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N ICOLOSI - Il 31 dicembre 2016, dopo circa 7 anni di servizio, è andato in pensione il comandante della Polizia muni- cipale Santo Mazzaglia. Egli ha iniziato la sua carriera a Nicolo- si nel 1980 come agente di Po- lizia municipale appiedato, dopo aver vinto il relativo concorso. Nel 1983 partecipa a quello di mo- tociclista, vincendolo. Nel 2000 diventa ispettore, sempre dopo aver superato un concorso, pro- seguendo così la sua carriera. Nel 2008 ottiene l’incarico di vice co- mandante e nel luglio del 2010 quello di comandante. Il suo ruolo presso il Comune di Nicolosi (che comprende anche l’impegnativa area del vulcano) è stato impor- tante per garantire la sicurezza degli spazi pubblici, impegnan- dosi a far rispettare i regolamen- ti di polizia urbana e le norme contenute nel Codice penale. “Ho svolto il mio lavoro con passione – commenta - affrontando tutti gli impegni e le difficoltà che si pre- sentavano con pazienza e corret- tezza”. Tornando indietro con la memoria, per lui il momento più bello è stato il primo giorno di lavoro, che ha ricordato proprio quando è andato in pensione, salutando i colleghi con affetto e orgoglio. Al suo posto, dal primo gennaio 2017 si è insediato come comandante di Polizia municipale Carmelo Amore. Egli ha iniziato il suo lavoro come vigile urbano a Nicolosi nel 1979, dopo aver vinto il relativo concorso. Successiva- mente ha partecipato al concorso interno per ispettore bandito dal Comune di Nicolosi, vincendolo. Dal 2010 al 2016 ha svolto il ruo- lo di vice comandante. Durante questi anni si è dedicato a temi importanti: il contrasto alle disca- riche abusive e la bonifica di ter- reni, il randagismo, la recinzione di terreni abbandonati, il controlli nei locali, la lotta all’abusivismo. Anche per lui il territorio dell’Et- na ha rappresentato un banco di prova importante: dalla gestione della viabilità e dei parcheggi alla regolamentazione delle attività commerciali, fino ai vari proble- mi legati al maltempo. “Ho amato questo lavoro da giovane – dice il neo-comandante – e sono molto contento dell’incarico ricevuto, che mi attribuisce una responsa- bilità più grande rispetto a prima. Come persona per me non è cam- biato nulla, rimango lo stesso di prima, ma il lavoro diventerà sen- za dubbio più difficile e impegna- tivo”. Ha avuto modo di notarlo già il 6 gennaio scorso, quando, trovandosi ad alta quota insieme ad alcuni volontari dell’Associa- zione nazionale carabinieri, ha dovuto affrontare una tempesta di neve e si è trovato a soccorrere una famiglia in difficoltà, con una bambina di sei anni. Senza per- dersi d’animo il gruppo ha cari- cato la famiglia su un fuoristrada, cercando di rassicurare la piccola, e riuscendo quindi a portarli in salvo. Un semplice gesto di aiuto che per i nostri uomini in divisa fa parte del lavoro quotidiano, ma che spesso può essere deci- sivo. Concludendo, il nuovo co- mandante della Polizia Municipale si pone come obiettivo primario quello di ricoprire al meglio il suo incarico e riuscire a dialogare con tutti senza alcun pregiudizio. M ASCALUCIA - Il 12 gennaio scorso, presso il palazzo della Delegazio- ne comunale di Massannunziata, sono ricorsi i festeggiamenti in onore della funzionaria comunale Maria Grazia Sa- pienza, giunta al meritato pensiona- mento dopo oltre 40 anni di servizio. Mirella, così chiamata dai mascalucie- si, è un personaggio noto al panora- ma locale e culturale per il suo ruolo di bibliotecaria e direttrice dell’Archi - vio storico del Comune, che ha saputo contraddistinguersi per professionali- tà e competenze anche al di là del suo settore. Laureata in Lettere moderne, entra in servizio nel 1978 “quando an- cora – spiega - i dipendenti comuna- li erano pochi e si scambiavano i ruoli secondo necessità”. In lei sono ardenti la passione e l’orgoglio per quel lavoro che nel tempo le ha fatto conoscere di- verse generazioni di giovani, molti dei quali ritrovati oggi come professionisti affermati. La Sapienza racconta il suo ruolo di “guida” alla scoperta di Masca- lucia per gli studenti di tutte le scuo- le del territorio (dalle elementari alle superiori), durante le visite alle chie- se, ai palazzi nobiliari del centro sto- rico e la stessa biblioteca di via Etnea con i suoi oltre 40.000 volumi. Ma ci tiene a ricordare anche l’altra, la sede distaccata di Massannunziata nata nel 2001, un fiore all’occhiello per la se- zione speciale riservata ai non vedenti con i testi in Braille ed i volumi in audio cassette, secondo il principio di istitu- ire “una biblioteca per tutti”. Un pro- getto che per la sua portata innovativa è stato premiato al Palazzo dell’EUR a Roma con una menzione speciale dall’ A.I.B.(Associazione Italiana Bibliote- che). Ma non è un caso isolato. Infatti ancora da Roma, in occasione del “Bi - blicom 2004” arriva il primo premio per la sezione “Nati per leggere”, un pro- getto - di cui la Sapienza è diventata referente per la provincia di Catania - nato con lo scopo di educare i ge- nitori a leggere a voce alta alla prole nei primi tre anni di vita (gesto ritenuto fondamentale per la crescita del bam- bino anche da studi americani). Fino al 2010, inoltre, Mirella Sapienza ha co- ordinato il servizio Pubblica istruzione ed il Trasporto scolastico del Comune di Mascalucia. Durante la sua carrie- ra ha gestito la Delegazione comuna- le di Massannunziata rendendola un fiore all’occhiello dell’Amministrazio- ne comunale. È stata inoltre nomina- ta dall’Associazione “Paesi di San Vito Italia” referente per la Regione Siciliana (San Vito è il Santo patrono di Mascalu- cia). Senza dimenticare il fatto che, nei suoi 41 anni di servizio ha goduto, for- tunatamente, di ottima salute, assen- tandosi raramente per malattia. Tanti quindi i ricordi per la bibliotecaria ma- scaluciese, come tanti i colleghi, i sin- daci, i parroci, i presidi, gli insegnanti e i ragazzi che ha incontrato negli anni e che nel giorno celebrativo della sua carriera hanno voluto affettuosamen- te salutarla e renderle prova di stima con targhe ed omaggi floreali. Ad oggi, nonostante possa essere una nonna a tempo pieno, confessa di non riuscire a distaccarsi del suo passato, così da vo- lontaria continuerà a guidare i ragazzi delle scuole per il territorio di Masca- lucia, oltre a rivestire la carica di vice presidente A.I.B per la regione Siciliana. Sebastiana D’Amico Letizia Nicolosi Nicolosi: cambio al vertice del corpo di Polizia municipale Maria Grazia Sapienza: una vita spesa a servizio della cultura

Nicolosi: cambio al vertice del corpo di Polizia municipale · la passione e l’orgoglio per quel lavoro ... Domenica Nicoloso, farmacista, ci spiega la sua origine e come si manifesta

