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Siamo ormai alle soglie delle prossime elezioni amministrative. Tra due mesi la città sarà chiamata a costruire, con il voto espresso dai singoli cittadini, il quadro dei dirigenti che rappresenteranno e resusciteranno la città di Anzio. Prendiamoci ora una pausa di riflessione e addolciamo i prossimi giorni con una semplicissima ricetta: la pizza pasquale. PRIMO IMPASTO. Sbriciolate il lievito in una ciotola e aggiungete 50 ml di latte tiepido, il malto, 100 gr di farina. Contemporaneamente leggete accuratamente tutte le liste elettorali che i partiti presenteranno. SECONDO IMPASTO. Prendete l’impasto lievitato e mescolatelo con 80 ml di latte tiepido e 100 gr di farina. Poi selezionate i candidati che maggiormente vi interessano o che vi hanno consigliato e informatevi sugli ultimi anni di storia politica del partito cui fanno riferimento. TERZO IMPASTO. Unite l’impasto lievitato a 150 gr di farina, 80 gr di zucchero, 50 ml di latte tiepido, 80 gr di burro e mettetelo nel forno spento per 2 ore. Approfondite poi la storia dei singoli candidati. Informatevi sulla loro professione, sulla loro fedina penale, sugli eventuali successi e insuccessi ottenuti per la città e sulla loro età. QUARTO IMPASTO. All’impasto lievitato unite 5 gr di sale, 100 gr di zucchero, la vaniglia, buccia degli agrumi grattugiata, 50 gr uova, 200 di farina 170 gr di burro, 75 gr di cedro candito e mettete a lievitare. A questo punto scegliete politici per lo più giovani, puliti e attivi, e non quelli che da più un ventennio hanno le mani in pasta. QUINTO IMPASTO. Preparate la glassa per la colomba, leccatevi le dita e rintracciate telefonicamente la segreteria del vostro candidato prescelto per un appuntamento. Guardatelo negli occhi, fategli domande specifiche sul lavoro dei giovani e ascoltate bene le sue parole. Ricoprite la colomba di glassa e infornate per circa 50 minuti a 180 gradi. Se la pizza non risulterà, avrete sicuramente scelto un candidato che alla vostra domanda avrà risposto con la promessa del nuovo porto o avete impastato un candito scaduto. Ripetete quindi l’operazione punto per punto, variando lista. Buona pizza di Pasqua a tutti. L I N F O R M A Z I O N E F A CENTRO Pizza di Pasqua Andrea Mingiacchi NUMERO CINQUANTUNO - APRILE 2013 Riviera Zanardelli 45 – Anzio Tel 06 98340765 - fax 06 98342058 Per informazioni: 333.73.50.189 [email protected]

N U M E R O C I N Q U A N T U N O - A P R I L E 2 0 1 … · ciotola e aggiungete 50 ml di latte tiepido, il malto, ... consegnate dalla ditta Scau Ecologica S.r.l. con le modalità

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Siamo ormai alle soglie delle prossime elezioni amministrative. Tra due mesi la città sarà chiamata a costruire, con il voto espresso dai singoli cittadini, il quadro dei dirigenti che rappresenteranno e resusciteranno la città di Anzio. Prendiamoci ora una pausa di riflessione e addolciamo i prossimi giorni con una semplicissima ricetta: la pizza pasquale. PRIMO IMPASTO. Sbriciolate il lievito in una

ciotola e aggiungete 50 ml di latte tiepido, il malto, 100 gr di farina. Contemporaneamente leggete accuratamente tutte le liste elettorali che i partiti presenteranno. SECONDO IMPASTO. Prendete l’impasto lievitato e mescolatelo con 80 ml di latte tiepido e 100 gr di farina. Poi selezionate i candidati che maggiormente vi interessano o che vi hanno consigliato e informatevi sugli ultimi anni di storia politica del partito cui fanno riferimento.TERZO IMPASTO. Unite l’impasto lievitato a 150 gr di farina, 80 gr di zucchero, 50 ml di latte tiepido, 80 gr di burro e mettetelo nel forno spento per 2 ore. Approfondite poi la storia dei singoli candidati. Informatevi sulla loro professione, sulla loro fedina penale, sugli eventuali successi e insuccessi ottenuti per la città e sulla loro età.QUARTO IMPASTO. All’impasto lievitato unite 5 gr di sale, 100 gr di zucchero, la vaniglia, buccia degli agrumi grattugiata, 50 gr uova, 200 di farina 170 gr di burro, 75 gr di cedro candito e mettete a lievitare. A questo punto scegliete politici per lo più giovani, puliti e attivi, e non quelli che da più un ventennio hanno le mani in pasta. QUINTO IMPASTO. Preparate la glassa per la colomba, leccatevi le dita e rintracciate telefonicamente la segreteria del vostro candidato prescelto per un appuntamento. Guardatelo negli occhi, fategli domande specifiche sul lavoro dei giovani e ascoltate bene le sue parole. Ricoprite la colomba di glassa e infornate per circa 50 minuti a 180 gradi. Se la pizza non risulterà, avrete sicuramente scelto un candidato che alla vostra domanda avrà risposto con la promessa del nuovo porto o avete impastato un candito scaduto. Ripetete quindi l’operazione punto per punto, variando lista. Buona pizza di Pasqua a tutti.

L ’ I N F O R M A Z I O N E F A C E N T R O

Pizza di Pasqua

Andrea Mingiacchi

N U M E R O C I N Q U A N T U N O - A P R I L E 2 0 1 3

Riviera Zanardelli 45 – AnzioTel 06 98340765 - fax 06 98342058

Per informazioni: 333.73.50.189 [email protected]

aprile 2013 _ n.51 [email protected] Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

n.51 _ aprile 2013

porto di Anzio veniva dato in fase di realizzazione: in che modo e con quali soldi, non si sapeva. Intanto lui rimane e continua a guardarsi bene intorno.I MESI PRECEDENTI - Alla gara si arriva con un clima di incertezza. Con un privato (l’ingegner Marconi) a detenere il 39% della Capo d’Anzio, dopo il contenzioso con Italia Navigando (il vecchio partner del Comune), che per liquidarlo gli aveva ceduto queste e altre quote di sue partecipate. Al bando si arriva con la relazione del sindaco di Anzio Luciano Bruschini in consiglio comunale: quello del 22 ottobre, nel quale annuncia che “La gara sarà bandita indipendentemente da tutto”. E cosi è stato. È vero, alla pubblicità dell’opera avrebbe dovuto pensarci Italia Navigando, ma oggi è troppo facile incolparla. Sì perché mentre la società del Ministero dell’Economia faceva tante chiacchiere e nessun fatto, dov’erano la Capo d’Anzio (presidente e cda)? Dov’era l’amministrazione? Il sindaco, sempre nello stesso consiglio comunale, disse che: “Pubblico o privato non cambia nulla: il 61% è sempre nostro”. La stessa amministrazione, dopo la chiusura della gara, non ha fatto sapere nulla. Ad oggi sul sito del comune non c’è traccia dei risultati della gara, né un commento da parte del sindaco. Al contrario però, c’è ancora il banner che pubblicizza il bando. In chiusura un’ultima domanda: preso atto che al 99% questo progetto è irrealizzabile, ed è stato bocciato anche dal mercato, le spese della Capo d’Anzio che nel bando erano a carico del vincitore, chi le paga? Naturalmente i cittadini.

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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Eccolo qua: atteso da anni, il bando per la costruzione e realizzazione del nuovo porto di Anzio pubblicato in fretta e furia nei mesi scorsi, è andato completamente deserto. Nessuno in Italia e in Europa si è sentito di investire 193 milioni 790.183,94 euro: in primis per la crisi mondiale che stiamo vivendo, secondo se a ciò si aggiunge il fatto di non avere un ritorno economico certo, il gioco è fatto. Già perché l’amministrazione (visto il fallimento della vendita dei posti barca, gestita in maniera “paesana”, senza un’adeguata pubblicità e un adeguato piano di marketing), ha pensato bene di pagare l’impresa che avrebbe realizzato il porto con gli stessi posti: tanti quanti gliene sarebbero serviti a coprire il costo dell’opera. Tradotto: tu fai il porto, io ti pago con i posti barca. Poi se riesci a venderli o meno è un tuo problema. Neanche il più folle degli imprenditori, parteciperebbe ad una gara con tali modalità. Ma come si è arrivati ad avere un bando deserto? Cosa è successo in questi mesi? Che fine hanno fatto l’ingegner Marconi e la sua Mare 2? LA GARA - La gara inizia il 5 dicembre con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 142. Di pubblico rimaneva soltanto il 61% della Capo d’Anzio, e il controllo che questa avrebbe avuto sul nuovo bacino. L’impresa vincitrice avrebbe dovuto provvedere alla progettazione esecutiva dell’ampliamento e ristrutturazione del porto, secondo il piano regolatore portuale, alla progettazione esecutiva delle opere a corredo (viabilità e accesso, oltre che le opere di difesa del litorale), al finanziamento esecutivo delle opere progettate e alla manutenzione ordinaria e straordinaria di opere e impianti realizzati. Premio: la gestione del porto. Una volta avvenuta l’aggiudicazione, l’impresa vincitrice avrebbe avuto 60 giorni di tempo per la presentazione del modello fisico-matematico e 120 giorni per il progetto esecutivo. Inoltre si sarebbe dovuto redigere un piano del traffico della città, concordato tra il Comune e l’impresa vincitrice. Durante i tempi di costruzione, l’impresa doveva mantenere il fondale a 5,50 metri. A breve, comunque, si riuniranno il cda e l’assemblea dei soci della Capo d’Anzio per decidere dei futuri sviluppi. C’è chi parla di un nuovo bando, al ribasso e con scadenza dopo l’estate, oppure si pensa a una vendita della concessione a un privato. Di concreto, ancora non c’è nulla. LA DIREZIONE DEI LAVORI – La “designazione del direttore dei lavori spetta alla Capo d’Anzio S.P.A. e i costi sono compresi in quelli complessivi dell’opera”. Questo recita il bando. A chi è stata assegnata? All’ingegner Marconi. E così dopo il 39% si vede fare un altro regalo, questa volta direttamente dalla Capo d’Anzio. D’altronde l’ingegnere è un “volpone” nel campo della portualità e in quello societario. Tempo fa, quando ancora non era stato pubblicato il bando, sul sito della MarineDi (società che si occupa della progettazione, sviluppo e gestione di porti in Italia e nel Mediterraneo e che vede Marconi suo amministratore unico), il

PORTO: IL BANDO C’E, mA VA DESERTO

Leonardo Tardioli

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FINANZIAMENTO – Infine c’è da dire che il comune per avviare il “Porta a Porta” nel 2011 ha usufruito di un finanziamento provinciale di due milioni di euro, che però non riesce a coprire tutti i costi: gli altri soldi dove si prendono? La risposta è nella deliberazione di giunta numero 148 del 04\12\2012. Questa è una parte del testo: “Premesso (…) Che con delibera di giunta comunale del 20\05\2012, l’Amministrazione Comunale ha previsto l’impegno di spesa, per l’acquisto dei Kit per la raccolta differenziata dei rifiuti, impegnando parte della somma stanziata dalla Provincia di Roma – i due milioni – e la restante somma mediante leasing finanziario”.Sempre nella stessa deliberazione, si legge che la gara d’appalto per il servizio è stata vinta dalla ditta Scau Ecologica S.r.l. di Ceccano, per un importo di 1.950.000,00 euro, oltre Iva al 20%. Alla riga successiva il colpo di scena: “La ditta Scau Ecologica S.r.l. con nota prot. N 42.547 del 12 settembre 2012, ha rappresentato la volontà, al fine di ridurre i tempi di istruttoria bancaria e ottimizzare i tempi di consegna, la fornitura delle attrezzature agli stessi patti e condizioni offerte in sede di gara, con dilazione pagamenti fatti dalla ditta Scau Ecologica S.r.l.”. E ancora: “(…) Valutato che l’offerta sopra citata, non va a modificare in nessun modo quanto stabilito dal Capitolato Speciale di Appalto e dal Disciplinare di Gara, ma ridurrebbe i tempi di consegna delle attrezzature, le quali verranno consegnate dalla ditta Scau Ecologica S.r.l. con le modalità e i tempi stabiliti nell’art 3 del Capitolato Speciale di Appalto nonché di quanto proposto dalla Ditta nell’offerta tecnica; (…)Tutto quanto soprapremesso delibera (…) Di accettare la proposta n. 42.547 del 12 Settembre 2012 della Ditta Scau Ecologica S.r.l. aggiudicataria della fornitura delle attrezzature per la raccolta differenziata porta a porta, che allegata alla presente ne forma parte integrante e sostanziale, per il pagamento diretto alla stessa, dell’importo finanziario in sede di gara (…)”. Quindi la restante parte di soldi viene presa tramite leasing e la ditta vincitrice, per non perdere troppo tempo, anticipa i soldi che poi si vedrà restituire dal comune, dopo che questo avrà ottenuto il leasing. La consegna dei Kit sarà effettuata dalla Scau Ecologica. Il piano finanziario ancora non è stato presentato, quando e come ancora non si sa.

