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Antonio Leonardi – Vincenzo Mainardi SOFTWARE INCLUSO MODELLI SEMPLIFICATI DI PSC E DI F.O. PRONTI PER LA COMPILAZIONE ESEMPI MODIFICABILI DI PSC E F.O. SVILUPPATI CON IL MODELLO SEMPLIFICATO NORMATIVA DI RIFERIMENTO REDAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO E DEL FASCICOLO DELL’OPERA CON I NUOVI MODELLI SEMPLIFICATI AI SENSI DEL DECRETO INTERMINISTERIALE 9 SETTEMBRE 2014 MODELLI SEMPLIFICATI PSC e FO

MODELLI SEMPLIFICATI PSC E FO - Lavori Pubblici · Sicurezza sul Lavororecepisce) nella nostra legislazione la cosiddetta “Direttiva Cantieri”. La norma, che si applica ai cantieri

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Antonio Leonardi – Vincenzo Mainardi

SOFTWARE INCLUSO

MODELLI SEMPLIFICATI DI PSC E DI F.O. PRONTI PER LA COMPILAZIONE ESEMPI MODIFICABILI DI PSC E F.O. SVILUPPATI CON IL MODELLO SEMPLIFICATO

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

REDAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO E DEL FASCICOLO DELL’OPERA

CON I NUOVI MODELLI SEMPLIFICATI

AI SENSI DEL DECRETO INTERMINISTERIALE 9 SETTEMBRE 2014

MODELLI SEMPLIFICATI

PSC e FO

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INDICE

NOTA INTRODUTTIVA ............................................................................................ p. 1

1. IL DECRETO INTERMINISTERIALE 9 SETTEMBRE 2014E I NUOVI MODELLI SEMPLIFICATI PER I PIANI DI SICUREZZA ..... ˝ 31.1. I piani di sicurezza nel cantiere edile ........................................................... ˝ 31.2. L’art. 104-bis del Testo Unico

prevedel’emanazionedeimodellisemplificati ........................................... ˝ 61.3. Il Decreto Interministeriale 9 settembre 2014: principi ispiratori

edobiettivideimodellisemplificatidiPSC,F.O.,POS,PSS ..................... ˝ 6

2. UTILIZZARE I MODELLI SEMPLIFICATI DI PSC E F.O. ......................... ˝ 92.1. CaratteristicheeusodelmodellosemplificatodiPSC ................................ ˝ 92.2. QuandoecomeutilizzareilmodellosemplificatodiPSC .......................... ˝ 242.3. Ilfascicolodell’operaredattoconilmodellosemplificato.......................... ˝ 26

3. RASSEGNA NORMATIVA (PARTE I): IL D.LGS. N. 81/2008 S.M. .............. ˝ 293.1. Breve introduzione ed elenco delle parti consultabili in rassegna ............... ˝ 293.2. SommariodeititoliedegliallegatialT.U.S.L. ........................................... ˝ 303.3. Titolo I – Principi comuni ............................................................................ ˝ 343.4. Titolo II – Luoghi di lavoro ......................................................................... ˝ 503.5. Titolo III – Uso delle attrezzature di lavoro ................................................ ˝ 513.6. Titolo IV – Cantieri temporanei o mobili .................................................... ˝ 593.7. Titolo V – Segnaletica ................................................................................. ˝ 823.8. Titolo VI – Movimentazione manuale dei carichi ....................................... ˝ 833.9. Titolo VIII – Agenti fisici (rumore, vibrazioni) ........................................... ˝ 853.10. Titolo IX – Sostanze pericolose (amianto) .................................................. ˝ 933.11. Titolo XIII – Disposizioni finali (abrogazioni) ............................................ ˝ 983.12. Gli allegati utili per i cantieri temporanei o mobili ..................................... ˝ 99

4. RASSEGNA NORMATIVA (PARTE II): IL D.I. 9 SETTEMBRE 2014 ......... ˝ 1484.1. DecretoInterministeriale9settembre2014,

recanteimodellisemplificatidiPOS,PSC,PSSefascicolodell’opera ..... ˝ 148

5. INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ALLEGATO ........................................ ˝ 1945.1. Introduzione ................................................................................................. ˝ 1945.2. Requisitihardwareesoftware...................................................................... ˝ 194

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IV MODELLISEMPLIFICATIPSCEFO

5.3. Downloaddelsoftwareerichiestadellapassworddiattivazione...................................................... p. 194

5.4. Installazioneedattivazionedelsoftware ..................................................... ˝ 195

6. UTILIZZO DEL SOFTWARE ALLEGATO ..................................................... ˝ 1966.1. L’area operativa: modelli ed esempi

diPSCediF.O.,usoprofessionale .............................................................. ˝ 1966.2. L’area normativa con il nuovo D.I. 9 settembre 2014 ................................. ˝ 1976.3. Iquesitichesiponeilcoordinatore ............................................................. ˝ 197

7. ESEMPIO DI UN PSCCOMPILATO CON IL MODELLO SEMPLIFICATO .................................... ˝ 199

LICENZA D’USO ........................................................................................................ ˝ 211

DOWNLOAD DEL SOFTWARE E RICHIESTA DELLA PASSWORD DI ATTIVAZIONE ...................................... ˝ 212

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NOTA INTRODUTTIVA

Lungamentesollecitatiedattesidaprofessionistiedimprese,sonooradisponibiliimodellisemplificatidiPOSePSC,edanchequelliperilPSSeperilfascicolodell’opera.

