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GRAZIANA SACCENTE PORTFOLIO

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my personal portfolio. graphic design > interior and industrial design > photography

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GRAZIANASACCENTEPORTFOLIO

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GRAZIANA SACCENTEPORTFOLIO

GALLObollitore

Il bollitore è un contenitore metallico che posto su un fornello a gas o elettrico, è utilizzato per portare l’acqua a ebollizione. La sicurezza di conseguenza è un elemento indispensabile nella progettazione di un bollitore. Il materiale di cui può essere costituito un bollitore deve essere sicuramente resistente alle alte temperature, del tutto atossico e resistente. Questi sono stati prerequisiti fondamentali per la progettazione di Gallo.

Gallo è realizzato in acciaio inossidabile 18/10 materiale leggero e resistente alla corrosione con fondo in acciaio AISI 430. L’indispensabile manico semplice e sicuro permette di essere impugnato, evitando qualsiasi bruciatura o ustione. La parte esteriore del manico, così come il fischietto, posto sul beccuccio invece sono in poliammide.

Il design lineare è frutto di un gioco di geometrie: un tronco di cono inclinato con l’ausilio del manico che ne segue la forma.

256

206

41

200

83

Prospetto frontale quotato, prospetto laterale e pianta. Scala 1:5. Linee di costruzione della forma in ciano. A sinistra viste rendering.

ROKETsistema home theatre

La famiglia di elementi che costituisce Rocket è composta da quattro elementi: un satellite alto e uno basso, un satellite orizzontale e un sub woofer. L'insieme di queste apparecchiature sono fondamentali per ottenere sensazioni uditive il più possibile fedeli a quelle percepite in una sala cinematografica.

Il design di Rocket ricorda appunto quello di un missile: tutti gli elementi sono un cilindro sezionato da un piano, nel cui interno vi sono collocati gli altoparlanti e l'apparecchiatura tecnica.La conformazione permette alle casse di essere posizionate facilmente nello spazio e favorisce la migliore resa sonora, grazie anche ad altoparlanti di qualità.Materiali: MDF laccato nero, rete mettalica forata, guaina, materiale elettrico.

sez. 1 mm

sez. 15 mm

sez. 11 mm

sez. 11 mm

sez. 3 mm94

75

1

Sezione laterale del satellite alto.Sistema a 4 vie in bass reflexPotenza massima 160W ARE H 03.41Woofer 200W Ø 165 mmMidrange 250W Ø 90 mmTweeter 200W Ø 80 mm

Sotto immagine render singoli di sub woofer, satellite alto e satellite orizzontale

Alla pagina sinistra immagine render di tutto il sistema Rocket.

ANTARESilluminotecnica

Antares è un sistema di illuminazione stradale studiato per essere posizionato ad altezze tra i 3 ed i 5 metri. La sua composizione può variare da uno a quattro elementi grazie ad una ganascia progettata appositamente. Antares diviene oggetto di arredamento urbano se percepito in serie, cambiando il volto del paesaggio con la propria struttura, conservando la propria identità sia nelle ore diurne che in quelle notturne. La sua forma circolare crea una luce di ampia estensione, ma circoscritta, perfetta per spazi pubblici come piazze, zone verdi e strade. I 32 led all'interno del carter di alluminio hanno uno spettro luce bianco freddo e assicurano lunga durata e risparmio energetico. La luce proiettata serve inoltre come percorso visivo per l'utente, il quale fruirà dell'illuminazione, della sua atmosfera e della sicurezza visiva. La forza di Antares consiste nella facilità di montaggio e smontaggio degli elementi singoli, che realizzati in alluminio conservano una relativa leggerezza. Il carter esterno e le guaine proteggono perfettamente i led e le apparecchiature elettriche,in modo da scongiurare il pericolo di infiltrazioni d'acqua e al fine di evitare eventuali scosse, lasciando però possibilità di manovre tecniche grazie allo finestrella d'ispezione ed al vetro estraibile.

