21
SANTA MESSA DELLA NOTTE natale del signore Solennità « Evangelizo vobis gaudium magnum: hodie natus est vobis Salvator, qui est Christus Dominus» (versus ante evangelium in Nativitate Domini) CHIESA DI SAN MARTINO D’ALBARO MERCOLEDì 24 DICEMBRE 2014, ORE 23.20

natale del signore - Parrocchia San Martino d'Albaro - Home ·  · 2014-12-22e con forza: vieni, insegnaci la via della saggezza. ... spirito di sapienza e di intelligenza, spirito

  • Upload
    dangque

  • View
    224

  • Download
    1

Embed Size (px)

Citation preview

s a n t a m e s s a d e l l a n o t t e

natale del signoreSolennità

«Evangelizo vobis gaudium magnum:hodie natus est vobis Salvator,

qui est Christus Dominus»(versus ante evangelium in Nativitate Domini)

C h i e s a d i s a n m a r t i n o d ’a l b a r om e r C o l e d ì 2 4 d i C e m b r e 2 0 1 4 , o r e 2 3 . 2 0

Veglia di Attesa | 32| Introduzione

i - salutatio

saluto e introduzione allaVeglia

Il sacerdote, se lo ritiene necessario, introduce la Veglia.All’inizio di questo momento la chiesa è buia. Ciò ci ricorda il buio della storia prima della venuta di Cristo. A seguire, dopo ogni profezia, accen-deremo le luci e le candele della Chiesa, ricordando cosi la venuta della Luce del mondo.

Per un’antichissima tradizione che risale agli albori della Chiesa di Roma, i cristiani celebrano il mistero del Natale del Signore nel cuo-re della notte, per ricordare il silenzio che tutto avvolgeva quando discese la Parola divina e la luce brillò davanti ai pastori, i quali, mentre erano in veglia, accolsero il lieto annunzio della nascita del Salvatore.

Imitiamo dunque il comportamento dei pastori, inconsapevoli di quanto sarebbe capitato prima dell’annuncio degli angeli: restiamo stupiti, nell’ascoltare questa sera l’avvicendarsi della storia in atte-sa dell’Evento, e di un Dono cosi grande che da soli non possiamo comprenderlo né capirlo, ma che ci salva solo grazie alla Fede.

Celebreremo questo mistero avvicinandoci progressivamente al cuore del Natale: l’annuncio e la nascita. Lo faremo attraverso il canto delle Antifone Maggiori dell’Avvento e la proclamazione delle letture profetiche, intervallate dai canti che le richiamano. Durante questi momenti, saranno portati da alcuni ragazzi due se-gni: la luce (simbolo della progressiva presenza del Cristo) e l’incenso, (segno delle nostre preghiere e della lode) fino a completare il semi-cerchio ideale posto davanti alla statua del Salvatore, sistemata ideal-mente davanti all’altare (simbolo del memoriale del sacrificio).

Adorando il mistero, vogliamo ricordarci di quanti, come noi, sono in attesa del Figlio dell’Uomo. Vogliamo pensare a tutte quelle co-munità in terre di guerra, di fame, di malattia; vogliamo pensare al Santo Padre Francesco, che celebra questa sera stessa, nella basilica di San Pietro in Vaticano la Santa Messa della Notte; vogliamo pen-sare a quanti soffrono in solitudine negli ospedali. La gioia e la so-lennità di questa celebrazione siano anche per loro. A tutti l’augurio che la gloria di Dio risplenda anche nei paramenti, nei canti, nella solennità della celebrazione, ma soprattutto risplenda nei cuori e ci renda capaci, grazie alla forza di questo Bambino (“perchè un figlio è nato per noi e sulle sue spalle è il potere”), di portare a tutti l’annuncio della sua nascita e la gioia del suo Vangelo.

i - o sapienza

ii - antiphonae et lectiones prophetarum

nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo.

amen.

Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse: “Radunatevi, perché io vi an-nunzi quello che vi accadrà nei tempi futuri. Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre!

ascoltate la parola di dio: dal libro della Gènesi.