Inuovimodellisonosviluppaticonil“Metodoperschedeprogettuali”,informatabellare:chidecidediutilizzarlidovràquindi inserire le informazioni richiestenellecellepredispostenegli allegati al recentissimo Decreto Interministeriale 9 settembre 2014.

La nostra casa editrice è sempre stata attenta alle esigenze delle imprese e dei coordinatori professionisti,fornendounampiocatalogoditestiaggiornatiinmateriadisicurezzasulcantiere.

Ancheinquestocasoabbiamovolutooffriresubitoaicoordinatoriperlasicurezzauntestodiprontoutilizzo,conunachiara introduzioneainuovimodelli semplificati,econ l’allegatosoftware intuitivo (scaricabile da Internet con l’innovativo servizioG-cloud diGrafill) checontieneimaterialinecessariallacompilazionedelPSCedelfascicolodell’opera,direttamenteefacilmentemodificabiliconMicrosoftWord.

Hannocontribuitoallapredisposizionediquestomanualel’ing.AntonioLeonardi,compo-nente del Coordinamento delle Regioni “Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro” – coordinatore del Gruppo di lavoro Edilizia, componente del Gruppo di lavoro per la stesura dei modelli sem-plificati dei Piani di sicurezza presso il Ministero del Lavoro, Direttore del servizio Impiantistica e Antinfortunistica dell’A.S.P. di Catania,el’architettoVincenzoMainardi,giàautoredidiversepubblicazioni per la nostra casa editrice.

Ottobre2014

L’editore

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CAPITOLO1

IL DECRETO INTERMINISTERIALE 9 SETTEMBRE 2014 E I NUOVI MODELLI SEMPLIFICATI PER I PIANI DI SICUREZZA

1.1. I piani di sicurezza nel cantiere edileComenoto ilTitolo IVdelDecretoLegislativo9 aprile2008,n. 81 (Testo Unico per la

Sicurezza sul Lavoro)recepiscenellanostralegislazionelacosiddetta“DirettivaCantieri”.Lanorma,chesiapplicaaicantieriediliodiingegneriacivile,prevedelacompilazioneobbligatoriadialcunipianidisicurezza,periqualioggièpossibileutilizzarei“modellisemplificati”echerichiamiamosinteticamentediseguito.

PSC (Piano di Sicurezza e di Coordinamento)È il piano di sicurezza e di coordinamento e la sua redazione costituisce l’adempimento

principale posto in capo al coordinatore per la progettazione; si può dire in modo estremamente sinteticocherappresentailprogettodellasicurezzadelcantiereconl’obiettivofinaledellatuteladalla salute e sicurezza dei lavoratori nel cantiere edile.

LaredazionedelPSCèobbligatoriagiàdall’entratainvigoredelD.Lgs.n.494/1996,malecaratteristicheedicontenutiobbligatoridelpianosonostatimodificatipiùvolteeperfezionati.

Adoggi, i riferimentiprincipaliper la redazionedelPSCsono ilD.Lgs.n.81/2008s.m.,articolo100el’AllegatoXV,punto2.

L’AllegatoXV(incui,comesivedràpiùavanti,sonodettagliatiancheicontenutidiPOSePSS,oltrechélemodalitàperilcalcolodeicostidellasicurezza)definisceminuziosamente,puntoperpunto,icontenutiobbligatoridelPSC.

POS (Piano Operativo di Sicurezza)ÈilPianoOperativodiSicurezzaedeveessereredattodaognidittacheentraincantiere.È

il“pianodell’impresa”;natocomeadempimentodell’appaltatoredilavoripubblici,èstatobenprestoresoobbligatoriopertutteledittecheentranonelcantiere.

Essoè–inpratica–ildocumentodivalutazionedeirischiriferitoallospecificocantiere.Anchenel casodelPOSè l’AllegatoXV,alpunto3., chedefinisceanaliticamenteecon

chiarezzaleinformazioniminimechedevonoesserecontenutenelpiano.IPOSdelleimpresesonoipianicomplementarialPSCredattodalcoordinatore.Insintesi,

conilPSCediPOSècompletatoilsistemapianificatoriodellasicurezzanelcantiereedile.

F.O. (Fascicolo dell’Opera)ÈilFascicolodell’Opera, inprecedenzaconosciutoanchecome“fascicolodelleinforma-

zioniutili”,econtiene le informazioniutiliper la riduzionedei rischiacuisarannoesposti ilavoratorineifuturiinterventicheverrannoeseguitisull’operaedile.

Utilizzandoiltermine“piano”inmodounpòliberoedestensivo,sipotrebbedirecheilfasci-coloèunpianodisicurezzaperifuturilavorimanutentivisull’edificioooperaedile.

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4 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFO

Essoinfatticontieneunapursommariavalutazionedeirischiconlaconseguenteindividua-zione di dispositivi e misure di sicurezza.