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NICOLOSI - Il 31 dicembre 2016, dopo circa 7 anni di

servizio, è andato in pensione il comandante della Polizia muni-cipale Santo Mazzaglia. Egli ha iniziato la sua carriera a Nicolo-

si nel 1980 come agente di Po-lizia municipale appiedato, dopo aver vinto il relativo concorso. Nel 1983 partecipa a quello di mo-tociclista, vincendolo. Nel 2000 diventa ispettore, sempre dopo

aver superato un concorso, pro-seguendo così la sua carriera. Nel 2008 ottiene l’incarico di vice co-mandante e nel luglio del 2010 quello di comandante. Il suo ruolo presso il Comune di Nicolosi (che

comprende anche l’impegnativa area del vulcano) è stato impor-tante per garantire la sicurezza degli spazi pubblici, impegnan-dosi a far rispettare i regolamen-ti di polizia urbana e le norme contenute nel Codice penale. “Ho svolto il mio lavoro con passione – commenta - affrontando tutti gli impegni e le difficoltà che si pre-sentavano con pazienza e corret-tezza”. Tornando indietro con la memoria, per lui il momento più bello è stato il primo giorno di lavoro, che ha ricordato proprio quando è andato in pensione, salutando i colleghi con affetto e orgoglio. Al suo posto, dal primo gennaio 2017 si è insediato come comandante di Polizia municipale Carmelo Amore. Egli ha iniziato il suo lavoro come vigile urbano a Nicolosi nel 1979, dopo aver vinto il relativo concorso. Successiva-mente ha partecipato al concorso interno per ispettore bandito dal Comune di Nicolosi, vincendolo. Dal 2010 al 2016 ha svolto il ruo-lo di vice comandante. Durante questi anni si è dedicato a temi importanti: il contrasto alle disca-riche abusive e la bonifica di ter-reni, il randagismo, la recinzione di terreni abbandonati, il controlli nei locali, la lotta all’abusivismo. Anche per lui il territorio dell’Et-na ha rappresentato un banco di prova importante: dalla gestione

della viabilità e dei parcheggi alla regolamentazione delle attività commerciali, fino ai vari proble-mi legati al maltempo. “Ho amato questo lavoro da giovane – dice il neo-comandante – e sono molto contento dell’incarico ricevuto, che mi attribuisce una responsa-bilità più grande rispetto a prima. Come persona per me non è cam-biato nulla, rimango lo stesso di prima, ma il lavoro diventerà sen-za dubbio più difficile e impegna-tivo”. Ha avuto modo di notarlo già il 6 gennaio scorso, quando, trovandosi ad alta quota insieme ad alcuni volontari dell’Associa-zione nazionale carabinieri, ha dovuto affrontare una tempesta di neve e si è trovato a soccorrere una famiglia in difficoltà, con una bambina di sei anni. Senza per-dersi d’animo il gruppo ha cari-cato la famiglia su un fuoristrada, cercando di rassicurare la piccola, e riuscendo quindi a portarli in salvo. Un semplice gesto di aiuto che per i nostri uomini in divisa fa parte del lavoro quotidiano, ma che spesso può essere deci-sivo. Concludendo, il nuovo co-mandante della Polizia Municipale si pone come obiettivo primario quello di ricoprire al meglio il suo incarico e riuscire a dialogare con tutti senza alcun pregiudizio.

MASCALUCIA - Il 12 gennaio scorso, presso il palazzo della Delegazio-

ne comunale di Massannunziata, sono ricorsi i festeggiamenti in onore della funzionaria comunale Maria Grazia Sa-pienza, giunta al meritato pensiona-mento dopo oltre 40 anni di servizio. Mirella, così chiamata dai mascalucie-si, è un personaggio noto al panora-ma locale e culturale per il suo ruolo di bibliotecaria e direttrice dell’Archi-vio storico del Comune, che ha saputo contraddistinguersi per professionali-tà e competenze anche al di là del suo settore. Laureata in Lettere moderne, entra in servizio nel 1978 “quando an-cora – spiega - i dipendenti comuna-li erano pochi e si scambiavano i ruoli secondo necessità”. In lei sono ardenti la passione e l’orgoglio per quel lavoro che nel tempo le ha fatto conoscere di-verse generazioni di giovani, molti dei quali ritrovati oggi come professionisti affermati. La Sapienza racconta il suo ruolo di “guida” alla scoperta di Masca-lucia per gli studenti di tutte le scuo-le del territorio (dalle elementari alle superiori), durante le visite alle chie-

se, ai palazzi nobiliari del centro sto-rico e la stessa biblioteca di via Etnea con i suoi oltre 40.000 volumi. Ma ci tiene a ricordare anche l’altra, la sede distaccata di Massannunziata nata nel 2001, un fiore all’occhiello per la se-zione speciale riservata ai non vedenti con i testi in Braille ed i volumi in audio cassette, secondo il principio di istitu-ire “una biblioteca per tutti”. Un pro-getto che per la sua portata innovativa è stato premiato al Palazzo dell’EUR a Roma con una menzione speciale dall’ A.I.B.(Associazione Italiana Bibliote-che). Ma non è un caso isolato. Infatti ancora da Roma, in occasione del “Bi-blicom 2004” arriva il primo premio per la sezione “Nati per leggere”, un pro-getto - di cui la Sapienza è diventata referente per la provincia di Catania - nato con lo scopo di educare i ge-nitori a leggere a voce alta alla prole nei primi tre anni di vita (gesto ritenuto fondamentale per la crescita del bam-bino anche da studi americani). Fino al 2010, inoltre, Mirella Sapienza ha co-ordinato il servizio Pubblica istruzione ed il Trasporto scolastico del Comune

di Mascalucia. Durante la sua carrie-ra ha gestito la Delegazione comuna-le di Massannunziata rendendola un fiore all’occhiello dell’Amministrazio-ne comunale. È stata inoltre nomina-ta dall’Associazione “Paesi di San Vito Italia” referente per la Regione Siciliana (San Vito è il Santo patrono di Mascalu-cia). Senza dimenticare il fatto che, nei suoi 41 anni di servizio ha goduto, for-tunatamente, di ottima salute, assen-tandosi raramente per malattia. Tanti quindi i ricordi per la bibliotecaria ma-scaluciese, come tanti i colleghi, i sin-daci, i parroci, i presidi, gli insegnanti e i ragazzi che ha incontrato negli anni e che nel giorno celebrativo della sua carriera hanno voluto affettuosamen-te salutarla e renderle prova di stima con targhe ed omaggi floreali. Ad oggi, nonostante possa essere una nonna a tempo pieno, confessa di non riuscire a distaccarsi del suo passato, così da vo-lontaria continuerà a guidare i ragazzi delle scuole per il territorio di Masca-lucia, oltre a rivestire la carica di vice presidente A.I.B per la regione Siciliana.

Sebastiana D’Amico

Letizia Nicolosi

Nicolosi: cambio al vertice del corpo di Polizia municipale

Maria Grazia Sapienza: una vita spesa a servizio della cultura

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Il raffreddore comune (common cold), come da definizione, è una di quelle patologie a larga diffusione che colpisce ogni anno milioni

di individui con una frequenza di due-quattro episodi all’anno per gli adulti e di otto-dodici per i bambini e adolescenti. La dott. essa Domenica Nicoloso, farmacista, ci spiega la sua origine e come si manifesta.

