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Piano Triennale dell’Offerta Formativa a.s. 2016-2019

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa

a.s. 2016-2019

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Sommario

PREMESSA .................................................................................................. 4

FINALITÀ DELLA SCUOLE DELL’INFANZIA .................................................. 5

1.1 Il territorio......................................................................................................................................... 7

1.2 Strutture scolastiche ......................................................................................................................... 7

1.3 Tempi della scuola ............................................................................................................................. 9

1.4 La giornata dei bambini a scuola ......................................................................................................10

1.5 Il servizio mensa ...............................................................................................................................11

1.6 Gli ambienti delle scuole ..................................................................................................................12

1.7 L’organizzazione scolastica ...............................................................................................................12

1.8 Gli organismi di partecipazione democratica della scuola ................................................................12 1.8.1 Assemblea dei genitori ................................................................................................................. 13 1.8.2 Consiglio di scuola......................................................................................................................... 13 1.8.3 Il collegio docenti .......................................................................................................................... 13

2 LE SCELTE PEDAGOGICHE E L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ............ 14

2.1 La progettazione educativa e didattica .............................................................................................14

2.2 Le finalità della scuola dell’infanzia. .................................................................................................15

2.3 L’inclusione scolastica. .....................................................................................................................18

2.4 L’educazione Interculturale. .............................................................................................................21

2.5 Percorsi di Psicomotricità. ................................................................................................................21

2.6 La collaborazione con la famiglia. .....................................................................................................22

2.7 L’organizzazione Educativo – Didattica. ............................................................................................23

2.8 Fattori di qualità della Scuola. ..........................................................................................................24

2.9 La valutazione Educativa e Scolastica. ..............................................................................................24

3 I PROGETTI PLURIENNALI ................................................................. 25

3.1 Progetto Accoglienza ........................................................................................................................25

3.2 Continuità Scolastica ........................................................................................................................28

4 PROGETTI CURRICOLARI ................................................................... 32

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4.3 Laboratorio Feste .............................................................................................................................40

4.4 Laboratorio Psicomotricità ..............................................................................................................41

4.5 Laboratorio Teatro e Movimento .....................................................................................................42

4.6 Far crescere il Municipio a scuola .....................................................................................................43

5 PROGRAMMAZIONE RELIGIONE CATTOLICA ............................................................43

5.1 Documentare ...................................................................................................................................45

6 FORMAZIONE DEL PERSONALE ........................................................................................45

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PREMESSA

Le scuole dell’infanzia Ciamician, Pennabilli, Pratolungo e

Villaggio Ina Casa, dal mese di settembre 2015 compongono l’ Ambito

Territoriale n.8 Municipio IV del Comune di Roma. In accordo con i

principi emanati dal MIUR e da Roma Capitale il Piano dell’Offerta

Formativa tiene conto delle indicazioni ministeriali che del Progetto

Educativo del Comune di Roma per una organizzazione degli spazi e

una scelta didattica che offra ai bambini e alle bambine un contesto

ricco di esperienze significative, attento ad interpretare i mutamenti

socio-culturali e a valorizzare le diversità .

Le scuole dell’infanzia nel delineano il P.T.O.F. (Piano Triennale

dell’Offerta Formativa) interpretano i bisogni formativi di uno stesso

contesto urbano della periferia nord-est di Roma Capitale, ma nella

progettazione delineano l’identità culturale, progettuale, curricolare,

extracurricolare, educativa, organizzativa in considerazione dei

bambini e bambine iscritti.

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FINALITÀ DELLA SCUOLE DELL’INFANZIA

Le scuole dell’infanzia fanno riferimento alle finalità educative indicate

nei Nuovi Orientamenti Ministeriali del 1991, alle indicazioni per il

Curricolo per la scuola dell’infanzia emanate nel settembre del 2007,

che promuove una visione del bambino come soggetto attivo

impegnato in un processo di crescita con i compagni, con gli adulti e in

generale con la società e con la cultura di appartenenza.

La scuola dell’infanzia contribuisce a valorizzare

o I diritti attraverso percorsi di cittadinanza attiva e percorsi di

educazione ambientale ed interculturale ;

o Innovazione educativa attraverso la sperimentazione di

metodologie didattiche e laboratori ali nella continua ricerca di

migliorare la qualità dell’offerta formativa, della progettazione

valutando i risultati e documentando i processi.

o Cultura dell’integrazione e inclusione accogliere la diversità

vuol dire mettere insieme creare un contesto per iniziare una

relazione. La diversità rappresenta una opportunità per creare

contesti differenziati secondo le possibilità di ognuno,

interpretarli con piani formativi che garantiscano uguali

competenze in uscita,

o Essere in rete con il territorio favorisce la condivisione di una

cultura dell’infanzia ottimizzando le risorse educative presenti nel

territorio

o Organizzazione educativa della scuola definisce tempi e spazi

disponibili in relazione ai bisogni dei bambini. La compresenza

orario delle insegnanti è correlata alle attività di laboratorio e

attività di piccolo gruppo per rafforzare competenze sviluppare

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abilità sociali e di cooperazione.

o Cultura della sicurezza protezione di dati sensibili e rispetto

della privacy (d.l.196/2003)

o Professionalità del personale docente impegnato annualmente

in percorsi formativi e di aggiornamento.

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PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE

1.1 Il territorio

Le scuole si trovano nella periferia nord-est del Comune di Roma,

distribuite nei quartieri storici di San Basilio e Pontemammolo.

Conseguentemente alla progressiva trasformazione della zona, un

tempo prevalentemente industriale, nella quale i residenti emigrati da

varie regioni condividevano una fitta di relazioni interpersonali tipiche

delle borgate romane , isolate dal centro della città, oggi nel quartiere

sono presenti diverse realtà culturali e sociali anche per etnia. La

presenza di una stazione Metro rende la zona nodale per gli

spostamenti verso il centro città. Le scuole comunali dell’infanzia

Ciamician, Pennabilli, Pratolungo e Villaggio Ina Casa accolgono

bambini provenienti da quartieri limitrofi, di recente costruzione e nei

quali la richiesta di servizi per l’infanzia supera .Condividono con

altrettante scuole primarie l’edificio scolastico e con le stesse

realizzano un percorso di continuità verticale. L’asilo nido comunale

“Aquilone Rosso” presente nel quartiere completa l’Ambito Territoriale

e insieme all’asilo nido convenzionato “Scoiattolo Allegro” consente un

percorso di continuità 0-6 con le scuole Ciamician, Pratolungo e

Villaggio Ina Casa. La scuola Pennabilli, decentrata verso il quartiere

San Basilio è in rete con l’asilo nido convenzionato “Winnie Pooh” e

quello comunale “Coccinella Gialla”.

1.2 Strutture scolastiche

Le scuole comunali dell’infanzia Ciamician, Pennabilli, Pratolungo e

Villaggio Ina Casa sono istituzioni formative rivolte alle famiglie e ai

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bambini e bambine dai tre ai sei anni residenti nel Comune di Roma

che accolgono.

La scuola Ciamician con 60

bambini ed è strutturata in tre

sezioni a tempo pieno. Ogni

sezione accoglie venti bambini

equamente suddivisi in gruppi

omogenei per età ed equilibrati

tenendo conto della differenza di

genere e di etnia, infatti l’utenza

rappresenta in gran parte le etnie

maggiormente presenti nel nostra

paese (art. del Regolamento scuola

del Comune di Roma).