Il fascicolo nacque ricalcando il modello e le importanti indicazioni contenute nell’allegato IIaldocumentoUE26maggio1993(ancoraoggivalidenelchiarirealcuniaspettiimportanti),maoggil’indicazionedellemodalitàcompilativeesoprattuttol’individuazionedeitrecapitoli(sviluppatiperschede)dicuisicompone,sitrovanonelD.Lgs.n.81/2008s.m.,AllegatoXVI.

ComeilPSC,ancheilfascicolodell’operadeveessereredattodalcoordinatoreperlaproget-tazione,ilqualeloconsegneràalcommittente.

Vadasé–comemegliospiegatopiùavanti–cheilF.O.èundocumentocheacquistalasuapienautilitàquandol’interventoedilizioèfinito,echesiprestaadessereprogressivamenteaggiornatoafrontedimodificheapportateall’operaedileoaseguitodellavalutazionedinuovirischioperl’introduzionedinuovidispositiviomisuredisicurezza.

PSS (Piano di Sicurezza Sostitutivo)ÈilpianodisicurezzasostitutivodelPSC,edèprevistosolamenteperilavoripubblici(l’ob-

bligoderivainfattidalCodicedeicontrattiedappaltipubblici).La sua redazione è obbligatoria negli appalti di lavori nei quali non siano previste la nomina

delcoordinatoreelaredazionedelPSC.L’AllegatoXValD.Lgs.n.81/2008s.m.haeliminatoognipossibiledubbiosuqualisianoi

contenutidiquestoparticolarepiano,che“contieneglistessielementidelPSC(…),conesclu-sionedellastimadeicostidellasicurezza”eche“èintegratoconglielementidelPOS”.

Pertanto,relativamenteaicontenutidelPianoSostitutivosipuòporrel’equazione1:

PSS = PSC + POS dell’impresa appaltatrice

La presentazione del PSS è – evidentemente – un obbligo dell’appaltatore, che ai sensidell’articolo131delD.Lgs.n.163/2006s.m.deveredigerloepresentarloneicasiincui,comegiàdetto,nonèpresenteilPSC.

Indubbiamentel’impostazionedellegislatoreècoerenteconunprincipioimportante,ecioè:nonpuòesserviappaltopubblicodilavorisenzachevisiaunpianodisicurezzaecoordinamento.

Tuttavia,allalucedellanormativaoggiinvigore,difattoilavoripubblici(periquali–sal-voalcunicasiparticolari–nonpuòesserevietatoilsubappalto)sonosempre,oquasisempre,assoggettatiallacompilazionedelPSC.IlPSSèquindidivenutounapresenzasoloteorica,diradoapplicatonellarealtàdeicantieri.

Inoltre va detto che ipotetici casi di applicazione del PSS sono, verosimilmente, cantierimoltomodestineiqualioperaunasolaimpresa.Nonsipuòtacerecheinquesticasidilavoridimodestaentità,facilmenteappaltatiaimpresepiccole,lacompilazionediunpianodallastrutturateoricamente complessa è un fardello tecnico obiettivamente gravoso.

IlPSSèquindidivenutounpiano“invisibile”edalcuniosservatorinehannoinpassato(inoc-casionedell’elaborazionedelD.P.R.n.222/2003esuccessivamentedelD.Lgs.n.81/2008s.m.)sollecitato informalmente la cancellazione.

1 VediV.Mainardi,Il Nuovo PSC(VIIIedizione),Grafill,Palermo2014,p.40.

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1. ILD.I.9SETTEMBRE2014EINUOVIMODELLISEMPLIFICATIPERIPIANIDISICUREZZA 5

Atutt’oggicomunquequestopianoèancoraatuttiglieffettiprevistodallanormativavigen-te,edèquindicorrettocheglioperatoridelsettoresianoinformatiepreparatipercompilarlooapplicarlo nei casi previsti.

TABELLA 1Riepilogo sintetico dei principali piani di sicurezza nei cantieri,

di cui sono disponibili i modelli semplificati

Acronimo Nome completo Riferimenti normativi principali Note

PSC PianodiSicurezza ediCoordinamento

– D.Lgs.n.81/2008s.m.,articoli 91 e 100;

– AllegatoXV,punto2.

Obbligodelcoordinatoreper la progettazione.Ha come scopo la valuta-zioneeriduzionedeirischiper i lavoratori nel cantiere edile.

POS PianoOperativo diSicurezza

– D.Lgs.n.81/2008s.m.,articolo89,comma1,lettera h);

– AllegatoXV,punto3.2.

Obbligodeidatoridilavo-ro delle imprese esecutrici.È il documento di valuta-zionedeirischiriferitoalsingolo cantiere.

F.O. Fascicolodell’Opera

– D.Lgs.n.81/2008s.m.,articolo 91;

– AllegatoXVI.

Obbligodelcoordinatoreper la progettazione.Contieneleinformazioniutili per la riduzione dei rischineifuturiinterventisull’opera edile.