“Il raffreddore comune è un’infezione respiratoria acuta con eziologia virale. Insorge spesso senza febbre e interessa alcune o tutte le vie aeree: naso, seni paranasali, gola, laringe e di frequente trachea e bronchi. Le specie di virus responsabili del raffreddore comune sono i picornavirus (rhinovirus, echovirus e coxsackievirus), i virus influenzali, parainfluenzali, il virus respiratorio sinciziale, i coronavirus e gli adenovirus. Nel 30-50% dei casi è causato dal rhinovirus. L’infezione può essere facilitata dalle seguenti situazioni: eccessivo affaticamento, stress psico-fisico, allergie, fase intermedia del ciclo mestruale. Nell’insorgenza del raffreddore, i batteri non sono la causa scatenante, ma possono dare luogo a complicazioni purulente come otite media e sinusite. Come si manifesta allora il raffreddore comune, a volte così insidioso da rendere l’individuo fortemente debilitato? Dopo un periodo di incubazione che varia da uno a tre giorni, la sintomatologia esordisce in modo brusco. I sintomi sono causati dalla risposta immunitaria all’infezione. Le cellule che prontamente agiscono contro gli agenti infettivi sono i macrofagi; la superficie macrofagica espone dei recettori

Toll-Like che legano la componente virale innescando la produzione di citochine. Queste ultime a loro volta agiscono reclutando cellule del sistema immunitario competenti e scatenanti i sintomi del raffreddore comune. Essi si distinguono in immediati e ritardati (uno-due giorni dopo). Quelli immediati sono starnuti, stanchezza, malessere, mal di testa; quelli ritardati sono gocciolamento e ostruzione nasale, tosse, bruciore della gola. Le secrezioni nasali sono acquose nei primi due giorni, successivamente tendono a divenire più dense e purulente. La tosse intermittente e con scarso catarro può protrarsi sino a due settimane. Spesso il raffreddore comune incide sul tono dell’umore e la vitalità dei pazienti. Nei soggetti con malattie respiratorie croniche, come bronchite o asma, il raffreddore comune riacutizza le patologie preesistenti; nei bambini un raffreddore trascurato diviene spesso bronchiolite o bronchite. Invece, in assenza di complicazioni, i sintomi del raffreddore comune si risolvono in quattro-dieci giorni. La presenza di febbre alta indica influenza, infezione virale più seria del tratto respiratorio con brividi di freddo, spossatezza, dolori muscolari. È raccomandabile seguire delle semplici regole: riposo e cautela, assunzione di liquidi per mantenere l’idratazione. Esistono dei rimedi naturali come il Pelargonium Sidoides, che con un triplice meccanismo d’azione combatte le infezioni del tratto respiratorio: aumenta le difese dell’organismo contro i virus, arresta la crescita batterica, fluidifica il muco e ne riduce la produzione”.

L'ECO DELL'ETNA2

Emporiodi Alfio Longo

Casalinghi, Oggettistica, Profumeria, Regali

via Garibaldi n. 4395030 Nicolosi (Ct)

Febbraio 2017

Trecastagni

La Fattoria Tre Monti annuncia che per la prossima primavera sarà

realizzato anche un maneggio per tutti i bambini.

NICOLOSI - Lo scorso 20 dicem-bre è stato portato in scena lo

spettacolo, incentrato sulla sen-sibilizzazione alla lotta contro il femminicidio, dal titolo significa-tivo “Ferite nell’anima”, organiz-zato e realizzato dall’I.P.S.S.A.T. “Rocco Chinnici” di Nicolosi con il patrocinio del Comune. La rap-presentazione, coordinata dalla dirigente scolastica prof.ssa Anna Maria Mondati e gestita dalle pro-fessoresse Epifania Catalano, Ma-ria Grazia Gemmellaro, Caterina Gemmellaro, Rosanna La Mendola e Ketty Pulvirenti, ha avuto come interpreti alcuni alunni dell’isti-tuto, i quali, dopo aver seguito un percorso formativo, basato sulla creatività, sulla condivisione e sul lavoro di gruppo, hanno messo in scena la manifestazione teatra-le. Questa si basa su monologhi (ideati e scritti dagli stessi alun-ni), su coreografie e su musiche,

ispirate alla lettura del volume “Ferite a morte” di Serena Dandi-ni, nel quale l’autrice dona voce alle donne vittime di violenza. L’attività teatrale, che ha contri-buito alla formazione didattico-educativa e socio-culturale degli alunni coinvolti, ha puntato alla valorizzazione della sfera emo-tiva e personale e delle capacità sociali e collaborative degli ado-lescenti, in modo da favorire la crescita personale di ogni indi-viduo. Ciò per promuovere una riflessione sociale e civile, e sen-sibilizzare i coetanei e gli adulti sul tema del femminicidio, dif-fondendo la cultura della preven-zione e del contrasto al fenome-no della violenza di genere, che, purtroppo, non conosce limiti nè di sesso nè di età e si manifesta in modo dilagante in ogni ambito della società.

Nunzia Leonardi

“Ferite nell’anima”: uno spettacolo contro la violenza sulle donne

Don Rizzone abate dei monasteri di San Martino delle Scale e Nicolosi

NICOLOSI – L’11 ottobre 2016 Don Vittorio Giovanni Riz-

zone, già rettore del Monastero dei Benedettini “Beato Cardinale G.B. Dusmet” di Nicolosi, è sta-to eletto abate da tutti i monaci professi solenni delle comunità monastiche riunite dei mona-steri di San Martino delle Scale e di Nicolosi. Questo solenne evento ha rinsaldato la secola-re unione tra i due monasteri, legati fin dalle loro origini alla

sequela delle orme di San Mar-tino simbolo della carità verso i più deboli, di San Nicola di-spensatore della carità verso i più piccoli, e del Beato Cardi-nale G.B. Dusmet apostolo del-la carità per il sostegno ai più bisognosi. L’insigne celebrazio-ne abbaziale di don Vittorio si è tenuta nel monastero di S. Mar-tino delle Scale, sito nei pressi di Monreale, proprio nel giorno della commemorazione della

festività di San Martino, giorno 11 novembre, alla presenza di molte autorità civili e militari, provenienti dalle zone di perti-nenza di entrambi i monasteri, e da molti fedeli. La storia di don Vittorio Rizzone si intrec-cia nel percorso della sua vita personale e monastica; infatti, proveniente da Modica, si laurea in Lettere antiche, specializzan-dosi in Archeologia, nel 2000 inizia il suo noviziato, abbrac-

ciando l’ordine benedettino, nel 2005 prende i voti religiosi, nel 2006 viene ordinato sacerdote. Ha studiato teologia presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania, dove successivamen-te ha insegnato Greco biblico e Archeologia cristiana, inoltre ha effettuato molteplici ricer-che in ambito archeologico e ha elaborato diverse pubblicazioni per riviste scientifiche.

