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7 Errori che le Aziende non devono commettere su Google Copyright © Rinaldo Panucci - PromoVisual condividi questo ebook 1 Social Media Marketing PMI

New rrori che le Aziende non devono commettere su Google · 2015. 1. 5. · post-produzione, grafica, siti, blog, social media, SEO e web marketing. Non sono un esperto, ma proprio

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7 Errori che le Aziende non devono commettere su Google

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Ciao! Sono Rinaldo Panucci.

Prima di iniziare consentimi di fare una mia breve presentazione.

Ti dico subito che sono un “comune mortale”, una persona semplice che crede nel suo lavoro, nell’enorme potenziale espresso dalle risorse sul web e nella loro versatilità abbinata alle nuove tecnologie.

Un piccolo imprenditore che, alla soglia dei 50 anni, si è rimesso in gio-co buttandosi a capo fitto in questo nuovo e potente metodo di comu-nicazione aziendale legato a internet.

Ho dovuto studiare, apprendere, testare, sbagliare e rifare le cose fino a quando non sono riuscito a raggiungere un livello soddisfacente di conoscenze in materia di fotografia, post-produzione, grafica, siti, blog, social media, SEO e web marketing.

Non sono un esperto, ma proprio perchè sono uno come te mi sento di darti i suggerimenti giusti su come devi muoverti in questo settore.

Questo perchè ho avuto la visione delle cose secondo il tuo stesso punto di vista, cioè:“una persona che lavora costantemente nella propria impresa e che non sa nulla, o quasi, di tutte le risorse che il web offre per migliorare l’immagine della propria attività commerciale.”

Ora iniziamo il nostro viaggio insieme, seguimi e non te ne pentirai: la tua Azienda avrà tanti vantaggi!

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In questo delirio, in parte positivo, che vede tante persone utilizzare principalmente Facebook, ma anche Twitter, per promuovere la propria attività commerciale, molti hanno perso di vista un aspetto fondamentale:la prima azione che compie un utente web per cercare un’Azienda, che sia un ristorante, un hotel, un nego-zio o altra categoria è quella di andare su Google!!!

Ne consegue che ogni titolare o gestore di esercizi commerciali dovrebbe indirizzare la sua attenzione nella cura dell’immagine aziendale e della sua comunicazione online in funzione di Google.

Non farlo equivale a commettere un grosso errore che penalizza molto l’azienda in termini di visibilità e quin-di si possono perdere notevoli opportunità di lavoro o di nuovi clienti.

In pratica l’esatto opposto di quella che è la prima regola che dovrebbe seguire un’azienda su internet:

farsi trovare da chi ti cerca!!!

Naturalmente ora ti starai chiedendo: ma come faccio? Non ci capisco nulla! Da dove inizio?

Tutte domande giustificate, me le sono fatte anche io!!!

In questo ebook vedremo insieme i

7 Errori che le Aziende non devono commettere su GoogleSuggerimenti utili per migliorare la visibilità di un’Azienda su Google

a cura di Rinaldo Panucci - PromoVisual Cosenza - [email protected]

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Non scoraggiarti, seguimi e ti guiderò in modo semplice per farti acquisire le conoscenze di base per poter seguire personalmente le fasi che ti consentiranno di promuovere al meglio la tua attività su Google.

Ma in questo eBook voglio segnalarti i 7 Errori che le Aziende non devono commettere su Google!

Vediamo insieme quali sono:

Ora vado a sviluppare i vari punti. Let’s Go My Friend!!!

1. Non utilizzare i servizi Google My Business

2. Avere una scheda non curata e verificata

3. Followers casuali

4. Non organizzare i followers in cerchie

5. Non pubblicare mai nulla

6. Non seguire community pertinenti

7. Condividere in modo eccessivo con le proprie cerchie

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Google My Business rappresenta un insieme di servizi gratuiti che consentono a un’azienda di migliorare no-tevolmente la propria presenza e la propria visibilità su Google, Google+ e Google Maps.

In pratica è lo strumento ideale per attivare le basi delle strategie SEO - Search Engineering Optimizzation - (non spaventarti... siamo sulla terra ferma!...), in parole povere si tratta dell’ottimizzazione dei contenuti web per essere facilmente identificati e, soprattutto, salire nelle posizioni dei risultati di ricerca su Google quando un utente ti cerca per parole chiave (categoria commerciale o per tema e simili).

Per riuscire nell’impresa di arrivare nelle prime 3 posizioni bisogna lavorarci molto, soprattutto quando si trat-ta di settori molto trafficati come, ad esempio, il turismo con i viaggi e le vacanze, il web marketing per citar-ne due importanti, chi ha disponibilità da investire può contattare le agenzie specializzate che sapranno con-sigliare e individuare la giusta strategia per ogni Azienda.

