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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI 05|14 magazine www.tremilasport.com 05|11|2014 pag 54 IL MAGICO 2014 DI DE MARCHI ESSERE COMBATTIVO IL CAMPIONE ALESSANDRO DE MARCHI Nella nostra intervista il passista scalatore di Buja racconta la sua stagione al Tour , alla Vuelta e al Mondiale LATISANA, LA FUSIONE DELLA DISCORDIA pag 16 TORVISCOSA, OBBLIGATA A VINCERE pag 10 COLLOREDO, E FANNO 18 pag 59 SCI

n° 05 TremilaSport 05 11 2014

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Promozione – Buso: “Torviscosa condannato a vincere” | Seconda categoria – Latisana-Ronchis: la fusione della discordia | Prima categoria – Cimpello: “Corva scelta di cuore” | Serie D – Roveretto: “Padova non sarà un altro Pordenone” | Calcio femminile – Sardu: “Al Tavagnacco mentalità vincente” | Le Belle di Tremila Sport: Nensinka Endelova | Ciclismo – De Marchi: “C’è molto Friuli nel mio successo” | Basket – Gorlato: “Ho arbitrato gli assi” | Volley – Le nuove regole imposte dalla FIVB | Sci – Colloredo sfonda quota 18

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 01

T U T T O L O S P O R T D E L F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A A 3 6 0 G R A D I

05|14magazine

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pag 54

IL MAGICO 2014 DI DE MARCHI

ESSERECOMBATTIVO

IL CAMPIONE

ALESSANDRO DE MARCHINella nostra

intervista il passista scalatore di Buja racconta la sua

stagione al Tour , alla Vuelta e al Mondiale

LATISANA, LA FUSIONE DELLA DISCORDIApag 16

TORVISCOSA, OBBLIGATA A VINCERE

pag 10

COLLOREDO,E FANNO 18pag 59

SCI

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02 | 05 11 2014 | TremilaSport+

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SOMMARIO

CALC

IO

10

24-25 UDINESE 6 LEGAPRO 7 SERIED 8 ECCELLENZA 10-11 PROMOZIONE 12-13 PRIMACATEGORIA 14-16 SECONDACATEGORIA 17 TERZACATEGORIA20-21 GIOVANILI 22 CALCIOA5 23 FEMMINILE

36 BASKET

37-41 VOLLEY

57-59 ALTRISPORT

44-46 CICLISMO

7

Le belle di Tremila Sport: Nensinka Endelova

TORVISCOSA AVANTI TUTTAL’espertodifensore,ThomasBusoraccontaisegretidellasquadrachestadominandolaPromozioneB.

RUBRICHE

SPECIALI

34-35 AMARCORD

27-30 LEBELLEDITREMILASPORT

26 NONSOLOSPORT

42 MONDOLIBERTAS

32 MOTORI

43-53 IL2014DELCICLISMOINFVG

54 TRIESTETATTOOEXPO

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04 | 05 11 2014 | TremilaSport+

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 05

EDITORIALE

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DIRETTORE RESPONSABILE Edi FabrisVICEDIRETTORE Massimo MuzzinEDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 [email protected]

Registrazione Tribunale Udine n. 38/07 del 19.11.2007Responsabile trattamento dati (D.LGS. 30-6-2003 N. 196) Edi Fabris

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 5 novembre 2014.

Il DirettoreEdi Fabris

....

REDAZIONEViale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 [email protected] www.mondoudinese.com

Mondo UdineseQUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA

LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO

vIDEOrEgIONETELEPOrDENONE05|14

DIZ IONI

MediaTremila EdizioniViale Palmanova 146 - UdineTel. 0432. 33 30 893 [email protected]

Si riconferma terra di sport di sacrificio, il Friuli, e l’attuale uomo di punta del ciclismo nostrano, Alessandro De Marchi, costituisce un’ulteriore conferma di un assiòma che nel caso poco ha di retorico e molto di reale. Il corridore bujese è reduce dai “numeri rossi” di combattività al

Tour de France e da un successivo mondiale in maglia azzurra che hanno fatto di lui uno dei personaggi del momento delle due ruote nazionali e la nostra copertina e il servizio che gli dedichiamo all’interno vogliono essere un omaggio non solo al suo talento ma anche alla sua semplicità di uomo. Semplicità e talento che sono propri pure di altri due campioni cui abbiamo voluto dedicare una pagina speciale: lo sciatore Sebastian Colloredo, all’ennesimo tricolore nel salto dal trampolino, e la giovanissima judoka Giada Medves, trionfatrice qualche tempo fa in un prestigioso torneo a Baku, in Adzerbajan, dove ha prevalso su molte emergenti atlete dell’Est europeo. Il must di Tremilasport è quello di andare dietro le quinte per capire meglio gli avvenimenti e conoscere più approfonditamente i campioni e anche in questo numero non contravviene ai propri intendimenti, seguendo ampiamente il calcio dilettantistico regionale e provando anche a capire con Ido Cibischino cosa non stia andando all’Udinese d’impronta largamente straniera dopo un avvio esplosivo che aveva autorizzato a credere in una squadra capace di rinverdire i fasti guidoliniani di non molto tempo addietro. Guardando ai tempi d’oro del basket di casa nostra, l’ex arbitro Giorgio Gorlato ci ha offerto poi un ampio spaccato del suo periodo attivo in cui diresse campioni irripetibili come Bob Morse, Mike D’Antoni, Dino Meneghin e infiniti altri. Ed è un bel ripercorrere quelle strade in tempi di difficile risalita verso posizioni più confacenti al blasone e alla tradizione della pallacanestro regionale. Questo e molto altro, insomma, nel nuovo numero del nostro magazine, come di consueto attento all’attualità ma anche a ciò che è stato, perché, come dice il saggio, non c’è presente senza passato.

L’improntadelcampione

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CALCIOUDINESECALCIOLEGAPRO

PORDENONEADESSO SI PUO’

RISCOSSA NEROVERDE

ArrivanogliscontridirettiperiRamarricontroProPatria,MantovaeRenate:èoraditentarelosprintsalvezza

Servono almeno tre acquisti di qualità

e li prenderemo

“MAURO LOVISA

ZUBIN FESTEGGIA I 50 GOLIn una situazione ben poco allegra in casa neroverde c’è spazio almeno per una piccola buona notizia. Contro il Como, infatti, Emil Zubin ha tagliato il traguardo delle 50 marcature con la maglia dei Ramarri. Il primo gol naoniano di capitan Zubin è datato 2012, avversario Trissino.

FOCUS

Zero punti nelle ultime due partite contro le lombarde. Verrebbe da dire tutto secondo pro-gramma, visto che ci vo-

leva un’overdose di ottimismo per sperare di fare risultati utili con-tro Pavia e Como, due formazio-ni decisamente non alla portata dei Ramarri. Zubin e compagni ci hanno provato, hanno anche ret-to per un tempo, ma poi i valori in campo si sono fatti evidenti e per i neroverdi non c’è più stato nulla da fare.

Ora però si apre una fase nuo-va del campionato. Basta “grandi”, adesso si gioca contro squadre che lottano per salvarsi. Si co-mincia sabato con la Pro Patria terz’ultima, si continua con Man-tova e Renate. Partite buone per mettersi veramente in gioco in questa Lega Pro. Da queste gare si capirà se la rosa del Porde-none ha o meno le possibilità di centrare la salvezza. Serviranno prestazioni tutto-grinta, perchè è evidente che solo con quella i neroverdi possono riuscire a fare punti pesanti contro le dirette concorrenti. E’ altrettanto evi-dente che se non si fanno punti in queste tre gare, sarà pratica-mente impossibile pensare di farli altrove.

Ora è necessario avere fiducia

la Pro Patria, prossima avversaria dei Ramarri. Ieri, infatti, la compa-gine di Busto Arsizio ha esonerato il tecnico Lulù Oliveira, arrivato in estate in pompa magna, ma scari-cato dalla società per divergenze sulla gestione di giocatori messi in precedenza fuori rosa dalla diri-genza. A guidare la squadra con-tro il Pordenone sarà Aldo Monza, che domenica aveva debuttato come secondo dell’ex attaccante di Cagliari e Fiorentina. Una situa-zione decisamente calda e caotica che andrebbe sfruttata a dovere, nella speranza che almeno questa volta il “Bottecchia” risponda a dovere. (m.m.)

e crederci, e a suonare la carica dovranno per forza di cose esse-re quei giocatori più esperti come Mattielig e Peccarisi, da cui la so-

cietà si aspetta molto di più. E c’è poi quel tabù trasferta da sfata-re. Ancora zero punti lontano dalle mura amiche per i Ramarri, un re-cord negativo che sarà importan-te cancellare quanto prima.

Intanto la dirigenza assicura che a gennaio i rinforzi arriveran-no: secondo alcune voci di corri-doio forse anche prima. Gli uomini mercato neroverdi starebbero infatti valutando il mercato degli svincolati, dove effettivamente una società che non può vanta-re budget milionari può riuscire a trovare il giocatore in grado di cambiare i valori in campo.

Non se la passa poi tanto meglio

PENSIEROSO Luciano Foschi, tecnico del Pordenone, non molla nonostante le sconfitte subite dai neroverdi.

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 07

CALCIOSERIED

LA PULCE ATOMICALANCIA LA SFIDA AL TAMAI

IL PERSONAGGIO

MarcoRoverettoraccontalasuaesperienzainunAltoVicentinoalvertice,inattesadelmatchdicampionatoconilTamai

L’ Alto Vicentino è riuscito ad agganciare il Padova in vetta alla classifica del girone C di Serie D. Mar-co Roveretto, arma in più

della rosa neo-capolista, è schietto e determinato e senza troppi giri di parole confessa: «Siamo partiti con l’obiettivo di vincere il campionato e lavoriamo per questo». D: La vittoria con il Mori S. Stefano ha permesso l’approdo in cima accanto al Padova. Che partita è stata?«Decisamente una gara a senso uni-co. Giocavamo contro una squadra di bassa classifica, dopo pochi minuti eravamo già in vantaggio ed i valori delle due rose sono emersi. Eravamo più forti e l’abbiamo dimostrato con una grande prestazione. A fine par-tita poi è arrivata la bella notizia del pareggio del Padova, finalmente (ride ndr), e quindi la gioia è aumentata».D: Com’è giocare avendo un solo obiettivo?«Dopo l’anno scorso, campionato sfortunato che abbiamo perso all’ul-tima giornata, non c’è altra alterna-tiva. I Biancoscudati sono un po’ il Pordenone della passata stagione, ma quest’anno ci riproviamo».D: Nel prossimo turno il match col Tamai, squadra che lotta per i pla-yoff: che partita ti aspetti?«Sarà una trasferta ostica: anche l’anno scorso abbiamo avuto problemi sul loro campo, un vero e proprio for-

tino. Io c’ho giocato e so bene quan-to sia dura andare lì. Ma ci andiamo con la convinzione di portare fuori i 3 punti perché il Padova ha sbagliato e sbaglierà poco: non dobbiamo per-dere il passo».D: Al momento sei arrivato a quota tre gol. Qual è il tuo obiettivo per-sonale?«Ovvio che voglio il bene della squa-dra, ma personalmente mi piacereb-be arrivare in doppia cifra. Sono 4/5 stagioni che ci riesco e vorrei miglio-rarmi. Alla Virtus Vecomp Verona ne ho fatti 14, sarebbe bello superare questa soglia».D: Che rapporto hai con mister Cu-nico?«Mi allena da 3 anni e ci vado molto d’accordo. Preparatissimo sotto tutti i punti di vista: non a caso ha allenato a Venezia. Ha già vinto un campiona-to qui e l’anno scorso l’ha sfiorato. I risultati ci sono ed è uno dei migliori che io abbia mai avuto. Tra noi poi, avendo vissuto molto tempo insieme, si è instaurato uno splendido rappor-to sotto il profilo umano che va oltre il campo da calcio»D: Curiosità: il tuo soprannome è la “pulce atomica”: ci racconti come nasce?«Ero ragazzino ed avevo esordito a 17 anni in prima squadra a Palmanova: le cose andavano bene. C’era Giovinco (la formica atomica) e Messi (la Pulce), io ero piccolo come loro: il mix che ne è

La prossima giornata9|11|2014

Arzichiampo Dro FONTANAFREDDA SACILESE Giorgione Biancoscudati Ital Lenti Bl Clodiense Mezzocorona Legnago Salus Mori S.Stefano KRAS REPEN TAMAI Alto Vicentino TRIESTINA Montebelluna Union Pro Union Ripa LF

Scampoli di Serie D

QUOTAZIONI IN RIALZOCon due vittorie nelle ultime due partite il Fontanafredda è tornato a sorridere. Sei punti che fanno decisamente bene alle casse dei rossoneri. Squadra da dentro o fuori, che ha ottenuto solo un pareggio fin qui in campionato: un’arma vincente per chi punta alla salvezza.

INVOLUZIONETroppo poco quanto racimolato finora tra le mura amiche. Solo due miseri punti per i carsolini che dalla sfida contro il Fontanafredda si aspettavano di certa una prestazione e un risultato ben diverso. L’occasione per rimediare è dietro l’angolo vista la trasferta contro il Mori.

MEZZA IMPRESAMezza impresa per la Triestina contro i Biancoscudati. Mezza solo perchè il pareggio di per sè smuove poco la classifica, ma chi avrebbe potuto pensare ad un pareggio in quel di Padova? Segnali dunque incoraggianti per i giuliani che ora cercano conferme col Montebelluna.

DERBY IN ARRIVOGiorni caldi in casa Sacilese che si appresta ad affrontare il Fontanafredda nel secondo derby provinciale del suo campionato. La sfida al Mezzocorona ha lanciato Fatmir Sakajeva, l’ex Ramarro da cui in riva al Livenza si aspettano molto.

SENZA PAURA Un match sulla carta disperato per il Tamai che ora se la dovrà vedere contro l’Alto Vicentino. Dal canto loro le Furie Rosse avranno il vantaggio di giocare davanti al proprio pubblico e senza nulla da perdere, vista la classifica più che tranquilla dell’undici di De Agostini.

Nato a Udine il 26 novembre 1987, Marco Roveretto si appresta a vivere una gara molto particolare: con il suo Alto Vicentino nel fine settimana affronterà il Tamai, squadra che lo ha lanciato in serie D nella stagione 2006-2007. Successivamente ha vestito per tre anni la maglia dell’Itala San Marco in serie D e C2, per un anno quella del Montecchio Maggiore e della Virtus Vecomp Verona. Nel 2012 è passato al Marano, squadra con cui nella passata stagione ha sfiorato il passaggio in Lega Pro.

uscito è stato la Pulce Atomica!»D: Oltre ai Biancoscudati chi secondo te può stare lassù? «La Sacilese la metto come terza for-za del campionato. Come livello di gio-co, potenzialità di squadra e mentalità è una gran bella squadra. Poi c’è il Bel-luno che ha conservato il blocco della passata stagione. Ma la Sacilese la in-serirei quasi nella lotta che per il mo-mento è a due: non penso arriveranno al di sotto del terzo posto. Ora hanno fatto un ulteriore salto di qualità e sono ancora più competitivi dell’anno scorso». (L.F.)

SCHEGGIA IMPRENDIBILE Rapidissimo e sgusciante, Marco Roveretto è uno dei punti di forza dell’Alto

Vicentino in Serie D (Foto Urbani)

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8 | 05 11 2014 | TremilaSport+

CALCIOECCELLENZA

MANZANESEBABY E SPAVALDA

MAX DE REGGI,

Con tre vittorie, tre pareggi e tre sconfitte la Manzanese staziona a metà classifica del campionato di Eccellenza. Uno dei volti nuovi di questa annata

degli orange è Massimo De Reggi, rien-trato alla base dopo molti anni in cate-gorie superiori. «A San Daniele sono stati due anni davvero intensi e belli, oltre che per i risultati ottenuti anche a livello di gruppo. Io e i ragazzi ci sentiamo ancora - racconta l’ala - abbiamo instaurato un rapporto stupendo e penso sia grazie a questo amalgama che ci siamo tolti quelle soddisfazioni». D: Partiamo dall’anticipo caldissimo con-tro l’ISM: una vittoria per 3-2 nel finale che ha lasciato qualche scia polemica...«Partita davvero equilibrata: il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. L’epi-sodio del presunto rigore (sul risultato di 2-2 ndr) non l’ho visto perché dovendo fare il vertice ero concentrato su altro. Al di là di questo episodio il match è sta-to bello: gli ultimi 45 minuti sono stati uno scontro emozionante e noi siamo stati fortunati e determinati nel trovare il gol in mischia allo scadere».D: Inoltre vincere così dà morale...«Siccome siamo una squadra abbastan-

za giovane e alla prima ingenuità spesso veniamo puniti, vincere così fa bene. Ci dà una grossa soddisfazione oltre a punti fondamentali per la salvezza».D: È questo quindi l’obiettivo stagionale?«Sì, prima ci salviamo meglio è. Appena si molla un attimo ci si può trovare in poco tempo in un tunnel di risultati negativi».D: In una squadra molto giovane assie-me a Clemente sei il più esperto: ti senti un po’ il fratello maggiore?«Il termine è esatto perché diamo consigli a ragazzi bravi senza porci su piani diversi. Abbiamo una rosa di ragazzi in gamba che accettano le dritte e che provano quoti-dianamente a migliorare. A loro vanno i miei complimenti. Seguono sempre noi ed il mister e non sono di quelli che dicono di sì e continuano per la loro strada, ma si sforzano per fare ciò che gli si chiede».D: Prossimo match contro lo Zaule…«Non vanno sottovalutate queste parti-te: o le giochi con le stesse mentalità e la cattiveria agonistica con cui affronti le big,, oppure rischi di fare brutta figura. I risultati di questa giornata hanno sorpre-so tutti e significa che non bisogna as-solutamente prendere sotto gamba certi impegni. (Luca Feole)

Inizio stagione sull’altalenaUnaprimapartedistagionesullemontagnerusseperlaManzanesetargataGianniTortolo.Unasquadrainfarcitadigiovanicheèstatal’unicafinoraarallentarelacorsadell’Ufmgrandefavoritaperlavittoriafinale.«Forse,rivedendoancheleultimepartite,noifatichiamoadentrareilprimotempoconlaconcentrazionegiusta-commentaMaxDeReggi-.NellasecondafrazioneveniamofuoriesièvistoadesempioconilCornolasettimanascorsa.Seaccendessimolamicciasindalprimominutopotremmomigliorare.Forseèunadellepecchedell’avereunarosagiovaneeconpocaesperienzamasonoconvintocheaggiusteremoquestoparticolare:ilgruppoc’èedhapotenzialità.Unavoltaraggiuntii40punti,lavorandoconumiltà,sipotràpensareaqualchesoddisfazioneulteriore.LapartitaconilMonfalconeèulterioreconfermadiquantoappenadetto:lìsiamoentratisubitoa1000all’oraeirisultatisisonovisti».

NATO IL 7 GENNAIO 1983 A SAN BENEDETTO DEL TRONTO, IN CARRIERA HA VESTITO LE MAGLIE DI GROTTAMMARE, MACERATESE, FERMANA, SANGIUSTESE E SAN DANIELE. DA QUEST’ANNO E’ AGLI ORDINI DI TORTOLO ALLA MANZANESE.

MASSIMO DE REGGI ai tempi della

Fermana (Foto Zeppilli)

La prossima giornata9|11|2014

CjarlinsMuzane Ufm Monfalcone Ism Gradisca Lumignacco Ol3 Cordenons Sanvitese Chions Torre Pn Gemonese Vesna Tolmezzo Virtus Corno Tricesimo Zaule Manzanese

L’ex San Daniele è rientrato alla base per contribuire con la sua esperienza a risollevare le sorti dei blasonati orange

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L’ottava edizione dell’EuroMarathon, l’eco-trail della penisola di Muggia, ritorna per il secondo anno consecutivo nelle mani dello sloveno Mitja Kosovelj, autore di una splendida cavalcata in solitaria dalla partenza di Ancarano al traguardo di Muggia, su un percorso di 25 chilometri che ha stregato tutti per la sua bellezza. La vittoria al femminile, invece, è andata alla triestina della Sportiamo Giulia Schillani, grazie a una grintosa volata che le ha consegnato il gradino più alto del podio.Quasi 600 atleti si sono presentati nel neonato comune sloveno, in una giornata che ha regalato tem-perature miti e la totale assenza di nuvole in cielo.Alla corsa organizzata dall’Evinrude hanno preso parte anche alcuni testimonial d’eccezione: i cam-pioni Marco De Gasperi, Elisa Desco e Antonella Confortola, però, non sono entrati a far parte della classifi ca fi nale in quanto atleti d’elite.