Nunzia Leonardi

ReDAzioNALeil raffreddore comune: conoscerlo per contrastarlo al meglio

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L'ECO DELL'ETNA 3

Via Garibaldi 64NICOLOSI

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Febbraio 2017

NICOLOSI – Come previsto dal meteo, quest’inverno più volte la Sicilia si è im-

biancata. La neve è arrivata un po’ovunque, fino alle porte della città di Catania, facen-do la sua comparsa soprattutto nei Comuni pedemontani. I paesi del circondario etneo (in particolare quelli più vicini alle vette del vulcano come Nicolosi, Ragalna, Randazzo, Maletto, Zafferana, Linguaglossa, Castiglio-ne di Sicilia e Milo) si sono trasformati in scenari da cartolina natalizia. Ciò ha provo-cato diversi problemi, rallentando e renden-do pericolosa la circolazione automobilisti-ca su molte strade. Nell’ “emergenza-neve” sono stati coinvolti gli amministratori locali, la Protezione Civile, i vigili del fuoco, le for-ze dell’ordine e tutti i volontari disponibili sul territorio. Sull’Etna diversi gitanti sono rimasti bloccati per il maltempo, costrin-gendo gli operatori specializzati nel soc-corso a vari interventi. Quanto accaduto nei paesi etnei ha messo a dura prova il sistema di gestione delle emergenze, con il compi-

to di coordinare le risorse umane ed otti-mizzare quelle economiche per garantire la sicurezza dei cittadini. Secondo l’archi-tetto Pina Scuderi, responsabile del gruppo comunale di Protezione civile di Nicolosi, “possiamo dire di aver affrontato abbastan-za bene l’emergenza neve, naturalmente con l’aiuto di tutte le associazioni presenti sul territorio. Di mattina e nelle ore nottur-ne è stato necessario usare il mezzo spargi-sale, in particolare nelle strade più trafficate e specialmente dove insistono gli istituti scolastici. I problemi spesso nascono per-ché la popolazione siciliana non è abituata a questo tempo, e si trova in difficoltà soprat-tutto alla guida. Quindi, anche se rispetto agli altri Comuni Nicolosi non ha riscontrato particolari difficoltà, il nostro auspicio per il futuro è migliorare ancora più la comunica-zione con i cittadini, spiegando loro quali sono i comportamenti da attuare in certe situazioni”.

Sebastiana D’Amico

Maltempo, la neve mette a dura prova gli abitanti dei paesi etnei

NICOLOSI - Il 14 gennaio scorso la sede del Parco dell’Etna di Nicolosi

ha ospitato il convegno “La ricaduta di natura economica dei parchi sui ter-ritori”. Sul palco hanno preso parola, moderati da Cettina Bonaffini, segre-taria del circolo ECODEM di Catania; Gigi Bellassai, presidente regionale ECODEM; Marisa Mazzaglia, presiden-te del Parco dell’Etna; Giuseppe Bom-bino, presidente del Parco nazionale dell’Aspromonte; l’on. Giuseppe Ber-retta, componente della Commissione Giustizia, l’on. Chiara Braga, respon-sabile nazionale Ambiente del Partito Democratico; e il docente Vincenzo Piccione dell’Università di Catania, che ha sostituito Franco Cancellieri (re-sponsabile ECODEM Biodiversità), il

quale non ha potuto essere presente all’evento. A fare da cornice al conve-gno le foto suggestive del fotoamatore Giuseppe Famiani. L’introduzione di natura scientifica ha illustrato in che modo l’istituzione dei parchi migliora la salute del territorio, spiegando ad esempio come riduca il rischio deser-tificazione. Già nelle zone dei parchi siculi si nota come la flora abbia ar-ricchito il sottosuolo, e la fauna si sia incrementata favorendo la biodiver-sità. I parchi però non sono solo una salvaguardia dell’ambiente, ma hanno creato, nelle popolazioni che da sem-pre risiedono nelle zone limitrofe o all’interno dei loro confini, una consa-pevolezza nuova. “L’Etna, patrimonio dell’UNESCO, e il Parco dell’Etna - ha

commentato il presidente Marisa Maz-zaglia - hanno realizzato negli anni una rete di tutela che vuole coniugare la sostenibilità dello sviluppo econo-mico e la salvaguardia dei valori natu-rali, antropologici e tradizionali. Inoltre contribuiscono alla creazione dell’i-dentità della comunità”. I parchi sono molto di più che salvaguardia e pro-tezione, sono anche punti di ritrovo, attrattori sul territorio, sono cultura, bellezza, creatività, paesaggio, nuove risorse e biodiversità. Al momento è al vaglio delle Camere una proposta di rinnovamento delle norme che regola-no questi enti, con l’intento di mette-re un punto fermo sulla prevenzione, cercando di snellire la burocrazia.

Maria Luisa Chiarenza

Parchi naturali: quali effetti hanno sull’economia dei territori?

NICOLOSI – È partito di recente il grande progetto targato #Nicolosicura, la piattaforma web corredata di app che per-

mette a ogni cittadino di conoscere il Piano di Protezione civile comunale di Nicolosi, i rischi naturali presenti sul territorio, il meteo, gli avvisi in tempo reale e molto altro. Più di un anno di lavoro ha prodotto un nuovissimo mezzo di comunicazione e di approccio con il cittadino. Il geologo Carlo Cassaniti pro-gettista di #Nicolosicura, i componenti del gruppo di volonta-ri di Protezione civile di Nicolosi, la coordinatrice del gruppo architetto Pina Scuderi, l’ufficio comunale di Protezione Civile nella figura del geometra Alfio Borzì, i tecnici informatici che hanno sviluppato le piattaforme iOS e Android, hanno lavora-to sinergicamente curando ogni aspetto del portale. Il lavoro è iniziato con un raggruppamento di informazioni tipiche del censimento. Il gruppo di volontari, insieme a dei tirocinanti, hanno raccolto i dati degli operatori economici di ogni grado e tipologia presenti sul territorio, censendo anche i cittadini. Tutte le nozioni apprese confluiscono nel Piano di emergen-

za di Protezione Civile, un fascicolo dove, oltre ad elenchi di ogni genere, sono elencate le tipologie di rischio presenti sul territorio, suddividendo il paese di Nicolosi nei quartieri ivi esi-stenti, ciascuno con le sue vulnerabilità e i suoi punti di forza. In questo modo i volontari conoscono preventivamente le zone più a rischio, l’ubicazione di concittadini con problemi a de-ambulare, ma anche chi e quali mezzi possiedono, ad esempio macchine agricole ed escavatori. Ma #Nicolosicura non è e non sarà solo un contenitore di notizie. Chiunque scarichi l’app avrà anche un supporto pratico. In primo luogo il #PAS – Portami Al Sicuro, una mappa interattiva che indica il luogo in cui si trova la persona che sta utilizzando l’app, evidenziando in verde le aree d’attesa sul territorio nicolosita e la più vicina al punto in cui si trova l’utente al momento. Un’applicazione facile e in-tuitiva ma anche un grande strumento nelle mani dei cittadini. Attivi anche il sito web www.nicolosicura.it, la pagina Facebook “Nicolosicura” e il profilo Twitter #nicolosicura.

#Nicolosicura: la piattaforma webrealizzata da e per i cittadini

Maria Luisa Chiarenza

NOTIZIE LIETE

Domenica 20 novembre 2016a Catania è nato Claudio Agatino

Di Mauro, figlio dell’assessore allo Sport del comune

di Nicolosi, Giuseppe Di Mauro,e di Laura Guglielmino.

Ai neogenitori vanno i migliori auguri dell’editrice

de L’Eco dell’Etna Sebastiana D’Amico, del direttore

responsabile Graziella Nicolosi e di tutta la redazione.

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L'ECO DELL'ETNA4

Via Trieste, 11 - NICOLOSI (CT)346 6749963 - 327 2347857

Tel/Fax 095.363269

Febbraio 2017

NOTIZIE LIETECon delibera n° 719 del 5/10/2016 il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Garibaldi, dott. Giorgio Giulio Santonocito, ha nominato il dott. Angelo Pulvirenti responsabile dell’unità operativa complessa di Chirurgia vascolare del presidio Garibaldi Nesima di Catania. L’editrice de L’eco dell’Etna Sebastiana D’Amico, il direttore responsabile Graziella Nicolosi e la redazione del giornale formulano i migliori auguri al neo primario che da sempre si è reso disponibile per l’intera

comunità nicolosita.

