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N° 26 - Nuova Serie, Luglio-Settembre 2011 Supplemento a L’Eco di San Gabriele, Settembre 2011 - Sped. in a.p. -45% art.2 comma 20/c legge 662/96

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Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 262

INDICEBEATO GIOVANNI PAOLO II E I PASSIONISTIAPRITE LE PORTE A CRISTO CROCIFISSO . . . . . . . . . . . . pag. 3

I MIEI GIORNI (10 ANNI!) CON GIOVANNI PAOLO IIP. Ciro Benedettini, CP (PIET) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4

GIOVANNI PAOLO II A NETTUNOP. Giovanni Alberti, CP (PRAES) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6

GIOVANNI PAOLO II E LA GIOVENTÙP. Gabriele Cingolani, CP (PIET) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8

IL BEATO GIOVANNI PAOLO IIAL SANTUARIO DELLA CIVITAP. Giuseppe Comparelli, CP (DOL) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

IL BEATO GIOVANNI PAOLO II ALL’ARGENTARIOP. Adolfo Lippi, CP (PRAES) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13

INCONTRO DI INTERNAZIONALE PASSIONISTAP. Kevin Dance, CP (SPIR) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15

PASSIOCHRISTI.ORG: IL NUOVO SISTEMAPER LA COMUNICAZIONE È ONLINE!P. Marco Pasquali, CP (PIET) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 17

VITA PASSIONISTANotizie dalle Configurazioni e dalle Province

ASSEMBLEA DEL VICARIATO THOM (INDIA) . . . . . . . » 18

LA MISSIONE DI VANIMO CELEBRA50 ANNI DI PRESENZA PASSIONISTA . . . . . . . . . . . . . . . » 19

CONFIGURAZIONE DEL SACRO CUORE DI GESÙ:PASSI NEL PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE . . . . . . » 20

CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA PRESENZAPASSIONISTA NELLA PARROCCHIA DI S. GEMMAA MEDELLIN, COLOMBIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 21

CAPITOLO PROVINCIALE LAT, ITALIA . . . . . . . . . . . . . » 22

CAPITOLO PROVINCIALE CFIXI, ITALIA . . . . . . . . . . . . » 23

CAPITOLO PROVINCIALEDELLA PROVINCIA DOL (ITALIA) . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 24

CAPITOLO PROVINCIALEDELLA PROVINCIA PRAES (ITALIA) . . . . . . . . . . . . . . . . » 25

ASSEMBLEA DELLA VICE-PROVINCIA SALVDELLA R.D. CONGO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 26

MONACHE PASSIONISTE

VI INCONTRO DI FORMAZIONE PER I MONASTERI ITALIANI » 27

NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALEALLA GUIDA DELLE SORELLE PASSIONISTEDELLA CROCE E PASSIONE IN AMERICA . . . . . . . . . . . . . . . . » 27

ORDINAZIONI E PROFESSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 28

NUOVE PUBBLICAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 30

NOTITIAE OBITUS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 31

Bollettino Internazionale Passionista N. 26 - Nuova Serie - Luglio-Settembre 2011

Supplemento a L’Eco di San Gabriele, Settembre 2011

EditoreCuria Generaledella Congregazione della Passione

Consultore Generale per l’informazione Denis Travers, C.P.

Redazione e traduzione testiLawrence Rywalt, C.P.Luis Enrique Bernal, C.P.Marco Pasquali, C.P.Ramiro Ruiz, C.P.P. Miguel Ángel Villanueva Pérez, C.P.Francesca Pieretti

FotografieLawrence Rywalt, C.P.

IndirizzoUfficio ComunicazioniCuria GeneraliziaP.zza Ss. Giovanni e Paolo 1300184 Roma - ItalyTel. 06.77.27.11Fax. 06.700.84.54Web Page: http://www.passiochristi.orge-mail: [email protected]

GraficaFlorideo D’Ignazio - Editoriale Eco srl

Logo della CopertinaLoretta Lynch

CopertinaIscrizione di Giovanni Paolo II nel registrodegli ospiti del Monte Argentario,12 dicembre 2000: “Cum benedizione”

Pagina FinaleLa tomba del beato Giovanni Paolo IInella Basilica di S. Pietro a Roma

StampaEditoriale Eco s.r.l.

Località San Gabriele - Colledara64045 San Gabriele (Teramo) - ItalyTel. 0861.975924 - Fax 0861.975655E-mail: [email protected]

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LA CURIA INFORMA

3Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

Domenica, 1° maggio, 2011, la Chiesa Cattolica hacelebrato la beatificazione di Karol Wojtyla – PapaGiovanni Paolo II. La Congregazione della

Passione ha condiviso la gioia di questo giorno perchédurante i 27 anni del suo Pontificato, il Beato GiovanniPaolo II è stato sia un padre che un amico dei figli di SanPaolo della Croce. Dalla sua prima visita che come Papafece al nostro Santuario di Santa Maria Goretti nel 1979,sino alla sua visita improvvisa al Ritiro dellaPresentazione sul Monte Argentario in Dicembre, 2000 sidimostrò subito molto “a casa” tra di noi. Ma egli si sen-tiva “a casa” non soltanto quando si trovava in visita ainostri Santuari, ma anche con noi sul Calvario, condivi-dendo il nostro carisma.

L’elenco degli incontri che Giovanni Paolo ha avutocon noi è lungo: Capitoli Generali, Congressi MissionariItineranti del 1981 e, nel 1984 con i partecipanti alCongresso “La Sapienza della Croce Oggi”; le visite al

Santuario di San Gabriele al Gran Sasso nel 1985 e quel-la al Monastero-Santuario di Santa Gemma a Lucca il 23settembre del 1989 e al Santuario della Madonna dellaCivita, Itri, nel 1990. Oltre a tutte queste visite program-mate, ha anche effettuato una breve visita inaspettata allacasa madre dell’istituto: il ritiro della Presentazione alMonte Argentario la sera del 12 dicembre 2000.

Come segno della sua stima per la Congregazione e delsuo carisma, Giovanni Paolo II ha fatto a noi e alla Chiesadoni speciali come simboli di momenti ed occasioni dicelebrazione del nostro carisma e come forme di incorag-giamento per noi a perseverare nella testimonianza e nellaproclamazione della Passione di Gesù. Uno di questi donispeciali fatti alla Congregazione è stata la canonizzazionedi Sant’Innocenzo Canoura Arnau, avvenuta il 21 novem-bre 1999 ed inoltre otto beatificazioni (Isidore De Loor,30/09/1984; Pio Campidelli, 17/11/1985; BernardoSilvestrelli, 16/10/1988; Charles (di Monte Argus)Houben, 16/10/1988; Niceforo e 26 Compagni martiri,01/10/1989; Lorenzo Salvi, 01/10/1989; GrimoaldoSantamaria, 29/01/1995; Eugene Bossilkov, 15/03/1998; e14 dichiarazioni di eroica virtù, tra le quali: 10 Passionisti(Galileo Nicolini, 27/11/1981; Giovanni Bruni,09/06/1983; Nazareno Santolini, 07/09/1989; GiacomoGianiel, 21/12/1989; Gerardo Segarduy, 21/12/1991;Fortunato De Gruttis, 11/07/1992, Giuseppe Pesci,06/07/1993; Norberto Cassinelli, 15/12/1994; GermanoRuoppolo, 11/07/1995; Egidio Malacarne, 26/03/1999); laco-fondatrice delle suore Passioniste, Maria CrocifissaCostantini, 17/12/1982; la Fondatrice delle SorellePassioniste Messicane, Dolores Medina Zepeda,03/07/1998; la Sorella Passionista, Antonietta Farani,13/06/1993; la laica vergine Lucia Burlini, figlia spiritua-le di S. Paolo della Croce che a lei diresse varie sue lette-re, 23/10/1987; e una Sorella Orsolina, Lucia Mangano,01/07/1994, il cui direttore spirituale era un Passionista.

Il Beato Giovanni Paolo II iniziò il suo Pontificato pro-clamando: ”Non abbiate timore! Aprite le porte aCristo!” Ai giovani radunati a Santiago di Compostela,Spagna nel 1989 per la Giornata Mondiale della Gioventù,egli gridò: “Non abbiate paura di essere santi!” Eglistesso sarebbe diventato santo, aprendo le porte ed anchele opportunità per tutti di incontrare Cristo non soltantoattraverso la sua predicazione, il suo insegnamento e lenumerose visite pastorali, ma anche per mezzo dell’ unio-ne con la Passione nella sua vita personale.

Questa edizione del BIP è in parte dedicata a questogrande padre e amico della Congregazione della Passionee della Famiglia Passionista. E’ nostra speranza che rive-dendo i nostri molti incontri con Giovanni Paolo II e riflet-tendo sulle sue parole, anche noi troveremo il coraggio diaprire le porte dei nostri cuori a Cristo Crocifisso cosicchépossiamo guidare altri verso di Lui per essere così degnidi condividere la gioia della sua Resurrezione in comunio-ne con Maria, la Madre di Dio e di tutti i santi.

INTRODUZIONE

BEATO GIOVANNI PAOLO II E I PASSIONISTIAprite le porte a Cristo Crocifisso

Immagine di Giovanni Paolo II in San Pietro il giorno dellaBeatificazione.

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Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

LA CURIA INFORMA

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I MIEI GIORNI(10 ANNI!)

CONGIOVANNI PAOLO II

P. Ciro Benedettini, CP (PIET)Vice direttore Sala Stampa Vaticano

Lunga e tortuosa è stata la mia marcia di avvicina-mento a Giovanni Paolo II. Il primo “incontro”avvenne il 16 ottobre 1978, quando fu eletto

sommo pontefice. Lavoravo come giornalista per unaradio a Milano ed il direttore mi aveva inviato in giro perla città a raccogliere le prime impressioni della genteappena sarebbe stato annunciato il nome del nuovo papa.Mi ero collocato nella Galleria, il salotto buono della città,punto d’incontro di cittadini e turisti. Quando la radioannunciò la nomina del card. Carol Wojtyla, rimasi comesmarrito e con me la gente che intervistai. “Ma chi è?”, michiedevano. Non avrei mai pensato che 16 anni dopo,sarei diventato un diretto collaboratore di Giovanni PaoloII.

Nel gennaio del 1980, il Provinciale, P. GabrieleCingolani, aveva indicato il mio nome alla Sala Stampadella Santa Sede quale responsabile dei bollettini informa-tivi plurilingue del Sinodo dei Vescovi d’Olanda convoca-to a Roma. Rifiutai, non mi sentivo all’altezza. Presto arri-vò il rimprovero vaticano: “Da quando in qua i passionistinon obbediscono alla Santa Sede?”. Per il sinodo succes-sivo sulla famiglia fu giocoforza accettare e da allora pertutti i sinodi fino al 1994.

Di questi sinodi ricordo il faticoso lavoro, che a voltesi protraeva fino a notte inoltrata, ma soprattutto le volte

che il Papa mi invitò a cena, assieme agli assistenti lingui-stici. Un onore ed un segno di apprezzamento per il nostrooscuro lavoro. Mi sorprese la naturalezza del tratto delPapa e la sua curiosità. Ci “intervistava” uno ad uno nellapropria lingua, informandosi sulla nostra provenienza, sulnostro lavoro. Ricordo i suoi occhi chiari fissi su di mequasi a capire le risposte. La cucina del Papa? Beh!, ci sisarebbe potuto aspettare di meglio!

Una seconda tappa della mia marcia di avvicinamentoa Giovanni Paolo II avvenne il 30 giugno 1985, quando ilPapa visitò il santuario di S. Gabriele, dove ero direttoredella rivista L’eco di San Gabriele. Ero così preso nelseguire i giornalisti ed il funzionamento della Sala Stampache, solo il giorno dopo mi accorsi, che, a ricordo di quel-l’evento, non avevo nemmeno una foto di gruppo.

Nel 1989 una telefonata dal Vaticano, mi chiedeva ladisponibilità a lavorare presso il Pontificio Consiglio delleComunicazioni Sociali. D’accordo con i superiori, decli-nai l’offerta.

Nell’ottobre del 1994 ero a Roma come segretario delCapitolo Generale. Al termine, P. José Agustin Orbegozo,superiore generale, mi informò che il Direttore della SalaStampa, Joaquín Navarro-Valls, mi aveva chiesto comesuo vicedirettore. Ero molto titubante, ma considerandoche ormai avevo dato a L’eco di S. Gabriele quel che pote-vo, con timore e tremore accettai. Il 2 dicembre ero già inSala Stampa. Dopo una settimana, il 10 dicembre 1994,accompagnai Giovanni Paolo II a Loreto. Venni presenta-to al Papa che non mi parve molto informato sul mioconto, mi intervistò brevemente e mi augurò buon lavoro.Ben informato, invece, era il segretario particolare delPapa, Mons. Stanislao Dziwisz, il quale mi strinse forte lamano e mi disse: “Devi essere un forte vicedirettore”. Nonso cosa intendesse con l’aggettivo “forte”, ma non vi èdubbio che lavorare nella Sala Stampa vaticana esige unabuona dose di fortezza in molti sensi. Una settimana dopo,un cardinale francese mi ammonì: “Il tuo è un compitodove si può scivolare ad ogni momento”. Ed un vescovo,ora cardinale, sentenziò: “Solo un passionista può stare altuo posto”.

Di quel mio primo lavoro come portavoce del Papa hoalcuni ricordi indelebili. Il primo: quando il Papa entrònella cappella dell’Annunciazione a Loreto e s’inginoc-chiò, notai il suo profondo raccoglimento, tanto chedovette essere come “risvegliato” dal segretario. Questasua capacità di “cadere” in preghiera immediatamente,soprattutto davanti a Gesù Sacramentato, sarà un fattocostante che ho notato tutte le volte che sono stato accan-to a lui. Il secondo ricordo, anche questo una costante, è ilsuo gusto di incontrare la gente, le infinite strette di mano,

“GiovanniPaolo II…amavastarecon lagente…Veramenteinnamoratodi Dio, era ancheinnamoratodella gente”.

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LA CURIA INFORMA

5Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

i baci ai bambini ed ai giovani, la battuta felice, semprepronta. Ricordo anche una mia gaffe (non sarà l’unica!).Incontrando il Presidente della repubblica Italiana, OscarLuigi Scalfaro, il Papa nel salutarlo gli disse “Coraggio,presidente”. Riferii la frase ai giornalisti italiani, cheall’indomani specularono negativamente sui contenuti delcolloquio tra il Papa ed il presidente. Nessuno mi disseapertamente che non avrei dovuto rivelare quella frase, mame lo fecero capire in mille modi.

Il compito del vicedirettore della Sala Stampa dellaSanta Sede è quello tipico dei numeri due: molto lavoro,generalmente senza luci della ribalta. E’ un lavoro assedia-to da due fuochi: da una parte i giornalisti che voglionosapere tutto e subito; dall’altra l’Istituzione che vuole fil-trare quello che è reso pubblico. In realtà Giovanni PaoloII era amico dei giornalisti. Nei primi tempi quando livedeva, andava a salutarli, incurante delle preoccupazionidella sicurezza. Ricordava i loro nomi, si informava delleloro famiglie, non faceva distinzione tra benevoli o male-voli. La Chiesa – diceva – deve essere una “casa di vetro”.Ed ha dato l’esempio non facendo mai mistero della suamalattia, offrendosi ai media ed all’opinione pubblica nelsuo vigore fisico, prima, e poi nella sua debolezza. LaSegreteria di Stato, da cui dipendevamo, era invece moltopiù reticente e riservata. E questo provocava in noi conti-nua tensione. A “liberarci” era quasi sempre il Papa.