Non avrebbero comunque potuto fare niente contro il dominio assoluto di Kosovelj, che ha preso la testa della gara già dopo il primo chilometro e ha sfruttato il ritiro a metà gara del campione neozelandese Jo-nathan Wyatt, vittima di un risentimento muscolare al polpaccio.Il trentenne di Nova Goriza ha inserito le ridotte e impostando il proprio ritmo si è lasciato il vuoto alle spalle, oltrepassando il traguardo posto all’interno del Centro commerciale Montedoro Freetime in 1h42’21”.Alle sue spalle, in 1h45’15”, è giunto il conna-zionale ventenne Jost Lapaine, che ha migliorato l’ottava posizione dello scorso anno e ha conqui-stato la seconda piazza grazie a una progressione fi nale. Ne ha fatto le spese il diciannovenne berga-

masco Nadir Cavagna (Atletica Val Brembana/1h46’43”), campione italiano Junior di corsa in montagna, uno dei nomi più promettenti di questa disciplina. Cavagna è risalito dalla decima posi-zione, riuscendo a soffi are il bronzo a Riccardo Sterni (Trieste Atletica) poco prima del traguardo. Il triestino, appar-so comunque in buona condizione, si è dovuto accontentare della quarta posizione, ottenuta in 1h47’47” da-vanti al ronchese del Gs San Giacomo Paolo Massarenti (1h48’04”).Fra le donne, invece, la vittoria si è risolta a 200 metri dall’arrivo, quando la Schillani (2h14’36”) ha fatto valere la sua esperienza in pista, bruciando la bellunese Cinzia Salvi (2h14’46”). Le due si sono affrontate a viso aperto

lungo buona parte del percorso. La specialista Salvi ha creato più di qualche grattacapo alla Schillani nelle discese tecniche, mentre la triestina, che con

l’EuroMarathon ha iniziato la preparazione per la maratona di Londra, ha giocato l’asso della velocità nel fi nale.Terza la slovena Ana Cufer (2h16’35”), davanti alla connazionale Ana Radivo (2h16’37”) e alla veneta della Asd Pavanello Maria Pizzino (2h17’51”).L’ottava EuroMarathon va in archivio con il record

assoluto di presenze e con un gradimento da parte dei top runner che ne hanno decretato il valore: «È un percorso molto suggestivo, una corsa in mon-tagna con vista mare – hanno raccontato a fi ne gara i testimonial – , tecnicamente molto valida».In contemporanea all’eco-trail si è svolto il Memorial Rodolfo Crasso, una gara internazionale di marcia organizzata dal Gs San Giacomo, che ha visto la vittoria dello sloveno Vladimir Versec (52’45”) e della cussina Elisa Raia (54’38”).Una quarantina di cani, invece, hanno dato vita all’Eu-roDogTrail organizzato dai Mushers Friulani, che è stato vinto dall’ex triatleta sloveno Damian Zepic con il suo bracco Bara e dalla connazionale Barbara Rink insieme a Tege, un pointer ungherese di 3 anni.

Addetto stampa EuroMarathon:Luca Saviano +39 347 7720226

EuroMarathonEco Trail della Penisola di Muggia

PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO È MITJA KOSOVELJ IL RE DELL’EUROMARATHON VITTORIA FRA LE DONNE DELLA TRIESTINA GIULIA SCHILLANI

Record con quasi 600 atleti al

via e con testimonial d’eccezione quali Marco De Gasperi, Antonella Confortola ed Elisa Desco

Mitja Kosovelj

Giulia Schillani

L’ottava edizione dell’EuroMarathon, l’eco-trail della penisola di Muggia, ritorna per il secondo anno consecutivo nelle mani dello sloveno Mitja Kosovelj, autore di una splendida cavalcata in solitaria dalla partenza di Ancarano al traguardo di Muggia, su un percorso di 25 chilometri che ha stregato tutti per la sua bellezza. La vittoria al femminile, invece, è andata alla triestina della Sportiamo Giulia Schillani, grazie a una grintosa volata che le ha consegnato il gradino più alto del podio.Quasi 600 atleti si sono presentati nel neonato comune sloveno, in una giornata che ha regalato tem-perature miti e la totale assenza di nuvole in cielo.Alla corsa organizzata dall’Evinrude hanno preso parte anche alcuni testimonial d’eccezione: i cam-pioni Marco De Gasperi, Elisa Desco e Antonella Confortola, però, non sono entrati a far parte della classifi ca fi nale in quanto atleti d’elite.

Non avrebbero comunque potuto fare niente contro il dominio assoluto di Kosovelj, che ha preso la testa della gara già dopo il primo chilometro e ha sfruttato il ritiro a metà gara del campione neozelandese Jo-nathan Wyatt, vittima di un risentimento muscolare al polpaccio.Il trentenne di Nova Goriza ha inserito le ridotte e impostando il proprio ritmo si è lasciato il vuoto alle spalle, oltrepassando il traguardo posto all’interno del Centro commerciale Montedoro Freetime in 1h42’21”.Alle sue spalle, in 1h45’15”, è giunto il conna-zionale ventenne Jost Lapaine, che ha migliorato l’ottava posizione dello scorso anno e ha conqui-stato la seconda piazza grazie a una progressione fi nale. Ne ha fatto le spese il diciannovenne berga-

masco Nadir Cavagna (Atletica Val Brembana/1h46’43”), campione italiano Junior di corsa in montagna, uno dei nomi più promettenti di questa disciplina. Cavagna è risalito dalla decima posi-zione, riuscendo a soffi are il bronzo a Riccardo Sterni (Trieste Atletica) poco prima del traguardo. Il triestino, appar-so comunque in buona condizione, si è dovuto accontentare della quarta posizione, ottenuta in 1h47’47” da-vanti al ronchese del Gs San Giacomo Paolo Massarenti (1h48’04”).Fra le donne, invece, la vittoria si è risolta a 200 metri dall’arrivo, quando la Schillani (2h14’36”) ha fatto valere la sua esperienza in pista, bruciando la bellunese Cinzia Salvi (2h14’46”). Le due si sono affrontate a viso aperto

lungo buona parte del percorso. La specialista Salvi ha creato più di qualche grattacapo alla Schillani nelle discese tecniche, mentre la triestina, che con

l’EuroMarathon ha iniziato la preparazione per la maratona di Londra, ha giocato l’asso della velocità nel fi nale.Terza la slovena Ana Cufer (2h16’35”), davanti alla connazionale Ana Radivo (2h16’37”) e alla veneta della Asd Pavanello Maria Pizzino (2h17’51”).L’ottava EuroMarathon va in archivio con il record

assoluto di presenze e con un gradimento da parte dei top runner che ne hanno decretato il valore: «È un percorso molto suggestivo, una corsa in mon-tagna con vista mare – hanno raccontato a fi ne gara i testimonial – , tecnicamente molto valida».In contemporanea all’eco-trail si è svolto il Memorial Rodolfo Crasso, una gara internazionale di marcia organizzata dal Gs San Giacomo, che ha visto la vittoria dello sloveno Vladimir Versec (52’45”) e della cussina Elisa Raia (54’38”).Una quarantina di cani, invece, hanno dato vita all’Eu-roDogTrail organizzato dai Mushers Friulani, che è stato vinto dall’ex triatleta sloveno Damian Zepic con il suo bracco Bara e dalla connazionale Barbara Rink insieme a Tege, un pointer ungherese di 3 anni.

Addetto stampa EuroMarathon:Luca Saviano +39 347 7720226

EuroMarathonEco Trail della Penisola di Muggia

PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO È MITJA KOSOVELJ IL RE DELL’EUROMARATHON VITTORIA FRA LE DONNE DELLA TRIESTINA GIULIA SCHILLANI

Record con quasi 600 atleti al

via e con testimonial d’eccezione quali Marco De Gasperi, Antonella Confortola ed Elisa Desco

Mitja Kosovelj

Giulia Schillani

L’ottava edizione dell’EuroMarathon, l’eco-trail della penisola di Muggia, ritorna per il secondo anno consecutivo nelle mani dello sloveno Mitja Kosovelj, autore di una splendida cavalcata in solitaria dalla partenza di Ancarano al traguardo di Muggia, su un percorso di 25 chilometri che ha stregato tutti per la sua bellezza. La vittoria al femminile, invece, è andata alla triestina della Sportiamo Giulia Schillani, grazie a una grintosa volata che le ha consegnato il gradino più alto del podio.Quasi 600 atleti si sono presentati nel neonato comune sloveno, in una giornata che ha regalato tem-perature miti e la totale assenza di nuvole in cielo.Alla corsa organizzata dall’Evinrude hanno preso parte anche alcuni testimonial d’eccezione: i cam-pioni Marco De Gasperi, Elisa Desco e Antonella Confortola, però, non sono entrati a far parte della classifi ca fi nale in quanto atleti d’elite.

Non avrebbero comunque potuto fare niente contro il dominio assoluto di Kosovelj, che ha preso la testa della gara già dopo il primo chilometro e ha sfruttato il ritiro a metà gara del campione neozelandese Jo-nathan Wyatt, vittima di un risentimento muscolare al polpaccio.Il trentenne di Nova Goriza ha inserito le ridotte e impostando il proprio ritmo si è lasciato il vuoto alle spalle, oltrepassando il traguardo posto all’interno del Centro commerciale Montedoro Freetime in 1h42’21”.Alle sue spalle, in 1h45’15”, è giunto il conna-zionale ventenne Jost Lapaine, che ha migliorato l’ottava posizione dello scorso anno e ha conqui-stato la seconda piazza grazie a una progressione fi nale. Ne ha fatto le spese il diciannovenne berga-

masco Nadir Cavagna (Atletica Val Brembana/1h46’43”), campione italiano Junior di corsa in montagna, uno dei nomi più promettenti di questa disciplina. Cavagna è risalito dalla decima posi-zione, riuscendo a soffi are il bronzo a Riccardo Sterni (Trieste Atletica) poco prima del traguardo. Il triestino, appar-so comunque in buona condizione, si è dovuto accontentare della quarta posizione, ottenuta in 1h47’47” da-vanti al ronchese del Gs San Giacomo Paolo Massarenti (1h48’04”).Fra le donne, invece, la vittoria si è risolta a 200 metri dall’arrivo, quando la Schillani (2h14’36”) ha fatto valere la sua esperienza in pista, bruciando la bellunese Cinzia Salvi (2h14’46”). Le due si sono affrontate a viso aperto

lungo buona parte del percorso. La specialista Salvi ha creato più di qualche grattacapo alla Schillani nelle discese tecniche, mentre la triestina, che con

l’EuroMarathon ha iniziato la preparazione per la maratona di Londra, ha giocato l’asso della velocità nel fi nale.Terza la slovena Ana Cufer (2h16’35”), davanti alla connazionale Ana Radivo (2h16’37”) e alla veneta della Asd Pavanello Maria Pizzino (2h17’51”).L’ottava EuroMarathon va in archivio con il record

assoluto di presenze e con un gradimento da parte dei top runner che ne hanno decretato il valore: «È un percorso molto suggestivo, una corsa in mon-tagna con vista mare – hanno raccontato a fi ne gara i testimonial – , tecnicamente molto valida».In contemporanea all’eco-trail si è svolto il Memorial Rodolfo Crasso, una gara internazionale di marcia organizzata dal Gs San Giacomo, che ha visto la vittoria dello sloveno Vladimir Versec (52’45”) e della cussina Elisa Raia (54’38”).Una quarantina di cani, invece, hanno dato vita all’Eu-roDogTrail organizzato dai Mushers Friulani, che è stato vinto dall’ex triatleta sloveno Damian Zepic con il suo bracco Bara e dalla connazionale Barbara Rink insieme a Tege, un pointer ungherese di 3 anni.

Addetto stampa EuroMarathon:Luca Saviano +39 347 7720226

EuroMarathonEco Trail della Penisola di Muggia

PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO È MITJA KOSOVELJ IL RE DELL’EUROMARATHON VITTORIA FRA LE DONNE DELLA TRIESTINA GIULIA SCHILLANI

Record con quasi 600 atleti al

via e con testimonial d’eccezione quali Marco De Gasperi, Antonella Confortola ed Elisa Desco

Mitja Kosovelj

Giulia Schillani

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Il Torviscosa è tra le certezze del campionato di Promozione B: lo era alla vigilia, lo sta conferman-do ora sul campo con 23 punti in nove partite che valgono il primo

posto in classifica. «È chiaro a tutti noi: quest’anno l’obiet-tivo del Torviscosa è quello di vince-re il campionato – commenta il perno

centrale della difesa bassaiola, Thomas Buso -. La società ha delle idee precise e non manca di ricordarcelo settima-nalmente. La squadra è costruita per vincere e ha tutte le carte in regola per farlo. L’anno scorso abbiamo perso una sola partita in tutta la stagione e ci sia-

mo piazzati al secondo posto della clas-sifica dietro al Vesna, poi, degli sfortu-nati play-off a cui siamo arrivati forse troppo stanchi, ci hanno tagliato fuori dall’Eccellenza».

MERCATO ECCELLENTE «Quest’anno vogliamo fare ancora

meglio e salire di categoria; il mercato estivo è stato importante e ne siamo usciti ulteriormente rafforzati, ti fac-cio giusto i nomi degli attaccanti An-drea Grop, arrivato dal Cjarlins Muzane, e di Daniele Marino ex Pro Cervignano. Grop ha oltretutto già realizzato 5 reti in campionato. Quest’anno il Torviscosa mi ha chiesto di rimanere e io non ho avuto alcuna esitazione: per me questa società è una famiglia, è un club serio, professionale e organizzato che non fa mai mancare niente a nessuno».

FIGLIO D’ARTE Il numero 5 biancazzurro non ha pau-

ra di esporsi: questo è per lui il quarto anno nel club bassaiolo e alla luce dei tanti anni di calcio giocato conosce bene le potenzialità della sua squadra: «Provengo da una famiglia in cui il cal-cio è da sempre il pane quotidiano; mio papà, Giorgio Buso, ha grande esperien-

CALCIOPROMOZIONE A B

IL TOTEM

TORVISCOSA IMPERATIVO VINCEREBusosuonalacaricainvistadelderbyconlaSangiorgina

LA CARRIERANato a Palmanova il 27 giugno 1979, il difensore centrale Thomas Buso è uno dei punti di forza indiscussi del Torviscosa capolista nel girone B di Promozione. Il suo esordio in prima squadra è avvenuto con il Sevegliano in serie D, club per il quale ha giocato sei anni fra Eccellenza e Serie D. Poi ancora Eccellenza con Cormonese e Sangiorgina e tre anni con il Cervignano in Promozione; a seguire un anno a Ruda e la Prima Categoria con la Maranese. Dopodichè di nuovo Promozione a Capriva e il successivo ritorno al Cervignano per altri tre anni. Infine, l’approdo al Torviscosa: casacca che indossa da quattro stagioni, le prime due delle quali in Eccellenza e le ultime due in Promozione.

CAPOLISTA D’ASSALTO Venti gol all’attivo e sette al passivo per un Torviscosa che guida la classifica di Pomozione B con quattro lunghezze di vantaggio sul San Luigi.

La prossima giornata9|11|2014

Bannia Lignano Brian Flaibano Flumignano C.Fiume/Bannia Pravisdomini Diana Pro Fagagna Prata Reanese Sesto Bagn. Spal Cordovado Rivignano Teor Porcia

A

LA COLONNA Finchè la difesa del Torviscosa sarà guidata dall’esperto Thomas Buso i tifosi potranno dormire sonni tranquilli.

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 11

PROMOZIONE A BCALCIO

za come allenatore e attualmente allena i Giovanissimi del Torviscosa mentre mio fratello Nikolas, classe ’84, gioca con me (è il portiere biancazzurro, ndr)».

Buso è un giocatore diligente e scru-poloso, è attento a ogni minimo detta-glio e difficilmente, nella sua storia, è mancato ad un allenamento. Non fosse per questa sua caratteristica e per la dedizione e la costanza che ripone in questa passione, probabilmente la sua carriera sarebbe già terminata da un pezzo, così come ci racconta lui stes-so: “Al mio primo anno di Torviscosa mi sono rotto tibia e perone: è accaduto nel 2011 durante la semifinale di Coppa Italia contro il Fontanafredda. Non era trascorso nemmeno un minuto di gioco. Subire un infortunio così grave a 31 anni avrebbe potuto strapparmi dai campi per sempre, e ammetto che, all’inizio, avevo pensato anch’io che per me tutto fosse finito. Sei mesi dopo, invece, grazie a un duro lavoro, ero già in campo, ed ora eccomi qua. Io mi alleno anche con la febbre».

A quello sfortunato momento nella memoria di Thomas Buso è legato un altro particolare: «Quella è stata l’unica partita in cui, in tutta la mia carriera,

LE AVVERSARIEOltre al suo Torviscosa, Buso vede quali favorite San Luigi, San Giovanni e Trieste Calcio.

IL NUMERO MAGICO In carriera Buso ha sempre vestito la maglia numero 5. Nell’unica occasione in cui non l’ha fatto è uscito dal campo con frattura di tibia e perone.

IMATCHCLOUdelprossimoturno

FLAIBANONELLATANADELBRIAN

La capolista Flaibano avrà vita dura nel prossimo match di cam-pionato. I gialloneri sono infatti attesi dalla trasferta sul campo dell’Edmondo Brian, che, dopo aver finalmente ottenuto una vittoria convincente, deve dare continuità per risalire in fretta po-sizioni in graduatoria. Gli uomini chiave: Cotrufo per i padroni di casa, Rossi per gli ospiti.

JUVENTINAALLAPROVASEVEGLIANO

Giolo torna al gol ed ecco che le quotazioni della Juventina tor-nano a salire prepotentemente. Se il bomber goriziano riuscirà a rendere come lo scorso anno, con un compagno di reparto come Predan, per le difese avversarie saranno guai. Dopo il pareggio a reti bianche col Muggia, il Sevegliano deve tornare a vincere per conservare il terzo posto.

GIRONE A GIRONE B

La prossima giornata9|11|2014

Aurora S.Giovanni Ts Pro Cervignano Costalunga Ronchi Muggia San Luigi Torreanese Sevegliano Juventina S.A. Torviscosa Sangiorgina Trieste Calcio Cormonese Valnatisone Com. Gonars

B

non avevo sulle spalle il nu-mero 5. Eravamo in emergen-za e mi ero adattato a fare il terzino destro vestendo così la maglia numero 2. A Barel, l’allenatore del tempo, scher-zando gliel’ho poi detto: mai più! Il mio numero è e sempre sarà il 5. Tra l’altro la semifi-nale l’abbiamo vinta per 2-1, ma ci siamo dovuti arrendere alla Manzanese nella finalissi-ma giocata a Mortegliano: un gran peccato».

GLI OBIETTIVI Tanti anni per Buso passati

fra i campi di gioco, un amo-re per il pallone irrinunciabile, uno sport a cui ha dato tanto ma da cui ha anche ricevu-to altrettanto in cambio: «In tutti questi anni ho conosciu-to un sacco di belle persone a cui rimango molto affezio-nato: con Franti, per fare un nome, colui che mi ha allena-to a Cervignano, ci sentiamo e ci vediamo ancora spesso: con lui ho passato tre anni fantastici in cui ci davano già per retrocessi e invece siamo sempre riusciti a guadagnarci la permanenza in categoria, la Promozione, e anzi, ci siamo migliorati di anno in anno con ben pochi cambiamenti della rosa. Lo stesso vale comun-que per molti altri allenatori con cui ho lavorato; con Gianni Tortolo, con Enrico Coceani e con lo stesso Nicola Carpin, ex bomber e bandiera del Torvi-scosa e mio attuale allenatore, i rapporti sono stupendi».

«Il mondo del calcio per me è indispensabile ed è diver-timento puro, difficilmente potrei starne lontano: sta-re bene e giocare più parti-te possibili è il mio principale obiettivo, poi, poi chissà… Otte-nere il patentino di allenatore non mi dispiacerebbe affatto; ci sto pensando seriamente, così potrò rimanere ancora in questo ambiente per me spe-ciale anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e seguire le orme di mio padre».

(Elia Bianco)

Con la rosa che abbiamo siamo

obbligati a centrare la promozione in Eccellenza

“Nicola Carpin, condottiero del Torviscosa capolista.

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CALCIOPRIMACATEGORIA

La prossima giornata9|11|2014

Barbeano S.Quirino Casarsa Camino Corva Valeriano Rivolto Vallenoncello Union Pasiano Maniagolibero V. Roveredo Caneva Vajont Pol. Codroipo Vivai Rauscedo Gravis

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La prossima giornata9|11|2014

Fauglis Fulgor Isontina N.Sandanielese Ragogna Santamaria Real Ud Est Buiese Risanese Ancona Rive D’Arcano Lav. Mortean Tarcentina Caporiacco U. Martignacco Cassacco

B

La prossima giornata9|11|2014

Azzurra Go S.Andrea SV Breg Mariano Fo.Re Turriaco Domio Gradese Isonzo S. P. Muglia Aquileia Primorec Ponziana Pro Romans Med Terzo Sovodnje Sistiana

C

LA PASSIONE PER I VIAGGIDa calciatore non è stato un giramondo, ma in lui resta fortissima la passione per i viaggi: «Mi piacerebbe molto fare un viaggio di un paio di mesi, Coast to Coast negli Stati Uniti: è un paese che mi affascina e da cui sono sempre stato attratto»

IL CALCIO HA LASCIATO IN EREDITà A CIMPELLO QUALCOSA CHE VA BEN AL DI Là DEL DIVERTIMENTO E DELLA MERA PASSIONE SPORTIVA, MA CHE è LEGATA PIUTTOSTO ALLE RELAZIONI E AGLI AFFETTI CHE ALL’INTERNO DI QUESTO MONDO SI SONO SVILUPPATE: «SCHERZANDO, DICO SEMPRE A STEFANO BRUSADIN CHE LA MIGLIOR COSA CHE LUI ABBIA FATTO COME CALCIATORE è STATA QUELLA DI CONVINCERMI A VENIRE AL CORVA. AL DI Là DELLE BATTUTE, GRAZIE AL CALCIO HO CONOSCIUTO TANTISSIME PERSONE A CUI SONO TUTTORA LEGATO».

