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Titolo presentazionesottotitolo
Milano, XX mese 20XX
MODELLI E TECNOLOGIE PER LA DIALISI DOMICILIAREMaria Laura Costantino
XXXVScuolaAnnualedelGNB– LaBioingegneriaperilbenessereel’invecchiamentoattivo
Bressanone26- 29Settembre2016
Maria Laura Costantino
Funzioni primarie:
Ø Filtrazione e purificazione del sangueØ Regolazione equilibrio idro-
elettroliticoØ Mantenimento del bilancio ionicoØ Escrezione dei prodotti di rifiuto
(acqua, solfati, fosfati, urea, creatinina, fenoli, …)
Ø Riassorbimento delle sostanze utili (acqua, elettroliti)
Ø Regolazione equilibrio acido-baseØ Regolazione della pressione
arteriosaØ Funzioni endocrine (es. secrezione
eritropoietina)Ø Regolazione ormonale
ANATOMIA FUNZIONALE DELL’APPARATO RENALE
Maria Laura Costantino
INSUFFICIENZA RENALE
Ø Il 10% della popolazione mondiale soffre di insufficienza renale cronica
Ø Numero di pazienti in continuo aumento
L’insufficienza renale, caratterizzata dalla mancata rimozione di tossine e prodotti di rifiuto, può essere acuta o cronica.
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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Prevalen
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Prevalenza2004- 2013
Australia
USA
Italia
Canada(PPM)
Europa
Maria Laura Costantino
INSUFFICIENZA RENALE
• IRA: 13,3 mln casi/anno di cui 11,3 mln casi/anno tra le popolazioni disagiate (accesso alla terapia < 5%)
(Lancet 2013)
• IRC: 10% della popolazione mondiale soffre di insufficienza renale cronica
L’insufficienza renale, caratterizzata dalla mancata rimozione di tossine e prodotti di rifiuto, può essere acuta (IRA) o cronica (IRC).
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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Prevalen
za(P
PM)
Prevalenza2004- 2013
Australia
USA
Italia
Canada(PPM)
Europa
Necessità sempre maggiore di terapie di supporto renale
Maria Laura Costantino
Insufficienza renale cronica
(ESDR)
Dialisi
Circa 70% pazienti
Emodialisi ospedaliera
Circa 90% pazienti
Trapianto
Circa 30% pazienti
Emodialisi domiciliareDialisi Peritoneale
Circa 10% pazienti
Le tecniche di dialisi consentono la purificazione del sangue dai cataboliti solidi e liquidi ma non sono in grado di sostituire le altre funzioni renali. Il paziente deve essere cronicamente trattato farmacologicamente per ricevere l’apporto delle sostanze normalmente prodotte dal rene sano.
INSUFFICIENZA RENALE: TECNOLOGIE DISPONIBILI
Maria Laura Costantino
CARATTERISTICHE POPOLAZIONE MONDIALE AFFETTA DA IRC SINTOMATICA
Pazienti incidenti: • Età superiore a 75 anni invecchiamento popolazione concausa di IRC• Popolazione maschile più colpita
Pazienti prevalenti:• Età compresa tra 45 e 64 anni perdita forza lavoro
popolazione attiva• Popolazione maschile più colpita (63% dei pazienti IRC – dato medio
mondiale)
Solo in Italia 60.000 dializzati con incidenza di 7.000 pazienti/anno.
Maria Laura Costantino
INCIDENZA SULLA POPOLAZIONE MONDIALE
• Insufficienza renale cronica (IRC) sintomatica:10-15% della popolazione mondiale > 20 anni4% età compresa tra 29 e 39 anni47% età > 70 anni
Solo in Italia 60.000 dializzati con incidenza di 7.000 pazienti/anno.
• Insufficienza renale acuta (ARF):13,3 mln casi/anno di cui 11,3 mln casi/anno tra le popolazioni disagiate (accesso alla terapia > 5%)
(Lancet 2013)
Ø Impatto sociale:üMalattia invalidante
con elevato tasso di mortalità
Ø Impatto economico:üElevati costi per i
sistemi sanitari
Maria Laura Costantino
• Vengono sfruttate membrane porose semipermeabili naturali
(peritoneo) o sintetiche.
