in relazione scelti in relazione agli stili di apprendimento

ATTIVI

a) esplorazioni per

vedere, esercitazioni per

presa di contatto

b) esplorazione secondo

piano d’osservazione,

esercitazione per

realizzare oggetti a

partire da semilavorati,

montaggi, ecc. c)

ricostruzione (mimo,

conversazione..) di

un’esperienza per

metterla a fuoco ed

esaminarla

d) esperimento (a fattori

selezionati e alternati),

esercitazione per ideare,

progettare, realizzare

oggetti

e) esplorazione per

controllo di conoscenze

predefinite, esercitazioni

per applicare/control lare

ICONICI

a) disegno spontaneo,

materiale visivo per

documentare

b) disegno preordinato

secondo piano

contenutistico/codice

prescelto, analisi e

interpretazione di

immagini selezionate

c) codificazione grafico-

figurativa di eventi più o

meno complessi (a partire

da altri linguaggi verbali

e non)

d) schematizzazione di

concetti, mappe, percorsi,

eventi, secondo

connettivi grafici

(organizzatori percettivi)

e) schematizzazione a

controllo di conoscenze

ed esperienze apprese in

precedenza

ANALOGICI

a)drammatizzazione/ role

play (soggetti)

b) giochi di simulazione

(canovaccio)

c) esecuzione di copioni

(soggetti a canovaccio)

d) analisi e discussione di

un gioco, finalizzate

all’identificazione delle

regole

e) simulazione finalizzata

all’applicazione e

controllo di conoscenze e

esperienze precedenti

SIMBOLICI

a) discussione finalizzata a

sintetizzare/omologa re

informazioni raccolte,

narrazione dell’insegnante

b) narrazione (ascolto,

lettura, scritti) di eventi più

o meno complessi, sintesi

scritta, narrazione

dell’alunno c) definizione

di concetti, formulazione

di giudizi d) riflessione sul

linguaggio, sulle pratiche

discorsive, sulle procedure,

finalizzate

all’individuazione di

regole e) applicazione e

controllo di regole

(metaconoscenze) apprese

in precedenza

Page 87: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

9

METODI

□ problem solving

□ altro:…………

□ lezione dialogata

□ cooperative learning

□ laboratorio

STRUMENTI

□ computer

□ Internet

□ Schede predisposte dall’insegnante

□ libri di testo

□stampa specialistica

□ materiale multimediale

□ strumenti musicali

□ attrezzature ginnicosportive

CASI PARTICOLARI

Motivazioni* Cause**

Motivazioni* Cause**

Motivazioni* Cause**

LEGENDA MOTIVAZIONI* LEGENDA PRESUMIBILI CAUSE**

A. gravi difficoltà di apprendimento B. difficoltà linguistiche (stranieri) C. disturbi comportamentali D. diversamente abile

1. ritmi di apprendimento lenti 2. situazione familiare difficile 3. motivi di salute 4. svantaggio socio –culturale

Page 88: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

10

E. altro …………. 5. scarsa motivazione allo studio 6. difficoltà di relazione con coetanei

e/o adulti

ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI POTENZIAMENTO, CONSOLIDAMENTO,

RECUPERO

Gruppi di lavoro /a�vità

POTENZIAMENTO mediante

□ le�ura ed analisi più approfondita di tes� specifici □approfondimento e rielaborazione dei contenuti disciplinari ricerche e altre a�vità laboratoriali lavoro di gruppo e in coppia (con ruolo di guida) intensificazione degli input culturali □utilizzo di mediatori didattici (analogici e simbolici) □approfondimento di tematiche e temi

CONSOLIDAMENTO mediante

individuazione dei concetti chiave e successiva schematizzazione esercitazioni guidate finalizzate ad un controllo autonomo del lavoro svolto rielaborazione di contenuti disciplinari esercitazioni per l’uso corretto delle regole e dei concetti lavoro di gruppo e in coppia (con ruolo esecutivo e/o di guida) tutoring graduale intensificazione degli input culturali utilizzo di mediatori didattici (iconici e analogici)

RECUPERO mediante

□ lavori differenziati per singoli alunni e/o gruppi □ esercizi di lettura e tecnica di comprensione □ esposizione guidata di semplici contenuti disciplinari □coinvolgimento in tu�e le a�vità programmate □a�ribuzione di compi� di difficoltà crescente in vista dell’acquisizione dei contenuti adeguati □tutoring (studio assistito in classe) □ adeguamento dei tempi agli stili cognitivi e ai ritmi di apprendimento □ a�vità integra�ve extracurriculari (con utilizzo di linguaggi verbali e non) □ utilizzo di mediatori didattici (prassici e iconici) □ fading (progressiva diminuzione degli stimoli per favorire la progressiva autonomia operativa)

Page 89: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

11

STRATEGIE

□Affidamento di incarichi di responsabilità. □Impulso allo spirito critico e alla creatività. □Attività con crescente livello di difficoltà. □Offerta di occasioni di gratificazione. □Attività di memorizzazione, assimilazione, rielaborazione, ricerca. □ Lavori di gruppo □Attività tutoriale. □ Utilizzo di mediatori didattici ( attivi iconici e analogici simbolici )

METODI

□ lezione dialogata

□ cooperative learning

□ laboratorio

□ problem solving

□ altro:

STRUMENTI

□ libri di testo

□ stampa specialistica

□ schede predisposte dall’insegnante

□ computer

□ Internet

□ materiale multimediale

□ strumenti musicali

□ attrezzature ginnicosportive

□ LIM

Page 90: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

12

STRUMENTI DA UTILIZZARE PER LA VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA (controllo in itinere e ai fini della classificazione quadrimestrale e finale del processo di

apprendimento)

Strumento

utilizzato

Italiano

Storia e geografia

Inglese

Francese

Matem

Scienze

Tecnol.

Arte

e Imm

ag

Musica

Educ. Fisica

Relig

Cattol.

Strumento Musicale

Interrogazione

Dibattito

Tema

Problema

Prove strutturate

Prove

semistrutturate

Relazione

Prove pratiche

Altro:

………………

PROGETTI

_________________________________________________________________

_________________________________________________________________

__________________________________________________

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

____________________________________________________________

CONCORSI, GIOCHI,GARE

_________________________________________________________________

_______________________________________________________

Page 91: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

13

LABORATORI

_________________________________________________________________

_______________________________________________________

ALTRO

ATTIVITA’ TRASVERSALI

□ Educazione all’ambiente

□ Educazione alla cittadinanza

□ Educazione al rispetto delle regole

□ Educazione all’intercultura

□ Orientamento

□ ......................................................................................

MODALITA’ DI TRASMISSIONE DELLE VALUTAZIONI ALLE FAMIGLIE

□Colloqui individuali

□ Comunicazioni sul diario

□ Scheda di valutazione quadrimestrale

In base a tali elementi si stabiliscono le strategie da attivare nei confronti della classe e le

strategie di studio da stimolare affinché tutti gli alunni possano applicarle in uno studio

strategico ed efficace facilitando IL POSSESSO di un metodo personale di lavoro, riconoscendo i

propri punti forza, PERSEGUIRE gli obiettivi , le abilità e MATURARE le competenze chiave. AREA A STILE VISIVO VERBALE Strategie suggerite: * prendere appunti in classe e riguardarli a casa; anche ricopiarli e riordinarli per ricordare meglio * prima di studiare un capitolo di un libro, leggere attentamente i titoli, i sottotitoli, le didascalie delle figure * riassumere per iscritto quanto hai letto o ascoltato * prendere nota delle istruzioni per i compiti e le lezioni * studiare e leggi silenziosamente (non a voce alta) * evidenziare con sottolineature, simboli o abbreviazioni le idee più importanti di un testo, e riassumerle a margine dei

STILE VISIVO NON VERBALE Strategie suggerite: * disegnare figure, grafici, diagrammi per ricordare termini, e concetti e per riassumere ciò che hai letto o ascoltato * usare evidenziatori colorati nei tuoi appunti * prima di leggere un capitolo di un libro, guardare attentamente figure, fotografie, eventuali grafici, ecc. * crearsi delle immagini mentali di ciò che si sta leggendo o ascoltando, in modo da ricordare meglio le informazioni date solo verbalmente * usare simboli e abbreviazioni

Page 92: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

14

paragrafi con parole tue * accompagnare grafici e diagrammi con spiegazioni scritte * in generale, elenca per iscritto ciò che desideri ricordare * chiedi all’insegnante istruzioni o spiegazioni scritte * guarda in volto la persona che parla: può aiutarti a concentrarti * in classe, cerca di sederti in un posto vicino all’insegnante e alla lavagna

* chiedere all’insegnante esempi concreti di concetti difficili e modelli di come deve essere svolto un compito * guardare in volto la persona che parla: può aiutare a concentrarsi

AREA B STILE ANALITICO Strategie suggerite: cercare di sfruttare a fondo i punti di forza, , ma cercare anche di renderli partecipi dei vantaggi di uno stile più globale: ad esempio: * sforzarsi di considerare un problema nel suo complesso * sintetizzare i particolari e i dettagli di un argomento in una visione di insieme * non trascurare le sensazioni e ciò che suggerisce l’intuito * cercare di esprimere e di comunicare ciò che sai anche

STILE GLOBALE Strategie suggerite: * cercare di sfruttare a fondo i tuoi punti di forza e considerare vantaggi di uno stile più analitico: ad esempio: * cercare di organizzare il tuo tempo, prendendo nota di scadenze e decidendo l’ordine in cui svolgere i lavori * concentrarsi a fondo su un particolare compito, evitando di disperderti in più direzioni * oltre a una visione d’insieme di un problema, analizzare le informazioni posseute e integrare la visione complessiva con i necessari dettagli * sforzarsi di prendere decisioni non solo in base all’intuito ma anche considerando attentamente i fatti e i legami logici * leggere attentamente le istruzioni di un compito e cercare di capire bene come devi procedere prima di cominciare il lavoro

AREA C STILE INDIVIDU ALE Strategie suggerite: * tenere presente che il confronto con l’insegnante e i compagni può essere molto utile: non toglie nulla allo stile personale di lavoro, ma in più dà la possibilità di conoscere altre opinioni, altri modi di pensare e di fare * cercare di sfruttare meglio il tempo di lavoro in classe, oltre che a casa, per esempio cominciando ad ascoltare con attenzione ciò che gli altri dicono e confrontandolo con ciò che si sa o si pensa

STILE DI GRUPPO Strategie suggerite: * il confronto con gli altri è indubbiamente prezioso, ma lo studio individuale è altrettanto importante per rielaborare in modo personale ciò che si sta imparando * cercare di sfruttare meglio il tempo di lavoro a casa, oltre

che in classe, per esempio organizzando gli strumenti di lavoro

(libri, quaderni, appunti, ecc.) e facendo delle sintesi personali

di quanto si è studiato

Il Coordinatore

Page 93: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

DAL CURRICOLO ALLE COMPETENZE / LABORATORIO VERTICALE IN RETECURRICOLO VERTICALE DI RETE: Ist. Omnicomprensivo Bianchi-Scigliano , IC Rogliano, IC Nocera Terinese, IC Grimaldi

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 SCUOLA DELL’INFANZIA

DISCIPLINA ITALIANO Aspetto pedagogico formativo:crescita della persona, esercizio pieno della cittadinanza, accesso critico a tutti gli ambiti culturali, successo scolastico

CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente al termine del Primo Ciclo di Istruzione dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

Sviluppare la padronanza d'uso della lingua italiana earricchire il proprio lessico. Sviluppare fiducia e motivazione per l'esprimere e ilcomunicare agli altri attraverso il linguaggio verbale emozioni, domande e pensieri. Ascoltare e comprendere la lettura di storie,raccontare, inventare narrazioni. Dialogare, discutere, chiedere spiegazioni e spiegare. Usare il linguaggio per progettare le attività e perdefinire le regole. Essere consapevoli della propria lingua materna Confrontare lingue diverse, riconoscere, apprezzare esperimentare la pluralità linguistica. Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare

- Utilizzare la lingua in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per esprimersi e comunicare nei diversi campi di esperienza.

- Usare un lessico adeguato. - Strutturare in modo corretto ed articolato una

frase. - Rielaborare oralmente in modo chiaro e coerente

esperienze e vissuti. - Comunicare,condividere esperienze

personali,emozioni, pensieri e comportamenti. - Intervenire in una conversazione a tema,

esprimendo le proprie idee ed esperienze. - Raccontare una storia, individuarne gli elementi

essenziali, rielaborarne i contenuti. - Dialogare, discutere nel gruppo.

- Giochi liberi e guidati. - Giochi d’imitazione. - Giochi di associazione tra parole e movimento. - Filastrocche, conte. - Comunicazione verbale durante lo svolgimento

di attività grafico-costruttive e di manipolazione. - Conversazioni a tema libero inerenti esperienze e

vissuto personale, impressioni ed emozioni. - Ascolto attivo di narrazioni e racconti. - Esperienze di ascolto di testi poetici e brevi

storie in rima. - Lettura di immagini, vignette e storie (decodifica

ed interpretazione). - Uso di libri, frequentazione della biblioteca

scolastica.

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le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. Riflettere sulla lingua

- Entrare in relazione con le immagini e con il codice scritto.

- Distinguere il disegno dalla scrittura. - Scoprire le funzioni del codice scritto. - Interessarsi al codice scritto e produrre scritture

spontanee. - Cogliere la struttura fonetica delle parole. - Trovare rime ed assonanze. - Sviluppare conoscenze metalinguistiche. - Scoprire codici linguistici diversi. - Potenziare le abilità linguistiche attraverso

l’utilizzo pratico, della lingua inglese.

- Approccio al codice scritto attraverso un percorso motivante di lettoscrittura.

METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

- Ricchezza e varietà delle offerte e delle proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE - Cura dell’ambiente di apprendimento

- Tempi lunghi e distesi

- Diversificazione delle attività didattiche

- Sperimentazione di varie situazioni comunicative

- Attenzione fonologica

- Estensione lessicale

- Uso di schemi narrativi

- Uso di script

STRUMENTI DIDATTICI - Testi narrativi

- Immagini

- Altri linguaggi

- Testi multimediali

- Media

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - Laboratorio di approccio alla letto-scrittura

- Appello-Calendario

- Conversazione

- Intervista

- Ascolto e rielaborazione,

drammatizzazione

- Giochi di ruolo e di finzione, guidati o liberi

- Costruzione di storie in sequenza

- Utilizzo dello script narrativo

- Approccio al pc

- Giochi fonologici

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DISCIPLINA MATEMATICA Aspetto pedagogico formativo:consapevolezza del rapporto tra il pensare ed il fare, esercizio della cittadinanza attiva

CAMPO DI ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente ha conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Possiede un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

- Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi.

- Identifica alcune proprietà dei materiali. - Confronta e valuta quantità. - Utilizza simboli per registrare materiali e quantità. - Esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. - Ha familiarità sia con le strategie del contare e

dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità.

- Discriminare, raggruppare, ordinare in base a criteri dati (forma, colore, dimensione).

- Contare oggetti, immagini, persone. - Aggiungere, togliere e valutare la quantità. - Scoprire, riconoscere, operare con semplici

forme geometriche. - Riconoscere e riprodurre numeri e altri simboli

convenzionali. - Utilizzare semplici forme di registrazione dei

dati.

- Attività ludiche con materiale strutturato e non. - Attività di raggruppamento, seriazione,

alternanze ritmiche in base ai criteri di forma, colore, dimensione.

- Giochi di corrispondenza biunivoca. - Giochi cantati, filastrocche, conte, poesie che

facilitano l’apprendimento del codice e della sequenza numerica.

- Osservazione ed esplorazione dell’ambiente per individuare e decodificare il significato di segni e simboli, attraverso giochi motori e rappresentazioni grafiche.

- Registrazione della frequenza di eventi - ( presenza, incarichi, tempo atmosferico).

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METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

- Ricchezza e varietà delle offerte e delle proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE - Cura dell’ambiente di apprendimento - Tempi lunghi e distesi - Diversificazione delle attività didattiche - Attività concrete - Attività di manipolazione, montaggio, smontaggio, costruzione e ricostruzione - Attenzione all’uso quotidiano dei concetti e del linguaggio matematico

STRUMENTI DIDATTICI - Giochi di vario tipo

- Materiali strutturati

- Costruzioni

- Contenitori e oggetti vari

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - Osservazione - Buone pratiche di cooperazione

- Lavori di gruppo o in coppia

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DISCIPLINA SCIENZE Aspetto pedagogico formativo: costruzione di modelli interpretativi e concettualizzazioni scientifiche della realtà

CAMPO DI ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi e ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

Il bambino osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

- Osservare con curiosità ed interesse contesti, elementi naturali, materiali, situazioni, usando i sensi per ricavare informazioni e conoscenze.

- Osservare sulla base di criteri o ipotesi. - Osservare in modo ricorsivo e sistematico. - Porre domande, formulare ipotesi su fatti e

fenomeni naturali e non. - Rielaborare informazioni e registrarle. - Scoprire e verbalizzare caratteristiche

peculiari, analogie e differenze dell’ambiente naturale e umano.

- Esplorazione e osservazione dell’ambiente naturale e non.

- Raccolta di materiali e dati. - Attività di registrazione periodica. - Giochi e manipolazione di oggetti e materiali.

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METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

- Ricchezza e varietà delle offerte e delle proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE - Cura dell’ambiente di apprendimento - Tempi lunghi e distesi - Diversificazione delle attività didattiche - Attività concrete - Attività di manipolazione, montaggio, smontaggio, costruzione e ricostruzione - Attenzione all’uso quotidiano dei concetti e del linguaggio matematico

STRUMENTI DIDATTICI - Giochi di vario tipo

- Materiali strutturati

- Costruzioni

- Contenitori e oggetti vari

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - Osservazione

- Esperienze senso-percettive

- Esperimenti con l’utilizzo dello schema del pensiero scientifico.

- Buone pratiche di cooperazione

- Lavori di gruppo o in coppia

DISCIPLINA TECNOLOGIA Aspetto pedagogico formativo:pratica tecnologica etica e responsabile per affrontare i problemi nella loro complessità, considerando il bene collettivo

CAMPO DI ESPERIENZA IMMAGINI, SUONI, COLORI

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

PROFILO STUDENTE Lo studente affronta problemi e questioni complesse , usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA

COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

- Il bambino comunica utilizzando varie possibilità - Prevedere lo svolgimento e il risultato di - Costruire oggetti con materiali diversi.

Page 99: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

di linguaggio. - Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e

creative. - Esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia.

semplici processi o procedure in contesti conosciuti e relativamente a oggetti e strumenti esplorati e inesplorati.

- Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento.

- Usare oggetti, strumenti e materiali coerentemente con le rispettive funzioni e i principi di sicurezza dati.

- Usare semplici software didattici.

- Conoscere le principali caratteristiche di oggetti di uso comune.

- Eseguire giochi al computer con programmi didattici.

METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

- Ricchezza e varietà delle offerte e delle proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE - Cura dell’ambiente di apprendimento - Tempi lunghi e distesi - Diversificazione delle attività didattiche - Attività concrete - Attività di manipolazione, montaggio, smontaggio, costruzione e ricostruzione

STRUMENTI DIDATTICI - Computer

- Materiali strutturati

- Costruzioni

- Contenitori e oggetti vari

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - Laboratori

- Giochi al computer

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DISCIPLINA GEOGRAFIA Aspetto pedagogico formativo: esplorazione dei rapporti tra le società umane ed il pianeta che le ospita

CAMPO DI ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente si orienta nello spazio dando espressione a curiosità e ricerca di senso, osserva ed interpreta ambienti, fenomeni e produzioni artistiche.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

- Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

- Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, ed ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

- Individua le posizioni di oggetti e di persone nello spazio usando termini come sopra/sotto, avanti/indietro, destra/sinistra…

- Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

- Progettare e costruire semplici percorsi motori. - Eseguire percorsi motori in base a consegne

verbali e non. - Rappresentare sé, gli altri e gli oggetti nello

spazio-foglio, verbalizzando quanto prodotto. - Muoversi nello spazio con sicurezza in

riferimento ai concetti topologici.

- Giochi motori di esplorazione dello spazio-ambiente.

- Giochi in gruppo della tradizione e non. - Giochi imitativi. - Percorsi, di differente livello di difficoltà, con materiali di arredamento e piccoli attrezzi. - Verbalizzazione del percorso e rappresentazione grafica. - Esperienze motorie, lettura d’ immagini ed esecuzioni grafiche in relazione ai concetti topologici.

Page 101: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

- Ricchezza e varietà delle offerte e delle proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE - Cura dell’ambiente di apprendimento

- Tempi lunghi e distesi

- Diversificazione delle attività didattiche

- Attenzione all’ascolto costruttivo e alla comprensione.

- - Attenzione alle narrazioni su esperienze riferite a tempi e luoghi diversi

- Attività di tutoring

STRUMENTI DIDATTICI - Giochi cooperativi

- Conversazioni guidate e non

- Percorsi strutturati con oggetti o materiale

- Strumenti tecnologici

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - Osservazione - Costruzione di mappe, labirinti, percorsi

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DISCIPLINA STORIA Aspetto pedagogico formativo: comprensione ed interpretazione del presente attraverso la conoscenza e l’interpretazione di fatti, eventi e processi del passato

CAMPI DI ESPERIENZA IL SE’ E L’ALTRO / LA CONOSCENZA DEL MONDO

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente si orienta nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso, osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

Page 103: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

- Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

- Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

- Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

- Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

- Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, ed ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

- Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro, e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

- Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

- Riferisce correttamente eventi del passato recente.

- Sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

- Consolidare l’autostima e la fiducia in se stessi.

- Essere consapevoli delle proprie esigenze e dei propri sentimenti.

- Esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti in modo adeguato.

- Conoscere le tradizioni della famiglia e della comunità.

- Percepire l’appartenenza alla propria comunità.

- Riconoscere ed accettare l’altro nelle sue diversità.

- Interagire positivamente con bambini e adulti.

- Comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri.

- Esprimere il proprio punto di vista accettando quello dell’altro.

- Assumere atteggiamenti di amicizia, tolleranza, solidarietà e fratellanza.

- Cooperare con i pari. - Rispettare le regole concordate di

convivenza civile. - Gestire incarichi e assumersi responsabilità

nei giochi e nelle attività.

- Assegnazione di incarichi di responsabilità in relazione a momenti di routine, situazioni nuove ed impreviste, attività di tutoraggio, gestione dei materiali.

- Realizzazione di doni per la valorizzazione di feste legate alla tradizione locale e alle diverse culture.

- Condivisione di momenti di festa con i compagni e di apertura alle famiglie.

- Ascolto di racconti, testi, fiabe, filastrocche, canti, ninne nanne, relativi alla propria/altrui comunità e cultura di appartenenza.

- Conversazioni e dialoghi che, attraverso il ricordo e il racconto di episodi significativi, valorizzino la ricchezza dei vissuti personali e della famiglia di appartenenza.

