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Risposta all'interpellanza n.l del 1 febbraio 216 presentata dal Movimento 5 Stelle In merito all'interpellanza in oggetto si risponde quanto segue: Premesso che è diritto di ciascun consigliere presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni su qualsivoglia argomento e richiedere tutti gli accessi agli atti che ritiene utili ai fini dello svolgimento del proprio mandato, e l'assessore Tamburella nella risposta fornita la volta scorsa non ha messo in dubbio ciò Premesso anche, che, al contrario di quanto scritto dall'interpellante, noi pensiamo che questi continui e reiterati accessi agli atti, nonché le interpellanze prodotte sempre sul tema del ritrovamento dei cani, siano fondamentali per l'esercizio del mandato amministrativo dell'interpellante,e non ci permettiamo di metterne in discussione la carica da consigliere e ancor meno la persona. Proprio per l'importanza dell'argomento e dopo aver invitato, per altro senza successo, il consigliere a denunciare presso le autorità preposte, eventuali sospetti o segnalazioni in suo possesso, abbiamo preparato noi il dossier completo al quale aggiungeremo anche questa interpellanza con relativa risposta, nonché tutti gli accessi agli atti e, come già comunicato verbalmente al Maresciallo di stazione, domani mattina lo depositeremo presso la loro sede locale. Mi si lasci fare però alcune considerazioni prima della risposta. La prima è che una interpellanza ed un accesso atti sono due cose differenti. La prima assume un connotato politico ancorché per sua natura riguardi un fatto circostanziato, il secondo è un atto puramente tecnico di richiesta documentale. Bene hanno fatto gli uffici a mettere a disposizione tutto il materiale richiesto nei tempi previsti dai regolamenti in modo dettagliato ed esaustivo rispetto alle richieste ricevute. Bene ha fatto quindi l'assessore, nel formulare l'ennesima ed esaustiva risposta ad una interpellanza sul medesimo argomento, a chiedersi per quale ragione si debba sempre pensare che chi amministra abbia qualcosa da nascondere. Tanto è vero che, in questa ennesima interpellanza, finalmente appare evidente l'accusa verso questa amministrazione, e cioè: "La sottovalutazione circa, la possibilità di infiltrazioni mafiose in questi territori che favorisce l'insediamento e l'incancrenirsi di azioni criminose. Il mantra rassicurante delle istituzioni non è credibile se non è suffragato da costanti verifiche e controlli, tanto meno può sostituirsi ai dati che le opposizioni, secondo il ruolo di controllo, hanno il dovere di richiedere". Sono accuse molto gravi, che spero siano supportate da elementi forti in possesso dell'interpellante e che vengano messi a disposizione, nel caso le autorità preposte vogliano considerare l'ipotesi di svolgere un po' di indagini su questa vicenda. Perché se così non fosse, mi parrebbe che l'aggettivo più morbido con cui si possano definire tali parole sia "calunnie" e come tali non accettabili da parte di questa amministrazione. Quando si chiede rispetto da parte delle persone credo sia necessario anche portare rispetto . Per tutto quanto detto, riservandoci l'opportunità di intraprendere anche azioni legali tese a salvaguardare l'integrità di questa amministrazione e dei suoi componenti formuliamo la seguente risposta:

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Risposta all'interpellanza n.l del 1 febbraio 216 presentata dal Movimento 5 Stelle

In merito all'interpellanza in oggetto si risponde quanto segue:

Premesso che è diritto di ciascun consigliere presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni su qualsivoglia argomento e richiedere tutti gli accessi agli atti che ritiene utili ai fini dello svolgimento del proprio mandato, e l'assessore Tamburella nella risposta fornita la volta scorsa non ha messo in dubbio ciò Premesso anche, che, al contrario di quanto scritto dall'interpellante, noi pensiamo che questi continui e reiterati accessi agli atti, nonché le interpellanze prodotte sempre sul tema del ritrovamento dei cani, siano fondamentali per l'esercizio del mandato amministrativo dell'interpellante,e non ci permettiamo di metterne in discussione la carica da consigliere e ancor meno la persona. Proprio per l'importanza dell'argomento e dopo aver invitato, per altro senza successo, il consigliere a denunciare presso le autorità preposte, eventuali sospetti o segnalazioni in suo possesso, abbiamo preparato noi il dossier completo al quale aggiungeremo anche questa interpellanza con relativa risposta, nonché tutti gli accessi agli atti e, come già comunicato verbalmente al Maresciallo di stazione, domani mattina lo depositeremo presso la loro sede locale. Mi si lasci fare però alcune considerazioni prima della risposta. L a prima è che una interpellanza ed un accesso atti sono due cose differenti. L a prima assume un connotato politico ancorché per sua natura riguardi un fatto circostanziato, il secondo è un atto puramente tecnico di richiesta documentale. Bene hanno fatto gli uffici a mettere a disposizione tutto il materiale richiesto nei tempi previsti dai regolamenti in modo dettagliato ed esaustivo rispetto alle richieste ricevute. Bene ha fatto quindi l'assessore, nel formulare l'ennesima ed esaustiva risposta ad una interpellanza sul medesimo argomento, a chiedersi per quale ragione si debba sempre pensare che chi amministra abbia qualcosa da nascondere. Tanto è vero che, in questa ennesima interpellanza, finalmente appare evidente l'accusa verso questa amministrazione, e cioè: "La sottovalutazione circa, la possibilità di infiltrazioni mafiose in questi territori che favorisce l'insediamento e l'incancrenirsi di azioni criminose. I l mantra rassicurante delle istituzioni non è credibile se non è suffragato da costanti verifiche e controlli, né tanto meno può sostituirsi ai dati che le opposizioni, secondo il ruolo di controllo, hanno il dovere di richiedere". Sono accuse molto gravi, che spero siano supportate da elementi forti in possesso dell'interpellante e che vengano messi a disposizione, nel caso le autorità preposte vogliano considerare l'ipotesi di svolgere un po' di indagini su questa vicenda. Perché se così non fosse, mi parrebbe che l'aggettivo più morbido con cui si possano definire tali parole sia "calunnie" e come tali non accettabili da parte di questa amministrazione. Quando si chiede rispetto da parte delle persone credo sia necessario anche portare rispetto . Per tutto quanto detto, riservandoci l'opportunità di intraprendere anche azioni legali tese a salvaguardare l'integrità di questa amministrazione e dei suoi componenti formuliamo la seguente risposta:

Page 2: MOVIMENTO 5 STELLE CREVALCORE - In merito all ......Risposta all'interpellanza n.l del 1 febbraio 216 presentata dal Movimento 5 Stelle In merito all'interpellanza in oggetto si risponde

I quesiti posti dall'interpellante non rientrano nel novero classico di una interpellanza che prevederebbe una domanda circostanziata ed una risposta altrettanto puntuale. I quattro quesiti posti, son in realtà quattro accuse politiche, quando non calunniose, rivolte a questa amministrazione e che completano il quadro sopra descritto. Per tali ragioni respingiamo con fermezza l'accusa secondo la quale noi intenderemmo annullare le funzioni di controllo e di indirizzo politico dei consiglieri, così come respingiamo l'accusa che le risposte siano generiche e non circostanziate. Noi non ci siano mai permessi e non ci permettiamo di sconsigliare di fare accesso agli atti, ci mancherebbe, non sia mai che vengano meno importanti notizie indispensabili per lo svolgimento del mandato, soprattutto su temi come questi. Per quanto riguarda il terzo punto, ci pare ancora una volta offensivo che si metta in dubbio la capacità da parte della giunta di comprendere. Forse un po' più di educazione non guasterebbe, ma evidentemente c'è da lavorare per questo. Infine, sull'ultimo punto, le questioni sollevate dall'interpellante sono sempre state oggetto di controlli puntuali e monitorate dagli uffici preposti, così come previsto nelle convenzioni in essere, e le interpellanze, così come gli accessi agli atti, nulla hanno aggiunto di più su questi temi che già non fosse pratica comune di questo ente. Si ribadisce per l'ennesima volta all'interpellante, nel caso disponga di elementi a noi sconosciuti e che abbiano anche una pur minima valenza investigativa di recarsi presso le autorità preposte e dame comunicazione.

IL Sindaco Claudio Broglia