NICOLOSI – Il Comu-ne di Nicolosi, anco-

ra una volta, punta sullo sport. E lo fa con l’inau-gurazione della “Casa del Ciclismo”. Si tratta della nuova sede sociale, inaugurata a metà dello scorso mese di dicembre, concessa (con delibera di Giunta) alle associazioni sportive dilettantistiche e amatoriali che praticano lo sport su due ruote, che appassiona sempre più sia i giovani che i meno giovani. In tal modo, la Bike Team, l’Extreme Bike Nicolosi e La Porta dell’Etna avranno modo di incontrarsi in una sede unica, sita al primo piano di “Palazzo Barbagallo” in via Garibaldi. Lo scopo è

quello di favorire l’aggrega-zione sportiva, la socializ-zazione e la progettazione delle attività delle diverse associazioni divenute ormai cardini del panorama spor-tivo nicolosita. La richiesta, della quale è stato instan-cabile portavoce il compa-esano Giuseppe “Puddu” Gemmellaro, ha trovato ri-scontro positivo nell’asses-sore allo Sport Giuseppe Di Mauro. “È stata data voce ad una esigenza ben precisa proveniente da quanti pra-ticano questo sport a livello dilettantistico e amatoriale- ha dichiarato Di Mauro - e l’assessorato allo Sport vi ha prestato ascolto, cercando di soddisfarla al meglio”.

Chiara Mazzaglia

Sport, una sede per tutte le associazioni ciclistiche del Comune

NICOLOSI - Proseguono le ottime prestazioni del ciclista nicolosita Mario Riccioli. Stavolta le ha ottenute in tan-

dem con il genero Tonino Distefano, conquistando il podio de “La 24 ore di Porticella”, competizione svoltasi lo scor-so mese di settembre su una collina nei dintorni di Patti (Messina). La gara, che ha previsto un percorso sterrato in mountain bike, li ha visti pedalare per 24 ore senza so-sta. La coppia, tra poco più di un centinaio di partecipanti provenienti da ogni parte della Sicilia, si è classificata al primo posto per la “categoria coppie” e al terzo posto nella classifica assoluta, raggiungendone i vertici già prima del-lo scadere del tempo. La vittoria in questa gara, inserita in

un circuito nazionale, apre la strada a due appuntamenti importanti: “La 24 ore di Roma” dal 15 al 17 settembre prossimo e il “1° trofeo Città di Mascalucia” previsto per il 21 maggio. Quest’ultima competizione ciclistica, ricono-sciuta già come tappa del Campionato italiano Centro-Sud XC in MTB, è organizzata dalla “Etna Eagles Team Mascalu-cia”, la nuova squadra fondata da Riccioli e da altri 5 atle-ti (Luciano Calleri, Emanuele Cavallaro, Tonino Distefano, Alessandro Marchese e Giuseppe Panepinto), in collabora-zione con l’amministrazione comunale di Mascalucia, e si svolgerà all’interno del parco Monte Ceraulo.

Chiara Mazzaglia

Ciclismo, gli atleti nicolositi continuano a collezionare successi

Mascalucia, in arrivo 17 orti urbani con un progetto dei Lions

MASCALUCA - Il comune di Mascalucia ha accolto e av-viato da poche settimane il progetto “Orti Urbani”, pro-

mosso da dieci Club Lions della IV e V Circoscrizione Sicilia,

in occasione del centenario di Lions Club International che cade proprio nel 2017. Dopo l’approvazione del Regolamen-to, si attende ora il bando per la selezione dei partecipanti e la consegna di 17 orti, posti in un terreno appositamente destinato – e già fornito di strutture consistenti in delimi-tazioni, percorsi di accesso, apparecchiature elettroniche di sorveglianza – dove saranno successivamente piantati legu-mi, ortaggi e viti a spalliera per delimitarne i confini. Gli orti verranno assegnati in comodato d’uso a famiglie in stato di particolare bisogno previa richiesta e dopo una selezione che sarà operata secondo criteri tratti da apposito regolamento, unanimemente adottato dal Consiglio comunale di Mascalu-cia. Nel corso dell’inaugurazione – tenutasi nel salone della Delegazione comunale di Massannunziata – il sindaco del Comune, Giovanni Leonardi, si è detto onorato di lavorare a fianco dei Lions, precisando come l’iniziativa rappresenti un intervento di riqualificazione del territorio ma anche un’op-portunità da dare ai cittadini per meglio socializzare, poiché il lavoro negli orti sarà anche momento di aggregazione per

17 famiglie del territorio. “Oltre agli orti – ha sottolineato Leonardi – stiamo consegnando ‘un modo di pensare’. Siamo tra i primi Comuni della provincia di Catania a realizzare tale progetto”. L’iniziativa, a cui si riconosce valore sociale, am-bientale e didattico, contribuirà a preservare dall’abbandono e dal degrado le aree verdi interstiziali, e a familiarizzare con il concetto di agricoltura urbana, praticata nel mondo, per motivi di sussistenza, da più di ottocento milioni di persone, e tornata in auge da qualche anno anche nei Paesi ricchi ed in particolar modo in Europa. A tal proposito appare dunque particolarmente interessante la proposta del prof. Sperlinga – presidente dell’associazione “Stelle e Ambiente” – di porre all’interno degli orti un giardino fitoalimurgico per promuo-vere un’alimentazione legata a piante spontanee e mange-recce, che crescerebbero senza bisogno di cure. Sarà infine possibile esporre dinnanzi agli orti i prodotti eventualmente eccedenti il fabbisogno, così da realizzare un vero mercatino che concretizzi appieno la formula “dal produttore al con-sumatore”. Claudia Luisa Pace

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Febbraio 2017

MeSSAGGio PoLitiCo AutoGeStito A PAGAMeNtoAlessandro Chisari nel coordinamento provinciale di Forza italia

Il 18 novembre 2016 sono stati presentati a Catania i nuovi coordinamenti provinciali e comunali di For-

za Italia. Alla conferenza stampa hanno preso parte i consiglieri comunali, dirigenti e militanti forzisti di Ca-tania e provincia, e i dirigenti militanti di Forza Italia Giovani. Presenti, oltre all’eurodeputato Salvo Pogliese, coordinatore provinciale di Forza Italia, e a Pippo Ar-cidiacono, coordinatore comunale, anche i vicecoordi-natori provinciali Angelo Moschetto e Dario Daidone, il vicecoordinatore comunale Luca Sangiorgio, e il ca-pogruppo di Forza Italia all’Ars Marco Falcone. “Con la presentazione dei nuovi coordinamenti provinciale e comunale di Forza Italia – ha spiegato Salvo Poglie-se – si vuole testimoniare la volontà del nostro partito

di radicarsi ancora di più nel territorio, rappresentare tutte le categorie produttive, tutte le varie aree della nostra provincia, e caratterizzarsi fortemente con una presenza giovanile qualificata. A Catania abbiamo dato vita ad un partito compatto, unito, coeso, che è pronto a tornare a governare il nostro territorio”. “Il coordina-tore comunale – ha dichiarato Arcidiacono – nasce per raccogliere i successi elettorali che da qualche anno mancano, anche per le nostre colpe. Oggi stiamo ri-prendendo in mano il percorso interrotto, perché Ca-tania ha bisogno di una Forza Italia forte, e di un centro destra unito”. Del coordinamento provinciale di Cata-nia fa parte anche Alessandro Chisari, vice presidente del consiglio comunale di Nicolosi.