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9.931.000 nel 2013 e 9.452.000 nel 2014 quando avremo il 50% di differenziata, per poi scendere a 8.792.000, nel 2015 con il 60% e 8.612.000 nel 2016, quando avremo il 65% di differenziata”. L’assemblea si è conclusa con le domande dei residenti: una signora chiede chiarimenti sulla situazione di Acqualand. L’assessore risponde dicendo che hanno diffidato il proprietario chiedendogli di fare una bonifica. Altre persone, con tono agitato, chiedono delucidazioni sulla situazione di Piazza Roma, piena di immondizia e senza illuminazione. Placidi risponde piccato: “Anche se mi chiamano cassonetto 2 non sono disposto a prendermi la merda! Mi piace discutere ma così no”. Infine una signora lo ringrazia per l’avvio del servizio e lui risponde di averne bisogno in questo momento.DIBATTITO POLITICO – Continuano, invece, le polemiche sul fronte politico anziate, in particolare da parte della maggioranza: tra i sedici rimasti a sostenere il sindaco di Anzio Luciano Bruschini, il consigliere Romeo De Angelis ha sollevato delle perplessità e ha chiesto all’assessore Placidi se fosse il caso di posticipare l’inizio della differenziata al mese di ottobre, dato che in questo periodo, specialmente nel fine settimana, ad Anzio, sono molti i residenti che vengono ad aprire la seconda casa. Il 28 febbraio la discussione è arrivata in consiglio comunale: non era chiaro e non lo è ancora a nessuno, sia alla maggioranza sia all’opposizione, quanto realmente costi il servizio ai cittadini, se si troveranno aumenti sulla bolletta e quale sia il piano finanziario. Il dibattito è durato un’oretta scarsa e poi tutti a casa per la mancanza del numero legale. Senza aver avuto risposte in merito. Placidi ha minacciato anche le dimissioni, se il piano non fosse passato; ma nonostante ciò si è andati avanti con gli incontri nei quartieri.

Se ne parlava da settimane, mesi e adesso sembra che ci siamo. Sta per partire ad Anzio la seconda fase del progetto della raccolta differenziata “Porta a Porta”. Un servizio attivato nel 2011, in via sperimentale, nel quartiere Marconi di Anzio Colonia, e che ora verrà esteso a tutto il territorio. In queste settimane si sono svolte, nei quartieri di Lavinio e Villa Claudia, le assemblee pubbliche per illustrare ai cittadini le modalità del servizio. Incontri che hanno visto i residenti partecipare con grande interesse, segno che la voglia di fare e impegnarsi per una raccolta differenziata c’è. INCONTRI CON I CITTADINI - All’assemblea pubblica per il quartiere di Villa Claudia c’era anche Anzio-Space. Durante l’incontro sono state spiegate le modalità del Porta a Porta, che inizierà nei piccoli quartieri per poi estendersi su tutto il territorio del comune come sta accadendo nella vicina città di Nettuno. Si è parlato, poi, della consegna dei bidoncini, di come andrà fatta la raccolta, in quali giorni verrà ritirata la pattumiera, e ancora la nuova apertura di due isole ecologiche, dell’istituzione degli Eco-vigili e la diffusione di opuscoli informativi scritti in lingua straniera per i residenti di nazionalità estera. “Il bidoncino dell’indifferenziata – ha spiegato il vice-sindaco e assessore all’ambiente Patrizio Placidi - ha un microchip per sapere se il cittadino scarica o meno e dove vada a farlo. Avremo una banca dati per vedere chi non paga: il microchip serve anche a questo. Avremo poi due isole ecologiche: vicino il camping di Lido dei Pini e in Via Saturno; senza contare che a breve aprirà l’altro centro di raccolta Usa e Jetta 2”. Infine per quanto riguarda i costi, Placidi ha rassicurato spiegando che “non ci saranno aumenti sulle bollette dei cittadini. Abbiamo pagato 9.928.000, nel 2012, ne pagheremo

Il punto sulla raccolta porta a porta che verrà estesa in tutta la città

ANZIO: DIFFERENZIATA TRA mILLE POLEmICHE

Leonardo Tardioli

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venuto il sospetto che si tratti dell’ennesima manovra elettorale, noi speriamo che non lo sia e abbia un effetto benefico sul territorio. Sono troppe le ferite che esso ha subito e un’altra beffa non la meriterebbe. Certo, non bisogna dare tutte le colpe all’amministrazione: la maleducazione e la scarsa cura dei beni pubblici sono una caratteristica profonda di molti concittadini che scambiano le strade per discariche a cielo aperto. Per fermare questa tendenza, oltre alla raccolta porta a porta servirà un lavoro di educazione ambientale e di buon esempio da parte di chi ci amministra e una campagna di sensibilizzazione che avrà i suoi costi e le sue difficoltà.

Se provate a fare un giro nel quartiere turistico di Lavinio mare o nell’attuale quartiere dormitorio di Lavinio stazione, noterete che tra le strade dissestate, i palazzi in continua costruzione, l’assenza di marciapiedi, i molti negozi chiusi, la protagonista assoluta della vita urbana è “la monnezza”. Se ne possono trovare mucchi in diversi punti della località anziate. RIFIUTI IN CITTÀ - In viale Smeraldo cumuli di rifiuti solidi, calcinacci e rottami di elettrodomestici “abbelliscono” per così dire box auto abbandonati. I box sono transennati e i cartelli ci avvertono della presenza di esalazioni di gas naturale tossico. Un abitante della zona ci spiega: “I box sono stati transennati dal comune per impedire che qualcuno vi entri e si avveleni. Ci sono state anche numerose interrogazioni comunali per ottenere almeno questo accorgimento. Il problema è che quando hanno transennato l’area non hanno tolto i cumuli di rifiuti ingombranti che erano presenti nei box”. Ci si sente davvero al sicuro – pensiamo con sarcasmo - quando il territorio è curato con tale impegno e serietà… Un’altra discarica abusiva si trova nella strada che collega via Renato Fucini a Via delle Cinque miglia, dove c’è una gran quantità di rifiuti indifferenziati, calcinacci, vecchi mobili e materassi. Evidentemente gettare l’immondizia nei cassonetti o portare i rifiuti ingombranti in discarica costa troppa fatica agli autori di questo scempio. E camminando per i vialetti del quartiere troviamo ancora altri materassi, residui di potature, mobili e così via. L’immondizia aumenta nei pressi dei cantieri abbandonati, come al “panettone” in Passeggiata delle sirene, vera discarica abusiva da ormai ben 40 anni. Lavinio mare è una zona semidisabitata in inverno, così molti cittadini (si fa per dire…) la considerano un luogo ideale per depositare ai margini delle strade poco trafficate (e sono molte) gli oggetti ingombranti di cui si vogliono disfare. C’è da dire che i cassonetti sono vuoti, segno di una accettabile azione di pulizia del territorio: ma nei mesi invernali tutto ciò non è una grande notizia, anzi è abbastanza normale dato che a Lavinio mare ci abita poca gente. Se invece si prova a passeggiare per gli stessi vialetti in estate, troverete una situazione ben diversa e non mancherà l’occasione di imbattersi in cumuli di rifiuti.RIFIUTI IN SPIAGGIA - Se scendiamo poi in spiaggia il panorama è desolante. I signori proprietari degli stabilimenti (ma in realtà sono dei semplici concessionari) abbandonano gli arenili - per i quali d’estate fanno pagare salate tariffe per l’affitto di ombrelloni e sdraio – all’accumulo di tutti i possibili rifiuti che il mare, oltraggiato dalla nostra cosiddetta civiltà, vomita addosso alle coste. Sono pochi, infatti, i concessionari che d’inverno si preoccupano di pulire le spiagge. Destino ancora più triste è riservato alle spiagge libere, dove non si vede nessuno a fare un po’ di pulizia. Ma si sa, tutto quello che è bene comune e non porta profitti immediati è solo da disprezzare. RACCOLTA “PORTA A PORTA” - Tra poco anche a Lavinio arriverà la raccolta differenziata porta a porta: verranno distribuiti gli appositi contenitori e verranno tolti i cassonetti dalle strade. L’amministrazione ha inviato decine di migliaia di lettere per informare i residenti fornendo le istruzioni per un corretto utilizzo dei nuovi contenitori. Per la verità tale novità arriva in ritardo. Il comune e l’assessore all’ambiente Patrizio Placidi la promettono da anni, ma solo a ridosso delle elezioni si comincia per davvero a farla, o almeno sembra. A molti è

Le strade diventano discariche a cielo aperto dove gettare rifiuti di ogni genere

LAVINIO E LE VIE DELLA “mONNEZZA”

Umberto Spallotta

Hanno opinioni discordanti i cittadini del quartiere di Anzio Colonia: qualcuno è diffidente, forse non a conoscenza dell’importanza della raccolta differenziata; alcuni credono sia solo un altro espediente ideato per avere altri soldi non molto puliti, qualcun altro invece la ritiene una buona e sana opportunità per salvaguardare l’ambiente. I cittadini di Anzio Colonia sono i primi della città anziate a sperimentare la raccolta differenziata porta a porta; iniziativa che si propone di sensibilizzare i residenti circa la situazione drammatica nella quale il nostro pianeta si trova. La differenziazione dei rifiuti, che verrà, si spera presto, estesa all’intero territorio di Anzio, permetterà la diminuzione del volume dei rifiuti che giungerà in discarica e permetterà il riciclo di numerosi materiali, come il vetro, la carta e la plastica. Per ora l’iniziativa procede in modo sano e corretto, l’impegno sta nel continuare a svolgere il lavoro come si deve, senza dimenticanze. Perché un impegno comune per la difesa dell’ambiente non solo è necessario, ma indispensabile.