Ho accompagnato il Papa, come portavoce, in una ven-tina di viaggi in Italia, e due all’estero. Memorabile quel-lo a Cuba nel gennaio del 1998. Ero tremebondo sull’ae-reo al momento dell’intervista concessa dal Papa agli 80giornalisti del volo papale. Il segretario, Mons. Stanislao,mi aveva imposto di ammettere al massimo tre domande.Ed in effetti stavo per bloccare la quarta domanda quandoil Papa mi fece cenno di continuare. Rispose ad 11 doman-de in 4 lingue, con originalità ed arguzia. Quando un gior-nalista di un’agenzia francese gli chiese notizie sulla suasalute, Giovanni Paolo II sorrise: “Per sapere come sto mibasta leggere ogni giorno i giornali dove trovo tutte lenotizie sulla mia salute”. Trionfale fu la messa finale a LaHabana, in Plaza de la Revolución, per la prima voltausata per una cerimonia religiosa. Vi era un milione di per-sone, ma pareva fosse una sola persona, attenta, partecipe,interattiva. L’omelia si trasformò in una specie di duetto

tra il Papa e la folla, che all’unisono dialogava con il papa.Accompagnare il Papa nei suoi viaggi permette una

vicinanza al pontefice quasi come un familiare (ma one-stamente non sono mai diventato un “intimo” delPontefice). Non ho notato una vera differenza tra ilGiovanni Paolo II ufficiale e quello privato. Trasmettevaottimismo (nonché vigore nella prima parte del pontifica-to), ma soprattutto comunicava un’immagine del cristia-nesimo solida, incrollabile ed insieme intrepida. La suafede univa il candore del bambino alla raffinatezza delteologo, dando l’immagine di una “rocciosa” solidità esicurezza, che, in un’epoca di incertezze e sfiducia, spiegaforse il fascino che esercitava sulle persone e le folle.

Mai rinunciava alle sue devozioni private, come ilrosario, anche dopo pesanti giornate di incontri e celebra-zioni. Lui, polacco fino al midollo, era al tempo stesso uncosmopolita che si trovava a suo agio in ogni angolo delmondo, con ogni tipo di persone. Con disinvoltura accet-tava costumi e folclore locali anche nella liturgia, fino arischiare l’accusa di esibizionismo e trionfalismo.Venendo dalla “Chiesa del silenzio”, amava dare del cri-stianesimo un’immagine pubblica di fortezza e compat-tezza. In effetti, Giovanni Paolo II dava il meglio di sé conle grandi folle, che dominava con una specie di magneti-smo. Amava stare con la gente, non aveva timore di tocca-re e farsi toccare, in una sorta di sana comunicazione inte-grale. Da vero appassionato di Dio era anche convintoappassionato dell’uomo. Suo il grande merito, tra l’altro,di aver ridato diritto di cittadinanza al cattolicesimo neimedia del villaggio globale.

Dopo il grande Giubileo dell’anno 2.000, la salute delPapa declinò rapidamente ed il nostro lavoro divenne piùdifficile e gli incontri con il Papa sempre più rari. Non erauna decisione papale, ma dell’entourage. Il Papa continuòa concedersi alle folle ed ai media senza vergognarsi dellasua debolezza e fragilità. Trasformò l’emblema della suamalattia, il bastone, in uno strumento di comunicazione edi allegria facendolo roteare al ritmo della musica. Chepena, soprattutto per noi, vedere lui, già salutato comeatleta di Dio, Wojtyla superstar, ridotto all’impotenza edalla fine senza parola! Pochi dimenticheranno l’immaginedel Papa il venerdì santo, durante la via crucis al Colosseo,assistere nella sua cappella reggendo un crocifisso, cui tra-smetteva il tremore del suo corpo, quasi fosse immedesi-mato nella stessa impotenza e sofferenza. O il lunedì santodel 28 marzo 2005, quando si affacciò dalla finestra delsuo appartamento per la benedizione, senza riuscire a pro-nunciare un sola parola. Piansi in quell’occasione.

Per 10 anni ho servito Giovanni Paolo II, fino agli ulti-mi suoi giorni, quando il Vaticano era come “fasciato” dacentinaia di migliaia di gente che assistevano il Papamorente. Mai vista tanta folla in un silenzio ed una com-postezza quasi innaturale. Anche la Sala Stampa era inva-sa da giornalisti di tutto il mondo in allerta, ma insolita-mente non aggressivi. Ci fu tensione quando demmo l’an-nuncio della morte, ma passato il primo momento quasitutti cercavano il personale della sala stampa per dare lecondoglianze, quasi fossimo i familiari del papa. Moltosignificativo che anche molti giornalisti si scambiassero lecondoglianze tra di loro.

Totalmente diversa era l’atmosfera in Sala Stampa il 1°maggio 2011 in occasione della beatificazione diGiovanni Paolo II. La gioia traspariva dai volti di tutti,consapevoli di aver vissuto accanto ad un santo o, per inon credenti, accanto ad un eccezionale protagonista delnostro tempo.

Padre Ciro Benedettini, Joaquin Navarro-Vals, PapaGiovanni Paolo II.

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Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

LA CURIA INFORMA

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Dietro l’impulso determinante del beato BernardoSilvestrelli, allora Superiore Generale, iPassionisti si stabilirono a Nettuno nel 1888. Due

le ragioni che determinarono questa scelta della cittadinatirrenica. Da parte passionista, dopo la chiusura del ritirodi Monte Cave, si cercava un luogo salubre dove manda-re i religiosi bisognosi di cure e da parte nettunese il pic-colo santuario dove si venerava la celebre statua dellaMadonna delle Grazie giunta dall’Inghilterra nel 1550,aveva bisogno di una custodia stabile e significativa. Duegli uomini che realizzarono un progetto non facile: il beatoSilvestrellii e l’arciprete della Collegiata di S.Giovanni diNettuno.

Vicende più o meno travagliate caratterizzarono la sto-ria dei primi anni della Comunità Passionista di Nettuno esoprattutto del suo Santuario, tanto che il papa Pio X perevitare problemi con il clero locale che vantava preteseinaccettabili dichiarò il Santuario ‘di diritto Pontificioimmediatamente soggetto alla Sede Apostolica ed iPassionisti custodi sia del santuario che della statua dellaMadonna delle Grazie’. La bolla pontificia portava ilnome ‘Supremi apostolatus’ ed era datata il 14 gennaio1911, riconfermata il 29 giugno 1911. Pio XI quando eraNunzio a Varsavia passò un periodo di riposo nella nostracasa religiosa e Pio XII è il Papa della canonizzazione diS.Maria Goretti e più volte si interessò del santuario.

Paolo VI il 14 settembre 1969 è stato il primo Papa avenire a Nettuno e fu un evento di portata storica. PapaMontini di fatto inaugurò il nuovo santuario sorto dopo iltragico crollo di quello finanziato da Pio X. Era presenteil P.Teodoro Foley Superiore Generale dellaCongregazione. L’anno dopo Paolo VI dichiarava il nostroSantuario basilica minore. Tra le foto indimenticabili del-l’evento c’è quella del Papa in preghiera profonda dinan-zi all’altare di S.Maria Goretti.

Grande l’emozione quando dopo varie indiscrezioni, ilvescovo di Albano mons.Gaetano Bonicelli il 23 agosto1979 diede l’annuncio ufficiale: “Una bella notizia pervoi e le vostre comunità: il Santo Padre verrà a Nettuno lasera di sabato 1 settembre alle ore 18 per celebrare laS.Messa sul piazzale della basilica di S.Maria Goretti.Perché il Papa a Nettuno? Per rendere omaggio allaMadonna e a S.Maria Goretti ma anche per prendere con-tatto con la nostra gente. E’ un atto di squisita bontà econsiderazione del vostro lavoro, reso più intenso nei mesiestivi. Prepariamoci con fede e con entusiasmo a ricevereil Vicario di Cristo”.

Il 1° settembre 1979 era un giorno bellissimo, cielosereno, appena una leggera brezza a mitigare il caldoafoso. Sul sagrato della chiesa era stato allestito un gran-de altare di legno e sulle finestra dei portici sventolavanole bandiere vaticane. L’attesa della popolazione era spa-smodica per vedere da vicino questa papa ‘venuto da lon-tano’ e che dopo appena un anno di pontificato avevamostrato il suo carisma e la sua forte personalità. I giorna-li parlarono di una folla immensa accorsa ad acclamare ilPontefice ed effettivamente il colpo d’occhio offerto dal

GIOVANNI PAOLO II A NETTUNOP. Giovanni Alberti, CP (PRAES)

santuario fino al mare era davvero imponente. Dal primopomeriggio e fino alla sera tardi la piazza dinanzi ilSantuario, le vie e le spiagge sono state invase da una follaenorme.

Giovanni Paolo II si trasferi in elicottero daCastelgandolfo a Nettuno. L’atterraggio avvenne nellaScuola Sottufficiali della Polizia di Stato dove il Papagiunse verso le 17,30 dove erano ad attenderlo il Ministrodegli Interni Rognoni, le autorità cittadine con il sindacoAntonio Simeoni ed il vescovo Gaetano Bonicelli.

La Scuola Sottoufficiali si trova leggennente in collinadistante due chilometri dal Santuario, un percorso che ilSanto Padre ha compiuto tra due ali di folla osannanti.Varie volte il corteo si è dovuto fermare per salutare bam-bini ed ammalati che attendevano lungo la strada. Sulsagrato della basilica, attoro all’altare con il vescovoBonicelli era presente anche mons. Amilcare Battistelli,Passionista ed il P. Paul Boyle, Superiore generale insie-me alla Curia Generale con il P. Ottaviano d’Egidio alloraConsultore Generale.

La S. Messa e iniziata all ore 18,30 con il benvenutodel Vescovo di Albano che ricordava le finalità di questavisita che tra l’ altro cadeva nel quarantesimo dello scop-pio della Seconda Guerra mondiale che tante tracce halasciato in questa terra. Il Papa nella sua omelia ha insisti-to sulle memorie racchiuse nel Santuario e su tutti ricorda-va il messaggio di S. Maria Goretti dichiarata Santa anchedel quotidiano. Dall’altare lo sguardo si perdeva su unafolla sconfinata valutata sulle 100.000 persone.

Al termine vengono consegnati al Papa i doni dellaterra di Nettuno ed alcuni omaggi della comunità polaccadi Roma. Erano passati le ore 20 quando il Papa staccato-si all’abbraccio dei fedeli e entrato all’intemo delSantuario e dopo aver pregato dinanzi la cappella delSantissimo e sceso nella cripta a venerare il corpo di S.Maria Goretti. Una preghiera prolungata al termine della

Giovanni Paolo II e Padre Josè Agustin Orbegozo allafattoria delle Ferriere.

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LA CURIA INFORMA

7Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

quale si e incontrato con Sr. Teresa Goretti sorella dellasanta.

Alle 20,30 nel salone delle feste della nostra casa reli-giosa il Papa, i nostri Superiori, le autorità civili e milita-re hanno consumato la cena offerta gratuitamente da unnoto ristorante della città. Attualmente una lapide postanel salone, ricorda l’evento storico. Alle 21,45 il Santopadre e tornato in basilica per la recita del santo Rosariodinanzi alla celebre Madonna delle Grazie trasmessoanche dalla Radio Vaticana.

Dopo la recita del Rosario e prima di andare sul camposportivo per salire sull’elicottero e tornare aCastelgandolfo, il papa ha visitato un religioso laico pas-sionista di nome fra’ Michele Wiewiorkowski da tanti anniin Italia e che mai avrebbe immaginato un simile evento.Morì il 17 settembre 1979 ancora incredulo di aver ricevu-to la visita di un papa polacco.

La particolare vicinanza di Giovanni Paolo II conS.Maria Goretti ed i Passionisti si è concretizzata con altridue importanti momenti durante l’ epoca dei ‘centenarigorettiani’. Il primo e una ‘Lettera apostolica’ che il SantoPadro indirizzò al Superiore Generale, P. José AgustínOrbegozo in occasione del Centenario della Nascita di S.Maria Goretti. In questo documento per la prima volta lavita e la morte di Maria Goretti vengono inseriti nell’alveodella spiritualità passionista insieme ai Santi giovani comeGabriele dell’ Addolorata, Pio Campitelli e GemmaGalgani. Giovanni Paolo II scrive tra l’altro:”Elevo fervi-de preghiere all’Onnipotente affinché a questi modelli siispirino tanti altri giovani... Con tutto il cuore ringrazio ilSignore, insieme all’intera Famiglia Passionista, per iprodigi che ha compiuto in questi giovani apostoli dellaCroce di Cristo ed invito quanti ne hanno fatto e ne fannomemoria lungo tutto il 1990 ad approfondire ulteriormen-te la loro personalità ed il loro messaggio... Sarà così pos-sibile assistere a rinnovati prodigi nella Chiesa ed anchela Famiglia spirituale dei Passionisti conoscerà come inpassato una ricca fioritura vocazionale”. Il documentopapale recava la data 16 ottobre 1990, centenario dellanascita di S. Maria Goretti e dodicesimo anniversariodella sua elezione al Pontificato.

L’anno dopo (29 settembre 1991) il papa GiovanniPaolo II si reca a Cascina Antica di Le Ferriere , la casa

“Questo giorno è stato un dono di Dio. E’ stata una brevema significativa visita del Pontefice, un sigillo posto alcentenario della nascita di Santa Maria Goretti”.

“Prego ferventemente Dio Onnipotente affinché questimodelli siano di ispirazione per tanti altri giovani.Ringrazio Dio con tutto il mio cuore, insieme alla FamigliaPassionista, per le meraviglie realizzate in questi giovaniapostoli della Croce di Cristo…”.

dopo la piccola Maria visse dal 1899 al 1902, e doveavvenne il suo martirio. La visita a Le Ferriere (Lt) erainserita nel contesto di una giomata di pellegrinaggio allacittà di Latina su invito del vescovo Domenico Pecile.Giovanni Paolo II venne accolto anche dal SuperioreGenerale, José Augustin Orbegozo al campo sportivo edin macchina si recò a Cascina Antica dove ad attenderloc’era una grande folla. ‘La Stella del Mare’ il mensile delSantuario più antico della Congregazione descrive così lavisita del Pontefice: “Sono le 10, 10 quando il Papa iniziaa salire i 22 gradini di accesso a Cascina Antica. Un verodono del Signore se pensiamo a quell’oscuro 5 luglio1902, quando la piccola Maria avvolta nel suo biancopallore scendeva quella medesima scala portata in barel-la. Una visita breve quella del Pontefice ma significativaed importante, un sigillo sul Centenario della Nascita diS. Maria Goretti giunto ormai al termine”.

Per la circostanza nella grande cucina di CascinaAntica venne portato il corpo della santa dal vicinoSantuario di Nettuno ed il Papa si fermò lungamente inpreghiera e con stupore rivide la sua firma di giovanevescovo di Cracovia venuto a Roma per il ConcilioVaticano II e che venne in visita a le Ferriere.

Per l’occasione il Papa compose la preghiera aMarietta che inizia cosi: “Bambina di Dio ... “. Poi dal bal-cone parlò alla folla, ricordando il suo predecessore PioXII e le varie tappe della santità di Marietta. Dopo ilbagno di folla il Papa proseguì per la visita di Latina.