Ma non bisogna soffermarsi a questo, c’è anche da pensare all’immagine del proprio business, quindi è neces-sario utilizzare questi servizi per evitare che, quando un utente digita il nome della tua attività nel campo del-le ricerche su Google, non accada una cosa che io considero molto negativa:• non ti trova o ti trova in malo modo, cioè con informazioni sbagliate e fuorvianti!

E ti posso assicurare che questo succede molto spesso in Italia, infatti molte attività commerciali trascurano o, addirittura, ignorano il fatto che internet lavora per loro: positivamente o negativamente!

1. Non utilizzare i servizi Google My Business

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Sai perchè ti dico questo?Può succedere, e succede spesso!...., che su Google Maps sia stata generata in passato la tua scheda aziendale in base ai dati anagrafici dell’azienda presenti nelle pagine gialle: ragione sociale, indirizzo, numero di telefo-no, categoria e puntatore sulla mappa posizionato in automatico.

Trovo necessario spendere una parola su quest’ultimo punto: la presenza sulla mappa.Se la tua attività si trova in un centro abitato che è stato ben mappato da Google hai buone probabilità che il puntatore sia posizionato nel punto giusto. MA SE..... si trova in piccoli comuni, in contrade e località lontane dai centri abitati allora sono guai seri!

In questi casi, molto frequenti, l’utente non ti troverà mai! Questo perchè il puntatore è posizionato sbaglia-to, quindi se non conosce la zona si perde e deve ricorrere al metodo tradizionale, fermare il primo passante, se lo trova, e porre la domanda tipica: “scusi, potrebbe indicarmi dove si trova questo sbadato?...”!!!

Soprattutto in considerazione del fatto che le ricerche locali sono fatte prevalentemente con i dispositivi mo-bili, smartphone e tablet, quindi l’utente avvia la procedura che lo guida tramite la mappa verso la tua Azien-da, negozio, locale pubblico, hotel o altro.

Come devi ovviare a tutto questo?Semplicemente cliccando sul bottone “Gestisci questa pagina” che trovi sulla scheda. Segui la procedura e inserisci tutte le notizie giuste. Ma di questo parleremo nei prossimi punti.

Intanto ti suggerisco questo mio articolo per approfondire meglio sulle potenzialità di Google My Business:Essere Social con Google per le Aziende

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Come ti dicevo prima, la cura della tua scheda aziendale è fondamentale se vuoi realizzare una comunicazio-ne efficace e far si che l’attività commerciale sia ben percepita dagli utenti navigatori in internet.

Con Google My Business sono state combinate le azioni delle schede Google+ e Google Maps.

Per chi non lo sapesse, Google+ è il social di Google, dove si possono pubblicare contenuti, fotografie, video, link ad articoli, avviare discussioni, condividere argomenti, insomma una vera piattaforma che consente di comunicare con il mondo e informare gli utenti sempre alla ricerca di notizie.

La scheda su Google Maps, invece, è la parte definita “local” di un’attività commerciale, qui si inseriscono le informazioni relative a prodotti o servizi trattati, è molto importante averne cura per essere facilmente trovati dai clienti e può essere determinante per acquisirne di nuovi.

Recentemente sono state introdotte anche in Italia le statistiche per le telefonate ricevute da mobile dagli utenti che hanno visualizzato la scheda sul proprio smartphone e devo dire che sono dati sorprendenti.

Ma cosa significa curare e verificare la scheda?Semplicemente inserire i dati corretti riferiti al nome della stessa, cioè l’insegna, indirizzo esatto, numero di telefono, posizionamento esatto del puntatore sulla mappa, categorie di appartenenza, descrizione delle atti-vità svolte, qui suggerisco di inserire anche parole chiave appropriate, tipo: ristorante a località, cucina tipica, abbigliamento donna, gioielleria, articoli da regalo, ecc., inserire una bella immagine di copertina.

2. Avere una scheda non curata e verificata

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E’ importante inserire il link al sito nell’apposita sezione che poi apparirà nel badge/anteprima della scheda, una volta inserito bisognerà verificarlo inserendo una stringa di codice nella home page, operazione che do-vrà fare il webmaster, la persona che gestisce il sito.

Questo vale sia per il profilo Google+ che per la scheda Google Maps, ma è una cosa semplice, niente preoc-cupazioni, per aiutarti preparerò dei tutorial che spiegheranno passo passo il tutto.