RACCOLTA DIFFERENZIATA:LA PAROLA AI CITTADINI DI ANZIO

COLONIA

Alessandra Toppetta

n.51 _ aprile 2013Space - Città7Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Divertimento e riposo: le due anime del turismo

L’annale difficoltà, tipica dei luoghi di villeggiatura, di conciliare il vivere una villeggiatura giovane e divertente con un’altra di sano riposo, ha sempre creato frizioni fra gli abitanti di Anzio come in tutte le città turistiche. Non sempre è facile far andare d’accordo coloro che in vacanza si vogliono divertire, come i giovani, con coloro che invece intendono passare i loro giorni di ferie in completo relax. Per poter dipanare questa difficile matassa, in democrazia, i cittadini si rivolgono alle amministrazioni per ottenere risposte e permessi. Qualunque attività svolta sul territorio comunale per essere legale deve ottenere delle autorizzazioni, e non solo...

Per svolgere attività turistiche, ricettive e soprattutto notturne, i cittadini devono rivolgersi alle competenze sanitarie e della sicurezza: quindi per farla breve, chiunque volesse fare musica e intrattenimento sulla spiaggia di notte deve soddisfare le giustissime esigenze di ASL, Vigili del Fuoco, Arpa, Carabinieri....Questo è esattamente quello che Silvio Puccillo e la sua famiglia hanno fatto quando decisero di intraprendere l’avventura notturna nel loro stabilimento balneare “La Scialuppa 2”. Nel 2000 infatti con tanto di ordinanza comunale affissa che permetteva loro di far musica fino alle 3 di notte, hanno iniziato a far divertire non pochi giovani, turisti e non, sulla spiaggia del Lido delle Sirene.Ma come c’era da aspettarsi qualcuno non dormiva sonni tranquilli e nonostante i rinnovati permessi e i controlli di Carabinieri e Arpa sempre perfettamente in regola, parte una denuncia penale con la richiesta di un risarcimento di ben 5 milioni di euro, causa vinta dalla famiglia Puccillo in Cassazione. Scatta a questo punto una seconda causa civile e qua le cose si Bruno Pepe

LA SCIALuPPA 2: muSICA Sì, muSICA NO....complicano perchè inverosimilmente con le stesse argomentazioni, invece, La Scialuppa 2 si trova a dover pagare ai richiedenti 100mila euro di danni. Tutte le attrezzature dello stabilimento vengono pignorate e messe all’asta. 2 aste sono già andate deserte grazie alla solidarietà degli altri balneari e di tutto il sindacato balneari di Anzio (SIB) con la presidentessa, Daniela Di Renzoni, in primo piano, ma la situazione è precaria aspettando l’appello della sentenza.Facendo una passeggiata sulle spiagge di Anzio durante i mesi invernali, l’unico tratto sempre pulito e controllato è quello gestito da Silvio che ogni giorno si trova lì a lavorare col suo trattore pignorato. È possibile che un onesto cittadino che lavora e chiede i giusti permessi per lavorare, poi si veda condannare come se svolgesse un’attività non lecita? Non si può essere sicuri nemmeno quando si chiede un nulla osta? Nonostante la comprensione per le persone che vogliono dormire anche in estate, qualcosa non quadra... speriamo che questa faccenda metta in luce una discrepanza fra i poteri e ne risolva il paradosso. In bocca al lupo!

CONTINuANO GLI SPIAGGIAmENTI DI DELFINIChi non ricorda la celeberrima lettera dettata da Totò a Peppino De Filippo, in una vecchia pellicola della metà degli anni cinquanta, in cui si faceva riferimento ad una fantomatica “moria delle vacche”? Dopo oltre 60 anni dobbiamo fare i conti, più drammaticamente, con un’altra moria, quella dei delfini. Secondo la Banca Dati Spiaggiamenti dell’Università di Pavia, nei primi tre mesi dell’anno (dal 1° gennaio all’8 marzo) sulle coste del Tirreno si sono spiaggiati in tutto 79 cetacei, di cui ben 64 delfini della specie stenella striata, la più comune nel Mediterraneo. Dati preoccupanti che superano ogni statistica, dato che “in media sulle coste tirreniche italiane si trovavano le carcasse di 4 stenelle nello stesso periodo dell’anno” spiega il ministero dell’Ambiente in una nota. I ritrovamenti sono avvenuti sulle coste di diverse regioni: Lazio (con ben 28 casi, di cui 5 ad Anzio) e poi via via Toscana (26), Sicilia (15), Campania, Calabria e Sardegna. MINISTERO AMBIENTE - Il Ministero dell’Ambiente ha allertato tutta la sua rete

scientifica (Università di Pavia e Padova, Asl, Istituti Zooprofilattici e Arpat) per cercare di capire questa anomala moria. Il ministro Corrado Clini si è detto preoccupato chiedendo peraltro informazioni anche alle autorità francesi e spagnole e per sapere se l’entità del fenomeno è circoscritto solo alle nostre acque o se bisogna tener conto di un avvenimento più esteso.Dai riscontri delle prime analisi eseguite su una grossa campionatura di delfini rinvenuti, è stato appurato che quasi tutti i cetacei presentano delle grandi infestazioni parassitarie, e in molti casi la presenza del virus del morbillo (dolphin morbillivirus), responsabile in passato di due gravi epidemie nel Mediterraneo (tra il 1990 e il 1992 e tra il 2006 e il 2008) e di altri episodi analoghi nel resto del mondo. VIRUS KILLER? - Dopo le prime notizie diramate agli organi di stampa, gli studiosi dell’Università di Pavia adesso sembrano essere molto più cauti nell’attribuire al solo virus la causa dell’epidemia. Infatti

Maurizio D’Eramo

nell’ultima nota della Bds, si precisa che se è vero che tutti i delfini risultano afflitti da una deficienza nel sistema immunitario, che ne avrebbe compromesso qualsiasi capacità di reagire al virus del morbillo o a quello del photobacterium damselae, riscontrato in altri esemplari spiaggiati, alla base dell’epidemia dovrebbe esserci qualche altro fattore scatenante.Tutto il mondo ambientalista, a questo punto, attende con ansia gli ulteriori accertamenti non solo per scoprire questo ‘fattore’, ma anche trovare il giusto rimedio all’epidemia.

Un fenomeno preoccupante, il bilancio è di 79 mammiferi morti

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Lavinio-Space8 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Anche nel settore funebre serve più trasparenza. Intervista a Lino Esposito de “La Fenice”

BASTA CON GLI APPROFITTATORI E I FuRBETTI DEL QuARTIERELa sede dove avviene questa intervista è un ambiente particolare: siamo nell’ufficio di un’agenzia funebre, un settore che, volendoci scherzare un po’ su, anche in un momento come questo non conosce mai crisi. Ad illustrarci le tematiche e il proprio spirito lavorativo, è Lino Esposito, che dopo una lunga esperienza a Napoli, dove la sua famiglia è una decana nel settore, e aver lavorato presso altre ditte ad Anzio, ha deciso l’anno scorso di aprire un’agenzia per proprio conto a Lavinio, ‘La Fenice’, mettendo la propria esperienza a disposizione di tutta la popolazione locale. “Quello che a noi interessa di più” – dice il signor Lino- “è la trasparenza e la massima correttezza nel lavoro. Purtroppo la nostra attività ci mette in contatto con gli utenti in un momento per loro molto drammatico. Si tratta di persone rattristate per la perdita della persona cara, e non è giusto che ci sia gente senza scrupoli che approfitta di questi momenti per guadagnarci spudoratamente sopra. Noi pensiamo che la trasparenza e l’onestà, a lungo termine pagano. Specialmente in piccoli centri come Anzio, dove molte volte si vive sul ‘passa parola’. In questo settore conta soprattutto il fattore umano, noi cerchiamo di immedesimarsi il più possibile nel dolore della famiglia. Anche se per noi è un lavoro, non si può trattare la salma come se fosse un sacco di patate. A noi interessa il ‘ritorno’ umano che ci viene dai nostri clienti.”Anche perché sono momenti in cui i parenti dei defunti abbassano ‘le difese’ e sono più facili al raggiro.“Sì, proprio per questo cerchiamo sempre di parlare con le persone meno ‘coinvolte emotivamente’, quelle più lucide, proprio perché vogliamo dar loro il miglior servizio senza rischi di fraintendimenti e fregature. Nel nostro settore, purtroppo, ci sono agenzie che danno mazzette ad operatori ospedalieri o di cliniche private per accaparrarsi i defunti. È una brutta piaga presente dappertutto: a Napoli, a Roma e anche dalle nostre parti… è logico che va tutto a Maurizio D’Eramo

scapito degli utenti, perché quei ‘costi aggiuntivi’ sono poi caricati sul servizio finale. Per non parlare poi di chi offre dei funerali da due soldi, ma che poi alla fine costano il doppio, perché ci sono un’infinità di voci che al momento del saldo vengono conteggiate come extra”. Quant’è il costo medio di un funerale offerto dalla vostra agenzia?“Il costo medio oscilla tra i 2000/2500 euro. La nostra condotta lavorativa è lineare. Quando stabiliamo un servizio funebre, il nostro prezzo comprende tutto, dalla A alla Z, dall’assistenza cimiteriale, alla documentazione al Comune, ai manifesti, fino ai santini di ringraziamento. Lo facciamo come si dice ad opera chiusa, senza sorprese finali. E poi vorremmo ricordare che usiamo prodotti prettamente italiani. Costano qualcosa in più, ma sono molto più affidabili di quelli provenienti dall’Ucraina o dalla Cina. Anche le nostre casse più povere, come l’abete da 3 cm, sono molto più sicure delle altre che dopo pochi mesi scoppiano. Hai pagato qualcosa in meno prima, ma se poi il Comune ti richiama e devi fare ‘l’Avvolgimento’ della cassa, il funerale ti viene a costare il doppio. Qualcosa si risparmia con la cremazione che sta prendendo sempre più piede, soprattutto dopo l’ordinanza che ha permesso che le ceneri possono essere assegnate ai familiari. Far cremare una cassa nell’inceneritore di Viterbo costa molto meno che comprare un loculo al cimitero”.Un consiglio alle famiglie che affrontano all’improvviso la morte di un congiunto?“Vorremmo che proprio per la trasparenza di cui parlavamo sopra, non avvenisse più che dentro ospedali o cliniche si presentassero ai parenti del defunto delle persone che alludendo ad una fantomatica convenzione ti indirizzassero a questa o a quell’Agenzia. Le persone devono sapere che non esistono convenzioni di tal genere”.

