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Editore: MP & Partners - Direttore Responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo numero 14 dell’8/4/1997 - Anno XVII - N. 1 - GENNAIO 2013 INVIA SMS con nome professione ed età al 377.20.89.377 e riceverai 6 profili gratuiti PROVA, CHIAMACI PER SAPERE COM’È Tel. 035.42.84.575 - sms 377.20.89.377 www.agenziaincontridelcuore.it Incontri del Cuore - via Masone, 5 - Bergamo a pochi metri dalle Poste Centrali incontri con persone della Val Camonica Tel 0364 456536 Uffici ubicati a: Piancogno Edolo Lumezzane Tel 0364 361136 Ambulatori ubicati a: Esine Edolo Martinengo Via C. Battisti, 110 24062 COSTA VOLPINO (Bg) Tel. 035.971193 Cell. 340.6069295 CARROZZERIA AUTOFFICINA ELETTRAUTO Via C. Battisti, 110 24062 COSTA VOLPINO (Bg) Tel. 035.971193 Cell. 340.6069295 CARROZZERIA AUTOFFICINA ELETTRAUTO PIAN CAMUNO (Bs) - Via Provinciale, 1/D Tel. 0364.591197 Mentre al di là del Tonale il turismo è un punto fermo dell’economia locale, in Valle ci si continua ad interrogare su quale formula adottare Per un nuovo turismo in Valle Camonica Il Gruppo Valcamonica Servizi attivo in tema ambientale e sul fronte educativo culturale Ambiente e rifiuti come materie scolastiche Con il “Gruppo dei 26” “Peer Education” (educazione fra pari) sul tema dei rifiuti, ri- prende il progetto-pilota all’Istituto Olivelli- Putelli di Darfo Boario Terme. Nel segno della continuità l’impegno del gruppo “Valcamoni- ca Servizi”, sempre attivo nella divulgazione in tema ambientale, anche sul fronte educativo culturale. Accanto agli interventi nelle scuo- le primarie - che seguono un loro particolare “binario” – sono in corso alcuni progetti-pilota con le scuole medie e superiori camune. Uno di questi è interamente condotto dagli studenti stessi. Le coordinate del progetto ruotano at- torno al “Gruppo dei 26”. La “holding” valli- giana ha preparato, con appositi incontri for- mativi, un gruppo di 26 studenti, selezionati all’interno dell’Istituto di Istruzione superiore Olivelli-Putelli di Darfo Boario Terme. (a pagina 3) Il Distretto culturale di Valcamonica, in colla- borazione con “Nomi- sma” (società di studi economici) ha presen- tato in un convegno le azioni per un nuovo turismo nella vallata dell’Oglio. Nell’ambito del proget- to di rilancio turistico e di promozione territo- riale denominato “Val- le dei Segni”, il Distret- to culturale (Comunità montana), alcuni mesi fa, ha attivato un per- corso di indagine su modalità e tipologie del turismo. Tale attività è stata supportata dalla socie- tà “Nomisma” di studi economici di alto pro- filo, a livello naziona- le, che sta affiancando l’ente comprensoriale nel processo di imple- mentazione di un Os- servatorio turistico val- ligiano, uno dei nuovi strumenti su cui si sta lavorando. (a pagina 6) Centinaia di comunità intendono traghettare la nostra società dall’attuale modello economico basato sulla logica del consumo ad un modello sostenibile Città di transizione Le “Città di transizio- ne” arrivano a Pisogne. Sviluppo sostenibile, flessibilità nei compor- tamenti richiesti dai mutamenti in corso, ri- duzione dell’utilizzo di energia ed incremento dell’autonomia a tutti i livelli. Questi gli obiet- tivi che il movimento “Città di transizione” si propone di raggiun- gere con un’opera di sensibilizzazione in tut- ta Europa. Si tratta di un movimento interna- zionale cui aderiscono centinaia di comunità che intendono traghet- tare la nostra socie- tà dall’attuale modello economico basato sulla logica del consumo ad un modello sostenibile, fondandosi su due ele- menti di riflessione: la fine dell’era del petro- lio e la coscienza di un forte mutamento clima- tico. Molteplici sono le modalità attraverso le quali le comunità sono incoraggiate a svilup- pare la propria capacità di adattarsi ai cambia- menti che ci attendono; tra queste: riciclo dei materiali di scarto, orti sociali, sostegno all’e- conomia locale, ecc. (a pagina 4)

Montagne e Paesi - Gennaio 2013

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Montagne e Paesi - Gennaio 2013

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Editore: MP & Partners - Direttore Responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo numero 14 dell’8/4/1997 - Anno XVII - N. 1 - GENNAIO 2013

INVIA SMS con nome professione ed età al 377.20.89.377 e riceverai 6 pro� li gratuiti

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a pochi metri dalle Poste Centrali

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Mentre al di là del Tonale il turismo è un punto fermo dell’economia locale,

in Valle ci si continua ad interrogare su quale formula adottare

Per un nuovo turismo in

Valle Camonica

Il Gruppo Valcamonica Servizi attivo in tema ambientale

e sul fronte educativo culturale

Ambiente e rifiuti come materie scolastiche

Con il “Gruppo dei 26” “Peer Education” (educazione fra pari) sul tema dei rifiuti, ri-prende il progetto-pilota all’Istituto Olivelli-Putelli di Darfo Boario Terme. Nel segno della continuità l’impegno del gruppo “Valcamoni-ca Servizi”, sempre attivo nella divulgazione in tema ambientale, anche sul fronte educativo culturale. Accanto agli interventi nelle scuo-le primarie - che seguono un loro particolare “binario” – sono in corso alcuni progetti-pilota con le scuole medie e superiori camune. Uno di questi è interamente condotto dagli studenti stessi. Le coordinate del progetto ruotano at-torno al “Gruppo dei 26”. La “holding” valli-giana ha preparato, con appositi incontri for-mativi, un gruppo di 26 studenti, selezionati all’interno dell’Istituto di Istruzione superiore Olivelli-Putelli di Darfo Boario Terme.

(a pagina 3)

Il Distretto culturale di Valcamonica, in colla-borazione con “Nomi-sma” (società di studi economici) ha presen-tato in un convegno le azioni per un nuovo turismo nella vallata dell’Oglio. Nell’ambito del proget-to di rilancio turistico e di promozione territo-

riale denominato “Val-le dei Segni”, il Distret-to culturale (Comunità montana), alcuni mesi fa, ha attivato un per-corso di indagine su modalità e tipologie del turismo. Tale attività è stata supportata dalla socie-tà “Nomisma” di studi economici di alto pro-

filo, a livello naziona-le, che sta affiancando l’ente comprensoriale nel processo di imple-mentazione di un Os-

servatorio turistico val-ligiano, uno dei nuovi strumenti su cui si sta lavorando.

(a pagina 6)

Centinaia di comunità intendono traghettare la nostra società dall’attuale modello economico basato sulla logica del consumo

ad un modello sostenibile

Città di transizioneLe “Città di transizio-ne” arrivano a Pisogne. Sviluppo sostenibile, flessibilità nei compor-tamenti richiesti dai mutamenti in corso, ri-duzione dell’utilizzo di energia ed incremento dell’autonomia a tutti i livelli. Questi gli obiet-tivi che il movimento “Città di transizione” si propone di raggiun-gere con un’opera di

sensibilizzazione in tut-ta Europa. Si tratta di un movimento interna-zionale cui aderiscono

centinaia di comunità che intendono traghet-tare la nostra socie-tà dall’attuale modello

economico basato sulla logica del consumo ad un modello sostenibile, fondandosi su due ele-menti di riflessione: la fine dell’era del petro-lio e la coscienza di un forte mutamento clima-tico. Molteplici sono le modalità attraverso le quali le comunità sono incoraggiate a svilup-pare la propria capacità di adattarsi ai cambia-menti che ci attendono; tra queste: riciclo dei materiali di scarto, orti sociali, sostegno all’e-conomia locale, ecc.

(a pagina 4)

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Tre nuovi bandi, per sostenere l’iniziativa imprenditoriale

Idee e progettiper sconfiggere la crisi

Il nuovo programma di “Impresa e Territorio S.c.a.r.l.”, società di ge-stione dell’Incubatore con sede a Cividate Ca-muno propone tre nuo-vi bandi, per sostenere l’idea e l’iniziativa im-prenditoriale. Obietti-vo comune è quello di determinare forme nuo-ve di coinvolgimento di imprenditori ed aspi-ranti. Ogni bando pre-senta carattere specifi-co, nel senso che ognu-no di essi ha caratteri-stiche diverse a secon-da dei destinatari coin-volti. Il primo: “Crea la tua impresa”. Il bando

in questione seleziona idee progettuali fina-lizzate alla creazione di imprese innovative che potranno trasformar-si in nuove imprese da insediare nell’incubato-re, che – in questo caso – assumerebbe il ruolo “guida” semplificando il processo di impre-sa, in quanti strumento concreto ed efficace per consentire agli aspiran-ti imprenditori di valu-tare la fattibilità eco-nomica della loro idea imprenditoriale, per-mettendo anche di ca-pire se il futuro imma-ginato possa essere ef-

fettivamente quello e se la loro idea possa esse-re vincente sul mercato. Per idee innovative è da intendersi ogni attività imprenditoriale aven-te un approccio creati-vo ed evolutivo ad am-modernare, intesa come capacità di innovare prodotti finali, o servizi erogati a terzi, processi produttivi ed erogativi del servizio, le tecnolo-gie utilizzate ed i me-todi gestionali e diretti-vi. Nel secondo bando, “Dall’idea all’impre-sa”, viene incentivata la presentazione di idee altamente innovative, finalizzate alla crea-zione ed allo sviluppo di nuove attività im-prenditoriali. Attraver-so questa seconda ini-ziativa si vuole attiva-re una fase di sostegno e tutela di nuova stabi-le occupazione, consi-derato anche il diffici-le momento economico congiunturale. Desti-natrici del bando sono le società di persone, di capitali, cooperati-ve, in forma singola od aggregata (ATI, ATS). Potranno quindi parte-cipare le imprese aventi sede ed unità locale nel territorio nazionale. Le imprese ammesse po-

tranno fruire di servizi-base come il riscalda-mento, di portineria ed accoglienza visitatori, di distribuzione posta, utilizzo sala riunioni, accesso veloce alla rete internet, manutenzio-ne ordinaria e straor-dinaria, spazi comuni. Il terzo bando è dedi-cato a “Nuove impre-se 2012-2013 ed è de-stinato all’ incubazione classica: promuove la selezione di progetti fi-nalizzati alla creazione e sviluppo di imprese innovative per il man-tenimento e lo sviluppo

della cultura del territo-rio da insediare nell’in-cubatore. Destinatarie sono le piccole e medie imprese (anche in for-ma cooperativa) ope-ranti nel settore della produzione di beni, o della fornitura di servi-zi. Possono partecipare al bando persone fisi-che o giuridiche che in-tendono sviluppare un progetto imprenditoria-le innovativo di prodot-to o servizio; le impre-se innovative di nuova costituzione che abbia-no avviato l’attività; le imprese innovative già

esistenti in fase di “start up”, attive da non oltre 48 mesi, computati dal-la data di presentazione della domanda. Anche nel caso in questione, le aziende potranno usu-fruire di servizi base ed aggiuntivi. La doman-da di ammissione dovrà contenere la documen-tazione relativa al “bu-siness plan”, secondo lo schema allegato al bando. Tutti i bandi, la domanda e gli allegati sono scaricabili dal sito www.incubatorediim-prese.it. Le domande entro il 29 marzo 2013.

...na ciaspolada… al ciar de luna

Camminata amatoriale aperta a tutti; 8ª edizione - Loveno 26 Gennaio 2013

Partenza ore 18,30 da Agriturismo Al Plas mslm 1400 destinazione malga Val di Scala

mslm 1700 caRitorno all’agriturismo dove sarà possibile

cenare in compagnia.Per motivi organizzativi è gradita prenotazione entro il 23/01/2012

ai numeri 340/3681690 o 0364.636060

3www.montagneepaesi.it Montagne & Paesi

Unione Comuni Valsaviore, finanziamento regionale accompagnato da forti critiche della Lega

Denaro e polemiche sui progetti turistici

In questi ultimi tempi, la Regione Lombardia ha co-municato all’Unione dei Comuni della Valsaviore (Cedegolo, Berzo Demo, Cevo, Saviore dell’Ada-mello, Sellero) l’importo massimo ammesso al fi-nanziamento per il “Pro-getto complesso per la realizzazione di opere in-frastrutturali volte allo sviluppo dell’attrattività turistica in Valsaviore”. In sintesi si tratta di pro-grammi suddivisi tra vari Comuni, per un importo totale di oltre 4.850.000 euro, di cui il 50% a fondo perduto e l’altro 50 rim-borsabile in trent’anni a tasso zero. Pianificazioni di dubbia utilità obietta la Lega Nord. Ed ancora: una cifra importante – sottoli-nea il Carroccio - soprat-tutto in un momento in cui gli enti locali faticano a far quadrare i bilanci e si evi-denzia continuamente la necessità di evitare sprechi e di tagliare le spese e gli investimenti inutili. “Già in sede di approvazione del piano triennale delle opere, il nostro rappresen-tante in seno all’assemblea dell’Unione – scrive Seve-rino Damiolini del partito

di Maroni e dell’ammi-nistrazione comunale di Sellero – aveva espres-so non poche perplessità in merito all’opportunità di investire cifre così in-genti in progetti di dubbia utilità, perplessità che ora crediamo sia opportuno evidenziare nuovamente”. Progetti quindi di dubbia utilità – continua la Lega – come la riqualifica del-la vasca “Ruc” di Sellero (400.000 euro) che ha già incontrato parecchie criti-che e malcontento da parte di numerosi cittadini. Poi vengono contestate anco-ra le centinaia di migliaia di euro investite per l’im-plementazione del Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo e per la Cro-ce del Papa di Cevo, opere che – stando alle promes-se – avrebbero dovuto ca-lamitare migliaia di turi-sti ogni anno, ma che, alla resa dei conto, si rivelano “cattedrali nel deserto”. Non si capisce successi-vamente la necessità di in-vestire 1.600.000 euro per realizzare un centro turi-stico polifunzionale a Ber-zo Demo, quando a Sellero esisteva già il centro “Tre Torri” (per la ristruttura-

zione del quale sono stati spesi oltre 1.300.000 euro, molti dei quali provenien-ti ancora da finanziamen-ti regionali). Il centro in questione avrebbe dovuto fungere allo stesso scopo. Il nuovo “centro turistico” dovrebbe ospitare la sede dell’ ”Unione dei Comu-ni”, altra opera di cui non si sentiva assolutamente la necessità – sottolinea Damiolini – soprattutto in questo periodo di cri-si e ristrettezze economi-che. Tra l’altro – sempre il Damiolini – in uno scrit-to reso pubblico anche via “e-mail”, fa cenno a “for-ti dissidi” avvenuti all’in-terno della giunta dell’U-nione (presidente Alberto Tosa, sindaco di Saviore dell’Adamello) sul caso “La Cam.”, o la “perento-ria e sacrosanta levata di scudi” da parte dei geni-tori contro lo spostamen-to di Sellero dall’Istituto comprensivo di Capo di Ponte a quello di Cedego-lo. “Episodi che non fan-no altro che evidenziare – si avvia alla conclusione l’estensore dello scritto – come il Comune di Selle-ro sia sempre più un cor-po estraneo all’interno del sodalizio della Valsavio-re, riportando di stretta at-tualità l’opportunità che il nostro Comune abbandoni questa Unione per un con-testo ad esso più consono, esattamente come già fatto dai Comuni di Malonno e Paisco Loveno”.

Il Gruppo Valcamonica Servizi attivo in tema ambientale e sul fronte educativo culturale

Ambiente e rifiuti come materie scolastiche

Con il “Gruppo dei 26” “Peer Education” (educazione fra pari) sul tema dei rifiuti, ri-prende il progetto-pilota all’I-stituto Olivelli-Putelli di Darfo Boario Terme. Nel segno della continuità l’impegno del grup-po “Valcamonica Servizi”, sempre attivo nella divulgazio-ne in tema ambientale, anche sul fronte educativo culturale. Accanto agli interventi nelle scuole primarie - che seguono un loro particolare “binario” – sono in corso alcuni progetti-pilota con le scuole medie e su-periori camune. Uno di questi è interamente condotto dagli studenti stessi. Le coordinate del progetto ruotano attorno al “Gruppo dei 26”. La “hol-ding” valligiana ha preparato, con appositi incontri formati-vi, un gruppo di 26 studenti, selezionati all’interno dell’I-stituto di Istruzione superiore Olivelli-Putelli di Darfo Boa-rio Terme. Il gruppo di lavo-ro, rappresentato e coordinato da tre portavoce, è impegnato in questi giorni ad incontra-re con diverse modalità tutte le classi dell’intera comunità scolastica che – ricordiamo – è costituita da 1.534 studenti, oltre agli insegnanti ed al per-sonale dipendente. Il piano di lavoro raggiungerà anche le famiglie degli studenti. I temi centrali sono: livello locale e livello generale del ciclo inte-grale dei rifiuti. Livello locale: come e perché si differenzia-no i rifiuti all’interno della co-munità scolastica dell’Istituto Olivelli-Putelli. Livello gene-rale: importanti temi generali legati a sostenibilità ambien-tale, risorse limitate, recupero di energia, ecc. Il lavoro intra-preso proseguirà con altre due azioni (entrambe predisposte dal “Gruppo dei 26”): l’inoltro (via “e-mail”) ad ogni studente di una presentazione inerente i temi trattati (sempre preparata

del Gruppo); l’inoltro (via “e-mail”) ad ogni studente di un questionario da rendere com-pilato da parte degli “adulti” di famiglia. Anche il trattamento dei dati di ritorno dei questio-nari è compreso nelle incom-benze del progetto, a fronte dei crediti formativi riconosciuti ai 26 studenti-formatori. Ma a che punto siamo? Sono in corso gli incontri tenuti con le classi. Quali sono i risultati at-tesi? Il progetto-pilota ha mes-so al centro i ragazzi, facendo-li agire in prima persona. Ci si aspetta chiarezza nelle modali-tà di raccolta differenziata nel-la scuola. Ci si attende altresì trasparenza fra le questioni di natura informativa a carattere locale (ad esempio: perché le bottigliette di plastica non de-vono essere conferite schiac-ciate) e questioni di natura formativa e culturale di carat-tere più generale (ad esempio

la questione dello spreco di ri-sorse). Ci si aspetta ancora uno sviluppo di abilità, connesse all’apprendimento collaborati-vo ed all’apprendimento espe-rienziale. Da ultimo si spera in un con-solidamento di collaborazioni tra Gruppo Valcamonica Ser-vizi ed istituzioni sul territorio, pensando anche al migliora-mento dei risultati di raccolta differenziata nelle municipali-tà locali. Queste iniziative rispondono alle esigenze di più interlocu-tori e fra questi – ricorda Ro-mano Minoia, neo vice-pre-sidente della “holding” del Gruppo camuno – “…le am-ministrazioni comunali hanno la doppia necessità di informa-re al meglio i propri cittadini e di richiedere a questi azioni e comportamenti in linea con modalità ed obiettivi di soste-nibilità e di sviluppo”.