CIMPELLO, COL CORVA NEL CUORE

Si definisce centrocampista centrale “più abile nell’impostazione che nella rottura”; sulle spalle ha il numero 10 del Corva. Stiamo parlando di Luca Cimpello, 5 reti in 9 partite con il

team azzanese, secondo in classifica a 21. Il regista dei biancazzurri descrive così le mire stagionali del suo club: «L’obiettivo prioritario del Corva è sicuramente quello di mantenere la categoria, salvandosi il prima possibile. Sia-mo partiti alla grande ma rispetto alla stagio-ne scorsa non siamo più una sorpresa e quindi tutti ci aspettano; manteniamo i piedi per ter-ra e vediamo come vanno le cose. Alla fine del girone di andata faremo il primo bilancio». «Quando decisi di andare al Corva, tre anni fa, tutti mi davano del pazzo ritenendo che saremmo stati la squadra materasso del cam-pionato. Il primo anno ci siamo salvati, seppur con qualche difficoltà iniziale, con due giornate di anticipo. Ora, dopo il campionato dell’anno scorso e l’avvio di quest’anno, tutti ci temono. Per quanto mi riguarda, questa è una grandis-sima soddisfazione».Sulle squadre più forti del torneo e su quale potrebbe candidarsi come la possibile sorpresa stagionale, il numero 10 la pensa così: «Credo che Casarsa e Union Pasiano, se guardiamo ai singoli, siano le squadre con le rose più attrez-zate per vincere il campionato, specie da cen-trocampo in su. Bisogna vedere se reggeranno la pressione dell’essere obbligate a vincere e se

DA TRE ANNI VESTE LA MAGLIA DEL CORVANato a Pordenone il 2 gennaio 1982, Luca Cimpello ha fatto la trafila delle giovanili nel San Francesco, Sacilese e Cordenons, dove ha anche esordito in prima squadra. Nel campionato 2005-2006 è passato al Bannia in Prima categoria. Dopo un anno lontano dai campi per la rottura del crociato, è tornato a giocare con il Vivai Rauscedo dove ha disputato tre campionati di Prima categoria. Nel 2010 passa allo Zoppola dove gioca due anni, prima di trasferirsi al Corva, portato dall’amico e compagno di squadra Stefano Brusadin.

saranno un gruppo unito fino alla fine. Le abbiamo affrontate en-trambe e devo dire che mi pare che il Casarsa abbia qualcosa in più; l’ho visto più squadra. Subito dietro vedo il Vivai Rauscedo. Tra le sorprese, anche se per me non lo sarebbe affatto, dico il Codroi-po: quest’anno dobbiamo ancora sfidarlo ma già l’anno scorso era una delle squadre che giocava il calcio migliore. Mi sembra abbiano cambiato poco quindi partono già da una base consolidata». (e.b.)

Andare al Corva scelta vincente

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LavarianMorteantarcentina.

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PALAZZOLO AZZURRA PREM.

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SECONDA CATEGORIA gir- C

Foto:DARIO BIANCHI

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CALCIOSECONDACATEGORIA

L’ ultimo posto in campionato con soli tre punti in 9 incontri frutto di tre pareggi, 24 reti subite (quasi tre a partita) e il tabellino delle vittorie ancora desolata-mente a zero. Quello che doveva essere

il campionato della svolta, sembra per ora essere la fotocopia di quello precedente. Stiamo parlando della neonata società Latisana Ronchis, nata dalla fusione delle due realtà. Realtà troppo vicine per non tentare una sinergia. Così la retrocessione di entrambe le squadre nella passata stagione (Il Ronchis dalla Prima alla Seconda categoria, il La-tisana dalla Seconda alla Terza ndr )ha segnato il punto di non ritorno “Da qua – dice perentorio il Presidente Piazza – non si torna indietro”

Eppure qualcosa non va. E poche domeniche fa è arrivato anche l’esonero del tecnico Finco so-stituito da Pascutto. La classifica si è mossa fi-

nalmente. Domenica con il Castions è arrivato un pareggio in rimonta (dallo 0 a 3 al 3 a 3 finale con due reti negli ultimi minuti, segno di una reazione). Ma i mugugni non mancano. Qualche tifoso, ancora scettico della fusione, non è sod-disfatto.

“Ci vuole un po’ di tempo – con-tinua il numero uno della società – La squadra è formata da mol-ti giovani che a parer mio hanno bisogno di qualcuno che li indiriz-zi. Per questo abbiamo valutato il cambio di allenatore. Non sono uno abituato ad attribuire colpe, ma per questo ultimo posto in clas-sifica mister Finco ne ha più del-la squadra. Ora vedo i ragazzi più sereni. Prima vivevano la domenica come un incubo”.

“Spero – continua – che ci siano dei miglioramenti perché peggio di così non si può. E’ comunque una questione di testa e mentalità, non di gambe”.

- Col senno di poi la fusione tra Latisana e Ronchis ha funzionato? Oppure non ha cambiato nulla? I risultati sembrano non trarne fi-nora giovamento….

“Lo rifarei mille volte. Non è stata fatta per caso. Questo è il futuro. Semplicemente abbiamo anticipato i tempi di una fusione, quella tra dei comuni, che prima o poi avverrà. Ma succederà anche da altri parti nel calcio dilettanti per la mancan-za di pubblicità e sponsor. Prima o poi la resa dei conti arriverà per tutti. Quelli che fanno tanto i gal-letti anche in altre categorie e che ora si trovano al primo posto, su-biranno prima o poi le conseguenze di questa crisi. I nodi al pettine ar-rivano prima o poi per tutti”.

- Ma non mancano i mugugni…“Io rimango dell’idea che se qual-

cosa non funziona bisogna farla funzionare. Poi c’è sempre qual-cuno che rema contro e tenta di distruggere. Se si vince va tutto bene, se va male iniziano le pole-miche. Allora penso che la miglior medicina sia la vittoria. Penso che abbiamo imboccato con il cambio di allenatore la strada giusta. E’ la strada della salvezza che sono si-curo che la centreremo. Ora tocca ai giocatori cambiare mentalità. Non ci sono più scuse”

Davide Vicedomini

La fusione? “La rifarei mille volte. Semplicemente abbiamo anticipato i tempi dell’unione dei due comuni,

che prima o poi avverrà”

PiùdiqualchemugugnoregnaincasadellaneonataLatisanaRonchis,ultimainclassifica.IlPresidentePiazza:“Madaquanonsitornaindietro”

La formazione del Latisana stagione

2013/2014 terminata con l’amara retrocessione.

A salvare la seconda categoria è arrivata però

la fusione con il Ronchis

LA FUSIONE DELLA DISCORDIA

GIANNI PIAZZA Presidente del Latisana - Ronchis fresco di fusione

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TERZACATEGORIACALCIO

Belli in trasferta, brutti in casa. E’ la metamorfosi del Sarone. Quattro vittorie esterne e tre ko interni. La doppia faccia della squadra

della frazione di Caneva è un caso da analizzare e difficilmente spiegabile. Il Presidente Stefano Carlet ci scherza su “Evidentemente soffriamo la pres-sione del nostro pubblico di casa”. Ma battute a parte, la verità è forse da ricercare nel gioco prodotto “Partia-mo sempre a mille nel primo quarto d’ora, - continua il Presidente - ma manchiamo di concretezza sotto porta. Poi quando entriamo in dif-ficoltà, perché abbassiamo i ritmi di gara, agli avversari basta segnare un gol per batterci. Anche domenica con la Purliliese sembrava di assistere alla gara con il Montereale persa per 4 a 0. Nei primi minuti i nostri avversari hanno evitato lo svantaggio con alcuni salvataggi davanti alla linea di porta. Fortunatamente eravamo superiori e siamo riusciti a vincere”. D: Quale è il vostro obiettivo?

“Di sicuro i playoff. Vincere il cam-pionato mi sembra una missione un po’ proibitiva. L’Azzanese ha una squadra di una categoria decisamente supe-riore. Li ho visto perdere per 4 a 3 in

casa nell’unico loro passo falso (contro l’Unione Smt ndr), ma è stata una gara decisa da tre calci piazzati. Anche se subisce l’Azzanese è sempre in grado di fare gol tanto che ha una media di tre reti a partita. Noi possiamo puntare al secondo posto o almeno tra i primi sei. Il campionato è ancora lungo e il cam-mino può sempre riservare numerose sorprese”.

D: Cosa vi manca per poter lottare per il primo posto?

“Manca la convinzione nelle nostre capacità e la personalità. Dobbiamo entrare in campo maggiormente con-vinti nei nostri mezzi”. D: Intanto ai vostri tifosi state rega-lando gioie in Coppa Regione

“Sì, siamo ai quarti di finale dopo aver battuto lo Zoppola. Tra campio-nato e Coppa puntiamo a … tutto, se possibile, anche se per il campionato abbiamo un occhio di riguardo visto che lo scorso anno ci sono sfuggiti i playoff proprio nelle ultime due gior-nate”

PiùdiqualchemugugnoregnaincasadellaneonataLatisanaRonchis,ultimainclassifica.IlPresidentePiazza:“Madaquanonsitornaindietro”

DOTT. SARONE E MISTER HYDE

Nel big match della giornata colpo grosso del Ceolini che batte la Tilaventina e vola in testa alla classifica anche per demeriti del Valvasone che frena a Spilimbergo. Bel balzo in classifica invece del Calcio Aviano che infligge il 2 a 0 al Liventina e agguanta la seconda piazza. Il Morsano infine abbandona la coda della classifica battendo il Cordenons

Ribaltone in testa alla classifica. Prima sconfitta del Cussignacco ad opera del Riviera che balza in testa al pari del Bearzi vittorioso anch’esso fuori casa a Colloredo. Alle spalle sono i neopromossi Grigioneri sembrano tenere il passo delle grandi con la vittoria sul Venzone. In fondo prima vittoria del Tagliamento che lascia la maglia nera al Moruzzo

Un’altra grande che cade: è l’Azzurra Premariacco colpita dal Palazzolo (qui sopra una foto del match). Il Pertegada servendo il tris al Buttrio, sempre più invischiato nella lotta per non retrocedere, accorcia le distanze e si porta a meno uno dalla capolista. Non ne approfitta invece la Serenissima battuta dal Sedgliano. Classifica molto corta per la lotta ai playoff.

SUI CAMPI DI SECONDA E TERZA

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Quattro vittorie in trasferta e tre ko in casa per i nero arancio. Il Presidente

Carlet “Sbagliamo troppi gol”

“Azzanese sempre più dominatrice incontrastata del girone: rifila un poker ai Falchi e approfitta del mezzo passo falso di Montereale e Unione Smt per spiccare il volo a + 5 punti di vantaggio. Alle spalle delle inseguitrice si mette in luce il Sarone che battendo la Purllieliese coglie la quarta vittoria esterna su quattro gare. Nel girone B il tre Stelle si conferma in vetta alla classifica. Continuano a sorprendere invece Rizzi e Rangers appaiate al terzo posto. Nel raggruppamento C infine settebello della Maranese che non sembra trovare avversari sul proprio cammino

SETTEBELLO DELLA MARANESE

3a Cat

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LA FUSIONE DELLA DISCORDIA

FOCUS

AMBIZIOSO Lo Sporting Sarone punta al salto di categoria in questo campionato

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CALCIOFOTOGALLEY

PAGNACCO MORUZZO

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SECONDA CATEGORIA gir- B

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FOTOGALLEYCALCIO

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CALCIOGIOVANILEREGIONALE

Lo scorso c’era la Manzane-se. Quest’anno la Sanvitese. Cambia la squadra da batte-re, non cambia invece il ruolo del Flaibano, costretto a inse-

guire sempre il primo posto.Nel girone A degli juniores sembra

esserci spazio solo per due squadre: il Flaibano appunto e la Sanvitese, di-vise da soli quattro punti, ovvero due pareggi quelli conseguiti dai giallo neri contro Fiume Veneto e Rivignano, che finora fanno la differenza.

“Abbiamo iniziato un po’ con il freno a mano tirato, ma ora stiamo facendo

molto bene. – spiega il vice Presiden-te Andrea Burelli - E’ una squadra che diverte i propri tifosi. E qui si vede la mano del nostro mister, Max Rossi”. La squadra rinforzata anche da ex Dona-tello/Ancona, punta al colpo grosso.

“Abbiamo una formazione già collau-data. Contiamo di arrivare alla partita chiave a ridosso dei nostri avversari”.

L’appuntamento è il 6 dicembre quando la Sanvitese giocherà a Flai-bano. Sarà la penultima d’andata. “Lo scorso anno perdemmo lo scontro diretto con la Manzanese e finimmo secondi. Non vogliamo ovviamente che si ripeta ciò quest’anno, anche se sap-piamo che in tutto ci sono 30 gare e quindi il campionato si può decidere anche con le altre formazioni. E spe-riamo che anche la Sanvitese incappi in qualche giornata storta”.

“Vedo comunque – continua Burelli – che c’è affiatamento, un buon collet-tivo, c’è la positività che qualche anno prima mancava. Nessuno manca agli allenamenti e questo è positivo, meri-to di uno staff e di una società che ci credono”.

Uno sguardo infine anche al resto del settore giovanile in coabitazione con la Nuova Sandanielese “Guai se non avessimo questa sinergia, visto che abbiamo pochi giovani in paese. Noto però – conclude Burelli – che c’è scarsa qualità in generale nei campio-nati. Mi viene da pensare che si pun-ti di più a far crescere e avanzare i giocatori con più fisico piuttosto che quelli dotati di maggior tecnica e ta-lento”

JUNIORES - E sono nove! La Sanvitese continua la propria marcia incontrastata a punteggio pieno nel girone A. Questa volta però trova pane per i propri denti. Il Tolmezzo solo nei minuti finali cede alla rete di Pasqualin. Resta in scia il Flaibano con i gol di di Sivilotti e Patriarca e torna alla vittoria anche il Tricesimo che si sbarazza facilmente della Reanese. In corsa per un “posto al sole” il Lignano che si impone sul Chions. Tre i successi esterni (Rivignano, Cordenons e Flaibano). Nel girone B la Cormonese scivola a Torreano e consente alla Manzanese di allungare sulle rispettive avversarie (Petrarca e D’Urso impallinano il Ronchi). Solo lo Zaule non molla con i gol di Menchini e Bandel a regolare la Sangiorgina.

ALLIEVI - Anche qui, nel girone A, a dettare legge è ancora la Sanvitese che serve il poker a Casarsa. Nel girone B il big match della giornata va al Donatello, che in rimonta vince a Tricesimo e vola in testa alla classifica (doppietta di Madonna e Fiorenzo). Nel raggruppamento C scivolone interno contro il Cometazzurra dell’Ancona, mentre nel D regna grande equilibrio con ben tre pareggi in altrettanti incontri.

GIOVANISSIMI - Alla Sacilese basta un rete (De Luca) per restare in vetta al pari del Fontanafredda che invece infligge una goleada (11 reti) al Torre. Negli altri gironi esultano il Tricesimo che si impone sul campo del Donatello e conquista il primato; Trieste Calcio e Ancona (appaiate nel girone D); e la Manzanese che vince facile contro la Cormonese (Zucchiatti, Dorigo e Serplini).

“È una squadra che diverte i propri tifosi. E qui

si vede la mano del nostro mister, Max Rossi”

Allievi. Il Donatello beffa il Tricesimo

LA FORMAZIONE DEGLI JUNIORES REGIONALI

ETERNI SECONDI?IlFlaibanononcistaalruolodicomprimarioeinsidialaSanvitese

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GIOVANILEPROVINCIALECALCIO

IlFlaibanononcistaalruolodicomprimarioeinsidialaSanvitese

JUNIORES Passo falso della Nuova Sandanielese sul campo dell’Union Martignacco. Ne approfitta il tre Stelle che con la sesta vittoria consecutiva comanda solitario il girone B. Pareggiano a reti inviolate anche le inseguitrici Rizzi e Pasianese.

ALLIEVI Il Forum Julii aggancia il Pagnacco in testa alla classifica. La roboante vittoria sul Cassacco vale il primato. A dirlo solo anche le cifre (miglior attacco, 23 reti, maggior numero di vittorie e nessuna sconfitta). I granata invece trovano davanti a sé l’ostacolo della Tarcentina e rimangono con le polveri bagnate. Nel girone B Rizzi, Aurora e Sedegliano vincono ancora e fanno il vuoto alle loro spalle.

Giovanissimi Nel girone A cade la capolista Arteniese sotto i colpi della Tarcentina e si fa superare in classifica proprio dai canarini. E’ vera e propria bagarre in testa con 6 squadre in soli tre punti. Nel girone B Chiavris e Rizzi viaggiano a forza sette (come le reti inflitte rispettivamente a Tavagnacco B e Cussignacco). Infine nel gruppo C il Tre Stelle sale sull’ottovolante a Basiliano. Tiene il passo il Palma che si impone nel derby con la diretta rivale Gonars

provincialiinpillole

LasocietàdiBasaldellaprimaneglijunioreseneigiovanissimi

Lo scorso anno furono gli allievi provinciali vincendo il titolo di categoria ad aprire la strada. Sembrava fosse un caso. Oggi però quando vedi la prima squa-

dra al comando della terza categoria, gli juniores e i giovanissimi dominatori incon-trastati dei propri gironi, qualche dubbio può sorgere. E scusate se è poco…visto che solo quattro anni fa è iniziata la rifonda-zione.

La bella favola che vi stiamo per raccon-tare è quella del Tre Stelle, società ripar-tita nel 2010 dopo aver ripianato i debiti pregressi

“Ci siamo rimboccati le maniche – dice il responsabile del settore giovanile, Rober-to Labozzetta – con uno staff e giocato-

ri “fatti in casa” senza fare voli pindarici. Siamo ripartiti dal settore giovanile, prima con gli esordienti. Abbiamo insomma fatto di necessità virtù”

Ora il lavoro degli ultimi 4 anni sta dando i propri frutti

“La prima squadra sta facendo bene grazie anche al lavoro di mister Geissa, un allenatore di categoria superiore. Abbia-mo un mix di giocatori esperti e giovani con quattro innesti anche dagli ex allievi. L’obiettivo minimo sono i playoff ma se ar-riva il primo posto…”.

Poi ci sono gli juniores provinciali, sei vittorie in sei partiti, 23 reti fatte, quasi quattro a partita, e i giovanissimi anch’essi in testa alla classifica dopo 7 gare e al-

SPLENDONOLE TRE STELLE

trettante vittorie. Chi fatica di più, ma c’era da aspettar-

selo, sono gli allievi che militano nel torneo regionale e oltretutto in un girone di fuo-co, con Ancona, Tolmezzo, Rivignano e Co-metazzurra. “Avevamo in squadra un solo allievi. Abbiamo chiesto rinforzi al Donatel-lo. Puntiamo a salvarci nella seconda fase a gironi. Anche nell’ultimo incontro non abbiamo demeritato. La partita l’abbiamo fatta noi, ma pecchiamo di ingenuità e ine-sperienza”.

Ora il Tre Stelle può centrare il triplète con prima squadra, juniores e giovanissimi “Cosa mai successa – dice Labozzetta. Non vorremmo mai svegliarci da questo sogno”

Un sogno che per ora è realtà…

TRE STELLE SUGLI SCUDI. Una fase di gioco tra i gialloblu e la Pasianese dello scorso campionato.

2010l’anno della rifondazione

LA FORMAZIONE DEGLI ALLIEVI REGIONALI DEL TRE STELLE

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SEGGIOLAI BLOCCATI

Nel big-match della settima gior-nata fallisce l’assalto alla vetta del Manzano: i seggiolai incassano la prima sconfitta stagionale ed escono sconfitti di misura 2-1 dal

campo della capolista Starfive Monfalcone. Gialloblù avanti con Goranovic all’8’ raggiunti sul finire del primo tempo da Spatafora, nella ripresa decide Castiello con il Manzano che litiga coi pali, tre legni alla fine fermano la squadra di mister Pittini espulso per prote-ste nel concitato finale. Seggiolai raggiunti al secondo posto da Udinese Futsal e Torriana (entrambe con una gara in più) che sfruttano i turni esterni con La Tana e Tavagnacco; i bianconeri di Della Negra pratici nel 2-0 alla Tana mentre la Torriana soffre un tempo con un Tavagnacco che continua a giocare a corrente alternata ma alla fine porta a casa i tre punti grazie al 6-3 finale. Grande bagarre a centro classifica con il Pentalcor in risalita dopo il colpo esterno nel derby per 4-6 col Gold Feet mentre solo un pari per il Lignano a Latisana con la Bassa dove Sica e soci se la vedono davvero brutta sotto di tre reti nel primo tempo ed agguan-tano nella ripresa il 4-4 finale.

Vittoria importante per morale e classifi-ca del Maccan Prata che asfalta per 7-1 la Fiamma Longobarda con un Aziz ritornato ad essere bomber implacabile (sei reti per lui), mentre anche il Maniago smaltisce le delu-sioni di coppa Italia strapazzando il Terge-steo per 8-3. In evidenza Bounafaa e Dolfo, tre reti a testa. Disfatta pesante per la Clark Udine 6-1 in casa del Futsal Basiliano con il patron Tirin-delli che preannuncia seri provvedimenti in settimana, mentre per la squadra di Salfa i tre punti sono una boccata d’ossigeno in una stagione fin qui troppo discontinua.In serie B il doppio confronto con Fano porta in dote due vittorie importanti in chiave sal-vezza: l’Adriatica, dopo la vittoria nel derby, si ripete vincendo per 3-1 sul campo del Fano grazie alla doppietta di Mattiussi ed al goal di Rosic, più agevole la vittoria del Palmanova che strapazza con un pesante 5-0 l’Alma Ju-ventus Fano grazie alla tripletta di Contin ed alle marcature di Bozic e Collevati. Dopo sei giornate, cantierini sesti in graduatoria con sette punti assieme a Dolomitica e Buldog Lucrezia, palmarini a sei punti con Chiuppano e Cesena.

MANZANO, JELLA TOTALE

FLASHMATTIUSSI,

DOPPIETTASCACCIACRISI

TAVAGNA CCO,ORASERVEUNASCOSSA

IMPRESAPENTALCOR,MANIAGOÈFUORI

Classe 1975, ma sicuramente fino ad oggi rappresenta l’acquisto più azzeccato per l’Adriatica. L’ex giocatore universale di Ita Palmanova, Manzano e Brn risulta decisivo nella trasferta di Fano, dove con una doppietta permette ai celesti di portare all’incasso la seconda vittoria consecutiva in stagione. La squadra di Jovic si allontana così dall’ultimo posto.

Dopo la sconfitta del Manzano, restano solo due le squadre in campionato ancora imbattute dopo sette giornate. La capoli-sta Starfive e la Torriana, immacolate pure nel cammino in Coppa Italia. Al contrario restano ancora all’asciutto di vittorie Futsal Tavagnacco e Fiamma Longobarda: i primi comunque hanno esultato nel girone di Coppa, mentre i ragazzi di mister Canton, non avendo disputato la Coppa, restano solitari al palo.