- Momenti di conversazione per conoscere le diverse culture presenti nel territorio, supportati dall’utilizzo di immagini e materiale.

- Giochi di gruppo per la condivisione e il rispetto delle regole.

- Attività di gruppo per stimolare la disponibilità alla collaborazione.

METODOLOGIA

Page 104: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

METODOLOGIA GENERALE - Ricchezza e varietà delle offerte e delle

proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE - Cura dell’ambiente di apprendimento

- Tempi lunghi e distesi

- Diversificazione delle attività didattiche

- Attenzione all’ascolto costruttivo e alla comprensione.

- Attenzione alle narrazioni su esperienze riferite a tempi e luoghi diversi

- Attività di tutoring

STRUMENTI DIDATTICI - Giochi cooperativi

- Conversazioni guidate e non

- Calendari

- Strumenti tecnologici

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - Ricostruzione di vissuti ed

esperienze attraverso sequenze e schemi predisposti

- Attività di documentazione individuale e in gruppo delle esperienze vissute (diario di gruppo, utilizzo del quaderno)

DISCIPLINA ARTE E IMMAGINE Aspetto pedagogico formativo: personale sensibilità artistica e consapevole attenzione verso il patrimonio artistico

CAMPO DI ESPERIENZA IMMAGINI, SUONI, COLORI

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE DIGITALI IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

PROFILO STUDENTE Impegnarsi in campi espressivi non verbali

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

Page 105: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

- Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative.

- Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.

- Sviluppa interesse per la fruizione di opere d’arte.

- Esprimersi attraverso il linguaggio grafico-pittorico e altre attività manipolative: disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di tecniche, strumenti e materiali.

- Scegliere, individualmente e in gruppo, materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare.

- Visita a mostre - Osservazione di immagini e di opere d’arte - Rappresentazione grafico-pittorica del

proprio vissuto e della realtà circostante

METODOLOGIA

Page 106: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

METODOLOGIA GENERALE

- Ricchezza e varietà delle offerte e delle proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE

- Cura dell’ambiente di apprendimento

- Tempi lunghi e distesi

- Diversificazione delle attività didattiche

- Sperimentazione di nuovi linguaggi

- Attenzione ai vissuti e alle emozioni

- Esplorazione di materiali artistici

- Osservazione e produzione

STRUMENTI DIDATTICI

- Opere d’arte

- Materiali

- Computer

- Testi multimediali

- Immagini

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

- Esperienze grafico-pittoriche

- Laboratori artistici

Page 107: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

DISCIPLINA EDUCAZIONE FISICA Aspetto pedagogico formativo: consapevolezza della propria identità corporea nel rapporto con l’ambiente, gli altri, gli oggetti

CAMPO DI ESPERIENZA IL CORPO E IL MOVIMENTO

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

PROFILO STUDENTE Cura di sé come presupposto di un sano e corretto stile di vita

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

- Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.

- Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

- Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

- Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.

- Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

- Scoprire, conoscere ed usare il proprio corpo per star bene con se stessi e con gli altri.

- Prendere coscienza della propria identità di genere per la costruzione di una corretta immagine di sé.

- Gestire in autonomia la propria persona e aver cura degli oggetti personali.

- Rispettare l’ambiente ed i materiali comuni. - Progettare ed attuare strategie motorie in

situazioni diverse. - Comprendere e seguire nei contesti ludici e

motori le indicazioni date attraverso la voce, il suono, simboli, i gesti,…

- Controllare gli schemi motori di base: arrampicarsi, saltare, scivolare, rotolare, stare in equilibrio.

- Affinare la coordinazione oculo/manuale. - Riconoscere le dinamiche di causa-effetto

nella gestione del corpo e del movimento. - Rappresentare in modo completo la figura

umana in situazioni statiche e di

- Giochi motori di esplorazione dello spazio-ambiente.

- Giochi cooperativi e giochi di fiducia per incoraggiare la conoscenza reciproca.

- Esplorazione dello spazio per orientarsi all’interno di spazi ampi e circoscritti.

- Attività di routine per consolidare l’autonomia.

- Incarichi e consegne per organizzare la propria azione nei diversi momenti della vita di comunità.

- Giochi finalizzati alla coordinazione dei movimenti in percorsi, giochi di squadra, giochi della tradizione.

- Attività di motricità fine: ritaglio, incollatura, strappo, manipolazione.

- Esperienze percettivo-sensoriali attraverso gesti, azioni, giochi ritmici con accompagnamento sonoro, discriminazione di oggetti e materiali.

- Osservazione della propria immagine allo specchio o in fotografia.

Page 108: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

movimento. - Osservazione dei compagni valorizzando il gesto e l’azione.

- Rappresentazioni grafiche e completamento dello schema corporeo.

METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

- Ricchezza e varietà delle offerte e delle proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE - Cura dell’ambiente di apprendimento

- Tempi lunghi e distesi

- Diversificazione delle attività

- Attenzione al corpo, al movimento, al benessere e all’equilibrio psicofisico

- Attenzione alle sensazioni e alle emozioni, ai gesti e alle azioni piacevoli

- Attenzione all’alimentazione e all’igiene personale

STRUMENTI DIDATTICI - Il corpo

- Travestimenti

- Rappresentazioni

- Giochi all’aperto

- Attrezzi, strumenti e materiali

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - Drammatizzazione

- Attività informali e di routine

- Giochi di ruolo, simbolici e di controllo motorio

- Assunzione di abitudini

- Laboratori psicomotori

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DISCIPLINA MUSICA Aspetto pedagogico formativo: sviluppo della musicalità-integrazione di componenti percettivo-motorie, cognitivo-affettivo-sociali della personalità e costruzione di senso musicale

CAMPO DI ESPERIENZA IMMAGINI, SUONI, COLORI

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

PROFILO STUDENTE Impegnarsi in campi espressivi non verbali in relazione alle proprie potenzialità ed al proprio talento

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ALLA FINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

ABILITA’ CONOSCENZE/ESPERIENZE

- Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative.

- Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.

- Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…).

- Sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

- Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

- Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

- Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche simboli di una notazione informale per codificare suoni percepiti e riprodurli.

- Esplorare e fruire delle diverse forme di arte e di spettacolo.

- Esprimersi e comunicare attraverso il corpo, il movimento, la drammatizzazione.

- Ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.

- Percepire alcuni parametri del suono. - Sperimentare e combinare elementi musicali

di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

- Utilizzare corpo, voce, oggetti/strumenti per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche con il canto, da soli e in gruppo.

- Affinare le proprie abilità ritmiche muovendosi su suoni e musica.

- Stabilire corrispondenze tra suoni e simboli grafici.

- Utilizzare i simboli di una notazione

-Partecipazione a spettacoli teatrali, musicali, cinematografici. - Giochi simbolici, liberi e guidati. - Giochi con maschere, travestimenti. - Costruzione e utilizzazione di burattini e marionette. - Drammatizzazioni, narrazioni. - Esperienze espressive con l’utilizzo di materiale di recupero e non. - Esperienze di laboratorio di educazione al suono e alla musica (esplorazione dell’ambiente sonoro naturale e non; uso del suono, della voce, di piccoli strumenti musicali; giochi e canti in gruppo; sonorizzazione di fiabe; attività ritmico-musicali in forma libera e guidata; associazione di suoni a movimenti, andature; semplici coreografie; uso della notazione musicale informale.

Page 110: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

informale per codificare e decodificare i suoni.

METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

- Ricchezza e varietà delle offerte e delle proposte di gioco

- Valorizzazione delle curiosità

- Esplorazione e ricerca

- Interpretazione e valorizzazione dell’errore

- Confronto con gli altri

STRATEGIE METODOLOGICHE - Cura dell’ambiente di apprendimento

- Tempi lunghi e distesi

- Diversificazione delle attività didattiche

- Sperimentazione di nuovi linguaggi

- Attenzione ai vissuti e alle emozioni

- Esplorazione di materiali artistici

- Scoperta di linguaggi musicali e paesaggi sonori

- Osservazione e produzione

STRUMENTI DIDATTICI - La voce, i gesti, i suoni, la musica

- Materiali

- Computer

- Testi multimediali

- Media

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE - Esperienze con i linguaggi

multimediali

- Laboratori musicali

- Drammatizzazioni

- Giochi

Page 111: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

DAL CURRICOLO ALLE COMPETENZE / LABORATORIO VERTICALE IN RETECURRICOLO VERTICALE DI RETE: Ist. Omnicomprensivo Bianchi-Scigliano , IC Rogliano, IC Nocera Terinese, IC Grimaldi

ANNO SCOLASTICO 2014/2015 I CICLO

DISCIPLINA ITALIANO Aspetto pedagogico formativo:crescita della persona, esercizio pieno della cittadinanza, accesso critico a tutti gli ambiti culturali, successo scolastico

COMPETENZE- CHIAVE EUROPEE

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE

Lo studente al termine del Primo Ciclo di Istruzione dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di variotipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza

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le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

FINE CLASSE TERZA FINE CLASSE QUINTA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Ascolto e parlato Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola. Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta. Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività conosciuta. Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta. Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti. Lettura Padroneggiare la lettura strumentale (di decifrazione) sia nella modalità ad alta voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa. Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo. Leggere testi (narrativi, descrittivi informativi) cogliendo l'argomento di cui

Principali strutture grammaticali della lingua italiana

Elementi di base delle funzioni della lingua

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione

Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, informativo, regolativo

Strutture essenziali dei testi narrativi, descrittivi, informativi, regolativi

Principali connettivi logici

Parti variabili del discorso e gli elementi

Ascolto e parlato Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l'argomento di messaggi trasmessidai media (annunci, bollettini...). Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l'ascolto. Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente. Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l'ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi. Organizzare un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta. Lettura Impiegare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce. Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande all'inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un procedimento.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana Elementi di base delle funzioni della lingua

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione

Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale

Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo,espositivo, argomentativo

Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi

Principali connettivi logici Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e

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si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni. Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago. Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale. Leggere semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti. Scrittura Acquisire le capacita manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura. Scrivere sotto dettatura, curando in modo particolare l’ortografia. Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole. Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. Usare in modo appropriato le parole man mano apprese. Effettuare semplici ricerche su parole ed

principali della frase semplice.

Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà. Leggere testi letterari narrativi, in lingua italiana contemporanea, e semplici testi poetici cogliendone il senso, le caratteristiche formali più evidenti, l'intenzione comunicativa dell'autore ed esprimendo un motivato parere personale. Scrittura Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi,situazioni, azioni. Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti; lettere aperte o brevi articoli di cronaca per il giornalino scolastico o per il sito web della scuola adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni. Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d'animo sotto forma di diario. Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura. Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l'esecuzione di attività (ad esempio: regole di gioco, ricette, ecc.). Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). Sperimentare liberamente, anche con l'utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l'impaginazione, le scelte grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali. Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l'accezione specifica di una parola in un testo. Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l'uso e il significato

contesti diversi: linguaggi specifici Tecniche di lettura analitica e sintetica Tecniche di lettura espressiva Denotazione e connotazione

Principali generi letterari, con particolare attenzione ai testi narrativi, descrittivi, poetici, pragmatico-sociali vicini all’esperienza dei bambini

Uso dei dizionari

Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi).

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espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d'uso. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Confrontare testi, per coglierne alcune caratteristiche specifiche ( ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.) Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari). Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta.

figurato delle parole. Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta, riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (parole semplici, derivate, composte). Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Riconoscere l’organizzazione del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo. Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso piu frequente (come e, ma, infatti, perché, quando) Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.

Parti variabili e invariabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice.

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE Approccio laboratoriale

Lingua funzionale alla comunicazione

Alfabetizzazione funzionale

Prospettiva plurilingue ed interculturale (dialettofonia, plurilingue, attenzione alle espressioni locali e gergali)

Rispetto degli stadi cognitivi

STRATEGIE METODOLOGICHE Cura dell’ambiente di apprendimento Tempi lunghi e distesi, diversificazione delle attività didattiche Attenzione alla dimensione orale Diverse tecniche di lettura e scrittura Gusto per la lettura Attenzione ai linguaggi specifici delle discipline Attenzione alla lingua naturale (no alle forme di apprendimento meccanico),grammatica implicita Approccio linguistico e metalinguistico in contemporanea Lettura connessa con lo studio e l’apprendimento Contesti motivanti Apprendimenti monitorati e ripresi ciclicamente

STRUMENTI DIDATTICI

Testi di vario tipo e di diverse forme

Testi misti

Altri linguaggi

Dizionari, repertori tradizionali e online, manuali delle discipline, testi multimediali

Media

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Esperienze quotidiane e concrete per sperimentare i diversi usi della lingua orale e dei testi

Dibattito, dialogo, conversazioni

Attività ludiche e creative

Biblioteche scolastiche

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SEZIONE A : TRAGUARDI FORMATIVI

FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Ascolto e parlato Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente. Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza,rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale. Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere durante l’ascolto. Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l’ascolto (presa di appunti,parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave, ecc.). Riconoscere, all'ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all'argomento e alla situazione. Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopo e usando un lessico adeguato all'argomento e alla situazione. Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all'argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici). Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide. Lettura Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica). Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana. Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici. Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici. Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da piu fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle). Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista dell'osservatore.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana

Elementi di base delle funzioni della lingua

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non Verbale

Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo

Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi Principali connettivi logici

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi Tecniche di lettura analitica e sintetica

Tecniche di lettura espressiva

Denotazione e connotazione

Principali generi letterari, con particolare attenzione alla

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Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validità. Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell'autore; personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo. Scrittura Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per l’organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette); utilizzare strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche. Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario. Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a: situazione, argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato. Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse. Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l'impaginazione; scrivere testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni anche come supporto all'esposizione orale). Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali, per un'eventuale messa in scena. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, cosi da comprendere e usare le parole dell'intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse. Comprendere e usare parole in senso figurato. Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale. Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo. Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all'interno di un testo. Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua. Stabilire relazioni tra situazione di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi). Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione ); conoscere l'organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali.

tradizione letteraria italiana

Contesto storico di riferimento di autori e opere

Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso

Modalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc.

Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura, revisione.

Uso dei dizionari

Elementi di base delle funzioni della lingua

Parti variabili e invariabili del discorso

La frase semplice

La frase complessa

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Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione. Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice. Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa, almeno a un primo grado di subordinazione. Riconoscere in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali e i loro tratti grammaticali. Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica. Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall'insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta.

METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale

Lingua funzionale alla comunicazione

Alfabetizzazione funzionale

Prospettiva plurilingue ed interculturale (dialettofonia, plurilingue, attenzione alle espressioni locali e gergali)

Rispetto degli stadi cognitivi

STRATEGIE METODOLOGICHE Cura dell’ambiente di apprendimento Tempi lunghi e distesi, diversificazione delle attività didattiche Attenzione alla dimensione orale Diverse tecniche di lettura e scrittura Gusto per la lettura Attenzione ai linguaggi specifici delle discipline Attenzione alla lingua naturale(no alle forme di apprendimento meccanico),grammatica implicita Approccio linguistico e metalinguistico in contemporanea Lettura connessa con lo studio e l’apprendimento Contesti motivanti Apprendimenti monitorati e ripresi ciclicamente

STRUMENTI DIDATTICI

Testi di vario tipo e di diverse forme

Testi misti

Altri linguaggi

Dizionari, repertori tradizionali e online, manuali delle discipline, testi multimediali

Media

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Esperienze quotidiane e concrete per sperimentare i diversi usi della lingua orale e dei testi

Dibattito, dialogo, conversazioni

Attività ludiche e creative

Biblioteche scolastiche

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SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI L’alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, rispettando gli interlocutori, le regole della conversazione e osservando un registro adeguato al contesto e ai destinatari. Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riferendone il significato ed esprimendo valutazioni e giudizi. Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Legge testi di vario genere e tipologia esprimendo giudizi e ricavandone informazioni. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità ). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, alla sintassi

ESEMPI: Osservare ed analizzare comunicazioni tra interlocutori diversi (con filmati o conversazioni in classe con griglia di osservazione) rilevando contesto, scopo, destinatario della comunicazione e registro utilizzato e farne oggetto di spiegazione Analizzare testi comunicativi particolari, come es. il testo pubblicitario o il notiziario e rilevarne le caratteristiche lessicali, di struttura, di organizzazione; produrne a propria volta. Realizzare tornei di argomentazione rispettando la struttura del testo e argomentando su tesi conformi rispetto al proprio pensiero Effettuare comunicazioni verbali e/o scritte, in contesti significativi scolastici ed extrascolastici, ad esempio: visite a istituzioni, interviste a persone; spiegazioni effettuate in pubblico, esposizioni; relazioni su un compito svolto, un evento, ecc.; moderare una riunione, un’assemblea o un lavoro di gruppo; dare istruzioni ad altri; eseguire istruzioni altrui; narrare, recitare testi in contesti significativi (spettacoli, letture pubbliche, letture a bambini più giovani o ad anziani…) Individuare, selezionare e riferire informazioni da testi diversi continui e non continui e organizzarli in sintesi Produrre testi per diversi scopi comunicativi, anche utilizzando a complemento canali e supporti diversi (musica, immagini, tecnologie), col supporto dell’insegnante: narrazioni di genere diverso, poesie, testi per convincere (tesi, argomentazioni, pubblicità ) esposizioni, relazioni, presentazioni, manuali di istruzioni di semplici manufatti costruiti , regolamenti di giochi, della classe, della scuola , lettere non formali e formali per scopi diversi, lettere informali e formali, modulistica legata all’esperienza concreta Redigere, nell’ambito di compiti piu ampi, opuscoli informativi, pieghevoli, semplici guide da distribuire anche alla cittadinanza (es. sulla raccolta differenziata; sui beni culturali della città , sulle corrette abitudini alimentari ) Predisporre schede informative a corredo di mostre, esposizioni, organizzate nell’ambito di attività scolastiche.

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SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA 1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; utilizza il dialogo, oltre che come strumento comunicativo, per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzione dell'emittente. Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con

Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone ilsenso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilita funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli

Interagisce nelle diverse comunicazioni in modo pertinente, rispettando il turno della conversazione. Ascolta testi di tipo diverso letti, raccontati o trasmessi dai media, riferendo l’argomento e le informazioni principali. Espone oralmente argomenti appresi dall’esperienza e dallo studio, in modo coerente e relativamente esauriente, anche con l’aiuto di domande stimolo o di scalette e schemi-guida. Legge in modo corretto e scorrevole testi di vario genere; ne comprende il significato e ne ricava informazioni che sa riferire. Utilizza alcune abilita funzionali allo studio, come le facilitazioni presenti nel testo e l’uso a scopo di rinforzo e recupero di schemi, mappe e tabelle già predisposte. Legge semplici testi di letteratura per l’infanzia; ne sa riferire l’argomento, gli avvenimenti principali ed esprime un giudizio personale su di essi. Scrive testi coerenti relativi alla quotidianità e all’esperienza; opera semplici rielaborazioni (sintesi, completamenti, trasformazioni) Utilizza e comprende il lessico d’alto uso tale da permettergli una fluente comunicazione

Interagisce in modo pertinente nelle conversazioni ed esprime in modo coerente esperienze e vissuti, con l’aiuto di domande stimolo Ascolta testi di tipo narrativo e di semplice informazione raccontati o letti dall’insegnante, riferendone l’argomento principale. Espone oralmente all'insegnante e ai compagni argomenti appresi da esperienze, testi sentiti in modo comprensibile e coerente, con l’aiuto di domande stimolo. Legge semplici testi di vario genere ricavandone le principali informazioni esplicite. Scrive semplici testi narrativi relativi a esperienze dirette e concrete, costituiti da una o più frasi minime. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario fondamentale relativo alla quotidianità. Applica in situazioni diverse le conoscenze relative al lessico, alla morfologia, alla sintassi fondamentali da permettergli una comunicazione comprensibile e coerente.

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compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. E consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

relativa alla quotidianità. Varia i registri a seconda del destinatario e dello scopo della comunicazione. Utilizza alcuni semplici termini specifici nei campi di studio. Individua nell’uso quotidiano termini afferenti a lingue differenti. Applica nella comunicazione orale e scritta le conoscenze fondamentali della morfologia tali da consentire coerenza e coesione.

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DISCIPLINA LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA ( nella scuola secondaria di I grado) Aspetto pedagogico formativo: esercizio della cittadinanza attiva in una dimensione plurilinguistica e multiculturale

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana , in una seconda lingua europea .Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

INGLESE L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed e consapevole del proprio modo di apprendere. SECONDA LINGUA COMUNITARIA L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

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SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE CLASSE TERZA FINE CLASSE QUINTA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi; Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali; Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Ascolto (comprensione orale) Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia. Parlato (produzione e interazione orale) Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note. Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale. Scrittura (produzione scritta) Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo.

Lessico di base su argomenti di vita quotidiana

Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune

Strutture di comunicazione semplici e quotidiane

Ascolto (comprensione orale) Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprendere brevi testi multimediali identificando parole chiave e il senso generale. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o leggendo. Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità , utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari. Scrittura (produzione scritta) Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc. Riflessione sulla lingua Osservare coppie di parole simili come suono e distinguerne il significato. Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato. Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e

Lessico di base su argomenti di vita quotidiana

Uso del dizionario Bilingue

Regole grammaticali Fondamentali

Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune

Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, biglietti, lettere informali

Cenni di civiltà e cultura dei Paesi di cui si studia la lingua (usanze, feste, ricorrenze …)

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intenzioni comunicative. Riconoscere che cosa si e imparato e che cosa si deve imparare.

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale

Approccio comunicativo e motivazionale

Trasversalità orizzontale e continuità verticale

Rispetto degli stadi cognitivi

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Tempi lunghi e distesi, diversificazione delle attività didattiche Spontaneità e gradualità nell’approccio dei modelli di pronuncia e di intonazione Rielaborazione e interiorizzazione Riflessione sugli usi della lingua Strategie metacognitive Apprendimenti monitorati e ripresi ciclicamente

STRUMENTI DIDATTICI

Canzoni e filastrocche, giochi linguistici Materiali autentici, immagini, oggetti, testi Storie e tradizioni di altri paesi Tecnologie informatiche

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Consegne che richiedono risposte corporee a indicazioni verbali in lingua Interazione in forma di corrispondenza con coetanei stranieri Partecipazione a progetti con scuole di altri paesi Giochi di ruolo Analisi di materiali autentici CLIL

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SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI

FINE SCUOLA SECONDARIA DI I CICLO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ INGLESE CONOSCENZE ABILITA’ SECONDA LINGUA COMUNITARIA CONOSCENZE

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Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro), da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi; Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali; Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici

Ascolto (comprensione orale) Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. Individuare ascoltando termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice. Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Scrittura (Produzione scritta) Produrre risposte e formulare domande su testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. Riflessione sulla lingua Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. Lettura (comprensione scritta) Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per

Lessico di base su argomenti di vita Quotidiana

Uso del dizionario bilingue

Regole grammaticali fondamentali

Ascolto (comprensione orale) Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprendere brevi testi multimediali identificando parole chiave e il senso generale. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi gia incontrate ascoltando o leggendo. Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità , utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente. Scrittura (produzione scritta) Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche se con errori formali che non compromettano la comprensibilità del messaggio. Riflessione sulla lingua Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di significato. Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue.