www.montagneepaesi.it4 Montagne & Paesi

Centinaia di comunità intendono traghettare la nostra società dall’attuale modello economico basato sulla logica del consumo ad

un modello sostenibile

Città di transizioneLe “Città di transizio-ne” arrivano a Pisogne. Sviluppo sostenibile, flessibilità nei compor-tamenti richiesti dai mutamenti in corso, ri-duzione dell’utilizzo di energia ed incremento dell’autonomia a tutti i livelli. Questi gli obiettivi che il movimento “Città di transizione” si propo-ne di raggiungere con un’opera di sensibiliz-zazione in tutta Euro-pa. Esponente di primo piano del movimento, Ellen Bermann, presi-dente dell’associazio-ne “Transition Italia” è stata ospite del “G.A.S. (gruppo di acquisto so-lidale) di Pisogne. Si tratta di un movimen-to internazionale cui aderiscono centinaia di comunità che intendo-no traghettare la nostra società dall’attuale mo-dello economico basato sulla logica del consu-mo ad un modello so-stenibile, fondandosi su due elementi di ri-flessione: la fine dell’e-ra del petrolio e la co-scienza di un forte mu-tamento climatico. At-traverso una modalità sistemica di vedere ed agire e piccoli proget-ti concreti si mette in moto una meraviglio-sa macchina di rico-struzione del sistema di rapporti tra gli uomini e

tra gli uomini ed il pia-neta che abitano. Molteplici sono le mo-dalità attraverso le qua-li le comunità sono in-coraggiate a sviluppa-re la propria capacità di adattarsi ai cambia-

menti che ci attendono; tra queste: riciclo dei materiali di scarto, orti sociali (condivisi o co-muni), sostegno all’e-conomia locale, ecc. “Spesso si pensa che i gruppi di acquisto soli-

dale – ha dichiarato uno degli organizzatori del G.A.S. – siano sempli-cemente gruppi di per-sone particolarmente attente ad un’alimenta-zione sana, o desiderosi di risparmiare sul car-rello della spesa. Certamente questi ele-menti sono presenti, ma non sono i più impor-tanti. Alla base c’è la volontà di essere pro-

tagonisti di una rico-struzione dal basso di un modello economi-co, che rimetta al cen-tro le persone, i rap-porti umani, la salute, l’ambiente”. Il G.A.S. si pone perciò come un luogo di riflessione, confronto e sensibiliz-zazione. In questo sen-so la proposta di una se-rata con il movimento delle città di transizione

ha inteso essere uno sti-molo rivolto al gruppo stesso ed a tutto il ter-ritorio per riflettere su una visione alternativa del nostro futuro indi-viduale e di comunità. “La crisi profonda che stiamo attraversando è in realtà una grande op-portunità che va colta e valorizzata. Possediamo tecnologie e competenze per co-struire in pochi anni un mondo profondamen-te diverso da quello attuale, più bello e più giusto. Il movimento di transizione è uno stru-mento per farlo”, recita la presentazione dell’i-niziativa. “Oggi più che mai ci pare indispensa-bile ricominciare a par-lare di futuro, per pro-iettarci fuori dall’eter-no presente di una crisi apparentemente senza fine. Ci fa molto piace-re che l’amministrazio-ne comunale di Pisogne abbia voluto appoggia-re il nostro lavoro e ci auguriamo che questo possa essere solo l’ini-zio di un percorso”, ha dichiarato uno degli or-ganizzatori. “In questi anni – sotto-linea Patrizia Piccinelli, assessore ai servizi so-ciali – l’agire ammini-strativo è stato segnato da una particolare sen-sibilità verso i temi del-la tutela del territorio e l’ottimizzazione del-le risorse volte alla va-lorizzazione di alcuni aspetti della vita socia-le”.

In via Scura a Darfo, presso l’ex “Casa del Fanciullo”,

Un dormitorioper chi è senza tetto

Puntuale come ad ogni fine d’anno ecco “Anch’io”, il periodico del Centro ascolto ed ac-coglienza della “Caritas” zonale di Darfo, il gran-de movimento di volon-tariato che col tempo s’è andato coagulando in-torno a don Danilo Vez-zoli. Nello scritto d’in-troduzione, il sacerdote ricorda: “Una delle ca-ratteristiche principali, sin dalla nascita, del no-stro centro Caritas è sem-pre stata quella di essere una realtà in movimen-to, con una forte tensio-ne ad espandersi conti-nuamente a livello loca-le, sul territorio, come nei programmi interna-zionali. Nel contempo è un sodalizio dove i soci non sono spettatori, ma cercano, come il buon samaritano, di sporcar-si le mani e tendono a servire, col cuore e con l’intelligenza, senza tanti ‘se’, o ‘ma’, i poveri”. In

via Scura a Darfo, pres-so l’ex “Casa del Fan-ciullo”, ci sono: il Cen-tro ascolto ed accoglien-za Caritas; la Comunità alloggio “Anch’io” ed il Dormitorio san Marti-no (telef. 0364/535777), aperti dal lunedì al saba-to. Da oltre due anni agi-sce qui la piccola comu-nità religiosa indonesia-na “Imitazione di Gesù”, che opera nel Centro of-frendo testimonianza di carità, fede e preghiera: tre suore che si alterna-no in servizi, in compi-ti umili e nel contempo preziosi che richiamano il grembiule dell’ultima cena. E’ nato poi il Dor-mitorio “san Martino” per rispondere alle ne-cessità primarie. Il cen-tro Caritas, grazie ad un forte contributo di “Val-le Camonica Servizi” ed all’appoggio della Cari-tas diocesana di Brescia ha potuto dare il via a questa realizzazione. L’i-

stituzione viene alloga-ta al quarto piano della “Casa del Fanciullo” e per adesso sarà sufficien-te per 10 ospiti, più il cu-stode notturno. Alloggio notturno più prima cola-zione. Mentre la comu-nità alloggio “Anch’io” è per le persone che ne-cessitano di accompa-gnamento continuo, il Dormitorio serve per co-loro che non hanno fissa dimora e non necessitano di particolare accompa-gnamento. L’obiettivo ultimo del progetto è quello di rida-re piena dignità a perso-ne che, per svariati moti-vi, si trovano in un pro-cesso di esclusione e di marginalità. Intorno a “Casa della Fiamma” in-vece c’è anche il proget-to della realizzazione di 16 mono, o bi-locali per utenti con disagio psichi-co (alloggio temporaneo a persone in difficoltà). Il tutto in partenariato con

la cooperativa “Si può”. Il piano tecnico è opera dell’ing. Giorgio Fon-tana. “Sembra un sogno irrealizzabile – sottoli-nea don Danilo – ma, se rientra nei piani di Dio e ci mettiamo tutto il nostro impegno, certa-mente nel tempo andrà a compimento”. Intan-to continuano gli acces-si allo “sportello ascolto” (578 italiani, 274 rume-ni, 267 albanesi, 162 tu-nisini, ecc.; 1173 donne, 868 uomini; 881 cattoli-ci, 692 musulmani, 343 ortodossi, ecc.. Da ulti-mo continua l’impegno del gruppo che si occupa (e preoccupa) dei carce-rati e degli aiuti a Mon-star e Scutari. La rivista della “Caritas” di Darfo Boario Terme conclude con uno scritto del ve-scovo di Brescia mons. Luciano Monari: “Devo ringraziare prima di tutto preti e diaconi; senza di loro un vescovo non rie-sce a far niente”. L’ordi-nario diocesano esprime gratitudine quindi per le comunità cristiane, i po-veri, i bambini ed i gio-vani, i volontari.

Ermete Giorgi

5www.montagneepaesi.it Montagne & Paesi

Il Consorzio per la tutela del formaggio Silter Camuno Sebino, è costituito da 36 soci, di cui 28 produttori, 5 stagionatori e 3 sovventori

Il “Silter” verso la “D.O.P.”“Silter”: continua l’i-ter per il riconoscimen-to della “D.O.P.”. Dopo un’attenta verifica dei requisiti, la direzio-ne generale dell’Agri-coltura della Regione Lombardia ha espres-so parere positivo in ordine alla richiesta di riconoscimento di De-nominazione d’Origine Protetta del formaggio “Silter”, attraverso il decreto dirigenziale n. 10785 del 26.XI.2012, pubblicato sul BURL. N. 48 e sul sito internet istituzionale. Il Consorzio per la tute-la del formaggio Silter Camuno Sebino, con sede a Breno è costitu-ito da 36 soci, di cui 28 produttori, 5 stagiona-tori e 3 sovventori; pre-sieduto da Andrea Bez-zi ed ha presentato con la richiesta un “dossier” a supporto delle moti-vazioni del riconosci-mento, così come pre-visto dalle norme co-munitarie e nazionali, con il supporto tecnico

del servizio Agricoltura della Comunità monta-na di Valcamonica e del centro Miglioramento Latte. Il “dossier”, che com-prende il disciplinare di produzione, una re-lazione tecnica, un re-soconto storico, socio-economico del prodot-to e la cartografia del-la zona di produzione, è stato esaminato dagli uffici competenti regio-nali (DGA) che hanno inoltre verificato i re-quisiti specifici della produzione, per con-fermare il legame tra le qualità specifiche del formaggio e l’ambiente di produzione (in que-sto caso Valcamonica e Sebino bresciano), compresi i fattori na-turali, umani e storico-culturali. La DGA ha espresso parere favorevole al ri-conoscimento del for-maggio “Silter” come DOP, con particolare attenzione alla legit-timità del soggetto ri-

chiedente, dando così avvio al processo di ri-conoscimento e della protezione del prodot-to. La stessa documen-tazione, insieme al pa-rere di Regione Lom-bardia, passerà al va-glio del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali e successivamente della Commissione Europea. Il formaggio “Silter” ha tra le sue caratteristi-che peculiari quella di essere confezionato se-condo metodiche di la-vorazione tradizionali e con latte crudo; in esso quindi si conserva e si sviluppa una “microflo-ra autoctona” natural-mente presente, che de-termina l’andamento e l’entità dei fenomeni di maturazione durante la lunga fase di stagiona-tura (un minimo di 100 giorni). Questa ricca flora lat-tea proviene dai tipici ambienti montani dove vengono allevate e munte le vacche. Le bo-

vine in lattazione nelle singole aziende devo-no essere almeno per l’80% di razza Bruna (tipica della Valcamo-nica) e la base dell’ali-mentazione è costituita dal foraggio che cresce nei prati permanenti e nei pascoli dell’area di produzione. Le caratte-ristiche organolettiche, derivate da analisi sen-soriali, caratterizzano il prodotto, definendo aromi molto partico-lari, quali ad esempio: “frutta secca”, “burro”, “latte di vacche al pa-scolo”, “foraggi verdi o essiccati” e “farina di castagne”. La zona di stagionatura del “Sil-ter” comprende l’intero territorio amministrati-vo dei Comuni appar-tenenti alla Provincia di Brescia e ricadenti nel-la Comunità montana di Valcamonica e par-zialmente del Sebino bresciano. Da un’inda-gine realizzata presso le strutture di trasfor-mazione, si stima che il latte destinato alla produzione del “Silter” sia pari al 40% del latte complessivo prodotto nella zona.

La comunità di Piamborno intende festeggiare solennemente la ricorrenza

Cento anni per la parrocchialeLa chiesa parrocchia-le della “Sacra Fami-glia” di Piamborno di Piancogno compie cen-to anni: un avvenimento religioso che la comuni-tà intende festeggiare in forma solenne. Il sacro edificio, uno dei più im-ponenti della Valcamo-nica, è largo all’interno più di 12 metri e lungo quasi 53 metri. L’idea della costruzione, già accarezzata nel 1800, divenne realtà con l’ini-zio dei lavori, nel 1895. Il progetto era stato ste-so dall’architetto Fortu-nato Canevali, podestà di Breno. I lavori ven-nero affidati allo stesso Canevali e, nel mese di ottobre del 1912, l’edi-ficio era ultimato, deco-rato e dipinto. Da Bre-no scesero ancora l’ing. Giovan Antonio Ron-chi ed il pittore France-sco Domenighini, che eseguì il dipinto della “Sacra Famiglia”. Su-bito però cominciò una serie abbastanza grave di contrattempi: incri-nature alquanto vistose si mostrarono all’inter-no della cupola, che si dovette tutta demolire e ricostruire in modo di-verso; anche la lanterna fu rifatta, più leggera. Il progetto originale non fu però portato a ter-mine: la facciata si pre-senta oggi incompiu-ta, con la muratura allo stato rustico. All’inter-no opere del pittore esi-nese G.Battista Noda-ri e del bornese Enrico Peci. Accanto alle porte laterali una lapide è de-dicata all’arciprete don Gerolamo Maccanelli che “…con fervida pie-

tà iniziò” [la fabbrica della chiesa] e al par-roco don Tomaso Scal-vinelli, che “…con co-stanza ammirabile ter-minò questo tempio”. grandioso, testimone e gloria della fede gene-rosa”. Quando, prossi-mamente, il vescovo di Brescia mons. Luciano Monari verrà a Pian di Borno, per solennizzare l’avvenimento, accanto a lui saranno senz’altro il parroco don Rosario Mottinelli, il coopera-tore don Fausto Gheza e forse molti dei sei sa-cerdoti oriundi e delle sei suore native di qui. Il 2012 però è stato con-siderato un anno, nel corso del quale ricordo e festeggiamenti si sono rincorsi. Da menzionare una serata di luminarie, un’altra di presentazio-ne della chiesa da parte di don Giuseppe Fusa-ri, direttore del Museo diocesano di Brescia, una giornata nel conte-sto della manifestazione “Del Bene e del Bello”: visita con l’accompa-gnamento di guide vo-lontarie, una serata mu-sicale con i tre cori di Pian di Borno, più quel-lo di Cogno, due serate teatrali con la rappre-sentazione dell’azio-ne scenica “Per amùr e per deusciù” (per amo-re e per devozione) con un testo della maestra Mina Pedretti, una mo-stra di oggetti e para-menti sacri. I fanciul-li delle elementari, dal canto loro, hanno pre-parato una serie di pan-nelli disegnati che do-vrebbero quanto prima entrare in un inserto

sulla rivista parrocchia-le “La Voce di Piambor-no”, l’organo ufficiale dedicato alle diverse at-tività ed iniziative della comunità. Parrocchiale a parte, gran parte della vita pastorale del borgo valligiano ruota intor-no allo stupendo orato-rio: campo di calcio con erba sintetica, grandi spazi aggregativi all’a-perto, una buon quantità

di aule per il catechismo perfettamente attrezza-te, locali per incontri tra genitori, un capiente teatro di 230 posti, una cappella, spazi al co-perto per i giochi, spa-zi per gruppi di ragazzi che eseguono i compiti a casa con l’aiuto di in-segnanti volontari, una “schola cantorum”, il gruppo “Caritas”,ecc.

Ermete Giorgi

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Mentre al di là del Tonale il turismo è un punto fermo dell’economia locale, in Valle ci si continua ad interrogare su quale formula adottare

Per un nuovo turismoin Valle Camonica

Il Distretto culturale di Valcamonica, in collabo-razione con “Nomisma” (società di studi econo-mici) ha presentato in un convegno le azioni per un nuovo turismo nella val-lata dell’Oglio. Nell’am-bito del progetto di rilan-cio turistico e di promo-zione territoriale denomi-nato “Valle dei Segni”, il Distretto culturale (Co-munità montana), alcu-ni mesi fa, ha attivato un percorso di indagine su modalità e tipologie del turismo. Tale attività è stata supportata dalla so-cietà “Nomisma” di stu-di economici di alto pro-filo, a livello nazionale, che sta affiancando l’ente comprensoriale nel pro-cesso di implementazio-ne di un Osservatorio tu-ristico valligiano, uno dei nuovi strumenti su cui si sta lavorando. Nel perio-do tra luglio e settembre 2012 è stato sottoposto un questionario a 273 turisti, ripartiti equamente nelle tre diverse aree di riferi-mento: alta, media e bas-sa Valle. Quantità e tipo-logia di turisti sono state determinate attraverso un piano di campionamento utile a restituire un’im-

magine precisa e statisti-camente rappresentativa. Si tratta di un’indagine sulla clientela di assolu-ta novità nei termini in cui è stata realizzata, per il numero dei turisti coin-volti, la vastità dei temi

trattati e la profondità di analisi che permette. Tale indagine vuole esse-re un mazzo utile a deli-neare precise ed efficaci azioni di “policy” (politi-ca, linea di condotta) sia pubbliche, sia dei privati,

dando informazioni mol-to puntuali ed articolate su chi visita la Valcamo-nica. E’ stato dunque for-mulato un “identikit” del turista, cogliendo l’età, il titolo di studio, la pro-fessione, lo stato civile e l’assiduità di visita. Oltre a ciò si è indagata la mo-tivazione che lo ha spin-to a visitare la Valle, che cosa lo ha attratto, come è venuto a conoscenza della zona. Altri aspetti ricercati sono stati l’orga-

nizzazione della vacanza (se e come ha prenotato, con che mezzo si è mos-so, con quante altre per-sone e con chi). Per com-pletare il profilo del tu-rista si è inoltre sondato che cosa ha fatto durante il soggiorno (quali attivi-tà ha svolto, quali “attrat-tori” ha visitato); la sod-disfazione per la vacanza (riguardo alla quale sono state prese in conside-razione 13 voci, tra cui la struttura d’alloggio,

l’accoglienza, la cucina, i servizi culturali, di in-formazione, di intratteni-mento). Infine si sono ac-quisite informazioni circa quanto ha speso. Dai risultati emerge la presenza di un turista ma-turo con un’età media di 51 anni; è sposato ed ha figli; ha entrate fisse in 6 casi su 10 (pensionato); un turista su 4 è “nuo-vo”, mentre gli altri sono assidui visitatori; quasi l’80% dei turisti viene in vacanza per le bellezze naturali e per riposarsi; i turisti vengono perché già conoscono la zona, o perché gliel’ha consiglia-ta una persona di fiducia; raggiunge la Valle in auto l’86% dei casi; una volta sul territorio svolgono in prevalenza una vacanza natura, ma visitano an-che centri storici, fanno escursioni, acquistano prodotti tipici: Per l’indi-ce di gradimento la sod-disfazione è mediamen-te elevata, soprattutto ri-spetto alla bellezza del paesaggio ed alla quali-tà del cibo, all’ospitalità, alla tranquillità dei luo-ghi ed ai servizi termali. Relativamente meno sod-disfacente l’offerta cul-turale, commerciale e di intrattenimento. Anche rispetto agli alloggi si ri-leva una elevata soddisfa-zione media, soprattutto in relazione alla facilità di prenotazione ed all’ac-coglienza.