Definite le quattro semifinaliste con diverse conferme ed una sorpresa: la sorpresa arriva da Grado, dove la Pentalcor compie l’impresa di eliminare il Maniago, seppur ai calci di rigore. Dopo il 3-3 dei tempi regolamentari, i gradesi si impongono per 6-5. Passa anche la regina di Coppe, ovvero la Torriana che supera agevolmente per 6-4 il Lignano, fatica pure il Manzano che deve ricorrere ad un tiro libero nei tempi supplementari per eliminare il Pordenone per 4-3. Agevole il passaggio del turno per la Starfive che passa per 5-1 sul Tavagnacco Futsal.

SERIE B

SERIE C1

COPPA ITALIA

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FEMMINILECALCIO

LA NOTA

GLOBETROTTERPrima di approdare al Tavagnacco del presidente Moroso, la ventisettenne centrocampista sarda, originaria del sassarese, ha giocato con la Torres, la Roma, il Capo d’Orlando e il Chiasiellis.

RossellaSardu:«AlTavagnaccoconmentalitàvincente»

La sua è una passione spontanea, genuina, nata in famiglia, cresciu-ta in una delle “cantere” più illustri del recente passato e affinata in tutte le latitudini d’Italia. Rossella

Sardu è nata il 23 ottobre del 1987 a Bulzi, un piccolo paese in provincia di Sassari, e proprio nel nord della sua amata Sardegna ha tirato i primi calci a un pallone. «Ho ini-ziato come “ombra” di mio padre – racconta

la centrocampista ora in forza al Tavagnacco –. Non mi per-devo neanche una sua partita, che si trattasse di campiona-to come di una sgambata tra amici. È stato lui a trasmet-termi questa grande passio-ne; è stato lui il giocatore che io vedevo come il più bravo di tutti a convincermi a coltivare questo sogno, a mettermi alla prova in una vera squadra, con vere giocatrici, ed è gra-zie a lui che ho fatto il provino con la Torres, società che mi ha lanciata nel calcio che con-

ta». E dopo la trafila nelle giovanili la promo-zione in prima squadra: «Quella fantastica corazzata-Torres che poteva contare su talenti cristallini quali Guarino, Pedersen e l’allora capitano Placchi, simboli di un calcio vincente, un’elite che ha fatto la storia del calcio femminile nazionale e da cui potevo solo che imparare». Poi la scelta di cambia-re totalmente aria... «Nel 2009 ho deciso di

lasciare la Sardegna e la Torres per trasfe-rirmi a Roma. E’ stata una scelta di vita, non solo calcistica, che mi ha aiutata a crescere come persona prima che come giocatrice. Era la prima volta che mi allontanavo dalla mia famiglia, dai miei affetti, per catapul-tarmi in una realtà nuova, metropolitana. Nella capitale ho trovato un ottimo gruppo, fattore che mi ha aiutato a superare quelle difficoltà che sopraggiungono quando ti al-lontani dal noto per abbracciare l’ignoto. La stagione successiva sono andata in Sicilia e ho indossato la maglia del Capo d’Orlando. Lì penso di essermi fatta realmente le ossa, nonostante una retrocessione e un anno di A2, dove ho acquisito quel qualcosa in più sia in termini di minutaggio che di grinta e cattiveria calcistica. Risultati e sconfitte a parte, in Sicilia non si mollava mai!». Poi l’aria del Friuli. «L’aria della Serie A grazie al Chiasiellis - dice Rossella -. Il primo anno in biancoceleste è stato bellissimo perché si giocava veramente a calcio, palla a terra, grazie a una rosa ricca di giocatrici di qua-lità quali Donghi, Vicchiarello, Milenkovic. La stagione successiva è stata però più com-plicata, un susseguirsi di luci e ombre che hanno portato a un’amara retrocessione». Da Chiasiellis a Tavagnacco, poi, è stato un attimo. «Passare in gialloblu non è stato un problema, anzi la considero come una man-na dal cielo. In due anni di Chiasiellis avevo imparato ad apprezzare tanto il Friuli e i friulani, il mio sogno era quello di rimane-re qui e la chiamata del Tavagnacco mi ha reso felicissima. La società punta in alto, lo fa perché ha maturato, negli anni, una men-

talità vincente, perché lavora sempre con tanta intensità e perché ha nelle sue file giocatrici come Parisi, Tuttino, Camporese e capitan Brumana, capisaldi del calcio italia-no da cui si può solo imparare. Così come da mister Sara Di Filippo, che stimo molto per-ché sa sempre capire le giocatrici, essen-dolo stata per molti anni, e conosce bene il movimento femminile. Non c’è bisogno che dica tante parole, quelle poche arrivano forti e chiare». E’ un Tavagnacco che alla Sardu piace molto: «Penso abbia il giusto mix tra l’esperienza delle sue pedine simbolo e l’entusiasmo e la voglia di imparare delle più giovani. Il campionato è equilibrato,non ci sono le solite 3/4 squadre che spacca-no la classifica, com’eravamo abituati a ve-dere. Per questo mi aspetto una stagione combattuta e molto più appassionante. Non sono una che ama fare pronostici, stavolta però una promessa mi sento di farla: vada come vada, ogni partita che giocherà que-sto Tavagnacco sarà una battaglia all’ultimo respiro!».

Valeria Degano

«Ho imparato ad apprezzare il Friuli e i friulani e dopo la chiusura del Chiasiellis ho sperato di rimanere qui. La chiamata del Tavagnacco la considero quindi come una manna dal cielo».

VOLEVORESTARE QUI

IL PORDENONE PERDE CON IL BARI E L’AMBIENTE LOCALE VA IN EBOLLIZIONE

è stata vissuta a Bari con tipico entusiasmo del sud, la vittoria della squadra locale sulla Graphistudio Pordenone, manco si trattasse di uno scudetto da appuntare sul petto. “Più faticosa è la salita, più bello sarà il panorama», hanno commentato i media baresi, che poi aggiungono: “Prima,

memorabile,indimenticabile, preziosissima vittoria assoluta in Serie A (peraltro nel giorno degliscatti ufficiali per l’album “Panini”). Il gol di Ceci al minuto 22 del primo tempo,difeso con le unghie e con i denti, vidima tre punti che rilanciano le ambizioni di

salvezza delle baresi. Una gara che passerà alla storia per il peso specifico intrinsecopiù che per le trame di gioco, interrotte dall’animosità delle ventidue in campo”. E avanti così,con stile proprio della stampa d’antàn e un’enfasi che a noi fa sorridere...

Rossella Sardu in maglia Chiasiellis

Laura Tomasella

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Lampi d’indignazione per-corrono lo sguardo del paron. Roba già vista, quando la realtà è trop-po brutta e persistente

per liquidarla come incidente di percorso o come il classico calo di tensione. Gianpaolo Pozzo par-la di superficialità, di mancanza di carattere, di amnesie inconcepibili. E davanti alle due brucianti scon-fitte consecutive e ai sette gol incassati da un’Udinese sbagliata rimanda la pratica a Stramaccio-ni: “Qui le cose non quadrano, ora deve vedere l’allenatore che cosa fare”.

Già finita la luna di miele con il

DIFESA IN BAMBOLAARRIDATECI DOMIZZI!

L’Udinese ancora alla ricerca di un’identità

Primo avvertimento di Pozzo a Stramaccioni

IL COMMENTO

giovane tecnico romano? Di avvisi padronali ne hanno ricevuti tutti i naviganti, anche i migliori nocchie-ri, nella trentennale storia dell’Udi-nese di Pozzo. Non s’impressioni più del dovuto Stramaccioni, ma tenga le antenne dritte. Perchè guidare la squadra della “fabbrica felice” non è così semplice come può apparire dall’esterno seguen-do la traccia dei si dice: l’espe-rienza diretta ti chiama al dovere irrinunciabile di costruire e valo-rizzare il talento coniugandolo con il risultato, e con espressioni di gioco accettabili. Finora Stramac-cioni ha assolto a due compiti: con l’eccezione dello smarrito Muriel, che comunque ha sfruttato male (vedi Firenze) gli spazi del rilancio,

Lagrandinatadireti(sette)nelleultimeduepartitemetteindiscussioneilmodulo.Sitornaalladifesaatre?di IDO CIBISCHINO

come fu tempestivo a cambiare rotta allora, la grandinata di reti abbattutasi ultimamente sull’Udi-nese potrebbe indurre Stramac-cioni a considerare l’idea di tor-nare alla difesa a tre, con Domizzi in campo. Appunto: cosa ci fa uno come Domizzi in panca? Non cor-re come Piris, epperò esperienza, mestiere e personalità non pos-sono che aiutare una squadra alla disperata ricerca di riferimenti af-fidabili. Non solo: Danilo e Heurtaux (dopo Babacar pure Matri, il fungo nel flipper genoano, li ha giocati come principianti) non ci sono mai parsi così tremebondi e sbandati; non succedeva - o molto di rado - quando al loro fianco comandava il centurione de Roma.

da vero aziendalista il tecnico ha concesso ampie vetrine ai futuri-bili uomini-mercato, così come ha raccolto punti insperati per gua-dagnare una classifica nobile.

Si è fatto finta di non guarda-re troppo dentro questi punti, al

modo in cui sono arrivati, come se potesse perpetuarsi una fase in cui bastava costruire due occa-sioni per fare gol aggrappati alla straordinaria vena di Di Natale, o non subirne per le parate del fu invalicabile Karnezis. Un segmen-to di campionato benedetto dagli dei, da incoraggiare costruendo nel frattempo un impianto di gioco che desse identità e certezze alla squadra. In questo Stramaccioni non è ancora riuscito, se è vero che a cavallo della convincente prova con l’Atalanta (ma gli osser-vatori più cauti avevano messo la sordina agli evviva facendo notare la miseria dei bergamaschi) ci sono state prima la partitaccia di Tori-no e poi quella pessima di Firenze

e l’ultima raggelante col Genoa in cui s’è persa l’imbattibilità casa-linga. Addirittura imbarazzante il confronto con la quadratura del Grifone, in cui si riconosce la mano di Gasperini nel movimento cora-le, nella precisione del passaggio

ricevuto sempre in corsa, nella facilità dell’inserimento, nella pun-tualità dei cambi che tengono il ritmo al punto giusto. Gli interpreti possono cambiare, lo spartito no perchè è patrimonio generale e consolidato.

C’è da gridare ancora di più “forza Stramaccioni” ora che è crollata anche la certezza del mo-dulo con la difesa a quattro, la no-vità introdotta dall’allenatore alla terza giornata (vittoria sul Napoli) dopo il rovescio in casa Juve. Una felice intuizione, da collegare an-che all’infortunio di Domizzi, che ha prodotto bei profitti prima di sgonfiarsi nelle ultime partite. Così

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CALCIOUDINESE

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DIFESA IN BAMBOLAARRIDATECI DOMIZZI!

CORGNOLO

INFORTUNIO Maurizio Domizzi (qui in panca con l’altro veterano Pinzi) è stato a lungo ai box per infortunio.

diBiancamariaGonano

Buttare via tanto bendidio. Inteso come le infinite prodezze di Di Natale: ancora un gol di classe e freddezza, più un assist di rara intelligenza per Widmer, non sono bastati per salvare l’imbattibilità del Friuli. Siamo a 199, a un passo dalla fatidica soglia delle 200 reti in A che Totò potrebbe toccare domenica a Palermo, dove l’Udinese cercherà di spezzare la spirale involutiva che la paralizza. Totò è la certezza, è la sentenza. Sono altri i problemi dell’Udinese: in difesa (ne abbiamo parlato in apertura) e a centrocampo dove gli equivoci si intersecano e si moltiplicano. Trasferta-trappola quella in casa di Maurizio Zamparini, anch’egli (come Pozzo) rabbonito dagli anni: con il Palermo ultimo un mesetto fa, ha resistito alla pulsione di cacciare Giuseppe Iachini. L’allenatore col berrettino, che ha mutuato da Guidolin un solido 3-5-1-1, in quattro giorni ha prodotto la vittoria casalinga sul Chievo e quella di San Siro, clamorosa, sul Milan. Pippo Inzaghi a buttare dentro attaccanti su attaccanti senza cavare un ragno dal buco e lui, con il solo Dybala davanti (e Vasquez a sostegno), a papparsi il piatto senza nulla rischiare. La parola magica è “equilibrio”, la chiave sta nel mezzo: chi prende il centrocampo quasi sempre vince. (i.c.)

TOTÒ VERSO PALERMO:IN CANNA IL GOL 200

3GLI ESTREMI DEL GOL Di Natale realizza il gol numero 199 in serie A (foto 1 e 2), mentre Widmer inaugura (3 e 4) le sue reti italiane. A destra (5 e 6) la delusione dei bianconeri dopo la prima sconfitta interna.

UDINESECALCIO

Il Club è stato fondato nel 1978 e l’attuale Presidente in carica è Jessica Del Pin che lo gestisce con passione insieme ad un direttivo di 11 persone al quale si appoggiano entusiasti circa 200 soci. Un bel numero per il piccolo centro di soli 350 abitanti vicino a Porpetto, molto attivo anche con varie associazioni.“ Il nostro motto è questo – racconta Jessica – :una vittoria in trasferta nel luogo più lontano vale di più. Come

dire, “pochi ma buoni” . Per noi è motivo di vanto fare più di mille chilometri con la sciarpa bianconera al collo!”Il luogo d’incontro per gli appassionati è il parcheggio nord dello stadio per il terzo tempo; questo momento di aggregazione rappresenta una tradizione da oltre trent’anni: Bello o brutto, caldo o freddo, domenica o lunedì, siamo sempre lì tutti assieme . Il nostro

obiettivo è sostenere e seguire la squadra senza mai scordare che la motivazione vera è stare bene in compagnia e divertirsi a prescindere dal risultato...ma se si vinz a l’è mior!” ama scherzare la presidentessa.“Tra le nostre trasferte storiche mi piace ricordare Mosca perché eravamo gli unici presenti, poi Barcellona, l’Olanda, Praga, Palermo, Messina, Cagliari, Lecce, Roma, Torino.

I prossimi programmi prevedono la cena sociale l’ 8 novembre e le trasferte a Sassuolo, Cesena e Roma (3 giorni a maggio), oltre che il pranzo a fine campionato. Dell’Udinese attuale ci piace l’atteggiamento della squadra, probabilmente dovuto a un super motivatore Stankovic. Siamo in attesa del nuovo stadio e ci gustiamo l’ avanzamento dei lavori ogni due settimane”.

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NONSOLOSPORT

CULTURANovità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

GIANCARLO DE CATALDO NELL’OMBRA E NELLA LUCE EINAUDI

Torino 1821. Nel clima turbolento del primo Ottocento, due fratelli di famiglia aristocratica, entrambi ufficiali dei carabinieri, compiono scelte radicalmente opposte: uno si schiera con i liberali, l’altro con i conservatori favorevoli alla restaurazione. Ventotto anni dopo i loro figli si incontreranno sul campo di battaglia di Novara, e in nome del sogno di unità nazionale ricomporranno una frattura che pareva insanabile.

MASSIMO LUGLI LA STRADA DEI DELITTI NEWTON COMPTON

Adolescenti sfruttati e ceduti a grandi organizzazioni criminali per un giro di trapianti di organi in Italia e all’estero: è questo l’orrore nascosto su cui il cronista Marco Corvino si trova a indagare quasi per caso, dopo il ritrovamento del corpo di un bambino senza nome. La sua vita e quella di suo figlio Paolo si intrecceranno con i disperati vagabondaggi di un tredicenne in fuga dai suoi carcerieri, deciso a tornare nel suo Paese per vendicarsi di chi lo ha fatto soffrire in modo indicibile. E per Marco Corvino, a quel punto, scoprire la verità diventa una scommessa che non può perdere.

ALESSANDRO D’AVENIA CIO’ CHE INFERNO NON È MONDADORI

23 maggio 1992, la scuola sta per finire: un gruppo di liceali palermitani sta festeggiando in piscina, quando dalla tv giungono le immagini della strage di Capaci. Federico è uno di quei ragazzi. Mesi dopo, alla fine di un nuovo anno scolastico, proprio mentre si prepara ad andare a Oxford per un mese di studio, Federico incontra Padre Pino Puglisi che lancia al ragazzo l’invito ad andare a Brancaccio a dargli una mano con i bambini del centro Padre Nostro. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che porta a Brancaccio, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita, quella vera.

CAMILLA LACKBERG IL GUARDIANO DEL FARO MARSILIO

L’ispettore Patrick Hedström è rientrato al lavoro dopo un lungo congedo durante il quale si è preso cura dei due gemellini nati prematuramente. Patrick non ha nemmeno il tempo di mettere piede in ufficio che subito viene coinvolto in un nuovo caso. Un uomo è stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca nel suo appartamento. La vittima è il direttore finanziario del Consiglio locale, persona amata e stimata, su cui nessuno ha nulla da dire. Con i suoi colleghi, Patrik Hedström indaga, portando alla luce segreti inimmaginabili.

L’ANGOLO DELLA LETTURA

ALESSANDRO BARICCO SMITH & WESSON FELTRINELLI

Tom Smith e Jerry Wesson si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel 1902. Nei loro nomi e nei loro cognomi c’è il destino di un’impresa da vivere. E l’impresa arriva insieme a Rachel, una giovanissima giornalista che vuole una storia memorabile. Ha bisogno di una prodezza da raccontare, e prima di raccontarla

è pronta a viverla. Per questo ci vogliono Smith e Wesson, la coppia più sgangherata di truffatori e di falliti che Rachel può legare al suo carro di immaginazione e di avventura. Nessuno è sceso giù dalle cascate del Niagara dentro una botte di birra. È il 21 giugno 1902. Nessuno potrà mai più dimenticare il nome di Rachel Green? E sarà veramente lei a raccontarla quella storia?

Il 25 ottobre a Trieste è partita con grande suc-cesso la nuova art-iniziativa “TextureBox”. I’ideato-re dell’evento, il musicista russo Alexey Grankovsky, insieme ad altri organizzatori tra cui Angel Beauty Agency e Artrophia, ha esordito presso la Galleria

Targesteo, creando una piattaforma per stilisti di moda e design. La serata ha avuto il suo inizio con un set fotogra-fico con soggetti gli abiti di Nicoletta Maniassi ed esposi-zioni di art work di legno Monolithvm.. Poi la sfilata di moda di Nina Lykova ascoltando dal vivo la musica elettronica sperimentale “Pinolik-element” di Alexey Grankowsky.

La 24-enne stilista russa, presenta per la prima volta la sua collezione a Trieste. Laureatasi a Mosca, ha già vin-to numerosi concorsi per giovani designer in Russia e in Europa. L’ artista trova l’ispirazione nell’architettura del Ventesimo Secolo, tra le avanguardie artistiche storiche, il movimento russo del 1917 e nella pittura di Kandinskij e Malevič. Nei suoi abiti si nota la semplicità e la parti-colarità di questo movimento artistico e culturale. Nella collezione proposta vengono utilizzati tessuti di pelle, seta, e in parte cotone italiano acquistato a Como. La donna di Nina prende una forma astratta, quasi eterea, portandola per mano attraverso la natura. I giochi di bianco nero e le linee degli abiti risaltano maggiormente un’ immagine quasi cosmica della figura femminile.

Marta Prokuda

QUANDO LA MUSICA SI UNISCE CON IL DESIGN

TEXTUREBOX

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Dna multietnico Nensinka

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le belle di TremilaSport

a biliardo, poi, Nensinka ci ha pro-vato per il nostro fotografo nella suggestiva location di Edy, covo della tifoseria dell’Udinese: le pre-messe sono buone ma avrà biso-gno certo di qualche lezione.

È un’absolute beginner de-gli studi fotografici, Nen-sinka Sauchelli Endelova, ma come dimostrano le nostre immagini le doti

naturali e il talento per affermarsi come modella certo non le manca-no. Di padre italo-greco e madre ceca di Zlin, in Moravia, il suo è un dna multietnico che le ha conferito gusti particolari, in primis l’amo-re per la danza del ventre, che lei ha iniziato a praticare da qualche tempo in una palestra di Cividale (“Stiamo preparando il nostro pri-mo spettacolo”, rivela) e tutto ciò che dal punto di vista artistico, mu-sicale e culinario conduce a tradi-zioni affascinanti e lontane. “Amo la danza, in particolare quella orien-tale, e quella del ventre mi coinvol-ge e mi appassiona”, ammette Nen-sinka, che nel suo futuro intravede comunque percorsi professionali più tradizionali: “Il mio è un tempe-ramento artistico e oltrechè posa-re mi piace anche fotografare, so-

prattutto passeggiando nelle città e immortalare ogni aspetto che ri-tengo caratteristico o che attira la mia curiosità. Ma frequento consa-pevolmente il corso di ottica in un istituto di Cividale e voglio specia-lizzarmi in optometria per bambini, professione cui desidero dedicarmi

in futuro”. Ha comunque la danza e la musica nel sangue, la diciotten-ne modella di Remanzacco: “Ascolto tutti i generi, dalla classica al pop, con esclusione però del rock duro. Quello lo ascoltavo in compagnia da ragazzina ma in seguito i miei gusti sono cambiati”. E anche al cinema le preferenze di Nensinka (più sem-plicemente Nensi per gli amici) sono piuttosto soft: “Mi piacciono i film commedia, ma quelli tendenti allo “strano” come “Il mondo di Amèlie”o che fanno meditare. In quanto allo sport in poltrona mi piace seguire il pattinaggio e solo marginalmente il calcio, anche perché i miei genitori, non essendo appassionati al foot-ball, non hanno costituito per me un esempio in tal senso”. A giocare

IO BALLO COL VENTRE

«Amoladanza,inparticolarequellaorientale,chemicoinvolgeemiaffascina,offrendomiintensesensazioni»

Foto:ZAN

DONE

LLA

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32 | 05 11 2014 | TremilaSport+

NONSOLOSPORT

MOTORILe novità del mercato automobilistico

4C È STATA ELETTA AUTO EUROPA 2015

ALFA ROMEO

Il prestigioso palmares dell’Alfa Romeo 4C si arricchisce di un nuovo riconoscimento: il prestigioso “Auto Euro-pa 2015 - Auto Sportiva” assegnato dall’UIGA, l’Unio-ne Italiana Giornalisti dell’Automotive che quest’anno compie il suo sessantesimo compleanno.