Lessico di base su argomenti di vita quotidiana

Uso del dizionario bilingue

Regole grammaticali fondamentali

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aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati

trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività collaborative. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate.

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale

Approccio comunicativo e motivazionale

Trasversalità orizzontale e continuità verticale

Rispetto degli stadi cognitivi

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Tempi lunghi e distesi, diversificazione delle attività didattiche Spontaneità e gradualità nell’approccio dei modelli di pronuncia e di intonazione Rielaborazione e interiorizzazione Riflessione sugli usi della lingua Strategie metacognitive Apprendimenti monitorati e ripresi ciclicamente

STRUMENTI DIDATTICI

Canzoni e filastrocche, giochi linguistici Materiali autentici, immagini, oggetti, testi Storie e tradizioni di altri paesi Tecnologie informatiche

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Consegne che richiedono risposte corporee a indicazioni verbali in lingua Interazione in forma di corrispondenza con coetanei stranieri Partecipazione a progetti con scuole di altri paesi Giochi di ruolo Analisi di materiali autentici CLIL

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SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Interagisce verbalmente con interlocutori collaboranti su argomenti di diretta esperienza, routinari, di studio.

Scrive comunicazioni relative a contesti di esperienza e di studio (istruzioni brevi, mail, descrizioni di oggetti e di esperienze).

Legge e comprende comunicazioni scritte relative a contesti di esperienza e di studio.

Comprende il senso generale di messaggi provenienti dai media.

Opera confronti linguistici e relativi ad elementi culturali tra la lingua materna (o di apprendimento) e le lingue studiate.

ESEMPI: In contesti simulati, interagire con coetanei in lingua straniera simulando una conversazione incentrata su aspetti di vita quotidiana: le abitudini, i gusti, il cibo, la scuola, la famiglia, dare e seguire semplici istruzioni… Intrattenere corrispondenza in lingua straniera, via mail o con posta ordinaria, con coetanei di altri Paesi. Formulare oralmente e scrivere comunicazioni in lingua straniera relative ad argomenti di vita quotidiana. Redigere una semplice descrizione di se in lingua straniera. Scrivere semplici didascalie, brevi schede informative, avvisi, istruzioni in lingua straniera. Recitare, in contesti pubblici, testi in lingua straniera (poesie, teatro, prosa…) Ascoltare comunicazioni, notiziari, programmi, in lingua straniera alla TV o mediante il PC e riferirne l’argomento generale. Ricavare informazioni da fogli di istruzioni, regolamenti, guide turistiche e testi di vario tipo redatti in lingua straniera.

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SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE 1 AVANZATO Livello A2 QCER Atteso alla fine della scuola secondaria di I grado per l’inglese

2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE Livello A1 QCER Atteso a partire dalla fine della scuola primaria per l’inglese e alla fine primo ciclo per la seconda lingua comunitaria

Comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed e consapevole del proprio modo di apprendere.

Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Scrive semplici comunicazioni relative a contesti di esperienza (istruzioni brevi, mail, descrizioni, semplici narrazioni, informazioni anche relative ad argomenti di studio). Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera; collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.

Utilizza semplici frasi standard che ha imparato a memoria, per chiedere, comunicare bisogni, presentarsi, dare elementari informazioni riguardanti il cibo, le parti del corpo, i colori. Traduce semplicissime frasi proposte in italiano dall’insegnante, utilizzando i termini noti (es. The sun is yellow; I have a dog, ecc.). Recita poesie e canzoncine imparate a memoria. Date delle illustrazioni o degli oggetti anche nuovi, sa nominarli, utilizzando i termini che conosce. Copia parole e frasi relative a contesti di esperienza Scrive le parole note

Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

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DISCIPLINA MATEMATICA Aspetto pedagogico formativo:consapevolezza del rapporto tra il pensare ed il fare, esercizio della cittadinanza attiva

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente ha conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Possiede un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali,frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro-esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

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SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE CLASSE TERZA FINE CLASSE QUINTA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali;

Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali;

Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo;

NUMERI Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, .... Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. SPAZIO E FIGURE Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perche compia un percorso desiderato. Riconoscere, denominare e descrivere figure

Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento

I sistemi di numerazione

Operazioni e proprietà

Figure geometriche piane

Piano e coordinate cartesiani

Misure di grandezza

Misurazione e rappresentazione in scala

Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi

Principali rappresentazioni di un oggetto matematico

Tecniche risolutive di un problema

Unita di misura diverse

NUMERI Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali. Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero. Stimare il risultato di una operazione. Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti. Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane. Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra. SPAZIO E FIGURE Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri. Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione. Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti. Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità,

Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento

I sistemi di numerazione

Operazioni e proprietà

Frazioni e frazioni equivalenti

Sistemi di numerazione diversi nello spazio e nel tempo

Figure geometriche piane

Piano e coordinate cartesiani

Misure di grandezza; perimetro e area dei poligoni.

Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti

Misurazione e rappresentazione in scala

Le fasi risolutive di un

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Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici.

geometriche. Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio. RELAZIONI DATI E PREVISIONI Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioniopportune, a seconda dei contesti e dei fini. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).

Grandezze equivalenti

Elementi essenziali di logica

Elementi essenziali del linguaggio della probabilità

verticalità. Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti). Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti. Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le più comuni formule. Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.) RELAZIONI , DATI E PREVISIONI Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni. Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza. Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. Utilizzare le principali unita di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacita, intervalli temporali, masse, pesi e usarle per effettuare misure e stime. Passare da un’unita di misura a un'altra, limitatamente alle unita di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario. In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual e il più probabile, dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili. Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

problema e loro rappresentazioni con diagrammi

Principali rappresentazioni di un oggetto matematico

Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche

Unita di misura diverse

Grandezze equivalenti

Frequenza, media, percentuale

Elementi essenziali di logica

Elementi essenziali di calcolo probabilistico e combinatorio

METODOLOGIA

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METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Sviluppo del pensiero matematico(concetti/abilità/competenze e atteggiamenti) e del linguaggio matematico Visione della matematica come contesto per affrontare e porsi problemi significativi, per esplorare relazioni e strutture che si trovano nella realtà.

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Laboratorio(luogo fisico e mentale) Attività di gioco Risoluzione di problemi quotidiani Analisi di situazioni problematiche Attenzione alle capacità di esporre e di discutere Apprendimenti monitorati e ripresi ciclicamente

STRUMENTI DIDATTICI

Costruzioni geometriche Calcolatrice Computer Strumenti per il disegno geometrico Strumenti per la misurazione Rappresentazioni, tabelle e grafici Testi

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Esperienze quotidiane e concrete da analizzare, problematizzare e risolvere Dibattito, dialogo, confronto Attività ludiche ed esperienziali

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI

FINE SCUOLA SECONDARIA DI I CICLO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali;

Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali;

NUMERI Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno. Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un calcolo. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma decimale, sia mediante frazione. Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse rappresentazioni. Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse. Interpretare una variazione percentuale di una quantità data come una moltiplicazione per un numero decimale. Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri. Comprendere il significato e l'utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in situazioni concrete. In casi semplici scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilita di tale scomposizione per diversi fini. Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli del significato e le proprietà delle potenze per semplificare calcoli e notazioni.

Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento I sistemi di numerazione Operazioni e proprietà

Frazioni

Potenze di numeri

Espressioni algebriche: principali operazioni

Equazioni di primo grado

Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma,teorema, definizione

Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà

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Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo;

Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici

Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato. Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione. Sapere che non si può trovare una frazione o un numero decimale che elevato al quadrato da 2, o altri numeri interi. Utilizzare la proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare, anche mentalmente, le operazioni. Descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema. Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Esprimere misure utilizzando anche le potenze del 10 e le cifre significative. SPAZIO E FIGURE Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria). Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano. Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali, …) delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio). Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad altri. Riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri. Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata. Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete. Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio triangoli o utilizzando le piu comuni formule. Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata anche da linee curve. Conoscere il numero π, e alcuni modi per approssimarlo. Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e viceversa Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro invarianti. Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano. Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali. Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e darne stime di oggetti della vita quotidiana. Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure. RELAZIONI E FUNZIONI Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa. Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax2, y=2n e i loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalità. Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado. DATI E PREVISIONI Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a disposizione. Saper valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad esempio, il campo di variazione. In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti. Riconoscere coppie di eventi

Circonferenza e cerchio

Misure di grandezza; perimetro e area dei poligoni. Teorema di Pitagora

Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano

Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti

Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi

Principali rappresentazioni di un oggetto matematico

Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche, equazioni di primo grado

Significato di analisi e organizzazione di dati numerici

Il piano cartesiano e il concetto di funzione

Superficie e volume di poligoni e solidi

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complementari, incompatibili, indipendenti.

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Sviluppo del pensiero matematico(concetti/abilità/competenze e atteggiamenti) e del linguaggio matematico Visione della matematica come contesto per affrontare e porsi problemi significativi, per esplorare relazioni e strutture che si trovano nella realtà.

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Laboratorio(luogo fisico e mentale) Attività di matematizzazione-formalizzazione-generalizzazione Risoluzione di problemi quotidiani Analisi di situazioni problematiche Attenzione alle capacità di esporre e di discutere Apprendimenti monitorati e ripresi ciclicamente

STRUMENTI DIDATTICI

Costruzioni geometriche Calcolatrice Computer Strumenti per il disegno geometrico Strumenti per la misurazione Rappresentazioni, tabelle e grafici Testi

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Esperienze quotidiane e concrete da analizzare, problematizzare e risolvere Dibattito, dialogo, confronto Attività laboratoriali ed esperienziali

SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA MATEMATICA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e individua le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne informazioni e prendere decisioni.

ESEMPI: Applicare e riflettere sul loro uso, algoritmi matematici a fenomeni concreti della vita quotidiana e a compiti relativi ai diversi campi del sapere: - eseguire calcoli, stime, approssimazioni applicati a eventi della vita e dell’esperienza quotidiana e a semplici attività progettuali; - utilizzare i concetti e le formule relative alla proporzionalità nelle riduzioni in scala;

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Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta; confronta procedimenti diversi e riesce a passare da un problema specifico a una classe di problemi. Sa utilizzare i dati matematici e la logica per sostenere argomentazioni e supportare informazioni. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni…) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale e le situazioni reali. Nelle situazioni di incertezza legate all’esperienza si orienta con valutazioni di probabilità. Attraverso esperienze significative, utilizza strumenti matematici appresi per operare nella realtà.

- calcolare l’incremento proporzionale di ingredienti per un semplice piatto preparato inizialmente per due persone e destinato a n persone; - applicare gli strumenti della statistica a semplici indagini sociali e ad osservazioni scientifiche; - interpretare e ricavare informazioni da dati statistici; - utilizzare modelli e strumenti matematici in ambito scientifico sperimentale. Contestualizzare modelli algebrici in problemi reali o verosimili (impostare l’equazione per determinare un dato sconosciuto in contesto reale; determinare, attraverso la contestualizzazione, il significato “reale” dei simboli in un’operazione o espressione algebrica. Utilizzare il piano cartesiano per svolgere compiti relativi alla cartografia, alla progettazione tecnologica, all’espressione artistica, al disegno tecnico (ingrandimenti, riduzioni…), alla statistica (grafici e tabelle). Rappresentare situazioni reali, procedure con diagrammi di flusso. Applicare i concetti e gli strumenti della matematica (aritmetica, algebra, geometria, misura, statistica, logica, ad eventi concreti.

SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e

Opera con i numeri naturali, decimali e frazionari; utilizza i numeri relativi, le potenze e le proprietà delle operazioni,

Si orienta nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Conta in senso progressivo e regressivo anche saltando numeri. Conosce il valore posizionale delle

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il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro-esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

con algoritmi anche approssimati in semplici contesti. Opera con figure geometriche piane e solide identificandole in contesti reali; le rappresenta nel piano e nello spazio; utilizza in autonomia strumenti di disegno geometrico e di misura adatti alle situazioni; padroneggia il calcolo di perimetri, superfici, volumi. Interpreta semplici dati statistici e utilizza il concetto di probabilità. Utilizza in modo pertinente alla situazione gli strumenti di misura convenzionali, stima misure lineari e di capacita con buona approssimazione; stima misure di superficie e di volume utilizzando il calcolo approssimato. Interpreta fenomeni della vita reale, raccogliendo e organizzando i dati in tabelle e in diagrammi in modo autonomo. Sa ricavare: frequenza, percentuale, media, moda e mediana dai fenomeni analizzati. Risolve problemi di esperienza, utilizzando le conoscenze apprese e riconoscendo i dati utili dai superflui. Sa spiegare il procedimento seguito e le strategie adottate. Utilizza il linguaggio e gli strumenti matematici appresi per spiegare fenomeni e risolvere problemi concreti.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

cifre ed opera nel calcolo tenendone conto correttamente. Esegue mentalmente e per iscritto le quattro operazioni ed opera utilizzando le tabelline. Opera con i numeri naturali e le frazioni. Esegue percorsi anche su istruzione di altri. Denomina correttamente figure geometriche piane, le descrive e le rappresenta graficamente e nello spazio. Classifica oggetti, figure, numeri in base a più attributi e descrive il criterio seguito. Sa utilizzare semplici diagrammi, schemi, tabelle per rappresentare fenomeni di esperienza. Esegue misure utilizzando unità di misura convenzionali. Risolve semplici problemi matematici relativi ad ambiti di esperienza con tutti i dati esplicitati e con la supervisione dell’adulto.

DISCIPLINA SCIENZE Aspetto pedagogico formativo: costruzione di modelli interpretativi e concettualizzazioni scientifiche della realtà

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE PROFILO STUDENTE Lo studente affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi e ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che

non si prestano a spiegazioni univoche.

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. · Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti,formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. · Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.· Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.· Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.· Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzandomodelli intuitivi ed ha cura della sua salute. · Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.· Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato,.· Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. · Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando e il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.· Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, e consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.· Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo;riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. · E consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vitaecologicamente responsabili. · Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.· Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE CLASSE TERZA FINE CLASSE QUINTA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

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Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni

Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi;

Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse.

Esplorare e descrivere oggetti e materiali · Individuare, attraverso l’interazione diretta, lastruttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. · Seriare e classificare oggetti in base alle loroProprietà . · Individuare strumenti e unita di misuraappropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. · Descrivere semplici fenomeni della vitaquotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. Osservare e sperimentare sul campo · Osservare i momenti significativi nella vita dipiante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali. · Osservare, con uscite all’esterno, lecaratteristiche dei terreni e delle acque. · Osservare e interpretare le trasformazioniambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.). · Avere familiarità con la variabilità deifenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (di/notte, percorsi del sole, stagioni). L’uomo i viventi e l’ambiente · Riconoscere e descrivere le caratteristiche delproprio ambiente. · Osservare e prestare attenzione alfunzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo

Viventi e non viventi Il corpo umano; i sensi Proprietà degli oggetti e dei materiali Semplici fenomeni fisici e chimici (miscugli, soluzioni, composti); passaggi di stato della materia Classificazioni dei viventi Organi dei viventi e loro funzioni Relazioni tra organi, funzioni e adattamento all’ambiente Ecosistemi e catene alimentari

Oggetti, materiali e trasformazioni · Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete,alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc. · Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e acostruire in modo elementare il concetto di energia. · Osservare, utilizzare e, quando e possibile, costruiresemplici strumenti di misura: recipienti per misure di volumi/capacita, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unita convenzionali. · Individuare le proprietà di alcuni materiali come, adesempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc). · Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato,costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.). Osservare e sperimentare sul campo · Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, aocchio nudo o con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo. · Conoscere la struttura del suolo sperimentando conrocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente. · Ricostruire e interpretare il movimento dei diversioggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo. L’uomo i viventi e l’ambiente · Descrivere e interpretare il funzionamento del corpocome sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare.

Concetti geometrici e fisici per la misura e la manipolazione dei materiali

Classificazioni, seriazioni

Materiali e loro caratteristiche:trasformazioni

Fenomeni fisici e chimici

Energia: concetto, fonti, trasformazione

Ecosistemi e loro rganizzazione Viventi e non viventi e loro caratteristiche: classificazioni

Relazioni organismi/ambiente; organi/funzioni

Relazioni uomo/ambiente/ecosistemi Corpo umano, stili di vita, salute e sicurezza

Fenomeni atmosferici

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funzionamento. · Riconoscere in altri organismi viventi, inrelazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri

· Avere cura della propria salute anche dal punto divista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità. · Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni,allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo e in relazione con altre e differenti forme di vita. · Elaborare i primi elementi di classificazione animale evegetale sulla base di osservazioni personali. · Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delletrasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Osservazione dei fatti e spirito di ricerca Approccio per organizzazioni concettuali(causa/effetto/sistema/stato /trasformazione/equilibrio/energia) Esperienza in laboratorio e sul campo

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Approccio esperienziale Coinvolgimento diretto Incoraggiamento a porre domande, progettare esperimenti, esplorazioni Valorizzazione del pensiero spontaneo Gradualità e non dogmaticità Apprendimento per prove ed errori Unitarietà della conoscenza Costante riferimento alla realtà

STRUMENTI DIDATTICI

Testi scritti, immagini e disegni, schemi, tabelle, mappe Strumenti di misurazione Oggetti vari Uso dei Media Sostanze chimiche

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Osservazione diretta Esperienze pratiche(coltivazione/trasformazione etc.) Attività didattiche su casi emblematici Esperimenti Uscite didattiche

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SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI

FINE SCUOLA SECONDARIA DI I CICLO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare ipotesi e verificarle, utilizzando semplici schematizzazioni e modellizzazioni

Riconoscere le principali interazioni tra mondo naturale e Comunità umana, individuando alcune problematicità dell'intervento antropico negli ecosistemi

Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute e all’uso delle risorse.

Fisica e chimica · Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità , peso, peso specifico, forza,temperatura, calore, carica elettrica ecc., in varie situazioni di esperienza; in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso. Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti, riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila-interruttore-lampadina. · Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la suadipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua con il frullatore. · Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni (non pericolose) anche con prodottichimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti. Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela, bicarbonato di sodio + aceto. Astronomia e Scienze della Terra · Osservare, modellizzare e interpretare i piu evidenti fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo notturno ediurno, utilizzando anche planetari o simulazioni al computer. Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il di e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica dell’astronomia. · Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di sole e di luna. Realizzare esperienze qualiad esempio: costruzione di una meridiana, registrazione della traiettoria del sole e della sua altezza a mezzogiorno durante l’arco dell’anno. · Riconoscere, con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cuihanno avuto origine. · Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche); individuare i rischi sismici,vulcanici e idrogeologici della propria regione per pianificare eventuali attivita di prevenzione. Realizzare esperienze quali ad esempio la raccolta e i saggi di rocce diverse. Biologia · Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di viventi.· Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per ricostruire nel tempo le

Elementi di fisica: velocità, densità, concentrazione, forza ed energia, temperatura e calore. Elementi di chimica: reazioni chimiche, sostanze e loro caratteristiche; trasformazioni chimiche Elementi di astronomia: sistema solare; universo; cicli di-notte; stagioni;fenomeni astronomici: eclissi, moti degli astri e dei pianeti, fasi lunari Coordinate geografiche Elementi di geologia: fenomeni tellurici; struttura della terra e sua morfologia; rischi sismici, idrogeologici, atmosferici Relazioni uomo/ambiente nei mutamenti climatici, morfologici, idrogeologici e loro effetti Struttura dei viventi Classificazioni di viventi e non viventi Cicli vitali, catene alimentari, ecosistemi; relazioni organismi ambiente; evoluzione e adattamento Igiene e comportamenti di cura della salute Biodiversità Impatto ambientale dell’organizzazione umana

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trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e l’evoluzione delle specie. Realizzare esperienze quali ad esempio: in coltivazioni e allevamenti osservare la variabilità in individui della stessa specie. · Sviluppare progressivamente la capacita di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modellocellulare (Collegando per esempio: la respirazione con la respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi). Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta, modellizzazione di una cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe e microorganismi. · Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni digenetica. · Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità ; sviluppare la cura e il controllo dellapropria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe. · Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare e preservare la biodiversità neisistemi ambientali. Realizzare esperienze quali ad esempio: costruzione di nidi per uccelli selvatici, adozione di uno stagno o di un bosco.

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Osservazione dei fatti e spirito di ricerca Approccio per organizzazioni concettuali(causa/effetto/sistema/stato /trasformazione/equilibrio/energia) Esperienza in laboratorio e sul campo Formulazione, discussione e confronto di ipotesi Costruzione di propri modelli interpretativi Elaborazione di conclusioni condivise

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Approccio esperienziale Coinvolgimento diretto Incoraggiamento a porre domande, progettare esperimenti, esplorazioni Valorizzazione del pensiero spontaneo Gradualità e non dogmaticità Apprendimento per prove ed errori Unitarietà della conoscenza Costante riferimento alla realtà

STRUMENTI DIDATTICI

Testi scritti, immagini e disegni, schemi, tabelle, mappe Strumenti di misurazione Oggetti vari Uso dei Media Sostanze chimiche

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Osservazione diretta Esperienze pratiche(coltivazione/trasformazione etc.) Attività didattiche su casi emblematici Esperimenti Uscite didattiche

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SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Osserva e riconosce regolarità o differenze nell’ambito naturale; utilizza e opera classificazioni. Analizza un fenomeno naturale attraverso la raccolta di dati, l’analisi e la rappresentazione; individua grandezze e relazioni che entrano in gioco nel fenomeno stesso. Utilizza semplici strumenti e procedure di laboratorio per interpretare fenomeni naturali o verificare le ipotesi di partenza. Spiega, utilizzando un linguaggio specifico, i risultati ottenuti dagli esperimenti, anche con l’uso di disegni e schemi. Riconosce alcune problematiche scientifiche di attualità e utilizza le conoscenze per assumere comportamenti responsabili (stili di vita, rispetto dell’ambiente …). Realizza elaborati, che tengano conto dei fattori scientifici, tecnologici e sociali dell’uso di una data risorsa naturale (acqua, energie, rifiuti, inquinamento, rischi….)