La scheda Google Maps, per essere attivata, dovrà essere verificata, in fase di registrazione arriverai al punto in cui ti indicheranno come rice-vere la cartolina con i numeri di codice da inserire per essere sicuri che il proprietario della scheda sia tu!In genere arriva dopo circa due settimane.NB: Google non ti chiamerà mai per chiederti il codice, quindi attenzio-ne a possibili truffatori.

Ora voglio darti anche un importante suggerimento per evitare fregatu-re e noie nella gestione della tua scheda, inserisco di seguito un link ad un mio articolo che devi leggere:Come tutelare la propria scheda aziendale su Google Maps

Sai perchè ti dico questo? Perchè è capitato e capita molte volte che la scheda te la curi una terza parte, la quale non ti da i dati di accesso quando tu decidi di rompere il rapporto e alla richiesta dei dati, che sono tuoi, non te li danno e cancellano la stessa, così perdi tutto quanto fatto in precedenza, anche le recenzioni dei clienti, con notevole danno dell’immagine aziendale. Leggi l’articolo e saprai come fare.

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Anche su Google+, come facebook e twitter, hai la possibilità di avere i tuoi follower, cioè persone che ti se-guono, vedono le tue attività quando pubblichi qualcosa e possono interagire premiandoti con un +1, equi-vale a un “mi piace”, oppure commentando e condividendo sul proprio profilo il tuo post.

Una precisazione, a differenza di facebook, su Google+ non devi chiedere il permesso per seguire una perso-na o una scheda aziendale, semplicemente la aggiungi alle tue cerchie, ma questo lo vedremo dopo.

Personalmente ritengo sia un errore quello di seguire chiunque per aumentare il numero, così ho fatto pure io agli inizi, ma poi mi sono reso conto che molti non interagivano, quindi ho iniziato a fare le “pulizie”.

Tanti profili hanno un gran numero di visualizzazioni pur avendo pochissimi followers, la differenza la fanno i post che pubblichi e con chi li condividi. Anche se è buona norma seguire chi ti aggiunge...

Quindi ti capiterà di vedere nella tua casella di posta gmail, quella di go-ogle che attivi quando crei il tuo account, dei messaggi con la persona che ti ha aggiunto alle sue cerchie e, sotto, persone suggerite da ag-giungere, ecco, ti dico che non lo devi fare per forza, magari apri il pro-filo, leggi la descrizione, guardi cosa pubblica una persona, se pensi che sia di tuo interesse la segui.

Comunque, se curi queste relazioni è una buona cosa.

3. Followers casuali

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Come ti accennavo prima, le cerchie sono fondamentali per organizzare in modo scientifico le persone che ti seguono, in pratica puoi creare una vera e propria struttura utile per fare email-marketing.

Puoi suddividere i tuoi follower in diverse categorie a tuo piacimento, esempio: uomini, donne, italiani, stranieri;oppure per tema: turismo, cucina, webmarketing, fotografia, ecc..

Così facendo ti sarà più facile condividere un tuo post con le persone realmente interessate, aumentando notevolmente le probabilità che questi interagiscano con te ed evitando di infastidire i più “suscettibili”, coloro che non gradiscono ricevere notifiche di qualsiasi genere.

Le cerchie sono uno strumento importante per il tuo marketing, puoi differenziare i tuoi contenuti, le tue offerte di prodotti e servizi, in base ai vari target di riferimento che tu stesso saprai identificare e creare.

Quindi non dovrai pagare per inviare una tua comunicazione che pensi possa interessare i tuoi clienti o potenziali clienti, grazie a queste liste speciali che creerai appositamente.

Ti posso assicurare che questo è un bel vantaggio!

4. Non organizzare i followers in cerchie

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Beh... questo forse è il più grave degli errori, che senso ha essere su un social network, concepito per favorire l’incontro tra persone in internet, sviluppare le relazioni e condividere interessi a seconda delle proprie prefe-renze se poi non pubblichi mai nulla!!!

Un vero controsenso e anche molto dannoso per l’immagine aziendale, infatti prova a immaginare una persona che vi-sualizza il tuo profilo aziendale e trova la tua bacheca vuota, cosa percepisce?

Ti rispondo subito, forte e chiaro (come al militare...):- ma che attività commerciale è questa?- forse è chiusa?

Questo si definisce “un danno d’immagine”, non pubblicare mai nulla equivale a non comunicare con le persone, con i clienti, e non avendo motivo di stare sulla tua pagina web la abbandonano, cosa ancor più grave, non ci tornano più e ti cancellano dalle proprie cerchie.