• Principi fisici:§DIFFUSIONE
sostanze a basso peso molecolare
§ULTRAFILTRAZIONEacqua plasmatica
§CONVEZIONEsostanze ad alto peso molecolaretrascinate dall’ultrafiltrato
yCDJ A
AA dd*-=
( )pD-D= pkQ fuf*
PRINCIPI FISICI DELLA DIALISI
Maria Laura Costantino
DIALISI PERITONEALE
La dialisi peritoneale sfrutta la capacità del peritoneo di agire come membrana dializzante naturale. Il peritoneo è una membrana sierosa costituita da due elementi, uno che riveste la parete interna della cavità addominale (peritoneo parietale), e l’altro esternamente i visceri addominali (peritoneo viscerale). Lo spazio delimitato da questi elementi è denominato cavità peritoneale. Tramiteuncatetereflessibilesiintroducenellacavitàperitonealeilliquidodidialisi,chehalacapacitàdisoOrarresialescoriecontenutenelsangue,sial’acquaineccesso,graziealfaOocheilperitoneoèriccodiarterieecapillari.
Maria Laura Costantino
DIALISI PERITONEALE OGGI
Il liquido di dialisi, dopo essere stato lasciato nella cavità addominale per il tempo necessario a consentire la depurazione, viene rimosso e sostituito con liquido pulito.Il ciclo è ripetuto fino a dieci volte al giorno, solitamente con l’ausilio di un dispositivo automatico per il riempimento e lo svuotamento della cavità.
Maria Laura Costantino
DIALISI PERITONEALE: VANTAGGI E RISCHI ASSOCIATI
Vantaggi:• Terapia diurna o notturna attuabile a domicilio, anche quotidianamente.• L’utilizzo di dispositivi di semplice utilizzo, a prova di errore, e poco
ingombranti, rende il soggetto in dialisi quasi indipendente dai centri ospedalieri.
• Terapia ben tollerata anche da soggetti anziani o in precarie condizioni cardiocircolatorie.
Difficoltà attuative:• Diligenza e motivazione del paziente.• Problemi di stoccaggio sacche di liquido per dialisi.• Smaltimento liquidi “sporchi”.
Rischi:• Infezioni del sito di accesso o della zona percutanea del catetere.• Peritonite acuta che impone rimozione del catetere e indirizzamento
all’emodialisi.
Maria Laura Costantino
Una macchina per emodialisi è costituita da 3 sottosistemiinteragenti con il dializzatore:
1. Circuito idraulico a monte del dializzatore
2. Circuito ematico
3. Circuito idraulico a valle del dializzatore
LA MACCHINA PER DIALISI
Maria Laura Costantino
– Preparazione soluzione dializzante– Degasazione soluzione dializzante– Controllo di rispondenza alle specifiche– Impostazione e regolazione portata dialisato
Una macchina per emodialisi è costituita da 3 sottosistemiinteragenti con il dializzatore:
1. Circuito idraulico a monte del dializzatore
LA MACCHINA PER DIALISI
Maria Laura Costantino
– Prelievo sangue dal paziente– Controllo di pressione di aspirazione– Impostazione e regolazione portata sangue– Pompa– Controllo presenza di bolle sulla linea di ritorno al
paziente
Una macchina per emodialisi è costituita da 3 sottosistemiinteragenti con il dializzatore:
2. Circuito ematico
LA MACCHINA PER DIALISI
Maria Laura Costantino
– Controllo dell’ultrafiltrazione– Controllo assenza perdite ematiche– Scarico della soluzione dializzante
3. Circuito idraulico a valle del dializzatore
Una macchina per emodialisi è costituita da 3 sottosistemiinteragenti con il dializzatore:
LA MACCHINA PER DIALISI
Maria Laura Costantino
Frequenza: 3 volte la settimana.Durata di ogni seduta: 4 ore.Portata di sangue: 300-500 cc/min.Portata liquido dializzante: 600 - 1000 cc/min.Consumo di acqua per preparare la soluzione dializzante:180 (dialisi standard) - 300 l/seduta (trattamenti diffusivo-convettivi).Luogo di terapia: centri ospedalieri
SPECIFICHE DEL TRATTAMENTO ATTUALMENTE PIÙ DIFFUSO
Maria Laura Costantino
Il paziente durante la seduta di dialisi accusa sintomatologie causate dal trattamento e dalla cinetica di rimozione dei cataboliti, soprattutto acqua, non congruente con il plasma refilling:
• Crampi.
• Nausea.
• Asma.
• Febbre.
• Ipotensione (20% dei trattamenti caratterizzati da instabilità vascolari, collassi, ecc.).
• Grande variabilità di risposta intra e inter-paziente.