Mai un Santuario ‘passionista’ ebbe così lungamente lapresenza di un Papa e con la sua capacità mediatica lanciòil nome di Maria Goretti e di conseguenza del suo legamecon i Passionisti in tutto il mondo. L’idea di martiriorichiama la follia della Croce: un binomio inscindibile checi porta nel cuore dell’esperienza cristiana. Per questaragione Maria Goretti , come 1a ricordava Giovanni PaoloII, appartiene di diritto alla ‘memoria passionis’, ne hapercorso le varie tappe e con il perdono al suo uccisore haraggiunto la vetta della sua identificazione con il SignoreCrocifisso.

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GIOVANNI PAOLO IIE LA GIOVENTÙ

P. Gabriele Cingolani, CP (PIET)

Viveva in Dio, perciò tutti lo sentivano vicino.Quando uno diventa tutto di Dio è anche tutto ditutti, perchè Dio riverbera sprazzi della propria

identità in coloro che lo amano.Questa è una delle possibili sintesi della personalità

e della santità di Giovanni Paolo II (JPII). Vasti settoridell’umanità l’hanno sentito dalla loro parte e si sonoidentificati in lui. Bambini e adulti, genitori e figli,lavoratori e pensatori, atleti e malati, sacerdoti e religio-si dei vari carismi.

In modo particolare i giovani.Per loro è diventato compagno di viaggio e maestro,

specialmente con la Giornata Mondiale istituita perloro, per affiancarli nel cammino e formarli alla vita. Igiovani l’hanno sentito come padre e modello.

Il Santo Padre mentre prega nell’antico santuario di S.Gabriele.

“S. Gabriele… oggi vi ricorda che se volete essere cristianinon potete rifiutarvi di partecipare alla passione del Signoree di portare dietro a lui la vostra croce. Se la vita viene svuo-tata della croce non ha più senso, sapore e valore”.

Ora sono tra i più fervidi a invocarlo protettore.Perché JPII è ormai beato. L’affermazione delle virtùriguarda la sua persona, non il pontificato, nel quale lastoria potrebbe trovare aspetti discutibili o decisioni chepotevano essere diverse. Ma la sua santità non è discu-tibile.

Per molti giovani, nati e cresciuti durante il suo pon-tificato, il rapporto con Dio, la fede e la chiesa coinci-devano con la presenza e l’insegnamento di quella figu-ra bianca che si evolveva davanti a loro, passando dalvigore sportivo al declino fisico, che però non fiaccavalo spirito.

Anche noi passionisti abbiamo sperimentato piùvolte che la vita e il ministero pastorale di JPII esprime-vano lineamenti della nostra spiritualità e del nostroapostolato, e a nostra volta ci siamo sentiti in sintoniacon lui.

Inoltre siamo stati destinatari di un saggio significa-tivo del suo modo di rapportarsi con i giovani. È acca-duto nella visita fatta al santuario di San Gabriele il 30giugno 1985, dove ha incontrato una rappresentanza digiovani del movimento Tendopoli, ai quali è restatolegato inviando loro diverse lettere in occasione deiraduni annuali.

Si è rivolto loro col suo consueto linguaggio accatti-vante, da esperto affascinatore di folle: Sono venuto pervoi; per vedervi, per parlarvi, per guardarvi negli occhicome faceva Gesù (cfr. Mc 10,20); sono venuto per affi-darvi una parola particolare che vi sia di stimolo avivere le esigenze del vangelo sull’esempio di un giova-

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un movimento giovanile che ha prodotto nella societàoccidentale anche fenomeni di violenza e di sovversio-ne, un papa che ha così elettrizzato la gioventù è unaspetto della svolta epocale che egli rappresenta.

Nella stessa visita al santuario di san Gabriele, JPIIincontrò la comunità dei passionisti e rivolse loro undiscorso nella nuova cripta, dopo averla benedetta einaugurata. Il testo preparato conteneva due riflessioni:Siete i figli spirituali di san Paolo della Croce, con unabella presentazione della figura del nostro fondatore; esiete i confratelli di san Gabriele dell’Addolorata.

Nel leggere la seconda parte si interruppe raccoman-dando di leggerne il resto. Proseguendo a braccio “con-fidò” che fin dall’inizio del suo sacerdozio aveva sem-pre celebrato l’ufficio e la messa di san Gabrieledell’Addolorata, riportati come opzionali nel breviarioe nel messale al 27 febbraio. Ma ad un certo punto siaccorse che queste opzioni non c’erano più. E commen-tò sorridendo e aprendo le braccia: Questi liturgisti!Queste riforme liturgiche!

La vicinanza di JPII con la spiritualità passionistaappare anche dalle lettere e discorsi a noi dedicati, spe-cialmente in occasione dei capitoli generali. Ha sempretoccato i punti vitali da consolidare per la fedeltà allanostra vocazione e l’efficacia della nostra presenzanella chiesa.

Una delle sintesi più efficaci del nostro carisma èstata da lui formulata nel messaggio al capitolo genera-le 44.mo, svoltosi a Itaici, in Brasile, durante il grandegiubileo del 2000.

Il Crocifisso ci ha amati “sino alla fine” (Gv 13,1),oltre la misura e le possibilità umane dell’amore. Eccola sorgente alla quale il passionista deve attingere lapropria spiritualità: amare là dov’è più difficile amare;amare dove c’è più bisogno d’amore. L’odierna societàoffre spazi sterminati per questo speciale apostolato.

Avendo posto il Cristo al centro del suo ministero –aprite, anzi spalancate le porte a Cristo – il suo inse-gnamento ruotava di continuo attorno al culmine delmistero di Cristo, il Crocifisso-Risorto. L’ha richiamatoalla coscienza della chiesa e l’ha annunciato all’umani-tà di oggi con le sue encicliche, discorsi e gesti, special-mente i 127 viaggi internazionali per complessivi tremilioni di chilometri.

Nei primi anni del suo pontificato faceva impressio-ne l’energia con cui innalzava dinanzi alle folle il suopastorale a forma di crocifisso, introdotto da Paolo VIma da lui lanciato in alto come il grido silenzioso del-l’amore che si dona sino alla fine.

Negli ultimi anni egli stesso divenne sempre piùassimilato al Crocifisso, e il pastorale che prima brandi-va come segno di abbraccio universale, ora reggeva luiaiutandolo a stare in piedi.

Per chi vive in Dio, tutto diventa santificazione per-sonale e testimonianza per gli altri: il vigore della salu-te e il deperimento del corpo, la potenza della parola el’umiliazione del silenzio, il fascino del sorriso e lasmorfia del dolore.

Davvero un’icona eloquente anche per la vita el’apostolato dei passionisti.

Durante la visita al Santuario di S. Gabriele, GiovanniPaolo ha incontrato la comunità passionista e, dopo averbenedetto ed inaugurato la nuova cripta, ha tenuto lì ilsuo discorso.

ne più o meno della vostra età, san Gabrieledell’Addolorata. E guardando il Gran Sasso che si sta-gliava di fronte lo additava come invito a compiereescursioni turistiche, oltreché ascensioni spirituali,confermando le voci secondo cui nelle propaggini diquel monte egli amava recarsi a passeggiare.

La parola che consegnò ai giovani in quella occasio-ne fu la gioia: da attingere nella propria interiorità inva-sa da Dio come in san Gabriele, da diffondere negliambiti della vita giovanile e da irrobustire nell’espe-rienza della croce.

San Gabriele vostro coetaneo – aggiunse – oggi viricorda che se volete essere cristiani non potete rifiu-tarvi di partecipare alla passione del Signore e di por-tare dietro a lui la vostra croce. Se la vita viene svuota-ta della croce non ha più senso, sapore e valore. Non sipuò onorare Cristo se non si riconosce il mistero dellasua santa croce.

In quel discorso tornavano i motivi del dialogo ultra-ventennale di JPII con i giovani. L’aggancio partivasempre dal riconoscimento delle attese del mondo gio-vanile, come l’apertura, la generosità, l’entusiasmo e lepretese di coerenza dal mondo degli adulti. Ma subito ildiscorso entrava nell’annuncio del Cristo crocifisso erisorto, la bellezza e l’attrazione della sua sequela, macon le esigenze di impegno morale e di testimonianza.

Nei dialoghi spontanei che spesso impostava coigiovani chiedeva il perché del loro accorrere festosi airaduni a cui li convocava. Alle loro risposte che accen-tuavano l’essere insieme per cantare, pregare o vedereil papa replicava: Non solo! Leggete più a fondo i vostridesideri. Voi siete qui perché Cristo vi chiama. È Cristoche voi cercate, perché lui solo può colmare le vostreaspirazioni, lui solo ha parole di vita eterna.

Pur prendendo parte ai loro canti e alle loro danze,non risparmiava il richiamo al sacrificio, alla purezza,al coraggio di vivere controcorrente, all’importanzadelle beatitudini evangeliche. Talvolta spronandoli:Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.

Se si pensa che solo dieci anni prima s’era scatenato

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Vl Santuario della Civita ha oltre mille anni distoria. Sorge nel comune di Itri (LT), a 670metri sul livello del mare, tra i monti

Aurunci. Ebbe inizio con il culto ad una icona dellaVergine proveniente dall’oriente all’epoca dell’ico-noclastia. Nei secoli passati è stato sempre officiatodal clero della diocesi di Gaeta, ma dai primi decen-ni del sec. XIX è stato ripetutamente affidato a fami-glie religiose. Nel 1839 il re di Napoli Ferdinando IIscrisse di suo pugno una richiesta al Papa GregorioXVI per avere i nostri religiosi come custodi e comeoperatori pastorali per i numerosi pellegrini che sal-gono al Santuario. Il Generale P. A. Testa non potéaccontentare il re, sia per la posizione giuridica delSantuario che il re non toccava, sia per altre questio-ni pratiche.

Comunque i passionisti erano di casa al Santuario.Già il Fondatore S. Paolo della Croce col fratelloGiovambattista fece parte della comunità delSantuario dal maggio al settembre del 1726, come èricordato nella lapide del sagrato. Successivamente inostri erano chiamati per la predicazione al persona-le del Santuario, dal vicino Ritiro di Falvaterra. IlBeato Domenico Barberi fu uno di questi nel 1836.Senza dire che in città, a Itri, due anni prima, nel1834, il Beato aveva predicato una missione. Magià nel 1787 S. Vincenzo Strambi, compagno del

IL BEATO GIOVANNI PAOLO IIAL SANTUARIO DELLA CIVITA

P. Giuseppe Comparelli, CP (DOL)

Fondatore, vi predicò una missione, e cosi anche neivicini centri di Formia e di Fondi. Ora i passionistisono doppiamente di casa a Itri, sia con il Ritiro aper-to nel 1943 su una collina al centro della cittadina, siacon l’affidamento del Santuario, fortemente volutodall’Arcivescovo Carli e di fatto operativo dal I°gennaio 1985. Da allora una nostra piccola comuni-tà opera stabilmente per i numerosi pellegrini, prove-nienti soprattutto dal Lazio meridionale e dallaCampania.

Ora entriamo nei fatti con una premessa importan-te. Nel febbraio del 1849 il Santuario ebbe la visitadi Pio IX accompagnato da Ferdinando II, quando ilpapa fu ospitato nel regno di Napoli durante il breveperiodo della Repubblica romana.

Quando il 25 giugno 1989 Giovanni Paolo IIvenne alla Civita nel programma di quello che fuchiamato il giorno di Gaeta, questo precedente stori-co – a cento quaranta anni di distanza – fu evocatospesso, non tanto per ricordare l’esilio di Pio IX,anch’egli beato, quanto per sottolineare una grandecircostanza mariana. Fu infatti a Gaeta, in quei gior-ni, che Pio IX si decise con passi concreti per la defi-nizione del dogma dell’Immacolata Concezione. Unaccostamento più che mai gradito al Papa che venivadalla Polonia.

Il programma accuratamente preparato dall’Arci-vescovo Mons. Farano, prevedevache al Santuario il Papa avesse l’in-contro con i malati. Furono prece-dentemente contattati e poi dispostisul piazzale del Santuario circa sei-cento infermi.

La mattina di quel 25 giugno1989 il Papa giunse in elicottero alSantuario della Civita alle ore 10.Fu accolto da un folto gruppo dipersonalità, tra cui il Ministro degliesteri Giulio Andreotti che avevatrascorso la lunga attesa conversan-do con i passionisti, e Mons.Fiorenzo Angelini (poi Card.),Presidente del Pontificio consigliodella Pastorale per gli operatorisanitari. Al seguito del Papa erano ilCard. Ugo Poletti, il Sostituto dellaSegreteria di Stato Mons. EdwardGiovanni Paolo II e i passionisti scendono la scalinata del Santuario.

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Cassidy, il Nunzio Apostolico in Italia Mons. Poggi,il Prefetto della Casa Pontificia Mons. DinoMonduzzi, l’Arcivescovo di Gaeta Mons. VincenzoM. Farano, il Sindaco di Itri Avv. Pasquale Ciccone,il Prefetto di Latina Orefice ed altri. Appena salita lascalea, all’ingresso del Santuario, il Santo Padre fusalutato dal Generale dei passionisti P. J. Orbegozo,dal superiore provinciale P. Giuseppe Comparelli,dal Rettore P. Giuseppe Polselli e dal superioredelegato P. Renato Santilli. Prima di entrare in chiesail Papa ammirò un’imponente infiorata, omaggio deifioristi di Itri, rappresentante il ritratto del Papa e ilsuo stemma.

In chiesa Giovanni Paolo II pregò in ginocchiodavanti all’immagine della Civita da cui scendevanodue cascate di fiori bianchi e gialli, colori vaticani.Tutti gli occhi su di lui, che stette a lungo profonda-mente assorto. Dopo la preghiera il Papa, tra l’imba-razzo degli agenti della sicurezza, fu accerchiatodagli aspiranti passionisti, tutti con il loro abito, desi-derosi di un contatto personale con l’uomo più foto-grafato del mondo, ma soprattutto Vicario di Cristo.In sacrestia gli furono offerti semplici doni e gli fuchiesto di firmare due pergamene per la storia delSantuario. Poi, dopo aver sorseggiato un tè, passò dinuovo in chiesa per scendere al piazzale a incontrare

gli ammalati. Qui dimostrò bene tutta la sua paternaattenzione a quella umanità sofferente sostando len-tamente di fronte ad ogni infermo, incoraggiando ebenedicendo, anche i familiari.

Diede così inizio al suo discorso dicendo, tra l’al-tro: Seguendo le orme del mio predecessore Pio IX, a140 anni dalla sua visita, ho desiderato salire quas-sù anch’io, iniziando questa giornata dedicata piena-mente all’Arcidiocesi di Gaeta, proprio da voi, mem-bra sofferenti del Corpo Mistico della Chiesa.Eccomi, dunque, ai piedi di Maria, salute degli infer-mi e aiuto di tutti i cristiani. Poi espresse il suoapprezzamento per l’opera del personale sanitariopresente sul posto, qualificando come vera “missio-ne” quella di portare sollievo ai sofferenti. Proseguìringraziando gli ammalati della loro presenza affer-mando di essere tra loro non solo per un incoraggia-mento umano, ma per recarvi anche e soprattutto ilconforto della fede cristiana… le vostre infermitàsono iscritte nel disegno d’amore paterno ed esigen-te di Dio. Raccomandava, infine, di valorizzare lasofferenza come purificazione e come completamen-to a favore del corpo di Cristo che è la Chiesa e pone-va tutti gli infermi sotto la protezione della VergineSS.ma. Prima di concludere, guardando verso ilsettore dei nostri religiosi, aggiungeva a braccio: nel

“Quì Giovanni Paolo II ha mostrato la sua cura paterna per l’umanità sofferente, muovendosi lentamente da una perso-na all’altra, incoraggiandole e benedicendo loro e le loro famiglie”.