PSS PianoSostitutivo diSicurezza

– D.Lgs.n.163/2006s.m.,articolo131,com-ma 2 lettera b);

– D.Lgs.81/2008s.m.,AllegatoXV,punto3.1.

Obbligodell’appaltatoredilavoripubblici,soloneicasiovenonvièunPSC.Haimedesimicontenuti,senza stima dei costi della sicurezza(giàvalutatidal-laStazioneappaltante)

Lacompilazionediquestiquattropianinaturalmenteha sempre rappresentatounosforzosignificativosiaperiprofessionisticheperitecnicidelleimprese.

Di certo, al di là dell’impegnonaturalmente dovuto per la compilazione professionale diquestielaborati,allafontedieventualidifficoltàoincertezzevierailfattochequestidocumentieranopercosìdire“nuovi”,senzaprecisiriferimentinellaculturatecnicaprecedente.

Diconseguenzainoramaioltre15annidiapplicazionedellaDirettivaCantierisonoinvalsediverseprassicompilative(tutteperquantopossibileaderentiallanorma).

DeterminanteaifinidelchiarimentodeicontenutideipianièstatoilD.P.R.n.222/2003,poiassorbitonelD.Lgs.n.81/2008s.m.comeAllegatoXV.Questoregolamentosièdistintoperlaprecisione con cui sono stati dettagliati e di fatto sistematicamente scorporati nei diversi punti i contenutideipiani,edinparticolaredelPSC(cheèindubbiamenteildocumentopiùcomplesso).

Nonsipuòfareamenodiosservareche–altempo–andaronodeluselesperanzedeipro-fessionistichesiaspettavanodal“222”unaseriedisempliciesempiper lacompilazionedeipiani. Non sappiamo se sia stato compiuto un monitoraggio sistematico dell’applicazione della

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6 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFO

norma,maèindubbiocheiprofessionisticoordinatorihannopercosìdire“costruito”inmodoautonomoipropripianidisicurezza,strutturandoliincapitoli,sezioni,tabelle,neiqualicercarediincasellareleinformazioniobbligatorierichiestedal“222”edinseguitodall’AllegatoXV.

Èevidentechequestaprogeniedipianidiversamentecompilati,conformiallenormevigentimadiversil’unodall’altro,risultavanodidifficileapplicazioneperleimpreseeanchedidifficileesame da parte dei competenti organi di controllo.

Indubbiamente,l’esigenzadimodellidiriferimentoperipianierapalese,edilGovernohaaffrontato il problema in primo luogo con l’inserimento nel Testo Unico del nuovo articolo 104-bis,recante“Misure di semplificazione nei cantieri temporanei o mobili”.

1.2. L’art. 104-bis del Testo Unico prevede l’emanazione dei modelli semplificatiInseritonelTestoUnicodallaLeggen.98/2013,ilnuovoarticolo104-bis prevede l’indivi-

duazionedimodellisemplificatiperilPSC,ilPOSedaultimoperilfascicolodell’opera.Ilettorinoterannochel’art.104-bisnonmenzionailpianosostitutivo.Ciòaccadeperchéil

PSSèunelaboratoobbligatorionelsettoredeicontrattipubblici,epertantol’individuazionedelmodellosemplificatoèprevistanelnuovocomma2-bis,nell’art.131delD.Lgs.163/2006s.m.(Codice dei contratti e degli appalti pubblici).

Ancheinquestocaso,all’originedellamodificavièlaLeggen.98/2013,diconversionedelD.Lgs.n.69/2013,dettoancheDecreto“delFare”.

TantonelcasodelPSC,delPOSedelF.O.,chenelcasodelPSS,inuoviarticoliecommihannodelegatol’individuazionedeimodellisemplificatialMinistrodellavoroedellepolitichesociali,diconcertocon ilMinistrodelle infrastruttureedei trasportiecon ilMinisterodellasalute,conlostrumentodelDecretoInterministeriale,previaintesainsedediConferenzaper-manenteperirapportitraloStato,leRegionieleprovinceautonomediTrentoediBolzano.

GrazieallavorodeiMinistericompetentiedelleRegioni,imodellisonostatielaboratiedilDecreto Interministeriale 9 settembre 2014 è stato pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e ne è stata data comunicazione in Gazzetta Ufficiale il 12 settembre 20142.

1.3. Il Decreto Interministeriale 9 settembre 2014: principi ispiratori ed obiettivi dei modelli semplificati di PSC, F.O., POS, PSSAdistanzadiquasi20annidall’emanazionedelD.Lgs.n.494/1996tuttigliattoridello

scenario della sicurezza nei cantieri avvertivano e avvertono la necessità di semplificare idocumentiper la sicurezzaprevistidallanormativavigente, rendendolimeno“pesanti”dalpuntodivistacartaceo,piùsnelli,piùfacilmente“leggibiliecomprensibili”,piùaderentiallespecificitàdelcantiereemenoridondantidiinformazionispessoinutiliononnecessarie,affin-chéiPiani,inparticolareilPSC,sianodeiveristrumentidiprogettazionedellasicurezzaedipianificazioneeanalisipreventivadeirischichedovrannoessererealmenteaffrontatidurantel’esecuzione dell’opera.

