1
Time: 24/09/16 22:15 IL_MATTINO - NAZIONALE - 40 - 25/09/16 ---- 40 Napoli Cronaca Domenica 25 settembre 2016 Il Mattino Mariagiovanna Capone Quattrocento biglietti venduti in pochi giorni, altrettante le richieste overboo- king. Di fronte a numero del genere diffi- cile pensare che la cultura interessi a po- chi. TEDxNapoli è stato un successo an- cora prima di iniziare, tra ricerche forsen- nate di biglietti, l’emozione dei nomi che man mano venivano annunciati e nel var- care la soglia di Palazzo reale, che con il suo magnifico teatrino di corte ha incor- niciato una giornata indimenticabile. Un appuntamento che già l’anno scorso ave- va ottenuto un successo, con i detentori statunitensi che hanno concesso un up- grade della licenza TED consentendo all’evento partenopeo di passare da 100 a 400 spettatori. Adolescenti e pensionati, capelli viola e bianchi, giacca e cravatta e jeans sdruciti. La folla accorsa per assiste- re agli speech delle personalità invitate per TED è davvero eterogenea e abbrac- cia tre generazioni. Alcuni arrivano anche da fuori regio- ne, altri hanno rinunciato al week-end al mare approfittando del clima ancora cle- mente. Merito del programma messo a punto da Valeria Scialò e Francesca Nico- lais, organizzatrici dell’evento, che han- no saputo coniugare scienza e intratteni- mento, tecnologia e comunicazione, sport e creatività. Dodici gli speaker, tra designer, docenti universitari, food scientist, giornalisti e pensatori creativi, provenienti da di- versi Paesi, che han- no esposto le loro «ideas worth sprea- ding», idee che meri- tano di essere diffu- se, quest’anno in- centrate sul tema “Unless” (a meno che). TED, acroni- mo di Technology Entertainment Desi- gn, è una conferenza nata nel 1984 duran- te il quale scienziati, imprenditori, artisti e politici raccontano la loro esperienza da diffondere, cioè che importante al punto da avere un impatto significativo sull’umanità. Negli anni vi hanno parteci- pato i grandi della Terra, da l’ex presiden- te degli USA Bill Clinton al Premio Nobel James Dewey Watson, dal cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales a Bill Gates. Vari e interessanti i temi affrontati, co- me le piante che bonificano i terreni as- sorbendo i metalli inquinanti che poi pos- sono anche essere rivenduti, robot che sta imparando a fare la pizza per acquisi- re avanzate capacità di manipolazione da applicare in ambito chirurgico per un progetto finanziato dall’European Re- search Council. Si è parlato delle donne dei campi dei rifugiati nelle zone di guer- ra raccontate dalla viva voce di una gior- nalista di Al Jazeera e del Guardian, di cy- borg e perfino di aperitivi su Marte, del sistema di tracciabilità delle donazioni ef- fettuate in caso di sciagure e riflessioni su cosa e come mangeremo nel 2050. Ma an- che del TreeWiFi, la casetta intelligente per uccelli che misura l’inquinamento at- mosferico e offre wi-fi gratuito quando l’aria è pulita, e poi della vera natura di ciascuno e del coraggio necessario per leggere la vita con occhi nuovi. Insom- ma, davvero innumerevoli gli speech per l’evento organizzato dal team del Riot Studio con il patrocinio della Città Metro- politana di Napoli, con il supporto di di- versi partner privati. Cosa ha spinto queste tre generazioni a partecipare a TEDxNapoli? «Personal- mente sono interessata all’intervento di Maria Venditti. Soffro di una malattia de- generativa e nel giro di qualche anno an- che io sarò obbligata a muovermi una se- dia a rotelle: diventerò una cyborg» con- fessa Francesca con un sorriso disarman- te. E Maria Venditti non delude, parlan- do di «Cyborg come entità poetico-politi- ca», mostrando una bellezza oltre che estetica anche di anima, raccontando di come le barriere appartengono agli altri e che lei vive la sua vita da metà donna e metà robot realizzando i sogni della sua vita. Cita Pessoa e ripete una delle fra- si-mantra: «Tutto per me è incoerenza e mutamento. Tutto è mistero, e tutto è pre- gno di significato. Tutte le cose sono sco- nosciute, simbolo dell’ignoto. Il risultato è orrore, mistero, una paura troppo intel- ligente». Federica e Carmen lavorano invece hanno una agenzia digitale e sono qui «perché è un evento irrinunciabile per chi fa il nostro lavoro. Questo modo di interfacciarsi al pubblico è assolutamen- te innovativo per l’Italia e a maggior ragio- ne per Napoli, dove si tende a offrire show dai contenuti spesso ripetitivi, già visti e rivisti, noiosi. L’approccio giusto è proporre anche un personaggio noto ma offrendogli un podio differente, dove può liberamente mostrare la propria na- tura e non solo pubblicizzare il proprio prodotto. L’esperienza di vita è più pre- gnante dell’obiettivo raggiunto». Cita Maradona, il suo ruolo di leader all’interno di un gruppo e della capacità del calcio di unire le persone dal ceto so- ciale più disparato il professor Bruno Sici- liano, genio della robotica che il mondo ci invidia, che ha applicato il suo tifo per la squadra del Napoli al suo team di lavo- ro, in cui passione, condivisione e ideali muovono milioni di euro nella ricerca. Strappa applausi e sorrisi grazie alle sue doti di speaker e molti in sala solo lì solo per lui. Oltre allo speech di Siciliano, ha riscosso molto inte- resse il discorso di Giovanni Innella e Gionata Gatto sulle piante iperaccumu- latrici che assorbo- no i metalli, che pos- sono essere estratti e rivenduti, con lau- ti profitti, bonifican- do il terreno. «Uno scenario futuribile ipotizzabili tanto in Olanda, dove studia- mo, quanto a Bagnoli». E poi Claudia Mandia, l’arciera saler- nitana che ha sfiorato il podio a Rio2016, con la sua storia di sacrificio, rinuncia e riscatto. «Ho lasciato la mia città, fami- glia, affetti per realizzare il mio sogno: la medaglia alle Olimpiadi. Ci sono andata vicina, arrivando quarta con la squadra di tiro con l’arco, e non mi fermo. Ho volu- to raccontare ai presenti l’importanza dell’impegno totale quando si punta a un obiettivo preciso. Tra quattro anni ci ve- diamo a Tokio». Ma per il pubblico di TE- DxNapoli è già una vincitrice. © RIPRODUZIONE RISERVATA La folla Arrivano in tanti anche da fuori regione per essere in prima fila Le tendenze Eco, robotica e creatività sbarca in città la fiera di Ted Innovazione: overbooking a Palazzo Reale, in 400 fra studenti e curiosi L’attesa Sul palco la più nota cyborg d’Italia a Napoli per parlare di ogni novità