Ennesimo tentativo di fare squadra e trovare la soluzionead un problema di cui si è perso il filo

Darfo Boario Termesi interroga sul turismo

“Insieme”: questa la “paro-la d’ordine” che ha animato l’intera serata, tenutasi re-centemente presso il salo-ne “Liberty” delle Terme di Boario. Si è trattato, in quel-la riunione, di rilancio del turismo nella cittadina val-ligiana. Inviati speciali: le associa-zioni imprenditoriali dei comparti turistico ricettivi, del commercio e dell’arti-gianato della città, per la ri-cerca di una condivisione in ordine alla costruzione di un percorso di sviluppo del tu-rismo a Darfo Boario Ter-me. Tutti presenti: le asso-ciazione dei commercianti ed il mondo delle coopera-tive, rappresentate dal presi-dente del Consorzio “Solco Camunia”; la direzione delle Terme ed il gestore del Cen-

tro congressi, cui si sono ag-giunti artigiani ed imprendi-tori. “Le ragioni che hanno portato all’organizzazione di questo incontro nascono dalla necessità di ripartire da obiettivi comuni che hanno uno stesso denominatore: lo sviluppo e la riaffermazione di Darfo Boario Terme come centro turistico. Per far ciò è indispensabile trovare un motore di aggregazione e di azione: il Consorzio turisti-co di bassa Valcamonica” ha dichiarato il sindaco Ezio Mondini, che è titolare an-che della delega al turismo. Certamente il primo passo è la soluzione del “tema” Parco. “Indiscutibilmente il Parco è il turismo di Darfo Boario ed è imprescindibile. Noi abbiamo ereditato una situazione complessa, che

richiede attenzione e sulla quale stiamo lavorando con serietà e serenità, nella cer-tezza di trovare un accordo – ha continuato Mondini – ma, risolta la questione, la strada deve aprire un nuovo varco: quello della promo-zione. E qui entra in gioco il Con-sorzio”. Secondo il pensiero dell’amministrazione – sot-tolineato anche dagli asses-sori Cristini e Benedetti – determinante è dunque la ricerca di sintonia e di coor-dinamento che vedano i gio-co tutti gli attori economici del territorio, che portino at-traverso passi concreti, alla elaborazione di piani effica-ci che valorizzino e dilatino l’offerta turistica della città. “L’apertura del Consorzio (che ora è composto da al-

bergatori) a tutti i soggetti - siano essi associazioni, ope-ratori economici, cittadini, secondo un criterio di azio-nariato diffuso - continua il primo cittadino - permetterà un maggior coinvolgimento che darà corpo ad un pro-gramma concreto di azio-ni capaci di rispondere alle esigenze di tutti”. Positivo il giudizio del vice-presidente del sodalizio degli operato-ri economici di Montecam-pione; che proprio in que-sti giorni si sono resi pro-tagonisti della progettuali-tà dell’area montana della bassa Valle. “Dopo questo incontro – ha concluso Ezio Mondini – in cui si è rivelata una manifesta adesione dei presenti che hanno espresso unità d’intenti nel far confe-rire nel Consorzio le energie umane ed economiche, pro-cederemo ad un’assemblea pubblica, in cui tutti saranno chiamati a partecipare per iniziare a costruire un coor-dinamento attivo e struttura-to che valorizzi la parteci-pazione e la rivitalizzazione del nostro territorio”.

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In Valcamonica si contano a tutt’oggi una quarantina di strutture che offrono ristorazione ed ospitalità

L’agriturismoin Valle Camonica

Davide Pedersoli, respon-sabile del servizio “Igie-ne degli alimenti” del Di-partimento di prevenzio-ne veterinario dell’Asl, sull’ultimo notiziario “Sanità camuna” si oc-cupa di agriturismo. An-zitutto le definizioni: si tratta di un’azienda agri-cola che opera nel setto-re turistico, offrendo vit-to ed alloggio nella pro-pria azienda utilizzando prodotti propri ed orga-nizzando talvolta attivi-tà ricreative o culturali. Va considerato importan-te sottolineare che questa attività nasce per sostene-re il comparto agricolo e quello dell’allevamento. I prodotti dovranno quin-di essere prevalentemen-te coltivati nella tenuta. La conduzione della ter-ra deve rimanere l’attivi-tà principale. “Negli ulti-mi anni – nota l’estensore del contributo - c’è stata una vera esplosione di at-tività agrituristiche su tut-to il territorio nazionale, andando così a costituire una percentuale impor-tante nel comparto turisti-co ricettivo”. Il turista, in particolare quello italia-no, grazie a questa nuo-va offerta, ha riscoperto la campagna, i prodotti ti-pici, le antiche tradizioni ed i caratteristici borghi

rurali. Alcuni agriturismi poi hanno seguito un per-corso di specializzazione che consente oggi di tro-vare agriturismi con “fat-torie didattiche” dove è possibile ospitare scolare-sche pronte ad apprendere la vita delle aziende agri-cole, dall’allevamento di animali da reddito (come bovini, suini, ecc.), a quella di animali da corti-le, a come avviene il rac-colto e la produzione di prodotti tipici. Altri agri-turismi hanno preferito un indirizzo più di tendenza, creando dei veri e propri centri benessere, mentre altri ancora hanno ristrut-turato l’antico casola-re trasformandolo in una dimora “a cinque stelle”. Ognuno insomma ha cer-cato una propria identità, sforzandosi di valorizzare i sapori della terra. Anche in Valcamonica questa tendenza è andata via via crescendo, tanto che si contano a tutt’og-gi una quarantina di strut-ture agrituristiche che offrono ristorazione ed ospitalità. Appunto sul-la base di questi numeri, il Dipartimento di pre-venzione veterinario ha predisposto un progetto finalizzato all’attività di controllo, mirato a que-sto tipo di attività. Questa

scelta è stata motivata dal fatto che sul territorio del solco montano dell’Oglio esistono consistenti realtà che richiamano un buon numero di turisti, sia dal territorio nazionale, che internazionale. Flussi tu-ristici che giungono sia nel periodo primaverile/estivo (per soggiorni o at-tività ricreative e sportive quali alpinismo, sci-al-pinismo, escursionismo, “trekking”, “mountain bike”, ecc.), sia, nel pe-riodo invernele, per sog-giorni durante le festivi-tà. Non da meno è da ri-cordare che esiste persino un turismo di tipo storico, culturale e termale. L’at-tività di controllo – e Pe-dersoli si avvia alla con-clusione - che verrà esple-tata avrà come obiettivi; l’aggiornamento dell’a-nagrafica; la verifica del-le situazioni strutturali, la verifica degli aspetti igienico-sanitari; il cam-pionamento dell’acqua. Il personale coinvolto in questa attività di vigilan-za e di campionamento è costituito da medici ve-terinari dell’area “Igiene degli alimenti di origine animale” e da tecnici del-la prevenzione, che, con mansioni diverse, colla-borano con mansioni di-verse.

Già nei prossimi mesi atteso l’arrivo di diversi gruppi di turisti

Primo “Educational” Valle Camonica

Da qualche tempo nel-la media Valcamonica si stanno sviluppando nuo-ve opportunità per au-mentare il numero dei visitatori che scelgono di trascorrere in zona qualche giorno di vacan-za. Oltre ai vari strumen-ti di promozione già in-dividuati e sperimentati (“depliant”, libri, pub-blicità, applicazioni per “Iphone ed Ipad”, video, partecipazione a fiere, ecc.) in questo periodo è stata provata una nuova strategia che dovrebbe

garantire l’arrivo di di-versi gruppi di turisti già nei prossimi mesi. Insie-me al Distretto cultura-le (Comunità montana) il Comune di Breno e la “Pro loco” della cittadi-na han dato avvio al pri-mo di una serie di “edu-cational” che ha permes-so di far conoscere il ter-ritorio della media valla-ta dell’Oglio a gruppi di potenziali fruitori ed ai responsabili degli istituti scolastici. Ed è così che è arrivata la prima comitiva com-posta da dirigenti scola-stici, insegnanti, respon-

sabili di “Cral” e di as-sociazioni culturali, pre-sidenti di “Auser” ed al-tri sodalizi aggregativi e ricreativi, provenienti da tutto il Nord Italia. Il seminario residenziale è durato due giorni. Ol-tre alla visita a Cividate Camuno (complesso de-gli scavi romani), a Bre-no (Museo Camus, Ca-stello, Spinera, Sant’An-tonio), a Bienno (borgo antico e Romanino), a Capo di Ponte (incisio-ni rupestri), gli ospiti han pernottato all’ostel-

lo brenese ed assag-giato i mi-gliori piatti della cuci-na locale. L’obietti-vo prima-rio dell’i-niziativa è quello di accrescere il numero dei visita-tori delle ricchezze s t o r i c h e , artistiche

e culturali della media Valle. I partecipanti sono stati accompagnati nei luoghi sopra citati. Ogni appuntamento ed ogni visita sono stati scortati da guide esper-te del territorio e del-la ricchezza analizzata, che hanno permesso agli ospiti di conoscere tutti i segreti della località. “E’ stato un momento im-portantissimo per il tu-rismo della media Valle, per Breno e per tutti gli operatori legati a questo progetto – ha sottolinea-to Simona Ferrarini, vice sindaco di Breno, asses-

sore alla Cultura in Co-munità montana e presi-dente del Distretto cultu-rale – anche perché ci ha permesso di confrontarci con persone che da sem-pre si occupano di que-ste tematiche e si pre-occupano di raccogliere numerose indicazioni ed osservazioni, sia positi-ve che negative. I partecipanti all’ “edu-cational” infatti ci han-no fornito alcuni sug-gerimenti su come po-tenziare e migliorare i nostri servizi, ma hanno soprattutto avuto parole di apprezzamento per le nostre bellezze. Quasi nessuno di loro conosceva la Valcamo-nica e ciascuno, secon-do la sua specificità, ha apprezzato l’arte roma-na, o le incisioni rupestri preistoriche, il borgo di Bienno, o il castello di Breno. Tutti invece si sono complimentati per la cu-cina camuna, facendo notare di non essere pur-troppo riusciti ad acqui-stare alcuni prodotti tipi-ci da portare a casa”. Nel momento di confronto è emersa la volontà chia-ra di quasi tutti gli ope-ratori di voler tornare in Valle, con i loro gruppi, organizzando escursioni di uno o più giorni. “E’ un’esperienza da ripete-re – conclude la Ferra-rini – se vogliamo che sempre più turisti abbia-no l’occasione di visi-tare la nostra Valle, non solo per lo sviluppo turi-stico della zona, ma an-che per aiutare le attività commerciali, ricettive e dei servizi legati a que-sto ambito”.

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Un ulteriore contributo alla conoscenza della storia

Il Cristianesimoin Valle Camonica

E’ uscito in questi ul-timi giorni “Il Cristia-nesimo in Valle Camo-nica”, edito dalla Fon-dazione “Camunitas” e stampato dalla Tipo-grafia Camuna di Bre-no. Il compianto Giu-seppe Camadini, a cui il volume è idealmente

dedicato, ha fatto ap-pena in tempo a scri-verne la presentazione. Quando è mancato, il 25 luglio 2012, il libro era in avanzata fase di stampa. L’introduzione gli spettava come presi-dente della Fondazione “Camunitas” che, tra le

molte iniziative bene-merite, annovera anche quest’ultima. Ma per-ché un ulteriore studio? “La conoscenza della storia – scrive Camadi-ni – è presupposto ine-ludibile per una concre-ta coscienza di ciò che è (e pure di ciò che si è) nel presente; premes-sa altresì per un intelli-gente sguardo al futu-ro. Ciò è vero per quel che attiene all’esisten-te in generale; e lo è, in particolare, anche per l’umanità, per i singoli popoli, per le varie ge-nerazioni nel loro sus-seguirsi, ma pure per ogni singola persona, per ciascuno di noi”. Tre gli autori dei diver-si contributi: Gian Car-lo Sgabussi (“Le Origi-ni”); Oliviero Franzoni (“Dal Tardo Antico al Medioevo”, “Il tramon-to del Medioevo ed i se-coli della Riforma cat-tolica”, “Una religiosi-tà per i tempi nuovi”); Mario Pischedda (“IL Novecento”). La prefa-

zione è stata affidata a Annibale Zambarbieri, ordinario di Storia del Cristianesimo e del-le Chiese nell’Univer-sità di Pavia. Si chie-de il prefatore: “Con-viene spendere fatica, impegno e risorse per pubblicare una storia ‘religiosa’ della Valle Camonica, redatta se-guendo metodologie critiche, pur in stile agi-le e divulgativo? Sì – risponde il cattedratico – perché il senso di ap-partenenza di chi abita questa Valle, qualun-que intensità presenti, anche minima, conferi-sce all’impresa ed alla sua fruizione, una suffi-ciente plausibilità. Sga-bussi, nel suo apporto, definisce la spiritualità valligiana “…istintiva, immediata, semplice, che ha contraddistinto le genti camune sin dal-la preistoria” e sostie-ne il suo dire con molti esempi, dalla “Dea Ma-dre” agli “Oranti”, dai sacerdoti-artisti romani sino alle incisioni di san Valentino ad Erbanno. “Il messaggio dell’an-tico popolo camuno è ancora lì – conclude il primo intervento – da

cogliere: spetta quin-di alle odierne e nuove generazioni saper bene interpretare e soprat-tutto aderire all’invito del graffito medievale tracciato sulla roccia n. 6 a Campanine di Cim-bergo: Cammina sulla via del Signore”. Fran-zoni invece segue pas-so passo la diffusione del Cristianesimo lun-go l’intero solco mon-tano dell’Oglio dal Tar-do Antico sino al Me-dioevo, dalla Riforma cattolica sino al giorni nostri: pievi, monaste-ri, conventi, istituzioni, parrocchie, confrater-nite, cappellanie, san-

ti, azione sociale. Giù, giù sino ai camuni che sono incamminati ver-so la dichiarazione del-la loro santità. Conclu-de Pischedda, coglien-do i segni della conti-nuità tra Ottocento e Novecento. L’impulso della religiosità camu-na – sottolinea l’autore dell’ultimo contributo – è sicuramente frutto di una temperie socio-culturale contraddi-stinta da tante congre-gazioni religiose oltre a singolari figure del cle-ro ed “testimoni” laici come il beato Giuseppe Tovini.

Ermete Giorgi

Festa aPonte Saviore

Auguri per i “primi” 90 anni di Pietro Gelmi-ni di Ponte Sa-viore che il gior-no 8 gennaio ta-glia l’importan-te traguardo cir-condato dall’af-fetto di tutta la famiglia

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DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 6 DEL DECRETO DEL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI 8 APRILE 2004 RECANTE IL CODICE DI AUTOREGOLA-MENTAZIONE IN MATERIA DI ATTUAZIONE DEL PRIN-CIPIO DEL PLURALISMO, DI CUI ALL’ART. 11 QUARTER, COMMA 2 DELLA LEGGE 22-.-2000 N. 28, COME INTRO-DOTTO DALLA L. 6 NOVEMBRE 2003, N. 313

La M.P. & Partners s.n.c. con sede legale in Costa Vol-pino – Via Nazionale 107, codice fiscale 02461900165 quale titolare ed editore del periodico “Montagne & Paesi” con riferimento al proprio intendimento di dif-fondere messaggi politici autogestiti gratuiti e a paga-mento per le Elezioni Nazionale e Regionali del 2013

RENDE NOTO quanto segue:a) “Montagne & Paesi” ed il supplemento “Mercato delle Pulci” pubblicheranno messaggi politici autoge-stiti gratuiti e a pagamento nel periodo dalla data di convocazione dei comizi elettorali.b) modalità di prenotazione degli spazi per i suddetti messaggi politici autogestiti a pagamento:Gli spazi sono prenotabili presso la M.P. & Partners snc – Via Nazionale 107 – 24062 Costa Volpino (Bg) - Telefono 035 972769 – fax 035 4346350.

c) le tariffe per l’accesso agli spazi di cui ai punti a) e b), come autonomamente determinate dalla

scrivente sono depositati presso la sede

d) Gli spazi debbono essere prenotati entro il 31 gen-naio.