TOLLERABILITÀ DELLA TERAPIA
Maria Laura Costantino
Emodialisi domiciliare (EDD): svolgimento del trattamento dialitico presso l’abitazione del paziente Tre metodologie prevalenti:
Ø Emodialisi domiciliare standardØ Emodialisi domiciliare giornalieraØ Emodialisi domiciliare notturna
Dispositivi utilizzati: Ø Dispositivi Ospedalieri Ø Dispositivi portatili Ø Dispositivi indossabili à fase sperimentale
Vantaggi e Svantaggi: ü Migliore qualità della vitaü Migliore clearance dei solutiü Maggiore riduzione dei liquidi extracellulari ü Minore insorgenza di patologie secondariex Mancanza di macchinari adeguati x Errato training del pazientex Terapia di nicchia poco conosciuta
EMODIALISI DOMICILIARE: FUTURO PROSSIMO?
Maria Laura Costantino
Vantaggi:• Maggior numero di ore di trattamento settimanale• Scomparsa di sintomi di nausea, crampi, vomito, assenza di
crisi ipotensive• Migliore recupero sociale e fisico del paziente.
Svantaggi/Problemi: • Complessità dell’apparecchiatura (controlli, monitoraggio,
ecc.)• Rilascio di una dose di dialisi eccessiva• Osteoporosi legata all’uso estensivo di eparina• Chiusura dell’accesso vascolare
TRATTAMENTI ALTERNATIVI: EMODIALISI NOTTURNA (DAL 1993)
Maria Laura Costantino
Tre aree di interesse: Ø Zona ad alta densità demografica, media prevalenza à bluØ Zona a bassa densità demografica, prevalenza medio-bassa à verdeØ Zona intermedia (media densità demografica, prevalenza medio-alta) à viola
Italia
Emodialisi domiciliare> 2% del totale
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PAZIENTI PREVALENTI IN EMODIALISI
BNL
UK
DK
AuS
SF USA
Maria Laura Costantino
Top 3: Ø Australia: 9.33%Ø Danimarca: 5.85%Ø Finlandia: 5.71%
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PM)
Prevalenza (PPM)
0% 2% 4% 6% 8% 10%
SloveniaBosniaHerzegovina
IslandaEstoniaGrecia
RomaniaAustriaSpagnaItalia
FranciaSerbia
NorvegiaUSA
BelgioPaesiBassi
SveziaRegnoUnitoFinlandiaDanimarcaAustralia
Emodialisi domiciliare Italia vs. Mondo
Italia (12°: 0,33%)
PREVALENZA EDD NEL TERRITORIO: MAX 10%
Maria Laura Costantino
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% E
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Relazione Densità - % EDD
Densità%EDD
Maggiore diffusione di emodialisi domiciliare in paesi con difficoltà di gestione ospedaliera dei pazienti
• Bassa densità demografica à territori vasti, centri specializzati concentrati in grandi città à la dialisi va verso il paziente (i.e: Australia)
• Alta densità demografica à sovraffolamento strutture ospedaliere àvalutazione approcci alternativi (i.e.: Regno Unito)
FATTORI CHE POTENZIALMENTE GUIDANO NELLA SCELTA DELLA TERAPIA: DENSITA’ DEMOGRAFICA
Maria Laura Costantino
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Australia
Islanda
Norvegia
Finlandia
Svezia
Estonia
USA
Bosnia…
Croazia
Serbia
Grecia
Romania
Spagna
Turchia
France
Austria
Slovenia
Danimarca
Italia
RegnoUnito
Belgio
Olanda
Prev
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PIL
pro
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Relazione PIL - Emdialisi domiciliare
PILprocapite$ %HHD
Nei paesi con densità demografica molto alta o molto bassa si osserva investimento in nuove tecnologie solo dove il PIL pro-capite è elevato.
FATTORI CHE POTENZIALMENTE GUIDANO NELLA SCELTA DELLA TERAPIA: PIL PRO CAPITE
Maria Laura Costantino
Criteri di candidabilità:Ø Età (EDD proponibile ai pazienti più giovani: 20-45 e 45-64 anni).Ø Autosufficienza.Ø Presenza di familiari a supporto.Ø Assenza di patologie secondarie gravi.
Paese
Pazienticandidabili oggi
in EDD %
USA 25%
Europa 25%
Australia 19%
Italia 23%
STIMA PAZIENTI CANDIDABILI AD EDD
25% di pazienti prevalenti in ED dirottabile su Emodialisi Domiciliare à riduzione emodialisi ospedaliera da 80% al 55%.