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Skyline si occupa di ottimizzare e migliorare le comunicazioni aziendali attraverso sistemi di comunicazione integrativi, progettando e fornendo soluzioni integrate e “chiavi in mano” su tutto il territorio nazionale per lo sviluppo di moderni sistemi di telecomunicazioni, soluzioni avanzate di VoIP e impianti di videosorveglianza. Tra i servizi offerti: Sistemi IVR: Interactive Voice Response, per la creazione di sistemi automatici di risposta per il supporto di segreterie, automazione e smistamento chiamate mirate allo snellimento del traffico telefonico; Sistemi Call Center: per la gestione dei servizi riservati ai clienti (Informazioni, Customer Satisfaction, Help Desk) o la gestione dei servizi a supporto della forza vendita (Telemarketing, Teleselling, Sales Force Automation); Sistemi di Registrazione Telefonica: registrazione chiamate e intercettazione telefoniche. Progettazione, attivazione e gestione di tutti gli aspetti legati all’Office Automation; Centrali telefoniche tradizionali: Certificazioni Ericsson (oggi AaSTRA) per le seguenti centrali telefoniche: BP50, BP250, MD110, MD Evolution, MXONE; Fax Server: invio/ricezione comodamente dal/sul proprio computer; Sistemi Ipovedenti: software sviluppato per assistere gli operatori non vedenti e ipo-vedenti nello svolgimento del lavoro come

centralinista o posto operatore; Sistemi di Videosorveglianza: realizzazione di reti di TVCC locale e remota per la sicurezza e controllo di uffici, stabilimenti/magazzini; Sistemi VoIP: sistema telefonico nativo OPEN SOURCE basato su piattaforma LINUX ricco di funzionalità e di potenzialità elevate. Siamo in grado di realizzare e manutenere sistemi telefonici VoIP basati su Asterisk.Le personalizzazioni fanno sì che il prodotto diventi parte integrante del Business del cliente. L’attenta analisi iniziale, la realizzazione di un progetto chiaro, dove si evincono obiettivi e risultati e la gestione dello stesso con strumenti evoluti e competenze decennali, rafforzano e consolidano il rapporto tra Skyline e il suo partner. Tutto questo è coronato dalla massima attenzione anche dopo il collaudo positivo perché il Servizio Clienti garantisce competenza, serietà e professionalità. Skyline attribuisce grande importanza ai progetti on-demand, costruendo insieme al cliente un software su misura capace di rispondere al meglio alle richieste della realtà aziendale. Tra i nostri clienti: Fondazione E.N.P.A.M., CASAGIT, Ospedale NOM di Mestre, HP Vacanze, Viaggi dell’Elefante, THAI Airways, Provincia di Padova, Banche Credito Cooperativo, Cogeme, OMRON, i-Faber (gruppo Unicredit), ItalCamel.

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n.51 _ aprile 2013Space - Città9Mensile di Informazione di Anzio e NettunoAnzio Space

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Le bollette dell’acqua aumentano, nonostante il referendum e i ricorsi dei cittadini

ARSENICO E… VECCHIE BOLLETTETorna prepotentemente alle cronache a suon di ricorsi e sentenze, il problema dell’acqua pubblica. A distanza di 21 mesi dal referendum che ha sancito la volontà di oltre 27 milioni di italiani di tornare ad un ‘regime di acqua pubblica’, prima la Corte Costituzionale e poi il Consiglio di Stato con la sentenza del 25 gennaio, hanno decretato il mancato rispetto delle norme uscite dal referendum, prevedendo il rimborso della quota del 7% (ma nel caso di Acqualatina sfiora addirittura il 10%) come remunerazione del capitale investito, che veniva percepito dagli oltre 3300 gestori di acqua pubblica in Italia.Con questa sentenza Acqualatina e le altre Aziende avrebbero dovuto rimborsare agli utenti (e non compensare nelle future bollette) tale quota pagata nel periodo 12 luglio-31 Maurizio D’Eramo

dicembre 2011, ossia fino al momento in cui è stata definitivamente scorporata dalle bollette. Ma come dice un vecchio detto “fatta la legge, trovato l’inganno”, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), a cui il Governo Monti ha demandato tutte le funzioni in materia di qualità, tariffe e costi inerenti il servizio idrico, con una propria delibera ha riconosciuto di nuovo ”i costi finanziari e gli oneri fiscali connessi agli investimenti e alla gestione del servizio” per il biennio 2012-13. In poche parole, infischiandosene della volontà popolare e del parere del supremo Organo di consulenza giuridico-amministrativa, ha reintrodotto tale prelievo. Ma non solo. Nel nostro caso Acqualatina, di concerto con i sindaci dell’ATO 4, ha aumentato per il corrente anno le proprie bollette dell’8%.

VIABILITÀ: I DuE VOLTI DI VILLA CLAuDIAVilla Claudia è una zona residenziale a pochi chilometri da Anzio. È un territorio in cui è possibile osservare giardini ben curati ricchi di vegetazione, con alberi lussureggianti e fiori che nel corso delle stagioni appaiono ai passanti in tutta la loro grazia variopinta. Il tutto è incorniciato da numerose ville dalle dissimili strutture architettoniche stagliate lungo le vie del quartiere. Eppure, un ambiente così mirabile, nasconde una realtà molto meno avvenente. Guardando più attentamente, il panorama appare contaminato come un bel dipinto sporcato da mani avventate che ne offuscano la sua bellezza.A Villa Claudia vi sono strade che invece di contribuire all’armonia visiva del luogo ne danneggiano in parte il suo aspetto. Due esempi sono via dei Faggi e via dei Castani che nel corso degli anni sono state dimenticate diventando sempre più impraticabili. Nei giorni di pioggia, il manto stradale manifesta dei cedimenti che si consolidano in buche e “fratture” creando difficoltà a chi percorre queste strade con macchine, motorini o bici. Via Po, invece, rimane molto spesso buia a causa del mal funzionamento dei lampioni della strada. L’assenza di adeguati cartelli e indicazioni stradali disorientano le persone, ostacolandole nella ricerca della strada ove devono dirigersi. Così, le vie sembrano diventare sempre più simili tra loro, catturando chi non è del luogo in una

Micol Manzo

“trappola” da cui è difficile uscire fuori. Senza contare l’assenza di precauzioni come per esempio i dossi stradali che potrebbero far rallentare la velocità agli automobilisti imprudenti. Tra le altre cose segnaliamo la struttura fatiscente presente in viale dei Faggi che per ventitré anni è stata un parco acquatico, conosciuto negli ultimi tempi con il nome di “Splash village.” Trascorsi alcuni anni dalla sua chiusura, questo complesso si è deteriorato senza che vi sia stato alcun esito per il suo smantellamento. Di conseguenza, incombono sugli abitanti del luogo gli scivoli acquatici del parco abbandonato, sotto forma di un groviglio incontrollabile di materiali plastici e metallici. Perfino la vegetazione circostante sembra voler nascondere tale organismo in rovina tentando di occultare, sotto la sua coltre verdeggiante, i detriti e i blocchi di cemento disseminati sul terreno.

Unica nota lieta sul settore dell’acqua pubblica e che sicuramente farà, come si suol dire ‘giurisprudenza’, è la sentenza del giudice di pace Alberto Ruffo, di Civitacastellana. Questi, accogliendo il ricorso presentato da un cittadino, ha condannato la società Talete, che gestisce l’approvvigionamento idrico della provincia viterbese, a rimborsare metà delle bollette pagate dal 2009, per un’acqua non decisamente potabile vista l’alta concentrazione di arsenico presente.A questo punto c’è da augurarsi che la sentenza del Giudice viterbese possa mettere in moto anche ad Anzio tutta una serie di ricorsi da parte dei cittadini e delle Associazioni (Codacons), per vedere finalmente riconosciuti i propri diritti.

aprile 2013 _ n.51

Lavinio-Space12 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Il velocista italiano che ha lasciato il mondo senza fiato.Oro olimpico a Mosca nei 200metri

Space - Città

ADDIO A PIETRO mENNEA,LA FRECCIA DEL SuD

La squadra Mobile della Questura di Roma ha arrestato DJEBALI MAHER, tunisino di anni 26, da tempo residente ai castelli romani, considerato il responsabile delle violenze sessuali avvenute a Velletri il 2 e 10 febbraio ai danni di due giovani donne.

L’11, il 16 e il 18 aprile alle ore 17 presso la biblioteca comunale di Anzio, Hanna Igiel condurrà un laboratorio articolato in tre incontri e dedicato alla musica popolare europea, “Canti e suoni di tutti i colori”. Hanna Igiel è una musicoterapeuta di grande esperienza professionale e ha lavorato a lungo a Torino per asili e ludoteche in ambito didattico musicale e teatrale.

Si è costituito il Comitato Ivano Bernardone Sindaco di Anzio che coordinerà le azioni e la diffusione delle informazioni relative al programma del candidato del Partito Democratico. La sede ufficiale del comitato è nella sala del bar del Cavallino Bianco in via di Valle Schioia a Lavinio Stazione. Per qualsiasi tipo di proposta di collaborazione è possibile rivolgersi in sede.

Il Circolo Le Rondini di Anzio e Nettuno promuove un concorso fotografico per far conoscere e valorizzare il patrimonio arboreo naturale locale, avviare la catalogazione degli alberi più rappresentativi nei comuni di Anzio e Nettuno e chiederne la tutela. Il regolamento, la scheda di adesione, la scheda contenente i dati dell’albero segnalato, possono essere scaricati dal sito www.e-guernica.net/legambienteanzionettuno, o ritirati presso BLOW UP - Vicolo dei Fabbri 22, Anzio o presso Il Giocattolaio - Via Santa Maria 26/29, Nettuno.

CRONACA, ARReSTATO LO STUPRATORe SeRIALe

CULTURA, ALLA BIBLIOTeCA COmUNALe TRe INCONTRI

DeDICATI ALLA mUSICA POPOLARe

POLITICA, COmITATO PeR BeRNARDONe CANDIDATO

SINDACO DeL PD

CULTURA, CONCORSO fOTOgRAfICO “SegNALA L’ALBeRO” DAL 1° mARZO

AL 30 APRILe

BReVI

Luisa Calderaro

“La fatica non è mai sprecata, soffri ma sogni. Per battere il tempo devi saper soffrire”. E Pietro Mennea sapeva sognare e soffrire, perchè la corsa per lui era ed è stato tutto ciò. L’uomo del record, il grande atleta che ha segnato la storia delle Olimpiadi di Mosca del 1980 vincendo la medaglia d’oro nei 200 metri, se ne è andato e lo ha fatto in punta di piedi. Mennea, 61 anni, è morto il 21 marzo in una clinica romana stroncato da un tumore che aveva cercato di combattere come se corresse in pista, determinato e deciso come sempre. Ma questa volta si è dovuto arrendere. La notizia della sua morte è stata come un fulmine a ciel sereno e il mondo dello sport ora piange il campione olimpico, il grande velocista azzurro che chiuse a Mosca quegli indimenticabili 200 metri con una rimonta prodigiosa alzando, al traguardo, il dito verso il cielo. Lui la “Freccia del Sud”, così lo chiamavano quando esordì nell’atletica, era partito da lontano: nato in Puglia da una famiglia modesta aveva lasciato Barletta, sua città natale, e allenamento dopo allenamento, con la determinazione tipicamente meridionale che lo ha reso forte, era riuscito a ottenere ottimi risultati come i tre titoli europei tra Roma ’74 (100) e Praga ’78 (100 e 200), l’oro olimpico a Mosca nell’80 e il record mondiale, conquistato l’anno prima, a Città del Messico con il tempo 19”72 nei 200 metri, un primato che ha mantenuto per sedici anni fino al 1996. Uno sportivo straordinario, ma anche un uomo determinato nella vita. “Ho vinto tanto da atleta, ma non si può vivere di ricordi – ha sempre detto il campione

olimpico – Ogni giorno bisogna reinventarsi, avere progetti ed ambizioni. Perciò, quotidiamente ho tante idee e sogni che voglio realizzare”. Plurilaureato, avvocato, commercialista, docente universitario e deputato europeo, Mennea ha cercato di vivere sempre con passione e impegno le sua vita di sportivo e uomo. Una persona introversa, dal carattere schivo e spigoloso, ma che è riuscita a trasmettere passione ed energia. Un amore per lo sport e per la vita che ha condiviso con i ragazzi di Anzio e Nettuno, quando la scorsa primavera ha partecipato alla terza edizione della Festa dello Sport di Nettuno. Una giornata durante la quale il campione olimpico ha avuto modo di conoscere le tante realtà sportive del territorio e parlare di atletica con le persone venute ad ascoltarlo e conoscerlo. “La vita – ha esordito Mennea - è come una pista di atletica a 8 corsie: ve ne potranno portare via sette (impegni di lavoro, famigliari ecc...) ma battetevi con tutte le vostre forze affinchè, almeno una, rimanga libera per fare la vostra corsa. Nello sport non basta il talento, ci vuole impegno e sacrificio. Inoltre ricordatevi sempre che non è tanto importante il risultato sportivo, almeno non quanto il risultato umano. Ciò che conta davvero non è vincere nello sport ma nella vita”. Impegno, sacrificio e determinazione sono state il filo conduttore nella vita del grande velocista italiano, un’atleta che non finirà mai di correre, neanche ora che è andato via, perchè proprio lui ha dimostrato che “la corsa non finisce mai”.