Giunta alla 29ma edizione, la cerimonia di premiazione si è svolta presso l’autodromo di Monza dove l’Alfa Romeo 4C è stata votata a larga maggioranza dai soci giornalisti come “Auto Europa 2015” nella sezione Auto Sportive, precedendo in classifica finale la Lamborghini Huracan, la Jaguar F-Type Coupé, la Ferrari California T e la Porsche 911 Targa.

Progettata dagli ingegneri dell’Alfa Romeo e prodotta nello stabilimento Maserati di Modena, l’Alfa Romeo 4C è l’icona moderna del marchio in quanto rappresenta l’essenza della sportività insita nel “DNA Alfa Romeo”: ottime prestazioni ed eccellenza tecnica finalizzata al massimo del piacere di guida combinate con uno stile mozzafiato.

Grazie a scelte progettuali audaci, all’utilizzo di materia-li ultraleggeri e all’incredibile livello tecnologico applicato al motore, l’Alfa Romeo 4C è un concentrato di efficienza e prestazioni senza precedenti: 240 CV in meno di 900 Kg, quindi, un rapporto peso-potenza inferiore a 4 kg/CV.

EnnesimoriconoscimentoperlasportivadelBiscionecheprimeggianellacategoriadicompetenza

Alfa Romeo 4C è essenzialità e leggerezza: un’auto dove tutto è progettato in funzione della piena emozione di guida. La stessa essen-zialità ha modellato il suo design. L’auto espri-me una “bellezza naturale” che nasce dal per-fetto incontro di funzione e forma. Nel layout e nelle dimensioni richiama immediatamente una delle più belle coupé di tutti i tempi: l’Alfa Romeo 33 Stradale. Come la mitica 33 Stra-dale, la 4C è stata realizzata per soddisfare esigenze meccaniche e funzionali estreme. La carrozzeria ‘copre’ aerodinamicamente moto-re e telaio con superfici pulite ed essenziali.

Una lunghezza di circa 4 metri e un passo inferiore a 2,4 metri, da una parte mettono in risalto le doti di compattezza della vettura, dall’altra parte ne accentuano le caratteristi-che di agilità.

Questa vettura dichiara dunque di ‘esse-re Alfa’ fino in fondo confermando quell’ani-ma sportiva che sul percorso misto, o meglio ancora su pista dove velocità e accelerazioni trasversali diventano più impegnative, resti-tuisce sensazioni uniche alla guida anche al driver più esperto: da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi netti, 258 km/h di velocità mas-sima, punte di decelerazioni nell’ordine di 1,2 g e punte di accelerazione laterale superiori a 1,1 g. Tutto questo si ottiene grazie anche ad una distribuzione equilibrata dei pesi: il 40% sull’asse anteriore, il 60% su quello posteriore.

LA SCHEDA TECNICACARROZZERIA Numero porte 2Numero posti 2Bagagliaio (min-max) 110 - 0 dm3Capacità serbatoio 40 litriMassa in ordine di marcia 895 kgLunghezza 398 cmLarghezza 186 cmAltezza 118 cm

MOTORE Motore 4 cilindri in lineaCilindrata 1742Alimentazione BenzinaPotenza max/regime 177kW (240 CV) a 6000 giri/minCoppia max 350 NmTrazione PosterioreCambio SequenzialeMarce 6

PRESTAZIONI Velocità max 258 km/hAccelerazione 0-100km/h 4.5 secondiOmologazione antinquin. Euro 6Emissioni CO2 (g/km) 157

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 33

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34 | 05 11 2014 | TremilaSport+

Drazen “Praja” Dalipagic fece grande anche la Gedeco Udine di Lajos Toth, promossa in A1 nell’83/84 anche grazie alle sue elevatissime medie realizzative.

Durante un incontro conviva-le di alcuni giorni fa in cui si è parlato ovviamente di sport, l’amico direttore Edi Fabris mi dice: “Giorgio, perché non scrivi

anche tu qualcosa della tua vita sporti-va?” OK Edi, gli rispondo subito, mi piace il titolo di sapore felliniano della rubrica ”Amarcord”: è molto stuzzicante perché ti invita a rovistare nel cassetto dei ricordi. Ci sarebbe tanto da raccontare dato che lo sport ti offre infinite occasioni: è socia-lità, partecipazione, comunicazione, è vin-cere e/o perdere, è una autentica scuola di vita. Tanto più questo vale per chi c’è vissuto in mezzo, oltre che come modesto praticante, soprattutto come arbitro che ha avuto una carriera lunga e fortunata. E’ impossibile condensare in poche righe una storia di ormai quasi sessant’anni

ricca di mille episodi piacevoli o meno. Faccio ricorso, quindi, ad alcuni flash back utilizzando un’invenzione del grande gior-nalista di basket Aldo Giordani, il sistema dei c.d. “pallini” che apparivano sul Guerin Sportivo e poi su Superbasket deliziando i lettori (appassionati ed interessati). Ini-zio partendo dai miei primi approcci col mondo del basket come modesto gioca-tore prima e poi come arbitro: la Palla-canestro di una volta: negli anni ‘54/55, convincendo a farlo anche il mio grande amico Mario Blasone, ho iniziato a gio-care nella neonata squadretta giovanile del S.Gottardo. Ci si allenava nella fredda palestra della scuola elementare “Pietro Zorutti” dove non esisteva attrezzatu-ra di sorta ma venivano disegnati con il gesso sulla parete dei finti canestri e lì si provava il tiro. Le partite si disputavano

HO ARBITRATO GLIamarcord

di GIORGIO GORLATO

All’esordio nella massima serie il grande arbitro Gino Burcovich (nella foto) mi disse: “Giorgio sii sempre te stesso e ricordati che sarai diventato un arbitro importante quando i tifosi ti chiameranno per nome! Aveva ragione: infatti al mio esordio in A (non dico dove) nel settembre 1976 – poco dopo il tragico terremoto in Friuli - un tifoso imbecille da sottocanestro mi urlò: arbitro terremotato!. Fu l’unica volta che mi voltai verso il pubblico e gli risposi “Sei proprio uno stronzo!” ottenendo anche il consenso degli altri spettatori vicini. Ecco, invece, che qualche anno dopo, durante la tiratissima finale scudetto Scavolini-Billy con il duello feroce fra i due grandi play D’Antoni e Kicanovic, dopo ogni fischio arrivava un insulto personalizzato: “Gorlato incapace, Gorlato ti aspettiamo fuori ecc...”. Si vede che ero diventato ormai un arbitro conosciuto e importante.

Un episodio che ricordo volentieri e che racconto spesso: durante una delle prime partite arbitrate in serie A (al Palalido di Milano) mi capitò di fischiare una “stupidata” a Dino Meneghin (nella foto). Lui, giocatore già famoso, mi si avvicina e dall’alto dei suoi 2,04 m. mi dice.”Ehi, ma sai che in serie A queste c...te non si fischiano?” Io, di rimando: “ OK Dino, ma tu non sbagli mai un tiro o un passaggio?” La cosa finì lì. Dino Meneghin: un campione eccezionale per qualità fisiche, carisma, voglia di vincere e, fuori dal campo, una persona amabilissima e simpatica.

Nel periodo del grande basket degli anni ‘80/90 ho avuto l’opportunità e la fortuna di trovarmi n campo, fianco a fianco, con tanti “fuoriclasse” molti dei quali diventati già leggenda. Mi riferisco, per esempio, al mitico Michael Jordan che il 26 agosto 1985, prima di passare professionista con i Chicago Bulls, nel corso della sua tournée in Europa si esibì in una memorabile partita a Trieste arbitrata con l’amico Fausto Deganutti. Mai visto un giocatore simile, così agile, veloce, dotato di un’elevazione straordinaria che lo rendeva immarcabile. Lo osservavo durante il “riscaldamento” pre-partita: quando spiccava un salto stava in aria un tempo infinito e andava così su che gli si vedevano le suole delle scarpe. Un vero fenomeno.

ASSI

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 35

sempre all’aperto, nel campetto dietro la chiesa di S. Gottardo. Lo spogliatoio era costituito dal sottopasso della strada statale Udine/Cividale e per lavarsi dopo la partita veniva utilizzava una fontanella allo scoperto: d’inverno con l’acqua gelata si utilizzava, a turno, il ghiacciolo che pen-deva dal rubinetto. Eravamo un bel grup-po di amici e in quegli anni ci si arrangiava con poco. Quando capitava di giocare in trasferta al “Piccolo Stadio” di via Ginna-

sio Vecchio era una festa, ci si sentiva im-portanti. Mi spiace davvero che il mitico campo di via Ginnasio Vecchio, dove inte-re generazioni di ragazzi e ragazze udi-nesi hanno praticato sport anche ad alto livello (pallacanestro, pallavolo ecc…) dove si sono disputati campionati di serie A e gare internazionali, oggi non esista più. È stato, purtroppo, cancellato un autentico “luogo della memoria”, una parte impor-tante della storia dello sport friulano!

FINALE SCUDETTO 1985/86Milano - Caserta 116-98. Giorgio Gorlato tra Nando Gentile e Mike D’Antoni, tre grandi

Che dire della serie di grandi tiratori di quegli anni: Bob Morse (nella foto), Praja Dalipagic, Antonello Riva, Oscar Schmidt ecc….freddi, determinati, impassibili i primi mentre Oscar era tutto fuoco e fiamme e quando gli entravano i primi tiri si esaltava e diventava infallibile. Era gente dalla mano “caldissima” come del resto i nostri Nino Cescutti e il compianto Claudio Malagoli.

Parlando di playmakers ricordo un simpatico gesto di un giovanissimo Marzorati (nella foto), l’idolo di casa a Cantù che, dopo una mio fischio che fece imbufalire il pubblico, alzò immediatamente il braccio accusandosi del fallo e facendo così cessare all’istante le proteste. Gliene fui molto grato e glielo dissi sottovoce.

Altro grande regista, prima a Rieti e poi a Bologna, è stato Roberto Brunamonti, sempre corretto, educato, leale.

Non posso non dedicare un paio di righe ad alcuni amici e colleghi arbitri che, purtroppo, non ci sono più ma che occupano molto spazio nel bagaglio dei miei ricordi più intensi. Mi riferisco, in particolare, a Paolo Zanon (nella foto), veneziano doc compagno di tante partite importanti e delicate (5 finali

scudetto, All star game, play off, ecc..). Grande amico dentro e fuori dal campo. È mancato l’anno scorso, troppo presto. Paolo è stato grandissimo, aveva un talento eccezionale, sembrava nato per fare l’arbitro. Personalità, carisma, feeling con il gioco , eleganza nel portamento. Indimenticabile! Maurizio Martolini, arbitro di altissimo livello e poi ottimo dirigente e presidente del C.I.A (Comitato Italiano Arbitri), designatore, commissario ecc.con il quale ho avuto il pregio e la fortuna di collaborare a lungo. Un pensiero affettuoso anche per Bepi Battistella e Giovanin Zorzi validi ed appassionati colleghi udinesi anche loro arbitri benemeriti che recentemente ci hanno lasciato.

Elio Pentassuglia fu un grande allenatore (in tutti i sensi perché era anche alto e grosso!) e mi piace raccontare questo fatto. Un paio di settimane dopo una partita arbitrata sinceramente non bene, ricevetti una telefonata da un collega che mi disse: “Ascolta Giorgio, ho appena arbitrato a Rieti e Pentassuglia mi ha detto: domenica scorsa ho avuto Gorlato come arbitro, non era proprio in giornata e la sua direzione non mi è affatto piaciuta ma con lui non sono riuscito ad arrabbiarmi perché è bravo e onesto e una giornata storta può capitare a tutti. Sembra un paradosso ma questo l’ ho sempre considerato un bel complimento!

Negli anni ‘80 Rieti era una squadra fortissima. Oltre a Brunamonti, Zampolini, Blasetti, Sanesi, Johnson aveva come pivot Willie Sojourner, a mio parere uno dei migliori giocatori USA venuti in Italia. Quando nell’estate del 1976 arrivò a Roma chiamato per un provino dalla “Sebastiani” di Rieti, si presentò con il braccio sinistro ingessato (da notare che era mancino). Grande perplessità fra i dirigenti ma Willie chiese di fare comunque un provino in palestra. Il coach Elio Pentassuglia (nella foto) acconsentì. Dopo mezz’ora di prove, effettuate con la mano destra (non la sua preferita) e l’impedimento di un braccio ingessato Pentassuglia disse ai suoi dirigenti: questo lo prendiamo subito, è un campione. Aveva ragione: Sojurner si rivelò un grande e pure simpatico giocatore. Ricordo ad esempio che quando un avversario andava in lunetta per effettuare tiri liberi, secondo lui non dovuti e li sbagliava, diceva sottovoce: Justice, Justice. Willie morì in un incidente d’auto e la città gli ha intitolato il palasport.

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6dicembre,

la rimpatriata

UGGMoreno Sfiligoi, ex giocatore e presidente Ugg, è fra gli organizzatori della rimpatriata

IL MAESTROTonino Zorzi, santone del basket goriziano, volle Pierich alla Reyer in cambio di Milani.

MECENATE”Per ritornare in auge al basket goriziano servirebbe un altro Terraneo (nella foto)”, considera Pierich.

ElvioPierich,lungostoricogoriziano,auspicaunritornoisontinoall’anticoblasone

ALMENO IN A2, GORIZIA!

1968 SPLÜGEN BRÄU JUNIORES Dreossi, F. Devetag, G. Devetag, Pieric, Fabbricatore, Bensa (allenatore), Morgia, Collini, Corrao, G.P. Zamolo.

Non basket giocato ma una rim-patriata all’insegna delle pacche sulle spalle e di un allegro con-vivio questo si: il 6 dicembre le “vecchie glorie” della pallacane-

stro goriziana degli anni dai ’70 ai ‘90 s’in-contreranno nel capoluogo isontino, chi ci sarà ci sarà. A confermarlo è Elvio Pierich, lungo che militò anche nella Snaidero e nella Reyer Venezia, e che oggi vive a Mirandola, in Emilia: “Se ne parlava da tempo con Moreno (Sfiligoi) e finalmente abbiamo concretizzato. Ancora non abbiamo idea di come si svilup-perà la serata, l’importante sarà rivedersi. Difficile comunque pensare ad una partita fra giocatori ormai over 50 e oltre”. Il buon Elvio in campo comunque non avrebbe po-tuto esserci e per un semplice motivo: “Devo

essere operato ad un’anca, alla quale verrà applicata una pro-tesi – spiega - . Rimarrò in cli-nica a Modena per un mesetto ma per il revival goriziano ci sarò sicuramente”. Con Pierich, classe ’51, non è difficile compiere uno o più passi all’indietro per rivisitare

ciò che fu di una pallacanestro isontina che visse tempi di grande splendore e che oggi stenta a risalire: “Ci vorrebbe un altro Ter-raneo – osserva – ma oggi come oggi i mece-nati non si trovano dietro l’angolo. Certo che fa male ripensare a ciò che c’era e vedere oggi Gorizia in serie C. Il suo posto dovreb-be essere almeno in A2”. Già, lui quei tempi d’oro li ha vissuti, a partire dalle giovanili, in una cui foto del 1968 (che pubblichiamo in pagina) appare nella formazione Juniores targata Splugen Brau guidata da Bensa, uno

degli allenatori che hanno conferito un’im-pronta marcata alla pallacanestro goriziana di sempre. “Ho giocato anche nella Snaidero, ma per una sola stagione, con Lamberti e poi De Sisti come allenatori, ma agli aran-cione serviva un 3 ed io ero invece un 4, così venni ceduto alla Reyer Venezia in cambio di Milani – ricorda poi - . Fu la mia fortuna, perché in laguna trovai un maestro come il mio concittadino Tonino Zorzi e perché fum-mo promossi in A1”. Per rivitalizzare il basket goriziano, Pierich propone una ricetta sulla carta facile facile, quella di puntare forte sul movimento giovanile: “Come ha fatto del re-

sto Trieste, che lo scorso anno si è salvata in A2 con un organico per buona parte giovane e locale e che anche nella stagione in corso, con la rosa integrata dagli americani e da qualche elemento di maggiore esperienza, come ad esempio Carra, ha iniziato discre-tamente applicando lo stesso principio”. Un campionato, quello di Trieste, nel quale gioca anche Ferentino, dove milita il figlio di Elvio, Simone: “E’ al suo secondo anno di contratto e si sta trovando bene. Gode di un minutag-gio medio di una trentina di minuti, niente male, speriamo possa rimanere ancora”.

Edi Fabris

SIMONE PIERICHIl figlio di Elvio

gioca a Ferentino in A2.

BASKET

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 37

VOLLEY

20.30 affronterà la giovane formazio-ne della Brunopremi, gara da 3 punti, occasione da non perdere.

In B1 maschile la Viteria 2000 ha faticato più del previsto con la gio-vane formazione dell’Energy. 3-2 il risultato finale, vittoria in rimonta da 0-2 grazie all’esperienza che alla fine ha avuto la meglio sulla baldanza dei trentini. Sabato alle 20.30 affronta la Softer Forlì che ha 3 punti.

In B2 femminile la CDA Talmassons disintegra la neopromossa Libertas S.Giovanni. Una partita affrontata con molta lucidità ed intelligenza dalle padrone di casa che sono riu-scite a neutralizzare i punti di forza

Si è giocata la terza giornata dei campionati di serie B1 e B2 e i risultati stanno per ora confermando i prono-stici della vigilia. In B1 fem-

minile la Domovip Porcia ha sfrut-tato al massimo il proprio arsenale e ha messo sotto con un perentorio 3-0 l’Atomat Pav Udine riscattando la sconfitta di Coppa. E’ stata una gara a senso unico con le purlinesi padrone del campo dall’inizio alla fine. L’Atomat? Forse è scesa in campo rassegnata, consapevole che non è a Porcia che si conquistano i punti salvezza, certo è che qualcosa di più poteva fare.

Straordinaria impresa di Marti-gnacco che tra le mura amiche in-camera 3 punti importanti, salendo a 6, vincendo e convincendo per 3-1 con la quotata Coveme. «E’ vero che l’entusiasmo aiuta, ma questa volta Caravello e compagne sono andate oltre, sfoderando una prestazione straordinaria. Tanto più importante è questa vittoria – ha dichiarato il pre-sidente Bernardino Ceccarelli - se

si tiene conto di chi le atlete dell’Itas Città Fiera avevano di fronte: la Cove-me è dotata di giocatrici di alto livello, ma la compagine allenata da Cuttini e Delpin ha dimostrato di avere una marcia in più».

Come al solito mister Cuttini ha gestito magistralmente, ma ormai non è una novità, l’incontro, inseren-do Romano nel momento giusto a rafforzare la difesa e proprio i suoi straordinari recuperi hanno permes-so a capitan Caravello di chiudere il secondo set a favore all’Itas Città Fiera, dando con il pareggio la svolta all’incontro.

Nel prossimo turno l’Itas Cit-tà Fiera sarà in trasferta a Trento dove, sabato 8 novembre alle ore 18, giocherà con lo Stuidio 55 Ata che ha 4 punti. Scontro al vertice per la Domovip che giocherà nuovamente in casa domenica alle 18 con la Mil-lennium Brescia, seconda in classifica con 7 punti. Una gara che ci dirà dove possono arrivare le ragazze di Mauro Rossato. Gara importante anche per l’Atomat che al Benedetti sabato alle

delle quotate avversarie. Nel com-plesso tutta la squadra ha risposto alla grande a questa prova di maturi-tà e le ragazze del presidente De Paoli dedicano questa vittoria alla futura mamma Valentina Cozzo. «Sono molto soddisfatto ovviamente della vittoria ma in particolare dell’atteggiamento che la squadra ha saputo mantene-re per tutta la gara - Ha dichiarato a fine gara il presidente Gianni De Pa-oli -. Una squadra molto determinata che ha saputo giocare con molta in-telligenza e grande umiltà di fronte ad una compagine costruita per il salto di categoria e con molte ambizioni».

Sabato la CDA affronterà alle 20.30 la GPI Group. A Chions la San-giorgina ha annientato la Friultex per 3-0. La giovane formazione allenata da Sellan, l’anno scorso hanno di-sputato il campionato under 16, non è riuscita ad arginare l’esperienza di giabardo e C. Nel prossimo turno la Sangiorgina ospita sabato alle 20.45 l’Aregentario fermo a quota 1 mentre la Friultex domenica alle 17 ospiterà il Monselice .

Settimana intensa per le compagini della serie C femminile che, con quella infrasettimanale, hanno disputato 3 giornate. In testa troviamo due udinesi, Villa Vicentina e Rizzi a punteggio pieno. La Villadies vince per 3-0 contro una Libertas Majanese altrettanto giovane, ma sicuramente più indietro dal punto di vista tecnico e atletico. Si è trattato di un´altra partita dai bassi valori tecnici a causa del divario tra le due formazioni. Coach Mannucci non si è lasciato sfuggire l´occasione per dare spazio a tutte le atlete a disposizione, anche se questo ha creato qualche problema di continuità nel gioco e soprattutto di assestamento in seconda linea. Ovvio che è necessario approfittare di queste partite per provare nuove soluzioni che risulteranno già collaudate in caso di necessità future. La prova del nove si avrà sabato con lo scontro diretto al vertice in programma a Udine alle 20.

VILLA VICENTINA E RIZZI: A VOI LA SFIDA

TALMASSONS

Superbaprestazionedellebassaiolecheoramiranoinalto

L’ESULTANZA delle ragazze di Talmassons che nello scorso turno hanno steso la Libertas S.Giovanni per 3-0.