Inquestianni,inoltre,èstatoriscontratocheidocumentidipianificazionedellasicurezzanelcantieresonospessopocoutilizzati,soprattuttodaisoggetticheprioritariamentedovrebbero

2 Vedi Gazzetta UfficialedellaRepubblicaItaliana,serieGenerale,n.212del12settembre2014.

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1. ILD.I.9SETTEMBRE2014EINUOVIMODELLISEMPLIFICATIPERIPIANIDISICUREZZA 7

leggerli,utilizzarlieapplicarli(datoredilavoro,direttoretecnicodicantiere,capocantiere,lavo-ratori,etc.)perchétroppolunghi,ripetitivi,redattigeneralmenteinformadirelazione.Laformarelazionale,chepuòandarebeneperiresponsabilideilavorioiprofessionisti,diventastrumentopocoutileepraticoperglioperatoridicantiereche,certamente,preferisconounacomunicazionesnellaeconcreta,basatasuschedeprogettuali,schemi,elaboratigrafici,etc..InsommailPSCdeveesserepiùpoverodiparoleepiùriccodischemiprogettuali,procedure,disegniapplicativi,affinchèquestofondamentalestrumentodellapianificazioneeprogrammazionedellasicurezzapossa essere realmente utilizzato e applicato.

L’obiettivodeimodellisemplificatipubblicaticonilDecretoInterministeriale9settembre2014èquellodifornireunalineadiindirizzocheconsentadieliminarelepartichepocohannoachefareconlaprogettazionedellasicurezzadellospecificocantiere,echesonospessoripetiti-ve,genericheedicaratterepuramentenormativo,erealizzareundocumentonontantoinformarelazionalemacompostoessenzialmentedaschedeprogettuali,tavoleesplicative,disegni,pro-cedure,ecc.concretamenteapplicabilialcantiere.UnPSCcosìfatto,oltrecheprivilegiarel’a-spettoprogettualeinlineaconladirettivaeuropea92/57,diventacertamentepiùcomprensibile,leggibileepratico,piùsnellodalpuntodivistadellaproduzionecartacea

Lesuddette“schedeprogettuali”potrannofungereda“guida”alredattoredelPiano,assicu-randocomunquelamassimalibertàdiespressioneprogettualeneigradiconsentitidallanorma.AtalpropositovaspecificatocheilDecretosottolineache“Le dimensioni dei campi indicati nelle tabelle a seguire sono meramente indicative in quanto dipendenti dal contenuto”,ilchèvuole significare che i campi delle schede sono semplicemente di indirizzo e guida e che ilcontenutodellesingolecellepotràassumerequalunquedimensione.Talicampi,insomma,sonodeiveriepropri“campiprogettuali”,conl’obiettivofondamentaledisalvaguardareilcarattereassolutamente“progettuale”delPSC.IlPSCconservapienamenteilsuoruolodiProgettodellasicurezzadelcantierecosìcomeilcoordinatoreconservailruolodiprogettistadellasicurezza,realizzandoperòundocumentoconmodalitàmenorelazionaleepiùschematica,conlasperanzacheciòlorendapiùleggibileeattuabile.

IlmodellosemplificatodiPSCfariferimentomoltevolteadisegni,elaboratigrafici,plani-metrieelay-out,che,oltreadessereallegatiobbligatorialPiano,sonoancheindicatiinmoltedelletabelledelmodello,avolersottolineareilruolostrategicochehannotalistrumentiperlarealeprogettazioneeattuazionedellasicurezzaincantiere.Potrannoessereallegatepiùplani-metriesoprattuttoinfunzionedellaevoluzionespazio-temporaledelleattivitàdicantiere,cheriportinograficamente,adesempio,informazionideltipo:posizionedilineeaeree,lineeinter-rate,altririschiintrinseci,posizionedellarecinzionedicantiere,viabilitàdiaccessoalcantiereeinternadimezziepersone,posizionedieventualesegnaleticadisicurezza,areeadisposizioneperbaracche,gru,impiantodibetonaggio,carico/scarico,ecc..

Lastrutturadelleschede/tabelle,conparticolareriferimentoalcasodelPSCedelF.O.,èesa-minatapiùindettaglionelsuccessivoCapitolo2;possiamocomunquedirefind’orache,benchésitratticomunquedimodellicheiprofessionistipossonomodificarenell’uso,lastrutturaatabel-leèalquantoprecisanell’incasellareleinformazionirichieste.Tuttociòsenz’altrofavoriscelaconsultazione ed in particolare l’individuazione delle singole informazioni da parte dei soggetti interessati.L’aspettorilevanteècheleschededicuisicompongonoisingolidocumentisonostatepredisposteperricevereconprecisioneglielementichecostituisconoicontenutiminimi

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8 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFO

obbligatoriperlegge.Ognielementoobbligatorio,previstodagliAllegatiXVeXVIdelD.Lgs.n. 81/2008s.m.halasuacollocazionenelmodellosemplificato.