33.7

24.74.4 5.0

coperchio di ispezione allumino 0,3 mm

vano porta Ledalluminio 0,15 mm

carter esterno alluminio 0,3 mm

alim

en

tato

re

guaina 0,2 mmcopertura esterna Ledplexiglas 0,4 mm

22.75.7 6.0

R6,7

R6

A A'

Sezione laterale in scala 1:20Particolare tecnico della ganascia che regge i quattro elementi.Rendering dell'esploso di un elemento luce.

Alluminio: corpo strutturale dell'apparecchio Acciaio inox: corpi con funzione di sostegno e protezione. Vetro: per parti ottiche Termplastici: guarnizioni e passacavi

SLEDGE CHAIRseduta

La seduta Sledge prende spunto dagli studi sulla deformabilità del legno, dai progetti di Alvar Aalto realizzati in compensato curvato e dalle osservazioni della scuola scandinava. Reinterpretando in chiave moderna tali concetti, nasce una seduta con due montanti principali incurvati a sezione rettangolare, tenuti saldi da elementi trasversali che fissano la loro stabilità. Lo schienale e la seduta sono costituiti immaginariamente da un'unico piano, disegnato da fascette a sezione ellittica, incastrati e incollati nei due pezzi laterali. Questi tubolari seguono perfettamente la linea curva principale. Sledge Chair è quindi una seduta dinamica e organica. La sua comodità viene garantita da un'ampio spazio di appoggio(48 cm). Grazie alla sua geometria sfrutta le qualità del legno di betulla, ispirandosi fortemente alla celebre Paimio Armchair.

R190

R70

Sezione laterale in scala Scala 1:5. Prospetto frontale con quote.Linee di costruzione della geometria in ciano.

A sinistra immagini render del modello 3D in viste laterali e dall'alto

1000

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L•MODELseduta modulare

L-Model nasce dall'esigenza di riunire in unico oggetto di design, le capacità semplici di un mobile contenitore, di una scrivania e di un divano. Tutto parte dal concetto di trasformabilità e adattabilità, che L-Model esprime, permettondo al fruitore di utilizzare questo elemento d'arredo come punto di riferimento all'interno del proprio spazio domestico. Il caratteristico gioco di piani ad incastro permette a L-Model di soddisfare molteplici necessità quando viene aperto, grazie a una superfice-scrivania inclinabile, due puff, due poggia piedi e due cassettoni laterali. All'occorrenza però questi elementi scompaiono all'interno della struttura occupando efficamente meno spazio.Inoltre è stato progettato un elemento angolare, congiunzione di due moduli in modo da formare un'ampia isola accessoriata.

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Sezione laterale in scala 1:5 con quote.Prospetto laterale con quote di puff e poggiapiedi.A sinistra, render del modello 3D singolo.Sotto, immagine render con due L-Model uniti da elemento angolare separabile.

I piani strutturali sono in multistrato da 4 mm,particolarmente robusto alle deformazioniIl legno utilizzato è il pioppo con venatura sottili. Il tessuto di rivestimento della seduta è cotone.

WOODWAVEparete divisoria

Wood Wave è una parete divisoria con binario arcuato. Il progetto trae ispirazioni dalle pareti di Carlo Scarpa e dalla volontà di realizzare un elemento d'arredo sfruttando le qualità struttulari ed estetiche del legno. Il sistema è costituito da nove pannelli incernierati l'uno all'altro, che si snodano facilmente lungo il binario in acciaio, grazie a delle ruote sul fondo.Ogni pannello è costituito da un'ossatura e da "un'onda" lignea centrale. A sua volta questo piano centrale è realizzato con delle fascette di legni diversi legati tramite incastri a pettine.Il risultato visivo di questa parete è uno spazio curvo riservato, che divide due grandi ambienti e che si dimostra facilmente smontabile e richiudibile ad una parete. I giochi di forma e colore del legno rendono vivibili e armoniosi gli spazi.