ESEMPI: Contestualizzare i fenomeni fisici ad eventi della vita quotidiana, anche per sviluppare competenze di tipo sociale e civico e pensiero critico, ad esempio: - determinare il tempo di arresto di un veicolo in ragione della velocità (in contesto stradale); - applicare i concetti di energia alle questioni ambientali (fonti di energia; fonti di energia rinnovabile non; uso oculato delle risorse energetiche), ma anche alle questioni di igiene ed educazione alla salute (concetto di energia collegato al concetto di “calorie” nell’alimentazione - contestualizzare i concetti di fisica e di chimica all’educazione alla salute, alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni (effetti di sostanze acide, solventi, infiammabili, miscele di sostanze, ecc.); rischi di natura fisica (movimentazione scorretta di carichi, rumori, luminosità, aerazione …) - condurre osservazioni e indagini e nel proprio ambiente di vita per individuare rischi di natura fisica, chimica, biologica; - rilevare il presenza di bio-indicatori nel proprio ambiente di vita ed esprimere valutazioni pertinenti sullo stato di salute dell’ecosistema; - analizzare e classificare piante e animali secondo i criteri convenzionali, individuan le regole che governano la classificazione, come ad esempio l’appartenenza di un animale ad un raggruppamento (balena/ornitorinco/pipistrello/gatto come mammiferi); - individuare, attraverso l’analisi di biodiversità , l’adattamento degli organismi all’ambiente sia dal punto di vista morfologico , che delle caratteristiche, che dei modi di vivere; - individuare gli effetti sui viventi (e quindi anche sull’organismo umano) di sostanze tossico-nocive. Progettare e realizzare la costruzione di semplici manufatti necessari ad esperimenti scientifici, ricerche storiche o geografiche, rappresentazioni teatrali, artistiche o musicali … Analizzare il funzionamento di strumenti di uso comune domestico o scolastico; descriverne il funzionamento; smontare, rimontare, ricostruire. Analizzare e redigere rapporti intorno alle tecnologie per la difesa dell’ambiente e per il risparmio delle risorse idriche ed energetiche, redigere protocolli di istruzioni per l’utilizzo oculato delle risorse, per lo smaltimento dei rifiuti, per la tutela ambientale. Effettuare ricognizioni per valutare i rischi presenti nell’ambiente, redigere semplici istruzioni preventive e ipotizzare misure correttive di tipo organizzativo-comportamentale e strutturale. Confezionare la segnaletica per le emergenze.

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SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando e il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, e consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. E consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, formula ipotesi e ne verifica le cause; ipotizza soluzioni ai problemi in contesti noti. Nell’osservazione dei fenomeni, utilizza un approccio metodologico di tipo scientifico. Utilizza in autonomia strumenti di laboratorio e tecnologici semplici per effettuare osservazioni, analisi ed esperimenti; sa organizzare i dati in semplici tabelle e opera classificazioni. Interpreta ed utilizza i concetti scientifici e tecnologici acquisiti con argomentazioni coerenti. Individua le relazioni tra organismi e gli ecosistemi; ha conoscenza del proprio corpo e dei fattori che possono influenzare il suo corretto funzionamento. Sa ricercare in autonomia informazioni pertinenti da varie fonti e utilizza alcune strategie di reperimento, organizzazione, recupero. Sa esporre informazioni anche utilizzando ausili di supporto grafici o multimediali. Fa riferimento a conoscenze scientifiche e tecnologiche apprese per motivare comportamenti e scelte ispirati alla salvaguardia della salute, della sicurezza e dell’ambiente, portando argomentazioni coerenti

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato,. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Possiede conoscenze scientifiche elementari, legate a semplici fenomeni direttamente legati alla personale esperienza di vita. E’ in grado di formulare semplici ipotesi e fornire spiegazioni che procedono direttamente dall’esperienza o a parafrasare quelle fornite dall’adulto. Dietro precise istruzioni e diretta supervisione, utilizza semplici strumenti per osservare e analizzare fenomeni di esperienza; realizza elaborati suggeriti dall’adulto o concordati nel gruppo. Assume comportamenti di vita conformi alle istruzioni dell’adulto, all’abitudine, o alle conclusioni sviluppate nel gruppo coordinato dall’adulto.

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DISCIPLINA TECNOLOGIA Aspetto pedagogico formativo:pratica tecnologica etica e responsabile per affrontare i problemi nella loro complessità, considerando il bene collettivo

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente affronta problemi e questioni complesse , usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione. TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. · E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.· Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed e in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.· Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.· Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed e in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.· Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.· Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. · Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.· E in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.· Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed e in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e aimateriali. · Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.· Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri ditipo diverso. · Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed e in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessita distudio e socializzazione. · Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando ecooperando con i compagni. · Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi deldisegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

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SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo; Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio; Individuare le potenzialità , i limiti e i rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.

Vedere e osservare · Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propriaabitazione. · Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.· Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti.· Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.· Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica.· Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.Prevedere e immaginare · Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico.· Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe.· Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti.· Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materialinecessari. · Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie einformazioni. Intervenire e trasformare · Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositivi comuni.· Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli alimenti.· Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico.· Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni.· Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità.

Proprietà e caratteristiche dei materiai l più comuni Modalità di manipolazione dei materiali più comuni Oggetti e utensili di uso comune, loro funzioni e trasformazione nel tempo Risparmio energetico, riutilizzo e riciclaggio dei materiali Procedure di utilizzo sicuro di utensili e i più comuni segnali di sicurezza Terminologia specifica Caratteristiche e potenzialità tecnologiche degli strumenti d’uso più comuni Modalità d’uso in sicurezza degli strumenti più comuni

METODOLOGIA

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METODOLOGIA GENERALE Laboratorio, progettazione, simulazione, realizzazione di prodotti. Ideazione, realizzazione e ricostruzione di progetti Comprensione di situazioni complesse(bisogno, problema, risorsa, processo, prodotto, impatto, controllo). Uso di tecnologie dell’informazione.

STRATEGIE DIDATTICHE Cura dell’ambiente di apprendimento Approccio esperienziale e coinvolgimento diretto: incoraggiamento a porre domande, progettare. Valorizzazione del pensiero spontaneo Costante riferimento alla realtà. Integrazione di dimensione cognitiva, operativa, metodologica e sociale. Riflessione critica rispetto a effetti socio-culturali e rispetto dei vincoli e delle limitazioni di vario genere. Attenzione alle modifiche migliorative

STRUMENTI DIDATTICI Dispositivi, macchine e sistemi di dimensione e complessità differente( cavatappi, frullatore, ciclomotore, centrale termica, discarica) Strumenti disciplinari Strumenti digitali Siti web interattivi, giochi, programmi di utilità

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE Misurazioni Disegno tecnico Costruzione di oggetti,circuiti elettrici Uso di tecnologie dell’informazione Progetti

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Progettare e realizzare semplici manufatti e strumenti spiegando le fasi del processo;

Utilizzare con dimestichezza le più comuni tecnologie, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio;

Individuare le potenzialità, i limiti e i rischi nell’uso delle tecnologie, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate.

Vedere, osservare e sperimentare · Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.· Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative.· Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi.· Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, chimiche, meccaniche e tecnologiche di varimateriali. · Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.Prevedere, immaginare e progettare · Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico.· Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche· Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessita.· Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano.· Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e selezionare leinformazioni utili Intervenire, trasformare e produrre · Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni.· Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia (ad esempio:preparazione e cottura degli alimenti) · Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici.· Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o casalingo· Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti.· Programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni per controllare il comportamento di un robot.

TECNOLOGIA Proprietà e caratteristiche dei materiali più comuni Modalità di manipolazione dei diversi materiali Funzioni e modalità d’uso degli utensili e strumenti più comuni e loro trasformazione nel tempo Principi di funzionamento di macchine e apparecchi di uso comune Ecotecnologie orientate alla sostenibilità (depurazione, differenziazione, smaltimento, trattamenti speciali, riciclaggio…) Strumenti e tecniche di rappresentazione (anche informatici) Segnali di sicurezza e i simboli di rischio Terminologia specifica

METODOLOGIA

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METODOLOGIA GENERALE Laboratorio, progettazione, simulazione, realizzazione di prodotti Ideazione, realizzazione e ricostruzione di progetti Comprensione di situazioni complesse(bisogno, problema, risorsa, processo, prodotto, impatto, controllo) Uso di tecnologie dell’informazione

STRATEGIE DIDATTICHE Cura dell’ambiente di apprendimento Approccio esperienziale e coinvolgimento diretto Incoraggiamento a porre domande, progettare Valorizzazione del pensiero spontaneo Costante riferimento alla realtà. Integrazione di dimensione cognitiva, operativa, metodologica e sociale. Riflessione critica rispetto a effetti socio-culturali. Rispetto dei vincoli e delle limitazioni di vario genere. Attenzione alle modifiche migliorative.

STRUMENTI DIDATTICI Dispositivi, macchine e sistemi di dimensione e complessità differente( cavatappi, frullatore, ciclomotore, centrale termica, discarica) Strumenti disciplinari Strumenti digitali Siti web interattivi, giochi, programmi di utilità

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE Misurazioni Disegno tecnico Costruzione di oggetti,circuiti elettrici Uso di tecnologie dell’informazione Progetti

SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE DI BASE DI TECNOLOGIA

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le interrelazioni con l’uomo e l’ambiente Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. Fa ipotesi sulle possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune, li distingue e li descrive in base alla funzione, alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione e li utilizza in modo efficace e responsabile rispetto alle proprie necessita di studio e socializzazione. Utilizza comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di

ESEMPI: Progettare e realizzare la costruzione di semplici manufatti necessari ad esperimenti scientifici, ricerche storiche o geografiche, rappresentazioni teatrali, artistiche o musicali , utilizzando semplici tecniche di pianificazione e tecniche di rappresentazione grafica. Analizzare il funzionamento di strumenti di uso comune domestico o scolastico; descriverne il funzionamento; smontare, rimontare, ricostruire. Analizzare e redigere rapporti intorno alle tecnologie per la difesa dell’ambiente e per il risparmio delle risorse idriche ed energetiche, redigere protocolli di istruzioni per l’utilizzo oculato delle risorse, per lo smaltimento dei rifiuti, per la tutela ambientale. Effettuare ricognizioni per valutare i rischi presenti nell’ambiente, redigere semplici istruzioni preventive e ipotizzare misure correttive di tipo organizzativo-comportamentale e strutturale. Confezionare la segnaletica per le emergenze. Utilizzare le nuove tecnologie per scrivere, disegnare, progettare, effettuare calcoli, ricercare ed elaborare informazioni. Redigere protocolli d’uso corretto della posta elettronica e di Internet.

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programmazione anche collaborando e cooperando con i compagni.

SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:

COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA 1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. E in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed e in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di

Riconosce nell’ambiente i principali sistemi tecnologici e ne individua le più rilevanti relazioni con l’uomo e l’ambiente Conosce i principali processi di trasformazione di risorse, di produzione e impiego di energia e il relativo diverso impatto sull’ambiente di alcune di esse. E’ in grado di prevedere le conseguenze di una propria azione di tipo tecnologico. Conosce ed utilizza oggetti e strumenti, descrivendone le funzioni e gli impieghi nei diversi contesti. Sa formulare semplici progetti ed effettuare pianificazioni per la realizzazione di oggetti, eventi, ecc. Ricava informazioni dalla lettura di etichette, schede tecniche, manuali d’uso; sa redigerne di semplici relativi a procedure o a manufatti di propria costruzione, anche con la collaborazione dei compagni. Utilizza autonomamente e con relativa destrezza i

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed e in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed e in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o

Esegue semplici rappresentazioni grafiche di percorsi o di ambienti della scuola e della casa. Utilizza giochi, manufatti e meccanismi d’uso comune, spiegandone le funzioni principali. Conosce i manufatti tecnologici di uso comune a scuola e in casa: elettrodomestici, TV, video, PC e sa indicarne la funzione.

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comunicazione ed e in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

principali elementi del disegno tecnico. Sa descrivere e interpretare in modo critico alcune opportunità , ma anche impatti e limiti delle attuali tecnologie sull’ambiente e sulla vita dell’uomo.

rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

DISCIPLINA GEOGRAFIA Aspetto pedagogico formativo: esplorazione dei rapporti tra le società umane ed il pianeta che le ospita

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE

Lo studente si orienta nello spazio dando espressione a curiosità e ricerca di senso, osserva ed interpreta ambienti , fenomeni e produzioni artistiche.

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani,ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico e un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

TRAGUARDI ALLA FINE

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.

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DEL PRIMO CICLO Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE CLASSE TERZA FINE CLASSE QUINTA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e antropico

Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico

Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche

Orientamento Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali). Linguaggio della geo-graficità Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino. Paesaggio Conoscere il territorio circostante attraverso l'approccio percettivo e

Elementi essenziali di cartografia: simbologia, coordinate cartesiane, rappresentazione dall’alto, riduzione e ingrandimento;

Piante, mappe, carte

Elementi di orientamento Paesaggi naturali e antropici (uso umano del territorio)

Elementi essenziali di geografia utili

Orientamento Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali ecc.). Linguaggio della geo-graficità Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici. Localizzare sulla carta geografica dell'Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo. Localizzare le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani.

Elementi di cartografia: tipi di carte, riduzione in scala, simbologia, coordinate geografiche

Paesaggi fisici, fasce climatiche, suddivisioni politico-amministrative

Elementi di orientamento Paesaggi naturali e antropici (uso umano del territorio)

Elementi essenziali di geografia utili a comprendere fenomeni noti all’esperienza: migrazioni,

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anche in base alle rappresentazioni;

Orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato

l'osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita, della propria regione. Regione e sistema territoriale Comprendere che il territorio e uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.

a comprendere fenomeni noti all’esperienza: luoghi della regione e del Paese e loro usi;

Cenni sul clima, territorio e influssi umani

Paesaggio Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. Regione e sistema territoriale Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.

popolazioni del mondo e loro usi; clima, territorio e influssi umani …

METODOLOGIA METODOLOGIA GENERALE

Approccio interculturale dal vicino al lontano Approccio laboratoriale Esplorazione diretta Approccio per problemi Raffronto della propria realtà (spazio vissuto) con quella globale

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Studio del presente nelle sue articolazioni spaziali, aspetti demografici, socio-culturali, politico-economici Raccordo tra temi interdisciplinari Osservazione della realtà da punti di vista diversi Attenzione all’osservazione e all’orientamento Elaborazione di mappe mentali Indagine sulle cause dei fenomeni naturali Progressione e ricorsività delle attività didattiche

STRUMENTI DIDATTICI

Fonti cartografiche ( carte tematiche e satellitari) Fotografie Tecnologie digitali Testimonianze Territorio Documentari, filmati

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti Raccolta differenziata Attività per la salvaguardia dell’ambiente Esperimenti ed esperienze relative al tema dell’energia e del cambiamento climatico Percorsi di esplorazione dell’ambiente Lettura ed interpretazione di carte e plastici Realizzazione di carte e plastici Orienteering

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

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Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio naturale e Antropico

Individuare trasformazioni nel paesaggio naturale e antropico

Rappresentare il paesaggio e ricostruirne le caratteristiche anche in base alle rappresentazioni;

Orientarsi nello spazio fisico e nello spazio rappresentato

Orientamento Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi. Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.

Linguaggio della geo-graficità Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione,coordinate geografiche e simbologia. Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.

Paesaggio Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.

Regione e sistema territoriale Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti. Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica.

Carte fisiche, politiche, tematiche, cartogrammi, immagini satellitari

Funzione delle carte di diverso tipo e di vari grafici Elementi di base del linguaggio specifico delle rappresentazioni cartografiche: scale, curve di livello, paralleli, meridiani

Nuovi strumenti e metodi di rappresentazione delle spazio geografico (telerilevamento, cartografia computerizzata)

Concetti: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico …

Rapporto tra ambiente, sue risorse e condizioni di vita dell’uomo

Organizzazione della vita e del lavoro in base alle risorse che offre l’ambiente

Influenza e condizionamenti del territorio sulle attività umane: settore primario, secondario, terziario, terziario avanzato

Modelli relativi all’organizzazione del territorio

Elementi e fattori che caratterizzano i paesaggi di ambienti naturali europei ed extraeuropei e descrivono il clima dei diversi continenti.

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Le principali aree economiche del pianeta. La distribuzione della popolazione, flussi migratori, l’emergere di alcune aree rispetto ad altre. Assetti politico-amministrativi delle macro-regioni e degli Stati studiati La diversa distribuzione del reddito nel mondo: situazione economico-sociale, indicatori di povertà e ricchezza, di sviluppo e di benessere. I principali problemi ecologici (sviluppo sostenibile, buco ozono ecc.) Concetti: sviluppo umano, sviluppo sostenibile, processi di globalizzazione.

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio interculturale dal vicino al lontano Approccio laboratoriale Esplorazione diretta Approccio per problemi Raffronto della propria realtà (spazio vissuto) con quella globale

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Studio del presente nelle sue articolazioni spaziali, aspetti demografici, socio-culturali, politico-economici Raccordo tra temi interdisciplinari Osservazione della realtà da punti di vista diversi Attenzione all’osservazione e all’orientamento Elaborazione di mappe mentali Indagine sulle cause dei fenomeni naturali Progressione e ricorsività delle attività didattiche.

STRUMENTI DIDATTICI

Fonti cartografiche ( carte tematiche e satellitari) Fotografie Tecnologie digitali Testimonianze Territorio Documentari, filmati

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti Raccolta differenziata Attività per la salvaguardia dell’ambiente Esperimenti ed esperienze relative al tema dell’energia e del cambiamento climatico Percorsi di esplorazione dell’ambiente Lettura ed interpretazione di carte e plastici Realizzazione di carte e plastici Orienteering

SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

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EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Si orienta nello spazio fisico e rappresentato in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; utilizzando carte a diversa scala, mappe, strumenti e facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Utilizza le rappresentazioni scalari, le coordinate geografiche e i relativi sistemi di misura Distingue nei paesaggi italiani, europei e mondiali, gli elementi fisici, climatici e antropici, gli aspetti economici e storico-culturali; ricerca informazioni e fa confronti anche utilizzando strumenti tecnologici Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e ne valuta gli effetti di azioni dell'uomo.

ESEMPI Leggere mappe e carte relative al proprio ambiente di vita e trarne informazioni da collegare all’esperienza; confrontare le informazioni con esplorazioni, ricognizioni, ricerche sull’ambiente. Confrontare carte fisiche e carte tematiche e rilevare informazioni relative agli insediamenti umani, all’economia, al rapporto paesaggio fisico-intervento antropico. Collocare su carte e mappe, anche mute, luoghi, elementi rilevanti relativi all’economia, al territorio, alla cultura, alla storia. Presentare un Paese o un territorio alla classe, anche con l’ausilio di mezzi grafici e di strumenti multimediali, sotto forma di documentario, pacchetto turistico … Costruire semplici guide relative al proprio territorio. Effettuare percorsi di orienteering utilizzando carte e strumenti di orientamento. Analizzare un particolare evento (inondazione, terremoto, uragano) e, con il supporto dell’insegnante, individuare gli aspetti naturali del fenomeno e le conseguenze rapportate alle scelte antropiche operate nel particolare territorio (es. dissesti idrogeologici; costruzioni non a norma…).

SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e

Si orienta nello spazio e sulle carte utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali, strumenti per l’orientamento. Utilizza con pertinenza il linguaggio geografico nell’uso delle carte e per descrivere oggetti e paesaggi geografici.. Ricava in autonomia informazioni geografiche da fonti diverse, anche multimediali e tecnologiche e ne organizza di proprie (relazioni, rapporti…). Individua e descrive le caratteristiche dei diversi paesaggi geografici a livello locale e mondiale, le trasformazioni operate

L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste,

Utilizza correttamente gli organizzatori topologici per orientarsi nello spazio circostante, anche rispetto alla posizione relativa; sa orientarsi negli spazi della scuola e in quelli prossimi del quartiere utilizzando punti di riferimento. Sa descrivere tragitti brevi (casa-scuola; casa-chiesa …) individuando punti di riferimento; sa rappresentare i tragitti più semplici graficamente. Sa rappresentare con punto di vista

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culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

dall’uomo e gli impatti di alcune di queste sull’ambiente e sulla vita delle comunità .

colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico e un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

dall’alto oggetti e spazi; sa disegnare la pianta dell’aula e ambienti noti della scuola e della casa con rapporti scalari fissi dati (i quadretti del foglio). Sa leggere piante degli spazi vissuti utilizzando punti di riferimento fissi. Descrive le caratteristiche di paesaggi noti, distinguendone gli aspetti naturali e antropici.

DISCIPLINA STORIA Aspetto pedagogico formativo: comprensione ed interpretazione del presente attraverso la conoscenza e l’interpretazione di fatti, eventi e processi del passato

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’ CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

PROFILO STUDENTE Lo studente si orienta nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso, osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

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TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilita per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE CLASSE TERZA FINE CLASSE QUINTA

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del la storia della propria comunità , del Paese, delle civiltà

Individuare trasformazioni intervenute nelle strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, nelle società

Uso delle fonti Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza. Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato. Organizzazione delle informazioni Rappresentare graficamente e verbalmente le attività , i fatti vissuti e narrati. Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Comprende la funzione e l’uso degli strumenti

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione

Linee del tempo

Fatti ed eventi della storia personale, familiare, della comunità di vita

Storia locale; usi e costumi della

Uso delle fonti Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico. Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate. Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze. Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate. Strumenti concettuali Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico

Organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodizzazione

Fatti ed eventi; eventi cesura

Linee del tempo

Storia locale; usi e costumi della tradizione locale

Strutture delle civiltà: sociali, politiche, economiche, tecnologiche, culturali,

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Utilizzare conoscenze e abilita per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.

convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale…). Strumenti concettuali Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità , di storie, racconti, biografie di grandi del passato. Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo. Produzione scritta e orale Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali. Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.

tradizione locale

Fonti storiche e loro reperimento

(avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misura del tempo storico di altre civiltà. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione scritta e orale Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali. Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina. Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.

religiose

Fenomeni, fatti, eventi rilevanti rispetto alle strutture delle civiltà nella preistoria e nella storia antica

Fonti storiche e loro reperimento

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Prospettiva multiculturale ed interculturale Approccio per problemi Ricerca storica Ragionamento critico

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Narrazioni sul passato Indagine sulle cause, le ragioni, le motivazioni degli eventi Attenzione alla realtà locale Uso delle fonti Progressione e ricorsività delle attività didattiche Intrecci interdisciplinari

STRUMENTI DIDATTICI

Testi, carte geostoriche Documenti, testimonianze, interviste Uso dei media Musei, territorio, beni culturali, archivi storici

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Attività laboratori ali in cl asse e fuori della classe Ricerca storica Intervista, lettura di testi storiografici Modalità di organizzazione delle informazioni(mappe, tavole sinottiche, quadri di civiltà)

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SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE

Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del la storia della propria comunità , del Paese, delle civiltà

Individuare trasformazioni intervenute nelle strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, nelle società

Utilizzare conoscenze e abilita per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli

Uso delle fonti Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi. Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti. Organizzazione delle informazioni Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali. Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate. Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale. Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate. Strumenti concettuali Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali. Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati. Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. Produzione scritta e orale Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non, cartacee e digitali Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina.