[NAZIONALE - 40] IL MATTINO/CRONACA … · 2016. 11. 12. · IlMattino MariagiovannaCapone Quattrocento biglietti venduti in pochi giorni, altrettante le richieste overboo-king.Difronteanumerodelgenerediffi-cile

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: [NAZIONALE - 40] IL MATTINO/CRONACA … · 2016. 11. 12. · IlMattino MariagiovannaCapone Quattrocento biglietti venduti in pochi giorni, altrettante le richieste overboo-king.Difronteanumerodelgenerediffi-cile

Time: 24/09/16 22:15 IL_MATTINO - NAZIONALE - 40 - 25/09/16 ----

40 NapoliCronaca Domenica 25 settembre 2016IlMattino

MariagiovannaCapone

Quattrocento biglietti venduti in pochigiorni, altrettante le richieste overboo-king. Di fronte a numero del genere diffi-cile pensare che la cultura interessi a po-chi. TEDxNapoli è stato un successo an-coraprimadiiniziare,traricercheforsen-nate di biglietti, l’emozione dei nomi chemanmanovenivanoannunciatienelvar-care la soglia di Palazzo reale, che con ilsuo magnifico teatrino di corte ha incor-niciatouna giornata indimenticabile. Unappuntamentochegiàl’annoscorsoave-va ottenuto un successo, con i detentoristatunitensi che hanno concesso un up-grade della licenza TED consentendoall’eventopartenopeodi passareda100a400 spettatori. Adolescenti e pensionati,capelli viola e bianchi, giacca e cravatta ejeanssdruciti.Lafollaaccorsaperassiste-re agli speech delle personalità invitateper TED è davvero eterogenea e abbrac-cia tre generazioni.

Alcuni arrivano anche da fuori regio-ne, altri hanno rinunciato al week-end almareapprofittandodelclima ancoracle-mente. Merito del programma messo apuntodaValeriaScialòeFrancescaNico-lais, organizzatrici dell’evento, che han-no saputo coniugare scienza e intratteni-mento, tecnologia e comunicazione,sport e creatività. Dodici gli speaker, tra

designer, docentiuniversitari, foodscientist, giornalistie pensatori creativi,provenienti da di-versiPaesi,chehan-no esposto le loro«ideas worth sprea-ding»,ideechemeri-tano di essere diffu-se, quest’anno in-centrate sul tema“Unless” (a menoche). TED, acroni-

mo di Technology Entertainment Desi-gn,èunaconferenzanatanel1984duran-te il quale scienziati, imprenditori, artistie politici raccontano la loro esperienzada diffondere, cioè che importante alpunto da avere un impatto significativosull’umanità.Negliannivihannoparteci-patoigrandidellaTerra,dal’expresiden-te degli USA Bill Clinton al Premio NobelJamesDewey Watson,dal cofondatore diWikipedia Jimmy Wales a Bill Gates.