300

17

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267

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Prospetto laterale in scala 1:10 con figura umana.A sinistra immagini render del modello 3D in massima estensione e completamente chiuso.

Immagine render estesa dei pannelli.Dettagli tecnici degli incastri e dell'ancoraggio al binario in acciaio fissato al soffitto.

I.M.E.S.folding sofa

Prototipo. Grazie all'utilizzo della tecnica origami nasce l'dea di un oggetto che crea nuove dimensioni con le sue pieghe e che disegna lo spazio come una scultura. L' alchimia tra oriente e occidente, diviene indispensabile per la progettazione del folding sofa e la chaise longue. Sedute modulari, leggere e maneggevoli, frutto di un’unico pezzo ripiegato su stesso.

Dal prototipo al prodotto. Ai fogli di carta si sono sostituiti dei pannelli di MDF rivestiti di dacron e infine ricoperti dal modulo guida in tessuto, che permette a tutta la struttura di ripiegarsi grazie alle cuciture.La trasformazione di questa striscia semirigida è semplice e intuitiva e permette anche all’utente finale di sperimentare la sua geometria. Nonostante il suo aspetto ossuto, il comfort della seduta viene conservato, grazie ad un ampio appoggio.

Sintesi. Invisibile.Mimetico.Equilibrista.Socievole.I.M.E.S è una multi-seduta pieghevole e modulare che all’occorrenza può disegnare lo spazio, sintetizzarsi nella versione compact e trasformarsi in divano. Una fascia semirigida, che come un origami si ripiega su se stessa creando varie configurazioni. Con le sue pieghe I.M.E.S. ribalta il concetto di spazio reinterpretando il modo di vivere l’oggetto, che diventa maneggevole e trasportabile.

90

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A sinistra immagini durante la prima fase di progettazione e ideazione della fascia semirigida. e successivamente di un prototipo in feltro e cartone rigido

Prospetto frontale con quote e disegni in vettroriale esplicativi dellle due configurazioni realizzabili, sofà e chaise longue.

Configurazione chiase longueConfigurazione sofaConfigurazione sofa con cuscino

Il progetto è stato realizzato grazie a due aziende del distretto del mobile di Matera che hanno fornito materiali e competenze nella fase di realizzazione dei pannelli, del tessuto e del cusino esterno.

Fotografie scattate all'interno del divanificio Egoitaliano srl durante la realizzazione dell'imbottito.

I pannelli in MDF sono stati rivestiti in dacron, poi insaccati in una lunga fodera di tessuto e infine cuciti e chiusi con punti metallici sull'altra estremità

080art guide

080 è il prefisso telefonico del territorio di Bari. L'idea di una rivista pieghevole è nata osservando le piegature delle mappe stradali e la modalità con cui vengono utilizzate dai viaggiatori. Interessante è soprattutto la facilità con cui vengono conservate e custodite in piccoli scompartimenti.080 è il frutto dell'esaltazione di queste peculiarità unite alla voglia di creare una guida tascabile e pratica sugli eventi artistici, culturali e musicali in città di settimana in settimana.Questo pieghevole in formato A3 stampato fronte-retro si può ridurre fino ad un'unità di misura minima seguendo le pieghe a fisarmonica o creandone di nuove per la lettura degli articoli.I testi vengono posizionati su una o più colonne dando la possibilità di una facile consultazione, grazie anche alle barre nere superiori che ne indicano la lunghezza del pezzo al lettore. Questi box all'estremità contengono icone informative rispetto ai luoghi consigliati, costi dei ticket, mezzi di trasprto, orari di apertura, link utili e citazioni d'autore.

La rivista completamente chiusa è tascabile e di volta in volta si apre una piega, poi una colonna e cosi via, lasciando libertà di lettura.

Il fine del progetto è la relizzazione di una piccola guida densa di eventi della città, diretta non solo ad un turista di passaggio, ma soprattutto ad un fruitore più attento ai cambiamenti.