Elementi costitutivi del processo di ricostruzione storica ( il metodo storico): scelta del problema/tema (problematizzazione e tematizzazione); formulazione della/e ipotesi; ricerca di fonti e documenti; utilizzo di testi storici e storiografici; analisi delle fonti e inferenza; raccolta delle informazioni; verifica delle ipotesi; produzione del testo concetti di: traccia - documento - fonte tipologie di fonti: fonte materiale, fonte scritta, fonte orale, fonte iconografica … Funzione di: musei, archivi, biblioteche, monumenti, centri storici componenti delle società organizzate; strutture delle civiltà Vita materiale (rapporto uomo-ambiente, strumenti e tecnologie); Economia; Organizzazione sociale; Organizzazione politica e istituzionale; Religione; Cultura Concetti correlati a Vita materiale: economia di sussistenza, nicchia ecologica, ecc. Economia: agricoltura, industria, commercio, baratto, moneta ecc. Organizzazione sociale: famiglia, tribù, clan, villaggio, citta … divisione del lavoro, classe sociale, lotta di classe, ecc. Organizzazione politica e istituzionale: monarchia, impero, stato, repubblica, democrazia, imperialismo ecc. – diritto, legge, costituzione, ecc.

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Religione: monoteismo, politeismo, ecc. Cultura: cultura orale e cultura scritta ecc. Linguaggio specifico Processi fondamentali – collocazione spazio-temporale, periodizzazioni, le componenti dell’ organizzazione della società, grandi eventi e macrotrasformazioni- relativi a: Storia italiana (i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento alle forme di potere medievali, alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica); Storia dell’Europa; Storia mondiale (dalla preistoria alla civilizzazione neolitica, alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione); Storia locale (i principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio). Concetti storiografici: evento, permanenza, contesto, processo, fatto storico, problema storiografico, rivoluzione, eventi/personaggi cesura Concetti interpretativi: classe sociale, nicchia ecologica, lunga durata …. Concetti storici: umanesimo, borghesia, neocolonialismo, globalizzazione …

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Prospettiva multiculturale ed interculturale Approccio per problemi Ricerca storica Ragionamento critico

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Narrazioni sul passato Indagine sulle cause, le ragioni, le motivazioni degli eventi Attenzione alla realtà locale Uso delle fonti Progressione e ricorsività delle attività

STRUMENTI DIDATTICI

Testi, carte geostoriche Documenti, testimonianze, interviste Uso dei media Musei, territorio, beni culturali, archivi storici

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Attività laboratoriali in classe e fuori della classe Ricerca storica Intervista, lettura di testi storiografici Modalità di organizzazione delle informazioni(mappe, tavole sinottiche, quadri di civiltà).

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didattiche Intrecci interdisciplinari

SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Colloca gli eventi storici all’interno degli organizzatori spazio-temporali. Sa utilizzare le fonti (reperirle, leggerle e confrontarle).

Organizza le conoscenze acquisite in quadri di civiltà, strutturati in base ai bisogni dell’uomo.

Individua relazioni causali e temporali nei fatti storici.

Confronta gli eventi storici del passato con quelli attuali, individuandone elementi di continuità/ discontinuità/similitudine/somiglianza o di diversità.

Collega fatti d’attualità ad eventi del passato e viceversa, esprimendo Valutazioni.

ESEMPI Organizzare linee del tempo parallele collocando alcuni eventi/cesura delle principali civiltà della storia. Organizzare mappe concettuali relative ad alcune strutture di civiltà della storia e alla loro evoluzione. Reperire notizie e documenti da fonti diverse: libri, visite, ricerche su internet: confrontare, valutare, selezionare informazioni e documenti. Confrontare le diverse civiltà a seconda delle differenze/analogie nelle loro strutture; collocare in linee del tempo diacroniche e sincroniche la loro evoluzione e le loro principali trasformazioni. Ricostruire attraverso plastici, ipertesti, elaborazioni grafiche e/o multimediali scenari relativi alle civiltà studiate;analizzarli attraverso lo studio di caso e il gioco dei ruoli. Operare confronti tra alcuni elementi strutturali delle civiltà passate e la contemporaneità: strutture politiche, forme di organizzazione sociale e familiare, religiosità, cultura, scienza e tecnologia, economia (es. l’evoluzione delle forme di stato e di governo; le strutture e i ruoli sociali e familiari; religiosità e culti dei morti; filosofia e scienza; dall’economia di sopravvivenza, alle economie antiche, alla borghesia medievale, alla nascita del capitalismo industriale … );individuare la presenza di elementi strutturali passati in società contemporanee. Reperire nell’ambiente di vita reperti e vestigia della storia, dell’arte, della cultura del passato: farne oggetto di analisi, rapporti, relazioni, presentazioni. Ricostruire manufatti scientifici e tecnologici del passato. Analizzare i principali eventi del Novecento reperendo documenti, testimonianze da fonti diverse: confrontare, valutare, selezionare le informazioni. Trarre ipotesi, valutazioni, conclusioni anche analizzando i nessi premessa-conseguenza tra gli eventi; collegare la microstoria alla macrostoria, con particolare riguardo alla storia familiare e della propria comunità. Reperire informazioni e documenti della storia del Novecento e ricostruire episodi anche attraverso la metodologia “dalle storie alla storia”, che interessino la storia della propria comunità nei periodi considerati; ricostruire episodi rilevanti della storia del Novecento facendone oggetto di rapporti, mostre, presentazioni, pubblicazioni, eventi pubblici anche con l’ausilio della multimedialità e di diversi linguaggi: arti visive, poesia, musica, danza… Considerare alcune tra le principali scoperte scientifiche e tecnologiche del Novecento e analizzarne le principali conseguenze.

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Analizzare gli squilibri di sviluppo presenti nel pianeta e farne oggetto di studio dal punto di vista ambientale, economico, socio-politico. Acquisire , condividere, produrre semplici informazioni di carattere demografico, storico, economico, sociale, culturale da testi o da Internet.

SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA SOCIALE E CIVICA

1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilita per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

Utilizza correttamente le linee del tempo diacroniche e sincroniche rispetto alle civiltà, ai fatti ed eventi studiati. Rispetto alle civiltà studiate, ne conosce gli aspetti rilevanti, confronta quadri di civiltà anche rispetto al presente e al recente passato della storia della propria comunità. Individua le trasformazioni intervenute nel tempo e nello spazio, anche utilizzando le fonti storiografiche che può rintracciare attraverso personali ricerche nelle biblioteche e nel web. Colloca e contestualizza nel tempo e nello spazio storico le principali vestigia del passato presenti nel proprio territorio; individua le continuità tra passato e presente nelle civiltà contemporanee.

L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Utilizza correttamente gli organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, rispetto alla propria esperienza concreta. Sa leggere l’orologio. Conosce e colloca correttamente nel tempo gli avvenimenti della propria storia personale e familiare. Sa rintracciare reperti e fonti documentali e testimoniali della storia. Individua le trasformazioni intervenute nelle principali strutture (sociali, politiche, tecnologiche, cultuali, economiche) rispetto alla storia locale nell’arco dell’ultimo secolo, utilizzando reperti e fonti diverse e mette a confronto le strutture odierne con quelle del passato. Conosce fenomeni essenziali della storia della Terra e dell’evoluzione dell’uomo e strutture organizzative umane nella preistoria e nelle prime civiltà antiche..

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Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

DISCIPLINA ARTE E IMMAGINE Aspetto pedagogico formativo: personale sensibilità artistica e consapevole attenzione verso il patrimonio artistico

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZE DIGITALI IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

PROFILO STUDENTE Impegnarsi in campi espressivi non verbali

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilita relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). E in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

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SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica)

Esprimersi e comunicare Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita. Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali. Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte.

Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica) e per la produzione di elaborati grafici, plastici, visivi. Principali forme di espressione artistica. Generi e tipologie testuali della letteratura, dell’arte, della cinematografia. Tecniche di rappresentazione grafica, plastica, audiovisiva.

Esprimersi e comunicare Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva. Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) ele regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale. Rielaborare creativamente materiali di uso comune, visivi per produrre nuove immagini. Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline. Osservare e leggere le immagini Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale. Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell’analisi del testo per

Elementi costituitivi l’espressione grafica, pittorica, plastica. Elementi costitutivi l’espressione visiva: fotografia, ripresa cinematografica. Principali forme di espressione artistica. Generi e movimenti artistici nella storia dell’arte. Tipologie del linguaggio cinematografico: pubblicità, documentari, animazione, film e generi (western, fantascienza, thriller …)

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comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore. Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione, spettacolo). Comprendere e apprezzare le opere d’arte Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene. Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio. Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali. Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.

METODOLOGIA

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METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Integrazione della dimensione sensoriale, linguistico – comunicativo , storico-culturale, espressivo-comunicativa Tutela del patrimonio artistico Riflessione critica

STRATEGIE DIDATTICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Valorizzazione delle esperienze soggettive spontanee, anche extrascolastiche Utilizzo di codici e linguaggi espressivi diversi Confronto con i linguaggi moderni e la cultura giovanile

STRUMENTI DIDATTICI

Prodotti grafici, pittorici, plastici e multimediali Opere d’Arte Beni culturali Patrimonio artistico locale Musei Fumetti, film, audiovisivi

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Esperienze sensoriali diverse Realizzazione di prodotti artistici Lettura delle opere d’arte come documenti per comprendere la storia Produzione e sperimentazione di tecniche Esperienze dirette sul territorio e nei musei

SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE( ARTE)

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Utilizza tecniche, codici e elementi del linguaggio iconico per creare, rielaborare e sperimentare immagini e forme. Analizza testi iconici, visivi e letterari individuandone stili e generi. Legge, interpreta ed esprime apprezzamenti e valutazioni su fenomeni artistici di vario genere ( visivo, letterario). Esprime valutazioni critiche su messaggi veicolati da codici multimediali, artistici, audiovisivi, ecc. (film, programmi TV, pubblicità, ecc.).

ESEMPI Eseguire manufatti con tecniche diverse a tema in occasione di eventi, mostre, ecc. Analizzare opere d’arte di genere e periodo diverso, individuandone, con il supporto dell’insegnante, le caratteristiche, il periodo storico, il genere, gli aspetti stilistici. Effettuare una ricognizione e mappatura dei principali beni culturali e artistici del proprio territorio e confezionare schedari, semplici guide e itinerari. Confezionare prodotti (mostre, ricostruzioni storiche, eventi diversi) utilizzando la musica, le arti visive, testi poetici o narrativi (es. rappresentare un periodo della storia attraverso foto, filmati, commentate dalla narrazione storica, da letture di prose o poesie significative, da musiche pertinenti). Rappresentare drammatizzazioni utilizzando linguaggi diversi. Realizzare mostre e spettacoli interculturali, a partire dall’esperienza di vita nella classe e nella scuola.

SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA:CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE( ARTE)

1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE

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Integra con altri saperi le proprie esperienze artistiche , servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Distingue, in un testo iconico-visivo, gli elementi fondamentali del linguaggio visuale, individuandone il significato con l’aiuto dell’insegnante. Individua i beni culturali, ambientali, di arte applicata presenti nel territorio, operando, con l’aiuto dell’insegnante, una prima classificazione. Esprime semplici giudizi estetici su brani musicali, opere d’arte, opere cinematografiche. Produce manufatti grafici, plastici, pittorici utilizzando tecniche, materiali, strumenti diversi e rispettando alcune semplici regole esecutive (proporzioni, uso dello spazio nel foglio, uso del colore,applicazione elementare della prospettiva…). Utilizza le tecnologie per produrre oggetti artistici, integrando le diverse modalità espressive e i diversi linguaggi, con il supporto dell’insegnante e del gruppo di lavoro

Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). E’ in grado di osservare,esplorare,descrivere e leggere immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

Osserva opere d’arte figurativa ed esprime apprezzamenti pertinenti; segue film adatti alla sua età riferendone gli elementi principali ed esprimendo apprezzamenti personali. Produce oggetti attraverso tecniche espressive diverse (plastica,pittorica, multimediale, musicale), se guidato, mantenendo l’attinenza con il tema proposto.

DISCIPLINA EDUCAZIONE FISICA Aspetto pedagogico formativo: consapevolezza della propria identità corporea nel rapporto con l’ambiente, gli altri, gli oggetti

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

PROFILO STUDENTE Cura di sé come presupposto di un sano e corretto stile di vita TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno acquisisce consapevolezza di se attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per se e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

TRAGUARDI ALLA FINE

L’alunno e consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilita motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

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DEL PRIMO CICLO Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per se e per gli altri. E’ capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

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Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse

Partecipare alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole; assumere responsabilità delle proprie azioni e per il bene comune

Utilizzare gli aspetti comunicativo -relazionali del messaggio corporeo

Utilizzare nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc). Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a se, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive.Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco , organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico. dei perdenti, accettando le diversità e manifestando senso di responsabilità.

Elementi di igiene del corpo e nozioni essenziali di anatomia e fisiologia

Regole fondamentali di alcune discipline sportive

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali. Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva. Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole) Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport. Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Padroneggiare le capacita coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. Sa realizzare strategie di gioco, mette in atto comportamenti collaborativi e partecipa in forma propositiva alle scelte della squadra. Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice. Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell’età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni. Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a

Elementi di igiene del corpo e nozioni essenziali di anatomia e fisiologia

Regole fondamentali di alcune discipline sportive

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conclusione del lavoro. Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza. Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici. Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, o di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool).

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE Approccio esperienziale( esperienze motorio-sportive) Integrazione della dimensione corporea, cognitiva, sociale, culturale, affettiva Riflessione critica

STRATEGIE DIDATTICHE Cura dell’ambiente di apprendimento Protagonismo Progressiva consapevolizzazione Incentivi all’autostima Inclusione/integrazione Contesti motivanti Vissuti positivi Gestione e controllo delle emozioni

STRUMENTI DIDATTICI Corpo libero Piccoli e grandi attrezzi Materiali non convenzionali Spazi aperti Palestra

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE Esercizi di schemi motori di base(saltare/correre, etc.) Prestazioni sportive Giochi competitivi Cooperazione e lavoro di squadra Rispetto delle regole concordate Assunzione di stili di vita corretti e salutari

SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Coordina azioni e schemi motori e utilizza strumenti ginnici Partecipa a giochi rispettando le regole e gestendo ruoli ed eventuali conflitti. Utilizza il movimento come espressione di stati d’animo diversi. Assume comportamenti corretti dal punto di vista igienico – sanitario e della

ESEMPI Partecipare a eventi ludici e sportivi rispettando le regole e tenendo comportamenti improntati a fair-play, lealtà e correttezza. Rappresentare drammatizzazioni attraverso il movimento, la danza, l’uso espressivo del corpo. Effettuare giochi di comunicazione non verbale.

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sicurezza di sè e degli altri. Costruire decaloghi, schede, vademecum relativi ai corretti stili di vita per la conservazione della propria salute e dell’ambiente.

SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE L’alunno e consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilita motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “ star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per se e per gli altri. E capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

Coordina azioni, schemi motori, gesti tecnici, con buon autocontrollo e sufficiente destrezza. Utilizza in maniera appropriata attrezzi ginnici e spazi di gioco. Partecipa a giochi di movimento, giochi tradizionali, giochi sportivi di squadra, rispettando autonomamente le regole, i compagni, le strutture. Conosce le regole essenziali di alcune discipline sportive. Gestisce i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità senza reazioni fisiche, ne aggressive, ne verbali. Utilizza il movimento anche per rappresentare e comunicare stati d’animo, nelle rappresentazioni teatrali, nell’accompagnamento di brani musicali, per la danza, utilizzando suggerimenti dell’insegnante. Assume comportamenti rispettosi dell’igiene, della salute e della sicurezza, proprie ed altrui.

L’alunno acquisisce consapevolezza di se attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per se e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

Coordina tra loro alcuni schemi motori di base con discreto autocontrollo. Utilizza correttamente gli attrezzi ginnici e gli spazi di gioco secondo le consegne dell’insegnante. Partecipa a giochi di movimento tradizionali e di squadra, seguendo le regole e le istruzioni impartite dall’insegnante o dai compagni più grandi; accetta i ruoli affidatigli nei giochi, segue le osservazioni degli adulti e i limiti da essi impartiti nei momenti di conflittualità. Utilizza il corpo e il movimento per esprimere vissuti e stati d’animo e nelle drammatizzazioni. Conosce le misure dell’igiene personale che segue in autonomia; segue le istruzioni per la sicurezza propria e altrui impartite dagli adulti.

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DISCIPLINA MUSICA Aspetto pedagogico formativo: sviluppo della musicalità-integrazione di componenti percettivo-motorie, cognitivo-affettivo-sociali della personalità e costruzione di senso musicale

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE COMPETENZA DIGITALE IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE SENSO DI INIZIATIVA E DI IMPRENDITORIALITA’

PROFILO STUDENTE Impegnarsi in campi espressivi non verbali in relazione alle proprie potenzialità ed al proprio talento TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

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SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

COMPETENZE SPECIFICHE

ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE

Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica)

Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacita di invenzione e improvvisazione sonoro-musicale. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione. Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi. Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza. Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer).

Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un’opera musicale

Principali forme di espressione musicale

Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale. Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali. Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura. Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto. Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali.

Elementi costitutivi il linguaggio musicale

Principali forme di espressione artistica musicale, generi e tipologie Storia della musica

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Produzione (azione diretta: esplorativa, compositiva, esecutiva) Fruizione consapevole(costruzione ed elaborazione di significati personali, sociali e culturali) Riflessione critica

STRATEGIE DIDATTICHE Cura dell’ambiente di apprendimento Tempi lunghi e distesi Attenzione alla dimensione pratica Valorizzazione della creatività Diverse tecniche di composizione Improvvisazione Gusto per l’ascolto e l’interpretazione Attenzione alla dimensione d’insieme(vocale/strumentale) Formalizzazione simbolica delle emozioni e interazione con le altre arti e scambi con i vari ambiti del sapere.

STRUMENTI DIDATTICI

Eventi sonori-voce Oggetti sonori Strumenti musicali Brani ed opere vocali e strumentali Partiture Media Codici e sistemi di codifica

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Pratiche compartecipate in pubblico(attività corale e musica di insieme). Fruizione consapevole ( fatti, eventi, opere). Notazione analogica e codificata. Ascolto condiviso.

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SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Lo studente utilizza voce, strumenti e nuove tecnologie per produrre anche in modo creativo messaggi musicali. Distingue e classifica gli elementi base del linguaggio musicale anche rispetto al contesto storico e culturale.

ESEMPI Realizzare semplici esecuzioni musicali con strumenti non convenzionali e con strumenti musicali o esecuzioni corali a commento di eventi prodotti a scuola (feste, mostre, ricorrenze, presentazioni…). Ascoltare brani musicali del repertorio classico e moderno, individuandone, con il supporto dell’insegnante, le caratteristiche e gli aspetti strutturali e stilistici; confrontare generi musicali diversi. Eseguire manufatti con tecniche diverse a tema in occasione di eventi, mostre, ecc. Analizzare opere musicali di genere e periodo diverso, individuandone, con il supporto dell’insegnante, le caratteristiche, il periodo storico, il genere, gli aspetti stilistici. Confezionare prodotti (mostre, ricostruzioni storiche, eventi diversi) utilizzando la musica, le arti visive, testi poetici o narrativi (es. rappresentare un periodo della storia attraverso foto, filmati, commentate dalla narrazione storica, da letture di prose o poesie significative, da musiche pertinenti). Rappresentare drammatizzazioni utilizzando linguaggi diversi.

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SEZIONE C: Livelli di padronanza COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

1 AVANZATO 2 INTERMEDIO 3 BASE 4 INIZIALE L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. E in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

Esegue collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici curando intonazione, espressività, interpretazione. Distingue gli elementi basilari del linguaggio musicale anche all’interno di brani musicali. Sa scrivere le note e leggere le note; sa utilizzare semplici spartiti per l’esecuzione vocale e strumentale. Esprime semplici giudizi estetici su brani musicali.

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Nell’ascolto di brani musicali, esprime apprezzamenti non solo rispetto alle sollecitazioni emotive, ma anche sotto l’aspetto estetico, ad esempio confrontando generi diversi. Riproduce eventi sonori e semplici brani musicali, anche in gruppo, con strumenti non convenzionali e convenzionali; canta in coro mantenendo una soddisfacente sintonia con gli altri. Conosce la notazione musicale e la sa rappresentare con la voce e con i più semplici strumenti convenzionali.

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DISCIPLINA RELIGIONE Aspetto pedagogico formativo: formazione della persona, promozione della convivenza civile

COMPETENZE - CHIAVE EUROPEE

Consapevolezza ed espressione culturale Competenze sociali e civiche Imparare ad imparare Senso di iniziativa ed imprenditorialità

PROFILO STUDENTE L’alunno utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali delle società. L’alunno ha cura di sé, assimila il senso della convivenza civile, ha attenzione per le occasioni rituali della comunità che frequenta e per azioni di solidarietà, si assume le proprie responsabilità, chiede e fornisce aiuto, si impegna ed è disposto ad analizzarsi. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie opinioni e sensibilità.

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE Ricerca identitaria Vita di relazione Cultura del dialogo e rispetto della diversità attraverso comportamenti di reciproca comprensione delle diversità culturali e religiose

Ascoltare con comprensione ed empatia Fare domande e porre problemi Avere consapevolezza della propria identità culturale e religiosa Conoscere il linguaggio religioso

Dio e l’uomo La Bibbia e le altre fonti Il linguaggio religioso I valori etici e religiosi

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE Approccio laboratoriale Approfondimento critico delle questioni di fondo poste dalla vita Confronto interculturale ed interreligioso Rapporto tra conoscenza, esperienza, valori

STRATEGIE METODOLOGICHE Cura dell’ambiente di apprendimento Simbolizzazione e comunicazione di realtà anche inconoscibili Approfondimento critico Elaborazione di attività interdisciplinari

STRUMENTI DIDATTICI Bibbie ed altri testi sacri Iconografia e opere d’arte Linguaggio e simboli religiosi Gesti e segni liturgici Luoghi sacri

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE Conoscenza e valorizzazione dei luoghi sacri e delle espressioni culturali ed artistiche delle diverse tradizioni religiose. Dibattito, dialogo, conversazione. Esperienze di solidarietà e di volontariato.