49, 1-2.8-10

introduzione alla veglia e alla celebrazione

(17 dic) O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, ti estendi ai confini del mondo,e tutto disponi con soavitàe con forza: vieni, insegnaci la via della saggezza.

O Sapientia, quae ex ore Altissimi prodiisti,

attingens a fine usque ad finem, fortiter suaviter

disponensque omnia:veni ad docendum nos

viam prudentiae.

Ascoltiamo alcuni testi profetici dell’Antico Testamento che hanno annun-ziato in modo progressivo la venuta del Messia.

4| Veglia di Attesa Veglia di Attesa | 5

Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi oserà farlo alzare? Non sarà tolto lo scettro da Giuda nè il ba-stone del comando tra i suoi piedi, finchè verrà colui al quale esso appar-tiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli”.

Come risposta ad ogni lettura ascoltata, coro e assemblea invocano la venuta del Salvatore con le parole seguenti:

Canto per la meditazioneTu quando verrai (musica di W. Croft, testo di G. F. Poma)

2. Tu quando verrai, Signore Gesù, insieme vorrai far festa con noi. E senza tramonto la festa sarà: perché finalmente saremo con te.

3. Tu quando verrai, Signore Gesù, per sempre dirai: «Gioite con me!».Noi ora sappiamo che il Regno verrà: nel breve passaggio viviamo di te.

(18 dic) O Signore, guida della casa d’Israele, che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto,e sul monte Sinai gli haidato la legge: vieni a liberarcicon braccio potente.

O Adonai, et dux domus Israël,

qui Moyse in igne flammae

rubi apparuisti, et ei in Sina legem dedisti:

veni ad redimendum nosin brachio extento.

Il Signore parlò ancora ad Acaz: “Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto”. Ma Acaz rispose: “Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore”. Allora Isaia disse: “Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Per-tanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e

ascoltate la parola di dio: dal libro del profeta isaia.

7, 10-15

ii - o signore, guida della casa d’israele

Il cantore e poi l’assemblea:

6| Veglia di Attesa Veglia di Attesa | 7

partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene.

Meditiamo insieme sulle parole del canto:

Canto per la meditazioneEcce Virgo concipiet (F. Caudana, XX sec.)

Ecce Virgo concipiet et pariet Filium, dicit Dominus,et vocabitur nomen ejus Admirabilis, Deus Fortis.

Erumpant montes iucunditatem, et colles iustitiam, quia lux mundi, Dominus,cum potentia venit.

Ecco la Vergine concepiràe partorirà un Figlio,

dice il Signore, e il suo nome saràAmmirabile, Dio Forte.

Prorompano i monti di gioia,

e i colli di giustizia, perché la luce del mondo,

il Signore, viene con potenza.

(19 dic) O germoglio di Iesse, che t’innalzi come segno per i popoli, tacciono davantia te i re della terra, e le nazioni t’invocano: vieni a liberarci, non tardare.

O Radix Iesse, qui stas in signum populorum,

super quem continebunt reges os suum,

quem gentes deprecabuntur:veni ad liberandum

nos, iam noli tardare.

iii - o germoglio di iesse

In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un vir-gulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compia-cerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i poveri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.

ascoltate la parola di dio: dal libro del Profeta isaia.

11, 1-4a

Il cantore e poi l’assemblea:

Il cantore poi l’assemblea:

Canto per la meditazioneInnalzate nei cieli (mus. di A. Martorell, testo di S. Albisetti)

1. Innalzate nei cielo lo sguardo: la salvezza di Dio è vicina.Risvegliate nel cuore l’attesaper accogliere il Re della gloria.

8| Veglia di Attesa Veglia di Attesa | 9

2. Sorgerà dalla casa di Davidil Messia da tutti invocato: prenderà da una vergine il corpoper potenza di Spirito Santo.

iV - o Chiave di davide

(20 dic) O Chiave di Davide, scettro della casa d’Israele, che apri, e nessuno può chiudere, chiudi, e nessuno può aprire: vieni, e liberal’uomo prigioniero,che giace nelle tenebree nell’ ombra di morte.