Uno studio che narra dei tempi dalla conquista della vallata da parte di Venezia al Trattato di Campoformio

In Valle Camonicasotto Venezia

La fondazione “Coc-chetti” delle suore Do-rotee di Cemmo ha re-centemente presentato “Vita quotidiana in Val-camonica nei secoli ve-neti” di Oliviero Fran-zoni, edito nella colla-na “Per-Corsi in Fon-dazione” (ed. Luca e Mauro Quetti, Artogne, 2012). Si tratta dei con-tenuti di un corso tenu-to dall’autore nella sede del sodalizio. Come a dire – per usare un’e-spressione del frate let-terato Gregorio Brunel-li da Canè (1644-1713) - “Sotto le ali gloriose di san Marco”, dal 1428 al 1797, cioè dalla de-finitiva conquista del-la vallata dell’Oglio da parte di Venezia al Trattato di Campofor-mio, fine della Serenis-sima. Com’è nello stile di Franzoni, vasto spa-zio è stato assicurato ai documenti che si rita-gliano sempre un ruolo centrale. Il primo capi-tolo si apre con la rea-zione stizzita di un fun-

zionario che, sentendo-si offeso per una man-cata attenzione, affigge alla cancelleria civile di piazza sant’Antonio in Breno un cartello con scritto “Stallo di muli e somari”: reazioni varie, minacce, interventi, per poi finire col pentimen-to e le scuse scritte del colpevole, prontamente perdonato. Subito, dal 1428 il doge Francesco Foscari riconosceva alla vallata dell’Oglio la legittimità dell’esi-stenza dell’antica Co-munità di Valle, quale ente raggruppante i Co-muni valligiani e con-cedeva una giurisdizio-ne a sé. Annota Fran-zoni: “L’esenzione di alcuni dazi, la fiscalità moderata e persino un calmiere dei prezzi ri-velano tutta la sagacia politica della Serenis-sima e costituiscono il capolavoro giuridico su cui si potè felicemente innestare la fedeltà del-la Valle. A Breno risie-deva un Giusdicente a

cui era affidato l’eser-cizio dei poteri politi-co, esecutivo e giudi-ziario. Il capitano ed il vicario dimoravano in piazza sant’Antonio. Il “commilitone” (bargel-lo) era invece un fun-zionario a cui erano at-tribuiti compiti direttivi di sicurezza pubblica. E così via. Gli incarica-ti di polizia erano detti “sbirri”, o “fanti”. Mol-te erano le condanne “ad triremes” (navi ve-neziane a remi). La Co-munità di Valle funge-va anche da organismo legislativo, approvando ed aggiornando i propri Statuti civili, o crimina-li (“Statuta Vallis Ca-monicae”).Fra ammini-stratori e funzionari si arrivava a 250 persone. Tra le varie “voci” delle spese anche quelle rela-tive ad invii di omag-gi: pere, lumache, for-magelle e mascherpi-ne a senatori, protettori personaggi pubblici di Brescia e Venezia. Nel Medioevo sorge e pren-

de forma l’istituto del-la “Vicinia” un’unione di abitanti in un deter-minato luogo (“antichi originari”), con beni in comune (pascoli, mal-ghe, boschi); dalla vici-nia nascerà il Comune rustico. Molti antichi mestieri erano legati all’istituzione: mugnai, osti, prestinai, segan-tini, sarti “scarpolini”, muratori, scalpellini, merciai, falegnami, sta-gnini, sellai, arrotini “cerusici”e cavadenti. Tra le professioni libe-rali: il “barbitonsore” (barbiere che eseguiva facili operazioni chi-rurgiche), il medico, lo “speziale”, l’avvocato, il notaio, ecc. Le don-ne infine erano – anche allora – le più esposte alle violenze ed alle vessazioni. I figli era-no i principali, se non esclusivi, destinatari dell’eredità. Ovunque esistevano Consorzi di carità: Breno, Capo di Ponte, Cemmo, Edolo, Malegno, Sellero, Valle di Saviore. C’erano poi Monti di pietà che ave-vano lo scopo di conce-dere cereali a puro pre-stito senza affitto, né in-teresse alcuno.

Ermete Giorgi

Figure del Sacro a BrenoEdito recentemen-te e presentato il volu-me “Figure del sacro a Breno” (Beniamino Si-moni in san Maurizio ed i monumenti della religiosità brenese) (ed. Grafo, Brescia, 2012). Enti pubblici, imprese e privati han reso pos-sibile l’operazione cul-turale. Le fotografie di Virginio Gilberti (spe-cie quelle del “Com-pianto brenese” del Si-moni) sono semplice-mente mozzafiato. La prima parte è dedicata alla XIV stazione della “Via Crucis” presente nella chiesa campestre di san Maurizio. Oli-viero Franzoni firma il primo contributo che titola: “I caratteri del-la religiosità camuna”. Rileggendo “Curiosj trattenimenti” di padre Gregorio Brunelli da Canè (1644-1713) l’au-tore del testo rivede tut-te le manifestazioni di “distinta divotione” de-gli abitanti della valla-ta dell’Oglio. Nel Set-tecento, a fronte di una popolazione di circa 1.300 anime, erano in-sediate a Breno 15 cap-pellanie con altrettanti sacerdoti, beninteso ol-tre parroco e curati, or-ganista e rettore delle

scuole. Simile messe di presbiteri in cura d’ani-me incise positivamen-te sulla religiosità dei brenesi. In questo con-testo il rilancio devo-zionale dell’ex-parroc-chiale di san Maurizio. Marco Albertario poi è l’autore di “Considera-zioni sul Sepolcro del Redentore”. L’estenso-re del contributo torna sulla figura abbastanza misteriosa del pellegri-no: san Giacomo? San Rocco’, o lo stesso Si-moni? Albertario pro-pende per san Giaco-mo: lo attesterebbe la presenza delle conchi-glie simboli del pelle-grinaggio iacopeo; il tutto si desumerebbe anche da un pagamento del 1783. L’attenzione cade anche su i “tituli” della “Via Crucis” di-pinta sulle lesene. Non esclusa la possibilità che la XIV “Statio” pro-venga da Cerveno. La seconda parte del vo-lume si occupa di altri “tesori” sempre estratti dallo scrigno brenese. Sara Marazzani indaga “I dipinti di Romanino nel coro di sant’Anto-nio (documenti per una lettura)”. Il pittore bre-sciano a Breno raffi-gura le storie bibliche

tratte dal veterotesta-mentario Libro di Da-niele. La chiesa brenese non appartiene alla par-rocchia ed assomma in sè funzioni religiose e pubbliche (insediamen-ti di Capitani della Val-le, successioni, ecc.). Il Libro di Daniele è uno dei libri politici della Bibbia; nelle sue pagi-ne sono narrate le al-terne fortune di tre re impegnati nell’eserci-zio più o meno corretto del potere loro attribui-to dalla potestà divina. “Una storia che calza a pennello – scrive la Marazzani – con la de-stinazione pubblica dei dipinti e con la funzio-ne cerimoniale dell’e-dificio in cui viene san-cito il potere terreno del Capitano in un luo-go in cui si dispiega il

potere divino”. Lucia Moran-dini relaziona accuratamen-te sulle chiese di san Mauri-zio, sul duomo, san Valentino, santa Maria al ponte Minerva. Chiude la pub-blicazione l’ap-pendice “Il san-tuario di Miner-va” (un luogo di culto a Breno fra protostoria ed età romana) di Serena So-lano. Nella se-conda età del Ferro, nella val-lata dell’Oglio si sviluppa una cultura autonoma. Poi la conquista romana e la nascita della “Civitas Camunnorum”. Spinera di Breno, a pochi chilo-metri a Nord di Civida-te, viene scoperta for-

tunosamente nel 1986: seguono, per ordine e conto della Soprinten-denza per i Beni arche-ologici della Lombar-dia campagne di ricer-

ca archeologica, d’in-tervento di restauro, di valorizzazione. Il sito viene aperto al pubbli-co nel 2007 come Parco archeologico.

Ermete Giorgi

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Una nuova associazione culturale nata dalle incisioni rupestri

“L’Atelier”di Anati

Emmanuel Anati, clas-se 1930, porta molto bene i suoi 82 anni. Nel 1952 si laurea in Ar-cheologia a Gerusalem-me; nel 1959 si specia-lizza in Antropologia e Scienze Sociali ad Har-vard; nel 1960 ottiene il dottorato in Lettere alla Sorbona di Parigi. Ne-gli anni Cinquanta ini-zia le sue spedizioni in Valcamonica, vi si sta-bilisce e nel 1964, fon-da il Centro camuno di studi preistorici, sodali-zio che si occupa di stu-diare l’arte preistorica della vallata. Da quella data non si contano or-mai più pubblicazioni (in diverse lingue), spe-dizioni archeologiche (in tutti i continenti), convegni, mostre, allie-vi, ecc. Il Centro da lui diretto, in ormai quasi 50 anni di attività, ha attirato sul solco mon-tano dell’Oglio l’atten-zione di tutto il mondo non solo scientifico. In questi ultimi mesi, Ana-ti ha fondato una nuova associazione culturale, “Atelier”, anche col-lana libraria che viene ad arricchire ulterior-mente gli innumerevo-li titoli pubblicati nelle “Edizioni del Centro”. “Lo scopo principale di “Atelier”, oltre al pia-cere dell’incontro e del dialogo, è quello di fa-vorire il comune impe-gno della ricerca mul-tidisciplinare – scrive lo studioso – dagli an-tropologi e archeologi agli psicoanalisti agli

educatori, dai semiolo-gi ai sociologi, dal fi-losofi agli storici, tutti abbiamo bisogno di ri-spondere a quesiti che il comune impegno può contribuire a chiarire. L’incontro di discipline diverse propone una più ampia dimensione del sapere e una maggio-re capacità analitica e di sintesi. Di fronte alla specializzazione estre-ma che riduce i ricerca-tori in tecnici, andiamo contro corrente. Abbia-mo certamente bisogno di tecnici e ben venga-no, ma cerchiamo una visione culturale am-pia e panoramica, nel comune impegno delle scienze umane e socia-li”. Uno dei primi vo-lumi di “Atelier” è de-dicato all’ “Antropolo-gia concettuale”. “E’ la disciplina – chiarisce Anati – che unisce i vari aspetti delle scienze umane e sociali alla ri-cerca dell’essere uma-no, del suo comporta-mento, della sua cultu-ra, usando le esperienze del passato per capire il presente. Il fine è capire il cammino dell’uomo, quali siano le regole e le eccezioni, gli orien-tamenti prevedibili ed imprevedibili dell’evo-luzione, non solo della tecnologia, ma anche del cammino sociale, intellettuale e spiritua-le. Un itinerario pieno di scoperte e di emozio-ni”. Un’altra pubblica-zione è dedicata a nuovi ritrovamenti sulle origi-

ni delle religioni e della scrittura. Il volume rac-coglie i contributi di ol-tre trenta autori al Col-loquio dell’Unione In-ternazionale di Scienze Preistoriche (Valcamo-nica, 2012): “La coope-razione multidisciplina-re – sottolinea il diretto-re del Centro capontino – ha fatto il suo rodag-gio e comincia a funzio-nare. Nell’opera appena uscita i temi trattati spa-ziano in tutte le discipli-ne delle scienze umane integrandosi reciproca-mente. Recenti ricerche rive-lano che il culto degli antenati e le creden-ze in ordine all’oltre-tomba esistono alme-no da quando appare l’ “Homo sapiens” e forse ancora prima. Riti fu-nebri e riti propiziato-ri sono altrettanto an-tichi. L’arte preistorica non è stata prodotta per abbellire le rocce. L’in-tento era quello di me-morizzare e trasmettere messaggi. Si è riusciti a leggere alcune pitture rupestri di 30.000 anni fa: si sono rivelate esse-re scritture pittografiche che usano una struttura grammaticale e sintat-tica simile a quella che ha dato luogo alle pri-me scritture formali di 5.000 anni fa”.

Ermete Giorgi

Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo

Primo Forum delle Vicinie di Valle Camonica

Si è svolto sabato 24 novembre 2012 nelle sale del Museo didattico del-la Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo il pri-mo Forum delle Vicinie di Valle Camonica. Organizzato dalla sezio-ne I.S.T.A. dell’Associazione non profit LOntànoVerde in collaborazione con il Museo didattico della Riserva, nel contesto di “Nadro 1612 - Rie-vocazione storica e mercatini nelle contrade”, l’incontro aveva l’obietti-vo di riunire alcune delle vicinie ancora attive in Valle Camonica per in-staurare un dialogo sul passato, il presente e il futuro di questi antichi enti. Le vicinie erano organismi di origine medievale che rappresentavano le fa-miglie originarie di una comunità, ovvero quelle che vi abitavano da tempo immemorabile. Si ha traccia delle vicinie in Valle Camonica già dall’XI secolo; ufficialmen-te abolite con le riforme di Napoleone a inizio Ottocento, in alcuni alcuni casi sono sopravvissute fino ad oggi, sebbene in forme e modalità differenti. La sala gremita ha ascoltato con interesse e coinvolgimento le relazioni

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Insieme per rilanciare l’economia locale

L’Oro Rosso camunoEdolo ha ospitato, il primo ed il due Dicembre, la prima edizione del Festival del-lo Zafferano e delle Patate di Vallecamonica, una “due giorni” gastronomica con menu e degustazioni a base di questi due prodotti, uno tradizionale, l’altro, alme-no fino ad oggi, atipico per la Valle.Può sembrare infatti strano sentire parlare di zaffera-

no camuno. L’introduzione di questa coltivazione sul nostro territorio è in realtà frutto dell’idea originale di alcuni pionieri, che, sotto la supervisione dell’Università della Montagna, hanno dato il via, in alcuni campi pilota situati a Edolo ed a Loritto di Malonno, ad una speri-mentazione per valutare l’e-conomicità di una sua even-tuale produzione in Valle.

I presupposti ci sono: il Crocus Sativus è una pian-ta molto resistente, che non teme gli agenti atmosferici, tanto che tollera temperature anche al di sotto dello zero termico, sopporta la neve e può sopravvivere anche a brevi periodi di gelo. Inol-tre le coltivazioni si adatta-no bene ai terreni scoscesi dotati di buona permeabi-lità, in quanto l’unica cosa

veramente dannosa per il croco sono i ristagni d’ac-qua. E lo studio ha dato esiti inaspettati: anche in terreni non specificamente prepara-ti per questo tipo di coltura e senza avvalersi, nei proce-dimenti di raccolta, monda-tura ed essiccazione, di me-todi industriali, lo zafferano camuno è risultato, secondo le analisi effettuate dall’U-niversità della Montagna, di qualità notevole. Certo, ci vorranno ancora anni di sperimentazione per giun-gere all’elaborazione di dati scientifici, ma questi primi risultati rappresentano già una vittoria sugli scettici.La coltivazione dello zaffe-rano presenta però difficol-tà oggettive non indifferen-ti. Innanzitutto la messa a dimora dei bulbi non è una procedura meccanizzabile. Bisogna poi tenere conto del fatto che il croco fiorisce per un periodo di soltanto due settimane, in autunno. La raccolta stessa è un’ope-razione molto delicata, che dev’essere effettuata nelle ore mattutine poiché in que-sto modo le caratteristiche organolettiche si conserva-no al meglio. La spezia si ri-cava dagli stigmi (i pistilli) del fiore, i quali devono es-sere staccati manualmente. In genere, da circa 20 fiori, si ricavano 60 stigmi che, la-vorati, servono per una sola bustina di zafferano. Non a caso, proprio per la sua rari-tà e quindi preziosità, questo prodotto viene detto: “l’oro rosso”.Ma, grazie a questo lungi-mirante progetto, la strada è stata aperta: con passione ed impegno, se ci si crede vera-mente, lo zafferano di Valle-camonica può diventare una realtà. La prospettiva non è, naturalmente, una pro-duzione su larga scala, ma una coltivazione di nicchia, che punti alla qualità. E, se è vero che in tempi di crisi

ci si ingegna per sfruttare al massimo tutte le risorse a di-sposizione, di fronte alla re-cessione che stiamo vivendo questa potrebbe diventare una fonte integrativa di red-dito da non sottovalutare. Lo sbocco di vendita che i “pionieri dello zaffera-no” si prefiggono per il loro prodotto è la rete dei risto-ranti in Valle, che potranno così proporre piatti a base di “zafferano camuno”, una particolarità che può incu-riosire e costituire un valo-re aggiunto per la loro atti-vità. L’idea è quella di cre-are un consorzio, in modo da sfruttare i vantaggi che si possono ottenere, tramite si-nergie di gruppo, in sede di acquisto dei bulbi (peraltro piuttosto costosi) e di vendi-

ta del prodotto finito. Infatti ci si propone di coinvolge-re nell’iniziativa anche altre zone della Valle che presen-tino caratteristiche adeguate a questo tipo di coltivazione. Ed è proprio questo lo spi-rito del festival: unirsi per perseguire obbiettivi corag-giosi e ricercare nuove op-portunità per la Valle. Met-tersi in gioco, diversificare, trovare soluzioni innovative per trasformare le nostre pe-culiarità in positività, nella consapevolezza che, per uti-lizzare le parole della Dott.ssa Anna Giorgi, docente di Biologia Vegetale e Animale presso l’Università e madri-na del festival: “Da soli non si va da nessuna parte”.

Violi Michela

Si sono organizzati an-che per l’anno scolasti-co in corso i pomeriggi post-scolastici in molti Comuni della Provincia bergamasca fra i quali al-cuni dell’Alto Sebino in base ad un progetto este-so a tutta la Provincia. In parte per sostituire le ore pomeridiane non più ac-cessibili nelle Scuole per mancanza di fondi, que-sti Corsi hanno assunto da alcuni anni un ruolo importante nella disposi-zione del tempo libero dei ragazzi nonché della loro formazione educativa in spazi comuni e ben or-ganizzati. Sono Corsi già sperimentati e attuati da anni, che hanno sempre avuto riscontri positivi nei ragazzi e nelle fami-glie che hanno usufruito del servizio. Non si tratta soltanto di intrattenimen-to ludico, ma le proposte delle attività pomeridiane

sono di vario genere: dal supporto-compiti all’ag-gregazione, dai laboratori espressivi e culturali alle attività ludiche, motorie e sportive, a momenti di convivialità e talora di solidarietà. Sono rivolti a destinatari eterogenei: dai bimbi della Scuola Primaria ai ragazzi della Secondaria di I° grado, a volte anche di II° grado. La gestione è affidata a figure diverse: educatori professionali e volontari ; sono promossi e organiz-zati da Enti titolari come Comuni, Istituti scolasti-ci, Parrocchie, Coopera-tive sociali, Associazioni di volontariato, gruppi o Comitati di Genitori.Non sempre si svolgono nelle scuole, ma spes-so in ambiti diversi del territorio come Oratori, Centri di aggregazione giovanile, sale comunali. Nel caso dell’Alto Sebino

sono interessati i Comuni di Lovere, Costa Volpino, Sovere, Rogno per due o tre pomeriggi alla setti-mana: in genere i ragazzi sono ospitati dai rispettivi Oratori con la presenza di educatori e di volontari:le attività che si svolgono sono in prevalenza com-piti e attività espressive e ludiche.Promotori sono la Comunità dei Laghi con il supporto di Associazioni di Volontariato fra cui il Centro Italiano Femmini-le di Lovere come capofi-la, la Cooperativa Sebina e La Casa del Fanciullo:parte del finanziamento è erogato dalla Regione. La partecipazione è in gene-re piuttosto estesa fino a comprendere dai 20 ai 30 alunni per ogni Centro. Il vantaggio di queste ini-ziative viene avvertito so-prattutto dai genitori che spesso assenti per motivi di lavoro, vengono facili-tati e affiancati nel com-pito educativo da struttu-re, persone e attività ve-ramente apprezzabili per la serietà e l’impegno con cui vengono attuate.