n.51 _ aprile 2013

13Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Politica

Qui Radio NeroneLucianus abdica per Attila?Lucianus, dopo tante peripezie è arrivato il momento della pensione. Abbiamo comunque lavorato bene: abbiamo aumentato i consumi del comune di Anzio con la terza sede di Villa Sarsina, abbiamo piantato tanti fiorellini, abbiamo mandato deserta la gara per favorire la ristrutturazione del mio antico porto neroniano, abbiamo incassato la metà delle tasse dai nostri plebei, abbiamo denunciato coloro che si sono lamentati della sporcizia che galleggiava sul nostro mare blu, abbiamo favorito l’espansione di una città piena di immondizia e abbiamo fatto fare un sacco di risate ai lettori di Anzio-Space. Mi mancherai Lucianus e dovrò trovare un nuovo potente mio pari con il quale poter affrontare le mie giornate di benessere ad Antium. Come dici? Stai per regalare tutto ad Attila per un pugno di sesterzi perché sei stanco delle sue pressioni sul confine? E come farai a dirlo ai tuoi Patrizi? Ne conosco uno che è già pronto ad aprire i forzieri, rilanciare e prendersi tutto! Anche se a dirla tutta mi sembrano sforzi inutili. Sembra che ci sia un certo fra’ Bernardone, che scalzo e con l’aria semplice, sta conquistando il consenso della città! Ci farò un pensierino. Sai che per queste cose ho naso! Io amo solo i vincenti! Addio Lucianus!

La città ha enormi difficoltà nel bilancio, dovute anche all’investimento sul porto il cui bando è andato deserto. Voi avete idea di come recuperare questo deficit?I cittadini non devono subire le disastrose conseguenze degli errori di politiche precedenti. Per questo bisognerà procedere con un taglio netto di tutti gli sprechi, a tutt’oggi avvenuti, e con l’ottimizzazione della spesa comunale. Inoltre siamo pronti a costituirci parte civile per tutti i danni causati alla città di Anzio.Quanto influisce la decisione di Beppe Grillo su situazioni soggettive come quelle locali?Il programma del M5S di Anzio è condiviso e deciso con i cittadini e Grillo lo rispetta come tutti. Perché nel Movimento “Uno vale Uno”.

Il candidato a sindaco di Anzio del Movimento 5 Stelle, Cristoforo Tontini, 32 anni, celibe, laureando in economia dei mercati finanziari, attualmente disoccupato, preferisce definirsi come il portavoce del movimento e risponde alle domande in base alle sintesi scaturite dall’assemblea del M5S di Anzio.Quali sono le priorità del comune di Anzio a cui vi dedichereste in caso il M5S ne avesse la possibilità?Le problematiche che dobbiamo affrontare sono innumerevoli ma vorremmo prima di tutto rilanciare il settore economico-turistico del nostro territorio, che da troppi anni si trova in una fase di stagnazione, colmare il gap tra bisogni sociali e l’offerta di servizi sul territorio che, in questo momento, è colpevolmente carente. Sottolineo che nessuno deve rimanere indietro, soprattutto le fasce sociali più deboli e i portatori di handicap. Inoltre vorremmo tutelare l’ambiente, nodo dolente del territorio anziate: dal patrimonio storico artistico lasciato in totale degrado, ai quartieri talmente abbandonati a se stessi che neanche più si riconoscono parte integrante del comune, per finire con l’inganno della privatizzazione dell’acqua. Vogliamo portare avanti il progetto “rifiuti 0” che passa attraverso una raccolta differenziata funzionale ed efficiente, che permetterà oltre alla riduzione dei rifiuti gettati in discarica, anche una notevole riduzione della tassa sull’immondizia. Inoltre tutelare la trasparenza amministrativa e finanziaria degli atti comunali, ottenendo un doppio beneficio: combattere la corruzione e riavvicinare il cittadino alla propria amministrazione, facendolo sentire parte integrante della comunità e non solamente un suddito da tassare. Un’altra urgenza è riassettare l’aspetto urbanistico: bloccando la cementificazione selvaggia del nostro territorio, che in questi anni è stata fuori controllo, e procedere con la restrizione dei piani quadro. Negli ultimi 10 anni ad Anzio si sono aggiunti altri 20.000 residenti, ma le infrastrutture sono rimaste quelle della metà degli anni ottanta. Strade che versano in condizioni pessime o mai asfaltate, mancanza di illuminazione pubblica e assenza, in alcune aree, del sistema fognario.Quali idee vi siete fatti sui politici locali e sulle loro politiche? Ci siamo fatti un’idea ben precisa di queste persone e li reputiamo gli unici responsabili del dissesto in cui versa il nostro territorio. Per questo non li riteniamo nostri interlocutori e il nostro obbiettivo è quello di mandarli a casa. Per le amministrative, pensate di raggiungere l’ottimo risultato delle politiche nazionali nonostante le preferenze agevolino quelli già radicati nel territorio?Siamo pronti a rappresentare tutti i cittadini di Anzio. Puntiamo a un cambio di mentalità e partecipazione della popolazione.

Intervista a Cristoforo Tontini (M5S). Tanti i temi al centro dell’agenda politica

“RILANCIARE IL SETTORE TuRISTICO E TuTELARE L’AmBIENTE”

Alessandro Tinarelli

aprile 2013 _ n.51

Lavinio-Space12 Space-Politica14 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Giovani

STRADE TROPPO PERICOLOSE

mATuRITÀ 2013

In Italia ogni anno si perdono sulla strada migliaia di vite, la cui maggioranza è rappresentata da giovani. Ragazzi sempre più bramosi di provare il brivido della velocità, assuefatti dallo stordimento del frastuono delle discoteche, dall’alcol, dalle sostanze stupefacenti, dalla perdita di sonno, da una o più componenti, insomma, in grado porre fine ad una vita in una frazione di tempo quasi impercettibile. Secondo i dati Aci-Istat ogni giorno nella Penisola si verificano 563 incidenti stradali che provocano la morte di 11 persone e il ferimento di altre 800. Nel 2011 sono stati rilevati 205.638 sinistri che hanno causato il decesso di 3.860 persone e il ferimento di altre 292.019. Rispetto al 2010 si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-2,7%), dei feriti (-3,5%) e un calo significativo del numero dei morti (-5,6%). Ma anche se i dati sono in diminuizione è ancora troppo elevato il numero di vite spezzate sulla strada, numeri che stridono non poco con le vite salvate oggi dai progressi della medicina, capace negli ultimi cinquant’anni di assicurare maggiore

Anche quest’anno, arrivati ormai a pochi mesi dalla fine dell’anno scolastico, c’è una cosa che tormenta i ragazzi dell’ultimo anno di scuola superiore: l’esame di maturità. La data prevista per l’inizio dell’esame è il 19 giugno, quando si svolgerà la prima prova: il consueto tema di italiano. Il giorno seguente ci sarà la seconda temutissima prova. Il ministro dell’istruzione Profumo ha firmato il decreto Miur assegnando come materia il latino al liceo classico, matematica a quello scientifico, pedagogia per quello psicopedagogico e disegno geometrico per quello artistico. Inoltre è prevista una prova di lingua straniera per il liceo linguistico e per l’istituto professionale turistico, economia aziendale per i ragionieri, macchine a fluido per gli istituti tecnici industriali e alimentazione per quelli dei servizi alberghieri. In una nota del Miur si spiega che per gli istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che oltre a caratterizzare gli indirizzi di studio, hanno anche una dimensione tecnico-pratica. Per questa ragione la seconda prova potrà essere svolta

durata della vita, accompagnata anche da una qualità della stessa più accettabile. Eppure sono diverse le strade della città neroniana e delle zone limitrofe ad alto

tasso di pericolosità, così come diverse sono state le morti avvenute in corrispondenza di queste. Basti pensare alla Pontina, una delle strade più pericolose d’Italia dove, secondo quanto è emerso dal dossier Aci-Istat 2012, si sono registrati oltre trecento incidenti tra Roma e Terracina. Il tratto più pericoloso è

in forma scritta, grafica e/o pratica. Il 24 giugno verrà poi svolta la terza e ultima prova. Ultima non per tutti, però; infatti è prevista una quarta prova per coloro che aderiscono al progetto ESABAC, che consente di conseguire un “doppio” diploma, valido sia in Italia che in Francia. La parte

d’esame specifica per tali alunni è costituita da una prova di lingua e letteratura francese sia scritta che orale e da una prova scritta di una disciplina non linguistica, in questo caso storia. Importante novità di quest’anno è che il decreto relativo alle materie d’esame è stato protocollato attraverso una

Alessandra Toppetta

Jessica Quaranta

procedura informatica e non più cartacea (provvedimento in via di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale). Sempre online è anche la presentazione della domanda di partecipazione agli esami in qualità di presidenti di commissione o di commissari d’esame da parte di presidi e insegnanti

(modalità già adottata lo scorso anno). Il provvedimento firmato dal ministro Profumo tra l’altro assegna le materie ai commissari esterni seguendo il solito criterio della rotazione delle discipline. Si è dato però, stavolta, rilievo particolare agli insegnanti di matematica e lingua straniera, tant’è che a tal proposito quest’anno negli istituti tecnici e professionali che la prevedono la lingua straniera è stata affidata a commissari esterni.

Qualsiasi scuola si frequenti, qualsiasi siano i progetti futuri, questo esame è il primo importante ostacolo che proietta i giovani nella vita “vera”; e nonostante l’ansia, la paura, l’insonnia, se ne manterrà comunque un ricordo dolce/amaro per sempre!

proprio quello dei primi 40 chilometri della strada, sui quali si registra una media di otto incidenti ogni mille metri. Pericolosità di ben sette volte superiore alla media italiana, dovuta alla distrazione dei guidatori, all’alta velocità, all’alcool, ma soprattutto alla scarsa manutenzione del manto stradale. Ma è davvero impossibile impedire che tutto ciò accada? Preservare da questi pericoli i giovani? Ad esempio aumentare i controlli delle forze dell’ordine, non solo in prossimità delle discoteche, ma anche sui tratti di strada più pericolosi, potrebbe essere uno degli espedienti che porterebbero i giovani a prendersi le proprie responsabilità alla guida, evitando di assumere sostanze alcoliche e limitando la velocità. Questo, insieme ad una corretta informazione per far conoscere ai giovani i pericoli ai quali vanno incontro con l’alta velocità, è indispensabile per ridurre i morti per incidenti stradali. Perché non si può barattare la propria vita per un cocktail in discoteca, né per un piede premuto troppo forte sull’acceleratore.