La scuola Pratolungo accoglie 70

bambini ed è strutturata in tre sezioni a

tempo pieno. La sezione a cubatura

ridotta si compone di venti bambini, le

rimanenti due di venticinque equamente suddivisi in gruppi omogenei

per età.

Nella scuola Pennabilli possono essere accolti fino a 36 bambini.

Strutturata in due sezioni a tempo pieno: Biancaneve

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e Cenerentola, all’interno delle quali

l’attività didattica è svolta in piccoli

gruppi, per fasce di età e mini

laboratori in valigia. Nello stesso

edificio è istituita anche una scuola

materna statale con la quale si

condividono spazi risorse e servizi. Entrambe sono in rete con la

scuola primaria omonima.

Anche la scuola Villaggio Ina Casa è strutturata in due sezioni a

tempo pieno. Accoglie 40 bambini dell’omonimo quartiere e gran parte

delle liste di attesa dei quartieri limitrofi.

Le due sezioni accolgono preferibilmente due fasce di età affini allo

scopo di creare condizioni affini a bambini che non condividono lo

stesso quartiere e in molti casi la stessa cultura. Gran parte dell’utenza

infatti non è stanziale né nel quartiere né nella città.

1.3 Tempi della scuola

Tutte e quattro le scuole rispettano il calendario scolastico della

Regione Lazio. L’attività didattica inizia il 15 settembre e termina il 30

giugno. L’orario, dal lunedì al venerdì è dalle ore 8:00 alle ore 17:00

così articolato:

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Ingresso dalle ore 8:00 alle ore 9:00;

Uscita dalle ore 16:00 alle ore 17:00.

E’ prevista un’uscita intermedia alle ore 14:00-14:15.

Tutte le sezioni

collaborano sia

all’accoglienza che al

commiato con

un’organizzazione di

scambio e di

intersezione formando

gruppi di lavori di

bambini coinvolti in

specifiche attività e

progetti educativi. Per

una migliore organizzazione delle attività, il tempo scolastico è

suddiviso in fasce orarie, chiaramente i tempi hanno un valore

indicativo in quanto i ritmi della scuola sono cadenzati in modo da non

produrre ansia. La giornata scolastica è scandita mantenendo sia la

struttura per sezioni, quale riferimento personalizzato che in momenti

di laboratorio gioco e attività di intersezione a sezioni aperte, con

un’attenzione costante che le modalità di aggregazione avvengano nel

rispetto delle regole della scuola.

1.4 La giornata dei bambini a scuola

La giornata nelle scuole dell’infanzia Ciamician, Pennabilli, Pratolungo

e Villaggio Ina Casa è caratterizzata dalla molteplicità di proposte,

diversificazione degli spazi e alternanza dei ritmi.

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La giornata alterna momenti di routine (pasto riposo igiene personale

merenda) con momenti di gioco spontaneo e guidato articolato con

attività:

ore 8:00 – 9:00 accoglienza;

ore 9:00 – 11:30 attività programmate;

ore 11:30 – 11:50 igiene personale;

ore 11:50 – 12:30 pranzo (come da menù scolastico);

ore 12:30 – 14:00 relax e attività soft;

ore 14:00 – 14:20 prima uscita;

ore 14:20 – 15:20 gioco libero, uscita in giardino, attività di piccolo

gruppo;

ore 15:20 – 16:00 igiene personale e merenda;

ore 16:00 – 17:00 ricongiungimento familiare.

1.5 Il servizio mensa

In tutti i plessi è attivo il servizio mensa, strettamente connesso alle

finalità educative. I pasti distribuiti da

ditte specializzate secondo il menù

settimanale predisposto dal

Dipartimento Servizi Educativi e

Scolastici.

Sono previste diete personalizzate per

motivi religiosi o di salute. Nel pasto

quotidiano è previsto un spuntino calibrato nelle caloria e consumato

nella mattinata.

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La commissione mensa composta da genitori ha titolo di controllare la

qualità del servizio erogato. Il menù è consultabile presso le scuole.

Per il servizio mensa le famiglie erogano un contributo.

1.6 Gli ambienti delle scuole

Le scuole dell’infanzia Ciamician, Pennabilli, Pratolungo e Villaggio Ina

Casa sono collocate negli

omonimi edifici di scuola

primaria. Tutte le strutture sono

circondate da ampi giardini con

accessi autonomi e servizi

igienici dedicati ai bambini. Con

la scuola primaria condividono la

sala mensa, il teatro e la palestra.

1.7 L’organizzazione scolastica

L’organizzazione scolastica si avvale delle seguenti figure:

o Il Funzionario dei Servizi Educativi;

o Insegnanti di sezione;

o Insegnante dell’integrazione;

o Insegnante di religione cattolica;

o Collaboratori scolastici.

1.8 Gli organismi di partecipazione democratica della scuola

I genitori partecipano alla vita della scuola anche con propri

rappresentanti negli organismi eletti democraticamente.

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1.8.1 Assemblea dei genitori

Ha una funzione propositiva,comprende tutti i genitori dei bambini e

bambine iscritti nella

scuola che si riuniscono

in assemblee, salvo casi

particolari ,tre volte in un

anno. Nella prima

assemblea i genitori

eleggono un proprio

rappresentante. Il presidente dura in carica per l’intero anno

scolastico.

1.8.2 Consiglio di scuola

E’ l’organo rappresentativo della partecipazione sociale e ha una

funzione deliberativa delle attività programmate. E’ un organismo

elettivo e dura in carica tre anni. I suoi dieci componenti sono

rappresentano tutte le categorie presenti nella scuola.

4 Genitori eletti

4 Insegnanti elette

1 Non docente eletto e il

Funzionario dei servizi Educativi e Scolastici.

1.8.3 Il collegio docenti

Compongono il collegio docenti tutte le insegnanti che a vario titolo

collaborano alla progettazione pedagogica e didattica, realizzano il

Piano dell’Offerta Formativa e nello svolgimento dello stesso

programmano verifiche e valutazioni per adeguare lo stesso al

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percorso didattico avviato. Il collegio

nomina al proprio interno delle

commissioni che approfondiscono

aspetti dell’attività educativa e

scolastica, creano la rete con le altre

istituzioni educative del territorio.

2 LE SCELTE PEDAGOGICHE E L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

2.1 La progettazione educativa e didattica

Il POF rappresenta il documento con il quale la scuola rende esplicito

il piano progettuale finalizzato

alla realizzazione degli interventi

educativi, prevedendo sia la

priorità

degli interventi da realizzare e

l’ottimizzazione delle risorse

necessarie, nel rispetto delle

normative di riferimento e le

competenze possedute.

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Il POF è elaborato da una commissione che prevede la

rappresentanza di tutte le scuole dell’ambito territoriale.

2.2 Le finalità della scuola dell’infanzia.

Nella scuola dell’infanzia sono accolti tutti i bambini con età compresa

dai tre ai sei anni residenti nel comune di Roma, di ogni religione e

cittadinanza. Dura tre anni e sia l’iscrizione che la frequenza sono

facoltative. Il percorso formativo offerto concorre all’educazione

affettiva psicomotoria, cognitiva e morale e sociale dei bambini

promovendo le potenzialità di relazione e di autonomia creatività e

apprendimento e ad assicurare un’effettiva uguaglianza delle

opportunità educative. Nel rispetto della propria responsabilità

educativa dei genitori, la scuola dell’infanzia contribuisce alla

formazione integrale dei bambini, e nella sua autonoma unitarietà

didattica e pedagogica realizza la continuità educativa con la scuola

primaria (art. 2 legge n. 53

del 28 marzo 2003).