PRIMO PIANO

DA INCANTO

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38 | 05 11 2014 | TremilaSport+ D E S I G N S O F A S & A R M C H A I R S

ROSA 2014/15

LARA CARAVELLO (K)A: ‘94H: 178R: Schiacciatore

DEBORAH DIANA: ‘94H: 173R: Libero

MIRIANA MANIGA: ‘98H: 176R: Palleggiatore

MARGHERITA BIANCHINA: ‘95H: 180R: Opposto

CAMILLA GIORAA: ‘92H: 178R: Palleggiatore

ELENA COLONNELLOA: ‘96H: 178R: Schiacciatrice

BARBARA ROMANOA: ‘98H: 178R: Schiacciatore

ASIA VEDOVIA: ‘99H: 180R: Schiacciatore

ISAURA DE STEFANOA: ‘94H: 183R: Centrale

FRANCESCA FIGINIA: ‘95H: 184R: Centrale

VICKY GIOMMARINIA: ‘96H: 185R: Schiacciatore

MICHELA RUCLIA: ‘96H: 186R: Centrale

VERONICA CASTELLARINA: ‘98H: 168R: Libero

GIUSEPPE BULFONIVice-Presidente

ANDREA IURIPreparat. fisico

MARTIGNACCOCAMPIONATO B1/F NAZIONALE - GIR. B - 2014-’15 www.libertasmartignacco.it

Head Coach Jacopo CuttiniAssistent Coach Maria DelpinTeam manager Erica RossoDirigente Loris PittoloScotman Andrea ZampisPreparat. Fisico Andrea Iuri

Collaboratori Giovanna Scalettaris, Catia Cocco, Andrea Cumini

Medico Sociale Claudia BattelloFisioterapista Marzia Qualizza

STAFF TECNICOLA SOCIETÀPresidente: Bernardino Ceccarelli

Vice Presidente: Giuseppe Bulfoni

Cassiere tesoriere: Fermino Minisini

Direttore Sportivo: Duilio Bunello

Consiglieri: Mariarosa Zermano, Fulvio Bulfoni, Nicola Bulfoni, Loris Floreani, Ivana Muchino, Daniela Puppo, Erica Rosso, Maddalena Ruggiero, Anna Spizzo, Gilberto Taboga, Silvano Zanor, Loris Pittolo.

DA SINISTRA IN PIEDI: 2° Allenatore MARIA DEL PIN - Team manager ERICA ROSSO - Collaboratrice GIOVANNA SCARLETTARIS - 5 ISAURA DE STEFANO - 10 LARA CARAVELLO (K) - 7 VICKY GIOMMARINI 11 FRANCESCA FIGINI - 6 MICHELA RUCLI - 8 MARGHERITA BIANCHIN - ALLENATORE JACOPO CUTTINI DIRIGENTE LORIS PITTOLO - SCOUTMAN ANDREA ZAMPIS - PRESIDENTE BERNARDINO CECCARELLIIN GINOCCHIO DA SINISTRA: 3 VERONICA CASTELLARIN - 12 BARBARA ROMANO - 9 ELENA COLONNELLO 4 MIRIANA MANIG - 1 CAMILLA GIORA - 2 ASIA VEDOVI - 13 DEBORAH DIAN

Page 39: n° 05 TremilaSport 05 11 2014

TremilaSport+ | 05 11 2014 | 39D E S I G N S O F A S & A R M C H A I R S

ROSA 2014/15

LARA CARAVELLO (K)A: ‘94H: 178R: Schiacciatore

DEBORAH DIANA: ‘94H: 173R: Libero

MIRIANA MANIGA: ‘98H: 176R: Palleggiatore

MARGHERITA BIANCHINA: ‘95H: 180R: Opposto

CAMILLA GIORAA: ‘92H: 178R: Palleggiatore

ELENA COLONNELLOA: ‘96H: 178R: Schiacciatrice

BARBARA ROMANOA: ‘98H: 178R: Schiacciatore

ASIA VEDOVIA: ‘99H: 180R: Schiacciatore

ISAURA DE STEFANOA: ‘94H: 183R: Centrale

FRANCESCA FIGINIA: ‘95H: 184R: Centrale

VICKY GIOMMARINIA: ‘96H: 185R: Schiacciatore

MICHELA RUCLIA: ‘96H: 186R: Centrale

VERONICA CASTELLARINA: ‘98H: 168R: Libero

GIUSEPPE BULFONIVice-Presidente

ANDREA IURIPreparat. fisico

MARTIGNACCOCAMPIONATO B1/F NAZIONALE - GIR. B - 2014-’15 www.libertasmartignacco.it

Head Coach Jacopo CuttiniAssistent Coach Maria DelpinTeam manager Erica RossoDirigente Loris PittoloScotman Andrea ZampisPreparat. Fisico Andrea Iuri

Collaboratori Giovanna Scalettaris, Catia Cocco, Andrea Cumini

Medico Sociale Claudia BattelloFisioterapista Marzia Qualizza

STAFF TECNICOLA SOCIETÀPresidente: Bernardino Ceccarelli

Vice Presidente: Giuseppe Bulfoni

Cassiere tesoriere: Fermino Minisini

Direttore Sportivo: Duilio Bunello

Consiglieri: Mariarosa Zermano, Fulvio Bulfoni, Nicola Bulfoni, Loris Floreani, Ivana Muchino, Daniela Puppo, Erica Rosso, Maddalena Ruggiero, Anna Spizzo, Gilberto Taboga, Silvano Zanor, Loris Pittolo.

DA SINISTRA IN PIEDI: 2° Allenatore MARIA DEL PIN - Team manager ERICA ROSSO - Collaboratrice GIOVANNA SCARLETTARIS - 5 ISAURA DE STEFANO - 10 LARA CARAVELLO (K) - 7 VICKY GIOMMARINI 11 FRANCESCA FIGINI - 6 MICHELA RUCLI - 8 MARGHERITA BIANCHIN - ALLENATORE JACOPO CUTTINI DIRIGENTE LORIS PITTOLO - SCOUTMAN ANDREA ZAMPIS - PRESIDENTE BERNARDINO CECCARELLIIN GINOCCHIO DA SINISTRA: 3 VERONICA CASTELLARIN - 12 BARBARA ROMANO - 9 ELENA COLONNELLO 4 MIRIANA MANIG - 1 CAMILLA GIORA - 2 ASIA VEDOVI - 13 DEBORAH DIAN

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VOLLEY

NUOVEREGOLEDALLA FIVBMoltenovitàsonoemersedal34°CongressoFivbtenutosineigiorniscorsiaCagliari.Perl’invasionesitornaalpassato

AI RAGGI X

Si è chiuso il trentaquattresimo Con-gresso Fivb, svoltosi al Forte Village di Cagliari nei giorni scorsi. Per la pri-ma volta nella storia il vertice Mon-diale ha visto partecipare i delegati

di oltre duecento federazioni nazionali: 210 per l’esattezza su un numero totale di 220. Una ci-fra record che ha superato nettamente i 196 delegati presenti due anni fa ad Anaheim. Un simile evento è stato possibile grazie ad un perfetta organizzazione che ancora una volta dopo il fantastico Mondiale femminile, ha visto l’Italia in prima linea. Una macchina organiz-zativa che ha raccolto il pieno consenso dai vertici Fivb, a partire dal Presi-dente Ary Graca che ha ringrazia-to pubblicamente la Federazione Italiana, il Presidente Carlo Magri e il Comitato locale per la macchi-na organizzativa allestita. Questi alcuni punti chiave tra i moltissimi argomenti toccati nei due giorni del Congresso.

Dalla prossima elezione è stato fissato a due il massimo di man-dati presidenziali. Il primo mandato avrà dura-ta 8 anni, mentre in caso di rielezione il presi-dente rimarrà in carica 4 anni. Rimane invece il vincolo che per candidarsi è necessario non

aver superato i 75 anni d’età.Cambiano alcune regole di gioco. 1. Cambia

la regola sull’invasione con un ritorno al pas-sato: ogni tocco della rete sarà considerato fallo (anche nel beach volley); 2. Sale a 14 il numero di giocatori che si potrà mandare a referto, rispetto ai 12 attuali; 3. La free zone sarà ridotta a 6,5 metri rispetto agli 8 m at-tuali; 4. Il video challenge potrà essere chia-mato esclusivamente dall’allenatore; 5 Qualora nelle competizioni Fivb gli organizzatori locali o la televisione ne faccia richiesta sarà pos-sibile ridurre ad uno solo i time out tecnici o discrezionali.

La Free Zone sarà ridotta a 6,5 metri rispetto agli 8 attuali

C MASCHILE: COACH MATTIA IN CAMPO E GEMONA SI RISOLLEVA

CON LE NUOVE REGOLE OGNI TOCCO DELLA RETE SARA’ CONSIDERATO FALLO

Settimana difficile in casa Gemona che perde Pezzetta per il resto della stagione in quanto lascia per motivi personali. A ciò si aggiunge Branella che non ha recuperato dall’infortunio occorso nella prima di campionato e Tusini che giovedì ha subito una distorsione alla caviglia. Coach Mattia allora si presenta, nella gara vinta 3-1 con Prata, in veste di allenatore giocatore per poter avere un’alternativa al centro dove fa debuttare la coppia formata dai fratelli Cecutti. L’inizio di gara non è dei migliori e Mattia allora

cambia ed entra al posto di Marco Cecutti, oggi all’esordio assoluto. I ragazzi si caricano e grazie a spettacolari difese e un ottimo muro recuperano e superano i pordenonesi chiudendo meritatamente il parziale a loro favore. «E’ stata una gara dura – ha commentato al termine del match capitan Spizzo -. Loro sono molto bravi, esperti, sbagliano poco e noi abbiamo giocato con una formazione mai provata ma ci tenevamo a vincere e dedicare ai nostri due infortunati la vittoria sperando che possano rientrare al più presto».

40 | 05 11 2014 | TremilaSport+

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TremilaSport+ | 22 10 2014 | 41

VOLLEY

Foto di Mauro Di Pasquale

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42 | 05 11 2014 | TremilaSport+

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SPECIALE LIBERTAS

Villa Policreti in Castel d’Aviano ha fatto da cornice per la cerimonia di presentazione della nuova stagione agonistica dello Sci Club Pordenone. Il programma è stato presentato da Valentino Santarossa (presidente) e Gigi Porracin (direttore tecnico), affiancati nell’occasione da Bernardino Ceccarelli, presidente regionale Libertas, ente al quale è affiliato il sodalizio. Nella presente stagione, il club si avvarrà delle prestazioni extra del neo tesserato Alexander Ploner, olimpionico nel 2002 e

2010, atleta tuttora in attività. Il team dispone inoltre di un nutrito serbatoio giovanile, composto delle categorie Baby e Cuccioli, oltre a una valente squadra agonistica, supportati da uno staff tecnico sempre pronto a cimentarsi nelle consolidate iniziative societarie, tra le quali l’Easy Fun Ski, il circuito nazionale di propaganda che si avvale della copertura di Rds (Radio Dimensione Suono). Ma la novità di quest’anno si chiama “Catch the Color”, un evento variopinto di cui sentiremo presto parlare.

Il Palasport cittadino ha ospitato la quarta tappa del Criterium Giovanissimi Fvg. Sui tatami si sono esibiti 330 bambini, di cui 9 della Polisportiva Villanova di Pordenone. Nella classe 2003, Nicola Castoro è salito sul secondo gradino del podio con un incontro vinto per ippon, lo stesso risultato ottenuto dal fratello Vincenzo. Argento anche per la compagna di club Alexandra Iordache, mentre Andrea Martin conferma l’ottimo livello di forma portando a casa l’oro. Nonostante la buona performance (due incontri vinti per ippon) Alessandro Viva si è dovuto accontentare del bronzo. Daniele Babuin è stato il leader nella classe 2004 con quattro match a proprio favore. Massimo risultato anche per Andrea Cigalotto e Mattia Menegatti, appena dietro Riccardo Pasut.

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Il Rugby Pordenone continua a vincere: le “Civette”, infatti, si impongono anche contro il Rugby Piave (17 – 10) e concludono il girone d’andata in vetta alla classifica. Il “quindici” di coach Benetti, tuttavia, contro il Rugby Piave non domina come di consueto, ma fa più fatica del solito, colpa dei troppi errori di “handling”. A parte questo, per l’ennesima partita il

Pordenone ha dominato nelle fasi statiche, e con cinismo e determinazione è riuscito a portare a casa l’incontro.Per il Pordenone: Tonello, Sordini F (Romano), Sordini R (Tacerbi), Strohbach, Mejia, Mancin M, Daneluzzi (Bressan), Tommasini, Fiorentino (Picchietti), Fantin (De Paoli G), Marson (Muca), Alberti, Gava, Del Tin, Meneguzzi (Bosco). I punti sono arrivati da Strohbach (1 m), Sordini R (1 m), Mejia (1 m), Daneluzzi (1 tr).

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Lo Sci Club Pordenone si presenta

Quarta tappa per il Criterium Giovanissimi

Rugby Pordenone, andata da sogno

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 43

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Anche quest’anno è volta al termine la stagione ciclistica in Friuli Vene-zia Giulia. Grandi soddisfazioni per le tre federazioni, Fci, Udace e Acsi, che hanno dato vita ai campionati e alle

manifestazioni, in costante collaborazione con le tantissime società sparse sul territorio regio-nale. Un movimento in costante crescita, quello delle due ruote, vista la sua indiscutibile capacità nell’abbinare l’aspetto più prettamente sportivo a quello relativo alla promozione turistica, con evidenti ricadute positive per l’intero indotto economico e sociale.

Tanti i risultati prestigiosi colti dagli atleti e dalle atlete friulgiuliane sulle strade e sulla pista, tra i quali spiccano il titolo italiano ottenuto da Maila Andreotti, del Bando Cycling Team, e quello Handbike per Società vinto da Giovanni Angeli, Mauro Cattai, Rosanna Menazzi, Francesco Pe-

coraro, Cristiano Picco, Lorenzo Prelec, Andrea Specco, Denis Vicentin e Fabio Vida. E ancora i titoli regionali Under 23 di Andrea Carolo, del Cycling Team Friuli, e Juniores di Simone Raffin, del Fontanafredda, di Elia Staffus, Davide Bes-sega e Jan Petelin, senza dimenticare i titoli cicloturistici di Rossana Tonut, Ferruccio Meroi, Denis Daneluzzi, Bruno Domenis e del Team Pon-toni.

Molti anche gli atleti regionali che si sono fatti valere all’estero come l’inossidabile Michele Pit-tacolo, campione del Mondo paralimpico, Elena Cecchini, vincitrice della coppa del Mondo fem-minile Under 23 e Antonella Incristi, terza clas-sificata ai campionati mondiali amatori. Questi sono solo alcuni dei nomi che hanno fatto gran-de il ciclismo friulgiuliano nel 2014, e la speranza è che anche il 2015 possa regalare un altro pie-no di emozioni all’insegna delle due ruote.

UN 2014 RICCO DI EMOZIONI PER IL CICLISMO REGIONALEIlFriuliVeneziaGiuliaconfermalasuavocazioneperledueruoteconnumeriincostanteascesa.

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44 | 05 11 2014 | TremilaSport+

CICLISMO

IL PRINCIPIO DEI NUMERI ROSSI

Il momento magico di Alessandro De Marchi, che ha espresso al massimo al Tour de France e al mondiale su strada di Ponferrada le proprie doti di combattività

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 45

CICLISMO

di EDI FABRIS

CARATTEREFRIULANO DI FERRO, ALESSANDRO DE MARCHI HA NELLA GRANDE FORZA DI VOLONTA’ UNA DELLE PECULIARITA’ CHE GLI HANNO VALSO IL PREMIO SPECIALE AL TOUR

Per Alessandro De Marchi, 28enne passi-sta scalatore di Buja, è magic moment e lui ne è pienamente consapevole. Il 2014 gli ha infatti regalato una notorietà senza prece-denti, grazie ai “numeri rossi” di combatti-

vità assegnatigli al Tour de France e alla successiva partecipazione in azzurro al Mondiale di Ponferrada, dove si è piazzato 45esimo ma è stato, come sem-pre, autore di una prestazione di grande carattere. “Risultati che hanno costituito la punta dell’iceberg di una crescita continua ma che comunque non mi sa-rei certo aspettato”, ammette il corridore, che dalla Cannondale si trasferirà nella prossima stagione alla Bmc, società a componente svizzera e statunitense. “Al Tour – aggiunge poi – mi sono presentato nelle migliori condizioni di forma e cammin facendo è scattato qual-cosa dentro di me che mi ha conferito gli stimoli giusti per riuscire a conquistare i fatidici “numeri rossi” della combattività”. E al commissario tecnico azzurro Davi-de Cassani le peculiarità di De Marchi non sono sfug-gite, tanto che la convocazione in azzurro è giunta per

lui quasi attesa: “Si, anche al Mondiale ho disputato una buona prova, sulla scia del Tour”, si limita a confermare il campione, da buon friulano poco incline all’autoce-lebrazione. E un sorriso gli nasce spon-taneo ripensando al siparietto di qualche tempo fa con Enzo Cainero, patron delle tappe friulane del Giro d’Italia: “E’ bravis-

simo nel disegnare percorsi spettacolari come quelli dello Zoncolan e del Crostis ma gli ho riferito al proposito delle im-precazioni che piovono sulla sua testa da parte dei corridori quando si trova-no ad inerpicarsi lungo le salite impervie da lui programmate. Non hai molti amici nel gruppo, gli ho detto scherzando”. E a proposito dello Zoncolan, De Marchi si allinea alla considerazione di Cainero: “E’ una tappa che ha offerto visibilità inter-nazionale al Friuli ma appunto per questo va “centellinata”, non riproposta anno dopo anno, perché è necessario creare attorno ad essa un’aspettativa che ne

PREPARAZIONE Attualmente in stand by, il campione riprenderà il prossimo mese sulle strade di casa

CHAMPAGNE Quello delle vittoria di tappa per distacco alla Vuelta spagnola.

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46 | 05 11 2014 | TremilaSport+

conservi fascino e interesse”. Ora è in stand by, Alessandro, districandosi tra gli inviti come ospite d’onore che gli stanno piovendo addosso da più par-ti e dedicandosi anche a qualche giro con la nuova moto che si è concesso (“Qualche sfizio è giusto concederselo – lui giustifica l’acquisto – ma mi riten-go comunque un tipo prudente”). Ma a dicembre ricomincia la preparazione. “Inizierò lungo percorsi friulani – rife-risce - , in particolare sui saliscendi di Nimis e Attimis che mi piacciono mol-to, poi mi trasferirò in posti più caldi, in Spagna o in Francia. Per quanto ri-guarda il programma delle gare della

prossima stagione, questo verrà de-finito prossimamente di concerto con lo staff tecnico della mia nuova squa-dra, appunto la Bmc”. Della sua esca-lation De Marchi tiene ad attribuire i giusti meriti non solo al proprio ta-lento e ad un carattere inattaccabile: “Sono grato alla Bujese, la società che mi ha fatto nascere e crescere cicli-sticamente ma ci sono in particolare delle persone senza le quali non sarei certo arrivato a questi livelli: parlo in particolare del mio manager Roberto Bressan e al preparatore atletico Cri-stiano Valoppi. C’è quindi molto Friuli nel mio attuale successo”.

Alle Olimpiadi di Londra non è andata come volevo ma ora sono matura per rifarmi alle prossime in Brasile

Alessandro De Marchi è nato a S.Daniele del Friuli il 19 maggio 1986 ma è bujese doc, con inizi ciclistici nel Team Bibanese e a seguire nel Cycling Team Friuli. Professionista dal 2011, oltre ad alcune vittorie di squadra ha all’attivo il titolo tricolore nell’inseguimento individuale ai campionati italiani su pista nel 2010.

Nel 2013 il passaggio alla Cannondale, con la cui maglia vince l’ultima tappa del Criterium du Dauphinè, la Sisteron-Risoul, giungendo da solo al traguardo. Nell’anno in corso, al Tour de France gli è stato assegnato per due volte il “numero rosso” della combattività, a testimonianza delle grandi doti caratteriali del passista scalatore friulano. Un mese dopo, alla Vuelta spagnola, De Marchi si aggiudica per distacco la settima tappa, arrivando in solitaria al traguardo di Alcandete.

Il suo eccezionale 2014 viene premiato con la convocazione in nazionale da parte del commissario tecnico Davide Cassani, che proprio a Udine, in occasione di un incontro con la stampa, aveva dichiarato il proprio interesse per il campione bujese. Mondiale di Ponferrada che l’ha visto ancora una volta protagonista al servizio della squadra. Nella prossima stagione farà parte della Bmc, società di impronta statunitense e svizzera con i cui colori disputerà le gare più importanti in calendario.

Alto 1,80 per 67 chili di peso, De Marchi, come sottolinea il suo manager Bressan, è esploso con leggero anticipo rispetto ai previsto e questo anche in virtù della grande professionalità e serietà del ragazzo, da qualche tempo andato a vivere ad Artegna, trasferendosi nella cittadina pedemontana dalla sua Buja.

UNOSGUARDOSULLASCIACi sono alle spalle di De Marchi gli eredi del campione, i ragazzini che per talento e carattere possono aspirare a seguirne la scia? “Non sono così aggiornato da potermi esprimere al proposito compiutamente, facendo anche dei nomi - ammette il corridore - ma posso assicurare che nell’ambiente del ciclismo regionale ci sono persone che lavorano al meglio per crescere i futuri campioni.Alla Bujese, la mia società d’origine, ho visto ad esempio un gran numero di giovanissimi e questo è sicuramente confortante per il futuro del nostro sport”.Un altro esempio portante De Marchi lo esprime riguardo al team del suo manager, Roberto Bressan: “Il Cycling Team sta facendo un ottimo lavoro, con ottimi prospetti, e qui entra in ballo appunto anche la capacità dei tecnici”.