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dichiarati ed agiti Attenzione e promozione del dialogo interreligioso Narrazioni , film e documentari Metodi interpretativi

SEZIONE A TRAGUARDI FORMATIVI FINE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA’ CONOSCENZE

Ricerca identitaria Elaborare ed esprimere il proprio progetto di vita attraverso la crescita globale della persona e la capacità di interrogarsi, Vita di relazione, Riflessione critica sui grandi interrogativi posti dalla condizione umana: complessità del reale, bene e male, scelte di valore, origine e fine della vita Cultura del dialogo e rispetto della diversità attraverso comportamenti di reciproca comprensione delle diversità culturali e religiose

Ascoltare con comprensione ed empatia Fare domande e porre problemi Pensare in modo interdipendente Avere consapevolezza della propria identità culturale e religiosa Conoscere il linguaggio religioso Sviluppare comportamenti di reciproca comprensione in contesti di pluralismo culturale e religioso Rispettare la libertà di coscienza

Dio e l’uomo La Bibbia e le altre fonti Il linguaggio religioso I valori etici e religiosi

METODOLOGIA

METODOLOGIA GENERALE

Approccio laboratoriale Approfondimento critico delle questioni di fondo poste dalla vita Confronto interculturale ed interreligioso Rapporto tra conoscenza, esperienza, valori dichiarati ed agiti

STRATEGIE METODOLOGICHE

Cura dell’ambiente di apprendimento Simbolizzazione e comunicazione di realtà anche inconoscibili Approfondimento critico Elaborazione di attività interdisciplinari Attenzione e promozione del dialogo

STRUMENTI DIDATTICI

Bibbie ed altri testi sacri Iconografia e opere d’arte Linguaggio e simboli religiosi Gesti e segni liturgici Luoghi sacri

ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

Conoscenza e valorizzazione dei luoghi sacri e delle espressioni culturali ed artistiche delle diverse tradizioni religiose Dibattito, dialogo, conversazione Brainstorming sulle ipotesi esplicative di interrogativi

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interreligioso Narrazioni , film e documentari Lettura con ascolto Metodi interpretativi

Produzione di gruppo Scambio di ruoli Socializzazione Esperienze di solidarietà e di volontariato

SEZIONE B: Evidenze e compiti significativi COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Consapevolezza ed espressione culturale

Competenze sociali e civiche Imparare ad imparare Senso di iniziativa ed imprenditorialità

EVIDENZE COMPITI SIGNIFICATIVI L’alunno utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali delle società. Ha cura di sé, assimila il senso della convivenza civile, ha attenzione per le occasioni rituali della comunità che frequenta e per azioni di solidarietà, si assume le proprie responsabilità, chiede e fornisce aiuto, si impegna ed è disposto ad interrogarsi e ad analizzarsi.

Conoscenza e valorizzazione dei luoghi sacri e delle espressioni culturali ed artistiche delle diverse tradizioni religiose. Dibattito, dialogo, conversazione. Ascolto di narrazioni. Scambi comunicativi in contesti diversi. Approccio recettivo a situazioni comunicative (visione di film, documentari, telegiornali, talk show). Lettura di brani con ascolto di narrazioni realizzate da persone significative. Selezione di interrogativi e brainstorming sulle ipotesi di soluzione ed esplicazione. Esperienze di solidarietà e di volontariato.

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SEZIONE C: Livelli di padronanza

1 AVANZATO OTTIMO

2 INTERMEDIO DISTINTO

3 BASE BUONO

4 INIZIALE SUFFICIENTE

• Piena acquisizione dei contenutirielaborati in forma personale

• Decodificazione appropriata di quantoil linguaggio religioso veicola, così dapoterne esprimere con pertinenza icontenuti, accosta mento alle fonti e aidocumenti con un uso consapevole.

• Uso trasversale delle competenzeacquisite e delle capacità di effettuarecollegamenti interdisciplinari

• Uso autonomo e personale, nei diversicontesti didattici, delle conoscenze ecompetenze acquisite

• Partecipazione attiva: è disponibile adintervenire nel lavoro e nel dialogo,fornendo contributi personali edimostrando pertinenza econsapevolezza.

• Piena acquisizione deicontenuti

• Decodificazione appropriatadi quanto il linguaggioreligioso veicola,accostamento alle fonti e aidocumenti con un usoconsapevole.

• Uso trasversale dellecompetenze acquisite

• Uso autonomo, nei diversicontesti didattici, delleconoscenze e com-petenzeacquisite

• Disponibilità ad intervenire suinvito dell’insegnante nellavoro e nel dialogo fornendoun contributo personale.

• Acquisizione dei contenuti informa corretta

• Acquisizione del linguaggiospecifico

• Acquisizione dellecompetenze richieste

• Uso autonomo, in contestididattici simili, delleconoscenze e competenzeacquisite

• Disponibilità ad intervenire suinvito dell’insegnante nel lavoroe nel dialogo.

• Dimostrazione di interessenei confronti della disciplinanelle tematiche affrontate.

• Acquisizione sostanziale dei contenuti

• Acquisizione delle competenzeindispensabili al raggiungimento deilivelli minimi richiesti

• Uso strumentale delle conoscenze ecompetenze acquisite

• Disponibilità ad intervenire su richiestaesplicita dell’insegnante nel lavoro e neldialogo.

Page 179: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

• Interesse: dimostra volontà diapprofondimento nei confronti delladisciplina nelle tematiche affrontate.

• Dimostrazione della volontà diapprofondimento nei confrontidella disciplina nelletematiche affrontate.

Page 180: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

A.S. 2016/2017 La valutazione delle competenze

AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE Scheda Alunno

Alunno______________________________________ Classe__________Data_______

CHE COSA ABBIAMO FATTO COSA MI E’ PIACIUTO IN COSA HO TROVATO DIFFICOLTA’ DIAMO UN VOTO ALL’ESPERIENZA

Page 181: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

A.S. 2016/2017La valutazione delle competenze

AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE Scheda Docente

Classe_________________ Data______________

ALUNNO CHE COSA ABBIAMO

FATTO COSA MI E’ PIACIUTO IN COSA HO TROVATO

DIFFICOLTA’ DIAMO UN VOTO ALL’ESPERIENZA

Page 182: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

A.S. 2016/2017 La valutazione delle competenze

COMPITI DI REALTA’ Compito______________________________________________________________________ Classe_________

ALUNNO

AUTONOMIA E’ capace di reperire da solo strumenti o ma-teriali necessari e di usarli in modo efficace.

LIVELLO (A-B-C-D)*

RELAZIONE Interagisce con i compagni, sa esprimere e in-fondere fiducia, sa creare un cli-ma positivo.

LIVELLO (A-B-C-D)*

PARTECIPAZIONE Collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo.

LIVELLO (A-B-C-D)*

RESPONSABILITA’ Rispetta i tempi assegnati e le fasi previste dal la-voro, porta a termine la consegna ricevuta.

LIVELLO (A-B-C-D)*

FLESSIBILITA’ Reagisce a situa-zioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni fun-zionali, con utilizzo originale di mate-riali.

LIVELLO (A-B-C-D)*

CONSAPEVOLEZZA E’ consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

LIVELLO (A-B-C-D)*

* Indicatori esplicativi (Modello Ministeriale di Certificazione delle Competenze)A – AvanzatoL’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le cono-scenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Page 183: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

A.S. 2016/2017 La valutazione delle competenze

Osservazioni sistematiche Classe_________

ALUNNO

AUTONOMIA E’ capace di reperire da solo strumenti o ma-teriali necessari e di usarli in modo efficace.

LIVELLO (A-B-C-D)*

RELAZIONE Interagisce con i compagni, sa esprimere e in-fondere fiducia, sa creare un cli-ma positivo.

LIVELLO (A-B-C-D)*

PARTECIPAZIONE Collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo.

LIVELLO (A-B-C-D)*

RESPONSABILITA’ Rispetta i tempi assegnati e le fasi previste dal la-voro, porta a termine la consegna ricevuta.

LIVELLO (A-B-C-D)*

FLESSIBILITA’ Reagisce a situa-zioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni fun-zionali, con utilizzo originale di mate-riali.

LIVELLO (A-B-C-D)*

CONSAPEVOLEZZA E’ consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

LIVELLO (A-B-C-D)*

* Indicatori esplicativi (Modello Ministeriale di Certificazione delle Competenze)A – AvanzatoL’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le cono-scenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Page 184: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

DOCUMENTAZIONE

BES

Page 185: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Griglia osservativa per il monitoraggio del processo di acquisizione

della strumentalità della scrittura, della lettura e del calcolo nella

Scuola Primaria

OSSERVAZIONE SISTEMATICA

Griglia osservativa per il monitoraggio del processo di acquisizione della

strumentalità della scrittura, della lettura e del calcolo nella Scuola Primaria

Istituzione scolastica ……………………………………………………………….………….

Alunno/a…………………………………………. Classe …… Sez. …… Docente compilatore ……………….…….…..

Espressione orale Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Comprende la struttura narrativa di un racconto ascoltato

2. Interviene nelle conversazioni collettive rispettando tempi e modalità di

intervento

3. Partecipa agli scambi comunicativi con apporti personali coerenti

4. Organizza una sequenza di immagini secondo un ordine logico e ne

ricostruisce verbalmente il contenuto

5. Collega gli eventi con i connettivi temporali (prima, dopo, infine)

. Utilizza un lessico adeguato

7. Denomina correttamente e con adeguata velocità oggetti conosciuti, colori

disposti da sn a dx

8. Manifesta difficoltà nella pronuncia di alcuni suoni (p/b; t/d …..)

9. Sostituisce alcuni suoni con altri (r/l)

10. Semplifica alcuni gruppi consonantici (STRA/TA – pronuncia TADA;

Barca – pronuncia BACCA)

11. Costruisce frasi con semplici subordinate introdotte da connettivi (perché,

quando, quindi, perciò …)

12. Mostra difficoltà di accesso al lessico specifico

Competenza metafonologica Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Nella scrittura spontanea ha raggiunto la fase …. (preconvenzionale;

sillabica; sillabica/alfabetica, alfabetica)

2. Individua la sillaba: iniziale intermedia finale

3. Articola i fonemi in modo adeguato

4. Mostra difficoltà a memorizzare filastrocche, poesie, giorni, settimane,

mesi e lettura dell’orologio

Page 186: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Scrittura come esecuzione grafica Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Mostra difficoltà nel copiare dalla lavagna

2. Riproduce figure geometriche

3. Sa allacciarsi bottoni e lacci delle scarpe

4. Disegna in modo adeguato

5. Colora all’interno dei margini

6. Discrimina l’orientamento spaziale dei grafemi

7. Occupa lo spazio del foglio in modo adeguato

8. Scrive nel rispetto della direzionalità della scrittura

9. Rispetta lo spazio tra le lettere e le parole

10. Rispetta il rigo di scrittura

11. Rispetta i margini del foglio

12. Segue il ritmo della classe nella velocità della scrittura sotto dettatura

13. Usa una dimensione adeguata delle lettere

14. Presenta una scrittura con deformazioni o perdita di tratti distintivi delle lettere

che le rendono non identificabili se estrapolate dal contesto della parola

15. Usa in modo incostante l’allografo (alternanza nell’uso del corsivo,

stampato, script)

16. Effettua una adeguata legatura delle lettere corsive

Scrittura sotto dettatura Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Conosce la corrispondenza fonografica (scrive la lettera corrispondente al

suono)

2. Individua il numero di sillabe necessarie per rappresentare una parola

3. Individua il numero di fonemi necessari per rappresentare una parola (tanti

cerchi per quanti sono i suoni della parola)

4. Conosce la struttura delle parole (alternanza CV/VC)

5. Scrive parole bisillabiche piane (alternanza CV-CV)

6. Scrive parole trisillabiche piane (CV-CV-CV)

7. Scrive parole multisillabiche piane

8. Scrive sillabe aperte con gruppi consonantici (esempio STRA-DA; TRE-

NO; …)

9. Scrive sillabe chiuse (CVC; PER; CON: PON …)

10. Scrive parole con digrammi e trigrammi

11. Scrive correttamente parole ambigue, omofone, non omografe

(cuore/cuoco; l’ago-lago; l’una-luna)

12. Individua il valore semantico in ho, hai, hanno

Page 187: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Scrittura come produzione autonoma Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Scrive frasi rispettando l’indipendenza delle parole (separa le parole

all’interno della frase)

2. Confonde i suoni all’inizio o all’interno delle parole (indicare quali suoni

confonde)

3. Inverte la sequenza di alcuni suoni nelle parole

4. Omette sillabe o singoli suoni (indicare quali ……………………………..)

5. Riduce i gruppi consonantici nella stessa sillaba (treno)

6. Riduce i gruppi consonantici tra sillabe (volpe)

7. Individua la presenza delle doppie consonanti nelle parole

8. Individua gli accenti nelle parole

9. Individua l’apostrofo

10. Nella grammatica esplicita: Individua le parole con

funzione di nome

Individua il verbo nella frase

Conosce la struttura

morfologica delle parole

Lettura Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Riconosce uguaglianze di suono tra elementi grafo-percettivi molto diversi

(A/a …)

2. Individua grafemi corrispondenti ai fonemi pronunciati

3. Riconosce sillabe aperte (TA – BA CA – RA, …)

4. Legge parole bisillabe piane

5. Legge parole trisillabiche piane

6. Legge sillabe aperte con gruppo consonantico

7. Legge parole con gruppi consonantici

8. Legge parole con digrammi e trigrammi

9. Ha una decodifica lenta (legge lettera per lettera)

10. Ha una decodifica lenta (legge sillaba per sillaba con ripetizione sub vocalica)

11. Ha una decodifica veloce (lettura lessicale delle parole)

12. Tende a indovinare la parola

13. Tende a leggere la stessa parola in modi diversi nello stesso brano

14. Manifesta esitazioni

15. Perde il segno

Page 188: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

16. Salta le righe nella lettura di un brano

17. Sostituisce parole funtori (dalle/delle)

18. Effettua errori di inversione

19. Effettua errori di scambio di grafemi percettivamente simili (a/e m/n d/b)

20. Effettua errori di decodifica tra vocali aperte e chiuse (o/e)

21. Fa errori derivazionali (cartoleria/carta)

22. Fa errori morfologici (masch./femm.; sing./plur.; cantano/canteranno)

23. Fa errori lessicali (poltrona/divano)

24. Fa errori di accento (difficoltà di accesso al lessico)

25. Preferisce leggere a voce alta

26. Preferisce la lettura silenziosa

Lettura come comprensione Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Riconosce le informazioni e i concetti espliciti

2. Riconosce il referente di un pronome

Calcolo Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Ripete le parole-numero seguendo l’ordine corretto in ordine crescente

2. Ripete le parole-numero seguendo l’ordine corretto in ordine decrescente

3. Ripete la sequenza con ordine corretto iniziando da qualsiasi punto della

serie conosciuta

4. Riconosce i numeri

5. Scrive correttamente i numeri in cifre

6. Attribuisce al numero arabico il nome corrispondente

7. Associa il numero alla rispettiva quantità

8. Comprende la posizione occupata dalle cifre all’interno del numero (unità

e decine)

9. Comprende la posizione occupata dalle cifre all’interno del numero

(centinaia e migliaia)

10. Esegue correttamente il calcolo mentale

11. Usa strategie di composizione e scomposizione per il calcolo a mente

12. Esegue correttamente il calcolo scritto

13. Ha automatizzato i principali fatti numerici (memorizzazione delle

tabelline)

14. Comprende la logica sottostante alle 4 operazioni aritmetiche

Page 189: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

15. Conosce le procedure delle 4 operazioni con riporto e senza

16. Conosce il valore posizionale delle cifre

Comportamento Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Chiede di uscire dalla classe per sottrarsi al compito

2. Porta a conclusione il lavoro scolastico nei tempi standard

3. Manifesta facile affaticamento

4. Porta il materiale scolastico

5. Si assenta frequentemente

6. Sa organizzarsi per la gestione del materiale scolastico

7. Tiene organizzato lo spazio del banco

8. Segue le indicazioni di lavoro dell’insegnante senza chiedere ulteriori

spiegazioni

9. Si disorienta e chiede l’aiuto dell’insegnante o di un compagno prima di

iniziare il suo lavoro

10. Si orienta nella ricerca delle pagine di un libro

11. Si rapporta in modo ansioso con i compiti

12. Gestisce in modo adeguato i compiti a casa

13. È consapevole delle proprie difficoltà

14. Prova disagio per le proprie difficoltà

15. Persevera nel portare a termine il lavoro scolastico

16. Si relaziona con i compagni e gli adulti

Indicazioni per compilare la tabella di sintesi

Per favorire la compilazione della tabella di sintesi si consiglia di utilizzare gli stessi indicatori

cromatici (rosso, giallo, e verde) all’interno della griglia per il monitoraggio nello spazio destinato

ai quattro parametri valutativi (sempre, spesso, qualche volta, mai).

Esempio:

Espressione orale Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Comprende la struttura narrativa di un racconto ascoltato

2. Interviene nelle conversazioni collettive rispettando tempi e modalità di

intervento …...

3. Partecipa agli scambi comunicativi con apporti personali coerenti …...

Page 190: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

4. Organizza una sequenza di immagini secondo un ordine logico e ne

ricostruisce verbalmente il contenuto

5. Collega gli eventi con i connettivi temporali (prima, dopo, infine)

Profilo individuale dell’alunno

Aree di osservazione Carente Parziale e/o disorganica Adeguata

Espressione orale

Competenza metafonologica

Scrittura come esecuzione grafica

Scrittura sotto dettatura

Scrittura come produzione autonoma

Lettura

Lettura come comprensione

Calcolo

Comportamento

Carente

Difficoltà significative nelle diverse aree comportano la necessità di percorsi didattici

individualizzati mirati al loro recupero. Nel caso in cui si manifesti una “resistenza” all’intervento

didattico, si consiglia di comunicare alla famiglia la natura delle difficoltà rileva nonché il

suggerimento di un approfondimento diagnostico. Si sottolinea che una “discrepanza”, una evidente

disarmonia, tra i livelli raggiunti nelle abilità della lettura, della scrittura e del calcolo e le buone

competenze cognitive (che si manifestano, ad esempio, in una corretta comprensione da ascolto,

nella partecipazione propositiva alle conversazioni collettive) può essere considerata un indicatore

di rischio di possibile presenza di DSA.

(linee Guida per la predisposizione di protocolli regionali per l’individuazione precoce dei casi

sospetti di DSA – 17 aprile 2013)

Parziale e/o disorganica

Nel caso in cui il possesso delle abilità risulti esistente ma parziale, è necessaria l’attivazione di un

percorso didattico mirato a piccoli gruppi o a singoli bambini che vadano a potenziare le abilità

carenti (es: laboratorio linguistico fonologico) volto al miglioramento dei processi deficitari. Con il

monitoraggio si potrà verificare in itinere l’efficacia dei percorsi attivati.

(linee Guida per la predisposizione di protocolli regionali per l’individuazione precoce dei casi

sospetti di DSA – 17 aprile 2013)

Adeguata

Le abilità risultano adeguate all’età e al percorso formativo.

Page 191: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Griglia per l’individuazione di aree relative ai Bisogni Educativi

Speciali per la Scuola del Primo Ciclo

OSSERVAZIONE SISTEMATICA

Griglia per l’individuazione di aree relative ai Bisogni Educativi Speciali per la

Scuola del Primo Ciclo

Istituzione scolastica ……………………………………………………………….………….

Alunno/a…………………………………………. Classe …… Sez. …… Docente compilatore ……………….…….…..

Area della relazionalità Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Si relaziona correttamente con i compagni

2. Si relaziona correttamente con le figure adulte

3. Ha difficoltà a comunicare con i compagni; è chiuso, introverso, riservato

4. Tende a opporsi alle regole della scuola

5. Assume atteggiamenti di disturbo durante le lezioni o in altri momenti

della giornata

6. Assume atteggiamenti di sfida

7. Ha difficoltà a gestire il materiale scolastico

8. Ha rispetto dei materiali presenti nell’ambiente scuola

9. Sa controllare le proprie manifestazioni emotive

10. Partecipa alle varie attività

11. Appare stanco, pigro o svogliato per un periodo prolungato

12. Partecipa alle discussioni collettive rispettando le regole

13. Porta a termine i compiti assegnati a scuola

14. Porta a termine i compiti assegnati a casa

Area emotivo-motivazionale Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Non ha fiducia nelle proprie capacità

2. Mostra una eccessiva preoccupazione durante le verifiche e nelle

interrogazioni

3. Mostra maggiore curiosità per le attività laboratoriali (manipolazione,

teatro, …) ed extra-scolastiche

4. Mostra insicurezza

5. Ha risultati scolastici discontinui

Page 192: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Area socio-economico-culturale-linguistica Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. La famiglia sostiene l’impegno e la motivazione dell’alunno nei compiti a

casa

2. Vive in un contesto familiare problematico

3. Il suo percorso è seguito dai servizi sociali e dal Tribunale per i Minori

4. È affidato ad altre figure parentali o vive in una casa-famiglia

Quali?

5. Appartiene ad un ambiente socio-economico svantaggiato

6. Proviene da un altro Paese

Quale?

7. Si esprime prevalentemente in dialetto

8. Si assenta frequentemente da scuola per problemi di salute

Area cognitiva - Area linguistica Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Ha difficoltà nella comprensione di informazioni verbali orali

2. Ha difficoltà nella espressione di informazioni verbali orali

3. Produce frasi sintatticamente corrette

4. Ha una competenza lessicale ridotta

5. Comprende e memorizza

6. Riferisce oralmente su un argomento di studio servendosi di materiale di

supporto (cartine, grafici, tabelle, schemi, mappe, …)

7. Legge lentamente con frequenti pause ed errori

8. Mostra di affaticarsi nella lettura prolungata

9. Preferisce leggere silenziosamente

10. Utilizza strategie e tecniche di studio funzionali (sottolinea, evidenzia,

scrive note, prende appunti, …) alla comprensione del testo

11. Scrive in modo ortograficamente corretto

12. Mostra difficoltà nella fase dell’ideazione di un testo scritto

13. Mostra difficoltà nella produzione scritta

14. Produce testi scritti poco sviluppati (limitati a poche frasi)

15. Produce testi corretti dal punto di vista sintattico

16. Produce testi poco curati dei punto di vista formale (cancellature, assenza

di punteggiatura, scrittura con alterazione della forma delle lettere, …)

Area non verbale Sempre Spesso Qualche

volta Mai

1. Ha difficoltà nell'elaborazione di informazioni visive e spaziali

Si No

Si No

Si No

Si No

Si No

Si No

Page 193: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

2. Ha difficoltà nell'acquisizione delle abilità matematiche

3. Possiede scarsa memoria spaziale

4. Ha difficoltà in aritmetica in opposizione a buoni risultati in lettura e

scrittura

5. Ha difficoltà nell'incolonnamento dei numeri nel calcolo scritto

6. Ha difficoltà nel disegno

7. Ha difficoltà nel copiare dalla lavagna

8. Ha difficoltà a comprendere comandi che implicano relazioni spaziali

9. Ha difficoltà nell’impiegare indicatori topologici (sopra, sotto, …)

10. Ha difficoltà ad allacciarsi le scarpe, bottoni, …

11. Ha difficoltà ad utilizzare oggetti bidimensionali e tridimensionali (puzzle,

costruzioni, …)

12. Ha difficoltà nell’utilizzare strumenti quali righe, squadre, compasso,

forbici

13. Difficoltà a mantenere in memoria informazioni spaziali date in sequenza

14. Mostra difficoltà nell’esecuzione del gesto grafico (aspetto esecutivo della

scrittura)

15. Ha goffaggini con scadenti prestazioni sportive

Punti di forza Osservazioni

1. Attività preferite (teatro, cinema, lettura, bricolage, …)

2. Attività sportive (svolte anche a livello amatoriale)

3. Partecipazione ad attività parrocchiali (scout, …) o di volontariato

4. Interesse per la tecnologia informatica (computer, IPad, …)

5. Interesse per la musica (sia come ascolto sia come studio di strumenti, …)

6. Interesse per la danza, il ballo. …

7. Discipline preferite

8. Figura di riferimento nell’extrascuola (genitore, tutor, …)

9. Presenza di un compagno o di un gruppo di compagni di riferimento

Il Consiglio di Classe

Page 194: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Istituto Comprensivo Statale di Rogliano

Sede Centrale: Via O. D’Epiro 87054 Rogliano (CS) Tel./Fax 0984 983109

E-mail: [email protected] Cod. Mecc. CSIC87400Q

Scheda di rilevazione dei BES

Scuola Secondaria di primo grado

A. S. 2015/2016

Alunno/a…………………………………………….Plesso………………………………

Classe …… Sezione ……

Data rilevazione: ………………………………………

*legenda: 0 (mai); 1(qualche volta); 2 (spesso); 3 (molto spesso); 4 (sempre).