Youth Driven Sustainable Change - conferenza con relatori sulla sostenibilitàCatch the future- meeting per coinvolgere altri studenti a partire all'esteroAAA cercasi futuro sostenibile - dibattito aperto sul tema con realtore(nella pagina accanto)Youth Driven Sustainable Change - evento finale

AIESEC BARIcomuicazione per una n.g.o.

Aiesec International è la più grande organizzazione mondiale studentesca con il fine di promuovere esperienze culturali all'estero per gli studenti universitari. Questa n.g.o ha sedi in 107 paesi del mondo ed è presente in 17 città italiane. Durante la mia esperienza nel comitato locale di Aiesec Bari, ho ricoperto il ruolo di responsabile dell'Area Comunicazione, contribuendo ad organizzare eventi e conferenze all'interno dell'università e sul territorio sul tema della sostenibilità sociale, economica e ambientale.Qui di seguito alcune delle locandine realizzate durante il 2011 al fine di promuovere queste iniziative e coinvolgere studenti e cittadinanza.

THE TIGER OF PUHLONGracconto illustrato

Il racconto originale in lingua inglese nasce dalla mente divertita di Paul Jarvis, docente di letteratura inglese all'Università di Bari. Paul decide di scrivere delle storie per i suoi nipotini fra cui questo racconto esotico e fantasioso, con protagonisti un gruppo di bambini indigeni che si contendono banane di cioccolato e affrontano finte bestie feroci. Dalle suggestioni provenienti da un'atmosfera cosmopolita, vengono immaginati dei personaggi con corpi amorfi, ovvero delle tutine colorate con faccioni divertenti, somiglianti i nipoti di Paul. Inoltre sono stati realizzati dei timbri per le onomatopee e per la vegetazione. La natura rigogliosa è quasi completamente inventata e accentuata da colori inverosimili. Presto il racconto verrà pubblicato e inserito in una collana editoriale.

STORIE DISINTEGRATEannual report

Durante il periodo di stage presso lo studio di comunicazione Lalalab, viene realizzato un annual report commissionato dal centro per l'integrazione socio-culturale "Cacciatori di aquiloni". Lo studio effettuato riguarda un campione di stranieri nel quartiere di Torre a Mare e di Bari ed il loro livello di integrazione sociale, culturale, economica nel nostro paese.Il report è stato reinterpretato al fine di rendere chiari gli obiettivi di questo studio. La prima parte, ovvero l'analisi quantitativa, contiene soprattutto infografica e didascalie, esplicativi della tipologia di immigrato, il suo livello culturale, il lavoro e le relazioni sociali che stabilisce.La seconda parte, ovvero l'analisi qualitativa, diviene più discorsiva e contiene interviste al campione esaminato, grafici e conclusioni finali sul tema.

DESIGN E SINESTESIAtesi di laurea

Molto spesso accade che degli eventi portino a percorrere una strada, alla scelta di alcune domande, ad affrontare degli argomenti che si sentono particolarmente vicini. Costantemente i sensi sono sollecitati dall’ambiente, dalle emozioni, dalla natura delle cose. Ma la percezione non è mai univoca e coinvolge tutto il nostro essere.L’idea di una ricerca che si basi sull’ esperienza sinestetica, incomincia con l'amicizia con una donna non vedente e la riscoperta di richiami percettici quotidiani, che vanno oltre il mondo del'immagine. Questo racconto visivo nasce con la volontà di riscoprire il sensorio e le sue molteplici possibilità di espressione.La ricerca diviene filologica quando si parla di ciclo di interpretazione, di teoria sulla percezione, del significato di stimolo o di emozione e come l'uomo può reagire a questi impulsi interni ed esterni.

La parola sinestesia deriva dal greco synáisthìsis che significa“percepire insieme”. Particolare forma d’interazione, in cuistimoli induttori e sensazioni indotte instauranano fra loro unaprecisa relazione di causa-effetto.