Sulla Pontina otto incidenti ogni chilometro. Servono più controlli e manutenzione stradale

Le materie per gli scritti degli Esami di Stato: latino al classico e matematica allo scientifico

n.51 _ aprile [email protected] /Associazioni 15Space-Politica 13Space /Associazioni 15Anzio Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

aprile 2013 _ n.51

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Sebbene le ricerche scientifiche abbiano da tempo confermato il contrario, la convinzione che uno stile alimentare prevalentemente incentrato su alimenti di origine vegetale porti a delle carenze nutrizionali ancora permane nella testa di molti. Una convizione sbagliata. L’esclusione di prodotti animali dalla propria dieta ormai non fa più paura neanche a gestanti, sportivi e bambini. Il punto è farlo in maniera ragionata, affinchè l’adesione ad uno stile di vita più salutista non sfoci in autolesione. Gli alimenti vegetali, infatti, se correttamente bilanciati tra loro, sono in grado di fornire la giusta quantità di nutrienti necessari a soddisfare i fabbisogni di ciascun individuo. Stop agli inutili allarmismi: un piatto di pasta e legumi assicura tutti gli aminoacidi essenziali, un bicchiere di latte di soia e una manciata di cereali a colazione aiutano a prevenire la carenza di vitamina B12, mentre al corretto apporto di vitamina D penseranno uova e luce solare. In poche parole i conti tornano sempre: 70 grammi di pasta condita con un uovo e un cucchiaio di formaggio

DIETE vEGETARIANE A RISCHIO: STOP A INuTILI ALLARMISMI!

pareggia la quantità di proteine di una bistecca da 100 grammi. Per scongiurare la carenza di ferro, su una tavola vegetariana non dovranno mai mancare legumi secchi, cereali integrali, albicocche disidratate, germe di grano e tempeh. Peccato che le mode vegetariane non si fermino alla semplice esclusione di alimenti carnei: il vegano si astiene anche dal consumo di uova, miele, latte e derivati, esponendosi pertanto ad una potenziale carenza di calcio, che fortunatamente cerca di contenere con un regolare consumo di tofu, mandorle, nocciole, fichi secchi e latti di riso o soia. Una posizione un po’ estrema da un punto di vista nutrizionale, che spesso si estende anche al vivere quotidiano: molti si astengono dall’utilizzo di profumi e deodoranti testati su animali e nel loro armadio non esistono indumenti o accessori che abbiano comportato il loro sacrificio. Eppure c’è chi, in quanto a mode vegetariane, si spinge addirittura oltre: dai granivori che si cibano esclusivamente di cereali, ai fruttariani più estremi che tentano una dieta di soli semi e frutta. Il cerchio dei “vegetariani più bizzarri” viene infine chiuso dai crudisti, convinti del fatto la cottura di un alimento determini la totale perdita di tutte le caratteristiche nutrizionali. In realtà, quel che stanno veramente perdendo… è la loro salute!!

Dott.ssa Anna D’Angiolella, Biologa nutrizionista

LA RICETTA DEL MESE

T O R TA PA S Q UA L I N AINGREDIENTI PER 6 PERSONEPer la pasta:200 gr farina; 1 cucchiaiata olio; sale.Per il ripieno:300 gr ricotta; 2 cucchiai farina; 1/2 bicchiere panna; 2 mazzi bietole; 2 cucchiai formaggio grattugiato; maggiorana; 3 uova; burro; olio; sale e pepe.PROCEDIMENTOImpastate la farina con un po’ di acqua, sale e un cucchiaio d’olio; lavorate bene la pasta (deve riuscire molto soffice!), dividetela in quattro pezzi e copritela con uno strofinaccio umido. Lasciate riposare per una decina di minuti. Nel frattempo, pensiamo al ripieno. Lessate le foglie delle bietole a striscioline e sgocciolatele; passate al setaccio la ricotta, unitevi la panna e qualche cucchiaio di farina, non dimenticate una presina di sale; aggiungete questo miscuglio alle bietole, insaporite con un po’ di maggiorana e regolate il sale. Ritornate alla pasta e tirate le due prime sfoglie, che devono essere sottilissime. Foderate con una sfoglia, fondo e pareti, una teglia non troppo alta e in precedenza unta d’olio; ungete anche la superficie della sfoglia e sovrapponete leggermente l’altra sfoglia altrettanto sottile che non va unta. Collocate il composto di bietole-ricotta sopra la pasta, stendendolo uniformemente. Formate tre fossette quante sono le uova; distribuite qualche pezzetto di burro, rompete un uovo in ogni fossettina, facendo attenzione a non rompere i tuorli, e spargetevi sopra un po’ di formaggio grattugiato, pochissimo pepe e una presina di sale. Tirate, sempre sottilissime, altre due sfoglie, che serviranno a ricoprire la torta. Spennellate la superficie della prima sfoglia con l’olio e tirate l’ultima; ponetela sulla precedente e fate aderire bene. Tagliate con un coltello la pasta in eccesso, lasciando circa 2 dita intorno alla teglia, e ripiegate i bordi verso l’interno, formando un cordoncino per sigillare le sfoglie. Spennellate ancora con l’olio tutta la superficie della torta, appiattite bene i bordi con i nebbi di una forchetta e punzecchiate con la forchetta l’ultimo strato di pasta sfoglia. Cuocete la torta Pasqualina nel forno precedentemente scaldato per 45 minuti circa alla temperatura di 180 gradi, mettendola a un piano basso del forno; se la crosta prendesse un colore troppo scuro, si può coprire con un foglio di alluminio. Lasciate freddare la torta prima di levarla dalla teglia e tagliarla a fette.Buon appetito!

Elisabetta Civitan

- Per rendere il sapore del radicchio meno amaro, lasciatelo per almeno 20 minuti in acqua fredda e, per stemperare il sapore, aggiungete qualche goccia di aceto balsamico.

- Il pane, prima di congelarlo, tagliatelo a fette: in questo modo eviterete che la mollica si stacchi dalla crosta. Se avete dimenticato di congelarlo nell’arco delle 24 h, potete recuperare il pane leggermente raffermo (ma non ancora secco) spruzzandoci un po’ d’acqua e passandolo nel forno. Infine, se avete pane ormai indurito, potete sempre decidere di grattugiarlo e usarlo in altre preparazioni.

- Per conservare il bianco del cavolfiore, aggiungete un po’ di latte durante la cottura. Per aumentarne la digeribilità, si consiglia di bollirli per qualche minuto in molta acqua salata e, poi, procedere alla normale cottura. Per conservarne il colore verde non si deve mai coprire il recipiente.

- Se il vostro miele è cristallizzato e voi gradite la consistenza liquida, basta metterlo a bagnomaria a una temperatura non superiore ai 40°, tornerà subito liquido.

- Per scegliere i pompelmi migliori, annusateli. Se profumano, non sono stati conservati nelle celle frigorifere. Fate le spremute con i pompelmi gialli, sono più ricchi di succo e con meno semi.

- Il pesce decongelato è surgelato e poi scongelato e messo in vendita. Spesso è di provenienza oceanica. Ma il prodotto decongelato non è di qualità più scadente. Nell’uso casalingo dobbiamo però tener presente che va cucinato e non ricongelato.  E.C.

Lo sapevi che....

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GuARDARE ALLA BIOARCHITETTuRA E ALLA SOSTENIBILITÀ

È stata molto apprezzata la serata informativa “Ergonomia e Benessere” organizzata dall’Associazione Culturale “00042” lo scorso 22 marzo nella centrale piazza Pia ad Anzio. Gli autorevoli relatori Sonia Marino (Architetto ed Ergonomo certificato), Antonella Candelori (Architetto specializzato nella accessibilità) e Gabriele Luoni (Medico Chirurgo attento alle tematiche della medicina sociale e ambientale) si sono alternati spiegando, con l’ausilio di audiovisivi, i principi di un’architettura non solo perfettamente sostenibile e integrata nell’ambiente naturale, ma anche funzionale al benessere e alla sicurezza dell’essere umano. La serata è stata organizzata in collaborazione con la sede romana dell’AIDIA (l’Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti) e con Integronomia (l’Ente che si occupa di ricerca e consulenza sull’ambiente secondo i principi dell’ergonomia).L’arch. Marino, dopo una breve introduzione di carattere generale, ha aperto il suo intervento parlando di condizionamento naturale, illustrando le peculiarità tecniche e i benefici in termini di risparmio energetico di tetti verdi, pergolati, vernici cool-roof, pellicole solari, differenze tra condizionatori e ventilatori a soffitto, poi tendaggi e tunnel solari. Poi si è passati all’interessante capitolo,

più volte interrotto dal pubblico con molte domande di approfondimento, sull’ergonomia e il computer portatile e gli errori più comuni che commettiamo nell’utilizzo di questo strumento di lavoro ormai molto comune. Anche il tema dell’integrazione del verde e il contatto con la natura ha suscitato molto interesse, al punto che il presidente dell’associazione, Andrea Mingiacchi, ha promesso un approfondimento proprio sulla cultura del verde, sull’importanza -non solo formale, estetica, di design della natura nelle nostre abitazioni ma anche nelle strutture di lavoro e, massimamente, negli edifici scolastici in cui sarebbe auspicabile, come già previsto nel nord Europa, un determinante intervento di ergonomia didattica. L’arch. Candelori ha poi illustrato le varie tipologie di certificazioni Nicoletta Scalera

analizzandole nel dettaglio e il dott. Luoni ha chiuso la serata informativa mostrando le innumerevoli cause ambientali di malattia e soprattutto fornendo preziose informazioni per migliorare subito la qualità dei nostri ambienti e affrontare le conseguenze degli incidenti domestici più diffusi. L’arch. Sonia Marino si è detta molto soddisfatta della partecipazione e dell’interesse suscitato dalla serata. L’Associazione “00042” ha poi voluto sottolineare un aspetto della professionalità dei relatori, quello della generosità: indispensabile innanzitutto tra colleghi con differenti culture professionali intenti a creare un registro comunicativo comune, e indispensabile poi per veicolare quelle stesse informazioni interdiscipliari al pubblico.

Successo per il convegno della 00042 dedicato all’ergonomia e al benessere

state eseguite di recente (entro gli ultimi due anni).Per partecipare è necessario inviare le foto in alta qualità (a fini di stampa) e la relativa descrizione (tecnica usata e dimensioni) tramite e-mail a Marianne Weiland, Referente Culturale del Gemellaggio Anzio-Bad Pyrmont: [email protected]. In alternativa è possibile spedire il materiale richiesto a Marianne Weiland all’indirizzo Pyrmonter Strasse 18, D-32676 Lüdge, entro e non oltre il 15 aprile 2013. Una giuria qualificata effettuerà una selezione e comunicherà agli artisti le opere ammesse alla mostra “GARTEN(T)RAUM” entro il 22 aprile.L’Associazione Culturale 00042 offre la sua disponibilità e collaborazione alla città di Bad Pyrmont per diffondere l’iniziativa e dare maggiori informazioni a tutti coloro che

Dal 24 maggio al 2 giugno arte contemporanea nel Giardino delle Palme di Bad Pyrmont

GIARDINO - SPAZIO E SOGNOIn occasione delle celebrazioni del Centenario del Giardino delle Palme di Bad Pyrmont, il collettivo formato dagli artisti di Bad Pyrmont, dagli artisti di Lüdge e dal Gruppo Brückenschlag, dopo essersi riunito per una prima mostra nel 2012, ha deciso di ripetere l’esperienza. Quest’anno l’invito a partecipare è rivolto anche agli artisti delle città gemellate con Bad Pyrmont e con Lüdge. Le opere che entreranno a far parte della mostra “GARTEN(T)RAUM, (GIARDINO - spazio e sogno)” dovranno sviluppare un soggetto e una riflessione comune: il giardino inteso come spazio e come sogno.La mostra sarà visitabile all’interno degli spazi allestiti presso le serre del Giardino delle Palme di Bad Pyrmont, dal 24 maggio al 2 giugno 2013. Sono ammesse tutte le tecniche legate alle arti visive. Ogni artista può candidare fino a 3 opere, purché siano Maurizio D’Eramo

intendono partecipare all’evento. Sta inoltre valutando possibilità di accompagnare o di rappresentare durante l’inaugurazione di “GARTEN(T)RAUM” gli artisti di Anzio che parteciperanno alla mostra. Per ulteriori informazioni contattare Manuela Vela e Gino Querini dell’Associazione Culturale 00042 a [email protected].