Maria Laura Costantino
Emodialisiospedaliera
EmodialisiDomiciliare
Emodialisidomiciliarefrequente
CostoTotaleannuoapaziente 40749.89 41506.96 51996.41Costounitarioapazienteperseduta 261.22 266.07 166.66Prevalenzaassoluta 22497 22497 22497CostoTotaleaseduta 5,876,604.00 5,985,782.56 3,749,240.98
RegnoUnito
Emodialisiospedaliera
EmodialisiDomiciliare
Emodialisidomiciliarefrequente
CostoTotaleannuoapaziente 47251.91 44160.75 51663.22Costounitarioapazienteperseduta 302.90 283.08 165.59Prevalenzaassoluta 15225 15225 15225CostoTotaleaseduta 4,611,604.52 4,309,919.78 2,521,065.98
Australia
Ø AustraliaØ Regno UnitoØ Italia
ü Costi unitari più bassi per EDDü Costo totale annuo a paziente inferiore in EDD
Italia Emodialisidomiciliare
Emodialisiospedaliera
Costototalepersedutadidialisi 168.91 305.16
Costosettimanale 506.73 915.48Costoannuoperpaziente 31,349.96 48,604.96Prevalenzaassoluta 45,470 45,470
Costototaleaseduta 7,680,337.70 13,875,625.20Costototaleannuo 1,425,482,681.20 2,210,067,531.20
VALUTAZIONE COSTI EDD
Ministero della Sanità Italiano, Suppl. n°8, GU 2013.
Komenda P. et al., ISN 2012. Klarenbach S. et al., JASN 2014.Komenda P. et al., ISN 2010.
Maria Laura Costantino
Emodialisi domiciliare risulta avere costi minori rispetto all’emodialisi ospedaliera• Costi ammortizzati nel tempo (primo anno spese per l’organizzazione del servizio,
a livello ospedaliero, e a carico del paziente, per adeguamento abitazione)• Numero pazienti è rilevante per ammortamento delle spese di istituzione del
servizio.
VALUTAZIONE COSTI EDD
Maria Laura Costantino
Oltre all’ottimizzazione di materiali, circuiti, dispositivi oggi si riserva grande attenzione a:
• ottimizzazione del trattamento basata sulla modellazione della situazione del paziente durante la dialisi: conoscenza dell’andamento del valore dei parametri chimico – fisici del paziente (sensori, ecc.)
• revisione del concetto di peso secco del paziente, basata sulla comprensione dell’evoluzione del trattamento e del fenomeno di plasma refilling (monitoraggio emodinamico e modellazione dell’equilibrio idrico tra capillare e interstizio, ecc.)
• ottimizzazione dell’interfaccia macchina-paziente.
• rideterminazione della dose di dialisi da somministrare al paziente.
OBIETTIVI DEGLI STUDI ATTUALI SULL’EMODIALISI
Maria Laura Costantino
TECNOLOGIE NECESSARIE PER REALIZZARE LA EDD
Macchine per emodialisi dedicate a EDD.
Sensori adeguati.
Algoritmi e modelli interpretativi e organizzativi della terapia in funzione della condizione del paziente.
Nuovi accessi vascolari.
Sistemi di telemedicina o di assistenza web.
Protocolli e sistemi supporto decisionale standardizzati.
Maria Laura Costantino
MACCHINE DEDICATE AD EDD: DISPOSITIVI COMPATTI
Un dispositivo compatto consiste in una macchina miniaturizzata e trasportabile e opportunamente strumentata con sistemi di verifica che permettano alla macchina di discriminare tra varie situazioni di allarme, scegliendo se proseguire il trattamento o sospendere la terapia (avvisando il paziente e fornendo le indicazioni per la disconnessione), per permettere al paziente di sottoporsi al trattamento dialitico nella propria abitazione riducendo o annullando l’ansia di dover risolvere possibili emergenze.
Maria Laura Costantino
MACCHINE DEDICATE AD EDD: DISPOSITIVI COMPATTI
NxStageSystem ONE
Quanta SelfCare+ PAK XCR-6
[NxStage Medical Inc]Esistente
[Quanta Fluid Solutions]Esistente
[Fresenius] [Xcorporeal Inc]
Esistono già in commercio, o sono allo studio, dispositivi portatili compatti che integrano anche alcuni meccanismi di sicurezza, la cui gestione da parte dell’operatore, è però molto simile a quella ospedaliera.