O Clavis David, et sceptrum domus Israël,

qui aperis, et nemo claudit,claudis, et nemo aperuit:veni, et educ vinctum dedomo carceris, sedentem

in tenebris, et umbra mortis.

E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele;le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire par-torirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. Egli starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Si-gnore suo Dio. Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra, e sarà la pace.

ascoltate la parola di dio: dal libro del profeta michea

5, 1-3

V - o astro che sorgi

(21 dic) O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ ombra di morte.

O Oriens, splendor lucis aeternae,

et sol justitiae:veni, et illumina

sedentes in tenebris, et umbra mortis.

Il cantore e poi l’assemblea:

Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: “Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rin-noverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa”.

ascoltate la parola di dio: dal libro del profeta sofonia

3, 14-18a

Il cantore e poi l’assemblea:

L’organo suona un brano strumentale.

10| Veglia di Attesa Veglia di Attesa | 11

(22 dic) O Re delle Genti, atteso da tutte le nazioni, pietra angolare che riunisci i popoli in uno; vieni, e salva l’uomoche hai plasmato dalla terra.

O Rex Gentium, et desideratus earum,

lapisque angularis,qui facis utraque

unum: veni, et salva hominem,quem de limo formasti

Vi - o re delle GentiCanto di attesaGià l’universo (testo e musica di mons. G. Liberto)

2. Nel seno della madre, come perla,una scintilla accesa dallo Spirito riporta al mondo quell'eterna iconeche senza la sua luce non si vede.

3. Bellezza senza uguali si nascondetra povere pareti di Betlemme; chi tra di noi, nel minimo del mondo, vede il più bello tra i figli dell’uomo?

4. La lode canti delle nostre labbrala lampada che schiara la caligine; si desti al canto dell'amore amante il sonno delle genti addormentate.

5. A te sia lode o Cristo Emmanuele, che sei del Padre stesso volto e cuore, sia lode al fuoco santo dell’amore, nei secoli dei secoli, per sempre.

Nel più grande silenzio, in quel momento si sono fermate, tremanti,tutte le cose: infatti, cessarono i venti non dando più il loro soffio, non s’è più mossa alcuna foglia degli alberi, non s’è più udito alcun rumore di acque, non scorsero più i fiumi, non ci fu più il flusso del mare, tacquero tutte le fonti di acqua, non risuonò più alcuna voce umana: c’era un grande silenzio. In quel momento, lo stesso polo cessò l’agile movimento del suo corso. Le misure delle ore era-no quasi tramontate. Con timore grande, tutte le cose tacevano stu-pite, mentre noi eravamo nell’attesa della venuta della maestà, del termine dei secoli.

Mentre l’organo suona un sottofondo adatto un lettore proclamail seguente testo, tratto dagli antichi racconti della nascita di Cristo:

Il cantore e poi l’assemblea:

(*) cf pag. 14 del libretto.

L’ attesa estatica della Creazione (*)

12| Veglia di Attesa Veglia di Attesa | 13

Vii - o emmanuele

(23 dic) O Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio.

O Emmanuel, Rex et legifer noster, expectatio gentium, et Salvator earum:

veni ad salvandum nos, Domine, Deus noster.

Kalendadal Martirologio Romano

25 dicembre, luna terza.Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo, quando in principio Dio aveva creato il cielo e la terra e aveva fatto l’uomo a sua immagine;

Nell’anno 752 dalla fondazione di Roma; nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto;

quando in tutto il mondo regnava la pace, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua venuta,essendo stato concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo:

All’ epoca della centonovantaquattresima Olimpiade;

e molti secoli da quando, dopo il diluvio, l’Altissimo aveva fatto risplendere l’arcobaleno, segno di alleanza e di pace;Ventuno secoli dopo la partenza da Ur dei Caldei di Abramo, nostro padre nella fede;Tredici secoli dopo l’uscita di Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè;

Circa mille anni dopo l’unzione di Davide quale re di Israele;Nella sessantacinquesima settimana, secondo la profezia di Daniele;

(ci si inginocchia)

Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, secondo la natura umana.