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Lavinio-Space12 Space-Politica18 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoSpace - Cultura

filosofia di vita che lascia tutto all’imprevedibile e all’imponderabile ma soprattutto, e questo è quanto stanno facendo con il percorso che hanno intrapreso, dallo scrivere una pagina mai scritta portando il loro talento a sfogarsi per affrontare a muso duro una grande sfida. Il progetto nasce nel 2007 ed ha come inizio la partecipazione e l’organizzazione di eventi nei quali i nostri due ragazzi, entrambi provenienti da Nettuno, davano il meglio esibendosi sia nell’intrattenimento di cerimonie e convention, che in veri e propri spettacoli di piazza nelle feste cittadine del litorale pontino. I loro spettacoli vanno dall’interpretazione del miglior repertorio della musica d’autore italiana fino ai grandi successi internazionali. Ma le performance che mettono in atto nelle serate a cui partecipano non si limitano alla sola musica. Gli show sono sempre pieni di momenti che il pubblico non si aspetterebbe mai, una sorpresa continua fatta di canzoni attraversate da gag, monologhi, parodie, insomma, quel po’ di tutto che permette ai

Dopo lo stop del mese scorso rieccoci di nuovo con la nostra solita rubrica dedicata ai “musicofili” di Anzio e Nettuno. Questa volta ad entrare in scena è un duetto che va ben oltre la musica. Stiamo parlando dei Carta Bianca, Lucio Dal Maso e Daniele Graziani, i quali negli ultimi anni hanno irrotto nel panorama artistico del nostro territorio varcando in non molto tempo le soglie della provincia e raggiungendo un livello di affermazione che dalle nostre parti pochi possono vantare. La scelta del nome proviene, a quanto ci dicono, dalla voglia di mettere tutto in discussione, dallo stare fuori da ogni schema o regola predefinita, dalla

music@space

Valerio Bruni

Yoshiro Izumi

Al cinema dal 28 marzo il sequel delle imprese della Squadra Speciale

Dalla musica d’autore italiana ai grandi successi internazionali

G.I. JOE: LA VENDETTA

CARTA BIANCA: uNA BAND NETTuNESE FuORI DAGLI SCHEmI

Dopo il successo di “G.I. Joe: La nascita dei Cobra” (2009) che ha portato 300 milioni di dollari d’incasso in tutto il mondo (myMovies), il regista Jon Chu presenta il film “G.I. Joe: La vendetta”, basato come il primo sulle avventure dei giocattoli della società statunitense Hasbro. Nel cast del sequel ritroviamo Byung-hun Lee, Channing Tatum e Ray Park. In più si aggiungono Dwayne Johnson e Bruce Wills, figura eminente dei film d’azione. Sono proprio loro ad attivare la trama che inizia con l’annientamento della squadra dei G.I. Joe durante un incarico in Pakistan. L’attacco è stato provocato da un ordine di Zartan, capo dell’organizzazione terroristica Cobra che si è spacciato per il Presidente degli Stati Uniti. Pochissimi membri della squadra G.I. Joe sopravvivono all’assalto. Il gruppo si indebolisce a causa delle perdite e i Cobra iniziano ad allargare la loro sfera d’influenza sulle altre nazioni. La minaccia del terrorismo nucleare di quelli che erano gli Stati Uniti si estende da Tokyo a Mosca, da Shanghai a Washington. Su Londra viene lanciata una bomba atomica e tutto il mondo è costretto a

nostri di essere attori, cantanti e comici e perché no…anche ballerini in un colpo solo. Il loro profilo “professionale” è di tutto rispetto, basti pensare che nel 2009 entrano a far parte della scuola di recitazione “Artes” sotto la direzione di Enrico Brignano e che nel 2012 fanno parte del cast del programma comico S.C.Q.R. in onda su Comedy Central con una parodia in chiave calcistica della storia di Romeo e Giulietta. Grazie poi alla loro spiccata caratteristica di coinvolgimento del pubblico e al calore che trasmettono alle persone che assistono alle loro serate, nonché alla molteplicità delle figure artistiche che interpretano, pare proprio che i Carta bianca stiano riportando in auge uno stile che molti avevano dichiarato morto e sepolto, il caro vecchio Varietà. Molte sono state le serate organizzate in cui i Carta Bianca erano i protagonisti indiscussi e, in attesa del prossimo appuntamento, vi invitiamo a consultare il sito www.cartabianca.it.

prostrarsi al potere dei Cobra. I membri della squadra dei G.I. Joe, accusati di tradimento, isolati e caduti in una situazione senza via d’uscita troveranno l’aiuto insperato di Joseph Colton, interpretato da Bruce Wills, il primo militare entrato nel programma segreto da cui è nata la squadra dei G.I. Joe. Si tratta di un vero un film d’azione, d’incitamento alle virtù, alla giustizia e alla punizione del male. La tecnica 3D permette di godere appieno degli effetti speciali, soprattutto delle esplosioni. Durante la visione appaiono macchine straordinarie e motociclette che cambiano forma, nello stesso modo dei giocattoli prodotti dalla Hasbro. Alcuni momenti dell’azione lasciano senza fiato, come il combattimento corpo a corpo durante la scalata sulla parete a picco di una montagna. Grandi effetti soprattutto grazie ai protagonisti, star dei film di azione, come Bruce Wills, Dwayne Johnson e Byung-hun Lee. Ognuno di loro ha le sue tecniche particolari, originali e caratteristiche che unite insieme in un unico film creano un collage spettacolare.

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“VOLFANGO VESTITO DI BLu”

Quando in una sera sola, inaspettatamente, ritrovo tutte le mie passioni, tutte fatali e tutte urgenti, posso dire di non aver tradito i miei tredici anni. È stata una bella serata quella dello scorso 16 marzo, un sabato di primavera in molti sensi. Partecipavo volentieri alla presentazione di un romanzo scritto da un collega della mia stessa scuola... Poi, presso la libreria Fahrenheit 451 a Nettuno, il libro “Volfango dipinto di blu” di Elvio Calderoni, Miraggi editore, si è trasformato in un’esperienza del sentire più che del capire. In uno spazio divenuto improvvisamente angusto, erano presenti l’autore, i giornalisti Franco Vivona e Rosanna Consolo, molti musicisti, la Piccola

(grande) Orchestra della scuola media G. da Sangallo e numerosi amici. In questa libreria, presidio della cultura nel nostro territorio immalinconito da una perdita di valori alla quale si finisce presto o tardi per abituarsi, ho rincontrato come tanti anni fa la letteratura che sposa la musica (e viceversa), decine di giovanissimi occhi di studenti entusiasti e forse un pò stupefatti, e docenti pronti al gesto della condivisione. Una presentazione multimediale, sfaccettata, adeguata ad un’opera legata alla musica bolognese degli anni ‘70 e ‘80 ma che contiene altresì cinema, cronaca e vissuto personale, con contributi biografici di Calderoni, ma anche di Lucio Dalla e di molti artisti che hanno gravitato nella sua sfera di influenza artistica in quegli anni; poi con lucide e intriganti riflessioni della Consolo; infine con le leggiadre sottolineature della musica dal vivo. Calderoni concepisce un romanzo dalle atmosfere evocative ma inquietanti in cui è protagonista un’assenza. “Concepire” significa innanzitutto accogliere, ed egli ospita nella sua scrittura verità apparenti e sostanziali Nicoletta Scalera

divenendo un fondo trascendente che fa infine sgorgare significati. Il concepimento è sempre questione di un attimo, e così, l’Arte di un maestro feconda l’immaginazione degli allievi. Le mie emozioni sul fondo della sala, inesprimibili osservando quei volti, i miei pensieri, dapprima sconnessi e irrelati sono poi divenuti un aggregato significante, poi ancora una più stabile costellazione: ricordando il mio personale cammino tra musica e letteratura, mi ha sconcertata l’attenzione di quei giovani sguardi. Sconcertata, perché questa scorrevole scrittura di Calderoni, così vera perché evidentemente così piena di vita vissuta, è per lo stesso motivo ancora troppo lontana da loro; e la musica di Dalla, degli Stadio, per quanto longeva, chiaramente non appartiene alla loro generazione. Eppure sono colpiti, sono toccati. E noi con loro, guardando quei silenzi attenti. Ho detto che è stata una bella serata. La Bellezza è curativa, e la Musica, come la Letteratura, è una delle sue più libere dimore: i ragazzi lo sanno, anche a tredici anni.

Amarcord romanzesco di Elvio Calderoni tra letteratura e musica

mASSImO mANZO LO SCuLTORE DEGLI ANGELI

Ormai per tutti è lo scultore degli angeli, ma Massimo Manzo, 50 anni, romano di origini molisane e residente da diversi anni a Villa Claudia, è nato come disegnatore frequentando la scuola libera del nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Solo nel 1997, dopo aver seguito vari corsi di formazione artistica, approda alla scultura; giusto il tempo di preparare i suoi primi lavori che partecipa a diverse manifestazioni tra cui quella a Palazzo Barberini a Roma ‘Collusioni e collisioni nell’arte contemporanea’, che lo fa conoscere al grande pubblico. Abbiamo incontrato l’artista nel suo studio mentre, “contornato” dai suoi angeli, è intento a dar vita a nuove espressioni artistiche. La grande passione per la raffigurazione degli

angeli avviene all’indomani della tragedia delle Torri gemelle di New York: “Ne rimasi talmente impressionato - ci dice - che dentro di me sentii nascere il desiderio di realizzare degli angeli. Sembrava che le mie mani fossero guidate dal mio angelo custode, da un’entità celeste che mi aiutava ad affrontare le difficoltà”.Dopo una serie di lavori minori arrivano i primi incarichi di rilievo come quello commissionatogli dai Vigili del Fuoco per la Sede di via Genova a Roma. Per l’occasione raffigura un angelo che accoglie tra le sue braccia un vigile del fuoco ferito e sembra quasi volerlo portare via con lui in volo. Dello stesso 2003 è anche l’opera dedicata al vigile sommozzatore Simone Renoglio, morto nel tentativo di salvare un operaio rimasto intrappolato durante i lavori di manutenzione in una diga. Ma la sua opera più famosa è quella dedicata ai caduti di Nassiriya collocata a Pomezia (2005). L’artista dà vita ad un angelo, questa volta nelle sembianze di sua figlia, che si prostra davanti alle macerie della palazzina andata distrutta e che guarda malinconicamente un elmetto militare, posato sulle sue ginocchia, e la bandiera italiana. “Questi simboli – spiega lo scultore - rappresentano le Maurizio D’Eramo

giovani vite spezzate, non solo a Nassiriya, ma in tutte le guerre”. Anche ad Anzio lo scultore realizza un monumento ai caduti di Nassiriya, ma questa volta molto più retorico: si tratta del mezzobusto di un carabiniere in alta uniforme, posto nel novembre del 2009 nel giardino della riviera Mellozzi, vicino il Turcotto.Nelle sue opere le raffigurazioni degli angeli diventano ancora più ossessionanti dopo un sogno della moglie, che lui trasforma in una serie di sculture che daranno origine a una mostra itinerante dal titolo ‘La speranza’, che lo scorso anno è stata allestita a Roma, Anzio e Campobasso. Nella serie di sculture troneggia un angelo che nel sogno era al centro di una stanza e irradiava dalle sue ali una gran luce, quasi un bagliore scintillante, contornato da una serie di figure minori, tutte rannicchiate, ma con in mano una piuma. Il senso del sogno era proprio quella speranza che ti dà la certezza che anche nei momenti del bisogno, davanti ad una situazione insostenibile, c’è sempre qualcuno che ti viene in aiuto. Quella stessa speranza di cui decisamente si sente tanto il bisogno in un periodo come quello attuale.