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ringraziare tutti i volontari, voglio ancora ringrazia-re coloro ai quali è stato affidato questo Santuario inostri carissimi Padri Passionisti, la loro Comunità,il loro Seminario, che ho potuto incontrare prima nelSantuario. Nel dire queste parole il Papa poteva leg-gere su una parete di fronte un lungo striscione agrossi caratteri: I Passionisti le dicono grazie.

I religiosi presenti gradirono moltissimo il fuori-testo del Papa e avvertirono una implicita simpatianei contatti con lui, soprattutto quando accettò diposare in gruppo solo con loro. Ma anche al pomerig-gio, nell’incontro con la gente di mare a Gaeta,preparato dall’infaticabile P. Fausto La Montagnacoadiuvato da P. Mario Corvino, al vederli il Papaesclamò: anche qui i Passionisti!

A integrazione della cronaca della giornataaggiungiamo che il Papa, dopo il programma svoltoalla Civita partì per Gaeta e sul piazzale del Santuarioseguì la messa di Mons. Angelini per i malati venutiall’incontro col Papa. Concelebrarono i religiosi pre-senti, tra cui il P. Generale Orbegozo, il provincialedei Guanelliani P. Domenico Sagittario (a ricordare illungo periodo guanelliano di servizio alla Civita), ilparroco Mancini di Itri, P. Cherubino Di Feo, dellacomunità del Santuario ed altri. Al termine il provin-ciale Comparelli ringraziò il vescovo Mons. Angelinie la civica amministrazione di Itri che aveva profusoogni sforzo, anche finanziario, per il felice svolgi-mento di quella giornata.

A commento di questa visita papale sono uscitepubblicazioni che hanno approfondito aspetti vari,legati al territorio e alla sua storia, citiamo solo quel-la di Pino Pecchia: E venne il Papa (2007) che hacolto molti riferimenti e analogie con Pio IX. Noipassionisti, coinvolti dalla Chiesa locale in questoavvenimento fin dall’inizio, nonostante le difficoltàper l’ubicazione del Santuario nel progetto del gior-no di Gaeta, abbiamo percepito come una sanzionesuperiore per una presenza nel territorio che risale alnostro stesso Fondatore. La vicinanza e il peso stori-co di centri come Fondi, Terracina, Gaeta, Itri, ci fapensare come a un crocevia ricorrente nella biografiadel nostro Fondatore, ma anche ad un riferimentocostruttivo della sua vicenda umana. Qui egli speri-mentò per la prima volta la “tenuta” comunitaria delsuo carisma (Santuario della Catena), qui si sentipromosso dal vescovo Pignatelli come prescelto aduna missione, qui conobbe l’artista SebastianoConca, i benefattori Goffredi, la signora FeliceAntonia Notarianni, madre del vescovo Calcagniniche nel 1767 si inginocchiò dinanzi a lui per la bene-dizione. Da qui maturò il viaggio a Troia presso quelMons. Emilio Giacomo Cavalieri che ebbe gran partenell’idea strutturale della futura congregazione e neiprimi successi di Paolo presso le autorità romane.Qui la congregazione ha avuto una specie di perfor-

mance stabile con l’apostolato dei nostri grandi delpassato, tra cui S. Vincenzo Strambi e il beatoDomenico Barberi. Qui, durante l’invasione francesei nostri trovavano protezione. Qui anche un degnobacino vocazionale: tra i tanti e tanti, il P. GeneraleSilvio Di Vezza.

Da questi monti affacciati sul mare S. Paolo dellaCroce contrasse quel mal di mare Tirreno che spiegagran parte del suo linguaggio mistico. Un lembo direaltà e forse anche di sogno passionista, se leggiamoin una lettera del Fondatore che scriveva da Ceccano,al di qua di quei monti che guardano quel mare: nelrimirare le montagne di Terracina o vicine, mi senti-vo riempir di pace e d’allegrezza. Quanto, poi,all’aperta simpatia che egli nutriva per il Ritiro diTerracina, anch’esso affacciato sul Tirreno, ha lascia-to ripetute affermazioni. Dall’al di là avrà soffertoquando fu chiuso nel 1816. In cambio siamo ancorapresenti in zona e custodiamo a Itri il ritratto che glidipinse l’amico di Gaeta, Sebastiano Conca, uno deigrandi artisti di quel secolo. Sarebbe un peccatointerrompere questa continuità, così congeniale, esmentire quella sorpresa d’entusiasmo di GiovanniPaolo II che disse a Gaeta: anche qui i passionisti!

Una placca in commemorazione della presenza di SanPaolo della Croce e del Ven. Giovanni Battista al Santuarionel 1726.

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ALCUNI INCONTRI DEL BEATO GIOVANNI PAOLO IICON I PASSIONISTI

Il 12 dicembre dell’anno santo 2000 i religiosidella Provincia della Presentazione erano riunitial Monte Argentario col P. Generale Ottaviano

D’Egidio, che precedentemente era stato loroProvinciale, soprattutto per passare le consegne allanuova Curia. Improvvisamente, in una sosta delpomeriggio, si sente dire che c’è il Papa in chiesa.Incredulità di alcuni e meraviglia di tutti. TrovammoGiovani Paolo II inginocchiato sulla prima panca inpreghiera. Ci inginocchiammo accanto a lui e poicantammo tutti insieme l’antifona Alma RedemptorisMater, intonata dal suo segretario particolare DonStanislao Dziwisz.

Il Papa si intrattenne poi una mezz’ora salutando econversando con i religiosi e i laici presenti. Fu con-tento di sapere che la casa era allora sede del novizia-to nazionale. Si informò sul Santo Fondatore e sullevocazioni. Accettò di posare per qualche foto di grup-po. Appose la sua firma al registro degli ospiti, scri-vendo:

Cum benedictioneJoannes Paulus II

12-12-2000.

Dalle domande che fece sul Santo Fondatore, ebbil’impressione che non ricordasse di avere scritto unarticolo sulla spiritualità di San Paolo della Croce nellontano 1969, intitolato La spiritualità della Passionee il Mistero pasquale. Qui potrei parlare dei richiamial Mistero Pasquale – la Passione e Risurrezione diGesù – nei numerosissimi documenti magisteriali diPapa Giovanni Paolo II. Ma si tratterebbe di un com-pito che va ben al di là dei limiti di questo articolo.

Dall’articolo suSan Paolo della Croce (1969)

alla visitaal Monte Argentario (2000)

Preferisco riferirmi a quell’interessante articolo del1969, pubblicato, in italiano, dapprima nella rivistaFonti vive (1969, 2, 33-43), poi di nuovo sulla rivistaLa Sapienza della Croce, XVI (2001), 235-244.

All’inizio di quell’interessante articolo, l’alloracardinal Wojtyla indicava le sue fonti: Hunter ofSouls, St Paul of the Cross, di Edmund Burke e Lamystique de la Passion, di Stanislas Breton. Gli studifatti su S. Giovanni della Croce, oggetto della sua tesidi laurea all’Angelicum, facilitavano certamente alCardinale la comprensione del rapporto fra la misticadi San Paolo della Croce e quella della ScuolaRenana, dalla quale discendeva anche la mistica spa-gnola del Cinquecento. Woityla faceva osservare,come farà anche Balthasar nello stesso anno, chenella spiritualità di San Paolo della Croce “la tradi-zione francescana si fuse mirabilmente con la tradi-zione dei mistici renani”. Come i migliori studiosirecenti rilevano, a Taulero si può far risalire la svoltasoggettiva della mistica occidentale (che influiràanche sulla cultura generale del mondo occidentalemoderno). “In San Paolo della Croce – scrivevaWoityla – la contemplazione della Passione non con-sisteva nello sprofondarsi nel suo oggetto, ma nellapartecipazione soggettiva ad essa… Non era sempli-cemente passione per il divino Paziente: ma piuttostol’anima del nostro Santo si apriva con forza misterio-

Il Santo Padre con i religiosi della Provincia PRAES sulMonte Argentario.

P. Adolfo Lippi, CP (PRAES)

IL BEATOGIOVANNI PAOLO II

ALL’ARGENTARIO

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sa – potentia oboedentialis – all’azione divina e rice-veva in sé una speciale somiglianza con Dio, il qualeper amore ‘diede se stesso’. Dare se stesso, ecco qualè la cosa più importante nella spiritualità di Sanpaolo, nella sua contemplazione come nella sua pre-dicazione” (239-40).

Nell’ultima parte dell’articolo Wojtyla richiamavaalcuni passi della Gaudium et spes, il documentoconciliare al quale aveva dato un contributo persona-le e che tanto risuonerà anche nelle sue encicliche.Concludeva richiamando l’attualità della spiritualitàpassionista in questo tempo del Vaticano II, “che haaperto tanto largamente agli uomini il misteropasquale”.

Forse il suo collegamento diretto col carisma pas-sionista è dato dalla sua vita e dalla sua testimonian-za. Io ricordo che, finché Giovanni Paolo II era gio-vane e forte, atletico ed anche sportivo, riceveva avolte aspre critiche specialmente in ambienti eccle-siali. L’attentato sopportato con pazienza e il perdonodato all’attentatore gli avvicinarono molto gli animidella gente. La lunga malattia patita negli ultimi annie la fedeltà alla sua missione mantenuta nel più gran-de sacrificio, gli conquistarono gli animi di tutti, spe-cialmente, cosa umanamente strana, dei giovani. Unadimostrazione fu la partecipazione massiccia e com-posta ai suoi funerali, una partecipazione globale.Un’altra è il desiderio della sua glorificazione anchesulla terra e la partecipazione alla cerimonia il 1 mag-gio di quest’anno. Veramente anche lui può dire:innalzato da terra – innalzato sulla croce - trarrò tuttia me, o meglio al Cristo e a Maria, le grandi passionidel suo cuore. Giovanni Paolo II con Padre Ottaviano D’Egidio. ●

Firma di GPII nel registro dei visitatori al ritiro della Presentazione, Monte Argentario.

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15Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

Il recente meeting del Consiglio direttivo diPassionists International tenutosi dal 9 al 10maggio 2011 presso la nostra casa di ritiri

Immacolata Concezione in Jamaica, New York, havisto alcuni nuovi volti. Tre CongregazioniPassioniste sponsorizzano ora il nostro ministerodella giustizia alle Nazioni Unite. Suor Elissa Rinererappresenta le Sorelle della Croce e Passione; SuorMaria Virginia Alfaro rappresenta Le Figlie dellaPassione; Padre Jesus Maria Aristin, SegretarioGenerale del JIPC e la Missione, rappresenta lanostra Comunità. Erano anche presenti Padre VitalOtshudialokoka (SALV) assistente al SegretarioGenerale per il JPIC, e Padre Jefferies Foale (SPIR).

Abbiamo salutato Suor Bernadette Hughes chedalla fondazione di Passionists International ha dato

INCONTRO DI PASSIONIST INTERNATIONALP. KEVIN DANCE, (SPIR)

(ONG presso le Nazioni Unite)

il suo meraviglioso contributo, e, al tempo stesso,abbiamo accolto Suor Anne Cunningham alConsiglio di Amministrazione. Lei è una promotricedel JPIC per le Sorelle della Croce e Passione nellostesso modo in cui Padre Jesus lo è per noi. SuorJoanne Fahey ci ha guidato con una bellissima pre-ghiera: “Pregando con le Storie Pasquali”.

Padre Kevin e Suor Mary Ann hanno fatto unresoconto del loro lavoro da Ottobre del 2010. Kevinha sottolineato alcuni “segni dei tempi” che influen-zano ciò che diciamo e come lo diciamo nell’ambitodella Casa delle Nazioni. Il lavoro di promuovere ilRegno di pace e giustizia di Dio in un ambiente tra-vagliato: Ricordare la terribile distruzione del terre-moto-tsunami e del relativo crollo dei reattori nuclea-ri in Giappone; questi due eventi atmosferici estremi ➥

(S-D) Mr. Edmond Thomas; Padre Jefferies Foale (SPIR); Suor Elissa Rinere, C.P.; Suor Anne Cunningham, C.P.; SuorBernadette Hughes, C.P.; Suor Mary Ann Strain, C.P.; Padre Kevin Dance (SPIR); Sour Maria Virginia Alfaro; Padre JesusMaria Aristin; Sour Joanne Fahey, C.P.; e Padre Vital Otshudialokoka (SALV).

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LA CURIA INFORMA

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hanno seguito i due terremoti in New Zealand, leingenti inondazioni in Australia e Pakistan e le altis-sime temperature estive registrate in Russia.

Un recente studio della Banca Mondiale/IMF sullascarsità del cibo nel mondo e sui relativi prezzi, sug-gerisce che le tensioni politiche e sociali diffuse rapi-damente dalla Tunisia ed Egitto all’Iran, Sudan eSiria, sono state in parte una conseguenza della cre-scita vertiginosa dei prezzi del cibo. La “PrimaveraAraba” è probabilmente destinata a spuntare anche sualtri paesi. Il Presidente della Banca Mondiale,Robert Zoellick, ha detto che la situazione mondialedell’alimentazione, è stata molto vicina allo scoppiodi una crisi totale.”

Negli ultimi 10 mesi 44 milioni di persone si sonoper forza trovate a vivere sotto la linea di povertà di1.25 $ al giorno. Il cibo che si potevano permetterequalche tempo fa, è ora, per loro, irraggiungibile.Non si parla di statistiche, ma di persone vere –madri, padri e bambini – che pensavano di aver fati-cosamente superato la disperata povertà, ma, inveceora sono di nuovo ripiombati nella fame disperata.

Nel nostro lavoro alle N.U., a nome della FamigliaPassionista, chiediamo “come tutto ciò può promuo-vere lo sviluppo che valorizzi la dignità e i dirittiumani delle persone più vulnerabili?” Paolo dellaCroce vide il nome di Gesù scritto sulla fronte deipoveri. Così il nostro lavoro a favore dello sviluppoè un lavoro che rimane fedele alla visione di Paolo edei Passionisti.

L’attività di Passionists International ha toccatomolti fronti durante i mesi passati: Abbiamo contri-buito a scrivere la Dichiarazione ONG (Organizza-zione non-governativa) per la Commissione per loSviluppo Sociale con il tema “Abolire la Povertà”. Eciò ha spinto i governi a cercare insieme modi con-creti come dedicarsi al problema povertà. Abbiamoanche iniziato una campagna a livello mondiale perspingere i nostri governi a fornire un tetto minimo digaranzie sociali a livello sanitario, istruzione e lavo-ro, disponibili per tutti. Seguiamo da vicino la spe-culazione crescente esercitata sui prezzi dei generialimentari e basilari per la vita della gente. Le ban-che e le istituzioni finanziarie nel passato avevanospeculato in denaro ed azioni. Ora indirizzano le lorospeculazioni verso i generi di prima necessità. Noidobbiamo fare di più affinché tutto ciò sia noto ainostri membri. Stiamo lavorando con paesi in svilup-po per far sì che una Tassa di Transazione Finanziariasia applicata su ogni transazione effettuata sia sulmercato azionario che su istituzioni finanziarie. Ciòè necessario per lo sviluppo. Sosteniamo anche lacreazione di un Gruppo di Esperti che collaborinocon gli stati membri delle N.U. per evitare tutti irischi economici che hanno portato alla crisi econo-mica mondiale. Padre Kevin, al recente meeting delUN ECOSOC, Banca Mondiale, WTO e IMF, haavanzato la richiesta per una regolamentazione piùsevera per banche e istituzioni finanziarie.