Èquindievidentechel’emanazionedeimodellisemplificatinonèstatautilizzata,cosachesarebbestataassolutamenteimpropria,perapportaremodificheaicontenutiobbligatorideipia-ni,chesonogiàfissaticonchiarezzadagliallegatisuccitati.Questa,d’altronde,eralavolontàdelLegislatoreedèstatoilpuntodipartenzadellavorochehaportatoall’emanazionedelDecreto.

Lasemplificazioneapportataèquindirelativaallastruttura:ipianichesarannoredattiutiliz-zandoquestimodelliconterrannoquindi,népiùnémeno,tuttiicontenutiminimistabilitidagliAllegatiXVeXVIdelD.Lgs.n.81/2008s.m..

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CAPITOLO2

UTILIZZARE I MODELLI SEMPLIFICATI DI PSC E F.O.

2.1. Caratteristiche e uso del modello semplificato di PSCIlmodellodicuiall’AllegatoIIalDecretoInterministeriale9settembre2014(consultabile

in Rassegna normativaalCapitolo4),predispostoperlaredazionedelPSC,èsviluppatoin15schede-tipoincuiriportareicontenutielencatidiseguito:

1) Copertinaerichiamonormativo.

2) Identificazioneedescrizionedell’opera. – Identificazionedelle impreseesecutriciedei lavoratoriautonomi(partesviluppatadalCSEnellasuccessivafaseesecutiva).

3) Individuazioneanalisievalutazionedeirischirelativiall’areadicantiere.

4) Organizzazionedelcantiere.

5) Planimetria/edelcantiere.

6) Rischiinriferimentoallelavorazioni.

7) Interferenze tra le lavorazioni – Cronoprogrammadeilavori.

8) ProcedurecomplementariodidettagliodacitarenelPOS.

9) Misuredicoordinamentorelativeall’usocomunediapprestamenti,attrezzature,infra-strutture,mezzieservizidiprotezionecollettiva.

10) Modalitàorganizzativedellacooperazioneedelcoordinamento.

11) DisposizioniperlaconsultazionedegliRLS.

12) Organizzazionedelserviziodiprontosoccorso,antincendioedevacuazionedeilavoratori.

13) Stimadeicostidellasicurezza.

14) Elencoallegatiobbligatori.

15) Quadroriepilogativoinerentegliobblighiditrasmissione.

L’espertocoordinatoreperlasicurezzariconosceràimmediatamenteglielementichecom-pongonoilCapitolo2(Pianodisicurezzaedicoordinamento)dell’AllegatoXV.Quasituttiiti-tolidelleschedepredispostecorrispondonoinfattiapuntidell’Allegato,ocomunqueadelementiivirichiamationecessariinapplicazionedellenormeinvigore.

NellaTabella2chesegueèpossibileriscontrarelacorrispondenzadelleschededelmodellosemplificatoconipuntidell’Allegato.

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10 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFO

TABELLA 2Schede tipo presenti nel modello semplificato di PSC

Rif.: D.I. 9 settembre 2014, Allegato II (Piano di Sicurezza e di Coordinamento)

Rif. Scheda tipoRiferimento normativo nel D.Lgs. n. 81/2008,

Allegato XVNote

1 Copertinaerichiamonormativo –

2 Identificazioneedescrizionedell’opera Punto2.1.2

Predispostaperl’aggiorna-mentoinfaseesecutiva,con-tieneanchediagrammagraficodell’organizzazione dell’appalto

3Individuazione analisi e valuta-zionedeirischirelativiall’areadi cantiere

Punti2.1.2.d.2,2.2.1.e 2.2.4

4 Organizzazionedelcantiere Punti2.1.2.d.2,2.2.1.e 2.2.4

Gli elementi di cui a questa schedadovrebberotrovareriscontronellaplanimetriachesegue

5 Planimetria/edelcantiere Punto2.1.4

Puòesseresviluppatainunaopiùplanimetrie(generaleedidettaglio,oppureperfasisuc-cessive in caso di riallestimenti importanti)

6 Rischiinriferimentoallelavo-razioni

Punto2.1.2.d3;2.2.3;2.2.4

Lascheda-tipopropostaèdautilizzarsi per tutte le lavora-zionipreviste(suddiviseeanostro avviso raccorpate in fasi di lavoro)

7 Interferenze tra le lavorazioni Punto2.1.2lett.f),2.3.4,2.3.5

Allabasediquestaschedasitrovailcronoprogramma,fon-damentale per individuare le interferenzeelerelativemisure,esposteintabellachesegue

8 ProcedurecomplementariodidettagliodacitarenelPOS Punto2.1.3

9

Misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti,attrezzature,in-frastrutture,mezzieservizidiprotezione collettiva

Punto2.1.2lett.f)

Laschedatipovacompilatapiùvolte,unaperogniattrezzatura,etc. alla quale si riferisce.È previsto l’aggiornamento in fase di esecuzione

10Modalitàorganizzativedellacooperazione e del coordina-mento

Punto2.1.2lett.g); 2.2.2 lett. g)

11 Disposizioni per la consulta-zionedegliRLS Punto2.2.2lett.f)

12Organizzazionedelserviziodiprontosoccorso,antincendioed evacuazione dei lavoratori

Punto2.1.2lett.h)

segue ❱

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199

CAPITOLO7

ESEMPIO DI UN PSC COMPILATO CON IL MODELLO SEMPLIFICATO

IlsoftwareallegatoallapresentepubblicazioneriportadueesempicompletamentesviluppatidiPianodiSicurezzaeCoordinamentoediFascicolodell’Opera.