La scuola dell’infanzia si

propone di :

Consolidare l’identità

della persona,

conoscersi, stare

bene insieme,

sentirsi accolti ed inseriti nel contesto in cui si interagisce;

Sviluppare l’autonomia; fiducia in sé e dell’altro, essere

soddisfatto del proprio agire, saper chiedere aiuto, esprimere

emozioni, assumere ed esprimere atteggiamenti consapevoli.

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Acquisire competenze, giocare, esplorare, osservare, formulare

ipotesi, domandare, manipolare, confrontare, raccontare,

rievocare azioni,

rappresentare,

descrivere, simulare

utilizzando i diversi

sistemi simbolici e

culturali.

Comprendere le regole

condivise rispettarle,

porre attenzione al punto di vista degli altri, rispettare e

comprendere la diversità di genere e rispettare l’ambiente

sociale e naturale.

I progetti delle scuole dell’infanzia Ciamician, Pennabilli,

Pratolungo e Villaggio Ina Casa, sono basati sui campi di

esperienza, ambiti del fare dell’agire e del capire, rendono i

bambini protagonisti del proprio agire e della crescita personale

in un contesto sereno e ludico.

1) Il sé e l’altro le grandi domande, il vivere insieme;

2) Il corpo e il movimento identità autonomia,salute,

coordinamento e abilità motoria;

3) Immagini suoni colori linguaggio, espressività, gestualità,

arte, musica e multimedialità;

4) I discorsi e le parole comunicazione, lingua e cultura;

5) La conoscenza del mondo spazio, tempo ordine e misura.

Le attività proposte sono .

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graduali partendo da

quello che il bambino sa

fare per arrivare a

linguaggi e strategie più

complesse;

articolate e differenziare

partendo dai ritmi

individuali, soprattutto in

presenza di bambini con

bisogni educativi speciali, proposte con un alternanza di

proposte strutturate, gioco e routine.

progressive che tengono conto dei progressi dei bambini

ampliando la complessità e l’ampiezza dell’esperienza in base

alle competenze acquisite e alla maturazione neurologica.

mediate dall’insegnante che attraverso un percorso curricolare

facilita il percorso che dall’esperienza sensoriale ne riproduce la

rappresentazione grafica.

Inserite nel territorio le scuole dell’infanzia Ciamician, Pennabilli,

Pratolungo e Villaggio Ina Casa interagiscono con le altre

istituzioni educanti contribuendo alla formulazione di un percorso

inclusivo che tiene conto dell’accoglienza, inclusione e

continuità, progetti istituzionali trasversali ella quattro scuole

dell’infanzia capitoline rielaborati ed aggiornati annualmente

tenendo conto dell’analisi delle esperienze sperimentate nel

tempo.

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2.3 L’inclusione scolastica.

La scuola quale comunità educante intende sostenere e far

acquisire ai bambini gli strumenti

per una formazione permanente

collaborando in primis con la

famiglie e con le istituzioni

pubbliche. Per sostenere

l’autonomia dei bambini e dare

loro la possibilità di acquisire

una propria strategia di

apprendimento dei diversi saperi e linguaggi, promuove relazioni

finalizzate all’inclusione e all’impegno per una crescita sociale

collettiva. Le insegnanti per l’integrazione, appositamente nominate

per l’inclusione scolastica, sono corresponsabili insieme alle

insegnanti di sezione del percorso educativo. Progettano

collegialmente e realizzano percorsi individualizzati di apprendimento

rimodulati e verificati in corso d’anno. Il collegio docenti in accordo con

la ASL e la famiglia elabora un progetto individualizzato riferito al

singolo bambino con disabilità. Per evitare fenomeni di delega o

atteggiamenti pregiudizievoli, nelle scuole sono attivi i GLH (gruppi di

lavoro handicap), i quali hanno il compito di definire le iniziative

didattiche e di integrazione adeguate ai bisogni educativi speciali dei

bambini con disabilità della scuola. Ai GLH prendono parte i genitori, le

insegnanti di sezione e dell’integrazione, gli specialisti e il Funzionario

dei Servizi Educativi. Con il contributo delle varie competenze e

conoscenze acquisite sul bambino, si traccia il profilo dinamico

funzionale, PDF nel quale si

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descrivono le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive del

bambino. Si mettono in rilievo sia le difficoltà derivanti dal deficit e al

tempo stesso le potenzialità di recupero partendo dalle capacità

possedute che vanno sollecitate, sostenute e rafforzate. Il percorso

educativo elaborato ad esito di queste valutazioni si chiama PEI, piano

educativo individualizzato. Le attività programmate coinvolgono l’intero

gruppo sezione nel quale il bambino con disabilità è inserito ed è

valutato periodicamente nei GLH. Le scuole Ciamician, Pennabilli,

Pratolungo e Villaggio Ina Casa si avvalgono della collaborazione del

Gruppo Integrato delle Disabilità di Ambito per formulare il proprio

piano di integrazione e continuità educativa composto dal :Funzionario

dei servizi Educativi, da una insegnante per l’integrazione e di sezione

di ogni plesso, l’AEC e una Referente del Servizio tutela e

riabilitazione dell’Età Evolutiva della ASL. Le attività di laboratorio

organizzate in modo continuativo in piccolo gruppo e/o individualmente

si svolgono nelle ore di

compresenza esito della

formulazione del Modello

Organizzativo.

Pur mantenendo la sezione

quale nucleo fondante le

attività spazio sezione sono

organizzate in piccoli gruppi

di intersezione che utilizzano angolo realizzati in spazi condivisi e la

tempo stesso specializzati. In questa ottica si intende evidenziare:

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o che la scuola è una comunità educante nella quale interagiscono

ASL, scuola e famiglia;

o i percorsi individuati presuppongono uno sviluppo delle

potenzialità possedute piuttosto che un mero accadimento;

o favorire il confronto e la partecipazione e il dialogo con le

famiglie degli alunni disabili condividendo con loro le scelte

educative;

o favorire la conquista dell’autonomia, dell’autostima,

dell’accettazione di se e degli altri e delle competenze

comunicative, espressive e logiche attraverso canali verbali e

non verbali;

o attuare interventi mirati a promuovere un’alfabetizzazione

affettiva e un’educazione relazionale. Le attività di piccolo

gruppo in zone “morbide” con tempi adeguati ad evitare

l’affaticamento e l’emarginazione. Il monitoraggio esercitato

costantemente da tutto il personale contribuisce ad una continua

qualificazione del contesto e del progetto educativo.

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2.4 L’educazione Interculturale.