R.Belotti

Tra Corsi Formativi ed Extrascuola si muovono

Enti e Associazioni dell’Alto Sebino

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Una Mostra a Lovere dell’Artista Luciano Zambetti

La “Poesia del Lago”L’opera di Luciano Zambetti, Pittore e Scultore loverese affer-mato, rivela anche nel-la recente esposizione delle sue opere presso Sala Zitti di Lovere, il carattere di un’artista assai radicato nella re-altà della terra in cui abita e in cui lavora da sempre. Il mondo, che si rispecchia nelle tele luminose e rasserenan-

ti allo sguardo, è quello di Lovere con il lago, le montagne sullo sfon-do, ma anche i borghi, le piazzette, gli scorci di vie e di case, la gen-te còlta nel suo andare, sostare, osservare, av-volta in un’atmosfera di morbidezza e di se-renità, delineata nella precisione delle linee, colori, visione prospet-tica. Oltre la descrizio-

ne di paesaggi e di luo-ghi, la peculiarità di Zambetti è quella dei ritratti- veri, espressivi, còlti nella naturalezza dei tratti, dei gesti, de-gli sguardi. Predomina nel suo autoritratto la linearità e la freschez-za della sua figura in-tera, illuminata dal pa-cato sguardo del viso ancora giovanile, no-nostante il leggero gri-

gio dei capelli in con-sonanza con la chiara tinta dell’abito. E poi i ritratti di sua moglie in un’espressione gioio-sa e di numerosi bam-bini che fanno parte della cerchia familia-re, dei quali si ammira la linearità della figura, la spontaneità degli at-teggiamenti, il delica-to colorito del viso, la grazia e l’espressività dei gesti. Un’arte che esprime bellezza, ma anche predilezione ai luoghi

nativi, alla natura nel-le sue svariate manife-stazioni - dagli alberi ai fiori -, ma pure un le-game autentico di sen-timenti con le persone a lui care. Anche nelle scultu-re, rappresentate sia in marmo bianchissimo, sia in gesso che in le-gno, l’artista rivela una perfezione di linee e di forme frutto di un’e-sperienza di anni, che oggi raggiunge il suo culmine nei ritratti di personaggi noti, in par-

ticolare nel suo autori-tratto. Fra le sculture lignee ha suscitato meravi-glia l’opera esposta col titolo “Omaggio alla Danza”, in cui le figu-re disposte lungo l’al-to pannello, si snodano con esili corpi perfetta-mente levigati, in pose armoniose e movimen-ti acrobatici nella leg-gerezza del volo.La notevole partecipa-zione di visitatori nel periodo di esposizione ha dimostrato il gradi-mento e la simpatia per questo Artista locale: dalla visione delle sue opere si esce con l’ani-mo rasserenato, lo sguardo gioioso di chi- grazie a tanta bellez-za- si sente riconcilia-to con il mondo e con la vita, lontano dal fra-stuono e dagli affanni del quotidiano.

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Il Porto Turistico di Lovere guarda

al futuroDa novembre 2009, il Consiglio di Ammini-strazione della società L’Ora srl si è impegna-to nel consolidare una struttura aziendale in grado di gestire il Por-to Turistico di Lovere in tutte le sue attività: gestione immobiliare e manutenzioni, gestione Piscine, gestione porto e rimessaggio, gestio-ne cantiere nautico, ge-stione guardia nottur-na, gestione delle puli-zie e del verde, conces-sioni e rapporti con le associazioni sportive. In particolar modo nel settore Piscine si è effet-tuata una grande opera di formazione grazie alla importante collaborazio-ne con il GAM TEAM di Giorgio Lamberti, che ha operato sia a livello gestionale amministrati-vo che sul piano vasca con l’aggiornamento dei metodi di insegnamen-to degli istruttori. Que-sta collaborazione è poi sfociata in campo agoni-stico con l’insediamento della GAM TEAM an-che nella gestione delle squadre di nuoto.E’ stato inoltre attivato e consolidato il rapporto

con il Consorzio Gestio-ne associata dei Laghi di Iseo Endine e Moro che ha portato ad assegna-re a L’Ora srl la manu-tenzione e tinteggiatura delle infrastrutture por-tuali consortili presenti nell’alto lago.Ciò ha permesso nell’im-mediato un aumento di fatturato della Società e nel prossimo futuro po-trebbe concretizzarsi in un progetto comune di sviluppo del Porto Turi-stico.In questi tre anni, paral-lelamente al perfezio-namento della gestione del Porto Turistico, sono maturati anche impor-tanti progetti necessari alla manutenzione stra-ordinaria e riqualifica-zione di strutture strate-giche per la comunità: piscine, Ostello del Por-to e locali ex Tipitinas.Le Piscine di Lovere presentano da anni gravi problemi strutturali della copertura e di dispersio-ni termiche dell’involu-cro. Dopo mesi di studi e le necessarie autoriz-zazioni si è provveduto ad indire il bando di gara per la realizzazione del-le opere di ristrutturazio-

ne, i cui lavori sono ini-ziati nei primi giorni del 2013. L’Ostello del Porto sarà oggetto entro il primo se-mestre 2013 di un totale riqualificazione energe-tica e funzionale, opera finanziata per il 50% a fondo perduto dalla Re-gione Lombardia.Al termine delle opere l’Ostello potrà operare 12 mesi all’anno con-tro gli attuali 5 ed avrà final-mente un ingresso sicuro e funzionale.L’area ex Tipitinas è sta-ta oggetto di progettua-lità da parte della Ca-nottieri Sebino che a tutt’oggi è all’esame del Consiglio di Ammini-strazione de L’Ora e dei suoi soci Comune di Lo-vere e Comunità Monta-na dei Laghi Bergama-schi.

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Una retrospettiva di im-magini di Lovere, tut-te inedite, dal 1947 al 1972, sono uno spec-chio della vita loverese

dell’epoca, venticinque anni di avvenimenti e personaggi che il fo-tografo Elio Ballerini immortalò, fissando-

li nella pellicola della sua macchina fotogra-fica con professionalità e passione, quasi fosse un reportage.Ci ha pensato Deme-

trio Oberti a selezionarle e raccoglier-le in un volu-me che pren-de il nome di “Immagini di cronaca love-rese”. “Le fotogra-fie riprodot-te – precisa Oberti – sono assolutamen-te state scel-te senza altro scopo di quel-lo del conte-nuto storico, inserendo nel

contesto qualche im-magine dei paesi limi-trofi, scegliendole tra numerosissime negati-ve che il Ballerini ave-va custodito con cura, catalogandole con la data di riferimento”E così, nello scorrere delle pagine a qualcu-no sarà capitato di rive-dersi molto più giovane e riconoscere persone care alcune scomparse.“Spero che questa mia fatica – continua Ober-ti – serva ai loveresi per ricordare forse con un po’ di nostalgia il tem-po passato e andare con il ricordo a quelle per-sone che ci hanno la-sciato”L’iniziativa della pub-blicazione del volume ha anche uno scopo be-nefico; il ricavato del-la vendita sarà devolu-to alla Scuola Materna “Monsignor G. Bono-melli di Lovere”

Lovere raccontataattraverso la fotografia

Iniziati i lavori di riqualificazione energetica delle Piscine di Lovere

Sono iniziati in perfet-to allineamento con il cronoprogramma i la-vori di riqualificazione energetica delle Piscine di Lovere. E’ stato infatti impian-tato il cantiere (gru,

ponteggi e barriere di sicurezza) e sono co-minciate le opere di smantellamento.Sono stati rimossi sia gli impianti elettrici di illuminazione obsoleti ed i motori dei portello-

ni basculanti sia i pan-nelli coibentati ciechi laterali. E’ cominciata la rimozione della co-pertura evidenziando lo stato di degrado della stessa. La ditta Auromont di

Parre sta operando con professionalità ed im-pegno, determinata a ri-spettare i tempi imposti dalla Direzione Lavori e dal Consiglio di Am-ministrazione de L’Ora di Lovere.

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In inverno si ingrassa?È noto che le stagio-ni più fredde dell’anno portano con loro un in-cremento di peso. Per-ché?Le risposte più comu-ni sono rivolte verso lo stile di vita che cambia, un aumento dell’appe-tito stimolato dalle bas-

se temperature, il biso-gno di mangiare qual-cosa di caldo che ci ri-focilli, maggiori occa-sioni per cenare con gli amici a base di pietanze non proprio light, una diminuzione dell’attivi-tà sportiva.Tutte queste motivazio-

ni sono verissime ma si é scoperto che non sono il motivo centrale dell’aumento del peso corporeo.Secondo uno studio americano condotto su 600 persone e recente-mente pubblicato, ef-fettivamente in autunno

si registra un aumento nell’assunzione di gras-si e calorie, raggiungen-do in inverno il livello massimo insieme al li-vello minimo di attività fisica. Questo produce rispettivamente un in-cremento di 90 calorie al giorno per appetito e 60 calorie al giorno per pigrizia, per un totale di 150 calorie che signifi-cano mezzochilo in più ogni mese.Perché con il freddo si tende ad ingrassare?Secondo gli esperti dell’argomento, biso-gna fare una breve in-troduzione per capire bene il problema.Nel nostro corpo esi-stono due diversi tipi di tessuto adiposo: bianco e bruno. Il primo co-stituisce una riserva di grasso utile ad esem-pio in caso di digiuno, il secondo serve invece a produrre calore. Si è visto nei topi da esperi-mento che, se esposti a temperature sempre più basse, l’adipe bianco inizia a fare le veci di quello bruno, utilizzan-do i grassi per produrre

calore. Quindi per il no-stro corpo la produzio-ne di calore è una prio-rità assoluta e di conse-guenza siamo portati a mangiare di più quando la temperatura si abbas-sa.Ma oggi tutti gli am-bienti sono riscaldati e di conseguenza l’espo-sizione al freddo è limi-tata, succede allora che tutti i grassi in più che siamo portati ad intro-durre non vengano uti-lizzati, accumulandosi nei tessuti adiposi.Ad aggiungersi a tutto questo c’è la diminu-zione delle ore di sole che molto probabil-

mente influenza il no-stro “orologio” cere-brale. Questo orologio controlla sonno e appe-tito attraverso le infor-mazione che giungono direttamente dalla reti-na ed è verosimile che l’aumento del buio lo alteri, inducendolo ad assumere più calorie.Per non vanificare gli sforzi mirati al man-tenimento della nostra linea e per contrasta-re questa tendenza, è quindi importante con-cedersi le giuste ore di sonno, prestare atten-zione alla scelta dei piatti e mantenere uno stile di vita attivo.

Non è il freddo a far prendere l’influenza

Se siete mamme o papà, e uno dei vostri figli mostra i primi sintomi dell’influen-za, non ditegli “non ti sei coperto abbastan-za e hai preso fred-do!”. Perché non è certo il freddo, a causare l’in-fluenza. Le due cose vengono associa-te, perché è nei mesi freddi, che è più faci-le prendere l’influen-za. Quest’ultima, però, è causata da un altro fattore: la trasmissio-ne di virus da una per-sona all’altra. D’in-verno è più facile che ciò avvenga, perché la gente esce di meno e rimane a lungo in ambienti chiusi, a contatto reciproco. E c’è la scuola, dove i bambini sono vicini gli uni agli altri tutto il giorno, e il rischio di contagio è molto

più elevato. Inoltre i germi si dif-fondono più facil-mente tramite l’aria secca, più presente in inverno, sia a cau-sa della temperatura esterna, sia per i ri-scaldamenti accesi. È vero, in ogni caso, che il freddo è in gra-do di abbassare le difese immunitarie, rendendo più suscet-tibili alle infezioni esterne, ma conta an-che per quanto tempo siamo effettivamente esposti al freddo.Per difendersi dall’in-fluenza, dunque, così come dal raffreddore, la cosa principale da fare, se non vogliamo evitare del tutto i con-tatti con altri esseri umani, è lavarci spes-so le mani, che costi-tuiscono il principale veicolo di diffusione del virus. Il quale si diffonde, è bene ri-

cordarlo, solo quando già hanno cominciato a manifestarsi i primi sintomi.Per gli anziani, è un po’ diverso. È meglio che stiano attenti al freddo. Chi di loro è in salute, corre più che altro il pericolo di scivolare sul ghiaccio. Gli anziani “fragili”, invece, afflitti da ma-lattie croniche, maga-ri con disabilità moto-rie o cognitive, hanno minori capacità di re-sistenza, e il loro or-ganismo è più esposto alle eventuali com-plicanze del grande freddo, soprattutto le infezioni respiratorie. E anche l’apparato cardiovascolare è più sollecitato. Per loro, il consiglio dei medi-ci è di uscire solo se è indispensabile, pos-sibilmente accompa-gnati.

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Da tempo l’Unione della media Valle chiede una razionalizzazione dei costi

Servizi Sociali: dimissioni e nomina

Il sindaco di Breno, Sandro Farisoglio, an-che a nome degli altri primi cittadini dell’U-nione degli Antichi Borghi di Valcamoni-ca così commenta le dimissioni di Alfre-do Moratti dal consi-glio di amministrazio-ne dell’Azienda territo-riale dei servizi sociali: “Un gesto concordato e condiviso tra consi-gliere e sindaco. Ov-viamente mi rammarica molto questa estrema decisione che abbiamo dovuto prendere insie-me – sottolinea Fariso-glio – che arriva dopo mesi di incomprensio-ni tra la nostra Unione e i vertici dell’Azienda. Far dimettere Morat-ti ci è sembrata l’uni-ca strada possibile per portare di nuovo all’e-videnza un problema che già un anno fa ave-vamo sollevato, in oc-casione dell’approva-zione del bilancio. Ab-biamo provato più e più volte a portare le nostre ragioni, ma nessuno ci ha ascoltato. Vorrem-mo che si capisse che facciamo sul serio”. La questione è abbastanza conosciuta: da tempo l’Unione della media Valle chiede una razio-nalizzazione dei costi, mettendo in evidenza che ci potrebbero esse-re almeno centomila euro di risparmi da una più oculata organizza-zione del servizio. Ma soprattutto chiede che le politiche sociali della

vallata dell’Oglio sia-no ancora appannaggio dei sindaci e non assun-te unicamente da un ri-stretto gruppo di perso-ne ai vertici dell’Azien-da territoriale e non tut-ti appartenenti al cda. “Più volte Moratti ci ha riferito di trovarsi a di-scutere su decisioni già prese da qualcuno ed irremovibili – afferma Farisoglio – senza sa-pere chi le ha stabilite

e su quale mandato. In questo modo si toglie il potere decisionale dei sindaci sulla politica sociale”. Infine, i pri-mi cittadini dell’Unio-ne degli antichi borghi, pur ritenendo l’unifica-zione delle due aziende un passaggio indispen-sabile, utile ed epocale, non si dicono soddisfat-ti del metodo di agire dell’Azienda unificata che, nonostante le con-

tinue richieste da parte dei sindaci, non ha mai dato risposte giustifica-te, o preso in conside-razione le loro istanze. Intanto, sempre in tema di servizi alla Persona, è di questi ultimi gior-ni la nuova nomina di Guglielmina Ducoli, a rappresentare il Comu-ne della città di Darfo Boario Terme, nell’A-zienda Territoriale dei servizi alla Persona. Come sempre – si sot-tolinea negli ambienti comunali darfensi – la scelta è stata guidata da criteri di competenza, professionalità e pas-sione. “Il curriculum

della dottoressa Duco-li – afferma Ezio Mon-dini, sindaco della città camuna – è sicuramen-te l’elemento di sinte-si delle sue capacità e della sua preparazione. Dalla formazione alle esperienze professio-nali, Guglielmina si è sempre occupata di pe-dagogia e di organizza-zione del terzo settore: temi fondamentali per comprendere l’azione dell’Azienda ed essere vivo contributo all’in-terno della stessa. La dottoressa Ducoli po-trà quindi condivide-re il suo ricco bagaglio personale con il terri-

torio, oltre che garan-tire un buon rapporto politico-amministrativo del Comune con l’A-zienda”. In questi tem-pi particolarmente pro-blematici per le fasce sociali più deboli, una presenza competen-te, aperta e disponibile sarà certamente prezio-sa per l’Azienda stessa, che ha accolto con en-tusiasmo la nuova rap-presentante. La Ducoli è consigliere comunale di maggioranza nel Co-mune di Darfo Boario Terme, è laureata in Pe-dagogia, ha 44 anni ed in passato ha ricoperto incarichi di dirigente.

Si mette mano alla sistemazione complessiva dell’area

Riqualificazione per la zona industriale “Onera” a Breno

Grazie ad una serie di operazioni l’ammini-strazione comunale di Breno sistemerà la zona industriale ed artigiana-le di “Onera”, situata a Nord della cittadina, nei pressi dello svinco-lo della superstrada. Si tratta di una “partner-ship” pubblico-privato, in seguito alla quale il Comune non spenderà nulla. L’area necessi-tava da tempo di inter-venti radicali, ma negli anni nessuna ammini-strazione brenese era mai riuscita a trovare i fondi sufficienti per far fronte alle necessi-tà. Tutto ha inizio nella primavera 2011, quan-do il Municipio acqui-sisce dall’ANAS – a costo zero – il tratto di svincolo dismesso che un tempo costituiva il vecchio accesso alla statale 42 (“Del Tona-le e della Mendola”). Lo spazio (circa 5.000 metri quadrati, situa-ti all’ingresso di One-ra) è rimasto inutilizza-to per anni, costituendo

solo una fonte di de-grado per la zona fino al 2012, quando con il nuovo “Piano di gover-no del territorio (PGT)” - vigente da marzo – si mette mano alla siste-mazione complessiva dell’area, che diviene un ambito di trasforma-zione. Il Comune e due privati (Federico Fop-poli e Beppe Fasanini) sono i soggetti attuatori dell’operazione. L’am-bito prevede che l’at-tuale strada comunale d’accesso alla zona in-dustriale divenga area edificabile; il tratto è stato venduto dal Mu-nicipio ai due impren-ditori per ampliare la loro attività, ricavando 306.000 euro. La nuova via d’accesso ad Onera verrà costruita invece nel tratto dell’ex svin-colo della statale 42 ad

opera dei due privati. E’ stata così attuata la procedura del permes-so di costruire conven-zionato, che consente ai due soggetti di edificare nuovi immobili in con-venzione col Comune ed al contempo li obbli-ga a realizzare una se-rie di opere di urbaniz-zazione a beneficio di tutta la comunità. I due imprenditori, nell’am-pliare la loro proprietà, costruiranno a proprie spese la nuova strada d’accesso alla zona in-dustriale, adeguando l’ex svincolo acquisito dal Comune, i marcia-

piedi, alcuni parcheggi, l’illuminazione pubbli-ca, le reti tecnologiche e la segnaletica (ver-ticale ed orizzontale), sia all’interno del com-parto, sia all’esterno, per un importo lavori di 216.000 euro. Con i 306.000 euro incame-rati dal Comune di Bre-no in seguito alla ven-dita a privati della stra-da d’accesso ad One-ra, l’amministrazione avvierà – a breve - le opere per riqualificare, sistemare e completare il resto della zona indu-striale con opere quali: il rifacimento delle “ca-

ditoie” stradali, la rea-lizzazione dei marcia-piedi e del portale d’in-gresso, le asfaltature, la posa della segnaletica orizzontale e verticale, l’illuminazione, l’in-stallazione di un im-pianto per la video-sor-veglianza. Non va infi-ne dimenticato che nel mese di gennaio 2013 sono pure iniziati i la-vori per la costruzione del nuovo tratto fogna-rio a servizio della zona industriale, per un im-porto di 205.000 euro. “Il progetto di riquali-ficazione di Onera è fi-nanziato dalle vendite delle aree e dai lavori che i due imprenditori privati eseguiranno in convenzione – afferma il sindaco Sandro Fari-soglio – quindi al Mu-nicipio la sistemazione della zona industriale, necessaria da diversi anni, non costerà nul-la. Questo è un buon esempio di collabora-zione tra soggetto pub-blico e privato”.