Abbiamo collaborato alla realizzazione di unRapporto del Dipartimento dell’Informazione delleNazioni Unite sul tema dell’attività mineraria e suidanni provocati sulle comunità locali e sull’ambien-te. Le compagnie minerarie straniere, in particolareAmericane, Canadesi ed Australiane, sono chiamatea darne conto. Centinaia di persone hanno partecipa-to all’evento. Kevin ha condiviso Punti diDiscussione sulle Industrie estrattive e il loro impat-to sulle comunità locali.

Suor Mary Ann ha partecipato al Gruppo diLavoro sulle Ragazze. Mary Ann ha il ruolo di vice-presidente di questa commissione. Ha così presenta-to la commissione nella sua storia e nei suoi scopi, e,soprattutto, dicendo che le Nazioni Unite, nel gestirei problemi delle donne, devono far si che le giovaniragazze siano sempre incluse.

I membri della direzione hanno così discusso sucome sia possibile collegare le risorse disponibiliattraverso la nostra presenza alle Nazioni Unite, conl’azione pratica dei Passionisti in tutto il mondo – siache si tratti di una Casa per ragazze senzatetto inMessico, o che si tratti di opporsi alle compagnieminerarie straniere nelle Filippine etc. Lavorando alivello locale, è di vitale importanza che noi svilup-piamo l’abilità di pensare globalmente in mondo glo-balizzato. Abbiamo molto da fare per istruire i nostrimembri affinché pensino globalmente. Potremmoportare i Passionisti a New York per una breve espe-rienza di esposizione ad istanze globali dove sivedrebbe come il nostro lavoro alle Nazioni Unitepuò migliorare il loro ministero e potendo anche aiu-tarli ad essere agenti di borsa; possiamo anche offri-re seminari a livello regionale che aiutino i nostrimembri a veder realizzato il lavoro svolto a loronome presso le Nazioni Unite. La Direzione ha rite-nuto che andare nelle varie località con i seminari siaun metodo molto più produttivo ed efficiente.

Kevin proporrà un seminario per il nostroConsiglio Generale e a quello delle SorellePassioniste, sul tema della visione e della pratica delnostro ministero di giustizia, pace e integrità del crea-to presso le Nazioni Unite. L’aiuto tangibile dato dainostri Leaders è di vitale importanza per il lavoro diPassionists International; se i nostri Leaders nondaranno adeguato supporto a questo ministero dellagiustizia globale ispirata al nostro carismaPassionista, i membri non la riprenderanno. Sonostate da noi gettate basi forti presso le Nazioni Unite.In questo momento di grandi crisi a livello mondiale,questo non è certo un momento favorevole per lanostra presenza. Mentre Kevin si prepara a passare ilcompito di rappresentare la Famiglia Passionistaad un’altra persona, io prego che tutti diventeremopiù coscienti e più coinvolti in questa missioned’amore.

La Direzione ha anche analizzato una bozza diregolamentazioni per l’ammissione di future nuovecongregazioni a Passionists International. ●

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17Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

PASSIOCHRISTI.ORG: IL NUOVO SISTEMAPER LA COMUNICAZIONE È ONLINE!

P. MARCO PASQUALI, C.P. (PIET)

sono ovviamente quelle a cui eravamo già abituati nellaprecedente versione del Sito: la pubblicazione delleNotizie della Congregazione e dei documenti ufficiali,ma già in questi contesti si possono notare delle novitàsignificative non solo per via di un nuovo approccio gra-fico (look & feel), ma anche grazie alle nuove modalitàper la distribuzione delle informazioni (feed RSS, integra-zione con Facebook e Twitter), e per le nuove risorse adisposizione, come quelle multimediali (Mediagallery).Per venire incontro alle esigenze menzionate precedente-mente, Passiochristi.org mette a disposizione una serie dinuove caratteristiche. Prima di tutto un ambiente perso-nale protetto (accessibile tramite username e passwordche andranno richieste all’amministratore del sistemaattraverso l’apposito tasto “Contatti” posto in fondo allapagina). L’accesso a questo spazio sarà consentito nonsolo ai religiosi passionisti, ma anche ai laici appartenentiai nostri gruppi (affiliati) e a coloro che sono a noi vicini,però mantenendo la privacy: si potrà così scegliere secondividere il materiale rendendolo visibile a tutti (moda-lità condivisi/shared) oppure solo ad alcune categorie diutenti (modalità Riservati/reserved). Ma soprattutto perpoter avere uno spazio comune in cui poter comunicare inmodo riservato è stata implementato un Social Network(in stile FB), ma che sarà visibile solo agli utenti registra-ti. Uno degli strumenti più importanti della comunicazio-ne digitale odierna è il Blog (un diario online) nel qualesarà possibile scrivere e pubblicare materiale, anche mul-timediale, e le cui “pagine” saranno visibili a tutto il Webo se si preferisce solo ai membri registrati nel sito. Per poipermettere lo scambio di opinioni ed idee intorno a diver-si temi e in diverse lingue, è stato messo a disposizioneuno spazio Forum in cui si potrà dar luogo a vere discus-sioni interattive sia in modo riservato (con i soli utentiregistrati), che in modo pubblico, permettendo cioè l’ac-cesso anche a quelli esterni (dipenderà ovviamente daltema in questione).

Ma le novità non sono finite qui ! Ci sono ancora variprogetti e servizi in fase di realizzazione che verranno amano a mano attivati, come la pubblicazione delleRicerche di Storia e Spiritualità Passionista (RSSP) in for-mato digitale, un indirizzo personalizzato per il proprioblog (terzo livello), la possibilità di ospitare pagine webnel nostro spazio (hosting), la configurabilità di configu-rare con diversi temi il blog personale, ed altro ancora.

Il nuovo passiochristi.org, proprio perché nato comeSistema per le Comunicazioni, ha bisogno della collabora-zione di tutti per poter crescere e conseguire lo scopoper cui è stato creato: farci sentire ancor più famiglia.A ciascun membro della Famiglia Passionista allora chie-diamo di partecipare ed impegnarsi, non solo per fruire diun servizio, ma anche per proporre iniziative, nuovi servi-zi ed forme di interazione e condivisione; insomma tuttequelle idee che possano migliorare la qualità del nostrostare insieme. L’appuntamento per tutti è allora online suwww.passiochristi.org.

PadreMarcoPasquali(PIET)

Finalmente dopo diversi mesi di gestazione il 10Maggio 2011 ha visto la luce il Nuovo Sito Webdella Congregazione ! E’ stato il frutto di un lungo

periodo di preparazione che ha coinvolto molte personeche a diverso titolo hanno collaborato al progetto. Primofra tutti va menzionato P. Clemente Barron, il consultoreGenerale preposto alle Comunicazioni Digitali e con lui ilGenerale e il resto del suo Consiglio. Da loro è nataun’idea che è stata poi affidata alla Commissione per leComunicazioni Digitali (composta dai PP. MarcoPasquali, Ramiro Ruiz Betancourt e Massimo Granieri),che l’ha poi realizzata. Cogliamo l’occasione per ringra-ziare P. Miguel Angel Villanueva, il precedente responsa-bile per il sito, per il lavoro svolto fino ad ora.

Il progetto che è stato realizzato non si limita ad unrestyling di quanto già avevamo, ma ha l’ambizione dispingersi ben oltre: creare un sistema per leComunicazioni Digitali dei Passionisti che aiuti tutti inostri religiosi a restare in contatto fra loro, in modo rapi-do e sicuro ed efficiente. Durante varie Visite Canonichenelle nostre Comunità sparse nelle più disparate parti delmondo, il Consiglio Generale ha raccolto l’esigenzaespressa da molti di avere a disposizione una piattaformache consentisse di far convergere i Passionisti in un unicoambiente, che fosse protetto e personalizzato, dove “ritro-varsi” insieme - anche se a livello virtuale - e così poterscambiare idee, risorse, visioni, prospettive. E’ emersa inmodo lampante l’esigenza di comunicare non solo perdiscutere di “massimi sistemi”, ma anche per condivideremomenti più “leggeri” e ricreativi; poter spaziare dallacondivisione della propria tesina sul “Rapporto tra neopla-tonismo e la mistica di Taulero”, fino a mostrare la fotodell’orrenda capigliatura con oggi si è presentata la cuocadel convento. Tutto questo però in un ambiente che possagarantire privacy ed intimità, per godere in libertà l’esse-re “fra di noi”.

Tra le funzionalità che il sito mette a disposizione ci

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VITA PASSIONISTA

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ASSEMBLEA DELVICARIATO THOM (INDIA)

Partecipanti all’Assemblea del Vicariato THOM (India).

La fondazione della Congregazione Passionista inIndia ha avuto inizio nel 1981 a Cochin. La primaComunità era formata da 4 membri provenienti da 3Continenti, ed essi erano Padre Walter Kaelin(Provincia CRUC, USA), Padre Philip Smith(Provincia SPIR, Australia), Padre Carlos Elizalde(Provincia FAM, Spagna) e Padre Lombardo Lonocci(Provincia LAT, Italia). Un anno dopo si unì allacomunità Padre Christopher Gibson (ProvinciaCRUC, USA). Tra il 1981 e il 1991 molti Passionistiprovenienti da diverse Province nel mondo hannoprestato la loro opera in India sia per lunghi che breviperiodi. Nel 1989 questa Fondazione Generale fu ele-vata allo stato di Vicariato (THOM) e Padre WalterKaelin divenne il Primo Vicario Regionale. Nel 1991la Provincia della Santa Croce (CRUC) con generosi-tà si assunse la responsabilità di questo Vicariato.

Il P. Donalb Weber, Superiore Provinciale CRUC,ha presieduto l’Assemblea del Vicariato THOMsi è tenuta in Bangalore dal 9 all’11 maggio,

2011. Oltre Padre Antony Xavier Tharayil, VicarioRegionale, erano presenti 25 religiosi; ha moderatol’incontro Padre James Thoman (CRUC).

Il tema principale dell’incontro era il discernere ipassi da compiere per il passaggio della nostra realtàin India da Vicariato a Viceprovincia. Le viarie com-missioni hanno presentato il lavoro svolto in prepara-zione all’assemblea. La Commissione per la

Vocazione e per la Formazione ha presentato il pro-gramma di Promozione Vocazionale per i prossimidieci anni e le richieste di Formazione coinvolte inquella realtà. La Commissione per la Missione e ilMinistero ha presentato una valutazione degli attualiministeri del Vicariato con suggerimenti per una piùspecifica espressione del nostro Carisma, con indica-zioni su come intraprendere nuove missioni e nuoviministeri. La Commissione Finanze ha suggerito stra-tegie su come progressivamente raggiungere l’auto-nomia economica anche attraverso l’uso di risorsemateriali e con il lavoro dei religiosi. La Commis-sione Amministrativa ha ricevuto indicazioni per pre-parare una struttura di governo per la Vice-Provincia.

Il giovane Vicariato è attualmente composto da 32membri con professioni finali e 12 con professionitemporanee. Analizzando la crescita avvenuta negli

ultimi 30 anni, il Vicariato è consapevole che oradeve progredire in avanti e diventare una Vice-Provincia, accettando con gioia ed entusiasmo lenuove fasi che questo processo comporta.

Il Congresso del Vicariato del 2008 propose che:riconoscendo la nostra crescita degli ultimi 27 annicome Vicariato, cominciamo seriamente a pensaread un nostro cambio di stato, da Vicariato Regionalea quello di Vice-Provincia. Una commissione studie-rà il processo stabilendo anche i tempi di attuazione.In base a questa proposta, l’Assemblea del Vicariatonel 2010 ha stabilito 4 commissioni: la Commissioneper la Formazione e l’Amministrazione, laCommissione per la Missione e il Ministero, laCommissione per le Finanze e la Commissione perl’Amministrazione. Il Vicariato spera di essere ele-vato a Vice-Provincia entro 2013.

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VITA PASSIONISTA

19Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

Ireligiosi della Provincia SPIR diAustralia hanno recentemente celebrato50 di presenza Passionista e missione in

Vanimo, Papua Nuova Guinea. Il 4 marzo del1961, quattro Passionisti, Padre GregoryKirby, Padre Anselm Turner, Padre JeffFoale, e Fratello Anthony Lawler giunserocon una barca da Lae ed iniziarono lamissione Passionista in Vanimo. Seguironopoi molti Passio-nisti provenientidall’Australia,Nuova Zelanda,America, Inghil-terra, Filippine eIndonesia, rag-giunti poi damolti altri reli-giosi e anche damolti missionarilaici.

Sabato, 5marzo 2011,hanno celebratoquesto anniver-sario ritrovando-si insieme adaltri religiosi efratelli e sorellelaici, i PP. Clemente Barron, ConsultoreGenerale, Joachim Rego, SuperioreProvinciale SPIR (che ha lavorato in Vanimoper 10 anni) Paul Mercieca (17 anni inVanimo) John Auram, Jacob Kuman, FratelloBenjamin Telu (religioso della Papua NuovaGuinea) e Tom McDonough, Consultoreprovinciale. Essi, per le celebrazioni, si sonouniti all’attuale comunità in Vanimo: PadreValensius Son (REPAC, Indonesia), PadrePatrick McIndoe e Fratello Martin Lusk perle celebrazioni.

La Messa commemorativa dell’Anniver-sario è stata celebrata presso la Chiesa parroc-chiale di Dasi Settlement, la più vasta chiesa

LA MISSIONE DI VANIMO CELEBRA50 ANNI DI PRESENZA PASSIONISTA

costruita in Vanimo. La concelebrazione èstata presieduta dal Vescovo della diocesiCesare Bonivento coadiuvato dal VescovoAlphonse (precedentemente della Diocesi diKimbe). Era presente molto clero della costa,i seminaristi e i religiosi di altre Congrega-zioni; da sottolineare la presenza di centina-ia di parrocchiani dei villaggi della foresta edelle missioni dove i Passionisti, le Sorelle e

i missionari laiciavevano lavora-to. Padre Joa-chim nel suodiscorso ha rac-contato la storiadei primi reli-giosi e dei mis-sionari che arri-varono sul postoe ha conclusosot to l ineandoche ora siamol’unica Congre-gazione presentein Vanimo e per-tanto siamo re-sponsabili dellaproclamazionedella Buona No-

vella in questo luogo.Alla fine della Messa il Vescovo, con ener-

gia, ha parlato della gratitudine della gente edei religiosi della Diocesi per il lavoro realiz-zato dai Passionisti per la Chiesa e la Diocesi.Il Vescovo Cesare ha affermato quanto segue:“i Passionisti sono parte del cuore pulsantedella Diocesi”. Ha terminato pregando PadreClemente di chiedere al Padre Generale dimandare a Vanimo più Passionisti, ricevendoun’entusiasmante approvazione da partedella gente presente. Il nostro lavoro, il nostrospirito e il nostro carisma sono vitali ed anchein crescita tra la gente della ProvinciaSandaun. ●

P. Joachim Rego, Superiore Provinciale con alcuni parrocchiani cheaccolsero i nostri missionari a Vanimo cinquanta anni fa.