Albero generatore alla cui radici c'è la sinestesia e da cui nascono i rami principali dei sensi, della memoria, del design, del messaggio e della sensorialità.

Secondo l'Oms sulla Terra vivono 314 milioni dipersone non vedenti. 23 milioni di italiani hanno difetti visivi. ma le percentuali aumentano aggiungendo le altre disabilità sensorie.

Il metodo educativo di Bruno Munari indica l'esplorazione attiva e senza preconcetti come mezzo di scoperta delle diverse forme d'espressione. L'azione-gioco è accompagnata dai valori condivisi e riflessione.

Ciclo di interpretazione come processo di conoscenza di ogni esperienza umana:uomo - stimolo - sensazione - percezione energia - emozione - azione - contatto.

Con un campione di 20 studenti del Politecnico di Bari si procede all’esperimento di Basic Design. I partecipanti vengono bendati e dovranno percepire i diversi materiali senso-tattili in contenitori uguali.

I partecipanti bendati, vengono invitati a interagire con i materiali e fissare nella mente la sensazione. I segni prodotti daipartecipanti, sono la traduzione grafica di percezioni spesso con caratteristiche comuni.

Dina Riccò compie il suo test nel 2005 allafacoltà di Design di Milano, con l'obiettivo di rilevare le qualità percepite nel colore, secondo un sistema organizzato su due assi, con poli equidistanti del morbido-duro e del caldo-freddo.

Durante il mio esperimento i partecipanti esprimono la sensazione tattile-olfattivo-gustativa dei cinque materiali proposti. posizionando delle macchie di colore a piacere sullo stesso schema con i due assi e i quattro poli che li aiuta nel riconoscimento.

Analisi di riferimento per la costruzione del pattern con l'ausilio di quattro schemi per la costruzione del segno grafico, la percezione cromatica, la riconoscibilità sensoriale e l'inclinazione del segno.

Grazie ai dati ricavati si incomincia a disegnare la geometria del pattern esplicativa della sinestesia, nell'elemento base del quadrato che moltiplicato costruisce il disegno finale. In ciano sono evidenziate le linee di costruzione dei segni.

Tutti gli elementi sono stati disegnati seguendo i risultati emersi, con delle forme riconoscibili alla vista e al tatto anche se vengono scalati, mantengono un equilibrio fra pieni e vuoti e fra le proporzioni dei segni.

Le trasformazioni del pattern originale come riflessione, rotazione, ridimensionamento e le loro possibili combinazioni sono ammesse solo se non viene stravolta la struttura e lapercezione generale.

Il disegno in rilievo rende accessibili singoli aspetti della realtà circostante altrimenti impossibili. l disegnatore non può maidimenticare la sua funzione di traduttore.Egli deve saper scegliere gli elementi più interessanti e tradurli in un linguaggio chiaro e comprensibile.

Le due mani operano movimenti in rapidasuccessione tali da far scorrere i polpastrelli delle dita sui rilievi della figura dando luogo a immagini mentali d’insieme via via più ricche e complesse.

POLITECNICO DI BARIworkshop fotografia

Durante il corso di fotografia di architettura e paesaggio presso il Politecnico di Bari, è stato organizzato un workshop fotografico con Marco Zanta di tre giorni, costituito da un ciclo di seminari e la realizzazione di un progetto personale fotografico con tema "il Politecniico". Ognuno dei partecipanti ha realizzato un book selezionando una decina di scatti e individuando l'aspetto più importante della propria ricerca.Queste ciclo di foto è stato chiamato "Imprevisto" poichè come apparizioni, angoli, edifici e oggetti sono guardati con spirito di scoperta e con occhi sorpresi.