Tutti i bambini che vivono nel nostra paese, anche se ancora privi

della cittadinanza, hanno diritto ad una educazione e la scuola ha il

dovere di tutelare questo diritto. Le scuole dell’infanzia capitoline

operano affinché tutti i bambini possano contare su pari opportunità di

accesso e tutela nel percorso scolastico. Le scuole Ciamician e

Villaggio Ina Casa da anni propongono percorsi di accoglienza ed

inclusione di bambini varie etnie. A seguito del percorso di formazione

Ricerca Azione le insegnanti della scuola Ciamician hanno realizzato

un studio di ricerca atto a rilevare elementi che favoriscano processi di

empatia superando l’idea della singola specificità culturale. I risultati

del percorso di ricerca hanno consentito di individuare strumenti di

didattici e metodologie che ad oggi favorendo l’accrescimento del

sentimento di empatia favoriscono l’inclusione scolastica attraverso

l’incremento di condotte collaborative; attribuzione di valori positivi nei

confronti degli altri. Si è evidenziata la correlazione positiva tra pro

socialità e inclusione scolastica. Le esperienze con i pari sono

determinanti nel sostenere l’atteggiamento positivo del bambino verso

la scuola, inoltre l’accettazione da parte dei compagni rende più

probabile l’adattamento a scuola e la motivazione. Questa relazione

tra abilità sociali e apprendimento avvalora l’ipotesi che

l’apprendimento sia un processo sociale come afferma Vygotskij

(1960).

2.5 Percorsi di Psicomotricità.

Nelle scuola dell’infanzia Ciamician, Pennabilli, Pratolungo e Villaggio

Ina Casa l’educazione motoria così come quella sportiva e ricreativa

concorrono all’educazione e allo sviluppo intellettivo affettivo,

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psicomotorio cognitivo e sociale dei bambini potenziandone

l’autonomia la creatività e l’apprendimento e assicurando un’effettiva

uguaglianza di opportunità educative. Per garantire ai bambini

l’inserimento di questi percorsi nell’attività didattica, sono previsti orari

e percorsi di utilizzo delle palestre della scuola primaria e/o spazi

all’aperto nei giardini della scuola.

2.6 La collaborazione con la famiglia.

La collaborazione con la famiglia costituisce l’elemento strategico per

realizzare azioni educative efficaci e facilitare lo sviluppo psico-fisico

del bambini. Per relazionarsi con la famiglia occorre strutturare un

dialogo e una cooperazione senza che i ruoli si sovrappongano e

sviliscano reciprocamente.

Una buona comunicazione tra la Scuola e la famiglia al contrario

favorisce un clima di rispetto fiducia e collaborazione. Le nuove

esigenze che i genitori esprimono sono il risultato delle modifiche

profonde che il nuovo assetto sociale ha apportato alla famiglia. La

consapevolezza della funzione educativa della scuola dell’infanzia si

associa alla rarefazione della rete parentale che rende i genitori più

soli nelle difficoltà quotidiane. La scuola in molti casi rimane un punto

di forza nella logica organizzativa . Una buona comunicazione tra

Scuola e Famiglia favorisce il clima di rispetto fiducia e collaborazione

indispensabile per una fattiva collaborazione. Per garantire alle

famiglie di partecipare alle scelte della scuola sia per le situazioni

didattiche che educative del singolo bambini sono programmati:

Colloqui iniziali per i bambini nuovi iscritti;

Assemblee sui temi generali della Scuola e sulle linee del Piano

dell’Offerta Formativa;

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Feste e iniziative esterne alla scuola.

2.7 L’organizzazione Educativo – Didattica.

Gli obiettivi educativi programmati vengono perseguiti a breve medio e

lungo termine, per raggiungerle la Scuola adotta le seguenti strategie:

Partire dall’esperienza dei bambini;

Predisporre l’intervento tenendo conto dei stili e processi di

apprendimento di ciascun bambino;

Promuovere l’ascolto e valorizzare in contributo che ciascuno

può dare;

Coinvolgere e motivare i bambini nelle attività che si realizzano;

Curare l’attività di gruppo e il clima nella sezione, favorendo

interazioni

positive tra i

bambini

promuovendo

le relaziono,

attraverso

giochi attività

organizzate

anche in piccoli

gruppi che permettono la libera espressione e la cooperazione.

Favorire i giochi di movimento svolti secondo regole ;

Promuovere l’uso do linguaggi diversi;

Suscitare la curiosità, l’osservazione; il gusto di porre domande

di esplorare e di impegnarsi;

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Prediligere la metodologia della ricerca e delle attività

laboratoriali ;

Incoraggiare il confronto il rispetto e la condivisione delle regole

di gruppo;

Promuovere rapporti di collaborazione scuola famiglia territorio;

Perseguire la cultura della qualità e della valutazione scolastica.

2.8 Fattori di qualità della Scuola.

Alla realizzazione di una scuola di qualità contribuiscono fattori quali:

Lavoro collegiale dei docenti e del Consiglio di Scuola;

Flessibilità organizzativa;

Condivisione delle scelte;

Attività di ricerca, documentazione, formazione e aggiornamento

delle insegnanti;

Rapporto costante Scuola Famiglia;

Monitoraggio e valutazione dell’attività educativa e scolastica.

2.9 La valutazione Educativa e Scolastica.

Il percorso didattico realizzato dalle insegnanti è valutato in relazione

ai livelli raggiunti dai bambini osservati e analizzati in relazione alle

diverse esperienze svolte dai bambini, documentati in itinere per

essere rimodulato laddove l’intervento deve essere migliorato. La

valutazione è un sistema di elaborazione delle informazioni che tiene

conto della continua regolazione della progettazione e degli interventi

didattici.

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3 I PROGETTI PLURIENNALI

Le attività formative curricolari ed extracurricolari attivate annualmente

sono individuate secondo una gerarchia di priorità che. coerente con

gli obiettivi formativi e con i regolamenti vigenti, deve tenere conto

delle risorse disponibili sia in termini di personale docente che di spazi

e risorse disponibili.

La progettazione proposta vuole offrire ai bambini e alle bambine

proposte che arricchiscano in termini di sviluppo e competenza le

capacità di ognuno rispondendo alle loro preferenze e potenzialità

fisiche.

I progetti curricolari che riguardano tutte le nostre scuole della infanzia

sono :

3.1 Progetto Accoglienza

L’inserimento del bambino a Scuola L’accoglienza è il “primo momento

intenzionale”della Scuola che costruisce e concretizza il rapporto

Scuola-Famiglia. Costituisce per tutti i bambini un momento di grandi

cambiamenti, molto

impegnativo ma anche molto

ricco e stimolante per la

crescita. Tanto per il bambino

che entra per la prima volta

nella scuola che per chi ha

frequentato il nido tutto

cambia.

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La Scuola, nella fase che precede l’inserimento del bambino,

organizza momenti di incontro tra famiglia e scuola, per uno scambio

di informazioni sulle prime conoscenze del bambino e sui criteri

dell’inserimento stesso, i tempi e le modalità del suo svolgimento è

importante in questa fase mantenere un atteggiamento d’ascolto e di

disponibilità nel fornire risposte rassicuranti sul funzionamento della

Scuola: è un modo per incoraggiare la partecipazione e il

coinvolgimento delle Famiglie alla vita della Scuola. Prima dell’inizio

del nuovo anno, si prepara l’accoglienza dei nuovi Genitori,

prevedendo:

• Un incontro informale con la presenza delle Insegnanti, per una

prima reciproca conoscenza e per fornire informazioni che possono

facilitare e rendere più amichevole l’accesso al servizio;

• Giornate dedicate alle visite dei Genitori insieme ai loro bambini per

conoscere la Scuola;

• Un piano d’ingresso dei bambini, programmato in forma graduale e

personalizzata e condiviso con i Genitori;

• Colloquio individuale prima dell’inizio della Scuola. Il colloquio è uno

strumento di rassicurazione particolarmente utile, ha lo scopo di dare

ai Genitori la possibilità di fornire il massimo di informazioni sul

bambino e di creare in loro stessi aspettative verso la Scuola.