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VITA PASSIONISTA

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La Configurazione del Sacro Cuore di Gesùaccettando l’invito rivolto all’interaCongregazione durante l’ultimo Sinodo

Generale per il periodo di tempo fino al 46° CapitoloGenerale del 2012: “procedere insieme verso ilfuturo.” , ha realizzato tre importanti incontri realiz-zati nei recenti mesi di Marzo e Aprile:

1. Il Meeting a Conocoto (Ecuador) 29-31marzo. L’obiettivo di questo meeting era quello dicondividere le informazioni riguardo i lavori del XIVSinodo Generale, di approfondirne la conoscenza deicontenuti e di come coinvolgere i religiosi della zonaLatino-Americana della Configurazione. Vi hannopartecipato, compresi i Superiori maggiori dellaConfigurazione, 26Religiosi, per lamaggior parte nativiLatino Americanidel Perù, Colombia,Bolivia, Cile,Venezuela, Panamaed Ecuador. IReligiosi presentihanno confermato illoro supporto alprocesso diRistrutturazione el’appartenenza allaConfigurazione delSacro Cuore.

2. Meeting deiSuperiori Locali edei Consigli dellecomunità diSpagna, in LasPresas (Spagna) 26-28 Aprile. Hanno partecipato24 Religiosi delle province CORI, FAM e SANG.L’obiettivo di questo meeting era un’analisi attualedel processo di Ristrutturazione, incorporandoin questo studio le raccomandazioni e le decisionidel XIV Sinodo Generale. Parte dell’agenda dellavoro svolto è stata la condivisione di quantoaccaduto nell’incontro dei religiosi latino-americania Conocoto.

3. Pre-Congresso della Vice-Provincia FID(Colombia) in Cajicà, 26-28 Aprile. Il pre-congres-so, presieduto da Padre Luigi Vaninetti, ConsultoreGenerale, si è svolto al termine dalla visita canonicada lui stesso effettuata. Erano presenti 31 religiosi.Attraverso i rapporti presentati dalle comunità locali,il lavoro si è concentrato sul processo diRistrutturazione e l’appartenenza della Vice-

CONFIGURAZIONE DEL SACRO CUORE DI GESÙ:PASSI NEL PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE

Provincia FID alla Configurazione del Sacro Cuore.Un sondaggio conclusivo ha evidenziato che i dueterzi dei Religiosi della Vice-Provincia che erano pre-senti, hanno confermato il loro supporto al processodi Ristrutturazione e il desiderio della Vice-Provinciadi rimanere membro della Configurazione del SacroCuore.

La partecipazione ai tre meeting ha coinvolto circa80 Religiosi della Configurazione. In essi hannopotuto esprimere la loro adesione a quanto stabilito el’intento di procedere nel cammino intrapreso perraggiungere gli obbiettivi desiderati. Sono ancheconsapevoli delle difficoltà presenti sul camminofuturo, ma sono desiderosi di aiutarsi reciprocamente

per superarle e perraggiungere gliobiettivi desiderati.E’ convinzionecomune che si trattadi un momento sto-rico che comporteràrettifiche e sfide pertutti, come, peresempio la creazio-ne di una nuovaentità formata dalleattuali (le provinceCORI, FAM eSANG, la Vice-Provincia FID e ilVicariato RES).Per poter compren-dere meglio il lavo-ro che è stato realiz-zato è necessario

leggere le relazione e gli atti dei tre meeting.Il prossimo settembre si terrà un incontro dei

rispettivi Consigli delle entità che compongono laConfigurazione, allo scopo di valutare la realizza-zione delle varie decisioni prese durante i meetingspassati, relativamente alle tre aree della solidarietà(formazione, personale e finanze). Durante questoincontro sarà preparata una bozza del lavoro da rea-lizzare durante le varie assemblee ed incontri che siterranno nelle differenti zone e paesi verso la finedel 2011 e l’inizio del 2012. Attraverso il lavororealizzato durante questo incontro, con gli orienta-menti e le decisioni che verranno prese, si potràulteriormente comprendere cosa pianificare riguar-do la vita e la missione della nuova entità. I risulta-ti di questo lavoro saranno presentati al prossimoCapitolo Generale.

Religiosi presenti all’incontro della Configurazione del Sacro Cuore diGesù.

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21Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

All’inizio del 1951, l’Arcivescovo diMedellin, Joachin Garcia Benitez,autorizzò Padre Mateo Argintxona,

rettore della comunità Passionista di Bogotàdi costituire una fondazione Passionista inMedellin. Aveva inizialmente proposto laCappella dell’Addolorata, situata nel BarrioLa Loma, Las Estancias, ma in seguito ad unaispezione della zona, scelse una Cappella eresidenza nel Barrio Loreto. La primacomunità di Medellin era formata daiPadri CiriloLejarreta eJulio Egurrolae da FratelloP r u d e n c i oLatxaga sosti-tuito in seguitoda FratelloJuan JosèElkorobarrutia.

La ricerca diun terreno incittà che fosseadatto per lacostruzione diuna casa per lacomunità deireligiosi ebbeesisto positivo e, mentre la comunità si trova-va ancora in Barrio Loreto, fu costruita unanuova cappella nel Barrio La Castellana.Essa fu realizzata grazie a fondi e donazioniraccolti attraverso bazar e donazioni di gentegenerosa del luogo. Poco alla volta altriPassionisti arrivarono e stabilirono unanuova comunità: i Padri Manuel Elejalde(1954), Maximo Danobeitia (1955) eRemigio Barena, Benigno Zenarruzabeitia,Zenon Uriguen e Blas Azkarate (1956).Infine Fratello Francisco Ruiz de Sabando(1957) e Fratello Juan Josè Mesa (1958), il

primo Passionista Colombiano aggiunto allacomunità.

Nel 1957 fu inaugurata la nuova cappellaed altri religiosi si unirono alla fondazione: iPadri Atanasio Amundarain e RestitutoAldamiz (1958) Padre Moises Errasti eFratello Anselmo Larrabe, l’anno seguente.La Parrocchia di Santa Gemma fu fondatadopo la Grande Missione in Colombia del1961. Ma ormai la cappella esistente era trop-po piccola per accogliere la popolazione sem-

pre più cre-scente, e per-tanto fucostruita, einaugurata il14 novembre1970, unanuova chiesasu progettodell’architettoNel Rodriguez.

Oggi laParrocchia diSanta Gemmaè un punto diriferimento perla città diMedellin attra-

verso le celebrazioni liturgiche e le varie attivi-tà parrocchiali e di animazione spirituale.Anche qui, molte famiglie, parte dellaFamiglia Passionista, si incontrano per condi-videre il carisma di San Paolo della Croce. Visono molte forme di impegno pastorale cheinclude il ministero sacramentale, il ministerodella famiglia, gruppo di supporto per mogliseparate, il ministero della gioventù (Incontridei Giovani), studio della Bibbia e gruppi dipreghiera, ministeri liturgici, gruppo di spiri-tualità Passionista, attività missionarie e socia-li, etc. ●

CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA PRESENZA PASSIONISTANELLA PARROCCHIA DI S. GEMMA A MEDELLIN, COLOMBIA

Chiesa di Santa Gemma, Medellin, Colombia (FID).

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VITA PASSIONISTA

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Il 28° Capitolo Provinciale della Provincia LAT(Puglia, Calabria e Basilicata) si è tenuto presso lacasa ritiro di Fuscaldo (Cosenza) dal 3 al 6 maggio,

2011. Il tema del Capitolo è stato: “Seguendo le orme diCristo: camminare con la speranza.” Oltre a PadreOttaviano D’Egidio, Superiore Generale, e ai Religiosidella Provincia che erano delegati, hanno partecipatoanche: Padre Luis Albero Cano, Consultore Generale,Padre Tito Ape, Vicario Regionale del Vicariato LAT-ISID, Brasile del Sud, Padre Leone Masnata, ProvincialeCFIXI, Coordinatore della Configurazione CEB eModeratore del Capitolo, ed inoltre osservatori da varieProvince: i Padri Danilo Mazzoni (CORM), VincenzoLeone (PIET), e Leonardo Di Girolamo (CFIXI).

Nel suo discorso di apertura al Capitolo, PadreOttaviano ha fatto riferimento alla Visita Canonica effet-tuata da Padre Luis Alberto Cano, Consultore Generale, loscorso novembre e dicembre. Tra le altre cose, la relazio-ne della Visita ha evidenziato che i religiosi desideranouna maggiore comunicazione degli eventi di provincia e diuna più vasta partecipazione alle decisioni da prendere.Inoltre, riporta l’opinione di molti religiosi di varie comu-nità i quali auspicavano il superamento delle realtà localie provinciali con apertura a nuovi orizzonti e a nuovigruppi interculturali delle varie Regioni che formano laConfigurazione CEB. La Provincia possieda una buonavitalità spirituale e umana, ma sente il bisogno di riflette-re sugli elementi che sono fonte di tensione e incompren-sione tra i religiosi.

L’introduzione al documento finale del Capitolo che fudiscusso e approvato dai delegati dal Capitolo, afferma:“La Congregazione, con le sue nuove Configurazioni; laChiesa, con il suo stimolante progetto di evangelizzazio-ne; e il mondo, con il suo bisogno di testimoni credibili,stimolano la provincia ad essere creativa nel ministeroevangelico e a partecipare ai progetti della ConfigurazioneCEB. Il Superiore provinciale, nel suo discorso chiede diportare avanti un progetto che includa il rispetto per le tra-dizioni attualmente presenti nella Provincia, ma che

includa anche le nuove realtà, il mondo dei giovani, l’at-tenzione alle nuove forme di povertà e la risposta allesfide che il mondo ci presenta”. Il Capitolo ha preso delledecisori con particolare attenzione al programma di for-mazione per la Configurazione: 1) Consapevoli del-l’obiettivo principale della Ristrutturazione, che è pro-muovere, con lo strumento della solidarietà nelle areedella formazione, del personale e finanze una qualità dellavita comunitaria per una missione più efficace, il Capitoloconferma il cammino che realizzi l’unione delle cinqueprovince della Configurazione (CFIXI, CORM, LAT,PIET, MICH) con un’unica autorità Provinciale. 2) IlProgramma Formativo delle Province italiane sia conte-stualizzato e aggiornato seguendo i tempi e le nuove scel-te della Congregazione. Si arriverà ad una visione comu-ne e graduale per le varie fasi sella formazione: a).Si abbiauna particolare attenzione alla maturità umana soprattuttonelle fasi iniziali del discernimento; b) Studiare un oppor-tuno e graduale inserimento dei religiosi giovani nellecomunità; c) preparare adeguatamente personale formati-vo per il futuro. 3) Stabilire una casa nella provincia per ilpostulantato che abbia programmi comuni e condivisi nel-l’ambito della Configurazione, 4) Stabilire una comunitàformativa per il noviziato della Configurazione. 5) Lo stu-dentato interprovinciale sia possibilmente a Roma edabbia una sua continuità nel tempo.

Il Capitolo inoltre, in riferimento alla partecipazionedei religiosi al capitolo stesso ha decretato che il Capitolo

sia aperto a tutti i religiosi dellaProvincia. Una prossima assembleaindicherà le norme concrete di parteci-pazione al Capitolo, quali la richiestascritta di partecipazione, ecc.

Il Capitolo il 5 maggio ha eletto ilnuovo Consiglio: Padre CosimoChianura, Superiore Provinciale; PadreGiulio Zagaro, Primo Consultore eConsultore per le Finanze; Padre PieroGreco, Consultore per i MinisteriPastorali; Padre Pino Schiniello,Consultore per la Vita Spirituale eComunitaria; e Padre CarloScarongella, Consultore per leVocazioni, Formazione e Studi. Il PadreMassimo Granirei è stato eletto delega-to al Capitolo Generale e Padre TitoFrancesco Ape sostituto delegato. ●

CAPITOLO PROVINCIALELAT, ITALIA

(S-D) Padre Piero Greco; Padre Giulio Zagaro (PrimoConsultore); Padre Pino Schiniello; Padre Cosimo Chianura,Superiore Provinciale e Padre Carlo Scarongella.

Religiosi partecipanti al Capitolo Provinciale LAT (Italia).

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VITA PASSIONISTA

23Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

Dal 28 al 31 marzo 25 religiosi dei 39 checompongono la Provincia CFIXI, Sicilia,hanno celebrato il loro 12° Capitolo

Provinciale presso la Casa di Mascalucia. Eranopresenti Padre Ottaviano D’Egidio, SuperioreGenerale, Padre Luis Alberto Cano, ConsultoreGenerale, Padre Antonio Curto (LAT), moderatoredel Capitolo, e i seguenti osservatori di alcune pro-vincie della Configurazione CEB: Padre AndreaBrollo (CORM), Padre Mario Lifrieri (LAT) ePadre Natale Panetta (PIET).

Il tema del Capitolo, “La Passione di Gesù:nuovi dinamismi per la nostra Vita e Missione”, haenfatizzato il concetto che ogni futuro sviluppodella Provincia dipende dalla fede nella forza enella ricchezza della Passione del Signore Gesù.La soluzione dei problemi ci è già stata gratuita-mente offerta: ogni cosa trae la sua origine dallaPassione di Gesù. La nostra ricerca di Dio (teolo-gia), il futuro sviluppo e la formazione in corso deinostri Religiosi (umanità) come pure il contenuto ela metodologia dei nostri servizi verso la Chiesa everso il mondo (apostolato) devono partire dallaPassione di Gesù.

Questo porta a centrare la propria attenzionesulla speranza e non sul pessimismo e spinge adessere una famiglia unita in modo tale da essere piùefficaci nel rispondere alle crisi e ai problemi che sipresentano. Il superamento dell’apatia che può tra-dursi in un atteggiamento di chiusura in se stessi cifa conservare la speranza, sostenuti dalla bellezzadel nostro carisma e della nostra missione.”Riguardo al futuro della Provincia e al processo diRistrutturazione attualmente in corso nellaCongregazione, il Capitolo ha scelto di dirigersiverso una unione con le Province che attualmentecompongono la Configurazione CEB in modo taleda formare una sola entità. Tale cambiamento nondeve consistere soltanto in un cambiamento distrutture, ma deve coinvolgere tutta la nostra vitaconsacrata: non soltanto un processo verso una“nuova Provincia”, ma verso una “Provincia rinno-vata” dal di dentro.

* * * * * *

Il Programma capitolare per i prossimi quattroanni prevede i seguenti punti: A) Per quantoriguarda la vita comunitaria si cercherà di assicura-

re che le comunità siano in grado di viverla comedescritta nelle Costituzioni e nelle norme provin-ciali diminuendo le attività e le strutture che nesiano di impedimento. Pertanto per diminuire lestrutture si sono prese due decisioni: una relativaalla chiusura della comunità di Alessandria dellaRocca (AG) e l’altra che prevede di fare delle duecomunità del Romitello e di Monastero –Borgetto,una sola comunità. B) Si riconosce l’urgenza dellaformazione per i Religiose e per le comunità e perquesto il Consiglio provinciale organizzerà mee-tings formativi per tutti i religiosi, con particolareriguardo alla preparazione dei giovani Religiosi siacon corsi di specializzazione teologica e spiritualeche con corsi per l’apprendimento delle lingue stra-niere. C) Si avrà cura di rivitalizzare l’apostolatoiniziando dai ministeri dei santuari e delle parroc-chie; senza trascurare il ministero tradizionale daproporre in forme nuove , della predicazione itine-rante. Tutti i ministeri dovranno avere una tipicadimensione passionista. I giovani religiosi sianoaccompagnati ed introdotti nei ministeri ed abbia-no una particolare attenzione per l’apostolato tra igiovani e per l’animazione vocazionale. D) Anchese tutte le comunità si devono sentire responsabilidella formazione e dell’animazione vocazionale, ilConsiglio provinciale nominerà un religioso che visi dedichi a tempo pieno ; egli sarà coadiuvato dauna commissione.