Ci si alza in piedi per ascoltare la proclamazione del testo della Kalenda, al termine del quale il sacerdote si ritirerà in sacrestia per prepararsi alla S. Messa della Notte. Nel frattempo l’organo può eseguire un altro brano strumentale.

iii - de annuntiatione nativitatis

Riti di introduzione | 15

i - introitus

Canto di ingressoAdeste fideles (F. Wade, 1743)

Mentre la processione si avvia all’altare si canta:

Il testo citato ed indicato come proveniente dagli antichi racconti della nascita di Cristo è tratto da due codici inglesi: Arundel 404 (XIV sec.), attualmente al British Museum, e Hereford 0.3.9 (XIII sec.), conservato presso la Libreria del Capitolo della cattedrale di Hereford. Il testo è noto come Liber de Infantia Salvatoris o Na-tività di Gesù e Maria. Entrambi i codici, nel riportare questo testo, seguono l’antichissima tradizione orale del racconto riferito dall’os-tetrica chiamata da Giuseppe per assistere Maria partoriente. Si è scelto di inserire questo passo, benché provenga da un testo non canonico, per la sua grande potenza evocativa. Esso è anche stato talvolta proposto, in anni precedenti, nella Veglia preparatoria alla S. Messa della Notte di Natale celebrata nella Basilica Vaticana.

note

Il senso della veglia appena celebrata ci vuole portare a riconoscere il Figlio di Dio come il Salvatore, il dono di Dio per noi, l’Emmanue-le (Dio-con-noi). Navigando nel corso delle profezie, che abbiamo ascoltato nei testi proposti, ci siamo immedesimati nel popolo di Israele che, sordo ai profeti, non ha riconosciuto alla sua venuta il Figlio di Dio fatto carne; esso è stato riconosciuto solo da umili e poveri, dai pastori, e da quanti furono avvisati dal canto degli An-geli. Il nostro avvicinarsi alla statua velata del bambino con i doni della luce e dell’incenso vuole ricordarci e farci conoscere che solo in Dio e nel suo Figlio vi è salvezza per il mondo: Egli è la luce del mondo (le candele) e a lui vanno il nostro onore (l ’incenso) e la nostra preghiera. A lui, Signore dei tempi e della storia (le Antifone Mag-giori dell ’Avvento trattano bene questi temi), vanno la nostra fede, la nostra gloria, la nostra lode. La veglia si lega quindi alla Messa se-guente nella quale tutti i testi parlano del bambino come del Re che deve venire, l’Eletto di Dio, il principe della Pace e il consigliere potente, giunto per la salvezza dell’uomo.

1) Sul racconto dell’“attesa estatica della Creazione”.

2) Sul senso della Veglia e dell’attesa profetica.

Venite adoremus, venite adoremus,veníte adoremus dominum!

2. En grege relicto, humiles ad cunasvocati pastores adproperant;et nos ovanti gradu festinemus.

3. Aeterni Parentis splendorem aeternumvelatum sub carne videbimus,Deum infantem, pannis involutum.

Il coro e l’assemblea:

Il coro:

Riti di introduzione - Inno di Lode | 1716| Riti di introduzione - Atto Penitenziale

riti di introduzione

nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo.

amen.

la pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

e con il tuo spirito.

Cfr. ef 6, 23

atto Penitenziale

Fratelli, per celebrare degnamente i santi Misteri, riconosciamo i nostri peccati.

Si sosta qualche istante in silenzio. Quindi il celebrante introduce:

Confesso...

...a dio onnipotente e a voi, fratelli,che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni,per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.e supplico la beata sempre Vergine maria,gli angeli, i santi e voi, fratelli,di pregare per me il signore dio nostro.

dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

amen.

e l’assemblea prosegue:

ii - actus paenitentialis

Signore, pietà.Cristo, pietà.

Signore, pietà.

Kyrie, eleison. Christe, eleison.Kyrie, eleison.

KyrieMessa Adveniat Regnum Tuum (G. B. Campodonico)

GloriaMessa Adveniat Regnum Tuum (G. B. Campodonico)

iii - gloria in excelsis

Il Celebrante intona l’inno di lode:

Il celebrante si reca alla Sede. Ci si può sedere.