Varieinteressanti i temiaffrontati, co-me le piante che bonificano i terreni as-sorbendoimetalliinquinantichepoipos-sono anche essere rivenduti, robot che

sta imparando a fare la pizza per acquisi-re avanzate capacità di manipolazioneda applicare in ambito chirurgico per unprogetto finanziato dall’European Re-search Council. Si è parlato delle donnedei campi dei rifugiati nelle zone di guer-ra raccontate dalla viva voce di una gior-nalistadi Al Jazeera edel Guardian, di cy-borg e perfino di aperitivi su Marte, delsistemaditracciabilitàdelledonazionief-fettuate in caso di sciagure e riflessioni sucosaecomemangeremonel2050.Maan-che del TreeWiFi, la casetta intelligenteperuccellichemisural’inquinamentoat-mosferico e offre wi-fi gratuito quandol’aria è pulita, e poi della vera natura diciascuno e del coraggio necessario perleggere la vita con occhi nuovi. Insom-ma, davvero innumerevoli gli speech perl’evento organizzato dal team del RiotStudioconilpatrociniodellaCittàMetro-

politana di Napoli, con il supporto di di-versi partner privati.

Cosa ha spinto queste tre generazionia partecipare a TEDxNapoli? «Personal-mente sono interessata all’intervento diMariaVenditti. Soffro di una malattia de-generativa e nel giro di qualche anno an-che io sarò obbligata a muovermiuna se-dia a rotelle: diventerò una cyborg» con-fessaFrancescaconunsorrisodisarman-te. E Maria Venditti non delude, parlan-dodi«Cyborgcomeentitàpoetico-politi-ca», mostrando una bellezza oltre cheestetica anche di anima, raccontando dicomelebarriereappartengonoaglialtrieche lei vive la sua vita da metà donna emetà robot realizzando i sogni della suavita. Cita Pessoa e ripete una delle fra-si-mantra: «Tutto per me è incoerenza emutamento.Tuttoèmistero,etuttoèpre-gno di significato. Tutte le cose sono sco-

nosciute, simbolo dell’ignoto. Il risultatoèorrore,mistero,unapauratroppointel-ligente».

Federica e Carmen lavorano invecehanno una agenzia digitale e sono qui«perché è un evento irrinunciabile perchi fa il nostro lavoro. Questo modo diinterfacciarsi al pubblico è assolutamen-teinnovativoperl’Italiaeamaggiorragio-ne per Napoli, dove si tende a offrireshow dai contenuti spesso ripetitivi, giàvisti e rivisti, noiosi. L’approccio giusto èproporre anche un personaggio noto maoffrendogli un podio differente, dovepuò liberamente mostrare la propria na-tura e non solo pubblicizzare il proprioprodotto. L’esperienza di vita è più pre-gnante dell’obiettivo raggiunto».

Cita Maradona, il suo ruolo di leaderall’interno di un gruppo e della capacitàdel calcio di unire le persone dal ceto so-

cialepiùdisparatoilprofessorBrunoSici-liano, genio della robotica che il mondoci invidia, che ha applicato il suo tifo perlasquadra del Napoli al suo team di lavo-ro, in cui passione, condivisione e idealimuovono milioni di euro nella ricerca.Strappa applausi e sorrisi grazie alle suedoti di speaker e molti in sala solo lì soloper lui. Oltre allo speech di Siciliano, hariscosso molto inte-resse il discorso diGiovanni Innella eGionata Gatto sullepianteiperaccumu-latrici che assorbo-noimetalli,chepos-sono essere estrattierivenduti, con lau-tiprofitti,bonifican-do il terreno. «Unoscenario futuribileipotizzabili tanto inOlanda,dovestudia-mo, quanto a Bagnoli».

E poi Claudia Mandia, l’arciera saler-nitana che ha sfiorato il podio a Rio2016,con la sua storia di sacrificio, rinuncia eriscatto. «Ho lasciato la mia città, fami-glia, affetti per realizzare il mio sogno: lamedaglia alle Olimpiadi. Ci sono andatavicina, arrivando quarta con la squadraditiroconl’arco,enonmifermo.Hovolu-to raccontare ai presenti l’importanzadell’impegnototalequandosipuntaaunobiettivo preciso. Tra quattro anni ci ve-diamoa Tokio». Ma peril pubblicodi TE-DxNapoli è già una vincitrice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La follaArrivanoin tantiancheda fuoriregioneper esserein prima fila

Le tendenze

Eco, robotica e creativitàsbarca in città la fiera di TedInnovazione: overbooking a Palazzo Reale, in 400 fra studenti e curiosi

L’attesaSul palcola più notacyborgd’Italiaa Napoliper parlaredi ogni novità