COMBATTIVOIL BACIO AL PREMIO DEL TOUR DE FRANCE

IN REDAZIONEIL CAMPIONE BUJESE OSPITE DELLA REDAZIONE DI TREMILASPORT, DI CUI È AFFEZIONATO LETTORE, CON IL DIRETTORE DELLA TESTATA, EDI FABRIS.

LA CARRIERA

CICLISMO

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 47

CYCLING TEAM FRIULI - Team Manager: Bressan Roberto (348 3075075) - Email : [email protected]

STAGIONE 2014Nell’anno in corso il Cycling team Friuli con ben 17 atleti ha alternato come di consueto l’attività nazionale alle gare open professionistiche dell’Europa tour, partecipando tra l’altro a numerose gare a tappe quali l’Hellena tour e il giro della Malopolska in Polonia (abbiamo sfiorato la vittoria finale per 7” con Bolzan), l’ Jznich Okolo e la due giorni di Hradec Kralove in Repubblica Ceca, il Central Europe in Ungheria, e numerose gare singole oltre ai paesi sopracitati in Austria, Croazia, Slovenia, Inghilterra, e Svizzera.In Italia oltre al consueto calendario nazionale abbiamo fatto il giro della Val d’Aosta e il Giro del Friuli conquistando tra l’altro la maglia dei traguardi volanti con Marcolin.Relativamente alle vittorie possiamo annoverare su strada solo la vittoria di Ponton in provincia di Verona da parte di Riccardo Bolzan, ma ben 35 volte siamo stati nei primi 5 posti di cui 17 podi e 8 secondi posti.Non vanno dimenticate le vittorie su pista e la partecipazione alla coppa del Mondo da parte di Laura Basso che ha ottenuto un 6 posto finale nella classifica di coppa del mondo specialità scratch.

ATTIVITÀ GIOVANILEDall’inizio del 2014 il team ha tesserato anche una trentina di atleti giovanissimi che espletano attività nella junior bike il circuito regionale di mountain bike su più prove in cui hanno ottenuto il 3° posto di squadra.

ATTIVITÀ ORGANIZZATIVAE PROMOZIONEIl team ha organizzato in agosto una prova di junior bike per i giovani che

Lista dei piazzamenti sul podio

ROSTER 2014

RICCARDO BOLZAN 3/5/1990

ALEX BUTTAZZONI 11/03/1985

ANDREA CAROLO 11/03/1994

MATTEO MARCOLIN 10/12/1990

MATTEO FABBRO 10/4/1995

NICOLÒ MARTINELLO 1/11/1989

CHRISTIAN GRAZIAN 01/02/1990

DANIELE CAZZOLA 31/03/1993

STEFANO DEBELLIS 2/08/1994

SIMONE VIERO 26/4/93

PIZZINATO MARCO 18/12/1990

ha visto ben 120 partenti ai mastri di partenza provenienti anche dai paesi confinanti.Ha inoltre dato pieno supporto e contributo a tavole rotonde e dibattiti sportivi, e organizzato al circolo assicurazioni Generali di Trieste un convegno tematico specifico su ciclismo giovanile.

IL CENTRO DI PREPARAZIONE CTFLABCon l’obiettivo di abbinare scienza e sport continua la collaborazione con CTFLAB il centro di preparazione sportiva nato parallelamente e a supporto degli atleti del Cycling Team Friuli, gestito direttamente da uno dei sui DS e preparatori il Professore in scienze motorie e scienze sportive Andrea Fusaz.L’idea si è sviluppata per gestire la preparazione di tutti i suoi atleti direttamente dalle risorse interne attraverso i suoi direttori sportivi e preparatori. Il centro dispone di strumentazioni all’avanguardia, spaziando dal posizionamento biomeccanico, a tutti i test funzionali, di misurazione, oltre che piena disponibilità per test specifici di studio dedicato a particolari esigenze.In particolare per il posizionamento biomeccanico il centro è fornito del sistema Retul di ultima generazione,

arrivato in Italia direttamente dagli Stati Uniti e attualmente unico presente nel nostro paese completo del MUVE, utilizzato da molti team World Tour del circuito professionistico. Ma il CTFlab non si ferma a questo sistema, infatti sulla base dei propri studi interni ha implementato la macchina con sistemi aggiuntivi come il sistema KeoFit Look per la millimetrica regolazione delle tacchette in base alle proprie caratteristiche, e a breve verrà implementato anche il sistema di misurazione di potenza separata per i due arti, al fine di analizzare al meglio la spinta dei due arti. A completare la possibilità di provare la posizione più redditizia e performante un completo parco di accessori vari, da provare istantaneamente.Oltre a questa avveniristica apparecchiatura il centro dispone di apparecchiature idonee ad effettuare i test funzionali, e possibilità di testare numerose materiali. Altro punto fermo del centro sarà la possibilità di farsi seguire per quanto riguarda la preparazione fisica. CTFlab segue direttamente gli atleti nella loro preparazione, nella maniera più completa (dalla consulenza sull’alimentazione, alla preparazione invernale, alla preparazione agonistica, ecc.) con programmi differenziati completi di test su più livelli.

www.www.ctfriuli.it

DANIELE CAZZOLA 22/02/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. San Michele di Piave (TV) I Memorial Polese

MATTEO MARCOLIN 23/03/’14 2° FCI-UCI 1.12 Nazionale Montecassiano (MC) I GP San Giuseppe

CHRISTIAN GRAZIAN 08/06/’14 2° 1.19 Regionale F.C.I. Campretto di S. Martino (PD) I 22° GP Alta Padovana Tour

RICCARDO BOLZAN 12/06/’14 2° UCI 2.2 Europa Tour Internazionale Trzebinia PL 1° Tappa Malopolski Tour

RICCARDO BOLZAN 13/06/’14 2° UCI 2.2 Europa Tour Internazionale Jodlownik PL 2° Tappa Malopolski Tour

ANDREA CAROLO 14/06/’14 3° UCI 2.2 Europa Tour Internazionale Stary Sacz PL Classifica finale Malopolski

Tour Under 23

ALEX BUTTAZZONI 18/06/’14 1° UCI CM1 Track Fiorenzuola (PC) I 6 Giorni delle Rose

MATTEO MARCOLIN 22/06/’14 2° FCI-UCI 1.12 Nazionale Brugnera (PN) I Memorial Gianni Biz

ALEX BUTTAZZONI 31/07/’14 3° UCI C1 Track Madison

Pordenone velodromo Mercante I Tre sere Pordenone

ALEX BUTTAZZONI 31/07/’14 2° UCI C1 Track Pordenone velodromo Mercante I Tre sere Pordenone

ANDREA CAROLO 14/08/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. Monte Prat (UD) I Cronoscalata Cornino-Monte Prat

RICCARDO BOLZAN 24/08/’14 1° 1.19 Regionale F.C.I. Ponton (VR) I 24° Memorial Zampiroli

ALEX BUTTAZZONI 29/08/’14 1° UCI CM1 Track Madison Prostejov CZ Gp Prostejov Otmara

Malacek

RICCARDO BOLZAN 04/09/’14 3° UCI 2.2 Europa Tour Internazionale Tabor (CZE) CZ 1° Tappa Okolo Jiznich

Cech r

MATTEO MARCOLIN 05/09/’14 1° UCI 2.2 Europa Tour Internazionale Muggia (TS) I G. Friuli 2014 (Classifica

finale maglia Sprint)

SIMONE VIERO 22/09/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. Bucine (AR) I 45° Coppa Fiera S.Salvatore

MATTEO MARCOLIN 27/09/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. Ceglie (BR) I Coppa Ceglie - Messapica

CHRISTIAN GRAZIAN 04/09/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. San Vito al Tagliamento (PN) I 75° coppa San Vito

MATTEO MARCOLIN 05/10/’14 2° FCI-UCI 1.12 Nazionale Montecatini Terme (PT) I 63° Trofeo del Rosso

FELIX BARKER 19/10/’14 2° UCI 1.12 Nazionale Ottershaw GB Surrey Legue

ali,

e.

4/08/’14 3° 1.19 Regionale FC I M i

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48 | 05 11 2014 | TremilaSport+

STUDIO TECNICOGEOMETRA

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Società Ciclist

Si è svolta domenica 26 ottobre la “Fe-sta Sociale 2014” a conclusione della stagione sportiva.

Presenti il Presidente nazionale FCI Re-nato Di Rocco, il Presidente Regionale FCI Bruno Battistella, la Presidente Provincia-le FCI Eliana Bastianel, il delegato CONI Pordenone Giancarlo Caliman, il Sindaco di Fontanafredda Claudio Peruch e gli “ex atleti della nostra società” ed ora afferma-ti professionisti Davide Cimolai, Lorenzo Trabucco e Marco Corrà, oltre che tutti gli atleti che hanno vestito onorevolmente le maglie gialloblu, dirigenti, genitori e Amici Sponsor. Tutti i presenti si sono detti mol-to soddisfatti per le affermazioni e la voglia di puntare sui giovani che anima la nostra Società.

È stata un’altra stagione (e sono 39) spe-ciale, impreziosita dalla maglia Tricolore di Giulia Remondina, “guida” di Beatrice Cal ai Campionati Italiani Paralimpici, e dalle tante maglie regionali su pista alle quali si è aggiunta quella provinciale di Matteo De Rovere, e dall’evidente crescita dell’intero settore giovanile.

Vittorie che hanno superato abbondan-temente le 2.200

dalla fondazione ad oggi, anche se siamo consci del fatto che a contare maggiormen-te sia soprattutto la qualità del lavoro fi n qui svolto. Lavoro che deve essere rispettato e considerato, sia dai ragazzi che dai genitori.

Non si deve stressare i ragazzi per far sì che conseguano vittorie, bensì aiutarli a capire l’importanza dell’impegno e del ri-spetto nei confronti di coloro che dedicano il proprio tempo a favore degli atleti e della loro formazione.

Le affermazioni ottenute sono ir-rilevanti rispetto alle soddisfazioni che si provano nell’offrire a tanti giovani la possibilità di vivere lo sport, permettendogli di accresce-re la condivisione di quei valori di amicizia, collaborazione, rispetto e lealtà.

Non a tutti è concesso di sali-re su un podio, ma per la nostra società hanno tutti la medesima importanza e la stessa dignità, e rappresentano un patrimonio umano di inestimabile valore.

LE MANIFESTAZIONISono state tante nel 2014 e

tutte ben riuscite. L’organizza-zione ha richiesto a tutti i diri-

Giulia Remondina e Beatrice Cal

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 49

STUDIO TECNICOGEOMETRA

CORDENONS

FONTANA GOMMEFONTANAFREDDA

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Società Ciclist

Si è svolta domenica 26 ottobre la “Fe-sta Sociale 2014” a conclusione della stagione sportiva.

Presenti il Presidente nazionale FCI Re-nato Di Rocco, il Presidente Regionale FCI Bruno Battistella, la Presidente Provincia-le FCI Eliana Bastianel, il delegato CONI Pordenone Giancarlo Caliman, il Sindaco di Fontanafredda Claudio Peruch e gli “ex atleti della nostra società” ed ora afferma-ti professionisti Davide Cimolai, Lorenzo Trabucco e Marco Corrà, oltre che tutti gli atleti che hanno vestito onorevolmente le maglie gialloblu, dirigenti, genitori e Amici Sponsor. Tutti i presenti si sono detti mol-to soddisfatti per le affermazioni e la voglia di puntare sui giovani che anima la nostra Società.

È stata un’altra stagione (e sono 39) spe-ciale, impreziosita dalla maglia Tricolore di Giulia Remondina, “guida” di Beatrice Cal ai Campionati Italiani Paralimpici, e dalle tante maglie regionali su pista alle quali si è aggiunta quella provinciale di Matteo De Rovere, e dall’evidente crescita dell’intero settore giovanile.

Vittorie che hanno superato abbondan-temente le 2.200

dalla fondazione ad oggi, anche se siamo consci del fatto che a contare maggiormen-te sia soprattutto la qualità del lavoro fi n qui svolto. Lavoro che deve essere rispettato e considerato, sia dai ragazzi che dai genitori.

Non si deve stressare i ragazzi per far sì che conseguano vittorie, bensì aiutarli a capire l’importanza dell’impegno e del ri-spetto nei confronti di coloro che dedicano il proprio tempo a favore degli atleti e della loro formazione.

Le affermazioni ottenute sono ir-rilevanti rispetto alle soddisfazioni che si provano nell’offrire a tanti giovani la possibilità di vivere lo sport, permettendogli di accresce-re la condivisione di quei valori di amicizia, collaborazione, rispetto e lealtà.

Non a tutti è concesso di sali-re su un podio, ma per la nostra società hanno tutti la medesima importanza e la stessa dignità, e rappresentano un patrimonio umano di inestimabile valore.

LE MANIFESTAZIONISono state tante nel 2014 e

tutte ben riuscite. L’organizza-zione ha richiesto a tutti i diri-

Giulia Remondina e Beatrice Cal

IMPIANTISTICAINNOVATIVA

CASUT DI FONTANAFREDDALuigi TrabuccoDecoratore Edile

FONTANAFREDDA

ontanafredda.it www.scfontanafredda.it

tica Fontanafredda

Con il prezioso contributo e patrocinio:

Regione Friuli V.G.Provincia di PordenoneComune di Fontanafredda

LA SOCIETÀ

genti un grande impegno. Un grazie partico-lare alla Regione Friuli V.G., alla Provincia di Pordenone, al Comune di Fontanafredda e a tutte quelle aziende e privati che ci han-no aiutato. Un altro grosso grazie agli ami-ci sponsor, che ci consentono di svolgere un’attività impegnativa e della quale tutti i nostri ragazzi benefi ciano. Un sentito grazie ai genitori che ci affi dano i ragazzi consape-voli di tutto l’impegno che profondiamo per consentire loro di svolgere una attività spor-tiva, dura ed impegnativa, ma soprattutto al-tamente formativa.

PROGETTI PER IL FUTUROÈ stato un altro anno di diffi coltà e che a

questo punto siamo ancora in attesa di di-verse entrate, sia da parte di Amministrazioni pubbliche che da sponsor, entrate che spe-riamo ci diano la possibilità di saldare alcune pendenze ancora in essere e chiudere l’an-no.

Ricordiamo che il nostro lavoro, portato avanti con la passione che abbiamo per la bicicletta, è fi nalizzato esclusivamente per il bene dei giovani. Sacrifi chiamo molto del nostro tempo (puro volontariato) ma sicura-mente abbiamo dato a tanti giovani la possi-bilità di rimanere lontani da ambienti social-mente non raccomandabili e insegnato loro che solo con il sacrifi cio, perché il ciclismo è sacrifi cio, si possono ottenere grandi risulta-ti... non solo sportivi.

Fase importante della crescita della socie-tà, nell’ambito della “Scuola di Ciclismo” , una delle poche in Italia, è il “Bike Park”. Una pista multifunzionale per MTB, BMX e Ciclo-cross, in fase di completamento nell’area, vicina agli altri Impianti Sportivi di Fontana-fredda, messa a disposizione dall’Ammini-strazione Comunale e che sarà sicuramente un punto di intensa attività fuoristradistica per tutti i ragazzi della Provincia di Pordeno-ne e non solo.

Presidente: Stefano Baviera

Vice Presidenti: Carlo Corrà, Ilenia Santarossa

Consiglieri e collaboratori: Eliana Bastianel, Marinella Bortolin, Eddy Del Fiol, Dario Gagno, Andrea Gaiarin, Claudio Pagotto, Egidio Pighin, Gilberto Pittarella, Bruno Pivetta, Deodato Sporzon, Gianfranco Toffoli, Renzo Zaina, Christine Zanon.

Direttori Sportivi: Claudio Biasi, Giorgio Camatta, Roberto Furlan, Luigi Lorenzon, Marco Pivetta, Giulio Quattrin.

Accompagnatori: Sandro Favret, Maurizio Fedrigo, Danilo Gallo, Andrea Sist, Erika Trabucco, Alberto Vendramin

Medici Sociali: Claudio Da Ponte, Fabio De Battisti

Consulente fi sc.: Luigi Contin

Addetto Stampa: Giacinto Bevilacqua

Meccanici: Luigi Volpi, Valerio Ortolan

Direttori di corsa: Roberto Bertolo, Gilberto Pittarella

Motostaffette: Riccardo Forniz, Maurizio Pittarella, Diego Santarossa, Daniele Santarosa.

Domenica 14 Dicembre a Casut,

presso il Bar Trattoria Mexico, ci sarà

il Tradizionale “Natale del Ciclista” e

sarà l’inizio per i festeggiamenti per i

“40 Anni“ di attività (1975/2015).

Page 50: n° 05 TremilaSport 05 11 2014

50 | 05 11 2014 | TremilaSport+

Missione compiuta per l’As-sociazione Centri Sportivi Italiani settore Ciclismo di Udine. Il settore ciclismo ha

pienamente centrato l’obiettivo d’inizio anno che si prefiggeva di incrementare il numero di iscritti alle manifestazioni in calendario per la stagione agonistica 2014 e, al contempo, di implementa-re il programma di gare tanto per gli stradisti, quanto per gli appassionati della mountain bike. Obiettivo centrato nonostante le difficoltà economiche e burocratiche legate all’organizzazione di una manifestazione ciclistica unite all’impoverimento del bacino d’utenza, basato su uno zoccolo duro di parteci-panti ma privo di un ricambio genera-zionale, soprattutto per gli amanti della strada. Il gruppo di lavoro coordinato da Franco Bon è riuscito nell’impresa di soddisfare atleti, organizzatori e spon-sor, proponendo ben 23 gare ricche di fascino ma sempre alla portata di tutte le categorie amatoriali. Insomma, a pre-scindere dalla “gamba”, il traguardo lo hanno tagliato tutti e per tutti c’è stato qualcosa da festeggiare. La macchi-na organizzativa ha superato a pieni voti anche gli immancabili imprevisti, attraverso l’implementazione dei servizi

do incetta di successi e conquistando con pieno merito la Coppa Primavera. Ciliegina sulla torta la splendida orga-nizzazione del Campionato Provinciale di Mountain Bike Cross Country svol-tosi a Magnano in Riviera che ha visto sugli scudi la Capodivento e il team Chiarcosso rispettivamente con tre e due titoli in cascina.ATTO FINALE – Non poteva mancare l’atto celebrativo della stagione ago-nistica che si celebrerà con la cena di gala del 23 novembre. Occasione per premiare i vincitori assoluti e di cate-goria e tracciare un bilancio di quella che può considerarsi come la stagio-ne di consacrazione per il movimento ciclistico targato ACSI Friuli Venezia Giulia. “Il prossimo hanno puntiamo a rimpinguare le corse su strada e ha migliorare ulteriormente l’offerta per gli appassionati della mountain bike – confessa il responsabile Acsi di Udine, Franco Bon - lì ci sono i numeri e le possibilità di organizzare qualcosa di livello assoluto per il 2015. Siamo già al lavoro, consci delle difficoltà ma deter-minati a garantire visibilità alle nostre gare e ai nostri sponsor”. Anche per il 2015 l’ago della bilancia sembra essere già ben indirizzato.

Numeri e valoriin ascesa per il gruppoguidato da Franco Bon

ASSOCIAZIONE CENTRISPORTIVI ITALIANI

WWW.ACSICICLISMO.UDINE.IT

offerti on line e la novità rappresentata dal mezzo televisivo al seguito delle principali manifestazioni in calendario. Il resto lo ha fatto l’elevata professio-nalità dello staff e dei tanti volontari appartenenti alle società organizzatrici disseminati lungo i percorsi di gara. Proprio il tema della professionalità è stato il cardine sul quale imperniare e costruire un’annata di successi; hanno preso il via i primi corsi di formazione per Giudici di gara, altra figura impre-scindibile nell’economia di una corsa ciclistica, programmati e diretti da Fabio Molinari, e il calendario è stato progettato su più livelli, garantendo spettacolo e premi nell’immediato dopo gara e a fine stagione. Un mix di successo apprezzato ben oltre i confini regionali che darà nuova linfa in previsione della stagione agonistica 2015 con un calendario ancor più ricco e interessante.

LA STRADANel pieno dell’estate arriva l’appunta-mento clou riservato agli stradisti: da Feletto Umberto infatti, scatta la 21^ edizione della Granfondo per Haiti, di nuovo nella sua veste originaria con oltre 400 corridori al via. Il successo va a Federico Costa (Franco Gomme) allo sprint. Altro appuntamento da cir-coletto rosso è quello di Attimis, sede

del 2° Trofeo Fragole e Lamponi,

terra di conquista di uno straordina-rio Stefano Casagrande (Spinacè) che giunge solitario a braccia alzate nella gara forse più apprezzata dell’intero circuito. Gare tiratissime anche in salita e premio al miglior scalatore in capo a Marco De Stefano (Stalis Team). Il Chal-lenge FVG, invece, è appannaggio del “friulano doc” Marco Toniutti, costante nei piazzamenti nel corso dell’intera stagione agonistica regionale al pari di Enrica Furlan (RDZ) prima assoluta tra le donne.