Nel frattempo le campane vengono suonate a festa.

Gloria a Dio nell’alto dei cieli,

e pace in terra agli uominidi buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo,ti adoriamo, ti glorifichiamo,

et in terra pax homínibusbonae voluntátis. Laudámus te, benedícimus te, adorámus te, glorificamus te,

Liturgia della Parola | 1918| Riti di introduzione - Inno di Lode

ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,

Signore Dio, Re del cielo,

grátias ágimus tibi propter magnam glóriam tuam, Dómine Deus, Rex caeléstis,

Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;

tu che togli i peccati del mondo, ascolta la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,

tu solo l’Altissimo,Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

Qui tollis peccáta mundi,miserére nobis;qui tollis peccáta mundi,súscipe deprecatiónem nostram.Qui sedes ad déxteram Patris,miserére nobis.Quóniam tu solus Sanctus,tu solus Dóminus, tu solus Altíssimus, Iesu Christe, cum Sancto Spirituin gloria Dei Patris. Amen.

Deus Pater omnípotens.Dómine Fili unigénite, Iesu Christe,Dómine Deus, Agnus Dei, Fílius Patris.

Dio Padre onnipotente, Signore Figlio unigenito,

Gesù Cristo,Signore Dio, Agnello di Dio,

Figlio del Padre.

orazione-Colletta

Preghiamo. *O Dio, che hai illuminato questa santissima notte **con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, **concedi a noi, *che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, ***di partecipare alla sua gloria nel cielo. ****Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,per tutti i secoli dei secoli.

amen.

iv - liturgia verbi

liturgia della Parola Prima lettura

Il lettore:

Dal libro del profeta Isaia. is 9, 1-6

Ci è stato dato un Figlio.

Il popolo che camminava nelle tenebreha visto una grande luce;su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.Gioiscono davanti a tecome si gioisce quando si mietee come si esulta quando si divide la preda.Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,la sbarra sulle sue spalle,e il bastone del suo aguzzino,come nel giorno di Màdian.Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombandoe ogni mantello intriso di sanguesaranno bruciati, dati in pasto al fuoco.Perché un bambino è nato per noi,ci è stato dato un figlio.Sulle sue spalle è il poteree il suo nome sarà:Consigliere mirabile, Dio potente,Padre per sempre, Principe della pace.Grande sarà il suo poteree la pace non avrà finesul trono di Davide e sul suo regno,

20| Liturgia della Parola Liturgia della Parola | 21

che egli viene a consolidare e rafforzarecon il diritto e la giustizia, ora e per sempre.Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Il lettore: L’assemblea:

Salmo ResponsorialeSalmo 95

Oggi è nato per noi il Salvatore.

Il salmista, poi il coro e l’assemblea:

1. Cantate al Signore un canto nuovo,cantate al Signore, uomini di tutta la terra.Cantate al Signore, benedite il suo nome.

2. Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.In mezzo alle genti narrate la sua gloria,a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

3. Gioiscano i cieli, esulti la terra,risuoni il mare e quanto racchiude;sia in festa la campagna e quanto contiene,acclamino tutti gli alberi della foresta.

4. Davanti al Signore che viene:sì, egli viene a giudicare la terra;giudicherà il mondo con giustiziae nella sua fedeltà i popoli.

Seconda lettura

Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Tessalonicesi. 1 ts 2, 11-14

È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Il lettore:

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e for-mare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Il lettore: L’assemblea:

22| Liturgia della Parola Liturgia della Parola | 23

Canto al Vangelo

alleluiaTono VI

alleluia, alleluia, alleluia.

v - evangelium

Vi annunzio una grande gioia:*oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore.

Cf. lc 2, 10-11

Vangelo

Il Signore sia con voi.

Dal Vangelo secondo Matteo.

e con il tuo spirito.

Gloria a te, o signore. lc 2, 1-14

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.

Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un an-gelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvol-to in fasce, adagiato in una mangiatoia».

E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:«Gloria a Dio nel più alto dei cielie sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

L’assemblea:

alleluiaTono VI

Si canta ancora una volta:

Un concelebrante:

24| Professione di fede Professione di Fede | 25

omelia

Al termine dell’omelia, tutti restano seduti e osservano qualche istante di silenzio per la preghiera personale aiutati dal suono dell’organo.