CAPITOLO PROVINCIALE CFIXI, ITALIA

Padre Leone Masnata, Superiore Provinciale (Confermato)[centro]; Padre Gianni Trumello (Confermato), 1° Consultore[sinistra]; Padre Francesco di Mariano, 2° Consultore[destra].

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Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

VITA PASSIONISTA

24

Il 76° Capitolo provinciale della provincia DOL,Italia (Basso Lazio e Campania) si è tenuto nellaCasa di Ritiri Salesiana di Vico Equenze, in data

14-19 marzo, 2011. Padre Ottaviano D’Egidio,Superiore Generale, ha aperto il Capitolo salutando ireligiosi della Provincia e quelli del Vicariato VICT,Brasile: Padre Luis Meneghetti, Vicario RegionaleVICT e un delegato dal Vicariato, Padre VanderlanGomez Da Paz. Con il Padre Generale era anche pre-sente Padre Luis Alberto Cano, Consultore Generaleche aveva anche effettuato la Visita canonica allaProvincia. P. Serafino Fiore, religioso redentorista, èstato il direttore spirituale del Capitolo e d il Prof.Fabrizio Sprenga ne è stato il moderatore. Il P.Fiorenzo Bordo, Superiore Provinciale PRAES, dellastessa Configurazione JCFXI, ha partecipato comeosservatore .

Nella Relazione di apertura, il Padre Generale hasottolineato diversi punti contenuti nel rapporto dellaVisita Canonica: 1) In alcune comunità è presenteuna certa stanchezza e frustrazione che, talvolta, sitrasforma in individualismo. In Provincia si sente ilbisogno di una migliore comunicazione, di diminuiregli impegni ministeriali con un progetto studiato nel-l’ambito della Configurazione. In questo contesto ilP. Ottaviano ha sottolineato l’importanza del ruolodel Superiore locale e della necessità di curarel’aspetto paterno e pastorale del suo servizio più chequello amministrativo. 2) Si curi con particolareattenzione l’inserimento dei giovani religiosi neiministeri e nelle responsabilità comunitarie. 3) Sistudi un progetto per rispondere adeguatamente allegiuste esigenze dei religiosi ammalati e anziani.Infine il rapporto ha evidenziato lo straordinariolavoro pastorale che i religiosi stanno effettuando ;molto vivace è il settore laicale della Famiglia passio-nista con una particolare menzione dell’Associazionedegli ex-alunni della Provincia. Il Capitolo ha pro-grammato i seguenti obiettivi da raggiungere neiprossimi quattro anni: 1) Riunire in una singola enti-tà pastorale la parrocchia di Santa Maria a Fiume ela parrocchia di Ceccano- Badia; 2) Ritirarsi dalSantuario della Madonna della Civita e dal RitiroPassionista di Casamicciola sull’isola di Ischia (con-servando una relazione ministeriale con quest’ulti-

ma); 3) Riportare la Comunità di Falvaterra alla suaoriginale identità di casa di ritiro e trasferire il novi-ziato della Configurazione nella comunità di Paliano;4) Restaurare con opportuni lavori di sistemazioneparte della Casa di Napoli come il luogo di cura pergli anziani e malati; 5) Fare il possibile perché ognicomunità sia composta da sei o più religiosi, comun-que con non meno di quattro; 6) Assicurare un’ade-guata formazione continua per tutti i religiosi, soprat-tutto per i Superiori e per coloro che sono impegna-ti in apostolati speciali; 7) I giovani religiosi che sipreparano al sacerdozio continueranno a risiederepresso lo studentato STIP nella comunità dei SS.Giovanni e Paolo a Roma, ciò permetterà loro divivere in un ambiente internazionale e di poter fre-quentare le diverse università pontificie della città; 8)Il ministero dell’animazione vocazionale sia svoltocon creatività e con adeguate risorse umane. IlProvinciale e il suo Consiglio nomineranno un picco-lo nucleo di religiosi che si farà carico di organizzaree animare le varie attività inerenti allo scopo.

Il Capitolo ha eletto i seguenti religiosi per ilConsiglio: P. Enzo Del Brocco, Superiore Provinciale(confermato); P. Gianluca Zanni, 1° Consultore eFormazione iniziale e permanente; P. PierluigiMirra, Vita spirituale e Comunitaria; P. RaffaelePragliola, Apostolato; P. Mario Caccavale, Finanze(Economo Provinciale, confermato). Il P. AugustoMatrullo, è stato eletto delegato per il CapitoloGenerale del 2012 e P. Anthony Masciantonio,sostituto delegato. ●

CAPITOLOPROVINCIALE

DELLA PROVINCIADOL (ITALIA)

(S-D) Padri Raffaele Pragliola, Mario Caccavale, Enzo DelBrocco, Superiore Provinciale; Pierluigi Mirra, e GianlucaZanni, 1° Consultore.

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VITA PASSIONISTA

25Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

IReligiosi della Provincia hanno celebrato il Capitolo sulMonte Argentario nel Ritiro della Presentazione dal 16al 20 maggio, 2011. Erano presenti anche P. Ottaviano

D’Egidio, Superiore Generale, Padre Luigi Vaninetti,Consultore Generale e Moderatore del Capitolo, Padre EnzoDel Brocco, Superiore Provinciale DOL e Coordinatore dellaConfigurazione JCFX, e Padre Pedro Bacchiocchi, VicarioRegionale per il Vicariato PRAES-DOMIN del Brasile.

Il lemma scelto per il Capitolo è stato: “Proclamiamo almondo Cristo Crocifisso con la vita ed apostolato.” Il temavoleva stimolare i religiosi ad esaminare la realtà del mondodi oggi e le sfide che propone e a verificare l’efficacia dellerisposte che la nostra vita personale e comunitaria e l’aposto-lato riescono ad offrire . La comprensione di tali sfide deveanche illuminarci a progettare il futuro.

Nella Relazione di apertura, P. Ottaviano ha fatto riferi-mento alla Visita Canonica realizzata da P.Luigi Vaninetti neimesi di gennaio marzo . Ha incontrato i religiosi della variecomunità in colloquio individuale e nei consigli di Famiglia,condividendo i momenti di preghiera e la vita di ogni giorno.Il suo rapporto ha evidenziato i seguenti punti : A)Ristrutturazione: In generale i Religiosi sono favorevoli alprocesso della Ristrutturazione e ad essere membri dellaConfigurazione di Gesù Crocifisso; in essa vedono le poten-zialità che si creano con il superamento dei confini nazionalie la possibilità di un spirito internazionale e missionario. B)Governo: Sebbene il Consiglio, composto dal Provinciale eda due Consultori, sia stato generalmente agile, si sente ilbisogno di un più ampio dibattito e di un maggiore coinvol-gimento della Provincia nelle scelte. I Superiori devonoseguire con attenzione l’inserimento dei giovani religiosinelle comunità e nei ministeri per evitare crisi ed isolamenti.C) Comunità: La Provincia ha ancora un numero eccessivodi comunità (11 comunità oltre ad una parrocchia non annes-sa ad una comunità (Le Ferriere) e ad un ufficio diCappellano per il Monastero delle Suore Passioniste diLucca). Alcune di queste comunità sono costituite da un esi-guo numero di religiosi. E’ necessario migliorare la vita spi-rituale e culturale affinché si migliori anche la qualità dellavita comunitaria e delle relazioni. La comunità della ScalaSanta è, in modo particolare, stimolante a causa della diver-sità dell’età, della cultura, della formazione e delle possibili-tà ministeriali che offre; così è per i Santuari dellaPresentazione e di Nettuno con S.Maria Goretti per i vari edifferenti bisogni dei pellegrini che li frequentano. Sonospazi di missione che la Provincia deve animare con partico-lare dedizione, presenza e sacrificio. D) ConsiderazioniGenerali: I pericoli che sta attraversando la vita consacratanel mondo di oggi sono presenti anche in questa Provinciache corre il rischio di un’accettazione superficiale, a volteapatica , della vita religiosa in senso generale (mancanza dipovertà radicale, atteggiamento di appagamento di sé e man-

CAPITOLOPROVINCIALE

DELLA PROVINCIAPRAES (ITALIA)

canza di coscienza dei problemi della vita ordinaria dellagente comune). La crescita di una sottile secolarizzazione(mancanza del senso del trascendente e della priorità dellavita interiore, non bene inteso desiderio di libertà che disto-glie dalla verità…), può mandare in crisi la stessa sopravvi-venza del nostro carisma .

Il processo della Ristrutturazione dovrebbe suggerire epermettere un profondo cambiamento interiore ed il recuperodi entusiasmo per i valori passionisti con il vivere una nuovamissionarietà e solidarietà. E) Formazione. E’ lodevole illavoro che la comunità di Sant’Angelo di Vetralla sta realiz-zando nell’area del discernimento vocazionale e nella prepa-razione al noviziato. Si comprende sempre più l’importanzadella qualità della vita comunitaria e della necessità di forma-zione continua per tutti i religiosi della Provincia. La colla-borazione con la Provincia DOL nell’area del postulantato pergli anni 2009-2010 e la collaborazione con l’interaConfigurazione JCFX per il noviziato, sembrano essere espe-rienze positive da consolidare e migliorare ulteriormente.G) Santuari : L’attività pastorale della Provincia includediversi santuari che hanno importanza storica per tutta laChiesa (la Scala Santa a Roma e il Santuario di Santa MariaGoretti a Nettuno) e per la Congregazione, il Ritiro dellaPresentazione al Monte Argentario e il Ritiro di Sant’Angeloa Vetralla. Sono luoghi molto frequentati che il Signore con-tinuerà a benedire se la nostra dedizione sarà assidua e fedelea servizio dei fedeli e dei pellegrini. Sono necessari progetticoncreti comunitari che assicurino una copertura giornalieraper l’ animazione religiosa, per le confessioni e per i ministe-ri. H) La Missione in Nigeria: L’apertura della Missione inNigeria, in collaborazione con la Configurazione Africana,anche se sta vivendo qualche difficoltà iniziale, è stata un attodi grande fede e coraggio. Usando la perseveranza e l’espe-rienza che la Congregazione ha avuto in altri paesi in Africa,anche questa fondazione riceverà i suoi frutti.

Il Capitolo che ha riportato i Consultori da due a quattro,ha eletto il seguente Consiglio : Padre Fiorenzo Bordo,Superiore Provinciale (confermato); P.Vittorio Bruni, 1°Consultore, per il settore Apostolato; P. Marcio Santos deSouza (dal Vicariato di Bahia, Brasile) Consultore per laFormazione iniziale e permanente; P.Adolfo Lippi, per laVita comunitaria e spirituale ; P. Giovanni Battista Scarinci,Consultore per la Solidarietà e l’Economia.

(S-D) Padri Marcio Santos de Souza; Giovanni BattistaScarinci; Fiorenzo Bordo, Superiore Provinciale; P. VittorioBruni e Adolfo Lippi.

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Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

VITA PASSIONISTA

26

ASSEMBLEA DELLA VICE-PROVINCIA SALVDELLA R.D. CONGO

Il Sinodo della Vice-Provincia di Cristo Salvatore(SALV) si è tenuto presso il Centro dello studen-tato di San Vincenzo Maria Strambi a Kinshasa,

R.D. del Congo, dal 16 al 18 maggio, 2011. Al mee-ting erano presenti il Vice Provinciale e i membri delConsiglio, i leaders di ogni comunità locale, varimembri ex-officio e diversi rappresentanti di altrigruppi della Vice-Provincia. Padre Denis Travers, 1°Consultore generale, ha rappresentato il P. Ottavianoal meeting. Il precedente Congresso della Vice-Provincia (2009) aveva deciso che questo Sinodo stu-diasse, tra l’altro, il metodo per la partecipazione deireligiosi al Congresso della Vice- provincia e neinviasse i risultati al Consiglio generale a Roma perla valutazione e l’approvazione. Questo è stato unodei principali problemi del Sinodo, durante il qualesono stati ascoltate le relazioni da ogni comunità inriferimento alla vita della Vice-Provincia (vita frater-na e ministeri, spiritualità e finanze). Le varie rela-zioni sono state ascoltate e poi studiate dai membridel Sinodo. Il Sinodo che si è svolto in un’atmosferadi preghiera, è stato agevolato dalla presenza di un

moderatore esterno che ha guidato i lavori offrendoanche momenti di ispirazione utili in vari momentidell’incontro.

Prima della conclusione, il Sinodo ha concentratola sua attenzione sul seminario di tre giorni sul temadi Giustizia, Pace e Integrità del Creato condotto daPadre Jesus Maria Aristin e Padre VitalOsthudialokoka. Il Seminario era aperto a tutta laFamiglia Passionista e quindi oltre ai religiosi dellaVice-Provincincia, vi hanno partecipato le SorellePassioniste e i laici. Tutti, religiosi e laici, lo hannomolto apprezzato valutandolo come un momentoimportante della loro formazione.

Un evento meraviglioso ha concluso la settimanavissuta insieme: Le ordinazioni , sacerdotale di P.Faustin Maphasi, e diaconale di P. René Dikhi. Leordinazioni di due nostri Fratelli sono avvenuteall’interno delle ordinazioni di 12 sacerdoti e tre dia-coni e, dato che, la cerimonia interessava circa ottoordini religiosi vi erano presenti circa 160 concele-branti. La liturgia, evento di eccezionale impatto, ani-mata da un coro e con la presenza di alcuni giovani

danzatori,ha susci-tato la partecipa-zione di moltissi-ma gente. Comed’abitudine, dopola liturgia, i mem-bri della Vice-Provincia, gliappena ordinaticon i parenti e imolti membridella più vastaF a m i g l i aPassionista, sisono trasferitinella nostra Casareligiosa per unpasto pomeridianoper celebrare con inuovi ordinatiquesto giorno spe-ciale e importantedella loro vita.

Padre Denis Travers (Consultore Generale per l’Africa) e religiosi della Vice-Provincia SALV delCongo che parteciparono al Sinodo.

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MONACHE PASSIONISTE

27Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

VI INCONTRO DIFORMAZIONE PER I

MONASTERI ITALIANI

Dopo le fruttuose esperienze degli anni prece-denti anche quest’anno si è svolto il Corso diFormazione Permanente per le Monache pas-

sioniste dal 18 al 24 Giugno 2011. Il Corso ha loscopo di approfondire temi specifici della Spiritualitàe della Formazione passionista e di permettere unaconoscenza ed uno scambio tra i diversi Monasteri.Nei primi anni il Corso era stato animato dal compian-to p. Fabiano Giorgini cp ed ora continua grazie allacollaborazione dei Monasteri italiani e al coordina-mento del Monastero di Loreto.

Il Corso di formazione questo anno si è tenuto nelMonastero di Vignanello (Vt) che si trova vicino alle

Comunità passioniste di S. Angelo di Vetralla e di S. Eutizio, primi Ritiri, dopo il Monte Argentario, fondatida S. Paolo della Croce nella fase di espansione della nascente Congregazione. Il Monastero di Vignanellooggi è animato da circa trenta monache molte delle quali sono giovani provenienti dall’Indonesia.