Filo conduttore delle sue opere la speranza, che dà certezza anche nei momenti del bisogno

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Lavinio-Space12 Space-Politica20 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e NettunoRubriche

DETTI PORTODANZESI

“Dar capo vie’ ‘a tigna, dai piedi l’infermità”, è un detto verace portodanzese, una vera chicca. Significa che sono le persone più mature o ragionevoli ad essere testarde, più decise e determinate, mentre coloro che rimangono superficiali con un basso livello di coscienza producono

solo negatività. “Me pari er fijo der cane de ‘n signore”, detto nato ad Anzio e riferito ad un uomo ben vestito ma che nonostante l’apparenza si riconosce, in paese, come il figlio di gente umile.“A fija dell’oca bianca” riferito alla figlia di una falascana di origine ciociara.“Zibidì zibidè... in buca c’è” esclamazione detta mentre si giocava a biliardo.“...a scemo de guera in tempo de pace!” serviva a ridicolizzare atteggiamenti bellicosi di qualcuno quando non sarebbero serviti a nulla.“Levate l’elmetto che la guera è finita” vecchio detto in disuso rivolto a chi aveva atteggiamenti belligeranti verso le persone vicine.“Te ne devi magnà pochi de facioli” rivolgendosi a giovani inesperti. Il detto vuole esprimere tutta la difficoltà nell’arrivare all’obiettivo preposto.“Finchè quarcuno non te passa briscola a tresette” avvertimento, minaccia. Non si può passare una briscola a tresette perché sono due giochi diversi delle carte napoletane. Quindi farlo sta a significare l’eccezionalità, l’intervento fuori dalle regole, rispondendo con forza.

Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli

SMS - Space

Anzio-Spacedà spazio ai lettori

Scriveteci un sms: Hanno rifatto palla a destra! grande De Angelis! Paolo

Possibile sta per partire il porta a porta e Anzio è piena di immondizia? Franca Alle comunali i grillini appoggeranno il centro destra al ballottaggio. Erano tutti voti nostri! Marco Leggete il Granchio. Anzio-Space fa venì l’ulcera!! Sandra Ma Bernardone dove sta!? Dario

IL PuNGITOPOIl Ruscus aculeatus, a tutti noto come pungitopo, è un arbusto sempreverde di modeste dimensioni, in media la sua altezza varia dai 30 agli 80 centimetri, e deve il suo nome popolare al fatto che in passato veniva reciso e posto attorno alle provviste di cibo

per salvaguardarle dai topi. Ha un portamento cespuglioso ed è connotato dai suoi vistosi frutti, bacche di colore scarlatto che possono raggiungere la dimensione delle ciliegie. Le sue foglie sono in realtà dei fusti che, nel corso dell’evoluzione di questa specie vegetale, si sono ovalizzati e appiattiti, divenendo coriacei e pungenti sulle estremità. In questo periodo, a primavera, dei piccolissimi fiori verdastri cominciano a schiudersi poco sopra la base delle foglie, mentre i frutti maturano in inverno. Questa specie viene considerata un segnale della “mediterraneità” di un ambiente naturale, essendo una componente fissa del sottobosco di pinete e lecceti ed è quindi piuttosto facile trovarlo ad Anzio, dove cresce spontaneo. I germogli del pungitopo sono commestibili e hanno un retrogusto amaro, sono comunemente conosciuti come asparagi selvatici e possono essere raccolti in questo periodo, tra marzo e maggio, ed essere utilizzati in cucina proprio allo stesso modo degli asparagi, lessati per insalate, minestre e frittate. Nella nostra medicina popolare, per le doti diuretiche che possiede, il pungitopo è un componente del cosiddetto “sciroppo delle cinque radici”, una preparazione tradizionale impiegata per secoli da medici ed erboristi con lo scopo di drenare i liquidi in eccesso, favorendo la diuresi e risolvendo così alcuni dei problemi che possono presentarsi a carico dell’apparato urinario. Oggi si può agevolmente preparare in casa una tisana che contenga le stesse piante usate nel preparato tradizionale, per ritrovare un corretto drenaggio metabolico in modo naturale. Basta far bollire il pungitopo con prezzemolo, sedano, finocchio e asparago in quantità uguali per 10 minuti, poi far riposare per un’ora e filtrare. Nel pungitopo è presente il rutoside che aumenta la resistenza delle pareti dei capillari e può dunque giovare nella cura di varici venose, emorroidi e flebiti. I semi di pungitopo venivano un tempo tostati e impiegati come sostituti del caffè. Tipico è anche l’utilizzo decorativo dei suoi rametti carichi di bacche vermiglie. Nel prossimo numero di Anzio-Space impareremo insieme qualcosa di più su una pianta preziosa della flora mediterranea: l’ulivo.

Filippo Valenti

Una pianta dalle straordinarie proprietà curative

Con Mario Battistini se ne va una parte importante della nostra città. L’esempio di un uomo fedele e coerente con le proprie idee. Un uomo che con forza e generosità ha sempre affrontato tante sfide per Anzio. Dalla prigionia in guerra fino alle ultime e immancabili salite. Non dimenticherò mai la sua pazienza e la forza che metteva, ogni pomeriggio, salendo a piedi viale Paolini, per andare ad aprire il Museo dello Sbarco, con quel tuo passo stanco, difficoltoso e lento, ma bramoso di arrivare a compiere un’azione positiva per la sua amata Anzio. Una città con una storia importante. Mario è stato un grande esempio per tutti noi. Ciao Pasquino!

Andrea Mingiacchi (Presidente 00042)

n.51 _ aprile 2013Space-Lettere a [email protected] Space Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

L’Associazione Culturale 00042 lancia un’interessante iniziativa dedicata a tutti coloro che ne diventeranno soci. Ci è sembrato doveroso ricambiare in modo concreto la fiducia che tanti continuano ad accordarci anno dopo anno, sostenendo Anzio-Space e le nostre iniziative culturali (www.00042.it)Grazie alla preziosa collaborazione degli inserzionisti di Anzio-Space, presentando la tessera “Circuito 00042” all’interno delle attività commerciali di Anzio e Nettuno che partecipano alle convenzioni, ogni socio ha diritto a sconti particolari e personali. Le aziende che aderiscono all’iniziativa sono segnalate di volta in volta nel loro spazio pubblicitario di Anzio-Space, attraverso una stellina rossa nell’angolo in alto a destra con la dicitura “Circuito 00042”, in modo da facilitarne la ricerca.Nella sezione del giornale dedicata al Programma Sconti, ogni mese viene pubblicato l’elenco completo e aggiornato delle aziende aderenti e il tipo di scontistica che esse offrono a chi presenta la tessera “Circuito 00042”. Lo stesso elenco viene inviato ai Soci via email.Ringraziando tutti i vecchi e nuovi Soci e gli inserzionisti di Anzio-Space che rendono possibile l’iniziativa, vi invitiamo a sottoscrivere la vostra adesione all’Associazione Culturale 00042, così da poter usufruire da subito delle agevolazioni.Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Associazione Culturale preferibilmente per mail su [email protected] oppure al n. 333 7350189.

Associazione Culturale 00042

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aprile 2013 _ n.51 Space-Lettere a [email protected] Space-Politica22 Anzio SpaceMensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Chiuso in redazione domenica 24 marzo 2013

Anzio-Space - Mensile di cultura e politicaEdito dall’Associazione Culturale 00042

Presidente: Andrea Mingiacchi

Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009

REDAZIONEDirettore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi

Caporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])Coordinatore di redazione: Silvia Arena

Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli ([email protected])Direttore IT: Stefano Murgia

Progetto e grafica: Domenico CondelloComposing e grafica: Bruno Pepe

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Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Luca Del Vecchio, Micol Manzo,Filippo Valenti, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta,

Alessandro Tinarelli, Marcello Bartoli, Rossella RomanoYoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa,

Umberto Spallotta, Valerio Bruni, Manuela Vela, Nicoletta Scalera, Marcello Guglielmo, Leonardo Tardioli,

Giusi Canzoneri, Alessandra Toppetta, Cristiano Di Rosa, Anna D’Angiolella.Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM)

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Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto

pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.

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L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città:- vivibile e interessante per i giovani; - viva culturalmente;- all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio;- arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue.

Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per migliorare il territorio in cui vivono.

Tra le nostre iniziative:• Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su www.00042.it • Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno• Centro Polifunzionale per i Giovani e la Cultura che vorremmo costruire.

Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative:www.00042.it

www.shingle22j.com www.anziospace.comhttp://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/

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PILLOLE FISCALI a cura del Dott. Marco Minoccheri

Modello CUD Inps 2013L’INPS, con la Circolare n. 32 del 26 febbraio 2013, rende noto che a decorrere da quest’anno assolverà all’obbligo di trasmissione della certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, pensione e assimilati (modello CUD). Il Cud telematico sarà reso disponibile dal 28 febbraio nella sezione Servizi al cittadino del sito istituzionale www.inps.it. Il certificato potrà essere visualizzato e stampato dall’utente, previa identificazione tramite PIN. Ai cittadini in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata CEC-PAC il CUD verrà anche recapitato alla casella PEC corrispondente. Rimane comunque facoltà del cittadino richiedere la trasmissione del CUD in forma cartacea chiamando il numero verde inps 800434320.

Aliquote Inps Artigiani e commercianti 2013Con la Circolare n.24 dell’8 febbraio 2013, l’INPS ha pubblicato le aliquote contributive dovute da artigiani e commercianti per il 2013. Pertanto i contributi calcolati sui redditi minimali fino ad € 15.357,00 annui saranno i seguenti:€ 3.347,59 per gli artigiani, calcolato applicando il 21,75% di 15.357,00, al quale vanno poi sommati € 7,44 di maternità;€ 3.361,41 per i commercianti, calcolato applicando il 21,84% di 15.357,00, al quale vanno poi sommati € 7,44 di maternità.Per la quota eccedente il predetto minimale di € 15.357,00 sono dovuti i contributi, con le medesime aliquote, sino all’importo di € 45.530,00 annui. Per i redditi superiori a tale limite le aliquote contributive che verranno applicate ad artigiani e commercianti saranno, rispettivamente, del 22,75% e del 22,84%. Il massimale di reddito fissato per l’anno 2013 è invece di € 75.883,00 per i lavoratori con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, di € 99.034,00 per coloro che invece sono iscritti con decorrenza gennaio 1996 o successiva. Per quanto riguarda, infine, i termini per il versamento dei contributi, sono state confermate le 4 rate dovute sul minimale alle scadenze del 16 maggio, del 20 agosto, del 18 novembre 2013 e del 17 febbraio 2014, mentre per i versamenti sulla quota di reddito eccedente il minimale i termini sono quelli previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche, a titolo di saldo 2012, primo acconto 2013 e secondo acconto 2013.

Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio MareServizio Facile, Via di Villa Claudia 53/d, tel. 06 98673219Bar La Coccinella, Piazza Bandol s.n.c., Nettuno, tel. 3396108810

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