Pubblica almeno 4/5 volte a settimana notizie sulla tua attività o su temi di interessare per le cerchie, fotogra-fie, video, rendi vivo il profilo, usa contenuti di svago e sarai anche più “brillante” agli occhi dei tuoi followers.E non scordare mai: quello che pubblichi su Google+ si indicizza rapidamente!

5. Non pubblicare mai nulla

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Le Community di Google+ rappresentano una valida risorsa sia per acquisire conoscenze in un determinato settore e sia per “incontrare” altre persone che hanno gli stessi interessi, quindi un’autentica miniera di infor-mazioni molto utili per approfondire e capire cosa appassiona la gente e cosa vuole.

Non partecipare alle Community è un limite per chi vuole aprirsi nuovi spazi, farsi conoscere e seguire, so-prattutto per chi vuole offrire prodotti e servizi a una platea più vasta, in pratica nel mondo!!!

Immagina un’attività alberghiera, su Google+ ci sono diverse community dedicate a viaggi e vacanze nelle quali gli utenti condividono immagini, esperienze e suggerimenti sui luoghi visitati, dove hanno dormito, mangiato, fatto shopping e tanto altro ancora, migliaia e migliaia di persone che contribuiscono a dare vita a uno scambio di informazioni continuo.

Iscrivendoti a una di queste e seguendo le regole, questo è doveroso, sei un ospite e devi attenerti a un co-dice comportamentale stabilito dal proprietario della community (ma anche tu puoi crearne una!...), potrai scrivere nella stessa, condividere i tuoi post, fotografie, offerte (se consentite) e ottenere moltissime visualiz-zazioni che si traducono anche in visite al tuo sito e telefonate dirette!

Il discorso vale per qualsiasi settore ed è una delle migliori strategie partecipare ed essere attivi per farsi co-noscere e far conoscere anche la propria Azienda.

Guarda nella schermata successiva le statistiche relative ai post di una scheda Google+ che gestisco, i due

6. Non seguire community pertinenti

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picchi più alti si riferiscono a post pubblicati e poi condivisi in community di settore. Nota l’aumento delle vi-sualizzazioni totali rispetto alla media evidenziata negli altri due giorni del mese. Notevole!!!

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Siamo giunti alla fine e voglio darti un ulteriore suggerimento per non rischiare di apparire invadente agli oc-chi di chi ti segue: non condividere troppi post con le tue cerchie!

Quando pubblichi contenuti, lo avevo già accennato nei punti precedenti, non è saggio “affollare” la posta di un tuo follower inviando continuamente notifiche, dopo un po’ ti prendono per uno “spammer”, cioè uno che invia spesso posta non desiderata e rischi di non essere più seguito.

Questo può capitare anche senza volerlo se non hai esperienza, infatti è successo a me che una persona mi ha scritto per dirmi di smetterla di inviare sempre email di notifica dei post, in realtà non era voluto questo, sem-plicemente sbagliavo alcune scelte quando pubblicavo, cioè selezionavo nelle opzioni: pubblico, cerchie e cer-chie estese, aggiungendo nella condivisione anche l’op-zione “invia email” a una cerchia. Un casino!!!

Meno male che sono stato avvisato in tempo. In pratica così arriva lo stesso messaggio più volte.

Condividere è utile e anche bello in certi casi: rompere NO!!!

7. Condividere in modo eccessivo con le proprie cerchie

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Bene, siamo arrivati alla fine di questo breve percorso in cui ho voluto segnalarti, secondo il mio modesto pa-rere, i 7 Errori che le Aziende non devono commettere su Google.

Spero ti possano essere di aiuto per migliorare la tua comunicazione aziendale sul web, utilizzare i servizi Go-ogle My Business è importante e necessario per essere ben visti su Google, Google+ e Google Maps, i princi-pali strumenti utilizzati dagli utenti per cercare anche la tua Azienda in internet.

Clicca sul seguente link e approfondisci: Google My Business: maggiori opportunità per PMI.

Fissa bene in mente questo principio: fatti trovare da chi ti cerca!!!

Grazie per la tua cortese attenzione.

FAI ATTENZIONE

Sto preparando una guida completa per aiutare chi è alle prime armi,ma anche chi è un pochino più avanti, per utilizzare al meglio le risorse offerte da Google My Business.

Grazie a video tutorial e documenti in pdf potrai apprendere passo per passocome impostare e gestire il tuo profilo su Google+ e la scheda local su Google Maps.

Così potrai migliorare l’immagine della tua Azienda e la sua visibilità su Google autonomamente!!!

Clicca qui per registrarti alla lista d’attesa

Rinaldo Panucci