Ad esso hanno partecipato numerose monache appartenenti a diversi Monasteri: Costigliole d’Asti, Ovada,Quarto-Genova, Campagnano, Napoli, Loreto e, ovviamente, molte del monastero di Vignanello.

L’evento formativo è stato animato e guidato da P. Luigi Vaninetti CP e Sr. Maria Bottura delle PiccoleSuore della Sacra Famiglia che hanno sviluppato i seguenti temi:

P. Luigi Vaninetti, “Aspetti monastici e aspetti tipici del Ritiro passionista: solitudine, povertà e peni-tenza, orazione. Storia, spiritualità e attualità”.

Sr Maria Bottura, “Il dono di sé attraverso i Consigli evangelici: aspetti psicologici”.

(S-D)Suor Mary Jane Holden,Suor Joanne Fahyee Suor Ann Rodgers.

NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALEALLA GUIDA DELLE SORELLE PASSIONISTEDELLA CROCE E PASSIONE IN AMERICA

meeting. Suor Maria Angelica Algorta, CP, SuperioraGenerale della Congregazione, ha presieduto ilCapitolo e Padre Kevin Dance (SPIR) ha offerto lasua opera come cappellano. Suor Constance Phelps,SCL, ha moderato gli interventi.

Dopo diversi giorni di riflessioni e decisioni, lacomunità si è impegnata in queste tre aree principa-li: 1) Essere aperti all’accoglienza di nuovi membri;2) Approfondire il proprio impegno in una vita ditipo associativo; e 3) Focalizzare energie e risorseverso la continuazione della missione corporativa delRitiro di Nostra Signora del Calvario.

La comunità si è anche impegnata nel processo didiscernimento per la selezione di nuove figure leader. Imembri del nuovo gruppo che assumeranno la guidadella Provincia per i prossimi 5 anni, sono Joanne Fahey,CP, Mary Jane Golden, CP e Ann Rodgers, CP.

Le Sorelle della Croce & Passione dellaProvincia di Nostra Signora Addolorata nelNord America si sono riunite recentemente a

Farmington, CT (USA)in occasione del loro17° Capitolo Provin-ciale che si tiene ognicinque anni. Ventottosorelle e cinque asso-ciate si sono incontratein questo importante

Suore Passioniste che parteciparono al loro seminarioannuale presso il monastero di Vignanello.

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ORDINAZIONI E PROFESSIONI

Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 2628

(S-D) [PASS] Padre Jeffy Mendez, Vescovo DinualdoGutierrez, Padre Ramel Poquito.

(ASSUM) Padri Lukasz Andrzejewski, Wojciech Kowalczyk,Robert Orłowski, Pawel Sokal, e Jacek Wróblewski.

(FID) Padre Fernando Alfredo Ruiz Saldarriaga.

ORDINAZIONI SACERDOTALI

Nove nostri religiosi sono stati ordi-nati al Sacerdozio durante il periodo cheva da Aprile a Giugno 2011. NellaProvincia PASS delle Filippine, i PadriJeffty Madura Mendez e Ramil SumatraPoquita sono stati ordinati sacerdoti il12 Aprile 2001. Il 6 Maggio 2011 nellaProvincia ASSUM di Polonia, cinquereligiosi sono stati ordinati sacerdoti: iPadri Lukasz Andrzejewski, WojciechKowalczyk, Robert Orlowski, PawelSokal e Jacek Wroblewski. Il 14Maggio 2011, Padre Fernando AlfredoRuiz Saldarriaga è stato ordinato sacer-dote nella Vice-Provincia FID diColombia. Ed infine, nella ProvinciaSALV della R.D. del Congo, PadreFaustin Maphasi è stato ordinato il 22Maggio, 2011.

ORDINAZIONI DIACONALI

Durante i mesi di Aprile e Maggio2011, quattro religiosi sono stati ordina-ti Diaconi. Homero Gomes ReboucasFilho, del Vicariato PRAES-DOMINdel Brasile e Kennedy Antonio Okeafordella Provincia PRAES, Italia, sonostati ordinati presso la Scala Santa inRoma il 9 Aprile 2011. Infine, VitorHugo Lourenco della Provincia CALVdel Brasile e René Dikhi dellaProvincia SALV della R.D. del Congosono stati ordinati il 22 Maggio 2011.

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ORDINAZIONI E PROFESSIONI

29Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

(S-D) [SALV] Padre Emery Kibal (Provinciale), il nuovodiacono P. René Dikhi e Padre Faustin Maphasi.

(S-D) [PRAES] I nuovi diaconi Homero Gomes ReboucasFilho e Kennedy Antonio Okeafor.

(S-D) [CORI-RES] Rolly Werner Bardalez Saavedra e AlcidesGuerrero Segura.

Messa in celebrazione della Professione dei Voti Perpetui di Anton Lasser della Provincia VULN di Germania e Austria.

PROFESSIONI VOTI PERPETUI

Durante il mese di marzo 2011 trereligiosi hanno professato i loro VotiPerpetui. Nel Vicariato CORI-RES delPerù, Rolly Werner Bardalez Saavedraha professato i Voti Perpetui il 19Marzo e Alcides Guerrero Segua il 26Marzo 2011. Il 25 Marzo, Anton Lasserdella Provincia VULN di Germania eAustria ha professato i Voti Perpetui.

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Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 2630

NUOVE PUBBLICAZIONI

AA.VV., BENEDICT XVI AND BLESSED JOHNHENRY NEWMAN - THE STATE VISIT - SEP-TEMBER 2010 - THE OFFICIAL RECORDAPOSTOLIC JOURNEY TO THE UNITEDKINGDOM, Catholic Truth Society, 2010, pp. 208

———, CATHOLICS ON CALL, discerning a lifeof service in the Church, Liturgical Press, 2010,pp. 162

———, RIFLESSIONI PER IL 25° ANNIVERSA-RIO DELL’APPROVAZIONE DELLE COSTITU-ZIONI, Curia Generale Passionisti - Roma, 2011, pp.116

Alberti, Giovanni, C.P., LA SIGNORA DEI DUEMARI, Storia della prodigiosa Madonna delleGrazie di Nettuno, Città di Nettuno, 2011, pp. 536

Alonso Blanco, Paulino, C.P. - Piélagos, Fernando,CP, HISTORIA DE LOS PASIONISTAS VOL. III,Época del P. Antonio di S. Giacomo Testa 1839 -1863, Curia General - Roma, 2011, pp. 543

———, STORIA DEI PASSIONISTI - Vol. III,Epoca del P. Antonio di Giacomo Testa, 1839-1863,Curia Generale Roma, 2011, pp. 543

Collu, Mario, C.P., VITA CRISTIANA E SALVEZ-ZA, Aspetti biblici, Lateran University Press, 2011,pp. 155

Di Giosia, Dario, C.P., LA PASTORALE DEIGIOVANI UNO STUDIO SUL MAGISTERO DIGIOVANNI PAOLO II, Libreria Editrice Vaticana,2011, pp. 335

García Macho, Pablo, C.P., EL ECUMENISMO YLA CONGREGACION PASIONISTA, Para nues-tros jóvenes religiosos y religiosas, NOVICIADO DEDAIMIEL (España), 2011, pp. 63

———, PARA TU DIETA ESPIRITUAL, EDICEP,2011, pp. 139

Ubierna Alonso, Jesús, C.P., EL ESPIRITU SANTO,TEMAS PARA DESPUES DE LA MISION,Misioneros Pasionistas, 2009, pp. 145

Lippi, Adolfo, C.P., UN UOMO TUTTO DI DIO.FRATEL LORENZO DELLO SPIRITO SANTO,Città Nuova, 2011, pp. 97

Cuadrasal, Librado, C.P., LINEE FORMATIVEESSENZIALI DELLA VITA RELGIOSA PASSIO-NISTA, Roma, 2011, pp. 258

Misioneros Pasionistas, LA ESPERANZA, MATE-RIAL PARA LAS ASAMBLEAS FAMILIARES,Inetosa, 2010, pp. 140

———, ASAMBLEAS FAMILIARES, TEMASPARA TRABAJAR DURANTE LA MISION,PASIONISTAS, 2009, pp. 107

———, EL BAUTISMO, TEMAS PARA DESPUESDE LA MISION, Pastoral, 2006, pp. 156

———, EL DOMINGO Y LA SANTA MISA,TEMAS PARA DESPUES DE LA MISION, Inetosa,2011, pp- 172.

———, EL PADRE, Inetosa, 2010, pp. 116

———, JESUCRISTO, TEMAS PARA DESPUESDE LA MISION, Arquidiocesis De Mexico, 2004,pp. 141

———, LA CARIDAD, LA MAS GRANDE DELAS VIRTUDES, Nueva Edicion, 2009, pp. 142

Montonati, Angelo, Prof., MAMMA ELISABETTA,Figlia Spirituale di San Leopoldo, Madre Gioiosa diTredici Figli, Sapiente Maestra di Santità, 2009,Conferenza del Professore Montonati Angelo tenuta aRadio Maria in data 4 Gennaio 2009, pp. 42

Pereira, José Carlos, C.P., CONSELHOS PARO-QUIAIS, Instrumentos de gestao participativa navida da paroquia, Editora Vozes, 2011, pp. 104

———, OS SETE SACRAMENTOS, AbordagemSocioantropologica, Editora a Partilha, 2011, pp. 256

Plet, Philippe François, C.P., PABLO DE LA CRUZ,EL FUNDADOR Y EL APOSTOL, Ciudad Nueva,2011, pp. 269.

Pujsza, Rafal, C.P., LA PRESENZA DELLACROCE NELLA VITA DEL GIOVANE NELL’IN-SEGNAMENTO DI GIOVANNI PAOLO II ALLAGIOVENTU’, Warszawa, 2008, pp. 168

Ubierna Alonso, Jesús, C.P., LA FE, TEMAS PARADESPUES DE LA MISION, Portada, 2008, pp. 150

Page 31: N° 26 - Nuova Serie, Luglio-Settembre 2011 · 2014-07-31 · N° 26 - Nuova Serie, Luglio-Settembre 2011 Supplemento a L’Eco di San Gabriele, Settembre 2011 - Sped. in a.p. -45%

Usque ad diem 15 febbraio 2009 – 12 giugno 2009, acceptaeDIE OBDORMIVIT PROVINCIA NATUS VOTA

IN DOMINO NUNCUPAVERAT

15/03/2011 Fra. Kenneth Pughe PAUL 02/04/1929 02/04/1951

20/03/2011 Sac. Germán Gabriel Romero Gil FAM 24/03/1935 07/10/1952

24/03/2011 Sac. Austin Smith IOS 31/07/1928 15/12/1946

31/03/2011 Sac. Owen Sharkey PAUL 25/03/1917 15/08/1938

13/04/2011 Sac. Paul Mary Madden PATR 08/10/1920 18/09/1939

21/04/2011 Sac. Leonardo Carpeneto Arancibia SANG 01/09/1933 06/06/1954

22/04/2011 Fra. Andrés Mendizabal Arrieta CORI 04/01/1915 23/12/1931

23/04/2011 Sac. Kenneth Walsh PAUL 09/12/1922 15/08/1943

01/05/2011 Sac. Pancrazio Scanzano DOL 02/03/1925 08/11/1942

02/05/2011 Sac. Marino Zamboni CORM 08/02/1922 09/09/1942

02/05/2011 Sac. Daniele Del Bove DOL 07/04/1924 16/10/1941

03/05/2011 Sac. Anton Vermeij SPE 27/12/1935 07/09/1955

13/05/2011 Sac. Ladislao García Platero CORI 27/07/1936 05/08/1956

17/05/2011 Sac. Leonardo Fiore DOL 11/07/1920 06/09/1937

19/05/2011 Fra. Kevin O’Malley CRUC 16/04/1940 18/01/1959

23/05/2011 Sac. James Wood SPIR 16/02/1919 22/02/1943

29/05/2011 Sac. Tommaso Torres PRAES 02/10/1920 28/09/1939

29/05/2011 Sac. Luigi Bruno CFIXI 14/07/1917 12/12/1933

MONIALES ET SORORES DEFUNCTAE

12/12/2010 Sr. Sofia da Eucaristia (Magdalena) Inst. Sororum Passionistarum 14/11/1914 07/01/1942a S. Paulo a Cruce (Signa)

16/12/2010 Sr. Edita di Cristo Crocifisso Villafuerte Inst. Sororum Passionistarum 16/09/1985 21/11/2009a S. Paulo a Cruce (Signa)

18/12/2010 Sr. Pia Maria dell’Addolorata Campana Inst. Sororum Passionistarum 12/01/1924 01/11/1946a S. Paulo a Cruce (Signa)

06/01/2011 Sr. Tarcisia della Santissima Eucaristia Inst. Sororum Passionistarum 30/10/1922 20/06/1940(Giovannina) Scipioni a S. Paulo a Cruce (Signa)

09/01/2011 Sr. Maria Rosaria di S. Luigi Inst. Sororum Passionistarum 06/02/1925 09/05/1949(Antonietta Lilla) Corrado a S. Paulo a Cruce (Signa)

21/02/2011 Sr. Vittoria dell’Addolorata Battaglia Inst. Sororum Passionistarum 15/07/1926 03/11/1951a S. Paulo a Cruce (Signa)

07/03/2011 Sr. Candida di San Paolo della Croce Masia Inst. Sororum Passionistarum 29/10/1922 17/10/1948 a S. Paulo a Cruce (Signa)

10/03/2011 Sr. Mary Theresa Burns Inst. Sororum SS. Crucis 04/09/1928 11/04/1950et Passionis D.N.I.C. (England)

17/03/2011 Sr. Silvana di San Gabriele Inst. Sororum Passionistarum 09/10/1927 03/11/1952(Emilia) Marinelli a S. Paulo a Cruce (Signa)

08/04/2011 Sr. María Asunción Monasterio Passionistarum 11/08/1915 08/01/1961a Iesu Crucifixo Calderón Mollá de Bilbao (España)

10/04/2011 Sr. Maria das Graças Inst. Sororum Passionistarum 26/05/1959 07/07/2001de Nossa Senhora das Dores de Lima a S. Paulo a Cruce (Signa)

29/04/2011 Sr. Clementina a Maria Virgine (Alicia) Inst. Filiarum Passionis D.N.I.C. 03/10/1920 31/05/1951Rivero Sánchez et Dolorum B.V.M. (México)

08/05/2011 Sr. Glória Dileta Inst. Sororum Passionistarum 18/09/1933 16/08/1981de Nossa Senhora das Dores Dalcin a S. Paulo a Cruce (Signa)

NOTITIAE OBITUS

31Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 26

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Luglio-Settembre 2011 - BIP n. 263232

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Per lui [Giovanni Paolo II] la santità era il motivo fondante e il respiro della dignitàdell’uomo ... I suoi viaggi missionari erano pellegrinaggi verso l’uomo... L’uomo era ilprotagonista dei suoi discorsi e delle riflessioni sia ai poveri che ai potenti. Egli è stato undifensore appassionato della persona e della sua dignità. E’ stato in grande sintonia coni giovani che percepivano in lui un radicamento personale nella verità, lo sentivanoautentico. “Non abbiate paura!”, una frase che è stata pronunciata nei suoi interventialmeno 368 volte. ... “Aprite le porte, anzi spalancate le porte al Redentore”; è un invitoalla conversione, a immergersi di nuovo nel lavacro genuino dei valori del Vangelo, ... nellostesso ed unico Spirito della Passione di Gesù che abita in ciascuno di noi.

P. Ottaviano D’Egidio, CPSuperiore Generale