Maria Laura Costantino
NxStageSystem ONE
Quanta SelfCare+ PAK XCR-6
[NxStage Medical Inc]Esistente
[Quanta Fluid Solutions]Esistente
[Fresenius] [Xcorporeal Inc]
• Emodialisi con/senza ultrafiltrazione
• Unità per la dialisi
• Unità per produzione dialisato
• Cartuccia usa e getta
• Peso = 20 ÷ 35 kg
MACCHINE DEDICATE AD EDD: DISPOSITIVI COMPATTI
Maria Laura Costantino
PAK XCR-6
[Fresenius] [Xcorporeal Inc]
• Emodialisi con/senza ultrafiltrazione
• Unità per la dialisi
• Unità per produzione dialisato
• Cartuccia usa e getta
• Peso = 20 ÷ 35 kg
• Sorbent Units
Quanta SelfCare+
[Quanta Fluid Solutions]
[NxStage Medical Inc]
NxStageSystem ONE
MACCHINE DEDICATE AD EDD: DISPOSITIVI COMPATTI
Maria Laura Costantino
• Permettono di valutare i cambiamenti percentuali del volume di sangue circolante, rispetto ai valori iniziali, in diverse fasi della sessione dialitica, basandosi su:
o misure ottiche di emoglobina o di ematocrito
o misure ad ultrasuoni
o misure di conduttanza
Le variazioni misurate vengono interpretate come variazioni relative del contenuto di acqua nel sangue.
SENSORI: VOLUME EMATICO
Maria Laura Costantino
SENSORI: TEMPERATURA EMATICA
• Permettono la valutazione del bilancio termico globale di ogni sessione, correlato alla reattività vascolare e al rischio di ipotensione nel paziente.
• Monitoraggio continuo, assumendo che dopo pochi minuti di circolazione extracorporea la temperatura del paziente tenda ad eguagliare la temperatura del sangue all’ago venoso.
Maria Laura Costantino
• Permettono di controllare l’accuratezza del sistema di preparazione del dialisato, e di eseguire analisi sulla dialisance ionica.
• Utili per studiare l’efficienza del trattamento dialitico.
SENSORI: CONDUCIBILITÀ ELETTRICA
Maria Laura Costantino
• Basati su valutazioni bicompartimentali della cinetica dell’Urea considerando il possibile rebound post-dialitico.
• Misure basate sulla dialisance ionica, eseguite sul dialisato.
• Elevata accuratezza.
• Dati certi per:
SENSORI: MONITORAGGIO DELLA CONCENTRAZIONE DI UREA
§ rimozione di urea
§ Kt/V
§ PCR
Maria Laura Costantino
• La dialisi è stata studiata per descrivere la risposta
dell’organismo alla rimozione di fluidi ed elettroliti.
• Tale approccio è inadatto per la minimizzazione delle
instabilità cardiovascolari dei pazienti, considerando
l’elevata variabilità nella tolleranza al trattamento tra
diversi pazienti e, la diversa tolleranza dello stesso
paziente alle diverse sedute, anche se condotte con
le medesime impostazioni.
• Necessario personalizzare la terapia.
ALGORITMI E MODELLI
Maria Laura Costantino
• Definizione di indici clinici che permettono di valutare a priori il rischio di instabilità cardiache intradialitiche.
• Modelli parametrici capaci di descrivere, tramite identificazione dei parametri, la reazione al trattamento di ciascun paziente, fornendo indici di rischio.
Criticitàdelmonitoraggioon-line:• Frequenzadellemisure• Accuratezzadellemisure• Significativitàparametrimonitorati
• Studi modellistici delle cinetiche dei soluti nel paziente per ottimizzare il trattamento.
• Invasività• Costomaterialimonouso• Costohardwaree
software
APPROCCIO MODELLISTICO: MONITORAGGIO ON-LINE
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Sargent e Gotch (1975) primo approccio modellistico alladialisi.
Modelli paziente specifici per studiare la risposta al trattamento. Modelli tri-compartimentali degli scambi di fluidi ed elettroliti.
Possibilità di adattare il modelloal singolo paziente identificandoparametri legati al trasporto dimassa alla membrana cellulare,alla permeabilità della membranacapillare e all’efficienzadel dializzatore.
APPROCCIO MODELLISTICO: PERSONALIZZAZIONE DELLA TERAPIA
Maria Laura Costantino
• L’accesso vascolare rappresenta una criticità per una terapia che prevede connessioni e disconnessioni giornaliere al sistema circolatorio del paziente.