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Convegno “Maffi” a Sarnico

La Politica del meritoPer la quarta volta, nel novembre scorso, lo Studio Maffi in colla-borazione col Comune di Sarnico e il patroci-nio di Provincia e Re-gione ha organizzato un interessante Convegno presso Villa Surre sul tema: “ La Politica del Merito”. Un tema che giunge a proposito nel panorama sociopoliti-co italiano. In cui molti problemi sono creati da una cultura individuali-sta e da un clima di arri-vismo esasperato spes-so a scapito dei cittadi-ni più meritevoli. I tre Relatori, Paolo Girla giornalista e scrittore, Stefano Paleari retto-re Università di Berga-mo, Ferruccio De Bor-toli direttore del Corrie-re, hanno evidenziato il loro punto di vista sul tema della meritocrazia in modo quasi comple-mentare. “La merito-crazia -ha esordito Gir-la- è un fattore collega-to alla competenza del-la persona non disgiun-ta dall’etica e dalla mo-rale in quanto il merito personale ha pure una valenza di carattere so-ciale (concetto traman-dato dagli antichi): una società è migliore se ha individui migliori”. La stessa raccomandazio-ne, spesso in uso, può diventare un mezzo per

emergere, ma è vali-da solo se la persona lo merita veramente in quanto ha le competen-ze adeguate al compito proposto. Deve esistere di conseguenza la poli-tica del “demerito”che in base ad una respon-sabilità civile che ri-guarda tutti, distingue i meritevoli dagli altri con una selezione net-ta che esclude i peggio-ri e tutela i veri talenti. Il Prof. Paleari mette in guardia dalla confusio-ne dei termini che con-fonde il merito con l’e-quità per cui si emargi-na chi non riceve il pre-mio per i risultati posi-tivi ottenuti. Comunque il merito è la “ precon-dizione che garantisce una società in continua crescita in quanto in-centiva il progresso”: l’esempio della “fuga dei cervelli” fa capire come la nostra società sia in arretrato rispetto a quelle dove c’è pro-gresso. Per questo mo-tivo, come dovrebbe avvenire in campo uni-versitario, occorre crea-re le “opportunità favo-revoli” alla crescita de-gli studenti anche meno dotati attraverso la co-noscenza dei problemi da superare per dare a tutti possibilità nuove e diverse come eventi, viaggi, tirocini, dialo-

ghi. Significa così crea-re una società più giusta dove la crescita dev’es-sere soprattutto quali-tativa e non quantitati-va. Sulla stessa linea, De Bortoli conferma che il merito non deve escludere chi non rie-sce ad emergere, ma si può comunque operare al meglio. Ma per ri-conoscere il merito oc-corre la “trasparenza” e avere la capacità di una valutazione non parzia-le, ma accettata da tutti per non creare forme di ingiustizia. Come spes-so avviene oggi con le corporazioni o i gruppi politici, che tendono a proteggere i comporta-menti negativi dei pro-pri adepti per un malin-teso senso dell’imma-gine. Gli ostacoli al ri-conoscimento del meri-to sono di varia natura: uno fra tutti quello del-la nomina dei candidati prescelti nelle liste elet-torali più per clienteli-smo che per vero meri-to, oppure l’esclusione dalla condanna di errori da parte dei magistrati. “Il merito è il vero mo-tore di una società giu-sta e progredita, è un ascensore sociale senza il quale si possono cre-are forme di illegalità che a loro volta portano alla criminalità”.

R.Belotti

Si scia anche in notturna. Piste eccellenti

In Val Palot la stagione è partita bene

Inizio scoppiettante per la più piccola delle sta-zioni sciistiche brescia-ne che archivia un ot-timo periodo natalizio, come non se ne vedeva da anni. Le fiaccolate del 30 e del 31 dicem-bre 2012 hanno sug-gellato la primissima parte di questa nuova stagione sciistica 2012-13, caratterizzata dall’i-nizio dei corsi collettivi e individuali che han-no portato già centina-ia di sciatori, soprat-tutto giovanissimi, ad approcciare gli sport della neve. Le nevica-te dell’Epifania hanno ricreato un ambienta-zione davvero unica e con il giorno 3 genna-io, sono ricominciate anche le attività “not-turne”, che vedranno per tutta la stagione, ogni martedì e giove-dì, gli impianti aper-ti dalle ore 20,00 alle ore 22,00, con la pos-sibilità per gruppi e sci club che lo volessero, anche nelle altre serate della settimana, previa prenotazione allo 0364 888923. Le condizio-

ni delle piste sono ec-cellenti, gli impianti di innevamento program-mato hanno contribu-ito ad integrare quan-to depositato dalle ne-vicate del periodo. La stagione proseguirà ora con i corsi e le lezioni dei Maestri della Scuo-la Sci Val Palot, estesi anche per quest’anno, come ormai da un lu-stro, agli studenti delle Scuole di Primo Grado del comprensorio ca-muno-sebino e brescia-no. Per la parte agonisti-ca, nel mese di gennaio, al 24 è in programma, in notturna, sulla pi-sta “Peduna” la gara “Master” del circuito FISI provinciale, alla quale seguiranno i due appuntamenti del 17 e il 24 febbraio, stavol-ta “in chiaro”, rispetti-vamente per cuccioli, baby e superbaby e per allievi e ragazzi. Sabato 26 febbraio, vi sarà poi in “notturna”, la gara del CSI di Vallecamo-nica. Sono poi ormai già in fase avanzata i preparativi per l’even-to “clou” della stazio-

ne pisognese, la decima edizione della Ciaspa-lot, passeggiata nottur-na al chiaro di luna con le ciaspole, prevista per il 3 marzo, con tutte le informazioni per le pre-notazioni già diponibili sul sito www.ciaspalot.it . Una nota di men-zione anche agli atle-ti e agli allenatori del-la squadra agonistica dello Ski Team Valpa-lot che stanno già ben figurando nei circui-ti provinciali, regiona-li e nazionali, con i ri-sultati del recentissimo Memorial Fosson della Valle d’Aosta, che han-no visto la squadra al decimo posto assoluto degli squadroni in cam-po e Angelica Rizzi al terzo posto di catego-ria, in una delle più im-portanti gare nazionali per i giovani sciatori. Per tutte le informazio-ni sugli orari di apertu-ra e sui biglietti e pro-mozioni della stagione 2012-13, il sito www.valpalot.it., ricordando che la stazione aderisce al Circuito ANEF Ski Lombardia.

Interessante iniziativa dell’Amministrazione in collaborazione con il Distretto Culturale, Bienno Eventi e Bienno Turismo

Bienno, borgo degli artistiIl Comune di Bienno e il Distretto Culturale di Valle Camonica in collaborazione con Associazione “Bienno Eventi” e “Bienno Turismo” indicono il concorso “BIENNO BORGO DEGLI ARTISTI” per la selezione di artisti da ospitare in botteghe e residenze del centro storico. Bienno è un borgo medievale, dalle antiche tradizioni artigiane. E’ stato riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia. Ogni anno, nel mese di ago-sto, durante i nove giorni della Mostra Mercato, i vicoli e le piazze del borgo vengono invasi da 170.000 visitatori che ammirano le produzioni artigiane e della ferrarezza. Il Comune di Bienno e il Distretto Culturale di Valle Camonica hanno operato negli ulti-mi anni per attrezzare sul territorio comunale alcuni punti espositivi e di ospitalità per artisti, artigiani, creativi: In tal modo si sono create le condizioni per promuovere un progetto più ampio che siintende proporre per invitare nuovi artisti, designers, creativi a risiedere nel centro storico di Bienno. Bienno Borgo degli Artisti è un’iniziativa per la promozione di nuove produzioni artistiche e culturali, che intende esaltare il modello della “bottega d’artista”, ossia del luogo di lavoro e di espressione della creatività, aper-to alla fruizione. Per ottenere l’attribuzione degli spazi creativi di Bienno Borgo degli Artisti i candidati devonopresentare la propria candidatura consultando il sito www.co-mune.bienno.bs.it, nella “home page”, sezione “notizie”, voce “Concorso Bienno Bor-go degli Artisti”.La scadenza per la presentazione della domanda di ammissione è fissata al 31/1/2013.L’esito verrà reso pubblico entro il 28/2/2013. “BIENNO BORGO DEGLI ARTISTI” presso il Comune di Bienno (BS)- Piazza Liberazione n° 1Tel. 0364/40001 Sito: www.comune.bienno.bs.it Email: [email protected]

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L’angolo della poesia C’è un poco di lutto nel genitore che vede andare via i figli ormai adulti, per le proprie strade, misto di proiezioni per quel che egli non ha fatto e che forse quel ragazzo o ragazza, riusciranno per i fatti propri, a realizzare.Con questo augurio un padre saluta il partire dei suoi ragazzi per le strade della propria vita.

ADDIO AQUILONI

Auguri a voi quando rompeste il filo che ad altri tempi vi ha guidato al cielo

vele migrate e mute d’ aquiloni, partiti adesso per un altro lido.

La chioccia piange quello che non cova

ma io che in corpo non v’ ho mai ospitato

soltanto chiedo, adesso che volate di essere grati a chi ve l’ ha insegnato.

Nando Bertoni

Tradizionale esibizione del Coro Santo Stefano di Costa Volpino

Concerto natalizio per celebrare il ventennale

Come tradizione il Coro S. Stefano di Co-sta Volpino ha tenuto il Concerto Natalizio nel-la Parrocchiale di Vol-pino domenica 16 di-cembre con una gran-de ed entusiastica par-tecipazione di persone proveniente da tutta la zona. In questa occasione il complesso vocale ha voluto celebrare con maggiore solennità il suo ventennio di impe-gno, profuso sia nel Co-mune sia in molte altre realtà italiane ed estere. Nato nel 1992 sotto la guida del M° Giacomo Sangalli, proseguen-do l’esperienza già ini-ziata nel 1980 del M° Giovanni Cristinelli, la Corale si è via via am-pliata nel numero (50 i componenti) e perfe-zionata nello stile e nel-la varietà delle esecu-zioni sia di tipo sacro che profano, attraverso un impegno continuo e stimolante dei compo-nenti e del loro paziente ed eccellente Maestro.Come ha dimostra-to ancora una volta, la splendida esecuzione del recente Concerto Natalizio accompagna-ta dall’orchestra da ca-mera composta da nu-merosi strumenti fra cui ben sei violini, da vari componenti della Ban-da Musicale e dalla so-lista Silvia Cretti, ha re-alizzato in grande sin-tonia fra voci e musica, melodie di ispirazione natalizia nei testi origi-nali di Autori stranieri: “White Chrismas”(J.

Berlin)-“Lift your voice in song (C.Strommen), nonché l’esecuzione di brani sacri di Vivaldi, Haendel e M. Frisina. I numerosi e lunghi ap-plausi hanno sottoline-ato l’alto gradimento delle esecuzioni che nell’alternarsi dei toni solenni e melodio-si hanno coinvolto gli ascoltatori in un’atmo-sfera di suggestione e di mistero quali sa cre-are soltanto una vera musica in sintonia con la varietà timbrica e l’armonizzazione delle voci. A conclusione della serata l’intervento del Parroco Don Tarcisio prima e della vicesinda-co dott.a M. Teresa Ca-pitanio poi, ha sottoli-neato l’uno l’importan-za e il vero significato del Natale- quello dei poveri pastori- e l’altro il grande valore anche didattico della Musica e dell’impegno costante di un Coro, agli effetti personali e comunitari. Il Sindaco ha poi con-segnato una Targa, ri-cordo del ventenna-le di questa realtà che

dà lustro alla comuni-tà di questo Comune, anche grazie alla sua partecipazione a rasse-gne e concerti celebra-

ti in tante città italia-ne, fra cui le più recen-ti esecuzioni a Roma nel 2008 nella Basilica di S.Pietro e dei San-ti Bartolomeo e Ales-sandro, nel 2010 a To-rino nella Basilica del Sacro Volto, nel 2012 nel Santuario “ Maria Plain” a Salisburgo.

R.Belotti

Oggetti con o senza voltoVi è mai capitato di pensare o immaginare che gli oggetti potessero parlare, esprimersi in qualche modo, con-fessare, svelare segreti a noi ignoti o misteriori particolari rigorosamente custoditi fin da prima della legge sulla privacy? Qui di seguito qualcosa magicamente si presenterà alla nostra attenzione: è una sorta di autori-tratto, dove un oggetto (apparentemente inanimato), un elemento della natura o un’entità più o meno reale dice di sé, narra della propria origine, storia e specifiche caratteristiche. Vuol essere una metafora della realtà me-diante l’umanizzazione di ciò che umano non è, ma non per questo meno importante e significativo. Anzi! Ora sta a voi scoprire chi sta parlando.X: Buonasera. M: …sera.X: Scusi, ma lei forse è un animale parlante, di quelli che stanno sparendo dalla circolazione?M.: No, non credo proprio. Difficilmente la mia razza comparirà come specie in via d’estinzione. E’ strano, ma da parecchio ormai non sono ,considerato quale presenza viva nella famiglia contadina di un tempo.X: E da quale fenomeno dipende questa trasformazione: da un cambio generazionale al vostro interno o dallo sviluppo del sistema sociale?M.: Di sicuro la colpa è nello stravolgimento dello stile di vita, a partire dal contadino stesso, che non mi vede più dal punto di vista del passato. Nell’aia c’era da divertirsi, si giocava a guardia e ladri, riuscivo a sbarcare il lunario in qualche modo finchè una mente geniale ha pensato bene di farmi diventare un cartone animato… e figurati se si degna di chiedermi i diritti d’autore!X: Però così sarà famoso in tutto il mondo. E non è soddisfatto ora?M.: Macchè! Stia zitto, che mi han tolto pure un paio di zampe… Ma non è ancora finita la mia storia.X: Ebbene, cos’è che la rattrista davvero tanto?M.: Vede, gentile signor X, il paradosso vero è un altro. Vengo al dunque: l’uomo, da quando esisto, ha cercato di eliminarmi in vari modi, più o meno brutali e legali; poi, come ho già spiegato, mi ha “reintegrato” per scopi ludico-commerciali, ma oggi come oggi non può assolutamente fare a meno di me. Sarcasticamente posso af-fermare, con una punta di orgoglio se pur amaro, di esser tornato in ogni casa (o quasi).X: Cosa vorrebbe dire, non capisco. Cos’è? Un soprammobile, una statua?M.: Non proprio, ma è molto vicino. Se sento ancora qualcuno dire che sono da biblioteca! Altro che bibliote-ca… da ufficio, da scrivania, da studio, anche da laboratorio sì, ma non più vivo come ai bei tempi, bensì morto stecchito. Non solo: nero, verde, giallo, a pois, a strisce o firmato e -chi più ne ha più ne metta- legato a una macchina elettronica, schiavo a vita, celebralmente leso praticamente. E allora, chi ha più paura di me?

Daniele GregoriniLA SOLUZIONE E’ A PAGINA 21

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Turismo Bergamo, in collaborazione con l’agenzia di viaggio OVET, gestirà il nuovo sistema di booking on line del turismo berga-masco. OVET, che ha sede in città in via Papa Giovanni XXIII ed ha lunga esperienza in campo turistico essendo sul mercato bergama-sco da 40 anni, si è ag-giudicata la gara per la gestione del Lombar-dy Official Booking (LOB), il sistema che consentirà su larga sca-la la vendita di camere di albergo e di tutte le tipologie ricettive pre-senti sul territorio, an-che lombardo. L’agenzia orobica si ap-presta così a diventare il primo vero soggetto per l’incoming berga-masco. Il compito di Turismo Bergamo è ora quello di invitare tutte le strutture ricettive del territorio ad aderire al progetto, in modo che il portale diventi ope-

rativo a tutti gli effetti. L’invito è stato rivolto a 740 strutture berga-masche - alberghi, ho-tel, b&b, case vacanze, ostelli, affittacamere -, ai quali è stato inviato oggi via email il con-tratto di commercializ-zazione. Con questo nuovo ser-vizio, integrato nel por-tale unico del turismo, gli operatori bergama-schi hanno a disposi-zione un nuovo e im-portante strumento per promuoversi nel mon-do. Il turista che naviga sul portale alla scoperta delle bellezze di Ber-gamo e provincia, gra-zie al nuovo sistema “a carrello”, avrà la possi-bilità di prenotare oltre al pernottamento anche una serie di servizi ac-cessori come il noleg-gio auto, i servizi guida, le escursioni e molto altro ancora senza ab-bandonare il sito uffi-ciale del turismo ber-gamasco. Questo nuo-

vo e intuitivo sistema di acquisto permetterà inoltre ai giovani ed a coloro che vogliono in-traprendere un’attività nel mondo dell’inco-ming turistico bergama-sco di avere finalmen-te a disposizione uno strumento competitivo a livello internazionale.Questa iniziativa nasce dal deciso impegno che la Camera di Commer-cio di Bergamo riserva alla promozione del tu-rismo, riconoscendogli un ruolo chiave di svi-luppo dell’economia ed elemento di traino per tutti gli altri settori. Per questo motivo da tem-po l’Ente camerale pun-ta sulla valorizzazio-ne dell’offerta turisti-ca e delle tipicità locali e promuove in Italia e all’estero le ricchezze del patrimonio cultura-le, ambientale, enoga-stronomico, artistico e paesaggistico della ber-gamasca e della Lom-bardia. Per far ciò è

necessario lavorare in-sieme, e come si ripete spesso, “fare sistema”. E il ruolo della Came-ra di Commercio è pro-prio quello di regia di tale politica; soprattut-to in un momento così particolare come quello attuale che vede una si-tuazione economica cri-tica dalla quale si può uscire solo affrontando le opportunità di rilan-cio che il territorio of-fre. Una novità rilevan-te per gli albergatori è il fatto che Lombardy Official Booking offre gratuitamente a ciascu-na struttura, che vi ade-risce, un sistema Chan-nel Manger che permet-te di aggiornare in tem-po reale la disponibilità delle camere su più ca-nali di vendita. Da parte degli operato-ri l’adesione al sistema è completamente gra-tuita. Per ogni transa-zione la commissione da riconoscere a OVET sarà del 14%.