MOUNTAIN BIKEPartenza falsata, è proprio il caso di dirlo, dalla pioggia a Palmanova, che non ha reso giustizia agli organizzatori del ASD Bastioni Bike; poi un crescen-do entusiasmante in termini di adesioni e di tasso tecnico generale, con Denis Vogrig (Bike Center team) mattatore e David Bevilacqua (Ky.Ko.Sys) degno avversario. Percorsi ben disegnati e ben segnalati che nulla hanno da invi-diare alle più blasonate Marathon ita-liane, solleticano l’appetito degli Elite che non disdegnano qualche “incursio-ne” tra gli amatori come accade a San Leonardo nel Trofeo delle Frazioni: il colombiano Rincon Rodriguez conqui-sta la gara più lunga (58 km) e selettiva dell’anno, ma il vincitore di giornata è il compagno di squadra Gherardini. Vogrig non sta certo a guardare facen-

ASSOCIAZIONE CENTRISPORTIVI ITALIANI

ACSI Settore Ciclismo di Udine,Gorizia e Pordenone

ORGANIZZANO PER

Venerdì 28 Novembre 2014 Ore 20presso Ristorante Là di Mariute

a Coderno di Sedegliano (www.ladimariute.it)

CENA E PREMIAZIONI FINALI ACSI STRADA E MTB STAGIONE 2014

Durante la serata saranno premiati:- Primi 3 Classificati per ogni categoria Coppa Primavera MTB + Prima Società

- Primi 3 Classificati per ogni categoria Coppa Autunno MTB + Prima Società

- Primi Classificati per ogni categoria FVG MTB Challenge + Prime 3 Società

- Primi Classificati Challenge Strada FVG + Prime 3 Società

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 51

Non male nel complesso la sta-gione 2014 del Comitato ACSI Pordenonese, dopo lo scosso-

ne causato dallo scioglimento dell’ ex Ente di Promozione con la perdita di tesserati e naturalmente di gare orga-nizzate, il 2014 ha visto il tesseramento di oltre 500 atleti con 21 a.s.d. af� liate.Le manifestazioni organizzate dalle asd sono state 20 di cui 15 su strada, non molte ma vista la situazione econo-mica e i costi di organizzazione tante a.s.d. hanno rinunciato, tra cui la Gran Fondo dei Templari ottava edizione con oltre 400 partecipanti provenienti dal nord Italia con alcune presenze dal Lazio, Marche e dall’Umbria oltre ai paesi Esteri con� nanti come la Slove-nia Austria con rappresentanze dalla Svizzera e Croazia, la manifestazione con partenza e arrivo da S.Quirino PN attraversando 20 paesi della provin-cia. Poi il giro del Pordenonese ormai alla 27^ edizione gara in tre tappe che quest’anno ha visto la presenza, nelle tre tappe, di oltre 700 iscritti le località delle tappe Camolli, Caneva e Corde-nons. Ottimi risultati di partecipazione anche nelle altre gare qualche risultato negativo colpa delle condizioni meteo avverse. Nelle 15 gare la partecipazio-ne complessiva è stata di oltre 2000 atleti.Atleti che si sono distinti particolar-mente sulle gare di strada sono stati:MOMETTI Stefano Cat. Super Gen-tlemen a.s.d. FIT LOWN di Cordenons che oltre a molte vittorie individuali ha vinto il Camp. Regionale il Camp. Provinciale e la classifica finale del Gran Premio delle Provincie del FVG. CATTELAN Edy Cat. Senior a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ di Sacile anche lui vincitore di titoli come il Camp. Pro-vinciale e la classi� ca � nale del Gran Premio delle Provincie FVGIn ambito femminile si è distinta FUR-LAN Enrica a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ vincitrice di moltissime gare tra cui la Gran Fondo dei Templari, il Camp. Regionale, il Camp. Provinciale e la classi� ca � nale del Gran Premio delle Provincie FVG.Queste sono solo le vittorie che questi atleti hanno fatto nelle gare del Co-mitato di Pordenone. Per il futuro è

stata confermata la GRAN FONDO dei TEMPLARI, la 28^ edizione del Giro del Pordenonese. Per quanto riguarda la MTB siamo cresciti molte gare in più partecipanti in più rispetto alle scorse annate, buoni risultati stiamo crescen-do, forse i costi più bassi la sicurezza, non è quella della strada, si gestisce meglio. Cinque le gare organizzate dalle ruote grasse con una media di 120 iscritti per gara, tra cui il camp. Regionale ed il Camp. Provinciale.

Gli atleti provinciali che si sono distinti a suon di vittorie sono: FUCCI Mat-teo cat. JU a.s.d. SGANCIO RAPIDO vincitore del Camp. Regionale e Camp. Provinciale; ARMELLIN Fabio cat. SE a.s.d. LA ROCCIA TEAM vincitore di gare e camp.Regionale; FLAIBAN Gianni cat SG B a.s.d. la roccia team vincitore del Camp Regionale.Le varie a.s.d. del Comitato ACSI Por-denonese come LA ROCCIA TEAM, L’AVIS GLS, LA GRAVA BIKE ed altre si sono distinte con le vittorie in altre provincie e regioni sia a livello indivi-duale che di gruppo.Le richieste di organizzazione di gare sono parecchie. In questo settore (MTB) abbiamo collaborato molto all’organizzazione con gli altri comi-tati friulani (Udine e Gorizia) di alcuni eventi come il Gran Premio di Prima-vera e il Gran Premio di Autunno e al Challenge Friuli CUP 2014. 25 le gare di MTB organizzate in regione.

ACSI COMITATO DI PORDENONE

Stagione2014-11-03

RIEPILOGO DEI VARI CAMPIONATIE LORO VINCITORI CHE SI SONO SVOLTI

NEL COMITATO DI PORDENONE

CAMPIONATO REGIONALE: Loc. DANDOLO di MANIAGO 20 luglio 2014CAT JU TONIUTTI Marco a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITICAT SE GUION Nicolas a.s.d. PEDALE SANGIOVANNESECAT VE LIBERATI Massimiliano a.s.d. BIKE TEAM 2CAT GE ARMELLIN Fabio a.s.d. 65 VINALCAT SG A MOMETTI Stefano a.s.d. FIT LOWNCAT SG B MARANGONE Denis a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITICAT W FURLAN Enrica a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ

CAMPIONATO PROVINCIALE: CORDENONS 28 settembre 2014CAT JU PICCINI Marco a.s.d. 65 VINALCAT SE CATTELAN Edy a.s.d. TEAM SALVADOR RDZCAT VE CASSIA Franco a.s.d. S.GIOVANNI di LIVENZACAT GE FANTIN Alessandro a.s.d. 65 VINALCAT SG A MOMETTI Stefano a.s.d. FIT LOWNCAT SG B PECCHIELAN Celso a.s.d. S.GIOVANNI di LIVENZACAT W FURLAN Enrica a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ

GRAN PREMIO DELLE PROVINCIE DEL FVG (19 gare disputate sul territorio Friulano)CAT JU TONIUTTI Marco a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITICAT SE CATTELAN Edy a.s.d. TEAM SALVADOR RDZCAT VE LENARDUZZI Giuliano a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITICAT GE CANESIN Daniele a.s.d. ENGINE & BIKE CANESINCAT SG A MOMETTI Stefano a.s.d. FIT LOWNCAT SG B MARANGONE Denis a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITICAT W FURLAN Enrica a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ

I VINCITORI DEL CAMPIONATO REGIONALE Buboia 14 settembre 2014CAT. DE CELEGHIN Tiziano a.s.d. BASTIONI BIKECAT. JU FUCCI Matteo a.s.d. SGANCIO RAPIDOCAT. SE ARMELLIN Stefano a.s.d. LA ROCCIA TEAMCAT. GE LAURENCIG Paolo a.s.d. CHIARCOSSOCAT: SG A RUGGIERO Raffaele a.s.d. CICLISTICA PORCIACAT. SG B FLAIBAN Gianni a.s.d. LA ROCCIA TEAM

CAMPIONATO PROVINCIALE Zoppola 10 agosto 2014JU FUCCI Paolo a.s.d. SGANCIO RAPIDOSE PICCINI Michele a.s.d. GRAVA BIKEVE CARLI Luca a.s.d. LA ROCCIA TEAMGE BORTOLETTI Giorgio a.s.d. AMICI DELLA BICICLETTASGA CAMEROTTO Paolo a.s.d. TEAM PROFESSIONAL BIKESGB ZANETTE Guido a.s.d. CICLISTICA PORCIA

Page 52: n° 05 TremilaSport 05 11 2014

52 | 05 11 2014 | TremilaSport+

PEDALE SANVITESESocietà Ciclistica Dilettantistica

La stagione 2014, appena trascorsa, ha portato ad un consolidamento della struttura societaria che aveva avuto un

profondo rinnovamento nell’annata 2006. L’attività agonistica del settore giovanile si è svolta intensamente lungo l’intera stagione 2014.La società è stata fondata nel 1972 il suo albo d’oro e ricco di titoli italiani(14), regio-nali, nel settore strada, pista e ciclocross e circa 2500 vittorie e circa 750 gare orga-nizzate.Da sempre abbiamo optato per le catego-rie giovanissimi, esordienti, allievi e junio-res. Abbiamo incrementato il numero di atleti sopratutto nella categoria dei giovanissimi, questo ci fa ben sperare per un rafforza-mento del vivaio in una prospettiva futura che sicuramente darà i suoi frutti anche per il futuro della società a livello di buoni ri-sultati, e di fatto nel 2014 abbiamo incre-mentato il vivaio di circa 20 atleti. Ci siamo dedicati all’attività promozionale, parte-cipando a dei progetti di informazione sul

ciclismo e sul corretto uso e manutenzione della bicicletta e comportamento in strada, nelle scuole elementari del territorio sanvi-tese. Anche quest’anno abbiamo organiz-zato due manifestazioni, quali la 75^ Cop-pa San Vito per dilettanti e la 6^ Edizione della Piccola Roubaix per la categoria gio-vanissimi svolta nel centro cittadino di San Vito al Tagliamento. Nel 2015 oltre alle su dette manifestazioni andremo ad organizzare nel mese di luglio i campionati italiani a cronometro indivi-duale per tutte le categorie agonistiche sia maschili che femminili.Durante la stagione 2014 non abbiamo ottenuto risultati eclatanti, abbiamo avuto due titoli regionali nelle categorie femminili per cui nel 2015 allestiremo un gruppo di

atlete nelle categorie esordienti ed al-lieve. Dal 2011 siamo testimonial a titolo gratuito con il logo stampato sul nostro abbigliamento e mezzi dell’associazio-ne A.I.D.O. (Associazione Italiana Dona-tori Organi).

BANDIZIOLCYCLE TEAM SIZE SHOP

PEDALE SANVITESEVia Bellunello n° 5 San Vito al Tagliamento (PN)Tel. & Fax 0434-82105 - cell. 3388789243 e-mail: [email protected]

Page 53: n° 05 TremilaSport 05 11 2014

TremilaSport+ | 05 11 2014 | 53

PEDALE SANVITESESocietà Ciclistica Dilettantistica

La stagione 2014, appena trascorsa, ha portato ad un consolidamento della struttura societaria che aveva avuto un

profondo rinnovamento nell’annata 2006. L’attività agonistica del settore giovanile si è svolta intensamente lungo l’intera stagione 2014.La società è stata fondata nel 1972 il suo albo d’oro e ricco di titoli italiani(14), regio-nali, nel settore strada, pista e ciclocross e circa 2500 vittorie e circa 750 gare orga-nizzate.Da sempre abbiamo optato per le catego-rie giovanissimi, esordienti, allievi e junio-res. Abbiamo incrementato il numero di atleti sopratutto nella categoria dei giovanissimi, questo ci fa ben sperare per un rafforza-mento del vivaio in una prospettiva futura che sicuramente darà i suoi frutti anche per il futuro della società a livello di buoni ri-sultati, e di fatto nel 2014 abbiamo incre-mentato il vivaio di circa 20 atleti. Ci siamo dedicati all’attività promozionale, parte-cipando a dei progetti di informazione sul

ciclismo e sul corretto uso e manutenzione della bicicletta e comportamento in strada, nelle scuole elementari del territorio sanvi-tese. Anche quest’anno abbiamo organiz-zato due manifestazioni, quali la 75^ Cop-pa San Vito per dilettanti e la 6^ Edizione della Piccola Roubaix per la categoria gio-vanissimi svolta nel centro cittadino di San Vito al Tagliamento. Nel 2015 oltre alle su dette manifestazioni andremo ad organizzare nel mese di luglio i campionati italiani a cronometro indivi-duale per tutte le categorie agonistiche sia maschili che femminili.Durante la stagione 2014 non abbiamo ottenuto risultati eclatanti, abbiamo avuto due titoli regionali nelle categorie femminili per cui nel 2015 allestiremo un gruppo di

atlete nelle categorie esordienti ed al-lieve. Dal 2011 siamo testimonial a titolo gratuito con il logo stampato sul nostro abbigliamento e mezzi dell’associazio-ne A.I.D.O. (Associazione Italiana Dona-tori Organi).

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Dal 14 al 16 novembre si svolgerà la settima edizione di Trieste Tat-too Expo, la più importante fiera inerente il mondo dei tatuaggi nel Triveneto. Trieste Tattoo Expo è

una convention internazionale di tatuaggi che anche quest’anno ospiterà nel capo-luogo giuliano più di 150 tatuatori da tutta Italia e dall’estero e intratterrà il pubblico con concerti e spettacoli; il tutto accom-pagnato dal caratteristico mare mosso e dal forte vento del golfo triestino. L’evento anche quest’anno sarà ospitato presso le strutture del Magazzino 42, nelle vicinanze della stazione marittima.

Questo nuovo appuntamento italiano col tatuaggio è pronto ad ospitare per que-sta edizione 2014 ar-tisti dall’Australia, Brasile,USA, Germa-nia, Austria, Spagna, Inghilterra, Slovenia, Croazia, Belgio e da tanti altri Paesi, senza però ri-nunciare ai più famosi tatuato-ri nostrani.

Anche quest’anno ci saranno con-certi, sfilate, performances di body painting e bourlesque, shows e tanti ospiti. Da non perdere l’atteso tattoo contest a cui po-tranno partecipare tutti quelli che vogliono

mettere in concorso il proprio tatuaggio: ai primi di ogni categoria verranno assegnati ambiti premi. Per maggiori informazioni è attivo il sito ufficiale della convention www.triestetattooexpo.com

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56 | 05 11 2014 | TremilaSport+

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 57

JUDO

un 2014 per lei particolarmen-te intenso: “Dopo i campionati italiani in cui a febbraio mi sono classificata terza – riferisce – ho gareggiato infatti anche con la nazionale a Zagabria e Berlino”. Già, la valigia lei la tiene sempre a portata di mano, mettendovi dentro non solo le medaglie ma anche il consistente patrimonio culturale del quale fare tesoro al presente e negli anni a venire. Un’escalation, la sua, che lei at-tribuisce pure all’ambiente se-reno e collaborativo in cui vive e opera: “La mia famiglia mi è sempre di grande supporto e un ringraziamento particolare lo ri-volgo pure a Serena Callegari, la

Giada, reginetta di BakuIltrofeovintoinAzerbajdzanfraleesperienzepiùsignificativedellagiovanejudokadiS.GiovannialNatisone

“L’ esperienza più bella della mia vita”: così Gia-da Medves, stellina del judo

friulano, definisce la medaglia d’oro della scorsa primavera in Azerbajdzan alla 37esima edi-zione del trofeo Hazi Aslanov, prevalendo in quattro incontri su avversarie russe, georgiane e azere, rappresentanti dell’èlite europea della categoria Cadet-te. “Ma è un’esperienza da ricor-dare non solo dal punto di vista sportivo – precisa la judoka di S.Giovanni al Natisone, sorella di Matteo, lui pure figura di spicco della specialità - . Con lo Yama Arashi, il mio club di apparte-nenza con il quale abbiamo ot-tenuto a ottobre il terzo posto agli Italiani a squadre, erava-mo ospiti della nazionale azera e siamo stati trattati, come si suol dire, con i guanti, con anche

le guardie del corpo al nostro seguito. Abbiamo sostenuto gli allenamenti nel modernissimo centro olimpico di Baku, la ca-pitale, visitando poi la città per-sino in gondola in zone che loro paragonano alla nostra Venezia, attraverso rii caratteristici. E i selfie, naturalmente, si sono sprecati!”. Un posto per i più comunque ancora da scoprire, bagnato dal Mar Caspio, sulla cui penisola di Apseron, in fondo alla baia, sorge la capitale Baku, fondata da Alessandro Magno e il cui nome significa “colpo di vento”. Oltre quattromila, nella zona circostante, sono i pozzi petroliferi, portando una ric-chezza che prima della pere-strojka di Gorbaciov beneficiava il regime e che oggi invece rica-de sull’intera popolazione.

Ma per Giada quella in Azer-bajdzan non è stata comunque l’unica esperienza all’estero di

mia sparring e ukè”, tiene a sot-tolineare. Ma anche il suo Friuli, comunque, sa elargirle costanti soddisfazioni: “Di recente ho vin-to a Spilimbergo contro atlete ungheresi, slovene e austriache e la scorsa settimana sono sa-lita sul primo podio a Treviso in un altro incontro internazionale. E a novembre ho in programma degli allenamenti in Slovenia con la nazionale israeliana”.

E’ un carnet molto denso, con anche l’impegno scolastico in un istituto professionale, quello di Giada Medves, diciassetten-ne brunetta dal viso sbarazzi-no che nella prossima stagione affronterà il passaggio di ca-tegoria: “Questo è il mio ultimo anno tra le Cadette – riferisce – e passerò tre le Juniores. Au-guro a me stessa anche tra le più grandi di ottenere le stesse soddisfazioni fin qui incontrate”.

Edi Fabris

AVVENIRISTICA Baku, capitale dell’Azerbajdzan, è città economicamente florida e dall’aspetto futuristico.

«Questo è il mio ultimo anno da Cadetta, nella prossima stagione gareggerò con le Juniores, categoria in cui auguro a me stessa di poter essere competitiva come in precedenza e di ottenere ancora le soddisfazioni fin qui ricevute»

IL PROSSIMOFUTURO

ALTRI SPORT

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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 59

ALTRI SPORT

DAL TRAMPOLINO”Sto lavorando per migliorare costantemente il gesto tecnico”

Colloredoeilsuodiciottesimotitolotricolorenelsalto

Tarvisiano di Camporosso, classe ‘87, Sebastian Colloredo è cresciuto nell’inesauribile vivaio dello Sci Cai Monte Lussari e continua ad essere protagonista della nazionale italia-

na di salto con gli sci. Ai Campionati Italiani di Predazzo ha recentemente vinto il suo 18° titolo tricolore nel salto dal trampolino. Sul Normal Hill della località trentina nella competizione maschile, il ventisettenne tesserato con il Gs Fiamme Gialle si è imposto su Davide Bresadola, sfruttando il vantaggio maturato soprattutto nella seconda serie.

Diciottesimo titolo nazionale per lui, che però non si stanca di vincere e che così si racconta: “In realtà due mesi fa avevo perso contro Bresa-dola in Slovenia, un segnale che tutta la squadra stava crescendo e che la competizione fra di noi

poteva essere positiva. Sotto pres-sione c’era però qualcosa che non funzionava. Ho dovuto lavorare mol-to per stravolgere il gesto. Adesso qualcosa si muove, diciamo che sono soddisfatto per l’ottimo passo avan-ti compiuto. Nei salti estivi, fino alle prime due gare del Summer Grand Prix di Einsiedeln non ero soddisfat-

to. Poi mi sono sbloccato e si sono notati degli evidenti miglioramenti». La gara di Predrazzo è stata molto dura, considera poi Sebastian: “Ma il mio obiettivo era di ripetere il gesto tecnico su cui stavo lavorando durante la stagione estiva. Ora per la stagione invernale siamo abbastanza pronti, avendo assimilato questo modo diverso di saltare. Sono abbastanza sereno. In questi mesi mi sto concentrando sull’aspetto tecnico che lo scorso anno avevo un po’ trascurato. Ar-rigo Della Mea, il mio allenatore, mi sta aiutando OBIETTIVO “Punto sui mondiali di febbraio a Falun”

in questo. Sono consapevole che fino a fine no-vembre non sarò al top e che il periodo di mas-sima forma arriverà a fine dicembre.”

Al suo attivo l’atleta, filiforme e occhialuto, vanta l’onore di aver partecipato a tre Olimpia-di: Torino 2006, Vancouver 2010 e le più recenti a Sočhi. Nel novembre 2012 è salito per la prima volta sul podio della Coppa del Mondo, obiettivo che non nasconde anche per i prossimi mesi: “Punto tutto sui Mondiali di febbraio a Falun: per carattere sono troppo pignolo sulle cose che faccio e non so se ciò sia un pregio o un difetto. Avrei voluto espandermi a livello tecni-co ma mi hanno fermato. Sono carico perché so che d’estate ho lavorato al 110%. Ora la mia preparazione è meno pesante, con un solo al-lenamento al giorno ma intenso e ricco di pre-cisione. Punto con esercizi mirati a trasferire la forza in esplosività. Sono fiducioso e concen-trato”. In cerca di riscatto dopo una stagione 2013-’14 al di sotto delle aspettative, Sebastian scalda già i motori per ritornare alla grande a volare sempre più su. E il primo acuto si è già fatto sentire.

Biancamaria Gonano

3le Olimpiadidisputate

SEBASTIAN,PRIMO ACUTO

notiziebreviVARIE

La ditta “Studio 7” si è riproposta alle associazioni sportive di Gorizia, attraverso l’ufficio Sport, per la nuova edizione dell’album di figurine di atlete e atleti delle associazioni goriziane 2015. Durante la presentazione è stata premiata la giovane campionessa di karate Giorgia Servillo (foto). La sedicenne, che frequenta la 2^ classe del Liceo Scientifico “D’Annunzio” a Gorizia e attualmente si allena con la pluricampionessa Francesca Barnaba. Le istruzioni per la partecipazione all’iniziativa saranno esposte a breve alle società. Alessandro Vascotto ha proposto una copertina speciale per il centenario della Grande Guerra: “Spero che si riesca a inserire nell’album anche i grandi atleti del passato che andranno così ad impreziosire la raccolta”.

Marta Prokuda

Il campionato di serie A2 maschile 2014/2015 è alle porte e la Pallanuoto Trieste presenta giovedì 6 novembre presso l’Harrys Grill dell’Hotel Duchi d’Aosta, in piazza Unità d’Italia, alle 11 prima squadra, staff tecnico, programmi e obiettivi della nuova stagione.

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PALLANUOTO

Page 60: n° 05 TremilaSport 05 11 2014

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