LAVORARE A TREVISOlaboratorio di fotografia

Per un periodo di 4 mesi circa, grazie alla collaborazione dell'Arci di Treviso, ho frequentato il laboratorio settimanale del fotografo Marco Zanta. Il tema di progetto è stato per tutti i partecipanti la fotografia di paesaggio e ritratti del territorio, ovvero la Provincia di Treviso, con il fine di realizzare un foto-documentario personale di attraverso il tema del lavoro e dei lavoratori sul territorio. Il mio progetto si è concentrato sulle attività commerciali del quartiere di S. Antonino di Treviso ed in particolare ho focalizzato la mia attenzione sui gestori o i dipendenti di tali negozi.

TOOLKIT FESTIVALfestival di interaction art

Seconda edizione del festival che indaga il tema dell’interattività nelle arti neo-mediali. Il Toolkit 2012 si è configurato come un festival itinerante, in cui diversi luoghi giorno per giorno hanno ospitato eventi specifici. La scelta ha permesso di distinguere i diversi approcci appartenenti alla new media art, individuando così i contesti adeguati per le molte espressioni artistiche possibili: ambienti immersivi, installazioni interattive, performances, danza e musica elettronica. Ho partecipato a questo festival in qualità di fotografa dei vari eventi e ho collaborato all'organizzazione durante l'allestimento.

CURRICULUM VITAEGraziana Saccente Bari 07/04/1987

esperienze lavorative

Maggio 2011 > Luglio 2011

Graphic designer jr. (stage) per LALALAB, studio di progettazione grafica e multimediale. (Bari)Collaborazione e lavoro in team per la realizzazione di progetti grafici. Ricerche

relative alla fase metaprogettuale. Esecutivista. Design di un annual report.

Settembre 2010 > Aprile 2011

Responsabile comunicazione per AIESEC International, organizzazione studentesca no profit. (comitato locale di Bari) Programmazione di eventi e creazione di campagne di comunicazione. Cura delle

relazioni esterne con i media sul territorio per la promozione della mission Aiesec e

l’offerta di stages all’estero per gli studenti.

Maggio 2010 > Luglio 2010

Graphic designer per EXIT Festival, società di organizzazioni di eventi musicali internazionali. (Novi Sad, Serbia)Collaborazione nel settore creativo per la produzione di materiale grafico per EXIT

Festival.Responsabile del canale Youtube del festival per la promozione dell’evento.

October 2005 > Maggio 2011

Maschera di teatro per Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli,fondazione teatrale e musicale. (Bari)Responsabile di sicurezza e dell'organizzazione durante gli spettacoli teatrali e

accoglienza degli spettatori.

Giugno 2008 > Ottobre 2008

Graphic e interior designer per Samuelli Design Studio, Studio di architettura e design. (Bari)Progettazione di oggetti di design e prototipi. Assistenza in progettazioni

architettoniche e rendering.

titolo di studio

Ottobre 2006 / Febbraio 2010

Laurea di primo livello in Disegno industriale - progettazione grafica - presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari.Progettazione e studio nell’ambito del disegno industriale, dell’ interior design e del

graphic design.

Tesi: Design e Sinestesia. Dalla sperimentazione alla comunicazione visiva. [http://

issuu.com/graziana/docs/disegn_e_sinestesia]

Via delle medaglie d’oro 4, 70126 Bari, Italia +39 3930482087 [email protected]

altre esperienze formative

Ottobre 2011 > Gennaio 2012

Laboratorio di fotografia con Marco Zanta presso l'ARCI di TrevisoIl corso si propone di esaminare alcuni metodi per la comprensione del linguaggio della Fotografia, attraverso

lezioni teoriche ed un progetto fotografico personale sul tema del lavoro nella Provincia di Treviso

Novembre 2010 > Marzo 2011

Corso di web design presso CiberLab Laboratori urbani e Studio Delta (Bari)Corso di web design finalizzato allo sviluppo di competenze per la creazione del layout grafico di un sito web,

la sua pubblicazione online e gestione degli aggiornamenti. Competenze di base riguardo la progettazione delle

interfacce, l’utilizzo di template Joomla e delle interazioni ai linguaggi di implementazione come XHTML e CSS ed i

software visuali come Adobe Photoshop e Adobe Flash.