Durante l’inserimento nella Scuola il bambino non è solo, ma

accompagnato da una o più persone, che sono parte integrante

dell’ambiente familiare al quale già appartiene (madre, padre, nonno,

ecc.) e che possono di conseguenza fungere da mediatori tra il

bambino e il nuovo ambiente,

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facilitando l’esplorazione e la conoscenza di quest’ultimo.

Anche gli oggetti personali che il bambino porta da casa sono

importanti perché rappresentano tracce affettive tra la casa e la scuola

e costituiscono un legame con ciò che rilascia. E’ opportuno che il

personale sia presente al completo. Ciò permette di accogliere i

bambini in piccoli gruppi e di inserirli più serenamente nel nuovo

ambiente. Permette anche l’osservazione dei bambini, al fine di

orientare la programmazione educativa e didattica. Nella fase

successiva all’inserimento, la scuola e la famiglia continueranno a

collaborare, attraverso uno scambio di informazione funzionali ed

arricchenti l’esperienza del bambino. La corresponsabilità educativa

incoraggia lo sviluppo di una fiducia reciproca, favorisce il consenso e

l’orientamento verso obiettivi comuni. In questa ottica acquistano un

significato negativo eventuali atteggiamenti del personale educativo

che sottovalutino e squalifichino la competenza professionale e umana

delle Insegnanti.

Strumenti utilizzati

Prima dell’ingresso a Scuola

• riunione con i Genitori dei Bambini iscritti da tenersi nel mese di

giugno, presso i locali della Scuola;

• invito ai Genitori a partecipare alla riunione ;

• consegna di un opuscolo con illustrazioni redatto in forma chiara per

fornire un quadro di informazioni sull’impostazione pedagogica e

educativa della scuola;

• lettera aperta del personale della Scuola da distribuire a tutti i

Genitori;

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• “Giornata dell’accoglienza” da tenersi sempre a settembre, in cui i

bambini nuovi iscritti vengono a conoscere la scuola insieme ai loro

Genitori:

• colloquio individuale con i nuovi Genitori per compilare la scheda di

rilevazione personale del bambino, prima dell’inizio della Scuola.

Ingresso a Scuola

La data d’inizio dell’attività didattica sarà fatta coincidere con quella

deliberata dal Consiglio d’Istituto

L’apertura della Scuola sarà così articolata:

• Il primo giorno di Scuola è riservato i bambini che hanno già

frequentato l’anno scolastico precedente;

• Dal secondo giorno sono accolti i bambini che frequentano per la

prima volta, in piccoli gruppi, per inserirli più serenamente nel nuovo

ambiente: ogni giorno potranno essere inseriti più bambini per

sezione, con tempi di permanenza graduali e personalizzati e con la

presenza di un Genitore.

3.2 Continuità Scolastica

La formazione è un processo continuo che, pur nella necessaria

alternanza di progressività e cambiamento, sollecita azioni coordinate

fra gradi scolastici e servizi educativi. La qualità dello sviluppo infantile

deriva non tanto dalla qualità delle singole esperienze in sé, quanto

dalla qualità delle relazioni e delle interconnessioni che le singole

scuole e servizi sono capaci di attivare tra i vari sistemi formativi, per

realizzare una continuità istituzionale e curricolare.

Le esperienze che il bambino compie e la sua storia di vita sono,

inoltre, informazioni fondamentali su cui basare l’intervento, in una

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prospettiva di continuità educativa e formativa. La Scuola attiva,

pertanto, la collaborazione con la famiglia, il raccordo con il nido di

provenienza del bambino, per qualificare l’accoglienza e costruire un

suo sistematico accompagnamento nella scuola primaria. Per un

armonico e unitario sviluppo del bambino è essenziale, pertanto, il

raccordo tra i vari ambiti di vita del bambino e i gradi educativi e

scolastici (nido scuola dell’infanzia-primaria) che dovrà essere

realizzato:

A livello inter-istituzionale: Commissione sulla Continuità

Educativa, formata da operatori della scuola primaria per la

socializzazione, la discussione e lo scambio delle informazioni

sui bambini e per la programmazione di progetti didattici comuni,

soprattutto nei momenti di passaggio da un grado scolastico

all’altro;

A livello curricolare per lo sviluppo delle competenze del

bambino negli apprendimenti, nella comunicazione, nella

relazione e nella socializzazione;

A livello metodologico - didattico, avviando percorsi

sperimentali e organizzando la formazione di gruppi di sezioni e

di intersezione, a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e

del contesto scolastico.

Di seguito vengono indicati i principali obiettivi del Progetto di

Continuità della Scuola:

Favorire il passaggio tra i ordini di servizi e di scuola,

valorizzando gli elementi di continuità;

Definire le competenze di ingresso e di uscita, esaminando

le finalità dei singoli servizi e scuole;

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Progettare un percorso di pre-accoglienza nella scuola

primaria (conoscenza delle insegnanti e degli alunni,

conoscenza degli spazi scolastici e delle attività previste);

Realizzare esperienze didattiche e socializzanti in

comune;

Osservare ed analizzare comportamenti, atteggiamenti,

attitudini, interessi, difficoltà e bisogni formativi dei bambini in

entrata;

Identificare possibili strategie di intervento educativo

didattico per i bambini diversamente abili;

Definire i criteri per la trasmissione delle informazioni sul

bambino;

Favorire la

costruzione di una

relazione positiva tra le

insegnanti della scuola

dell’infanzia e, per i

bambini che escono

dalla scuola, con le

insegnanti della scuola primaria;

Verificare l’inserimento nella scuola primaria e i risultati

raggiunti.

I tempi e le modalità di svolgimento delle attività saranno definiti dalla

commissione sulla continuità. La metodologia utilizzata, per far

familiarizzare i bambini in obbligo scolare con le lettere dell’alfabeto e

con le prime regole sul funzionamento della scrittura, è ispirata al

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Metodo Munari e al suo Alfabetiere. Tempi e modalità di svolgimento

delle attività sono definiti dalla apposita commissione. Le insegnanti

della scuola Villaggio Ina Casa nell’ambito del percorso formativo

Ricerca Azione hanno posto la seguente ipotesi di ricerca “Come

sostenere correttamente il processo di avvicinamento dei bambini in

età prescolare alla lingua scritta, senza anticipazioni, ma

predisponendo contesti stimolanti e adeguati.

Sono stati presi in esame alcuni autori che hanno affrontato il

problema e avanzato ipotesi:E. Ferreiro e A. Taberosky

“ La costruzione della lingua scritta nel bambino”C. Freinet “ Lettura e

scrittura spontanea”M.L.Pollam- C. Vegher- A. Angelini

“ Documentazione del percorso di formazione sul tema Il bambino e la

lingua scritta” IPASE Trentino. Sono stati predisposti, per i bambini di

quattro e cinque anni :

• Interviste conoscitive sul come e perché si usa la scrittura;

• Contrassegnati gli oggetti;

• Proposti giochi linguistici e metalinguistici quali:

• Classificate e segmentate, le parole sono state associate per

lunghezza e caratteristica (belle, brutte…)

• Ricomposte, individuando specifici prerequisiti della lettura e

scrittura che possono essere considerati abilità che concorrono a

facilitare l’accesso alla lettura e scrittura

• Identificato l’inizio e la fine di una parola

• Riconosciute e composte rime

Per agevolare il processo di avvicinamenti dei bambini ala lingua

scritta e favorire la produzione di scrittura spontanea, senza

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anticipazioni e o forzature sono stati predisposti spazi ludici

intenzionalmente alfabetizzanti quali:

• Biblioteca: dove i bambini svolgono attività di ascolto,

rielaborazione di racconti, e letture di libri (prediligendo quelli in

stampato maiuscolo).