In questa santa notte, siamo invitati dalle parole della Professione di Fede, a riflettere e pregare sul grande Mistero che si celebra in essa.Per questo, diversamente dalle altre domeniche, durante il canto del Cre-do e alle parole “Et incarnatus est” ci inginocchieremo idealmente e fisi-camente davanti al bambino Gesù, nato per noi.

vi - professio fidei

Professione di Fede

Credo in un solo Dio,Padre onnipotente,Creatore del cielo e della terra,di tutte le cose visibili e invisibili.Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio,nato dal Padre prima di tutti i secoli:Dio da Dio, Luce da Luce,Dio vero da Dio vero,generato, non creato,della stessa sostanza del Padre;per mezzo di lui tutte le cose sono state create.Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo.

Il celebrante si porta davanti all’altare, e, rivolto verso il Crocefisso, recita insieme a tutti i presenti la prima parte del Credo.

La recita si interrompe per il canto delle parole relative all’incarnazione.

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le scritture;è salito al cielo, siede alla destra del Padre.E di nuovo verrà, nella gloria,per giudicare i vivi e i morti,e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,che è Signore e dà la vita,e procede dal Padre e dal Figlio.Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.Professo un solo Battesimoper il perdono dei peccati.Aspetto la risurrezione dei mortie la vita del mondo che verrà.Amen.

"e per opera dello spirito santo, si è incarnato nel seno della Vergine maria e si è fatto uomo"

Tutti riprendono:

Il coro e l’assemblea:

Liturgia Eucaristica - Riti di Offertorio| 2726| Pregh. Univer. o dei Fedeli

vii - oratio universalis seu oratio fidelium Fratelli, in questa Santa Notte, riconosciamoci davvero figli dello

stesso Padre. Rendiamo quindi gloria e lode a Dio, con la nostra preghiera, rendendogli grazie per la venuta del Figlio. Per questo di-ciamo [o cantiamo] insieme:

1. ti preghiamo per il nostro Papa, Francesco. In questa notte sap-pia vivere l’annuncio della nascita come forza per poter portare il Vangelo a tutti; e facendosi imitatore del canto degli Angeli, riesca ad aggiungere nuove pecore al gregge che va verso la grotta alla tua scoperta. Noi ti preghiamo. 2. Per il nostro vescovo angelo, guida e pastore della Diocesi: per-ché nel suo servizio sappia avere l’umilità dei pastori di Betlemme e possa, grazie al tuo aiuto, essere guida capace di portare a te quanti nelle nostre comunità sono in cerca. Noi ti preghiamo.

3. ti preghiamo Signore, per la nostra comunità. Fa’ che, attraverso la passione per la tua parola, discesa dal cielo e fatta carne, possa essere un punto di riferimento per quanti sono in difficoltà. Fa’ che ogni azione che nasce da essa sia segno della tua presenza. Noi ti preghiamo. 4. ti preghiamo Signore per la nostra città, ferita in questo anno difficile e per quanti sono nella sofferenza e nel dolore: tutti possano vivere nella certezza che solo nella vicinanza di preghiera e di fede con il tuo Figlio, nato, morto e risorto per noi, ci sono speranza e salvezza. Noi ti preghiamo.

o Padre, che in questa Santa Notte ti sei mostrato a noi nel bam-bino Gesù e ti sei fatto povero per venirci incontro, donaci la forza di poterti imitare e far sì che chiunque veda noi, riconosca il tuo Figlio e giunga a te. Per Cristo nostro Signore.

amen.

Tutti siedono. Hanno luogo i riti di offertorio.

liturgia eucaristica

riti di offertoriopreparazione dell’altare e dei doni

Canto di offertorioLaetentur caeli (G. Mattioli)

viii - lit. eucharistica - offertorium

Laetentur caeli, et exsultet terra ante faciem Domini, quoniam venit.

Si rallegrino i cieli, ed esulti la terra davanti al volto del Signore,

poiché egli viene.