La gestione va all’agenzia di viaggio OVET

E- booking di Turismo Bergamo

Presso il Museo della Cattedrale in Città Alta

Rilevante scoperta archeologica in mostra a Bergamo

Il passato rivela sempre novità importanti e sor-prendenti: occorre intu-ito e un po’ di fortuna, ma spesso è il caso a svelare grandi scoper-te. E’ avvenuto così per quella parte di sotto-suolo che sottende alla bella Cattedrale di Città Alta a Bergamo, dove si cela da secoli una vasta area di costruzioni anti-che, un intero villaggio di epoca romana, come si è potuto desumere dai recenti scavi iniziati sotto l’area del Duomo dal 2004. Un luogo già abitato fin da X° secolo A.C., ma dal I° al IV° seco-lo occupato da un quar-tiere romano adiacen-te al Foro, attraversato da una strada dove si affacciavano botteghe, laboratori artigiani e Domus residenziali ric-che di apparati architet-tonici e decorativi. E’ proprio sopra due di queste Domus che nel V° secolo con il trion-fo del Cristianesimo, fu costruita una Cat-tedrale dedicata a San Vincenzo, imponente per le dimensioni di 45 metri di lunghezza e 24 di larghezza. La linea dei muri perimetrali si è mantenuta tale anche nelle successive fasi edilizie fino alla odier-na Cattedrale. Quest’anno, dopo i fa-ticosi scavi, si è inau-gurato un Museo già visitato da migliaia di persone, dove attraver-so la struttura di base e i reperti archeologici,

si può ricostruire l’arti-colata storia delle varie tappe della sua evolu-zione. L’antica Basilica del V° secolo dedicata al mar-tire Vincenzo, aveva un impianto a tre navate con due file di colon-ne e un soffitto in legno con utilizzo di materia-li ricavati dai resti delle Domus romane.Poi nel XII° secolo, consistenti interventi di ristrutturazione con-ferirono alla Cattedra-le un nuovo profilo ar-chitettonico con deco-razioni e opere in stile romanico, pare conte-stualmente alla riedi-ficazione della vicina Basilica di Santa Maria Maggiore ultimata nel 1273. Al termine della nava-ta centrale, una parete riccamente decorata e aperta al centro suddi-videva secondo lo stile medievale, la chiesa dal presbiterio contenen-te l’altare e riservato ai celebranti. Qui si notano grandi lastre calcaree ed altri elementi di epoca ro-mana: gli affreschi con immagini di Santi de-corano l’iconostasi. Nel 1457 il Vescovo Gio-vanni Barozzi affidò il progetto di una nuova Cattedrale ad Antonio Averlino detto il Filare-te, ma il cantiere rimase interrotto nel 1465 per il trasferimento del Ve-scovo a Venezia. L’an-tica Cattedrale era dis-seminata di sepolture di varie forme e struttu-

re in base alla funzione sociale del committen-te: fra le poche super-

stiti figura quella ben conservata del Vesco-vo Giovanni Bucelle-

ni, con la segnalazione delle sue cariche quale Priore di Pontida e poi Vescovo di Crisopoli: morì all’età di 90 anni nel 1472: la sua tom-ba fu realizzata anco-ra vivo dallo scultore bresciano Jacopo Filip-po Conforti. Nel repar-to prezioso dell’antico presbiterio, è raccolto ed esposto il cosidet-to “Tesoro della Catte-drale”: croci in pregia-ti metalli, arredi sacri, reliquie, confluiti nella Cattedrale in tempi di-versi e provenienti an-che da altre Chiese del-

la Città. In particolare le importanti reliquie di San Procolo vescovo e martire del IV° secolo e dei Santi martiri Fermo e Rustico, menzionati come originari di Ber-gamo. Il Museo, aperto tutti i giorni escluso il lune-di, merita davvero una visita accurata, magari con l’aiuto di una gui-da e un vero interesse per le novità storiche e artistiche che Città Alta ancora una volta riser-va per i bergamaschi e i numerosi turisti di que-sta bella e unica Città.

R.Belotti

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A Darfo Boario Terme si è svolto il Campio-nato Regionale LIBER-TAS 2012. A sfidarsi quasi 700 atleti prove-nienti da ogni provin-cia, in rappresentanza delle migliori scuole di karate lombarde. Una kermesse che ha vi-sto impegnato il Pala1 di Darfo Boario Terme dalle 8.00 alle 19.00 con fasi eliminatorie e finali intervallate da ric-che premiazioni. Tanti i campioni e giovani ta-lenti presenti che rega-lano al nutrito pubblico (2200 presenze circa) uno spettacolo di altis-simo livello tecnico.La giornata per i ragaz-zi del Maestro France-sco Maffolini e del Ma-estro Dario Zanotti ini-zia subito bene, infat-ti nelle categorie gio-vanili la Master Rapid SKF fa incetta di me-daglie ed in alcune ca-tegorie occupa tutto il podio. Prosegue altret-tanto bene nelle cate-gorie Esordienti A e B, Cadetti, Junior, Senior e Master dove le me-daglie sono veramente numerose. Ed ecco alcuni numeri che confermano la va-lenza e forza agonisti-ca della Master Rapid SKF:Nel Kata 15 medaglie d’oro, 17 medaglie d’argento e 22 meda-glie di bronzo; Nel Kumite 11 meda-glie d’oro, 9 medaglie d’argento e 8 medaglie di bronzo;

Per sintesi diamo solo il totale: 26 medaglie d’o-ro, 26 medaglie d’ar-gento, 46 medaglie di bronzo per un totale di 82 podi. La classifica generale finale per Club recita così:Nel Katà, al terzo posto il Centro Karate Spor-tivo di Cremona con 72 punti, al 2° posto il Bushido Lodi con 144 punti ed al 1° posto la Master Rapid SKF con 424 punti;Nel kumite la musica non cambia con al 3° posto per il Karate Do Sho di Nave (BS) con 64, al 2° posto il Centro Karate Sportivo con 74 punti ed al 1° posto la Master Rapid SKF con 240 punti.Numeri importanti che si commentano da soli.La manifestazione si è quindi conclusa con le premiazioni finali e la consegna dei Trofei ri-masti in casa Master Rapid SKF, al termine di una giornata impe-gnativa ma allo stesso tempo piena di soddi-sfazioni per tutti i par-tecipanti.Risultati qualitativi eclatanti ed un dato che da l’idea della bontà dell’intervento didatti-co e tecnico offerto nei corsi Master Rapid ed SKF.Alla fine della mani-festazione il Diretto-re Tecnico Francesco Maffolini non ha man-cato di ringraziare il Maestro Dario Zanotti, Direttore Tecnico del

gruppo SKF che ha di-mostrato grandissima capacità tecnica e or-ganizzativa, il valen-te Maestro Francesco Landi per la grande col-laborazione oltre a tut-ti i tecnici del gruppo Master Rapid SKF che hanno permesso di rag-giungere risultati dav-vero sbalorditivi.

Karate Master Rapid CBL SKF Campione Regionale di Karate Libertas 2012

Successo del Karatea Darfo Boario Terme

Un 2012 indimenticabile nella serata del “Tennis Gala”

Premiazioni del Grande Slam SISEM Tour 2012

È andata in scena la festa di chiusura deno-minata “Tennis Gala” alla quale hanno par-tecipato i giocatori protagonisti del Gran-de Slam Sisem Tour 2012.Una cerimonia di pre-miazioni ed una sera-ta conviviale presso il caratteristico Ristoran-te “Bella Iseo” Hotel Araba Fenice a Pilzo-ne, durante la quale si sono svolte le conse-gne dei premi, condot-te dal Presidente Fran-cesco Maffolini, per celebrare la straordi-naria annata di Lucia-no Molinari, domina-tore del circuito. L’inossidabile atleta valligiano è stato uno dei fari di questa fanta-stica stagione, vincen-do quattro delle sette tappe in programma, ed in altre due occasio-

ni è arrivato in finale cedendo di misura solo contro uno splendido Claudio Cavagnoli che alla fine si è piazzato al 2° posto nel ranking ri-epilogativo. Tra i giocatori in auge anche Luigi Seghezzi investito del titolo di rivelazione del Master Erredibi Finale, svol-tosi a Pian Camuno (Bs), riservato ai pri-

mi 32 giocatori grazie ad una finalissima pal-pitante che l’ha visto prevalere per 6/2 6/2 su un pur bravo Davi-de Bonadei, pure pre-miato. Albino Messa 3° nel-la classifica generale e Gianni Brizzi e Dario Bonicelli entrati nei primi 8 della classifi-ca generale hanno ri-cevuto gli onori, chiu-

dendo una premiazio-ne tra le più ricche di tutte le edizioni. «È stata probabilmente la miglior annata di sem-pre - ha dichiarato un Francesco Maffolini sorridente -, ma ora ci auguriamo di riuscire a migliorare ancora di più la formula, of-frendo rinnovate mo-tivazioni ai giocatori». Per chiudere la ce-rimonia, si è fatto il punto della situazione ed una breve riunione che ha prodotto propo-ste volte a migliorare ulteriormente il grado di piacimento del cir-cuito. Un plauso particolare è andato al sig. Bondio-ni della Sisem srl per il sostegno economico e morale all’iniziativa ed al Maestro Flavio Dotti per il grande im-pegno organizzativo. Il prossimo appunta-mento con il Grande Slam Sisem Tour sarà a gennaio, per il lancio dell’edizione 2013.

www.montagneepaesi.it20 Montagne & Paesi

COMMERCIALIE TERRENI

BIENNO, vendesi attività di gastronomia ben avviata, zona di passaggio, 125 mq con am-pio parcheggio esterno. ST/350 0364.531542BRAONE Complesso commer-ciale/residenziale di nuova realiz-zazione. Affittasi negozi al piano terra con ampie vetrine ed appar-tamenti tri/quadrilocali non arre-dati al piano 1° con balconi/ter-razzi + Box. Info in ufficio Classe Energetica C IPE 59,77 kWh/m2a, Classe Energetica D IPE 98,77 kWh/m2a e Classe Energetica E IPE 47,04 kWh/m2a 0364.530900COSTA VOLPINO: terreno par-zialmente edificabile 4000 mq. (rif. V004). 035.4340985COSTA VOLPINO: Affittasi ma-gazzini e box di varia metratura a partire da E. 100mese. Immobili non soggetti a certificazione ener-getica. 035.827573COSTA VOLPINO: affittasi uffi-cio/negozio mq. 70. Zona centra-le. non soggetto 035.971707COSTA VOLPINO: affittasi ne-gozio mq. 50. Comodo parcheg-gio. G Eph 76,19. 035.971707COSTA VOLPINO: affittasi ca-pannone artigianale frazionabile lotti m. 640 O 320. 035.971707 COSTA VOLPINO: affittasi au-torimessa singola. 035.971707COSTA VOLPINO: affittasi au-torimessa singola. 035.971707COSTA VOLPINO: affittasi ne-gozio mq. 190 e magazzino colle-gato mq. 75. Comodo parcheggio. F Eph 64,64. 035.971707DARFO BT, palazzina zona cen-trale, vari ambienti commercia-li per uso ufficio. Possibilità box. ST/373 0364.531542LOVERE: privato, box singo-lo presso Accademia Tadini: E. 80/mese. Immobile non sogget-to all’obbligo di certificazio-ne energetica. No intermediari. 035.960673LOVERE: posti auto/box singo-li presso porto nuovo/Bingo: E. 30–90/mese. Immobili non sog-getti all’obbligo di certificazio-ne energetica. No intermediari. 035.960673LOVERE, zona centrale, cedesi edicola-cartolibreria con licenza sisal, superenalotto, gratta e vinci, articoli da regalo, bigiotteria. Ben avviata, ottimo passaggio e visibi-lità. ST/377 0364.531542LOVERE: affittasi negozio mq. 100 con vetrine. Comodo par-cheggio. Termoautonomo. D Eph 33,12. 035.971707LOVERE: affittasi ufficio mq. 45. Piazza XIII Martiri. non soggetto

035.971707LOVERE: affittasi autorimesse. Zona Piazzale Marconi, Palazzo Tadini, ospedale 035.971707ROGNO: affittasi negozio/uffi-cio. 035.971707ROGNO, zona centrale di forte passaggio, ufficio di 37 mq con servizi privati e vetrina. E. 350 mensili. ST/392 Saturno Casa 0364.531542

AFFITTASIAPPARTAMENTI

ANGOLO trilocale parzialmente arredato soggiorno con cucina abi-tabile, 2 camere, bagno, balcone e box. Classe G – IPE 231,89 kWh/m2a E. 430 0364.529693ARTOGNE appartamento Bilo-cale al piano terra con cantina e posto auto privato Classe C arre-dato E. 450. 035.971525 ARTOGNE: a persone referen-ziate appartamento al piano 1° con travi a vista in legno,arredato sog-giorno con angolo cottura 2 came-re bagno terrazzi box e giardino. Classe energetica E prestazione energetica 145 Kwh/m2a E. 500 mensili. 0364.881900 COSTA VOLPINO : a persone referenziate appartamento arreda-to, nuova costruzione al piano rial-zato soggiorno con angolo cottura camera bagno. Classe Energetica D prestazione energetica kwh/m²a 113.84 E. 400 mensili. 0364.881900 COSTA VOLPINO privato, ca-scina agricola di notevoli dimen-sioni con ampio terreno da coltu-ra, situata nella piana del fiume Oglio. Esaminabile anche ipotesi di conduzione in società. Immobi-le non soggetto all’obbligo di cer-tificazione energetica, in quanto privo di impianto di riscaldamen-to. No intermediari. 035.960673COSTA VOLPINO Fraz.ne Pia-no: a persone referenziate apparta-mento arredato di nuova realizza-zione soggiorno con angolo cottu-ra 2 camere bagno terrazzo e box Classe energetica D prestazione energetica Kwh/m2a 97.98 E. 500 mensili. 0364.881900 COSTA VOLPINO appartamen-to mansardato servito da ascenso-re soggiorno, cottura, 2 camere, bagno, balconi e box auto. Classe C arredato E. 550. 035.971525 COSTA VOLPINO Fraz. Qua-lino: bilocale arredato. Termoau-tonomo. No spese cond.li G Eph 280,44. 035.971707COSTA VOLPINO: ampio qua-drilocale non arredato. Termoau-tonomo. Box. No spese condomi-niali E Eph 121,56. 035.971707

DARFO Loc. Boario Alta bilo-cale arredato soggiorno con cuci-na, camera e bagno. Possibilità di box. Classe C – IPE 69,49 kWh/m2a E. 370,00 0364/52969DARFO Loc. Boario Alta biloca-le arredato soggiorno con cucina, camera, bagno e balcone . Clas-se G – IPE 373,16 kWh/m2a E. 350,00 0364.529693DARFO trilocale arredato sog-giorno con cucina, 2 camere, ba-gno e balcone. Classe G – IPE 388,33 kWh/m2a E. 450,00 0364.529693ENDINE G: Appartamento nuo-vo, arredato, con travi a vista, pia-no 2° ed ultimo: soggiorno-cuci-na, camera da letto, bagno, balco-ne e box. E. 350 al mese. Classe Energetica C. 329.9387336ENDINE G: Appartamento nuo-vo, arredato, con travi a vista, pia-no 2° ed ultimo: soggiorno-cuci-na, camera da letto, bagno, bal-cone e box. E. 350 mese. Classe Energetica C. Tel. 329/9387336ESINE Loc. Sacca bilocale ar-redato soggiorno con cucina, ca-mera, bagno e balcone. Classe D – IPE 79,18 kWh/m2a E. 400,00 Rif.AR039LOVERE : privato, monolocale ammobiliato zona porto nuovo: E. 300/mese + spese condominia-li. Consumo energetico invernale 178 Kwh/mq anno, classe energe-tica G. Solo referenziati. No inter-mediari. 035.960673LOVERE: privato, box singo-lo presso Accademia Tadini: E. 80/mese. Immobile non sogget-to all’obbligo di certificazio-ne energetica. No intermediari. 035.960673LOVERE: posti auto/box singo-li presso porto nuovo/Bingo: E. 30–90/mese. Immobili non sog-getti all’obbligo di certificazio-ne energetica. No intermediari. 035.960673LOVERE, Porto Turistico, prefe-ribilmente a singoli o coppie senza figli, referenze documentate, trilo-cale, balcone, cantina, ascensore, soleggiato, stupenda vista lago, riscaldamento autonomo, Classe energetica G, mensile E. 350 + spese condominiali possibilità ga-rage 328.8369768LOVERE: grazioso openspace di 60 mq. non arredato. Termoauto-nomo. Completo di box. B Eph 44,00. 035.971707LOVERE: Bilocale nuovo ben arredato. Termoautonomo. Box. D Eph 87,85. 035.971707LOVERE: bilocale ben arredato vista lago e sole. Termoautonomo. Box. D Eph 94,14. 035.971707LOVERE: bilocale ben arredato. Ampia terrazza vista lago e sole. Termoautonomo. Box. D Eph 94,14. 035.971707LOVERE: grazioso bilocale ar-redato. Termoautonomo. Terraz-za vistalago e sole E Eph 127,69. 035.971707