Gliesempi,predisposticonl’utilizzodeimodelliallegatialDecretoInterministeriale9set-tembre2014,sonoadisposizionedegliutentiinformato*.docepertantofacilmentemodificabiliconMicrosoftWord.

Diseguito riportiamounostralciodell’esempiodiPSCsemplificato.Per laconsultazionecompletadell’esempiorimandiamoall’AREAOPERATIVAdelsoftwareincluso.

Nell’esempiocompletogliutentipotrannoesaminaretuttelepartiresidue,etraquestelenu-meroseschederelativeallelavorazioni(fasidilavoro),alleinterferenzeconilcronoprogramma,nonchél’allegatastimadeicostidellasicurezza.

Aprendolodal software l’esempiopotràessere stralciatoemodificatoperadattarloaduneventuale uso professionale. Tale operazione naturalmente deve essere compiuta sotto responsa-bilitàdelprofessionistacoordinatore,ilqualeassumelapaternitàdeldocumentochepredisponee sottoscrive.

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200 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFO

Ing. Mario RossiVia Succhera 4, 12121 Rapa (RP) – Tel. 0125/97531246

[email protected]

NUOVA CASA DI ABITAZIONEIN CASILE DI TERZANI (RP)

COMPARTO URBANISTICO DI VIA XII GIUGNO – LOTTO “E”

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

MODELLO SEMPLIFICATO

0 25/07/2014 PRIMA EMISSIONE CSPREV DATA DESCRIZIONE REVISIONE REDAZIONE Firma

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7.ESEMPIODIUNPSCCOMPILATOCONILMODELLOSEMPLIFICATO 201

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO(2.1.1)

Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità, conforme alle prescrizioni dell’art. 15 del d.lgs. n. 81/2008, le cui scelte progettuali ed organizzative sono effettuate in fase di progettazione dal progettista dell’opera in

collaborazione con il CSP

IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA(2.1.2)

Indirizzo del cantiere (a.1) Via XII Giugno (civico da attribuire), Casile di Terzani (RP)

Descrizione del contesto in cui è collocata l’area di cantiere (a.2)

Inquadramento territoriale: in Casile di Terzani (vedi sotto, e vedi documenti ed elaborati di progetto)caratterizzazione geotecnica: omissiscontestualizzazione dell’intervento: in area di espansione, con opere di urbanizzazione realizzate e complete, ed interventi edilizi residenziali sia completi che in fase di cantiere (vedere anche le fotografie in Allegato)

Descrizione sintetica dell’opera con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche (a.3)

L’opera progettata oggetto del presente documento è un’edificio multipiano di abitazione, composto da 12 appartamenti e locali comuni e pertinenzialiL’edificio si sviluppa sul lotto di pertinenza (lotto “E”), all’interno del Comparto urbanistico di Via XII Giugno, con accesso dalla omonima strada. È prevista l’erezione di 5 livelli complessivi, così suddivisi:– Piano terreno: ingresso, autorimesse, cantine e locali di servizio;– Piani 1°, 2°, 3°: appartamenti residenziali;– Piano 5° (sottotetto): mansarde e sottotetti pertinenziali.Il progetto non prevede livelli interrati o seminterrati.Tutti i piani sono accessibili da un’unica scala condominiale e dall’annesso ascensore, con eccezione del piano 5° (le mansarde/sottotetti sono accessibili direttamente dagli appartamenti sottostanti, con scale interne); la scala condominiale al piano 5° serve quindi solo per l’accesso alla copertura.Il lotto pertinenziale ha accesso carrabile e distribuisce anche le autorimesse, sia al piano terreno dell’edificio, che realizzate in un corpo autonomo monopiano.Le opere sono meglio descritte negli elaborati di progetto (permesso di costruire n° 218/14 rilasciato dal Comune di Terzani).L’edificio sarà realizzato con le seguenti tecniche:– struttura portante con telaio in calcestruzzo, solai orizzontali ed inclinati (copertura) in

pannelli prefabbricati laterocementizi;– murature in blocchi di laterizio, paramento esterno con isolamento a cappotto, con

paramenti di finitura diversi, divisioni interne in blocchi di laterizio o blocchi per tramezza; le murature saranno finite all’interno con intonaco al civile;

– gli impianti saranno realizzati come da progetto depositato; gli impianti di riscaldamento e produzione acqua calda (autonomi) saranno alimentati a gas naturale e pertanto saranno allacciati alla relativa rete.

N.B. I riferimenti numerici tra parentesi corrispondono ai paragrafi dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 s.m.