• Laboratorio di manualità con i giornali, depliant, lettere

magnetiche, fogli,colla, colori a disposizione.

• Giochi di ruolo: quali“ il supermercato” dove i prodotti del

supermercato sono contrassegnati da cartellini che indicano il

nome dei prodotti messi in vendita (es. banana, mela, zucchina).

Dall’elaborazione dei risultati, con apposite griglie di valutazione oggi

le insegnanti sono in grado di individuare lo stadio di

concettualizzazione della letto-scrittura di ogni bambino e quindi di

intervenire in maniera più adeguata.

4 PROGETTI CURRICOLARI

I progetti educativi delle quattro scuole dell’infanzia dell’ambito

territoriale n.8, partono da contesti già noti e familiari ai bambini e pur

differenziandosi nelle attività e unità didattiche tendono ad avere un

estensione pluriennale per consentire un adeguato approfondimento

della tematica attraverso tutti i campi di esperienza.

I progetti inseriti nella programmazione di plesso nel triennio

scolastico sono:

Scuola Ciamician : “Alla scoperta dei cinque sensi” progetto nasce

dal desiderio di accompagnare i bambini alla scoperte dei cinque sensi

favorendo l’acquisizione di capacità percettive, la capacità di

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esprimere sensazioni ed emozioni. Questo progetto inoltre evidenzia,,

mediante attività ludiche, le numerose potenzialità che permettono al

bambino di esprimersi creativamente attraverso la consapevolezza

delle proprie percezioni sensoriali. Costantemente immersi in una

gamma convulsa di stimoli visivi e sonori, con una preponderanza di

schermi touchscreen che banalizzano la percezione tattile e rischiano

di generare una vera dipendenza, si intende consentite al bambino a

riscoprire e discriminare i vari stimoli, ed aiutarlo rivalutare i stimoli

attraverso esperienze didattiche. Finalità del progetto è raggiungere

una consapevole percezione della realtà, accrescere la capacità di

concentrazione e non limitarsi all’apparenza delle cose o a soluzioni

preconfezionate. Il progetto di durata triennale utilizzando quale

sfondo integratore una storia che introduce i bambini alla scoperta e

corretto utilizzo dei 5 sensi. Nel secondo anno verrà approfondito la

conoscenza dell’ambiente naturale attraverso i sensi; infine nel terzo

anno un’analisi dell’ambiente cittadino attraverso la percezione

sensoriale.

Arte e colore

L’idea portante di questo progetto è avvicinare i bambini di tre e

quattro anni al linguaggio del grande pittore Kandinsky, per far

conoscere loro colori e forme, stimolandone il gusto estetico,

attraverso l’osservazione e la sperimentazione di diverse tecniche

espressive. Il progetto inizierà con l’arrivo di una lettera da parte del

pittore Kandinsky, dove si presenterà e farà conoscere anche i suoi

amici aiutanti: i folletti Rosso, Giallo e Blu

Questo percorso, è stato stimolato da due esperienze laboratoriali, per

consentire ai bambini di scoprire attraverso una metodologia diversa, il

mondo del segno, del colore, della forma del grande pittore. Il

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percorso, iniziato dalle insegnanti, con la scoperta dei colori primari,

rosso, giallo , blu ha favorito la ricerca e la sperimentazione attraverso

una serie di attività, concepite utilizzando una miriade di materiali,

strumenti e stimoli. L’approccio al colore e alla forma è stata spronata,

proponendo ai bambini manipolazione e collage di materiali solo rossi,

solo gialli, solo blu, per poi passare alle tracce di colore per ottenere il

passaggio alla mescolanza dei colori. Segni, tracce, linee orizzontali,

linee circolari, forme, per arrivare alla presentazione dei quadri del

maestro Kandinsky

Scuola Pennabilli : “Gli animali nelle favole” Progetto sperimentale

in seguito alle riflessioni stimolate dal percorso base di Formazione

ricerca azione promosso dal Dipartimento Servizi Educativi e

Scolastici. Dall’analisi delle osservazioni effettuate dalle insegnanti è

emersa la necessità di consolidare i tempi di attenzione e la capacità

di ascolto sia dei bambini verso l’adulto che viceversa. L’azione

educativa è orientato a cogliere i segnali che i bambini inviano,

comprendere il loro vissuto senza venire meno ad una precisa

intenzionalità educativa. Il lavoro progettato prevede un

approfondimento della conoscenza degli animali. L’approccio narrativo

vuole veicolare l’interesse e la relazione con l’ambiente naturale e

esplorare le varie modalità affettive affrontando temi come la nascita,

la morte, temi sempre difficili da affrontare con i bambini. Al progetto

saranno affiancare le tecniche necessarie a sostenere e potenziare il

processo di alfabetizzazione spontanea che il bambino sviluppa negli

anni si frequenza della scuola dell’infanzia. Le attività proposte in

forma di laboratorio riguardano volta per volta ricerche di immagini su

testi illustrati, ricerca di immagini e ritaglio delle stesse. Nello spazio

dedicato alla lettura (laboratorio intenzionale) Per i bambini e bambine

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più piccoli, la raccolta delle immagini, l’illustrazione comporterà la

realizzazione di cartelloni .

Gli obiettivi proposti sono : rafforzare la capacità di ascolto, acquisire

tecniche di osservazione e interpretazione

del messaggio iconografico; arricchire di

vocaboli nuovi il lessico di ciascun bambino,

sorreggere e rafforzare sia la capacità di

comunicare che di agire.

Scuola Pratolungo: “Il mondo intorno a

noi”. Il progetto nasce con la motivazione di

guidare il bambino alla scoperta

dell'ambiente che lo circonda nella prospettiva di porre le fondamenta

di un ambito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e

rispettoso del rapporto uomo-natura” .

Fin dalla scuola dell'Infanzia infatti l'educazione ambientale è

riconosciuta attività essenziale poiché mira alla formazione di coloro

che saranno i futuri cittadini consapevoli del valore dell'ambiente e

della necessità della sua salvaguardia.

Attraverso l'esplorazione della realtà che lo circonda (casa, scuola,

territorio) il bambino acquisisce conoscenze sempre più ampie.

L'interazione ed i rapporti quotidiani con i compagni e gli adulti gli

permettono di intuire la necessità di seguire norme di comportamento

comuni per “star bene” nell'ambiente in cui si vive. L'intervento

educativo della scuola promuovendo “una pedagogia attiva” di

mediazione che valorizza “l'esperienza, l'esplorazione, il rapporto con i

coetanei, con la natura, gli oggetti, l'arte, il territorio” risulta

fondamentale affinché il bambino possa integrare i diversi aspetti della

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realtà e riflettere sui comportamenti corretti per la tutela dell'ambiente

e delle sue risorse.

In una fase storica in cui le condizioni umane ed ecologiche, sia locali

che globali, richiamano tutti ad un forte senso di responsabilità e

sobrietà, la scuola riveste un ruolo primario nell'educare alle “buone

pratiche” per uno “sviluppo sostenibile”.