Area funzionale

corporea e

cognitiva

** Specificare

quali

Mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del

proprio corpo.

0 1 2 3 4

*

Difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali

scolastici**:………………………………………………………………………….

…………………………………………………………………………………………….

0 1 2 3 4

Mancanza di autonomia negli spazi scolastici 0 1 2 3 4

Mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola 0 1 2 3 4

Difficoltà di gestione del tempo 0 1 2 3 4

Necessità di tempi lunghi 0 1 2 3 4

Difficoltà nella pianificazione delle azioni 0 1 2 3 4

Difficoltà di attenzione 0 1 2 3 4

Difficoltà di memorizzazione 0 1 2 3 4

Difficoltà di lettura 0 1 2 3 4

Difficoltà di comprensione di informazioni verbali 0 1 2 3 4

Difficoltà di comprensione di informazioni scritte 0 1 2 3 4

Difficoltà di espressione di informazioni verbali 0 1 2 3 4

Page 195: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Difficoltà di espressione di informazioni scritte 0 1 2 3 4

Difficoltà logiche 0 1 2 3 4

Difficoltà nell’ambito dell’aritmetica 0 1 2 3 4

Difficoltà nell’ambito della geometria 0 1 2 3 4

Difficoltà nella partecipazione alle attività relative alla

disciplina **:…………………….……………………………………….…………

0 1 2 3 4

Difficoltà nell’applicare conoscenze 0 1 2 3 4

Problemi comportamentali**.

Disturba durante le spiegazioni.

Dimostra indifferenza ai richiami

Prevarica nelle dinamiche di gruppo

Ha poco rispetto per l’arredo scolastico.

Altro……………………………………….……………………………………………

0 1 2 3 4

problemi emozionali**:

Mostra insicurezza, timidezza, aggressività, tristezza,

ostilità, ansia; altro………………………………………..……….

(Cancellare le voci che non interessano)

0 1 2 3 4

Scarsa autostima 0 1 2 3 4

Scarsa motivazione 0 1 2 3 4

Scarsa curiosità 0 1 2 3 4

Difficoltà nella relazione con i compagni 0 1 2 3 4

Difficoltà nella relazione con gli insegnanti 0 1 2 3 4

Difficoltà nella relazione con gli adulti 0 1 2 3 4

Difficoltà di autoregolazione, autocontrollo 0 1 2 3 4

Fattori del

contesto

familiare ed

Extrascolastico

Famiglia problematica (separazioni, disaccordi coniugali,

difficoltà economiche….)

0 1 2 3 4

Affido ad altre figure parentali (o casa famiglia) SI NO

Ambiente extrascolastico deprivato e/o deviante 0 1 2 3 4

Page 196: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

Soglia d’attenzione per l’individuazione dei BES punteggio minimo 40/116

Punteggio ottenuto……………/116

Scheda di rilevazione dei punti di forza relativamente all’alunno, al gruppo classe e agli insegnanti del

team educativo. (Rilevanti ai fini dell’individuazione delle risorse e della progettazione di interventi di

supporto e facilitazione)

Punti di

forza

discipline preferite:……………………………………………………………………………………..…….…

discipline in cui riesce:……………………………………………………………………………………….…

attività extrascolastiche (teatro, sport, scout, musica, danza, altro….)

………………..…………………………………………………………………………………………………………..

Interesse per la tecnologia( computer, IPad…)

…………………………………………………………………………………………………………………………….

Figura di riferimento nell’extrascuola…………………………………………………………………

Presenza di un compagno o di un gruppo di compagni di riferimento

…………………………………………………………………………………………………………………………….

Il Consiglio di classe

Data…………………………………………..

Page 197: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

1

P.D.P.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Per allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA-Legge 170/2010)

Istituto Comprensivo Rogliano

A.S. 2016 - 2017

Alunno/a: __________________________

Classe: ______________

Coordinatore di classe/Team: _________________________

Referente/i DSA ____________________________________________

________________________________________________________________

Coordinatore GLI________________________________________________

La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell’allievo, entro il primo

trimestre. Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe/Team, firmato dal Dirigente Scolastico,

dai docenti e dalla famiglia (e dall’allievo qualora lo si ritenga opportuno).

Page 198: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

2

Indice

PARTE A ..................................................................................................................... 3

A.1. - Dati anagrafici e informazioni essenziali di presentazione dell’allievo ......... 3

PARTE B ..................................................................................................................... 4

B.1. - Descrizione delle abilità e dei comportamenti .................................................... 4

PARTE C ..................................................................................................................... 6

C.1. - Osservazione di ulteriori aspetti significativi .................................................. 6

C.2. – Patto educativo ................................................................................................ 8

PARTE D ..................................................................................................................... 9

D.1. – Interventi educativi e didattici ....................................................................... 9

D.1.1. – Strategie di personalizzazione/individualizzazione ........................... 9

D.2. – Interventi educativi e didattici ...................................................................... 11

D.2.1. - Strategie di Personalizzazione/Individualizzazione su “Base ICF” .. 11

PARTE E - Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure

dispensative - parametri e criteri per la verifica/valutazione ................................. 14

INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE ................ 16

Fonte: http://dida.orizzontescuola.it/news/modello-regionale-di-piano-didattico-personalizzato-pdp-e-avvio-di-una-fase-di-ricerca

Page 199: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

3

PARTE A

A.1. - Dati anagrafici e informazioni essenziali di presentazione dell’allievo

Cognome e nome allievo/a:

Luogo di nascita:Cosenza_________Data____/ ____/ _______

Lingua madre: _________________________________________________

Eventuale bilinguismo: ___________________________________________

1) INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO

SPECIALE

DA PARTE DI:

SERVIZIO SANITARIO - Diagnosi / Relazione multi professionale:

________________________________

(o diagnosi rilasciata da privati, in attesa di ratifica e certificazione da parte del Servizio Sanitario Nazionale)

Codice ICD10:________________________________________________

Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____

Aggiornamenti diagnostici: _________________________________________

Altre relazioni cliniche: ____________________________________________

Interventi riabilitativi: ____________________________________________

ALTRO SERVIZIO - Documentazione presentata alla scuola________

Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____

(relazione da allegare)

CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DOCENTI - Relazione_________________

Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____

(relazione da allegare)

2) INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALLA FAMIGLIA / ENTI

AFFIDATARI (ad esempio percorso scolastico pregresso, ripetenze …)

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

Page 200: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

4

PARTE B

B.1. - Descrizione delle abilità e dei comportamenti

DIAGNOSI SPECIALISTICA (dati rilevabili, se presenti, nella

diagnosi)

OSSERVAZIONE IN CLASSE (dati rilevati direttamente dagli insegnanti)

LETTURA VELOCITÀ Molto lenta

Lenta

Scorrevole

CORRETTEZZA

Adeguata

Non adeguata (ad esempio

confonde/inverte/sostituisce omette lettere o

sillabe

COMPRENSIONE

Scarsa

Essenziale

Globale

Completa-analitica

SCRITTURA

SOTTO DETTATURA

Corretta

Poco corretta

Scorretta

TIPOLOGIA ERRORI

Fonologici

Non fonologici

Fonetici

PRODUZIONE

AUTONOMA

ADERENZA CONSEGNA

Spesso Talvolta Mai

CORRETTA STRUTTURA

MORFO-SINTATTICA

Spesso Talvolta Mai

CORRETTA STRUTTURA TESTUALE

(narrativo, descrittivo, regolativo …)

Spesso Talvolta Mai

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA

Adeguata Parziale Non adeguata

USO PUNTEGGIATURA

Adeguata Parziale Non adeguata

GRAFIA LEGGIBILE

Sì Poco No

TRATTO

Premuto Leggero Ripassato Incerto

Page 201: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

5

CALCOLO

Difficoltà visuospaziali (es:

quantificazione automatizzata)

spesso

talvolta

mai

Recupero di fatti numerici (es:

tabelline)

raggiunto parziale non raggiunto

Automatizzazione

dell’algoritmo procedurale raggiunto parziale non raggiunto

Errori di processamento

numerico (negli aspetti

cardinali e ordinali e nella

corrispondenza tra numero e

quantità)

spesso

talvolta

mai

Uso degli algoritmi di base

del calcolo (scritto e a mente)

adeguato parziale non adeguato

Capacità di problem solving adeguata parziale non adeguata

Comprensione del testo di un

problema adeguata parziale non adeguata

ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

(Dati rilevabili se presenti nella

diagnosi)

OSSERVAZIONE IN CLASSE

(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)

PROPRIETÀ LINGUISTICA

difficoltà nella strutturazione della frase

difficoltà nel reperimento lessicale

difficoltà nell’esposizione orale

MEMORIA Difficoltà nel memorizzare:

categorizzazioni

formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi, date …)

sequenze e procedure

ATTENZIONE attenzione visuo-spaziale

selettiva

intensiva

AFFATICABILITÀ Sì Poco No

PRASSIE difficoltà di esecuzione

difficoltà di pianificazione

difficoltà di programmazione e progettazione

ALTRO

Page 202: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

6

PARTE C

C.1. - Osservazione di ulteriori aspetti significativi

MOTIVAZIONE

Partecipazione al dialogo educativo Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Consapevolezza delle proprie

difficoltà Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Consapevolezza dei propri punti

di forza Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Autostima Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA

Regolarità frequenza scolastica Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Accettazione e rispetto delle regole Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Rispetto degli impegni Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Accettazione consapevole degli

strumenti compensativi e delle misure

dispensative

Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Autonomia nel lavoro Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

Sottolinea, identifica parole chiave … Efficace Da potenziare

Costruisce schemi, mappe o diagrammi Efficace Da potenziare

Utilizza strumenti informatici (computer, correttore ortografico,

software …)

Efficace Da potenziare

Usa strategie di memorizzazione (immagini, colori, riquadrature

…)

Efficace Da potenziare

Altro:

Page 203: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

7

APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE

Pronuncia difficoltosa

Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base

Difficoltà nella scrittura

Difficoltà acquisizione nuovo lessico

Notevoli differenze tra comprensione del testo scritto e orale

Notevoli differenze tra produzione scritta e orale

Altro:

INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALL’ALUNNO/STUDENTE

Interessi, difficoltà, attività in cui si sente capace, punti di forza, aspettative, richieste …

Page 204: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

8

C.2. – Patto educativo

Si concorda con la famiglia e lo studente:

Nelle attività di studio l’allievo:

è seguito da un Tutor nelle discipline: ______________________________

con cadenza: □ quotidiana □ bisettimanale □ settimanale □ quindicinale

è seguito da familiari

ricorre all’aiuto di compagni

utilizza strumenti compensativi

altro: _____________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Strumenti da utilizzare nel lavoro a casa

strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico,…)

tecnologia di sintesi vocale

appunti scritti al pc

registrazioni digitali

materiali multimediali (video, simulazioni…)

testi semplificati e/o ridotti

fotocopie

schemi e mappe

altro: _____________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Attività scolastiche individualizzate programmate

attività di recupero

attività di consolidamento e/o di potenziamento

attività di laboratorio

attività di classi aperte (per piccoli gruppi)

attività curriculari all’esterno dell’ambiente scolastico

attività di carattere culturale, formativo, socializzante

altro: _____________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Page 205: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

9

PARTE D

D.1. – Interventi educativi e didattici

D.1.1. – Strategie di personalizzazione/individualizzazione

TAB. D1 - MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI, STRATEGIE DIDATTICHE (vedi quadro riassuntivo - Parte E)

DISCIPLINA o

AMBITO

DISCIPLINARE

MISURE

DISPENSATIVE

STRUMENTI

COMPENSATIVI STRATEGIE

DIDATTICHE

INCLUSIVE

OBIETTIVI

DISCIPLINARI

PERSONALIZZATI

se necessari

(conoscenze/competenze)

PARAMETRI

DI VALUTAZIONE

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Page 206: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

10

DISCIPLINA o

AMBITO

DISCIPLINARE

MISURE

DISPENSATIVE

STRUMENTI

COMPENSATIVI STRATEGIE

DIDATTICHE

INCLUSIVE

OBIETTIVI

DISCIPLINARI

PERSONALIZZATI

se necessari

(conoscenze/competenze)

PARAMETRI

DI VALUTAZIONE

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Page 207: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

11

D.2. – Interventi educativi e didattici

D.2.1. - Strategie di Personalizzazione/Individualizzazione su “Base ICF” In base alla programmazione curricolare di classe e alle informazioni sul funzionamento dell’allievo ottenute dalla lettura dei documenti e dalla compilazione del PDP, sin qui, ciascun docente disciplinare

avrà cura di individuare una o due abilità/capacità che riterrà opportuno provare a potenziare, sulla base delle priorità legate ai principi formativi della materia. Dovrà quindi specificare le misure

dispensative, gli strumenti compensativi e le strategie didattico – funzionali volte al miglioramento delle performance nelle attività e nella partecipazione - e indicare le modalità di verifica e i criteri di

valutazione ritenuti idonei (tutti aspetti che possono essere facilitatori/ostacoli per l’allievo nel contesto di apprendimento). Ciascun docente potrà quindi compilare una o più caselle, a seconda del numero

di abilità e/o capacità scelte, sulle quali lavorerà in modo mirato per il loro potenziamento o compensazione. Le misure dispensative andranno pensate in relazione agli elementi “barriera”

all’apprendimento più che agli obiettivi dell’apprendimento.

TAB. D2 - MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI, STRATEGIE DIDATTICHE - “MODELLO ICF” DISCIPLINA

AMBITO

DISCIPLINARE

Descrizione delle

abilità/capacità da

potenziare

(sceglierne una o due, in ordine di priorità)

Codice ICF (attività e

partecipazione): d …

Livello di problema al

Tempo1:

0 - 1 - 2 - 3 -41 (indicare qualificatore)

STRUMENTI

COMPENSATIVI

(vedi quadro

riassuntivo)

MISURE

DISPENSATIVE

(vedi quadro

riassuntivo)

STRATEGIE

DIDATTICHE

INCLUSIVE

OBIETTIVI

DISCIPLINARI

PERSONALIZZATI

(se necessario)2:

da individuare in

relazione ai livelli

essenziali attesi per le

competenze in uscita

MODALITÀ DI

VERIFICA E

CRITERI DI

VALUTAZIONE

ALTRO Descrizione delle

performance raggiunte 3

(Che cosa l’allievo è capace di fare dopo

l’esperienza facilitante

di /potenziamento)

Codice ICF (attività e

partecipazione): d …

Livello di problema al

Tempo 2:

0 -1 - 2 -3 -4

(indicare qualificatore)

nel linguaggio ICF: gestione, introduzione o rimozione di Fattori ambientali contestuali che, nella situazione

descritta, costituiscono una facilitazione o una barriera per l’allievo

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

______________________________________________

_______________________

_______

Livello di problema

al Tempo 2: (qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

1 Segnare il livello di difficoltà nella abilità individuata sia all’inizio sia al termine del percorso di personalizzazione, al fine di registrare l’eventuale miglioramento; i livelli sono articolati secondo i

qualificatori ICF: 0 - nessun problema; 1 problema lieve; 2-problema moderato; 3-problema severo; 4-problema completo 2 Si evidenzia che in caso di diagnosi di Funzionamento Intellettivo Limite può essere necessario calibrare il Percorso Personalizzato sui livelli essenziali attesi per le competenze in uscita, mentre risulta

generalmente meno opportuno in caso di diagnosi di DSA o altro BES 3 L’ultima colonna (in grigio) è da compilare al termine del percorso didattico personalizzato, il cui periodo è definito da ogni consiglio di classe/team in relazione ai singoli casi.

Page 208: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

12

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

____________________________________________

______________________

__________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

____________________________________________

______________________

__________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

---------------------------------

---------------------------------

------------------------------------------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

……………………. ______________________

______________________

________________________________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

Page 209: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

13

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

____________________________________________

______________________

__________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

____________________________________________

______________________

__________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

---------------------------------

---------------------------------

------------------------------------------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

……………………. ______________________

______________________

________________________________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

Page 210: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

14

PARTE E - Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure

dispensative - parametri e criteri per la verifica/valutazione

MISURE DISPENSATIVE4 (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

D1. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

D2. Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento

D3. Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo

D4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

D5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

D6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie

D7. Dispensa dall’utilizzo di tempi standard

D8. Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi

D9. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza

modificare gli obiettivi

D10. Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie

D11. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale

minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling

D12. Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato sintesi

vocale, mappe, schemi, formulari

D13. Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimediali

D14. Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni

D15. Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi

D16. Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o

arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte aperte

D17. Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato

leggibili dalla sintesi vocale

D18. Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi

riadattati e/o mappe durante l’interrogazione

D19. Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)

D20. Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi

D21. Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici

D22. Altro

4 Si ricorda che per molti allievi (es. con DSA o svantaggio), la scelta della dispensa da un obiettivo di apprendimento

deve rappresentare l’ultima opzione.

Page 211: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

15

STRUMENTI COMPENSATIVI

(legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

C1. Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)

C2. Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) e con

tecnologie di sintesi vocale (anche per le lingue straniere)

C3. Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).

C4. Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale

C5. Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della

calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale)

C6. Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche

scritte

C7. Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante

compiti e verifiche scritte

C8. Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto digitalizzato

(presentazioni multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni

C9. Utilizzo di dizionari digitali (cd rom, risorse on line)

C10. Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali)

C11. Altro_______________________________________________________________________

NB: In caso di esame di stato, gli strumenti adottati dovranno essere indicati nella riunione preliminare per l’esame conclusivo

del primo ciclo e nel documento del 15 maggio della scuola secondaria di II grado (DPR 323/1998; DM 5669 del 12/07/2011; artt

6-18 OM. n. 13 del 2013) in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti-VEDI P. 16

PROPOSTE DI ADEGUAMENTI-ARRICCHIMENTI DELLA DIDATTICA “PER LA CLASSE” IN

RELAZIONE AGLI STRUMENTI/STRATEGIE INTRODOTTI PER L’ALLIEVO CON BES 5

Strumenti/strategie di

potenziamento-compensazione

scelti per l’allievo

Proposte di modifiche per la classe

5 Si ricorda che molti strumenti compensativi non costituiscono un ausilio “eccezionale” o alternativo a quelli

utilizzabili nella didattica “ordinaria” per tutta la classe; al contrario, essi possono rappresentare un’ occasione di

arricchimento e differenziazione della didattica a favore di tutti gli studenti (come ad esempio per quanto riguarda

l’uso delle mappe concettuali o di altri organizzatori concettuali e di supporti informatici ). Si consiglia di

esplicitare/documentare i miglioramenti della didattica per tutti in tal senso, attraverso la compilazione della tabella

sopra riportata. Tali azioni contribuiranno all’individuazione/integrazione di processi di miglioramento dell’inclusione

scolastica da esplicitare nel Piano Annuale dell’Inclusione (PAI) e favoriranno il raccordo tra i documenti.

Page 212: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

16

INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE

Valutare per formare (per orientare il processo di insegnamento-apprendimento)

Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il prodotto/risultato

Predisporre verifiche scalari

Programmare e concordare con l’alunno le verifiche

Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) ove necessario

Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali

Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente fisico

(rumori, luci…)

Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni

PROVE SCRITTE

Predisporre verifiche scritte accessibili, brevi, strutturate, scalari

Facilitare la decodifica della consegna e del testo

Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma

Introdurre prove informatizzate

Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

PROVE ORALI

Gestione dei tempi nelle verifiche orali

Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà espositive

IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO (anche per gli esami conclusivi dei cicli)

Disciplina Misure

dispensative

Strumenti

compensativi

Tempi

aggiuntivi

Criteri

valutativi

Altro

Page 213: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

17

Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato, nel presente

PDP, per il successo formativo dell'alunno.

FIRMA DEI DOCENTI

COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA

FIRMA DEI GENITORI

___________________________

___________________________

FIRMA DELL’ALLIEVO

___________________________

__________________, lì ___________

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

________________________________

Page 214: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

1

P.D.P.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Per allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8

del 6/03/2013)

Istituto Comprensivo Rogliano

A.S. 2016 - 2017

Alunno/a: __________________________

Classe: ______________

Coordinatore di classe/Team: _________________________

Referente/i BES ____________________________________________

________________________________________________________________

Coordinatore GLI________________________________________________

La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell’allievo, entro il primo

trimestre. Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe/Team, firmato dal Dirigente Scolastico,

dai docenti e dalla famiglia (e dall’allievo qualora lo si ritenga opportuno).