zafferana, concerto sull’etna per gli studenti della “De Roberto”ZAFFERANA ETNEA – Lo scorso

mese di novembre l’Istituto com-prensivo “Federico De Roberto” di Zafferana Etnea ha chiuso per l’anno 2016 il consueto “Battesimo dell’Et-na”, evento organizzato e ideato dal professore Antonio Amore, docente di Educazione tecnica ed ex asses-sore all’Istruzione del Comune di Ni-colosi. Settantacinque alunni e dieci docenti hanno vissuto una giornata indimenticabile, visitando lo splendi-do vulcano Etna, grazie alla sensibilità

dell’amministratore unico di “Funivia dell’Etna” Francesco Russo, che ha permesso come ogni anno ai ragazzi, e non solo, di scuola media di salire in funivia fino a quota 2500 metri. Qui le attente guide dell’Etna hanno ac-compagnato docenti e alunni per una passeggiata didattica, andando ad ammirare alcuni crateri delle ultime eruzioni. “Quest’anno la ´De Rober-to` si è davvero superata offrendoci una vera e propria chicca: visto che la scuola è ad indirizzo musicale, hanno

dato un saggio delle loro capacità”, ha commentato il professore Amore. “Grazie alla collaborazione dei diri-genti della Funivia che hanno messo a disposizione il necessario, i docenti di strumento e alcuni alunni all’uscita della stazione d’arrivo di quota 2500, hanno affascinato i turisti presenti con un bellissimo concerto. Un evento suggestivo che accompagnerà il cam-mino del Battesimo dell’Etna anche per il 2017”.

Antonella La Rocca

Doris occhipinti, testimonial siciliana di sport e solidarietàCATANIA - Già all’età di

due mesi giocava be-atamente…in acqua, come fosse una piccola sirena. Il suo rapporto con lo sport e, con quello acquatico in particolare, è sempre stato simbiotico. Stiamo parlando della presenter Doris Occhipinti, austra-liana di nascita ma di ori-gini ragusane. Insegnante di Educazione fisica, do-cente federale, presenter Beco nazionale tra colle-

ghi internazionali, Doris è un concentrato di profes-sionalità con tutto ciò che ne concerne: competenze tecniche, capacità fisiche, energetiche, carismatiche accompagnate a una gran-de comunicatività. Pro-prio per il suo bagaglio di competenze è stata scelta in qualità di presenter na-zionale insieme a presen-ter del calibro di Paola Ge-rali e Kay Vitelli, per Beco Aqua College al “Rimini

Welles”, il più importan-te evento a livello euro-peo del mondo del fitness. “Movimento vuol dire di-vertimento, ritmo, socia-lizzazione, interscambio e dinamica fra la gente – so-stiene la Occhipinti -. Mo-vimento significa soprat-tutto salute psicofisica”. La Occhipinti è stata re-centemente impegnata in “un’ora” di lezione specia-le alla scoperta della soli-darietà, “Un cuore…né si…

vende né…si compra ma…si dona”, ossia un grande contributo di cuore e di professionalità dedicato al 2° Masterclass d’Acqua fitness, sabato 11 febbra-io, in collaborazione con gli allievi della Città dello Sport di Catania. Il ricava-to dell’evento è stato de-voluto in beneficienza alla parrocchia di San Giorgio di Caltagirone.

Caterina Maria torrisi

San Gregorio, al via a scuola lo “Sportello psicologico d’ascolto”SAN GREGORIO - “Una famiglia per ogni

bambino”. Questo il titolo del proget-to all’interno del quale è stato istituito lo “Sportello psicologico d’ascolto” per alun-ni, genitori e docenti, presentato nei giorni scorsi presso l’Istituto comprensivo “Mi-chele Purrello” di San Gregorio, e promos-so dal Comune di San Gregorio, assesso-rato alle Politiche sociali, per entrambi gli Istituti scolastici del territorio, “Savio” e

“Purrello”. Il progetto, finanziato dal Co-mune, prevede incontri di formazione tra le famiglie adottive e lo Sportello d’ascol-to, previsti tendenzialmente con cadenza settimanale e finalizzati alla consulenza familiare in situazioni di criticità relative all’inserimento nel contesto scolastico o a casi problematici come i fenomeni di bul-lismo. Il servizio si avvarrà di psicologhe che già collaborano con i Servizi socia-

li sangregoresi, in un prospettiva, già da tempo attenzionata, di ascolto nei riguar-di di tutti i cittadini che non può trascura-re gli aspetti relativi alla scuola e alle esi-genze dei bambini. Nel corso dell’incontro informativo, a tal proposito si è espressa la dott. Rosa Bagiante, assistente sociale del Comune: “Parliamo tanto di ascolto – ha commentato – ma in questo momento storico nessuno lo fa, e spesso i nostri fi-

gli ce lo rimproverano. Il diritto all’ascolto è sancito anche dalla “Carta europea dei diritti del Fanciullo” alla quale l’Italia ha aderito. I bambini, quindi, possono essere ascoltati anche senza liberatoria da parte dei genitori, in quanto un loro diritto. Sa-pere ascoltare è un grande dono, è un’arte elegante che nessuno pratica, tutti voglio-no solo parlare”.

Claudia Luisa Pace

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L'ECO DELL'ETNA6

bigliettino nuovo (sostituire)

Febbraio 2017

Bronte, presentato il libro dell’ex governatore siciliano CuffaroBRONTE - Lo scorso 25 set-

tembre, presso l’hotel “Par-co dell’Etna” del comune di Bronte, è stato presentato il libro “L’uomo è un mendican-te che crede di essere un re”, scritto dall’ex governatore del-la Sicilia Totò Cuffaro durante i suoi cinque anni di detenzione nel carcere di Rebibbia a Roma. L’evento è stato organizzato da Pietro Carmelo Caruso insie-me alla associazione culturale

“L’Eco dell’Etna”, con l’inter-vento dell’amministrazione co-munale di Bronte. Nonostante il maltempo, la sala si è riempita di circa 300 persone. Diversi sono stati gli ospiti presen-ti tra il pubblico: associazioni culturali, studenti universitari, giornalisti, sindaci e assessori dei comuni vicini. La serata si è aperta con l’intervento del vice presidente del Consiglio co-munale di Bronte, Giuseppe di

Mulo, a cui sono seguiti quelli del presidente dell’associazio-ne culturale “L’Eco dell’Etna” Sebastiana D’Amico, del rela-tore Pietro Carmelo Caruso e dell’ex sindaco di Bronte, Pino Firrarello. Durante la presen-tazione, Cuffaro ha spiegato di aver dedicato il libro alla sua famiglia e a quelli che hanno vissuto con lui durante la sua detenzione, e che lo scritto gli è servito “ad affrontare e supera-

re i duri fortilizi del carcere”. A chiusura della serata, l’ex go-vernatore siciliano ha ringra-ziato l’associazione culturale “L’Eco dell’Etna” e il Comune di Bronte per l’accoglienza ri-cevuta, regalando il libro con dedica; e rivolgendosi ai gio-vani presenti fra il pubblico, ha ammonito: “la liberazione non è la libertà. Si esce dal carcere, ma non dalla condanna”.