Diventa sempre più importante ri-educare, adulti e bambini insieme, ad

una logica che abbia a cuore la natura e le sue risorse per evitare

danni all'ecosistema, ma anche sprechi, consumi eccessivi ed

immotivati che già nelle piccole azioni di ogni giorno possono essere

evitati. Anche la consapevolezza dei crescenti problemi di

inquinamento ci porta ad educare le nuove generazioni, fin dalla più

tenera età come i bambini della Scuola dell'Infanzia, ad una cultura

dell'attenzione e del rispetto di regole condivise per la tutela del mondo

e delle sue fonti: naturali, energetiche, vegetali,animali.

Contenuti come: tutela del mondo animale e vegetale, riciclaggio,

risparmio energetico, sostenibilità, eco-compatibilità , sicurezza

ambientale, entrano perciò a buon diritto nel nostro progetto educativo.

Le insegnanti della scuola Pratolungo dopo l’esperienza del corso

triennale di formazione hanno sperimentato l’importanza di mettere in

campo un sistema educativo che favorisca l’interazione tra i bambini al

fine di favorire la trasmissione orizzontale degli apprendimenti,ovvero

l’apprendimento tra pari.(Cooperative Learning)

Questa metodologia realizza la capacità di ogni partecipante di

apprendere l’uno dall’altro e l’uno con l’altro.

La sua forza risiede dal fatto che ciascun componente del gruppo si

riconosce nel coetaneo e, in una sorta di tutoring condiviso,è

responsabile di sé e del gruppo.

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Il rapporto empatico che si crea fa si che ciascuno cerchi di esprimere

al massimo le proprie capacità condividendole e arricchendole con gli

altri.

E’ evidente da ciò fin qui espresso che la cooperazione tra pari

favorisca la predisposizione all’apprendimento, Piaget afferma che i

bambini utilizzando lo stesso linguaggio,realizzano una forma di

comunicazione diretta; la comunicazione adulto e bambino può

generare tenerezza e referenza che certamente non aiutano la

comprensione.

Secondo l’autore i bambini dalle interazioni tra pari ottengono benefici

sociali quali:

lo sviluppo delle abilità comunicative, la capacità di comprendere le

prospettive degli altri e lo sviluppo delle abilità cognitive perché

entrando in empatia con il coetaneo, sono più propensi a riesaminare

le proprie convinzioni e pertanto a modificarle.

Gli obiettivi generali saranno quelli di incrementare la collaborazione

tra bambini, potenziare le competenze sociali quali il rispetto verso

l’altro con l’acquisizione di regole condivise; favorire la comunicazione

interpersonale e l’apprendimento di specifiche competenze;sviluppare

l’attenzione sia in termini di condivisione sia come capacità di

mantenerla.

Scuola Villaggio Ina Casa: “Scopriamo e curiamo il mondo”, è un

percorso educativo, che intende coinvolgere i bambini in molteplici e

stimolanti esperienze.

Il progetto, intende riassumere vari argomenti, suddivisi in un percorso

triennale:

o 1° anno “ I fantastici 4 : aria, acqua, terra, fuoco”.

o 2° anno “ Il mio amico ambiente”.

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o 3° anno “ Riciclare in allegria”.

I fantastici quattro elementi della natura rappresenta un modo per

aiutare i bambini (ma anche gli adulti) ad entrare in contatto tutto ciò è

intorno a noi. Sperimentare l’acqua, la terra, l’aria, il fuoco…attraverso

i sensi rappresenta un esperienza stimolante soprattutto per i più

piccoli.

Un percorso di questo tipo può anche far parte della quotidianità della

scuola, che diventa uno spazio capace di rendere straordinarie le cose

di ogni giorno. Un progetto così strutturato, che mostra le differenti

tipologie che caratterizzano uno stesso elemento (per esempio i

diversi tipi di terra che ci circondano) e le sue trasformazioni (l’acqua

può essere trasformata in ghiaccio, la terra bagnata è diversa da

quella asciutta….), stimola la curiosità e aiuta a formare un

atteggiamento aperto ai cambiamenti.

Attraverso intuizioni, riflessioni, scoperte sull’importanza degli elementi

naturali, delle loro proprietà, della loro importanza per l’ ambiente.

L’idea centrale è quella di incoraggiare i bambini riflettere dopo

un’esperienza.

In un clima di collaborazione i bambini imparano a negoziare,

dialogare, organizzare ed esporre le proprie idee senza paura di

sbagliare.

Il mio amico ambiente intende realizzare un opportuno collegamento

fra i bambini, il territorio e l’ ambiente naturale, cercando pertanto di

sensibilizzarli alla sua salvaguardia.

L’esplorazione, la scoperta dei fenomeni naturali coinvolgono i bambini

e permettono loro di creare un filo diretto con le attività proposte.

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I bambini necessitano di esperienze vissute a contatto con la natura in

modo di accrescere le competenze nei campi: cognitivo, emotivo,

espressivo, motorio ed affettivo.

Con un percorso di proposte, esperienze ed attività organizzate in

incontri di scoperta e conoscenza dell’ ambiente, per esplorare,

ricercare e conoscere in particolare alcune tipologie di ambienti

naturali ma soprattutto per sensibilizzare i bambini alle problematiche

ecologico/ambientali.

Riciclare in allegria ha l’intento dir sensibilizzare i bambini al

problema della salvaguardia dell’ ambiente, avvicinarli alla conoscenza

della raccolta differenziata e far capire loro l’ importanza del riciclaggio

dei rifiuti partendo da esperienze dirette.

Attraverso conversazioni, giochi, storie, cerchiamo di far capire ai

bambini quanto sia importante rispettare l’ ambiente, stimolando la

naturale curiosità nei confronti del mondo in cui viviamo.

Educare i bambini al riuso dei vari materiali, riducendo la quantità di

rifiuti, aiutandoli a capire la grande utilità della raccolta differenziata e i

suoi vantaggi.

Si prevede un percorso di attività e proposte organizzate in incontri di

scoperta, conoscenza e uso del materiale di riciclo toccando i vari

aspetti della problematica “rifiuti/ riuso/ riciclo”.

Particolare spazio sarà dedicato alla fantasia dei bambini che potranno

liberamente riutilizzare, giocare, esprimersi, costruire con vari tipi di

4.1 Laboratorio Spazio lettura

Ascoltare e comprendere richiede attenzione e trasmette nei bambini

il gusto della lettura.

La creazione di uno spazio dedicato al libro consente di favorire un

approccio positivo verso il mondo della lettura e del codice scritto. Il

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libro è uno strumento prezioso, capace di avvicinare il bambino/a al

mondo simbolico presente nelle sue pagine. Avere a disposizione libri

di vario genere, poterle manipolare, usarli come “ giocattoli “, è

indispensabile affinché nei bambini possano acquisire capacità di

ascolto e di attenzione.

Nelle scuole Ciamician, Pennabilli e Villaggio Ina Casa i bambini

settimanalmente prendono in prestito un libro dalla biblioteca della

scuola per condividere la lettura con un familiare.

Finalità

Avviare i bambini all’apprendimento precoce della lettura, sostenere la

motivazione alla lettura al piacere dell’ascolto e della narrazione, la

curiosità e il sapere.

4.2 Laboratorio Colori

Il laboratorio dei colori primari è proposto dalla scuola dell’infanzia

Ciamician attraverso unità didattiche riferite alla storia di “Irida l’

Arcobalena” e rivolto ai bambini di tre anni. Ad ogni colore è assegnato

un proprio valore espressivo attraverso il quale i bambini esprimono le

proprie emozioni. Allo scopo è stato allestito uno spazio strutturato .