Pregate, fratelli, perché il mioe vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente.

il signore riceva dalle tue mani questo sacrificio, a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

amen.

orazione sulle offerte

accetta, o Padre, la nostra offerta in questa notte di luce, e per questo misterioso scambio di doni trasformaci nel Cristo tuo Figlio, che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

Dopo l’incensazione del celebrante, tutti si alzano in piedi per ricevere a loro volta il segno di onore. L’incenso ricorda sia le preghiere che si innalzano a Dio, sia il segno della purificazione (dell’altare e delle offerte perpetrate dai sacerdoti nel Tempio di Gerusalemme), sia il segno della lode che si deve al Mistero, fattosi carne e venuto ad abitare tra noi.

Preghiera Eucartistica II | 2928| Liturgia Eucaristica - Prefazio di Natale I (de Christo Luce)

PrefazioCristo Luce

Il Signore sia con voi.

In alto i nostri cuori.

sono rivolti al signore.

Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

e con il tuo spirito.

è cosa buona e giusta.

è veramente cosa buona e giusta, *nostro dovere e fonte di salvezza, ** rendere grazie sempre e in ogni luogo ** a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. ***

Nel mistero dei Verbo incarnato *è apparsa agli occhi della nostra mente ** la luce nuova del tuo fulgore, ** perché, conoscendo Dio visibilmente, ** per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle cose invisibili. ***

E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, *ai Troni e alle Dominazioni **e alla moltitudine dei Cori celesti, **cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: ***

sanctusMessa Adveniat Regnum Tuum (G. B. Campodonico)

Santo, santo, santoil Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna nell’alto dei cieli.

Sanctus, sanctus, sanctusDominus Deus Sabaoth.Pleni sunt caeli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus qui venit in nomine Domini.Hosanna in excelsis.

Preghiera eucaristica ii

Padre veramente santo, fonte di ogni santità,

Il celebrante esprime la lode che tutte le Creature rendono al Padre per il dono della vita:

Epiclesi (invocazione per lo Spirito Santo): il celebrante invoca lo Spiri-to sui Doni e chiede al Padre la consacrazione.

Il celebrante traccia un segno di croce sulle offerte

il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che ci ha comandato di celebrare questi misteri.

Egli, offrendosi liberamente alla sua passione, prese il pane e rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito perché diventino per noi

Anamnesi (Racconto dell’istituzione): il celebrante rievoca il momento in cui Gesù istituisce l’Eucaristia.

«prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo,

offerto in sacrificio per voi»

ix - lit. eucharistica - Prex. euchar. ii

30| Preghiera Eucartistica II Preghiera Eucartistica II | 31

Il celebrante presenta al popolo l’ostia consacrata, la depone sulla pate-na e genuflette in adorazione. Rialzatosi, prosegue:

Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice e rese grazie, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

«Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza,

versato per voi e per tutti in remissione dei peccati.

Fate questo in memoria di me»

Il celebrante presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genu-flette in adorazione. Rialzatosi, intona:

Mistero della fede.

Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti rendiamo grazie per averci ammessi alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale.

Ti preghiamo umilmente: per la comunione al corpo e al sangue di Cristo lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.

Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra †† e qui convocata nella notte in cui la Vergine Maria diede al mondo il Salvatore.

Rendila perfetta nell'amore in unione con il nostro Papa Francesco, il nostro Vescovo angelo, e tutto l'ordine sacerdotale.

Ricordati dei nostri fratelli, che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza: ammettili a godere la luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia: donaci di aver parte alla vita eterna,insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con san Giuseppe, suo sposo, con gli apostoli e tutti i santi, che in ogni tempo ti furono graditi:e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua gloria.

Il coro e l’assemblea:

Riti di Comunione | 3332| Preghiera Eucartistica II

Preghiera del signore

obbedienti alla parola del Salvatore, e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:

x - ritus communionis

liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranzae venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.

Il coro e l’assemblea:

Il coro e l’assemblea:

Il coro e l’assemblea:

riti di Comunione

34| Riti di Comunione Riti di Comunione | 35

signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi Apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace»: non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa; e donale unità e pace, secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

amen.