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202 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFO

Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza (b)

Committente:cognome e nome: Immobiliare Erba (legalmente rappresentata da Antonio Bianchi)indirizzo: Strada delle Basse 18, Casile di Terzani (RP)cod.fisc.: 023456789tel.: 0125 – 9876543mail.: [email protected]

Responsabile dei lavori (se nominato):cognome e nome:indirizzo:cod.fisc.:tel.:mail.:

Coordinatore per la progettazione: cognome e nome: Ing. Mario Rossiindirizzo: Via Succhera 4, Rapa (RP)cod.fisc.: RSS MRA 64L13 U887Gtel.: 0125 – 97531246mail.: [email protected]

Coordinatore per l’esecuzione: cognome e nome: Ing. Mario Rossiindirizzo: Via Succhera 4, Rapa (RP)cod.fisc.: RSS MRA 64L13 U887Gtel.: 0125 – 97531246mail.: [email protected]

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7.ESEMPIODIUNPSCCOMPILATOCONILMODELLOSEMPLIFICATO 203

IDENTIFICAZIONE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI(2.1.2 b)

(Aggiornamento da effettuarsi nella fase esecutiva a cura del CSE quando in possesso dei dati)

IMPRESA AFFIDATARIA N.:Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal soggetto Soggetti incaricati per l’assolvimento dei

compiti ex art. 97 in caso di subappaltoNominativo:indirizzo:cod.fisc.:p.iva:nominativo datore di lavoro:

Nominativo:Mansione:

IMPRESA AFFIDATARIA ed ESECUTRICE N.:Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal soggetto Soggetti incaricati per l’assolvimento dei

compiti ex art. 97 in caso di subappaltoNominativo:indirizzo:cod.fisc.:p.iva:nominativo datore di lavoro:

Nominativo:Mansione:

IMPRESA ESECUTRICE SUBAPPALTATRICE N.:Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal soggettoNominativo:indirizzo:cod.fisc.:p.iva:nominativo datore di lavoro:

Affidataria di riferimento:

LAVORATORE AUTONOMO N.:Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal soggettoNominativo:indirizzo:cod.fisc.:p.iva:

Eventuale impresa riferimento se subaffidatario:

ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE

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204 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFOIN

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ella

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i solo

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l can

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Parzi

alizz

azion

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.Lgs.

30.04

.1992

n.

285

– D.P.

R. 16

.12.19

92

n. 49

5, ar

t. 30,

artt.

31-4

2

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esso

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sti-

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che l

a sch

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segu

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aniz-

zazio

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tiere

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ataria

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a esit

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n rela

zione

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note.

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azion

e rum

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ne

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orni,

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comu

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ione a

i sen

si Re

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Terza

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Ru

moro

seAL

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crive

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i o el

emen

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anali

zzar

e

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7.ESEMPIODIUNPSCCOMPILATOCONILMODELLOSEMPLIFICATO 205

ORGA

NIZZ

AZIO

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ERE

(2.1

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2; 2

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, 2.2

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o an

alizz

ati tu

tti gli

elem

enti d

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prim

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ma

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ppat

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que

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nti a

l can

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ORGA

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ZZAT

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E

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zione

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tteris

tiche

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ee

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pedir

e l’ac

cess

o ag

li estr

anei

(TUS

L art.

10

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alazio

niTU

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ti XXI

V,

XXV,

XXX

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ssi

Il can

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pedo

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chett

o e le

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re di

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e. In

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dubb

io l’a

cces

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sere

im

pedit

o.

Recin

zione

– App

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nsist

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riore

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– Sov

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.– N

é var

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tinuit

à, ca

ncell

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ra-

bile e

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nale

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sitivi

di ch

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a ap

ribili

dall’i

ntern

o.

Recin

zione

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i plan

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segu

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Il can

tiere

deve

esse

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recin

tato l

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amen

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Vedi

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etria

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IZI IG

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Posiz

ionam

ento

servi

zi:

vedi

planim

etria,

a se

guire

.

Page 20: MODELLI SEMPLIFICATI PSC E FO - Lavori Pubblici · Sicurezza sul Lavororecepisce) nella nostra legislazione la cosiddetta “Direttiva Cantieri”. La norma, che si applica ai cantieri

206 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFOOR

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nti e

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zi e g

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eriva

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attiv

ità

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nno

esse

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ilizza

ti seg

nali

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nosi

se-

cond

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essit

à.

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l limi

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veloc

ità a

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reva

-len

za su

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ltra

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a.

Vede

re an

che l

a sch

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iduaz

ione

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i are

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re.

Page 21: MODELLI SEMPLIFICATI PSC E FO - Lavori Pubblici · Sicurezza sul Lavororecepisce) nella nostra legislazione la cosiddetta “Direttiva Cantieri”. La norma, che si applica ai cantieri

7.ESEMPIODIUNPSCCOMPILATOCONILMODELLOSEMPLIFICATO 207

ORGA

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TE

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ALI E

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PROC

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ricità

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ralm

ente

alla n

orma

CEI

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7; si

richia

ma il

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imen

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rete

pubb

lica a

bass

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sione

”.Si

ramm

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5.

Elett

ricità

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nnaio

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ruolo

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gesto

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ie (d

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SL, v

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iche)

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208 MODELLISEMPLIFICATIPSCEFOOR

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7.ESEMPIODIUNPSCCOMPILATOCONILMODELLOSEMPLIFICATO 209

PLANIMETRIA / E DEL CANTIERE

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