LOVERE: grazioso trilocale ar-redato. Doppi servizi. Termoauto-nomo. Terrazza vista lago e sole B Eph 43,80. 035.971707LOVERE: grazioso trilocale par-zialmente arredato. Termoauto-nomo.Balcone vistalago e sole D Eph 102,45. 035.971707MARONE trilocale, ampio sog-giorno con camino, cucina sepa-rata, disimpegno, camera matrim., singola, grande bagno, ampia ter-razza panoramica con vista lago, giardino, box doppio. Arredato. E. 600 mese. Classe C. 0364.360362MONTECAMPIONE: biloca-le 6 p.l. arredato e corredato per mesi estivi o anno. B Eph 36,38. 035.971707PIANCAMUNO : appartamento non arredato su 2 livelli piano 1° soggiorno cucina abitabile bagno terrazzo piano 2° 3 camere 2 ba-gni e terrazzo e ripostiglio Classe energetica G prestazione energeti-ca Kwh/m2a 201,31E. 420 mensi-li. 0364.881900 PIANCAMUNO: zona centrale appartamento non arredato cucina abitabile,ampio soggiorno 2 ca-mere bagno terrazzo e box . Classe energetica G prestazione energeti-ca Kwh/m 2a 239.21 E. 350 men-sili. 0364.881900PIANICO: zona centrale, a per-sone referenziate appartamento arredato di nuova ristrutturazione di ampia metratura su 2 livelli con ampio terrazzo e box Classe ener-getica F prestazione energetica Kwh/ m2a 173.40 E. 600 mensili. 0364.881900PISOGNE Gratacasolo apparta-mento di recente costruzione po-sto al piano terra soggiorno, cot-tura, camera, bagno e box auto. Arredato E. 350. 035.971525 PISOGNE appartamento qua-drilocale con box auto. Comple-to di arredo. Classe G E. 450. 035.971525 PISOGNE: zona centrale solo a persone referenziate, appartamen-to arredato soggiorno con angolo cottura 2 camere 2 bagni terrazzo posto auto scoperto Classe ener-getica C prestazione energetica Kwh/m2a 60.85 E. 550 mensili. 0364.881900 RANZANICO: Appartamento nuovo al 3° ed ultimo piano con ascensore, fronte lago di Endine G: soggiorno-cucina, camera da letto, bagno e box. Classe Ener-getica G. E. 350 comprese spese condominiali. 329.9387336ROGNO bilocale parzialmente arredato. Ampio balcone., D Eph 111,63. 035.971707ROGNO bilocale arredato a nuo-vo.No Spese condominiali G Eph 356,33. 035.971707ROGNO Fraz. Rondinera: qua-drilocale non arredato, doppi ser-vizi. Box e ampio terrazzo. G Eph 321,44. 035.971707ROGNO Fraz. Rondinera: qua-drilocale arredato, Balcone so-leggiato. Box G Eph 320,88. 035.971707ROGNO Fraz. Rondinera: trilo-cale non arredato, terrazzo, giar-dino, box, termoautonomo. G Eph 320,88. 035.971707ROGNO: Centro nuovo quadri-locale arredato con travi a vista soggiorno con angolo cottura, 3

camere, 2 bagni, doppio balco-ne. Box. Classe energetica D, epi 114,61. E. 650 mese. (rif. A012)ROGNO: loc Rondinera. Biloca-le completamente arredato e libe-ro da subito con ampio parcheggio esterno. Classe energetica F, EPI 168,25. Affitto E. 420 mese com-prese spese condominiali. (Rif. V064) 035.4340985SOVERE: Ampio appartamento piano 2°, vuoto: cucina abitabile, soggiorno, 2 camere da letto, ba-gno, n. 2 balconi, giardino e box. E. 450 al mese. Classe Energetica G. 329.9387336SOVERE: Appartamento ristrut-turato a nuovo al piano 1°: sog-giorno con angolo cottura, bagno, camera e posto auto. Arredato. Ideale per single. E. 350. Classe Energetica G. 329.9387336SOVERE : privato, grande sot-totetto coibentato al rustico di agevole utilizzo, ma non abitabi-le di ca 110 mq. al 4° piano con ascensore. Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione ener-getica, in quanto privo di impianto di riscaldamento. E. 140/mese. No intermediari. 035.960673SOVERE privato, grande appar-tamento 160 mq con cucina abi-tabile, sala, 2 bagni, 3 camere grandi, 2 terrazzi; + solaio, canti-na, box doppio. Termoautonomo, non ammobiliato, con ascensore. Consumo energetico invernale 110 Kwh/mq anno, classe ener-getica D: E. 500. No intermediari. 035.960673SOVERE: trilocale non arredato con camino, 2 box, 2 balconi, ter-reno. G Eph 380,44. 035.971707SOVERE: Ampio appartamento piano 2°, vuoto: cucina abitabile, soggiorno, 2 camere da letto, ba-gno, 2 balconi, giardino e box. E. 450 mese. Classe Energetica G. 329.9387336SOVERE: Appartamento ristrut-turato a nuovo al piano 1°: sog-giorno con angolo cottura, bagno, camera e posto auto. Arredato. Ideale per single. E. 350. Classe Energetica G. 329.9387336

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ANGOLO T Cascina da ristrut-turare di mc 420 ca 1 corpo prin-cipale e da 2 fabbricati annessi ad

uso deposito/magazzino. Terreno di proprietà mq. 45.000 ca agricoli e boschivi. Servita da strada ed ac-qua corrente. Unità non soggetta all’obbligo di Certificazione Ener-getica E. 77.000.0364.535699 (dar502)ANGOLO T Casa da ristruttura-re libera su 2 lati. Piano terra mq. 98 ca: cantina ad involto e corte esclusiva. Piano 1° mq. 64 ca: cu-cina, soggiorno, camera e servizio + balcone. Piano 2° mq. 64 ca: 4 camere. Piano 3° sottotetto mq. 64 ca. Unità non soggetta all’ob-bligo di Certificazione Energetica E. 55.000. 0364.535699 (dar408)ANGONE Futura realizzazione di villette a schiera di testa e centrali con box e giardino privato. Da E. 200.000 Classe Energetica B IPE 58 kWh/m2a (valore di progetto) 0364.530900APRICA vicinanze, ampia casa indipendente soleggiata, panora-mica. Abitabile da subito, cucina, sala, 6 camere, bagno, 3 balconi Classe energetica G, 202,58 Kwh/m2a. E. 75.000 0364.635569ARTOGNE Recente palazzi-na zona tranquilla appartamen-to piano 1° soggiorno, angolo cottura, 2 camere, bagno, balco-ne e box auto. Classe E Indice 123.44 E. 128.000 (Rif.ATG099) . 035.971525 ARTOGNE Casa singola 2 ap-partamenti indipendenti + soffit-ta, cantine e terrazzo. Corte co-mune. Classe Energetica G – IPE 474.01 kWh/m2a E. 185.000. 0364.535699 (dar303)ARTOGNE In casa quadrifami-liare appartamento piano 1° sog-giorno, angolo cottura, 3 camere, bagno con doccia e vasca, riposti-glio, 3 balconi box auto giardino al piano terra. Finiture ricercate. Classe G indice 342.30 E. 185.000 (Rif.ATG106) . 035.971525 BERZO INF, in nuova palazzina appartamento bilocale, soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno, camera matrimoniale, bal-cone, orto e box. Classe energe-tica F, IPE 164,03 KWh/mq.a. E. 90.000. 0364.361026BERZO INF, a 2 passi dal centro, Villetta Bifamiliare in fase di pro-gettazione e di prossima realizza-zione, box doppio, cantina, locale a disposizione, cucina, soggiorno, 2 bagni, camera matrimoniale, 2 camere singole, portico, balconi ed ampio giardino in proprietà.

OGGETTI CON O SENZA VOLTOLa risposta al quesito è:

IL MOUSE

CIMBERGO Valcamonica, Parco dell'Adamello, baita ristrutturata, con ampio terreno esclusivo e altra baita da ristrutturare. Bellissima zona panoramica a poca distanza dal paese. Euro 100.000. Da vedere! Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica. SAVIORE DELL’ADAMELLO, grande baita da ristrutturare, con terreno esclusivo di 30.000 mq. Splendida zona, soleggiata e panoramica. Accesso in fuoristrada, enel allacciabile. Da vedere! Euro 60.000. Occasione! Immobile non soggetto a obbligo di certificazione energetica. CEVO Valsaviore, Parco dell'Adamello, porzione indipendente di baita bifamiliare, con terreno di pertinenza. Allacciata acqua e enel, già utilizzabile, accessibile in auto normale. Euro 55.000. Immobile non soggetto a obbligo di certificazione energetica. BRAONE Valcamonica, casetta tipo bungalow, su un solo piano, con giardino di 500 mq. Arredata. Zona soleggiata e panoramica. Euro 55.000. Immobile non soggetto a certificazione energetica. CEVO Valsaviore, Parco dell'Adamello, bella zona soleggiata e panoramica, nuovi trilocali e quadrilocali, con giardini o terrazzi. Ottimo progetto e capitolato d’opera, visibili in ufficio. Da euro 124.000. Classe energetica B - 67.3 kWh/m2 a. NADRO DI CETO, nuove villette a schiera. Varie tipologie, da euro 185.000. Classe energetica A - da 19.57 kWh/m2a. Da vedere! Possibile acquisto al rustico a partire da 95.000 euro.

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Classe Energetica B, IPE 40,77 KWh/mq.a. valore di progetto. Trattative dirette con il costrutto-re. 0364.361026BIENNO, trilocale, ristrutturato, soggiorno con angolo cottura, ca-mera matrimoniale, camera dop-pia, 2 bagni, balcone, box e canti-na. Classe energetica C, IPE 78,55 KWh/mq.a. 0364.361026BIENNO antico Borgo dei magli. Complesso residenziale: villet-te a schiera di testa e centrali ed appartamenti trilocali piano terra e 1°. Giardini privati e balconi. Box auto. Da E. 175.000, appar-tamenti Classe Energetica B IPE 42,21kWh/m2a – villette Classe Energetica C IPE 66,90 kWh/m2a (valore di progetto) 0364.530900BIENNO, bilocale, ristruttura-to, soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno, bal-cone, cantina e posto auto. Clas-se energetica C, IPE 71,82 KWh/mq.a. 0364.361026BOARIO T In complesso resi-denziale di recente costruzione appartamento al piano rialzato: soggiorno con angolo cottura, ca-mera, disimpegno e servizio + ter-razzo. Riscaldamento autonomo ed aria condizionata. Classe Ener-getica F, IPE 165.82 kWh/m2a E. 90.000 0364.535699 (dar108)BOARIO T in prossima urbaniz-zazione in zona collinare con otti-ma esposizione, Ville Singole, di prestigio, in fase di progettazione e di prossima realizzazione, piano interrato, terra e sottotetto. Pos-sibilità acquisto al rustico o fini-te. Alta qualità costruttiva. Clas-se Energetica B, IPE 40,59KWh/mq.a., valore di progetto. Trat-tative dirette con il costruttore. 0364.361026CAPO DI PONTE: Ideale 1° casa: villa di testa, 2 livelli, ta-verna, box e giardino di proprietà esclusiva. Recente costruzione ot-time finiture. Classe energetica D, Kwh/m2a < 116 0364.635569CERVENO villette a schiera in fase di costruzione. P. terra sog-giorno con cucina, bagno. P. 1° 3 camere con bagno e balcone. Giar-dino di proprietà e doppio box. E. 160.000. Rif. 245. 0364.360362CETO loc. Nadro Zona soleggia-ta e tranquilla, complesso immo-biliare ultime: soluzioni residen-ziali varie metrature e tipologie con box auto e cantina. ottime fi-niture curate Da E. 115.000 Classe Energetica C IPE 83,36 kWh/m2a 0364.530900CIVIDATE C proprietà con ter-reno mq 8000: 1 nuovo fabbricato abitabile libero su 4 lati, su + li-velli. Possibilità realizzo altra uni-tà immobiliare al suo interno. no C.E. E.210.000 0364.635569.COSTA VOLPINO esposti al sole in zona esclusiva con facile accesso ad ogni tipo di servizio: appartamenti trilocali e villetta di testa, capaci di soddisfare ogni tipo di esigenza. Da E. 155.000 appartamenti Classe Energetica B IPE 32,31 kWh/m2a - villet-ta Classe Energetica B IPE 51,44 kWh/m2a (valore di progetto) 0364.530900COSTA VOLPINO: palazzina singola posta su 3 piani ben espo-sta, sole e vista, composta da 2 app.ti di mq. 150 e un altro di mq. 55, ampi terrazzi, cantine e box. G Eph 182,41. 035.971707COSTA VOLPINO: zona centra-le appartamento trilocale. Occa-sione F Eph 230,01. 035.971707COSTA VOLPINO: Ultimo ap-partamento nuovo, arredato, con ingresso indipendente, giardino, ampia terrazza, 2 camere da letto, zona giorno, bagno e box doppio. FINITURE MODERNE. Classe Energetica E. € 179.900,00. Tel. 035/827573COSTA VOLPINO: Apparta-mento nuovo al piano primo, con soggiorno-cucina, bagno, camera da letto, n. 2 balconi, box. Com-pletamente arredato con condizio-natore e tende parasole sui bal-coni. Usato poco perché acqui-

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Sola da alcuni anni ora è pronta per la vera storia d’amore. Cer-ca un Lui simpatico passionale e che creda nell’amore. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.2089377.GIULIO ha 46 anni, impren-ditore. Negli anni scorsi si è to-talmente dedicato a far crescere l’attività di famiglia trascurando i divertimenti e gli affetti. Ora può raccogliere i frutti di tanto impegno e vorrebbe condivider-li con la propria donna. Pensa di essere ancora in tempo per incon-trarla. La cerca semplice e dol-ce che come lui creda nella va-lore della famiglia. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377.A TE CHE STAI LEGGENDO L’ANNUNCIO Stanco della soli-tudine? Vuoi incontrare l’amore? Con Incontri del Cuore conosci solo persone libere, serie e mo-tivate come te ad un rapporto di coppia. Oggi ci si incontra così! Contatta per ulteriori informa-zioni TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377VEDOVA 61enne della zona di Darfo. E’ di carattere aperto e di-sponibile, gradevole d’aspetto, amante piccoli viaggi e passeg-giate. Vedova senza figli, pensa che la vita abbia ancora molto da offrirle e desidera dunque in-contrare un uomo solare e vivace che voglia costruire una stabile relazione di coppia. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377ELENA 28enne ragazza spiglia-ta, allegra dai saldi valori mo-rali. L’aspetto gentile trasmette tutta la sua finezza d’animo. Vor-rebbe incontrare un ragazzo con qualche anno in più meglio se cattolico praticante. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.20.89.377MARCO ha 48 anni, ottimo aspetto ed occhi verdi strepitosi, ma al di là di questo è un uomo di dialogo, semplice ma coinvol-gente. Curioso della vita, ama tenersi aggiornato sui temi di at-tualità. Lui è geometra, divor-ziato senza figli. Conoscereb-be una Lei anche con figli della Valcamonica per un rapporto se-rio ma coinvolgente. Incontri del Cuore TEL 035.4284575 – SMS 377.2089377.

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Diploma di “Trainer Self Defense MLN School Project” per il maestro Dario Zanotti della Scuola Karate Funakoshi di Esine.

Per il Karatenuovi riconoscimenti

Un altro riconoscimento per l’insegnamento della difesa personale per il maestro Dario Zanotti dopo il 2° Livello MGA (Metodo Globale Autodifesa) della Federazione FIJLKAM e il 2° livello MLN (Metodo La Noce) della Libertas conseguiti nel 2012. Si è svolta a Brescia presso il Centro Sportivo San Filippo la cerimonia di consegna del diploma di “Trainer Self Defense MLN School Project” alla presenza della massime autorità Libertas del Settore e proprio il Maestro Filippo La Noce Responsabile Nazionale della Libertas ha consegnato al Maestro Dario Zanotti della S.K.F. il prestigioso riconoscimento.Ora il Maestro Zanotti potrà a pieno titolo insegnare il metodo “Self Defense MLN School Project” nella scuola secondaria di primo e di secondo grado.Il Maestro Filippo La Noce, responsabile del settore difesa personale in Libertas, dopo un’attenta analisi e un adeguamento agli stili di vita moderni, ha elaborato un metodo di difesa che si differenzia dagli approcci classici presenti sul mercato. Nasce così il Self Defense MLN School Project, un metodo di difesa personale strutturato sulle esigenze dei ragazzi ed evoluto sul fabbisogno formativo che caratterizza il mondo scolastico, con l’intento di colmare il gap fisico e psicologico in situazioni di vita quotidiana. Elementi che caratterizzano il metodo, oltre all’attività motoria di base, alla portata di tutti, sono le informazioni strutturate a livello modulare che saranno fornite ai ragazzi e rivolte principalmente alla prevenzione a 360 gradi: il bullismo, i maltrattamenti e le molestie, Il tentativo di rapimento e sequestro, il ruolo della famiglia.

I dati confermano che il settore regionale è un’eccellenza nel quadro nazionale

La sanità lombarda non subirà tagliNon ci saranno tagli di posti letto e di servizi nelle strutture sanitarie della Lom-bardia nel 2013. E’ quanto stabilisce la delibera approvata dalla Giunta regionale, che recepisce il provvedimento nazionale della cosiddetta ‘spending review’.Sarà poi la nuova Giunta regionale a farsi carico dell’attuazione di questo prov-vedimento nazionale, attraverso alcune azioni, tra cui: ridefinizione, entro il 30 giugno, della rete delle emodinamiche e delle alte specialità (cardiochirurgie, chirurgie vascolari, neurochirurgie, chirurgie toraciche) in base a criteri di appro-priatezza, numero e tipologia di prestazioni stabiliti grazie al lavoro di appositi Gruppi di approfondimento tecnico; riorganizzazione, entro dicembre 2013, dei punti nascita in base ai parametri nazionali (accordo Stato-Regioni del 2010) e regionali (Gruppo di approfondimento tecnico) e tenuto conto di peculiarità particolari (territori montani, difficoltà viabilistiche, ecc). “Grazie ai nostri conti in ordine e alla politica di eliminazione degli sprechi già condotta negli anni - commenta il presidente della Regione Roberto Formigoni - siamo in grado di fronteggiare i pur pesanti tagli del Governo, senza chiudere nessun posto letto e, anzi, aumentando la sicurezza e la qualità dell’offerta delle nostre strutture. Pos-siamo farlo, perché abbiamo costruito un sistema virtuoso che offre eccellenza nelle cure a costi inferiori rispetto ad altre realtà”. Le norme nazionali prevedono un indice di posti letto pari a 3,7 per mille abitanti, compresi 0,7 posti letto per la riabilitazione. Secondo la bozza di regolamento attuativo a oggi disponibile, il calcolo riguarda i posti letto accreditati ed effettivamente a carico del Servizio sanitario. In più, il numero degli stessi posti letto viene incrementato o diminuito a seconda delle mobilità tra regioni, il che porta la Lombardia a un tasso del 3,84 per mille abitanti. Ecco i principali punti, su cui la nuova Giunta regionale sarà chiamata a intervenire. RADIOTERAPIE - L’attuale offerta di unità operative di Radioterapia resterà inalterata. Prevista una ulteriore ottimizzazione del lavoro in rete delle diverse strutture. PUNTI NASCITA - E’ prevista entro il 31 dicembre 2013 la riorganizzazione dei punti nascita. Verranno prese in considerazione le peculiarità dei bacini di utenza montani e di quelli caratterizzati da particolari difficoltà viabilistiche. ALTE SPECIALITÀ - In programma, entro il 30 giugno 2013 una ridefinizione della rete delle alte specialità, che tenga conto di aspetti generali relativi ad atti-vità rese in emergenza urgenza, ampiezza e contiguità territoriale, popolazione residente, accessibilità ai servizi, casistica oncologica (per la chirurgia toracica e la neurochirurgia) e caratteristiche geomorfologiche del territorio.