Riposto, lezione di legalità agli studenti dell’istituto “Calvino”

RIPOSTO - L’associazione “Giustizia e Pace” cir-colo della legalità di Catania, intitolata ai giudici

Rosario Livatino e Gaetano Costa, ha organizzato una lezione di educazione civica presso l’istituto comprensivo statale “Italo Calvino” di Riposto, in sinergia con il locale comitato spontaneo antima-fia. La lezione è stata tenuta dal preside dello stes-so istituto, Salvatore Impellizzeri, con l’intervento del presidente dell’associazione Ugo Tomaselli, del professore Attilio Cavallaro del comitato antimafia “Livatino – Costa” e del comandante della Polizia stradale nucleo operativo di Caltagirone, Emilio Ruggeri. Ai ragazzi si è parlato dei giudici Rosario Livatino e Gaetano Costa, spiegando il loro lavoro e il loro sacrificio di uomini che hanno dedicato la

vita alla legalità. La lezione è proseguita con una dimostrazione sulla sicurezza stradale e la guida sicura, sul cattivo uso del cellulare e sulla necessità di indossare le cinture di sicurezza. Diversi sono stati gli interventi degli studenti, fra cui quello di Fina, una bambina di quarta elementare che ha sintetizzato il tema della giornata con una frase: “la legalità è l’anima delle persone oneste”. “Meglio agire che fare finta di niente”, ha commentato il comandante Ruggeri, usando le parole spesso ri-petute dai giudici Livatino e Costa. La lezione si è conclusa con un grande applauso e con una foto ricordo, dandosi appuntamento ad un prossimo in-contro.

Pietro Carmelo Caruso

etna ensemble, a trecastagni una nuova realtà musicale giovanile

TRECASTAGNI - Mira a diven-tare una delle migliori bande

orchestrali giovanili della provin-cia di Catania. Stiamo parlando

dell’orchestra di fiati “Etna En-semble” costituitasi ‘soltanto’ nel febbraio del 2016, ma che già ha avuto modo di mettersi in mo-

stra partecipando a diversi eventi e rassegne. Ricordiamo la festa di chiusura dell’anno calcistico del-la locale squadra di calcio “Real Trecastagni”; la seconda rassegna giovanile bandistica “Città di Ca-latabiano”; il secondo Concorso internazionale “Taormina Musical Bands Festival”, dove ha riscosso favorevoli consensi sia da par-te del pubblico che della critica specialistica, dimostrando grande maturità e professionalità nono-stante la sua recente formazione. L’associazione culturale musica-le “Etna Ensemble” è stata anche l’ideatrice e l’organizzatrice (col-laborata dalla FE. BA. SI., Federa-zione Bande Siciliane) della prima Rassegna bandistica giovanile “Armonie dell’Etna” che ha visto la partecipazione di numerosi gruppi

orchestrali e bandistici giovanili. Il gruppo si è anche esibito sul palco del Teatro comunale di Trecasta-gni in occasione del Concerto di Natale. Dulcis in fundo l’invito da parte dell’emittente locale Ultima Tv a partecipare alla registrazione della trasmissione, anche in que-sto caso per il concerto natalizio. L’orchestra, diretta dal maestro Alfio Musumeci, è composta da circa trenta strumentisti, per lo più ragazzi trecastagnesi, distri-buiti nei vari corsi di tecnica stru-mentale e di propedeutica. Tra gli scopi dell’associazione, partico-lare importanza ricopre quello di promuovere e diffondere la cul-tura e l’associazionismo musicale nel mondo giovanile e non. Per-ciò in vista del raggiungimento di tale obiettivo, l’orchestra si pone

come punto di ritrovo e di aggre-gazione per tutti, con particolare attenzione verso i ragazzi ai qua-li offre dei corsi di formazione ed orientamento musicale, cercando di tenerli lontano dalle distrazio-ni negative del mondo odierno, ed educandoli ad una partecipazione attiva alla vita dell’associazione. “L’obiettivo del nostro gruppo – afferma Musumeci - è dare una visione più ‘concertistica’ della classica banda, che non si con-cretizza, come da tradizione, nel suonare sui palchi solo ciò che le orchestre eseguono in teatro, ma proponendo e promuovendo un repertorio pensato appositamente per gli strumenti a fiato, in modo da esaltarne al massimo le qualità timbriche”.

Caterina Maria torrisi

La panchina rossa: un gesto per non dimenticare il femminicidioPEDARA - Lo scorso mese di novembre, in occasio-

ne della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, anche a Pedara è stata inaugurata la “Panchina rossa”, in segno di solidarietà e rispetto ai tanti casi di femminicidio di cui pure la cronaca locale si è occupata. L’ iniziativa, promossa dagli Stati generali delle donne ai Comuni, alle scuole ed alle associazioni di tutta Italia, non vuole essere meramente simbolica, ma un modo per non dimenticare le donne (mogli, fidanzate, figlie ecc..) vittime di abusi e amori distorti da parte di chi avrebbe dovuto invece tutelarle. Così Pedara (come già altri nove Comuni siciliani) ha visto l’installazione della sua Pan-china rossa presso la centrale piazza Don Diego, in un momento di grande commozione in cui il sindaco An-tonio Fallica, la baby sindaca Azzurra Ursino, l’assesso-re alla Pubblica istruzione Marina Consoli, le consigliere comunali Tiziana Petralia, Elisabetta Pasqualino, Marian-gela Petralia e Vera Milone hanno dato il loro contributo

con le ultime pennellate di vernice rossa (simbolo del sangue versato dalle vittime). Una cerimonia avvalora-ta dalla presenza di Vera Squatrito e Giovanna Zizzo, le rispettive madri di Giordana Di Stefano (la giovane nico-losita massacrata a coltellate dall’ex compagno e padre di sua figlia nell’ottobre 2015); e di Laura Russo (la bam-bina puntese uccisa dal padre nell’agosto 2014). “Due mamme coraggio”, elogiate dallo stesso sindaco perchè impegnate quotidianamente sia a mantenere vivo il ri-cordo delle loro figlie, sia a divulgare un messaggio di rispetto verso il prossimo e di lotta pacifica contro la violenza. In attinenza alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sono state organizzate anche (per iniziativa dell’assessore Marina Consoli) delle conferenze con il neuropedagogista modenese Ermanno Taracchini, lo psicologo Salvo Noè e il pedagogista Tommaso Pez-zino, rivolte soprattutto ai giovani delle scuole, per tra-smettere loro principi comportamentali di rispetto e per

contrastare i primi atteggiamenti di bullismo, gli stessi che domani potrebbero tramutarsi proprio in violenza verso le donne.

Letizia Nicolosi

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Dal “Comitato idonei Concorso pubblico nazionale per 814 posti a Vigili del fuoco del 2008” riceviamo e pubblichiamo questa nota, un vero e proprio “grido di dolore” di

centinaia di giovani che stanno lottando per far valere i loro diritti. Nella provincia di Catania sono circa 60.