Finalità

Favorire l’uso di mezzi, strumenti, materiali, con i quali si

sperimentare, scopre e elaborare trasformazioni di personaggi e

situazioni cromatiche. Consolidare la conoscenza dei colori.

4.3 Laboratorio Feste

Il laboratorio stimola la crescita individuale attraverso la collaborazione

e la condivisione di un’esperienza. Veicola relazioni interpersonali

positive tra bambini e degli stessi verso gli adulti. Per questi momenti

di condivisione,nelle scuole sono previsti momenti di condivisione

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scuola famiglia in concomitanza dei periodi più significativi dell’anno

scolastico:

Scoprire il Natale: segni e simboli del natale illustrati e riferiti con

canti e brevi drammatizzazioni;

Scoprire il Carnevale:conoscere le maschere, aspetti del

carnevale e indossando maschere;

Scoprire la Pasqua: conoscere i segni e simboli della Pasqua

realizzando simboli della festività;

Scoprire la festa di mamma e papà; dedicare alle figure parentali

una analisi dei sentimenti e delle azioni che il bambino ripropone

con disegni e racconti di vita vissuta.

Finalità

Il progetto nasce dal desiderio di vivere con i bambini momenti di

festa condividendone la preparazione e la realizzazione.

4.4 Laboratorio Psicomotricità

La pratica educativa psicomotoria favorisce lo sviluppo relazionale

affettivo, la crescita armonica avviene attraverso il corpo, in relazione

a sé e al mondo. Per il bambino il gioco senso-motorio e simbolico

rappresenta la modalità privilegiata per esprimere se stesso. La

pratica educativa psicomotoria favorisce lo sviluppo affettivo –

relazionale e cognitivo del bambino attraverso l’espressione corporea.

La psicomotricità rappresenta un utile strumento di promozione della

salute, intesa quale processo costruttivo che attivi bisogni e risorse

dell’individuo.

Finalità

Favorire processi di comunicazione e relazione verso gli altri.

Prendere consapevolezza delle possibilità espressive del proprio

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corpo, lo sviluppo delle capacità linguistiche e rappresentative

partendo dal vissuto corporeo.

La scuola Pratolungo,per l’a.s. 2016-2017 si avvale della

collaborazione dello psicomotricista S. Grimaldi titolare della

Associazione “S.G.VOC”.

Le scuole Ciamician Villaggio Ina Casa e Pennabilli propongono

l’attività compatibilmente con la disponibilità della palestra della

scuola.

4.5 Laboratorio Teatro e Movimento

La scuola Ciamician in

collaborazione con gli operatori

dell’Associazione “Gatta Turchina”

propone attraverso un approccio

pedagogico interdisciplinare un

percorso di laboratorio teatrale.

Finalità

Rendere i bambini consapevoli di

una “grammatica espressiva”.

Partendo dall’esperienza e facendo leva sulla fantasia e creatività ci si

propone di rendere i bambini più consapevoli delle proprie potenzialità

comunicative ed espressive per poi gestirle al meglio. comunicative ed

espressive per poi gestirle al meglio.

Attraverso l’ascolto della musica, ancora prima del respiro, della

propria voce e di quella degli altri i bambini sono guidati in un viaggio

creativo che coinvolge tutti i sensi.

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4.6 Far crescere il Municipio a scuola

Le scuole dell’infanzia Ciamician,

Pennabilli e Villaggio Ina Casa

hanno aderito al progetto di educazione

ambientale di Legambiente Lazio per la

messa a dimora di alberi e piccole

pratiche di giardinaggio cura del verde

da parte dei bambini delle scuole

dell’infanzia del Municipio.

5 PROGRAMMAZIONE RELIGIONE CATTOLICA

L’insegnamento della religione cattolica si inserisce nel quadro delle

finalità della scuola dell’infanzia in relazione a :

Indicazioni Nazionali per la scuola dell’ infanzia (4.11.2012);

Traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di

apprendimento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia

e per il primo ciclo di istruzione (D.P.R. 11/02/2010 pubblicato

sulla G.U. 07.05.2010 n.105)

“Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica (IRC),

per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo

integrale della personalità dei bambini, valorizzano la dimensione

religiosa, promuovono la riflessione sul patrimonio di esperienze e

contribuiscono a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi

sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua

globalità, i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di

esperienza.

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Il sé e l’altro

Scoprire nei racconti del Vangelo la persona di Gesù, da cui si

apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità

di donne e uomini unita nel suo nome, per sviluppare un positivo

senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche

appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

Il corpo e il movimento

Riconoscere i segni del corpo l’esperienza religiosa propria e li

altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la

propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

Linguaggio, creatività, espressione

Riconoscere i alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici

delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, canti,

gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il

proprio vissuto religioso.

I discorsi e le parole

Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando

semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti utilizzando i

linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa

anche in ambito religioso.

La conoscenza del mondo

Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo,

riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di

Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei

confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

Obiettivo generale e nucleo tematico

Inserito nel Progetto Educativo di Ambito il Progetto:

“Gesù è un bambino come me”

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Partendo da elementi basilari potrà riconoscere insieme ad un

amico speciale Gesù le emozioni e le meraviglie del mondo ,

sentirsi amato e coccolato. Prezioso per Dio Padre.

Insieme ai compagni condividerà le regole che permettono di

vivere bene insieme. Il progetto porta i bambini a riscoprire in sé

e negli altri i valori universali della solidarietà. amicizia e

solidarietà nella pace.

5.1 Documentare

Il progetto Educativo, si rende concreto e leggibile attraverso

un’attenta documentazione e una adeguata comunicazione dei

dati relativi alle attività, per i quali ci si può avvalere sia di

strumenti di tipo verbale, grafico e documentativo,

A tal fine la documentazione deve essere raccolta in modo agile

ma continuativo, per offrire ai bambini l’opportunità di rendersi

conto delle proprie conquiste. La comunità educante ha varie

possibilità di offrire ai bambini possibilità di riflessione confronto.

Attraverso la documentazione inoltre si elaborano informazioni

utili ai fini di una programmazione individualizzata.

Sono documentazione foto, disegni e impressioni che rilegate

creano dei libri da lasciare a scuola per la memoria dei bambini e

per la visione esterna (genitori, territorio).

6 FORMAZIONE DEL PERSONALE

L’aggiornamento professionale e le attività di formazione sono

elementi di qualità dell’ Offerta Formativa: forniscono ai docenti

strumenti culturali e scientifici per supportare la sperimentazione, la

ricerca-azione, l’innovazione didattica favorendo l’innalzamento della

qualità della proposta formativa e la valorizzazione professionale. è

proposto dal Dipartimento Politiche educative e scolastiche.

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Il presente documento di validità triennale aggiornato in applicazione

della Legge 107, propone il Progetto per il triennio scolastico 2016-

2019 per le Scuole dell’Infanzia delle scuole dell’infanzia Ciamician,

Pennabilli e Villaggio Ina Casa

Elaborato e verificato dal Collegio Docenti di Ambito in data 20

settembre 2016. Approvato dal Consiglio di scuola il 13 dicembre

2016, il documento è suscettibile di eventuali modifiche in itinere,

tempestivamente comunicate a tutti gli utenti.

Roma 13 dicembre 2016 POSES

Antonella Troiani