Novembre 2010 > Gennaio 2011

Master interior design presso MIM design, progetto curato dal Politecnico di Milano patrocinato dalla Regione Basilicata e dal distretto del mobile imbottito di Matera. (Matera)Realizzazione in team di un prototipo “IMES folding sofa” nell’ambito del progetto MIM design portato avanti

dalla Regione Basilicata per aiutare le imprese del mobile imbottito, sotto la direzione artistica del Politecnico di

Milano. Infine l’esposizione degli otto oggetti di design realizzati presso la chiesa S. Nicola dei Greci con il titolo

“Disagevoli ozii” accompagnata dalla mostra “il Super-comfort” a cura del Museo della Triennale, inaugurata il 22

dicembre 2010. [www.mimdesign.it]

Novembre 2010

Workshop con Marco Zanta, Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura, Laboratorio di fotografia di architettura e paesaggio.Seminario e sviluppo di un lavoro personale sul tema "il Politecnico".

Febbraio > Maggio 2010

Laboratorio di fotografia di architettura e paesaggio con Michele Cera presso il Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura.Fotografia per la rappresentazione e l'indagine dell'architettura e del territorio. Storia della fotografia e della

composizione della scena e della luce. Lezioni tecniche sull’utilizzo della macchina e degli obbiettivi. Esercitazioni

durante il corso in team sul alcuni temi prescelti da Michele Cera.

Marzo 2010

Workshop “Restare a galla.Perdersi e ritrovarsi in città.” presso il Politecnico di Bari tenuto da Luigi Farrauto.Progettazione grafica, relizzazione di una mappa sinestetica della città di Bari. Lavoro in team con diversi gruppi di

studenti di graphic design, con la supervisione di Luigi Farrauto e i docenti del laboratorio di progettazione grafica

del cdl Disegno industriale.

Giugno 2009

Workshop di tipografia "Liberi caratteri tipografici" con Luciano Perondi. Organizzato

dal Politecnico di Bari presso il centro studi Torre di Nebbia di Altamura.Progettazione di una font (Cicerchia) open source completa con utilizzo del software Fontlab.

Ottobre 2008

Workshop cinematografico con Peter Greenaway, Organizzato dalla Cooperativa sociale GET, Accademia del cinema ragazzi di Bari.analisi dei lavori cinematografici del regista partendo dalla sua rivisitazione dei quadri di Rembrandt e dall’utilizzo

cinematografico della luce e della composizione, delle tecniche di montaggio e di regia, fino all’esperienza live

della sua vj performance.

Marzo 2008

TYPE-OH! Workshop di tipografia "cremosa" realizzato durante il Laboratorio di Progettazione Grafica del corso di Disegno Industriale del Politecnico di Bari in collaborazione con Mariarosaria DiGregorio.tipografia materica. realizzazione di un alfabeto mediante l'utilizzo di creme, paste e altri prodotti liquidi o semi-

liquidi.

Anno accademico 2004

Corso di Arti sceniche e teatrali presso la Compagnia teatratle Tiberio Fiorilli. (Bari)Articolazione, fonetica, recitazione, teatro danza, dizione, testo e sottotesto, verità scenica e finzione,

immaginazione, attenzione e concentrazione, tensione e distensione muscolare, recitazione poetica, monologante,

dialogante. La commedia dell'arte e le maschere. Tutto seguendo il metodo Mimico di Orazio Costa.

conoscenza delle lingue straniere

INGLESECapacità di lettura ECCELLENTE

Capacità di scrittura BUONO

Capacità di espressione orale ECCELLENTE

TEDESCO (Certificazione B1 del Goethe Institut)Capacità di lettura ECCELLENTE

Capacità di scrittura BUONO

Capacità di espressione orale BUONO

FRANCESECapacità di lettura BUONO

Capacità di scrittura BUONO

Capacità di espressione orale BUONO

GIUGNO 2012