“Con la presente vogliamo evidenziare la situazione inerente il concorso per l’accesso al ruolo iniziale di Vigile del Fuoco bandito per 814 posti nel 2008, dal quale è stata stilata

una graduatoria composta da ragazzi e ragazze che ambiscono a far parte di un Corpo molto amato, portato ancora più alla luce a causa delle recenti calamità naturali. Con D.M. n. 5140 del 06/11/2008 venne avviato l’iter selettivo della durata di circa 30 mesi, dove i candidati furono sottoposti a test fisici e teorici. Da tale prova concorsuale, a fronte delle circa 123.000 domande presentate, risultarono idonei 7599, in seguito regolarmente iscritti in una gra-duatoria pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Tale graduatoria subì il primo colpo di arresto nel 2012, quando l’allora governo optò per uno stop delle assunzioni andando a bloccare il turn over; oltre al fatto che qualche anno prima il Ministero indisse una procedura straordina-ria di stabilizzazione riguardante il personale precario del CNVVF (i cosiddetti discontinui/volontari) conclusasi con l’inserimento di 6080 persone in una diversa graduatoria, la quale insieme a quella del Concorso pubblico 814, risultava essere l’unico bacino assunzionale per l’ingresso al Corpo. Occorre considerare che l’attuale carenza di personale operativo, comprendente anche una parte di personale non idoneo al servizio tecnico urgente, si aggira attorno alle 3000 unità, il che provoca un aumento della mole di lavoro per la componente

permanente. Questa carenza potrebbe essere colmata con l’esaurimento della graduatoria per 814VVF che in questo momento contiene circa 3500 idonei, tra i quali sono presenti i discontinui e volontari facenti già parte del CNVVF (quindi personale con delle esperienze già acquisite) ai quali è stata garantita una riserva del 25% dei posti banditi. Inoltre il CNVVF sta subendo un pericoloso aumento dell’età media (oltre i 47 anni) a fronte del personale utilmente collocato nella graduatoria 814 posti che gode di un’età media di 32 anni. Recen-temente il Governo ha indetto un nuovo bando di concorso pubblico - 250 posti - per la qualifica di Vigile del Fuoco. Prevedendo quindi una massiccia partecipazione di candidati si rischia di incorrere in un iter concorsuale con tempistiche molto lunghe che, salvo ricorsi o casi particolari, non produrrà un nuovo bacino assunzionale prima della fine del 2018. A tal proposito ringraziamo fortemente il capogruppo Pd on. Ettore Rosato ed il Sottosegretario agli Interni con delega ai Vigili del Fuoco, on. Giampiero Bocci, in quanto sembra esser stata finalmente decisa una svolta indirizzata all’esaurimento della graduatoria 814. Nella legge di bilancio 2017 è stata garantita la proroga per la graduatoria del concorso ad 814 con nuova scadenza al 31 dicembre 2017. Oltre ciò, sono stati stanziati 1,9 miliardi per il comparto sicurezza: ci saranno dunque fondi da cui deriveranno nuove assunzioni per il CNVVF, ag-giuntive rispetto a quelle previste dal turn over. Vista la recente conferma del Sottosegretario Bocci del governo Gentiloni, ci auguriamo che si possa dar seguito al lavoro sin qui svolto, assicurando un potenziamento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e un veloce esauri-mento di questa unica graduatoria valida”.

L'ECO DELL'ETNA 7Febbraio 2017

Acireale, un “GiroLibro” per condividere idee, esperienze e lettureACIREALE – Acireale prende spun-

to dall’America e sposa il progetto “Little free library”, nato nel 2009 per iniziativa di Todd Bol che ideò una pic-cola biblioteca a cielo aperto fruibile da tutti, posta di fronte la sua abitazio-ne. Da qui nasce l’iniziativa “GiroLibro” proposta in territorio acese dall’asso-ciazione “Eralavò” e attiva da maggio in tre punti nevralgici della città: piaz-za Duomo, piazza Garibaldi e piazza Santa Maria del Suffragio. La scelta dei luoghi, spiegano i fautori del progetto, è da ricondurre alla vicinanza di spa-zi verdi e/o panchine o luoghi in cui potersi fermare a leggere, nonché alla loro centralità e rilevanza turistica. Il

servizio, completamente gratuito, per-mette di scambiare un libro con uno di quelli presenti nelle librette, legge-re uno dei volumi e riconsegnarlo nella stessa o in un’altra postazione di Giro-Libro o semplicemente donare un libro contribuendo alla rigenerazione delle cassette. Queste ultime, ci tiene a far sapere il gruppo Eralavò, sono state ri-cavate utilizzando una vecchia cassetta di distribuzione elettrica in disuso – è il caso della libretta posta in piazza S. Maria del Suffragio - o costruite in le-gno riciclato. L’iniziativa, attiva da ben otto mesi, ha fatto registrare un atteg-giamento positivo e incline alla condi-visione e alla diffusione della cultura:

le librette sono continuamente moni-torate per il corretto utilizzo, nonché ripetutamente consultate e rimpingua-te da cittadini e passanti. “Il successo dell’iniziativa - afferma Sara Scudero, promotrice del progetto - è confermato da alcune richieste arrivate dai Comuni vicini per l’installazione di librette. Da parte nostra – conclude - ci auguriamo che queste librette possano aumentare nel nostro territorio e che possano far crescere l’amore per la lettura e la so-cializzazione, attraverso lo scambio e la condivisione di idee, esperienze, com-petenze, creatività e quant’altro possa contribuire a fare cultura”.

Rossana Maria indelicato

“Muybridge recall”, una mostra dedicata al fotografo del movimentoACIREALE – Dopo il successo rag-

giunto a Milano dall’esposizione “Muybridge recall”, i celebri scatti del fotografo che “inventò” il movimento approdano – fino al 19 febbraio - ad Acireale, nei locali della Galleria del Credito siciliano di piazza Duomo. Ar-tista irrequieto e narcisista, originario dell’Inghilterra, Muybridge si trasferì intorno alla metà dell’800 negli Stati Uniti, dove ebbe il primo approccio con la fotografia documentando la bellezza del Parco nazionale di Yosemite. I suoi interessi si rivolgeranno ben presto allo studio del movimento (prima animale, poi umano) in seguito a una scommes-sa lanciatagli da Leland Stanford, ex

governatore della California: attestare il momento esatto di “sospensione” del cavallo al galoppo, quell’istante cioè che vede tutti gli zoccoli dell’animale sollevati da terra. I suoi scatti furono una vera rivoluzione ed ebbero imme-diata risonanza sia in ambito artistico - influenzando, tra gli altri, Degas - che scientifico, considerandolo il precurso-re della biomeccanica del movimento degli atleti. Oltre agli scatti aventi per oggetto il movimento degli animali (cavalli, uccelli in volo e altri esemplari dello zoo di Philadelphia) e quello degli uomini, con nudi in movimento men-tre corrono, salgono le scale o portano secchi d’acqua, la mostra è corredata

da una piccola sezione cinematografi-ca firmata Paolo Gioli, con i docu-film “L’assassino nudo” e “Piccolo film de-composto”. L’idea della mostra è quella di dare pieno riconoscimento a “uno studioso – con le parole di Angeloma-ria Palma, presidente della Fondazio-ne Gruppo credito valtellinese - che , al tempo, non poteva essere definito artista, ‘etichetta’ che gli è stata attri-buita molto tempo dopo”. Lo scopo è far rivivere “l’insistenza dell’analisi fo-tografica che rasenta l’ossessione, la perseveranza, il mirabile risultato, lo stupefacente interesse che riesce a ca-talizzare attorno alla sua persona e al suo lavoro”.Rossana Maria indelicato

Il 17 ottobre 2016 è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari la prof.essa Orazia Torrisi, madre del nostro direttore responsabile Graziella Nicolosi.

L’editrice de L’eco dell’Etna Sebastiana D’Amico e tutta la redazione si stringono intorno alla famiglia, ed esprimono le più sentite condoglianze per il

grave lutto che l’ha colpita.

Riceviamo e pubblichiamo

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Sebastiana D’Amico

Graziella Nicolosi

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PERIODICO TRIMESTRALE - ANNO 7, NUMERO 1 - FEB/APR 2017REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI CATANIA N°22 DELL’8 NOVEMBRE 2010

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