Page 215: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

2

Indice

PARTE A ..................................................................................................................... 3

A.1. - Dati anagrafici e informazioni essenziali di presentazione dell’allievo ......... 3

PARTE B ..................................................................................................................... 4

B.1. - Descrizione delle abilità e dei comportamenti .................................................... 4

PARTE C ..................................................................................................................... 6

C.1. - Osservazione di ulteriori aspetti significativi .................................................. 6

C.2. – Patto educativo ................................................................................................ 8

PARTE D ..................................................................................................................... 9

D.1. – Interventi educativi e didattici ....................................................................... 9

D.1.1. – Strategie di personalizzazione/individualizzazione ........................... 9

D.2. – Interventi educativi e didattici ...................................................................... 11

D.2.1. - Strategie di Personalizzazione/Individualizzazione su “Base ICF” .. 11

PARTE E - Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure

dispensative - parametri e criteri per la verifica/valutazione ................................. 14

INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE ................ 16

Fonte: http://dida.orizzontescuola.it/news/modello-regionale-di-piano-didattico-personalizzato-pdp-e-avvio-di-una-fase-di-ricerca

Page 216: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

3

PARTE A

A.1. - Dati anagrafici e informazioni essenziali di presentazione dell’allievo

Cognome e nome allievo/a:

Luogo di nascita:Cosenza_________Data____/ ____/ _______

Lingua madre: _________________________________________________

Eventuale bilinguismo: ___________________________________________

1) INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO

SPECIALE

DA PARTE DI:

SERVIZIO SANITARIO - Diagnosi / Relazione multi professionale:

________________________________

(o diagnosi rilasciata da privati, in attesa di ratifica e certificazione da parte del Servizio Sanitario Nazionale)

Codice ICD10:________________________________________________

Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____

Aggiornamenti diagnostici: _________________________________________

Altre relazioni cliniche: ____________________________________________

Interventi riabilitativi: ____________________________________________

ALTRO SERVIZIO - Documentazione presentata alla scuola________

Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____

(relazione da allegare)

CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DOCENTI - Relazione_________________

Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____

(relazione da allegare)

2) INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALLA FAMIGLIA / ENTI

AFFIDATARI (ad esempio percorso scolastico pregresso, ripetenze …)

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

Page 217: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

4

PARTE B

B.1. - Descrizione delle abilità e dei comportamenti Rientrano in questa sezione le tipologie di disturbo evolutivo specifico (non DSA) e le situazioni di svantaggio

socioeconomico, culturale e linguistico citate dalla c.m. n. 8 del 06/03/2013

1) DOCUMENTAZIONE GIÀ IN POSSESSO (vedi pag. 3):

Diagnosi di ____________________________________

Documentazione altri servizi (tipologia) _______________________________

Relazione del consiglio di classe/team- in data___________________________

2) INFORMAZIONI SPECIFICHE DESUNTE DAI DOCUMENTI SOPRA INDICATI

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

_____________________________________________________________________

3) DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ E DEI COMPORTAMENTI OSSERVABILI A

SCUOLA DA PARTE DEI DOCENTI DI CLASSE

per gli allievi con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, senza diagnosi

specialistica, si suggerisce la compilazione della griglia osservativa di pag. 5;

per gli allievi con Disturbi Evolutivi Specifici si suggerisce l’osservazione e la descrizione

del comportamento e degli apprendimenti sulla base delle priorità di ciascuna disciplina,

anche utilizzando gli indicatori predisposti per gli allievi con DSA (Vedi “Parte B” del PDP per

allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento).

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

Page 218: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

5

LEGENDA

0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità

1 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali

2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate

9 L’elemento descritto non solo non mette in evidenza problematicità, ma rappresenta un “punto di

forza” dell’allievo, su cui fare leva nell’intervento

1 La presente griglia costituisce uno strumento elaborato dal prof. R. Trinchero nell’ambito del Progetto

“Provaci ancora Sam”, in virtù del protocollo di intesa tra Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte,

Fondazione per la Scuola dalla Compagnia di San Paolo, Ufficio Pio e Città di Torino.

GRIGLIA OSSERVATIVA1

per ALLIEVI CON BES “III FASCIA” (Area dello svantaggio socioeconomico,

linguistico e culturale)

Osservazione

degli INSEGNANTI

Eventuale osservazione

di altri operatori,

(es. educatori, ove

presenti)

Manifesta difficoltà di lettura/scrittura 2 1 0 9 2 1 0 9

Manifesta difficoltà di espressione orale 2 1 0 9 2 1 0 9

Manifesta difficoltà logico/matematiche 2 1 0 9 2 1 0 9

Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole 2 1 0 9 2 1 0 9 Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le

spiegazioni 2 1 0 9 2 1 0 9

Non svolge regolarmente i compiti a casa 2 1 0 9 2 1 0 9

Non esegue le consegne che gli vengono proposte in classe 2 1 0 9 2 1 0 9 Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne

proposte 2 1 0 9 2 1 0 9

Fa domande non pertinenti all’insegnante/educatore 2 1 0 9 2 1 0 9 Disturba lo svolgimento delle lezioni (distrae i compagni,

ecc.) 2 1 0 9 2 1 0 9

Non presta attenzione ai richiami

dell’insegnante/educatore 2 1 0 9 2 1 0 9

Manifesta difficoltà a stare fermo nel proprio banco 2 1 0 9 2 1 0 9

Si fa distrarre dai compagni 2 1 0 9 2 1 0 9

Manifesta timidezza 2 1 0 9 2 1 0 9

Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche 2 1 0 9 2 1 0 9

Viene escluso dai compagni dalle attività di gioco 2 1 0 9 2 1 0 9

Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche 2 1 0 9 2 1 0 9

Tende ad autoescludersi dalle attività di gioco/ricreative 2 1 0 9 2 1 0 9 Non porta a scuola i materiali necessari alle attività

scolastiche 2 1 0 9 2 1 0 9

Ha scarsa cura dei materiali per le attività scolastiche

(propri e della scuola) 2 1 0 9 2 1 0 9

Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 2 1 0 9 2 1 0 9

Page 219: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

6

PARTE C

C.1. - Osservazione di ulteriori aspetti significativi

MOTIVAZIONE

Partecipazione al dialogo educativo Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Consapevolezza delle proprie

difficoltà Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Consapevolezza dei propri punti

di forza Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Autostima Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA

Regolarità frequenza scolastica Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Accettazione e rispetto delle regole Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Rispetto degli impegni Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Accettazione consapevole degli

strumenti compensativi e delle misure

dispensative

Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

Autonomia nel lavoro Non adeguata Poco adeguata Adeguata Molto adeguata

STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

Sottolinea, identifica parole chiave … Efficace Da potenziare

Costruisce schemi, mappe o diagrammi Efficace Da potenziare

Utilizza strumenti informatici (computer, correttore ortografico,

software …)

Efficace Da potenziare

Usa strategie di memorizzazione (immagini, colori, riquadrature

…)

Efficace Da potenziare

Altro:

Page 220: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

7

APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE

Pronuncia difficoltosa

Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base

Difficoltà nella scrittura

Difficoltà acquisizione nuovo lessico

Notevoli differenze tra comprensione del testo scritto e orale

Notevoli differenze tra produzione scritta e orale

Altro:

INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALL’ALUNNO/STUDENTE

Interessi, difficoltà, attività in cui si sente capace, punti di forza, aspettative, richieste …

Page 221: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

8

C.2. – Patto educativo

Si concorda con la famiglia e lo studente:

Nelle attività di studio l’allievo:

è seguito da un Tutor nelle discipline: ______________________________

con cadenza: □ quotidiana □ bisettimanale □ settimanale □ quindicinale

è seguito da familiari

ricorre all’aiuto di compagni

utilizza strumenti compensativi

altro: _____________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Strumenti da utilizzare nel lavoro a casa

strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico,…)

tecnologia di sintesi vocale

appunti scritti al pc

registrazioni digitali

materiali multimediali (video, simulazioni…)

testi semplificati e/o ridotti

fotocopie

schemi e mappe

altro: _____________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Attività scolastiche individualizzate programmate

attività di recupero

attività di consolidamento e/o di potenziamento

attività di laboratorio

attività di classi aperte (per piccoli gruppi)

attività curriculari all’esterno dell’ambiente scolastico

attività di carattere culturale, formativo, socializzante

altro: _____________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Page 222: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

9

PARTE D

D.1. – Interventi educativi e didattici

D.1.1. – Strategie di personalizzazione/individualizzazione

TAB. D1 - MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI, STRATEGIE DIDATTICHE (vedi quadro riassuntivo - Parte E)

DISCIPLINA o

AMBITO

DISCIPLINARE

MISURE

DISPENSATIVE

STRUMENTI

COMPENSATIVI STRATEGIE

DIDATTICHE

INCLUSIVE

OBIETTIVI

DISCIPLINARI

PERSONALIZZATI

se necessari

(conoscenze/competenze)

PARAMETRI

DI VALUTAZIONE

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Page 223: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

10

DISCIPLINA o

AMBITO

DISCIPLINARE

MISURE

DISPENSATIVE

STRUMENTI

COMPENSATIVI STRATEGIE

DIDATTICHE

INCLUSIVE

OBIETTIVI

DISCIPLINARI

PERSONALIZZATI

se necessari

(conoscenze/competenze)

PARAMETRI

DI VALUTAZIONE

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Firma docente:

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Page 224: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

11

D.2. – Interventi educativi e didattici

D.2.1. - Strategie di Personalizzazione/Individualizzazione su “Base ICF” In base alla programmazione curricolare di classe e alle informazioni sul funzionamento dell’allievo ottenute dalla lettura dei documenti e dalla compilazione del PDP, sin qui, ciascun docente disciplinare

avrà cura di individuare una o due abilità/capacità che riterrà opportuno provare a potenziare, sulla base delle priorità legate ai principi formativi della materia. Dovrà quindi specificare le misure

dispensative, gli strumenti compensativi e le strategie didattico – funzionali volte al miglioramento delle performance nelle attività e nella partecipazione - e indicare le modalità di verifica e i criteri di

valutazione ritenuti idonei (tutti aspetti che possono essere facilitatori/ostacoli per l’allievo nel contesto di apprendimento). Ciascun docente potrà quindi compilare una o più caselle, a seconda del numero

di abilità e/o capacità scelte, sulle quali lavorerà in modo mirato per il loro potenziamento o compensazione. Le misure dispensative andranno pensate in relazione agli elementi “barriera”

all’apprendimento più che agli obiettivi dell’apprendimento.

TAB. D2 - MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI, STRATEGIE DIDATTICHE - “MODELLO ICF” DISCIPLINA

AMBITO

DISCIPLINARE

Descrizione delle

abilità/capacità da

potenziare

(sceglierne una o due, in ordine di priorità)

Codice ICF (attività e

partecipazione): d …

Livello di problema al

Tempo1:

0 - 1 - 2 - 3 -42 (indicare qualificatore)

STRUMENTI

COMPENSATIVI

(vedi quadro

riassuntivo)

MISURE

DISPENSATIVE

(vedi quadro

riassuntivo)

STRATEGIE

DIDATTICHE

INCLUSIVE

OBIETTIVI

DISCIPLINARI

PERSONALIZZATI

(se necessario)3:

da individuare in

relazione ai livelli

essenziali attesi per le

competenze in uscita

MODALITÀ DI

VERIFICA E

CRITERI DI

VALUTAZIONE

ALTRO Descrizione delle

performance raggiunte 4

(Che cosa l’allievo è capace di fare dopo

l’esperienza facilitante

di /potenziamento)

Codice ICF (attività e

partecipazione): d …

Livello di problema al

Tempo 2:

0 -1 - 2 -3 -4

(indicare qualificatore)

nel linguaggio ICF: gestione, introduzione o rimozione di Fattori ambientali contestuali che, nella situazione

descritta, costituiscono una facilitazione o una barriera per l’allievo

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

______________________________________________

_______________________

_______

Livello di problema

al Tempo 2: (qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

2 Segnare il livello di difficoltà nella abilità individuata sia all’inizio sia al termine del percorso di personalizzazione, al fine di registrare l’eventuale miglioramento; i livelli sono articolati secondo i

qualificatori ICF: 0 - nessun problema; 1 problema lieve; 2-problema moderato; 3-problema severo; 4-problema completo 3 Si evidenzia che in caso di diagnosi di Funzionamento Intellettivo Limite può essere necessario calibrare il Percorso Personalizzato sui livelli essenziali attesi per le competenze in uscita, mentre risulta

generalmente meno opportuno in caso di diagnosi di DSA o altro BES 4 L’ultima colonna (in grigio) è da compilare al termine del percorso didattico personalizzato, il cui periodo è definito da ogni consiglio di classe/team in relazione ai singoli casi.

Page 225: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

12

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

____________________________________________

______________________

__________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

____________________________________________

______________________

__________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

---------------------------------

---------------------------------

------------------------------------------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

……………………. ______________________

______________________

________________________________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

Page 226: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

13

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

____________________________________________

______________________

__________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

------------------------------------------------------------------

---------------------------------

---------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

…………………….

____________________________________________

______________________

__________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

MATERIA

_ _ _ _ _ _ _ _ _

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

---------------------------------

---------------------------------

------------------------------------------------------------------

Livello di problema

al Tempo1:

(qualificatore)

0 - 1 - 2 - 3 - 4

Codice ICF (attività e

partecipazione): d…

……………………. ______________________

______________________

________________________________

Livello di problema

al Tempo 2:

(qualificatore)

0 -1 - 2 -3 -4

Page 227: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

14

PARTE E - Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle misure

dispensative - parametri e criteri per la verifica/valutazione

MISURE DISPENSATIVE5 (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

D1. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

D2. Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento

D3. Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo

D4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

D5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

D6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie

D7. Dispensa dall’utilizzo di tempi standard

D8. Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi

D9. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza

modificare gli obiettivi

D10. Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie

D11. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale

minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling

D12. Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato sintesi

vocale, mappe, schemi, formulari

D13. Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimediali

D14. Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni

D15. Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi

D16. Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o

arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte aperte

D17. Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato

leggibili dalla sintesi vocale

D18. Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi

riadattati e/o mappe durante l’interrogazione

D19. Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)

D20. Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi

D21. Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici

D22. Altro

5 Si ricorda che per molti allievi (es. con DSA o svantaggio), la scelta della dispensa da un obiettivo di apprendimento

deve rappresentare l’ultima opzione.

Page 228: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

15

STRUMENTI COMPENSATIVI

(legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

C1. Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)

C2. Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) e con

tecnologie di sintesi vocale (anche per le lingue straniere)

C3. Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).

C4. Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale

C5. Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della

calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale)

C6. Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche

scritte

C7. Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante

compiti e verifiche scritte

C8. Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto digitalizzato

(presentazioni multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni

C9. Utilizzo di dizionari digitali (cd rom, risorse on line)

C10. Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali)

C11. Altro_______________________________________________________________________

NB: In caso di esame di stato, gli strumenti adottati dovranno essere indicati nella riunione preliminare per l’esame conclusivo

del primo ciclo e nel documento del 15 maggio della scuola secondaria di II grado (DPR 323/1998; DM 5669 del 12/07/2011; artt

6-18 OM. n. 13 del 2013) in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti-VEDI P. 16

PROPOSTE DI ADEGUAMENTI-ARRICCHIMENTI DELLA DIDATTICA “PER LA CLASSE” IN

RELAZIONE AGLI STRUMENTI/STRATEGIE INTRODOTTI PER L’ALLIEVO CON BES 6

Strumenti/strategie di

potenziamento-compensazione

scelti per l’allievo

Proposte di modifiche per la classe

6 Si ricorda che molti strumenti compensativi non costituiscono un ausilio “eccezionale” o alternativo a quelli

utilizzabili nella didattica “ordinaria” per tutta la classe; al contrario, essi possono rappresentare un’ occasione di

arricchimento e differenziazione della didattica a favore di tutti gli studenti (come ad esempio per quanto riguarda

l’uso delle mappe concettuali o di altri organizzatori concettuali e di supporti informatici ). Si consiglia di

esplicitare/documentare i miglioramenti della didattica per tutti in tal senso, attraverso la compilazione della tabella

sopra riportata. Tali azioni contribuiranno all’individuazione/integrazione di processi di miglioramento dell’inclusione

scolastica da esplicitare nel Piano Annuale dell’Inclusione (PAI) e favoriranno il raccordo tra i documenti.

Page 229: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

16

INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE

Valutare per formare (per orientare il processo di insegnamento-apprendimento)

Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il prodotto/risultato

Predisporre verifiche scalari

Programmare e concordare con l’alunno le verifiche

Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua

straniera) ove necessario

Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali

Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente fisico

(rumori, luci…)

Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni

PROVE SCRITTE

Predisporre verifiche scritte accessibili, brevi, strutturate, scalari

Facilitare la decodifica della consegna e del testo

Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma

Introdurre prove informatizzate

Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

PROVE ORALI

Gestione dei tempi nelle verifiche orali

Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà espositive

IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO (anche per gli esami conclusivi dei cicli)

Disciplina Misure

dispensative

Strumenti

compensativi

Tempi

aggiuntivi

Criteri

valutativi

Altro

Page 230: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

17

Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato, nel presente

PDP, per il successo formativo dell'alunno.

FIRMA DEI DOCENTI

COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA

FIRMA DEI GENITORI

___________________________

___________________________

FIRMA DELL’ALLIEVO

___________________________

__________________, lì ___________

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

________________________________

Page 232: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ROGLIANO ANNO SCOLASTICO 2016/17 RISULTATO MONITORAGGIO ACCOGLIENZA

1 Commissione accoglienza continuità orientamento

COMPILATO DAI DOCENTI Secondo una lettura oggettiva della sezione

0

5

10

15

20

25

Volentieri bisogna incoraggiarli

quotidianamente

incoraggiarli in particolari momenti

BAMBINI FREQUENTANO

0

5

10

15

20

25

triste felice ansioso

durante la giornata il loro stato d'animo è

0 5

10 15 20 25 30

partecipano spontaneamente alle attività

0 2 4 6 8

10 12 14 16 18 20

si no

durante la giornata ricercano la figura genitoriale

Page 233: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ROGLIANO ANNO SCOLASTICO 2016/17 RISULTATO MONITORAGGIO ACCOGLIENZA

2 Commissione accoglienza continuità orientamento

0 0,5 1 1,5 2 2,5

pianto

ricerca esplicita

silenzio

se si, in che modo

0

5

10

15

20

25

da soli in piccoli gruppi

in gruppo di sezione

in gruppo di intersezione

i bambini vivono bene

0

5

10

15

20

25

sempre in parte mai

i bambini trovano nei docenti figure accoglienti

0 2 4 6 8 10 12 14

solo per i lavori fatti bene

solo quando ripetono il lavoro e lo portano a termine

no se il lavoro non piace

sempre

sempre nel rispetto delle capacità

i bambini sono gratificati per i loro lavori

Serie3 Serie6

Page 234: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ROGLIANO

Risultato monitoraggio accoglienza classi prime e seconde scuola primaria

Anno scolastico 2016/17

Commissione continuità accoglienza orientamento

24%

76%

IL TEMPO CHE TRASCORRI A SCUOLA TI SEMBRA

NON PASSA MAI

SCORRE VELOCEMENTE

0 10 20 30 40 50 60 70

LE ATTIVITA' CHE FACCIO VOLENTIERI

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

100

A VOLTE MAI SEMPRE

RISPETTO LE REGOLE

15

0

127

1 0

A R R A B B I A T E T R I S T I F E L I C I S I L E N Z I O N E N E R V O S E

IN GE N E R E , LE T UE M AE S T R E S O N O

Page 235: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ROGLIANO

Risultato monitoraggio accoglienza classi prime e seconde scuola primaria

Anno scolastico 2016/17

Commissione continuità accoglienza orientamento

0

20

40

60

80

100

120

140

TRISTE FELICE TIMIDO

S C U O L A M I S E N T O

0

20

40

60

80

100

120

VOLENTIERI A FATICA NON RISPONDE

A SCUOLA VADO

A SCUOLA MI PIACE GIOCARE

DA SOLO IN GRUPPO

A SCUOLA MI PIACE LAVORARE

DA SOLO IN GRUPPO

Page 236: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ROGLIANO - INDAGINE ACCOGLIENZA CLASSI III – IV V- SCUOLA PRIMARIA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

Commissione accoglienza continuità orientamento

0

50

100

150

200

250

1

nella mia classe mi sento

felice triste timido ansioso 0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

200

VOLENTIERI A FATICA

A scuola vado

6%

69%

25%

a scuola preferisco giocare

da solo

in gruppo

come capita

a scuola preferisco lavorare

da solo in gruppo come capita

0 50 100 150

non passa mai

scorre velocenmente

indifferente

il tempo scuola

0

50

100

150

200

250

sorridenti tristi silenziosi nervosi

i tuoi insegnanti sono spesso

Page 237: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ROGLIANO - INDAGINE ACCOGLIENZA CLASSI III – IV V- SCUOLA PRIMARIA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

Commissione accoglienza continuità orientamento

191

3 3 22

0

50

100

150

200

250

sorridenti tristi silenziosi nervosi

i t u o i i n s e g n a n t i s o n o s p e s s o

149

59

12 5 0

50

100

150

200

1

quando parli di te con i tuoi compagni ti senti

ascoltato compreso non ascoltato incompreso

0 50 100 150 200

i compagni di classe

i compagni di altre classi

docenti

altri

parli di te con

Page 238: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO ROGLIANO - INDAGINE ACCOGLIENZA CLASSI III – IV V- SCUOLA PRIMARIA

ANNO SCOLASTICO 2016/17

Commissione accoglienza continuità orientamento

QUANDO CON CHI FORTE DIFENDO I COMPAGNI COMPAGNI DEBOLE COMPAGNI CORAGGIOSO RIESCO A FARE BENE COMPAGNI OFFESO STIZZICANO

OFFENDONO SCHERZANO BRUTTO VOTO

COMPAGNI MAESTRE GENITORI

BRAVO LEGGO BENE – BEI VOTI MESTRE

97

34

71 33

114

a scuola ti senti

forte debole coraggioso offeso bravo

0

20

40

60

80

100

120

140

sempre a volte mai

a scuola rispetto le regole

0 50 100 150 200 250

giuste

sbagliate

inutili

nessuno mi controlla

Perche sono

Page 239: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

INDAGINE ACCOGLIENZA SCUOLA SECONDARIA I GRADI CLASSI I E II – ANNO SCOLASTICO 2016/17

0

20

40

60

80

100

120

140

160

FELICE TRISTE TIMIDO ANSIOSO

nella mia classe mi sento

0 20 40 60 80 100

NON PASSA MAI

SCORRE VELOCEMENTE

INDIFFERENTE

il tempo scuola

0

20

40

60

80

100

120

140

SORRIDENTI TRISTI SILENZIOSI NERVOSI

i tuoi insegnanti sono spesso

0

20

40

60

80

100

120

140

160

VOLENTIERI A FATICA

a scuola vado

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

DA SOLO IN GRUPPO COME CAPITA

a scuola preferisco lavorare

0

20

40

60

80

100

120

140

DA SOLO IN GRUPPO COME CAPITA

a scuola preferisco giocare

Page 240: MIUR - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CALABRIA

INDAGINE ACCOGLIENZA SCUOLA SECONDARIA I GRADI CLASSI I E II – ANNO SCOLASTICO 2016/17

quando Con chi

Forte Studio Compagni Docenti

debole Non studio docenti

Coraggioso Studio Difendo i compagni

docenti

Offeso Mi sgridano Mi prendono in giro

Docenti compagni

bravo Voti positivi Docenti Genitori e familiari

0 20 40 60 80 100 120

COMPAGNI DI CLASSE

COMPAGNI DI ALTRE CLASSI

DOCENTI

ALTRI

parli di te -gioie / problemi con

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

quando parli di te ai tuoi compagni ti senti

0

20

40

60

80

100

quando parli di te ai tuoi insegnanti ti senti

0 10 20 30 40 50 60 70 80

quando parti di te con i compagni di altre classi ti senti

0

10

20

30

40

50

60

70

80

a scuola ti senti

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INDAGINE ACCOGLIENZA SCUOLA SECONDARIA I GRADI CLASSI I E II – ANNO SCOLASTICO 2016/17

0

20

40

60

80

100

120

SEMPRE A VOLTE MAI

a scuola rispetti le regole

0 50 100 150 200

GIUSTE

SBAGLIATE

INUTILI

NESSUNO MI CONTROLLA

le regole sono