La pace del Signore sia sempre con voi.

e con il tuo spirito.

Scambiatevi un segno di pace.

Dopo lo scambio di pace, il celebrante spezza l’ostia consacrata.

Nel frattempo si canta l’Agnus Dei.

xi - agnus deiagnello di dio

Messa Adveniat Regnum Tuum (G. B. Campodonico)

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

Il celebrante presenta all’assemblea il corpo di Cristo, agnello che toglie i peccati del mondo e dice:

o signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola, e io sarò salvato.

I fedeli si preparano a ricevere la SS. Eucaristia.

beati gli invitati alla cena del Signore: ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.

Comunicazione all’Eucaristia

xii - communicatio

Canto di Comunione

astro del cieltit. orig. “Stille nacht” (F. X. Gruber, 1818)

1. Astro del ciel, pargol divin,mite Agnello redentor,tu che i vati da lungi sognâr,tu che angeliche voci nunziâr,

2. Astro del ciel, pargol divin,mite Agnello redentor,tu di stirpe regale decor,tu virgineo, mistico fior,

3. Astro del ciel, pargol divin,mite Agnello redentor,tu disceso a scontare l’error,tu sol nato a parlare d’amor,

Quando la distribuzione dell’Eucaristia giunge al termine, si esegue il seguente canto dopo la Comunione.

luce dona alle menti,Pace infondi nei cuor. (2 v.)

36| Riti di Comunione Riti di Comunione | 37

1. Nell'alta notte fulgide lucean in ciel le stelle,ai betlemiti pascoli pascean le pecorelle,e nel silenzio udiasi la voce dei pastor:

Un cantore:

Il coro e l'assemblea:

ne l’alta notte (D. Chiappori, 1919)

2. Squillò improvviso un cantico di mille angioli in coro, che pel fiammante etere batteano l’ali d’oro, e gïan nunziando agli uomini il nato Redentor:

orazione dopo la Comunione

amen.

Preghiamo. o Dio, che ci hai convocati a celebrare nella gioia la nascita del Redentore, fa’ che testimoniamo nella vita l’annunzio della salvezza, per giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

benedizione solenne

xiii - ritus conclusionis

e con il tuo spirito.

Il Signore sia con voi.

amen.

Dio, che nella nascita del Cristo suo Figlio ha inondato di luce questa notte santissima, allontani da voi le tenebre del male e vi illumini con la luce del bene.

Dio, che nel suo Figlio fatto uomoha congiunto la terra al cielo,vi riempia della sua pace e del suo amore.

Dio, che mandò gli angeli a recareai pastori il lieto annuncio del Natale,vi faccia messaggeri del suo Vangelo.

amen.

amen.

Ci inchiniamo per ricevere la benedizione.

38| Riti di Conclusione Riti di Conclusione | 39

Vi benedica Dio onnipotente, Padre , Figlio e Spirito Santo.

amen.

alma redemptoris mater

xiv - antiphona b. v. mariae

2. A te, che sei del mondo il Creatore,mancano panni e fuoco, o mio Signore!Caro eletto pargoletto, quanto questa povertà più m’innamora,giacché ti fece amor povero ancora! (2 v.)

La processione si dirige verso il Presepe, dove il Celebrante depone so-lennemente il bambino Gesù e lo incensa; quindi la processione rientra in sacrestia accompagnata dalle note dell’organo.

xv - cantus ad processionem

tu scendi dalle stelle(S. Alfonso Maria de’ Liguori, 1754)

La messa è finita: andate in pace. rendiamo grazie a dio.

in copertina

natività - particolare degli angeli (1492)di Domenico Ghirlandaio (1449-1494)

Tempera su tavola, cm 45 x 42 Pinacoteca Vaticana

Città del Vaticano

libretto della celebrazione realizzato come invito ad una partecipazione consapevole e riflessiva

per la solennità del natale del Signore

I FEDELI SONO INVITATI A CONSERVARE IL PRESENTE LIBRETTO LITURGICO

parrocchia san martino d’albaro, via s. lagustena, 33