• Il dispositivo utilizzato dovrebbe essere realizzato in materiali biocompatibili a bassa trombogenicità.
• Il paziente deve potere agevolmente individuare e connettersi all’accesso vascolare, senza l’aiuto di personale specializzato, con procedura semplice, sicura, veloce ed indolore.
ACCESSO VASCOLARE
Maria Laura Costantino
STANDARD
FAV
Graft
Catetere
à Accesso effettuato da personale qualificato (Italia)
à Degenerazione nel tempoà Rischio infezione elevato
PORT-A-CATH ONCOLOGICO
ACCESSO VASCOLARE
Maria Laura Costantino
Nel contesto odierno in cui vi è una rinnovata volontà di “deospedalizzare” la dialisi, sia per ragioni economiche sia per il sottodimensionamento delle strutture sanitarie rispetto alla crescente necessità dialitica della popolazione, lo sviluppo della telemedicina o dell’assistenza web può stimolare la diffusione della emodialisi domiciliare migliorando il livello di controllo, sicurezza e aiuto per il paziente.
TELEMEDICINA O ASSISTENZA WEB?
Maria Laura Costantino
• Software dedicato: tramite una normale connessione Internet (ADSL) e un tunnel VPN, si può visualizzare la seduta di un paziente in EDD, dal reparto. E’ anche possibile archiviare i parametri dialitici e si può “dialogare” con il paziente tramite messaggi inviati dal centro, che compaiono sul monitor al domicilio del paziente.
• Dialisi video assistita: tramite telecamere ad alta definizione, monitor sul quale il paziente può vedere chi lo sta assistendo da remoto e un telefono vivavoce, che permette una comunicazione continua tra nurse e paziente. Il sistema vivavoce consente agli assistiti di avere le mani libere e pulite per eseguire le procedure dialitiche seguendo le indicazioni che la nurse fornisce. Un limite di questa procedura sta nella necessità di programmare l’orario della seduta.
TELEMEDICINA O ASSISTENZA WEB?
Maria Laura Costantino
STANDARDIZZAZIONE E SISTEMI DI SUPPORTO DECISIONALE (DSS)
• Lo sviluppo di sistemi di supporto decisionale, da integrarsi nel software delle macchine per dialisi, risulta essere un fattore chiave per la diffusione di modelli di dialisi domiciliare sperimentabili con serenità dai clinici, dai pazienti e dai loro familiari.
• Negli ultimi anni sono stati sviluppati modelli e algoritmi per ottimizzare i trattamenti e definire protocolli clinici condivisi tra i vari attori sanitari, rispettando l’esigenza di personalizzazione del trattamento.
• L’ulteriore sviluppo di basi di dati e di piattaforme condivise, consentirà il passaggio da protocolli condivisi allo sviluppo di veri e propri sistemi di supporto decisionale.
Maria Laura Costantino
ü Esistono le premesse concrete per l’istituzione di terapie di emodialisi domiciliare con conseguenti ampi benefici clinici al paziente, accompagnati da migliore accettazione psicologica della terapia e da un significativo miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
ü La domiciliazione, dal punto di vista economico/gestionale sembrerebbe essere particolarmente vantaggiosa per l’intera comunità.
✘ Le apparecchiature sono ancora troppo complesse per l’utilizzo domiciliare e possono costituire una barriera per i pazienti e i loro familiari durante l’utilizzo.
✘ I pazienti devono seguire un corso di formazione per effettuare autonomamente la terapia e gestire le emergenze, devono adattare la propria abitazione per poter ospitare la strumentazione necessaria e i materiali di consumo e devono adeguare e/o potenziare gli impianti idrici ed elettrici.
✘ Dal punto di vista legislativo/normativo esistono ancora grossi ostacoli da superare in materia di rimborsi e di responsabilità civile.
RIASSUMENDO…
Maria Laura Costantino
La possibilità di poter garantire ai pazienti la domiciliazione della terapia usufruendo di un trattamento sicuro e di semplice gestione può essere ottenuta solamente a fronte di avanzamenti tecnologici innovativi e dedicati, che consentano una standardizzazione personalizzata della terapia.
E’ necessario individuare e sviluppare soluzioni di telemedicina sempre più avanzate, logiche di machine-learning, tecnologie che consentano la riduzione degli ingombri e dei consumi delle macchine, di nuovi accessi vascolari e di metodi di personalizzazione della terapia in grado di modularne l’erogazione in funzione delle condizioni del paziente
CONCLUSIONI